Abolito in tutto il Veneto il ticket sanitario per le vittime di violenza: “E’ un atto di civiltà”
Con “La Piazza” dentro la notizia
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Stavolta parliamo un po’ di noi perché da questo mese “La Piazza” introduce una nuova sezione legata all’attualità locale. Si tratta di un approfondimento tematico che abbiamo chiamato “Dentro la Notizia” e che trovate nella prima parte del giornale. Ogni mese scegliamo un argomento specifico e lo decliniamo in chiave “local”, come è nel nostro Dna, attraverso la voce di chi vive, lavora e amministra sul territorio, con i pareri e le testimonianze di coloro che quotidianamente si trovano a confrontarsi con determinate realtà o possono esprimere un’opinione in merito, fornire una chiave di lettura, indicare una possibile direzione. Accanto alle notizie del vostro territorio da questo mese trovate pertanto un nuovo spazio di analisi e di riflessione. L’intento è quello, per l’appunto, di andare “dentro la notizia”, di focalizzare l’obiettivo su un particolare aspetto che investe nella quotidianità i nostri territori. Questo lo facciamo per tutte le 23 edizioni locali in cui è strutturato il nostro mensile: cinque città capoluogo venete e altri 18 territori nel cuore della nostra regione, raggiunti con oltre 500 mila copie distribuite gratuitamente ogni mese, come facciamo ininterrottamente da oltre trent’anni. Ma non finisce qui, perché “Dentro la Notizia” sarà presente anche con una sezione dedicata sul nostro sito www.lapiazzaweb.it e troverà uno spazio su Veneto24, la prima e unica radio di informazione del Veneto.
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Dopo il no della Corte
di Chioggia
Costituzionale Zaia apre al dialogo ma le opposizioni non vedono possibilità future
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Autonomia energetica, il pressing sul Ministero di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna
POVERTA’ ECONOMICA
MA ANCHE SOCIALE, DIFFICOLTÀ PER FAMIGLIE E PERSONE SOLE
Anziani, disabili e immigrati in difficoltà economiche chiedono sempre più aiuto al Comune. La Caritas fa una analisi delle fragilità di un territorio
IL SEGRETARIO
Salone dell’Auto 2025, a Bruxelles sfilano tutte le novità dei principali brand
TUMULAZIONE DI ANIMALI DOMESTICI, CHIOGGIA IN PRIMA LINEA
Il sindaco sostiene la modifica della legge funeraria regionale per consentire agli animali di riposare accanto ai loro padroni
STEFANI: LA LEGA IN VENETO CONTINUERÀ A ESSERE PROTAGONISTA
Il vice segretario federale, ai microfoni di Radio Veneto24: “Sull’autonomia avanti tutta”
AUn Veneto protagonista sulle scene olimpiche
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
bbiamo fortemente voluto le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 e, nel 2028, le Olimpiadi Giovanili, che riporteranno il mondo sulle nostre Dolomiti. Due eventi straordinari, frutto di un lavoro iniziato anni fa con la candidatura sostenuta dalla Regione Veneto, perché sapevamo che questa era un’occasione irripetibile per il nostro territorio.
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Crescita record per il mercato immobiliare
Il 2024 si conferma un anno di forte crescita per il mercato immobiliare di Chioggia e Sottomarina, con un incremento dei prezzi delle abitazioni superiore alla media nazionale.
Secondo l’ultimo report di Idealista, i valori delle vendite immobiliari registrano una significativa impennata sia nel centro storico di Chioggia che nella località di Sottomarina.
A Sottomarina, il prezzo medio al metro quadro ha raggiunto i 2.685 euro, segnando un aumento del 6,0% rispetto a dicembre 2023. Il centro storico di Chioggia segue con un valore medio di 2.324 euro al metro quadro, in crescita del 5,1% nello stesso periodo. Questi dati evidenziano un mercato particolarmente dinamico, con variazioni ben superiori all’aumento medio nazionale del 2,2% per le abitazioni usate nel 2024.
Nel contesto nazionale, il mercato immobiliare ha visto i prezzi medi attestarsi a 1.880 euro al metro quadro, con un incremento dell’1,5% nell’ultimo trimestre del 2024. Le città che hanno registrato i maggiori aumenti annuali sono Vicenza (+15,6%), Como (+13,2%) e Trieste (+10,1%), seguite da Brescia e Rovigo (+10%).
L’aumento dei prezzi a Sottomarina e nel centro storico di Chioggia conferma il grande interesse per queste zone, che si rivelano attrattive sia per gli investitori che per gli acquirenti locali. La loro posizione strategica e il patrimonio culturale e paesaggistico giocano un ruolo chiave nella crescita della domanda.
Il Veneto, protagonista di una crescita significativa, continua a rappresentare una delle realtà più vivaci del mercato immobiliare italiano. Per chi valuta un investimento nel settore, Chioggia e Sottomarina si confermano opzioni interessanti, con prospettive di ulteriore valorizzazione nei prossimi anni.
Anna Bergantin
L’incremento dei prezzi è ben più alto rispetto alla media nazionale
Un Veneto protagonista sulle scene olimpiche
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Non si tratta solo di sport, ma di un volano strategico per il futuro del Veneto. Con oltre 2 milioni di visitatori attesi e una visibilità stimata in oltre 3 miliardi di persone, questi Giochi ci offriranno una ribalta internazionale senza precedenti. E soprattutto, lasceranno un’eredità concreta: infrastrutture potenziate, strade più moderne, impianti all’avanguardia, servizi di mobilità sostenibile. Vogliamo che il Veneto cresca, che diventi sempre più attrattivo e competitivo. Abbiamo scelto questa sfida con coraggio e determinazione, e siamo pronti a vincerla. Le Olimpiadi sono un sogno che si realizza, un traguardo che appartiene a tutti i veneti. Il successo di questi Giochi sarà il nostro successo.
Con “La Piazza” dentro la notizia
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Una scelta informativa ben precisa, la nostra, nel segno della crossmedialità, vale a dire la possibilità di integrare i mezzi di comunicazione e veicolare le notizie che raccogliamo quotidianamente sul web, via radio e sulla carta. Un traguardo che abbiamo raggiunto ormai un anno e mezzo fa, con l’avvio dell’emittente radio Veneto24, che conta ogni giorno decine di notiziari, approfondimenti e rubriche. Sul nostro sito web trovano ampio spazio le notizie del giorno della nostra regione e quelle raccolte dai nostri territori, approfondite poi nelle 23 edizioni locali cartacee che puntualmente ogni mese arrivano nelle vostre case, gratuitamente. Con “Dentro la Notizia” facciamo un passo ulteriore, nel segno di un’informazione multi piattaforma, che si esprime attraverso i vari media di cui il nostro gruppo editoriale dispone. Tutto questo grazie allo stretto legame con il nostro territorio e i suoi protagonisti, al rapporto più che trentennale che ci lega ai nostri lettori, siano essi su carta o su web, e ai nostri ascoltatori attraverso la radio. Un altro passo avanti per un’informazione realmente vicina a tutti voi che ci seguite.
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Le critiche. Secondo il primo cittadino la modifica sarebbe
Sepoltura con gli animali, Armelao: “Il Veneto segua l’esempio lombardo”
Il sindaco sollecita la Regione: una modifica alla legge permetterebbe di tumulare le ceneri degli animali accanto ai loro proprietari
Il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha lanciato un appello alla Regione Veneto affinché porti a termine la modifica della legge regionale 4 marzo 2010, n.18, che disciplina le norme funerarie. La proposta, avanzata dai consiglieri regionali Dolfin e Rizzotto, prevede l’introduzione della possibilità di tumulare le ceneri degli animali domestici insieme a quelle dei loro proprietari, nello stesso loculo o nella tomba di famiglia, previa cremazione. “Si tratta di un atto di civiltà e di riconosci-
mento del legame profondo che molte famiglie instaurano con i loro animali d’affezione - ha dichiarato Armelao -. Milano ha già recepito una normativa della Regione Lombardia del 2022 che permette questa possibilità. Mi auguro che anche il Veneto segua presto questo esempio”.
L’attuale normativa regionale tutela la salute pubblica in materia funeraria, ma non prevede disposizioni specifiche per la tumulazione degli animali accanto ai loro proprietari. La proposta di modifica introduce l’articolo
La città perde il suo trasporto
Per la prima volta nella storia di Chioggia, la città si trova ad affrontare un drastico depotenziamento del servizio di trasporto pubblico urbano, un cambiamento che colpisce duramente i cittadini e le loro necessità quotidiane di mobilità. A lanciare l’allarme è il capogruppo del Partito Democratico, Lucio Tiozzo, che parla di un fallimento annunciato causato da scelte politiche sbagliate e da un’amministrazione comunale incapace di gestire adeguatamente i processi decisionali.
“Non è una sorpresa, ma il risultato di scelte politiche sbagliate e di un’amministrazione che ha dimostrato di essere incapace di governare i processi cittadini” afferma Tiozzo, sottolineando come la destra, già protagonista della privatizzazione della linea Chioggia-Venezia, stia continuando a smantellare i servizi pubblici.
34 bis, che regolamenta questa possibilità nel rispetto di precise condizioni: gli animali d’affezione devono essere cremati e collocati in una teca separata.
La volontà del defunto o dei suoi eredi deve essere espressa per iscritto.
Non è consentita l’esposizione di immagini o iscrizioni riferite agli animali sulle lapidi o tombe di famiglia.
Secondo il testo della proposta, la modifica della legge non comporterà alcun onere economico per il bilancio regionale. Dopo
Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!
pubblico: “un fallimento annunciato”, denuncia il PD
Il Sindaco, secondo Tiozzo, ha scelto di privilegiare altre priorità, come il progetto per lo stadio e altre iniziative, mentre nel frattempo le tasse comunali aumentano e
za collegamenti pubblici. “Un disastro che
normativo e garantire serenità a chi desidera restare accanto al proprio animale anche dopo la
lamento inaccettabile”, denuncia Tiozzo. Le responsabilità della situazione sono attribuite direttamente all’assessore Maria Rosa Boscolo e al Sindaco Armelao, i quali, secondo il PD, hanno gettato la città nel caos. Le frazioni intere sono rimaste senza mezzi pubblici per raggiungere scuole, ospedali e luoghi di lavoro. È intollerabile, secondo il capogruppo PD, che chi ha bisogno di spostarsi debba affidarsi a mezzi alternativi, come biciclette elettriche, per percorrere strade pericolose come la Romea, senza alcuna certezza di mobilità. Il Partito Democratico chiede che l’amministrazione riparta da quanto di buono era stato fatto in passato, utilizzando come base di partenza l’eredità di ACTV per ripristinare un sistema di trasporto che risponda alle reali esigenze della città e dei suoi abitanti. (a.b.)
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Anna Bergantin
Mauro Armelao
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Focus povertà/1. L’assessore comunale Sandro Marangon fa il punto della situazione
Anziani, disabili e immigrati in difficoltà economiche chiedono sempre più aiuto
“L’attenzione della nostra amministrazione comunale per le persone in difficoltà continua ad essere massima. Nel 2025 partiranno le iniziative concrete previste dall’ampio progetto del Segretariato Sociale che si affiancheranno a quelle che mettiamo in campo solitamente come i fondi per le persone fragili”. A dirlo a chiare lettere di fronte al fenomeno dell’impoverimento sempre più evidente di ampie fasce di popolazione è l’assessore ai servizi sociali del Comune di Chioggia Sandro Marangon che dà i numeri dell’emergenza in città. “Il Segreteriato sociale - dice Marangon - è un filtro tra i nostri servizi sociali e le persone che hanno bisogno di accedere ad un punto di ascolto e di raccolta informazioni. In questo modo il percorso di eventuale presa in carico sarà più celere. Del resto i numeri che arrivano dai nostri servizi sociali parlano chiaro: nel 2023 abbiamo avuto circa 952 accessi ai servizi sociali di cui ol-
tre il 50% riguardavano anziani e persone con disabilità. Inoltre ha appena assunto l’incarico il nuovo dirigente del settore servizi alla persona, il dottor Luca Brussato che porterà a Chioggia la sua importante esperienza e che è già al lavoro sui temi di primaria attualità. Il progetto del Segretariato Sociale è stato messo a terra grazie anche alla partecipazione del terzo settore che ha un ruolo molto importante per il Comune di Chioggia, oltre che per nostra comunità cittadina. Questo progetto lo abbiamo presentato a fine 2024 e durerà per due anni e mezzo”. I dati relativi all’ultimo periodo raffrontabile ed elaborabile fornitoci dal Comune di Chioggia si riferisce al biennio 2022 – 2023, e in questo periodo si registra un calo di beneficiari da circa 250 nel 2022 a circa 200 nel 2023. E’ cambiata anche la tipologia dei richiedenti nel biennio. Sono diminuiti famiglie e minori e sono aumentati invece i disabili e gli immigrati. Sono diminuiti anche i contri-
contributi economici sono passati da 19 nel 2022, a 30 nel 2023 i contributi dati a famiglie con minori sono passati invece da 41 a 13, segno che si sono trovate anche delle soluzioni lavorative
ricordare poi che sono diminuiti anche i casi legati alle povertà degli adulti che sono passati da 85 a 68. Nonostante questo i contributi sono aumentati da 33 mila a 49 mila euro. Sono drasti-
Jonathan Montanariello (PD): “Il Comune sottovaluta la situazione”
“La situazione è davvero preoccupante. A Chioggia sembra esserci una disconnessione crescente tra le priorità dell’amministrazione comunale e le reali necessità della comunità”. A dirlo è il consigliere regionale e consigliere comunale del Pd Jonathan Montanariello. “Mentre l’attenzione - dice - è rivolta principalmente al turismo e agli eventi, le problematiche sociali legate alla povertà, all’accesso alla casa e ai servizi essenziali restano ai margini. Il fatto che la povertà e le difficoltà quotidiane siano ignorate o minimizzate, rischia di escludere chi invece sta vivendo in condizioni di crescente disagio.
Il tema dell’abitazione è cruciale: l’elevato costo degli affitti, anche legato alla crescente domanda turistica, sta mettendo in difficoltà tante famiglie. Inoltre, se le politiche sociali non sono sufficienti o non sono tempestive, le persone vulnerabili rischiano di cadere in un abisso senza risposte concrete”. La situazione è al limite per Montanariello, con la microcriminalità che sembra essere un segno di un malessere profondo, un campanello d’allarme che non può essere ignorato. “Mi sembra che la città - continua - stia affrontando una crisi che non può essere affrontata solo con eventi o feste, ma con un im-
camente diminuiti anche i contributi dati ai senza dimora che nel 2022 erano 10 passando a 2 nel 2023. Una situazione insomma quello della povertà e delle persone bisognose di aiuto che cambia volto sempre più. Alessandro Abbadir
pegno concreto per le persone che vivono in condizioni difficili. Il fatto che il Comune non faccia abbastanza per supportare queste persone, e che le politiche sociali non rispondano alle necessità urgenti, è una responsabilità che potrebbe avere conseguenze molto serie nel lungo periodo. “La coppia Armelao ( sindaco) e Marangon ( assessore) - conclude - ci continuano a raccontare che tutto va bene, ci aspettiamo che dicano che hanno sconfitto la povertà. Li invitiamo a farsi un giro nelle associazioni del settore dove centinaia di persone si recano ogni giorno per chiedere aiuto”. (a.a.)
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Focus povertà/2. Interviene don Yacopo Tugnolo direttore della Caritas diocesana
Le fragilità di un territorio in trasformazione
Afare una analisi sulle fragilità di un territorio che è mutato nel corso dei decenni è don Yacopo Tugnolo direttore della Caritas diocesana di Chioggia e Cavarzere. “Il boom economico del dopo guerra - premette don Yacopo - in questo territorio ha visto uno sviluppo importante: come non pensare al turismo di Sottomarina, il settore tessile che ha caratterizzato il cavarzerano, ora comunque ormai lontano nella memoria. Chioggia e Cavarzere hanno visto mutamenti per quanto riguarda la crescita di povertà. Chioggia ha però caratteristiche di povertà diverse rispetto a Cavarzere. La stessa città è divisa in due parti Chioggia centro-storico: tre isole legate più allo stile e mentalità del mondo della pesca; Sottomarina e la terraferma, legate più ad uno stile agricolo. Dal 1900 quando è stata inaugurata la Chiesa Madre di San Martino un grande rispetto e attenzione sono sempre stati riservati dai contadini a Sant’Isidoro il santo dell’agricoltura. Una certa intraprendenza degli anni Sessanta ha portato molto a lavorare per lo sviluppo di case trasformate in piccole pensioni e poi alberghi di un certo rilievo dando il via al turismo di Sottomarina”. Negli ultimi anni però nota don Yacopo, alcune situazioni hanno portato alla trasformazione del turismo che si è spostato maggiormente
a Chioggia con la nascita di B&B fra le caratteristiche calli clodiensi. “La Caritas qui - sottolinea - da decenni ha attuato misure di lotta alla povertà attraverso opere per affrontare l’emergenza educativa, il disagio giovanile. Sono nate cooperative specializzate. Nel passato anche l’accoglienza di immigrati è stata ben coordinata. Non ultima tre anni fa quella dei rifugiati ucraini”. L’entroterra, in frazioni come Valli o Sant’Anna e Cavarzere inserite in un contesto principalmente rurale, soffre puntualizza don Yacopo, la fatica di una scarsa industrializzazione, il calo demografico, l’innalzamento dell’età della popolazione, e il fatto che i giovani a partire dall’università si trasferiscono in città come
Padova, Venezia, Ferrara, iniziando un percorso di vita che li porta a stabilirsi fuori dalla città natia. “Non si può non segnalare - conclude - l’aggravamento della situazione dopo il covid, per la chiusura di piccole aziende: a soffrirne sono uomini non lontani dall’età pensionabile, ma non così giovani da essere inseriti in un contesto lavorativo tecnologico e che chiede competenze più fresche. Il mondo della pesca sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee; la concorrenza. Chioggia, infine essendo a vocazione turistica è legata ad un lavoro cosiddetto stagionale. Non manca purtroppo poi il grave problema del caporalato”.
Alessandro Abbadir
L’Emporio della solidarietà di Borgo San Giovanni
Il mondo della pesca sta soffrendo molto per tanti motivi: il granchio blu, le normative europee, la concorrenza. Chioggia, infine essendo a vocazione turistica è legata ad un lavoro cosiddetto stagionale
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Per la Caritas di Chioggia e Cavarzere, l’opera più evidente che in questo momento rappresenta un superamento del mero assistenzialismo con la consegna di pacchi viveri, è l’Emporio della solidarietà di Borgo San Giovanni. “Si tratta - sottolinea don Yacopo Tugnolo - di un piccolo supermercato dove chi è in difficoltà, attraverso la scelta degli alimenti di cui necessita (non solo lo stretto necessario pasta, pomodoro, scatolame, latte, ma anche freschi, verdura, frutta, prodotti per l’igiene personale e della casa, un piccolo banco farmaceutico) viene incontrato almeno due volte al mese e accompagnato nella scoperta delle proprie risorse e il superamento dei propri bisogni”. L’ Emporio poi è impegnato, nel-
la rieducazione della popolazione per la riduzione dello spreco alimentare e il consumo responsabile. E’ interessante notare che la sua attività non è il solo frutto dei vari fondi che vengono elargiti, ma soprattutto della rete di solidarietà presente sul territorio. “La persona - dice don Yacopo -
prima di tutto passa per un Centro di Ascolto, che è uno strumento centrale della Caritas, che ha due compiti: quello dell’ascolto per poi costruire un percorso di accompagnamento della persona nella sua fuoriuscita dallo stato di difficoltà”. In questo momento sono seguite: 885 persone, componenti di 372 nuclei familiari. Si tratta di 427 maschi, 458 femmine; di cui 248 migranti, 21 disabili 551 sono le persone comprese tra i 16 e i 64 anni. “Il nostro emporio - conclude - sostiene anche la popolazione di Cavarzere, che rientra nella Diocesi di Chioggia. Qui la maggior parte di persone in difficoltà sono migranti. In questo territorio circa un centinaio le persone seguite dalla Caritas diocesana”. (a.a.)
Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale
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Don Yacopo Tugnolo
La tendenza. Crescita record di pernottamenti: +40% in quattro anni, trainata da campeggi e affitti privati
Turismo in forte espansione, è boom dell’extralberghiero
C hioggia si conferma una destinazione turistica in forte crescita, con numeri che superano il resto della costa veneta. Secondo i dati diffusi dalla Regione Veneto relativi ai flussi turistici da gennaio a novembre 2024, la cittadina registra un incremento del 20,7% nelle presenze turistiche rispetto all’anno precedente, con un totale di circa 400 mila pernottamenti in più rispetto al periodo pre-pandemia. Un andamento che spicca rispetto alla stabilità del resto della costa, con l’eccezione del boom di Cavallino.
L’incremento delle presenze turistiche a Chioggia è dovuto principalmente alla crescita del settore extralberghiero. Mentre gli hotel registrano un calo del 5% rispetto al 2023 (343.758 presenze contro le 382.227 del 2019), le strutture extralberghiere segnano un vero e proprio exploit: 1.650.769 presenze fino a novembre 2024, con un aumento del 27,9% rispetto all’anno scorso e un +40% rispetto al 2019, quando il dato si fermava a 994.010 presenze.
I campeggi e gli alloggi privati sono i protagonisti di questa crescita. Le presenze nei campeggi sono passate da 790 mila nel 2019 a oltre 1,3 milioni nel 2024, mentre gli affitti brevi e le case vacanza sono saliti da 179 mila a 316 mila nello stesso periodo.
Un altro dato significativo riguarda i turisti italiani. Se in Veneto e in tutta Italia le presenze nazionali sono in calo (-2,4% in media), a Chioggia si registra una crescita del 20,5% dal 2019 al 2024. Gli stranieri, seppur meno numerosi degli italiani, hanno fatto segnare un incremento ancora più marcato: +43% nello stesso periodo.
tito: con 1,7 milioni di presenze nel 2024, Chioggia si allontana dai periodi di crisi, pur restando distante dai numeri di località come Bibione o Jesolo, che superano i 5 milioni di presenze annue.
La capacità di attrarre nuovi turisti, senza perdere il pubblico italiano, rappresenta un elemento di studio per analisti e amministrazioni locali, che dovranno valutare le strategie per consolidare e gestire questa crescita senza compromettere l’identità del territorio.
Anna Bergantin
L’evoluzione del turismo a Chioggia si distingue dal resto della regione. Storicamente, il settore extralberghiero ha sempre avuto un peso maggiore rispetto a quello alberghiero, e la città ha mantenuto un forte legame con il turismo nazionale. Nel 2009, la crisi economica aveva causato un crollo delle presenze da 2,1 milioni a circa 1,3 milioni l’anno. Oggi, il trend si è inver-
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Via libera al cantiere Cimolai per le gru da 100 metri
Il porto di Chioggia si prepara a ospitare un cantiere di oltre 45 mila metri quadrati, destinato alla costruzione di due imponenti gru portuali da 100 metri di altezza. L’operazione, affidata all’azienda Cimolai Technology, è stata autorizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e si concluderà entro maggio 2026. Le due gru a cavalletto, appartenenti alla classe “800 ton GOLIATH crane”, una volta completate, verranno trasportate mediante carrelli SPMT fino agli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone. Questo progetto conferma il ruolo strategico del porto di Chioggia nel settore dei carichi industriali speciali (project cargo), grazie agli ampi spazi retroportuali e alla specializzazione della comunità portuale veneziana e clodiense. L’area interessata sorge nella zona portuale di Val Da Rio, in una sezione esterna alla cinta doganale, tra la stazione di travaso di Veritas e il fabbricato demaniale n. 950. Già nel 2023 questi spazi erano stati utilizzati per la costruzione di manufatti metallici destinati agli Stati Uniti. Sul fronte della difesa costiera e del rilancio del diportismo, l’Autorità ha inoltre autorizzato la costruzione di una nuova barriera frangiflutti nella Darsena Le Saline. L’opera, commissionata dallo Sporting Club Marina, andrà a sostituire quella attuale, risalente alla fine del XIX secolo. La nuova struttura avrà uno sviluppo di circa 480 metri, suddiviso in sette tratte per garantire la discontinuità richiesta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Realizzata in palancolato di calcestruzzo con rivestimenti in plastica riciclata, sarà più resistente e avrà un minore impatto visivo rispetto alla precedente.
Il Presidente dell’Autorità Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, ha dichiarato: “Il Porto di Chioggia riparte attraendo investimenti in due settori chiave: il project cargo e il rilancio del comparto turistico e velico. Segnali importanti per uno scalo che ha sofferto negli ultimi anni ma che mantiene un ruolo strategico nel traffico merci e nelle attività legate al turismo e alla crocieristica”. (a.b)
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La posizione. Montanariello del Pd denuncia crescente insicurezza e disagio sociale
”Da questa amministrazione passi indietro sulla sicurezza”
D
ure critiche del Partito Democratico in merito alla sicurezza in città. Ancora una volta i Democratici scelgono Montanariello per lanciare l’accusa di “immobilismo” all’Amministrazione Comunale clodiense, rea a dire dell’esponente PD di essere concentrata più su eventi e visibilità piuttosto che sui problemi reali.
Montanariello denuncia la miopia amministrativa su due aspetti: la sicurezza in senso stretto, in ragione dei numerosi episodi di furti succedutisi nelle ultime settimane; e il crescente disagio sociale che alimenta gli stessi. In sostanza due facce di una stessa medaglia. “Mi sono recato personalmente dal Prefetto, seguito successivamente dal sindaco, che ho visto più impegnato a complimentarsi per la riuscita degli eventi della nostra città” dichiara l’esponente Dem, che precisa: “ho spiegato al Prefetto che siamo una comunità che sta vedendo un grande passo indietro sulla sicurezza. Pur essendo centrali il tema del sociale per affrontare le fragilità, non si può sottovalutare il fatto che abbiamo bisogno di più agenti, perché comunque il controllo resta un deterrente fondamentale“. Montanariello conclude invocando le dimissioni dell’assessore Marangon e del
Sindaco Armelao, che ritiene incapaci di affrontare la situazione di insicurezza e degrado crescenti. La questione sarà oggetto di discussione anche nei prossimi mesi perché, a prescindere da dinamiche politiche di partito o personali, è indiscutibile che a Chioggia siano cresciuti a dismisura e in poco tempo gli episodi di furti. Si tratta di “spaccate” che coinvolgono attività commerciali, ma anche biciclette e oggetti di modesto valore; segno di preoccupan-
te disperazione. E’ chiaro che il fenomeno sarà attenzionato in maniera strutturata; tenendo conto anche delle condizioni generali che fanno da cornice agli episodi (es. è cosa nota l’emergenza abitativa di cui da mesi si parla in città, con decine di famiglie raggiunte da sfratti esecutivi; così come il consistente abuso di sostanze stupefacenti di soggetti disposti a tutto per raccogliere qualche soldo).
Luca Rapacciuolo
Forza Italia promuove a pieni voti l’IPAB Felice Casson
Consiglio di Amministrazione della casa di riposo IPAB “Felice Casson” promosso a pieni voti. E’ questo in sostanza il pensiero di Forza Italia Chioggia, che giudica l’operato del presidente Antonio Serraino e consiglieri come un esempio di governance positiva. Forza Italia sottolinea come a partire dalla Primavera del 2023, con l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, si è data prova di qualità del servizio e sostenibilità economica; centrando l’obiettivo di mantenere alto il livello del servizio per gli ospiti e la qualità di vita dei collaboratori. Gli azzurri ricordano come saranno a breve disponibili 25 posti aggiuntivi residenziali nel nuovo reparto “Boschetto 2”; con una capacità complessiva della struttura che garantirà 200 posti letto e 44 diurni. Conti in ordine, spazi aggiuntivi e contenimento dei costi. Forza Italia ricorda che la retta attuale è di 62,00 euro al giorno contro i 74,46 euro della media provinciale (fonte: Cgil FP e Pensionati). Voci entusiaste anche dal Presidente del CDA, che non dimentica anche l’imminente partenza della collaborazione con l’Università di Padova per i tirocini di infermieri: “Con vivo entusiasmo, accogliamo i primi tre studenti infermieri che inizieranno il tirocinio presso le nostre strutture - dice -. Crediamo fermamente che il nostro ente sia un tassello fondamentale per il percorso di studi e di formazione per la professione infermieristica che, grazie all’Amministrazione del sindaco Armelao, ospita questo corso di studi anche nella nostra città”.(l.r.)
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Il Consigliere Regionale Jonatan Montanariello
L’impegno. Un’associazione in prima linea per la ricerca e l’integrazione
Uildm, una storia di oltre 30 anni per le persone con disabilità
E’ da oltre trent’anni presente a Chioggia una sezione UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare - nata nel mese di novembre del 1993 per volontà di un gruppo di persone disabili, i loro familiari e amici. La UILDM, presente in Italia dal 1961, si prefigge lo scopo di promuovere con tutti i mezzi la ricerca scientifica e l’informazione sanitaria sulla distrofia muscolare progressiva e favorire l’integrazione sociale della persona disabile. In tutto il territorio nazionale vi sono attualmente 9 Comitati regionali e 71 Sezioni provinciali.
Un notevole impulso alla ricerca scientifica è stato dato a partire dal 1990 grazie a TELETHON, la maratona televisiva finalizzata alla raccolta di fondi per il finanziamento di progetti scientifici. La sezione UILDM di Chioggia è stata guidata dal presidente Marcellino Boscolo fino al 2004 quando è stato eletto in Direzione Nazionale della UILDM e successivamente da Riccardina Boscolo, tuttora in carica.
Nell’ex struttura Croce Rossa, piccolo polmone verde nella città di Chioggia, vi è la sede operativa attrezzata a palestra, sala riunioni e polifunzionale. La lotta alle
barriere architettoniche e la collaborazione con le istituzioni locali hanno caratterizzato l’attività della sezione UILDM di Chioggia e grazie a questo il territorio
comunale ha conosciuto negli anni una profonda trasformazione favorendo una maggiore mobilità per tutti.
Nell’ambito dell’accessibilità del centro storico la collaborazione con il Comune, il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova ha consentito la realizzazione di due passerelle accessibili, una nel canal Vena e l’altra nel canale Perottolo, per ovviare ai gradini dei ponti esistenti. Un Protocollo d’Intesa tra Comune, Associazioni degli stabilimenti balneari e UILDM per la accessibilità di tutta la spiaggia sottoscritto qualche anno fa ha permesso l’acquisto di ben 46 sedie speciali per l’accesso al mare e la fruibilità della battigia, distribuite tra tutti gli stabilimenti, permettendo al comune di Chioggia di partecipare al concorso Europeo ACCESS CITY AWARD.
La Uildm a Chioggia spera anche di poter realizzare un ‘sogno nel cassetto’: un piccolo villaggio di casette mobili dotate di domotica per consentire durante l’inverno la possibilità di fare esperienze di vita indipendente e d’estate ospitare gruppi di persone disabili, anche dall’estero, per una vacanza tra mare e laguna. Eugenio Ferrarese
Screening mammografici gratuiti: un’opportunità da non perdere
L’associazione Andos di Chioggia è attivamente coinvolta nella diffusione dell’importanza degli screening mammografici gratuiti messi a disposizione dall’Ulss 3. Le volontarie sono impegnate a sostenere le donne non solo nella fase di prevenzione, ma anche nel percorso di recupero fisico, psicologico e sociale dopo operazioni o trattamenti
terapeutici. L’Andos invita tutte le donne tra i 50 e i 74 anni a partecipare alle campagne di prevenzione mammografica che si svolgono ogni due anni, un’occasione fondamentale per la salute.
Chi non avesse ancora ricevuto l’invito per effettuare la mammografia, può contattare il numero verde 800185030 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13) o inviare una mail all’indirizzo screening.prev@aulss3.veneto.it. Inoltre, la sezione locale di Andos promuove numerosi eventi di sensibilizzazione e iniziative sociali, sportive e ricreative per sostenere le donne nel loro percorso di benessere. (a.b)
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Sider Ferrari, mezzo secolo di eccellenza
brato i suoi primi 50 anni di attività, un traguardo che testimonia l’impegno, la serietà e la dedizione della famiglia
zienda e ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al suo successo. Con uno sguardo rivolto al futuro, l’azienda frontare le prossime sfide e rendere i
vazione sarà la chiave per continuare a crescere e consolidare ulteriormente la
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Volontariato. L’associazione raggiunge il traguardo delle 4.225 donazioni
Record di donazioni Avis nel 2024
Tra gli eventi di successo e le iniziative scolastiche, l’associazione guarda al futuro con l’introduzione di Emolife e un monumento dedicato ai donatori di sangue in arrivo a Sottomarina
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Idonatori Avis (Associazioni Volontari Italiani Sangue) Chioggia hanno effettuato nel 2024 un totale di complessivo di 4225 donazioni (3436 sangue intero, 789 plasmaferesi), con un incremento del 5,1 % rispetto al 2023. Attualmente a Chioggia vi sono 2426 donatori effettivi e tra questi vi sono 145 nuovi soci. “Il traguardo che ci eravamo prefissato di superare le 4200 donazioni - ha affermato il presidente Avis Chioggia Nevio Boscolo Cappon durante l’annuale assemblea dei donatori - è stato ampiamente raggiunto, ma non dobbiamo rallentare, anzi dobbiamo continuare a spronare i nostri soci ad effettuare almeno due donazioni annue”.
Nel 2025 è prevista l’introduzione - per tutte le 43 sezioni comunali della provincia di Venezia - di un nuovo sistema di gestione della prenotazione, Emolife, moderno e più funzionale, fruibile anche da parte dei donatori in quanto permette di scaricare l’app stessa sul telefonino per accedere direttamente ai servizi. Sarà così possibile prenotare la donazione in qualsiasi centro trasfusionale della provincia di Venezia, scaricare il referto degli esami e molti altri servizi innovativi. Sono molti gli eventi che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso e tra
questi spicca l’ampia partecipazione nel mese di settembre 2024 alla “65a Giornata del Donatore”, la presenza alla 3a edizione della “Festa del Volontariato” promossa dal Comune di Chioggia a novembre e stand informativi in centro storico in vari periodi dell’anno. Il gazebo dell’Avis Chioggia era presente anche in occasione della campagna per la sicurezza stradale “Pensa alla vita … Guida con testa” insieme ad altre associazioni.
Altre collaborazioni hanno riguardato tornei sportivi e ludici ed eventi di Beach Volley. Il 2024 è stato chiuso col il gazebo in piazza nel periodo natalizio sostenendo la ricerca Telethon con la vendita dei cuori di cioccolato. L’Avis Chioggia ha anche organizzato
Giornata del Dialetto e delle Lingue Locali
La “Giornata del Dialetto e delle Lingue Locali”, 17 gennaio 2025, è stata l’occasione per presentare all’Auditorium San Nicolò di Chioggia, “Co’ Madresia”, un libretto di poesie in vernacolo a cura del Gruppo Poeti Città di Chioggia, un’iniziativa sostenuta dall’Amministrazione Comunale e in particolare dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Elena Zennaro.
Il titolo del volumetto riprende un autentico termine chioggiotto, intraducibile in italiano, che significa: tenerezza, essenza di amore materno, cura ed amorevolezza. “Il nostro Gruppo, attivo da più di trent’anni – ha spiegato la presidente del “Gruppo Poeti città di Chioggia”, prof.ssa Guidina Borella Lando - ha consapevolezza del valore linguistico, storico, sociale e umano del dialetto.
Proprio per questo, accanto alla poesia in italiano, si dedica con interesse anche alle composizioni in vernacolo”.
La declamazione delle poesie in Auditorium comunale è stata intervallata da alcuni canti in dialetto chioggiotto proposti dal Coro Popolare Chioggiotto diretto dal maestro Loris Tiozzo e dall’intervento del prof. Luciano Bellemo “Espressioni della cultura locale”.
L’evento è stata anche l’occasione per ricordare la poetessa Maria Varagnolo, scomparsa qualche mese fa, declamando alcune sue poesie in dialetto inserite nel libretto “Co’ Madresia” insieme con le composizioni scritte da Maria Luisa Baldo, Liliana Bellemo, Fabrizio Boscarato, Chetti Buseghin, Fabrizio Crivellin, Paolo Dal Zotto, Olga Gallo Tiozzo, Achille Grandis, Ambra Guzzon,
vari incontri nelle scuole superiori con la partecipazione di moltissimi studenti per far conoscere il mondo del Volontariato, invitarli a pensare di dedicare una parte del proprio tempo agli altri ed avere uno stile di vita sano e corretto. “E’stata un’ottima opportunità per farci conoscere dai giovaniha sottolineato il presidente Nevio Boscolo. - Sono il futuro della nostra Associazione”. Per l’anno 2025 sono previste due aperture domenicali del Centro Trasfusionale - il 27 aprile e il 26 ottobreper coloro che sono impossibilitati alla donazione nei giorni feriali. E tra i progetti ’in cantiere’ vi è anche quello di collocare un monumento del donatore di sangue in una piazzetta di Sottomarina.
“Questo è il primo evento contenuto nel dossier di candidatura a Capitale del Libro che andiamo a realizzare – ha affermato l’assessore alla cultura Elena Zennaro. - La Giornata Nazionale del Dialetto è un’occasione speciale per celebrare le lingue locali, che sono parte integrante della nostra cultura e identità. Queste varianti linguistiche raccontano storie, tradizioni e usanze di una comunità, contribuendo a mantenere vive le radici storiche”. (ef)
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Cuore Amico: 20 anni di prevenzione e solidarietà per la salute cardiovascolare
Durante il ventennale, l’associazione ha celebrato i suoi traguardi, presentando nuove iniziative, come una guida alla cucina sana per chi soffre di malattie cardiovascolari, in collaborazione con esperti locali
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a vent’anni l’associazione di volontariato “Cuore Amico” di Chioggia mette a disposizione strumenti e competenze per una diagnosi precoce e accurata per la prevenzione delle malattie cardiovascolari permettendo così di individuare fattori di rischio e condizioni che potrebbero evolversi in patologie gravi. Sono organizzati screening gratuiti della popolazione per misurare ritmo cardiaco, glicemia, colesterolo, pressione, con la supervisione e controllo di un cardiologo e di un diabetologo che visionano i risultati ed eventualmente consigliano esami più approfonditi.
Nel 2023 si sono sottoposti a questi screening 1890 persone: 926 maschi (49%), 964 femmine (51%) con una età media di 57 anni (Fumatori 270 il 14,2%; Familiarità 667 il 35,2%; Ipertesi 514 il 27%; Diabetici 139 il 7,3%). Nel 2024 gli screening hanno riguardato 1132 persone, con un’età media di 62 anni: 562 maschi (49,7%), 570 femmine (50,3%) (Fumatori 123 il 10,80 %; Familiarità 452 il 40 %; Diabetici 74 il 6,50 %; Ipertesi 382 il 33,70 %.).
Anche nel corso del 2025 saranno proposte campagne di sensibilizzazione e controlli gratuiti promossi da “Cuore Amico” con una ventina d’interventi. La prevenzione attraverso screening regolari permette di ridurre significativamente il numero di eventi cardiovascolari gravi che sono una delle principali cause di morte nel mondo.
prevenzione, la Presidente della Federazione Edi Gonella ha affrontato il tema delle sfide e traguardi della solidarietà e dell’associazionismo.
E’ stata inoltre presentata la seconda edizione della guida ragionata alla cucina tradizionale chioggiotta per i pazienti con malattie cardiovascolari “A Chioggia si cucina col cuore” a cura di Anto-
nella Doria e Roberto Valle. Tutte le ricette sono state sviluppate in collaborazione con le dottoresse Annalisa Fortin e Anna Ballin che ne hanno verificato il bilanciamento nutrizionale.
Nell’atrio dell’Ospedale Civile di Chioggia l’associazione “Cuore Amico” è presente tutto l’anno dal lunedì al venerdì al mattino dalle 10.00 alle 12.00.
Eugenio Ferrarese
Nel mese di dicembre l’associazione “Cuore Amico” ha festeggiato i vent’anni di attività con un incontro in Auditorium comunale San Nicola Chioggia dove alla presenza di un numeroso pubblico e dei rappresentanti delle autorità cittadine il Presidente Renzo Morato ha tracciato il profilo storico dell’Associazione nel suo primo ventennio, il Primario della Cardiologia di Chioggia dott. Roberto Valle ha ripercorso gli ultimi vent’anni della cardiologia chioggiotta ponendo l’attenzione sul tema della salute del cuore e dell’importanza della
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La rassegna “Verso Laguna Sud 2025, il cinema fuori dal palazzo”
Con il film “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman presentato il 22 gennaio 2025 al cinema don Bosco di Chioggia si è dato inizio alla rassegna “Verso Laguna Sud 2025 – il cinema fuori dal palazzo” che propone film d’autore di interesse umano e sociale. A questa proiezione era presente il regista Alessandro
Cassigoli che insieme all’ideatore della rassegna Andrea Segre e ad Alessandra Lionello di Pro Loco Chioggia hanno dialogato col numeroso pubblico sui temi assai interessanti del film. “Verso… Laguna Sud 2025 – il cinema fuori dal palazzo” è la nuova proposta culturale della città di Chioggia che anticipa di qualche mese il tradizionale festival estivo nato nel 2015 come progetto speciale delle Giornate degli Autori alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia, ideato e diretto da Andrea Segre con Giorgio Gosetti. Anche nei prossimi 4 appuntamenti con le proiezioni dei film TAXI MON AMOUR di Ciro de Caro il 16 febbraio 2025, STORIA DI FRANK E DELLA NINA di Paola Randi il 16 marzo, TEMPO DI ATTESA di Claudia Brignone il 13 aprile e LA STORIA DI SOULEYMANE di Boris Lojkine il 23 aprile è prevista la presenza in sala anche dei registi o di un attore protagonista per un dialogo con il pubblico.Per informazioni e prevendite: https://www. salesianichioggia.it/cinema/ . (ef)
La mostra. Dal 6 al 23 marzo, il Museo Diocesano presenta un’opportunità unica
La Divina Commedia raccontata ai giovani con “Il mio Inferno”
“Il mio Inferno. Dante profeta di speranza”, una mostra che ha lo scopo di far accostare i giovani alla lettura della Divina Commedia trovando in essa un contributo fondamentale alla crescita umana e spirituale. Questa iniziativa sarà ospitata nel Museo Diocesano di Chioggia, si terrà dal 6 al 23 marzo 2025 ed è stata promossa dal Centro Culturale Terzo Millennio col patrocinio della Città di Chioggia e della fondazione “Santi Felice e Fortunato”.
La mostra è costituita da 40 pannelli i cui contenuti sono a cura di Franco Nembrini e le illustrazioni sono state realizzate da Gabriele Dell’Otto: Dante, profeta di speranza, diviene un interlocutore credibile e contemporaneo, capace con le sue parole e i suoi esempi concreti di porci di fronte al nostro desiderio di felicità. Franco Nembrini nei suoi 40 anni di attività di educatore ha unito la sua passione per lo studio e il cemento della Divina Commedia partecipando ad innumerevoli incontri pubblici in Italia e all’estero e realizzando anche “Nel mezzo del Cammin”, una serie di 34 puntate prodotte da Tv2000.
Gabriele Dell’Otto disegna fumetti, cover di videogiochi, illustrazione di libri, il calendario dell’Arma dei Carabinieri, locandine di eventi importanti; è uno degli otto illustratori nel mondo che firmano le copertine per Marvel America e lavora anche per progetti legati alla saga di Star Wars.
tica di leggere Dante?”, ha scritto il curatore della mostra Franco Nembrini. “Vale la pena se si parla con Dante, cioè se si entra nella letteratura con le proprie domande, i propri drammi, il proprio interesse per la vita. Allora, improvvisamente, Dante parlerà. Parlerà al nostro cuore, alla nostra intelligenza, al nostro desiderio; ed è un dialogo che una volta cominciato non finirà più”.
Per informazioni e prenotazioni 3491613595 (Pierluigi Bellemo), 3478636321(Rita Longo); e-mail: ilmioinfernochioggia@gmail.com
Eugenio Ferrarese
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Racconti e poesie di un libero pensatore
La mostra “Il mio Inferno” allestita al Museo Diocesano di Chioggia avrà quale guide gli studenti del Triennio del Liceo “Veronese” e dell’Istituto “Cestari” i quali, grazie all’attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) sono stati in precedenza formati sui contenuti del percorso per poterlo presentare ai propri compagni di scuola e a tutti i visitatori. Sarà possibile visitare la mostra dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e la domenica dalle ore 16.00 alle 18.00.
“Perché vale la pena fare la fa-
Cultura per Carlo Boscolo significa “guardare attentamente il mondo con lo scorrere della vita che lo circonda”. Così si presenta nelle sue pubblicazioni il “poeta del mare”, autodidatta e libero pensatore che propone con uno stile spontaneo varie vicende e riflessioni che prendono spunto dalla sua stessa esperienza e dalle molte storie raccolte dalle persone incontrate. Così avviene anche per le recenti pubblicazioni, “La civiltà degli animali - Sono loro che parlano a noi” e “La mia vita a Sottomarina - Racconti e poesie” dove emerge il suo legame con la terra, gli animali che “parlano a coloro che li sa ascoltare” e sembrano talvolta più umani degli umani, i ricordi di un paese perduto nel tempo: la gattina principessa, il cucciolo Bull, l’asinella Maddalena, la puledra Tarzà, la gallina ubriacona, la zia venuta dalla Francia, il vecchio ortolano che racconta eventi ormai lontani, la nascita dell’Isola dell’Unione… L’isola di Sottomarina un tempo era un insieme di dune ed orti con i suoi “casoni” sparpagliati qua e là, dove trovavano riparo gli attrezzi degli ortolani e che diventavano un rifugio quando soffiava la fredda e impetuosa bora. Il trascorrere del tempo ha trasformato Sottomarina in un centro balneare e là dove c’erano i campi per la coltivazione di svariate produzioni orticole (radicchio, patate, carote, cipolle…) ora vi sono alberghi, condomini, negozi, campeggi… Una trasformazione veloce che ha radicalmente cambiato la vita dei suoi abitanti.
Carlo Boscolo è così diventato un testimone di questo cambiamento, ma nello stesso tempo vuole mantenere un vivo legame con le tradizioni di un tempo e con le sue storie ci riporta al sua ‘paese’ di quand’era bambino lontano dalle ‘follie della guerra’ che purtroppo ancora ci accompagna in questo drammatico presente perché “di tutto ciò che accade sulla Terra/ in gran parte noi siamo i responsabili”. Il ‘profumo della terra’ rimane ben evidente per questo poeta di Sottomarina che prima di cominciare a lavorare guarda le piantine nate durante la notte e poi si mette a cantare e ballare. “E quando sarò stanco di danzare/felicemente mi stenderò sul prato dell’orto”. (ef)
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La celebrazione. Le scuole della città partecipano a un evento culturale che celebra la musica e la cultura
Concerto del 2 Giugno, quest’anno sul palco gli studenti dell’I.C. Sottomarina Sud
In occasione della Festa della Repubblica, i ragazzi delle scuole di Chioggia porteranno in scena uno spettacolo dedicato a Eleonora Duse e Giacomo Puccini
Quest’anno, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, i ragazzi delle scuole di Chioggia saranno i protagonisti del tradizionale concerto del 2 Giugno. Un sogno coltivato dal Sindaco Mauro Armelao che diventerà realtà grazie alla collaborazione con la Dirigente dell’I.C. Sottomarina Sud, Simonetta Boscolo Nale, e con tutto il corpo docente dell’istituto.
Lo spettacolo, che avrà luogo in piazza Duomo, sarà incentrato sulla vita e l’arte di Eleonora Duse e Giacomo Puccini (di cui quest’anno ricorre il centenario) e vedrà coinvolti gli studenti del-
le scuole di Chioggia, assieme a professionisti della musica e delle arti. Sarà un’occasione unica per gli studenti di esibirsi davanti alla propria città, spronandoli a avvicinarsi al mondo della cultura, della musica e dello spettacolo.
Mauro Armelao, insieme all’Assessore all’Istruzione Sandro Marangon e all’Assessore alla Cultura Elena Zennaro, ha espresso la sua emozione per questo evento: “Siamo entusiasti di offrire ai nostri giovani il palcoscenico del concerto del 2 Giugno, un appuntamento annuale che abbiamo istituito fin dal nostro insediamento. Quest’anno, vedremo
i nostri talenti locali esibirsi in un evento unico che unisce la scuola, la cultura e la cittadinanza”. Le scuole coinvolte nel progetto sono la secondaria di primo grado Nicolò De Conti e le primarie Merlin e Don Milani. Il progetto mira a diffondere il patrimonio culturale musicale nazionale e regionale, recuperando la storia del territorio e valorizzando le sue eccellenze. Gli studenti, guidati dal Direttore d’orchestra Andrea Ferrari, insieme a musicisti e cantanti d’opera, sono stati coinvolti in laboratori di teatro, costruzione delle scene, realizzazione dei costumi e preparazione musicale e attoriale. Il risultato sarà uno spettacolo che mescola recitazione, musica e danza, frutto della collaborazione tra studenti e professionisti, con un forte valore educativo e culturale. Il progetto è riconosciuto dall’Amministrazione co-
Il radicchio Igp protagonista dei nuovi burger McDonald’s
Nel 2025, il Radicchio di Chioggia Igp entra a far parte dei burger top di McDonald’s, uno degli ingredienti principali della nuova proposta “My selection”. Questa linea, nota per la sua attenzione alla qualità e alla valorizzazione dei prodotti Dop e Igp, ha scelto di inserire il pregiato radicchio veneto nel panino “My Selection Speck & salsa radicchio e mela”, arricchito da scamorza affumicata, speck e mela dell’Alto Adige. La collaborazione con il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia Igp, che segna l’ingresso di questo ingrediente per la prima volta nel menù di McDonald’s e prevede un acquisto di 11 tonnellate di radicchio, è una dimostrazione della continua attenzione della catena verso il sostegno delle filiere tricolori certificate.
La linea My Selection 2025 comprende anche altre prelibatezze come il “My Selection Asiago Dop & bacon”, altro grande protagonista della tradizione gastronomica veneta,
munale per il suo alto potenziale culturale e per la sua valenza per il territorio.
L’Amministrazione, infatti, ha già avviato il lavoro per la rea-
e il “My Selection Bbq”, confermando l’impegno di McDonald’s nell’offrire ai propri clienti ingredienti di alta qualità legati al territorio.
Dal lancio del programma My Selection, McDonald’s ha venduto oltre 100 milioni di panini, dimostrando come le eccellenze italiane siano ormai diventate un punto di riferimento per i consumatori. Con un totale di oltre 8.000 tonnellate di ingredienti Dop e Igp utilizzati negli ultimi anni, McDonald’s ha consolidato il suo ruolo nel promuovere la qualità dei prodotti locali.
“Siamo entusiasti di questa collaborazione”, ha dichiarato Giorgia Favaro, amministratrice delegata di McDonald’s Italia. “Il Radicchio di Chioggia Igp rappresenta un passo importante nel nostro percorso di valorizzazione delle eccellenze italiane, che dal 2008 arricchiscono i nostri menù”. (a.b)
lizzazione dell’evento, che sarà offerto gratuitamente a tutta la cittadinanza. I dettagli saranno svelati nei prossimi mesi. Anna Bergantin
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Elena Zennaro
Calcio - Serie C. La squadra ci proverà fino alla fine: il diktat della società è di non lasciare nulla di intentato
Clodiense: il cambio in panchina e il mercato sono la scossa per provare il sogno salvezza
L’Union Clodiense sta vivendo la sua prima storica stagione in Serie C a 47 anni di distanza dall’ultima volta. Dopo una partenza complicatissima la società ha cambiato la guida tecnica con l’avvento di mister Tedino e ha rinforzato la squadra nel mercato invernale: ora c’è uno spiraglio per il sogno salvezza.
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L a Serie C è entrata ufficialmente nel suo momento chiave. Il mercato invernale si è chiuso, rinforzi e cessioni, c’è chi è arrivato e chi ha salutato. La Clodiense in questo senso si è mossa e ha provato a non lasciare nulla di intentato. La volontà della società di Boscolo Bielo, è infatti quella di giocarselo fino alla fine questo campionato tanto desiderato per molto tempo che quest’anno è diventato realtà. Già, perchè 47 anni dopo l’ultima volta si è tornato a parlare di professionismo nella piccola Venezia. Comunque andrà
mento in cui si è iniziato a ballare, è obbligo continuare a tentare di farlo con la massima dignità possibile.
É arrivato gennaio e molto si è mosso dalle parti del Ballarin seguendo un unico imperativo: provare a raggiungere i play-out e giocarsela fino alla fine. In laguna è sbarcato un nuovo 10, si chiama Marco Firenze, classe 1993, giocatore di talento che ha dalla sua tante presenze in Serie B: a lui le chiavi della regia offensiva. Si è poi lavorato sulle fondamenta: un nuovo portiere, con l’acquisto di Michele Pezzolato dal Carpi e di
Il risultato? Una clamorosa vittoria sul campo del Lumezzane. Si è trattato di un successo che mancava ai granata dalla seconda giornata contro la Triestina. Da quel momento la Clodiense non aveva più ottenuto il sapore dei tre punti. Un grande segnale di risveglio che, dopo un mercato importante, alimenta una speranza che sarà dura a morire da queste parti. La squadra, infatti, dopo un complicato adattamento alla categoria, complice anche una rosa molto giovane e inesperta, sembra aver iniziato a trovare le misure del campionato. La scossa in pan-
la storia è stata scritta e dunque sarà un successo. Il sapore amaro dell’avvio di stagione lontano dai propri confini, una squadra quasi orfana della sua gente nello scomodo, seppur ospitale, Sandrini di Legnago. Fino al giorno dell’abbraccio con la propria casa: un Ballarin tirato a lucido, riammodernato e sistemato che ha aperto le danze nell’indimenticabile serata di gala contro il Calcio Padova.
É arrivata una sconfitta contro i colossi biancoscudati, ma poco importava a quella gente, felice e fiera, tornata a casa nella notte che ha riaccolto il grande calcio a Chioggia. Sono ricordi che per un bambino granata rimarranno. Poco importa, dunque, come andrà. La storia è stata scritta. Nonostante queste premesse, però, nulla dev’essere intentato: dal mo-
Aljaz Tavcar, difensore dall’Ascoli. E non è finita qua: nel reparto avanzato si è alzato il tasso di qualità con la freschezza del 2003 in prestito dall’Atalanta U23 Chiwisa, Dimitar Kostadinov dal Crotone, un trequartista, e il figlio d’arte Zigoni. L’arrivo della punta ex Milan è un segnale, insieme, agli altri rinforzi, che la resa non è assolutamente un pensiero contemplato nella mente del Presidente Boscolo Bielo: lo scuola Treviso, infatti, può vantare 100 gol tra i professionisti e un curriculum importante tra Serie B e Serie C. In questo gennaio pienissimo per i lagunari si è delineato anche uno scenario inatteso. Mister Andreucci, molto amato e molto legato alla piazza, è stato sostituito da Bruno Tedino, ex tecnico di Trento, Pordenone e Virtus Entella che è tornato in pista dopo un anno fuori dai radar.
china, poi, ha risvegliato qualcosa nell’animo dei giocatori. La missione salvezza sarà durissima, ma tutto rimane aperto. Saranno due gli appuntamenti decisivi che diranno tantissimo sulla riuscita di questa affascinante sfida: il 15 febbraio c’è la delicatissima trasferta di Busto Arsizio contro la Pro Patria, uno scontro diretto bollente. All’ultima giornata, invece, la sfida della vita: Clodiense-Caldiero al Ballarin, in quello che potrebbe essere a tutti gli effetti un vero e proprio spareggio. Nel percorso, poi, le proibitive trasferte contro le big Padova, Vicenza, Feralpi e Alcione Milano. Sarà complicato fare punti, ma a Chioggia, ora, il copione reciterà sempre lo stesso imperativo: non lasciare nulla di intentato. Fino alla fine la Clodiense lotterà per il sogno salvezza. Stefano Parpajola
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Lo stadio Ballarin
L’intervista. Il vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta sull’autonomia
e la sfida delle elezioni
Alberto Stefani: “Il futuro del Veneto appartiene senza dubbio alla Lega”
Autonomia differenziata, elezioni regionali e il futuro della Lega sono stati i temi al centro dell’intervista al vicesegretario federale della Lega e segretario della Liga Veneta Alberto Stefani ai microfoni di Radio Veneto24.
Ottime notizie per la Lega. La Consulta ha recentemente escluso la possibilità di referendum abrogativo per l’autonomia. Ora, quali sono i prossimi passi?
Sì. Un grande risultato quello dell’esclusione di questo referendum abrogativo, perché ci permetterà di accelerare i tempi. In caso contrario avremmo dovuto affrontare una campagna referendaria non semplice, tra l’altro, in tutta Italia. In questo caso, invece, potremmo già procedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, con la continuazione del tavolo per le materie, non LEP, quindi non attinenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Per passare successivamente alle materie LEP. Tra i due percorsi c’è la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni tramite un atto parlamentare che avverrà nei prossimi mesi.
Tra l’altro, il Veneto è stata l’unica regione a costituirsi contro il referendum?
Assolutamente sì. Il Veneto è stata l’unica regione. Ne siamo assolutamente orgogliosi. Credo che
questo sia anche un segnale molto importante che dimostra chi l’autonomia l’ha sempre difesa e chi sempre la difenderà. D’altra parte, questo percorso di autonomia vede nel Veneto la regione apripista, la regione che ha prima di tutte le altre scelto di confrontarsi con i propri cittadini e di avere un mandato popolare per la devoluzione di nuove forme e condizioni di autonomia.
Clima all’interno del partito. Ultimamente si è parlato di malumori. Ora, qual è la situazione?
Direi che negli ultimi giorni ci si è ricompattati in maniera molto forte attorno a questa scelta di chiedere la guida della coalizione per le elezioni regionali. Tra l’altro, abbiamo aperto oltre 300 gazebo in tutto il Veneto. Stiamo chiedendo ai veneti – l’abbiamo chiamato ‘Veneto ai veneti’- quali sono le aspirazioni per le elezioni regionali e soprattutto di darci un mandato per la linea che abbiamo stabilito in queste settimane, cioè quella identitaria legata alla necessità che questo partito, che conta 159 sindaci, 1200 amministratori, oltre 300 sezioni, abbia la possibilità di guidare questo territorio. Questo perché la Lega conosce questo territorio, le sue aspirazioni, la storia e la gente ha dimostrato anche alle ultime elezioni comunali di fidarsi
di questo partito. Anche elettori di centrosinistra votano Lega a livello territoriale, forse un motivo ci sarà.
Tensioni all’interno del centro destra. Mi riferisco ad esempio alla polemica Conte-Nordio. Possiamo dire che anche Fratelli d’Italia sta mettendo le carte sul tavolo in vista delle prossime regionali.
Noi rispondiamo senza alcun tipo di astio e senza alcun tipo di
Fratelli d’Italia e Forza Italia tirano dritto sul terzo mandato
Le recenti prese di posizione sul terzo mandato hanno infiammato il confronto all’interno del centrodestra veneto e c’è da scommettere che il clima resterà teso ancora per un po’. Fratelli d’Italia non ha intenzione di fare passi indietro anche se lancia segnali alla Lega e a Forza Italia per un candidato unico, tanto che in queste settimane sono emersi diversi scenari, fra i quali anche la possibilità di sostenere un candidato leghista ma senza la lista Zaia in corsa. La strada comunque è tutta in salita perché il terzo mandato continua ad essere il punto più controverso. Il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale in Veneto, ha messo punto fermo: “La norma che disciplina il terzo mandato esiste da tempo e non riguarda singoli casi specifici. Non è mai una buona idea adeguare le leggi alle esigenze contingenti. Riguardo la scelta del futuro candidato
problema personale nei confronti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Crediamo che in una coalizione si giochi in squadra e si giochi compatti. È ovvio che un partito come il nostro, che ha una classe dirigente di amministratori di questo tipo – 159 sindaci, 1200 amministratori – debba avere voce in capitolo. Questo perché fa parte della storia di questo territorio. La nostra classe dirigente non è nata in un anno o due, si è affinata nel
alle elezioni regionali del Veneto, aggiunge, siamo sicuri che il centrodestra si farà trovare pronto all’appuntamento scegliendo, come è accaduto in passato, il miglior profilo in grado di rappresentare i veneti, tenendo anche conto del consenso che le diverse forze politiche raccolgono tra i cittadini”.
In casa Forza Italia Flavio Tosi è ancora più drastico: “Il terzo mandato è morto e sepolto. Due partiti su tre della maggioranza non lo vogliono. Idem buona parte dell’opposizione. La Consulta ha già detto che il limite è legittimo per i sindaci, e quindi potrebbe dirlo anche per i governatori». Per l’ex sindaco di Verona la candidatura di Zaia non avrebbe alcuna chance e ritiene che nelle prossime settimane si arriverà ad un accordo. Un ruolo chiave, ovviamente, lo giocheranno i vertici nazionali.
corso di trent’anni e ha un percorso politico-amministrativo che è intimamente legato alla storia di questa terra. Non possiamo pensare che tutto questo possa essere gettato via con un colpo di spugna dopo 15 anni di gestione del presidente Zaia, che a detta anche degli ultimi sondaggi, continua ad essere il governatore più amato del nostro paese. Quindi credo che questi siano dati inequivocabili. Restiamo per un attimo sul presidente Zaia. Se effettivamente non potesse ricandidarsi, quale sarebbe la vostra mossa? Sicuramente sarà un candidato della Lega. E se così non fosse, il direttivo della Lega deciderà chi sarà il candidato presidente. Io, tra l’altro, sono il primo firmatario della proposta di legge sul terzo mandato di Luca Zaia, quindi spero che ovviamente continui ad esserci la nostra prima scelta, che è lui, e non può che essere lui. Insomma, in ogni caso la Lega ha una classe dirigente così forte da poter esprimere non solo più presidenti, ma anche molti più componenti della squadra, capaci di dare futuro a questa terra. C’è bisogno non solo di un rinnovamento, ma soprattutto di qualità, e qualità in campo all’interno del nostro partito ce n’è tanta e dobbiamo assolutamente metterla a sistema.
Alberto Stefani a radio Veneto24
Luca De Carlo Flavio Tosi
Il confronto. Per il Partito Democratico invece la riforma è destinata al fallimento
Autonomia, l’apertura di Zaia: “E’ tempo
di lasciare da parte le contrapposizioni”
D
opo il no della Corte Costituzionale al referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata Luca Zaia apre al confronto per arrivare a dare concretezza alla riforma. “È giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo, - ha detto il presidente del Veneto - ora ci aspettiamo che il pronunciamento della Corte apra la strada per superare la contrapposizione e lavorare insieme per una riforma che vada incontro a tutti”. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che la Consulta ha riconosciuto elementi validi nella memoria presentata dalla Regione. “Le recenti sentenze sull’autonomia - ha aggiunto Zaia - confermano l’autorevolezza della Consulta, e ora dobbiamo partire
da questa imparzialità per realizzare l’autonomia in modo che rispetti la Costituzione, Il Veneto è pronto a fare da punto di riferimento per un Paese che, attraverso l’autonomia, potrà rafforzare anche il proprio senso di unità”.
Ben diversa la posizione del Partito Democratico, per il quale il progetto dell’autonomia è destinato a naufragare. “Il pronunciamento della Consulta, - ricorda Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale - è in linea con la sentenza dello scorso dicembre che ha smontato la legge stessa sull’autonomia differenziata, dando precise indicazioni per una sua riscrittura. Un tentativo di riforma che dunque era già stato demolito e
che ora viene definitivamente archiviato. Per decenni, Zaia e la Lega ci hanno parlato di un’autonomia che nei fatti si è tradotta in un progetto irrealizzabile, - aggiunge
Il senatore Antonio De Poli: “Basta con l’ostruzionismo”
Dal Veneto a Roma, il dibattito sull’autonomia continua a tenere banco e a suscitare reazioni contrastanti. In Senato è stata discussa la mozione presentata dalle opposizioni per fermare la riforma dell’autonomia differenziata. Netta la posizione dell’assessore Udc Antonio De Poli, intervenuto per esprimere la posizione contraria del gruppo Civici d’Italia- Udc – Coraggio Italia – Maie- Centro popolare. “Il centrosinistra, che ha visto fallire la sua richiesta di referendum abrogativo sull’autonomia, continua a strumentalizzare il dibattito senza capire che questo ostruzionismo strisciante non avrà alcun effetto. Si apra
piuttosto una discussione seria e responsabile in Parlamento per proseguire e attuare la volontà di milioni di cittadini”, ha evidenziato ancora De Poli secondo cui “la sentenza della Corte Costituzionale ha sancito che la legge sull’Autonomia differenziata non viola la Costituzione e deve andare avanti, con le opportune modifiche che il Parlamento dovrà apportare. Non è stata messo in discussione l’impianto della legge e per questo non vi è alcuna ragione per fermare i tavoli con le Regioni che stanno chiedendo legittimamente maggiori poteri su alcune materie”.
l’esponente dem - contrario alla Costituzione, profondamente divisivo. Sostanzialmente una bandierina priva di concretezza. Per anni abbiamo invitato Zaia a sedersi attorno a un tavolo e costruire una proposta che fosse realmente alla nostra portata e che potesse essere per il Veneto un avanzamento reale. Ora è il tempo di aprire una fase nuova, nella quale le illusioni leghiste devono lasciare spazio a un cambiamento serio, come quello che il Partito Democratico intende mettere in campo. È necessario scrivere una nuova pagina del regionalismo e del rapporto fra lo Stato e le Regioni a Statuto ordinario. Diversamente, si continuerebbe a sbattere contro il muro”.
Elisa Venturini: “Esito prevedibile, ora avanti con decisione”
“Ora il percorso sull’autonomia può riprendere”, è il commento di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “Non sono affatto sorpresa dalla decisione della Consulta - afferma - anzi sinceramente sarei stata stupita di un esito contrario visto che il principio dell’autonomia differenziata è scritto direttamente nella Costituzione. Al di là dei tecnicismi e
dei passaggi parlamentari che serviranno a dare corpo alla legge, si dice chiaramente che l’autonomia, e in particolare l’autonomia differenziata, è uno dei principi inseriti in Costituzione”. Venturini ricorda poi che “Forza Italia è l’unico gruppo in consiglio regionale ad avere la parola ‘autonomia’ nel nome e questo proprio perché noi abbiamo sempre spinto in questa direzione, credia-
mo che avvicinare il centro decisionale ai cittadini porti con sé molti vantaggi e continueremo a lavorare per arrivare a questo traguardo. E’ stata Forza Italia a presentare la legge che ha permesso lo svolgimento del referendum del 2017 nel quale i Veneti hanno fatto capire chiaramente la loro volontà: ora che anche la questione referendum si è risolta, il percorso può proseguire”.
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Luca Zaia Vanessa Camani
Elisa Venturini
Antonio De Poli
Il caso. Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna chiedono di entrare nella gestione di impianti e reti di distribuzione
Autonomia energetica, partita a scacchi: quattro Regioni in pressing sul Ministero
S i preannuncia come una partita a scacchi quella che Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna si apprestano a giocare con il Governo per la gestione degli impianti idroelettrici e delle reti di distribuzione dell’energia.
Rete e impianti, infatti, sono di proprietà statale e oggi vengono gestiti da Enel; nel 2029 e nel 2030 si sarebbero dovute tenere le gare per rinnovare o assegnare ad altro soggetto le concessioni. Il condizionale è d’obbligo poiché nell’ultima Legge Finanziaria è stata inserita una norma che prevede la proroga ventennale, quindi senza bisogno di gare, alla stessa Enel.
Il Presidente di AGSM – AIM, Federico Testa, ha fatto, però, suonare la sveglia. La multiutility di riferimento dei territori di Vicenza e Verona sta redigendo, infatti, un piano industriale che le consenta di partecipare alle gare e ha chiesto alla politica, in modo trasversale, di “pressare” il Go-
verno e il Ministero competente affinché faccia marcia indietro rispetto alla proroga ipotizzata in finanziaria.
I benefici per il territorio nel caso in cui le concessioni rimanessero in loco sarebbero evidenti: da una concreta sforbiciata delle bollette per famiglie e aziende sino a investimenti importanti per l’ammodernamento degli impianti e dividendi utili per gli Enti di riferimento.
In una fase di crisi economica come è quella che anche il Veneto sta vivendo e con l’aumento esponenziale dei costi energetici che tanti problemi sta causando a cittadini e sistema produttivo, questa “autonomia” sarebbe una significativa boccata d’ossigeno.
L’appello del presidente Testa, peraltro, non è caduto nel vuoto: le quattro regioni, pur in modo diverso, si sono immediatamente attivate e anche dal punto di vista industriale altre aziende, tra le quali AscoPiave, hanno dichiarato la propria volontà ad essere
della partita.
Non si è ancora espressa apertamente Hera, il colosso Emiliano che vende l’energia anche a Padova, ma le parole di alcuni esponenti di quella regione e del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, lasciano immaginare che, al netto delle prese di posizione pubbliche, l’interesse ci sia e i manager siano alacremente al lavoro.
Ora la palla passa al Ministero che ha una manciata di mesi per redigere una sorta di “regolamento – disciplinare” che giustifichi la scelta del Governo di procedere alla proroga ventennale a Enel. Il documento, nel quale dovranno trovare spazio per esempio quali impegni assume il player indicato per il territorio e nella politica dei prezzi, sarà poi portato in Conferenza Stato – Regioni.
Sarà quella la sede ella quale i Presidenti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia dovranno farsi valere e
avranno la possibilità di presentare i progetti alternativi redatti dalle proprie aziende locali in modo da convincere il Governo a fare marcia indietro e a indire le gare.
Quali sono gli scenari, dunque, che si potrebbero avverare?
Il primo, quello che tutti si augurano sia il più remoto, è che la trattativa in sede di Conferenza Stato – Regioni fallisca e si proceda alla proroga ventennale a Enel.
Il secondo è che si proceda a una proroga parziale: nelle regioni, come appunto il Veneto, nel quale esistono soggetti interessati a partecipare al bando per la gestione, si vada a gara, mentre nelle altre si affidi a Enel. Il terzo è che su tutto il territorio nazionale si proceda all’assegnazione attraverso specifiche gare territoriali alle quale, ovviamente, parteciperà anche Enel. (r. v.)
Il tempo scorre e, con ogni probabilità, entro l’estate, forse addirittura prima, sapremo come
andrà a finire la battaglia per l’autonomia energetica. Ora tocca alla politica e alle imprese portare i giusti argomenti all’attenzione del Governo. Ne andrebbe del benessere di intere regioni, di milioni di famiglie e, purtroppo in molti in casi, della sopravvivenza stessa di una moltitudine di piccole e medie imprese.
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World Health Forum Veneto 2025: a Padova
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n elemento chiave dell’edizione 2025 sarà la collaborazione con il lienza (PNRR), che vede l’Università di Padova tra i centri di riferimento
rapia con RNA, nei virus oncolitici e nelle biotecnologie applicate alla
L ’edizione 2025 sarà organizzata sotto la regia della Regione Veneto, in collaborazione con il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, il VIMM, Venice Promex, la Fondazione Cariparo, Motore Sanità e Veneto Innovazione. La gestione sarà affidata a una Cabina di Regia composta dai principali enti promotori, supportata da un Comitato Scientifico internazionale presieduto dal Prof. Giorgio Palù.
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La volontà di consolidare l’esperienza del 2024 emerge anche dalla creazione di un protocollo specifico per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni coinvolte.
“Uniamo le forze per mettere ancora una volta Padova al centro del mondo dell’innovazione in sanità”, ha affermato Zaia, ribadendo l’impegno della Regione nel fare del World Health Forum un appuntamento imprescindibile per la comunità scientifica internazionale.
venti, dibattiti e presentazioni di alto livello, il World Health Forum Veneto 2025 si preannuncia come un’occasione imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della sanità e della ricerca. L’evento si conferma come un laboratorio di idee, una piattaforma di networking e un catalizzatore per l’innovazione.
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L’appuntamento è quindi fissato per il 13-15 marzo 2025 a Padova, per una nuova edizione che punta a superare i già straordinari risultati raggiunti nel 2024 e a rafforzare il ruolo del Veneto come polo d’eccellenza nel panorama della salute globale.
13-15 Marzo 2025
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Le sentenze. Anche un gesto repentino può essere violenza sessuale
Tutti i rischi penali del “bacio rubato”, il rispetto deve venire prima di tutto
Nella celebre commedia-tragedia di Edmond Rostand “Cyrano de Bergerac”, sostituendosi all’impacciato Cristiano, il protagonista rivolge a Rossana le celebri parole: “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole T’amo”; ma se è “un bacio rubato”si rischia una condanna penale per violenza sessuale, reato che non riguarda solo l’atto sessuale cosiddetto completo. Invero l’art.609 bis del codice penale stabilisce: “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni”, con la precisazione “Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”.
Per quanto riguarda il bacio nelle sentenze della Cassazione vi è una specificazione delle tipologie e modalità di baci, operandosi, innanzitutto, una netta distinzione tra baci sulla bocca e sulle guance o sul collo. Per quanto riguarda la prima categoria la Suprema Corte ha più volte affermato che “non soltanto il bacio profondo, o alla francese, col contatto delle lingue, ma anche il bacio limitato al semplice contatto delle labbra, configura un atto sessuale idoneo a invadere la sfera intima del soggetto passivo. Quanto alla asserita natura repentina del gesto, la sua presenza, anziché escludere il fatto, lo conferma; la giurisprudenza della Corte è granitica nell’affer-
mare che “è sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo” (così testualmente Cassazione penale 6/7/2023 n.33607).
In merito al bacio sulla guancia o sul collo la Cassazione opera una distinzione: “In tema di reati sessuali, il bacio sulla guancia, in quanto non direttamente indirizzato a zone chiaramente definibili come erogene, configura violenza sessuale, nella forma consumata e non tentata, allorquando, in base a una valutazione complessiva della condotta che tenga conto del contesto ambientale e sociale in cui l’azione è stata realizzata, del rapporto intercorrente tra i soggetti coinvolti e di ogni atto fattuale qualificante, possa ritenersi che abbia inciso sulla libertà sessuale della vittima” (così: Cassazione penale 2/12/2020 n.6158).
Ad esempio un bacio, anche se repentino sulle due guance a’ mo di saluto, senza intenti sessuali non si ritiene integri reato. Un bacio sulla bocca tra due uomini può esulare dall’ambito sessuale, peraltro varie sentenze l’hanno considerato elemento di prova dell’appartenenza alle consorterie mafiose tradizionali.
I Giudici di merito sono orientati “nell’allargare” le zone del corpo che possono essere oggetto di violenza sessuale. Ad esempio il
Tribunale di Trieste con sentenza 17/6/2024 ha affermato: “In tema di violenza sessuale, anche a voler valutare se il collo rappresenti di per sé zona chiaramente esogena- tenuto conto dei rapporti pressoché nulli esistenti con la vittima nonché di come quest’ultima abbia percepito e vissuto il gesto, che ha affermato chiaramente di non averlo assolutamente gradito, di essere rimasta incredula e sbigottita per quell’inaspettata incidenza sulla sua libertà sessuale- un bacio sul collo costituisce un abuso sessuale vero e proprio consumato”. Anche un atteggiamento gentile e galante poco prima del bacio non esenta da responsabilità penale; ad esempio la Corte di Cassazione con sentenza 2/12/2020 n.6158 ha ritenuto che configuri il reato di violenza sessuale un bacio non gradito, preceduto da una serie di complimenti e apprezzamenti sulla bellezza della “vittima”.
Segnalo infine una sentenza della Cassazione (n.33955 del 9/6/2022) particolarmente rigorosa che mi suscita qualche perplessità, secondo cui: “Prendere per mano la vittima e chiederle un bacio, esula dal mero corteggiamento, risultando idoneo a invadere la sfera intima, in quanto connotato da finalità libidinose, il che esclude di qualificare i fatti come semplici molestie”: quindi in questo caso verrebbe commesso il reato di tentativo di violenza sessuale.
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Stellantis è stato protagonista con 53 modelli esposti, tra cui spiccano la nuova DS N°8, la Fiat Grande Panda e l’Alfa Romeo Junior Q4
Dal 10 al 19 gennaio 2025, il Brussels Expo ha accolto la 101ª edizione del Salone dell’Auto di Bruxelles, uno degli appuntamenti più importanti per l’industria automobilistica europea. Dopo la cancellazione del Salone di Ginevra, l’evento belga ha acquisito ulteriore centralità, diventando una vetrina privilegiata per le novità del settore e le innovazioni tecnologiche. Tra i protagonisti della manifestazione, il gruppo Stellantis ha brillato con ben 53 modelli presentati sotto i suoi numerosi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor. Quest’ultimo ha debuttato in Europa, mostrando la city car elettrica T03 e il SUV elettrico C10, che offrono rispettivamente autonomie di 255 e 420 km.
Abarth: performance elettrica con la 600e Scorpionissima Abarth ha presentato la 600e Scorpionissima Limited Edition, la vettura più potente mai realizzata dal marchio, con un motore
Le novità e i brand protagonisti al Salone dell’Auto di Bruxelles 2025
elettrico da 280 CV capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi e un’autonomia fino a 334 km nel ciclo combinato WLTP. Accanto a questa, è stata esposta l’Abarth 500e, una city car sportiva con motore da 155 CV e batteria da 42 kWh.
Alfa Romeo: debutto della serie speciale
Intensa e della Junior Q4
Alfa Romeo ha svelato in anteprima mondiale la serie speciale Intensa, disponibile su tutta la gamma, che esalta l’identità del marchio con dettagli esclusivi e tecnologie avanzate. Ha inoltre presentato la Junior Q4 nella versione ibrida, simbolo della sportività urbana del brand. Tra le vetture esposte spicca anche la 33 Stradale, capolavoro di design e ingegneria che unisce tradizione e innovazione.
Citroën: innovazione e comfort con la nuova C3
Citroën ha introdotto la nuova C3, disponibile anche in versione elettrica, progettata per offrire comfort e accessibilità. Il SUV compatto C3 Aircross, capace di ospitare fino a sette persone, e la nuova C4 con soluzioni avanzate arricchiscono l’offerta del marchio. Il concept C5 Aircross, invece, anticipa il futuro SUV di segmento C, mentre “The Holidays” propone un veicolo per il tempo libero con fino a quattro posti letto e angolo cucina.
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DS N°8 in anteprima mondiale
DS Automobiles ha presentato in anteprima mondiale la DS N°8, un SUV coupé 100% elettrico ispirato al concept DS Aero Sport Lounge. Con un’autonomia dichiarata di 750 km, una potenza massima di 350 CV e trazione integrale, la DS N°8 rappresenta il nuovo vertice del lusso elettrico del marchio francese. Il lancio in Europa è previsto per l’estate 2025.
Fiat: la 600 Ibrida e ritorno della Grande Panda
Fiat ha rispolverato un nome storico con la Grande Panda, disponibile in versione ibrida o elettrica. Questa compatta di meno di 4 metri offre 5 posti e un abitacolo spazioso. La Topolino, microcar elettrica con 75 km di autonomia, e la 600 Ibrida, con motore turbo benzina a 3 cilindri e sistema ibrido a 48V, completano l’offerta per la mobilità urbana. Inoltre, è stata esposta la 500e Giorgio Armani Collector’s Edition, simbolo del Made in Italy.
Jeep: evoluzione elettrica con l’Avenger e il Wrangler 4xe
Jeep ha presentato tre varianti dell’Avenger: Summit Full Electric, e-Hybrid e l’anteprima belga dell’Avenger 4xe The North Face Edition, pensata per gli amanti dell’avventura. Tra le edizioni speciali spiccano The North Star di Renegade e Compass, oltre alla Wrangler 4xe nella versione ibrida plug-in Rubicon.
Kia: la EV3 tra le finaliste di Car of The Year 2025 Kia ha mostrato la EV3, una city car elettrica progettata per la praticità e dotata di tecnologie avanzate che la rendono ideale per gli spostamenti urbani. Questo modello si distingue per il design compatto e le soluzioni innovative. La Kia EV3 è stata anche selezionata tra le finaliste per il prestigioso premio Car of The Year 2025, un riconoscimento che ha contribuito a consolidare la sua visibilità durante il Salone. A vincere il titolo è stata la Renault 5 E-Tech, ma l’EV3 ha dimostrato di essere una forte concorrente nella categoria.
Hyundai: innovazione con la Inster e il lussuoso Ioniq 9 Hyundai ha portato a Bruxelles due modelli di grande interesse: la Inster e l’Ioniq 9. La Hyundai Inster è una city car elettrica compatta, lunga solo 3,82 metri, pensata per gli spostamenti urbani. Disponibile con due opzioni di potenza (97 CV e 115 CV) e batterie da 42 kWh o 49 kWh, è in grado di garantire un’autonomia fino a 350 km. Il design è moderno e agile, ideale per affrontare il traffico cittadino con efficienza.
Maxda: MX-30 R-EV e la sicurezza è garantita
La Mazda MX-30 R-EV è un SUV ibrido plug-in che combina un motore elettrico con un motore rotativo Wankel, offrendo una potenza totale di 170 CV e una coppia di 260 Nm. Presenta un design distintivo e una lunghezza di 439 cm, con spazio per cinque passeggeri e un bagagliaio che varia da 350 a 1.155 dm³. E’ dotata di tecnologie avanzate come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e un impianto audio Bose con 12 altoparlanti. La sicurezza è garantita da sistemi come i-Activsense, che aiutano a prevenire incidenti.
Opel: nuove proposte elettrificate e restyling
Opel ha presentato la nuova Mokka, caratterizzata da un design “Bold and Pure” e tecnologie avanzate come l’infotainment con riconoscimento vocale. Saranno esposte anche la Grandland con illuminazione intelligente Lux HD, la nuova Frontera, la Corsa Hybrid a 48V, l’Astra Sports Tourer e il Vivaro Electric, ampliando l’offerta elettrificata del marchio.
Peugeot: gamma elettrica completa
Peugeot ha presentato la gamma elettrica più ampia tra i costruttori generalisti europei, con modelli come la E-208, E-2008 SUV, E-308 SW, E-3008 SUV di nuova generazione, E-5008 SUV a 7 posti e la E-408. Inoltre, ha introdotto innovazioni tecnologiche con l’integrazione dell’intelligenza artificiale a bordo.
Skoda: aggiornamenti per lo Enyaq
biettivo di rafforzare la posizione del modello nel mercato dei veicoli elettrici.
Toyota Urban Cruiser, nuovo SUV elettrico Toyota, che ha il suo quartier generale europeo proprio a Bruxelles, ha presentato il nuovo Urban Cruiser, un SUV compatto elettrico dalle dimensioni equilibrate: 4,285 mm di lunghezza, 1,800 mm di larghezza e 1,640 mm di altezza, con un passo di 2,700 mm che assicura un abitacolo spazioso e versatile. Il design è caratterizzato dal distintivo frontale “Hammerhead”, mentre la trazione integrale e sistemi come il Downhill Assist Control garantiscono prestazioni sicure anche su terreni difficili. Gli interni moderni includono tecnologie avanzate per la sicurezza e la connettività, rendendo l’Urban Cruiser una proposta interessante per la mobilità elettrica.
Le novità degli altri marchi
Presenti anche marchi come Alpine, Aston Martin, Audi, BMW, Bentley, Bugatti, BYD, Corvette, Cupra, Dacia, Ferrari, Ford, Honda, Hyundai, Kia, Lamborghini, Lexus, Mercedes, MG, Mini, Porsche, Renault, Skoda, Tesla, Toyota, Volkswagen e Volvo hanno animato il Salone con novità tecnologiche e modelli di punta.
Alpine ha presentato l’A290, una compatta elettrica sportiva, mentre Audi ha portato una serie di veicoli elettrici caratterizzati dal numero 6, tra cui una berlina, una station wagon e un SUV coupé. Tra le anteprime più attese, l’Audi RS6 Avant Performance. Sotto i riflettori si distingue anche un modello cinese: la BYD Atto 2, prevista sul mercato nei primi mesi del 2025 e prodotta direttamente in Europa, presso lo stabilimento in Ungheria. Bruxelles
L’Ioniq 9, invece, rappresenta il culmine della gamma Hyundai: un SUV di lusso lungo oltre 5 metri, progettato per ospitare fino a sette passeggeri. Con una batteria da 110,3 kWh, promette un’autonomia massima di 620 km nella versione meno potente. Questo modello è dotato di tecnologie all’avanguardia, offrendo comfort e innovazione per i clienti più esigenti.
Lancia: nuova Ypsilon
Lancia ha portato la nuova Ypsilon, disponibile sia in versione 100% elettrica con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, sia con un powertrain ibrido da 1,2 litri e 100 CV. La Ypsilon Rally4 HF segna invece il ritorno del marchio nel mondo dei rally, con una potenza di 212 CV.
Skoda ha presentato un restyling del suo SUV elettrico Enyaq, che si distingue per aggiornamenti estetici e tecnologici. Sebbene i dettagli specifici non siano stati rivelati, si attende un miglioramento dell’efficienza energetica e dell’esperienza di guida complessiva, con l’o-
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Veneto in prima linea contro la violenza: ticket sanitario abolito per le vittime
Dzione dal pagamento del ticket sanitario per le vittime di violenza.
La misura è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, dopo essere stata introdotta nei lavori di approvazione della legge di bilancio. L’articolo 21 della L.R. 33/2024, collegato alla Legge di stabilità 2025, ha previsto importanti tutele per le vittime di violenza residenti in Veneto che necessitano di cure presso le strutture sanitarie regionali. Le prestazioni sanitarie successive alle dimissioni dal Pronto Soccorso, comprese quelle psicologiche e di specialistica ambulatoriale collegate agli eventi di violenza subiti, saranno completamente esenti dal pagamento del ticket sanitario.
“Questa decisione rappresenta un atto di civiltà – ha dichiarato l’Assessore Lanzarin – ed è un modo concreto per sostenere chi ha vissuto situazioni di violenza, garantendo loro non solo la cura delle ferite fisiche, ma anche un supporto psicologico e sanitario necessario al percorso di recupero. L’esenzione dal ticket riguarda l’intero iter terapeutico che segue la dimissione dal Pronto Soccorso. Le donne vittime di violenza devono sentire la vicinanza delle istituzioni, e questa misura mira proprio a costruire un rapporto di fiducia e aiuto concreto”.
L’Assessore ha inoltre sottolineato l’importanza della prevenzione e della consapevolezza nella lotta contro la violenza: “Riconoscere i segnali di violenza per intervenire tempestivamente è fondamentale. Questo obiettivo si può raggiungere solo attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori istituzionali e della società
civile. È essenziale non ignorare alcun segnale di prevaricazione e intervenire quando il rispetto della persona viene meno. Collaborare con gli enti locali e le operatrici impegnate nel contrasto alla violenza è la chiave per un’azione efficace”.
Oltre alla tutela sanitaria, la Regione Veneto sta lavorando su altri fronti per garantire alle vittime di violenza un reale percorso di recupero e reinserimento nella società. “Queste donne – prosegue Lanzarin –hanno bisogno di intraprendere un percorso di recupero senza ostacoli economici. Per questo abbiamo eliminato l’onere del ticket, affinché possano accedere a tutte le cure necessarie. Ma non ci fermiamo qui: è cruciale lavorare anche per garantire loro indipendenza economica e abitativa. Stiamo collaborando con Veneto Lavoro, con le categorie economiche e con il settore dell’edilizia residenziale per fornire opportunità concrete di autonomia”.
Questa esenzione è un passo importante inserito all’interno della legge finanziaria regionale approvata a fine 2024. L’Assessore Lanzarin ha annunciato questa misura nel nostro programma radiofonico “Buongiorno Veneto” di radio Veneto24, spiegando agli ascoltatori l’importanza di questa iniziativa e il suo impatto sulle vite delle donne che affrontano situazioni di violenza.
La Regione Veneto conferma così il suo impegno nel sostegno alle vittime, non solo attraverso il sistema sanitario, ma anche attraverso politiche di inclusione e autonomia, per permettere un ritorno alla normalità e alla dignità.
Redazione salute
In Veneto sanità ed inclusione per un turismo accessibile
La Giunta regionale del Veneto ha approvato un nuovo progetto di turismo sociale inclusivo su proposta dell’Assessore alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin. L’obiettivo è rendere le località turistiche sempre più accessibili a persone con disabilità o fragilità, promuovendo un cambiamento culturale che renda il Veneto un modello di inclusività. “Il Veneto – sottolinea l’Assessore Lanzarin – è tra le prime regioni turistiche d’Europa, con 72 milioni di presenze all’anno. In Europa si stimano 101 milioni di persone con disabilità che potrebbero scegliere il Veneto per le loro vacanze, a patto di trovare un’offerta accessibile e servizi adeguati. Abbiamo definito una serie di obiettivi chiave, anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, coinvolgendo le diverse Ullss in base alle peculiarità territoriali”. Il progetto si propone di migliorare l’accessibilità e la sicurezza dell’offerta turistica, sensibilizzare istituti scolastici e universitari sul turismo inclusivo, valorizzare realtà accessibili e creare opportunità lavorative per persone con disabilità, promuovendo la loro autonomia abitativa. Inoltre, verranno potenziate le attività ludico-sportive, favorendo esperienze di integrazione e socializzazione.
Le AULSS venete avranno un ruolo chiave nell’implementazione del progetto. I diversi territori saranno suddivisi per tipologia turistica: montano, lacustre, termale, balneare e culturale. Le AULSS 1 Dolomiti e 2 Marca Trevigiana si concentreranno sul turismo montano e sportivo, mentre le AULSS 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale e 5 Polesana sul turismo balneare e culturale. La AULSS 6 Euganea valorizzerà il turismo termale e collinare, la 7 Pedemontana si occuperà di turismo montano e storico, la 8 Berica di città d’arte e turismo sportivo e la 9 Scaligera del turismo lacustre, montano e culturale.
Il progetto biennale prevede interventi concreti per migliorare l’accessibilità, come strutture adeguate, attrezzature specifiche, mappe tattili e video-guide in lingua dei segni. Saranno inoltre attivati tirocini lavorativi per persone con disabilità nei principali poli turistici, favorendo la loro inclusione nel mondo del lavoro attraverso il coinvolgimento dei Servizi di Inserimento Lavorativo (SIL) delle AULSS.
Grazie a queste iniziative, il Veneto punta a rafforzare la propria vocazione turistica garantendo esperienze inclusive e accessibili per tutti.
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Il centro. La Cardiochirurgia dell’Angelo tra le migliori nella classifica mondiale dei video specialistici del 2024
Cardiochirurgia d’eccellenza: l’Angelo di Mestre tra i migliori al mondo
L’Unità di Cardiochirurgia dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma un centro di eccellenza a livello internazionale. Un intervento realizzato dalla sua équipe è stato infatti inserito nella classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024”, stilata dal prestigioso portale CTSNet, punto di riferimento globale per cardiologi e cardiochirurghi. Il video, che documenta un’operazione complessa eseguita su una giovane paziente affetta da endocardite batterica, ha ottenuto il quinto posto nella graduatoria dei migliori interventi specialistici dell’anno.
“Questo riconoscimento certifica il valore della nostra équipe e la qualità degli interventi eseguiti nel nostro reparto” - commenta il Primario
di Cardiochirurgia, Domenico Mangino. “Il video premiato documenta la cosiddetta ‘Commando Procedure’, un’operazione chirurgica di altissima complessità, effettuata su una paziente trentenne con una grave infezione che aveva compromesso le protesi valvolari aortica e mitralica. La paziente aveva già subito tre interventi precedenti e si presentava con febbre e scompenso cardiaco. L’intervento è stato eseguito nella prima-
vera del 2024 insieme ai dottori Paolo Magagna e Stefano Cisico”. L’operazione ha previsto la rimozione della protesi aortica e la ricostruzione dell’annulus aortico con un patch di pericardio bovino. Successivamente, è stata rimossa anche la protesi mitralica, sostituita con una bioprotesi, e ricostruita una parte dell’annulus mitralico. L’intervento si è concluso con successo, come confermato dall’ecografia intraoperatoria e dal decorso postoperatorio positivo. La classifica “Top Cardiac Procedure Videos of 2024” è stata pubblicata a dicembre e ha visto primeggiare un video realizzato presso il Montefiore Medical Center di New York. Le altre posizioni d’onore sono occupate dall’Ochsner Medical Center di New Orleans, dall’Italian Hospital di Buenos Aires e dal King Faisal Specialist Hospital and Research Center di Riyadh. Il video dell’Angelo di Mestre è il
primo tra quelli realizzati in Italia a entrare nella graduatoria di quest’anno. “Al dottor Mangino, ai chirurghi Magagna e Cisico e a tutti i professionisti coinvolti - tecnici di perfusione, infermieri e operatori di sala - vanno i complimenti della Direzione dell’Ulss 3 Serenissima”, sottolinea il Direttore Sanitario Giovanni Carretta. “Questo risultato premia l’eccellenza della nostra Cardiochirurgia e l’impegno costante del team medico. Oltre al prestigio internazionale, ciò che più conta è la qualità delle cure offerte ai pazienti e la capacità di innovazione che caratterizza il nostro ospedale”. L’ospedale dell’Angelo di Mestre si conferma così un punto di riferimento per la cardiochirurgia avanzata, grazie all’elevata professionalità del suo personale e all’adozione delle tecniche operatorie più innovative.
Video interpretariato LIS: un nuovo servizio per le persone
Nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima, le persone non udenti possono ora usufruire di un servizio di video interpretariato in lingua dei segni, grazie alla collaborazione con VEASYT, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il servizio consente l’accesso immediato a interpreti professionisti tramite collegamento video, semplicemente scansionando i QR Code presenti nelle locandine distribuite nelle strutture sanitarie, sedi distrettuali, consultori, ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
“Abbiamo realizzato un nuovo servizio per le persone con disabilità uditive – sottolinea Massimo Zuin, Direttore dei Servizi sociosanitari – che permette di utilizzare in modo immediato il ‘video interpretariato’. Gli utenti
possono collegarsi in tempo reale tramite un link o QR Code, avviando una videochiamata con un interprete LIS, disponibile sia tramite app che su piattaforma web”.
Il servizio è pensato non solo per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari, garantendo un supporto interpretativo fin dalla fase di accoglienza e durante la visita medica. Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del progetto “E-inclusion: Vedo-Sento-AscoltoCapisco”, promosso dalla Regione Veneto per migliorare l’inclusione e la partecipazione attiva delle persone con deficit uditivo nel sistema sanitario. “Il lancio di questa iniziativa – prosegue Zuin – rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario più accessibile e inclusivo. Il nostro obiettivo è
abbattere le barriere comunicative, favorendo la piena partecipazione dei cittadini con deficit uditivo alla vita di comunità e ai servizi di cura”.
L’adozione del video interpretariato è particolarmente utile nei contesti di front-office, come reception, Centri Unici di Prenotazione (CUP) e unità operative che richiedono un’interazione diretta con i cittadini.
“Per promuovere e facilitare l’uso del servizio – conclude Zuin – l’Ulss 3 ha avviato una campagna informativa con locandine, brochure e annunci sui quotidiani locali. Inoltre, sono state attivate sessioni di formazione per il personale sanitario e amministrativo, con l’obiettivo di garantire un utilizzo efficace di questo strumento innovativo”. Anna Bergantin
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Anna Bergantin
La ricerca. L’obiettivo è migliorare la gestione della patologia fornendo nuove prospettive per la diagnosi precoce
Ricerca medica in Ulss 3: due studi innovativi
su demenza a Dolo e cachessia oncologica a Mirano
Ricerca scientifica applicata alla pratica clinica negli ospedali di Dolo e Mirano
L’Ulss 3 Serenissima si conferma un polo di ricerca avanzata con l’avvio di due studi osservazionali retrospettivi condotti nei presidi ospedalieri di Dolo e Mirano. Questi studi mirano a migliorare la comprensione e la gestione della demenza e della cachessia nei pazienti oncologici, fornendo nuove prospettive per la diagnosi precoce e il trattamento.
Presso l’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Dolo sarà condotto uno studio dal titolo “Un semplice nomogramma per prevedere l’insorgenza della demenza nel decadimento cognitivo lieve: uno studio retrospettivo”. L’obiettivo è valutare l’efficacia combinata di test cognitivi ambulatoriali e dati clinici di routine nella previsione del rischio di evoluzione da Mild Cognitive Impairment (MCI) a demenza. I ricercatori intendono sviluppare un
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pazienti affetti da neoplasia del distretto capo-collo”. La cachessia è una condizione caratterizzata dalla perdita irreversibile di massa corporea, non compensabile con un aumento dell’apporto calorico, spesso associata a patologie gravi come il cancro. L’indagine analizzerà retrospettivamente l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con neoplasie del distretto testa-collo, escludendo i tumori tiroidei e della cute. Saranno considerati solo soggetti senza precedenti anamnestici di patologie cardiovascolari, eleggibili per un trattamento oncologico di prima linea. Il periodo di osservazione coprirà sei anni, valutando la correlazione tra cachessia e pre-cachessia con il rischio cardiovascolare. I risultati potrebbero contribuire a un miglioramento nella gestione dei pazienti oncologici, evidenziando l’importanza
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modello predittivo basato su anamnesi e test cognitivi, per identificare i pazienti a rischio entro un follow-up di tre anni. Questa ricerca potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una diagnosi più tempestiva e un intervento mirato per contrastare il declino cognitivo.
Parallelamente, presso l’Unità Operativa di Oncologia ed Ematologia Oncologica dell’Ospedale di Mirano verrà avviato uno studio dal titolo “Pre-cachessia e cachessia quali fattori predittivi non convenzionali di eventi maggiori cardiovascolari (MACE) in
della nutrizione e della prevenzione delle complicanze cardiovascolari. Questi studi confermano l’impegno dell’Ulss 3 Serenissima nel promuovere la ricerca scientifica applicata alla pratica clinica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e ottimizzare le strategie di diagnosi e trattamento. La sinergia tra diverse unità operative e l’adozione di un approccio multidisciplinare sono elementi chiave per affrontare con efficacia le sfide mediche più complesse. Anna Bergantin
Emergenze al confine: sanità veneziana e slovena unite nel progetto AidMIRE
Ponti radio, realtà aumentata, triage avanzato e protocolli condivisi: così sanità veneziana, triestina e slovena affrontano insieme le maxi emergenze grazie al progetto europeo AidMIRE, finanziato con 600mila euro. Da dieci anni le cinque realtà coinvolte – Ulss 3 Serenissima, Asugi di Trieste, Ospedale di Isola e le Case della salute di Isola e Sežana – simulano scenari critici come disastri industriali, naufragi e incidenti chimici. L’obiettivo è superare le barriere linguistiche e organizzative per garantire una risposta sanitaria efficace nelle emergenze transfrontaliere. Dopo due simulazioni in Slovenia e Italia, a maggio si svolgerà una terza esercitazione. “Testiamo la prontezza operativa per migliorare procedure e tecnologie nei casi di politrauma”, spiega Biagio Epifani, primario del Pronto Soccorso di Mirano. Elisabetta Spigolon, direttrice della Formazione Ulss 3, sottolinea l’importanza della preparazione omogenea per ridurre i rischi e mitigare gli impatti. Il progetto
ha già formato 100 operatori con 65 corsi. In arrivo software di realtà aumentata con visori per simulazioni immersive e nuovi ecografi portatili per il triage rapido. Inoltre, un ponte radio Italia-Slovenia accelera la comunicazione tra i soccorritori, garantendo un coordinamento immediato. Anna Bergantin
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