Piovese giu2013 n75

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del Piovese

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 75 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Primo Piano Economia: in 5 anni in Veneto persi 23 miliardi di Pil pagg.

Estate a Piove Isola pedonale e Ztl; tante iniziative per tutta la stagione

Sanità Schede ospedaliere: l’ospedale di Piove esce ridimensionato

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pagg.6,30

pag.

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EDITORIALE

codevigo, l’ultimo saluto a gerardo fontana

Fusione tra Comuni i sindaci ci provano di Nicola Stievano

Grave lutto per il paese che ha perso Gerardo Fontana. Lo scorso 25 giugno l’ex sindaco è spirato all’ospedale di Cesena, dove era ricoverato da una settimana. Aveva compiuto sessanta anni a febbraio. pag. 22

Brugine, voucher comunali per i disoccupati

Spesso la buona volontà, quando si tratta di trovare un nuovo lavoro, non basta. Specie poi se di questi tempi. Ecco che l’amministrazione comunale va in aiuto ai disoccupati del paese attraverso i voucher comunali. pag. 24

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Gianella presenta la sua Giunta: “Persone tenaci e volenterose” Il neo sindaco: “C’è necessità di dialogo e di dare risposte ai Piovesi”, tra le sue priorità anche la fusione dei Comuni della Saccisica

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isponde sereno Davide Gianella, neo sindaco di Piove di Sacco, a distanza di qualche settimana dal verdetto elettorale che lo ha consacrato primo cittadino, con 275 voti di vantaggio sul suo sfidante al ballottaggio, il candidato della Lega Nord e lista civica, Andrea Recaldin. Un pomeriggio al cardiopalma per i due aspiranti sindaci, quello del 10 giugno scorso, con lo spoglio che inizialmente procedeva in equilibrio, fino a quando, fugato

ogni dubbio, è apparso chiaramente che ad indossare la fascia tricolore e a prendere posto a Palazzo Jappelli sarebbe stato Gianella e il centrosinistra che lo ha sostenuto. “Scontato dire che sono contento – ha commentato Gianella – devo sottolineare che nonostante non abbiamo pagato cene o promesso cose irrealizzabili, siamo riusciti a parlare alla testa delle persone. Ho voluto puntare tutto sui contenuti – dice - sul programma e sulla mia

idea di Piove di Sacco, che ho riassunto molto semplicemente in dieci punti, poi sviluppati nel programma di governo”. In merito al risultato uscito dalle urne, secondo il sindaco, il voto dei piovesi “fotografa una Piove di Sacco divisa fra i delusi, che nemmeno si sono recati al voto (alle urne al ballottaggio solo il 53,41% degli aventi diritto al voto, oltre 9 punti percentuali in meno rispetto al primo turno ndr), ed una parte pag. 8 che ha scelto l’avversario”.

ia le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più difficile dall’inizio della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese. Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembrano intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e potrebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e anche le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada. Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Comune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla finestra, anzi. continua a pag. 3

L’Intervento

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città di Nicola Rossi*

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uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fiaccolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica *Presidente Confesercenti Padova

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EDITORIALE

segue da pag.

Fusione tra Comuni i sindaci ci provano

Amico dell’Ambiente

gia’ raccolte 103 tonnellate di tappi

La raccolta dei tappi in plastica sostenuta dal progetto Amico dell’Ambiente ha già registrato nel primo semestre 2013 l’eccezionale risultato di 103 tonnellate, ottenuto con il prezioso contributo di associazioni, scuole e di molti privati. La media calcolata è di 500 mila tappi al giorno, cinquantamila in più rispetto al 2012. Si è stimato che con il numero raccolto lo scorso anno si sarebbero potuti riempire 46 vagoni di un treno merci, ma le previsioni per quest’anno si preannunciano ancora più straordinarie. La possibilità di ricevere un compenso per ogni chilogrammo di tappi raccolto permette di contribuire attivamente al recupero e al riciclo.

La gestione in forma associata dei servizi fra i piccoli Comuni è stato solo il primo passo, perché diverse amministrazioni hanno scelto la forma dell’Unione fra Comuni, che dovrebbe garantire ulteriori economie e qualche risorsa in più. Ma c’è chi si sta spingendo oltre e pensando alle vere e proprie fusioni, fra due o più Comuni. Non dimentichiamo che quasi vent’anni fa proprio in Veneto si verificò una della prime fusioni, con la nascita del Comune di Due Carrare su iniziativa dei sindaci di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. La scelta si è rivelata lungimirante, racconta ora l’attuale sindaco, e ha permesso di accedere a nuove opportunità di finanziamento, a contare su maggiori risorse per realizzare opere e garantire servizi migliori. Una strada da seguire, dunque, lungo la quale si stanno avviando altri Comuni del Veneto, dalla montagna bellunese alla bassa padovana, al rodigino, dove sei comuni hanno già deciso il loro futuro nome: Civitanova Polesine. Fusioni che non riguardano solo i microcomuni, visto che anche Este, che conta quasi 17 mila abitanti, sta portando avanti il progetto di fusione con Ospedaletto Euganeo, centro di otre 5 mila anime. Il “matrimonio” porterebbe un dote qualcosa come 9 milioni di euro per i prossimi dieci anni, una cifra che permetterebbe, raccontano gli amministratori, di gestire con maggiore tranquillità il bilancio comunale. E non importa se ce si sarà un solo Comune, con un nuovo nome, per non far torto a nessuno, ciò che conta è che rimangano i servizi, si possano asfaltare le strade, far giocare i bambini nei parchi pubblici, evitare che piova dentro le scuole. Fusione, unione o convenzioni: ciascun Comune sta cercando la soluzione ideale, non senza fatica, ma con la speranza di ottenere dei benefici. di Nicola Stievano

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Prima città nel Veneto

donne imprenditrici padova e’ “capitale” In crescita del numero di imprenditrici attive nella Provincia di Padova, che ha toccato quota 38.647 aumentando dello 0,4% ,in piena controtendenza con le chiusure generalizzate. Padova è la nona città in Italia per numero di imprenditrici, la prima nel Veneto con 20,4 donne imprenditrici su 100, tra le più alte in Italia, nonostante la crisi. Istituto Zooprofilattico Venezie

bilancio in utile per due milioni

Nonostante la crisi l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con sede a Legnaro, non solo tiene i Conti in ordine, ma chiude il bilancio del 2012 con un utile che supera i 2 milioni di euro. Non è un risultato di poco conto se si considera il difficile momento economico vissuto anche dalla pubblica amministrazione. Oltre due milioni di utile rappresentano infatti, in termini percentuali, il 5% del valore della produzione complessiva, rendimento molto simile a quello di un’industria e che fa dell’Istituto un centro d’eccellenza.

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correzzola

sanità locale

La Marciliana va in scena in territorio padovano pag. 14

codevigo

Spazio ai giovani nella Giunta di Annunzio Belan

il progetto

pag.

22

Studenti e insegnanti in Africa per volontariato pag. 29

Regione sicurezza

Nuove schede ospedaliere, cosa cambia a Padova pag. 30

ambiente

Al via la Bonifica della “C&C”, bomba ecologica da “disinnescare” pag. 31

Avviata un’inedita collaborazione tra la Fondazione Teatro La Fenice, il Consorzio Terme Euganee ed il Consorzio di Promozione Turistica di Padova. Attraverso questo accordo sarà possibile fornire ai numerosi ospiti italiani e stranieri delle località termali e patavine la possibilità di assistere agli spettacoli del Festival estivo “Lo spirito della musica di Venezia”. Fino al 26 settembre

Morti bianche in calo perchè è calato il lavoro pagg. 38-39

arte

Padiglione Italia alla Biennale di Venezia

estate giovane

Centri estivi per tutte le età, tra sport e avventura pag. 32

Anche quest’anno la Provincia di Padova firma la convenzione per tenere aperti sul territorio gli “sportelli CISI”, i centri di formazione e servizi agli immigrati. Il servizio è stato attivato per la prima volta nel 1998 in collaborazione con l’associazione Migranti Onlus, consentendo alle persone straniere e italiane di avere dei punti di informazione per il disbrigo delle pratiche burocratiche. I primi sportelli furono aperti nel 1999 nei Comuni di San Giorgio in Bosco, Camposampiero e Monselice. I risultati positivi permisero di aprire lo sportello anchea a Padova.

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Provincia

sportello immigrati 15 anni di servizi

Accordo con il teatro veneziano

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Piovese

La Provincia rinnova l’accordo

pag.

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summer run, 12 serate.... di corsa

Fino al 26 settembre si corre con la Summer Run, terza edizione dell’iniziativa organizzata dall’ A.S.D. Boomerang Runners con il patrocinio del Comune di Padova. Dodici serate per i runners, sempre al giovedì, con partenza alle 20.30: percorsi di circa 8 chilometri, alla scoperta di sette comuni padovani: Ponte San Nicolò, Rovolon, Piove di Sacco-Arzergrande, Galzignano Terme, Poverara, Maserà di Padova, Casalserugo-Bovolenta, con possibilità di concludere la serata, con tuffo o meno, in piscina. La corsa è gratuita, la serata in piscina costa 3 euro.Info www. www.boomerangrunners.com.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato Editore

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Questa edizione raggiunge le zone di Piove di Sacco, Legnaro, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Brugine, Codevigo, Pontelongo, Polverara per un numero complessivo di 16.614 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

Venezia Padova Rovigo Treviso

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Padova, via Svezia 9 Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054 numero verde 800 465040 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

REDAZIONE:

Direttore responsabile

Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 27 giugno 2013 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)

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4 Argomento del mese ECONOMIA In attesa di agganciare la ripresa il Veneto conta i danni della più lunga crisi economica della sua storia. I dati del 2012 e le stime per il 2013 presentati da Unioncamere del Veneto sono ancora critici. Quest’anno si registrerà una flessione del Pil pari al -1,2% e solo nel 2014 si tornerà a crescere Il 2013 continuerà a registrare contrazioni per i consumi delle famiglie pari a -2,4%

Bianchi: “Se ci sarà inversione di tendenza, sarà a fine anno grazie alle politiche per la crescita”

“I

l 2012 è stato un anno di recessione, ma anche il 2013 sarà difficile. L’economia del Veneto sta attraversando la crisi più lunga della sua storia”. Esordisce con queste parole il presidente di Unioncamere del Veneto, Alessandro Bianchi in occasione, lo scorso 18 giugno, della presentazione del rapporto “La situazione economica del Veneto”, curato dal Centro Studi Unioncamere Veneto giunto alla sua 46esima edizione. In cinque anni la crisi ha sottratto al Veneto 23 miliardi di euro di Pil e nel 2013 la flessione proseguirà con un -1,2%. In questo quadro l’aumento dell’aliquota Iva al 22% comporterebbe una ulteriore flessione dei consumi. Secondo le stime più recenti, nel 2013 il Veneto registrerà una flessione del Pil pari al -1,2% e solo dal 2014 tornerà a crescere con un +0,9%. Da traino saranno ancora le esportazioni, previste in aumento del +4,4% (+2,7% per l’Italia) quest’anno, mentre il 2014 dovrebbe riservare una crescita del +5,2%. Di contro, il 2013 continuerà a registrare contrazioni per consumi delle famiglie (-2,4%) e investimenti delle imprese (-4,6%), sebbene in ripresa rispetto ai valori 2012. Le ripercussioni sull’occupazione porteranno, nel 2013, a un calo del -1,1% delle unità lavoro, col tasso di

il vicepresidente commissione europea antonio taJani

“Veneto cuore pulsante dell’imprenditoria, va sostenuto”

I

In 5 anni persi in Ven

l Veneto è il cuore pulsante dell’imprenditoria. E per questo va sostenuto e incoraggiato. Sono le considerazioni del vicepresidente della Commissione Europea e commissario per l’industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani (in foto), in Veneto a inizio giugno per un tour regionale di confronto proprio con le categorie produttive. “E’ una delle regioni più industrializzate d’Europa, che rispetto ad altre possiede una caratteristica peculiare: la specificità e la qualità della sua gente, che è riuscita a trasformare in qualche decennio un territorio che viveva in condizioni economiche difficili in un territorio all’avanguardia” ha sostenuto, ospite di Unioncamere del Veneto, in occasione del tavolo di lavoro organizzato con le imprese e gli enti locali del territorio, cui hanno partecipato il presidente di Unioncamere del Veneto Alessandro Bianchi, e il segretario generale Gian Angelo Bellati oltre all’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti. Di fronte a questa platea il vicepresidente della Ce ha sollecitato la politica a fare la sua parte. “Penso – ha sostenuto – alla riduzione della burocrazia, al ritardo dei pagamenti, al lavoro che stiamo svolgendo sulla tutela del marchio e qualità dei prodotti. Penso alla piccola e media impresa, così forte e importante, che vive però momenti di difficoltà”. G.G.

disoccupazione che salirà al 7,6%. Il Veneto ha chiuso il 2012 con una flessione del Pil del -2,3%, annullando la crescita del biennio 2010-2011 (+1,3%). La caduta è in linea con quella di Emilia Romagna (-2,4%), Piemonte (-2,3%), Toscana (-2,3%) e Lombardia (-2%). Complessivamente, dal 2008 al 2012, la crisi ha comportato una perdita di Pil pari a 23 miliardi di euro: 130 miliardi del Pil reale, senza crisi, avrebbero raggiunto i 153 miliardi. Il numero di imprese attive ha registrato una flessione del -1,2%, pari a oltre 5.600 unità (poco più di 450mila unità). Il mercato del lavoro ha registrato un saldo occupazionale negativo di oltre 15mila posti: perdite più ingenti nelle costruzioni (-20,1%) e industria (-17,5%). La produzione industriale ha segnato una flessione media annua del -4,3%. Crolla l’andamento delle vendite al dettaglio (-5,8%). E’ proseguita la contrazione dell’attività di prestito del sistema bancario (-2%). Continua la tendenza positiva nel turismo: nel 2012 +0,3% degli arrivi, pari a oltre 15,8 milioni di visitatori, mentre scendono del -1,7% le presenze, pari a 62,4 milioni. A seguito delle manovre finanziare di austerità del biennio 2011-2012, nel 2013 il Veneto avrà una perdita di

Pil di 1,9 miliardi di euro (-1,3%). Le misure di austerity spiegano una caduta dei consumi di circa 1,3 miliardi di euro (-1,4% rispetto alla tendenza “ante manovre”) e una flessione degli investimenti di 700 milioni di euro (-2,1%). Stimando l’impatto sul reddito disponibile delle famiglie (ciò che resta per i consumi dopo il pagamento delle imposte dirette), le famiglie venete hanno subìto un’erosione di 397 euro ciascuna. “Se l’inversione di tendenza ci sarà, - commenta il presidente Bianchi - sarà sicuramente più spostata verso fine anno e comunque legata ad auspicabili politiche per la crescita decise in ambito europeo. Finché l’Europa continuerà ad imporre solo politiche economiche volte al contenimento dei debiti sovrani e al risanamento dei conti pubblici nazionali, difficilmente potrà esserci spazio per un vero rilancio”. “Gli enti pubblici, i loro amministratori e i soggetti che muovono lo sviluppo e la crescita - ha osservato Giuseppe Fedalto, il presidente della Camera di Commercio di Venezia che ha fatto gli onori di casa ospitando la presentazione nella rinnovata sede in centro storico a Venezia - sono chiamati ad uno sforzo straordinario e a un gioco di squadra per sostenere il nostro sistema imprenditoriale”.


Argomento del mese 5 Il presidente Confindustria Padova Massimo Pavin col ministro Flavio Zanonato, sullo sfondo il presidente nazionale degli industriali Giorgio Squinzi

Camera di Commercio di Padova

Da sx Serafino Pitingaro, Ufficio Studi Unioncamere, Roberto Furlan, Camera di Commercio di Padova, Alessandro Bianchi, Unioncamere Veneto, Giuseppe Fedalto, Camera di Venezia, Fabrizio Pezzani, professore ordinario all’Università Bocconi, Gian Angelo Bellati, Segretario Generale di Unioncamere Veneto

neto 23 miliardi di Pil

Gli industriali padovani in asseblea Pavin: “Daremo al governo le chiavi delle nostre imprese”

“I debiti della pubblica amministrazione vanno restituiti al più presto” di Giovanni Giovetti

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spalla pag 5 per padova

e imprese venete sono al limite e gli imprenditori hanno perso la pazienza. Eloquente la reazione di disappunto manifestata nei confronti del ministro “di casa” Flavio Zanonato, sindaco di Padova fino a qualche mese fa e che ora si occupa del dicastero dello Svilluppo, contestato dagli industriali padovani nel corso dell’ultima Assemblea annuale, lo scorso 5 luglio. Non un attacco personale ma una manifestazione di disappunto sintomatica di un malessere profondo del Nordest che produce e che reclama risposte dalla politica. Gli imprenditori padovani di Confindustria avevano esordito in assemblea con la sfida lanciata dal loro presidente Massimo Pavin di restituire al governo le chiavi delle loro imprese in segno di protesta. Una provocazione per sottolineare la necessità che il governo ascolti la voce dell’impresa. Il decreto sblocca debiti, la riduzione della spesa pubblica, più sobrietà nella politica: questi sono i segnali che si aspettano gli imprenditori ponendo “la questione industriale” come vero banco di prova per il Governo “di servizio al Paese” e per l’Europa, e chiedono ora uno shock fiscale, con l’abolizione dell’Irap, meno tasse sull’occupazione e il taglio dell’Imu sui capannoni. La voglia di fare non manca, la speranza neppure, ma non si può resistere a lungo di fronte ad uno scenario di grande desolazione economica. Fra le risposte sollecitate alla politica, prioritaria risulta la necessità di rendere più efficiente la macchina pubblica e in particolare il dito è puntato sul netto ritardo del pagamento dei debiti. “I debiti scaduti della pubblica amministrazione - si legge in una nota all’indomani dell’assemblea di Confindustria Padova - sono soldi delle imprese, che vanno restituiti al più presto, rimuovendo ogni genere di ostacolo per sanare una ferita che è solo italiana”. messaggio pubblicitario

Fernando Zilio nuovo presidente

“Dobbiamo aiutare le imprese in difficoltà” “C

i attendono 5 anni di impegni gravosi, e dobbiamo lavorare tutti uniti, nella piena trasparenza e raccogliendo tutti i nostri sforzi per aiutare le imprese padovane sempre più in difficoltà a causa della crisi. Dobbiamo dare un messaggio di forza e speranza, perché la Camera di Commercio è la casa delle imprese”. Con queste parole Fernando Zilio ha esordito come presidente della Camera di Commercio di Padova, in rappresentanza di oltre 100.000 imprese. Il numero uno di Ascom-Confcommercio Padova, nonché portavoce provinciale di Rete Imprese Italia è stato vicepresidente dell’ente camerale stesso nel precedente quinquennio. Imprenditore nel campo dell’abbigliamento, titolare della ditta Cipa Padova Srl, Zilio è presidente dell’Ascom-Confcommercio Padova dal 2005. Attualmente è anche presidente di Infocert, società Spa specializzata nella progettazione e sviluppo di soluzioni informatiche ad elevato valore tecnologico per la dematerializzazione dei processi documentali. Il neo presidente è stato eletto alla terza votazione, con 18 voti su 32. “Ringrazio tutti e non nascondo un po’ di preoccupazione per questo nuovo impegno. – ha aggiunto Zilio - Ci attendono 5 anni molto difficili e avrò bisogno di lavorare con tutti i consiglieri. Sarà un Consiglio camerale impegnato, perché fuori da queste mura la crisi è sempre più aggressiva e le imprese chiedono risposte urgenti. Questa Camera è da sempre una delle più importanti d’Italia, per questo dobbiamo portarla rapidamente ai livelli che merita. Il mio obiettivo immediato è sviluppare un programma che coinvolga tutti e con un Consiglio intero che si incontra frequentemente, anche in via non ufficiale, se serve. La Camera di Padova rappresenta più di 100.000 imprese appartenenti al mondo produttivo, dei servizi, dell’agricoltura, delle cooperative e di tutti gli altri settori dell’economia, per questo dobbiamo mettere insieme tutte queste componenti nell’interesse di tutti”. Poi Zilio ricorda che fuori c’è chi ancora si toglie la vita a causa della crisi: “Non posso non pensare che ci sono imprenditori che si uccidono, anche se in questi ultimi anni ho ricevuto in Ascom soci arrivati alla disperazione. Non sarò un presidente che accumula cariche, ma il presidente trasversale della Camera di Commercio, in grado di rappresentare tutti e non una singola categoria”. Uno sguardo quindi al passato per tracciare però il binario futuro: “Quanto fatto nel precedente quinquennio non è da buttare, anzi. Ringrazio anche il presidente Roberto Furlan e ricordo il Numero Verde Anticrisi, i 3,5 milioni per le imprese alluvionate, i 5 milioni sul credito. E anche i 18 milioni erogati per la realizzazione del futuro Centro Congressi. E’ una Camera che ha fatto cose concrete, e da lì bisogna ripartire nella totale e completa trasparenza, puntando a creare un ente nuovo, innovativo, diverso. Insieme, insomma, saremo sopra le parti, guardando sempre all’interesse della città e del Sistema impresa”. Per il neo presidente è importante perciò puntare al “bene del territorio, con le categorie economiche al centro dell’azione per portare Padova fuori dal guado”.


6 Approfondimento Sanità Le nuove schede ospedaliere preoccupano la Saccisica

L’ospedale di Piove ne esce ridimensionato Il 28 giugno scorso un Consiglio comunale aperto a cui hanno partecipato i sindaci del territorio, i consiglieri regionali Ruzzante e Sinigaglia, Peraro, Lazzarini e Pipitone. Gianella preannuncia: “Andrò a Venezia per portare le istanze del Piovese” di Martina Maniero

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reoccupano, e non poco, i contenuti delle schede di dotazione ospedaliera e territoriale approvate il mese scorso dalla Giunta Regionale, e contenute nel nuovo Piano Sociosanitario del Veneto. Nessuna chiusura, ma un ridimensionamento delle funzioni per l’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Ma quello che in Regione viene definita la “riforma della sanità veneta” nel Piovese suona come un progressivo svuotamento di figure professionali e prestazioni, destinato ad impoverire il servizio. Stando alla riorganizzazione prevista dalle schede, il nosocomio di Piove di Sacco perderebbe l’apicalità di Rianimazione, Anestesia ed Emodinamica di Cardiologia, così come il primariato di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria. Sparisce il reparto di Ortopedia, trasferita a Padova Otorinolaringoiatria. Ridotto a regime di week surgery (cioè in funzione solo cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì) il reparto di Chirurgia. Non c’è traccia invece dell’Unità operativa

Gli amministratori: “Le schede ospedaliere vanno modificate, la Saccisica non può perdere l’ospedale”

L’ospedale di Piove di Sacco Immacolata concezione di Odontoiatria di Comunità, servizio dedicato ai disabili, a Piove dal 2002. Sale la protesta. Su tutti i fronti. Il 28 giugno scorso al palazzetto dello sport di Sant’Anna si è svolto un consiglio comunale aperto, convocato dal sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella, che ha chiamato a raccolta i colleghi dei Comuni della Saccisica. Il consiglio è stato preceduto

da un corteo, partito dall’ingresso dell’Ospedale in via San Rocco, che ha attraversato il centro cittadino. Un lungo serpentone, composto da amministratori locali, associazioni di volontariato, cooperative sociali, i primari dell’Immacolata Concezione, medici, infermieri, esponenti sindacali, delle associazioni di categoria e centinaia di cittadini. Presenti anche i sindaci dei Comuni

di Arzergrande, Brugine, Campolongo Maggiore, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Polverara, Pontelongo e Sant’Angelo. Tutti a ribadire che la sanità è un tema senza colore. Tutti a chiedere di essere tenuti in considerazione nelle scelte che riguardano il loro ospedale. Sono intervenuti al consiglio comunale anche i consiglieri regionali Pietro Ruzzante

e Claudio Sinigaglia (Pd), Stefano Peraro (Udc), Arianna Lazzarini (Lega Nord), Antonino Pipitone (Idv), il segretario regionale per la Sanità Domenico Mantoan, inviato da Palazzo Balbi per illustrare le schede ospedaliere e il Direttore dei Servizi sociali dell’Uls 16, Alessandro Pigazzo. “Le schede ospedaliere vanno assolutamente modificate perché il nostro ospedale, che serve un bacino di utenza di quasi 100 mila cittadini, deve rimanere una struttura di rete per acuti con i primariati esistenti – ha detto il sindaco Gianella - la Saccisica non può permettersi di perdere un ospedale per acuti e essere condannata ad un servizio sanitario di serie B”. “Il 12 luglio – ha annunciato il primo cittadino - sarò a Venezia per l’audizione in Quinta Commissione. Riporterò le istanze del Piovese, cercando di far capire che il nostro bacino di utenza non ha bisogno di una clinica settimanale su prenotazione, ma di una struttura per acuti che gestisca urgenza ed emergenza”.

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sprimono preoccupazione le Categorie Economiche del Piovese in merito alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria prevista per il centro ospedaliero di Piove di Sacco. Anche l’ospedale “Immacolata concezione” è stato infatti oggetto dei ridimensionamenti voluti dalle nuove schede di dotazione ospedaliere della sanità Severino veneta. Veggian Al coordinamento delle Categorie Economiche fanno riferimento Appe, Ascom, oltre 10 mila unità produttive, corrisponCia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Con- denti al 9% complessivo della provincia. L’ofesercenti, Confindustria e Upa. Le associa- biettivo dell’associazione è rilanciare l’ecozioni, presiedute dal presidente della De- nomia, la produttività e l’occupazione nella legazione Piovese di Saccisica, cercando di Confindustria Severino Diramata una richiesta favorire l’insediamenVeggian, si interroga- di chiarimento to di nuove imprese e no su quali potranno alla Regione la creazione di opporessere i vantaggi o sul ridimensionamento tunità di lavoro. gli svantaggi apportati del nosocomio Di qui la necessità alla zona di Piove di di conoscere al più Sacco dalla spending review caldeggiata presto le conseguenze dell’approvazione dal presidente della Regione Luca Zaia. della riforma della sanità veneta e del ridiAl fine di ricevere un chiarimento quan- mensionamento del presidio ospedaliero sul to più tempestivo possibile, si sono rivolte nostro territorio. con un comunicato ufficiale diretto alla Dopo il confronto chiarificatore con la Regione e alla Provincia. Hanno anche già Provincia e la Regione, l’associazione delproposto agli organi competenti di aprire un le categorie produttive potrà sicuramente tavolo di concertazione sul tema, per co- rivedere lo schema delle sue politiche per noscere nel dettaglio il decreto di ridimen- l’economia della Saccisica e, se necessario, sionamento e per approfondire i potenziali riorganizzarlo efficacemente in funzione del effetti sul territorio della Saccisica. nuovo ordinamento. Le Categorie Economiche del Piovese Andrea Zambolin rappresentano un territorio in cui operano



8 Piove di Sacco Primo piano

focus

Politica L’intervista al nuovo sindaco Davide Gianella

“C’è necessità di dialogo e di dare risposte”

Nominata la nuova Giunta

il sindaco: “sono tutte persone tenaci, con voglia di fare”

di Martina Maniero

R

Tra i vari obiettivi della nuova Giunta anche la fusione dei Comuni della Saccisica Il 15 luglio la prima riunione

isponde sereno Davide Gianella, neo sindaco di Piove di Sacco, a distanza di qualche settimana dal verdetto elettorale che lo ha consacrato primo cittadino, con 275 voti di vantaggio sul suo sfidante al ballottaggio, il candidato della Lega Nord e lista civica, Andrea Recaldin. Un pomeriggio al cardiopalma per i due aspiranti sindaci, quello del 10 giugno scorso, con lo spoglio che inizialmente procedeva in equilibrio, fino a quando, fugato ogni dubbio, è apparso chiaramente che ad indossare la fascia tricolore e a prendere posto a Palazzo Jappelli sarebbe stato Gianella e il centrosinistra che lo ha sostenuto. “Scontato dire che sono contento – ha commentato Gianella – devo sottolineare che nonostante non abbiamo pagato cene o promesso cose irrealizzabili, siamo riusciti a parlare alla testa delle persone. Ho voluto puntare tutto sui contenuti – dice la discussione fra le persone e per le persone”. Non - sul programma e sulla mia idea di Piove di Sacco, uno slogan elettorale. Perché la maggioranza, ha che ho riassunto molto semplicemente in dieci punti, fatto sapere Gianella, si è già messa al lavoro: “Stiapoi sviluppati nel programma di governo”. mo già valutando due idee di modifica dello statuto In merito al risultato uscito comunale, per aprire le porte dalle urne, secondo il sindaco, il “Sono contento, siamo alla partecipazione. Significa voto dei piovesi “fotografa una riusciti a parlare alla condividere alcune scelte con il Piove di Sacco divisa fra i delusi, testa delle persone. cittadino, con il quale dialogare che nemmeno si sono recati al Ho puntato tutto al fine di decidere”. voto (alle urne al ballottaggio sui contenuti” Altro tema caro al centrosolo il 53,41% degli aventi diritsinistra locale, di cui finora si è to al voto, oltre 9 punti percentuali in meno rispetto solo timidamente discusso, è quello della fusione dei al primo turno ndr), ed una parte che ha scelto l’av- Comuni. “Ho riunito tutti i sindaci della Saccisica e versario”. Il primo obiettivo che si propone il neo elet- con loro abbiamo iniziato a parlare e a confrontarci to sindaco, e la coalizione che lo sostiene, è quello di su questo argomento. Il prossimo 15 luglio – ha fat“riportare la politica a misura di persona, fare tornare to sapere Gianella - abbiamo fissato un incontro per

focus

“È

Il sindaco Davide Gianella sindaci e giunte comunali con il professor Massimo Salvato, il quale ci spiegherà in che cosa consiste uno studio di fattibilità di fusione. Per il mese di settembre l’idea è di poter condividere in tutti i consigli comunali una bozza di delibera, al fine di dare via al percorso che riguarderà la Saccisica. Oltre a questi due temi di primaria importanza - dice il primo cittadino - si aggiungono molte, moltissime piccole e grandi questioni, rimaste prive di risposte chiare in questi anni”. Quanto ai primi giorni a Palazzo Jappelli in veste di sindaco, Gianella racconta di aver incontrato a ricevimento già una cinquantina di persone. Segno, dice, “che c’era il bisogno e la voglia di poter dialogare con il sindaco, che è cittadino fra i cittadini e deve avere la porta sempre aperta”.

Il neo sindaco Davide Gianella con la sua Giunta

E

tà media 44 anni. Tutti o quasi “matricole” al tavolo del consiglio comunale, ma già impegnati nello scenario politico locale. È la giunta del sindaco Davide Gianella, presentata ufficialmente il mese scorso. Nominata vicesindaco Lucia Pizzo, 47 anni, (principale sfidante del sindaco in carica alle primarie di centrosinistra), già segretaria del circolo piovese del Partito democratico, oggi nel direttivo provinciale. Le sono state assegnate le deleghe al Bilancio, Tributi, Servizi pubblici locali e Scuola. Simone Sartori, 33 anni, attuale vicesegretario del circolo piovese del Pd, è invece assessore ai Lavori pubblici e Ambiente, Partecipazione, Associazioni e Sport. Sono andate a Paola Ranzato 45 anni, le deleghe alla Cultura e al Turismo, Servizi sociali e Famiglia. Si occuperà invece di Commercio, Polizia locale, Lavoro e attività produttive l’assessore Luca Carnio, 39 anni, nell’esecutivo provinciale del Pd. Edilizia privata, frazioni e Territorio spettano invece a Lorenzo Cesarato, 58 anni, già consigliere comunale tra il 2004 e il 2009 per la civica Per Corte. Il primo cittadino ha tenuto per sé le deleghe all’Urbanistica, Personale, Sanità, Saccisica, Protezione civile e Politiche Giovanili. “Sono assolutamente orgoglioso di aver vicino persone capaci, tenaci e animate dalla passione di essere parte del cambiamento, che non si preoccupano di cercare scuse ma piuttosto di trovare strade per risolvere i problemi – ha commentato il primo cittadino - Piove di Sacco non poteva aspettare tempi lunghi di discussione. La responsabilità della coalizione ha fatto in modo che il sottoscritto potesse con rapidità nominare una giunta pronta a lavorare da subito. E così è stato. Politica significa ascoltare, e scegliere dando le risposte”. Il consigliere Giulio Rigato, 29 anni ed esordiente in politica, è stato eletto alla presidenza del nuovo consiglio comunale piovese. Vicepresidente è stato votato il consigliere di minoranza Marco Balasso (Pdl). Ma.Ma.

Le considerazioni di Andrea Recaldin (Lega) dopo la sconfitta al ballottaggio

“e’ grande il mio rammarico, ma continuerÒ con impegno e passione”

stata una sfida emozionante, ed è chiaro che quando si perde per 250 voti, il rammarico è tanto. Ma a chi mi ha sostenuto, dall’inizio o dopo il ballottaggio, non posso che essere grato, anzi, le ragioni della non-vittoria dipendono da fattori esterni, logiche personalistiche di qualcuno che appartiene ad un modo di far politica che non mi piace e che non condividerò mai”. Così il candidato della Lega Nord e lista civica Forza Piove, Andrea Recaldin, commenta il risultato elettorale che lo ha visto perdere al ballottaggio contro lo sfidante e

candidato del centrosinistra, Davide Gianella. “Al netto di queste variabili incontrollabili - continua Recaldin - la lettura del risultato elettorale è comunque evidente, con una Piove politicamente divisa in due parti di fatto di peso uguale. Abbiamo radicalizzato il peso della Lega nel territorio, pur in un momento non facile del movimento, e abbiamo portato alla ribalta una lista civica, come quella di Forza Piove, che senza dubbio potrà ritagliarsi in futuro un grande spazio nell’area del centro destra piovese. Per questo - dice - non sono assolutamente dispiaciuto. Dispiace piuttosto dell’a-

stensionismo: governare con quasi un piovese su due che è rimasto a casa deve dare ancora maggiore senso di responsabilità. Ora che sono stato eletto capogruppo – annuncia Recaldin - continuerò a fare politica come ho sempre fatto: con senso di squadra, impegno e passione. In consiglio comunale porterò tutti i problemi della cittadinanza, e sono già numerose le priorità che dovremo sottoporre all’attenzione dell’attuale amministrazione. Lavorerò però in modo costruttivo, appoggiando le iniziative a favore del territorio e contrastando quelle in direzione opposta. In campagna

Andrea Recaldin

elettorale – ricorda infine - qualcuno ha garantito lavoro, maggiore sicurezza, rilancio del commercio ed opere pubbliche per le frazioni: lo ricorderò spesso, giusto perché le belle parole non servano soltanto a raccogliere voti”. Ma.Ma.


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foto di Marta Martin

Sono un esercito di 350 persone, i volontari impegnati “mani, testa e cuore” nelle associazioni In Volo, Il Grido Alè, Insieme per Magnolia, Aiutiamoli a Vivere – Comitato Brenta Saccisica, Gruppo Volontari del Sorriso, La Tela operanti nel territorio della Saccisica, la cui missione è quella di promozione del benessere e di integrazione sociale della persona. Queste associazioni si dedicano soprattutto all’organizzazione di attività e progetti per far crescere e sviluppare il contesto relazionale delle persone e favorire la partecipazione attiva di tutti alla comunità locale di appartenenza. Un lavoro che viene svolto in sinergia e continuità con le cooperative sociali (centri diurni, comunità alloggio) e le famiglie stesse, dove molte di queste persone trascorrono gran parte della giornata; le associazioni infatti svolgono anche un ruolo fondamentale di supporto nei servizi offerti dalle cooperative stesse: molti volontari si affiancano nei servizi agli educatori professionali ed agli operatori sociali e garantiscono continuità e potenziamento di alcune attività essenziali.

po libero né desiderio di sentirsi buoni ma piuttosto la volontà di contribuire in prima persona alla costruzione di una città veramente accogliente e partecipata da tutti. “Noi non siamo i bravi ragazzi o le persone buone che si dedicano agli altri” sottolinea Aldo Quaglia, presidente dell’associazione La Tela “la spinta al volontariato nasce certo da una sensibilità, da un’attenzione verso le persone, ma c’è anche un desiderio di assumersi un’impegno concreto, una responsabilità nei confronti della società. Ma chi è il volontario tipo? La partecipa- Le associazioni hanno un grande potenziale politico, possono portare le istanze delle persone più deboli e zione associativa é trasversale per età e professione: dal sono un modo per dare concretezza a parole come neo laureato “che desidera fare esperienza concreta” in giustizia e solidarietà sociale”. ambito sociale al pensionato che decide di dedicare il suo Dott.ssa Marta Martin tempo e la sua esperienza alla comunità, dalla casalinga al professionista, che mette a servizio la sua competenza. Se vuoi conoscere da vicino queste associazioni: Un impegno medio di 2 ore settimanali ciascuno, che moltiplicate “fruttano” alla comunità locale più di 2.800 • Aiutiamoli a Vivere Comitato Brenta Saccisica ore di lavoro volontario impiegato nella cura della perwww.brentasaccisicasolidale.it - tel. 339-3188627 sona, nello sviluppo di nuove progettualità sociali, nella • Gruppo volontari del Sorriso crescita della relazionalità. gvslegnaro@libero.it - tel. 340-3058501 Una ricchezza “prodotta” che i numeri da soli non • Il grido Alè riescono certo a raccontare e il cui valore non può ilgridoale@libero.it - tel. 347-1980867 essere contabilizzato. “Ogni volta mi accorgo che è • In Volo molto più quello che ricevo che quello che offro” sotprogetto.larete@gmail.com tolinea Filippo, volontario “regalo un po’ del mio tempo, • Insieme per Magnolia delle mie competenze ma raccolgo molto in relazioni e insiemepermagnolia@gmail.com stare con gli altri mi fa accorgere della grande ricchezza • La Tela che siamo, come persone, oltre ai ruoli che quotidianaass.latela@gmail.com - tel. 370 -1018533 mente assumiamo.” Dietro al volontariato, non solo tem-

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Comune di Legnaro


10 Piove di Sacco Opere pubbliche Sospese in via precauzionale tutte le attività del teatro

Cedimenti al Filarmonico. A breve la messa in sicurezza di Martina Maniero

C

ade il sottotetto al Teatro Filarmonico, che rimane agibile ma ha temporaneamente sospeso le sue attività. Il mese scorso, nel corso dell’ispezione periodica che viene effettuata in tutti gli edifici comunali, i tecnici si sono accorti che alcuni tiranti nella struttura, tra il soffitto e il controsoffitto, si erano allentati. Potrebbe trattarsi di un cedimento vero e proprio, dei tiranti o della struttura a cui sono ancorati, ma anche di un

focus

S

più semplice e banale assestamento. Ad un primo esame tuttavia non è stato possibile stabilire la natura del problema e serviranno perciò altre ispezioni di verifica. Fortunatamente la stagione teatrale al Filarmonico si è conclusa qualche tempo fa ma, per evitare qualsiasi eventuale rischio, il sindaco Davide Gianella ha disposto che la struttura non venga utilizzata almeno fino a quando non verrà effettuata una

perizia per stabilire le reali cause del cedimento. È questo uno dei primi problemi che, suo malgrado, il primo cittadino si è trovato a dover affrontare a poco più di una settimana dal suo insediamento a Palazzo Jappelli. Fortunatamente, nonostante tutto, c’è di mezzo l’estate per programmare al meglio gli interventi di manutenzione e non rischiare di compromettere la stagione teatrale che partirà, presumibilmente, al rientro

Il teatro filarmonico di Piove in una foto d’archivio dalle vacanze. E nel caso la città si trovasse nella condizione di dover ospitare un evento teatrale al coperto, potrebbe eventualmente utilizzare gli spazi dell’auditorium di via Ortazzi. “Sono già stati effettuati due sopralluoghi diretti – ha fatto sapere il sindaco - di cui

L’iniziativa della Fondazione Cariparo. A sostegno di progetti di inserimento e reinserimento lavorativo

riproposto anche per il 2013 il “fondo straordinario di solidarietà”

arà riproposto anche per il 2013 il “Fondo straordinario di solidarietà”. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con la Diocesi di Padova, la Camera di Commercio di Padova, Provincia di Padova la e Fondazione Antonveneta, è stata presentata in queste settimane nella sala polivalente della parrocchia di Sant’Anna. Come negli anni passati il fondo sarà di sostegno ai progetti di inserimento e reinserimento lavorativo attivati in

provincia e nella diocesi in favore dei disoccupati e giovani inoccupati in situazione di disagio. Ne potranno usufruire aziende, enti pubblici e associazioni no profit del territorio, interessati ad inserire nuove risorse nella propria struttura, usufruendo di tirocini formativi e di orientamento riservati a persone segnalate dagli “Sportelli di solidarietà per il lavoro” della Caritas che sono in rete con i comuni, i centri per l’impiego, le parrocchie e le associazioni. Il fondo prevede altresì l’erogazione di incentivi econo-

mici in favore dei disoccupati che saranno trasferiti al datore di lavoro interessato alla loro assunzione. Per finanziare questa iniziativa, oltre le altre previste dal Fondo straordinario di Solidarietà gli enti partecipanti hanno deliberato uno stanziamento iniziale di oltre un milione di euro. Tutte le informazioni sono disponibili in rete all’indirizzo: https://live.fondazionecariparo.com. Alessandro Cesarato

al secondo, e più approfondito, ha partecipato anche l’assessore Simone Sartori. Penso riusciremo ad intervenire in tempi brevi. Non appena avremo in mano la relazione tecnica ed i preventivi di spesa, illustreremo tempi e modalità di intervento precisi”.


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12 Piove di Sacco Amministrazione ed eventi Tante iniziative per tutta l’estate

Riattivate ztl e Isola pedonale in centro di Martina Maniero

A

rriva l’estate e con la bella stagione in città tornano le limitazioni al traffico. La Ztl sarà in funzione fino al 30 settembre, tutti i giorni festivi dalle 15 alle 2.30 del giorno successivo, tutte le sere dalle 20.30 alle 2.30, il mercoledì e il sabato, durante il mercato, dalle 7.30 alle 15 e la seconda domenica del mese dalle 6 alle ore 2.30. I settori con accesso regolamentati dalla telecamera, nel periodo estivo, sono due. Il primo comprende via Barchette, piazzale Caduti Nassiriya, piazzetta Carlo Rosso, vicolo Mezzaluna. Il secondo include via Cavour (tratto compreso tra Cortile San Martino e via Roma), via Gasparini, galleria Primo Levi, via Roma e via Peci. Viene riproposta anche quest’anno l’isola pedonale, tradizionale appuntamento che riempie le piazze piovesi. Centro pedonalizzato fino al primo settembre, tutte le sere dalle 20.30 alle 2.30. Nei giorni festivi il centro chiude a partire dalle 15. Parcheggi. Zona di sosta libere e a pagamento, durante l’isola pedonale, in piazza Incoronata, piazzetta San Marco, piazzale Serenissima, Cortile San Martino, piazzale Bachelet, piazza Castello, stadio Vallini, piazzale Santa Giustina, all’ex Enel, in piazza Monsignor Contran e piazzale Giambellino. Si può parcheggiare anche lungo le vie Ortazzi, Valerio, Codogno, Co’ del Panico, San Rocco, D’Annunzio, Paolo VI, B. da Piove e San Rocco. Le iniziative. Calendario ricco di eventi per le iniziative messe in campo dalla Proloco e Piove Amica in collaborazione con numerose associazioni locali e i commercianti del piovese. Domenica 14 luglio e 11 agosto, in centro, in programma il Mercatino dei portici; segue venerdì 19, in piazza Vittorio Emanuele II, con il Concerto lirico sinfonico dell’Orchestra giovanile della Saccisica. L’associazione Centro diritti per il malato venerdì 16 luglio porta in piazza Monsignor Contran lo “Yoga della risata” mentre la parrocchia organizza una “Cena al chiaror di luna”, sabato 27 luglio. Ad agosto, il primo e il 25 del mese, l’associazione Piove tricolore organizza una manifestazione podistica non competitiva lungo le vie del centro. Diversi i concerti in piazza Incoronata organizzati dalla Proloco in collaborazione con i locali pubblici: sabato 20 luglio si esibiranno i Diapason con le cover di Vasco Rossi; il 3 agosto i toccherà ai Riff Raff con i successi degli Ac Dc mentre il 10 saliranno sul palco gli Anime in Plexiglass con le canzoni di Ligabue. A chiudere l’estate la festa organizzata dalla cooperativa Magnolia, in programma il 31 agosto, e la festa della Proloco domenica 1 settembre.

La sera, i giorni festivi e durante il mercato non sarà possibile circolare in auto per le vie centrali

L’Isola pedonale in centro a Piove di Sacco in una delle precedenti edizioni messaggio pubblicitario

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on la fine dell’anno scolastico si è conclusa all’istituto superiore “De Nicola” la seconda edizione di un importante progetto europeo denominato “What makes us Europeans?”. Si è trattato dell’ultima di una lunga serie di iniziative a respiro internazionale che tanto stanno caratterizzando l’istituto piovese in questi anni. Nello specifico il progetto ha interessato una trentina di studenti che nelle scorse settimane sono stati impegnati in Belgio, Germania e Spagna per la cosiddetta “Settimana Europea”. Durante queste giornate i ragazzi si sono cimentati in laboratori e attività che hanno spaziato dalle scienze all’arte, dalla musica all’informatica, dall’ambiente e territorio allo sport. Da sottolineare il primo posto nelle attività sportive delle “Olimpiadi Comenius” conquistato in terra tedesca. “Per i nostri giovani - ha sottolineato la preside Silvia Polato - è stata un’opportunità di conoscenza, di confronto, di stimolo e di crescita in quanto uscire dal piccolo e sicuro ambito territoriale, famigliare e scolastico italiano, per entrare in altre realtà, li ha messi alla prova con lingua e abitudini ed ha avuto una valenza altamente educativa. Tutte le attività sono documentate nei siti degli istituti coinvolti: www.denicolaonline. org, www.gto.mos.schule-bw.de, www. sint-leocollege.be e www.institutozurbaA.C. ran.com.


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14 Correzzola Appuntamenti La tredicesima edizione il 27 e 28 luglio

La Marciliana va in scena in territorio padovano Il parco della Corte Benedettina ai trasformerà in un borgo medievale tipico del Veneto del XV secolo di Alessandro Cesarato

U

ltimo fine settima di luglio dedicata alla “Marciliana in territorio padovano”. Il 27 e il 28 luglio si terrà, infatti, l’ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione. Quasi per magia il parco della Corte Benedettina si trasformerà in un borgo medievale tipico del Veneto del XV secolo. La rievocazione storica, che trae spunto dal palio della Marciliana della città di Chioggia, vuole fare rivivere la vita medievale del territorio sullo sfondo delle guerre “veneto – carraresi” tra Padova e Venezia per la definizione dei confini in un territorio strategico per la presenza di grandi vie di comunicazione fluviale e lo sbocco al mare. Arti e antichi mestieri, monaci, pellegrini, mercanti, musici, giullari, danzatrici, falconieri e mille altri personaggi animeranno a tutte le ore la manifestazione con rappresentazioni,

Una immagine di archivio della Marciliana momenti musicali e riti. Tra i momenti più importanti la rappresentazione dell’investitura feudale e la stipula del contratto di sabato sera e la processione dei monaci di domenica pomeriggio con la visita dell’abate alle gastaldie. Sarà possibile gustare la birra tradizionale dei monaci, visitare nel monasterino il chiostro di convento, l’orto dei Semplici, la caneva del vino e il mercato medievale. Il parco della

Corte si animerà come di consueto di figuranti nelle vesti di popolani, amanuensi, viandanti, soldati, arcieri, giullari e predicatori. Saranno ricreate botteghe, osterie e riproposte attività e usanze del tempo. La manifestazione ha una grande valenza culturale, trattandosi di un’occasione unica per meglio comprendere un’età lontana. Come di consueto la manifestazione propone un programma nutrito che naturalmente ha chiesto anche degli sforzi organizzativi. La realizzazione della Marciliana è possibile soprattutto grazie all’impegno dei numerosi volontari di tutte le associazioni del territorio comunale e alle risorse finanziare messe a disposizione da sponsor privati che hanno colto il grande valore culturale della manifestazione. Per ulteriori informazioni: 049/5807007 oppure www.comune.correzzola. pd.it.

neWs Villa del Bosco

dopo mesi di inattività, gli storici “campetti” tornano a disposizione degli sportivi locali

S

ono stati finalmente riaperti gli impianti sportivi comunali della frazione di Villa del Bosco. Dopo mesi di inattività gli storici “campetti” tornano così a disposizioni degli sportivi locali. Con un bando di concorso il Comune ha, infatti, finalmente assegnato la conduzione a un nuovo gestore. L’assegnazione è avvenuta valutando sia l’offerta economica in aumento (si partiva da una base di 12 mila euro per tre anni) sia soprattutto la qualità di un progetto per lo sviluppo e l’incentivazione all’utilizzo delle strutture tra le varie fasce sociali e di età. Tra la rosa dei pretendenti che hanno partecipato al concorso alla fine l’ha spuntata l’associazione sportiva “Seven Village Club” che ha come presidente Giuseppe Viale e come segretario Renato Cappuzzo. La nuova convenzione durerà tre anni, con la possibilità per il gestore di rinnovarla per un periodo analogo. Tra l’altro il Comune ha surrogato il vecchio gestore per un finanziamento regionale di 80 mila euro per la copertura di uno dei campi di gioco che sarà così realizzata nei prossimi mesi. Dopo quasi un anno si chiude finalmente una triste pagina che ha visto privare la comunità non solo di un impianto per la pratica sportiva ma soprattutto di un consolidato spazio di aggregazione sociale. Quelle che improvvisamente si sono dimostrate delle insanabili divergenze tra la polisportiva locale, che da quasi un ventennio gestiva gli impianti, e il Comune avevano portato lo scorso marzo alla revoca della concessione. In realtà l’attività era sospesa dalla scorsa estate, per poi cessare definitivamente a ottobre a seguito dell’allagamento di campi e spogliatoi per le straordinarie precipitazioni di quelle settimane. “L’auspicio - commenta l’assessore al patrimonio Filippo Franzolin - è che l’attività riparta in un clima di rinnovata serenità e che gli impianti possano tornare anche alla loro funzione sociale per tutti i cittadini del comune e delle zone limitrofe”. Per prenotazioni calcetto, tennis A.C. e beach volley: 388/3534453 e 327/8888950.

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stata riaperta dopo quasi due mesi la Sr 105 “Cavarzere Romea”. Il traffico di auto e camion ha potuto così riprendere a circolare su uno dei tratti stradali strategici e più battuti della viabilità locale. La direttrice, infatti, raccorda l’area di Cavarzere e la Sr 104 “Monselice Mare” con la Ss 309 “Romea” ed è utilizzata soprattutto dal traffico pesante. Per una volta i lavori sono stati ultimati in anticipo rispetto ai tempi preventivati. Il ritorno in funzione della Sr 105 chiude così un periodo di purgatorio che tanti disagi ha procurato alla viabilità e all’economia locale e non solo. Tutto è iniziato lo scorso 23 aprile, quando sull’asfalto, all’altezza del km 3+850, si è aperta una voragine che ha costretto Veneto Strade a bloccarne completamente il transito. A crollare è stato il ponte in acciaio tombinato sullo scolo Rovanella. Un crollo improvviso ma non inaspettato visto che la situazione era monitorata da settimane, ma a nulla erano serviti gli interventi di tamponamento. Si è deciso così di intervenire radicalmente, scegliendo di posare una palificazione e imbragare il manufatto esistente. Il tutto per una spesa che si è aggirata intorno ai 170 mila euro. Sono stati comunque due mesi davvero difficili per le conseguenze dirette e indirette che la chiusura ha comportato. Camion e carichi

I lavori sono stati ultimati in anticipo rispetto ai tempi previsti eccezionali sono stati costretti a deviazioni interminabili, dispendiose in termini di tempi e consumi. La viabilità comunale, specie nelle frazioni di Brenta d’Abbà e Villa del Bosco, è stata sollecitata oltre misura, con un’impennata del degrado del manto stradale e delle carreggiate. Per non parlare dei risvolti sull’economia locale. Ristoranti, bar e stazioni di servizio, con la scomparsa dall’oggi al domani del traffico stradale, si sono trovati senza più un cliente. A Santa Margherita di Codevigo, nodo cruciale del passaggio dei camion e dove si trovano la maggior parte di queste attività ristorative e commerciali, tutte tra l’altro a conduzione familiare, gli introiti si sono azzerati e il personale ridotto. Ora la speranza di tutti è quella di ritornare A.C. alla normalità.


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S.Angelo di Piove 17 Amministrazione Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione

neWs

Salvaguardati scuola e sociale nonostante i tagli

Lavori pubblici

la rotatoria 516 sarà finanziata con l’ampliamento del sito di stoccaggio

di Martina Maniero

A pesare sul’esercizio finanziario i tagli ai trasferimenti statali e l’incertezza legata all’Imu

Il Municipio di S. Angelo

La sola maggioranza approva il progetto di ampliamento

E’

TUTTI I PREZZI SONO IVA TRASPORTO E IMBALLO ESCLUSI

I

l consiglio comunale, nell’ultima riunione di giugno, ha approvato il bilancio di previsione 2013. A pesare sull’esercizio finanziario i tagli ai trasferimenti statali e l’incertezza legata all’Imu. In particolare, per il 2013, al Comune vengono a mancare altri 252 mila euro di fondi dallo Stato, che portano così a un milione di euro le risorse complessivamente tagliate dal 2010. Altro nodo da sciogliere è quello legato all’Imu, sospesa a giugno per le abitazioni principali e i terreni agricoli. Il mancato introito dovrebbe essere garantito dallo Stato. Entro il 30 settembre i Comuni avranno la possibilità di variare le aliquote, con valenza dal primo gennaio 2013. Per ora si prevede di far ricorrere gli enti locali ad anticipazioni di cassa. “Con la prospettiva quasi certa – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Chiara Benetazzo - che a settembre, alla luce delle annunciate riforme legislative in materia di Imu e Tares, dovremmo apportare nuove variazioni”. Da quest’anno inoltre gli enti locali non potranno più impiegare il 75% dei proventi per oneri di urbanizzazione per il finanziamento della spesa corrente e manutenzioni. Per Sant’Angelo significa 172.500 euro in meno. “Nonostante i tagli – ha evidenziato il vicesindaco - abbiamo comunque voluto salvaguardare quei settori per noi prioritari come la scuola e le politiche sociali”. Confermati dunque tutti i servizi alla persona, così come restano invariate le tariffe per la mensa e per il trasporto scolastico. Nessuna modifica, rispetto al 2012, anche per l’Irpef, differenziata all’aumentare del reddito, che conferma la soglia di esenzione per i redditi inferiori a 10.500 euro. Altre cifre significative a bilancio riguardano le opere pubbliche. Previsto per l’anno in corso la costruzione della palestra alla scuola elementare di Vigorovea (500.000 euro in fondi propri); il rifacimento, ormai prossimo, della copertura del “Cubo” (115.000 euro) e la rotatoria all’incrocio tra via San Polo e via Mattei (200.000 euro, per metà finanziata dalla Regione). “Per quanto riguarda la spesa per gli investimenti – ha aggiunto la Benetazzo – anche quest’anno saremo soggetti alle rigide regole del patto di stabilità che, tra l’altro, pone forti limiti alle possibilità di effettuare pagamenti ai fornitori che hanno regolarmente prestato servizio per il Comune. Ma grazie all’ultimo sblocco sui pagamenti relativi al 2012 il Comune, lo scorso maggio, ha potuto liquidare tutti i fornitori che ne avevano titolo alla 31 dicembre 2012”.

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12/13

FERIE DAL 9 AGOSTO AL 1 SETTEMBRE

stato approvato, con i soli voti della maggioranza, il progetto di ampliamento presentato dalla ditta Asfalti Piovese. Si chiude così, e non solo in senso metaforico, un contenzioso legale durato quasi vent’anni, segnato da ricorsi e controricorsi presentati a tutti i livelli di giudizio. Il progetto prevede l’ampliamento del sito di stoccaggio dell’azienda (che ha sede nella zona industriale di Brugine ma allargherà verso Sant’Angelo) per un’area di circa 20.000 metri quadri. In cambio l’azienda non solo si impegna a ritirare tutti gli appelli presentati al tribunale dagli anni Novanta ad oggi (firmando una polizza fideiussoria a garanzia dell’intera operazione) ma verserà alle casse comunali, tra oneri di urbanizzazione e contributi ambientali, la somma di 350.000 euro. Di questi 250.000 saranno vincolati alla realizzazione della rotatoria sulla Strada statale, all’incrocio tra via San Polo (Sp40) e via Ardoneghe (Brugine-Legnaro). Un primo incontro per discutere sulla necessità di una rotatoria allo svincolo si era tenuto nel 2011. L’assemblea, a cui presero parte diversi amministratori locali, terminò con un nulla di fatto. Molti i dubbi, soprattutto in merito ai costi. Altre le perplessità, in ordine all’operazione messa a punto dalla maggioranza, quelle espresse dall’opposizione consiliare. “Siamo per la soluzione dei problemi – hanno detto – ma il sindaco ha adottato un metodo che lui stesso ha sempre contestato nel corso dei suoi lunghi anni all’opposizione”. Quanto al progetto “grave – hanno aggiunto - il fatto che non ci sia stato presentato un prospetto economico per capire le congruità delle opere che il privato dovrà effettuare”. Ma il sindaco Romano Boischio tira dritto per la sua strada. Il primo cittadino ha già chiuso un accordo di programma con i colleghi Ivano Oregio Catelan (Legnaro) e Davide Zanetti (Brugine) “in base al quale – ha spiegato Boischio – ciascun ente si impegna a modificare il proprio strumento urbanistico. Successivamente presenteremo una richiesta congiunta per ottenere un contributo anche ad Anas, Regione e Provincia”. Ma.Ma.


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Arzergrande 19 Lavori pubblici L’assessore Silvano Sambin illustra le novità

neWs

Bando pubblico per i nuovi loculi del cimitero M

Pulizia degli argini

la lega nord chiede piÙ sicurezza e maggiore illuminazione lungo la sp 4

Una parte dei sessanta nuovi loculi verranno dati in concessione di Alessandro Cesarato

I

l Comune detta nuovi indirizzi per la concessione dei loculi cimiteriali. Un modo per rispondere alle sempre nuove e numerose richieste formulate dai cittadini per costruire delle tombe di famiglia. Dato che tuttavia in questo periodo non è previsto che siano messi a disposizione spazi nel camposanto, si è optato di dare in concessione una ventina dei nuovi loculi appena realizzati. Un bando ne regolerà le modalità di assegnazione. “Alcuni cittadini - illustra l’assessore ai Lavori pubblici Silvano Sambin - hanno manifestato l’interesse di avere delle aree cimiteriali a disposizione per costruire delle edicole funerarie. Al momento non abbiamo aree da predisporre, però abbiamo recentemente costruito sessanta loculi. L’idea è quindi quella di darne in concessione una parte, anticipatamente rispetto a quelli che si assegnano normalmente”. I loculi interessati alla concessione (che durerà novantanove anni) sono quelli posizio-

I nuovi loculi interessati alla concessione sono posizionati all’estremità est del blocco R nati all’estremità est del blocco R. L’indirizzo approvato all’unanimità in consiglio comunale prevede di assegnare gruppi minimi di quattro loculi su una stessa colonna a una o più famiglie per un corrispettivo di 21 mila euro. L’assegnazione avverrà attraverso un bando

pubblico. La priorità sarà data alle persone che avessero già formulato una richiesta in passato per la realizzazione di una propria tomba di famiglia, e a quelle che si impegneranno a retrocedere gratuitamente un loculo comunale in concessione prima della scadenza della stessa.

aggiore sicurezza e più illuminazione lungo la Sp 4. A chiederlo con urgenza all’amministrazione è il gruppo consigliare della Lega Nord insieme a dei cittadini promotori di una raccolta firme. “Via Umberto I - spiega il capogruppo leghista Filippo Lazzarin - benché sia la strada principale del nostro comune ha ancora dei tratti non illuminati e una pista ciclabile incompleta”. Nella sua interrogazione Lazzarin evidenzia una serie di problematiche. “E’ necessario implementare l’illuminazione e i controlli stradali - afferma - visto che le auto transitano a velocità sostenuta e molti mezzi pesanti ignorano il divieto di transito. Riteniamo poi sia fondamentale completare la pista ciclabile che si interrompe all’altezza dell’incrocio di via Boschetti”. Per il rappresentante locale della Lega Il sindaco Sartori questi interventi dovrebbero avere priorità risponde: “Gli uffici rispetto altre scelte fatte dall’amministra- comunali sono al lavoro per implementare zione. “Chiediamo al sindaco - conclude Laz- i punti luce” zarin - di verificare la possibilità di installare un autovelox o almeno un impianto di misurazione della velocità a display che possa fungere da deterrente. Bisogna inoltre intensificare i controlli della Polizia locale nel specifico tratto della Sp 4 tra gli incroci con via Manzoni e via Boschetti”. Alle richieste dell’opposizione ha risposto in consiglio comunale direttamente il sindaco Luca Sartori. “Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica - ha detto - sul tratto interessato vi è un unico punto poco illuminato e per questo gli uffici comunali stanno già vagliando la possibilità di implementare i punti luce”. Discorso diverso vale per la pista ciclabile. “Non è una priorità - ha ribadito il primo cittadino - poiché ne esiste già una parallela in via Bassa che unisce il capoluogo con la frazione di Vallonga. Se ci fossero risorse in bilancio, comunque, avrebbe più senso completare l’opera incompiuta della pista ciclabile che si interrompe al cimitero di Arzerello e che conduce a Piove di Sacco”. A.C. messaggio pubblicitario

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La locandina di Summer run che si correrà ad Arzergrande giovedì 1 agosto

È

un’estate ricca di avvenimenti quella organizzata dagli assessorati alla Cultura, allo Sport e alle Politiche Giovanili. Due mesi di mostre, spettacoli, manifestazioni sportive e non per animare il paese e offrire la possibilità di trascorrere in maniera alternativa le serate prima delle agognate ferie di agosto. Dopo un mese di giugno caratterizzato dagli eventi culturali al Casone Azzurro di Vallonga, dalla festa della cooperativa sociale Germoglio e dalla marcia podistica, anche luglio offre un calendario davvero interessante e per tutti i gusti. Sabato 6, dalle 21, il Photoclub 2.8 ha presentato “The wind”, atmosfere musicali jazz ambientate nell’inedita cornice dell’antico Casone Azzurro. Durante la serata è stato inoltre possibile visitare la mostra fotografica “Terre di mezzo. Storie e luoghi della Saccisica”. Venerdì 12 è stata invece la volta dell’ultimo appuntamento con il teatro per le famiglie a ingresso libero. Nel centro parrocchiale di Vallonga, la compagnia “Il libro con gli Stivali” di

Mestre ha messo in scena “Da grande voglio essere felice”, riscrittura scenica de “Il libro di tutte le cose” di Guus Kuijer. Nei giorni dal 19 al 29 luglio il centro del capoluogo sarà animato dalla tradizionale Festa dello sport e delle associazioni. Dieci giorni di manifestazioni sportive, con stand gastronomico e musica per tutti. Giovedì 1 agosto andrà infine in scena, per la sua prima edizione, la “Summer run”, corsa non competitiva in notturna per le vie del paese. Per gli appassionati della storia, ma anche per i curiosi delle particolarità legate al territorio, tutte le domeniche di luglio e di settembre, dalle 16 alle 18, sarà possibile visitare la sala museale dei reperti romani allestita nel centro polifunzionale di via Bassa. Per tutte le informazioni complete sulle iniziative basta comunque rivolgersi alla biblioteca comunale di via Roma (049/5800030) oppure consultare il sito web del Comune (www.comune.arzergrande.pd.it). A.C.

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20 18 Legnaro Legnaro Il Comune definisce la tabella di marcia dei lavori

Entro l’estate 30 alberi da abbattere Si tratta di alberi di grandi dimensioni che potrebbero essere pericolosi per la pubblica sicurezza e la viabilità, ma il Pd protesta e anche la Lipu non ci sta di Martina Maniero

S

ono una trentina gli alberi destinati a diventare legna da ardere entro l’estate. Sono tutte piante di grandi dimensioni, e che il Comune ha deciso di abbattere, perché ritenute pericolose. Le prime “teste” a saltare saranno quelle dei sei “Pinus pinea” alla fermata dell’autobus sulla Strada statale. Seguiranno una decisa riduzione di “Pioppi cipressina” che costeggiano la recinzione del parco verde di via Cavour. Per ultimi (ma non sono escluse soluzioni diverse) i pioppi in prossimità del campo sportivo. “Sono tutti alberi di grandi dimensioni che, proprio in ragione del loro volume, potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la pubblica sicurezza e per la viabilità – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Eugenio Righetti – al loro posto verranno piantumati del “Prunus”, alberi ornamentali, più consoni all’arredo urbano”. Protesta il Partito democratico, che per voce del segretario Antonio D’Alessio ha annunciato una raccolta firme: “L’obiettivo – ha detto – è quello di arrivare a mille adesioni. Dopo il tasso secolare, il cedro storico, ora i pini: i legnaresi

Si parte con i sei “Pinus pinea” alla fermata dell’autobus lungo la Statale dicono basta a questo scempio programmato e chiedono di bloccare la delibera”. Contro l’accensione delle motoseghe scende in campo anche la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli). “Chiediamo di conoscere lo stato di pericolosità degli alberi da abbattere e di poter visionare le perizie che ne attestino l’urgenza degli interventi - scrive in una nota Carlotta Fassina, coordinatrice Lipu Veneto - ri-

cordiamo infatti che è in corso la riproduzione della fauna selvatica e che gli alberi, specie se di grandi dimensioni, ospitano sia nidi di uccelli, sia rifugi di piccoli mammiferi protetti”. Leggi nazionali e regionali, fa presente la coordinatrice “stabiliscono la protezione della riproduzione delle specie selvatiche vietando ogni azione di disturbo e distruzione dei nidi e dei siti riproduttivi. Gli abbattimenti di alberi compiuti quindi nel periodo riproduttivo devono avvenire esclusivamente in situazioni di comprovata emergenza, altrimenti risultano in violazione alla normativa vigente e pertanto perseguibili per legge”. Fassina invita quindi l’amministrazione a tornare sui propri passi “riconsiderando e posticipando ogni intervento di abbattimento”. Infine un monito “a non compiere azioni che, violando la legge, espongano l’amministrazione alle conseguenze della violazione stessa e alla contestazione della sempre crescente frazione di cittadini che considerano il patrimonio arboreo un bene collettivo da amministrare con serietà nella consapevolezza delle sue preziose funzioni”.

neWs Una raccolta di firme è stata depositata in Municipio

un comitato per chiedere piÙ posti auto durante il mercato settimanale

C

ittadini e commercianti uniti in comitato per chiedere al Comune di aumentare il numero dei posti auto durante il mercato settimanale. Una raccolta firme è stata depositata in municipio a giugno dal segretario della Lega Nord, Stefanino Criconia. Oltre trecento le adesioni. Una quarantina le firme dei commercianti. Il problema è matematico. Il mercato del martedì si svolge in piazza Costituzione e nel piazzale della chiesa, occupando di fatto le due principali aree parcheggio del capoluogo. “Molto spesso - evidenziano dal Comitato – non solo mancano i parcheggi in prossimità del mercato, ma anche quelli fuori dal centro, il più delle volte, sono occupati”. Un disagio avvertito in modo particolare da anziani e disabili. I clienti rischiano così di allontanarsi, e cresce il malumore anche tra gli ambulanti. “La situazione economica è molto difficile, e a rimetterci sono prima di tutto i commercianti che, oltre al calo delle vendite, perdono clienti, magari invogliati a fare acquisti in un’altra piazza – avvertono dal Comitato – c’è poi il rischio concreto che gli stessi ambulanti scelgano di spostarsi in altri mercati, perché meglio serviti dalle aree di sosta”. I firmatari propongono due azioni, da attuare subito e limitatamente ai giorni di mercato: predisporre delle zone parcheggio aggiuntive, magari in zona Corte Benedettina, per facilitare l’accesso al mercato agli anziani e ai disabili, e un’eccezione al divieto di sosta, in alcune aree preventivamente individuate dal Comune. “La difficoltà di trovare parcheggio a Legnaro nei giorni di mercato non è diversa da quella di tanti altri Comuni – replica l’assessore alla Viabilità, Mario Callegaro – i parcheggi ci sono: zone di sosta sono presenti lungo via Orsaretto, nel piazzale del cimitero, di li poco distante, di fronte il campo sportivo comunale e nel quartiere in zona Cavour”. “Di certo – conclude l’assessore – non si può pensare di parcheggiare l’auto davanti al banco del mercato”. Ma.Ma.


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22 20 Codevigo-Polverara neWs Amministrazione

il neoeletto consiglio comunale

Codevigo in lutto rende omaggio al suo ex sindaco

L’ultimo saluto commosso a Gerardo Fontana Si spegne a 60 anni all’ospedale di Cesena. Era una persona di grande cultura La sua attività di regista e sceneggiatore lo portavano spesso fuori città Da trent’anni era impegnato nella vita politica e amministrativa del paese di Alessandro Cesarato

N

uovo consiglio comunale per la prima volta ridotto complessivamente a dieci unità dopo i tagli alla politica imposti dallo Stato. Alla maggioranza sono spettati sette posti, mentre i gruppi di minoranza si sono divisi i rimanenti tre seggi. Per la lista vincitrice “Cambiare si può” del neo eletto sindaco Annunzio Belan, sono risultati eletti, in ordine secondo il numero di preferenze ricevute: Olives Visentin, Sergio Bacco, Daniela Bartella, Nicolas Frison, Silvia Meneghin, Alberto Previati e Valentina Rizzonato. Tra questi nomi sono stati scelti gli assessori e i componenti della giunta comunale. Sui tre banchi di opposizione sono rappresentati due gruppi. Due seggi sono stati assegnati alla lista “Un comune amico”: oltre al candidato sindaco

Per la prima volta il consiglio è ridotto a dieci unità, alla maggioranza 7 seggi su 10 Maurizio Ruzzon è entrata in consiglio comunale anche Maddalena Ferrara. L’ultimo seggio assegnato è occupato invece da Francesco Vessio, che da solo rappresenterà tutto il suo gruppo “La svolta”. Non ce l’ha fatta infine Sara Zoppellaro che con la sua lista “Insieme alla gente noi ci siamo” non è riuscita a eleggere alcun consigliere. Nel suo discorso programmatico il nuovo sindaco ha annunciato come seguirà personalmente temi particolarmente importanti come il lavoro, il turismo e lo sviluppo. La sua intenzione è poi quella di coinvolgere anche i non eletti della sua lista in maniera da conservare e fare fruttare lo spirito di gruppo maturato in campagna elettorale. “Vogliamo portare un cambio di mentalità - ha dichiarato - con una visione unica, oltre la tradizionale rivalità tra le frazioni. Non è importante la provenienza dei singoli assessori ma la loro piena disponibilità verso la cittadinanza”. Le ultime parole del suo discorso di insediamento il sindaco le ha infine rivolte ai tre consiglieri di minoranza, non escludendo un sereno e collaborativo confronto sulle grandi questioni che interessano lo sviluppo e il futuro del territorio comunale. A.C.

G

rave lutto per il paese che ha perso Gerardo Fontana. Lo scorso 25 giugno l’ex sindaco è spirato all’ospedale di Cesena, dove era ricoverato da una settimana. Aveva compiuto sessanta anni a febbraio. Per alcuni giorni aveva lottato tra la vita e la morte per gli effetti devastati di un fortissimo attacco ischemico che lo aveva colto mentre si trovava in Romagna per lavoro. Era riuscito a farsi ricoverare autonomamente alle avvisaglie di un malore, ma l’attacco decisivo l’ha subito mentre era già sotto osservazione. Una lunghissima settimana che ha tenuto con il fiato sospeso, oltre ai familiari, anche un’intera comunità che lo riconosceva come uno dei propri cittadini più illustri. Gerardo Fontana ha lasciato la moglie Susanna e i familiari da sempre residenti in paese. Persona di estrema cultura e fuori dagli schemi, con quel lavoro da regista e sce-

L’ex sindaco Gerardo Fontana neggiatore che tanto spesso lo portavano lontano da Codevigo, Gerardo Fontana ha segnato indiscutibilmente un pezzo di storia del paese. I suoi due mandati da sindaco, tra il 1995 e il 2004, sono stati il culmine di un’esperienza politica e amministrativa durata più di un trentennio. Le sue amministrazioni, a parola di tutti, hanno coinciso con un periodo di grande cambiamento per

Politica Definita la nuova Giunta

A Codevigo spazio ai giovani

il paese, che proprio in quegli anni ha conosciuto una forte crescita e sviluppo. Dopo l’esperienza da vice sindaco nel 2007 era passato tra i banchi della minoranza, non perdendo però quella passione per la cosa pubblica che l’aveva portato nuovamente a impegnarsi nell’ultima tornata amministrativa di maggio. Uomo con una formazione di sinistra e laica, gli era notoriamente riconosciuta il merito di avere saputo rompere i tradizionali steccati politici, aprendo al dialogo con tutti. “Una brava persona che aveva la capacità di leggere le cose prima che accadessero”, lo ricorda addolorato Maurizio Ruzzon, che con Fontana ha condiviso passo passo l’esperienza politica dal 1975 a oggi. Anche l’ex sindaco Graziano Bacco è rimasto incredulo alla notizia. “Aveva la mia stessa età - racconta - lo conoscevo da sempre. Abbiamo condiviso tutti gli anni della giovinezza. Persona dinamica con una capa-

POLVERARA SCUOLA “AI GLORIOSI CADUTI”, I GENITORI CHIEDONO CHIARIMENTI

S

i è insediata la nuova giunta con il sindaco Annunzio Belan che ha assunto ufficialmente l’incarico a due settimane dalla sua elezione di fine maggio. Una squadra di governo giovane, specchio fedele del risultato delle urne. La lista “Cambiare si può” di Belan ha vinto ottenendo il 31,80% delle preferenze, seguita da quella di Maurizio Ruzzon con il 31,12% e quella di Francesco Vessio, che ha ottenuto il 29,02%. Più staccata Sara Zoppellaro, che ha dovuto accontentarsi di un 8,04%. La novità principale è il numero dei nuovi assessori che, con le attuali norme sugli enti locali, sono stati ora ridotti a quattro. Leggendo la lista non passa inosservato il fatto che, per la prima volta nella storia recente, nessuno dei componenti della giunta è residente nel capoluogo. Il sindaco Belan ha tenuto per sé le deleghe al bilancio e al personale. La carica di vicesindaco sarà invece ricoperta da Nicolas Frison. Il ventiduenne studente di architettura, residente nella frazione di Santa Margherita, avrà l’onere anche di assessorati di peso come quello dell’urbanistica e dell’edilizia privata. A Olives Visentin, artigiano di 46 anni di Rosara, che alle urne ha superato tutti in termini di preferenze personali, sono stati assegnati gli assessorati ai lavori pubblici, alla manutenzione e alla sicurezza. Quote rosa invece per l’altra metà della giunta. Daniela Bartella, impiegata di 27 anni residente a Conche, si occuperà dei servizi

cità intellettuale che sempre affascinava”. L’attuale sindaco Annunzio Belan ricorda i tanti e produttivi anni trascorsi da dipendente comunale sotto le amministrazioni Fontana. “Il paese perde un personaggio di spicco, di grande cultura, oltre a un politico che ha introdotto un nuovo modo di vedere le cose”. Lo scultore locale Walmer Peccenini ne sottolinea la sensibilità, la sua attenzione all’arte e una condivisione di affinità proprie degli artisti. Gerardo Fontana era sceneggiatore e autore di testi teatrali. Per tanti anni ha fatto il pendolare a Roma, impegnato nella creazione anche di fiction di successo come “Cento vetrine”. Come regista stava lavorando, insieme al padovano Antonello Belluco, al film “Il segreto”. Un’opera inseguita da una vita e che finalmente sembrava diventare realtà, ovvero il racconto del tragico eccidio di Codevigo dell’aprile 1945.

Con l’istituzione della nuova sezione si andranno a sacrificare gli spazi comuni di mensa e dormitorio

Il gruppo vincitore con i quattro assessori e il sindaco Belan sociali, della sanità e dell’immigrazione. Gli assessorati all’istruzione, alla cultura, alle politiche giovanili, allo sport e all’ambiente sono stati infine assegnati a Silvia Meneghin, ventottenne geometra di Cambroso. Un po’ a sorpresa nessun incarico ufficiale è stato dato invece a Sergio Bacco, l’uomo di esperienza della lista “Cambiare si può”. Per lui il sindaco ha pensato però a un ruolo di supervisore, con compiti manageriali e di coordinamento. «Coerentemente con quanto promesso in campagna elettorale» spiega il sindaco Belan «abbiamo formato un gruppo amministrativo di persone giovani. Facce nuove per formare e rinnovare la classe politica locale». Sulle modalità operative della sua giunta il primo cittadino precisa che non si lavorerà per compartimenti stagni: “Lavoreremo in simbiosi com’è nella natura della nostra squadra - dice - la mia carica avrà anche un ruolo di collaborazione e supporto con tutti A.C. gli altri assessorati”.

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ubbi, domande e tante perplessità quelle espresse dai genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia “Ai Gloriosi Caduti”. Tante le novità alla ripresa delle lezioni. La prima riguarda gli insegnanti: ben 7 su 8 hanno ottenuto il trasferimento in un altro istituto. “Non conosciamo i motivi di una scelta così drastica – fanno sapere le famiglie – di certo è un fatto grave, del quale i genitori dovevano essere informati”. Altra questione su cui i genitori chiedono chiarezza è quella legata alla riorganizzazione didattica, in vista dell’istituzione di una nuova sezione. Se da un lato l’avvio di una nuova classe permetterà di accogliere tutte le richieste di iscrizione dei bambini nati nel 2010, dall’altra andrà a ridurre i già carenti spazi comuni. Quelli della mensa per esempio, che porterà i bambini a mangiare in due turni, e quelli della palestra, utilizzata come dormitorio. Il problema è tutto algebrico. Nel dormitorio infatti non ci sarebbe spazio per tutti i bambini. E qualcuno, se le domande si rivelassero eccedenti ai posti disponibili, do-

La nuova sezione funzionerà a tempo ridotto vrà per forza di cose tornare a casa. Senza contare il fatto che la nuova sezione (alla quale al momento è stato assegnato un solo insegnate) funzionerà a “tempo corto”. “Ma con quali criteri – chiedono i genitori – gli alunni già appartenenti ad una classe verranno spostati in un’altra. E con quale sistema verrà deciso chi potrà fermarsi al pomeriggio e chi no?”. Queste ed altre domande sono state poste alla dirigenza scolastica nel corso di una riunione che si è tenuta a margine della chiusura dell’anno scolastico. Ma le riserve non sono state sciolte. La dirigenza scolastica ha fatto sapere che numeri certi si avranno soltanto al rientro dalle vacanze. La stessa si è detta serena, confidando nel fatto che a settembre, più di qualche famiglia deciderà per il “tempo corto”. I posti, dunque, in qualche modo dovrebbero saltar fuori. Rassicurazioni arrivano anche dal sindaco Sabrina Rampin, che ha garantito “la disponibilità del Comune alla collaborazione, al fine di garantire un buon livello di servizio”. Ma.Ma.


Pontelongo Pontelongo 21 23 Sport e servizi L’inaugurazione a inizio luglio

Ufficio della Federazione nazionale gioco calcio in paese Pontelongo, Ospedaletto e San Giorgio in Bosco individuate come località strategiche per servire la porzione sud-orientale del territorio di Alessandro Cesarato

L

a Federazione Nazionale Gioco Calcio sbarca in paese con una sede distaccata a servizio delle società sportive dilettantistiche del territorio. Il nuovo ufficio è stato inaugurato a inizio luglio alla presenza dal vice presidente vicario del Comitato Regionale Veneto, Florio Zanon, e del delegato provinciale, Piero Piccoli.

neWs

E’

Pontelongo, insieme con Ospedaletto Euganeo e San Giorgio in Bosco, è stato individuato dalle delegazione padovana della Figc come una delle tre località strategiche per servire la porzione sud orientale del suo territorio di competenza. L’ufficio, che sarà aperto il mercoledì dalle 18 alle 20, sarà ospitato all’interno

della Casa delle associazione di via Martiri d’Ungheria, in uno spazio messo a disposizione in forma gratuita dal Comune. “La scelta di aprire queste sedi distaccate - hanno spiegato Zanon e Piccoli rappresenta la nostra volontà di fornire un servizio, in un momento economicamente molto difficile anche per l’associazionismo e

In piedi da sinistra, il vice presidente vicario del Comitato regionale veneto Florio Zanon, l’assessore allo Sport Fabio Magagnato e il delegato provinciale Piero Piccoli il volontariato, alle tante società calcistiche che più distano dalla nostra sede centrale di Padova. Per consegnare e ritirare documentazioni e pratiche, oltre che ricevere

istruzioni e informazioni, potranno così ora avvalersi anche di un punto in loco, risparmiando tempo e costi per gli spostamenti”.

Viabilità

in via zuccherificio e via correzzola limite dei trenta chilometri l’ora

arriva il limite dei trenta chilometri l’ora in via Zuccherificio e via Correzzola. Una decisione nata dalle mutate dinamiche stradali e abitative frutto dello sviluppo edilizio degli ultimi anni. L’obiettivo del Comune è quello di garantire una maggiore sicurezza alle persone e ai mezzi che vi transitano e vi risiedono. Con un’ordinanza della Polizia locale, si è

deciso così di istituire, abbassandolo rispetto al precedente, il nuovo limite di velocità. A breve sarà installata la segnaletica che indicherà le nuove prescrizioni. La decisione di abbassare il limite è basata su una serie di considerazioni. Da una parte c’è la necessità di rallentare il traffico veicolare lungo l’argine destro del Bacchiglione, ora che

è stato adibito a tutti gli effetti anche a percorso ciclo-pedonale. Dall’altra c’è ora da fare i conti con l’aumento della densità abitativa di via Zuccherificio, con l’espansione del nuovo quartiere “Dupont”. Con l’aumento dei mezzi in movimenti cresce, infatti, la necessità di garantire una maggiore sicurezza per i residenti. A.C.

A breve sarà installata la segnaletica con le nuove prescrizioni messaggio pubblicitario


24 22 Brugine Lavoro L’amministrazione va incontro ai disoccupati

Voucher comunali per sostenere chi non ha ammortizzatori sociali

neWs Economia

carel apre una nuova affiliata in messico

Un progetto di 300 ore complessive che impegna quattro persone di Martina Maniero

S

pesso la buona volontà, quando si tratta di trovare un nuovo lavoro, non basta. Specie poi se di questi tempi. Ecco che l’amministrazione comunale va in aiuto ai disoccupati del paese attraverso i voucher comunali. “Per l’anno in corso – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Sabrina Baldin - abbiamo ritenuto utile provvedere all’istituzione di un apposito capitolo di spesa, dell’importo complessivo di tremila euro, da destinare alla predisposizione di voucher comunali, che verranno utilizzati per l’impiego di cittadini in attività di interesse e valenza sociale, culturale e di promozione dell’ambiente”. “L’obiettivo di questa iniziativa – ha evidenziato l’assessore – è quello di favorire l’accompagnamento sociale, e di reinserimento nel mondo del lavoro, di quelle persone che, vista l’attuale crisi, si sono trovate in breve tempo senza lavoro, e in grosse difficoltà a reperirne un altro. Non di meno, con questo progetto, vogliamo riconoscere la dignità di questi lavoratori, anziché continuare sulla strada dell’assistenzialismo fine

Lo staff di Carel Messico

C

L’assessore Sabrina Baldin a se stesso, erogando semplici contributi. Una forma di sostegno senza ombra di dubbio svalutante per la persona”. Per questo progetto di 300 ore sono state assunte 4 persone. I lavoratori verranno impiegati per la consegna di pasti a domicilio agli anziani; per la pulizia dei locali utilizzati durante il centro estivo comunale; in supporto alla biblioteca; per il volantinaggio; in aiuto agli operai del Comune per varie mansioni, come ad esempio la cura del verde pubblico e per l’accompagnamento degli anziani alle visite mediche.

L’importo massimo erogabile è di 10 euro lordi all’ora. “I beneficiari – ha spiegato la Baldin - sono stati selezionati tra innumerevoli richieste. Sono cittadini disoccupati, che non godono di ammortizzatori sociali, e che rientrano nelle fasce Isee stabilite dal Testo unico dei servizi alla persona del Comune”. “E anche se la cifra messa a disposizione non è di grossa entità – ha infine concluso - è comunque un piccolo e si spera valido aiuto per queste persone”.

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26 24 Cultura locale Una personalità controversa Burlone, strano e irrequieto? Il fratello Diego smentiva

Com’era l’artista piovese Ugo Valeri? Due sue lettere indirizzate a Vittoria e al suo professore lo descrivono dolce e altruista di Paolo Tieto

D

i che indole era l’artista Ugo Valeri, di cui in questi mesi è stata allestita al museo civico agli Eremitani di Padova una straordinaria mostra retrospettiva, descritto non di rado da critici e da giornalisti come un personaggio strano, burlone, come un essere irrequieto continuamente scontento di tutti e di tutto? Di ben altro avviso era sicuramente il fratello Diego il quale sosteneva decisamente che Ugo, nonostante taluni suoi “estri imprevedibili, fantasie audaci e atteggiamenti anticonformisti”, presentava uno spirito tormentato e un cuore sensibile. Ed ancora che “ l’intima sua sostanza umana era seria e grave, e l’umore piuttosto triste che malinconico”. Aspetti che sorprendono e che stupiscono, ma in fondo non più di tanto, almeno chi ha avuto modo di leggere talune sue lettere indirizzate a persone cui l’artista era legato da stima e affetto sincero. Ve n’è una, datata 5 luglio 1882, indirizzata alla poco più che ventenne Vittoria, figlia dell’ingegnere Fachinetti, che dice testualmente: “Buona Vittoria. Oh la bella notizia che la mamma mi diede! Indovina che mi disse? Nientemeno che domani ti fai sposa. Oh

vedi Vittoria se arrivò presto il bel di tanto desiderato dal tuo buon cuore. Sento sempre ripetermi che bisogna essere buoni se si vuole che la Madonna conceda delle grazie, ed ora vedo col fatto che ciò è vero, poiché tu sei tanto buona e una grazia grande assai oggi ti è concessa. Di cuore desidero che a te e al tuo sposo sia dato di gustare per tutta la vita tutto il bene che meritate. Ti do un bacio e se credi di darne uno per me al caro Chechi (Francesco) mi farai un distinto favore. Il tuo piccolo Ugo”. Dell’uno dicembre dello stesso anno è anche quest’altra lettera, scritta in coppia questa volta con il fratello di due anni maggiore, Silvio indirizzata al parente ingegner Francesco Gasparini dal quale andavano spesso a lezione privata, mancando a Piove un ginnasio pubblico. Essa dice esattamente così: “Stimatissimo Signor Professore, avvicinandosi a grandi passi il nuovo anno, sentiamo il dovere, prima che spunti l’alba del suo primo giorno, di presentarLe i nostri più sinceri auguri. Voglia la S.V. accettarli come pegno della umana nostra riconoscenza per le tante cure prodigateci con affetto più che di maestro, e gradire nel tempo stesso il nostro

profondo ossequio. Umilissimi Ubbid.mi Silvio ed Ugo Valeri”. Due missive da cui emergono non soltanto distinzione e raffinatezza letteraria, ma anche sensibilità e tenerezza, nobiltà d’animo. Qualità, probabilmente, innate nei due fratelli Valeri, ma presumibilmente anche fatte crescere e progredire in essi dalla stessa madre, dalla buona e mite sinora Giovanna che, stando ad alcune testimonianze grafiche di Ugo e ad alcuni testi letterari di Diego (il figlio nato alcuni anni più tardi rispetto agli altri due fratelli) doveva sicuramente presentare doti di singolare dolcezza ed altruismo, di comprensione e di generosità. Così, come e stato spesso difficile agli studiosi dell’arte giudicare e soprattutto valutare, sotto il profilo artistico le opere grafico-pittoriche di Ugo, allo stesso modo è riuscito di continuo arduo agli studiosi della psiche umana comprendere ed apprezzare quanto il suo pensiero è andato elaborando nel corso degli anni della sua tormentata breve esistenza. Ma rimangono, fortunatamente, numerose sue straordinarie opere, sulle quali l’impegno di chi ama davvero l’arte e il tempo potranno sempre rendergli giustizia.

Una delle opere di Ugo Valeri

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Il libro, scritto a più mani (Cesari, Dapas, Dario, Dinelli, Florentin, Franceschini, Garbo, Zaccariotto, Grassi, Ivanov, Odoni, Spada, Vollman, Zmarich, Calore, Ferrarese, Doni) costituisce una nitida e precisa, testimonianza delle sofferenze e dei disagi sofferti dalle popolazioni giuliano-dalmate nel dover lasciare le città e i paesi natali ed emigrare in altri luoghi di altre terre. Una serie di strazi e di dolori senza fine, raccontati con spontaneità e naturalezza dai protagonisti stessi dei fatti esposti, i quali, all’epoca (anni Quaranta del secolo passato) erano in gran parte ragazzetti, per cui non riuscivano neppure rendersi conto della drammaticità della loro sorte. Di un destino che però si è impresso poi così fortemente nella loro mente da rimanervi, anche dopo tanti tanti anni, sempre tristemente vivo. Ogni capitolo presenta peculiarità diverse, ma ad unirli tutti vi sono due fattori di fondo: uno stilistico ed uno contenutistico. Il primo è dato dalla formulazione del brano che ha la caratteristica di un’intervista, quindi con domande e relative risposte esplicative; il secondo invece si identifica nei contenuti che si fondano puntualmente su episodi di vita vissuta, inquadrati sugli scenari di ambito geografico tipico ovverosia quello giuliano e quello dalmato. Le tristi vicende raccontate non vogliono essere un puro fatto di sapore nostalgico o di rimpianto, ma intendono piuttosto rappresentare la reale testimonianza d’una pagina di storia che l’umanità tutta auspica, per il bene di ogni uomo, non si verifichi mai più. LUCIANO FAVORIDO

RITORNO AL BORGO PANDA

EDIZIONI,

2013

Settimo libro stilato a firma di Luciano Favorido, artista del pennello, ma anche narratore di episodi e di forme di vita del passato. Lo scenario è, come di norma, quello del territorio veneto e più specificatamente dei colli euganei e della bassa padovana, mentre protagonisti delle narrazioni sono uomini e donne, dei medesimi villaggi, dagli animi semplici e gentili di cui Favorido conosce bene la tempra così che, parlandone, sa descrivere a meraviglia l’innato candore e la genuina bontà del loro essere. Fatto che dà adito spesso a profonde riflessioni, a stima, valutazione e credito. Il narratore sembra poi compiacersi mettendo in evidenza talune specificità della popolazione veneta la cui naturalezza, in ogni comportamento, è spesso proverbiale, universalmente notoria, così che le vicende esposte assumono una colorazione tutta propria. Del pari del resto delle sei illustrazioni che impreziosiscono il volumetto, ancorché il loro primo intento sia quello di mettere specificatamente a fuoco le atmosfere degli avvenimenti. Con semplicità e naturalezza, ma anche in forma visiva e letteraria scorrevole, brillante.


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Cultura locale 27 29 Un’esperienza formativa “Sulle tracce della solidarietà”

letteratura

Undici studenti e due insegnanti in Africa per 20 giorni M

Paolo Tieto racconta Monsignor Migliorin a Piove di Sacco

Quattordici anni di grandi trasformazioni e radicali camBiamenti

In Uganda faranno un’esperienza di volontariato in una delle zone più povere Alessandro Cesarato

V

enti giorni in Africa a dimostrazione che anche l’esperienza della solidarietà e del volontariato entra a pieno titolo nel percorso formativo e educativo. Sono in partenza in questi giorni gli 11 studenti e 2 insegnanti delle scuole superiori De Nicola ed Einstein impegnati nel progetto “Sulle tracce della solidarietà”. La destinazione è Kampala, capitale dell’Uganda, dove per il quarto anno consecutivo studenti e insegnati saranno impegnati in un’esperienza concreta di volontariato. Per prepararsi al viaggio gli studenti hanno frequentato un corso di formazione proposto da alcune associazioni che si occupano di cooperazione internazionale come “Angoli di Mondo”, “Bashù”, “Amici dei Popoli”, Amu, Medici con l’Africa, oltre a collaborare con il Centro servizi volontariato di Padova, il Movimento dei Focolari e l’Ong “Cooperazione e Sviluppo” di Africa Mission. In Africa saran-

Il gruppo dei ragazzi in partenza per l’Africa no impegnati in un centro nutrizionale in un quartiere periferico e povero di Kampala e in una scuola primaria situata ai margini di uno degli slum che circondano la capitale. Inoltre saranno occupati con il volontariato alle famiglie dei bambini delle scuole e per alcuni giorni anche nel centro di accoglienza per poveri e disabili dei Missionari dei Poveri. Il cuore della permanenza in Uganda sarà invece rappresentato dal viaggio e dalle

attività in una delle zone più povere, il Karamoja, nella città di Moroto. Gli alunni in partenza sono: Annachiara Calzavara, Valentina Biolo, Matthias Favarato, Luca Cameran, Federica Piron, Massimo Milani Angela Munaro, Chiara Bertani, Nicole Cesarato, Alessia Cavalletto, Sofia Callegaro. Ad accompagnarli le professoresse Ivana Pampalon e Renata Gobbato. Il rientro è previsto per il 3 agosto.

onsignor Enrico Migliorin giunse a Piove di Sacco sabato 13 luglio 1940, proveniente da Camin dove aveva esercitato le mansioni di parroco per dieci anni, e vi rimase, quale arciprete abate mitrato del capoluogo della Saccisica, fino a maggio del 1954. Quattordici anni di intenso apostolato religioso, ma molto ricco anche di straordinarie iniziative culturali. Paolo Tieto, nel suo volumetto ne elenca alcune, le più salienti, quelle che Monsignor all’epoca hanno fatto storia e che, a giudizio dello scritEnrico Migliorin tore, non potranno mai essere dimenticate, perché hanno inciso profondamente sul progresso civile e culturale della popolazione tutta del Pievado. Sono ricordati così i restauri di preziose opere d’arte di epoca rinascimentale, ristrutturazione e ampliamento dell’organo, l’istituzione di nuove scuole qua1i le medie e le elementari rette dai Fratelli Maristi, e in particolare modo la costruzione del patronato maschile, destinato successivamente a diventare sede di tante attività formative e sociali per Piove e per il suo territorio, i fatti si susseguono in ordine cronologico così che culminano nella nomina di monsignor Migliorin a canonico della cattedrale di Padova, proprio nei giorni in cui egli compiva cinquantuno anni e pertanto poteva ritenersi nel momento migliore della vita, sia per l’avvio di nuove iniziative sia per energie fisiche indispensabili per poterle realizzare. Il volumetto presenta, singolare spaccato di immagini, di cui alcune del tutto inedite (tratte da un filmato girato all’epoca da Eugenio Pianta) e due foto storiche in cui il prelato è raffigurato al momento del conferimento dell’alta carica- abbaziale e negli ultimi giorni di sua permanenza a Piove. Due foto che segnano i punti estremi di un arco di tempo in cui Piove ha avuto grandi trasformazioni, radicali cambiamenti, ad opera in particolar modo di questo dinamico e solerte sacerdote, nato nel montagnanese centodieci anni fa e mancato a questo mondo esattamente trent’anni or sono. Lasciando a ricordo della sua feconda esistenza, più che un nome, tante straordinarie opere. Gianni Patella

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12 30

VIAGGIO IN

PROVINCIA

Sanità Dopo 17 anni riorganizzata la rete dei servizi sul territorio

PADOVA

Piano socio sanitario cosa cambia a Padova L’ospedale di Piove di Sacco paga il prezzo più alto a causa della vicinanza con il Sant’Antonio di Martina Celegato

H

a finalmente preso una forma definitiva la tanto attesa riforma sanitaria del Veneto. Con l’approvazione da parte della Giunta Regionale lo scorso 18 giugno delle schede ospedaliere sembra proprio che il Piano Socio Sanitario Regionale stia prendendo forma anche se ora spetta la Consiglio Regionale l’approvazione finale. La riforma giunge dopo mesi di discussioni che hanno suscitato anche molte polemiche da parte di provincie che si sentivano, o prevedevano di essere, “declassate” a favore di altre. I dettagli del Piano si andranno a definire nelle prossime settimane ma sicuramente tutti gli allarmi che erano stati lanciati da diverse voci politiche e cittadine si sono placati una volta ottenuti i numeri. In particolare molte erano le tensioni che si erano create per le tre strutture più a rischio ossia Piove di Sacco, Conselve e Montagnana, ognuno dei quali rischiava di perdere il suo ruolo sul territorio con conseguente calo dei servizi e dismissione degli stabili. In salvo Conselve, che manterrà un ruolo da protagonista nella riabilitazione, e Montagnana che continuerà a elargire servizi come ad oggi, la struttura che senza dubbio ha risentito di più della riforma è stata Piove di Sacco a causa della vicinanza con il Sant’Antonio. Proprio per preservare l’ospedale e il suo ruolo nel territorio nelle settimane successive all’approvazione delle schede ci sono stati incontri fra i vertici e manifestazioni a difesa della struttura che hanno

portato in luce non solo le necessità del territorio ma anche primato che ci rende orgogliosi e che con questa riforma rafforzeremo, avendo come stella polare la miglior cura il legame stretto fra politici locali e cittadini. La riforma tecnicamente andrà a ristrutturare tutto da offrire ai nostri cittadini”. Anche Coletto, Assessore alla l’assetto socio sanitario regionale che è stato riprogettato Sanità del veneto ha rilasciato alcuni commenti a riguardo prendendo ad esempio i modelli più avanzati in Europa. del Piano Socio Sanitario Regionale “Tre anni fa eravamo “Una riforma epocale” ha commentato il presidente della davanti ad una montagna attraverso la quale andava costruito un traforo. Oggi è caduto l’ultimo Regione Luca Zaia, ”non solo perché diaframma e vediamo la luce dall’altra viene dopo 17 anni dal precedente Pia- Confermate parte. Grazie a tutta la squadra dal no Sociosanitario, ma perché disegna le strutture della un’organizzazione sanitaria moderna e Bassa Padovana, presidente Zaia ai colleghi assessori, capace di essere efficiente per vari anni a Camposampiero dal segretario Mantoan ad ognuno dei il traumatologico direttori generali, che nel tempo ha a venire.” portato il proprio contributo. Tre sono i grandi ambiti che si anAdesso guardiamo avanti con fiducia e con la voglia di dranno a rivedere, in particolare per il loro ruolo nel territorio e nella gestione della salute dei cittadini anche in casi di mettere a disposizione dei veneti una macchina sanitaria emergenza: l’assistenza territoriale, l’assistenza ospedalie- moderna ed efficiente. Questa è anche la risposta conra e la rete di urgenza. Per ciascuna di queste tre macro aree creta di una Regione virtuosa come il Veneto ai pesanti è stata definita una forma e un bacino di utenza, parametri tagli finanziari che arrivano da Roma: loro tagliano e noi che dovrebbero aiutare a gestirla al meglio mantenendo i rilanciamo con più efficienza, ancora minore costosità, una servizi di eccellenza nel territorio se non aumentandoli. qualità di cure intatta ed anzi migliorata grazie al poderoso “Già oggi” ha aggiunto Zaia nel comunicato che ha rafforzamento dell’offerta di cure sul territorio”. Il Piano si seguito l’approvazione da parte della Giunta delle schede struttura essenzialmente in tre macro aree di intervento che ospedaliere “siamo il sistema sanitario più qualitativo e andranno ad essere ridimensionate e riviste sia per quanto meno costoso d’Italia, con una durata media di ricovero di riguarda le competenze sia per quanto riguarda la capillarità 7 giorni contro i 30 in altre Regioni ad altre latitudini. Un del servizio.

I servizi dell’Uls 17

“salvi” conselve e montagnana

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imangono nella mappa della Sanità veneta Conselve e Montagnana, le due strutture più a rischio per dimensioni e per bacino d’utenza. Conselve in particolare manterrà il suo ruolo d’eccellenza nel campo della riabilitazione, che alcuni mesi fa’ era stata oggetto di intense discussioni con i vertici locali, con una vocazione non solo locale ma anche extra provinciale. Tecnicamente il Presidio Ospedaliero rimarrà in mano al polo di Este-Monselice nel nuovo ospedale unico e i posti letto saranno così ridistribuiti: 100 per Medicina Generale, 20 per Neurologia, 159 chirurgia con 5 primariati di riferimento, 48 materno infantile (Ginecologia, Ostetricia, Patologia Neonatale e Pediatria) e Terapia Intensiva. Montagnana diventerà una struttura mono specialistica con un primariato e 45 posti letto. M.C.

NUOVO OSPEDALE LA PRIMA PIETRA ENTRO IL 2015, L’ACCORDO NERO SU BIANCO

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ntro il 2015 la prima pietra del nuovo ospedale di Padova. La promessa è nero su bianco nell’accordo che definisce la tabella di marcia per la realizzazione del nuovo ospedale di Padova. Il costo totale dell’investimento è stimato in oltre 643 milioni di euro, di cui 318 milioni di finanziamento pubblico, anche utilizzando i fondi Cipe per l’edilizia sanitaria. Rispetto al totale, 410 milioni costituiranno il costo di costruzione, 132 milioni il costo per attrezzature e attivazione, a 55 milioni le spese generali, più Iva. Per quanto riguarda le procedure per la realizzazione della struttura, l’accordo prevede che si valuti la proposta di project financing a iniziativa privata già pervenuta, per l’eventuale dichiarazione di pubblico interesse. “Poniamo una pietra miliare, - ha sottolineato Zaia -

perché da oggi si parte per realizzare un Policlinico Universitario di livello europeo, grazie al quale saremo attrezzati per rispondere alla sfida della libera mobilità dei pazienti in Europa. Due anni e mezzo fa siamo partiti da zero, senza una carta sul tavolo. Abbiamo seguito tutte le procedure di legge, ci siamo affidati ad un tavolo tecnico importante”. “Questa firma – ha spiegato la presidente Degani – rappresenta un importante passo avanti e conferma che il nuovo ospedale è fondamentale per tutti gli enti padovani. In un momento economico come questo la Regione ha fatto una scelta difficile, ma lungimirante perché a breve saranno aperte le frontiere europee anche in campo sanitario. Il nuovo ospedale sarà in linea con i moderni standard di un polo d’eccellenza europeo”. M.C. messaggio pubblicitario


Spazi Spazi Aperti aperti 31 13 Emergenza ambientale Siglata la convenzione tra Comune e Bacino Padova 3 tra notevoli difficoltà burocratiche

Verso la bonifica nella fabbrica dei veleni Al via l’indagine per classificare i rifiuti presenti nello stabilimento della “C&C”, 52 mila tonnellate di materiale tossico

Il sito di Pernumia è una bomba ecologica anche per Due Carrare e Monselice

di Emanuele Masiero

5

2 mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Esattamente 2 tonnellate per abitante se consideriamo Pernumia, Battaglia Terme e Monselice, ovvero i Comuni più vicini alla C&C. La fabbrica dei veleni continua a fare paura. Ma la firma di un accordo tra Comune di Pernumia e Bacino Padova 3 sembra dare il via alla definitiva bonifica di questo sito ormai tremendamente famoso. LA SITUAZIONE. Quando nel 2005 venne a galla il problema della C&C non era nemmeno immaginabile che si trattasse di una massa di rifiuti di tali proporzioni. Con l’aiuto di Provincia e Regione si è giunti ad un piano di caratterizzazione dei rifiuti nel 2007 che ha permesso di avere un quadro generale della portata del problema: da una stima dei costi per la bonifica è emersa una cifra di 12 milioni di euro. I RIFIUTI. La situazione è tutt’altro che banale o di semplice soluzione. Il motivo principale non è tanto la natura pericolosa dei rifiuti, quanto la loro commistione indiscriminata che rende davvero ardua una selezione. Dalle prime analisi risulta evidente che i 2/3 dei rifiuti possono essere classificati come rifiuti pericolosi per la

presenza fuori norma di idrocarburi. Le analisi hanno altresì evidenziato che non c’è possibilità di recuperare i rifiuti perchè superano i limiti di cloruri, fluoruri, solfati, cromo, nichel e rame, richiedendo quindi un pretrattamento. Smaltire questo tipo di rifiuti richiede un costo finale di circa 200 euro a tonnellata. Motivo per cui la bonifica totale dell’ex fabbrica si aggira intorno ai 12 milioni di euro. DISASTRO IMMINENTE. Il materiale stivato all’interno dei capannoni sta premendo con forza sulle pareti della struttura: questa situazione anomala unita alla mancanza di manutenzione, al deterioramento delle strutture portanti e alla stessa copertura, potrebbe causare il collasso degli edifici. Un’ipotesi agghiacciante che significherebbe una dispersione nel suolo e nell’aria dei rifiuti. Per questo è più che fondamentale agire sulla struttura e mettere in sicurezza i capannoni: se oggi il problema della C&C è complesso, ma gestibile, domani potrebbe diventare un disastro ambientale di proporzioni neanche immaginabili. LA CONVENZIONE. L’accordo è il risultato di un percorso durato un anno e mezzo, segnato da enormi

L’Intervento FLAGELLO CINGHIALI ALLARME NEI CAMPI

E

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

mergenza cinghiali sui Colli Euganei, un fenomeno che ormai è sfuggito di mano e che sta mettendo in di ginocchio Nicola Rossi* centinaia di imprese agricole. Vigneti e uliveti, ma anche campi di mais, ortaggi e frutsegue da pag. 1 teti: non c’è coltivazione che si salvi dalla razzia incontrollata e sistematica le forze di questi politiche e sociali attorno ai problemi delle imprese animali, un vero e propriocommerciali flagello chee del sta ruolo che svolgono nel contesto delle nostre causando danni ingenti alle città. imprese La situazione e com- economica generale accompagnata da alcuni promettendo anche quest’anno provvedimenti la stagione. di deregolamentazione, ha fatto si che nei primi L’allarme del mondo4agricolo mesi delè 2013 stato a livello nazionale abbiano chiuso definitivaal centro mente del i battenti recente19.729 incontroimprese in Prefettura commerciali, nel Veneto 1.336 mentre a Padova e conprovincia i rappresentanti sono 137di quelle Coldiretti che Padova, hanno abbassato definitivamente le loro serrande in Confederazione questi 4 mesiItaliana (3 al giorno).Il Agricoltoririsultato Padovaè che intere aree nei nostri centri storici e nei e Confagricoltura centri urbani stanno Padova. velocemente Il Prefettosubendo Ennio fenomeni di desertificazione a cui seguiranMario no mancanza Sodano hadiascoltato servizi e con degrado attenzione con conseguenti Vertice costi a caricocon della collettività. Del gli agricoltori gli resto interventi bastadi ricordare Ettore Menozzi che in Piacentini questi ultimi e 5 anni:la pressione fiscale è sensibilmente in Prefettura Walter aumentata, Luchetta ilper credito Coldiretti, a favore Claudio di imprese D’A- e famiglie si è ridotto drasticamente, il lavoro a ‘Salva Padova per scanio è diventato e Maurizio sempre Antonini più costoso, per la Cia,i provvedimenti LeoItalia’ anziché dare linfa ad una il soluzione nardo occupazione Granata eeGianfranco consumi, hanno Simonetto depresso per l’economia, reddito degli italiani è calato Confagricoltura, di 9.700 euroche persiogni sononucleo fatti portavoce familiare. In altri termini, le misure drastiche varate nel del recente grave disagio pre- frutto positivo: passatodegli nonimprenditori hanno dato alle nessun con ladell’incontro sola strategia rigore Al termine gli del esponenti se con un’emergenza rimasta senza di Coldiretti, si porta il Paese allafinora deriva. La Confesercenti dice no quindi politiche che puntino Cia ea Confagricoltura Padova unasolo soluzione apprezzabile. a modificare le modalità di prelievo fiscale senza ridurne soddisfazione il peso e senzaper unalaseria hanno espresso forte Le contromisure adottate questiAlanni, politica di riduzione della inspesa. contempo chiediamo che finalmente la politica sensibilità dimostrata dal Prefetto che si è hanno osservato rappresentanti economica del i governo centraledelle e di tre quelloimpegnato territorialea sia impostato dalle valutare con glipartendo organi preposti organizzazioni agricole padovane, si sono piccole e medie imprese e ad uno sviluppo leeconomico legato aie centri urbani. iniziative molto da adottare ad individuare dimostrate Sono le del piccole tuttoeinsuffi medie cienti imprese, ad arginare in particolare del soluzioni commercio, vitali ead concrete perche darerendono una risposta località altrimenti noninavrebbero capacità di attrazione. Basta giraun fruibili fenomeno cheche cresce di anno anno. nessuna un problema avvertito dagli imprenditori re peri cinghiali i nostri centri urbani regolarmente per rendersi conto di come le piccole imprese che Ormai scendono agricoli come una verae medie e propria calamità. vi operano stiano dando ogni vita ad un enorme di innovazioneagricole, sia nell’offerta che dalle colline per razziare genere di sforzo Le organizzazioni ringraziando nei servizi.causando Chiediamodanni pertanto di approvareil Prefetto la nostraper proposta di Legge di iniziativa coltivazioni, irreparabili, l’attenzione dimostrata, ribache ridàchepotere Comuni in terminia dicollaborare orari di sia popolare alle produzioni di tipodecisionale strutturalealle e Regioni disconoedlaaipiena disponibilità apertura deidinegozi. la fiaccolata centinaia di commercianti, idrogeologico, fronte aiCon quali, tra l’altro,di Padova, per il bene dell’agricoltura padovanahanno e di un manifestato di come siamo noi che illuminiamo nostre città.messo Datecia gli simbolicamente agricoltori hanno scarse possibilità di territorio naturale dalepreservare, una mano a non spegnerle. *Presidente Confesercenti Padova E.M. accedere ad indennizzi o parziali rimborsi. dura prova dai cinghiali.

Nei cappannoni della C&C sono stoccate decine di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici

difficoltà burocratiche e amministrative. Inizia così la seconda fase con il Bacino Padova 3 che dovrà redigere un’indagine ambientale per la caratterizzazione dell’area e garantire la messa in sicurezza del capannone dove sono visibili crepe e bombature dovute alla spinta esercitata dalla massa di rifiuti depositati addosso alle pareti. Questa fase è stata finanziata dalla Regione Veneto con 500 mila euro. Ma presto potrebbero essere disponibili altri 200 mila euro, di cui è beneficiaria la Provincia. Le operazioni della fase 2 si concluderanno entro fine anno. Nei primi 7 giorni dalla consegna delle aree del sito dovrà essere avviata l’attività di indagine compresa la caratterizzazione dei rifiuti. Entro 30 giorni saranno individuate le modalità di messa in sicurezza e

saranno eseguite conseguentemente. I COMMENTI. “Per il nostro Comune è una data storica – hanno affermato Luciano Simonetto sindaco di Pernumia e l’Assessore Marco Montin – Si tratta di un rischio ambientale che grava sul centro della bassa padovana a ridosso del Parco Colli Euganei. Senza contare il rischio idraulico: davanti alla C&C scorre il canale Vincenzone che poi confluisce nel Bacchiglione fino ad arrivare in laguna. Provate a pensare cosa significherebbe un inquinamento di queste acque”. “Il problema della C&C è una bomba ecologica complessa – ha commentato Simone Borile, Commissario del Bacino Padova 3 – La nostra esperienza nella gestione dei rifiuti ci permette di garantire un impegno proficuo per mettere la parola fine alla questione C&C”. messaggio pubblicitario

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14 Mondo scuola 32 Centri estivi nel padovano Viaggio tra le proposte più originali e divertenti

Tra gioco e avventura è l’estate dei ragazzi Attività sportive e all’aria aperta per tutte le età, sui Colli Euganei gare di orienteering ed escursioni ma anche visite guidate ai musei provinciali di Emanuele Masiero

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a giugno a settembre, con rette e offerte diverse: sono i centri estivi organizzati ormai in tutta la provincia, dalle parrocchie ma anche dai Comuni. In principio si chiamavano “colonie estive”, un luogo organizzato dove mandare i bambini mentre i genitori lavoravano. Erano i primi esperimenti di centri estivi, nati nel dopoguerra, insieme al boom economico. Oggi la situazione è completamente diversa e il Grest come viene chiamato, è diventato un fenomeno di massa, spesso una sostituzione alla scuola nel periodo estivo per tenere occupati i propri figli nell’orario di lavoro. A Padova città sono 19 le strutture consigliate dal settore servizi scolastici del Comune. Tutte esclusivamente private che offrono soluzioni con fasce di prezzo diversificate. Passando al territorio provinciale l’offerta diventa estremamente eterogenea: A Teolo per esempio, il Comune ha aperto le iscrizioni ai centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni offrendo attività sportive (calcio, bmx, volley, basket, danza, pattinaggio) creative e artistiche

Il Grest ormai è un fenomeno di massa che coinvolge migliaia di giovanissimi (pittura, scultura creazione oggetti, canto e percussioni, ricicleria) e ludicomotorie. A Baone invece il nucleo anti-falsi documentali della polizia Megliadina ha portato competenze e strumentazioni al centro estivo Sportiviamoci. I ragazzi di elementari e medie hanno provato a scovare un documento contraffatto, una banconota falsa e un certificato fasullo. L’agente Riccardo Evangelista ha insegnato ai ragazzi del centro ricreativo come si usano ultravioletti, fotocamere a infrarossi, microscopi con telecamera per smascherare documenti e soldi falsi. I ragazzini hanno scoperto dispositivi di sicurezza di patenti e passaporti come la filigrana, gli ologrammi, l’ultravioletto, la microscrittura. Nella zona dell’alta padovana va ancora meglio: a Fontaniva vengono accolti bambini e ragazzi da uno a 14 anni in uno spazio innovativo in grado di ospitare attività estive. Si tratta di 4.500 mq, di cui 450

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Attività all’aria aperta e proposte per ogni età ai centri estivi promossi da istituzioni e associazioni nel padovano

Al Castello di Cervarese c’è la “street archeology” stile Indiana Jones al coperto, con ampie zone gioco in erba e in sabbia, due piscine con acqua riscaldata, una pista ciclabile che lo attraversa in tutta la lunghezza, un atelier artistico a cielo aperto, una libreria sull’albero. A completare l’offerta in provincia di Padova ci sono le uscite al parco avventura e ai musei provinciali: destinazioni perfette per scatenare l’energia di bambini e ragazzi, con coinvolgenti attività. Al parco avventura è possibile sperimentare le proprie qualità fisiche sospesi tra gli alberi. A Villa Beatrice va in scena l’orienteering: orientarsi nell’ambiente circostante utilizzando gli indizi messi a disposizione dalla natura. Ci sarà inoltre la sfida a cerbottane: con le armi di un tempo, dando il via ad una battaglia di divertimento. Per finire, sempre a Villa Beatrice, si possono programmare anche escursioni alla scoperta degli “abitanti” dei boschi. A Cava Bomba invece si può organizzare la caccia dei fossili: armati di martelli e scalpelli i bambini andranno alla ricerca di fossili in giro per il museo. Ma non è finita: vista la presenza dell’antica fornace, le cooperative Terra di Mezzo ed Ecofficina che gestiscono il museo, organizzano itinerari tra le mura degli edifici in cerca di indizi e tracce lasciate dagli ultimi cavatori e operai che lavoravano la roccia. Parola d’ordine avventura anche al Castello di San Martino a Cervarese Santa Croce: grazie alla “street archaeology” si potrà scoprire il mondo di Indiana Jones immersi nella terra da capo a piedi. Tra le varie offerte non poteva mancare la caccia al fantasma: un tesoro da scoprire e innumerevoli ostacoli da superare. Gran finale con la giornata nell’antichità sperimentando la vita antica immergendosi nei secoli della preistoria, dell’età romana o del Medioevo.


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16 Il personaggio

Personaggio 35

Intervista Simone Felice, un giovane padovano che ha trovato lavoro a Sydney

The Australian dream

Con un diploma di maturità scientifica in tasca, nel luglio 2008 ha lasciato l’Italia per inseguire il sogno: lavorare come creatore di effetti e animazioni digitali cinematografici di Manuel Glauco Matetich

Nonostante sia ancora uno stagista, ha ricevuto l’offerta di un vero contratto di lavoro che ho fatto, e credo senza il minimo dubbio che la rifarei altre mille volte – ci racconta al telefono Simone -. Qui a Sydney le possibilità di trovare un posto di lavoro, specie nel mio settore riguardante le “Digital Media” (animazioni digitali, ndt) sono numerose e, anche se c’è abbastanza competizione tra i vari candidati, non si può fare assolutamente un paragone con le prospettive lavorative che ci sono attualmente in Italia. Ora sto terminando un tirocinio agli Studio 20th Century della casa di produzione cinematografica americana Fox, ove creo effetti speciali e animazioni digitali per i film che poi

vengono proiettati nei cinema. Nonostante sia ancora uno stagista, i miei supervisori mi hanno già comunicato che, una volta terminato il periodo di prova, dovrei ricevere un’offerta di un vero contratto di lavoro, e ciò mi fa ben sperare”. Una delle questioni più controverse in Australia riguarda il riconoscimento di un titolo di studio, ad esempio una laurea, ottenuta nel proprio paese di provenienza. “Io ho avuto una grande fortuna, – confessa lo studente padovano – ed è stata quella di avere il pieno sostegno da parte dei miei genitori che mi hanno permesso di frequentare, non certamente senza sacrifici, una delle migliori università di Sydney. Mi sono laureato da poco più di un anno e ho trovato immediatamente un posto di lavoro tramite l’ateneo. Altri miei connazionali, invece, che giungono in Australia con la sola

Nell’immagine Simone Pietro Felice

laurea italiana non riescono il più delle volte a sfruttare le conoscenze acquisite durante gli studi universitari, e sono costretti quindi a fare i più disparati lavori per sbarcare il lunario. Non è tutto oro quel che luccica”. Conclude Simone: ”Mi è dispiaciuto davvero molto essere stato costretto a lasciare l’Italia ma se fossi rimasto a Padova non avrei di sicuro avuto la possibilità di arrivare dove sono adesso, e di lavorare non solo per dovere, ma soprattutto per passione”. Secondo i dati dell’Australian Education International (Aei) il numero delle richieste di visti studenteschi da parte di cittadini

italiani che già si trovavano nel Paese dei canguri è aumentato del 42,8% in appena 12 mesi, dal dicembre 2011 al dicembre 2012. Un aumento maggiore è stato registrato per i visti rilasciati a studenti italiani per un corso intensivo di inglese, detto “Elicos”: nello stesso periodo di tempo, i nostri connazionali che hanno ottenuto un visto studentesco temporaneo (il “570”) sono aumentanti del 15,4% (dato relativo alle richieste provenienti da persone situate al di fuori dell’Australia) e del 51,3% (dato relativo alle richieste di coloro che si trovavano già nel continente). messaggio pubblicitario

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adova - Sydney solo andata. Può sembrare solamente un fantomatico biglietto aereo (anche se a Padova non esiste un aeroporto internazionale), ma in realtà è il radicale cambio di vita di un giovane studente padovano. In questi ultimi anni l’Australia sembra essere diventata la nuova terra promessa, e molti giovani italiani lasciano il nostro belpaese, carichi di speranze e aspettative, in cerca di un futuro migliore nella Terra dei canguri. E questa è la storia di Simone Pietro Felice. Con un diploma di maturità scientifica in tasca, nel luglio 2008, Simone, ha preso l’ardua decisione di partire per la capitale del Nuovo Galles del Sud, Sydney. Qui il giovane padovano è riuscito ad inseguire il sogno di una vita: lavorare come creatore di effetti e animazioni digitali cinematografici. “Sono molto soddisfatto della scelta

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LO S PORT in PR Programma MAB e riserve della biosfera Il Programma MAB è promosso da UNESCOcarrarese

Che cos’è una “Riserva della Biosfera”? Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazionale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.

L’uso del termine “riserva” è obbligatorio? No. In alcuni casi, come quello del Delta del Po, dove questo termine abbia già un significato giuridico preciso (ad esempio “Riserve naturali”, ecc.) può essere utilizzata una denominazione più adatta a dimostrare le qualità del territorio e più gradita alle popolazioni residenti. In questa prima fase, infatti, è stato individuato il titolo provvisorio “DELTA DEL PO – Uomo, natura, sviluppo” - Riserva della Biosfera del Delta del Po. Quante sono le Riserve della Biosfera, nel mondo ed in Italia? Ad oggi le Riserve della Biosfera riconosciute dall’UNESCO nel mondo sono poco più di 600, solo 9 delle quali in Italia (l’ultima è quella del Monviso) e non ve ne sono per ora in Veneto, nemmeno parzialmente. La Riserva deve includere diverse zone indipendenti? Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone interdipendenti, e precisamente: •Core Area, o area centrale, sottoposta ad un regime giuridico che garantisce la protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno. •Buffer Zone, o cuscinetto, è adiacente o circonda l’area core e contribuisce alla sua conservazione. Le attività consentite in tale area devono riguardare principalmente le tecniche di sviluppo per l’uso delle risorse naturali che rispettino la biodiversità dell’area e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi. •Transition zone, o area di cooperazione, non è sot-

Che cos’è l’UNESCO?

Casale di Scodosia

Conse

È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO); è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Sono membri dell’UNESCO 195 di Nicola Cesaro Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi.

E’

Il nome UNESCO è legato al “Patrimonio Mondiale”: cosa è?

il quinto “Trofeo Quella di Sito del Patrimonio Mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List. La stato Convenzione sul Sport”attraverso a suggellare l’entus Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di conservare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale anche l’identificazione e la tutela di siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. La lista è composta da un totale di 981 siti stagione (di cui 759 agonistica beni degli culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (49 siti), Nuoto Casale di seguita Scodosia. Alla man dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).

ne dello scorso 16 giugno hanno pa 200 atleti di sette società, dai 7 ai Per questo toposta a vincoli giuridici e prevede attività antropica, vil- L’Unione Europea potrebbe finanziare progetti di proprio contributo, la propria idea. I nuotatori di sono casa sistati sono misurat di presentazione e laggi, e complessi urbani (città) al suo interno. Le attività sviluppo? L’inserimento di un territorio nella rete mon- programmati alcuni incontri pubblici versari da Conselve, Sottomarina, delle Riserve della Biosfera del Programma MAB sono stati aperti degli spazi (anche virtuali) di confronto. economiche e sociali devono essere dirette alla realiz- diale iuscitissimo “Gran galà di ginnastica ritmica sotto le stelle”a sigillo di una stagione Soligo, Villorba e Lonigo. A trionfa potrebbe favorire l’accesso a programmi zazione di progetti modello per uno sviluppo economico dell’UNESCO esaltante, quello andato in scena nella piazza del municipioPer a Due Carrare, sotto gli graduatoria ulteriori informazioni visitateassoluta, il sitoè stato il gr internazionali alloCasumaro, sviluppo di progetti alla cultura Roberta Amati sostenibile a beneficio, in particolare, della popolazione e fondi occhi del presidente finalizzati Pgs Patrizio dell’assessore Conselve Nuoto, che per un solo www.parcodeltapo.org e consultate collaborazione. locale ivi residente. e didiuna cornice di pubblico numerosissima. Tra coreografie e musiche incantevoli le ele166 a 165 – ha prevalso sulla Free tutta la documentazione che sarà via via proI nuovi indirizzi di Politica Agricolacon Europea (PAC) 2014Solo l’area core richiede obbligatoriamente norme di ganti ginnaste carraresi, orchestrate maestria dalla insegnanti Giorgia Passarin, Ylenia Lonigo. Il vero exploit degli atleti c 2020, ad esempio, appositi canali finan- hanno conservazione stringenti e di solito coincide con una Destro, dotta, oppure inviate unaavvenuto email all’indirizzo: Virginia Tarantinoconsiderano e dalla coordinatrice ElenadiFavarin suscitato l’entusiasmo però al meeting di Confspo attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per il sozona di protezione già esistente e tutelata a livello nor- dei ziamento partecipazione@parcodeltapo.org. presenti ripetendo gli esercizi che in questa annata hanno portato ad esaltanti vittorie. Pescara, a inizio giugno. La squadra attività agricole ambiti di tutela ambientale e mativo, come una riserva naturale o le zone più protette Su stegno tutte vaadricordato l’argentoin di squadra conquistato al campionato nazionale Acse da: na ha raccolto anche un oro con la paesaggistica (già oggi nei siti della Rete Natura 2000) di un parco nazionale o regionale. Le aree buffer preve- Isabella Il percorso di candidatura dell’area la delatleta Delta del a Riserva Ernesti Moro, Emma Banzato, Letizia Crivellari, Gaia Parisotto e Martina Fasolato, del Po gruppo: Eleonora Crem comunque interessate da progetti di valenza dono un regime funzionale alla tutela dell’area core. Per altriodue dellada:Biosfera Programma dell’UNESCO è supportato successi indi aree squadra sono arrivati dal quartetto composto Biasia,delZuppa, Gui- MAB 2007, si è meritata il primo gradin sovra locale, come potrebbe essere Riser- Uisp. le aree di transizione, invece, non si prevede un regime dolin dallaIndividualmente Fondazione Cassahanno di Risparmiostile di Padova e Rovigo. In saccoccia sono e Pescante che siappunto sono imposte in due gareuna regionali Giovanissimi. va della Biosfera, anche al fine di affrontare e risolvere di tutela giuridica e non sono necessariamente sotto- brillato Isabella Ernesti Moro e Letizia Crivellari, vincitrici di gare regionali Acse categoria un bronzo nei 100 misti con la soli conflitti tra attività agricole– ehazootecniche ad poste a vincoli. Lo schema di zonizzazione non è unico Joy.potenziali “Chiudiamo la stagione soddisfatte detto la coordinatrice Favarin- e questa bellisSpigolon , alcuni quarti posti a poc impatto ambientale e attività di agriturismo e e può essere applicato in modi diversi in paesi diversi, simaelevato dal podio e tante altre prestazioni serata è un grazie pubblico a tutte le persone che ci seguono e ci danno sostegno”. a seconda dei contesti geografici o socio-culturali. La turismo sostenibile. Walter Lotto livello. Tutti gli atleti hanno migliora flessibilità di tale schema resta uno dei punti di forza del Che cosa può comportare, in definitiva, il riconoconcetto di Riserva. scimento? La Riserva della Biosfera non va considerata come un Che funzioni hanno le aree della Riserva? Le aree della riserva hanno differenti funzioni di conser- progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) vazione, sviluppo e supporto logistico. •Funzione di conservazione: contributo alla conser- delle riserve consente una valida possibilità di scambio vazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi internadelle variazioni genetiche. •Funzione di sviluppo: incentivare e promuovere lo svi- zionali appositamente dedicati ad affrontare problematiche legate allo sviluppo, tra le quali i cambiamenti climaluppo sostenibile. •Supporto logistico: supporto a progetti dimostrativi, tici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione. di educazione formazione, di ricerca e monitoraggio in Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per cooperazione territoriale europea tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica programma per la cooperazione transfrontaliera alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso locale, regionale, nazionale e globale. come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali Quali benefici può portare il riconoscimento ed i relativi possibili conflitti in una dimensione evropsko teritorialno sodelovanje program čezmejnega sodelovanja dell’UNESCO? La candidatura di un ambito territoriale globale. per un riconoscimento internazionale mette in moto ed Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegnaalimenta energie, interesse, partecipazione, risorse che zione di un “logo”, bensì come assunzione di responsapossono oggettivamente concorrere ad un migliora- bilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare mento della qualità della vita e del contesto territoriale. e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’eDalle indagini svolte dall’UNESCO – da portare in evi- sterno. denza un recente studio sul “valore del brand” - sono stati dimostrati i positivi benefici derivanti ai luoghi dove Come funziona la candidatura? sono stati concessi i riconoscimenti internazionali. In Il dossier di candidatura va presentato dagli Enti promoparticolare, Il 75% del campione intervistato ritiene che tori al Comitato Nazionale del Programma MAB presso il il marchio UNESCO sia importante nella promozione di Ministero dell’Ambiente, il quale provvederà in seguito a attività, il 52% lo considera garanzia di qualità, il 40% trasmetterlo alla Segreteria del Programma MAB presso elemento di eccellenza. UNESCO porta valore aggiunto la sede dell’UNESCO a Parigi. nella tutela dei beni culturali (88%), nella promozione In attesa del riconoscimento, gli enti promotori sviluppadi beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti no ed iniziano ad implementare il progetto per la gestio(84%). E’ stata inoltre confermata la straordinaria dif- ne della riserva, con gli impegni che dovranno essere fusione della conoscenza di base di UNESCO, nota al assunti da ciascuno per poterla attuare. Tale progetto 98% del campione, cui corrisponde un elevato indice sarà attivato quando l’UNESCO avrà assegnato il ricodi reputazione vicino all’eccellenza, pari a 76 punti (oltre noscimento. Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di 70 è considerata area di eccellenza in valori compresi sviluppo regionale tra 0 e 100). L’Organizzazione, infatti, riscuote un livello Possono le comunità locali concorrere alla creaProjekt sofinancira Evropski sklad di fiducia del 69%, è ritenuta efficace al 75% e l’80% zione della Riserva? za regionalni razvoj Certamente sì! Anzi, tutti dovrebbero poter portare il degli intervistati considera importante la sua mission.

R

2007-2013

Cosa significa candidare un’area a Riserva della Biosfera all’interno del Programma MAB (Man and the Biosphere – L’Uomo e la Biosfera) dell’UNESCO?

ginnastica ritmica, gran galà sotto le stelle

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18

37

LO S PORT in PRIMO PIANO RIMO PIANO Al Trofeo Canova Sport oltre 200 atleti di 7 società carrarese ginnastica ritmica,

Casale di Scodosia Al Trofeo Canova Sport oltre 200 atleti di 7 società

elve Nuoto trionfa Conselve Nuoto trionfa

Canova siasmante Amatori nifestazioartecipato 50 anni. ti con avPieve di are, nella ruppo del punto – ee Time di casalesi è ortitalia a a padovapiù piccoma, classe no nei 25 o poi finiti ita Alyson chi decimi di ottimo rato i pro-

gran galà sotto le stelle

di Nicola Cesaro

E’ R

iuscitissimo “Gran galà di ginnastica ritmica sotto le stelle”a sigillo di una stagione Le premiazioni al andato termine delle Trofeo aCanova esaltante, quello in scena nellagare piazzadel del municipio Due Carrare, sotto gli

pri personali, anche grazie alle chedell’assessore hanno portato squadra SeniorAmati tra le occhi del presidente Pgsottime Patriziopiscine Casumaro, allalacultura Roberta undici,edecisamente meglio dell’ultimo (nella da 50dimetri nel 2009 la Pelle- Traprime e di vasca una cornice pubblico numerosissima. coreografi e musiche incantevoli le eleposto dell’anno scorso. grini stabilì il record sui 400orchestrate stile ). con maestria ganti ginnaste carraresi, dalla insegnanti Giorgia Passarin, Ylenia società: “Questi Al termine competizione, gli Ama- ElenaCommentano Destro, Virginiadella Tarantino e dalla coordinatrice Favarin hannodalla suscitato l’entusiasmo appuntamenti estivi sono stati torideidipresenti Casale ripetendo hanno raccolto il diciottesimo gli esercizi che in questaultimi annatadue hanno portato ad esaltanti vittorie. il coronamento ed il finale di unaAcse stagione posto assoluto, nonostante il numero ridot- conquistato Su tutte va ricordato l’argento di squadra al campionato nazionale da: iniziata adGaia ottobre con 14 atleti eFasolato, terminata toIsabella di atletiErnesti (alcune squadre Roma erano Moro, EmmadiBanzato, Letizia Crivellari, Parisotto e Martina a giugno composto con una squadra lievitata a 35 presenti oltre 50 atleti). Degne di notadal quartetto altri dueconsuccessi di squadra sono arrivati da: Biasia, Zuppa, Gui-atleti agonisti, continua crescita nonostante sono anche lecheprestazioni degli atleti dolinstate e Pescante si sono imposte in due gare regionali inUisp. Individualmente hanno doversi allenareAcse da categoria ottobre ad delle categorie Master con Crivellari, con l’handicap brillato IsabellaAssoluti Ernesti eMoro e Letizia vincitrici di gare regionali aprilela incoordinatrice una vasca Favarinridotta nelle sue bellisdimenmiglioramenti nettiladei tempisoddisfatte personali, –ot-ha detto Joy. “Chiudiamo stagione e questa sioni.che In questo l’amministrazione comunale timi risultati in vasca da a50 metri sima serataindividuali è un grazie pubblico tutte le persone ci seguono e ci danno sostegno”. Walter Lotto esterna, quarti posti e due Medaglie master, purtroppo non ci sta aiutando”.

stato il quinto “Trofeo Canova Sport” a suggellare l’entusiasmante stagione agonistica degli Amatori Nuoto Casale di Scodosia. Alla manifestazione dello scorso 16 giugno hanno partecipato 200 atleti di sette società, dai 7 ai 50 anni. I nuotatori di casa si sono misurati con avversari da Conselve, Sottomarina, Pieve di Soligo, Villorba e Lonigo. A trionfare, nella graduatoria assoluta, è stato il gruppo del Conselve Nuoto, che per un solo punto – 166 a 165 – ha prevalso sulla Free Time di Lonigo. Il vero exploit degli atleti casalesi è avvenuto però al meeting di Confsportitalia a Pescara, a inizio giugno. La squadra padovana ha raccolto anche un oro con la più piccola atleta del gruppo: Eleonora Crema, classe 2007, si è meritata il primo gradino nei 25 stile Giovanissimi. In saccoccia sono poi finiti un bronzo nei 100 misti con la solita Alyson Spigolon , alcuni quarti posti a pochi decimi dal podio e tante altre prestazioni di ottimo livello. Tutti gli atleti hanno migliorato i pro-

Le premiazioni al termine delle gare del Trofeo Canova pri personali, anche grazie alle ottime piscine (nella vasca da 50 metri nel 2009 la Pellegrini stabilì il record sui 400 stile ). Al termine della competizione, gli Amatori di Casale hanno raccolto il diciottesimo posto assoluto, nonostante il numero ridotto di atleti (alcune squadre di Roma erano presenti con oltre 50 atleti). Degne di nota sono state anche le prestazioni degli atleti delle categorie Assoluti e Master con con miglioramenti netti dei tempi personali, ottimi risultati individuali in vasca da 50 metri esterna, quarti posti e due Medaglie master,

che hanno portato la squadra Senior tra le prime undici, decisamente meglio dell’ultimo posto dell’anno scorso. Commentano dalla società: “Questi ultimi due appuntamenti estivi sono stati il coronamento ed il finale di una stagione iniziata ad ottobre con 14 atleti e terminata a giugno con una squadra lievitata a 35 atleti agonisti, in continua crescita nonostante l’handicap di doversi allenare da ottobre ad aprile in una vasca ridotta nelle sue dimensioni. In questo l’amministrazione comunale purtroppo non ci sta aiutando”. messaggio pubblicitario

SANT’URBANO. Promozione Triveneto - Emilia Romagna

acQuamBiente domina la pallanuoto e conQuista l’accesso in serie c

U

na promozione inaspettata ma più che meritata. La società Acquambiente di Sant’Urbano ha vinto il campionato di pallanuoto Promozione Triveneto/ Emilia Romagna, conquistando l’accesso al campionato nazionale di serie C che si disputerà il prossimo anno. Un successo da incorniciare per “le orche assassine, come vengono ribattezzati gli atleti del gruppo. “The killer whales”, per dirla all’inglese, si sono garantite il salto di categoria con una giornata d’anticipo, grazie alla vittoria interna contro la compagine modenese del Vignola. La squadra, al primo anno di partecipazione, è composta da ragazzi provenienti dalla vicina piscina di Este che, alla ricerca di un allenatore esperto e di una società che li sostenesse, hanno trovato nel coach Roberto Ravenna e nella famiglia Badiali le basi per la loro cavalcata trionfale. Dopo la vittoria sul Vignola è arrivato inevitabilmen-

te il tuffo in piscina di giocatori, dirigenti e tecnici, ben lieti di bagnarsi da capo a piedi per festeggiare. “E’ stata un’impresa che non era certamente in preventivo ad inizio stagione - spiegano dalla giovane società frutto del lavoro appassionato dell’esperto tecnico e seguito alla perfezione da una squadra affiatata e molto determinata, che ha affrontato il campionato con grande umiltà e una costante voglia di migliorare”. Ecco la rosa completa dei neopromossi: Davide Aghi, Matteo Andolfo, Michele Bello, Marco Bertolini, Federico Crivellaro, Giovanni Fadigati, Mattia Fongaro, Carlo Liverani, Carlo Alberto Mantovani, Luca Pasquale, Andrea Quadarella, Alberto Puato, Riccardo Rigon, Giovanni Romito, Emanuele Sacchetto, Alessandro Sguotti, Daniel Tresoldi, Elia Visentin, Riccardo Zampollo. La società Acquambiente sta vedendo crescere anche il proprio settore giovanile e quello femminile. N.C.

SANT’URBANO. Promozione Triveneto - Emilia Romagna

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na promozione inaspettata ma più che meritata. La società Acquambiente di Sant’Urbano ha vinto il campionato di pallanuoto Promozione Triveneto/ Emilia Romagna, conquistando l’accesso al campionato nazionale di serie C che si disputerà il prossimo anno. Un successo da incorniciare per “le orche assassine, come vengono ribattezzati gli atleti del gruppo. “The killer whales”, per dirla all’inglese, si sono garantite il salto di categoria con una giornata d’anticipo, grazie alla vittoria interna contro la compagine modenese del Vignola. La squadra, al primo anno di partecipazione, è composta da ragazzi provenienti dalla vicina piscina di Este che, alla ricerca di un allenatore esperto e di una società che li sostenesse, hanno trovato nel coach Roberto Ravenna e nella famiglia Badiali le basi per la loro cavalcata trionfale. Dopo la vittoria sul Vignola è arrivato inevitabilmen-

te il tuffo in piscina di giocatori, dirigenti e tecnici, ben lieti di bagnarsi da capo a piedi per festeggiare. “E’ stata un’impresa che non era certamente in preventivo ad inizio stagione - spiegano dalla giovane società frutto del lavoro appassionato dell’esperto tecnico e seguito alla perfezione da una squadra affiatata e molto determinata, che ha affrontato il campionato con grande umiltà e una costante voglia di migliorare”. Ecco la rosa completa dei neopromossi: Davide Aghi, Matteo Andolfo, Michele Bello, Marco Bertolini, Federico Crivellaro, Giovanni Fadigati, Mattia Fongaro, Carlo Liverani, Carlo Alberto Mantovani, Luca Pasquale, Andrea Quadarella, Alberto Puato, Riccardo Rigon, Giovanni Romito, Emanuele Sacchetto, Alessandro Sguotti, Daniel Tresoldi, Elia Visentin, Riccardo Zampollo. La società Acquambiente sta vedendo crescere anche il proprio settore giovanile e quello femminile. N.C.


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Il Veneto in primo piano 39 5 Società La Cgil invita a non abbassare la guardia

“Coinvolti sempre più i precari e non regolarizzati” di Alessandro Abbadir

“S Montagner: “Vanno potenziati gli organismi di controllo come Spisal e ispettori del Lavoro”

e la crisi da un lato ha diminuito gli incidenti sul lavoro, è anche vero che si assiste al fenomeno nuovo che vede come principali vittime della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro precari e lavoratori non regolarizzati. Su queste realtà servono maggiori controlli”. A fare questa denuncia dopo i dati forniti dall’Inail è la Cgil con i suoi rappresentanti nazionali Fabrizio Solari segretario Confederale e locali Roberto Montagner per la Cgil di Venezia. Nel 2012 sono state 745mila le denunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce. Si avrebbe com-

artigianato

E’

plessivamente un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Il maggior numero di incidenti si è registrato nelle regioni del Nord ovest (212) seguite da quelle del Nord est (202), dal centro (149), dal Sud (167) e dalle isole (60). Le vittime under 30 sono state 94, 100 quelle over 60. Infine, tra le denunce di legate all’amianto, protocollate nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: dei casi denunciati nell’anno, 348 hanno avuto esito mortale. “Abbiamo apprezzato la relazione dell’ Inail soprattutto - ha detto Solari - nella parte relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un

positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’efficacia dell’azione dell’istituto. Restano da approfondire la questione dell’incidenza della disoccupazione e cassa integrazione sull’analisi dei dati sulla statistica degli infortuni e va fatta una riflessione in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica e alle nuove tipologie di contratti. Queste condizioni hanno, infatti, un’incidenza diretta sull’organizzazione aziendale e sulle condizioni della prestazione, oltre che un effetto a lungo termine in ambito sanitario”. Sulla stessa linea si colloca anche Roberto Montagner segretario della Cgil di

Venezia. Negli anni scorso la cementificazione e la febbre da capannone ha investito le province di Padova e Venezia, ma anche Verona , Treviso e Vicenza “Il rischio forte nel veneziano e in tutte le province venete – dice il segretario della Cgil di Venezia – è che in mezzo a questa crisi economica per restare competitive, le aziende taglino proprio sugli standard di sicurezza provocando di fatto un peggioramento delle condizioni all’interno dei cantieri. Per evitarlo i controlli dello Spisal non possono diminuire e gli stanziamenti agli organi ispettivi vanno potenziati e non diminuiti”

nasce il fondo integrativo sani.in.veneto

stato costituito nelle scorse settimane il Fondo per l’assistenza sanitaria integrativa a favore del mondo del lavoro artigiano. L’accordo è stato siglato da Cgil, Cil e Uil e dai rappresentanti di categoria. Si chiamerà Sani.In.Veneto (acronimo di Sanità Integrativa Veneto). Erogherà prestazioni assistenziali per gli oltre 135 mila dipendenti delle aziende artigiane del Veneto (ad esclusione di quelle edili). Tutto è stato fatto senza alcun costo aggiuntivo a carico delle imprese. Lo Statuto prevede che la platea possa allargarsi anche ai loro familiari, agli stessi imprenditori (soci e collaboratori compresi)

e poi ai familiari di questi ultimi. Il Fondo che sarà arrivo dal primo agosto 2013 alla fine potrebbe rispondere a quasi un milione di persone, un veneto su 5, immigrati compresi L’accesso alle prestazioni sarà aiutato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplificazione degli impegni burocratici a loro carico. Il Consiglio di amministrazione, nella sua prima convocazione, procederà a tutte le operazioni necessarie a dare piena operatività al fondo.


40 Il Veneto in primo piano 12 Presentato il piano di ristrutturazione voluto dalla giunta, ora tocca al consiglio regionale esprimersi

Meno ospedali più territorio. Ecco la nuova sanità Calano i posti letto, aumenta l’offerta per i malati cronici. Un solo centro di riferimento per provincia, ma gran parte delle strutture sono ancora sulla carta di Germana Urbani

F

orse, per capire come sta per cambiare la sanità veneta, invece di affrontare il quadro generale è meglio partire da un dettaglio. Nel prossimo futuro, una persona necessaria di cure mediche dovrà fare riferimento alla Centrale operativa territoriale. Questa nuova struttura, che ogni Ulss dovrà attivare, sarà messa in moto su richiesta del medico o dei familiari e avrà il compito di prendere in carico il paziente, garantendogli la risposta più efficace da parte degli ospedali o delle altre strutture presenti nel territorio. È questo il cuore strategico del nuovo modello di assistenza territoriale, attraverso cui il Veneto tenta di superare quel sistema ospedale-centrico su cui si è fin qui imperniata la sanità, con un moltiplicarsi di doppioni, sprechi e costi ormai insostenibili. Al suo posto, promettono il presidente Zaia e l’assessore alla sanità Coletto, avremo in futuro un sistema articolato in più livelli, ognuno dei quali sarà chiamato a

Ogni Ulss si doterà di una centrale operativa territoriale che dovrà farsi carico del paziente intervenire per specifiche richieste. Andando dall’alto in basso, ecco lo schema: due centri d’eccellenza a livello europeo (le aziende ospedaliere di Padova e Verona) che si occuperanno di alte specialità e avranno un ruolo centrale nella didattica e nella ricerca; un ospedale di riferimento per ogni provincia (Mestre, Treviso, Rovigo, Vicenza, Belluno); altri poli sanitari minori che dovranno dare assistenza ciascuno a un bacino di circa 200 mila abitanti (Mirano, Chioggia, Este, Adria, Alta Padovana giusto per fare qualche esempio). Accanto a loro, una serie di strutture intermedie come gli ospedali di comunità, destinate a quei pazienti (malati cronici,

anziani) che non hanno bisogno di cure intensive ma non possono essere riportati a casa. E poi una rete destinata alle emergenze che avrà un coordinamento regionale e una centrale operativa per ogni provincia con l’obiettivo di garantire l’arrivo dei soccorsi entro 20 minuti nel 90 per cento dei casi. Infine, team di medici, pediatri, specialisti, assistenti sociali che dovranno imparare sempre di più a lavorare insieme a servizio del cittadino. “È una riforma epocale – esulta il presidente Luca Zaia – non solo perché viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, ma perché disegna un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere efficiente per vari anni a venire. Siamo già molto più avanti di altri in giro per l’Italia, perché il nostro tasso medio di ospedalizzazione è di 7 giorni contro i 30 di alcune altre Regioni, e con questa riforma manterremo la leadership nazionale”. Ma è tutto

oro quel che luccica? Numeri alla mano, il piano prevede che i posti letto in ospedale per acuti passino da 18.667 a 17.440, con un calo di 1.227 unità. Un taglio significativo ma non dolorosissimo, tanto è vero che la presentazione delle schede è stata accolta da proteste molto minori di quelle di vent’anni fa. Anzi, se si mettono nel conto i 1.263 posti degli ospedali di comunità e degli hospice da attivare, il saldo è perfino positivo. Ma qui, a conti fatti, viene il problema vero. “Mentre si riducono i posti letto negli

ospedali – denunciano i consiglieri del Pd Lucio Tiozzo e Claudio Sinigaglia – contemporaneamente non si dice come e dove collocare le strutture intermedie, dagli ospedali di comunità ai centri alzheimer, agli infermieri per l’assistenza domiciliare». Come dire: i tagli sono concreti, gli investimenti per avere una sanità più vicina ai cittadini nel territorio per ora sono solo sulla carta. Nei prossimi mesi, concluso l’iter in consiglio regionale, i cittadini veneti capiranno che sanità li attende davvero.

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Firmato il pre-accordo

nuovo ospedale di padova al via: prima pietra nel 2015, in funzione nel 2020

D

ella nuova sanità veneta sarà un tassello fondamentale, uno dei due centri d’eccellenza a livello europeo assieme a Verona. Ma la strada per il nuovo ospedale di Padova è ancora lunga, e disseminata di punti di domanda. Quando lo vedremo? Lo scorso 2 luglio, alla firma del pre-accordo tra regione, provincia, comune, università, istituto oncologico e azienda ospedaliera, il presidente Zaia ha promesso la posa della prima pietra entro il 2015 e auspicato che la struttura sia pronta per il 2020. Non è domani, ma non è nemmeno un tempo lunghissimo se davvero sarà rispettata la tabella di marcia. Il primo problema, però, rimane quello dei soldi. Progetti alla mano, per vedere l’ospedale in funzione ci vogliono 410 milioni di euro per la costruzione, 132 per le attrezzature, 55 per le spese generali. In totale, una volta aggiunta l’Iva, fanno 643 milioni e spiccioli a cui, tra l’altro,

bisognerà aggiungerne altri 27 per espropriare i terreni nella zona di Padova ovest su cui sorgerà la grande struttura da 970 posti letto. Per questi ultimi la speranza è che la fondazione Cariparo scelga di metter mano al portafoglio, sostenendo l’ospedale invece dell’auditorium cittadino. Per il resto, la regione ha in cassa 318 milioni, e dalla vendita delle aree su cui sorgono le attuali strutture il comune calcola di ricavarne un’altra quarantina. Ne mancano all’appello poco meno di 300, «ma stiamo per avanzare una richiesta ufficiale di finanziamento al governo – sottolinea Zaia – perché si faccia carico dell’intera opera visti i 18 miliardi di tasse che il Veneto paga ogni anno. Rimane poi sempre la strada dei finanziamenti privati, specie se vogliamo fare in fretta». L’importante sarà però fare anche bene: i costi che si stanno pagando ai privati per l’ospedale di Mestre sono una ferita che brucia ancora e che non sarà facile da rimarginare.


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Da 12 anni sul mercato delle energie alternative Davide Lando installa un impianto fotovoltaico domestico da 3 kwp. a soli 6.600 euro chiavi in mano

DIMAT energia offre trasparenza, qualità e professionalità Il titolare: “Chiamatemi, vi aiuterò a risparmiare, assicuriamo un contatto diretto, senza alcuna intermediazione, così il cliente ha un unico interlocutore” “Io lavoro per passione e la soddisfazione più grande è la felicità del cliente nel vedere l’energia gratuita prodotta dal loro impianto e quindi il risparmio nelle bollette. Consiglio il cliente verso una soluzione personalizzata del proprio impianto fotovoltaico che poi seguo continuamente attraverso visite cicliche. Purtroppo le spese sostenute nel bilancio familiare sono pesanti e in costante crescita, risparmiare fa bene a tutti rendendo così la nostra vita più tranquilla. Io consiglio a tutti di investire nella propria abitazione, che sia più salutare per la propria famiglia e più autosufficiente per riscaldarsi e per raffrescarsi. Se fate due conti su quanto spendete all’anno di energia elettrica e per riscaldamento, poi lo moltiplicate per 20 anni, ne vengono fuori numeri da capogiro. Chiamatemi vi aiuterò a risparmiare!” Così esordisce Davide Lando, 43 anni, papà di due gemelli di 12 anni titolare della DIMAT energia con sede in via Palladio 5/c a Vigorovea di Sant’Angelo di Piove. A tutt’oggi vanta l’installazione di oltre 500 impianti fotovoltaici su aziende e case private. DIMAT energia è un’azienda costituita nel 2001, dopo l’esperienza acquisita nel settore degli impianti elettrici si è evoluta seguendo la via delle fonti energetiche rinnovabili, con l’obbiettivo di fornire soluzioni e sistemi completi ad ogni tipo di esigenza. “Il nostro obiettivo – precisa Davide- è fornire soluzioni e sistemi completi “chiavi in mano” DIMAT energia dopo essersi presa cura di eseguire al meglio l’installazione di un impianto, è in grado di programmare la manutenzione e pulitura dei moduli fotovoltaici, offrendo garanzie sugli elementi costitutivi dell’impianto. La manutenzione consiste in: ispezione visiva per verificare danneggiamenti, deteriora-

Come lavora DIMATenergia RACCOLTA DATI Consulenti individuano con voi ogni aspetto dell’impianto attuale

DIMAT energia è in zona industriale di Vigorovea in via Palladio 5/c. Tel. 049.970.8559 Cell. 329.917.0033

mento ed eventuale pulizia degli elementi (soprattutto dei vetri); controllo della cassetta di terminazione e del quadro elettrico, per verificare i serraggi dei morsetti, la formazione di umidità e l’integrità degli elementi, in particolare della siliconatura; utilizzo di un multimetro per controllare l’uniformità delle tensioni elettriche nelle stringhe fotovoltaiche; controllo dell’inverter, per verificare eventuali malfunzionamenti. Un altro obiettivo che da sempre si pone DIMATenergia è quello di realizzare impianti senza mai scendere a compromessi sulla qualità dei servizi e dei prezzi. Perché una famiglia dovrebbe rivolgersi a Lei per installare un impianto fotovoltaico? “Perché io offro un contatto diretto, senza alcuna intermediazione, così il cliente ha un unico interlocutore che lo segue durante tutto l’iter, i nostri prezzi sono trasparenti e comprendono anche il lato amministrativo, vale a dire le autorizzazioni, domande di allacciamenti, richieste per ottenere l’incentivo statale e per avere la detrazione fiscale”. DIMAT energia la considera concorrenziale rispetto al mercato? “Certamente, noi offriamo un impianto fotovoltaico capace di erogare 3 KWP per il consumo domestico al prezzo finito di 6,600 euro chiavi in mano, che comprende prodotti europei di prima qualità e tutta l’assistenza futura. Per azzerare completamente la bolletta proponiamo sistemi di accumulo dell’energia prodotta dal fotovoltaico, di giorno si caricano le batterie dal sole per poi utilizzare di notte energia gratuita. Per qualsiasi problema i clienti sanno che possono chiamarmi al 329.917.0033 e io sono sempre pronto a rispondere. il cliente può contattarmi via mail info@dimatenergia.it o consultare il sito www.dimatenergia.it”.

e preparano i dati necessari alla generazione “ad hoc” del preventivo.

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44 Cultura veneta 16 Biennale di Venezia Il percorso espositivo di Bartolomeo Pietromarchi

temporanea a venezia

Il “Vice Versa” italiano

un caffÈ nero e Bianco con omar galliani

L’enorme area espositiva dello storico Padiglione Italia, all’Arsenale, è stata divisa in 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti, ciascuno espressione di un binomio di Alain Chivilò

A

ll’interno della 55. Biennale di Venezia è presente lo storico Padiglione Italia che dalle ultime edizioni è sito nell’Arsenale. Ogni biennio, un curatore diverso cerca di proporre un percorso espositivo fatto di selezione e tematiche ulteriori unite in un unico contenitore. Quest’anno il prescelto in questo ruolo è il direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Roma Bartolomeo Pietromarchi e la mostra ideata s’intitola “Vice Versa”. Come afferma Pietromarchi “il Padiglione Italia e il Palazzo Enciclopedico della Biennale hanno vari punti di contatto nell’idea dell’archiviazione e nella volontà di mettere le mani sulla classificazione e sul concetto di enciclopedismo. Situazione destinata comunque a fallire, come nell’opera di Benassi che con un pavimento di 10.000 mattoni paragrafa l’archivio dell’errore in parallelo alla stessa quantità di detriti in orbita attorno alla terra”. Dunque un’unione tra vecchio e nuovo con un’attitudine non storiografica e generazionale per concentrarsi sulla validità dell’opera. Si tratta come indica il curatore di

A fianco Bartolomeo Pietromarchi “un arcipelago d’isole con un tetto comune su cui vivono dialoghi e confronti di artisti dagli approcci diversi”. Nell’enorme area espositiva s’individuano così 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti ciascuno all’interno dei seguenti binomi: sistema/frammento con Gianfranco Baruchello e Elisabetta Benassi, suono/silenzio con Massimo Bartolini e Francesca Grilli, veduta/luogo con Luigi Ghirri e Luca Vitone, prospettiva/superficie con Giulio Paoloni e Marco Tirelli, corpo/storia con Fabio Mauri e Francesco Arena, concludendo in familiare/estraneo per Marcello Maloberti e

Flavio Favelli. Artisti che hanno già raggiunto un certo livello di maturità nella loro carriera, facendo sì che tale mostra diventi un punto fondamentale del personale percorso artistico. Invece molto interessante sottolineare è come il sistema arte italiano si sia unito positivamente in un’opera di crowdfunding, che ha ricevuto 180.000 euro in donazioni per finanziare l’attuale progetto espositivo. Non rimane che effettuare una visita, dalla quale ognuno potrà trovare elementi di condivisione o di lontananza nel personale approccio all’Arte.

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a XII edizione di “Temporanea. Le realtà possibili del Caffè Florian” ospita nelle prestigiose sale del più antico Caffè del mondo il Maestro Omar Galliani. Fino al 30 settembre, nella biennale edizione dell’evento, è possibile apprezzare la tecnica sopraffina della sua matita all’interno di un’esposizione site-specific intitolata “Il sogno della principessa Lyu-Ji al Florian”. Un tributo alla femminilità, attraverso un sentito atto d’amore alla donna e quindi a Venezia e alla Cina. La tecnica che ha reso famoso in tutto il mondo Omar Galliani è la grafite che nelle sue mani si trasforma in una forma indelebile di forme e di figure in atmosfere rarefatte, che si possono percepire in quella nebbia che avvolge la sua terra d’Emilia. Ne scaturisce un bianco e nero che il Professore Omar definisce “come una sobrietà, un’essenzialità che porta alla complessità”. Una fonte che emana e riflette la luce all’interno di una situazione alchemica, che paragrafa il diamante prodotto da compressioni nel sottosuolo. In tutto questo, tra le salette del Florian, il visitatore è invitato a ricercare il luogo delle opere di Galliani giungendo così al doppio ritratto della principessa Lyu-Ji: un ritratto siamese perché la parola stessa implica due, ma come indica il Maestro “in realtà sono uno, quindi la natura che riproduce se stessa attraverso un unico ventre nella maternità”. Si creano due percorribili identità, in quanto il soggetto impresso due volte ha delle differenze perché, umanamente, non può mai essere uguale nelle sue parti. Attorno al fulcro sdoppiato, in elementi tra le pareti e i tavoli, si notano impresse figure come rose, pistole, colombe, mani, tazze, tazzine, cucchiai, teschi attraverso componenti cromatiche che s’insinuano all’improvviso nello sguardo dell’osservatore per aprire simultaneamente nuovi orizzonti. Un’occasione unica per entrare in contatto e in sintonia con il massimo esponente italiano al mondo della figurazione italiana, in concomitanza con gli eventi della 55. Biennale di Venezia. Al.Ch. messaggio pubblicitario

Tintoretto e Vedova

Guggenheim fino all’8 settembre

COLLAGE D’ARTE PER MOTHERWELL

Il dialogo mai interrotto alla Scola di San Rocco

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Scopri l’eleganza e la forza di

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obert Motherwell: i primi collage” è un’interessante mostra, dedicata al lavoro pioneristico eseguito negli anni ’40 sui papiers colleés, presso la sede della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia fino all’8 settembre. .. Un esordio artistico dioMotherwell rie i ne . Se(Aberdeen, Washingtonaz1915 – Cape Cod, Massachusetts 1991) che venne proprio incoraggiato dalla stessa Peggy. Si creò così un effetto catalizzante per il successivo sviluppo pittorico dell’artista. Infatti nel 1943 nella galleria newyorkese Art of this century, di proprietà Guggenheim, il giovane Maestro espose i primi collage. Sotto anche la tutela di Roberto Sebastian Matta Echaurren, Motherwell pose in questi primi lavori le basi di un percorso che lo porterà a essere uno tra i massimi esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.

Nelle foto piccole l’autoritratto del Tintoretto, oggi al Louvre, e un ritratto fotografico di Emilio Vedova, nell’ altra foto la mostra che rimarrà aperta fino al 3 novembre sione di Cristo posta nella Sala dell’Albergo della Scola, la cui essenza è avvertita un decennio prima anche da Vedova. Frasi, tratte da due estratti che il Maestro scrisse nel 1991, quali “Tintoretto è stato una mia identificazione” e “Quella, regia a ritmi, sincopati e, cruenti magmatici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa” ben delineano tale simbiosi. Dunque un’esposizione che probabilmente, da un lato a sette anni dalla scomparsa del maestro fa si che la non forScopri i vantaggi Stone ma pittorica italiana risenta dellaTech sua imposilsibilità trattamento che ad avere una guida per le nuove leve protegge il tuocon pavimento, al fine di tracciare, il suo tipico carattere vieni a trovarci sul sito verace, nuove possibili vie aderenti al suo www.micpav.it credo, dall’altro profonde analisi e raffronti condurranno i visitatori, italiani e internazio-

nali, ad avvicinarsi a quel meccanismo che permetta di comprendere come inquietudini intellettualmente artistiche possano creare contenuti di alta profondità. Tele di Vedova, come “Ciclo ’62 (B3)”, le serie degli “Oltre” assieme a studi e interpretazioni di tempere e oli, s’innestano nelle atmosfere magiche della Scola creando personalissimi piani diversi dimensionali di raffronto, studio ed emozione con i lavori di “Mosè”, “Ultima cena”, “La strage degli innocenti”, “La visitazione” fino a “La crocifissione” MICHELETTO di Jacopo Robusti. Dunque unS.a.s. progetto San Giorgio (PD) culturale che indelle “San Pertiche Rocco ContemporaPh. +39 049 5747139 neo: in dialogo con+39 Tintoretto” avvicinerà Fax 049 5747938 dopo Vedova altri artisti e tematiche info@micpav.it cui i due curatori Cecchetto e Baldo stanno già Al.Ch. lavorando. Mod. ATHENA

“R

e mie opere non sono creazioni, ma terremoti. Non sono pitture, ma soffi”. Ecco in poche parole una possibile sintesi di Emilio Vedova espressa proprio dal Maestro in alcune dichiarazioni. La forza del gesto, l’irrequietezza compositiva, la fisicità fuori ogni limite, la drammaticità poetica colta a opera compiuta, fino a un utilizzo sonoro del colore fanno parte di chiavi di lettura per le dirompenti opere di Vedova. Alcune di questi lavori sono posti, fino al 3 novembre all’interno della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, in un interessante dialogo che Quarantotto opere si liberano tra azione da titolo al percorso espositivo: “Vedova compositiva spontanea, pure astrazioni, Tintoretto”. Un progetto curatoriale di alto figure indefinite e influenze surrealiste. livello ideato da Germano Celant e Stefano Un connubio che si manifesta all’interno Cecchetto, che hanno pensato di rendere di temi inerenti alla lotta umanitaria e a partecipe il visitatore attraverso l’atmosfera una violenza simbolica insiti nella società e l’attrazione che unì artisticamente Vedova di quegli anni. Nelle composizioni appaiocon Jacopo Robusti detto Tintoretto, a partire dalla Sala Terrena tra le colonne della no inglobati slogan della resistenza, framnavata centrale. Era il 1936 e a diciassette menti di mappe militari, figure stilizzate ferite o morte e sbarre di prigione all’inanni il giovane Emilio avvertiva quell’angoterno di un’azione espressiva che l’artista scia che Jan Paul Sartre indicava successiparagona a un “uccidere”. Pezzi di carta vamente nel suo saggio: “lo squarcio giallo coagulati all’interno di una gestualità innodel cielo al di sopra del Golgota, il Tintoretto vativa per quegli anni. Un percorso esponon lo ha scelto per significare l’angoscia, sitivo interessante, che porta il visitatore né tanto meno per provocarla; è angoscia e, GRANDI FORMATI a entrare in COLORI contatto con UNICI una produzione insieme, cielo giallo. Non cielo d’angoscia, artistica primigenia, fonte di collegamento né cielo angosciato; è un’angoscia fatta PRATICI E FUNZIONALI tra Motherwell e Peggy Guggenheim macosa, è un’angoscia trasformata in squarcio ZERO MANUTENZIONE gnate e collezionista. giallo del cielo …” Parole, tratte dall’analiAl.Ch. si degli anni ’50, che nascono dalla crocifis-


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Alzheimer, una sfida non solo per la persona malata

Fare squadra...

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L’invito è quello di non chiudersi e non ripiegarsi sulle proprie difficoltà; di credere che la malattia richiede un cambiamento che può essere affrontato e che può dischiudere altre possibilità; di cercare anche soluzioni creative per promuovere benessere nelle nostre famiglie, nonostante la malattia; infine di continuare a vivere accanto ai nostri cari sicuri che la nostra relazione con loro abbia ancora tanto da darci e che nulla sia perduto se accettiamo la sfida.

© Foto di Erika Crosara

Assistente Sociale Laura Traversi

Quando a un nostro familiare (genitore, nonno, fratello), viene diagnosticata la Malattia di Alzheimer non siamo mai abbastanza preparati; non ne sappiamo molto dal punto di vista medico (quali sono i sintomi? Quali sono i disturbi più importanti? Quali farmaci sono a disposizione?) e non siamo pronti a prendere coscienza di ciò che potrà succedere: alcune persone non accettano la malattia e continuano ad attribuire le sempre più frequenti dimenticanze e confusioni all’età anziana, o rimangono convinti che i frequenti sbalzi di umore siano “perché è il suo carattere”; chi da tempo invece si era accorto che qualcosa non andava, ora con una diagnosi medica che mette nero su bianco la (dura) realtà sente che questa certezza non allevierà le fatiche quotidiane che affronta chi si prende cura di un malato di Alzheimer, perché la medicina non ci spiega come noi, mogli, figli, nipoti possiamo affrontare “equipaggiati” gli effetti della malattia sulle nostre relazioni. Nostro marito non si fida più di noi, è convinto che sia colpa nostra se non riesce più a trovare le sue chiavi di casa; il nonno non può fare a meno di entrare e uscire dalle stanze senza lasciarci una tregua; la mamma è sempre più testarda e aggressiva, si arrabbia con niente e dice cose che non aveva mai detto a noi figli… La malattia di Alzheimer insomma, per la sua natura di patologia cronica e pervasiva, “si attacca” anche alla vita di chi si prende cura delle persone malate e a volte senza accorgersene, le trascina in situazioni di ansia, di sofferenza, di solitudine e di esclusione, cosicchè anche la loro vita non è più la stessa di prima. Le persone più coinvolte nella cura del loro congiunto (i “caregivers” in linguaggio tecnico: il marito per la moglie, la figlia per il padre ecc.) sono anche quelle che con più difficoltà riescono ad avere consapevolezza del carico smisurato che stanno portando e a riconoscere di aver bisogno, in alcuni momenti, di sostegno. Possiamo aiutarli invitandoli a conoscere più da vicino la malattia, partecipando a momenti di informazione specifici: la conoscenza è importante per affrontare le difficoltà quotidiane (e abbiamo sempre tante domande in testa). Diverse associazioni promuovono tutto l’anno iniziative rivolte ai familiari per dar loro un sostegno e uno spazio di confronto con altri caregivers (spazi di ascolto, gruppi di auto mutuo aiuto); non ultimi, i servizi socio-sanitari sono a disposizione per accompagnare gli anziani lungo il percorso evolutivo della malattia.

LA VIGNETTA

Fare squadra, significa entrare a far parte di un gruppo coeso interagendo e influenzandosi reciprocamente. Succede anche nella via di tutti i giorni. Un gruppo affiatato crea consensi e trova appoggi anche al di fuori del proprio nucleo, perché i suoi partecipanti sono convinti di dare il meglio di sé e perché desiderano essere accettati e approvati gli uni dagli altri. Sentirsi stimati ci stimola ad agire sempre meglio e quando non si concorda su tutto, ci si rivolge a chi a creato la squadra (allenatore, datore di lavoro) o un compagno scelto dallo stesso gruppo e che darà i suggerimenti adeguati a risolvere la controversia. Ho chiesto un’opinione a Serenella Salomoni, psicoterapeuta, se vale la pena di sacrificarsi sul lavoro per fare squadra: “Il sacrificio sul lavoro non serve a nulla” dice Serenella, “credo che sia sempre importante nell’ambiente di lavoro fare qualcosa che crei vantaggio a te stesso”. Nel mondo del lavoro ci vuole molta autostima, un pizzico di cattiveria e dire senza paura qual è la cosa che più ti serve. Nello sport, importanti sono i ruoli, e bisogna riuscire a mantenere il proprio ruolo. Fare squadra serve anche a quello, non è necessario avere simpatie. La natura ci insegna che nei gruppi dove non esiste empatia né volontariato si vince di più, per esempio tra le scimmie o i l lupi, tra loro c’è solo l’obiettivo di vincere usando strategie sì, ma solo a proprio vantaggio! Un buon allenatore sa usare gli individualismi a vantaggio della squadra anche quelli negativi, purché servano alla squadra. Ci sono molte squadre piene di amici che vanno al ristorante a mangiare in allegria e poi non vincono. La nostra no! La nostra è fatta di amici vincenti GRAZIE RAGAZZI!! (Dedicato al Marchiol Rugby Mogliano)


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