della Riviera Est
1994 - 2014
Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 di Grigoletto Loris & Alan
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.65 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Mira Condannati utilizzati per sfalciare i parchi
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Camponogara Menin stravince le elezioni comunali
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DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 28 10%
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L’INTERVENTO
2500 firme per avere l’idrovia Sono state raccolte oltre 2500 firme dal comitato Brenta Sicuro per realizzare il completamento dell’Idrovia Padova-Venezia. Le firme sono state portate in Regione durante incontro che si è tenuto con l’assessore all’ambiente Maurizio... pag. 10
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Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
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Povertà ed emigrazione flagellano il territorio Nel 2013, 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese sono emigrati all’estero
P
overtà ed emigrazione, due facce della stessa medaglia, quella della crisi economica. Un flagello che dal 2008 colpisce in maniera sempre più forte il tessuto sociale ed economico dei 17 comuni del comprensorio. Veniamo all’emigrazione. Quasi 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese, sono emigrati all’estero nell’ultimo anno per cercare lavoro e la prospettiva è che in Italia non ci tornino più. Le destinazioni? I ragazzi puntano sull’Australia, le ragazze più sui
paesi europei. A spiegare questo fenomeno è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri. ”Dall’inizio del 2013 – spiega Livieri – circa 400 giovani dall’area della Riviera del Brenta e 300 dai comuni del miranese, hanno deciso di lasciare il nostro territorio perché non offre più alcuna prospettiva di lavoro. Non si tratta solo di persone laureate o specializzate, non è più una “fuga di cervelli”, ma una fuga generalizzata da un’area che non offre a loro alcuna prospettiva di reddito“. Livieri fa una
analisi sociale delle classi di provenienza dei giovani emigranti. Partono soprattutto figli di operai e di impiegati mentre i figli dei ceti medio - alti, o se la cavano con “assunzioni cooptative” o l’urgenza di trovare una occupazione per loro, non è cosi impellente“. Chi parte però difficilmente torna. Le mete preferite delle ragazze sono la Francia, il Regno Unito e la Germania. Poco ambite le mete invece come gli Stati Uniti, mentre alcuni apprezzano paesi come il Brasile in pieno pag. 19 sviluppo economico.
a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.
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Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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TOGETHERNESS TRIO > > >
4 Luglio THE M.B. SEA GROUP
Franco Nesti - contrabbasso, voce Nicola Privato - chitarra Igor Checchini - batteria La ricerca accurata del sound e la naturale attitudine dei tre musicisti al dialogo si trasforma di brano in brano, passando dallo Swing più tradizionale ad atmosfere etniche, da suoni sintetici e loops fino a voci narranti, capaci di coinvolgere in un avvincente percorso di ri-scoperta di immagini e colori condivisi.
20 Giugno PRIVATO - VANETTO DUO
11 Luglio - JAM SESSION
workshop (pizza o spaghettata+birre) jazz, elettronica, groovy contemporary music > >
18 Luglio FÜNK IPA FÜNK IPA, la versione moderna del jazz, si accompagna particolarmente bene con il gusto piccante di calde serate estive, permettendovi di gustare rinfrescanti improvvisazioni che stimoleranno le vostre papille ma vi faranno anche muovere il piedino. > > > > > > >
Amici ancor prima che colleghi, il duo formato dal chitarrista Nicola Privato e dal sassofonista Cristian Vanetto, mette sul piatto un sound ed un feeling tutto particolare, condito da una sana voglia di divertirsi.
Federico Caldon - Trobone Alcide Burato - Basso Marco Malandra - Organo e Tastiere Matteo Santinon - Batteri Luca Tiengo - Chitarra Cristian Vanetto - Sassofono Riccardo Vidotto - Tromba
25 Luglio ADELINO BIG BAND
27 Giugno NINA VES DUO > >
1 Agosto - IndYX
NICOLA FAZZINI, alto sax CLAUDIO VIGNALI, piano elettrico & effetti > ALESSANDRO FEDRIGO, basso acustico & elettrico > ANDREA GRILLINI, batteria
8 Agosto VALENTINA CESARIO TRIO Valentina cantante stabile a Londra da anni propone musica R&B, funk e jazz affiancata dal basso di Rosa Brunello e il sax di Mattia Pozza i quali fonderanno sonorità acustiche con elettroniche per un sound fresco e nuovo
22 Agosto DALLA POZZA - DE NITTIS DUO Duo composto da due giovani musicisti con esperienze in campo jazzistico e pop. Presenteranno un repertorio che spazia dal jazz/latin alla musica classica toccando le tappe principali della storia del jazz, ampio spazio improvvisativo e ricerca negli arrangiamenti.
29 Agosto
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Elena “Nina” Carraro : Voce David Beltran Soto Chero : Chitarra >
Dirigono i M° Nicola Privato e Cristian Vanetto.
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L’INTERVENTO
segue da pag.
Tasi e crisi fiscale
Economia e territorio
“PIANO CASA”: 512 PRATICHE NEI PRIMI MESI DEL 2014
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Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari
“Piano casa”: sono 512 dall’inizio del 2014 (quadrimestre gennaio-aprile) le pratiche ricevute dai 44 comuni della provincia di Venezia relative all’ampliamento delle abitazioni previsto dalla proroga della legge approvata dal Consiglio regionale nel luglio dello scorso anno. Dal 2009, quando la legge sul “Piano casa” è entrata in vigore, fino ad oggi, sono state ben 11.599 le pratiche presentate. I dati sono emersi dall’ultimo rapporto che gli uffici del Servizio Pianificazione territoriale e urbanistica stilano a scadenza bimestrale. Positivo è stato il commento dell’assessore provinciale all’Urbanistica Mario Dalla Tor. “Questa legge - ha detto - è un’autentica boccata d’ossigeno per la nostra economia in un momento di crisi, che ha colpito in modo pesante il settore delle costruzioni”.
Riviera
“La Rosa si fa Scarpa”
ballerina e decolletè tacco 100 vincono il concorso
MIRA
Un modello “ballerina” e un “decolletè tacco 100” sono i due nuovi modelli di scarpa che hanno vinto al concorso “La Rosa si fa Scarpa” organizzato dall’associazione culturale Squero Antico, dalla Provincia di Venezia, dall’associazione Calzaturifici Riviera del Brenta (Acrib) e dal Politecnico Calzaturiero. Lo scorso 10 maggio in villa Foscarini Rossi, la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto ha premiato Ilaria Zanella e Larisa Clara Mezei, vincitrici tra i 55 allievi del politecnico che hanno partecipato.
Provincia turismo
Servizio integrato fra autobus, treno e vaporetti pag. 6
CampAgna lupia
Dopo le tangenti, fermate la Romea Commerciale pag.
Camponogara
Un mese in festa con la cantina di Premaore pag.
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Regione europee
Bandiere blu in tutto il litorale veneziano. Il debutto di Chioggia pag. 23
Territorio
Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente pag.
Il Veneto svolta a sinistra pagg.
Trasporti
“Una serata d’estate a Torcello”
“Una serata d’estate a Torcello” è quella programmata per il 21 giugno prossimo alle ore 17,30 con tanto di visita guidata gratuita al museo provinciale e rientro a Venezia con imbarcazione dedicata. L’iniziativa è promossa in occasione dell’edizione 2014 di Art Night, in collaborazione con San Servolo Servizi, per promuovere l’arte e la cultura dell’isola di Torcello. “La Provincia - commenta l’assessore provinciale alla Cultura Raffaele Speranzonche ha organizzato l’evento - propone un altro appuntamento culturale alla scoperta di un’isola splendida, ricca di storia e fascino del passato”. La prenotazione è obbligatoria (disponibilità fino ad un massimo di 60 persone) e va fatta contattando l’indirizzo mail torcello.eventi@provincia.venezia. it (o telefonicamente 041-2765001, ore ufficio). Mestre
“Estate village” al parco san giuliano
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Treno: viaggiare costa di più
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cultura A Cavarzere la grande lirica risuona sotto le stelle pag. 30
Visita guidata
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E’ partito lo scorso 31 maggio e proseguirà fino al prossimo 8 agosto l’evento estivo “Estate Village” che si rinnova tutte le sere, per 70 giorni, al Parco San Giuliano, zona Pattinodromo. L’appuntamento con la musica è assicurato tutte le sere, dalle ore 18 e dalle 15 nei festivi e prefestivi. Molti e vari gli ospiti e anche i temi proposti. Varietà di offerta anche per la ristorazione, che va dalla cucina etnica a quella tradizionale.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto. è un marchio registrato di proprietà Srl DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE e
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Padova, via Lisbona 10 Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054 direttore@lapiazzaweb.it Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza
Paga e Tasi: quando i rit
di Nicola Stievano
Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni
Massimiliano Barison: “Come con la mini Imu ancora una volta i cittadini dei comuni virtuosi sono penalizzati”
C
hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali pertanto si dovrà pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia, Treviso, Venezia e Vicenza, così come molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa occasione non verranno spediti a casa dei bollettini ma saranno
imu per seconde case e negozi
E’ tempo di versare il primo acconto per i proprietari
L
’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.
i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un
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anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.
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Argomento del mese 5 Scadenze
tardatari la fanno franca Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole
Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica
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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.
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La denuncia della Cgia di Mestre
“Un ingorgo fiscale estivo” T
asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir
6 Mira Trasporti pubblici Accordo in arrivo fra Sistemi Territoriali ed Actv
Un servizio integrato bus-treno Scalabrin (Actv): biglietto unico fra treno, autobus e anche vaporetto, con risparmi consistenti di Alessandro Abbadir
N
ovità in arrivo per i trasporti della Riviera del Brenta. A proporla è il presidente dell’Actv Luca Scalabrin. Scalabrin punta ad un servizio integrato fra Actv e Sistemi Territoriali che permetterà agli utenti di risparmiare un 10 % su abbonamenti e biglietti, e avere orari più fruibili da Venezia - Mestre in direzione della Riviera del Brenta e del Piovese, fino ad Adria. Anche a Sistemi Territoriali nel frattempo stanno lavorando per definire l’intesa con diverse riunioni tecniche. Scalabrin intanto va nel dettaglio. “In queste settimane – spiega il presidente dell’Actv – abbiamo messo a punto un accordo per poter creare una tariffazione integrata, un biglietto unico, un abbonamento unico e di fatto un servizio unico con Sistemi Territoriali, la società della Regione che fa gestisce la linea ferroviaria Mestre - Adria. Con questo accordo vogliamo dare un servizio integrato simile a quello che si offre all’utenza nelle città europee, con servizi ferroviari e automobilistici interconnessi. In questo modo gli orari dei treni e le coincidenze con le vicine fermate dei bus, saranno studiate ad hoc, e permetteranno, a chi utilizza i mezzi di evitare di perdere inutilmente del tempo in attesa“. Ma non solo. “Chi ad esempio – continua Scalabrin – salirà su un treno alla mattina per arrivare a Mestre o Venezia e qui poi utilizza un vaporetto, alla sera potrà tornare a casa con un pullman Actv e viceversa”. Ci sarà ovviamente anche un risparmio in termini economici, per chi userà questo servizio“. Lo scopo finale è di far utilizzare con più frequenza i mezzi pubblici per evitare l’intasamento da traffico delle città so-
In breve Divieti di transito, cartelloni strappati Furti continui dei cartelli di divieto di transito sulle strade arginali dell’idrovia Padova Venezia a Dogaletto di Mira a due passi dalla Romea. I principali sospettati sono coloro che praticano la prostituzione maschile e che più di una volta si sono beccati la multa per transito e sosta vietata, e anche denunce per atti osceni in luogo pubblico. Il comandante della polizia locale di Mira Mauro Rizzi spiega i fatti. “E’ già la terza volta dall’inizio dell’anno – spiega Rizzi – che la cartellonistica stradale all’ingresso delle strade arginali dell’Idrovia Padova- Venezia viene sradicata e portata via”.
Carabinieri, morto l’ex comandante Martano
prattutto nelle ore di punta ed evitare così anche l’inquinamento. “E’ chiaro – conclude – che lo scopo finale è quello di togliere traffico dalle strade e l’ostacolo finora trovato per modificare le abitudini di lavoratori e turisti, è che i servizi spesso sono scarsamente integrati e per questo poco appetibili“. L’accordo che sta per essere definito con Sistemi Territoriali entrerà in funzione entro l’estate, e dopo un periodo sperimentale. Se funzionerà sarà proposto anche a Ferrovie dello Stato sulla linea Venezia - Padova e Venezia - Bassano. “I tecnici di Actv e della nostra società – dice il presidente Gianmichele Gambato – stanno studiando una proposta che porti in poco tempo alla realizzazione del servizio che ci è stato suggerito da Actv“. Insomma, anche sul versante trasporti sono in arrivo risparmi.
E’ morto all’età di 67 anni il maresciallo maggiore dei carabinieri Gino Martano. Martano ha comandato per molti anni la caserma dell’Arma di Mira ed era molto conosciuto in paese. Si era arruolato nell’Arma a 16 anni e ha fatto carriera da sottufficiale fino a diventare maresciallo maggiore. Gli è stata anche conferita l’onorificenza di cavaliere del lavoro. Era molto impegnato nel settore della solidarietà. Gino Martano ha lasciato la moglie Luciana, i figli Manuela, Roberto e Laura, la sorella Antonia.
Bretella A4, apertura a fine giugno Slitta di un mese l’apertura della bretella di collegamento fra la A4 e la brentana, e il comune di Mira insorge e chiede spiegazioni. Il tratto in questione atteso da anni è quello fra via Valdarno e la nuova rotatoria di Borbiago. La strada è chiusa in attesa della costruzione della bretella. Veneto Strade prima delle elezioni aveva annunciato l’apertura per il 3 giugno, ma l’apertura della nuova opera, realizzata all’interno delle opere complementari al Passante, non si è vista. Veneto Strade ha promesso l’apertura per fine giugno.
Politica M5S, è autocritica
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opo le elezioni europee vinte dal Pd non mancano le analisi all’interno anche del Movimento 5 Stelle. A farla a Mira, dove i grillini sono al governo, è il capogruppo del Movimento in consiglio comunale Mauro Berti. “Non possiamo dare la colpa agli elettori se abbiamo perso in modo clamoroso le elezioni. Evidentemente abbiamo fatto una serie di errori soprattutto di comunicazione. La gente non si informa solo sul nostro blog. Non condivido le analisi di chi dà la colpa all’elettorato se ha votato in massa Pd anche qui a Mira. Deve aprirsi nel Movimento 5 Stelle a Mira una fase importante di riflessione”. A Mira il Movimento 5 Stelle che governa il comune dal 2012, è passato dal 35 % delle politiche di un anno fa al 25,96%. Il Pd è arrivato 46,79 %. Sull’analisi del voto, nelle scorse settimane era intervenuto anche il sindaco Alvise Maniero, per il quale l’insuccesso sarebbe il risultato anche sul territorio mirese di parti della società che opporrebbero resistenza al cambiamento. Insomma, una analisi sulla linea del guru Beppe Grillo, per il quale in Italia ci sarebbero tanti pensionati a condizionare l’esito elettorale. “E’ ora di chiarire – dice Berti – che questa amministrazione del Movimento 5 Stelle a Mira lavora molto, solo che di fatto, la gente non sa cosa fa, perché comunica malissimo i risultati raggiunti. Sul distretto sanitario il primo cittadino si sta impegnando molto per evitare che venga spostato. Sulla vicenda della mancata pulizia delle scuole abbiamo agito in sintonia con i genitori e i lavoratori. Sui temi delle
grandi opere e dell’urbanistica il nostro impegno in difesa del territorio è assoluto. Solo che in pochi lo sanno in paese. Anche con le altre forze politiche va sempre più cercato il dialogo senza snaturare ovviamente la natura del nostro impegno ideale. Abbiamo dato l’impressione di essere isolati e per certi aspetti di ragionare in modo ideologico. Per questo deve aprirsi una discussione costruttiva fra gli attivisti“. Se per il Movimento 5 Stelle ora è il tempo dell’autocritica, in casa Pd c’è entusiasmo. ”Il grande risultato ottenuto alle elezioni europee a Mira – dice il segretario Albino Pesce – ci deve dare la forza per continuare sulla strada intrapresa. I cittadini con il loro voto hanno dimostrato di credere nel Pd e di vederlo come un grande partito che può cambiare l’Europa e l’Italia. Come Pd a Mira, in questi mesi abbiamo dimostrato di avere la capacità di fare un buon lavoro di gruppo con l’aiuto attivo di tutti i 9 circoli territoriali, e questo è solo l’inizio. Il nostro radicamento territoriale è ben altra cosa da quello grillino, ora se ne sono resi A.A. conto“.
8 Mira Editoriale
Territorio Ulss 13 La Conferenza dei Sindaci ha approvato il “Bilancio economico preventivo parte sociale”
Più soldi per i disabili e la famiglia
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
segue da pag.
1
di Alessandro Abbadir
E’
stato approvato all’unanimità il “Bilancio economico preventivo parte sociale” insieme alla “Ripianificazione dei Piani di zona” dell’Ulss 13. A maggio la direzione dei servizi sociali dell’Ulss 13 ha presentato in Conferenza dei Sindaci il bilancio preventivo per il 2014 e le nuove progettualità messe in campo per l’area del sociale. Ammonta a 14 milioni e 231mila euro circa il bilancio di previsione per quest’anno, ovvero di 132mila euro in più rispetto al 2013 grazie ad un aumento di fondi regionali e ad una maggior partecipazione degli utenti ai servizi. Di questi 14 milioni e 231mila euro, 6 milioni e 906mila euro sono a carico dei diciassette Comuni, 5 milioni e 587mila a carico dell’Ulss, mentre la restante quota riguarda la compartecipazione degli utenti e della Regione. “Per il 2014 – ha spiegato il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 13 Michele Maglio – abbiamo puntato principalmente su tre aree: quella dei disabili, l’area famiglia-minori e, infine, quella chiamata della marginalità. Per queste aree si è previsto una quota pari a 102.500 euro”. Una progettualità che ogni anno viene rivalutata in base alle esigenze della popolazione. “Non dobbiamo riscrivere il Piano di Zona tout court – ha sottolineato Maglio – ma verificare di anno in anno i progetti che si devono ricalibrare o modificare. E’ un lavoro che vede interessati più soggetti, anche quelli del volontariato, che si esplica in tavoli tematici “multidisciplinari”, fondamentali per valutare le offerte e le eventuali innovazioni”. Per quanto riguarda l’area della famiglia, ad esempio, si punta su nuovi progetti volti a promuovere le coppie che intendono adottare dei bambini. Per l’area dei minori, si prevedono cinque nuovi ingressi nelle strutture tutelari, per cui nel 2014 i minori tutelati passeranno da 36 a 41. Si scommetterà molto sull’affido e per questo sono stati stanziati 82mila euro. Si deve rivedere l’offerta
NEWS
I
Per l’area anziani sono stati inseriti i nuovi progetti riguardanti le persone malate di Alzheimer
6 milioni e 906 mila euro sono a carico dei 17 comuni dell’area
I minori tutelati passeranno da 36 a 41. Per l’affido staziati 82 mila euro
delle strutture residenziali e semiresidenziali (che sono un’alternativa all’ospedale come l’hospice o un ospedale di comunità). Proprio in questa direzione va la realizzazione a Mira di un nuovo Centro Diurno per disabili. Per l’area anziani sono stati inseriti i nuovi progetti riguardanti le persone malate di Alzheimer e un progetto sull’assistenza domiciliare integrata (Adi). Infine per l’area della salute mentale, oltre a puntare su una maggior rete territoriale di colla-
L’ospedale di Dolo
borazione col volontariato per i pazienti psichiatrici, è prevista la realizzazione di una Comunità alloggio a Campagna Lupia. Soddisfatto il direttore generale. “Si tratta – commenta il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato – di un bilancio sano e che testimonia un forte impegno sul territorio, realizzato grazie al costante contatto e alla collaborazione con i comuni”.
Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .
Servizi
Il distretto sanitario sarà spostato ad Oriago
l distretto sanitario di Mira è pronto a spostarsi ad Oriago. Questo il progetto annunciato durante una riunione dell’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13, dal comune più popoloso della Riviera del Brenta. Il nuovo distretto che sarà realizzato grazie ad un accordo pubblico - privato, in una laterale di via Risorgimento poco distante da piazza Mercato, complessivamente costerà un milione di euro. L’annuncio è stato dato dal sindaco Alvise Maniero. “Vogliamo – spiega
il capogruppo del Movimento 5 Stelle Mauro Berti – tenere il distretto sanitario a Mira. L’attuale sede del distretto, quella cioè di villa Lenzi lungo la brentana a Mira Taglio è del tutto inadeguata. Per la realizzazione di un nuovo distretto ad esempio in via Oberdan, non ci sono fondi regionali nonostante fosse stato fatto un accordo dall’allora sindaco Michele Carpinetti“. In queste settimane la stessa Ulss e Conferenza dei sindaci aveva fatto capire di voler avallare il trasferimento del distretto
alla ex sede del Tribunale di Dolo. Una soluzione che era stata proposta dalla sindaca Maddalena Gottardo. Il Pd di Mira si è mobilitato raccogliendo migliaia di firme per far restare il distretto sanitario in paese. “Abbiamo trovato – dice Berti – una soluzione che permetterà di far restare il distretto sanitario nel comune di Mira anche se nella frazione di Oriago. Il nuovo edificio sarà costruito su due piani e sarà ampio 1000 mq, disporrà di parcheggi ampi e il costo sarà a carico del soggetto
privato che deve al comune di Mira oneri di urbanizzazione per oltre un milione di euro. Avrà ampli parcheggi, sarà servito da frequenti corse dei bus”. La Conferenza dei sindaci dà dei tempi di realizzazione stringenti: il progetto deve essere esecutivo in sei mesi e il nuovo distretto vicino a Piazza Mercato ad Oriago, costruito in un anno e mezzo al massimo“. Il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato intanto precisa che tutto l’iter dovrà essere rispettato puntualmente. A.A.
Mira 9 Società Accordo tra il Tribunale di Venezia e il comune di Mira
I condannati faranno lavori socialmente utili Il sindaco Maniero: ”Disporre gratuitamente di lavoratori in un periodo di difficoltà per gli enti locali è davvero utile” di Alessandro Abbadir
A
ccordo fra Tribunale di Venezia ed enti locali. Anche nel Comune di Mira è possibile svolgere lavori di pubblica utilità in sostituzione di pene detentive o pecuniarie, come per la guida in stato di ebbrezza. E’ stata firmata a giugno la convenzione. Lavori di pubblica utilità invece del carcere o della sanzione economica. Ora è possibile svolgerli anche nel Comune di Mira, come lo era già nel comune di Mirano. E’ stata, infatti, siglata dal sindaco Alvise Maniero e dal presidente del Tribunale di Venezia Arturo Toppan la convenzione che consente, a
Viabilità
chi è condannato a una sanzione pecuniaria per guida in stato di ebbrezza, ma anche a chi ha commesso altri piccoli reati per i quali è prevista la facoltà del giudice di concedere la commutazione della pena, di chiedere di svolgere in alternativa un lavoro di pubblica utilità. Con la convenzione da poco stipulata, il Comune di Mira si rende disponibile ad accogliere fino a un massimo di otto condannati alla pena del lavoro di pubblica utilità, la cui attività – ovviamente non retribuita – potrà consistere in prestazioni di lavoro di assistenza sociale per por-
tatori di handicap, malati, anziani, minori o tossicodipendenti; in lavori con finalità di protezione civile, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, ivi compresa la guardiania. Oppure potranno essere occupati in manutenzioni e pulizia del patrimonio pubblico (giardini, ville, parchi, aree verdi, spazi pubblici). La convenzione ha una durata di due anni, prorogabile per altri due. Soddisfatto del risultato raggiunto il sindaco Alvise Maniero. “In un momento in cui con il personale a disposizione e con le scarse risorse a bilancio, non riusciamo a garantire
Una rotonda sballata provoca incidenti
U
na rotonda costruita male. Troppi incidenti si sono verificati a causa di un incrocio completamente sballato. L’incrocio in questione che da qualche anno è stato trasformato in una rotatoria, è quello fra via Seriola Veneta Destra e via Sabbiona fra Malcontenta e Oriago di Mira. A denunciare
Erba alta in in parco come vorremmo una puntuale ed efficace manutenzione del patrimonio pubblico – commenta il sindaco – e penso ad esempio allo sfalcio delle tante aree verdi, alla pulizia e al decoro degli spazi scolastici e di strade e marciapiedi, questa convenzione ci permette di utilizzare, gratuitamente, il lavoro di chi ha avuto una condanna detentiva di lieve entità o anche solo pecuniaria e ha chiesto e ottenuto di sostituirla con un lavoro a servizio della comunità”. Accordi di
la situazione sono i residenti e gli automobilisti. “Il problema principale – spiegano un gruppo di residenti di Oriago – è che la rotondina è completamente sfasata e chi arriva dalla Romea e va in direzione Mira e viceversa, va dritto e non fa la rotondina, rischiando ogni volta di centrare le auto che arrivano dal senso inverso di marcia. Perché non si sposta quella rotondina più al centro della strada”? Anche il comandante dei vigili urbani di Mira Mauro Rizzi ammette il problema.
questo tipo erano stati chiesti a gran voce anche dalle forze di opposizione come l’esponente di Forza Italia Mario Morara. Accordi dello stesso tipo erano stati poi presi da enti locali del comprensorio con il carcere di Padova e il comune di Campolongo Maggiore anche se in quel caso, non si trattava di pene alternative al carcere, ma di detenuti che uscivano carcere vero e proprio per fare lavori socialmente utili. Insomma un aiuto agli enti locali.
“Sì effettivamente – dice – negli ultimi mesi abbiamo avuto diverse segnalazioni di incidenti e scontri. Abbiamo segnalato il problema agli uffici tecnici che però ci hanno fatto capire che il problema non è di facile soluzione visto che molto spazio per collocare la rotondina da un’altra parte non c’è“. L’incrocio in questione è molto utilizzato per raggiungere la statale 309 Romea. A.A.
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10 Campolongo Territorio Il comitato Brenta Sicuro ha portato le sue istanze all’assessore regionale Maurizio Conte
2500 firme per completare l’Idrovia Alla realizzazione dell’opera hanno detto sì 9 comuni della Riviera (escluso Mira) e molti comuni del padovano di Alessandro Abbadir
S
ono state raccolte oltre 2500 firme dal comitato Brenta Sicuro per realizzare il completamento dell’Idrovia PadovaVenezia. Le firme sono state portate in Regione durante l’incontro che si è tenuto con l’assessore all’ambiente Maurizio Conte all’inizio di giugno. A comunicarlo è lo stesso comitato che ha promosso le sottoscrizioni, in oltre 100 comuni delle provincie di Padova e Venezia (ad esclusione del Veneto orientale e grossa parte dell’alta padovana), di un documento che chiede alla Regione Veneto di indire la conferenza di servizi per il completamento dell’opera. Hanno dato la loro adesione le associazioni Legambiente Veneto, il comitato Opzione Zero, il comitato difesa suolo Selvazzano, il comitato Canova di Vigonovo. “L’idrovia – spiega per il comitato Brenta Sicuro Marino Zamboni – è un tassello fondamentale per risolvere, assieme alla manutenzione delle rive dei fiumi, il grosso problema delle continue esondazioni dei corsi d’acqua naturale dovute a fenomeni atmosferici. E’ vero che alcuni comuni
hanno già sottoscritto il documento in passato o recentemente (9 comuni in Riviera del Brenta, oltre che Padova, Veggiano, Ponte San Nicolò e Albignasego) ma l’azione è risultata isolata, non coordinata. Noi, invece, abbiamo spedito a 100 comuni l’invito alla sottoscrizione per creare forza. La raccolta ha portato finora a 2500 sottoscrizioni. Abbiamo concordato l’incontro con l’assessore regionale Maurizio Conte e all’assessore abbiamo consegnato le firme raccolte dal nostro comitato, dal Comitato Salvaguardia del territorio di Selvazzano Dentro, e da tantissimi gruppi politici e non, che hanno condiviso il problema”. Sulla questione del completamento dell’Idrovia anche i sindaci della Riviera, come detto, hanno espresso il loro parere per il completamento di un tracciato a patto però che permetta la navigabilità del futuro canale (cioè tecnicamente si punti ad un canale idroviario di classe 5). Contrari sia i comitati che i comuni, al fatto che si opti al posto dell’Idrovia per la realizzazione di un semplice canale scolmatore affiancato ma-
anteas Fausta Marinello nel direttivo nazionale
In breve Centri estivi per i bambini La A.s.d.g. di Vittorio di Campolongo, con il Comune, organizza i centri estivi fino al 25 luglio 2014 al Palasport Monteverdi di Liettoli e la scuola elementare di Liettoli. Il centro estivo si terrà dalle 8.30 alle 12.30. Il centro estivo sarà organizzato in laboratori di sostenibilità ambientale “Risparmio acqua”, “Acquisto in modo responsabile”, “Vado a piedi”, “Risparmio energia”, “Riciclo”. Per i bambini delle elementari: ginnastica artistica, pattinaggio, calcio a 5, mini volley, mini basket, danza balli, hip hop, giochi di gruppo, staffette. Info tel allo 049 – 979 04 04.
Ragazzi disabili in volo I ragazzi disabili del gruppo “A Mani Aperte” di Campolongo Maggiore hanno provato nell’area in via Righe, l’ebrezza del volo a bordo degli ultraleggeri dell’associazione volo sportivo Pegaso. Il messaggio che si trasmette da questa iniziativa è che il volo rende liberi e uguali tutti. Questa è la terza edizione e l’associazione Pegaso, alla fine ha offerto anche un ricco buffet a tutti i presenti. gari da una camionabile diretta all’interporto di Padova. C’è infine un aspetto economico da non sottovalutare. “L’Idrovia, una volta completata – conclude Zamboni – potrebbe contribuire in maniera decisiva a mettere in sicurezza, con positivi risvolti ambientali ed economici, un vasto territorio con oltre 500.000 abitanti”.
In centinaia per ricordare Andrea C’erano tantissime persone nella chiesa di San Nicola di Bojon, per la cerimonia di commemorazione di Andrea Dalla Regina, il ragazzo di 29 anni morto a Enego in un incidente stradale 5 anni fa. Appassionato oltre che di moto anche di nuoto, era amico dei campioni Cristian Galenda e Simone Cercato. Alla cerimonia di commemorazione hanno partecipato in divisa tanti colleghi della caserma dei vigili del Fuoco di Mestre dove Andrea prestava servizio.
Amministrazione Bilancio
Tasi al 2,5 per mille e Imu invariata
F
austa Marinello, presidente dell’Anteas di Campolongo è nel direttivo nazionale dell’associazione. A spiegarlo con una nota, è il vicesindaco Andrea Zampieri. “A maggio a Riccione - dice Zampieri - all’Hotel Mediterraneo, si è tenuta l’assemblea nazionale che ha votato i bilanci, le modifiche allo statuto e il rinnovo delle cariche sociali dell’Anteas nazionale, l’associazione di volontariato promossa dai pensionati della Cisl”. Anteas presente nelle organizzazioni di volontariato del Forum del III Settore a tutti i livelli, è diventata una realtà importante nel mondo del volontariato italiano. All’assise di Riccione l’Anteas ha presentato alcune iniziative intraprese con successo come consuntivo di questi quattro anni, ultima in ordine di tempo l’iniziativa “Anteas in piazza”, che vuole far conoscere l’associazione alla gente, visto che è presente in tutte le province d’Italia. Questo portando avanti tanti progetti nel campo del volontariato e della promozione sociale, in particolare l’iniziativa contro la violenza sulle donne, per arginare il triste fenomeno del
femminicidio. “Tutti questi progetti - continua Zampieri - riconducono all’impegno principale di Anteas, la lotta all’emarginazione e alla solitudine dell’anziano e in generale di tutti i soggetti deboli, il valore del dono e della gratuità. Gli stessi valori espressi da monsignor Giovanni Nervo fondatore della Caritas e da Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose. Anteas, associazione di tutte le età attive per la solidarietà, vuole valorizzare anche i giovani, far scoprire loro il valore del volontariato”. L’assemblea ha quindi proceduto alla votazione per il rinnovo della presidenza, del direttivo, del collegio dei sindaci e dei probiviri. Alla guida di Anteas ci sarà per la prima volta una donna, Sofia Russo, proveniente dalla Fnp della Lombardia. Come vicepresidenti al suo fianco sono stati scelti Amerigo Lissandron del Veneto, già presidente di Anteas Padova e Raffaele Caprio, presidente di Anteas Puglia. Per la provincia di Venezia è entrata nel direttivo nazionale Fausta Marinello, vicepresidente provinciale Anteas Venezia e presidente Anteas di Campolongo Maggiore“. A.A.
Il municipio di Campolongo
E’
stato approvato dal consiglio comunale di Campolongo Maggiore il bilancio di previsione. “Siamo tra i primi comuni ad aver deliberato il bilancio e le aliquote Tasi e Imu 2014” commenta il sindaco Alessandro Campalto. “Fino al 16 giugno - spiega - i cittadini potranno avvalersi dell’ufficio tributi aperto anche in orario straordinario per il calcolo senza rivolgersi ai CAF, pagando un tributo certo senza rischiare l’ingorgo fiscale di fine anno”. L’aliquota fissata per la Tasi è del 2,5 per mille, verrà pagata solo per le prime abitazioni, mentre per gli altri immobili si pagherà solo l’Imu ad aliquota invariata rispetto al 2013. Inoltre sono state introdotte delle agevolazioni per le famiglie in difficoltà, e per le nuove imprese che si insediano”. Per quanto riguarda il bilancio - spiega il primo cittadino - vengono mantenute invaria-
L’indebitamento è stato ridotto per 590 mila euro, pur a fronte di tagli ai trasferimenti
te le tariffe per i servizi e la spesa sociale dato il grave momento che viviamo, l’abbiamo aumentata rispetto al 2010, e ora costituisce il 28% della spesa, pur avendo complessivamente ridotto le uscite del Comune. Da evidenziare che l’indebitamento ereditato è stato ridotto per 590 mila euro, pur a fronte di continui tagli ai trasferimenti dello Stato. Importanti sono le opere pubbliche in previsione, grazie alla capacità di reperire co-finanziamenti. Si tratta del completamento della nuova scuola elementare del capoluogo ormai prossima (costo 2 mln), interventi di razionalizzione energetica della scuola media di Campolongo che avranno inizio a giugno (costo 260 mila), il completamento dell’area verde presso gli impianti sportivi di Boion, interventi idraulici per 150 mila euro, la riqualificazione della piazza di Santa Maria Assunta, gli interventi di valorizzazione turistica sul Brenta finanziati per 120 mila euro dal Gal”. Inoltre nel 2015 saranno sostituiti 1800 punti luce del territorio a costo zero per il comune, grazie al nuovo affidamento che farà risparmiare consumi e maggior sicurezza alla viabilità e ai cittadini. “L’amministrazione - conclude il sindaco - sta poi lavorando per far partire entro il 2014 nuovi lotti di fognatura per un importo di 300 mila euro e l’ampliamento della scuola elementare di Boion”. Il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto è soddisfatto del risultato raggiunto, soprattutto se si pensa al confronto di altri comuni dell’area che hanno rinviato l’approvazione del bilancio di previsione a settembre o addirittura ad ottobre. “Certo spiega il fatto che alcuni comuni non sono riusciti ad approvare il bilancio - dice però Campalto - in questo mese pregiudica anche il mantenimento dell’ufficio del giudice di Pace di Dolo sul nostro territorio della Riviera del Brenta. Un dato che si fa critico dopo che il presidente del Tribunale di Venezia Toppan ha ribadito l’indifferibilità dei termini per finanziare il mantenimento della struttura a Dolo”. A.A.
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Campolongo 13 Cultura e legalità Tantissime persone per le premiazioni del concorso antimafia
Opere letterarie ed artistiche al “Premio Pavesi” Il vincitore è stato Domenico Sicignano di Pompei in provincia di Salerno. Seconda Elisa Bernardini di San Benedetto del Tronto di Alesandro Abbadir
I
l concorso letterario ed artistico “Cristina Pavesi“, intitolato ad una vittima innocente della Mala del Brenta e promosso dal comune di Campolongo Maggiore e dall’associazione Mondo di Carta, è arrivato alle premiazioni. A giugno c’è stata la consegna dei premi nell’area esterna del centro civico di Bojon durante la “Cena della legalità”. “Quest’anno – spiega l’ideatrice Oriana Boldrin – i premi, sempre legati ad opere collegate ai temi dell’antimafia e della legalità, che sono stati dati sia ad opere letterarie che pittoriche ed artistiche”. Per le opere letterarie: il primo premio è una borsa di studio di mille euro e lo ha vinto Domenico Sicignano di Pompei in provincia di Salerno. Il secondo premio una borsa di studio di 500 euro offerta da Comune di Piove di Sacco a Elisa Bernardini di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) e il terzo premio, un gioiello a Umberto Marcato di Stra. Per la sezione artistica il primo premio, una borsa di studio di mille euro (offerta dalla Nazionale Italiana Cantanti) è stata donata a Gia-
da Rado di Campolongo Maggiore. Sempre per la sezione artistica il secondo premio, una borsa di studio di 500 euro a Valerio Scardellato di Campolongo. Il terzo premio è un gioiello offerto a Eugenia Barbato di Fiesso D’Artico. Consegnata una targa ricordo al dottor Maurizio Berto dell’ospedale di Piove di Sacco. Alla fine si è tenuto il concerto della legalità a cura dell’orchestra dell’Istituto Diego Valeri. Non è mancato nelle ultime settimane un “fuori programma“ fra l’ideatrice del concorso e il deputato a 5 Stelle Emanuele Cozzolino. “Porterò – ha detto Oriana Boldrin – un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Venezia in cui chiedo che la magistratura faccia chiarezza sul fatto che, il deputato del Movimento a 5 Stelle Emanuele Cozzolino ha offeso i cittadini italiani con la frase “italiani stato di c....”. La Boldrin non ha digerito l’offesa che è apparsa sulla pagina di facebook del deputato e che lo stesso ha condiviso con altri utenti. Cozzolino si scusa. “Quella frase non è farina del mio sacco – dice l’onorevo-
Una immagine della serata della “Cena della legalità” le. Ho solo condiviso e cliccato mi piace su una frase che girava in internet e che è stata postata sul mio profilo facebook“. Oriana Boldrin non si ferma. “Chi è deputato della Repubblica come Cozzolino, è pagato con i soldi di tutti i cittadini – dice – e i cittadini italiani non si meritano epiteti del genere.
Non si può lanciare offese a vanvera e contro un intero popolo. Ci sono tante persone come me, che si impegnano come volontari ad insegnare la cultura della legalità partendo da Campolongo, paese natio dell’ex boss Felice Maniero“.
NEWS Editoria sportiva
Nasce “Edizioni in Contropiede”
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ebutta con due titoli “Edizioni inContropiede”, casa editrice dedicata alla letteratura sportiva nata in Riviera del Brenta a inizio del 2014 da Nicola Brillo, Alberto Facchinetti e Federico Lovato, tre amici appassionati di libri e sport. Il nome del progetto è un omaggio a Gianni Brera, uno dei più grandi giornalisti sportivi italiani, ma sottolinea anche la natura della scelta, decisamente controcorrente: scommettere nel settore editoriale nonostante la crisi economica generale. “Ripescare dal baule dei ricordi storie (di sport) dimenticate” è la mission della piccola realtà editoriale, che mira a pubblicare ogni anno una decina di volumi in cui il protagonista è lo sport e il calcio soprattutto. Storie del passato raccontate da scrittori del presente: si parte con “Campo per destinazione - 70 storie dell’altro calcio” di Carlo Martinelli (prefazione di Stefano Bizzotto) e “Il Romanzo di Julio Libonatti” di Alberto Facchinetti (nota di Gian Paolo Ormezzano). Per ora i libri di inContropiede si trovano in formato tradizionale, non elettronico, e sono in vendita solo sul sito ufficiale (www.incontropiede.it e su www. G.P. amazon.it).
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14 Campagna Lupia Grandi opere Dopo gli arresti eccellenti delle scorse settimane Opzione Zero lancia l’appello
“Stop alla Romea commerciale”
NEWS Aree verdi
Un parco intitolato a papa Woytila
Donadel: “Vanno fermate anche Veneto City e l’operazione di finanziamento del Passante di Mestre” di Alessandro Abbadir
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o scoppio dello scandalo delle tangenti del Mose, fa insorgere il comitato Opzione Zero che chiede lo stop alle grandi opere che altro non sarebbero a loro avviso che un modo per continuare la cementificazione del Veneto. Fra le opere da fermare immediatamente per Opzione Zero, c’è la Romea Commerciale che proprio sul territorio di Campagna Lupia colpirebbe le frazioni di Lova e Lughetto. ”Dopo anni di lotte e di denunce da parte dei comitati – spiega Mattia Donadel per Opzione Zero – finalmente si chiariscono le responsabilità non solo politiche di un sistema veneto marcio da capo a coda. Si fermino subito i grandi progetti che minacciano il Veneto, a cominciare dall’autostrada Orte-Mestre. Come Comitato Opzione Zero esprimiamo grande soddisfazione per le notizie sulla nuova fase giudiziaria relativa al filone grandi opere: finalmente si è arrivati al livello politico della Regione Veneto”. Opzione Zero affrancata dalle indagini emerse su tutti i mezzi di comunicazione, ha le idee chiare. “Il Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico per la costruzione del Mose – spiega Mattia Donadel – è stata la madre di tutti gli affari poco
chiari, la prima pietra su cui si è costruito un sistema di intrecci politico-affaristici che ha portato poi alla proliferazione di appalti milionari per opere devastanti quanto inutili. Il Veneto, è stato ed è il laboratorio nazionale dove si sono messi a punto a livello normativo e istituzionale i meccanismi più feroci di depredazione: dal project financing (che ricordiamo funziona anche sui servizi alla persona, come per gli ospedali) ai recenti project bond che stanno per essere introdotti a salvataggio del debito del Passante di Mestre”. Opzione Zero rivendica con altri comitati, come da anni denuncia questo stato di cose. “Da anni i comitati territoriali del Veneto – spiega Donadel – denunciano tutto ciò, le responsabilità del blocco politico che ha retto la Regione Veneto negli ultimi 20 anni. Si parli di Pedemontana, Passante, camionabile, Orte-Mestre, Veneto City, ospedale dell’Angelo, le ditte aggiudicatrici degli appalti e i politici che hanno avvallato questi progetti carte alla mano sono sempre le stesse”. Dure le considerazioni. “Gli arresti – conclude Donadel – costituiscono indubbiamente un colpo al cuore della “cricca” del cemento. Un risultato frutto anche dell’impegno di
Il parco San Giovanni Paolo II
tanti cittadini e attivisti dei comitati che con coraggio hanno messo a nudo il sistema delle grandi opere e dei grandi appalti svelando gli intrecci tra politica e impresa, denunciando i trucchi finanziari, i conflitti di interesse, l’illegalità delle procedure”. Chiare per Opzione Zero le conseguenze. “A questo punto – conclude – ormai è evidente e conclamata l’equazione tra grandi opere e affari. Ma gli arresti non bastano. Ora è’ necessario fermare subito le grandi opere e i grandi progetti speculativi, a cominciare dall’autostrada OrteMestre (Romea Commerciale), da Veneto City, e dalla pericolosa operazione di indebitamento che riguarda il Passante di Mestre”.
E’
stato intitolato a “San Giovanni Paolo II”, il nuovo parco pubblico che si trova in via Salvo D’Acquisto. A spiegarlo è il sindaco Fabio Livieri. “Il parco che è stato finalmente ultimato – spiega il sindaco Fabio Livieri – è ampio 10 mila metri quadrati è dotato di giostrine e di un campo da palla canestro ed è inserito in una nuova zona urbana in cui negli anni sono sorte tante palazzine e nuove abitazioni. Si trova poco distante dalla caserma dei carabinieri e sarà un importante punto di aggregazione per famiglie per i prossimi decenni“. Il sindaco difende la scelta di intitolare il nuovo parco a papa Woytila. “E’ stato un uomo e ora un santo per i credenti – dice Livieri – che ha segnato con grandi azioni il suo tempo. Credo che possa essere portato ad esempio dalle giovani generazioni come vero e proprio modello di vita”. A far festa con il sindaco Livieri c’erano la banda musicale di Campagna Lupia e tanti bimbi delle scuole elementari. A.A.
scuole Miniolimpiadi, un successo
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rande successo per la 13a edizione delle miniolimpiadi di Campagna Lupia. “E’ stata – spiega per gli organizzatori Renato Trincanato – davvero notevole la presenza di pubblico che ha seguito a maggio le Miniolimpiadi, una manifestazione che la consulta dello sport di Campagna Lupia in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” e il Comune, organizza annualmente per gli L’istituto comprensivo Aldo Moro alunni delle scuole primarie e secondarie. Colore, gioia, allegria sono gli ingredienti base per affrontare da parte dei ragazzi, le competizioni che alla fine della giornata sono state 7”. Ad avviare le competizioni è stata l’accensione della torcia olimpica e l’alzabandiera in Piazza Matteotti dove, per l’occasione, sono state consegnate 3 borse di studio. La prima, offerta dall’associazione Asci ad una ragazza che si è distinta in tutti i tre anni della scuola media non solo per gli ottimi risultati scolastici ma anche per la disponibilità ad aiutare i compagni, l’entusiasmo nell’affrontare le attività sia scolastiche che extrascolastiche. Le altre 2 borse di studio sono state messe a disposizione dal maestro “Mario Menin” con l’intenzione di aiutare 2 ragazzi meritevoli di “buoni” risultati, nonostante alcune difficoltà familiari incontrate durante il triennio delle secondarie. Tutte le borse di studio saranno riproposte ogni anno, pertanto l’impegno da parte di ogni ragazzo, sarà la base per poter concorrere a questi risultati ed aiutare, perché no, la famiglia. ”Se colore, gioia e allegria erano le parole chiave per i ragazzi – spiega Trincanato – per la consulta dello sport di Campagna Lupia sono state organizzazione, coordinazione, partecipazione. Muovere un intero istituto con oltre 450 alunni e rispettive famiglie non è facile. Ma la grande macchina delle miniolimpiadi anche quest’anno ha visto nel motore la collaborazione di moltissime associazioni (sportive, culturali, sociali) che davvero sono fondamentali per la buona riuscita della manifestazione. Poi alla fine non è mancato il bellissimo e gustosissimo buffet coordinato dal Gruppo Genitori Campagna Lupia, che mette in campo anni di esperienza coi ragazzi ed una oramai resistente e sempre più collaudata “partecipazione attiva” con la scuola e i vari commercianti locali che hanno A.A. procurato tutto il necessario”.
Camponogara 15 Eventi Un giugno ricco di iniziative nel territorio
A Premaore “Festa del Vino”, spettacoli fino a fine mese di Roberta Pasqualetto
N
ella frazione di Premaore, fino al 24 giugno, si terrà la tradizionale sagra patronale di San Giovanni Battista e trentesima “Festa del vino”. Venerdì 6 giugno sono iniziati i festeggiamenti con il concerto del gruppo Joe Dibrutto. Nel primo week end non sono mancati altri momenti di aggregazione con pedalate in campagna, e passeggiate tra i vigneti. Tutti appuntamenti a cui hanno partecipato migliaia di persone. Venerdì 13 ci sarà invece una serata dedicata ai giovani con il concerto del gruppo Anime di Plexiglass band tributo a Ligabue. Sabato 14, alle 21, il concerto con il gruppo Gottardo Project e domenica 15 serata si balla con l’orchestra Spillo. La sera di venerdì 20 il concerto degli Infrarossi band tributo a Vasco Rossi. Sabato 21 una serata di ballo con l’orchestra Marco e il Clan e domenica 22 si balla con l’orchestra Pietro Galassi. Lunedì 23 una serata dedicata ai giovani con il concerto Bacco per Bacco live and show musica anni ‘60, ‘70, ’80. Martedì 24, alle 19, la giornata del Patrono con la santa messa San Giovanni Battista e, alle 21, serata di ballo con l’orchestra i Sabia. L’evento parrocchiale ha anche un profilo in facebook: Sagra patrono di Premaore. “Lo spirito è quello di stare assieme e della famiglia – dice don Massimo parroco di Premaore – piace molto la gastronomia e il connubio con la cantina sociale di Premaore che da anni funziona bene. Auguro che tutto possa svolgersi con serenità, la comunità è unita ed esprime il senso del volon-
Nasce a Camponogara Juventus Club Riviera del Brenta tariato, con una partecipazione corale. La festa del patrono è un’occasione buona e propizia per essere gioiosa e di spirito di aggregazione, invito tutti alla santa messa del 24 giugno alla quale parteciperanno tutti i parroci che sono passati di qua”. Ma le novità per questo mese non finiscono qui nel centro rivierasco. A Camponogara è nata, infatti, una nuova associazione sportiva: Juventus Club Riviera del Brenta che probabilmente diventerà presto un club doc. “Nel mese di giugno faremo la richiesta ufficiale per l’affiliazione come club doc alla Juventus – dice Davide Borghesan presidente dell’associazione – se saremo legittimati dalla Juventus potremo fare delle trasferte, chiedere i biglietti per le partite e organizzare eventi. Non è una cosa semplice perché i parametri della Juventus sono rigorosissimi ma la nostra associazione i parametri li
Don Massimo: “Piace molto il connubio fra la gastronomia e la cantina sociale, che da anni funziona bene”
Il centro di Premaore ha tutti e quindi speriamo che tutto vada a buon fine”. La sede dell’associazione è al “Le Petit ristobar” a Camponogara, in piazzetta Unita d’Italia sede del club. Oltre alle riunioni tutti i tifosi possono vedere le partite di calcio che vanno in onda sul satellite durante la stagione. I tesserati sono 157, l’associazione è nata ufficialmente il 28 febbraio 2014.
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el decennale per la scomparsa di Matteo Vanzan, giovane di Camponogara morto a Nassiriya il 17 maggio 2004, la sua città natale e Dolo hanno tenuto dei festeggiamenti per commemorarlo domenica 18 maggio. Matteo era primo caporal maggiore dei Lagunari ed è morto all’età di 23 anni in combattimento in Iraq. E’ stato insignito della croce d’onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero, e quattro anni dopo anche della medaglia d’oro. A Camponogara si è tenuta la prima cerimonia di commemorazione nella piazzetta che porta il suo nome, un momento cui hanno presenziato l’amministrazione e i familiari di Matteo. L’amministrazione ha rivolto il personale riconoscimento ai genitori di Matteo Vanzan, e l’augurio che possano superare i momenti difficili del ricordo, sapendo che il sacrificio del loro figlio non è stato e non sarà dimenticato. Nella stessa giornata, la cerimonia è proseguita a Dolo con l’organizzazione dall’Alta (Associazione Lagunari e Truppe Anfibie). A maggio, al Teatro Dario Fo di Camponogara si è tenuto un concerto lirico gratuito, dedicato a Matteo. R.P.
16 Camponogara Elezioni comunali Il sindaco uscente non trova avversari sull’onda del successo del Pd
Camponogara, stravince il centrosinistra Menin si è imposto con il 69,02% dei consensi e 4.771 voti. Compagno al palo. “Amministrare Insieme” è arrivato solo al 22,15% di Alessandro Abbadir
A
Camponogara stravince il centrosinistra e per il per il sindaco uscente Gianpietro Menin è un plebiscito. Il primo cittadino si è imposto con il 69,02% dei consensi e 4.771 voti. Menin è sceso in campo con la lista “Menin sindaco di tutti” sostenuta dal Pd e da una formazione di centrosinistra locale. Emanuele Compagno invece è rimasto al palo. Per la civica, orientata a centrodestra, “Amministrare Insieme” è arrivato solo il 22,15% dei consensi e 1.600 voti. Terzo Mario Borella con la lista venetista. “Camponogara prima di tutto”, che ha totalizzato 541 preferenze e il 7,83%. Il voto ha visto Menin prevalere dappertutto e in particolar modo nelle roccaforti di Prozzolo (77% ) e Premaore (74%). Anche nella frazione in cui era di casa Emanuele Compagno, e cioè Campoverardo, Menin si è imposto con percentuali molto alte. La percentuale finale dei votanti per le comunali ha sfiorato il 70% ( 69,95%) in termini di affluenza. Il sindaco uscente Menin, riconfermato, è raggiante per il risultato raggiunto. “E’ stata – ha commentato a caldo il sindaco – una campagna elettorale davvero dai toni esagerati. Non abbiamo voluto, però, raccogliere le provocazioni del centrodestra e del suo candidato constatando come gente premi la serietà dei programmi e i ragionamenti agli slogan urlati. Porteremo a termine il lavoro della scorsa amministrazione”. Menin dal punto di vista politico ha sottolineato,
Il municipio di Camponogara e il sindaco rieletto Gianpietro Menin come sia chiaro che alla spinta del Pd, che ha veleggiato a livello di elezioni europee, si sia sommata una valutazione positiva dei residenti sui cinque anni di giunta. Nonostante il durissimo colpo subito, il candidato sindaco sconfitto, Emanuele Compagno, avvocato e giornalista, vede la sua prova non negativa. “Faremo cinque anni di opposizione attenta – precisa a caldo Compagno – resterò nel parlamentino insieme ad altri tre consiglieri del mio stesso gruppo e non faremo mancare un controllo puntiglioso sugli atti della giunta di centrosinistra. Certo, vincere era quasi impossibile di fronte a un Pd che si è affermato a livelli nazionali stratosferici e a una tradizione di sinistra del paese. Abbiamo portato in consiglio gente giovane, al di fuori dalle logiche dei partiti”.
i programmi parla il sindaco rieletto
S
i è insediato il giorno dopo la riconferma Gianpietro Menin sindaco Camponogara alla poltrona di primo cittadino. Il primo cittadino è soddisfatto del risultato ottenuto. “Sono esterrefatto in senso positivo – commenta Menin – del risultato raggiunto e della fiducia che hanno riposto in me i cittadini di Camponogara. Un consenso così ampio, merita un impegno ancora maggiore per portare a termine i risultati che ci siamo prefissati”. E le cose da fare subito e nei prossimi mesi sono numerose. Menin ne elenca diverse, ed è pronto a realizzarle in tempi rapidi. “Ultimeremo – dice – gli interventi per la messa in sicurezza della scuola materna e primaria del capoluogo entro settembre. Avvieremo la realizzazione della pista ciclabile di via Arzerini fra Camponogara e Dolo. Sempre entro l’anno sarà completata la sistemazione urbana del centro della frazione di Premaore. Non tralasceremo gli interventi di messa in sicurezza idraulica del territorio con lavori già finanziati dalla Provincia in via Fossa del Palo e via Resistenza. Sul versante del contenimento dei costi della politica, saremo sempre più impegnati, anche se da tempo abbiamo tagliato i costi dei telefonini e, nel nostro comune un assessore viene pagato mediamente 200 euro al mese”. E poi: “Vogliamo ridurre e allontanare il traffico pesante dai centri abitati – dice – e mettere in sicurezza i punti critici completando la sostituzione di 2500 punti luce. A Calcroci: riqualificazione della zona centrale, nuovo incrocio e marciapiedi. A Campoverardo: riqualificazione
Infine, c’è soddisfazione anche da parte di Mario Borella della civica venetista. “Abbiamo avuto un discreto seguito – spiega Borella commentando il risultato – la nostra presenza in consiglio sarà a favore di tutte le realtà produttive della comunità”. Menin porta con sé 11 consiglieri, quattro la lista di Compagno, uno la lista di Borella. Ecco i consiglieri di maggioranza fra cui ci sono anche i 5 assessori Antonio Fusaro, Matteo Fattore, Diego Fogarin, Camilla Carraro, Monica De Stefani, Eleonora Canova, Cristina Scocco, Manuel Battiston, Massimiliano Mazzetto, Luca Angelon, Enrico Badin. Per le opposizioni Emanuele Compagno, Daniel Compagno, Pascale De Falco, Cristian Fabris e infine Mario Borella.
Le reazioni Emanule Compagno e Mario Borella
Gli sconfitti: una opposizione costruttiva
urbana del centro e realizzazione dei marciapiedi in via Crociata, Pellico, Menin dei Mille. Ampliamento della scuola dell’infanzia”. Per rilanciare l’economia locale e dare una risposta alla disoccupazione Menin è chiaro. “Nei cinque anni precedenti – dice – da sindaco, ho attuato interventi finanziari che hanno ridotto il debito comunale da 8 milioni di euro del 2009 a 4 milioni al 2013. Ciò ha permesso di mantenere servizi come la mensa dell’asilo nido, del trasporto scolastico, e la Tosap, tra i più bassi della Riviera. Continueremo le politiche sociali di aiuto per chi ha perso il posto di lavoro e non ha ammortizzatori sociali. Menin infine invita le opposizioni ad un confronto costruttivo. “Quella appena finita – sostiene il sindaco rieletto – è stata una campagna elettorale dai toni estremamente accesi. Non abbiamo raccolto le provocazioni e abbiamo vinto alla grande. Invito le opposizioni e il centrodestra di Emanuele Compagno in particolare, al confronto”. A.A.
Emanuele Compagno e Mario Borella
A
lle elezioni comunali di Camponogara si riconferma il sindaco uscente Gianpietro Menin. I due candidati dell’opposizione alla competizione erano Emanuele Compagno della lista “Compagno Emanuele sindaco - amministriamo insieme” e Mario Borella con la lista “Prima il Veneto”. Emanuele Compagno si dichiara soddisfatto dei risultati perché la sua lista ha ottenuto un quarto dei voti. “Abbiamo presentato un progetto nuovo e non eravamo legati a nessun partito – dice Compagno – inoltre, quasi nessuno delle 15 persone della nostra lista proveniva dal mondo della politica a parte Pascale De Falco con un’esperienza di 5 anni. Abbiamo ottenuto la stessa percentuale che nel 2004 aveva fatto il sindaco Menin, che però era sostenuto da tutta la sinistra. Compagno riconosce le difficoltà di fare opposizione ad
L’esecutivo
Nella nuova giunta entrano due donne
S
i è tenuto il 12 giugno il primo Consiglio comunale di Camponogara dopo le elezioni vinte dal sindaco Menin. Il sindaco nel frattempo ha nominato la nuova giunta che presenta alcune conferme e diverse novità. Vicesindaco di Camponogara sarà Massimiliano Mazzetto che avrà le deleghe alla pubblica istruzione, cultura, eventi, manifestazioni, protezione civile, informazione istituzionale. Antonio Fusato sarà assessore al bilancio, tributi, finanze, personale, lavori pubblici, viabilità, patrimonio. Camilla Carraro avrà invece i referati alle attività produttive, commercio, turismo, pari opportunità Monica De Stefani: politiche sociali, gemellaggio, consiglio comunale dei ragazzi. Matteo Fattore: sport, politiche giovanili, informatica e polizia locale. Il sindaco Menin terrà le deleghe dell’urbanistica, ambiente, edilizia privata, città metropolitana. “Per questa giunta - spiega il sindaco rieletto Gianpietro Menin - ho pescato gli assessori dal Consiglio comunale appena eletto. Su 5 due sono donne e tanti sono giovani. Ho voluto dare un segnale di forte rinnovamento per portare avanti una azione amministrativa cominciata 5 anni fa“. Insomma, si tratta di una giunta di continuità e rinnovamenA.A. to al tempo stesso.
Compagno: “Pensare di vincere era un’utopia, la nostra lista vuole capire i bisogni di Camponogara”
un sindaco uscente, e che si ricandida per il secondo mandato. “Pensare di vincere era un’utopia, la nostra lista si è posta come soggetto in grado di capire i bisogni di Camponogara e non essendo stati sostenuti da nessun partito, i cittadini con i loro voti ci hanno dato fiducia e ogni voto che abbiamo preso è stato puro e senza influenze. Menin ci ha attaccato in molti modi, ma noi puntavamo alla nostra proposta e a fare luce sulle criticità del territorio. Loro ci hanno fatto una campagna molto aggressiva”. La lista di Compagno ha preso il 24% dei voti ed è stata votata da 1.600 persone. Adesso entreranno nel consiglio e comporranno l’opposizione. “Vogliamo fare un’opposizione costruttiva e cercheremo di dare voce agli interessi della cittadinanza per quanto riguarda le opere pubbliche, il verde, il sociale e la scuola”. L’altro candidato sindaco era Mario Borella con la lista “Prima il Veneto”, un movimento indipendente sostenuto dalla lista civica “Prima di tutto Camponogara”. La lista di Borella è stata votata da 541 persone, quasi l’8% dei votanti, il candidato si è dichiarato soddisfatto delle votazioni. “Per noi è stata comunque una vittoria, siamo un movimento appena nato e una lista fatta principalmente di giovani. Siamo comparsi tra i candidati un mese prima delle elezioni”. Borella è entrato nell’opposizione nella nuova amministrazione: “la nostra opposizione sarà costruttiva. Siamo favorevoli alle iniziative che portano allo sviluppo, al lavoro, ai giovani e alle imprese. Sicuramente il sindaco Menin è una persona seria e capace. I tempi sono stati buoni e ha cavalcato l’onda delle europee e il favore per il Pd, ma con questo non voglio togliergli nulla”. Borella esprime grande interesse per il settore dell’agricoltura. “Ci interessa molto l’agricoltura settore abbandonato a Camponogara, ci sono tante imprese agricole in difficoltà, che devono essere aiutate. Inoltre agricoltura, significa anche turismo perché i prodotti locali attirano turismo”. R.P.
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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provinciale
Dopo anni di promesse potrebbero venire esaudite le richieste dei res 14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla
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18 Personaggio Solidarietà Una bambina di 5 anni residente a Fossò ha ricevuto il premio bontà 2014
Aurora Maniero, un “angioletto del bene” Aurora soffre di leucemia. Ha rinunciato ai regali per il suo compleanno, e ha donato i soldi al reparto di oncoematologia pediatrica di Padova di Roberta Pasqualetto
A
urora Maniero è una bambina di 5 anni residente a Fossò che ha ricevuto il premio bontà 2014. La piccola è stata riconosciuto come la bambina più buona d’Italia e la basilica di Sant’Antonio l’ha premiata come “angioletto del bene”. Aurora soffre di leucemia ed è stata ricoverata più volte all’ospedale di Padova, dove attualmente si reca per i controlli, ha deciso di rinunciare ai regali per il suo quinto compleanno, lo scorso 29 ottobre, e di donare i soldi dei regali al reparto di oncoematologia pediatrica di Padova. Prima di Pasqua Aurora ha subito un delicato intervento di autotrapianto con le sue cellule staminali, la piccola non ha fratelli e non sono stati trovati dei donatori compatibili. Valentina è la mamma di Aurora e ci racconta il coraggio e la forza della sua piccola. “In questo periodo Aurora è a casa dall’ospedale e andiamo solo per fare i controlli necessari, per settembre speriamo che cominci ad andare a scuola regolarmente”. Come si è manifestata la malattia? “Aurora si è ammalato nel febbraio 2013 aveva sempre la febbre e accusava dei dolori, siamo andati all’ospedale di Dolo e poi ci hanno mandati a Padova. Il male è stato diagnosticato a metà marzo 2013. Lei era piccolina e le abbiamo spiegato che aveva dei vermetti
dentro di lei, adesso che è un po’ più grande sa molte più cose sul suo male. E’ una bambina molto forte e ha dato la forza anche a noi”. Com’è nata l’idea di donare i soldini del suo salvadanaio? “In ospedale ha conosciuto Chiara Girello Azzena la presidente dell’associazione Team For Children e ha visto che tanti bambini sono ammalati e hanno bisogno di essere aiutati. In un gesto spontaneo ha deciso di donare il salvadanaio che aveva a casa”. I soldi saranno utilizzati per il reparto di oncoematologia pediatrica di Padova per acquistare materiali utili quali un misuratore di pressione e altre cose per il reparto. Lo scorso 11 maggio, la bimba è stata premiata nella basilica del Santo nella quarantesima edizione del premio. “Siamo stati contattati dalla Confraternita della Basilica del Santo che ci hanno comunicato l’intenzione di premiare Aurora. E’ stato tutto molto commovente e c’era tanta gente presente all’evento”. Aurora ha dimostrato una grandezza d’animo importante ed è stata un esempio contagioso per molti. “Noi genitori siamo molto orgogliosi di lei, è stato fatto tutto spontaneamente, senza pensare di avere niente in cambio. Lei lo ha fatto con il cuore. Questi gesti spontanei sono molto importanti
perché sono fonte di ispirazione per altri, che vogliono fare qualcosa di buono, purtroppo i bambini che hanno bisogno sono tanti”. Quali sono state le difficoltà economiche e personali che ha affrontato la vostra famiglia? “Per quanto riguarda l’impegno economico ha pensato a tutto la sanità pubblica per quello personale e psicologico siamo fortunati perché abbiamo avuto vicini i parenti e gli amici”. Come trascorrerete l’estate? “Per l’estate non abbiamo ancora pensato cosa fare dobbiamo parlare con i medici e poi decideremo sul da farsi”. Che cosa farà da grande Aurora? “Il suo sogno è di fare la dottoressa degli animali”. L’associazione Team for Children Onlus nasce nel giugno del 2009, le sue radici sono profonde come l’impegno e la passione di Chiara Girello Azzena, che da dieci anni collabora a stretto contatto con i medici della clinica di oncoematologia pediatrica di Padova, diretta dal Prof. Giuseppe Basso, contribuendo significativamente a finanziare la scuola in ospedale, a finanziare contratti per giovani medici e progetti di ricerca, ad aiutare le famiglie dei piccoli ammalati, a promuovere le attività
Aurora Maniero ricreative e le iniziative di sostegno anche a favore di bambini stranieri provvedendo all’accoglienza e alle cure necessarie.
Economia 19 Società I dati della Caritas e dell’Ulss 13 fanno paura
Emigrazione e povertà flagellano la Riviera Nel 2013, 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese sono emigrati all’estero. 650 le famiglie aiutate in Riviera con pacchi alimentari di Alessandro Abbadir
P
overtà ed emigrazione, due facce della stessa medaglia, quella della crisi economica. Un flagello che dal 2008 colpisce in maniera sempre più forte il tessuto sociale ed economico dei 17 comuni del comprensorio. Veniamo all’emigrazione. Quasi 700 giovani dai 18 ai 34 anni dalla Riviera del Brenta e dal Miranese, sono emigrati all’estero nell’ultimo anno per cercare lavoro e la prospettiva è che in Italia non ci tornino più. Le destinazioni? I ragazzi puntano sull’Australia, le ragazze più sui paesi europei. A spiegare questo fenomeno è il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri. ”Dall’inizio del 2013 – spiega Livieri – circa 400 giovani dall’area della Riviera del Brenta e 300 dai comuni del miranese, hanno deciso di lasciare il nostro territorio perché non offre più alcuna prospettiva di lavoro. Non si tratta solo di persone laureate o specializzate, non è più una “fuga di cervelli”, ma una fuga generalizzata da un’area che non offre a loro alcuna prospettiva di reddito“. Livieri fa una
analisi sociale delle classi di provenienza dei giovani emigranti. Partono soprattutto figli di operai e di impiegati mentre i figli dei ceti medio - alti, o se la cavano con “assunzioni cooptative ” o l’urgenza di trovare una occupazione per loro, non è cosi impellente“. Chi parte però difficilmente torna. Le mete preferite delle ragazze sono la Francia, il Regno Unito e la Germania. Poco ambite le mete invece come gli Stati Uniti, mentre alcuni apprezzano paesi come il Brasile in pieno sviluppo economico. “I ragazzi vanno anche per imparare le lingue – spiega Livieri – e poi la vacanza studio si trasforma in stanzialità”. Poche le persone oltre i 40 anni che si sono avventurate ad emigrare nel 2013. Meno di un centinaio nel comprensorio. “Se i giovani che sono emigrati sono quasi 700 – dice Livieri – chi ha più di 40 anni ha di solito affetti familiari, impegni economici (mutuo ecc.) e figli già nati. Se si spostano si sposta tutta la famiglia, ed è molto più difficile farlo senza essere sicuri di avere un lavoro nel paese ospitante”. L’altro
acrib Compratori dall’ex Urss
A
maggio Acrib, UniCredit, ICE-Agenzia e Padova Promex hanno organizzato un Incoming con buyers provenienti da Russia, Kazakistan e Ucraina per mostrare direttamente e raccontare a potenziali acquirenti il valore distintivo del proprio prodotto; creare nuove occasioni di business in mercati ad alta potenzialità di crescita; supportare la filiera con un’azione di sistema che coinvolge operatori attivi sullo scenario internazionale. Le imprese associate hanno potuto incontrare 11 grandi buyers selezionati da Ice provenienti da Russia, Kazakistan e Ucraina, paesi dove già oggi il comparto calzaturiero italiano registra buone performance con volumi di export in crescita a fine 2013 rispettivamente del 9.3%, del 7,2% e dell’8,8% (fonte Istat). In Russia in particolare le imprese potranno aggiungersi alle 400 aziende italiane già operative in quel paese, con un volume di affari che supera i 10 miliardi di euro. L’iniziativa ha permesso di presentare direttamente il valore aggiunto e la qualità del prodotto ‘Made in Veneto’e di definire accordi commerciali, anche con l’ausilio di UniCredit, banca con una capillare rete internazionale di banche proprie (solo in Russia, UniCredit è la banca internazionale leader e l’ottava banca del paese) e con strutture di supporto specializzate, e di Ice, con il suo network di specialisti presenti in 65 stati in tutto il mondo. “La calzatura della Riviera del Brenta è espressione di un unicum, costituito da tradizione, ricerca, innovazione e qualità – dichiara Siro Badon –. Sperimentare direttamente nei luoghi in cui nasce un
aspetto della crisi è la povertà e a certificarlo sono i numeri davvero impressionanti delle famiglie aiutate dalle parrocchie in Riviera con pacchi spesa per riuscire a tirare avanti. Solo a Mira sono quasi 300 che vanno a prendere il pacco ogni 15 giorni; nel comprensorio dei dieci comuni oltre 650. E se fino a pochi anni fa a chiedere aiuto erano soprattutto gli stranieri, ora ci sono tantissimi italiani. “A Mira – dice Francesco Vendramin, referente della Caritas della Riviera – le famiglie che erano aiutate dalle parrocchie di Mira Taglio, Mira Porte, Marano, Gambarare, Borbiago, Malcontenta e le due di Oriago con pacchi spesa, erano 160 a fine 2011. A prendere i pacchi ogni due settimane arrivavano metà extracomunitari e metà italiani. Ora le famiglie che sono aiutate dalle parrocchie sono più di 300 e in percentuale quasi l’80% sono italiane e solo il 20% straniere. Nel 2007 i pacchi dono destinati alle famiglie erano per il 90% indirizzati agli stranieri. Ora la percentuale di fatto è capovolta”. Alle 300 famiglie di Mira
se ne devono aggiungere altre 350 aiutate dalle parrocchie degli altri comuni. “Per gli stranieri – spiega Vendramin, che gestisce sempre per la Caritas la casa alloggio San Raffaele – il discorso con la crisi è radicalmente cambiato. Tantissimi extracomunitari attualmente, visto che non ce la fanno ad andare avanti senza lavoro, mantenendo la famiglia, mandano a casa nei paesi di origine moglie e figli per nove mesi e li ospitano solo nel periodo estivo. Risparmiano così su
Artigiani A Forte Poerio
Festa per la Convenzione con le banche
prodotto fashion, partecipare alla fase creativa e realizzativa con visite al Politecnico Calzaturiero e nelle aziende: tutto questo può costituire per un operatore straniero un’esperienza emozionale e motivazionale insostituibile rispetto a qualsiasi mezzo di comunicazione convenzionale”. “Le imprese del distretto calzaturiero del Brenta – sottolinea Gino Garbin – rappresentano già un’eccellenza e un esempio per il manifatturiero italiano, con i loro elevati livelli di export. Ora si tratta di crescere su quei mercati in cui le opportunità sono elevate e che UniCredit già presidia con le proprie banche e con i propri esperti, in grado di assistere le imprese italiane a 360°”. “La nostra presenza – evidenza Ines Aronadio - risponde a quello che è diventato un imperativo per le imprese italiane e cioè implementare i propri flussi di export. Il supporto di Ice-Agenzia si sostanzia nella selezione e nell’accompagnamento dei buyers, nonché nel supporto degli associati del Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta nello sviluppo di contatti commerciali”. A.A.
Un’immagine della festa
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rande festa per l’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” lo scorso maggio presso la sede del “Consorzio Casa Artigiana - Casa Futura” al Forte Poerio a Mira. Nell’occasione è stata presentata la Convenzione recentemente sottoscritta con sette istituti bancari presenti nel territorio (Carive, Unicredit, Banca del Veneziano, Veneto Banca, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Vicenza e Volksbank) a favore dei cittadini e delle imprese. Il settore della “filiera casa” è uno dei più numerosi all’interno dell’associazione Artigiani della Riviera e conta 450 aziende sulle 1100 associate degli artigiani. A spiegare l’iniziativa sono intervenuti il presidente degli Arti-
giani, Salvatore Mazzocca, e il segretario Franco Scantamburlo. “Recentemente come Associazione Artigiani - hanno spiegato - abbiamo sottoscritto una Convenzione con sette istituti di credito allo scopo di favorire gli interventi di ristrutturazione, recupero, di manutenzioni straordinarie e di interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, privati o di proprietà delle stesse imprese. L’obiettivo è finanziare i privati cittadini e gli stessi imprenditori che intendono intervenire sugli edifici e di beneficiare delle detrazioni fiscali previste”. La Convenzione è stata poi spiegata approfonditamente. “La Convenzione, infatti - hanno proseguito Mazzocca e Scantamburlo - si pone l’obiettivo di pro-
cibo, bollette e affitti e risparmiano loro una vita di stenti e umiliazioni”. Chi sono, fra i residenti, quelli che si trovano in difficoltà maggiore? Fra le molte famiglie che chiedono costantemente aiuto ai Comuni per poter avere l’affitto e le bollette pagate, visto che con la perdita del posto di lavoro non ce la fanno, ci sono giovani coppie di precari finiti in miseria anche con bimbi a carico. Tanti anche gli anziani e sempre più i padri separati.
Per Campalto, sindaco di Campolongo, Casa Futura diventerà fulcro dell’urbanistica sostenibile della Riviera muovere un’opportunità di finanziamento ad hoc proprio per favorire gli interventi sugli immobili. La Convenzione con le banche, prevede il finanziamento costruito su misura e tarato sui benefici fiscali previsti e questo, permetterà alle imprese artigiane di poter contare su commesse garantite dal punto di vista di copertura economica, permettendo di conseguenza un maggior vantaggio competitivo sulla costruzione dei preventivi”. L’associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” ha poi coinvolto anche le amministrazioni locali e i sindaci. “Allo scopo di agevolare gli interventi - ha concluso Franco Scantamburlo - abbiamo coinvolto i sindaci dei comuni della Riviera del Brenta affinché siano accelerati i tempi per autorizzazioni”. Per promuovere l’accordo sono stati stampati 30 mila volantini divulgativi oltre ad organizzare la Festa al Forte Poerio. Alla manifestazione hanno partecipato quasi cento persone tra cui sindaci, assessori, artigiani del settore casa e cittadini. Durante la presentazione dell’iniziativa è arrivata anche la proposta di Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo, che detto che Casa Futura potrebbe diventare il fulcro dell’urbanistica sostenibile ed ecologica della Riviera del Brenta. La proposta ha ottenuto il sostegno degli altri sindaci e assessori presenti. G.P.
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VIAGGIO IN
PROVINCIA
Spiagge e mare A maggio la Fondazione per l’educazione ambientale ha ufficializzato i riconoscimenti
VENEZIA
Bandiere Blu, Chioggia fra le spiagge eccellenti
Il Veneto sale così a quota 7 vessilli rispetto allo scorso anno e vanta oltre 100 chilometri di litorale Blu: ottima qualità delle acque e dei servizi di Ornella Jovane
L
itorale veneto tutto blu quest’anno con lo storico, quanto a lungo atteso, traguardo di Chioggia, che riesce ad ottenere, per la prima volta, l’ambito riconoscimento. Sono infatti salite a 7 le bandiere blu che dallo scorso maggio sventolano sulle nostre spiagge: Bibione, Caorle, Eraclea, Cavallino Treporti, Lido di Venezia e la new entry Sottomarina si possono fregiare del prestigioso vessillo assegnato dalla Fee, Foundation for Environmental Education, che premia la qualità delle acque e quella dei servizi delle località balneari in un’ottica di sostenibilità ambientale. Una classificazione che ricerca l’eccellenza e che per questo motivo rappresenta un buon viatico per “orientare” le scelte delle vacanze dei turisti più attenti. “Il Veneto - ha infatti osservato con soddisfazione il presidente del Veneto Luca Zaia all’indomani dell’assegnazione delle Bandiere blu - è la prima regione turistica d’Italia e ogni volta che vengono diffuse classificazioni attendibili se ne capisce la
ragione. Che praticamente tutto il litorale veneto possa fregiarsi nel 2014 della Bandiera blu conferma l’eccellenza delle nostre località balneari, uno dei punti di forza di un’offerta turistica unica per completezza e qualità”. In realtà la crescita del trend è nazionale, con 21 nuovi ingressi che portano a 269 il totale delle località segnalate nella nostra penisola e a 140 i relativi Comuni (cinque in più rispetto allo scorso anno) premiati. La Liguria è la regione che conta il maggior numero di sigilli di qualità, 20 in tutto, mentre l’Abruzzo si fa notare per l’arretramento di posizioni e, fermandosi a quota 10, perde ben 4 bandiere. “Il numero delle spiagge blu di per sè dice poco, rispetto a regioni che ne hanno di più. Di fatto è blu tutto il litorale veneto, dal confine con il Friuli Venezia Giulia alla foce dell’Adige” ha commentato l’assessore veneto al Turismo Marino Finozzi. “Sette spiagge - ha specificato - che significano oltre 100 chilometri di sabbia
finissima, attrezzata, sicura, accessibile, servita, con alcuni tratti del tutto liberi, gli altri gestiti con grande intelligenza in concessione”. “Credo - ha concluso - che il Veneto sia la Regione che ha la maggiore estensione di spiagge premiate”. “Un esame davvero serio e molto complicato, che quest’anno abbiamo superato a pieni voti!” si compiace il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson per il risultato della città e plaude all’impegno del suo assessore al Turismo. Silvia Vianello, e di tutte le categorie del turismo e della pesca che hanno con profitto fatto squadra. La Fondazione per l’educazione ambientale, Fee, premia annualmente anche gli approdi turistici e ne valuta la qualità e la quantità dei servizi erogati, compatibili con l’ambiente. In Italia sono stati 62 i premiati, di cui 6 in Veneto: Marina di Albarella nel Delta del Po; Darsena Le Saline a Chioggia; Porto Turistico di Lio Grando; Marina del Cavallino; Porto Turistico di Jesolo e Darsena dell’Orologio di Caorle.
Servizi
il governatore del veneto contro le previsioni meteo sbagliate: “fanno male al turismo”
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l presidente della Regione Veneto, tuona contro le previsioni meteo sbagliate, soprattutto fatte per i giorni strategici dal punto di vista del turismo. E’ accaduto anche nel week-end del 17-18 maggio scorso quando un’ipotesi di mal tempo, rivelatasi poi infondata, ha avuto una ricaduta negativa sui flussi turistici del fine settimana. Gli albergatori dell’Associazione di Jesolo denunciano infatti che in quel fine settimana c’è stata una flessione tra il 30 e il 50 per cento dei flussi turistici “per colpa delle previsioni meteo imprecise o sbagliate”. “I meteorologi che mettono un dito sul Nord Est e che pensano che non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona o Trento - si lamenta il governatore veneto Luca Zaia - fanno danni economici incalcolabili mentre a tutti serve più accuratezza, specie in una regione come il Veneto in grado di attirare flussi notevoli di ospiti anche in questo periodo, ma che non possono essere scoraggiati da una indicazione errata”. “Una previsione negativa che non si verifica - conclude - spinge infatti decine di migliaia di persone a cambiare programma e a rimanere a casa, anche se la situazione meteorologica si rivela poi differente da quanto annunciato. Servono previsioni mirate la cui attendibilità, rispetto alle diverse località, sia molto maggiore”. O.J. A.A.
MEDIA CRESCIuTO DEL 30 PER CENTO L’INTERESSE DI GIORNALI E TV SuI NuOVI ITINERARI TuRISTICI DEL VENEZIANO
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l territorio veneziano come proposta educational sempre più allettante per i giornalisti di tutto il mondo che, al di là degli itinerari più noti e dei “pacchetti” convenzionali, si spingono oltre esplorando e proponendo percorsi originali e alternativi. Il fenomeno emerge dall’analisi dei dati in possesso dell’Azienda di promozione turistica (Apt) della Provincia di Venezia che registra un +30 per cento, nell’ultimo anno, di richieste da parte di testate giornalistiche e reti televisive nazionali e internazionali per itinerari turistici fuori dalle rotte
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di viaggio più note. Venezia col suo centro storico rimane un soggetto di grande interesse ma l’entroterra provinciale viene scrutato con una rinnovata curiosità per forme di turismo ed enogastronomia slow, o per percorsi lungo la direttrice storico-culturale, o lungo il litorale e la laguna veneta, con attività di bird watching, di pesca-turismo o di trekking e cicloturismo, e turismo fluviale, quelli che tecnicamente vengono chiamati “educational tour”. Negli ultimi mesi si sono rivolti all’Apt, tramite le sedi Enit (l’ente
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nazionale del turismo) nel mondo e la sezione turismo della Regione del Veneto, la rete televisiva britannica BBC, il quotidiano francese Le Figaro, quelli inglesi The indipendent e Daily Express e il tedesco Suddeutsche Zeitung. Hanno acceso le loro telecamere sull’entroterra del Veneziano emittenti francesi, inglesi ma anche la giapponese NHK BS Premium. Non mancano le manifestazioni di interesse delle italiane Rai 2 per Voyoger e Sereno Variabile, i magazine Starbene e Donna Moderna. O.J.
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Protagonisti a Nordest Festeggia le nozze di diamante nel settore dell’intrattenimento
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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del
noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.
Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria
Spazi aperti 25 3 Territorio Arrivate agli uffici 251 comunicazioni per l’utilizzazione di reflui zootecnici
Controlli in agricoltura per preservare l’ambiente
uN CONCORSO PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO TuRISTICO
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di Alessandro Abbadir
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gricoltura, controlli continui per evitare inquinamenti e infrazioni delle normative di rispetto ambientale. E’ questo il dato saliente del lavoro svolto dagli uffici ispettivi della Provincia di Venezia nell’ultimo anno. “L’anno scorso – spiega l’assessore provinciale Lucio Gianni – sono pervenute 251 comunicazioni per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici e delle acque reflue, 125 comunicazioni per l’uso agronomico dei sottoprodotti della vinificazione. E’ inoltre continuata la collaborazione con il servizio ambiente, per i sopralluoghi relativi all’autorizzazione integrata ambientale (Aia). Per quanto riguarda situazioni di disagio (odori, presenza di mosche, abbandono di reflui, ecc.) nel corso del 2013 sono stati effettuati 17 specifici controlli, anche a campione, in collaborazione con la Polizia provinciale. L’applicazione della direttiva nitrati è oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione europea (Ue) e quindi della Regione, che proprio per questo organizza incontri periodici, da cui è
emerso che la nostra Provincia è sostanzialmente l’unica ad essere sistematicamente in regola con la verifica delle comunicazioni. Inoltre sempre nel 2013 sono pervenute e sono state istruite nei tempi previsti 92 richieste di valutazione dei danni arrecati dalla selvaggina alle colture agrarie”. Ma non c’è stata solo azione di controllo. La Provincia infatti ha puntato molto alla valorizzazione di prodotti della terra come i funghi con l’iniziativa “I funghi incontrano le tipicità alimentari e la cultura del territorio”, un ciclo di dodici eventi distribuiti sul territorio provinciale per la promozione e la
In Villa Venier a Mira
valorizzazione di un intero territorio. Insomma non solo agriturismo ma anche ristoranti, taverne e trattorie; un viaggio attraverso il gusto, il bello e il genuino per conoscere città e paesaggi e la loro storia in collaborazione con le Proloco. Altre iniziative sono state realizzate con le associazioni micologiche provinciali, le associazioni delle strade del vino e del radicchio di Chioggia Igp oltre alle associazioni dei ristoratori, dei produttori agricoli e rappresentanti di Slow Food. “Il settore - conclude Lucio Gianni - oltre a seguire tutte le pratiche inerenti i finanziamenti europei e ai controlli in agricoltura, ha scelto di mantenere un’attenzione alta e costante per la promozione dei nostri prodotti, valorizzando il ruolo prezioso delle proloco per una capillare promozione delle tipicità enogastronomiche, della storia e della cultura della nostra terra, dei nostri comuni, della nostra gente. Un patrimonio di attività promosse con l’obiettivo di ottenere ricadute positive sulla promozione delle nostre tipicità e delle eccellenze.
remi alle scuole di tutto il Veneto per un concorso teso a valorizzare il patrimonio architettonico regionale delle Ville venete. E’ giunto a conclusione infatti a fine maggio in villa Venier a Mira il progetto scolastico dal titolo “Le Ville venete: una risorsa da conoscere, valorizzare, promuovere”, promosso dall’Istituto Regionale Ville Venete, Veneto Promozione, Miur Veneto e Regione del Veneto Il progetto riservato alle scuole primarie e secondarie della regione, puntava alla realizzazione di elaborati multimediali, musicali o letterari in forma di fiaba per avvicinare le giovani generazioni al proprio patrimonio culturale e territoriale. Le scuole che sono state premiate, sono sei: per la sezione destinata alle scuole secondarie di secondo grado l’Istituto statale Masotto di Noventa Vicentina; per la sezione dedicata alle scuole secondarie di primo grado l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Pianiga e l’Istituto Comprensivo Baseggio di Marghera (entrambe in provincia di Venezia); per la sezione scuola primaria, la San Giovanni Bosco di Chiampo (Vicenza). La commissione giudicatrice ha deliberato all’unanimità di assegnare anche due menzioni speciali alla scuola per l’infanzia Madonna dell’Annunciazione di Borbiago a Mira (Venezia) e alle classi II A e B dell’Istituto comprensivo di primo grado Barbarani di Minerbe (Verona). Alla consegna dei premi sono seguite le esibizioni musicali delle scuole vincitrici e l’intrattenimento dell’”Orchestra giovanile di Bassano del Grappa”. La conclusione della manifestazione si è tenuta con la merenda nel parco. A.A.
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IL VENETO
in PRIMO PIANO
Il Veneto svolta a sinistra?
La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi
Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana urbani
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oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto
Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato
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forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.
Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.
Il Veneto in primo piano 11 27 L’analisi del voto
Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione
di Germana urbani
37,5
per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-
no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:
i volti
un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche
una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.
ecco i veneti cHe volano in europa
A
lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da
Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato.
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28 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani
DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina
N
elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-
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formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni
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Imponente l’animazione grazie al famoso performer Thorn
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della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-
Il Il Veneto Veneto in in primo primo piano piano 13 29 Trasporto locale
Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano
A Cortina in treno, come una volta
di Germana urbani
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allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente
R
L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse
SCONTI
semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.
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15/07/14 .
iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.
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30 8 Cultura provinciale L’evento Il 19 luglio in Piazza del Municipio a Cavarzere
La grande lirica risuona sotto le stelle L’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, diretti dal maestro Banzato, daranno vita al “Gran Galà dell’Opera”, interverranno il mezzosoprano Ida Maria Turri, il tenore Francesco Medda, il basso Luca Gallo e il soprano Miranda Bovolenta
S
arà la doppia ricorrenza legata al 90° An- more), G. Bizet (Carmen), J. Offenbach (Les niversario della morte di Giacomo Puccini contes d’Hoffmann), G. Rossini (Guglielmo Tell, e al 25° Anniversario della fondazione del Il Barbiere di Siviglia), C. W. Gluck (Orfeo ed Coro “Tullio Serafin” il tema conduttore della Euridice), G. Verdi (La traviata), P. Mascagni terza edizione del Concerto Lirico Sinfonico che (Cavalleria Rusticana). La parte centrale del concerto sarà invece l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto la direzione del M° Renzo Banzato, terranno interamente dedicata a Giacomo Puccini, con Sabato 19 Luglio in Piazza Vittorio Emanuele II l’esecuzione di alcune famose pagine selezionate tra la Tosca, Manon a Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo Il 90° anniversario della Lescaut, La bohéme, Gianni Schicchi, Turanaperto dove risuoneran- morte di G. Puccini e no le pagine più celebri il 25° della fondazione dot. Per quanto riguarda quest’ultimo lavoro, del repertorio lirico: del Coro sono i temi autentiche “perle della dominanti del concerto lasciato incompiuto al terzo atto a causa della musica”, che daranno vita ad un vero e proprio “Gran Galà dell’Ope- morte dell’autore e completato da Franco Alfano, accanto all’intenso “Nessun dorma!”, sarà ra”. Nel corso della serata, che sarà presentata proposto il possente finale dell’opera “Diecimila dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Ban- anni al nostro Imperatore! Padre Augusto”: mazato, risuoneranno le pagine selezionate dalle estosa pagina di forte coinvolgimento emotivo e opere maggiormente significative del repertorio raramente eseguita in ambito concertistico. operistico europeo: G. Donizetti (L’elisir d’aAi qualificati professori dell’Orchestra “T.
eventi e mostre
a cura di Ornella Jovane
GLI SPAZI DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA “NEL SEGNO DI CARLO SCARPA” Gli spazi ridisegnati da Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e la relazione contaminazione fra il maestro veneziano e gli architetti e artisti contemporanei che nel tempo hanno interpretato tali spazi: Margarita Andreu, Ivana Franke, Candida Hofer, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori e Haris Epaminonda. Ma anche la coreografa Sasha Waltz, il compositore Atsuhiko Gondai con il violoncellista Mario Brunello, la fotografa Alessandra Chemollo e il regista Riccardo De Cal. Inaugurata lo scorso 4 giugno l’esposizione “Nel segno di Carlo Scarpa” promossa dalla Fondazione Querini Stampalia, rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 29 settembre. Raduna simbolicamente le testimonianze, di questa contaminazione, accanto al nucle di schizzi e disegni, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase di concepimento di quegli stessi ambienti da parte del grande architetto: la fecondità del segno di Scarpa e il lavorio creativo nel segno di Scarpa. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni, escluso i lunedì, dalle 10 alle 18. Il costo del biglietto intero è di 10 euro, ridotto 8 euro. La visita all’esposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia.
“VEDOVA IN TONDO” OVVERO IL PASSAGGIO ALLA PITTURA E SCULTURA CIRCOLARE “Vedova in tondo” è il titolo della mostra organizzata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presieduta da Alfredo Bianchini. Si rimette in moto la macchina espositiva progettata da Renzo Piano. La mostra presenta al pubblico un aspetto peculiare della ricerca artistica del maestro Veneziano: il passaggio alla pittura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987. Cinque grandi Tondi del 1985-87 appesi alle pareti del Magazzino e un Disco del ciclo Non Dove ‘86 a pavimento dialogano con una sezione di Oltre e grandi teleri degli anni Ottanta - molti inediti - movimentati dalle navette robotizzate nello spazio della grande navata cinquecentesca. La mostra inaugurata lo scorso 17 maggio sarà aperta al pubblico fino al prossimo 2 novembre, nella sede dei Magazzini del Sale a Venezia.
Serafin”, affiancati dai componenti dell’omonimo Coro si aggiungeranno quattro solisti vocali di particolare rilievo nel panorama della lirica internazionale. Il M° Banzato si avvarrà della presenza del mezzosoprano Ida Maria Turri, nata in Inghilterra da genitori italiani, che, dopo il diploma in canto conseguito presso il Royal Northern College of Music di Manchester e il perfezionamento al National Opera Studio di Londra, si è esibita nelle sale e nei teatri di tutto il mondo. Il ruolo tenorile sarà sostenuto da Francesco Medda, che ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e l’Accademia “G. Verdi” di Parma. E’ risultato vincitore in vari concorsi ed ha interpretato i principali ruoli pucciniani e verdiani in Italia e all’estero. Il ruolo maschile più grave sarà invece sostenuto dal basso bolognese Luca Gallo, vincitore del 14° concorso “M. Battistini” di Rieti e finalista in vari concorsi nazionali e internazionali. Ha calcato i palcoscenici dei principali teatri
L’Orchestra sinfonica e il Coro “T. Serafin”. In alto il maestro Renzo Banzato italiani ed esteri, nel 2011 ha interpretato, in prima esecuzione assoluta, il ruolo di Domenico Paneghetti nell’oratorio “Va’! Scolpisci!”, composto dal M° Renzo Banzato. Il quartetto dei solisti sarà completato dal soprano Miranda Bovolenta, che ha brillantemente conseguito il diploma in Canto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e si è successivamente perfezionata all’Accademia Lirica di Osimo. Da molti anni collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, con i quali ha svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura della Città di Cavar-
zere, gode del Patrocinio della Regione Veneto ed è stato reso possibile grazie alla generosità ed alla disponibilità di Adriatic Lng e della Ditta Turatti. Il concerto poi si inserisce all’interno della settima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria in vari comuni del Veneto. L’orario d’inizio è fissato alle 21.00; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà domenica 20 luglio. L’ingresso è libero; info: Ufficio Cultura della Città di Cavarzere (mail: ufficio.cultura@comune.cavarzere.ve.it), o Segreteria Artistica dell’Orchestra e Coro “T. Serafin” (tel. 335 - 6139668).
Eventi Confcommercio Unione Venezia
#spritzandoidee: oltre 100 ragazzi all’iniziativa dei giovani imprenditori
Alcuni momenti della serata organizzata dal gruppo dei Giovani Imprenditori veneziani
I
ragazzi hanno voglia di impresa. E di futuro. Nonostante la pioggia abbia inizialmente reso tutto più difficile, infatti, più di 100 giovani hanno partecipato a #Spritzandoidee, l’evento organizzato lo scorso 4 giugno dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Unione Venezia. Muniti di badge e braccialetto, hanno lasciato i loro dati per essere ricontattati per le prossime iniziative che – come quella organizzata al Gossipristomusicafé di Mira - si svolgeranno per tutta l’estate nel Veneziano. A Mira c’erano le autorità, tra le quali la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto e l’assessore alle Attività Produttive Lucio Gianni, il giovane sindaco di Mira Alvise Maniero, il presidente regionale dei Giovani Imprenditori Riccardo Capitanio, il segretario generale di Confcommercio Veneto Eugenio Gattolin. Bella la testimonianza di Filippo Caporello, eclettico trentanovenne padovano che, abbandonati gli studi universitari, ha iniziato a lavorare come responsabile del personale di un’azienda di trasporto pubblico, per poi approdare al mondo della ristorazione aprendo e gestendo un ristorante stellato a Piove di Sacco, e infine, dedicando-
si alla sua grande passione: il mondo della gioielleria. Direttore della store di Bulgari a Padova, ha inventato - insieme al socio Christian De Sieno, altro giovane padovano, manager della comunicazione, classe 1978, presente alla serata - una nuova linea di bracciali, ispirata al tema dell’acqua, del Brenta e della laguna, denominata “Briccola”. Toccante il momento in cui la presidente della Provincia Zaccariotto ha fatto omaggio al presidente onorario della Confcommercio di Venezia Livio Chiarot (classe 1925) della tessera n.1 del gruppo Giovani Imprenditori, felice di poter in qualche modo ricambiare la riconoscenza verso il grande Livio che anni fa premiò il padre della Zaccariotto con l’aquila di Calimala, simbolo della Confcommercio, per i 50 anni di attività. La Presidente dei Giovani Imprenditori Elena Bordin ringrazia i partner, gli sponsor, i colleghi e i funzionari Ascom che hanno reso possibile questa serata; ringrazia in particolare tutti i giovani che hanno partecipato all’evento, dando loro appuntamento alla prossima tappa del tour, che si terrà entro nel mese di luglio a Cavarzere.
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Nozze d’oro con i motori per il cav. Gianfranco Bettin
Ha fondato la concessionaria Alfa Romeo di Piove, ora vi lavorano anche i figli Loris e Roberto Nato nella Libia italiana nel 1941 a otto anni ha fatto il fabbro, il panettiere per poi occuparsi delle auto Per cinquant’anni ha vissuto con i motori, cercando sempre di trovare le soluzioni migliori per soddisfare i suoi clienti. GIANFRANCO BETTIN è nato a Crispi di Misurata nella Libia italiana nel 1941, sposato dal 1966 con la signora Ivana Volpin dalla quale ha avuto due figli, Loris responsabile Commerciale e Roberto responsabile Service della concessionaria auto di via Valerio a Piove di Sacco. La sua storia italiana inizia nel 1949 con il rimpatrio dalla Libia del papà Paolo e della mamma Lieta. Allora GIANFRANCO BETTIN aveva otto anni. I tempi erano duri e Gianfranco, che abitava a Rosara frazione di Codevigo, frequentava la terza elementare e nel pomeriggio andava a lavorare nella bottega del fabbro del paese, sulla forgia a domare il ferro a riparare mestoli, secchi, delle vasche dell’acqua delle stufe “economiche” e affilare le lame degli aratri dei trattori. Terminata la quinta elementare il medico gli proibì di rimanere accanto al carbone acceso per via degli effluvi dannosi e così Gianfranco andò a lavorare nel locale panificio: “Al mattino presto facevo il pane – spiega lui stesso – poi andavo a consegnarlo per le case in bicicletta. Per un po’ ho lavorato anche nel panificio di Remo Fornasiero, ciclista professionista, a Campolongo Maggiore. Nel marzo del 1955 una bufera di neve rese le strade praticamente intransitabili e con la bici non ce la facevo più ad andare avanti così, tornato a casa, dissi ai miei genitori di voler cambiare lavoro”. Dentro di lui, stava germogliando il desiderio di lavorare sui motori. Così entrò come “bocia di bottega” nell’officina di Codevigo a ben 15 lire
la settimana. Tanto bastò perché GIANFRANCO BETTIN si innamorasse perdutamente dei motori. Nel 1964, finito il militare, iniziò la sua carriera come imprenditore all’interno di un piccolo locale a Piove di Sacco in via Carrarese: “Nel 1965 fui subito autorizzato officina Alfa Romeo. Nel 1974 chiesi ed ottenni di esporre anche il marchio di officina autorizzata BMW. Nel 1982 mandai il mio curriculum all’allora presidente dell’Alfa Romeo Ettore Massacesi il quale, dopo le dovute verifiche, mi affidò la qualifica di “Concessionaria Alfa Romeo” e così nacque la “BGF. Nel frattempo – spiega sempre Gianfranco – i figli crescevano e entrambi si sono innamorati del mio lavoro, ma il mio cuore mantiene sempre la passione per le auto e i motori. Durante il servizio militare – continua il suo racconto - dopo il Car a Trapani a gennaio del 1963 fui trasferito a Milano alla caserma S.Barbara dove mi fecero entrare nell’officina a riparare i carri semoventi dell’artiglieria. Lì ebbi la fortuna di sistemare un motore del semovente dopo sette mesi che i miei colleghi tentavano di farlo funzionare io, pur non avendo mai visto quel tipo di motore, riuscii a trovare il difetto ed il colonnello comandante il reggimento mi volle conoscere e mi diede una licenza premio di dieci giorni. “Ora sono in pensione e come hobby mi dedico alla caccia aiutato dalla mia fedele Drahthaar “Arra”. Nel 1989 GIANFRANCOBETTIN ha ricevuto la nomina dal Presidente della Repubblica di Cavaliere del Lavoro e nel 2005 quella di Maestro del Commercio. Vive nella sua casa di via Valerio 39 assieme alla
Nel 1989 è stato nominato Sopra Gianfranco Bettin, di seguito i figli, Loris e Roberto, sotto la copertina del libro autobiografico “Nato in Africa”
moglie e spesso alle nipotine Lucrezia di dieci anni e Angelica di quattro. Lì si è sviluppato il concessionario per poi trasferirsi sempre in via Valerio al civico 30 in una sede splendida e accogliente. Tutti i suoi ricordi, le sue memorie, la sua vita GIANFRANCO BETTIN le ha riportate in un bel libro dal titolo “Nato in Africa- Storia di un italiano” pubblicato l’anno scorso, con la collaborazione di Antonio Maritan e corredato di molte fotografie che scandiscono una vita trascorsa fra stenti, gioie, soddisfazioni ma sempre una grande determinazione nel voler riuscire a coronare i suoi sogni e le sue aspirazioni.
Cavaliere del Lavoro e nel 2005 Maestro del Commercio
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LO basKet
SPORT in PRIMO PIANO due settimane per vivere l’umana reyer
L
’Umana Reyer apre i City Camp: due settimane di basket dedicate ai ragazzi dai 7 ai 10 anni. Le due settimane di giugno si terranno da lunedì 9 a venerdì 13 e da lunedì 16 a venerdì 20. Questo camp sportivo vuole impegnare le giornate con un pieno di sana pallacanestro in compagnia dei tecnici e dei campioni della Reyer. City camp è organizzato dalla Reyer ed è sponsorizzato da Nozio e offre ai ragazzi la possibilità di dedicarsi alla pratica dell’attività fisica secondo i principi di socializzazione e lealtà sportiva sotto la guida di tecnici qualificati. Protagonisti sono gli atleti e le atlete delle squadre Reyer che, con lo staff tecnico, faranno la loro comparsa nell’arco dei camp. L’appuntamento si terrà in tre sedi: al palazzetto dello sport Taliercio, all’Ancilotto di Mestre e al Pes.co di Tessera. Il programma prevede del lavoro a stazioni sui fondamentali della pallacanestro, sulla preparazione fisica, sulle gare e le partite. Al locale Pes.co sono previste attività extra come la piscina e i giochi nel parco poi, il venerdì, gran finale con pizza party aperto anche ai genitori. Sempre a giugno si terranno delle sessioni di test con 94fifty per misurare le proprie capacità balistiche e di ball-handling. Gli orari dei camp sono dalle ore 8.30 alle 19, l’iscrizione comprende un kit esclusivo di abbigliamento Reyer: double face, T-shirt, pantaloncini, capellino e zainetto e l’assicurazione. La quota di partecipazione è di 160 euro per una settimana, 270 per due, e comprende l’iscrizione al camp, il pranzo al Pes.co e la cena del venerdì, oltre alle merende e i gadget Reyer. Per maggiori informazioni si può scrivere a settore.giovanile@reyer.it R.P.
A Venezia Sul Canal Grande Fra San Tomà e Ca’ Foscari
Dragon Boat, il palio delle università di Roberta Pasqualetto
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fine maggio si è disputata la terza edizione della Venice Dragon Cup nella cornice del Canal Grande con partenza presso il pontile di Sant’Angelo e traguardo davanti a Ca’ Foscari dove si sono svolti i festeggiamenti e le premiazioni finali delle squadre sul podio. L’Università Ca’ Foscari di Venezia, promuove questa disciplina sportiva legata al mare, per richiamare la storica tradizione della città lagunare. La Venice Dragon Cup è una competizione che si tiene tra i dipartimenti delle università Cà Foscari e Iuav. La competizione tra dipartimenti delle università veneziane su dragon boat s’inserisce nell’ambito del FestivAlumni. Alla competizione hanno partecipato 120 studenti: 6 dragoni, 5 di Ca’ Foscari (Lingue Orientali, Lingue Occidentali, Lettere, Area Scientifica e Area Economica) e 1 di Iuav, si sono giocati il titolo in quattro manches – con tre equipaggi ciascuno - da 200 mt, nel tratto di canale che va da San Tomà e Ca’ Foscari. Le gare sono iniziate puntuali e, durante lo svolgimento delle prime due semifinali, si sono aggiudicati i posti nella finalissima i gialli di Economia, i neri di Iuav e i verdi di Scienze. Si è disputata poi
Ciclismo
gara nazionale a cronometro a scorzè
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ltre 200 corridori hanno partecipato a maggio a Scorzè alla “Gara nazionale a cronometro” manifestazione di ciclismo valida per il campionato regionale di categoria e come tappa del Bracciale del Cronoman organizzata dalla Libertas Scorzè. I ciclisti hanno percorso tre circuiti con altrettante distanze a seconda della categoria: 9,75 km per gli Allievi e Allieve, 14,9 km per le Juniores Femminile e 22,5 per Juniores Maschile e per le Elite Donne. Tra gli Allievi la vittoria e il titolo regionale per Moreno Marchetti (Bicisport) davanti al friulano Mattia Pezzarini e l’emiliano Matteo Donegà. Nelle Allieve la vittoria è stata conquistata da Alessia Virgilia (Sc Mendelspeck) davanti alla compagna di team Elena Pirrone, mentre il titolo regionale è andato a Ludovica Camatta (Top Girls Fassa Bortolo). Tra le Juniores Femminile la vittoria è stata ottenuta da Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) mentre il titolo veneto è andato a Sofia Bertizzolo (Breganze). Vittoria e titolo regionale negli Juniores Maschili per il padovano Simone Bevilacqua (Villadose) davanti al compagno Filippo Calderaro. Nelle Donne Elite primo posto per Elisa Longo Borghini davanti alla due portacolori del team veronese Ale’ Cipollini Jasinska Malgorzta, vincitrice titolo regionale, e a Tatiana Guderzo. Ordini d’arrivo. Allievi. 1) Moreno Marchetti (Bicisport) che ha percorso 9,75 km in 12’26’’69 alla media oraria di 47,007. 2) Mattia
Pezzarini (Team Isonzo) a 7’’93, 3) Matteo Donegà (Ss Sancarlese) a 12’’19. Allieve: 1) Alessia Vigilia (Gs Mendelspeck) che ha percorso 9,750 km in 13’43’’13 alla media oraria di 42,642. 2) Elena Pirrone (Gs Mendelspeck) a 7’’68, 3) Letizia Paternoster (Sc Vecchia Fontana) a 14’’55. Juniores Femminile: 1) Katia Ragusa (Estado de Mexico Eurotarget) che ha percorso 14,9 km in 21’08’’85 alla media oraria di 42,274 km. 2) Angela Maffeis (Estado de Mexico Eurotarget) a 21’’49, 3) Gaia Tortolina (Piemonte in Rosa) a 31’’65. Juniores Maschile: 1) Simone Bevilacqua (Villadose) che ha percorso 22,5 km in 28’32’’08 alla media oraria di 47,311 km. 2) Filippo Calderaro (Villadose) a 10’71’’, 3) Davide Zanet (San Vendemiano) a 13’’10. Elite Donne: 1) Elisa Longo Borghini (Hitec) che ha percorso 22,5 km in 8, 3’58’’31 alla media oraria di 45,042 km. 2) Jasinska Malgorzta (Cipollini) a 40’’78, 3) Tatiana G.P. Guderzo (Cipollini) a 45’’17.
la Finale B, nella quale si sono aggiudicati il quarto posto gli azzurri di Lingue Orientali seguiti dall’imbarcazione bianca di Lettere e in fine i blu di Lingue Occidentali. Alle 12, la tanto attesa finale: terzo posto per economia che conclude la gara con il tempo di 51 secondi e 18 centesimi e primo posto pari equo IuavScienze con il tempo di 50 secondi e 66 centesimi. Tutti gli atleti sono stati premiati dal Magnifico Rettore Carlo Carraro dell’Università di Ca Foscari, dalla professoressa Maria Antonietta Baldo delegato al rettore per lo sport dell’Università di Ca Foscari e dal prof. Marguccio delegato al rettore per lo sport dello Iuav, nel campiello dell’Università di Ca Foscari. L’ordine di arrivo della terza sfida è stato: primo classificato
pari equo Iuav-Scienze 50’ 66’’; secondo classificato Economia 51’18’’; terzo classificato Lingue Orientali 57’71’’; quarto classificato Lettere 58’79’’ e quinto classificato Lingue Occidentali 1 00’ 60’’. “E’ stata una sfida entusiasmante, ricca di soddisfazioni per lo sport delle università veneziane e per i nostri giovani atleti che hanno dimostrato tutti un ottimo livello di preparazione - afferma Maria Antonietta Baldo, delegata del Rettore alle attività sportive di Ca’ Foscari - La sfida è stata appassionante, combattuta fino all’ultimo secondo, come dimostra il bell’ex aequo del primo posto fra Iuav e la squadra di Scienze di Ca’ Foscari, con la squadra di Economia a qualche decimo di secondo dai vincitori “.
36 A tavola
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CUCINA
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