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del Miranese Nord

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Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

Ospedale dell’Angelo: cardiochirurgia top, tra le migliori in tutto il mondo

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

POVERTA’

Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

ECONOMICA

MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE

A Noale boom di richieste di contributi per affitti e bollette. Il Comune di Martellago punta a ridurre il costo degli abbonamenti dei bus agli studenti

Servizi alle pagg. 8 e 9

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

INAUGURATA LA NUOVA SCUOLA, LA PRIMA OPERA DI SCORZÈ FINANZIATA CON FONDI PNRR

Dopo 60 anni, il vecchio edificio lascia spazio al nuovo moderno plesso che ospiterà 520 allievi

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IL SEGRETARIO STEFANI: LA LEGA IN VENETO CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

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Via Venezia, 110 · Oriago di Mira (Ve) cell. 327 1372668 · ororiviera@libero.it

AUn Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

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Infortuni sul lavoro nel miranese, ecco la mappa dei settori

Costruzioni, attività manifatturiere, commercio all’ingrosso e al dettaglio. Sono i settori dove nel periodo 2019-2023 si sono registrati i maggiori casi di malattie professionali denunciate nel Miranese. L’Ufficio Studi della Cisl Venezia, su analisi Inail, ha fatto una disamina di cos’è accaduto nell’ultimo quinquennio, analizzando tutti i comparti.

Sale il dato dei dipendenti coinvolti che dei casi avvenuti è in crescita. Per numero di casi, il settore costruzioni è il primo della lista; appena dietro troviamo le attività manifatturiere, con numeri alti anche se c’è stato un assestamento, poi il commercio all’ingrosso e al dettaglio per completare il podio, e appena dietro sanità e assistenza sociale e trasporto e magazzinaggio.

“Sono numeri impressionanti – spiega Dario De Rossi della Segreteria della Cisl Venezia con delega alla Sicurezza – e su cui c’è ancora tanto da fare a livello di prevenzione. Da parte nostra, da un lato siamo preoccupati per la crescita costante delle esposizioni a rischio degli occupati, dall’altro, però, registriamo anche un’emersione di tali condizioni. Questo aspetto porta ad avere conferme di un presidio di sorveglianza sanitaria diffuso e di un più ampio esercizio del diritto di denuncia delle proprie condizioni di salute”.

Per numero di casi, l’andamento del Miranese rispetta in pieno quanto succede nell’intera provincia, dove il settore costruzioni è il primo della lista; i numeri dicono che dopo i 103 casi verificatisi nel 2019, si è passati per due anni consecutivi sotto quota 100 per poi risalire a 108 nel 2022 e a 136 nel 2023. L’intenzione ora è ovviamente quella di porre un immediato rimedio a quanto successo negli ultimi anni, e su questo tutti i sindacati sono già al lavoro per una soluzione comune che arrivi a proteggere in maniera completa la sicurezza dei lavoratori di tutti i comparti.

Dario De Rossi

della

segreteria della cisl

Venezia: “numeri impressionanti”

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Miranese Nord
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto

Sicurezza. Il Comandante Michele Cittadin

Polizia Locale del Miranese: risultati positivi in città con un calo degli incidenti

Incidenti in calo e un impegno costante sul fronte della sicurezza stradale a Noale. Il comandante della Polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese Michele Cittadin ha tracciato il bilancio per l’anno 2024 che, nonostante la cronica carenza di personale, vede gli incidenti stradali a Noale in diminuzione. “I comuni del Miranese - Evidenzia Cittadin - Nonostante la carenza di or-

Nel 2024, la Polizia

Locale dell’Unione dei

Comuni del Miranese ha ottenuto risultati significativi nella sicurezza stradale a Noale, con un calo del 24% degli incidenti rispetto al 2023

ganico e il numero di agenti in servizio sceso da 43 a 37 per pensionamenti e trasferimenti vari, ben al di sotto del rapporto previsto di un agente ogni 1.000 abitanti, hanno raggiunto importanti obiettivi di sicurezza, prevenzione e un forte presidio del territorio. Questo risultato è frutto del lavoro coordinato e dell’impegno straordinario del personale che è riuscito a garantire un servizio proficuo a tutta la comunità”.

Nello specifico, da Noale arrivano dati positivi con una diminuzione del 43% degli incidenti in cinque anni e del 24% rispetto al 2023, con la Polizia Locale che ha ef-

fettuato maggiori controlli su attività commerciali e più presenze nei mercati settimanali, coprendo sia i centri principali sia le aree periferiche. Importanti anche i controlli per la guida in stato di ebbrezza e per l’’edilizia abusiva e l’ambiente con particolare riferimento all’abbandono di rifiuti, con nei mesi “caldi”, da settembre a dicembre, un’intensificazione delle attività di prevenzione con pattuglie giornaliere nelle ore critiche.

Particolare attenzione è stata data all’aspetto della formazione, considerate le sempre maggiori competenze e professionalità richieste: “All’interno del Corpo della Polizia Locale, tutto il personale è sottoposto a un intenso programma di formazione, sia per garantire la sicurezza personale sia per operare efficacemente sul campo – evidenzia il Comandante Cittadin -. Gli agenti seguono regolari corsi di addestramento, che includono esercitazioni al tiro sia in poligono fisso che con simulazioni mobili.

Oltre a ciò, vengono organizzati aggiornamenti professionali sul rilievo dei sinistri stradali, sulla tutela ambientale e sull’acquisizione di tecniche operative avanzate. In situazioni di confronto fisico, gli agenti dispongono delle competenze necessarie per difendersi in modo adeguato. Tra le attività formative figurano corsi sull’utilizzo dello spray anti-aggressione, del bastone distanziatore e delle bodycam, fondamentali in

contesti di emergenza. Inoltre, ogni agente è preparato per l’uso del defibrillatore, una competenza acquisita attraverso specifici corsi di addestramento che si ripeteranno anche quest’anno”. Molto importante è anche l’attività di educazione stradale nelle scuole, un impegno che ha coinvolto tutti gli istituti cittadini, dalle scuole primarie e secondarie fino a quelle per l’infanzia, con un totale di quasi 50 ore dedicate a queste attività nel corso dell’anno.

Massimo

La città conquista il titolo di “Città che legge” 2024/2026

Noale si conferma città di lettori e di cultura con l’inserimento nell’elenco dei Comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il periodo 20242026 dimostrando di avere i requisiti richiesti dall’ultimo avviso pubblico di selezione. Il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’Anci, intende promuovere e valorizzare con la qualifica di “Città che legge” le Amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, e Noale è rientrata tra queste. Soddisfatto l’Assessore alla Cultura Claudio Manente: “Si tratta di un riconoscimento che ha lo scopo di sostenere la crescita socio-culturale della Nostra comunità attraverso la diffusione della lettura come valore ri-

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conosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita. Un ringraziamento quindi a tutti quei soggetti che da anni ormai collaborano per il raggiungimento di questo importante riconoscimento e a tutti i cittadini, grandi e piccoli, che partecipano alle numerose iniziative culturali a tema, dalle

letture animate, alle maratone di lettura e agli incontri con l’autore. In questo contesto sono fe-

lice di condividere che in questi giorni si è concretizzata anche una nuova importante collaborazione. Lo scorso 1 3 gennaio, in Municipio, si è svolto un incontro con una delegazione di “ALI” Associazioni Librai Italiani, promossa dal Presidente di zona Alessandro Tridello. Dal 1946 Ali, l’Associazione italiana librai, aderente a Confcommercio, promuove e tutela gli interessi delle librerie di tutta Italia. Rappresenta circa 350 associati diretti e oltre mille librerie iscritte attraverso le Confcommercio provinciali. Un’occasione importante per condividere nuove progettualità, sempre a favore della lettura e del territorio. Due nuovi enti assieme affinché libro e lettura vengano considerati strumenti insostituibili di formazione culturale”. (m.t.)

Tonizzo
Un tragico recente frontale a Moniego
La riunione dell’associazione librai

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Focus povertà/1. Noale: i dati del Comune fanno emergere nuove priorità

Boom di richieste di contributi per il pagamento di affitti e bollette

“Nel 2023/2024, oltre alle problematiche base per le quali le persone si rivolgevano ai servizi sociali, sono stati rilevati gli effetti dello sblocco delle procedure degli sfratti congelate in periodo Covid che ha portato la fascia di popolazione anziana

Nello specifico il Comune assiste con contributi nell’area anziani 9 nuclei famigliari, nell’area immigrati 20 famiglie e infine per l’area povertà e adulti 34 famiglie.

e adulta a rivolgersi al servizio sociale soprattutto per richiedere sostegno economico per il pagamento dell’affitto o delle utenze. Nello specifico per luce e gas”. A dirlo è l’assessora ai servizi sociali del Comune di Noale Lorenza Barina che analizza la situazione e le priorità da affrontare nel comparto sociale legate dell’impoverimento di ampie fasce della

popolazione. “Un dato che è in cambiamento, e relativo agli anziani - precisa Lorenza Barina - è il numero di persone che vivono in affitto: un trend in aumento rispetto al passato. Per tutti la situazione di più difficile gestione riguarda la questione abitativa in quanto fotografiamo pochissimi alloggi a prezzi accessibili per nuclei mono genitoriali o con unico stipendio”. L’amministrazione

comunale, precisa il Comune poi “attua da anni diverse attività a favore della fascia di popolazione anziana. Si va dal pagamento di quota parte delle rette a istituti residenziali per quelle persone che non possono rimanere a domicilio, all’erogazione di contributi economici in caso di reddito insufficiente (anche per il pagamento dei farmaci o dell’affitto) oltre che all’assistenza domici-

liare e il servizio pasti che costituiscono un rilevante aiuto alla persona anziana quando inizia a perdere la propria autonomia, garantendo così la permanenza presso il proprio domicilio con conseguente miglioramento della qualità di vita”.

Nello specifico il Comune di Noale segue e assiste con contributi nell’area anziani 9 nuclei famigliari, nell’area immigrati 20 nuclei famigliari e infine per l’area povertà e adulti ben 34 nuclei

Officina lavoro, un servizio di orientamento per cercare occupazione

A Noale “Officina lavoro”, prosegue l’attività di sportello gratuito di orientamento lavorativo svolto dalla Cooperativa La Esse per il sostegno e accompagnamento per persone in situazione di disagio occupazionale. “Si tratta - spiega il Comune - di una risposta dell’amministrazione alle tante richieste dei cittadini di far convergere in un unico luogo tutte le informazioni relative al mondo del lavoro. Un punto di riferimento per quanti hanno perso l’impiego o per chi deve muovere i primi passi verso una professione”. Lo

sportello opera in stretto coordinamento col servizio comunale ed è gestito da esperti che si occupano di orientamento professionale e formativo. Il Comune di Noale attraverso lo sportello di orientamento formativo e professionale promuove alcuni progetti, all’interno delle iniziative regionali, rivolti ai cittadini disoccupati in possesso di determinati requisiti o in cerca di una nuova ricollocazione. “Per il 2024 - precisa l’ente locale - si è proseguito con l’affidamento alla Cooperativa sociale La Esse ed è stata valorizzata

la collaborazione con il Centro dell’Impiego di Mirano in particolar modo con la diffusione puntuale e settimanale delle proposte dei Centri di Mirano e Dolo”. Insomma si è cercato di dare risposte a chi rimanendo senza lavoro è rimasto anche senza reddito o chi il lavoro lo cerca per la prima volta e fa comunque fatica a trovarlo. Uno strumento che per ora si è rivelato efficace e che ha fornito ottimi indirizzi che si sono rivelati soluzioni per alcune persone, anche di lungo periodo. (a.a.)

famigliari. Complessivamente i nuclei famigliari che sono seguiti con contributi sono 63. Non manca qualche nota positiva per fortuna. “Un dato positivo lo riscontriamo - spiega Lorenza Barina - nell’ambito occupazionale in quanto, persone adulte disoccupate che si sono rivolte al servizio per difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, hanno avuto nuove opportunità. Per quanto riguarda i contributi regionali abbiamo purtroppo dovuto registrare la mancata erogazione dei fondi specifici per affitti e buoni mensa, ma che abbiamo potuto comunque erogare con risorse del bilancio comunale. Sul tema casa stiamo lavorando per costituire uno sportello che aiuti le persone a mediare e a trovare soluzioni in tempi rapidi”. Insomma un fenomeno quello della povertà che anche a Noale cambia pelle, con mutare della demografia e cioè anche in questo territorio del costante invecchiamento della popolazione.

Alessandro Abbadir

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L’assessore Lorenza Barina

Una serie di misure messe a punto mirate a ridurre il disagio sociale

Sulla questione della povertà nel comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese interviene Andrea Martellato presidente dei sindaci dell’Ulss 3. “La Regione, tramite gli Ambiti Territoriali Sociali (Ats) come ad esempio quello che ha sede a Mira ma che riguarda tutta l’area dei 17 Comuni da Campolongo a Scorzè - dice Martellato - promuove una rete di interventi mirati a contrastare la povertà e a favorire l’inclusione sociale delle persone e delle famiglie in situazioni di difficoltà economica e fragilità. Queste azioni rappresentano un importante strumento di supporto per rispondere a esigenze diverse, dalle difficoltà economiche all’inclusione lavorativa, abitativa ed educativa”. Martellato va nel dettaglio degli strumenti messi a disposizione a cui chi ha bisogno può attingere. “C’è - dice Martellato- il reddito di Inclusione Attiva (Ria). Il Ria si divide in due tipologie: Ria. di sostegno, con percorsi di inserimento in associazioni o enti, e un contributo economico fino a 400 euro al mese per 6 mesi, rinnovabile e Ria di inserimento, che prevede formazione e tirocini per favorire l’occupazione, con un contributo mensile per un massimo di 12 mesi”. Ma non solo. “C’è inoltre - sottolinea Martellato - il soste-

gno all’abitare (Soa). Questo contributo aiuta le famiglie in condizioni di fragilità a sostenere i costi abitativi. È rivolto anche a chi ha subito un peggioramento economico a causa del Covid-19, come lavoratori stagionali, autonomi e altre categorie prive di ammortizzatori sociali”. Ma gli strumenti messi a disposizione non sono finiti qui. “Con la misura del Contrasto alla Povertà Educativa - precisa - i Comuni possono attivare misure a favore della genitorialità e del diritto all’educazione, finanziando attività come doposcuola, centri estivi, laboratori culturali, spese scolastiche o iniziative di sostegno didattico, anche digitale. C’è poi anche il fondo nuove vulnerabilità. Offre un supporto economico fino a 2.400 euro per

sei mesi alle famiglie in difficoltà, integrando altri fondi emergenziali disponibili nei Comuni”. C’è poi il contrasto alla povertà sanitaria: vengono realizzate iniziative per garantire il benessere psico-fisico delle persone in condizioni di vulnerabilità, specialmente i “nuovi vulnerabili” emersi dalla crisi pandemica”. L’assegno di inclusione dal 1° gennaio 2024, sostiene economicamente famiglie con persone disabili, minori o in condizioni di svantaggio. C’è poi la Social Card: un aiuto mensile per anziani e famiglie con bambini sotto i tre anni. Infine ma non ultimo esiste il Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile per garantire il diritto all’educazione dei minori più vulnerabili.

Alessandro Abbadir

Martellago, il Comune punta ad abbassare il costo degli abbonamenti nei bus

Il Ria si divide in due tipologie: Ria. di sostegno, con percorsi di inserimento in associazioni o enti, e Ria di inserimento, che prevede formazione e tirocini per favorire l’occupazione, con un contributo mensile per un massimo di 12 mesi

Per aiutare le famiglie in difficoltà con i figli in età scolare si può intervenire anche abbassando il costo degli abbonamenti degli autobus. E’ quello che si è pensato in uno degli ultimi consigli comunali a Martellago, Comune dell’area nord del Miranese. Sono in arrivo infatti 28 mila euro di contributi dallo Stato saranno destinati dall’amministrazione comunale ad abbassare gli abbonamenti gli oltre 1 000 studenti martellancesi che prendono gli autobus per recarsi a scuola a Mirano, Mestre Venezia o Treviso. A deciderlo nello specifico è stato il parlamentino cittadino che ha approvato un ordine del giorno all’unanimità. “Abbiamo deciso - precisa il sindaco di

Martellago Andrea Saccarola - di destinare i contributi che arriveranno dallo Stato e che sono destinati per vincolo di destinazione al trasporto pubblico”. La decisione di vincolare questi soldi a questa destinazione è arrivata dopo che in consiglio comunale era stata presentata una mozione proprio dall’opposizione su questo tema. “Abbiamo pensato - spiega il sin-

daco Andrea Saccarola - di destinare 28 mila euro che dovrebbero arrivare dallo Stato per aiutare gli studenti e le famiglie che ne faranno richiesta. Si tratta di una soluzione che abbiamo pensato per andare incontro alle esigenze delle famiglie che sono state colpite anche quest’anno dall’aumento dei prezzi degli abbonamenti nei bus. Nono sono poche infatti le famiglie che fanno fatica a coprire questa spesa”. Si tratterà di un contributo che verrà dato a tutte gli studenti che ne faranno richiesta. Facendo due conti insomma potrebbe esserci un risparmio di circa 30 euro sul costo complessivo annuo dell’abbonamento, sempre se tutti ne faranno richiesta. (a.a.)

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Andrea Martellato presidente della Conferenza dei sindaci Ulss 3

La novità. Barina:

Nuovo bando per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica

Novità in arrivo con il nuovo anno a Noale, dove il comune potrebbe decidere di affidare all’Ater, dunque esternalizzandolo, il servizio di gestione del nuovo previsto bando per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Dalla Pirola dei record a un 2025 di successi

“Non possiamo per fortuna parlare di una emergenza abitativa in città - spiega Lorenza Barina, assessore ai Servizi Sociali, - Ma è vero che dobbiamo comunque affrontare un percorso preciso e chiaro per gli eventuali interventi. I nostri assistenti sociali in servizio, attualmente tre, si trovano ad affrontare casi legati in particolar modo a un’utenza fragile: giovani che perdono il lavoro dopo aver da poco formato una famiglia, separazioni con problematiche legate all’abitazione, donne maltrattate con esigenze di andarsene da casa e senza una nuova residenza in cui recarsi disagio fisico e psichico”. In comune a fine 2024, secondo i dati forniti dagli uffici, erano trentacinque gli alloggi Ater ufficialmente sfitti, ma ben ventotto di questi risultano occupati, mentre degli altri sette solo cinque sono attualmente agibili mentre due liberi, ma non utilizzabili. “I casi di richieste sono molti - aggiunge l’assessore - E comprendono dinamiche molto vaste e diversificate, da chi ha vissuto gli ultimi periodi della sua vita in automobile alle vittime di maltrattamenti fino ad arrivare al caso di una famiglia con un ragazzo disabile e con disturbi psichici alla quale è stato dato lo sfratto esecutivo. Dall’urgenza all’emergenza il passo è breve, ecco perché ci stiamo muovendo per cercare di affrontare al meglio le problematiche che ci si presenteranno. Come primo passo, abbiamo intenzione di presentare in Regione una delibera per chiedere di aumentare la percentuale di alloggi per l’emergenza abitativa a disposizione del Comune, sbloccando in contemporanea il regolamento per l’emergenza abitativa in modo da poter usufruire dei pochi alloggi liberi. Emaneremo poi un altro bando per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che seguirà quello emanato nel 2020 e pubblicato nel 2021. Nel 2023 se ne poteva emanare un altro, ma non è stato fatto e sia-

mo già in ritardo”. Per beneficiare dell’eventuale nuovo bando, i cri-

teri dovrebbero restare gli stessi di quello del 2020: la cittadinanza

di uno Stato dell’Unione Europea oppure di un altro paese purché sia in regola con i documenti legati all’immigrazione e all’accoglienza, la residenza a Noale o, in alternativa, l’attività lavorativa con priorità nel comune da almeno tre anni, un determinato reddito (nel 2020 fissato in 36 mila euro l’anno, cifra che potrebbe ovviamente variare data l’inflazione). Le domande dovrebbe dare precedenza ai nuclei familiari con un portatore di handicap e, di seguito, a quelli con un reddito imponibile familiare più basso con graduatoria

Massimo Tonizzo

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Noale si prepara a un anno positivo e denso di attività per la sua vita sociale e culturale, e già dal primo appuntamento sembra esserci la “sicurezza” per una annata positiva. La tradizione di inizio anno con la Pirola Parola domenica 5 gennaio, ha fatto registrare un numero record di presenze, confermandosi come uno degli eventi più sentiti della città. A parlare sono i dati: 300 litri di vin brulè, 100 litri di cioccolata calda, 80 litri di brulè di mele e oltre sessanta chili di pinza. “L’edizione migliore di sempre –dice Enrico Scotton, presidente della Pro Loco - con circa 8000 presenze, nulla a che vedere con i pan e vin che si accendono in

Veneto. Ogni anno vediamo crescere il numero di spettatori, segno che questa tradizione continua a stupire. Per questo dato il successo ora rinnoviamo l’invito al presidente della Regione Luca Zaia a partecipare alla manifestazione o a un altro degli eventi che nel corso dell’anno animano la città di Noale, una città che sta riscoprendo attraverso una lunga ricerca riti, gesti e simboli del passato per una vera rievocazione culturale”. Nel corso della manifestazione, sono state ovviamente presentate le “desiderata” dei residenti per il nuovo anno, che riguardano principalmente la messa in sicurezza di alcune strade, nuove panchine per le persone più anziane, e il completamento del sottopasso di via Ongari, richieste che il pronostico affidato alla marantega in parte conferma arriveranno, anche se, nelle sue parole, “Sarà un anno dall’esito incerto, che si scoprirà solo mentre verrà vissuto”. Anno che, comunque, si prevede già pieno di impegno per la città, a partire da domenica 13 aprile con un altro evento fondamentale del borgo dei Tempesta: la tradizionale “Noale in Fiore”. (m.t.)

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Il municipio di Noale

Turismo. Eventi e servizi tradotti in quattro lingue per un progetto innovativo

L’intelligenza artificiale per promuovere la città

N

uovo progetto per gli operatori turistici di Noale che potranno ora promuovere eventi e servizi della città della Rocca in forma multilinguistica grazie all’intelligenza artificiale con il Progetto Smart tourism destination, avviato dall’Ogd - che ha ottenuto, attraverso un bando regionale un finanziamento di circa 300mila euro. Il progetto Dms, attuato da San Servolo Servizi per conto dell’Ogd Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo, oltre a centralizzare la gestione di informazioni turistiche, eventi e punti di interesse, consentirà la traduzione automatica delle descrizioni di fornitori, servizi, eventi e attrazioni in inglese, francese, tedesco e spagnolo, anche se in previsione ci sono altre lingue che si aggiungeranno.

“Gli operatori locali potranno superare le barriere linguistiche - spiega Andrea Martellato presidente dell’Ogd Brenta-Tiepolo - Raggiungendo un pubblico globale e migliorando l’esperienza turistica con informazioni multilingue accurate e facilmente accessibili. Il progetto è un impegno per costruire una destinazione turistica più competitiva, inclusiva e sostenibile”.

Il progetto Smart tourism destination entrerà ora nella seconda fase, che andrà

avanti fino a ottobre 2026 con in previsione il coinvolgimento attivo di altre realtà locali attraverso percorsi di formazione, aggiornamento e digitalizzazione. “Non solo enti pubblici che già hanno aderito - spiegano ancora dall’Ogd - ma la voglia concreta di coinvolgere anche tutta quella vasta rete di realtà private che operano e vivono nel

settore del turismo, come già ad esempio accade per il consorzio Città d’arte del Veneto, Riviera del Brenta Bike, il Centro studi Riviera del Brenta e molte realtà alberghiere e di bed and breakfast. Bisogna riuscire assolutamente a fare rete per il bene dell’intera città”.

Massimo Tonizzo

Mezzasalma sostituisce la dottoressa Rinaldo in incarico provvisorio

Anno nuovo, vita nuova e soprattutto “medici nuovi” per quasi tutti i comuni dell’Ulss 3 Serenissima, con Noale che - ovviamente - non poteva fare eccezione. Con la fine dell’anno 2024 è infatti cessata l’attività della dottoressa Emanuela Rinaldo, sulla quale potevano contare 1400 assistiti. La dottoressa è stata sostituita da Francesco Mezzasalma, che svolge

per ora l’attività nello stesso ambulatorio, ma che ha, come spesso succede, incarico per ora solo provvisorio.

Anche a Noale infatti l’Azienda sanitaria è riuscita a coprire il posto vacante solo con incarico provvisorio - che in realtà può anche restare tale per anni -, in attesa di trovare un medico definitivo, che può però essere nominato solo tramite i concorsi gestiti da Azienda Zero della sanità regionale veneta per andare a coprire le cosiddette “zone carenti”. L’utenza noalese per ora è ovviamente soddisfatta, ma la preoccupazione resta soprattutto con il timore di un nuovo avvicendamento in tempi brevi se il dottor Mezzasalma dovesse trovare un altro incarico che ritenesse più opportuno. (m.t.)

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Martellago

L’iniziativa. Utili per comprendere appieno i servizi digitali nella vita di tutti i giorni

Al via corsi di educazione digitale

A

l via nelle scorse settimane a Martellago “Sm@art Wom@n”, un’iniziativa innovativa che segna un passo avanti nell’inclusione digitale, coinvolgendo le donne residenti dai 18 anni in su in un percorso di sei laboratori gratuiti di educazione digitale. Promosso dall’assessorato alle politiche sociali, il progetto mira a colmare il gap digitale e a fornire competenze essenziali per navigare nel mondo tecnologico moderno. I laboratori esploreranno una vasta gamma di argomenti, partendo dalle funzionalità di base del cellulare fino ad arrivare all’uso delle principali app. In

re come utilizzare servizi fondamentali, come il trasporto pubblico tramite app o la gestione dell’identità digitale, diventa cruciale. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle strategie per riconoscere ed evitare le truffe online, tema di crescente importanza nel panorama digitale contemporaneo. Le sessioni si svolgeranno al centro civico di Olmo, un contesto accogliente che favorisce l’apprendimento e la socializzazione.

Gli incontri avranno luogo dalle 9 alle 11 una volta al mese fino a giugno. Per partecipare, è possibile iscriversi tramite WhatsApp al numero 3456170369 o via email a cantierefamiglie@comune.mar-

“Il corso nasce da un’esperienza molto positiva intrapresa l’anno scorso e che si è alimentata molto con il passa parola. - Spiega Silvia Bernardo, assessora alle politiche sociali - le stesse partecipanti, donne di età varia anche superiori ai 60 anni, hanno portato una propria amica o conoscente e a gran voce hanno richiesto la prosecuzione del servizio per il 2025 visto l’utilità che ne hanno ricavato”. Riccardo Musacco

Un progetto nato a seguito delle minacce subite dal sindaco

Nell’estate 2023 il sindaco di Martellago Andrea Saccarola era stato oggetto di minacce da parte di ignoti a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di tagliare alcuni alberi che presentavano varie criticità posti lungo la trafficata via Olmo. Un foglio appeso su un albero recitava in veneziano “Se tagli gli alberi ti taglio la testa”. Per questo motivo il Prefetto di Venezia aveva fatto scattare la procedura di protezione per il primo cittadino e la sua famiglia che per quattro mesi sono rimasti “attenzionati” dai Carabinieri della locale Stazione. Inoltre, il Comune, come da prassi, ha ricevuto un indennizzo di 10mila Euro dal Ministero dell’Interno.

Ora, con quella somma si è deciso di partire con un progetto sulla legalità che ha avuto come spunto iniziale la piantumazione di tre ulivi dinanzi alle scuole primarie del capoluogo e delle frazioni. “È un segnale chiaro: non ci piegheremo mai di fronte alla paura – ha dichiarato il primo cittadino - ma continueremo a seminare speranza e giustizia. L’ulivo, simbolo di pace e legalità, ci ricorda che ogni piccolo gesto può contribuire a costruire un futuro migliore. Insieme, piantiamo le radici per una comunità più forte e unita!”. (r.m.)

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L’assessora Silvia Bernardo

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Martellago

In aula consiliare. L’amministrazione a sostegno dei Gruppi di Controllo di Vicinato

Un confronto proficuo sul tema sicurezza

Durante un incontro, oltre 30 coordinatori delle vie e le forze dell’ordine locali hanno confrontato strategie di sicurezza e soluzioni pratiche, tra cui l’importanza di segnalare tempestivamente alle autorità ogni attività sospetta

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Martellago recentemente si è discusso sull’efficacia e l’importanza dei Gruppi di Controllo del Vicinato, uno strumento sempre più rilevante in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza. In particolare, questo incontro ha consentito di fare il punto sui tentativi di furto che hanno segnato il territorio del Miranese, spingendo le istituzioni e i cittadini a riflettere su strategie comuni di prevenzione. Il Controllo di Vicinato, o Neighborhood Watch come viene riconosciuto a livello internazionale, si configura come un gruppo di civili organizzati con l’obiettivo di prevenire crimini e atti vandalici nei quartieri. La filosofia di fondo è semplice: educare i residenti alla sicurezza e promuovere la vigilanza reciproca. Tuttavia, è importante sottolineare che i membri di questi gruppi non devono mai prendere iniziative dirette ma piuttosto segnalare qualsiasi attività sospetta alle autorità competenti.

In uno scenario complesso e interconnesso come quello attuale, il Municipio di Martellago ha tenuto un incontro che ha visto la partecipazione di referenti comunali dei gruppi di vicinato e di oltre 30 coordinatori delle vie. Presenti anche i rappresentanti

delle forze dell’ordine locali, tra cui il luogotenente Marco Vanore dei Carabinieri e il comandante della Polizia Locale, Michele Cittadin. L’incontro è stato una preziosa occasione per coinvolgere i cittadini nel dialogo sulla sicurezza, proponendo soluzioni e chiarendo i punti critici, come l’importanza di chiamare il numero 112 per segnalazioni tempestive ed efficaci. A dare un contributo rilevante, seppur da remoto, sono stati anche Leonardo Campanale e Francesco Caccetta, presidenti europeo e nazionale del Cdv. Il riconoscimento ufficiale del Controllo di Vicinato come associazione iscritta nel Registro comunale a partire dal 2024 testimonia l’importanza istituzionale accordata a queste iniziative di sicurezza comunitaria.

Il sindaco Andrea Saccarola, che ha posto la sicurezza in cima all’agenda durante la sua cam-

pagna elettorale, ha ribadito la sua determinazione in merito. “Non dobbiamo mai abbassare la guardia,” ha dichiarato Saccarola, sottolineando l’importanza di una comunità vigile e collaborativa. Il sindaco ha ringraziato le forze dell’ordine e tutti i coordinatori delle vie dei quartieri di Martellago e delle frazioni di Maerne e Olmo, evidenziando come un impegno corale possa rendere la comunità più sicura. In sintesi, l’invito è a unire gli sforzi per consolidare un senso di comunità che vada oltre la semplice sorveglianza, promuovendo un tessuto sociale dove ogni cittadino si senta parte attiva nella costruzione di uno spazio comune più sereno e protetto. “Continuiamo quindi a lavorare fianco a fianco - è stato l’invito di Saccarola - con l’obiettivo di rendere la nostra città un luogo dove vivere in tranquillità e sicurezza”. Riccardo Musacco

A Maerne al via i lavori per la nuova passerella pedonale

I lavori per la nuova passerella pedonale sul fiume Marzenego in via Isonzo a Maerne di Martellago sono finalmente iniziati, portando con sé promesse di maggiore sicurezza e accessibilità. Questa nuova struttura è destinata a sostituire la vecchia passerella in legno, ormai troppo vecchia e insicura per il passaggio pedonale. Con un investimento complessivo di 250mila euro, il progetto mira a collegare in maniera sicura la città al Parco “Nicola Libralesso”, un luogo di grande importanza per la comunità locale.

Nicola Libralesso, a cui il parco è dedicato, era un medico cinquantenne, scomparso nel 2013, che ha lasciato un segno profondo nella memoria degli abitanti. L’area verde, dove bambini e famiglie trascorrono il tempo

I lavori sul fiume Marzenego

libero, beneficerà ora di una migliore accessibilità, incrementando così le attività all’aperto e la qualità della vita dei cittadini. Il sindaco di Martellago, Andrea Saccarola, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio dei lavori. “Con grande soddisfazione, annunciamo l’avvio dei lavori per la sostituzione della passerella sul Marzenego nel Parco “Nicola Libralesso”, in via

Isonzo,” ha dichiarato. “Questa è un’opera attesa da tempo, necessaria per garantire la sicurezza e la fruibilità del parco, poiché la precedente passerella non era più agibile. L’intervento rappresenta un importante passo per migliorare gli spazi pubblici e per offrire alla comunità un ambiente sempre più accogliente”. Il sindaco Saccarola ha sottolineato l’importanza di rendere gli spazi pubblici non solo sicuri, ma anche accoglienti e funzionali per tutti i cittadini. Con l’inaugurazione della nuova passerella, prevista nei prossimi mesi, i cittadini di Maerne di Martellago potranno transitare con maggiore serenità e godere pienamente delle opportunità offerte dal parco, nel ricordo affettuoso di Nicola Libralesso. (r.m.)

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Salzano

Territorio. I disagi hanno imposto nelle scorse settimane la chiusura della piazza

La proposta di abbattere gli edifici danneggiati per riqualificare il centro

Nello specifico si tratta di case costruite diversi decenni fa ridotte ormai a ruderi con fondamenta nulle. C’è un vantaggio edilizio: chi compra quei terreni, visto che proprio in centro a Salzano potrebbe costruirci appartamenti o uffici per attività direzionali o commerciali

Salzano potrebbe cambiare volto proprio a causa del crollo di calcinacci che nelle scorse settimane ha interessato il centro del capoluogo davanti alla chiesa. Gli edifici che hanno avuto dei crolli e che hanno costretto il Comune a chiudere parzialmente la piazza di Salzano capoluogo, potrebbero così essere abbattuti. Da dove arriva questa soluzione? La possibilità è emersa nelle scorse settimane durante un recente incontro che ha avuto il sindaco di Salzano con i proprietari degli stessi edifici.

Da settimane infatti a causa del crollo di murature da edifici in via Roma a ridosso della piazza in cui si trova la chiesa,

a piedi e in bici. “Questa situazione - spiega il sindaco di Salzano Luciano Betteto - rischia di provocare un calo di fatturato ai commercianti del capoluogo. Va detto inoltre che forti disagi ci sono anche per gli utenti che ad esempio prendono i mezzi pubblici

come i pullman, spesso lavoratori e studenti”. Davanti di fatto ci sono due opzioni: o aspettare che i proprietari (che fino ad ora non l’hanno fatto nel corso degli anni) presentino dei progetti per la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli edifici e facciano i necessari lavori e si tratta di una procedura abbastanza lunga, oppure procedere all’abbattimento degli edifici pericolanti. “I proprietari degli edifici - spiega Betteto - almeno quelli delle porzioni di caseggiati accanto alla strada

mi hanno spiegato di essere più propensi ad abbattere le case che a sistemarle. La procedura in questo caso sarebbe più veloce. Ad esempio dopo l’ok si potrebbe abbattere nel giro di pochi giorni. Cioè si potrebbe completare l’operazione e riaprire il traffico nel tratto vietato dall’ordinanza in una settimana o 10 giorni al massimo”.

Nello specifico si tratta di case costruite decenni fa ridotte di fatto ormai a ruderi con fondamenta nulle. Poi c’è un vantaggio edilizio: chi

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il Comune è stato costretto ad emanare un ordinanza divieto al transito da parte di residenti ed automobilisti e persone

compra quei terreni, visto che proprio in centro a Salzano potrebbe costruirci appartamenti o uffici per attività direzionali o commerciali. Insomma un’operazione che alla fine riqualificherebbe il centro del paese. Nelle scorse settimane i commercianti avevano anche deciso di chiedere direttamente un risarcimento ai proprietari degli edifici, per il calo di affari che si è verificato, e potrebbe continuare nelle prossime settimane in questa particolare situazione. Alessandro Abbadir

Addio allo storico maestro Gioacchino Gesmundo

Lutto nella comunità salzanese: è morto nelle scorse settimane all’età di 86 anni Gioacchino Gesmundo. Si tratta di una figura conosciutissima nella comunità di Salzano. Gesmundo infatti è stato per decenni il maestro delle scuole elementari del paese. Ma non solo.

nelle realtà sportive. Nato a Gorizia Gesmundo fin dagli anni Sessanta

Salzano. Gesmundo è stato anche dirigente sportivo della locale squadra di pallavolo il Volley Salzano. E’ stato anche direttore (l’attuale dirigente scolastico delle scuole di Spinea e Salzano). E’ stato anche tra i fondatori dello Juventus Club del paese, squadra di cui era tifosissimo. In chiesa al momento dei funerali c’erano tantissime persone, tanti anche gli ex alunni che non hanno voluto mancare a dare il loro saluto al loro caro maestro. Anche il Comune di Salzano con il sindaco Luciano Betteto ha espresso cordoglio alla famiglia per la morte del maestro, dirigente scolastico e dirigente sportivo. (a.a.)

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Il sopralluogo del sindaco nelL’area degli edifici pericolanti

L’iniziativa. Anche il comune partecipa al bando promosso dal Ministero

“Bici in Comune”, progetto per un sano stile di vita

A l via da parte di una serie di Comuni del Miranese, alla domanda di partecipazione al bando “Bici in Comune”, promosso dal Ministero dello Sport e i Giovani per finanziare interventi di promozione della mobilità ciclistica come strumento per uno stile di vita sano e attivo e di sviluppo del cicloturismo.

Capofila è il Comune di Mirano, ma c’è in prima fila anche quello di Salzano. Il progetto inviato per la candidatura al contributo è nato dall’esperienza del professor Lucio Rubini in qualità di docente al corso “Hr & Mobility Management” dell’Its Marco Polo Academy di Mestre, tenuto nel 2023 presso l’istituto “8 Marzo – K. Lorenz” di Mirano. Il corso ha coinvolto gli studenti nell’analisi dei percorsi casa-scuola degli utenti della cittadella scolastica di via Matteotti, insieme a Fiab MiranoRiviera del Brenta. Da qui l’idea di presentare un progetto che ponga le basi per la costruzione della Bicipolitana del Miranese insieme ai Comuni di Martellago, Spinea, appunto Salzano, Scorzè e Noale oltre che i tre istituti che hanno sede nella cittadella scolastica di Mirano, Fiab Mirano-Riviera del Brenta e Pro Loco Martellago. Il bando infatti prevede fondi soprattutto per azioni di sensibilizzazione, più che per il miglioramento delle infrastrutture relative alla mobilità ciclistica, rispetto al Bike to work, to school e al cicloturismo. “Per questo - spiegano il sindaco di Mirano Tiziano Baggio e l’assessora allo sviluppo della mobilità ad impatto zero Elena Spolaore - abbiamo pensato ad un progetto, congiuntamente con i partner, dal titolo “Movite Smart - in bici, connessi al futuro” che individui le linee principali di percorrenza, ne definisca la segnaletica rendendo così i percorsi più belli, visibili e sicuri, ne promuova l’utilizzo attraverso dei biketours oltre a dei laboratori che coinvolgano direttamente gli studenti della cittadella scolastica, che ospita più di 4.000 alunni provenienti da diversi Comuni contermini. Tanti infatti gli stu-

denti che da Salzano e dalla frazione di Robegano si recano a scuola nel vicino comune di Mirano e potrebbero farlo anche in bicicletta. Un progetto insomma che i Comuni del Miranese non hanno fatto ognuno da soli, data la conformità del territorio e le connessioni esistenti tra questi. E per questo motivo la rete dei partner è sicuramente destinata ad ampliarsi”. Ora si attende la valutazione delle candidature e anche il Comune di Salzano è pronto ad attivarsi.

Alessandro Abbadir

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Nomi delle vie quasi uguali, il Comune decide che si cambia Nomi quasi uguali per le strade? Meglio cambiarli per evitare che si verifichino equivoci sui soccorsi di persone in difficoltà o anche il rischio che la corrispondenza sia consegnata in un altro posto. Per questo il Comune di Salzano ha deciso che via delle Rimembranze (a Salzano capoluogo) e viale delle Rimembranze (a Robegano) sono un problema e una delle vie dovrà per forza cambiare nome. La questione sembra semplice e buffa, ma invece nasconde dei problemi pratici per i cittadini che chiamano i soccorsi e gli stessi mezzi di soccorso in arrivo e cioè carabinieri, pompieri e

Luciano Betteto - un incontro informativo sulla necessità di cambiare nome a una delle vie di Salzano che hanno nomi somiglianti: via e viale della Rimembranza. Un primo incontro era stato fatto circa un anno e mezzo fa nella frazione di Robegano con un parere negativo che è stato dato da parte di diversi cittadini. Nelle scorse settimane in seguito alla richiesta dei residenti di Salzano, che hanno fatto pervenire in Comune una raccolta firme, c’è stato un altro incontro. Questo incontro è stato fatto per ascoltare le istanze riportate dai residenti di entrambe le vie, non solo di errata consegna della corrispondenza, ma soprattutto perché c’è il rischio di errore nei soccorsi”. “La salute e la vita dei cittadini - dice Betteto - è prioritaria su tutto”. A cambiare il nome sarà la strada di Robegano, per il rispetto delle normative vigenti. Il nome nuovo non è ancora stato deciso. Il sindaco ammette che il cambio non sarà del tutto indolore. “Ciò - conclude Betteto - comporterà qualche piccolo disguido. Tutto sarà seguito dall’ufficio anagrafe con scrupolo”. (a.a.)

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I conti del Comune. Approvato il bilancio 2025-2027: priorità a sociale, scuole e opere pubbliche

Confermati contributi per il sociale, bocciati gli emendamenti dell’opposizione

L

’amministrazione comunale ha approvato il bilancio di previsione 2025 -2027. Bilancio in cui, come mette in chiaro in un post Facebook il sindaco Giovanni Battista Mestriner il giorno

Se da una parte il Comune dovrà fare i conti con minori fondi per i lavori pubblici, il sindaco Mestriner annuncia un aumento delle risorse per il sociale, l’istruzione e la manutenzione delle infrastrutture

dopo la seduta, ci saranno meno soldi di entrate in conto capitale. “L’edilizia si è fermata, quindi il Comune incasserà meno oneri di urbanizzazione: avremo meno soldi da spendere per le opere pubbliche e di investimento” - ha scritto il sindaco. Poi, mancano

2 milioni di euro per la costruzione della palestra della nuova scuola Marconi perché, sostiene Mestriner, “ci siamo trovati con un progetto finanziato per una palestrina piccola e inadatta alle esigenze di Scorzé”, che necessita di maggiori spazi.

Dopo i punti dolenti però, viene annunciata una serie di novità positive: “Non aumentiamo le tasse, e quintuplichiamo i contributi per le famiglie che usano l’asilo nido”, si legge. Si prosegue con i lavori pubblici, in programma nei prossimi mesi insieme a un aggiornamento del Piano urbano del traffico: tra questi la manutenzione straordinaria della pista ciclopedonale dei 4 mulini sul Dese, il rifacimento del tetto dell’asilo Spangaro a Peseggia, l’illuminazione pubblica su via Verdi e la manutenzione straordinaria del cimitero di Cappella. Via anche alla manutenzione straordinaria della palestra e delle scuole di Peseggia, alla realizzazione del parcheggio nel

centro di Gardigiano, all’auditorium della nuova scuola primaria e alla rotonda tra la Moglianese

e le prestazioni, insieme a quelli per lo sport e il settore culturale, mentre vengono potenziati i

e Via Cercariolo e alla Crosarona. Sul fronte del sociale, vengono confermati tutti i contributi

servizi all’istruzione con la nuova linea Rio San Martino-Treviso e i finanziamenti a trasporti scolastici.

Enrico Zoppas compie 80 anni, la città festeggia il presidente della San Benedetto

Il Comune di Scorzè ha reso omaggio a Enrico Zoppas, imprenditore di fama internazionale e cittadino onorario dal 2014, in occasione del suo ottantesimo compleanno. Il commendatore, nato nel 1944, è legato al successo della San Benedetto, azienda che ha reso celebre il nome di Scorzè in tutto il mondo.

Enrico Zoppas ha guidato l’azienda di famiglia prima come amministratore delegato dal

1971 al 2003 e poi come presidente dal 2004. Nella sua lunga carriera è stato insignito di varie onorificenze, tra cui Cavaliere del Lavoro (1982), Commendatore (1987), Grande Ufficiale (1997) e Cavaliere di Gran Croce (2023). Dal 1990 inoltre, è Console onorario della Repubblica d’Ungheria a Venezia. “Ottant’anni è un traguardo importante. Ottant’anni e continuare ad essere un ottimo imprenditore, è un traguardo ancora più

grande. San Benedetto è una azienda leader a livello nazionale: lo si deve agli operai, agli impiegati, ai dirigenti. Lo dobbiamo però anche, e a volte soprattutto, agli imprenditori: la famiglia Zoppas, Gianfranco, Renzo, Maria Teresa, Sara ed Enrico, il Presidente - ha scritto in un post il sindaco Giovanni Battista Mestriner - Una famiglia di industriali che, sotto la guida di Enrico, ha costruito a Scorzè ricchezza e benessere. Hanno

È rigetto totale invece per gli emendamenti proposti dalle opposizioni, che hanno risposto compatte con il proprio voto contrario al bilancio. Le minoranze, che hanno poi criticato Mestriner per aver lasciato la seduta per recarsi a una trasmissione televisiva, avevano avanzato nove proposte, per “Migliorare varie situazioni sul territorio e per rispondere a esigenze concrete dei cittadini con un impatto economico contenuto: poco più di 40.000 euro di spostamenti complessivi sull’annualità 2025, a fronte di un bilancio di circa 20 milioni”, si legge nella nota firmata dai consiglieri. Tra le proposte, c’era la creazione di uno spazio per i giovani, di uno sportello informativo europeo e di uno spazio gratuito di ascolto per le donne, monitoraggio della qualità dell’aria, cura del verde pubblico e adesione a iniziative per la sostenibilità energetica.

Davide Grosoli

contribuito a dare un futuro a migliaia di nostri concittadini: un lavoro fisso, pagato il giusto, ha consentito di trasformare il nostro Comune da terra economicamente depressa a una zona di benessere diffuso. Avere come presidente un industriale vero come Enrico Zoppas, che ha stima e rispetto per le proprie maestranze, che vive in azienda, che investe di continuo per migliorarla, è una grande fortuna per tutti noi”. (d.g.)

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Enrico Zoppas, presidente di San Benedetto, oggi 80enne

Opere pubbliche. In centinaia all’apertura della nuova scuola primaria, frutto dei finanziamenti

Festeggiamenti per la “nuova Marconi”

L’edificio moderno, che comprende 20 aule, laboratori e una mensa, è stato realizzato grazie a un investimento pubblico e a fondi nazionali

AScorzè, il progetto della nuova scuola Marconi finalmente diventa realtà, segnando un momento storico per il paese. Alcune settimane fa erano circa un migliaio le persone giunte in via Aosta per assistere all’inaugurazione del moderno plesso scolastico, che si sostituisce alla vecchia scuola elementare Marconi di via Martiri della Resistenza, aperta nel 1962.

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Per info e appuntamento

Il progetto, tanto atteso quanto ambizioso, prevede 20 nuove aule pronte ad ospitare fino a 520 allievi, spazi per laboratori didattici, una mensa e aule docenti, ed è la prima opera finanziata con fondi Pnrr a realizzarsi nel territorio veneziano: 3 dei 6,2 milioni spesi provengono da finanziamenti del Pnrr, mentre il resto è stato investito dal comune. A ciò si aggiungeranno, secondo i piani, anche un auditorium atteso entro un anno (la nuova Sala Gatto) e una nuova palestra, per cui mancano 2 milioni di finanziamento, per un valore complessivo dei tre stabili di circa 12 milioni.

E in attesa delle ultime due opere, il nuovo edificio è stato inaugurato ufficialmente: di fronte ad autorità, genitori e cittadini, ad aprire la cerimonia sono stati 350 alunni che hanno intonato l’inno nazionale, seguito dai brani “La nostra nuova scuola” e “Una pa-

rola magica”. A completare la cerimonia sono stati gli interventi istituzionali: la presentazione del Presidente del Consiglio comunale Francesco Michieletto, gli interventi del senatore Raffaele Speranzon, dell’onorevole Elisabetta Gardini, di consiglieri regionali e metropolitani; infine, è stato il turno di assessori, tecnici comunali e del sindaco Giovanni Battista Mestriner, che ha chiuso la mattinata tra gli applausi con il rituale taglio del nastro. Nella nuova scuola le lezioni sono iniziate già lunedì 13 gennaio, accogliendo i bambini nelle aule, arredate con tutto il materiale necessario, già trasferito dal vecchio plesso; prima di entrare, ogni classe ha simbolicamente piantato un albero, che verrà spostato nel cortile della scuola

in primavera, per ricordare il primo giorno di lezione. Nel frattempo, sono già cominciati i lavori di demolizione del vecchio edificio di via Martiri, che finiranno a marzo e da cui nasceranno, secondo progetto, nuove aree parcheggio e spazi verdi. Era però impossibile abbattere la storica scuola, che dal 1962 ha visto passare intere generazioni di alunni, senza porgerle un ultimo saluto. Dopo diverse richieste da parte dei cittadini è stata concessa un’apertura speciale nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, occasione in cui a centinaia, di tutte le età, hanno potuto rivivere i ricordi d’infanzia e visitare per l’ultima volta un pezzo di storia locale.

Teatro Elios-Aldo: al via la Stagione Teatrale 2025

Al Teatro Elios-Aldo si apre il sipario per lasciare la parola agli artisti della Stagione Teatrale 2025: sei appuntamenti, da gennaio ad aprile, comporranno l’ormai consolidata rassegna. Organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Scorzè in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, la stagione è iniziata il 26 gennaio, presentata dall’assessore alla cultura Federico Michielan. La prima data ha visto esibirsi David Labarile, con lo spettacolo a metà tra circo e neorealismo “Il clown dei clown”, mentre domenica 2 febbraio Sebastiano Somma ha messo in scena “Lucio incontra Lucio”, servendosi dei testi dei cantautori Dalla e Battisti. Il 23 febbraio, sarà la volta di

Massimo Dapporto e Fabio Troiano in “PIRANDELLO PULP”, diretto da Edoardo Erba, che

interpreta il teatro di Pirandello in chiave attuale e irriverente. Domenica 9 marzo si esibiranno Jgor Barbazza e Davide Stefanato in “SCHEI E PAURA”, spettacolo che narra la storia di quattro

amici, che al grido di “schei e paura mai avui” affrontano il la crescita, con divertimento e un po’ di malinconia. A seguirli il 23 marzo sarà Stivalaccio Teatro con “STRIGHE MALEDETTE!”, dove un villaggio nel 1518 viene colpito dal caos, di cui verranno accusate tre donne ritenute delle streghe. Chiuderà la rassegna il 6 aprile “Una donna di prim’ordine - Guida pratica per sistemare l’armadio, il cane e il marito” di Maria Pia Timo che sperimenterà, tra tante risate, ogni metodo per riordinare la nostra vita. Gli spettacoli inizieranno alle 17.30: i biglietti sono acquistabili su vivaticket.com e relativi punti vendita, oltre che al teatro il giorno dello spettacolo, a partire dalle 16.30. (d.g.)

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Davide Grosoli
Taglio del nastro all’inaugurazione della nuova scuola elementare “Marcon” effettuato dal sindaco Giovanni Battista Mestriner

L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo di lasciare da parte le contrapposizioni”

D opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

Il senatore Antonio De Poli: “Basta

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

con l’ostruzionismo”

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche.

Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3

Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

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DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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SALUTE

LCardiochirurgia d’eccellenza: l’Angelo

di Mestre tra i migliori al mondo

’Unità di Cardiochirurgia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma un centro di eccellenza a livello internazionale. Un intervento realizzato dalla sua équipe è stato infatti inserito nella classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024”, stilata dal prestigioso portale CTSNet, punto di riferimento globale per cardiologi e cardiochirurghi. Il video, che documenta un’operazione complessa eseguita su una giovane paziente affetta da endocardite batterica, ha ottenuto il quinto posto nella graduatoria dei migliori interventi specialistici dell’anno.

“Questo riconoscimento certifica il valore della nostra équipe e la qualità degli interventi eseguiti nel nostro reparto” - commenta il Primario di Cardiochirurgia, Domenico Mangino. “Il video premiato documenta la cosiddetta ‘Commando Procedure’, un’operazione chirurgica di altissima complessità, effettuata su una paziente trentenne con una grave infezione che aveva compromesso le protesi valvolari aortica e mitralica. La paziente aveva già subito tre interventi precedenti e si presentava con febbre e scompenso cardiaco. L’intervento è stato eseguito nella primavera del 2024 insieme ai dottori Paolo Magagna e Stefano Cisico”.

L’operazione ha previsto la rimozione della protesi aortica e la ricostruzione dell’annulus aortico con un patch di pericardio bovino. Successivamente, è stata rimossa anche la protesi mitralica, sostituita con una bioprotesi, e ricostruita

una parte dell’annulus mitralico. L’intervento si è concluso con successo, come confermato dall’ecografia intraoperatoria e dal decorso postoperatorio positivo. La classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024” è stata pubblicata a dicembre e ha visto primeggiare un video realizzato presso il Montefiore Medical Center di New York. Le altre posizioni d’onore sono occupate dall’Ochsner Medical Center di New Orleans, dall’Italian Hospital di Buenos Aires e dal King Faisal Specialist Hospital and Research Center di Riyadh. Il video dell’Angelo di Mestre è il primo tra quelli realizzati in Italia a entrare nella graduatoria di quest’anno.

“Al dottor Mangino, ai chirurghi Magagna e Cisico e a tutti i professionisti coinvolti - tecnici di perfusione, infermieri e operatori di sala - vanno i complimenti della Direzione dell’Ulss 3 Serenissima”, sottolinea il Direttore Sanitario Giovanni Carretta. “Questo risultato premia l’eccellenza della nostra Cardiochirurgia e l’impegno costante del team medico. Oltre al prestigio internazionale, ciò che più conta è la qualità delle cure offerte ai pazienti e la capacità di innovazione che caratterizza il nostro ospedale”.

L’ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma così un punto di riferimento per la cardiochirurgia avanzata, grazie all’elevata professionalità del suo personale e all’adozione delle tecniche operatorie più innovative.

Redazione salute

Video interpretariato LIS: un nuovo servizio per le persone non udenti nell’Ulss 3 Serenissima

Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, le persone non udenti possono ora usufruire di un servizio di video interpretariato in lingua dei segni, grazie alla collaborazione con VEASYT, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il servizio consente l’accesso immediato a interpreti professionisti tramite collegamento video, semplicemente scansionando i QR Code presenti nelle locandine distribuite nelle strutture sanitarie, sedi distrettuali, consultori, ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

“Abbiamo realizzato un nuovo servizio per le persone con disabilità uditive – sottolinea Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari – che permette di utilizzare in modo immediato il ‘video interpretariato’. Gli utenti possono collegarsi in tempo reale tramite un link o QR Code, avviando una videochiamata con un interprete LIS, disponibile sia tramite app che su piattaforma web”.

Il servizio è pensato non solo per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari, garantendo un supporto interpretativo fin dalla fase di accoglienza e durante la visita medica. Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del progetto “E-inclusion: Vedo-Sento-Ascolto-Capisco”, promosso dalla Regione Veneto per migliorare l’inclusione e la partecipazione attiva delle persone con deficit uditivo nel sistema sanitario. “Il lancio di questa iniziativa – prosegue Zuin – rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più accessibile e inclusivo. Il nostro obiettivo è abbattere le barriere comunicative, favorendo la piena partecipazione dei cittadini con deficit uditivo alla vita di comunità e ai servizi di cura”.

L’adozione del video interpretariato è particolarmente utile nei contesti di front-office, come reception, Centri Unici di Prenotazione (CUP) e unità operative che richiedono un’interazione diretta con i cittadini.

“Per promuovere e facilitare l’uso del servizio – conclude Zuin – l’Ulss 3 ha avviato una campagna informativa con locandine, brochure e annunci sui quotidiani locali. Inoltre, sono state attivate sessioni di formazione per il personale sanitario e amministrativo, con l’obiettivo di garantire un utilizzo efficace di questo strumento innovativo”.

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Innovazione. Ricerca scientifica applicata alla pratica clinica negli ospedali di Dolo e Mirano

Ricerca medica in Ulss 3: due studi innovativi

su demenza a Dolo e cachessia oncologica a Mirano

L’Ulss 3 Serenissima si conferma un polo di ricerca avanzata con l’avvio di due studi osservazionali retrospettivi condotti nei presidi ospedalieri di Dolo e Mirano. Questi studi mirano a migliorare la comprensione e la gestione della demenza e della cachessia nei pazienti oncologici, fornendo nuove prospettive per la diagnosi precoce e il trattamento.

Presso l’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Dolo sarà condotto uno studio dal titolo “Un semplice nomogramma per prevedere l’insorgenza della demenza nel decadimento cognitivo lieve: uno studio retrospettivo”. L’obiettivo è valutare l’efficacia combinata di test cognitivi ambulatoriali e dati clinici di routine nella previsione del rischio di evoluzione

da Mild Cognitive Impairment (MCI) a demenza. I ricercatori intendono sviluppare un modello predittivo basato su anamnesi e test cognitivi, per identificare i pazienti a rischio entro un follow-up di tre anni. Questa ricerca potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una diagnosi più tempestiva e un intervento mirato per contrastare il declino cognitivo. Parallelamente, presso l’Unità Operativa di Oncologia ed Ematologia Oncologica dell’Ospedale di Mirano verrà avviato uno studio dal titolo “Pre-cachessia e cachessia quali fattori predittivi non convenzionali di eventi maggiori cardiovascolari (MACE) in pazienti affetti da neoplasia del

distretto capo-collo”. La cachessia è una condizione caratterizzata dalla perdita irreversibile di massa corporea, non compensabile con un aumento dell’apporto calorico, spesso associata a patologie gravi come il cancro. L’indagine analizzerà retrospettivamente l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con neoplasie del distretto testa-collo, escludendo i tumori tiroidei e della cute. Saranno considerati solo soggetti senza precedenti anamnestici di patologie cardiovascolari, eleggibili per un trattamento oncologico di prima linea. Il periodo di osservazione coprirà sei anni, valutando la correlazione tra cachessia e pre-cachessia con il rischio cardiovascolare. I risultati potrebbero contribuire a un miglioramen-

to nella gestione dei pazienti oncologici, evidenziando l’importanza della nutrizione e della prevenzione delle complicanze cardiovascolari. Questi studi confermano l’impegno dell’Ulss 3 Serenissima nel promuovere la ricerca scientifica applicata alla pratica clinica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ottimizzare le strategie di diagnosi e trattamento. La sinergia tra diverse unità operative e l’adozione di un approccio multidisciplinare sono elementi chiave per affrontare con efficacia le sfide mediche più complesse.

Anna Bergantin

Emergenze al confine: sanità veneziana e slovena unite nel progetto AidMIRE

Ponti radio, realtà aumentata, triage avanzato e protocolli condivisi: così sanità veneziana, triestina e slovena affrontano insieme le maxi emergenze grazie al progetto europeo AidMIRE, finanziato con 600mila euro. Da dieci anni le cinque realtà coinvolte – Ulss 3 Serenissima, Asugi di Trieste, Ospedale di Isola e le Case della salute di Isola e Sežana – simulano scenari critici come disastri industriali, naufragi e incidenti chimici. L’obiettivo è superare le barriere linguistiche e organizzative per garantire una risposta sanitaria efficace nelle emergenze transfrontaliere. Dopo due simulazioni in Slovenia e Italia, a maggio si svolgerà una terza esercitazione. “Testiamo la prontezza operativa per migliorare procedure e tecnologie nei casi di politrauma”, spiega Biagio Epifani, primario del Pronto Soccorso di Mirano. Elisabetta Spigolon, direttrice della Formazione Ulss 3, sottolinea

l’importanza della preparazione omogenea per ridurre i rischi e mitigare gli impatti. Il progetto ha già formato 100 operatori con 65 corsi. In arrivo software di realtà aumentata con visori per simulazioni immersive e nuovi ecografi por-

tatili per il triage rapido. Inoltre, un ponte radio Italia-Slovenia accelera la comunicazione tra i soccorritori, garantendo un coordinamento immediato. Anna Bergantin

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