Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.
segue a pag. 5
Sintoniz zati
sul
Sintoniz zati sul
E’ scontro con i sindacati, preoccupati per la gestione del personale e per la sicurezza dei dipendenti pubblici
Servizio a pag. 17
Il dibattito
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
EDIFICABILE di oltre 700 mq con progetto approvato per costruire una villa singola di 180 mq €. 150.000,00
LVeneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w. ven eto 2 4.i t
VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO
L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”
AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”
Le concessioni delle reti rendono 300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme
Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5
Sintoniz
zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
Servizi
Servizio a pag. 19
Servizio a pag. 22
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Noale, gli impianti sportivi si rifanno il look
Proseguono i lavori nelle strutture comunali di Noale per rendere contemporaneamente più agevoli e più belli esteticamente gli impianti più frequentati dai cittadini. Ultima in ordine di tempo, la nuova luce posizionata sul campo di via dei Tigli nel capoluogo. L’ operazione di “Efficientamento energetico impianti sportivi via dei Tigli” ha avuto un finanziamento pari a un complessivo di 90.000 euro che, relativamente all’anno 2024, è stato finanziato in prima battuta con fondi Pnrr e successivamente confluito in un contributo del Ministero dell’Interno per investimenti relativi a opere pubbliche di efficientamento energetico e sviluppo territoriale. L’intervento ha riguardato la sostituzione degli apparecchi dell’impianto di illuminazione dei campi da calcio (allenamento e gara) in via dei Tigli ai fini del risparmio energetico ed adeguamento alle normative Coni e Figc. Tutti gli apparecchi per l’illuminazione ordinaria presenti sulle 4 torri faro del campo da allenamento in erba sintetica e sulle 5 torri del campo da gara principale in erba naturale sono stati sostituiti con apparecchi illuminanti con tecnologia a Led a basso consumo energetico ed alta efficienza. L’impianto di via dei Tigli può accogliere fino a 1500 spettatori, suddivisi in tre settori, mentre il campo sintetico di allenamento è un impianto moderno e versatile realizzato con un manto in erba sintetica di alta qualità, che garantisce prestazioni ottimali in qualsiasi condizione atmosferica. L’illuminazione artificiale è stata studiata per permettere allenamenti serali, con una visibilità perfetta. Il sopralluogo, effettuato dai delegati Giuseppe Mattiello e Vinicio Pelosin, e del personale dell’Ufficio tecnico comunale del Comune di Noale, ha avuto subito esito positivo. Insomma gli impianti sportivi di Noale si rifanno il look anche con una nuova illuminazione che va al passo con i tempi.
Massimo Tonizzo
Risistemazione dell’illuminazione nell’area di via dei Tigli
Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori
Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.
Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Sintoniz zati
Ascolta
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
Amministrazione. Parla l’assessora comunale al bilancio Marianna Duregon
“Arrivano nuovi tagli ai trasferimenti, ma i servizi resteranno invariati”
Anche Noale non si nasconde di fronte alle sfide che coinvolgeranno tutti gli enti locali a seguito della Legge di Bilancio 2025, tra tagli e progetti futuri. Abbiamo sentito a tal proposito Marianna Duregon l’attuale assessora al bilancio della Città dei Tempesta, entrata nelle sue funzioni lo scorso anno a seguito della vittoria elettorale della coalizione di centrodestra guidata dal sindaco Stefano Sorino. “La nuova legge di bilancio per il 2025 - spiega Duregon - ha sollevato non poche preoccupazioni tra le amministrazioni locali, non ultimo il Comune di Noale. Dopo i tagli già previsti nella legge di bilancio per il 2024, la finanziaria del 2025 introduce ulteriori riduzioni di risorse pubbliche che finiranno per colpire significativamente le casse comunali, complicando in concreto l’attività amministrativa. Con la pressione di dover completare i progetti finanziati dal Pnrr, le preoccupazioni per il futuro non sono poche. In particolare, desta allarme l’eliminazione del finanziamento per i contributi alle opere pubbliche a favore delle Regioni, dei quali il 70% era destinato ai Comuni, prevista per il periodo 20272034. Anche il Fondo per la rigenerazione urbana affronterà una drastica riduzione di 200 milioni di euro a partire dal 2027, una prospettiva che non può non destare allarme in una cittadina in fase di continua crescita e necessitante di risorse per mantenere e migliorare le proprie infrastrutture”. Che fare quindi? Potranno esserci dei tagli ai servizi? “L’amministrazione comunale di Noale - continua l’assessora - ha dichiarato espressamente la propria intenzione di preservare
e garantire i servizi attualmente offerti ai cittadini. Questo nonostante le difficoltà finanziarie crescenti. A tal fine, il Comune attuerà una politica di verifica puntuale e risparmio, già delineata nel bilancio di previsione 2025/2027 approvato in Consiglio Comunale nel dicembre 2024”. La sfida, quindi, non solo a Noale, sarà trovare il giusto equilibrio tra la necessità di tagliare le spese e quella di mantenere un livello soddisfacente per i servizi pubblici. Una strada non facile, che richiederà uno sforzo congiunto di creatività e rigore da parte dell’amministrazione e della
“Quest’anno è molto forte anche la pressione per completare i progetti legati al Pnrr”
comunità stessa, per individuare nuove possibilità di finanziamento e migliorare l’efficienza nell’allocazione delle risorse. Fondamentali saranno sicuramente la partecipazione attiva dei cittadini e la collaborazione tra diversi enti e livelli istituzionali. In questo modo tutti gli enti locali potranno affrontare con maggiore serenità le sfide future grazie a un’attenta pianificazione e a una gestione oculata delle risorse. In definitiva, mentre la legge di bilancio del 2025 presenta diverse criticità per Noale e molti altri Comuni, potrebbe anche rappresentare un’opportunità per ripensare strategie amministrative e stimolare un cambiamento positivo verso una maggiore sostenibilità economica e sociale.
Riccardo Musacco
Storie in bottiglia, la proposta di Giada Signorini
Voglia di un piccolo momento di relax letterario che poi resti anche come curioso oggetto da regalo o da collezione? A Noale ecco comparire le “storie in bottiglia”, parenti in miniatura dei messaggi d’amore o d’aiuto lasciati in balia delle onde del mare sperando in un approdo fortunato, ma che in questo caso diventano invece piccoli e preziosi cimeli da conservare. Autrice della singolare proposta la scrittrice (e ovviamente in questo caso autrice delle storie) Giada Signorini, in arte Luluhat. “Le storie - spiega Giada - sono brevi ma potenti racconti per ricontattare il tuo bambino interiore, da leggere a piccoli sorsi. Stanno aspettando tutti per portare un messaggio, che potrai scegliere lasciandoti guidare dal “caso”, oppure consultando il menù e trovando quella che più ti
rappresenta. Più continuo in questa direzione più comprendo che solo i sognatori sanno accogliere le mie storie in bottiglia e prendersene cura”. In città la distribuzione sta avendo molto successo, ed ora
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
anche alcune attività commerciali hanno deciso di “adottare” i piccoli sogni imbottigliati Insomma una bellas iniziativa che abbellisce il territorio in maniera evidente. (m.t.)
Il centro di Noale e l’assessora Marianna Duregon
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Ascolta
Servizi. Accordo fra amministrazione Comunale e Windtre
Smart City, organizzazione e formazione digitale per il Comune
L’accordo tra Noale e l’azienda, prevede la creazione di un tavolo di lavoro congiunto tra azienda e istituzioni locali per sviluppare progetti di formazione digitale e per la realizzazione di servizi innovativi
Windtre e il Comune di Noale hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere la transizione della località veneta verso il modello di Smart City sempre più diffuso in tutta Italia. L’accordo tra Noale e l’azienda prevede la creazione di un tavolo di lavoro congiunto tra azienda e istituzioni locali per sviluppare progetti di formazione digitale e per la realizzazione di servizi innovativi, mirati a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio. Grazie alla partnership con Windtre, il Comune potrà acquisire le competenze e gli strumenti tecnologici necessari nei settori del digitale e della sostenibilità, favorendo la trasformazione di Noale in un ecosistema capace
di coniugare “green” e innovazione, attraverso soluzioni come la mobilità intelligente e la gestione smart dei consumi energetici. “L’adesione di Noale al nostro programma per lo sviluppo delle Smart City sottolinea l’impegno nella promozione della trasformazione digitale delle città - ha dichiarato Stefania Matrone, direttrice Transformation & Development Office di Windtre. Questa evoluzione integra competenze, infrastrutture e strumenti tecnologici con l’esperienza dell’amministrazione locale nella gestione del Comune”. “Abbiamo accolto con entusiasmo questa opportunitàaggiunge il sindaco Stefano Sorino - che ci permette di acquisire competenze e consapevolezza a livello di progettazione e di organizzazione digitale. Il concetto di Smart City è sfidante per le amministrazioni di oggi e allo stesso tempo fondamentale per rendere le città, non solo più intelligenti ed efficienti, ma anche per renderle più sostenibili a livello ambientale e sociale. Vogliamo che la Città di Noale guardi al futuro per migliorare e semplificare la vita dei cittadini e delle imprese at-
traverso servizi digitali di alta qualità”. Primo obiettivo concreto, sarà quello di mettere il digitale al servizio delle Smart City e disegnare la trasformazione urbana e sostenibile della città migliorare l’ambiente, la salute e la qualità della vita delle persone. “L’azienda - conclude Stefania Matrone - si propone di raggiungere, entro il 2030, ambiziosi risultati nell’ambito delle tre dimensioni Esg (Environmental, Social and Governance) con un approccio quantitativo e risultati tangibili e continuativi nel tempo”. Insomma una rivoluzione smart per il territorio della Città dei Tempesta, in grado di adeguarsi ai tempi che mutano.
Massimo
Tonizzo
Noale si conferma Città che legge
Anche per il triennio 2024-2026, Noale si conferma “Città che legge”. Questo prestigioso riconoscimento, assegnato dal Centro per il libro e la lettura, sottolinea l’impegno della città dei Tempesta nella promozione della lettura e nella valorizzazione della cultura. Ciò che ha permesso a Noale di distinguersi è la capacità di soddisfare pienamente i criteri richiesti, a partire dalla sottoscrizione di un Patto locale per la lettura. Questo accordo mira a coinvolgere le realtà locali, stimolando l’interesse per i libri e creando una rete culturale attiva e partecipata. Il sistema bibliotecario urbano di Noale gioca un ruolo cruciale in questo scenario, fungendo da perno per la comunità e dimostrandosi uno strumento fondamentale nel coltivare la passione per la lettura. Eventi e manifestazioni culturali, incentrati sulla promozione dei libri, completano il quadro di un impegno forte e condiviso. Con questa qualifica, Noale potrà partecipare ai futuri bandi promossi dal Centro, ottenendo risorse aggiuntive da investire in progetti di promozione culturale. Un’opportunità che potrebbe consolidare ulteriormente la sua reputazione come centro di diffusione della lettura. (r.m.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Casa di Comunità in dirittura d’arrivo
La sanità del veneziano si proietta verso il proprio futuro con la partenza da Noale del progetto delle nuove Case di Comunità. A Noale è già in pratica ultimata la prima delle 12 Case di Comunità che nasceranno nel territorio dell’Usl 3 Serenissima (le altre in fase di completamento a Lido di Venezia, Favaro Veneto, mentre a Marcon, Martellago, Chioggia e Cavarzere i progetti sono ancora in fase di valutazione e approvazione da parte della Regione). Grazie a un investimento totale di quasi 35 milioni di euro di cui 16 milioni e 650 mila dai fondi del Pnrr, il direttore dei servizi socio-sanitari dell’Usl 3 Massimo Zuin, ha potuto annunciare in un incontro al centro culturale Candiani organizzato dall’associazione
“Compagno è il mondo”, lo stato di avanzamento dei progetto e la conclusione del primo step.
“A Noale - ha spiegato Zuin - con una spesa di circa 170 mila euro è stato restaurato interamente l’edificio in cui un tempo si trovava l’ospedale, in piazzale della Bastia. A partire da questo progetto, possiamo ben dire che le Case della Comunità sono il segno evidente che il servizio sanitario sta affrontando un passaggio epocale. Non esauriscono le necessità di popolazione sempre più vecchia e di giovani sempre
più fragili, né quelle indotte da una popolazione straniera che sembra vedere solo nei Pronto soccorso la risposta ai propri problemi di salute. E però anche per queste nuove urgenze le case della comunità possono essere un luogo privilegiato di assistenza e cura”. “Il vero problema - ha poi aggiunto fra gli organizzatori dell’incontro Gabriele Scaramuzza - sarà quello dell’integrazione fra le strutture sanitarie con l’elemento umano, ovvero i medici, gli infermieri, il personale che lavorerà e che dovrà dare vita a servizi più vicini agli utenti, integrati con la rete dei medici di base, in modo da garantire un’offerta sanitaria che eviti il ricorso all’ospedale. Dovrà cambiare anche la mentalità degli utenti,
che ancora oggi tendono a intasare il Pronto soccorso, che a fine anno conterà, negli ospedali dell’Ulss 3 accessi, in aumento rispetto al 2023, anche se in tre casi su quattro si tratta di codici bianchi e verdi, i meno gravi nella classificazione delle urgenze”. “Da parte nostra - ha concluso Zuin - l’azienda sanitaria è impegnata a garantire nelle case delle comunità numerosi servizi di prossimità, come prelievi attività ambulatoriali, ma anche cure specialistiche e palliative, oltre ai servizi di carattere sociale di competenza dell’Ulss; che deve tener conto anche di quel 10% di utenza straniera alla quale vanno spiegate le competenze e il ruolo del sistema sanitario pubblico”.
Massimo Tonizzo
Sicurezza, aumentano gli investimenti delle famiglie
A Noale con una spesa di circa 170 mila euro è stato restaurato interamente l’edificio in cui un tempo si trovava l’ospedale, in piazzale della Bastia. E’ quasi ultimata la prima delle 12 Case di Comunità che nasceranno nel territorio dell’Usl 3 Serenissima
4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Furti a Noale, con denunce in aumento e soluzioni che vanno cercate soprattutto a detta dei residenti nella protezione privata con antifurto data la poca presenza delle forze dell’ordine soprattutto nelle zone periferiche. A denunciare la situazione sono gli stessi abitanti, che hanno chiesto con urgenza un incontro al Comune. “Ultimamente - spiegano nella loro richiesta di maggiori controlli - sono aumentate purtroppo le sorprese poco gradite, dai furti nei cortili alle intrusioni di malviventi all’interno delle nostre stesse case. Il fenomeno è purtroppo quello che si vede simile in molte città: bande di ladri che spesso provengono da altri paesi e che nel periodo che va dal cambio dell’ora di fine ot-
tobre fino a Natale entrano nelle case non solo in piena notte ma già dal tardo pomeriggio quando sanno, per controlli effettuati nei giorni precedenti, che in casa non troveranno nessuno. Quello che serve dunque è un maggiore controllo in quelle ore, e per questo chiediamo alle forze dell’ordine, di effettuare indagini più precise
possibile, così da scoprire o prevenire le strategie di queste bande”. Dalla polizia e carabinieri, intanto, arrivano i consigli di fare in modo di non lasciare anziani o bambini soli in casa, di effettuare segnalazioni in caso si notino persone non conosciute sostare spesso sotto casa e come ultimo passo, di attivare eventuali impianti d’allarme. Proprio questa sta diventando ormai una costante comune di sicurezza in zona, con un boom di richieste in città e dintorni per una spesa media che parte dai mille euro per gli impianti più semplici per arrivare fino ai 4000 ad abitazione per i sistemi di telecamere allarme e video sorveglianza collegati alle centrali operative delle forze dell’ordine. (m.t.)
Territorio. Arriva all’epilogo una vicenda che si era protratta nel tempo
L’ex centro civico di Olmo è stato finalmente venduto
Addio a Maurizio Munaretto, presidente degli artigiani del miranese
zione dell’immobile, accusando il Comune di svendere il patrimonio. Tuttavia, per il sindaco Saccarola, la priorità era liberare l’area dall’incuria che l’aveva
caratterizzata, trasformandola spesso in un ritrovo per sbandati e clandestini. L’obiettivo ora, con la riqualificazione, è di evitare che Olmo torni a essere un
luogo di degrado e isolamento sociale. L’attenzione si sposta adesso sull’azienda So.Ge.Di Co, che avrà il compito di decidere il destino dell’ex centro civico. Sebbene non siano ancora state divulgate le intenzioni specifiche circa l’uso futuro dell’immobile, l’auspicio è che la trasformazione possa portare valore e servizi alla comunità, favorendo lo sviluppo locale. Insomma per Martellago la telenovela sulla destinazione dell’ex centro civico è finalmente conclusa.
Riccardo Musacco
La vendita dell’ex centro civico di Olmo di Martellago ha finalmente trovato una conclusione, chiudendo definitivamente un capitolo che per lungo tempo aveva suscitato accese polemiche e dibattiti nella comunità locale. Questa struttura, da tempo in disuso e spesso divenuta rifugio per senzatetto, è stata acquistata dall’azienda So.Ge. Di.Co di Marghera per la cifra di 855.003 euro. Un prezzo che include un rilancio di appena 3 euro sulla base d’asta senza quindi rilanci consistenti come qualcuno aveva ipotizzato, ma che ha comunque rappresentato un passo avanti significativo per il comune. Ricordiamo che l’iter piuttosto complesso aveva portato inizialmente alle prime due procedure per l’alienazione del bene, avviate con deliberazioni di giunta comunale del 2011 e del 2012, con prezzo a base d’asta allora stimato di 1 milione e 500 mila euro andate deserte. Un terzo tentativo, dopo una perizia del 2021 che stimava l’immobile a 950mila euro, era caduto nuovamente nel nulla di fatto. Con ulteriori deliberazioni di giunta comunale, erano state avviate altre due procedure di asta pubblica, entrambe senza successo. Ora finalmente l’amministrazione comunale può tirare un sospiro di sollievo e puntare ad usare quei fondi per acquistare l’area del Giardino Santo Stefano dal CentroMarca Banca per realizzare un centro civico anche nel capoluogo senza indebitarsi. Il sindaco Andrea Saccarola, si è detto soddisfatto per la conclusione di un iter che ha richiesto anni di trattative e ostacoli burocratici. “Finalmente questa vicenda si è conclusa - ha sottolineato il primo cittadino - dando il via libera alla riqualificazione dell’area”. Secondo il primo cittadino, l’importante era vendere l’immobile, anche a un prezzo modesto, per ridare vita a quella parte del comune che si affaccia su via Selvanese. Le polemiche non sono mancate nei mesi scorsi. L’opposizione, in particolare, aveva criticato duramente il ribasso di circa il 10% rispetto all’ultima valuta-
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
L’Associazione Artigiani Piccole Imprese e Professioni del Miranese, Casartigiani Venezia, si è stretto in un abbraccio di cordoglio per la perdita, a 68 anni, del loro presidente, Maurizio Munaretto, stroncato dalla malattia che combatteva da tempo. Uomo di grande visione e impegno, Munaretto era noto per essere uno dei fondatori della Saem di Martellago, azienda artigiana specializzata nei quadri elettrici, diventata un punto di riferimento nel settore, con una decina di dipendenti pronti a seguirne il luminoso esempio. La
via via fino a giungere alla carica di presidente a metà del 2022. Nonostante le sfide personali, Munaretto ha guidato l’Associazione con energia e determinazione, in un periodo non facile caratterizzato dal post-pandemia. La malattia non è mai stata una scusa per arretrare; al contrario, lui stesso ha rappresentato un modello di carattere e resilienza. Lorenzo Cazzaro ha descritto Munaretto come una “figura carismatica con tante idee e progetti per il futuro” che, anche se interrotti, saranno portati avanti sull’onda del suo insegnamento. Andrea Dal Corso, segretario dell’associazione, ha ricordato con affetto le lunghe conversazioni con Munaretto, dove il confronto franco e diretto era all’ordine del giorno. “Mi mancherà il suo modo di metterci passione e il suo approccio sempre pieno di spunti innovativi- ha aggiunto Dal Corso con voce commossa. Maurizio Munaretto lascia un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, la moglie Suzy e il figlio Filippo, ma anche tra i colleghi e amici che hanno avuto l’onore di percorrere un pezzo di strada insieme a lui. Un uomo che, fino all’ultimo, ha dimostrato dedizione totale al suo lavoro e ai progetti che tanto amava. (r.m.)
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Amministrazione. Parla l’assessore comunale al bilancio Silvia Bernardo
“Spending review, dallo Stato un taglio ai contributi per i Comuni”
L a scure dei tagli ai finanziamenti agli enti locali da parte del Governo centrale si abbatte sui Comuni con la legge di bilancio di quest’anno e si preannuncia piuttosto pesante. I numeri parlano di circa 3,5 miliardi per il prossimo quadriennio tra definanziamenti e obblighi di accantonamento che si aggiungono al miliardo e trecentomila dell’anno scorso. Anche nel territorio del Miranese si guarda con attenzione a quanto verrà approvato dalla finanziaria ma senza stracciarsi le vesti, come ad esempio nel Comune di Martellago. Abbiamo chiesto a Silvia Bernardo, assessora al bilancio come si porrà da questo punto di vista l’amministrazione di centrodestra che governa la città dal 2018. La Bernardo ha spiegato così nel dettaglio cosa possono aspettarsi i cittadini di Martellago per l’anno in corso. “La spending review - spiega l’assessore Silvia Bernardo - è indubbiamente una misura che
incide sui bilanci comunali ed è dettata chiaramente da una finalità che è quella di contribuire alla finanza pubblica. D’altronde la legge di bilancio, la 213, aveva assolutamente disposto come obiettivo il fatto che bisognava ragionare su un contenimento
della spesa pubblica e nel contempo per tutelare l’unità economica dello Stato. Ecco perché si rivolge a tutti gli enti locali, per assicurare cioè un contributo alla finanza pubblica e lo fa sostanzialmente sulla base di un criterio di ripartizione in proporzione agli impegni di spesa, quindi la finalità è quella del contenimento della spesa pubblica, tolta però la spesa del
Un nuovo furgone in aiuto alle persone disabili
Il Comune di Martellago ha potenziato il suo impegno verso le persone fragili con l’acquisizione di un nuovo mezzo per il loro trasporto. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con Pmg, un’azienda specializzata in mobilità sostenibile nei trasporti sociali, che già da tempo supporta il Comune fornendo mezzi in comodato d’uso gratuito. Il nuovo arrivo, un furgone attrezzato, è stato acquistato grazie agli sforzi congiunti e alla generosità delle imprese locali, che hanno comprato spazi pubblicitari sul veicolo, contribuendo
sociale e anche tenendo conto del Pnrr. Per quanto riguarda il Comune di Martellago la Spending review ammonta a un totale di 82.492 euro. Non sono pochi per un bilancio come il nostro, fondi che naturalmente mancheranno alle nostre casse, però tutto sommato il nostro bilancio regge molto bene, perché anche nel precedente mandato come in questo, abbiamo sempre operato come amministrazione con grande attenzione, in particolare poi dall’anno scorso su quello che è il monitoraggio della spesa corrente e delle entrate. Problemi di bilancio possiamo dire che non ne abbiamo perché siamo riusciti comunque ad attuare una politica di controllo della spesa corrente e delle entrate”. L’assessora va nel dettaglio nelle pieghe dei conti pubblici dell’ente locale. “Indubbiamente - sottolinea la Bernardo - sappiamo che è un dato che da 2025 al 2028 graverà sulla nostra programmazione e che quindi impone sicu-
così a finanziare l’iniziativa. La cerimonia di inaugurazione si è svolta nelle scorse settimane con il simbolico taglio del nastro alla presenza del sindaco Andrea Saccarola e dell’assessora Silvia Bernardo. “Un sentito grazie a tutte le aziende che hanno aderito a questa iniziativa - ha dichiarato il sindaco Saccarola - la vostra vicinanza e collaborazione sono ciò che rende la nostra comunità più forte, unita e pronta a rispondere alle sfide quotidiane”. Il nuovo furgone, concepito per garantire accessibilità e comfort, è un passo
sempre essere in grado di garantire i servizi. Quindi in conclusione posso dire, per fortuna il nostro bilancio è un bilancio solido che si regge molto bene su una programmazione consolidata e
avanti significativo per il miglioramento della qualità della vita delle persone fragili del territorio. La dotazione, non solo facilita gli spostamenti di chi ha difficoltà, ma rafforza il tessuto sociale del Comune, dimostrando come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare beneficio condiviso. “Questo piccolo grande passo non è solo un miglioramento nei servizi, ma un gesto di amore e responsabilità verso chi ha bisogno di maggiore assistenza e cura - ha concluso il primo cittadino”. ( r.m.)
quindi resiste a questa norma in za dover operare delle politiche sia di carattere tariffario e sia nei tagli, ma ci permette comunque di operare”. Insomma non ci saranno aumenti dal punto di vista delle tasse e neanche dal punto di vista dell’aumento del costo dei servizi per i martellacensi. Riccardo Musacco
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Ambiente. Interviene il comitato “Fronte dell’Oasi Lycaena”
Oasi naturalistica, cresce la preoccupazione dei residenti
Il Comitato “Fronte dell’Oasi Lycaena”, composto da cittadini residenti nei Comuni di Salzano e Martellago, si è costituito nel mese di marzo 2024, a seguito dell’incontro pubblico in cui è stata manifestata la volontà, da parte del Consorzio Scarpa Trasporti (Cst), di realizzare un centro di logistica refrigerata nell’area “Ex Fornace Cavasin”, che si trova nel Comune di Salzano in via Villetta, lungo il confine sud dell’Oasi Lycaena di proprietà della Città Metropolitana. ”L’area dell’Oasi - spiega il Comitato - è un habitat naturale eccezionale per numerose specie animali e vegetali, alcuni ormai rari, e fa parte della rete Europea Natura 2000 ed è classificata come Zps (Zone di Protezione Speciale) e come Zsc (Zona speciale di Conservazione) sin dal 2004 (vent’anni fa dunque), vincoli che garantirono che il Passante Autostradale di Mestre non attraversasse l’Oasi come inizialmente progettato. Nel maggio 2024 è stato depositato presso gli uffici comunali competenti, dal proprietario dell’area, una richiesta edilizia di poter procedere alla “Manutenzione straordinaria degli edifici denominati 1 e 2 della scheda norma n. 3 – ex fornace Cavasin e realizzazione baie di carico su fabbricato ad uso industriale”
per consentire lo stoccaggio dei colli trasportati dalla società di logistica. Da quello che ci risulta, ha trovato al momento parere non favorevole da parte degli uffici comunali per ampie mancanze documentali e progettuali. Il comitato ha sollevato negli scorsi mesi forti perplessità viste le incongruenze che un’attività logistica, una volta installatasi, potrebbe creare con l’ambiente circostante, e non solo quello dell’Oasi”. Da qui una proposta. “Perchési chiede il Comitato - non si valuta invece l’insediamento nell’area della sola attività direzionale dell’azienda stessa”? “Infine si apprende con preoccupazione - conclude il Comitato - la vicenda del rinnovo della
convenzione della gestione dell’Oasi, scaduta lo scorso giugno e prorogata già una volta lo scorso 31 dicembre all’associazione Napea che ne curava la manutenzione e l’apertura al pubblico senza nessun costo per gli enti amministrativi. Ad oggi la Città Metropolitana, soprattutto in termini di risorse, non ha programmato la gestione del sito dell’Oasi Lycaena che rischia dunque di rimanere, oltre che chiuso al pubblico, anche in stato di abbandono”. La Città Metropolitana dal canto suo però ha ribadito come stiano proseguendo le interlocuzioni con il Comune di Salzano per concordare la futura gestione dell’Oasi.
Alessandro Abbadir
Campo da rugby di Robegano, abuso edilizio sanato
L’abuso edilizio che si era verificato all’interno del campo da rugby di Robegano in uso alla società del Rondoni Rugby è stato sanato. Ora sarà la stessa società a decidere se continuare o meno a ampliare e tenere la Club house che era stata realizzata senza la necessaria autorizzazione. Ad annunciarlo è il sindaco di Salzano Luciano Betteto dopo che in queste settimane è arrivata per la società l’attesa autorizzazione. Nel dettaglio della vicenda Rondoni Rugby aveva realizzato la Club house, una struttura essenziale per l’attività sociale di ogni squadra di rugby, senza attendere il necessario via libera dalla soprintendenza. A certificare l’abuso anche su segnalazione dei consiglieri di opposizione, era stata un’ispezione della polizia locale. Il sindaco spiega poi che a breve sarà fatto un nuovo bando per la vendita questa volta del campo da calcio di Robegano. In questo caso al posto del campo da calcio sorgeranno appartamenti in due palazzine. In estate contro questa decisione del Comune sono state raccolte quasi un migliaio di firme. Nel frattempo sarà anche fatta una variante urbanistica ad hoc per il caso.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Territorio. Ordinanza del Comune nelle scorse settimane
Edifici pericolanti, chiusa via Roma
Il sindaco Luciano Betteto precisa la situazione: “Non è la prima volta che facciamo richieste di perizie ai proprietari di quelle porzioni di edifici con il risultato che alcuni hanno prodotto il certificato che dimostra la stabilità della costruzione, altri no”.
VSintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
ia Roma la strada principale di Salzano che si trova a ridosso della piazza del paese e della chiesa, rischia di restare chiusa per diverso tempo a causa del crollo di calcinacci che si è verificato a inizio gennaio da degli edifici vetusti e in stato di conservazione certamente non ottimale. Il sindaco di Salzano Luciano Betteto nei giorni successivi ha spiegato come intende andare avanti il Comune dopo quello che è successo. “Dopo il crollo di calcinacci da uno dei due edifici che si trovano a ridosso della piazza - ha sottolineato - abbiamo messo in sicurezza la strada e messo delle transenne. Ho fatto una ordinanza di chiusura della strada e abbiamo approntato delle deviazioni viarie” . Questa strada resterà chiusa fa sapere il sindaco Betteto, per tutto il tempo necessario che servirà ai proprietari a fornire dei certificati di stabilità degli immobili. Se non ci saranno questi certificati che sono a carico dei proprietari certamente non potrà essere riaperta la strada. Per produrre questi certificati proprietari che sono circa una decina, dovranno far fare delle perizie e farle pervenire agli uffici comunali di Salzano in queste settimane. “Queste richieste - precisa Betteto - non è la prima volta che le facciamo ai proprietari di quelle porzioni di edifici, alcuni hanno prodotto il certificato che dimostra la stabili-
cata via Roma, la principale strada del paese e lo sperano i commercianti fanno sapere gli esponenti dell’opposizione che chiedono al primo cittadino di intervenire .“La situazione createsi - affermano i consiglieri comunali Romano De Zuani, Vanni Fabris ed Eleonora Lanza - in centro a Salzano a causa della chiusura di via Roma all’altezza degli edifici pericolanti offre l’occasione di affrontare l’annosa questione della viabilità, da sempre pericolosa per pedoni e ciclisti.
certezze e i cittadini di sicurezza. L’eccezionalità della situazione può e deve diventare una opportunità per sperimentare soluzioni innovative: dai sensi unici ai limitatori di velocità a nuove forme di organizzazione della sede stradale. Collaboreremo con proposte operative”. Il sindaco ha assicurato che ha spiegato ai commercianti la situazione, sottolineando che è stato chiuso per un perio necessario un tratto di via Roma non la piazza. Alessandro Abbadir
Allarme furti, i sindaci vanno dal Prefetto: “Più controlli”
I sindaci chiamano preoccupati e il Prefetto risponde: la situazione dei furti nel Miranese sarà subito monitorata. Sono stati positivi gli esiti del primo incontro convocato dal prefetto Darco Pellos con le forze dell’ordine e i sindaci di Dolo, Martellago, Mira, Mirano, Pianiga, Santa Maria di Sala, Comuni dove nei mesi scorsi è stato segnalato un preoccupante aumento di furti nelle abitazioni. A lanciare l’appello era stato il primo cittadino di Pianga, Massimo Calzavara, per chiedere di potenziare l’organico delle forze dell’ordine impegnate nel presidio del territorio. Al tavolo con lui gli altri primi cittadini dei Comuni dell’area e del Miranese, Gianluigi Naletto, Marco Dori, Andrea Saccarola, Tiziano Baggio e Natascia Rocchi (ormai ex sinda-
ca), il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il questore Gaetano Bonaccorso, il comandante provinciale dei Carabinieri di Venezia, colonnello Marco Aquilio, e il comandante provinciale della Guardia di finanza di Venezia, generale Michele Bosco. “Ho chiesto aiuto - ha spiegato il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara - in quanto è evidente che abbiamo un problema. Si era già visto l’anno scorso, anche
se in tono minore, ma quest’anno ha segnato un boom di effrazioni come non si era mai visto. Abbiamo bisogno di un aumento del presidio nel territorio”. Pronta la risposta del Prefetto, che ha promesso che almeno per i prossimi tre mesi il territorio sarà cinturato e saranno potenziati i controlli da parte di carabinieri, polizia di stato e Polizia Locale. “Abbiamo cercato di andare incontro alle richieste dei sindaci - spiega il prefetto Pellos - con un piano che coinvolge tutte le forze dell’ordine. Prevediamo di cinturare i territori con posti di controllo”. Un incontro con il Prefetto è stato fatto anche dal sindaco di Salzano Luciano Betteto nei giorni successivi a quello degli altri sindaci che ha sottolineato l’allarme sul territorio nel periodo invernale.
Ascolta
Territorio. Dopo l’ attesa di oltre un anno sono conclusi i lavori finanziati dal Pnrr
Cantieri finiti, il centro del paese ha un nuovo look
Prevenzione anti incendio, una esercitazione si trasforma in vera emergenza
l’illuminazione sono tutti nuovi e l’auspicio è di non doverci
mettere mano per i prossimi 20 anni. “Ora - conclude Pesce - ci impegneremo per rilanciare il
centro e il commercio, per far fruttare questo investimento”. Soddisfatto del risultato anche il sindaco Mestriner, consapevole delle problematiche dell’ultimo anno. “È stato un percorso impegnativo e soprattutto - dice Mestriner - è stato un progetto che ha avuto conseguenze abbastanza forti sui negozi, con sofferenze non da poco. Non possiamo che ringraziare i cittadini per gli sforzi fatti. Ma adesso il risultato c’è, si vede, e siamo sicuri che i sacrifici porteranno i loro frutti”.
Davide
Grosoli
S aranno posati in queste settimane gli ultimi arredi della nuova “piazza” di Scorzè: dopo più di un anno di attesa tra cantieri e viabilità modificata, la rigenerazione di via Roma tra le rotonde di Villa Conestabile e via Treviso sembra essere finalmente terminata. Una messa a nuovo che era discussa da tempo, ma resa possibile solo l’anno scorso grazie ai fondi di un bando del Pnrr. Un percorso iniziato nel novembre del 2023 sotto l’amministrazione di Nais Marcon che doveva durare 18 mesi; l’attuale amministrazione però conta di finire l’intervento a gennaio, con circa quattro mesi di anticipo. Un progetto da 5.76 milioni, di cui 1,3 comunali, che comprende tra le varie novità una nuova illuminazione, il manto stradale in porfido, l’allargamento dell’area ciclopedonale e dello spazio delle attività commerciali, sacrificando qualche posto auto; il traffico pesante sarà dirottato verso l’esterno attraverso via Cercariolo e via Castellana. La speranza è ovviamente di rilanciare il centro e le attività, creando uno spazio attrattivo dove svolgere anche grandi eventi, chiudendo la piazza alle auto con una soluzione originale: non delle transenne, ma delle barriere d’acqua. La realizzazione di tutto ciò, ovviamente, ha comportato la modifica della viabilità e un cantiere aperto durato più di un anno, un periodo di difficoltà e disagi per i commercianti del centro e per i residenti. “Il centro di Scorzè non aveva una vera identità: è un incrocio di più strade e non ha una piazza centrale, quindi abbiamo pensato a uno spazio aggregativo lungo via Roma e parte di via Treviso - spiega l’assessore alla viabilità Marco Pesce. Ovviamente abbiamo dovuto seguire i parametri del bando di rigenerazione del Pnrr, ad esempio per la copertura in porfido. Una nota d’orgoglio poi, è di aver realizzato un progetto senza barriere architettoniche e con sistema a rilievi Loges per garantire l’orientamento ai non vedenti. Inoltre, tutti i sottoservizi sono stati efficientati: i condotti di ac-
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Ascolta
Un incendio reale che si innesca durante un’esercitazione programmata. È quello che è successo alla Liquigas nelle scorse settimane, un episodio che si è concluso con una dipendente intossicata e immediatamente soccorsa dagli operatori presenti per la prova di sicurezza, e una colonna di fumo visibile dai paesi circostanti. L’esercitazione sul rischio industriale era in programma da tempo, una simulazione di una perdita di Gpl durante la fase di carico di
una cisterna, a cui hanno partecipato varie reti di protezione civile, squadre di vigili del fuoco, forze dell’ordine, operatori sanitari e anche i referenti dei Comuni. La dimostrazione ha avuto inizio ma poi si è dovuta interrompere bruscamente, perché un rogo si era effettivamente sviluppato a causa, da quanto è emerso successivamente, proprio di un guasto nella rete antincendio. Gli operatori presenti sul posto si sono quindi ritrovati improvvisamente a dover agire in condizioni di reale emergenza. Le fiamme tuttavia sono state subito contenute dai vigili del fuoco, e non si sono propagate all’esterno dell’azienda. A fare le spese dell’incidente è stata una dipendente, che aveva esalato i fumi di combustione: fortunatamente era presente per l’occasione il personale del Suem, che l’ha subito soccorsa, evitandole il ricovero. Tuttavia, la colonna di fumo nero che proveniva dallo stabilimento ha allarmato i residenti anche nei paesi limitrofi. Un episodio, insomma, che fortunatamente si è concluso per il meglio, ma che ricorda ancora una volta come gli investimenti su prevenzione e sicurezza siano indispensabili nei contesti di lavoro, specie industriali, e la guardia non debba mai essere abbassata. (d. g.)
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Servizi. Scontro con i dipendenti e i sindacati nelle scorse settimane
Orario serale in municipio, il sindaco Mestriner tira dritto
AUna banda di ladri aveva il suo covo a Scorzè
un numero adeguato pare che, anche a causa di questa situa-
zione, alcuni dipendenti stiano pensando di andarsene. Così si rischia di tornare indietro e cau-
sare danni all’amministrazione”. “I sindacati sono distanti dalle esigenze dei residenti - taglia corto Mestriner - . La pubblica amministrazione deve adeguarsi a orari ed esigenze dei cittadini, non il contrario: buona parte della popolazione ha orari di lavoro prolungati. Non è solo una questione di numeri, ma di diritti: di fronte a una società che cambia negli orari di lavoro e nella composizione delle famiglie, frammentate, noi dobbiamo dare la possibilità di avere un momento per accedere ai servizi”.
Davide Grosoli
Scorzè la maggioranza del sindaco Giovanni Battista Mestriner sembra irremovibile: l’estensione dell’orario di apertura del Comune si farà. La decisione ha provocato lo scontro con i dipendenti comunali e i sindacati, sostenuti dalle opposizioni politiche. L’iniziativa, per ora solo dichiarata senza atti ufficiali, manterrà aperti gli uffici comunali fino alle 21 per un giorno a settimana (tranne la biblioteca, gli operai e la Polizia Locale). Inizialmente, fa capire Mestriner, il progetto doveva partire su base volontaria, assegnando 17 dei 130 mila euro del fondo produttività come incentivo ai partecipanti. I dipendenti comunali però si erano opposti, rivolgendosi alle rappresentanze, che avevano incontrato il sindaco in prefettura, senza però trovare un accordo. Mestriner allora aveva detto di voler comunque applicare i nuovi orari per tutti i dipendenti, e in risposta i sindacati avevano dichiarato lo stato di agitazione. “Nonostante i proclami dell’amministrazione di voler condividere la scelta con i dipendenti, il sindaco ha scelto di tirar dritto, senza chiarire quali siano i servizi e gli uffici coinvolti - spiegano Chiara Cavatorti (Cgil), Armando Genovese (Cisl) e Mario Ragno (Uil) - non comprendiamo le motivazioni di questa scelta, non essendoci richieste da parte dei cittadini di necessità di modificare gli orari di apertura al pubblico. Ci sarà però un aumento dei costi delle utenze e un maggiore rischio per i dipendenti, che si troveranno a sera inoltrata a lavorare in pochi in un municipio vuoto”. Il sindaco, sostengono i sindacati, avrebbe respinto anche la proposta alternativa di un orario continuato fino alle 19. Le proteste erano continuate lo scorso 9 dicembre quando, dopo un’assemblea sindacale, numerosi dipendenti erano usciti dal municipio per manifestare la propria preoccupazione. A schierarsi accanto ai lavoratori sono anche i consiglieri di minoranza Marcon, Zugno, Scattolin, Losetti, Gatto e Pamio, che spiegano: “Il personale fino a qualche anno fa
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
In un periodo in cui l’allerta furti è tema noto alle cronache, arrivano buone notizie: dopo approfondite indagini delle forze dell’ordine è stato individuato un gruppo di tre ladri che faceva base a Scorzè. Colpivano prevalentemente le abitazioni della zona della Marca e del Vicentino: il fermo nei confronti dei tre uomini di 20, 23 e 33 anni, con già dei precedenti di polizia alle spalle, è scattato a dicembre. Ad incastrarli dopo un’intensa attività investigativa è stato il comando dei carabinieri di Treviso, che grazie a un’attenta analisi dei sistemi di
videosorveglianza e di lettura delle targhe uniti alle testimonianze di alcune vittime, hanno potuto determinare con certezza la colpevolezza dei tre in almeno un furto, avvenuto in un’abitazione di Bassano a dicembre, dove erano stati sottratti dei gioielli e alcuni elettrodomestici. Per spostarsi e mettere a segno i colpi tra le due provincie la banda utilizzava un’auto, un’Alfa Romeo Tonale intestata a un’azienda di autonoleggio e noleggiata a nome altrui, che gli agenti hanno perquisito e sequestrato. I tre uomini, di nazionalità albanese, erano privi di documenti e di indirizzo di residenza e vivevano in un appartamento a Scorzè dato in uso da un loro connazionale: all’interno dell’abitazione sono stati ritrovati sia gli strumenti utilizzati per lo scasso, sia gli abiti che indossavano durante alcuni colpi, e la refurtiva del colpo di inizio dicembre, riconosciuta dal proprietario dei beni rubati. I carabinieri stanno effettuando ulteriori indagini per accertare i collegamenti della banda con altri furti avvenuti fra il Vicentino e la Marca, zona colpita da vari episodi di furto. (d.g.)
Ciclismo. Il ritratto di una realtà sportiva in crescita nel comprensorio del miranese
Il Centro Sportivo Libertas Scorzè è una vera fucina di giovani campioni
Il Centro Sportivo Libertas Scorzè, un percorso di eccellenza anche nel ciclismo giovanile. Il ciclismo, nel panorama sportivo della Libertas Scorzè, non è infatti solo una disciplina, ma un autentico motore di attrazione e coesione per i giovani atleti locali. Con un’eredità che affonda le radici nei primi anni ‘80, quando furono intrapresi i primi passi nel mondo sportivo, la polisportiva ha da sempre avuto come obiettivo principale quello di avvicinare i giovani al mondo delle due ruote, offrendo loro un’opportunità di crescita sia personale che sportiva. Sin dall’inizio, abbinata alle attività di atletica, la sezione ciclismo ha segnato una svolta significativa per molti giovani del territorio. L’idea di un percorso di sviluppo sportivo ha generato nel tempo vittorie prestigiose, tra cui emergono alcuni nomi di spicco che hanno portato alto il nome di Scorzè. Tra questi spicca Nicola Scattolin, che nel 2000 conquistò sia il titolo italiano juniores
che quello mondiale, dopo aver iniziato la sua carriera nel 1995. Un’altro noto campione è Paolo Simion, che ha segnato il suo traguardo vincendo il titolo italiano su strada nella categoria juniores. Proseguendo nel solco delle tradizioni vittoriose, nel luglio 2018 Vanessa Michieletto, ha trionfato diventando campionessa italiana nella velocità olimpica su pista. Insieme a Lara Crestanello, ha portato il tricolore nella velocità a squadre Donne Allieve, sottolineando ancora una volta l’eccellenza dei talenti cresciuti all’interno della Polisportiva. Nella stagione 2024, la Libertas Ciclismo Scorzè ha continuato ad offrire un’ampia gamma di categorie per i giovani ciclisti: dai Giovanissimi, agli Esordienti, fino agli Allievi. Questa struttura permette un percorso formativo graduale, che accompagna i giovani in diverse fasce di età, garantendo un allenamento adeguato alle loro necessità. Durante il periodo invernale, quando le giornate si accorciano e le tem-
perature calano, l’appuntamento fisso è presso la palestra di Gardigiano ogni martedì e giovedì, dalle 18 alle 19,30. La conclusione in grande stile della stagione ciclistica, celebrata con la gara di Jesolo di fine ottobre, ha suggellato un’annata ricca di successi e soddisfazioni. I giovani ciclisti,
Lady Maerne, un altro riconoscimento per il calcio femminile
Un altro importante riconoscimento per la società sportiva di calcio femminile Lady Maerne, a pochissimi anni dalla sua fondazione. Nelle scorse settimane, infatti, è stata ufficialmente annunciata l’affiliazione del proprio settore giovanile con il Venezia Fc, la cui compagine femminile milita attualmente nel girone B delle serie C occupando la prima posizione in classifica. La franchigia martellacense poteva già fregiarsi della partnership con un altro club di prestigio, ossia il Sassuolo Calcio. Recentemente, ri-
cordiamo, il team neroverde presieduto da Italo Maggiolo e diretto per le attività sportive da Simone Benetello aveva ricevuto nei mesi scorsi a Coverciano il premio Figc Sgs Grassroots Awards 2024. L’ambito riconoscimento, per la categoria “Miglior progetto di sviluppo calcio Femminile”, è stato consegnato a Coverciano, l’epicentro delle attività calcistiche nel paese. Soltanto pochi anni fa le ragazze che inseguivano un pallone sui campi di Olmo erano un numero esiguo, e oggi il club può vantare ben 120 giovani atle-
no collezionato podi, piazzamenti e soprattutto sorrisi, oltre a ricevere l’attesa convocazione nella rappresentativa del Veneto. Con la stagione sportiva che si è conclusa, i riflettori sono già puntati sul futuro. Gli Allievi sono tornati al lavoro con la pre-
te che vanno ad arricchire la scena del calcio giovanile femminile italiano. L’obiettivo prioritario del club è quello di promuovere uno spirito di rispetto, di sana sportività, oltre che una viva condivisione di valori sportivi, umani e civili. Far crescere i giovani con lo sport, infatti, richiede un grande impegno da parte degli adulti che viene ripagato col vederli impegnarsi per poter emergere e raggiungere risultati positivi mettendo in campo ideali, valori veri e sano spirito di sacrificio.
parazione invernale in palestra. E’ stato poi il turno degli Esordienti, che si riuniranno il lunedì e il giovedì, sempre a Gardigiano, per la loro preparazione. Infine, dopo le vacanze natalizie, anche i Giovanissimi hanno iniziato le loro sessioni di allenamento. Riccardo Musacco
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24
“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”
Per la prossima legislatura pochi dubbi:
“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega
L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.
Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?
Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026
di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.
A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?
Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-
te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.
Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?
Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?
Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale
e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.
Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?
Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile
Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”
E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-
luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di
ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.
In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?
Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)
tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.
Francesco Calzavara
L’intervista. Il senatore Antonio De Poli
“Autonomia: questione di responsabilità”
Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.
Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?
In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.
Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?
Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.
Come vede il processo dell’autonomia regionale?
Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.
Chi sarà il futuro presidente della re-
gione?
Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.
In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?
In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.
Madeleine Palpella
Economia.
Il
sottosegretario Bitonci
“Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”
Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.
Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?
Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno.
Sul fronte della sanità quali le novità invece?
Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione
Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?
E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.
Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?
Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.
Antonio De Poli
Massimo Bitonci
foto
“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”
Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.
Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?
Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme comple-
mentari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti.
Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?
Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a
finanziamenti che arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo. Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario,
come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?
Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non si-
gnifica pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.
Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?
E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Il caso. Roma vuole prorogare a Enel per 20 anni, Agsm Aim lancia l’allarme e la politica veneta risponde
L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio Enel, usciamo dalla gestione centralista”
Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
2
M entre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata tra proclami, rilievi, raccolte firme e possibili referendum che dividono l’opinione pubblica, la politica, le categorie economiche e persino la Chiesa, c’è una proposta che sembra unire tutti quella dedicata al mondo dell’energia.
Il progetto è stato lanciato, nelle scorse settimane, da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in se le ex municipalizzate di Verona e Vicenza.
L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di lavorare, aggregando diversi soggetti veneti, per poter essere della partita.
Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo
sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti.
C’è però un grave problema: i Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani.
Toccherà alla politica Veneta - ma anche a quella Lombarda, Emiliana e Friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.
E l’appello di Testa per avviare
la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il Presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idee, stralci la norma che prevede le proroghe ventennali e consente alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.
Il Presidente Testa: “Le reti sono un asset strategico, dobbiamo provare
a tenerle sul territorio”
“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto – stiamo lavorando al piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio, con l’impegno a condividere con stakeholder e comunità obiettivi e risultati”.
“Il mondo sta cambiando, i mercati in cui operano le aziende pubbliche e private sono cambiati e continueranno a cambiare a ritmi sostenuti nei prossimi anni. La crisi dei grandi modelli centralizzati o di grandi attori industriali e finanziari, che non rispondono alle esigenze dei territori, è sotto gli occhi di tutti”.
“Le reti sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo ne-
cessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola. Rinnovo quindi l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.
Ascolta
Federico Testa
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta
Stop all’alcol per i neopatentati, usare il telefono ora costa caro
Dal 14 dicembre scorso è in vigore il nuovo codice della strada, approvato con legge 25 novembre 2024 n.177; a ben vedere si dovrebbe più esattamente denominarlo “codice della circolazione” perché, giustamente, tiene conto del cosiddetto omicidio nautico e lesioni personali gravi e gravissime di cui alla legge n.138/2023, entrata in vigore il 25/10/2023, che ha equiparato, sotto vari profili, le sanzioni per violazioni del codice della strada a quelle per infrazione delle norme che disciplinano la navigazione da diporto. Il nuovo codice è costituito da ben trentasei articoli, a loro volta suddivisi in numerosi commi per cui, ovviamente, in questa sede non è possibile un commento “totale”, ma prenderò in considerazione alcune novità che mi sembrano particolarmente importanti. L’articolo 1, tra l’altro, modifica la pena per l’omicidio colposo stradale o navale commesso da chi è in condizione di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sostituendo la precedente pena (già elevata) da tre a dieci anni con da otto a dodici anni. Ritengo che l’inasprimento di pena sia eccessivo, se si considera che l’omicidio colposo di
un dipendente per violazione delle norme di prevenzione infortuni è punito con la reclusione da due a sette anni, mi pare che la diversità di trattamento sanzionatorio sia ingiustificata. A prescindere dal tasso alcolemico, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, niente alcool, neppure un bicchiere di birra. In caso di chi subisce una seconda condanna (recidiva) per guida in stato di ebbrezza, con superamento della soglia di 0,8 g/l di alcool nel sangue, vi è l’obbligo di installare a bordo un dispositivo denominato “alcolock” che viene collegato all’accensione del veicolo e funzionando come una sorta di etilometro, impedisce che l’automezzo si metta in moto, se un conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Peraltro l’alcolock diverrà obbligatorio per tutti gli automezzi di nuova immatricolazione: si è però in attesa di un decreto ministeriale attuativo che disciplini dettagliatamente tale materia. L’articolo 2 inasprisce - a mio avviso giustamente - le sanzioni in caso di abbandono di animali, stabilendo che quando esso avviene su strada o nelle relative pertinenze, l’attuale pena dell’arresto fino ad un anno o ammenda da 1000 a 10.000 euro é aumentata di un terzo. Viene prevista la pena da due a sette anni per colui “che abbandona animali
domestici su strade o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”. Sono istituiti nuovi meccanismi più efficaci per l’accertamento della velocità, però le sanzioni sono aumentate, secondo me, in modo eccessivo. Severe sanzioni, condivisibili, per chi guida con il telefonino in funzione. Stretta anche sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, che debbono avere un contrassegno e possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e anche per loro vale l’obbligo di assicurazione nonché del casco e di munirli dei freni su entrambe le ruote e delle frecce: tutti questi obblighi scatteranno, a quanto pare, tranne quello dell’obbligo del casco a prescindere dall’età, dopo l’emanazione del decreto attuativo, però secondo un’opinione minoritaria hanno efficacia immediata. I giornali nei giorni successivi hanno riportato la notizia di contestazioni di nuove violazioni, in varie parti d’Italia, soprattutto in relazione all’obbligo di usare il casco anche per chi usa il monopattino : il “leitmotiv”, dei tentativi di giustificazione è consistito perlopiù in :”Non lo sapevo”. In vari casi tale affermazione può essere stata veritiera e ciò induce ad una considerazione d’ordi-
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
ne più generale: l’Italia è inflazionata da convegni, spesso di ben poca utilità, non sarebbe stato male se più soggetti istituzionali, con la preannunciata entrata in vigore del nuovo codice della circolazione avessero organizzato manifestazione illustrative delle rilevanti novità.
Luigi Migliorini Codice
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto
IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.
l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia. Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.
Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.
Sintoniz zati sul
Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento.
Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.
La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.
Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:
1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.
2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.
3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.
4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.
5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.
La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.
Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato
Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare.
Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra.
In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo
contribuisce all’aggravarsi dell’emergenza ambientale. Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?
Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?
La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.
Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.
Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da su-
La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.
Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.
News dal mondo Green
Tendenze dell’Economia Green nel 2025
permercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno. Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.
Ridurre lo spreco alimentare è essenziale per combattere il cambiamento climatico, salvaguardare risorse preziose e promuovere una gestione sostenibile del cibo.
Nel 2025, l’economia green si preannuncia come un settore in forte espansione, con l’intelligenza artificiale (IA) che giocherà un ruolo cruciale. Le aziende e le istituzioni stanno iniziando a integrare l’IA per affrontare i rischi climatici e migliorare la sostenibilità, sebbene ci si debba confrontare con il suo elevato consumo energetico. La Commissione Europea ha annunciato piani per intensificare gli sforzi verso un’economia sostenibile, con iniziative come il Circular Economy Act e la Direttiva sul diritto alla riparazione, miranti a promuovere pratiche più sostenibili.
Innovazioni nel Settore Alimentare
Le tendenze alimentari del 2025 evidenziano un crescente interesse per prodotti sostenibili e biologici. Secondo esperti del settore, ci sarà una preferenza per ingredienti freschi e genuini, con un aumento della domanda di cibi vegetali come burger di lenticchie e superfood. La tracciabilità dei prodotti e l’uso dell’IA per migliorare la sostenibilità nella produzione alimentare saranno elementi chiave.
Turismo Sostenibile
Il settore del turismo sta evolvendo verso modelli più sostenibili. Una ricerca di Accor ha rivelato che oltre il 50% dei viaggiatori europei prevede di spendere di più per viaggi eco-compatibili nel 2025. Questo trend implica che gli operatori turistici dovranno affrontare le sfide legate alla sostenibilità, rispondendo a una domanda crescente di esperienze di viaggio rispettose dell’ambiente.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
CineTerme, con un tema sempre diverso!
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Prossime date:
Venerdì 21 febbraio
Venerdì 28 marzo
Venerdì 11 aprile
Venerdì 16 maggio
Partner:
Ascolta
SALUTE
LVeneto: 203 milioni
di
euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali
a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).
“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”
I progetti approvati sono:
Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.
Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.
Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.
Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.
Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.
Redazione Salute
Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”
“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”
L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.
La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:
• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.
• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.
• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.
• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.
Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Il primato. E’ la paziente più anziana operata al cuore nella storia dell’Ospedale Civile
Venezia, 104enne si opera al cuore: operazione miracolosa la notte di Natale
Un Natale speciale per una signora veneziana ultra centenaria che, alla Vigilia, ha subito un intervento di angioplastica coronarica d’urgenza, diventando la paziente più anziana mai operata al cuore presso l’ospedale Civile di Venezia. La signora, che vive nel sestiere di Dorsoduro, aveva appena festeggiato il suo 104esimo Natale e stava per celebrare il suo compleanno a fine gennaio, quando è stata colpita da un infarto il pomeriggio del 24 dicembre.
Intervenuto con tempestività, il primario di Cardiologia Giuseppe Grassi ha guidato l’equipe medica nell’eseguire l’angioplastica coronarica, un intervento delicato e rapido, che ha permesso alla signora di riprendersi e tornare a riabbracciare la sua figlia, che di anni ne ha poco meno di ottanta.
“Si tratta, a nostra memoria, della donna più anziana che abbia mai subìto un intervento al cuore nell’ospedale veneziano – ha dichiarato il primario Grassi. Abbiamo dovuto decidere in pochi minuti se intervenire, ma siamo riusciti a eseguire l’angioplastica con tutte le cautele possibili, e il risultato è stato positivo. Questo risultato dimostra il livello di preparazione e dedizione del nostro team. In giornate speciali come queste, sapere di aver restituito un momento di gioia e serenità a una famiglia ci ricorda il valore del nostro lavoro”.
La signora 104enne, una volta maestra ele-
mentare a Venezia, ha rappresentato un esempio della dedizione della sanità pubblica nei confronti dei grandi anziani. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, questi interventi sono il segno concreto dei progressi della medicina per gli anziani, che sono sempre più numerosi, soprattutto nel centro sto-
rico di Venezia, dove l’invecchiamento della popolazione è più marcato. L’ospedale Civile di Venezia, con personale altamente qualificato e tecnologie avanzate, si conferma punto di riferimento per garantire ai cittadini una vita lunga e sana, nonostante le difficoltà del contesto urbano veneziano.
Redazione Salute
Camposampiero: raddoppia la donazione di latte umano per i neonati prematuri
Risultati straordinari per la Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale di Camposampiero, attiva presso la Pediatria e Patologia Neonatale diretta dal dottor Luca Vecchiato, e recentemente certificata a livello internazionale ISO.
“La nostra banca, nata negli anni ’90, è parte dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – spiega Vecchiato – ed è strettamente legata alla Terapia Intensiva Neonatale, unica nell’Ulss 6 Euganea. Il latte umano è una vera e propria terapia per i neonati prematuri: riduce il rischio di gravi patologie e favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale. Quando manca il latte materno, possiamo utilizzare quello donato da altre donne. Un gesto che ci ricorda che il latte umano non ha colore, è un atto di solidarietà che ci rende tutti uguali.”
La Banca del Latte, chiusa nel 2018 per carenza di personale, è stata riaperta nel 2022 con un nuovo impegno. Nel 2024 ha raggiunto risultati eccezionali: 34 litri di latte raccolti e somministrati, il doppio rispetto al 2023, nutrendo 37 neonati prematuri. Una parte del latte è stata anche destinata alla Terapia Neonatale dell’Ospedale di Padova.
“Questi risultati – conclude Vecchiato – sono il frutto di un lavoro collettivo che mette al centro il benessere dei più fragili. Donare latte significa salvare vite e creare una rete di solidarietà.”
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
w w w ven eto 2 4.i t
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Il Primario di Cardiologia Giuseppe Grassi
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
zienti erano affetti da parodontite o altre infiammazioni croniche. Questo ha portato a identifi care due meccanismi principali attraverso cui i batteri patogeni della parodontite influenzano la salute sistemica:
pulibili da parte del paziente.
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
•Penetrazione nei tessuti gengivali e ingresso nel circolo ematico, con diffusione dei batteri in tutto l’organismo.
•Risposta infiammatoria locale e sistemica, che aumenta i livelli di marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva (un predittore chiave di malattie cardiovascolari) e mediatori dell’infiammazione come interleuchine e citochine.
•Mobilità dentale o spazi tra i denti che sembrano aumentare: questi segni possono indicare che la parodontite sta distruggendo i tessuti di supporto dei denti.
•Sensibilità dentale e dolore gengivale: fastidi durante la masticazione o al contatto con cibi caldi o freddi potrebbero essere correlati a un problema gengivale avanzato.
Se noti uno o più di questi segnali, è importante agire subito. Prenota una visita in Faggian Clinic per una valutazione approfondita e, se necessario, un piano di trattamento personalizzato. Intervenire tempestivamente può
garantendo un approccio completo alla salute generale. La parodontologia, infatti, si concentra proprio sulla prevenzione e il trattamento di queste patologie, contribuendo a migliorare sia la salute orale che quella complessiva. È quindi importante rafforzare i rapporti tra dentisti, medici di base e specialisti in cardiologia, ginecologia e diabetologia, diffondendo una cultura della prevenzione e facendo comprendere il vero signifi cato della salute orale come parte integrante della salute complessiva. La collaborazione tra diversi specialisti permette di identifi care e prevenire complicazioni in modo tempestivo e mirato. È inoltre di fondamentale importanza informare i pazienti
Via Noalese, 49 | Zero Branco | Treviso
Durante il periodo accademico ha frequentato numerosi corsi extra curricolari di endodonzia, conservativa e parodontologia. Nel 2022 ha frequentato il corso annuale di perfezionamento in protesi dentaria tenuto dal dr. Stefano Gracis presso Dentalbrera. Nel 2024 ha portato a termine il corso di parodontologia clinica del dr. Diego Capri svoltosi al Fradeani Education.
Ascolta
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.