del Delta
Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 128 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 128 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Centrale Enel Assolti i 25 attivisti di Greenpeace
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Enti locali Taglio delle Province, Delrio fa partire il countdown
Porto Tolle Tensioni all’interno del Partito Democratico
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EDITORIALE
Porto Viro. ecocentro pronto per i conferimenti
Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano
La struttura del costo di 500.000 euro circa è stata finanziata con 250.000 euro provenienti da un contributo regionale e il rimanente sarà addebitato con ammortamento nel piano Tia/Tares. Tra le novità del centro, spiccano le modalità di accesso e di conferimento dei rifiuti pag. 10
Rosolina, riqualificazione del quartiere Norge
Potranno avere inizio già entro la fine dell’anno i lavori di riqualificazione del quartiere Norge di Rosolina che permetteranno ai residenti di potersi godere al meglio gli spazi all’aperto del centro della frazione pag. 18 10%
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Casa di cura di Porto Viro, non è più presidio ospedaliero Con l’approvazione delle schede ospedaliere è stata declassata la struttura
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l coro delle forze politiche bassopolesane si è alzato unanime e trasversalmente contro la perdita decretata dalla schede ospedaliere regionali del presidio ospedaliero della casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro, appellativo che permetteva di porre il nosocomio in posizione di assoluta parità rispetto alla sanità pubblica e che nel rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari) ha indicato come il secondo miglior centro del Veneto nel trattare gli infarti del miocardio. Per discutere
in merito alla questione, la sala consiliare portovirese è stata recentemente teatro dell’incontro pubblico “L’ospedale di Porto Viro mutilato da Venezia: pronto soccorso al pronto soccorso” promosso dal capogruppo di Uniti per Porto Viro Thomas Giacon e a cui hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali compresi i consiglieri regionali Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin, oltre all’onorevole Diego Crivellari, tutti accomunati da un unico scopo dopo il declassamento avvenuto con le schede ospedaliere
predisposte dalla Giunta ed approvate dalla V commissione regionale. Geremia Gennari, ricordando l’ordine del giorno approvato ad agosto all’unanimità in consiglio comunale per il mantenimento del presidio ospedaliero, ha voluto ancora una volta precisare che “Porto Viro non arretrerà di un millimetro: se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia, lo faremo. pagg.
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avanti al dio palanca non ci sono fratelli, amici o parenti”: è una delle frasi pronunciate in una delle decine di intercettazioni della recente inchiesta sulla rete di corruzione legata agli appalti pubblici. Poche parole che sintetizzano, ancora una volta se ce ne fosse il bisogno, qual è il criterio adottato da funzionari pubblici infedeli e da imprenditori complici. Il denaro, ovviamente, che giustifica i favori piccoli e grandi, gli “aggiustamenti” di gare e procedure, il ritocco in corso d’opera, sempre a danno del pubblico e, di conseguenza, di ciascuno di noi. Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche banconota da 50-100 euro di tanto in tanto, che sottoforma di “regali” come il viaggio esotico ma anche una mano di bianco in casa o qualche piccolo lavoretto “extra”. E’ la corruzione nostrana, di piccolo cabotaggio e piccola pezzatura, quella che alimenta una zona grigia di cui nessuno conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo passo che poi giustifica tutti gli altri, fino ad arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome del “dio palanca”, ovviamente, ma anche di una distorta concezione di moralità e di senso civico. Perché dunque scandalizzarsi se “così fan tutti”? continua a pag.
L’Intervento
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*
L info e dettagli a PAG. 8
e recentissime modifiche legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito le raccomandazioni europee della Convenzione del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente allarme sociale determinato dai delitti contro le donne. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
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Da pag 21 a pag 24 trovi l’inserto
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Dentalcoop
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EDITORIALE
segue da pag.
Davanti al “dio palanca” così fan tutti
Fermo pesca temporaneo e definitivo
Il Ministero delibera risorse
Nei giorni scorsi il ministro delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, ha firmato un pacchetto di decreti relativi alla riattivazione in favore dei pescatori delle misure di fermo temporaneo del 2013 e del fermo definitivo, all’interno del regolamento del Fondo Europeo della Pesca (Fep). “Con la firma di questi decreti – ha spiegato il ministro - diamo una risposta alle esigenze dei tanti pescatori”. In merito al fermo definitivo, invece, il Ministro ha firmato i decreti che mettono a disposizione circa 26 milioni di euro per la demolizione delle imbarcazioni Albarella
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Perché fare i moralisti e continuare a puntare i dito contro imprenditori e politici che hanno comunque fatto “girare” l’economia? Avranno anche rubato qualcosa - è la linea di pensiero che serpeggia nemmeno tanto sotterranea nel Nordest degli affari - ma se questo è il prezzo da pagare per permettere ad una azienda di lavorare perché vogliamo fare del terrorismo? Perché accanirci contro il funzionario che ha comunque dato il suo “contributo”, discutibile ma reale, a sostenere qualche impresa che deve impiegare i suoi lavoratori? E’ il sistema con il quale, continua chi è convinto di saperla lunga, dobbiamo fare i conti, voglia o non voglia. Altrimenti non si va da nessuna parte, altrimenti non si sta sul mercato. Affermazioni che suonano come un grande alibi collettivo e un’autoassoluzione equivoca, anche se molto di moda in questo difficile e confuso periodo. Ecco allora che bastano 50 euro per corrompere un funzionario, oppure un fine settimana a Milano Marittima “all inclusive” regalato ad un dipendente pubblico che dovrebbe essersi limitato a fare il suo dovere. E’ a causa del “dio palanca” e delle tante “piccole eccezioni” ad esso collegate se nel nostro Paese un’opera pubblica costa uno proposito e se ci vogliono anni per portarla a termine. Va da sé che ci si muove in una specie di giungla senza regole, in cui ha la meglio non il più bravo ma il più furbo, o il più “amico” del politico di turno. E’ questa scuola di pensiero che arriva a giustificare ogni forma di illegalità, non solamente i cosiddetti “peccati veniali”. Perché alla fine il “dio palanca” perdona tutto, basta assecondarlo. di Nicola Stievano
XII Giornata provinciale del pensionato
Si è tenuta il 9 ottobre scorso ad Albarella la XII Giornata provinciale del pensionato Coldiretti di Rovigo. Sono stati ben 287 i lavoratori a riposo giunti da ogni angolo della provincia con quattro pulman e diversi mezzi propri. “Questa vasta partecipazione – ha commentato il neo direttore di Coldiretti Rovigo, Silvio Parizzi - sono una potenzialità da valorizzare, una massa critica da considerare per veicolare i nostri messaggi, per rivendicare i diritti e le proposte di organizzazione attenta anche alle vostre esigenze”. Per le scuole del Veneto
Dieci milioni di euro
Ci sono anche i comuni polesani di Rovigo, Taglio di Po, Fratta Polesine, San Martino di Venezze e Trecenta tra quelli ammessi nella graduatoria dei progetti per il riparto dei fondi da presentare al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per l’attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali, con particolare riferimento a quelle in cui è stata censita la presenza di amianto. In totale ai comuni polesani verranno erogati quasi 787 mila euro ai quali vanno aggiunti 89.600 destinati alla Provincia per la bonifica da amianto della copertura della palestra e degli spogliatoi dell’Itsg Bernini.
Delta Porto viro
spazi aperti
Sociale, inaugurata una nuova struttura pag. 12
Rosolina
Saccoman denuncia la pericolosità della ciclabile pag.
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In municipio scintille su Enel e fusioni pag.
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Taglio di po
Provincia
Regione Trasporti
Fai Marathon, percorso tra arte e storia pag.
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cultura
Nuovi orari dei treni, una rivoluzione
“Antichi organi del Polesine”, rassegna itinerante
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Spettacoli
Quarta edizione il “Cinema in città”
Torna con la quarta edizione il “Cinema in città”. Dopo il successo del cinema estivo proiettato al Chiostro degli Olivetani e le anticipazioni primaverili, dal 10 ottobre al 28 novembre, il cinema Don Bosco ospiterà la rassegna principale, con ben 8 appuntamenti con film di qualità. L’iniziativa è organizzata dall’Arci provinciale in collaborazione con gli assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Rovigo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Di seguito gli appuntamenti rimasti in cartellone: 14 novembre – Faust di Alexander Sokurov; 21 novembre – Qualcosa nell’aria di Oliver Assayas; 28 novembre – Treno di notte per Lisbona Per info Arci Rovigo tel. 0425/25566 Teatro
“Sul Palco d’Inverno” Per il quinto anno consecutivo, dall’8 novembre al 7 dicembre, viene riproposta la manifestazione “Sul Palco d’Inverno”, rassegna teatrale itinerante promossa dalla Provincia di Rovigo con il Comitato provinciale F.I.T.A. e la collaborazione dei Comuni che ospitano gli spettacoli, nonché il contributo della Cassa di Risparmio del Veneto. Queste le rappresentazioni, ad ingresso libero alle 21.00, rimaste in cartellone: domenica 1 Dicembre al Teatro Comunale Ferruccio Martini di Trecenta Cercasi erede”, commedia brillante in tre atti, con il Gruppo Teatrale ”I 7 Moli Ars et Bonum” di Polesella; sabato 7 Dicembre al Teatro Parrocchiale di Loreo, ”Italiani”, commedia brillante in due atti, con la Compagnia Teatrale ”Le Briciole D’Arte” di Canaro ”
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
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Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 ottobre 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese Sanità Secondo la tabella di marcia messa a punto da Palazzo Balbi, al taglio di posti letto negli ospedali pubblici avrebbe dovuto fare da contraltare il potenziamento della sanità territoriale, con una serie di strutture intermedie. Ad oggi, però, le schede non sono state pubblicate
Senza schede di dotazione te
di Lorenzo Zoli
Azzalin: “La provincia di Rovigo paga un prezzo maggiore rispetto agli altri territori”
Sinigaglia: “Solo tagli, se non si provvede alla riorganizzazione della medicina territoriale”
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er valutare appieno la portata dei tagli alle Ulss, sarebbe necessario avere un quadro completo della situazione e, soprattutto, avere i dati delle schede di dotazione territoriale che, al momento, ancora la Regione non ha pubblicato. Questo perché, secondo la tabella di marcia messa a punto da Palazzo Balbi, al taglio di posti letto negli ospedali pubblici avrebbe dovuto fare da contraltare il potenziamento della sanità territoriale, con una serie di strutture intermedie che andassero a farsi carico delle necessità di quei pazienti che, non urgenti, non per forza di cose necessitano di una ospedalizzazione. Un principio che in sé - è stato sottolineato da più parti - non sarebbe sbagliato. A patto che si conoscano le reali intenzioni del governo di Venezia su questo fronte. E’ stato proprio questo uno dei temi affrontati nell’incontro, che si è tenuto ad Adria, sul tema “Schede ospedaliere: come cambia il sistema socio-sanitario nel basso Polesine”, organizzato dal gruppo regionale del Pd e dal circolo locale. Erano presenti, tra gli altri, il vicepresidente della Com-
Aperture notturne degli ospedali
Azzalin: “Operazione inutile e costosa”
U
na delle innovazioni delle quali spesso si era parlato, a parziale compensazione dei tagli disposti nelle schede ospedaliere, era stata quella degli “ospedali aperti la notte”. Ossia della possibilità, per gli utenti, di ottenere visite e prestazioni ambulatoriali anche in orario serale e notturno. Secondo i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Claudio Sinigaglia, tuttavia, si tratterebbe di null’altro che un bluff: in mancanza di personale, ci si limiterebbe a fare lavorare medici e infermieri in altri orari, con l’aggravante di dovere pagare straordinari che, a questo punto, sarebbero inutili. Il tutto, hanno affermato i due consiglieri, che annunciano anche una interrogazione, per un costo di 30 milioni di euro circa. La vicenda è stata oggetto di una inchiesta di Report. “Il servizio andato in onda su Rai Tre - chiudono Azzalin e Sinigaglia - ha squarciato il velo d’ipocrisia: il tentativo di Zaia di trovare un colpevole diverso da se stesso fa quasi sorridere, per questo presenteremo un’interrogazione per chiedere conto dei risultati ottenuti con un’iniziativa della quale, chi se n’è assunto gli onori, si deve assumere anche gli oneri”. Lo.Zo.
missione regionale sanità Claudio Sinigaglia, il consigliere regionale Graziano Azzalin, la presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili, la presidente della conferenza dei sindaci Marina Bovolenta e, come moderatore, il segretario del circolo adriese del Pd Claudio Monti. “La mancata presentazione delle schede di dotazione territoriale - ha detto Sinigaglia - che come Pd avevamo richiesto fosse contestuale a quella delle schede ospedaliere, non consente di esprimere un giudizio definitivo su quella che dovrebbe essere l’attuazione del Piano socio-sanitario, approvato da più di un anno e ancora bloccato da giochi politici: senza sapere quanti e quali saranno i posti letto nelle strutture intermedie oggi possiamo solo parlare di tagli ai posti letto ospedalieri ed ai primariati”. “La provincia di Rovigo è stata fortemente colpita dai tagli – ha proseguito Azzalin – e paga un prezzo maggiore rispetto agli altri territori, ma il vero tema non sono i posti letto per acuti, bensì quello dei posti letto nelle strutture intermedie: una maggiore appropriatezza delle prestazioni
può passare anche dalla deospedalizzazione, ma solo se a questa fa riscontro l’attivazione di degli ospedali di comunità che, invece, al momento sono solo sulla carta”. “Il principio della riduzione dei posti letto per acuti – ha quindi concluso Sinigaglia – si doveva sposare con l’attivazione di un numero maggiore di posti letto nei cosiddetti ospedali di comunità. Ad oggi abbiamo solo i tagli e, se non si provvede alla riorganizzazione della medicina territoriale, in grado di offrire risposte appropriate, i principi contenuti nel Piano sociosanitario regionale verranno completamente disattesi”. Insomma, non una condanna a priori, ma una sospensione del giudizio in attesa di verificare la seconda tornata di dati che la Regione dovrebbe comunicare a breve. Il tutto, però, avendo ben chiaro in mente che il Polesine ha in ogni caso pagato, a questa riforma, un prezzo ben più alto rispetto a quello di altre province.
Argomento del mese 5 I numeri del riordino
In alto Graziano Azzalin, sotto Carlo Sinigaglia
erritoriale, pesano solo i tagli Il commento di Gugliemo Brusco:
“Il Polesine, la provincia trattata peggio” di Lorenzo Zoli
C
ome noi, nessuno. Ma in negativo. E’ questa la lettura che, dell’ultima versione delle schede ospedaliere dà Guglielmo Guglielmo Brusco, assessore provinciale alla Salute e vicepresidente della Provincia di Rovigo. Brusco “Ho avuto modo - spiega Brusco - di consultare le schede ospedaliere: sono un disastro per il Polesine”. A inquietare Brusco, in primo luogo, l’entità dei tagli di posti letto. “L’ospedale di Rovigo - prosegue - conferma il taglio di 80 posti letto, circa il 20%, mentre l’ospedale di Trecenta avrà una sorte ancora peggiore, dal momento che non solo perde 65 posti letto, quasi un terzo, ma dovrà sopportare anche la sparizione del reparto di Ginecologia e il fatto che la chirurgia d’urgenza non sarà più assicurata il sabato e la domenica”. L’Ulss 18, poi, ha subito anche un altro affronto, vale a dire la sparizione, dall’ultima versione delle schede ospedaliere, dei 6 posti letto che, in prima battuta, erano stati previsti per l’utenza extraregionale. “Per quanto riguarda Adria - continua Brusco - Ci troviamo pure qui davanti a un grave taglio, nell’ordine dei 30 posti letto, ai quali si aggiungono i 7 che, anche in questo caso, erano stati previsti per l’utenza in arrivo da fuori regione. Non solo: ci sono pure altri problemi come, per esempio, il fatto che il servizio di diabetologia non è ancora chiaro come sarà organizzato e se sarà in grado di offrire a tutti coloro che lo necessitano un sostegno adeguato. Tra tutte le province del Veneto, siamo senza alcun dubbio quella che è stata trattata peggio”. E avanti con i dati per dimostrarlo. “Pensiamo a Belluno - spiega l’amministratore provinciale - la provincia che, per varie caratteristiche, maggiormente ci assomiglia. Praticamente, tra Belluno e Feltre, con le schede ospedaliere non si è perso niente e allora, davvero, non si comprendono i motivi di questa disuguaglianza.
Posti letto
In due anni da 216 a 178 L
e schede ospedaliere prevedono ampi tagli anche per l’Ulss 19. L’azienda sanitaria di Adria e del Basso Polesine, infatti, alla luce del percorso previsto dalla Regione, da oggi al 2015 vedrà i posti letto passare dagli attuali 216 a 178, con una diminuzione di 5 apicalità, che passeranno dalle 17 attuali a 12. Dati, questi, che danno il quadro completo delle modifiche che saranno operate all’interno dell’ospedale di Adria, l’unica struttura pubblica del Basso Polesine. Passando a esaminare reparto per reparto quelle che saranno i cambiamenti previsti, si vede che l’area medica vedrà la diminuzione di sette posti letto, che costituiscono il saldo tra il taglio di 17 a Medicina generale e l’incremento, invece, di 8 in cardiologia e di 2 in psichiatria. Sparirà, in quest’area, anche una apicalità. Ridimensionamento in arrivo per l’area chirurgica, dove i posti letto diminuiranno di 21, mentre le apicalità saranno confermate a quota quattro. Chirurgia generale vedrà la diminuzione di 10 posti letto, mentre otorinolaringoiatria sarà quasi dimezzata, con un passaggio da 11 a 5. Il taglio, nell’area materno infantile, sarà di 7 posti letto, tutti a pediatria, mentre non cambierà il numero delle apicalità. Discorso simile per terapia intensiva, con una sforbiciata di 5 posti letto. Per quanto riguarda i servizi i diagnosi e cura, questi non prevedono, alla luce delle specialità in Tagliate anche questione, posti letto. 5 apicalità, In quest’area, infatti, trovano collopasseranno cazione quelle specialità come la farmadalle 17 attuali cia, il laboratorio analisi, la radiologia e a 12 la medicina trasfusionale. A questo livello, quindi, si parla esclusivamente di apicalità, che verranno comunque ridimensionate, con un passaggio previsto da 7 a 4. Infine, l’area riabilitativa che da un lato vedrà l’assegnazione di due posti letto in più per i lungodegenti, dall’altro il taglio dell’unica apicalità al momento presente. Se, come detto, l’ospedale di Adria è l’unica struttura pubblica del Basso Polesine e della sua azienda sanitaria, non per questo si deve dimenticare la casa di cura di Porto Viro, privata ma comunque convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. Ossia autorizzata ad operare in sua vece, ricevendo quindi un rimborso per l’opera prestata. In questo caso, i tagli appaiono abbastanza contenuti, con i posti letto che passeranno dagli attuali 130 ai futuri 125. Tra i reparti che subiranno le maggiori modifiche, recupero e riabilitazione funzionale, che vedrà i propri posti letto raddoppiare, con il passaggio da 13 a 26, mentre, per quanto riguarda chirurgia, se da un lato è vero che chirurgia generale vedrà la decurtazione di 10 posti letto, è altrettanto vero che questi saranno in parte compensati dalla creazione di un day surgery multidisciplinare. Tagli che, quindi, nel complesso appaiono decisamente più contenuti rispetto a quelli preventivati, invece, per gli ospedali di Rovigo e Trecenta e che hanno scatenato reazioni politiche furenti. Anche se, pure nel caso del Basso Polesine, non è mancato chi ha fatto notare come la maggior parte dei tagli colpisca la struttura pubblica, Lo.Zo. piuttosto che quella privata.
6 Argomento del mese Sanità La protesta delle forze politiche locali. Trasversale il biasimo
Ospedale Madonna della Salute mutilato dalla Regione Con la recente approvazione delle schede ospedaliere il nosocomio di Porto Viro ha perso lo status di presidio ospedaliero
di Elisa Cacciatori
I
l coro delle forze politiche bassopolesane si è alzato unanime e trasversalmente contro la perdita decretata dalla schede ospedaliere regionali del presidio ospedaliero della casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro, appellativo che permetteva di porre il nosocomio in posizione di assoluta parità rispetto alla sanità pubblica e che nel rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari) ha indicato come il secondo miglior centro del Veneto nel trattare gli infarti del miocardio. Per discutere in merito alla questione, la sala consiliare portovirese è stata recentemente teatro dell’incontro pubblico “L’ospedale di Porto Viro mutilato da Venezia: pronto soccorso al pronto soccorso” promosso dal capogruppo di Uniti per Porto Viro Thomas Giacon e a cui hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali compresi i consiglieri regionali Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin, oltre all’onorevole Diego Crivellari, tutti accomunati da un unico sco-
po dopo il declassamento avvenuto con le schede ospedaliere predisposte dalla Giunta ed approvate dalla V commissione regionale. Geremia Gennari, ricordando l’ordine del giorno approvato ad agosto all’unanimità in consiglio comunale per il mantenimento del presidio ospedaliero, ha voluto ancora una volta precisare che “Porto Viro non arretrerà di un millimetro: se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia, lo faremo. Tutti insieme senza distinzioni di appartenenze politiche”. “Una giusta ribellione - secondo l’assessore portovirese Maura Veronese - per un torto subito che inciderà su servizi di qualità, come l’unità operativa di terapia intensiva inserita dall’Agenas tra le trenta migliori strutture italiane, ben più del mantenimento anomalo delle due Ulss”. Sulla stessa linea anche il collega Nicola Marinelli. “Se qualche rappresentante, e mi rammarico che sia del mio partito, pensa di farsi bello come paladino di Adria a scapito di Porto Viro, dimostra
semplicemente di essere un personaggio da vecchia politica, un cooptato scollegato dalla realtà del territorio e che forse non ha nemmeno mai visto l’ospedale di Porto Viro”. Partendo dal presupposto che non si tratta di una battaglia politica ma di buonsenso, il vicesindaco Virginio Mantovan ha evidenziato come anche se l’assessore Coppola abbia portato in Giunta regionale una risoluzione, non si deve abbassare la guardia. Monica Moro, consigliera provinciale e viceprimario del pronto soccorso dell’ospedale si è detta “orgogliosa di lavorare in una struttura di eccellenza e che eroga un servizio indispensabile per i cittadini del Delta. Ora i cittadini del Delta sono diventati di serie B. Togliendo il presidio ospedaliero si perderà il pronto soccorso, che diventerà un semplice primo soccorso”. Il consigliere regionale Cristiano Corazzari ha auspicato che i rappresentanti polesani possano fare quadrato e, dopo la bocciatura dell’emendamento sostenuto col
Monica Moro: “Ora i cittadini del Delta sono diventati di serie B. Il pronto soccorso diventerà un semplice primo soccorso collega Azzalin, la Giunta capisca che si sta parlando di una struttura fondamentale e di un problema da risolvere. Azzalin ha evidenziato come “a parte una poco comprensibile eccezione, tutti i rappresentanti istituzionali del territorio siano uniti e pronti a dar battaglia, ora la palla passa alla Giunta, dove siede una cittadina illustre di Porto Viro. E’ il caso che faccia valere tutto il proprio peso politico e si misuri con quello che è un problema
Un momento dell’incontro pubblico tenutosi recentemente a Porto Viro
da risolvere per tutto il Delta. Noi offriamo tutta la nostra collaborazione e saremo i primi a batterle le mani se riuscirà ad ottenere il risultato che tutti chiediamo”. Appelli sono giunti anche al governatore Luca Zaia per la modifica delle schede ospedaliere dall’ordine dei medici provinciale il cui presidente, Francesco Noce, ha espresso le perplessità dell’ordine in merito alla scelta regionale.
L’ospedale in numeri Una struttura importante per il territorio
L
a casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro è attiva nel territorio dal 1955 è divenuta presidio ospedaliero nel 1987 in considerazione della vastità e della specificità del territorio in cui si sorgeva. Nella struttura punto cardine in un’area che oltre ad estendersi per oltre 700 chilometri quadrati deve fare i conti con l’alta percorribilità ed incidentalità della strada statale Romea e con l’elevata affluenza turistica nei mesi estivi, attualmente lavorano 300 persone tra cui vi si possono distinguere medici e dipendenti. Nel 2012 sono stati
trattati 96 pazienti colpiti da infarto, nel 2011 addirittura 100. Sono stati 5mila i ricoveri e 4mila gli interventi; numeri che possono lasciar intendere che cosa potrebbe accadere se sparisse il nosocomio portovirese dove, se non vi sarà più il presidio ospedaliero il pronto soccorso sarà ridotto ed il Suem non potrà più funzionare, così come il reparto di terapia intensiva. Come sarà possibile garantire la stessa parità d’accesso alle cure per i cittadini in un’area così vasta verso il territorio portotollese, senza il presidio ospedaliero portovirese? El.Ca.
8 Territorio Giustizia La situazione è ancora bloccata da problemi logistici
Tribunale, destino segnato ma si va avanti A Rovigo non sono ancora stati individuati gli spazi per accogliere cancelleria e archivio di Lorenzo Zoli
A
ncora non si sblocca, la situazione del tribunale di Adria. La sezione distaccata del palazzo di giustizia di Rovigo, la cui soppressione è divenuta legge lo scorso 13 settembre, vive ancora di una vita artificiale che, tuttavia, non si sa sino a quando potrà durare. Allo stato, infatti, nell’impossibilità di trovare, a Rovigo, spazi sufficienti per dare attuazione all’accorpamento prescritto dalla normativa, la presidente del tribunale del capoluogo ha disposto che l’attività giudiziaria, nella città etrusca, prosegua. Il tutto, alla luce di una richiesta in questo senso - la seconda, tra l’altro - presentata al ministero della Giustizia. E, nelle more della risposta, la decisione di non chiudere i battenti. Non appena, però, da Roma arriverà la comunicazione attesa - a meno di colpi di scena francamente La sede del tribunale di Adria impensabili è scontato un “no” - non ci sarà più nulla da fare: il palazzo di giustizia cittadino, per quanto carico di storia e di grandi processi, priorità, quella di cercare di rispettare i tempi dettati dalla legge che ha soprattutto in tema ambientale, dovrà chiudere una volta per tutte i ridisegnato la geografia giudiziaria del paese. Su un fronte, tuttavia, non ci si deve fare battenti. illusioni: di nessuno tipo: Adria chiuderà. Come Il problema principale, a Rovigo, non è Una pagina hanno fatto tutte le altre sezioni distaccate di tritanto trovare lo spazio per i dipendenti. Quan- di storia bunale nel nostro Paese. Quella che, al momento, to, piuttosto, quello per lo sterminato archivio cittadina sta della sezione distaccata di Adria. Qualcosa come per essere girata ancora tiene in vita il palazzo di giustizia, è una specie di animazione sospesa, resa necessaria dal14mila fascicoli, che costituiscono veramente una per sempre marea di carta. E’ proprio questa la difficoltà alla le difficoltà logistiche. Ma non durerà. Una pagina cui soluzione si sta cercando di lavorare. A complicare il tutto, il fatto di storia cittadina sta per essere girata per sempre. E un importante che l’amministrazione comunale di Rovigo di certo non ha avuto, come servizio per la cittadinanza e per il Delta per sparire del tutto.
FOCUS Inattività forzata
Solo le udienze proseguono, il resto è tutto fermo
L
a loro situazione è grottesca. E non è bello che un lavoratore si trovi costretto a fare le spese di una condizione creata dai politici, o, meglio, dall’inerzia dei politici. I dipendenti del ministero della Giustizia in servizio al tribunale di Adria, infatti, sono quasi costretti a una inattività forzata. Se, infatti, le udienze proseguono, comunque a scartamento ridotto, lo stesso non può dirsi della normale attività amministrativa o di cancelleria, dal momento che, per esempio, le iscrizioni a ruolo delle cause non si fanno più nella sede distaccata di tribunale della città etrusca, quanto, piuttosto a Rovigo. E non è finita qui, dal momento che, inoltre, il personale amministrativo neppure può avere accesso al sistema informatico interno, la cui connessione è già stata disabilitata. Proprio per protestare contro questa situazione, i tre sindacati di Cgil, Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno indetto una manifestazione, sia a livello locale, che regionale, che nazionale, per protestare contro la legge di riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Soprattutto, per la maniera in cui ha disposto accorpamenti, chiusure e soppressioni, senza che fossero state individuate modalità e logistica. Ci sono responsabilità, comunque, come precisato più volte dalla magistratura rodigina e polesana, anche da parte dell’amministrazione comunale di Rovigo che, pur avendo avuto un anno circa per individuare gli immobili nei quali avrebbero dovuto trovare spazio la sezione distaccata di Este e quella di Rovigo, non lo ha fatto. Costringendo, ora, a una corsa contro il tempo. Della quale, al momento, fanno le spese i dipendenti amministrativi. Lo.Zo.
10 Porto Viro Gestione dei rifiuti Ampliato e ammodernato l’impianto di Ca’ Contarini
Ecocentro pronto per i conferimenti
L’Intervento
Violenza sulle donne, il decreto legge sullo stalking di Silvia Giuriato*
di Elisa Cacciatori
segue da pag.
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Tra gli obiettivi attesi, la possibilità che il nuovo impianto contribuisca ad aumentare la percentuale della raccolta differenziata già attestata al 70%
’ecocentro di Porto Viro situato in località Ca’ Contarini dopo i recenti interventi di ampliamento e ammodernamento è stato inaugurato ad ottobre. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Porto Viro Geremia Gennari, l’assessore regionale Marialuisa Coppola, il presidente di Ecoambiente Massimo Nicoli e il direttore Giuseppe Romanello, l’assessore all’ambiente di Porto Viro Antonio Freguglia, il responsabile del settore lavori pubblici Andrea Portieri e il comandante della Polizia locale Mario Mantovan oltre a diversi amministratori comunali e alcune scolaresche provenienti dai plessi del comprensivo portovirese. La struttura del costo di 500.000 euro circa è stata finanziata con 250.000 euro provenienti da un contributo regionale e il rimanente sarà addebitato con ammortamento nel piano Tia/Tares. Tra le novità del centro, spiccano le modalità di accesso e di conferimento dei rifiuti. Per quanto riguarda i privati cittadini per accedere gratuitamente alla struttura è necessario portare con sé la tessera sanitaria attraverso la quale avviene il riconoscimento dei soli residenti. Per le utenze non domestiche, invece, è possibile accedere solo in convenzione con l’“ecocard” aziendale che deve essere richiesta preventivamente agli addetti dell’ecocentro. Si tratta di un impianto unico nel suo genere all’interno della provincia di Rovigo e che permette ai cittadini di scaricare i rifiuti con Il sindaco Geremia Gennari il giorno del taglio del nastro una posizione più ergonomica, favorendo anche un efficentamento della movimentazione dei carichi. Tra e acciaio), verde (sfalci d’erba, fogliame, ramaglie), come ceramica e terracotta, calcinacci, mattonelle gli obiettivi attesi, la possibilità che il nuovo impianto frigoriferi, congelatori e condizionatori (RAEE 1), (solo piccole quantità da lavori di manutenzione docontribuisca ad aumentare altri elettrodomestici bianchi mestica), indumenti usati, accumulatori al piombo e la percentuale della raccolta Per accedere quali lavatrici, lavastoviglie, batterie d’avviamento (solo da utenze domestiche), differenziata già attestata a gratuitamente alla cucine (RAEE 2), televisori e farmaci scaduti, cartucce toner da stampanti e fotoPorto Viro per un valore pari struttura è necessario monitor di computer (RAEE copiatori, oli alimentari esausti (olio da cucina), oli a circa il 70%. Alla struttura portare con sé 3), piccoli elettrodomestici lubrificanti esausti (oli motore minerali e sintetici), è possibile portare: cartone, la tessera sanitaria (RAEE 4), lampade al neon vernici, solventi, acidi ed altri prodotti pericolosi, conlegno (da mobilio e vergine), e a basso consumo (RAEE tenitori marcati T/F con residui di prodotto. Il centro rottami ferrosi, metalli non ferrosi (alluminio, rame, 5), oggetti ingombranti non riciclabili (materassi, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.30 zinco, ottone) imballaggi in vetro e in plastica, beni poltrone e divani), pneumatici usurati (solo un tre- e il sabato dalle 9 alle 12. Per informazioni è attivo durevoli in plastica PE, PVC, ABS, lattine (in alluminio no gomme da utenze domestiche), materiale inerte il numero 800186622.
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Sono stati introdotti strumenti giuridici per prevenire le violenze: il legislatore ha previsto delle aggravanti nei delitti di maltrattamenti, violenza sessuale ed atti persecutori. Ma non solo. L’intento è stato quello di attuare un regime di prevenzione, e ciò sia aggravando le pene per coloro che commettono i reati ma soprattutto prevedendo una serie di strumenti giuridici che consentano di impedirne la consumazione. Chi commetterà violenza domestica (percosse, lesioni, ovvero i cosiddetti reati sentinella), potrà essere inizialmente ammonito dal Questore. Quest’ultimo potrà chiedere al Prefetto di disporre la sospensione della patente di guida del destinatario dell’ammonimento, da uno a tre mesi. E ciò in assenza di querela: sarà sufficiente che i fatti vengano segnalati (purché in modo non anonimo) alle forze dell’ordine. Il Questore, procederà ad informare il soggetto ammonito della presenza dei servizi disponibili sul territorio (consultori familiari, servizi di salute mentale e servizi per le dipendenze): lo scopo è di eliminare, direttamente nell’autore, la spinta alla violenza. Coloro che subiscono reati di maltrattamenti in famiglia saranno poi maggiormente informati dello status del procedimento penale che le vede vittime, e potranno godere del patrocinio a spese dello Stato in deroga ai limiti reddituali. Esse potranno formulare istanza affinché la loro audizione venga resa in regime protetto. Questa modalità, eviterebbe la testimonianza di fronte all’autore del reato. Potrebbe vincere le resistenze di molte vittime a sporgere la querela. La querela nei casi di stalking, potrà esser rimessa unicamente avanti al Giudice, mentre nel caso vi siano state minacce aggravate non potrà esser ritirata. Le ipotesi di maltrattamenti sono state introdotte fra i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza, e comunque potrà essere applicata la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il responsabile potrà esser controllato mediante il braccialetto elettronico e potranno esse disposte intercettazioni telefoniche. La nuova legge ha introdotto il potenziamento dei centri antiviolenza e delle case rifugio, ove le vittime dei reati di violenza sessuale e di genere potranno trovare ausilio di operatori specificatamente formati. *Avvocato penalista ed esperta in diritto della famiglia
Artisti del Delta
Apprezzata la mostra presso la Galleria Città di Padova
ontinua l’attività espositiva del gruppo di pittori e scultori portoviresi “artisti del Delta”. Recentemente gli artisti polesani sono stati apprezzati all’esposizione di pittura e scultura “artisti del Delta” che prende il mome dall’omonimo gruppo e che si è tenuta a Padova a settembre presso la Galleria Città di Padova. La mostra, che si è tenuta nella città del Santo fino al 18 ottobre ha rinnovato il gemellaggio con l’associazione culturale artistica Città di Padova, già celebrato lo scorso maggio durante la manifestazione “primaverarte” voluto da entrambi i gruppi date
le affinità artistiche e culturali tra le rispettive compagini. Si tratta di uno scambio che, con tutta probabilità si ripeterà nuovamente durante il periodo natalizio. Il presidente dell’associazione patavina Luigi Marotti si è infatti complimentato con gli “artisti del Delta” per la varietà e l’alto tenore delle opere proposte nonché per l’assiduità e l’entusiamo organizzativo di eventi sia in Italia sia all’estero. “Gli artisti del Delta non sono mai fermi - ha dichiarato in proposito la presidente del sodalizio Gabriella Dumas - infatti abbiamo appena partecipato all’evento “perle d’arte sul fiume
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Velino” a Rieti e al “Salone art shopping presso le sale espositive del Carrousel du Louvre a Parigi”. Ma non basta. “Ci stiamo già organizzando per la prima biennale della creatività che si terrà a Verona il prossimo febbraio – continua Dumas - e fra i progetti in corso è in fase di organizzazione per la terza stagione consecutiva il corso di disegno e pittura, strutturato secondo un programma che prevede lo studio del ritratto, della figura umana, del paesaggio, della natura morta oltre allo studio delle nozioni di storia dell’arte inerenti le tematiche trattate”. El.Ca.
12 Porto Viro Sociale La cooperativa Titoli minori ha inaugurato la struttura di via Salvo d’Acquisto
Recupere una casa e metterla a disposizione dei meno fortunati. “Si può fare” Il nuovo centro accoglierà minori che vivono in situazioni di forte disagio familiare a rischio devianza e ragazzi diversamente abili di Elisa Cacciatori
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l progetto della cooperativa sociale Titoli minori onlus “si può fare” ha preso forma attraverso la realizzazione di una struttura rivolta a minori che vivono situazioni di forte disagio familiare a rischio di devianza e ragazzi diversamente abili che, nonostante tutto, necessitano di normali esperienze di vita. Il progetto fisicamente trova la sua collocazione in centro a Porto Viro in una casa ristrutturata dedicata alle fasce più deboli allo scopo di creare esperienze di prossimità e offrire opportunità. L’inaugurazione della struttura di via Salvo d’Acquisto si è svolta dapprima presso il teatro dei salesiani a San Giusto, con un primo momento in cui i presenti hanno potuto ascoltare, sentire e toccare con mano il fare accoglienza e, a seguire, è stato tempo per la visita all’interno della sede per assaporare un gustoso momento di festa. Tante le autorità presenti all’evento. Tra queste il presidente Consvipo Angelo Zanellato, la presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 19 Marina Bovolenta, il vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Porto Viro Nicola Marinelli, il vice presidente della Fondazione Cariparo Sandro Fioravanti, Giuseppe Laganà della Caritas nazionale, il direttore del dipartimento del servizio per le dipendenze dell’Ulss 19 Andrea Finessi, l’assessore provinciale, alle politiche sociali Marinella Mantovanie l’onorevole Diego Crivellari, i cui interventi sono stati moderati dal professor Gian Piero Turchi dell’università di Padova. Durante l’apertura dei lavori, la coordinatrice dell’area disabili di Titoli minori, Manuela Curina, ha letto la lettera d’augurio inviata dal ministro dell’integrazione Kyenge, mentre la presidente della cooperativa Valeria Tiozzo ha delineato le caratteristiche della struttura che al piano terra ospiterà dal lunedì al venerdì il centro diurno per i minori segnalati dall’Ulss 19, mentre nei weekend i ragazzi con disabilità potranno sperimentare l’autonomia lontano dalla famiglia. Toccanti le testimonianze di Carmen e Veronica, due giovani ragazze che per motivi differenti si sono ritrovate da sole e che grazie a due centri hanno scoperto il valore dell’essere parte di una famiglia e dell’essere “aspettate sempre” e che attraverso la loro spontaneità e le loro storie sono riuscite a commuovere i presenti. Il progetto “si può fare” nasce nell’ambito dell’“idea v.a.s.t.a.”, acronimo delle parole vedere, ascoltare, sentire, toccare e assaporare,
La casa recuperata che ospiterà il centro volto a rappresentare un percorso sensoriale scelto anche per la stessa presentazione della struttura. Nella seconda parte della mattinata, dopo la benedizione a cura del vescovo Adriano Tessarollo, è stata la volta del taglio del nastro e della visita all’interno dell’edificio. A conclusione della mattinata i presenti hanno potuto godere del buffet preparato dai ragazzi dell’area disabilità di Titoli minori. Il progetto ha preso forma grazie al contributo della Fondazione Cariparo e della diocesi di Chioggia attraverso l’onlus Orcio di Elia. Alla realizzazione dell’opera hanno contribuito l’onlus Enel nel cuore, il Consvipo che ha stanziato i fondi dell’Adriatic Lng e la Caritas.
NEWS Mondiali a Kyoto di Kata
Fregnan e Moregola sono di bronzo
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ronzo mondiale a Kyoto per Andrea Fregnan e Stefano Moregola. I due atleti portoviresi si sono distinti tra centotredici coppie provenienti da trentaquattro nazioni in rappresentanza dei cinque continenti al mondiale di kata che si è disputato in Giappone il 19 e 20 ottobre. Gli atleti nazionali dell’asd Eurobody di Porto Viro si sono guadagnati il bronzo piazzandosi secondi solamente alle squadre giapponesi. “E’ un’immensa soddisfazione – è il primo commento spassionato che è arrivato dal Giappone da parte del maestro Fabrizio Gazzignato - quella di essere arrivati ad avere degli atleti a livello mondiale che non hanno smentito le previsioni e le aspettative su di loro, questo grazie ad un grande spirito di sacrificio, con il quale i nostri campioni si preparano per affrontare queste una volta impensabili ed immaginabili sfide intercontinentali. Chiudo dicendo che il Giappone è una terra sensazionale, un viaggio indimenticabile”. El.Ca.
14 Porto Tolle Centrale di Polesine Camerini Dopo sette anni la sentenza
“Delta d’Autore”
Assolti i 25 attivisti di Greenpeace D
Cinema e territorio
Erano accusati di “arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali, sabotaggio” e di “deturpamento e imbrattamento di cose altrui” di Alessandro Orlandin
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quasi sette anni di distanza si è finalmente te. Proporremo appello per la condanna per dannegconcluso il processo ai venticinque attivisti di giamento, anche se il reato si prescriverà a maggio”. Greenpeace che nel dicembre 2006 si resero Gli stessi vertici dell’associazione ambientalista hanno protagonisti di un clamoroso blitz di protesta presso incassato con soddisfazione il risultato e hanno colto la Centrale Enel di Polesine Camerini. Il giudice Ernani l’occasione per rilanciare: “Dall’inizio della campagna Marotta del tribunale di Rovigo ha assolto gli ambien- di Greenpeace, Enel non ha mai risposto alle critiche talisti dalle accuse di “arbitraria invasione e occupazio- dell’associazione. Continua a cercare, piuttone di aziende agricole o industriali, sto, di censurarne la denuncia per sabotaggio” e di “deturpamento La protesta vie legali, attraverso numerose e imbrattamento di cose altrui”. continuerà fino denunce e richieste di risarcimenPer il terzo capo d’accusa, quello a quando Enel non ti. Greenpeace ribadisce che non di “danneggiamento” è stata de- avrà rinunciato saranno questi mezzi a fermare cretata una multa dell’importo di all’uso del carbone la sua protesta e che continuerà trecento euro. Il pubblico ministero Carlo Castrignanò aveva chie- la sua campagna fino a quando Enel non avrà rinunciasto una condanna complessiva di un anno e sei mesi. to all’uso del carbone”. Di avviso totalmente diverso, e non poteva essere L’esito non poteva che causare reazioni, ovviamente di segno opposto sui due fronti. L’avvocato di Green- altrimenti Maurizio Ferro, del comitato Lavoratori della peace Alessandro Gariglio esulta: “Questa sentenza Centrale: “Le leggi si possono interpretare, ma quello è importante. Gli ambientalisti sono stati assolti con che è successo è sotto gli occhi di tutti. I cavilli legali la formula più ampia possibile dall’accusa più pesan- aiutano a far cadere l’accusa per un vizio formale. La
Una protesta di Greenpeace contro la riconversione a carbone dell’impianto di Polesine Camerini domanda è se, da oggi, ogni disoccupato potrà ricordare la sentenza di Adria e occupare qualsiasi azienda o ente. E poi dire che l’ha fatto per l’impegno civile a sostenere il diritto al lavoro: un diritto sacrosanto, che Greenpeace continua a calpestare”.
opo aver celebrato i cinque anni di vita nel 2012, la rassegna cinematografica “Delta d’Autore” è puntualmente tornata nel programma delle manifestazioni autunnali portotollesi. La serie di appuntamenti a cura dell’associazione culturale MagnaCharta si è aperta il 25 ottobre con la proiezione “Robinson in laguna” di Mario Brenta, con la presenza del regista veneziano, già autore della trasposizione su pellicola di “Barnabo delle montagne” di Dino Buzzati, presentato al festival di Cannes nel 1994. Il tema scelto per la rassegna di quest’anno è “Fuori e dentro i confini”, e sembra suggerire la volontà di andare oltre i confini del Delta per cogliere lo sguardo di registi e sceneggiatori sul Veneto e le sue storie più significative. Lo prova la stessa scelta di “Robinson in Laguna”, lungometraggio del 1985, in cui Brenta individua già le contraddizioni tra la vita quotidiana a Venezia e l’espansione incontrollata dell’anima turistica della città. Quello inaugurale non è destinato a rimanere l’unico momento di prestigio della rassegna: infatti l’8 novembre andrà in scena il secondo appuntamento – sempre nella Sala della Musica di Ca’ Tiepolo – con la proiezione di “Io sono Li”, pluripremiato lavoro del 2011 di Andrea Segre. Lo stesso regista, nativo di Dolo, sarà presente per discutere della pellicola con gli spettatori. Terzo e ultimo appuntamento giovedì 21 novembre con “La lingua del santo”, forse uno dei film più noti di Carlo Mazzacurati con un cast di altissimo livello che comprende gli attori Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio e Marco Bellocchio. Ospite della serata sarà lo sceneggiatore padovano Marco Pettenello. Al.Or.
M5s “Verso Rifiuti Zero 2020” Una legge di iniziativa popolare che è stata recentemente depositata in Parlamento per mettere al bando gli inceneritori di rifiuti e le mega discariche
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l delicato tema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è stata al centro dell’iniziativa pubblica “Verso Rifiuti Zero 2020” organizzata dalla sezione portotollese del Movimento 5 Stelle. Protagonista della serata nella Sala della Musica il professor Natale Belosi, responsabile scientifico dell’Eco-Istituto Ecologia Scienza e società di Faenza. Belosi ha illustrato al pubblico in sala, le finalità ed i contenuti della legge di iniziativa popolare che è stata recentemente depositata in Parlamento, con il sostegno di oltre 85mila sottoscrizioni. Lo scopo della legge Rifiuti Zero è quello di mettere al bando gli inceneritori di rifiuti e le mega discariche e parallelamente costruire norme applicative per favorire quello che la legge nazionale e le direttive comunitarie indicano essere prioritario da sempre, cioè la prevenzione e riduzione, il riutilizzo ed il riuso, la raccolta differenziata porta a porta, il riciclo e recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre materia prima secondaria per industria, compost per agricoltura e biometano per ridurre importazione di quello fossile. In che modo? Rendendo obbligatoria la raccolta porta a porta su tutto il territorio nazionale; introducendo la tariffazione puntuale in base alla quale si pagherà, per la quota variabile, in funzione della capacità di produrre meno indifferenziato possibile;
attivando il compostaggio domestico e di comunità; potenziando ed incentivando l’industria del riciclaggio e del recupero. Lo stesso Movimento ha presentato una mozione nel luglio di quest’anno, per far sì che Porto Tolle aderisca alla rete dei comuni che si riconoscono nelle finalità della “Legge Rifiuti Zero 2020”. Il Comitato promotore nazionale per la proposta di Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero – Zero Waste è composto da circa duecentocinquanta organizzazioni in diciotto regioni diverse con associazioni nazionali come Rete Zero Waste Italy, Associazione Comuni Virtuosi, Anpas (Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze), Attac Italia e Re:Common. Al.Or.
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Porto Tolle 17 Politica Campagna di tesseramento e congresso
Tensioni all’interno del Partito Democratico di Alessandro Orlandin
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“Ittica Service Alto Adriatico”
Luigino Pelà presidente della nuova rete di imprese cooperative
La situazione venutasi a creare con la divisione in tre blocchi del Pd locale, ha reso complicate le operazioni di voto al prossimo congresso
el descrivere la curiosa situazione del Partito Democratico a Porto Tolle è forte la tentazione di utilizzare la pluri-abusata metafora giornalistica della partita a scacchi. A evitare tale scelta, oltre al senso di decenza, è anche l’effettiva complessità della situazione: negli scacchi i protagonisti sono due, nel Pd portotollese invece il numero di contendenti è superiore e lo scenario cambia di continuo. I fatti: agli albori di ottobre, in occasione del battesimo ufficiale dell’associazione “Adesso! Porto Tolle” costituita dai rappresentanti del comitato di sostegno a Matteo Renzi, il segretario provinciale del Pd Diego Crivellari aveva consegnato a Giacomo Bovolenta – leader dei renziani portotollesi – la tessera del partito richiesta qualche mese prima. Un passaggio fondamentale per permettere a Bovolenta di prendere parte al congresso del Pd. Tuttavia neanche dieci giorni più tardi arriva un comunicato dalla Commissione Provinciale per il congresso che stabilisce come “gli iscritti al Pd che si siano candidati in liste alternative a quella formalmente sostenuta dal partito, sono esclusi dagli elenchi degli iscritti e non sono più registrabili per l’anno in corso e per quello successivo”. È esattamente il caso di Bovolenta, prima sfidante del sindaco Pd Claudio Bellan e ora capogruppo di minoranza nel consiglio comunale di Porto Tolle. Altro che scacchi, qui siamo alla più classica delle situazioni kafkiane, visto che sotto la definizione della Commissione ricade anche un altro protagonista della vita politica portotollese come Roberto Pizzoli. superare la fase di conflitto e dichiarino la disponibilità Anche l’ex assessore (oggi caa dare il proprio contributo alla pogruppo di minoranza) infatti Bovolenta “Chiesi se vita politica ed organizzativa del aveva palesato la volontà di sot- intendessero salvare Pd, la Commissione ritiene si toscrivere la tessera e partecipare il Pd o Claudio debba procedere positivamente al congresso. Tuttavia la preclu- Bellan. Ora è chiaro nella loro richiesta di nuova sione della Commissione non il loro intento” iscrizione al Pd stesso”. In ogni appare così rigida, tanto che nel caso, sia Bovolenta sia Pizzoli comunicato vi è anche scritto che si auspica “una solu- hanno espresso notevole delusioni per tempi e modi zione nelle prossime settimane in merito alla compo- adottati dalla commissione. “Prendo atto di questo sisizione dei gruppi consiliari portotollesi. In riferimento stema inquisitorio che non dà possibilità di difesa, – ha ad altre persone che dichiarino la propria disponibilità a commentato Bovolenta - il Pd sta perdendo la grande
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Nella foto il segretario provinciale Diego Crivellari, il sindaco Claudio Bellan, il “renziano” Giacomo Bovolenta e il consigliere di minoranza Roberto Pizzoli
occasione di rinnovamento da molti auspicata ma che sembra essere voluta da pochi. Tempo fa chiesi all’onorevole Diego Crivellari e a Graziano Azzalin se intendessero salvare il Pd o Claudio Bellan ed Angelo Zanellato. Da questo provvedimento è chiaro che hanno questi ultimi”. Pizzoli: “Si tratta dell’ennesima forzatura di una politica che non vuole voltare pagina, ma che vuole conservare il proprio potere. Se non si vuole dividere il fattore amministrativo da quello politico, questo partito non potrà mai crescere, confinando come in un regime chi ha un pensiero diverso da chi comanda”.
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’è un cittadino di Porto Tolle, più precisamente di Scardovari, a capo di quello che si candida a essere il più grande polo integrato di servizi ed assistenza su base interregionale a disposizione delle imprese della filiera ittica: Luigino Pelà, già funzionario di Legacoop, è stato infatti nominato presidente della nuova rete di imprese cooperative “Ittica Service Alto Adriatico”, di cui beneficerà il Distretto della pesca del Nord Adriatico (Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna). La nascita del nuovo soggetto costituisce l’approdo di un primo protocollo comune sottoscritto a maggio scorso tra Lega Pesca e Legacoop Veneto, che ha poi visto il coinvolgimento di Legacoop FVG e Legacoop Emilia Romagna. Grazie alle sinergie attivate tra nove tra società di servizi e contabilità, Istituti di ricerca e Enti di formazione riconosciuti, ciascuno con un curriculum di eccellenza, “Ittica Service Alto Adriatico” potrà assicurare un’offerta di servizi “chiavi in mano” alle imprese operanti nei diversi segmenti della filiera ittica dell’Alto Adriatico (pesca, acquacoltura, mercati, distribuzione, etc): dalle pratiche amministrative ai bilanci e alle paghe, dagli adempimenti igienico-sanitari per la tracciabilità dei prodotti alle certificazioni di qualità e ambientali, fino agli adempimenti per la sicurezza di bordo e alla formazione per l’acquisizione dei titoli professionali, in una azione integrata di supporto alle imprese che riguarderà anche la consulenza sui piani di marketing e l’assistenza progettuale per la partecipazione a bandi e per l’accesso alle agevolazioni. Al.Or.
Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine
Vladimiro Mancin si è dimesso
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cque agitate nel Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine: le improvvise dimissioni di Vladimiro Mancin, presidente della cooperativa Santa Giulia, dalla carica di consigliere del consiglio di amministrazioni ha innescato un ampio dibattito tra i rappresentanti del settore ittico portotollese. Mancin ha motivato le dimissioni lamentando una “fase di stallo politico ed economico all’interno del consorzio” e sottolineando l’immobilità dello stes-
so anche di fronte a proposte concrete messe sul tavolo durante l’estate. Secondo il presidente della cooperativa Santa Giulia “La mancanza di un reddito adeguato dei pescatori è dovuta all’inadeguatezza strutturale e gestionale del consorzio. Il modello Goro, adottato negli ultimi mesi, non ha portato ad alcun risultato significativo le spese di gestione affrontate dai pescatori sono insostenibili se si fa una proporzione con il reddito. Le proposte fatte da
Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono Ogni mese più di trecento attività scelgono
questa cooperativa, seppur discutibili, non sono mai state prese in considerazione”. La replica del presidente del consorzio, Maurizio Crepaldi, non si è fatta attendere: “Questo è un momento molto difficile per tutti e le dimissioni non rappresentano né una prova di forza né una soluzione strategica se non quella dello struzzo. Se con le sue dimissioni Mancin pensava di colpire il presidente del Consorzio, credo abbia sbagliato totalmente la mira”. Al.Or.
come 20 anni fa! per comunicare con i propri Clienti.
Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.
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Verso i 20anni
padova Via Svezia, 9 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • info@givemotions.it
1994
OGGI
18 Rosolina Lavori pubblici Cantieri per la sistemazione del verde cittadino, dei marciapiedi e dei parcheggi
Presto i lavori per la riqualificazione del quartiere Norge Gli interventi riguarderanno le aree attorno alla piazza. Il costo complessivo dell’opera sarà di 44.000 euro di Elisa Cacciatori
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otranno avere inizio già entro la fine dell’anno i lavori di riqualificazione del quartiere Norge di Rosolina che permetteranno ai residenti di potersi godere al meglio gli spazi all’aperto del centro della frazione, nella parte della piazza tra la strada e l’arena che è stata creata circa una ventina d’anni fa e che si può vedere percorrendo la provinciale che porta alla Strada Statale Romea. E’ di recente pubblicazione ad piedi e saranno sistemati i parcheggi circostanti opera del Comune di Rosolina l’avviso esplorativo definendone aree e manto asfaltico. I lavori che per la manifestazione d’interesse a partecipare saranno realizzati mirano inoltre alla sistemazioalla procedura di cottimo fiduciario per l’affida- ne delle aree verdi volte ad accogliere famiglie e bambini e dove si curerà mento dei lavori attraverso in particolar modo l’arredo il quale le aziende interes- Dell’intera spesa urbano con l’installazione di sate alla realizzazione delle al comune panchine e alcuni giochi per opere potranno segnalare spetterà la i più piccoli. Il costo complesl’intento alla presentazione corresponsione sivo dell’opera di imminente di un’offerta. Gli interventi di 9 mila euro realizzazione sarà di 44.000 si svilupperanno in particolare per la riqualificazione dell’area che si sviluppa euro e sarà coperto grazie ad un finanziamento attorno alla piazza centrale della frazione, da cui della Regione Veneto di 35.000 euro relativo verranno poi realizzati, lungo le strade, i marcia- all’“Intervento finanziario della Regione a favore
Nella foto l’ingresso al villaggio dalla strada provinciale
di lavori di particolare interesse od urgenza. Primo programma di riparto 2012”. La rimanente somma, pari a 9.000 euro sarà invece a carico del Comune. Non si esclude che, a seguito degli interventi progettati a partire dalla fine del 2013, in un futuro si possa procedere ulteriormente con la riqualificazione dell’area adiacente alla piazza sulla quale sorge il monumento commemorativo creato nel 2003 per i cinquant’anni di Norge Polesine. Attualmente, il piazzale circostante è infatti carente di una propria identità ed è principalmente caratterizzata da sassi e aree verde . In proposito è quindi oggetto di studio un progetto che dia maggior risalto e valore all’area.
Visita al Santo a Padova Bambini della scuola dell’infanzia in gita
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’ stata una giornata alla scoperta delle origini della propria scuola quella trascorsa dai bambini della scuola dell’infanzia Sant’Antonio di Rosolina, accompagnati dai genitori e dalle maestre, con il nuovo parroco don Lino Mazzocco, quella trascorsa in visita al Santo a Padova. Per l’occasione i bimbi hanno potuto ammirare una mostra multimediale sulla vita e le opere di Sant’Antonio con immagini in movimento che hanno catturato la loro attenzione e curiosità, aggiungendo nuovi dettagli alla preparazione curata dalle insegnanti in aula permettendo loro di saperne di più sulla vita, gli aneddoti e miracoli del Santo che da più di 60 anni dà il nome alla scuola Parrocchiale di Rosolina. Momento culminante del pomeriggio è stata la messa celebrata da don Lino, poiché lo scopo della visita è anche quello di ringraziare la Caritas Francescana per quanto negli anni ha donato e continua a donare, attraverso i volontari della Speranza, alla scuola dell’infanzia Sant’Antonio. Durante l’offertorio ogni bambino accompagnato dai propri genitori ha portato all’altare un pacco contenente El.Ca. dei generi alimentari.
20 Rosolina Amministrazione Interrogazione al Consiglio comunale
A Volto una pompa disturba il sonno dei residenti Minoranza insoddisfatta dalle risposte del sindaco che si è limitato a leggere una lettera del Consorzio di bonifica, inviata ad un cittadino di Elisa Cacciatori
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n occasione dell’ultimo consiglio comu- rito all’episodio il gruppo di residenti - la letnale tenutosi a Rosolina, il consigliere tera era datata un paio di mesi prima ed era di minoranza Marco Saccoman ha in- rivolta a rispondere ad un singolo cittadino. terrogato, senza ottenere l’esito sperato, il Pertanto non era assolutamente pertinensindaco Franco Vitale su un problema evi- te con l’interrogazione”. Gli abitanti della denziato da alcuni residenti di Volto. Pare zona di Volto che risentono del problema infatti che, nei pressi di alcune abitazioni, chiedono ora se il sindaco intenda rapprei cittadini si ritrovano a dover fare i conti sentare le istanze nei confronti del Consorzio di Bonifica per risolcon un impianto di sollevamento dell’ac- Consorzio di bonifica: vere il problema entro la prossima estate o qua che crea un forte “L’impianto è lì da se, al contrario, se ne disturbo soprattutto molto prima disinteressi. “Se la ridurante l’estate per il della costruzione sposta sarà negativa – funzionamento conti- delle case” concludono i residenti nuo dell’apparecchio anche nelle ore notturne. “Nel rispondere stanchi della situazione - assumeremo tutte al consigliere il sindaco si è limitato a leg- le iniziative necessarie per tutelare la quiete gere una lettera del Consorzio di Bonifica e la tranquillità della zona oltre che la salute che giustificava la presenza dell’impianto di chi vi abita che ha tutti i diritti di riposare negando che per qualche anno lo stesso era durante la notte per poi andare a lavorare tenuto spento durante la notte a seguito durante il giorno. Non riteniamo sensata la delle proteste dei residenti – spiega in me- risposta del Consorzio quando sostiene che
Nella foto il primo cittadino Franco Vitale l’impianto è lì da molto prima della costruzione delle case in quanto se tale risposta avesse un valore sorgerebbe la domanda del perché il Comune abbia destinato tale area all’edificabilità. Ricordiamo anche che le case sono state costruite da imprese di Rosolina che il sindaco bene conosce. Per cui aspettiamo una solerte risposta”.
Pista ciclabile Saccoman denuncia: “Il cantiere è pericoloso”
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lavori per la pista ciclabile che da via A. Moro collega via dei Cesari a Rosolina con la frazione di Volta, fanno discutere la minoranza. Il problema pare non essere l’intervento in sé, ma lo stop ai lavori riportato all’attenzione dal consigliere di minoranza del gruppo Rosolina moderna Marco Saccoman che attraverso una nota lamenta la situazione. “I lavori – spiega Saccoman – sono fermi da diverso tempo e la gente mi chiede lumi su questo, pensando che l’impresa sia addirittura fallita!”. Secondo Saccoman il problema “Chiedo di terminare è che l’amministrazione non si cura del pericolo al più presto in cui potrebbe incorrere chi transita in bicicletta o i lavori per piedi nei pressi del cantiere. “E l’amministrazione quest’opera come al solito latita. All’inizio dei lavori titoloni sui di collegamento” giornali poi, più nulla! Con pericolo per le persone che transitano lungo il percorso in bicicletta, essendovi un cantiere aperto”. Attraverso la richiesta di chiarezza sulla situazione l’intento del consigliere è quello di rivolgersi all’amministrazione per portare a compimento il percorso ciclopedonale tanto atteso dai residenti e che renderebbe più sicuro il transito tra il centro e la frazione. “Chiedo di terminare al più presto i lavori per quest’importante opera di collegamento tra la frazione e il centro di Rosolina – chiude Saccoman - soprattutto per quanto riguarda chi sceglie la bicicletta ma anche per i pedoni e le persone anziane che vogliono avere un luogo sicuro su cui passeggiare in un bel paesaggio naturale caratterizzato dalle dune. Con la speranza che poi si passi anche al recupero dell’area di sosta, tuttora abbandonata, vicino El.Ca. alle scuole elementari”.
La replica dell’assessore Gazzola “Blocco necessario per ottimizzare i costi”
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a conferma dello stop dei lavori alla ciclabile giunge anche dall’assessore al lavori pubblici di Rosolina Stefano Gazzola che chiarisce come il blocco sia avvenuto per ottimizzare i costi e per aggiungere maggiori servizi all’opera che in fase di progetto esecutivo non erano stati previsti. Lo stop alla ditta aggiudicatrice è avvenuto prima delle ferie estive – racconta Gazzola – ed era già previsto nell’appalto per permettere la posa del tubo del metano da parte di Ascopiave Spa. L’amministrazione aveva iniziato a relazionarsi con l’Ascopiave Spa (distributrice del metano) già da tempo per la predisposizione della tubazione ma non c’era ancora la certezza. Quando Ascopiave, grazie agli ottimi rapporti instaurati per via dell’importante lavoro su Rosolina Mare, ha confermato il lavoro, abbiamo permesso l’entrata nel nostro cantiere. Ricordo che nel caso di Ascopiave Spa che è un’azienda privata, i costi della predisposizione della linea metano saranno a suo totale carico”. Nella sua risposta, Gazzola chiarisce che i tempi si sono allungati in quanto in questi mesi si è provveduto anche all’organizzazione dei lavori della posa dei plinti utili alla predisposizione dell’illuminazione, prevista solo nell’ultimo stralcio in quanto non era stato previsto lo stanziamento di bilancio per poterla inserire. “Grazie alla convenzione Consip che l’amministrazione ha attuato con la ditta Simet di Albignasego (ditta incaricata
alla manutenzione dell’illuminazione pubblica) siamo riusciti a fare un’inversione di rotta – chiarisce Gazzola - e prevederla in questo primo stralcio ottenendo così un notevole risparmio. Sotto la pista ciclabile ci sarà quindi la linea elettrica, telefonica, il gas metano e l’illuminazione pubblica oltre alla linea acqua già esistente. Ora il puzzle è completato”. “Sono dell’avviso che è stato meglio aver aspettato due mesi piuttosto che aver proseguito per andare a distruggere quanto fatto per fare ulteriori scavi per i sottoservizi – conclude l’assessore - e vorrei ricordare al consigliere Saccoman che l’amministrazione non latita ma ha agito in modo tale da unire tutte le forze pubbliche e private per completare questa importante opera dal costo iniziale di 800.000 euro e finanziata dalla Regione Veneto per El.Ca. 300.000 mila”.
Taglio di Po 25 Cartellonistica Soddisfatta l’Amministrazione della nuova collocazione
Maxischermo finalmente in funzione Il grande monitor è stato posizionato in viale Kennedy. Dalle 7 di mattina alle 23 vengono passate notizie inerenti il Comune e pubblicità di Silvia Boscaro
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’ oggi ben visibile e funzionante il maxi-schermo, presente fino ad un anno e mezzo fa in piazza IV Novembre, disinstallato causa inutilizzo e riposizionato su viale Kennedy, tra la rotatoria del parco commerciale e il cavalcavia. “Devo dire – spiega il vicesindaco Alberto Fioravanti - che il bilancio, dopo circa un mese dalla nuova installazione, è più che positivo: si vede meglio del previsto, scorrono già diverse informazioni comunali e anche spot pubblicitari. La soluzione logistica adottata è ottima”. Ad intraprendere i lavori La nuova collocazione del maxi-schermo di re-installazione è stata la ditta “Dunamis”, agenzia pubblicitaria. che fino ad un anno e mezzo fa Attraverso l’acquisto di spot pubblicitari, il Comune potrà far fronte era in piazza IV Novembre alla spesa mensile, pari a circa 1200 euro, conseguente il leasing per il costo per l’acquisto degli spot, al di sotto della media generale del l’acquisto dello schermo, in essere fino ad agosto 2015. “E’ stata mercato e coerente con la difficile situazione economica attuale”. “Sono sempre più convinto che la scelta adotrimessa in moto una macchina che non conotata è stata giusta, - ha concluso Fioravanti – e scevamo, - commenta Mosè Destefani, titolare L’acquisto di spot dell’agenzia pubblicitaria “Dunamis” - era pre- pubblicitari permette il primo bilancio di questo percorso assieme è sente qualche problematica che abbiamo però al Comune di pagare positivo. Oltre agli introiti economici, derivanti da benefiti per ogni passaggio pubblicitario, il risolto. Stiamo cercando di sfruttarla in tutti i i circa 1200 euro Comune ha anche la possibilità, tramite il maximodi e può darsi che in futuro la macchina pos- di leasing schermo, di far scorrere informazioni utili come sa essere anche rinnovata, dato lo probabile sviluppo futuro conseguente l’ampliamento del centro commerciale con avvisi di bandi, manifestazioni e iniziative varie”. L’installazione è nuove attività. Scorrono già diversi spot pubblicitari, di aziende locali avvenuta grazie alla ditta locale Delta Impianti che ha curato il riprie affacciate sulla S.S. Romea. Inoltre, particolare da non tralasciare, stino della macchina gratuitamente.
FOCUS Università Popolare Polesana
Parte il nuovo anno scolastico
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’Università Popolare Polesana ha riaperto i suoi battenti anche per questo anno accademico 2013-2014. All’inaugurazione, avvenuta lo scorso 8 ottobre, presso la sala Consiliare del municipio, erano presenti il sindaco Francesco Siviero, il presidente Berto Meneghetti, la coordinatrice Donata Fischetti e il nuovo parroco padre Luigi Bettin. Nutrita la presenza anche degli iscritti ai corsi. Il sindaco ha espresso parole di vivo ringraziamento per l’impegno profuso nell’organizzare l’iniziativa. La parola è poi passata al presidente Meneghetti: “E’ un vanto per noi il traguardo, quest’anno, della 17° edizione. Un grazie alla nostra coordinatrice Donata Fischetti e un grazie anche agli iscritti e alle dipendenti dell’ufficio servizi sociali per il prezioso aiuto offerto”. Accanto ai corsi tradizionali, tra i quali Grandi Storie d’Amore, Storia del Territorio, Incontri con la musica e Gastronomia, quest’anno sono presenti novità: Il Taglio di Porto Viro 1604, Merceologia, Sicurezza in Casa, il Parere dell’Avvocato, Medicina Alternativa, Emergency: Guerra, Pace, i Diritti Umani. Sono previsti inoltre corsi complementari come inglese I° e II° livello e informatica. La serata è stata allietata da Veronica Marchesin, allieva del Conservatorio A. Buzzolla di Adria, con l’esecuzione di diversi brani al flauto traverso: Studi facili per il flauto di E.Kohler, Greensleeves di anonimo (attribuito a Enrico VIII d’inghilterra), Minuet di Beethoven, 12 Sonate di B.Marcello e Brindisi dalla Traviata di Verdi. I corsi, programmati nelle serate del martedì, si svolgeranno dalle 21, presso la Biblioteca Comunale. Per l’iscrizione occorre rivolgersi all’ufficio servizi sociali. Si.Bo.
Casetta dell’acqua
Dal 26 ottobre sgorga limpida e a basso prezzo
Natale Aziende 2013
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’ ora ufficialmente attiva e perfettamente funzionante la casetta dell’acqua installata presso piazza della Repubblica al Villaggio Perla. Ad annunciarlo alla conferenza stampa di ufficializzazione l’assessore all’ambiente Alberto Fioravanti: “Finalmente è stato concluso l’iter necessario per l’installazione di questa casetta, in grado di fornire un’acqua buona, sicura e sicuramente ad un prezzo di mercato estremamente favorevole per i cittadini. All’avviso pubblico di interesse hanno partecipato tre ditte: la scelta finale è ricaduta sull’azienda friulana “Chiaraacqua”, specializzata nell’installazione di casette dell’acqua e di fornitura della stessa, che si è impegnata ad effettuare i necessari allacciamenti per l’acqua e la corrente e a pagare le bollette di consumo”. “Per Taglio di Po, - ha proseguito Fioravanti – i vantaggi si possono misurare attraverso un importante risparmio in termini ambientali ed economici, sia per il Comune che per la cittadinanza”. L’acqua for-
nita è sicura perché addizionata alla fonte con sostanze disinfettanti, microfiltrata attraverso un filtro meccanico per togliere le impurità e con un filtro a carboni attivi per togliere le sostanze chimiche. Un terzo filtro, inoltre, a lampada UV elimina eventuali cariche batteriche residue. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta il 26 ottobre scorso alla presenza del sindaco Francesco Siviero, del rappresentate dell’azienda Chiaraacqua Daniele Nonino e di diverse autorità. Con l’acquisto di una tessera prepagata, presso la Tabaccheria Melania di via Aldo Moro, è possibile comperare l’acqua ad un prezzo di 3 centesimi per la naturale e 7 per la gasata. La macchina è operativa indicativamente dalle 6 di mattina a mezzanotte circa, per poter disinfettare quotidianamente l’impianto. Il servizio tecnico, inoltre, effettua regolari interventi di sterilizzazione delle tubazioni e la sostituzione degli apparati di microfiltrazione e sterilizzazione. Si.Bo.
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Taglio di Po 27 Consiglio comunale Botta e risposta tra maggioranza e opposizione
Scintelle su Enel e fusioni
“I Comuni in Fiera”
Taglio di Po ha dato il meglio di se
Sulle scelte della maggioranza sono piovute le critiche della consigliera Marangoni e dell’ex sindaco Ferro di Silvia Boscaro
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urante l’ultimo consiglio comunale fortemente minoranza Marco Ferro, evidenziando la contraddizione discussi sono stati gli argomenti inerenti il riequi- tra quanto affermato dal sindaco sulla stampa all’indolibrio di bilancio, il risarcimento Enel ai Comuni e mani del risarcimento e l’utilizzo dello stesso: “Il risultal’unione/fusione dei Comuni dell’Isola di Ariano. “Il no- to del risarcimento è scarso, mentre altri Comuni, come stro Comune, - ha esordito il sindaco Francesco Siviero Goro o Mesola si sono portati a casa 600 mila euro”. È – si trova a fare una manovra obbligata di oltre 130 intervenuta inoltre Margaret Crivellari, capogruppo di mila euro di aggiustamenti, derivanti dal risarcimento maggioranza, sempre in merito alla questione Enel: “E’ facile per la minoranza criticare. Enel. Non abbiamo certezze su Imu Credo che il sindaco, fidandosi e trasferimenti statali e non possia- “Il risarcimento delle indicazioni dell’avvocato Mimo dare risposte ai cittadini. Oggi è è scarso, gliorini, di provata esperienza in scattata la nuova aliquota dell’Iva e ad altri Comuni cause del genere, ha fatto bene con una punta di amarezza bisogna sono andati 600 ad accettare l’importo incriminadire che non troviamo sostegno nei mila euro to, sia perchè i danni alla salute ministri Flavio Zanonato e Graziano Delrio, sui quali gli enti locali avevano riposto le speran- non sono facilmente quantificabili, sia perché il Comune ze. Siamo stati costretti a dare fondo a tutte le nostre di Taglio di Po non avrebbe potuto affrontare ulteriori grariserve e a fare scelte che ritenevamo opportuno fare di di giudizio a spese proprie. E comunque si è costituito in nome di un progressivo risanamento economico”. È parte civile non per fare cassa, ma per mettere Enel di quindi intervenuta il consigliere di minoranza di “Taglio fronte alle sue responsabilità”. Nello stesso consiglio si di Po nel Cuore” Layla Marangoni esprimendo dure è affrontato inoltre il tema dell’unione/fusione dei Cocritiche su l’uso improprio dei 130 mila euro di risar- muni. Dura la critica di Ferro: “Mi aspettavo ci fosse una cimento da parte di Enel. Ha fatto eco il consigliere di discussione sull’unione dei Comuni, ma rimango stupito
P Margaret Crivellari e Layla Marangoni nel sapere che Ariano nel Polesine e Corbola hanno deciso di proseguire con la fusione”. E’ intervenuta quindi di nuovo Margaret Crivellari esponendo una cronistoria del percorso avviato e aggiungendo: “Era comprensibile che Ariano e Corbola avviassero un percorso di fusione rispetto gli obblighi di legge. I sindaci dei due paesi sono stati poco ortodossi nei confronti di Taglio di Po, da sempre presente e impegnato con, per esempio, la Polizia Locale e la Protezione Civile”. È stata quindi proposta la convocazione di un consiglio dell’Unione per chiarire le posizioni delle tre municipalità.
resente tra i numerosi comuni polesani che domenica 29 settembre hanno partecipato alla manifestazione “I Comuni in Fiera”, c’era anche quello di Taglio di Po. A rappresentarlo l’assessore Doriano Moschini, la presidente della pro loco Marialuisa Tiengo e il vicepresidente Paolo Fabbri. Per l’intera giornata è stato esposto quando di meglio ha il Comune e il territorio da offrire: riso del Delta a indicazione geografica protetta, uova di galline allevate a terra, insalate pronte da consumare, stoccafisso confezionato in busta sottovuoto e numerosi depliant dimostrativi del percorso ciclopedonale, inaugurato lo scorso giugno, che si snoda tra le storiche ville settecentesche che costeggiano la strada arginale e numerose aziende agricole e agrituristiche. Ai visitatori dello stand è stato inoltre offerto un assaggio di un famoso piatto tipico locale: “risi alla carnarola” o risi duri e fasoi, preparato in grandi quantità dal Comitato Fiera di Oca Marina. Tanta la soddisfazione espressa dall’assessore Moschini: “La giornata è stata un vero successo; notevole l’affluenza, grazie anche al tempo che per fortuna ha tenuto. Siamo soddisfatti perché abbiamo avuto l’opportunità di far conoscere il nostro paese, attraverso i prodotti di eccellenza e le bellezze artistiche e paesaggistiche, a un pubblico vasto e numeroso”. Si.Bo.
28 Cultura locale Iniziative “Appuntamenti con il gusto 2013”
Gal
I ristoratori fanno sistema per far conoscere i prodotti del territorio
Iniziative per il turismo rurale
Una rosa di sette serate enogastronomiche per la promozione del territorio
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di Melania Ruggini
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er valorizzare e promuove la cultura del territorio del Delta, tra tipicità locali e tradizione, il gruppo ristoratori del Polesine,, ha dato il via ad “Appuntamenti con il gusto 2013”. Una rosa di sette serate enogastronomiche allieteranno, dal 20 settembre al 4 dicembre, le serate del Polesine coinvolgendo i diretti attori della kermesse, i ristoranti, per promuovere la conoscenza di quei prodotti tipici del territorio locale, proposti secondo la cucina di tradizione sapientemente rivisitata secondo gusti e sapori antichi. L’intento del team di ristoratori è incrementare la visibilità della gastronomia locale, che vanta prestigiosi riconoscimenti dall’Igp a partire dall’insalata di Lusia, al riso e alle cozze del Delta, alla Dop dell’aglio, del melone e di molti altri prodotti, in stretto contatto con la visitazione del Delta, promulgandone la fruizione oltre i confini della provincia. Insieme al rodigino Antico Caffè Franchin aderiscono al progetto il ristorante Cavalli di Loreo, il ristorante Amolara di Adria, la trattoria Da Nadae di Villadose, il ristorante Aurora di Porto Tolle, il ristorante Al Ponte di Lusia, il ristorante Al Viandante di Ceregnano e la Tavernetta Dante di Rovigo, proponendo ognuno speciali piatti di qualità. Nelle serate sarà prevista la partecipazione di esperti dell’enogastronomia e personaggi della cultura locale per offrire il loro contributo tangibile, con rimandi storici e aneddoti, insieme ai rappresentanti delle aziende coinvolte. “L’iniziativa – ha commentato Daniele Tecchiati, coordinatore del Gruppo prosegue il percorso iniziato in primavera che ha visto i piatti della ristorazione polesana abbinati al Fior d’Arancio dei Colli Euganei. Dopo il successo delle serate decretato dalla richiesta di nuovi appuntamenti con il gusto, abbiamo deciso di riproporre un nuovo percorso enogastronomico centrato sui prodotti del territorio e la tradizione in cucina. Gli chef dei ristoranti coinvolti hanno da sempre un occhio di riguardo per le ricette della nonna sapientemente rivisitate”. Questo il calendario delle serate: venerdì 20 settembre, ore 20, ristorante Cavalli di Loreo; sabato 5 ottobre, ore 20, ristorante Amolara di Adria; venerdì 18 ottobre, ore 20 trattoria da Nadae, Villadose; venerdì 8 novembre, ore 20, ristorante Aurora Ca’ Dolfin di Porto Tolle; venerdì 15 novembre, ore 20, ristorante Al Ponte; venerdì 22 novembre, ore 20, ristorante Al Viandante, Ceregnano; venerdì 6 dicembre, ore 20, Tavernetta Dante, Rovigo.
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romozione degli itinerari di turismo rurale tra le terre attraversate dai grandi fiumi Po e Adige e valorizzazione delle tipicità agroalimentari del Polesine: questi i temi che caratterizzano gli ultimi lavori del Gal Delta Po. L’ente ha recentemente organizzato un viaggio studio per circa 20 operatori turistici trentini tra ristoratori, guide territoriali, albergatori, produttori, rappresentanti delle istituzioni locali- aderenti al consorzio turistico della Vigolana. Ad accogliere i partecipanti c’erano il vice presidente del Gal Delta Po e presidente dell’ Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po Geremia Gennari, lo staff del Gal con Laura Mosca e Natalì Rosestolato, che hanno presentato il territorio. Gli ospiti trentini hanno potuto visitare la fattoria didattica L’Ocarina in località Grillara di Ariano nel Polesine, la pieve romanica e il centro turistico culturale di San Basilio e visitare le aziende agrituristiche Forzello di San Basilio e Tenuta Cà Zen a Taglio di Po. Il Gal è inoltre reduce di Rovigo espone 2013, dove ha presentato il progetto di cooperazione “Tur Rivers”, iniziativa interterritoriale condiviso con Gal Antico Dogado della provincia di Venezia e Padova, Gal Delta 2000 delle province di Ferrara e Ravenna, Gal Patavino e Gal Bassa Padovana per la provincia di Padova, Gal Pianura Veronese. In pratica si tratta della valorizzazione e promozione degli itinerari turistici lungo i grandi corsi d’acqua che attraversano il Polesine, connessi ai percorsi della rete escursionistica veneta. Il Gal è stato inoltre capofila del progetto di cooperazione interterritoriale “Lapis Local Art & Food - prodotti tipici e artigianato artistico tra terre di pietra e terre d’acqua” per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali e gli itinerari di turismo rurale del Polesine e la Murgia a partire dagli elementi caratterizzanti il patrimonio rurale strutturato dalle acque e dalla pietra. Fra le iniziative programmate dal Gal Delta Po nei prossimi mesi sono previste attività di informazione e formazione di operatori locali per la diversificazione dell’offerta turistica finalizzata a una migliore fruizione degli itinerari di turismo rurale; la creazione di una rete funzionale di consolidamento dei rapporti socio-economici nei rispettivi territori; alcune attività di promozione congiunta di risorse territoriali tramite l’organizzazione e la partecipazione ad eventi di rilevanza nazionale e internazionale; il coinvolgimento delle comunità locali e partecipazione delle scuole di settore. Me.Ru.
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Sport in primo piano
Drag Racing Si è concluso in autunno il Campionato italiano
Christian Bello è campione nazionale
Il centauro cavarzerano si è imposto nella categoria A, da ricordare anche il sesto posto di Marco Greggio che ha gareggiato nella categoria A Special di Nicola Ruzza
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’ terminato a metà ottobre il Campionato nazionale Drag Racing 2013 e, dopo le tappe primaverili di Ariano Polesine (28 aprile), Rovigo (12 maggio) ed Adria (16 giugno), quelle estive del 14 luglio ad Ariano Polesine e del 1 agosto a Molinella (Bo), l’ultima gara autunnale a Rovigo ha incoronato il trionfatore della stagione, cioè il cavarzerano Christian Bello che si è laureato campione nazionale nella categoria A. Il campionato Drag Racing, organizzato dal Motoclub di Ariano Polesine, è diviso in diverse categorie in base alla cilindrata del ciclomotore: quelle nelle quali hanno gareggiato i centuri cavarzerani sono state la categoria A (scooter con caratteristiche fino a 70 c.c.) nella quale, come detto sopra, ha prevalso Christian Bello con il suo Malaguti F10 su Diego Saracini e Nicolò Merenduzzo e la categoria A Special (ciclomotori con caratteristiche da 71
c.c. a 100 c.c.) nella quale Marco Greggio ha ottenuto un ottimo sesto posto. “Oltre al campionato, il Team Gilberto Corse (cioè la squadra di Christian e Marco) ha partecipato – spiega il preparatore Marco Toffanello – anche a numerosi raduni tra i quali lo Scooter Run di Santa Croce Bigolina (Vi), il Trofeo Bosco della Mesola e lo Scooter Raduno di Cartigliano, ottenendo degli eccellenti risultati”. Felici dei traguardi ottenuti e in vista del prossimo campionato, che inizierà nel 2014, tutti i componenti del Gilberto Corse ringraziano gli sponsor ufficiali che hanno reso possibile l’evento, cioè La Piazza, il negozio Pes di Lisa, la piadineria music bar La Distilleria, l’autofficina Longhin Fabiano, il ristorante pizzeria Villa Momi’s, il ristorante 7 Mari di Porto Viro, l’autoscuola Adige e il negozio Paola Professione capelli.
Christian Bello sul podio più alto, Marco Greggio alla partenza. In alto il Team Gilberto Corse
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17.10.2013 09:32:34
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Risparmio energetico Maxi progetto da 61 milioni di euro per interventi a Rovigo e Padova
110 edifici consumeranno meno
ROVIGO
Taglio delle Province
i sondaggi dicono che i comuni sono PReoccuPati
Previsto un piano di efficientamento energetico per scuole, immobili destinati allo sport, uffici amministrativi e a servizi culturali e sociali
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10 edifici nel Polesine inseriti nel maxi progetto da 61 milioni di euro per interventi energetici, assieme alla provincia di Padova, attraverso un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con le due Province di Rovigo e di Padova. A presentarlo, a Palazzo Celio, la presidente Tiziana Virgili e l’assessore provinciale all’ambiente Giuliana Gulmanelli che hanno descritto il crono-programma degli interventi di efficienza energetica, che saranno realizzati in sette comuni e nella provincia, grazie all’approvazione del progetto 3 L - Less Energy, less cost, less impact - finanziato con 61 milioni di euro dalla European Investment Bank e che ha come capofila la Provincia di Padova. “L’obiettivo è di intervenire sui due settori prioritari in tema di politiche energetiche e ambientali - afferma la presidente Virgili - l’efficienza energetica degli edifici e il miglioramento degli impianti di illuminazione pubblica. In questo modo si potranno dare risposte sia per la messa in sicurezza dei luoghi pubblici, dalle scuole alla viabilità, sia per il lavoro e l’occupazione. E’ stato dato il via alla fase esecutiva con la firma del contratto relativo al finanziamento stanziato, il quale prevede che 31 milioni siano destinati all’efficienza energetica di 646 edifici tra scuole, immobili destinati allo sport, agli uffici amministrativi e a servizi culturali e sociali, di cui 536 in provincia di Padova e 110 in provincia di Rovigo, e 20 milioni al miglioramento degli impianti di illuminazione pubblica per un’estensione
Nella foto la presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili e l’assessore all’ambiente Giuliana Gulmanelli di oltre 1.045 km e 100.980 punti luce, il tutto da realizzarsi in 35 mesi. La Commissione Europea ha inoltre deliberato un finanziamento di 2 milioni circa, pari al 90% dell’importo, per le spese di assistenza tecniche. Oltre alla Provincia di Rovigo, al progetto hanno aderito i comuni di: Bergantino, Castelnovo Bariano, Costa di Rovigo, Lendinara, Melara, Occhiobello e Rovigo. Bisogna cogliere le molteplici opportunità che da questo progetto possono nascere - dichiara l’assessore Gulmanelli - in particolar modo per quanto riguarda l’importanza dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, spesso bisognoso di manutenzione. Non va poi dimenticato che questa potrebbe essere un’occasione per qualificare le nostre imprese, creando al tempo stesso nuove opportunità economiche, in questo momento fondamentali, anche per dare un aiuto concreto al nostro territorio.
Da province a enti di secondo grado
Sociale
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delRio ha fatto PaRtiRe il countdoWn
RecuPeRaRe una casa e metteRla a disPosizione dei meno foRtunati, “si PuÒ faRe”
aglio delle province, il ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Graziano Delrio non transige e spiega che il Governo sul tema è vicino ad una svolta. “Stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera, - ha spiegato il ministro confermando che l’idea è quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province - parallelamente al testo in esame alla Camera, ci sarà un disegno di legge per una modifica costituzionale che verrà presentato entro l’anno. A maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè elette dai cittadini. Delle province faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un’assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante”. Il ministro ha fornito una tempistica anche per quanto riguarda le Città metropolitane. “Arriveranno dal primo di gennaio. Nelle aree metropolitane le Province saranno assorbite della Città metropolitane via via che andranno a costituirsi e insediarsi”.
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aglio delle province, il Polesine guarda in due direzioni diverse. Opposte. Infatti se da una parte il Comune capoluogo ha individuato nella figura del direttore di Unindustria, Renzo Moro, il redattore dell’emendamento per il riconoscimento dell’area vasta, Vivero, insieme a Vicenza e Verona, dall’altra la Provincia si fa forte della ricerca condotta da Renato Mannheimer, raccogliendo le opinioni dei sindaci dei piccoli comuni sulla riforma varata dal governo, per tenere duro. Secondo i dati esposti di recente all’assemblea delle province del nord, il 65% dei sindaci dei piccoli comuni, quelli con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti ossia l’85% delle amministrazioni comunali italiane, non considera la riforma delle province una priorità, il 64% sa che non porterà alcun risparmio, il 63% pensa che farà indebolire i territori. “Basta bugie ai cittadini – è stato il commento del presidente nazionale Antonio Saitta, intervenendo all’assemblea – parte l’operazione verità. Se un 61% la vede come un’opportunità di razionalizzare competenze, non di eliminare, il 57% ha capito che perderà un riferimento e il 63% è molto più preoccupato dalla mancanza di risorse che dalle riforme. La maggioranza dei sindaci poi è cosciente di non avere personale (53%) e competenze (34%) idonee per svolgere le funzioni delle province, oltre ad essere questo un peso in più di cui dovrà sobbarcarsi (28%). Si dichiarano poi molto preoccupati, i sindaci dei piccoli comuni di ricevere le funzioni tipicamente di area vasta: in particolare l’80% dichiara che avrebbe difficolta’ a garantire il servizio di trasporto extraurbano, il 72% il mercato del lavoro, il 68% la formazione del personale, il 57% la gestione del territorio e la tutela ambientale, il 55% i serivzi per la scuola. Mentre non hanno problemi a riprendersi quelle tipicamente comunali: sport, turismo e cultura. Il 51%, infatti non crede che sarà in grado di gestire i servizi delle province. Per quanto riguarda le elezioni, il 55% crede serva un modello elettorale che preveda elezioni dirette da parte dei cittadini o totali (37%) o almeno del Presidente (18%)”.
ecuperare una casa e dedicarla a recupero di minori che vivono situazioni di forte disagio familiare e alle attività di ragazzi diversamente abili? Si può fare. Certo, “Si può fare” è il nome del progetto portato avanti dalla cooperativa Titoli Minori e che lo scorso 19 ottobre si è concretizzato con l’inaugurazione di un nuovo “centro” per l’accoglienza a Porto Viro. Da una decina d’anni la cooperativa lavora nel territorio della diocesi di Chioggia e come sempre anche questa volta ha accolto la sfida mettendosi a disposizione di chi si trova in una situazione di emarginazione e di chi nel proprio percorso di vita ha incontrato la fragilità. Per la cooperativa e i suoi soci che credono e lavorano al progetto è questo il semplice modo di fare accoglienza e comunità, credendo in un idea di prossimità e creando rete per una cittadinanza responsabile e consapevole. Proprio grazie alla condivisione di realtà come l’associazione Orcio di Elia, Consvipo, la fondazione Enel Cuore, la fondazione Cariparo, è stato possibile raggiungere l’obiettivo preposto.
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Spazi aperti 37 25 Iniziative Molto partecipata la giornata organizzata dal Fondo Ambiente Italiano
La Fai Marathon, a spasso tra arte e storia Il percorso, partito dal ridotto del Teatro sociale, ha toccato poi il rifugio antiaereo approntato nel parco del palazzo del prefetto, palazzo Angeli, palazzo Roncale e palazzo Patella Montalti di Lino Segantin
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rescono gli aderenti alle iniziative del Fai, il Fondo contemplato una vera curiosità: la visita al rifugio antiaereo Ambiente Italiano interessato non solo alla tutela del approntato nel parco del Palazzo del Prefetto al tempo delpatrimonio architettonico e naturalistico gestito diret- la seconda guerra mondiale, sviluppato su due piani ed in tamente dall’associazione, ma più in generale attivo nell’or- grado di offrire sicura protezione in caso di bombardamento ganizzare iniziative di conoscenza e valorizzazione dei beni aereo ad una quarantina di persone. L’itinerario è quindi proseguito raggiungendo via Angeli, con sosta presso il palazzo culturali ed ambientali dell’intera penisola. Ben 220 persone hanno preso parte domenica 13 settecentesco che fu del conte filantropo Domenico Angeli. Un edificio prestigioso, non sempre ottobre alla “Fai Marathon”, una utilizzato al meglio e destinato, a conscarpinata per le vie del capoluogo Ben 220 persone clusione dei lavori di restauro tuttora alla scoperta di alcune chicche d’arte hanno preso parte in corso, a sede principale e di rape storia poco note. Si è iniziato con la alla scarpinata presentanza dell’Università rodigina. suddivisione dei partecipanti in gruppi per le vie Si è quindi raggiunto il cinquedi 20 persone presso il Teatro Sociale. del capoluogo centesco Palazzo Roncale, della Costoro, dotati per l’occasione di uno zainetto FAI , sono stati accolti nella sala del ridotto affre- Fondazione CaRiPaRo, fresco di restauro, per una visita al scata a metà ottocento con motivi architettonici e scultorei piano nobile: le pareti del salone si presentano arricchite da (colonne e statue di foggia classica) in modo da conferirle pregevoli arazzi del ‘700, mentre nelle sale laterali campegl’idea di monumentalità. Sul soffitto una magnifica imma- giano grandi tele attribuite a Mattia Bortoloni e quadri che gine di Apollo e le Muse opera di Sebastiano Santi, nelle illustrano momenti storici della Serenissima. Imboccato il teche gli abiti da scena indossati da Beniamino Gigli nella Corso del Popolo, ricordando la storica presenza dell’Adigetto e dei ponti un tempo importanti punti di riferimento per Gioconda di Ponchielli. La seconda tappa della maratona di conoscenza ha la città, la Fai Marathon è proseguita alla volta dell’Istituto
IL DISTRETTO DELLA GIOSTRA SI FA CONOSCERE In Polesine, da varie parti del mondo, venti impresari dei parchi del divertimento
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al Messico, Russia, Olanda, Romania, Spagna, Bielorussia, Austria, Grecia, venti imprenditori del ramo luna park, lo scorso 16 ottobre hanno raggiunto il Polesine occidentale per tre giorni di visita alle imprese del Distretto della Giostra, aderendo all’iniziativa denominata “Meeting della Giostra” sostenuta dalla Camera di Commercio, dalla Regione Veneto e dagli enti locali. Il tour di conoscenza delle aziende produttrici è stato anticipato da una conferenza stampa presso la Camera di Commercio, dove – presenti, oltre al direttore De Stefani, Vitaliano Bressanin per la CCIAA, Giorgio Cuoghi per il comune di Bergantino e Franco Cestonaro della CNA, in qualità di rappresentante del Distretto Veneto della Giostra – sono state illustrate le motivazioni dell’iniziativa finalizzata a far conoscere ai possibili acquirenti la varietà e soprattutto la qualità dell’offerta produttiva del distretto esteso da Calto a Melara. Un’attività che in Polesine interessa oltre 60 imprese (più l’indotto), con un fatturato stimabile di circa 250 – 300 milioni di euro (che raddoppia considerando l’indotto) garantendo una occupazione a circa 500 addetti. Una risorsa economica fondamentale soprattutto per i comuni di Melara e Bergantino, ed anche una vera eccellenza a livello internazionale, tanto che oggi, anche a causa della contrazione dei consumi interni, la quasi totalità della produzione viene esportata all’estero. Una attività imprenditoriale che richiede professionalità specifiche estese a vari campi: dall’ingegneria all’informatica, dall’elettronica alla carpenteria specializzata. Nonché inventiva e attenzione al look, perché per attrarre le giostre devono essere belle, colorate, luminose e sempre più innovative; in grado di offrire emozioni forti ed affascinare una clientela sempre più esigente, qual è quella dei giovani del terzo millennio alla ricerca di divertimenti inediti. Tutto ciò offrendo nel contempo standard di qualità e sicurezza elevati, fondamentali per la tranquillità dei fruitori delle complesse strutture per il divertimento, oggigiorno progettate per creare sollecitazioni, assorbire spinte e, in definitiva, assicurare emozioni forti. Positivi i riscontri del tour da parte degli impresari esteri, che hanno apprezzato la varietà e la qualità dei prodotti del distretto della giostra, manifestando anche attenzione per gli standard di sicurezza, oggetto di sottolineature da parte dei produttori, che oggi si trovano a far fronte ad una concorrenza soprattutto asiatica con limitate garanzie proprio sul piano della qualità. Sul mercato si trovano infatti prodotti spesso copiati, a prezzi più vantaggiosi non solo per il costo ampiamente competitivo della manodopera dell’est, ma soprattutto per la trascuratezza dei sistemi di sicurezza, di cui invece sono dotate le giostre del distretto polesano. Una cena di gala, animata da uno spettacolo pirotecnico della Parente Fireworks, ha chiuso in bellezza il meeting della giostra, da cui si attendono positive ricadute per l’economia polesana. Li.Se.
Nella foto un particolare di Palazzo Angeli, un momento della visita al rifugio antiaereo nel palazzo della Prefettura e il busto di Giovanni Miani, opera dello scultore Virgilio Milani per Geometri, ovvero Palazzo Patella Montalti. La professoressa Zennaro ha ricordato la storia del palazzo che affonda le sue radici nel ‘700, allorché i nobili Patella acquistarono alcuni edifici contigui di scarso valore per costruire la loro prestigiosa residenza. Il palazzo, passato nell’ ‘800 alla famiglia Montalti, fu in seguito utilizzato dagli austriaci come sede della Gendarmeria (come tuttora si legge all’esterno nell’architrave del Frontone), e ristrutturato a fine ‘800 per divenire sede della Prefettura. Poi, nella prima metà del ‘900, fu trasformato in Istituto scolastico, con la destina-
zione del salone (inopinatamente distrutto negli anni ’50) a Sala della Memoria con la collocazione di alcune statue recentemente ritrovate nei depositi dell’Istituto e finalmente restaurate. Piena soddisfazione per l’iniziativa ha espresso la capodelegazione Chiara Tosini, che ha sottolineato con piacere il moltiplicarsi delle adesioni alle iniziative del FAI, in questa occasione in particolare caratterizzate anche dalla presenza di bambini. Il che fa ben sperare per il futuro dell’associazione e la condivisione degli ideali di salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico.
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Cultura provinciale 31
38 Cultura provinciale Letteratura Angioletta Masiero soddisfatta del concorso internazionale
“Locanda del Doge”, record di presenze e qualità Sono stati circa quattrocento gli autori che hanno preso parte alla selezione con oltre seicento volumi provenienti dall’Italia e dall’estero
“antichi organi del Polesine” La Rassegna che attraversa tutto il territorio
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di Mattia De Poli
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l bando della seconda edizione è atteso già tra conferma di ciò. La manifestazione è stata realizla fine di novembre e l’inizio di dicembre, a zata grazie a una rete di collaborazione, composta distanza di appena un mese dalla premiazione dall’associazione “Renzo Barbujani”, dalle riviste della prima edizione: al suo esordio, infatti, il con- “Athesis”, “Ventaglio novanta”, “La nuova tribuna corso internazionale “Locanda del Doge” 2013 è letteraria”, e dalla “Accademia veneta dello spettastato un successo e, forte dei risultati conseguiti, colo”, ma Angioletta Masiero ha sottolineato anche l’iniziativa avrà un seguito. Riservato alle opere l’importanza degli sponsor, il dottor Luciano Zanforedite, esso si articola in tre sezioni corrispondenti lin, membro del forum nazionale “Wealth adviser ad altrettanti generi letterari: la narrativa, la poesia Fineco bank”, e la “Biblioteca Guerrato”, che con e la saggistica. La partecipazione è stata straordi- un significativo contributo economico hanno reso possibile il buon esito dell’inaria: circa quattrocento autori niziativa culturale. Nel titolo con oltre seicento volumi pro- L’80% degli autori il richiamo alla storia veneta venienti dall’Italia e dall’este- ha presentato è evidente nel riferimento ro. Oltre agli scrittori italiani, opere pregevoli, al doge, mentre l’allusione infatti, una ventina sono stati di grande valore alla taverna evoca un luogo, i francesi, gli olandesi, gli slo- letterario legato alla tradizione locaveni, gli spagnoli, gli svizzeri, i tedeschi e gli ungheresi, che hanno presentato le, in cui le persone si riunivano per parlare e per le loro opere in lingua originale in un confronto di fare cultura. La medaglia consegnata ai premiati respiro mondiale. Alcuni dei libri in concorso sono riproduce un disegno del dottor Alberto Cristini, restati editi da case editrici italiane di spicco, come alizzato appositamente per questo concorso: l’imBaldini e Castoldi, Feltrinelli e Mondadori. Molti magine stilizzata di un doge con la laguna e il delta anche gli scrittori giovanissimi, tra 16 e 25 anni, sullo sfondo. L’organizzazione ha voluto intitolare e alcuni di loro sono stati premiati. L’ideatrice e diversi premi delle varie sezioni a personalità di coordinatrice del concorso, Angioletta Masiero, è importanza locale e nazionale, che si sono distinte soddisfatta non solo dei risultati quantitativi ma nel campo della cultura e del sociale e che raraanche qualitativi: almeno l’80% degli autori ha mente vengono ricordate. Inoltre, la premiazione presentato opere pregevoli, di grande valore lette- ha registrato la presenza di persone provenienti da rario, e i quarantadue premi consegnati sono una tutta l’Italia e anche dall’estero. Questo concorso
in bReVe Venerdì 15 novembre
“memoRial loRedana caPellazzo”
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enerdì 15 novembre alle ore 18 a Rovigo, nella sala d’onore di palazzo Casalini, nella via omonima al civico 10, presso la sede di Rovigo Banca è previsto il “Memorial Loredana Capellazzo”. L’evento, aperto al pubblico, è promosso dall’associazione culturale “Renzo Barbujani, e in particolare dagli allievi del “Laboratorio di scrittura creativa”, creato dalla stessa Capellazzo. L’incontro, coordinato da Stefania Paron e da Luciana Bernardinelli, proporrà la lettura di poesie dell’autrice scomparsa un anno fa e la presentazione di opere pittoriche realizzate dai corsisti del “Laboratorio di pittura” e ispirate dalle stesse opere poetiche. Amante della scrittura sia in versi che in prosa, Loredana Capellazzo ha scritto opere apprezzate a livello nazionale: l’ultimo romanzo, pubblicato pochi mesi prima della sua scomparsa, è “Quando finisce l’estate”. A Rovigo, impegnata in diverse realtà di volontariato come l’associazione “Renzo Barbujani” e il “Gruppo autori polesani”, ha saputo trasmettere la sua passione per la scrittura alle molte persone che l’hanno conosciuta e che hanno potuto ascoltare i suoi insegnamenti e i suoi consigli. Memori di questa esperienza, le organizzatrici dell’incontro hanno scelto come tema la poesia, il suo nascere da un sentimento, la sua capacità di varcare ogni limite e di aprire prospettive nuove: “La poesia nasce dal cuore del poeta, continua a parlare nel tempo, al di là d’ogni confine, al di là del mistero della vita, e fa germogliare nuove riflessioni, nuove speranze”. M.D.P.
Nella foto piccola l’ideatrice e coordinatrice del concorso, Angioletta Masiero letterario, grazie alla straordinaria partecipazione di scrittori, ha avuto quindi inevitabilmente l’effetto di promuovere l’immagine di Rovigo e del Polesine, centrando uno degli obiettivi che l’ideatrice si era proposta: Angioletta Masiero, infatti, è convinta che la cultura polesana meriti di essere esportata e conosciuta oltre ogni confine.
Antonio Carlizzi
nuoVa RistamPa PeR “el zÉlese”
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’ stato pubblicato per la prima volta nell’ottobre dello scorso e a distanza di meno di un anno viene ristampato il volume “El Zélese”, scritto da Antonio Carlizzi. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Renzo Barbujani”, di cui Carlizzi è stato socio fondatore insieme ad Arnaldo Pavarin, e realizzata grazie al contributo della fondazione Banca del monte di Rovigo, mette a disposizione un’opera estremamente curata nella scrittura, chiara e piacevole, che attraverso le vicende familiari e personali dell’autore racconta uno spaccato della storia polesana tra la fine della Grande Guerra e l’8 settembre del 1944. Nel dialetto polesano il “zélese” è il nome dell’aia di mattoni, che in campagna si trova davanti alla casa padronale: il titolo del libro evoca in particolare lo “spazio riservato dove nacquero i primi sogni ad occhi aperti” del piccolo Antonio nella natia Frassinelle. La prima parte del volume è ambientata in questo mondo dai contorni quasi fantastici. All’età di otto anni la famiglia di Carlizzi si trasferisce a Grignano e, in seguito, a Rovigo: a questo periodo (il periodo della “ubriacatura fascista” dell’autore), fino all’8 settembre del 1943, è dedicata la seconda parte del volume, intitolata “Transizione”. Nel frattempo è scoppiata la Seconda guerra mondiale. L’ultima parte, intitolata “Diario di guerra”, è una testimonianza degli orrori dei bombardamenti e delle fucilazioni del periodo successivo all’armistizio, quello del fuoco incrociato fra alleati, nazifascisti e partigiani. M.D.P.
o scorso ottobre è iniziata una rassegna musicale che attraversa tutto il Polesine, da Ca’ Venier di Porto Tolle a Giacciano con Baruchella, sulle note della musica per organo. “Antichi organi del Polesine”, giunta alla sua undicesima edizione, continua nell’intento di valorizzare un patrimonio culturale da scoprire e da ascoltare. Nel corso delle dodici tappe in calendario diversi musicisti faranno risuonare anche le canne di alcuni pregevoli strumenti realizzati da Gaetano Callido, celebre organaro originario di Este, allievo di Pietro Nacchini, insigne rappresentante della scuola organara veneta e attivo nella seconda metà del Settecento fino ai primissimi anni dell’Ottocento. A lui subentrarono i figli: Antonio, in particolare, proseguì l’attività fino al 1830, quando la fabbrica fu rilevata da Giacomo Bazzani. In occasione dei duecento anni dalla morte di Gaetano Callido la rassegna intende valorizzare soprattutto gli strumenti realizzati dal maestro: a Loreo presso la chiesa di santa Maria Assunta (26 ottobre), a Guarda Veneta presso la chiesa di san Domenico (27 ottobre), a Costa di Rovigo presso la chiesa di san Rocco (9 novembre), a Porto Viro presso la chiesa di san Bartolomeo (16 novembre) e a Rovigo presso il tempio della Rotonda (23 novembre). Un organo di Antonio Callido è presente nella chiesa di sant’Ippolito martire di Giacciano con Baruchella (7 dicembre), mentre altri strumenti realizzati da Bazzani si trovano nella chiesa di san Nicolò vescovo di Ca’ Venier (10 novembre) e nella basilica di san Bellino del comune di San Bellino (24 novembre). La chiusura della rassegna è prevista a Lendinara presso la chiesa di san Biagio (14 dicembre), dove è conservato un organo del 1926 realizzato dalla fabbrica padovana Malvestio. Tutti i concerti iniziano alle ore 21 e l’ingresso è libero. M.D.P.
Biblioteca “Antonio Carlizzi”
RicoRRe il PRimo decennale
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a biblioteca “Antonio Carlizzi” festeggia quest’anno il primo decennale della sua fondazione. Nel 2003 l’associazione “Renzo Barbujani” ha raccolto l’eredità delle biblioteche di quartiere, in particolare di quella di San Bortolo, che fino a quel momento riuscivano a funzionare grazie all’attività degli obiettori di coscienza. Con la scomparsa di questa figura molte realtà, anche ben avviate, furono costrette a chiudere. Oggi, invece, la “Carlizzi” grazie all’impegno di alcuni volontari garantisce l’apertura della biblioteca tre pomeriggi alla settimana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì. L’associazione “Barbujani” è nata con scopi culturali e sociali: il locale concesso dal Comune di Rovigo, attiguo alla scuola media “Cesare Parenzo”, non raccoglie solo un discreto patrimonio librario organizzato per argomento e disponibile al prestito, ma costituisce un importante luogo di ritrovo e di aggregazione. Qui, ad esempio, si svolgono gli incontri del laboratorio di pittura e del laboratorio di scrittura creativa, sia in prosa che in versi. Quest’ultimo, nato dieci anni fa per volontà di Loredana Capellazzo e di Paola Trivellato, continua ad essere completamente gratuito ed oggi è coordinato da Giuliano Visentin e da Roberta Fava: ogni quindici giorni alle ore 20.45 si riuniscono partecipanti provenienti non solo da Rovigo ma da tutta la provincia e anche da fuori. Il presidente Pavarin sottolinea che questa iniziativa offre alle persone la possibilità non solo di uno scambio culturale ma anche di esprimersi e di uscire di casa. M.D.P.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Tutti di corsa per non perdere la coincidenza
I nuovi orari dei treni che rivoluzionano il trasporto pubblico
Da dicembre convogli ogni dieci minuti sulle tratte principali e rafforzamento complessivo di tutta la rete così che nessun passeggero resti più di un’ora in attesa di Germana urbani
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ulla carta sembra la soluzione de- gionale della mobilità su rotaia che vedrà finitiva a tutti i peggior disagi che i passare sulle tratte principali treni ogni pendolari dei treni veneti hanno do- dieci minuti. Se così sarà la rete ferroviaria vuto sopportare in questi anni. Un sogno complessivamente verrà rafforzata, tanto all’orizzonte, rincorso a lungo con il proget- che, promettono dalla Regione, nessun pasto sempre in itinere della metropolitana di seggero trascorrerà più di un’ora senza un superficie, che fino ad oggi non, si è mai treno per la sua destinazione. realizzato. Ora le cose potrebbero cambiare “L’obiettivo è migliorare il servizio, davvero. Ma per la prova del nove i cittadini spiega l’assessore regionale alle politiche dovranno attendere il 15 dicembre, data in della mobilità del Veneto Renato Chisso cui entrerà ufficialmente in vigore il nuovo fornendo più treni e più capienti, con più orario cadenzato dei treni regionali. possibilità di collegamento e di coincidenze, Ideato nell’arco di due anni da un più fermate”. “So molto bene che cambiare ingegnere veronese, Domenico Menna, il abitudini e spostare orari inciderà su comnuovo servizio ferroviario locale cadenzato portamenti per così dire consolidati – agprevede dei treni a fregiunge Chisso – ma il quenza regolare: stes- La Regione lavoro che abbiamo so posto stesso orario, ha già acquistato fatto darà certamente e dunque, facilmente venti nuovi treni più risposte positive svizzeri e ne memorizzabili. di quanto non sia in Da Mestre, ad comprerà altri nove grado di fare il servizio esempio, al minuto 03 come è attualmente partiranno i treni veloci per Rovigo, al minu- strutturato. Il nuovo sistema sarà unico nel to 19 per Verona Porta Nuova, al minuto 49 suo genere in Italia, studiato sulla base dei per Vicenza, al minuto 54 per Padova. Lo flussi di mobilità delle persone, basato su shuttle Mestre-Padova, invece, partirà dal regionali lenti, regionali veloci e coincidenze binario giardino al minuto 35 e da Padova tra linee diverse che si intersecano tra di rientrerà a Mestre al minuto 53. loro, servito da una trentina di convogli in Tutto questo avverrà dalle 7 alle 22, più rispetto agli attuali”. tutti i giorni. La novità che rende contenti tutti, soUna vera rivoluzione del sistema re- prattutto i pendolari, riguarda l’incremento
Renato Chisso delle corse possibile anche grazie ad un parco convogli che comprenderà 20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. L’unico neo che si può ravvisare potrebbe essere colto nella necessità di fare diversi cambi per un unico viaggio. Ma, considerando che il modello è la metropolitana delle grandi città, i veneti nell’usare il treno dovranno ricordare come per spostarsi a Parigi da un posto all’altro occorra scendere anche più volte da un convoglio e prenderne un altro. Il nuovo orario prevede, infatti, che i diversi convogli siano tra loro “sincronizzati”. In questo modo sarà possibile transitare da un regionale veloce (che ferma solo nelle
stazioni principali) a un regionale lento (che ferma ovunque) e lungo direttrici dove oggi il servizio è non solo spezzettato ma non esistono coincidenze (Conegliano – Treviso – Vicenza, per esempio). Questo peraltro elimina le interferenze oggi esistenti fra tratte non elettrificate e tratte non elettrificate, che sono più razionalmente servite da convogli a trazione dedicata a fronte di interferenza quando il transito è misto. Con questi cambiamenti epocali è lecito dire che la mobilità veneta si adegua agli standard europei e non è facile per una Regione che ha un sistema di mobilità non a raggiera, ma diffuso da e verso città che si collocano appunto in un contesto policentrico e metropolitano, dove l’attuale servizio fino ad oggi non è riuscito a dare le risposte
che chiedevano i viaggiatori e soprattutto i pendolari. “Per tutti noi – ribadisce Renato Chisso – in primo luogo Regione ma anche Trenitalia, il cadenzamento è una scommessa, nella quale crediamo, che abbiamo deciso di accettare e che vogliamo vincere. Siamo di fronte ad una nuova filosofia della mobilità pubblica – continua l’assessore regionale – che non coinvolgerà solo il treno ma anche il trasporto su gomma, all’interno di un sistema integrato al cui centro ci sono non gli aggiustamenti di un sistema ereditato dal passato, ma le esigenze e le richieste degli utenti, dei pendolari, dei lavoratori, degli studenti e la necessità di dare le migliori risposte possibili in un quadro di compatibilità economica”.
Il Veneto in primo piano 41 11 Soppressi otto treni interregionali che collegano Venezia con Milano
Pendolari: “La Regione ci ripensi”
di Germana urbani
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endolari sul piede di guerra e una raccolta firme che ci sono, che si affiancheranno ai treni cadenzati Milano – ha già superato quota 25.000 e serve per spingere la Verona di TreNord. Secondo l’assessore, dunque, i pendolari Regione Veneto a riconsiderare la decisione di soppri- veneti vedranno più che triplicato il servizio veloce, oltre ad mere dal 15 dicembre, come deciso la scorsa estate, gli 8 avere un servizio orario che fermerà in tutte le stazioni. Il “treni dei pendolari interregionali” Venezia-Milano utilizzati cambiamento, paradossalmente, scontenta i pendolari ma da 36 mila passeggeri ogni giorno. A costa molto di più alla Regione. Le 13 quanto pare, per colpa dei tagli dallo Gli abbonamenti coppie di Frecce regionali, il cui costo Stato, il Veneto non ha più soldi per per le Frecce a catalogo a carico del Veneto sarà garantire il servizio svolto da quattro veloci di circa 16,7 milioni l’anno a fronte coppie di treni interregionali veloci costeranno dei 10,7 milioni pagati oggi dalla Milano – Venezia. Né la Lombardia molto di più Regione per le quattro coppie di instanzierà i 4 milioni di euro necessari terregionali, potranno tranquillamente a salvare i convogli di Trenitalia che saranno, quindi, can- collegarsi in coincidenza con i già esistenti treni orari regionali cellati. Per l’assessore regionale Chisso si tratta di un falso lombardi Milano – Verona (oggi sono 11 nel corso della problema: i convogli saranno sostituiti da 13 coppie giorna- giornata, oltre ai quattro interregionali in questione). “Seliere di “Frecce” regionali Venezia – Verona che oggi non condo Trenitalia – ha ricordato l’assessore – la coincidenza
le PRioRità
I
è facilmente realizzabile nel capoluogo scaligero sul medesimo marciapiede per quanti sono interessati a proseguire il viaggio lungo questa direttrice, tenuto altresì conto che il Veneto ha previsto il prolungamento oltre Verona di un paio di regionali non veloci”. Studenti e lavoratori pendolari però sembrano non voler sentir ragioni e sulle coincidenze avanzano forti dubbi. “Aspettare un’ora in più il treno successivo – dicono dal Comitato -, forse, è scomodo ma accettabile per una persona che decide di farsi un weekend fuori città, ma di certo non per un pendolare, non per un lavoratore che deve rendere conto di un’ora di ritardo al proprio datore, non per uno studente che perde una lezione, un giorno sì e l’altro pure”. E se non bastasse del cambiamento ne risentirà anche il portafogli. “Da dicembre saremo costretti a sborsare quasi il doppio del costo del nostro biglietto per una Freccia, o accontentarci di un ancora più sovraffollato regionale, affi-
dandoci alle care e amate coincidenze. Purtroppo, chiunque abbia mai preso un treno sa, ed è proprio il caso di dirlo, che le coincidenze non esistono. Troviamo inaccettabile che la regione Veneto abbia preso questa decisione con un atto di forza sul presupposto cinico che un lavoratore, oggi, non ha alternative: o rinuncia al lavoro, o paga di più, perché uno stipendio, anche se decurtato del costo spropositato di un abbonamento mensile di una Freccia, in una famiglia, è meglio di niente”.
una buona Politica dei tRasPoRti su Rotaia Va finanziata bene
152 milioni di tagli sui servizi pubblici universali previsti tra le misure dell’ultima legge di Stabilità preoccupano non poco Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, intervenuto ad un convegno veneto proprio sul tema dei trasporti. “Se le cose restano così - ha commentato – non mi resta che stilare una relazione sui servizi che non si possono più fare”. Occorre, dunque, una programmazione oculata e un concorso maggiore dei cittadini nelle spese per il servizio.“Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice - ha affermato Moretti - ma un paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti”. Secondo l’ad di Trenitalia, per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare “quella
normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia? - ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi niente, altrimenti non ci salviamo”. E per risolvere o almeno arginare il problema del sovraffollamento dei treni non vi è altra via che stanziare “più risorse - ha affermato - perché i treni sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura indubbiamente c’è, anche se occorre tempo per una programmazione dei servizi a medio-lungo termine”.
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COCKTAILS by Paolo Marani
I consigli di Paolo
sogno d’autunno
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mettere in una placca antiaderente - rivestita
di carta forno, imburrata e infarinata - di cm. 25 x15. Cuocere per 20 min. a 160°. Quando sarà cotto, girare il biscotto su un tagliere e farlo raffreddare. SEMIFREDDO: bollire il latte ed unire l’anice, lasciare in infusione 1 ora; sbattere i rossi con metà zucchero, far ribollire il latte, versare l’altra metà di zucchero sui rossi e mescolare, rimettere sul fuoco e portare a circa 90°, fino al primo accenno di bollore. Filtrare con un colino e sbattere velocemente con uno sbattitore per
15 min.: diminuire la velocità e continuare a sbattere per altri 15 min., fino a completo raffreddamento, mettere in frigorifero per almeno mezz’ora ma non più di 2 ore per portare ad una temperatura bassa. Trascorso questo tempo montare la panna per unirla al composto. Coppare il biscotto nella forma degli stampini che andranno a contenere i semifreddi, dividere il composto in 4 stampini e girarvi sopra i pezzi di biscotto. Mettere
in congelatore a -18° per almeno 2 ore. Caramellare lo zucchero con l’acqua, bagnare con l’aceto di lamponi e cuocere fino a completo scioglimento del caramello, tenere in disparte ma sempre nella pentola. Girare i semifreddi su 4 piatti, scaldare il caramello all’aceto di lamponi ed unirvi le fragole, lavate e private del picciolo, farle intiepidire e disporle attorno ai semifreddi con un pò di sciroppo, una guarnizione di cioccolato amaro e una foglia di menta.
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affari di famiglia A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Furto di identità in rete di privati e aziende
Cari Lettori e Lettrici, questo mese affronto un tema purtroppo sempre più attuale ovvero il furto di identità in rete e le sue conseguenze. Sino a qualche anno fa i modi attraverso i quali poteva essere rubata l’identità di una persona erano per lo più legati al furto del suo portafoglio e all’apertura dei sacchetti dell’immondizia nei quali, rovistando, venivano carpite informazioni importanti sull’identità del soggetto. Ora, con l’uso dilagante della rete e in particolare dei social network da parte pressoché di chiunque, il rischio del furto di identità o sostituzione di persona si è incrementato in maniera esponenziale anche nei confronti delle aziende. Ma andiamo con ordine. Cosa esattamente è il furto di identità? Il furto di identità consiste nell’ottenere informazioni personali riservate di un soggetto privato e/o giuridico al fine di sostituirsi
ad esso (in tutto o in parte) attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, e così procurarsi e/o procurare ad altri un indebito vantaggio (es. ottenendo credito con false credenziali, compiere azioni illegali) o di recare un danno (es. perdere la propria reputazione di buon pagatore e rendere difficile se non quasi impossibile ottenere nuovi finanziamenti o mutui). Come fare per tutelarsi? Quali accorgimenti adottare? Innanzitutto, quando si naviga in rete bisogna essere cauti e aver attenzione massima nel fornire i propri “identificatori personali” – ovvero i propri dati personali e le credenziali di accesso ai conti correnti- in quanto i ladri di identità sono in agguato e non attendono altro che una nostra disattenzione. Gli accorgimenti che i singoli soggetti possono adottare per proteggersi dai furti di identità sono molteplici e tra questi possono annoverarsi: la modifica con continuità delle password, la distruzione particellare dei propri documenti personali (es. estratti conto, bollette pagate, contratti assicurativi,…) prima di essere gettati nella spazzatura, fornire i propri dati identificativi solo se effettivamente necessario, non conservare insieme carta di credito o bancomat con i relativi codici di accesso, controllare frequentemente il proprio conto corrente, mantenere sempre aggiornati i programmi e in esecuzione il software antivirus e il firewall. E se rubano l’identità cosa fare? Innanzitutto bloccare immediatamente le carte di credito e tutti i conti correnti, avvertire la propria banca, il proprio provider e tutti i soggetti con i quali si usava la carta di credito, sporgere una denuncia querela avanti l’autorità. Quale tutela dà il nostro ordinamento giuridico? Il comportamento illecito di chi ruba l’identità di un altro soggetto con le finalità e conseguenze sopra indicate integra il reato di cui all’art. 494 del codice penale che prevede la punizione sino a un anno di reclusione. A titolo esemplificativo segnalo anche che secondo la Cassazione integra il medesimo reato anche il comportamento di chi apre un account di posta elettronica intestandolo al nome di un altro soggetto. Al riguardo, infatti, non vi è dubbio che ciò determina l’induzione in errore di chi si trova ad interloquire che è convinto, giustamente, di farlo con persona diversa da quella che allo stesso viene fatta credere. Analoga considerazione giuridica va fatta per chi, una volta rubate le credenziali di accesso di un profilo facebook di un altro soggetto, lo utilizza indebitamente. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia. lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.