La Piazza del Miranese Sud gen2021

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Salute

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GENNAIO 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.10

Regione

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del Miranese Sud

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Ecobonus

MIRANO

Carabinieri, arriva la caserma provvisoria

on-line: Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< nel cuore della gente! In queste settimane ancora segnate dall’in18 Edizioni Locali. certezza e condizionate dalla curva dei contagi, Oltredall’alto 300.000 numero di ricoveri ospedalieri e, purfamiglie raggiunte.

Scuole e imprese le sfide di oggi

troppo, dalla una lista di decessi sempre più lunga, si fa ancora più pressante la necessità di non perdere di vista l’impatto sul tessuto economico e produttivo e il destino delle nostre scuole. Due macro settori che da quasi un anno, ormai, si trovano in balia degli eventi, tra chiusure e rinvii, dubbi e passi falsi. Ovviamente nessuno ha la ricetta pronta e di sicuro successo per uscire indenni dalla crisi sanitaria, economica e sociale del secolo, ma proprio perché stiamo vivendo una situazione fuori dall’ordinario sono quantomai necessarie misure straordinarie e coraggiose. Meno proclami e più fatti, verrebbe da dire, meno annunci e più concretezza per sostenere chi sta pagando un alto prezzo alla pandemia. Da una servizio a pag 13 parte c’è chi sta rischiando in proprio, dall’altra è in gioco la tenuta del nostro sistema scolastico. In questi mesi migliaia di aziende e attività sono costrette a limitazioni forzate che incidono sull’occupazione e sulla redditività. Si è parlato molto di ristori e di aiuti ma, a sentire i diretti interessati, la situazione resta drammatica e ancora non si intravede la fine del tunnel. Le imprese chiedono di essere messe nelle condizioni di lavorare e produrre oppure, quando ciò non è possibile, di essere adeguatamente sostenute e di poter contare su interventi di carattere fiscale e finanziario in grado di mitigare l’onda d’urto della crisi. La scuola, intanto, si trova ancora nell’occhio del ciclone dopo mesi complicati. Gli studenti delle superiori sono costretti ancora alla didattica a distanza mentre non è ancora sciolto il nodo del trasporto locale che tanto condiziona il rientro in classe. Chi invece affronta la didattica in presenza fa i conti con le difficoltà quotidiane di una gestione complessa e i molti interrogativi ancora aperti. Ma quel che non possiamo permetterci è un nuovo lockdown dell’istruzione.

Ecocentro di Spinea, è scontro fra maggioranza e opposizione Per l’assessore all’ambiente Franca Zamengo “quello temporaneo dello stadio Allende rispetta le medesime ore di apertura settimanali del dismesso ecocentro di via Pascoli”

MIRANO

Mobilità scolastica, raffica di interventi MIRANO

Villa Belvedere, polemica sui vigili SPINEA

Chiude i battenti lo Sprar INTERVISTA A LUCA ZAIA

“Sanità ed economia, non dobbiamo abbassare la guardia”

Scuole e imprese le sfide di oggi Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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’augurio che tutti ci siamo scambiati all’inizio di questo 2021 è stato quello di lasciarci alle spalle il prima possibile la pandemia con tutte le sue conseguenze, dall’emergenza sanitaria permanente alle limitazioni “a colori” che ormai scandiscono la nostra vita da mesi e ci condizionano la nostra quotidianità. A sostenere questa speranza l’impegno quotidiano degli operatori sanitari, a tutti i livelli e in qualsiasi struttura, e la proÈ un periodico formato da 18 edizioni localigressiva mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: segue diffusione del vaccino.

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Facciamo. il punto

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Carabinieri, arriva la caserma provvisoria C

L’edificio adattato dal Comune di Mirano è in via Macello

onsegnate dai sindaci di Mirano e Santa Maria di Sala le chiavi della nuova e provvisoria sede dei carabinieri in via Macello a Mirano. L’edificio, che fino a qualche anno fa ospitava la polizia locale della città, poi confluita nell’Unione dei comuni con sede in Villa Belvedere, fungerà da caserma temporanea fino al completamento dei lavori alla stazione di via Vivaldi, sede ufficiale dell’Arma a Mirano. La sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello e quello di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni, territori presidiati dalla stazione di Mirano, hanno ufficialmente aperto insieme al vicesindaco di Mirano e assessore ai lavori pubblici Giuseppe Salviato la caserma di via Macello, con la consegna simbolica delle chiavi al comandante di stazione Felice Matrisciano. L’edificio sarà la sede provvisoria dell’Arma sulla carta, in attesa che vengano completati i lavori di ampliamento della caserma di via Vivaldi, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2021. I lavori di sistemazione e adattamento dell’ex macello alle esigenze di servizio dei carabinieri sono stati progettati dai tecnici del Comune di Mirano, che ne ha anche coperto i costi, mentre del trasloco degli uffici si è occupato il comune di Santa Maria di Sala. Dopo la consegna delle chiavi, i rappresentanti delle amministrazioni e dell’Arma hanno anche avuto modo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori dell’ampliamento della caserma di via Vivaldi, che consentirà di organizzare meglio gli spazi e le funzioni dei militari Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< in servizio. La stazione di Mirano è uno dei presidi principali del ’augurio che tutti ci siamo scambiati all’inizio di territorio, e fa riferimento alla compagnia di Mestre: oltre a un centro questo 2021 è stato quello di lasciarci alle spalle il con 28mila abitanti e con la presenza di molti servizi e attività comprima merciali come Mirano, controlla anche la grande zona industriale di possibile la pandemia con tutte le sue conseguenze, dall’emergenza sanitaria permanente alle limitazioni Santa Maria di Sala, la seconda della provincia dopo Porto Marghera. “a colori” che ormai scandiscono la nostra vita da mesi Filippo De Gasperi e ci condizionano la nostra quotidianità. A sostenere questa speranza l’impegno quotidiano degli operatori sanitari, a tutti i livelli e in qualsiasi struttura, e la proÈ un periodico formato da 18 edizioni localigressiva mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: segue diffusione del vaccino.

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Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 17.157 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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In queste settimane ancora segnate dall’incertezza e condizionate dalla curva dei contagi, dall’alto numero di ricoveri ospedalieri e, purtroppo, dalla una lista di decessi sempre più lunga, si fa ancora più pressante la necessità di non perdere di vista l’impatto sul tessuto economico e produttivo e il destino delle nostre scuole. Due macro settori che da quasi un anno, ormai, si trovano in balia degli eventi, tra chiusure e rinvii, dubbi e passi falsi. Ovviamente nessuno ha la ricetta pronta e di sicuro successo per uscire indenni dalla crisi sanitaria, economica e sociale del secolo, ma proprio perché stiamo vivendo una situazione fuori dall’ordinario sono quantomai necessarie misure straordinarie e coraggiose. Meno proclami e più fatti, verrebbe da dire, meno annunci e più concretezza per sostenere chi sta pagando un alto prezzo alla pandemia. Da una parte c’è chi sta rischiando in proprio, dall’altra è in gioco la tenuta del nostro sistema scolastico. In questi mesi migliaia di aziende e attività sono costrette a limitazioni forzate che incidono sull’occupazione e sulla redditività. Si è parlato molto di ristori e di aiuti ma, a sentire i diretti interessati, la situazione resta drammatica e ancora non si intravede la fine del tunnel. Le imprese chiedono di essere messe nelle condizioni di lavorare e produrre oppure, quando ciò non è possibile, di essere adeguatamente sostenute e di poter contare su interventi di carattere fiscale e finanziario in grado di mitigare l’onda d’urto della crisi. La scuola, intanto, si trova ancora nell’occhio del ciclone dopo mesi complicati. Gli studenti delle superiori sono costretti ancora alla didattica a distanza mentre non è ancora sciolto il nodo del trasporto locale che tanto condiziona il rientro in classe. Chi invece affronta la didattica in presenza fa i conti con le difficoltà quotidiane di una gestione complessa e i molti interrogativi ancora aperti. Ma quel che non possiamo permetterci è un nuovo lockdown dell’istruzione.

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Mirano

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Territorio Prevista una piattaforma intermodale in via della Vittoria, zona ex-Gatti

Mobilità e trasporti, raffica di interventi nell’area della cittadella scolastica A

Mirano si approfitta delle scuole aree di fermata dei mezzi di trasporto parzialmente chiuse dal Covid e pubblico. Per procedere con i primi dalle feste, per migliorare i trasporti interventi, nel tratto di via Matteotti e la mobilità scolastica: nelle scorse vicino ai campi sportivi, è stato istisettimane sono iniziati i lavori di ri- tuito un senso unico alternato con qualificazione e messa in sicurezza semaforo o movieri e sarà in vigore delle fermate nella zona della cittadel- anche il divieto di sosta con rimoziola scolastica, vicino ai campi sportivi, ne forzata su entrambi i lati della via. un progetto approvato alcuni anni fa, In zona proseguono anche i lavori per in tempi non sospetti e che permet- la rotatoria tra via Cavin di Sala e via terà di evitare le situazioni di rischio Matteotti, davanti al capolinea degli prodotte dall’altissima concentrazio- autobus: realizzato fisicamente il ronne di studenti, specie durante la fase dò, è cambiata per sempre la viabilità di accostamento e ripartenza degli della zona, finora regolata dal semafoautobus dalla fermata. I frutti si ve- ro e adesso la nuova rotatoria dovrebdranno, si spera, al rientro dalla va- be eliminare le code che puntualmencanze natalizie, quando dovrebbero te si formavano ogni giorno, specie riprendere le lezioni in presenza agli negli orari di punta. La seconda linea istituti superiori del distretto Mirane- di intervento prevede invece, come se. Quello previsto in via Matteotti è detto, la realizzazione di una piattaun intervento nato in forma intermodale in seno al “Programma via della Vittoria, zona In zona sperimentale nazioex-Gatti, sempre per proseguono anche migliorare i colleganale di mobilità sostenibile casa-scuola menti casa-scuola e i lavori per e casa-lavoro”, co-ficasa-lavoro. Si tratterà la rotatoria nanziato dal Ministedi un’area attrezzata tra via Cavin ro dell’Ambiente, che con parcheggio per comprende anche la auto e bici, fermadi Sala e via realizzazione di una ta per autobus e una Matteotti, davanti nuova rotatoria tra via piattaforma intermodale in via della Vital capolinea degli Vittoria e via Pestrino, toria, all’imbocco di in via di realizzazione. autobus via Pestrino, in zona La rotatoria dovrebbe teatro. La riorganizzamigliorare la capacità zione delle fermate nella zona delle dell’attuale incrocio di smaltire veiscuole di via Matteotti prevede che lo coli, in modo da poter sostenere al stazionamento dei pedoni in attesa, meglio i crescenti flussi. La fermata sia protetto con archetti parapedonali, dell’autobus sarà ricollocata in popensiline e percorsi opportunamensizione facilmente accessibile, e il te attrezzati. Verrà anche migliorata nuovo parcheggio incentiverà l’interla funzionalità generale degli spazi, scambio e, quindi, l’utilizzo dei mezzi organizzando in maniera chiara i per- pubblici. Anche in questo caso i lavori corsi ciclopedonali di collegamento sono prossimi alla realizzazione, che agli istituti scolastici, le aree di pardovrebbe concludersi a inizio anno. Filippo De Gaspari cheggio delle auto e delle biciclette, le

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170 multe contro gli sversamenti abusivi

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ltre 170 multe nei primi tre mesi di attivazione: le telecamere contro l’abbandono dei rifiuti colpiscono duro a Mirano. I dispositivi mobili, entrati in funzione in città e frazioni, lo scorso 22 luglio, permettono di filmare e identificare i trasgressori, destinatari poi della sanzione. Un periodo, quello estivo, che era stato di particolare dibattito sul tema, con molti episodi di abbandono segnalati durante il lockdown, quando molti avevano approfittato delle restrizioni per effettuare lavori a casa o svuotare soffitte e cantine. Nei primi tre mesi d’impiego di questi strumenti, fino al 23 ottobre, sono state elevate ben 171 contravvenzioni. Di queste, solo 28 riguardano cittadini miranesi, mentre ben 143 (pari all’83,6% del totale) sono state comminate a cittadini residenti fuori comune. Viene dunque la fuori l’odiosa pratica di lasciare a Mirano rifiuti prodotti in realtà in altri comuni e con costi

di raccolta e smaltimento che sono però tutti a carico dei miranesi. La maggior parte (120) dei cosiddetti “portoghesi” sono residenti in comuni della Città Metropolitana e provenienti in particolare da 10 comuni, con una preponderanza di trasgressori residenti in quelli confinanti: il maggior numero di multe è stato comminato a cittadini dei comuni di Salzano (15), Santa Maria di Sala (11) e, in particolare modo, Mira, che, con 61, rappresenta il 35% delle contravvenzioni totali. Al di fuori dei comuni limitrofi, il maggior numero di contravvenzioni è stato fatto a cittadini di Venezia e Mestre (9). Tutti colpiti da una sanzione di 166,67 euro e facendo due conti Mirano ha incassato così la bellezza di 29mila euro di multe. Per contrastare ulteriormente il fenomeno, è ora allo studio la possibilità di incrementare il numero di telecamere sul territorio. (f.d.g.)


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Mirano

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Cardiologia, i massimi esperti a confronto a Mirano L’annuale incontro ha legato il suo nome a quello del compianto luminare miranese Piero Pascotto

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iornata di cardiologia interventistica con l’ombra del Covid. Si è parlato anche degli effetti del coronavirus nella 22esima edizione del simposio, incentrato quest’anno su quattro interventi innovativi a carotide, aorta addominale, auricola sinistra e vasculopatia periferica. L’annuale incontro, che ormai ha legato il suo nome a quello del compianto luminare miranese Piero Pascotto, è stato però soprattutto un confronto aperto sul coinvolgimento cardiovascolare nei pazienti colpiti dal Covid-19. Il congresso, che ogni anno mette a confronto specialisti da tutta Italia, ha acquistato dunque quest’anno una parvenza di drammatica attualità: tra i tanti relatori, sono intervenuti il primario della Cardiochirurgia mestrina Domenico Mangino,

quello della Cardiologia miranese Salvatore Saccà e il colleghi di Mestre Sakis Themistoclakis, di Chioggia Roberto Valle e di Venezia Giuseppe Grassi. Sede come da alcuni anni il Teatro di Mirano, ma ovviamente a incontrarsi sono stati solo i relatori, con medici e specialisti collegati da remoto. “Le Giornate di cardiologia interventistica - spiega il direttore generale dell’Ulss 3 Giuseppe Dal Ben - sono diventate ormai un vanto dell’azienda sanitaria, grazie all’impegno dell’equipe medica di Mirano. Gli interventi effettuati e discussi, così come gli argomenti trattati quest’anno, dimostrano ancora una volta la capacità che ha questo congresso di fornire agli specialisti spunti di miglioramento e aggiornamento scientifico e professionale”. Il convegno ha

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toccato anche molte altre tematiche che riguardano la più moderna cardiologia interventistica. “Anche quest’anno - ha detto il dottor Saccà - ci sono novità rispetto alle scorse Giornate, che riguardano gli interventi più sofisticati. È così, ad esempio, per la ricostruzione dell’aorta e per molte delle tematiche trattate con i nostri relatori”. La prima sessione è stata così dedicata all’interventi-

stica cardiovascolare, trattando di duplice antiaggregazione e nuove frontiere interventistiche in cardiologia, ma anche di quadri anatomopatologici e il coinvolgimento cardiovascolare nei pazienti con Covid. La seconda sessione si è concentrata invece sulle terapie farmacologiche innovative nel paziente cardiopatico, così come in quello ischemico e dislipidemico. Filippo De Gaspari

Aiuti alle società sportive

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ontributi a sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno dovuto sospendere o limitare le attività a causa della pandemia da Covid-19. Li ha previsti il Comune di Mirano, destinando per il 2020 oltre 49.500 euro. L’aiuto è stato pensato per associazioni e società sportive dilettantistiche, cioè con finalità sportive senza scopo di lucro, che hanno sede legale e operativa a Mirano, iscritte per il 2020 al registro nazionale del Coni e affiliate a una Federazione sportiva nazionale o ad una disciplina sportiva associata riconosciuta, oltre che iscritte all’Albo comunale delle associazioni. “Riteniamo prioritario – spiega l’assessore allo sport Cristian Zara – sostenere, anche economicamente, le attività delle nostre associazioni e società sportive senza scopo di lucro: per famiglie con bambini piccoli o disabili, adolescenti, giovani, over 65, le attività sportive e ludico-ricreative sono un’opportunità fondamentale e il mondo dell’associazionismo sportivo e i servizi che offre costituisce un supporto imprescindibile per la tutela del benessere, di crescita e di socializzazione”. (f.d.g.)


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Mirano

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Sicurezza Attacco del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale

Villa Belvedere, scontro sui vigili La sindaca Pavanello: “Di spostare la sede dell’Unione non se ne parla”

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’auto dei vigili parcheggiata all’interno del parco porta allo scontro maggioranza e Movimento 5 stelle. I pentastellati hanno fatto propria una segnalazione di Italia Nostra, chiedendo le ragioni per cui continui il parcheggio di un’auto della polizia locale all’interno del parco di villa Belvedere, sede dell’Unione dei comuni. Non è bastata la spiegazione secondo cui non solo non c’è infrazione da parte del comando, ma anche il suo stazionamento nel parco storico sarebbe necessario all’espletamento delle funzioni istituzionali. “Sta succedendo - attaccano Antonio Milan e Marco Lazzarini - quanto temuto quando venne concessa Villa Belvedere come sede dell’Unione, ovvero che i veicoli della polizia locale transitano e sostano abitualmente all’interno del parco storico per svolgere il proprio compito. Ma in ogni caso dobbiamo dedurre che l’unico modo per rispettare le prescrizioni della Soprintendenza, che vietano questa prassi, è togliere il comando di polizia locale da lì: la sede non è idonea. L’errore lo ha fatto l’amministrazione Pavanello quando concesse la villa all’Unione del Miranese. Se davvero il Comune ha a cuore i parchi storici di Mirano, allora ha preso una cantonata quando ha creduto che stabilirci dentro il comando della polizia locale non comportasse la sosta di almeno un veicolo”. Seccata la replica del sindaco Maria Rosa Pavanello: “A compromettere davvero una villa e un parco sono l’abbandono, l’assenza di manutenzione, la cattiva frequentazione e il degrado ed è anche per la presenza della polizia locale che il parco è sicuro e positivamente frequentato. Per esempio è grazie

alla presenza dei vigili che si è interrotto il malcostume di “tagliare” con i motorini per passare da via Belvedere a via Parauro. Ma soprattutto è grazie alla presenza di una sede istituzionale se abbiamo ottenuto fondi per il restauro della villa. Mi chiedo che tipo di risposta sia, alle esigenze reali dei cittadini, quella di spostare altrove la polizia locale. Spero si tratti di una boutade estemporanea, anche se allarmante e di cattivo gusto. Ovviamente di spostare la sede dell’Unione non se ne parla e noi continuiamo a lavorare per la sicurezza dei cittadini e per far vivere i nostri parchi e gli edifici pubblici, preservando la centralità di Mirano e dei suoi servizi nel territorio”. Filippo De Gaspari

Il Vistared tra via Miranese e via della Vittoria

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ambia lato di Mirano il temibile Vistared, tolto a settembre dal vecchio semaforo, poi eliminato, del capolinea Actv in via Cavin di Sala e pronto a entrare in funzione all’incrocio tra via Miranese e via della Vittoria, in località la Fossa: rileverà in quel punto le infrazioni semaforiche che in 6 anni, tra via Cavin di Sala e via Matteotti, ha portato nelle casse comunali qualcosa come oltre 2 mila multe, tutte a carico di automobilisti che hanno “bruciato” il rosso. Tolti i primi mesi di avvio infatti, il Vistared in via Cavin di Sala ha pizzicato nel primo anno di operatività, il 2015, 391 furbetti del semaforo, più di uno al giorno, ma l’anno d’oro per gli incassi del Comune è stato il 2016, con ben 508 sanzioni. Poi, lentamente, i miranesi hanno cominciato a prendere confidenza con il sistema: nel 2017 i sanzionati sono stati 308, nel 2018 312 e

nel 2019 210. Nel 2020, a causa del lockdown e del minor traffico, le sanzioni sono crollate a quota 88 e soprattutto a settembre il Vistared ha smesso di funzionare, in concomitanza con l’apertura del cantiere per realizzare la rotatoria all’incrocio. Curiosità sulle 2mila sanzioni elevate, inizialmente di 163 euro, poi passate a 167: il codice della strada le abbina a un bel salasso di punti sulla patente, ben 6 quelli decurtati se si viene pizzicati a passare con il rosso ma molti sanzionati hanno rifiutato di farsi decurtare questi punti, preferendo piuttosto pagare un’ulteriore sanzione di 292 euro prevista per chi non presenta la patente su richiesta dell’organo di polizia. In particolare, tra il 25 e il 30 % degli automobilisti incappati nel Vistared di Mirano hanno preferito questa soluzione solamente economica, piuttosto che perdere 6 punti. (f.d.g.)

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Covid, il paese piange cittadini illustri Addio nelle scorse settimane al dottor Francesco Gasparini, medico anestesista, e Guglielmo Barbetti pittore

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irano piange due suoi illustri cittadini, strappati alla città e all’affetto dei loro cari dal Covid-19. Nelle scorse settimane se ne sono andati il dottor Francesco Gasparini, stimato medico anestesista in ospedale, che era tornato in corsia al Civile di Venezia dopo essere andato in pensione e Guglielmo Barbetti, pittore noto scomparso a inizio dicembre a 85 anni. Gasparini, figlio del partigiano Gioacchino Gasparini, che fu sindaco di Mirano dal 1961 al 1970, è stato colpito dal virus a novembre. Non aveva mai smesso di lavorare, anche dopo il congedo, rimanendo a contato coi pazienti in libera professione e quando il Covid aveva fatto la sua comparsa, a inizio anno, non aveva esitato ad accettare la proposta di tornare in corsia, rimettendosi a disposizione della sanità in questo momento delicato e difficile. La medicina era stata la sua passione fin da giovane: laureato a Padova nel 1980, si era poi specializzato in Anestesiologia e Rianimazione a Trieste. Molto stimato nel suo ambito, era specializzato in anestesia bariatrica, endovenosa, analgesia in travaglio di parto ed emodinamica non invasiva. Il mondo dell’arte piange invece Guglielmo Barbetti: originario di Firenze, viveva a Mirano con la famiglia e aveva lo studio d’arte a Noale. Così dice di lui la critica d’arte Gabriella Niero: “La libertà espressiva e il sottile sarcasmo hanno caratterizzato da sempre la vita artistica del maestro Barbetti. I suoi scorci paesaggistici dal forte accento cromatico, l’architettura solida del disegno, le figure sacre e profane colte da un sottile pathos malinconico, hanno definito da sempre un linguaggio sobrio e schietto”. Pittore, scultore e grafico, Barbetti era conosciuto anche come umorista e illustratore, rispettivamente con i nomi d’arte Memo e Gubar. “Al segno e al colore prosegue Niero - aveva affidato un’importante carica emozionale espressa fin dal 1954 quando iniziò la carriera espositiva”. Nel 1984 il Comune organizzò un’ampia mostra antologica con 150 sue opere esposte nella barchessa di villa 25 Aprile. Era solo una delle oltre 400 mostre a cui Barbetti ha esposto nella sua

Francesco Gasparini

Giornata dei Martiri on line vita, a cui si è dedicato anche, sempre nell’ambito della pittura, all’insegnamento. Giovanna Zabeo, sua allieva, lo ha ricordato con parole di gratitudine: “Soprattutto per aver trasmesso un messaggio poetico che parlava della ricerca della felicità nell’arte, per Guglielmo Barbetti vero riflesso dell’esperienza del mondo esterno”. Filippo De Gaspari

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ppuntamenti con la memoria anche online, ai tempi del Covid. Per la Giornata dei Martiri della Città, in ricordo dei tragici eventi accaduti nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1944, la commemorazione è avvenuta per la prima volta a distanza, a causa della pandemia, con un incontro cui hanno partecipato collegati tra loro la sindaca Maria Rosa Pavanello, la Presidente del consiglio comunale Renata Cibin, i rappresentanti dell’Anpi di Mirano, dirigenti, insegnanti e alunni delle scuole medie Da Vinci e Mazzini. Il percorso nei luoghi della memoria che ogni anno coinvolgeva circa 300 alunni di tutte le classi terze della città, è stato seguito in modo virtuale, ripercorrendo i luoghi della tortura e della fucilazione in piazza Martiri (alla casa del Fascio, ora sede della Guardia di Finanza, via Barche, farmacia Sansoni, via Castellantico, il municipio e il monumento nell’ovale al centro della piazza). L’iniziativa è stata promossa dai due istituti comprensivi di Mirano e dal liceo Majorana-Corner con il Comune e l’Anpi. Nella notte tra il 10 e l’11 dicembre 1944 sei giovani partigiani del gruppo di Luneo vennero catturati in conseguenza della delazione di una spia e, dopo un sommario interrogatorio, seviziati e trucidati dai nazifascisti: si chiamavano Cesare Chinellato, Bruno e Giovanni Garbin, Cesare e Severino Spolaor, Giulio Vescovo. Il ricordo è dedicato anche a Oreste Licori, fucilato l’1 novembre 1944, Luigi Bassi, Ivone Boschin, Dario Camilot, Michele Cosmai, Primo Garbin, Aldo Vescovo e Gianmatteo Zamatteo, fucilati il 17 gennaio 1945, Luigi Tomaello e Mario Marcato caduti in combattimento il 27 aprile 1945, Nella Grassini e Paolo Errera, deportati in Germania, da cui non fecero più ritorno. (f.d.g.)


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Spinea

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Ecocentro, esplode la polemica sulle difficoltà di accesso al servizio Per l’assessore all’Ambiente Franca Zamengo “quello temporaneo dello stadio Allende rispetta le medesime ore di apertura settimanali del dismesso ecocentro di via Pascoli”

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a questione dell’ecocentro continua a essere un tema caldo a Spinea: la minoranza ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale, chiedendo conto delle difficoltà di accesso per gli spinetensi all’ecocentro di Mirano, a fronte della scarsa capacità di quello temporaneo allo stadio Allende. L’assessore all’ambiente Franca Zamengo ha ricordato che quest’ultimo “rispetta le medesime ore di apertura settimanali del dismesso ecocentro di via Pascoli. Il sabato, giornata con maggiore affluenza, vengono potenziati i cassoni degli ingombranti. A seguito di una trattativa tra l’amministrazione e Veritas, la stessa ha accordato al nostro Comune, nel caso un utente debba disfarsi di un rifiuto particolarmente voluminoso, dopo essersi presentato al centro mobile raccolta di Spinea con modalità salta coda, viene invitato dall’operatore a conferirlo presso il centro raccolta Veritas di Mirano,

dove si dovrà presentare con apposita scheda di autorizzazione rilasciata dallo stesso”. Davide Rossato, consigliere primo firmatario dell’interrogazione, ha sottolineato la scarsa capienza dei cassoni del punto smaltimento provvisorio: “Anche se l’assessore Zamengo ha detto che sabato e domenica vengono messi più cassoni extra, io continuo a ricevere segnalazioni da parte dei cittadini che continuano a trovare i cassoni pieni in poche ore. Quindi la situazione non è migliorata”. Altra critica dell’opposizione è rivolta alle parole di Zamengo secondo cui “in questo momento i cittadini essendo il servizio uguale al dismesso ecocentro, non hanno alcun disagio. Anzi, il centro mobile di raccolta con l’ubicazione attuale ha contribuito a ridurre il traffico in centro e maggiore vivibilità per i residenti della zona di via Pascoli e limitrofi”. “Quando è stato chiuso il centro di via Pascoli – commenta Giovanni

Il Comune aderisce al “Patto dei sindaci”

l Comune di Spinea aderisce al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, accordo promosso dalla Commissione Europea a cui hanno preso parte più di 10mila enti locali. Proseguendo l’opera iniziata con il Paes, l’amministrazione si assume l’impegno di implementare l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico nel territorio, al fine di combattere il riscaldamento globale. L’obiettivo è ridurre le emissioni di Co2 di almeno il 40% nei prossimi 10 anni (entro il 2030), mettendo in campo contestualmente delle politiche di adattamento per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici già in corso. A tal fine il Comune di Spinea dovrà redigere un inventario di base delle emissioni e una valutazione di rischi e vulnerabilità del territorio, formulando entro 2 anni un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (Paesc). Il Paesc dovrà elencare le azioni da intraprendere per diminuire le emissioni e contrastare gli effetti nefasti dell’inquinamento. I suoi contenuti dovranno essere condivisi con la cittadinanza e sottoposti a monitoraggio ogni 2 anni, per verificarne lo stato di attuazione e di efficienza. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, e il consigliere Emanuele Ditadi l’ha rivendicato come una vittoria della minoranza: “Il Paesc è in approvazione grazie alla nostra perseveranza – ha commentato Ditadi – già a luglio 2019 con una mozione chiedevamo di proseguire le iniziative di mitigazione del Paes aderendo al nuovo Patto dei Sindaci”. (c.r.)

Litt della lista “èTempo” – il Comune aveva annunciato che entro un mese la cittadinanza avrebbe saputo dove sarebbe stato quello nuovo. Invece da mesi non sappiamo quale sarà la destinazione del nuovo ecocentro ma soprattutto come vogliono farlo, e negare che ci siano complicazioni per i cittadini è assurdo. Questo nonostante ci fosse un progetto di ri-

qualificazione del vecchio ecocentro, che costava 100 mila euro a carico di Veritas e non dei cittadini, che è stato abbandonato. Continuiamo a chiedere più confronto e la condivisione delle scelte, nelle commissioni o magari con un dibattito pubblico, per arrivare alla soluzione migliore e più efficiente per la città”. Carlo Romeo

Il Sottovaso Rubrica di approfondimento politico

2021, dopo il virus l’emergenza sociale I

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A fianco un’immagine dell’ecocentro di Spinea

l nuovo anno è arrivato, per il Comune di Spinea la sindaca Martina Vesnaver ha elencato le opere prioritarie per il territorio: quelle che partiranno con il 2021, ma anche quelle che si concluderanno successivamente, nell’arco cioè dell’intero mandato. L’elenco, però, non convince le opposizioni di centrosinistra che ritengono l’azione fin qui svolta dalla compagine di centrodestra solo un mera lista di promesse ed interventi facilitati dal lavoro della precedente giunta, quella del sindaco Silvano Checchin. Il confronto politico tira in ballo ovviamente anche la pandemia di Covid19. Una attenuante che per le opposizioni però non può essere accettata in tutti i settori dell’agire amministrativo. Sempre per le opposizioni il piano delle opere appare vincolato al reperimento di risorse, dalla svendita del terreno della ex-Bennati ma al momento, notano i consiglieri di minoranza, di

studi di fattibilità non ce ne sono. Resta sul tappeto la questione dell’ecocentro, dove la tensione sale di mese in mese e sono necessarie risposte certe. Buone novità invece per il parco Nuove Gemme, per il quale al rinnovo della convenzione si affianca l’intenzione da parte del Comune di rivederne strutture e modalità d’uso, così da renderlo più vivibile per l’intero anno e non più solo per i mesi più caldi. Sullo sfondo permane un clima pesante, che si protrarrà con le conseguenti restrizioni ancora per diversi mesi. Intanto il Comune si troverà ad affrontare un disagio economico e sociale di proporzioni mai viste, soprattutto fra i lavoratori dei settori come commercio, turismo, ristorazione e servizi, messi in ginocchio dalla pandemia. Riuscirà la giunta Vesnaver ad andare oltre i buoni propositi e a fare qualcosa di concreto? Alessandro Abbadir


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Spinea

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L’assessore Guerrino Marini annuncia la sistemazione delle aree verdi con l’arrivo di nuovi giochi e panchine n anno denso di lavoro per il Comune di Spinea, anche sul fronte delle manutenzioni. “Abbiamo dovuto fronteggiare numerose problematiche, legate soprattutto a perdite di acqua (tubature di acque meteoriche) e voragini che si sono aperte sulle strade- spiega l’assessore Guerrino Marini fornendo i dati sugli interventi del 2020. 129 quelli dovuti a guasti e manomissioni dei servizi, di cui ben 88 (61 urgenti) sulla rete idrica di Veritas. A seguire i sottoservizi del gas, interessati in 20 occasioni, la rete Telecom (15) ed Enel (9). Oltre 600, invece, le risposte a segnalazioni di guasti all’illuminazione pubblica da gennaio a settembre: in media un centinaio al mese, salvo un forte calo durante il lockdown. Significativo anche il numero delle buche stradali rimesse in sesto (474): tra 95 e 120 al mese da gennaio a marzo, nessuna ad aprile (nel pieno della quarantena), 43 e 41 a maggio e giugno, 64 a luglio. Nelle scuole interventi concentrati alla riapertura: 44 a settembre, 64 a ottobre e 47 a novembre, mentre nel resto dell’anno non si è andati oltre le poche unità (eccetto febbraio con 28). “Non è facile intervenire in emergenza senza creare troppi disagi alla popolazione – commenta Marini – ecco perché stiamo cercando di programmare sempre più le manutenzioni, in modo da prevenire anziché curare”. Nelle ultime settimane è iniziata la sostituzione delle panchine di via Roma, spesso finite nel mirino dei vandali, e sono in corso vari interventi su diverse aree verdi di Spinea. Al Parco delle Stagioni (Graspo d’Uva) c’è già una nuova pergola in acciaio con tavoli e panche, è stata sistemata l’illuminazione e presto arriveranno del nuovo ghiaino e dell’edera ornamentale. Il parco giochi di Crea sarà interamente rifatto in collaborazione con Creattiva: nei primi mesi del 2021 si installeranno 6 nuovi giochi di cui alcuni inclusivi (accessibili anche ai bambini con difficoltà motorie) con superficie antitrauma. Al Parco Luneo di via Torino, invece, già da qualche mese ci sono le nuove porte da calcetto e i ca-

nestri per il campetto. Anche qui questo mese, entro gennaio, arriveranno una nuova giostra più grande e inclusiva, con annessa pavimentazione antitrauma, nuove panchine e due panche con tavolo. Sempre questo mese saranno sostituite le altalene nei parchi giochi di via Mazzini e via Rovereto. Carlo Romeo

Chiude i battenti lo Sprar di Spinea

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hiude i battenti dopo 5 anni lo Sprar di Spinea, il centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Villaggio Globale. A portare alla luce la questione è stato il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea, rendendo noto che l’amministrazione non ha rinnovato la convenzione in scadenza e che “ora 10 cittadini stranieri, due famiglie, una delle quali con due minori che frequentavano la scuola dell’infanzia e le elementari, dovranno essere smistate in altri centri”. Dal Comune spiegano che la decisione è stata presa durante la scorsa primavera, valutando che i progetti di integrazione delle persone coinvolte fossero giunti alla loro fisiologica conclusione. I richiedenti asilo avrebbero tutti raggiunto risultati soddisfacenti nei propri “percorsi”, inducendo l’amministrazione a concentrare le proprie attenzioni su altre situazioni di bisogno, fermo restando che le persone in uscita dallo Sprar non resteranno abbandonate a se stesse. Sul punto rassicurano anche dal Villaggio Globale, i cui operatori si stanno adoperando affinché tutti ottengano una sistemazione adeguata, chi in un altro centro del territorio chi trovando una casa propria. “Il Comune ha fatto una scelta politica pienamente legittima – commentano. È chiaro però che ci sarà una ricchezza in meno sul territorio. Ovviamente nessuno finirà per strada, stiamo lavorando trovare la soluzione migliore per loro. Per gli ospiti dello Sprar effettivamente i progetti individuali stavano arrivando a compimento, e si andava verso un fisiologico esaurimento dei percorsi di accoglienza. Se il Comune avesse deciso di proseguire sarebbero arrivate nuove persone, ma data la situazione non ci sono stati nuovi ingressi”. (c.r.)


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Santa Maria di Sala

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Economia 22 tra singoli e gruppi si sono presentati per creare un nuovo logo

“Terra del Graticolato Romano”, il commercio locale resiste alla pandemia S

alese metafora perfetta della battaglia condotta dai piccoli negozi di vicinato per poter sopravvivere, specie dopo questa pandemia. La conformazione del territorio e dei suoi insediamenti, con 6 paesi dove il commercio di prossimità ora stimola idee concrete di rilancio dell’economia locale. “Terra del Graticolato Romano”, il nome che identifica il distretto del commercio di Santa Maria di Sala, diventa così simbolo della resistenza dei piccoli commercianti e per meglio identificarlo e promuoverlo, nei mesi scorsi, Comune e Confcommercio del Miranese hanno bandito un concorso per realizzare il logo di questa frizzante realtà. A rispondere sono stati ben 22 tra singoli e gruppi, che in questo modo hanno messo a disposizione il loro impegno e talento per individuare un marchio identificativo del territorio. A partire dal 2021 il logo unisce sotto un’unica veste tutte le attività commerciali e i servizi salesi, ma anche gli eventi e le iniziative targate “Terra del Graticolato Romano”. Graficamente il progetto farà riferimento alle finalità e all’attività del distretto, e sarà rappresentativo anche dell’attività culturale e territoriale che produce. Sarà riprodotto in tutta la comunicazione, segnaletica, produzione editoriale e didattica, sito web e ogni altro materiale che servirà per promuovere il territorio e il commercio salese. Le finalità di questo innovativo strumento di promozione territoriale saranno sia di natura turistica che economica. Il vincitore del concorso, che verrà proclamato in gennaio, riceverà un premio in denaro per l’importo di 1.500

euro, messo a disposizione da Confcommercio del Miranese, mentre altri premi di partecipazione andranno al secondo e terzo classificato. “E’ una partecipazione che definirei ottima – ha detto l’assessore al commercio di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi - non me l’aspettavo davvero. Ringrazio sin da ora la giuria che si è resa disponibile a giudicare gli elaborati e tutti i partecipanti e che vinca il migliore”. Nei mesi scorsi il distretto ha fatto parlare di sé anche per il concorso degli scontrini, che ha visto partecipare tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio, con gli alunni e le loro famiglie chiamati a fare acquisti nei negozi del proprio paese, raccogliendo poi gli scontrini in un’urna posizionata a scuola. Anche in tempi di pandemia, le idee possono contribuire allo sviluppo del territorio.

“Cercasi scuola disperatamente”, l’orientamento scolastico non si ferma

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a scelta del percorso scolastico dopo la terza media? Scelta così importante e delicata da non poter essere fermata, neppure da una pandemia globale. Non si arresta nemmeno in periodo di Covid-19 l’orientamento dei giovani di Santa Maria di Sala dopo la scuola dell’obbligo: anche in questo momento di elevata incertezza, l’assessorato ai servizi culturali, alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili e il servizio Informagiovani di Santa Maria di Sala, hanno riservato un calendario di colloqui personalizzati e gratuiti rivolti agli alunni delle classi terze e ai loro genitori. L’iniziativa si chiama “Cercasi scuola disperatamente” ed è rivolta agli alunni e alle loro famiglie che in questi mesi difficili, anche per il mondo della didattica, stanno cercando di capire quale strada potrà intraprendere il loro percorso scolastico. Per il momento gli incontri

proseguiranno a distanza, attraverso il servizio Meet di Google, in modo da rispettare le prescrizioni in materia di prevenzione e sicurezza sanitaria. Ma non ci si ferma. In questo modo infatti gli studenti e le famiglie potranno proseguire il percorso di avvicinamento e scelta del proprio percorso di studi, anche da casa e dunque in piena sicurezza. Per favorire l’informazione e la conoscenza delle diverse realtà scolastiche del territorio, gli operatori del servizio saranno a disposizione per colloqui individuali ogni martedì pomeriggio su appuntamento dalle ore 16 alle 19. Per poter accedere ai colloqui basterà avere un account Google, per concordare un appuntamento invece, basta scrivere a informa. giovani@comune-santamariadisala.it o telefonare negli orari di apertura (gli stessi previsti per gli appuntamenti) al numero 348.6538629. (f.d.g.)

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Territorio

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Salute 2020, il bilancio di un anno di attività nell’Ulss 3 Serenissima

Covid “invadente” anche negli ospedali veneziani “N

el 2020 appena concluso, a causa dell’epidemia, gli ospedali dell’Ulss 3 Serenissima hanno forzatamente ridotto i ricoveri, calati del 16 per cento, gli interventi chirugici, ridotti del 20 per cento, e le prestazioni ambulatoriali, che nel 2019 erano state più di due milioni mentre nell’anno che si è appena concluso sono state circa 1.700.000”. Se le parole non riescono ad essere convincenti, i numeri non lasciano margine ad interpretazioni e

Il dg Dal Ben: “Pur essendo in un territorio in cui la diffusione del contagio si mantiene sotto la media, le conseguenze dell’epidemia sul lavoro degli ospedali sono state pesanti” chiaramente mettono in evidenza la situazione, nella sua complessità. E’ il bilancio del direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, che ha inaugurato il nuovo anno analizzando l’incidenza della pandemia nel 2020 sulle attività ospedaliere e ne ha sottolineato l’ “invadenza”, soprattutto negli ultimi mesi dell’anno. “Nel bilancio totale dell’anno 2020 - ha osservato Dal Ben - i ricoveri Covid sono stati all’incira il 5 per cento di quelli complessivi, 2751 su 55.773. Ma la percentuale si è alzata progressivamente negli ultimi mesi: a dicembre i ricoveri Covid sono stati 813 su 3957, il 21 per cento circa del totale”. Tra Natale e Capodanno, secondo i database dell’Ulss 3, in soli 5 giorni sono stati individuati più di 500 casi postivi, con una punta di record di 574 il 31 dicembre scorso e un altro picco di 546 registrato nella mattina di Natale. Il territorio veneziano di riferimento dell’Ulss 3 si mantiene comunque al di sotto della media veneta, per la diffusione del contagio e per numero di ricoveri rispetto ai contagiati, e comunque il 7 per cento dei nuovi positivi finisce per essere ricoverato. Nel solo mese di dicembre i ricoveri Covid sono stati, negli ospedali

dell’Ulss 3, ben 846, in media 28 al giorno. I decessi registrati nel 2020 sono 943, di cui 700 negli ospedali. “Con questi numeri - insiste il direttore generale - non possiamo permetterci atteggiamenti spavaldi e dobbiamo contribuire tutti a rientrare verso una situazione di normalità, liberando al più presto anche le strutture ospedaliere dall’assedio dell’epidemia”.

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Il 2020 è stato un anno impegnativo per gli operatori sanitari e tutto il personale ospedaliero, anche nel Veneziano

E comunque una luce in fondo al tunnel sembra vedersi, la via d’uscita è segnata dal vaccino che alimenta le speranze per il 2021 “di essere protagonisti come coloro che, - conclude Dal Ben - dopo un anno giocato in difesa, sono riusciti a vincere la sfida contro il Coronavirus”.

Vaccinazione, si è partiti anche nel Veneziano

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ei primi venti giorni di gennaio del 2021 l’Ulss 3 Serenissima ha vaccinato e vaccinerà contro il Covid la grande categoria delle persone a rischio: medici, infermieri, oss, gli operatori di ospedali e del territorio, assieme agli ospiti delle residenze per anziani. Già negli ultimi giorni del 2020 erano stati vaccinati oltre 400 sanitari. Nell’ultimo giorno dello scorso anno, alla casa di riposo Nazaret di Mestre sono state somministrate le prime dosi vaccinali destinate alle Rsa a una cinquantina di operatori, la vaccinazione del personale e degli ospiti è stata quindi completata nel giro di pochi giorni. Nei primi giorni di gennaio, è stato il turno di Villa Fiorita e Villa Althea, a Spinea e poi dell’Ipab Danielato di Cavarzere. A seguire la residenza Ca’ dei fiori di Quarto d’Altino e la casa di riposo Relaxi (Santa Maria dei Battuti) di Noale.

Suem, nel 2020 quasi 100mila missioni di soccorso primario

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econdo i dati anticipati dalla Centrale Operativa di Mestre, il Suem 118 dell’Ulss 3 ha gestito sul territorio provinciale nel 2020 ben 99.704 missioni di soccorso primario, pari a una ogni 5 minuti. “Si è verificata una riduzione delle missioni durante il lockdown della prima ondata epidemica – sottolinea il direttore generale Giuseppe Dal Ben – che è stata poi però compensata dall’incremento verificatosi nell’ultimo trimestre a seguito della seconda ondata”. Di queste 49.300 sono relative all’area del Veneziano; 19.268 soccorsi si sono svolti nell’area di Dolo-Mirano; 7.586 interventi sono relativi all’area di Chioggia; i restanti si sono svolti nel territorio del Veneto Orientale.


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Territorio

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Infrastrutture L’anno buono per realizzare il completamento

Idrovia Padova-Venezia, ora si punta sul canale navigabile I

drovia Padova-Venezia, stavolta è il momento e l’anno buono per realizzarne il completamento.E visto che l’occasione è ghiotta, sindaci e comitati dell’area fra Venezia e Padova alzano la posta: si realizzi un’opera che porti ad un canale navigabile di classe V in modo da dare una svolta ambientale al trasporto. Questo potrebbe essere realizzato grazie ai fondi del recovery found. Per sindaci e comitati poi: il progetto della camionabile sull’Idrovia, deve essere cancellato completamente dai piani regionali. A farsi portavoce della richiesta è il sindaco di Vigonovo Andrea Danieletto che negli anni scorsi è stato coordinatore di un gruppo di primi cittadini che hanno chiesto il completamento dell’opera. Danieletto aveva fatto da coordinatore fra 30 comuni, che con i rispettivi parlamentini cittadini avevano fatto pressioni al Ministero per lo stanziamento dei fondi necessari, almeno per la messa in sicurezza

idraulica dell’area. Nel 2010 infatti le piene del Bacchiglione avevano provocato danni per decine di milioni di euro fra il padovano e vicentino. Ad appoggiare la richiesta di Danieletto, anche il comitato Opzione Zero. L’idrovia Padova -Venezia ferma dagli anni Settanta è costata all’epoca 47 miliardi delle vecchie lire per la costruzione (parziale) e 6 milioni di euro per la manutenzione (straordinaria). Per completarla dai progetti presentati e avallati anche dalla Regione, ora di milioni di euro ne servirebbero circa altri 500. Con i fondi europei in arrivo, però potrebbe essere la volta buona . “Si tratta – spiega Mattia Donadel per Opzione Zero- di fare un salto di paradigma e pensare che è arrivato il momento di cambiare completamente la mobilità delle merci in Veneto e in tutta l’area orientale della Pianura Padana e trasportarle da ruota sull’acqua collegando il Porto di Venezia a città come Vi-

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Per completarla dai progetti presentati e avallati anche dalla Regione, di milioni di euro ne servirebbero circa 500. Parere favorevole del governo

cenza o Mantova. In quest’ottica l’Idrovia non deve più servire solo a trasportare le piene del Brenta o del Bacchiglione in sicurezza verso la foce, ma deve servire anche a realizzare delle strade d’acqua. Con battelli anche a energia elettrica si ridurrebbero drasticamente le emissioni di Co2. I soldi ci sono e i progetti anche. Si spendano per una rivioluzione ambientale”. Sia per Danieletto che per Donadel quello che va completamente cancellato è invece il progetto della

camionabile sugli argini sull’Idrovia. “Quel progetto deleterio voluto ancora dall’ex presidente del Veneto Galan e dall’ex assessore Renato Chisso - sottolinea Danieletto non è ancora stato tolto del tutto. La Regione proceda alla sua cancellazione”. Buone novità arrivano anche dal Parlamento. Ad annunciarlo Roberto Caon, parlamentare, deputato di Forza Italia che da anni segue la vicenda. ”Il governo -spiega Caon- ha dato parere favorevole al mio ordine del giorno, nell’ambito della discussione della manovra economica che prevede l’impiego dei fondi Next Generation Europe per il completamente dell’idrovia Padova-Venezia”. “L’idrovia -sostiene Caon- lascerà in eredità a figli e nipoti un territorio più sicuro, con un’infrastruttura destinata a durare nel tempo e in grado di salvaguardare un’ampia parte del Veneto da alluvioni e inondazioni”. Alessandro Abbadir


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Cultura

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I nuovi progetti Una serie di proposte per studenti e professori

M9 e le attività per i più giovani escono dal museo per andare incontro alle scuole Dalle scienze alla storia, dall’informatica alla letteratura: la programmazione a distanza per i bambini e i ragazzi

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n grande laboratorio del contemporaneo, che guarda con sempre maggiore attenzione al territorio, in particolare ai bambini e ai giovani, per sperimentare attraverso il presente ciò che sarà il futuro. E’ il mood del rinato Museo del Novecento di Mestre M9 che, tra le numerose proposte, introduce anche la scuola con M9 Edu, una sezione di contenuti specifici orientati, attraverso una serie di laboratori, ai temi della cittadinanza attiva. E, se le scuole non potranno andare al Museo, sarà allora quest’ultimo ad entrare nelle classi. E lo fa attraverso “M9 altrove”, un catalogo di attività che gli insegnanti possono svolgere in classe coinvolgendo bambini e ragazzi in percorsi strutturati di più ore. L’offerta, che nelle sue varie proposte va a coprire un po’ tutte le fasce d’età, spazia fra ampie tematiche, anche interdisciplinari, e riguarda la storia, l’educazione fisica, le scienze chimiche e fisiche, la tecnologia, la programmazione, fino all’arte e alla letteratura. La prima proposta disponibile da gennaio è un progetto didattico sullo sviluppo sostenibile articolato in cinque incontri su piattaforme online, pensato per l’appren-

M9 a Mestre, il Museo del Novecento

dimento a distanza, e si rivolge ai ragazzi tra gli 11 e i 15 anni. Sulla sezione tematica del Museo “Guardiamoci intorno. Paesaggi e insediamenti urbani”, gli alunni in 20 ore di corso arriveranno a progettare un intervento urbanistico grazie alla piattaforma Minecraft Education Edition. La robotica educativa è invece il tema del laboratorio, disponibile anche questo da gennaio, che un operatore svolgerà in classe attraverso la costruzione di modelli motorizzati a partire dai mattoncini Lego. I percorsi sono differenziati per età e ordine scolastico. Da gennaio anche il laboratorio che attraverso la piattaforma Minecraft Education Edition, consente negli spazi virtuali del Polo culturale M9 di compiere e

risolvere sfide a complessità graduale, acquisendo competenze e approfondendo concetti secondo i propri interessi e curiosità. “Maestro Gianni pensaci tu!” è il titolo del progetto di febbraio, rivolto agli studenti più piccoli, tra i 7 e i 10 anni. Sarà un’occasione per riflettere in maniera giocosa su alcuni concetti chiave per lo sviluppo del senso civico. La figura del maestro Gianni Rodari ispirerà i laboratori su alcuni articoli della Costituzione italiana. La salute, l’alimentazione e la storia del Novecento sono i temi proposti da marzo a maggio. Le attività, su prenotazione, possono essere fruite in classe con un operatore o da remoto e, si spera presto, presso il Museo, non appena M9 potrà riaprire.

Officina 3.0, a Dolo uno spazio culturale per non lasciare soli i giovani in questo periodo di restrizioni

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er dare la possibilità ai giovani di ritrovarsi in un luogo sicuro e confortevole è stata aperta a Dolo l’Officina Mondo 3.0, spazio per i ragazzi dai 15 ai 18 anni. I ragazzi possono giocare, vedere un film, studiare, stare insieme in serenità e benessere. Il progetto è nato più di un anno fa ed è cresciuto lungo un percorso che ha toccato tanti microcosmi cittadini, dalle associazioni sportive alle parrocchie, dalle strutture educative ad alcune attività commerciali. Insieme hanno raccolto idee per offrire ai ragazzi le più ampie opportunità di svago e sviluppo. In Officina tre vi sono educatori pronti a interfacciarsi con i giovani E’ aperto il lunedì e giovedì mattina dalle 10 alle 13, il martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. E’ frequentato da 12 ragazzi alla volta, con partecipazione su appuntamento, per

prenotare basta telefonare o inviare un messaggio whatsapp al numero 328.1179081. L’assessore ai Servizi sociali Chiara Iuliano osserva: “Si tratta di uno spazio tutto da costruire, abbiamo scelto di non arredarlo - se non con il minimo indispensabile - proprio perché i principali “designer” saranno proprio i ragazzi che parteciperanno. I giovani sono sicuramente tra le categorie che maggiormente soffrono il disagio di questo periodo. Ecco perché abbiamo deciso di aprire l’Officina nonostante il momento difficile. Siamo felicissimi, perché da subito abbiamo ricevuto tante richieste di partecipazione alle attività. E’ la prova che c’è un forte bisogno di stare insieme in uno spazio “sicuro”, anche nel rispetto di tutte le misure anti Covid, dove crescere per costruire un ambiente davvero a propria misura”. (l.p.)

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Sport .

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Calcio serie D Tanti appuntamenti alla ripartenza per il girone C

Mestre e Clodiense, tour de force fino a giugno T

our de force in questo 2021 per le due formazioni veneziane, Mestre e Union Clodiense che partecipano al campionato di calcio di serie D, girone C. La sospensione per circa un mese del torneo fra novembre e dicembre, unito ad un girone che vede inserite ben 20 formazioni, ha reso necessario l’intensificare le partite per rispettare la conclusione regolare del torneo e la conseguente disputa di numerosi incontri da giocarsi in giornate infrasettimanali. La formazione mestrina del presidente Stefano Serena, guidata in panchina da Giampietro Zecchin, si mantiene nei primi posti della graduatoria mentre la compagine granata del presidente Boscolo, pur trovandosi nella parte alta della classifica ha deciso, prima della fine di ottobre, il cambio in panchina e mister Mario Vittadello è stato sostituito da Antonio Andreuc-

ci. Tornando al campionato ed al fitto calendario, ricordiamo che il girone d’andata si concluderà il 7 febbraio e che il torneo si concluderà il 6 giugno. Da qui a giugno vi saranno vari turni infrasettimanali, il 20 gennaio, il 3 e 24 febbraio, il 14 aprile e il 5 maggio. Ricordiamo anche che per la festività pasquale del 4 aprile, le gare della nona giornata di ritorno saranno anticipate dalla domenica, al giovedì antecedente del 1° aprile. Inoltre il 14 marzo il campionato osserverà un turno di riposo per la partecipazione della Rappresentativa di serie D al prestigioso torneo di Viareggio. Da ricordare anche l’inizio della gara, sino al 27 marzo alle 14.30, poi sino all’8 maggio alle 15, quindi, fino alla fine della stagione, il calcio d’inizio sarà alle 16. Ecco i prossimi appuntamenti per le due squadre. Domenica 17 gennaio: Caldiero-Union

Clodiense e Luparense –Mestre. Mercoledì 20 gennaio MestreMontebelluna e Union Clodiense – Manzanese. Domenica 24 gennaio: Virtus Bolzano-Union Clodiense e Caldiero-Mestre, Domenica 31 gennaio MestreManzanese e Union Clodiense

– Adriese. Mercoledì 3 febbraio Virtus Bolzano –Mestre e Campodarsego-Union Clodiense. Domenica 7 febbraio MestreAdriese e Union Clodiense –Cartigliano. Domenica 14 febbraio il primo turno di ritorno con Mestre-Campodarsego e Union

Stella D’oro a Pietro Rosa Salva

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ondo dello sport veneziano in festa per il significativo riconoscimento ad uno dei personaggi che più hanno inciso sull’immagine e sulla valorizzazione di Venezia e dell’entroterra. Al dirigente Piero Rosa Salva è stata assegnata la Stella d’oro al Merito Sportivo. La notizia ha fatto felice soprattutto la famiglia della VeniceMarathon di cui Rosa Salva è il presidente e fondatore. Piero Rosa Salva ha dedicato la sua vita allo sport ed, in particolare a portare i grandi eventi nella sua Venezia, giusto quindi che sia stato insignito dal Comitato Olimpico

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Nazionale Italiano della “Stella d’Oro al Merito Sportivo”, la più alta onorificenza dello sport italiano. Un riconoscimento che lo premia per la sua grande passione, dedizione e competenza e molto significativo. “Con questa onorificenza l’organizzazione sportiva nazionale, oltre che attestare le tue capacità e i risultati ottenuti in tale attività, desidera anche esprimerti profonda riconoscenza per la generosa collaborazione e l’impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio”. Questo il contenuto della lettera che ha ricevuto nelle scorse settimane che porta

la firma del presidente del Coni Giovanni Malagò. Con molta umiltà e signorilità, il presidente di VeniceMarathon ha così commentato:”non ho mai pensato ai riconoscimenti nella mia lunga attività ma la Stella d’Oro è per tutti noi sportivi un traguardo prestigioso e al tempo stesso un un’ulteriore spinta ad impegnarmi per il futuro”. L’edizione del 2020 della VeniceMarathon è stata completamente stravolta dal Covid-19 ma il premio al suo presidente conferma la grande attenzione che resta su questo evento di rilevanza mondiale. (l.p.)

Clodiense Cjarlins Muzane, poi via via tutte le altre giornate. Da appuntare sul calendario la data del 14 aprile quando allo stadio di Chioggia si giocherà il derby di ritorno fra Union Clodiense e Mestre. Lino Perini










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#Regione

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Intervista al Governatore Luca Zaia

“Sanità ed economia da salvaguardare non dobbiamo abbassare la guardia” L

’anno nuovo si apre con una dopPresidente Zaia, nel confronto pia sfida per il Veneto, da un lato quasi quotidiano con il Governo non l’impennata dei contagi e dei ricove- sono mancati i motivi di attrito e di ri, con tutte le conseguenze del caso, scontro, quali sono le sue richieste a dall’altra la partita delle vaccinazioni. Roma oggi? “Si sente ripetere spesso questo Il Presidente del Veneto Luca Zaia è chiamato alla sfida più impegnativa di ritornello di uno scontro con il Goquesto tempo di pandemia. “Nella no- verno centrale. Io continuo a far presente che dall’inizio della pandemia stra regione abbiamo una macchina sanitaria e logistica pronta e collau- non c’è stato un decreto del Governo data. Se le previsioni del Commissario che non sia stato votato non dico dal nazionale Arcuri saranno confermate, Veneto ma da tutte le Regioni. Sono entro il 25 gennaio arriveranno e sa- stati tutti accolti e applicati con spiranno erogate in Veneto 186.225 pri- rito di collaborazione istituzionale e me dosi di vaccino. Se riceveremo i grande senso di responsabilità. Resta vaccini promessi, secondo le quantità comunque un dato da cui non si può e i tempi stabiliti con il Governo, sare- prescindere: siamo tutti consapevoli mo in grado di completare la copertu- che non si può abbassare la guardia ra della popolazione prima dell’estate. contro il Covid ed è necessario conA seguire, da febbraio a marzo, sarà la centrare ogni sforzo possibile a salvolta delle categorie a rischio elevato: vaguardia prima di tutto della salute gli ultraottantenni anzitutto (sono cir- pubblica, ma altrettanto sappiamo ca 360 mila) e poi la fascia d’età 79-70 che è necessario che ai settori penaanni bersaglio prediletto del Covid, le lizzati vada garantito il sostegno ecofasce “sensibili” sul versante (malati nomico statale con immediatezza, in cronici e immunodepressi, pazienti modo che permetta loro di sopravproblematici segnalati dai medici di vivere e di non licenziare per tutto il tempo che sarà base) quanti lavorano nei servizi giudiEntro il 25 gennaio necessario. Questa non solo è urcati essenziali: forze saranno erogate le misura gente ma deve essere dell’ordine e armate, vigili del fuoco, in- prime 186 mila dosi, certa. Come avevano richiesto le Regioni, segnanti, farmacisti, “speriamo ne avrebbe dovuto esseaddetti al trasporto e arrivino anche più re già stata garantita alle poste, giornalisti, tra gli altri; un bacino del previsto, saremo senza indugi e automaticamente ai destimato in 1,6 milioni di utenti.Il capitolo in grado di rilasciare creti governativi che si sono susseguiti. Se conclusivo, tra magil passaporto è giusto che alcuni gio e giugno, si aprirà sanitario” settori cooperino più con gli over 60 e prodi altri alla lotta cocederà secondo criteri anagrafici decrescenti, arrestandosi mune al virus, è anche vitale che essi alla soglia dei sedici anni. A scanso di debbano avere un aiuto per tutto ciò equivoci abbiamo anche un milione che non possono guadagnare con il di siringhe pronte all’uso in magazzi- lavoro”. Il suo consenso dimostra come no. Siamo anche pronti ad affrontare la partita con l’anagrafe vaccinale in- anche un elettorato non dichiarataformatizzata, che per primi abbiamo mente leghista o di centrodestra l’abcostituito a livello nazionale, e che bia votato. Con quali azioni intende sarà preziosa qualora vi fosse la neces- rappresentarlo? “Un consenso superiore al 76% non sità di certificare l’avvenuta vaccinazione o di pensare a quello che viene lo si può certamente ricondurre in comunemente definito ‘il passaporto un ambito partitico ma nemmeno in sanitario’, che saremo in grado di rila- quello di una sola area politica. È una grande attestazione di fiducia ma, risciare in tempo reale”.

Il governatore del Veneto Luca Zaia

tengo, anche sia il riconoscimento di una buona amministrazione in questi anni, a beneficio di tutti i Veneti non solo di una parte. Sarebbe cieco, però, non considerare che un simile risultato lo abbiamo ottenuto contestualmente alla battaglia per il raggiungimento dell’Autonomia. Non solo è la conferma di quanto sia sentita la necessità di autonomia nella nostra regione ma anche che si tratta di una richiesta trasversale e non contro qualcuno come da qualche parte si sostiene ancora. Raggiungere al più presto questo obbiettivo è dunque la priorità”. Passando in casa Lega, esiste ancora il conflitto Veneto - Lombardo? Come si profila lo schema in vista delle prossime politiche? “In questi giorni le preoccupazioni in calendario sono altre per me. Non ritengo comunque che ci sia alcun conflitto lombardo-veneto. Confermo quello che sto ripetendo da mesi: tra un ruolo a Roma e il Veneto scelgo il Veneto, non c’è dubbio. Per quanto riguarda la Lega, poi, il segretario federale è Matteo Salvini e con lui ho

ottimi rapporti. Io, resto concentrato sulla mia Regione dove ho preso un impegno”. Nel 2022 si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. Ci fa un suo nome? “Quando sarà il momento il Veneto parteciperà coi suoi grandi elettori come prevede la Costituzione. Ora le preoccupazioni, purtroppo, sono su tutt’altro fronte. Certamente, però, dovrà essere una persona in grado di sentire proprio il ruolo di garante delle autonomie regionali oltre che dell’unità nazionale”. Dieci anni fa il Veneto era ancora sotto choc per l’alluvione, sul fronte della sicurezza idraulica quali saranno i prossimi passi? Dieci anni fa sono stati i giorni tristi dell’alluvione nelle province di Vicenza e Verona. Ma anche negli anni successivi si sono ripetuti nuovi fenomeni fino a Vaia sulle Dolomiti e l’Acqua Granda dell’anno scorso a Venezia e sul Litorale. Nella tragedia, quello di dieci anni fa è stato un importante campanello d’allarme.


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Regione

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Intervista al Presidente della Regione Il punto sulle grandi opere attese in Veneto

“Sicurezza idrogeologica, il lavoro continua” Come Regione ci siamo affidati Finalmente abbiamo visto il ad un’autorità di livello mon- Mose in funzione, sarà davvero diale, il professor Luigi d’Alpaos, il salvatore di Venezia? per curare un piano regionale di “Pur non essendo un’opera vasta portata. Una serie di in- in carico alla Regione, nei giorterventi idraulici del valore di 2 ni dell’Acqua Granda del 2019 a miliardi e 700 milioni. Di questi, chi mi chiedeva del Mose risposi 637 milioni sono già stati inve- che a fronte di una situazione stiti e, tra le opere più significa- simile doveva essere portato tive, sono già una realtà per la all’utilizzo e doveva funzionare. sicurezza del Vicentino i nuovi Ad ottobre è stato messo in funbacini di laminazione di Caldo- zione e pare che i risultati ci siagno, Trissino e Colombaretta no. Ma è un traguardo che non grazie ad una spesa di 75 milioni deve sottrarre nessuno da un di euro complessivi. Importanti impegno più ampio. Il tema amstanziamenti sono stati impe- bientale della salvaguardia della gnati nel ripristino della rete sia Laguna e della città di Venezia, principale sia secondaria, anche infatti, deve avere una visione tramite la destinazione ai con- complessiva e può passare solo sorzi di bonifica. Il lavoro non è attraverso investimenti su tutto ancora finito, continua. Nell’ot- il bacino scolante”. tica della sicurezza idrogeoloCon la Pedemontana Veneta gica di tutto il Veneto, il lavoro a che punto siamo? sarà completato quando anche “Di recente è stata aperta la sul bacino del Piave sarà portato terza tratta, dal casello di Brea termine quanto necessario”. ganze a quello di Bassano del Che ne sarà del completa- Grappa Ovest. Con questi ultemento dell’iriori 15 chilodrovia Padova Entro la primavera metri si arriva a – Venezia? una percorribibuona parte della lità complessiva La Regione ha inserito l’iprovvisoria di Pedemontana drovia sia nella circa 35 chiloVeneta sarà pianificaziometri della più ne delle operilevante infracompletata re idrauliche struttura viaria sia nel piano trasporti. Ha anin costruzione in Italia; quanche approvato con 1,3 milioni do sarà completata, coprirà 94 di euro il progetto preliminare, chilometri, attraversando 36 chiedendo ripetutamente il ficomuni, con 14 caselli, per un nanziamento dell’opera allo investimento di 2 miliardi e 258 Stato perché si tratta di un pro- milioni di euro. È stato aperto, getto del valore di oltre mezzo quindi, un tratto strategico che miliardo di euro. Lo scorso lu- consentirà di dimezzare i temglio, la Camera ha approvato pi di percorrenza tra le diverse la mozione con cui si impegna località servite, in quello che è il Governo al completamento il cuore produttivo del Veneto. dell’opera. Noi non molliamo Da Bassano è possibile raggiunl’obbiettivo e continueremo a gere Vicenza in poco più di 30 fare la nostra parte per quanto minuti anziché 55, Breganze in ci compete. 10 minuti anziché 25, Malo in

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17 minuti anziché 45, liberando i centri abitati dell’area interessata dai flussi di traffico, soprattutto quelli pesanti, riducendo le emissioni di gas di scarico e abbattendo la pericolosità delle strade comunali. Nonostante i rallentamenti provocati dal Covid, contiamo di completare l’opera nella primavera di quest’anno, eccezion fatta per la galleria di Malo e l’innesto sulla A27 a Villorba per i quali dovremo aspettare il 2022”. E per l’Ospedale di Padova?

“La svolta è avvenuta lo scorso aprile con la firma dell’accordo di programma tra tutte le Istituzioni interessate. Pur nel periodo della pandemia, abbiamo aperto la frase progettuale, preludio imprescindibile per quella realizzativa. Sarà una grande operazione di infrastrutturazione ospedaliera con un nuovo ospedale da 900 posti letto nell’area denominata “Padova Est-San Lazzaro”, la completa riqualificazione dell’attuale Ospedale Giustinianeo, con ulteriori 900

posti letto, la valorizzazione delle strutture sanitarie esistenti e la futura realizzazione del “Parco delle Mura” di Padova”. Non possiamo non ricordare il referendum sull’autonomia, dopo tre anni di attesa cosa dobbiamo aspettarci? “Il 22 ottobre del 2017, due milioni di veneti si sono espressi alle urne, rivendicando la scelta corale dell’autonomia regionale; rimane una giornata storica. L’impegno che ho preso con tutti i cittadini è concreto. Il percorso fatto fino ad oggi si riassume in una serie di passaggi politici e istituzionali importanti, culminati ormai più di un anno fa, nella consegna della proposta della Regione Veneto per l’autonomia differenziata al ministro per gli Affari regionali. Atto a cui il rappresentante del Governo nazionale ha replicato garantendo l’impegno a proseguire il negoziato. Le aspettative, rimangono ancora l’approvazione della legge quadro e la sottoscrizione dell’intesa, quindi una necessaria accelerazione dell’iter parlamentare e la definizione condivisa con il Governo per giungere quanto prima alla conclusione. Intanto non siamo mica fermi: è in elaborazione una rilevazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali utilizzate dallo Stato nel territorio veneto nelle 23 materie che la Regione chiede le vengano riconosciute. Questo non per rivendicare qualcosa ma per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi ai cittadini. Anche in questi giorni di pandemia è emerso chiaramente quanto sia indispensabile una chiara assunzione di responsabilità ai fini di una buona amministrazione”. (s.c., o.j., n.s.)


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Regione

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Il dibattito in consiglio regionale Gli esponenti Dem evidenziano i punti deboli della manovra

“Bilancio ordinario, manca di coraggio” “Q

uesta manovra che ha le caratteristiche dell’ordinarietà. Serviva invece più coraggio nelle scelte e nelle misure da adottare, proprio perché viviamo un momento straordinario”. Attraverso le parole del Capogruppo, Giacomo Possamai, i Consiglieri regionali del Pd Veneto Vanessa Camani, Francesca Zottis, Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon e Jonatan Montanariello spiegano così il voto finale contrario al bilancio regionale di previsione per il 2021. Secondo gli esponenti dem la manovra presenta diversi punti deboli. “Mancano direttrici politiche chiare. Questo bilancio - sottolineano i consiglieri del Pd- lascia aperte molte contraddizioni. Se da un lato, ad esempio, la linea programmatica della Giunta è quella di favorire l’export delle nostre aziende, contemporaneamente non si registrano, Pedemontana Veneta a parte, sostegni e interventi concreti. Ma di questi risvolti, di evidente stridore tra buoni propositi e fatti reali, ce ne sono altri. Dalla scelta di continuare a prevedere aperture indiscriminate di centri commerciali medi e grandi a dispetto degli annunci sui sostegni ai piccoli esercenti. Senza dimenticare la falla nei settori del turismo e della cultura: malgrado il Veneto sia una regione leader, siamo ai tagli a pioggia. Non da ultima la sicurezza urbana, che non potrà avere mai efficacia se continua ad essere anche quest’anno

I consiglieri del Partito Democratico: “evidenti contraddizioni, tagli a turismo e cultura”. Accolti alcuni degli emendamenti proposti, dal finanziamento ai Comuni per gli interventi contro il dissesto idrogeologico all’aumento delle risorse per la lotta alla criminalità e la promozione della legalità

Da sinistra Jonatan Montanariello e Francesca Zottis

mancante di vere politiche sociali di coesione”. Sul fronte delle tasse una prima apertura: “Positiva la disponibilità dell’assessore Bilancio ad aprire un ragionamento sull’addizionale Irpef - hanno aggiunto i consiglieri Dem- anche se alla fine i segnali concreti non sono arrivati. Resta tuttavia il fatto politico importante. Riteniamo sia giusto, soprattutto in questa fase di drammatica difficoltà legata alla pandemia, che chi ha di più dia anche di più, in maniera progressiva”. Il gruppo dei democratici, attraverso gli interventi dei consiglieri Zottis, Zanoni, Bigon e Montanariello, mette l’accento sul pacchetto di emendamenti e proposte che hanno ottenuto il via libera dell’aula: “Dai 4,5 milioni di finanziamento ai Comuni, tramite le Province, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, all’inserimento dei liberi profes-

sionisti nella platea di chi avrà diritto a beneficiare dei 10 milioni di stanziamenti per il sistema produttivo veneto. Dall’aumento del 50% delle risorse originariamente previste per la lotta alla criminalità organizzata e la promozione della legalità, all’impegno per l’introduzione di un contributo di solidarietà per le donne vittime di violenza che hanno pieno diritto a rifarsi un’esistenza serena. Dalla svolta sul fronte ambientale, che vincola la Regione a prevedere norme e piani di riduzione dei gas serra nelle attività produttive del Veneto, ai sostegni per il distretto veneto del calzaturiero, una risorsa preziosa e di eccellenza della nostra economia. Non da ultima, l’approvazione di un nostro emendamento che stanzia risorse per rafforzare la campagna di formazione e informazione sulle vaccinazioni, con particolare attenzione ai professionisti della sanità e della scuola”.

Sostegno al credito alle imprese intervento esteso a tutto il 2021

A

iuti alle aziende venete alle prea fondo perduto. Dell’originario plase con gli effetti economici del fond di 30 milioni di euro risultava Covid, la Regione estende a tutto il impegnato al 40% circa”. 2021 le misure di accesso al credito L’intervento è gestito da Veneto attivate la scorsa primavera attraSviluppo e prevede il coinvolgimenverso un intervento straordinario da to di intermediari finanziari vigilati 30 milioni di euro per la concessione che si convenzionano con la stessa di finanziamenti agevolati. finanziaria regionale. “Le prime domande risalgono a “Abbiamo scelto di prorogare le luglio 2020 – spiega l’assessore remisure alla luce del perdurare della gionale allo sviluppo economico ed crisi e dell’esito della sperimentazioenergia Roberto Marcato – e, dai dati ne, - aggiunge Marcato - si tratta di del monitoraggio tramesso da Vene- L’assessore regionale allo sviluppo un ulteriore strumento a disposizioeconomico Roberto Marcato to Sviluppo a metà novembre, si dene delle imprese venete che contiduce che la linea di intervento attivata registrava nuano a chiedere aiuto e trovano in questa misura 310 domande presentate, per un controvalore in l’opportunità di accedere a liquidità alle migliori termini di finanziamenti pari a circa 12 milioni condizioni. Con questa misura, infatti, le imprese di euro, delle quali 251 erano già state ammesse possono ottenere un finanziamento a costo zero, all’agevolazione, per un controvalore di circa 10,3 cioè senza spese di interessi e commissioni, che venmilioni di euro, di cui 408 mila euro di contributo gono interamente sostenute dalla Regione”.

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Regione

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Istruzione Attivate 26 nuove figure di operatore e 29 di tecnico

La formazione guarda allo sviluppo e all’innovazione: al via il nuovo piano M

entre il mondo dell’istruzione sta vivendo un periodo di incertezza legato all’emergenza sanitaria e al suo impatto sulla didattica, con il nodo degli istituti superiori ancora da sciogliere, la giunta regionale veneta guarda al futuro. E’ rivolta proprio agli istituti scolastici del secondo ciclo e alle scuole di formazione professionale e in sussidiarietà negli istituti professionali di stato la nuova programmazione dell’offerta formativa per il 2021-2022. “In questo momento la formazione diventa un elemento ancora più fondamentale per il rilancio. – afferma Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione e alla formazione - La Regione è pronta per far sì che l’offerta formativa evolva sempre verso l’innovazione, nella consapevolezza che alla crisi pandemica seguirà un forte rilancio per il quale sono necessarie figure professionali altamente qualificate e preparate ad operare in un contesto sociale e professio-

L’assessore regionale Elena Donazzan: “In questo momento la programmazione è fondamentale per il rilancio e punta sulle figure professionali preparate” nale profondamente mutato. La nuova programmazione aggiunge l’assessore Donazzan - prevede indirizzi che rispondono in maniera puntuale allo sviluppo economico e sociale del Veneto che, già da alcuni anni, ha una vocazione sempre più green e di innovazione nei servizi dell’accoglienza legati al turismo, maggiore settore economico veneto”. Con il prossimo anno scolastico, in virtù dell’accordo fra Regioni e ministeri del lavoro e dell’istruzione, vengono intro-

dotte nuove figure di qualifica e diploma: 26 figure di “operatore” declinate complessivamente in 36 indirizzi nazionali e 29 figure di “tecnico” declinate in 54 indirizzi nazionali. Tra le novità previste nella programmazione scolastica, per quanto riguarda i profili tecnici, all’IIS “Cattaneo-Mattei” di Monselice (PD) è stato approvato l’indirizzo di Meccanica meccatronica energia nell’articolazione

“Energia”, all’IS “Levi-Ponti” di Mirano (VE) sarà attivato all’istituto professionale l’indirizzo “Servizi commerciali”, all’IIS “Vendramin-Corner” di Venezia ci sarà l’indirizzo Serale dell’Istituto Tecnico tecnologico “Meccanica, Meccatronica ed Energia”, nell’articolazione “Meccanica e meccatronica”. All’Enaip Veneto di Dolo è stato autorizzato il nuovo corso per “Operatore grafico iperme-

diale, mentre a Venezia, all’IP “Barbarigo” saranno attivati due nuovi indirizzi dell’istituto professionale “Servizi culturali e dello spettacolo” e Enogastronomia e ospitalità alberghiera nell’articolazione di “Arte Bianca e Pasticceria”. In provincia di Treviso, il percorso per “Operatore ai servizi di promozione e accoglienza” della Fondazione Lepido Rocco prevede un trasferimento tem-

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poraneo di percorso triennale presente nella sede di Castelfranco Veneto presso la sede di Lancenigo di Villorba, permanendo la volontà di mantenerlo presso la sede originaria. Sempre in provincia di Treviso, a Castelfranco Veneto viene autorizzata all’ente Scuola Segra la nuova attivazione del percorso per “Operatore del benessere indirizzo acconciatura”, ad invarianza del numero di corsi attivabili nella stessa sede. All’Istituto Fusinieri di Vicenza viene attivato il Serale dell’istituto tecnico economico nell’indirizzo Amministrazione Finanza e marketing con articolazione “Sistemi Informativi Aziendali”. All’IS Masotto di Noventa Vicentina nuova opzione “Economico sociale” nel Liceo delle Scienze Umane. Infine, al Patronato Leone XIII di Vicenza via libera al percorso per “Operatore agricolo – indirizzo Coltivazione piante erbacee orticole e legnose in pieno campo e serra”.


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GENNAIO 2021

Salute Campagna vaccinale: l’obiettivo è l’immunità di gregge

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Al via la campagna di vaccinazione contro il Covid S.o.s. il progetto per l’assistenza da remoto dei pazienti stomatizzati

Covid, da gennaio via ai test rapidi in farmacia a pag 36

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a pag 37

a preso il via lo scorso 27 dicembre anche in Veneto la campagna vaccinale contro il Covid e, se le previsioni verranno rispettate, entro il 25 gennaio nella nostra regione verranno erogate le prime 186.225 dosi. Con la somministrazione delle prime dosi del vaccino, messo a punto seguendo tutte le fasi della sperimentazione clinica e autorizzato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), si è partiti con la profilassi, gratuita per i cittadini e, al momento, su base volontaria. Entro 12 mesi si dovrebbe raggiungere l’obiettivo dell’immunità di gregge per il Sars CoV2. Nel rispetto del protocollo delle categorie prioritarie da vaccinare, anche in Veneto, in questo step iniziale le prime dosi sono state somministrate agli operatori della sanità, ai dipendenti e gli ospiti delle Case di riposo. La seconda fase, invece, prevede l’estensione agli anziani con più di 80 anni, quindi alle persone tra 60 e 79 anni e chi è affetto da almeno una malattia cronica, e quindi altre categorie professionali e, via via, tutti gli altri. Prosegue alla pag. seguente

Il Gioco dell’oca che insegna a difendersi dal Coronavirus a pag 38


Salute

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Consulenza scientifica

Covid, da gennaio via ai test rapidi in farmacia

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est antigenici rapidi per la sorveglianza Covid 19 senza prescrizione medica e direttamente in farmacia. Da gennaio anche in Veneto, dopo Emilia Romagna, Lazio e Trentino, si possono effettuare i test rapidi per verificare l’eventuale positività al virus in modo snello ed economico, nella farmacia sotest antigenici per lad’intesa sorveglianza Covid 19 senza tenza ordinaria, saranno allestiti gazebo esterni oppure Definito ilrapidi protocollo to casa. e direttamente i tamponi potranno essere somministrati all’interno della tra prescrizione FederFarmamedica e Regione Veneto, in farmacia. Da gennaio anche indell’approvaVeneto, dopo Emilia Romagna, farmacia, ma durante gli orari di chiusura al pubblico. compiuto il passaggio Lazio einTrentino, si possonodall’inizio effettuare i test rapidi per ve- L’esito del test che si ottiene nel giro di pochi minuti, pozione Giunta regionale, rificare positività al virus o negativo, viene inseritomedinella del 2021l’eventuale è stato avviato il nuovo ser- to nella pagina web di FederFarma sitivo abitazione e attivare il proprio in modo snello ed economico, nella – sono eseguiti da un infermiere piattaforma regionale di otracciamenvizio presso le farmacie, delle 1145 co di medicina generale la guardia pochi minuti costo farmaciache sotto casa. Definito il pro- In Nel caso positivo metvenete, hanno dato la loro volonspecializzato all’interno aldelle far- to. medica per di la esito richiesta del si tampotocollo d’intesa tra FederFarma e Re- macie nel massimo rispetto delle tono in atto le procedure dal taria adesione. ne molecolare che vienepreviste effettuato di 26 euro si può gione Veneto, compiuto il passaggio fondamentali condizioni di sicurezza. protocollo sanitario: il cittadino deve presso i servizi dell’Ulss con lo scopo effettuare lo screening. dell’approvazione regiona- Laddove la propria contagio. abitazione e Come funziona.inIl Giunta test antigenico non ci fosse la possibilità di raggiungere di accertare l’eventuale le, dall’inizio del 2021 èsenza statoprescriavviato creare percorsi alternativi all’utenza attivare il proprio medico di medicipuò essere effettuato Non serve la il nuovo servizio presso le farmacie, o la “La guardia medicaè per zione medica e viene offerto a quei ordinaria, saranno allestiti gazebo na Igenerale commenti. farmacia un prescrizioneesterni medica, delle 1145 venete, richiesta delqualificato, tampone molecolare cittadini che vor- che hanno dato la oppure lapolo sanitario sicuro, ma In pochi minuti al costo iprenotare loro volontaria adesione. viene effettuato i servizi ranno sottoporsi tamponi po- che anche sotto casa ed presso è quindi partiè sufficiente dell’Ulss concomodo lo scopo di accertare all’accertamento tranno essere colarmente a tutti, ma sodi 26 euro si può Come funziona. Il test antigenico ma è un servizio volontariamente s o m mrivolto i n i s t r a t i l’eventuale prattutto a contagio. chi non può spostarsi con effettuare esserecarico, effettuato senza prescri-lo screening. apuò proprio all’interno della facilità” ha commentato Andrea Belagli asintomatici zione che medica e viene offertoNon a queiserve la I commenti. farmacia Veneè un ma siano farmacia, ma lon, presidente di“La FederFarma cittadini che E’vorranno sottoporsi qualificato, sicuro, ma asintomatici. durante gli orari polo to – sanitario le farmacie si assumono l’onere prescrizione medica, all’accertamento a proprio carico, ma di anche sotto casa quindi particolarmente comodo a sufficiente per volontariamente chiusura al eddiè acquistare il test e di organizzare che siano asintomatici. E’ sufficiente per questi ultimi pubblico. tutti, ma soprattutto a chi nondel puòpersonale spostarsi sanitario con facilità” questi ultimi re- è sufficiente L’esito l’operato ofprenotare recarsi farmacia, dopo aver fissato un appuntamento, del ha commentato Bellon, presidente di FederFarma carsi in in farmacia, test che siAndrea frendo un servizio a costo veramente è un servizio rivolto con carta e codice fiscale per garantire la trac- ottiene Veneto –nelle farmacie si assumono di acquistare dopo averd’identità fissato ma giro molto contenutol’onere al cittadino”. ciabilità. il test e di organizzare l’operato del personale sanitario un appuntamendi pochi minuti, “Le farmacie – ha ribadito l’assesagli asintomatici servizio screening ha un costo di 26 euro a carico positivo offrendo un a costo veramente molto contenuto to,Ilcon cartadid’io servizio ne- sore regionale alla sanità, Manuela del cittadino che richiede il test. al cittadino”. dentità e codice gativo, viene Lanzarin - si confermano un punto La procedura. I test – è spiegato nella pagina “Le farmacie – ha di ribadito l’assessore regionale alla safiscale per garantire la tracciabilità. inserito nellaweb piattaforma regionale riferimento molto importante, di IlFederFarma – sono eseguiti da un infermiere specia-Nelnità, Lanzarin - si confermano unnei punto di rifeservizio di screening ha un costo di tracciamento. casoManuela di esito poaddirittura strategico punti più lizzato all’interno farmacieche nel massimo rispetto in atto rimento molto importante, addirittura strategico nei punti di 26 euro a caricodelle del cittadino sitivo si mettono le procedure disagiati del territorio. E aggiungono delle fondamentali condizioni di sicurezza. Laddove più disagiati E aggiungono il loro richiede il test. previste dal non protocollo sanitario:delilterritorio. il loro servizio a quello che servizio continuaa ci La fosse la possibilità di –creare percorsicittadino alternativi all’uquello che continua con con ii medici medici di di medicina medicina generale”. generale”. procedura. I test è spiegadeve raggiungere la propria

Covid, da gennaio via ai test rapidi in farmacia

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Al via la campagna di vaccinazione contro il Covid Cos’è e a cosa serve, quali sono le controindicazioni, quali sono le modalità? Di seguito alcuni chiarimenti e risposte, pubblicate, aggiornate al 4 gennaio 2021, sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Che cos’è e a che cosa serve? Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19. Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia. Come viene somministrato? In due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto? Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza. Non è stata saltata nessuna delle regolari fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza del vaccino: i tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione. Quanto è efficace? I risultati di questi studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra possono evitare al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnie. La protezione è efficace subito dopo l’iniezione? No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose. Quanto dura la protezione indotta dal vaccino? La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi. Il vaccino può provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche? Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici. Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve. È stata segnalata una nuova variante del virus SARS-CoV-2: il vaccino sarà efficace anche verso questa nuova variante? I virus a RNA come SARS-CoV-2 sono soggetti a frequenti mutazioni, la maggioranza delle quali non altera significativamente l’assetto e le componenti del virus. Molte varianti di SARS-CoV-2 sono state segnalate nel 2020, ma finora queste varianti non hanno alterato il comportamento naturale del virus. La variante segnalata in Inghilterra è il risultato di una serie di mutazioni di proteine della superfice del virus e sono in corso valutazioni sugli effetti che queste possono avere sull’andamento dell’epidemia, mentre appare improbabile un effetto negativo sulla vaccinazione. I bambini possono essere vaccinati? Questo vaccino non è al momento raccomandato nei bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha concordato con l’azienda produttrice un piano per la sperimentazione del vaccino nei bambini in una fase successiva. Le persone che hanno fatto la vaccinazione anti influenzale da poco tempo possono vaccinarsi contro il COVID-19? Non vi sono ancora dati sull’interferenza tra vaccinazione anti COVID-19 e altre vaccinazioni, tuttavia la natura del vaccinoCOVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) suggerisce che sia improbabile che interferisca con altri vaccini. Comunque il distanziamento di un paio di settimane può essere una misura precauzionale. La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima? Anche se l’efficacia del vaccino è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.


Salute

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Connected care. L’Ulss 6 Euganea promuove la sperimentazione

S.o.s. il progetto per l’assistenza da remoto dei pazienti stomatizzati Il primo servizio “Connected care” per la salute delle persone con stomia e incontinenze

La sperimentazione delle “televisite” in Cardiologia a Piove di Sacco

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n progetto sperimentale per l’assistenza da remoto dei pazienti stomatizzati. L’Usl 6 Euganea sta investendo in medicina di prossimità lanciando il progetto “S.O.S. – Smart Stomy Support”, messo a punto dalla Federazione Associazioni Stomizzati e Incontinenti (FAIS) per l’assistenza a distanza dei pazienti cronici portatori di stomia ed ex stomizzati in fase riabilitativa. Al modello di cura tradizionale, basato sull’interazione in presenza tra paziente e infermiere stomaterapista, S.O.S. affianca la possibilità di “consulenze virtuali” secondo modalità di telemedicina e con personale operante anche in regime di smart working. Pur nelle difficoltà legate alla contingenza Covid-19, il progetto S.O.S. è in fase di partenza con il reclutamento dei primi pazienti coinvolti nella sperimentazione e prossimamente sarà estesa anche all’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli “Fondazione Pasca-

le” e alla Fondazione Poliambulanza di Brescia. Premiato come miglior progetto italiano di “cure connesse” al Forum PA Sanità 2019 per la categoria “Associazioni no profit”, il progetto va a integrare l’attuale modello di assistenza con l’utilizzo di un’apposita App per la formazione pre e post intervento dei pazienti e per monitorare la loro aderenza terapeutica. “L’innovazione la poniamo a servizio dei più fragili, per questo abbiamo aderito con entusiasmo all’attuazione del progetto “S.O.S. – Smart Ostomy Support”, messo a punto dalla Federazione Associazioni Stomizzati e Incontinenti (FAIS) per l’assistenza a distanza dei pazienti cronici portatori di stomia ed ex stomizzati in fase riabilitativa” ha commentato il direttore generale Domenico Scibetta. “S.O.S. ci è parso da subito coerente con l’interesse aziendale per lo sviluppo della medicina di prossimità,

- ha concluso nel suo commento - che mette il paziente nelle condizioni di veder garantita, anche da remoto e con “consulenze virtuali”, una forma di assistenza più accessibile, via smartphone o tablet. La soluzione progettuale ideata non sostituisce tuttavia l’attuale forma di assistenza, ma la integra e la migliora, rendendola peraltro più sicura in questo periodo così delicato di recrudescenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19. La medicina di prossimità e le cure connesse rientrano tra i nostri obiettivi aziendali e il progetto S.O.S. risponde appieno ai modelli di sviluppo della Regione del Veneto”. Tra Padova e provincia gli stomizzati sono circa 1.400, con quasi 250 nuovi accessi all’anno nei cinque ambulatori dedicati sul territorio. S.O.S. li metterà nelle condizioni di vedere garantita, anche da remoto, una forma di assistenza innovativa, “smart” e di più facile accesso.

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e cure connesse: la pandemia di Covid 19 ha accelerato il percorso di profonda revisione dei modelli organizzativi sanitari e quello delle visite a distanza, senza che il paziente debba uscire dal proprio domicilio, rappresenta una risposta a questo cambiamento di erogazione dell’assistenza. L’Ulss 6 Euganea ha ideato e messo a punto l’app Health Meeting che consente visite a distanza in real time e referti online. La sperimentazione è partita lo scorso 20 novembre alla Cardiologia dell’Ospedale di Piove di Sacco, diretta dal dottor Domenico Marchese ma sarà presto estesa a tutti i reparti di Cardiologia dell’Euganea e anche ad altre specialità. Ai primi dieci pazienti coinvolti sono stati forniti altrettanti tablet muniti di webcam, per “annullare la distanza” con il cardiologo e facilitare l’accesso alle cure. “Ormai è chiaro - spiega il direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Sciabetta - che gli ospedali sono luoghi ad alto rischio biologico, cui è essenziale recarsi solo in caso di necessità. Giocoforza le alternative date dalla medicina da remoto ne sono uscite potenziate, e certamente sarà questa la strada su cui intendiamo puntare, Covid o non Covid”. “Noi lavoriamo per il cambiamento del modello culturale di erogazione dell’assistenza che punta sul mobile e recepisce rapidamente modalità smart da tempo già in uso in molti settori della nostra vita ordinaria, le cui abitudini vengono monitorate costantemente. Ora la possibilità di vedere l’assistito e visitarlo in tempo reale è un’ulteriore passo in avanti in questa direzione, il cui percorso è ormai tracciato”.

In foto il dottor Domenico Marchese assieme al dottor Leonardo Marinaggio, cardiologo co-responsabile dell’ambulatorio scompenso cardiaco a Piove di Sacco


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Salute

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Il Gioco dell’oca che insegna a difendersi dal Coronavirus In 62 caselle un percorso online dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria messo a punto dalla Regione Veneto, insieme con l’Ulss 3 Serenissima e la collaborazione del Gruppo Alcuni

Ambienti domestici. Sei regole per mantenere una buona qualità dell’aria in casa

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a casa è un ambiente in cui trascorriamo molto tempo della nostra giornata, a maggior ragione negli ultimi mesi. E’ necessario rendere dunque questo ambiente il più possibile salubre, soprattutto per mantenere una buona qualità dell’aria che, altrimenti, potrebbe essere compromessa dal numero di inquinanti presenti all’interno delle mura domestiche. L’Istituto superiore di Sanità ha realizzato un breve video con sei regole chiave. Non fumare in casa è la prima regola: il fumo rilascia inquinanti chimici che rimangono anche per lungo periodi su pareti, arredi, tende e tappezzerie. Regola numero due: non miscelare i prodotti per le pulizie, è pericoloso farlo soprattutto se detergenti contenenti candeggina o ammoniaca vengono in contatto con sostanze acide, come gli anticalcari o altri prodotti. E’ importante leggere le etichette dei prodotti per le pulizie – è la regola numero tre -, rispettare i consigli e le indicazioni sull’utilizzo dei prodotti e non impiegarne quantità maggiori di quelle raccomandate. Arieggiare la casa spesso, cambiare spesso l’aria aprendo le finestre è la quarta regola. E’ preferibile aprire quelle lontane dalle strade più trafficate. Vanno aperte soprattutto mentre si fanno le pulizie o si cucina. In quest’ultimo caso è consigliabile usare anche la cappa ispiratrice. E’ buona abitudine controllare temperatura e umidità della casa. Valori troppo elevati possono favorire il proliferare di muffe, acari e altri agenti biologici fastidiosi. Infine se in casa ci sono animali domestici… è bene pulire e arieggiare gli ambienti con una frequenza maggiore, passare regolarmente l’aspirapolvere e un panno umido sui pavimenti e sulle altre superfici su cui potrebbero depositarsi gli allergeni insieme alle polveri.

iocando s’impara anche a difendersi dal Coronavirus. E’ così il classico Gioco dell’oca ha ispirato un singolare quanto divertente strumento didattico, pensato per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria ma accessibile a tutti, per insegnare o ribadire quali sono i comportamenti corretti da osservare per evitare la diffusione del contagio e quelli che vanno accuratamente evitati. Si chiama “Gioca & Impara” ed è un progetto proposto dalla Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria della Regione del Veneto sviluppato all’interno del Programma “Guadagnare Salute” del Piano Regionale Prevenzione con la direzione scientifica del Dipartimento di Prevenzione della Ulss 3 Serenissima ed è un percorso digitale che si snoda lungo 62 caselle, realizzato in collaborazione con il Gruppo Alcuni - Animations Studio. Di casella in casella, i Mini Cuccioli, tra cartoni animati e coloratissimi disegni, scelti tra i più di 1000, tra arcobaleni, strumenti musicali e supereroi, creati dai bambini di tutto il Veneto durante il lockdown della scorsa primavera ev indirizzati al presidente della regione Veneto Luca Zaia, spiegano per esempio l’importanza di mantenere il distanziamento sociale, di non abbracciare i compagni, di non scambiarsi la merenda e non strofinarsi gli occhi con le mani sporche, di gettare subito i fazzoletti usati o di coprire naso e bocca con l’incavo del gomito quando si strarnutisce. Le pedine che si muovono sulla plancia di gioco

sono quelle dei sei personaggi del cartone animato di Rai Yoyo, insieme al leoncino Marco. I Mini Cuccioli mostrano inoltre ai bambini in otto filmati con contenuti extra (Pedala che ti passa, Mini cuccioli alla giornata dello sport, La mensa è un’occasione, I fagioli: che bontà, Laviamo le mani, Virulandia, Sconfiggiamo il virus con la fantasia, Occhio al virus) come possiamo prenderci cura di noi stessi adottando degli stili di vita sani, come ad esempio seguire una corretta alimentazione e fare più attività motoria, perché uno stile di vita salutare aiuta a prevenire non solo le malattie croniche non trasmissibili (ipertensione, colesterolemia, ecc.), ma è anche un fattore protettivo per le malattie infettive. Il gioco prevede la partecipazione da 2 fino a un massimo di 7 giocatori (in classe il gioco può essere effettuato in gruppi). Il gioco può essere utilizzato anche da un solo giocatore in questo caso “giocherà” contro un avversario virtuale. Tutti i cartoni animati presenti nel gioco sono dotati di una scheda alla visione critica del filmato, che possono essere utilizzate durante il gioco, compatibilmente con il tempo a disposizione, o eventualmente possono essere ripresi e affrontati più approfonditamente in altri momenti dell’anno scolastico. Si può giocare gratuitamente online, collegandosi al sito della Regione del Veneto, nella sezione dedicata alla Prevenzione, all’indirizzo https://www.regione.veneto.it/web/sanita/gioco-oca-covid/gioco/


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GENNAIO 2021

on-line:

/category/animali/

Pet

Cosa vuole dirmi il mio cane? Impariamo ad osservare e ad interpretare i suoi segnali

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e pensiamo a un possibile linguaggio dei cani, la prima cosa che ci viene in mente è l’abbaio. In effetti, si tratta sicuramente di uno strumento di comunicazione molto efficace, almeno in termini di percettibilità: difficile non accorgersi che il nostro amico sta abbaiando, anche se non è molto vicino a noi. Questo perché i suoni emessi con l’abbaio sono molto forti e arrivano lontano. Ma i cani hanno anche altri strumenti di comunicazione: ci sono i movimenti della coda, quelli delle orecchie e delle zampe, le posizioni, o meglio posture, che il loro

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corpo assume quando vogliono comunicare qualcosa. E poi ancora la mimica facciale, cioè i movimenti dei muscoli del muso e della testa, e pure della bocca, usati anch’essi per lanciare messaggi. Insomma, anche se non parlano come noi, ne hanno di cose da dire e lo fanno costantemente, sia verso di noi sia verso i loro simili e anche altri animali. E non è l’abbaio il loro più importante mezzo di comunicazione. Spesso, però, noi non capiamo cosa intendonodirci ed è un peccato: ecco allora qualche utile chiave di lettura.

E quando parliamo noi? I cani ci capiscono molto bene e sanno leggerci con grande abilità, sappiamo tutti che è così, perché ce lo dimostrano quotidianamente, per esempio anticipando le nostre intenzioni quasi prima di qualsiasi nostra mossa. C’è una ragione profonda per questo. Nel soddisfare l’esigenza di comunicare con il suo branco umano, il cane può contare su una eccellente capacità di associare causa a effetto, cioè un segnale di qualunque genere alla relativa conseguenza. L’abilità di associare causa-effetto, rende il cane maestro assoluto della “premonizione”. Ma, dietro, c’è un lavoro di “studio” che dura tutta la vita!


Pet

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Anche senza suoni, la loro bocca comunica con noi Impariamo a riconoscere i messaggi che il nostro amico a quattro zampe ci manda: quando è tranquillo la bocca è leggermente aperta, quando la chiude bene sta esaminando ciò che lo circonda

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bbiamo anticipato che i suoni, pur avendo una discreta importanza per le capacità comunicative, non sono la parte più vasta del linguaggio canino: infatti i nostri amici si esprimono molto di più con il corpo e con le sue varie parti. Cominciamo proprio da queste ultime e nello specifico con il muso, molto espressivo, se sappiamo “leggerlo” correttamente. Quando è tranquillo, per esempio, il cane tende a tenere la bocca leggermente aperta. Quando la chiude bene e non riusciamo più a vedere nulla dell’interno, di solito significa che sta esaminando qualcosa e, di norma, si tratta di uno stimolo visibile o che provoca un rumore che attira l’attenzione del nostro amico. La canna nasale è rigida, tesa ma non arricciata. In questi casi, il cane appare ben concentrato sullo stimolo e lo esamina, con la vista se è a tiro di sguardo, con l’udito se non lo è, con entrambi se oltre a essere visibile provoca rumore. In genere questa condizione è di breve durata: se lo stimolo non è davvero interessante, il cane smette di concentrarsi e si rilassa, riaprendo la bocca e distogliendo l’attenzione; se invece la faccenda impone una reazione o un avvicinamento

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Pancia all’aria, un segnale di fiducia totale M

ettersi a pancia all’aria è una postura che tutti conosciamo perfettamente, perché molti cani la utilizzano quando gli facciamo le coccole, ma il suo significato principale non ha nulla a che fare con questa situazione. Spesso, quando un cane adulto mentre mostra i denti a un cucciolo, la posizione a pancia in su di quest’ultimo ha lo scopo di segnalare all’adulto l’assoluta non belligeranza del piccolo. Il significato, nello specifico, è questo: “Sono piccolo e indifeso e sono alla tua mercé. Se volessi potresti uccidermi ma non lo farai perché sai che sono

per approfondire la cosa, il cane riaprirà ugualmente la bocca e andrà a investigare oppure abbaierà, se lo ritiene necessario. Se, però, si trattasse di una possibile preda, il cane potrà anche partire all’inseguimento, in silenzio, da buon “lupo” quale è rimasto da questo punto di vista. Lo sbadiglio ha più significati: come per noi, può indicare sonno o fame, certo, ma spesso è invece indice di stress e, sempre come accade a noi, è contagioso! Quando un cane ha la bocca leggermente aperta e la lingua che fuoriesce un poco, non ci sono suoni particolari e il respiro è normale, questa espressione indica una situazione di tranquillità e serenità emotiva, il cane non ha alcun motivo di agitarsi o di entrare in attenzione e si sente del tutto a suo agio. La lingua è visibile e poggia sui primi denti inferiori. La canna nasale è normale, senza tensioni né pieghe, e così le labbra, rilassate. In questa condizione non dobbiamo aspettarci nulla di particolare dal nostro amico, almeno finché uno stimolo di qualunque genere, esterno o proveniente dal cane stesso, non lo indurrà a modificare la sua situazione di quiete.

innocuo e non ho nessuna intenzione di lottare con te”. E in effetti, mostrando il ventre e la gola, il piccolo espone tutte le sue zone più delicate, quelle dove un morso dell’adulto sarebbe letale. La stessa postura viene utilizzata spesso anche dai nostri cani, cuccioli e adulti, quando interagiscono con noi. I nostri cani ci stanno comunicando la loro completa assenza di volontà di conflitto e, esponendo ventre e gola, mostrano di avere la massima fiducia nei nostri confronti. Un gesto di grande coraggio e di grande fiducia nei nostri confronti.


GUIDA AL SUPERBONUS

LEGGE DI BILANCIO 2021: PROROGA E NOVITÀ PER IL SUPERBONUS 110%!

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2020, nei commi dal 66 al 75 la Legge di Bilancio 2021 innanzi tutto conferma quanto tutti auspicavano e cioè la proroga del Superbonus 110%, ma approva anche molte novità.

La scadenza per beneficiare della maxi detrazione per gli interventi di efficienza energetica e antisismici effettuati sugli edifici dal 1° luglio 2020 viene portata dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022, è possibile arrivare fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini se entro il 30 giugno dello stesso anno risulta effettuato almeno il 60% dell’intervento complessivo.

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Si allunga di conseguenza anche la possibilità di beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito. Proroga temporale anche per gli istituti autonomi case popolari (IACP) che possono usufruire dell’agevolazione per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 e non più solamente fino al 30 giugno 2022. Si arriva fino al 30 giugno 2023 se entro il 31 dicembre 2022 risulta effettuato il 60% degli interventi. Negli emendamenti approvati si definiscono anche alcuni importanti chiarimenti, non previsti dal Decreto Rilancio, che sancì l’entrata in vigore del Superbonus 110%, quali ad esempio: si chiariscono le modalità per le deliberazioni dell’assemblea del condominio che hanno per oggetto l’imputazione ad uno o più condomini dell’intera spesa ma anche i requisiti necessari al rispetto dell’obbligo di sottoscrizione della polizza di assicurazione da parte dei soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni; l’unità immobiliare può essere definita funzionalmente indipendente, qualora sia dotata di almeno tre

delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianti per l’approvvigionamento idrico; impianti per il gas; impianti per l’energia elettrica; impianto di climatizzazione invernale.

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R RO

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A

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TU FAT

+ 9 8 35 4 91 6 4 + 9 5 21 4 54 6 4

Con il pacchetto di emendamenti approvato alla Camera prima ed al Senato poi, dall’1 gennaio 2021 la Legge di Bilancio 2021 introduce molte novità e modifiche legate al Superbonus 110%.


GUIDA AL SUPERBONUS

Vengono inclusi inoltre nella possibilità di accedere all’agevolazione:

48%

• gli interventi finalizzati alla eliminazione

delle barriere architettoniche (art.16-bis, comma I, lettera e) del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917) e anche nel caso siano effettuati in favore di persone con più di 65 anni (già ribattezzato Bonus Ascensori) anche gli edifici privi di attestato di prestazione energetica perché sprovvisti di copertura, di uno o più muri perimetrali, o di entrambi, a patto che al termine degli interventi raggiungano una classe energetica in fascia A; gli interventi per la coibentazione del tetto, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente; le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per gli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;

• • •

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Viene modificato anche un altro importante “cavallo di battaglia” del Superbonus 110%. La Legge di Bilancio 2021 contiene infatti anche alcune novità per l’installazione delle colonnine di ricarica nei condomini. Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 per gli interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, la detrazione è riconosciuta nella misura del 110 per cento nel rispetto dei seguenti limiti di spesa e fatti salvi gli interventi in corso di esecuzione: 2.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente

indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 1.500 euro per edifici plurifamiliari o condomini che installino un numero massimo di otto colonnine; 1.200 euro per edifici plurifamiliari o condomini che installino un numero superiore ad otto colonnine.

• •

E’ stata anche introdotta nella Legge di Bilancio 2021 l’estensione a tutti i comuni interessati da eventi sismici avvenuti dopo il 2008 per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza per beneficiare dell’aumento del 50% dei limiti delle spese ammesse agli incentivi fiscali per gli interventi di ricostruzione di fabbricati danneggiati da terremoti.

DETRAZIONE, CESSIONE E SCONTO IN FATTURA Ricordiamo i sistemi di pagamento legati al Superbonus 110%

Una delle peculiarità del Superbonus 110%, inserito nel “Decreto Rilancio” e ovviamente confermati e prorogati dalla Legge di Bilancio 2021, è la possibilità di effettuare i lavori avendo varie opzioni per i pagamenti. Le agevolazioni possono essere sfruttate infatti in tre modi: detraendo l’importo pari alla somma dei lavori realizzati, più il 10% in 5 anni; cedendo il credito da parte del committente direttamente alla banca in cambio della cifra necessaria per pagare le opere; oppure chiedendo lo sconto in fattura all’impresa incaricata dei lavori, fino all’ammontare massimo della spesa, cedendole i crediti fiscali.


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laPiazza

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Paesaggi, sapori e intimità

Orti, vigneti e monaci: è l’altra Laguna Itinerario in barca tra isole note e meno note, fra ‘ghebi’ e barene, alla scoperta di un mondo ricco di biodiversità I vini antichi e le ‘castraure’ di Sant’Erasmo sullo sfondo di solitari luoghi dello spirito, come San Francesco del Deserto di Renato Malaman

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ersino i monaci armeni di San Lazzaro, nel brolo della loro isola - che è una piccola patria fatta di arte e di memoria mistica - hanno riservato un angolo di sole per la vite. Una presenza culturale e affettiva al tempo stesso, perché in Armenia il vino è genetica antica. Come nelle altre solitarie regioni del Caucaso. Il vino in laguna per seguire un itinerario insolito, fra paesaggio, sapori e intimità. Un itinerario che porta alla scoperta di sole note e meno note, per far luce anche su un mondo ricco di biodiversità. Un modo diverso per smarrirsi nella poesia di questo ambiente unico, fatto di luci e di ombre, fatto dei ghirigori d’acqua scavati dai ‘ghebi’, i piccoli e capricciosi canali che si insinuano fra le barene. Un percorso che inevitabilmente porta a sintonizzarsi sulle sfumature care a Fulvio Roiter, artista visionario e romantico che con le sue foto incantò il mondo. Orti, vigneti e monasteri. E poi borghi veraci come Pellestrina e San Pietro in Volta, oasi naturalistiche come l’isoletta di Ca’ Roman, spiagge mondane e alberghi eclettici come al Lido (celebrati dalla Mostra del Cinema, eppure belli anche d’inverno). La Laguna è una meta turistica che riserva tante belle sorprese, che dà sostanza alla nuova tendenza del turismo di prossimità. Va percorsa in barca la laguna di Venezia, lentamente. Le sue isole vanno apprezzate per i loro tesori artistici e naturalistici ma anche per i loro prodotti di eccellenza. Come Sant’Erasmo, piccolo universo agricolo che ha costruito la sua fama grazie alle prelibate ‘castraure’, i carciofi violetti che Slow Food ha classificato fra i presìdi degni di tutela. Sant’Erasmo, isola che eccelle anche in numerose altre produzioni agricole, è fonte inesauribile per i mercati e le botteghe di Venezia fin dai tempi della Serenissima. Accanto alle delizie del mare (i prelibati molluschi, le seppiolinele , orate, le canocchie, il pesce azzurro, le ‘moeche’ e altre rarità) e agli orti, è il vino il protagonista in laguna. Vino prodotto con le uve dei vigneti coltivati intorno ai luoghi di preghiera, come nel caso del brolo del Convento dei Carmelitani Scalzi a Venezia o dei terreni che abbracciano il monastero dei frati dell’isola di San Michele. Vitigni che conservano il fascino dell’archetipo, del ‘piede franco’ pre filossera. Come la Dorona, da cui si ricava il vino simbolo di questo ‘terroir’, caratterizzato da profumo di salsedine e spiccata mineralità. Un itinerario lagunare alternativo prende avvio in barca da Quarto d’Altino, da un piccolo imbarcadero, dove i fratelli Massimiliano e Pier Paolo Zane (Laguna Fla Group) ardono dalla voglia di dimostrare quanto si possa navigare oltre ogni luogo comune. Scoprendo i resti di un antico fortilizio o colonie di uccelli mai visti. Primo attracco a Sant’Erasmo dove Savino Cimarosto, dell’azienda biologica I&S Farm, può testimoniare quanto l’agricoltura biodinamica possa migliorare la qualità dei prodotti dell’orto e del frutteto.

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Dall’altra parte dell’isola Michel Thoulouze, francese ed ex imprenditore televisivo di successo, ha materializzato il suo sogno creando “Orto di Venezia”. Azienda che produce un vino fatto con uve Malvasia Istriana e Vermentino, minerale e sapido. Thoulouze lo affina anche sott’acqua . Ci sta quasi un anno e ogni tanto qualche sub ne porta via una bottiglia, ma Michel non se ne fa un cruccio: è contento di far conoscere anche così la sua passione. Di isola in isola: a Burano, una volta tanto non per i celebrati merletti ma per conoscere da vicino la storica Cooperativa Pescatori San Marco, attiva dal 1896 (la più longeva della laguna): ha tanti buoni prodotti da far assaggiare e soprattutto ha innovative proposte di ittiturismo da condividere. Straordinari filmati permettono di vivere la pesca in modo più coinvolgente. Tappa d’obbligo, sempre a Burano, all’antica trattoria “Da Romano”, gestione familiare e tanti piatti tradizionali di mare. Alle pareti ci sono ricordi color seppia e, come in tutte le leggende, il segreto sta nella passione. Qui c’è amore per la materia prima e le ricette popolari. San Francesco del Deserto è tappa dello spirito. La barca attracca al monastero e poi Padre Felice vi fa da cicerone in un mondo d’arte e di laboriosa solitudine. Un’isola che sorprende, per testimonianze e visioni. Dove la preghiera ha ancora un valore profondo. Tappa finale all’isola di Mazzorbo, a Venissa: vigneto, osteria, ristorante stellato e resort. Innovativo progetto nato da un sogno, che ha assunto dimensione internazionale, creato nel 2002 da Gianluca Bisol e coltivato con tanta passione. Dai primi grappoli di uva Dorona, frutto di vigne a piede franco (circa un ettaro), i Bisol - oggi accanto a Gianluca c’è il figlio Matteo - ottengono il bianco Venissa. Tremila bottiglie da mezzo litro, vendute spesso prima di essere prodotte. Un luogo di suggestione Venissa, fra lusso e semplicità, anche nella ristorazione. Un connubio che moltiplica il valore della laguna. Allargando quegli orizzonti sfumati di poesia che stregarono l’obiettivo di Roiter. Se rimane un po’ di tempo tappa anche a Murano per ammirare i preziosi vetri artistici prodotti dalle sue fornaci. E infine Torcello, l’isola scrigno d’arte che custodisce la memoria delle origini. Della Laguna e di Venezia stessa.


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Oroscopo

Ariete Prende il via un periodo di grande energia ed entusiasmo, che a volte dev’essere tenuto sotto controllo ma che consentirà di raggiungere i buoni propositi di inizio anno

Toro Il nuovo anno prende il via nel segno della creatività. E’ il momento giusto per pensare di introdurre migliorie e portare un po’ di novità alla routine quotidiana

Gemelli Cambiamenti e situazioni inconsuete possono caratterizzare questo periodo: accanto agli obiettivi prefissati ci saranno insoliti e innovativi propositi

Gennaio L’anno delle sfide e dei nuovi propositi. Il 2021 inizia con grandi aspettative e speranze Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio nel cuore della gente! 18 Edizioni Locali. Oltre 300.000 famiglie raggiunte.

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Bilancia Una grande sensibilità condizionerà le vostre scelte, a volte in modo efficace altre volte frenando gli entusiasmi. Nel dubbio muovetevi secondo le vostre abitudini

Scorpione Nessuno riuscirà a turbarvi e a togliervi il buon umore che dall’inizio dell’anno vi accompagna. Non è tempo di cambiamenti: la situazione che state vivendo corrisponde alle vostre aspettative

Sagittario Non sarà sempre facile tornare al ritmo quotidiano dettato dal lavoro o dallo studio. Molte distrazioni caratterizzeranno questo periodo

Cancro

Capricorno

Le novità a volte preoccupano e spaventano, creando un po’ di stress. Eppure le trasformazioni possono essere sinonimo di crescita e miglioramento

Continuità è la parola che caratterizza questo inizio d’anno. Si procede esattamente come prima. Una coerenza che produrrà i suoi frutti

Leone

Acquario

Gennaio potrebbe essere il mese della rinascita e dell’uscita dalla strada convenzionale. Le nuove sfide sono alla vostra portata: non c’è nulla che non siete in grado di affrontare

Sarete perseveranti nei vostri propositi e affidabili nelle vostre promesse. Si apre un periodo molto produttivo, soprattutto sul piano lavorativo

Vergine

Pesci

Si apre una fase di ricerca e di crescita personale che potrebbe portarvi ad isolarvi un po’ da chi vi circonda. E’ il vostro tempo, di meditazione e cura di voi stessi

La fantasia colorerà i vostri progetti lavorativi ma anche i vostri interessi, portandovi a scoprire nuove strade che percorrerete con curiosità ed entusiasmo


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