La Piazza del Miranese Sud ott2021

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del Miranese Sud

OTTOBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 182

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Concorsi a Premi

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Spinea, raffica di multe contro chi abbandona i rifiuti In circa un mese di controlli le telecamere hanno incastrato decine di persone che sversavano di tutto. Veritas e il Comune invitano a conferire ingombranti e anche altri oggetti negli ecocentri servizio a pag 13

TERRITORIO

Al via la ciclabile Treviso Ostiglia MIRANO

Premiate le eccellenze del territorio MIRANO

Via libera alla variante Gasparini MIRANO

Luoghi del Tiepolo, pronta la rete SPINEA

Spinea “Città europea dello sport 2023” SANTA MARIA DI SALA

Una strada intitolata a Elena Furlan

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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5 Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Al via la ciclabile Treviso - Ostiglia D

opo anni di indecisioni, interventi non completati e richieste da parte delle associazioni, si avvia al completamento la tanto attesa ciclabile Treviso-Ostiglia sulla vecchia direttiva della linea riservata in passato alla ferrovia militare. Il tracciato ha infatti trovato l’intesa tra tutti i comuni che verranno coinvolti dal passaggio della ciclabile, ed ora si passa alla fase più delicata e terminale: la reperibilità dei fondi per la realizzazione, con particolare interesse a quelli che potrebbero arrivare da quanto riservato da regione, Stato ed Europa alla mobilità sostenibile. I comuni coinvolti del veneziano (chiaramente Venezia, e poi Martellago, Scorzé e Spinea) si sono incontrati con i rappresentanti della Fiab e della Città metropolitana per definire il tracciato nei dettagli. Quello che ne è scaturito è un percorso che partirebbe da piazzale Roma per poi passare per la ciclabile del Ponte della Libertà, via Ca’Marcello, via Miranese e la linea ferroviaria della Valsugana a Mestre, arrivare a, Martellago attraversando l’oasi del Laghetti per poi proseguire lungo il Dese a Scorzé ed arrivare a Trebaseleghe dove incontrerebbe il tratto già esistente della Treviso-Ostiglia. Si tratta in pratica di tutta quella serie di Comuni che avevano già sottoscritto alcuni anni fa l’accordo per lo sviluppo degli assi cidabili metropolitani e che vede già alcuni tratti realizzati (la ciclabile dei 4 mulini di Scorzè e quella della Valsugana sulla vecchia linea ferroviaria VeneziaTrento). Della linea prevista, sono percorribili 70 chilometri sui 118 complessivi, compreso il tratto dell’ex ferrovia militare dal centro di Treviso a Quinto e tutto il tratto in provincia di Padova, con il ponte ciclopedonale sul fiume Brenta. Il tratto veneziano, invece, è pronto solo a metà, da via Miranese fino a via Asseggiano ai confini con Spinea, dove si interrompe. I ciclisti dovrebbero poi proseguire verso Maerne e Martellago. Dubbio, per ora, nel territorio di Martellago, dove la Fiab non è sicura del tratto tra via Canove e il molino Cosma, dove verrà chiesto a Cav una autorizzazione al transito in una strada di servizio al casello con lo scopo di una riqualificazione ambientale dell’area attorno all’uscita dell’autostrada.

Coinvolti i comuni di Martellago Scorzè e Spinea

Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.

Massimo Tonizzo

del Miranese Sud

è un marchio proprietà di

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È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala per un numero complessivo di 15.595 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021


Mirano

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Riconoscimenti. Giornata ricca di premi conferiti dalla sindaca e dall’assessore Zara

Premiate le eccellenze miranesi: dal commercio fino allo sport

Gli amministratori hanno anche premiato il diciottenne Samuele Mion, che ha vinto l’argento italiano juniores nell’Omnium e l’argento nell’inseguimento a squadre ai mondiali del Cairo

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elle scorse settimane, a fine settembre la sindaca Maria Rosa Pavanello e l’assessore alle Attività produttive Cristian Zara sono stati impegnati nella consegna di diversi riconoscimenti destinati alle eccellenze del territorio. Innanzitutto, sindaca e assessore hanno conferito il premio “Eccellenze produttive miranesi” a cinque attività storiche della città, che negli anni sono diventate punti di riferimento per i cittadini e tutto il territorio. “Il premio - spiega il Comune - nasce per celebrare quelle attività che, attraverso la loro storia ultradecennale, hanno saputo diventare un punto di riferimento per Mirano, grazie alla loro professionalità, dedizione e cortesia. Per questo meritano il ringraziamento dell’amministrazione comunale e di tutta la città”. Tra le realtà premiate, troviamo la bottega di barbiere di Mario Zamengo, situata in via Cavin di Sala 220. Mario ha iniziato la professione nel 1961 presso lo zio ed è poi diventato titolare dell’attività nel 1971, che ha sempre mantenuto la stessa sede. Oltre all’attività di Zamengo, ha ricevuto il premio il negozio di biciclette e ciclomotori Coi Angelo snc, gestito dallo stesso Angelo, dalla moglie Maria Scantamburlo e dai figli, aperto anche questo sin dal 1961. Ancora, sono state premiate la Volpato sas di Adriano Volpato, dal 1952 punto di riferimento per ceramiche, caminetti, pavimenti e l’agenzia di viaggi Marlene Travel, attiva dal 1981, che continua con

la gestione degli storici proprietari, Marilena Rossi, Eros Soccal e la figila Eva Soccal. Infine, un’altra premiata è stata l’azienda di dipinture Rtb, attiva dal 1958 sino al 2021, condotta prima dal padre Roberto Boriero e poi dal figlio Tiziano. Inoltre, è stato premiato anche Mario Simionato, titolare, assieme a Franco Favaretto, dello storico negozio di barbiere di via XX settembre, 2. “Tutte queste attività incarnano lo spirito di professionalità e competenza declinate all’interno della comunità che caratterizza da sempre l’impresa miranese- conclude l’amministrazione comunale”. Quella di fine settembre è stata una giornata di riconoscimenti non solo per le attività storiche della città, ma anche per le giovani eccellenze miranesi dello sport. La sindaca e l’assessore Zara hanno, infatti, hanno anche premiato il diciottenne Samuele Mion, che in poche settimane ha vinto l’argento italiano juniores nell’Omnium e l’argento nell’inseguimento a squadre ai mondiali del Cairo. L’atleta, classe 2003, cresciuto nell’Uc Mirano ma oggi in forza alla Work Service Group, può contare già su un’esperienza agonistica di undici anni. La stagione non è ancora finita. Samuele, oltre che a vincere medaglie, è bravissimo a conciliare l’attività agonistica a tempo pieno con la carriera scolastica presso il “Levi-Ponti” di Mirano. Insomma, un vero esempio da seguire. Anna Serena

“A piedi in centro “, l’iniziativa di Comune e Confcommercio A settembre, grazie alla manifestazione “A piedi in centro. Un grande negozio a cielo aperto”, organizzata dall’amministrazione comunale e da Confcommercio del Miranese, un centinaio di espositori, tra negozi di Mirano, sapori regionali, artigianato e opere del proprio ingegno, hanno riportato vitalità in tutto il centro storico. L’iniziativa ha coinciso con la 18^ edizione della Settimana Europea della mobilità sostenibile, trasformando la giornata il momento ideale per vivere il centro spostandosi a piedi. “Questa edizione - ha sottolineato la sindaca Maria Rosa Pavanello - è stata un bellissimo segnale da parte di associazioni e attività commerciali (più di cento le adesioni complessive), oltre che, naturalmente, da parte dei cittadini”. “È stato un riappropriarsi della normalità e degli spazi pubblici che la pandemia ci aveva tolto. Sì, perché la piazza è il luogo d’incontro per eccellenza. Tornare a incontrarsi lì è dare valore al luogo, ma anche alle persone, alle attività che animano il nostro quotidiano, che contribuiscono a determinare la nostra identità. Questo simbolico momento di rinascita del centro città acquisisce ancor più valore se si pensa a quanto abbiano

sofferto gli esercizi commerciali, ristoranti e bar durante i mesi di lockdown e di aperture ridotte” ha continuato. “È molto bello, inoltre, che questa edizione così ricca di significato sia coincisa con la ‘maggior età’ della manifestazione, che nel 2021 raggiunge i diciotto anni di storia. Era il 2003, infatti, quando Nadia Zanoni della Fiab e io, allora assessora, lanciammo quest’idea. È bellissimo vedere dove sia arrivata questa festa, quante persone riesca a coinvolgere, la capacità di divertire e intrattenere che ha” ha aggiunto in chiusura. (a.s.)


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Mirano

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Urbanistica. Il consigliere Babato auspica disponibilità del Comune anche per le piccole realtà

Varianti, via libera all’ampliamento della Gasparini D

urante la convocazione del consiglio comunale dello scorso fine settembre, è stato approvato, con dieci voti favorevoli e tre astenuti, il permesso di costruire in deroga allo strumento urbanistico riguardante l’ampliamento richiesto dalla ditta Gasparini Spa, con sede in viale Venezia. Dopo l’introduzione a cura della consigliera Erika Niero, il dirigente Giovanni Tel è entrato nel dettaglio della richiesta. “Si tratta di intervenire in un compendio immobiliare già destinato a zona industriale artigianale - ha spiegato. Vengono individuate alcune modifiche in corso d’opera per una ridefinizione degli spazi interni, ispirate soprattutto alla necessità di riorganizzare e migliorare gli spazi interni e, soprattutto, razionalizzare lo spazio mensa, riducendo la turnistica”. “L’ampliamento ammonta a circa 638 metri quadrati, intorno al 4,55% della superficie coperta esistente, rimanendo ben al di sotto dei parametri consentiti dalla legge, e si configura quasi come un completamento di una

scatola. L’intervento già approvato prevede, infatti, delle tettoie piuttosto pronunciate, che vengono tamponate per creare nuovi spazi di lavoro e integrate all’edificio, che quindi assume un aspetto più compatto” ha aggiunto. Prima della votazione, il consigliere di minoranza Giorgio Babato (Insieme per il bene comune) ha preso la parola per esprimere le proprie considerazioni sulla proposta. “Apprezzo la disponibilità dell’amministrazione ad accogliere esigenze di carattere produttivo presenti nel territorio, per rispondere non solo a un problema di organizzazione dello spazio della mensa, visto che si parla anche di parecchi metri quadrati” ha detto. Poi ha continuato: “Il mio invito è che l’amministrazione, in questo contesto in particolare, ma più in generale in questi momenti non facili, mantenga questa disponibilità anche verso tutta una serie di realtà private, dove spesso per piccole questioni diventa difficile, se non impossibile, procedere con interventi che potrebbero esse-

re risolutivi di problematiche ed esigenze altrettanto meritevoli di essere accolte”. “Esprimo apprezzamento, quindi, per queste aperture e varianti che concede l’amministrazione - ha ribadito Babato - ma il mio auspicio è che questa disponibilità sia applicata anche nei confronti delle piccole realtà, che spesso hanno difficoltà che non riescono a risolvere”. Anna Serena

Giorgio Babato

Rigava le macchine: beccato dai carabinieri Nelle scorse settimane il gruppo Facebook “Sei di Mirano se…” si era riempito di segnalazioni, almeno una decina, di malcapitati che, dopo aver lasciato la macchina parcheggiata in via Gramsci, via Macello o altre zone della città per andare al lavoro o fare commissioni, l’avevano ritrovata con una o entrambe le fiancate rigate. Qualche cittadino aveva addirittura sottolineato di aver subito il danno due volte, prima una fiancata e dopo una settimana l’altra. Tanti tra i cittadini, oltre a segnalare l’accaduto ai compaesani e cercare supporto, si erano recati dalle forze dell’ordine e avevano presentato una denuncia contro ignoti. Proprio in via Gramsci, qualche settimana fa, i carabinieri lo hanno colto in flagrante. Ad avvistare l’uomo, un pensionato di 70 anni, mentre rigava le macchine parcheggiate con un cacciavite, è stato un cittadino che ha subito allertato i carabinieri. Ora, il 70enne, che parrebbe aver agito per puro divertimento, dovrà rispondere del reato di danneggiamento aggravato. (a.s.)


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Sociale. Al via un partenariato tra Comune e società di lavoro interinale

Disoccupati a servizio della comunità L

a lista dei candidati selezionati per l’iniziativa di inserimento lavorativo di cittadini disoccupati privi di tutele è stata pubblicata nelle scorse settimane ed è consultabile sul sito del Comune di Mirano. Si tratta di persone disoccupate di lunga durata, da più di 12 mesi non interrotti, iscritte al Centro per l’Impiego e che hanno sottoscritto la Dichiarazione di Immediata Disponibilità, non percettori di ammortizzatori sociali e di trattamento pensionistico, a cui viene offerto un contratto di lavoro a tempo determinato. Il progetto, finanziato dalla Regione Veneto, è realizzato in partenariato tra il Comune di Mirano, la ditta Umana Spa, quale partner operativo e soggetto accreditato all’erogazione di servizi al lavoro, e la ditta Solidalia società cooperativa sociale, quale partner aziendale. Con la pubblicazione della graduatoria, sono state selezionate le quattro persone che, attraverso un percorso di orientamento e accompagnamento al lavoro e un contratto di lavoro subordinato a tempo della durata di sei mesi, per 20 ore settimanali, verranno inserite all’interno della ditta Solidalia Società Cooperativa Sociale. Le attività lavorative che andranno a svolgere riguarderanno servizi di interesse generale e rivolti alla collettività, di carattere straordinario e temporaneo. Tuttavia, oltre all’impegno lavorativo, i selezionati parteciperanno ad attività di orientamento individuali e di gruppo sul progetto, sul mercato del lavoro e sugli strumenti di autopromozione. Il compenso corrisposto per la partecipazione ai lavori di pubblica utilità può variare a seconda della mansione affidata e gli importi saranno definiti in fase di sotto-

Oltre all’impegno lavorativo, i selezionati parteciperanno ad attività di orientamento individuali e di gruppo sul progetto, sul mercato del lavoro e sugli strumenti di autopromozione

scrizione dei contratti. Anche per le attività di orientamento e ricerca attiva di lavoro, i partecipanti riceveranno un’indennità. Inoltre, verranno proposte loro attività di accompagnamento per la ricerca di un impiego, che includono incontri di gruppo per la definizione di un piano di ricerca attiva del lavoro, assistenza nell’individuazione e valutazione di opportunità lavorative, costituzione del curriculum vitae, supporto e accompagnamento nella partecipazione alle selezioni di lavoro. Si tratta, insomma, di un intervento sociale di ampio spettro e a lungo termine per il contrasto alla disoccupazione, che abbina tutoraggio e supporto per la ricerca attiva di un impiego a un’opportunità concreta di lavoro in servizi a beneficio della collettività. Anna Serena

Legambiente Miranese: iniziative per la tutela del pianeta Legambiente Miranese ha aderito al Global Climate Strike con un evento all’aperto, presso il Bosco del Parauro, dedicato alla salvaguardia della Terra. Durante la manifestazione, Sebastiano Michelotti di Fridays For Future ha tenuto una conferenza sui cambiamenti climatici. “Questa è una giornata importante, che definiamo di sciopero globale, uno sciopero che interconnette milioni di persone da tutto il mondo. Hanno scioperato in 100mila davanti al Bundestag di Berlino, a Sydney, a New York, in Francia, ovunque. Oggi ho partecipato alla manifestazione di Padova, dopo due anni difficili per le piazze, ma ho ritrovato entusiasmo e, soprattutto, molti giovani coinvolti” ha detto. Successivamente, è stato anche proiettato il documentario “2040-Salviamo il Pianeta”, che spiega come salvare la Terra dal riscaldamento globale. Dopo l’evento, le iniziative del Circolo Legambiente Miranese continueranno con le fasi finali del progetto “Seminare Ambiente”. Tra i prossimi eventi in programma, a fine ottobre, vi sono la presentazione del libro “Radical choc” dell’economista e scrittore Giuseppe De Marzo, un altro incontro con Sebastiano

Michelotti, lo spettacolo teatrale “Il bosco tornerà” della compagnia teatrale Pantakin, una lettura animata liberamente tratta dal libro di Jean Giono “L’uomo che piantava alberi”. Poi, a novembre, seguirà la riforestazione dell’area di fronte alla Gasparini Spa in Viale Venezia. “Seminare Ambiente” è nato in piena pandemia, alla fine del 2020, in seguito alla partecipazione del Circolo a un progetto indetto dal Cavv-Csv di Venezia dal titolo “Concorso di idee per lo sviluppo di comunità sostenibili 2020-2021” ed è stato elaborata in collaborazione con il Comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea, Auser Mirano e Auser Spinea. (a.s.)


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Mirano

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Patrimonio. Verso la candidatura come Cultural Route europea

Rete dei luoghi del Tiepolo, si parte N

elle scorse settinmane si è tenuta, in Villa XXV Aprile, la prima assemblea del progetto nato con l’obiettivo di collegare i luoghi, italiani ed europei, che conservano le opere dell’artista Tiepolo in un itinerario turistico-culturale transnazionale. Un obiettivo questo che è propedeutico allo scopo finale, e cioè di candidarsi come Cultural Route al Consiglio d’Europa. Alla rete partecipano ville, chiese e musei, ma anche comuni, enti territoriali e associazioni culturali, che si sono prefissati l’obiettivo di coinvolgere cittadini, imprese e associazioni per promuovere i territori attraversati dall’itinerario. Il nucleo fondante conta otto luoghi: Mirano (per la Terra dei Tiepolo), Udine con i Musei Civici e il Museo del Duomo, Venezia con Ca’ Rezzonico e la Scuola Grande dei Carmini; Massanzago con villa Baglioni, Stra con il Museo Nazionale di villa Pisani, Este con il Duomo di Santa Teca, Vicenza con villa Valmarana ai Nani, Villa Cordellina e villa Zileri. Ne è poi parte anche la Residenza di Würzburg, grazie

nità che può offrire questa rete per riavvicinare Venezia e terraferma; la nascita di ulteriori percorsi alternativi a quelli inflazionati. Durante la riunione è stato anche eletto il comitato di gestione della Rete e il comitato tecnico-scientifico. Infine, al termine dei lavori, i partecipanti hanno visitato il Duomo di Mirano e fatto un breve percorso in bicicletta, concretizzando quello che è uno dei punti di forza della Terra dei Tiepolo: l’abbinamento tra arte, turismo e bicicletta. Anna Serena

Fiera di San Matteo, successo dopo lo stop del 2020 La Fiera di San Matteo quest’anno ha spento 544 candeline. La prima edizione dell’evento risale infatti al mese di settembre del 1477, quando il Senato Veneto della Serenissima Repubblica di Venezia l’autorizzò con un decreto. Da allora, tranne le sospensioni in tempo di guerra, alcuni rinvii per emergenze sanitarie e l’annullamento dello scorso anno per la pandemia, si è sempre svolta con regolarità. La storia di questa antica manifestazione è ricostruita nel volumetto “La fiera di San Matteo a Mirano dal 1871 al 1945”, a cura del professor Cosimo Moretti, pubblicato con il contributo del Comune e dell’associazione L’Esde. Quest’anno a settembre, la fiera, organizzata dal Comune di Mirano, è tornata ad animare il cuore della città, con giostre e spettacoli viaggianti, proposte gastronomiche, bancarelle ed espositori, attirando migliaia di

Il nucleo fondante conta otto luoghi. Partecipa anche la residenza di Wurzburg in Germania all’adesione dell’ente amministrativo statale tedesco che gestisce i castelli della Baviera, e il Museo Martin Von Wagner, sempre di Würzburg. Alla prima assemblea erano presenti molti dei rappresentanti di questi luoghi, tra cui il professor Damian Dombrowski, direttore del Martin Von Wagner Museum di Würzburg, e Susanne Hoppe, della Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen, l’ente amministrativo tedesco che ha in gestione la Residenza di Würzburg. Per il Comune di Mirano hanno partecipato la sindaca Maria Rosa Pavanello e la presidente del Consiglio comunale Renata Cibin. Diversi sono stati interventi che si sono susseguiti durante l’assemblea, ma tutti hanno sottolineato quattro principali aspetti chiave: l’esigenza imprescindibile di lavorare in rete, con l’impegno di estenderla ulteriormente; la necessità di coinvolgere maggiormente i territori; l’opportu-

visitatori. Cinquantacinque giostre, come nelle passate edizioni, hanno dato vita a un grande parco divertimenti in piazza Martiri, nelle vie adiacenti e nel tratto di via Cavin di Sala fino all’incrocio con via Torino. A queste si sono aggiunte una quarantina di bancarelle di commercio ambulante (alimentari e non) e tre espositori di attrezzature varie e automobili. Presente anche l’Osteria dell’Oca, lo stand gastronomico allestito dai volontari della Pro Loco Mirano in piazza Martiri. Grandi assenti, invece, la consueta pesca di beneficenza in piazza e i grandi stand gastronomici delle associazioni sportive e culturali miranesi in viale Rimembranze, per i quali bisognerà aspettare il prossimo anno. Nonostante qualche mancanza, la manifestazione ha attirato moltissimi visitatori, oltre ai residenti, e ha fatto respirare a grandi e piccini il piacere della ritrovata socialità, pur nel rispetto delle norme anti Covid. (a.s.)


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Spinea

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Riconoscimenti. Nelle scorse settimane la visita di una commissione da Bruxelles

Spinea è stata dichiarata “Città europea dello sport 2023” A

rriva l’ufficialità da Bruxelles e Spinea può festeggiare il titolo di “Città europea dello sport per il 2023”. “Abbiamo il piacere- scrive il presidente Gian Francesco Lupatteli di Acess Italia- di dichiarare Spinea Città dello sport 2023. La vostra città è veramente un ottimo esempio di sport per tutti come strumento di integrazione, crescita educazione e rispetto, che sono i punti principali ai quali il premio si ispira”. La commissione ha evidenziato, nella sua relazione, peculiarità, entusiasmo e forza delle associazioni sportive spinetensi, ma a giocare la loro parte sono state soprattutto le strutture: stadio del calcio, piscina nuova con la vasca piena in collaudo, pattinodromo coperto e scoperto, palestre, palasport, campi sparsi in tutto il territorio. La vittoria porterà a Spinea, dopo la cerimonia di consegna prevista per fine anno a Bruxelles, la possibilità di utilizzare il logo “Città europea dello sport 2023” in tut-

Il sindaco Martina Vesnaver con l’assessore Elia Bettin

te le iniziative sportive a carattere regionale e nazionale che saranno programmate. “Questa è la nostra visione di città - commenta la sindaca Martina Vesnaver. Dobbiamo cambiare il punto di vista di come si vede Spinea esternamente, ma

La nomina porterà in dote altre novità positive: la convenzione con la catena di negozi Decathlon che sarà sponsor delle principali iniziative sportive della città anche internamente. Essere stati nominati “Città europea dello sport” per il 2023 non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, un laboratorio di coesione sociale e associativa. Questo è solo l’inizio per tanti altri progetti che verranno per quella che sarà la Spinea di domani. Ci vuole il coraggio di cambiare i

punti di vista e lo stato delle cose. Si può fare e si fa. A volte può sembrare più facile, più sicuro lasciare le cose come stanno, ma questi sono anni di cambiamento, per i quali serve coraggio. Osare si può. Spinea lo ha dimostrato”. A dicembre la consegna a Bruxelles della bandiera. La commissione di Aces

Europe, giovedì 30 settembre a sabato 2 ottobre mattina ha in pratica girato tutta Spinea (“Anche se- dice con ironia ma evidente orgoglio la sindaca Martina Vesnaver- gli abbiamo fatto vedere solo gli impianti più belli”) e incontrato gli sportivi anche in luoghi forse insoliti per loro ma molti significativi, come il

Graspo d’Uva, un quartiere riqualificato Non solo piscina e area commerciale. Il quartiere del Graspo d’Uva a Spinea continua il suo rinnovamento con altre novità attese da molto tempo e in via di realizzazione in questi mesi. La notizia più recente e salutata con gioia dai residenti è quella della conclusione dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza delle principali strutture pubbliche del quartiere. “L’Associazione “Amici del Graspo d’Uva” con il contributo dei volontari e il Consorzio di Gestione “Associazione Graspo de Ua” è entusiasta dell’intervento di riqua-

lificazione e ristrutturazione delle strutture pubbliche del quartiere, a partire da quelle sportive. Il risultato, evidente e già apprezzato dai residenti, è stato una importante e quasi totale riqualificazione del fabbricato degli spogliatoi del campo sportivo, area nella quale è stato rifatto il tetto con la relativa manutenzione e sostituzione delle lattonerie e grondaie lungo tutto il perimetro, compresa la terrazza ora del tutto agibile. A completamento, si è proceduto con la dipintura di tutto lo stabile, in tinta vinaccia, che richiama il nome del-

la zona, a cura dei volontari delle associazioni coinvolte.”E’ un segno di ringraziamento- spiegano gli Amici del Graspo- verso i nostri padri e nonni per averci lasciato questo magnifico quartiere da curare e vivere. Le associazioni partecipanti sono inoltre orgogliose di poter dire che l’impegnativo importo dei lavori è stato coperto per il 65% circa dai fondi del quartiere e per il restante 35% dal contributo del Comune. Un lavoro importante ma solo il primo passo per un quartiere in crescita e che vuole continuare a migliorare”. (m.to)

giardino della biblioteca civica dove si sono esibiti le arti marziali e le scuole di danza e ginnastica. Il tour si è poi concluso con la visita alla nascente piscina, per la prima volta a vasche piene. “Dovevano vedere da regolamento quattro impianticontinua la sindaca Vesnaver- ma noi siamo riusciti a concentrare in visite uniche più strutture, dando alla commissione un quadro generale più ampio di quello che Spinea ha da offrire o offrirà nel prossimo futuro”. La nomina a città europea dello sport, inoltre, porterà in dote non solo il prestigio del titolo, ma altre novità positive per la città: è stata infatti anticipata la prossima convenzione con la catena di negozi sportivi Decathlon, che diverrà sponsor delle principali iniziative sportive di Spinea che si rivolgeranno al mondo dei più giovani”. Massimo Tonizzo


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Ambiente. L’assessore Franco Zamengo illustra i risultati della telesorveglianza

Raffica di multe contro chi abbandona i rifiuti S

ono entrate in funzione a fine estate le tre nuove telecamere per contrastare l’incivile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel Comune di Spinea. Il comando di Polizia Locale dell’Unione del Miranese in accordo con l’Ufficio Ambiente del Comune di Spinea ha individuato tre postazioni in prossimità dei cassonetti per la raccolta differenziata, per individuare coloro che lasciano spazzatura o altro fuori dagli appositi contenitori. “Sono telecamere cosiddette intelligenti- spiega l’assessore all’ambiente Franca Zamengo. “Che si attivano con rilevatori di movimento e memorizzano i filmati quando la registrazione è completata. Sistemi all’avanguardia che permettono di estrarre immagini molto precise che possono essere utilizzate come supporto ad attività d’indagine di polizia amministrativa e giudiziaria. Dalla visione dei filmati infatti gli inquirenti possono risalire alle persone che effettivamente stanno utilizzando un mezzo o ad eventuali altre azioni in contrasto con la normativa vigente”. Già

positivi i primi riscontri nell’area per la raccolta dei rifiuti di via Rossignago di fronte al parco Nuove Gemme, dove erano stati depositati materassi, lavatrici e altri oggetti ingombranti. L’attività di controllo del territorio predisposta e organizzata dalla Polizia Locale dell’Unione del Miranese, tramite una fattiva collaborazione tra l’ufficio di polizia ambientale e l’ufficio nuclei speciali con l’ausilio di questi nuovis-

simi sistemi di videosorveglianza, ha raccolto i risultati auspicati, risalendo al responsabile residente in uno dei palazzoni adiacenti all’area che ha ammesso le sue responsabilità riconoscendosi nei fotogrammi. “Molti cittadini- prosegue l’assessore - non sono a conoscenza delle modalità di recupero degli oggetti di piccole dimensioni che non devono essere buttati tra i rifiuti ma portati nell’ecocentro gestito dalla Veritas. I rifiuti e gli oggetti ingombranti di grandi dimensioni ed esclusivamente di origine domestica, possono essere portati in ecocentro oppure smaltiti tramite il servizio a domicilio su appuntamento, gratuito fino a un metro cubo di volume (ad esempio, una lavatrice, un frigorifero oppure una poltrona)”. Dall’inizio dei controlli nel Comune di Spinea con le nuove metodologie, nell’arco temporale di circa un mese le violazioni contestate sono state circa 35 con una sanzione ammnistrativa di 166,66 euro ognuno. Massimo Tonizzo

Istituto comprensivo, arriva il nuovo dirigente Dopo l’addio a fine anno scolastico del suo predecessore, con l’avvio della nuova annata è stato accolto in Municipio il nuovo dirigente dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack, Giuseppe Peluso. A dargli il benvenuto il sindaco Martina Vesnaver assieme alla consigliera delegata Bertilla Mason, con il vicesindaco Piazzi e la responsabile del settore cultura e istruzione Paola Marchetti. Giuseppe Peluso arriva a coprire il posto lasciato dalla dottoressa Boscolo, dopo solo un anno, che però è stato un anno molto positivo per la scuola e chi la vive, a detta di tutti gli attori coinvolti e nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Arrivato dall’insegnamento alla scuola secondaria di primo grado di Camponogara il professor Peluso, 35 anni, è al suo primo incarico in qualità di dirigente ma ha già le idee molto chiare su quello che lo attende a Spinea. “Porterò avanti il percorso intrapreso dalla dottoressa Boscolo - spiega- con cui ho fatto un passaggio di consegne. E’ una persona che conosco bene, di cui ho molta stima e che lo scorso anno ha costruito tantissimo per la scuola di Spinea. Sono felice di prendere questa eredità e fiducioso di poter seguire la strada da lei intrapresa. Sono felice per la realtà che ho trovato. Un clima positivo, di grande collaborazione. Stesso clima che ho trovato nel rapporto con l’amministrazione, che ringrazio per questo incontro di benvenuto, molto apprezzato”. Dello stesso avviso sindaco e delegata, felici dell’incontro col professor Peluso e pronte col suo stesso atteggiamento positivo per l’inizio del nuovo anno scolastico. (m.to)


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Spinea

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Territorio. Esercitazione di due giorni con base allo stadio Allende

Protezione civile, volontari in campo dimostrano efficienza nelle emergenze Il gruppo comunale conta attualmente oltre 70 persone che con impegno mettono a disposizione degli altri, esperienza, professionalità individuale e tempo

U

n uomo caduto nel fiume. I Gps che non funzionano. Torrenti in piena e alberi che cadono. Tutto per fortuna solo simulato, ma con interventi riusciti alla perfezione. Spinea per due giorni nelle scorse settimane è diventata (sperando che quanto visto non accada mai) sede dell’esercitazione, con un buon riscontro finale, per il gruppo di Protezione Civile della città. Con campo base, area primo soccorso e mensa allestiti nel parco accanto allo stadio Allende, sede operativa per l’intenso week-end di lavoro, una ventina di volontari hanno per due giorni simulato le difficoltà di un improvviso stato di calamità. Tra vento forte che fa cadere gli alberi e fiumi in piena da drenare, anche la riuscita simulazione di soccorso a una persona dispersa in mezzo alla tempesta e con il sistema di lo-

calizzazione satellitare fuori uso. L’uomo è stato poi “virtualmente” ripescato tra gli applausi dalle acque del fiume. “L’esercitazione del gruppo- spiegano i responsabili- simulava un evento meteorologico molto forte che aveva causato allagamenti, alberi schiantati e altri da abbattere, messa in sicurezza argini, recupero infortunati e ricerca in campo aperto. Quarantotto ore non stop che hanno visto l’allestimento campo e scenari di intervento multipli. Grazie a tutti i nostri volontari che quando il gioco si fa duro dimostrano sempre il meglio e alla ditta Eil System per averci concesso l’uso di una loro Towerlux, indispensabile per le nostre prove”. Il gruppo comunale di volontari di Spinea, a cui possono aderire cittadini in possesso dei requisiti psico-fisici richiesti, conta attualmente oltre 70 persone che con impegno

mettono a disposizione degli altri, esperienza, professionalità individuale e tempo. Tutti i volontari vengono formati partecipando al corso di formazione organizzato dalla Città Metropolitana di Venezia che prevede 18 lezioni tenute da professionisti qualificati ed esperti in vari settori su temi che vanno dalla legislazione ai rischi del territorio al primo soccorso, passando attraverso esperienze pratiche come le lezioni presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Mestre. “La conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo per i vari rischi- spiegano i responsabili- costituisce la base, oltre che per le attività di previsione necessarie a rendere efficiente la macchina dei soccorsi, anche per individuare gli indirizzi e le linee dei vari tipi di interventi di prevenzione possibili”. Massimo Tonizzo

“Volontari-amo”, successo dell’iniziativa Dopo la positiva esperienza dell’anno passato, torna alla parrocchia di Santa Bertilla il corso per aspiranti volontari dell’Associazione Volontari del Fanciullo “Volontari-amo”. A maggio 2021 c’era stata la prima presentazione con due incontri on line, e ora il volontariato può finalmente ripartire in presenza nel pieno rispetto delle norme anti-covid. Con appuntamenti previsti fin dai primi di ottobre nella tensostruttura della parrocchia di Santa Bertilla a Spinea in via Gioberti, i volontari già formati racconteranno le loro esperienze la gioia che provano nel fare servizio con i bambini, come funziona ed è

strutturata la loro associazione con anche delle visite previste a Casa Nazareth Sorriso, provvisoriamente situata presso la sala parrocchiale “Don Lino” a fianco della tensostruttura. Il corso continuerà settimanalmente ogni mercoledì sera. L’associazione è nata grazie alla volontà di suor Licia Stefania Farinelli, fondatrice e ideatrice dell’associazione Volontari del Fanciullo. Per dare una risposta concreta ad un’infanzia sofferente, carente di cure affettive ed educative, nel novembre del 1990 fonda a Spinea, nella Parrocchia di Santa Maria Bertilla, il gruppo parrocchiale “Volontari del Fanciullo”. Con 12

giovani volontari inizia a marzo del 1991 un servizio individuale gratuito per una decina di bambini con situazioni di disagio. Nel 1995 il gruppo parrocchiale diventa un’associazione di volontariato, iscrivendosi all’Albo Regionale e all’Albo Comunale delle Associazioni di Spinea. Nel 1996, il Comune di Spinea sigla un patto d’intesa per l’apertura della prima “Casa Nazareth”, uno speciale spazio ricreativo pomeridiano, ispirato agli insegnamenti pedagogici e spirituali del Beato Padre Luigi Caburlotto . Ad oggi le “Case Nazareth” sono 5. Info: formazione@volontaridelfanciullo.it. (m.to)


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Santa Maria di Sala

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Storie. La commovente cerimonia per ricordare la coraggiosa mamma scomparsa nel 2016

Un strada intitolata a Elena Furlan nella frazione di Caselle I

l Comune di Santa Maria di Sala, a cinque anni dalla sua scomparsa, ha scelto di dedicare una strada a Elena Furlan, che se n’è andata a 36 anni per un brutto male. Una storia, quella di Elena, che continua a commuovere chi l’ha conosciuta o ha sentito la sua storia. Come un fulmine a ciel sereno, durante le prime settimane di gravidanza, a soli 36 anni, Elena aveva scoperto di avere un tumore che stava coinvolgendo l’utero. I medici le avevano detto che non sarebbe riuscita a portare a termine la gravidanza, ma lei ce l’aveva messa tutta e, rifiutando le cure, era riuscita a portare alla luce Maria Vittoria. Dopo meno di un anno, però, la malattia se l’era portata via. Ora, grazie alla via a lei intitolata, una laterale di via Carlo Gardan, il ricordo di Elena Furlan vivrà per sempre. Dopo la toccante cerimonia, il sindaco Nicola Fragomeni ha dichiarato: “Abbiamo consegnato alla storia la via intitolata a Elena Furlan, che ha deciso di morire non curandosi da una terribile malattia per permettere alla bimba che aveva in grembo di vivere. Nel giorno di Elena Furlan, in cui tutta una comunità si è stretta intorno a lei

l’intitolazione di una via a Elena Furlan, una mamma coraggio malata di tumore che ha sacrificato la sua vita per far nascere sua figlia” ha aggiunto la Fondazione Città della Speranza Onlus. “Una giornata dedicata all’amore - ha commentato Cristian Zara - l’amore di una madre verso sua figlia e di una comunità verso tutti i bambini che grazie a Città della Speranza possono vivere il loro futuro”. Anna Serena

Tornano i corsi dell’Università Popolare Il Comune in collaborazione con la consulta cultura e le associazioni del territorio, anche per quest’anno accademico promuove la ricca programmazioni di corsi dell’Università Popolare. L’iniziativa si è consolidata negli anni come occasione di crescita personale, di formazione culturale e di interrelazione sociale in risposta agli interessi e ai bisogni dei cittadini ed è pronta a tornare con tante novità. “La sfida dell’Università Popolare per l’edizione 2021/2022, dopo l’interruzione causata dall’emergenza Covid-19, è di offrire alla cittadinanza non solo opportunità di informazione e di formazione ma anche occasioni di incontro e confronto, sia nelle tradizionali modalità ‘in presenza’ che in quelle ormai acquisite ‘a distanza’, nella prospettiva di recuperare quella socialità fortemente compromessa dalle restrizioni per il contenimento

Il Comune di Santa Maria di Sala è gemellato con la Città della Speranza e alla sua famiglia, abbiamo colto l’occasione per suggellare il gemellaggio tra Santa Maria di Sala e la Città della Speranza. Grazie a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato affinché questi due momenti toccanti prendessero corpo”. “Il percorso che ha avvicinato il Comune di Santa Maria di Sala a Città della Speranza è iniziato nel 2019, quando il consigliere Cristian Zara si è fatto promotore del gemellaggio, trovando nel Sindaco Nicola Fragomeni forte adesione ai principi della Fondazione. Questa sensibilità per la missione di Città della Speranza è stata sempre condivisa anche dagli abitanti di Santa Maria di Sala, alcuni dei quali si sono attivati in prima persona per arrivare alla sottoscrizione della Charta dei Comuni alla quale è stata dato grande risalto. Il documento, infatti, è stato firmato durante una manifestazione pubblica, particolarmente cara a tutta la comunità:

del contagio da coronavirus, a sostegno di una ricostruzione consapevole dei legami sociali, nel rispetto delle normative vigenti in materia di pandemia- dichiarano l’assessore alla Cultura, alla Pubblica istruzione e alle attività giovanili, Luca Morosin, e il sindaco, Nicola Fragomeni”. L’offerta di attività culturali e sportive dell’istituzione è rivolta a qualsiasi fascia d’età e spazia dalla cultura generale alla musica, dall’informatica alle lingue, dal fitness alla danza, dall’arte al benessere. Il programma, completo di orari e informazioni utili è scaricabile dal sito del Comune. Per ulteriori informazioni è possibile, inoltre, contattare direttamente l’Ufficio Cultura allo 041.487550 o all’indirizzo mail cultura@comune-santamariadisala.it. (a.s.)


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Santa Maria di Sala

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Lavoro. Un ciclo di incontri dedicato alla fascia 18-29 anni

Occupazione giovanile: priorità del Comune L

a crisi generata dall’emergenza pandemica ha contribuito, nell’ultimo anno, all’aumento del tasso di disoccupazione giovanile in tutta Italia. Sono stati tanti i Comuni da Nord a Sud che hanno scelto di rispondere con iniziative mirate, pensate proprio per aiutare i giovani in questo difficile momento storico. L’amministrazione comunale di Santa Maria di Sala non è stato da meno. Infatti, proprio in quest’ottica, lo sportello Informagiovani del Comune, attraverso il progetto Giovani “GO! GiovaniOra!”, attivo da diverso tempo, ha scelto di ampliare il proprio orario di apertura e organizzare nuovi incontri. Si tratta di un servizio di orientamento informativo gratuito rivolto a tutti coloro i quali si trovano a fare il contro con il proprio futuro, una volta conseguito il diploma, la laurea o dopo un lungo periodo senza lavoro. Dal mese di ottobre, infatti, lo sportello è aperto, oltre al martedì, anche ogni giovedì dalle 16 alle 19, su appuntamento, per consentire ai giovani tra i 18 e i 29 anni di fissare un colloquio di orientamento gratuito e personalizzato. Il giovedì sarà quindi una giornata dedicata in maniera esclusiva alla ricerca del lavoro, in cui parlare di curriculum vitae, lettere di presentazione, ricerca attiva, bilancio di competenze e molto altro. Sempre a ottobre, presso il teatro Pertini di villa Farsetti di Santa Maria di Sala,

guire i due appuntamenti da remoto, avvalendosi di Google Meets. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare direttamente lo sportello, inviando un messaggio contenente nome, cognome, data di nascita, indirizzo mail e numero di cellulare all’indirizzo informa.giovani@comune-santamariadisala.it oppure al numero 348 65 38 629. Il Comune ricorda, infine, che Informagiovani è anche online, con pagine dedicate su Facebook e Instagram e un numero attivo su WhatsApp, proprio per facilitare il contatto tra i più giovani e gli operatori dello sportello. Anna Serena

Plastic free, volontari in azione Nelle scorse settimane gli attivisti in blu di Plastic Free hanno organizzato 338 appuntamenti su tutto il territorio italiano, a cui hanno partecipato più di 18mila persone, in occasione della giornata nazionale di raccolta. Un unico obiettivo ha unito tutta l’Italia nel più grande evento ambientalista mai realizzato: liberare il Pianeta dalla plastica, stabilendo il nuovo record di 240mila chilogrammi di rifiuti rimossi dall’ambiente in un solo giorno. In Veneto, sono state 56 le città ad aver aderito all’iniziativa, tra queste anche Santa Maria di Sala. Nel paese il gruppo di volontari è stato coordinato da Marta Battista, referente dell’associazione per il comune. Gli attivisti si sono ritrovati all’ingresso Est di Villa Farsetti. Inoltre, grazie alla collaborazione instaurata con il Circolo Arci “Pirola” di Santa Maria di Sala, tutti i volontari iscritti all’evento hanno avuto la possibilità di partecipare con l’occasione a una visita guidata gratu-

Lo sportello Giovani Go! ha deciso di ampliare il proprio orario di apertura si terranno due incontri aperti al pubblico, entrambi organizzati nell’ambito del progetto “Politiche giovanili tra Riviera e Miranese 3.0”, finanziato dalla Regione Veneto. Il primo appuntamento, dal titolo “Curriculum e ricerca del lavoro” è fissato per giovedì 21 ottobre alle 17. Durante l’incontro, ai giovani verranno dati consigli sulla stesura di un curriculum efficace e segnalati i principi canali per candidarsi. La settimana successiva, giovedì 28 ottobre, sempre alle ore 17, ci sarà, invece, un evento dedicato al colloquio di lavoro. I partecipanti impareranno come presentarsi al meglio per sostenere un colloquio di lavoro. Per partecipare agli incontri sarà necessario esibire il Green pass e rispettare i protocolli anti Covid. Tuttavia, chi lo desiderasse, può scegliere di se-

ita della Villa, facendo di Villa Farsetti l’emblema del binomio ambiente e cultura. “Malgrado il tempo grigio è stata una bella giornata. Al termine della raccolta di Plastic Free, si è svolta una visita guidata e nel pomeriggio altre due. Sempre molte persone sono interessate alla storia della villa e questo ci fa molto piacere- ha dichiarato il Circolo al termine della giornata. “Continueremo ad organizzare attività sul territorio e a portare la sua voce anche nelle scuole. A novembre, ci sarà una giornata totalmente dedicata alla sensibilizzazione dei più giovani” ha anticipato Plastic Free”. (a.s.)


Provincia

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Energia. L’intervento a Bologna del presidente di Hydrogen Pak Andrea Bos

“Hydrogen Valley di Marghera strategica a livello europeo” “L

’Hydrogen Valley di Porto Marghera è una tessera della strategia energetica europea e un terreno naturale per lo sviluppo su scala industriale delle applicazioni legate all’idrogeno”. Così il presidente di Hydrogen Park Andrea Bos, che è intervenuto alla prima edizione di Hese, Hydrogen Energy Summit&Expo. L’evento, che si è tenuto nelle scorse settimane nel quartiere fieristico di Bologna, era dedicato ai sistemi di produzione, trasporto, deposito dell’idrogeno e ha voluto incoraggiare il confronto sul futuro di questa risorsa. “Il polo di Marghera, a differenza di altre aree, offre l’opportunità di integrare il consolidato know- how industriale con l’innovazione e la sperimentazione tecnologica. Insieme ai principali stakeholders abbiamo realizzato 12 progetti nel campo dello stoccaggio, della distribuzione, della mobilità e delle applicazioni stazionarie” ha detto Andrea Bos nel corso del suo intervento e poi è andato nel dettaglio. “Oggi l’attività di Hydrogen Park è determinante nel contesto di Porto Marghera e rappresenta un modello replicabile e scalabile- ha sottolineato Bos- nei grandi distretti industriali altamente energivori. La strategia europea, infatti, dà impulso alla domanda e alla produzione dell’idrogeno, che i soci del consorzio sono in grado di sintetizzare e stoccare. Il 15 aprile scorso abbiamo messo a sistema questo nostro asset e,

Nel territorio veneziano sono stati realizzati 12 progetti nel campo dello stoccaggio della mobilità e applicazioni

insieme a Sapio, abbiamo sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. L’accordo prevede la realizzazione di un hub per l’idrogeno e l’importazione di ammoniaca verde”. “Questo percorso virtuoso- ha concluso - punta ad un ulteriore sviluppo dell’Hydrogen Valley d’area vasta metropolitana, che grazie all’hydrogen hub sarà una leva competitiva per il Nordest nel contesto internazionale”. Insieme ad Andrea Bos hanno partecipato al convegno: Cristina Maggi direttrice H2it Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, Gregorio Barbieri direttore sviluppo, programmi europei ed innovazione di Adsp mar Tirreno settentrionale, Fabrizio Botta

Nella foto Andrea Bos

global sales & strategy director E&c onshore division di Saipem, Federico Colombara partner and associate director di Bcg. E poi anche: Alessandro Delli Noci assessore sviluppo economico, energia della Regione Puglia, Dario Furlanetto direttore di Parco Adamello, Thomas Klauser responsabile comunicazione di H2-Alto Adige, Gabriele Lucchesi direttore idrogeno di Edison Spa, Giulia Monteleone responsabile laboratorio accumulo di energia di Enea, Marco Piuri direttore generale Fnm e amministratore delegato di Trenord, Alberto Sogni Clust-E Greentech dell’Emilia-Romagna. Alessandro Abbadir

Accordo fra Politecnico Calzaturiero e Sportsystem Condividere le conoscenze per moltiplicare le competenze. È l’approccio che ha portato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin e il presidente della Fondazione e Distretto Sportsystem Andrea Parisotto alla firma di un accordo per lo sviluppo e l’integrazione di programmi di formazione avanzata, divulgazione e co-working. La partnership vedrà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per confrontare esperienze e i risultati di progetti di comune interesse. Riguarderà l’attività di ricerca sulla sostenibilità, sui nuovi materiali e sull’Industria 4.0, con il coinvolgimento delle imprese dei distretti della Riviera

del Brenta e dello Sportsystem. Le parti svilupperanno attività di orientamento per favorire l’incontro tra il mondo della formazione e quello del lavoro, inoltre erogheranno percorsi specialistici a favore di giovani e inoccupati. Promuoveranno momenti di divulgazione sulle nuove tecnologie di digital manufacturing. Il Politecnico Calzaturiero, metterà a disposizione i propri laboratori, il Fablab e concorderà un programma di aggiornamento per le imprese del Distretto Sportsystem. “Dalla collaborazione tra due importanti distretti calzaturieri come la Riviera del Brenta e lo Sportsystem possono nasce-

re ottime sinergie. La firma di questo accordo ci ricorda che la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è una strategia win-win” dichiara il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese. “Con questo accordo, puntiamo a rendere ancora più stretta la collaborazione con lo Sportsystem avviata tre anni fa, che ha portato alla realizzazione di corsi per lavoratori attivi e disoccupati nel territorio di Montebelluna.Ci concentreremo sull’ampliamento della proposta formativa e sullo sviluppo di progetti di ricerca sul tema della sostenibilità” commenta Franco Ballin.


Provincia

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Territorio. In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale

Il Covid ha acuito il disagio psicologico Lo si riscontra nelle famiglie, nelle comunità, nei servizi e nei Pronto Soccorso: si è creato un bisogno mai affrontato prima dagli specialisti del settore

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a un anno, l’anno del Covid, cresce la domanda di aiuto, e i Centri di Salute Mentale vedono aumentare gli accessi in modo sensibile: la pandemia, con le sue conseguenze sociali ed economiche, ha accentuato il disagio. “Non ha senso celebrare quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale – ha sottolineato il Direttore dei Servizi Sociosanitari dell’Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin lo scorso 10 ottobre in occasione della ricorrenza - senza guardare in profondità a quello che è successo e continua ad accadere. Anzi, questa Giornata assume particolare rilevanza connotandosi di significati che risentono della lunga pandemia in corso. Le drammatiche ricadute sanitarie sono ben note per gli effetti in termini di mortalità e di ospedalizzazione. Ma noi non possiamo non guardare le ricadute sul piano psicologico: anche se più sommerse, in modo non meno debilitante hanno interessato tutte le fasce di popolazione. Si pensi solo ai soggetti direttamente colpiti dall’infezione, a coloro che hanno subito dei lutti o perdite economiche, o ancora a coloro che hanno risentito della mancanza di socialità”. “In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale l’Ulss 3 Serenissima e la Conferenza dei Sindaci, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, hanno organizzato un percorso di eventi che toccheranno tutti i distretti del territorio” ha spiegato il Primario Moreno De Rossi. “Nell’ambito della Ulss 3 Serenissima – ha sottolineato il dottor De Rossi - a partire dagli ultimi mesi del 2020 si è assistito a un lento ma progressivo incremento della domanda di aiuto che ha portato

un 25% di accessi in più presso i Centri di Salute Mentale del nostro ambito territoriale. E’ questa l’emergenza che abbiamo affrontato nei quattro eventi dedicati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della prevenzione, della cura e della riabilitazione delle malattie mentali che si sono svolti a Venezia, a Mestre, a Dolo, a Chioggia, dove operatori, amministrazioni locali, associazioni, cooperative sociali hanno trovato uno spazio di confronto. E’ stata un’occasione importante dove l’incontro fra portatori di interesse ha rappresentato un esercizio di responsabilità irrinunciabile per una comunità che voglia definirsi accogliente e solidale nei confronti di tutti i soggetti fragili del Negli incontri sono emersi i punti di vista e le esperienze di Associazioni, famiglie e delle comunità terapeutiche, quella dei servizi dell’Amministrazione civica, e quella, particolare, dei Pronto Soccorso, nei quali Covid-19 e disagio psicologico hanno creato un bisogno mai affrontato dagli specialisti del settore.

Tre milioni di euro dalla Regione per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze Il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha ricevuto dalla Regione altri 3 milioni di euro per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze a servizio del mondo agricolo. Il progetto, che inizialmente aveva ottenuto un primo finanziamento di 3,7 milioni di euro grazie ai fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia, prevede la sostituzione di circa 10 chilometri di canalette a cielo aperto con un impianto di distribuzione irrigua tubato in bassa pressione, realizzando un sistema di distribuzione irrigua in grado di fornire acqua alle aziende del territorio in maniera più efficiente e riducendo gli sprechi. Il Consorzio ha poi presentato, in un secondo momento, la richiesta di un ulteriore finanziamento al fine di migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle

opere già approvate e che ora è stato finanziato. “Sono molto soddisfatto - afferma Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio - del risultato raggiunto. Questo è un intervento necessario e fondamentale per tutta l’area agricola di Conche e di Valli di Chioggia che necessita

di un servizio irriguo efficiente per garantire la produttività delle aziende. Ancora una volta siamo riusciti a presentare un progetto che ha ottenuto l’approvazione e il finanziamento da parte della Regione, segno che stiamo lavorando nella giusta direzione”. (a.c.)










Cultura

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La mostra. Al Museo Civico della Laguna Sud a Chioggia

Le serigrafie ed i messaggi etici di Banksy

“E

arly artist known as Banksy 2002-2007 Prints Selection”, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi e promossa dal Comune di Chioggia, è il progetto espositivo sbarcato in laguna a inizio ottobre. Fino al 9 gennaio prossimo le opere del famoso ed enigmatico artista inglese saranno esposte al Museo della Laguna Sud “San Francesco fuori le mura” di Chioggia. Protagonista della mostra l’artista originario di Bristol, forse il più esemplare caso di popolarità per un autore vivente dai tempi di Andy Warhol. A parlare, al posto di colui che nessuno ha mai visto e di cui nessuno conosce il volto, saranno come sempre le sue opere: immagini e forme di inaudita potenza etica, evocativa e tematica. Serigrafie che sono diventate un culto tra i collezionisti internazionali, veri e propri oggetti devozionali che delineano i protagonisti iconici dell’immaginario banksiano. Saranno in mostra una selezione di numerose serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. Secondo Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi che produce e organizza l’evento in collaborazione con il Comune di Chioggia: “Le opere di Banksy

Fino al 9 gennaio prossimo saranno esposte le opere del famoso ed enigmatico artista inglese

L’inaugurazione della mostra

sono dirompenti e trasgressive, destinate a lasciare il segno tra i visitatori dei luoghi in cui portiamo la mostra. Il suo arrivo in Laguna non passerà inosservato e sarà sicuramente un forte stimolo alla ripresa culturale che tutti auspichiamo”. In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico, ormai conosciute e amate in tutto il mondo per il tratto artistico immediato e per i potenti messaggi sociali: Girl with Balloon, serigrafia su carta del 200405, che nel 2017 è stata votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici; Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso

lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori. Secondo Stefano Antonelli: “Nel suo modo di trasformare il vandalismo in arte, Banksy sta creando un popolo per l’arte con un progetto di inclusione culturale che ha origine nel pensiero punk”. Aggiunge Gianluca Marziani: “Qualsiasi opera di Banksy innesca una comunicazione circolare, un effetto domino in cui l’immagine è lo spunto per connettere persone, luoghi e oggetti. I suoi sono editoriali visivi che aumentano la capienza d’urto dei messaggi, soppesando i limiti del potere e il senso morale dell’umanità”.

Prove tecniche di normalità, la biblioteca di Dolo aumenta il proprio orario di apertura Dal 20 ottobre la biblioteca di Villa Concina a Dolo, per venire incontro alle richieste crescenti di studenti e utenti, amplia i propri orari. Dal lunedì al venerdì, infatti, la biblioteca sarà aperta, in via sperimentale, dalle ore 9 alle 18.30 in orario continuato, quindi senza la pausa all’ora di pranzo, mentre il sabato dalle 9:00 alle 12.30. Inoltre viene riattivato lo spazio per leggere i giornali. L’accesso alla biblioteca, come prevede la legislazione vigente, sarà consentito previo il controllo del green pass. “Dopo la fase emergenzia-

le – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura, Matteo Bellomo – avviamo delle prove generali di normalità. Anzi: proviamo ad andare oltre, prevedendo un ampliamento degli orari e soprattutto la possibilità, in particolar modo per gli studenti universitari, di non doversi interrompere all’ora di pranzo.” “Nei prossimi mesi – conclude Bellomo – sottoporremo un nuovo questionario agli utenti della biblioteca per verificare le esigenze e le aspettative delle diverse categorie di frequentatori della biblioteca. Se dovesse emergere,

come accaduto prima del Covid, l’esigenza di tenere aperte le aule studio anche in orario serale, in particolar modo nei periodi delle sessioni d’esame, individueremo la strade per riproporre anche quella esperienza”.


Sport

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Arti marziali. Un altro alloro dell’atleta dolese in Romania

Giovanni Balducci campione di karate a livello mondiale A

ltro alloro mondiale conquistato dal campione di karate master Giovanni Balducci. L ’atleta di Dolo ha vinto il titolo a Cluj Napoca, in Romania, conquistando il terzo mondiale consecutivo. Due sono gli aspetti del karate agonistico, lo sportivo e il tradizionale. Lo sportivo fa parte della Wkf (World Karate Federations), che predilige l’atletismo, quindi è riservato perlopiù a praticanti giovani mentre il tradizionale, che segue più fedelmente le radici di questa disciplina orientale e lo spirito del Budo giapponese, è praticabile da tutti e adatto a qualsiasi età. È rappresentato a livello mondiale dalla Wukf (World Union Karate Federations) a cui ha preso parte anche Balducci. Balducci dopo il terzo posto del 2016 a Dublino, in Irlanda, l’anno dopo venne fermato da un intervento chirurgico ma nel 2018 si è imposto a Dundee in Scozia e nel 2019 a

Bratislava, in Slovacchia mentre l’anno scorso il mondiale non si è disputato a causa del Covid. Entusiasta l’atleta dolese che ha così commentato. “Considerando le chiusure disposte dal Governo delle palestre a causa del Covid, mi sono allenato nella mia piccola palestra di casa e per arrivare pronto a questo Mondiale di Cluj, visto che tutte le gare in presenza vennero bloccate dai vari Dpcm- Ho partecipato da gennaio 2021 al 19 settembre, giusto qualche giorno prima del mondiale, a 56 gare in diretta streaming on-line e a 5 gare in presenza non appena il Governo diede il nulla osta di poterle fare. Le gare on-line in streaming sono simili a quelle in presenza, ci sono le stesse giurie, le stesse valutazioni nei punteggi, l’unica differenza è che ogni arbitro si trova presso il suo alloggio e segue la gara da Pc, mentre gli agonisti hanno la telecamera del loro Pc che li riprende

mentre eseguono le loro performance in palestra. Delle 56 gare on line disputate, in 38 di queste ho conquistato l’oro, in 8 l’argento e in 10 il bronzo. “Questo campionato – ha concluso Balducci è stata una bellissima esperienza,

condivisa con atleti di altissimo livello e l’oro è arrivato sul filo del decimo di punto. Sapevo che mi sarebbe servito tanto lavoro per avere quel decimo di punto in più che avrebbe fatto la differenza tra l’oro e l’argento e visto

Tennis, con il “Decathlon”, tanti giovani atleti Nei campi in terra rossa del circolo tennis di Dolo si è disputato, in un clima di festa e grande partecipazione il torneo giovanile “Decathlon” curato con attenzione e maestria da Micaela Barbuni. Molti gli spettatori presenti alle finali, un elemento aggiuntivo di tensione per le giovani racchette. Le premiazioni si sono svolte alla presenza del rappresentante di Decathlon Mestre e della collaboratrice, nonché consigliera del circolo, Anita Morello e del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, che ha elogiato lo spirito dei ragazzi invitandoli a credere nello sport come

principio di vita, nella fatica e nel sacrificio come strumenti per raggiungere i propri obiettivi. Presente anche il presidente del circolo dolese Mario Pigato. La competizione ha visto partecipare 115 ragazzi brillantemente coordinati dal giudice arbitro Andrea Spolaore e dal direttore del torneo Alberto Tacchetto. Questi i risultati: Under 10 maschile Giacomo Aldo Vettori si è imposto su Mattia Callegaro per 6/1,3/6,13/11. Nell’Under 10 femminile successo di Alessia Minzat che ha superato Sofia Santon col punteggio di 6/1, 6/1. Nell’Under 12 maschile Nico-

lò Zavan ha superato Diego Terzo per 6/3, 6/4 mentre nell’ Under 12 femminile Angelina Soltoianu si è imposta su Annamaria Eliza Bordea col punteggio di 7/5, 6/3. Nella categoria Under 14 maschile successo di Alessio Citton su John Marcolin per 7/5, 3/6, 11/9 mentre nella stessa categoria femminile Giulia Demin ha vinto contro Maria Vittoria Franzoi per 6/1, 6/0. Nell’ Under 16 maschile Gabriele Zanella ha vinto contro Andrea Cattaneo per 6/1, 0/6 , 10/4 e nell’ Under 16 femminile Laura Monetti ha superato Greta Carretta per 6/2,2/6, 10/4. (l.p)

che è accaduto proprio questo, sono contento di non essermi risparmiato. Come sempre serve tanto cuore e azione per raggiungere le mete impossibili”. Lino Perini


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#Regione

Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto

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Lega. L’analisi del voto alle amministrative

Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”

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rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?

“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano

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entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di

avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto


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Regione

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Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro

Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I

l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-

Maestro artigiano e botteghe scuola

Emanuele Mazzaro

tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo

Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.


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. Regione

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Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia

“Un garante per i diritti delle persone anziane” Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”

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on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin - sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto.

Elisa Venturini

In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.

“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare

– spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.


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OTTOBRE 2021

on-line:

Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno

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Salute Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38


Salute

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Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio

Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato

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azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-

L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano

Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-

tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.

Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)


Salute

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Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando

“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid

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o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi

è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.

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Sotto il dottor Enrico Busato

ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.


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La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni

Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi

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onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.

on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10

e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.


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on-line: OTTOBRE 2021

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Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno

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a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-

limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con

un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-

zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.


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Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare

È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali

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utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-

mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.

È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.


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Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione

Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I

l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da

passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.

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Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini

Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P

iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla

in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,

infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione

dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.

Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.


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Oroscopo

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Ariete Il vostro intuito vi consentirà di orientarvi verso la strada giusta, ottenendo i risultati positivi che cercavate. Procedete determinati, seri, e convinti verso la meta che vi siete proposti di raggiungere

Ottobre

Toro Il momento è buono per intraprendere un nuovo percorso che porterà alla realizzazione del vostro progetto di cambiamento e per ripensare ad alcune situazioni che da tempo volevate cambiare

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Bilancia Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vostra quotidianità, ma non è detto che sia un male. Valutate con attenzione i pro e i contro. Potrebbe essere il momento giusto per una svolta, anche professionale

Scorpione

E’ tempo di consolidare i propri progetti, si viaggia a pieno ritmo con tanto entusiasmo e qualche evasione

Affrontate le sfide che vi si presentano con coraggio ma anche con serenità, una per volta, e riuscirete ad uscirne vincitori. Il vostro modo di fare vi aiuterà a trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori

Gemelli

Sagittario

Dovete fare attenzione alle vostre reazioni e fermarvi in tempo per evitare conflitti e discussioni che mal tollerate, soprattutto in questo periodo. Una notizia a sorpresa renderà tutto più facile

Il periodo è sereno, procedete spediti verso gli obiettivi che vi siete dati, anche la vita affettiva si rivela tranquilla, E’ un periodo decisamente buono da vivere a pieno

Cancro

Capricorno

Siete concentrati sulle cose della vostra vita personale e questo talvolta vi distoglie da tutto il resto, Siete alla ricerca di rassicurazioni e stabilità

Vi si presenta una occasione nel lavoro che proprio non potete lasciarvi sfuggire, la vostra ambizione vi costringerà a prendere in considerazione e valutare ogni proposta, saprete individuare quella migliore per voi

Leone

Acquario

Dopo tanta fatica e dedizione è arrivato il momento dei riconoscimenti in ambito lavorativo e una migliore prospettiva economica. Il periodo è favorevole anche nella vita sentimentale

Siete creativi e sognatori come sempre e questa vostra disposizione vi servirà a valorizzare i vostri progetti e vi consentirà di mettere a frutto i vostri piani. In questo periodo avete una marcia in più

Vergine

Pesci

Abbandonate il vostro proverbiale autocontrollo e lasciatevi andare al divertimento e all’evasione, cercate nuove avventure che potrebbero diventare anche importati. E’ tempo di mettere in secondo piano il lavoro

Fuggite dalla monotonia in cerca di un’evasione che vi faccia vivere esperienze interessanti e nuove. La vostra curiosità vi porterà lontano, lungo la strada che avete da sempre sognato per voi


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