1994 - 2014
del Miranese Sud
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.60 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
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1994 - 2014
(VE) Miranese Sud Martellago 041/2431285 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.60 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Spinea Vince il centrosinistra, Checchin riconfermato sindaco
Mirano Parte il progetto per costruire il nuovo Mariutto
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L’INTERVENTO
Spinea, restaurati i bassorilievi del 1400
Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
Inaugurati e presentati al pubblico, nella chiesa dei Santi Vito e Modesto, i restauri dei bassorilievi “Cristo Passo” di Giovanni Buora e “Madonna delle candelabre” di Antonio Rossellino, scultori del XV secolo dopo Cristo. pag. 12
DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 22 10%
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Raddoppiano le strisce blu a Mirano In centro storico ci saranno nuovi posteggi a pagamento in via Colombo, Pensieri e Gramsci
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uovo piano parcheggi in arrivo a Mirano, rivoluzione in centro storico, dove verranno raddoppiati i posteggi a pagamento. Lo ha annunciato il Comune, confermando l’aumento di almeno 150 stalli blu, operazione necessaria per affidare a una società esterna la gestione, il controllo e la riscossione dei ticket. Ne servono infatti almeno 300, attualmente il Comune ne gestisce solamente 150, la metà e tutti in piazza. L’obiettivo nei prossimi mesi è dunque raddoppiare spazi e dunque anche
incassi: le strisce blu verranno tracciate soprattutto in via Gramsci, nella parte iniziale del viale, dove insistono negozi e servizi, altri saranno individuati, in una percentuale comunque minima rispetto agli stalli bianchi, nel parcheggio di via dei Pensieri (Villa Tessier) e in quello di via Colombo, ai margini della piazza. “L’obiettivo - spiega il comandante della polizia locale Stefano Sorato - è evitare lo stazionamento prolungato, in alcuni casi anche per tutto il giorno, delle auto in centro. Quando il piano sarà
pronto verrà presentato ai cittadini e ai commercianti, in un incontro pubblico finalizzato alla condivisione delle novità”. Tra queste dovrà essere inserita anche una soluzione per alcune “zone franche” non ancora risolte dei posteggi cittadini: una è il parcheggio interrato del Teatro di Mirano, vero e proprio flop, prima fuori uso, poi sistemato e adesso sottoutilizzato, mentre in centro si ingorgano auto e, specialmente durante le manifestazioni in piazza, si assiste a un indecoroso pag. 8 parcheggio selvaggio.
Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.
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L’INTERVENTO
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Tasi e crisi fiscale
Economia e territorio
“PIANO CASA”: 512 PRATICHE NEI PRIMI MESI DEL 2014
“Piano casa”: sono 512 dall’inizio del 2014 (quadrimestre gennaio-aprile) le pratiche ricevute dai 44 comuni della provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge approvata dal Consiglio regionale nel luglio dello scorso anno. Dal 2009, quando la legge sul “Piano casa” è entrata in vigore, fino ad oggi, sono state ben 11.599 le pratiche presentate. I dati sono emersi dall’ultimo rapporto che gli uffici del Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica stilano a scadenza bimestrale. Positivo è stato il commento dell’assessore provinciale all’Urbanistica Mario Dalla Tor. “Questa legge - ha detto - è un’autentica boccata d’ossigeno per la nostra economia in un momento di crisi, che ha colpito in modo pesante il settore delle costruzioni”. “La Rosa si fa Scarpa”
ballerina e decolletè tacco 100 vincono il concorso
Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari
É GRADITO L'APPUNTAMENTO
Miranese Mirano
Un modello “ballerina” e un “decolletè tacco 100” sono i due nuovi modelli di scarpa che hanno vinto al concorso “La Rosa si fa Scarpa” organizzato dall’associazione culturale Squero Antico, dalla Provincia di Venezia, dall’associazione Calzaturifici Riviera del Brenta (Acrib) e dal Politecnico Calzaturiero. Lo scorso 10 maggio in villa Foscarini Rossi, la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto ha premiato Ilaria Zanella e Larisa Clara Mezei, vincitrici tra i 55 allievi del politecnico che hanno partecipato.
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ORARIO dal Martedì al Venerdì 8,30 - 12,30 - 15,00 - 19,00 Sabato 8.00 - 17,00 - Luglio-Agosto 8,00 - 15,00
Provincia turismo
Tutto pronto per il Summer Festival 2014 pag.
S. M. di Sala
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La frazione di Veternigo si rifà il look
europee
Bandiere blu in tutto il litorale veneziano. Il debutto di Chioggia pag. 18
Territorio
Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente pag.
Personaggio
Cirillo Muffato, vetraio per passione pag.
Regione
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Il Veneto svolta a sinistra pagg.
Trasporti
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Apre la Biennale Architettura
“Una serata d’estate a Torcello”
“Una serata d’estate a Torcello” è quella programmata per il 21 giugno prossimo alle ore 17,30 con tanto di visita guidata gratuita al museo provinciale e rientro a Venezia con imbarcazione dedicata. L’iniziativa è promossa in occasione dell’edizione 2014 di Art Night, in collaborazione con San Servolo Servizi, per promuovere l’arte e la cultura dell’isola di Torcello. “La Provincia - commenta l’assessore provinciale alla Cultura Raffaele Speranzonche ha organizzato l’evento - propone un altro appuntamento culturale alla scoperta di un’isola splendida, ricca di storia e fascino del passato”. La prenotazione è obbligatoria (disponibilità fino ad un massimo di 60 persone) e va fatta contattando l’indirizzo mail torcello.eventi@provincia.venezia. it (o telefonicamente 041-2765001, ore ufficio). Mestre
“Estate village” al parco san giuliano
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Treno: viaggiare costa di più
cultura
Visita guidata
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E’ partito lo scorso 31 maggio e proseguirà fino al prossimo 8 agosto l’evento estivo “Estate Village” che si rinnova tutte le sere, per 70 giorni, al Parco San Giuliano, zona Pattinodromo. L’appuntamento con la musica è assicurato tutte le sere, dalle ore 18 e dalle 15 nei festivi e prefestivi. Molti e vari gli ospiti e anche i temi proposti. Varietà di offerta anche per la ristorazione, che va dalla cucina etnica a quella tradizionale.
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea, S.Maria di Sala per un numero complessivo di 16.394 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza
Paga e Tasi: quando i rit
di Nicola Stievano
Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni
Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”
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hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno
imu per Seconde caSe e negozi
E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari
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’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.
i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un
anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.
Argomento del mese 5 Scadenze
tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole
Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica
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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.
La denuncia della Cgia di Mestre
“Un ingorgo fiscale estivo” T
asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir
6 Economia Territorio L’esempio di una impresa di etichettature che sfida la recessione
Novarex, affari a gonfie vele Il fatturato della ditta di Bruno Martino con il 2013 tocca quota 9 milioni di euro di Alessandro Ragazzo
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n’azienda che continua a crescere nonostante la crisi, in controtendenza con quanto sta succedendo in giro. E’ la Novarex di Martellago, una società per azioni attiva nel settore dell’etichettatura, che negli ultimi anni ha pure acquistato un ramo dell’azienda trevigiana Combigraf, quello delle etichette destinate al settore vitivinicolo e ad altri mercati. Il fatturato, al 31 dicembre 2013, ha mantenuto una crescita importante, consentendo alla ditta di Bruno Martino di toccare quota 9 milioni di euro. La sede produttiva è sulla Castellana a Martellago, dove ci sono 3 mila metri quadrati, di cui 500 metri quadrati,sono riservati agli uffici con un organico che, alla data raggiunge i 30 collaboratori. Novarex è nata negli anni ottanta, produce etichette adesive in rotolo e a pacchetto, neutre e stampate, cartellini in materiali plastici, cartoncini e fogli laser, mantenendo un elevato standard di qualità nei servizi e nei prodotti, focalizzandosi anche sulla distribuzione di prodotti hardware e software nei diversi processi di etichettatura. E’ riuscita ad aumentare il fatturato del 7 per cento, portandolo a 8 milioni di euro a inizio di questo decennio. Lavora soprattutto nel mercato italiano, a partire da Veneto e Trentino. Ora opera nel settore dell’identificazione automatica, investendo di continuo in nuove tecnologie e in ricerca, per poter avere sempre nuove soluzioni all’avanguardia. Negli ultimi anni ha investito nel
L’esterno della fabbrica a Martellago settore delle Rfid, ovvero delle “etichette intelligenti”, confermandosi leader nel settore. Tutto ciò ha contribuito alla costituzione, nel settembre 2009, di un gruppo di lavoro con dei partner a valore aggiunto, che consente di affrontare questo nuovo mercato, con soluzioni per la gestione della tracciabilità e rintracciabilità estesa e l’anticontraffazione. “La strategia aziendale degli ultimi anni – spiega Bruno Martino – ha avuto il duplice obiettivo di aumentare la capacità produttiva per ridurre i tempi di consegna da un lato, e acquisire una nuova quota di mercato rappresentata dalle etichette di pregio”. Lo stesso, Bruno Martino, a dicembre 2012, è stato scelto come “Martellacense dell’Anno” con questo motivo: “Dal 2008, con l’avvento dell’amministra-
tore delegato Ferruccio Ferrari l’azienda cambia forma societaria e comincia a ingrandirsi. Ma è nell’ultimo anno, che in controtendenza al generale contesto di crisi economica, Martino con Ferrari hanno fatto fare il salto di qualità ,acquisendo un’ulteriore azienda, rinnovando e investendo”. Ora anche una nuova sfida, quella teatrale, perché a fine maggio la fabbrica ha ospitato uno degli eventi in cartellone della rassegna teatrale “Paesaggio con uomini”, diventando palcoscenico per una sera. La stessa Novarex è vicina anche alla Pallamano Cus Venezia Handball, aiutandone l’attività giovanile, oltre a ospitare gli studenti delle scuole per apprendere i segreti dell’attività produttiva.
NEWS Sociale
La crisi fa emigrare i giovani
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n flagello che dal 2008 colpisce in maniera sempre più forte il tessuto sociale ed economico dei 17 comuni del comprensorio: l’emigrazione. Quasi 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese sono emigrati all’estero nell’ultimo anno per cercare lavoro, e la prospettiva è che in Italia non ci tornano più. Le destinazioni? I ragazzi puntano sull’Australia, le ragazze sui paesi europei. A spiegare questo fenomeno è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri. ”Dall’inizio del 2013 – spiega Livieri – circa 400 giovani dall’area della Riviera del Brenta e 300 dai comuni del Miranese, hanno deciso di lasciare il nostro territorio perché non offre più alcuna prospettiva di lavoro. Non si tratta solo di persone laureate o specializzate, non è più una “fuga di cervelli”, ma una fuga generalizzata da un’area che non offre prospettiva di reddito“. Partono soprattutto figli di operai e di impiegati mentre i figli dei ceti medio – alti, o se la cavano con “assunzioni cooptative” o l’urgenza di trovare una occupazione per loro, non è cosi impellente“. Chi parte però difficilmente torna. Le mete preferite delle ragazze sono la Francia, il Regno Unito e la Germania. Poco ambite le mete come gli Stati Uniti, mentre alcuni apprezzano paesi come il Brasile in pieno sviluppo economico. Poche le persone oltre i 40 anni che si sono avventurate ad emigrare. Meno di un centinaio nel comprensorio. “Chi ha più di 40 anni – dice Livieri – ha affetti familiari impegni economici (mutuo ecc.) e figli già nati. Se si spostano si sposta tutta la famiglia, ed è molto più difficile farlo”. A.A.
iniziativa Vetrina artigiana
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l settore è in crisi, il lavoro sempre meno, e le piccole imprese rischiano di sparire dalla scena? L’Associazione Artigiani di Mirano, affiliata a Confartigianato, lancia il portale “Vetrina Artigiana”. L’iniziativa mira a dare maggior visibilità a tutte le aziende dei sette comuni del Miranese, lo scopo è duplice: permettere a imprese e lavoratori autonomi di farsi conoscere, ma anche consentire al committente di poter scegliere tra un ampio ventaglio di possibilità. L’idea è nata innanzitutto per aiutare il settore edile (uno di quelli che hanno maggiormente accusato la crisi: nel Miranese, negli ultimi tre anni, si parla di un crollo del lavoro pari al 40%) ma poi è stata estesa a ogni altro mestiere artigiano. “In questi anni molti artigiani si sono trovati fuori dal mercato non solo per l’assenza del lavoro, ma anche per l’assenza di visibilità – spiegano il presidente dell’associazione Guido Codato e il suo vice Lorenzo Cazzaro – questo portale permetterà a ognuno di farsi conoscere e sarà molto utile anche per studi tecnici, enti o privati cittadini che necessitano di un servizio”. All’Associazione Artigiani del Miranese, aderiscono ben 1050 imprese e sono già 150 quelle che nelle prime due settimane si sono registrate al portale, un vero e proprio boom destinato a crescere vertiginosamente nei prossimi mesi. Il progetto è stato illustrato in un incontro tenutosi nella sede di Santa Maria di Sala, l’adesione è gratuita e l’unico requisito è l’iscrizione all’associazione. Ma come funziona? Basta collegarsi al sito www.artigianidelmiranese.
it, cliccando su “Vetrina Artigiana”, per trovare quattro sezioni: settore casa, servizi alla persona, settore auto e produzione di beni. Ogni sezione ha le proprie sottocategorie: per la sezione casa si va dagli idraulici ai falegnami passando per fabbri ed elettricisti, per il settore auto ci sono gommisti, carrozzieri, meccanici ed elettrauto. Ma c’è spazio anche per estetisti, fotografi, autotrasportatori, acconciatori, tipografi e così via. Ogni azienda ha a disposizione una pagina in cui inserire informazioni, fotografie, contatti e collegamenti utili. C’è anche la possibilità di inviare direttamente un messaggio all’inserzionista. “Questa vetrina è uno strumento importante per contrastare la crisi del settore – aggiunge Andrea Dal Corso, il funzionario dell’associazione che ha seguito in prima persona l’iniziativa – è un progetto con ampi margini di crescita, pensato proprio per aiutare la ripresa. Abbiamo riscontrato fin da subito, grande interesse non solo da parte degli artigiani ma anche da parte della committenza, che in questo modo potrà trovare l’artigiano adatF.D.G. to alle proprie esigenze”.
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8 Mirano Editoriale
Territorio Viabilità Il Comune punta ad incassare di più nei prossimi mesi dalle soste brevi
Arriva il nuovo piano parcheggi
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
segue da pag.
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di Filippo De Gaspari
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In centro storico saranno raddoppiati i posteggi a pagamento in via Colombo, Pensieri e Gramsci
uovo piano parcheggi in arrivo a Mirano, rivoluzione in centro storico, dove verranno raddoppiati i posteggi a pagamento. Lo ha annunciato il Comune nelle scorse settimane, confermando l’aumento di almeno 150 stalli blu, operazione necessaria per affidare a una società esterna la gestione, il controllo e la riscossione dei ticket. Ne servono infatti almeno 300, attualmente il Comune ne gestisce solamente 150, la metà e tutti in piazza. L’obiettivo nei prossimi mesi è dunque raddoppiare spazi e dunque anche incassi: le strisce blu verranno tracciate soprattutto in via Gramsci, nella parte iniziale del viale, dove insistono negozi e servizi, altri saranno individuati, in una percentuale comunque minima rispetto agli stalli bianchi, nel parcheggio di via dei Pensieri (Villa Tessier) e in quello di via Colombo, ai margini della piazza. “L’obiettivo - spiega il comandante della polizia locale Stefano Sorato - è evitare lo stazionamento prolungato, in alcuni casi anche per tutto il giorno, delle auto in centro. Quando il piano sarà pronto verrà presentato ai cittadini e ai commercianti, in un incontro pubblico finalizzato alla condivisione delle novità”. Resta da risolvere L’altra questione da risolvere è Tra queste dovrà essere inserita la questione dei 21 quella dei 21 posti auto in via anche una soluzione per alcu- posti auto in via Vivaldi, non ancora “sbloccati” ne “zone franche” non ancora Vivaldi non ancora dal Comune a fronte di un’evirisolte dei posteggi cittadini: sbloccati dal comune dente emergenza parcheggi. una è il parcheggio interrato A riguardo alcune minoranze del Teatro di Mirano, vero e proprio flop, prima hanno presentato una mozione in cui attaccano fuori uso, poi sistemato e adesso sottoutilizzato, la giunta per i ritardi: “Se la giunta non decide, lo mentre in centro si ingorgano auto e, specialmente faccia il Consiglio” affermano i consiglieri Marina durante le manifestazioni in piazza, si assiste a un Balleello (Pdl), Marco Marchiori (Movimento 5 indecoroso parcheggio selvaggio. Il Comune potreb- stelle) e Giampietro Saccon (Prima il Veneto), be decidere di destinarlo ai commercianti, a prezzi proponendo al parlamentino di Mirano di esprimere calmierati, diventando una sorta di spazio riservato un indirizzo sull’utilizzo dei posti auto interrati di per chi ha un’attività produttiva in centro storico. via Vivaldi: “Dovrebbero almeno essere destinati ai
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Il centro di Mirano mezzi comunali per giustificare le spese condominiali a carico dei miranesi - affermano i consiglieri -. A dicembre abbiamo chiesto un piano di razionalizzazione degli stalli del centro storico, se ne è parlato a febbraio, a maggio ancora nulla di fatto. Abbiamo formulato proposte concrete, ci hanno risposto che non si può fare. Nel frattempo per quei 21 posti auto i cittadini pagano le spese condominiali”. Se destinati ai mezzi comunali, i 21 posti auto di via Vivaldi consentirebbero di liberare quelli vicino al municipio, aumentando quelli disponibili per i cittadini. La decisione non è ancora stata presa e in parte sembra legata alla riorganizzazione generale degli stalli in centro storico.
Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .
Lavori
Servono 20 mila euro per il ponte delle Barche
erviranno almeno 15-20 mila euro per ricostruire la spalletta del ponte vecchio delle Barche, danneggiato gravemente da un’auto finita fuori strada la notte del 19 maggio. Un giovane a bordo di una Ford Fiesta è sbandato finendo fuori strada in piena notte, abbattendo il parapetto metallico e la cordonata in cemento dello storico ponte che si affaccia sul bacino dei Molini di Sotto e che risale al 1600. Il Comune si è subito adoperato per rintracciare il re-
sponsabile dell’incidente, mentre l’ufficio tecnico ha iniziato il difficile lavoro di stima dei danni, la messa in sicurezza della zona e il posizionamento della recinzione provvisoria sul ponte danneggiato. Ci vorrà del tempo per ricostruire la cordonata del ponte e forse anche il coinvolgimento della Sovrintendenza ai beni architettonici. Si parla di almeno tre mesi per ottenere tutti i pareri e ricostruire la spalla demolita del ponte. Nel frattempo, sul posto è stata posizionata
una recinzione di cantiere provvisoria, per evitare pericoli ad auto, biciclette e pedoni in transito. L’intera zona resta ostaggio del degrado e dei cantieri infiniti, vista anche la rovina dei Molini di Sotto e la necessità di scavare periodicamente il bacino. Insomma bisogna fare presto per evitare che con l’arrivo del gran caldo la situazione divenga insostenibile, sopratutto se si pensa a zanzare e topi. F.D.G.
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Mirano 9 Aggregazione Edizione da record fino al 2 agosto per l’evento clou del Miranese
Mirano Summer Festival, divertimento e musica Ci saranno 28 serate con cover band, concorsi di bellezza come la finale di “Un volto x fotomodella” di Filippo De Gaspari
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usica, nuovi talenti e mondiali di calcio. E’ lunghissima come non lo è mai stata l’estate miranese che partirà ai campi sportivi subito dopo la chiusura delle scuole, per infiammarsi sotto la canicola estiva e spegnersi solo ad agosto. Mai prima d’ora c’era stata una serie così fitta di appuntamenti, mai si era arrivati fino ad agosto con concerti e sfilate di moda. Oltre un mese e mezzo di villaggio estivo. Il Mirano Summer Festival sarà il più lungo di sempre: si apre il 6 luglio, chiusura il 2 agosto. Ben 28 serate con cover band, con-
Scuola
corsi di bellezza come la finale di “Un volto x fotomodella”, contest per giovani band e musicisti emergenti, lo show dei Gem Boy, direttamente da Colorado Cafè e la serata clou con il concerto solista di Red Canzian dei Pooh e la sua orchestra acustica. Ma non basta. Quest’anno il Summer Festival avrà anche un prologo, organizzato dal coordinamento delle politiche giovanili dei comuni del Miranese, con musica e sport dal 12 al 22 giugno. Stessa location, musica, dj-set, happy-hour e serate all’aperto e in più le partite dei mondiali di calcio in Brasile. In
questa sorta di pre-festival, in particolare dal 18 al 20 giugno, saliranno sul palco i talenti emergenti del Coorsal Music Summer Contest, con le selezioni (per la prima volta live) in vista della finale che si terrà all’interno del Summer Festival, il 23 luglio. Presidente di giuria, in quell’occasione, sarà proprio Red Canzian, sempre a caccia di nuovi talenti da lanciare nel mondo della musica attraverso la sua Fondazione Q. La presentazione della lunga estate miranese è avvenuta al Centro culturale musicale “Officine della musica” di Oriago, ospitato da Lino Dal Corso, che con
Chiude l’anno, due feste per gli studenti
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hiude l’anno scolastico e la cittadella di via Matteotti festeggia con due appuntamenti diventati ormai fissi nell’allungo finale delle superiori: l’Expo e la Festa di sguardi. In piazza nel primo caso tutti gli elaborati e gli studi prodotti durante l’anno dagli studenti. In particolare del Levi, quest’anno
la sua Coorsal curerà il service del Summer Festival. Il patron del festival Paolo Favaretto ha dunque pensato ancora una volta alle cose in grande: meno serate di big, com’erano state lo scorso anno Miss Italia o il concerto dei Nomadi, ma l’edizione più lunga di sempre, per chi, anche a causa della crisi, non può permettersi le vacanze fuori città. Gran lavoro anche per trasmettere le principali partite della Coppa del mondo di calcio su maxischermo, con gli impianti sportivi di
con lo slogan, “Energia per l’ambiente, gli studenti si aprono al mondo”, una giornata culminata con la cerimonia di posa della prima pietra della Casa dell’energia, edificio energeticamente indipendente e autosufficiente, progettato e realizzato dalla Provincia. Nel secondo caso in campo una riflessione, quella sul cammino d’integrazione europeo a cent’anni anni dallo scoppio della Grande Guerra: ne hanno parlato gli studenti della cittadella scolastica, durante la “Festa di sguardi”, con sottoti-
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Mirano che potrebbero trasformarsi in una grande arena mondiale per tifare gli azzurri, si spera fino alla finale mondiale di Rio de Janeiro. “Sarà un festival fatto su misura per i giovani. Ci saranno polemiche per la musica? Le sopporteremo” afferma Favaretto. Predica concordia anche Red Canzian: “Disturbo e polemiche? - riflette il bassista dei Pooh - fa più male una fabbrica di veleni, che 50 ragazzi che fanno musica. Chi suona cresce con una sensibilità diversa”.
tolo, quest’anno, “Fratelli d’Europa: l’emozione di un gioco di squadra”. Un appuntamento che da qualche anno fa parlare di sé per gli ospiti presenti e i temi trattati. A organizzarla, sotto la regia di don Mario Da Ros, la pastorale giovanile dei vicariati di Mirano e Noale, con i giovani dell’Azione cattolica, gli scout, associazioni come Libera ed Emergency, studenti e prof delle superiori. F.D.G.
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Mirano 11 Sanità Riorganizzazione dell’Ulss13 con un bando per gli interventi
Mariutto, parte la messa a norma del padiglione di Filippo De Gaspari
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arte la messa a norma del Mariutto: giù il vecchio padiglione “Ortensia” della casa di riposo miranese, al suo posto sorgerà un moderno edificio, primo passo verso la riqualificazione dell’istituto. A Mirano se ne parlava da anni, in ballo ci sono le autorizzazioni regionali e una certa concorrenza con altre nuove strutture sanitarie assistite appena sorte nel territorio, come a Noale e Spinea, più moderne e avanzate. Finalmente anche la casa di risposo di Mirano potrà ora adeguarsi agli standard. Almeno in parte. L’ente che gestisce lo storico centro servizi infatti ha pubblicato nelle scorse settimane il bando per la costruzione del nuovo edificio, con 90 posti letto per non autosufficienti, che prenderà il posto del vecchio padiglione, ormai obsoleto. Un investimento importante, di 5 milioni e 200 mila euro, ottenuti in parte con finanziamento regionale, il cui anticipo il Mariutto dovrà restituire a tesso zero, in parte con l’alienazione di fondi rustici e agricoli di proprietà dell’ente (in particolare un appezzamento agricolo a Scaltenigo) e in parte con risparmi di gestione. L’affidamento dei lavori, che segnano un’epoca per il Mariutto e rilanciano indubbiamente le ambizioni dell’ente, avverrà attraverso un bando di evidenza pubblica: la scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata per il 5 agosto. L’obiettivo è partire con il cantiere già entro l’anno, per inaugurare il nuovo padiglione non oltre il 2015. Il progetto è ambizioso, se ne parla da anni, servirà a migliorare l’offerta socioassistenziale non solo di Mirano ma di tutto il comprensorio. La nuova struttura sarà a tre piani, dotata di 90 posti letto: non ci saranno problemi di sistemazione temporanea per gli anziani ospiti, dal momento che il vecchio “Ortensia” sarà abbattuto solamente quando sarà pronto il nuovo padiglione, e dunque il trasferimento degli ospiti sarà diretto. Quel che è certo è che i lavori non potevano più aspettare: l’“Ortensia” è ormai superato, costruito negli anni Sessanta, con evidenti problemi di messa a norma e aderenza alle nuove normative regionali richieste per le residenze sanitarie. Il nuovo padiglione sarà parallelo al “Magnolia”, alle spalle dell’attuale “Ortensia”. Il progetto del consiglio di amministrazione del Mariutto presieduto da Vincenzo Rossi, è in realtà ancor più ampio, anche se per realizzarlo serviranno altrettanti fondi, forse di più. Anche il “Magnolia” infatti necessita di restauro e un importante adeguamento dovrà riguardare pure il “Fontana”, edificio dei primi del Novecento, sottoposto a vincolo storico. Una boccata d’ossigeno per l’ente Luigi Mariutto, alle prese, tra le altre
La nuova struttura avrà tre piani e 90 posti letto: non ci saranno problemi di sistemazione per gli anziani
L’attuale sede del Mariutto a Mirano cose, anche con la disdetta, a decorrere dal 1 gennaio 2016, del contratto d’affitto degli immobili del vecchio ospedale da parte dell’Ulss 13, che garantivano all’ente circa 600 mila euro di entrate ogni anno.
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ieci milioni e duecento mila euro per l’adeguamento strutturale, informatico e tecnologico degli ospedali dell’Ulss 13. E’ questo il budget assegnato per intervenire su alcuni servizi che, sulla base degli studi di fattibilità e la valutazione dello stato degli immobili eseguiti di recente, hanno la priorità di essere rivisti sia dal punto di vista strutturale che da quello delle apparecchiature. I 10 milioni e 200 mila euro sono stati così ripartiti: 6 milioni andranno al servizio tecnico, 2 milioni al servizio informatico, 2 milioni al Servizio di ingegneria clinica e, infine, 200 mila euro al Dipartimento di prevenzione. Toccherà ora ai dirigenti evidenziare alla direzione generale a quali interventi dare la priorità. Il budget assegnato deriva dai costi del bilancio di previsione 2014 e del bilancio di previsione 2014-2016. Il direttore generale, Gino Gumirato ha spiegato anche quali attività sono state delegate ai dirigenti sulla base. In pratica ora la stragrande maggioranza degli atti amministrativi che rispettano il vincolo di bilancio dell’azienda, saranno presi direttamente dalla dirigenza, in modo da evitare burocratici percorsi in andata e ritorno dalla direzione generale. F.D.G.
12 Spinea Arte Si è concluso l’intervento nella chiesa dei Santi Vito e Modesto
Nuovo look per i bassorilievi del 1400 Si tratta delle opere “Cristo Passo” di Giovanni Buora e “Madonna delle candelabre” di Antonio Rossellino di Filippo De Gaspari
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naugurati e presentati al pubblico, nella chiesa dei Santi Vito e Modesto, i restauri dei bassorilievi “Cristo Passo” di Giovanni Buora e “Madonna delle candelabre” di Antonio Rossellino, scultori del XV secolo dopo Cristo. Festa grande nella pieve di Spinea, che accoglie le due opere d’arte rinascimentali, svelate a margine di una grande festa a cui ha preso parte tutta la comunità. Sia il restauro che la pubblicazione collegata, dal titolo “Presenze rinascimentali a Spinea”, relativa proprio ai due restauri, sono stati resi possibili grazie alla sensibilità della comunità parrocchiale, di privati cittadini, di alcuni istituti bancari e associazioni culturali presenti nel territorio, dell’ufficio Arte sacra e beni culturali della Diocesi di Treviso, della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico delle Provincie di Venezia e Treviso e, non ultimo, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia e della Città di Spinea. “E’ sempre una grande gioia poter presentare un restauro delle opere d’arte che abbiamo ricevuto dai nostri padri – afferma il parroco don Antonio Genovese – in particolare quando sono opere di grande valore artistico e significative anche per la nostra devozione. La storia parla attraverso le opere d’arte che possiamo ammirare e contemplare; esse ci ricordano valori antichi ma sempre attuali, ci ricordano come sia la bellezza che fa unire gli spiriti liberi. Le due opere del XV secolo, la scultura del “Cristo passo” di Giovanni Buora e la formella della “Madonna col Bambino” di Antonio Rossellino, ci permettono di gustarne il senso religioso che ispirano. Il “Cristo passo” ci mostra il volto di dolore e contemporaneamente sereno del Signore Gesù: è deposto dalla Croce, il simbolo che tutto si è concluso, non nel disfacimento ma nel “compimento” del Piano di salvezza del Padre, quello di dare la salvezza a tutti gli uomini, la vita eterna. E così la Madre col Bambino Gesù. La policromia che si intravede, la bellezza delle forme sembra dirci il dialogo tra Madre
e Figlio e questo essere del Bambino, rivolto all’uomo che contempla e invoca pregando”. “La pulitura del “Cristo Passo” – spiega la restauratrice Flavia Cabrio – ha valorizzato le particolarità dei dettagli del bassorilievo definiti con cura calligrafica, le espressioni degli angeli, le capigliature e le ali curate meticolosamente. Per quanto riguarda la “Madonna delle candelabre” in fase di restauro il bassorilievo è stato pulito prevalentemente a bisturi, ammorbidendo gli strati alteranti da rimuovere a solvente”. Dagli interventi dei relatori durante la cerimonia di inaugurazione è emersa la ricchezza d’arte della chiesa dei Santi Vito e Modesto. “Ho potuto contare in questo splendido edificio – ha affermato il curatore Luca Luise – ben venti opere scultoree tra legno e pietra dal 1400 al secolo corso. Sei tele dipinte di cui due di grande pregio, quattro opere settecentesche ad affresco, altre tracce di affreschi sotto l’intonaco senza dimenticare la presenza dell’organo Callido del 1773”.
NEWS Novità
Arriva Don Claudio Sartor
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iciassette anni dopo l’ultima ordinazione sacerdotale, Spinea regala un nuovo prete alla diocesi di Treviso. Don Claudio Sartor, 36 anni, ha celebrato lo scorso 25 maggio la sua prima messa nella chiesa di San Vito e Modesto, dopo esser stato ordinato sacerdote in cattedrale a Treviso insieme ad altri tre giovani seminaristi. Entrato in seminario a 27 anni, dopo aver studiato ed essersi diplomato come grafico, don Claudio si è laureato in Scienze geologiche, lavorando nel campo delle bonifiche ambientali. Come diacono ha prestato servizio a Maerne, a Castello di Godego e, per ultimo, a Martellago. Il mese scorso l’abbraccio della sua Spinea, culminato con una grande festa con circa 150 persone a Fornase e le lacrime di commozione del prete novello. Per don Claudio ha speso parole di ringraziamento il parroco di Spinea, don Antonio Genovese: “E’ sempre una gioia quando un nostro figlio fa scelte grandi e definitive. Il Signore chiama ancora giovani a seguirlo nel servizio alla Chiesa. Lo ringraziamo per averlo chiamato e ringraziamo don Claudio per aver avuto il coraggio di mettersi alla sua sequela, mettendo in discussione scelte e realizzazioni già fatte”. Poi, direttamente a don Claudio: “Sii padre, fratello, amico. Sappi, come dice papa Francesco, prendere l’odore delle pecore e camminare non solo davanti, ma in mezzo e dietro alle pecore, per guidarle, sostenerle, imparare da loro il linguaggio della fedeltà e dello stupore. Ricordati da dove sei uscito e chi ti ha generato nella fede”. F.D.G.
Crisi chiude la pizzeria “Ai bersaglieri”
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hiude i battenti la nota pizzeria ristorante “Ai Bersaglieri”, in pieno centro a Spinea. Ufficialmente per crisi, allungando così la lista delle vittime illustri della difficile congiuntura economica in atto. La rinuncia dei titolari di una delle pizzerie più conosciute e frequentate, soprattutto dalle famiglie e dagli studenti, per le cene di fine anno scolastico, ha il sapore malinconico dell’amarcord. Se ne va un pezzo importante di storia della città, vittima dei costi di gestione troppo alti, delle sempre meno famiglie che possono permettersi una pizza fuori casa, delle tasse. Già spenti i forni, chiude le porte, rimosse le insegne che davano su via Roma, proprio sotto l’omonimo cinema Bersaglieri, anch’esso protagonista di un progetto di riconversione che segna il passo dei tempi. A spiegare come stanno le cose è la titolare del ristorante, Paola Fanton, che ha deciso di annunciare la chiusura a decisione ormai presa, soprattutto per ringraziare i clienti di tanti anni, specialmente quelli più affezionati. Paola ripercorre la storia di un locale che ha fatto epoca a Spinea, proprio di fronte alla rotatoria che apre le porte al centro cittadino. “Ho iniziato il primo gennaio del 1990, quindi sono ben 24 anni - afferma - eravamo giovanissimi io, mio fratello Mauro e il mio ex marito Siro. Un’avventura che ha richiesto molti sacrifici. Eravamo disposti a rinunciare al divertimento della giovane età perché amavamo questo lavoro. I clienti? Li abbiamo sempre considerati amici: entravano nel nostro locale sentendosi in famiglia e così per noi questo non era solo un lavoro, ma il
piacere di stare bene insieme a loro. Poi, per una serie di situazioni familiari anche dolorose, ho proseguito da sola con l’aiuto dei miei fratelli Mauro e Giorgio e della famiglia”. Il 2014 segna dunque il tramonto di un’epoca: la pizzeria chiude schiacciata dalla crisi come molti altri negozi e locali, non certo solo a Spinea. “Un rammarico? Forse mi sento di dover chiedere scusa ai clienti per non aver comunicato in anticipo questa chiusura - conclude Paola - ho colto in molti di loro tristezza e partecipazione per questa decisione. Comunque voglio anche dire che la battaglia non è finita: mi auguro di poterli riavere al mio fianco perché ora spero di trovare un nuovo locale, magari ancora a Spinea, solo più economico, per ricominciare in uno spazio anche più piccolo”. Titolare subito presa in parola, perché ora sono in molti, anche attraverso internet, a chiederle di provarci di nuovo e comunicare presto la buona notizia di una nuova apertura. Nel frattempo la pizzeria “Ai Bersaglieri” resta chiusa, più grigia del solito, in attesa magari che qualcuno decida di presentare un progetto di rilancio anche per il ristorante, oltre che per la storica sala F.D.G. cinematografica.
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pagina a cura di Barbara Da Pieve
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ZANZARA TIGRE: INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE Dal giovedì 5 giugno prossimo avranno inizio gli interventi di disinfestazione di zanzare presso le aree verdi pubbliche. Tali interventi proseguiranno per tutto il mese di giugno, luglio e agosto, il giovedì mattina secondo il seguente calendario: - A cadenza settimanale: Parco Nuove Gemme - A cadenza quindicinale: Piazza Cortina, Piazza Taormina, Area verde via Baseggio, Parco Biblioteca Villa Simion, Casa di Riposo Suore san Giuseppe, Prosenectute via Don Giussani, Prosenectute via Pozzuoli. Nei giorni in cui saranno eseguiti i servizi di disinfestazione, il Parco Nuove Gemme sarà chiuso fino alle
13. A tutti i Cittadini ricordiamo che nelle aree private di loro proprietà d’estate si rendono necessarie alcune buone pratiche per rafforzare la lotta alla zanzara tigre e per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all’uomo. Vediamo quali: evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea; trattare tombini e pozzetti di raccolta dell’ acqua piovana con prodotti larvicidi; tenere sgombri i cortili da erbacce e rifiuti; svuotare fontane e piscine non utilizzate e trattare quelle attive con larvicidi. Le pastiglie anti larvali sono distribuite gratuitamente presso lo Sportello Comune. Orari: lun-mer-ven 8,30-13. Mart-gio: 8,30-18,30 Numero Verde: 800 001822
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Si tratta di una iniziativa in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Venezia. Lo scopo è quello di aiutare le famiglie attraverso l’ascolto, l’orientamento, l’informazione per chi si trova a gestire un malato. I volontari operano seguiti dai Servizi Sociali e dopo un’opportuna formazione. Sportello Alzheimer è aperto presso via Cici 25 - tel 041.5413625: ogni secondo lunedì del mese dalle 18,30 alle 20,30 ogni quarto lunedì del mese dalle ore 9,30 alle 11,30 Per maggiori info: Servizi Sociali Tel: 0415071107, 0415413625 Email: servizi.sociali@comune.spinea.ve.it
DETRAZIONI TASI. TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE Il Consiglio Comunale nella seduta del 9/4/2014 ha approvato all’unanimità le aliquote della TASI per l’anno 2014. Il Comune ha adottato le aliquote base (2,5 e 1,0 per mille rispettivamente per le prime case e per gli altri immobili), necessarie per garantire le entrate per raggiungere l’equilibrio di Bilancio, senza applicare le maggiorazioni, consentite dalla legge, destinate a permettere l’inserimento di detrazioni. Il motivo
di tale scelta è riportata testualmente dalla delibera: “Considerato inoltre che non si ritiene opportuno aumentare l’aliquota al solo scopo di finanziare detrazioni e produrre una redistribuzione del carico fiscale tra i cittadini.” Il Consiglio ha però considerato, nella stessa delibera, l’opportunità di “introdurre detrazioni proporzionali ai proprietari di immobili con rendita catastale inferiore a euro 250,00 e, successivamente,
SPINEA. UNA STORIA ATTRAVERSO LE FONTI E’ stato presentato il 21 maggio con grande successo di pubblico il volume “SPINEA: UNA STORIA ATTRAVERSO LE FONTI”, curato da Gabriella Bosmin e Francesco Stevanato. Il libro racconta, attraverso fotografie e documenti, la storia di Spinea e diventa quindi un preziosissimo strumento per tutti coloro che intendono preservare e diffondere la memoria del nostro territorio attraverso un utilizzo integrato delle fonti. Il volume è consultabile presso la Biblioteca Comunale.
a concedere detrazioni per i figli a carico”, a Bilancio assestato ed avendo a disposizione dati certi sui trasferimenti dello Stato finalizzati a detrazioni. Alla data di oggi non esistono ancora certezze sulle cifre, ma si può ipotizzare un valore complessivo di detrazioni possibili comprese tra 150.000 e 200.000 euro. Tali detrazioni potranno essere utilizzate dai cittadini nell’occasione del versamento a saldo il 16 dicembre.
RICORDANDO DANIELA FURLAN: SGUARDI PER CONOSCERE IL MONDO Divulgare l’amore per la scienza fin dai primi anni di scuola: quali i metodi, le tecniche, gli approcci? Su questi temi si confronteranno docenti, ricercatori e studiosi di fama nazionale il 25 e 26 giugno nel convegno “Ricordando Daniela Furlan: sguardi per conoscere il mondo” coordinato da Maria Arcà. Obiettivi del convegno sono la formazione dei docenti del primo ciclo di istruzione; rafforzare la cittadinanza consapevole e permettere lo scambio di esperienza didattiche tra docenti e formatori impegnati nella ricerca-azione. La sede del convegno è la scuola Nievo e la scuola Ungaretti. Info 041 990030.
14 Spinea Elezioni Partita senza storia per il sindaco uscente che vince a mani basse
Il voto riconferma Silvano Checchin di Filippo De Gaspari
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consecutivo. Ora la vittoria è stata al termine del primo vero confronto diretto tra due rivali storici. Affermazione importante la sua, merito soprattutto dell’exploit del Pd, il suo partito. Non trascurabile comunque il contributo delle altre tre civiche che lo sostenevano: “Spinea con Silvano Checchin”, “Impegno e Solidarietà”, “Vivo Spinea-Cittadinanza attiva”. La maratona elettorale, al termine di una campagna tutto sommato corretta, senza colpi bassi, e accesa solo nel finale, ha visto fin da subito prevalere il centrosinistra, partito dalla posizione favorita dell’amministrazione uscente: la squadra di Checchin si è affermata sfiorando la vittoria al primo turno, fermandosi a 6907 voti, 2587 in più del secondo, Claudio Tessari, sostenuto da cinque liste: lista Tessari, Forza Italia, Spinea Civica, Spinea Futura e Ripensiamo Spinea-Prima il Veneto: 4320 le preferenze incassate dal centrodestra. Solo terzo il Movimento 5 stelle, fermo al 16,63% con 2490 preferenze. Fuori dai giochi anche la Lega Nord con la civica 585 di Chiara Perozzo (709 voti, il 4,73%) e la civica progressista Buongiorno Spinea di Nicola Barbiero (546 voti, il 3,64%). Proprio Buongiorno Spinea è stata l’unica lista degli esclusi a dare indicazioni di voto ai suoi elettori, suggerendo di convogliare le preferenze sul candidato di centrosinistra
Le reazioni L’opinione degli sconfitti
“L
’impresa era ardua, ma ci abbiamo provato”. Claudio Tessari ha combattuto, da sconfitto si è subito congratulato personalmente, a spoglio ancora in corso, con Checchin e ora organizza l’opposizione di cui sarà ancora il leader. “È un risultato che lascia pochi dubbi – afferma il candidato del centrodestra – recuperare 17 punti era davvero difficile. Il risultato è netto: sono stati confermati i dati del primo turno”. Poi aggiunge: “Questo e la maggior parte dei risultati registrati al ballottaggio dovrebbero far riflettere il legislatore: la caduta verticale dell’affluenza e l’elezione di un sindaco che al primo turno aveva già sfiorato il 50% rende superfluo un ballottaggio. Si eviterebbero tra l’altro spese inutili. La partecipazione è stata quasi inesistente”. Recriminazioni da fare, poche: “Forse ha un po’ influito sulla partecipazione al voto lo scandalo Mose - continua Tessari - anche se poi ha vinto chi doveva vincere. Noi abbiamo poco da rimproverarci: abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare. Francamente però, tolto il Movimento 5 stelle che per natura non si schiera, altri voti a disposizione non ce n’erano. Puntavamo a convincere i 6 mila che non sono andati a votare al primo turno, ma non sono tornati”. Adesso Tessari organizza l’opposizione: “Sarà centrata sui temi, responsabile, ma non farà sconti. Se resterò a guidarla? Certamente. Non sono uno abituato a defilarsi se perde”. Recrimina eccome invece il Movimento 5 stelle: “Questa città non ha il coraggio di cambiare – si sfoga Massimo De Pieri - ha scelto di continuare su questa strada, cercheremo di metterci qualche
Le novità
Il nuovo parlamentino
D
Il centrosinistra al ballottaggio arriva al 65,17%. L’eterno rivale Claudio Tessari si ferma 34,83% pinea resta in mano al centrosinistra. Silvano Checchin viene riconfermato per un secondo mandato, in una partita quasi senza storia: al primo turno il sindaco uscente sfiora l’affermazione con il 46,13%, al ballottaggio, l’8 giugno, si impone con il 65,17% dei voti. Subito dietro l’eterno rivale Claudio Tessari, ma staccato di molto: al primo turno il candidato del centrodestra incassa il 28,85% delle preferenze, ma al ballottaggio non va oltre il 34,83%. Spinea sceglie dunque la continuità. Saranno altri cinque anni di Checchin, che ora è chiamato a governare fino al 2019 con importanti sfide all’orizzonte: le opere complementari al Passante, la crisi economica e sociale delle famiglie, la nuova piazza e il piano urbanistico della città. Checchin, 62 anni, sposato, con un figlio, ha lavorato prima all’Alluminio Italia di Porto Marghera, poi al Centro Servizi Artigianato Veneto, quindi all’Ente Bilaterale Artigianato Veneto. Dal 2012 è in pensione. Impegnato da oltre 40 anni in politica, nel 1995 è stato vicesindaco e assessore al Bilancio nella giunta Tonon, poi guida dell’opposizione a Tessari, fino ad essere eletto sindaco, a 57 anni, il 22 giugno 2009. Allora trionfò, sempre al ballottaggio, contro Fabio Padovan, pupillo di Tessari, che non poteva ricandidarsi per un terzo mandato
FOCUS
Silvano Checchin. Niente da fare invece per un accordo tra Lega Nord e Tessari. A questo punto la strada per Checchin era spianata. Al ballottaggio affluenza in picchiata, con solo il 48,19% dei votanti, ma vittoria facile per Checchin, che si è riconfermato così sindaco praticamente quasi senza combattere. Una campagna elettorale di basso profilo la sua, incentrata sui temi, il fattore “continuità” e una promessa: non voler percepire alcuna indennità da sindaco. Tessari ha comunque poco da rimproverarsi: troppo ampio il divario accumulato al primo turno, il candidato del centrodestra le ha provate tutte, andando quasi casa per casa per cercare di convincere gli spinetensi a cambiare strada. Non è bastato. Delusione anche per i 5 stelle, che speravano di far breccia sull’elettorato di Spinea, ponendosi come alternativa agli ultimi cinque anni di amministrazione, scanditi proprio dall’alternanza tra Tessari e Checchin.
ieci seggi alla maggioranza di Checchin, sei a centrodestra e Movimento 5 stelle, che saranno la nuova opposizione. Ecco il nuovo Consiglio comunale di Spinea: in maggioranza, ancora al netto delle chiamate in giunta del nuovo sindaco, siederanno la vicesindaco uscente Stefania Busatta, la più votata del Pd al primo turno. Con lei, sempre in quota Pd, anche Luca D’Atri, Emanuele Ditadi, Paolo Barbiero, Loredana Mainardi e Luana Parolari erano già presenti nella scorsa legislatura. Eletti invece per la prima volta nel Pd, il segretario del partito, il giovane Mauro Zollo, e Francesco De Pieri e Giovanni Litt. Unico della maggioranza non del Pd è l’assessore uscente ai Lavori pubblici Gianpier Chinellato, eletto con “Spinea con Checchin”. Per le minoranze, insieme a Claudio Tessari, entrano la fedelissima dell’ex sindaco Franca Zamengo e Mauro Armelao (entrambi lista Tessari, quest’ultimo però in quota Fratelli d’ItaliaAlleanza Nazionale), entrambi consiglieri comunali uscenti, e Stefan Eckl, coordinatore e capolista di Forza Italia. Per la prima volta il consiglio comunale spinetense avrà anche i 5 Stelle: si tratta del candidato sindaco non eletto Massimo De Pieri e di Stefania Mazzotta. In arrivo cambiamenti non appena Checchin sceglierà i suoi assessori. Pronti a entrare Manuela Margiotta, Marzia Marastoni, Riccardo Da Lio (Pd) e forse Anna Malvestio per “Spinea con Checchin”. F.D.G.
OBIETTIVI Esulta Checchin
“Vanno subito affrontati i problemi viari del paese”
Claudio Tessari e Massimo De Pieri pezza. Checchin e Tessari sono qui da 30-40 anni, Spinea è così per causa loro. Continueremo la nostra battaglia per il cambiamento dal Consiglio comunale e sarà comunque la prima volta: non andiamo certo a dire al sindaco di stare sereno, noi. Anzi: che si preoccupi molto, perché di temi su cui attaccarci ce ne sono parecchi qui a Spinea. Errori nella campagna elettorale? Abbiamo fatto quello che potevamo, forse qualche voto in più ci avrebbe aiutato ad arrivare al ballottaggio e poi magari sarebbe andata come a Mira. Invece abbiamo risentito del trend delle Europee. Pensavamo meglio, è vero, attorno a noi sentivamo commenti incoraggianti, molto positivi. Alla fine il centrodestra è andato peggio di cinque anni fa, ma il Pd ha fatto il risultato, e noi paghiamo anche l’exploit di Renzi”. Soddisfatti invece Chiara Perozzo e Nicola Barbiero: “Ci davano per morti, adesso inizia l’avventura e saremo la voce del popolo leghista”, afferma la candidata del Carroccio. “Considerato che siamo una civica è un buon risultato, continueremo l’avventura partecipativa di questa città”, aggiunge Barbiero. F.D.G.
“È
stato quasi un referendum che mi ha dato mandato pieno per continuare sul percorso tracciato in questi anni. Ora priorità al piano di solidarietà per le famiglie e alle opere complementari”. Silvano Checchin esulta ma non festeggia, com’è nel suo stile, dopo il risultato che lo vede riconfermarsi sindaco di Spinea per un secondo mandato. “Finalmente si è conclusa questa campagna elettorale, ricominciamo da dove avevamo interrotto - sono le sue prime parole da sindaco riconfermato - abbiamo ricevuto pieno mandato per governare la città, è un risultato che ha confermato come non ci sia stato affatto un effetto Renzi nel voto del 25 maggio, si è trattato di un orientamento preciso della città, di una fiducia consolidata e consistente nei nostri confronti, che abbiamo ritrovato tale e quale anche al ballottaggio. Il calo dell’affluenza è stato notevole, ma
“Va data priorità anche al piano di solidarietà per le famiglie”
sostanzialmente ho intercettato quasi lo stesso numero di voti del primo turno: significa che c’era convinzione nei miei confronti e di questo non posso che essere soddisfatto”. Inevitabili e immediati i ringraziamenti alla squadra che lo ha sostenuto fino alla rielezione: “Quando si vince si vince sempre insieme – afferma Checchin – mi auguro ora che questo spirito di squadra continui negli anni per il bene della città”. A freddo Checchin scioglie il suo proverbiale riserbo e mette da parte la scaramanzia: “Ammetto che il risultato era atteso – afferma - durante la campagna elettorale vedevo che lo sforzo fatto in questi cinque anni era stato compreso dai cittadini, che il nostro modo di amministrare era entrato negli aspetti più concreti della città”. Subito dopo il trionfo Checchin si è messo al lavoro: primi provvedimenti di peso saranno, come annunciato, l’istituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà e il completamento delle opere complementari al Passante, a cominciare dalle più urgenti: “Spinea attende soprattutto la tangenziale a nord, lavoreremo per completarla velocemente e ragioneremo fin da subito su come utilizzarla al meglio per liberare il centro dalle auto e pensare a utilizzi diversi anche di altre vie interessate dal traffico. Saranno cinque anni di lavoro anche per portare a casa ulteriori opere complementari, consistenti dal punto di vista finanziario, come il sottopasso della Fossa, la ciclabile tra via Martiri e via Capitanio e quella di via Luneo. Poi lavoreremo molto sullo stato sociale, per passare da un welfare assistenziale a uno partecipato, creando una rete di solidarietà per far fronte alle situazioni di crisi”. Ora, però, la nuova giunta: “Sarà formata da cinque persone, con una importante presenza femminile – anticipa – per quanto riguarda l’opposizione invece, mi auguro che si possa ragionare insieme sui problemi della città, senza atteggiamenti pregiudiziali e precostituiti”. F.D.G.
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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale
Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla
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16 Santa Maria di Sala Amministrazione L’assessore Fabio Semenzato illustra gli interventi in programma
Il Comune investe sul risparmio energetico Stanziati 200 mila euro per i punti luce più deteriorati. 50 mila euro per un impianto fotovoltaico di Roberta Pasqualetto
I
l comune di Santa Maria di Sala, investe sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico una scelta lungimirante visti i tempi di crisi e di difficoltà protratte. L’amministrazione ha deciso di investire in conto capitale per alleggerire le spese di parte corrente, dopo i tagli ai trasferimenti erariali arrivati dallo stato centrale, che lasciano sempre meno spazio di manovra, con i vincoli legati al rispetto del patto di stabilità. La leva fiscale pesa sempre più sulle tasche dei cittadini e in un’ottica di migliorare la gestione, razionalizzando le spese e continuando con la spending review. Per Santa Maria di Sala quest’anno, la sfera del conto capitale è positiva. E’ la fotografia congiunta del nuovo fondo pluriennale vincolato e del cospicuo avanzo di amministrazione, dovuto da un’azione massiva di pulizia dei residui, che aiutano ad avere fondi di finanziamento da riservare per aiutare la parte corrente. Uno degli impegni maggiori in questo senso, è un primo approccio a quello che è il mondo delle fondi rinnovabili e della razionalizzazione e ottimizzazione delle spese dovute all’illuminazione pubblica. Per cominciare, sono stati investiti 200 mila euro per metter mano ai punti luce più deteriorati, sia per questioni di sicurezza sia per diminuire il consumo energetico. Si comincerà quindi a cambiare i punti luce a vapori di mercurio sparsi nel territorio, sostituendoli, soprattutto nei centri frazione, con lampade a Led a basso consumo. Altro importante intervento in procinto di essere appaltato, è quello riguardante il primo impianto fotovoltaico, presente su patrimonio comunale. Per questo scopo saranno riservati almeno 50 mila euro. “Questi impianti saranno sicuramente collocati sopra la nuova struttura delle scuole medie del capoluogo – dice l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato –. Il progetto permetterà di assorbire quasi in toto i costi derivanti dal nuovo stabile, già dato in consegna
ai ragazzi salesi, che sarà inaugurato probabilmente a inizio anno scolastico 2014/15”. Per gli studenti si creerà un sistema informativo, con dei display luminosi, che visualizzeranno quanta energia si risparmia grazie ai pannelli e quante emissioni di CO2, sono state evitate. L’assessore al bilancio e l’assessore ai lavori pubblici, credono molto in questi due progetti, come già comunicato ai cittadini nelle varie frazioni, duranti gli incontri pubblici di fine 2013. Se si avranno a saldo di bilancio, delle economie sui consumi rilevanti, si potrà finalmente risanare anche l’illuminazione notturna, riportandola a regime, e Santa Maria di Sala non sarà più buia di notte dall’1 alle 4 del mattino. “L’illuminazione notturna è un traguardo importante – conclude l’assessore Semenzato – ed è sinonimo di sicurezza a 360 gradi”. I tagli forzati che si sono applicati per evitare il default dell’Ente e per abbassare le spese correnti tramite la spending review, troveranno risoluzione e verranno meno, a fronte di un’azione virtuosa d’investimento gestionale positivo a lungo termine.
estate eventi in villa farsetti
NEWS A Stigliano
Incontro per investire in Croazia
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anta Maria di Sala guarda ad est. Di affari con la Croazia dopo l’ingresso in Europa del paese balcanico, se ne è parlato nelle scorse settimane all’incontro “Obiettivo Croazia” promosso dall’associazione Lesina, in collaborazione con il Consolato generale della Repubblica di Croazia a Trieste. L’associazione Lesina, nata alcuni anni fa a seguito del gemellaggio di Santa Maria di Sala con l’isola dalmata di Hvar, ha pensato l’incontro in particolare per imprenditori e commercianti locali. Ma non solo. “L’incontro – spiegano gli organizzatori – è stato pensato anche pe le persone che vogliono intraprendere un’attività approfittando delle nuove opportunità di investimento in un paese emergente e a portata di mano. Alcuni ci sono già riusciti, come l’imprenditore della carpenteria Luca Viganò e il restauratore Adelmo Lazzari”. Nell’incontro al Castello di Stigliano si è parlato di legislazione commerciale croata, incentivi agli investimenti e del supporto fornito dall’associazione Lesina, anche grazie agli interventi di Emina El Majzoub, console gerente di Croazia a Trieste e Slobodan Vecerina, avvocato di Rijeka. L’associazione rimane a disposizione per fornire supporto all’imprenditoria locale di là dell’Adriatico: www.associazionelesina.org. Insomma una bella occasione per capire le opportunità che offre uno stato che si trova vicino all’Italia. F.D.G.
Territorio Lavori pubblici
Veternigo sarà messa a nuovo
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opo i due importanti appuntamenti sportivi di giugno, con la seconda edizione del Green Forfun dal 7 all’8 e l’Open Sport dal 14 al 15. Villa Farsetti si riempirà di iniziative culturali per l’estate. Per quest’anno l’amministrazione comunale, in collaborazione con lo staff della Pizzeria Meridiana, ha voluto creare un programma condiviso di appuntamenti sia nel complesso monumentale che, per la prima volta, in piazzetta Meridiana. L’idea è di sfruttare le sinergie tra l’amministrazione e gli esercenti locali per far vivere il centro del capoluogo, creando un connubio tra appuntamenti culturali e momenti di aggregazione cittadina. In piazzetta Meridiana sarà allestito in pianta stabile, per l’intera stagione, il palco comunale dove si esibiranno artisti e musicisti che accompagneranno la ristorazione per vari eventi in programma. Molti quindi gli appuntamenti che, toccando l’ambito musicale, teatrale, artistico e cinematografico, inizieranno il
28 giugno e termineranno il 12 settembre con una serata speciale dedicata ai Queen. Sabato 28 giugno la compagnia teatrale di Borgoricco “I sensa vergogna” metteranno in scena le “Vedove allegre”. Sabato 5 luglio un concerto strutturato dall’Istituto Comprensivo Statale “Caio Giulio Cesare” di Mestre e sabato 12 un concerto di musica classica con la “Venice Chamber Orchestra”. Domenica 27 Luglio il musical “La vita in musica”. Sabato 2 agosto il percorso “Venice strings” che vedrà in scena la “chitarra salese” Alberto Caltanella e il chitarrista Giorgio Cordini che ha suonato con Vasco Rossi, e Zucchero. “Invitiamo tutta la cittadinanza e non solo a vedere il programma dettagliato disponibile sul sito del Comune di Santa Maria di Sala e su quello della Pizzeria Meridiana – dice il vice sindaco Alessandro Arpi – gli appuntamenti sono tanti e diversi per cercare di assecondare tutte le esigenze”. R.P.
I
problemi di viabilità e di messa in sicurezza della frazione di Veternigo, troveranno presto una soluzione definitiva. Il centro del paese, da tempo necessita d’interventi lungo il tratto stradale SP33 via Desman tra le strade comunali via Cimitero e via Pianiga. La scorsa amministrazione comunale Bertoldo, aveva approvato il progetto che prevedeva una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio di via Desman con via Cimitero e un rondò in corrispondenza dell’incrocio tra via Desman e via Pianiga collegate tra di loro con uno spartitraffico centrale, che andava di fatto a dividere fisicamente il centro paese. Questo progetto aveva sollevato parecchie perplessità alla cittadinanza di Veternigo e non soddisfaceva pienamente la messa in sicurezza del centro abitato. “Alla luce di queste perplessità – dice l’assessore ai lavori pubblici Fabio Semenzato – era sorto un Comitato per la viabilità di Veternigo con oltre 400 firme. Avevano fatto uno studio di fattibilità pensato e sviluppato come soluzione alternativa al progetto che andava a
Parcheggio a nord della elementare con viabilità sia veicolare che ciclopedonale
sconvolgere e deturpare il centro abitato del paese, dividendolo in due zone. Una a nord, dove si trova la totalità delle funzioni pubbliche, scuola, palestra, asilo, chiesa, ecc. e una a sud dove invece si trovano i vari esercizi commerciali quali panificio, edicola, bar, alimentari, negozi, ecc. con tutti i possibili effetti negativi che, tale intervento, poteva avere nei rapporti sociali, d’interscambio e nella vita collettiva quotidiana di tutti noi”. La soluzione alternativa del Comitato ha puntato ai seguenti obiettivi: migliorare la percezione degli incroci stradali e gli attraversamenti pedonali più pericolosi; migliorare il sistema di accessibilità pedonale e ciclabile, soprattutto vicino alle scuole; realizzare possibili collegamenti alla rete ciclabile esistente per salvaguardare la sicurezza dei ciclisti e riqualificare piazza D’Annunzio. La nuova giunta Fragomeni ha dato voce al Comitato per la viabilità, prendendo in considerazione lo studio progettuale alternativo incaricando l’ufficio tecnico di redigere una variante al primo stralcio funzionale (lavori eseguiti nel 2013 per un costo di 300 mila euro cofinanziati dalla Regione) per dare così subito seguito ai lavori ritenuti urgenti e non più procrastinabili, lavori che interessavano il realizzo del parcheggio a nord della scuola elementare con relativa viabilità sia veicolare che ciclopedonale di collegamento alla via Cimitero, e ampliamento del parcheggio vicino al cimitero, un totale rifacimento della parte di parcheggio esistente che aveva diverse problemi, tra cui quello dello smaltimento delle acque piovane e dell’illuminazione. Dopo le approvazioni della Provincia, l’ufficio tecnico comunale, sta predisponendo il progetto di variante per attuare il secondo stralcio funzionale che prevede la sistemazione e la messa in sicurezza del tratto di via Desman compreso tra le strade comunali via Rio e via Pianiga, progetto che sarà realizzato anche con l’impegno della Provincia di reperire le risorse necessarie per la sua attuazione. R.P.
Personaggio 17 Imprenditori La storia delle vetrerie Muffato raccontata dal protagonista
Cirillo Muffato, vetraio per passione “Ora la crisi morde, la preoccupazione è garantire lo stipendio ai miei diciotto dipendenti. Penso però, che la qualità salverà la produzione” di Roberta Pasqualetto
C
irillo Muffato è nato il 22 gennaio 1935 vive e lavora a Salzano assieme alla sua famiglia con cui gestisce la vetreria Muffato Fratelli. La sua avventura lavorativa comincia a 18 anni, quando, non trovando lavoro a Salzano, si trasferito a Cantù in Lombardia dove lavora in una vetreria che produce specchi. “Sono migrato perché qui non c’era lavoro, avevo 18 anni, i primi tempi ho fatto il manovale e poi mi sono inserito in vetreria, facevamo specchi. Mi avevano raggiunto mio fratello e mio cugino di 15 anni, per le cose pratiche pensavo io a loro come fossi una mamma. Poi sono stato chiamato per il servizio militare e così sono tornato a casa. Finito il servizio di leva sono tornato a Salzano e ho cominciato a lavorare per la vetreria Maffioli a Canareggio poi nella sede di Marghera per altri 10 anni”. Ed è proprio lavorando in quella vetreria che il signor Muffato matura l‘idea e la consapevolezza di possedere le qualità per mettersi in proprio. “Io e mio fratello ci siamo resi conto che avevamo grandi capacità e che avremmo potuto farcela anche da soli e cosi abbiamo deciso di fare il salto: il primo aprile del 1969 abbiamo chiesto 10 milioni di lire, un bel debito per quegli anni, siamo riusciti a estinguere in 6 mesi, le cose andavano bene. Sicuramente erano altri anni ma io vivevo per lavorare: vedevo mio figlio
Roberto solo la domenica sera, all’epoca aveva 4 anni, premio che non mi aspettavo è stato quello di cittadino è stato un sacrificio. Mi svegliavo tutti i giorni alle 5 del dell’anno conferitomi nel 2006”. Quali sono i valori più mattino e tornavo alle 10 di sera, senza nessuna pausa, importanti? “Per me la famiglia è tutto. Sono sposato mia moglie Emilia lavorava al servizio di una famiglia con mia moglie da 52 anni e se tornassi indietro la spoa Venezia. Saldato il debito abbiamo pensato di inve- serei di nuovo. Dopo sette anni dalla nascita di Roberto stire nella casa, vivevamo in una camera e una cucina è arrivata Federica e adesso ho dei nipoti meravigliosi. in famiglia, il bagno era fuori vicino alle stalle. Il 31 di- Quando parlo con i giovani che vengono a portarmi i cembre del 1971 siamo venuti a stare nella nuova casa, curriculum e mi fanno l’elenco di tutti gli studi che hanno fatto io gli dico che capisco il loro le cose andavano bene ma gli orari impegno ma l’importante è avere non esistevano”. Ha realizzato qual- “Ho prodotto un posto di lavoro non è imporche lavoro importante e artistico? anche specchi tante con cosa si comincia, si può “Quando ero a Cantù ho realizzato colorati per anche cambiare, l’importante è degli specchi colorati con il simbolo lo sceicco lavorare”. Spesso la sua vita è dell’Egitto, per ogni specchio, il lavo- di Abu Dhabi” presa a modello ed è invitato a ro era per lo sceicco di Abu Dhabi, c’era tantissimo amore in quel lavoro, mi ha dato tanto raccontare la sua esperienza. “Quando vado a parlare realizzarlo”. Nel 2002 ha fondato l’associazione per il con i bambini delle scuole medie racconto come ho fatto campanile di Salzano e poi ha contribuito al progetto ad arrivare dove sono. Io ero il quinto di nove fratelli e del portale di bronzo. “L’idea del disegno è stata mia. ci si doveva tutti dare da fare. In Lombardia ho cambiato Il bozzetto rappresentava papa Wojtyla con tutti i popoli tre posti di lavoro e ho iniziato con il picco e il badile. del mondo poi l’artista Mario Macatrozzo ha realizzato La fatica non mi ha mai spaventato anzi mi ha caricato. il bronzo. Al campanile ho lavorato tanto, è un simbolo Ci vuole volontà di fare bene e non guardare in faccia molto importate per il paese, ed io ci ho messo tantissi- nessuno è importante guadagnarsi il pane onestamente mo amore, ho ricevuto anche la medaglia d’oro. Un altro il resto passa in secondo piano”. Il signor Muffato ci par-
Il vetraio Cirillo Muffato la con tono preoccupato guardando al futuro e pensa ai suoi dipendenti che conosce tutti e di cui ricorda a memoria persino le date di compleanno dei figli. “La mia sofferenza, di questi ultimi anni, e per la quale non dormo, è il pensiero di pagare gli stipendi ai miei 18 dipendenti che in realtà sono 50 persone. Io ho quasi ottant’anni eppure lavoro ancora dalle 7 della mattina alle 7 di sera, alla pensione non ci penso, la mia preoccupazione è per i giovani che probabilmente non l’avranno”.
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VIAGGIO In
PROVInCIA
Spiagge e mare A maggio la Fondazione per l’educazione ambientale ha ufficializzato i riconoscimenti
VEnEZIA
Bandiere Blu, Chioggia fra le spiagge eccellenti
Il Veneto sale così a quota 7 vessilli rispetto allo scorso anno e vanta oltre 100 chilometri di litorale Blu: ottima qualità delle acque e dei servizi di Ornella Jovane
L
itorale veneto tutto blu quest’anno con lo storico, quanto a lungo atteso, traguardo di Chioggia, che riesce ad ottenere, per la prima volta, l’ambito riconoscimento. Sono infatti salite a 7 le bandiere blu che dallo scorso maggio sventolano sulle nostre spiagge: Bibione, Caorle, Eraclea, Cavallino Treporti, Lido di Venezia e la new entry Sottomarina si possono fregiare del prestigioso vessillo assegnato dalla Fee, Foundation for Environmental Education, che premia la qualità delle acque e quella dei servizi delle località balneari in un’ottica di sostenibilità ambientale. Una classificazione che ricerca l’eccellenza e che per questo motivo rappresenta un buon viatico per “orientare” le scelte delle vacanze dei turisti più attenti. “Il Veneto - ha infatti osservato con soddisfazione il presidente del Veneto Luca Zaia all’indomani dell’assegnazione delle Bandiere blu - è la prima regione turistica d’Italia e ogni volta che vengono diffuse classificazioni attendibili se ne capisce la
ragione. Che praticamente tutto il litorale veneto possa fregiarsi nel 2014 della Bandiera blu conferma l’eccellenza delle nostre località balneari, uno dei punti di forza di un’offerta turistica unica per completezza e qualità”. In realtà la crescita del trend è nazionale, con 21 nuovi ingressi che portano a 269 il totale delle località segnalate nella nostra penisola e a 140 i relativi Comuni (cinque in più rispetto allo scorso anno) premiati. La Liguria è la regione che conta il maggior numero di sigilli di qualità, 20 in tutto, mentre l’Abruzzo si fa notare per l’arretramento di posizioni e, fermandosi a quota 10, perde ben 4 bandiere. “Il numero delle spiagge blu di per sè dice poco, rispetto a regioni che ne hanno di più. Di fatto è blu tutto il litorale veneto, dal confine con il Friuli Venezia Giulia alla foce dell’Adige” ha commentato l’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi. “Sette spiagge - ha specificato - che significano oltre 100 chilometri di sabbia
finissima, attrezzata, sicura, accessibile, servita, con alcuni tratti del tutto liberi, gli altri gestiti con grande intelligenza in concessione”. “Credo - ha concluso - che il Veneto sia la Regione che ha la maggiore estensione di spiagge premiate”. “Un esame davvero serio e molto complicato, che quest’anno abbiamo superato a pieni voti!” si compiace il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson per il risultato della città e plaude all’impegno del suo assessore al Turismo. Silvia Vianello, e di tutte le categorie del turismo e della pesca che hanno con profitto fatto squadra. La Fondazione per l’educazione ambientale, Fee, premia annualmente anche gli approdi turistici e ne valuta la qualità e la quantità dei servizi erogati, compatibili con l’ambiente. In Italia sono stati 62 i premiati, di cui 6 in Veneto: Marina di Albarella nel Delta del Po; Darsena Le Saline a Chioggia; Porto Turistico di Lio Grando; Marina del Cavallino; Porto Turistico di Jesolo e Darsena dell’Orologio di Caorle.
Servizi
il governatore del veneto contro le previSioni meteo Sbagliate: “fanno male al turiSmo”
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l presidente della Regione Veneto, tuona contro le previsioni meteo sbagliate, soprattutto fatte per i giorni strategici dal punto di vista del turismo. E’ accaduto anche nel week-end del 17-18 maggio scorso quando un’ipotesi di mal tempo, rivelatasi poi infondata, ha avuto una ricaduta negativa sui flussi turistici del fine settimana. Gli albergatori dell’Associazione di Jesolo denunciano infatti che in quel fine settimana c’è stata una flessione tra il 30 e il 50 per cento dei flussi turistici “per colpa delle previsioni meteo imprecise o sbagliate”. “I meteorologi che mettono un dito sul Nord Est e che pensano che non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona o Trento - si lamenta il governatore veneto Luca Zaia - fanno danni economici incalcolabili mentre a tutti serve più accuratezza, specie in una regione come il Veneto in grado di attirare flussi notevoli di ospiti anche in questo periodo, ma che non possono essere scoraggiati da una indicazione errata”. “Una previsione negativa che non si verifica - conclude - spinge infatti decine di migliaia di persone a cambiare programma e a rimanere a casa, anche se la situazione meteorologica si rivela poi differente da quanto annunciato. Servono previsioni mirate la cui attendibilità, rispetto alle diverse località, sia molto maggiore”. O.J. A.A.
MEDIA CRESCIuTO DEL 30 pER CENTO L’INTERESSE DI gIORNALI E TV SuI NuOVI ITINERARI TuRISTICI DEL VENEZIANO
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l territorio veneziano come proposta educational sempre più allettante per i giornalisti di tutto il mondo che, al di là degli itinerari più noti e dei “pacchetti” convenzionali, si spingono oltre esplorando e proponendo percorsi originali e alternativi. Il fenomeno emerge dall’analisi dei dati in possesso dell’Azienda di promozione turistica (Apt) della Provincia di Venezia che registra un +30 per cento, nell’ultimo anno, di richieste da parte di testate giornalistiche e reti televisive nazionali e internazionali per itinerari turistici fuori dalle rotte
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di viaggio più note. Venezia col suo centro storico rimane un soggetto di grande interesse ma l’entroterra provinciale viene scrutato con una rinnovata curiosità per forme di turismo ed enogastronomia slow, o per percorsi lungo la direttrice storico-culturale, o lungo il litorale e la laguna veneta, con attività di bird watching, di pesca-turismo o di trekking e cicloturismo, e turismo fluviale, quelli che tecnicamente vengono chiamati “educational tour”. Negli ultimi mesi si sono rivolti all’Apt, tramite le sedi Enit (l’ente
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nazionale del turismo) nel mondo e la sezione turismo della Regione del Veneto, la rete televisiva britannica BBC, il quotidiano francese Le Figaro, quelli inglesi The indipendent e Daily Express e il tedesco Suddeutsche Zeitung. Hanno acceso le loro telecamere sull’entroterra del Veneziano emittenti francesi, inglesi ma anche la giapponese NHK BS Premium. Non mancano le manifestazioni di interesse delle italiane Rai 2 per Voyoger e Sereno Variabile, i magazine Starbene e Donna Moderna. O.J.
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Spazi aperti 19 3 Territorio Arrivate agli uffici 251 comunicazioni per l’utilizzazione di reflui zootecnici
Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente di Alessandro Abbadir
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gricoltura, controlli continui per evitare inquinamenti e infrazioni delle normative di rispetto ambientale. E’ questo il dato saliente del lavoro svolto dagli uffici ispettivi della Provincia di Venezia nell’ultimo anno. “L’anno scorso – spiega l’assessore provinciale Lucio Gianni – sono pervenute 251 comunicazioni per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici e delle acque reflue, 125 comunicazioni per l’uso agronomico dei sottoprodotti della vinificazione. E’ inoltre continuata la collaborazione con il servizio ambiente, per i sopralluoghi relativi all’autorizzazione integrata ambientale (Aia). Per quanto riguarda situazioni di disagio (odori, presenza di mosche, abbandono di reflui, ecc.) nel corso del 2013 sono stati effettuati 17 specifici controlli, anche a campione, in collaborazione con la Polizia provinciale. L’applicazione della direttiva nitrati è oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione europea (Ue) e quindi della Regione, che proprio per questo organizza incontri periodici, da cui è
emerso che la nostra Provincia è sostanzialmente l’unica ad essere sistematicamente in regola con la verifica delle comunicazioni. Inoltre sempre nel 2013 sono pervenute e sono state istruite nei tempi previsti 92 richieste di valutazione dei danni arrecati dalla selvaggina alle colture agrarie”. Ma non c’è stata solo azione di controllo. La Provincia infatti ha puntato molto alla valorizzazione di prodotti della terra come i funghi con l’iniziativa “I funghi incontrano le tipicità alimentari e la cultura del territorio”, un ciclo di dodici eventi distribuiti sul territorio provinciale per la promozione e la
ADOTTAMI Bingo. Bretton puro, circa 3 anni, maschio. Carattere buono, coccolo, un po’ cicciottello. Il suo padrone non può tenerlo, deve affidarlo quanto prima . Dobbiamo trovare prestissimo una famiglia. E’ urgente la sua adozione. Non chiami la categoria dei cacciatori. APPELLO URGENTE. Aria. Femmina, taglia piccola, circa 6-7chili circa; ha 2 -3 anni. E’ figlia dell’ignoranza più assoluta e della crudeltà dell’essere umano. Anche se molto sofferente ha un carattere meraviglioso. Cerca l’affetto che mai ha ricevuto e una famiglia. Star. Femmina molto anziana, taglia piccola, circa 5 chili. Recuperata dietro un supermercato dove fanno raccolta rifiuti. Cerchiamo famiglia amorevole che l’accolga non lasciamola dentro un canile. Tremy. Femmina, taglia media, circa 18-20 chili, di 3-4 anni . Buonissima ed estremamente sensibile. Tremy è stata recuperata da una tragica situazione. E’ un angioletto ha delle caratteristiche uniche. Deve assolutamente trovare una famiglia che sappia ridarle fiducia ed abbia la pazienza di regalarle tutto il tempo necessario. Poppy. Maschio, taglia piccola, circa 6-7 chili. Ha 10 anni . E’ un cagnetto molto sfortunato Vissuto sempre in famiglia, senza essere mai stato tenuto in considerazione. Tra pochi giorni per Poppy si apriranno le porte del canile. Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus 3289620233
valorizzazione di un intero territorio. Insomma non solo agriturismo ma anche ristoranti, taverne e trattorie; un viaggio attraverso il gusto, il bello e il genuino per conoscere città e paesaggi e la loro storia in collaborazione con le Proloco. Altre iniziative sono state realizzate con le associazioni micologiche provinciali, le associazioni delle strade del vino e del radicchio di Chioggia Igp oltre alle associazioni dei ristoratori, dei produttori agricoli e rappresentanti di Slow Food. “Il settore - conclude Lucio Gianni - oltre a seguire tutte le pratiche inerenti i finanziamenti europei e ai controlli in agricoltura, ha scelto di mantenere un’attenzione alta e costante per la promozione dei nostri prodotti, valorizzando il ruolo prezioso delle proloco per una capillare promozione delle tipicità enogastronomiche, della storia e della cultura della nostra terra, dei nostri comuni, della nostra gente. Un patrimonio di attività promosse con l’obiettivo di ottenere ricadute positive sulla promozione delle nostre tipicità e delle eccellenze.
In Villa Venier a Mira
uN CONCORSO pER VALORIZZARE IL pATRIMONIO TuRISTICO
P
remi alle scuole di tutto il Veneto per un concorso teso a valorizzare il patrimonio architettonico regionale delle Ville venete. E’ giunto a conclusione infatti a fine maggio in villa Venier a Mira il progetto scolastico dal titolo “Le Ville venete: una risorsa da conoscere, valorizzare, promuovere”, promosso dall’Istituto Regionale Ville Venete, Veneto Promozione, Miur Veneto e Regione del Veneto Il progetto riservato alle scuole primarie e secondarie della regione, puntava alla realizzazione di elaborati multimediali, musicali o letterari in forma di fiaba per avvicinare le giovani generazioni al proprio patrimonio culturale e territoriale. Le scuole che sono state premiate, sono sei: per la sezione destinata alle scuole secondarie di secondo grado l’Istituto statale Masotto di Noventa Vicentina; per la sezione dedicata alle scuole secondarie di primo grado l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pianiga e l’Istituto Comprensivo Baseggio di Marghera (entrambe in provincia di Venezia); per la sezione scuola primaria, la San Giovanni Bosco di Chiampo (Vicenza). La commissione giudicatrice ha deliberato all’unanimità di assegnare anche due menzioni speciali alla scuola per l’infanzia Madonna dell’Annunciazione di Borbiago a Mira (Venezia) e alle classi II A e B dell’Istituto comprensivo di primo grado Barbarani di Minerbe (Verona). Alla consegna dei premi sono seguite le esibizioni musicali delle scuole vincitrici e l’intrattenimento dell’”Orchestra giovanile di Bassano del Grappa”. La conclusione della manifestazione si è tenuta con la merenda nel parco. A.A.
20
IL Veneto
in primo piano
Il Veneto svolta a sinistra?
La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi
Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana Urbani
R
oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto
Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato
forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.
Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.
Il Veneto in primo piano 21 L’analisi del voto
Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione
di Germana Urbani
37,5
per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-
no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:
I VOLTI
A
un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche
una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.
Ecco i veneti che volano in Europa
lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da
Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato.
22 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani
DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina
N
elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-
formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni
Imponente l’animazione grazie al famoso performer Thorn
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della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-
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di germana urbani
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allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente
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L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse
semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.
iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.
14 Cultura veneta 26 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici
La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò
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a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni
che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,
IL MuSEO bASSANO RIApRE
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art nigHt venezia 2014
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utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it
In mostra i lavori dei grandi architetti
Esposti alcuni disegni di Michelangelo
l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-
balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.
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cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.
Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa
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ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.
Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.
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SPORT in PRIMO LO S PORT in PIAnO due Settimane per vivere l’umana reYer
’Umana Reyer apre i City Camp: due settimane di basket dedicate ai ragazzi dai 7 ai 10 anni. Le due settimane di giugno si terranno da lunedì 9 a venerdì 13 e da lunedì 16 a venerdì 20. Questo camp sportivo vuole impegnare le giornate con un pieno di sana pallacanestro in compagnia dei tecnici e dei campioni della Reyer. City camp è organizzato dalla Reyer ed è sponsorizzato da Nozio e offre ai ragazzi la possibilità di dedicarsi alla pratica dell’attività fisica secondo i principi di socializzazione e lealtà sportiva sotto la guida di tecnici qualificati. Protagonisti sono gli atleti e le atlete delle squadre Reyer che, con lo staff tecnico, faranno la loro comparsa nell’arco dei camp. L’appuntamento si terrà in tre sedi: al palazzetto dello sport Taliercio, all’Ancilotto di Mestre e al Pes.co di Tessera. Il programma prevede del lavoro a stazioni sui fondamentali della pallacanestro, sulla preparazione fisica, sulle gare e le partite. Al locale Pes.co sono previste attività extra come la piscina e i giochi nel parco poi, il venerdì, gran finale con pizza party aperto anche ai genitori. Sempre a giugno si terranno delle sessioni di test con 94fifty per misurare le proprie capacità balistiche e di ball-handling. Gli orari dei camp sono dalle ore 8.30 alle 19, l’iscrizione comprende un kit esclusivo di abbigliamento Reyer: double face, T-shirt, pantaloncini, capellino e zainetto e l’assicurazione. La quota di partecipazione è di 160 euro per una settimana, 270 per due, e comprende l’iscrizione al camp, il pranzo al Pes.co e la cena del venerdì, oltre alle merende e i gadget Reyer. Per maggiori informazioni si può scrivere a settore.giovanile@reyer.it R.P.
A Venezia Sul Canal Grande Fra San TomàbaSKet e Ca’ Foscari due Settimane per vivere
A Venezia Sul Can
Dragon Boat, il palio delle università Dragon l’umana reYer
di Roberta pasqualetto
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fine maggio si è disputata la terza edizione della Venice Dragon Cup nella cornice del Canal Grande con partenza presso il pontile di Sant’Angelo e traguardo davanti a Ca’ Foscari dove si sono svolti i festeggiamenti e le premiazioni finali delle squadre sul podio. L’Università Ca’ Foscari di Venezia, promuove questa disciplina sportiva legata al mare, per richiamare la storica tradizione della città lagunare. La Venice Dragon Cup è una competizione che si tiene tra i dipartimenti delle università Cà Foscari e Iuav. La competizione tra dipartimenti delle università veneziane su dragon boat s’inserisce nell’ambito del FestivAlumni. Alla competizione hanno partecipato 120 studenti: 6 dragoni, 5 di Ca’ Foscari (Lingue Orientali, Lingue Occidentali, Lettere, Area Scientifica e Area Economica) e 1 di Iuav, si sono giocati il titolo in quattro manches – con tre equipaggi ciascuno - da 200 mt, nel tratto di canale che va da San Tomà e Ca’ Foscari. Le gare sono iniziate puntuali e, durante lo svolgimento delle prime due semifinali, si sono aggiudicati i posti nella finalissima i gialli di Economia, i neri di Iuav e i verdi di Scienze. Si è disputata poi
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’Umana Reyer apre i City Camp: due settimane di basket dedicate ai ragazzi dai 7 ai 10 anni. Le due settimane di giugno si terranno da lunedì 9 a venerdì 13 e da lunedì 16 di Roberta pasqualett a venerdì 20. Questo camp sportivo vuole impegnare le giornate con un pieno di sana pallacanestro in compagnia dei tecnici e dei fine maggio si è disputata l campioni della Reyer. City camp è organizzato dalla Reyer ed è Venice Dragon Cup nella co sponsorizzato da Nozio e offre ai ragazzi la possibilità di dedicarsi de con partenza presso il p alla pratica dell’attività fisica secondo i principi di socializzazione e traguardo davanti a Ca’ Fosca e lealtà sportiva sotto la guida di tecnici qualificati. Protagonisti i festeggiamenti e le premiazion sono gli atleti e le atlete delle squadre Reyer che, con lo staff tecnisul podio. co, faranno la loro comparsa nell’arco dei camp. L’appuntamento L’Università Ca’ Foscari di si terrà in tre sedi: al palazzetto dello sport Taliercio, all’Ancilotto questa disciplina sportiva legata di Mestre e al Pes.co di Tessera. Il programma prevede del lavoro mare la storica tradizione dell la Finale B, nellaaquale si sono aggiudicati il della quartopallacanestro, pari equo sulla Iuav-Scienze 50’ 66’’; secondo stazioni sui fondamentali preparazione Venice classifi Dragoncato Cup è una comp posto gli azzurri fidisica, Lingue Economia classificatotraLingue Orientali delle universit sulleOrientali gare e leseguiti partite.dall’imAl locale Pes.co sono51’18’’; previsteterzo attività i dipartimenti quarto classificato 58’79’’ e quintotra dipartimen barcazione biancaextra di Lettere fine i blue dii giochi Linguenel 57’71’’; comee lain piscina parco poi, il venerdì, granLettere La competizione catoSempre Lingue Occidentali 60’’. “E’ stata boat s’inse Occidentali. Alle 12, la tanto attesa party finale:aperto terzo posto finale con pizza anche aiclassifi genitori. a giugno 1 00’ neziane su dragon una fty sfidaperentusiasmante, ricca di soddisfazioni lo competizion per economia chesiconclude gara con il tempo di 51con 94fi terrannola delle sessioni di test misurare le proFestivAlumni.perAlla giovani secondi e 18 centesimi e primobalistiche posto parieequo Iuav- sportGlidelle prie capacità di ball-handling. orariuniversità dei campveneziane sono e per 120i nostri studenti: 6 dragoni, 5 di atleti che un hanno dimostratodi tutti unOrientali, ottimo livello Scienze con il tempo 508.30 secondi 66 l’iscrizione centesimi. comprende dallediore allee19, kit esclusivo LinguediOccidentali, Le preparazione - afferma Maria Antonietta dele- e 1 di Iuav, s Tutti gli atleti sonoabbigliamento stati premiati dal Magnifi co Rettore Reyer: double face, T-shirt, pantaloncini, capellino e AreaBaldo, Economica) del Rettore alle di Ca’ manches Foscari – con tre eq Carlo Carraro dell’Università e zainetto edi l’assicurazione. Ca Foscari, dallaLaproquotagata di partecipazione è diattività 160 sportive in quattro sfida è stata appassionante, combattuta fino di canale ch fessoressa Maria Antonietta euro per una Baldo settimana, delegato270 al rettore per due,- eLacomprende l’iscrizione al 200 mt, nel tratto secondo, come dimostraCa’ il bell’ex per lo sport dell’Università camp, il pranzo di Ca al Foscari Pes.coe edalla prof. cena delall’ultimo venerdì, oltre alle merende Foscari.aequo Le gare sono iniziat del primo posto Iuav e laasquadralodisvolgimento Scienze di Ca’ Marguccio delegato e ialgadget rettore Reyer. per lo sport Per dello maggiori Iuav, informazioni si puòfrascrivere delle prime due s Economia giudicati a qualchei decimo nel campiello dell’Università settore.giovanile@reyer.it di Ca Foscari. L’ordine Foscari, con la squadra di posti nella finalissima R.P. di arrivo della terza sfida è stato: primo classificato di secondo dai vincitori “. i neri di Iuav e i verdi di Scienz
Ciclismo
gara nazionale a cronometro a Scorzè
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ltre 200 corridori hanno partecipato a maggio a Scorzè alla “Gara nazionale a cronometro” manifestazione di ciclismo valida per il campionato regionale di categoria e come tappa del Bracciale del Cronoman organizzata dalla Libertas Scorzè. I ciclisti hanno percorso tre circuiti con altrettante distanze a seconda della categoria: 9,75 km per gli Allievi e Allieve, 14,9 km per le Juniores Femminile e 22,5 per Juniores Maschile e per le Elite Donne. Tra gli Allievi la vittoria Pezzarini (Team Isonzo) a 7’’93, 3) Mate il titolo regionale per Moreno Marchetti teo Donegà (Ss Sancarlese) a 12’’19. Al(Bicisport) davanti al friulano Mattia Pez- lieve: 1) Alessia Vigilia (Gs Mendelspeck) zarini e l’emiliano Matteo Donegà. Nelle che ha percorso 9,750 km in 13’43’’13 Allieve la vittoria è stata conquistata da alla media oraria di 42,642. 2) Elena Alessia Virgilia (Sc Mendelspeck) davan- Pirrone (Gs Mendelspeck) a 7’’68, 3) ti alla compagna di team Elena Pirrone, Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana) mentre il titolo regionale è andato a Lu- a 14’’55.I Juniores T S OFemminile: L U T I 1)O Katia NS & WEB DE SIGN dovica Camatta (Top Girls Fassa Bortolo). Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) Tra le Juniores Femminile la vittoria è stata che ha percorso 14,9 km in 21’08’’85 ottenuta da Katia Ragusa (Estado de Me- alla media oraria di 42,274 km. 2) Angeinternet, & Web Application xico Eurotarget) mentre il titolo veneto è la Maffeis Siti (Estado de Mexico E-commerce Eurotarget) Sviluppo andato a Sofia Bertizzolo (Breganze). Vit- a 21’’49, 3) Gaia Tortolina (Piemontesoft in ware, Mobile soft ware toria e titolo regionale negli Juniores Ma- Rosa) a 31’’65. Juniores Maschile: 1) SiConsulenza e Assistenza informatica schili per il padovano Simone Bevilacqua mone Bevilacqua (Villadose) che ha perProgettazione reti aziendali (Villadose) davanti al compagno Filippo corso 22,5 km in 28’32’’08 alla media Pianificazione grafica aziendale Calderaro. Nelle Donne Elite primo posto oraria di 47,311 km. 2) Filippo Calderaro per Elisa Longo Borghini davanti alla due (Villadose) a 10’71’’, 3) Davide Zanet portacolori del team veronese Ale’ Cipollini (San Vendemiano) a 13’’10. Elite DonJasinska Malgorzta, vincitrice titolo regio- ne: 1) Elisa Longo Borghini (Hitec) che nale, e a Tatiana Guderzo. Ordini d’arrivo. ha percorso 22,5 km in 8, 3’58’’31 alla Allievi. 1) Moreno Marchetti (Bicisport) media 45,0420426.310.691 km. 2) Jasinska - Cell. (+39) 320.68.21.774 Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) -oraria Tel.di(+39) che ha percorso 9,75 km in 12’26’’69 Malgorzta (Cipollini) a 40’’78, 3) Tatiana www.electricsheeps.com G.P.- info@electricsheeps.com alla media oraria di 47,007. 2) Mattia Guderzo (Cipollini) a 45’’17.
ElectricSheeps.com
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Ciclismo
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ltre 200 corridori hanno partecipato a maggio a Scorzè alla “Gara nazionale a cronometro” manifestazione di ciclismo valida per il campionato regionale di categoria e come tappa del Bracciale del Cronoman organizzata dalla Libertas Scorzè. I ciclisti hanno percorso tre circuiti con altrettante distanze a seconda della categoria: 9,75 km per gli Allievi e Allieve, 14,9 km per le Juniores Femminile e 22,5 per Juniores Maschile e per le Elite Donne. Tra gli Allievi la vittoria e il titolo regionale per Moreno Marchetti (Bicisport) davanti al friulano Mattia Pezzarini e l’emiliano Matteo Donegà. Nelle Allieve la vittoria è stata conquistata da Alessia Virgilia (Sc Mendelspeck) davanti alla compagna di team Elena Pirrone, mentre il titolo regionale è andato a Ludovica Camatta (Top Girls Fassa Bortolo). Tra le Juniores Femminile la vittoria è stata ottenuta da Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) mentre il titolo veneto è andato a Sofia Bertizzolo (Breganze). Vittoria e titolo regionale negli Juniores Maschili per il padovano Simone Bevilacqua (Villadose) davanti al compagno Filippo Calderaro. Nelle Donne Elite primo posto per Elisa Longo Borghini davanti alla due portacolori del team veronese Ale’ Cipollini Jasinska Malgorzta, vincitrice titolo regionale, e a Tatiana Guderzo. Ordini d’arrivo. Allievi. 1) Moreno Marchetti (Bicisport) che ha percorso 9,75 km in 12’26’’69 alla media oraria di 47,007. 2) Mattia
Pezzarini (Team Isonzo) a 7’’93, 3) Matteo Donegà (Ss Sancarlese) a 12’’19. Allieve: 1) Alessia Vigilia (Gs Mendelspeck) che ha percorso 9,750 km in 13’43’’13 alla media oraria di 42,642. 2) Elena Pirrone (Gs Mendelspeck) a 7’’68, 3) Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana) a 14’’55. Juniores Femminile: 1) Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) che ha percorso 14,9 km in 21’08’’85 alla media oraria di 42,274 km. 2) Angela Maffeis (Estado de Mexico Eurotarget) a 21’’49, 3) Gaia Tortolina (Piemonte in Rosa) a 31’’65. Juniores Maschile: 1) Simone Bevilacqua (Villadose) che ha percorso 22,5 km in 28’32’’08 alla media oraria di 47,311 km. 2) Filippo Calderaro (Villadose) a 10’71’’, 3) Davide Zanet (San Vendemiano) a 13’’10. Elite Donne: 1) Elisa Longo Borghini (Hitec) che ha percorso 22,5 km in 8, 3’58’’31 alla media oraria di 45,042 km. 2) Jasinska Malgorzta (Cipollini) a 40’’78, 3) Tatiana G.P. Guderzo (Cipollini) a 45’’17.
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SPORTELLO ARTIGIANATO
la Finale B, nella quale si sono aggiudicati il quarto pari equo Iuav-Scienze 50’ 66’’; secondo classificato posto gli azzurri di Lingue Orientali seguiti dall’im- Economia 51’18’’; terzo classificato Lingue Orientali barcazione bianca di Lettere e in fine i blu di Lingue 57’71’’; quarto classificato Lettere 58’79’’ e quinto Occidentali. Alle 12, la tanto attesa finale: terzo posto classificato Lingue Occidentali 1 00’ 60’’. “E’ stata per economia che conclude la gara con il tempo di 51 una sfida entusiasmante, ricca di soddisfazioni per lo secondi e 18 centesimi e primo posto pari equo Iuav- sport delle università veneziane e per i nostri giovani Scienze con il tempo di 50 secondi e 66 centesimi. atleti che hanno dimostrato tutti un ottimo livello di Tutti gli atleti sono stati premiati dal Magnifico Rettore preparazione - afferma Maria Antonietta Baldo, deleCarlo Carraro dell’Università di Ca Foscari, dalla pro- gata del Rettore alle attività sportive di Ca’ Foscari fessoressa Maria Antonietta Baldo delegato al rettore - La sfida è stata appassionante, combattuta fino per lo sport dell’Università di Ca Foscari e dal prof. all’ultimo secondo, come dimostra il bell’ex aequo Marguccio delegato al rettore per lo sport dello Iuav, del primo posto fra Iuav e la squadra di Scienze di Ca’ nel campiello dell’Università di Ca Foscari. L’ordine Foscari, con la squadra di Economia a qualche decimo Ladi arrivo CISL provincia Venezia uno sportello dedicato della ha terza aperto sfida è stato: in primo classificato di di secondo dai vincitori “.
alle assistenze ed erogazioni dell'EBAV, alle assistenze sanitarie SANI.IN. VENETO e all'accreditamento dei fondi previdenziali per tutti i lavoratori del comparto artigianato. Le informazioni sarano messe a disposizione nei recapiti riportati nel retro, dove troverai i nostri responsabili per aiutarti ad ottenere le diverse tipologie di sostegno al reddito previste dall'EBAV e per conoscere i tuoi diritti e le opportunità di tipo contrattuale e di tutela individuale. Non perdere tempo! Approfittane! Vieni nelle nostre sedi e prenota un incontro con l'operatore più vicino alla tua residenza. Ti aspettiamo!
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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del
noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.
Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria
34 I nostri esperti 32 MESSAGGIO PUBBLICITARIO
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La vita di tutti i giorni è costellata di problemi, e proprio per questo una competenza fondamentale è quella di essere in grado di gestirli, per riuscire a raggiungere i propri obiettivi. La capacità di risolvere i problemi (probleevidenziamo che se c’è il problema c’è necessariamente anche una soluzione, sta a noi allenare la nostra mente per trovarla in poco tempo.
venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato.
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Cari Lettori e Lettrici,Marani questo mese affronto un tema purtroppo sempre più attuale ovvero il furto di identità in rete e le sue conseguenze. Sino a qualche anno fa i modi attraverso i quali INGREDIENTI: poteva essereMARTINI rubata, l’identità di una MARTINI persona erano per lo più 5/10 BITTER 5/10 VERMOUH legati ae allo stesso viene fatta credere. Analoga considerazione GRAN LUSSO.COMPLETARE CON SELTZ FETTINA giuridica va fatta per chi, una volta rubate le credenziali di ARANCIA. BUCCIA LIMONE DEDICATO AI 150 ANNI accesso di un profilo facebook di un altro soggetto, lo utilizza DELL’AZIENDA MARTINI. indebitamente.
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La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli. Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al
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VI SIETE INNAMORATI DI UN BELLO E IMPOSSIBILE, IL PERCORSO VERSO LA FELICITÀ SARÀ LUNGO · SALUTE QUALCHE ATTACCO DI MAL DI SCHIENA È POSSIBILE. STATI INFIAMMATORI ALL’ORDINE DEL GIORNO PER LO STRESS
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