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Sanità, Veneto al top ma si può far meglio
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La sanità veneta è tra le migliori d’Italia: lo certifica l’ultimo rapporto dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, che al vertice della classifica sulle performance delle aziende sanitarie pubbliche e ospedaliere vede tre Ulss venete tra le prime cinque. E’ il risultato di una valutazione minuziosa, che ha passato sotto la lente ben 27 indicatori delle prestazioni sanitarie. Promosse anche le aziende ospedaliere, come Padova per la sua rilevanza internazionale. La sanità veneta, dunque, si conferma in ottima salute nel panorama nazionale e garantisce performance di qualità in quasi tutti gli ambiti di cura e di assistenza. Ora c’è da lavorare sui punti più critici, dall’affollamento dei pronto soccorso alle liste d’attesa ancora troppo lunghe, ma anche il nodo dei medici di base. E’ lo stesso direttore generale dell’Agenas Domenico Mantoan, un lungo passato da manager della sanità veneta, a ricordare che per non intasare i pronto soccorso bisogna “creare un nuovo modello di cure, perché il cittadino non trova risposte sul territorio”. Come? “Bisogna lavorare sull’efficienza, puntare su modelli organizzativi che a parità di risorse danno risultati migliori”, ha detto Mantoan.
segue a pag. 5
NATALE A MIRA E DOLO, PIOGGIA DI EVENTI
A Dolo mercatini in Piazza Cantiere e in via Guolo. Befana allo Squero il 6 gennaio. A Mira a Teatro Villa Dei Leoni il concerto di Capodanno, il 12 gennaio gran finale con il rogo sul Naviglio a Mira Porte.
Servizi alle pag. 6 e12
Le interviste
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SICUREZZA DEL TERRITORIO, STRADE, INTERPORTI E OPERE
La parola agli assessori regionali Gianpaolo Bottacin ed Elisa De Berti, con uno sguardo al prossimo futuro
Servizio a pag. 21
SCINTILLE SULL’AUTONOMIA SI APRE UNA FASE DECISIVA
Dopo il pronunciamento della Consulta il governatore Zaia si dice ottimista ma per il Pd “ne esce sconfessato”
Servizio a pag. 20
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
L a sentenza della Corte Costituzionale sull’autonomia differenziata rappresenta un passaggio cruciale nel percorso verso un’Italia moderna, più equa e più vicina ai cittadini. Il Veneto, con determinazione e responsabilità, ha sempre sostenuto che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sancito dalla Costituzione. e uno strumento per garantire servizi migliori e più efficienti a tutti i cittadini. segue a pag. 5
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a tutti i clienti in omaggio una STUPENDA SORPRESA
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Festività
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po aspettava un’iniziativa di questo tipo.
Il nuovo corso, che da quest’anno accademico 20242025 si svolgerà presso gli spazi appositamente allestiti nell’area del Porto clodiense grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, rappresenta un punto fermo nell’offerta didattica dell’Ulss 3 Serenissima e si inserisce nell’offerta formativa universitaria dell’Ulss 3, che si fonda su un’esperienza più che decennale: «È dal 2010 che la nostra azienda sanitaria - ricorda il direttore generale, Edgardo Contato - ospita il corso dell’Università di Padova. Negli anni, si è registrato un notevole aumento dell’interesse verso questo percorso formativo, con un incre-
della formazione sanitaria regionale, raggiungendo e superando l’obiettivo di “quota 250”.
“Mai come in questo momento storico è stata lungimirante la decisione di aprire un nuovo corso di
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nin, ha impartito la sua benedizione, augurando agli studenti e a tutto il personale coinvolto nel corso di laurea un’esperienza di crescita professionale e personale al servizio della comunità.
Autonomia differenziata: una sfida per il futuro del Veneto e dell’Italia
Luca Zaia Governatore Regione Veneto
La Corte ha ribadito la legittimità del regionalismo differenziato, ponendo però alcuni limiti. Li rispettiamo, perché siamo i primi a volere un sistema fondato su regole chiare e trasparenti. Definire i LEP (livelli essenziali delle prestazioni) è fondamentale per assicurare pari diritti a tutti, da Nord a Sud. Tuttavia, è altrettanto imprescindibile che le risorse del Veneto restino sul territorio, per finanziare scuole, sanità e infrastrutture all’altezza delle nostre aspettative.
L’autonomia differenziata non divide il Paese, lo rafforza. Permette a ciascuna Regione di esprimere al meglio le proprie potenzialità, promuovendo efficienza e responsabilità. Il Veneto è pronto a guidare questa sfida con coraggio, come sempre ha fatto. Lavoriamo insieme per un’Italia più forte, solidale e innovativa.
Dolo, una stagione teatrale di richiamo
E’ partita novembre la nuova stagione teatrale dolese che si articolerà in spettacoli di grande qualità e anche varietà. Il programma di “I do loveTeatro 2024/25”, la stagione di prosa organizzata dal Comune di Dolo in collaborazione con Arteven si svolgerà al Cinema Teatro Italia. “Dopo la scommessa vinta l’anno scorso di riportare a Dolo la stagione teatrale - ha spiegato il vice sindaco Matteo Bellomo - con questa nuova rassegna che raddoppia il numero degli spettacoli, Dolo si riappropria con entusiasmo di tornare ad essere una delle capitali venete del teatro”. Fino ad aprile dell’anno prossimo gli spettacoli in cartellone, avranno tutti inizio alle 21. Si è partiti a fine novembre con Gaia De Laurentis e Max Pisu con la divertente commedia “Come sei bella stasera”. Il 13 dicembre Valentina Lodovini e il Fantanamix Quartet presenteranno “A futura memoria” dedicata ad Anna Politkovskaja. Giovedì 23 gennaio 2025 Maria Laura Palmieri, Lara di Bello e Giuditta Mingucci proporranno un’esperienza teatrale particolare perché gli attori reciteranno ed il pubblico ascolterà lo spettacolo “Frankenstein”, muniti di cuffie. Mercoledì 12 febbraio, quarto appuntamento con la partecipazione di Giuseppe Cederna che racconterà a modo suo il “Marcovaldo” di Italo Calvino. Giovedì 27 febbraio, una delle più importanti compagnie venete, il Centro Taetarale Da Ponte, presenterà “Cyrano De Bergerac”. Mercoledì 12 marzo Agnese Fallongo e Tiziano Caputo racconteranno in musica un viaggio straordinario che parte dalla Sicilia sino al Nord Italia. Il penultimo incontro riporterà a Dolo, dopo la presentazione del suo libro qualche anno fa, Veronica Pivetti che stavolta sarà impegnata nella commedia ironica “L’inferiorità mentale della donna”. A chiudere la rassegna mercoledì 9 aprile “Les Moustaches” che presenterà “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza che, a dispetto dell’essere corpulento, riuscì a diventare un ballerino”. “Il costo dei biglietti - ha concluso l’assessore Bellomo - sono molto contenuti e per questo ringraziamo Arteven per la collaborazione che ci ha permesso di calmierare i prezzi”.
Lino Perini
Il cartellone di prosa si chiuderà ad aprile 2025
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La prima risposta sul territorio il cittadino la trova dai medici di base, le cui difficoltà sono ben note tra carenza di professionisti, zone cronicamente scoperte, difficoltà di accesso e troppa burocrazia che complica la vita al paziente e agli stessi medici. A questo si sommano le lunghe attese per migliaia di pazienti, costretti al “pendolarismo” anche per le prestazioni più semplici oppure a rivolgersi alle strutture private, sobbarcandosi costi tutt’altro che indifferenti che gravano sui bilanci familiari. Le statistiche riferiscono di quasi un terzo di ricette per visite ed esami non erogate in Veneto: fra i motivi senz’altro pesano proprio le lunghe attese o la scelta di strutture private.
Da un lato quindi il sistema sanitario veneto funziona, e anche molto bene, rispetto al resto d’Italia, dall’altro nella quotidianità i cittadini si trovano a fare i conti con le difficoltà di accesso ad alcuni servizi, le lunghe attese, l’affollamento dei pronto soccorso e la mancanza di alternative per i casi meno gravi. Su questi fronti si può solo migliorare.
Con questo auspicio ci avviamo alla conclusione del 2024, accompagnati dall’augurio di un sereno Natale e di un anno nuovo ricco di buone notizie. Auguri a tutti.
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della Riviera del Brenta
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Direzione,
Periodico
Territorio.
Intervista di Radio Veneto24 al sindaco di Mira Marco Dori
“Il 2025, l’anno della Brentana senza mezzi pesanti di attraversamento”
N
elle scorse settimane abbiamo intervistato per Radio Veneto 24 il sindaco di Mira Marco Dori approfondendo i temi legati al territorio.
Sindaco Dori, partiamo dalla questione della viabilità l’idea della regionale undici brentana, vietata ai mezzi pesanti di attraversamento per favorire sicurezza e turismo quando diventerà mai una realtà?
“Abbiamo approfondito con la prefettura questo tema. Insieme alle associazioni di categoria sono emersi degli scenari. Il principale è quello di utilizzare delle strade già esistenti, ma alternative ai centri. Con i sindaci siamo ormai in dirittura di arrivo. L’ unico rammarico è quello di non aver avuto il via libera sull’autostrada nonostante il prefetto si fosse speso in tal senso. Ma capiamo che
“Sul futuro dello stabilimento Reckitt sono aperti tavoli di confronto”
ci sono esigenze di carattere superiore. Ovviamente pensiamo che il 2025 possa essere l’anno giusto”. E sulle strade a 30 all’ora e l’iniziativa “Bike to work “intendete proseguire nonostante le critiche delle opposizioni?
“Ma guardate proseguire penso sia una cosa obbligatoria, perché il mondo, anche con i recenti fatti di Valencia, ci dice che è necessario cambiare lo stile di vita. Ovviamente la nostra è una proposta chi vuole l’accetta, chi non vuole, non lo accetta, ma fa bene sotto due punti di vista il primo, quello ambientale e il secondo anche come leva per i piccoli negozi di avere clienti, di
avere possibilità di ricevere dei buoni e non ci fermeremo qui, perché questo è uno strumento estendibile. Quindi in tutti i percorsi casa, scuola e lavoro potremmo anche estenderlo, che ne so, alle scuole attraverso il pedibus”.
Legge speciale per Speciale per Venezia quali i rischi per il territorio mirese di un mancato rifinanziamento?
“Nel 2017 il governo Gentiloni ha dato al nostro territorio e ai territori della gronda lagunare questa grande opportunità i Comuni li hanno spesi. C’è da dire che sono stati spesi sempre per cose utili e necessarie. Quindi noi chiediamo a questo governo ma come ho già chiesto a Venezia, come hanno chiesto anche gli altri Comuni, la possibilità di rifinanziare la legge speciale, perché per i nostri territori così fragili e delicati sono sicuramente fondi necessari per il rilancio”.
Questione Reckitt Benckiser. Le voci di cessioni di parti dell’attività dell’ex Mira Lanza preoccupano?
“Preoccupano nel caso in cui dovessero diventare realtà. Al momento ci sono stati dei tavoli di confronto tra le parti sociali l’azienda e anche noi amministrazione abbiamo voluto esserci. Lo stabilimento di Mira è l’unico stabilimento produttivo Reckitt in Italia, quindi se si dovesse verificare qualcosa di negativo dal punto di vista dell’occupazione, sono certo che lavoreremo con tutti i livelli istituzionali per far sì che Mira rimanga ad essere non solo un punto produttivo, ma anche che venga rilanciato perché sappiamo che Mira Lanza e poi Reckitt sono stati per decenni un punto di riferimento non solo per la nostra città, ma per tutta la regione”.
Alessandro Abbadir
la costituzione della comunità energetica in capo all’ente locale. Un primo incontro di formazione aperto per i cittadini si è tenuto a fine novembre all’auditorium della Biblioteca di Oriago. “Un primo passo importante - commenta il sindaco Marco Dori - e ringrazio il consiglio comunale per essersi espresso in maniera unitaria su questo argomento. Non c’è dubbio che il Comune di Mira voglia diventare punto di riferimento e di aggregazione per i cittadini e le imprese che credono nella comunità energetica comunale, votata non solo a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche ad estenderne i benefici a livello sociale per tutta la cittadinanza”. Dopo
il via libera del Consiglio Comunale alla costituzione della Comunità Energetica, i prossimi passi importanti zione dello statuto e del pegno del Comune getico e di produzione
menti rilevanti sugli edifici scolastici (sulla Petrarca è attivo un importante impianto fotovoltaico, e altri significatici interventi di efficientamento energetico e produzione sono programmati per i plessi scolastici di Oriago, Mira e Malcontenta e per gli impianti sportivi e i centri civici del territorio) e con il passaggio a Led di tutta l’illuminazione pubblica.
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Eventi. Gli appuntamenti messi in campo dalla Pro loco
Natale a Mira, gran finale con il rogo a Mira Porte
N
atale a Mira con tanti appuntamenti in calendario per tutta dicembre fino ai festeggiamenti dell’Epifania. “E’ con grande gioia - spiega Ornella Capovilla presidente della Pro Loco di Mira - che anche la quest’anno la Pro Loco si impegna per rendere speciale questo periodo. Si è partiti con i mercatini di inizio dicembre ma gli appuntamenti continueranno per tutto il mese fino all’Epifania a gennaio 2025. Il giorno di Capodanno sarà un momento speciale con il concerto Gospel a Teatro Villa Dei Leoni creando un’atmosfera di festa e convivialità. E per concludere in bellezza ci sarà la festa della Befana di Mira Porte che quest’anno avrà una nota diversa e il tradizionale gran falò sul Naviglio”. Va detto che la due giorni di Natale di inizio dicembre con oltre 100 espositori lungo Riviera Matteotti sul Naviglio del Brenta ha portato quasi 25 mila persone agli eventi e oltre un migliaio hanno partecipato alla corsa dei Babbo Natale. “Si è trattato - spiega il consigliere comunale
di maggioranza Michele Campalto ed ex presidente della Pro Loco - di eventi che hanno avuto successo oltre ogni più rosea aspettativa. Siamo si-
curi che anche il resto del programma che è stato messo in campo dalla Pro Loco che ringraziamo, avrà il gradimento dei residenti e dei visitatori”. In ogni parrocchia non mancheranno poi concerti di Natale ed iniziative di gruppi locali. Il primo gennaio sarà la volta come annunciato del concerto di Capodanno a Teatro Villa Dei Leoni. Si esibirà il gruppo Ultrajam Choir. Gli orari dello spettacolo del primo gennaio sono alle 16 (ingresso alle 15,15) e il secondo spettacolo alle 18 ingresso alle 17,15. Prevendite: 0415631049 o 041 422712. Un altro appuntamento sarà quello della festa della Befana che è in programma il 12 gennaio a Mira Porte. Si parte dalle ore 10 con gli stand espositivi nella piazzetta settecentesca. Dalle 14 animazioni per i più piccoli. Alle 15 la Regata delle Befane. Alle 17,30 lo spettacolo Guerzoncellos “The Barock side of the Cello” in piazza a Mira Porte. Ci sarà 18,15 il rogo tradizionale rogo sul Naviglio che tutte le feste porterà via. Alessandro Abbadir
Biomonitoraggi
sull’inceneritore anche in Riviera
E’ partito nelle scorse settimane il progetto del biomonitoraggio anche in Riviera del Brenta e a lanciarlo sono stati i comitati contro l’inceneritore di Fusina. Ad illustrare l’iniziativa è proprio il referente dei Comitati No Inceneritore Fusina Mattia Donadel. “Dopo anni di richieste, iniziative e mobilitazioni promosse dal Coordinamento No Inceneritore Fusina - spiega per i comitati
Biomonitoraggi sulla popolazione che vive intorno a Porto Marghera. Il progetto vede la partecipazione di Istituto Superiore di Sanità, Usl 3, Università di Padova, e dei comitati in rappresentanza dei cittadini. Obiettivo del progetto è valutare il grado di esposizione della popolazione a inquinanti come diossine, Pcb Pfas e metalli pesanti. Quattro incontri si sono già tenuti nelle scuole di Oriago. Alle scuole dell’infanzia Calvino, Rodari, Arcobaleno le alla scuola Goldoni di Oriago. E’ in corso infatti l’analisi l’analisi delle urine dei bambini che abitano qui da almeno 3 anni. Invitiamo i genitori di bambini che frequentano le scuole dell’infanzia o le scuole primarie del territorio a partecipare alle nostre iniziative”.
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Politica. Fratelli d’Italia ha presentato una richiesta appoggiata pienamente dal centrosinistra
Legge Speciale, una mozione comune
Una mozione è stata approvata nelle scorse settimane in consiglio comunale a Mira dalla maggioranza di centrosinistra insieme a Fratelli d’Italia per chiedere al governo guidato da Giorgia Meloni di rifinanziare la Legge Speciale su Venezia. A spiegarlo sono i consiglieri Fdi Antonio Mendolia Fratelli d’Italia, Andrea Martellato, Vanna Baldan e Rocca Di Natale.
“Come forza politica interessata alla tutela del territorio di Venezia (città unica al mondo) ma anche a salvaguardare il Comune di Mira, definito da tanti la “porta di Venezia” - che di riflesso beneficerà di questo rifinanziamento - spiegano - riteniamo indispensabile che il Governo stanzi almeno 150 milioni di euro l’anno per i prossimi 10 anni. La tutela della Laguna e dell’intero bacino di gronda e di Venezia sono fondamentali, dato che sono cambiate le esigenze di un territorio particolare come quello rappresentato dai Comuni di gronda, tra cui figurano Mira, e Venezia. Auspichiamo che siano pertanto consentiti contributi per la rivitalizzazione e sostegno del tessuto economico, produttivo e sociale e per la transizione energetica”.
Antonio Mendolia (Fdi): “Ritentiamo indispensabile che il Governo stanzi almeno 150 milioni di euro l’anno per i prossimi 10 anni. La tutela della Laguna e dell’intero bacino di gronda e di Venezia sono fondamentali”
“Siamo consapevoli- continuano - che il delicato sistema della Laguna e la sua morfologia, che la rendono unica, comportano
esigenze di realizzazione di interventi e conseguenti costi di gestione e manutenzione imparagonabili rispetto a quelli degli altri territori, e che richiedono misure di sostegno alla vivificazione socio-economica attraverso la moltiplicazione delle opportunità di investimenti in settori anche diversi dal turismo, misure alle quali è possibile fare fronte solo con fondi appositamente stanziati. Con la nostra mozione abbiamo voluto portare all’attenzione di sindaco, giunta e Consiglio Comunale questo argomento che è di vitale importanza: con le risorse rifinanziate, in base ai consolidati criteri di ripartizione, ai Comuni di Mira, Venezia e agli altri Comuni di gronda, parecchi
problemi ambientali, infrastrutturali verrebbero risolti e darebbero ossigeno al nostro Comune con una prospettiva di sviluppo”. La mozione ha trovato l’appoggio anche della maggioranza di centrosinistra e i consiglieri di Fratelli D’Italia sono soddisfatti del risultato ottenuto nel parlamentino cittadino. “Abbiamo ottenuto un voto favorevole all’unanimità - concludono i consiglieri Fdi - e questo lo riteniamo un grande successo per Fratelli d’Italia forza politica di opposizione, ma sempre attenta a contribuire per risolvere i problemi dei nostri concittadini. La mozione è stata spedita alla Commissione per la salvaguardia di Venezia.
Alessandro Abbadir
Via Molinella al buio, residenti e opposizione all’attacco
Piste ciclabili non realizzate e lampioni spenti: Fratelli D’Italia va all’attacco del Comune di Mira sulla questione di via Molinella. “Come forza politica di opposizione a Mira Fratelli d’Italia si schiera al fianco dei cittadini delusi dalle promesse non mantenute da questa amministrazione - spiegano i consiglieri di opposizione. Siamo particolarmente solidali con i residenti di via Molinella che hanno riposto fiducia nelle promesse del sindaco Dori durante la campagna elettorale; promesse riguardanti la messa in sicurezza della strada, la creazione di una pista ciclabile e la modernizzazione dell’impianto di illuminazione. Purtroppo non è stata realizzata. La pista ciclabile di via Molinella era un progetto annunciato da almeno 30 anni
e nonostante sia stata un cavallo di battaglia per tutte le amministrazioni susseguitesi è sempre
stata una promessa disattesa”. Per quanto riguarda l’impianto di illuminazione sulla stessa
strada, i residenti hanno ricevuto per Fratelli D’Italia, solo parole e poche azioni concrete. “Attualmente - sottolineano - sono ben 27 i lampioni spenti in una strada frequentata da numerosi veicoli, compresi mezzi pesanti, che spesso non rispettano i limiti si velocità mettendo a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti”. Non mancano i confronti.“I cittadini di Mira si trovano a confrontarsi con quelli di Cazzago di Dolo dove la strada, subito dopo il confine - conclude la nota di Fratelli D’Italia - è mantenuta in ottime condizioni e dotata di una illuminazione moderna. La pazienza è giunta al limite. Se non si agirà al più presto inizieranno una serie di proteste culminanti in una petizione firmata da tutti i residenti di quella via che sarà presentata al sindaco Dori”.
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Ristorante, Pizzeria, Griglieria si consiglia la prenotazione
Ricche grigliate di carne e fritture di pesce
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Il municipio di Mira e Antonio Mendolia
Amministrazione. L’assessore Stefano Lorenzin illustra lavori legati al Pnrr e alla manutenzione
Al via i cantieri, le scuole miresi si rifanno il look
Lavori pubblici, tanti interventi nelle scuole miresi. Ad illustrarli è l’assessore Stefano Lorenzin. Nel 2023 e 2024 sono stati eseguiti due interventi di efficientamento sulla scuola Francesco Petrarca finanziati da ex Pnrr per 296.000 euro con i quali sono state cambiati gli infissi, si sono installate le schermature esterne e si è installato un impianto fotovoltaico di 15Kwh. Ora la giunta ha approvato i progetti esecutivi di un terzo stralcio di 150.000 euro di cui 130 mila ex Pnrr e 20.000 fondi dell’Ente e di un quarto per 180.000 euro con fondi dell’ente con i quali sarà rimossa tutta la vecchia guaina sulla parte non ancora efficientata del tetto, sarà rimossa la lana di roccia, verrà ripristinata la barriera vapor, saranno posati pannelli di poliuretano e installata una nuova guaina ardesiata. “L’intervento - spiega l’assessore Lorenzin - verrà ultimato con la posa di pannelli di stiferite e doppia guaina armata. Grazie a quest’ultimo intervento la sciola sarà completamente efficientata e sarà possibile ricorrere al conto termico per circa 80.000 da utilizzare per ulteriori efficientamenti e impianti fotovoltaici su edifici comunali. Sempre a novembre è stato approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione (Dip) per il rifacimento dell’impianto elettrico della casa delle associazioni per un importo a quadro economico di 100.000 euro. I lavori sono previsti per la primavera del 2025. Proseguono poi i lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura della scuola media Giacomo Leopardi a Mira Taglio. Per fine anno è prevista l’ultimazione della posa della nuova guaina, già posizionata sui punti più critici, e si proseguirà con la manutenzione di pluviali e scarichi. Al termine dei lavori saranno ripristinate le dipinture interne. Ricordiamo che l’intero intervento ha un costo di 350.000 euro. Relativamente alla manutenzione straordinaria sui bagni della scuola Elsa Morante, del costo complessivo di 120.000, è stato già ultimato il rifacimento della prima colonna di bagni e realizzato il bagno per i disabili, nel periodo natalizio si darà seguito alla manutenzione della seconda colonna di bagni e ai ripristini necessari”. Sempre nel periodo natalizio si darà seguito ai lavori di realizzazione del bagno per i disabili alla Foscolo per un importo di 25.000 euro. “In base alle indicazioni dell’amministrazione, l’ufficio tecnico dei Lavori Pubblici - spiega l’assessore - sta predisponendo il necessario per l’affidamento entro fine anno dei Progetti di Fattibilità Tecnico Economica (Pfte) relati-
vi all’ efficientamento e la manutenzione straordinaria della scuola Gino Strada di Malcontenta che prevede tra le cose più importanti, la coibentazione tramite insufflaggio del tetto della scuola e della palestra e il rifacimento del blocco servizi e bagni della palestra e dell’impianto fognario e la sostituzione di tutte le valvole con quelle termostatiche per un importo complessivo di 700.000 euro. Ci sarà poi l’efficientamento della scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni con il rifacimento della copertura
con posa di pannelli di poliuretano poi stiferite e applicazione di nuove guaine, la sostituzione di una parte dei serramenti e la realizzazione di un cappotto sulla scuola materna Italo Calvino per un costo di 570.000 euro”. Anche per questi due interventi, i cui lavori sono pianificati per l’estate del 2025, sarà possibile recuperare, assicura Lorenzin, dal conto termico complessivamente altri 200.000 euro da investire per efficientamenti e impianti fotovoltaici.
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Intitolata a Gino Strada la scuola media di Malcontenta
La scuola secondaria di primo grado di Malcontenta in via Arrigo Boito è stata intitolata nelle scorse settimane a Gino Strada. All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Mira Marco Dori, il vicesindaco Gabriele Bolzoni, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo e la professoressa Giacinta Gimma refente della scuola. “Questa è stata una scelta - spiega il sindaco Marco Dori - che ha trovato tutti d’accordo. Strada aveva un legame diretto con il territorio, dato che proprio a Marghera venne aperto il secondo ambulatorio di Emergency in territorio nazionale. E la scuola
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di Malcontenta di Mira fa parte dell’istituto comprensivo di Marghera”. Gino Strada è stato fondatore assieme alla moglie Teresa Sarti dell’Ong italiana Emergency ed è venuto a mancare il 13 agosto 2021 lasciando in eredità un patrimonio umano e sociale inestimabile. Emergency ha fornito assistenza a oltre 11 milioni di pazienti nel mondo. Ha realizzato diversi ospedali altamente tecnologici, con specializzazioni di eccellenza in tutto il mondo tra cui, tre ospedali chirurgici che Emergency gestisce in Afghanistan; in Iraq ha realizzato il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya; in Repubblica Centrafricana il Centro pediatrico di Bangui, posto di primo soccorso che garantisce assistenza H24, fondamentale argine al virus Ebola, in Sudan a Khartoum. Durante l’incontro è intervenuta anche la referente per i progetti speciali di Emergency nel territorio, Mara Rumiz. E’ stato scoperto poi una dipinto raffigurante Gino Strada. Alla cerimonia, in cui c’è stato anche un momento musicale, hanno partecipato tanti genitori insegnanti ed alunni della scuola. (a.a.)
Ambiente. Il bilancio del bosco a 2 anni dalla messa a dimora di 5300 alberi
Moranzani, il progetto di riforestazione cresce e valorizza la biodiversità
U n polmone verde per la pianura Padana, uno scrigno di biodiversità e un riparo sicuro per le persone e le specie animali. Cresce, a Mira, il Bosco Moranzani e già condivide i suoi benefici effetti con il territorio. A ventiquattro mesi dalla messa a dimora dei primi alberi del “Bosco Moranzani – La foresta accessibile di Volksbank”, a Malcontenta di Mira il bilancio è positivo sotto tutti gli aspetti, primo tra tutti l’assorbimento di 102 tonnellate di anidride carbonica. Il bosco ha ottenuto lo scorso giugno la certificazione indipendente di gestione forestale responsabile, mentre a novembre è stata pubblicata la certificazione relativa all’assorbimento della Co2. Ma andiamo ai dettagli. I 5.300 alberi che popolano il bosco e che durante l’ultima stagione vegetativa sono cresciuti, a seconda delle specie, tra i 30 e i 50 centimetri, contribuiscono ad incrementare la biodiversità di quest’area. Qui è
possibile vedere oggi diverse specie di uccelli, mammiferi, anfibi, rettili e insetti. Notevole è la ricchezza di flora e la varietà di specie mellifere, appositamente messe a dimora, come tiglio selvatico, acero campestre, biancospino e nocciolo, che garantiscono la disponibilità di nettare e polline, essenziali per l’alimentazione di api e altri insetti
Si tratta di un’area inclusiva pensata per essere fruibile da persone con disabilità
impollinatori, che qui trovano riparo. Così come alberi, cespugli e prati sono particolarmente adatti per la nidificazione. “Il primo progetto di riforestazione e riqualificazione ambientale seguito da Volksbank sta restituendo primi risultati molto
positivi, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello sociale, che rappresentano uno sprone per il futuro. Questo progetto, nato nell’ambito del precedente Piano industriale, Sustainable 2023, è in perfetta continuità e sintonia con il nuovo indirizzo di I-mpact 2026, che pre-
Addio a Lino Dal Corso, patron della Coorsal dischi
E’ morto nelle scorse settimane all’età di 80 anni Lino Dal Corso che è stato lo storico titolare per decenni della Coorsal dischi, il negozio di dischi e strumenti musicali di Mira Porte che ha segnato intere generazioni di appassionati. Realtà che ora si trova invece ad Oriago. “Lino - raccontano gli amici in una nota di commiato - è stato stato il maestro di musica di intere generazioni, uno dei primi a promuovere l’insegnamento musicale a scuola. All’inizio con canti poi con uno strumento facile ed economico quale il flauto dolce”. Oltre all’insegnamento individuale, Dal Corso ricordano gli amici ha formato il complesso di chitarre “Riviera del Brenta” con cui per anni ha girato l’Italia ed ha partecipato a concorsi musicali aggiudicandosi sempre il primo premio. Dopo aver diffuso l’insegna-
mento della musica in svariati paesi della Riviera e del Miranese lo ha trasformato in un vero e proprio lavoro. Per questo ha coinvolto il figlio Roberto nel lavoro e le figlie Anna e Valentina che lo hanno affiancato per tanti anni. “Il lavoro per lui - ribadiscono sempre gli amici - è sempre stato un gioco, una passione seria. Era di compagnia, amava ridere, divertirsi. Famose sono le sue cene con gli amici che finivano sempre con una chitarra in mano tra canti impegnati e canzoni leggere. Era curioso e entusiasta di tutto. Il suo destino un giorno si è fermato come il suo grande cuore. Era al lavoro. Il malessere, la corsa dell’ambulanza e l’esito infausto”. Cordoglio per la morte di Lino Dal Corso è stato espresso anche dal Comune di Mira. Ai funerali a Mirano hanno partecipato tantissime persone.
vede un forte impegno della Banca nell’ambito sociale, per affiancare le fasce più fragili della società - afferma Manuela Miorelli, responsabile Sostenibilità di Volksbank. Il bosco è stato progettato, fin dall’inizio, per essere goduto da tutte le persone. Accessibile e inclusivo, privo di
barriere architettoniche, è pensato per migliorare anche la qualità di vita sociale di chi lo frequenta. Bosco Moranzani, infatti, è aperto alle associazioni e sviluppa, in parallelo al percorso di rinaturalizzazione ambientale, progetti di inclusione per persone con disabilità. “Stiamo concretizzando - sottolinea Stefano Marangoni, Presidente di Fondazione Emma - progetti che permettano di coinvolgere le persone in attività lavorative come la coltivazione dell’orto, la manutenzione e cura del verde e l’apicoltura, per offrire loro un’occupazione ed un inserimento sociale. Siamo parte di un cambiamento tangibile di questa area non solo perché osserviamo il ritorno di animali, tra i quali diverse specie di insetti ed anfibi che sono particolarmente sensibili alla qualità dell’ambiente, ma perché il bosco si sta concretizzando come luogo aperto alle persone e al territorio”. Alessandro Abbadir
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In cosa consiste il ravvedimento operoso? Mi fa risparmiare? Non ho pagato il bollo auto scaduto cosa posso fare?
Lino dal Corso qualche decennio fa nel suo negozio
L’area del bosco
Territorio. Iniziativa dei sindaci del comprensorio della Riviera del Brenta
Maltempo, al via una petizione per i risarcimenti
P
er i danni del maltempo che ha colpito la Riviera del Brenta, sindaci ed amministratori locali hanno deciso di far partire una petizione denominata “la tua firma conta”. A sostenerla il consigliere regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello che ne spiega le finalità e ha presentato l’iniziativa nelle scorse settimane. Ha già raccolto migliaia di sottoscrizioni. “L’obiettivo - ha detto Montanariello - è quello di trasformare la protesta sacrosanta per l’assenza di aiuti concreti dopo la violentissima grandinata del 19 luglio 2023, in un collante positivo per l’intera comunità della Riviera del Brenta. E subito è emerso che ci sono i presupposti per una mobilitazione civile e civica”. Scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scarsità di ristori disposta per i danni causati dalla violentissima grandinata di mercoledì 19 luglio 2023 che ha raso al suolo raccolti e colpito violentemente anche abitazioni, strutture e macchinari. La raccolta di firme è stata spiegata in un incontro pubblico al quale hanno aderito i sindaci di Dolo, Gianluigi Naletto, di Camponogara, Antonio Fusato, di Vigonovo, Luca Martello, assieme a Caterina Cacciavillani, già sindaca di Strà,
il segretario Metropolitano del Partito Democratico, Matteo Bellomo, e la segretaria del Pd di Camponogara, Kety Cleris. “Ma soprattutto - sottolinea Montanariello - si è registrata la partecipazione di tanti cittadini, che hanno testimoniato la totale mancanza di risarcimenti fin qui arrivati. È emersa una forte sofferenza e insofferenza per una situazione nella quale non c’è traccia neppure delle briciole stanziate dal Governo nei mesi scorsi, ovvero quei 235 milioni per il Nord Italia, Emilia compresa, a fronte di circa un miliardo di danni solo per il Veneto. Soldi che, dopo 16 mesi si è scoperto che andranno solo al pubblico. Per la Riviera la conta dei danni ammonta a 82 milioni, di cui 20 subiti dal pubblico e 62 dai privati. Di questi
ultimi sono stati erogati appena 10 milioni di ristori. E anche quei 57,5 milioni messi a disposizione tramite la gestione commissariale nello scorso agosto non cambieranno il quadro, visto che sono già esauriti e che comunque i ristori non potevano superare la cifra massima di 5 mila euro per i singoli e di 20 mila euro per le aziende”. “Insomma - ha concluso l’esponente del Pd regionale - la petizione consente di costruire un dialogo e di avere un’istantanea fedele sullo stato di cose. L’ambizione è di raccogliere un numero alto di adesioni, nell’ordine delle migliaia. Ma soprattutto di tenere unite tutte queste forze in chiara difficoltà e alle quali va data risposta concreta e in tempi rapidi”. Lino Perini
Firmati gli accordi fra Comune e parrocchie
Sono stati sottoscritti dall’amministrazione comunale di Dolo due importanti protocolli d’intesa con i
frequentanti le sezioni “Primavera”. Con il secondo, valido sino al 31 dicembre 2026, il Comune di Dolo, in virtù dell’accordo sottoscritto nell’occasione, e che riprende un’antica consuetudine, potrà utilizzare il Cinema Italia per eventi organizzati dall’amministrazione comunale ed, in particolare per la stagione teatrale 2024/25 che sarà, appunto, ospitata nel ristrutturato teatro di via Comunetto, 12. A sottoscrivere i protocolli, assieme al sindaco Gianluigi Naletto e all’assessore Valentina Bergo, i parroci don Francesco Mascotto di Dolo, don Sergio Tosetto d’Adam di Arino e don Luciano Baccarin di Sambruson. (l.p.)
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Eventi. Il vicesindaco Matteo Bellomo illustra il programma delle prossime settimane
Natale a Dolo, un mese di appuntamenti per tutti i gusti
S aranno feste natalizie con tante iniziative che scalderanno un periodo notoriamente dedicato alla serenità e al piacere di stare insieme. “Nonostante le difficoltà del momento - assicura il vicesindaco dolese Matteo Bellomo - assieme alla Pro Loco abbiamo mantenuto il programma delle iniziative dello scorso anno. Anche quest’anno sarà confermata la formula dell’illuminazione delle principali strade di Dolo e delle frazioni, tornerà lo spettacolo di luci sul Naviglio dell’Epifania, un momento suggestivo e di grande effetto. Ma non solo perché ci saranno due momenti attesi come i mercatini natalizi di domenica 8 e domenica 15 dicembre, che negli anni scorsi hanno portato a Dolo migliaia di visitatori, il programma prevede infatti anche concerti, concorsi di presepi, attività dei gruppi parrocchiali con distribuzione anche di cioccolata calda, castagne e altre iniziative”. Cosa si propone questa serie di momenti che coinvolgeranno il centro e le frazioni? “Ci auguriamo di poter dare un contributo al commercio che soffre, intendo al commercio al dettaglio e per questo ci auguriamo che chi viene a Dolo, dalle nostre stime almeno 100.000 persone, decidano di affidarsi ai negozi di vicinato per le loro spese e per lo shopping natalizio”. Nutrito il programma che il Comune con l’ausilio della Pro Loco ha predisposto utilizzando importanti risorse per garantire un periodo piacevole per tutti. Il via l’8 dicembre con l’accensione delle luminarie nelle principali strade ma anche con la corsa dei Babbi Natale organizzata dall’Asd Dauli Running team, evento che di fatto aprirà le manifestazioni di “Natale a Dolo”. Lo stesso giorno si svolgerà anche il mercatino natalizio nelle vie centrali e via Guolo che poi si ripeterà anche domenica 15 dicembre. Ci sarà anche l’accensione dell’albero di Natale adiacente il Duomo di San Rocco e suonerà per il centro la Supersonic Band, banda itinerante. Il 15 dicembre, come detto, ancora una domenica dedicata alle compere natalizie con il mercatino del centro e ancora musica dal vivo con la Supersonic Band che girerà per le principali vie del pa-
ese. Seguiranno varie altre iniziative mentre la chiusura degli eventi sarà, come di consueto venerdì 6 gennaio con lo spettacolo “Piromusicale” sulle rive del Naviglio in Piazza Cantiere preceduto dall’arrivo delle “Befane” allo Squero che distribuiranno dolci e caramelle ai bambini e alle tante famiglie. Non mancheranno eventi e concerti a tema anche nelle frazioni di Sambruson e Arino.
Lino Perini
I ragazzi del Musatti firmano la copertina di Kollant
Soddisfazione importante per i giovani studenti dell’istituto professionale di stato Cesare Musatti che hanno firmato la copertina del catalogo 2025 di Kollant, l’azienda internazionale, leader nella produzione di soluzioni per la protezione delle piante e dell’ambiente. E’ il brillante risultato ottenuto nella partecipazione al concorso creativo promosso dall’azienda che ha rappresentato un importante ponte tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro, per valorizzare le giovani generazioni e le loro capacità creative. Durante la cerimonia di premiazione
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svoltasi nell’istituto dolese l’amministratore delegato di Kollant, Alessandro Paterniani, ha espresso un sentito ringraziamento e l’entusiasmo per il coinvolgimento attivo degli studenti. “Valorizzare i giovani - ha osservato Paterniani - significa costruire oggi il futuro di domani, investendo nelle loro competenze, nella loro creatività e nella loro capacità di affrontare le sfide in modo innovativo”. Da parte sua l’ex dirigente scolastico dell’istituto Musatti, Enrico Santini, ha evidenziato come “un’autentica formazione integrale degli studenti implichi necessariamente che le solide conoscenze teoriche si coniughino alle abilità delle produzioni creative, un circolo virtuoso che alimenta senza soluzione di continuità le competenze umane e professionali delle future generazioni”. L’iniziativa, che ha visto protagonisti i futuri professionisti della grafica pubblicitaria, è stata un vero e proprio esperimento creativo, in cui gli studenti hanno toccato con mano una sfida impegnativa e hanno messo in gioco le loro abilità per comunicare i valori di branding che Kollant abbraccia da sempre. interpretando con la loro creatività i valori dei brand VerdeVivo, Adama Home & Garden e Kollant K rossa. (l.p.)
Cronaca. Dopo i recenti episodi che hanno allarmato i residenti, interviene il sindaco Gianluigi Naletto
“Questione sicurezza, il Comune lavora in sinergia con le forze dell’ordine”
Crescono il numero di rapine, furti ed episodi di violenza in Italia e la gente s’interroga se esistano misure adeguate per la sicurezza. Anche nel territorio dolese si registrano episodi che mettono in allarme, negli ultimi mesi i furti nelle case ma anche nei confronti dei negozianti non sono mancati. Si registra pure la presenza di tanti giovani provenienti in gran parte dai Comuni limitrofi, che ha portato ad un aumento di uso di sostanze e di qualche episodio di microcriminalità. Il più recente è quello accaduto ad una ragazza che stava tornando a casa di sera ed è stata affrontata da uomo che l’ha sorpresa alle spalle, l’ha afferrata al collo con un braccio e minacciata perché gli consegnasse quanto in suo possesso. La ragazza, dopo aver consegnato circa trenta euro, avrebbe approfittato di un momento di distrazione dell’aggressore riuscendo a scappare ed allertare il numero di pronto intervento 112. I militari grazie alla descrizione della ragazza sono riusciti dopo poco ad individuare l’uomo che è stato portato in caserma e dopo la convalida dell’arresto, avvenuta il giorno successivo, è stato sottoposto alla misura cautelare in carcere. Nei mesi scorsi anche il sindaco Gianluigi Naletto ha contribuito a permettere che un uomo che aveva tentato una rapina venisse fermato dai militari.
troppo sono all’ordine del giorno, hanno indotto i cittadini a chiedere maggiore tutela e sicurezza, soprattutto chi ha delle attività commerciali ed è maggiormente esposto a rischi di rapina. Il sindaco Gianluigi Naletto cerca di tranquillizzare ed assicura l’impegno dell’amministrazione col continuo e costante apporto delle forze di polizia locale. “La tenenza dei carabinieri di Dolo - sottolinea Naletto - va ringraziata per la professionalità e l’attenzione che riserva quotidianamente alla nostra comunità, attraverso la costante attività di presidio territoriale e d’indagine investigativa verso ogni denuncia di reato”. Su come intervenire per dare maggiore sicurezza a tutti, il sindaco ha le idee chiare. “Servono - dice - condivisione
Claudio Negrato, una nuova pubblicazione
Nuova pubblicazione per il professore dell’istituto Lazzari, Claudio Negrato con il libro di poesie “Di padre in giglio”. “Ne sono veramente orgoglioso: per la prima volta sono fiero di qualcosa che ho fatto”. Ammette Negrato. Il libro è un inno alla paternità ma che analizza anche il ruolo del figlio e finisce per, inevitabilmente, comprendere quello dell’educatore inteso come insegnante. Un compendio di ruoli che Negrato ha saputo rendere “vivi” come si evince dalla prefazione di Patrizia Baglione. “Quello di cui narra non è il suo primo figlio, ma è quello che forse distilla la sua consapevolezza di padre, e la narrazione si fa attesa quasi mistica, nel senso davvero religioso del termine, durante l’attesa, per poi arrestar-
si nel tripudio della meraviglia al momento della nascita. Riprende quindi con uno scandire maestoso seguendo le piccole, immense tappe di questo nuovo bambino, osservato con l’occhio della maturità paterna e consegnato ai lettori in versi tenerissimi”. Prosegue, quindi, la produzione di Negrato che sta togliendosi molte soddisfazioni
mento della videosorveglianza, pattugliamento e controlli sul territorio, formazione e prevenzione nelle scuole e nei centri aggregativi sociali e sportivi. Sono infatti queste le priorità sulle quali sta continuando la sinergia tra l’amministrazione comunale e le forze di polizia locali. Fondamentale è poi la collaborazione di ogni cittadino nel segnalare potenziali criticità e denunciare azioni e comportamenti non rispettosi della legge. Su tutti, deve prevalere un senso di responsabilità civile, che ha alla base un vincolo di solidale convivenza nella legalità e nel rispetto della sicurezza e della serenità collettiva. Il tutto insieme anche alla Guardia di Finanza, Questura e Polizia Locale”.
Lino Perini
“Servono condivisione delle informazioni, potenziamento della videosorveglianza, pattugliamento e controlli sul territorio, formazione e prevenzione nelle scuole e nei centri aggregativi sociali e sportivi”
anche con le altre pubblicazioni. Recentemente ha ritirato il secondo premio per il libro “Cercando di non essere invano” al Concorso letterario Città Metropolitana di Torino e risulta anche finalista al prestigioso concorso Città di Latina. Il libro è oltretutto già in ristampa. E Claudio Negrato sta curando un’importante rassegna poetica al “Vapore” di Marghera dal titolo “Cosa dicono i poeti?”. Sinora ha visto la partecipazione di Roberta Durante, Alberto Barina, dello stesso Negrato a metà dicembre e nelle prossime settimane, da gennaio, parteciperanno Michela Silla, Gianluca Asmundo, Mauro Liggi, Ezio Settembri ed ancora Stefania Giammillaro per concludersi l’11 maggio con Erika Signorato. (l.p.)
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Dolo
Società. Importante convegno organizzato dal Comune di Dolo in municipio
Carceri, servono 18 mila agenti penitenziari in più
S ala consigliare piena nelle scorse settimane per il convegno organizzato dall’Associazione Nazione di Polizia Penitenziaria (Anppe) veneziana nel municipio dal titolo “Carcere e Territorio”. Conduttore è stato lo stesso presidente provinciale dell’Anppe Filomeno Porcelluzzi , che ha subito evidenziato la difficile situazione in cui versano le carceri italiane e il grande impegno degli agenti penitenziari a svolgere una missione professionale, in molti casi davvero impossibile. Intervenendo per i saluti, il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto ha esordito chiedendo ai relatori “se le sanzioni punitive sono veramente efficaci nella loro finalità redentiva e di deterrenza”, mirando poi dritto alla politica e agli uffici legislativi “intenti a scrivere sempre nuove norme incriminatrici da riversare nell’ordinamento penale, quasi sempre senza
conoscere quanto accade nelle aule giudiziarie e dentro le mura di un carcere”. “Spesso dietro la maschera di uno Stato repressivo - ha puntualizzato il sindaco - si nascondono una serie di omissioni mirate a contrastare e prevenire le cause dei fenomeni socialmente dannosi. In sostanza, siamo di fronte ad una sorta di populismo penale”. A fare il punto sulla situazione carceraria nazionale è stato però Enrico Sbriglia, penitenziarista, grande esperto di strategia e gestione detentiva, già dirigente generale con numerosi incarichi di guida a vari provveditorati penitenziari italiani, che ha ribadito la necessità di ribaltare una situazione carceraria fuori controllo. Oltre 62 mila detenuti per una ospitalità massima di 51 mila, esclusi i posti per vari motivi indisponibili; fino a 100 mila i posti “liberi-sospesi” in attesa delle misure alternative dalla
carceri italiane almeno altri 18 mila agenti penitenziari: “purtroppo, siamo di fronte ad una diffusa incapacità di governo amministrativo del sistema”. L’intervento dell’avvocato e ricercatore dell’Università di Padova Edoardo Benato si è concentrato nella necessità di pene non solo di privazione della libertà, ma anche di misure rieducative e di reinserimento”. Presente anche il
consigliere regionale Roberta Vianello che, portando i saluti del presidente Luca Zaia, ha condiviso l’attività tecnica dell’amministrazione regionale veneta nell’ambito del regime carcerario. Infine, il presidente Anppe, il cavalier Porcelluzzi, insieme ai vertici delle principali associazioni d’arma e combattentistiche, ha consegnato il premio “Amico Forze dell’Ordine 2024” al Comune di Dolo, agli avvocati Stefano Marrone e Elena Zennaro (vicesindaco di Chioggia), al giornalista Moreno Morello.
Tagli agli enti locali i Comuni insorgono
Prosegue la campagna del Partito Democratico Veneto “Pagano i cittadini!”, che denuncia gli effetti dei tagli agli enti locali varati secondo il Pd, dal governo Meloni. Dopo gli esempi di Preganziol (Treviso), Rotzo (Vicenza) e Pieve di Cadore (Belluno), il Pd accende i riflettori sui Comuni di Dolo e Mira. A Dolo, 15 mila abitanti, il vicesindaco Matteo Bellomo denuncia gli effetti perversi della manovra del governo: “lo schema di bilancio di previsione - dice- ci costringe, tolte le spese incomprimibili come sociale, personale e scuola, a lasciare tutte le altre voci a zero: cultura, sport, sfalci d’erba e molto altro. Speriamo di poter fare delle variazioni in corso d’anno, ma siamo di fronte a un doppio paradosso. Politicamente, mentre c’è chi difende a parole l’autonomia, gli enti locali sono bloccati nei fatti. Nessuno, nemmeno Zaia, ha fatto notare questo controsenso al governo. Inoltre, rischiamo di avere grandi strutture costruite con il Pnrr, ma senza risorse per riempirle di contenuti. Il blocco del turn over, poi, è la ciliegina sulla torta: senza personale adeguato, anche i servizi minimi sono a rischio”. A Mira, 37 mila abitanti, il sindaco Marco Dori evidenzia una situazione allarmante: “oltre ai tagli dei trasferimenti, circa 150.000 euro all’anno già attivi, dobbiamo sommare lo scarico sui Comuni di altri costi. Tra il 2023 e il 2024, abbiamo dovuto coprire con risorse comunali 500.000 euro per gli adeguamenti salariali e le misure una tantum decise dal governo. A ciò si aggiungono 100.000 euro di mancato rifinanziamento per l’emergenza abitativa e l’aumento dei costi inflazionistici. Mentre i trasferimenti diminuiscono, i Comuni sono caricati di nuove incombenze e costi insostenibili. Così non è possibile andare avanti”
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la transizione energetica internazionale passa per Venezia
L’Italia, grazie alla posizione strategica, punta a diventare hub per l’idrogeno nella transizione energetica, come discusso al Venice Hydrogen Forum.
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’idrogeno è una delle risorse chiave per la transizione energetica e l’Italia, grazie alla sua posizione strategica di “cerniera” tra l’Europa e il Mediterraneo, che ha in Venezia uno dei suoi principali gateway, può ambire a ricoprire un ruolo importante nelle reti del prossimo futuro. E’ questo quello che è emerso all’Hilton Molino Stucky a Venezia in cui si è tenuto nelle scorse settimane il “Venice Hydrogen Forum”. L’evento, organizzato da Green Hydrogen Organisation (Gh2) e Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (Vsf), con il supporto tra gli altri di Snam, Eni ed Edison (soci della Fondazione), si inserisce nelle attività di attrazione di investimenti e di promozione dello sviluppo tecnologico della Vsf che, già lo scorso anno, aveva prodotto, in collaborazione con Bcg, uno studio sul fabbisogno di idrogeno delle imprese venete. “Stiamo vivendo un momento storico di rilevanza assoluta caratterizzato dalla questione della transizione energetica e della lotta ai fenomeni derivati - ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - dai cambiamenti climatici. Il
Mose è un esempio virtuoso di adattamento agli effetti del climate change poiché garantisce la piena vivibilità nel territorio in cui sorge”. “I problemi connessi al riscaldamento terrestre - ha ricordato il ministro - sono ormai alla base di molte scelte politiche a livello mondiale. “Gli impegni europei - ha concluso il ministro - ci impongono di puntare entro il 2030 a una produzione comunitaria di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e a 10 milioni di tonnellate di importazioni. Per far ciò dobbiamo collaborare con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che saranno collegati al continente europeo attraverso i 3.300 chilometri di condotte del South Corridor. In questo scenario l’Italia, che ha già destinato oltre 3,5 miliardi di euro per la produzione nazionale di idrogeno, si propone
come hub di accesso di questi flussi energetici”. “Fino a poco tempo fa Venezia - ha spiegato Renato Brunetta presidente Vsf - era considerata un problema dalla comunità internazionale, perché esempio di una situazione non sostenibile dal punto di vista ambientale. Eppure, quattro anni fa il Mose, la più grande opera di ingegneria idraulica del mondo ha cominciato ad operare mettendo la città in sicurezza e garantendole un futuro certo. Una scommessa tecnologica che oggi ci permette di ragionare di sviluppo e di crescita”.“Oggi - ha concluso il presidente Brunetta - ci troviamo a Venezia a parlare di idrogeno decarbonizzato e di tecnologie innovative, perché la nostra città e il suo territorio intendono tornare ad essere un modello di sviluppo per il mondo” .
Alessandro Abbadir
L’impegno di Snam al processo di decarbonizzazione
“Il Venice H2 Forum - ha detto Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization Unit di Snamè stato un momento importante per riflettere sullo stato dell’arte dello sviluppo del mercato dell’idrogeno e dell’impegno italiano, come sottolineato dal Ministro Pichetto Fratin. Snam sta facendo numerosi passi avanti fatti in questo ambito, in particolare sul SoutH2Corridor, dall’ottenimento dello status di Pci agli accordi intergovernativi fino al Mou firmato di pochi giorni fa in Algeria. Il SoutH2 Corridor, iniziativa cross-border per trasportare l’idrogeno verde prodotto in Nord Africa fino in Baviera attraverso Italia e Austria, svolge un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione, grazie alla collaborazione tra tre grandi operatori infrastrutturali euro-
pei, le istituzioni dei paesi coinvolti, quelle europee ed i paesi della sponda sud del Mediterraneo che hanno ribadito il loro impegno in tal senso”. Tutto ciò rappresenta al meglio per Ercoli l’impegno di Snam nella realizzazione di iniziative concrete che abilitino il percorso di decarbonizzazione del paese, impegno “confermato anche nel
primo Transition Plan presentato in questi giorni alla comunità finanziaria e a tutti i nostri stakeholder, che definisce una roadmap chiara e credibile per traguardare la neutralità carbonica al 2040 e il Net Zero al 2050”. Tra i tavoli organizzati c’è stato un focus sulle possibili modalità di collaborazione tra Europa e Medio Oriente.
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Istruione. Il 60% dei diplomati prosegue gli studi e principalmente sceglie economia e lingue
Eduscopio premia l’Istituto Algarotti, scuola aperta al mondo e all’innovazione
L’Istituto Tecnico “Francesco Algarotti” di Venezia eccelle per preparazione universitaria e lavoro nel turismo, con moderni laboratori e focus sulle lingue straniere.
T
anto per chi punta a proseguire gli studi all’Università che per chi vuole cercare un buon lavoro nel settore del Turismo e delle relazioni internazionali subito dopo il diploma, l’Istituto Tecnico economico
“Francesco Algarotti” di Venezia si conferma un’ottima scelta. Lo certifica anche Eduscopio 2024, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno compila la classifica delle migliori scuole di ogni territorio. Tutti i dati sul sito: https://eduscopio.it/.
“Il 60% dei nostri diplomatidice il preside dell’istituto Diego Bottacin - prosegue gli studi e lo fa principalmente verso Economia e verso Lingue. Eduscuola misura i risultati scolastici di questi studenti nel secondo anno di università e quelli usciti dal nostro istituto hanno ottenuto agli esami universitari una media di voti molto buona. La piattaforma misura
anche quanti studenti, tra quelli che si sono diplomati due anni fa, hanno oggi un lavoro stabile e, soprattutto, se è un’occupazione coerente con il titolo di studio conseguito. Anche in questo caso i nostri diplomati che scelgono di cercare subito un lavoro (sono quasi il 40% del totale) hanno trovato impiego stabile nel settore turistico o del marketing internazionale.
E’ in rapida crescita anche il numero di coloro che scelgono l’Istituto Tecnico Superiore (ITS Academy), un corso biennale di alta formazione tecnica post diploma. I diplomati Algarotti si orientano soprattutto verso i corsi di Hospitality, Marketing and Comunication e di Tourism Innovation-Digital 4.0 che hanno sede a Jesolo e il nuovo corso aperto a Mestre di Art&culture A.I. Digital innovation appositamente disegnato per l’unicità della città di Venezia”.
L’Algarotti si trova nel centro
Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere:
Il Centro Antiviolenza di Chioggia e Cavarzere ha consegnato i nuovi banner informativi dedicati alla sensibilizzazione e alla prevenzione della violenza di genere. L’iniziativa mira a garantire una presenza costante di questa importante comunicazione nei luoghi pubblici di Cavarzere, non solo durante il mese simbolo di novembre, ma tutto l’anno.
I banner, che riportano messaggi di incoraggiamento e il numero di contatto del Centro Antiviolen-
za, saranno esposti in diverse sedi strategiche del territorio. Tra queste, è già stata inclusa la Biblioteca Comunale, come sottolineato dall’assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. Ulteriori consegne hanno interessato la scuola superiore IPSIA “Guglielmo Marconi” e le scuole medie di Cavarzere, in un’ottica di sensibilizzazione rivolta anche ai più giovani. Durante la cerimonia di consegna, erano presenti la Polizia Locale di Cavarzere e i rappresentanti
Chi ha comprato la mia vecchia auto non ha ancora iscritto il passaggio di proprietà al al PRA è ancora un mio problema?
storico di Venezia, a sei minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, presso la prestigiosa sede di Palazzo Savorgnan, splendido edificio settecentesco, che ospita la maggior parte delle aule e dei laboratori. “Grazie ai fondi PNRR - continua il dirigente - tutte le aule sono dotate di smart TV, è stata rinnovata l’attrezzatura delle sei aule informatiche, tutte le aule possono essere trasformate in classe digitale con un pc con-
nesso per ogni alunno, sono state realizzate due aule immersive dotate di visori 3D per esperienze didattiche in realtà aumentata, è stato recentemente inaugurato il nuovo laboratorio di videomaking e podcasting. L’insegnamento delle lingue straniere è da sempre il fiore all’occhiello. Già dal secondo anno gli studenti possono frequentare gli stage linguistici di due settimane all’estero. Nonostante la guerra sono stati attivati anche gli
stage di russo, grazie ad una scuola russa di Riga in Lettonia e all’ospitalità presso famiglie russofone. Oltre alle lingue curricolari, Inglese (per tutti) e Spagnolo, Francese, Tedesco e Russo, gli studenti hanno la possibilità di seguire corsi extracurricolari (al pomeriggio) di Cinese e Coreano. Al pomeriggio possono anche seguire corsi per la certificazione linguistica e corsi per la Patente europea del computer (ICDL)”.
banner informativi per contrastare la violenza di genere tutto l’anno
dei Servizi Sociali, sottolineando il lavoro sinergico delle istituzioni locali nel contrastare questa problematica. L’assessore Bernello ha ribadito l’importanza dell’esposizione permanente dei banner: “Dobbiamo parlare di violenza di genere ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Non dobbiamo fare silenzio, ma fare rumore, sensibilizzando e rendendo accessibili i contatti per ottenere aiuto, conforto e supporto. Questo è il nostro obiettivo principale.”
L’Assessore ha inoltre evidenziato l’impegno costante del suo assessorato nel portare avanti iniziative concrete a contrasto della violenza di genere e nel creare una rete di sostegno per chiunque ne abbia bisogno. L’esposizione dei banner rappresenta un simbolo visibile di questo impegno, un richiamo per tutta la comunità a non abbassare mai la guardia su un tema così cruciale. I numeri riportati sui banner consentono di contattare direttamente il Centro
Antiviolenza, offrendo supporto immediato e una parola di conforto alle persone in difficoltà. (a.b.)
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Il libro. La presentazione del volume a Roma, presso il Senato della Repubblica
“Home”, le emozioni di sentirsi a casa, raccontate in versi e attraverso le immagini
Un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti
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S i è tenuta a Roma, presso il Senato della Repubblica a Palazzo Madama, la presentazione di “Home”, un’opera firmata da Renzo Cremona e Alessandro Boscolo Agostini. Il libro, composto da 58 fotografie e oltre 10 poesie in italiano e in lingua locale chioggiotta, rappresenta un omaggio unico alla città di Chioggia, esplorandone i paesaggi, la cultura e il profondo significato del termine “casa”.
“Siamo ciò che siamo quando capiamo veramente dove è la nostra casa, dove sono le nostre radici e dove si conserva la nostra identità e, quindi, la nostra storia”. Così il senatore Questore Antonio De Poli ha sottolineato il valore simbolico dell’opera.
“Home”, infatti, è un viaggio visivo e poetico che intreccia immagini suggestive e versi evocativi, raccontando non solo la bellezza naturale di Chioggia, ma anche la profondità emotiva legata al concetto di casa come luogo degli affetti.
momento della presentazione
l’importanza delle connessioni emotive e dei legami con la propria terra”.
Il vicesindaco di Chioggia e assessore alla Cultura, Elena Zennaro, ha definito il libro “come una raccolta di emozioni che sono state catturate nelle fotografie e nelle poesie. Un’opera che ci invita, nel contesto globale in cui viviamo, a riconsiderare
Renzo Cremona, autore delle poesie, già noto per la sua “Grammatica chioggiotta” e della prima traduzione del “Piccolo Principe” in chioggiotto, ha descritto la “casa” come una dimensione linguistica e affettiva. “La casa è certamente la sede degli affetti –spiega Cremona, scrittore e autore delle poesie - ma è soprattutto la lingua, il luogo dove possiamo essere noi stessi, lo spazio dove possiamo abitare e che possiamo allargare grazie alle parole che la costituiscono. Home è proprio questo: la lingua che crea la casa e dove noi ci sentiamo a casa”.
Alessandro Boscolo Agostini, fotografo professionista da quasi
30 anni, ha definito il libro come un viaggio nell’anima, spiegando che “Le case descritte nel libro – fa notare - sono quasi sempre chiuse. Qualche volta, è vero, c’è una finestra aperta ma l’ingresso è proibito. A quel punto, Home diventa anche e soprattutto il territorio dove ti muovi e, in un gioco di rimandi semantici, finisce per costituire non più solo un cumulo di mattoni ma uno spazio dove il cuore può fermarsi a riposare”. Come recita la quarta di copertina, “semo tère che sta in mèso. In dove che ti te vòlti nòma che confin”.
Chioggia è il simbolo di una continua ricerca di equilibrio tra radici, identità e apertura verso il mondo.
Guendalina Ferro
Adriatic Lng continua a promuove i giovani talenti musicali della Serafin Youth Symphony Orchestra
Ritorna Lunedì 30 Dicembre (alle ore 21.00), presso il Teatro T. Serafin di Cavarzere, la nona edizione dell’atteso Concerto Sinfonico di Fine Anno; ne sarà protagonista la Serafin Youth Symphony Orchestra: compagine musicale che accoglie e valorizza oltre cinquanta giovani talenti del territorio, nata da un progetto del M° Renzo Banzato e appoggiata con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale insieme ad Adriatic Lng, la società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete.
Quest’anno il programma confezionato dal M° Banzato per salutare il 2024 sarà interamente dedicato alla più celebri colonne sonore della storia del cinema.
Indubbiamente nel rapporto tra immagine e musica la parte musicale ha sempre avuto un
ruolo rilevante nel rafforzare il contenuto delle immagini, ruolo che ha assunto via via una funzione essenziale a partire dalla seconda metà del novecento e sino a oggi. Il programma della serata, presentato dal Prof. Paolo Fontolan, proporrà pertanto le colonne sonore che hanno contribuito in modo determinante a rendere molte pellicole “uniche e indimenticabili” grazie all’efficace commento musicale affidato alle partiture scritte dai più gran-
di e ispirati compositori: da Forrest Gump a Il gladiatore, da Via col vento a La mia Africa, passando attraverso Colazione da Tiffany, 2001 Odissea nello spazio, I magnifici sette, Jurassic Park e molti altri. Le composizioni saranno proposte nella versione sinfonica originale e il concerto si svolgerà sotto l’attenta direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria. Alla luce di queste premesse l’evento incontrerà sicuramente l’apprezzamento di numerosi appassionati ed estimatori musicali. La serata è realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, in collaborazione con la Pro Loco e con il sostegno di Adriatic Lng. Informazioni e prenotazione posti presso Serafin Youth Simphony Orchestra (tel. 335 – 6139668).
Un
Stagione da incorniciare, boom di iscritti al Tennis Club di Dolo
S tagione da incorniciare per il Tennis Club Dolo che nelle scorse settimane ha raggiunto il ragguardevole numero di 333 soci. A far da volano una “Scuola Tennis” che conta un centinaio di allievi, all’interno dei quali una trentina pratica l’agonismo, impegnati in campionati a squadre e tornei individuali. Una scuola che da anni emerge tra le “standard school” del Veneto collocandosi sempre tra i primi posti della provincia di Venezia e con una dignitosa posizione in ambito regionale, considerata la realtà di piccole dimensioni, sulla scorta della valutazione, attribuita dalla Fitp, in base alla tipologia di scuola, ai risultati dei campionati a squadre, alle convocazioni ai raduni, al tesseramento degli atleti dà il termometro della qualità del lavoro che vi si svolge. La struttura della scuola, consolidata ormai da 7 anni di costante incre-
mento, porta il segno del maestro federale Andrea Spolaore che, coadiuvato dai suoi collaboratori, gli istruttori di I grado Filippo Baldan, Giovanni Destro, Elena Masiero, organizza le risorse materiali ed umane per garantire percorsi atletici personalizzati e finalizzati all’apprendimento e al perfezionamento del gioco
Il circolo propone la partecipazione ai campionati di 7 squadre under e 9 squadre senior maschili e femminili
del tennis che diventa negli anni sport e passione. Il lavoro in campo è supportato da una preparazione atletica specifica affidata ad uno staff competente, quest’anno composto oltre che dal professor Stefano Borgo, da giovani istrut-
tori che con le loro competenze e il loro entusiasmo completano il delicato lavoro di preparazione dei giovani atleti. All’interno del percorso formativo, trova, inoltre, attenzione anche l’approfondimento psicologico, che mai come in questi ultimi anni riveste im-
Polo Nautico di Dolo, un corso per salvavita
Una bella realtà si sta formando e sta crescendo a Dolo. Cinquanta futuri salvavita si formano al Polo Nautico che promuove sport come la canoa e la voga. Dolo si conferma un punto di riferimento per la formazione nel settore della sicurezza acquatica. Il corso per assistenti bagnanti, organizzato dalla Fisa Venezia-Padova e diretto dal professor Matteo Giardini, ha registrato nelle scorse settimane un successo inaspettato. Il Polo Nautico di Dolo, con le sue strutture e la sua posizione strategica, si conferma la location ideale per la realizzazione di iniziative formative di questo tipo. Al corso infatti hanno partecipato ben cinquanta persone provenienti dalle diverse province di Padova, Venezia e Treviso. Una novità assoluta di questa edizione è la partecipazione del sindaco di Dolo, Gianluigi Nalet-
to, in qualità di docente. La sua presenza sottolinea l’importanza che questo Comune attribuisce alla formazione di figure professionali qualificate in grado di garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Il corso, offre una preparazione completa e approfondita, sia teorica che pratica, su tutte le tematiche legate al salvamento acquatico. I partecipanti avranno l’opportunità di acquisire le competenze necessarie per intervenire in situazioni di emergenza, prestando primo soccorso e utilizzando le attrezzature specifiche. “Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione a questo corso - ha dichiarato il Sindaco di Dolo Naletto. Questo dimostra l’importanza che i cittadini attribuiscono alla sicurezza in acqua e la volontà di mettersi al servizio della comunità”.
portanza nella crescita personale e agonistica, quest’anno affidato alla dottoressa Francesca Stecchi. Il percorso che forma i ragazzi prevede esperienze singolari per rafforzare il senso etico dello sport e i concetti di inclusione, relazione e partecipazione come
stages, partecipazione ad eventi comunali, affiancamenti ai maestri. Dietro a tutto questo c’è naturalmente una gestione integrata e oculata del direttivo del circolo. L’attività della scuola si inserisce nella più ampia offerta, che ogni anno il circolo propone, costituita dalla partecipazione ai campionati a squadre con 7 squadre under e 9 squadre senior maschili e femminili e dall’organizzazione di 9 tornei nazionali per tutte le categorie. Tra i risultati più importanti nel 2024 la conquista del titolo della Coppa Comitato Regionale serie D femminile e l’importante passaggio dalla terza alla seconda categoria di un under 16 e di un senior. Il 2024 ha segnato anche una specificità maggiore nell’attività dei “Centri Estivi” che hanno accolto 200 ragazzi in sette settimane di attività con un programma più tecnico e finalizzato. Lino Perini
Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta.
Premiazione in un torneo a Dolo
#Regione
Il dibattito. Il pronunciamento della Corte Costituzionale visto da due prospettive opposte
Autonomia, Zaia: “Siamo sulla buona strada”
Martella attacca: “Sconfessato lui e il governo”
Nella lunga marcia dell’autonomia per il presidente del Veneto Luca Zaia “siamo sulla buona strada” mentre per le forze di centrosinistra invece si andrà verso la paralisi e un nulla di fatto. Chi la spunterà? Certo è che le prossime settimane saranno decisive e un ruolo fondamentale lo giocherà il Parlamento nella determinazione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep di cui tanto si parla, un punto centrale nel processo di autonomia.
Dopo la Corte Costituzionale Zaia è ottimista Il governatore veneto dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale si dice ottimista e sui Lep auspica un coinvolgimento attivo del Parlamento perché la loro definizione non può essere solo una questione di provvedimenti governativi. “Abbiamo sentito parlare dei Lep sin dal 2001, - ricorda Zaia - ma è solo con questo governo che sono stati introdotti. È fondamentale che il Parlamento, e non solo il governo, partecipi alla loro definizione”.
Secondo Zaia, il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma che “l’autonomia non è una questione divisiva, ma un’opportunità per dare voce e valore a ogni singolo territorio, nel rispetto dell’unità della Repubblica. L’alternativa sarebbe stata un’accettazione stantia e supina di un centralismo che nei decenni ha prodotto molti danni, con 3mila miliardi di debito pubblico e cittadini che, talvolta, sono costretti a curarsi fuori dalla propria regione. Questo percorso ha il merito di aver dato vita a un dibattito assolutamente costruttivo,” ha aggiunto il governatore veneto.
La Corte, aggiunge “ha ribadito il diritto della nostra Regione a maggiori competenze, per rispondere con efficienza e responsabilità ai bisogni dei nostri cittadini”. Fondamentale, aggiunge, è stato il lavoro della
squadra di esperti della Regione, tra cui costituzionalisti ed economisti, che hanno partecipato all’udienza presso la Corte per difendere le prerogative del Veneto. “La nostra squadra di esperti continuerà a vigilare sui passaggi futuri per veder applicati i diritti del Veneto, nella consapevolezza che l’autonomia differenziata rispetta pienamente i principi di efficienza e solidarietà tra le Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale”. In sintesi, prosegue, questa sentenza “rafforza il nostro impegno. Per il Veneto, l’autonomia significa poter migliorare ancora di più i servizi sul territorio, dalla sanità alla protezione civile, con una gestione più diretta e aderente alle reali necessità del nostro contesto regionale”.
Infine il presidente ricorda che la strada è tracciata da tempo: “Il 98,1 % dei veneti ha votato a favore dell’autonomia nel referendum del 2017”.
Martella (Pd): “Sconfessata la retorica e traditi i veneti”
Nettamente diversa, invece, l’analisi del Partito Democratico veneto, per il quale il progetto dell’autonomia esce fortemente indebolito, così come il disegno politico tracciato in questi anni dalla Lega in primis. Andrea Martella, segretario regionale del Pd, osserva che la Corte Costituzionale “ha ritenuto fondate le molteplici questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli che nel corso degli ultimi due anni abbiamo sollevato e che sono state oggetto della nostra battaglia parlamentare e delle nostre proposte. Si tratta di una sconfessione di un impianto di cui il presidente Zaia è stato principale protagonista, che avrebbe rischiato di far deragliare il già fragile stato del nostro ordinamento e la tenuta dei conti pubblici”. Per il segretario Veneto del Pd la Corte sostenendo che “la devoluzione debba riguardare specifiche funzioni legislative
e amministrative e debba essere giustificata in relazione alla singola regione”, sconfessa “la retorica delle 23 materie, tutte e subito. Viene rimesso nelle mani del Parlamento la determinazione dei Lep che la legge Calderoli pretendeva di attribuire al solo governo. Viene censurata la stessa modalità di definizione e di revisione delle aliquote di compartecipazione per le funzioni devolute, questione delicatissima che avrebbe potuto creare rilevanti tensioni per i conti pubblici.
Le stesse materie non Lep, quelle su cui Calderoli, spavaldamente aveva già iniziato a trattare, - aggiunge Martella - sono state circoscritte stabilendo che ‘i relativi trasferimenti non potranno riguardare funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili e sociali’ e le risorse finanziare relative dovranno essere determinate in riferimento a costi e fabbisogni standard. Altro
che la spesa storica prevista dal Dl Calderoli. E’ una sconfessione significativa e una sconfitta per il governo”.
Per il Pd veneto questo è il risultato di una riforma che il centrodestra ha voluto portare avanti a tutti i costi e forzando le tappe su aspetti che invece richiedono tempo e scelte ben ponderate: “Lo avevamo detto ed è successo: questa riforma, - aggiunge Martella - così come è stata frettolosamente costruita e lanciata non andava bene, aveva problemi e avrebbe prodotto conflitti. Tutto questo era evitabile e ora, nonostante la Lega provi a minimizzare, non sarà facile portare correzioni visto il merito delle obiezioni della Consulta. Si apriranno nuove divisioni nel centrodestra, con Zaia e Salvini da una parte, e le prudenze di Forza Italia e l’ostilità di Meloni e FDI dall’altra. Quello che è peggio è che, per l’ennesima volta, - con-
Il segretario veneto del Pd Andrea Martella
clude il segretario veneto Dem le aspettative delle famiglie e delle imprese venete sono state tradite dalla approssimazione e dalla inconsistenza del gruppo di potere che governa da oltre 15 anni”. (n.s.)
Zaia in un incontro a Roma con il ministro Calderoli
L’intervista.
L’assessore Gianpaolo Bottacin
“Sicurezza idrogeologica: 2.527 cantieri, un record”
Con l’assessore regionale all’ambiente, clima, protezione civile Gianpaolo Bottacin facciamo il punto sullo stato degli interventi in Veneto che fa i conti un delicato equilibrio idrogeologico.
Assessore, quali sono gli investimenti che avete fatto ma soprattutto quelli futuri per garantire la sicurezza del territorio?
Il Veneto viene portato come esempio nazionale per quanto riguarda la difesa del suolo perché abbiamo investito parecchio. Basti pensare che negli ultimi anni abbiamo attivato 2.527 cantieri per 150 milioni di euro di opere. Spesso sono opere non visibili, perché quando interveniamo su un consolidamento arginale dall’esterno non si nota molto, così come le briglie in montagna sono opere assolutamente importanti, molto costose che non si vedono perché spesso in luoghi isolati, però ne vediamo gli effetti positivi, o meglio non vediamo gli effetti negativi che invece vedevamo in passato. Ad esempio, nel dicembre 2020 ha piovuto molto di più che nel novembre 2010 eppure i danni sono stati estremamente minori. Questo significa che le opere che abbiamo realizzato hanno già dato ampia evidenza della loro efficacia. E per il prossimo futuro c’è altro?
Certo, non ci fermiamo qua. Ci siamo dati un piano da tre miliardi e mezzo di euro di opere e quindi si continua in questa direzione. 2.527 cantieri non sono mai stati attivati né dalla Regione Veneto né da altre regioni, nel giro di cinque anni abbiamo migliorato tantissimo il livello della qualità dell’aria quindi ridotto gli inquinanti ma siamo ancora a una delle aree più inquinate d’Europa perché siamo in un territorio fortemente antropizzato, con molte aziende e uno scarso di cambio d’aria per la conformazione del territorio. Anche su questo fronte abbiamo investito 968 milioni di euro per la rottamazione delle vecchie auto, delle vecchie stufe, la costruzione di piste ciclabili, la sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale. Abbiamo sostenuto investimenti importanti della
regione proprio per garantire il miglioramento della qualità dell’aria. Anche in questi giorni abbiamo approvato un ulteriore bando da 7 milioni per la rottamazione delle vecchie auto.
Riusciremo mai ad arrivare ai tassi soglia di inquinamento definiti in sede europea?
Questo obiettivo è considerato se non impossibile molto difficilmente raggiungibile non da me ma da autorevoli studiosi ed esperti. Siamo in un catino dove il ricambio d’aria è molto limitato ed e dove si muovono e lavorano milioni di persone. Però miglioramenti ci sono stati quindi si continua in questa direzione.
Sul fronte politico, mentre il terzo mandato a Zaia continua a tenere banco, poco si parla invece degli assessori che di mandati ne possono fare solo due. Qual è la sua posizione?
C’è una legge regionale che prevede questo, allo stato attuale ci sarà sicuramente un ricambio profondo in giunta, ma manca ancora un anno e forse più.
Staremo a vedere”.
(a cura di Nicola Stievano)
Infrastrutture e trasporti. Elisa De Berti
Strade
e interporti
tra opere e progetti
La vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della regione Veneto Elisa De Berti è stata ospite ai microfoni di Radio Veneto 24 e ha fatto il punto sulle materie di sua competenza. Al Veneto sono stati destinati fondi importanti per le infrastrutture, necessarie per lo sviluppo e la crescita. A che punto siamo?
Con i finanziamenti a disposizione quest’anno stiamo cercando di dare risposte a richieste come la statale 12 a Verona per migliorare l’accesso alla città, la variante della Sr10 per il primo stralcio funzionale da Borgo Veneto a Carceri, il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia Marco Polo. Stiamo lavorando ad uno studio di fattibilità per il collegamento ferroviario all’aeroporto Catullo di Verona, Veneto Strade sta progettando il quarto lotto della tangenziale di Treviso, abbiamo stanziato 50 milioni nel bilancio che verrà approvato dal consiglio regionale nei prossimi mesi. Altri 50 milioni sono previsti per il potenziamento della Statale 308 nella parte finale in entrata a Padova per il nuovo ospedale di Padova Est, 50 milioni per la bretella che porta a Cortellazzo, in prosecuzione di quella che sarà la via del mare, l’unico project rimasto in vita. L’alta velocità sta andando avanti, è tutta finanziata fino all’attraversamento di Vicenza e Rfi sta progettando la parte relativa tra Vicenza e Padova. Con l’amministrazione di Padova stiamo discutendo anche tutto il Prg della stazione di Padova che dovrà essere completamente rivoluzionata. Abbiamo l’alta velocità anche sul corridoio del Brennero con l’ingresso nord a Verona.
E in vista delle Olimpiadi?
Al di là degli investimenti infrastrutturali, della messa in sicurezza della ferrovia, dell’elettrificazione, della riqualificazione delle stazioni, abbiamo dal punto di vista diario i due grandi interventi che abbiamo chiesto, la variante Longarone e la variante di Cortina. Di fatto la variante di Longarone è già finanziata, non sarà pronta per le olimpiadi, ma sicuramente
è un’infrastruttura che grazie alle olimpiadi rimarrà sul territorio come legacy. La variante di Cortina invece è parzialmente finanziata ma i cantieri non potranno iniziare e non dopo le Olimpiadi perché altrimenti ci sarebbe un’interferenza con lo svolgimento delle gare e quindi c’è tempo di completare il finanziamento fino al 2026.
Il Veneto ha due grandi interporti di interesse europeo, quello di Padova e ancora più grande quello di Verona. Quali gli sviluppi sul fronte della logistica?
Solo con la sinergia e il lavoro di squadra con la regione si può fare qualcosa di importante per il nostro territorio. C’è un patto della logistica in Veneto che coinvolge porti, aeroporti e interporti, che sono quattro in Veneto con Portogruaro e Rovigo, poi c’è il patto della logistica del nord est. Serve una sinergia e un confronto allargato per poter fare le poche infrastrutture, che consumano suolo, perché dobbiamo anche dire questo, ma che siano davvero essere utili al territorio. (n.s.)
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Gianpaolo Bottacin
Elisa De Berti
Quasi 500 i maestri artigiani in Veneto: “Custodi e divulgatori di competenza”
Con i nuovi 146 maestri artigiani insigniti in Fiera a Padova salgono a 488 gli imprenditori custodi di conoscenza e divulgatori di competenza nel proprio settore. Ai premiati sono stati consegnati un attestato e una targa di riconoscimento del titolo durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte istituzioni regionali e provinciali e i presidenti delle associazioni di categoria Confartigianato Imprese Veneto, Cna e Casartigiani.
Si tratta di imprenditori che hanno raggiunto il titolo attraverso l’attestazione del proprio profilo professionale per anzianità, competenze e attitudine alla trasmissione delle competenze o affrontando un esame finale dopo un percorso di 100 ore che li ha formati in ambito gestionale, finanziario e di comunicazione. Di questi circa 300 sono soci Confartigianato. Particolarmente sentito l’intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione del Veneto Roberto Marcato che ha definito i Mae-
stri Artigiani come “la cinghia di trasmissione capace di prendere per mano il giovane per accompagnarlo in un percorso di crescita professionale e umana, trasmettendo anche tanta passione per il proprio lavoro. Il Veneto è terra di artigianato e la figura del Maestro Artigiano ne è simbolo di qualità. Questo riconoscimento non segna una netta volontà da parte della Regione di investire in termini economici, di sostegno finanziario e semplificazione burocratica a favore delle imprese artigiane”.
Il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto ha sottolineato come l’artigiano sia unico, perché è unico il suo saper fare. “Diventare Maestro Artigiano nel 2024 è un onore ed un onere. Un onore perché è il giusto riconoscimento che la Regione Veneto ha deciso di dare a degli imprenditori che hanno investito le proprie energie nella crescita e nello sviluppo delle proprie aziende, anche for-
mandosi a loro volta. E un onere, perché il compito del Maestro Artigiano è quello non solo di custodire ma soprattutto di trasmettere alle nuove generazioni e ai propri collaboratori competenze tecniche, manageriali e relazionali. Alla Regione chiediamo di
continuare a supportarci sostenendo economicamente questi Maestri Artigiani che scelgono di migliorare e investire in nuove attrezzature e ambienti di lavoro più accoglienti e sostenibili. Da parte nostra, continua l’impegno per assistere i futuri candidati ad
acquisire il titolo e a promuovere una figura innovativa e vincente per il nostro Veneto”.
Per i maestri si apre ora la possibilità di ospitare nei prossimi 6 mesi nuovi tirocinanti, che vivendo un’esperienza formativa all’interno delle imprese possono conoscere la professionalità, la capacità di comprendere il mercato e l’investimento in tecnologie e innovazione che le imprese artigiane portano avanti per essere competitive. Per chi vuole diventare Maestro Artigiano le strade percorribili sono due. La prima è attraverso la presentazione della domanda di riconoscimento seguendo le indicazioni fornite dalla Regione Veneto alla pagina web dedicata. La seconda è partecipando ad un percorso formativo semiresidenziale di 100 ore con esame di riconoscimento finale, organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, ente di formazione di Confartigianato Veneto, sul cui sito si trovano tutte le informazioni. Economia.
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L’assessore regionale Marcato con il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto
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Maternità surrogata, reato universale che viene punito anche se si è all’estero
S
i parla e si scrive molto sull’articolo unico della recente legge 4 novembre 2024 n.169, che punisce la cosiddetta maternità surrogata attuata all’estero da cittadini italiani. L’originario articolo 12 comma 6 della legge 19 febbraio 2004 n. 40 prevede : “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti (cellule sessuali destinate ad unirsi e, a seguito di fecondazione e dar origine a un nuovo individuon.d.r.) o di embrioni (uovo fecondaton.d.r.) o la surrogazione di maternità (una donna si sottopone a interventi di procreazione medicalmente assistita per conto terzi, con la promessa di cedere il bambino immediatamente dopo il parto-n.d.r.) è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”.
Il succitato articolo unico della legge n.169/2024 ha stabilito: ”Al comma 6 dell’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004 n.40 , è aggiunto il seguente periodo: “Se i fatti di cui al periodo precedente, con riferimento alla surrogazione di maternità, sono commessi all’estero, il cittadino è punito secondo la legge italiana”. Si configura quindi
un c.d. “reato universale”.
Sono state sollevate obiezioni in proposito, sostenendo che non si può condannare in Italia una persona per una condotta (surrogazione di maternità) posta in essere in un Paese ove essa è lecita. Si trascura di considerare che l’articolo 7 del codice penale prevede i casi in cui si viene puniti anche per reati commessi all’estero: ai punti da 1 a 4 di tale norma sono indicati specificatamente alcuni reati, il punto 5 è del seguente tenore: “ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge o convenzioni internazionali stabiliscono l’applicabilità della legge italiana”.
Ad esempio l’articolo 501 del codice penale punisce chi pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose atte a cagionare un rialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio. Al penultimo comma di tale norma , con legge 27/11/1976 n.787 si è aggiunto: “Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all’estero in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani”. Seppure in
materie ovviamente diverse, la tecnica legislativa utilizzata è analoga.
Qualcuno prospetta l’incostituzionalità della nuova legge, non condivido tale tesi perché se si considera la surrogazione di maternità reato, ritengo giusto che essa abbia lo stesso trattamento sanzionatorio , anche se realizzata all’estero a seguito di “turismo procreativo”. Se si propone l’abrogazione di tale reato su tutta la linea , si introduce un tema diverso.
Questione ardua è se nei casi di surrogazione di maternità iniziata ma non ancora conclusa all’estero prima dell’introduzione del recente reato universale, si sia esenti da pena, considerato che l’articolo 2 del codice penale stabilisce: “Nessuno può essere punito per un fatto che secondo la legge del tempo in cui é stato commesso non costituiva reato”. Senza pretesa di certezza, direi di sì perché il reato va considerato consumato nel momento in cui si avvia il processo di surrogazione, diversamente opinando si giungerebbe alla conclusione che l’unica via per evitare di essere puniti sarebbe l’aborto.
Luigi Migliorini
L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.
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Consigli per ristrutturare in autonomia: tutorial e idee per migliorare la casa
Ristrutturare casa non deve essere un’impresa impossibile, né un progetto che richieda necessariamente un grande investimento. Con un po’ di impegno, creatività e qualche consiglio pratico, molti lavori di miglioramento domestico possono essere realizzati in autonomia. In questa guida, esploreremo come affrontare una piccola ristrutturazione o un miglioramento domestico, con idee facili da realizzare, come dipingere una stanza, costruire scaffali, o migliorare l’illuminazione. Seguendo alcuni semplici passi, anche chi non ha esperienza potrà ottenere risultati soddisfacenti e, soprattutto, risparmiare.
Come dipingere una stanza
Dipingere una stanza è uno dei progetti faida-te più popolari e accessibili. Non solo può trasformare l’aspetto di un ambiente, ma è anche un lavoro che si può completare in pochi giorni, con un investimento contenuto. Ecco come procedere:
• Prepara la stanza: Prima di iniziare, copri i mobili con teloni di plastica o teli protettivi. Usa del nastro adesivo per coprire battiscopa, prese elettriche e altri bordi. Se necessario, rimuovi la carta da parati o le vecchie pitture con una spatola.
• Scegli la vernice giusta: Se la stanza è esposta a umidità, come il bagno, scegli una vernice resistente all’acqua. Per spazi comuni, la pittura a base d’acqua è una buona scelta, poiché è più ecologica e meno tossica. Presta attenzione anche al colore: tonalità chiare per far sembrare più grande la stanza, colori scuri per creare un’atmosfera più accogliente.
• Inizia a dipingere: Usa un pennello per i bordi e un rullo per le pareti. Inizia dai bordi, dove il pennello permette maggiore pre-
cisione, e poi passa al rullo per riempire le superfici più grandi. Fai attenzione a stendere la vernice in modo uniforme, evitando di lasciare striature.
• Asciugatura e ritocchi: Lascia asciugare la prima mano per il tempo consigliato, quindi applica una seconda mano per un risultato più uniforme. Quando la vernice è completamente asciutta, rimuovi il nastro adesivo e ripristina i mobili.
Come costruire scaffali per sfruttare al meglio lo spazio
Gli scaffali sono una soluzione ideale per sfruttare al meglio lo spazio in casa, in particolare in ambienti piccoli. Se hai bisogno di aggiungere spazio per libri, oggetti decorativi o utensili da cucina, costruire degli scaffali fai-da-te è semplice e conveniente. Ecco come farlo:
• Progetta il tuo scaffale: Prima di tutto, decidi dove posizionare lo scaffale e le dimensioni che desideri. Puoi creare scaffali sospesi, da fissare al muro, oppure scaffali a supporto di terra, che si poggiano direttamente sul pavimento.
• Materiali necessari: Avrai bisogno di tavole di legno, supporti metallici o mensole da muro, viti, un trapano e una livella. Per uno scaffale da muro, le tavole di legno sono ideali, ma per supporti più robusti puoi usare anche il MDF o il compensato.
• Taglia e assembla: Misura e segna la lunghezza delle tavole in base al progetto. Usa una sega per tagliare il legno con attenzione. Successivamente, posiziona i supporti sui punti dove vuoi fissare lo scaffale al muro, utilizzando il trapano per fare i fori. Infine, fissa le tavole con le viti, usando una livella per assicurarti che lo scaffale sia perfettamente orizzontale.
• Finitura: Una volta montato lo scaffale, puoi decidere di dipingerlo o di lasciarlo al naturale, applicando un trattamento protettivo per mantenere il legno lucido e resistente.
L’illuminazione è uno degli elementi più importanti per rendere un ambiente accogliente e funzionale. Ecco alcune idee semplici per migliorare l’illuminazione in casa:
• Sostituisci le lampadine: Un modo economico e veloce per migliorare l’illuminazione è cambiare le vecchie lampadine con quelle a LED. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano di più e offrono una luce più brillante e naturale.
• Usa luci a incasso o faretti: Per un effetto moderno e minimalista, puoi installare faretti a incasso nei soffitti. Sono perfetti per illuminare in modo uniforme tutta la stanza o per creare un’illuminazione d’accento su un angolo particolare.
• Crea luci ambientali: Lampade da tavolo o da terra possono aggiungere un tocco di calore agli spazi. Se hai una stanza troppo buia o poco luminosa, posiziona alcune lampade nei punti strategici per migliorare la diffusione della luce.
• Fai-da-te con i paralumi: Se vuoi aggiungere un tocco personale alla tua illuminazione, puoi realizzare paralumi fai-da-te.
Scegli il materiale che preferisci (stoffa, carta, vimini) e segui un tutorial online per realizzare una base per il paralume e montarlo sulla lampada.
Riparazioni Facili: Come Risolvere Piccole Inconvenienti
Molti piccoli problemi in casa, come una porta che cigola, un rubinetto che perde o una crepa nel muro, possono essere risolti facilmente senza l’aiuto di un professionista. Per la porta che cigola, ad esempio, basta un po’ di olio lubrificante sulle cerniere. Per i rubinetti che gocciolano, potrebbe essere necessario sostituire una guarnizione danneggiata, un lavoro che richiede
solo una chiave inglese e un po’ di pazienza. Le crepe nei muri possono essere riparate con stucco per muro e, dopo averlo fatto asciugare, basta carteggiare la superficie e ridipingere.
Anche se si tratta di progetti fai-da-te, la sicurezza deve essere sempre la priorità. Assicurati di avere l’attrezzatura giusta, come guanti da lavoro, occhiali protettivi e una maschera antipolvere quando lavori con materiali come la pittura o il legno. Investire in strumenti di qualità, come trapani, seghe e martelli, ti garantirà risultati migliori e più sicuri.
Ristrutturare in autonomia è una delle esperienze più gratificanti che tu possa fare in casa. Non solo potrai risparmiare sui costi di manodopera, ma avrai anche la soddisfazione di vedere il risultato finale frutto del tuo lavoro. Con queste idee e tutorial pratici, puoi iniziare oggi stesso a migliorare la tua casa, trasformandola in uno spazio che rispecchia davvero le tue esigenze e il tuo stile.
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Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni confermate e le novità
Con l’approvazione della nuova manovra finanziaria, sono stati delineati i bonus edilizi disponibili per il 2025. Ecco una panoramica aggiornata sulle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare, riqualificare o migliorare la propria casa:
1. Bonus Ristrutturazioni
Per la prima casa, viene confermata la detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, valida per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Per le seconde case, invece, l’aliquota scende al 36%, con un limite massimo di 48.000 euro. La detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
2. Superbonus
Il Superbonus continua con aliquota ridotta al 65% e sarà riservato esclusivamente ai condomini e agli edifici con 2-4 unità immobiliari. Gli interventi devono mirare all’efficienza energetica o alla riduzione del rischio sismico, rispettando i criteri di miglioramento energetico stabiliti dalla legge.
3. Sismabonus
Nel 2025, l’aliquota del Sismabonus sarà del 36%, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Rimane valido per interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici situati in zone a rischio sismico, anche se con una riduzione rispetto alle aliquote attualmente in vigore.
4. Bonus Barriere Architettoniche
Confermato al 75%, questo bonus incentiva interventi per rendere gli edifici accessibili a tutti. Si applica all’installazione di ascensori, piattaforme elevatrici e altri dispositivi volti a eliminare le barriere architettoniche.
5. Bonus Mobili ed Elettrodomestici
Anche per il 2025, sarà possibile detrarre il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro. È necessario che gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione.
6. Bonus Verde
Attualmente non è confermato per il 2025, ma se approvato, continuerà a offrire una detrazione del 36% per interventi di sistemazione di giardini, terrazzi e aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per immobile.
Come Prepararsi per il 2025
I bonus rappresentano un’opportunità per migliorare l’efficienza e il comfort della tua abitazione, risparmiando sui costi. Tuttavia, con alcune aliquote in calo, è essenziale pianificare con attenzione gli interventi. Verifica i requisiti, scegli professionisti qualificati e conserva tutta la documentazione necessaria per accedere alle agevolazioni.
Con una buona strategia anche nel 2025 si possono utilizzare importanti vantaggi fiscali per migliorare la casa.
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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento
Normative e mercato immobiliare 2025: mutui, agevolazioni e opportunità di investimento
Il mercato immobiliare 2025 offre nuove opportunità con agevolazioni fiscali per giovani acquirenti, mutui green, e incentivi per ristrutturazioni e investimenti.
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l settore immobiliare si conferma un pilastro dell’economia italiana, ma le dinamiche che lo regolano sono in costante cambiamento, guidate da nuove normative, variazioni nei tassi di interesse e mutate esigenze dei consumatori. Nel 2025, tra incentivi statali e strategie per massimizzare il rendimento degli investimenti, comprare o affittare una casa richiederà maggiore attenzione e preparazione. Mutui e Agevolazioni per la Prima Casa Il 2025 porta con sé novità significative per chi vuole acquistare un’abitazione, in particolare per i giovani. Le agevolazioni per la prima casa rimangono confermate per gli under 36: esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecarie e catastali, a patto di avere un ISEE inferiore a 40.000 euro. Questa misura,
spiacevoli sorprese.
Il mattone continua a rappresentare un rifugio sicuro per chi cerca stabilità economica, e le possibilità di investimento non mancano, anche per i piccoli risparmiatori. L’acquisto di immobili a scopo locativo resta una delle opzioni più gettonate. Zone universitarie o località turistiche sono particolarmente interessanti per garantire una domanda costante. Gli affitti brevi, gestiti tramite piattaforme digitali, offrono potenziali rendimenti elevati, ma richiedono una gestione attiva e una conoscenza delle normative locali.
Chi preferisce evitare la gestione diretta di immobili può orientarsi verso i fondi immobiliari quotati, noti come REITs (Real Estate Investment Trusts). Questi strumenti consentono di in-
pensata per favorire l’accesso alla proprietà da parte dei giovani, è stata accolta positivamente, ma richiede pianificazione e attenzione alle scadenze per la presentazione della domanda. Parallelamente, l’andamento dei tassi di interesse ha influenzato profondamente il mercato dei mutui. Con i tassi fissi ancora elevati rispetto al passato, i tassi variabili stanno tornando a essere un’opzione interessante, soprattutto per chi prevede una stabilizzazione o un calo del costo del denaro nei prossimi anni. Sempre più istituti di credito, inoltre, promuovono mutui “green”, offrendo condizioni vantaggiose a chi sceglie di acquistare immobili ad alta efficienza energetica, rispondendo così alla crescente sensibilità verso la sostenibilità.
vestire nel settore immobiliare con capitali ridotti, garantendo maggiore liquidità rispetto all’acquisto diretto.
Un’altra strategia è rappresentata dall’acquisto di immobili da ristrutturare, che possono essere successivamente rivenduti con un margine di profitto. Grazie agli incentivi fiscali ancora in vigore per le ristrutturazioni, i costi possono essere ammortizzati, rendendo questa opzione particolarmente interessante per gli investitori con una certa esperienza.
Le Tendenze del Mercato per il 2025
Comprare casa è un passo importante, che comporta valutazioni accurate. Prima di tutto, è essenziale definire un budget realistico, considerando non solo il costo dell’immobile, ma anche le spese accessorie, come quelle notarili, le tasse e gli eventuali interventi di ristrutturazione. La posizione della casa rimane un elemento cruciale: una buona location non solo aumenta il valore dell’investimento, ma garantisce anche maggiore vivibilità.
Il mercato immobiliare sta cambiando anche sotto il profilo delle preferenze degli acquirenti. Sempre più persone cercano case ad alta efficienza energetica, spinte dalla necessità di ridurre i costi e dall’interesse per soluzioni sostenibili. Le periferie stanno vivendo una nuova fase di valorizzazione, favorita dalla diffusione del lavoro da remoto, che rende meno necessaria la vicinanza ai centri urbani.
Anche la digitalizzazione sta trasformando il settore. Dalle visite virtuali alle firme elettroniche per i contratti, le tecnologie stanno semplificando i processi, rendendo l’acquisto o l’affitto di una casa più accessibile.
Per chi sceglie l’affitto, è altrettanto importante fare attenzione ai dettagli. Comprendere le clausole del contratto, valutare le spese condominiali e verificare lo stato di manutenzione dell’immobile possono fare la differenza tra un’esperienza positiva e una situazione complessa. Inoltre, conoscere i propri diritti e doveri come inquilino o proprietario aiuta a prevenire
Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per chi sa cogliere le tendenze e sfruttare gli strumenti a disposizione. Che tu stia cercando la tua prima casa, valutando un investimento o semplicemente un’abitazione in affitto, la chiave per fare la scelta giusta rimane sempre la stessa: informarti e pianificare con cura.
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Sabato 21.12.2024 ore 17:30
Sabato 28.12.2024 ore 17:30
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Veneto: quattro nuove delibere regionali per potenziare i servizi sociosanitari
SALUTE
Ldelibere di programmazione settoriale che aggiornano il sistema di remunerazione per le prestazioni sociosanitarie fornite da soggetti accreditati nei settori delle disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sostenibilità economica e adeguamento agli standard nazionali.
L’intervento si è reso necessario in seguito al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative operanti nei servizi sociosanitari, assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo, approvato dal Ministero del Lavoro il 14 giugno scorso. “La Regione del Veneto – spiega Lanzarin – ha avviato già a febbraio un confronto con tutti i soggetti rappresentativi del mondo cooperativo, anche con realtà non ancora coinvolte come Anfass e Uneba, per definire i termini di un intervento regionale condiviso. L’esito è un impegno triennale in linea con l’applicazione del nuovo CCNL, che comporterà un incremento di oltre 55 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai 254 milioni già stanziati per il 2024, con un aumento complessivo del 22%”. Lanzarin sottolinea l’importanza dello sforzo economico regionale, effettuato senza alcun ristoro finanziario nazionale: “Questo intervento dimostra la volontà della Regione di programmare in modo sostenibile, con verifiche annuali per monitorare gli impatti sugli standard assisten-
L’obiettivo è garantire maggiore sostenibilità economica e adeguarsi agli standard nazionali
ziali e garantire la qualità dei servizi. Sono fiduciosa che il dialogo con le parti interessate proseguirà, supportato dai risultati del monitoraggio triennale”.
Le quattro delibere approvate introducono cambiamenti significativi:
• Disabilità e minori: aggiornate le rette delle Comunità Educative Riabilitative e Diurne per minori/adolescenti con problemi psicopatologici. Per il triennio 2024-2026 è previsto un aumento della quota sanitaria pari a circa 3,9 milioni di euro.
• Salute mentale: riviste le tariffe per le Unità residenziali extraospedaliere, con un incremento di oltre 10 milioni di euro nel triennio.
• Non autosufficienza: aggiornate le quote sanitarie per Comunità Alloggio, Progetti Sperimentali e Centri Diurni per persone con disabilità, in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il budget aggiuntivo supera i 32 milioni di euro.
• Dipendenze: adeguate le rette delle Unità del Sistema delle Dipendenze, con un incremento triennale di quasi 9 milioni di euro.
Fondamentale comprendere l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici
Anche il Veneto ha partecipato dal 18 al 24 novembre 2024 alla Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antimicrobici, iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno per sottolineare l’importanza di un utilizzo corretto e responsabile degli antibiotici. Il tema di quest’anno è stato “Educare. Sostenere. Agire ora”.
È fondamentale che ogni persona comprenda l’importanza di un uso appropriato degli antibiotici. Solo con un impegno collettivo possiamo limitare la diffusione della resistenza antimicrobica e garantire che questi preziosi farmaci restino efficaci anche per le generazioni future.
“Gli antibiotici - sottolinea l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin - sono farmaci fondamentali nella lotta contro molte infezioni batteriche, ma il loro uso improprio o eccessivo favorisce lo sviluppo della resistenza antimicrobica (AMR), rendendoli meno efficaci per la cura delle malattie batteriche”.
Il Piano della Prevenzione e il Piano di Contrasto all’antibiotico resistenza sia a livello nazionale che regionale, evidenziano un impegno costante e strutturato nell’affrontare questa importante sfida. Inoltre, la Regione del Veneto sta sviluppando nuove strategie, tra cui l’adozione di linee di indirizzo aggiornate per una prescrizione consapevole e lo sviluppo di strumenti digitali per il monitoraggio e la prevenzione delle infezioni.
L’AMR (Anti Microbico Resistenza) rappresenta una delle sfide umanitarie più urgenti a livello mondiale, tanto che si stima che nel 2050 le morti associate all’AMR potranno arrivare a 8 milioni all’anno. Per contrastare questa problematica, è fondamentale che tutti, dai professionisti sanitari alla popolazione generale, facciano la propria parte. Ciò significa evitare l’uso di antibiotici senza una prescrizione medica e rispettare le indicazioni di professionisti sanitari qualificati.
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L’iniziativa. Nei punti nascita dell’Ulss 6 verrò proposto di immunizzare i nuovi nati
La forza di un piccolo gesto: proteggi il tuo bambino dalla bronchiolite
In linea con le disposizioni regionali, nei punti nascita Ulss6 Euganea di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPDe privato accreditato, ai genitori dei nuovi nati verrà proposto di immunizzare il proprio bambino con uno specifico anticorpo monoclonale mentre saranno i pediatri di libera scelta ad attivarsi proponendolo per i più grandicelli, nati tra gennaio e ottobre 2024.
Parte la campagna di prevenzione della bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), un’infezione che può avere conseguenze gravi nei neonati, favorendo broncospasmi ricorrenti e aumentando il rischio di bronchite asmatica e asma in età scolare. L’iniziativa, in linea con le disposizioni regionali, coinvolge i punti nascita di Camposampiero, Cittadella, Monselice (Schiavonia), AOPD e le strutture private accreditate. Qui, ai genitori dei nuovi nati verrà proposta l’immunizzazione tramite un anticorpo monoclonale specifico, offerto subito dopo il parto. Per i bambini nati tra gennaio e ottobre 2024, saranno invece i pediatri di libera scelta a proporre il trattamento.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea coordina la campagna, distribuendo le dosi ai punti nascita e agli ambulatori dei pediatri aderenti. Già spedite le lettere informative alle famiglie di 4.200 bambini nati nel 2024 a Padova e provincia, un numero che entro l’anno salirà a circa 5.500. La campagna proseguirà fino al 31 marzo 2025, includendo il periodo invernale, quando il virus è più diffuso.
“Il VRS è la principale causa di ricovero per malattie respiratorie nei
bambini sotto l’anno – spiega il dr. Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione – e può comportare gravi complicanze. Oltre alle norme igieniche (lavare le mani, usare la mascherina in caso di malattia), oggi abbiamo un anticorpo monoclonale che riduce fino al 90% i ricoveri causati da questo virus”.
La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile Malattie Infettive e Vaccinazioni, aggiunge: “Il periodo di maggior rischio va da ottobre a marzo. Per questo è fondamentale proteggere neonati e lattanti durante il primo inverno. L’immunizzazione avviene con una singola inie-
zione che garantisce protezione per tutta la stagione”. “La prevenzione con anticorpo monoclonale – commenta il dr. Aldo Mariotto, direttore sanitario dell’Ulss 6 Euganea – è una delle migliori azioni di sanità pubblica recenti. L’OMS stima 33 milioni di infezioni respiratorie acute l’anno nei bambini sotto i 5 anni, con oltre 3 milioni di ricoveri e 100.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Anche in Italia il VRS è una delle principali cause di bronchiolite e ricoveri sotto l’anno d’età. Negli ultimi anni, il Veneto ha registrato un aumento dei casi, rendendo essenziale questa campagna”.
Innovazione tecnologica al Ca’ Foncello: nuovi strumenti per radioterapia e chirurgia vascolare
L’ospedale Ca’ Foncello di Treviso compie un passo avanti nell’innovazione grazie a una donazione di 95.000 euro dalla Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo, destinata ai reparti di radioterapia e chirurgia vascolare per migliorare l’efficienza e la qualità delle cure.
Il reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, riceverà 40.000 euro per un nuovo software che utilizza badge identificativi, consentendo ai pazienti un accesso più rapido e personalizzato alle cure. Questa tecnologia ridurrà i tempi di attesa, migliorando l’accoglienza e il trattamento, rendendo il paziente parte attiva del proprio percorso di cura.
In chirurgia vascolare, guidata dal Dr. Edoardo Galeazzi, il contributo di 45.000 euro permetterà l’acquisto di un eco doppler avanzato con dispositivi portatili. Questo strumento sarà fondamentale per diagnosi non invasive, controlli post-operatori e situazioni d’emergenza, garantendo interventi tempestivi e precisi. Pietro Pignata, vicepresidente della banca, ha ribadito l’impegno verso la comunità, mentre il presidente Gianfranco Sasso ha sottolineato il rispetto dei principi ESG. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2, ha evidenziato come queste tecnologie rafforzino sicurezza ed efficienza, offrendo un’assistenza sempre più innovativa e umana.
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Nuovi professionisti. Chi sono i medici e pediatri che si insedieranno in questi giorni
Medici e Pediatri, sette avvicendamenti a novembre nel territorio Ulss3 Serenissima
L’Ulss 3 Serenissima ha recentemente annunciato l’arrivo di sette nuovi medici e pediatri, un’iniziativa che promette di migliorare l’accesso alle cure primarie nei comuni di Venezia, Marcon, Pianiga, Santa Maria di Sala e Cavarzere. Questo avvicendamento di professionisti è una risposta concreta alla necessità di colmare i vuoti lasciati dai medici che hanno cessato la loro attività, garantendo così la continuità dei servizi sanitari essenziali. A Pianiga, la dottoressa Tatiana Tuicova prenderà il posto del dottor Italo Mattiello, che lascerà il suo incarico il 12 novembre per raggiunti limiti di età. La dottoressa Tuicova inizierà la sua attività il giorno successivo, operando nello stesso ambulatorio di via Roma. Gli assistiti del dottor Mattiello saranno automaticamente trasferiti alla nuova professionista, senza necessità di ulteriori procedure da parte dei pazienti. Nel comune di Marcon, il dottor Alessandro D’Uva si insedierà come nuovo pediatra di libera scelta, subentrando alla dottoressa Giulia Ghirardo. Anche in questo caso, gli assistiti saranno assegnati d’ufficio al nuovo pediatra, che opererà nello stesso ambulatorio di viale della Stazione.
A Mestre, il dottor Domenico Paci ha lasciato il suo incarico, sostituito dal dottor Stefan Tiron, che opererà nella medicina di gruppo di via Zanotto. Qui, gli assistiti hanno la possibilità di scegliere il proprio medico, un’opzione che offre maggiore flessibilità ai pazienti. Alla Bissuola, la dottoressa Irene Costa è stata sostituita dalla dottoressa Lisa Foglia, con gli assistiti trasferiti d’ufficio al nuovo medico, che opererà in un diverso ambulatorio sempre in via Zanotto. A Santa Maria di Sala, il dottor Valentin Bogdan Panfilov ha cessato la sua attività, con la sostituzione temporanea garantita dai colleghi
dall’Ulss 3. A Burano, il dottor Thaeer Abd Alhady ha lasciato il servizio a fine ottobre. La dottoressa Asia Mingardi lo sostituirà temporanea-
mente per tutto novembre, con gli assistiti assegnati d’ufficio. Si attende la formalizzazione dell’incarico per il nuovo medico che entrerà in servizio da dicembre. Infine, a Cavarzere, la dottoressa Laura Visintin ha cessato la sua attività. In questo caso, gli assistiti sono stati invitati a scegliere un nuovo medico tra quelli disponibili, grazie alla presenza di alternative nell’ambito locale.
Apparecchi acustici tramite ASL-INAIL per aventi diritto
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Ulss 3. Nuove strumentazioni tecnologiche in dotazione
San Bortolo: eseguito il primo prelievo di cuore a “cuore fermo”
Martedì 12 novembre, l’ospedale San Bortolo di Vicenza ha effettuato per la prima volta un prelievo di cuore da un donatore in morte cardiaca. Questa tecnica innovativa, introdotta in Italia meno di un anno fa all’ospedale di Padova, rappresenta una nuova speranza per i pazienti in attesa di trapianto.
Oltre al cuore, sono stati prelevati polmoni e pancreas, trapiantati a Padova, il fegato destinato a Verona, le cornee a Treviso e i reni, trapiantati direttamente al San Bortolo.
«Questo risultato è frutto dell’eccellenza delle nostre équipe e della collaborazione con il Centro Regionale Trapianti e la Cardiochirurgia di Padova diretta dal prof. Gino Gerosa – spiega la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica –. Le donazioni a “cuore fermo” ampliano le possibilità per i pazienti in lista d’attesa,
con Vicenza in prima linea grazie a un territorio sensibile al tema della donazione».
La procedura prevede un esame ECG in assenza di attività cardiaca per 20 minuti, seguito dal rapido intervento per il prelievo degli organi. «Il prelievo del cuore è particolarmente complesso – sottolinea il dott. Vinicio Danzi, Direttore di Anestesia e Rianimazione –. Il cuore, fermo da oltre 20 minuti, viene perfuso per ripristinare ossigenazione e circolazione, consentendo che riparta una volta trapiantato. Questo risultato richiede tecnologie avanzate e la stretta collaborazione tra anestesisti, perfusionisti e cardiochirurghi».
Vicenza ha già esperienza nella tecnica: sono 9 i prelievi a “cuore fermo” eseguiti negli ultimi 18 mesi. «La donazione è un dono che offre vita a chi è in gravi condizioni – conclude Danzi –. Il paziente, una persona generosa, aveva espresso la volontà di aiutare il prossimo. Abbiamo realizzato questo desiderio, con il consenso della famiglia».
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Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto: riporta alla luce una pagina dimenticata
Per 47 giorni le Brigate Rosse tennero in ostaggio l’allora direttore del Petrolchimico per poi ucciderlo brutalmente. La reazione del movimento operaio segnò l’inizio della fine degli anni di piombo
N
elle due anteprime a Mestre il film “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, diretto dal regista Mario Chiavalin, ha registrato il tutto esaurito con un pubblico profondamente coinvolto e una partecipazione di alto profilo, confermando il valore culturale e sociale di questa produzione cinematografica.
L’opera ricostruisce il dramma di Giuseppe Taliercio, direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, rapito dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1981 tenuto prigioniero per 47 giorni in condizioni di estrema crudeltà prima di essere brutalmente assassinato. E’ stato uno dei momenti più drammatici degli Anni di Piombo, un periodo che vide il nostro Paese attraversato da tensioni politiche, sociali e violenze estreme. Tuttavia, la figura di Taliercio, simbolo di dignità e sacrificio, è rimasta per troppo tempo relegata a una memoria di nicchia.
Con “Giuseppe Taliercio - Il Delitto Perduto”, Mario Chiavalin riporta alla luce questa storia, intrecciando i fatti storici con un profondo racconto umano, e offrendo una riflessione sulla società di quegli anni e sull’eredità che ci hanno lasciato e soprattutto la coesione sociale creata con i lavoratori che hanno portato una spaccatura nelle Brigate Rosse, che ne hanno segnato successivamente la fine con il rapimento
Dozier. Il film, di grande impatto emotivo, si distingue per la sua capacità di raccontare una vicenda storica con grande sensibilità e rispetto, senza cadere nel sensazionalismo. La regia di Mario Chiavalin è stata particolarmente attenta ad alternare momenti di tensione a momenti di riflessione, immergendo lo spettatore nel contesto sociale e politico di quel periodo. Dai primi fotogrammi, il film cattura l’attenzione dello spettatore attraverso una fotografia suggestiva e una sceneggiatura che bilancia il racconto dei fatti e l’approfondimento delle emozioni dei protagonisti. La scelta di rappresentare la dinamica del rapimento e la prigionia di Taliercio attraverso immagini potenti e dialoghi essenziali ha conferito al film un’intensità unica, che ha emozionato il pubblico.
Al termine della proiezione, Cesare Taliercio, figlio di Giuseppe Taliercio, ha espresso il messaggio centrale lasciato da suo padre, sottolineando l’importanza del suo esempio umano e morale: “Mio padre non si è mai rassegnato anche nelle situazioni più difficili, e si è sempre appoggiato alla propria famiglia, ai propri amici e alla fede. Quello che vorrei che rimanesse della visione di questo film, è che non ci si fermi alla commozione o alla visione di un fatto storico, ma si rifletta su
come l’abbracciare una qualsiasi ideologia senza esercitare un giudizio critico, possa portare a vedere il proprio nemico privo di umanità, questa è la lezione di mio padre, che ha sempre messo al centro l’uomo e la sua dignità”. Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica di Giuseppe Taliercio, legandola alla memoria collettiva della città: “Al Palasport con questo nome io e Mario ci siamo cono-
sciuti tanti anni fa, e da lì è nata anche la curiosità di scrivere questa storia. Voglio ringraziare tutti gli artisti, gli attori e i produttori, insomma, chi ha lavorato per questo film. Ma penso che bisogna sottolineare una cosa, e lo voglio dire chiaramente: la parte storica e politica è forse la cosa più importante. Le Brigate Rosse hanno cominciato a essere sconfitte proprio quando le persone, il movimento operaio, le hanno rifiutate.”
Un momento particolarmente intenso della serata è stato quello in cui il giornalista Adriano Favaro ha letto la lettera della vedova di Alfredo Albanese, vittima del terrorismo brigatista: “La proiezione del film che ricorda l’ingegnere Giuseppe Taliercio sarà l’occasione per riflettere su quello che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più rivivere. Il film ricorderà non solo la vittima, ma anche la persona, con la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro, prima di cadere per mano criminale. Il film rispecchia anche l’opportunità di dare voce a chi ha subito la violenza terroristica, a chi ne ha avuto la vita spezzata, ai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti. Ed è doveroso mettere in luce racconti di vera verità sugli ‘Anni di Piombo’, anche perché la storia di quegli anni è stata raccontata troppo spesso dando voce solamente ai criminali.”
Il frate francescano Andrea Vaona in rappresentanza dei Frati del Santo (da dove è iniziata la ricerca con la collaborazione con Padre Francesco Ruffato a cui è stata dedicata l’opera) ha voluto ringraziare il regista e sottolineare il valore di un’opera di questo tipo per la comunità: “A nome dei Frati, ringrazio davvero per quest’opera e, come Mestrino, ringrazio doppiamente perché ce n’era bisogno”. Dopo la prima del film a Mestre, il regista Mario Chiavalin è stato invitato alla trasmissione di Rai Uno Il Cinematografo, presentata da Gigi Marzullo. Durante la trasmissione alcuni importanti critici di settore hanno commentato positivamente il film.
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Il film. Il regista Mario Chiavalin porta sul grande schermo il drammatico rapimento e assassinio
Il regista Mario Chiavalin con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con dicembre arriva il Natale, il profumo di spezie e i dolci da condividere con chi si ama. Il freddo ci porta a sperimentare nuove ricette semplici e gustose.
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto.
Ingredienti: 500 gr di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di sale fne; q.b. di pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo
Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RISOTTO AI CARCIOFI CON FONTINA E NOCI
Semplici e gustose, le orecchiette broccoli e salsiccia sono un primo piatto semplice e saporito. Due ingredienti che incontrano un formato di pasta ideale per il condimento e per la consistenza della pasta.
Ingredienti: : 400 gr orecchiette; 2 broccoli medi; 300 gr salsiccia; pecorino sardo; olio extravergine; aglio; sale; peperoncino
Preparazione: Pulire i broccoli dividendoli in cimette, togliere la parte verde e legnosa al gambo e tagliare a pezzetti il cuore bianco e tenero. Sciacquarli accuratamente sotto l’acqua corrente. Lessare i broccoli in acqua salata per 8-10 minuti. Soffriggere in due cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio e il peperoncino. Aggiungere la salsiccia sbriciolata con una forchetta e lasciar rosolare per 7-8 minuti. Lessare la pasta nella stessa acqua di cottura dei broccoli, scolarla in padella con il condimento e far saltare per un minuto, mantecando con una generosa grattugiata di pecorino. Servire ben caldo con un’ulteriore spolverata di formaggio grattugiato.
TORRONE CON MANDORLE E PISTACCHI
Una delle leccornie Natalizie più amate da adulti e bambini. Un dolce che sa di storia e profuma di tradizione. Facile da realizzare. Un regalo perfetto da mettere sotto l’albero
Ingredienti: 150 gr mandorle; 50 gr di pistacchi;100 gr zucchero;100 gr miele;1 albume; 1 cucchiaino di estratto vaniglia
Preparazione: Tostare le mandorle ed i pistacchi nel forno a 180° per circa 10 minuti. In un pentolino cucinare per un’ora a bagno maria il miele mescolando continuamente. In un altro pentolino sciogliere lo zucchero con un cucchiaio di acqua. Montare gli albumi a neve e uniteli al miele e lo zucchero. Cuocere sempre a bagnomaria per 5 minuti circa. Unite l’estratto di vaniglia, le mandorle ed i pistacchi. Mescolate e amalgamate il tutto. Versate il composto in una teglia leggermente oleato o coperta con carta da forno e fatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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ARIETE (Voto: 8)
Dicembre porta energia e ottimismo. Ottimo periodo per concludere progetti. In amore si respira aria di serenità. Preparati a festeggiare con entusiasmo!
TORO (Voto: 7)
Un mese stabile ma senza grandi sorprese. Concentrati sul rafforzare legami familiari e amorosi. Sul lavoro, chiudi l’anno con ordine per iniziare il 2025 al meglio.
GEMELLI (Voto: 8)
Dicembre sarà stimolante e vivace, con nuovi incontri interessanti. In amore, evita scelte impulsive. Sul lavoro, idee creative ti porteranno riconoscimenti.
CANCRO (Voto: 7)
Un mese di bilanci: riflettere sul passato aiuterà a pianificare il futuro. In amore, sii più aperto e sincero. Le festività porteranno calore in famiglia.
LEONE (Voto: 9)
Dicembre è il mese della vostra rinascita. Le stelle vi spingono a brillare sia in amore che sul lavoro. Colpi di fortuna renderanno tutto più entusiasmante.
VERGINE (Voto: 8)
La vostra precisione sarà fondamentale per chiudere progetti importanti. In amore, armonia e dialogo saranno protagonisti. Concedetevi il meritato relax.
BILANCIA (Voto: 9)
Il mese sarà armonioso e ricco di gioie, soprattutto nelle relazioni. Sul lavoro, una nuova proposta potrebbe sorprendervi. Ottimo periodo per bilanciare vita e obiettivi.
SCORPIONE (Voto: 8)
La passione domina dicembre, sia in amore che nei progetti personali. Fate attenzione a non essere troppo rigidi. Le feste saranno un momento di connessione.
SAGGITARIO (Voto: 8)
La vostra vitalità rende questo mese speciale. Grandi soddisfazioni vi attendono in ambito lavorativo. In amore, l’intesa con il partner è alle stelle.
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CAPRICORRNO (Voto: 9)
Mese produttivo: chiudete l’anno con risultati concreti. In amore, piccole incomprensioni possono essere risolte con dialogo. Le feste porteranno pace interiore.
ACQUARIO (Voto: 7)
Nuove idee e progetti personali vi entusiasmano, ma fate attenzione a non trascurare le relazioni. Dicembre è ideale per ritrovare equilibrio e serenità.
PESCI (Voto: 6)
Un mese di introspezione. Fate chiarezza su ciò che desiderate davvero per il futuro. Le feste saranno un momento di riflessione e ripresa. Attenzione all’umore.
PROTAGONISTI A NORD EST
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Dmo energetico e ridurre l’impatto
avicolo, risponde con un progetto che mira a controllare, e garantire, l’intera filiera, dall’allevamento alla distribuzione. L’ultimo tassello è l’acquisizione di Pollo dell’Avvenire, realtà specializzata nella lavorazione di prodotti freschi e porzionati, che vengono distribuiti nei punti vendita della GDO, tra cui il Gruppo Alì, oltre a ristoranti e negozi rinomati per qualità e servizio. Un’operazione che rafforza la posizione di Delta Group nel mercato dei prodotti avicoli di nicchia, integrando un fatturato di 21 milioni di euro e una forza lavoro di 37 collaboratori, e che permette al gruppo guidato da Carlo e Paolo Scabin, di proporsi sul mercato con un prodotto che ha la sua supervisione dall’origine alla distribuzione. Questo, aggiunto all’acquisizione di una seconda azienda agricola completa, consente infatti un controllo ancora più rigoroso sulla qualità e sull’origine dei prodotti.
Con l’integrazione di Pollo dell’Avvenire e il potenziamento continuo della filiera, Delta Group Agroalimentare punta a raggiungere 00 milioni di euro di
Il Gruppo, grazie ad una mirata pianificazione, ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e crescita economica, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più
Zootecniche di Confindustria Veneto Est, è particolarmente soddisfatto dell’operazione ed esprime una profonda gratitudine alle famiglie Barison e Carturan, che hanno creato e guidato Pollo dell’Avvenire con grande dedizione e capacità. «Il loro impegno e la loro visione - sottolinea - hanno permesso di costruire un’azienda solida e rispettata, che ora siamo orgogliosi di accogliere nella nostra famiglia industriale, con
benessere animale. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento della carbon neutrality, un traguardo confermato dall’ottenimento del sigillo Silver. Tra le iniziative più recenti, spiccano l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione e sistemi di cogenerazione per ottimizzare il consu-
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