La Piazza del Miranese Nord_Dic24

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La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale. La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.

MARTELLAGO VARA IL

NUOVO PIANO URBANO

DEL TRAFFICO: PIU’

SICUREZZA E MENO SMOG

Si punta ad un senso unico per risolvere il problema dell’incrocio della chiesa a Maerne mentre nella frazione di Olmo c’è l’idea di una nuova rotatoria in via Selvanese

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE

La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro

a pag. 22

SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA

Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”

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Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia

Luca Zaia

La sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 5

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po aspettava un’iniziativa di questo tipo.

Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 20242025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incre-

della formazione sanitaria regionale, raggiungendo e superando l’obiettivo di “quota 250”.

“Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso di

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nin, ha impartito la sua benedizione, augurando agli studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.

Natale nel Miranese, paesi in festa

Il Natale si accende nel Miranese. Nei vari Comuni del territorio fervono i preparativi. A Mirano, il 7 dicembre torna “Motobabbo”, la sfilata motoristica di beneficenza. Ritrovo tra Piazzale Garibaldi e Piazza Martiri con arrivo e consegna dei doni ai bambini di Casa Nazareth. Poi dall’8 dicembre Mercatini della Solidarietà, l’inaugurazione delle nuove giostre del parco giochi “Gentile”, animazioni per bambini in piazza, consegna pacchi natalizi delle associazioni di Volontariato con accensione dell’albero di Natale “7th Note Gospel Lab”. Il 15 mercatino dell’antiquariato di Confcommercio in Piazza Martiri, animazione per bambini, Christmas Carol a cura dell’ Oxford School di Mirano “Joy Singers e Special Guest Lara Pasquali”. Il 22 arrivo di Babbo Natale ed Elfi e concerto con “Music Addicted Soul”, il 31 musica in Piazza e il 6 gennaio l’arrivo della Befana. A Santa Maria di Sala in Villa Farsetti l’apertura delle celebrazioni con letture animate, laboratori didattici, spettacoli tanta musica e uno stand gastronomico. Poi la mostra del libro “Farsetti Book Fest” il 7 e 8 dicembre, “Giochi in Villa” mentre il 15 dicembre verranno consegnate borse di studio al merito scolastico. A Martellago dal 14 dicembre l’arrivo di Babbo Natale, laboratori per bambini, animazione, gonfiabili e giochi di una volta, a Olmo, dall’8 dicembre mercatini, negozi aperti, l’ufficio postale di Babbo Natale, musica e animazioni. A Maerne la tradizionale mostra dei presepi in biblioteca dal 14 dicembre al 6 gennaio, mentre davanti alla biblioteca di Maerne, per tutto il periodo natalizio, verranno allestite delle casette con specialità food. Il 5 gennaio, a “Casa Lucia” a Maerne, si farà il tipico falò, Pirola parola. Ricco il programma a Noale. Tra gli appuntamenti più importanti ricordiamo la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazzetta Dal Maistro, i presepi artistici e tradizionali in vari punti della città, l’ormai tradizionale Casa delle Luci di Natale a Cappelletta, mercatini e raccolte benefiche, la corsa dei babbi Natale il 15 dicembre, tanta musica, giochi ed esposizioni e il 5 gennaio anche qui la propiziatoria Pirola Parola.

Riccardo Musacco

Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia

La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.

L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.

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La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.

Tanti appuntamenti a Martellago, Mirano e Noale fino all’Epifania

Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare.

Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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dicembre 2024

L’intervista. Il sindaco di Noale Stefano Sorino ospite a Radio Veneto24

“Cantieri, rilancio del centro e turismo fra le priorità segnate in agenda”

Il sindaco di Noale, Stefano Sorino, punta su riorganizzazione amministrativa, nuova biblioteca, valorizzazione dell’ospedale, rilancio del commercio e supporto ai soggetti fragili attraverso reti territoriali.

T

erritori e priorità. Abbiamo intervistato per Radio Veneto24 il sindaco di Noale Stefano Sorino.

L’amministrazione è stata eletta a giugno scorso. Cosa è stato fatto finora?

“Siamo un’amministrazione neo eletta. La prima cosa che ci siamo premurati di fare è una valutazione con gli uffici, quindi con i dipendenti che noi riteniamo la più grande risorsa del Comune, riguardo al possibile miglioramento della macchina amministrativa. Abbiamo iniziato una riorganizzazione interna per renderne più efficace l’azione”.

Quali sono le priorità per il 2025?

“Innanzitutto, portare avanti quelli che sono i cantieri delle opere pubbliche, in primis il i lavori relativi alla nuova biblioteca di conseguenza, migliorare quindi la la fruizione da parte di tutti gli studenti e dei cittadini di quella che che sarà un meraviglioso servizio in più per la comunità”.

Quale futuro si prospetta per l’ospedale di Noale?

“Questa sarà una bellissima sfida che dovremo affrontare tutti insieme noi amministratori e la Regione Veneto e l’ Asl. II futuro dell’ospedale di Noale è un futuro che non può non essere condizionato al suo territorio. Noi non possiamo prescin-

dere dalla destinazione sanitaria dell’ospedale di Noale. Dovremo con tutte le forze mantenere quelle che sono le eccellenze legate all’ospedale. È chiaro che si tratta di un ospedale che si inserisce in un ambito sanitario territoriale con gli ospedali di Mirano e Dolo”.

Centro storico e commercio come rilanciarlo?

“Noale è storicamente un paese a vocazione commerciale e deve rimanere tale commerciale e a cascata turistica e a cascata, quindi culturale. Va rilanciato con delle iniziative sicuramente che possano attrarre il turista. Ma non deve essere il turista solo di prossimità, ma anche il turista a distanza, migliorando la formazione e l’efficienza e la qualità di tutto il tessuto commerciale, inserendolo in un ambito territoriale. Noi non possiamo più permetterci di ragionare in termini di isolamento. Viviamo un territorio che è quello del miranese che è quello del veneziano che deve lavorare insieme, quindi con le associazioni di categoria, con la Città Metropolitana e con la Regione”.

Emergenza a abitativa e fragilità giovanile. L’ente locale ha delle soluzioni?

“Il Comune deve fare rete con le realtà territoriali associative, con le realtà territoriali extra comunali, per il miglioramento della qualità della vita dei sog-

getti fragili. Come in una catena di montaggio la società è una catena in cui la sua forza è parametrata al suo anello più debole, l’anello più debole di una società sono proprio i suoi soggetti fragili. Quindi la forza di una società sta nella sua capacità di aiutare queste persone. Noi ce la metteremo tutta, ovviamente, per porre in campo tutte le risorse umane, finanziarie e, ripeto dirette, per migliorare la qualità della vita di queste persone”.

Anziani, in arrivo un sostegno economico per i più fragili

In arrivo un sostegno economico agli anziani fragili residenti nel territorio dell’Usl 3, a partire da quelli ricoverati nella struttura della casa comunità di Noale. L’azienda sanitaria della Serenissima ha deciso di dare per un anno un contributo di 400 euro al mese a tutti gli ultrasessantacinquenni non autosufficienti, in modo da aiutare loro e le famiglie nella gestione dei carichi assistenziali. Per chiedere questo contributo, in scadenza a dicembre, l’azienda sanitaria veneziana ha messo a disposizione uno sportello con personale dell’Ulss dedicato, nella sede della Casa della comunità di Noale in Piazzale della Bastia 1 0. Gli anziani che faranno richiesta del beneficio, dovranno essere residenti non solo in città ma in tutto il Veneto, avere un Isee inferiore ai 40

mila euro e, per quanto riguarda la loro non autosufficienza, dovrà essere certificato nella scheda Svama un punteggio maggiore o uguale ai 70 punti. Il progetto, ideato dalla Regione Veneto e gestito dall’Usl 3, in collaborazione con l’ufficio gestione Fondi sociali europei della Regione e Azienda Zero, prevede in totale, per la popolazione regionale, l’investimento di 60 milioni di euro, dei quali potranno beneficiare oltre 12 mila anziani in tutto il territorio. “Siamo felici di rendere operativo nel nostro territorio questo progetto della Regione - spiega il direttore dei servizi socio sanitari dell’Usl 3 Massimo Zuin. Intendiamo quindi sostenere le persone vulnerabili e le loro famiglie nella gestione dei carichi assistenziali”. (m.t.)

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Cos’è Gaia e cosa può fare per me? Come e dove posso pagare il bollo auto in Veneto?

A sinistra il sindaco di Noale Stefano Sorino, a fianco Vicenzo Gottardo nella redazione di Veneto24

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Territorio.

L’annuncio della giunta che ha fissato il prezzo a 315 euro

Comune in aiuto alle famiglie per le estumulazioni

N

ovità in arrivo per i cimiteri cittadini. La giunta del Comune di Noale ha reso esecutivo il ricalcolo del costo relativo alle estumulazione ed esumazione delle salme in tutta l’area dei cimiteri cittadini fissando il prezzo a 315 euro. Il costo fa seguito a quanto già deciso nel settembre 2022, quando era stato disposto un contribuito che prevedeva che il 25% del servizio sarebbe stato a carico del fruitore della cremazione. “Abbiano dovuto considerare - spiega il sindaco Stefano Sorino - l’ormai costante e continuo aumento dei costi, così nell’ottica di garantire la certezza di spesa abbiamo scelto di andare incontro alle famiglie in un momento molto delicato come quello dell’estumulazione ed esumazione di un proprio caro decidendo una cifra fissa per tutte le situazioni pari a 315 euro. La differenza verrà poi sostenuta dal Comune. Abbiamo ritenuto doveroso poter garantire alle famiglie una trasparenza sulla tariffa certa a loro carico che restasse fissa per un lungo periodo e non fosse legata in alcun caso al

periodo storico nel quale dovrà essere sostenuta la spesa”. La situazione delle esumazioni nei tre cimiteri cittadini di Noale, Cappelletta e Moniego era stata da poco al centro di un esposto presentato ai carabinieri durante la scorsa legislatura da quattro consiglieri di minoranza in quanto non riuscivano ad avere i documenti relativi ai vari progetti d’intervento nei cimiteri Renato Damiani, Michele Cervesato, Fabrizio Stevanato e Michela Barin proprio un anno fa avevano contestato la situazione relativa ad alcuni lavori di esumazione non nominati nella sezione Albo pretorio - delibere di giunta del Comune e senza evidenza del capitolo di bi-

lancio a cui fosse imputata la spesa, né determina con cui sarebbe stato dato incarico ai soggetti che hanno eseguito i lavori di traslazione salme. Per questo i consiglieri in quell’occasione avevano chiesto che fossero effettuati tutti i controlli necessari e che, del caso, venissero assunte le iniziative e i provvedimenti più opportuni a riguardo. Non avendo avuto risposta, i consiglieri si erano poi recati in Comune dove avevano chiesto tutta la documentazione al segretario comunale senza ottenerli, e da qui l’esposto ai carabinieri. Ma era una vicenda che coinvolgeva un’altra amministrazione non quella in carica. Massimo Tonizzo.

Dream bar, nasce il profumo “Tempesta”

Noale festeggia il compleanno di una delle sue attività più conosciute con una “autocelebrazione” decisamente particolare ed inedita. Per i dieci anni di attività del Dream bar, ecco arrivare la curiosità di un profumo interamente dedicato alla città che non poteva che chiamarsi “Tempesta”. Creatrice dell’idea, l’imprenditrice Lucia Pesce festeggia così i 10 anni della sua attività, il Dream bar con una singolare iniziativa alla cui presentazione hanno partecipato il sindaco Stefano Sorino e il presidente della Pro Loco, Enrico Scotton, oltre a numerosissimi curiosi. Lucia Pesce in effetti non è nuova a queste iniziative, in quanto qualche anno fa aveva già fatto nascere il “Novalino”, un biscotto con ricetta al gusto di zenzero e cannella. Ora, invece, è la volta del profumo che ha, spiegano gli esperti, un profumo d’ambiente con note speziate e balsamiche adatto sia agli uomini che alle donne. “Amo Noale - spiega la creatrice - e ho voluto creare questo prodotto come omaggio al medioevo noalese e al palio”. (m.t.)

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Ambiente. Il Comune ha affidato l’incarico ad una azienda specializzata

Al via il censimento degli alberi

Quale è la salute degli alberi a Noale? Per scoprirlo il Comune ha disposto di fatto un censimento degli alberi esistenti a Noale, necessario per capire le loro condizioni di salute. La decisione del Comune sui temi del verde urbano era da tempo attesa. Il capitale arboreo noalese infatti nello specifico è costituito da circa 5000 piante poste per lo più lungo le arterie stradali, nei giardini delle scuole, nei cimiteri e nei parchi comunali. La giunta guidata dal sindaco Stefano Sorino ha quindi deliberato un atto di indirizzo per un percorso partecipativo sui temi del verde urbano proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’albero. Le 5000 piante di Noale costituiscono, fa notare il Comune, un vero e proprio patrimonio verde della comunità della “Città dei Tempesta”, una infrastruttura ecologica che richiede monitoraggio, diagnosi, cura e progettualità. L’assessore va nel dettaglio. “Abbiamo attivato - spiega l’assessore del Comune di Noale Francesco Caravello - la procedura di affidamento di un incarico professionale allo studio di agronomi e forestali Zangheri -Basso che,sulla base di un censimento generale di tutte le essenze arboree noalesi, concluderà il proprio lavoro entro la primavera del 2025 consegnando all’amministrazione un Piano del Verde. Oltre agli aspetti tecnici che sono

fondamentali, ci interessa valorizzare e tutelare il nostro patrimonio arboreo attraverso il coinvolgimento della cittadinanza. Vogliamo dare la possibilità alle associazioni, ai comitati e a tutti i cittadini di conoscere più da vicino lo stato fitosanitario delle nostre piante, il beneficio che esse offrono alla collettività e le difficoltà che alcune di esse stanno affrontando soprattutto nelle zone più urbanizzate”. Insomma per capirci il censimento individuerà grazie al lavoro dei tecnici quali piante sarà necessario abbattere e anche su questo si condividono i risultati.“Pensiamo che progetti come questo - conclude l’assessore - potranno offrire alla cittadinanza una nuova

prospettiva di partecipazione politica e amministrativa. Anche in altri Comuni del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese il censimento degli alberi è stato fatto o si farà. Un esempio recente è infatti quello di Mira che ha provveduto a censire gli alberi nel suo territorio. La sensibilità nei confronti dell’ambiente è aumentata sensibilmente nel corso degli ultimi anni e spesso le decisioni di abbattimento o potatura vengono contestate. Nel Comune di Martellago negli anni scorsi erano arrivate addirittura minacce di morte al sindaco Andrea Saccarola per un taglio di alberi programmato nella frazione di Olmo.

Alessandro Abbadir

Addio a 31 anni al consigliere comunale Tommaso Tiepolo

Noale piange uno dei suoi politici più attivi e che, nonostante la giovane età, aveva già fatto valere la sua voce e le sue idee nelle ultime due legislature. Una vita intera, purtroppo breve, dedicata alla sua città, con numerosi impegni nelle attività sociali. Si è spento improvvisamente per le conseguenze di un attacco cardiaco Tommaso Tiepolo, a soli 31 anni, per un lutto improvviso, che ha lasciato l’intera città sconvolta. Entrato in consiglio comunale con la delega alle politiche giovanili nella legislazione di Patrizia Andreotti, aveva ricoperto per un periodo il ruolo di consigliere di opposizione nelle fila della minoranza dopo l’elezione del sindaco Stefano Sorino e avrebbe lasciato il suo posto in consiglio ad Annamaria Tosatto. Lavorava all’ufficio

sport del Comune di Vedelago, dove aveva vinto un concorso, ma era anche attivo in molte associazioni cittadine (Protezione

Civile di Noale, Musici e Sbandieratori Tempesta e Contrada di San Giovanni) ed era inoltre autore di una rubrica di podcast sulle eccellenze di Noale. ”Ci

Il capitale arboreo noalese è costituito da circa 5000 piante poste per lo più lungo le arterie stradali, nei giardini delle scuole, nei cimiteri e nei parchi comunali.

sentiamo soli e sconvolti, persi - dicono dalla sua lista civica Impegno Comune - faremo tesoro della testimonianza di Tommaso per continuare, anche a suo nome, il servizio alla nostra città. Perdiamo un giovane propositivo, dai mille progetti, solare e coinvolgente e che aveva tantissime idee per la sua città e per la sua frazione, Briana”. Sconvolta l’ex sindaca Patrizia Andreotti, che lo aveva voluto a tutti i costi accanto a lei anche nella nuova avventura politica. “Ho ricevuto una telefonata la mattina alle sette dal suo cellulare - ricorda “Tommaso, che succede?” gli ho detto. Era la mamma che mi avvisava dal suo telefono. Ancora non ci credo. L’avevo sposato io lo scorso mese di settembre”. Ai funerali ha partecipato commosso l’intero paese. (m.t.)

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Territorio. Non mancano critiche da parte dell’opposizione

Vendita dell’ex centro civico, il Comune ci riprova

L

’ex centro civico di Olmo di Martellago, in via Selvanese, ritorna a far parlare di sé. Dopo i vari tentativi di messa all’asta finora andati deserti, infatti, l’amministrazione comunale ci riprova e rilancia l’offerta di vendita con uno sconto di circa 100mila euro. L’edificio, ormai da anni nel piano di alienazioni del Comune, attualmente in disuso e spesso rifugio per persone senza fissa dimora, rientra, una volta conclusa la vendita, nell’operazione di acquisto dello stabile del Giardino Santo Stefano, nel capoluogo, da Centro Marca Banca, per realizzare un centro civico anche a Martellago. In caso di mancata riuscita dell’operazione, l’amministrazione sarebbe costretta a ricorrere ad un mutuo, cosa poco gradita alla giunta Saccarola che vorrebbe mantenersi a indebitamento zero, una situazione ormai consolidata da anni a questa parte. Ricapitolando, le prime due procedure per l’alienazione del bene, avviate con deliberazione di giunta comunale numero 291 del 26 settembre 2011 e numero 217 del 28 agosto del 2012, con prezzo a base d’asta allora stimato di 1 milione e 500 mila euro erano andate deserte. Un terzo tentativo, dopo una perizia del 2021 che stimava l’immobile a 950mila euro, è caduto nuovamente nel vuoto. Con ulteriori deliberazioni di giunta comunale, la numero 127 del 20 maggio 2022 e la numero 69 del 27 marzo 2023, sono state avviate altre due procedure di asta pubblica, entrambe senza successo. A questo punto, appoggiandosi a una deliberazione della giunta regionale del Veneto secondo cui “qualora i primi due esperimenti della procedura di offerta al pubblico da tenersi con una distanza temporale non inferiore a 15 giorni, vadano entrambi deserti, l’ente proprietario potrà disporre un ulteriore esperimento d’offerta, con riduzione del prezzo di alienazione che non potrà eccedere il 10% del valore di stima”, l’ulteriore ribasso a cui ci si è attestati nella speranza di una conclusione positiva della questione è arrivato a 855mila euro, con termine ultimo per presentare le offerte l’11 dicembre prossimo e apertura buste il giorno seguente. L’opposizione però non ci sta, come ha fatto in uno degli ultimi consigli comunali il consigliere di Unione Civica Moreno Bernardi, lamentando un danno per la comunità vendere un bene a 120 euro al metro cubo in una delle zone più belle della frazione martellacense,

dove invece i prezzi arrivano anche a 160-180. “La zona è di pregio - insiste il consigliere del gruppo InSIeme Alessio Boscolo - non esistono invenduti a Olmo, si sta cercando da parte dei costruttori di tirare sul prezzo, dato che l’amministrazione, debole si trova con l’acqua alla gola e deve vendere. Sul fatto poi che una deliberazione regionale si possa applicare a livello locale, abbiamo forti dubbi, ne parleremo in consiglio comunale”.

Riccardo Musacco

Arrivano le “Casette dell’acqua” nel capoluogo e frazioni Nelle scorse settimane, Martellago e le sue frazioni hanno fatto un passo in avanti verso un futuro più sostenibile, inaugurando un innovativo servizio di erogazione di acqua microfiltrata, naturale e gassata, che contribuirà significativamente alla riduzione degli imballaggi in plastica, a tutto beneficio dell’ambiente. Le nuove strutture, le cosiddette “Casette dell’acqua”, sono state installate in punti strategici del territorio comunale: in via Veneto, nel parco di via Liguria nel centro del capoluogo, via Longhin a Olmo e in Piazza Giotto a Maerne. Il sistema

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da una ditta di Spresiano, nel Trevigiano, e funziona prelevando l’acqua dall’acquedotto per poi sottoporla a microfiltrazione e debatterizzazione, grazie all’utilizzo di lampade ultraviolette. Un display permette agli utenti di verificare i parametri dell’acqua, garantendo così un consumo sicuro e informato. Per quanto riguarda il costo, l’acqua naturale è disponibile a 8 centesimi al litro, mentre quella gasata costa 10 centesimi al litro. La cerimonia di inaugurazione, tenutasi in Piazza Giotto a Maerne, ha visto la partecipazione del sindaco Andrea Saccarola e di altri esponenti dell’amministrazione comunale. Il primo cittadino ha espresso grande soddisfazione per questa svolta ecologica. “Avremo sempre a disposizione un’acqua controllata e di qualità - ha dichiarato il sindaco Andrea Saccarola - invitando i cittadini a prendersi cura delle nuove installazioni”. Con queste parole, ha sottolineato l’importanza di un uso consapevole e attento delle risorse messe a disposizione per la comunità. Insomma un bel servizio a favore di tutta la cittadinanza nel segno della sostenibilità . (r.m.)

Piano Urbano del Traffico: più sicurezza e meno inquinamento

Anche Martellago, nelle scorse settimane, ha provveduto a redigere il suo Put, il Piano Urbano del Traffico, ossia l’insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili e utilizzabili nel breve periodo e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate. Un provvedimento di fatto obbligatorio per i Comuni con una popolazione superiore ai 30mila abitanti ma anche per quelli, come Martellago stessa che conta un numero di residenti inferiore, in caso di presenza di particolare affluenza turistica, risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano, comunque, impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della cir-

colazione stradale. Uno strumento, redatto dalla società Sintagma Srl ed esposto alla cittadinanza in un evento dedicato. Quanto agli obiettivi, i piani del traffico sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il ri-

Senso unico per risolvere il problema dell’incrocio della chiesa a Maerne, mentre a Olmo l’idea è di una rotatoria in via Selvanese

sparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi. Il tutto come previsto dall’art. 36 del nuo-

vo Codice della Strada. Diverse le novità che andranno a cambiare la conformazione delle strade del paese nei prossimi mesi, sulla base anche dei punti più pericolosi dal punto dell’incidentalità individuati, 12 in totale e cercare, quindi di ridurne la pericolosi-

A Maerne una installazione per ricordare le vittime della strada

In occasione della Giornata del Ricordo delle vittime della strada, nelle scorse settimane, l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha voluto lanciare uno slogan semplice e diretto, “Ricordare per cambiare.” A Martellago si è tenuto un evento di forte impatto emotivo, in Piazza IV Novembre a Maerne, per commemorare una tragedia, quella degli incidenti stradali, che continua a mietere vittime: solo nel Veneto si contano 310 morti, mentre in tutta Italia, nel 2023, il numero supera i 3.000 a causa spesso di distrazione al volante e di abuso di alcol o droghe. L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Martellago con il Comune, ha visto la partecipazione del sindaco Andrea Saccarola, Armando Favaretto, presidente della Pro Loco, Paolo Battistini, referente veneziano dell’Aifvs, e la Fiab. Tra i presenti c’era anche Giancarlo Marigo, il

padre del piccolo Andrea, un bambino di soli 11 anni che ha perso tragicamente la vita l’anno scorso in un incidente in bici a Campocroce di Mirano. “Morire a 11 anni è assurdo - ha espresso Marigo, profondamente colpito. Non abbiamo ancora completamente capito la dinamica dell’incidente, ma Andrea ci manca immensamente. Ora collaboriamo con l’associazione affinché non accadano più fatti simili. Serve maggiore sicurezza, responsabilità e una forte prevenzione”. A rendere più tangibile il messaggio è stata un’installazione suggestiva posta al centro della piazza: un’auto incidentata accanto a due biciclette schiacciate, con la sagoma di un uomo stesa a terra sotto un lenzuolo, un’immagine che ha commosso e fatto riflettere i presenti sull’urgenza di intervenire per prevenire ulteriori tragedie. (r.m)

tà. In questo senso il progetto è quello di realizzare quattro rotatorie, nello specifico all’incrocio tra via Roma e via Trento, punto nevralgico quest’ultimo in quanto in quanto in quest’ultima strada sorge il polo scolastico Carlo Goldoni. Poi sempre, nel capoluo-

go, tra via Roma e la Castellana all’altezza di Ca’ della Nave dove quindi verranno eliminati i semafori presenti e tra la Castellana, via Canove e via Morosini. Nella frazione di Maerne, invece, tra via Circonvallazione Est, via Ca’ Bembo e via Olmo per rendere più agevole l’accesso ai Laghetti. Altri suggerimenti previsti dal Piano riguardano sempre Maerne con un senso unico per risolvere il problema dell’incrocio della chiesa mentre nell’altra frazione di Olmo l’idea è di un’altra rotatoria tra via Selvanese e via Dosa per far in modo di alleggerire il flusso di veicoli sull’ultra trafficata via Olmo. Infine, previste alcune “zone 30” sempre in quell’area di Olmo. Ora la palla passa alla giunta che dovrà adottare il documento ma ci sarà spazio anche per accogliere eventuali suggerimenti da parte della cittadinanza.

Riccardo Musacco

In cosa consiste il ravvedimento operoso? Mi fa risparmiare?

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L’installazione messa a Maerne

Infrastruttture. L’annuncio del sindaco Luciano Betteto e dell’assessore Alberto Munarin

Fondi Pnrr per realizzare la nuova mensa scolastica

Buone notizie sul versante delle opere da realizzare. Un altro altro “tesoretto” in arrivo a Salzano grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Stavolta si tratta a ben vedere di oltre 900mila euro, necessari per realizzare una nuova mensa scolastica per la scuola primaria “San Giovanni Bosco” a Salzano capoluogo. A spiegare di che opera si tratta ci pensa il primo cittadino Luciano Betteto. “Grazie alla nuova struttura - dice Betteto - potremo migliorare gli spazi dedicati alla mensa e, di conseguenza, il servizio di refezione scolastica. Vedere migliorato un luogo così centrale per la crescita dei nostri figli è motivo di grande soddisfazione. Va detto che il nuovo edificio sarà collegato al corpo principale della scuola tramite un percorso protetto e coperto da una pensilina. Obiettivo è creare un nuovo ambiente più confortevole e funzionale per gli operatori della mensa e per tutta la comunità scolastica, liberando spazi per altre attività”. Si tratterà va detto di un edificio eco sostenibile sotto tutti i punti di vista. Il nuovo edifi-

cio sarà sostenibile e realizzato secondo i criteri della moderna edilizia, assicura il Comune per garantire un basso carico termico d’estate ed una minor spesa energetica d’inverno. Con il sindaco è soddisfatto anche l’assessore Alberto Munarin. “Un nuovo bando Pnrr vinto grazie al lavoro di progettazione del nostro Comune - commentano concludendo il sindaco Luciano Betteto e l’assessore all’istruzione Alberto Munarin - la conferma del lavoro che stiamo facendo specialmente per la scuola e

l’educazione. A breve apriremo un percorso di condivisione con la scuola, la società di refezione, per realizzare un progetto in grado di rispondere in pieno alle necessità di ragazzi, insegnanti e personale in servizio”. Insomma delle buone novità per le famiglie di Salzano che apprezzeranno un servizio efficiente della mensa scolastica che va a servire ogni giorno centinaia di bambini e bambine, fornendo loro dei pasti genuini e necessari alla loro crescita. Alessandro Abbadir

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Raid di furti in paese, è allarme fra i residenti

Raid di furti fra Salzano dove le case colpite sono state oltre una decina nelle scorse settimane. L’appello del sindaco Luciano Betteto ai cittadini è chiaro: aderite ai gruppi di controllo di vicinato e chiamate al minimo sospetto le forze

dell’ordine. I ladri hanno agito Salzano nella zona dell’autoscuola Rancing. Hanno forzato porte e finestre con arnesi da scasso. Hanno colpito così una decina di case nella stessa zona facendo un bottino complessivo di migliaia di euro. Hanno agito nel tardo pomeriggio-inizio sera e cioè dalle 17 alle 20. I ladri poi con ogni probabilità sono fuggiti in un’auto che avevano parcheggiato a ridosso delle case facendo perdere le proprie tracce dopo che i residenti avevano avvisato le forze dell’ordine “Questo - dice il sindaco Luciano Betteto - è il periodo in cui purtroppo ed è risaputo da tutti, si verificano purtroppo il maggior numero dei furti, serve sempre più adesione ai gruppo di vicinato” .

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confermato: Banca dell’anno in Italia.

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secondo The Banker.

Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.

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Territorio. Preoccupazione per un progetto legato alla logistica

Oasi Lycaena aperta, intanto scatta la mobilitazione di Legambiente

L’area umida favorisce lo stanziamento di molte specie dell’avifauna e i popolamenti sono molto ricchi di varietà. In particolare non è difficile osservare dentro l’Oasi, l’imponente garzaia e poi l’ airone cinerino che nidifica qui ormai da molti anni.

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’ Oasi Lycaena di Salzano ha aperto a inizio dicembre e sue porte alla cittadinanza. Ad organizzare l’iniziativa che ha riscosso successo è stato nello specifico il circolo Legambiente del Miranese, che la gestisce da oltre sette anni insieme ad altre associazioni ambientaliste del territorio. E’ stata organizzata così una giornata di mobilitazione. In collaborazione con Lipu e Wwf, e sono stati predisposti due turni di visite guidate all’interno della zona umida. “La giornata, oltre che a permettere la visita dell’oasi con guide naturalistiche abilitate - ha spiegato Legambiente - ha voluto rappresentare un momento di informazione sullo stato di avanzamento di un progetto presentato da una azienda che prevede la realizzazione di un magazzino di stoccaggio merci proprio a ridosso dell’entrata dell’oasi. Infatti Il nostro circolo sta seguendo, con viva preoccupazione, in collaborazione con il Comitato di cittadini “Fronte dell’Oasi”, l’evoluzione del progetto della Cst Trasporti di Scorzè che intende realizzare nella zona di via Villetta a Salzano adiacente all’Oasi Lycaena. La ditta ha presentato al Comune di Salzano un progetto specifico per la realizzazione di un’area logistica che prevede la costruzione di un capannone destinato allo stoccaggio di merci in depositi refrigerati. L’Oasi Lycaena, di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, è zona

Sic e Zps, inserita nel progetto Rete Natura 2000, di valenza comunitaria, con molti vincoli ambientali. Chiediamo agli organi competenti di mantenere alta l’attenzione su quali impatti avrà la realizzazione di un’opera del genere sul contesto di un territorio così delicato e ricco di biodiversità”. Legambiente ne spiega le caratteristiche. L’Oasi risulta essere una importante zona di rifugio e ripopolamento faunistico di molte specie anche rare e volatili e insetti. L’area umida inoltre favorisce lo stanziamento di molte specie dell’avifauna e i popolamenti sono molto ricchi di varietà. In particolare non è

difficile osservare dentro l’Oasi, l’imponente garzaia e poi l’ airone cinerino che nidifica orma qui da molti anni. Saranno da accettare in questo contesto i possibili aumenti di inquinamento acustico ed atmosferico. Legambiente ricorda infatti che la zonizzazione del Piano Acustico Comunale prevede un livello di decibel molto basso inserito in un contesto di oasi naturalistica. Per tutta la mattinata attivisti di Legambiente hanno distribuito ai visitatori materiale informativo riguardante l’ Oasi e anche i possibili insediamenti che potrebbero sorgere nei prossimi anni. Alessandro Abbadir

Scuola, nel miranese mancano insegnanti di sostegno

“Stiamo cercando di capire quali indicazioni arriveranno dalla legge di bilancio. Di certo, come Cisl Scuola, abbiamo fatto alcune richieste ben specifiche che, ci auguriamo, siano accolte dal governo. E tra i punti vi sono la rivalutazione retributiva di tutto il personale, incremento del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Fmof) e la valorizzazione dei docenti, perché anche nel Miranese ci sono delle criticità”. Queste le parole del segretario generale della Cisl Scuola Venezia, Mariano Maretto. Sul tavolo tante questioni, si attendono delle risposte concrete. “Ci aspettiamo la stabilità del lavoro di docenti e personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) ma servono delle nuove regole per il reclutamento, restitu-

zione agli Uffici scolastici regionali delle pratiche sulla previdenza e ricostruzione di carriera. Il personale Ata, ad esempio, è essenziale per la gestione e l’organizzazione del lavoro di tutte le attività scolastiche e le nomine d’inizio anno scolastico sono arrivate in forte ritardo. Dare loro un’occupazione certa, ne beneficia tutto l’ambiente. Oltre ai temi

economici, ce ne sono altrettanti a livello normativo, che incidono sulle condizioni di lavoro ma anche sulla qualità”. “La continuità - continua il segretario della Cisl Scuola Venezia Mariano Maretto - non si garantisce affidando ruoli impropri alle famiglie e nemmeno con i vincoli. Questi ultimi hanno aumentato, invece, i costi per il ricorso a supplenze. Il governo dica basta ai divieti ma punti, piuttosto, sugli incentivi, da definire contrattualmente, per chi assicura la continuità, specie nelle situazioni laddove ci sono più problemi”. La situazione degli insegnanti a inizio anno scolastico nel Miranese, appare critica in particolar modo per le supplenze. La mancanza di insegnanti di sostegno sta, infatti, creando disagi. Massimo Tonizzo

Un’immagine dell’ Oasi Lycaena

Salute. Aprirà uno spazio ambulatoriale a Peseggia, ma non basta

Carenza di medici, lo scontro

con l’Ordine non si placa

Continua il batti e ribatti tra sindaco e Ordine dei medici sulla situazione della medicina di base a Scorzè, ma all’orizzonte si profilano anche alcune novità. E’ infatti ormai prossima, entro fine anno al massimo, l’apertura di un nuovo spazio ambulatoriale a Peseggia, con l’arrivo di un nuovo medico di quartiere. “Una decisione successiva alla nostra battaglia - spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner - che si deve alla sensibilità dimostrata dall’Usl3. Questa apertura però sarà limitata per i prossimi tre anni. A causa delle regole attuali, infatti, è il massimo che si può fare”. Intanto, prosegue con successo la raccolta firme per riportare i medici nelle aree cittadine per ora prive del servizio, ma il sindaco non accenna a smorzare le polemiche. “La cittadinanza è esasperata - spiega Mestriner. In pochi giorni a Rio San Martino sono state raccolte oltre cinquecento firme. A Cappella, Peseggia e Gardigiano, non passa giorno che non si incontrino pazienti insoddisfatti, preoccupati, delusi da un servizio che è disorganizzato. Eppure il presidente dell’Ordine “non vede dove sia il problema”. Questo fa il paio con le opposizioni in consiglio comunale, per le quali il problema “non è grave”. Ve lo dico francamente: siete fuori dal mondo. La spocchia intellettuale usata dal presidente dell’Ordine nel dire che lui “non vede il problema” è il frutto di un sistema malato: stiamo consentendo a chi deve dare la prestazione alla comunità, di dire a chi paga (i cittadini) che loro (i medici) devono fare quello che a loro pare perché tanto i problemi dei cittadini non li vedono”. Mestriner rincara la dose. “Il problema non è il presidente dell’Ordine - dice. A ben vedere il problema è della politica, supina a una lobby che sta danneggiando i cittadini. Sia chiaro: moltissimi medici, la maggioranza, vorrebbe fare il loro lavoro in tranquillità. Ma essi stessi sono vittime di queste logiche lobbistiche. Gli ambulatori non sono “tanto cari a Mestriner”: sono cari ai cittadini, agli anziani, a chi non è automunito. A chi non ha soldi, o tempo, o possibilità di raggiungere il proprio medico di base a 20 chilometri tra andata e ritorno. Il problema del doppio ambulatorio lo hanno creato proprio i burocrati che hanno agevolato la concentrazione in un unico ambulatorio di quasi tutti i medici. Ricordo inoltre al presidente dell’Ordine che i cittadini pagano già le tasse per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale e non dovreb-

bero pagare due volte, aggiungendo anche risorse comunali, per il fatto che la grande politica, ascoltando suggerimenti di lobby autoreferenziali e lontane anni luce dai cittadini, ha scelto di scassare il servizio finora reso ai cittadini. Se il sistema vuole fare medicine di gruppo, esse devono essere distribuite sul territorio. Almeno ogni 4 o 5 mila abitanti, ci deve essere obbligo dei medici di lavorare li. E in ogni caso, stabilire un chilometraggio massimo”.

Massimo Tonizzo

La piazza di Gardigiano si rifà il look

Un nuovo volto alla piazza di Gardigiano: è questo l’auspicio dell’amministrazione, che annuncia il progetto di riqualificazione del parcheggio di fronte alla scuola elementare Giuseppe Verdi. Un’opera attesa e sentita dai residenti, che secondo gli auspici dell’amministrazione potrebbe essere realtà già a maggio. Al momento infatti l’area parcheggio è composta da una distesa di sassi. “Questo progetto renderà la piazza più pulita, metterà in sicurezza l’accompagnamento a scuola dei bambini - spiega Amedeo Calzavara, consigliere comunale. E’ necessario ed era richiesto da molti per risolvere

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la situazione disastrosa del parcheggio: è utilizzato da molti camperisti che posteggiano il mezzo, è pieno di buche, delimitato da transenne e la vegetazione è lasciata a sé stessa”. L’area verrà quindi asfaltata, con alcune modifiche alla viabilità: l’entrata e l’uscita saranno a senso unico, mantenendo l’attuale ingresso e creando una nuova uscita a nord, dove prima era presente l’isola ecologica. Quest’ultima verrà spostata all’interno dell’area, mentre verrà dismessa quella che attualmente si trova di fronte alle scuole elementari. Infine, verrà creata una corsia dedicata allo scuolabus. I lavori avranno un costo complessivo di 160 mila euro, inizieranno tra circa tre mesi e salvo imprevisti si concluderanno in quattro, rendendo l’area agibile già a maggio in concomitanza con la sagra della frazione, per cui potrà rappresentare un valore aggiunto. “Abbiamo ricevuto tante risposte positive, qualcuno che ci fa notare possibili aggiustamenti o richieste aggiuntive, ma nel complesso siamo contenti perché il progetto risponde a un’esigenza concreta”. (d.v.)

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Infrastrutture. L’affondo

del sindaco

“Soldi del Passante per finanziare altro. Così non va”

“O

ra che ci sono milioni di euro disponibili, la Regione non solo non mantiene le promesse, ma li usa per finanziare altro: è inaccettabile per i cittadini del nostro territorio”. A inizio novembre la giunta Regionale ha dichiarato di aver approvato il disegno di legge per il bilancio di previsione 2024-2026, e le sorprese non sono mancate: gli utili dei pedaggi del Passante di Mestre (34,8 milioni di euro) copriranno il canone della superstrada Pedemontana. La notizia ha da subito acceso gli animi delle amministrazioni locali, e Giovanni Battista Mestriner ha lanciato un messaggio chiaro: “così non funziona”. Aperto nel febbraio 2009, il Passante collega Dolo a Quarto d’Altino, evitando la tangenziale di Mestre. Anas e Regione dividono a metà la proprietà, ma a gestirlo è Cav (Concessioni Autostradali Venete). Visto il territorio che attraversa e gli espropri necessari, sette Comuni avevano fatto ricorso al Tar quando il progetto era stato presentato, ma nel 2004 si era trovato un accordo: via libera alla nuova autostrada, in cambio di finanziamenti a opere pubbliche nei Comuni, divise in fasce di priorità A (finanziate) e B (da finanziare). Da statuto inoltre, una volta ripagato il costo dell’opera, gli utili passano alla Regione che li reinveste nel territorio.

Dopo 15 anni di crescita quindi (Cav ha fatto 31,8milioni di utili nel 2023, +30% rispetto al ‘22), per la prima volta il Passante può portare fondi in Regione, che i Comuni attendono di vedere investiti nei cantieri promessi. La somma però fa comodo anche a un altro progetto: la Pedemontana, che per ora non regge la prova dei conti e che la stessa Regione stima in perdita di 113 milioni nei prossimi tre anni. “I cittadini sostengono pedaggi alti proprio per ripagare il Passante, utilissimo, ma ci era stato promesso qualcosa in cambio - rincara Mestriner. Invece vediamo molte opere di fascia A e B ancora non realizzate, anche quelle prioritarie”. A Scorzè ad esempio, la “tangenziale” di via Bigolo che dalla rotonda della San Benedetto porta a via Drizzagno, mai realizzata; stessa sorte per il collegamento tra via Moglianese e il casello di Scorzè, previsto nel progetto di quest’ultimo, ancora inesistente. “Ci hanno sempre detto che non c’erano abbastanza soldi, e ora li investono

altrove senza dialogare o avvisare, io l’ho saputo dai giornali. Se c’è un buco di bilancio e si vuole farlo pagare, questo deve valere per tutti. Quelli sono soldi provenienti dal traffico, per buona parte locale: perché solo questo tratto deve pagare la Pedemontana? Conclude il sindaco :”una domanda che sicuramente si porranno anche gli altri Comuni e che probabilmente, caratterizzerà i prossimi mesi di dibattito con la Regione”.

Davide Grosoli

Over 65, Acli organizza percorsi di benessere

Sfruttare le risorse a disposizione, operare in maniera efficace e sinergica sul territorio, perché da soli il percorso è tortuoso. Seguendo questo filo rosso si è tenuta la presentazione della seconda edizione del ciclo di incontri “Benessere e Sapere - Tra presente e futuro”, promosso da una rete di associazioni guidate dal circolo Acli ScorzèNoale, Anteas, Fnp Cisl Venezia e Apste. Il progetto è iniziato con l’incontro di presentazione, svoltosi nelle scorse settimane al centro pastorale Consortium di Scorzè, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti dei Comuni del Miranese. Un’occasione per radunare

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istituzioni, attori delle politiche sociali e associazioni per convogliare gli sforzi verso un unico obiettivo: prendersi cura della propria comunità, in particolare degli over 65, facendo fronte ai tagli imposti al settore sociale. Il programma prevede incontri su temi legati al benessere e alla conoscenza, iniziati a Novembre ma che dureranno fino a maggio 2025. Sono previste inoltre anche attività di potenziamento della memoria, in collaborazione con l’Università di Padova, e incontri di alfabetizzazione digitale. Un programma che, riferisce il coordinatore Alessio Bui, è destinato ad allargarsi nei prossimi anni anche ad altri Comuni limitrofi. Inoltre, grazie agli sforzi delle associazioni coinvolte, è stato possibile conservare un servizio altrimenti destinato a venire ridimensionato: ogni lunedì mattina sarà possibile recarsi presso le strutture del centro servizi Anni Sereni dove sarà allestito un Sapa (Sezioni ad alta protezione Alzheimer), accessibile ai cittadini del miranese e mutuato dall’Asl. (d.v.)

la transizione energetica internazionale passa per Venezia

L’Italia, grazie alla posizione strategica, punta a diventare hub per l’idrogeno nella transizione energetica, come discusso al Venice Hydrogen Forum.

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’idrogeno è una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso all’Hilton Molino Stucky a Venezia in cui si è tenuto nelle scorse settimane il “Venice Hydrogen Forum”. L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (Gh2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della Vsf che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con Bcg, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. “Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati - ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - dai cambiamenti climatici. Il

Mose è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. “I problemi connessi al riscaldamento terrestre - ha ricordato il ministro - sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale. “Gli impegni europei - ha concluso il ministro - ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone

come hub di accesso di questi flussi energetici”. “Fino a poco tempo fa Venezia - ha spiegato Renato Brunetta presidente Vsf - era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita”.“Oggi - ha concluso il presidente Brunetta - ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo” .

Alessandro Abbadir

L’impegno di Snam al processo di decarbonizzazione

“Il Venice H2 Forum - ha detto Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snamè stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di Pci agli accordi intergovernativi fino al Mou firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali euro-

pei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterraneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso”. Tutto ciò rappresenta al meglio per Ercoli l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del paese, impegno “confermato anche nel

primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050”. Tra i tavoli organizzati c’è stato un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente.

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Istruione. Il 60% dei diplomati prosegue gli studi e principalmente sceglie economia e lingue

Eduscopio premia l’Istituto Algarotti, scuola aperta al mondo e all’innovazione

L’Istituto Tecnico “Francesco Algarotti” di Venezia eccelle per preparazione universitaria e lavoro nel turismo, con moderni laboratori e focus sulle lingue straniere.

T

anto per chi punta a proseguire gli studi all’Università che per chi vuole cercare un buon lavoro nel settore del Turismo e delle relazioni internazionali subito dopo il diploma, l’Istituto Tecnico economico

“Francesco Algarotti” di Venezia si conferma un’ottima scelta. Lo certifica anche Eduscopio 2024, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno compila la classifica delle migliori scuole di ogni territorio. Tutti i dati sul sito: https://eduscopio.it/.

“Il 60% dei nostri diplomatidice il preside dell’istituto Diego Bottacin - prosegue gli studi e lo fa principalmente verso Economia e verso Lingue. Eduscuola misura i risultati scolastici di questi studenti nel secondo anno di università e quelli usciti dal nostro istituto hanno ottenuto agli esami universitari una media di voti molto buona. La piattaforma misura

anche quanti studenti, tra quelli che si sono diplomati due anni fa, hanno oggi un lavoro stabile e, soprattutto, se è un’occupazione coerente con il titolo di studio conseguito. Anche in questo caso i nostri diplomati che scelgono di cercare subito un lavoro (sono quasi il 40% del totale) hanno trovato impiego stabile nel settore turistico o del marketing internazionale.

E’ in rapida crescita anche il numero di coloro che scelgono l’Istituto Tecnico Superiore (ITS Academy), un corso biennale di alta formazione tecnica post diploma. I diplomati Algarotti si orientano soprattutto verso i corsi di Hospitality, Marketing and Comunication e di Tourism Innovation-Digital 4.0 che hanno sede a Jesolo e il nuovo corso aperto a Mestre di Art&culture A.I. Digital innovation appositamente disegnato per l’unicità della città di Venezia”.

L’Algarotti si trova nel centro

Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere:

Il Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere ha consegnato i nuovi banner informativi dedicati alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa mira a garantire una presenza costante di questa importante comunicazione nei luoghi pubblici di Cavarzere, non solo durante il mese simbolo di novembre, ma tutto l’anno.

I banner, che riportano messaggi di incoraggiamento e il numero di contatto del Centro Antiviolen-

za, saranno esposti in diverse sedi strategiche del territorio. Tra queste, è già stata inclusa la Biblioteca Comunale, come sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. Ulteriori consegne hanno interessato la scuola superiore IPSIA “Guglielmo Marconi” e le scuole medie di Cavarzere, in un’ottica di sensibilizzazione rivolta anche ai più giovani. Durante la cerimonia di consegna, erano presenti la Polizia Locale di Cavarzere e i rappresentanti

storico di Venezia, a sei minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, presso la prestigiosa sede di Palazzo Savorgnan, splendido edificio settecentesco, che ospita la maggior parte delle aule e dei laboratori. “Grazie ai fondi PNRR - continua il dirigente - tutte le aule sono dotate di smart TV, è stata rinnovata l’attrezzatura delle sei aule informatiche, tutte le aule possono essere trasformate in classe digitale con un pc con-

nesso per ogni alunno, sono state realizzate due aule immersive dotate di visori 3D per esperienze didattiche in realtà aumentata, è stato recentemente inaugurato il nuovo laboratorio di videomaking e podcasting. L’insegnamento delle lingue straniere è da sempre il fiore all’occhiello. Già dal secondo anno gli studenti possono frequentare gli stage linguistici di due settimane all’estero. Nonostante la guerra sono stati attivati anche gli

stage di russo, grazie ad una scuola russa di Riga in Lettonia e all’ospitalità presso famiglie russofone. Oltre alle lingue curricolari, Inglese (per tutti) e Spagnolo, Francese, Tedesco e Russo, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi extracurricolari (al pomeriggio) di Cinese e Coreano. Al pomeriggio possono anche seguire corsi per la certificazione linguistica e corsi per la Patente europea del computer (ICDL)”.

banner informativi per contrastare la violenza di genere tutto l’anno

dei Servizi Sociali, sottolineando il lavoro sinergico delle istituzioni locali nel contrastare questa problematica. L’assessore Bernello ha ribadito l’importanza dell’esposizione permanente dei banner: “Dobbiamo parlare di violenza di genere ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Non dobbiamo fare silenzio, ma fare rumore, sensibilizzando e rendendo accessibili i contatti per ottenere aiuto, conforto e supporto. Questo è il nostro obiettivo principale.”

L’Assessore ha inoltre evidenziato l’impegno costante del suo assessorato nel portare avanti iniziative concrete a contrasto della violenza di genere e nel creare una rete di sostegno per chiunque ne abbia bisogno. L’esposizione dei banner rappresenta un simbolo visibile di questo impegno, un richiamo per tutta la comunità a non abbassare mai la guardia su un tema così cruciale. I numeri riportati sui banner consentono di contattare direttamente il Centro

Antiviolenza, offrendo supporto immediato e una parola di conforto alle persone in difficoltà. (a.b.)

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Il libro. La presentazione del volume a Roma, presso il Senato della Repubblica

“Home”, le emozioni di sentirsi a casa, raccontate in versi e attraverso le immagini

Un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti

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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e alle

VENEZIA caf.venezia@uilvenetoservizi.it prenota un appuntamento

i è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, la presentazione di “Home”, un’opera firmata da Renzo Cremona e Alessandro Boscolo Agostini. Il libro, composto da 58 fotografie e oltre 10 poesie in italiano e in lingua locale chioggiotta, rappresenta un omaggio unico alla città di Chioggia, esplorandone i paesaggi, la cultura e il profondo significato del termine “casa”.

“Siamo ciò che siamo quando capiamo veramente dove è la nostra casa, dove sono le nostre radici e dove si conserva la nostra identità e, quindi, la nostra storia”. Così il senatore Questore Antonio De Poli ha sottolineato il valore simbolico dell’opera.

“Home”, infatti, è un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti.

l’importanza delle connessioni emotive e dei legami con la propria terra”.

Il vicesindaco di Chioggia e assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha definito il libro “come una raccolta di emozioni che sono state catturate nelle fotografie e nelle poesie. Un’opera che ci invita, nel contesto globale in cui viviamo, a riconsiderare

Renzo Cremona, autore delle poesie, già noto per la sua “Grammatica chioggiotta” e della prima traduzione del “Piccolo Principe” in chioggiotto, ha descritto la “casa” come una dimensione linguistica e affettiva. “La casa è certamente la sede degli affetti –spiega Cremona, scrittore e autore delle poesie - ma è soprattutto la lingua, il luogo dove possiamo essere noi stessi, lo spazio dove possiamo abitare e che possiamo allargare grazie alle parole che la costituiscono. Home è proprio questo: la lingua che crea la casa e dove noi ci sentiamo a casa”. Alessandro Boscolo Agostini, fotografo professionista da quasi

30 anni, ha definito il libro come un viaggio nell’anima, spiegando che “Le case descritte nel libro – fa notare - sono quasi sempre chiuse. Qualche volta, è vero, c’è una finestra aperta ma l’ingresso è proibito. A quel punto, Home diventa anche e soprattutto il territorio dove ti muovi e, in un gioco di rimandi semantici, finisce per costituire non più solo un cumulo di mattoni ma uno spazio dove il cuore può fermarsi a riposare”. Come recita la quarta di copertina, “semo tère che sta in mèso. In dove che ti te vòlti nòma che confin”.

Chioggia è il simbolo di una continua ricerca di equilibrio tra radici, identità e apertura verso il mondo.

Adriatic Lng continua a promuove i giovani talenti musicali della Serafin Youth Symphony Orchestra

Ritorna Lunedì 30 Dicembre (alle ore 21.00), presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, la nona edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.

Quest’anno il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2024 sarà interamente dedicato alla più celebri colonne sonore della storia del cinema. Indubbiamente nel rapporto tra immagine e musica la parte musicale ha sempre avuto un

ruolo rilevante nel rafforzare il contenuto delle immagini, ruolo che ha assunto via via una funzione essenziale a partire dalla seconda metà del novecento e sino a oggi. Il programma della serata, presentato dal Prof. Paolo Fontolan, proporrà pertanto le colonne sonore che hanno contribuito in modo determinante a rendere molte pellicole “uniche e indimenticabili” grazie all’efficace commento musicale affidato alle partiture scritte dai più gran-

di e ispirati compositori: da Forrest Gump a Il gladiatore, da Via col vento a La mia Africa, passando attraverso Colazione da Tiffany, 2001 Odissea nello spazio, I magnifici sette, Jurassic Park e molti altri. Le composizioni saranno proposte nella versione sinfonica originale e il concerto si svolgerà sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria. Alla luce di queste premesse l’evento incontrerà sicuramente l’apprezzamento di numerosi appassionati ed estimatori musicali. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).

Un momento della presentazione

Giannastica.

Asd Olimpia 81, da decenni fucina di campionesse del territorio

AMartellago, quando si parla di ginnastica, si pensa immediatamente all’A.s.d. Olimpia 81. Questa storica associazione sportiva opera da oltre quattro decenni nel territorio, affermandosi come un punto di riferimento per chiunque desideri praticare ginnastica artistica o ritmica a livello agonistico e non. I corsi proposti sono pensati per tutte le età e i livelli di preparazione: dai “Cuccioli Olimpia” per le bambine della scuola dell’infanzia a chi vuole sperimentare le prime competizioni non agonistiche nei circuiti Uisp e Ritmica Europa, fino ai percorsi agonistici avanzati del comparto Silver e Gold per le atlete più esperte, che partecipano ai campionati della Federazione Ginnastica d’Italia. I corsi sono condotti da tecnici qualificati e giudici Fgi che, grazie a un costante aggiornamento, garan-

tiscono un’istruzione di alto livello. Le palestre di Olimpia 81offrono un ambiente sicuro e stimolante, dove ogni ginnasta può crescere non solo dal punto di vista tecnico, ma anche personale. L’obiettivo dell’associazione è infatti quello di incoraggiare bambine e ragazze a esprimere al meglio il proprio

I corsi proposti sono pensati per tutte le età e i livelli di preparazione

potenziale, alimentando la loro passione per la ginnastica con un approccio sano ed equilibrato. Di recente, le giovani atlete della squadra biancorossa hanno ottenuto risultati eccezionali in diverse competizioni. Ai Cam-

Taf Scorzè ai vertici internazionali del tiro alla fune

Il tiro alla fune, come molti altri sport, affonda le sue antiche radici in cerimonie rituali, praticate in diverse culture remote come quelle della Birmania, del Borneo, della Corea, della Nuova Zelanda, del Congo e delle Americhe. Questo sport era simbolicamente legato alle “forze contrastanti”, rappresentando concetti come il bene e il male. Era, infatti, spesso parte di cerimonie propiziatrici per favorire il buon tempo e un abbondante raccolto, così come di riti funebri. Questa tradizione ha trovato terreno fertile anche in Italia, precisamente nella zona del Miranese, a Scorzè. Nel 1975, grazie all’iniziativa di sei fratelli della famiglia Cappelletto, insieme ad alcuni loro amici, è nata la Taf Scorzè. La squadra ha rapidamente guadagnato notorietà. Dopo circa dieci anni, la Taf Scorzè ha iniziato a competere a livello nazionale, e

dal 1995 anche su scala internazionale. Oggi, conta circa una trentina di atleti che gareggiano sotto il nome di Taf Scorzè A in manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale, e con il nome Taf Scorzè B nelle competizioni interregionali. Nel 2018 il Coni ha insignito l’Asd Taf Scorzè della prestigiosa “Stella di Bronzo” per meriti sportivi. Il club, nel corso degli anni, ha accumulato un palmarès di tutto rispetto, con 69 titoli italiani al suo attivo, di cui due nella specialità indoor e 67 nelle varie categorie outdoor. Solo nel 2019, la Taf Scorzè ha conquistato tre titoli italiani: il 13 luglio a San Vendemiano, nelle categorie 640 kg e 700 kg, e il 20 luglio a Noventa di Piave, nella categoria 680 kg. A questi successi si aggiungono 36 Coppe Italia, 18 Campionati Triveneti e 20 tornei internazionali per club. (r.m.)

perdita di una delle sue dirigenti accompagnatrici più care, Gioia Mingaroni, a soli 65 anni per un male incurabile.”Questa notte ci ha lasciati una parte di noihanno scritto sulla loro pagina Facebook - la nostra cara amata Gioia, dirigente, collaboratrice, amica, mamma, presenza buona e preziosa nelle nostre vite da sempre. Il cuore al momento è troppo pesante per trovare altre parole. Noi tutti come una vera famiglia siamo vicini in questo grande dolore alla nostra allenatrice Elena, a Riccardo e Paolo. Riposa in pace ora, ci mancherai immensamente, ma siamo certi sarai sempre con noi”! Anche in suo nome l’attività sportiva proseguirà con ancora maggiore stimolo a raggiungere livelli sempre più elevati e far crescere nel modo migliore le giovani ginnaste del futuro.

Riccardo Musacco

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#Regione

Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte

Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”

Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”

Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.

Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.

Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.

La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della

squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.

Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.

Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”

Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative

e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.

Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro

che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.

Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-

Il segretario veneto del Pd Andrea Martella

clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)

Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli

“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”

Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.

Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?

Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?

Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della

regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.

Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?

Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.

Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?

C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.

Staremo a vedere”.

(a cura di Nicola Stievano)

Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?

Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti

Strade e interporti tra opere e progetti

L a vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?

Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.

E in vista delle Olimpiadi?

Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente

è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.

Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?

Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)

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In famiglia abbiamo 2 macchine e una moto… come faccio a ricordare tutte le diverse scadenze del pagamento del bollo?

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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti

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Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”

Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani. Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-

stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.

Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-

L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto

mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di

continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad

acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.

Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni.

Artigianstufa: 30 anni di calore su misura e tradizione artigianale

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ne ci hanno spinti a portare le stufe in maiolica

attenzione anche all’ambiente. Le biomasse, come legna e pellet, rappresentano una scelta sostenibile che riduce l’impatto ambientale, senza rinunciare al piacere di un calore autenDietro ogni stufa c’è una storia di passione “Il calore è ciò a cui l’uomo aspira: riscaldare l’ambiente significa creare uno spazio sicuro, acUna filosofia che guida ogni progetto e che, dopo quasi trent’anni, continua a fare di Artigianstu-

Artigianstufa si distingue per il suo approccio artigianale e personalizzato. Come sottolinea il titolare, Eric Damiani: “Ci occupiamo di tutto: dalla progettazione alla posa, dalla manutenzione all’assistenza nel tempo. Ogni nostro prodotto è pensato su misura per il cliente, con un’attenzione particolare a estetica, funzionalità e sostenibilità”.

L’offerta spazia dalle iconiche stufe in maiolica ai caminetti ad accumulo e tradizionali, fino alle moderne soluzioni a pellet. Ogni creazione nasce dall’incontro tra le esigenze del cliente e la maestria di artigiani che sanno

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Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero

Si parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi

un c.d. “reato universale”.

Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.

Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in

materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.

Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.

Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.

Luigi Migliorini

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L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa

Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.

Come dipingere una stanza Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:

• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.

• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.

• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-

cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.

• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.

Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio

Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:

• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.

• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.

• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.

• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.

Migliorare l’Illuminazione: Creare Atmosfere Uniche

L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:

• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.

• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.

• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.

• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te. Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada. Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti

Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede

solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.

Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.

Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.

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Bonus edilizi 2025. Superbonus 65%, ristrutturazioni 50%, sismabonus 36%, mobili 50%,

Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità

Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:

1. Bonus Ristrutturazioni

Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.

2. Superbonus

Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.

3. Sismabonus

Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.

4. Bonus Barriere Architettoniche

Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.

5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.

6. Bonus Verde

Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.

Come Prepararsi per il 2025

I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.

Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.

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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento

Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento

Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.

ISintonizzati sul futuro.

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l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,

spiacevoli sorprese.

Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.

Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-

pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.

vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.

Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.

Le Tendenze del Mercato per il 2025

Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.

Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.

Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.

Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire

Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.

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sul futuro.

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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari

SALUTE

Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali.

L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-

L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali

ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.

Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:

• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.

• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.

• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.

• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.

Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici

Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”. È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.

“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.

Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.

L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.

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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati

La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite

In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.

Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso. “Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei

bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.

La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola inie-

zione che garantisce protezione per tutta la stagione”. “La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.

Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare

L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.

Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.

In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.

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Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni

Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima

L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali.

A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.

A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi

dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporanea-

mente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.

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San Bortolo: eseguito il primo prelievo di cuore a “cuore fermo”

Martedì 12 novembre, l’ospedale San Bortolo di Vicenza ha effettuato per la prima volta un prelievo di cuore da un donatore in morte cardiaca. Questa tecnica innovativa, introdotta in Italia meno di un anno fa all’ospedale di Padova, rappresenta una nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto.

Oltre al cuore, sono stati prelevati polmoni e pancreas, trapiantati a Padova, il fegato destinato a Verona, le cornee a Treviso e i reni, trapiantati direttamente al San Bortolo.

«Questo risultato è frutto dell’eccellenza delle nostre équipe e della collaborazione con il Centro Regionale Trapianti e la Cardiochirurgia di Padova diretta dal prof. Gino Gerosa – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica –. Le donazioni a “cuore fermo” ampliano le possibilità per i pazienti in lista d’attesa,

con Vicenza in prima linea grazie a un territorio sensibile al tema della donazione».

La procedura prevede un esame ECG in assenza di attività cardiaca per 20 minuti, seguito dal rapido intervento per il prelievo degli organi. «Il prelievo del cuore è particolarmente complesso – sottolinea il dott. Vinicio Danzi, Direttore di Anestesia e Rianimazione –. Il cuore, fermo da oltre 20 minuti, viene perfuso per ripristinare ossigenazione e circolazione, consentendo che riparta una volta trapiantato. Questo risultato richiede tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra anestesisti, perfusionisti e cardiochirurghi».

Vicenza ha già esperienza nella tecnica: sono 9 i prelievi a “cuore fermo” eseguiti negli ultimi 18 mesi. «La donazione è un dono che offre vita a chi è in gravi condizioni – conclude Danzi –. Il paziente, una persona generosa, aveva espresso la volontà di aiutare il prossimo. Abbiamo realizzato questo desiderio, con il consenso della famiglia».

Apparecchi acustici tramite ASL-INAIL per aventi diritto
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PROTAGONISTI A NORD EST

Sintonizzati sul futuro.

Delta Group Agroalimentare acquisisce Pollo

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Dmo energetico e ridurre l’impatto

avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.

Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di

Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più

Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con

benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-

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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio

Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata

Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo

Nelle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica.

L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.

Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento

Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico.

Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su

come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”. Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport con questo nome io e Mario ci siamo cono-

sciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”

Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”

Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.

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Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Cavallino-Treporti consolida il proprio impegno come comunità responsabile verso la sostenibilità.

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coesione vera di una grande comunità, come quella di Cavallino-Treporti». Ottenere la certi cazione internazionale signi ca rispecchiare i 38 criteri e i 174 indicatori legati agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, continuando il percorso virtuoso che l’Amministrazione comunale ha avviato per far vivere la comunità in un luogo nel quale possa star bene, trovare nuovi stimoli e opportunità. Cavallino-Treporti già da molti anni ha ottenuto la Bandiera Blu per la qualità delle acque di balneazione, la Bandiera Gialla per la ciclabilità e la Bandiera Verde come spiaggia a misura di bambino scelta dai pediatri.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.

Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo

Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI

Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.

Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino

Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.

TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI

Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero

Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia

Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.

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Rubrica a cura di Sara Busato

ARIETE (Voto: 8)

Dicembre porta energia e ottimismo. Ottimo periodo per concludere progetti. In amore si respira aria di serenità. Preparati a festeggiare con entusiasmo!

TORO (Voto: 7)

Un mese stabile ma senza grandi sorprese. Concentrati sul rafforzare legami familiari e amorosi. Sul lavoro, chiudi l’anno con ordine per iniziare il 2025 al meglio.

GEMELLI (Voto: 8)

Dicembre sarà stimolante e vivace, con nuovi incontri interessanti. In amore, evita scelte impulsive. Sul lavoro, idee creative ti porteranno riconoscimenti.

CANCRO (Voto: 7)

Un mese di bilanci: riflettere sul passato aiuterà a pianificare il futuro. In amore, sii più aperto e sincero. Le festività porteranno calore in famiglia.

LEONE (Voto: 9)

Dicembre è il mese della vostra rinascita. Le stelle vi spingono a brillare sia in amore che sul lavoro. Colpi di fortuna renderanno tutto più entusiasmante.

VERGINE (Voto: 8)

La vostra precisione sarà fondamentale per chiudere progetti importanti. In amore, armonia e dialogo saranno protagonisti. Concedetevi il meritato relax.

BILANCIA (Voto: 9)

Il mese sarà armonioso e ricco di gioie, soprattutto nelle relazioni. Sul lavoro, una nuova proposta potrebbe sorprendervi. Ottimo periodo per bilanciare vita e obiettivi.

SCORPIONE (Voto: 8)

La passione domina dicembre, sia in amore che nei progetti personali. Fate attenzione a non essere troppo rigidi. Le feste saranno un momento di connessione.

SAGGITARIO (Voto: 8)

La vostra vitalità rende questo mese speciale. Grandi soddisfazioni vi attendono in ambito lavorativo. In amore, l’intesa con il partner è alle stelle.

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CAPRICORRNO (Voto: 9)

Mese produttivo: chiudete l’anno con risultati concreti. In amore, piccole incomprensioni possono essere risolte con dialogo. Le feste porteranno pace interiore.

ACQUARIO (Voto: 7)

Nuove idee e progetti personali vi entusiasmano, ma fate attenzione a non trascurare le relazioni. Dicembre è ideale per ritrovare equilibrio e serenità.

PESCI (Voto: 6)

Un mese di introspezione. Fate chiarezza su ciò che desiderate davvero per il futuro. Le feste saranno un momento di riflessione e ripresa. Attenzione all’umore.

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