La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale. La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
“SERVE CHIAREZZA
Il consiglio comunale di Mirano ha odottato un ordine del giorno approvato all’unanimità. Nel Miranese è prevista una “Casa di Comunità” ogni 71 mila abitanti
Le interviste
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Servizio a pag. 4
Governatore Regione Veneto segue a pag. 5
SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
Servizio a pag. 22
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
Servizio a pag. 21
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia
L a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini.
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Mirano
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Natale nel Miranese, paesi in festa
Il Natale si accende nel Miranese. Nei vari Comuni del territorio fervono i preparativi. A Mirano, il 7 dicembre torna “Motobabbo”, la sfilata motoristica di beneficenza. Ritrovo tra Piazzale Garibaldi e Piazza Martiri con arrivo e consegna dei doni ai bambini di Casa Nazareth. Poi dall’8 dicembre Mercatini della Solidarietà, l’inaugurazione delle nuove giostre del parco giochi “Gentile”, animazioni per bambini in piazza, consegna pacchi natalizi delle associazioni di Volontariato con accensione dell’albero di Natale “7th Note Gospel Lab”. Il 15 mercatino dell’antiquariato di Confcommercio in Piazza Martiri, animazione per bambini, Christmas Carol a cura dell’ Oxford School di Mirano “Joy Singers e Special Guest Lara Pasquali”. Il 22 arrivo di Babbo Natale ed Elfi e concerto con “Music Addicted Soul”, il 31 musica in Piazza e il 6 gennaio l’arrivo della Befana. A Santa Maria di Sala in Villa Farsetti l’apertura delle celebrazioni con letture animate, laboratori didattici, spettacoli tanta musica e uno stand gastronomico. Poi la mostra del libro “Farsetti Book Fest” il 7 e 8 dicembre, “Giochi in Villa” mentre il 15 dicembre verranno consegnate borse di studio al merito scolastico. A Martellago dal 14 dicembre l’arrivo di Babbo Natale, laboratori per bambini, animazione, gonfiabili e giochi di una volta, a Olmo, dall’8 dicembre mercatini, negozi aperti, l’ufficio postale di Babbo Natale, musica e animazioni. A Maerne la tradizionale mostra dei presepi in biblioteca dal 14 dicembre al 6 gennaio, mentre davanti alla biblioteca di Maerne, per tutto il periodo natalizio, verranno allestite delle casette con specialità food. Il 5 gennaio, a “Casa Lucia” a Maerne, si farà il tipico falò, Pirola parola. Ricco il programma a Noale. Tra gli appuntamenti più importanti ricordiamo la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazzetta Dal Maistro, i presepi artistici e tradizionali in vari punti della città, l’ormai tradizionale Casa delle Luci di Natale a Cappelletta, mercatini e raccolte benefiche, la corsa dei babbi Natale il 15 dicembre, tanta musica, giochi ed esposizioni e il 5 gennaio anche qui la propiziatoria Pirola Parola.
Riccardo Musacco
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
Sanità, Veneto al top ma si può far meglio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.
Tanti appuntamenti a Martellago, Mirano e Noale fino all’Epifania
Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare. Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Mirano
Servizi. La presa di posizione del consiglio comunale nelle scorse settimane
“Necessario fare chiarezza sul futuro dell’ospedale e del distretto sanitario”
N el consiglio comunale di Mirano, maggioranza e minoranza si sono unite per lanciare un appello comune all’Ulss 3 Serenissima. L’obiettivo è chiarire le intenzioni dell’azienda sanitaria riguardo al futuro dell’ospedale locale e del distretto sanitario che include anche l’ospedale di Dolo. Il consiglio ha adottato un ordine del giorno firmato all’unanimità dai consiglieri, con Gabriele Petrolito, presidente del consiglio comunale, come primo firmatario. La questione sanitaria è particolarmente sentita in città, soprattutto in seguito all’emergenza Covid, che ha sottolineato la necessità di potenziare le strutture ospedaliere, in particolare gli ospedali “Spoke”. Sebbene ci siano investimenti previsti, tra cui 22
Nel Miranese, è prevista una Casa di Comunità ogni 71mila abitanti e nella Riviera del Brenta una ogni 65mila
milioni di euro per trasferire i servizi materno-infantile e l’obitorio, non c’è ancora chiarezza sulle prospettive future. Inoltre, il nuovo centro per il Serd, atteso da quasi un decennio e progettato grazie a un finanziamento del 2020, è ancora in attesa di essere realizzato. Nella zona del miranese, è prevista una Casa di Comunità ogni 71mila abitanti e nella Riviera del Brenta una ogni 65mila, ma l’Ospedale di Comunità di Mirano con 12 posti non è ancora operativo. Il consiglio comunale ha deciso di affidare a una delegazione composta dal sindaco, dal presidente del Consiglio comunale e 4 consiglieri (due
di maggioranza e due di minoranza), il compito di avviare un dialogo con la direzione dell’Ulss 3 Serenissima. Nonostante la manifesta unità d’intenti, la seduta non è stata priva di critiche da parte della minoranza. Matteo Baldan e Matteo Cappelletto, esponenti rispettivamente di Fratelli d’Italia e Coraggio Italia, hanno criticato il sindaco Tiziano Baggio, sostenendo che l’amministrazione avrebbe avuto due anni e mezzo per affrontare la questione con maggiore efficacia. Annamaria Tomaello ha ricordato che la sua proposta di invitare il direttore generale dell’Ulss3, Edgardo Contato, in Consiglio non è stata accolta. La minoranza di centrodestra ha espresso perplessità riguardo all’impegno dell’amministrazione, sebbene abbia contribuito al documento. “Seppur condividendo il documento - hanno dichiarato gli esponenti dell’opposizione di centrodestra unitariamente - e avendo inserito rilevanti modifiche abbiamo voluto esprimere le nostre preoccupazioni e sottolineare come l’impegno, per quello che ci compete, non è mai venuto a meno”. Da parte sua, il sindaco Tiziano Baggio ha difeso il suo operato, evidenziando il continuo dialogo con il personale dell’ospedale e la direzione sanitaria, oltre alla collaborazione con il sindaco di Dolo e le informative inoltrate sullo stato dei finanziamenti anche in Conferenza dei sindaci. Al termine del dibattito, durante il quale si è proposto di convocare anche l’assessora regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
Riccardo Musacco
Un nuovo panificio per il Miranese
E’ stata inaugurata nelle scorse settimane la nuova sede de “L’albero del Pane” a Veternigo, un panificio, pasticceria e caffetteria che porta avanti con passione e impegno una tradizione familiare trentennale. Fondata dalla famiglia Carraro di Mirano, composta dai fratelli Alessio e Cristiano e dalla madre Lauretta “L’albero del Pane” sottolinea Confcommercio del Miranese “si è affermato negli anni come un simbolo di qualità e di innovazione nel settore della panificazione e pasticceria, diventando un punto di riferimento nel territorio”. Soci di Confcommercio del Miranese, i Carraro hanno saputo trasformare le sfide in opportunità: dalla prima rivendita trent’anni fa alla recente apertura di Veternigo, la famiglia ha ampliato le proprie attivi-
tà nel territorio. Alessio Carraro racconta così questa nuova avventura: “la definisco una sfida. Siamo partiti come una piccola realtà familiare e, dieci anni fa, con l’apertura del secondo punto vendita, abbiamo fatto un grande passo avanti includendo la pasticceria e la caffetteria. Con questa nuova sede a Veternigo, compiamo un altro salto di qualità, anche a livello produttivo e organizzativo. Gestire tre punti vendita richiede un notevole impegno, ma l’esperienza accumulata in questi anni ci ha permesso di crescere molto, migliorando in qualità e professionalità sia nella panificazione che nella pasticceria. Anche il nostro team, oggi, è altamente qualificato e motivato”. (r.m.)
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Lavori pubblici. Al via una stagione di cantieri nel territorio
Sicurezza ed asfaltature, le strade si rifanno il look
F
ervono a Mirano gli interventi su strade e infrastrutture comunali, tra quelli già in atto e altri che vedranno prossimamente la messa a terra. Approvato in uno degli ultimi consigli comunali uno stanziamento di 400mila euro a favore di interventi di asfaltature messa in sicurezza attraversamenti pedonali e accessi alle scuole, impianti sportivi, manutenzione del verde e dei fossati comunali. Nello specifico sono stati messi a bilancio 100mila euro per l’asfaltatura e la manutenzione straordinaria delle strade comunali, tra gli interventi più rilevanti figura l’intervento su via Bastia Fuori e via Ballò, situate nel cuore del paese, per un totale di 149.500 euro. Questo intervento viene finanziato in parte con 76.277 euro dal bilancio comunale, mentre i restanti 73.223 euro provengono da un finanziamento regionale. Un altro progetto di grande importanza è la realizzazione dell’impianto di illuminazione del campo da calcio di Scaltenigo, essenziale per garantire l’utilizzo nella sua completezza della struttura. Il progetto ha un valore complessivo di 102mila euro, di cui 63mila sono coperti dai fondi comunali e 39mila da un finanziamento regionale. Infine, il Comune ha
destinato112mila euro per la manutenzione ordinaria delle strade, il ripristino delle condizioni di sicurezza, la pulizia delle caditoie, gli interventi sui marciapiedi e la manutenzione delle strade bianche. L’investimento comprende anche la cura del verde pubblico e dei fossati comunali, dimostrando un impegno costante per il mantenimento del decoro e della funzionalità del territorio. Altre attività sono attualmente in corso e già finanziate per 873mila euro che comprendono, tra le altre, la realizzazione di un nuovo cinerario con area dispersione delle ceneri e l’individuazione di aree per cappelline di famiglia nel cimitero di Zianigo, messa in sicurezza di attraversamenti pedonali e l’impermeabilizzazione di tribune e la sistemazione spogliatoi del cam-
po da calcio di Scaltenigo. “Continuiamo a lavorare nell’interesse della città, realizzando interventi a favore della sicurezza stradale e del territorio. Interventi che nascono da una programmazione realizzata ascoltando i cittadini, che abbiamo incontrato in numerosi incontri pubblici - dichiara il sindaco Tiziano Baggio. Non solo le opere Pnrr quindi, ma tanti altri interventi che miglioreranno la vita di tutti e che si aggiungono a quelli già finanziati nei precedenti consigli comunali, quali ad esempio la manutenzione straordinaria del cimitero di Zianigo e l’asfaltatura e la riqualificazione di via Scaltenigo. Di particolare significato è l’acquisto di un secondo furgone elettrico a disposizione del personale”. Riccardo Musacco
Padre Silvio Caterino nuovo parroco della chiesa di San Michele Arcangelo
Lo scorso giugno, Mirano ha dato il suo affettuoso saluto a Don Artemio Favaro, che per tanti anni è stato punto di riferimento per la comunità e ritiratosi per raggiunti limiti di età. Ora, la diocesi di Treviso ha trovato il suo successore, si tratta di Padre Silvio Caterino, 53 anni compiuti a novembre, originario di San Donà di Piave, un passato da prevosto nelle parrocchie di Trevignano e Falzè di Trevignano. Il nuovo parroco si è già insediato nelle scorse settimane assumendo la guida spirituale del Duomo di San Michele Arcangelo di Mirano. Ha accolto la notizia della sua nomina con “stupore nei confronti di Dio e delle sue continue chiamate”. Quella di Mirano però non è una comunità a lui sconosciuta: agli inizi del suo ministero sacerdotale, tra il 2001 e il 2006, aveva già prestato servizio come giovane sacerdote in quella chiesa. Successivamente, è stato educatore nel Seminario di Treviso, insegnante di religione presso il Collegio Pio X e cappellano a Santa Maria del Rovere. La sua nomina ha suscitato numerosi commenti positivi sui social media, dove i fedeli hanno manifestato apprezzamento per le sue qualità, in particolare per il suo rapporto con i giovani.
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Territorio. Fratelli d’Italia all’attacco con il consigliere Matteo Baldan
Zogo dell’Oca, scoppia la polemica
Anche il Zogo de l’Oca, il tradizionale appuntamento novembrino che attira a Mirano migliaia di visitatori è stato occasione di polemica tra maggioranza e opposizione. Il casus belli si è verificato alla scoperta del gonfalone dell’oca appeso al posto della bandiera italiana sul pennone di Piazza Martiri con tanto di video (poi rimosso dai social) di un trombettista che suonava le note del Silenzio dinnanzi proprio al gonfalone stesso. La minoranza di centrodestra si è lanciata subito all’attacco dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tiziano Baggio parlando di vilipendio alla bandiera e di uso improprio per il pennone. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Baldan ha annunciato un’interrogazione a riguardo e una segnalazione al prefetto. “Pretendiamo delle risposte - attacca Baldan. Come previsto infatti dal Tuel non è possibile issare bandiere che non siano quella italiana, europea, del Comune o della Regione e queste ultime solo in particolari casi, quelle di associazioni o comitati possono essere esposte, motivando il perché, solo a fianco della bandiera nazionale. Questo non vuole essere un attacco alle tradizioni miranesi come il Zogo dell’Oca, ma nei confronti di chi crede che nella nostra città ormai tutto sia concesso anche la mancanza di rispetto verso i simboli previ-
fermando: semplice goliardia, ma a nostra memoria non ci viene in mente un solo Comune d’Italia che usi o faccia usare il pennone comunale come fosse una cosa di poco valore e su questo esigiamo dei chiarimenti da chi di dovere per sapere dov’è mancato il controllo dell’uso del pennone o su chi ha autorizzato l’uso dello stesso senza la presenza di personale del Comune e se contrariamente invece fosse sarebbe ancor peggio”. “Non riesco a capire - replica stupito Roberto Gallorini, presidente della Pro Loco - se volevano delle spiegazioni bastava semplicemente contattarci senza bollare di vilipendio o goliardia
l’operato di centinaia di volontari che hanno lavorato gratuitamente per la riuscita della manifestazione. Non abbiamo fatto nulla di particolare, lo facciamo da 25 anni e i permessi ci sono stati dati con tutti i partiti presenti. Dicono che voglio fare politica e candidarmi, non è mia intenzione”. “Nessuna intenzione di offendere la bandiera - aggiunge Baggio - a issare il gonfalone dell’oca è stata la Pro Loco come è da anni e non è mai successo nulla. Comunque se l’opposizione scriverà al Prefetto, attenderemo la sua risposta. Il pennone, nelle occasioni istituzionali, ospita sempre la bandiera italiana e ovviamente continuerà ad essere così”.
Riccardo Musacco
Il gruppo di Protezione Civile compie 20 anni
Vent’anni di dedizione e impegno al servizio del territorio: è questo il traguardo che i volontari della Protezione Civile di Mirano hanno celebrato nelle scorse settimane. Un anniversario che non si limita alla memoria, ma che si arricchisce con l’inaugurazione ufficiale della nuova sede in via Matteotti 46. Un evento aperto alla cittadinanza, alla presenza del sindaco Tiziano Baggio e di altre autorità locali. La storia di questo nucleo nasce nel cuore del dicembre 2004, quando, sotto l’amministrazione Fardin, si prese la decisione di costituire una struttura dedicata alla protezione civile, rispondendo a un bisogno sentito e lanciando una campagna di sensibilizzazione. Da allora, il gruppo ha operato su numerosi fronti di emergenza: dall’incidente del camion di Gpl a Ballò nel 2006, ai
Italia, passando per le alluvioni in Veneto del 2009 e 2010, la tempesta Vaia nel 2018, l’emergenza sanitaria del Covid, fino agli eventi recenti delle alluvioni che hanno colpito Emilia Romagna, con particolare attenzione su Faenza sia nel 2023 che quest’anno e perfino a Bologna e Mirano stessa. Oggi, il gruppo della Protezione Civile di Mirano è guidato dall’attuale coordinatrice, Tiziana Casarin, e si compone di 25 membri dedica-
Il casus belli si è verificato alla scoperta del gonfalone dell’oca appeso al posto della bandiera italiana sul pennone di Piazza Martiri
ti. La giornata di celebrazione si è aperta con una serie di attività pensate per coinvolgere e informare il pubblico: dall’esposizione dei mezzi in dotazione, a una mostra che ripercorre la storia del gruppo, seguita da esercitazioni pratiche sul montaggio delle tende e l’uso delle autopompe. Non sono mancati momenti pensati per i più giovani, come dimostrazioni con i ragazzi delle scuole Levi-Ponti, attività in quota e molti giochi per i bambini. (r.m.)
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Nadia è una giovane stilista con più di 20 anni di esperienza, si è laureata in scienze del costume della moda, vuole portare la tradizione e la qualità artigianale made in Italy, con stile e tecniche moderne. Con la sua esperienza, calma e capacità di capire le esigenze, accompagnerà
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Sanità. Buone notizie nelle scorse settimane dalla Regione
Buone notizie per l’Ipab Luigi Mariutto, la storica istituzione pubblica di assistenza alle persone anziane di Mirano. La Regione infatti, ha ufficialmente comunicato, tramite una lettera inviata nelle scorse settimane dall’assessore alla sanità, servizi sociali e programmazione socio sanitaria Manuela Lanzarin, che l’Rsa miranese ha ottenuto l’ammissione ai benefici del bando “Finanziamenti in conto capitale a rimborso graduale per interventi edilizi nel settore sociale e socio sanitario – bando 2023 –2025”. L’istituto riceverà quindi un finanziamento pari a 490.133, euro che, in linea con l’articolo 44 della Legge Regionale 45 del 29 dicembre 2017, sarà destinato a coprire spese riguardanti progetti di investimento volti a migliorare le strutture socio sanitarie. L’obiettivo è quello di apportare migliorie agli immobili, con effetti positivi sulla qualità della vita e il benessere dei residenti, obiettivo che l’Ipab Luigi Mariutto intende perseguire. Negli anni scorsi, l’istituto aveva già beneficiato di un finanziamento di 800.000 euro da parte della Regione, utilizzato per interventi di miglioramento sismico sulla residenza storica del Mariutto, quella chiamata “Quercia”. Con il nuovo finanziamento, insieme a fondi propri, l’ente potrà completare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria presso la stessa struttura. Questi interventi permetteranno di riattivare entro il 2025 un totale di 60 posti letto, temporaneamente sospesi prima a causa della pandemia da Covid-19 e successivamente per i lavori di miglioramento sismico. È previsto che il capitale dei finanziamenti sia rimborsabile in maniera graduale e senza oneri per interessi, con un piano di restituzione che si estende su 15 anni. Parallelamente, si stanno avviando a conclusione i lavori di demolizione dell’edificio “Ortensia”, preludio alla costruzione della nuova Residenza “Gelsomino”, progettata per accogliere 90 persone anziane non autosufficienti. Il consiglio di amministrazione dell’Ipab Luigi Mariutto ha espresso “la propria soddisfazione per il finanziamento ottenuto, che consente di proseguire nel percorso di miglioramento dei servizi offerti. L’istituto si impegna così ad aumentare i posti letto disponibili presso la Residenza Quercia, rispondendo alla crescente domanda di accoglimento proveniente dal territorio. Questo è reso possibile anche grazie a una gestione finanziaria oculata, testimoniata
dalla chiusura in utile del bilancio di esercizio del 2023”. Ricordiamo, infine, che sempre l’Ipab Mariutto è in attesa da parte dell’Ulss 3 Serenissima dell’accreditamento di 12 posti per il cosiddetto “Ospedale di Comunità” di Mirano a cui l’ente si è candidato. Su questo punto dalla dirigenza è sempre stata espressa fiducia nella riuscita di quest’ulteriore operazione che porterebbe la casa di riposo ad essere sempre più aperta al territorio.
Riccardo Musacco
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Inaugurato il nuovo parco delle Rimembranze
Nelle scorse settimane è stato inaugurato il “nuovo” viale delle Rimembranze, opera finanziata con i fondi del Pnrr assegnati ai progetti di rigenerazione urbana, per un importo di 650 mila euro. Luogo simbolo della città, che richiama i valori di accoglienza, dialogo e pace. Negli anni tumultuosi che seguirono la Prima Guerra Mondiale, l’Italia fu testimone della nascita di numerosi luoghi di memoria, tra cui spiccano i viali delle Rimembranze, proprio come quello sorto a Mirano, con il suo monumento inaugurato nel 1926. Simboli di lutto e riflessione, questi viali furono ispirati anche dall’intenso coinvolgimento
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emotivo della popolazione quando, nel 1921, un enorme e commosso corteo si radunò per il viaggio solenne in treno che trasferì la salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma. Sull’onda di quest’emozione collettiva, ogni città d’Italia fu spronata a creare parchi e viali alberati per onorare il sacrificio dei propri caduti. Questi luoghi non solo fungevano da memoriali, ma diventavano anche un memento permanente del costo umano della guerra, creando vere e proprie oasi di pace e riflessione nel cuore del tessuto urbano. Ora, la parte alberata del viale di Mirano è tornata pedonale, come un tempo valorizzandone il ruolo e il significato, mentre invece la parte asfaltata, in corrispondenza del retro del municipio, vede l’aggiunta di cinque nuovi stalli ai dieci già disponibili, oltre ai due per disabili. “Grazie agli interventi realizzati - dichiara il sindaco Tiziano Baggio - viale delle Rimembranze è uscito dal degrado in cui si era trascinato e sarà tutti i giorni protagonista della vita cittadina. E’ tornato al centro della città, allargandone il centro storico di cui costituisce una nuova via di accesso. Un luogo bello, vivo e significativo, luogo di memoria e ricordo non solo degli eventi che hanno caratterizzato la Prima Guerra mondiale ma anche memoria e ricordo del Risorgimento, dell’Unità d’Italia e della Seconda Guerra Mondiale”. (r.m.)
Mirano
Una nuova piscina olimpionica nell’area della stazione ferroviaria
I l nuoto a Spinea da “grande assente” per anni (nonostante l’imput dato dalla presenza di Federica Pellegrini in città) potrebbe in breve tempo diventare uno degli sport più presenti e praticati, con l’arrivo di una seconda piscina olimpionica ad accompagnare la già esistente (e con ottimi riscontri) Aquamore nell’area della stazione ferroviaria. In realtà non si tratta di una idea del tutto inedita, dato che la piscina era già presente (sempre con la ovvia clausola di costruzione e gestione da parte di privati) nel programma del candidato sindaco poi sconfitto al ballottaggio Claudio Tessari, ma adesso l’idea sembra piacere anche all’attuale maggioranza di Franco Bevilacqua. Sempre ovviamente, nel rispetto dell’uso pubblico della struttura e del rispetto delle metrature esistenti senza aumento di cemento in città. Venendo al progetto in sé,
che parrebbe poter avere anche una realizzazione molto rapida qualora accettato dal Comune, è stato presentato dalla Fondazione Stevanato, associazione senza finalità di lucro e per scopi filantropici ancora nel 2022 nei riguardi dell’area nella quale sorge la piscina attuale, ed ora sembra essere tornato in primo piano, con il
Il perimetro del Piano Norma 22 non verrà ampliato. L’impianto verrà costruito da una fondazione filantropica,
Comune che chiede di “valutare la nuova progettazione in modo tale che siano realizzate le previsioni del Piano Norma 22”. Il tutto, ovviamente, in accordo anche con Tempo Libero (gestori della piscina attualmente esistente)
che sarebbe favorevole alla nuova presenza di una piscina olimpionica per arrivare a “un polo natatorio che sarebbe di eccellenza per l’intera area metropolitana”. Subito smorzate, intanto, le polemiche da parte dell’opposizione sul “cambio di rotta” della mag-
In arrivo fondi per i problemi dell’area del Villaggio dei Fiori
In arrivo soldi da Venezia per cercare di risolvere la difficile situazione degli alloggi in carica a Insula del Villaggio dei Fiori. Come era logico aspettarsi, le denunce dei media e la situazione di degrado all’interno degli appartamenti del Villaggio dei Fiori in carico al Comune di Venezia (ma sui quali da anni si assiste a uno “scaricabarile” di responsabilità) sembra avere colto nel segno e portato a un interesse generale “improvviso” sulla questione. Il Comune di Venezia ha deciso dunque di investire per la riorganizzazione e sistemazione di parte dei suoi alloggi, attualmente chiusi perché non a norma, concordando un tavolo di confronto con prefettura, Insula, Comune di Spinea e Ater. “Si tratterà - spiegano dal Comune di Venezia - di un intervento di manutenzione straordina-
ria degli alloggi sfitti con l’assunzione di un impegno di spesa di quasi 270mila euro da destinare a Insula, soggetto attuatore dell’intervento”. Quale tipo di intervento in realtà non è ancora stato definito, ma quasi sicuramente si tratterà come primo passo di adeguamento dell’impiantistica e prima messa a norma per garantire per lo meno la certificazione di abitabilità che per ora impedisce l’assegnamento a graduatoria degli appartamenti stessi. Nel dettaglio, sono poco più di quaranta su un totale di 170 gli alloggi del Villaggio dei Fiori acquistati dal Comune di Venezia a partire dagli anni Ottanta e in gestione a Insula. Di questi, quasi la metà (sedici secondo i dati più recenti) sono attualmente oggetto di occupazione abusiva. (r.m.)
gioranza sul progetto rispetto a quanto espresso in campagna elettorale. ”Si straparla di consumo di suolo - commenta l’assessore Massimo De Pieri - spesso senza cognizione di causa, e del fatto che non saremmo coerenti. Eravamo contrari al Piano Norma
22 e lo siamo ancora, ma questo include ancora migliaia e migliaia di metri cubi di cemento autorizzati e da realizzare, e non si può più tornare indietro. La piscina che viene proposta ora è un’altra storia e non comporta consumo di suolo perché l’ambito in cui si inserisce è già suolo consumato, dove sono già autorizzate le possibili future trasformazioni edilizie. Il perimetro del Piano Norma 22 non viene ampliato per fare la nuova piscina. Inoltre, non sarà una contropartita perché l’impianto verrà costruito da una fondazione filantropica, gestito in ottica no profit e non è previsto che il Comune dia nulla in cambio. La nuova piscina (se verrà fatta) sarà un vero impianto d’eccellenza, adatto ad ospitare competizioni, fungere da centro di allenamento agonistico, funzionante dodici
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Massimo Tonizzo
L’attuale piscina olimpionica
Sociale. Nelle scorse settimane l’inaugurazione con il sindaco Franco Bervilacqua
Al Parco Nuove Gemme arrivano i giochi inclusivi
A
nche Spinea rinnova i suoi parchi giochi, con maggiore attenzione all’inclusività e alla sicurezza di tutti i bambini. Il sindaco del Comune di Spinea Franco Bevilacqua ha inaugurato il nuovo parco inclusivo del Parco Nuove Gemme alla presenza dell’assessore all’ambiente Paolo Barbiero, dell’assessore all’urbanistica Massimo De Pieri e dei consiglieri Davide Rossato, Marco Vian e Gianluca Sartorato. Con le risorse finanziarie derivanti dal “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità” del ministero per le disabilità, che è stato assegnato grazie alla Regione del Veneto è stato possibile per il Comune entrare nella graduatoria di finanziamento e Spinea, in qualità di capofila in forma associata al Comune di Venezia ha conquistato il sesto posto rispetto alle diciassette domande finanziate e alle complessive 141 domande ammesse. Il gioco installato al parco Nuove Gemme accanto all’area già esistente per i bambini, finanziato con il contributo della Regione è composto da un castello multifunzione e da un trampolino inclusivo. “E’ stato scelto il Parco Nuove Gemme - spiega il sindaco Franco Bevilac-
qua - in quanto risulta essere lo spazio verde maggiormente frequentato grazie alle sue ampie dimensioni, ai viali facilmente percorribili che lo attraversano e ai parcheggi di prossimità con ampia disponibilità di stalli, nonché alla sua vicinanza con istituti scolastici che facilitano l’accesso al parco. Questo nuovo gioco dedicato ai minori garantisce e promuove l’interazione e la socializzazione e lo sviluppo delle facoltà cognitive nei bambini, anche con condizioni di disabilità. L’utilizzo delle attrezzature diventerà un’occasione di stimolo per i bambini con fragilità (disabilità intellettiva e motoria) per interagire con l’ambiente circostante e con la presenza di altri bambini, al fine di aumentare la socia-
lizzazione, che permetterà di sviluppare le diverse potenzialità di ognuno e le facoltà cognitive di ciascuno secondo le loro capacità”. In attesa della bella stagione per verificare l’effettivo impatto della nuova area giochi inclusiva, però, al Nuove Gemme resta la preoccupazione per l’utilizzo sbagliato e spesso senza controllo dei giochi esistenti. “Tutti a guardare il telefono e non i propri figli - la “lettera aperta” on line di una mamma alle altre - poi se uno cade e si fa male di chi è la colpa? O anche solo se rompe la struttura senza farsi male? Voi dove siete? A rispondermi, se li rimprovero, che non fanno niente di male, che stanno solo giocando”.
Massimo Tonizzo
Promemoria Auschwitz, Spinea capofila nel Miranese
Occasione importante per i giovani della città di conoscere la storia in tutti i suoi risvolti, soprattutto quelli più tragici. Si chiama “Promemoria Auschwitz” il percorso formativo che prevede quattro laboratori interattivi alla presenza di sociologi, storici,
filosofi e formatori che avrà come conclusione per i partecipanti il viaggio ad Auschwitz e Cracovia dal 5 al 10 febbraio 2025. La terza edizione di “Promemoria Auschwitz” rivolto ai giovani dai 18 ai 25 anni residenti nel Comune, organizzato dal 2013 da Deina Aps propone in tutta Italia il progetto formativo che culminerà con un viaggio verso Cracovia per visitare la fabbrica di Oskar Schindler, l’ex ghetto nazista di Cracovia e Auschwitz Birkenau. Quest’anno il progetto vedrà coinvolto anche il Comune di Spinea come capofila dell’intero miranese, dove in collaborazione con l’Associazione “Deina”, si prevede un percorso formativo articolato in più mesi con culmine nella visita. Non si tratta ovviamente, della tradizionale gita scolastica, perché l’adesione dei ragazzi avverrà in modo individuale e non per classi, così come la partecipazione ai quattro laboratori. (m.t.)
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po aspettava un’iniziativa di questo tipo.
Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 20242025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incre-
della formazione sanitaria regionale, raggiungendo e superando l’obiettivo di “quota 250”.
“Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso di
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nin, ha impartito la sua benedizione, augurando agli studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.
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Ambiente. L’iniziativa di Legambiente del Miranese nelle scorse settimane
“Life Terra”, piantati settanta alberi con la collaborazione dei cittadini”
Il progetto, di cui Legambiente è l’unico partner italiano, è iniziato a luglio del 2020 e terminerà il 30 giugno del 2025. Obiettivo ambizioso è la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico.
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uove alberature in arrivo a Spinea per un progetto nazionale che sta coinvolgendo sempre di più associazioni, volontari e intere famiglie. I volontari di Legambiente del Miranese hanno iniziato picchettando l’area del Parco Unità d’Italia, dove nelle scorse settimane sono state messe a dimora 70 nuove essenze grazie al progetto europeo Life Terra di cui Legambiente è capofila. Il progetto di cui Legambiente è l’unico partner italiano, è iniziato a luglio del 2020 e terminerà il 30 giugno del 2025. Obiettivo ambizioso è la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Di questi, circa 9.300.000 alberi verranno piantati in Italia, grazie anche alla collaborazione con istituzioni pubbliche e organizzazioni private già impegnate nella messa a dimora. “Le finalità del progetto LifeTerra - spiegano da Legambiente del Miranese - sono quelle di coinvolgere un numero crescente di cittadini ad agire per contrastare il cambiamento climatico, connettere i partecipanti attraverso una piattaforma in cui possono verificare la crescita esponenziale degli alberi, innovare il modo di monitorare le piante e verificarne la capacità di sequestrare Co2 e ispirare le prossime generazioni di cittadini a prendere parte alle sfide del cambiamento climatico
attraverso un programma unico di educazione alla sostenibilità. Ci piace pensare di riuscire a piantare l’albero giusto nel posto giusto, condividere conoscenze e competenze, monitorare ogni albero piantato grazie al nostro sistema unico di tracciamento”. Grazie alla collaborazione tra il progetto Life Terra e il progetto “un albero per il futuro” gestito dal “Raggruppamento carabinieri biodiversità” dell’Arma dei Carabinieri, le scuole di ogni ordine e grado e le Università interessate avranno inoltre l’opportunità di avviare insieme ai Carabinieri Forestali un percorso didattico-educativo che prevede degli interventi in classe e un evento per la messa a dimora di alberi.
”Vogliamo sviluppare una vera e propria comunità - concludono da Legambiente Miranese. Dal momento che piantare alberi ha ripercussioni sulla società in generale. Abbiamo già iniziato una collaborazione ulteriore insieme con il Comune di Mirano per la piantumazione di alberi e piante a Zianigo, e abbiamo in studio altre piantumazioni con altri Comuni della zona”. Da Spinea, intanto, arriva il plauso della comunità. “Siamo stufi - dicono i residenti - di sentirci citati solo come la città del cemento e delle costruzioni. Iniziative come questa sono quelle che possono dare il giusto rilievo a Spinea in una giusta ottica”.
Massimo Tonizzo
Lions Spinea, tante le iniziative in programma
Apertura positiva per il nuovo anno dei Lions Spinea, che si confermano una delle realtà associative più presenti nel territorio. La sede del Park-Hotel “Ai Pini” di Mestre ha visto una ottima partecipazione di esponenti non solo dell’associazione ma di tutte le principali realtà cittadine per la serata di apertura del nuovo anno lionistico 2024/2025. Nel corso della serata, oltre all’ammissione di un nuovo socio che è andato così a rafforzare ulteriormente la squadra che annovera ora 28 soci attivi, il confermato presidente Enrico Caccopardi ha sottolineato l’importanza di “Tessere una rete di relazioni nel contesto comunitario di istituzioni e associazioni per meglio realizzare i
service, anche quelli al momento in progetto e quindi: screening vista per bambini delle scuole elementari, una conferenza sul tema della violenza di genere in parti-
colare riferimento a quello economica e il progetto Italia, promosso dal Centro Lions, raccolta Occhiali usati di Torino per donare occhiali a bisognosi e la rac-
colta fondi da destinare alla Fondazione Lcif”. Ma l’iniziativa forse principale riguarderà la realizzazione, sia progettuale che operativa, del progetto, sostenuto dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, di attrezzare un parco pubblico. Il progetto, in fase di studio, sarà sottoposto ai ragazzi, che avranno l’ultima parola sull’approvazione, e sarà presentato pubblicamente e realizzato con il contributo di tutta la cittadinanza. ”Il Lions Club International - spiega li presidente - ha tradizionalmente, un’attenzione particolare per le giovani generazioni. Il Club di Spinea, in particolare, attua già il concorso “Poster per la Pace” in collaborazione con le due scuole medie della città”. (m.t.)
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Transizione ecologica. Importante accordo chiuso con Hse Hera Servizi
Arriva la rivoluzione green a Santa Maria di Sala
R ivoluzione green a Santa Maria di Sala grazie all’accordo chiuso nelle scorse settimane con Hse - Hera Servizi Energia Spa per quanto riguarda la gestione e la riqualificazione energetica di 15 edifici pubblici nel territorio comunale. Gli interventi, iniziati già ad agosto di quest’anno e che termineranno a fine 2025 vedono coinvolti il Municipio, l’istituto comprensivo Cordenons, la scuola primaria don Gnocchi di Stigliano, la scuola primaria Farsetti nel capoluogo, la scuola primaria Fermi di Caltana, la scuola primaria Gardan a Caselle, la scuola primaria Papa Sarto a Veternigo, la scuola dell’infanzia Talamini a Sant’Angelo, l’impianto sportivo di Caltana, oltre a quelli di Santa Maria di Sala, Stigliano e Veternigo, le palestre di Santa Maria di Sala e Caltana e infine le Cedraie a Villa Farsetti. L’intesa si inserisce nel vasto progetto Elernaamica-E, firmato dalla Città Metropolitana di Venezia che coinvolge 17 Comuni del veneziano e che mira a ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale, oltre a migliorare la qualità dell’aria per proteggere la salute dei cittadini. Un investimento che nella sua globalità è paragonabile allo stesso valore della piantumazione di 19mila nuovi alberi e con una riduzione di Co2 nell’atmosfera pari a 42.308 tonnellate. Il progetto, in tutta l’area metropolitana, vedrà interessati 101 immobili di proprietà pubblica. A Santa Maria di Sala sono stati investiti circa 800 mila euro in questa iniziativa, che punta a conseguire un risparmio annuo di 130 tonnellate di CO2. Questo obiettivo si traduce in una riduzione dei consumi energetici del 31%, equivalente, in termini di impatto ambientale, alla piantumazione di 1.300 alberi. Gli interventi, adeguati a ciascun edificio, prevederanno la realizzazione di cappotti termici, sostituzione di serramenti, installazione di impianti solari e termici, riqualificazione degli impianti elettrici e termici, oltre a quelli di illuminazione e telecontrollo. Grazie quindi a questi significativi interventi, il canone annuo per i servizi energetici del Comune sarà inferiore rispetto alla spesa annua attuale e a tutto vantaggio dell’aria che respiriamo. Soddisfazione è stata
espressa dalla sindaca Natascia Rocchi per l’importante accordo sottoscritto. “L’investimento è importante - sottolinea la prima cittadina - auspico che le tempistiche vengano rispettate. Si tratta di una concessione mista di beni e servizi per 15 anni a fronte di un canone annuale, un punto di partenza verso una riqualificazione green. Dobbiamo puntare tutti a queste azioni virtuose per la tutela dell’ambiente”.
Riccardo Musacco
Disturbi alimentari nei giovani, problema preoccupante
Si è tenuto nelle scorse settimane al Teatro di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala un importante convegno sui disturbi alimentari nei giovani, per individuare scenari, percorsi, cura e testimonianze. Si è trattato del primo di una serie di appuntamenti su salute, benessere e sport, volti a sviscerare problematiche giovanili. L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale, in particolar modo dalla consigliera Giovanna Canevarolo e dall’associazione La Fenice Odv che opera in questo campo, ha avuto il patrocinio della Regione e dell’Usl 3 Serenissima. Presenti Dario Filippo, psichiatra, Nadia
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Campagnola e Ilaria Parrinello, psicologhe e psicoterapeute, Stefano Bertomoro presidente nazionale di La Fenice Odv e Lucrezia Marella, psicologa clinica. Un videomessaggio è stato inviato anche dalla giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fialdini, da sempre sensibile a questi temi. Secondo i dati del Ministero della Salute, attualmente nel nostro Paese sono 3 milioni i soggetti affetti da questi disturbi, circa il 5 per cento della popolazione italiana, di cui il 96,4 per cento sono donne. Ogni anno i disturbi alimentari provocano la morte di 4.000 giovani, tanto da porsi come seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali, e dopo la pandemia si è registrato un aumento del 40 per cento dei casi. Si è sottolineato il ruolo fondamentale della nostra sanità pubblica. Il Veneto, come hanno affermato anche le associazioni, è un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale in materia di prevenzione e cura dei disturbi alimentari. Stefano Bertomoro, presidente nazionale dell’associazione di volontariato La Fenice, ha lanciato un invito: “l’iniziativa di approfondimento voluta da un’amministrazione pubblica come Santa Maria di Sala è la prima promossa sul territorio del Miranese. Auspichiamo che su questa scia ne vengano promosse altre e Santa Maria di Sala faccia da apripista”. (r.m.)
Santa Maria di Sala
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confermato: Banca dell’anno in Italia.
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secondo The Banker.
Questo traguardo, raggiunto per la seconda volta di seguito, è stato reso possibile solo dalla dedizione dei nostri dipendenti, grazie ai quali continuiamo a guidare l’eccellenza bancaria a livello nazionale e internazionale.
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Santa
Maria di Sala
Infrastrutture. La Città Metropolitana annuncia lavori per 5,7 milioni di euro
Pista ciclabile sulla provinciale 30, al via l’intervento
A
l via, finalmente, i cantieri di un’opera di cui si parla ormai da anni nel Miranese e che ha avuto anche strascichi giudiziari tramite i ricorsi ai tribunali amministrativi di quanti si opponevano al progetto. La Città Metropolitana di Venezia, infatti, insieme ai Comuni di Mirano e Santa Maria di Sala, ha dato l’ok alla realizzazione della pista ciclabile lungo la provinciale Sp30, conosciuta come “via Caltana”. Questo ambizioso progetto, costerà complessivamente circa 5,7 milioni di euro, e coinvolgerà anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La pista si estenderà per oltre sei chilometri, collegando l’intersezione con la Sr - via Noalese, nel Comune di Santa Maria di Sala, all’intersezione con via Scaltenigo - SP 26 “DoloMirano”, all’interno del Comune di Mirano. Il piano richiederà circa 400 giorni di lavoro, mentre il finanziamento è stato articolato tra la Città Metropolitana di Venezia con circa 232.000 euro, mentre il Ministero ha contribuito con quasi 2,8 milioni di euro. I Comuni di Mirano e Santa Maria di Sala hanno investito rispettivamente circa 1,68 milioni e 1,1 milioni di euro. L’obiettivo punta non solo a migliorare la sicurezza e l’accessibilità per i ciclisti e i pedoni, ma anche a promuovere uno stile di vita più sostenibile nelle aree coinvolte. “La mobilità sostenibile, ma soprattutto la creazione di una rete ciclabile metropolitana, è uno dei punti cardine del Piano Strategico sul quale in questi anni abbiamo lavorato assieme ai comuni metropolitani - spiega il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro. Un’opera come quella della Sp 30 via Caltana consentirà di migliorare la sicurezza a tantissimi cittadini dei Comuni del miranese che solitamente utilizzano la biciletta per gli spostamenti brevi”. “Apprendo con favore dell’inizio dei lavori della ciclabile di via Caltana, differiti a causa di procedimenti giudiziari ora definiti. Si tratta di un’opera attesa da più di 20 anni, che consentirà a ciclisti e pedoni di percorrere la via in sicurezza, che collegherà due importanti frazioni tra loro e quindi i centri dei paesi da parte di chi è abituato ad usare l’auto a causa della pericolosità delle strade del Graticolato - ricorda Natascia Rocchi, sindaca di Santa Maria di Sala. Sono davvero molto grata alla Città Metropolitana e al sindaco Brugnaro che hanno saputo sapientemente relazionarsi con i proprietari delle abitazioni davanti alle quali insisterà la pista, trovando
un giusto contemperamento di interessi e tenendo presenti le rispettive posizioni”. “Si tratta di un’opera importantissima per la sicurezza degli utenti della strada più deboli fortemente voluta dai Comuni di Mirano e di Santa Maria di Sala che hanno compartecipato assieme alla Città metropolitana alla spesa complessiva di 5 milioni e 700 mila euro con quasi 3 milioni di euro - è il commento di Tiziano Baggio, sindaco di Mirano.
Riccardo Musacco
Il raduno della storica famiglia Penello
Una vera e propria Dynasty in salsa salese come ormai in giro non se ne contano più, se non forse tra le grandi famiglie reali che ancora esistono in Europa. E i suoi componenti ancora si ritrovano per mantenere vivi i rapporti umani che li legano. Erano circa ottanta, infatti, le persone delle 155 circa che la compongono attualmente, i membri di una delle dinastie più antiche di Santa Maria di Sala, che erano presenti in un ritrovo conviviale a Forte Marghera, avvenuto nelle scorse settimane. Si tratta della famiglia Penello, le cui origini risalgono tra il 1100 e il 1200 a Genova, provenendo da un ramo dei Conti di Lavagna, come evidenziato da ricerche
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araldiche. Dalla Liguria la famiglia si trasferisce nel veneziano forse per via delle guerre tra le due storiche Repubbliche Marinare. Tuttavia, è solo dal XIX secolo che emerge una traccia concreta della famiglia Penello, con Luigi, nato nel 1888, considerato il capostipite noto. Imprenditore nel settore della produzione di bachi da seta a Caltana, Luigi ebbe nove figli, con il primogenito Arsenio a capo della discendenza. Esentato dal servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale, grazie al suo ruolo di capofamiglia numerosa, Luigi perse la moglie Antonia e la figlia Teodora nel 1920. Si risposò con Emma Signori di Pianiga nel 1925, da cui nacquero altri dodici figli, creando una vera e propria famiglia allargata un po’ come la intendiamo oggi. Nel corso della sua vita, Luigi espanse la sua impresa, dedicandosi anche alla vendita di vino e prodotti agricoli. Grazie a contratti vantaggiosi con l’esercito, garantì alla famiglia Penello un tenore di vita confortevole. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia si trasferì a Mestre e alcuni membri furono chiamati alle armi. Oggi, la discendenza della famiglia si è allargata fino a contare nipoti e pronipoti sparsi tra il veneziano, il trevigiano e Varese. (r.m.)
Il progetto della ciclabile
Sviluppo ed economia. Il “Venice Hydrogen Forum” si è tenuto nelle scorse settimane all’Hilton Molino Stucky
Idrogeno, la transizione energetica internazionale passa per Venezia
L’Italia, grazie alla posizione strategica, punta a diventare hub per l’idrogeno nella transizione energetica, come discusso al Venice Hydrogen Forum.
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Dal 1° gennaio 2025 IL CAF UIL VENETO offre un nuovo servizio, dedicato ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e alle
VENEZIA
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’idrogeno è una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso all’Hilton Molino Stucky a Venezia in cui si è tenuto nelle scorse settimane il “Venice Hydrogen Forum”. L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (Gh2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della Vsf che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con Bcg, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. “Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati - ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - dai cambiamenti climatici. Il
Mose è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. “I problemi connessi al riscaldamento terrestre - ha ricordato il ministro - sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale. “Gli impegni europei - ha concluso il ministro - ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone
come hub di accesso di questi flussi energetici”. “Fino a poco tempo fa Venezia - ha spiegato Renato Brunetta presidente Vsf - era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita”.“Oggi - ha concluso il presidente Brunetta - ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo” .
Alessandro Abbadir
L’impegno di Snam al processo di decarbonizzazione
“Il Venice H2 Forum - ha detto Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snamè stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di Pci agli accordi intergovernativi fino al Mou firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali euro-
pei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterraneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso”. Tutto ciò rappresenta al meglio per Ercoli l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del paese, impegno “confermato anche nel
primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050”. Tra i tavoli organizzati c’è stato un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente.
Istruione. Il 60% dei diplomati prosegue gli studi e principalmente sceglie economia e lingue
Eduscopio premia l’Istituto Algarotti, scuola aperta al mondo e all’innovazione
L’Istituto Tecnico “Francesco Algarotti” di Venezia eccelle per preparazione universitaria e lavoro nel turismo, con moderni laboratori e focus sulle lingue straniere.
T
anto per chi punta a proseguire gli studi all’Università che per chi vuole cercare un buon lavoro nel settore del Turismo e delle relazioni internazionali subito dopo il diploma, l’Istituto Tecnico economico
“Francesco Algarotti” di Venezia si conferma un’ottima scelta. Lo certifica anche Eduscopio 2024, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno compila la classifica delle migliori scuole di ogni territorio. Tutti i dati sul sito: https://eduscopio.it/.
“Il 60% dei nostri diplomatidice il preside dell’istituto Diego Bottacin - prosegue gli studi e lo fa principalmente verso Economia e verso Lingue. Eduscuola misura i risultati scolastici di questi studenti nel secondo anno di università e quelli usciti dal nostro istituto hanno ottenuto agli esami universitari una media di voti molto buona. La piattaforma misura
anche quanti studenti, tra quelli che si sono diplomati due anni fa, hanno oggi un lavoro stabile e, soprattutto, se è un’occupazione coerente con il titolo di studio conseguito. Anche in questo caso i nostri diplomati che scelgono di cercare subito un lavoro (sono quasi il 40% del totale) hanno trovato impiego stabile nel settore turistico o del marketing internazionale.
E’ in rapida crescita anche il numero di coloro che scelgono l’Istituto Tecnico Superiore (ITS Academy), un corso biennale di alta formazione tecnica post diploma. I diplomati Algarotti si orientano soprattutto verso i corsi di Hospitality, Marketing and Comunication e di Tourism Innovation-Digital 4.0 che hanno sede a Jesolo e il nuovo corso aperto a Mestre di Art&culture A.I. Digital innovation appositamente disegnato per l’unicità della città di Venezia”.
L’Algarotti si trova nel centro
Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere:
Il Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere ha consegnato i nuovi banner informativi dedicati alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa mira a garantire una presenza costante di questa importante comunicazione nei luoghi pubblici di Cavarzere, non solo durante il mese simbolo di novembre, ma tutto l’anno.
I banner, che riportano messaggi di incoraggiamento e il numero di contatto del Centro Antiviolen-
za, saranno esposti in diverse sedi strategiche del territorio. Tra queste, è già stata inclusa la Biblioteca Comunale, come sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. Ulteriori consegne hanno interessato la scuola superiore IPSIA “Guglielmo Marconi” e le scuole medie di Cavarzere, in un’ottica di sensibilizzazione rivolta anche ai più giovani. Durante la cerimonia di consegna, erano presenti la Polizia Locale di Cavarzere e i rappresentanti
storico di Venezia, a sei minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, presso la prestigiosa sede di Palazzo Savorgnan, splendido edificio settecentesco, che ospita la maggior parte delle aule e dei laboratori. “Grazie ai fondi PNRR - continua il dirigente - tutte le aule sono dotate di smart TV, è stata rinnovata l’attrezzatura delle sei aule informatiche, tutte le aule possono essere trasformate in classe digitale con un pc con-
nesso per ogni alunno, sono state realizzate due aule immersive dotate di visori 3D per esperienze didattiche in realtà aumentata, è stato recentemente inaugurato il nuovo laboratorio di videomaking e podcasting. L’insegnamento delle lingue straniere è da sempre il fiore all’occhiello. Già dal secondo anno gli studenti possono frequentare gli stage linguistici di due settimane all’estero. Nonostante la guerra sono stati attivati anche gli
stage di russo, grazie ad una scuola russa di Riga in Lettonia e all’ospitalità presso famiglie russofone. Oltre alle lingue curricolari, Inglese (per tutti) e Spagnolo, Francese, Tedesco e Russo, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi extracurricolari (al pomeriggio) di Cinese e Coreano. Al pomeriggio possono anche seguire corsi per la certificazione linguistica e corsi per la Patente europea del computer (ICDL)”.
banner informativi per contrastare la violenza di genere tutto l’anno
dei Servizi Sociali, sottolineando il lavoro sinergico delle istituzioni locali nel contrastare questa problematica. L’assessore Bernello ha ribadito l’importanza dell’esposizione permanente dei banner: “Dobbiamo parlare di violenza di genere ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Non dobbiamo fare silenzio, ma fare rumore, sensibilizzando e rendendo accessibili i contatti per ottenere aiuto, conforto e supporto. Questo è il nostro obiettivo principale.”
L’Assessore ha inoltre evidenziato l’impegno costante del suo assessorato nel portare avanti iniziative concrete a contrasto della violenza di genere e nel creare una rete di sostegno per chiunque ne abbia bisogno. L’esposizione dei banner rappresenta un simbolo visibile di questo impegno, un richiamo per tutta la comunità a non abbassare mai la guardia su un tema così cruciale. I numeri riportati sui banner consentono di contattare direttamente il Centro
Antiviolenza, offrendo supporto immediato e una parola di conforto alle persone in difficoltà. (a.b.)
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le emozioni di sentirsi a casa, raccontate in versi e attraverso le immagini
Un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti
Tasbos.r.l.
Si è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, la presentazione di “Home”, un’opera firmata da Renzo Cremona e Alessandro Boscolo Agostini. Il libro, composto da 58 fotografie e oltre 10 poesie in italiano e in lingua locale chioggiotta, rappresenta un omaggio unico alla città di Chioggia, esplorandone i paesaggi, la cultura e il profondo significato del termine “casa”.
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IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA TUTELA DEI VOSTRI DIRITTI
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RICEVUTO MENO DEL DOVUTO?
“Siamo ciò che siamo quando capiamo veramente dove è la nostra casa, dove sono le nostre radici e dove si conserva la nostra identità e, quindi, la nostra storia”. Così il senatore Questore Antonio De Poli ha sottolineato il valore simbolico dell’opera.
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“Home”, infatti, è un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti.
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Il vicesindaco di Chioggia e assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha definito il libro “come una raccolta di emozioni che sono state catturate nelle fotografie e nelle poesie. Un’opera che ci invita, nel contesto globale in cui viviamo, a riconsiderare
l’importanza delle connessioni emotive e dei legami con la propria terra”. Renzo Cremona, autore delle poesie, già noto per la sua “Grammatica chioggiotta” e della prima traduzione del “Piccolo Principe” in chioggiotto, ha descritto la “casa” come una dimensione linguistica e affettiva. “La casa è certamente la sede degli affetti –spiega Cremona, scrittore e autore delle poesie - ma è soprattutto la lingua, il luogo dove possiamo essere noi stessi, lo spazio dove possiamo abitare e che possiamo allargare grazie alle parole che la costituiscono. Home è proprio questo: la lingua che crea la casa e dove noi ci sentiamo a casa”.
Alessandro Boscolo Agostini, fotografo professionista da quasi
30 anni, ha definito il libro come un viaggio nell’anima, spiegando che “Le case descritte nel libro – fa notare - sono quasi sempre chiuse. Qualche volta, è vero, c’è una finestra aperta ma l’ingresso è proibito. A quel punto, Home diventa anche e soprattutto il territorio dove ti muovi e, in un gioco di rimandi semantici, finisce per costituire non più solo un cumulo di mattoni ma uno spazio dove il cuore può fermarsi a riposare”. Come recita la quarta di copertina, “semo tère che sta in mèso. In dove che ti te vòlti nòma che confin”. Chioggia è il simbolo di una continua ricerca di equilibrio tra radici, identità e apertura verso il mondo.
Guendalina Ferro
Adriatic Lng continua a promuove i giovani talenti musicali della Serafin Youth Symphony Orchestra
Ritorna Lunedì 30 Dicembre (alle ore 21.00), presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, la nona edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.
Quest’anno il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2024 sarà interamente dedicato alla più celebri colonne sonore della storia del cinema.
Indubbiamente nel rapporto tra immagine e musica la parte musicale ha sempre avuto un
ruolo rilevante nel rafforzare il contenuto delle immagini, ruolo che ha assunto via via una funzione essenziale a partire dalla seconda metà del novecento e sino a oggi. Il programma della serata, presentato dal Prof. Paolo Fontolan, proporrà pertanto le colonne sonore che hanno contribuito in modo determinante a rendere molte pellicole “uniche e indimenticabili” grazie all’efficace commento musicale affidato alle partiture scritte dai più gran-
di e ispirati compositori: da Forrest Gump a Il gladiatore, da Via col vento a La mia Africa, passando attraverso Colazione da Tiffany, 2001 Odissea nello spazio, I magnifici sette, Jurassic Park e molti altri. Le composizioni saranno proposte nella versione sinfonica originale e il concerto si svolgerà sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria. Alla luce di queste premesse l’evento incontrerà sicuramente l’apprezzamento di numerosi appassionati ed estimatori musicali. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).
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Un momento della presentazione
A Mirano. Fondata nel 1883 ha la sua sede in via Scortegara
Tiro a Segno Nazionale di Mirano, storia ultracentenaria di successi
U
na storia ultracentenaria di una società sportiva che affonda le sue radici a Mirano e che porta fino ai giorni nostri la passione per questa disciplina, il tiro a segno, che forgia gli allievi alla cura del proprio strumento e alla meticolosità nella preparazione. Il Tiro a Segno Nazionale Sezione di Mirano con sede in via Scortegara fu fondata ormai nel lontano 1883 e fin da allora, l’associazione si è dedicata con impegno a perseguire gli obiettivi istituzionali stabiliti dalla normativa italiana per il Tiro a Segno Nazionale. Tra i compiti principali vi sono l’insegnamento, la formazione e la certificazione delle persone che, per obbligo di legge, devono iscriversi al Tsn, fondato nientemeno che da Giuseppe Garibaldi. In qualità di associazione sportiva dilettantistica affiliata all’Unione Italiana Tiro a Segno e registrata presso il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, essa
offre anche un ampio ventaglio di attività sportive. Queste spaziano dalle pratiche amatoriali a quelle agonistiche, includendo anche iniziative promozionali nel campo del tiro a segno, diplomi di idoneità al maneggio delle armi, i patentini di idoneità al tiro e corsi di specializzazione. Nei suoi primi anni di vita, la sezione si dedica con impegno ai
I più recenti successi sono stati il primo e al secondo posto al “Trofeo delle regioni“ con Chiara Preo e Sara Tomaello
compiti istituzionali, in particolare all’addestramento dei cittadini all’uso delle armi, portando avanti la visione del fondatore, l’Eroe dei Due Mondi. È tra gli anni Venti e Trenta del Novecento che la Sezione conosce una fase di ampliamen-
to e miglioramento delle sue infrastrutture come la costruzione della casa del custode, oggi sede degli uffici amministrativi, mentre le esercitazioni di tiro si svolgono in un poligono appositamente attrezzato per tiri a 300 metri. Dopo il difficile periodo della Seconda Guerra Mon-
Karate Team Lazzarin, arti marziali per i più piccoli
Dal 1976 è un punto di riferimento per le arti marziali a Spinea e nel territorio del Miranese che, oltre alle attività agonistiche, cura la crescita dei più piccoli alla pratica del karate per condurli in un percorso tra disciplina, cura del proprio corpo, rispetto dell’avversario e tanto divertimento. Loro sono il Karate Team Lazzarin – Wadoryu Dojo che svolge la sua attività nella palestra della scuola Goldoni, che presto si sposterà in quelli della Pro Senectute. Un team di insegnanti, guidato dal maestro Giuseppe Lazzarin, si dedica alla creazione di un ambiente in cui il rispetto e l’amicizia rappresentano i valori fondamentali. Il gruppo è convinto che il karate tradizionale e l’agonismo sono due facce della stessa medaglia, impegnandosi dunque a trasmettere con passione le basi del karate sia agli appassionati che ai competitori. La filosofia
Wadoryu, che significa “scuola della via della pace”, viene trasmessa attraverso l’insegnamento del rispetto delle regole e la determinazione a non arrendersi mai, valori validi nella vita quotidiana. Particolare attenzione è riservata ai corsi per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, che includono avviamento allo sport, sviluppo delle capacità coordinative e della mobilità articolare, percorsi, giochi e tanto karate. Questi corsi sono progettati per aiutare i più piccoli a sviluppare intelligenza motoria, postura, equilibrio e coordinazione. La società vanta nel suo palmares 258 cinture nere con 23 tecnici federali Fijlkam. Jonathan Rosciglioni ha conquistato il terzo posto al campionato italiano per rappresentative regionali. Le attività prevedono corsi di karate per bambini, corsi di karate agonistico e corsi di karate amatoriale. (r.m.)
costruzione. Le discipline di tiro e le distanze vengono riviste e adattate per rispondere alle nuove necessità, vità previste dalla legge. Il periodo
gna un momento di grande crescita per il movimento sportivo della sezione. I successi riportati in questi anni portano a riconoscimenti prestigiosi, tra cui la Stella d’Argento al Merito Sportivo conferita dal Coni e l’Attestato di Benemerenza della Uits. Avvicinandosi al primo decennio del nuovo millennio, la sezione attraversa un periodo di riassestamento. Tuttavia, il lavoro appassionato dei membri continua a produrre risultati di rilievo sia a livello regionale che nazionale. I più recenti successi sono stati il primo e al secondo posto al “Trofeo delle regioni“ con Chiara Preo e Sara Tomaello, inoltre Sara Tomaello si è aggiudicata anche l’argento alla competizione Mixed. Ogni giorno, con dedizione, il club lavora per costruire il presente e preparare il futuro della sezione, mantenendo viva la passione che ne ha guidato Riccardo Musacco
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L’attività di tiro a segno a Mirano
VEMBRE
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#Regione
Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte
Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della
squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative
e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.
Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro
che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella
clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
L’intervista. L’assessore Gianpaolo Bottacin
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della
regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.
Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.
Staremo a vedere”.
(a cura di Nicola Stievano)
Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade e interporti tra opere e progetti
L a vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente
è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.
Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
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In famiglia abbiamo 2 macchine e una moto… come faccio a ricordare tutte le diverse scadenze del pagamento del bollo?
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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
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Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani. Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-
stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-
mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di
continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad
acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni. Economia. Nei
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto
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Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
S
i parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi
un c.d. “reato universale”.
Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in
materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Dmo energetico e ridurre l’impatto
avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di
Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più
Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con
benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-
Economia. L’assemblea generale ha scelto il nuovo vertice e indicato le linee programmatiche
Carron presidente Confindustria Veneto Est “Cantiere in evoluzione, capace di fare rete”
“Confindustria Veneto Est è, e sarà, un cantiere in continua evoluzione, luogo di innovazione e di progettualità permanenti dove la capacità di ‘fare rete’ è la nostra più grande ricchezza che ci permetterà di agire come un’unica, grande associazione. Sono presidente di una nuova associazione che vuole proporre servizi innovativi”. Sono state queste le prime parole di Paola Carron neo presidente eletta dall’assemblea generale dell’associazione a Padova con oltre 2.500 partecipanti. Classe 1968, trevigiana, Paola Carron è consigliere delegato di Carron Spa tra le prime venti società leader in Italia nelle grandi opere civili e infrastrutturali. Lo scorso settembre era stata designata all’unanimità dal Consiglio generale dell’associazione, che rappresenta 5.062 imprese distribuite quattro province - Venezia Padova Rovigo Treviso - e 276.000 collaboratori. Dopo il biennio fondativo della nuova associazione, ora è stato eletto il vertice che sarà in carica per i prossimi quatto anni.
“Sento forte la responsabilità di questo ruolo, - ha dichiarato Carron - e mi impegnerò ogni giorno per meritare la fiducia che mi è stata data. Lavoreremo assieme fianco a fianco. Ringrazio il presidente Leopoldo Destro, perché in questi anni così sfidanti siamo riusciti a fare delle nostre istanze una sola voce. Confindustria Veneto Est è, e sarà, un cantiere in continua evoluzione, luogo di innovazione e di progettualità permanenti dove la capacità di ‘fare rete’ è la nostra più grande ricchezza che ci permetterà di agire come un’unica, grande associazione”.
Il presidente uscente Destro, ha lanciato un appello alla politica, sia italiana che europea: “La sfida essenziale è rilanciare gli investimenti per l’innovazione e, quindi, la competitività. Senza un deciso cambio di rotta rischiamo di compromettere la crescita e il futuro del nostro sistema industriale e sociale. La competitività non può più essere solo l’obiettivo dell’industria, ma deve diventare l’essenza del nostro agire come co-
munità locali, regionali, nazionali ed europee. Oggi come ieri dobbiamo sentirci pronti a una nuova sfida: collaborare tutti insieme, soggetti politici e sociali, per competere ed essere vincenti”.
Quali saranno dunque le linee d’azione del nuovo gruppo di dirigente di Confindustria Veneto Est?
“I prossimi quattro anni saranno particolarmente sfidanti, - aggiunge la neo presidente - e questa associazione oggi ha la forza, la struttura e la determinazione per far ascoltare la propria voce in tutte le sedi e ai tavoli di decisione. Il programma sul quale abbiamo iniziato subito a lavorare nasce dall’ascolto, e si basa
su uno stile di lavoro aperto al dialogo e all’innovazione, ma altrettanto, al rigore e al rispetto. Partecipazione e condivisione sono gli elementi che ci hanno permesso di diventare una rete di imprese capace di fare la differenza e che determineranno anche il nostro futuro”.
I prossimi passaggi saranno la definizione della squadra di presidenza e del documento programmatico per il mandato. Tre i pilastri individuati. Il primo riguarda i servizi innovativi rivolti alle imprese associate dando piena continuità ai migliori progetti. Il secondo è stato colto da uno spunto arrivato dai soci e prevede di potenziarela partecipazione attiva dei territori. Un impegno si concretizzerà già all’inizio del 2025 con l’avvio di iniziative locali per individuare gli interventi strategici da finanziare con la nuova programmazione europea. Terzo, cogliere appieno il potere della rappresentanza ed essere promotori di accordi di sistema con il mondo della formazione, con gli istituti di credito e il terzo settore.
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Da sinistra: Matteo Zoppas, Leopoldo Destro e il nuovo Presidente di Confindustria Veneto Est Paola Carron
Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-
cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te.
Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti
Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede
solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.
Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Se hai un capannone e ti affidi a Gruppo E43 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, oltre al risparmio energetico e ai vantaggi fiscali, puoi accedere agli incentivi destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). E, se la tua attività è in un comune sotto i 5000 abitanti, puoi avere subito un contributo a fondo perduto del 40% delle spese. Con Gruppo E43 riduci i costi aziendali, fai una scelta sostenibile e rientri più rapidamente dell’investimento. Inquadra il QR Code per una consulenza.
Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile. Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento
Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
ISintonizzati sul futuro.
l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,
spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-
MATERASSI - RETI - LETTI
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pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire
vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
SALUTE
Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali.
L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.
L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso. “Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei
bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.
La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola inie-
zione che garantisce protezione per tutta la stagione”. “La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare
L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.
Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.
In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.
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Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni
Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima
L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali. A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.
A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto.
A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi
dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporanea-
mente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.
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patie, ipertensione, insufficienza renale ed epatica, e disendocrinie (diabete, ipo/ipertiroidismo, cushing) ed una volta identificate permettono di impostare delle terapie mirate per correggerle e migliorarne i sintomi. Da parte del proprietario l’attenzione quotidiana al cambiamento di abitudini del proprio pet anziano è fondamentale. In particolare è da prestare attenzione al cambiamento di deambulazione, di umore, peso, dello stato mentale, e delle principali funzioni organiche quali l’abbeveraggio, la minzione, l’assunzione di alimento e la defecazione.
le ed epatica presentano anoressia/disoressia, calo di peso nel loro accudimento.
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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
San Bortolo: eseguito il primo prelievo di cuore a “cuore fermo”
Martedì 12 novembre, l’ospedale San Bortolo di Vicenza ha effettuato per la prima volta un prelievo di cuore da un donatore in morte cardiaca. Questa tecnica innovativa, introdotta in Italia meno di un anno fa all’ospedale di Padova, rappresenta una nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto.
Oltre al cuore, sono stati prelevati polmoni e pancreas, trapiantati a Padova, il fegato destinato a Verona, le cornee a Treviso e i reni, trapiantati direttamente al San Bortolo.
«Questo risultato è frutto dell’eccellenza delle nostre équipe e della collaborazione con il Centro Regionale Trapianti e la Cardiochirurgia di Padova diretta dal prof. Gino Gerosa – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica –. Le donazioni a “cuore fermo” ampliano le possibilità per i pazienti in lista d’attesa,
con Vicenza in prima linea grazie a un territorio sensibile al tema della donazione».
La procedura prevede un esame ECG in assenza di attività cardiaca per 20 minuti, seguito dal rapido intervento per il prelievo degli organi. «Il prelievo del cuore è particolarmente complesso – sottolinea il dott. Vinicio Danzi, Direttore di Anestesia e Rianimazione –. Il cuore, fermo da oltre 20 minuti, viene perfuso per ripristinare ossigenazione e circolazione, consentendo che riparta una volta trapiantato. Questo risultato richiede tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra anestesisti, perfusionisti e cardiochirurghi».
Vicenza ha già esperienza nella tecnica: sono 9 i prelievi a “cuore fermo” eseguiti negli ultimi 18 mesi. «La donazione è un dono che offre vita a chi è in gravi condizioni – conclude Danzi –. Il paziente, una persona generosa, aveva espresso la volontà di aiutare il prossimo. Abbiamo realizzato questo desiderio, con il consenso della famiglia».
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Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata
Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo
N
elle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica.
L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.
Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento
Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico.
Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su
come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”.
Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport con questo nome io e Mario ci siamo cono-
sciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”
Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”
Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.
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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio
Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.
Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo
Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
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TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
Cavallino-Treporti consolida il proprio impegno come comunità responsabile verso la sostenibilità.
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coesione vera di una grande comunità, come quella di Cavallino-Treporti». Ottenere la certi cazione internazionale signi ca rispecchiare i 38 criteri e i 174 indicatori legati agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, continuando il percorso virtuoso che l’Amministrazione comunale ha avviato per far vivere la comunità in un luogo nel quale possa star bene, trovare nuovi stimoli e opportunità. Cavallino-Treporti già da molti anni ha ottenuto la Bandiera Blu per la qualità delle acque di balneazione, la Bandiera Gialla per la ciclabilità e la Bandiera Verde come spiaggia a misura di bambino scelta dai pediatri.
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