del Piovese
Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 160 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Primo Piano Dilagano i furti nelle abitazioni, la gente ha paura
pagg.
Legnaro Il Comune vara il codice del “dipendente modello”
Piove di Sacco Amministrazione, bilancio sui primi 7 mesi di Gianella
4-5
www.lapiazzaweb.it
pag.8
pag.
9
EDITORIALE
formazione e lavoro, studenti e imprese a confronto
Amarezza metropolitana di Nicola Stievano
I giovani industriali mobilitati per l’orientamento scolastico. A Padova l’iniziativa, che punta a diventare il punto di incontro fra il mondo della formazione e quello del lavoro, ha coinvolto più di 250 tra alunni e genitori interessati alle tematiche. pag. 31
al due palazzi, quirico incontra i detenuti
L’inviato de La Stampa Domenico Quirico ha incontrato circa 150 tra detenuti e operatori coinvolti nelle lavorazioni carcerarie promosse da Officina Giotto. pag. 32 10%
40% 60%
50%
30%
50%
50% 30%
20%
40% 20%
10%
60%
30%
20% 10%
COUPON del risparmio
Cogli le migliori offerte della tua zona!
I
Mini Imu, la protesta a Roma dei sindaci virtuosi
Delegazione di 19 primi cittadini,fra i quali quello di Piove e di Legnaro, per dire al governo che si sentono penalizzati
L
’hanno definita la “marcia su Roma dei sindaci virtuosi”. Una delegazione di 19 primi cittadini, tra cui molti padovani, compresi il sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella e il collega di Legnaro, Ivano Oregio Catelan, a dicembre si è recata a Roma per protestare contro il rimborso sull’Imu. A guidare la protesta, a cui hanno aderito oltre una trentina di amministratori veneti, il sindaco di Albignasego e assessore al Lavoro della Provincia di Padova, Massimiliano Barison.
Caos Imu. Il decreto legge 133/2013 con il quale è stata soppressa la seconda rata dell’Imposta sulla casa stabilisce che lo Stato ristori ai Comuni metà del minor gettito calcolato sull’aliquota di base prevista nel 2012 per le prime case, e fissata al 4 per mille. Lo stesso provvedimento prevede che a quei Comuni che hanno aumentato nel corso del 2013 la stessa aliquota sull’abitazione principale, la differenza venga pagata per il 40% dai cittadini, entro il 24 gennaio 2014, e per il restante 60% dallo Stato.
E qui la disparità di trattamento lamentata dai sindaci. I motivi della protesta. Il Governo, sostengono i sindaci dei cosiddetti “Comuni virtuosi”, non andrà a riconoscere nulla agli enti locali che hanno mantenuto l’aliquota base sulla prima casa allo 0,4%, mentre ai municipi che hanno aumentato l’aliquota di base, anche fino al massimo dello 0,6%, lo Stato andrà a versare una quota proporzionalmente più alta. pag. 6
L’Intervento
Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia di Giovanni Taliana*
L
a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consumatore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova
continua a pag.
18
l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’anno nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di essere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, rendere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i notevoli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario metropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag.
3
NEW
PIOVE DI SACCO e limitrofi NEW
PIOVE DI SACCO nel cuore della città, in elegante contesto, nuovo appartamento in classe A con finiture di pregio ed impianti di ultima generazione. Composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno-ripostiglio, 2 camere, 2 bagni, terrazzo e garage. € 245.000 Rif. 131393
RIBASSATO
NEW
PONTELONGO, appartamento centrale con ingresso, cucina separata, soggiorno, 2 bagni, 2 camere, 2 poggioli e garage al piano terra, esposizione sud-ovest. Ottima opportunità! Rif. 131392
RIBASSATO
049 9705597 RIBASSATO
CORREZZOLA, Loc. Concadalbero, in zona residenziale, recente porzione di bifamiliare su due livelli, composta da: ingresso-soggiorno-cucina, 3 camere, 2 bagni, 2 ampi terrazzi, garage e giardino. Classe C- kWh 93,95. € 198.000 Rif. 131366
RIBASSATO
POLVERARA, prima periferia, casa singola su 2 livelli fuori terra con lotto di terreno di pertinenza di 1000mq adibito a giardino piantumato. Ottimi spazi interni, cucina abitale, soggiorno, 3 camere, doppi servizi, lavanderia, ampio garage, 2 poggioli e portico di c.a. 20mq. Da vedere! Classe E – kWh 189,61. € 205.000 Rif. 131376
RIBASSATO
PIOVE DI SACCO ultima porzione di quadrifamiliare con finiture da personalizzare, composta da: ampio soggiorno-cucina, 2 camere matrimoniali, sottotetto, cantina e doppio garage.
CODEVIGO in centro paese porzione di villetta a schiera di testa ben esposta e comoda a tutti i servizi. Composta da: soggiornocottura, 2 ampie camere, 2 bagni, garage, piccolo scoperto esclusivo e posto auto scoperto. Classe D – kWh 114,90. € 140.000 Rif. 121344
BRUGINE loc. Campagnola appartamento come nuovo in palazzina di sole 6 unità, al piano terra, con: ingresso, soggiorno con angolo cottura, 2 matrimoniali, bagno, ampia taverna collegata al garage e piccolo giardino ad uso esclusivo. Classe B – kWh 46,26 € 125.000 Rif. 131362
BRUGINE zona comoda al centro e ai servizi, ampio appartamento inserito in contesto tranquillo e su palazzina di sole 6 unità, composto da: ing.-zona giorno di 30mq, 2 camere, doppi servizi, 2 poggioli e garage. Ottimo anche per investimento. Da non perdere! Classe E kWh - 107,63. € 100.000 Rif. 091162
CAMPOLONGO MAGGIORE, Centro, appartamento di recente costruzione con: soggiorno con angolo cottura, 2 camere, bagno, stanza mansardata con terrazzo solarium. Comodo a tutti i servizi. Da vedere! Classe C- kWh 71,56. € 133.000 Rif. 131381
PIOVE DI SACCO, a due passi dal centro storico, su viabilità
vedere! Rif. 111292-U
PIOVE DI SACCO, ex piscina, in contesto di tranquillità e area verde, luminoso appartamento ristrutturato (finiture da ultimare) completo di impianto domotica, composto da ingr.-soggiorno-cucina, 3 camere, 2 bagni, poggioli e garage con ripostiglio. Ottimo affare. Classe D- kWh 92,36. € 140.000 Rif. 121330
CANDIANA, centro paese villetta a schiera centrale con ampi e funzionali locali abitabili. Dotata di ottime finiture, terrazza-solarium, taverna, sottotetto e doppio garage. da vedere! Classe E IPE 96,13. € 140.000 Rif. 111299
PONTELONGO centro, spazioso appartamento sito al piano primo con doppio garage al piano terra, composto da: ingresso, cucina, soggiorno, 3 camere, 2 bagni e poggioli. Classe E – kWh 151,54
LEGNARO in contesto residenziale e comoda ai servizi si propone l’ultima porzione di bifamiliare con consegna chiavi in mano, disposta su piano terra e sottotetto. Ottima qualità delle finiture, personalizzabili. Classe B IPE 56,977. € 240.000 Rif. 091171
ARZERGRANDE, in posizione invidiabile fabbricato costituito da negozio con retro negozio di 80 mq; abitazione con finiture di pregio su 2 livelli con 4 camere, 2 cucine, ampio soggiorno con caminetto, 3 bagni, porticato con caminetto e area di pertinenza con casetta accessoria. Contiguo terreno edificabile di 1.300mq con volumetria di 800mc. Classe F – kWh 197,98. Per info vendita intera o frazionata rivolgersi in agenzia. Rif. 121347
PIOVE DI SACCO, centro, introvabile casa singola da ampliare
€ 110.000 Rif. 131350
PIOVE DI SACCO
principale, nuovo ufficio open space di c.a. 80 mq più loggia. da
Affiliato: PI.CO. s.a.s. P.tta Japelli, 1 Tel. 049 9705597 - Fax 049 9705601 www.grimaldifranchising.it piovedisacco@grimaldifranchsing.it
€ 230.000 tratt. Rif. 1053
con progetto da personalizzare. Contesto esclusivo con giardino privato. Classe G. € 140.000 Rif. 121319
EDITORIALE
segue da pag.
Amarezza metropolitana
Coinvolta l’intera provincia
con kairos rete per i servizi assistenziali
Una rete che misura la salute di una comunità, ne rileva i problemi e tenta di individuare le possibili soluzioni. Si sintetizza così il progetto sociale Kairòs, promosso dalla Provincia di Padova con la consulenza scientifica del Dipartimento di Psicologia Applicata dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con i Comuni del territorio, la Prefettura e la Questura di Padova, l’Ufficio Scolastico Provinciale, le Usl 15, 16 e 17. L’iniziativa ha preso avvio a fine 2011 e ha coinvolto l’intero territorio provinciale con l’obiettivo di supportare e incentivare la rete dei servizi socio-assistenziali esistenti, mediante il coinvolgimento diretto delle Istituzioni.
1
Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”. Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non finire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della città metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari. Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffico sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve. di Nicola Stievano
terme e turismo zanin confermato
L’imprenditore Gian Ernesto Zanin è stato confermato alla presidenza della Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova per il biennio 2013-2015. L’elezione è avvenuta nei giorni scorsi nel corso dell’assemblea dei soci. Zanin, padovano, 58 anni, è presidente di Alabarda Gestioni, società che gestisce l’Hotel Plaza di Padova. Lo affiancherà la vice presidente Giulia Zanettin (Hotel Terme delle Nazioni, Montegrotto Terme). L’assemblea ha inoltre rinnovato il Consiglio direttivo di sezione.
Aprirà tra gennaio e febbraio il parcheggio sotterraneo del nuovo centro civico di via Boccaccio, a Terranegra: 105 posti auto a servizio del consiglio di quartiere 3 est, dell’Istituto di fisioterapia Cemes, del supermercato, della farmacia. Ad annunciarlo l’assessore al patrimonio Umberto Zampieri.“Lo scorso agosto, a fronte di una petizione sottoscritta da 800 cittadini del quartiere che chiedevano appunto l’apertura del garage sotterraneo, un tavolo di lavoro ha trovato una soluzione per arrivare a mettere a punto l’apertura del nuovo parcheggio”.
una app gratuita per fare beneficenza
mini imu, i sindaci “virtuosi” resistono
Elezioni della presidenza
apre il nuovo park di via boccaccio
Basta guardare dei video
Amministratori padovani
Fronte comunae fra il vicesindaco di Padova Ivo Rossi con i sindaci di Ferrara, Cadoneghe, Albignasego e Vigodarzere, per discutere la strategia di pressione dei sindaci virtuosi che non hanno ritoccato le aliquote Imu e che ora rischiano di vedere i propri concittadini penalizzati per evitare la mini Imu nei comuni che invece hanno fatto i furbi.
Nel quartiere Terranegra
Piovese Piovese
lotta al “tarocco”
“Bussola della trasparenza” non tutti i comuni “passano” l’esame pag. 6
Piove di sacco
Sicurezza, installate altre 10 telecamere nei punti critici della città
brugine
Provincia
pag.
A Campagnola sotto accusa il percorso per non vedenti pag.
8
9
Prodotti falsi, fanno male all’economia e anche alla salute pag. 24
Regione Politica
Pasticceri e artigiani
cornetto d’autore 19 locali si alleano
Aria di votazioni, 345 sindaci al rinnovo
ambiente
Nasce il polo dei musei provinciali, piccoli gioielli del territorio pag.
27
cultura
Missione spaziale preparata anche a Padova pag.
32
Si chiama wegive.it, l’appicazione gratuita per iOS o Android, che permette di fare beneficenza semplicemente guardando dei video. Si tratta di una applicazione, frutto di una start up tutta padovana, con investitori veneti, che trasforma il denaro messo a disposizione dalle aziende che caricano spot e video pubblicitari sulla piattaforma, in donazioni per associazioni e onlus.
pag.
34
spettacolo Intervista ad Aldo Tagliapietra, storico leader de “Le Orme” pag. 36
Il Gruppo Pasticcieri Artigiani di Padova e l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi con il contributo della Camera di Commercio di Padova ed il patrocinio del Comune di Padova, lanciano il progetto “Le Brioches di Pasticceria”, un’iniziativa che intende valorizzare un prodotto di consumo tanto diffuso e generalizzato. La presenza sul mercato di prodotti similari, di origine industriale, tendono a confondere il consumatore e dequalificare l’offerta. “Le Brioches di Pasticceria” sono promosse da un circuito di 19 locali che valorizza in modo originale i “cornetti” più amati da chi vuole iniziare bene la giornata.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà di
Srl
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
Concessionaria
di
Pubblicità Locale
Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 dicembre 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala con
La Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!
www.lapiazzaweb.it
4 Argomento del mese SICUREZZA Aggressioni e scippi per strada, di giorno e di notte, topi d’appartamento di nuovo all’opera in un crescendo di furti messi a segno nelle province venete. Una escalation che i soli agenti presenti nei territori non possono contrastare efficacemente
Allarme sicurezza: sempre pi
di Germana urbani
Pansa: “Nel 2014 caleranno ancora gli agenti di polizia e ci sarà ancora meno sicurezza”
Lipari: “Il problema è più complesso, riguarda il fatto che il sistema giustizia in Italia non funziona”
E
’ Andrea, 23 anni, la vittima più grave dell’escalation di rapine e furti che negli ultimi mesi del 2013 ha investito in modo preoccupante il Veneto. Lui, un commesso di dicount, si è visto puntare la pistola alla testa e poi ha sentito lo sparo che l’ha costretto ad una difficile lotta per la vita. Ma la cronaca racconta quasi ogni giorno di signore più o meno anziane colpite brutalmente lungo le vie delle nostre città anche per un bottino di pochi euro. La gente ha paura e la preoccupazione degli amministratori locali è altissima tanto che non si contano le richieste di aumentare le forze dell’ordine di pattuglia sui territori. Molti i primi cittadini che hanno fatto appello anche al Governatore Zaia chiedendo risorse economiche, finanziamenti ai propri distretti di polizia, soldi che il più delle volte erano a bilancio in Regione e sono stati cancellati, così come è accaduto per l’impegno a finanziare le telecamere. In alcuni territori, come a Padova e nella Saccisica, verso fine anno sono arrivati rinforzi nell’ambito di competenza dell’arma dei carabinieri. Così sono stati intensificati i pattugliamenti e la presenza di agenti là dove sono sempre più in
materie prime salgono prezzi e furti
Sicurezza ferroviaria e furti di rame
4
23mila euro e 38mila chilogrammi di rame trafugato. A tanto ammontano i danni provocati dai furti di rame sulle linee ferroviarie venete nei soli primi nove mesi del 2013. Un fenomeno che mette seriamente a rischio il buon funzionamento del trasporto ferroviario. Nel periodo preso in esame sono stati coinvolti 291 treni per un totale di quasi ottomila minuti di ritardo. Furti che sin troppo spesso restano impuniti. L’ultimo episodio ha bloccato per ore quaranta treni sulla tratta Venezia-Padova a causa dell’ennesimo furto di rame. I ladri hanno agito sulla linea AV VeneziaPadova fra le stazioni di Venezia Mestre e Pado-va Interporto. L’anomalia lungo la linea è stata rilevata dai sistemi di sicurezza e i treni in entrambi i sensi di marcia sono stati deviati sulla linea convenzionale con ingenti ritardi. Per ora questi furti hanno provocato solo ritardi e disagi ai cittadini in viaggio e alle Ferrovie ma se i sistemi di rilevamento dei problemi un giorno avessero un guasto improvviso? Questi furti sono pericolossimi eppure sempre più frequenti. I dati dell’Osservatorio Nazionale sui furti di rame sono significativi se si guarda ai primi 6 mesi del 2013: 11.040 furti (+12,1% vs 2012) per 2.720 soggetti denunciati (+41%) di cui 1.631 (+36,7%) in stato di arresto.
azione bande di ladri che non disdegnano di compiere danni e atti di vandalismo. Purtroppo però, operazioni come queste non potranno durare a lungo su un territorio e, soprattutto, non possono essere replicate all’infinito. Nel Veneziano i reati complessivi, nei primi otto mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentati del 3,5 per cento. Con un’impennata dei reati predatori in particolare ad agosto dove i furti in casa sono aumentati del 14 per cento, mentre quelli nei negozi del 24 per cento. “Ogni tanto - ha affermato Alessandro Pansa, capo della Polizia all’assemblea dell’Associazione funzionari di polizia - qualcuno mi chiede di aumentare il livello dei controlli in alcune città. Voglio essere sincero con tutti: oggi non siamo in grado di accrescere la sicurezza da nessuna parte del territorio. E da nessuna parte vuol dire anche Venezia”. L’annuncio di Pansa è ancora più grave guardando al futuro. “Il prossimo anno caleranno ancora gli uomini e ci sarà ancora meno sicurezza”. E’ paradossale pensare che aumentano i reati e cala il numero di chi può contrastarli. “I reati predatori si com-
battono anche con la prevenzione - spiega infatti Diego Brentani, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp - e questa la si fa mettendo agenti in strada. In questo momento siamo al lumicino. Se abbiamo gli uomini non abbiamo le macchine e viceversa. Poi finiscono i soldi per la manutenzione delle auto e queste si fermano. A riprova che stare in strada porta a risultati l’abbiamo avuta a gennaio 2013, quando sono stati messi per le vie la metà dei poliziotti arrivati per sostituire quelli che sono stati trasferiti. In nemmeno quindici giorni sono calati, del sessanta per cento, i reati predatori denunciati”. “Non è solo una questione di organici e mezzi - afferma però Francesco Lipari, se-gretario provinciale del sindacato di polizia Coisp - Il problema è più complesso, riguarda il fatto che il sistema giustizia in Italia non funziona. Chi commette reati si rende conto che nella gran parte dei casi la fa franca. Non solo, da tempo in Italia non c’è la certezza della pena”. “Chi commette la gran parte dei reati predatori - conclude Lipari - è consapevole del fatto che pochi giorni dopo, se non ore, si ritrova fuori e torna a fare quello che sa fare meglio: delinquere”.
Argomento del mese 5 A Padova nuovo Prefetto e Questore
iù ladri e sempre meno agenti Tornano le ronde Le vere risposte dovrebbero venire dalle istituzioni
Zaia ringrazia ma chiede un impegno al Governo di Germana urbani
S
spalla pag 5 per padova
e la sicurezza non arriva dallo Stato i cittadini si organizzano e tornano sulla strada a far la ronda. Sulle ronde si era tanto discusso anni fa, quando l’argomento sicurezza era cavalcato di gran carriera dalla Lega e da An. Ma dopo la regolarizzazione delle ronde non se ne era più vista una. Di fronte a una crescente domanda di sicurezza, però, in tutta la regione stanno tornando di moda i pattugliamenti delle associazioni di volontari. Alcuni, soprattutto giovani, girano armati di telefonini pronti a documentano tutto il possibile e a pubblicarlo in diretta sui social media. Scelte che possono essere molto pericolose e che hanno allarmato anche il prefetto Domenico Cuttaia che ha sottolineato quanto sia rischioso postare su Facebook foto o altro materiale di presunte situazioni di reato. Ma certamente è rischioso anche sostituirsi agli agenti nel controllo del territorio, una soluzione dal fiato corto, come riconosce lo stesso Governatore Luca Zaia, leghista della prima ora. “Io apprezzo la generosità con la quale queste persone si rendono disponibili a collaborare con le forze dell’ordine ma è evidente che questa non può essere la soluzione dirimente per prevenire e contrastare gli episodi malavitosi - ha detto il governatore Zaia - “Gli episodi criminosi, in base alle statistiche, sono in aumento e per contro si registra, a causa dei tagli statali, una drastica riduzione dell’organico degli agenti: ciò significa esporre a eccessivi pericoli le famiglie e le aziende. Il governo riveda le sue priorità”. Ma anche la Regione ha le sue mancanze e basta dare un’occhiata al bilancio regionale per verificare se Zaia e la sua Giunta crede nella necessità di investire o no in sicurezza. “Occorre pensare - ha sottolineato Piero Ruzzante, Consigliere regionale del Pd - che si è passati dai 5,6 milioni di euro del 2010 ai 100 mila euro del 2011, fino agli zero euro messi a bilancio per il 2012. Ma non erano proprio la Lega e il Pdl a ritenere la sicurezza e la lotta alla criminalità obiettivi strategici per il loro mandato? Beh, a giudicare dai numeri non si direbbe affatto”.
Reale o percepita?
In città e provincia preoccupazione per furti in casa e aggressioni N
ell’anno in cui si torna al voto per le amministrative a Padova e in numerosi comuni della provincia uno dei temi destinato sicuramente a tenere banco è quello della sicurezza. O meglio, dell’insicurezza, sia essa reale o percepita da parte dei cittadini. A scorrere le cronache delle ultime settimane e a leggere i rapporti delle forze dell’ordine i fenomeni che destano maggiore preoccupazione continuano ad essere i furti in casa (ma anche nelle attività commerciali, abbigliamento e calzature in particolare, insieme alle rapine a supermercati e tabaccherie) ma anche le aggressioni. Non solo scippi dunque, ma veri e propri “assalti”, spesso ai danni di persone anziane, per rubare pochi spiccioli. Episodi che oltre ad essere un grave trauma per chi li subisce, impressionano l’opinione pubblica e aumentano il senso di insicurezza. A fine anno una ricerca sulla qualità della vita diffusa da un quotidiano nazionale ha messo piazzato Padova nel poco ambito secondo posto della classifica sulla criminalità relativa al traffico di droga. Un’altra ricerca mette in evidenza che nel complesso a Padova si vive bene per la presenza di servizi, consumi e tenore generale di vita anche se peggiora la situazione per l’ordine pubblico, vale a dire i reati come estorsioni, microcriminalità e rapine, appartamenti svaligiati. Un fenomeno che ritroviamo anche nell’immediata cintura urbana cittadina. Tutto ciò non fa che aumentare la preoccupazione fra cittadini e i commerci, insieme alla richiesta di un maggiore impegno per la sicurezza, con l’inevitabile contorno di prese di posizione politiche e di polemiche. Non si sente più parlare di “ronde”, a quanto pare un’esperienza ormai messa da parte. A livello territoriale, ad esempio a nord di Padova nell’Unione Medio Brenta, anche la polizia locale viene impegnata per la sicurezza e mobilitata proprio per aumentare la percezione di un maggiore controllo nei confronti della microcriminalità. Anche in città gli agenti di polizia locale sono impegnati in questo senso, così come nei Comuni che possono contare su un corpo abbastanza strutturato (Padova Sud, Piovese ad esempio). Intanto con il nuovo anno i padovani hanno assistito al cambio della guardia sia in Prefettura che in Questura. Padova ora ha la sua prima donna Prefetto, Patrizia Impresa, arrivata da Cuneo. Viceprefetto vicario a Varese dal 2004 al 2006, ha poi lavorato al ministero in veste di componente della Commissione per la progressione in carriera. Dal 2008 è stata presidente della commissione per la Protezione internazionale di Milano, quindi l’approdo a Cuneo, come prefetto. In Questura il successore di Vincenzo Montemagno è Ignazio Coccia, ex capo della Digos di Roma e attualmente nella segreteria del capo della polizia di Stato, Alessandro Pansa. Porterà a Padova la sua esperienza in materia di antiterrorismo e tecniche investigative volte a sgominare gruppi anarchici. Il primo pensiero di Prefetto e Questore è andato ovviamente alla sicurezza in città e in provincia e all’impegno per combattere anche il fenomeno della “paura percepita”, come ha ricordato Patrizia Impresa. Coccia ha aggiunto che ci sono delle situazioni che meritano la massima attenzione, da monitorare proprio per permettere ai cittadini di recuperare il meritato senso di sicurezza. Da esperto di criminalità assicura infine di non aver trovato situazioni particolarmente gravi, il che è un segnale incoraggiante. Nicola Stievano
6 Piove di Sacco Rimborso sull’Imu Una delegazione di 19 primi cittadini padovani si sono mobilitati
La marcia su Roma dei sindaci virtuosi Anche il primo cittadino di Piove, Gianella, e il collega di Legnaro, Catelan a protestare: per loro il governo penalizza i Comuni che hanno mantenuto l’aliquota minima di Martina Maniero
L
’hanno definita la “marcia su Roma dei sindaci virtuosi”. Una delegazione di 19 primi cittadini, tra cui molti padovani, compresi il sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella e il collega di Legnaro, Ivano Oregio Catelan, a dicembre si è recata a Roma per protestare contro il rimborso sull’Imu. A guidare la protesta, a cui hanno aderito oltre una trentina di amministratori veneti, il sindaco di Albignasego e assessore al Lavoro della Provincia di Padova, Massimiliano Barison. Caos Imu. Il decreto legge 133/2013 con il quale è stata soppressa la seconda rata dell’Imposta sulla casa stabilisce che lo Stato ristori ai Comuni metà del minor gettito calcolato sull’aliquota di base prevista nel 2012 per le prime case, e fissata al 4 per mille. Lo stesso provvedimento prevede che a quei Comuni che hanno aumentato nel corso del 2013 la stessa aliquota sull’abitazione principale, la differenza venga pagata per il 40% dai cittadini, entro il 24 gennaio 2014, e per il restante 60% dallo Stato. E qui la disparità di trattamento lamentata dai sindaci. I motivi della protesta. Il Governo, sostengono i sindaci dei cosiddetti “Comuni virtuosi”,
Rimborsi sull’Imu, i Comuni virtuosi si sentono penalizzati non andrà a riconoscere nulla agli enti locali che hanno mantenuto l’aliquota base sulla prima casa allo 0,4%, mentre ai municipi che hanno aumentato l’aliquota di base, anche fino al massimo dello 0,6%, lo Stato andrà a versare una quota proporzionalmente più alta. Senza considerare che il rimborso Imu della seconda abitazione e delle attività produttive verrà ulteriormente ridotta per alimentare il fondo di solidarietà che poi verrà ripartito tra tutti i Comuni. Ma i sindaci non ci stanno a quella che definiscono “una beffa intollerabile”. “E’ del tutto evidente – scrivono in un documento di protesta i primi cittadini, riuniti nel “Movimento dei sindaci virtuosi” - che quanto sta accadendo lede in maniera sostanziale il
principio di eguaglianza tra tutti i cittadini e tutti gli amministratori”. “E’ partita una vera e propria mobilitazione – spiegano – di quei sindaci che non avendo aumentato l’aliquota Imu sulla prima abitazione o avendolo fatto in modo modesto nel 2012, per non gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini, si vedono ora, a bilanci già chiusi, penalizzati rispetto a chi ha alzato l’Imu in maniera sostanziosa una volta che si è saputo che il Governo avrebbe ripianato l’intero”. La trasferta a Roma. La questione è stata posta all’incontro che si è svolto nella capitale con i senatori veneti Massimo Bitonci (Lega), Antonio De Poli (Udc), Giorgio Santini e Rosanna Filippin (Pd) e Marco Marin (Forza Italia), a cui è seguito anche un appuntamento con il leader di Anci Veneto Giorgio Dal Negro e con il vicepresidente nazionale di Anci, Alessandro Cattaneo. La richiesta inoltrata al Governo, quindi, è quella di favorire una più equa distribuzione delle risorse, “per confermare – sostengono - un principio di equità e di giustizia distributiva delle risorse pubbliche secondo quanto previsto dalla Costituzione”.
FOCUS Anci Veneto
“Aspirazione legittima ma di difficile accoglimento”
S
ulla questione Imu interviene Andrea Recaldin, nel Direttivo Anci Veneto ed esperto in finanza locale. “I tagli dei trasferimenti che il Governo ha operato sui Comuni tra il 2012 e il 2013 – spiega - hanno creato in molte amministrazioni dei vuoti di risorse a cui, ogni sindaco, ha controbattuto con le poche armi che aveva: chi aumentando l’Irpef, chi operando tagli alla spesa corrente, chi aumentando le aliquote Imu. E qui nasce il problema”. “Lo Stato – evidenzia Recaldin - ha fatto due scelte che hanno stravolto l’impianto della finanza locale: ha lasciato aperto fino al 30 novembre la possibilità di aumentare l’aliquota sulla prima casa e ha promesso di rimborsarla per intero. Ma ha fatto male i conti, perché numerosi enti hanno deciso di alzare le aliquote, fiduciosi poi di incassare il rialzo, mentre c’è stato chi, altrettanto legittimamente, ha deciso di non intervenire e a costoro, norma alla mano, oggi nulla è dovuto”. Ad un parere sul virtuosismo di questi Comuni Recaldin replica: “Non necessariamente chi ha aumentato le aliquote lo ha fatto per necessità, alcuni si sono infilati nella finestra del 30 novembre, viceversa c’è stato chi ha aumentato perché aveva subito tagli governativi eccessivi. Allo stesso modo, un Comune potrebbe non aver toccato l’Imu per scelta politica, o perché ha potuto contare sugli incassi di altre voci di bilancio”. “Il mix di fattori - conclude Recaldin - sono tanti, ma una cosa è certa: tanto può essere legittima l’aspirazione di questa richiesta dei sindaci, quanto di difficile accoglimento. Se già per lo Stato nel 2013 sarà difficile trovare il bandolo di questo pasticcio e la copertura finanziaria necessaria a compensare le maggiorazioni Imu, figuriamoci trovare altri milioni per questi Comuni”. Ma.Ma.
Bussola della trasparenza, non tutti i comuni “passano” l’esame
C
omuni piovesi bocciati in trasparenza. Parla chiaro l’ultimo monitoraggio effettuato il 14 dicembre scorso dalla “Bussola della trasparenza”, lo strumento operativo del ministero per la Pubblica amministrazione che compie una rilevazione automatica dei siti degli enti pubblici verificandone l’adeguamento alle disposizioni introdotte in materia di trasparenza dal decreto 33 entrato in vigore il 20 aprile scorso. Stando ai dati raccolti dal software, la maggior parte dei Comuni piovesi si sono dimostrati inadempienti rispetto agli obblighi di pubblicazione che prevedono un aggiornamento costante delle informazioni inerenti specifici parametri: esiti dei bandi di gara, bilanci comunali, tassi di assenza dei dipendenti, curricula dei dirigenti e persino redditi degli amministratori. Al primo posto della classifica si piazzano, a pari merito, i Comuni di Brugine, Correzzola e Legnaro che raggiungono il punteggio pieno soddisfacendo tutti e i 64 requisiti seguiti, solo dal Comune di Polverara che adempie a 62 dei criteri richiesti. Bisogna scendere al cinquanta-
seiesimo posto per trovare il Comune di Piove di Sacco che risponde ad appena 9 dei requisiti con una percentuale di aderenza dei contenuti minimi del 14,06%. Tra gli ultimi in classifica i Comuni di Sant’Angelo (5 su 64) e Arzergrande (appena 1 su 64). Il primato, negativo, spetta ai Comuni di Codevigo e Pontelongo fermi a zero punti. Tuttavia sono tanti i Comuni (e quelli della Saccisica non fanno eccezione) che hanno semplicemente adeguato la struttura formale dei siti, inserendo i titoli richiesti dalla normativa nella sezione “amministrazione trasparente”, ma non i contenuti. Mancanze che al momento non vengono rilevate dalla Bussola ma che possono essere sanzionate: dal mese di ottobre, 180 giorni l’entrata in vigore del decreto, i Comuni inadempienti possono essere multati. Amministratori locali, ma anche gli stessi cittadini, possono verificare in tempo reale se il sito dell’ente risponde agli obblighi di legge: è sufficiente collegarsi al sito internet www.magellanopa.it. Ma.Ma.
8 Piove di Sacco Primo piano
FOCUS
Attività amministrativa Il sindaco Davide Gianella fa un bilancio dei primi sette mesi della sua Giunta
“Questione del personale, Saccisica, ospedale: stiamo lavorando bene”
Il giudizio delle opposizioni
valerio: alcune cose positive, altre meno Recaldin: Lega e civica, stimolo a far bene
di Martina Maniero
A
2013 appena scaduto il sindaco Davide Gianella tira le somme su questi primi 7 mesi di legislatura. “Ci siamo trovati una situazione congelata – attacca il primo cittadino - con numerosi problemi da risolvere e con la questione del personale aperta. In questi mesi la questione delle posizioni organizzative è stata risolta con la firma del nuovo contratto collettivo decentrato. L’extra fondo è stato certificato in 218.000 euro, di cui 76.000 ripianati volontariamente con i premi e le indennità dei dirigenti, altri 50.000 recuperati nel 2013 ed il resto da recuperare sul fondo dei prossimi anni”. Un quadro, quello tracciato dal sindaco, caratterizzato dagli interventi sui costi della politica con la riduzione dei posti dirigenziali (da 6 a 4) che porteranno un risparmio di 25.000 euro l’anno. Tra i provvedimenti in tema “sicurezza” il sindaco ricorda il ripristino dei turni della polizia locale; il potenziamento del sistema di videosorveglianza e l’assunzione, per il 2014, di due nuovi agenti a tempo determinato. Nella valutazione Gianella torna a parlare di “Saccisica”, con Piove ente capofila. Quanto agli interventi in itinere ricorda il progetto di messa in sicurezza di via Provinciale per Corte; la rotonda di Arzerello; la manutenzione dei piagni sul fiumicello; il rifacimento del ponte in via Piave; l’installazione di rilevatori di velocità (cartelli stradali) nelle vie di ingresso alla città e la manutenzione di strade, marciapiedi e illuminazione nel capoluogo. Quanto alla spesa pubblica il sindaco ricorda che il Comune,
FOCUS
U
Il primo cittadino rivendica il merito di aver “scongelato” una situazione ereditata con diversi problemi da risolvere ed elenca con soddisfazione i risultati finora raggiunti
Il sindaco Davide Gianella
attraverso bandi di gara, ha recuperato 247.000 euro per edilizia scolastica, 60.000 per l’ecocentro e 40.000 per il capitolo sociale. C’è poi la questione “casa” con la mini-Imu che a Piove non verrà pagata; l’esenzione dell’imposta sulla casa in comodato d’uso ai parenti (su proposta dell’opposizione) e lo sconto Osap per chi rinuncia alle slot machine. Nel resoconto non poteva mancare la mobilitazione a difesa dell’ospedale. “Un importante lavoro di squadra – lo ha definito il sindaco - che ha coinvolto sindaci, amministrazioni e parrocchie a
tutela del ruolo del nostro ospedale, al quale sono stati riconsegnati i primariati e i reparti di chirurgia e anestesia e rianimazione fra tutti. È un buon punto di partenza, ma molto ci sarà da fare, e noi, Piove in primis, vigileremo attentamente”. La lista è lunga e le motivazioni non mancano. “Sono orgoglioso della squadra, coesa e motivata – conclude il Gianella - stiamo lavorando molto e spero riusciremo a mantenere tutti gli impegni presi con i cittadini”.
Progetto “Piove sicura”
Videosorveglianza, installate altre 10 telecamere nei punti critici della città
n investimento di oltre mezzo milione di euro per implementare il sistema di videosorveglianza cittadino e modernizzare le infrastrutture telematiche della città. Sono questi i termini del progetto “Piove sicura” illustrato dall’assessore alla Sicurezza, Luca Carnio (in foto). Dieci le nuove telecamere che verranno installate nei cosiddetti punti critici della città, individuati grazie alle segnalazioni dei cittadini e delle forze dell’ordine. Gli occhi elettronici verranno posizionati in piazza Nassiriya e Carlo Rosso, in cortile San Martino, nelle piazze Vittorio Emanuele II e Incoro-
nata, nel passaggio del Bottesin e in piazzale Serenissima. Altre due, fuori dal centro storico, verranno montate in via San Rocco, zona ospedale e in via Parini. Altre nove telecamere verranno invece installate negli accessi stradali al capoluogo e quindi sulla Piovese, nella frazione di Arzerello, ad Albora, in via Marconi, Leonardo da Vinci e Mareggia in zona industriale, in via Valerio, a Corte e tra le frazioni di Piovega e Sant’Anna lungo via Caselle. Queste telecamere saranno in grado di leggere e registrare le targhe dei veicoli in entrata in città, ma non di multare. I dispositivi, che verranno col-
legati alle centrali operative della polizia locale e dei carabinieri, non saranno in funzione durante il periodo delle feste. Per il progetto, che prevede anche l’assunzione a tempo determinato di due vigili, in modo da poter estendere l’attività della polizia locale fino al terzo turno garantendo la presenza sul territorio fino alle 2.30 di notte, verrà realizzato utilizzando parte degli introiti delle sanzioni elevate dagli autovelox. Ma.Ma.
Da sx Carlo Valerio e Andrea Recaldin
U
n bilancio sostanzialmente “neutro” quello del consigliere all’opposizione Carlo Valerio, che consegna all’esecutivo locale una sorta di pagella. Positivo, secondo il capogruppo dei moderati “il cambio di atteggiamento generale rispetto al recente passato”; sbilanciato il versante della comunicazione che privilegia “gli aspetti folcloristici come fiere, feste e sagre, che purtroppo non sono gratis per le casse del Comune”; abbastanza bene “la revisione del personale del Comune, ma bisognerà ridistribuire molto meglio i carichi di lavoro tra settori diversi”. Rimandati gli assessori. “Alcuni– evidenzia l’ex sindaco - agiscono un po’ troppo sopra le righe, talmente onnipresenti da rischiare di oscurare il sindaco e il resto della giunta”. Quanto all’azione amministrativa, Valerio definisce “poco coraggiose” le azioni di modifica del bilancio “ancora troppo appiattito sulla versione poco politica preparata dal Commissario Prefettizio. Maldestra, in particolare, la gestione delle esenzioni Imu sulle seconde case affidate a familiari addirittura non commentabile l’uso dell’enorme gettito delle multe, quasi tutte sulla Strada dei Vivai: un’mministrazione seria non può stare in piedi con le multe”. “Siamo solo all’inizio – conclude Valerio - di sicuro svolgeremo correttamente il nostro ruolo di stimolo e controllo”. “Sei mesi sono troppo pochi per dare un giudizio obbiettivo” . Così il capogruppo della Lega e della civica Forza Piove, Andrea Recaldin, “sarebbe come parlare di scudetto dopo poche partite di campionato. Preferisco concentrarmi invece sulle istanze che Lega e civica hanno portato all’attenzione dell’amministrazione”. La questione “sicurezza” in primis, tornata in primo piano e trattata come priorità. “Evidentemente – dice Recaldin - il nostro spunto era corretto, come corretta è stata la ricognizione dei punti critici della città per la mobilità dei disabili”. Il capogruppo si dice soddisfatto sul risultato dell’ospedale: “possibile grazie il lavoro di ogni componente politica, una partita che sembrava persa in partenza e che invece, in Regione, è stata riportata ad un livello migliore”. A questo risultato si aggiunge quello contro la proliferazione delle slot machine e quella sul comodato d’uso gratuito dell’abitazione ai figli, “la cui portata – rimprovera il leghista - è stata però ridotta da una timorosa amministrazione”. “Per giudicare con maggiore obiettività – conclude Recaldin - meglio attendere tempi più lunghi, quando si inizierà ad affrontare temi importanti e l’euMa.Ma. foria iniziale sarà superata”.
• Piante da interno ed esterno • Fiori recisi • Sementi e piante da orto • ALIMENTI PER I TUOI PICCOLI AMICI
Corte di Piove di Sacco (PD) Via Brentella Sx Tel. 348.5986444
Legnaro-Brugine 9 Legnaro Il Regolamento che definisce i doveri di buona condotta
NEWS
Il Comune vara il codice del “dipendente modello” T
Campagnola
Troppe cadute: sotto accusa il percorso per non vedenti
Dai regali, agli incarichi, alla pausa caffé: l’identikit del buon funzionario pubblico di Martina Maniero
Il
Comune vara un Codice di comportamento per i dipendenti pubblici: d’ora in avanti niente più regali, compensi o altre utilità di importo superiore a 100 euro; obbligo di astenersi da attività in conflitto di interesse con le mansioni svolte; divieto di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano avuto, nel biennio precedente, un interesse economico in decisioni o attività inerenti all’ufficio di appartenenza. Sono queste alcune delle regole contenute nella bozza di Regolamento che definisce “i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare”. Regole più severe per gli statali, a breve in vigore a Legnaro, ma che presto o tardi dovranno essere osservate da tutti i dipendenti pubblici degli enti locali. Ligio al dovere, trasparente nelle pratiche, pronto
ad astenersi da procedure d’ufficio nel caso di conflitto d’interessi che tocchino lui e i suoi familiari: questo l’identikit del buon funzionario pubblico. Tuttavia nel documento, accanto a norme specifiche previste dalla legge anti corruzione nella pubblica amministrazione, si trovano regole dettate più che altro dal buon senso. Da evitare, per esempio, l’infelice quanto troppo spesso utilizzata formula del “lei non sa chi sono io”: nei rapporti privati con pubblici ufficiali, anche al di fuori dell’ambito lavorativo, il dipendente non
Regole più severe per i dipendenti pubblici degli enti locali sfrutta né menziona la posizione che ricopre per ottenere qualsivoglia utilità. Attenzione anche alla durata della pausa caffè: nel corso della giornata lavorativa è consentita una sola pausa, purché non comporti l’uscita dal luogo di lavoro e per il tempo strettamente necessario, che comunque non deve superare i 10 minuti. Giro di vite anche sull’utilizzo di telefoni e altro materiale, limitato ad un uso strettamente d’ufficio. Attenzione, chi non rispetterà le nuove regole rischia di essere sottoposto ad un procedimento disciplinare.
roppe cadute: finisce sotto accusa il percorso per non vedenti a Campagnola. L’ultimo incidente un mese fa. A farne le spese, stavolta, una donna disabile residente in zona. L’episodio non ha mancato di alzar polemiche, anche all’interno delle stessa maggioranza. Inaugurato nel 2012 con un contributo regionale di 86 mila euro, il percorso tattile aveva l’obiettivo di migliorare la mobilità cittadina di alcuni percorsi urbani per renderli maggiormente accessibili a disabili e non vedenti. In buona sostanza, nella pavimentazione di alcune strade e marciapiedi sono state inserite delle piastrelle con elementi in rilievo (pallini e righe) in grado di segnalare situazioni di pericolo come gli attraversamenti pedonali, ma anche ingressi ad edifici pubblici. Il sistema è stato applicato per la prima volta in paese lungo i percorsi pedonali delle vie De Gasperi, Don Bosco, Cimitero, IV Novembre, Aldo Moro e in corrispondenza dell’impianto semaforico del centro cittadino. Ma non in tutte le zone è stato utilizzato lo stesso tipo di materiale. Se in alcuni marciapiedi sono state installate le tradizionali piastrelle “ad incastro” in altri, per non rovinare la pavimentazione in trachite, si è preferito applicare al suolo una
piastrella in gomma. Tasselli che nel tempo - neanche troppo - si sono scollati, creando più di qualche disagio a pedoni e ciclisti. A primavera il problema era stato sollevato dalla minoranza consiliare. Seguirono quindi alcuni interventi di manutenzione. Oggi l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Giraldo, propone di rimuovere le porzioni in gomma. Lo ha fatto protocollando in municipio una lettera indirizzata ai colleghi di giunta, che ha preso alla sprovvista lo stesso sindaco Davide Zanetti. L’assessore ricorda di aver eseguito numerosi sopralluoghi tra febbraio e marzo, evidenziando da subito due gravi anomalie: il materiale particolarmente scivoloso (sebbene omologato e certificato) e il distaccamento di alcuni tasselli. “Riportata la mia posizione di profonda perplessità sulla sicurezza delle piastrelle in gomma - scrive Giraldo - la giunta si è espressa per il solo ripristino delle porzioni staccate”. Replica il sindaco Zanetti “Mi fa specie che l’assessore rinneghi un intervento concordato in giunta. Evidentemente si tratta di una tattica elettorale in vista delle amministrative”. Rilancia Giraldo: “Non dobbiamo aver paura di migliorare una situazione di profondo disagio, anche se a crearla siamo stati noi”. Ma.Ma.
10 Sguardo a Padova nord Trasporti Non decolla il collegamento metropolitano con Venezia
Il treno del desiderio Saltato anche il posticipo del 15 dicembre, Rfi si giustifica con il mancato termine dei lavori di Nicoletta Masetto
A
ncora un nulla di fatto per il progetto Sfmr ossia il collegamento “metropolitano” con Venezia. Sarebbe dovuto partire il 15 dicembre, in occasione dell’entrata in vigore del nuovo orario di TrenItalia, concordato con la Regione, ma così non è stato. E pensare che si doveva partire ancora dieci anni fa com’era stato annunciato a Vigodarzere. Tra i primi interessati al passaggio metropolitano proprio Vigonza. Era infatti stato realizzato il quadruplicamento dei binari sulla Padova-Mestre (27 chilometri), così come il raddoppio della linea fra PadovaCamposampiero e Castelfranco. Realizazta poi anche la nuova linea tra Maerne di Martellago e Mestre, via Spinea, nuove stazioni ed eliminati decine di passaggi a livello. Insomma sulla carta sembrava tutto pronto. Tanto che la partenza del sistema metro ferroviario (costata finora almeno 100 milioni) era stata programmata per il giugno scorso. Alla fine di maggio la Regione aveva comunicato che, per motivi tecnici, sarebbe
La stazione ferroviaria di Vigonza - Pianiga, niente metro stata posticipata al 15 dicembre. Data che era parsa quella definitiva. E invece, nei giorni scorsi, i vertici di TrenItalia e della Regione hanno fatto sapere che il primo treno “metro” per Busa, Vigonza-Pianiga, Dolo, Mira-Mirano, Mestre e Venezia Santa Lucia partirà, purtroppo, solo a metà 2014. Quali le cause di tanti ritardi? Una risposta Rfi-Ferrovie dello Stato ce l’ha: il sistema veneto è fermo a un binario morto perché, nonostante la realizzazione completa della stazione giardino sul lato sud di Padova Centrale (da dove partirà, ogni quarto d’ora, un
treno per Venezia) mancherebbe il collegamento tra il nuovo fascio di circolazione e la linea per Ponte di Brenta. Di più: non sarebbe ancora pronta la nuova stazione di Busa di Vigonza, con il relativo parcheggio. Secondo altri tecnici della Regione, il metro è ancora in lista di attesa perché dalla Svizzera non sono ancora arrivati tutti i nuovi 24 treni Stadler, in via di acquisizione da tre anni. Non ci sarebbero, insomma, tutti i convogli regionali necessari ad attivare una vera e propria metropolitana tra Padova e Venezia.
RESTAURO Premiato da Unpli il recupero progettato dall’architetto Benetollo
CHIOSTRO EX CONVENTO SANTA MARGHERITA
P
iccole città che entrano nei cataloghi del terzo concorso nazionale per il restauro dell’architettura “tradizione, devozione e ambizione”, ideato da Unpli e Regione con il patrocinio di Unesco e Ministero dei Beni Uno scorcio del chiostro restaurato Culturali. Il Veneto si conferma a pieno titolo capitale dell’arte e del restauro. Con il suo patrimonio di beni culturali “minori”, resta una delle regioni più attente alla conservazione e al recupero non solo dei gioielli architettonici e delle imponenti ville palladiane, ma anche di una innumerevole serie di opere minori. Oltre a Venezia, Padova, Vicenza, anche cittadine come Noale, Marostica, Vigonza e Due Carrare. Su sette progetti premiati a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, cinque ricadono in Veneto, uno di questi a Vigonza. Alla cerimonia di premiazione erano presenti il rettore dello Iuav Amerigo Restucci, il presidente del comitato provinciale dell’Unpli Fernando Tomasello, il presidente dell’Ordine degli architetti di Padova Giuseppe Cappochin, il direttore generale San Marco – Terreal Italia Fernando Cuogo e il vicegovernatore veneto Marino Zorzato. Sul maxischermo, una carrellata di immagini degli interventi vincitori, che andranno a costituire una mostra allestita nelle sale della villa e visitabile fino al 31 gennaio. Oltre alle dimore storiche, sono state premiati anche i migliori progetti per le categorie 2edifici di culto” e “aree pubbliche”. Due interventi per ciascuna categoria. Per gli edifici di culto, ha vinto il restauro del chiostro dell’ex convento di Santa Margherita a Vigonza, progettato dall’architetto Massimo Benetollo. Un edifico con quasi mille anni di storia, con elementi romanici, gotici e del ‘700, che è stato dapprima oggetto di conservazione, messa in sicurezza e salvaguardia e poi recuperato nella sala del Capitolo. Rimesso a nuovo, potrà ospitare uffici parrocchiali, sala riunioni e spazi espositivi. N.M.
nuova rotatoria, sei mesi di prova
N
uova rotatoria in pieno centro a Vigonza. Il tutto per realizzare un nuovo impianto stradale di distribuzione carburanti. La nuova rotatoria, che funzionerà in via sperimentale per sei mesi, sarà anche un ottimo test per verificare, ad esempio, se questo sistema potrà consentire o meno un migliore deflusso del traffico all’altezza del semaforo lungo la Noalese. Quest’ultimo rappresenta un punto «nero» viste le lunghissime code che si registrano non solo nelle ore di punta. Intanto sono stati messi in modalità lampeggiante i semafori dell’incrocio. Gli operai hanno, quindi, posizionato i new jersey sotto la supervisione dei tecnici comunali. In questo incrocio, tra l’altro, risulta impossibile realizzare una rotatoria classica. Per questa ragione il progettista ha messo a punto una particolare forma ad anello centrale allungato con quattro attestazioni. Farla rotonda avrebbe comportato, infatti, l’eliminazione delle sedi di alcune attività produttive. La rotatoria viene realizzata dopo che è stato ottenuto il permesso di fare il nuovo impianto stradale di distribuzione carburanti e altre attività complementari. L’impianto aveva visto il «no» della Soprintendenza del Veneto che si era opposta per salvaguardare l’area. Il richiedente, un imprenditore vicentino, ha fatto però ricorso al Consiglio di Stato e ha vinto. I lavori della rotatoria, di forma appunto ellissoidale, interessano le vie Cavour, Noalese (S.R. Strada Regionale 515), Grandi
(provinciale 46), e Roma. All’interno dell’anello la circolazione è a senso unico di marcia antiorario con un limite massimo di 30 all’ora. Se la sperimentazione sarà positiva e si registrerà la scorrevolezza del flusso di traffico, si passerà al definitivo. Questa una breve cronistoria dell’opera. La richiesta di poter realizzare il nuovo impianto di carburanti da parte della società Bortolomei di Camisano Vicentino risale al settembre del 2012. L’atto d’obbligo stipulato con il Comune è invece del novembre scorso. Tra le motivazioni proprio quelle legate al traffico e alle lunghe code che si formano lungo al strada regionale, in pieno centro, all’intersecazione tra varie strade. Dello scorso ottobre l’approvazione da parte della giunta del progetto preliminare redatto dall’ingegner Michele Artusato dello Studio Area Engineering di San Donà di Piave per un importo di complessivi 37.670 euro. Risale sempre a ottobre l’autorizzazione di N.M. Veneto Strade.
Bollette troppo care? Vuoi pagare meno
luce e gas? Vieni al punto risparmio luce & gas cambiare fornitore non costa nulla
ORARI
Tel-Fax. 049.5352252
35026 In Via Verdi 16° CONSELVE (Pd)
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
MATTINO = = 9.00 – 12.30 = 9.00 – 12.30
POMERIGGIO 15.00 15.00 15.00 15.00 15.00
– 19.00 – 19.00 – 19.00 - 19.00 – 19.00
Pagare quello che consumi alla tariffa più bassa SI Può Per te prezzo fisso bloccato 12 mesi + UN OMAGGIO* *un prodotto a risparmio energetico Vieni Con l’ultima Bolletta
DI LONGO MORENO
VENDITA, ASSISTENZA Piazza V. EMANUELE II, 13 35028 PIOVE DI SACCO (PD) - Italy Tel. 049.9701067 Fax 049.9701362 brocadello@touritel.com - www.brocadelloviaggi.com
preventivi gratuiti a domicilio...Stufe a legna e pelet PIOVE DI SACCO (PD) Via Co’ del Panico, 77 Tel. 049 5842108 Ricambi • Vendita e assistenza elettrodomestici Forniamo tutti gli accessori per l’installazione
ottica
antico antonio lenti a contatto - occhiali da vista
Via Garibaldi, 21 35028 PIOVE DI SACCO (PD) Tel. 049 9703770 - Fax 049 9710419 atticaantonio@libero.it
service
RIPARAZIONI E ELETTRICHE E A SCOPPIO DISTRIBUZIONE RICAMBI Via Piovese 39/B - 35020 (Z.I. di S.Angelo di Piove di Sacco) Tel.Fax 049.9704586 elettromotorservice@libero.it
1 gen 6 gen 7 gen 27 gen 11 feb 14 feb 27 feb 2 mar 4 mar 19 mar 30 mar APRILE:
Capodanno Epifania Festa del Tricolore Giorno della Memoria Patti Lateranensi San Valentino Giovedì Grasso Carnevale Martedì Grasso Festa San Giuseppe Ora legale
13 apr 20 apr 21 apr 25 apr 1 mag 9 mag 11 mag 2 giu 8 giu 9 giu 15 ago 26 ott 1 nov 2 nov 4 nov 30 nov 7 dic 8 dic 14 dic 21 dic 25 dic 26 dic 31 dic
Le Palme Pasqua Lunedì dell’angelo Anniversario della liberazione Festa dei Lavoratori Giorno Europer Festa della mamma Festa della Repubblica Pentecoste Lunedì di Pentecoste Ferragosto Ora d’inverno Ognissanti Giorno dei Morti Giorno dell’unità Nazionale Primo Avvento Secondo Avvento Immacolata Concezione Terzo Avvento Quarto Avvento Natale Santo Stefano San Silvestro
1994 - 2014
Sguardo al Conselvano 13 Tribano
AMBIENTE
Approvato il regolamento Definita la linea di condotta che devono tenere i funzionari comunali
Codice etico per i dipendenti
Tribano si piazza in vetta alla classifica
il nuovo ecocentro migliora la percentuale di differenziata
di Emanuele Masiero
D
efinirlo un codice etico è riduttivo. Il regolamento approvato dal Comune di Tribano sembra più un codice di condotta per dipendenti e amministratori, in grado di guidare la macchina pubblica tra i gangli della spending review. Un codice che potrebbe portare ad un risparmio di parecchie migliaia di euro e impedirà qualsiasi tipo di corruzione dai più bassi ai più alti livelli di gestione. Ce ne parla l’assessore alle attività produttive e alla sicurezza Denis Berto. “Siamo tra i primi Comuni in Italia ad approvare questo importante documento – ha commentato l’assessore – E’ di fatto un codice di condotta del personale comunale, ma definisce anche le regole per un comportamento etico dei dipendenti, la prevenzione della corruzione, la massima trasparenza di tutti gli attivi amministrativi, nonché la condotta e i rapporti con i cittadini. Il codice sancisce inoltre il divieto per i pubblici dipendenti di ricevere regali importanti di qualsiasi genere. Senza contare che per garantire il rispetto delle nuove regole c’è anche un sistema sanzionatorio come previsto dal contratto collettivo nazionale”. Si tratta insomma di una serie di “norme” restrittive che permettono di controllare il funzionamento della macchina pubblica. “Come primo obiettivo ci eravamo prefissati una riduzione dei costi e ci siamo riusciti tagliando consulenze e altre spese non indispensabili – ha spiegato Berto – ma non ci siamo fermati a questo: siamo andati oltre e abbiamo introdotto un codice di comportamento più vicino al cittadino. Una serie di regole che valgono con il pubblico, ma anche con i fornitori”. Ma il regolamento non è solo un elenco di norme. “Uno dei punti fondamentali di questo codice è lo spirito di collaborazione con cui è nato – ha continuato Berto – E’ stato un processo di partecipa-
CARTURA
L’assessore Denis Berto: “Siamo tra i primi Comuni ad approvare questo importante documento, in precedenza abbiamo ridotto i costi amministrativi” Il Muninicipio di Tribano, mini rivoluzione per i dipendenti sottoposti al nuovo codice di comportamento
zione con il personale e abbiamo fatto anche diverse riunioni con i dipendenti per spiegare l’etica di questa novità. Il tutto in un clima di collaborazione veramente da manuale”. Il lavoro di “squadra” ha coinvolto anche il segretario comunale ed è la garanzia che il regolamento stesso venga applicato essendo nato e cresciuto proprio insieme a chi lo deve rispettare. Il primo step si è concluso con un importante traguardo che vede in 4 anni, diminuire i costi della macchina pubblica di oltre 100.000 euro all’anno. Risparmi a volte pesanti che però hanno garantito alcuni servizi essenziali per i cittadini nonostante
la crisi. I passi successivi definiti dall’amministrazione comunale hanno valorizzato trasparenza ed etica comportamentale. “Ci siamo attenuti alla legge 190 che prevede l’adozione di codici di comportamento da parte delle amministrazioni – ha concluso Berto – E’ una garanzia in fatto di anti corruzione e di conseguenza permette di essere veramente un’amministrazione trasparente. Per esempio sono vietati i conflitti di interesse e i rapporti diretti con ditte in gara. Senza contare il limite di 100 euro per gli omaggi destinati ai dipendenti”.
O
rmai da due anni la gestione rifiuti del Comune di Tribano ha cambiato rotta e i risultati non sono mancati. Il primo dato da mettere in evidenza è il miglioramento della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2010 la percentuale era ferma al 66,9%, mentre nel 2012 è stato raggiunto il traguardo del 72%. Un dato questo che pone ovviamente il Comune di Tribano tra quelli “ricicloni” d’Italia e rompe il muro simbolico del 70 per cento. Il Comune conta 1.753 utenze domestiche e 193 utenze non domestiche. Nel 2012 sono stati raccolti 347.910 kg di rifiuto verde, 138.000 kg di vetro, 231.710 kg di carta e cartone, 137.360 kg di plastica e lattine. Ben diversi i dati riferiti al 2010 con 444.900 kg di rifiuto verde, 131.060 kg di vetro, 278.300 kg di carta e cartone, 143.890 kg di plastica e lattine. Risultato reso possibile grazie alla diminuzione della percentuale di rifiuto secco e ad una riorganizzazione del calendario della raccolta. Il 2014 è iniziato anche con l’inaugurazione del nuovo ecocentro comunale, disponibile esclusivamente per i cittadini di Tribano e Pozzonovo. L’ecocentro si trova in viale Germania, in zona artigianale e con orari di apertura validi tutto l’anno: il martedì mattina dalle 8 alle 12, il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Per conferire i rifiuti bisognerà qualificarsi tramite con un documento d’identità e una bolletta rifiuti. Si potranno portare: rifiuti ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche, lampade, tubi al neon, cellulari e piccoli elettrodomestici, cartucce e toner esauriti, olii alimentari e minerali, vetro e plastica, carta e cartone, legno, metallo, farmaci e medicinali scaduti, batterie, pile esaurite, sfalci, foglie e potature, pneumatici. Non saranno accettati invece secco e umido, eternit e rifiuti inerti. E.M.
Svolta storica per il credito cooperativo, la direzione e la presidenza restano nel padovano
DA GENNAIO E’ NATA LA NUOVA BANCA ANNIA CON IL POLESINE
D
al primo gennaio 2014 è nata la Banca di Credito Cooperativo “Annia”, dalla fusione delle Bcc di Cartura e del Polesine. E’ una delle prime dieci del Veneto, con con un volume di 1,3 miliardi di euro, 210 dipendenti, 90 milioni di patrimonio, operativo in 103 Comuni, da Padova a Ferrara, passando per il rodigino, con 31 sportelli e seimila soci, un bacino potenziale di 1,1 milione di residenti e 127 mila imprese. La “testa” della nuo-
SCEGLI IL NUOVO FORNITORE DI GAS Per la casa, P/M Impresa e Condominio
va Bcc Annia, che deve il nome all’antica strada romana che univa il territorio del Polesine con Padova, resta a Cartura con la direzione generale ma anche con i vertici, visto che alla presidenza è stato confermato Mario Sarti, già per molti anni numero uno della Bcc di Cartura, e alla direzione Andrea Binello. Modificata invece la composizione del consiglio d’amministrazione con due degli otto componenti designati dalla Bcc del Polesine, Giovanni Piasentini
(il presidente uscente) e Mauro Toso. Completano la squadra Alessandro Terrin, Alessandra Gruden, Francesco Bettella, Piero Baldisserotto e Antonio Rampin. Per fare posto ai rodigini si sono dimessi i padovani Roberto Faccio e di Giorgio Bellucco. Dall’assemblea di Rovigo il progetto di fusione ha raccolto 574 voti a favore e 5 contrari, a Padova 608 i favorevoli e due i contrari. Ora inizia la nuova fase di riorganizzazione della struttura. E.M. La presentazione della nuova Bcc Annia
14 Sguardo al Conselvano Conselve A buon punto la costruzione della nuova comunità alloggio al Palù
Le “casette del cuore” pronte a giugno 2015 di Emanuele Masiero
Alambicco Conselve lancia la gara di solidarietà a sostegno dei costi della nuova struttura
La costruzione dell’edificio che ospiterà la comunità alloggio co Giochi Inclusivo, il cui progetto è stato curato da Enrico Lorenzin dell’Associazione Billi Integration onlus. Un’area pensata per sviluppare il concetto di inclusione e quindi offrire al territorio uno spazio in cui bambini con disabilità e normodotati possano giocare insieme senza limitazioni. Il progetto – del costo complessivo di 398.000 euro (180.000 dalla Fondazione Cassa di Risparmio, 45.000 dalla Regione del Veneto e i restanti dal Comune di Conselve) – sarà ultimato nella primavera del 2014.
TUTTI I PREZZI SONO IVA TRASPORTO E IMBALLO ESCLUSI
D
opo sei mesi dall’avvio ufficiale dei lavori, la cooperativa sociale Alambicco di Conselve ha aperto le porte del cantiere che porterà alla nascita delle due nuove comunità alloggio per 20 persone con disabilità del territorio. L’evento è stato l’occasione per fare il punto sulle novità in programma e sulle iniziative realizzate in collaborazione con le realtà economiche e con le amministrazioni pubbliche locali. “Le due nuove strutture, che saranno operative entro giugno 2015, offriranno un’importante opportunità alle persone con disabilità del conselvano e consentiranno alle loro famiglie di vivere serenamente il pensiero del “dopo di noi”: molti genitori anziani sentono una forte preoccupazione per il futuro dei loro figli non autosufficienti e chiedono risposte concrete” ha spiegato Graziella De Marchi, presidente di Alambicco. Pensiero condiviso dalla presidente di Anffas Conselve, Paola Baldo, che ha evidenziato come questo progetto sia la concretizzazione degli sforzi che sono in corso da decenni nel territorio per garantire una migliore qualità della vita agli utenti e alle loro famiglie. In questo periodo economico – ha aggiunto De Marchi - scegliere di investire nel futuro è un atto di fiducia e speranza, che abbiamo chiesto ai famigliari, ma in generale al territorio e ai suoi cittadini, di condividere: da qui sono nate le partnership per la raccolta fondi, tra le quali l’iniziativa “Casette del Cuore”, giunta ormai alla terza edizione”. Le “Casette del Cuore” sono una collezione di calamite a forma di casa, realizzate a mano dagli utenti della cooperativa, il cui ricavato va a finanziare la costruzione delle comunità alloggio: ogni casetta ha un costo di 10 euro, grazie al quale è possibile finanziare la costruzione di 100 centimetri quadrati delle nuove strutture. Da quest’anno i punti di distribuzione saranno diffusi capillarmente nel territorio, grazie alla collaborazione di circa 60 esercenti (il numero è in aumento) che ospitano all’interno dei loro punti vendita i box porta casette. Le autorità presenti, tra le quali il Sindaco di Conselve Antonio Ruzzon e i Sindaci di Arre Franco Casotto e di Bagnoli di Sopra Mario Rasi, hanno sottolineato il forte legame che lega Alambicco, definita da Ruzzon come un “fiore all’occhiello del territorio” e la comunità, con la quale interagisce da 30 anni, fornendo servizi alle persone svantaggiate ma anche posti di lavoro e opportunità di interscambio e socializzazione. L’incontro è stata anche l’occasione per illustrare un’altra opera in corso voluta dal Comune di Conselve, che sorgerà proprio a ridosso delle due nuove strutture della cooperativa sociale: si tratta del Par-
AGNA Bojon di Campolongo maggiore (Ve) III Strada Zona Artigianale, 2
BoTTiCino BUraTTaTo listino €11,50
Tel. 049 97 25 636 www.ciottolidifiumesrl.it
€.9,50
pieTra indiana giardino listino €9,00 lastra
€.7,00 porFido BUraTTaTo listino €11.50
€.9,50
per tutto l’anno solo entro il 28 febbraio
“Non so beo ma paro bon”
dieci anni per l’associazione
L
’associazione socio-culturale “Non so beo, ma paro bon” di Agna ha tagliato il traguardo dei 10 anni di vita. E’ stata fondata il 21 dicembre 2003 l’associazione “Non so beo, ma paro bon” dai 6 soci fondatori Paolo Mazzuccato, Vignato Patrizia, Mignone Elisa, Barbierato Eddy, Mazzuccato Barbara e Piva Gianluca. L’associazione e’ attiva nel mondo del volontariato, nello sport e nel sociale ad Agna. Ricordiamo il memorial Daniel Belloni di calcio a sette, che questa estate è stata la decima edizione. Il nome dell’associazione è nato da un’idea del primo presidente in carica Paolo Mazzuccato a significare che anche quello che non è bello esternamente, in realtà può avere del buono dentro. E proprio per questo il logo prescelto dall’associazione è una castagna, la cui bontà è all’interno del guscio. A gennaio prossimo ci sarà una cena sociale di festeggiamento per il decennale come conferma l’attuale presidente in carica Patrizia Vignato. “Faccio i migliori auguri a nome di tutta la nostra amministrazione - afferma Gianluca Piva assessore al sociale e volontariato e tra i fondatori dell’associazione stessa - al Non so beo, ma paro bon e li ringrazio di cuore per tutto cio’ che fanno per la nostra comunità. La porto nel cuore, essendo stata per me un’ottima palestra per il mio attuale ruolo di assessore al E.M. volontariato e sociale”.
Sguardo al Conselvano 15 La novità Dall’inizio dell’anno personale e funzioni trasferite al nuovo ente
Dipendenti all’Unione Interessati 110 lavoratori di sette Comuni, sindaci chiedono tempo, sindacati preoccupati di Nicola Stievano
D
al primo gennaio l’Unione dei Comuni del Conselvano non è più un “cantiere” ma una realtà operativa, che in un colpo solo si è fatta carico di tutti i 110 dipendenti dei sette comuni e di tutte le funzioni. Con l’inizio del 2014 infatti il personale di Conselve, Arre, Agna, Bovolenta, Bagnoli, Candiana e Terrassa è sotto le competenze dell’Unione così come tutti i servizi gestiti dagli utenti. Ora ci vorranno almeno tre mesi perché il provvedimento entri a regime ma non nascondono la propria preoccupazione i rappresentanti sindacali dei dipendenti, che da mesi chiedevano un confronto sull’organigramma e sulla riorganizzazione degli uffici. I sindaci sostengono che fino a primavera non cambierà nulla perché nel frattempo verrà messo a punto il nuovo organigramma. I sindacati invece hanno chiesto al Prefetto di Padova un incontro urgente per discutere di questa piccola rivoluzione, della quale sia i cittadini che i dipendenti sanno ancora poco. “Non potevamo aspettare
oltre. - ha detto il sindaco di Candiana Andrea De Marchi di fronte ai rappresentanti sindacali - Abbiamo di fronte una grande occasione per fare sistema e fare squadra aggregando il servizi del territorio. E’ ovvio che in questa prima fase ci sono delle difficoltà ma c’è la volontà politica a procedere con l’Unione. L’organigramma è in parte abbozzato e nelle prossime settimane continueremo a lavorarci”. Cinque i voti contrari in seno al consiglio dell’Unione, fra i quali il Movimento 5 Stelle di Conselve. “In questo percorso - afferma il portavoce Luca
Il municipio di Conselve
Martinello - c’è stata poca trasparenza, i dipendenti e gli stessi cittadini non sono mai stati informati di quanto stava accadendo. Questa non è democrazia ma abuso di potere, per di più senza una progettualità e senza soldi in bilancio”. I rappresentanti sindacali dei dipendenti denunciano: “Finora è mancata la volontà di confrontarsi - sostiene Salvatore Livorno della Cgil - eppure la qualità dei servizi ai cittadini passa attraverso la qualità del lavoro. Invece non c’è chiarezza sulle risorse economiche né sull’organizzazione”. Franco Maisto della Cisl aggiunge: “Le Unioni, previste dalla legge, nascono introducendo un piano di lavoro ai sindacati e implementando le funzioni una alla volta verificando così la corretta gestione delle risorse umane. Il tempo c’era per poter gestire con modalità più chiare l’intero progetto, cosa che a Conselve non è stata fatta. I cittadini che rischiano di pagare a caro prezzo le scelte non condivise e prive di una verifica a monte sul loro funzionamento”.
BOVOLENTA Pronto il progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza
ARRIVANO I PRIMI MILIONI PER RIFARE L’ARGINE
D
opo tre anni di richieste e di appelli, è pronto il progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza, firmato dal Genio Civile di Padova, per un importo di 4,3 milioni di euro. Si tratta di costruire un diaframma impermeabile all’interno dell’argine a nord del centro, in modo che in caso di piena sia sconIl centro minacciato dall’acqua giurato il rischio di un cedimento. Se si aprisse una falla in quel punto, infatti, l’intero centro del paese, interamente circondato da argini, finirebbe sommerso nel giro di pochi minuti. Per la verità l’intervento era stato pianificato il 23 ottobre 2010, una settimana prima dell’alluvione che interessò anche Bovolenta. La notte di Natale di tre anni fa il centro storico venne evacuato perché c’era il rischio che cedesse l’argine del canale Roncajette che scorre a nord del paese. Oltre 250 persone furono costrette a fare i bagagli in fretta e furia e trovare una nuova sistemazione. Finalmente adesso qualcosa si muove perché certe situazioni non debbano più ripertersi. “Un primo lotto funzionale di 1,2 milioni di euro - spiega l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte - è stato inserito nella fase attuativa tra quelli urgenti e prioritari mentre un secondo lotto da 2,2 milioni è previsto nella fase programmatica. I miei uffici assicurano che non appena ci saranno i requisiti il professo esecutivo in corso di redazione per la parte finanziaria verrà inoltrato al Commissario straordinario per l’approvazione immediata e la successiva indizione del bando di gara”. Il sindaco Vittorio Meneghello si augura che in primavera i lavori possano partire. “Ad ogni piena si pone il problema se evacuare o meno il paese. L’anno scorso mi sono preso la responsabilità di lasciare le famiglie a casa loro ma non possiamo continuare così”. Il Genio Civile spenderà altri 500 mila euro per la sistemazione di altre frane lungo l’argine da Ponte San Nicolò a Bovolenta. Un tratto estremamente delicato, che in mancanza di una seria manutenzione potrebbe cedere in occasione di piene ormai sempre più frequenti. Altra opera molto attesa ma non ancora programmata è lo scavo dell’alveo del fiume, in modo da aumentarne la portata.
16 Sguardo alla Bassapadovana Este, Le vertenze Numerosi e preoccupanti i fronti occupazionali ancora aperti
RESTAURO
Lavoro, un anno difficile All’Istituto Santa Tecla sono a rischio ben 99 persone, licenziati in 20 alla Stefanelli di Emanuele Masiero
L
a situazione di crisi è tutt’altro che superata e la mancanza di lavoro sta diventando il problema più rilevante. Non è diversa la condizione nella Bassa padovana dove le aziende ormai chiudono con una rapidità drammatica. Basti pensare al problema occupazionale generato dalla vicenda Italcementi a Monselice. Ma nel Comune di Este le cose non vanno meglio: il Natale ha portato pessime notizie con 100 lettere di licenziamento indirizzate ai dipendenti dell’istituto Santa Tecla. Ma non è l’unico caso pur essendo il più eclatante. Nelle scorse settimane si è conclusa un’altra vertenza: i 20 lavoratori delle Officine Stefanelli di Este sono stati tutti licenziati. L’azienda, che operava nel settore della metalmeccanica e della carpenteria, era stata dichiarata fallita un mese fa. Ma le trattative e l’annuncio dell’arrivo di un curatore fallimentare in grado di “traslare” la proprietà verso alcuni presunti compratori avevano portato un raggio di speranza. Il declino della ditta è iniziato quando i cemen-
tifici della zona, con cui le Officine avevano importanti rapporti di lavoro, sono entrati in crisi. Poi è partita la cassa integrazione. Alla fine il sistema è fallito e nel giro di pochi giorni ogni speranza è stata cancellata. Non manca l’agitazione anche per i lavoratori della cooperativa Cal, che verrà rimpiazzata nella gestione del magazzino e della logistica per conto della Komatsu di Este. La vicenda è arrivata in Provincia
con una delegazione del personale della
cooperativa. Il contratto con la Komatsu è scaduto, secondo la decorrenza dei termini, e l’azienda avrebbe già scelto una nuova cooperativa per il prossimo rapporto di lavoro. I posti di lavoro a rischio sono quindi almeno 30, ma c’è la concreta possibilità che tutti e 50 gli operatori della Cal si ritrovino senza un contratto in tempi molto brevi. Nel periodo delle feste natalizie è però la questione Santa Tecla a fare la parte del leone. Il centinaio di posti a fortissimo rischio (99 per la precisione) sarebbero frutto di la situazione che si è determinata a causa di una scelta di vecchia data: i dipendenti avrebbero accettato un accordo che avrebbe consentito per due anni un contratto di solidarietà e poi avrebbe rimesso in discussione tutta la situazione, evitando nel frattempo di perdere posti di lavoro. L’amministrazione comunale ha rivolto un appello alla nuova cooperativa che subentrerà, chiedendo di non far venire meno l’ipotesi di applicare comunque quell’accordo.
Al termine dei lavori al via la nuova stagione di prosa
FILODRAMMATICI, TEATRO RIMESSO A NUOVO
I
n tempo di crisi, gli appuntamenti culturali sono i primi a farne le spese. Ma nel Comune di Este l’amministrazione è riuscita a concentrare gli sforzi per completare il restauro del teatro dei Filodrammatici. Ma non solo: oltre ad aver tirato a nuovo la struttura, si preannuncia già il tutto esaurito grazie ad una stagione teatrale programmata con i fiocchi. Il restauro è durato L’esterno del Teatro di Este parecchi mesi. La platea, che evidenziava il peso dei suoi anni, è stata tirata a lucido e il vecchio controsoffitto è stato eliminato, lasciando a vista una splendida travatura in legno. Tutti gli impianti del complesso, che sorge a ridosso dell’ex collegio Vescovile, sono stati rifatti. E pure l’area destinata alle prove e ai camerini è stata completamente ricostruita. Ora si può vedere dall’interno l’ossatura dell’antico edificio, che un tempo rappresentava parte delle officine e delle rimesse del tram atestino. A testimonianza del valore storico e culturale dell’edificio è sufficiente ricordare che il muro esterno dell’area per le prove e dei camerini è una sezione delle mura difensive veneziane del centro. I lavori di restauro per mettere a nuovo il teatro dei Filodrammatici sono costati 800 mila euro in parte garantiti da un finanziamento. “Con questo restauro possiamo riconsegnare alla città un pezzo di storia davvero molto importante – spiega Giancarlo Piva, sindaco di Este – Ora la struttura è completa e tirata a lucido, manca solo una piccola parte del progetto che riguarda l’area esterna e che verrà portata a termine in tempi molto rapidi. Era un intervento che avevamo promesso e finalmente siamo riusciti a portarlo a termine. Crediamo molto nel settore culturale della nostra città e siamo decisi ad impegnarci sempre per valorizzarla con tutti gli strumenti possibili”. E.M.
appello del sindaco per il tiepolo
I
Offriamo un servizio completo e personalizzato in base alle vostre esigenze
PIOVE di SACCO ARZERGRANDE (PD) Via Bassa, 21 www.traslochirocco.it tel 0495840801 cel 3292142438 fax 0492127381 info@traslochirocco.it
l restauro della tela del Tiepolo tiene occupato il sindaco Giancarlo Piva. Un’opera molto legata al territorio e ai cittadini di Este, tanto che l’amministrazione ha deciso di fare appello alla generosità dei suoi concittadini, perché contribuiscano a sovvenzionare l’intervento di restauro della pala del Tiepolo, commissionata all’artista veneziano nel 1758 dalla Magnifica Comunità per il Duomo estense. La pala d’altare di Giambattista Tiepolo (1696-1770) dal titolo “Santa Tecla libera la città di Este dalla pestilenza” è un olio su tela, che misura 6,75 per 3,90 metri. Il dipinto raffigura santa Tecla inginocchiata e piangente che prega il Padre Eterno affinché scacci la peste dalla città. La pestilenza cui si fa riferimento è quella manzoniana del 1630- 1631. Nella tela si vede Este avvolta da nubi scure, mentre in alto il Padre Eterno, avvolto dalla luce, scaccia la peste che sta fuggendo. Sullo sfondo appare uno dei pochi paesaggi dipinti dal Tiepolo, che rappresenta Este com’era nel ‘700. Si può scorgere il ponte della Porta vecchia, il Castello, la villa del principe, tanto che la tela può essere considerata anche un documento urbanistico di un certo rilievo. La spesa preventivata per l’attuale intervento di recupero della pala dell’abside ammonta a 40 mila euro. Il Comune di Este ha stanziato 10 mila euro per l’operazione di restauro, ma all’appello mancano altri 30 mila euro. “La pala venne finanziata dalla Magnifica comunità di Este — spiega Gian-
La pala del Tipepolo carlo Piva, primo cittadino di Este — vale a dire dall’amministrazione comunale di allora, amministrazione che nel tempo si è anche fatta carico della manutenzione della tela, che ha subito diverse fasi di restauro. Il Comune di Este ha destinato dieci mila euro a questo intervento di restauro di rilevo importantissimo, ma la spesa prevista è ben maggiore, per questo chiediamo ai cittadini e alle imprese estensi di contribuire a sostenere economicamente questa operazione. La pala del Tiepolo è un patrimonio dell’intera comunità cittadina e serve la generosità collettiva per poter finanziare E.M. questo fondamentale restauro”.
SONO PARTITI GLI INCENTIVI SULL’ARREDAMENTO DETRAZIONE FINO A
Cucina Firmata
con incentivi da
3.100 €
con incentivi da
1.400 €
ANCHE DA 65 € AL MESE
3000c
SU SINGOLO AMBIENTE Soggiorno firmato
ANCHE DA 30 € AL MESE
GLI INCENTIVI SONO VALIDI FINO ALL’ESAURIMENTO DEI FONDI
L’INCENTIVO VERRA’ DETRATTO DAI NOSTRI PREZZI GIA’ SCONTATI
Cameretta firmata
con incentivi da ANCHE DA 35 € AL MESE
1.600 €
MOBILIFICI RAMPAZZO SEVERINO I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTO
A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715 Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510 orari di apertura: lunedì e martedì 15:30 - 19:30 mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30
APERTO DOMENICA POMERIGGIO www.rampazzoseverino.it
seguici ci su :
18 Sguardo alla Bassapadovana Nuovi tributi
L’Intervento
Raccolta dei rifiuti Il 2014 è l’anno del cambiamento, che ovviamente peserà sulle tasche di tutti
Tares, ecco quanto si paga di Emanuele Masiero
B
olletta rifiuti in aumento? Forse si, per effetto della Tares. Il 2014 sarà un anno di forte cambiamento nella gestione del prelievo per i rifiuti che porterà ad una bolletta più salata anche se per qualcuno invece ci sarà pure un risparmio. Il motivo di questo cambiamento è da imputare alla Tares. Se prima con la Tarsu, la bolletta era calcolata solo sui metri quadrati dell’abitazione, dal 2014 il prelievo sarà proporzionale anche il numero di componenti del nucleo familiare. Un principio questo che dovrebbe tenere conto dell’effettiva produzione di rifiuti che certamente è più alta all’aumentare del numero di persone all’interno di un’abitazione. Ma il passaggio alla Tares ha comportato un altro effetto dirompente: se prima non era necessaria la copertura totale dei costi del servizio da parte dei cittadini, oggi è invece obbligatoria. Pertanto tutto il ciclo di gestione dei rifiuti dovrà essere pagato con la bolletta. I numeri certamente danno l’idea della portata del fenomeno: nel 2011 i costi erano pari a 2.681.506 euro mentre i ricavi erano fermi a 2.282.413 euro. Una differenza di 400.000 euro che per volere dello Stato deve essere azzerata. Nel 2012 i costi sono scesi a 2.458.215 euro e i ricavi sono saliti a 2.323.209 euro con una differenza di 135.006 euro, decisamente meno impattante. Il 2013 invece è stato l’anno del pareggio obbligatorio con costi e ricavi bloccati a 2.337.147 euro. Sempre legata alla Tares una piccola seppur importante novità per le attività produttive di Monselice: per le utenze non domestiche è stata introdotta la possibilità di detrarre l’Iva e di avere specifiche riduzioni in caso di autosmaltimento. La diminuzione dei costi non ha comunque intaccato la qualità del servizio con il mantenimento di tutti i servizi aggiuntivi. Un fatto tutt’altro che banale visto l’aumento
Monselice
I
Introdotta per legge la copertura obbligatoria dei costi del servizio da parte dei cittadini, a Monselice sono previste agevolazioni per le famiglie Raccolta differenziata dei rifiuti, da quest’anno costerà di più a famiglie ed imprese
dei costi industriali (per esempio il gasolio) che rischiava di vanificare gli sforzi profusi per l’attivazione di altri servizi. Beccati anche i furbetti dei rifiuti: con la verifica dei dati catastali è stata recuperata anche una buona parte di “evasione”. Anche il valore dei contributi Conai, generati dalla vendita dei materiali recuperabili, è di tutto rispetto: ben 113.187 euro che ripagano gli sforzi quotidiani dei cittadini nel differenziare correttamente i rifiuti. Per rispondere alle esigenze delle fasce più colpite dalla crisi, in accordo con l’amministrazione comunale, il rimborso a favore del Comune è sceso da 580.000 a 465.000 euro, senza contare che
sono previste agevolazioni importanti per chi risulta avere un valore Isee basso. Ecco qualche esempio. Una famiglia di 3 componenti con 100 mq paga 127,70 euro di Tares. Il conto scende a 119,98 euro in caso di attivazione del compostaggio domestico. Con Isee minore di 6500 euro l’importo dovuto diventa 78,76 euro, mentre con Isee compreso tra 6500 e 12500 diventa 98,23 euro. Nel caso invece di un solo componente (sempre con 100 mq) abbiamo 68,33 euro di Tares, 60,84 con il compostaggio, 42,35 con Isee in prima fascia e 55,34 con Isee in seconda fascia.
Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia di Giovanni Taliana* segue da pag.
Lo dimostra il primo sì di Bruxelles all’etichetta sulla provenienza delle materie prime, risultato della forte pressione di Confindustria. È in Europa che si gioca la tutela di tutta la filiera agroalimentare, dall’agricoltura alla trasformazione, non a Roma. Di questo farebbe bene a occuparsi il ministro De Girolamo. L’industria alimentare italiana assorbe il 72% dei prodotti agricoli nazionali ma è strutturalmente obbligata a importare materie prime agricole a integrazione di una produzione nazionale insufficiente. Questo nel pieno rispetto della normativa europea. Siamo i primi a sostenere il potenziamento dei controlli, così estesi e penetranti da rendere sicuro il prodotto alimentare trasformato in Italia. Ma ogni strumentalizzazione o demagogia protezionistica rischia di diffondere messaggi ambigui e di pregiudicare l’intero settore agroalimentare, che è il secondo in Italia con 132 miliardi di fatturato, di cui 27 alla voce export. Il Veneto, con 4.900 imprese agroalimentari e oltre 35mila addetti, realizza l’11% di questo fatturato, pari a 14 miliardi. Nel primo semestre del 2013 le esportazioni venete di prodotti alimentari sono cresciute del 7,4% (Italia +6,7%). L’appello è ad evitare gli integralismi e a spostare l’attenzione sul futuro del made in Italy agroalimentare e sulle strategie per allargare i mercati. Non si può ridurre il tema a una lotta di confine. La contraffazione si combatte presidiando i mercati, promuovendo con più incisività i prodotti italiani di qualità, rafforzandone la reputazione negli altri paesi europei e nel mondo, sbocchi decisivi per tutta la filiera agroalimentare. Occupiamoci di come valorizzarne il potenziale, visto che altri paesi, come la Germania, esportano più di noi senza avere la nostra qualità e tradizione enogastronomica. Possiamo fare ancora meglio, valorizzando l’assoluta qualità del prodotto trasformato in Italia e spingendo sull’internazionalizzazione rafforzando le reti lunghe, stimolando i processi di aggregazione tra imprese. Sono le priorità su cui essere compatti e che ci auguriamo siano al centro del confronto con le forze politiche, anche in vista delle prossime elezioni europee. Siamo convinti che anche la Regione sia determinata in questa direzione, per rendere sempre più moderna e competitiva la filiera agroalimentare. *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova
L’intera area sarà sistemata e ripulita, compreso il lago, con il recupero dei vialetti pedonali
BOSCHETTO DEI FRATI, FINALMENTE AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE
l Parco Buzzaccarini è il polmone verde di Monselice. Una piccola “central park” dove le famiglie portano i bambini per giocare in tranquillità. Da anni ormai si parlava di lavori di riqualificazione e finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Si procederà quindi con un bando di gara con richieste molto precise. L’appalto prevede interventi di riqualificazione e recupero del patrimonio storico architettonico del Parco Buzzaccarini attraverso una
complessiva riqualificazione e riorganizzazione degli spazi e dei percorsi. L’area verde è anche conosciuta come “boschetto dei frati” per la vicinanza alla chiesa dei frati francescani. L’intervento prevede una riqualificazione completa relativamente alle aree del parco, opere di pulizia, espurgo delle acque del laghetto, posa in opera di berlinesi, di restauro della muratura di recinzione del perimetro del parco, di adeguamento tecnologico di vani esistenti con la
1
chiusura delle strutture lignee attualmente aperte e il recupero dei vialetti pedonali. Quest’ultima voce è forse la più sentita visto che la fruibilità del parco per i diversamente abili è diventata davvero difficile. Lo stesso vale per gli anziani che nei mesi di forte calura si recano spesso al boschetto per trovare refrigerio e magari un po’ di compagnia. L’importo complessivo degli interventi è di 207.818 euro di cui 197.818 euro per i lavori a ribasso d’asta. E.M. Il laghetto del Parco Buzzaccarini
Colonda
ristorante pizzeria nuova gestione
Banchetti e Cerimonie - SpecialitĂ Carne e Pesce Via Fratelli Cervi, 3 - Campagna Lupia (VE) Tel. 041 5140456 - www.colonda.it APERTO TUTTE LE SERE E DOMENICA A PRANZO ristorantecolonda@libero.it
22 Sguardo alla Bassapadovana Montagnana Giulia Narduolo, deputata del Pd eletta nella circoscrizione Bassa Padovana
Pedaggio sulla Sr 10 “una scelta sbagliata” di Emanuele Masiero
L
a situazione della Bassa Padovana all’inizio del 2014? Ce la racconta il giovanissimo Deputato Giulia Narduolo che ha parlato di passato e futuro insieme a noi. Giulia, 29 anni, più vicina alla gente che ai palazzi romani, preferisce i rapporti umani agli ameni formalismi della politica. Cittadina doc della bassa padovana, iscritta al Partito Democratico, non si è risparmiata con le critiche nonostante il periodo natalizio. Buongiorno Giulia, quale pensi debba essere il proposito per il 2014 nella Bassa Padovana? “Il periodo non è semplice per nessuno e i propositi potrebbero essere tantissimi. Ma credo che per molti motivi, il 2014 deve essere l’anno della svolta sul tema della viabilità. A partire dalla Sr10 su cui va chiusa la questione una volta per tutte senza targiversare”. La proposta avanzata dalla Regione ti soddisfa? Come valuti l’idea di pagare un pedaggio? “Trovo che sia una scelta completamente sbagliata che va nella direzione opposta della mia idea. Come possiamo chiedere ai cittadini di pagare un pedaggio per usare una strada che li collega al nuovo ospedale? E’ una soluzione sbagliata e senza senso. E poi sembra la storia infinita. Io non ero ancora nata quando già si parlava di questa strada”. Come procederesti quindi? “Prima di tutto va fatta una premessa. Ci sono dei tratti che meritano di essere rivisti per garantire maggiore sicurezza. Troppe volte abbiamo assistito passivamente a incidenti che hanno coinvolto i giovani del nostro territorio. In secondo luogo, non si possono prendere in giro i cittadini dicendo che devono pagare un pedaggio”. Ma per gli utenti di alcuni Comuni ci sarebbe l’esenzione... “Non farmi ridere... l’esenzione sarebbe valida solo per i cittadini dei Comuni attraversati dalla strada e comunque per due anni non di più. Della serie: i cittadini di Megliadino San Fidenzio andranno all’ospedale senza pagare mentre i loro vicini di San Vitale dovranno pagare un pedaggio. Vi sembra una buona soluzione? Poi non lamentiamoci se la gente preferisce andare all’ospedale di Legnago. Ci mettono meno tempo e non gli costa pedaggi”. Quindi che soluzione proponi? “Se siamo arrivati a questo punto il merito o la colpa è da imputare alla Regione. Ora sono loro che devono trovare una soluzione. Credo comunque che l’unica via sia quella di trovare i fondi necessari. I cittadini della bassa sono stanchi si essere trattati da persone di serie B. Perchè noi veniamo sempre dopo?” Cosa ne pensi invece della crisi economica e del lavoro? “Credo che la bassa paghi la sua frammentazione un po’ di più rispetto ad altri
“Spetta alla Regione trovare le risorse adeguate senza però pesare sulle tasche di tutti”
Un tratto della Strada Regionale 10, polemica sul pedaggio
Sostituisci ora la tua vecchia caldaia con una nuova a condensazione Junkers • riduci i consumi e risparmi sulla bolletta • benefici fiscali del 65%* * fino al 31 dicembre 2014
Scegli di investire oggi e inizia a risparmiare da subito! Risparmiare sul riscaldamento significa installare apparecchi che utilizzano le nuove tecnologie, che garantiscono maggiore efficienza riducendo i consumi. Grazie alla tecnologia della condensazione, Junkers ti permette di risparmiare senza dover rinunciare al comfort di sempre, nel pieno rispetto dell’ambiente. Installare una caldaia a condensazione Junkers ti permette di risparmiare energia. Installando una nuova caldaia a gas a condensazione Junkers hai la possibilità di scaricare i fumi direttamente in facciata, senza dover intervenire sulla tua vecchia canna fumaria, nel pie-
no rispetto della normativa vigente. Inoltre, se scegli di sostituire il tuo vecchio impianto con una nuova caldaia a condensazione Junkers, fino al 31 dicembre 2014 potrai beneficiare delle detrazioni fiscali del 65%
Vendita prodotti ed assistenza tecnica con PROPRIO PERSONALE
Chioggia Borgo S. Giovanni via Buozzi, 898 -Tel. 041 4965645 r.a. fax 041 4965801 info@sambin.com
territori. Ma credo anche che ci siano risorse e potenzialità altissime. Basta trovare i giusti canali di sostegno e finanziamento. Dobbiamo dirigere lo sguardo verso l’Europa. Fare gruppo e costruire progetti insieme ai professionisti in grado di intercettare i finanziamenti”. Ai giovani come te cosa vuoi dire? “Non sono abituata a fare promesse, ma credo ci siano realtà locali da imitare e sostenere. Penso a tante start-up anche di piccole dimensioni che stanno lottando per restare in piedi e competere con i mercati più importanti”.
TRASPORTI Servizi ferroviari nel mirino
PER I PENDOLARI INCUBO QUOTIDIANO
L
a situazione dei treni nella Bassa ha raggiunto ormai livelli disastrosi. A nulla sono valse le promesse fatte dalla Regione di nuove corse e meno ritardi. “Il trasporto ferroviario nella bassa padovana è il peggiore del Veneto – ha spiegato il Deputato del Pd Giulia Narduolo – La Regione deve prendersi le sue responsabilità e dimostrare un impegno forte. Bisogna lavorare prima di tutto sull’affidabilità dei convogli: non è possibile che i pendolari debbano alzarsi alla mattina pregando che il treno arrivi in stazione e li porti a destinazione”. Per Narduolo serve subito un cambio di direzione nella gestione oltre all’avvio di progetti di viabilità completamente nuovi. “E’ inutile che ci promettano gli scarti messi meglio delle altre tratte – ha continuato la parlamentare – noi non siamo cittadini di serie B. Ci aspettiamo risposte concrete e l’avvio di progetti come quello della metropolitana di superficie. Attualmente ci sono ancora delle zone dove i treni non possono essere alimentati elettricamente. Una situazione inverosimile. E’ naturale che i pendolari siano totalmente indignati ed esausti. Basta guardare nei social network la quantità di gruppi e commenti negativi sul servizio ferroviario per capire come la questione non sia più sostenibile”. E.M.
Cultura locale 23 Pittura Lo straordinario fascino della città lagunare fonte di ispirazione di molti artisti
La Venezia di Giampaolo Cappello Un conterraneo che ancora oggi ama riportare sulla tela chiese, palazzi, cieli, acque e rii della suggestiva città di Paolo Tieto
I
l carattere unico di Venezia e il suo straordinario fascino hanno sempre preso l’animo di innumerevoli persone. E in modo tutto particolare di quanti avevano predisposizione per il disegno e per il colore. Si sono avuti così, nel tempo, grande numero di artisti che hanno voluto immortalarla alla vista, fissandone i tratti e i colori su tela, legno e carta. Tantissimi. Dai grandi maestri del Rinascimento, quali Gentile Bellini e Vittore Carpaccio ai vedutisti settecenteschi, rappresentati principalmente dal Guardi e dal Canaletto, ai pittori di epoca moderna fra cui hanno fatto spicco in modo tutto particolare Ugo Valeri, Virgilio Guidi, Fiore Brustolin Zaccarian. Immagini per lo più attinenti al reale ma non di rado risolte anche in maniera astratta, informale, lasciando magari maggior spazio alle prerogative intime, proprie dell’essere profondo di questa città. Tra i molti pittori che ancora oggi amano visceralmente riportare su immacolate superfici l’aspetto di chiese e palazzi, di cieli, acque e rii di Venezia, vi è Giampaolo Cappello, un conterraneo che, dono una diligente e accurata preparazione effettuata in apposita scuola, si è dedicato con passione e ardore alla realizzazione di dipinti ritraendo, oltre alla figura umana, tutte le cose
FOCUS
D
Un’immagine di Venezia dipinta da Giampaolo Cappello maggiormente seducenti del creato. Ma anch’egli è stato tosto preso da vivo interesse per il capoluogo lagunare veneto ed ha iniziato così a studiarlo e a fissarne sulla tela gli angoli più suggestivi, più pittoreschi. Ha quindi scoperto che cielo e acqua esercitavano nel suo essere una singolare influenza, un ascendente che lo favoriva nella buona riuscita delle proprie raffigurazioni, per cui ha continuato ad operare sulla strada intrapresa, fino a pervenire a sempre nuovi traguardi, ad ulteriori mete. E’ così che egli oggi, quando si siede davanti al cavalletto e infila con il pollice la tavolozza, vede automaticamente davanti a sé un nastro azzurro d’acqua o una calle con ai lati abitazioni frammiste a ciuffi di
verde, cose tutte che egli con prontezza e abilità riporta su bianche superfici infondendovi, nel contempo, con l’abilità tecnica esecutiva, una cospicua dose del suo essere profondo, del suo animo d’artista. E poiché la prassi dura da un certo tempo, oggi egli si ritrova a vivere circondato da tanti scorci della Serenissima, da inquadrature addirittura sconosciute, ai più ma, ad ogni buon conto, cariche di fascino, di suggestione, di tanta magnificenza da far vibrare lo spirito tutto di chiunque vi si ponga di fronte, assaporando magari, idealmente, gli stessi odori, le stesse atmosfere che vi esalano le acque, che si espandono dai cieli.
“Maria nei vangeli” tocca il cuore degli spettatori pretata da Emilia Masiero, Marta Patella e Sara Cecconello che hanno accompagnato con le loro leggiadre danze tutta la durata del recital. Ornella Marin Ranzato ha saputo affrontare con garbo e professionalità anche le più scabrose scene come quella della flagellazione e la morte del Cristo, il viaggio di Maria a Betlemme con Giuseppe, la nascita del Bambino, così come l’assunzione della Vergine. Un elogio va a tutti i figuranti, oltre una trentina, e ai sedici coristi che hanno interpretato le musiche di fondo. Alla fine è salito sul palco il rettore del Santuario della Madonna delle Grazie don Franco Callegari che ha invitato i presenti a “portare Maria nel cuore e nelle altre case”. Due sono state le rappresentazioni in dicembre al teatro Filarmonico e una terza è prevista per il 12 aprile. Inoltre la Cassa Rurale ha chiesto che il recital sia proposto anche ai propri clienti. Gia.Pate.
Vuo i
fare una
a cura di Paolo Tieto
F. Lucianetti GF. Trabuio
SAN FRANCESCO E IL SULTANO Editrice Ancilla, 2013
Meraviglioso singolare “librofumetto” ispirato ad uno dei momenti più salienti della vita di San Francesco d’Assisi, quello concernente il suo storico incontro con Malek-Al Kamel, sultano d’Egitto, agli albori del tredicesimo secolo. Immagini a tutta pagina, delineate con efficacia e precisione, con vigore cromatico e profondità prospettiche, per cui si ha la sensazione di singolare dinamicità, di animato movimento. Lucianetti dà prova, in questo genere di narrazione, di autentica maestria, di competenza e fine gusto, più che rari, unici. Sì, perché, pur ispirandosi a modelli di epoca storica e a testimonianze iconografiche di rigorosa fedele autenticità, fa uso di tratti disegnativi e di colorazioni del tutto proprie, esclusive. Prerogative di rigorosa individualità che emergono in modo tutto particolare nei differenti stili architettonici delle varie località che fanno da sfondo alla narrazione - Italia, Spagna, Egitto - e nelle atmosfere improntate ad albe e a tramonti, a solari meriggi e a notti di mistero, cui si inseriscono, in debiti spazi bianchi, ora i testi narrativo-illustrativi e ora i ragionamenti dei diversi personaggi protagonisti dell’evento. Testi letterari autenticati da seria ricerca condotta sui documenti dell’epoca, resi poi maggiormente gradevoli e recepibili da, esposizione linguistica limpida, aggiornata al tempo presente, per cui compare di agevole lettura e suggestiva visione, adatta sia ai ragazzi come anche agli adulti.. Giulio Galassi
l’uomo che guarda la natura Editrice Ragazzini
Teatro. Il recital al Filarmonico
ieci minuti di applausi hanno suggellato il successo ottenuto in un Filarmonico gremito in ogni ordine di posti dal recital “Maria nei Vangeli” allestito dall’associazione “Madonna delle Grazie” in collaborazione col Cgt “Vivi Piove e Barabao Teatro. Un’ora e mezza di spettacolo filata via, liscia liscia, che alla fine ha veramente toccato il cuore dei molti presenti. Un’escursione puntuale e contestualizzata ai giorni nostri della vita di Maria, dall’annunciazione fino all’Ascensione passando per il dolore della crocifissione del figlio Gesù. Il racconto prende il via in un convento di frati con le problematiche date dall’educazione di alcuni fanciulli ai quali il priore fra’ Tommaso inizia a raccontare la storia di Maria interpretata da Giorgia Rumiato. Il suo rapporto col Figlio giovane Antonio Molena e il Cristo adulto interpretato da Simone Carraretto. Accattivante la regia e scenografia curata da Ornella Marin Ranzato e la coreografia inter-
Libri
e
&, 2013
Il volumetto — introdotto da Carlo Polgrossi — presenta oltre venti immagini a colori tra le più belle e significative realizzate in anni diversi dall’artista di Bagnacavallo Duchenne (RA) Giulio Galassi. Una sintesi dei numerosissimi lavori realizzati da questo valente pittore, osservando le innumerevoli meraviglie della natura e, in Duchenne modo tutto particolare, i fiori. Piante rigogliose, alte fino a perdersi con le nubi del cielo, e fiori di prato e di giardino, dai colori ora tenui e ora smaglianti, con tratti segnici a volte determinati e precisi e altre volte ancora di stampo informale, astratto. Sempre comunque carichi di luminosità e di grazia. E soprattutto di vivezza, di quel magico brio che Gelassi ha costantemente saputo imprimere ai propri lavori.
lla? cosa bpe assione.
tua Dai valore allma e Becker. uscolare Duchenne
rofia pegno contro la dist im in o nt le ta o tu il Trasforma www.parentproject.it
o
n
l
u
s
o
n
l
u
s
GENITORI CONTRO LA DISTROFIA DI DUCHENNE E BECKER
Duchenne o n l u s
Duchenne o n l u s
Duchenne o n l u s
12 24
VIAGGIO IN
PROVINCIA PADOVA
Ascom padovana mobilitata Un fenomeno preoccupante, in costante aumento
“Tarocchi” invadono il mercato, sono pericolosi I commercianti denunciano: “la contraffazione è una piaga per noi ma anche per i cittadini” di Martina Celegato
L
a contraffazione delle merci, e in particolare dei grandi marchi anche se non in via esclusiva, è senza dubbio una delle grandi piaghe del commercio contemporaneo che ha messo e continua a mettere a dura prova le aziende produttrici e i rivenditori ufficiali. Ma la contraffazione è una tematica che non mette solo in difficoltà il commercio ma anche la salute di chi acquista tali merci che possono essere dannose a causa dei materiali di bassa qualità e in alcuni casi addirittura nocivi. Vere e proprie mine alla salute in particolare di persone allergiche che possono avere reazioni improvvise e problematiche ma anche per persone che non hanno particolari allergie il cui organismo può reagire in maniera improvvisa e repentina. Per prevenire e contrastare direttamente queste conseguenze da non sottovalutare Ascom Confcommercio di Padova è scesa in piazza nell’ambito della manifestazione nazionale “Legalità, mi piace” proposta dall’associazione stessa a favore delle legalità e contro la contraffazione in tutte le sue forme. Davanti alla sede municipale di Padova di Palazzo Moroni, in contemporanea con il discorso del Presidente Carlo Sangalli a Roma, ha avuto luogo il flash mob dedicato alla salute in primo luogo e all’economia locale in seconda sede. Non bisogna infatti pensare che solo accessori o
indumenti siano oggetto di contraffazione che invece è cittadini e consumatori nonché le realtà produttive locali una tematica che coinvolge anche i prodotti alimentari, sempre più messe a dura prova dalla crisi. In tale occasioin particolare quelli della tradizione italiana, che vengono ne Zilio ha affermato come sia necessario combattere la realizzati con materie prime di scarsa qualità che rischiano contraffazione che in molti casi si lega a organizzazioni di compromettere i manufatti finali ma soprattutto le qua- criminali che mettendo a dura prova l’economia italiana. Una lotta che va combattuta soprattutto attraverso lità alimentari dei cibi. l’educazione dei consumatori alla Non sono così rari i casi in cui quedistinzione dei prodotti e al rifiuto di sti prodotti possono rivelarsi addirittu- Sono concreti altri che non rispondono a determinati ra tossici, mettendo a rischio la vita e seri i rischi requisiti. di chi li consuma senza conoscerne per la salute E’ importante sottolineare come le conseguenze. Al flash mob, in mo- derivanti da il triangolo della contraffazione in dalità streaming, hanno partecipato prodotti tossici Italia coinvolga direttamente Padova esponenti di categoria e della Camera di Commercio, nonché la Guardia di Finanza e la dermato- che con Prato e Milano è una delle zone in cui i prodotti “tarocchi” prendono vita e si diramano in tutta Italia. loga Anna Belloni Fortina. Ma quali sono, sulla base delle statistiche ufficiali, i Ma la manifestazione non è stato solo un momento di confronto fra varie realtà in quanto nell’ambito delle di- prodotti più contraffatti in Italia? Come ovvio le grandi scussioni il presidente di Ascom Padova, Fernando Zilio, ha eccellenze italiane con in primis ci sono i capi di abbipresentato il nuovo accordo realizzato dall’Associazione gliamento seguiti da prodotti alimentari (sia alimenti che con le forze dell’ordine che permetterà ai tecnici camera- bevande), occhiali e pelletteria per arrivare infine a scarpe li di effettuare controlli all’interno degli esercizi cittadini e calzature. Sebbene la consapevolezza verso i rischi insiti per garantire un maggiore controllo e monitoraggio dei in questi prodotti sia cresciuta notevolmente negli ultiprodotti che quotidianamente vengono messi in vendita. mi anni molti sono ancora i consumatori che acquistano Una vera e propria lotta alla contraffazione che at- prodotti a rischio, motivo che ha giustificato ancor di più traverso ispezioni accurate andrà a tutelare la salute dei la creazione della squadra anti-contraffazione padovana.
Senza requisiti di sicurezza
occHio alle spine scattano i sequestri
C
irca 11.000 articoli tra cavi elettrici, prese multiple, adattatori, ferri da stiro, piastre per capelli privi delle certificazioni di sicurezza e del marchio dell’importatore sono stati sequestrati a Padova dalla polizia locale in alcuni punti vendita all’ingrosso della zona industriale, tra cui il ‘centro Ingrosso Cina’. L’attività di controllo e sequestro è avvenuta nell’ambito del progetto ‘Insieme contro la contraffazione’, sostenuto da Anci, ministero dello Sviluppo economico, polizia locale e Camera di Commercio di Padova. L’autorità giudiziaria ha delegato la polizia locale al sequestro dei prodotti potenzialmente pericolosi. Molti di questi non rispettavano le prescrizioni vigenti, quali ad esempio la mancanza del nome dell’importatore, del produttore o marchi e certificazioni. M.C.
PROSCIuTTO BERICO-EuGANEO DOP MINACCIATO AGRICOlTORI AllA FRONTIERA
O
ltre 150 allevatori e agricoltori padovani sono saliti al Passo del Brennero insieme a circa diecimila imprenditori provenienti da tutte le Regioni, anche con i loro trattori per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. “Nei due giorni di presidio - racconta Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova autobotti, camion frigo, container sono stati verificati dagli agricoltori e dagli allevatori per smascherare il “finto Made in Italy”, all’insaputa dei consumatori per la mancanza di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti. Uno scandalo che riguarda da vicino l’agricoltura padovana e un’eccellenza come il prosciutto marchio Berico – Euganeo Dop, minacciato proprio dai falsi d’oltre confine. IIl prosciutto nostrano è danneggia-
to dai continui arrivi di cosce di maiale principalmente Germania, Olanda e Belgio. Si stimano oltre 40 milioni di pezzi ogni anno, pari a circa il quadruplo della produzione nazionale. E un prosciutto italiano su dieci viene prodotto in Veneto. Un dato che evidenzia la dipendenza della nostra industria di trasformazione da materia prima che proviene da fuori confine e che troppo spesso viene italianizzata. In Veneto gli arrivi si concentrano nelle province di Padova, Treviso e Verona. Per diventare prelibatezza, il suino italiano viene macellato a 160 kg, con un costo di allevamento ben superiore (circa il 20 per cento) a quello estero”. Il 27 per cento dei 170 tir, camion e container fermati e controllati trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. M.C.
LA SOLIDARIETA’ PER TUTTE LE TASCHE Bastano cinque euro al mese per partecipare ai progetti di sostegno a distanza del Cesvitem. Cinque euro per garantire i diritti fondamentali a migliaia di bambini del Sud del mondo. Cinque euro per costruire un futuro migliore. Cosa stai aspettando? Aderisci subito!
CESVITEM Onlus
via Mariutto 68 - Mirano (VE)
tel. 0415700843 - info@cesvitem.it
c/c postale 10008308 -C.F. 90022130273
www.cesvitem.org Seguici anche su facebook!
Messaggio Pubblicitario
LA PRIMA CasaClima CLASSE "A" A PIOVE DI SACCO LA SCELTA DEGLI IMPIANTI IN UNA CASACLIMA.(terza e ultima parte)
A cura dell’arch. Luca Sartori, Consulente CasaClima (luca.sartori@studio-zara.com) Nel numero precedente sono state descritte in maniera puntuale le caratteristiche dell’involucro dell’abitazione. Solo dopo aver ben progettato l’involucro con gli opportuni strati di isolamento, e con gli accorgimenti per l’eliminazione di tutti i ponti termici, è ora possibile stabilire la tipologia di impianto e le potenze necessarie per riscaldare e raffrescare l’edificio. Per l’edificio in oggetto è stato previsto un sistema di riscaldamento con caldaia a condensazione a metano con potenza massima pari a 32 kW, abbinato a pannelli radianti a pavimento (il cosiddetto “riscaldamento a pavimento”). Questa tipologia di impianto oltre a prevedere il recupero del calore dei fumi di combustione della caldaia (caldaia a condensazione), riduce i consumi in quanto l’acqua viene scaldata al massimo a 35°C per essere poi distribuita nella serpentina a pavimento, contrariamente a quanto avviene in sistemi tradizionali a termosifoni dove l’acqua viene scaldata a 70°C. Per la produzione di acqua calda sanitaria sono stati installati due pannelli solari sulla falda ad ovest, collegati ad un accumulo interno pari a 500lt (FOTO 1). Per il raffrescamento è stata installata una unità esterna che andrà a raffreddare nel periodo estivo l’acqua all’interno della serpentina a pavimento. Ovviamente questo sistema è integrato dalla presenza di alcuni deumidificatori incassati a parete per evitare il pericolo di condensa.
Altro componente molto importante all’interno del fabbricato è l’impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con recupero di calore. Questo impianto consente di abbattere le perdite di calore per ventilazione, nel senso che normalmente per il ricambio d’aria degli ambienti, al fine di assicurare un grado di benessere e di qualità dell’aria interna, vengono aperte le finestre per effettuare il ricambio dell’aria. Ovviamente questo ricambio nel periodo invernale è molto svantaggioso in quanto l’aria che entra in casa è fredda e quindi l’impianto di riscaldamento deve funzionare di più per riscaldare l’aria. L’impianto di ventilazione è costituito da una macchina (FOTO 2) che, per mezzo di tubazioni flessibili (FOTO 3-4) che corrono a pavimento e/o a parete, preleva l’aria da alcuni locali tipo bagni, cucina, disimpegni, e immette aria pulita nei locali
tipo soggiorno, camere. All’interno della macchina di ventilazione viene “ceduto” il calore dell’aria aspirata, all’aria fresca prelevata all’esterno in modo che questa venga immessa nei locali ad una temperatura quasi uguale a quella dell’aria interna. Si comprende quindi come in questo caso si possa risparmiare in maniera sensibile nei costi di riscaldamento. Per ultimo un breve cenno alla prova finale a cui è stato sottoposto l’edificio: il blower door test (FOTO 5). Questo test si effettua a lavori ultimati, quando l’edificio è completato in tutte le sue parti e verifica la tenuta all’aria del fabbricato. Il test è obbligatorio ai fini della certificazione CasaClima, ma soprattutto è una garanzia per il cliente che tutte le opere siano state eseguite in maniera corretta. Questa prova si svolge come segue: una volta chiuse tutte le porte esterne e le finestre, si aziona un ventilatore collocato presso la porta d’ingresso. In questo modo si può creare, a scelta, una sovrapressione o una depressione e quindi misurare il valore n50. I punti da cui filtra l’aria sono individuati dapprima approssimativamente, passando il dorso della mano in corrispondenza delle possibili zone critiche; lì andrà poi collocato il termo-anemometro per la misurazione (FOTO 6). Nella prima fase viene creata e mantenuta una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno costante di 50 Pa; durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’involucro edilizio alla ricerca dei punti non ermetici che causano le maggiori perdite di carico termico per infiltrazione; Nella seconda fase viene generata un depressione decrescente, a partire da valori pari a circa 70 Pa e si prosegue a passi di 5 Pa sino a raggiungere un valore finale di 25 Pa. Per ogni step vengono registrati i volumi d’aria che si perdono attraverso i punti di permeabilità e viene calcolato l’indice di quantità d’aria penetrata in un ora (n50); nella terza fase viene creata una sovrapressione e viene ripetuta la sequenza di cui alla fase precedente. Questo per valutare anche le dispersioni dovute alle diverse guarnizioni. Il risultato finale per il nostro fabbricato è stato di n=0,86 (il limite per CasaClima “A” n=1). Anche questo risultato è sinonimo di garanzia, ma soprattutto di una eccellente qualità dell’edificio realizzato secondo il protocollo CasaClima.
Foto 1
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Foto 5
Foto 6
Progetto e Direttore dei Lavori: Arch. Zara Tertuliano, (Zara Studio-Associato, Piove di Sacco) Consulente energetico CasaClima: Arch. Luca Sartori, (Zara Studio-Associato, Piove di Sacco) Impresa di costruzioni: Romagnosi Costruzioni Edili, Piove di Sacco Classe Energetica CasaClima: "A" (26 kWh/mq anno)
Hanno partecipato al progetto e alla costruzione:
tel 049 9704452 info@studio-zara.com
Aderente al Network casaclima PD-RO-VE tel 049 9705261 - info@romagnosicostruzioni.it
Agente per Padova e provincia Cassini Fabio - tel. 348 2642933 - cassinifabio@libero.it
tel 049 5841593 info@rostellato.net
tel 049 9003187 mail info@electrofast.it
tel 049 712541 mail art.color.sas@gmail.com
Schermate solari - avvolgibili - frangisole - tende da sole tel 049 9711516 progettosole@progettosole.it
tel 049 9701094 vialescanferla@inwind.it
tel 041 4165560 mail info@formenton.it
tel 329 9445247 nikel.sicurezza@gmail.com
Porte • Portoni • Sistemi di chiusura Agente per Padova e provincia: Floriano Fioretto tel. 348 2252308 - email fiorettof@tiscali.it
tel 049-5842329 info@zennaroserramenti.it
tel 049 5800193 - www.morosin.net
Da 20 anni, dentro al territorio nel cuore della gente. del Delta
1, NE/PD 46) art. 1, comma 27/02/2004 n° (convertito in Legge Postale - D.L. 353/2003 in Abbonamento s.p.a. - Spedizione n. 128 - Poste Italiane locale. Anno XX Periodico d’informazione
di Rovigo
pag.
eb.it
www.lapiazzaw
Enti locali Taglio delle Province, Delrio fa partire il countdown 34
Porto Tolle Tensioni all’interno del Partito Democratico pag. 17
Centrale Enel Assolti i 25 attivisti di Greenpeace
pag.
14
PORTO VIRO. ECOCENTRO NTI PRONTO PER I CONFERIME
EDITORIALE
Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano
non ci avanti al dio palanca parenti”: sono fratelli, amici o è una delle frasi pronunciate intercettazioni della in una delle decine di rete di corruzione recente inchiesta sulla Poche parole legata agli appalti pubblici. una volta se ce ne che sintetizzano, ancora è il criterio adottato fosse il bisogno, qual infedeli e da imprenda funzionari pubblici ovviamente, che ditori complici. Il denaro, e grandi, gli “aggiustifica i favori piccoli procedure, il ritocco giustamenti” di gare e pag. 6 a danno del pubin corso d’opera, sempre di ciascuno di noi. ZIONE blico e, di conseguenza, ROSOLINA, RIQUALIFICANORGE basta anche qualche CARCERE, IL pag. 8 Il denaro, sia “cash”, SERT DEL QUARTIERE euro di tanto in LE CONDIZIONI MIGLIORA banconota da 50-100 SANITARIE di “regali” come pag. 26-27 tanto, che sottoforma anche una mano di il viaggio esotico ma piccolo lavoretto bianco in casa o qualche di piccorruzione nostrana, EDITORIALE dalla “extra”. E’ la pezzatura, quella dalla Giunta ed approvate colo cabotaggio e piccola consiliare predisposte regionale. Geremia Gennari, alla questione, la sala zona grigia di cui nessuno entro la C’è stato un taglio ad che alimenta una bassopolesane in merito è stata recentemente teatro V commissione Potranno avere inizio già chiarezza. E’ il primo l coro delle forze politiche l’ordine del giorno approvato di risorse, soprattutto considerevole conosce i contorni con riqualificazione trasversalmente portovirese pubblico “L’ospedale di Porto ricordando in consiglio comunale fine dell’anno i lavori di tutti gli altri, fino ad di fornitura di è alzato unanime e ca si all’unanimità giustifi dell’incontro poi che agosto che certi farmaci, che passo Rosolina dalla schede soccorso al se del quartiere Norge di del presidio ospedaliecontro la perdita decretata ospedalie- Viro mutilato da Venezia: pronto scandali. Il tutto in nome procurarsi pagando, vogliono devono ai residenti di potersi capogruppo per il mantenimento una volta precisare che arrivare ai grandi presidio di Alessan permetteranno quindi alle persone ovviamente, ma anche soccorso” promosso dal ospedaliere regionali del voluto ancora pronto dro ha del palanca”, ro, “dio detenute oltre a Salute Abbad del e all’aperto della spazi Giacon ir* di un millimetro: alla libertà viene Viro Thomas di moralità e di godere al meglio gli ro della casa di cura Madonna “Porto Viro non arretrerà di di Uniti per Porto tolta di una distorta concezione centro della frazione scandalizzarsi loro anche la salute. alle Viro, appellativo che permetteva partecipato diversi rappresentanti se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia, urne del 24 e18 pag. senso civico. Perché dunque 25 di Porto di assoluta cui hanno regionali Fondamentale emerge una situazionefebbraio compresi i consiglieri il nosocomio in posizione porrescorso l’intervento se “così fan tutti”? e che nel istituzionali Azzalin, oltre lo faremo. ine- alla sanità pubblica stricabile, o perlomeno davvero prestato dal Sert. parità rispetto Cristiano Corazzari e Graziano tutti accomu50% 40% pag. 3 difficilmente di Agenas (Agenzia Naziorisolvibile. Un continua a pag. 10 30% all’onorevole Diego Crivellari, il declassacaos politico che rapporto annuale 6 60% 50% pagg. 4-5 e rischia sanitari) ha indicato come portare spediti unico scopo dopo 30% 20% a nuove consultazinale perdii servizi nel trat- nati da un SULLA S.S. 434 50% ospedaliere 10% prio quello che Pro- miglior centro del Veneto avvenuto con le schede secondo iloni. SI non ci voleva in una Per discutere mento A 70 CHILOM VIAGGIA migliori zione economica Cogli le del gli infarti del miocardio. taresituaETRI L’ORA genere, zona! caratterizzata della tua da offerte una recessione a cui dal 2008 non vede fine. si Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) Stelle, si è abbattuto del Movimentrio o 5 Odontoiatrico Ambulato sui STEFANO partiti, anche Passa da 110 Veneto, con una sanitario: in OSTI Dott. a 70 km orari potenzaDirettore limite della velocità il per molti versi davvero inaspettat di Silvia Giuriato* nell’arteria stradale a. ALLA DENTIER A! strategica S.S. 434 meglio nota Nella nostra regione ADDIO agosto come giornata senza Transpolesana. però, inserite con decreto legge lo scorso fissi quello sorprende più denti alato grave aveva chein La decisione è e recentissime modifiche legislative, che il SPACCIO DI FABBRICA stata definito il Cen. presa dall’Anas. 2013, hanno recepito grillini (che è stato un evento boom deibisturi, tagli e punti di sutura Ser la presidente Polemico Corazzari agli amministratori”. e convertito in legge il 15 ottobre , 12 - ROVIGO Loc. BORSEA generalizzato su che ha indicato della Provincia, della Convenzione Infatti per tentare VIA DEL COMMERCIO territorio italiano), tutto il nelle voragini aperte qualche anno fa. 0425 474954 le raccomandazioni europee di mento per è il crollo verticale LA FATTORIA - TEL. I costi di gestione rientrate dallo stato debitorio manto stradale risposto al crescente lo svolgimento di parlo scorso anno flex.it il vero problema sul molto alti avevano di AREA COMMERCIALE è stato fatto un o del Consiglio d’Europa ed hanno di manifestazioni, titi che hanno caratterizzato sabat fatto per iflex.it - www.dormi anche il gli piano portato specifi la vita politica anche di rientro che prevedestato debitorio delitti contro le donne. automobilisti che che e settoriali; delle nostre terre dormiflex.rovigo@dorm importante, si parlava ad uno va un accordo con Aperto allarme sociale determinato dai il fine, inoltre, transitano. da 20 anni a questa era quello RovigoExpò, una in diritto della famiglia un milione di euro di oltre partecipata te: il Pdl prima parpag. 12 società renderlo di far conoscere il Polesine *Avvocato penalista ed esperta che Forza Italia e la 8 , in larga parte, PAG. a e di 10 soggetto cercato di abbattere lo stesso ente aveva neto Lega lcoop dettagli pag. dalla e ospitante di eventi Due partiti che Regione Ve395 € infoNord. Denta e dalla Camera continua a Con fino a due anni al livello nazionale rilevanti vano di commercio di vendita per alcuni indicendo un bando di al 35 € 45 € fa avee internazionale. totalizzato oltre www.lapiazzaw Rovigo, svolta quale dei orriso.it L’attività con 70 € il 60% dei deltas 575 € lo scorso anno, detto, e lo conferma propri immobili. Va eventi fu affidato il compito di organizzar eb.it consensi l’elezione www. tuttavia, (fi di Luca Zaia a e essere così non sembrata il sito del giorn Crivellari, che negli il neodeputato Diego prevalenteere, convegni, presentazioni, governatore ecc...) struttura significativa per il rilancio della del Veneto. La Lega crolla ultimi anni si è ale Entra in dal 35% a poco dell’ex zuccherifi compiuto presso mente, ma non esclusivam un importante lavoro più del 10% di Rete con cio ente, e il questa ultima di risanamento in molti oggi Centro Servizi noi! ti. “Di questo – tornata eletdei con- prefi di Rovigo. Lo scopo pensano che una nuova vita torale. Il Pdl dal sso ha spiegato - va della struttura 2008 perde 10 potrebbe essere dato atto il Cen.Serera, ed è tuttora, quello di far punti e si assesta sotto il garantita da un sì che bio di 20%. di Rovigo diventasse totale camrotta. luogo di riferiPeriodico d’informaz ione
“D
AGENZI
locale. Anno XX n. 25 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
Passante Nord Il Parco forse è stato salvato da una rana
A DI ROV
IGO Tel. 042 5 090894
in Abboname
nto Postale - D.L. 353/2003
Lavoro Dalla crisi non si esce, sindacati preoccupati
(convertito
La struttura del costo di
in Legge 27/02/20
500.000 euro euro
04 n° 46) art. circa è stata finanziata con 250.000 1, comma 1, e il un contributo regionale daNE/PD
o, Casa di cura di Porto Vir liero non è più presidio ospeda
www.lapia provenienti con ammortazzaweb.it rimanente sarà addebitato Tra le novità del mento nel piano Tia/Tares. di accesso e di centro, spiccano le modalità conferimento dei rifiuti pag. 10
Arte La guida alla nuova most del Roverella ra
e ospedaliere ne delle sched Con l’approvazio la struttura è stata declassata
La crisi dietr la protesta o
I
D
COUPON Serve un ca bio di rotta per m il Cen.Ser? Delta Sorriso s.r.l. 10%
20%
40%
10%
del risparmio
60%
30%
20%
M
Tel. 0426 379442
L’Intervento
il decreto Violenza sulle donne, legge sullo stalking
L
Uscita Occhiobello
SR6
OCCHIOBELLO
AUTOSTRADA BOLOGNA-PADOVA
(RO) 1662019 Via Germania, fax 0425 Occhiobello 45030 750481 n° 86/12Calzavara tel. 0425
Sanitaria Marco di Padova Dott. Odontoiatri Autorizzazione Sanitario Medici Direttore Ord.
n.1367
Iscrizione
Ord.
Medici
di Padova
SR6
OCCHIOBELLO OUTLET VILLAGE
Via
m el Co Via d
A13
OCCHIOBELLO 1
Via
dell’Industria
Eridania
m
Via
er c
dell’Artigianato
io
Via Europa
In molti credono possibile ma non un rilancio esclusivam ente lega to alle fi ere
n.2429
Via
Uno
Eridania
Mercatone
Via Germania
Iscrizione
PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA
UNITÀ
LOCALI
E NOVEMBR DELLA MESE ONE PREVENZI DENTALE
alcoop.it
anche Aperti il sabato
24 DA PAG 21 A PAG
occhiobello@dent
DENTALCOOP:
apertura Prossima apertura • ANCONA Prossima apertura • AVELLINO Prossima030 3545278 • BARI tel. apertura 598922 • BRESCIA Prossimatel. 0934 apertura • CAGLIARI Prossima (BO) 5540222 • CALTANISSETTA tel. 041 531905 (VE) • CASALECCHIO 431881 tel. 0364 0372 (BS) • CHIOGGIA tel. TERME 997994 • CREMONA apertura BOARIO • DARFO Prossima (PN) tel.0434 • FIRENZE 453846 tel.0564 • FONTANAFREDDA 209406 • GROSSETO apertura tel. 0731 440011 • JESI Prossimatel. 0331 (MI) • LATINA 245687 711647 0376 • LEGNANO tel. (TE) tel. 0861 410052 • MANTOVA tel. 041 • MARTINSICURO (VE) 303190 • MIRANO tel. 059 tel. 041 5903586 303291 0423 • MODENA (TV) (TV) tel. 0733 290556 tel. • MOGLIANO (MC) 750481 • MONTEBELLUNA tel. 0425 (RO) • MONTECASSIANO 8751943 • OCCHIOBELLO tel. 049 559606 • PADOVAtel. 0382 5292962 610294 tel. 075 • PAVIA tel. 019 (SV) • PERUGIALIGURE apertura Prossimaapertura • PIETRA • POTENZA Prossima 0522 305583 tel. • RAGUSA EMILIA apertura • REGGIO Prossima 381723 tel. 089 • ROMA • SALERNO
enza
è per
tutta
la famiglia Corona
la conveni
Igiene
TROVI L’INSERTO
dentale
OPT
ENTI
Prima
FINANZIAM
UNITÁ
DI OCCHIO
BELLO
DENTALCOOP
ceramica
(panoramica)
Prenota visita
la tua
estetica
semplice 45 Otturazione ne €indicazione medica) (su panoramica a Prevenzio dentale, igiene Programm visita, A TASSO
endosseo moncone) Impianto (escluso
307034 tel. 0421 (VE) DI P. DONÀ 019 807545 • SAN tel. 576626 0445 853391 • SAVONA(VI) tel. 0437 881130 • SCHIO (BL) tel. tel. 0422 (TV) • SEDICO 2462107 49310 • SPRESIANO tel. 011 tel 0363 (BG) • TORINO 421927 • TREVIGLIOtel. 0422 1698034 • TREVISOtel 0432 500108 78587 • UDINE tel.045 tel. 0381045 6302199 • VERONA (PV) tel. (VR) • VIGEVANO • VILLAFRANCA
(TAN
(RO)
e TAEG
“0”)
tel. 0425
750481
Le nostre convenzioni:
pagg.
L’Intervento
continua a pag. 3 *alessandro.ab badir@gmail.c om
4-5
Benedetto Papa … di Don Angelo
C
SP26
PAG 20 TROV I L’INSERTO
Cadoneghe
iale rovinc
119 - Loc. Ballò Via Stazione, (VE) 30035 Mirano tel. 041 410052
Vecchio casello di Dolo
Via P
Sandro Dr. Lazzeri Direttore sanitario: 49 di Lucca n. Ordine medici
Autohotel Venezia
Nord
MIRANO
DA PAG 17 A
Busetto*
ome tanti e forse come tutti, sono sbigottimento e rimasto senza anche parole! ciamento del Papa lo smarrimento di fronte al pronun- Lo che dichiara è stato totale e per molte ore non di ritirarsi mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune. *Parroco Chioggia Via Pion ca
Via
PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA
Distributore ENI
s an Pas
te d
iM
re e st
A57
Aperti anche il sabato
UNITÀ LOCALI
Stazione
mirano@dentalcoop.it
Prenota
la tua visita senza impegno
DENTALCOOP:
tel. 035 348111 • BERGAMO tel. 030 3545278 • BRESCIA Prossima apertura • CAGLIARI tel. 0934 598922 • CALTANISSETTA 041 5540222 (VE) tel. • CHIOGGIA tel. 0372 431881 tel. 0364 531905 • CREMONA TERME (BS) • DARFO BOARIO (PN) tel.0434 997994 • FONTANAFREDDA apertura Prossima • GROSSETO apertura • JESI Prossima 440011 (MI) tel. 0331 • LEGNANO tel. 0376 245687 711647 • MANTOVA (TE) tel. 0861 • MARTINSICURO 041 410052 (VE) tel. • MIRANO tel. 059 303190 • MODENA 5903586 (TV) tel. 041 303291 • MOGLIANO (TV) tel. 0423 • MONTEBELLUNA (MC) tel. 0733 290556 • MONTECASSIANO tel. 0425 750481 (RO) • OCCHIOBELLO 8751943 tel. 049 • PADOVA Prossima apertura 610294 • PERUGIA (SV) tel. 019 • PIETRA LIGURE tel. 0522 305583 • REGGIO EMILIA 381723 tel. 089 • SALERNO 0421 307034 DI P. (VE) tel. • SAN DONÀ tel. 019 807545 • SAVONA tel. 0437 853391 • SEDICO (BL) 881130 (TV) tel. 0422 • SPRESIANO 011 2462107 • TORINO tel. tel. 0422 421927 • TREVISO apertura • UDINE Prossima tel.045 500108 • VERONA 78587 (PV) tel. 0381 6302199 • VIGEVANO (VR) tel. 045 • VILLAFRANCA
DENTALCOOP
la famiglia Con Dentalcoop è per tutta gruppo, del risparmio la convenienza e di un grande con il massimo qualità italiana, della Cooperazione forza grande Grazie alla in grado di offrirti la è Dentalcoop
70 € Otturazione
semplice estetica
45 € Igiene dentale
575 €
395 €
Corona ceramica
35 € OPT (panoramica)
Impianto endosseo
MIRANO UNITÁ DI
410052 (VE) tel. 041
www.dentacoop.it
Vigodarzere
Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono come 20 anni fa!
Limena Mestrino
HIOBELLO (RO)
Vigonza
Scorzè
Villafranca Padovana Rubano
UNITÁ DI OCC
Mirano Spinea
Noale Dolo Stra
Piove di Sacco
Mira Campolongo
Chioggia
Montagnana Este
Ogni mese più di trecento attività scelgono le 14 edizioni de la Piazza per comunicare con i propri Clienti. Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.
Monselice
Sottomarina
Conselve Cavarzere
ROVIGO
Rosolina Adria
Porto Viro
Taglio di Po Ariano Polesine
Aprile 1994 - Aprile 2014
Porto Tolle
L’informazione locale a casa tua
padova Via Svezia, 9 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • info@givemotions.it
Spazi Aperti 13 27 Servizi ambientali. Nel 2014 dopo il caos dell’anno precedente la tassazione dovrebbe cambiare ma continuerà a pesare
Dopo la Tares in arrivo Tuc e mini Imu Smaltimento rifiuti sempre più caro a causa delle imposizioni statali, adesso la maggiorazione cambierà nome
Solo nella Bassa Padovana la spedizione dei bollettini è costata 150 mila euro
di Emanuele Masiero
I
n principio era la Tarsu che presto divenne Tia per poi diventare Tares, Trise, Tari e infine Tuc. Che al Governo manchi fantasia sul nome delle tasse proprio non si può dire. E così la tariffa rifiuti diventa sempre più caotica e cara per le tasche dei cittadini. Ad accorgersene sono proprio loro visto che in questi giorni siamo tutti chiamati a pagare la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro indispensabile per coprire i costi dei servizi indivisibili. Ovvero illuminazione pubblica, sicurezza, verde pubblico, manutenzione strade e chi più ne ha più ne metta. Perchè poi si chiamino servizi indivisibili resta un mistero, ma sta di fatto che anche Padova e provincia non sono esenti da questa sovrattassa. LA TARES. Quella che una volta si chiamava Tarsu o Tia, quest’anno ha preso il nome di Tares. A partire dall’1 gennaio 2013 in tutto il territorio nazionale per obbligo di legge è entrata in vigore sostituendo la vecchia tassa/tariffa sui rifiuti. Oltre al pagamento del servizio di gestione dei rifiuti, la Tares prevede una maggiorazione da versare direttamente allo Stato. La maggiorazione deve essere liquidata mediante il modello unico di pagamento (F24) oppure con il bollettino
di conto corrente postale unico nazionale intestato a “pagamento tares” reperibile negli uffici postali. La scadenza per il pagamento era fissata per il 16 dicembre come previsto per Legge. L’addizionale viene calcolata sulla base dei metri quadrati utilizzati per la tariffa rifiuti. Il calcolo viene effettuato su 365 giorni ed è riferito al 2013. Pertanto chi avesse chiuso o aperto il contratto rifiuti durante l’anno (per esempio per l’acquisto o la vendita di un immobile) dovrà procedere al calcolo esatto dell’importo da pagare. MAGGIORAZIONE. L’addizionale, ovvero una tassa della tassa, costerà ai cittadini della provincia di Padova circa 15 milioni di euro. Mica poco se pensiamo che rispetto all’anno scorso sono tutti soldi che vanno dritti nelle casse dello Stato in un momento di crisi profonda. Solo Padova vale 5.400.000 euro di maggiorazione, una cifra quasi identica a quella della bassa padovana da Piove di Sacco fino a Montagnana passando per Conselve, Monselice ed Este. INCERTEZZA TOTALE. Ci aspetta un 2014 a tutto Tares? Certo che no. Il Governo sta ancora navigando nell’incertezza, ma sono allo studio almeno 5-6 possibili
Dopo la Tares ci aspettano almeno cinque o sei varianti della nuova maggiorazione imposta sul servizio di raccolta dei rifiuti
varianti. Di certo, visto il suo fallimento, la Tares sarà sostituita: con buona probabilità sarà il turno del Tuc, il tributo unico comunale, nato per soppiantare anche l’Imu. L’unica cosa certa è che peserà di più per le tasche dei cittadini. Basti pensare che l’elaborazione dei dati e la spedizione a casa di 111.739 lettere, è costata solo ai cittadini della Bassa Padovana, 150.000 euro. Una cifra che inevitabilmente dovrà avere copertura. PASTICCIO MIN IMU. Intanto una nuova tegola si abbatte ad inizio anno su quasi la metà dei padovani proprietari di abitazioni, le prime case. Nonostante l’abolizione della seconda rata dell’Imu per le abitazioni principali numerosi cittadini, pur rientrando in questa categoria con i loro immobili, si troveranno costretti a
pagare la differenza tra l’aliquota base del 4 per mille e quella fissata dai Comuni che hanno deciso di aumentare il gettito. Non tutta però, circa la metà, perché il resto è coperto dallo Stato. Un bello smacco per tante famiglie che dovranno rimettere mano al portafoglio e saldare la “mini-Imu” entro gennaio. Sul piede di guerra anche i comuni “virtuosi” che hanno scelto di non aumentare le aliquote e ora avranno meno rispetto ai comuni “furbetti” che invece hanno scelto di aumentare l’Imu per avere maggiori entrate dallo Stato. Una strategia che però si è rivoltata contro i cittadini che ora dovranno pagare la differenza non riconosciuta dal Governo. Nella maggior parte dei casi si tratta di cifre modeste, inferiori ai 25-30 euro, ma è un nuovo balzello che proprio non ci voleva.
MuSEI PROVINCIAlI NASCE lA RETE
Villa Beatrice d’Este a Baone, nel cuore dei Colli Euganei
M
usei come spazi vivi e da vivere a stretto contatto con la natura. Luoghi di scienza o di storia, ma anche di relax dove trascorrere qualche ora insieme alla famiglia, ai figli, agli amici alla scoperta di tante curiosità e delle bellezze di Padova e dei Colli Euganei. Nasce con quest’obiettivo la Rete dei Musei della Provincia di Padova, ossia dei musei che sono ospitati in immobili di proprietà della Provincia e gestiti direttamente dalla stessa o tramite convezione con soggetti terzi. La nuova iniziativa è finalizzata a rendere sempre più accessibile il patrimonio culturale e ambientale del territorio. Grazie alla collaborazione attivata dalla Provincia tra gli enti gestori (Esapolis, Cooperativa Terra di Mezzo, Ecofficina, Comune di Monselice e La Fucina delle Scienze) ci saranno agevolazioni e proposte per fare dei musei provinciali dei luoghi da vivere. “La nostra sfida come Provincia – ha spiegato la presidente Barbara Degani - è trasformare il museo in un posto vitale, accogliente, piacevole e capace di regalare emozioni. L’idea è quella di partire dai suoi contenuti invogliando i visitatori a vivere l’ambiente che circonda
i siti museali. È possibile coniugare un po’ di sano sapere a un bel picnic, a qualche escursione, passeggiata o a un bel giro in bici tra i vari percorsi ciclabili che abbiamo realizzato come ad esempio l’Anello dei Colli. Oppure si possono scoprire le mostre e le esposizioni attraverso eventi o altre iniziative organizzate nei musei. Sono potenzialità finora mai del tutto esplorate che intendiamo valorizzare”. I musei che fanno parte di questa rete sono cinque: Villa Beatrice di Baone, Museo Centanin di Monselice, Castello di San Martino a Cervarese Santa Croce, Cava Bomba di Cinto Euganeo ed Esapolis il Museo degli Insetti di Padova. “Come gestori di tre dei musei della Provincia accogliamo con entusiasmo la proposta di rafforzare la Rete dei Musei Provinciali – hanno commentato i rappresentanti delle Cooperative Terra di Mezzo ed Ecofficina - Incorniciati dal magico panorama dei Colli proponiamo attività didattiche e di divulgazione scientifica nel territorio finalizzate all’educazione delle giovani generazioni, alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, allo sviluppo della socialità”. E.M.
ElectricSheeps.com I T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N Siti internet, E-commerce & Web Application Sviluppo soft ware, Mobile soft ware Consulenza e Assistenza informatica Progettazione reti aziendali Pianificazione grafica aziendale
Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) 320.68.21.774 www.electricsheeps.com - info@electricsheeps.com
28 Economia
Economia 15
Fondamentale la collaborazione con il mondo universitario Il gruppo Ethan mette in campo neo laureati per la ricerca a tutto campo
Innovazione e buone idee ricetta anti crisi “C
ome ribaltare la crisi a proprio favore”. Potrebbe benissimo essere stato questo il titolo del gruppo di interventi che i rappresentati della giovane holding veneta Gruppo Ethan hanno tenuto durante l’incontro di studio intitolato “Sviluppare nuove attività in tempi di crisi”. L’incontro è stato organizzato presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, con la collaborazione del Collegio Ingegneri di Padova e dell’Associazione Termotecnica Italiana. La storia e l’esempio di questa holding sono infatti decisamente controcorrente, ma i risultati ottenuti sono tali e tanti da indurla a divulgarli, per far riflettere su quello che potrebbe essere un modello per superare l’attuale crisi. “Innanzitutto abbiamo rivisitato il concetto di collaborazione con l’Università” dichiara il presidente del Gruppo, l’ing. Antonio Casotto. “Non la intendiamo come l’occasione per attingere dall’ateneo manodopera intellettuale a seconda dei bisogni, ma come una situazione di partnership da utilizzare per la crescita aziendale. In altre parole, in 13 anni di vita abbiamo ospitato almeno 15 fra laureandi e neolaureati e grazie ai loro studi abbiamo fatto sorgere 6 nuovi business del Gruppo con relative assun-
zioni.” L’ultimo nato grazie a questo approc- 5 milioni di operazioni all’anno. Ciò senza cio, Epton, si occupa di mobilità elettrica, ed nascondere che proprio a causa dell’estrema è sorto attraverso una tesi economica sullo ed inutile burocratizzazione presente in Itasviluppo della mobilità elettrica nel mon- lia, resta inevitabile quell’esodo verso nuovi do. Sempre nel campo dell’innovazione, il mercati cui anche noi stiamo guardando con Gruppo si sta attualmente dedicando alla estremo interesse”. Ultimo punto la struttuChlorella Protothecoides, microalga con cui ra del Gruppo. “Siamo una holding, e come depurare le acque, ricavare biodisel, e come tale ci si aspetterebbe che creassimo aziense non bastasse a bilancio zero di CO2. La de nei settori più disparati e slegati fra loro” ricerca è seguita dall’ing. Luca Vecchiato afferma Casotto. “La nostra holding, invedi Eco Management. “Va detto che tutto ce, è sorta per investire soltanto su settori questo” continua Casotto “non sarebbe accomunati da un denominatore comune: stato possibile senza la l’ambiente. Il nostro lungimiranza del Dipar- Tutte le occasioni range va quindi dai timento di Ingegneria di sviluppo offerte rifiuti (riciclaggio) al Chimica, in particolare del settore led, e dal fotovoltaico del suo direttore prof. ambientale agli scooter elettrici.” Alberto Bertucco oltre ed energetico In Gruppo ha infatti inche dei professori Fadividuato un filo comubrizio Bezzo ed Alberto Mirandola del Polo ne che si vede persino nella denominazione meccanico di Ingegneria Industriale. delle singole aziende. Non è un caso se i Un’altra novità di metodo è rappresen- nomi delle imprese iniziano tutti con la “E” tata dal rapporto con la burocrazia. “L’ab- di Energia-Ecologia. biamo affrontata di petto, quindi in uno dei Intanto, restando nel settore, salgono settori in cui è più intricata: quello dei rifiuti” a 54 le aziende Esco (Energy Service Comdichiara Mirko Muraro di Ecorex. “Lo abbia- pany) certificate in Italia, grazie all’entrata di mo chiamato Progetto Estar e lo abbiamo af- Ranzato Antonio srl, società di Campolongo fidato a due neolaureati da noi assunti. Ne è Maggiore (Venezia) specializzata in impiannato il software e il relativo portale cui sono tistica elettrica. L’ingresso è avvenuto attracollegate 30 mila aziende per complessivi verso la collaborazione di Eco-Management,
Gli imprenditori del gruppo Ethan, da sinistra Egidio Ricciardi, Antonio Casotto e Mirko Muraro, in sella agli scooter elettrici società di consulenza in campo energetico di Gruppo Ethan. La nuova Esco è la seconda certificata attraverso Eco-Management. Gruppo Ethan, holding veneta massicciamente presente a Grisignano di Zocco (Vicenza) e Monselice (Padova), si occupa di ecologia, energia e new economy. Le società Esco sono considerate determinanti per gli obiettivi che l’Italia deve raggiungere entro il 2020. Per questo motivo l’Uni, Ente
Nazionale Italiano di Unificazione, è stato indotto a varare una specifica norma (la UNI 11352) dedicata ai requisiti minimi che una società deve possedere per svolgere le attività previste dalla certificazione Esco. La neo certificata ha positivamente concluso l’iter di ottenimento della certificazione Esco, secondo la norma Uni CEI 11352:2010. La certificazione è stata rilasciata da IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità.
PASTICCERIA Realizziamo torte e dolci per qualsiasi ricorrenza quali compleanni, matrimoni, battesimi, cresime ecc, anche personalizzati. la Pasticceria Duomo a Piove di Sacco si distingue per l'ambiente moderno Vi aspettiamo per aprezzare la bonta dei nostri dolci, pasticcini, brioches.....e per il
caRneVale con le nostRe fRitelle e galani.
e raffinato e principalmente per l'eccellenza delle materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti di pasticceria. La pasticceria si trova nel cuore di Piove di Sacco di fianco al Duomo. Oltre all'area pasticceria c'è anche la caffetteria dove fare una colazione di prima qualità.
Centro San Michele Per informazioni e consulenza gratuita
•Consulenza, integrazione e sostituzione badanti •Elaborazione pratiche amministrative badanti (contratto di assunzione, buste paga, CUD, tredicesima) •Pratiche ADS (amministratore di sostegno) •Servizio infermieristico a domicilio •Servizio operatori O.S.S. a domicilio e ospedaliero •Servizio di assistenza ospedaliera notturna/diurna •Podologo a domicilio •Fisioterapista a domicilio •Corsi di formazione per badanti
049 58 55 248 info@centrosanmichele.eu
Via del Centenario, 1 Polverara (PD) (sopra la farmacia)
IMPRESA EDILE Sarto & Gobbato
s.n.c.
• Costruzioni di fabbricati civili ad uso abitativo • Restauri • Fognature • Riparazione tetti
CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) Via Sopracornio, 17 Tel 049.9725353 sartogobbato@tiscali.it
Chiamaci per una consulenza gratuita Cell. 347.6711631 - 347 6697293
Protagonisti a Nordest
informazione pubblicitaria
Commercializza e produce etichette per l’abbigliamento con oltre un centinaio di dipendenti
La Panama Trimmings azienda del piovese votata all’eccellenza Grazie all’intuizione e capacità imprenditoriale del presidente Paolo Pinato esporta in Europa e in centro e sud America fatturando oltre 10 milioni di euro Il suo ufficio è a dir poco accogliente, così come l’intero edificio della PANAMA TRIMMINGS in via Meucci al civico 24 di Piove di Sacco, da pochi anni ristrutturato secondo le direttive del presidente e amministratore delegato Paolo Pinato. Vetro, acciaio e legno dominano in una miscellanea piacevole e armoniosa che ti offre un colpo d’occhio luminoso. Nata a Vigorovea come ditta individuale nel lontano 1971, grazie all’intuito del padre Giuliano (prematuramente scomparso nell’89) successivamente ha preso in mano la conduzione dell’azienda Paolo Pinato 47 anni sposato con due figli. L’acume commerciale di Paolo ha fatto sì che la PANAMA TRIMMINGS crescesse sempre
più fino ad arrivare agli attuali 10 milioni di fatturato. L’azienda si è specializzata su due filoni: quello che commercializza accessori per il settore dell’abbigliamento, e quello della produzione di etichette di pelle e similpelle utilizzate dalle grandi marche e firme dell’abbigliamento mondiale. Il 70% del lavoro della PANAMA TRIMMINGS si rivolge all’estero e più precisamente nel nord e centro Europa oltre che al centro america. La PANAMA TRIMMINGS attualmente annovera una cinquantina di dipendenti, ma con quelli impiegati nell’indotto il numero oltrepassa il centinaio. Nel 2001 a Santiago del Cile per volontà di Paolo nasce Biesse Cile azienda che produce e
Paolo Pinato si è distinto anche nell’edilizia abitativa ed industriale. Quasi tutto suo l’investimento sulla Zona industriale Ovest di Piove di Sacco
commercializza in loco gli stessi prodotti (etichette ed accessori), oggi conta 35 dipendenti con una quota di penetrazione pari all’80% del consumo totale cileno di etichette per l’abbigliamento. Fino al 2006, vale a dire prima della crisi che ha attanagliato l’edilizia, Paolo Pinato si è distinto anche come costruttore edile in special modo nel saper investire nell’edificazione di capannoni industriali, tant’è che l’ampliamento della Zona Industriale ovest del piovese (in totale 60 mila mq coperti) è stata opera sua. “Ora però mi sono fermato – ci ha dichiarato - l’edilizia, sia quella industriale che abitativa, qui da noi non tira più e così mi sono orientato verso i Caraibi a S.Domingo dove il turismo mondiale richiede sempre più alloggi come riportato anche dal sole 24 ore del 21 novembre di quest’anno; là finora ho costruito 3 residence per una settantina di appartamenti totali e altri 30 sono in costruzione, oltre a 4 ville signorili. Brevettato pilota di aereo VFR, sin da giovane Paolo Pinato ha amato la velocità e le auto sportive. La sua passione lo ha portato a gareggiare nel Ferrari challenger e nel campionato europeo GT. “Ora però non corro più, ma non ho abbandonato del tutto le quattro ruote, mi piace con i miei due figli fare qualche giro in Kart a Jesolo. La sua filosofia di vita, comunque, è improntata alla ricerca del benessere fisico. Non manca mai, nella pausa pranzo, di frequentare la palestra che rimane vicino alla sua azienda: “Sono convinto che sia importante mantenersi in forma e non esagerare col cibo”. A 47 anni, insomma, Paolo Pinato si può considerare un imprenditore che sa come e dove investire le risorse e tracciare per la sua azienda un percorso sempre più votato alla crescita.
Paolo Pinato
Grande amante della velocità, Paolo Pinato ha acquisito il brevetto di pilota di aereo VFR ed ha gareggiato nel Ferrari challenger e nel campionato europeo GT
16 Mondo Scuola
Mondo scuola 31
Formazione e lavoro Doppia iniziativa di Unindustria Padova per le scuole
Giovani industriali “ciceroni” in azienda
Oltre 250 ragazzi delle medie per l’orientamento Tredici aziende padovane aperte per gli studenti di Martina Celegato
Un momento dell’Orientagiovani per i ragazzi delle medie
I
giovani industriali mobilitati per l’orienta- tari ed infine il 9,1% è in cerca di un’occumento scolastico. A Padova l’iniziativa, pazione (solitamente la prima occupazione che punta a diventare il punto di incontro stabile). I dati parlano quindi chiaro, il Nord fra il mondo della formazione e quello del Est e le sue piccole e medie industrie si conlavoro, ha coinvolto più di 250 tra alunni fermano come il traino per l’economia e il e genitori interessati alle tematiche e pre- punto in cui i giovani possono trovare la loro realizzazione. Proprio sentato alcuni dati in questo quadro si è relativi al nord est che La scelta andato ad inserire l’echiariscono l’importan- delcorso di studi vento di Confindustria za di effettuare una superiore è che mira a rendere scelta accurata della unmomento da formazione superiore non sottovalutare consapevoli i giovani e le loro famiglie del ruoper poi entrare senza lo strategico della formazione superiore che problemi nel mondo del lavoro. Nel Nord Est infatti a 4 anni dal diplo- può transitare nella giusta direzione verso il ma ben il 54,6% dei giovani lavora, con mondo della formazione universitaria o del occupazioni stabili e contratti qualificati, a lavoro. Una scelta dunque strategica verso differenza del resto dell’Italia dove l’occu- la quale però non viene ancora posta suffipazione giovanile arriva al 45,7%, mentre ciente attenzione come confermano i dati il 32,1% è impegnato negli studi universi- presentati da AlmaDiploma fra i quali spicca
Ristorante
il 44% dei neodiplomati che dichiarano al termine del percorso scolastico di aver fatto la scelta sbagliata e non aver cambiato in tempo l’indirizzo di studi. L’evento padovano era intitolato “Cosa farà domani?... Coltivando un sogno” e come tutti gli eventi promossi da Confindustria Giovani si è dimostrato un ottimo strumento per comprendere il mondo del lavoro e i requisiti fondamentali per affrontarlo ed entrare a farne parte attraverso un percorso ben ponderato sulle proprie possibilità e propensioni. La giornata si è strutturata sulla base di diversi interventi con l’apertura del vice presidente dei Giovani di Confindustria Padova Massimo Arcolin e il vice presidente della Camera di Commercio Sergio Gelain a cui ha seguito il confronto, condotto da Alessandra Mercanzin, intitolato “I giovani
Alla Fornace 4 1 0 2 o i a r b b e 14 F S. Valentino
lla Casa • Aperitivo de in Cocktail • Gamberetti sedano, e: polipi con c a rn o F o st a ni • Antip pia, gambero latticini di sep S i d cozia, ni al Salmone ri lie g Ta i d is nghi •B n Scampi e fu o c i tt e h c c o n oe G Coda di Rosp , ta ra O i d ta • Griglia griglia Scampo alla beri alamari e Gam • Frittura di C tine agione e caro st i d e n ti la sa • In limone • Sorbetto al no amoroso • Dolce con vi oncello • Caffè e Lim e Minerali • Vini e Acqu
€ 30,00
a persona
e le scelte” con Santo Romano commissa- ta edizione di “Industriamoci – Open Day rio straordinario all’Istruzione, formazione PMI” un evento che quest’anno ha coinvole lavoro della Regione Veneto, Gianluca to 13 aziende padovane attraverso le visite Toschi ricercatore della Fondazione Nord da parte degli studenti agli stabilimenti Est, Renzo Paolo Vedova Ufficio Scolastico dove hanno potuto conoscere da vicino i Territoriale Padova, Anna Viel dei Giovani procedimenti industriali e produttivi. Nel di Confindustria Padova, dettaglio le realtà Angelo Boccato psicolo- Il mondo coinvolte sono state go del lavoro. A conclu- della produzione Berto’s (Tribano), Criocabin (Teolo), dere l’evento è arrivato ha voluto offrire Diana (Torreglia), l’infotainment con Fred agli studenti Dalla Rosa e Silvia Mar- numerose notizie Idrobase (Borgoricco), Lundbeck Phartin impegnati in “Cosa farà da grande?”. A tutti i partecipanti è maceuticals Italy (Padova), Mafin (Galliera andata la guida “It’s your life”, pensata Veneta), Mediagraf (Noventa Padovana), appositamente per studenti delle scuole Parker Hannifin Manifacturing (Sant’Angelo di Piove), Pettenon Cosmetics (San Martino medie e genitori. Ma l’impegno di Confidustria con le di Lupari), Plastic Nord (Padova), Prefabbriscuole non si è concluso con la giornata di cati Zanon (Cittadella), Studioverde (Curtaorientamento. Padova ha ospistato la quar- rolo), Uniflair (Conselve).
Menù Aperitivo della c Schiette fr asa con salatini itte - Pole Baccalà fr ntina esco agli o prezzem olo Antipast Gambere o tti, polipi, insalata d latticini d i mare, i seppia, gambero ni Primi a v assoio Risotto a lla pesca Farfalle c tora on salmo ne e gam beri Grigliata d Orata, Co i pesce a person a da pesca trice, Sca Vassoi di m po frittura co n polenta Contorni misti di s tagione Sgroppin o sorbett o - Caffè corretto Vino e min erale com presi
Euro 30,0 a Person
a
0
La Prenotazione avviene presso il Ristorante
Info: 041 932127 - 335 5294045
Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (VE) - Via Padana, 198 www.ristoranteallafornace.com - luigifornace@libero.it
seguici su
32 Cultura provinciale
Cultura provinciale 17
Astronomia Osservatorio e Università coinvolti nel progetto europeo per la mappatura dello spazio
Gaia, il satellite parla padovano
turismo
Farà il censimento di un miliardo di stelle e altri corpi celesti rivoluzionando le conoscenze
C
’è un bel pezzo di Padova nella la missione astronomica Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea. Non a caso lo spettacolare lancio del satellite dalla rampa della base europea di Kourou, in Guiana Francese è stato seguito in diretta anche dai ricercatori della nostra città. Gaia è uno dei progetti più importanti per l’astronomia: la sfida è realizzare una mappa tridimensionale della Galassia, facendo un censimento accurato di più di un miliardo di singoli oggetti.Oltre alle distanze e ai moti propri di un miliardo di oggetti brillanti in Cielo, Gaia determinerà anche i parametri astrofisici di stelle quali luminosità, temperatura, gravità superficiale e composizione chimica, e di galassie quali il tasso di formazione stellare, e l’arrossamento. Inoltre identificherà circa 500mila quasar che saranno fondamentali per determinare un buon sistema di riferimento astrometrico. L’ Osservatorio Astronomico di Padova ha lavorato per la missione fin dalla sua progettazione, contribuendo alla stesura dei ”casi” scientifici attraverso i quali si sono potute determinare le caratteristiche degli
eventi e mostre
strumenti a bordo del satellite. “La comunità europea progetta da quasi 20 anni questa missione spaziale - spiega Antonella Vallenari dell’Osservatorio Astronomico di Padova nonché vice responsabile europeo del Consorzio Gaia- che rivoluzionerà quasi ogni campo dell’astronomia moderna, fornendo il primo film in 3D della nostra Galassia. Questo progetto è interamente Europeo e conferma la leadership Europea nel settore da un punto di vista scientifico, ma anche tecnologico, dato che spinge al limite le capacità delle industrie coinvolte. Resta da sottolineare il contributo fondamentale Italiano al progetto che svolge un ruolo chiave sotto molti aspetti. L’Osservatorio di Padova è coinvolto nel progetto Gaia ai più alti livelli fin dalla prima proposta di questa straordinaria missione, dalla definizione dei suoi obbiettivi scentifici fino al difficile processo di analisi dei dati che include anche la caratterizzazione del grande numero di supernove che Gaia scoprirà, responsabilità del gruppo del Direttore Massimo Turatto. E’ doveroso evidenziare che nell’arco di quasi due decenni, lo sviluppo del progetto è staa cura di Laura Organte
CONCORSO SULLE TIPICITÀ L’Istituto Alberghiero Pietro D’Abano festeggia i suoi 75 anni con un concorso letterario, dedicato, naturalmente, al variegato mondo del cibo e della cultura enogastronomica con particolare riguardo ai prodotti tipici veneti, nonché le tradizioni legate al piacere della tavola. Del resto il nostro territorio è ricco di prodotti d’eccellenza e gli spunti non mancano. Non ci sono limiti d’età, l’unico requisito per chi vuole partecipare è quello di risiedere in Veneto. Le opere dovranno essere consegnate tra il 15 e il 30 gennaio via e-mail all’indirizzo: presidenza@istitutoalberghieroabano.it, o consegnandole direttamente all’ufficio di segreteria dell’Istituto.
I “CODICI TRASCENDENTALI” La mostra personale di Tobia Ravà “Codici trascendentali”, allestita al Centro culturale Altinate San Gaetano, è un affascinante viaggio alla scoperta dei significati nascosti della realtà, attraverso una lettura a vari livelli delle parole e delle immagini. L’esposizione, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Padova e curata da Maria Luisa Trevisan e Sirio Luginbühl , in marzo-aprile sarà poi visibile a Tel Aviv e in maggio-giugno a Roma negli spazi della Ermanno Tedeschi Gallery. La mostra dà conto della ricerca inerente le correnti mistiche della cultura ebraica.
LE SCULTURE DI TONI BONI La mostra “Toni Boni, un padovano nell’arte del Novecento”, di scena a Palazzo Zuckermann fino al 24 gennaio 2014, è un omaggio all’artista che riunisce una selezione di opere realizzate tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso, tutte provenienti dalla collezione Rinaldi-Tonello. Sculture in marmo, terracotta e bronzo, graffiti su marmo e disegni in cui emerge la centralità della figura umana.
Il Prato della Valle a Padova
“Padova sei tu” emozioni social
A
La messa a punto del satellite prima del suo lancio ta una fomidabile occasione di formazione scientifica per i nostri giovani ricercatori. E’ anche grazie al loro talento ed entusiasmo che la partecipazione Italiana si è mantenuta ai più alti livelli”. “Gaia misurerà le distanze di un miliardo di stelle con precisione geometrica, - aggiunge Giampaolo Piotto, vice direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova - usando un concetto simile a quello usato dai geometri
che misurano le distanze o le misure dei terreni. Si tratta di un progetto che tocca alle fondamenta le basi delle nostre conoscenze astronomiche, ma con misure dallo spazio. Un progetto rivoluzionario anche perchè distanze precise significa età precise. Non sarei sorpreso che fra dieci anni molte delle nostre conoscenze, incluso dimensioni e età dell’Universo siano significativamente cambiate, grazie al contributo di Gaia”.
l via tre nuovi progetti per la promozione turistica di Padova, protagonista il pubblico attraverso i social network: “Padova sei tu”, “Sei social vieni a Padova” e “Loving Padova”. Il primo ha preso il via a novembre e prevede la gestione dei profili ufficiali di Discover Padova su Facebook, Twitter e Google+, da parte di amanti e appassionati della città, “Sei social vieni a Padova” si rivolge ai blogger e un concorso fotografico. “Padova sei tu” sono 12 i candidati che hanno passato le selezioni e che per 4 giorni ciascuno, fino a febbraio, scriveranno, “posteranno” e animeranno i social network di Padova. “Sei social vieni a Padova” si rivolge invece ai blogger. Saranno loro a raccontare e descrivere il loro viaggio alla scoperta di Padova, degli angoli più sorprendenti e dei monumenti più interessanti condividendo in tempo reale le emozioni e gli scatti.
L’inviato della Stampa al Due Palazzi Ha ripercorso il dramma del sequestro
“Non odio i miei carcerieri” Quirico incontra i detenuti L ’inviato de La Stampa Domenico Quirico ha incontrato circa 150 tra detenuti e operatori coinvolti nelle lavorazioni carcerarie promosse da Officina Giotto. L’incontro si è tenuto nel capannone della casa di reclusione Due Palazzi di Padova che normalmente ospita l’assemblaggio delle biciclette Esperia. Così, tra torni e postazioni di montaggio, il 62enne giornalista torinese si è confrontato vis-a-vis con i detenuti. Una conversazione drammatica, essenziale, che ha sorvolato sugli aspetti più conosciuti dei 152 giorni di prigionia trascorsi in Siria e si è concentrata subito su questioni di fondo, sui punti che accomunano lui e il suo non abituale uditorio. La mancanza di libertà, ad esempio, il tempo che non scorre mai. “Per 152 giorni ho dovuto riempire, guadagnare ogni ora, ogni minuto, ogni secondo perché i miei carcerieri mi lasciavano a far nulla in una stanzetta vuota. Aprivano la porta ogni tanto per gettarmi qualcosa da mangiare, ma tu non sapevi mai se era per quello, se era per portarti fuori a giustiziarti o per trasferirti in un posto ancora peggiore”. L’unico conforto è la vicinanza del belga Pierre Piccinin. “Se non ci fosse stato lui sarei diventato folle. Ci siamo raccontati la nostra vita, le speranze, i progetti, le
Il giornalista stringe la mano ad un detenuto a Padova letture”. “I veri ostaggi, i veri prigionieri”, ha ripetuto più volte Quirico, “non siamo stati noi, ma le nostre famiglie. Io sono colpevole di averli fatti soffrire, per la vanità di scrivere 120 righe sul mio giornale, di essermi cacciato in una situazione pericolosa per cui loro hanno dovuto soffrire inutilmente”. Quando gli riuscì, per un insperato gesto di bontà umana di un custode, di comunicare con la famiglia, la figlia minore gli chiese “Papà quando tornerai?”. “Non lo so”, fu la risposta, “ma ho la certezza di tornare, per venirvi a chiedere perdono per questo
dolore che vi ho imposto”. “La tua carcerazione è stata molto peggiore della nostra”, reagisce un detenuto. “Tu non eri responsabile di nessun reato. E poi la tua vita era in gioco ogni momento”. “È vero, non avevo fatto nulla a loro”, ammette Quirico. “Quando mi hanno liberato il loro capo mi ha detto “Tu te ne torni a casa tua, noi invece restiamo qui in mezzo alle bombe, i veri prigionieri siamo noi”. Ecco perché tra me e quegli uomini non può esserci odio. Sono così cattivi perché devono sopravvivere, perché in quel paese se non fai così sei costretto a perire”.
Protagonisti a Nordest
informazione pubblicitaria
Danio Vangelista, dal commercio alle costruzioni edili
Le sue villette sono in classe “A” e a prova di sisma
Danio Vangelista
Usa solo i migliori materiali e i tecnici più qualificati e alla consegna esibisce i certificati energetici e di insonorizzazione Danio Vangelista abita a Rosara di Codevigo con la moglie e i due figli. Dal padre ha ereditato la passione per il commercio. Ma, nel contempo, ha voluto diversificare la sua attività entrando anche nel settore della costruzione edilizia di qualità. Sue, infatti, alcune lottizzazioni a Brugine, a Campagnola a Codevigo. Ora Danio Vangelista ha individuato anche una bella ed accogliente zona residenziale a Piove di Sacco situata tra le vie Aldo Moro e Breo. In un quartiere accogliente e verdeggiato oltre che tranquillo dove ha edificato una serie di villette servite anche da un parco giochi per bambini. Quante sono le villette di via Aldo Moro? “Attualmente edificate sono 14, ma il progetto ne prevede una ventina”. Con quali criteri costruttivi ha edificate queste villette? “Prima di tutto le ho fornite della massima sicurezza, sono infatti antisismiche ed ho messo la massima attenzione al consumo energetico, a questo proposito posso contare sulle testimonianze di coloro che già vi abitano. Non ho trascurato anche il problema dei rumori, tant’è che all’atto di vendita posso esibire il certificato energetico e di insonorizzazione”.
Isolamento acustico tra due unità abitative dalle fondazioni
Si può dire che non ha lesinato nella fase di costruzione? “Di questo si può stare certi, ho scelto sempre i migliori materiali e i migliori tecnici per assicurare ai clienti un prodotto di grande qualità” Adesso parliamo di prezzi, con queste caratteristiche una villetta verrà a costare molto. “Sono pronto a confrontarmi con altri prodotti. Posso fare un esempio: una villetta delle mie di 232mq dotata di tre camere da letto, ampio salone, zona cottura, tre bagni, doppio garage di 40mq, ripostiglio e scoperto la vendo a 248.000 euro, poco più di 1.000 euro al mq. Con le caratteristiche di costruzioni e di materiali impiegati posso assicurare che la spesa è ampliamente giustificata”. Cosa vuole dire a quanti hanno intenzione di acquistare una casa? “Che mi contattino senza alcun impegno. Farò visitare il quartiere ma soprattutto la villette in tutti i suoi particolari, posso esibire le fotografie scattate nelle varie fasi di costruzioni cosi da rendersi conto della qualità del prodotto che offro”.
Isolamento acustico tra solaio e solaio
Offre una villetta di 232mq dotata di tre camere da letto, ampio salone, zona cottura, tre bagni, doppio garage di 40mq, ripostiglio e scoperto a partire da 248.000 euro. Possibilità anche in Classe “A”
Isolamento termico con poliuretano con muri perimetrali da 45 cm
Isolamento termico con doppia guaina per l’umidità
10 34
IL VENETO
Sanità Inchiesta sul fine vita
in IlPRIMO PIANO Veneto in primo piano
13
Sedazione palliativa Aria di votazioni: 345 sindaci a rinnovo o eutanasia mascherata? Molte le novità normative
Meno consiglieri, meno assessori e soprattutto Ridurre il dolore del paziente nei suoi ultimi meno minoranza. E se il comune non giorni raggiunge di vita èabitanti: una questione prima che etica. i mille solo ilumana, sindaco! Tuttavia la sedazione palliativa, a volte, viene percepita di Germana urbani come forma di eutanasia: un modo di troncare uello cheuna inizia è un anno che potremmo definire straordinario dal punto di vista eletla sofferenza insieme torale. Primo perché a primavera i veneti alla vita dell’ammalato
Rappresentanza di genere
doppia preferenza e giunte paritarie
Q
saranno chiamati alle urne per eleggere i propri di Alessandro Abbadir rappresentanti in Europa ma anche perché si dovranno rinnovare ben 345 sindaci e relativi consigli ine vita,Il un tema fa paura, cile daè trattare comunali. dato piùche signifi cativo,diffiperò, che da e che pone problemi etici e medici importantissiquesta tornata di amministrative i consigli comumi. Quelloprofi cheli intendiamo affrontare condaquesto nali avranno e numeri molto diversi quelli numero della Piazza è il problema sempre che abbiamo conosciuto sino addell’utilizzo oggi. più diffuso nel caso dei malati terminali, delle cure Le elezioni amministrative impegneranno tutpalliative e della fase conclusiva delle cure, la te le province con numeri considerevoli disedaziocomuni ne terminale Va sgombrato subitoche il campo al voto ma palliativa. l’unico comune capoluogo va al da un equivoco, la sedazione terminale palliativa non rinnovo è Padova. Altri 60 i municipi da rinnovaère eutanasia (che invece è un’azione che porta nel resto della provincia, ben cinque quelli con con mezzi specificialdirettamente e volutamente la morte popolazione di sopra dei 15mila abitanti che del paziente). Per sedazione si potranno eleggere il primo terminale cittadino palliativa col doppio intende: “la riduzione intenzionale della vigilanza con turno: Cadoneghe, Monselice, Padova, Rubano, mezzi farmacologici, Selvazzano Dentro.fino alla perdita di coscienza, allo scopoNel di ridurre o abolire la percezione di un sintomo, vicentino saranno 88 le amministrazioni altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante da rinnovare. Anche qui sono cinque i comunisiano al di stati in operaabitanti i mezzi più per il controllo sopramessi dei 15mila cheadeguati eleggeranno il primo del sintomo, chesicuramente risulta, quindi,alrefrattario”. Sono Sono 100 cittadino quasi secondo turno. mila i malati (prevalentemente oncologici) presi in Basano del Grappa, Schio, Valdagno, Arzignanoca-e rico ogni anno dal servizio di cure palliative in Italia. Montecchio. I datiInpiù recenti diriportano ricorsoi comuni alla sedazione provincia Verona,uninvece, al voto terminale negli ultimi giorni di vita in percentuali che saranno 52, quattro quelli al di sopra dei 15mila arrivano fi no anche all’88% dei casi per i differenti abitanti: Legnago, San Bonifacio, Negrar e Pescansetting tina. assistenziali (ad es. ospedale, hospice, assistenza domiciliare). Veneto lele persone in carico Belluno, invece, Inrinnoverà amministrazioni alle cure palliative sono circa 7-8 mila ogni anno. A di 38 comuni, quasi tutti sotto i 5mila abitanti, spiegare queste diffi cili questioni è il dottor Giovanni mentre Rovigo ne rinnoverà 34 ma solo tre di mePoles medico specialista in Oncologia nell’areaNelCure die dimensioni e comunque sotto i 15mila. vePalliative al Policlinico San Marco a Mestre, autore neziano si voterà per il sindaco solo in 15ecomuni, di pubblicazioni sull’argomento. fasi in numerose tre di questi, Spinea, Scorzè e Noale,“Nelle si voterà con il doppio turno. Le prossime amministrative, però, cambieranno il volto dei Consigli Comunali che potranno essere più “rosa”, grazie all’introduzione della doppia preferenza di genere che interesserà i comuni sopra i 5000 abitanti, ma soprattutto più ridotti per effetto della norma che, con l’obiettivo di ridurre i costi della politica, ha ridotto il numero di consiglieri e assessori comunali. In nome della famigerata spending review, nel 2011 il Governo Monti decise di tagliare le spese cominciando dal basso e, a dirla tutta, dalle briciole. Sì perché è vero che qualcosa si risparmierà ma è anche vero che il gettone di un consigliere
F
terminali della vita - spiega il dottor Poles - si avverte la necessità di dover difendere la dignità della persona da un tecnicismo spesso immotivato ed eccessivo. Del resto il problema a volte si pone in senso opposto, rischiando di ricadere nel quasi totale astensionismo terapeutico. Non sempre è chiaro come ci si deve comportare nei confronti di trattamenti “vitali” come la nutrizione e l’idratazione artificiali. Di analoga difficoltà può spesso risultare la valutazione se fare trasfusioni su un ammalato con una prospettiva di vita limitata. Per tentare una risposta a tali interrogativi, si deve cercare di capire quali sono i criteri che possono permettere al medico di inquadrare un trattamento come accanimento terapeutico o, all’opposto, come astensionismo e, al limite, come eutanasia”. Il dottor Poles studioso da anni del problema va nello specifico. “L’accanimento terapeutico - spiega- viene definito dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) come “un trattamento di documentata inefficacia in relazione all’obbiettivo, a cui si aggiunga la presenza di un rischio elevato o una particolare gravosità per il paziente con un’ulteriore sofferenza, in cui l’eccezionalità dei mezzi adoperati èConsigli chiaramente sproporzionata agli I nuovi obiettivi della condizione specifica. A volte però non Comunali vedranno è chiaro se anche per quanto alimentazione le minoranzeriguarda ridotte e idratazione artifi ciali si possa parlare di trattamena numeri scandalosi ti sproporzionati (in questo caso si potrebbe per la democrazia talora giustificarne la sospensione)”. Poles poi affronta il tema sedazione palliativa terminale questi di undella comune di medie dimensioni non “In è che una
minuscola frazione del compenso pagato ad un parlamentare o ad un consigliere regionale. Ma quel che è peggio è che con questi tagli a farne davvero le spese sono le minoranze che, anche nelle città più grandi, si troveranno con una manciata di consiglieri. Guardando in profondità alle normative è possibile capire la portata del dimagrimento dei consigli comunali. Governerà solo il sindaco, senza assessori, nei Comuni che hanno fino a mille abitanti. Accanto a lui verranno eletti sei consiglieri invece che nove e tutte le competenze della giunta comunale verranno attribuite esclusivamente al primo cittadino.
casi come medici ci troviamo – spiega - nella necessità di sedare un malato in fase terminale quando siamo di fronte a sintomi non altrimenti controllabili. In altre parole la sedazione terminale è indicata per quei sintomi che incidono pesantemente sulla qualità di vita del paziente e che rispondono solamente al trattamento sedativo. La sedazione può essere reversibile e spesso viene utilizzata per ridurre i disturbi respiratori, quando il dolore stesso e altri sintomi non sono controllabili con le usuali terapie”. Poles poi vuol chiarire un aspetto importante. Da recenti dati scientifici risulta che l’intervento della sedazione terminale è pari in media a 2.8 giorni (media ponderata). La sopravvivenza di pazienti sedati in fase terminale non differirebbe da questi dati da quella dei pazienti non sedati. “La sedazione palliativa – spiega Poles - non ha la finalità di abbreviare la vita del paziente, pertanto non ha nulla che vedere con l’eutanasia ma deve essere gestita in modo attento e competente da parte del personale medico e infermieristico. Oltre all’esperienza, emergono altri due aspetti importanti dell’agire medico che difficilmente possono essere inquadrati nell’ambito di una norma: basi etiche solide, equidistanti da eutanasia ed accanimento Il numero dei consiglieri passerà da nove a terapeutico ed il fatto che ogni intervento devedaessere sei, anche nei Comuni con popolazione 1.001 valutato nella date circostanze”. Problemi importanti a 3 mila abitanti, mentre gli assessori saranno al arrivano spesso massimo due.nella gestione di questa delicatissima fase, nei reparti ospedale piuttosto che neglie hospice I municipidicon residenti tra i 3.001 i 5 mila, oavranno nelle cure7 palliative a domicilio dove è consiglieri, non più 12, eillapersonale giunta sarà invece estremamente preparato. composta al massimo da tre persone. Cambierà
relativamente poco per i Comuni che contano tra i 5.001 e i 10 mila abitanti: il numero dei consiglieri scende da 12 a 10, mentre quello degli assessori resta fermo a quattro. Riduzioni previste anche nei centri più grandi. I Comuni con il numero di abitanti tra 10.001 e 30 mila avranno 16 consiglieri, non più 20, quelli che hanno tra 30.001 e 100 mila abitanti, ne avranno 24 invece di 30, mentre per quelli con più di 100 mila abitanti o per i capoluoghi di provincia, come Padova, il numero di consiglieri scenderà da 40 a 32.
focus
la scelta
il processo decisionale
U
n aspetto etico di capitale importanza riguarda l’individuazione del “chi decide” l’inizio della sedazione terminale palliativa. Il percorso decisionale deve rispettare criteri etici internazionalmente riconosciuti e differenziati in base alla capacità mentale del malato. In particolare, se il malato è mentalmente capace al momento in cui insorge l’indicazione per compiere la sedazione, vale il criterio del consenso informato. In generale non si raccomanda né l’adozione di un modulo di consensora specifi co néche l’apposizione dellaquesta firma del malato; ritiene sufle novità investiranno tornata ci sisono quelle ficiente introdotte una registrazione del consenso verbalmente espresso in cartella dalla legge n.215 del 2012 pensata per rispondere clinica da curanti. Nel limitedelle del possibile è opportuno invitare allaparte sottodeirappresentazione donne nelle istituzioni pubil malato ad informare i suoi familiari delle decisioni prese, in modo da bliche, e in particolar modo “volta a promuovere il riequilibrio delle facilitarne l’accettazione e ridurre l’impatto emotivo. Se, invece, il marappresentanze di genere nelle amministrazioni locali”. Questa latolegge non èha,mentalmente capace lao non vuole partecipare alle dei decisioni, di fatto, cambiato normativa per l’elezione consivalgono, sul piano etico, le direttive o dichiarazioni anticipate. In assenza gli comunali dei comuni che superano i 5000 abitanti. I cittadini, di tali disposizioni anticipate, la decisione può essere dai sanitari infatti, potranno esprimere due preferenze per assunta i consiglieri comucuranti ricorrendo al giudizio sostitutivo, basato sulle volontà i desideri nali purché riguardanti candidati di sesso diverso. Se pere errore la espressi precedenza comunque dal malatonon ai suoi cari o all’équipe doppiainpreferenza, obbligatoria, dovessecurante. andare Ina casopersone di malato di cui non è possibile ricostruire dellomentalmente stesso sesso,incapace la seconda preferenza verrà annullata. volontàLa o orientamenti pregressi, o in caso di situazioni d’emergenza legge inoltre prevede la cosiddetta “quota di lista”, che (in fa cui sìnon sia possibiledeinédue ottenere il consenso o direttive anticiche nessuno sessi possa essereinformato rappresentato in lista per pateoltre né due formulare un giudizio devonochericorrere terzi del totale deisostitutivo), candidati. iE’sanitari vero, però, solo neial criterio del migliore interesse del malato, procedura decisionale che si comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il mancato fonda sul bilancio fra i benefi ci attesi e gli oneri previsti del trattamento rispetto della quota potrà determinare la decadenza della lista. La terapeutico A.A. norma, entrata in vigore già lo scorso anno, ha già dimostrato la
T
sua efficacia in termini di presenze femminili nei neo-eletti Consigli Comunali. Si è registrata, infatti, una crescita robusta e diffusa delle donne, tanto che in termini assoluti esse raddoppiano mentre in termini percentuali la loro presenza è due volte e mezzo quella della precedente tornata. Da ultimo un recente emendamento, approvato alla Camera nella seduta notturna del 21 dicembre, nel corso dell’esame del ddl n. 1542-A di riforma degli enti locali (città metropolitana, province, unioni e fusioni di comuni) sancisce che nelle giunte comunali nessun genere può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento. Saranno pertanto illegittime le giunte con meno del 40 per cento di donne. Il testo deve ancora passare all’esame del senato ma se passerà anche lì il volto delle prossime giunte cambierà molto con buona pace di tutti.
Il Cliente è al centro dell’attenzione Diego Marafatto
Assistenza Clienti diego.marafatto@gruppogestioniassicurative.com
Chiamaci! Veniamo noi da Te.
Moira Buson
Luca Borgato
Resposbile Rete Commerciale luca.borgato@ gruppogestioniassicurative.com
Manuela Ciccarese
Assistenza Clienti moira.buson@gruppogestioniassicurative.com
Ufficio RC Auto manuela.ciccarese@gruppogestioniassicurative.com
Massimiliano Pegorin
Giorgio Cavallin Cliente dal 2006
Resposbile Ufficio Aziende massimiliano.pegorin@gruppogestioniassicurative.com
Chiara Lovison
NUOVA 3L s.r.l. Vigonovo
Resposbile Ufficio Fidejussioni chiara.lovison@ gruppogestioniassicurative.com
Luciano Romagna
Silvia Lovison
Ufficio Fidejussioni silvia.lovison@gruppogestioniassicurative.com
Michela Zampieri
Resposbile Ufficio Amministrativo michela.zampieri@gruppogestioniassicurative.com
Federico Costantini
Resposbile Ufficio Tecnologici federico.costantini@gruppogestioniassicurative.com
© Foto Zoppellaro
Resposbile Ufficio Borgo Valsugana luciano.romagna@gruppogestioniassicurative.com
Le soluzioni GGA
SEDE CENTRALE PADOVA
Piazza A. Moro 10 Int. 15/C (c/o NET CENTER) 35129 Padova (PD) Assistenza Clienti: Tel. 049/7359923 Fax. 049/7819247 servizio.clienti@gruppogestioniassicurative.com
SEDE VENEZIA Vicolo Ugo Bassi, 3 Olmo di Martellago 30030 martellago (ve) tel. 041985226
SEDE TRENTO Piazza Alcide de Gaspri, 14 - 38051 Borgo Valsugana (TN) tel. 0461 757297
www.gruppogestioniassicurative.com
16 Cultura veneta 36 Intervista ad Aldo Tagliapietra
“Le mie verità nascoste” e “L’ angelo rinchiuso”, un’occasione per rivivere quarant’anni di carriera di Graziano Edi Corazza
A
ldo Tagliapietra ha una biografia lunga un braccio con Le Orme, band storica veneziana, di cui è stato leader; e poi ha una carriera solista importante. Scrive libri: “Le mie verità nascoste” è l’ultima fatica letteraria ma continua anche a cantare e con il suo nuovo disco “L’ angelo rinchiuso” ha toccato le corde più alte del “progressive”, nella migliore tradizione romantico/melodico/ progressiva italiana. Le due produzioni sono state l’occasione di questa intervista che ripercorre oltre quarant’anni della sua vita artistica. L’ultima volta che ti ho visto eri al concerto di Crosby, Stills, Nash... “Si’, belli, non li avevo mai visti conoscevo quattro/cinque loro canzoni e risentirle mi ha fatto piacere. Ero curioso di sentire e vedere come “tre” quasi settantenni se la cavavano dal vivo. Mi sono piaciuti ed ho visto come hanno conservato il loro entusiasmo”. Quali altri concerti sei andato a vedere negli ultimi anni? “Vedo spesso Tiziano Ferro e Gianna Nannini grazie al fatto che mio figlio Davide è chitarrista e lavora con loro. Davide è produttore e collabora anche con Ramazzotti ed Antonacci”. Pensavo mi parlassi anche dei Van Der Graaf Generator. So che sei loro amico soprattutto di David Jackson che ha suonato con te diverse volte... “Vuoi sapere una cosa? Non li ho mai visti dal vivo. Anche se siamo stati noi italiani a scoprirli prima dei loro paesi anglosassoni”. Hai presentato a fine estate 2013 il tuo ultimo disco “L’Angelo Rinchiuso” al Parco San Giuliano di Mestre suonandolo prima di “Felona e Sorona”... “Mi sembrava doveroso farlo vicino a casa. E’ stata una serata in cui il tempo ha tenuto e c’è stato un bell’afflusso di gente”. Il titolo: da dove nasce? “Da un vecchio quadro di Paul Whitehead. Quando viene in Italia mi manda sempre una cartolina. Una delle
ultime aveva impressa l’immagine di un suo quadro “Locked Angel”. E così è nato il titolo del mio ultimo disco”. Quali copertine ritieni le migliori che ha fatto? “Ne ha fatta di belle per i Genesis...” E anche per i VDGG. “Sì, giusto. Ma per me la più bella sua copertina è quella che ha disegnato per il mio penultimo disco del 2012 “Nella Pietra e nel Vento”. Poi come è andata a Milano in ottobre 2013? “E’ stata una serata esclusiva per i giornalisti nella quale ho presentato l’ultimo cd con “Felona e Sorona””. Cosa differenzia “Felona e Sorona” da questo tuo cd del 2013 e cosa li unisce? “Volevo che fosse una suite, il tema principale di questo mio ultimo lavoro discografico. Le mie composizioni rappresentano le mie due anime. Ho un’anima cantautorale da ballata ed un’anima progressive. In effetti se ascolti da “L’angelo rinchiuso” il brano “Passato e Futuro” ci sono arpeggi di organo che richiamano “Felona e Sorona””. Cosa ascoltavi quando avete composto con Le Orme “Collage” e cosa ascolti ora? “All’epoca 1969/1970 ascoltavo Quatermass, Atomic
Museo Diocesano di Padova
dal 18 gennaio “i colori del sacro”, gli illustratori raccontano il viaggio
L
’uomo, fin dalle origini della sua storia, si è spostato, ha camminato per cercare terre fertili, nuovi orizzonti. Le tre grandi religioni monoteiste, inoltre, hanno tutte radici nella storia di popolazioni nomadi e le divinità si sono spesso rivelate a popoli in cammino o a singoli pellegrini. Il viaggio, dunque, è connaturato all’uomo e il viaggio è centrale anche nel suo rapporto con il soprannaturale. Per questo la settima edizione dell’ormai popolare mostra di illustrazioni e illustratori “I colori del sacro” sarà interamente dedicata al tema del viaggio. Dal 18 gennaio le tavole di illustratori di tutto il mondo, moltissimi da paesi “nuovi” finora non rappresentati, daranno corpo e colore all’esposizione che fino al prossimo 2 giugno rimarrà allestita al Museo Diocesano, di Padova. Abbiamo sollecitato illustrazioni – spiega Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano e curatore della Rassegna - che esplicitino il tema approfondendo sia quegli aspetti legati al desiderio di conoscenza e di scoperta che da sempre caratterizza gli spostamenti verso terre e popoli lontani, sia tutti i risvolti più di tipo psicologico, emotivo e spirituale che accompagnano le fasi del viaggio e che accomunano il sentire di chi parte, per qualsiasi meta, fosse anche un partire simbolico”. L’edizione 2014 della rassegna vuole quindi raccontare il viaggio come esperienza di vita tout court, ripercorrendo la storia, i testi sacri e i racconti pagani e mitologici, i riti e le tradizioni, nel tentativo di rivelare la dimensione emotiva e spirituale di ogni partenza e di ogni ritorno.
Rooster, E.LP., Yes. Eravamo molto influenzati dai suoni delle bands che prediligevano ballads e suite tastieristiche. Oggi non ascolto molte cose nuove”. Oggi alcuni giovani non conoscono il “prog”. Altri lo definiscono “dinosauresco”... “I giovani non sono interessati più di tanto a questa musica. Per loro è un genere che considerano coma la “musica classica del rock”. Noi sappiamo quanto è bella, comunque. Sia il progressive che la musica classica. Io amo molto la melodia e questa mi viene molto facilmente”. Produzione e distribuzione di un disco oggi quanto sono cambiati rispetto a quando hai iniziato? “Noi siamo stati venti anni con la Phonogram, oggi Universal che aveva grandi mezzi di produzione e di distribuzione. Noi ci preoccupavamo solo di fare musica; al resto pensavano loro. Le case discografiche oggi stanno scomparendo e sono state ridimensionate con internet. Io, senza contratto discografico, ho optato anni fa per l’autoproduzione insieme a Gloria (Tagliapietra, sua figlia, nda). Abbiamo la Clamore che è una società di comunicazione e produzione che con la Self distribuisce i miei lavori discografici e libri. Così ho il controllo
completo su tutta la proprietà editoriale della mia produzione di oggi”. I rapporti con le altre “Orme” oggi come sono? “Ognuno sta’ facendo la sua vita. Non aggiungo altro”. Ora sei in tour? Vuoi dirci dove possiamo vederti nei prossimi mesi? “Inizieremo a fare qualcosa da fine gennaio 2014. Intanto proseguo con questi “reading parole e musica”. Ci parli di questo tuo ultimo libro? “Le mie verità nascoste” è una autobiografia che nasce dalla voglia di narrare non solo della musica che ho fatto, dei viaggi, del sistema musicale vigente, di Sanremo ma anche dei miei pensieri, delle mie opinioni, della vita. In effetti, si chiama “Le mie verità nascoste” perché sono le mie. Il titolo è in parte preso da una canzone delle Orme scritta da me “Verità nascoste” appunto”. Immagino che anche “L’ angelo rinchiuso” racconti di te? “Sì, the “locked angel”, sono io che parlo, che racconto i miei pensieri attuali attraverso la musica. Una suite progressiva di 12 brani scritti da me ed arrangiati con la complicità di Matteo Ballarin ed Andrea De Nardi. Una suite che ha qualche collegamento con “Felona e Sorona”. Racconti ai nostri lettori di quando viaggiavate con un furgoncino 238 Fiat per andare a vedere i concerti fino a Londra... “Viaggiavamo con una 1100 fiat scassata non nostra. E noleggiavamo un furgoncino 238 Fiat per le nostre serate. Poi abbiamo acquistato una 125 Fiat. Con quella siamo a andati a Londra ed all’isola di White...” Avete visto l’ultimo concerto di Jimi Hendrix! “Esatto! Ed anche il primo grande live di Emerson Lake & Palmer”. E con le macchine come andò? “Poi quando siamo diventati “relativamente benestanti” abbiamo acquistato un bel Mercedes blu ed abbiamo iniziato anche a viaggiare in aereo”.
Possagno, Museo e Gipsoteca Antonio Canova
La bellezza torna dopo l’orrore
L
e Tre Grazie, sono una delle opere scultoree più ammirate e conosciute del Canova ma in realtà sono sei: tre sono quelle del gruppo commissionato da Josephine de Beauharnais, moglie di Napoleone, oggi all’Ermitage di San Pietroburgo, le altre tre invece andarono al Duca di Bedford che, visto il gesso conservato nell’atelier romano dello stesso scultore, lo supplicò di creargli un ulteriore esemplare in marmo. A Possagno rimasero solo i gessi sui quali Canova aveva lavorato per preparare le versioni in marmo. La prima versione non si spostò mai dalla casa dell’artista, il secondo gesso, invece, quello servito per le Grazie inglesi, arrivò più tardi, giusto in tempo per venire, con altre opere conservate nella Gipsoteca, investito dalla nuvola di calcinacci causata dai cannoneggiamenti austroungarici durante la Prima Grande Guerra, quando Possagno, ai piedi del Grappa, era zona di battaglia. All’indomani del conflitto, Stefano e Siro Serafin, custodi e abilissimi restauratori, sanarono molti dei danni riportati dai fessi del Canova ma non agirono sulle Grazie di Bedford che deturpate trovarono sede nella sala del consiglio comunale di Possagno come stridente ricordo di un guerra terribile per il paese. A cent’anni dallo scoppio della Grande Guerra, però, mentre l’Europa si appresta a ricordare quel centenario, anche le Grazie “inglesi” risorgono, ritrovando tutte le loro parti. Quello che i Serafin non si sentirono di fare lo consente ora la tecnologia. Grazie alla collaborazione delle National Galleries of Scotland, di Edinburgo, proprietari del prezioso marmo, è stato possibile fotografare e scansionare l’opera e grazie all’elettronica si è riusciti a ricomporre le parti mancanti al gesso di Possagno. In mostra, fino al prossimo 4 maggio, si potranno ammirare entrambi gruppi delle Grazie, quello “russo”, e quello “inglese”. Insieme ai bozzetti delle due opere, fanno parte dell’esposizione le tempere, i disegni, le incisioni preparati da Canova per le grazie mentre una vera mostra nella mostra è costituita dall’esposizione delle crude immagini della Gipstoteca e dei Gessi di Canova all’indomani dei bombardamenti: immagini concesse da due archivi pubblici, drammatiche nella volontà di costituire una precisa documentazione di un orrore.
tiraKKina速
18 Cultura veneta 38 Grandi mostre Fino al prossimo 21 aprile al Museo d’Arte Moderna di Cortina
Sironi e Cortellazzo, dialogo tra chi non si è mai conosciuto D
opo il successo di critica e di pubblico ottenuto dalla mostra Mario Sironi. Anni ’40 e ’50, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo prosegue l’approfondimento sull’opera di Sironi dedicando la mostra della stagione invernale, che proseguirà fino al prossimo 21 aprile, all’incontro e al confronto tra due artisti che non si sono mai conosciuti, ma il cui lavoro presenta dei forti tratti comuni: Mario Sironi e Gino Cortelazzo. Si tratta del primo omaggio che il Museo delle Regole dedica all’artista di Este di cui possiede una pregevole scultura in alabastro. Gino Cortelazzo fu una delle voci più originali della scultura italiana del dopoguerra. Alla sua scomparsa, nel 1985, ha lasciato più di cinquecento sculture oltre ad opere plastiche di vario tipo, disegni e grafica. Opere di Cortelazzo si trovano in varie città e musei come la Galleria internazionale d’arte moderna di Ca’ Pesaro, il MART e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi appunto. Artista di ricerca, Cortelazzo, così come anche Mario Sironi, sperimentò ogni materiale: non smise di indagare le possibilità del bronzo ma lavorò anche la pietra, l’alabastro, l’onice, perfino la cartapesta e la resina. Amò molto il ferro e il legno, ai quali spesso tornava. Sviluppò una personalissima idea di figurazione indiretta, basata sul suggerire stimoli visivi sui quali ogni spettatore potesse costruire una sua propria immagine, frutto del dialogo con la sua fantasia e la sua cultura. La mostra, curata da Luciano Gemin, architetto, collaboratore di Carlo Scarpa e grande amico di Cortelazzo, propone ventidue sculture messe a confronto con ventidue dipinti di Mario Sironi, tra cui il bellissimo Ritratto di Boccioni in trincea, dipinto quando Sironi e Boccioni condivisero i duri momenti della trincea durante la prima guerra mondiale e Il mio funerale piccola e struggente opera in cui Sironi immaginava il suo funerale con il carro funebre seguito da uno sparuto gruppo di persone: in effetti la sua previsione si avverò, morì a Milano in agosto e al suo funerale assistettero pochi intimi amici. Il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi custodisce nelle sue sale oltre novanta opere del pittore sassarese, quasi tutte appartenenti agli anni ’40 e ’50. Sono anni particolarmente difficili per Sironi, deluso dalla deriva totalitaria e dal successivo crollo dell’ideologia fascista, straziato dalla morte della figlia, le opere che dipinse in questi anni, ispirate dal paesaggio montano di Cortina, sono intense e dure, di grande forza espressiva. Pur non essendosi mai incontrati di persona, molte sono le analogie che è possibile ravvisare nel lavoro di Sironi e Cortelazzo. Entrambi approfondirono con interesse ed attenzione l’arte contemporanea a loro, parteciparono, pur con il carattere schivo che li contraddistingueva, ai fermenti artistici e alle ricerche dei propri anni. Il loro animo sensibile li portò ad affrontare, nei propri lavori, tematiche esistenziali, pur con esiti stilistici differenti. L’opera di Sironi poi, pur utilizzando la pittura come mezzo espressivo, è estremamente scultorea, soprattutto negli anni di cui sono testimonianza le opere in mostra. Le montagne
Pur non essendosi mai incontrati di persona, il loro lavoro presenta tratti comuni, il loro sensibile li portò ad affrontare, tematiche esistenziali, solopur con esiti stilistici differenti
www.curiotto.it
Promozione divani e tappeti persiani a prezzi di realizzo (fino ad esaurimento scorte)
Abbiamo scelto il Mobile Classico perché siamo convinti possa degnamente accompagnare la nostra sapienza nell’arredare, la vostra soddisfazione nell’apprezzare ed un gusto che non muore mai e dura nel tempo.
SambruSon di dolo (Ve) Via Stradona, 18 | Tel. 041 5100039 | info@curiotto.it
di Cortina, così forti e massicce, ispirarono molto il pittore e gli suggerirono un tratto altrettanto forte e dai volumi definiti per dare forma alle proprie sensazioni. Anche per Cortelazzo intensa fu l’esigenza di trovare, come scrisse il critico Mazzariol, nella materia la propria possibilità di essere messa in forma.
venezia Ca’ Rezzonico
una mostra per riscoprire pietro bellotti
P
ietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Bernardo Bellotto è suo fratello, Canaletto suo zio e forse sono stati i loro nomi ad eclissare il pur bravo Pietro. Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale oggi finalmente, grazie anche a recenti studi che ne hanno riabilitato il nome all’interno dell’arte veneziana del ‘700, Ca’ Rezzonico ospita la sua prima mostra monografica. L’esposizione curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato.
PIOVE DI SACCO - VIA PETRARCA
PIOVE DI SACCO - Via G. D’annunzio - 185.000 Euro
Vendesi Ultima porzione di bivilla con ampie metrature e giardino privato, in corso di ultimazione con possibilità di scelta initure interne e permuta della propria vecchia abitazione. Disposta su tre livelli. Rif. P105 CL.EN. A
Vendesi Ottime initure: soggiorno, cucina, 2 bagni, 2 stanze grandi, 2 terrazzi. Risc. pavimento, pannelli solari, garage. Rif. P115 CL.EN. C
PIOVE DI SACCO - V.le Madonna delle Grazie - VENDITA DIRETTA Vendesi Ultimo appartamento disposto su due livelli e composto da: salone, cucina, due ampie stanze, doppi servizi, garage doppio, terrazzi. Finiture di pregio. Rif. P100 CL.EN. A
BRUGINE - 77.000 Euro
PADOVA CENTRO - VIA GIOTTO - 420.000 Euro
Vendesi Appartamento mini al piano terra con: soggiorno/cucina con affaccio, bagno inestrato, camera matrimoniale con terrazzo e garage. Grande giardino condominiale con barbecue, contesto residenziale tranquillo. Termoautonomo. Abitabile da subito. Rif. P119 CL.EN. F
Vendesi Ampio appartamento su elegante palazzina con ascensore, con ampio soggiorno, cucina separata, tre stanze, due bagni, garage, poggioli, eleganti initure. Spazi comodi. Bellissima vista. Rif. P107 CL.EN. da def.
tel. 041/951879
www.immobiliarechinaglia.it segreteria@immobiliarechinaglia.it
BRUGINE - LOC. CAMPAGNOLA 255.000 Euro
PIOVE DI SACCO - A 3 KM DA CORTE - 240.000 Euro
ARZERGRANDE - VIA ROMA - 120.000 Euro
Vendesi Porz. di trivilla con: ampia zona giorno, 3stanze, doppi servizi, garage e ampio giardino. Rif. P112 CL.EN. da def.
Vendesi Villa di ampie metrature, disposta su due livelli, con posibilità di abitazione per due famiglie con grandi garage e scoperto esclusivo. Rif. P121 CL.EN. da def.
Vendesi Casa singola da riattare, in posizione centrale, a pochi chilometri da Piove di Sacco, ben servita, ampi spazi e con terreno di pertinenza di circa 450 mq. Rif. P118 CL.EN. da def.
ARRE - 190.000 Euro Vendesi Villetta da ristrutturare in centro, ampie cubature e grande scoperto esclusivo. Rif. P106 Cl.En. G
PIOVE DI SACCO - A 1 KM DAL CENTRO
CODEVIGO - PORZIONE DI TESTA
Vendesi Lotto ediicabile, a destinazione residenziale, di circa 1300 mq con possibilità ediicatoria ino a 800 mc. 105.000 Euro Rif. P104
Vendesi Porzione di testa con giardino e ampio garage, composta da: ingresso, cucina, soggiorno, tre stanze, due bagni, lavanderia. Tutto in ottimo stato. Rif. P120 Cl.En. da def.
RESIDENZIALE Rif.937
€ 19.500
Ufficio - Studio di 48 mq. VENDESI Centro Piove di Sacco Rif.611
Prezzo in Agenzia
Rif.771
€ 299.000
Rif.559
€ 84.000
Rif.616
€ 215.000
Rosara di Codevigo
Piove di Sacco - zona centrale
Correzzola - aperta campagna
Piove di Sacco - vicinanze centro Appartamento, piano secondo servito da ascensore con: ingresso, angolo cottura, soggiorno, 2 camere letto, bagno, ripostiglio, grande terrazzo e garage al piano terra. Classe E.
Bifamiliare nuova di 230 mq. locali tutti di grandi dimensioni, garage triplo, finiture di lusso. Vera Occasione. APE C.
Rif.539
Rif.525
Rif.510
Rif.629
Bifamiliare come Singola in costruzione di 190 mq. doppio garage e ampio giardino, finiture a richiesta, massima prestazione energetica. Classe A
€ 192.000
Villa Singola nuova di 230 mq. con 5600 metri di terreno, predisposta nuove tecnologie, fotovoltaico enel operante. Assoluta occasione. Ape B
Occasione
Piove di Sacco - Arzerello
Campagnola di Brugine
Rif.570
Rif.766
Nuova Villetta Singola tutta al piano terra di mq. 143. Cucina, soggiorno, 2 bagni, 2 camere, garage, lavanderia e ripostiglio. Finiture di pregio. Vera occasione, Classe D.
€ 129.000
Piove di Sacco - zona Duomo
Appartamento composto da: ingresso, cucina, soggiorno, disimpegno, 3 camere, bagno, 2 terrazzi. Ultimo piano e indipendente. APE G
Appartamento nuovo con: ingresso, soggiornocucina, 2 camere letto, 2 bagni, grande garage e posto auto. Ampio poggiolo, piano 1°, lato Sud. Classe D
Bovolenta centro
€ 155.000
Casa Singola di 240 mq. su 2 piani. Completamente indipendente, in buone condizioni, ideale per due nuclei familiari. APE G.
€ 99.000
€ 229.000
Piove di Sacco - z. residenziale
Piove di Sacco - z. residenziale
Rif.512
Rif.533
Appartamento di 90 mq. con cucina, soggiorno-pranzo, 2 camere letto, bagno, ripostiglio e grande terrazzo più 24 mq. di garage e soffitta. In perfette condizioni. Ape F
€ 130.000
Piove di Sacco - Z. Centrale
Appartamento cucina separata dal soggiorno, 3 camere, 2 bagni, garage. Ottimamente esposto tranquillità e comodità. APE D.
info 049.9700.800 www.agenziagiardino.it
centro storico - nel cuore di Piove Piove di Sacco, via Gauslino, 25
nascere crescere vivere sognare... con la tua casa
Villetta Trifamiliare. Ingresso-soggiorno, cucina separata, 3 camere grandi, 2 bagni, garageporticato. Completamente ultimata. Finiture di pregio. Zona di grande tranquillità. Classe B
Piove di Sacco
€ 102.000
Appartamento di 131 mq. cucina e sogg. separati, 4 camere, 2 bagni, garage e cantina. Palazzina di 4 unità. Zona di assoluta tranquillità. APE G..
I
del Piovese ARRE DA LA T UA CASA
www.patio.it
Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.160 n.85 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it www.lapiazzaweb.it
Fai come noi! per il tuo arredamento affidati al
pOrtO VIrO (rO) S.S. rOMeA KM. 68 tel. 0426 321260
AR R EDA L A T U A C A SA
FerrArA VIA MODeNA 250 - tel. 0532 731138
www.patio.it
Messaggio Pubblicitario
Vieni a trovarci e scoprirai tutti i vantaggi che ti offre il PATIO Puoi accedere a pagamenti personalizzati e fatti su misura per te, compresi finanziamenti ad interessi O%
Arredare la LA tua casa prezzi da ARREDA TUAa CASA
... o c n a fi ro st o v l a o m a si Noi ...senza nessun impegno e a costo zero per te i nostri consulenti saranno a tua disposizione per consigliarti al meglio nella progettazione dell’ambiente che devi arredare. Tocca con mano e ti renderai conto della grande qualità , i nostri mobili te li garantiamo 5 anni perchè oltre ai 2 di legge, noi ti estendiamo la garanzia di altri 3 anni senza costi aggiuntivi.
A RRE D A LA T U A C AS A
del Piovese Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.160 n.85 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it www.lapiazzaweb.it
Attualità
Il furto d’identità digitale ora è reato pagg.
10-11-12
Luoghi da scoprire
Sedazione palliativa o eutanasia mascherata? Ridurre il dolore del paziente nei suoi ultimi giorni di vita è una questione umana, prima che etica. Tuttavia la sedazione palliativa, a volte, viene percepita come una forma di eutanasia: un modo di troncare la sofferenza insieme alla vita dell’ammalato
alle pagg. 5-6-8-9
PIOVE DI SACCO e limitrofi
049 9705597 CAMPOLONGO MAGGIORE, Loc. Bojon in pieno centro del paese splendida casa singola di ampia metratura disposta su 2 livelli fuori terra, con cantina, c.t., ripostiglio-lavanderia e 30 mq di garage al piano terra, cucina, soggiorno, studio, bagno e 3 ampie camere da letto al piano primo. Giardino di proprietà piantumato. Da vedere! Rif. 131383
PIOVE DI SACCO
Affiliato: PI.CO. s.a.s. P.tta Japelli, 1 - Tel. 049 9705597 - 049 9705601 www.grimaldifranchising.it -piovedisacco@grimaldifranchising.it
Sì, viaggiare Ghana, Togo e Benin, memorie di schiavi e riti vudù
A
ver letto Bruce Chatwin nel suo “Vicerè di Ouidah” aiuta a capire meglio questa realtà a noi così lontana. Come la visione dell’inquietante film “Cobra verde” di Werner Herzog. Questo angolo di Africa misteriosa e profonda richiede una sorta di iniziazione culturale per essere colta nella sua essenza. E’ l’Africa della tratta degli schiavi, vergognosa pratica commerciale continuata fino al 1885. continua a pag. 15-16-17
I tesori più antichi delle Dolomiti
pag.
14
Salute
L’epatite C è sempre p iù curabile
pag.
20
messaggio pubblicitario
SOLO TAGLI
Gruppo consiliare regionale Partito Democratico Veneto
NEGLI OSPEDALI NEL TERRITORIO NEL SOCIALE
LA SALUTE DEVE ESSERE UN DIRITTO PER TUTTI Gruppo regionale Veneto
messaggio pubblicitario
MONOLOCALE al piano primo.
Residenza Saloni
€ 110.000
BILOCALE al piano primo con camera bagno e loggia.
€ 149.000
TRILOCALE al piano primo con 2 letto, ripostiglio e loggia.
€ 185.000
QUADRILOCALE al piano primo con 3 letto, 2 bagni, ripostigli e loggia. € 295.000 UFFICIO al piano terra accanto uffici € 160.000
Chioggia
comunali
Per la tua casa vista mare
Complesso Edilizio Residenziale situato sull’Isola dei Saloni nella città di Chioggia: ubicazione di pregio in prossimità al Centro della Città e affacciato sul mare e su una nuova piazza pubblica. Vicinissino al porto turistico di Chioggia “Darsena le Saline” MODELLO INNOVATIVO DI RESIDENZA Abitazioni organizzata in quattro edifici a corte, corredate di garage nel piano semi interrato, molteplici tipologie di varie dimensioni, in ampi spazi a verde, aperte all’aria e al sole. Adozione di tecniche dell’abitare sostenibile, criteri per abbassare i consumi energetici, sistemi attivi di captazione dell’energia solare con pannelli fotovoltaici e solari, alto isolamento termico e acustico, riscaldamento radiante a pavimento.
VENDITA DIRETTA. Per info: 349 2353550
* Possibilità di accedere a finanziamenti per acquisto abitazione con spread agevolati, durate massime fino a 20 anni, spese pratica istruttoria e condizioni agevolate.
www.residenzasalonichioggia.it
RUBRICHE News - Si Viaggiare - Salute e Benessere - Tendenze - Esperti & Professionisti - Oroscopo e Crucipiazza
www.lapiazzaweb.it
Sedazione palliativa o eutanasia mascherata? Ridurre il dolore del paziente nei suoi ultimi giorni di vita è una questione umana, prima che etica. Tuttavia la sedazione palliativa, a volte, viene percepita come una forma di eutanasia: un modo di troncare la sofferenza insieme alla vita dell’ammalato di Alessandro Abbadir
F
ine vita, un tema che fa paura, difficile da trattare e che pone problemi etici e medici importantissimi. Quello che intendiamo affrontare con questo numero della Piazza è il problema dell’utilizzo sempre più diffuso nel caso dei malati terminali, delle cure palliative e della fase conclusiva delle cure, la sedazione terminale palliativa. Va sgombrato subito il campo da un equivoco, la sedazione terminale palliativa non è eutanasia (che invece è un’azione che porta con mezzi specifici direttamente e volutamente la morte del paziente). Per sedazione terminale palliativa si intende: “la riduzione intenzionale della vigilanza con mezzi farmacologici, fino alla perdita di coscienza, allo scopo di ridurre o abolire la percezione di un sintomo, altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante siano stati messi in opera i mezzi più adeguati per il controllo del sintomo, che risulta, quindi, refrattario”. Sono 100 mila i malati (prevalentemente oncologici) presi in carico ogni anno dal servizio di cure palliative in Italia. I dati più recenti riportano un ricorso alla sedazione terminale negli ultimi giorni di vita in percentuali che arrivano fino anche all’88% dei casi per i differenti setting assistenziali (ad es. ospedale, hospice, assistenza domiciliare). In Veneto le persone in carico alle cure palliative sono circa 7-8 mila ogni anno. A spiegare queste difficili questioni è il dottor Giovanni Poles medico specialista in Oncologia nell’area Cure Palliative al Policlinico San Marco a Mestre, e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento.
“Nelle fasi terminali della vita - spiega il dottor Poles - si avverte la necessità di dover difendere la dignità della persona da un tecnicismo spesso immotivato ed eccessivo. Del resto il problema a volte si pone in senso opposto, rischiando di ricadere nel quasi totale astensionismo terapeutico. Non sempre è chiaro come ci si deve comportare nei confronti di trattamenti “vitali” come la nutrizione e l’idratazione artificiali. Di analoga difficoltà può spesso risultare la valutazione se fare trasfusioni su un ammalato con una prospettiva di vita limitata. Per tentare una risposta a tali interrogativi, si deve cercare di capire quali sono i criteri che possono permettere al medico di inquadrare un trattamento come accanimento terapeutico o, all’opposto, come astensionismo e, al limite, come eutanasia”. Il dottor Poles studioso da anni del problema va nello specifico. “L’accanimento terapeutico - spiega- viene definito dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) come “un trattamento di documentata inefficacia in relazione all’obbiettivo, a cui si aggiunga
6
Attualità
>> Sanità. inchiesta sul fine vita
RUBRICHE News - si Viaggiare - salute e BeNessere - teNdeNze - esperti & professioNisti - oroscopo e crucipiazza
www.lapiazzaweb.it
Sedazione palliativa o eutanasia mascherata? Ridurre il dolore del paziente nei suoi ultimi giorni di vita è una questione umana, prima che etica. Tuttavia la sedazione
Sedazione palliativa o eutanasia mascherata?
La scelta il processo decisionale
U
palliativa, a volte, viene percepita come una forma di eutanasia: un modo di troncare la sofferenza insieme alla vita dell’ammalato di Alessandro Abbadir
F
ine vita, un tema che fa paura, difficile da trattare e che pone problemi etici e medici importantissimi. Quello che intendiamo affrontare con questo numero della Piazza è il problema dell’utilizzo sempre più diffuso nel caso dei malati terminali, delle cure palliative e della fase conclusiva delle cure, la sedazione terminale palliativa. Va sgombrato subito il campo da un equivoco, la sedazione terminale palliativa non è eutanasia (che invece è un’azione che porta con mezzi specifici direttamente e volutamente la morte del paziente). Per sedazione terminale palliativa si intende: “la riduzione intenzionale della vigilanza con mezzi farmacologici, fino alla perdita di coscienza, allo scopo di ridurre o abolire la percezione di un sintomo, altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante siano stati messi in opera i mezzi più adeguati per il controllo del sintomo, che risulta, quindi, refrattario”. Sono 100 mila i malati (prevalentemente oncologici) presi in carico ogni anno dal servizio di cure palliative in Italia. I dati più recenti riportano un ricorso alla sedazione terminale negli ultimi giorni di vita in percentuali che arrivano fino anche all’88% dei casi per i differenti setting assistenziali (ad es. ospedale, hospice, assistenza domiciliare). In Veneto le persone in carico alle cure palliative sono circa 7-8 mila ogni anno. A spiegare queste difficili questioni è il dottor Giovanni Poles medico specialista in Oncologia nell’area Cure Palliative al Policlinico San Marco a Mestre, e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento.
segue dalla pagina precedente
l
“Nelle fasi terminali della vita - spiega il dottor Poles - si avverte la necessità di dover difendere la dignità della persona da un tecnicismo spesso immotivato ed eccessivo. Del resto il problema a volte si pone in senso opposto, rischiando di ricadere nel quasi totale astensionismo terapeutico. Non sempre è chiaro come ci si deve comportare nei confronti di trattamenti “vitali” come la nutrizione e l’idratazione artificiali. Di analoga difficoltà può spesso risultare la valutazione se fare trasfusioni su un ammalato con una prospettiva di vita limitata. Per tentare una risposta a tali interrogativi, si deve cercare di capire quali sono i criteri che possono permettere al medico di inquadrare un trattamento come accanimento terapeutico o, all’opposto, come astensionismo e, al limite, come eutanasia”. Il dottor Poles studioso da anni del problema va nello specifico. “L’accanimento terapeutico - spiega- viene definito dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) come “un trattamento di documentata inefficacia in relazione all’obbiettivo, a cui si aggiunga
a presenza di un rischio elevato o una particolare gravosità per il paziente con un’ulteriore sofferenza, in cui l’eccezionalità dei mezzi adoperati è chiaramente sproporzionata agli obiettivi della condizione specifica. A volte però non è chiaro se anche per quanto riguarda alimentazione e idratazione artificiali si possa parlare di trattamenti sproporzionati (in questo caso si potrebbe talora giustificarne la sospensione)”. Poles poi affronta il tema della sedazione palliativa terminale “In questi casi come medici ci troviamo – spiega - nella necessità di sedare un malato in fase terminale quando siamo di fronte a sintomi non altrimenti controllabili. In altre parole la sedazione terminale è indicata per quei sintomi che incidono pesantemente sulla qualità di vita del paziente e che rispondono solamente al trattamento sedativo. La sedazione può essere reversibile e spesso viene utilizzata per ridurre i disturbi respiratori, quando il dolore stesso e altri sintomi non sono controllabili con le usuali terapie”. Poles poi vuol chiarire un aspetto importante. Da recenti dati scientifici risulta che l’intervento della sedazione terminale è pari in media a 2.8 giorni (media ponderata). La sopravvivenza di pazienti sedati in
fase terminale non differirebbe da questi dati da quella dei pazienti non sedati. “La sedazione palliativa – spiega Poles - non ha la finalità di abbreviare la vita del paziente, pertanto non ha nulla che vedere con l’eutanasia ma deve essere gestita in modo attento e competente da parte del personale medico e infermieristico. Oltre all’esperienza, emergono altri due aspetti importanti dell’agire medico che difficilmente possono
essere inquadrati nell’ambito di una norma: basi etiche solide, equidistanti da eutanasia ed accanimento terapeutico ed il fatto che ogni intervento deve essere valutato nella date circostanze”. Problemi importanti arrivano spesso nella gestione di questa delicatissima fase, nei reparti di ospedale piuttosto che negli hospice o nelle cure palliative a domicilio dove il personale è invece estremamente preparato.
n aspetto etico di capitale importanza riguarda l’individuazione del “chi decide” l’inizio della sedazione terminale palliativa. Il percorso decisionale deve rispettare criteri etici internazionalmente riconosciuti e differenziati in base alla capacità mentale del malato. In particolare, se il malato è mentalmente capace al momento in cui insorge l’indicazione per compiere la sedazione, vale il criterio del consenso informato. In generale non si raccomanda né l’adozione di un modulo di consenso specifico né l’apposizione della firma del malato; si ritiene sufficiente una registrazione del consenso verbalmente espresso in cartella clinica da parte dei curanti. Nel limite del possibile è opportuno invitare il malato ad informare i suoi familiari delle decisioni prese, in modo da facilitarne l’accettazione e ridurre l’impatto emotivo. Se, invece, il malato non è mentalmente capace o non vuole partecipare alle decisioni, valgono, sul piano etico, le direttive o dichiarazioni anticipate. In assenza di tali disposizioni anticipate, la decisione può essere assunta dai sanitari curanti ricorrendo al giudizio sostitutivo, basato sulle volontà e i desideri espressi in precedenza dal malato ai suoi cari o all’équipe curante. In caso di malato mentalmente incapace di cui non è possibile ricostruire volontà o orientamenti pregressi, o in caso di situazioni d’emergenza (in cui non sia possibile né ottenere il consenso informato o direttive anticipate né formulare un giudizio sostitutivo), i sanitari devono ricorrere al criterio del migliore interesse del malato, procedura decisionale che si fonda sul bilancio fra i benefici attesi e gli oneri previsti del trattamento terapeutico A.A.
ElectricSheeps.com I T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N
Siti internet, E-commerce & Web Application Sviluppo soft ware, Mobile soft ware Consulenza e Assistenza informatica Progettazione reti aziendali Pianificazione grafica aziendale
Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) 320.68.21.774 - www.electricsheeps.com - info@electricsheeps.com
D.D.R. 796/2013 e D.D.R. 797/2013
DOMOTICA-TERMOIDRAULICA
ORARI dalle 9.00 alle 12.00 dalle 14.30 alle 17.30
• 14 dicembre 2013 • 15 dicembre 2013 • 11 gennaio 2014
• 12 gennaio 2014 • 20 gennaio 2014
8
Attualità
>> Fine vita Strutture specializzate nelle cure dei malati terminali
Hospice, un aiuto alle famiglie L’8O% dei ricoverati in queste strutture soffre di una malattia oncologica terminale, ma ci sono anche malati di Aids e Sla di Alessandro Abbadir
H
ospice, delle strutture sempre più diffuse in Veneto per affrontare il tema delicatissimo della cura de malati terminali cioè alla fine della vita. In Italia, ogni anno circa un milione di persone si trovano a dover gestire una situazione estremamente difficile a causa di una prognosi infausta. Per andare incontro ai malati, ai famigliari e alle loro difficoltà sono nati gli hospice, strutture dedicate proprio a questo scopo. L’8O % dei ricoverati in queste strutture soffre di una malattia oncologica terminale, ma sono strutture aperte a tutti coloro che, in fin di vita, necessaria di un’assistenza, dai malati di Aids a quelli con malattie neurologiche a evoluzione progressiva, come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Come
funzionano queste strutture? Non essendoci direttive nazionali, il funzionamento è variabile. In linea generale gli hospice si occupano di assistere i malati con un’aspettativa di vita breve, di pochi giorni o poche settimane. L’obiettivo di queste strutture è quello di migliorare la qualità di vita fino alla fine, agendo a più livelli. Si interviene sul piano fisico, prescrivendo trattamenti farmacologici o di altro tipo, come massaggi rilassanti, tecniche di respirazione, che controllino i diversi sintomi. Esistono hospice convenzionati con il servizio sanitario nazionale che a pagamento. Nel primo caso, la famiglia non deve sostenere costi. Il vitto e l’alloggio sono gratuiti, anche per un famigliare. La persona che assiste il ma-
lato, ha diritto ai principali, alla biancheria per il letto e al bagno. C’è la possibilità di portare da casa oggetti e anche piccoli mobili, che possano servire a far stare meglio la persona. Nell’hospice non ci sono orari di visita. L’obiettivo è aiutare il malato e i suoi famigliari a vivere al meglio la situazione. Si lascia massima libertà anche in questo campo: parenti e amici possono far visita
alla persona quando vogliono e senza limiti di tempo. In quasi tutte le strutture c’è la possibilità di trascorrere la notte con il proprio caro: in ogni camera c’è un secondo letto, che può essere usato dai famigliari. L’idea è permettere al paziente di avere un parente accanto 24 ore su 24. Gli hospice dovrebbero rappresentare la soluzione ultima, da adottare quando l’assistenza
domiciliare non è fattibile per mancanza di fondi, per difficoltà della famiglia o perché il malato è solo. Invece oggi solo chi è in un hospice riceve l’assistenza e il supporto di cui ha bisogno. In Italia, e anche in Veneto sotto diversi aspetti insomma sembra mancare diffusamente la cultura dell’assistenza al malato terminale.
La mappa Dove sono le strutture a Padova, Venezia e Rovigo
DIAMO VOCE A CHI NON CE L’HA. ACTIONAID È INSIEME A CHI OGNI GIORNO RIVENDICA I PROPRI DIRITTI. È INSIEME A CHI NON RIMANE IN SILENZIO DI FRONTE A INGIUSTIZIE SOCIALI, FAME E POVERTÀ. È INSIEME A CHI VUOLE FARSI SENTIRE PER CAMBIARE LE COSE. UNISCI ANCHE TU LA TUA VOCE SU ACTIONAID.IT
IL DIRITTO DI CAMBIARE
S
ono 20 in tutto il Veneto gli Hospice attivi e collegati alle Ulss di riferimento. La provincia che ne vede di più sul suo territorio è quella di Padova con 5 strutture, 4 sono in provincia di Venezia, 3 a Vicenza e 3 a Verona, 2 a Treviso, 2 a Belluno e infine una a Rovigo. Per le province in cui esce il nostro giornale e cioè Padova, Rovigo e Venezia, andiamo nel dettaglio. In provincia di Padova ci sono: l’ Hospice “Il Melograno” Centro Residenziale di cure palliative presso la Rsa “Anna Moretti Bonora” a Camposampiero. C’è poi l’Hospice di Montagnana. A Padova centro, l’Hospice “Casa S. Chiara” all’
Istituto Suore Terziarie, il “Centro Cura e Sollievo Paolo VI” alla Fondazione Opera Immacolata Concezione e per i bambini il “Centro regionale terapia antalgica e cure palliative pediatriche “Casa del Bambino” al dipartimento di pediatria dell’Ulss 16. A Rovigo l’Hospice “Casa del Vento Rosa” nucleo cure palliative a Lendirara. In provincia di Venezia, l’Hospice Casa Residenziale “Pia Opera Francescon” a Portogruaro e l’ Hospice Iris all’Ipab di San Donà”. C’è poi l’Hospice “Casa San Giovanni di Dio” all’Ospedale Fatebenefratelli a Venezia centro storico. Infine il centro Nazareth alla Fondazione Opera S.Maria della Carità padiglione Roncalli a Mestre.
Attualità
9
>> La normativa sulla sedazione palliativa Parla Elisabetta De Sepits, avvocato, docente di Biodiritto
“Il rischio? Dosi troppo elevate di narcotici” La sedazione palliativa è regolata dalla legge n. 38 del 2010, che prevede l’assistenza domiciliare palliativa anche per i minori
S
di Alessandro Abbadir
ulla questione abbiamo sentito per chiarirne i contorni legali della questione anche l’opinione di Elisabetta De Sepits, avvocato di Padova docente di Biodiritto, patrocinante in Cassazione, e autrice del libro “Eutanasia, tra bioetica e diritto”. “Curare non significa solo guarire, ma anche alleviare le sofferenze - spiega l’avvocato De Septis - la medicina palliativa vede ancora la possibilità di curare, nel senso di prendersi cura del malato, anche nei pazienti che presentano stati clinici ormai irreversibili. Le cure palliative consistono nella somministrazione di farmaci capaci di lenire i dolori intollerabili dei malati terminali. L’assistenza prende in considerazione il malato nella sua completezza, con particolare attenzione alle sue necessità oltre che fisiche, psicologiche ed emotive, e coinvolge il suo nucleo familiare. La famiglia viene adeguatamente assistita e psicologicamente sostenuta per essere messa in grado di affrontare con il proprio congiunto l’iter completo della malattia, anche nella fase finale della vita. La materia è regolata dalla legge n. 38 del 2010 (“Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”), la quale configura l’accesso alle cure palliative come “diritto del cittadino”, prevedendo per i minori, per prima, a livello mondiale , il diritto di essere assistiti a domicilio”. L’avvocato De Septis va nel dettaglio della legge. ”Le norme prescrivono - spiega De Septis - che le strutture sanitarie che erogano cure palliative debbano assicurare un programma di cura personalizzata per il paziente e per la sua famiglia, nel rispetto di alcuni principi fondamentali quali la tutela della dignità e dell’autonomia del malato, senza alcuna discriminazione, la tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine, l’adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia”. Ma c’è differenza dall’eutanasia. “Alla somministrazione delle cure palliative - continua l’avvocato - si contrappone l’aiuto farmacologico a morire che si inquadra nell’eutanasia, praticata con iniezione
letale in Olanda, Belgio e Lussemburgo, dove da alcuni anni è stata legalizzata. Si tratta di fattispecie totalmente diverse. L’eutanasia fornisce un “aiuto a morire”, mentre al contrario le cure palliative rappresentano un “aiuto nel morire”. Le cure palliative non sono finalizzate alla morte del paziente, bensì ad esaudire la sua legittima richiesta di essere posto in condizione di sopportare i dolori causati dalla malattia e sono per questo riconosciute come doverose. L’eutanasia invece presuppone l’intenzione di provocare la morte del malato e, pur in mancanza di una definizione e di una disciplina specifica, nell’ordinamento giuridico italiano é configurata come reato, essendo riconducibile ad un delitto contro la vita”. L’avvocato fa anche una riflessione sociologica e di tipo penale. “In tempi nei quali il malato viene percepito
L’Avvocato Elisabetta de Septis
il mercato del lavoro punta sulla professionalità
N
el campo bioetico le opinioni sulla questione fine vita sono differenziate. L’ ”Associazione Luca Coscioni” anche in Veneto insieme ai radicali si batte anche per l’interruzione delle terapie che come posizione va oltre l’utilizzo e il sostegno alla sedazione terminale. “Al contrario dell’eutanasia – spiega in una nota l’associazione - la sospensione delle cure o l’interruzione delle terapie (cosiddetta “eutanasia passiva”) costituisce un diritto inviolabile in base all’articolo 32 della Costituzione italiana in base al quale: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Principio affermato, tra l’altro, dalla sentenza con la quale il Tribunale di Roma ha prosciolto Mario Riccio, il medico che ha praticato a Welby la sedazione terminale. Tuttavia in Italia viene disatteso anche questo principio che conduce al fenomeno dell’eutanasia clandestina. In quest’ottica la battaglia radicale di Piergiorgio Welby ha incarnato la semplice applicazione del diritto di ogni malato a non essere sottoposto a terapie mediche contro la propria volontà. Altri casi dimostrano che nel nostro paese questo diritto viene spesso disatteso, anche in relazione agli anatemi integralisti lanciati quotidianamente dalle gerarchie vaticane”. Diversa l’opinione del mondo cattolico che con padre Ermanno Barucco dello Studio Generale Marcianum di Venezia, puntualizza le posizioni della chiesa sull’argomento. “Dal punto di vista
etico - spiega Barruco - la sedazione palliativa è legittima e doverosa, e non va identificata, sul piano delle intenzioni o dei mezzi usati, con un atto di eutanasia, che presuppone la deliberata finalità di accorciare e interrompere la vita per eliminare la sofferenza ad esempio con dosi eccessive di morfina senza motivi proporzionati”. “L’insegnamento della Chiesa cattolica – già espresso da Pio XII nel 1957 e confermato da Giovanni Paolo II nel 1997- spiega Barruco - afferma che è lecito sopprimere il dolore con narcotici, pur con la conseguenza non voluta di limitare la coscienza e di abbreviare la vita, se non esistono altri mezzi: in questo caso, infatti, la morte non è voluta o ricercata, nonostante che per motivi ragionevoli se ne corra il rischio, semplicemente si vuole lenire il dolore in maniera efficace (Evangelium vitae 65). Viene applicato il principio del duplice effetto: il fine oggettivo dell’azione e l’intenzione dell’agente è solo di lenire il dolore; l’effetto non voluto è di abbreviare di poco la vita. Ma la grande differenza rispetto all’eutanasia è che non si ottiene il primo effetto per mezzo del secondo, che rimane fuori dall’intenzione e non è direttamente provocato dai mezzi impiegati, ma dalla malattia che resta la causa della morte”.
sempre più come un costo che grava sulle limitate risorse della sanità pubblica - spiega - si teme che dietro cure palliative non correttamente somministrate, possano insinuarsi forme mascherate di eutanasia. Alle cure palliative può conseguire infatti l’accelerazione della fine del paziente. Nell’ipotesi in cui la cura sia proporzionata al dolore, l’eventuale anticipazione della morte non è imputabile al medico che abbia somministrato le terapie antalgiche nel pieno rispetto di tutte le regole di cautela. Diversamente, qualora il medico, somministrando cure palliative con farmaci o inadeguati o in dosi non proporzionate, si assuma il rischio dell’accelerazione della fine del paziente, la sua condotta è commissiva e causale dell’evento morte. La colpevolezza assume, in tal caso, i caratteri del “dolo eventuale” ed il medico è imputabile di omicidio. Le cure palliative correttamente somministrate rappresentano invece l’alternativa all’eutanasia, in quanto umanizzano il processo del morire, assicurando al malato, considerato come una persona e non come un inutile peso, una morte dignitosa perché assistita e senza sofferenze”.
10 Attualità >> La tecnologia informatica ha portato a nuove forme di appropriazione indebita
Il furto d’identità digitale, or Con l’avvocato Fulvia Fois abbiamo parlato del recente intervento legislativo con il quale è stato normato e sanzionato un reato sempre più diffuso
“P
Nella foto l’avvocato Fulvia Fois
di Mauro Gambin
er me, io sono colei che mi si crede”. Luigi Pirandello aveva risolto così la questione dell’identità, con una manciata di parole. Del resto, chi meglio dell’autore di “Uno, nessuno, centomila” poteva riuscirci, mettendo tutto l’uomo in un concetto così efficace? Pirandello, con il tema dell’identità pone anche quello della percezione. Del credere. L’identità, appunto, è tutto quello che permette agli altri di credere, o ritenere, che io sia veramente io. Ma chi sono io? Un volto? Un nome? Un numero? Ai tempi di Pirandello l’identità poteva anche essere una questione squisitamente esistenziale ma oggi non lo è più in modo così esclusivo visto che dei nuovi elementi concorrono nel dar forma alla nostra identità. Qualcuno può continuare a credere che i suoi caratteri identitari siano esclusivamente l’etnia di appartenenza, la propria moralità o il livello culturale e sicuramente questi sono elementi che contribuiscono alla distinzio-
Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.
Con il patrocinio e la collaborazione del
PER INFORMAZIONI suglI INCONtRI:
800.09.44.64 - www.aism.it
ne dell’individuo da altri, ma per una banca l’identità è una questione decisamente più spicciola che si risolve con la sequenza delle lettere e dei numeri che compongono un codice “iban”. Nella posta elettronica, inoltre, l’identità è data da un “account” e il mio cellulare mi riconosce soltanto attraverso un “pin”, mortificando ogni mia altra fatica culturale condotta per distinguermi dalla “massa”. Tuttavia, guai se qualcuno entrasse in possesso di queste “identità”, potrebbe spacciarsi per me. E’ un grave rischio, diventato esponenziale con l’avvento delle tecnologie informatiche e per questo una sua trattazione in termini di giurisprudenza è una questione molto recente. Per saperne di più abbiamo chiesto il parere dell’avvocato Fulvia Fois che di recente ha tenuto diversi convegni sull’argomento. Avvocato che cos’è il furto di identità digitale? “Nel linguaggio comune, per furto d’identità digitale si intende il conseguimento delle informazioni personali di un soggetto in modo non autorizzato al fine di compiere azioni illecite a suo nome e all’insaputa di quest’ultimo. Con l’avvento delle tecnologie informatiche, delle comunicazioni elettroniche e ancor più dei social network, i casi di furto di identità si sono incrementati in maniera esponenziale al punto che una grande fetta degli utenti del web risulta essere a rischio di identitytheft”. Un furto, dunque. Sanzionabile come un’altra qualsiasi sottrazione indebita?
“Oltre all’elevato numero di utenti della rete e dei social network, la diffusione esponenziale del così detto furto d’identità è altresì imputabile alla facilità con cui nella realtà virtuale, diversamente da quelle reale, è possibile creare una nuova identità. E’ da precisare che fino all’agosto 2013 con l’espressione furto d’identità digitale si intendevano fattispecie tra loro diverse ancorché accomunate dall’abuso dei dati identificativi di un soggetto. In particolare si era soliti ricondurre al furto d’identità tanto la clonazione dei profili, ravvisabile nell’accesso al profilo di un determinato utente e nell’agire per conto di questo lasciando messaggi e commenti, quanto il “phishing”, vera e propria frode finalizzata a rubare l’identità di un utente. In particolare, il furto d’identità digitale, in assenza di un’espressa norma incriminatrice veniva generalmente ricondotto, a seconda delle circostanze del caso concreto, al reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) o a quello di frode informatica (art. 640 ter c.p.)”. Ora, invece che cosa è cambiato? Oltre ad una normativa specifica per il reato è stata individuata anche una specifica sanzione? “Con l’intervento legislativo dello scorso agosto, la condotta sopra indicata viene considerata quale aggravante della frode informatica. Con il D.L.14 agosto 2013, n. 93 convertito con modificazioni in L. 15 ottobre 2013, n. 119, riguardante “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissacontinua alla pag. seguente
Attualità 11
ra è reato
riamento delle province”, è stata introdotto, nel Codice Penale, la nozione di “identità digitale”. Come si evince dalla Relazione al Parlamento le ragioni della legge si individuano nel “rendere più efficace il contrasto del preoccupante e crescente fenomeno del cosiddetto “furto d’identità digitale”, attraverso il quale vengono commesse frodi informatiche, talora con notevole danno economico per la vittima”. E per quanto riguarda la pena per
coloro che sono stati riconosciuti come trasgressori? “Certo anche questo è stato previsto inserendo nell’art. 640 ter c.p. (frode informatica) un terzo comma che, attraverso un’aggravante ad effetto speciale, punisce con la reclusione da due a sei anni e con una multa da 600 euro a 3.000 euro chiunque realizzi il fatto di frode informatica mediante il furto o l’indebito utilizzo dell’identità digitale in danno di uno o più continua alla pag. seguente
Entra nel Team! Se hai voglia di crescere professionalmente, con un lavoro stimolante, diventa Consulente in pubblicità
una professione indipendente, anche part time, un nuovo lavoro con ottime possibilità di guadagno. Offriamo rimborso spese e alte provvigioni, formazione e training, un gruppo di lavoro serio, motivante e mezzi accreditati e di sicuro ritorno. Per informazioni 049 8704884
Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-Est
COUPON del risparmio L’informazione locale a casa tua
Cogli le migliori offerte della tua zona!
invia il tuo curriculum a: givemotion@gmail.com
I nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio. Il magazine dei grandi eventi
La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!
Via Svezia, 9 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988054 - www.promomedia.it
12 Attualità >> La tecnologia informatica ha portato a nuove forme di appropriazione indebita 12 L’intervista >> La tecnologia informatica ha portato a nuove forme di appropriazione indebita
Iban, account, pin sono forme d’identità
Il furto d’identità digitale, ora è reato Con l’avvocato Fulvia Fois abbiamo parlato del recente intervento legislativo con il quale è stato normato e sanzionato un reato sempre più diffuso
“P
Nella foto l’avvocato Fulvia Fois
di Mauro Gambin
er me, io sono colei che mi si crede”. Luigi Pirandello aveva risolto così la questione dell’identità, con una manciata di parole. Del resto, chi meglio dell’autore di “Uno, nessuno, centomila” poteva riuscirci, mettendo tutto l’uomo in un concetto così efficace? Pirandello, infatti, con il tema dell’identità pone anche quello della percezione. Del credere. L’identità, appunto, è tutto quello che permette agli altri di credere, o ritenere, che io sia veramente io. Ma chi sono io? Un volto? Un nome? Un numero? Ai tempi di Pirandello l’identità poteva anche essere una questione squisitamente esistenziale ma oggi non lo è più in modo così esclusivo visto che dei nuovi elementi concorrono nel dar forma alla nostra identità. Qualcuno può continuare a credere che i suoi caratteri identitari siano l’etnia di appartenenza, la propria moralità o il livello culturale e sicuramente questi sono elementi che contribuiscono alla distinzio-
ne dell’individuo da altri, ma per una banca l’identità è una questione decisamente più spicciola che si risolve con la sequenza delle lettere e dei numeri che compongono un codice “iban”. Nella posta elettronica, inoltre, l’identità è data da un “account” e il mio cellulare mi riconosce soltanto attraverso un “pin”, mortificando ogni mia altra fatica culturale condotta per distinguermi dalla “massa”. Tuttavia, guai se qualcuno entrasse in possesso di queste “identità”, potrebbe spacciarsi per me. E’ un grave rischio, diventato esponenziale con l’avvento delle tecnologie informatiche e per questo una sua trattazione in termini di giurisprudenza è una questione molto recente. Per saperne di più abbiamo chiesto il parere dell’avvocato Fulvia Fois che di recente ha tenuto diversi convegni sull’argomento.
segue dalla pagina precedente Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA, e i notAi ti invitAno A pArtecipAre AgLi inconTri grATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.
Con il patrocinio e la collaborazione del
soggetti”. 800.09.44.64 - www.aism.it PER INFORMAZIONI suglI INCONtRI:
Avvocato che cos’è il furto di identità digitale? “Nel linguaggio comune, per furto d’identità digitale si intende il conseguimento delle informazioni personali di un soggetto in modo non autorizzato al fine di compiere azioni illecite a suo nome e all’insaputa di quest’ultimo. Con l’avvento delle tecnologie informatiche, delle comunicazioni elettroniche e ancor più dei social network, i casi di furto di identità si sono incrementati in maniera esponenziale al punto che una grande fetta degli utenti del web risulta essere a rischio di identitytheft”. Un furto, dunque. Sanzionabile come un’altra qualsiasi sottrazione indebita?
“Oltre all’elevato numero di utenti della rete e dei social network, la diffusione esponenziale del così detto furto d’identità è altresì imputabile alla facilità con cui nella realtà virtuale, diversamente da quelle reale, è possibile creare una nuova identità. E’ da precisare che fino all’agosto 2013 con l’espressione furto d’identità digitale si intendevano fattispecie tra loro diverse ancorché accomunate dall’abuso dei dati identificativi di un soggetto. In particolare si era soliti ricondurre al furto d’identità tanto la clonazione dei profili, ravvisabile nell’accesso al profilo di un determinato utente e nell’agire per conto di questo lasciando messaggi e commenti, quanto il “phishing”, vera e propria frode finalizzata a rubare l’identità di un utente. In particolare, il furto d’identità digitale, in assenza di un’espressa norma incriminatrice veniva generalmente ricondotto, a seconda delle circostanze del caso concreto, al reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) o a quello di frode informatica (art. 640 ter c.p.)”. Ora, invece che cosa è cambiato? Oltre ad una normativa specifica per il reato è stata individuata anche una specifica sanzione? “Con l’intervento legislativo dello scorso agosto, la condotta sopra indicata viene considerata quale aggravante della frode informatica. Con il D.L.14 agosto 2013, n. 93 convertito con modificazioni in L. 15 ottobre 2013, n. 119, riguardante “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissacontinua alla pag. seguente
Sei anni di carcere, una pena piuttosto severa! “Lo scopo dell’intervento normativo è quello di implementare la tutela dell’identità digitale al fine di aumentare la fiducia dei cittadini nell’utilizzazione dei servizi on-line e porre un argine al fenomeno delle frodi realizzate (principalmente nel settore del credito al consumo) mediante il furto di identità”. Ma come ci si accorge di essere vittima di un furto d’identità digitale? Se qualcuno inviasse delle mail usando il mio account di posta elettronica, rientrerebbe nella casistica del reato? “Nonostante il legislatore utilizzi l’e-
spressione “identità digitale” non è certamente chiaro cosa essa ricomprenda attesa l’assenza di una sua espressa definizione, come invece avrebbe dovuto fare. Questa lacuna dovrà essere necessariamente colmata tramite l’intervento della Giurisprudenza sul punto. Giusto per fornire una migliore indi-
cazione ritengo si possa riassumere nel concetto di identità digitale quel complesso di informazioni online relative a un determinato soggetto (non solo quindi username e password bensì quelle ulteriori inerenti la dimensione digitale, il profilo su social network o altri mezzi di comunicazione informatica.
Il furto di username e password sono, in realtà condotte più agevolmente riconducibili al diverso reato di detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (art. 615 quater c.p.) che prevede però una pena più mite rispetto all’ipotesi di furto di identità digitale oggi previsto dall’art. 640 ter, comma
WOOD ARCHITECTURE
playstudiografico.it
®
REALIZZAZIONI BIO ABITAZIONI / GAZEBO / DEHORS / CASETTE / COPERTURE
M +39 348 6531029 woodarchitecture.it E C O I TA L I A N I D E A S
PROMOZIONE
INVERNO
2014
CASETTA IN LEGNO 250x180 cm
F I N O A D E S A U R I M E N T O DISPONIBILE GRIGIA O TINTA LEGNO
€ 88,00 x 12 mesi
>
terzo, del Codice Penale. Concludendo bisogna fare massima attenzione a divulgare i propri dati identificativi nonché provvedere periodicamente all’aggiornamento o alla modifica degli stessi avendo cura, inoltre, di aggiornare antivirus e firewall”.
14 Luoghi da scoprire
Luoghi Sì, viaggiare da scoprire 11
9
>> Archeologia: il più vecchio montanaro che si conosca scoperto a circa 2150 metri di quota L’AVVENTURA
I tesori più antichi Ghana, Togo e Benin delle Dolomiti memorie di schiavi e riti vudù Grazie all’operosità di una marmotta e all’occhio appassionato di un escursionista oggi è possibile ammirare l’Uomo di Mondeval
N
di Germana Urbani
on solo neve e sci. Le Dolomiti venete offrono moltissimi svaghi e anche qualche grande scoperta archeologica tra le più importanti d’Europa. Ci riferiamo all’ormai famoso “Uomo di Mondeval”, una sepoltura mesolitica del VI millennio a. C., rinvenuta a Mondeval de Sora, a 2150 metri d’altitudine. La sepoltura del cacciatore preistorico, del tipo Cro Magnon, e il suo ricco corredo funerario furono scoperti nel 1985 in corrispondenza di un grande masso erratico di dolomia. Se scegliete di passare qualche giorno dell’inverno in Alto Cadore, quindi, oltre a gustare il panorama e i prodotti tipici locali, dedicate una giornata a visitare il museo di selva di Cadore Vittorino Cazzetta (www.museoselvadicadore.it). Questo museo, davvero ben curato, prende il nome da chi si accorse per la prima volta che sotto un grande masso erratico di dolomia doveva esserci qualcosa di prezioso. Vittorino Cazzetta non era un archeologo ma una persona innamorata delle montagne in cui era nato, appassionato della sua terra e dalla storia che la caratterizzava e la caratterizza tuttora. Un giorno, durante una delle sue lunghe escursioni notò nel terriccio accumulato da una marmotta che stava scavando una tana, dei manufatti litici e dei resti da pasto. Così, grazie all’operosità di una marmotta e all’occhio esperto di un appassionato il professor Antonio Guerrreschi, docente di Paletnologia dell’Università di Ferrara, condusse uno scavo che riportò alla luce l’Uomo di Mondeval de Sora. Il sito precisamente si trova in territorio di San Vito di Cadore tra i Lastoni di Formin, la Croda da Lago
Impianti Tecnologici Civili e Industriali Arredo bagno Pavimenti Rivestimenti Caminetti
Costruzione e Manutenzione Acquedotti e Fognature Energie Alternative
La sepoLtura
e il Becco di mezzodì. Qui, praticamente sotto il pavimento di una capanna allestita da cacciatori mesoliti, fu sepolto questo cacciatore vissuto circa 7.500 anni fa e ritrovato nel 1985 perfettamente conservato col suo corredo funebre. Questa sepoltura costituisce, per diversi motivi, una scoperta culturalmente e scientificamente unica. E’ l’unica sepoltura mesolitica ad alta quota (2150) rinvenuta a tutt’oggi e quella che ha permesso più di ogni altra nuovi studi e scoperte. Accanto allo scheletro, sistemato in posizione supina, fu ritrovata una grande quantità di oggetti di pietra scheggiata, utensili e ornamenti in osso e denti di cervo. Certamente si trattava di un cacciatore delle Dolomiti. Era alto circa un metro e settanta, avrà avuto più o meno 40 anni e probabilmente morì per una frattura alla colonna verte-brale. La perfetta conservazione dello stesso scheletro e di altri reperti organici è già un fatto eccezionale, unico per la quota, quando normalmente si conserva solo la selce. Il ricco corredo ed i resti di pasto hanno dato risposte a molti interrogativi sui cacciatori mesolitici, dei quali fino a una quarantina di anni fa, la frequentazione dell’alta montagna era ancora sconosciuta. Lo scheletro è ancora oggetto di studi scientifici volti a una maggior conoscenza del modo di vita di questi cacciatori-raccoglitori. Le successive scoperte casuali della sepoltura di Val Rosna e della mummia del Similaun, hanno confermato la presenza e frequentazione tutt’altro che sporadica nell’arco alpino da parte degli uo-mini preistorici Se deciderete di visitare il Cadore d’Estate ricordate di programmare un’escursione a Mondeval, un magnifico sito di grande suggestione paesaggistica, raggiungibile dal Passo Giau attraverso Forcella Giau in neanche due ore di cammino.
un cacciatore sotto Le steLLe
D
L
’uomo era stato posto supino con i piedi appoggiati su una pietra e poi era stato coperto con sassi di natura volutamente diversa da quelli che abbondavano nelle vicinanze. Come corredo funebre, sono stati trovati vicino al collo 7 denti di cervo forati, 3 lame di selce gialla di cui 2 sotto le spalle ed una sotto la testa, i due punteruoli in corno trovati sul petto e sulle ginocchia a probabilmente erano serviti per chiudere un sudario.
IMPIANTI TECNOLOGIE SERVIZI S.r.l. sede: Via dell’Artigianato, 2 Cavarzere VE tel. 0426 52646 fax 0426 310128 SHOWROOM “ il Palladio” Via Mazzini, 13 Cavarzere VE te. 0426 310158 fax 0426 318504
www.itstecnologie.it
ecisamente suggestiva è la visione della sala che contiene lo scheletro originale: ci accoglie il buio di una notte stellata, rappresentata dalla costellazione di Orione, dove si notano le stelle che formano l’arco del cacciatore, in onore dell’uomo preistorico che fu sepolto a Mondeval e che in questo Museo è stato portato per essere ammirato dal mondo intero.
11 Sì, viaggiare
Sì, viaggiare 15
L’AVVENTURA
Ghana, Togo e Benin memorie di schiavi e riti vudù
VIAGGIO SU ROTTE SCONOSCIUTE AL TURISMO DI MASSA CON LO SPIRITO DI VIAGGIATORI D’ALTRI TEMPI (CHATWIN VI AMBIENTÒ IL “VICERÈ DI OUIDAH”) PER RIPERCORRERE LA MEMORIA DEL TURPE COMMERCIO PRATICATO FINO AL 1885 DAI NEGRIERI E PER CONOSCERE DA VICINO CULTURE TRIBALI COME QUELLE DEI KOKOMBA, DEI BASSAR DEI TATA TAMBERMA E DEI SOMBA CUSTODI DI MISTERIOSE PRATICHE ANIMISTE E INFINE GANVIÉ, GRANDE CITTÀ LACUSTRE SULLE PALAFITTE
VIAGGIO SU ROTTE SCONOSCIUTE AL TURISMO DI MASSA CON LO SPIRITO DI VIAGGIATORI D’ALTRI TEMPI (CHATWIN VI AMBIENTÒ IL “VICERÈ DI OUIDAH”) PER RIPERCORRERE LA MEMORIA DEL TURPE COMMERCIO PRATICATO FINO AL 1885 DAI NEGRIERI E PER CONOSCERE DA VICINO CULTURE TRIBALI COME QUELLE DEI KOKOMBA, DEI BASSAR DEI TATA TAMBERMA E DEI SOMBA CUSTODI DI MISTERIOSE PRATICHE ANIMISTE E INFINE GANVIÉ, GRANDE CITTÀ LACUSTRE SULLE PALAFITTE
IN COPERTINA LA SFILATA DEL CORTEO REALE DURANTE L’AKWASIDAE FESTIVAL DI KUMASI: IN PRIMO PIANO IL RE (DEPOSTO) ASANTEHEN OSEI TUTU. IN ALTO: IL MERCATO GALLEGGIANTE DI GANVIÉ IN BENIN, LA PREPARAZIONE DEL FUFU E UN VILLAGGIO KOKOMBA IN GHANA. SOTTO: L’ALBA A BOUKOMBÈ IN BENIN, VENDITRICE DI ANANAS IN TOGO, LA FORTEZZA DI ELMINA (GHANA) E MERCATO DEI FETICCI AD ABOMEY IN BENIN. NELLE ALTRE PAGINE: UN VILLAGGIO DI ETNIA BASSAR (GHANA), LA COSTA GHANESE NEI PRESSI DI CAPE CROSS, BARCHE TIPICHE A GANVIÉ (BENIN) LA PIETRA DEI SACRIFICI ANIMALI FRA I BASSAR, DANZA TRADIZIONALE TOGOLESE, PASSERELLA AL KUKUMI NATIONAL PARK IN GHANA E LA PORTA DEL “NON RITORNO” A OUIDAH IN BENIN
A
ver letto Bruce Chatwin nel suo “Vicerè di Ouidah” aiuta a capire meglio questa realtà a noi così lontana. Come la visione dell’inquietante film “Cobra verde” di Werner Herzog. Questo angolo di Africa misteriosa e profonda richiede una sorta di iniziazione culturale per essere colta nella sua essenza. E’ l’Africa della tratta degli schiavi, vergognosa pratica commerciale continuata fino al 1885 (quando da Ouidah in Benin salpò l’ultima nave portoghese diretta in Brasile con il suo carico di disperazione umana); l’Africa dei riti vudù, sospesa fra credenze animiste e magia. Un viaggio in Ghana, Togo e Benin, lontano dalle rotte turistiche, introduce a questo mondo ai nostri occhi così sconosciuto. Ci fa vedere un’Africa lontana dagli stereotipi dei depliant turistici, un’Africa che nemmeno la devastante piaga del colonialismo sembra aver scalfito più di tanto. Il Ghana è il paese più sviluppato dei
tre, è il paese che ha dato i natali all’ex segretario dell’Onu Kofi Annan). Quando si chiamava Costa d’Oro (l’attuale repubblica indipendente è nata nel 1957) ed era inglese le sue ricchezze erano i giacimenti auriferi e il cacao. Dal 2007 vi si è aggiunto anche il petrolio, scoperto lungo la costa. Il Ghana ha molti volti da mostrare. Lasciata la caotica Accra e costeggiato l’Atlantico bordato di palme da cocco si raggiungono Winneba, Cape Coast ed Elmina, pittoresche località animate dalla vita del porto peschereccio e dominate dalle possenti fortezze costruite dai Portoghesi quali punto di partenza verso le Americhe dei galeoni carichi di schiavi. Quattro anni fa hanno visto il pellegrinaggio anche del presidente americano Obama. Elmina in particolare, con il suo stile coloniale e il suo pullulare di gente intorno alle lunghe barche dei pescatori, suscita sensazioni e atmosfere già care a Chatwin. Lasciata la costa un brivido
IN COPERTINA LA SFILATA DEL CORTEO REALE DURANTE L’AKWASIDAE FESTIVAL DI KUMASI: IN PRIMO PIANO IL RE (DEPOSTO) ASANTEHEN OSEI TUTU. IN ALTO: IL MERCATO GALLEGGIANTE DI GANVIÉ IN BENIN, LA PREPARAZIONE DEL FUFU E UN VILLAGGIO KOKOMBA IN GHANA. SOTTO: L’ALBA A BOUKOMBÈ IN BENIN, VENDITRICE DI ANANAS IN TOGO, LA FORTEZZA DI ELMINA (GHANA) E MERCATO DEI FETICCI AD ABOMEY IN BENIN. NELLE ALTRE PAGINE: UN VILLAGGIO DI ETNIA BASSAR (GHANA), LA COSTA GHANESE NEI PRESSI DI CAPE CROSS, BARCHE TIPICHE A GANVIÉ (BENIN) LA PIETRA DEI SACRIFICI ANIMALI FRA I BASSAR, DANZA TRADIZIONALE TOGOLESE, PASSERELLA AL KUKUMI NATIONAL PARK IN GHANA E LA PORTA DEL “NON RITORNO” A OUIDAH IN BENIN
A
WWW.AISMME.ORG
ver letto Bruce Chatwin nel suo “Vicerè di Ouidah” aiuta a capire meglio questa realtà a noi così lontana. Come la visione dell’inquietante film “Cobra verde” di Werner Herzog. Questo angolo di Africa misteriosa e profonda richiede una sorta di iniziazione culturale per essere colta nella sua essenza. E’ l’Africa della tratta degli schiavi, vergognosa pratica commerciale continuata fino al 1885 (quando da Ouidah in Benin salpò l’ultima nave portoghese diretta in Brasile con il suo carico di disperazione umana); l’Africa dei riti vudù, sospesa fra credenze animiste e magia. Un viaggio in Ghana, Togo e Benin, lontano dalle rotte turistiche, introduce a questo mondo ai nostri occhi così sconosciuto. Ci fa vedere un’Africa lontana dagli stereotipi dei depliant turistici, un’Africa che nemmeno la devastante piaga del colonialismo sembra aver scalfito più di tanto. Il Ghana è il paese più sviluppato dei
tre, è il paese che ha dato i natali all’ex segretario dell’Onu Kofi Annan). Quando si chiamava Costa d’Oro (l’attuale repubblica indipendente è nata nel 1957) ed era inglese le sue ricchezze erano i giacimenti auriferi e il cacao. Dal 2007 vi si è aggiunto anche il petrolio, scoperto lungo la costa. Il Ghana ha molti volti da mostrare. Lasciata la caotica Accra e costeggiato l’Atlantico bordato di palme da cocco si raggiungono Winneba, Cape Coast ed Elmina, pittoresche località animate dalla vita del porto peschereccio e dominate dalle possenti fortezze costruite dai Portoghesi quali punto di partenza verso le Americhe dei galeoni carichi di schiavi. Quattro anni fa hanno visto il pellegrinaggio anche del presidente americano Obama. Elmina in particolare, con il patrocinio con il suo stile coloniale e il suo dipullulare di gente intorno alle lunghe barche dei pescatori, suscita sensazioni e atmosfere già care a Chatwin. Lasciata la costa un brivido
Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria: solo 1 volta su 4 viene riconosciuta in tempo. Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che evita al bambino gravi handicap o la morte. Nel sito dell’associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.
DONA IL TUO 5 PER MILLE
Inserisci il codice fiscale dell’associazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5 e la tua firma nella dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico)
VERONICA PIVETTI Testimonial della nostra campagna di sensibilizzazione
CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE
AISMME - Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus info@aismme.org ☎049.99.00.700 IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810
CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE
16 Sì, viaggiare 12 9
L’AVVENTURA
Sì, viaggiare
L’avvenTura
Ghana, Togo e Benin memorie di schiavi e riti vudù
Viaggio su rotte sconosciute al turismo di massa con lo spirito di Viaggiatori d’altri tempi (chatwin Vi ambientò il “Vicerè di ouidah”) per ripercorrere la memoria del turpe commercio praticato fino al 1885 dai negrieri e per conoscere da Vicino culture tribali come quelle dei KoKomba, dei bassar dei tata tamberma e dei somba custodi di misteriose pratiche animiste e infine ganVié, grande città lacustre sulle palafitte in Copertina la sfilata del Corteo reale durante l’akwasidae festival di kumasi: in primo piano il re (deposto) asantehen osei tutu. in alto: il merCato galleggiante di ganvié in Benin, la preparazione del fufu e un villaggio kokomBa in ghana. sotto: l’alBa a BoukomBè in Benin, venditriCe di ananas in togo, la fortezza di elmina (ghana) e merCato dei fetiCCi ad aBomey in Benin. sotto: un villaggio di etnia Bassar (ghana), la Costa ghanese nei pressi di Cape Cross, BarChe tipiChe a ganvié (Benin) la pietra dei saCrifiCi animali fra i Bassar, danza tradizionale togolese, passerella al kukumi national park in ghana e la porta del “non ritorno” a ouidah in Benin
A
ver letto Bruce Chatwin nel suo “Vicerè di Ouidah” aiuta a capire meglio questa realtà a noi così lontana. Come la visione dell’inquietante film “Cobra verde” di Werner Herzog. Questo angolo di Africa misteriosa e profonda richiede una sorta di iniziazione culturale per essere colta nella sua essenza. E’ l’Africa della tratta degli schiavi, vergognosa pratica commerciale continuata fino al 1885 (quando da Ouidah in Benin salpò l’ultima nave portoghese diretta in Brasile con il suo carico di disperazione umana); l’Africa dei riti vudù, sospesa fra credenze animiste e magia. Un viaggio in Ghana, Togo e Benin, lontano dalle rotte turistiche, introduce a questo mondo ai nostri occhi così sconosciuto. Ci fa vedere un’Africa lontana dagli stereotipi dei depliant turistici, un’Africa che nemmeno la devastante piaga del colonialismo sembra aver scalfito più di tanto. Il Ghana è il paese più sviluppato dei
segue dalla pagina precedente
tre, è il paese che ha dato i natali all’ex segretario dell’Onu Kofi Annan). Quando si chiamava Costa d’Oro (l’attuale repubblica indipendente è nata nel 1957) ed era inglese le sue ricchezze erano i giacimenti auriferi e il cacao. Dal 2007 vi si è aggiunto anche il petrolio, scoperto lungo la costa. Il Ghana ha molti volti da mostrare. Lasciata la caotica Accra e costeggiato l’Atlantico bordato di palme da cocco si raggiungono Winneba, Cape Coast ed Elmina, pittoresche località animate dalla vita del porto peschereccio e dominate dalle possenti fortezze costruite dai Portoghesi quali punto di partenza verso le Americhe dei galeoni carichi di schiavi. Quattro anni fa hanno visto il pellegrinaggio anche del presidente americano Obama. Elmina in particolare, con il suo stile coloniale e il suo pullulare di gente intorno alle lunghe barche dei pescatori, suscita sensazioni e atmosfere già care a Chatwin. Lasciata la costa un brivido
lo offre la visita del Kakum National Park con le sue lunghe passerelle sospese a 40 metri d’altezza sopra gli alberi. Kumasi è tappa d’obbligo. E’ la città reale, la città della dinastia Ashanti, non più al potere ma ancora molto influente. L’attuale sovrano, Asantehen Osei Tutu, è personaggio ancora molto amato dai ghanesi. La fortuna è capitare a Kumasi durante l’Akwasidae Festival. Nel corso della festa il re viene portato in sfilata su una portantina seguito da un corteo di notabili protetti da grandi ombrelloni rossi simili a quelli esibiti con sfarzo nei riti copti in Etiopia. E tutt’intorno danze tradizionali accompagnate dai ritmi delle percussioni. A Bonwire c’è un villaggio di tessitori di stoffe kente con telai in legno. Il viaggio entra nel vivo nella regione di Tamale, il Brongo Alto, dove la savana comincia a dominare il paesaggio. A Pikworo ci sono i resti del campo in cui venivano concentrati gli schiavi catturati all’interno, una visita che stringe il cuore. Nei pressi di Bolgatanga sorgono dei vil-
Ghana, Togo e Benin memorie di schiavi e riti vudù
Continua alla pagina seguente
laggi di etnia Kokomba. I più tradizionali sorgono sulle Tongo Hills, fra spettacolari formazioni rocciose modellate dal vento e impreziosite da piante senza foglie ma dai grandi fiori rosa. La visita ai santuari, dove ancora si svolgono sacrifici animali (come del resto all’interno dei villaggi), avviene secondo antichi rituali: anche le donne devono entrarvi senza maglietta e a piedi scalzi. Ogni villaggio ha un re, o un capotribù, che in genere ha più mogli. Via terra, lungo una strada polverosa, si passa la frontiera per il Togo. E il paesaggio cambia di colpo: più verde, più montuoso. Lungo le strade un andirivieni costante di
gente. L’ex colonia tedesca (e poi francese) nella sua parte nord, nei pressi di Kara, propone la sua parte etnografica più interessante: i villaggi fortificati dei Tata Tamberma, oggi tutelati come patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Le case fortezza di paglia, fango e legno hanno permesso a queste popolazioni di difendersi da numerose minacce. Gli ingressi sono molto stretti e in molti casi bisogna entrare di spalla. Il Benin è il paese più povero fra i tre, ma turisticamente non meno interessante. Entrando dal Togo si penetra nella regione dei Somba, nome dato ai Betammaribe, popolo insediatosi fra le pietre del massic-
Sì, viaggiare 17 13 segue dalla pagina precedente
cio Atacora un migliaio di anni fa. I Somba amano costruire le loro case molto distanziate le une dalle altre. Durante gli attacchi mirati alla cattura degli schiavi queste genti si barricavano nelle loro case fortificate. In questi villaggi sopravvivono molti riti tribali, come quello della circoncisione, che si pratica a 25 anni (il giovane deve arrivarci “vergine”). Imprescindibile nel Benin la visita di Abomey, l’antica capitale dell’impero Dan-Homey (da cui Dahomey, nome originario del paese dopo l’indipendenza dalla Francia). Del grandioso palazzo reale, dopo le distruzioni operate dai francesi nel 1892, rimagono poche vestigia, recente-
mente restaurate su iniziativa dell’Unesco. La Casa delle perle è un tempio animista fato costruire da re Glele utilizzando anche il sangue di 41 schiavi... nell’esercito del Dan-Homey è leggendaria la presenza di seimila amazzoni armate fino ai denti. Bella l’atmosfera coloniale che si respira lungo le strade di Abomey e anche in qualche albergo (in qualche caso ricco di giardini con grandi sculture in legno). Nella zona non è raro imbattersi in qualche rito vudù, durante il quale lo stregone si fa da intermediario con gli spiriti tramite dei feticci (in genere parti di animale essiccate al sole) a fini propiziatori della fertilità o di altri auspici.
Ganvié è la Venezia del Benin, città di 35.000 abitanti costruita interamente su palafitte, dove la vita di tutti i giorni si svolge a bordo di barche e piroghe. Persino i commerci. Questo straordinario insediamento è stato costruito sul lago Nokouè, di fronte a Cotonou (la capitale economica del Benin), per sfuggire ai commercianti di schiavi. Offre scorci estremamente suggestivi. Infine Ouidah, dove il simbolo della memoria degli schiavi è rappresentato dalla “Porta del non ritorno”, da cui partivano i dolenti carichi umani per attraversare l’oceano. Ouidah è una roccaforte del vudù, rito che da qui fu esportato nei Caraibi dagli
schiavi di etnia Ewe. E’ una bella cittadina dall’atmosfera coloniale ricca di musei che raccontano della tratta degli schiavi. Da vedere anche il Tempio del pitone che conserva i segreti del culto del serpente. Imperdibile l’emozione di passare parte della notte sulla spiaggia ad ascoltare il ruggito minaccioso dell’Oceano... con l’accortezza di restare lontani dalla portata delle onde, in quanto il rischio di farsi travolgere e risucchiare è reale. Coinvolgenti anche le osservazioni notturne del cielo: la volta celeste, in assenza di inquinamento luminoso, sembra a portata di mano. Pare quasi di toccarla. E quante stelle cadenti...
P R O G E T T I A M O I V O S T R I S PA Z I
CREAZIONI SU MISURA vendita diretta al pubblico
BAGNI CUCINE
showroom:
via Olimpiadi, 45 Terraglione di Vigodarzere (Pd) tel. 049 704569 - cell. 340 7614203
CAMERETTE
SALDI DI FINE STAGIONE dal 4/01/2014 al 28/02/2014 CON SCONTI DAL 20% AL 50%
SALDI
SCONTI DAL 20% AL 50% dal 4/01 al 28/02 sulla Collezione autunno/inverno
Giardinaggio 21 19 >> Nell’antichità i luoghi sacri venivano spazzati solo con ramoscelli di erica
Fate entrare le fate in casa vostra L’erica è uno dei fiori invernali più facili da coltivare sia in giardino che sul davanzale e, a detta degli esperti, è magico
fioritura sicura
L
’erica fiorisce a temperature tra i 7°C ed i 15°C e se si riesce a mantenere le temperature su questi valori, la fioritura durerà molti mesi. Attenzione dunque a dove posizionarla in casa perché con temperature più alte i fiori appassiscono. Durante il periodo della fioritura, è importante mantenere un ambiente umido e fresco intorno alla pianta.
Da 20 anni, dentro al territorio nel cuore della gente.
Cespugli di colore variabile: dal bianco al rosso vivo, a seconda della specie e della varietà
del Delta
1, NE/PD 46) art. 1, comma 27/02/2004 n° (convertito in Legge Postale - D.L. 353/2003 in Abbonamento s.p.a. - Spedizione n. 128 - Poste Italiane locale. Anno XX Periodico d’informazione
di Rovigo
zaweb.it
www.lapiaz
Enti locali Taglio delle Province, Delrio fa partire il countdown pag. 34
Porto Tolle Tensioni all’interno del Partito Democratico pag. 17
Centrale Enel Assolti i 25 attivisti di Greenpeacepag. 14
PORTO VIRO. ECOCENTRO PRONTO PER I CONFERIMENTI
EDITORIALE
Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano
non ci avanti al dio palanca parenti”: sono fratelli, amici o è una delle frasi pronunciate intercettazioni della in una delle decine di rete di corruzione recente inchiesta sulla Poche parole legata agli appalti pubblici. una volta se ce ne che sintetizzano, ancora www.la provenienti è il criterio adottato fosse il bisogno, qual con ammorta- piazzaweb.it rimanente sarà addebitato infedeli e da imprenda funzionari pubblici Tra le novità del ovviamente, che mento nel piano Tia/Tares. ditori complici. Il denaro, di accesso e di e grandi, gli “agcentro, spiccano le modalità giustifica i favori piccoli conferimento dei rifiuti procedure, il ritocco pag. 10 giustamenti” di gare e pag. 6 a danno del pubin corso d’opera, sempre di noi. ciascuno di conseguenza, blico e, di ROSOLINA, RIQUALIFICAZIONE basta anche qualche CARCERE, IL pag. 8 Il denaro, sia “cash”, SERT DEL QUARTIERE NORGE euro di tanto in LE CONDIZION MIGLIORA banconota da 50-100 I SANITARIE di “regali” come pag. 26-27 tanto, che sottoforma anche una mano di il viaggio esotico ma piccolo lavoretto bianco in casa o qualche di piccorruzione nostrana, EDITORIALE dalla “extra”. E’ la pezzatura, quella dalla Giunta ed approvate colo cabotaggio e piccola consiliare predisposte regionale. Geremia Gennari, alla questione, la sala zona grigia di cui nessuno entro la C’è stato un taglio ad che alimenta una bassopolesane in merito è stata recentemente teatro V commissione Potranno avere inizio già chiarezza. E’ il primo l coro delle forze politiche l’ordine del giorno approvato portovirese di risorse, soprattutto considerevole conosce i contorni con riqualificazione di Porto ricordando e trasversalmente in consiglio comunale fine dell’anno i lavori di pubblico “L’ospedale tutti gli altri, fino ad di fornitura di si è alzato unanime certi farmaci, che al agosto all’unanimità schede dell’incontro passo che poi giustifica Rosolina che se del quartiere Norge di del presidio ospedalieIl tutto in nome la perdita decretata dalla da Venezia: pronto soccorso contro scandali. mutilato mantenimento Viro grandi il ai procurarsi pagando, vogliono devono per potersi arrivare ai residenti di capogruppo del presidio ospedaliema anche di Alessandro permetteranno quindi alle persone una volta precisare che soccorso” promosso dal del ospedaliere regionali “dio palanca”, ovviamente, detenute oltre a ro, ha voluto ancora Abbadir* all’aperto della Salute pronto di un millimetro: del alla libertà viene Viro Thomas Giacon e di moralità e di godere al meglio gli spazi ro della casa di cura Madonna “Porto Viro non arretrerà di di Uniti per Porto tolta di una distorta concezione centro della frazione scandalizzarsi loro anche la salute. alle Viro, appellativo che permetteva partecipato diversi rappresentanti se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia, urne del 24 e18 pag. senso civico. Perché dunque 25 di Porto di assoluta cui hanno regionali Fondamentale emerge una situazionefebbraio compresi i consiglieri il nosocomio in posizione porrescorso l’intervento se “così fan tutti”? e che nel istituzionali Azzalin, oltre lo faremo. ine- alla sanità pubblica stricabile, o perlomeno davvero prestato dal Sert. parità rispetto Cristiano Corazzari e Graziano tutti accomu50% 40% pag. 3 difficilmente di Agenas (Agenzia Naziorisolvibile. Un continua a Diego Crivellari, pag. 10 30% caos politico che rapporto annuale 6 60% 50% ha indicato come all’onorevoleunico scopo dopo il declassapagg. 4-5 e rischia portare spediti nale perdii servizi sanitari) 30% 20% nati da un a nuove consultazioni. tratnel SULLA S.S. 434 50% Veneto ospedaliere del 10% prio quello che Pro- miglior centro avvenuto con le schede il secondo SI VIAGGIA non ci voleva in una Per discutere mento A 70 CHILOMETR migliori zione economica Cogli le del gli infarti del miocardio. taresituaI L’ORA genere, zona! caratterizzata della tua da offerte una recessione a cui dal 2008 vede fine. non si Il ciclone o tsunami (come lo definisce il suo capo Beppe Grillo) Stelle, si è abbattuto del Movimento 5 Odontoiatrico Ambulatorio sui STEFANO partiti, anche Passa da 110 Veneto, con una sanitario: in OSTI Dott. a 70 km orari potenzaDirettore limite della velocità il per molti versi davvero inaspettata. di Silvia Giuriato* nell’arteria stradale ALLA DENTIERA! strategica S.S. 434 meglio nota Nella nostra regione ADDIO agosto come giornata senza Transpolesana. però, inserite con decreto legge lo scorso fissi quello sorprende più denti alato grave aveva chein La decisione è e recentissime modifiche legislative, che il SPACCIO DI FABBRICA stata definito il Cen. presa dall’Anas. 2013, hanno recepito grillini (che è stato un evento boom deibisturi, tagli e punti di sutura Ser la presidente Polemico Corazzari agli amministratori”. e convertito in legge il 15 ottobre 12 - ROVIGO Loc. BORSEA generalizzato su che ha indicato della Provincia, della Convenzione Infatti per tentare VIA DEL COMMERCIO, territorio italiano), tutto il nelle voragini aperte qualche anno fa. 0425 474954 le raccomandazioni europee di mento per è il crollo verticale LA FATTORIA - TEL. I costi di gestione rientrate dallo stato debitorio manto stradale risposto al crescente lo svolgimento di parlo scorso anno il vero problema sul molto alti avevano di AREA COMMERCIALE è stato fatto un del Consiglio d’Europa ed hanno di manifestazioni, titi che hanno caratterizzato fatto portato ad per gli stato anche specifiche dormiflex.it - www.dormiflex.it la vita politica anche il sabato automobilisti che dai delitti contro le donne. delle nostre terre uno va un accordo piano di rientro che prevededebitorio e determinato settoriali; dormiflex.rovigo@ sociale importante, Aperto allarme il fine, inoltre, transitano. da 20 anni a questa era quello di far si parlava di oltre con RovigoExpò, in diritto della famiglia un milione di euro te: il Pdl prima conoscere il Polesine paruna società pag. 12 partecipata, in *Avvocato penalista ed esperta che Forza Italia e la renderlo soggetto larga parte, dalla e di oop cercato di abbattere lo stesso ente aveva neto Lega Nord. pag. 10 e dettagli a PAG. 8 ospitante di eventi Due partiti che Regione Ve395 € info Dentalc e dalla Camera continua a Con fino a due anni al livello nazionale rilevanti vano di commercio di vendita per alcuni indicendo un bando di al 35 € 45 € fa avee internazionale. totalizzato oltre www.lapiaz Rovigo, quale dei L’attività con 70 € il 60% dei consensi asorriso.it 575 € zaweb.it detto, e lo conferma propri immobili. Va eventi fu affidato il compito di organizzare svolta lo scorso anno, tuttavia, l’elezione di Luca www.delt (fiere, convegni, non sembrata il sito del giornale Zaia a governatore Crivellari, che negli il neodeputato Diego prevalentemente presentazioni, ecc...) essere così significativa per il rilancio della del Veneto. La Lega crolla dal ultimi anni si è Entra in struttura dell’ex , ma non esclusivamente, compiuto presso un importante lavoro 35% a poco più del 10% di Rete con zuccherificio e il Centro Servizi questa ultima di risanamento in molti oggi noi! pensano che una ti. “Di questo – tornata eletdei con- prefi di torale. Il Pdl dal nuova vita della sso era, ed è tuttora, Rovigo. Lo scopo potrebbe ha spiegato - va 2008 struttura perde 10 punti dato atto il Cen.Ser essere garantita quello e si da un totale cam- assesta sotto il 20%. di Rovigo diventasse di far sì che bio di rotta. luogo di riferiPeriodico d’informazione
AGENZIA
locale. Anno XX n. 25 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
Passante Nord Il Parco forse è stato salvato da una rana
in Abbonamento
“D
DI ROVIG O
Tel. 0425 09089
Postale - D.L. 353/2003
Lavoro
(convertito
Dalla crisi non si esce, sindacat preoccupati i
in Legge 27/02/2004
4
500.000 euro La struttura del costo di con 250.000 euro
n° 46) art. circa è stata finanziata 1, comma 1, e il un contributo regionale daNE/PD
Casa di cura di Porto Viro, aliero non è più presidio osped
Arte La guida alla nuova mostra del Roverella
ospedaliere zione delle schede Con l’approva a ta la struttur è stata declassa
La crisi dietro la protesta
I
D
COUPON Serve un cam di rotta per il bio Cen.Ser? Delta Sorriso s.r.l. 10%
20%
40%
20%
In molti credono possibile ma non un rilanc esclusivam io ente legat o alle fiere
M
Tel. 0426 379442
L’Intervento
il decreto Violenza sulle donne, legge sullo stalking
L
Uscita Occhiobello
SR6
OCCHIOBELLO
AUTOSTRADA BOLOGNA-PADOVA
A13
OCCHIOBELLO 1
(RO) 1662019 Via Germania, fax 0425 Occhiobello 45030 750481 n° 86/12Calzavara tel. 0425
Sanitaria Marco di Padova Dott. Odontoiatri Autorizzazione Sanitario Medici Direttore Ord.
n.1367
Iscrizione
Ord.
Medici
di Padova
SR6
OCCHIOBELLO OUTLET VILLAGE
Via
Via
dell’Industria
Eridania
m
Via
er c
dell’Artigianato
io
Via Europa
30%
10%
del risparmio
60%
m el Co Via d
n.2429
Via
Uno
Eridania
Mercatone
Via Germania
Iscrizione
PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA
anche Aperti il sabato
UNITÀ
DA PAG 21 A PAG
LOCALI
occhiobello@dentalcoop.it
NOVEMBRE DELLA MESE
è per
PREVENZIONE DENTALE
DENTALCOOP:
apertura Prossima apertura • ANCONA Prossima apertura • AVELLINO Prossima030 3545278 • BARI tel. apertura 598922 • BRESCIA Prossimatel. 0934 apertura • CAGLIARI Prossima (BO) 5540222 • CALTANISSETTA tel. 041 531905 (VE) • CASALECCHIO 431881 tel. 0364 0372 (BS) • CHIOGGIA tel. TERME 997994 • CREMONA apertura BOARIO • DARFO Prossima (PN) tel.0434 • FIRENZE 453846 tel.0564 • FONTANAFREDDA 209406 • GROSSETO apertura tel. 0731 440011 • JESI Prossimatel. 0331 (MI) • LATINA 245687 711647 0376 • LEGNANO tel. (TE) tel. 0861 410052 • MANTOVA tel. 041 • MARTINSICURO (VE) 303190 • MIRANO tel. 059 tel. 041 5903586 303291 0423 • MODENA (TV) (TV) tel. 0733 290556 tel. • MOGLIANO (MC) 750481 • MONTEBELLUNA tel. 0425 (RO) • MONTECASSIANO 8751943 • OCCHIOBELLO tel. 049 559606 • PADOVAtel. 0382 5292962 610294 • PAVIA tel. 075 tel. 019 (SV) • PERUGIALIGURE apertura Prossimaapertura • PIETRA • POTENZA Prossima 0522 305583 tel. • RAGUSA EMILIA apertura • REGGIO Prossima 381723 tel. 089 • ROMA • SALERNO
307034 tel. 0421 (VE) DI P. DONÀ 019 807545 • SAN tel. 576626 0445 853391 • SAVONA(VI) tel. 0437 881130 • SCHIO (BL) tel. tel. 0422 (TV) • SEDICO 2462107 49310 • SPRESIANO tel. 011 tel 0363 (BG) • TORINO 421927 • TREVIGLIOtel. 0422 1698034 • TREVISOtel 0432 500108 78587 • UDINE tel.045 tel. 0381045 6302199 • VERONA (PV) tel. (VR) • VIGEVANO • VILLAFRANCA
endosseo moncone) Impianto (escluso
tutta
la famiglia Corona
la convenienza Igiene
24 TROVI L’INSERTO
semplice
Otturazione
estetica
dentale
€ 45
(su indicazione
Prevenzione panoramica
igiene Programma visita,
dentale,
Prima
OPT
ceramica
(panoramica)
Prenota visita
la tua
medica)
(TAN
A TASSO
FINANZIAMENTI
UNITÁ
LO (RO)
e TAEG
DENTALCOOP
“0”)
tel. 0425
750481
DI OCCHIOBEL
Le nostre convenzioni:
pagg.
L’Intervento
4-5
Benedetto Papa… di Don Angelo
C
continua a pag. 3 *alessandro .abbadir@g mail.com
Busetto*
ome tanti e forse come tutti, sono sbigottimento e rimasto senza anche parole! ciamento del Papa lo smarrimento di fronte al pronun- Lo che dichiara è stato totale e per molte ore non di ritirarsi mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune. SP26
*Parroco Chioggia
119 - Loc. Ballò Via Stazione, (VE) 30035 Mirano tel. 041 410052
Cadoneghe
Sandro Dr. Lazzeri Direttore sanitario: 49 di Lucca n. Ordine medici
Centinaia di Aziende Venete oggi scelgono come 20 anni fa!
Mestrino
Vecchio casello di Dolo
Via
UNITÀ LOCALI
Stazione
Distributore ENI
s an Pas
te d
iM
re e st
A57
Aperti anche il sabato
mirano@dentalcoop.it
Prenota
la tua visita senza impegno
DENTALCOOP:
TO DENTALCOOP tel. 035 348111 • BERGAMO tel. 030 3545278 • BRESCIA Prossima apertura • CAGLIARI tel. 0934 598922 • CALTANISSETTA 041 5540222 (VE) tel. • CHIOGGIA tel. 0372 431881 tel. 0364 531905 • CREMONA TERME (BS) • DARFO BOARIO (PN) tel.0434 997994 • FONTANAFREDDA apertura Prossima • GROSSETO apertura • JESI Prossima 440011 (MI) tel. 0331 • LEGNANO tel. 0376 245687 711647 • MANTOVA (TE) tel. 0861 • MARTINSICURO 041 410052 (VE) tel. • MIRANO tel. 059 303190 • MODENA 5903586 (TV) tel. 041 303291 • MOGLIANO (TV) tel. 0423 • MONTEBELLUNA (MC) tel. 0733 290556 • MONTECASSIANO tel. 0425 750481 (RO) • OCCHIOBELLO 8751943 tel. 049 • PADOVA Prossima apertura 610294 • PERUGIA (SV) tel. 019 • PIETRA LIGURE tel. 0522 305583 • REGGIO EMILIA 381723 tel. 089 • SALERNO 0421 307034 DI P. (VE) tel. • SAN DONÀ tel. 019 807545 • SAVONA tel. 0437 853391 • SEDICO (BL) 881130 (TV) tel. 0422 • SPRESIANO 011 2462107 • TORINO tel. tel. 0422 421927 • TREVISO apertura • UDINE Prossima tel.045 500108 • VERONA 78587 (PV) tel. 0381 6302199 • VIGEVANO (VR) tel. 045 • VILLAFRANCA
la famiglia Con Dentalcoop è per tutta gruppo, del risparmio la convenienza e di un grande con il massimo qualità italiana, della Cooperazione forza grande Grazie alla in grado di offrirti la è Dentalcoop
70 € Otturazione
semplice estetica
45 € Igiene dentale
575 €
395 €
Corona ceramica
35 € OPT (panoramica)
Impianto endosseo
MIRANO UNITÁ DI
410052 (VE) tel. 041
UNITÁ DI OCCHI
OBELLO (RO)
www.dentacoop.it
Vigonza
Scorzè
Villafranca Padovana Rubano
Via Pion ca
PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA
PAG 20 TROVI L’INSER
Vigodarzere Limena
Autohotel Venezia
Nord
MIRANO
DA PAG 17 A
iale rovinc
uò una piccola pianta fiorita aiutarci ad iniziare bene l’anno nuovo? Certo, se si tratta dell’Erica che viene considerata la pianta delle fate. Chi crede a questa leggenda sostiene che le magiche creature vivano proprio tra i suoi rametti ricchi di campanelline colorate. Ma è una pianta propizia per iniziare bene l’anno nuovo perché ad essa viene attribuito il potere di scacciare la negatività e gli spiritelli dispettosi come i folletti. Per questo si dice che regalarne una pianta ad un amico significa regalagli anche una buona dose di fortuna. Certo non sappiamo quanto la realtà si distanzi dalla fantasia ma certo ogni leggenda ha un’origine lontana e anche per le piante di Erica è così. Nota sin dall’antichità, i suoi rami venivano utilizzati per creare delle scope utilizzate per uno scopo più che nobile: i templi i luoghi sacri venivano infatti spazzati solo con i ramoscelli di erica. In altri paesi è stata da sempre molto utilizzata nei giardini ma solo da pochi anni gli italiani hanno riscoperto la sua utilità ornamentale. Non che prima fosse ignorata, al contrario! Per secoli, anzi, i nostri contadini si sono serviti di ‘eriche’ per fare scope, produrre miele, ricavare sostanze antireumatiche e così via, ma circa un loro uso precipuamente decorativo abbiamo dovuto imparare da altri popoli. Comunque sia, le Eriche sono piante perenni che crescono come piccoli cespugli, originarie del sud Africa. La fioritura avviene verso la fine del periodo autunnale quando si coprono di piccoli fiori campanulati di colore variabile, dal bianco al rosso vivo, a seconda della specie e della varietà. Sono talmente numerosi da far sembrare la pianta una nuvola colorata. Anche le foglie, piccole e aghiformi, possono assu-
Via P
P
di Germana Urbani
Mirano Spinea
Noale Dolo Stra
Piove di Sacco
Este
Ogni mese più di trecento attività scelgono le 14 edizioni de la Piazza per comunicare con i propri Clienti. Questa scelta è da vent’anni il nostro orgoglio, perchè è il riconoscimento della qualità, del risultato e di un ruolo sociale svolto dal nostro giornale verso migliaia di famiglie che leggono e si informano con noi.
Monselice
una Buona potatura
Mira Campolongo
Chioggia
Montagnana
Sottomarina
Conselve Cavarzere
ROVIGO
Rosolina Adria
mere delle sfumature che vanno dal giallo, al rosso, al ruggine all’arancione. Quindi, davvero, questi cespugli posizionati con intelligenza possono diventare per il vostro giardino delle bellissime macchie di colore. Così, scegliendo piante dai fiori diversi, anche sul balcone si potranno ottenere interessanti composizioni. Magari intervallando le Eriche con dei ciclamini. La cura di queste piante non è particolarmente impegnativa: necessitano di ambienti freschi ed arieggiati, dentro casa, e per questa ragione, durante il periodo estivo, è opportuno, se possibile, spostarle all’aperto in una zona ombreggiata. Infatti, amano la luce ma non la luce diretta del sole se non per poche ore la mattina presto. Attenzione a come le annaffiate. Questo, infatti, potrebbe rappresentare l’unico problema per ottenere buone fioriture. Sono piante che non tollerano in alcun modo il calcare. Se l’acqua della vostra casa è dura allora sarà meglio che utilizziate dell’acqua piovana o dell’acqua demineralizzata. Non ne serve molta. L’Erica va annaffiata con moderazione e con regolarità facendo il modo che il terriccio sia sempre leggermente umido. Meglio sarebbe nebularizzare spesso la chioma o poggiare il vaso sopra un sottovaso con della ghiaia o argilla espansa o altro materiale dove terrete sempre un po’ acqua che evaporando garantirà il microclima umido di cui questa pianta avrebbe bisogno.
Porto Viro
Taglio di Po Ariano Polesine
Porto Tolle
L’informazione locale a casa tua
padova Via Svezia, 9 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • info@givemotions.it
E
’ importantissimo potare le piante dopo la fioritura. Occorre accorciare tutti i fusti che portano i fiori appassiti. Se è possibile potate le piante in primavera tenendo conto che queste piante fioriscono sui rami dell’anno precedente, e producono i boccioli floreali già in estate; per questo motivo, una potatura tardiva potrebbe asportare la gran parte della fioritura.
20 8 Benessere >> Un progetto di ricerca di medicina molecolare dell’università di Padova ottimizza il trat-tamento
L’epatite C è sempre più curabile Da Padova a New York nuove cure destinate ad aprire una nuova frontiera nella lotta ad una delle malattie più pericolose e diffuse
I
di Germana Urbani
l 2013 si è chiuso regalando notizie molto positive per i tantissimi malati di Epatite C che fino ad oggi potevano solo sperare in nuovi farmaci o nuove sperimentazioni per sconfiggere una malattia subdola che, potrebbe rimanere silente per sempre o attaccare il fegato da un giorno all’altro e portare il paziente alla morte in poche ore. Dai laboratori di ricerca di medicina molecolare dell’università di Padova è uscito Ottimo 2013, un sistema che, grazie a sofisticate formule personalizzate, ottimizza il trattamento della malattia. Una nuova frontiera accolta con entusiasmo dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha inserito Ottimo 2013 sul proprio portale web come primo esempio di algoritmi terapeutici personalizzati. A questo si aggiungono due nuovi farmaci che aprono davvero nuove frontiere in campo medico. “L’epatite C – spiega Giorgio Palù, direttore del dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, centro di riferimento virologico regionale – è una malattia che conta circa 170 milioni di malati al mondo, pur con considerevoli differenze nella distribuzione. In Italia le persone colpite sono circa un milione e mezzo”. Si tratta di una malattia cronica nel 75% dei casi e principale causa di cirrosi e tumore al fegato. I due nuovi farmaci (Boceprevir e Telaprevir) da poco in commercio vengono utilizzati per il trattamento dell’infezione da genotipo 1 del virus dell’epatite C (Hcv – 1), il più diffuso nel nostro Paese, e somministrati in associazione alla tradizionale terapia con interferone e ribavirina. La cura tuttavia, battezzata col nome di “triplice terapia”, ha anche un rovescio della medaglia. Se da un lato infatti si dimostra efficace, pur con significative differenze da paziente a paziente, perché per la prima volta va a colpire direttamente il virus, dall’altro presenta effetti collaterali importanti come l’aumento della tossicità midollare e dell’anemia cui si associa spesso anche una diminuzione dei leucociti e delle piastrine. A ciò si aggiunga che la
veneti penaLizzati: centinaia di cHiLometri per curarsi
S
terapia prevede l’assunzione di un numero elevato di compresse al giorno, dalle 6 alle 12 a seconda del farmaco, associate a un pasto “grasso” (un problema per chi soffre di epatite) e che mancano protocolli d’uso formalizzati, se si escludono le linee guida nazionali e internazionali. “Questo tipo di cura inoltre – sottolinea Palù – deve essere somministrato a un particolare stadio della malattia che non sia iniziale né troppo evoluto, ragion per cui non tutti i pazienti possono essere sottoposti al trattamento”. A fronte di tutto ciò si intuisce la complessità nella somministrazione del farmaco e la necessità di un monitoraggio continuo del paziente”. Oggi, tutto questo è più facile grazie al progetto messo a punto a Padova. “Per aiutare i medici a gestire il trattamento con i due nuovi farmaci – spiega Franco Noventa ideatore con Alfredo Alberti della nuova piattaforma informatica ed en-trambe docenti del dipartimento di medicina molecolare – abbiamo ideato un sistema di gestione guidato della terapia. Prima l’abbiamo formalizzato attraverso ‘algoritmi decisionali’, cioè una serie di schemi che illustrano come orientarsi nella somministrazione della cura, convertito poi in una piattaforma on line”. Ma se quella per cui è nato Ottimo 2013 è ancora una terapia complessa e che non sempre sconfigge il virus, dagli
Usa arriva una notizia che tutti gli scienziati hanno salutato come una vera e propria rivoluzione. La Fda (Food and Drug Administration) ha approvato un nuovo farmaco capace di debellare la malattia senza effetti collaterali di peso. La cura è davvero poco invasiva ed è risultata efficace sull’80% dei test effettuati fino ad oggi. Basterà assumere una pillola al giorno per tre mesi e, probabilmente si guarirà. Alla base di Sovaldi, questo il nome della pillola, sta il principio attivo che combatte il virus, sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi più resistenti. A leggerla così, la cura sarà una passeggiata rispetto a quanto accade ogg. Per ora il rimedio più efficace sono le punture di interferone che portano con sé pesanti effetti collaterali: insonnia, nausea, depressione, sintomi influenzali. L’unico neo di questa nuova cura è il costo: per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti. E se il farmaco in America è pronto ad entrare in commercio già quest’anno in Italia, proprio per i costi elevati, forse arriverà solo fra qualche anno.
concerto dei medici e rabbia dei pazienti costretti a percorrere anche 100 km per ritirare i medicinali di cui hanno bisogno. Tutto questo grazie ad una decisone della Regione Veneto che ha stabilito con una delibera che i nuovi farmaci per l’epatite C (Boceprevir e Telaprevir) saranno dispensati ai pazienti unicamente da Centri di Riferimento, individuati in base a criteri “tecnico-scientifici” e “logistici”. I Centri attualmente designati sono i solo i reparti di Malattie Infettive, Gastrenterologia e Medicina situati presso i capoluoghi di provincia, escludendo tutti quelli che operano in periferia, nonostante il grande bacino d’utenza al quale si riferiscono (si pensi a Bassano, Castelfranco Veneto, Cittadella, Conegliano, Legnago, San Donà di Piave). Questo per i pazienti si traduce nella necessità di percorrere decine di chilometri per recarsi presso i Centri di Riferimento, almeno una volta al mese per tutta la durata della terapia. Ciò potrebbe trasformarsi nell’abbandono della terapia da parte dei pazienti che non possano permettersi di perdere tempo e giornate lavorative. Un gruppo di specialisti, coordinati dal dott. Pierangelo Rovere, ha presentato un’interrogazione al Consiglio Regionale del Veneto. E un’altra è stata presentata dal gruppo Pd. “La Giunta regionale deve intervenire tempestivamente per ottenere la revisione di questo decreto firmato dal Segretario regionale per la sanità” afferma Franco Bonfante (in foto), che sulla questione ha presentato un’interrogazio-ne assieme ai colleghi Lucio Tiozzo e Roberto Fasoli. “Escludere a priori - continua l’esponente democratico - tutti gli ospedali periferici, anche quelli che da anni si occupano del problema, spesso con grande professionalità, ha delle conseguenze pesantissime per i malati di epatite C. Autorizzando solo i centri delle città capoluogo, a discapito di realtà come Legnago, Bussolengo, Este, Castelfranco Veneto, Vittorio Veneto, Conegliano - spiega Bonfante - si obbligano i pazienti a muoversi per 50 o 60 km per più volte al mese e per lunghi periodi. Con la conseguenza che spesso dovranno essere accompagnati e perdere giornate di lavoro, quando già la malattia di per se’ causa problemi anche con il lavoro. In alcuni casi, con i malati più fragili sul piano economico o psicologico, si produrrà inevitabilmente una rinuncia od una riduzione della cura e solo quello sarà purtroppo il risparmio nell’acquisto delle medicine sperato da una scelta cervellotica e sbagliata, che nasconde probabilmente altre ragioni rispetto a quelle dichiarate”. A questo si aggiunga la preoccupazione degli esponenti del Pd “che la scelta accentratrice inoltre si allarghi ad altre tipologie di cura, portando ad un graduale depauperamento del ruolo di tali ospedali presenti sul territorio. La scusa del risparmio in molti casi e’ ridicola, come e’ già stato dimostrato in alte occasioni, ma quello che e’ peggio e’ che il ‘non risparmio’ viene fatto sulla pelle dei cittadini”.
22 14 Consigli di bellezza >> Essenze naturali che diventano sulla pelle note di carattere uniche
Per l’anno nuovo, un profumo nuovo Sentirsi bene nella propria pelle è fondamentale e, se usate il profumo, saper scegliere quello più adatto a voi è fondamentale di Germana Urbani
U
na fragranza che ci contraddistingue preannuncia il nostro arrivo e prolunga la nostra presenza, come ben insegnava Chanel. Perciò se nella lista delle novità 2014 che contraddistingueranno il vostro look c’è anche la ricerca di un nuovo profumo, abbiate cura di scegliere con calma. Solitamente, infatti, questa scelta non è mai casuale ma sempre dettata da un bisogno conscio o inconscio. Se arrivate al nuovo anno stanchi e avendo esaurito tutte le energie allora la fragranza più adatta sarà a base di incenso, un aroma che induce a quella calma dello spirito capace di generare nuove idee fino alla realizzazione delle proprie aspirazioni. Profondo, avvolgente con accenti freschi si dice sia efficace contro gli incubi, la tensione nervosa, la paura del futuro e che doni armonia a chi lo indossa. L’olio essenziale di incenso, inoltre, restituisce alla pelle l’elasticità perduta e la protegge dall’azione del tempo. Un effetto rilassante sulla psiche è proprio anche
della vaniglia, un’essenza capace di regalare consolazione e fascino. Le sue note golose infondono serenità e allentano le ten-sioni risvegliando dolci ricordi d’infanzia. Proprio per queste caratteristiche questo profumo è adatto a chi cade spesso vittima di pesanti tristezze e grigie malinconie. E se cercate un’essenza che vi doni un tocco in più di sensualità, la vaniglia fa proprio al caso vostro. Grazie al fatto che alcune molecole di cui è composta sono molto simili ai nostri feromoni è una delle essenze più sensuali in circolazione. Chi si pone, invece, come obiettivo primario il risveglio dei sensi scelga decisamente il gelsomino, capace di amplificare le onde celebrali dello stato di veglia e di stimolare un atteggiamento di grande apertura nei confronti dell’altro. Nella tradizione indiana è considerato un profumo afrodisiaco, tanto che le spose si inondano della sua essenza rotonda ancor oggi. Sempre legato al risveglio della sessualità, alla gioia dei sensi e alla riscoperta dell’amore per il proprio corpo
I NOSTRI SERVIZI •Trattamenti viso •Pulizia viso •Depilazione •Trucco •Trattamenti corpo •Manicure •Ricostruzione unghie e Nail Art •Extension Ciglia •Massaggi con tecnica classica
ORARI
LUN: MAR: MER: GIO: VEN: SAB:
14-22 09-20 10-22 09-20 09-20 09-19
DOM:
CHIUSO
è il fiore dei fiori, Ylang ylang. L’olio essenziale è talmente efficace che, anche in situazione di forte stress, regola facilmente palpitazioni e tachicardia: bastano poche gocce sui polsi e angosce e paure si sciolgono come neve al sole. Ma se più in generale volete un essenza capace di rendervi felice scegliete l’arancio. Una ricerca dell’Università di Vienna ha recentemente dimostrato che quest’aroma aiuta a rilassarsi in periodi forte stress, aumenta la voglia di fare e risveglia affettività e amore.
La Bellezza è Rosa è una struttura dedicata alla cura del proprio corpo , situata a Tribano. E’ un’oasi di pace e relax per il fisico e per la mente ,dove rigenerarsi per affrontare con energia positiva la nostra vita stressante di tutti i giorni. Il centro racchiude le migliori attrezzature per l’estetica e per il relax,vi permette di unire trattamenti di bellezza o solarium a momenti di estrema pace e coccolarti da un massaggio .La Bellezza è Rosa e dedicata a donne e uomini che desiderano ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.
VIENICI A TROVARE POTRAI SCEGLIERE
• di rilassarti nelle nostre stanze massaggi , illuminate da candele profumate con essenze naturali con il nostro staff qualificato • Prenderti cura del tuo corpo con prodotti naturali , oppure abbronzarti velocemente e dolcemente con le nostre doccie e lettino .
•Trattamenti di Pressoterapia •Luce Pulsata
SPECIALE CONVENZIONI
•Solarium
VIALE EUROPA 33 35020 TRIBANO PADOVA PRESSO PALESTRA TEMPO LIBERO
✆3474282542 Seguici su Facebook: La Bellezza è Rosa
L’aroma d’arancio rende felici: a dirlo una ricerca dell’ Università di Vienna
Vuoi convenzionare la tua azienda al centro benessere per usufruire di sconti o promozioni per te e per i tuoi impiegati o operai ? Scrivi una mail a : labellezzaerosa@gmail.com . Cell 3474282542
PRESSOTERAPIA
PROMOZIONE 20 GENNAIO 20 FEBBRAIO 2014 La pressoterapia è un trattamento estetico che si basa sulla pressione esterna degli arti del paziente attraverso un'apparecchiatura specifica. Le zone trattabili sono normalmente gli arti e la zona addominale tramite degli applicatori che vengono indossati dal paziente (gambali e fascia addominale) e gonfiati in maniera sequenziale (dalla sezione più estrema tipo il piede verso il tronco).Questo tipo di trattamento estetico viene praticato a chi soffre di ritenzione idrica,sovrappeso (in quanto tutto il sistema linfatico e circolatorio è stressato),o per migliorare gli inestetismi causati dalla cellulite.
Valido 1 mese dalla data dell'acquisto del pacchetto
SEDUTE ILLIMITATE A 99€
Consigli di bellezza 15 23 >> Essenze naturali che diventano sulla pelle note di carattere uniche
Per l’anno nuovo, un profumo nuovo
Mandarino, bergamotto, fiori d’arancio, peonia e fiore di tiarè sono le essenze che fan-no di La Perla Just Precious una fragranza raffinata
Provocante e intenso Miss Dior Le Parfume si presenta con accentuate note floreali, arricchite da mandarino, ambra, vaniglia e patchouli
Especially Escada Elixir, sensuale ma delicato al tempo stesso grazie alle note delicate di rosa e ylang ylang, arricchite da un finale leggermente muschiato
Il mondo scintillante del profumo
P
rofumi meravigliosi creati dalle maggiori maison della moda italiana e custoditi dentro boccette disegnate da creativi che le rendono piccole opere d’arte da ammirare e annusare. Tutto questo, nel paese della Bellezza, qual’è l’Italia, rende il mondo dei profumi un regno scintillante che appaga tutti i sensi, anche l’udito. Occorre pensare che dietro un profumo di classe si muove un mondo vasto di professionisti. Da coloro che creano il bouquet, sempre nuovo e sorprendente, a coloro che disegnano la confezione e pensano alla promozione. Trussardi per My Name, ha ingaggiato l’architetto Antonio Citterio per creare la boccetta dagli angoli smussati protagonista dello spot girato da Gabrie-
Rosa e vaniglia sono protagoniste del nuovo profumo di Guess, Girl Belle, arricchito da peonia, gelsomino sambac, violetta e note finali di muschio e sandalo australiano
le Salvatores. Sono sempre di più le case di moda che lanciano edizioni extralusso dove la confezione conta anche di più della fragranza stessa. E non sono soldi buttati. A dirlo è l’ultimo rap-porto sull’industria dei profumi di lusso che rileva un trend in continua ascesa: si spende sempre di più pur di scegliere un profumo di lusso e in particolare in Italia dove, secondo i dati di Euromonitor International si è avuto un incremento del 12% del fatturato per i profumi d’alta gamma negli ultimi 5 anni. Anni di crisi profonda!?
I delicati petali di gardenia e l’ipnotico gelsomino egiziano rivelano il suo lato romantico e sofisticato, esaltato da calde ambre el muschio
“I prodotti sono scelti a cura di Germana Urbani”
La vaniglia è uno degli ingredienti principali scelti da Trussardi per My Name, una fra-granza floreale, arricchita da note di muschio e ambra
800 943 333
SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
800 943 333
Garantisci il suo diritto all’assistenza, difendi la qualità del suo futuro.
www.parentproject.it
Per sostenerci: ccp 94255007 - IBAN: IT 38 V 08327 03219 000000005775
24 Crucilibro 20
Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia del grande amore Ognuno di noi può essere soltanto quello che è. Il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità
Silvia Avallone
Margaret Mazzantini
Chiara Gamberale
Luca Bianchini
Marina Bellezza, 20 anni
Guido, rampollo trascurato di una famiglia altoborghese
Chiara
Matilde
Alter Ego
Andrea, 27 anni
Costantino, sensibile e massiccio figlio del portiere
L’abbandono
Don Mimì
Location
Valle Cervo, centro post industriale
Roma
La capitale
Polignano a Mare
L’impotenza generata dalla crisi
L’inaccettabile
La psicoanalista
Ninella, la consuocera
Marina è bellissima, cresciuta inseguendo l’affetto dei suoi genitori e un sogno su tutti: il riscatto e la fama. Andrea è un bibliotecario con un progetto folle e coraggioso: tornare a lavorare la campagna come suo nonno
Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquieto, l’altro sofferto e carnale. Si innamorano ma nel loro mondo questo sentimento è inaccettabile e resta come un filo d’acciaio te-so sul precipizio di una intera esistenza
Chiara a 36 anni viene abbandonata dal marito e la sua psicanalista la invita a riprendersi la vita giocando: ogni giorno per un mese dovrà impegnarsi per almeno dieci minuti in qualcosa che non ha mai fatto prima
La vigilia di Natale, Matilde riceve un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevo-le” di averla troppo trascurata. Improvvisa, allora, un cenone con l’obiettivo di sfidare Ninella, consuocera e grande amore di gioventù di suo marito
Marina e Andrea si attraggono I due protagonisti si allontanano, e respingono ma bruciano di crescono geograficamente distanti, un amore che vuole essere per stabiliscono nuovi legami, ma il sempre. Lei canta e balla ovunque bisogno dell’altro resiste in quel e punta alla Rai, lui vuol vivere primitivo abbandono che li riporta secondo i ritmi antichi delle a se stessi, pronti a mettere a stagioni. Loro due, insieme, sono la repentaglio tutto scintilla del cambiamento
Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Un minuto per volta è possibile tornare a vivere
Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra
Eroe - Eroina
Co-Protagonisti
Intrigo
Finale
Cosa dire del libro
Leggere… Leggere
Il romanzo è un bel modo per rispondere a questo senso di generale impossibilità che ci circon-da e riflettere anche sul rapporto sempre difficile che lega padri-figli
Un libro magistrale sull’amore, l’amore omosessuale, ma soprattutto sul rimpianto che spesso la vita non coincida con ciò che siamo davvero
Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale più cattiva e ironica del solito, racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario
Un libro divertente dove i protagonisti, veri e propri casi umani, catturano il lettore in modo in-dimenticabile proprio come nel romanzo precedente: “Io che amo solo te”
Silvia Avallone Marina Bellezza Rizzoli, pp. 509 € 18.50
Margaret Mazzantini Splendore Mondadori, pp. 312 € 20.00
Chiara Gamberale Per dieci minuti Feltrinelli, pp. 201 € 16.00
Luca Bianchini Cena di Natale Mondadori, pp. 192 € 12.00
di Germana Urbani · rizzoli.rcslibri.corriere.it< >www.lafetrinelli.it< >www.mondadori.it<
Non solo econcerti non solo 26 36 Concerti
mille e ancora mille...
1111
pagina a cura di graziano edi corazza
in veneto Tornano con uno straordinario appuntamento con uno straordinario a giugno 2014 nello stadio di Trieste
iL grande ritorno Live in itaLia dei pearL Jam
22 giugno 2014 – TRIESTE – STADIO NEREO ROCCO. Ho visto i Pearl Jam la prima volta in concerto il 2 luglio 1993. Conoscevo il loro album di esordio “Ten” del 1991, ma non ero andato allo stadio di Verona quella sera per vedere loro. Ma... sorpresa, quando giunsi in prossimità del palco grande, vicini alle transenne, vidi un gruppo nutrito di ragazzi con un lungo striscione alto sopra le loro teste sul quale c’era scritto: “EHY PEARL JAM, WE’RE HERE FOR YOU, NOT FOR U2!” ... traduzione :” ... siamo qui per Voi (il YOU era scritto in rosso), non per gli U2!”. In effetti i Pearl Jam, in quel tour del 1993 degli U2, erano la “opening band”. “Gustai” dunque i loro suoni grintosi con la formazione storica: Stone Gossard - chitarre, Mike McCready - chitarra solista, Eddie Vedder - voce, Dave Krusen - batteria. Jeff Ament - basso; suonarono circa 45 minuti; poi una breve pausa: quindi ... U2. I Pearl Jam, gruppo grunge e alternative rock, oggi sono fra i più famosi al mondo, ed hanno annunciato che intraprenderanno un tour europeo di undici date a giugno e luglio 2014. Il tour estivo della band partirà il 16 giugno da Amsterdam, e farà tappa, come headliner, in due importanti festival europei (all’Open’er Festival in Polonia il 3 luglio e al Rock Werchter Festival in Belgio il 5 luglio). Comprenderà anche due date in Italia, allo Stadio San Siro di Milano il 20 giugno ed allo Stadio Nereo Rocco di Trieste il 22 giugno. Nel corso degli ultimi ventidue anni i Pearl Jam hanno rappresentato e sono tuttora una grandissima forza nel rock, grazie alla loro lealtà verso i loro fans e grazie ai loro principi sociali e politici. Il tour si concluderà l’11 luglio 2014 con un concerto al National Bowl di Milton Keynes, in Gran Bretagna. I Pearl Jam hanno pubblicato il loro attesissimo decimo lavoro discografico, “Lightning Bolt”, lo scorso 15 ottobre 2013 negli Stati Uniti, su etichetta Monkeywrench Records/Republic Records. Prodotto da Brendan O’Brien, “Lightning Bolt” è il primo album in studio dei Pearl Jam dopo l’acclamato “Backspacer” del 2009. “Lightning Bolt” ha debuttato al numero 1 della classifica Top 200 di Billboard es al numero 1 della classifica di iTunes in oltre 50 paesi. Ecco tutte le date del tour europeo dei Pearl Jam del 2014: 16 giugno Amsterdam, Olanda Ziggo Dome 20 giugno MILANO - STADIO SAN SIRO 22 giugno TRIESTE - STADIO NEREO ROCCO
eventi
sguardo a nordest
25 giugno Vienna, Austria Stadhalle 26 giugno Berlino, Germania Kindl-Buhne Wuhlheide 28 giugno Stoccolma, Svezia Friends Arena 29 giugno Oslo, Norvegia Telenor Arena 3 luglio Gdynia, Polonia Open’er Festival 5 luglio Werchter, Belgio Rock Werchter Festival 8 luglio Leeds, UK First Direct Arena 11 luglio Milton Keynes, UK The National Bowl Per maggiori informazioni www.pearljam.com, www.livenation.it e www. azalea.it. Ed anche www.tuttoeventiitalia.it, www.ecoveneto.it . A Padova
neL 2014 aL gran teatro geoX di padova arrivano: DREAM THEATER 23 GENNAIO, ONE REPUBLIC 11 FEBBRAIO, SKUNK ANANSIE 22 MARZO, YES 17 MAGGIO... MA ANCHE GLI ITALIANISSIMI: LUCA CARBONI 9 FEBBRAIO, ALEX BRITTI 21 MARZO, MASSIMO RANIERI 7 MARZO: tutte le info: www.zedlive.com
neL 2014 aL paLafaBris di padova arrivano: ELISA 8 MARZO, ALESSANDRA AMOROSO 29 MARZO, GIORGIA 3 MAGGIO; tutte le info: www.zedlive.com
sYzYgY, iL duo trevigiano con un progetto/disco Lungo un anno “space metaL” neL nuovo “8 BaLL” cHe si compone di 12 Brani
S
i chiama “8 BALL” il nuovo disco dei SYZYGY ed uscirà a distanza di 13 anni... dal precedente. Un tempo lunghissimo durante il quale il duo trevigiano ha sperimentato nuovi suoni, nuovi generi e, forse, ne ha coideato uno nuovo: lo “space metal”. Ma si è anche costruito uno studio di registrazione modernissimo (tutto suo) nel frattempo per realizzare un tale progetto discografico. Pietro ha continuato a studiare perfezionandosi nella ingegneria dei suoni e Carlo Alberto si è diplomato al Conservatorio di Venezia in “composizione musicale”. Sarà anche lunga la fase di pubblicazione del loro nuovo lavoro discografico. Il progetto infatti ha avuto avvio il 1 gennaio 2014 con l’inserimento del primo brano “Rach Bus” del cd nuovo sulla piattaforma musicale REVERBNATION e poi ad uno ad uno saranno inseriti 12 brani in tutto! Oltre REVERBNATION i pezzi di “8 BALL” verranno poi posizionati su ITunes, FaceBook, YouTube. Il primo brano è un inno alla follia onirica, un “viaggio/ bus” per Rach... scoprite voi dove si va... Andrà così avanti per tutto il 2014 con l’inserimento di altri undici brani, dopo “Rach Bus”, uno ogni mese, per la precisione uno ogni primo del mese. Il cd vero e proprio, quello fisico per intenderci, di “8 BALL” vedrà la luce il 1 dicembre 2014! I SYZYGY sono alla loro seconda prova discografica... Ecco le cronache di 12 anni fa circa... “Il gruppo vincitore del Secondo Rock Festival del Veneto è stato un duo trevigiano ed è entrato in sala di registrazione il 8 dicembre 2001 ed ha chiamato “Féerique” il loro primo cd. Si sono formati nel 1997 come gruppo metal, senza un nome, e non volendo adattarsi a fare la musica comune agli altri gruppi circolanti si sono specializzati nello sfruttare suoni digitali e campionati. Col passare degli anni chitarristi e batteristi si sono persi per strada; ma Pietro (tastiere, programmazione suoni) e Carlo Alberto (basso, chitarra) non si sono arresi: così nacquero i SYZYGY, gruppo trevigiano in cui i vuoti lasciati dagli elementi mancanti sono tuttora colmati da sequencer e computer. Difficile classificare la musica dei SYZYGY: la fantasia di Pietro, unita alla suggestiva visione del basso in titanio costruito da Carlo li rendono unici nel loro genere. “Féerique” è fatto di suoni nuovi e melodie idilliache.” I due musicisti, oggi, con il nuovo progetto discografico “8 BALL” , si propongono di esplorare sempre più a fondo il mondo della musica e dei suoni con l’intenzione di far volare l’ascoltatore con la fantasia --di cui il nome SYZYGY (fase lunare)-- :”... lo spazio è l’ unico limite: basta osare!” - dicono di se stessi i due componenti del gruppo. Uno “space metal” a tratti duro ed aggressivo, a tratti melodico/elettronico. Due mesi fa hanno partecipato al Metal Guitar God 2013 giungendo ai primi posti.
parLiamo di artisti veneti ivana spagna e massimo BuBoLa ivana spagna
I
vana Spagna, conosciuta anche come Spagna, è una cantautrice e scrittrice veneta. Con oltre 10 milioni di dischi venduti, traguardo per il quale nel 2006 le è stato consegnato dalla FIMI il Disco d’Oro alla carriera, è tra gli artisti italiani che hanno avuto maggiore successo commerciale in Italia e all’estero. Il 21 giugno 2009 è stata tra le artiste che parteciparono al concerto “Amiche per l’Abruzzo” allo stadio Meazza di Milano. Nell’estate del 2009 vince il Premio Lunezia assieme a Loredana Berte’ nella Categoria “Poesia rock 2009” per l’album “Lola & Angiolina Project”. A settembre esce, solo per il download digitale, “Easy Lady Remake 2009”. A novembre è stato lanciato il nuovo disco, una raccolta di canzoni tratte dalle colonne sonore dei cartoni animati della Walt Disney, Pixar e Dreamworks reinterpretate da Spagna. Il titolo dell’album è “Il cerchio della vita”. A febbraio 2010 esce, solo per il download digitale, “Call Me Remake 2010”, che raccoglie (come in “Easy Lady Remake 2009”) nuove versioni del suo secondo successo internazionale remixate dai migliori dj del momento. Il 25 maggio esce il cd “3 tituli - La compilation dei campioni” con il nuovo inno dedicato all’Inter scritto e interpretato da Spagna “Noi.. sempre con voi (un cuore nerazzurro)”. Il cd arriva fino al 2’ posto della classifica Fimi delle compilation più vendute in Italia. L’8 marzo 2011 e’ stata pubblicata la sua autobiografia, interamente scritta da Ivana Spagna, dal titolo “Quasi una confessione! A febbraio 2010 esce, solo per il download digitale, Call Me Remake 2010, che raccoglie (come in Easy Lady Remake 2009) nuove versioni del suo secondo successo internazionale remixate dai migliori dj del momento. Il 25 maggio 2010 esce il cd 3 tituli - La compilation dei campioni con
il nuovo inno dedicato all’Inter scritto e interpretato da Spagna Noi.. sempre con voi (un cuore nerazzurro). Il cd arriva fino al 2º posto della classifica Fimi delle compilation più vendute in Italia. Il 3 dicembre 2010 esce in tutte le edicole la rivista Music Magazine, interamente dedicata a Spagna, con in allegato il nuovo album Buon Natale che contiene cinque cover natalizie e sette canzoni tratte dal precedente album Il cerchio della vita. L’8 marzo 2011 è stata pubblicata la sua autobiografia, interamente scritta da Ivana Spagna, dal titolo Quasi una confessione! Tutto quello che non ho mai detto. Il libro, di 160 pagine con illustrazioni, è stato pubblicato dalla Azzurra Music. Il 17 gennaio 2012 è uscito “Four,” nuovo album di inediti in inglese realizzato con la collaborazione di musicisti di fama mondiale del calibro di: Brian Auger, Eumir Deodato, Dominic Miller, Lou Marini, Gregg Kofi Brown, Fabrizio Bosso e Ronnie Jones. In seguito diventa stilista per cani e gatti. Il nome della griffe per quadrupedi è “Belli Monelli”. Dal 2012 Ivana Spagna è testimonial ufficiale dell’associazione di volontariato dei City Angels. Il 17 dicembre 2012 ha partecipato al concerto di Natale “Valerio Scanu...and so this is Christmas” come ospite, duettando con il cantante con i brani Il cerchio della vita e “A whole new world”. I brani saranno presenti nel cofanetto CD/DVD Valerio Scanu Live in Roma. E poi...
massimo priviero
M
assimo Priviero è un rocker veneto fra i migliori degli ultimi venti anni e contemporaneamente uno dei più interessanti. E’ di San Donà di Piave. Vive a Milano. Massimo Priviero pubblica il primo album nel 1988, ‘’San Valentino’’. Nel 2000 Massimo cambia casa discografica e dà alle stampe il lavoro discografico : ‘’Poetika’’. A fine 2003 è uscito il nuovo disco dal titolo “Testimone”. Nel novembre 2006 esce “Dolce resistenza” un cd ancora più elettrico
del precedente. Nel novembre 2007 esce “ROCK AND POEMS”, il nono. Un album di covers, ma rifatte alla sua maniera e due sue songs. Massimo inizia in questo periodo anche una felice condivisione che lo porta a girare l’Italia con spettacoli che potremmo definire di “musica e teatro civile” prima con lo scrittore Roberto Curatolo (lo spettacolo storico si intitolerà’ “Dall’Adige al Don”) e poi contemporaneamente con il giornalista-scrittore Daniele Biacchessi ed i Gang, realizzando insieme e portando in tour le “Storie dell’altra Italia”. In termini di collaborazione, è importante comunque sottolineare come negli anni si sia rafforzato tanto il sodalizio con il chitarrista Alex Cambise, che firma insieme a Massimo gran parte degli arrangiamenti dei suoi brani, quanto sul palco col pianista Onofrio Laviola, compagni di live e tour senza fine, a cui è doveroso aggiungere Paolo Siconolfi, il tecnico del suono che da più di un decennio lo segue in studio di registrazione. Ed è anche in questi termini che è da considerare altresì notevole la recente collaborazione col violinista Michele Gazich, prima insieme a Massimo in molti suoi concerti e insieme al quale Priviero firma l’ultima pubblicazione del 2012 intitolata “Folkrock”, intenso ed emozionante viaggio acustico nei grandi classici della musica “popular” del “novecento”. Il nuovo capitolo, infine, è storia edita ormai di oggi e si chiama, quasi ad intitolare la storia di una vita, “Ali di libertà”. Da martedì 12 novembre 2013, in occasione dei 25 anni di carriera artistica di MASSIMO PRIVIERO, è in VINILE una limited edition del nuovo album “Ali di Libertà”. Il package contiene anche il cd già in distribuzione nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Nel LP è inclusa la bonus track “Bacio d’ addio” in versione elettrica e inedita.
V
CENTRO
AMBULATORIALE
ODONTOIATRIA
Il sorriso è una cosa seria
Dr. Enrico Marcon
V
✓ Igiene orale e 50 ✓ Otturazione semplice e 50 ✓ Dentalscan digitale (TAC) e 85 ✓ Teleradiografia digitale e 25 ✓ Ortopantomografia digitale e 35 ✓ Implantologia osseointegrata e 700 e 400 ✓ Corona in ceramica (struttura in acciaio) e 450 ✓ Corona in ceramica (struttura in palladio) ✓ Corona in ceramica integrale e 530 ✓ Protesi mobile totale e 750 ✓ Riabilitazione implantologica e 6000 con protesi avvitata immediata in resina (in giornata) ✓ Ortodonzia fissa ad arcata semplice a partire da e 1300
CENTRO
AMBULATORIALE
CLINICA DR MARCON
è la rete di Cliniche Odontoiatriche con specialisti in ortodonzia ed esperti in implantologia. La nostra forza? L’ innovazione, grazie alla quale assicurando il massimo livello qualitativo dei prodotti, le cure costano fino al 60% in meno Con la TECNOLOGIA DENTALSCAN (TAC 3D) presente in ogni sede, il Dr Enrico Marcon si dedica esclusivamente alla chirurgia implantologica computer assistita a CARICO IMMEDIATO, eseguendo quotidianamente la tecnica del sorriso in 24ore!
Finanziamenti DRM a tasso agevolato personalizzabili
4-6 IMPIANTI CON 12 DENTI FISSI DEFINITIVI IN TITANIO-COMPOSITO e 7000
entro il 31/01/2014 28/02/2014 potrai potrai usufruire di:
Prenota la tua visita
✁Consegnando questo COUPON COUPON nelle Consegnando questo nelle nostre cliniche cliniche OPT ORTOPANTOMOGRAFIA DIGITALE +
e valuta i vantaggi che ti offriamo
+
199 24 24 23 Centro Unico Prenotazioni
IGIENE
✁
SBIANCAMENTO LASER di ultima generazione e 199 anziché e 285 (unica seduta)
Da lunedì a venerdì 9.00-20.00 / Sabato mattina 9.00-13.00 VENEZIA Cannaregio, 5557 Salizada San Cancian tel. 041 5209160 venezia@clinicadrm.it
MESTRE Via A. da Mestre, 19 tel. 041 950386 mestre@clinicadrm.it
MESTRE / GAZZERA Via Perlan, 20/C tel. 041 8627999 gazzera@clinicadrm.it
La nostra serietà è la Vostra garanzia Direttore Sanitario Dr. Roberto Pernice. Informazione sanitaria ai sensi della legge 248 del 04.08.2006
PADOVA Via Venezia, 90/A tel. 049 8073456 padova@clinicadrm.it
Scarica l’App
ROVIGO Via A. Mario, 5 tel. 0425 21277 rovigo@clinicadrm.it
e seguici su
e
I nostri esperti 29 35 articoli e articolaZioni
Lussazione della spalla e intervento chirurgico in artroscopia
Quando l’articolazione della spalla formata dalla testa dell’omero e dal piatto della scapola - è ruotata traumaticamente in avanti, la testa omerale scivola fuori della zona d’appoggio e si verifica la lussazione anteriore di spalla (sub lussazione se lo scivolamento è parziale e torna spontaneamente a posto). L’evento si verifica più spesso nei giovani al di sotto dei 30 anni, fisicamente attivi. Quando interessa persone più avanti negli anni si associa in generale ad altre patologie della spalla come fratture o rottura dei tendini. Vi sono anche persone che nascono con spalle “lasse”, soggette a sub lussazioni o lussazioni anche in assenza di traumi. Ma come si verifica il trauma? Generalmente con il movimento del braccio all’altezza della spalla o al di sopra di essa, come per lanciare un sasso; in alcuni casi si verificano lussazioni quando due persone si aggrappano l’una all’altra per evitare una caduta o quando si cade sulla propria spalla. Quando la spalla si lussa è opportuno riposizionare la testa omerale in sede il più rapidamente possibile: ad ogni
ulteriore lussazione aumenta la probabilità che vengano irrimediabilmente danneggiate le superfici ossee o legamentose, con sviluppo di processi artritici a carico dell’articolazione. Il corretto trattamento è rappresentato da un intervento chirurgico che è indispensabile nei giovani sotto i 25 anni (a rischio di recidiva nel 90% dei casi). In persone oltre tale età è opportuno tentare di stabilizzare la spalla con un periodo di riposo seguito da fisioterapia, mentre una seconda lussazione non lascia alternative. La riparazione chirurgica può essere effettuata nella maggior parte dei casi in artroscopia, inserendo un sottile telescopio con una telecamera che consente di vedere le strutture dell’articolazione dall’interno, per fissare nuovamente il legamento all’osso utilizzando fili di sutura ed eventualmente delle microscopiche ancorette metalliche. Nei casi in cui i legamenti siano staccati dalle loro sedi in maniera grave o siano molto allungati è necessario un intervento di chirurgia aperta, attraverso un’incisione di 5-7 centimetri. I vantaggi dell’intervento per via artroscopica sono: praticamente assenza
A cura di Dr. Marco Capuzzo. Specialista in Ortopedia
di cicatrici, modestissimo dolore, ridottissimi tempi di ricovero, ritorno ad una maggiore ampiezza del movimento dell’arto, minimi rischi d’infezione. In ambedue i casi il trattamento post operatorio prevede l’immobilizzazione della spalla per 3 settimane mentre vengono iniziati subito esercizi per la mobilizzazione di mano, polso e gomito. In seguito subentrano esercizi di mobilizzazione passiva e dopo 4-5 settimane esercizi in piscina. La mobilizzazione attiva inizia intorno alla 6a settimana con esercizi di tonificazione muscolare. Al 3° mese sono possibili esercizi con pesi liberi o macchine da palestra e, per gli atleti, esercizi complessi come il lancio. Al 4° mese possono essere effettuate tutte le attività desiderate. In sintesi, la ridotta incidenza del rischio chirurgico - soprattutto in artroscopia – giustifica ampiamente l’intervento verso una condizione notevolmente invalidante, che spesso porta ad artriti deformanti e al rischio di compromissione permanente dei nervi responsabili della sensibilità e del funzionamento della mano.
Articolo redatto dal Dr. Marco Capuzzo. Specialista in Ortopedia, ha frequentato presso l’Istituto Humanitas di Milano l’Unità Ortopedica di Chirurgia Mini-invasiva diretta dal Prof. Castagna, specializzandosi in artroscopia della spalla e del ginocchio. Ha ulteriormente affinato le competenze in ambito artroscopico in Australia presso il North Orthopedic and Sport Medicine Centre di Sydney e la Clinica Sportsmed di Adelaide.
Indirizzo email per maggiori informazioni: capuzzo.marco@libero.it.
30 I nostri esperti il diritto per il cittadino
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
Il “nuovo” condominio: attenzione al passaggio delle spese
La disciplina del condominio è stata recentemente modificata della L. n. 220/2012, in vigore dal 18.6.2013; di grande importanza sono alcune norme dettate in tema di responsabilità per le spese condominiali. Poiché le spese condominiali possono raggiungere cifre anche molto importanti, occorre prestare grande attenzione quando si vende o si acquista un appartamento in condominio; né chi vende né chi compra può dirsi davvero al sicuro se non si è provveduto nell’atto di compravendita a disciplinare in modo chiaro la sorte delle spese condominiali. In base alle nuove disposizioni, infatti, chi acquista in condominio è obbligato al pagamento delle spese non solo per l’anno in corso in cui acquista, ma pure per tutto l’anno precedente; quindi, si potrebbe essere tenuti a versare i contributi di spese anche piuttosto remote (es. se ho comprato nel novembre del 2013, sono obbligato per tutte le spese del 2013 ed, in più, per quelle del 2012). Il consiglio, dunque, potrebbe essere quello di pretendere dal venditore una dichiarazione in atto con la quale il medesimo dichiari di essere in regola con il pagamento delle spese ovvero, ancor meglio, pretendere un’attestazione da parte dell’amministratore di condominio dalla quale risulti lo stato dei pagamenti degli oneri condominiali da par-te di chi ci vende l’appartamento. Resta ferma, comunque, la possibilità di far assumere in atto al venditore la garanzia per eventuali spese non saldate che dovessero emergere dopo il rogito. Anche chi vende, tuttavia, deve prestare grande attenzione alla sorte delle spese; non si creda, in-fatti, che, una volta venduto l’appartamento, delle spese risponda semplicemente il nuovo proprietario; di-fatti l’art. 63 disp. att. c.c., nella sua nuova versione, stabilisce che chi vende non solo è obbligato per tutte le spese maturate prima dell’atto di vendita, ma che pure resta obbligato con chi compra per tutti i contri-buti che dovessero maturare fino a quando una copia autentica (cioè notarile) dell’atto di compravendita non venga trasmessa all’amministratore. Si tratta di una formalità in più di grande importanza, che, tuttavi-a, spesso, viene tralasciata (un po’ per la novità della norma un po’ per impreparazione). Per capirne il rilie-vo basti questo semplice esempio: Tizio vende nel novembre 2013 a Caio un appartamento; l’atto di com-pravendita non viene trasmesso all’amministratore; supponiamo che Caio nel periodo successivo (es. nei due anni successivi 2014 e 2015) risulti moroso nel pagamento delle spese condominiali; ebbene l’amministratore di condominio potrebbe rivolgersi per il pagamento
Psicologia del lavoro
La gestione del tempo DOTT. LARA TASSO - Psicologo del Lavoro – e-mail: lara.tasso@libero.it
di queste spese anche a Tizio, che a suo tempo ha venduto l’appartamento a Caio e che, per ignoranza o non adeguatamente consigliato, non ha proceduto a trasmettere l’atto di compravendita all’amministratore: una bella sorpresa, dunque, che potrebbe arrivare anche a molti anni di distanza da quando si è venduto l’appartamento! DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
• Piante da interno ed esterno • Fiori recisi
• Sementi e piante da orto
• ALIMENTI PER I TUOI PICCOLI AMICI CORTE di Piove di Sacco (PD) Voa Brentella Sx
Tel. 348.5986444
Saper gestire il proprio tempo (time management) è una abilità molto importante per riuscire a portare a termine con successo i propri obiettivi, senza rischiare un negativo eccesso di stress e una inutile dispersione di risorse. La frenesia di tutti i giorni, tuttavia, rende questo non sempre facile, e spesso i piani della giornata o della settimana vengono solo parzialmente raggiunti, aumentando le cose da fare nelle volte successive. Per facilitare la gestione del tempo, indicherò di seguito alcuni suggerimenti. In primis, è bene fare una lista scritta delle attività da svolgere, tagliandole una ad una appena terminate. E’ bene, inoltre, che gli obiettivi siano realistici e raggiungibili. Uno studente che, per esempio, deve organizzare lo studio in vista di un esame, non potrà pianificare di studiare in un giorno duecento pagine, se in media riesce a farne cinquanta. Porsi obiettivi non realistici comporta, infatti, sconforto e abbandono del compito. Per programmare bene i propri impegni, è fondamentale conoscersi bene, tenendo conto che è importante prendersi delle pause e dei momenti di stacco. Alcune persone, per esempio, rendono meglio di mattina (morning people), mentre altre hanno livelli più alti la sera (evening people): capire a quale gruppo si appartiene permette di concentrare, se possibile, i compiti che richiedono più sforzo nel momento della giornata in cui siamo più produttivi. Dopo pranzo, inoltre, è bene ridurre i compiti che richiedono un maggiore sforzo cognitivo, in quanto le risorse del nostro organismo sono concentrate nella digestione. Un altro importante aspetto, è di dare una diversa priorità ai compiti da svolgere, così da distinguere quelli che devono assolutamente essere terminati, da quelli che è possibile procrastinare. Teniamo anche conto che, dove è possibile, è bene delegare, sia in campo lavorativo sia domestico. Si pensi, per esempio, all’importanza dell’equa distribuzione dei compiti tra moglie e marito nella gestione della casa. Quando si pianifica, è bene stimare quanto tempo si pensa di dedicare a ciascun compito, stando pronti a modificare il proprio programma in itinere, nel caso in cui ci renda conto di aver sottostimato o sovrastimato il carico di lavoro. E’ sempre bene tener conto di possibili imprevisti, che possono ritardare il programma. Per questo, è consigliabile non riempire ogni momento della giornata di cose da fare. Ricordiamo, inoltre, di lasciare il giusto spazio agli affetti, alle relazioni interpersonali, e anche ai momenti vuoti di attività, ma pieni di significato, poiché ci portano a pensare e riflettere.
FRISO srl
UN NUOVO MODO DI GUIDARE VIENI A PROVARLA !!!
GUARDA AMA SOGNA
VIVI
LA CITTà CON OCCHI NUOVI.
Provalo in anteprima neL nostro Showroom. Valori ciclo combinato, consumi: da 3,8 a 5,9 l/100 km; emissioni CO
2
: da 98 a 135 g/km.
Assetto rialzato e sistema Grip Control®, per una perfetta trazione su ogni terreno. Esclusivo volante compatto e cerchi in lega da 17” per esprimere la vera essenza del crossover. Motori e-HDi microibridi e benzina VTi 3 cilindri: più reattività e meno consumi. Compatto fuori, affascinante dentro, con il Touchscreen 7”. E con il Park Assist parcheggia da solo. Vivi un’esperienza di guida rivoluzionaria, è nato il city crossover.
PEUGEOT 2008. IL CITY CROSSOVER.
FRISO srl - CONCESSIONARIO PEUGEOT Piove di Sacco (PD) Vendita 049 9705433 - Assistenza/Ricambi 049 9705425 Chioggia (VE) Vendita 041 490292 - e-mail:friso@frisosrl.com
A tavola 25 33 Salotto e ristorante Piazza garibaldi, 6 Adria www.terrazzainpiazza.it
INGREDIENTI: 50 GR. DI BURRO, 20 GR. DI FARINA GR DI LATTE UOVA 75 GR. DI RASPADURA (FORMAGGIO GRANA CON SOLI 3 MESI DI STAGIONATURA TAGLIATO IN FOGLI SOTTILISSIMI GRAZIE AD UN’APPOSITA LAMA), 4 PORCINI FRESCHI MEDIO-PICCOLI, 4 CUCCHIAI DA ZUPPA DI OLIO EXTRAVERGINE, 2 CUCCHIAI DA CAFFÈ DI ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA, LA PARTE BIANCA DI 1 PORRO. ESECUZIONE IN UN TEGAME IN ALLUMINIO ANTIADERENTE, FONDERE IL BURRO E UNIRE LA FARINA, FRUSTARE PER AMALGAMARE E AGGIUNGERE IL LATTE; SALARE E CUOCERE A FUOCO DOLCE SEMPRE FRUSTANDO FINCHÈ NON COMINCERÀ A BOLLIRE, SPEGNERE IL FUOCO ED UNIRE LA RASPADURA. MESCOLARE FINO A COMPLETO SCIOGLIMENTO ED AGGIUNGERE I DUE ROSSI D’UOVO, TENENDO DA PARTE I BIANCHI. INTANTO TAGLIARE IL PORRO IN DUE TRONCHETTI DI CIRCA 8 CM., DIVIDERLI E POI TAGLIARLI ALLA JULIENNE FINISSIMA PER IL LUNGO. METTERLI A BAGNO IN ACQUA FREDDA. PRENDERE I DUE BIANCHI D’UOVO E PORLI IN UNA CIOTOLA DI ACCIAIO, QUINDI APPOGGIARLI IN UN BAGNOMARIA TIEPIDO E ROMPERLI CON L’AIUTO DI UNA FORCHETTA; VERSARLI NEL COMPOSTO PREPARATO IN PRECEDENZA, SISTEMARLO DI SALE E DIVIDERLO IN 4 CIOTOLOINE DI ALLUMINIO IMBURRATE; CONSERVARLI IN FRIGORIFERO. SCOLARE I PORRI E FARLI ASCIUGARE IN UN COLINO PER POCHI MIN., DEVONO RESTARE UMIDI MA PERDERE L’ECCESSO DI ACQUA, INFARINARLI E FRIGGERLI IN OLIO NON TROPPO CALDO AFFINCHÈ SECCHINO SENZA COLORARE. ACCENDERE IL FORNO A 210° E POSIZIONARVI UNA PLACCA PIENA DI ACQUA PER FARE BAGNOMARIA, QUANDO SARÀ IN TEMPERATURA METTERVI A CUOCERE I FLAN PER 12 MIN.;INTANTO MONDARE E SPAZZOLARE PER BENE I PORCINI E TAGLIARLI A FETTE IL PIÙ SOTTILE POSSIBILE, DISTRIBUIRLE U 4 PIATTI PIANI E FREDDI, SALARE, PEPARE E CONDIRE CON OLIO E ACETO BALSAMICO PRECEDENTEMENTE MESCOLATI. QUANDO I FLAN SARANNO PRONTI (DEVONO ESSERE ANCORA UN PÒ CRUDI NEL LORO INTERNO) GIRARLI AL CENTRO DEI PIATTI E METTEVI SOPRA UN CIUFFO DI PORRI FRITTI. MESSAGGIO PUBBLICITARIO
cocKtails by Paolo Marani
UN PRIMO PIATTO IN SONO ORIGINALMENTE ACCOSTATI IL PESTO DI BASILICO ED I FUNGHI. SEMPLICISSIMA LA PREPARAZIONE DI QUESTO CONDIMENTO: CREMOSO PESTO, SAPORITI CHIODINI E GUSTOSE CASTAGNE, IL TUTTO RINFRESCATO CON LA SALVIA, PER CREARE UN MORBIDO E CURIOSO GIOCO DI SAPORI E CONSISTENZE. INGREDIENTI, CHE SOLITAMENTE NON SI TROVANO ABBINATI, SI RIVELANO UNA PIACEVOLISSIMA SCOPERTA PER UN PIATTO ANCHE ESTREMAMENTE VELOCE DA PREPARARE.
INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 500G FREGOLA SARDA GROSSA 180G FUNGHI CHIODINI IN LATTINA 5 CASTAGNE LESSE 150G PESTO DI BASILICO 3 FOGLIE SALVIA 1 SPICCHI AGLIO
FAR SOFFRIGGERE L’AGLIO IN UN PENTOLINO CON L’OLIO, UNIRVI I FUNGHI E LE CASTAGNE SMINUZZATE, POI AROMATIZZARE CON LA SALVIA E SALARE. CUOCERE LA FREGOLA IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SCOLARLA TENENDO DA PARTE UN PÒ DI ACQUA DI COTTURA. MESCOLARE LA FREGOLA CON IL PESTO DI BASILICO, UNIRVI I FUNGHI CON LE CASTAGNE ED AMMORBIDIRE CON L’ACQUA TENUTA DA PARTE. SERVIRE SPOLVERANDO A PIACERE CON FORMAGGIO PARMIGIANO.
INGREDIENTI:
RUM BARCELLO, LIME, ZUCCHERO DI CANNA, SPRITE, GHIACCIO TRITATO
dal 1979!
FREGOLA SARDA CON PESTO DI BASILICO, CHIODINI E CASTAGNE
SALE
I CONSIGLI DI PAOLO
INFO@TERRAZZAINPIAZZA.IT
cUcina
OLIO EVO
CAIPIRISSIMA DOTT. CAVALLARI PAOLO MARANI
cUcina
la ricetta FLAN DI RASPADURA CON PORCINI CRUDI AL BALSAMICO E PORRI FRITTI 00, 125 . ,2 ,
MANUELA E SILVIA BIZZO
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
Marchiori Ettore visita il nostro sito: www.marchioriettore.it
“ Auguri di Buon 2014!!! “
La nostra Passione... sono i Vostri Lavori !!!
PRODUCIAMO E INSTALLIAMO: SERRAMENTI, CANCELLI, SCALE E PARAPETTI.... • cancelli in ferro e ringhiere • inferriate di sicurezza • scale e parapetti da interno e da esterno • parapetti in acciaio inox a misura • lavori in ferro • porte blindate su misura
• basculanti e sezionali anche motorizzati • serrande, vetrine e allestimenti per negozi • tapparelle alluminio e Pvc • pensiline esterne • zanzariere e tende da sole • serramenti Pvc made in Italy
• serramenti in alluminio e legno • taglio e piega lamiere in ferro, acciaio, rame e alluminio. • sostituzione vetri su serramenti e vetrine • riparazioni e manutenzioni di ogni genere
Ettore i r o i h c r a M I
Marchiori Ettore
ESTE (PD) Via G. Callido, 6 Tel. 0429 600570
N RAZIO Le DET ALI FISC % e del 50 del 65% ano... continu
34 Oroscopo 24 ARIETE 21/03 AL 20/04
DAL
FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FAMILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AMATE · S ALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAGIONE
TORO DAL 21/04 AL 20/05
SIETE SONE DIVERSE: I PROBFASCINO
PERLEMI CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI · S ALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUALCHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO
Oroscopo INIZIATE L’ANNO CON I MIGLIORI
FASCINO ALTI E BASSI IN ARRIVO IN CAMPO SENTIMENTALE. SARETE CONTRADDITTORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI · S ALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE
SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11
PROPOSITI: L’AMORE E LA SALUTE
FASCINO LA MORBIDEZZA UNITA AD UNA BELLA DOSE DI SENSUALITÀ VI AIUTERANNO A CONQUISTARE CHIUNQUE. SIATE LEGGERI · S ALUTE L’OTTIMA FORMA AIUTA AD AVERE CORAGGIO: CAMBIATE LOOK O TAGLIO DI CAPELLI. PERFETTI I TRATTAMENTI ESTETICI
VENGONO PRIMA DI TUTTO
GEMELLI DAL 21/05 AL 21/06
SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12
RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA, B AT T I BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA · SALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AGGUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE FASCINO
lounge bar ennaio g 4 2 i d r e n e V a piZZeri 1 7 r e li tf ib a ) a i r e (Tri b u to piadin aio ria b r u S c h e t t e orto S a b a t o 2 5 g e n n
FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IMPORRE IL VOSTRO PARERE · SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI
anche per asp 0426 310213
LEONE DAL 23/07 AL 23/08
ì il 2°e 4° veneersde di ogni m
FASCINO TANTA
il CERVELLONE
VOGLIA DI VIAGGIARE, DIVERTIRSI E CONOSCERE GENTE NUOVA. FINALMENTE SI ESCE DAL LETARGO CRONICO · S ALUTE SE SIETE SPORTIVI QUESTO È IL MOMENTO DI RAGGIUNGERE TRAGUARDI IMPORTANTI. SE NON LO SIETE INIZIATE ORA
ì ogni gioved
SiSmica raio Sabato 1 febb white Voice raio Sabato 8 febb b o l l i c i noero s s i)
KARAOKE
domenica dlle
18:00
APERITIVO LOUNGE
VERGINE DAL 24/08 AL 22/09
domenica
FASCINO
Seguci su:
io Tutto il miglior caRlcMO! su MAXI SCHE
re (V e) if ic io ) c av ar ze er h cc Zu x (e 292838 V ia c av ou r, 18 • C e ll . 3 3 9 6 13 2 10 3 6 2 4 Te l. 0 edì c h iu so il lu n
(t ri b u to v a s c
bbraio Venerdi 14 fe x i g l a S S a n i m eli gianb upe )l e (t ri b u to
braio Sabato 15 feb c a i radioacuSt
PRENOTATI !!!
e v i L i t n e Ev
CANCRO DAL 22/06 AL 22/07
L’AMORE VI GRATIFICHERÀ MOLTO E VI FARÀ PROVARE SENSAZIONI CHE CREDEVATE DIMENTICATE: DELICATEZZA · S ALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE O RISCHIERETE DI SENTIRVI FIACCHI E DEMOTIVATI. ATTENTI AI RAFFREDDORI
BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10
FASCINO VOGLIA
DI SEDURRE E GIOCARE CON GLI SGUARDI CHE VI GARANTIRANNO IL SUCCESSO NEGLI AFFARI DI CUORE S ALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROBLEMA SAPPIATE CHE LA CONVALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE
CAPRICORNO DAL 22/12 AL 20/01
FASCINO I CONTRASTI TACIUTI NEL CUORE DI CHI AMATE METTONO RADICI: CORRETE AI RIPARI E CONCEDETEVI UN CHIARIMENTO · S ALUTE NON SCEGLIETE IL CIBO COME MEZZO CONSOLATORIO. DOVETE AVERE UNA BUONA SCORTA DI PAZIENZA. EVITARE GLI ECCESSI
ACQUARIO DAL 21/01 AL 19/02
FASCINO SARETE APPASSIONATI E AUDACI, PRONTI A SPAZZARE VIA ANTICHI RESIDUI DEL PASSATO. IN ARRIVO NOVITÀ IMPORTANTI · SALUTE I PIANETI INCORAGGIANO LO SPORT E LA MUSCOLATURA PER SMALTIRE PESO E DELINEARE LA SILUETTE UN PO’ APPESANTITA
PESCI DAL 20/02 AL 20/03
FASCINO LE BRACCIA
DI CUPIDO SONO APERTE E TI ASPETTANO. OCCORRE, PERÒ, CHE TU ABBIA FIDUCIA E TI LASCI ANDARE · S ALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE PERCHÉ ARRIVATE UN PO’ STANCHI E ALL’ORIZZONTE NON C’È UNA RIPRESA COMPLETA
CUCINA A VISTA
CARNE & pEsCE
PRANZO sushi
GAMBERONI, €10,90* *BEVANDE EsCLUsE sCAMpI, spADA, sALMONE, CALAMARI, BAMBiNi DA 4 A 8 ANNi sOGLIOLE, 50% DI sCONTO CENA CON DEssERT ROMBO, e molto
€15,90*
altro ancora
*BEVANDE EsCLUsE
novità 2014
“nastri sushi”
Mangia quanto vuoi...Quello che vuoi... sOLO CARNE E pEsCE FREsCO sottomarina (VE)
Lungomare Adriatico, 12 (sotto Capinera)
pER pRENOTAZIONI: Tel. 041.3097694 ORARIO: pranzo: dalle 11:30 alle 15:00 Cena: dalle 18:30 alle 00:00
ApERTO TUTTO L’ANNO
BUFFET A VOLONTÀ, pRIMI pIATTI E sECONDI pIATTI CUCINATI AL MOMENTO DAVANTI AL CLIENTE sECONDO I sUOI GUsTI
Ricetta
Anticrisi PubblicitĂ su Facebook + Sito Web Aziendale + Versione per cellulare =
â&#x201A;Ź 4 90,00 Contattaci per qualsiasi informazione! info@tre-informatica.it -
facebook.com/treinformatica
TRE INFORMATICA via Rovigo, 69 - Este (PD) - Tel. 0429 616974
sogno
per il tuo arredamento affidati al
www.patio.it
Messaggio Pubblicitario
Un giro all’interno della nostra esposizione per ammirare i mobili delle migliori aziende del mercato a prezzi che non avresti mai pensato di trovare Ti sbalordiremo!
Succede solo al PATIO Un’ OUTLET di marchi prestigiosi dove potrai trovare OCCASIONI IrrIpetIbIlI: •CUCINE •CAMERE •CAMERETTE •SALOTTI •SOGGIORNI e molto altro... La serietà di una grande azienda sul mercato da oltre 60 anni, premiata da prestigiosi istituti dell’arredamento. Abbiamo arredato migliaia di case in tutto il Veneto, Emiglia Romagna e non solo..... la soddisfazione dei nostri clienti è la nostra migliore pubblicità. pOrtO VIrO (rO) S.S. rOMeA KM. 68 tel. 0426 321260
AR R EDA L A T U A C A SA
FerrArA VIA MODeNA 250 - tel. 0532 731138
www.patio.it