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delle Terme Euganee

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Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

Un nuovo progetto per l’emicrania cronica, “Malattia invalidante per migliaia di padovani”

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Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

POVERTA’ ECONOMICA MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE

Ad Abano e Montegrotto sono decine le famiglie da aiutare, tendono ad aumentare le disparità sociali e il divario economico

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

IN ARRIVO LA NUOVA PISTA CICLABILE CHE COLLEGHERA’ ABANO A PADOVA

Il sindaco annuncia l’opera che migliora la viabilità: costo di 740 mila euro, oltre 380 mila di contributo

IL SEGRETARIO STEFANI: LA LEGA IN VENETO

CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

AUn Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto,

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raccolta
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Ricerca e Kursaal al centro dell’attività degli albergatori

Non si può non puntare sulla ricerca e sulla riqualificazione del Kursaal. È quanto è emerso in una recente assemblea organizzata da Federalberghi Terme Abano Montegrotto. La prima parte dell’assemblea aveva visto gli interventi del presidente Walter Poli e di Fabrizio Caldara, direttore scientifico del Centro studi termali Pietro D’Abano. Il Presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto Poli ha ripercorso alcuni dei grandi temi che hanno caratterizzato l’azione dell’associazione in questi ultimi anni, dal nodo della promozione del termalismo alla battaglia per la riqualificazione degli hotel dismessi e del Kursaal. “Senza il ruolo di pungolo costante che abbiamo svolto nei mesi scorsi”, ha spiegato Poli, “non saremmo arrivati al primo traguardo registrato in questi giorni, ovvero all’inaugurazione delle nuove mascherature allestite dalla Provincia per eliminare il degrado visivo”. Ma la ricerca su fanghi e acque resta al centro dell’attività del comparto termale. “La ricerca”, ha spiegato Caldara, “è un moltiplicatore economico per chi investe e sta alla base di qualsiasi progresso. Tuttavia, l’ideazione di un progetto, la produzione dei dati e la relativa analisi richiedono un grande dispendio di risorse e senza garanzia di successo. Non serve tanto a divulgare nozioni quanto a creare cultura del termalismo, in un momento storico in cui l’evidenza scientifica in ambito sanitario risulta un valore imprescindibile. Il Centro Studi è l’unico presidio nazionale privato sul termalismo. Nei suoi 43 anni di vita ha messo i semi di un albero che oggi ci invidiano in tutta Europa”. Fra gli ospiti dell’assemblea, proposta quest’anno con l’inedito format del talk moderato dalla giornalista Micaela Faggiani, anche il presidente del Consorzio Terme Colli Marketing Umberto Carraro, che ha presentato i numeri che fotografano il successo della prima edizione del (Re)generation Festival. Federico Franchin

Assemblea di Federalberghi Terme Abano Montegrotto

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Mobilità. Il sindaco annuncia l’arrivo dell’opera

Arriva la ciclabile di via Santa Maria: Abano e Padova collegate

Il costo complessivo del progetto supera i 740.000 euro, con un contributo regionale previsto di oltre 380.000 euro

L a Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo relativo alla “Realizzazione del tratto ciclabile in via Santa Maria di collegamento tra il Comune di Abano Terme ed il Comune di Padova (via Latisana); si tratta di un percorso che consentirà di connettere la rete ciclabile esistente con l’Area Urbana di Padova. Gli elementi tecnici sono presto riassunti: 3 metri di larghezza ed una lunghezza di poco superiore ai 400 metri; il progetto prevede inoltre la realizzazione di una passerella ciclopedonale per oltrepassare lo Scolo Bolzan, un bacino di laminazione per un invaso di 520 mc e un impianto di illuminazione a led con apparecchi dotati di un sistema per la gestione del flusso luminoso in relazione agli utenti presenti sulla pista ciclabile che consentirà di migliorare la sensazione di sicurezza dell’utenza utilizzatrice riducendo nel contempo i consumi energetici nelle fasce di minor utilizzo.

“Si tratta di un intervento di grande rilevanza - evidenzia subito il Sindaco Barbierato - con un importante impegno economico in quanto il progetto prevede un quadro economico complessivo di poco superiore ai 740.000 euro su cui verrà chiesto un finanziamento per oltre 380.000 euro a carico del Programma Regionale POR-FESR 2021-2027”. “Questo intervento

- precisa ulteriormente il Sindaco -, verrà realizzato contestualmente al tratto ciclabile mancante nel comune di Padova, avente le medesime caratteristiche tecniche, di lunghezza di poco inferiore ai 500 metri, e la cui approvazione a cura dei colleghi di Padova è avvenuta sempre questa settimana”. “E’ un percorso ciclabile - continua il Sindaco Barbierato - che, oltre a costituire una connessione tra le comunità di Abano Terme e Padova, consentirà, collegandosi alla rete ciclabile esistente nelle due città, da un lato di raggiungere la ciclovia E2 “Anello dei Colli Euganei” e la stazione ferroviaria di Abano Terme (transitando per il corridoio ecologico dello scolo Bolzan e le “Aree a Bosco” di prossima realizzazione lungo via Guazzi), dall’altro di proseguire nel territorio del Comune di Padova (zona Mandria) lungo tratti ciclabili esistenti verso il centro della città e le fermate della linea tranviaria SIR 1”. “Il progetto - conclude - assolve sia l’esigenza di incentivare spostamenti maggiormente sostenibili integrando la mobilità dall’area urbana ai comuni limitrofi sia la necessità di potenziare le opportunità della mobilità dolce e l’integrazione della stessa con le principali connessioni a ferrovia e Trasporto Pubblico Locale per una città sempre più “Green” e “Sostenibile””.

Premiato il reparto di Urologia del Policlinico

Un prestigioso riconoscimento per l’Urologia del Policlinico di Abano nell’ambito della salute uro-andrologica. Il reparto diretto dal dottor Daniele Romagnoli è stato insignito del “Bollino Azzurro” in ragione del volume e della qualità dell’attività inerente la gestione del tumore della prostata. È uno dei 156 ospedali italiani selezionati per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico, con un focus sul tumore della prostata. “Mediante una sinergia tra le varie figure coinvolte quali l’oncologo, il radioterapista, e l’urologo, al Policlinico di Abano”, spiega Daniele Romagnoli, responsabile dell’Urologia, “è possibile la rela prostata che formuliamo sono circa 200. Nel 2023 sono state eseguite 250 biopsie prostatiche, salite a circa 300 nell’anno appena passato”. Per il trattamento chirurgico c’è la piattaforma robotica daVinci, con cui vengo-

no eseguiti circa 120 interventi all’anno. Infine ecco la possibilità di eseguire la radioterapia con l’acceleratore di ultima generazione Halcyon Hypersight, che consente di ridurre significativamente il numero di sedute necessarie. La Casa di Cura allora vola e si conferma presidio ospedaliero di riferimento. (f.fr. )

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Focus povertà/1. Elisabetta Roetta, vicesindaco e assessore al sociale di Montegrotto Terme

“Anche nel nostro contesto positivo sono decine le famiglie da aiutare”

Anche in zone turistiche con indicatori positivi sul fronte della qualità della vita e del benessere non mancano le situazioni di criticità nelle quali si annida il rischio, specie per le famiglie e i soggetti più deboli, di scivolare verso una condizione di povertà. A Montegrotto Terme, spiega Elisabetta Roetta, vice sindaco e assessore al sociale, “mediamente si sta bene e siamo un comune che riesce ad avere le risorse per garantire una pluralità di aiuti. La difficoltà economica che riscontriamo nel nostro territorio deriva nella maggior parte dei casi dall’affitto da pagare, che può diventare una spesa insostenibile. Alcune situazioni sono croniche, soprattutto per quanto riguarda gli anziani e persone fragili, altre invece si rivolgono ai servizi sociali in modo sporadico e comunque non continuativo. Per quanto riguarda le famiglie con minori si tratta spesso di stranieri con contratti di lavoro precari, con reddito basso. Un altro fenome-

no da tenere sotto controllo è quello degli alberghi dismessi, nei quali vanno a bivaccare alcuni senza dimora o persone che si muovono nell’ambito della clandestinità.

Negli anni - aggiunge l’assessore - abbiamo visto aumentare le situazioni che si pongono tra il “dentro-fuori” la condizione di bisogno per cui si rende necessario andare oltre il semplice contributo economico e attivare una presa in carico della persone/famiglia dotandola di strumenti che la aiutino a superare la condizione di vulnerabilità. Le azioni che come amministrazione possiamo mettere in campo sono spesso limitate ma il nostro compito rimane quello di prendersi cura delle persone per non lasciare solo nessuno con l’ obiettivo di garantire a tutti una vita dignitosa”.

Fra le azioni messe in campo spicca il Banco Alimentare, istituito dal comune e gestito dall’associazione Auser, alla quale i servizi sociali passano i

nominativi dei beneficiari. Attualmente si tratta di 53 famiglie, in tutto circa 150 persone di cui 60 minori. Non serve alcuna segnalazione invece per la distribuzione di vestiti usati, sempre a cura dell’Auser. “Per questo servizio - continua Roetta. nessuno chiede da dove viene e chi sei. Gli abiti in buono stato vengono consegnati soprattutto a famiglie giovani con bambini, in particolare stranieri ma non solo. Per aiutare chi si trova in difficoltà il nostro impegno è quello di fare rete con le associazioni del territorio, oltre all’Auser ricordo il centro di ascolto per le situazioni di difficoltà economica istituito dalla Caritas e lo sportello sociale della Croce Rossa Comitato Terme Euganee allestito nella nostra biblioteca comunale. In questo caso non si tratta di aiuti economici ma della distribuzione di generi alimentari”.

La Croce Rossa Terme Euganee si occupa anche dei trasporti sociali delle persone che non hanno mezzi di spostamento e

Mortandello: “Il divario sociale tende ad allargarsi”

“Negli ultimi anni purtroppo stiamo toccando con mano come le disparità tendono ad aumentare”, afferma il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello. “Il divario sociale si allarga sempre di più e anche chi ha un lavoro fatica ad arrivare a fine mese. Mancano a livello istituzionale delle politiche a tutela del reddito il rischio che è la forbice si apra ancora di più. Con gli strumenti che abbiamo a disposizione, come amministrazione che deve sopperire anche ai tagli al bilancio, il volontariato è essenziale e prezioso. Va aperta - continua il sindaco - una riflessione politica ad alto livello per dare risposte concre-

la propria situazione economica.

“L’amministrazione garantisce molti altri aiuti - aggiunge la vice

te ed efficaci a chi si trova in difficoltà. Noi cerchiamo di fare la nostra parte ogni giorno”.

Tra gli aiuti messi a disposizione delle famiglie c’è anche il bonus nascite, un contributo da 400 euro per ciascun nuovo nato. Anche dai buoni shopping distribuiti alla fine dell’anno scorso è venuto un aiuto. “Il nostro obiettivo - conclude Mortandello - è stare concretamente accanto alle famiglie. Le politiche sociali del nostro Comune mettono al centro il sostegno a tutte le persone, con particolare attenzione alle famiglie che affrontano momenti di difficoltà”. (n.s.)

sindaca Roetta - dal bonus affitti a quello per i nuovi nati fino ai buoni shopping. Il progetto Reddito di inclusione attiva prevedeva l’inserimento di persone non collocabili o difficilmente collocabili nel mondo del lavoro in attività di volontariato all’interno di enti pubblici o del privato sociale. Organizziamo anche lavori di pubblica utilità per l’inserimento lavorativo di disoccupati di lunga durata e di persone a rischio esclusione sociale”. Nicola Stievano

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Elisabetta Roetta, vicesindaco e assessore al sociale, al banco di solidarietà alimentare

“Nelle famiglie nuove forme di povertà”

Non c’è solo la povertà economica ma si fanno strada nelle famiglie più fragili altre forme di povertà che richiedono azioni di sostegno concreto da parte delle istituzioni e delle realtà impegnate nel volontariato sociale. Anche in un contesto come quello di Abano Terme sono alcune decine i nuclei familiari che hanno bisogno di un aiuto costante. “Ogni mese vengono erogati dal Comune - spiega Virginia Gallocchio, assessore al sociale - contributi economici in media a 40 nuclei familiari per far fronte al pagamento di utenze, dell’affitto o per rispondere ad altri bisogni primari. Un nucleo può ricevere più di un contributo nell’arco di un anno. Prendendo la pandemia come spartiacque, negli ultimi anni abbiamo notato che sono cresciuti i bisogni delle persone e delle famiglie più esposte alle difficoltà economiche ma anche ad altre forme di povertà, come quella educativa, un indicatore da non sottovalutare anche nel nostro territorio”.

L’assessore al sociale Virginia Gallocchio: “Ogni mese sono almeno 40 i nuclei che ricevono un aiuto economico mentre altri 70 sono sostenuti per la frequenza dei bambini a centri estivi, nido e doposcuola”

Attraverso i servizi e le risorse a disposizione l’amministrazione comunale sostiene a livello economico i nuclei in difficoltà, che spesso si trovano ai margini e faticano a risollevarsi. Un importante contributo in questo senso viene anche dal volontariato, in particolare dalle due Caritas delle parrocchie di San Lorenzo e Monteortone, sul fronte della spesa di generi alimentari, e dal Centro Aiuto alla Vita.

“Come dicevo - aggiunge Gallocchio - accanto alle povertà di carattere economico troviamo anche

altre forme di povertà che incidono sulle famiglie. Da qui avvertiamo la necessità di sostenere le famiglie anche sul fronte della genitorialità, assai impegnativo. Ad Abano andiamo in aiuto di persone che non hanno le risorse per usufruire di servizi essenziali per i propri figli come mensa scolastica, il nido, i centri estivi, il doposcuola. Il ischio è quello di vedere crescere la povertà educativa, pertanto interveniamo con varie soluzioni che spaziano dai contributi ad hoc a forme di esenzione. Per prevenire le povertà educative, pertanto, sono circa 70 le famiglie che sosteniamo economicamente per la frequenza dei bambini a servizi come ad esempio centri estivi, doposcuola,

asilo nido. L’estate scorsa abbiamo istituito anche un fondo per le attività estive.

Guardiamo anche agli adolescenti perché sono aumentate le dispersioni scolastiche così come cresce il numero di giovani che non lavorano e restano ai margini della vita sociale. Anche per loro abbiamo messo a punto dei progetti. Sono aumentati anche i bisogno legati all’abitare - conclude l’assessore - e c’è chi non ce la fa a pagare l’affitto. Con le parrocchie e il Centro Aiuto alla Vita abbiamo una collaborazione e la disponibilità di sette alloggi dove inseriamo persone coinvolge nel progetto autonomia abitativa con contratti di 18 o 24 mesi”. (n.s.)

Carta solidale a 228 famiglie di Abano e 130 di Montegrotto

Sono quasi 360 le famiglie alle quali è stata assegnata la carta “Dedicata a te” tra Abano e Montegrotto lo scorso anno: rispettivamente ne beneficiano 228 nuclei familiari ad Abano e altri 130 a Montegrotto. a carta elettronica, emessa dal governo, dà diritto un contributo economico in un’unica soluzione di 500 euro erogato alle famiglie individuate direttamente dall’Inps sulla base di requisiti anagrafici (famiglie di tre componenti con almeno un figlio minore) e reddituali. La nuova social card “Dedicata a te” è una misura destinata ai nuclei

familiari residenti , in possesso di due requisiti: l’ iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe comunale e la certificazione Isee ordinario in corso di validità, con indicatore non superiore a 15mila euro annui. Si tratta di una carta prepagata ricaricabile, messa a disposizione da Poste Italiane. Per questo il ritorno è avvenuto negli uffici postali.

“Come Comune - spiega la vicesindaca di Montegrotto Terme Elisabetta Roetta - abbiamo provveduto a verificare i requisiti anagrafici. A suo tempo abbiamo

comunicato ai nuclei familiari di recarsi in ufficio postale per il ritiro della carta prepagata o per la ricarica della carta che hanno ricevuto l’anno scorso. Questa misura di sostegno per le persone in situazione di difficoltà economica è sicuramente di aiuto, ma ha un grosso limite, perché vengono a priori escluse le persone sole, come per esempio gli anziani, qualsiasi sia la loro situazione. Altro limite è il fatto che sia destinata a nuclei con almeno un minore di almeno tre persone: rimangono fuori i genitori single o vedovi”.

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L’assessore al sociale Virginia Gallocchio

E’ scontro sui fatturati tra una

frangia di commercianti e Ascom

“I

l calo di fatturato si aggira mediamente tra il 20 e il 30% e non si può di certo parlare di un guadagno di due punti percentuali come invece paventato da Ascom”. E’ un gruppo di una trentina di commercianti a parlare con una nota sottoscritta con tanto di timbro delle loro attività. A guidarlo c’è Gennaro De Mare, che è sì consigliere comunale di opposizione, ma è anche un commerciante del centro di Abano, che detiene ben tre negozi.

“Non comprendiamo a quali fonti la presidente mandamentale di Ascom Elena Morello abbia fatto riferimento, quale sia la tipologia di dati che ha fornito, a quali settori merceologici abbia fatto cenno, quando descrive una realtà commerciale che per molti di noi appare fantasiosa”, fanno sapere gli esercenti del centro, firmatari della nota. “La riduzione dei giorni di presenza negli alberghi da parte dei turisti non pare favorire gli acquisti nei nostri negozi ed i consumi in genere, ed il programma di iniziative promozionali ed eventi pare non rappresentare un’attrattiva tale da incrementare il flusso turistico, la stanzialità e con esso la propensione alla spesa”, dice De Mare, titolare dei negozi di pelletteria One Millen. “Io avrò perso 80 mila euro nel 2024 e sarò costretto a chiudere un negozio dei tre. Come consigliere chiederò la convocazione di una commissione sul tema”. Paolo Soccini de La Fiorentina aggiunge. “Il calo è del 30% abbondante”, dice. “Ci sono pochi clienti e questi hanno pochi soldi da spendere. L’ammanco sul volume d’affari è almeno di 50 mila euro”. E Maria Belpian della Merceria Bruna. “Il negozio esiste da 65 anni e mai si è vista una situazione del genere. Il calo degli affari si aggira almeno attorno al 30%”. Antonio Permunian di Ago Style osserva. “Siamo qui 7 giorni su 7, gli affitti sono cari e di questo passo è difficile resistere”, sbotta. “Qui l’unica cosa che è aumentata sono gli abbonamenti dei parcheggi. La perdita nel 2024 sarà stata almeno di 30 mila euro”.

statistici, poiché ho in mente chiaro il concetto che dietro ai numeri sciorinati da più parti, ci sono persone che dedicano con passione ed

impegno tutta la loro vita nell’esercitare un’attività commerciale, che pare risentire di un momento di stanca che dura ormai da troppo”,

dice. “E’ giusto esprimere fiducia nell’avvenire e non indugiare nella descrizione negativa dell’attuale momento che attanaglia il tessuto economico, ma al tempo stesso prendere atto delle difficoltà che incontrano i nostri operatori economici di ogni settore, cercando di dare ciascuno il proprio positivo contributo alla rinascita. La consapevolezza delle difficoltà del momento è il primo passo verso l’individuazione di soluzioni che possano portare beneficio alla nostra economia, da cui tutti dipendiamo”.

Sulla questione interviene anche il consigliere di opposizione, Luigi Ciccarese, che rimarca alcuni concetti chiari. “Personalmente, non mi appassiono nella lettura dei dati

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con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi

via Atheste, 3 | 35042 Este (PD) spi.este@cgilpadova.it

Lega Monselicense viale della Repubblica, 27 | 35043 Monselice (PD) spi.monselice@cgilpadova.it

via Gramsci, 2 | 35028 Piove di Sacco (PD) spi.piovedisacco@cgilpadova.it

Lega Terme / Colli via Appia Monterosso, 50 | 35031 Abano Terme (PD) spi.abano@cgilpadova.it

Morello, Ascom: “Pronti al dialogo”

“Dispiace sempre quando qualche collega non si sente opportunamente rappresentato: d’altra parte il territorio è composto dalle realtà più disparate e proprio per questo a farla da padrone sono i dati ufficiali, che rappresentano per definizione la generalità e non la particolarità, ovvero il totale dei numeri. Pertanto, il peso delle chiusure, seppur ridotte e sempre un “lutto” per il territorio che le subisce o la negatività negli andamenti di bilancio, se immaginati in un grafico, pesano certamente anche su picchi positivi, facendo registrare migliorie a volte poco degne di nota per chi li vorrebbe invece con ottimismo mettere in risalto e comunque mal percepite da chi anche questa miglioria non l’ha ahimè registrata.”

Elena Morello, presidente della sezione termale euganea dell’Ascom Confcommercio così replica. La nostra fonte è rappresentata, come linea di principio, da dati Suap. “Quando, nei primi giorni di gennaio - continua Morelloabbiamo commentato l’andamento del Natale e dei saldi, abbiamo cercato di essere il più rappresentativi possibili in realtà (il +2% è un dato medio e non raggiunge nemmeno il tasso d’inflazione), rimarcando le differenze rispetto al passato e sottolineando una tenuta che fa ben sperare per le attività che investono e che sono in continuo aggiornamento. D’altronde, noi sul nostro territorio puntiamo davvero e riteniamo nostro dovere farne emergere, nel rispetto delle criticità, i punti di forza.” “Abbiamo anche rimarcato come il turista italiano, che è aumentato in percentuale nel corso di questi ultimi anni, quando deve comprare lo fa con attenzione che nasce da un bagaglio culturale di stile che, alla fine, finisce per premiare la qualità territorio termale”, conclude la Morello. (f.fr.)

Report. Nel bilancio calano vertiginosamente le sanzioni legate alla Ztl

In città nel 2024 scendono le multe di oltre 2.000 unita

N el 2024 calano le sanzioni rispetto al 2023. Determinante sono le violazioni in meno accertate per i transiti irregolari nella Zona a traffico limitato. È quanto emerge dai dati diffusi dal comando della Polizia locale in una conferenza stampa organizzata in Municipio, in piazza Caduti. Presenti, oltre alla comandante Francesca Aufiero, il sindaco Federico Barbierato e l’assessore alla Sicurezza Ermanno Berto.

Nel complesso nel 2024 le violazioni al codice della strada sono state 6.445. Sono quindi ben 2.291 le multe in meno rispetto al 2023. Ma cosa ha influito maggiormente nel calo dei verbali? È infatti interessante notare nella relazione presentata che, nonostante l’aumento dei controlli, i verbali per transito irregolare nella Ztl sono diminuiti del 35%, quindi da 3.925 a 2.256. “Questo significa che vi è stato un maggior rispetto delle norme relative agli ingressi in Zona a traffico limitato, cosa che ha fatto precipitare il dato complessivo delle multe”, raccontano la comandante Aufiero e il sindaco Barbierato. “Sono diminuiti nel complesso i transiti, passati dai 330.531 del 2023 ai 297.943 nel 2024, con il varco di gran lunga più frequentato il numero 5, quello di via Marzia”.

e quelle per mancata copertura assicurativa, scese dalle 253 del 2023 alle 214 del 2024. “Ci sono ancora automobilisti che circolano con assicurazioni false”, annota la Aufiero.

In aumento le sanzioni elevate nei weekend e nei giorni festivi. Beccati, per esempio, 10 automobilisti in più per guida con il telefonino in mano, 85 in più senza revisione e ben 71 in più privi di patente.

Quanto alle infrazioni dei limiti di velocità, nel 2024 sono state 92. Dove si corre di più?

In via Appia Monterosso con 32 multe e in

“Un cenno particolare va fatto anche ai divieti di sosta”, annota l’assessore Berto. “Il record è stato in via Pietro d’Abano con 642 multe, che assieme alle 313 di via Jappelli fanno di fatto mille contravvenzioni in sole due vie”.

Sono state 63 le multe elevate per abbandono di rifiuti. “Un dato in calo, perché sono aumentati i controlli, rispetto al 2023”, conclude la comandante della Municipale di Abano, che programma nel 2025 l’assunzione di un nuovo agente.

Federico Franchin

La città è “Comune ciclabile”

Abano è sempre più Comune ciclabile. Tra il riconoscimento Fiab e la prossima installazione di colonnine per la ricarica delle bici elettriche. Qualche giorno fa è stata consegnata dal presidente della Fiab Padova, la federazione amici della bicicletta, Mario Mainardi, la bandiera gialla di Comune ciclabile nelle mani del sindaco Federico Barbierato. “L’Amministrazione comunale ha aderito, nei primi giorni di quest’anno, al bando ‘Bici in Comune’, un’iniziativa

promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani”, svela il sindaco di Abano Federico Barbierato. “L’obiettivo del bando è di finanziare progetti che promuovano la mobilità ciclistica come strumento per uno stile di vita sano e attivo. Abano intende munirsi di due stazioni di ricarica disposte in punti strategici, e precisamente: piazza della Repubblica e il parco di via Amerigo Vespucci per un numero complessivo di 24 punti di ricarica per biciclette elettriche a servizio della mobilità sostenibile”. (f.fr)

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Turismo.

Tanti turisti da tutta Italia hanno fatto un giro con il convoglio storico

Il Treno Storico è un successo, a bordo anche Cristina Parodi

C’era anche la nota giornalista Cristina Parodi sul treno storico che dalla stazione Milano Centrale ha portato a quella di Abano ulteriori 200 turisti. Ad accogliere, come già avvenuto, i passeggeri ancora una volta il sindaco di Abano, Federico Barbierato. La Parodi è scesa dal treno in stampelle, in quanto reduce da una frattura al quinto metatarso di un piede. “Ho voluto comunque esserci”, ha detto la giornalista sposata con l’europarlamentare Giorgio Gori.

“Mi piace molto questo progetto, anche perché sono una grande viaggiatrice, mi piace girare e spostarsi in treno ha sempre il suo fascino. E’ quel tipo di esperienza che ti permette di godere maggiormente dei paesaggi. Il pensiero è andato agli spostamenti di quando ero bambina, quei viaggi senza telefonino, tecnologie, durante i quali si scambiavano due parole, si leggeva. Ho apprezzato tutti di questo viaggio in un mezzo decisamente confortevole”.

La giornalista ha parlato anche del territorio. “Ora mi potrò godere Abano, che conoscevo, ma della quale ora ho maggiormente bisogno visto l’infortunio”. Alla stazione di Abano, per questi tre giorni, che saranno replicati nel weekend di San Valentino, ci sono tante, che ci consente di vivere il treno, la stazione, il territorio”, ha osservato Monsignor Liberio Andreatta, presidente della Fondazione Fs. Il sindaco Barbierato ha poi aggiunto. “Iniziative come questa consentono di scoprire i territori - ha detto -. Qui i passeggeri possono fare una sosta rigenerativa in un contesto di benessere e salute”.

Il primo cittadino e il Dg di Fondazione Fs, Luigi Cantamessa, hanno evidenziato come la stazione di Abano sia stata rivoluzionata in pochi anni. “Qui ad Abano ho da anni trovato sollievo per convivere al meglio con la mia malattia, la fibromialgia - le parole di Cantamessa -. Questa stazione, che abbiamo voluto fortemente rigenerare con Sabatino Gargiulo, è una sorta di bomboniera”. Federico Franchin

Treno Milano-Abano: il plauso dell’Enit

Ivana Jelinic, Amministratore Delegato di ENIT, ha partecipato all’inaugurazione del Treno delle Terme da Milano ad Abano. Una rinomata tradizione, quella termale, a cui si vuol dare continuità con questi speciali tragitti che da Milano raggiungono iconiche località venete quali Abano Terme e Terme Euganee. “È da iniziative come questa che promuoviamo le bellezze italiane e facciamo conoscere ai

turisti, internazionali e non solo, mete considerate alternative. L’Italia non è fatta solo dalle grandi città d’arte, ma ci sono meraviglie come queste da far scoprire e da valorizzare. Diamo lustro a questi territori e, al contempo, contrastiamo il fenomeno dell’overtourism. Il turismo termale ha nel Veneto uno dei principali protagonisti e siamo certi che grazie a simili sinergie possa crescere l’affluenza di visitatori, contribuendo allo sviluppo turistico ed economico dell’intero territorio”, ha affermato Ivana Jelinic. (f.fr.)

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Riapre la “Casa dei Folletti”

Il progetto ha riguardato un importante intervento di miglioramento sismico, con l’inserimento di sistemi avanzati per garantire la sicurezza dei bambini, oltre a lavori di ristrutturazione e miglioramento estetico

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opo 15 mesi di lavori, il Micronido Comunale “La Casa dei Folletti” di via Caposeda a Montegrotto Terme ha riaperto le sue porte in una veste completamente rinnovata e più sicura. Lo storico edificio dei primi del Novecento è stato oggetto di un importante intervento di miglioramento sismico, che ha coniugato sicurezza e comfort per i piccoli cittadini. Al rientro dalle vacanze natalizie, i bambini hanno lasciato la struttura provvisoria che li ha ospitati da settembre 2022 per fare ritorno nella loro “casa” storica, ora dotata di innovativi sistemi di sicurezza sismica e nuovi arredi. L’intervento, del valore complessivo di 778.713,72 euro, è stato finanziato per l’82% con fondi PNRR (634.850,92 euro) e per la parte restante con risorse comunali. “Per il nostro Comune”, afferma il sindaco Riccardo Mortandello, “si tratta di un altro importante tassello dell’opera di messa in sicurezza sismica dei plessi scolastici. Oltre all’intervento per la sicurezza sismica abbiamo aggiunto altri interventi per il miglioramento complessivo: la sistemazione del piazzale a parcheggio, dei marciapiedi interni ed esterni prima molto sconnessi e dell’area a giardino”.

L’assessore all’Istruzione Pier Luigi Sponton sottolinea l’attenzione dell’amministrazione verso i servizi educativi: “Que-

sto intervento, che nasce grazie all’analisi antisismica che ho commissionato qualche anno fa che ci ha permesso di ottenere il finanziamento PNRR, dimostra il nostro impegno costante per garantire spazi sicuri e accoglienti per l’educazione dei nostri bambini. Durante i lavori abbiamo garantito la continuità del servizio predisponendo una struttura provvisoria che ha risposto pienamente alle esigenze dei piccoli e delle loro famiglie. Ora i bambini potranno rientrare in una struttura non solo più sicura, ma anche più confortevole e funzionale alle attività educative”.

L’assessore ai Lavori Pubblici Duilio Fasolato illustra nel dettaglio l’intervento: “È stato realizzato un rinforzo strutturale completo dell’edificio, con l’inserimento di fasce in fibra d’acciaio nelle pareti perimetrali, il collegamento del primo

solaio alle pareti mediante profili metallici integrato da profili di rinforzo del solaio delle aule al piano terra, l’installazione di un sistema di controventamento nel sottotetto e l’inserimento di nuove pareti sismo-resistenti in muratura armata. Sono state inoltre inserite colonne metalliche in corrispondenza delle travi in acciaio esistenti per realizzare una cerchiatura delle aperture al piano terra, ed è stata rinforzata la trave in acciaio T1 mediante il posizionamento di tre pilastri”. Dal punto di vista estetico e funzionale, sono stati ritinteggiati e sanificati tutti i locali, installata una nuova pavimentazione in linoleum colorato nelle aree dedicate ai bambini, rinnovati gli arredi e i sistemi di oscuramento ignifughi nelle zone riposo, e potenziata l’illuminazione con sistemi più adatti agli ambienti pubblici.

Federico Franchin

“Cuscini berlinesi: nuova soluzione per rallentare il traffico”

Montegrotto Terme avvia il suo piano per migliorare la sicurezza stradale con l’installazione di innovativi rallentatori di traffico, i cosiddetti “cuscini berlinesi”, lungo via Catullo, una delle strade più frequentate del centro. Il primo dispositivo è stato montato questa mattina, mentre il secondo sarà collocato nei prossimi giorni per completare l’intervento su tutta la carreggiata. La strada, già caratterizzata dal senso unico, è stata scelta per l’intervento dopo numerose segnalazioni di automobilisti che, incuranti della sicurezza, percorrevano il tratto come se fosse un circuito di gara.

I “cuscini berlinesi”, così de-

finiti per la loro forma quadrata e bombata, si distinguono dai tradizionali dossi per non occupare l’intera larghezza della strada, consentendo il passaggio fluido di veicoli di soccorso, ambulanze, autobus e biciclette. Questa caratteristica risponde a una crescente necessità di proteggere gli utenti più vulnerabili della strada, come pedoni e ciclisti, che avevano difficoltà a superare i rallentatori convenzionali. Il sindaco Riccardo Mortandello ha sottolineato l’importanza di questo intervento, finalizzato a fermare comportamenti irresponsabili al volante e a garantire una maggiore sicurezza per tutta la comunità. (a.b.)

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La fiera . Promozione internazionale per le Terme Euganee: la città protagonista

Turismo termale in vetrina: i Colli Euganei al centro della Ferien-Messe di Vienna

L a destinazione turistica Terme e Colli Euganei sbarca alla Ferien-Messe di Vienna, la più importante fiera del turismo austriaca, con uno spazio espositivo all’interno dello stand della Regione Veneto. Il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello, il sindaco di Vo’ Mauro Delluniversità sono stati presenti il 16 gennaio per rappresentare il territorio durante la visita dell’ambasciatore. Per la prima volta, la destinazione si presenta con un desk unico che raggruppa tutti i 16 comuni del comprensorio termale euganeo, da Vo’ a Montegrotto, da Este ad Abano. “È fondamentale”, sottolinea il sindaco Mortandello, “presentarci ai mercati europei con un brand unitario. Mentre in passato gli alberghi partecipavano singolarmente, oggi puntiamo a una presenza istituzionale che valorizzi l’intero territorio”.

“abbiamo deciso di partecipare alle fiere di Vienna e Parigi perché crediamo che il confronto con le altre destinazioni sia sempre utile. Lo scorso autunno i nostri comuni di tutta l’OGD hanno incontrato la delegazione francese Dax (Aquitania). Attraverso il centro studi termali Pietro d’Abano abbiamo fornito le informazioni anche tecniche riguardanti il nostro termalismo ed è stata un’occasione per mettere a confronto due modelli diversi di gestione del prodotto fanghi e delle acque termali”.

Manutenzione del verde: potature, potenziamento e controlli di sicurezza

Sono in corso a Montegrotto Terme lavori di manutenzione ordinaria del verde pubblico, con potature e rimozioni di pini, per garantire la salute delle piante e la sicurezza dei cittadini. Gli interventi, che coinvolgono diverse aree della città, tra cui il parco di piazza

La gestione del desk è affidata al personale del Consorzio Colli Marketing, già responsabile del punto informazioni turistiche di Montegrotto Terme. La partecipazione alla fiera viennese, che ospita oltre 700 espositori internazionali su 15.000 metri quadrati di superficie espositiva, rappresenta un’importante vetrina per intercettare nuovi flussi turistici dal mercato austriaco. “Ringraziamo la Regione Veneto”, aggiunge Mortandello, “per l’ospitalità e per questa preziosa opportunità. Il nostro impegno per la promozione internazionale continuerà nei prossimi mesi con la prima storica partecipazione al Les Thermalies di Parigi, all’interno dello stand della Associazione nazionale dei Comuni termali”. “Una fiera come quella di Vienna”, aggiunge il sindaco di Vo’ Mauro Delluniverità, “è un’occasione imperdibile per dare voce alla Destinazione dei Colli Euganei e visibilità a Vo’ e al suo territorio, un territorio ricco di storia e tradizione, celebrato nella nostra Festa dell’Uva e del Vino, ogni terzo weekend di Settembre, con i caratteristici carri ricoperti di chicchi d’uva, un evento unico che racconta l’anima della nostra comunità al mondo intero”.

“Come Comune di Abano”, afferma l’assessora Michela Allocca,

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Primo Maggio e via Volta, sono mirati a risolvere situazioni critiche dove gli alberi hanno avuto una crescita eccessiva. Circa 300 alberi saranno trattati da esperti arboricoltori, nel rispetto delle tecniche migliori, con il recupero dei rifiuti. Inoltre, sono in corso operazioni di riqualificazione delle aiuole e controlli sulla stabilità di alcune piante con prove di trazione, che saranno eseguite durante la notte per limitare il traffico.

“La manutenzione- afferma l’assessore al Verde Laura Zanotto - permetterà di risolvere diverse situazioni critiche dove gli alberi sono cresciuti in maniera esponenziale e stanno causando disagi ai residenti”.

“Il vasto patrimonio verde che caratterizza la nostra città richiede la necessità di continui interventi necessari per assicurare decoro a molte zone e l’adeguata sicurezza a residenti, pedoni e veicoli.

L’amministrazione ne è consapevole e vi dedica la massima attenzione” sottolinea il sindaco Riccardo Mortandello. (g.t.)

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Sport. Il Comune stanzia 30 mila euro di contributi per le società del territorio

L’ Amministrazione appoggia le società sportive

Oltre 30mila euro destinati alle associazioni sportive del territorio, confermando il proprio impegno nel sostenere lo sport di base e promuovere l’attività fisica a tutti i livelli: è quanto recentemente deliberato dalla giunta comunale di Montegrotto Terme per sostenere lo sport di base.

I contributi, assegnati sulla base del numero degli iscritti, andranno a sostenere le seguenti realtà sportive: ASD Basket Abano Montegrotto, ASD Calcio Montegrotto, USD Thermal Basket, La Fenice ASD, ASD GAET, ASD Terme Euganee, ASD Senshin Kombat, Aquasport Terme ASD, Yoga Factory ASD, ASD Simply Dance, Atman Veda Academy, Flash Dance Academy, Ginnastica Euganea 5 Cerchi ASD, Polisportiva Dilettantistica Montegrotto Terme, ASD GP Turristi Montegrotto Terme e Aurora Montegrotto ASD.

Palaberta. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo blocco spogliatoi, un intervento fondamentale per l’utilizzo continuo del campo da parte delle società

sportive locali, che attualmente operano negli spazi di via del Santo, dove è in fase di avvio un importante progetto di riqualificazione. Il campo sportivo, seb-

bene esistente da tempo, è stato finora privo delle strutture necessarie per permettere un utilizzo continuativo. Con i nuovi spogliatoi prefabbricati, dotati di tutti i servizi necessari, e la riattivazione dell’impianto di illuminazione, il campo potrà finalmente supportare le attività delle società. I lavori, che prevedono anche il potenziamento dell’area antistante via Lachina, culmineranno con la messa in esercizio della nuova illuminazione e la revisione della recinzione entro la fine di febbraio.

Franchin

Nasce la Comunità energetica rinnovabile: un incontro tra innovazione e solidarietà

È nata ufficialmente la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) di Montegrotto Terme, un progetto che vede la collaborazione tra il Comune, la parrocchia e l’Auser, con l’obiettivo di produrre e condividere energia rinnovabile attraverso impianti fotovoltaici di ultima generazione. La firma del contratto, avvenuta con atto notarile, ha visto la partecipazione del sindaco Riccardo Mortandello, del parroco don Roberto Bicciato e del presidente dell’Auser, Silvio Nardo. Il progetto prevede l’installazione di pannelli solari su

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“Promuovere lo sport a tutti i livelli e incoraggiare la grande tradizione sportiva di Montegrotto Terme”, dichiara l’assessore allo Sport Pier Luigi Sponton, “è l’obiettivo che ci siamo prefissati sin dall’inizio del nostro mandato. Le società sportive rappresentano una realtà fondamentale per il nostro territorio, contribuendo a far sì che Montegrotto Terme si affermi sempre di più come città dello sport, attenta alla crescita e allo sviluppo dei nostri ragazzi, all’insegna dei sani valori della competizione e del gioco di squadra”. “Il sostegno alle associazioni sportive - sottolinea il sindaco Riccardo Mortandello - è un investimento sul futuro della nostra comunità. L’instancabile impegno di queste realtà assicura ai giovani, alle famiglie e a tutti i cittadini di poter contare su un’offerta altamente qualificata e variegata. Questi contributi sono un segno tangibile del nostro sostegno a chi, quotidianamente, lavora per promuovere lo sport e i suoi valori nel nostro territorio”.

Sempre sul fronte sportivo sono iniziati i lavori per rendere pienamente operativo il campo sportivo di via Lachina a Montegrotto Terme, situato accanto al

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edifici pubblici e privati, con una potenza complessiva che supererà il Megawatt. “Si tratta di un’innovazione che va oltre la tecnologia, è anche un cambio di paradigma culturale”, ha dichiarato il sindaco Mortandello, sottolineando come la comunità energetica non solo contribuirà alla sostenibilità ambientale, ma aiuterà anche i partecipanti a risparmiare sulle bollette, producendo, accumulando e condividendo energia pulita. Alla guida della Cer, sono stati nominati Giorgio Tripodi come Presidente, Paolo Ferraresi come Vicepresidente e Tesoriere, e Patrizia Turcato come Segretaria. Il sistema funziona su base decentralizzata: l’energia in eccesso verrà immessa nella rete e incentivata secondo il Decreto 199/2021, mentre quella condivisa sarà gestita e remunerata dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse). In futuro, anche i cittadini privati potranno aderire alla comunità energetica, contribuendo alla creazione di una rete collaborativa che apporta benefici economici e ambientali condivisi. “Vogliamo essere un esempio replicabile per altre comunità”, ha concluso il sindaco Mortandello, evidenziando come la collaborazione tra innovazione tecnologica e partecipazione comunitaria possa avere un impatto positivo per l’intera cittadinanza. (a.b.)

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Turismo.

Aumenta la permanenza media, è una fonte di reddito da non svilire

Affitti brevi, overtourism e keybox “Diamo più potere ai sindaci”

“No a qualsiasi tipo di iniziativa che limiti il numero di case in locazione breve, perché ci deve essere la possibilità per un proprietario, che spesso non ha altre alternative, di provare ad entrare anche per un periodo nel turismo”

U

n elemento significativo è rappresentato dai dati relativi agli arrivi e alle presenze turistiche nella Provincia di Padova (inclusivi di destinazione Padova e Destinazione Terme e Colli).

Sebbene manchino ancora i dati ufficiali per i mesi di novembre e dicembre 2024, il trend registrato finora evidenzia un buon andamento complessivo del 2024, che si sta avvicinando positivamente ai numeri del 2023.

Analizzando i dati provvisori relativi al periodo gennaio-ottobre 2024 per la provincia di Padova, emerge che gli arrivi totali (italiani e stranieri) hanno raggiunto 1.653.401, le presenze totali ammontano a 4.417.460, dimostrando un elevato livello di permanenza dei visitatori.

Questo aumento complessivo si riflette in diversi mesi chiave come marzo, aprile e settembre, che hanno registrato i valori più alti sia in termini di arrivi sia di presenze. Il confronto con il 2023 indica un significativo incremento della capacità attrattiva del territorio, con marzo 2024 che si distingue per un boom di arrivi (166.978) e presenze (432.179).

Ritengo che ci sia la necessità di regolare ma assolutamente di non demotivare il turismo, perché il turismo è una fonte di reddito

del paese della provincia pur bello, che ha attrattive, ma è meno conosciuto, che invece gli affitti brevi li vuole incentivare, perché la casa ereditata dai nonni che non vendi, perché al massimo ci prendi 20mila euro, la puoi affittare con questa crescita del turismo diffuso, e può diventare una fonte di reddito, in quel caso è un fatto positivo. E’ molto importante da parte della Regione avere la capacità di affidarsi ai sindaci, che me-

lità della vita dei residenti, sugli affitti. Considerate che l’overtourism e gli affitti turistici brevi hanno inciso, per esempio, sul mercato immobiliare, che in otto anni in Europa è aumentato del 48% in termini di costi a metro quadro, e anche in Italia c’è un aumento del 5% su base annua. Se guardiamo il terzo trimestre di quest’anno, Padova, come tante città d’arte, risente ancora di più di questi problemi, ed è questa la sfida,

perché ritengo che ci debba essere la possibilità per un proprietario, che spesso non ha altre alternative, di provare a mettere la casa per un periodo temporaneo in questo settore turistico. In Italia ci sono 9 milioni di case vuote, 600.000 case su Airbnb, quindi per ogni casa su Airbnb ce ne sono 15 vuote. Si accusa il settore degli affitti brevi di togliere case ai lavoratori e agli studenti, quando la realtà è che il vero problema è il motivo per cui

presenti in città), e 3.063 case sui portali come Airbnb. Perché i proprietari le lasciano vuote? Perché il 60% degli affittuari è in ritardo sulle rate dell’affitto, e il 50% se ne va senza aver terminato di pagare tutte le rate. Il problema è la morosità. E’ giusto che ci siano leggi che tutelino gli inquilini, ma alla fine se poi questi non pagano il proprietario cosa fa? La lascia vuota.

Vincenzo Gottardo

IDRAULICI – CALDAIE – POMPE DI CALORE – CLIMA

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Al Volleyrò il Memorial Campesan

L’ultimo set ha visto le ragazze di Casal de Pazzi chiudere la partita con un parziale convincente, aggiudicandosi la vittoria e il trofeo

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a al Volleyrò il Memorial Campesan di volley femminile Under 16, che per due giorni ha visto sfidarsi club da tutta Italia. In prima linea per l’organizzazione la Virtus Abano. La finale della dodicesima edizione del Memorial Gianni e Doriana Campesan –Trofeo Terme Abano Montegrotto, tenutasi al Palaberta di Montegrotto, vede sfidarsi, come nel 2024, Valentino Ricci Imoco Volley San Donà e Volleyrò Casal de Pazzi. L’anno scorso la vittoria andò alle venete, quest’anno a vincere sono le ragazze del Volleyrò. A coronamento di questo successo arriva anche il premio di MVP, dedicato alla memoria di Sara Turetta, che va all’opposto di Casal de Pazzi Angela Grkovic.

Primo set che inizia all’insegna dell’equilibrio, con sorpassi continui tra le due squadre. A metà parziale Imoco Volley da uno strappo e prende quattro lunghezze di vantaggio, che Volleyrò riduce a due con il servizio (20 – 18). Dopo il time-out chiamato da coach Elisa Sperandio il Valentino Ricci Imoco Volley San Donà torna in campo più aggressivo, conquista quattro set point chiudendo al secondo (25 – 21).

Volleyrò Casal de Pazzi parte forte nel secondo set, con attacco e muro a creare il primo divario che costringe Imoco Volley al time-out (5 – 9). La fase break di Casal de Pazzi funziona, il distacco aumenta, secondo time-out Imoco (6 – 13). Il set diventa un mo-

– 20) che tiene a bada il tentativo di reazione delle campionesse in carica portando la gara sulla parità (14 – 25).

La Valentino Ricci subisce il colpo e comincia il terzo parziale subito sotto 0 a 4, coach Sperandio chiama time-out sul 3 a 9 ma la scossa non arriva (3 – 11). Qualche errore in attacco di Volleyrò ed il fondamentale del muro più efficace riaccendono le venete, ma Casal de Pazzi respinge prontamente: time out Imoco Volley sul 7 a 15. Stavolta la reazione c’è, e tocca a Volleyrò rifugiarsi nel time-out (10 – 15). Il muro del Valentino Ricci diventa invalicabile, la partita si riaccende (13 – 16). Casal de Pazzi riallunga col servizio ed un po’ di concitazione nel campo di Imoco Volley portandosi a +7 ma le ragazze di San Donà non demordono ed è secondo time-out Volleyrò (17 – 21). Enescu al servizio riporta ad una sola incollatura (20 – 21), poi sul turno di Zorzetto l’Imoco opera il sorpasso (23 – 22) ma è

un preciso tocco di seconda della sua alzatrice. Enescu manda il set ai vantaggi, ma sul 25 a 26 il suo diagonale esce, Volleyrò Casal de Pazzi va avanti 2 set a 1.

La partita rimane sui binari dell’equilibrio ad inizio del quarto parziale (9 – 9) poi un piccolo break di Volleyrò (9 – 11) viene subito ricucito da Imoco Volley (11 – 11). A quel punto sale in cattedra Alice Pettiti che al servizio allunga: 11 – 16, secondo time-out per San Donà. Casal de Pazzi dilaga (12 – 19) e non si volta più indietro nonostante il tentativo di reazione del Valentino Ricci. Sono ben 8 i match point per Volleyrò Casal de Pazzi: due vengono annullati ma al terzo sale al cielo l’urlo delle ragazze biancazzurre. Volleyrò Casal de Pazzi vince la dodicesima edizione del Memorial Campesan! Valentino Ricci Imoco Volley San Donà – Volleyrò Casal de Pazzi 1 –3. Parziali: 25 – 21; 14 – 25; 25 – 27; 18 – 25.

Federico Franchin

La Virtus Abano passa ad una nuova fase

Un fine anno davvero “col botto” per la Virtus Abano. La società, come annunciato dal presidente Pier Paolo Ceron oltre ad essere una Asd è divenuta una Aps. “Cambia quindi la ragione sociale, che vedrà da ora in avanti la società a rispondere e non più i soci in prima persona”, spiega il presidente della Virtus. “Tutto questo dà maggiore tranquillità al direttivo. Siamo una società ormai strutturata, con ben 400 atleti, quindi si tratta di un sodalizio di una certa importanza. In seconda battuta questa nuova denominazione ci dà la possibilità di partecipare ai bandi pubblici. Per esempio, l’anno prossimo ci sarà la nuova

gara per la nuova assegnazione dei campi sportivi comunali, che sarà aperta solo alle società che sono una Aps. Con questo cambio potremo provare ad assicu-

rarci nuovamente la gestione dei campi”. Infine, l’Aps permetterà alla Virtus di allargarsi. “La denominazione prevede che ci sia un equilibrio tra il numero di soci e di volontari. Andremo a portare avanti una campagna per inserire nuovi soci nel contesto sociale, soci che avranno la possibilità di partecipare alle riunioni del direttivo e tra tre anni anche di poter ambire alla presidenza. Fisseremo una quota di ingresso simbolica”. La Virtus Abano ormai si impone sempre più come guida nel panorama sportivo termale. “Siamo cresciuti molto e ci stiamo sempre più strutturando. Siamo la società di riferimento nel territorio”. (f.fr.)

Il presidente Pier Paolo Ceron

L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo di lasciare da parte le contrapposizioni”

D

opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

Il

senatore

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

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Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche.

Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale

Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3 Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

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Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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Emicrania cronica: un nuovo progetto per la presa in carico dei pazienti

Dott. Edoardo Mampreso, direttore del Centro Cefalee dell’Ospedale di Piove di Sacco: “L’emicrania è una malattia invalidante”

APadova e provincia sono circa 108.000 le persone che soffrono di emicrania, ovvero l’11% della popolazione. Per 27.000 di loro (3% dei residenti), la patologia è cronica, con almeno 15 episodi al mese. Il quadro regionale non è meno impattante: in Veneto i pazienti con emicrania sono circa 530.000, di cui 144.000 con forme croniche. Il profilo tipico è quello di una donna, con un rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini, tra i 18 e i 45 anni, in piena attività lavorativa e sociale, con inevitabili limitazioni quotidiane. L’impatto socio-economico dell’emicrania è stato al centro del convegno “Cefalea cronica Regione Veneto”, in cui è stato presentato l’omonimo Progetto Regionale per la gestio-

ne della patologia. L’obiettivo è far emergere il sommerso e ottimizzare la presa in carico dei pazienti attraverso una rete organizzativa e formativa.

“L’emicrania è una malattia invalidante che colpisce principalmente persone in età lavorativa”, spiega il dott. Edoardo Mampreso, direttore del Centro Cefalee dell’Ospedale di Piove di Sacco e responsabile del progetto.

“Questo comporta un forte impatto sulla produttività, sulle relazioni sociali e sulla qualità della vita, con costi diretti e indiretti rilevanti. Tra le patologie croniche, è la prima causa di disabilità tra le donne sotto i 50 anni”.

Il riconoscimento ufficiale della Cefalea primaria cronica come patologia sociale, sanci-

to dalla Legge n. 81 del 2020, ha segnato un passo decisivo. Grazie a questa normativa, le Regioni hanno ricevuto fondi specifici per sperimentare nuovi metodi di presa in carico dei pazienti.

In Veneto, il Progetto Cefalea Cronica, approvato con DGR n. 1622 del 22 dicembre 2023, si sviluppa su più livelli: strutturazione organizzativa per facilitare l’accesso alle cure, campagne informative per aumentare la consapevolezza, percorsi di formazione per operatori sanitari, miglioramento dei percorsi assistenziali per una gestione più efficace dei pazienti

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra specialisti, medici, farmacisti, infermieri e psicologi per discutere strategie concrete e innovative, con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone affette da emicrania cronica.

Il cielo sopra l’Euganea è… tre volte azzurro!

L’Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco, gli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta e il Presidio Ospedaliero di Camposampiero (che offre consulenze anche a Cittadella) hanno ottenuto il prestigioso Bollino Azzurro per l’eccellenza nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie uro-andrologiche, con particolare attenzione al tumore della prostata. Il riconoscimento, assegnato da Fondazione Onda ETS, premia 156 strutture sanitarie italiane che si distinguono per un approccio multidisciplinare al trattamento del tumore prostatico e delle complicanze post-chirurgiche. La certificazione tiene conto della presenza di percorsi diagnosticoterapeutici dedicati, servizi di supporto alla salute sessuale e riproduttiva maschile e iniziative di assistenza specializzata.

L’obiettivo del Bollino Azzurro è migliorare l’accessibilità ai servizi, potenziare l’offerta terapeutica e diagnostica, garantire una migliore qualità della vita ai pazienti e favorire una maggiore consapevolezza sulla patologia. L’iniziativa gode del patrocinio di numerose società scientifiche, tra cui AIOM, SIU, AURO, SIUrO e altre realtà di rilievo nel campo dell’oncologia e dell’urologia.

L’Ospedale di Piove di Sacco, come spiega il dott. Luca De Zorzi, direttore della UOC di Urologia, ha sviluppato un modello di gestione basato su un’équipe multidisciplinare che include urologi, oncologi, radiologi e fisiatri. “Questo riconoscimento premia anni di lavoro e organizzazione, con incontri settimanali del nostro Gruppo Oncologico Multidisciplinare per offrire le migliori soluzioni diagnostico-terapeutiche ai pazienti”, afferma De Zorzi.

Negli Ospedali Riuniti Padova Sud, il dott. Nicola Zanovello, direttore della UOC Urologia, sottolinea l’innovazione tecnologica adottata nel centro. “Utilizziamo la biopsia prostatica con tecnica Fusion, che permette diagnosi ultra precise e interventi chirurgici robotici per ridurre complicanze e favorire il recupero”. Il percorso riabilitativo include anche un supporto fisioterapico e andrologico dedicato.

Infine, all’Ospedale di Camposampiero, che collabora anche con Cittadella, il dott. Giuseppe Costa evidenzia l’importanza di un’assistenza mirata alla popolazione maschile: “La nostra priorità è garantire risposte qualificate ai bisogni di salute, con un approccio sempre più efficace e personalizzato”.

L’assegnazione del Bollino Azzurro agli ospedali della provincia di Padova conferma l’impegno delle strutture sanitarie locali nel garantire cure d’eccellenza per il tumore alla prostata. Grazie a percorsi sempre più innovativi e personalizzati, i pazienti possono contare su un’assistenza completa, dalla diagnosi alla riabilitazione, con l’obiettivo di migliorare concretamente la loro qualità di vita.

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Oncologia. Numerosi i vantaggi, a partire dal minor rischio di sofferenza e dolore post operatorio

Chirurgia senologica allo IOV: la tecnica endoscopica che rivoluziona il trattamento del tumore al seno

La chirurgia senologica sta evolvendo verso tecniche sempre meno invasive, riducendo al minimo i segni lasciati dall’intervento

All’Istituto Oncologico Veneto (IOV), il dottor Alberto Marchet, chirurgo senologo, ha eseguito nelle scorse settimane i primi tre interventi di mastectomia endoscopica per il tumore alla mammella. Questa innovativa metodica chirurgica ha come obiettivo principale l’eliminazione delle cicatrici, migliorando significativamente l’impatto estetico e post-operatorio per le pazienti.

La chirurgia senologica sta evolvendo verso tecniche sempre meno invasive, riducendo al minimo i segni lasciati dall’intervento. Il termine “scarless” (meno cicatrici), introdotto dagli specialisti anglosassoni, descrive l’obiettivo di tali approcci innovativi, che lo IOV sta implementando sia per interventi conservativi che demolitivi.

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dimensioni del tumore, nonché il volume della mammella. Ogni anno, la Chirurgia Senologica dello IOV-Irccs esegue oltre 1000 interventi per patologie benigne e maligne della mammella, a cui si aggiungono numerose procedure di chirurgia ricostruttiva. Le tecniche scarless vengono applicate anche nelle quadrantectomie, utilizzando lembi di parete toracica con procedure di chirurgia oncoplastica avanzata. Questa strategia consente, in casi selezionati, di evitare la mastectomia totale e garantire un eccellente risultato estetico, migliorando significativamente la qualità di vita delle pazienti.

“La promozione della chirurgia mini-invasiva è una delle priorità del nostro Istituto – commenta la Direttore Generale, dottoressa Maria Giuseppina Bonavina – e l’introduzione dell’approccio en-

“La mastectomia endoscopica – spiega il dottor Marchet, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Senologica dell’IOV – consente di asportare la mammella risparmiando il complesso areola-capezzolo, utilizzando una tecnica simile alla laparoscopia. L’accesso avviene tramite un’incisione di 3-4 cm lateralmente al solco sottomammario. Dopo l’asportazione della mammella, attraverso la stessa incisione, viene posizionata una protesi definitiva anteriormente al muscolo pettorale”. Questa tecnica innovativa offre numerosi vantaggi: a parità di radicalità oncologica, riduce il rischio di sofferenza del complesso areola-capezzolo e migliora il controllo del dolore post-operatorio. La selezione delle pazienti idonee all’intervento dipende da diversi fattori, tra cui le caratteristiche istologiche, la sede e le

doscopico nella chirurgia mammaria rappresenta un importante passo avanti. L’adozione della tecnica scarless non solo migliora il risultato estetico, ma garantisce anche maggiore sicurezza ed efficacia nelle procedure. Questa innovazione consente tempi di dimissione più rapidi, riduzione del dolore post-operatorio e, di conseguenza, un recupero più veloce delle pazienti”.

Grazie alla stretta collaborazione tra le equipe di chirurgia senologica, chirurgia plastica, anestesia e infermieristica, lo IOV si conferma un punto di riferimento nell’adozione delle tecniche più avanzate per il trattamento del tumore al seno. Con l’implementazione della mastectomia endoscopica, l’Istituto continua a perseguire l’eccellenza nel settore oncologico, offrendo alle pazienti soluzioni sempre più efficaci e meno invasive.

Padova, al via un progetto per una vita senza insulina nei diabetici di tipo 1

Ha preso avvio in Azienda Ospedaliera un innovativo progetto triennale che punta a rivoluzionare il trattamento del diabete di tipo 1. L’obiettivo è aprire una nuova strada per liberare i pazienti dalla dipendenza dall’insulina e dalla necessità di terapie immunosoppressive, migliorando significativamente la loro qualità di vita.

Il Centro regionale per la terapia cellulare del diabete, diretto dalla prof.ssa Lucrezia Furian, sta lavorando al trapianto di isole pancreatiche microincapsulate. Questa tecnologia innovativa permette di proteggere le cellule beta dal sistema immunitario del paziente senza la necessità di una terapia immunosoppressiva cronica, aprendo nuove possibilità per il trapianto di isole pancreatiche. L’assenza di immunosoppressione rappresenta un passo avanti cruciale, poiché tali farmaci, seppur efficaci, possono causare effetti collaterali rilevanti e ridurre nel tempo l’efficacia del trattamento.

Grazie a questa tecnica avanzata, sarà possibile ridurre o per-

sino eliminare precocemente la terapia immunosoppressiva nei pazienti diabetici di tipo 1. I benefici attesi sono molteplici: minori effetti collaterali, una maggiore sopravvivenza e funzionalità delle cellule trapiantate, oltre a un miglioramento complessivo della qualità della vita. Questo tipo di approccio potrebbe rappresentare una svolta nella gestione della malattia, consentendo ai pazienti di vivere in modo più sereno e con minori limitazioni.

Il progetto triennale ha richiesto un investimento complessivo di 1,4 milioni di euro, di cui 770 mila finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Questo importante sostegno economico conferma l’interesse verso la ricerca su nuove terapie per il diabete di tipo 1, una patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di studi sulla terapia cellulare e rappresenta un tassello fondamentale per il futuro delle cure personalizzate nel diabete.

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