La Piazza della Riviera del Brenta ott2021 ap

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OTTOBRE 2021

Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n. 188

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della Riviera del Brenta

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Il centrosinistra trionfa a Dolo, Naletto è sindaco con il 71% Matteo Bellomo nominato vicesindaco. Il centrodestra avrà 3 consiglieri, servizi alle pagg 12-13 nel parlamentino anche Emilio Zen e Carlotta Vazzoler

TERRITORIO

Tornano i viaggiatori sulla Mestre-Adria MIRA

Una stanza contro la violenza di genere MIRA

Riviera del Brenta patrimonio Unesco, parte l’iter MIRA

Tornano le domeniche ecologiche DOLO

Poste di Sambruson, scoppia la protesta DOLO

Manca manodopera alle aziende del comprensorio

Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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a più di un anno e mezzo un gruppo di studiosi dell’Università di Padova si occupa di misurare il grado di “coesione sociale” nei confronti dell’emergenza Covid e delle soluzioni messe in atto per contrastare la pandemia. Nelle ultime settimane il barometro della tenuta sociale registra un sensibile calo, dovuto per lo più alla reazione nei confronti del green pass e della campagna vaccinale. segue a pag 5

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Facciamo il punto

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5 Tra obbligo e libertà, l’ultima sfida Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Mestre – Adria, sulla linea tornano gli utenti B

uone notizie. Con la fine della pandemia anche i trasporti tornano a funzionare a pieno regime nella zona della Riviera. La linea Mestre- Adria, con il ritorno alla capienza all’80 % i livelli di abbonamenti e di biglietti venduti sono quasi arrivati al livello pre- covid, cioè quelli del 2019. Lo spiega il direttore di Sistemi Territoriali Gianmichele Gambato. Gambato fa il punto della situazione dopo la ripresa delle scuole e dopo il ritorno al lavoro di migliaia di dipendenti a settembre. Sulla linea che va da Mestre ad Adria nei feriali transitano 19 corse giornaliere per 5 treni e ne sono in funzione altri 3 di supporto. Per quanto riguarda le manutenzioni, dopo quelle straordinarie fatte nel periodo estivo, tutto procederà senza intoppi almeno per il periodo natalizio. Gambato va nel dettaglio. “Con la fine del mese di settembre - sottolinea - possiamo fare il punto della situazione rispetto ad un anno fa. Si può dire che siamo quasi ai livelli di abbonamenti nei treni che erano quelli pre covid. La capienza ammessa nei treni è dell’80%. Complessivamente sulla linea prima del covid erano stati sottoscritti circa un migliaio di abbonamenti.”Ora dopo mesi – spiega Gambatoil numero di abbonamenti è quasi quello registrato nel 2019. Le scuole sono ripartite e nei luoghi di lavoro si sta rientrando dallo smart working negli uffici”. Finalmente assicura il direttore di Sistemi Territoriali “da settembre il ritorno dei dipendenti alle attività produttive ha permesso un aumento dell’utilizzo dei convogli da parte dei pendolari dell’area del cavarzerano e Cona e anche della Riviera del Brenta sud”. La linea è anche utilizzata a Dolo alla fermata di Sambruson. Migliore anche la situazione nelle scuole dove le esperienze della Dad, a parte le classi che finiscono in isolamento per contagio, sono di fatto finite”. “Buona anche la ripresa dei biglietti singoli- sottolinea Gambato. Complessivamente il volume dell’utenza è fortemente ripreso con un incremento del 40 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Facciamo comunque rispettare alla lettera le prescrizioni previste e i convogli possono essere utilizzati solo con uso di mascherine e gel e all’80 % della capienza”.

della Riviera del Brenta

è un marchio proprietà di

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Cresce del 40% il volume dei biglietti venduti

È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zone di Mira, e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<

Nei mesi più duri del lockdwon, invece, il grado di coesione sociale aveva raggiunto il suo apice: nonostante le chiusure, le incertezze e i timori per il futuro il fronte sociale della lotta contro il virus era compatto e motivato nel superare l’emergenza sanitaria e ripartire con determinazione. Anche le varie fasi di ripartenza avevano segnato una buona tenuta sociale, così come il tanto atteso avvio della campagna vaccinale. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato. L’estensione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, l’intensificarsi delle iniziative di protesta, con intollerabili infiltrazioni violente, i dubbi e gli interrogativi che serpeggiano sui vaccini sono tutti fattori che stanno condizionando il dibattito sulla gestione della pandemia, paradossalmente nel momento in cui si registrano i risultati migliori sul fronte dei contagi, dei ricoveri, del numero di casi gravi. Da una parte gli esperti ci dicono che siamo sulla strada giusta e invitano a non abbassare la guardia se vogliamo mantenere gli spazi di libertà che ci siamo via via conquistati. Dall’altra però, nonostante l’alta percentuale di vaccinati, stanno conquistando terreno le perplessità e i timori, insieme all’insofferenza verso il green pass. Eppure se oggi tutte le attività sono aperte, si possono organizzare grandi eventi e fiere in presenza, sono cadute le restrizioni sulla capienza di cinema e teatri lo si deve proprio alla progressione della campagna vaccinale e all’uso del green pass come strumento di controllo, seppure con tutti i suoi limiti. Oggi ci troviamo di fronte alla sfida e alla fatica di conciliare obbligo e libertà, la necessità di arrivare ad una adeguata copertura vaccinale con il diritto ad esprimere il proprio pensiero ed esercitare la propria volontà, che può anche essere quella di dire no. La libertà individuale non deve essere messa in discussione, questo vale per tutti, ma allo stesso tempo abbiamo il dovere di non perdere di vista l’obiettivo finale e di non vanificare i sacrifici di questi mesi.

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 ottobre 2021


Mira

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Società. Inaugurato a Mira Taglio un servizio utile a tutta l’area della Riviera e del Miranese

“Una stanza tutta per sè” in caserma, contro la violenza di genere V

iolenza contro le donne ora c’è una struttura dedicata all’interno della tenenza dei carabinieri di Mira Taglio in via Toti. E’ stata attivata infatti nelle scorse settimane “Una stanza tutta per sé”, un ufficio all’interno della struttura dedicato all’audizione delle donne vittime di violenze. L’iniziativa di cui è promotrice l’associazione Soroptimist della Riviera del Brenta e del Miranese, prende il nome da un famoso saggio della scrittrice inglese Virgina Woolf: si prefigge di mettere a disposizione all’interno delle caserme dei Carabinieri un ambiente riservato e protetto, le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite, sostenerle e aiutarle nel delicato momento della denuncia e nel percorso verso il rispetto e la dignità della loro persona. A spiegare l’iniziativa è stato direttamente nell’oc-

In provincia c’è già stata l’apertura di altre omologhe stanze nelle compagnie carabinieri di Mestre , San Donà di Piave, e Venezia casione, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri il colonnello Mosè De Luchi. De Luchi ha detto che il fenomeno della violenza contro le donne e contro tutte le persone fragili e deboli con la pandemia è in aumento. Il comandante ha sottolineato che iniziative del genere sono possibili grazie all’accordo fra Soroptimist International d’Italia e l’Arma dei Carabinieri. L’Arma dei carabinieri ha ricordato De Luchi, ha infatti da tempo avvertito l’esigenza di formare nuove professionalità, istituendo – a livello centrale – una sezione dedicata agli “atti persecutori” al raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma,

e “promuovendo, contestualmente, ogni forma di sinergia per consentire al personale dipendente di operare più efficacemente”. Alla cerimonia, erano presenti. Francesca Scatto, consigliere regionale, la dottoressa Alessia Tavarnesi, Sostituto Procuratore alla Procura della Repubblica di Venezia, la senatrice Orietta Vanin, e il dottor Edgardo Contato, direttore generale dell’Ulss3. In provincia, c’è già stata l’apertura di altre omologhe stanze nelle compagnie carabinieri di Mestre (ottobre 2016), San Donà di Piave (maggio 2017) e Venezia (ottobre 2017). In rappresentanza del Comune di Mira l’assessora Chiara Poppi ha spiegato come questa nuova attività possa integrarsi benissimo con l’azione del centro anti violenza Estia che ha sede a Mira per quasi tutta la Riviera (escluso il Comune di Campolongo che ha uno sportello suo). Preciso l’intervento del magistrato nell’occasione. “La violenza di genere è una tipologia di reati – ha detto la dottoressa Tavarnesi – di cui mi occupo da molto tempo. Spesso purtroppo si verificano dei collegamenti generazionali fra le donne che subiscono violenza che sono difficili da spezzare. L’azione giudiziaria a volte arriva tardivamente ed è difficile poi per chi è vittima di violenza, denunciare. E’ importante che anche negli uomini, nei ragazzi cambi la mentalità solo in questo modo si potranno modificare comportamenti e far diminuire i reati. Sul territorio va detto, ho sempre trovato personale delle forze dell’ordine preparato che conoscevano i casi”. Il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato ha ribadito il ruolo importante degli operatori sanitari dei Pronto Soccorso nel riconoscere i segni della violenza e riferirli alle forze dell’ordine. Alessandro Abbadir

335 piante e alberi per ampliare il verde privato Anche quest’anno il Comune di Mira ha partecipato al progetto sperimentale della Regione Veneto denominato “Ridiamo il Sorriso alla Pianura Padana”, che prevede interventi a sostegno di progetti pilota attivati dai comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio e il risanamento dell’aria, attraverso la piantumazione di nuove piante. Hanno partecipato oltre quaranta cittadini che hanno richiesto in tutto 335 piante suddivise in alberi di prima grandezza, alberi di seconda grandezza e arbusti. I cittadini hanno partecipato da tutte le frazioni del territorio comunale, ma soprattutto dall’area di Mira Taglio, Mira Porte e Borbiago. E’ stata una occasione per ingrandire e abbellire i propri giardini “Questa seconda iniziativa è stato un un successo – afferma l’assessore all’ambiente Maurizio Barberini – che conferma, ancora una volta, la grande partecipazione e sensibilità su queste tematiche da parte dei cittadini miresi”. Le piante sono state consegnate ai cittadini

nel parcheggio retrostante al municipio. Liniziativa di incrementare il verde negli spazi privati in Riviera del Brenta si affianca a quelle organizzate da Opzione Zero che negli ultimi 2 anni ha creato 4 boschetti nei Comuni di Camponogara, Mira, Dolo e Vigonovo in cui sono state piantate centinaia di piantine e sono stati messi a dimora più di 1000 alberi. Si tratta di iniziative che con l’allentamento dell’emergenza pandemica, continueranno e aumenteranno nei prossimi mesi. (a.a.)


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Sociale. Istituito un tavolo di coordinanamento ad hoc

Accordo fra parrocchie e Comune per aiutare i poveri Il Comune di Mira sul fronte del supporto alle spese abitative ha erogato contributi da 25 mila euro nel 2020 e 15 mila buoni spesa nel biennio 2020 e 2021, per un importo totale di circa 400 mila euro con fondi stanziati dal governo

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ccordo fra Comune di Mira e parrocchie per aiutare i poveri chi è in difficoltà. E’ stato sottoscritto nelle scorse settimane , nella sala giunta del municipio, il nuovo protocollo d’intesa tra il Comune e le sette parrocchie del territorio, per rafforzare le azioni di inclusione sociale e il contrasto alla povertà, anche tramite la creazione di un osservatorio sociale. A firmare il documento, che ha durata biennale, sono stati il sindaco Marco Dori e i parroci don Gino Ciccuto (Mira), don Dino Pistolato (Gambarare), don Cristiano Bobbo (Oriago), don Carlo Gusso (Borbiago), don Alessandro Rosin (Malcontenta), don Lucio Cabbia (Marano), presente l’assessora alle Politiche educative Chiara Poppi, prima promotrice dell’iniziativa. Comune e parrocchie, in particola-

re, istituiscono così un tavolo di coordinamento che si riunirà almeno tre volte l’anno con l’obiettivo di condividere informazioni e attività o progetti in essere o di prossima partenza. “L’obiettivo comune – spiega l’assessora Poppi – è di operare in modo coordinato per contrastare fenomeni di emarginazione, esclusione e povertà, nonché la necessità di consolidare reti locali d’intervento in grado di rendere più efficaci l’azione dei diversi soggetti e più equo e razionale l’uso delle risorse, a sostegno dell’integrazione sociale e dell’autonomia personale e familiare”. La pandemia da Covid 19 ha avuto un forte impatto sul territorio mirese che, peraltro, già aveva dovuto confrontarsi con la crisi economica degli ultimi anni: le conseguenze si sono fatte sentire sul piano

occupazionale, della contrazione reddituale e dei problemi abitativi che, giocoforza, più hanno colpito i soggetti i nuclei fragili. Il Comune, sottolinea l’assessora sul fronte del supporto alle spese abitative ha erogato contributi da 25 mila euro nel 2020 e 15 mila buoni spesa nel biennio 2020 e 2021, per un importo totale di

circa 400 mila euro con fondi stanziati dal governo. Ad aiutare le persone cadute in povertà c’èanche l’Emporio San Martino che si trova a Mira Porte . Si tratta di una struttura che dà vestiario e cibarie a chi ne ha bisogno e fornisce spese alimmentari alle famiglie in povertà. Alessandro Abbadir

Borbiago, conclusa la pista ciclabile “Con questo si concretizza un altro punto importante del programma dell’amministrazione per la nostra frazione. La pista ciclabile non serve solo alle scuole ma da continuità nel centro del paese ai percorsi ciclabili per poter raggiungere la posta o la farmacia ed i negozi da una parte all’altra del paese”. A dirlo è l’ex assessopre Guerrino Palmarini alla notizia del completamento della pista ciclabile di Borbiago. “Sicuramente l’istituzione delle strade scolastiche lo scorso anno assieme al pedibus- dice - ha facilitato la soluzione. Ora mentre contiamo su un ulteriore sviluppo del pedibus i più grandicelli possono andare a scuola con la bicicletta in sicurezza. Abbiamo dato dei consigli all’amministrazione su come recuperare alcuni dei parcheggi sacrificati, mentre altre possibilità di sosta si possono trovare con la collaborazione della parrocchia”. Insomma grazie ad una serie di lavori il centro di Borbiago si rifà il look.


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Territorio. L’annuncio del sindaco di Marco Dori

“Riviera patrimonio Unesco, parte l’iter”

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a Riviera del Brenta patrimonio dell’Unesco per rilanciare l turismo e fare diventare il comparto volano dell’economia locale. Si è attivato nelle scorse settimane l’iter per far ottenere il riconoscimento intenzazionale a questo territorio. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Mira Marco Dori, che è anche presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta che ha sede proprio a villa dei Leoni a Mira . La conferenza ha dato il via poi anche ai progetti per la realizzazione di percorsi cicloturistici su tutto il comprensorio, mentre per l’eliminazione del traffico urbano dai centri degli 11 paesi si dovrà aspettare almeno il mese di novembre. Ad illustrare cosa succederà è il sindaco di Mira Marco Dori. “La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta- spiega Dori - ha ideato il progetto, chiamato “Riviera 2020-2030”, in cui il Comune sarà il capofila. Puntiamo a creare un modello di promozione culturale diffusa, con la creazione di almeno un hurban center. Questo studio produrrà il dossier che attiverà la candidatura di tutta la Riviera del Brenta a sito Unesco. Il riconoscimento avrà ricadute economiche importantissime”. Il sindaco di Mira va nel dettaglio. “In questa fase - spiega Dori - i sindaci si sono attivati per ottenere il finanziamento della progettazione dei percorsi cicloturistici. Un elemento fondamentale per poter, tra qualche anno, vedere le nuove piste e percorsi ciclabili andare da Noventa a Fusina, da Fossò a Stra, da Pianiga a Campolongo, passando per la laguna Il cicloturismo è un’asset strategico per la crescita. Da tempo i comuni stanno lavorando su questo tema, con il Comune di Camponogara capofila. Stiamo parlando di un investimento da 15 milioni di euro, suddiviso in due stralci”. Ciò rientra tra i filoni di finanziamento del Pnrr e i comuni della Riviera puntano a questi strumenti per accedere ai fondi e far crescere il territorio. “La tornata elettorale- spiega Dori- a inizio ottobre si è fatta sentire, con ben 6 comuni ( compresa Noventa Padovana che fa parte della Conferenza) su 11 chiamati al voto. Con l’elezione dei nuovi

Fra le battaglie dei prossimi mesi: la difesa dell’ospedale di Dolo, lo scavo del fondale del Naviglio, il nuovo casello autostradale a Roncoduro,il divieto di transito del traffico pesante sulla Brentana

sindaci, la Conferenza è chiamata a portare avanti temi in forma unitaria e che i sindaci hanno fin qui scelto di appoggiare”. Si tratta : della difesa dell’ospedale di Dolo, la battaglia per la manutenzione e lo scavo del fondale del Naviglio, il nuovo casello autostradale a Roncoduro, il completamento del Smfr al divieto di transito del traffico pesante sulla Brentana e centri abitati. “In questo caso - conclude Dori - con i nuovi sindaci accelereremo l’attività un tavolo di lavoro insieme alla Città Metropolitana, per studiare le migliori strategie ed evitare ripercussioni sui centri abitati”.

Oriago, alla scuola parrochiale completato “il parco del Sorriso” Una bella sorrpresa per i bambini della più popolosa frazione di Mira. E’ stato inaugurato infatti a metà ottobre a ridosso della scuola San Domenico Savio di Oriago “Il parco del Sorriso”. Il parco che è ampio 5000 metri quadri, permetterà lezioni all’aperto ai ragazzi che frequentano le scuole parrocchiali le elementari e le medie. Era un intervento che era atteso da molto tempo. A inaugurare il parco c’erano oltre a Scarpa, tanti bambini, il parroco don Cristiano Bobbo, il presidente del consiglio comunale di Mira Giorgio Zapparoli. “Si è deciso di riqualificare -spiega Roberto Scarpa presidente della Fondazione Giovanni Paolo I che gestisce la scuola San Domenico Savio- in accordo con la parrocchia di Oriago, l’area dietro la scuola primaria e secondaria di primo grado che era è solo un grande campo utilizzato per la ricreazione durante l’orario scolastico e come parcheggio e ritrovo per la

comunità parrocchiale. La necessità di nuovi spazi all’aperto, legati alle disposizioni per le strutture scolastiche, ha spinto la Fondazione Giovanni Paolo I, a riqualificare il campo trasformandolo nel Parco del Sorriso”. Nonostante le difficoltà del periodo così è stata avviata la campagna di crowdfunding on line avviata per sostenere il progetto di riqualificazione dell’area dietro la scuola. Si sono realizzati 2 campi da calcio a 5, il l’orto didattico per apprendere dal contatto diretto con la natura e un’ aula a cielo aperto per offrire lezioni innovative o semplicemente un luogo suggestivo in cui intrattenersi all’uscita da scuola o dalla messa. E’ stato realizzato pure il progetto ”Isola che non c’è” con la riqualifica del giardino di sassi davanti alla scuola e il completamento del campo da basket. Insomma dopo la pandemia si riparte aslla grande.


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Ambiente. I provvedimenti per limitare lo smog, in vigore fino al 30 aprile 2022

Tornano le domeniche ecologiche I

l Comune di Mira applica le disposizioni dell’accordo di bacino padano e istituisce tre domeniche ecologiche, una al mese, a partire da ottobre. Da giovedì 1 ottobre 2021 fino al 30 aprile del 2022 sono in vigore le misure previste dalla giunta regionale del Veneto che prevedono l’adozione di una serie di azioni preventive che dovranno essere applicate dai singoli comuni per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Le giornate di blocco totale del traffico indicate dall’amministrazione comunale, concordate anche con il limitrofo Comune di Venezia, sono state domenica 17 ottobre, poi il 21 novembre e il 26 dicembre. A Mira si provvederà alla chiusura totale temporanea al traffico veicolare dalle ore 8.30 alle ore 18.30 di Riviera Trentin (dall’incrocio con via Nazionale al ponte di Riviera Matteotti), di Piazza Mira Porte (via Don Minzoni, dal civico 31 al civico 64, via delle Porte dal civico 18 al 42) e Riviera S. Pietro ad Oriago (dal civico 6 al civico 60). Vigerà il divieto di fermata su ambedue i lati della strada con rimozione coatta dei veicoli. “Ci adeguiamo alle disposizioni della Regione spiega l’assessore all’ambiente Maurizio Barberini - allineandoci, per quanto riguarda le giornate di chiusura, con il Comune di Venezia. Le domeniche ecologiche rappresentano una “extrema ratio” nella lotta all’inquinamento che colpisce le aree metropolitane soprattutto nella pianura padana. Sarebbe bello non dover arrivare a

indipendentemente dal livello di criticità raggiunto e restano in vigore limitazioni alla circolazione dei veicoli più vecchi. Il livello arancio viene attivato dopo 4 giorni consecutivi di superamento o di previsione di superamento del valore di 50 µg/ m3 della concentrazione di Pm10. Il livello rosso viene attivato dopo 10 giorni consecutivi di superamento o di previsione di superamento del valore di 50 µg/m3 della concentrazione di Pm10. Le misure temporanee, da attivare dal giorno successivo a quello di controllo, restano in vigore fino al giorno di controllo successivo. Alessandro Abbadir

Via Valmarana lavori di sicurezza idraulica Il Comune di Mira mette in sicurezza idraulica via Valmarana a Mira Porte con un progetto che partirà in queste settimane con l’avvio del bando. Ad illustrarlo è l’assessore all’ambiente Maurizio Barberini. “Via Valmarana – spiega è uno dei punti neri del Comune in tema di sicurezza idraulica. La zona infatti finisce spesso sott’acqua. La strada che si trova dietro agli impianti sportivi quando piove si trasforma in un acquitrino. Per questo è stato stilato un progetto . Ora ci

Chiude parzialmente in queste occasioni anche Riviera San Pietro ad Oriago questo punto, adottando comportamenti di riduzione dell’impatto ambientale durante tutto l’anno. E’ sulla cultura della sostenibilità che deve essere rivolto tutto il nostro impegno: si tratta di piccoli gesti che però tutti insieme e nel lungo periodo possono fare la differenza. Confidiamo nella crescente sensibilità della cittadinanza su questo tema”. La normativa regionale prevede l’istituzione di tre livelli di allerta (verde, arancio, rosso) per il superamento del livello di concentrazione di Pm10 al di là del quale scattano le limitazioni. Quando il livello è verde significa che non c’è nessun superamento misurato o previsto del valore limite di 50 µg/ m3 della concentrazione di Pm10,

sarà il bando e poi partirà la gara. I lavori continueranno fino a inizio 2022. Si tratta di un intervento che era molto atteso dai residenti e anche dagli automobilisti in transito che ad ogni pioggia devono fare un tratto di strada lungo 300 metri immersi in circa 30 centimetri d’acqua”. Sarà sistemato il fondo della strada e anche il fossato che scaricava l’acqua che era stato tombato verrà ripristinato. In questo modo di mette in sicurezza anche tutta la rete degli impianti sportivi legati allo stadio “Ennio Gazzetta”. (a.a.)


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Dolo

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Politica. Alle elezioni amministrative di ottobre trionfa il centrosinistra

Gianluigi Naletto conquista Dolo: è sindaco con il 71,75% dei voti I

l centrosinistra si impone a Dolo alle elezioni. Trionfa Gianluigi Naletto con il 71,75 % dei consensi con la lista. “Naletto sindaco – Dolo Città Gentile”. La lista e il candidato sindaco sono stati votati da 4630 elettori su un totale di 6453. A Dolo si andava a votare ad un anno di distanza dalle ultime votazioni a causa della morte prematura a causa di una malattia del sindaco Alberto Polo, lo scorso gennaio. Dopo il centrosinistra è arrivata a distanze siderali invece la lista del centrodestra unito “Dolo Futura“ che candidava a sindaco l’avvocato Fabio Dei Rossi. Dei Rossi ha preso 1116 voti e cioè il 17,29%. Al terzo posto con il 5 ,50 % dei voti si è piazzata la lista di sinistra “Il Ponte del Dolo” del candidato Emilio Zen mentre con 355 voti mentre con 3 voti in meno è arrivata ultima quella di Progetto Civico di Carlotta Vazzoler con il 5,45%. La vittoria

di Naletto è stata lineare in quasi tutti i 15 seggi del territorio comunale distribuendosi omogeneamente sia nel capoluogo che nella frazioni di Arino: Naletto a fare l’analisi del voto, supera ad-

Per le opposizioni, siederanno sia il centrodestra con la lista “Dolo Futura” e 3 consiglieri, ma anche le liste “Il Ponte del Dolo” con Emilio Zen e quella civica con Carlotta Vazzoler dirittura le percentuali fra i voti espressi del sindaco Alberto Polo che si era imposto con il 64 % dei voti. Un risultato storico. Entusiasta della vittoria lo stesso nuovo sindaco. ”Si corona un progetto che dura da 6 anni ed è stato iniziato da Alberto Polo”. Sono le prime parole, appena eletto uf-

ficialmente sindaco del comune di Dolo. “Sono felice di questo risultato che onora sei anni di impegno- dice Naletto. Con Alberto Polo abbiamo iniziato questa avventura che oggi trova sintesi e concretezza che sono state premiate dall’elettorato. Dolo città gentile diventerà la capitale della

Riviera del Brenta. Basta ai confronti sterili. Tutti saranno ascoltati e potranno dire la loro ma alla fine sarà importante prendere una decisione. Per scegliere bisognerà prendere delle decisioni chiare, e per questo avremo l’audacia e la determinazione per realizzare ciò che si pensa“. Ri-

La giunta, Matteo Bellomo è vicesindaco Il sindaco Naletto ha varato una giunta a maggioranza femminile. “E’ una squadra ha detto il sindaco presentando la giunta in municipio – che punta su innovazione e continuità”. Vicesindaco sarà Matteo Bellomo che avrà le deleghe all’Urbanistica, Edilizia privata, Rigenerazione urbana, Cultura, Promozione del territorio, Transizione digitale. Le assessore sono: Cristina Nardo ha le Politiche economiche, Fiscalità, Bilancio, Tributi, Cimiteri, Sport e Patrimonio, Giorgia Maschera ha Ambiente, Inquinamenti, Transizione ecologica, Green city, Smart city, Rifiuti, Acque e Navigazione, Protezione civile, Educazione

alla legalità. Chiara Iuliano si occupa di politiche e opportunità sociali, partecipazione ed educazione civica, Pari opportunità, Politiche per il benessere della persona. La quarta e nuova assessora è Valentina Bergo si occuperà di asilo Nido, Scuole primaria e secondaria di primo e secondo grado, Educazione e formazione, Associazioni e Volontariato. Gianluigi Naletto, il sindaco invece tiene per sé le deleghe alle Infrastrutture, all’Edilizia e Manutenzioni pubbliche, al Personale, alle Partecipate, alle Istituzioni, agli Appalti, agli Affari legali, Servizi demografici, Sicurezza, Sanità, Progetti europei e Pnrr (Piano nazionale

della ripresa e resilienza. “Dopo esserci allineati in questi ultimi 6 anni- ha detto Naletto- con lavori pubblici che hanno saputo “riposizionare” il paese ad un ruolo e peso specifico identitario, culturale e sociale, che oggi ci distingue nello scenario metropolitano, il prossimo quinquennio sarà all’insegna dei progetti strategici a lungo termine. Il Pnrr è uno degli strumenti a nostra disposizione: non è una opportunità ma una necessità. Per questo è necessario lavorare subito per scrivere insieme a tutte le parti sociali del nostro territorio un patto per lo sviluppo sostenibile”.

spetto ad un anno fa è scesa la percentuale dei votanti, ma questo non ha certamente penalizzato il centrosinistra, anzi. Nel nuovo consiglio comunale oltre alla maggioranza per le opposizioni, siederanno sia il centrodestra con la lista “Dolo Futura” con 3 consiglieri, ma anche le liste “Il Ponte del Dolo” con Emilio Zen e quella civica con Carlotta Vazzoler. Fra le fila della maggioranza a prendere più preferenze di tutti è stata l’assessore uscente al bilancio Cristina Nardo con 482 preferenze, referente dell’area moderata, riconfermata nella nuova giunta. Hanno superato le 400 preferenze il candidato consigliere Dittadi e Matteo Bellomo. Il primo consiglio comunale è stato fissato in presenza lunedì 25 ottobre nella palestra di via Curzio Frasio nel polo scolastico delle scuole superiori. Alessandro Abbadir


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Politica. Le reazioni degli sconfitti, Dei Rossi: “Ha pesato il forte astensionismo”

Centrodestra deluso, sinistra e civica vanno in Consiglio S

erpeggia molta delusione nella fila della minoranza del centro destra. Fabio Dei Rossi di Fratelli d’Italia, analizza il voto ottenuto da Dolo Futura e con onestà ammette. Dei Rossi con il centrodestra unito si è fermato al 17% dei voti. “Credo che per quanto ci riguarda nell’esito poco brillante abbia influito molto l’astensionismo marcato. Abbiamo ricevuto il 15% di voti in meno dello scorso anno ed è all’incirca la differenza del numero di votanti in meno, segno di una evidente disaffezione degli elettori del centrodestra che deve farci riflettere. Sul piano pratico, tuttavia, restiamo in consiglio con lo stesso numero di consiglieri uscenti, tre, visto che Tosatto aveva già manifestato pubblicamente la volontà dir uscire dal gruppo e Carlotta Vazzoler ha corso quest’anno con una lista che la rappresentava. Come gruppo di opposizione ci

teniamo a dire che c’impegneremo per essere controllori del lavoro della maggioranza, senza preconcetti e con l’idea di essere propositivi. Non escludiamo vi sia la possibilità di aprire un dialogo costruttivo anche con gli altri due consiglieri di minoranza”. Dietro al centro destra, molto staccato e con un minimo margine di vantaggio e con poco più del 5 % dei consensi , si è classificato il Ponte del Dolo. Emilio Zen torna in consiglio e spiega. “Il risultato è stato magari inferiore a quello che speravamo (nel 2015 la lista aveva ottenuto più di 500 voti), pensavamo di poter ottenere qualche voto in più ma vi è stata un notevole astensionismo fra gli elettori. Personalmente sono soddisfatto di poter tornare a lavorare in consiglio per dar modo al Ponte del Dolo, che nelle ultimi anni era assente, di avere nuovamente una parte attiva. Essere stati fuori dall’attività

amministrativa e del consiglio ha sicuramente nociuto alla nostra possibilità d’incidere maggiormente. Il mio sarà un impegno di attenzione e di proposizione nell’interesse del paese che rappresentiamo”. In consiglio rimane anche Carlotta Vazzoler, come accaduto ininterrottamente negli ultimi sei anni. “Sono molto felice del risultato che ci garantisce la presenza nel consiglio comunale di Dolo- dice. Un risultato ottenuto in un contesto in cui la disaffezione verso il sistema dei partiti ha portato quasi il 50% dei cittadini a non votare. Un bel risultato che ha premiato la nostra lista civica che si è presentata per la prima volta al vaglio popolare del nostro Comune. Da qui partiamo per questo percorso civico con una squadra che lavorerà a fianco dei cittadini per sviluppare il programma che abbiamo proposto e costruito con loro”. Lino Perini

Emilio Zen:“Sono soddisfatto di poter tornare a lavorare in consiglio per dar modo al Ponte del Dolo, di portare precise istanze visto che che nelle ultimi anni era assente”


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Servizi. La presa di posizione del Comune dopo le lamentele degli utenti a Sambruson

Disagi alle Poste, scatta la protesta P

oste di Sambruson, se i disagi continuano il Comune è pronto a scendere in strada con i residenti. “Non è possibile pensare, con un solo sportello attivo, di garantire un servizio postale e finanziario rispondente ai bisogni della comunità ambrosiana. Nelle scorse settimane l’attesa per alcuni cittadini fuori dell’ufficio postale di Sambruson è stata di quasi due ore: una situazione intollerabile. È necessario intervenire da parte della direzione territoriale della Poste Italiane con un diverso modello organizzativo dell’ufficio”. A protestare con i cittadini della frazione di Dolo è direttamente il sindaco del paese Gianluigi Naletto che si dice pronto a scendere in strada con la gente. Naletto chiede provvedimenti immediati. “Dopo le lettere e le telefonate, sono pronto – dice Naletto - ad intervenire anche capeggiando una protesta in strada verso la società postale che, ricordo, ha come compito quello di erogare ancora un servizio pubblico fondamentale a favore della cittadinanza, in particolare che, non riesce o non può, utilizzare la tecnologia digitale per pagare le bollette delle utenze, usufruire dei propri risparmi o dei servizi postali tradizionali”. Poste Italiane arriva una risposta precisa e cioè “che la decisione di garantire l’apertura a giorni alterni risponde ad una temporanea ma ancora attuale

L’azienda risponde che nello stesso territorio comunale e nel comprensorio sono aperti altri uffici postali

esigenza di tutela dei cittadini e dei dipendenti in questa fase di emergenza sanitaria. L’azienda ricorda che nello stesso Comune è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 (il sabato di mattina dalle 8.20 alle 12.35) l’Ufficio Postale di Dolo; disponibili anche a breve distanza tutte le mattine da lunedì a sabato gli Uffici nel comprensorio. Poste Italiane invita i cittadini ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi”. Per prenotare l’operazione tramite l’app Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul

proprio smartphone, tablet o pc e selezionare il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione. All’interno dell’ufficio, un’apposita segnaletica indicherà il punto di attesa per accedere al primo sportello disponibile. Poste ricorda che per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket. Alessandro Abbadir

Il commercio vede la ripresa dopo la pandemia Il commercio riprende fiato in Riviera. “Ci sono infatti buoni segnali di ripresa del commercio in Riviera del Brenta. Il fatturato del mese di settembre 2021 confrontato con settembre 2021 è aumentato del 20% e le prospettive grazie al fatto che non ci sono chiusure in vista, ne zone gialle o rosse, sono buone”. A annunciarlo nelle scorse settimane è stato Enrico Zarotti presidente di Confesercenti della Riviera del Brenta. Il numero di negozi in Riviera è di circa 1500. “Aspettavamo – spiega Zarotti – il mese di settembre per capire come si sarebbero orientati gli affari con la ripartenza delle scuole. Tutto per fortuna sembra andare per il meglio. Hanno fatto buoni affari i negozi di abbigliamento e scarpe, che erano in difficoltà da mesi per non parlare dei locali come ristoranti e pizzerie e bar

che hanno avuto un incremento di clientela. Sono ripartite anche le attività legate alle cerimonie come matrimoni, battesimi. Bene come sempre il comparto dell’alimentare negozi di frutta e verdura”. Ad essere favoriti di più dalla ripresa dalle stime di Confesercenti sono stati i paesi più popolosi come Dolo e Mira rispetto ai centri minori della Riviera. Ma anche per quest’ultimi il trend è positivo. Sono andati bene anche

i negozi di fiori e quelli di prodotti tecnologici. “Per capire comunque come andranno le cose - sottolinea Zarotti- bisognerà aspettare i prossimi mesi sarà con la fine dell’anno che si capirà come evolve la situazione e se la pandemia sarà superata, al netto delle varianti che potrevbbero rappresentare svolte impreviste”. “Il green pass e le vaccinazioni – spiega Zarotti- bisogna dirlo hanno permesso la ripartenza”. (a.a.)


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Dolo

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Economia. I dati delle imprese del territorio dell’Associazione Artigiani

“Non si trova manodopera in molti settori” O

ccupazione in crescita fra le attività artigiane che operano in Riviera del Brenta. A rendere nota questa significativa inversione di tendenza, è stata l’Associazione Artigiani Piccola e media impresa “Città della Riviera del Brenta” che in sintesi ha evidenziato come si registra un aumento delle occupazione, soprattutto per quella a tempo determinato, rispetto al 2020 anche se vi è, paradossalmente, un aspetto preoccupante da rilevare perché in certi comparti reperire manodopera attualmente non è facile e molte aziende sono in difficoltà perché non trovano i lavoratori di cui hanno necessità. Prendendo a confronto i primi sei mesi del 2020 e del 2021 di circa 250 aziende associate, con dipendenti che operano nella maggior parte nei settori dell’edilizia e della metalmeccanica, nel 2020 le assunzioni complessive sono state 164 e quelle del 2021 246. Nel 2020 le assunzioni hanno riguardato in maggioranza uomini, 126, e solo 38 donne e con grande maggioranza di italiani, 138 contro i 26 stranieri. Nel primo semestre del 2021 vi è stato un forte aumento delle assunzioni che sono state complessivamente 246, di cui 132 a tempo determinato, 99 a tempo indeterminato e 15 sta-

quella degli over 50 con 63 assunzioni, mentre quella fra i 20 e i 30 ne ha avuti 59 e fra i 30 e i 40 sono stati 51. “Alcuni settori - sottolineano Vanzan e Chinellato - come l’edilizia e i settori collegati, hanno avuto una grande ripartenza beneficiando del bonus 110% e molto personale in più è stato assunto per far fronte alle tantissime commesse arrivate e che si preannunciano in arrivo. Ma, adesso, nei settori in crescita, la necessità di tante aziende è quella di reperire personale”. Lino Perini

Sicurezza, attive le telecamere in via Fondamenta Da alcune settimane sono in funzione tre telecamere nell’area di via Fondamenta, dove in passato i residenti si sono lamentati con segnalazioni e denunce per atti vandalici. Una misura per garantire sicurezza per i cittadini e il decoro della città ma anche per porre fine alle lamentele di chi abita nella zona. Con l’installazione e la messa in funzione delle nuove telecamere il Comune ha deciso di agire con misure tese al controllo ed al presidio del luogo, punto focale sia per la logistica degli spostamenti che per le manifestazioni e attrazioni spesso presenti nell’area della conca o di Piazza Cantiere. Le tre telecamere sono state installate per l’osservazione delle pertinenze prossime al parcheggio, alla Conca e al pontile di attracco del Naviglio, sempre lungo Via Fondamenta. “L’impegno sempre attivo deve essere quello di garantire la sicurezza delle persone e il decoro della città -hanno evidenziato il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore Giorgia Maschera - per questo

“Alcuni settori come l’edilizia e i settori collegati, hanno avuto una grande ripartenza beneficiando del bonus 110% e molto personale in più è stato assunto” ge, 206 hanno riguardato cittadini italiani e 40 quelli stranieri. “Nel periodo considerato del 2020, anno anomalo con il lockdown fra marzo e giugno e l’introduzione del blocco dei licenziamenti – hanno spiegato il presidente Luca Vanzan e il segretario Giorgio Chinellatoil 70 % delle assunzioni è stato a tempo indeterminato. La fascia di età delle persone che sono state più assunte è stata quella dai 30 ai 40 anni e quella con meno di 20 anni”. Dai dati del 2021, per quanto riguarda l’impiego orario, a tempo pieno sono stati 204 i lavoratori assunti mentre a part time sono stati 42. 168 i neo assunti maschi e 78 le donne. La fascia di età che ha avuto maggiori assunzioni è

con l’amministrazione comunale e il comando della Polizia locale si è valutato di implementare il circuito di videosorveglianza con telecamere che saranno osservate da remoto. Siamo certi che tutte queste azioni favoriscano anche la sicurezza percepita da parte dei fruitori della città, oltre che a limitare lo spreco di risorse economiche per risolvere i danni provocati e mantenere un decoro urbano appropriato. Confidiamo anche nella collaborazione dei cittadini, la loro attività di segnalazione è infatti particolarmente importante per pianificare interventi funzionali sul territorio”. (l.p)


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Dolo

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Legalità. A Dolo un convegno sulla figura del giudice assassinato nel 1990

Rosario Livatino, una vita contro la mafia “I

l modello Livatino per una giustizia credibile”. E’ quanto sostenuto dai partecipanti al convegno “Etica e giustizia” tenutosi nel parco di villa Concina ed organizzato dal Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto in collaborazione con la parrocchia e il Comune di Dolo, dedicato al magistrato Rosario Livatino, assassinato dai killer della “stidda”, la cosca dell’agrigentino, il 21 settembre del 1990 mentre, senza scorta, andava in tribunale ad Agrigento. Per la sua testimonianza di martire della giustizia è stato proclamato beato dalla Chiesa lo scorso 9 maggio. Presenti il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, che ha introdotto i lavori, il presidente del Tribunale di Venezia Salvatore Laganà, il viceprefetto Giuseppe Vivola, il capitano della compagnia della Guardia di Finanza Luca Augelli, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Chioggia Maurizio Tomaselli, rappresentanze della Camera penale e di quella della Questura. A ricordare il magistrato sono stati monsignor Alberto Albertin, giudice del Tribunale Ecclesiastico di Padova e il Presidente della Sezione Pe-

to sulla chiarezza, indipendenza, libertà e autonomia”. Incisiva la sintesi di monsignor Albertin: “Livatino è stato un uomo di fede, un magistrato, che ha fatto della competenza, correttezza e umiltà i suoi fondamenti di vita per una credibilità autentica, a cui tutti guardare”. Durante la conclusione dei lavori, il Presidente del Tribunale di Venezia Salvatore Laganà, ha invitato gli operatori della giustizia ad imparare a memoria il testo di un suo intervento del 1984 sul ruolo del giudice in una società che cambia. Lino Perini

Una terza ambulanza per la Croce Serenissima L’associazione Croce Serenissima Riviera del Brenta, sorta nel 2015 con un atto sottoscritto nello studio dell’avvocato Stefano Marrone, operante nel settore del volontariato sanitario per aiutare persone di qualsiasi età che necessitano di un’ambulanza per il raggiungimento delle visite mediche, ha acquistato nelle scorse settimane una nuova ambulanza. Dopo le due già in dotazione all’associazione acquistate usate stavolta l’associazione è riuscita ad acquistarne una nuova come il presidente Giuliano Salvagnini apiega. “Era il nostro principale obiettivo ed averlo raggiunto è motivo di grande soddisfazionedice. Dopo aver acquistato due ambulanze seminuove finalmente siamo riusciti ad averne una nuova. E’ stato un grande sacrificio perché il costo di 82.000 euro è stato coperto con una parte di donazioni, per 13.000 euro, dai cavalieri d’Italia della Riviera del Brenta, dallo Studio 3A e dal Rotary Club della Riviera del Brenta, gli stessi che ci avevano

Il Presidente del Tribunale di Venezia Salvatore Laganà, ha invitato gli operatori della giustizia ad imparare a memoria il testo di un intervento del magistrato ucciso, del 1984 nale del Tribunale di Venezia Stefano Manduzio, all’epoca ad Agrigento, collega e amico di Rosario Livatino ed a moderare il dibattito Maurizio Dianese, presidente del centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto, che ha sede nell’ex tribunale di Dolo. Dagli interventi è emerso l’alto valore della testimonianza del giovane magistrato nato a Canicattì nel 1952: esempio di integrità, trasparenza e credibilità. Molti i ricordi personali di Livatino descritti dal presidente Manduzio: “riservato e allo stesso tempo generoso; ammirevole il suo equilibrio tra impegno professionale e approfondimento intellettuale, umano e morale. Da giudice, il suo rapporto con la società è sempre stato incardina-

aiutato anche in passato. Inoltre abbiamo potuto ottenere un finanziamento agevolato di 45.000 euro da pagare in 5 anni mentre il rimanente sarà a carico dell’associazione e dello sforzo operativo dei soci e volontari. Ma l’uso della nuova ambulanza sicuramente consentirà di aumentare i servizi che nel solo 2021 sono già stati circa 300 euro. E permetterà di essere presenti anche alle varie manifestazioni che ci chiedono assistenza. Nelle scorse settimane abbiamo operato alla sagra di san Rocco e in quella di Cazzago dove, fra l’altro abbiamo eseguito un intervento di pronto soccorso ad una signora che si era sentita male”. L’associazione si avvale della direzione sanitaria del dottor Angelo Majoni. (l.p.)


Provincia

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Energia. L’intervento a Bologna del presidente di Hydrogen Pak Andrea Bos

“Hydrogen Valley di Marghera strategica a livello europeo” “L

’Hydrogen Valley di Porto Marghera è una tessera della strategia energetica europea e un terreno naturale per lo sviluppo su scala industriale delle applicazioni legate all’idrogeno”. Così il presidente di Hydrogen Park Andrea Bos, che è intervenuto alla prima edizione di Hese, Hydrogen Energy Summit&Expo. L’evento, che si è tenuto nelle scorse settimane nel quartiere fieristico di Bologna, era dedicato ai sistemi di produzione, trasporto, deposito dell’idrogeno e ha voluto incoraggiare il confronto sul futuro di questa risorsa. “Il polo di Marghera, a differenza di altre aree, offre l’opportunità di integrare il consolidato know- how industriale con l’innovazione e la sperimentazione tecnologica. Insieme ai principali stakeholders abbiamo realizzato 12 progetti nel campo dello stoccaggio, della distribuzione, della mobilità e delle applicazioni stazionarie” ha detto Andrea Bos nel corso del suo intervento e poi è andato nel dettaglio. “Oggi l’attività di Hydrogen Park è determinante nel contesto di Porto Marghera e rappresenta un modello replicabile e scalabile- ha sottolineato Bos- nei grandi distretti industriali altamente energivori. La strategia europea, infatti, dà impulso alla domanda e alla produzione dell’idrogeno, che i soci del consorzio sono in grado di sintetizzare e stoccare. Il 15 aprile scorso abbiamo messo a sistema questo nostro asset e,

Nel territorio veneziano sono stati realizzati 12 progetti nel campo dello stoccaggio della mobilità e applicazioni

insieme a Sapio, abbiamo sottoscritto un memorandum d’intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. L’accordo prevede la realizzazione di un hub per l’idrogeno e l’importazione di ammoniaca verde”. “Questo percorso virtuoso- ha concluso - punta ad un ulteriore sviluppo dell’Hydrogen Valley d’area vasta metropolitana, che grazie all’hydrogen hub sarà una leva competitiva per il Nordest nel contesto internazionale”. Insieme ad Andrea Bos hanno partecipato al convegno: Cristina Maggi direttrice H2it Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, Gregorio Barbieri direttore sviluppo, programmi europei ed innovazione di Adsp mar Tirreno settentrionale, Fabrizio Botta

Nella foto Andrea Bos

global sales & strategy director E&c onshore division di Saipem, Federico Colombara partner and associate director di Bcg. E poi anche: Alessandro Delli Noci assessore sviluppo economico, energia della Regione Puglia, Dario Furlanetto direttore di Parco Adamello, Thomas Klauser responsabile comunicazione di H2-Alto Adige, Gabriele Lucchesi direttore idrogeno di Edison Spa, Giulia Monteleone responsabile laboratorio accumulo di energia di Enea, Marco Piuri direttore generale Fnm e amministratore delegato di Trenord, Alberto Sogni Clust-E Greentech dell’Emilia-Romagna. Alessandro Abbadir

Accordo fra Politecnico Calzaturiero e Sportsystem Condividere le conoscenze per moltiplicare le competenze. È l’approccio che ha portato il presidente del Politecnico Calzaturiero Franco Ballin e il presidente della Fondazione e Distretto Sportsystem Andrea Parisotto alla firma di un accordo per lo sviluppo e l’integrazione di programmi di formazione avanzata, divulgazione e co-working. La partnership vedrà la creazione di un gruppo di lavoro congiunto per confrontare esperienze e i risultati di progetti di comune interesse. Riguarderà l’attività di ricerca sulla sostenibilità, sui nuovi materiali e sull’Industria 4.0, con il coinvolgimento delle imprese dei distretti della Riviera

del Brenta e dello Sportsystem. Le parti svilupperanno attività di orientamento per favorire l’incontro tra il mondo della formazione e quello del lavoro, inoltre erogheranno percorsi specialistici a favore di giovani e inoccupati. Promuoveranno momenti di divulgazione sulle nuove tecnologie di digital manufacturing. Il Politecnico Calzaturiero, metterà a disposizione i propri laboratori, il Fablab e concorderà un programma di aggiornamento per le imprese del Distretto Sportsystem. “Dalla collaborazione tra due importanti distretti calzaturieri come la Riviera del Brenta e lo Sportsystem possono nasce-

re ottime sinergie. La firma di questo accordo ci ricorda che la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è una strategia win-win” dichiara il presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese. “Con questo accordo, puntiamo a rendere ancora più stretta la collaborazione con lo Sportsystem avviata tre anni fa, che ha portato alla realizzazione di corsi per lavoratori attivi e disoccupati nel territorio di Montebelluna.Ci concentreremo sull’ampliamento della proposta formativa e sullo sviluppo di progetti di ricerca sul tema della sostenibilità” commenta Franco Ballin.


Provincia

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Territorio. In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale

Il Covid ha acuito il disagio psicologico Lo si riscontra nelle famiglie, nelle comunità, nei servizi e nei Pronto Soccorso: si è creato un bisogno mai affrontato prima dagli specialisti del settore

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a un anno, l’anno del Covid, cresce la domanda di aiuto, e i Centri di Salute Mentale vedono aumentare gli accessi in modo sensibile: la pandemia, con le sue conseguenze sociali ed economiche, ha accentuato il disagio. “Non ha senso celebrare quest’anno la Giornata mondiale della Salute Mentale – ha sottolineato il Direttore dei Servizi Sociosanitari dell’Ulss 3 Serenissima, Massimo Zuin lo scorso 10 ottobre in occasione della ricorrenza - senza guardare in profondità a quello che è successo e continua ad accadere. Anzi, questa Giornata assume particolare rilevanza connotandosi di significati che risentono della lunga pandemia in corso. Le drammatiche ricadute sanitarie sono ben note per gli effetti in termini di mortalità e di ospedalizzazione. Ma noi non possiamo non guardare le ricadute sul piano psicologico: anche se più sommerse, in modo non meno debilitante hanno interessato tutte le fasce di popolazione. Si pensi solo ai soggetti direttamente colpiti dall’infezione, a coloro che hanno subito dei lutti o perdite economiche, o ancora a coloro che hanno risentito della mancanza di socialità”. “In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale l’Ulss 3 Serenissima e la Conferenza dei Sindaci, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, hanno organizzato un percorso di eventi che toccheranno tutti i distretti del territorio” ha spiegato il Primario Moreno De Rossi. “Nell’ambito della Ulss 3 Serenissima – ha sottolineato il dottor De Rossi - a partire dagli ultimi mesi del 2020 si è assistito a un lento ma progressivo incremento della domanda di aiuto che ha portato

un 25% di accessi in più presso i Centri di Salute Mentale del nostro ambito territoriale. E’ questa l’emergenza che abbiamo affrontato nei quattro eventi dedicati alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della prevenzione, della cura e della riabilitazione delle malattie mentali che si sono svolti a Venezia, a Mestre, a Dolo, a Chioggia, dove operatori, amministrazioni locali, associazioni, cooperative sociali hanno trovato uno spazio di confronto. E’ stata un’occasione importante dove l’incontro fra portatori di interesse ha rappresentato un esercizio di responsabilità irrinunciabile per una comunità che voglia definirsi accogliente e solidale nei confronti di tutti i soggetti fragili del Negli incontri sono emersi i punti di vista e le esperienze di Associazioni, famiglie e delle comunità terapeutiche, quella dei servizi dell’Amministrazione civica, e quella, particolare, dei Pronto Soccorso, nei quali Covid-19 e disagio psicologico hanno creato un bisogno mai affrontato dagli specialisti del settore.

Tre milioni di euro dalla Regione per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze Il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha ricevuto dalla Regione altri 3 milioni di euro per l’efficientamento della rete irrigua nel bacino Trezze a servizio del mondo agricolo. Il progetto, che inizialmente aveva ottenuto un primo finanziamento di 3,7 milioni di euro grazie ai fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia, prevede la sostituzione di circa 10 chilometri di canalette a cielo aperto con un impianto di distribuzione irrigua tubato in bassa pressione, realizzando un sistema di distribuzione irrigua in grado di fornire acqua alle aziende del territorio in maniera più efficiente e riducendo gli sprechi. Il Consorzio ha poi presentato, in un secondo momento, la richiesta di un ulteriore finanziamento al fine di migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle

opere già approvate e che ora è stato finanziato. “Sono molto soddisfatto - afferma Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio - del risultato raggiunto. Questo è un intervento necessario e fondamentale per tutta l’area agricola di Conche e di Valli di Chioggia che necessita

di un servizio irriguo efficiente per garantire la produttività delle aziende. Ancora una volta siamo riusciti a presentare un progetto che ha ottenuto l’approvazione e il finanziamento da parte della Regione, segno che stiamo lavorando nella giusta direzione”. (a.c.)










Cultura

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La mostra. Al Museo Civico della Laguna Sud a Chioggia

Le serigrafie ed i messaggi etici di Banksy

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arly artist known as Banksy 2002-2007 Prints Selection”, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi e promossa dal Comune di Chioggia, è il progetto espositivo sbarcato in laguna a inizio ottobre. Fino al 9 gennaio prossimo le opere del famoso ed enigmatico artista inglese saranno esposte al Museo della Laguna Sud “San Francesco fuori le mura” di Chioggia. Protagonista della mostra l’artista originario di Bristol, forse il più esemplare caso di popolarità per un autore vivente dai tempi di Andy Warhol. A parlare, al posto di colui che nessuno ha mai visto e di cui nessuno conosce il volto, saranno come sempre le sue opere: immagini e forme di inaudita potenza etica, evocativa e tematica. Serigrafie che sono diventate un culto tra i collezionisti internazionali, veri e propri oggetti devozionali che delineano i protagonisti iconici dell’immaginario banksiano. Saranno in mostra una selezione di numerose serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. Secondo Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi che produce e organizza l’evento in collaborazione con il Comune di Chioggia: “Le opere di Banksy

Fino al 9 gennaio prossimo saranno esposte le opere del famoso ed enigmatico artista inglese

L’inaugurazione della mostra

sono dirompenti e trasgressive, destinate a lasciare il segno tra i visitatori dei luoghi in cui portiamo la mostra. Il suo arrivo in Laguna non passerà inosservato e sarà sicuramente un forte stimolo alla ripresa culturale che tutti auspichiamo”. In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico, ormai conosciute e amate in tutto il mondo per il tratto artistico immediato e per i potenti messaggi sociali: Girl with Balloon, serigrafia su carta del 200405, che nel 2017 è stata votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici; Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso

lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori. Secondo Stefano Antonelli: “Nel suo modo di trasformare il vandalismo in arte, Banksy sta creando un popolo per l’arte con un progetto di inclusione culturale che ha origine nel pensiero punk”. Aggiunge Gianluca Marziani: “Qualsiasi opera di Banksy innesca una comunicazione circolare, un effetto domino in cui l’immagine è lo spunto per connettere persone, luoghi e oggetti. I suoi sono editoriali visivi che aumentano la capienza d’urto dei messaggi, soppesando i limiti del potere e il senso morale dell’umanità”.

Prove tecniche di normalità, la biblioteca di Dolo aumenta il proprio orario di apertura Dal 20 ottobre la biblioteca di Villa Concina a Dolo, per venire incontro alle richieste crescenti di studenti e utenti, amplia i propri orari. Dal lunedì al venerdì, infatti, la biblioteca sarà aperta, in via sperimentale, dalle ore 9 alle 18.30 in orario continuato, quindi senza la pausa all’ora di pranzo, mentre il sabato dalle 9:00 alle 12.30. Inoltre viene riattivato lo spazio per leggere i giornali. L’accesso alla biblioteca, come prevede la legislazione vigente, sarà consentito previo il controllo del green pass. “Dopo la fase emergenzia-

le – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura, Matteo Bellomo – avviamo delle prove generali di normalità. Anzi: proviamo ad andare oltre, prevedendo un ampliamento degli orari e soprattutto la possibilità, in particolar modo per gli studenti universitari, di non doversi interrompere all’ora di pranzo.” “Nei prossimi mesi – conclude Bellomo – sottoporremo un nuovo questionario agli utenti della biblioteca per verificare le esigenze e le aspettative delle diverse categorie di frequentatori della biblioteca. Se dovesse emergere,

come accaduto prima del Covid, l’esigenza di tenere aperte le aule studio anche in orario serale, in particolar modo nei periodi delle sessioni d’esame, individueremo la strade per riproporre anche quella esperienza”.


Sport

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Arti marziali. Un altro alloro dell’atleta dolese in Romania

Giovanni Balducci campione di karate a livello mondiale A

ltro alloro mondiale conquistato dal campione di karate master Giovanni Balducci. L ’atleta di Dolo ha vinto il titolo a Cluj Napoca, in Romania, conquistando il terzo mondiale consecutivo. Due sono gli aspetti del karate agonistico, lo sportivo e il tradizionale. Lo sportivo fa parte della Wkf (World Karate Federations), che predilige l’atletismo, quindi è riservato perlopiù a praticanti giovani mentre il tradizionale, che segue più fedelmente le radici di questa disciplina orientale e lo spirito del Budo giapponese, è praticabile da tutti e adatto a qualsiasi età. È rappresentato a livello mondiale dalla Wukf (World Union Karate Federations) a cui ha preso parte anche Balducci. Balducci dopo il terzo posto del 2016 a Dublino, in Irlanda, l’anno dopo venne fermato da un intervento chirurgico ma nel 2018 si è imposto a Dundee in Scozia e nel 2019 a

Bratislava, in Slovacchia mentre l’anno scorso il mondiale non si è disputato a causa del Covid. Entusiasta l’atleta dolese che ha così commentato. “Considerando le chiusure disposte dal Governo delle palestre a causa del Covid, mi sono allenato nella mia piccola palestra di casa e per arrivare pronto a questo Mondiale di Cluj, visto che tutte le gare in presenza vennero bloccate dai vari Dpcm- Ho partecipato da gennaio 2021 al 19 settembre, giusto qualche giorno prima del mondiale, a 56 gare in diretta streaming on-line e a 5 gare in presenza non appena il Governo diede il nulla osta di poterle fare. Le gare on-line in streaming sono simili a quelle in presenza, ci sono le stesse giurie, le stesse valutazioni nei punteggi, l’unica differenza è che ogni arbitro si trova presso il suo alloggio e segue la gara da Pc, mentre gli agonisti hanno la telecamera del loro Pc che li riprende

mentre eseguono le loro performance in palestra. Delle 56 gare on line disputate, in 38 di queste ho conquistato l’oro, in 8 l’argento e in 10 il bronzo. “Questo campionato – ha concluso Balducci è stata una bellissima esperienza,

condivisa con atleti di altissimo livello e l’oro è arrivato sul filo del decimo di punto. Sapevo che mi sarebbe servito tanto lavoro per avere quel decimo di punto in più che avrebbe fatto la differenza tra l’oro e l’argento e visto

Tennis, con il “Decathlon”, tanti giovani atleti Nei campi in terra rossa del circolo tennis di Dolo si è disputato, in un clima di festa e grande partecipazione il torneo giovanile “Decathlon” curato con attenzione e maestria da Micaela Barbuni. Molti gli spettatori presenti alle finali, un elemento aggiuntivo di tensione per le giovani racchette. Le premiazioni si sono svolte alla presenza del rappresentante di Decathlon Mestre e della collaboratrice, nonché consigliera del circolo, Anita Morello e del sindaco di Dolo Gianluigi Naletto, che ha elogiato lo spirito dei ragazzi invitandoli a credere nello sport come

principio di vita, nella fatica e nel sacrificio come strumenti per raggiungere i propri obiettivi. Presente anche il presidente del circolo dolese Mario Pigato. La competizione ha visto partecipare 115 ragazzi brillantemente coordinati dal giudice arbitro Andrea Spolaore e dal direttore del torneo Alberto Tacchetto. Questi i risultati: Under 10 maschile Giacomo Aldo Vettori si è imposto su Mattia Callegaro per 6/1,3/6,13/11. Nell’Under 10 femminile successo di Alessia Minzat che ha superato Sofia Santon col punteggio di 6/1, 6/1. Nell’Under 12 maschile Nico-

lò Zavan ha superato Diego Terzo per 6/3, 6/4 mentre nell’ Under 12 femminile Angelina Soltoianu si è imposta su Annamaria Eliza Bordea col punteggio di 7/5, 6/3. Nella categoria Under 14 maschile successo di Alessio Citton su John Marcolin per 7/5, 3/6, 11/9 mentre nella stessa categoria femminile Giulia Demin ha vinto contro Maria Vittoria Franzoi per 6/1, 6/0. Nell’ Under 16 maschile Gabriele Zanella ha vinto contro Andrea Cattaneo per 6/1, 0/6 , 10/4 e nell’ Under 16 femminile Laura Monetti ha superato Greta Carretta per 6/2,2/6, 10/4. (l.p)

che è accaduto proprio questo, sono contento di non essermi risparmiato. Come sempre serve tanto cuore e azione per raggiungere le mete impossibili”. Lino Perini


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#Regione

Partito Democratico. Entro l’anno la scelta del nuovo segretario veneto

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Lega. L’analisi del voto alle amministrative

Bisato pronto a passare Stefani guarda al 2022: il testimone: “Necessario “La Lega è una e salda, un percorso di rigenerazione” conquisteremo le grandi città”

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rchiviate le elezioni amministrative di ottobre, il Partito Democratico veneto si interroga sul futuro e si prepara al congresso che entro la fine dell’anno poterà all’elezione del nuovo segretario regionale. Luigi Alessandro Bisato, dopo quattro anni alla guida del partito, è pronto per il passaggio delle consegne dopo un mandato impegnativo e tutt’altro che facile. Partiamo dall’attualità, che messaggio viene dal voto di ottobre? “Ancora una volta emerge come il Partito Democratico tiene nelle grandi città, dove in questa tornata non si è votato, mentre nelle realtà medio piccole il risultato non è certo favorevole. Poi, dove il centrodestra si presenta unito, in Veneto non c’è partita. La Lega conferma il suo successo e occupa tutti gli spazi grazie alla convivenza fra le due anime, quella salviniana di lotta e di protesta con quella moderata e di governo di Zaia. Il Partito Democratico deve lavorare per trovare il proprio spazio, lembo per lembo, e imporsi come una valida alternativa senza lasciarsi scoraggiare”. Quanto possono essere utili le esperienze di buona amministrazione in alcune realtà locali? “I risultati positivi ci vengono riconosciuti ma bisogna dire che non sempre il buon amministratore riesce ad avere un ampio seguito. Da tempo il vento soffia da un’altra parte ma questo non ci deve scoraggiare. Dobbiamo lavorare per rappresentare pezzi della società che oggi si sentono esclusi e raggiungere anche chi guarda altrove. Dobbiamo fare delle riflessioni profonde”. Un’occasione sarà il congresso regionale?

“Certo, dovermo analizzare non solo la storia più recente ma tutto l’ultimo ventennio e in particolare il periodo in cui ha governato Zaia, riuscendo a tenere insieme tutto e il contrario di tutto. Dobbiamo partire dai nostri punti di forza, mettere a frutto il nostro successo nel cuore delle città per radicarci nelle periferie urbane e nel Veneto diffuso nei tanti poli che caratterizzano il nostro territorio. Questi ambiti urbani che rappresentano una grande città diffusa vanno messi in connessione. Dobbiamo ritornare a stare dentro il vissuto della gente, parlare ai giovani ma anche al Veneto che produce che sta guardando ad un futuro di transizione ecologica. In una regione iper cementificata come la nostra dobbiamo saper proporre un modello di sviluppo sostenibile e proiettato al futuro e alle nuove opportunità offerte proprio dalle risorse che ci arrivano dall’Europa. Per fare tutto questo il Pd deve affrontare un percorso di rigenerazione a medio lungo termine anche della propria classe dirigente. Possiamo vincere quando lo schema è largo e il Pd svolge una funzione di perno e di locomotiva intorno ad una candidatura, tenendo insieme anche pezzi della società civile che in ambito amministrativo sono disposti a sostenere le nostre proposte”. Ma non è la Lega che in questi anni è riuscita a far coesistere realtà diverse sotto la stessa bandiera? “Infatti, sarebbe la vocazione del Pd invece per paradosso lo ha fatto la Lega. Ma ormai penso che in quel partito sia imminente la frattura, come una faglia sotterranea che prima o poi sprigiona la sua energia. Arriverà il punto di rottura tra chi strizza l’occhio alle destre sovraniste e la parte più moderata che ha un approccio più pragmatico”. Intanto il gruppo consiliare del Pd ha inserito il leone marciano nel proprio logo. Che ne pensa? “E’ una scelta che approvo, perché il nostro statuto prevede che ogni ambito territoriale si determini con le sue specificità. Il leone marciano non è di una parte politica ma di tutti, anche se da solo il simbolo non basta. Dobbiamo fare una riflessione su come deve essere il Pd in Veneto, oggi chiamato a rappresentare chi decide di essere riformista, democratico e solidale, con uno sguardo all’Europa e al mondo. Il primo passo è avere una rappresentanza glocal, che sappia ragionare globalmente e agire localmente”. Nicola Stievano

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entuno nuovi sindaci, quasi un centinaio di nuovi amministratori, otto primi cittadini su otto riconfermati dalle urne il 3 e 4 ottobre scorsi. È un bilancio decisamente positivo quello tracciato dall’onorevole Alberto Stefani, coordinatore della Lega del Veneto all’indomani dell’ultima tornata elettorale. Un partito che sta già scaldando i motori in vista dei prossimi appuntamenti tra cui le elezioni amministrative che, nel 2022, vedranno al voto grandi città tra cui Padova e Verona. Il Veneto è una delle regioni in cui la Lega, alle ultime amministrative, ha registrato risultati importanti e lusinghieri a partire dai numeri. “Abbiamo vinto in tutti i Comuni – afferma con soddisfazione il coordinatore Stefani –. Siamo risultati primi in tutti i Comuni piccoli e grandi con risultati storici, toccando l’80 per cento a Cittadella, superando abbondantemente il 65 per cento a Montebelluna, conquistando Oderzo al primo turno. Storica la vittoria di Chioggia, dove per la prima volta ha vinto il candidato sindaco della Lega e con la Lega saldamente primo partito. È stato il frutto di un grande lavoro, condotto a testa bassa sul territorio con i nostri militanti, ascoltando la gente”. A quanti attaccano sottolineando le divisioni interne al partito, Stefani replica senza mezzi termini: “La Lega è una. E questi risultati elettorali sono stati raggiunti isolando alcuni polemisti, che peraltro hanno dimostrato scarso peso elettorale decidendo di correre contro il partito”. Il coordinatore interviene sulle scadenze elettorali più attese: Padova e Verona “Abbiamo avviato i primi tavoli a più voci proprio perché è nostra intenzione mettere in campo i programmi e le candidature migliori. A Padova è al lavoro il Tavolo del Centrodestra: la città ha bisogno di voltare pagina e avere, finalmente dopo anni, una visione a lungo termine. L’amministrazione Giordani si è distinta per una forte caratterizzazione ideologica, pochi i progetti realizzati, tanti, invece, quelli fermi a riprova dell’immobilismo e di una visione pressoché assente riguardo al futuro della città. La Lega vuole per Padova la miglior squadra possibile, fatta di professionisti, persone capaci di mettere a disposizione competenze e specializzazioni, anche differenti, di altissimo livello. La città merita amministratori in grado di governare bene e, prima ancora, di pensare in grande, di

avere una prospettiva di grande e alto respiro almeno per i prossimi trent’anni, ciò che finora è mancato. Francesco Peghin è una figura civica di indiscusso spessore, un ottimo candidato ma, a oggi, non ha ancora sciolto la riserva”. Tra i temi sul tappeto la Lega ne ha già individuati alcuni da tempo all’ordine del giorno. “Accanto alle battaglie “storiche” della Lega su sicurezza, lotta al degrado e allo spaccio, ce ne saranno molte altre sulle quali sono gli stessi cittadini a sollecitarci, a fermarci per strada chiedendo soluzioni e non promesse. Ripartiremo dai quartieri, ascolteremo la voce di chi vive in zone troppo a lungo considerate, e trattate, come periferie. I quartieri rappresentano, invece, il cuore pulsante della città, sono tra le aree più densamente popolate dove riscontriamo ogni giorno la maggiore necessità di ascolto”. Stefani interviene, poi, sulla partita Verona, in vista del test elettorale per il quale si rincorrono i nomi dell’attuale sindaco Federico Sboarina e dell’ex Flavio Tosi, ma in corsa ci sarebbero anche altri nomi. “Nella città scaligera la competizione elettorale è come un rigore da calciare a porta vuota – afferma il coordinatore regionale –: siamo al lavoro per un centrodestra unito e, ancor più, per un centrodestra vincente già al primo turno. Forti di questa convinzione, stiamo operando per coagulare, intorno a figure di spicco, questa larga coesione e convergenza”. La forza della Lega? “La concretezza, i fatti più delle parole, l’ascolto, lo stare tra la gente più che nei palazzi”. Nicoletta Masetto


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Economia. Da un primo bilancio del 2021 alle dinamiche dei prezzi: parla il direttore Emanuele Mazzaro

Ripartenza al Mercato Ittico di Chioggia “Il nostro pescato apprezzato per qualità” I

l Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia non ha bisogno di grandi presentazioni. Già molto conosciuto in tutto il Veneto, è infatti in questo luogo che transita una buona parte del pesce che finisce nelle tavole dei consumatori del nord Italia. La città, forte di una marineria tra le più consistenti e attrezzate dell’Alto Adriatico, è intimamente legata a questa eccellenza che, oltre ad essere un vanto per i cittadini, “fa da traino” per l’economia locale. Abbiamo intervistato il suo direttore, l’avvocato Emanuele Mazzaro. Anche se siamo un po’ in anticipo, è possibile fare un sommario bilancio di come è perseverare nella promozione della pesca di andato l’anno 2021 per il Mercato Ittico? Chioggia e più in generale in Veneto”. “Il 2021 è stato sicuramente un anno difficile Ci può spiegare quali sono le dinamiche per tutto il settore ittico e per la pesca in gene- che legano il prezzo del pesce all’ingrosso con rale. La progressiva uscita dalla pandemia sta quello del mercato al minuto? facendo registrare dati positivi sul consumo “I meccanismi di definizione del prezzo del e la vendita di pesce su scala europea, ma i prodotto ittico sono legati ad alcune variabiproblemi da risolvere sono ancora numerosi e li che dipendono solo marginalmente dalla complessi. In generale, però, il clima è positivo catena di produzione. Ci spaventa molto in e la marineria di Chioggia – dopo il tradizionale questo momento lo scenario di aumenti genefermo pesca biologico – è ritornata in piena ralizzati e spropositati del costo dell’energia. I attività, offrendo un prodotto eccezionale che pescherecci utilizzano ancora il gasolio e solo in molti, anche all’estero, ci inper un’uscita di pesca (che vidiano”. non sempre va a buon fine) un “Riforniamo mercati Esiste qualche progetto o armatore può spendere anche ittici come quello aspetto specifico sul quale c’è 1500/2000 euro. Poi c’è la quel’intenzione di puntare per all’ingrosso di Milano, stione relativa alla domanda migliorare ulteriormente l’ofche pur essendo in crescita, è ma anche in Spagna, ferta? sempre soggetta alla mutazioGermania ed Europa “Abbiamo in cantiere un venne di mode, abitudini alimendell’Est. Ai nostri taglio di progetti ambiziosi retari e quantità di prodotto sul lativi al nostro brand che si sta mercato. I pescatori non sono pescatori sta a cuore affermando non solo su scala come gli agricoltori che semila salute del mare” nazionale. Il pescato dell’alto nano un campo a fagioli e racAdriatico viene percepito dal colgono fagioli, nella rete un consumatore e da tutta la filiera ho.re.ca. come giorno puoi trovare sgombri, un altro sardine, un prodotto di primissima qualità e la nostra un altro chissà”. persistente attività di comunicazione digitale Dove arriva prevalentemente il pescato noe mediatica sta svolgendo la funzione di cata- strano? lizzatore d’interessi anche della Gdo grande “Il nostro pescato fa anche dei viaggi moldistribuzione. Sulla scia delle nostre campa- to lunghi. Noi riforniamo anche altri mercati gne di comunicazione sono nate iniziative di ittici come quello all’ingrosso di Milano, che promozione del nostro pescato nei reparti del pur essendo dimensionalmente più grande del fresco o freschissimo di più catene di ipermer- nostro, tratta anche fiori, carni, verdure e non cati. Da questo punto di vista è fondamentale ha ovviamente una flotta di pescherecci. Quo-

Maestro artigiano e botteghe scuola

Emanuele Mazzaro

tidianamente arrivano tir da Spagna e spesso anche da Germania ed Est Europa a fare il pieno di pesce azzurro sulle nostre banchine”. Il settore tutto è sicuramente in fermento. Cosa non piace ai pescatori locali delle norme europee di settore? “Il mondo della pesca nella sua globalità sta subendo un attacco manifesto e non solo dal punto di vista delle norme restrittive messe in campo dalle istituzioni comunitarie, ma, da un punto di vista quasi esclusivamente ideologico. Sta crescendo una sorta di moda da parte di alcuni creatori di contenuti a livello mondiale (a partire dall’uscita di Seaspiracy il discusso docufilm di Netflix) di mettere alla berlina e criminalizzare un intero comparto economico che poi è anche strategico dal punto di vista sociale, storico e simbolico. La riduzione dello sforzo della pesca nei nostri mari così com’è stato prospettato a stretto giro comporterebbe una vera catastrofe sociale con migliaia di posti di lavoro persi e una catena di effetti negativi a cascata nei nostri territori. Solo il distretto ittico di Rovigo e Chioggia fattura quasi 1 miliardo di euro per capirci… Quando si parla di pesca sostenibile deve essere tenuta in debito conto tutte le variabili, non solo quelle che fanno comodo per partito preso. I nostri pescatori poi assolvono ogni giorno un ruolo fondamentale per gli ecosistemi marini: per noi sono i veri e propri Custodi dell’Adriatico. Se ci sono persone a cui sta a cuore sinceramente la salute del mare sono di certo i pescatori”. Luca Rapacciuolo

Da un lato le azioni di promozione della figura del “Maestro artigiano”, dall’altra l’istituzione delle “Botteghe scuola” rivolte sia ad artigiani che aspirano al titolo di Maestro artigiano, sia agli aspiranti artigiani che potranno beneficiare di un’esperienza di tirocinio finalizzata a favorire il loro inserimento nel settore. Prende il via così il progetto a valenza regionale che punta a definire, come prima sperimentazione, le modalità di svolgimento di percorsi formativi, finalizzati all’acquisizione dei requisiti minimi per l’attribuzione del titolo di Maestro artigiano e a realizzare esperienze di tirocinio presso le Botteghe scuola. “L’artigianato è uno dei settori che dimostrano maggiore necessità di figure professionali qualificate – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan -. I maestri artigiani saranno formati per diventare perni dell’evoluzione di un settore essenziale per l’economia regionale, anche in chiave turistica e di valorizzazione delle tipicità”. “Questa iniziativa rientra tra quelle previste dalla Legge regionale sull’artigianato – aggiunge Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico -. Solo attraverso la valorizzazione delle professioni che rappresentano le radici del nostro modello economico veneto possiamo offrire al sistema dell’artigianato regionale la via per rinnovarsi ed evolvere in un mercato sempre più orientato alla qualità dei prodotti e dei servizi”.


Regione

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Il dibattito. Proposta di legge del gruppo consiliare regionale di Forza Italia

“Un garante per i diritti delle persone anziane”

Venturini: “Un veneto su quattro ha più di 65 anni, dobbiamo affrontare la questione” Zuin: “Necessaria una figura che si interessi e possa coordinare le azioni per la terza età”

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on una proposta di legge già depositata in consiglio, il gruppo Regionale di Forza Italia ha posto all’attenzione del dibattito il tema della presenza delle persone anziane all’interno della società e del Veneto in particolare, proponendo l’istituzione di una figura che ne tuteli i diritti. “Attualmente in Veneto circa il 25% della popolazione ha più di 65 anni vale a dire oltre un milione di persone – spiega la capogruppo Elisa Venturini – Oggi l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne: la percentuale di over 80 è pari al 7% della popolazione. Le proiezioni al 2.050 vedono un aumento di questi dati: l’aspettativa di vita passerà per le donne a 90 anni e per gli uomini a 85, la proiezione è di avere il 14% dei veneti con almeno 80 anni. A questo punto è indispensabile affrontare la questione perché c’è un grande lavoro da fare sotto il profilo sociale, sanitario ed economico, anche

contando che le esigenze degli anziani del 2.021 sono diverse da quelle degli anziani del 1.980 e di conseguenza anche gli strumenti per soddisfare le esigenze delle persone devono essere diverse. Il suo compito sarà quello di vigilare sull’attuazione delle politiche regionali dirette agli anziani e di intervenire in caso di eventuali abusi”. Forza Italia, anche accogliendo le indicazioni dell’organizzazione Mondiale della Sanità che ha raccomandato di mettere al centro dell’azione politica la figura dell’anziano con un ruolo attivo, ha quindi deciso di proporre l’istituzione del garante. “Le persone anziane sono le colonne della nostra società – ha aggiunto il coordinatore regionale Michele Zuin sono quelle che hanno costruito il mondo di oggi, che hanno fondato la nostra società e le nostre città. Tra loro ci sono persone che possono ancora essere molto utili, con la loro

esperienza e con le loro competenze, e altre che invece sono in difficoltà ed hanno bisogno di aiuto. In entrambi i casi, una figura che si interessi di questo mondo e sappia coordinare le attività rivolte alla popolazione anziana è assolutamente decisivo e direi anche lungimirante per programmare il futuro nel miglior modo possibile”.

Elisa Venturini

“Subito risorse a favore di chi si prende cura di persone con disabilità” “La Regione Veneto prenda esempio dalla Lombardia e stanzi risorse proprie a favore di interventi di supporto per i caregiver familiari che si mettono a disposizione di persone con disabilità grave o gravissima”. Il portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, e i consiglieri regionali Erika Baldin, Anna Maria Bigon, Cristina Guarda e Elena Ostanel hanno depositato una mozione denominata “La Giunta regionale si attivi a sostegno dei caregiver familiari”. Ancora a marzo scorso, spiegano, la stessa Lombardia ha messo a bilancio oltre 10 milioni di euro a favore di questo particolare capitolo, così delicato soprattutto durante la pandemia. Tali risorse verranno erogate “una tantum” ai caregiver familiari, prioritariamente di persone con gravissima disabilità (70%) e disabilità grave (30%). “Si tratta di una buona pratica da imitare – spiegano i consiglieri – In tutto il Veneto sono interessati più di 100mila cittadini: ogni giorno, nel silenzio e nel nascondimento, si prendono cura dei loro famigliari arrivando a sollevare, almeno in parte, il Servizio Sanitario Nazionale da molte incombenze pratiche”. Motivo per cui, puntualizzano, “serve subito un segnale forte a loro sostegno da parte dell’amministrazione regionale. Non le tradizionali pacche sulle spalle, ma fondi concreti che aiutino queste persone nello svolgimento delle diverse mansioni”.


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OTTOBRE 2021

on-line:

Diagnosi precoce, il primo gesto per difendersi dal tumore al seno

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Salute Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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ul tumore al seno non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati. Per questo, come Lilt, oggi più che mai siamo attivi sul territorio attraverso le nostre associazioni provinciali per supportare concretamente le donne, garantendo informazione, servizi ambulatoriali, assistenza tanto a chi sta lottando contro la malattia, quanto a chi mette in pratica i principi della prevenzione e della diagnosi precoce: la prima arma per difendere la nostra salute”. Sono le parole con cui Francesco Schiuttulli, presidente Lilt Nazionale, ha presentato la campagna Nastro Rosa Lilt for Women” a fine settembre, in occasione dell’avvio dell’edizione 2021 di Ottobre rosa. Prosegue alla pag. seguente

Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio a pag 36

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza a pag 37

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è basso a pag 38


Salute

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Medici fisiatri e strutture riabilitative, verso una rete Ospedale-Territorio

Riabilitazione, la pressione del Long Covid porta a ridisegnare le risposte del pubblico e del privato

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azienti diversi, da affrontare ciascuno con modalità pertinenti, mettendo a sistema tutte le competenze a disposizione e tutte i servizi che possono favorire la riabilitazione. E questo va fatto in un momento storico in cui la carenza di medici e di personale specializzato pesa fortemente anche nell’ambito della riabilitazione. “L’obiettivo è la migliore organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio. Significa che siamo impegnati a costruire la più piena efficienza della rete che mette insieme i medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, ma anche gli Ospedali pubblici e quelli privati accreditati, e gli ambulatori sul territorio, e le strutture ambulatoriali private accreditate. Portiamo nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima i principi ispiratori del Piano Nazionale di Indirizzo della Riabilitazione che nella regione Veneto sta dando vita ad un potente sistema di percorsi di diagnosi, di cura e, appunto, di riabilitazione”. L’organizzazione in una rete di tutte le risorse a disposizione è il compito che il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato ha affidato a Stefano Bargellesi, “Specialista fisiatra di grande esperienza – lo presenta Massimo Zuin, direttore generale dei Servizi sociosanitari – E’ stato direttore della Medicina Fisica e Riabilitativa all’Ospedale di Treviso, e prima ancora a Motta di Livenza”. Anche il Covid-19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, impegna a fondo i medici fisiatri e le strutture riabilitative. “E’ diventata molto impegnativa, per chi opera nell’ambito della riabilitazione - sottolinea lo stesso Bargellesi - la gestione dei pazienti che colpiti dal virus. Quelli che sono stati malati in forme gravi, in particolare, portano con loro tutta una serie di menomazioni, che sono sì respiratorie, ma anche cardiologiche, neuro-

L’Ulss 3 Serenissima affida allo specialista Stefano Bargellesi la riorganizzazione nel Veneziano

Anche il Covid 19, con le conseguenze che i pazienti gravi portano con loro a lungo dopo il ricovero nei reparti per acuti, ha impegnato ulteriormente medici e strutture motorie, neurocognitive. Il paziente che ha subìto in forma grave la malattia del momento diventa un nuovo soggetto a cui occorre dedicarsi. Nell’Ulss 3 Serenissima lo stiamo facendo attraverso gli ambulatori Long Covid, realtà che operano con successo sia nell’Ospedale di Dolo che nell’Ospedale HUB dell’Angelo. Questi ambulatori, che continuano a seguire pazienti dimessi da mesi ma che portano ancora appunto le conseguenze della malattia acuta, pongono la nostra Ulss in prima linea nella gestione di questo ambito particolare della riabilitazione, e sono un esempio della più corretta interazione tra Ospedali e territorio”. Nominato Direttore della Fisiatria per tutto il territorio del Veneziano e del Miranese, al centro dell’attenzione del Primario Bargellesi ci sono i pazienti che vivono una condizione di disabilità spesso temporanea, ol-

tre ai pazienti post-Covid, anche la persona che ha avuto un ictus e che ha superato la fase acuta, chi porta le conseguenze di un grave trauma midollare, o di una patologia cardiaca, o di un importante intervento ortopedico, per fare alcuni esempi. “Sono affidati a noi persone che hanno prospettive di miglioramento della loro menomazione, ma anche quelle che vivono una situazione di disabilità inemendabile, destinata quindi a non essere mai superata, sulle quali il nostro lavoro tende a ridurre per quanto possibile le conseguenze di questa disabilità. Ancora, vengono affidati a noi sia i pazienti che sono degenti nei reparti per acuti delle varie strutture ospedaliere, sia quelli che sul territorio, usufruiscono di cure riabilitative negli ambulatori, nei centri servizi per anziani e per disabili, nei centri extraospedalieri di riabilitazione intensiva e anche al loro domicilio”.

Ottobre rosa

Le strategie migliori contro il tumore al seno

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il primo gesto per difendersi, fin da giovani, dal tumore al seno è la diagnosi precoce. E quindi, quando si tratta di prevenire il cancro al seno, conoscere il proprio corpo, i segnali che manda (e anche quelli che non manda) è fondamentale per la diagnosi precoce. È bene cominciare sin da giovani: c’è una prevenzione giusta per ogni età. La prevenzione dà un vantaggio fondamentale sul cancro: lo anticipa sul tempo. Perché questo accada bisogna essere previdenti, consapevoli, attente e, soprattutto, serene. Anche osservare poche buone abitudini di vita può essere utile per proteggersi: mangiare in maniera equilibrata, evitare il fumo e l’alcol, fare attività fisica, sottoporsi agli esami per la diagnosi precoce, eseguire frequentemente l’autovalutazione del seno. Con la pandemia, la prevenzione oncologica è stata messa in secondo piano: è importante che ritrovi il suo ruolo da protagonista. L’impegno per rendere guaribile il cancro al seno, attualmente intorno all’80% a cinque anni dal trattamento, deve proseguire con ancora maggiore energia. Sono diversi i fattori che incidono sullo sviluppo del cancro al seno: alcuni si possiamo tenere sotto controllo, altri non dipendono da noi. E comunque la prevenzione è un grande alleato, in ogni caso. PREVENZIONE PRIMARIA Con la prevenzione primaria possiamo individuare e, quando possibile, rimuovere le cause che possono contribuire allo sviluppo di un tumore, quelli che vengono di solito chiamati “fattori di rischio”. I principali fattori di rischio non modificabili sono l’età, la storia riproduttiva della donna, la familiarità per tumore al seno e/o ovaio, neoplasie e trattamenti pregressi, mutazioni di specifici geni. La buona notizia è che ci sono altri fattori di rischio che sono modificabili: se vengono rimossi dalla nostra vita, possono nettamente ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno. La terapia ormonale sostitutiva, ad esempio, rientra fra questi fattori di rischio modificabili per le donne in menopausa. Anche l’obesità può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno, per questo è fondamentale fare attenzione anche al proprio stile di vita: una scorretta alimentazione, sedentarietà, fumo, alcol possono avere un impatto negativo sulla prevenzione del cancro ma anche sulla nostra salute in generale. Per una prevenzione quotidiana è quindi importante seguire uno stile di vita sano. PREVENZIONE SECONDARIA I fattori di rischio che non possiamo tenere sotto controllo richiedono una efficace strategia di azione, tutta basata sulla prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive, con maggiori possibilità di guarigione. Oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella, che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. È importante scoprire il tumore al suo inizio. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%. Gli interventi sono sempre conservativi e non procurano seri danni estetici alla donna. LE BUONE REGOLE PER LA DIAGNOSI PRECOCE La prima buona regola di prevenzione è sicuramente la visita annuale ginecologica. Ogni donna dovrebbe inserire nella propria agenda questo appuntamento non rimandabile. È proprio la visita con lo specialista che, a partire dal proprio caso individuale, permette di avere certezze rispetto agli esami e ai controlli da effettuare periodicamente per la diagnosi precoce. Inoltre, ogni donna dovrebbe mettersi un appunto sul calendario per dedicarsi, almeno una volta al mese, all’autovalutazione del seno. Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Lilt for Women – Nastro Rosa è l’iniziativa che invita tutte le donne a rivolgersi al numero verde Sos Lilt 800998877 per ricevere informazioni e prenotare una visita senologica gratuita presso il più vicino ambulatorio Lilt aderente. (Dal sito della pagina Facebook nazionale Lilt)


Salute

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Il dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, risponde alle domande più frequenti

L’importanza della vaccinazione anti Covid in gravidanza Un video realizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, nel contesto di una campagna di informazione e sensibilizzazione più ampia, per rassicurare le mamme in attesa o che stanno allattando

“Punto rosa” all’Ulss 2, per informare le donne in gravidanza sulla vaccinazione contro il Covid

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o visto gli effetti del Covid 19 su neomamme e neonati e, per questo, consiglio vivamente la vaccinazione”. Sono le parole del dottor Enrico Busato, primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, a conclusione di un video di sensibilizzazione sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione anti Covid anche in periodo di gravidanza e durante l’allattamento. Molte donne temono possibili effetti avversi, non tanto su se stesse, quanto piuttosto sui loro neonati. Molte sono le domande che si pongono e a cui cercano risposta per essere rassicurate. “Vaccinarsi contro il Covid è sicuro sia per le future mamme che per il bambino che portano in grembo”, ripete più volte lo specialista in questo appello #vacciniamoci rivolto nel mese di ottobre in particolar modo alle mamme in dolce attesa, per la protezione di loro stesse e dei propri bambini. Perché questo pressante appello in questo momento? “Abbiamo avuto – risponde il dottor Busato – un numero di gravide positive in questo ultimo mese che rappresenta un terzo di tutte le donne che, invece, abbiamo avuto nella precedente ondata. Ciò è dovuto al fatto che la nuova variante Delta ha un tasso di diffusione più altro rispetto alla variante precedente e anche gli effetti, colpendo donne più giovani, sono più gravi. In questo periodo, abbiamo avuto ricoveri di mamme in gravidanza in Neurologia, Malattie infettive ma anche in Rianimazione”. Il dottor Busato nel video diffuso dall’Ulss 2 risponde alle domande più ricorrenti. La prima di queste senz’altro è relativa al periodo della gravidanza in cui è consigliato vaccinarsi. “La vaccinazione – specifica il primario – può essere effettuata in qualsiasi periodo della gravidanza. In alcune circostanze, magari, è preferibile evitare il primo trimestre ma questa è una scelta che si fa col medico al momento della vaccinazione, che può essere rimandata al secondo trimestre per evitare alcune possibili complicanze in donne a rischio per determinate patologie”. Possono fare la vaccinazione anche le neomamme che stanno allattando? “Anche durante l’allattamento – è la risposta del dottor Busato – la vaccinazione è consigliata, anzi

è importante perché, oltre a proteggere la mamma, sappiamo che vi è un passaggio nel latte materno che garantisce quindi una protezione, anche se minima, al neonato. E’ logico che la vaccinazione durante la gravidanza ha i suoi risultati migliori, perché al bambino passeranno poi gli anticorpi che lo proteggono durante tutto il periodo in cui può venire eventualmente in contatto con una persona affetta da Covid 19. Sappiamo comunque che non è necessario interrompere l’allattamento in caso di vaccinazione della mamma. La mamma che fa la vaccinazione può continuare tranquillamente ad allattare”. C’è una correlazione tra vaccino anti Covid e sterilità? “Su questo siamo molto tranquilli e sicuri: non è vero che il vaccino determina una riduzione della fertilità. Tutti i dati a nostra disposizione ci dicono che non c’è stata nessuna riduzione della fertilità nelle donne che hanno effettuato il vaccino. Anzi, sappiamo che molte mamme lo hanno fatto nel periodo preconcezionale ed hanno avuto una tranquilla gravidanza”.

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Sotto il dottor Enrico Busato

ettere a disposizione delle donne in gravidanza Punti informativi sulla vaccinazione contro il Covid in ogni Distretto: questo l’obiettivo dell’iniziativa dell’Ulss 2 e che ha esordito a fine settembre, con l’attivazione del “Punto rosa” al Centro vaccinale di Villorba. “Il Punto rosa ospiterà un ginecologo che farà consulenza, e anamnesi, alle future mamme spiegando l’importanza della vaccinazione contro il Covid, per la protezione di sé stesse e del nascituro – spiega il primario del reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ca’ Foncello, Enrico Busato -. Saremo a disposizione per rispondere a tutti i possibili dubbi che nel caso delle donne in gravidanze riguardano, nella maggior parte dei casi, il bimbo che portano in grembo. A tutte loro posso assicurare che la vaccinazione è estremamente importante e sicura: il recente ricovero di tre donne incinte all’ospedale di Treviso, una delle quali purtroppo in Terapia intensiva, ha confermato come gli effetti del Covid possano essere molto gravi, sia per le future mamme che per i bimbi per cui il mio invito non può che essere alla vaccinazione”. Il “Punto rosa” all’ex Maber sarà attivo ogni mercoledì dalle 15.00 alle 19.00. “Oltre al box dedicato nel Vax Point di Villorba attiveremo, negli altri due Distretti, canali informativi dedicati con i reparti di Ostetricia dell’ospedale di Montebelluna per l’ex Ulss 8 e con il nosocomio di Conegliano per l’ex Ulss 7 – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi -. A Montebelluna le donne in gravidanza potranno inviare una mail con tutti gli eventuali quesiti a ostetriche. montebelluna@aulss2.veneto.it o telefonare il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 al n. 0423.611660. A Conegliano, invece, il Punto informativo per le gestanti sarà attivo tutti i giorni dalle 15.00 alle 17.00, contattando lo 0438.663128”.


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La ricerca. A fine 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia

Ambienti chiusi, con mascherine e ricambio d’aria il rischio di trasmissione è molto basso E’ stata analizzata la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni

Funghi, i consigli utili per chi li raccoglie nei boschi

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onsumare solo funghi controllati da un vero micologo (e diffidare dagli esperti improvvisati); consumarli in quantità moderate, solo in perfetto stato di conservazione e ben cotti; non somministrarli ai bambini né alle donne gravide; sbollentarli prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi; non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali; non regalare i funghi raccolti se non controllati; nei funghi sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino. Sono le buone regole che il Ministero della Salute ha messo a punto per gli appassionati della raccolta di funghi, nella stagione che ha preso il via, quest’anno anche in anticipo a causa delle abbondanti piogge, e che proseguirà fino ad autunno inoltrato. Le raccomandazioni sono varie, per evitare i pericoli legati ai rischi di intossicazioni o avvelenamenti, ma il più importante è quello di far analizzare i funghi raccolti da un ispettore micologo dell’Asl della zona, un servizio peraltro che viene fornito gratuitamente. Il pericolo di prendere per buone delle varietà che, al contrario, possono causare avvelenamento o intossicazioni alimentari non è così raro, soprattutto per coloro che sono occasionali raccoglitori di funghi. Per avere la certezza della commestibilità di quanto si è raccolto, dunque, è necessario rivolgersi a dei professionisti dell’ispettorato micologico che esegue quotidianamente perizie e controlli. Pertanto è assolutamente necessario evitare di mangiare funghi di cui non si conosce la provenienza. L’errore più frequente è quello di confondere specie di funghi commestibili con i loro “sosia” velenosi. Altro errore in cui si incappa frequentemente è quello di consumare funghi commestibili ma in stato di avanzata maturazione, marcescenti o infestati da parassiti o muffe. C’è poi la tendenza a dare retta alle credenze popolari, che a volte sono solo false leggende. Ad esempio è falso credere che i funghi che crescono sui ceppi e cui tronchi di alberi vivi siano tutti buoni, così come è altrettanto falso pensare che i funghi dei nostri prati non siano mai velenosi. E’ bene dunque evitare di affidarsi a queste prassi e far controllare i funghi raccolti. Come fare? Intanto conservando i funghi in adeguati contenitori, quindi procedendo ai controlli al più presto possibile. I funghi vanno portati completi, così come sono stati raccolti, senza prima aver provveduto alla toelettatura e all’esportazione di parti che possono essere utili all’identificazione e va portata tutta la quantità raccolta per evitare errori di identificazione di specie simili. In caso di sospetto avvelenamento, tuttavia, o di disturbi che insorgono dopo aver consumato dei funghi è bene recarsi immediatamente al più vicino Pronto soccorso, evitando terapie o manovre autonome. E’ bene, se possibile, portare con sé residui dei funghi utilizzati. Questa la sintesi delle buone abitudini da osservare del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea.

on mascherina, distanziamento e ricambio d’aria, nei luoghi pubblici al chiuso il rischio di trasmissione in aria del Covid è risultato inferiore al minimo rilevabile. Lo evidenzia uno studio condotto per la prima volta in Italia, dagli Istituti di Scienze dell’atmosfera e del clima e di Scienze polari del Cnr, Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, pubblicato su Environmental Science and Pollution Research. LE MISURE ADOTTATE La rapida diffusione del Covid-19 nell’autunno 2020 durante la seconda ondata della pandemia ha portato all’introduzione di specifiche misure restrittive a carattere regionale basate sulla classificazione del rischio con una scala di colori. Per una definizione più precisa possibile del rischio, è estremamente importante rispondere agli interrogativi sul ruolo della trasmissione in aria (detta airborne) in specifici ambienti di comunità al chiuso, come supermercati, ristoranti, mezzi pubblici. “Il ruolo della trasmissione airborne dipende da diverse variabili tra cui la concentrazione delle particelle virali, che è stata studiata principalmente in ambienti ospedalieri o destinati alla cura dei pazienti Covid-19”, spiega Daniele Contini dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce. “Tuttavia, i dati riguardanti gli ambienti di comunità pubblici al chiuso sono ancora scarsi; per questo, e per la complessità dell’argomento, abbiamo condotto uno studio specifico in diverse città italiane”. LA RICERCA La ricerca, che si è svolta tra novembre e dicembre del 2020, durante la massima diffusione della seconda ondata di pandemia in Italia, ha analizzato la concentrazione delle particelle virali nell’aria in diversi ambienti di comunità operativi anche durante le restrizioni: la stazione ferroviaria di Mestre e due supermercati nell’area metropolitana di Venezia; la mensa Cnr dell’area della ricerca di Bologna; un centro commerciale, una farmacia, ed un salone di parrucchiere a Lecce. I dati raccolti hanno quindi interessato aree del Paese con diffusione del virus e condizioni atmosferiche significativamente diverse. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, a firma, oltre che del Cnr-Isac, dell’Istituto di scienze polari del Cnr, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (Izspb). “La presenza del virus nei campioni di aerosol è stata verificata raccogliendo particolato atmosferico, PM10

e polveri totali sospese, e determinando la presenza del materiale genetico (RNA) del Sars-CoV-2 con tecniche avanzate di laboratorio” prosegue Contini. “Tutti i campioni raccolti sono risultati negativi e non sono state osservate differenze relative a orari di apertura, presenza di persone e chiusura degli ambienti. Questo significa che il virus è assente o in concentrazione inferiore alla rilevabilità e conferma come, con le limitazioni osservate (distanziamento fisico, contingentamento degli ingressi ed uso delle mascherine), la probabilità di contagio airborne appare molto bassa”. “I risultati delle misure sono compatibili con i risultati delle simulazioni svolte tenendo conto della situazione epidemiologica nelle diverse aree di studio e che ha evidenziato il ruolo importante della ventilazione negli ambienti indoor e dell’utilizzo delle mascherine nel ridurre i rischi di trasmissione in aria del virus”, precisa Franco Belosi, Cnr-Isac. “Ciò rafforza l’importanza di osservare negli ambienti chiusi le norme su mascherine, distanziamento e controlli, incrementando quanto possibile, la ventilazione”. “Un rischio maggiore potrebbe infatti verificarsi in ambienti indoor ventilati più scarsamente, dove le goccioline respiratorie possono rimanere in sospensione per tempi più lunghi e depositarsi sulle superfici, incrementando la possibilità di contaminazione per contatto indiretto (mediato dalle superfici) rispetto al contatto diretto tra gli individui”, conferma Andrea Gambaro docente Università Ca’ Foscari Venezia. “Lo studio suggerisce anche l’importanza di sviluppare un protocollo standard per la valutazione della presenza del Sars-CoV-2 in aria, per migliorare i limiti di rilevabilità e omogeneizzare i risultati di studi diversi” conclude Giovanna La Salandra, della Struttura ricerca e sviluppo scientifico dell’Izspb.


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on-line: OTTOBRE 2021

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Passeggiare in autunno con il cane anche quando piove e fa freddo Non tutti i nostri amici a quattro zampe reagiscono allo stesso modo di fronte alla pioggia o al terreno bagnato, qualche consiglio per un’uscita senza pensieri e un rientro sereno

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a passeggiata giornaliera è un momento di svago per l’animale e di relax per il suo padrone. L’autunno è arrivato, l’aria si rinfresca e le piogge sono più frequenti! Ma con condizioni meteorologiche avverse, camminare all’aria aperta diventa più una costrizione che un piacere. Non tutti i cani reagiscono in maniera uguale alla pioggia. Ci sono quelli che amano rotolarsi in una pozzanghera e bagnarsi sotto la pioggia e quelli che al contrario, quando si varca la soglia di casa percepiamo un’espressione di disappunto. Le motivazioni possono essere diverse: dal fastidio del pelo bagnato, alla paura dei temporali o dall’età del nostro amico a quattro zampe. In questo ultimo caso è opportuno uscire quando la pioggia diventa più leggera e portare il cane nel suo parco preferito o nel suo percorso quotidiano, trasformando così questa situazione di stress in un momento piacevole e familiare. I cani sono ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve. La miglior difesa contro il freddo non sta solo nel pelo, ma anche in un’a-

limentazione adeguata. Per i cani a pelo raso o cani anziani che possono avere freddo, o subire gli sbalzi di temperatura, l’ideale è coprirli con un impermeabile. Esistono in commercio diversi indumenti per cani waterproof e resistenti al vento. La cosa importante è lasciare la libertà di movimento, che sia traspirante, che tenga caldo e, infine, che sia adatto e comodo per le caratteristiche del cane. Anche scegliere il posto giusto dove trascorrere il proprio tempo all’area aperta, può aiutarci anche nelle giornate di pioggia autunnali. Evitare ovviamente i campi e i prati con la fanghiglia altrimenti ripulire il cane diventerà un’impresa. L’ideale sarebbe trovare un luogo alberato così che i rami e le foglie possano filtrare il cadere della pioggia e riparare un po’ il tragitto. Dopo una passeggiata sotto la pioggia è importante asciugare il nostro cane, con particolare attenzione alla coda, alla pancia e controllando bene che i cuscinetti siano asciutti per evitare l’eventuale formazione di funghi. Meglio asciugare il pelo del cane con

un asciugamano e poi eventualmente, in caso di necessità, ricorrere al phon, ma è sconsigliato usarlo troppo spesso per evitare di seccare il pelo del cane. Durante la stagione autunnale si tende a ridurre la permanenza all’aria aperta, così come la durata delle uscite con il proprio cane solitamente si riduce. Seppur questo cambiamento delle ruotine quotidiane possa essere giustificabile, non dobbiamo dimenticare che i nostri animali continuano ad avere bisogno di una quota di atten-

zioni; è importante quindi dedicar loro parte del nostro tempo, regalare dei momenti di gioco, in modo che lo svago fuori casa durante la stagione calda, possa viverlo anche all’interno con la stagione autunnale.


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Il vademecum. I primi freddi possono provocare degli squilibri fisici ed emotivi da evitare

È iniziato l’autunno. Come preparare cani e gatti al cambio di stagione Anche le abitudini alimentari cambiano: servono più calorie e l’appetito aumenta, i pasti pertanto devono essere adeguati, anche in base allo stile di vita degli animali

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utunno stagione di passaggio che ci traghetta tra le alte temperature estive e il freddo intenso invernale. Un passaggio che può avere delle conseguenze sul nostro fisico e anche su quello dei nostri animali domestici. Con l’arrivo di questa stagione, infatti, le basse temperature e i primi freddi possono avere un impatto molto significativo non solo su di noi, ma anche sui nostri amici a quattro zampe provocando anche squilibri fisici ed emotivi. È importante anche in questo periodo dell’anno tenere in considerazione alcuni aspetti, per aiutare il cane ed il gatto a rimanere in salute. In previsione del freddo dell’inverno avviene il fenomeno della muta: il manto peloso degli animali domestici si rinnova, per affrontare al meglio le basse temperature. A differenza della muta primaverile, la perdita di pelo nella stagione autunnale comporta una minor quantità di pelo perso, perché gli animali si spogliano del manto estivo che è ben più leggero di quello invernale. La rimozione del manto in eccesso permetterà alla cute di ossigenarsi di più, facilitando la crescita di un mantello più forte. Prendersi cura del manto dei nostri animali consente anche di tenere la casa pulita, evitando l’accumulo di peli negli spazi domestici. Un consiglio valido sempre, ma da tenere in considerazione maggiormente con l’arrivo dell’autunno, è quello di spazzolare un po’ più spesso e più a fondo il nostro cane o gatto. Un altro fenomeno molto importante da valutare con il cambio di stagione è la presenza di parassiti. Complice il calore dato dal riscalda-

mento domestico, i batteri tendono ad attaccare dentro casa; per questo motivo è importante non sottovalutare la protezione dei nostri amici a quattro zampe anche dopo il periodo estivo. Oltre ad usare prodotti specifici, gli come gli antiparassitari, è consigliato lavare tutto il corredo dei nostri pet: il lavaggio a 90° C. di cucce, copertine e giochi aiuta a prevenire i germi e a vivere in un ambiente pulito e sicuro. Per tutelare cani e gatti dalle malattie che pulci, zecche possono trasmettere è comunque importante difenderli tutti i mesi dell’anno e rivolgersi sempre al proprio veterinario per conoscere le migliori prassi da seguire. In questo particolare momento dell’anno si modificano anche le abitudini alimentari di cane e gatto. L’alimentazione dei quattro zampe varia in base alla razza, all’età e alle abitudini, ma nonostante questo con l’arrivo dell’autunno tendono a consumare più calorie. Inoltre, con il freddo gli animali hanno più appetito di conseguenza anche i pasti devono adeguarsi al cambio di stagione. Per questo è consigliabile prevedere, anche con l’aiuto e i consigli del veterinario, alimenti che soddisfino il fabbisogno lipidico, vitaminico e proteico in maniera proporzionata. Infine, lo stile di vita dei nostri animali è influenzato anche dai primi freddi e dalle giornate più corte. Nonostante l’arrivo di basse temperature è importante stare attenti alla loro salute fisica e mentale. Trascorrere molte ore in casa può portare sbalzi d’umore e depressione, inoltre è facile che i nostri animali prendano peso.

È fondamentale assicurarsi che gli animali di casa non si impigriscano troppo. Per farli divertite non bisogna rinunciare all’ esercizio fisico, il gioco in casa o astenersi alle passeggiate in orari con temperature più miti. I primi freddi possono causare fastidi anche all’apparato respiratorio e intestinale che in alcuni casi sfociano anche in raffreddori, laringiti o bronchiti. Tutti questi piccoli accorgimenti possono fare la differenza, ma non sempre riescono a evitare gli acciacchi della stagione fredda. In caso di problemi è consigliato evitare i rimedi fai da te e consultare il proprio veterinario di fiducia per una terapia mirata.


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Cambio casa. Per i nostri amici è un’esperienza da gestire con la massima delicatezza e attenzione

Affrontare la novità del trasloco con gli animali domestici I

l trasloco rappresenta un momento particolare per la vita di una persona. Il tempo, le incombenze burocratiche e il costo sono i pensieri che comportano spesso stress e disagi. Anche gli animali domestici vivono questo periodo come un momento molto più pesante di quanto succeda a noi. Organizzare un trasferimento, quando in famiglia sono presenti cani o gatti, diventa un momento molto delicato che deve essere affrontato con una preparazione adeguata. Quando si cambia casa è fondamentale aiutare i nostri animali domestici, fidati compagni nella vita di ogni giorno, ad affrontare il nuovo habitat ricorrendo ad una serie di semplici strategie, affinché il trasloco non risulti stressante anche per loro. I gatti odiano i cambiamenti, gli ambienti nuovi, la confusione. Sono animali molto territoriali e possono avere problemi ad accettare una nuova casa. Gran parte del loro senso di sicurezza e di adattamento, infatti, deriva dagli stimoli visivi e olfattivi familiari del proprio territorio. Ecco che il trasloco potrebbe richiedere qualche attenzione particolare. Possiamo individuare tre fasi, legate a prima, durante e dopo l’evento, da seguire per effettuare un trasferimento. Come prima cosa se il nostro gatto non è abituato a stare nel trasportino, è necessario cominciare a farlo correttamente prima del trasloco. Una soluzione è quella di posizionare all’interno una coperta e del cibo a lui familiari in modo che riconosca la cosa come qualcosa di positivo e possa entrare senza paura. Un altro suggerimento è rendere divertente il momento dell’imballaggio degli oggetti di casa. Molti gatti amano giocare con le scatole; posizionarne in giro per casa in modo che possa vedere che quello che sta succedendo, potrebbe aiutare il nostro felino. Diversamente, se il gatto è abituato ad uscire fuori, qualche settimana prima del trasloco sarà necessario abituarlo a stare in casa. In generale è importante non stravolgere la routine del gatto e continuare a giocare con lui per tenerlo distratto fino al giorno dello spostamento. Il momento è arrivato e il nostro amico a quattro zampe sarà terrorizzato dal trasporto di scatole e dal rumore. È importante trovare nella vecchia casa, una stanza sicura e riparata, l’ultima ad essere sgomberata, in cui posizionare le sue cose e un angolo dove possa andare a nascondersi, come ad esempio una scatola. È fondamentale che il gatto venga trasferito nella nuova casa quando il trasloco è concluso e tutti i mobili sono già stati posizionati. Infatti, l’arrivo in una casa piena di scatoloni e oggetti creerebbe ancora più confusione nella percezione del nuovo ambiente. Il segreto è rendere il nuovo ambiente il più possibile riconoscibile e familiare. Mantenere un mobile vecchio e identificabile dal nostro animale, come, ad esempio, una sedia su cui amava dormire o farsi le unghie, un mobiletto su cui amava saltare, può aiutare ad ambientarsi più rapidamente. Rendere la nuova dimora il suo rifugio sicuro: preparare una nuova stanza; lasciare un posto dove nascondersi; mantenere il suo cibo preferito; cercare di mantenere invariata la routine. Un semplice consiglio è quello di strofinare un capo di vestiario sulla testa del gatto e passarlo sugli angoli del divano, sui bordi delle porte per distribuire i suoi feromoni in tutta la casa. Il primo periodo in casa potrebbe essere un po’ difficile ed è possibile che ci possa mettere fino a un paio di mesi prima di ambientarsi alla nuova dimensione. Anche se i gatti sembrano indipendenti e solitari, la presenza del padrone è importante. Prendere del tempo esclusivo da

passare con il proprio gatto, non farà bene solo a lui, ma sarà un toccasana anche per i proprietari, ancora stressati dopo il trasloco. Traslocare per un cane vuol dire cambiare ‘habitat’, riappropriarsi di nuovi spazi, sentirli suoi e renderli di sua proprietà, scoprire nuovi odori, nuovi rumori, nuovi cani vicini di casa. Essendo un animale particolarmente abitudinario e territoriale, potrebbe apparire nervoso e anche timido nel conoscere la nuova realtà. Rendere questo passaggio il più sereno possibile è fondamentale. Può essere molto utile fargli prendere confidenza con il nuovo ambiente, il nuovo quartiere e i nuovi vicini, compresi i cani e gli altri animali del vicinato. Può essere una buona idea fare il tragitto a piedi, in modo che il cane riconosca lo spostamento e lo avverta, così come una volta si muoveva in branco con i suoi simili, la normalità, un evento naturale. Un errore frequente è quello di lavare gli oggetti personali dell’animale. Ritrovare i suoi odori nella nuova casa, che ancora non ha tracce del ‘suo passaggio’, potrebbe dare molto conforto al nostro animale a quattro zampe. Arrivati nella nuova casa è importante accompagnarlo e incentivarlo, anche attraverso il gioco, nella scoperta dei nuovi ambienti. Una volta finita l’esplorazione è opportuno lasciarlo libero di perlustrare autonomamente gli spazi. Per qualche settimana, la nuova routine del cane deve essere assolutamente identica alla vecchia. Diversamente dai gatti, il cane si lega al padrone in maniera quasi simbiotica, la presenza del padrone al fianco dell’animale è in grado di calmare e di rassicurare anche il cucciolo più timoroso. Sicuramente, che si tratti di cani o gatti, per limitare lo stress, possiamo seguire tutti questi accorgimenti, ma un altro aiuto valido è quello di affidare il trasloco ad una ditta esperta. Così facendo sarà possibile stare accanto al proprio animale domestico tutto il tempo che si desidera e con tranquillità. Per i proprietari, il consiglio più importante è quello di cercare di rimanere il più possibile tranquilli. L’animale, avvertendo lo stress del padrone, potrebbe a sua volta farsi coinvolgere dall’atmosfera negativa, associando il cambio di casa a un evento di cui avere paura.

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Gli accorgimenti. Predatori per natura, i felini amano “attaccare” vasi e giardini

Come tenere lontani i gatti dai vasi e dalle piante in casa P

iante e gatti, un connubio non sempre semplice. Vasi distrutti, piante rovinate e terriccio sparso un po’ ovunque. Chi vive con un gatto, predatore di natura, spesso è obbligato a rinunciare alla possibilità di avere piante e fiori in casa. Un vaso può quindi rappresentare un ambiente da esplorare e un nuovo passatempo: scavare nel terreno del vasetto, mordere e giocare con gli steli e le foglie dei fiori. Ma esistono facili rimedi, economici e casalinghi, per allontanare i nostri animali domestici dalle piante, senza dover rinunciare alla compagnia dei gatti e alla bellezza della vegetazione in casa. Una soluzione gustosa che non serve ad allontanare, quanto piuttosto a distrarre i gatti è la cosiddetta erba gatta. Sembra, infatti, che i nostri amici felini siano particolarmente attratti da questa tipologia di pianta. Basterà collocarla

in un punto facilmente accessibile all’animale, per distrarlo e tenerlo lontano da quelle piante che devono restare integre. Inoltre, questo rimedio è benefico anche per loro perché favorisce il processo digestivo. Se possedete un terrazzo o un giardino, alcune erbe aromatiche, per il loro forte odore, fungono da repellente. Un metodo naturale per tenere i nostri animali lontano dai fiori. Tra le più efficaci troviamo: pepe, rosmarino, citronella, erba cipollina, aglio e cannella. Posizionando quindi le piante aromatiche nei punti strategici della casa, è possibile ridurre notevolmente l’impatto negativo dei felini. Inoltre, possiamo creare un infuso con acqua calda e le erbe sopra citate, lasciarlo raffreddare e utilizzarlo come spray ed erogarlo sulle foglie. Questo avrà lo stesso effetto dei fondi di caffè in polvere: basterà,

infatti, cospargere i sottovasi delle piante o delle ciotoline da posizionare vicino ai vasi sul balcone. Un metodo con un doppio beneficio, per i gatti e per le piante. Infatti, rappresenta un ottimo concime del tutto naturale per il terreno. Una delle soluzioni non aggressive e molto utilizzate per salvaguardare la salute della vegetazione

dalla curiosità dei gatti, è utilizzare gli oli essenziali a base di citronella, rosmarino e lavanda. È consigliato preparare i batuffoli di cotone da posizionare alla base delle piante in vaso. Il gatto considera questi odori sgradevoli, di conseguenza, si allontanerà dalla zona. Il rimedio è valido anche per gli spazi della casa, come mobili e armadi.

Le soluzioni sono molteplici e soprattutto facili da creare e attuare. È inutile, quindi, adottare atteggiamenti rigidi nei confronti dei nostri amici pelosi. Il gatto è un animale molto curioso, l’unico modo, è adottare questi metodi in modo da salvaguardare le nostre piante e allo stesso tempo, farci incantare dalle fusa del nostro gatto.



Oroscopo

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Ariete Il vostro intuito vi consentirà di orientarvi verso la strada giusta, ottenendo i risultati positivi che cercavate. Procedete determinati, seri, e convinti verso la meta che vi siete proposti di raggiungere

Ottobre

Toro Il momento è buono per intraprendere un nuovo percorso che porterà alla realizzazione del vostro progetto di cambiamento e per ripensare ad alcune situazioni che da tempo volevate cambiare

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Bilancia Qualcosa di inaspettato sconvolgerà la vostra quotidianità, ma non è detto che sia un male. Valutate con attenzione i pro e i contro. Potrebbe essere il momento giusto per una svolta, anche professionale

Scorpione

E’ tempo di consolidare i propri progetti, si viaggia a pieno ritmo con tanto entusiasmo e qualche evasione

Affrontate le sfide che vi si presentano con coraggio ma anche con serenità, una per volta, e riuscirete ad uscirne vincitori. Il vostro modo di fare vi aiuterà a trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori

Gemelli

Sagittario

Dovete fare attenzione alle vostre reazioni e fermarvi in tempo per evitare conflitti e discussioni che mal tollerate, soprattutto in questo periodo. Una notizia a sorpresa renderà tutto più facile

Il periodo è sereno, procedete spediti verso gli obiettivi che vi siete dati, anche la vita affettiva si rivela tranquilla, E’ un periodo decisamente buono da vivere a pieno

Cancro

Capricorno

Siete concentrati sulle cose della vostra vita personale e questo talvolta vi distoglie da tutto il resto, Siete alla ricerca di rassicurazioni e stabilità

Vi si presenta una occasione nel lavoro che proprio non potete lasciarvi sfuggire, la vostra ambizione vi costringerà a prendere in considerazione e valutare ogni proposta, saprete individuare quella migliore per voi

Leone

Acquario

Dopo tanta fatica e dedizione è arrivato il momento dei riconoscimenti in ambito lavorativo e una migliore prospettiva economica. Il periodo è favorevole anche nella vita sentimentale

Siete creativi e sognatori come sempre e questa vostra disposizione vi servirà a valorizzare i vostri progetti e vi consentirà di mettere a frutto i vostri piani. In questo periodo avete una marcia in più

Vergine

Pesci

Abbandonate il vostro proverbiale autocontrollo e lasciatevi andare al divertimento e all’evasione, cercate nuove avventure che potrebbero diventare anche importati. E’ tempo di mettere in secondo piano il lavoro

Fuggite dalla monotonia in cerca di un’evasione che vi faccia vivere esperienze interessanti e nuove. La vostra curiosità vi porterà lontano, lungo la strada che avete da sempre sognato per voi


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