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di Cavarzere

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Ospedale dell’Angelo: cardiochirurgia top, tra le migliori in tutto il mondo

Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”

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Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.

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Dopo il no della Corte

Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future

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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna

POVERTA’ ECONOMICA

MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE

II nostro focus: a Cavarzere il periodo del Covid ha espulso centinaia di persone dal lavoro. La Caritas fa una analisi delle fragilità di un territorio in trasformazione

IL SEGRETARIO STEFANI:

Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand

CAVARZERE, PONTE SULL’ADIGE PIU’ SICURO CON I LAVORI DEL PNRR

l sindaco Munari illustra le altre opere in corso, ultimati i lavori al campo sportivo di via Spalato

LA LEGA IN VENETO CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA

Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”

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Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

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Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

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Tel. 0426 901663 mail: info@equipelettric.it

bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.

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Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 6
Servizio

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Rinnovato l’impegno nella rete dei Comuni italiani

Il Comune di Cavarzere rinnova il proprio impegno nella rappresentanza e nel supporto alle amministrazioni locali attraverso la conferma dell’adesione all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) per l’anno 2025. L’adesione, formalizzata con la Determinazione n. 2 del 20 gennaio 2025, riflette l’importanza di una collaborazione consolidata nel tempo. Il Comune di Cavarzere, infatti, è uno dei soci fondatori dell’associazione, come attestato durante la celebrazione del primo secolo di vita dell’Anci nel 2001. L’Anci svolge un ruolo cruciale nella tutela degli interessi delle amministrazioni locali, fornendo rappresentanza e supporto tecnico, organizzativo e giuridico ai Comuni associati. Tra le sue attività principali figurano:

-La rappresentanza istituzionale a livello nazionale ed europeo;

-La consulenza su temi finanziari, tecnici e amministrativi;

-La promozione di iniziative per migliorare l’educazione civica, il decentramento delle funzioni e la partecipazione democratica dei cittadini.

Il Sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, componente del direttivo di Anci Veneto, ha dichiarato: “Rinnovare la nostra adesione all’Anci non è solo una formalità, ma un impegno concreto per rafforzare la rappresentanza della nostra comunità a livello regionale e nazionale. L’Anci ci offre strumenti indispensabili per affrontare le sfide amministrative e promuovere iniziative innovative a favore dei cittadini. Sono orgoglioso che Cavarzere continui a essere parte attiva di questa rete, contribuendo al dialogo tra enti locali e istituzioni”. Il provvedimento relativo all’adesione è consultabile nell’Albo pretorio online del Comune e nella sezione “Amministrazione trasparente”. (g.t)

Confermata anche per il 2025 l’adesione all’Anci

Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.

Con “La Piazza” dentro la notizia

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.

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Il sindaco Pierfrancesco Munari annuncia tante opere in arrivo

Entro giugno verranno ultimati i lavori sul campo sportivo di via Spalato, intervento collegato ai Pui, Piani urbani integrati

S

arà una prima parte dell’anno con tantissimi cantieri in arrivo, quella che è in programma sul territorio comunale di Cavarzere da qui fino a giugno. Ad annunciare la conclusione di tante opere che sono attese dalla città è direttamente il sindaco del paese Pierfrancesco Munari.

Munari va nel dettaglio degli interventi che saranno fatti sul territorio che lui amministra. Entro fine febbraio - metà marzo, si inaugurerà il ponte sull’Adige. Si tratta di un intervento molto atteso. L’intervento sul ponte dei “Caduti della libertà” di Cavarzere che attraversa il fiume Adige una volta concluso, permetterà la messa in sicurezza dell’infrastruttura che ormai era datata. Tutto grazie ad un intervento di 907 mila euro. L’opera è stata realizzata nell’ambito dei cantieri previsti e finanziati con il Pnrr. Sono stati fatti interventi che hanno permesso la messa in sicurezza della struttura, come ad esempio aveva parapetti non a norma, ed è stata rifatta l’asfaltatura. È stato fatto un allargamento per permettere il transito di pedoni e biciclette in sicurezza. Ad essere coinvolti maggiormente anche dai disagi, sono stati nei mesi passati i residenti della località San Giuseppe. “Subito dopo la conclusione dei lavori

sul ponte o in contemporanea con questa - dice il sindaco

Pierfrancesco Munari - ci sarà l’atteso intervento sulla strada Sinistra Adige, cantieri che prima di partire hanno atteso la conclusione di quelli del Genio Civile sempre lì vicino. Entro giugno verranno ultimati i lavori sul campo di via Spalato, un intervento collegato ai Pui Piani urbani integrati”. Questo intervento, mira a trasformare l’impianto sportivo cavarzerano in un punto strategico di aggregazione sociale e sportiva, contribuendo a promuovere coesione e qualità della vita per i residenti del territorio. I lavori comprendono opere di efficientamento energetico, miglioramento dell’accessibilità e recupero degli spazi per attività ricreative e sportive. Sempre entro giugno inoltre verrà inaugurata la mensa scolastica i cui lavori stanno procedendo spedita. Rimane al di fuori di questi fuori di questi interventi via Matteotti che è stata inaugurata nelle scorse settimane anche se non si è fatta una vera e propria inaugurazione con taglio del nastro, ma è stata messa subito disposizione della popolazione per la sua fruizione. Procederà poi il Pinqua che è un progetto di riqualificazione urbana ambizioso per un’area intera del capoluogo. Per questo si è

già proceduto all’abbattimento di edifici in via Cavour e si procederà a breve con quelli in via Marconi. “Nei primi sei mesi del 2025 - conclude Munari - saranno portate a termine 5 delle 6 opere in itinere del Pnrr”. Insomma un bel risultato dal punto di vista amministrativo quello che annuncia il sindaco.

Opposizione all’attacco

sull’ex scuola di via Piave

“È ormai noto a tutti che l’amministrazione comunale di Cavarzere gestisce il bene pubblico solo a livello di maggioranza. Da oltre due anni sollecitiamo gli amministratori locali, dentro e fuori l’aula consiliare, ad aprire un confronto con il Consiglio comunale e gli organismi scolastici preposti per affrontare assieme i temi collegati al futuro della scuola cavarzerana, soprattutto alla luce del continuo calo dei nuovi nati”.

A dirlo è Sinistra Italiana con il suo consigliere nel parlamentino cittadino Andrea Fumana “Non c’è niente da fare - dice Sinistra Italiana - ci troviamo ogni volta di fronte ad un muro di gomma. Da oltre un anno il plesso scolastico di via Piave, che ospitava una scuola dell’infanzia ed una primaria, è chiuso in attesa di interventi di manutenzione straordinaria. Nel Documento Unico di Programmazione e Bilancio di Previsione 2025/2027, approvato il 20 dicembre 2024 dalla

maggioranza di centrodestra che governa Cavarzere da oltre tre anni, l’immobile scolastico di via Piave non è nemmeno citato”. Nel corso dei lavori consiliari il consigliere Andrea Fumana ha chiesto allora quali fossero le intenzioni di sindaco e assessori e se, nei loro futuri programmi, avessero previsto il

recupero dell’immobile e il conseguente uso per fini scolastici. Una risposta chiara però è arrivata dal sindaco del paese e cioè Pierfrancesco Munari. Il sindaco ha sottolineato infatti che il plesso scolastico in questione resterà chiuso perché in questo momento non vi è la sicurezza. (a.a.)

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Il sindaco Pierfrancesco Munar
Il consigliere di Cavarzere Andrea Fumana

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mentre i sindacati tradizionali si battono per i diritti dei lavoratori, le associazioni datoriali sono la voce potente e unificata delle imprese. Sono l’equivalente aziendale del sindacato, rappresentando gli interessi dei datori di lavoro in un panorama economico sempre più complesso.

gli associati:

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AMPI riunisce sotto la sua egida una moltitudine di imprese, creando una rete di supporto reciproco e di rappresentanza collettiva. La forza di questa unione si manifesta nei tavoli strategici delle parti sociali, dove AMPI porta avanti le istanze dei suoi membri con determinazione e competenza.

L’adesione ad AMPI è un atto di libertà imprendito -

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• Formazione professionale per mantenere il passo con l’innovazione

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sua rete di esperti e la profonda comprensione del tessuto imprenditoriale locale, AMPI non è solo un’associazione, ma un partner strategico per ogni imprenditore che aspira all’eccellenza.

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Micro, Piccole e medie Imprese dalla produzione e dei servizi

Focus povertà. Interviene l’assessore alle Politiche Sociali Marco Grandi

Nel periodo di Covid sono state centinaia le persone che hanno perso il lavoro

Nel caso degli anziani in tanti casi al problema economico si somma il disagio della solitudine e della difficoltà nella cura della persona

Povertà nel territorio di Cavarzere. A fare il punto della situazione è l’assessore alle politiche sociali del Comune Marco Grandi che traccia anche la linea da seguire da qui ai prossimi anni da parte dell’ente locale. “Il passaggio da assistenzialismo a sostegno e assistenza è sicuramente uno spartiacque fondamentale nella gestione delle povertà - dice Grandi - in una società che vede elevarsi progressivamente il livello di età media della popolazione e il sopraggiungere di nuove difficoltà che riguardano soggetti fragili, ma anche categorie di cittadini che sono precipitati in quelle che si definiscono “nuove povertà”. In questo senso, il periodo Covid per Grandi, ha sicuramente rappresentato un

momento in cui persone che erano precedentemente in situazioni di stabilità economica e sociale, non di rado si sono trovate a gestire situazioni di vera difficoltà. “Molte situazioni - precisa l’assessore - che si sono generate durante il periodo del Covid si sono dimostrate transitorie. Ma non tutte. Alcune persone infatti riferibili alla cosiddetta seconda età, quindi persone non ancora vicine alla età pensionabile, hanno vissuto la perdita o la riduzione del lavoro in una periodo della loro esistenza in cui risulta difficile reinserirsi. E così gli anni successivi hanno visto protrarsi questa situazione di difficoltà. È anche vero che da quel periodo sono state messe a disposizione delle risorse che hanno per-

messo di sviluppare programmi e progetti per consentire non solo un’offerta economica ma anche reinserimento nel lavoro e nel tessuto sociale di chi era stato espulso. Penso ai lavori di pubblica utilità, al reddito di inclusione attiva e ad altri progetti che sicuramente vanno incontro alla necessità di un sostegno economico, ma soprattutto consentono alle persone in difficoltà di non sentirsi semplicemente assistite. Progetti che non fanno corren il rischio di percepire diminuita la loro dignità”. “Un bacino importante poi - continua Grandi - è anche quello delle famiglie con figli che si trovano ad affrontare spese importanti per la scuola che vanno ad aggiungersi ad un costo della vita sempre più alto. Il sostegno dei professionisti, assistenti sociali del Comune in primis, è perciò quello di assistere queste famiglie nel poter attingere a tutte le possibilità getti anziani “fragili”. In questo

Assistenza pasti e domiciliare per 50 persone

Il Comune di Cavarzere di persone assistite dai servizi sociali e cui dà contributi ne ha parecchie. Anche se l’obbiettivo rimane come rimarcato sempre dall’amministrazione, è quello di ridurre l’area dell’assistenza per andare invece a sviluppare maggiormente progetti che creino un circolo virtuoso e anche riscatto sociale. “Quella che può essere definita la pura assistenza - spiega l’assessore Grandi - cioè a tutte quelle persone che definisco di seconda età (cioè 40 – 50 anni ) uscite dal posto di lavoro, riguarda circa 15 casi. Solo questi sono legati ad un percorso di pura assistenza economica”. Poi c’è il capitolo del pagamento delle bollette delle utenze energetiche: luce acqua e gas per intenderci. “Per quello che riguarda l’assistenza di persone che non riescono a pagare le utenze e che avevano accumulato arretrati

non pagati con il taglio dei servizi in qualche caso, si tratta di una situazione che stiamo seguendo per una ventina di casi complessivamente. Si utilizzano per andare incontro alle esigenze di queste persone e famiglie bonus ad hoc a cui possono attingere”. C’è poi il settore delle famiglie con tanti figli in età scolare “Sono prevalentemente famiglie di origine straniera - spiega l’assessore Grandi. Anche in questi casi i percorsi di aiuto sono già previsti e danno una mano concreta senza lasciare indietro nessuno”. C’è infine il comparto della assistenza domiciliare e dell’ assistenza dei pasti. “Qui conclude - Grandi - sono circa una cinquantina le persone che seguiamo. Metà di questi sono completamente esenti dal pagare il servizio, mentre altri pagano solo una quota minima”. (a.a.)

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caso alla difficoltà economica si somma il disagio della solitudine e della difficoltà nella cura della persona. Anche qui l’assi-

Alessandro Abbadir
L’assessore alle politiche sociali Marco Grandi

L’analisi. Interviene don Yacopo Tugnolo direttore della Caritas di Cavarzere e Chioggia

Le fragilità di un territorio in trasformazione

Afare una analisi sulle fragilità di un territorio che è mutato nel corso dei decenni è don Yacopo Tugnolo direttore della Caritas diocesana di Chioggia e Cavarzere. “Il boom economico del dopo guerra - premette don Yacopo - in questo territorio ha visto uno sviluppo importante: come non pensare al turismo di Sottomarina, il settore tessile che ha caratterizzato il cavarzerano, ora comunque ormai lontano nella memoria. Chioggia e Cavarzere hanno visto mutamenti per quanto riguarda la crescita di povertà. Chioggia ha però caratteristiche di povertà diverse rispetto a Cavarzere. La stessa città è divisa in due parti Chioggia centro-storico: tre isole legate più allo stile e mentalità del mondo della pesca; Sottomarina e la terraferma, legate più ad uno stile agricolo. Dal 1900 quando è stata inaugurata la Chiesa Madre di San Martino un grande rispetto e attenzione sono sempre stati riservati dai contadini a Sant’Isidoro il santo dell’agricoltura. Una certa intraprendenza degli anni Sessanta ha portato molto a lavorare per lo sviluppo di case trasformate in piccole pensioni e poi alberghi di un certo rilievo dando il via al turismo di Sottomarina”. Negli ultimi anni però nota don Yacopo, alcune situazioni hanno portato alla trasformazione del turismo che si è spostato maggiormente a Chioggia con la nascita di B&B fra

le caratteristiche calli clodiensi. “La Caritas qui - sottolinea - da decenni ha attuato misure di lotta alla povertà attraverso opere per affrontare l’emergenza educativa, il disagio giovanile. Sono nate cooperative specializzate. Nel passato anche l’accoglienza di immigrati è stata ben coordinata. Non ultima tre anni fa quella dei rifugiati ucraini”. L’entroterra, in frazioni come Valli o Sant’Anna e Cavarzere inserite in un contesto principalmente rurale, soffre puntualizza don Yacopo, la fatica di una scarsa industrializzazione, il calo demografico, l’innalzamento dell’età della popolazione, e il fatto che i giovani a partire dall’università si trasferiscono in città come Padova, Venezia, Fer-

rara, iniziando un percorso di vita che li porta a stabilirsi fuori dalla città natia. “Non si può non segnalare - conclude - l’aggravamento della situazione dopo il covid, per la chiusura di piccole aziende: a soffrirne sono uomini non lontani dall’età pensionabile, ma non così giovani da essere inseriti in un contesto lavorativo tecnologico e che chiede competenze più fresche. Il mondo della pesca sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee, la concorrenza. Chioggia, infine essendo a vocazione turistica è legata ad un lavoro cosiddetto stagionale. Non manca purtroppo poi il grave problema del caporalato”.

Alessandro Abbadir

Percorsi virtuosi per ridurre l’assistenza perenne

A Cavarzere dopo il declino del settore tessile resta prevalentemente il comparto agricolo. Il mondo della pesca invece sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee, la concorrenza.

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Decine di persone e famiglie assistite dal Comune di Cavarzere, con un obbiettivo da parte dell’ente locale: riuscire a ridurne il numero, reinserendole ove possibile in un percorso virtuoso, magari lavorativo. “In sintesidice l’assessore comunale Marco Grandi - l’evoluzione del censimento delle povertà ha portato a differenziare il sostegno offerto, non solo economico, ma soprattutto nell’ottica di reimmissione nel mondo del lavoro e nel tessuto sociale. L’obbiettivo è una progressiva riduzione del numero di soggetti a carico “puramente passivo” del sistema assistenza e quindi degli enti e della comunità. Rimane una quota parte di persone, quantificabili in poche decine, che non avendo possibi-

lità di essere inseriti in progetti di reintegrazione, per problemi di diversa natura, vengono comunque sostenute costantemente nelle loro necessità primarie”. “Il nuovo modo di gestire il sostegno alla povertà mira quindi - precisa - a ridurre progressivamente il

numero di cittadini in difficoltà e di coloro che, potendolo fare, possono essere inseriti in “percorsi di sostegno” e beneficiare pertanto di un contributo economico legato però ad un progetto che possa risolvere le situazioni che, rimanendo legate esclusivamente a elargizioni economiche, renderebbero cronico il problema. L’impegno del mio assessorato e di questa amministrazione va in questa direzione” . C’è infine anche il servizio civile universale rivolto ai giovani. “Il servizio civile universale - conclude - Grandipermette di dare un aiuto anche ai giovani che si trovano senza lavoro guidandoli in un percorso anche se temporaneo di piccola autonomia economica”. (a.a.)

Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

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Don Yacopo Tugnolo

Cavarzere

Sicurezza.

L’assessore punta a potenziare la vigilanza dei cittadini sul territorio

Al via il controllo di vicinato, nuovi incontri previsti nel 2025

A Cavarzere nel 2025 prende forma un sistema di sorveglianza partecipata con segnaletica e incontri, per segnalazioni sicure senza sostituirsi alle forze dell’ordine.

Il controllo di vicinato a Cavarzere fortemente voluto dal Comune entra nel 2025 nella sua fase più operativa dopo che lo scorso settembre il sindaco Pierfrancesco Munari e il Prefetto Darco Pellos hanno siglato il Protocollo d’Intesa. Ad ottobre scorso è stato fatto il primo incontro per presentare la novità alla popolazione. A breve sarà fatta la segnaletica ad hoc per delimitare le aree che avranno questa sorveglianza autogestita dalla cittadinanza. A spiegarlo è l’assessore alla sicurezza del Comune di Cavarzere Marco Grandi.

“Il primo gruppo che si è registrato sul sito - spiega l’assessore Grandi - è quello di Piantazza - Gallianta con una cinquantina di famiglie e con un referente del gruppo. Queste persone si stanno coordinando per realizzare la catena telefonica ed altre procedure. Oltre a questo primo gruppo che si è già registrato, si sono fatti avanti altri gruppi di vicinato come quello di Rottanova e quello in località Bellina che a breve si costituiranno. Non si tratta di ronde o di sceriffi che vanno in giro per il territorio, ma si tratta di dare un occhio più attento e poterlo riferire e dare un segnalazione codificata e sicura alle forze dell’ordine, senza esporsi a rischi. È un protocollo rigoroso e diffuso nell’area metropolitana e per questo si è reso necessario passare per una intesa con la Prefettura ad hoc. Sono a disposizione per attività informativa e per una serie di incontri nelle frazioni per dare cioè ai cittadini la possibilità di aderire e essere informati. Nei primi mesi del 2025 saranno programmati per questo così, altri incontri pubblici con la popolazione”.

ma non solo furti o rapine ma ad esempio anche situazioni di degrado come chi sversa rifiuti abusivamente. Si può segnalare insomma tutto quello che può costituire un attacco al territorio e genera degrado”.

Il percorso per arrivare alla realizzazione di questi gruppi, ricorda Grandi, è stato lungo ed impegnativo. “È dal 2017 - con-

presentato in quell’occasione un ordine del giorno che, nonostante fosse stato votato a maggioranza durante l’amministrazione precedente (centrosinistra) non era stato però portato avanti. L’ho ripreso in mano subito nel 2021, con l’insediamento della nostra amministrazione (centrodestra).

Il percorso è stato lungo, perché il dossier per identificare le zone e registrare e firmare il Protocollo, è stato molto corposo. Ora però con soddisfazione, dopo anni di impegno questo progetto si sta concretizzando”.

L’assessore Marco Grandi fa comunque delle necessarie precisazioni. “Non ci si deve sostituire alle forze dell’ordine - sottolinea -. Questi gruppi sono utili perché sfruttano il fatto che nessuno conosce meglio il proprio quartiere di chi ci vive e servono a segnalare potenzialmente criminosi,

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La sfida enigmatica torna per la quarta edizione

L’attesa è finita: Cavarzere al Cubo 2025 è ufficiale. La quarta edizione dell’evento dedicato agli appassionati del cubo di Rubik e delle competizioni di speedcubing si svolgerà il 29 e 30 marzo 2025 presso il Plesso Scolastico Aldo Cappon di Cavarzere (VE). Le

iscrizioni sono aperte con un limite massimo di 80 partecipanti. “Siamo orgogliosi di ospitare nuovamente questa manifestazione, che negli anni ha saputo coinvolgere un numero sempre crescente di appassionati e curiosi. Cavarzere al Cubo rappresenta non solo una sfida di abilità e concentrazione, ma anche un’opportunità per far conoscere il nostro territorio a livello nazionale e internazionale. Sosteniamo con entusiasmo questo evento, che promuove valori come la competizione sana, la logica e l’incontro tra giovani talenti”, dichiara Mattia Bernello, Assessore alle Manifestazioni del Comune di Cavarzere. I partecipanti potranno sfidarsi in dieci diverse categorie ufficiali della World Cube Association (Wca). L’evento è organizzato da Cubing Italy in collaborazione con Mattia Zago, e sarà supervisionato dai delegati Wca Fabian Tomasovi e Simone Cantarelli. (g.t.)

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clude - allora come gruppo di minoranza della Lega che portiamo avanti questo progetto. Abbiamo

L’intervista. L’Assessore allo Sport Mattia Bernello annuncia il grande sogno

“Onorati di aver ospitato le stelle del Coni, è un passo importante”

Alcune settimane fa, il teatro Tullio Serafin ha ospitato per la prima volta la prestigiosa cerimonia di consegna delle benemerenze del CONI per la città metropolitana di Venezia.

Per l’Assessore allo sport, Mattia Bernello, questo appuntamento è stato molto di più.

Assessore, cosa significa per voi ospitare questo evento?

“È un’occasione unica e di grande prestigio. L’opportunità di lavorare con Matteo Perini, nostro delegato territoriale CONI, e con Massimo Zanotto, presidente del CONI provinciale, è stata fondamentale. Questo evento non celebra solo i risultati sportivi, ma anche l’impegno e i valori che lo sport trasmette: inclusione, dedizione e comunità”.

Perché è così importante per Cavarzere?

“Perché darà visibilità al nostro territorio, ai nostri atleti e a tutte le realtà sportive locali. Ospitare un evento del genere significa valorizzare la nostra comunità e creare occasioni di crescita per il futuro. Grazie al dialogo con il CONI e con figure come Dino Ponchio, siamo riusciti a mettere in luce l’importanza dello sport come strumento di aggregazione e benessere”.

Heidi Crocco (Pd):

“Sulla fusione con Cona bisogna sbrigarsi”

europei. Nel frattempo, stiamo intervenendo sugli impianti esistenti, come il campo di Via Spalato e il campo da calcio della frazione di Rottanova. L’obiettivo è garantire strutture di qualità per tutti, dai giovani

la qualità della vita per i nostri cittadini. Con l’impegno che stiamo dimostrando, vogliamo portare Cavarzere a nuovi livelli, continuando a sognare in grande”.

Giulia Toffanello

Sulla questione della fusione fra i Comuni di Cavarzere e Cona interviene la consigliera comunale del Pd a Cavarzere Heidi Crocco. “Sono tre anni che il sindaco di Cavarzere della Lega - spiega la Crocco - e il sindaco di Cona Alessandro Aggio sempre della Lega non riescono ad arrivare ad un accordo sulla fusione. Non parlano la stessa lingua. Studi di fattibilità, convegni con assessori regionali, sindaci di altri Comuni e tanti bei discorsi non sono serviti a nulla. Anche in Regione amministra la Lega, ma nulla di fatto fino ad ora”.La Crocco ricostruisce alcuni passaggi politici della vicenda che da anni è tema di discussione. “L’assessore regionale della Lega Francesco Calzavara che è venuto a Cavarzere a promuovere la fusione - si chiede la Croccocosa ha fatto per portarla avanti? Il Pd ha sempre espresso parere favorevole alla fusione e ha sempre ribadito che un ottimo punto di partenza poteva essere l’attivazione di convenzioni o intese di programma per iniziare un percorso di condivisione di servizi. Il percorso doveva essere condiviso tra i due Comuni e il voler a tutti i costi fare da soli senza ascoltare nessuno ha portato all’arenarsi di un progetto importante per il futuro di Cavarzere”. Per Crocco sulla questione bisogna sbrigarsi.

“Ora nasce a Cona - conclude - il comitato cittadino “Cona Cambia”, un comitato per la fusione ma non con Cavarzere ma che guarda verso Padova. Fino ad ora sono state fatte tante chiacchiere e pochi fatti, se non ci si sbriga questa opportunità verrà persa”. (a.a.)

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Cavarzere

L’iniziativa. Ascolto, supporto e sensibilizzazione al servizio della comunità

Al via il progetto sociale “Io Ci Sono” per favorire il benessere psicologico

I

l Comune di Cavarzere è pronto a inaugurare un’iniziativa innovativa e umana: il progetto

“Io Ci Sono”, ideato da Giada Beltrame, copywriter e social media manager. Questo progetto, nato dall’esigenza di trasformare i social media in un luogo sicuro e di supporto, si propone di offrire ascolto, sostegno emotivo e sensibilizzazione psicologica a tutti i cittadini.

“Io Ci Sono” nasce con l’intento di abbattere lo stigma legato alla salute mentale, offrendo un aiuto gratuito, anonimo e accessibile. Secondo i dati dell’Oms, circa un miliardo di persone nel mondo soffre di disturbi mentali, di cui sei milioni solo in Italia. Il progetto mira a contrastare questa realtà con empatia e innovazione.

Come funziona?

Verranno installate cassette postali personalizzate sul territorio comunale, dove chiunque potrà imbucare lettere anonime per condividere le proprie difficoltà.

Le lettere verranno raccolte set-

timanalmente e trasmesse a un team di psicologi qualificati che risponderanno attraverso contenuti video pubblicati sui social ufficiali del progetto (Instagram, Facebook e TikTok).

Tutti i messaggi saranno trattati in forma anonima, garantendo privacy e rispetto assoluto.

Obiettivi ambiziosi per una comunità più empatica. Il progetto punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza del benessere mentale, creando un modello replicabile in altre città. La Fondatrice, Giada Beltrame, dichiara: “Voglio che le persone trovino un posto sicuro anche nei social, dove possano riconoscersi nelle parole degli altri, guardandosi con empatia e gentilezza”. “Io Ci Sono” è completamente gratuito per il Comune e i cittadini. L’Associazione Adagio, con sede a Monza, e altri professionisti qualificati forniscono supporto psicologico volontario, garantendo risposte di alta qualità.

L’Assessore alle Pari Opportuni-

benessere psicologico della nostra comunità e per abbattere il muro del silenzio intorno a temi così delicati. Come Comune, siamo fieri di collaborare a un’iniziativa che promuove l’ascolto, la sensibilizzazione e l’inclusione. Spero che questa rete di supporto possa

lizzazione, dirette su tematiche psicologiche e interazioni sui social, “Io Ci Sono” si pone come un ponte tra il mondo digitale e il supporto emotivo concreto. L’obiettivo è raggiungere almeno 500 utenti nel primo anno e incrementare la consapevolezza dei

temi legati al benessere mentale. “Io Ci Sono” è più di un progetto: è un invito a costruire una comunità più unita e sensibile, dove nessuno si senta solo. Cavarzere è orgogliosa di essere parte di questo viaggio. Per maggiori informazioni, visitate i profili social di “Io Ci Sono” o contattate il Comune di Cavarzere.

Giulia Toffanello

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Cavarzere

Il riconoscimento. Atleti, tecnici e dirigenti premiati per il loro impegno alla presenza delle autorità

La città celebra lo sport

Assegnate le Benemerenze

Durante la cerimonia, sottolineata la candidatura di Cavarzere a Comune Europeo dello Sport. Ponchio (Coni): “Un riconoscimento che premierà il valore dello sport nel territorio”

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i è svolta, nella “Piccola Fenice” del Teatro “Tullio Serafin”, la cerimonia di consegna delle Benemerenze Sportive CONI, un riconoscimento per atleti, tecnici e dirigenti che si sono distinti per meriti sportivi a livello nazionale e internazionale. Alla presenza di un pubblico caloroso, hanno partecipato importanti autorità istituzionali e sportive, tra cui il Sindaco di Cavarzere, Avv. Pierfrancesco Munari, l’Assessore allo Sport, Mattia Bernello, il Presidente Regionale CONI Veneto, Dino Ponchio, e il Presidente Nazionale degli Arbitri di Calcio, Antonio Zappi. Durante la serata, è stato anche celebrato il riconoscimento di Cavarzere come Comune Europeo dello Sport, un titolo che premia l’impegno della città nella promozione delle attività sportive. Il Sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, ha espresso grande soddisfazione per l’evento: “La serata è un tributo ai nostri atleti, che con impegno e sacrificio portano in alto il nome di Cavarzere. Lo sport è un motore fondamentale per la nostra comunità, e il titolo di Comune Europeo dello Sport rappresenta un traguardo importante che premia il lavoro di tutti coloro che,

territorio e il valore della candidatura di Cavarzere come Comune Europeo dello Sport: “Il Veneto è una terra di grandi talenti sportivi e questa serata ne è la conferma. Ogni premio assegnato rappresenta un percorso fatto di impegno e passione, ma anche il sostegno di famiglie, società e istituzioni che credono nello sport come strumento di crescita e inclusione. La candidatura di Cavarzere come Comune Europeo dello Sport è un passo di grande valore, che testimonia la vivacità del tessuto sportivo locale e la volontà di investire nel futuro dello sport”.

Nel corso della cerimonia, sono stati premiati numerosi atleti che

Nuove regole per i contrassegni di sosta

Il Comune di Cavarzere ha introdotto nuove linee guida per il rilascio dei contrasti di sosta, esentando dall’obbligo del disco orario nelle zone centrali della città. Questa iniziativa è rivolta ai residenti e agli operatori economici che lavorano nelle aree interessate, facilitando la sosta in punti strategici per chi vive e opera nel cuore del comune. Le aree coinvolte coinvolgono le principali vie e piazze del centro. Per ottenere il contrassegno, gli interessati devono presentare una domanda presso il Comando di Polizia Locale, utilizzando il modulo ufficiale fornito dal Comune e allegando la ricevuta di pagamento. Il contrassegno, il cui colore varia di anno in anno per motivi di sicurezza,

sarà numerato e riporterà i dati di rilascio e di scadenza. Il costo è fissato a 5 euro per la pratica, con un canone mensile di 1 la prima auto. Per le attività economiche e di servizi è prevista una riduzione del 20%, mentre per un secondo veicolo la tariffa scende a 7 euro al mese. Sulla nuova regolamentazione è intervenuto il Sindaco Pierfrancesco Munari , “Con questo provvedimento vogliamo rispondere alle esigenze di chi vive e lavora nel centro cittadino, garantendo maggiore flessibilità nella sosta e sostenendo le attività economiche locali”. Tutti i contrassegni saranno validi fino al 31 dicembre dell’anno in corso, indipendentemente dal mese di rilascio, e il pagamento coprirà

figurano le Medaglie d’Argento e di Bronzo al Valore Atletico, le Palme al Merito Tecnico e le Stelle al Merito Sportivo per dirigenti e società sportive. E’ stata anche l’occasione di sorprendere il responsabile di Sala Flavio Ferrari, dipendente comunale che dopo anni di servizio andrà in pensione, con ringraziamenti, riconoscenza da parte degli Amministratori e un presente. Un’importante occasione per celebrare i successi dello sport veneto e valorizzare il lavoro di atleti, tecnici e dirigenti, sottolineando i valori di impegno, passione e dedizione che caratterizzano il mondo dello sport.

Giulia Toffanello

sempre l’intero mese senza possibilità di frazionamento. “Il nuovo sistema di contrassegni permetterà di gestire meglio i parcheggi - continua l’Assessore al Commercio Ilaria Turatti -, evitando disagi e assicurando un maggiore equilibrio tra le diverse necessità”.

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Ambiente.

Una mozione è stata presentata dai consiglieri di opposizione Bottin, Necchio

e Galazzo

“Sulla trasformazione degli impianti a biogas, serve più chiarezza”

Nuova biblioteca, si attende l’apertura

dini e di garantire trasparenza in ogni fase di questo processo delicato per il nostro territorio”. Dal sindaco di Cona Alessandro Ag-

gio arriva però una risposta chiara alle richieste dell’opposizione.

“Apprendo delle istanze dei consiglieri di opposizione – spiega il

Sintoniz

sindaco Aggio- ma intendo ribadire che tutti i controlli e verifiche come da normale procedura sono stati attivati e per questo ad ora non sussiste nessun allarme e pericolo per la popolazione del paese. Anche tutte le agenzie di controllo come da prassi, si sono attivate con le procedure di verifica del caso. Tutte le informazioni necessarie saranno date ai cittadini delle zone interessate”. Insomma per il Comune di Cona tutto sarebbe sotto controllo e la situazione non presenterebbe particolari situazioni di allarme.

Alessandro Abbadir

L a questione della trasformazione degli impianti a biogas in impianti a biometano presenti nel territorio del Comune di Cona, ha acceso la discussione politica fra maggioranza e opposizione. A sollevare la questione sono stati i consiglieri comunali di opposizione di centrosinistra Antonio Bottin, Michele Galazzo e Franco Necchio che hanno presentato in queste settimane una mozione al sindaco del paese Alessandro Aggio “per garantire un’informazione chiara e trasparente ai cittadini riguardo alla conversione di tre impianti da biogas a biometano, di cui uno vicino alle abitazioni del capoluogo”. Cosa sta succedendo? “A fine novembre 2024 - spiegano i consiglieri di opposizione - sono state presentate le domande per la trasformazione di tre impianti da biogas a biometano. Nonostante ciò, ad oggi il sindaco Alessandro Aggio non ha preso alcuna iniziativa per informare i cittadini, in particolare coloro che risiedono nella frazione di Cona, più vicini a uno degli impianti interessati”. Precise le richieste avanzate dai rappresentanti dell’opposizione. “Chiediamo - spiegano - uno studio approfondito sui rischi e impatti ambientali. E poi: incontri pubblici e materiali informativi per spiegare alla cittadinanza i potenziali rischi e le misure di sicurezza. Chiediamo inoltre aggiornamenti regolari sullo stato delle attività e il coinvolgimento diretto della comunità tramite consultazioni pubbliche. Chiediamo anche, una maggiore attenzione alla sicurezza, soprattutto per chi vive vicino agli impianti”. “E’ importante avere queste garanzie - precisano Antonio Bottin, Michele Galazzo e Franco Necchio - perché la conversione a biometano può comportare rischi ambientali, come l’accumulo di CO2, emissioni maleodoranti e traffico intenso di mezzi in entrata e uscita dagli impianti in questione. La sicurezza e la salute della nostra comunità devono essere al primo posto. Chiediamo perciò al sindaco Alessandro Aggio e alla giunta che amministra il Comune di Cona di informare adeguatamente i citta-

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Le opposizioni di centrosinistra nel Comune di Cona vanno all’attacco della maggioranza anche sulla questione della mancata realizzazione della nuova biblioteca. A sollevare la questione è il consigliere comunale Antonio Bottin. “Dove sono finite – si chiede Bottin – le promesse sulla nuova biblioteca? A fine agosto 2024, il nostro gruppo politico ha presentato un’interrogazione al sindaco Alessandro Aggio per chiedere quando sarà aperta la nuova biblioteca. Durante la campagna elettorale si dichiarava che era tutto pronto, ma a oggi la biblioteca risulta ancora chiusa”. “Nonostante il regolamento preveda che la risposta a un’interrogazione venga data

entro 30 giorni dal deposito –sottolinea Bottin – ciò che abbiamo ricevuto finora non chiarisce il punto centrale della nostra domanda. Ci è stato comunicato: il costo dei lavori, la nomina del responsabile della sicurezza, l’interessamento della Sovrintendenza archivistica e bibliotecaria. Ma nessuna data di apertura al pubblico”. Chiare le richieste finali al sindaco Alessandro Aggio che riguardano proprio la nuova biblioteca di Cona. “Sono passati 9 mesi da quando il sindaco Aggio –conclude Bottin – annunciava ai cittadini l’imminente inaugurazione. Quanto tempo i cittadini dovranno ancora aspettare? I cittadini meritano trasparenza e risposte chiare. La cultura non può essere lasciata in sospeso”. Il sindaco Aggio assicura che tutti i lavori sono stati fatti e a breve verrà inaugurata e si conoscerà così anche la data di apertura della nuova biblioteca comunale tanto attesa dai ragazzi, dalle famiglie e dalla cittadinanza. (a.a. )

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“Gli atti dello stato civile non saranno più cartacei”

S ono arrivate buone novità per il Comune di Cona sul fronte amministrativo, novità che possono dare ai suoi cittadini servizi più veloci, digitali ed efficienti e all’avanguardia. Il Comune di Cona è così tra i primi 15 Comuni a livello nazionale ad intraprendere una evoluzione digitale davvero avanzata. Ad annunciare quello che è successo e che si presenta come una forte innovazione è direttamente il sindaco del paese Alessandro Aggio.

Il Comune di Cona va quindi verso la trasformazione dei documenti da cartacei a esclusivamente digitali. Il sindaco va perciò nel dettaglio della novità in arrivo per tutti i cittadini del territorio di Cona. “Grazie al contributo Pnrr da qualche settimana - spiega il sindaco Aggio - gli atti di stato civile del Comune di Cona non sono più cartacei, ma digitali. In quanto si aderirà all’Ansc (anagrafe nazionale stato civile). Grazie a questo strumento non servirà più trascrivere l’atto e ci sarà la dismissione dei registri cartacei per quanto riguarda, in questa fase, gli atti di nascita, morte, matrimonio, cittadinanza e unioni civili. Il Comune di Cona è perciò tra i primi 15 Comuni a livello nazionale ad intraprendere questa evoluzione digitale che quando si sarà estesa agli altri enti velocizzerà l’iter burocratico anche per il cittadino, che potrà trovare in rete i propri atti senza doversi recare fisicamente in anagrafe”.

Questa novità si aggiunge ad altre che sono già attive sul territorio da qualche tempo. “Questa novità - sottolinea Aggio - si unisce al polisportello che già dall’anno scorso offre ai cittadini di Cona la possibilità di avere i certificati anagrafici, si pensi ad esempio alla residenza, allo stato famiglia, cittadinanza il tutto direttamente dal sito del Comune, con lo sportello telematico, servizi demografici.”

Ma non finisce qui, sempre sul fronte dei servizi anagrafici.

soprattutto di cittadini brasiliani, hanno assunto dimensioni rag-

guardevoli tanto da ostacolare l’attività ordinaria degli uffici comu-

nali di stato civile. Dal gennaio di quest’anno Comuni in questo caso possono introdurre un contributo amministrativo fino a 600 euro per domanda per ogni domanda di cittadinanza.”

Insomma tante novità per rendere i servizi ai cittadini sempre più veloci ed efficienti”. Questa evoluzione digitale viene incontro anche alle difficoltà generate dalla cronica carenza di personale amministrativo che Comuni non di grandi dimensioni come Cona hanno e che possono creare a volte disagi all’utenza.

Alessandro Abbadir

“Un’altra novità viene dal fronte cittadinanza iure sanguinis - sottolinea e conclude il sindaco di Cona Alessandro Aggio. Da oltre due anni va detto, i procedimenti legati al riconoscimento della cittadinanza italiana, da parte

Cimiteri, riordino delle aree di sepoltura

Lavori ai campisanti di Cona e Cantarana in queste settimane, per permettere un riordino necessario alle loro funzionalità. A fare il punto dei lavori che sono stati fatti, è il sindaco del paese Alessandro Aggio.

“Per quanto riguarda il cimitero della località di Cantarana - dice il sindaco Aggio - sono state effettuate 6 esumazioni, cioè le operazioni che concernono i seppellimenti a terra, e 3 estumulazioni, che riguardano le operazioni in loculo. Per un totale di 9 posti che si vedono liberati. Per quanto riguarda invece il cimitero di Cona, sono state effettuate 16 esumazioni e 3 estumulazioni”. “Si ricordaprecisa il sindaco nell’occasioneche la norma prevede un termine

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di 10 anni per i seppellimenti a terra, mentre i contratti per quanto riguarda i loculi sono trentennali, con la possibilità di un solo rinnovo per altri trenta”. Con queste operazioni si liberano nuovi spazi per le sepolture a terra e in loculo. Anche nel territorio comunale di Cona, va detto comunque, come del resto in tutta Italia, è in aumento la pratica della cremazione che permette dal punto di vista funzionale nella gestione dei cimiteri di recuperare più spazio essendo necessario molto meno la tumulazione delle ceneri dei defunti, rispetto ad una sepoltura a terra o in loculo. Il Comune di Cona ha anche recepito in questi mesi le istanze dei cittadini che avevano segnato aree dei campisanti comunali finiti nel degrado, facendo sopralluoghi per capire quale fosse in realtà la situazione e intervenendo eventualmente per sistemare. (a.a.)

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Storia. Un’esposizione al teatro Serafin ripercorre oltre un secolo di memoria collettiva

La storia raccontata dai manifesti

Un viaggio emozionante tra arte, cultura e ricordi che ha coinvolto generazioni di visitatori, rievocando il passato della comunità caverzerana

Un’esposizione al teatro Serafin ripercorre oltre un secolo di memoria collettiva attraverso 70 manifesti storici.

Un viaggio emozionante tra arte, cultura e ricordi che ha coinvolto generazioni di visitatori, rievocando il passato della comunità caverzerana. Ha riscosso grande successo di pubblico la mostra “Cavarzere sui muri”, organizzata dalla famiglia Mattiazzi e ospitata nel foyer del teatro Serafin di Cavarzere. L’esposizione ha catturato l’interesse di visitatori di ogni età, dalle persone anziane, che hanno potuto rivivere momenti del passato a cui i manifesti risalgono, ai più giovani, affascinati dalla scoperta di un mondo mai visto prima.

Tra i presenti all’inaugurazione,

l’Assessore Marco Grandi, il direttore artistico del teatro, prof. Enzo Salmaso, lo scrittore Carlo Baldi e la critica d’arte Fanny Quagliato. La mostra ha presentato circa 70 manifesti storici, alcuni dei quali risalenti addirittura all’Ottocento, dando vita a un affascinante percorso visivo tra memoria e cultura locale.

“I manifesti raccontano una storia preziosa - ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Ilaria Turatti -. Non sono solo testimonianze visive, ma veri e propri frammenti della nostra identità culturale, che ci aiutano a comprendere chi siamo e da dove veniamo. Questa mostra è un omaggio alla memoria collettiva e un invito a custodirla per le future generazioni”.

Un contributo speciale è stato

offerto da Aurora Mattiazzi, che ha condiviso testimonianze preziose sulla vita della comunità caverzerana. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “La Storia siamo noi”, fondata nel 2005 da Alessio Mattiazzi, con l’obiettivo di preservare oggetti e documenti legati alla storia locale. Tra i pezzi più significativi in mostra, si segnalano i manifesti risalenti alla Prima Guerra Mondiale e alla Seconda Guerra Mondiale, che raccontano il vissuto di una comunità in tempi difficili. Molto apprezzati sono stati anche i manifesti degli anni 19151950, tra cui quelli delle proiezioni cinematografiche al teatro Serafin, quando l’ingresso costava appena 50 centesimi e un certo Pippo mirava al pubblico con la sua fionda. La mostra, è stata un’occasione unica per riscoprire e valorizzare la memoria storica di Cavarzere, confermandosi un appuntamento di grande valore culturale.

Giulia Toffanello

Da un piccolo laboratorio a un punto di riferimento dell’artigianato sartoriale

Cavarzere celebra un secolo di eccellenza artigianale con la sartoria Bellato, un’attività che rappresenta un autentico patrimonio della tradizione locale. Fondata nei primi decenni del Novecento nel quartiere storico di San Giuseppe, la sartoria nacque dal talento e dalla passione di un giovane sarto che amava vestire gli abitanti del paese per le occasioni speciali e le funzioni religiose.

Negli anni, il piccolo negozio si trasformò in un punto di riferimento per operai, artigiani e famiglie del territorio, servendo anche dipendenti delle importanti industrie locali, come l’ex distilleria Montesi e il Linificio Nazionale. La bottega passò poi nelle mani di Domenico Bellato, detto “Nico”, che ampliò l’attività e la rese un emblema di qualità e stile. Nel dopoguerra, nonostante le difficoltà legate all’alluvione del 1951, la sartoria continuò a crescere, trasferen-

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le interviste ai sindaci del Veneto

dal lunedì al venerdì alle 10:10 - 13:10 - 16:10 - 19:10

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dosi infine in un ampio spazio moderno nel centro di Cavarzere. Oggi, la sartoria è gestita da Giovanni Bellato e suo figlio Paolo, rappresentando la quarta generazione di questa straordinaria famiglia di artigiani. “Ogni capo racconta una storia - dichiara Paolo Bellato -. Non ci limitiamo a confezionare vestiti, ma creiamo abiti che riflettono la personalità di chi li indossa, unendo tradizione e innovazione”. La sartoria Bellato è oggi sinonimo di artigianato di alta qualità, ma anche di un legame profondo con il territorio e la sua storia. Un esempio di come il passato possa continuare a vivere e ispirare il presente, tessendo un filo che unisce generazioni. Per celebrare il centenario, la famiglia Bellato invita la comunità a visitare il negozio e scoprire la loro dedizione per i tessuti e la moda, mantenendo viva la passione per l’arte sartoriale.

Francesca Pan racconta la sua carriera, da Bassano alla magia dello scudetto

“Talento, sacrificio e passione: un viaggio dal sogno d’infanzia allo scudetto con la Reyer Venezia, passando per l’esperienza negli USA e l’onore della maglia azzurra. Un simbolo del basket femminile italiano”.

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F

rancesca Pan, classe 1997, è uno dei volti simbolo del basket femminile italiano. Capitana della Umana Reyer Venezia, ha guidato le sue compagne nella passata stagione verso uno storico scudetto. Quest’anno, poi, è arrivata la ciliegina sulla torta della vittoria della Supercoppa. Bassanese di nascita e veneziana d’adozione, Pan si racconta con passione, dai ricordi d’infanzia alla gioia di alzare trofei, fino alla responsabilità di far crescere il movimento cestistico femminile.

“Gli anni a Bassano sono stati i più belli della mia vita, sono molto legata alla mia città natale e alla mia famiglia,” racconta Pan. Venezia, però, è diventata la sua seconda casa: “Sono qui da quasi dieci anni, mi trovo benissimo. Sono arrivata a 15 anni e questa squadra è sempre stata il mio sogno fin da bambina. Diventare capitana e vincere Scudetto e Supercoppa è stato incredibile, è un cerchio che si chiude”.

sono molto aiutati e supportati, a differenza di quanto avviene in Italia. Mi hanno trattata da regina: voli privati, hotel di lusso, avevamo tutto. Sono riuscita a portare avanti la carriera di sportiva e studentessa, arrivando ad ottenere la laurea.”

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Pan è una leader silenziosa: “Non urlo, non sbraito, cerco di dare l’esempio con il mio comportamento. Aiuto le compagne dentro e fuori dal campo, ma il gruppo è fantastico, non ho mai avuto bisogno di fare lavoro extra”. Prima di imporsi in Italia, Pan ha vissuto quattro anni negli Stati Uniti, studiando in una delle migliori università americane: “All’inizio è stato difficile, ma gli sportivi lì

Tra i momenti da copertina della sua carriera c’è lo scudetto vinto nella scorsa stagione: “La svolta è stata la trasferta di Ragusa. Eravamo in difficoltà dopo una sconfitta a Campobasso, ma ci siamo compattate: sapevamo di meritarci un trofeo. Da lì le abbiamo vinte tutte, spinte anche dal Taliercio: è un palazzetto incredibile, non smette mai di sostenerti, è il nostro sesto uomo”. Pan si illumina parlando della Nazionale: “La maglia azzurra è la più bella del mon-

Venezia Fc: la salvezza significa impresa

La missione salvezza per il Venezia rappresenta un’impresa tutt’altro che scontata. Gli arancioneroverdi hanno per prima cosa il problema del gol; le trame offensive non mancano, ma sono troppi gli errori sotto porta. Il trio Busio-Oristanio-Pohjanpalo ha dimostrato, infatti, di saper creare interessanti sviluppi sulla trequarti e arrivare con buona costanza nei pressi del portiere avversario. Gli scontri diretti con Parma e Lecce, però, hanno evidenziato la stessa problematica: la poca lucidità in zona gol. La squadra del Penzo in entrambe le occasioni ha fatto la partita, venendo trafitta in modo spietato

dalle reti in ripartenza prima di Bonny e poi di Dorgu. Negli scontri ad altissima temperatura, dove i punti pesano macigni, la lucidità e la concretezza nei momenti delicati fa la differenza. E al Venezia questi aspetti stanno mancando. La squadra ha dimostrato di avere poca esperienza per palcoscenici di tale portata. Tra le note liete della stagione c’è Gianluca Busio; la sua posizione tra le linee, con il compito di collante, lo ha visto a suo agio nelle ultime uscite. Allo stesso modo Oristanio sta dimostrando di avere uno strappo da grande giocatore; se il fantasista scuola Inter riuscirà a diventare decisivo anche in zona gol il salto

do. Non dimenticherò mai la prima convocazione: avevo 15 anni e non riuscivo a smettere di guardare la divisa. Ancora oggi provo quella sensazione ogni volta che la indosso, è un onore incredibile”. Il basket femminile sta vivendo un momento di forte crescita e Pan ne è testimone: “In America il movimento è esploso: sold out, boom di ascolti, è seguitissimo. Anche in Italia ho visto un’evoluzione. A Venezia il pubblico ci sostiene tantissimo, è una soddisfazione. Come giocatrici, abbiamo la responsabilità di promuovere il nostro sport. È un compito a cui tengo molto”. Francesca Pan,

Francesca Pan

L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia

e la sfida delle elezioni

Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”

Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.

Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?

Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.

Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?

Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che

questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.

Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?

Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi

di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.

Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.

Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di

Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato

Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato

problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel

alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.

In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.

corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.

Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi

Il confronto. Per il Partito Democratico invece la riforma è destinata al fallimento

Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo

di lasciare da parte le contrapposizioni”

D

opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire

da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.

Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e

che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge

Il senatore Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”

Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra

piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.

l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.

Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”

“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e

dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-

mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.

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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli

Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione

Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero

S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.

Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.

Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-

verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.

I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.

In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.

L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere

della partita.

Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.

Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.

Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e

avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.

Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?

Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.

Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)

Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come

andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.

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World Health Forum Veneto 2025: a Padova

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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento

rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla

L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.

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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.

venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.

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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.

13-15 Marzo 2025

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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale

Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto

Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.

Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-

mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).

In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).

Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.

I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il

Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.

Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4

Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche. Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.

Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore

Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025

elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.

Alfa Romeo: debutto della serie speciale

Intensa e della Junior Q4

Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.

Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3

Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.

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DS N°8 in anteprima mondiale

DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.

Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda

Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.

Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe

Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.

Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.

Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.

Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita

La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.

Opel: nuove proposte elettrificate e restyling

Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.

Peugeot: gamma elettrica completa

Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.

Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq

biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.

Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.

Le novità degli altri marchi

Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.

Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles

L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.

Lancia: nuova Ypsilon

Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.

Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-

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LCardiochirurgia d’eccellenza: l’Angelo

di Mestre tra i migliori al mondo

’Unità di Cardiochirurgia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma un centro di eccellenza a livello internazionale. Un intervento realizzato dalla sua équipe è stato infatti inserito nella classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024”, stilata dal prestigioso portale CTSNet, punto di riferimento globale per cardiologi e cardiochirurghi. Il video, che documenta un’operazione complessa eseguita su una giovane paziente affetta da endocardite batterica, ha ottenuto il quinto posto nella graduatoria dei migliori interventi specialistici dell’anno.

“Questo riconoscimento certifica il valore della nostra équipe e la qualità degli interventi eseguiti nel nostro reparto” - commenta il Primario di Cardiochirurgia, Domenico Mangino. “Il video premiato documenta la cosiddetta ‘Commando Procedure’, un’operazione chirurgica di altissima complessità, effettuata su una paziente trentenne con una grave infezione che aveva compromesso le protesi valvolari aortica e mitralica. La paziente aveva già subito tre interventi precedenti e si presentava con febbre e scompenso cardiaco. L’intervento è stato eseguito nella primavera del 2024 insieme ai dottori Paolo Magagna e Stefano Cisico”.

L’operazione ha previsto la rimozione della protesi aortica e la ricostruzione dell’annulus aortico con un patch di pericardio bovino. Successivamente, è stata rimossa anche la protesi mitralica, sostituita con una bioprotesi, e ricostruita

una parte dell’annulus mitralico. L’intervento si è concluso con successo, come confermato dall’ecografia intraoperatoria e dal decorso postoperatorio positivo. La classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024” è stata pubblicata a dicembre e ha visto primeggiare un video realizzato presso il Montefiore Medical Center di New York. Le altre posizioni d’onore sono occupate dall’Ochsner Medical Center di New Orleans, dall’Italian Hospital di Buenos Aires e dal King Faisal Specialist Hospital and Research Center di Riyadh. Il video dell’Angelo di Mestre è il primo tra quelli realizzati in Italia a entrare nella graduatoria di quest’anno.

“Al dottor Mangino, ai chirurghi Magagna e Cisico e a tutti i professionisti coinvolti - tecnici di perfusione, infermieri e operatori di sala - vanno i complimenti della Direzione dell’Ulss 3 Serenissima”, sottolinea il Direttore Sanitario Giovanni Carretta. “Questo risultato premia l’eccellenza della nostra Cardiochirurgia e l’impegno costante del team medico. Oltre al prestigio internazionale, ciò che più conta è la qualità delle cure offerte ai pazienti e la capacità di innovazione che caratterizza il nostro ospedale”.

L’ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma così un punto di riferimento per la cardiochirurgia avanzata, grazie all’elevata professionalità del suo personale e all’adozione delle tecniche operatorie più innovative.

Redazione salute

Video interpretariato LIS: un nuovo servizio per le persone non udenti nell’Ulss 3 Serenissima

Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, le persone non udenti possono ora usufruire di un servizio di video interpretariato in lingua dei segni, grazie alla collaborazione con VEASYT, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il servizio consente l’accesso immediato a interpreti professionisti tramite collegamento video, semplicemente scansionando i QR Code presenti nelle locandine distribuite nelle strutture sanitarie, sedi distrettuali, consultori, ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

“Abbiamo realizzato un nuovo servizio per le persone con disabilità uditive – sottolinea Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari – che permette di utilizzare in modo immediato il ‘video interpretariato’. Gli utenti possono collegarsi in tempo reale tramite un link o QR Code, avviando una videochiamata con un interprete LIS, disponibile sia tramite app che su piattaforma web”.

Il servizio è pensato non solo per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari, garantendo un supporto interpretativo fin dalla fase di accoglienza e durante la visita medica. Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del progetto “E-inclusion: Vedo-Sento-Ascolto-Capisco”, promosso dalla Regione Veneto per migliorare l’inclusione e la partecipazione attiva delle persone con deficit uditivo nel sistema sanitario. “Il lancio di questa iniziativa – prosegue Zuin – rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più accessibile e inclusivo. Il nostro obiettivo è abbattere le barriere comunicative, favorendo la piena partecipazione dei cittadini con deficit uditivo alla vita di comunità e ai servizi di cura”.

L’adozione del video interpretariato è particolarmente utile nei contesti di front-office, come reception, Centri Unici di Prenotazione (CUP) e unità operative che richiedono un’interazione diretta con i cittadini.

“Per promuovere e facilitare l’uso del servizio – conclude Zuin – l’Ulss 3 ha avviato una campagna informativa con locandine, brochure e annunci sui quotidiani locali. Inoltre, sono state attivate sessioni di formazione per il personale sanitario e amministrativo, con l’obiettivo di garantire un utilizzo efficace di questo strumento innovativo”.

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Innovazione. Ricerca scientifica applicata alla pratica clinica negli ospedali di Dolo e Mirano

Ricerca medica in Ulss 3: due studi innovativi

su demenza a Dolo e cachessia oncologica a Mirano

L’Ulss 3 Serenissima si conferma un polo di ricerca avanzata con l’avvio di due studi osservazionali retrospettivi condotti nei presidi ospedalieri di Dolo e Mirano. Questi studi mirano a migliorare la comprensione e la gestione della demenza e della cachessia nei pazienti oncologici, fornendo nuove prospettive per la diagnosi precoce e il trattamento.

Presso l’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Dolo sarà condotto uno studio dal titolo “Un semplice nomogramma per prevedere l’insorgenza della demenza nel decadimento cognitivo lieve: uno studio retrospettivo”. L’obiettivo è valutare l’efficacia combinata di test cognitivi ambulatoriali e dati clinici di routine nella previsione del rischio di evoluzione

da Mild Cognitive Impairment (MCI) a demenza. I ricercatori intendono sviluppare un modello predittivo basato su anamnesi e test cognitivi, per identificare i pazienti a rischio entro un follow-up di tre anni. Questa ricerca potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una diagnosi più tempestiva e un intervento mirato per contrastare il declino cognitivo. Parallelamente, presso l’Unità Operativa di Oncologia ed Ematologia Oncologica dell’Ospedale di Mirano verrà avviato uno studio dal titolo “Pre-cachessia e cachessia quali fattori predittivi non convenzionali di eventi maggiori cardiovascolari (MACE) in pazienti affetti da neoplasia del

distretto capo-collo”. La cachessia è una condizione caratterizzata dalla perdita irreversibile di massa corporea, non compensabile con un aumento dell’apporto calorico, spesso associata a patologie gravi come il cancro. L’indagine analizzerà retrospettivamente l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con neoplasie del distretto testa-collo, escludendo i tumori tiroidei e della cute. Saranno considerati solo soggetti senza precedenti anamnestici di patologie cardiovascolari, eleggibili per un trattamento oncologico di prima linea. Il periodo di osservazione coprirà sei anni, valutando la correlazione tra cachessia e pre-cachessia con il rischio cardiovascolare. I risultati potrebbero contribuire a un miglioramen-

to nella gestione dei pazienti oncologici, evidenziando l’importanza della nutrizione e della prevenzione delle complicanze cardiovascolari. Questi studi confermano l’impegno dell’Ulss 3 Serenissima nel promuovere la ricerca scientifica applicata alla pratica clinica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ottimizzare le strategie di diagnosi e trattamento. La sinergia tra diverse unità operative e l’adozione di un approccio multidisciplinare sono elementi chiave per affrontare con efficacia le sfide mediche più complesse.

Anna Bergantin

Emergenze al confine: sanità veneziana e slovena unite nel progetto AidMIRE

Ponti radio, realtà aumentata, triage avanzato e protocolli condivisi: così sanità veneziana, triestina e slovena affrontano insieme le maxi emergenze grazie al progetto europeo AidMIRE, finanziato con 600mila euro. Da dieci anni le cinque realtà coinvolte – Ulss 3 Serenissima, Asugi di Trieste, Ospedale di Isola e le Case della salute di Isola e Sežana – simulano scenari critici come disastri industriali, naufragi e incidenti chimici. L’obiettivo è superare le barriere linguistiche e organizzative per garantire una risposta sanitaria efficace nelle emergenze transfrontaliere. Dopo due simulazioni in Slovenia e Italia, a maggio si svolgerà una terza esercitazione. “Testiamo la prontezza operativa per migliorare procedure e tecnologie nei casi di politrauma”, spiega Biagio Epifani, primario del Pronto Soccorso di Mirano. Elisabetta Spigolon, direttrice della Formazione Ulss 3, sottolinea

l’importanza della preparazione omogenea per ridurre i rischi e mitigare gli impatti. Il progetto ha già formato 100 operatori con 65 corsi. In arrivo software di realtà aumentata con visori per simulazioni immersive e nuovi ecografi por-

tatili per il triage rapido. Inoltre, un ponte radio Italia-Slovenia accelera la comunicazione tra i soccorritori, garantendo un coordinamento immediato. Anna Bergantin

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