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Salute
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FEBBRAIO 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.27
Regione
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del Miranese Nord
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NOALE
Sanità, riapre il padiglione Fassina
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Noale si abbellisce sistemando le piazze Terminati i lavori in piazzale Bastia. Il 2021 sarà l’anno dei cantieri in piazza servizio a pag 9 XX Settembre, il progetto è già stato approvato dalla soprintendenza
NOALE
Una valanga distrugge il sogno di Guido MARTELLAGO
Rifiuti, aumenti per la tariffazione SALZANO
Pioggia di contributi alle associazioni in difficoltà SCORZE’
Chiude lo storico allevamento di visoni MOBILITÀ
Trasporto scolastico, si riparte CULTURA
Anche nel Veneziano riaprono i musei
Donne, giovani e precari è emergenza lavoro Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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a primavera porta con sé una nuova emergenza, non certo meno grave di quella sanitaria che ancora ci preoccupa. Mentre la curva dei contagi dovrebbe (speriamo) scendere, quella di chi è senza un lavoro si impenna. E’ l’effetto della seconda ondata invernale, non certo meno grave della prima, che lascia sul campo posti di lavoro, sopratutto fra le donne, i giovani e chi ha un contratto a termine. segue a pag 5
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CHIOGGIA (VE) via Cesare Battisti, 286 tel 041 4762150
CASCINA (PI) via Tosco Romagnola, 133 tel 050 7350008
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Dopo il trionfo la prova dei fatti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Confermato alla guida Veneto a furore di popoDa sempre al vostrodelservizio con cortesia discrezione. lo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace
s e r v i z i o c o n t i n u at o : Diurno, Notturno, Festivo sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli soLavori Cimiteriali · Trasporti Nazionali e Internazionali stenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “panGalleria Roma, 7 · Vigodarzere (Pd) · tel 049 706 168 cia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua aoflliloreggian@virgilio.it
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espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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Salute
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
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Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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Il Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro alle attività penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21% sulla Tari
“Schiamazzi, non ci sono baby gang”
Dopo il trionfo la prova dei fatti
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PIZZERIA Chiamaci allo 041 554 0550 (dalle 16.00)
O
vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
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Antenore è semplice, chiara, comprensibile. Antenore ti ripaga della fiducia con un omaggio immediato già nella prima E 100 soprattutto Ama le parole i fatti€concreti. bolletta: Smc di gas seria. e 60 kWh di luce gratuitibuone, PARI A 35,00 +IVA.
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AbbinaUna gas eparola luce conbella, Antenore: vantaggio doppio. unafornitore parola unico, responsabile.
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Distribuiti 500 buoni spesa per chi è in difficoltà
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Regione
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
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Padova Est Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona. via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti.
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
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Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
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Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
Abano regina dei social e dei media PERSONAGGI
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Una parola bella, una parola responsabile. Antenore è semplice, chiara, comprensibile. E soprattutto seria. Ama le parole buone, i fatti concreti. Da Antenore potete chiedere una verifica, un preventivo o anche solo un confronto. L’Energia è più bella, dove le parole sono sincere.
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizi alle centrale pagg 8-10 che eserciterà un forte pressing sul Governo
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag. pag 57 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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Salute
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
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TERRITORIO
Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
PONTE SAN NICOLO’
Pums, un piano per la mobilità sostenibile VIGONZA
“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
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Facciamo il punto
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Messaggio anti razzista da Noale
“I
o sono nera, tu sei bianca, lui è giallo… Eliminiamo queste etichette! Non siamo dei prodotti, siamo umani”. Il messaggio è breve, dura un minuto, e colpisce per la semplicità con cui esprime un concetto tanto profondo come l’antirazzismo – quasi dovesse spiegarlo a un bambino – senza però svilirne l’importanza. Si chiama “We Have No Colors” il cortometraggio girato da Andrea Corazza, 19enne di Noale, appena premiato al festival “Unfinished Work” di Santa Monica (Usa). La rassegna è dedicata a Martin Luther King e si occupa proprio di opere cinematografiche che combattono la discriminazione, tema tristemente tornato di attualità negli scorsi, mesi soprattutto negli Stati Uniti ma non solo. “Il messaggio che volevo trasmettere con questo video – spiega Corazza – è che bisogna considerare l’essere umano in sé, scordandosi del colore della pelle. La speranza è arrivare a un punto in cui non ci renderemo nemmeno più conto di queste differenze”. Protagonista del cortometraggio è la 18enne Hannah Zoka, anche lei di Noale, che in una serie di inquadrature in bianco e nero presta volto e voce al testo scritto dal regista. L’incontro tra i due è stato casuale, racconta lui, ma decisivo per dare forma all’idea che gli stava frullando in testa. “Quando ci siamo conosciuti – aggiunge – Hannah mi ha raccontato di aver subito alcune discriminazioni nella sua vita. È la sua storia: anche per questo è stata la protagonista perfetta, e quasi non ha avuto bisogno di recitare”. Il video ha da subito riscosso molto successo sui social, venendo condiviso da diversi profili molto seguiti tra cui quello di Save the Children. Ha partecipato anche a svariati festival italiani e internazionali, da Roma a Milano, da Los Angeles a Londra a Dubrovnik, fino alla soddisfazione di Santa Monica. Un traguardo meritato, per due ragazzi del nostro territorio che hanno dimostrato grande talento e impegno. “L’unica delusione è stato poter partecipare solo virtualmente ai festival, non potendo viaggiare a causa della pandemia”, dice Corazza, che ha già in mente nuovi lavori “sempre a sfondo sociale”.
Donne, giovani e precari è emergenza lavoro Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Premiato a Santa Monica (Usa) Andrea Corazza
I numeri sono impietosi e restituiscono la portata dell’emergenza occupazione con cui già stiamo facendo i conti. A dicembre 2020 in Italia sono andati persi 101 mila posti di lavoro, dei quali ben 99 mila riguardano le donne, la quasi totalità dunque. Impressionante. Ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo più alto della crisi economica, perché il lavoro anzitutto viene a mancare per loro, perché sono loro che spesso si trovano con un contratto a termine, oppure con un part time o un lavoro stagionale nei settori più penalizzati. A questo si aggiungono i carichi familiari, la necessità di seguire i figli in questi mesi incerti. Accanto alle donne troviamo i giovani, fra loro il tasso di disoccupazione ormai sfiora il 30% e si ingrossa la truppa di chi ha anche rinunciato a cercare un lavoro. Perché chi ha un contratto a termine rischia di più. In complesso, nell’arco di dieci mesi, quasi mezzo milione di persone sono rimaste senza un lavoro e fra poco più di un mese, alla fine di marzo, scadrà il blocco dei licenziamenti. Facile dunque prevedere una nuova e dolorosa emorragia di posti di lavoro, soprattutto a scapito dei precari, dei giovani e, ancora, delle donne. E’ anche a questa emergenza che sarà necessario guardare con attenzione e preoccupazione, perché la ripresa, che sicuramente ci sarà, non permetterà di pareggiare i conti i tempi rapidi. C’è molta attesa sul Recovery Plan, terreno di scontro di una crisi di governo che ai più resta incomprensibile. Dall’Europa sono in arrivo miliardi per la “garanzia giovani”, il pacchetto di misure che dovrebbe accelerare proprio la nuova occupazione. Sarà anche l’occasione per ringiovanire le imprese, provate dalla lunga crisi e dalle restrizioni, per portare una nuova linfa e dare maggior vigore alla produzione. Ma per tutto questo servono adeguati strumenti di sostegno, con una particolare attenzione alle categorie più deboli. Chissà se potremo contare su un governo all’altezza di questa sfida.
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Noale
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Salute In aiuto ai malati Covid per la riabilitazione
Ospedale Calvi, torna in attività il padiglione Fassina C
on il trasferimento a fine anno fine pandemia, il Fassina potrebbe di dodici pazienti ricoverati al non tornare più ad essere padigliomonoblocco dell’ospedale Calvi, ha ne abbandonato. E’ infatti di inizio riaperto dopo tredici anni di chiu- gennaio la proposta, presentata al sura il padiglione Fassina di Noale, direttore generale dell’Asl Dal Ben struttura destinata per ora ad acco- da Paolo Dalla Vecchia, ex assessore gliere i pazienti Covid in via di gua- comunale e provinciale, di utilizzare rigione che andrà dunque ad affian- le rinnovate stanze del Fassina come carsi a quelle similari e già attive a centro di riabilitazione gestito dalla Dolo e al policlinco san Marco e Villa provincia per i pazienti guariti dal Salus a Mestre. “Dai dodici iniziali Covid che hanno però subito dal-spiegano dalla struttura- si passerà la malattia danni sensibili (deamin caso di bisogno, fino a centoventi bulazione, respirazione, perdita di posti. Il personale sanitario ed infer- peso e massa corporea notevole), mieristico sarà quello già presente in riabilitazione che potrebbe essere struttura e in servizio presso il repar- coordinata con altri reparti o strutto dell’ospedale stesso e dell’unità ture regionali. L’idea è stata anche riabilitativa territoriale, aree nelle presentata al consiglio comunale di quali si andrà di conseguenza verso Noale, dove ha ricevuto l’appoggio una riduzione del servizi e dei pa- dell’intero consiglio, maggioranza zienti ricoverati”. A ed opposizione unite, metà gennaio, i posti e il parere favorevole Il padiglione occupati risultavano della sindaca Andrerisale alla metà otti, ma, per ora, da già raddoppiati al numero di ventiquattro, parte dell’azienda sadegli anni con otto dimessi ed nitaria non sono stati sessanta, un solo caso di decesfatti commenti pro o so. Per quasi tutti, si contro. Il padiglione è precedente è trattato di una cura Fassina, che risale al monoblocco a bassa intensità, cioè alla metà degli anni pazienti ancora posisessanta, è precedentivi al Covid ma in guarigione o in te alla nascita del monoblocco, la ripresa dopo la fase acuta. Il Fassina più recente delle quattro parti magha iniziato ad ospitare i primi rico- giori che compongono il presidio verati partendo dal quarto ed ultiospedaliero ed è ad esso collegato mo piano della struttra, quello che dalla piastra servizi in un unicum risultava con le migliori condizioni strutturale che, anche in un prosgenerali dopo l’inattività e con tutte simo futuro, potrebbe dimostrarsi le stanze dotate già in precedenza fondamentale per tutte le attività del dei servizi in camera. La gestione è distretto. “Il declino del nostro ospeper ora rimasta a carico della stessa dale è finito- diceva già nel 2016 la Asl dato il numero limitato dei pa- sindaca Patrizia Andreotti- ora dobzienti, ma, in caso di bisogni, è già biamo lavorare con impegno per il prevista la possibilità di conven- suo rilancio. Speriamo che ora sia il zioni con cooperative già operan- momento giusto”. Massimo Tonizzo ti nel servizio pubblico. In caso di
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L’ospedale di Noale
Arriva la fibra ottica anche a Capelletta e Briana
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inalmente anche negli ultimi quartieri arriva la fibra ottica. Nei primi giorni di gennaio Tim ha ultimato i collegamenti che portano nelle case e nelle aziende di Briana e Cappelletta l’accesso a internet veloce. La collaborazione con l’amministrazione comunale ha consentito di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa condotte, minimizzando sia i tempi d’intervento sia l’impatto sulla città. L’iniziativa di Tim, con il completamento del piano di cablaggio nelle due importanti frazioni, conferma l’obiettivo di chiudere il digital divide in Italia, e vuole dare una risposta concreta ed immediata alle esigenze di connettività provenienti soprattutto dalle “aree bianche”
del paese. La connessione ad alta velocità consentirà di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart Tv. “Un grande risultato ottenuto grazie alle sinergie messe in campo tra comune e Tim- spiega Riccardo Canil delegato all’innovazione tecnologica della città di Noale. Si è creato così un modello collaborativo che altri Comuni stanno già seguendo sull’esempio di Noale. Sono certo che il servizio a larga banda favorirà anche il rilancio sociale ed urbano dei due territori che ultimamente soffrono anche per gli effetti del Digital divide. Da parte nostra ci stiamo già attivando per l’aggiornamento tecnologico delle nostre scuole di frazione”. (m.to.)
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Confermato alla guida Veneto a furore di popoDa sempre al vostrodelservizio con cortesia discrezione. lo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace
s e r v i z i o c o n t i n u at o : Diurno, Notturno, Festivo sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli soLavori Cimiteriali · Trasporti Nazionali e Internazionali stenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “panGalleria Roma, 7 · Vigodarzere (Pd) · tel 049 706 168 cia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua aoflliloreggian@virgilio.it
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espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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recapitato a 316.016 famiglie del Veneto.
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Il Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro alle attività penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21% sulla Tari
“Schiamazzi, non ci sono baby gang”
Dopo il trionfo la prova dei fatti
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PIZZERIA Chiamaci allo 041 554 0550 (dalle 16.00)
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
PONTE SAN NICOLO’
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Turismo&&Sapori Turismo
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
Distribuiti 500 buoni spesa per chi è in difficoltà
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Regione
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.145
Padova Nord p.20
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona. via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti.
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rispettando la distanza PADOVA (PD) di sicurezza via delPeriodico Vescovado, fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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ilVicenza di Padova Nord
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
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Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
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FERROVIE - MONTEGROTTO
Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
Abano regina dei social e dei media PERSONAGGI
Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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delle Terme Euganee
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag. pag 57 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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rispettando la distanza PADOVA (PD) di sicurezza via delPeriodico Vescovado, fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
Padova Sud p.20
Regione
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Salute
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
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TERRITORIO
Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
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Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 10 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
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Noale
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La valanga distrugge il sogno di Guido
Ciclabile NoaleSalzano, arriva l’ok
Guido Trevisan, partito da Noale, venti anni fa aveva acquistato sulla Marmolada il Rifugio Pian dei Fiacconi
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na valanga di oltre seicento metri di fronte ha distrutto il sogno di un ragazzo di Noale che ora, Covid e difficoltà permettendo, prova a ripartire di nuovo da quelli che ormai sono diventati i “suoi” monti. Lo scorso dicembre una valanga ha travolto e praticamente distrutto il rifugio “Pian dei Fiacconi” sulla Marmolada. Un’enorme massa di neve, quasi seicento metri di fronte, si è staccata dal versante trentino investendo il rifugio e l’impianto sciistico sopra passo Fedaia. fortunatamente chiusi causa Covid. A dirigere il rifugio, e a pagarne dunque le conseguenze maggiori, è Guido Trevisan che partito da Noale, con tre soci lo aveva acquistato venti anni fa circa e, nel corso degli anni, con passione e pazienza ne aveva fatto la sua casa e la sua vita, arrivando proprio quest’anno a quella che sarebbe stata la fine del mutuo relativo agli investi-
menti fatti. Guido in zona è molto conosciuto per la sua tenace difesa della tradizione della montagna, e si era fatto promotore negli anni passati di una campagna ben avviata per sradicare le strutture di risalita più invasive, tornando all’utilizzi dell’antica cestovia, uno degli ultimi impianti leggeri del passato. Ora dovrà invece ricominciare da capo e, se non bastassero i danni, a fine dicembre è arrivata anche la beffa della sua positività al Covid che lo ha costretto a tornare a casa sua. “Per il recupero del rifugio-spiega- servono circa 140mila euro per i due muri da rifare e quasi altrettanti per la demolizione e rimozione di quello che resta nella parte abbattuta. Chiederò che mi venga riconosciuto lo stato di calamità naturale, ma voglio intanto ringraziare tutti quelli che mi stanno già dando una mano”. Nei suoi vent’anni di gestione, Guido aveva trasformato il rifu-
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gio in un vero gioiello dell’ecosostenibilità: impianto fotovoltaico a renderlo autosufficiente, cisterna per ricavare l’acqua direttamente del ghiacciaio e dalla pioggia, mille piccoli accorgimenti all’interno. Le intenzioni, ora, sono di ripartire da capo con le stesse idee. Intanto, è già iniziata una raccolta fondi per ricostruire il rifugio Pian dei Fiacconi. Per chi volesse donare, è stato messo a disposizione un Iban e causale “Rifugio Pian dei Fiacconi”. Massimo Tonizzo
rriva il sì definitivo al progetto della ciclopista che unirà Noale e Salzano. Sarà l’ingegnere Piervittorio Salmaso di Dolo l’incaricato dai Comuni per il progetto definitivo della pista ciclabile che, in via Villatega, collegherà i tratti di Noale e Salzano. Il progetto risale a quasi tre anni fa, quando si decise per un’opera che ha lo scopo principale di creare, un percorso sicuro per gli utenti deboli stradali (ciclisti e pedoni) in una zona dove spesso si rischiano urti ed incidenti data la presenza di automezzi e camion a tutte le ore del giorno. Due le fasi di divisione del progetto. La prima riguarderà il tratto che dal sottopasso ciclabile sulla regionale 515 Salzano, porta alla già esistente ciclabile in via Polanzani, mentre il secondo stralcio aprirà un nuovo percorso di circa 150 metri da via Frusta al rondò della Noalese. In seguito, nelle intenzioni dei Comuni, c’è l’idea della costruzione di una nuova passerella sul fiume Marzenego La ciclabile è attesa dai residenti da almeno dieci anni, dall’apertura della variante sulla Noalese, e da allora ci sono stati grossi problemi di traffico e pericolosità. (m.to.)
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Noale
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Urbanistica L’assessore Alessandra Dini illustra gli interventi
Noale, una città più bella con la sistemazione delle piazze L
a città di Noale si prepara a diventare più bella e sicura con i lavori che stanno coinvolgendo alcune delle piazze principali. Proprio a fine 2020, quasi un regalo inaspettato in leggero anticipo, sono terminati i lavori in piazzale Bastia con la realizzazione della nuova segnaletica verticale, che va ad aggiungersi alla nuova illuminazione a led, alle panchine, portabici, cestini porta rifiuti. Un lavoro che era già partito nei mesi precedenti, con il completo rifacimento dei sottoservizi idrici, fognature e impianti elettrici, oltre al fondo, ai cordoli e alle superfici e la predisposizione delle aiuole verdi con piante che arriveranno la prossima primavera a completare l’opera. “Un progetto di riqualificazione importante - commenta l’assessora all’ambiente Alessandra Dini- che ci ha permesso di attivare anche una nuova isola ecologica interrata, la seconda di Noale dopo quella al borgo dell’Oasi. Il buon funzionamento della prima, ha convinto il nostro Comune, assieme a Veritas, a proseguire con questo tipo di installazioni, capienti, belle e adatte al centro storico”. “La bellezza non è un fattore secondario per una città - aggiunge il sindaco Patrizia Andreotti- ma un aspetto
A fine 2020 in leggero anticipo sono terminati i lavori in piazzale Bastia
strettamente legato al benessere, alla sicurezza e alla qualità della vita. Con questa riqualificazione, assieme alle altre già eseguite, stiamo rendendo Noale un posto sempre migliore. Adesso è il momento di un’altra area centrale e strategica per la città di Noale, il 2021 sarà l’anno di piazza XX Settembre”. E proprio con l’anno nuovo si è iniziato l’iter degli interventi che porteranno al rifacimento della fascia a nord della piazza. Il progetto già approvato dalla soprintendenza, è adesso in fase di definizione per tutti i documenti che permetteranno di indire la gara d’appalto
tramite la Città Metropolitana di Venezia, ed iniziare il cantiere, si spera, entro l’estate. “Abbiamo informato le aziende dei servizi del nostro progetto – dice ancora la sindaca - e Veritas ha ritenuto necessario di rinnovare completamente la rete idrica principale a partire dalla rotonda fino a piazzetta del Grano. In questi casi è fondamentale che tutti gli interventi sotterranei vengano eseguiti prima dell’intervento principale”. L’intervento è suddiviso in 5 fasi, le prime due termineranno entro fine gennaio con alcune lievi variazioni di viabilità. Massimo Tonizzo
Aprilia punta sulla produzione di monopattini elettrici
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nche Aprilia scende in campo con la produzione dei monopattini elettici, settore attualmente in fortissima espansione e che vedrà la casa di Noale impegnata con i suoi due stabilimenti di Noale e Scorzè. Grazie a un accordo di licenza con Mt Distribution (già licenziatario del marchio Ducati), Aprilia ha già reso disponibile il suo primo modello, l’ eSR1. Con un nome che è un chiaro omaggio allo storico scooter SR, il nuovo monopattino elettrico Aprilia, dall’estetica molto moderna e una grafica in stile racing, unisce la grinta e la sportività di base a un tocco di leggerezza e sicurezza nel suo motore da 350 W, soluzione preferita per la manutenzione minima richiesta e per la potenza necessaria per affrontare le strade più insidiose. Caratteristica base, una batteria estraibile che permette la ricarica con una normale presa di
corrente casalinga ma anche la sostituzione con una batteria di riserva in tempi brevissimi per poter continuare il viaggio in rapidità. La dotazione di base prevede grandi ruote da 10” con pneumatici tubeless anti-foratura, telaio in lega di magnesio doppio freno elettrico anteriore e freno a disco posteriore, oltre a un faretto anteriore e un fanalino posteriore a led per la guida notturna. Il monopattino elettrico eSR1 è già disponibile in anteprima in un numero limitato nei flagship store del gruppo Piaggio e dal 20 gennaio potrà essere acquistato anche nei negozi specializzati e nei principali store online al prezzo di 659 euro comprensivi di assicurazione. Per Aprilia, l’apertura al progetto elettrico potrebbe portare, in un perio di di evidente crisi, a un nuovo mercato produttivo dall’interesse particolare e dal futuro che appare roseo. (m.to.)
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Martellago
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Sociale Parla l’assessore Silvia Bernardo
Casa di riposo, al via l’iter per la realizzazione A
rrivano aggiornamenti sul percorso che porterà alla nascita della casa di riposo di Martellago. A fornirli è stata l’assessore ai servizi sociali Silvia Bernardo, che in consiglio comunale ha risposto a un’interrogazione con cui la minoranza, per voce della consigliera Erika Fusaro, chiedeva quale fosse lo stato dell’arte riguardo l’acquisto dell’area, l’iter per l’ottenimento delle impegnative di residenzialità e i tempi di realizzazione. Ad aggiudicarsi i lavori per la costruzione del centro anziani era stata qualche mese fa Numeria Sgr Spa,
La società ha dichiarato che è possibile edificarla in 12-15 mesi in collaborazione con il Gruppo Gheron e la cooperativa Med Services, spuntandola su altre due società interessate. Da allora, ha spiegato l’assessore, Numeria ha già acquisito la disponibilità dei 9 mila metri quadrati di terreno in via Friuli dove sorgerà la struttura. Per quanto riguarda le impegnative di residenzialità (contributi economici che la Regione accorda alle case di riposo per ogni ospite) l’iter è in corso. Il primo incontro è stato un tavolo di lavoro tenutosi a gennaio, con la presentazione del progetto per la casa di riposo a Martellago, e la proposta di inserimento nel cosiddetto piano di zona. “Il passaggio successivo – ha informato Bernardo – è l’acquisizione del parere da parte del comitato dei sindaci” e in seguito dalla conferenza dei sindaci dell’Ulss 3, che si riunirà verso fine febbraio”. Ma non solo. “A marzo parte la programmazione regionale: definiti i piani di intervento, le proposte e l’unità di offerta, passati dai tavoli ai comitati alle conferenze dei sindaci, vengono presentati in Regione. Si avvia la programmazione regionale, che dovrà tenere conto delle proposte, dell’unità di offerta, delle esigenze del territorio e programmare le impegnative di residenzialità”. Infine, per quanto riguarda la durata dei lavori di realizzazione della struttura, che dovrebbe disporre di 120 posti letto e di un centro diurno, si prevede un intervento abbastan-
za rapido: “La società ha dichiarato che è possibile edificarla in 1215 mesi- ha riportato l’assessore. Tuttavia mancherà ancora uno step per vederla entrare in funzione: “Poi c’è la fase dell’accreditamento regionale – conclude Bernardo – che esula dalle nostre capacità di indicare una durata temporale. Naturalmente si spera che sia il più breve possibile, sono dei controlli che per legge devono essere svolti prima che la struttura possa essere dichiarata operativa”. Carlo Romeo
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Nuovi impianti di illuminazione
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innovamento in vista per gli impianti di illuminazione di due scuole del territorio, nel nome dell’efficientamento energetico e del risparmio di risorse. La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’efficientamento energetico della scuola media “Giacomo Matteotti” di via Manzoni e della struttura che ospita la scuola dell’infanzia “Susan Isaacs” e il centro civico di Maerne, in via Guarda. Alla Matteotti attualmente l’impianto di illuminazione comprende perlopiù lampade a fluorescenza e lampade a incandescenza, che verranno sostituite con nuovi corpi illuminanti a led a basso consumo energetico ed elevata efficienza. Un intervento analogo sarà effettuato alla Isaacs, il cui edificio comprende la materna al piano terra e il centro civico al primo piano. Qui le lampade da rimpiazzare sono prevalentemente a fluorescenza, e lasceranno il posto a nuove luci a led. In entrambi i casi si utilizzeranno lampade della medesima forma e dimensione di quelle già esistenti, in modo da rendere più economici e meno invasivi i lavori, che dovrebbero durare circa tre mesi complessivamente. Ad ogni modo ci vorrà ancora un po’ prima dell’inizio dell’intervento, che dovrà attraversare ulteriori fasi progettuali. L’investimento da parte del Comune di Martellago sarà di 160 mila euro, di cui solamente una piccola parte (30 mila euro) sarà però sborsata “di tasca propria” dall’amministrazione. Martellago, infatti, ha ottenuto un finanziamento di 130 mila euro dallo Stato, grazie a un decreto ministeriale del novembre 2020 che ha assegnato ai Comuni dei contributi destinati agli investimenti per interventi di efficientamento energetico. (c.r.)
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona. via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti.
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
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Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
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Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
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Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
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FERROVIE - MONTEGROTTO
Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
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Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
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Salute
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
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Noventa, meno tasse ai locali senza slot
TERRITORIO
Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
PONTE SAN NICOLO’
Pums, un piano per la mobilità sostenibile VIGONZA
“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Martellago
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Ambiente Brutta sorpresa nelle scorse settimane da parte dell’autorità Arera
Rifiuti, maggiori costi di tariffazione a carico dei comuni ricicloni L’aumento non colpisce città come Venezia, Chioggia e Jesolo, il cui livello di raccolta differenziata non supera il 65%, mentre a Martellago il dato sfiora l’83%
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rutte notizie in tema rifiuti per il Comune di Martellago, che a fine 2020 si è visto imporre maggiori costi da pagare a Veritas: circa 160mila euro (+5,12%) spalmati sui prossimi 3 anni. Ciò non dipende dal Comune o da Veritas, ma da Arera, autorità statale che ha introdotto un nuovo metodo di tariffazione con l’obiettivo di equiparare i prezzi del servizio in tutta Italia. Attraverso calcoli molto complessi (di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori) si è determinato che alcuni costi operativi sostenuti da Veritas andassero invece trasferiti ai Comuni della zona. Questi ultimi non hanno avuto voce in capitolo ma sono stati costretti a pren-
dere atto del nuovo Piano Economico Finanziario (Pef), per quanto svantaggioso. Il consiglio comunale di Martellago l’ha approvato, seppur controvoglia e con due consiglieri di maggioranza che si sono astenuti insieme all’opposizione. “È difficile da accettare – il commento di Laura Tozzato, assessore all’Ambiente. Purtroppo non dipende dall’amministrazione, ma da Arera”. Ancora più difficile accettare che l’aumento non colpisca città come Venezia, Chioggia e Jesolo, il cui livello di raccolta differenziata non supera il 65%, mentre a Martellago il dato sfiora l’83% ed è in continua crescita. Su questo punto si concentra Alessio Boscolo di Unione Civica
(opposizione): “È un’anomalia che i Comuni meno ricicloni siano stati premiati e quelli più ricicloni, come il nostro, penalizzati. Se la ratio della norma è premiare chi è più virtuoso, è evidente che i pesi applicati qui sono errati e non è stata fatta un’analisi preventiva prima di votare”. Ancor prima che in consiglio comunale, infatti, il Pef era stato approvato in Consiglio di
Bacino dove Martellago (come quasi tutti i Comuni) ha votato a favore. Per l’amministrazione era una scelta obbligata: “Nessuno vuole pagare di più, però è la legge- ha detto Tozzato, spiegando che l’approvazione del Pef ha permesso almeno di ottenere uno sconto da Veritas (4 milioni totali spalmati sui 34 Comuni). E si è già al lavoro per evitare di aumentare la Tari, trovando altro-
Nuova casa per la Pro Senectute di Maerne
N
uova casa per la Pro Senectute di Maerne, che dal primo gennaio ha ufficialmente spostato la propria sede fuori dalla frazione. Come stabilito da una convenzione firmata con il Comune, infatti, l’associazione si è trasferita nel centro anziani di via Damiano Chiesa a Olmo, meglio noto come la “Casa Gialla”. La decisione è arrivata a causa degli esiti di alcune indagini tecniche sull’edificio di via Guardi che ospitava precedentemente l’associazione, a seguito delle quali è stato dichia-
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rato inagibile poiché poco sicuro e ne è stata disposta la chiusura. Per non lasciare gli anziani senza un luogo di ritrovo, si è optato per la Casa Gialla fino a poco tempo fa sede di un’altra Pro Senectute, quella di Olmo appunto, che tuttavia non aveva espresso interesse a rinnovare la convenzione per l’utilizzo del centro anziani, scaduta a fine novembre. La Pro Senectute subentra quindi alla sua omologa di Olmo e dovrà rispettare le stesse condizioni, assumendo la gestione e il mantenimento
del fabbricato e del giardino circostante, a fronte di un canone di 300 euro annui. L’affidamento per il momento è temporaneo e ha durata di un anno con scadenza a fine 2021, anche perché c’è la speranza in futuro di riportare l’associazione nell’originaria Maerne, nel caso in cui si dovesse trovare uno spazio adeguato. Alla riapertura delle attività, infatti, sarà un po’ più difficile per i membri della Pro Senectute di Maerne doversi recarsi al circolo in un’altra frazione, e non più di fianco a casa. (c.r.)
ve i 53mila euro dovuti nel 2021. “Ma si pagheranno comunque con soldi dei contribuenti, presi da altri tributi – dice Boscolo. In Consiglio di Bacino Martellago poteva votare contro o astenersi, come hanno fatto altri 3 Comuni. Invece l’assessore ha accettato a priori qualcosa che lei stessa ha ammesso di non aver compreso del tutto, nonostante avesse avuto più di un mese per leggersi le carte”. La questione dell’aumento del calcolo di tariffazione ha scatenato polemiche non solo a Martellago ma anche in comuni della Riviera e del Miranese come Dolo, Scorzè e Fossò. L’appello ad Arera a rivedere il metodo introdotto insomma è chiaro. Carlo Romeo
Pioggia di aiuti per le associazioni in difficoltà L’assessore comunale Michela Muffato: “stop ai versamenti nel 2020. Tante restrizioni e lockdown”
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n concreto e importante aiuto alle associazioni sportive duramente penalizzate dall’emergenza dovuta al Coronavirus è stato deciso dall’amministrazione comunale con alcuni interventi di sostegno. “Abbiamo valutato che non dovessero essere imputabili le somme che le associazioni avrebbero dovuto versare all’ente per l’utilizzo dei locali comunali nel periodo settembre-dicembre 2020 –spiega l’assessore allo Sport Michela Muffato – siamo consapevoli delle difficoltà economiche che anche il settore dello Sport sta attraversando a seguito del Dpcm di novembre che ha nuovamente imposto l’interruzione delle attività in presenza. Non abbiamo ritenuto opportuno gravare ulteriormente a livello economico sulle tante associazioni sportive del nostro paese che da anni si dedicano con particolare attenzione e impegno per la sana crescita dei più piccoli e dei giovani, tenuto conto della lunga pausa sportiva già avvenuta in primavera”. Ma non solo. “La giunta comunale- spiega la Muffato- in attesa della tanto auspicata ripartenza della stagione sportiva, ha inoltre predisposto una profonda sanificazione delle palestre comunali. Intervento per il quale è stata indispensabile la disponibilità dei 3 referenti delle palestre che si sono adoperati per l’individuazione di ditte specializzate e che tengo a ringraziare della loro pronta collaborazione. Stessa riflessione è stata dedicata alle associazioni del territorio che usufruiscono dei locali situati all’interno di immobili di proprietà comunale per i quali si provvede alla richiesta di canone prestabilito da versare a titolo di utilizzo alla fine di ogni anno”. Precise le conclusioni. “Anche in questo caso- conclude la Muffato- considerato il contesto epidemiologico che dal mese di marzo ha costretto la sospensione di tutte le attività programmate e il conseguente uso dei locali comunali assegnati da parte delle associazioni, la Giunta ha deciso di non richiedere il versamento delle somme pattuite quale ulteriore
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Salzano
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segnale tangibile di supporto al lavoro di volontariato a valenza sociale che molte associazioni svolgono da anni per i cittadini: nello specifico i beneficiari sono Coro La Filanda, comitato Gemellaggio, Asd Kardines, gruppo Acquisto Solidale, comitato Genitori, gruppo anziani Robegano”. Lino Perini
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Bilancio, tasse ferme nel 2021
“C
on una precisa linea politica è stata confermata la scelta di non aumentare le aliquote delle imposte locali anche per il 2021, un punto fermo per il bilancio del Comune di Salzano da alcuni anni, rinnovando l’addizionale comunale all’Irpef allo 0,8% e mantenendo inalterate le aliquote dell’Imu”. E’ quanto ha affermato l’asssessore al Bilancio Stefano Vecchiato che poi ha elencato alcuni impegni sostenuti dall’amministrazione comunale nel corso dell’anno 2020 a sostegno alle attività del territorio costrette a far fronte alle minori entrate provocate dalle chiusure conseguenti al lock down. “Ricordo- spiega - in particolare il contributo di 38.000 euro quale sostegno per le utenze non domestiche sulla quota variabile della Tarip, calcolato per i mesi di effettiva chiusura dell’attività. Inoltre si è deciso di stabilire come sostegno alle attività produttive un contributo di 10.000 euro come trasferimento a Confidi e consentirà di agevolare la concessione di prestiti a tasso agevolato alle attività produttive che ne fossero interessate”. In buona sostanza Confidi si accollerebbe tutti gli oneri burocratici nei confronti degli istituti di credito agevolando enormemente il lavoro delle imprese e sollevandole completamente dai costi di gestione delle pratiche. “Ancora- aggiunge Vecchiato- abbiamo provveduto a mettere finalmente in sicurezza la copertura della Filanda, stanziando 39.150 euro, per la copertura dell’ala est nell’area “fienile” e stanziato 15.000 euro da assegnare ad incarichi professionali per studi preliminari su ipotesi di recupero delle ali est e ovest della Filanda oltre all’incarico per il progetto esecutivo asfaltature II stralcio 2021”. (l.p.)
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
PONTE SAN NICOLO’
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Pums, un piano per la mobilità sostenibile
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Dopo il trionfo PIZZERIA dei fattiPARLIAMONE L’ENERGIAla DIprova ANTENORE. BENE.
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Antenore è semplice, chiara, comprensibile. Antenore ti ripaga della fiducia con un omaggio immediato già nella prima E 100 soprattutto Ama le parole i fatti€concreti. bolletta: Smc di gas seria. e 60 kWh di luce gratuitibuone, PARI A 35,00 +IVA.
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
Distribuiti 500 buoni spesa per chi è in difficoltà
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
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Padova Est Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
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Padova Nord p.20
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.145
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Regione
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Salute
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ilVicenza di Padova Nord
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
MISURE ANTI SMOG
Cadoneghe dice no al blocco delle auto
Presentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio di servizi sanitari, investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euro
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
CADONEGHE, SICUREZZA
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15 595 p.39
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OTTOBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
PADOVA p.31
Regione
R v e a de B en a
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
20 Edizioni Locali
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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OTTOBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
Terme Euganee Regione
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
FERROVIE - MONTEGROTTO
Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
Abano regina dei social e dei media PERSONAGGI
Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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delle Terme Euganee
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PADOVA (PD) via del Vescovado, 10
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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MONSELICE, STREET ART
Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
Dopo il trionfo la prova dei fatti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 10 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
MONSELICE, IL CASO
MONSELICE, LA POLEMICA
Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Dopo il trionfo la prova dei fatti
Salute
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 8 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
WELFARE
Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
Transpolesana, parte la riqualifica
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Salzano
Territorio Il sindaco Betteto illustra gli interventi, critiche delle opposizioni
Filanda e ponte di via Roviego in sicurezza
La Filanda Romanin Jacur in sistemazione
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eppur nelle difficoltà e nell’emergenza dovuta al Covid-19, proseguono le manutenzioni e i lavori già programmati dall’amministrazione comunale di Salzano guidata dal sindaco Luciano Betteto. Nelle scorse settimane è stato infatti sistemato il parapetto del ponticello sullo scolo Roviego in via Borgo Valentini che era stato danneggiato a seguito di un incidente, ed è stata messa in sicurezza la copertura dell’ala est nella ex Filanda Romanin Jacur. La collaborazione con la Città Metropolitana di Venezia ha portato invece alla realizzazione di un impianto semaforico in corrispondenza della via della Rimembranza in fregio al cimitero, consentendo, così di moderare la velocità dei mezzi in transito in quel tratto e che darà una prima risposta alla richieste avanzate dai residenti. Proseguono, inoltre, i lavori di sistemazione e adeguamento dell’Ecocentro di via Piovega con l’ esecuzione dei sottofondi stradali. Non si spegne, invece, la polemica sulla sistemazione di via Piovega, sollevata dai due consiglieri Manente e Vecchiato della li-
sta “Nuovi Orizzonti”, che hanno sottoscritto una raccolta firme e presentato un esposto in Procura di Venezia. Sull’argomento la giunta comunale fa delle osservazioni. “Quando ci siamo insediati- spiega la giunta- nel giugno 2017, ci siamo subito posti il problema dell’inadeguatezza della viabilità di accesso purtroppo l’allargamento dell’attuale carreggiata e l’asfaltatura dell’intera strada comporterebbe un costo aggiuntivo rilevante stimato in circa 130.000 euro dovuto soprattutto alla necessità di espropriare alcune aree private, lavori che saranno presi in considerazione non appena vi sarà la disponibilità economica. Nel frattempo stiamo programmando i lavori per l’asfaltatura del tratto in questione in modo da rendere almeno più dignitoso l’accesso all’ecocentro”. Comunque nonostante i problemi collegati alla pandemia l’azione dell’amministrazione di Salzano prosegue per sistemare strade ed opere pubbliche su tutto il territorio del capoluogo e della frazione di Robegano. Lino Perini
Amici della montagna, un 2021 incerto
L
a situazione sanitaria influisce duramente le associazioni di volontariato che promuovono il sociale. E’ il caso degli “Amici della Montagna Salzano Robegano “costituitasi una dozzina d’anni fa. Un’associazione che contava su 58 iscritti nel 2019, scesi a 51 l’anno scorso, ma quest’anno il numero è ulteriormente diminuito perché nell’incertezza alcuni non si sono iscritti. Ne parliamo col presidente Massimo Baschiera. “Normalmente- spiega- abbiamo un programma annuale, con due uscite al mese, di sabato, ad esclusione dei mesi di agosto (causa ferie) e dicembre (per le festività). Ma, purtroppo, da marzo scorso tutto si è interrotto. Peccato perché le nostre uscite erano diventate molto interessanti e spettacolari tant’è che, oltre con l’auto propria, da due-tre anni avevamo intensificato le uscite in pullman, qualche volta riempiendo anche mezzi da 50 posti. Col pullman si riesce a raggiungere mete anche più lontane e si possono fare delle “traversate” partendo da un luogo, raggiungendo la meta e scendendo da un’altra
parte dove viene a recuperarci il pullman”. Come vivete questo periodo? “Il programma che avevamo per il 2020 é stato concretizzato solo per i primi due mesi e ci ha permesso di effettuare delle bellissime ciaspolate. Per il 2021 non abbiamo ancora stilato un programma vista l’incertezza attuale, ma cercheremo, quando ritornino le condizioni, di recuperare. Ovviamente é sospesa l’attività del gruppo, ma individualmente, rispettando le disposizioni governative, ognuno é libero di effettuare uscite sotto la propria responsabilità”. (l.p.)
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Scorzè
Amministrazione Via libera dal consiglio comunale
Approvato il bilancio, nessun aumento dell’Imu B
ilancio di previsione 202123 approvato dal consiglio comunale di Scorzè, ma con alcuni punti all’ordine del giorno non condivisi da tutti e che hanno portato alla richiesta di alcuni emendamenti. L’ultima seduta dell’anno del consiglio comunale di Scorzè ha approvato il bilancio di previsione 20212023, ma con la presentazione da parte del gruppo consiliare del Partito Democratico di sette emendamenti su ambiente, lavoro e sicurezza stradale, per uno spostamento complessivo di 725 mila euro, bocciati dalla maggioranza, che hanno portato l’opposizione ad esprimere voto contrario sul bilancio. Nessun aumento, intanto, per le aliquote Imu nel nuovi bilancio, e un rinvio della decisione per le tariffe dei rifiuti che verranno deliberate solo quando Veritas comunicherà a sua volta il piano finanziario per il triennio (nelle previsioni si pensa comunque a un rincaro sull’ordine del dieci per cento). I fondi comunali saranno investiti principalmente in sanità e manutenzione ordinaria di strade, servizi alla persona ed edifici pubblici, mentre sono destinati ad aumentare gli stanziamenti destinati al sociale, a partire dai servizi domiciliari e dal supporto alle situazioni di disagio. Molte però sono ancora le incognite soprattutto in ottica Covid-19. Se dalla maggioranza si dichiarano soddisfatti di quanto deliberato, rimostranze arrivano dall’opposizione, che si è vista bocciare tutti gli emendamenti. “Questo bilancio pluriennale di previsione- commenta la consigliera Gianna Manente per le opposizioni- non porta alcuna novità rispetto a quello degli scorsi anni. Visto il momento di emergenza sanitaria, sarebbe stato il caso di coinvolgere anche l’opposizione e i cittadini, consentendo loro di dare un contributo sulle scelte, per far sì che tutte le risorse reperibili dal bilancio potessero essere indirizzate a misure di sostegno alla cittadinanza e alle imprese del nostro comune. Coinvolgere, in momenti difficili come questi, non è segno di debolezza, ma
di forza, e invece la maggioranza ha ritenuto ancora una volta di procedere da sola e consegnarci il documento già redatto. Riteniamo urgente progettare, programmare nuove soluzioni affinché si riesca ad affrontare la ripresa, anziché sperare anche per il 2021 nell’erogazione di contributi statali o di fondi regionali”. Massimo Tonizzo
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Veritas, un no dal Pd al piano finanziario
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etta presa di posizione e voto contrario del gruppo consiliare del Partito Democratico nelle scorse settimane, in riferimento al piano finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti per l’anno 2020 redatto da Veritas, che non ha per nulla convinto i consiglieri. “Abbiamo votato contro ad un piano economico finanziario che comporta un aumento dei costi del 10% per il nostro Comune, cioè circa 200 mila euro in più - spiega il capogruppo Pd Dario Zugno. Veritas prevede che in ogni caso sulle tariffe all’utenza ci sarà un aumento massimo del 6,6%, mentre il restante 3,4% sarà comunque a carico dell’amministrazione comunale”. Per i consiglieri, una situazione da non tralasciare, specie in un momento economicamente difficile, ma che merita un approfondimento maggiore rispetto a quanto è stato fatto all’interno della commissione ambiente. “Con dei tempi che permettano un’analisi appropriata c’è soprattutto la possibilità di rimettere in discussione per il futuro il metodo di calcolo– continua Zugno. Visto che abbiamo ricevuto solamente a pochi giorni dal consiglio i criteri di validazione dei dati contabili di Veritas pervenuti dal consiglio di Bacino, che sostanzialmente spiegano come sono stati determinati i costi adottati nel piano economico finanziario. Riteniamo che la spiegazione sia poco convincente e in alcuni punti lacunosa, sia per quanto riguarda i costi di raccolta, trasporto e spazzamento che i costi di gestione e le restanti componenti del piano”. (m.to.)
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
CADONEGHE, SICUREZZA
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Una parola bella, una parola responsabile. Antenore è semplice, chiara, comprensibile. E soprattutto seria. Ama le parole buone, i fatti concreti. Da Antenore potete chiedere una verifica, un preventivo o anche solo un confronto. L’Energia è più bella, dove le parole sono sincere.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona. via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti.
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È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente recapitato a 316.016 famiglie del Veneto.
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ilVicenza di Padova Nord
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
MISURE ANTI SMOG
Cadoneghe dice no al blocco delle auto
Presentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio di servizi sanitari, investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euro
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
CADONEGHE, SICUREZZA
Sette telecamere puntate sui luoghi “sensibili” VIGODARZERE, SOCIALE
Distribuiti 500 buoni spesa per chi è in difficoltà CURTAROLO, IN CONSIGLIO
Covid, l’omaggio a volontari e operatori LIMENA, LA NOVITA’
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
La street art porta colore e fantasia nelle aree urbane
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Dopo il trionfo la prova dei fatti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Confermato alla guida Veneto a furore di popoDa sempre al vostrodelservizio con cortesia discrezione. lo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace s e r v i z i o c o n t i n u at o : Diurno, Notturno, Festivo sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli soLavori Cimiteriali · Trasporti Nazionali e Internazionali stenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “panGalleria Roma, 7 · Vigodarzere (Pd) · tel 049 706 168 cia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua aoflliloreggian@virgilio.it espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
PADOVA p.31
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R v e a de B en a
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente Servizi questo. da pag. 5 Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
Terme Euganee Regione
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
FERROVIE - MONTEGROTTO
Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
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Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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delle Terme Euganee
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
PONTE SAN NICOLO’
Pums, un piano per la mobilità sostenibile VIGONZA
“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
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Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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PadovaSud Est didiPadova
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
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MONSELICE, IL CASO
MONSELICE, LA POLEMICA
Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
Operazione sicurezza da 258 mila euro
ORIMESS AUT“ITALIA” A di Picello & C. snc
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 8 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
WELFARE
Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
Transpolesana, parte la riqualifica
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Regione
rmai è quasi superfluo sottolineare la netta vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionTERMOIDRAULICA ASSISTENZA TECNICA Impianti Tecnologici Manutenzione Impianti e Caldaie fo personale oltre che un’operazione politica che Integrati blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque Il nostro IMPEGNO Energie Alternative anni. Forte del responso delle urne, il governatore è MASSIMO per essere Climatizzazione - F-Gas inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soLA VOSTRA SCELTA Impianti Antincendio stenuto dalla compagine di centrodestra in cui la Via V. Emanuele II°, 78 · CONSELVE (PD) Lega la fa da padrona. Ora però Zaia è chiamato alla tel. e fax 049 5384181 Tel. 049 5384590 · info@perdon.it · www.perdon.it È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin seguee a pag 5 Redazione: dei fatti. autorimessa.italia@tiscali.it
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Chiuso in redazione il 1 ottobre 2020
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rmai è quasi superfluo sottolineare la netta vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la Lega la fa da padrona. Ora però Zaia è chiamato alla Direzione, Amministrazione seguee a pag. pag 57 Redazione:
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Ambiente Dopo le pressioni delle associazioni animaliste
Chiude lo storico allevamento di visoni C
hiude lo storico allevamento di visoni di Scorzè, esasperato dagli attacchi delle associazioni animaliste e soprattutto sconfitto dalle restrizioni dovute al Covid-19. E proprio gli animalisti sono i primi ad esultare per il risultato da loro ottenuto. Con i primi dell’anno, Michele Caccaro si è dovuto arrendere; il titolare dell’allevamento di visoni in città (uno dei soli otto in Italia) ha deciso di mollare per le restrizioni imposte agli allevamenti a causa delle infezioni da Covid rilevate nei visoni in numerosi paesi del mondo e i casi conclamati di passaggio del virus dai visoni all’essere umano. ma, a quanto pare, anche per le pressioni delle associazioni per i diritti animali. A dicembre erano apparsi in tutta la città decine di manifesti che informavano i cittadini sulle problematiche etiche e sanitarie che comportano gli allevamenti di visoni, parte della campagna “Visoni Liberi” con cui da anni le associazioni ambientaliste chiedono al governo l’introduzione di un divieto di allevamento di animali per la pro-
duzione di pellicce. L’allevamento in via Tosatti era aperto da 35 anni e già in varie occasioni era stato al centro dell’attenzione ambientalista. “Una decisone attesa da molto tempo- dice Tatiana Zanotti della Lav: “Venezia è ora finalmente libera da un fenomeno anacronistico come la vendita di pellicce”. La chiusura dell’allevamento ha comportato, però, la soppressione di oltre mille visoni. “Ovviamente dispiace- prosegue Zanotti- ma quelle povere bestiole sarebbero purtroppo morte lo stesso se fosse andata avanti l’attività. In questo momento va sottolineato il fatto che si è interrotto il ciclo riproduttivo”. Compreso Scorzè, sono otto gli allevamenti di visoni in Italia: tre in Lombardia a Calvagese della Riviera, Capralba e Capergnanica, due in Veneto (Scorzè e Villa del Conte), due in Emilia-Romagna a Galeata e Ravenna e uno in Abruzzo a Castel di Sangro. La popolazione dei visoni ammonta a oltre 60.000 animali che, ogni anno, vengono fatti nascere tra aprile e maggio per poi essere uccisi, col gas, tra dicembre
Al via la costruzione della elementare in via Aosta
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ono partiti a fine gennaio i lavori per la realizzazione della nuova scuola elementare prevista in via Aosta a pochissima distanza dal capolinea dell’autobus. La costruzione, con tempi di inizio lavori fissati entro 45 giorni dall’assegnazione e tempi di realizzazione da presumere brevi e non oltre i 720 giorni è stata affidata alla ditta Barzon costruzioni di Ponte san Nicolò di Padova, aggiudicatari del bando indetto dalla città Metropolitana di Venezia, l’estate scorsa su base d’asta di poco superiore ai 4 milioni di euro. La nuova scuola potrà contare su spazio per venti classi ognuna da 26 alunni al massimo, quattro laboratori e un vasto spazio mensa per un totale massimo accoglibile di 450 scolari. In un secondo momento, e con un finanziamento
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successivo e di pari valore, verranno realizzati anche palestra ed auditorium. Per quanto riguarda la struttura esterna, la scuola avrà una struttura angolare a “elle” per una superficie di circa 18 mila metri quadri Il nuovo plesso scolastico, che per ora non ha ancora un nome, andrà a sostituire la scuola primaria Marconi di via Martiri della Libertà, che attualmente ospita 430 alunni in spazi più ridotti di quelli che verranno creati in via Aosta. Oltre ai costruttori, coinvolti nell’esecuzione del nuovo plesso scolastico saranno lo studio Cazzin, Mognato e Nicro di Scorzè che ha redatto il progetto, Esa sistemi di Padova per l’impianto fotovoltaico ed elettrico e Bluesteel di Colle Umberto che si occuperà dell’impianto di isolamento termico. (m.to.)
Il volantino di protesta degli animalisti
e gennaio per ricavarne la pelliccia. Il coronavirus si sta diffondendo senza tregua negli allevamenti di visone in Olanda, Danimarca, Spagna, Svezia, e in un episodio anche nell’allevamento di Capralba ad agosto, rilevato a seguito di test diagnostici sugli animali dopo che un operatore è risultato malato di Covid-19. In Europa, lo scorso anno, si sono registrati: focolai in più di 250 allevamenti con più di 6 milioni di visoni abbattuti con procedura d’urgenza e almeno un migliaio di casi di spillover visone-uomo, documentati con sequenziamento del genoma. “Il nostro allevamento ha avuto da sempre una esistenza sofferta- dice la sindaca di Scorzé, Nais Marcon. Il titolare ci aveva già avvisati della chiusura, e lo ringraziamo perché è sempre stato molto attento nel comunicarci la situazione sanitaria, e nel rassicurare la popolazione sul non esserci rischi” Massimo Tonizzo
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Territorio
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Amici a 4 zampe L’associazione A.N.T.A. Cavarzere e i suoi 10 volontari
Gli “angeli” che assistono i gattini in cerca di una famiglia E
’ attiva nel territorio da 7 anni, si occupa prevalentemente di gatti, ma non solo, e si adopera per rispondere alle esigenze di un’area abbastanza vasta, che, intorno a Cavarzere e Cona, si estende per un raggio di circa 25 km. E’ Anta, l’associazione nata per la tutela dell’ambiente e degli animali, che oggi conta una decina di volontari, operativi tutto l’anno, festività comprese, per aiutare gli animali in difficoltà, su segnalazione di persone, enti e forze dell’ordine. Accolta all’inizio con un po’ di perplessità e diffidenza, l’associazione è cresciuta diventando un punto di riferimento per un territorio sempre più ampio. “La nostra missione è la tutela di tutti gli animali e ci adoperiamo, nel limite delle nostre possibilità, per questo obiettivo, ma la nostra principale vocazione è la gestione dei gatti” racconta Massimiliano De Luca, presidente dell’associazione che ha allestito, e i lavori sono sempre in corso, una struttura per dare ospitalità proprio ai gatti abbandonati. Oltre al presidente, sono attivi la dottoressa Beatrice Martinelli, che è la direttrice sanitaria, e gli altri volontari: Gioia e Noemi si occupano delle adozioni, Francesca e Sara gestiscono la struttura e si occupano delle catture per le sterilizzazioni in collaborazione con l’Ulss, Cristina e Veronica sono addette alla pulizia e alla cura dei gatti, e poi ci sono i lavori di manutenzione a cui si dedicano Michele e lo stesso Massimiliano. “Il nostro non è – continua il presidente di Anta – un rifugio tradizionale, è piuttosto una casa arredata, in cui i gatti sono liberi di muoversi sia all’interno che all’esterno, in un ambiente domestico, in attesa di un’adozione”. Il numero degli ospiti varia, ciclicamente, e aumenta col periodo delle nascite; ora nella struttura si trovano circa 60 gattini senza famiglia. La pandemia non ha ostacolato l’attività del rifugio, anzi, lo scorso anno è cresciuto significativamente il numero delle adozioni. “Nonostante tutte le limitazioni legate alla diffusione del Covid, prosegue Massimiliano - lo scorso anno abbiamo avuto 80 adozioni, che sono moltissime. Probabilmente perché la gente, costretta di più alla vita casalinga, ha avuto più tempo a disposizione e maggior bisogno di compagnia”. Per-
Sono operativi a Cavarzere e Cona ma estendono i loro interventi in un’area molto più vasta
Sopra il logo dall’associazione
ché vada a buon fine, l’adozione di un gattino prevede una procedura scrupolosa. “Quando arrivano in struttura – spiega Massimiliano – i gattini sono sottoposti ad un protocollo sanitario che segue la dottoressa Martinelli, la nostra direttrice sanitaria. Il gatto recuperato riceve le cure necessarie e quindi osserva una sorta di quarantena. Gli diamo un nome e poi pubblichiamo sui social gli annunci per le adozioni. Le persone interessate ci contattano e ricevono la visita di un nostro volontario che verifica motivazioni, esperienza e conoscenze sulla gestione domestica di un gatto. Quindi in struttura avviene la consegna del gattino, dotato del suo libretto sanitario che registra la prima vaccinazione con profilassi antiparassitaria e verminale. I gatti adulti sono anche sterilizzati. Il nuovo padrone firma il foglio di affidamento e per un certo periodo rimane in contatto con noi. Ci sentiamo una volta al mese, anche per eventuali consulenze, ci vengono inviate periodicamente le foto per verificare la crescita e i progressi del gattino adottato”. “E’ sempre una bella soddisfazione vedere che un’adozione va a buon fine ma quando si tratta di un gattino adulto la gioia è ancora maggiore – racconta -; quest’inverno, in piena pandemia, una famiglia si è rivolta a noi perché voleva adottare un gattino nato da poco. Una volta arrivati in struttura, hanno adocchiato uno dei nostri ospiti più anziani, la nostra mascotte, e se ne sono innamorati. Alla fine hanno deciso di adottarlo. Siamo stati particolarmente felici: in genere i gattini giovani sono i più richiesti, mentre quelli adulti vengono trascurati e hanno meno opportunità
di trovare l’affetto di una famiglia, di cui invece hanno molto bisogno. Il rifugio è importante ma dev’essere un posto di transizione, fino a che i nostri ospiti non trovano una casa”. L’associazione Anta assiste tutti i gatti, cura quelli feriti, ma mantiene in struttura solo i non selvatici; i randagi, una volta guariti, vengono liberati nel territorio perché non sono abituati alla vita “domestica”. Rimangono nel rifugio per un’adozione i gatti di casa, che non hanno più una famiglia o che sono stati abbandonati, e quelli nati da poco (che possono essere addomesticati). Oltre alle adozioni, Anta collabora con l’Ulss 3 Serenissima e con gli altri enti, tra cui il Comune di Cavarzere e quello di Cona, si occupa della cattura e del contenimento delle colonie feline: i gatti di colonia vengono portati alle sedi veterinarie dell’Ulss che provvede alla sterilizzazione e quindi vengono rimessi in libertà nel territorio. “Anta è un’associazione Onlus regolarmente iscritta all’albo Odv. Non abbiamo convenzioni con nessuno. Ci manteniamo con i contributi delle donazioni, il 5 per mille e con i nostri soldi” specifica il presidente. Coloro che voglio dare una mano in struttura, iniziare un percorso come volontari o, semplicemente, fare una donazione sono i benvenuti. Sono inoltre sempre molto apprezzate dai gattini le coperte, alimenti, divani e poltrone, che periodicamente devono essere sostituiti, mentre i volontari gradiscono molto anche i materiali per la pulizia degli ambienti. Chi fosse interessato per eventuali adozioni o a dare un contributo può rivolgersi telefonicamente all’associazione Anta, componendo il numero 3480680617.
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Territorio
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Mobilità Il presidente Actv Luca Scalabrin fa l’analisi della situazione
Trasporto scolastico, ripartenza con pochi problemi T
rasporto scolastico, buona la ripartenza. Da inizio febbraio sono ricominciate per la maggioranza degli istituti scolastici superiori del Veneziano, le lezioni in presenza (il rientro al 50%). Nella terraferma veneziana e cioè a Mestre, e nei poli scolastici di Mirano, Dolo e Chioggia, la situazione è stata osservata con attenzione, sia dalle famiglie dei ragazzi che dalle stesse scuole. Ma non solo. A Dolo e Mirano il presidente Actv Luca Scalabrin ha fatto dei sopralluoghi ad hoc rispettivamente con il sindaco pro tempore di Dolo Gianluigi Naletto e la sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello. Fuori dalle scuole ragazzi ed insegnanti hanno espresso soddisfazione per il ritorno in aula, ma tengono presente che le misure di contrasto al Covid 19 vanno rispettate con estrema attenzione da tutti, per non rischiare contagi e di fatto passi indietro e tornare alla preminenza poi della Dad (la didattica a distanza). A spiegare cosa è stato messo in campo per far fronte alla sfida è direttamente il presidente Actv, Luca Scalabrin. “Per affrontare il rientro del 50 %degli studenti delle scuole superiori in presenza negli istituti scolastici superiori - dice Scalabrin- abbiamo lavorato con grande impegno per settimane insieme a Prefetto, Regione, Comuni e le stesse scuole. Per controllare che non si verificassero assembramenti abbiamo messo a disposizione in queste settimane, per l’area della terraferma di competenza, 30 stuart, 20 ispettori dell’Actv. In termini di corse aggiuntive abbiamo poi messo a disposizione 100 bus privati per 240 corse fra la mattina e il ritorno, che si aggiungono ai 170 nostri bus che fanno attività scolastica per altre 350 corse fra andata e ritorno”. Nelle prime settimane di febbraio, fa capire Scalabrin, le cose sono filate abbastanza lisce e problemi di assembramento persistenti e gravi non ce ne sono stati. “Problemi di assembramenti per quanto abbiamo visto finora - sottolinea - non ce ne sono stati. I nostri stuart e anche i
nostri ispettori all’interno degli autobus hanno controllato che tutti rispettassero le normative all’andata e al ritorno delle corse, visionando le operazioni di carico e scarico degli studenti dai bus alle fermate del territorio. Certo i nostri ispettori e stuart, controllano danno consigli e indicazioni, ma non assolvono certo a funzioni di forze dell’ordine”. Poi il lavoro fatto in sinergia con i Comuni
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Il presidente Actv Luca Scalabrin con la sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello
e i sindaci ad esempio a Dolo e Mirano. “Con la ripartenza di inizio febbraio abbiamo voluto – continua il presidente Actv – differenziare i punti di arrivo e di partenza degli autobus a ridosso delle scuole per due motivi: sia per facilitare il lavoro degli autisti che quello di entrata in classe degli studenti. A Dolo abbiamo individuato 3- 4 punti dove far arrivare i bus alla mattina e alla fine delle lezioni. Una strategia che utilizziamo anche a Mirano. Aiuta pure l’orario differenziato, anche se serve un coordinamento sempre più stretto con le autorità scolastiche”. Scalabrin infine non dimentica che l’immissione di tutti questi pullman nelle ore di punta del mattino può anche creare problemi al traffico. Ma per questo è arrivata in aiuto la polizia locale dei diversi Comuni. “I vigili urbani dei Comuni – conclude - si sono messi a disposizione e partecipano attivamente ad una gestione della situazione insieme ai nostri stuart sia per evitare assembramenti sia per gestire problemi legati al traffico”. Alessandro Abbadir
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Cultura
Veneto in zona gialla Venezia e il suo entroterra
I luoghi della cultura riaprono al pubblico Da febbraio, nei soli giorni feriali, in piena osservanza delle misure di contenimento del Covid-19, è comunque possibile visitare musei, mostre, parchi e ville
N
el Veneto, regione gialla, riaprono i Musei. Una decisione attesa e auspicata anche a Venezia, che dal 1° febbraio apre molti dei suoi musei, i parchi, le ville e i luoghi della cultura. Si apre al pubblico nei soli giorni feriali, dal lunedì al venerdì, in piena osservanza delle misure di contenimento del Covid 19 – mascherine, distanziamento e igienizzazione – ma finalmente si torna a respirare un po’ di arte e bellezza. Dopo l’apertura di palazzo Ducale e Museo Correr in occasione del carnevale, dall’11 al 16 febbraio festivi esclusi, riaprono dal 3 febbraio, tre giorni a settimana – da mercoledì a venerdì -, anche gli altri musei statali, Galleria Franchetti e Palazzo Grimani. Ingresso gratuito alle mostre dei due grandi fotografi – “Henri Carier-Bresson. Le grand Jeu” e “Youssef Nabil. Once upon a Dream” - di Palazzo Grassi fino al prossimo 26 febbraio il giovedì e il venerdì, dalle 10 alle 19. Anche il Museo Nazionale Archeologico propone dal 9 febbraio l’ingresso gratuito al pubblico con prenotazione obbligatoria. Sono ammessi gruppi al massimo di otto persone per volta nei giorni di apertura di martedì, mercoledì e giovedì, dalle 10 alle 11,30. L’11 febbraio ha riaperto per le visite due giorni a settimana – giovedì e venerdì, dalle 10 alle 18 - la Collezione Peggy Guggenhneim. Si può accedere con prenotazione, sempre a causa degli ingressi contingentati, sul sito guggenhneim-venice.it Si possono visitare anche le Gallerie dell’Accademia, il lunedì dalle 8,15 alle 14,15 e dal martedì al venerdì dalle 8,15 alle 19,15. Fino al 21 febbraio è esposta e visitabile la “Sacra conversazione con i Santi Cateriane Tommaso” di Lorenzo Lotto. La Fondazione Querini Stampalia ha aperto dal 9 febbraio scorso i suoi spazi espositivi, dal martedì al venerdì, dalle 14 alle 18. Si accede su prenotazione da effettuare nel sito internet, con biglietto gratuito per tutti. Si visita gratuitamente anche il Museo Orientale ospitato a Ca’ Pesaro e il Negozio Olivetti a San Marco.
A fianco il palazzo Ducale
A Mestre, dallo scorso 3 febbraio, ha riaperto le sue porte al pubblico anche il Museo del ‘900 M9. Ingressi contingentati e solo tre giorni a settimana – mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14,30 alle 21,30- con una tariffa speciale per il biglietto d’ingresso. Nell’entroterra veneziano, Villa Pisani a Stra, nella Riviera del Brenta, ha riaperto al pubblico dal 2 febbraio scorso. Ad ingressi contingentati, da martedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, è possibile visitare il Museo mentre il Labirinto rimarrà ancora chiuso. L’ultimo ingresso è consentito alle 17. E’ obbligatoria la prenotazione per un massimo di 12 persone per gruppo. A Chioggia, il Museo Civico della Laguna sud è pronto ad accogliere in sicurezza i suoi visitatori. Anche in questo caso si accede su prenotazione per un massimo di 14 prsone a gruppo, le visite guidate sono gratuite ma anch’esse vanno concordate. Il Museo è aperto al pubblico dalle 9,30 alle 11,15, dal martedì al venerdì. Questi solo alcuni dei siti che tornano ad essere visitabili in presenza, l’elenco è in continuo aggiornamento. L’auspicio è che i veneti, considerato il fatto che al momento ci si muove solo entro la regione, rispondano prontamente all’invito del mondo della cultura.
Libri. “Architettura rurale veneta”, tra storia e ricordi
“M
i considero la vita on viajo, de sola andata, co partensa a la nassita e arivo…se sa ben dove. Quando se afronta on viajo se porta con sé na valisa, co dentro i efeti personali, la biancheria e altro. Eben, nel viajo de la vita, dentro la valisa no ghe ze i efeti personali, ma ricordi che pol essere rapresentà da fati, avenimenti o persone.” Ed ecco che in questo ultimo libro del Maestron Romano Angelo Garbin, “Architettura rurale veneta”, come ha fatto ormai negli ultimi tre libri pubblicati, ha inserito ricordi, quelli vissuti personalmente o quelli imparati attraverso la lettura dei documenti storici, precisando che “no so assolutamente on storico, ma on modesto narratore.” L’autore cavarzerano precisa che l’intento sarà quello di svuotare il contenuto della precedente valigia, come gesto scaramantico, così da poterla riempire nuovamente e svuotarla per tanti anni ancora. Questa sarà la prima parte del libro, nella seconda invece “se scaenerà la me vita umoristica, co l’intento de far soridare
Sopra Romano Angelo Garbin
la zente, parché la vita ne riserva poche sorprese bele, e tante robe brute: morti, desgrassie, malatie, perdita del lavoro.” Allora ecco che ci vuole qualcuno pronto ad alzare il morale agli “afliti da ste pene”, e noi, siamo sicuri che ci riuscirà. (s.c.)
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Sport
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Calcio Le linee d’azione per i prossimi mesi del 2021
Giuseppe Ruzza confermato presidente Figc Veneto G
iuseppe Ruzza, mestrino di 71 anni è stato rieletto lo scorso gennaio presidente del Comitato regionale Veneto della Figc, per lui si tratta del terzo mandato. “Non è mai facile essere riconfermati - osserva Ruzza -. Esserlo per la terza volta mi rende orgoglioso. Perché presumo che le società abbiano compreso il mio amore per questo mondo e l’impegno costante e quotidiano che gli dedico”. Ruzza fa una analisi della situazione attuale. “E’ un momento terribile – sottolinea - ed uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi è proprio la consapevolezza di poter essere utile, di poter aiutare il movimento ad uscire da questo buio e cercare di concludere un percorso interrotto. Non sarà facile, ma credo che l’esperienza, la conoscenza e l’autorevolezza acquisite in questi anni saranno un buon viatico per fare bene.
Nella nostra squadra, e ne sono orgogliosissimo, abbiamo inserito diverse rappresentanti femminili ma non perché dovuto, assolutamente, ma perché tutte meritevoli per l’esperienza, gli incarichi e la disponibilità. Ci attende un duro lavoro che affronteremo con determinazione. Consci delle difficoltà ma anche convinti di potercela fare. Assieme alle società con le quali cercheremo di interloquire in modo sistemico. Da soli non si va in nessuna parte. Vogliamo lavorare in completa sinergia nella speranza di uscire da questo tunnel che sembra non terminare mai”. Considerazioni ed analisi che si aggiungono alla speranza di poter portare a termine una stagione agonistica pesantemente condizionata dall’emergenza dovuta alla pandemia. “Cercheremo in tutti i modi - conclude - di riuscire a portare a conclusione questa
stagione. Abbiamo varie ipotesi e valuteremo quella più fattibile sulla base dell’evoluzione della situazione”. Ruzza avrà il compito, non facile, di accompagnare la ripartenza cercando, nelle società dilettantistiche venete, di infondere l’entusiasmo e la voglia di riaprire gli impianti sportivi da troppo tempo chiusi. Per riuscirci si avvarrà di una ‘squadra’, un gruppo di collaboratori con una nutrita presenza femminile. Il compito del Comitato non sarà agevole perché la pandemia sta causando profondi strascichi economici, sociali, fisici, con conseguente scoramento e disaffezione. Per ripartire il Comitato Regionale si sta impegnando perché ogni risorsa accantonata, sia a livello regionale ma, soprattutto, a livello nazionale, possa essere sdoganata e distribuita alle società. Lino Perini
Ciclismo, i progetti del team Velodrome
A
ttività temporaneamente sospesa a causa del Covid-19 ma al team Velodrome di Quarto d’Altino non si è rimasti con le mani in mano e così nelle scorse settimane è stato rinnovato il direttivo dell’associazione. Alla presidenza è stato riconfermato all’unanimità Moreno Quagliotto e sarà affiancato alla vicepresidenza da Simone Tortato. Il direttivo eletto comprende anche i consiglieri Ennio Stefan, Francesco Montan, Massimiliano Boscaro, Aberto Saccon, Cristiano Quagliotto e Antonio Santoro. In occasione dell’elezione sono stati anche ricordati i ri-
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sultati degli atleti che nel corso di un anno particolare come il 2020 hanno comunque saputo tenere alto il nome del sodalizio. Silvia Casonato vincitrice della ventiquattresima edizione della Cronomen d’oro, Marco Scaramuzza, Alexandru Palcan e Alberto Scomparin, si sono ben comportati in varie manifestazioni. Per il futuro, intanto, il team vorrebbe riprendere l’organizzazione dell’evento “Leon d’oro” che nel 2020 è stato sospeso causa della pandemia. Prosegue intanto la collaborazione dell’A.s.d. Velodrome ed altri team
del territorio, con le quali si continua ad unire gli sforzi per la promozione dell’attività ciclistica giovanile, nonché il contributo ad attività a sfondo benefico, come ad esempio la manifestazione “Camminare per la Vita” che si è svolta a Treviso lo scorso settembre 2020. Tra gli altri programmi, la partecipazione al “Criterium Veneto 2021”, e ovviamente anche al torneo a cronometro “Cronomen d’Oro 2021”, rimanendo sempre in attesa di conferme di altre manifestazioni ciclistiche amatoriali a carattere regionale e nazionale. (l.p.)
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#Regione
Il dibattito Le opposizioni in Consiglio Regionale sollevano la questione delle politiche ambientali
Piano rifiuti, scontro frontale Bottacin: “Il Veneto è al top in Italia” B
raccio di ferro sul piano rifiuti in Veneto: in consiglio regionale la minoranza incalza la giunta Zaia sottolineando le criticità e le difficoltà nella gestione delle politiche ambientali e degli impianti dislocati sul territorio, l’assessore Gianpaolo Bottacin respinge le critiche e conferma il primato veneto proprio sulla vigilanza e sulla correttezza dell’intero processo di raccolta e smaltimento. Un tema scottante che si innesta nel controverso filone che comprende le polemiche sugli impianti e l’allarme per le infiltrazioni della criminalità nel sempre florido settore dei rifiuti. Ad accendere i riflettori sono i consiglieri regionali di minoranza Cristina Guarda (Europa Verde), Anna Maria Bigon (Partito Democratico) e Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), partendo dalla con stazione che il piano regionale sui rifiuti varato nel 2015 ha esaurito il suo raggio d’azione con la fine del 2020. “Urge un nuovo piano Piano Regionale, in linea col Decreto legislativo dello scorso anno – affermano i consiglieri - e capace di porre obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità, come quello di tener conto dell’intero ciclo di vita del prodotto, incentivando a produrre meno rifiuti, quindi facilitando
Da sinistra Gianpaolo Bottacin e Cristina Guarda
così lo smaltimento e il recupero attraverso impianti dedicati. Va inoltre accelerato il passaggio da un’economia lineare a quella circolare, nell’ottica dell’abbandono progressivo della tecnica dell’incenerimento a vantaggio di soluzioni capaci di promuovere il riciclo. Chiediamo che la Giunta elabori un nuovo piano dei rifiuti urbani e speciali rispettoso di questi obiettivi, senza previsioni di ampliamenti o nuovi inceneritori e discariche fino a che non siano identificate macroaree per la razionalizzazione degli impianti, e i flussi dei rifiuti strategici per l’economia circolare, tenendo conto delle opportunità che il riciclo può portare, come il prolungamento della vita del prodotto e l’introduzione di sistemi rigenerativi, utili al progressivo
abbandono della tecnica dell’incenerimento”. Non solo: “la politica ha un compito – aggiunge Cristina Guarda - non intervenire solo in presenza di situazioni emergenziali, ma prevedere processi coraggiosi per la riduzione del rifiuto. Inve-
Le minoranze: “stop alla gestione in emergenza e a nuovi ampliamenti”, l’assessore: “Non sanno di cosa parlano, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi” ce troppo spesso il silenzio regna sovrano: si tende a non discutere apertamente di questi processi fino a quando non diventano emergenze da calare dall’alto”.
Immediata la reazione dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin, che non condivide questa chiave di lettura e replica duro: “Trovo sia irresponsabile distorcere la realtà per far apparire il Veneto come impreparato e improvvisato. Nella raccolta dei rifiuti siamo considerati universalmente un modello virtuoso, al top in Italia. Questo lo si deve al senso di responsabilità dei cittadini e degli amministratori locali, non certo a chi si approccia in maniera superficiale e pretestuosa a questa delicata tematica. Dire che la Regione si è mossa in questi anni solo di fronte a situazioni emergenziali evidenzia il fatto che non si sa nemmeno di cosa si sta parlando. La Regione si è dotata di un piano rifiuti e lo ha sempre seguito, rispettando quan-
to in esso è contenuto”. A questo proposito l’assessore ricorda che il nuovo piano è già in fase di definizione e per gli ultimi dettagli si attendono i dati consolidati del 2020, dai quali prenderà appunto le mosse il nuovo provvedimento. “Che fino ad oggi non si sia agito in emergenza – aggiunge - lo dimostra anche che l’obiettivo fissato per il 2020 al 76% di raccolta differenziata è quasi raggiunto già nel 2019. Affermare che bisogna passare da una economia lineare a una economia circolare riferendosi alla regione d’Italia che da questo punto di vista è la più avanzata e tra le più avanzate in Europa è una cosa del tutto fuori luogo”. Inoltre, sul tema spinoso dell’arrivo di rifiuti speciali come il car fluff (quel che resta delle auto dopo la rottamazione) dal resto dell’Italia, Bottacin precisa che “la Giunta regionale ha già provato ad arginare l’ingresso da fuori regione dei rifiuti speciali ma il governo nazionale ha impugnato la nostra norma. Quindi la preoccupazione i consiglieri la dovrebbero girare ai loro compagni di area politica che stanno al governo”. (n.s.)
Istruzione L’appello al Governo per creare un sistema strutturato e permanente
La sfida della formazione continua, Enaip Veneto in prima linea L ’obiettivo è ambizioso ma non impossibile: garantire entro il 2025 per almeno metà della popolazione europea adulta la possibilità di partecipare ad attività formative almeno una volta l’anno. Il programma europeo Next Generation Eu offre l’occasione di rafforzare la formazione continua e di creare anche un vero sistema strutturato di formazione permanente. Parte da questa constatazione l’appello al Governo, sottoscritto da esperti di diverse realtà, istituzionali e non solo, condiviso anche Enaip Veneto, tra i maggiori enti di
formazione professionale del territorio. “Le opportunità di ripresa economica che potranno venire dal Next Generation EU rischiano di non poter contare su lavoratori e lavoratrici dotati di competenze qualificate e aggiornate – evidenzia Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto e presidente di Evta, European Vocational Training Association – per accompagnare e sostenere adeguatamente la ripartenza come anche l’Europa indica e chiede. Ciò vale anche per il nostro territorio”. Da
Giorgio Sbrissa
qui la necessità di investire parte delle risorse del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” per affrontare il gap di competenze a sostegno dell’occupazione, garantire la modernizzazione della pubblica amministrazione e la digitalizzazione dell’economia, rafforzare il sistema di istruzione scolastica. Questo il succo della lettera inviata al Consiglio dei ministri, che vede primi promotori alcuni esperti ed esperte dei principali istituti ed enti di formazione italiani. Enaip Veneto è al quarto posto nella classifica regionale delle re-
altà che si occupano di servizi per il lavoro. “Questo nuovo Piano Marshall per la ripresa dell’Europa non può prescindere dallo sviluppo delle competenze di adulti, giovani, imprese, donne, disoccupati, occupati, persone svantaggiate – aggiunge Monica Verzola, direttrice dell’area internazionale di Enaip Veneto e vicepresidente di LLLP –: senza una visione d’insieme e un sistema integrato per la formazione continua dei cittadini sarà resa vana l’opportunità di superare con una nuova progettualità il difficile momento”.
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Regione
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Il bando Entro il 24 febbraio la compilazione delle domande da inviare tra il 2 e il 4 marzo
Un’impresa veneta su cinque è al femminile via libera ai nuovi contributi a fondo perduto S
tanno a cuore le donne all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato. Nei giorni scorsi, in anticipo rispetto al tradizionale appuntamento dell’8 marzo, è stato approvato il bando 2021 a favore dell’imprenditoria che assegna nuovi contributi a fondo perduto per sostenere le donne che fanno impresa. “Avrei voluto, come lo scorso anno, presentare il bando proprio l’8 marzo – esordisce Marcato per sottolineare ancora una volta quanto importante sia la figura della donna e della donna imprenditrice nella nostra economia, ma la contingenza mi ha obbligato ad anticipare i tempi perché c’è bisogno di ripartire e immettere nel sistema liquidità e aiutare le nostre imprese”. Non ha avuto alcuna esitazione l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato a portare a spron battuto in giunta, ancora a fine gennaio, la delibera che approva il bando per l’anno 2021 finalizzato all’erogazione di contributi in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile per un totale di un milione e mezzo di euro. “Si tratta di contributi a fondo perduto – spiega Marcato – per l’acquisto di macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature di fabbrica, nuovi mobili, opere edili, murarie, impiantistiche, software, brevetti, licenze, ecc. fino ad un massimo del 40 per cento della spesa sostenuta. L’assessore fornisce alcuni dati interessanti per capire il peso dell’imprenditoria femminile e spiegarne il valore. Al 30 settembre 2020 le imprese femminili at-
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Terremoti, aggiornata la mappa, il Veneto diviso in tre zone di rischio sismico
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A lato Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico
L’assessore regionale Roberto Marcato: “quest’anno abbiamo voluto aprire i termini in anticipo per sostenere le donne che fanno impresa” tive in Veneto risultavano 88.181, pari al 20,5% del totale delle imprese regionali. La consistenza delle imprese femminili ha subito una leggera flessione (-509 unità, pari a un -0,6%, in linea con la contrazione delle imprese maschili) rispetto alla stessa data del 2019, che conferma il ritmo della discesa dei trimestri precedenti (Dati di fonte Infocamere elaborati da Unioncamere Veneto). “Oltre ai ristori servono investimenti perché c’è bisogno di misure
strutturali per sostenere la nostra economia – precisa l’assessore allo Sviluppo economico –. C’è una reazione straordinaria delle nostre imprese, dei nostri imprenditori e delle nostre imprenditrici e noi, la Regione del Veneto, continueremo ad essere al loro fianco come abbiamo fatto nell’anno terribile appena trascorso”. Le domande di sostegno dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto. La fase di compilazione sarà attiva fino alle ore 12 di mercoledì 24 febbraio 2021 e quella di presentazione dalle ore 10 di martedì 2 marzo 2021 fino alle ore 17 di giovedì 4 marzo 2021. Il bando sarà disponibile nel sito della Regione nell’apposita sezione Bandi-AvvisiConcorsi. (g.b.)
ggiornata la mappa delle zone sismiche, il Veneto passa da quattro a tre zone di rischio, una scelta condivisa dagli esperti, in primis gli ingegneri. “Il Veneto viene suddiviso in tre zone, - spiega l’assessore regionale ai lavori pubblici Elisa De Berti - una in meno rispetto all’attuale sistema di classificazione: nella prima, quella caratterizzata da una maggior pericolosità sismica, sono stati inseriti 11 comuni dell’alto trevigiano e del bellunese, alla seconda 247, alla terza 305. Questa suddivisione, oltre a essere indispensabile per organizzare adeguatamente la prevenzione del rischio sismico, è rilevante per gli aspetti amministrativi previsti dalla vigente normativa che disciplina l’attività edificatoria e per l’applicazione dei benefici derivanti dall’incentivazione fiscale del sismabonus finalizzata alla riduzione del rischio sismico”. “E’ un’ottima notizia, che risponde a un’esigenza di adeguamento alla normativa nazionale che non era più procrastinabile. Ci auguriamo che il processo giunga a conclusione il prima possibile”, commenta Pasqualino Boschetto, presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto ricordando che 154 Comuni veneti inseriti in zona sismica 4 di fatto non potevano accedere al beneficio fiscale del Sismabonus pur avendone i requisiti in base ai rilevamenti dell’Ingv. Anche in funzione del nuovo Superbonus 110% la richiesta degli ingegneri veneti è ora di fare presto: “I committenti hanno urgenza di partire con i lavori, proprio come i professionisti e le categorie economiche. Ecco perché ora deve seguire una rapida approvazione in Commissione regionale. Da parte nostra, confermiamo la piena disponibilità a collaborare”.
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Regione
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Turismo L’associazione degli stabilimenti balneari di Chioggia, Sottomarina e Isola Verde
“Pronti a vivere in sicurezza l’estate 2021 in spiaggia servono risorse dal Recovery Fund” “N
el comparto balneare si è registrata una buona affluenza soltanto nelle settimane centrali di agosto, nei weekend di giugno e luglio”. Così Gianni Boscolo Moretto, presidente del Se.Ge.Ar. – Gebis, l’associazione degli stabilimenti balneari di Chioggia Sottomarina e Isola Verde, commenta i dati sulle presenze turistiche negli stabilimenti balneari nella difficile stagione 2020, che è partita in ritardo e saltando completamente i mesi di maggio e la prima settimana di giugno, mentre nei giorni feriali di giugno e luglio la maggior parte delle spiagge sono rimaste sostanzialmente vuote. “Riponevamo molte aspettative per settembre – aggiunge Gianni Boscolo Moretto – ma tra elezioni, riapertura delle scuole e ritorno del Covid, anche settembre si è rivelato, purtroppo, deludente. L’assenza del turismo straniero, poi, e la concentrazione delle presenze nei week end ha aumentato la dipendenza dalle condizioni atmosferiche, non particolarmente favorevoli. Dobbiamo registrare anche un forte calo dei consumi a causa della ridotta capacità di spesa degli italiani e, soprattutto, delle incertezze sul futuro”. “Il risultato complessivo del 2020, ha visto
una riduzione degli arrivi e delle presenze, complessivamente, di circa il 40% (-60% a giugno, -40% a luglio e -20% ad agosto rispetto al 2019). La balneazione attrezzata ha comunque fornito il proprio importante contributo per il ritorno della socialità nel paese, coniugando la sicurezza con la naturale tendenza umana alla vita associata. Le aziende balneari di Chioggia Sottomarina e Isola Verde, si confermano dunque un importante fattore per la competitività della costa Veneta nel mercato nazionale ed internazionale delle vacanze, anche per la propria capacità di coniugare sicurezza e socialità. L’importanza strategica del settore fa risaltare ancora di più l’assenza, nei molteplici provvedimenti legislativi sin qui emanati dal governo di alcun aiuto economico specifico al settore per la riduzione dei costi di gestione: dai canoni demaniali immutati (paradossalmente esclusi persino dal bonus affitti) alla tassa per i rifiuti inalterata nonostante la loro consistente diminuzione”. “Non dimentichiamo le importanti mareggiate che nel corso del 2020 hanno distrutto la nostra costa con ingenti danni alle aziende del comparto balneare, a riguardo abbiamo fatto appello alla Regione Veneto affinché
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Gianni Boscolo Moretto: “la Regione individui un capitolo per garantire il ripascimento e la salvaguardia della costa” individui un capitolo di Bilancio che unisca Ambiente e Turismo dedicato al ripascimento e salvaguardia della costa che oggi manca, oltre che all’interno del Recovery-Fund”. “Ci aspettiamo un sostegno anche da parte dell’amministrazione Comunale – continua Moretto, – che predisponga nuove norme finalizzate alla destagionalizzazione delle spiagge. Gli operatori balneari non hanno mai smesso di lavorare per la prossima stagione estiva 2021 ed anche se non c’è ancora certezza sulle date di riapertura, le ruspe sono già al lavoro e le idee per vi-
vere la spiaggia in sicurezza non mancano. Verranno allargati maggiormente gli spazi sopratutto intorno ai lettini, e saranno introdotti importanti e nuovi accorgimenti per la sanificazione delle strutture. La digitalizzazione non mancherà nelle nostre strutture, le prenotazioni saranno in gran parte online, così pure le ordinazioni di cibi e bevande direttamente da sotto l’ombrellone. Più spiagge ecosostenibili, più spiagge inclusive. Confidando che i vaccini ci facciano tornare presto alla normalità, per goderci le vacanze al mare con la serenità e la gioia di sempre”.
Turismo&&Sapori Turismo
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Dopo il trionfo la prova dei fatti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Confermato alla guida Veneto a furore di popoDa sempre al vostrodelservizio con cortesia discrezione. lo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace
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Cadoneghe dice no al blocco delle auto
espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Il Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro alle attività penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21% sulla Tari
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
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Cadoneghe dice no al blocco delle auto
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
PADOVA p.31
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
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Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
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Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
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Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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delle Terme Euganee
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partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 10 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 8 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
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Salute “I am and I will”, ognuno di noi può fare qualcosa per battere, insieme, il cancro
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Informazione, prevenzione e corretti stili di vita contro il cancro La lezione di vita della dottoressa Nordio: “per essere felici bisogna lottare” a pag 36
Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio nel cuore della gente! 18 Edizioni Locali. Oltre 300.000 famiglie raggiunte.
a Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, celebrata lo scorso 4 febbraio, ricorda ancora una volta l’importanza della prevenzione, da un lato, e quella di evitare, dall’altro, i comportamenti a rischio, richiamando ciascuno all’impegno attivo contro la malattia. “I am and I will”, “Io sono e lo farò”, è lo slogan scelto per il triennio 2019-21 che vuole essere un richiamo a riflettere su cosa ognuno può fare per combattere il cancro, dalle istituzioni agli esperti, dai pazienti ai cittadini, tutti fin dalla giovane età. Un invito all’azione, sia a livello personale che associazionistico ed istituzionale. Per quanto riguarda la prevenzione dei tumori, un ruolo principale è quello degli screening oncologici per i quali l’impegno è quello di migliorarne l’accesso. Prosegue alla pag. seguente
Influenza stagionale, quest’anno sembra quasi sparita
Vaccinarsi contro il Covid-19, sì o no? a pag 37
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Salute
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La lezione di vita della dottoressa Nordio: “per essere felici bisogna lottare”
“I am and I will”, ognuno di noi può fare qualcosa per battere, insieme, il cancro
I
L
n una fase di stanchezza e, talvolta, di sconforto, a causa della lunga pandemia, una testimonianza di coraggio e di forza illumina l’animo come una giornata di sole. E così la storia di Beatrice Nordio, 43 anni, pneumologa originaria di Mestre che lavora a Padova, nel poliambulatorio dell’Ulss 6 Euganea in via Scrovegni e nell’assistenza domiciliare, rischiara l’orizzonte, diventa lezione di vita e alimenta nuova speranza. Due anni fa la dottoressa scopre di avere un tumore. Una diagnosi che si cala nella sua vita, ricca di impegni e di scadenze - il lavoro, la famiglia con tre figli, un Master universitario di secondo livello con la tesi da scrivere a breve per non annullare il percorso di studi fatto fin lì -, e che costringe ad un n una fase di stanchezza e, ho mai smesso di studiare e radicale ripensamento di tempi, ritmi e priorità. talvolta, di sconforto, a caudi scrivere. Venti giorni dopo Ad aprile del 2019 infatti scopre un nodulo al sa della lunga pandemia, una la dimissione – era la scorsa seno. “Mi sono rivolta allo screening mammogratestimonianza di coraggio e di primavera – ho discusso la fico, attiguo al mio ambulatorio – racconta - è così forza illumina l’animo come tesi, valutata con il massimo che ho scoperto un carcinoma mammario per il quauna giornata di sole. E così la dei voti”. le a giugno sono stata operata”. Dopo l’intervento, storia di Beatrice Nordio, 43 La malattia e le cure cola dottoressa si sottopone a 16 sedute di chemioanni, pneumologa originaria stringono a casa la dottoressa terapia e a 20 di radioterapia. Ma la strada non è di Mestre che lavora a Padova, per ben 16 mesi. E’ dura, dopo semplice: la situazione si complica ed è necessario nel poliambulatorio dell’Ulss tutto questo tempo, rimettersi il ricovero mentre si avvicina la data della consegna 6 Euganea in via Scrovegni e in gioco e tornare alla “normadella tesi. “All’epoca – ricorda - stavo concludendo nell’assistenza domiciliare, rile routine”. un master universitario, iniziato a settembre 2018, Scopre di avere un“Atumore, schiara l’orizzonte, diventa lesettembre 2020 – racin pneumologia e allergologia pediatrica presso zione di vita e alimenta nuova conta ancora la e dottoressa si sottopone ad intervento a l’Università di Padova. Quando sono entrata in speranza. mia figlia Viola, la mia “mental chemioterapia, mi dissero che se non presentavo 16 mesi di terapie. è “Mamma, Due anni fa la dottoressa coach”Oggi mi ha detto: la tesi avrei perso il master. Tra le prima e la terscopre di avere un tumore. stai bene, cosa fai tornata a lavorare e assisteaicasa? Non di avere un tumore, za chemio sono stata ricoverata Scopre in isolamento per Una diagnosi che si cala nella hai più scuse!”. Il 16 settembre, complicazioni ma non ho mai smesso di studiare e postCovid sua vita, ricca di impegni e di si sottopone ad interventopazienti il primo giorno di scuola dei e a 16 mesi di scrivere. Venti giorni dopo la dimissione – era la scadenze - il lavoro, la famiglia miei figli, sono tornata a lavoradi terapie. Oggi a lavorare casa, mi dispiaceva dopo tanto studio, tanto impescorsa primavera – ho discusso la tesi, valutata conè tornata con tre figli, un Master univerre ed è stato bellissimo. Seguo i gno, tanto lavoro: se la malattia ti mette lo stop, una il massimo dei voti”. sitario di secondo livello con la e assiste i pazienti post-Covid pazienti post-Covid dal punto di La malattia e le cure costringono a casa la dotto- volta tornati in piedi non bisogna fermarsi”. tesi da scrivere a breve per non vista pneumologico, ho fatto il Oggi ha in cura i pazienti post-Covid, infonde loro ressa per ben 16 mesi. E’ dura, dopo tutto questo annullare il percorso di studi fatto fin lì -, e che costringe ad un vaccino, sia la prima che la seconda dose con grande soddisfaziotempo, rimettersi in gioco e tornare alla “normale fiducia nella medicina e nella vita: “Per essere felici radicale ripensamento di tempi, ritmi e priorità. ne, sto bene, continuo a fare controlli, sono monitorata ma cerco bisogna lottare – dice oggi col sorriso – per essere routine”. Ad aprile del 2019 infatti scopre un nodulo al seno. “Mi sono di essere ottimista. 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’altro fronte è quello di evitare i comportamenti a rischio aumentando la consapevolezza sulla malattia che aiuta anche a riconoscere meglio e precocemente i sintomi. L’obiettivo è quello di cercare di salvare vite. La Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla Uicc – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione mondiale della Sanità, è stata l’occasione anche per riflettere sui numeri del fenomeno. L’Italia è ai primi posti in Europa nella cura al cancro, con la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi più alta rispetto agli altri Paesi dell’UE. “In tutto il mondo – sono le informazioni del Ministero della Salute - il cancro è una patologia in costante crescita. Secondo i dati del Report Aiom-Airtum “I numeri del cancro in Italia – 2020” in tutto il pianeta sono stati stimati 18 milioni di casi di cancro nel 2018. In Italia nel 2020 secondo le stime del Rapporto Aiom-Airtum sono diagnosticati circa 377.000 nuovi casi di tumori maligni (esclusi i carcinomi della cute non melanomi): 195.000 negli uomini e 182.000 nelle donne. Nel 2019 le nuove diagnosi di cancro sono state 371mila. Anche per il 2020, si legge nel Rapporto, il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma mammario (54.976, pari al 14,6% di tutte le nuove diagnosi di tumore) seguito dal carcinoma del colon-retto, polmone, prostata e vescica. Negli uomini la neoplasia più frequentemente diagnosticata è il carcinoma della prostata, che rappresenta il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati”. Nella lotta al cancro molto è già stato fatto ma c’è sempre bisogno di mantenere alta l’attenzione. Ed è per questo motivo che il Ministero della Salute e l’Ifo, hanno realizzato, proprio in occasione del 4 febbraio dello scorso anno, una campagna di sensibilizzazione con un video, “Il cancro di può battere, facciamolo insieme”, in cui medici e ricercatori invitano alla prevenzione primaria e agli screening oncologici. “Scoprire il tumore nella fase iniziale può rendere più semplici le cure e salvarti la vita. Se ricevi l’invito della tua Asl, non perdere l’occasione. Partecipa agli screening gratuiti per i tumori al seno, al collo dell’utero, al colon”: è la raccomandazione di medici e specializzandi del Regina Elena e San Gallicano. “A cinque anni dalla diagnosi, secondo i dati dell’ultimo Rapporto Aiom-Airtum, - si legge ancora nel sito del Ministero - si registra una sopravvivenza del 63% nelle donne(in cui il tumore più frequente è quello mammario) e del 54% negli uomini. Risultati importanti anche nel paragone con quelli di altri Paesi europei, che testimoniano la qualità dell’assistenza oncologica nel nostro Paese, che si colloca ai vertici sia in Europa che nel mondo. In aumento anche i cosiddetti “prevalenti” vale a dire le persone che vivono dopo aver avuto una diagnosi di tumore: nel 2020 si stima siano oltre 3milioni e 600.000 (aumento del 3% annuo), un terzo dei quali può essere considerato guarito”. Eppure, dalle frontiere delle cure, di precisione e personalizzate, si aprono nuovi, incoraggianti scenari che fanno ben sperare nel futuro.
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Vaccinarsi contro il Covid-19, sì o no? Il risultato di uno studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova: dubbi, vaccinazioni precedenti, paura del contagio e gravità della malattia hanno un ruolo chiave nell’intenzione a vaccinarsi
La percezione del rischio Covid-19 da parte delle persone
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a percezione del rischio riveste un ruolo chiave nell’accettazione del vaccino contro il virus Sars-Cov-2, una percezione, peraltro, che può avere un andamento temporale fluttuante. Inoltre i dubbi che le persone esprimono nei confronti dei vaccini, in generale, sono associati all’esitazione vaccinale per il Covid -19. E’ il risultato di uno studio dei ricercatori del JdmLab - Judgment and Decision Making Laboratory - del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, pubblicato su “Social Science & Medicine”. L’osservazione di tali fattori, che si riflettono sul comportamento delle persone, dovrebbero, secondo gli autori della ricerca, essere presi in considerazione per pianificare una comunicazione pubblica per una più efficace risposta all’epidemia da parte della popolazione. Da fine febbraio a fine giugno 2020 i ricercatori hanno misurato la percezione del rischio legato al Covid-19 e l’accettazione del vaccino in Italia. I dati sono stati raccolti in tre periodi, corrispondenti alle diverse fasi dell’emergenza in Italia: prialto, riduce il grado di esitazione del 30% e del ma del lockdown 28 febbraio - 8 marzo, durante il 40% rispettivamente, rispetto a chi percepisce il lockdown cioè 9 marzo – 9 maggio e dopo il primo rischio come basso. lockdown nazionale, 10 maggio - 28 giugno 2020. Considerando la “dubbiosità sui vaccini”, i ri“Nel nostro studio - spiega Teresa Gavaruzzi, sultati dello studio mostrano come il livello di ricercatrice dell’Università di Padova- abbiamo accettazione del vaccino è fortemente influenzainiziato a monitorare la percezione del rischio e to dai dubbi generali nei riguardi dei vaccini, che l’esitazione vaccinale per il ne diminuiscono progressivanuovo coronavirus fin dalle pri- Percezione del rischio mente l’accettazione. Rispetto me fasi di diffusione del virus, chi non ha dubbi, il fatto di e dubbi nei confronti aavere cioè prima ancora che fosse dianche pochi dubbi ridudei vaccini possono ce la probabilità di accettare il chiarato lo stato di pandemia, valutandone l’evoluzione nel Covid-19 senza esitare influenzare la scelta vaccino tempo”. del 37% e tale riduzione arriva Un primo risultato della riall’87% per chi ha molti dubbi. cerca è che dei 2.267 partecipanti (69,9% femTra coloro che non accetterebbero senza esitamine, età media 38,1 anni) il 40% ha intenzione zione il vaccino, il livello di esitazione vaccinale di accettare un vaccino contro il Covid-19 senza (misurata con una scala da 1 a 100) aumenta solo alcuna esitazione, mentre il 60% ha un grado di per chi ha molti dubbi nei riguardi dei vaccini in esitazione variabile (da 1 a 100). generale, portando ad un aumento dell’esitazione Considerando la “percezione del rischio”, i ridel 51% per i più dubbiosi. sultati mostrano che la probabilità di accettare il Per quanto riguarda la “vaccinazione contro vaccino senza esitazione aumenta di circa 2 volte l’influenza”, il campione ha mostrato come l’ese mezzo quando si percepisce il rischio del 2 Cosersi vaccinati contro l’influenza nella precedente vid-19 come medio rispetto a quando lo si percestagione influenzale (2019) aumenta le probabilità pisce basso e aumenta di circa 5 volte quando si di accettare senza esitazione il vaccino contro il percepisce il rischio come alto rispetto a quando Covid-19 di circa 3 volte. Tra chi è esitante, eslo si percepisce basso. Tra gli esitanti, ci sono sersi vaccinati contro l’influenza nella precedente differenze in base alla percezione del rischio di stagione influenzale riduce il livello di esitazione Covid-19: chi percepisce il rischio come medio, o di circa il 35%.
Sopra Teresa Garavuzzi
“I
Sopra rischi sono percepiti come più pericolosi quando Marta sono poco comuni, sconosciuti alla scienza, caCaserotti ratterizzati da una natura catastrofica, e fisicamente e psicologicamente vicini - spiega Marta Caserotti, assegnista di ricerca dell’Università di Padova e prima autrice dello studio. - La rischiosità di un evento viene valutata non solo sulla base di informazioni oggettive, ma anche sulla base delle sensazioni provate in merito”. “Il profilo di percezione del rischio per il Covid -19 - continua Caserotti - è stato confrontato con quello di due malattie che differiscono per due importanti Fa più paura ciò che dimensioni legate al rischio: la familiarità e prevedibilità di decorso che è sconosciuto alla abbiamo nei confronti dell’influenza scienza, se è stagionale (Flu) e la distanza fisica e psicologica che percepiamo nei catastrofico ed è confronti del virus dell’Ebola (EVD). vicino a noi Se guardiamo all’evolversi di questi giudizi nelle tre fasi studiate si nota che: per la probabilità percepita di essere contagiati, il COVID-19 assomiglia molto all’influenza in tutte le tre fasi, mentre per la gravità percepita, se prima del lockdown era di poco superiore all’influenza, durante e dopo il lockdown i giudizi si avvicinano molto a quelli dell’Ebola. Già prima del lockdown - conclude Caserotti- la paura del COVID-19 è invece simile a quella dell’Ebola ed è maggiore di quella per l’influenza, ma poi aumenta molto durante il lockdown e si riduce solo leggermente dopo il lockdown”.
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Influenza stagionale, quest’anno sembra quasi sparita In Italia dalle rilevazioni del sistema di sorveglianza nella seconda settimana di gennaio (periodo di solito del picco) l’incidenza è pari a 1,5 casi per mille assistiti
La Protezione civile e l’emergenza sanitaria in Veneto, il prezioso e insostituibile aiuto dei volontari
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“A
ncora una volta, per qualità del servizio ma anche per il numero delle presenze, i volontari veneti si dimostrano al top. Sono i protagonisti del poderoso lavoro messo in campo dalla Protezione Civile del Veneto, che fino ad oggi si riassume in oltre diecimila volontari operativi in 171.000 giornate uomo per l’emergenza coronavirus”. Sono parole dell’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, nel riassumere il contributo del volontariato in questi mesi si crisi, per il quale esprime una profonda gratitudine. “Siamo di fronte a numeri impressionanti, secondi in termini assoluti soltanto alle 250.000 giornate uomo della Lombardia – evidenzia l’assessore - ma proporzionalmente nettamente superiori in riferimento alla popolazione, visto che il Veneto ha poco più della metà di abitanti dei nostri vicini lombardi”. “Quantità di giornate ma soprattutto qualità del lavoro emerge dall’impegno che i volontari Ad oggi oltre veneti assicurano per supportare le esigenze sanitarie del momento – prosegue Bottacin -. diecimila Un lavoro che si estrinseca in plurime azioni, volontari dal montaggio delle tende per le attività di pre-triage all’esterno delle strutture ospedaoperativi in liere all’allestimento di cinque ex ospedali per 171mila le emergenze, dall’informazione alle persone che si recavano presso le strutture sanitarie al giornate supporto ai Centri Operativi Comunali (Coc) e alle sale operative (regionale e provinciali) fino all’assistenza alla popolazione per la consegna dei generi di prima necessità e alla distribuzione delle mascherine alla cittadinanza. Un compito, quest’ultimo, che si è dimostrato vitale soprattutto nella prima fase della pandemia dove tali strumenti di protezione erano carenti, e molto altro ancora”. “Soltanto per quanto riguarda l’emergenza Covid, volendo quantificare il lavoro gratuitamente svolto dai nostri magnifici volontari, possiamo parlare di ben oltre 30 milioni di euro – prosegue ancora l’Assessore -. Sono cifre che non hanno bisogno di commenti o grosse parole”.
nfluenza stagionale, proprio nel periodo, tra il Covid – uso della mascherina, igienizzazione frela fine di gennaio e l’inizio di febbraio, in cui si quente delle mani, distanziamento – abbiano avudovrebbe constatare il picco dei casi, quest’anno to la loro efficacia anche per la prevenzione delle sembra quasi sparita. Nel nostro come del resto malattie respiratorie in generale, e per l’influenza in altri Paesi; in Europa e anche negli Stati Uniti, stagionale in particolare. Lo sostiene con convindopo settimane di sorveglianza virologica le situazione il dottor Antonino Bella, del Dipartimento zioni sono simili e i dati quasi identici. Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità I dati confermano infatti che rispetto agli anni e responsabile della Sorveglianza epidemiologica precedenti pochissime persone si stanno ammaInfluNet, che constata e conferma la brusca frelando di influenza; l’incidennata dell’influenza stagionale za – ci dicono i numeri – è la e delle complicanze legate Sembrerebbe che le più bassa negli ultimi 20 anni. alla sindrome influenzale che Un trend che risulta anche misure di prevenzione spesso, negli anni passati, in Italia dalle rilevazioni del sono state causa dell’affolcontro il Covid sistema di sorveglianza Influlamento nei pronto soccorso mascherine, Net dell’Istituto superiore di degli ospedali. sanità: “nella seconda settiQuanto peso rispetto a quedistanziamento e mana del 2021, - si legge dal sti dati ha avuto la vaccinaziobollettino settimanale dell’Iss igienizzazione delle mani ne antinfluenzale e quanto le - l’incidenza delle sindromi misure di prevenzione contro - abbiano funzionato simil-influenzali continua ad il Sars-Cov-2? Il dottor Bella essere stabilmente sotto la so- anche contro le sindromi è convinto del fatto che queglia basale con un valore pari ste ultime hanno avuto un influenzali a 1,5 casi per mille assistiti. ruolo predominante. Del reNella scorsa stagione in questo quest’anno la campagna sta stessa settimana il livello di incidenza era pari della vaccinazione antinfluenzale non è ancora a 8,5 casi per mille assistiti”. chiusa: la circolare del Ministero della Salute sulla In Veneto, nella settimana dal 4 al 10 gennaio, prevenzione dell’influenza sostiene l’opportunità, l’incidenza era dello 0,38 per mille. infatti, di vaccinarsi anche dopo il 31, almeno per i Nonostante vi sia molta precauzione nell’intersoggetti più a rischio. pretazione di questi dati, il Centro europeo per il Mascherina, igienizzazione delle mani e distancontrollo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) ziamento si manterranno come misure di preveninvita alla cautela, tuttavia questa attività influenzione delle sindromi influenzali, una volta concluzale insolitamente bassa trova concordi molti mesa l’emergenza della pandemia? Nei Paesi asiatici dici sul fatto che le misure di prevenzione contro di fatto è già prassi.
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente Servizi questo. da pag. 5 Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
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Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
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rmai è quasi superfluo sottolineare la netta vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la Lega la fa da padrona. Ora però Zaia è chiamato alla Direzione, Amministrazione seguee a pag 5 Redazione:
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizi alle centrale pagg 8-10 che eserciterà un forte pressing sul Governo
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
Padova Sud p.20
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partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
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Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
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Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Il Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro alle attività penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21% sulla Tari
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Dopo il trionfo la prova dei fatti
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
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Regione
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ilVicenza di Padova Nord
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Cadoneghe si rifà il look l’area ex cinema rinasce
MISURE ANTI SMOG
Cadoneghe dice no al blocco delle auto
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
PADOVA p.31
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
Terme Euganee Regione
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
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FERROVIE - MONTEGROTTO
Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
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Abano orfana di Aldo Borile ECONOMIA - MONTEGROTTO
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delle Terme Euganee
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
PONTE SAN NICOLO’
Pums, un piano per la mobilità sostenibile VIGONZA
“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
Dopo il trionfo la prova dei fatti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 10 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Dopo il trionfo la prova dei fatti
Salute
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 8 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
WELFARE
Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
Transpolesana, parte la riqualifica
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Regione
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Motori
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n occasione della presentazione alla stampa europea della nuova gamma Tipo, ha fatto il suo esordio la Nuova Tipo Cross - novità assoluta nella gamma – che si dimostra un vero e proprio “family crossover” destinato ad un target completamente inedito: ovvero le famiglie giovani, con stile di vita dinamico, che cercano funzionalità, emozione, spazio ma anche stile e contenuti ad un prezzo accessibile. Si amplia così la famiglia Tipo con l’arrivo della Nuova Tipo Cross. È un vero e proprio crossover destinato a un target completamente nuovo. Oggi infatti le famiglie - da sempre pubblico di riferimento di Fiat Tipo - hanno allargato le loro preferenze e gusti, ricercando sempre più delle alternative di stile e, senza rinunciare a spazio e a comfort, si rivolgono al mondo dei crossover. Nel complesso, la struttura della Nuova Tipo Cross è decisamente più forte e aggressiva. Appare subito più larga, con il nuovo disegno della griglia che si estende fin sotto i proioettori e, ovviamente, più alta. L’assetto della Nuova Tipo Cross infatti è stato rialzato di quasi 4 centimetri, grazie a una nuova taratura delle sospensioni e all’introduzione di una soluzione cerchio-pneumatico già vista su un altro crossover della gamma Fiat, la 500X. La Nuova Tipo Cross monta pneumatici maggiorati per un look ancora più robusto. Il nuovo assetto, poi, garantisce una posizione di guida più alta e agevola l’ingresso e l’uscita dalla vettura, oltre a semplificare tutte quelle operazioni a cui le famiglie di Tipo sono abituate, come il posizionamento dei bam-
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Nuova Tipo Cross, il“family crossover”
E’ destinato ad un target inedito: le famiglie giovani, con stile di vita dinamico, che cercano funzionalità, emozione, stile e contenuti, ad un prezzo accessibile
bini sui seggiolini posteriori o il recupero di oggetti incastrati sotto i sedili. Tra le maggiori novità della Nuova Tipo Cross spicca l’inedito cluster digitale TFT 7”, totalmente configurabile, che sostituisce il tradizionale quadro strumenti analogico. Si tratta di un sistema estremamente più tecnologico e sofisticato, che consente di avere sotto controllo lo stato della vettura, la parte multimediale e il telefo-
no. Inoltre, il cluster si abbina alla nuovissima radio UConnect 5 con schermo touch da 10,25”. Sviluppato con l’idea di fornire al cliente una user experience semplice e confortevole, il sistema Uconnect 5 con Apple CarPlayTM e Android AutoTM wireless permette, senza alcun cavo, di usare le funzionalità di Apple CarPlayTM e Android AutoTM sulla radio touchscreen con personalizzazione dei profili e con
la possibilità di memorizzare fino a 5 configurazioni. La Nuova Tipo Cross può essere equipaggiata con il propulsore diesel 1.6 Multijet, da 95 CV o 130 CV di potenza, oppure con l’inedito GSE 1.0 T3 100 CV alimentato a benzina. In dettaglio, quest’ultimo appartiene alla famiglia di motori FireFly Turbo e ne rappresenta la versione più aggiornata per le migliori performance abbinate a un consumo ed emissio-
ni davvero ridotte. La potenza massima è di 74KW (100 CV) mentre la coppia massima è di ben 190Nm già a 1500 rpm, anziché a 4500 rpm come l’attuale motore benzina 1.4 95hp che si fermava a 127Nm. Inoltre, il cambio è stato calibrato per garantire la massima reattività nel traffico cittadino e il massimo comfort in autostrada, fermando i giri del motore a 3200rpm alla velocità di crociera di 130km/h.
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Motori
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caricatore da 100 kW a ricarica rapida, la batteria si ricarica al ritmo di 10 km/min, un riferimento nel segmento: l’80% della ricarica viene completato in 30 minuti; nella modalità 3, da una Wall Box 32 A, la ricarica della batteria viene completata in 7 ore e 30 minuti con caricabatteria OBC monofase di serie o in 5 ore con caricabatteria OBC opzionale trifase da 11 kW; nella modalità 2 da casa, la batteria si ricarica in 15 ore da una presa 16 A tipo Green’up™ Legrand e in più di 24 ore da una presa domestica classica. Sono 3 le versioni che compongono la gamma italiana: Feel, la versione di ingresso della gamma, senza compromessi in termini di comfort e sicurezza, Feel Pack, la versione pluriaccessoriata cuore di gamma che offre tutto il comfort tipicamente Citroën e Shine, al vertice della gamma per la sua raffinatezza e i suoi equipaggiamenti High-Tech.
Le motorizzazioni Nuova C4 e Nuova ë-C4 - 100% ëlectric offrono al cliente una gamma ricca e completa di 4 motorizzazioni con la possibilità di scegliere fra 3 tipi di motorizzazioni cuore di gamma, efficienti e prestazionali: 100% elettrica, termica di nuova generazione Euro 6d benzina o Diesel. • Elettrica 136 CV (100 kW) Automatica con un’autonomia di 350 km (*) nel ciclo WLTP, nelle versioni Feel, Feel Pack e Shine • Benzina PureTech 130 S&S in tutte le versioni Feel, Feel Pack e Shine • Benzina PureTech 130 S&S EAT8 in tutte le versioni Feel, Feel Pack e Shine • Diesel BlueHDi 130 S&S EAT8 in tutte le versioni Feel, Feel Pack e Shine
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Design prorompente Si arricchisce la gamma dei modelli nel segmento C-Suv
Rivoluzione crossover per l’ibrida più venduta Toyota presenta la nuova versione sportiva C-HR GR SPORT ispirata ai modelli GR di Toyota, orientati alle prestazioni e ai colori delle livree di TOYOTA GAZOO Racing.
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l nuovo modello aggiunge maggiore esclusività e prestigio al design e alle eccezionali prestazioni dinamiche che hanno già conferito al modello lo status di icona del segmento C-SUV all’interno della gamma dei modelli Toyota. Il design dirompente, il piacere di guida ai massimi livelli grazie alla piattaforma TNGA, la tecnologia innovativa dell’ibrido di quarta generazione e la sicurezza di serie grazie al Toyota safety Sense sono stati gli elementi alla base del successo di questo modello, che rappresenta oggi il SUV ibrido più venduto sul mercato con oltre 60.000 vetture vendute in Italia dal lancio nel 2016. Con il C-HR Toyota si è presentata in modo del tutto nuovo nel segmento dei crossover compatti, caratterizzato da un trend di vendita in forte crescita e da una costante ricerca di nuove tendenze e di linee originali e innovative. Proprio quest’ultime sono alla base della nuova versione GR SPORT che aggiunge oggi uno stile esterno e interno più deciso all’aspetto già sorprendente del C-HR. La GR SPORT è disponibile in cinque esclusive combinazioni di colori esterni bitone, tra cui una nuova, unica nel suo genere, finitura Dynamic Grey con tetto nero. Fondamentale ed aggiornato il Toyota safety Sense, un insieme di tecnologie di sicurezza attiva progettate per aiutare a prevenire o mitigare le collisioni in una vasta gamma di situazioni di traffico. Al sistema di pre-collisione (PCS) sono state aggiunte diverse nuove caratteristiche, che inclu-
dono l’assistenza alla sterzata d’emergenza (ESA) collegata al riconoscimento diurno dei pedoni e all’assistenza alle svolte negli incroci. Gli pneumatici e il sistema di sospensioni e la regolazione dello sterzo sono stati progettati per migliorare sensibilmente il comportamento dinamico della GR SPORT, pur mantenendo i livelli di comfort di marcia del resto della gamma del C-HR. A bordo, la GR SPORT presenta una nuova finitura dell’abitacolo in Cool Silver. Alcantara®, abbinata alla pelle, veste le sedute nel colore Dark Black con ricami di linee parallele nella parte centrale a contrasto rosso e grigio chiaro di ispirazione GR. La presenza del materiale esalta il carattere sportivo dell’allestimento, coniugando prestazione tecniche (come l’aderenza in condizioni di guida veloce, la resistenza, la traspirabilità e la leggerezza) a eleganza e massimo comfort di guida, nel rispetto dell’ambiente.
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Twingo Electric. Al volante della nuova regina della città Trent’anni e non sentirli, dal 1992 non ha mai smesso di reinventarsi seguendo l’evoluzione e le esigenze della clientela
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a quando è stata lanciata nel 1992, Twingo non ha mai smesso di reinventarsi accompagnando l’evoluzione degli utilizzi ed esigenze della clientela. Dopo tre generazioni e circa 4 milioni di unità vendute in 25 Paesi, Twingo scrive un nuovo capitolo della sua saga con il lancio di Twingo Electric, la sua versione full electric. Twingo Electric è costruita su una piattaforma predisposta fin dall’origine per essere elettrica. Può, così, contare su tutte le competenze acquisite dal Gruppo Renault negli ultimi dieci anni nel settore elettrico. La sua batteria da 22 kWh si compone di celle agli ioni di litio di ultima generazione sviluppate in partnership con LG Chem. È installata nell’auto in modo da non modificarne l’abitabilità generale né il volume del bagagliaio. La
sua gestione termica, garantita da un sistema di raffreddamento ad acqua, le conferisce anche compattezza e performance. Il caricabatterie Caméléon®, sviluppato dal Gruppo Renault per ZOE, fa di Twingo Electric la prima city car compatta a proporre la ricarica accelerata da 22 kW di serie. Infine, le crash box in alluminio, perfettamente integrate nella struttura della batteria, contribuiscono a migliorare ulteriormente la resistenza laterale del veicolo. Twingo ci ha sempre tenuto alla sua espressione maliziosa e accattivante. La nuova versione non fa eccezione. Il paraurti anteriore scolpito, arricchito di prese d’aria per migliorare l’aerodinamica, e i gruppi ottici LED con firma C-Shape, le conferiscono un frontale dinamico, ma anche sbarazzino. L’abbinamento di tinte di
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carrozzeria, pack colorati, stripping e cerchi offre a Twingo molteplici possibilità di personalizzazione, indipendentemente dalla motorizzazione. Twingo Electric può contare anche su elementi di design distintivi che esprimono il suo carattere elettrico. Twingo Electric è disponibile al lancio anche in una nuovissima serie speciale, Vibes Limited Edition. Questa spumeggiante serie limitata, dal look dinamico ed
espressivo, introduce in esclusiva la tinta Orange Valencia nella gamma Twingo. Lo stripping specifico forma strisce di colore contrastanti che rivestono tutta la carrozzeria, passando da una porta all’altra e attraversando il tetto per ridiscendere sul lato opposto. Anche i cerchi e gli inserti della calandra adottano un look esclusivo, mentre gli sticker sul tetto e lo sportellino di ricarica sottolineano lo stile incisivo del veicolo.
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Lavoro Daniela Righi, Ceo di Mira Hotels & Resorts, gruppo alberghiero che raccoglie le migliori strutture ricettive
Donne vincenti, tra finanza e famiglia I
l Ceo Daniela Righi racconta se stessa e la storia di Mira Hotels & Resorts, il gruppo di realtà alberghiere di lusso che esalta le bellezze dell’Italia e le eccellenze del territorio. Il gruppo alberghiero raccoglie le migliori strutture ricettive per vivere una vacanza a tutto tondo, immersi nella natura autentica di Piemonte, Toscana, Puglia e Sicilia. E presto in altre regioni, secondo un piano di espansione già partito. Come è nata l’idea di creare la realtà che è ora MIRA? “Si dice che spesso l’opportunità incontra la preparazione per noi è successo così. Dopo anni di lavoro nell’Hotellerie è nata l’esigenza personale di investire su di noi e di costruire qualcosa che ci rappresentasse. Abbiamo avuto un’opportunità, abbiamo deciso di rischiare ovviamente con ponderazione e progettualità, cogliere l’occasione ed investire tutto su un piano di sviluppo. Oggi abbiamo fatto diventare realtà un sogno, ma siamo solo all’inizio”. Quando avete capito che era la strada da seguire per realizzare il vostro sogno? “Oggi posso dire che è stato istintivo. Sapevo che era il momento giusto, avevamo lavorato entrambi molto sulle nostre competenze e avevamo voglia di dare di più. L’opportunità si è presentata, abbiamo avuto la lucidità di vederla chiara davanti a noi e l’abbiamo colta. Siamo partiti con una piccola struttura di sales per la catena internazionale Iberostar Hotels & Resorts, eravamo in due. Poi la prima struttura alberghiera qualche mese dopo ci ha dato la possibilità di iniziare a strutturarci e un po’ alla volta far crescere il team. La nostra prima struttura aveva 275 chalet con piu’ di mille posti letto”. L’eccellenza è alla base del gruppo. Cosa spinge alla ricerca di questa eccellenza? “Credo che la ricerca della qualità assoluta sia la base per distinguersi in molti campi ma nell’Hotelerie lo è sicuramente. Abbiamo scelto di fare ospitalità per creare qualcosa di diverso, un momento, un’ emozione che rimanga, un’ esperienza che faccia la differenza per chi ci sceglie e quello lo puoi fare solo se ti distingui a partire dalle piccole cose e dalla passione per questo settore”. Quali i prossimi obiettivi in questo campo? “Abbiamo un progetto molto ambizioso di crescita per i prossimi 5 anni che stiamo sviluppando con step ben precisi, senza però perdere mai di vista il focus sul prodotto. Vogliamo poter continuare a dare emozioni in posti unici nel nostro meraviglioso paese. La previsione è di arrivare a mettere la decima stella della nostra collezione, ovvero il decimo resort gestito, entro cinque anni. Lo sviluppo prevede, inoltre, di presidiare le aree più amate da italiani e stranieri nel nostro paese. Per cui il nostro mercato è internazionale, ma il nostro prodotto rimane in Italia. Un altro nostro obiettivo è quello di spingere sul segmento “active”, non solo un trend per noi ma un vero stile di vita. Abbiamo investito molto sul segmento golf già dalla scorsa stagione, creando un team d’eccellenza sia dal punto di vista commerciale che tecnico in grado di seguire passo per passo la vita del campo e la rete commerciale sia in Italia che all’estero per divenire il gruppo alberghiero di riferimento per il segmento Golf. Spazi, contatto con la natura e sport sono per noi gli asset di riferimento per il progetto di sviluppo e la scelta dei nuovi resort sarà orientata in questo senso”. Quanto ha influito l’amore per l’Italia in
questo progetto? “Direi che è alla base. Sono convinta che viviamo nel paese più bello del mondo, abbiamo così tante unicità da tutti i punti di vista, siamo creativi, abbiamo la storia, il cibo, la bellezza, panorami unici al mondo, un clima eccezionale. Sono orgogliosa di essere italiana e di poter contribuire a far conoscere le unicità del nostro paese”. Qual è l’aspetto che la appassiona di più e quali caratteristiche della sua personalità riversa nel progetto MIRA? “Sono un CEO, ma sono un’operativa. Mi piace continuare ad essere attiva anche nel settore commerciale da cui provengo. Mi occupo, infatti, sia del sale che del prodotto, ma diciamo che queste sono le cose che più amo, scegliere i partner con cui collaborare e seguire i dettagli. C’è molto di me in questo, la scelta di un profumo, di un colore o di qualsiasi aspetto che possa far star bene i nostri Ospiti. Mira, infatti, è il primo gruppo italiano che ha coniato i termini “resort bioattivi”, ovvero strutture e servizi in grado di riattivare il benessere della persona. Questo per noi è il lusso, che non solo è il guanto bianco o il servire caviale, ma è un lusso rilassato. Una dimensione diversa che si vive in hotel in cui la persona è al centro e i suoi bisogni una nostra assoluta priorità. Per questo personalizziamo molto anche le esperienze, attraverso la figura del Mira Experience Advisor, una risorsa interna pronta a captare queste necessità e trasformarle in momenti memorabili, unici e veri”. Quanto segue il proprio istinto nelle decisioni e quanto invece è dato dallo studio e dai consigli di esperti? “Dipende molto dalla situazione, devo dire che abbiamo al nostro fianco collaboratori eccezionali interni ed esterni ed in molte occasioni mi fido del loro consiglio. rimango però anche molto istintiva in alcune delle mie decisioni soprattutto quando riguardano la scelta di collaboratori o i progetti. Credo che l’istinto sia una delle prerogative dell’imprenditoria e un soft skill che un manager deve possedere”. Come mantenere un giusto equilibrio fra lavoro, tempo libero, famiglia, passioni? “Non è sempre semplice, devo ammetterlo, ma sono stata fortunata: mio figlio Leonardo sembrava aver capito da subito che avevo bisogno di dedicarmi anche ad altro senza nulla togliere all’amore che provavo per lui . Non tutti i momenti sono uguali o sono facili, ma trovare un equilibrio è fondamentale, staccare dal lavoro e dedicarsi del tempo anche solo in compagnia di un buon libro nel silenzio serve per ricaricarsi e ripartire con entusiasmo; un pranzo con le amiche e una risata servono per scordarti una giornata difficile, addormentarmi nel lettone con il mio Leo mi ha sempre ridato serenità. Il segreto sono le piccole cose, i momenti che ci arricchiscono. Non serve molto altro per trovare equilibrio e serenità. Ho anche lavorato molto su me stessa attraverso percorsi di crescita individuale e personale, frequentando corsi, leggendo molto e facendo meditazione e discipline orientali volte alla concentrazione della mente”. C’è un segreto per mantenere un altissimo livello di qualità pur seguendo molte attività? “Molti errori. Scherzi a parte, credo che non ci sia un segreto ma molta ricerca; provare e riprovare, cercare la soluzione giusta ad ogni ostacolo, lasciarsi consigliare ma seguire l’istinto e migliorarsi ogni giorno senza avere mai la sensazione di aver finito di imparare”.
Daniela Righi, Ceo di Mira Hotels & Resorts
“Prevediamo di arrivare a mettere la decima stella della nostra collezione, ovvero il decimo resort gestito, entro cinque anni”
In azienda ha scelto di collaborare più con donne che con uomini, perché? “Perché anche se in alcune situazioni siamo più complicate da capire, quando facciamo questo lavoro per passione noi donne sappiamo dare il 110%. Non voglio essere fraintesa all’interno del mio team, ho anche uomini molto capaci e professionali, ma quando le donne capiscono che si può fare squadra normalmente è una squadra d’eccellenza”. Cosa suggerirebbe alle giovani donne che vogliono seguire le sue orme? “Di non lasciarsi mai scoraggiare, di portare sempre avanti le proprie idee ma soprattutto di non sentirsi mai arrivate, di essere sempre curiose, osservare, imparare e fare squadra; non si arriva mai da sole a nessun traguardo. Fare rete non è scontato, per me è uno stile di vita. Aiutare gli altri, anche nel business, non è un modo di approfittare ma deve essere una predisposizione naturale. Il bene torna sempre indietro e anche negli affari la Persona deve arrivare prima di qualsiasi altra istanza. Per me questa è una formula di successo”. Quali caratteristiche servono per essere un buon CEO? “Credo che ogni CEO abbia le sue caratteristiche, nel mio caso la differenza l’hanno fatta innanzitutto la resilienza e l’empatia. Ogni giorno c’è un ostacolo diverso da affrontare e questo non deve mai scoraggiarti. Sicuramente l’autorevolezza: io cerco sempre di imparare prima in prima persona e di avere le conoscenze necessarie prima di delegare a qualcun al-
tro. Nella mia esperienza professionale ho lavorato in Hotel quando ero giovane, al booking, ho fatto il commerciale e quando abbiamo aperto l’azienda i primi anni ho imparato anche la parte amministrativa e digitale”. Numeri o cuore per emergere? “Credo il giusto equilibrio di entrambi, senza numeri non si può emergere nemmeno in altri ruoli ma almeno secondo me, senza cuore non si fa la differenza. A partire dalla gestione empatica del tuo team, a volte questo viene visto come debolezza da alcuni ma io credo fermamente che a lungo termine sia una grandissima forza. I numeri sono comunque alla base dell’economia, ma arrivano se prima il prodotto viene trattato con passione in ogni aspetto, soprattutto se viene esploso il termine servizio. Quest’ultimo è un concetto fondamentale, legato intimamente alla natura stessa dell’ospitalità che è una missione, una predisposizione a fare star bene le persone. Ecco perché ci uniamo a partner che abbiano la nostra stessa missione. Crediamo fortemente nel “made in Italy” in ogni scelta possibile, soprattutto quella delle materie prime che rappresentano il nostro territorio. Il made in Italy non solo a tavola ma anche nella scelta di partner strategici soprattutto in questo momento storico dove possiamo e vogliamo attingere alle eccellenze del nostro paese. Il vero lusso oggi è questo, il riuscire a creare servizi ed esperienze immersive che offrono rilassatezza, spazio e tempo per se’. Il suo motto? “La bellezza salverà il mondo”
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IL FAGIOLO DI PICCOLO E GINA. Per qualsiasi altra informazione in caso di interesse nel adottare uno dei nostri Pelosi diversamente abili, bisogna contattare il Sig. Alessandro Ortolan al numero 3453033367
Salvoi Maschio, ha 5 anni, taglia media, castrato e microcipato. Salvo ha le zampe posteriori paralizzate e per uscire ha bisogno del suo bolide a due ruote. È un cane tranquillo, a cui piace giocare, correre e dare tanti baci. Essendo paralizzato, necessita di aiuto nel fare i bisogni.
Rockyi Maschio, 8 anni e 12 kg. È un taglia piccola a cui piace rincorrere le palline e distruggerle. Va d’accordo con i suoi simili ed ha bisogno di stimolo e spremitura per fare i bisogni.
Nanoi Maschio, 6 anni e 7kg, taglia piccola, castrato e microcipato. Nano è un cane dolcissimo, va d’accordo con i suoi simili. Ha bisogno di stimolo o spremitura e riesce a fare da sola i suoi bisogni.
Luckyi Maschio, 6 anni, taglia media, castrato e microchippato. Lucky è paralizzato sulle zampe posteriori e di conseguenza usa il suo carrellino per uscire. È di un carattere dolcissimo, va d’accordo con i suoi simili e ancora di più con gli umani. Ama essere coccolato il più tempo possibile
Milai Femmina 5 anni e 6 kg, taglia piccola, sterilizzata e microchippata! Mila è una cagnolina paralizzata sulla parte posteriore ed anche lei usa il carrellino per uscire ma in casa... è un razzo! Va d’accordo con tutti e adora stare in braccio ed essere coccolata. Ha bisogno di stimolo e spremitura per fare i bisogni.
Mya (Cerbiattola)i Femmina, taglia media, sterilizzata e microcipata. Mya è di una dolcezza indescrivibile, paralizzata sulla parte posteriore, fa uso di un carellino creato appositamente per le sue uscite. E’ una cagnolina a cui piace interagire, segue e gioca il più possibile.
Carlafracii Femmina di taglia grande, sterilizzata e microcipata dell’età di 3 anni. Carlafraci non è paralizzata ma a causa di una malattia ha perso l’uso delle zampe posteriori ma questo non le impedisce di vivere una vita serena e gioiosa nel suo cartellino al passeggio o tranquillamente senza a casa. Non ha bisogno di stimoli o spremitura in quanto i bisogni, li fa tutti da sola.
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Robini Robin è un micio di circa due anni, ha tutte le belle qualità dei gatti che non hanno famiglia ma la vorrebbero tanto: è bravo e obbediente, è affettuoso e simpaticissimo, ma soprattutto è grato per ogni crocchetta e ogni carez za. Non fatevi scappare un gioiello del genere
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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partita aperta quasidi tre anni fa con la vittoria del refePresentato il progetto per la costruzione di un nuovo edificio servizi sanitari, rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 9 investimento da 2 milioni, il Comune incassa 166 mila euroun forte pressing sul Governo che eserciterà centrale
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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OTTOBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
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Regione
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ANALISI DEL VOTO
Bellomo: “Zaia il migliore interprete del Veneto di oggi” RADIO PADOVA
Lazzari: “Siamo una superstation con un + 47% di ascolti”
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
PADOVA EST
Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
La quarta linea per 300 tonnellate di rifiuti al giorno ANTONELLO BELLUCO
“Nel mio film su San Leopoldo il racconto della città”
Foto di Riccardo Stefani
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rmai è quasi superfluo sottolineare la netta vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la Lega la fa da padrona. Ora però Zaia è chiamato alla Direzione, Amministrazione seguee a pag 5 Redazione:
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.151
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Turismo&&Sapori Turismo
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Regia unica per i Comuni termali? I sindaci dicono no
TEATRO - ABANO
Al via la nuova stagione
Boaretto (Federalberghi): “E’ un anacronismo organizzare lo sviluppo del territorio con strumenti urbanistici differenti fra un Comune e l’altro, con livelli di tassazione diversi”
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Piace il progetto della nuova stazione PROMOZIONE
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
Padova Sud p.20
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TERRITORIO
Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
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Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
Transpolesana, parte la riqualifica
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che Tutti i giorni dalle 16.30 blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque PUNTI ENERGIA ANTENORE anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, soRUBANO (PD) LIMENA (PD) PADOVA (PD) dalla69compagine di centrodestra in cui la Usa la mascherina via del Vescovado, 10 via della stenuto Provvidenza, via del Santo, 54 rispettando la distanza (PD) Ora però Zaia è chiamato alla PADOVA (PD) Lega laLIMENA fa da padrona. di sicurezza CAMPONOGARA (VE)Santo, 54 CHIOGGIA (VE) CASCINA (PI) via del via delPeriodico Vescovado, È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente Direzione, Amministrazione fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: seguee a pag 5 via piazza Marconi,dei 7 fatti. Cesare Battisti, 286 via Tosco Romagnola, 133
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e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
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Padova Est Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
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Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150
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G20 DELLA SALUTE? C’È SOLO PADOVA La città del Santo sfida la Lombardia per ospitare il summit europeo della sanità
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Il “dopo” via Anelli inizia dalla nuova Questura INCENERITORE
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LIMENA (PD) via del Santo, 54
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CAMPONOGARA (VE) piazza Marconi, 7
CHIOGGIA (VE) via Cesare Battisti, 286
CASCINA (PI) via Tosco Romagnola, 133
vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag. pag 57 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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rispettando la distanza PADOVA (PD) di sicurezza via delPeriodico Vescovado, fondato10 nel 1994 da Giuseppe Bergantin
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OTTOBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.146
Padova Sud p.20
Regione
Turismo&&Sapori Turismo
p.37
Salute
Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la
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Noventa, meno tasse ai locali senza slot
TERRITORIO
Aria anti Covid alla Casa di Riposo
partita aperta tre anni fa con la vittoria del refeIl Comune ha stanziato oltre 40mila euro per venire incontro allequasi attività rendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 13 penalizzate dal lungo lockdown: riduzioni dal 14 al 21%che sulla Tariun forte pressing sul Governo eserciterà centrale e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
PONTE SAN NICOLO’
Pums, un piano per la mobilità sostenibile VIGONZA
“Schiamazzi, non ci sono baby gang” NOVENTA PADOVANA
La Sagra del Folpo diventa Festival SAONARA
DOPPIA FIDUCIA, DOPPIO OMAGGIO.
Al via i lavori per la ciclabile di Tombelle
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Una parola bella, una parola responsabile. Antenore è semplice, chiara, comprensibile. E soprattutto seria. Ama le parole buone, i fatti concreti. Da Antenore potete chiedere una verifica, un preventivo o anche solo un confronto. L’Energia è più bella, dove le parole sono sincere.
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L’ENERGIA DI ANTENORE. PARLIAMONE BENE.
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vittoria di Luca Zaia, un vero e proprio trionfo personale oltre che un’operazione politica che blinda il Consiglio Regionale per i prossimi cinque anni. Forte del responso delle urne, il governatore inaugura il suo terzo mandato con pieni poteri, sostenuto dalla compagine di centrodestra in cui la (PD) Ora però Zaia è chiamato alla Lega laLIMENA fa da padrona.
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via del Santo, 54 Direzione, Amministrazione È un periodico formato da 18 edizioni localiprova mensilmente seguee a pag 5 Redazione: dei fatti. recapitato a 316.016 famiglie del Veneto. Direttore responsabile CHIOGGIA (VE) Concessionaria di Pubblicità Locale: via 286 Lisbona, 10 · 35127 Padova Nicola Stievano via Cesare Battisti, tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it<
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Bassa Padovana p.20
Regione
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MONSELICE, STREET ART
Dopo Seneca Zen “regala” tre murales
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Confermato alla guida del Veneto a furor di popolo, verrebbe da dire consacrato “doge”, come piace sottolineare alla folta schiera dei suoi più fedeli sostenitori, ora per Zaia è il momento di mettersi “pancia a terra”, prendendo a prestito proprio una sua espressione che centinaia di volte abbiamo sentito nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Dai veneti ha ottenuto una indiscutibile delega, supportata da una fiducia sempre crescente, via via conquistata sul campo, anche grazie alla abile e ben nota capacità comunicativa. Ma ora che la campagna elettorale è finita è tempo di guardare alle grandi sfide che attendono il Veneto, una regione che reclama l’autonomia e che vuole contare sempre di più in ambito nazionale, intenzionata a dettare l’agenda su temi fondamentali e a riuscire finalmente a chiudere la partita aperta quasi tre anni fa con la vittoria del referendum. Zaia, a questo proposito, ha già fatto sapere servizio a pag 10 che eserciterà un forte pressing sul Governo centrale
Este, gli occhi della città sul capolavoro ritrovato
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
MONSELICE, IL CASO
MONSELICE, LA POLEMICA
Scala del Mastio la grande incompiuta ESTE, POLITICA
Il Movimento 5 Stelle scompare dal Consiglio ESTE, L’INVESTIMENTO
Operazione sicurezza da 258 mila euro
ORIMESS AUT“ITALIA” A di Picello & C. snc
p.30
Turismo&&Sapori Turismo
p.39
p.44
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Cattivi odori e traffico: i cittadini si mobilitano
L’appello all’amministrazione comunale del Comitato Ambiente e frazioni di Rovigo. Raccolte oltre 500 firme
e sulle altre regioni. Ma non c’è solamente questo. Il Veneto si trova a fare i conti con contraddizioni, criticità storiche ed emergenze più attuali, questioni che dovranno essere affrontate di petto. A partire dalla sanità, competenza specifica della Regione: che il Veneto brilli a livello nazionale per l’eccellenza di molti ospedali e centri di ricerca e cura è fuori discussione, ma non mancano delle zone d’ombra, a partire dalla riduzione di posti letto e servizi riscontrata in alcuni territori, a ritardi cronici nella realizzazione di nuove strutture come il polo ospedaliero padovano, fino al caso drammatico del batterio killer all’ospedale di Verona. L’altra grande partita si gioca sul piano ambientale, saldamente interconnesso con quello delle infrastrutture: la nostra regione ha pagato un gravoso tributo alla cementificazione e il territorio è ferito e fragile, per questo va difeso e protetto, con attenzione e risorse adeguate, lasciando da parte preconcetti e ideologismi. Il Veneto attende il completamento di grandi e tribolate opere, come il Mose e la Pedemontana, anche qui ci sarà molto da lavorare.
WELFARE
Solidarietà: in arrivo l’emporio CAMBIO IN CONSIGLIO
Gambardella si dimette da capogruppo L’ATTACCO
“Lavori da rifare dopo nemmeno un anno” VIABILITA’
Transpolesana, parte la riqualifica
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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 1 ottobre 2020
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