Riviera ovest feb2015 n21

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della Riviera Ovest

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30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) iofgrigolettosas@virgilio.it www.impresafunebregrigoletto.com

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.21 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

pagg.

Pianiga Società sportive, fucine di campioni

Dolo Aperta la bretella est, il centro ha meno traffico

Primo Piano Turismo e grandi navi, Chioggia sta arrivando

4-5

pag.

8

pag.

piu’ occupazione con l’inizio del 2015

Il benessere torna a splendere in veneto

Quasi 4000 occupati. E’ questa la stima fatta da Unioncamere di Venezia e Ministero del Lavoro per quanto riguarda gli occupati nel primo trimestre 2015, a livello provinciale. pag. 16

Nuovi parametri per misurare il benessere delle persone e, più in generale, della società, andando oltre il concetto di Pil, prodotto interno lordo, che rimane un fattore d’analisi e di valutazione importante ma non esaustivo. pagg. 20-21

Alessandro Dolcetta, il falconiere

All’interno del giornale

dei nostri amici

A nimali a pag.

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alle pagg.

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L’informazione locale è sempre con te:

Alessandro Dolcetta ha 30 anni e ha un’insolita passione: la falconeria. Il suo amore per gli animali lo lega ai falchi, ma anche ai cani e ai cavalli. Dopo il liceo scientifico Alessandro frequenta l’università di Padova, seguendo il corso di zoo tecnologie. pag. 17

Febbraio 2015

Fiesso, Fossò e Vigonovo, cantieri contro il rischio esondazioni A Fiesso l’intervento principale riguarda il Rio Serraglio. A Vigonovo cantieri per tamponare le fessurazioni sul Brenta

I

n Riviera del Brenta in Comuni, mettono in cima alle loro priorità la difesa del territorio dai rischi idrogeologici e la difesa dell’ambiente. A Fiesso, Fossò e Vigonovo sotto questo versante partiranno in questi mesi una serie di interventi decisivi. Flavio Zebellin, vicesindaco e assessore del comune di Fiesso, fa il punto sui lavori attuati in questo periodo nel territorio del comune rivierasco. “Sono iniziati alcune settimane fa – spiega Zebellin – i lavori di messa in sicurezza degli argini del Rio Serraglio”. Ven-

gono spiegati i motivi dell’intervento. “Gli argini – continua Zebellin – già messi in difficoltà dalle piene che si sono susseguite in questi ultimi anni, erano diventati ancora più deboli con la piena verificatasi questa primavera. Le acque del Rio Serraglio, rispetto agli anni scorsi, quando avvengono piogge abbondanti o fortunali e si crea una piena, scorrono molto velocemente. Il ripetersi di queste situazioni impone sulle rive una grossa pressione, che di conseguenza le rende fragili”. A Fossò sono stati individuati, sia

“Io sto con il benzinaio”

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“I

di Ornella Jovane*

o sto con il benzinaio” scriveva qualche giorno fa Matteo Salvini su facebook, a testimonianza della ufficiale e compatta posizione assunta dalla Lega Nord sul caso che si è aperto dopo i fatti di Ponte di Nanto.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it continua a pag.

8

Il lavoro capillare e attento della Moretti sul territorio e tra la gente sembra raccogliere i primi frutti che, seppur ancora timidi, cominciano a far ben sperare il popolo del centrosinistra. pag. 24

aspettando la biennale di venezia

nel capoluogo, sia nella frazione di Sandon, una decina di fossi che erano stati oggetto di importanti lavori di risezionamento e che, a distanza di qualche anno, si presentano in cattive condizioni. I privati li metteranno in ordine. Tre interventi che riguardano l’ecologia e la salvaguardia ambientale sono stati promossi nell’ultimo periodo invece a Vigonovo. Il più importante riguarda il completamento dei lavori per tamponare le fessure che si erano aperte nell’argine destro del fiume Brenta. pag. 8

Editoriale

La campagna elettorale entra nel vivo

Il curatore per questa edizione è Okwui Enwezor (Nigeria 1963), studioso interessato ad un approccio artistico internazionale più che locale. pag. 25

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LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUL SITO Protagoniste le persone sia del giornale che dell’web. Nel mese di gennaio le notizie più viste sul nostro sito sono state quelle relative alle storie di Denis Frison, del Carnevale di Agna e l’avventura creativa di Pietro Boscolo Zamelo disegnatore di Topolino! seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIE PIÙ VISTE SUI SOCIAL Sui social vince, invece, l’evento del mese: il carnevale di Venezia, a seguire la vicenda tutta rodigina del toro Free Willy, ancora eventi con il carnevale di Adria e la politica rodigina che ha un candidato già in corsa per le amministrative: Nadia Romeo. seguici su www.facebook.com/ lapiazzaweb

EDIZIONI PIÙ VISTE SUL SITO:

Digitali, ma col cuore tra la gente vera Ad un mese dal lancio di laPiazzaweb numeri confortanti. Ora la sfida: un rapporto diretto con la comunità dei lettori

L

o scorso numero abbiamo presentato ai nostri lettori il nuovo sito internet della Piazza. A distanza di un mese, i numeri dicono già che la sua accoglienza è stata straordinaria. Le visite sono quadruplicate, con un significativo picco nei giorni successivi alla distribuzione dei giornali nelle città e nei paesi raggiunti dalle nostre edizioni. È un primo passo, a cui ne seguiranno altri sulla strada di un sistema sempre più integrato tra carta stampata, sito internet, social media. Tre canali attraverso cui esplorare il nostro territorio veneto in tutti i suoi aspetti, affiancando all’appuntamento mensile anche la velocità del racconto quotidiano, alle inchieste e agli approfondimenti anche la cronaca giudiziaria, al racconto dei nostri giornalisti anche il contributo di voi lettori. Il web sta cambiando profondamente il modo di fare informazione, che sempre più vive in un costante dialogo tra il giornale e la “sua comunità” di lettori-protagonisti. Questo vale a maggior ragione per una testata come la Piazza, che fin dalla nascita ha scelto di occuparsi di quei territori a cui la grande stampa solo occasionalmente presta attenzione ma che sono invece il cuore pulsante della società veneta. I prossimi passi, allora, li possiamo e dobbiamo compiere assieme. Altrimenti, pur con tutte le sue potenzialità, il web rischia di rimanere una bella scatola vuota. O riempita al massimo di poche notizie, uguali su tutti i siti e di scarso interesse. Un esempio lampante di quanto le buone intenzioni rischino di perdersi strada facendo e di essere inghiottite da motivazioni prettamente commerciali, ce lo offre in questi giorni un anniversario importante. Esattamente dieci

anni fa nasceva YouTube, il canale video che assieme a Facebook ha rivoluzionato il nostro rapporto con internet. I suoi fondatori avevano scelto per il lancio uno slogan tanto seducente quanto alla lunga irrealistico: broadcast yourself, “fatti la tua televisione personale”. Ma nel giro di poco tempo YouTube ha cambiato radicalmente volto. Oggi ila maggior parte del miliardo di utenti che in 75 paesi caricano ogni minuto 300 nuove ore di video secondo le statistiche guarda il filmato demenziale “Gangnam Style” di Psy o un videoclip di Justin Bieber. Forse con un pizzico di utopia, il nostro impegno a rendere sempre più ricco il sito internet nasce invece proprio con l’obiettivo di rimettere il lettore al centro, rendendolo protagonista e non solo passivo fruitore di un prodotto pensato altrove. Non si tratta solo di offrire in edizione digitale tutti i periodici della Piazza, per poterli sfogliare comodamente nel tempo, ma di trovare nuovi spazi di dialogo, condivisione e protagonismo. Come? Attraverso l’indirizzo di posta elettronica redazioneweb@givemotions.it per inviare fotografie, articoli, segnalazioni. Attraverso il sistema di commenti del sito per arricchire con il vostro personale punto di vista i servizi della redazione. O magari attraverso la nostra pagina Facebook per commentare e condividere contenuti anche nella cerchia dei vostri amici. Per questa via, ne siamo certi, saremo poco alla volta sempre più in grado di camminare col passo delle nostre comunità, dando voce ai loro bisogni reali, alle persone che conta davvero conoscere, alle esperienze che rendono le nostre giornate migliori. Sempre più “digitali”, insomma, ma proprio per questo sempre più accanto alla vita vera delle persone.

Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Cavarzere, Piovese, Chioggia. Cittadine molto vivaci sia dal punto di vista politico che culturale e sportivo!

Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento PioveseSport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi ancora l’edizione di Piove e a seguire quella di Chioggia. seguici su www.issuu.com/ lapiazzaweb

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Il BLOG DEL DIRETTORE Il direttore nel suo blog si chiede se la sicurezza sia davvero un’emergenza oppure no. Se sia meglio spendere soldi in mille telecamere che registrano immagini che forse non guarda nessuno o se non si possa fare altro. seguici su www.lapiazzaweb.it/ category/il-blog-del-direttore/

IL SONDAGGIO Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega, salta sul carro della sicurezza fai da te e si fa fotografare col benzinaio che ha sparato ai rapinatori. Che facciamo? Una pistola ad ogni veneto? seguici su www.lapiazzaweb.it/ sondaggio/

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ISSUU: RECORD DI LETTURA Record di lettura giornale: 29.235 persone hanno letto La Piazza attraverso laPiazzaweb. seguici su www.issuu.com/ lapiazzaweb


4 Argomento del mese AMBIENTE Le ventisette pagine della Commissione Via di fatto demoliscono l’intera relazione presentata dal Porto a sostegno dell’ipotesi di scavo del nuovo canale Contorta. Le risposte a tutte le osservazioni dovranno arrivare al ministero dall’Autorità Portuale entro febbraio. Il Comune di Venezia, aveva sollevato perplessità sulla qualità dei fanghi da scavare. Si tratta infatti di milioni di metri cubi di materiale che dovrebbero servire per costruire nuove barene e velme

Grandi navi, si cerca una alt

di Alessandro Abbadir

Da un convegno del Pd è arrivata la richiesta di valutare ipotesi alternative

Resta da valutare “Venice Cruise 2.0” di Cesare De Piccoli con una nuova Marittima al Lido

G

randi navi, quasi tutti sono convinti che vanno spostate dal bacino di San Marco, ma su come fare le soluzioni sono ancora aperte. Partiamo dal dato di fatto principale e cioè dalla bocciatura del progetto di scavo del canale Contorta arrivata al Ministero dell’ambiente dalla commissione Via. Il progetto che è stato affossato a fine gennaio per intenderci è quello che è stato presentato dall’Autorità Portuale guidata dall’ex sindaco di Venezia Paolo Costa. Critiche al Contorta erano arrivate da tutte le parti a dire la verità e contro lo scavo del canale si erano mobilitati anche grandi nomi del jet set internazionale. La Commissione ha stolato così ventisette pagine che di fatto demoliscono l’intera relazione presentata dal Porto a sostegno dell’ipotesi Contorta. Le risposte a tutte le osservazioni dovranno arrivare al ministero dall’Autorità Portuale entro febbraio. Ma andiamo nel dettaglio e vediamo le contestazioni avanzate dai tecnici del ministero. La prima riguarda la verifica della compatibilità dell’intervento con i piani urbanistici (Ptrc, Prg) e con il Piano regolatore portuale. Cioè riguarda i sedimenti e gli effetti che lo scavo avrebbe sulla laguna centrale. La commissione Via chiede d quindi “di realizzare una nuova e approfondita campagna di caratterizzazione dei sedimenti”. Questo perché, secondo tecnici del Ministero dell’Ambiente, “la caratterizzazione del proponente non

LA PETIZIONE

Raccolte 104 mila firme contro i colossi del mare

S

pettacoli appelli e raccolta di firme. Oltre ai tecnici e agli esperti contro le grandi navi nel bacino di San Marco sono mobilitati personaggi dello spettacolo e comitati cento quattromila firme infatti sono state raccolte contro le grandi navi a San Marco. La petizione on line era stata lanciata dal regista Gabriele Muccino. La petizione è stata consegnata Il regista Gabriele Muccino a Roma al ministro per l’Ambiente Luca Galletti dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Il ministro raccogliendo la petizione ha assicurato che il tema delle grandi navi a Venezia è all’attenzione costante del governo. Adesso il Porto dovrà rispondere al Ministero entro il 21 febbraio. Per l’attore Gabriele Muccino occorre risolvere al più presto l’emergenza e lo scavo di un nuovo grande canale non sembra la soluzione migliore. Intanto anche durante il Carnevale il tema non ha mancato di presenziare. Barche allegoriche contro le grandi opere e le grandi navi hanno infatti sfilato portando musica e colore tra i canali. Il corteo, organizzato dal Comitato No Grandi Navi e da Laguna Bene Comune, è partito da Rio di Cannaregio, il centro del Carnevale popolare, per arrivare in Pescheria a Rialto, il cuore di Venezia, passando per Fondamenta della Misericordia. Tanti visitatori arrivati per vedere il classico Carnevale di Venezia sono stato sensibilizzati così su questa tematica. A.A.

coincide in alcun modo con le campagne già svolte in laguna”.Paradossalmente si tratta di una osservazione che era già stata fatta . In questo caso l’osservazione era stata fatta dal Comune di Venezia, che aveva sollevato perplessità sulla qualità dei fanghi da scavare. Si tratta infatti di milioni di metri cubi di materiale che dovrebbero servire per costruire nuove barene e velme. Secondo la Commissione è necessario avviare una attività di monitoraggio e di valutazione dell’impatto sull’equilibrio lagunare, e anche sulla flora e la fauna, sui limiti di inquinamento e sui rumori prodotti dal cantiere. E poi una considerazione che appare un epitaffio allo studio del Porto. L’impatto ambientale secondo i tecnici del ministero, è maggiore di quanto ipotizzato nello studio del proponente. I dati forniti dal Porto per sostenere l’ipotesi di scavo insomma non soddisfano la commissione. Che adesso ha rinviato al mittente il progetto, chiedendo nuovi studi. E sul progetto di scavo del canale Contorta, dopo la stroncatura della Commissione Via a fine gennaio, è arrivata una pioggia di critiche. Un convegno dal titolo “La verità sul Contorta” si è tenuto a Venezia a febbraio coordinato da Andreina Zitelli, docente Iuav con il “Gruppo di Lavoro” del Pd “Venezia-Città – Laguna”,è stato chiarissimo. Il convegno è arrivato a una conclusione lampante e cioè che: “nell’interesse della città il progetto di scavare il Contorta

va ritirato, puntando su progetti compatibili e non distruttivi. E il governo deve emanare un nuovo decreto di tutela paesaggistica che vieti il passaggio delle grandi navi in attesa di soluzioni alternative”. Osservazioni che sono state spedite al premier Matteo Renzi. Ma il il presidente dell’autorità Portuale Paolo Costa non la pensa così e continua a ritenere che il progetto sia percorribile. “Non ritiriamo il progetto Contorta - ha spiegato - Forniremo tutti i chiarimenti richiesti nei termini previsti e andiamo avanti”. Secondo il presidente del Porto, insomma, la partita non è chiusa. Costa informa che gli uffici dell’Autorità portuale sono già al lavoro per fornire le integrazioni richieste. Sul tavolo della commissione Via restano comunque gli altri progetti: il nuovo terminal passeggeri a Marghera proposto da Roberto D’Agostino, il Venice Cruise 2.0 di Cesare De Piccoli e della società genovese Duferco che prevede una nuova Marittima al Lido. E poi il progetto di piattaforme rimovibili, anche questo al Lido, fuori della laguna, firmato da Stefano Boato e Maria Rosa Vittadini con il contributo dell’ingegnere Vincenzo Di Tella, autore del progetto alternativo al Mose denominato “Paratoie a gravità”. Ora però chiedono comitati e cittadini, bisogna far presto, bisogna lasciare le grandi navi fuori dal bacino di San Marco e intanto la questione infiamma anche il dibattito politico fra i candidati sindaci al comune di Venezia.


Argomento del mese 5 Chioggia

ternativa al canale Contorta Teconologie verdi Esposizione alla Stazione Marittima

Energia pulita in mostra con “Green Mobility Show” di Alessandro Abbadir

U

n anticipo dell’Expo in direzione dell’economia verde, anche nel settore marittimo. Questo il senso della seconda edizione del “Green Mobility Show” la fiera internazionale in programma il 6 e 7 marzo prossimi. Un fine settimana aperto gratuitamente a tutti, con possibilità di sperimentare la “potenza silenziosa” dei motori, sia in versione automobilistica che acquatica. La mostra si terrà al Terminal della Stazione marittima di Venezia. “Il Green Mobility Show – spiegano gli organizzatori - è una mostra congresso incentrata sul tema della mobilità sostenibile intesa come capacità di spostamento a basso impatto ambientale ed energetico, con mezzi e servizi, tesa ad offrire alle imprese ed agli operatori una vetrina qualificata. E’ caratterizzata da una vasta sezione espositiva e da un programma di convegni che vuole coinvolgere le istituzioni, le aziende produttrici di tecnologie innovative e di servizi in questo campo, le associazioni di categoria e il mondo della ricerca”. Ci saranno così in esposizione modelli di ultima generazione di motori di Bmw, Renault, Citroen e molti altri colossi dell’automobile Per quanto riguarda la nautica le innovative imbarcazioni a propulsione ibrida di Kite Alike e di Torqeedo si potranno sperimentare di persona sui 120 mila metri quadrati di acqua attualmente liberi dal passaggio delle grandi navi. Si vedranno i motori della “Vicking Star”, la prima nave oceanica da crociere (200 metri di larghezza e 300 passeggeri a bordo) a gas naturale liquido. E’ stata realizzata alla Fincantieri di Porto Marghera e partirà da Venezia verso le isole greche ad aprile. I motori saranno visibili nel Fabbricato 103. In mostra anche il primo vaporetto alimentato a idrogeno a emissioni zero, frutto della ricerca che da anni sta conducendo l’Hydrogen Park di Marghera. Collegherà l’Aeroporto di Venezia al centro storico della città.

Il sindaco Giuseppe Casson, il presidente Aspo Giuseppe Fedalto

Porto e turismo

Crocieristica, Chioggia sta per partire L

o sviluppo della crocieristica al porto di Chioggia sta per concretizzarsi. Manca davvero poco all’apertura dello scalo clodiense. Chioggia riuscirà presto ad accogliere le navi passeggeri di media stazza (fino a 2mila persone) offrendo un’alternativa a Venezia. Lo sviluppo della città, quindi, passerà anche attraverso questo importante settore turistico, assai considerevole in termini di indotto. Ormai è quasi tutto pronto e, adesso, si guarda ai lavori di scavo dei canali, per permettere la navigazione delle navi in piena sicurezza. Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio di Venezia e di Aspo, fa il punto della situazione. “Il porto di Chioggia potrà presto dare il benvenuto alle navi fino a 60mila tonnellate di stazza – spiega – nel mese di marzo si darà corso all’escavo di parte di canal Lombardo Esterno. Questo per permettere alle navi di entrare in totale sicurezza. Solo dopo questo lavoro potremo programmare gli arrivi con una certa frequenza”. Lo scalo, infatti, per accogliere importanti compagnie di navigazione deve risultare perfettamente funzionale. “Bisogna essere certi di poter adempiere agli impegni con gli armatori – chiarisce Fedalto – e la priorità, adesso, è quella dell’escavo”. Nel contempo si stanno affrontando tutte le problematiche relative all’assetto societario dell’azienda che gestirà lo scalo: la neocostituita Chioggia Terminal Crociere srl. Società definita utile per una “collaborazione e complementarietà con Venezia”. La Camera di Commercio sta procedendo ad apporti di capitale per permettere a questa nuova azienda a partecipazione pubblica di poter partire. Il sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson, si mostra molto ottimista e illustra le tappe che hanno permesso di giungere a degli ottimi punti di partenza. Secondo il primo cittadino, il suo impegno a promuovere lo scalo clodiense come alternativa a Venezia, avrebbe portato al riconoscimento del “sistema crocieristico della laguna di Venezia”. “In base a ciò – spiega Casson -dovranno essere valorizzati nuovi scali lagunari, con particolare riferimento a Chioggia, evitando la concentrazione del traffico delle navi da crociera sulla sola Venezia. L’avallo del Comitatone ha rappresentato un primo fondamentale passo al fine di ottenere, quanto prima, che il mercato delle crociere possa interessare anche Chioggia: molto, peraltro, resta ancora da fare, con principale riferimento alla necessità di realizzare opere di scavo dei fondali per consentire anche ai cosiddetti “giganti del mare” di entrare nel nostro porto. Il limite al quale è indispensabile arrivare, comunque sufficiente allo scopo, è quello dei “meno 11”. Confido che quanto prima sia possibile iniziare i lavori predetti; peraltro, lo scorso settembre, con l’arrivo di una nave da crociera di medie dimensioni (circa 40.000 tonnellate con 1.600 passeggeri), Chioggia ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche per essere un porto crocieristico all’altezza delle aspettative e dei tempi”. Andrea Varagnolo


6 Stra Tecnologia Nuove iniziative per tenere sempre informati i cittadini

Il Comune diventa “smart”

Pro Loco

Feste, il Carnevale arriva a Villa Pisani

Sono state attivate due nuove soluzioni informatiche e gratuite tramite l’app Gong di Giacomo Piran

I

l Comune di Stra diventa “smart”. Sono state, infatti, attivate due nuove soluzioni informatiche e gratuite per tenere informati in tempo reale i cittadini. “Si tratta del servizio Immedia Smart City (“App del Sindaco”) per smartphone e tablet – spiega il Comune – per ricevere notizie e informazioni tramite questa nuova piattaforma comunicativa. E’ stata attivata inoltre la sezione Newsletter. Anche questa servirà per tenere informata tutta la cittadinanza sugli argomenti del momento che più interessano”. Ecco la spiegazione. “Nell’intento – continua il Comune di Stra – di migliorare e sviluppare la – prosegue il Comune – che permette all’ammicomunicazione istituzionale dell’ente con i cittadini, nistrazione di comunicare in maniera più rapida e semplice con cittadini e le oltre al costante sviluppo e miglioraimprese, fornendo informento dei contenuti offerti attraverso il I residenti proprio sito istituzionale, questo Comune potranno anche mazioni sui vari servizi ai si è dotato di un nuovo strumento comu- segnalare guasti residenti, come le notizie sulle iniziative culturali, nicativo, attivando il servizio “Immedia o problemi sul eventi e manifestazioni, Smart City Engine” tramite l’app Gong. territorio gli avvisi sui lavori stradali E’ una piattaforma multicanale che integra i canali di comunicazione classici, con quelli più in corso, segnalazioni e comunicati di pubblica utilimoderni come i social network più diffusi”. Gong tà. Gong, inoltre, permette agli utenti di interagire, è scaricabile gratuitamente per tutti gli smartphone partecipando a sondaggi su iniziative dell’amminie tablet. “E’ un sistema intelligente, non invasivo strazione, fornendo pareri su proposte o sui servizi

Il municipio di Stra

Villa Pisani

S offerti (customer satisfaction)”. Il cittadino potrà anche segnalare agli uffici comunali varie cose, come per esempio guasti o problemi di varia natura sul territorio comunale con foto georeferenziate. Altra novità è la newsletter. “Il servizio “E-MAIL” – spiegano gli uffici comunali – è un servizio di informazione offerto gratuitamente dal Comune a tutti i cittadini mediante l’invio di messaggi e-mail a tutti gli iscritti. Il servizio è stato pensato dall’amministrazione per offrire una possibilità nuova e veloce di informazione ai cittadini. I messaggi inviati riguarderanno attualità locale e informazioni di pubblica utilità”.

i terrà il 22 febbraio il tradizionale “Carnevale in Villa”, festa di carnevale organizzata dal comune di Stra, dalla Pro Loco Pisani, dall’Apt e dall’Auser. Come sempre, a fare da sfondo alla festa di carnevale sarà la maestosa Villa Pisani, grazie al placet concesso dalla Soprintendenza. “Il primo carnevale della nuova amministrazione comunale – spiega il Comune – punta molto su una grande festa popolare alla riscoperta degli elementi giocosi e fantasiosi del mascheramento, componente distintiva e caratterizzante del Carnevale, e lancia il divertente messaggio “Scopri l’identità nascosta”. Il programma prevede la presenza delle maschere tradizionali di Venezia, di gruppi mascherati, di attrazioni e giochi, e di stand gastronomici che proporranno i dolci tipici del Carnevale e le ricette del territorio”. Altra novità è stata la creazione della pagina Facebook dove si potranno trovare tutte le iniziative e gli aggiornamenti sul programma. G.P.

Commercio Distretto “Stile&qualità”

E’

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nato il distretto commerciale “Stile & Qualità – Noventa & Stra”. Si tratta di una iniziativa che vuole unire, all’interno di un unico marchio, le imprese attive nei territori, i due Comuni e le associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio. Il progetto ha partecipato ad un bando regionale per l’individuazione dei distretti del commercio (ai sensi dell’art. 8 della Legge Regionale n. 50/2012), risultando tra i 26 vincitori. I comuni hanno così ottenuto un finanziamento di 250 mila euro, che andranno a beneficio del territorio e delle aziende commerciarli. Il progetto punta a creare un distretto commerciale per potenziare l’offerta e attirare un numero maggiore di clienti, garantire un coordinamento tra i soggetti, che operano nel Distretto, e assicurare un’integrazione e collegamento tra i vari temi che riguardano la città. Sono previste delle azioni specifiche, quale la riqualificazione immobiliare. Cioè: mappatura spazi non utilizzati, interventi al fine di garantirne l’utilizzo, pubblicizzazione adeguata delle misure fiscali volte ad incentivare l’utilizzo di spazi sfitti, promozione di accordi pubblico-privati per la realizzazione di temporary shop, legati al tema portante del distretto, promozione di accordi pubblico-privati per la realizzazione di exhibition shop, e costruzione di history info point. Sono previste anche politiche di fiscalità di vantaggio, come riduzione di Tari e Imu per i proprietari di immobili, che rimettono in uso locali sfitti in breve tempo, riduzioni Tari ed Imu per chi investe nel miglio-

ramento estetico, tecnologico e funzionale del proprio negozio, esenzione Tosap per le manifestazioni elencate nella sezione. Sono previste anche misure urbanistiche/arredo, quali: contributi per sistemazione delle facciate degli edifici che ospitano esercizi commerciali, il rinnovo delle insegne, il posizionamento di vetrofanie e potenziamento bike sharing. Per il Comune di Stra sono in piano anche i seguenti interventi: abbattimento barriere architettoniche per migliorare la fruibilità del distretto commerciale, l’adeguamento dell’illuminazione pubblica, il completamento di piazza Marconi e rifacimento marciapiede di via Venezia. Sono considerati inoltre itinerari turistico-commerciali (Itinerario “Burchiello – Valmarana”, Itinerario “Oltrebrenta –S. Pietro”, Itinerario “Stile e Qualità in Bici”) oltre ad eventi come la Family Day, Design e stile a porte aperte, Settimana della calzatura di qualità, Settimana dell’abbigliamento di qualità. Il progetto offre anche attività di formazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie per farlo conoscere. Il monitoraggio del progetto sarà G.P. affidato all’Università Ca’ Foscari.


MESSAGGIO POLITICO A PAGAMENTO A CURA DEL GRUPPO CONSILIARE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO VENETO

CON ZAIA sicurezza ZERO + crimini – fondi

regionali

25

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15

10

5

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2008

€ 25.092.994

2009

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2010

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2015

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Stanziamenti per la Sicurezza nel bilancio regionale del Veneto


8 Dolo Territorio

Editoriale

“Io sto con il benzinaio”

Economia Le imprese si preparano all’appuntamento dell’anno

“Vetrine artigiane” per rilanciare la Riviera” di Giacomo Piran

“V

Le previsioni sui flussi turistici legati all’esposizione universale stimano oltre 400 mila visitatori nel comprensorio

etrine artigiane” e una cabina di regia territoriale. Questi i punti cardine della strategia su cui punta l’associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”, in collaborazione con gli enti locali e le altre categorie, per l’Expo 2015 di Milano. A spiegare le linee guida dell’associazione, è il segretario Franco Scantamburlo. “L’Expo 2015 – dice – è alle porte e la scelta del commissario Zappalorto di sciogliere il Comitato Expo Venezia, non può frenare le iniziative e la realizzazione dei progetti che le aziende e le categorie economiche e produttive hanno ideato e su cui stanno lavorando. Crediamo che la Riviera non possa essere adombrata rispetto ai progetti di Venezia e del Veneto. In più occasioni, abbiamo sottolineato che l’Expo 2015 per la Riviera può diventare un’occasione unica ed irripetibile di rilancio e rivitalizzazione del tessuto economico, produttivo e turistico”. Le previsioni sui flussi turistici legati all’evento Expo 2015 stimano oltre 400 mila visitatori in Riviera. “L’Associazione Artigiani – spiega – è da sempre impegnata nella promozione dell’artigianato e del territorio rivierasco, ma di fronte ad un evento mondiale l’intraprendenza dei singoli o delle singole organizzazioni non è sufficiente. La realizzazione dell’applicazione va nel dettaglio. “L’artigianato artistico – dice – rapscaricabile su Iphone e Ipad è un passo importante presenta il nostro fiore all’occhiello. Basti pensare ai sul versante della razionalizzazione dei progetti che settori del restauro e dell’arredo, del vetro artistico, il territorio può sviluppare. Bene delle calzature e della moda, sviluppare i servizi per una mo- L’artigianato che insieme al settore ricettivo bilità efficiente, organizzare artistico punta possono diventare un veicolo eventi nelle ville, creare percor- sui settori promozionale di estrema imsi naturalistici legati alla valoriz- dell’arredo, portanza. Perché non pensare zazione del paesaggio ed alla calzatura e vetro alle Vetrine artigiane con gli promozione delle nostre spealberghi e le ville, che possono cialità culinarie ed enogastronomiche. Importanti le trasformarsi in vetrine per le eccellenze artigiane”. attività che le Pro Loco hanno proposto di realizzare Viene poi lanciata l’altra proposta. “Qui serve una per la rivitalizzazione del territorio”. Scantamburlo cabina di regia territoriale – sostiene Scantambur-

Cantieri

T

Un’immagine del Naviglio del Brenta

lo. Serve rapportarsi con i tour operator per gestire servizi di transfer da e per gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona”. La stretta collaborazione con gli enti locali per gli artigiani è indispensabile. “In un incontro a Fiesso abbiamo annunciato il progetto su cui stiamo lavorando, che riguarda le eccellenze artigiane. Noi pensiamo proprio di coniugare il mondo artigiano con il turismo. Il progetto ha acquisito un esplicito appoggio dall’Unione dei Comuni. L’obiettivo è che da questa straordinaria ed irripetibile opportunità, la Riviera non solo conquisti e affascini il turista, ma crei le basi per una promozione del territorio che vada oltre l’Expo 2015”.

di Ornella Jovane*

segue da pag.

1

Al centro del dibattito la sorte destinata a Graziano Stacchio, il benzinaio del piccolo comune nel Vicentino balzato agli onori della cronaca veneta e nazionale, che ha sparato nel corso di una rapina ad uno dei banditi, uccidendolo, per difendere la commessa di una gioielleria che era minacciata dalla banda. Stacchio, diventato il simbolo della lotta contro l’escalation criminale che sta colpendo il Veneto, è indagato per eccesso di difesa. A Ponte di Nanto tutti si sono schierati a favore del benzinaio, lo stesso ha fatto il sindaco Joe Formaggio ad Albettone, un paese limitrofo, che ha fatto stampare delle magliette con tanto di slogan “Io sto con Stacchio”. Sta con Stacchio anche il governatore del Veneto Luca Zaia che ha definito il benzinaio “un uomo che non ha esitato a mettere a rischio la propria incolumità e a fronteggiare un grave atto criminale che si stava compiendo” . Al di là della cronaca, la questione è più ampia e riguarda la sicurezza, un tema “di pancia” che sta a cuore ai veneti, esasperati per il sostanzioso incremento di fatti criminali che interessano i loro territori e preoccupati per la loro incolumità. I Comuni investono in telecamere per monitorare vie e piazze, i cittadini si organizzano in gruppi di vicinato, attivissimi in rete nel passaparola con facebook a segnalare situazioni sospette e a controllare il territorio. Anche nei nostri giornali troverete parecchi articoli sul tema. Ci sono anche coloro che, abitanti di intere vie, sarebbero disposti ad acquistare in proprio – se si potesse - telecamere o assoldare guardie giurate per scoraggiare i malintenzionati. Eppure viene da chiedersi: le soluzioni proposte e messe in atto sono realmente efficaci? E’ giusto che i cittadini si dotino di armi per difendersi da soli? Sono opportuni i gruppi di vicinato, ed è giusto che i cittadini si trasformino in investigatori? E quanto efficaci sono in realtà le telecamere installate dai Comuni? Sono adeguati deterrenti? Non si può negare che il problema esista, e forse si può anche capire la reazione del benzinaio, ma se invece di spingere sulla giustizia fai da te si puntasse l’attenzione sull’opportunità di rafforzare l’azione delle forze dell’ordine? E se, al posto delle telecamere, si destinassero a queste ultime maggiori risorse, introducendo magari qualche agente in più a presidio del territorio, a tutela dei cittadini e come risposta alla paura della gente? Forse si eviterebbe che gente spaventata e che si sente minacciata imbracci un fucile, costretta poi a fare i conti con le conseguenze a volte anche tragiche dei propri gesti dettati dalla drammaticità del momento.

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

Villa Angeli

Demolita la passerella sul Naviglio

re progetti, riguardanti i lavori pubblici, sono stati realizzati nelle scorse settimane nel territorio comunale di Dolo. Si sono svolti a fine gennaio i lavori di demolizione della passerella pedonale sul Naviglio Brenta, che collega Villa Angeli con la strada Brentana all’altezza del deposito dell’Actv. I lavori si sono svolti nel giro di un paio di giorni. Dell’attuale struttura sono rimaste “in piedi” le fondazioni e le spalle che verranno riutilizzate per la futura nuova passerella. “Si

tratta – fa sapere il Comune – del primo passo verso la ricostruzione della stessa che da quasi 5 anni è stata chiusa al transito per questioni di pubblica incolumità a causa delle precarie condizioni statiche”. Altro progetto riguarda gli impianti semaforici di competenza comunale. E’ stata completata la sostituzione delle lanterne dei semafori con nuove e più moderne lampade a Led, oltre alla sostituzione delle lampade e dei pulsanti degli attraversamenti pedonali. Il lavoro era già iniziato

nel 2014 con il rinnovo delle lampade dell’impianto semaforico dell’incrocio di via Cairoli con via Vecellio e via San Giovanni Bosco. Adesso il progetto ha riguardato tutti gli altri semafori. Quindi, tutti i semafori nel territorio dolese sono adesso a Led. L’ultimo progetto riguarda le scuole del territorio. Il Comune ha ottenuto un contributo della Regione di 74 mila euro per il completamento del terzo stralcio dei lavori di manutenzione straordinaria del tetto della scuola elementare

Edmondo De Amicis di via Vittorio Veneto. “Il progetto esecutivo è già completato – prosegue l’ente locale – tale contributo consentirà di eseguire i lavori entro l’estate 2015”. G.P.


Dolo 9 Urbanistica A gennaio è arrivata la decisione del difensore civico regionale

La Regione nomina i commissari per il Pati Negli ultimi due anni il Pati è stato al centro della diatriba politica tra maggioranza e opposizione di Giacomo Piran

G

rossa novità per il Pati (piano assetto territoriale intercomunale) Dolo – Fiesso. A metà gennaio il difensore civico regionale Roberto Pellegrini ha nominato due commissari “ad acta”, che avranno il compito di analizzare e adottare il documento. Ad essere nominati sono Mariagrazia Romeo che valuterà gli aspetti giudicoamministrativi, e Maurizio Dorigo che curerà l’ambito tecnico-urbanistico. Negli ultimi due anni il Pati è stato al centro della diatriba politica tra maggioranza e opposizione, con quest’ultima che ha sempre osteggiato

Cultura

il progetto, criticando tra l’altro l’eccessiva volumetria concessa. Da maggio ad ottobre dello scorso anno, per ben quattro volte, si è assistito in consiglio comunale al rinvio della discussione del Pati. Soddisfatto della nomina è il sindaco Maddalena Gottardo. “Ringrazio la struttura comunale e all’assessore Ballin per il lavoro fatto – ha spiegato il sindaco – la nomina sta a significare che il percorso era buono ed eseguito correttamente, facendo tutto quello che si doveva fare commissioni, consultazioni e passaggi vari. Poi la cosa è stata fermata in consiglio

e non avevamo possibilità di fare altro. Con amarezza devo dire che è stato buttato via un anno, bloccando lo sviluppo del paese e anche quello di Fiesso. Non è possibile che diatribe politiche e partitiche abbiano bloccato un Pati che andava bene a tutte le forze politiche. Adesso auspico che la cosa si risolva in maniera serena e tranquilla”. I gruppi di opposizione “Dolo Cuore della Riviera”, “Il Ponte del Dolo” e Lega Nord, venuti a conoscenza della nomina, hanno subito inviato ai commissari una richiesta di incontro che si è svolto il 5 febbraio scorso. Nella let-

Il premio letterario “La Seriola”

S

ono stati scelti, dalla giuria presieduta da Antonio Prior, i vincitori dell’edizione 2014 del premio letterario “La Seriola”. I racconti inediti per essere ammessi al concorso dovevano iniziare con la seguente frase: “Ogni cosa stava andando per il meglio, come avevamo sperato…” (incipit

tera sono state espresse le contestazioni al progetto. “L’incoerenza ed illogicità del Pati – si legge nella lettera – si rileva rispetto al documento programmatico preliminare e ad altri documenti accompagnatori dello stesso. Si registra poi l’inesistenza di interesse pubblico in ordine ad alcune scelte di programmazione territoriale, e il contrasto delle previsioni dell’adottando Pati con le effettive esigenze di espansione urbanistica del Comune di Dolo ed assenza di una effettiva

del volume “Spartaco” di Aldo Schiavone). Per la categoria “scuole elementari” ha vinto Giulia Andreotta della classe 5’ della scuole elementare “Bragadin” di Cavallino-Treporti. Per la sezione “scuole medie” ha primeggiato Federica Filippi della classe 3’ D della scuola “Niero” di San Donà di Piave. Per la sezione “scuola superiore” ha vinto Jessica Rapisardi del liceo scientifico “Galilei” di Belluno. Per la sezione “adulti” hanno conquistato la vittoria Sonia Perin di Pianiga e Irene Polato d

tutela del territorio comunale e delle aree in edificate”. Critico anche Alberto Polo, capogruppo della lista “Dolo Cuore della Riviera” e candidato sindaco del Pd. “Il commissariamento – sostiene Polo – certifica il fallimento della Gottardo. Se un’amministrazione comunale deve essere commissariata perché non è in grado di proporre ai cittadini un’idea complessiva di sviluppo del proprio comune, significa che ha fallito su tutta la linea”.

Camponogara. La Giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione al racconto “Matilda” di Anna Girardi della 2’ G della scuole media “Gandhi” di Sambruson di Dolo. E’ stato inoltre segnalato il racconto di Alessandro Porta della classe 1’ B della scuola media “Giuliani” di Dolo, che è stato premiato dal Rotary Club Venezia-Riviera del Brenta. G.P.

Messaggio politico a pagamento a cura del Gruppo Consiliare Regionale Partito Democratico Veneto

Riforma Enti Locali Bruno Pigozzo, PD: “Città metropolitana: la Regione faccia la sua parte” Si avvicina a grandi passi l’avvio della Città Metropolitana: con le prossime elezioni di maggio2015 il sindaco di Venezia sarà anche il sindaco metropolitano ed avrà il compito di avviare insieme ai sindaci dei 44 comuni veneziani la costituzione di questo nuovo ente che andrà e sostituire la vecchia Provincia assumendo nuove funzioni, oltre a quelle ulteriori che la Regione potrà assegnarle, per ottimizzare i servizi ai cittadini. Di fatto però, ad oggi, la regione Veneto non ha ancora provveduto a definire queste funzioni per le Province, né per la Città Metropolitana. Inoltre il Veneto è l’unica regione italiana che deve ancora istituire il Consiglio delle Autonomie Locali previsto dall’articolo 123 della Costituzione e dal nuovo Statuto regionale. A fronte di questa inerzia, il Gruppo Consigliare del PD, già ad ottobre 2012, ha presentato una proposta di legge a firma di Bruno Pigozzo, componente della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, “Nuove norme in materia di conferimento di funzioni amministrative al sistema delle Autonomie Locali”. Questi i contenuti essenziali: 1. La Regione cede ai Comuni tutte le funzioni di gestione amministrativa e tiene per sé le funzioni legislative, di programmazione e di individuazione dei livelli minimi di efficienza e di standard qualitativi nella gestione amministrativa; 2.Le Province esercitano funzioni che richiedono un esercizio unitario di coordinamento,

dalla tutela dell’ambiente alla gestione dell’edilizia scolastica e delle strade provinciali; 3. Alla Città Metropolitana vengono assegnati i seguenti compiti: partecipazione alla programmazione ed alla pianificazione di livello regionale; pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali portuali, aereoportuali, e logistiche; gestione e organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale come Sanità e Trasporti; gestione interventi di difesa del suolo e del ciclo integrato delle acque e dei rifiuti; interventi per lo sviluppo economico: i poli fieristici, le attività turistiche e le reti di servizi materiali ed immateriali alle imprese (banda larga, innovazione e ricerca); sviluppo culturale e sociale in sinergia con le istituzioni culturali e universitarie. A giugno 2014 il PD ha presentato, sempre a firma di Bruno Pigozzo, la proposta di legge “Disciplina del Consiglio delle Autonomie Locali” per rendere più efficiente il rapporto tra la Regione, i Comuni e il territorio. Anche questa proposta non è stata finora accolta. Sollecitiamo Zaia e la sua maggioranza a procedere con urgenza a queste riforme, ritenendole un processo indispensabile per la modernizzazione del Veneto e per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese.

ATTIVO TUTTI I GIORNI DALLE 9:00 ALLE 20:00

I prezzo sono iva compresa - finanziamento al tan max 11,54% taeg max 16,69% teg max 14,48% - imposta di bollo all'erogazione di € 14,62 - spese incasso rate € 1,5 solo importi superiori a € 1.600 comunicazioni periodiche: € 0,70 / annuale per modalità cartacea, gratuita per modalità elettronica + € 1,81 per imposta di bollo - salvo approvazione finanziaria - le immagini dei prodotti sono puramente indicative.


10 Dolo Infrastrutture Il centro di Dolo sgravato dal traffico

La variante Roncoduro è aperta La nuova strada si sviluppa per circa due chilometri in ambito extraurbano nei comuni di Dolo, Mira e Pianiga di Giacomo Piran

E’

stata inaugurata lo scorso febbraio la “Variante Roncoduro – Sr 11” opera complementare al Passante di Mestre. Si tratta di una strada, conosciuta da tutti come “Bretella Est”, che permetterà di collegare la Brentana con la zona di Roncoduro, dove una volta sorgeva il casello autostradale di Dolo. “Questo intervento – scrive la Regione Veneto – rientra nell’elenco delle opere complementari al Passante, in base al protocollo d’intesa sottoscritto nel 2004. La nuova strada si sviluppa per circa due chilometri in ambito extraurbano

I dati

nei comuni di Dolo, Mira e Pianiga. Serve a collegare la Sr 11, nel tratto della Riviera del Brenta tra Dolo e Mira, al nodo di interscambio tra la viabilità ordinaria e il sistema autostradale in modo da sgravare l’intenso flusso di traffico che attualmente, attraversando il centro di Dolo, causa problemi di sicurezza, di inquinamento acustico ed atmosferico oltre ai disagi ai residenti. Il costo complessivo dell’opera è di 15,45 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione”. La strada permetterà, infatti, di deviare il traffico pesante dai centri di Dolo

e di Cazzago attraverso le campagne. Alla cerimonia era presente Marialuisa Coppola, assessore regionale alle infrastrutture, che ha sottolineato che: “l’intervento è finalizzato a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma dà una mano anche all’economia della zona e al distretto della calzatura della Riviera del Brenta, eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Questa realizzazione è una promessa mantenuta per quanto riguarda le opere complementari al Passante, ed è stata eseguita con la massima attenzione rispetto ad un territorio

Le caratteristiche della nuova opera

I

llustriamo brevemente alcuni dati tecnici della nuova Bretella Est. La strada è lunga circa 2 chilometri e larga 10,5 metri. E’ formata da due corsie, una per senso di marcia ciascuna con una larghezza di 3,75 metri. Sono presenti due rotatorie, una all’innesto con la Brentana a sud e l’altra all’in-

di grande bellezza che merita di essere salvaguardato. Lo spirito è di guardare al Veneto di domani, condividendo le scelte e le necessità dei cittadini e degli amministratori che li rappresentano”. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Maddalena Gottardo (sindaco di Dolo), Alvise Maniero (sindaco di Mira), Massimo Calzavara (sindaco di Pianiga) e Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade che ha seguito la

tersezione con via Molinella a nord. Per realizzare la strada sono stati costruiti tre ponti per attraversare tre corsi d’acqua (Canale Tergolino, Rio Serraglio e Rio dei Meloni) e tre sottopassi (uno ciclopedonale, uno promiscuo ciclopedonale e per mezzi consortili, e uno agricolo). E’ stata costruita anche una pista ciclabile lunga 600 metri e larga 2,5 metri oltre a lavori di collegamento con le altre piste ciclabili esistenti. La strada ha visto la realizzazione di opere idrauliche, generalmente costitu-

progettazione e la realizzazione dell’opera. “Si tratta di un’opera attesa da tempo – ha detto Maddalena Gottardo – e diventa ora il biglietto da visita del paese. Offre inoltre alle aziende del calzaturiero, che esportano due milioni di paia di calzature, la possibilità di lavorare al meglio, in attesa che per la Riviera del Brenta si sblocchi anche il casello autostradale di Roncoduro, di cui si sente il bisogno”.

ite da fossi, per il corretto smaltimento delle acque meteoriche oltre ad aree di compensazione idraulica e opere idrauliche di continuità dello scolo Comunetto che scorre affiancato all’argine sud del Serraglio. Per quanto riguarda opere di mitigazione acustica e di protezione, sono state costruite dune che fungono da barriere acustiche oltre a barriere fonoassorbenti. Dunque un’opera che mette insieme necessità di sviluppo con tutela dell’ambiente.

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Servizi sociali “I veneti ci credono, questa Regione no”. Il parere di Bruno Pigozzo consigliere regionale PD L’integrazione dei Servizi Sociali di competenza dei comuni con quelli sanitari di competenza dell’ULSS è stata la principale caratteristica del modello organizzativo del sistema veneto. Il Piano Socio Sanitario Regionale approvato nel 2012, pur ribadendo a parole tale modello, non ha poi avuto una elaborazione coerente, provocando al settore Sociale progressive restrizioni di risorse e di servizi che cominciano a far vedere i loro effetti deleteri per famiglie e Comuni. “Se guardiamo gli stanziamenti per il Sociale nei bilanci regionali dal 2010 ad oggi, - sottolinea il consigliere regionale Pd Bruno Pigozzo, componente Commissione Sanità e Sociale - emerge una situazione disperata. Azzerati i fondi per gli investimenti in strutture, quelli per le politiche per la famiglia, per le dipendenze, per i minori e per i giovani. Nel 2015 scompare il fondo indistinto di 20 milioni per i Comuni a favore delle persone con disabilità: ogni Comune, per mantenere gli stessi servizi del 2014, dovrà trovare nel proprio bilancio nuove risorse. Analogamente, nessun sostegno viene più erogato a favore dell’associazionismo o delle imprese sociali per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità o svantaggiate: ciò aumenterà il disagio sociale”. Se da un lato può consolare il fatto che il Fondo per la non autosufficienza non venga decurtato rimanendo a 717 milioni di euro, dall’altro non aumenta il valore delle quote sanitarie per non-autosufficienti ospitati in case di riposo; dal momento che i costi di

gestione sono aumentati, queste si vedranno così costrette a chiedere un aumento della retta alle famiglie. “E’ dal 2010 che Zaia non aggiorna le quote sanitarie – aggiunge il consigliere regionale Pd Bruno Pigozzo – ed oggi inserire un anziano in casa di riposo può costare alla famiglia più di 2000 euro al mese!” Anche quest’anno i finanziamenti per le scuole paritarie (42 mil. per asili nido e scuole d’infanzia) sono impropriamente nel Fondo della Sanità e quindi non saranno erogati finché non arriveranno i soldi del Fondo Sociale Nazionale. Per questo motivo oggi le scuole paritarie stanno ancora aspettando quanto spettava loro nel 2014. Inoltre, mancano 5 milioni per i corsi di prima formazione professionale, una gravissima riduzione che metterà in ginocchio il sistema dell’offerta educativa della nostra Regione. “Infine, conclude Pigozzo - siccome la Regione non ha ancora definito quali competenze delle nuove Province gestirà in proprio, sta mettendo a rischio la continuità dei servizi sociali a favore dei ciechi e sordi che frequentano le scuole, oltre a creare un problema occupazionale per gli operatori. Leggendo il bilancio 2015 ci chiediamo: perché Zaia sta smantellato i servizi sociali? E’ questo che i veneti si meritano?”


Menù Sabato 7 Marzo

GRAN VEGLIONE DELLA MIMOSA Inizio ore 20 • Aperitivo della Casa • Gamberetti in Cocktail • Antipasto Formale: polipi con sedano, latticini di seppia, gamberoni

Ristorante Alla Fornace

• Bis di pennette, salmone e gamberi Gnocchetti sardi con cozze e vongole

La Prenotazione avviene

• Grigliata di orata, coda di pescatrice e scampo alla griglia • Fritto misto • Insalatine di stagione con carotine

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presso il Ristorante cell. 335 5294045

• Sorbetto al limone

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• Caffè corretto • Vino e acque minerali compresi nel prezzo

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Menù Domenica 8 Marzo GRAN PRANZO DELLA FESTA DELLA DONNA

Aperto a tutte le donne, i gruppi di donne e a quanti vogliono festeggiare Inizio ore 12.30 • Aperitivo con Salatini • Schiette Fritte con Polentina e Baccalà • Antipasto Fornace: polipi con sedano, latticini di seppia, gamberoni, insalata di mare e insalata di seppie • Bis di: linguine con cozze e vongole Pennette con salmone e gamberi • Grigliata di branzino, coda di rospo e scampo alla grilia più polenta • Frittura di calamari e gamberi • Insalatine miste di stagione • Sorbetto al limone • Dolce della casa • Caffé corretto • Vini e acque minerali compresi nel prezzo

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12 Fossò Sociale Al via una serie di incontri per pre adolescenti

Occupazione

Un aiuto ai ragazzi nell’età del cambiamento B

Armani scarica i precari

Saranno affrontati temi come il bullismo, la sessualità e la disabilità. Continua anche il Progetto Lavoro di Roberta Pasqualetto

F

ossò rinnova il suo impegno nel sociale con due iniziative: un ciclo di incontri dedicato ai genitori, e il rinnovo del Progetto Lavoro per tre lavoratori più uno con voucher. Nel mese di marzo partirà un ciclo di sei incontri dedicato alle famiglie per aiutare i genitori a comprendere alcune problematiche dei bambini e dei ragazzi. “Abbiamo capito – dice l’ assessore alle politiche sociali Barbara Corrò – che ci sono delle tematiche importanti da affrontare che riguardano i pre adolescenti. I ragazzi hanno bisogno di confronto e sicurezza su quesiti quali la sessualità, il bullismo, l’orientamento, ecc”. Il percorso è rivolto ai genitori ed è diviso in due gruppi: bambini dai 6 ai 9 anni e ragazzi dai 10 ai 15 anni. Il progetto è finanziato con il 5x1000 versato dai cittadini di Fossò a sostegno delle attività sociali del Comune. Le date del primo gruppo sono: il 18 marzo, l’8 e 22 aprile. Il secondo: il 25 marzo, il 15 e 27 aprile. Gli argomenti degli incontri saranno suggeriti dai genitori, durante la prima serata di giovedì 12 marzo. La serata metterà in scena una sorta di spettacolo comico realizzato da due psicologi in forma discorsiva, dove saranno posti dei quesiti per stabilire i focus tematici degli incontri. Il Comune si è appoggiato alla cooperativa sociale Onlus “Bottega dei Ragazzi”, con cui ha già

collaborato per altri progetti. Tutti gli incontri si tengono in sala consigliare dalle 20.30 alle 22.30, e sono aperti liberamente. “L’amministrazione è molto impegnata nei servizi sociali – conclude l’assessore – crediamo molto in questo servizio e cerchiamo di aumentare, ogni anno, i contributi per le famiglie bisognose e le associazioni sociali del territorio. Abbiamo dato supporto anche alle famiglie con figli disabili”. Nel 2015 riparte il Progetto Lavoro. Dopo l’esperienza positiva del 2014, con l’inserimento lavorativo di tre cittadini assunti per sei mesi, Fossò aderisce e, in parte, finanzia di nuovo il progetto. E’ stato presentato alla Regione Veneto, da sedici Comuni della Riviera del Brenta e del Miranese, fra i quali il Comune di Fossò, per dare una risposta lavorativa, e non assistenziale, a cittadini over 35, seguiti e segnalati

Lavori Manutenzioni

I cittadini in azione per sistemare i fossi

Lavori sui fossi privati

L

a funzionalità delle rete idraulica minore esistente, sia pubblica sia privata, e la sua costante manutenzione, è una delle condizioni indispensabili per ridurre il rischio di allagamenti. A Fossò negli ultimi anni è stato investito molto per realizzare gli interventi previsti nel Piano delle Acque, per ampliare la capacità d’invaso e di deflusso della rete idraulica minore. Ai lavori già eseguiti si aggiunge, quest’anno, un lavoro puntuale per sollecitare e coordinare la pulizia dei fossi privati. L’amministrazione comunale e il Consorzio di Bonifica Bacchiglione hanno inviato un avviso alla cittadinanza con il quale invitava i proprietari di fossi privati a provvedere con urgenza, e comunque prima delle semine, all’accurata pulizia dei fossi di loro

competenza, compreso, ove necessario, lo spurgo del fondo. Oltre a questo sono stati individuati, sia nel capoluogo sia nella frazione di Sandon, una decina di fossi che erano stati oggetto di importanti lavori di risezionamento e che, a distanza di qualche anno, si presentano in cattive condizioni. Per questo dallo scorso dicembre sono state organizzate, e sono tuttora in corso, riunioni con i frontisti per individuare gli interventi manutentivi da eseguire. Nelle singole riunioni, che per un solo fosso riguardano anche una quarantina di frontisti, il Comune, coadiuvato da un tecnico del Consorzio di Bonifica, illustra la situazione e individua con i cittadini la soluzione da adottare. Contemporaneamente si rende disponibile a coordinare l’operazione, pro-

dai servizi sociali, privi di reddito e di ammortizzatori sociali. Al progetto compartecipano i Comuni interessati, la Regione Veneto, le Caritas di Treviso, di Venezia e di Padova, la Banca Santo Stefano Credito Cooperativo di Martellago e la Fondazione Riviera Miranese. L’intero progetto vale 400 mila euro, di cui 300 mila finanziati dalla Regione Veneto, e in totale saranno assunte 70 persone per 5 mesi. A Fossò sono tre le persone assunte e uno con rapporto lavorativo con voucher. Il coordinamento del progetto è stato affidato a Confcooperative/ Federsolidarietà e il soggetto attuatore è la Cooperativa Sociale Primavera. A Fossò l’inserimento lavorativo è in affiancamento ai dipendenti comunali, e le mansioni assegnate sono prevalentemente quelle di manutenzione e cura del patrimonio comunale.

Nel capoluogo e a Sandon una decina di corsi d’acqua sono in cattive condizioni spettando i vantaggi economici e di buoni risultati derivanti da un intervento unitario. Tutti i cittadini invitati, con senso di responsabilità, si sono subito resi disponibili a condividere l’opera di manutenzione dei propri fossi. Una volta raccolta l’adesione di tutti, i tecnici comunali individuano un’azienda idonea, si fanno fare un preventivo e predispongono uno schema di divisione delle spese in proporzione ai tratti di fosso posseduti dai singoli frontisti. A quel punto, prima di passare al lavoro di manutenzione, i proprietari privati approvano lo schema di suddivisione delle spese, e sottoscrivono l’incarico all’azienda che andrà a eseguire l’intervento. Si tratta di un lavoro complesso, ma indispensabile per mantenere l’efficienza e collegare l’intera rete di fossi e scoli comunale, consortile e privata. Oltre a quelli individuati, anche per i restanti fossi privati serve una verifica del loro stato e l’individuazione d’interventi idonei a eliminare strozzature e riduzione delle sezioni originarie. Per questo l’avviso dello scorso novembre si chiudeva con l’invito ai cittadini i cui fossi necessitano di essere risezionati, di rivolgersi al settore ambiente del Comune per richiedere la collaborazione dei tecnici del Consorzio Bacchiglione, al fine di definire la corretta pendenza degli alvei da scavare. R.P.

rutte notizie anche dalle grandi griffe. L’azienda calzaturiera di Giorgio Armani in Riviera, la “G.A. Operations” che ha sede in zona industriale a Fossò, ha scaricato i precari: a casa restano undici lavoratori a tempo determinato. A darne notizia sono stati i sindacati, che chiedono all’azienda del noto stilista, di rivedere la decisione. Soprattutto considerando il fatto che i precari che verranno lasciati a casa, erano sulla soglia dei tre anni di continui rinnovi contrattuali. L’azienda, che conta complessivamente 60 dipendenti, nei mesi scorsi aveva già dato qualche segnale che aveva fatto preoccupare. A novembre però, sia Filctem-Cgil che Femca-Cisl avevano fatto delle verifiche, ma dai vertici aziendali si era escluso qualsiasi taglio. Con l’inizio dell’anno, l’azienda ha prospettato un calo del fatturato e degli ordinativi per il 2015 del 30%. “L’azienda ci ha comunicato che 11 lavoratrici e lavoratori a tempo determinato nelle prossime settimane – spiegano i sindacati – non verranno confermati”. I sindacati minacciano proteste. “La situazione – dicono – si fa particolarmente preoccupante, considerando che non più tardi di novembre come sindacato abbiamo affrontato il trasferimento del reparto pelletteria a Milano, coinvolgendo 27 lavoratori attraverso ricollocazione, mobilità e cassa integrazione straordinaria e riducendo le attività nella realtà veneziana”. L’azienda di Armani ha prospettato la revisione dei fornitori esterni per seguire una strada di maggiore trasparenza e controllo. Infine in attesa della presentazione del piano industriale, i sindacati vogliono capire meglio l’esternalizzazione delle produzioni Emporio A.A. Armani verso l’Est europeo. Si vedrà.

territorio I successi della Pro Loco

N

el 2010 a Fossò è nata la Pro Loco, per volere di una decina di persone accomunate dalla volontà di promuovere il territorio e offrire ai cittadini opportunità ricreative e di socializzazione. Precedente era stata fatta un’esperienza che però non era decollata, e il lavoro di costruzione di un’organizzazione radicata nel territorio è partito da zero. Già a ottobre 2010 la Pro Loco promuove la prima edizione della manifestazione “Fungo in tavola”, con mostra micologica e degustazione di piatti a base di funghi. L’anno successivo decolla la collaborazione con l’amministrazione comunale per eventi importanti, come la festa degli aquiloni il 25 Aprile, sugli argini del Brenta. A luglio organizza in completa autonomia, anche economica, la tradizionale Sagra di San Luigi e a ottobre, nell’ambito della seconda edizione di “Fungo in tavola”, inserisce l’iniziativa “Camminare, degustando... Fossò e Sandon”. La Pro Loco organizza passeggiata serale a tappe di 5 Km per le vie di Fossò e Sandon con assaggi di piatti a base di funghi, è subito successo: 300 partecipanti che nel 2013 diventano 500 e nel 2014 oltre 900. Nel 2012 i soci sono 40, e la Pro Loco diventa punto di riferimento per gestire feste ed eventi in collaborazione con i gruppi di volontariato del Comune. Gli eventi si moltiplicano, dal carnevale per i bambini delle scuole, alla cena per la Festa della Donna l’8 marzo, alle biciclettate e gite, ai mercatini di Natale, fino ad arrivare, nel 2013, alla Sagra di San Luigi, dove va in scena la prima edizione dei “Giochi dei Capitelli delle

Contrade”. A fine 2013 arriva una nuova svolta che farà volare l’attività e gli iscritti. La Pro Loco sottoscrive una convenzione per l’utilizzo dello scoperto e di parte dei locali, sala polivalente altri locali di servizio, della Casa Alloggio Fratelli Quartiero in via IV Novembre, dove stabilisce la sua nuova sede. L’associazione si assume gli impegni per la manutenzione ordinaria dello scoperto, dell’edificio e delle pertinenze, compresa la manutenzione ordinaria di tutta l’impiantistica. Le novità sono diverse e per tutti i gusti: per la ricorrenza di San Valentino: “Quattro passi con amore”, una passeggiata romantica serale con buffet finale, e la “Festa del pesce azzurro”, a maggio, per promuovere la degustazione del pesce del mare adriatico e della laguna veneta. Inizia anche una collaborazione con l’asilo parrocchiale per contribuire a realizzare manifestazioni durante i periodi di Natale e di carnevale. “Abbiamo consolidato un’organizzazione con oltre 100 iscritti – dice il presidente Franco Sazi – gestiamo una sede bella e funzionale che è a disposizione di tutto il paese e si è consolidata la collaborazione con il Comune”. R.P.


Vigonovo 13 Interventi Il vicesindaco Fogarin parla degli interventi in programma

Sicurezza ambientale, priorità del territorio di Giacomo Piran

T

re interventi che riguardano l’ecologia e la salvaguardia ambientale sono stati promossi nell’ultimo periodo a Vigonovo. Il primo riguarda il completamento dei lavori per tamponare le fessure, che si erano aperte nell’argine destro del fiume Brenta a Vigonovo. “La Regione – spiega Filippo Fogarin, vicesindaco di Vigonovo – ha comunicato che sono terminati i lavori che erano iniziati il 14 novembre con il disboscamento del tratto arginale interessato dall’intervento. Prosegue invece l’intervento di consolidamento della conca arginale, creatasi 150 metri a monte dell’Idrovia, e dovrebbe essere ultimato nel giro di un mese”. Altra iniziativa è stata l’acquisto di un’auto elettrica a due posti da parte del comune di Vigonovo. “Seguendo l’attuazione del progetto “Patto dei Sindaci - Vigonovo 2020” – prosegue Fogarin – l’amministrazione comunale ha acquistato una vettura elettrica la Twizy, che non inquina dato che viene alimentata completamente ad elettricità. Contemporaneamente andranno a dismissione due auto: una Fiat Tipo e una Fiat Punto. Le auto hanno un consumo medio di 13 km con un litro di benzina e costavano al comune 413 euro l’anno di assicurazione, 286 euro l’anno di bollo e 2 mila euro l’anno di revisione e manutenzione. La nuova vettura elettrica, che è costata 6.900 euro, avrà come spese 176 euro l’anno di assicurazione, 30 euro al mese di affitto della batteria e il bollo gratis per 5 anni”. Una doppia valenza per quest’auto. “Quindi oltre ad ottenere un

In primavera la nuova auto elettrica sarà portata nelle scuole medie risparmio, soprattutto di bollo e di benzina – precisa Fogarin – si andrà a contribuire alla diminuzione di anidride carbonica. Principalmente l’obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza per l’attuazione di pratiche e di stili di vita rivolti alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico e per ridurre la dipendenza da fonti fossili. La nuova vettura, in primavera, sarà portata nelle scuole medie (assieme alle bici elettriche), all’interno del progetto “imprenditori – professori” che inizierà nei prossimi mesi, con il quale si cercherà di formare i ragazzi sulle nuove tecniche e tecnologie utilizzate per l’efficienza energetica, rendendoli consapevoli sulla necessità di ridurre la dipendenza da fonti fossili e migliorare l’ambiente che viviamo”. Proseguono anche i controlli contro l’abbandono dei rifiuti che nel 2014 hanno visto multate 31 persone per un introito di oltre 5100

Nel 2014 sono state multate per abbandono dei rifiuti 31 persone per un introito di oltre 5000 euro

La vettura elettrica acquistata dal Comune

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euro. “Il controllo dei cestini e dei sacchetti abbandonati per risalire ai proprietari e sanzionarli – spiega Fogarin – viene svolto dall’amministrazione in collaborazione con le guardie ambientali”.

Politica L’iniziativa

I grillini raccolgono proteste on line

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a tua proposta per il comune”, così si chiama l’iniziativa del Movimento 5 Stelle di Vigonovo. “Una delle prerogative fondamentali del Movimento 5 Stelle – spiega il consigliere comunale Andrea Danieletto – è il coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica. In quest’ottica stiamo raccogliendo, tramite internet in forma anonima e gratuita, proposte per il comune e segnalazioni di problemi e disservizi da parte dei cittadini. Sarà possibile conferire la propria opinione anche ai nostri banchetti mensili in piazza. Valuteremo le segnalazioni dei vigonovesi, e daremo loro voce in consiglio comunale e sulle nostre pagine internet”. Questo è solo l’ultimo di una serie di progetti promossi dal Movimento 5 Stelle a Vigonovo. “Questa iniziativa segue un’altra già presente nel nostro blog – prosegue Danieletto – dove pubblichiamo con foto e testi i contributi dei cittadini. Nelle prossime settimane inizierà una nuova iniziativa per dar voce agli esercizi commerciali e alle attività produttive di Vigonovo. Per la prima volta a Vigonovo cittadini ed imprenditori potranno vedere le proprie idee, opinioni e critiche ascoltate e rappresentate all’interno delle istituzioni”. G.P.


14 Pianiga Sport e giovani Tanti successi dell’A.C.D. S. Martino Pianiga e del Calcio Mellaredo

Società calcistiche, fucine di giovani campioni di Alessandro Abbadir

A

.C.D. San Martino Pianiga calcio è una società di calcio nata nel 2006 dalle ceneri della gloriosa società Polisportiva Pianiga, all’epoca unica squadra nel veneziano militante nella categoria Eccellenza. “Attualmente la nostra società può contare su circa 150 tesserati – dice il presidente Luigi Puliero – compresi in due squadre di piccoli amici, tre di pulcini, una di esordienti, una di giovanissimi, una di allievi, una di juniores, fino ad arrivare alla nostra prima squadra, militante nel campionato di Terza categoria del veneziano. Dopo questi anni di lavoro intenso, siamo orgogliosi di poter avere tutte le categorie, e siamo soddisfatti dei risultati raggiunti fino ad ora: tanto abbiamo fatto, ma tantissimo dobbiamo ancora fare”. “Di sacrifici e di dedizione ne fanno ogni giorno molti – sintetizza il sindaco Massimo Calzavara – ma grazie all’impianto comunale messo a disposizione della società e all’appoggio di tanti genitori siamo contenti di vedere piccoli e grandi giocatori che, oltre ad imparare questo bellissimo sport, si divertono ed imparano regole fondamentali quali il rispetto ed il gioco di squadra”. A pochi chilometri di distanza, nell’altro impianto sportivo comunale, è insediata invece la società Asd Calcio Mellaredo, che milita nel campionato di 1^ categoria girone E che ben si comporta quest’anno in campionato. La rosa della 1^ squadra è composta da 21 giocatori di cui una decina già presenti dagli anni passati, i restanti sono nuovi arrivi, tutti provenienti da categorie superiori quali Promozione ed Eccellenza. Il capitano è Luca

La società di Mellaredo è attiva dalla fine degli anni ‘70. Ha 10 squadre, coprono ogni fascia d’età e una Scuola Calcio

I giovani del Mellaredo Calcio juniores e degli allievi. Nel frattempo le soddisfazioni sono arrivate dalla prima squadra, che ha conquistato una storica promozione in Prima Categoria nel campionato sportivo 2011/2012“. L’Asd Polisportiva Mellaredo è attiva dalla fine degli anni Settanta. Con le attuali dieci squadre coprono ogni fascia d’età. E’ diventata pertanto un punto di riferimento nel panorama calcistico locale. La società annovera al suo interno anche la “Scuola Calcio”. Viabilità

Via Montello riaperta al traffico

B

Le partite del Pianiga sono seguite ogni settimana da 200 spettatori Rubinato. Mediamente nelle partite in casa la squadra è seguita da 150-200 persone. La squadra dei Juniores milita nel campionato provinciale di Padova girone A. E’ prima in classifica con ben 9 punti sulla seconda. “E’ veramente da encomiare l’impegno che queste figure professionali, abilitate ed idonee – commenta l’assessore allo Sport Federico Calzavara – profondono nell’educazione e nella crescita psicomotoria dei ragazzi, naturalmente finalizzata al gioco del calcio. Una mission seguita con costanza sin dal 2002, quando l’attuale direttivo ha preso in mano la società. Sin dall’inizio l’attenzione è stata rivolta al settore giovanile e dalle sole tre squadre iscritte ai campionati, negli anni sono stati raggiunti gli attuali traguardi (anche grazie all’ampliamento degli spogliatoi eseguito in collaborazione con il comune proprietario dell’impianto). I risultati poi non sono tardati ad arrivare con le squadre

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uone notizie: è stata riaperta al traffico via Montello, cioè la strada che era stata chiusa per i lavori della nuova bretella che affiancherà la ferrovia Mestre - Padova. La circolazione era stata regolata a senso unico alternato per permettere a Veritas gli ultimi lavori di posa di condutture. “Via Montello - dice il sindaco Massimo Calzavara - è completamente aperta al traffico e termina il periodo collegato alla realizzazione di tanti lavori, a cui è stata interessata la strada da dicembre”. Il sindaco aveva temuto che succedesse come lo scorso anno, quando la strada era stata chiusa a lungo senza completare i lavori. Poi è arrivato il compromesso con Italfer. I cantieri contestati sono quelli della bretella fra via Marinoni e via Accoppè Fratte progettata dal 1998. A Pianiga servirà a collegare la Noalese al casello autostradale sulla A4. Permetterà il transito di mezzi pesanti, senza che finiscano negli incroci ad angolo retto del Graticolato romano. Parte di questa strada è stata aperta a Vigonza con l’innesto con la provinciale 49. E’ un’opera che ha richiesto la realizzazione di tre ponti, due nel comune di Vigonza e uno a Pianiga. A.A.


Fiesso D’Artico 15 Emergenza Il vicesindaco Flavio Zebellin fa il punto degli interventi in atto

Rio Serraglio incubo per il paese

Eventi

Mostra del libro, un successo

Sono stati realizzati altri lavori nella zona di via Torre e nei pressi del cimitero comunale di Giacomo Piran

F

lavio Zebellin, vicesindaco e assessore delegato alle manutenzioni del comune di Fiesso D’Artico, fa il punto sui lavori attuati in questo periodo nel territorio del comune rivierasco. “Sono iniziati alcune settimane fa – spiega Flavio Zebellin – i lavori di messa in sicurezza degli argini del Rio Serraglio”. Vengono spiegati i motivi

Il problema principale è l’aumento delle acque di scolo a monte di Fiesso dell’intervento. “Gli argini – prosegue Zebellin – già messi in difficoltà dalle piene che si sono susseguite in questi ultimi anni, erano diventati ancora più deboli con la piena, verificatasi questa primavera. Le acque del Rio Serraglio, rispetto agli anni scorsi, quando avvengono piogge abbondanti o fortunali e si crea una piena, scorrono molto velocemente. Il ripetersi di queste situazioni

impone sulle rive una grossa pressione, che di conseguenza le rende più fragili”. Il vicesindaco Zebellin spiega i motivi. “Queste problematiche – puntualizza il vicesindaco – derivano dal continuo aumento dei canali che negli ultimi tempi, a monte del territorio comunale di Fiesso d’Artico e provenienti principalmente dal territorio della provincia di Padova, hanno convogliato le loro acque nel Rio Serraglio”. Il comune di Fiesso D’Artico si è subito attivato. “L’amministrazione comunale – precisa Flavio Zebellin – si è attivata contattando gli enti sovracomunali destinati alla salvaguardia e al controllo dei corsi d’acqua che attraversano il nostro territorio: Genio Civile e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive”. Contatti, ma anche interventi. “Ci siamo mobilitati – commenta Flavio Zebellin – per attuare l’iter per la messa in sicurezza dell’argine del Rio Serraglio nella zona vicina alla zona artigianale. E’ stato predisposto un intervento che prevede il fissaggio di un diaframma con parancole fisse ed è stata eliminata la tubazione sullo

Cultura Premio “Scarpetta d’Oro”

“Luce sulle scarpe” il titolo per il 2015

La sede dell’Acrib

S

i è conclusa con grande successo la mostra “I nuovi percorsi digitali” che si è svolta presso le Antiche Scuderie di Dolo. Hanno ospitato per un mese le 30 opere del 19’ Premio Internazionale di Illustrazione per l’infanzia “Scarpetta d’oro” promosso da Acrib, in collaborazione con Assocalzaturifici, Regione Veneto e Comune di Dolo e di Fiesso. Ad affermarlo è una nota presente del sito internet di Acrib che conferma l’ottimo esito dell’iniziativa. “Risultato molto soddisfacente – spiega – che ha visto più di 400 alunni del territorio partecipare ai laboratori e alle visite guidate che si sono svolte durante il periodo della mostra. La notorietà raggiunta presso gli illustratori in tutt’Italia e anche all’estero, così come la crescente adesione di scuole e classi del territorio, testimoniano che spese, impegno e generosità nel far crescere il Premio stanno dando ottimi frutti”. L’edizione di

S

Interventi di messa in sicurezza idraulica Scolo Castellaro. Abbiamo inoltre eseguito altri lavori nella zona di via Torre e nei pressi del cimitero”. E’ stato poi realizzato un intervento particolare. “L’amministrazione comunale – annuncia Flavio Zebellin – con il sindaco Andrea Martellato e il sottoscritto vicesindaco, con l’aiuto e la disponibilità gratuita fornita dalla web tv “Brenta Tv”, hanno preparato un filmato che mostra le condizioni in cui versano gli argini del Navi-

Si è conclusa la mostra con l’esposizione delle 30 opere vincitrici

quest’anno è stata molto importante. “Ha segnato un nuovo salto significativo nel percorso di “Scarpetta d’oro” – prosegue l’Acrib – con un tema “diverso” e “attuale”, attento ai mutamenti che la tecnologia sta rapidamente immettendo nel nostro quotidiano. Il titolo “I nuovi percorsi digitali”, forse di non immediata comprensione a un primo impatto, ha raccolto opere di un livello eccellente in cui la creatività e la tecnica si sono espresse liberamente e al meglio. Inoltre il completo rinnovamento del sito dedicato al concorso www.scarpettadoro.org, dove sono state digitalizzate le opere e i cataloghi delle edizioni precedenti, permetterà in futuro agli illustratori di interagire con il mondo della rete, e di creare un network tra artisti che utilizzano nuove e vecchie tecniche”. Il progetto è ancora in corso. “Ora – annunciano dall’Acrib – in concorso prosegue e inizia il compito delle classi scolastiche che vorranno inventarsi un racconto o una fiaba, partendo dall’illustrazione vincitrice di Nicola Paci. Come ogni anno una giuria sceglierà la migliore che verrà illustrata da altre tavole. Si arriverà così a un nuovo libretto dell’ormai consistente biblioteca del Premio”. Nel frattempo si sta già lavorando per la prossima edizione che è molto importante, dato che è la ventesima. “Il titolo proposto per il prossimo anno è “Luce sulle scarpe” – conclude l’Associazione – in riferimento alla decisione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha proclamato il 2015 Anno internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce. Un tema vastissimo questa volta, quindi, per i suoi molteplici significati che vanno dai più immediati a quelli più complessi e colti. La scelta del 2015 come Anno internazionale della luce è, infatti, un’iniziativa promossa e sostenuta da organizzazioni scientifiche di tutto il mondo che intende favorire una migliore comprensione del valore e della rilevanza scientifica, sociale e culturale del ruolo della luce. Quindi anche per le scarpe”. G.P.

glio del Brenta, il corso d’acqua più grande del territorio. Il filmato è stato in seguito inviato al Genio Civile e al Magistrato alle Acque”. Il vicesindaco Flavio Zebellin vuole anche fare un ringraziamento particolare. “Va alla squadra della nostra Protezione Civile – conclude Zebellin – che, nel momento della massima allerta, si è prodigata nel sorvegliare gli argini per tutta la notte”.

i è svolta anche quest’anno, a febbraio, la “Mostra Mercato del Libro”. Ad ospitare la mostra è stata la sala consiliare del municipio in piazza Marconi a Fiesso d’Artico. L’iniziativa è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune rivierasco e dalla biblioteca Primo Maggio con la collaborazione della libreria specializzata “Libreria Diffusa”, punto di riferimento a livello regionale nella letteratura per ragazzi. Tutte le classi delle scuole del territorio sono state protagoniste di visite guidate e animate in mostra. A partecipare sono stati centinaia di alunni delle scuole materne, elementari e medie. I libri presenti alla mostra sono stati venduti a prezzo scontato. La mostra, che ha riscosso grande partecipazione e molti commenti positivi, era aperta sia di mattina dalle 9.30 alle 12.30 che di pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. L’appuntamento è quindi fissato per la G.P. prossima edizione.

il fenomeno Troppi precari scaricati

I

primi segnali del 2015 in tema di occupazione sembrano incoraggianti, ma alcune altre cifre invece preoccupano. Sono stati oltre 1500, infatti, lavoratori precari che hanno perso il lavoro nel 2014 nell’area della Riviera del Brenta e del Miranese, di questi, quasi un terzo a ridosso del rinnovo del contratto oltre il terzo anno consecutivo. A dirlo sono i sindacati e l’ex assessore al lavoro provinciale Paolino D’Anna che ha seguito innumerevoli vertenze e anche tante chiusure di attività e tagli di personale durante il suo mandato. La situazioni più pesanti nel comprensorio dei 17 comuni dell’area sono nel settore del commercio, del metalmeccanico edilizia e calzaturiero. Ma vediamo le dinamiche che sottendono questo fenomeno. “Troppo spesso – spiega Michele Valentini della Fiom Cgil – le aziende nel settore metalmeccanico nel miranese assumono giovani e meno giovani, promettendo loro dopo un periodo formativo di tre anni, di procedere con una assunzione a tempo indeterminato. Fatalità però, queste persone non vedono più rinnovato il loro contratto proprio alla scadenza dei tre anni, quella cioè che diventa utile per l’assunzione a tempo indeterminato”. Stessa situazione nel calzaturiero segmento economico forte per l’economia della Riviera e del Made in Italy. “Le aziende – spiega Riccardo Colletti, segretario della Filctem Cgil – anche del settore calzaturiero spesso purtroppo assumono più personale di quello dovuto in concomitanza con gli ordinativi che paiono buoni, per poi lasciare le persone a casa

ad una minima difficoltà del mercato“. Va male anche nel settore commerciale, anche se commessi e cassieri già da anni, e anche senza la crisi che imperversa dal 2008, hanno spesso trovato posto con impieghi stagionali”. L’appello dei sindacati è chiaro. “Questa strategia dell’impiego usa e getta dei lavoratori per sfruttare il basso costo della manodopera – conclude Colletti – è controproducente. In questo modo non si riusciranno mai a formare maestranze e professionalità che servono sempre più a prodotti certificati made in Italy”. C’è anche una geografia del problema. “Le zone che più hanno risentito di questo fenomeno – spiega l’ex assessore Paolino D’Anna – cioè dei precari “usa e getta” sono quelle di Mira, Dolo, Mirano, Scorzè, Martellago e Spinea, cioè centri popolosi in cui sono alla ricerca di lavoro ogni settimana, migliaia di giovani. Giovani che spesso purtroppo dopo un ciclo del genere, ne escono scoraggiati, perdono ogni speranza e preferiscono emigrare all’estero dove comunque, le forme di impiego a livello contrattuale sono anche più flessibili di quelle italiane. Basti pensare a paesi come Australia, Inghilterra e Stati Uniti”.


16 Approfondimento Lavoro Arrivano i dati delle stime fatte da Unioncamere a livello provinciale

Inizio 2015, aumenta l’occupazione Gli occupati sono il 27 % in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Per il Miranese l’opportunità è l’Expo di Alessandro Ragazzo

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uasi 4000 occupati. E’ questa la stima fatta da Unioncamere di Venezia e Ministero del Lavoro per quanto riguarda gli occupati nel primo trimestre 2015, a livello provinciale. Se il dato fosse confermato, ci sarebbe un più 27 per cento rispetto al trimestre dello scorso anno, con un incremento superiore a quello nazionale. In termini assoluti, in questi primi tre mesi dell’anno le assunzioni effettuate dalle imprese saranno 2.910 (il 76 per cento dei contratti totali), mentre i contratti atipici saranno 920 (il 24 per cento). Con riguardo ai settori d’impiego, la maggior parte arriverà da imprese che operano nei servizi. Tra i comparti prevalgono il turismo e la ristorazione con 890, pari al 31 per cento del totale veneziano. Seguono il commercio, con 440 (16 per cento) e i servizi alle persone (370 unità, 13 per cento). L’industria (costruzioni comprese) nel periodo in esame raggiungerà il 18 per cento del totale. Qui la metalmeccanica ed elettronica concentreranno una parte significativa dei nuovi arrivi (150, il 5 per cento del totale). Per quanto riguarda il genere, le “opportunità” per le donne potranno essere pari al 40 per cento del totale (contro il 31 per cento lo scorso trimestre). Previsioni d’impiego per 540 lavoratori di alto profilo, cioè dirigenti, specia-

listi e tecnici, per una quota pari al 19 per cento del totale previsto in provincia. Il gruppo professionale più numeroso riguarderà le figure qualificate nelle attività commerciali e dei servizi con 990 (34 per cento del totale), seguito dai profili generici e non qualificati (590 unità e 20 per cento) e dagli operai (530 unità e 18 per cento). Saranno, infine, circa 280 le assunzioni che interesseranno figure impiegatizie (9 per cento del totale). Le cinque professioni più richieste concentreranno il 47% del totale previsto in provincia. Al primo posto figurano le professioni tipiche del turismo e della ristorazione, vale a dire cuochi, camerieri, baristi e professioni simili, con 520 assunzioni previste, che nella maggior parte dei casi saranno regolate da contratti “a termine”. Occhio, dunque, alle opportunità che salteranno fuori nei prossimi mesi, specie ora che si è in odore di Expo 2015, pronto a scattare venerdì 1 maggio. Un’opportunità per chi arriverà a Venezia potrebbe arrivare proprio dal Miranese, puntando, principalmente, sui fattori originalità ed esperienza: quello che il territorio di questo comprensorio può offrire, data la sua peculiarità storica e culturale, è un’avventura esclusiva, autentica, per nulla scontata. I grandi temi che si affronteranno all’Esposizione universale saranno il cibo, l’acqua, le

Una vasta gamma di possibili impiegi si presenta nel settore turistico e della ristorazione bellezze paesaggistiche, la sostenibilità ambientale, la ricerca e l’innovazione, rappresentano ambiti nei quali possiamo dare prova della qualità e vastità delle nostre risorse. Non solo. Una delle maggiori ricchezze del Miranese è costituita dalle tante tradizioni, mantenute e valorizzate nel corso degli anni, che contribuiscono da sempre a diffondere la conoscenza della nostra intensa realtà storica, e a salvaguardare l’articolata identità culturale dell’intrigante zona dell’entroterra venezia-

no. E poi i centri storici, i paesaggi appena fuori dalle aree abitate. Ecco, dunque, che una proposta turistica in grado di provvedere a coniugare la grande varietà del patrimonio artistico e ambientale dei paesi, con il richiamo esercitato dal folclore e dalle manifestazioni tradizionali che orgogliosamente custodiscono, può risultare allettante. Dunque non è escluso che anche da quest’area del veneziano, possano nascere delle possibilità da cogliere al volo.

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n progetto dedicato ai giovani e alle donne che vogliono intraprendere una carriera imprenditoriale. Questo è lo “Sportello Giovani e Impresa” nuovo, e innovativo servizio promosso dall’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera”. L’iniziativa è stata presentata da Salvatore Mazzocca e Franco Scantamburlo, presidente e segretario degli Artigiani. “Come associazione cerchiamo di dare una risposta ai giovani – hanno spiegato Mazzocca e Scantamburlo – accompagnandoli e seguendoli in tutte le fasi dell’impresa dagli adempimenti fiscali alle normativi. Vogliamo aiutare i giovani a concretizzare le loro idee e progetti”. Il progetto è dedicato sia a chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro, a chi è uscito da imprese che hanno chiuso i battenti e vuole prova a lavorare in proprio, ma anche alle imprese giovanili esistenti e alle start up innovative. “Ci sono tante idee da parte dei giovani – ha commentato Scantamburlo – vogliamo sostenerle perché si strutturino e rimangano sul mercato”. Per questo motivo il 6 febbraio scorso si è svolto un convegno nella sala polivalente dell’associazione Artigiani a Dolo, che ha presentato questo nuovo innovativo progetto. “La crisi ha colpito duramente le imprese – si legge nell’avviso inviato a tutti gli associati – che stanno pagando un prezzo maggiore a causa di un sistema fiscale iniquo ed eccessivo che penalizza il lavoro, le aziende e le famiglie. Gli imprenditori continuano a stringere i denti ed a lavorare con abnegazione e sacrificio per difendere

le proprie aziende, i dipendenti e le loro famiglie. In questa situazione gli imprenditori non possono essere lasciati soli, e le associazioni come la nostra, devono intensificare gli sforzi per assistere e tutelare gli artigiani, i piccoli imprenditori e le medie imprese che sono l’ossatura del paese. La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli allarmanti, e sempre più giovani intraprendono l’esperienza imprenditoriale. Sei un giovane e vuoi costruire una impresa? Con noi al tuo fianco poi farcela”. Questo servizio si unisce alle altre iniziative promosse dagli Artigiani in questi anni, come l’internazionalizzazione delle imprese con missioni all’estero come a Dallas, Las Vegas, nel Kurdistan e l’ultimo progetto che si tratta di “Vetrine Artigiane” in vista dell’Expo 2015. “Nelle scorse settimane – conclude Franco Scantamburlo – c’è stata la visita di imprenditori tedeschi del settore extralusso, che hanno visitato alcune imprese artigiane del settore calzatura e abbigliamento della Riviera del Brenta per attuare degli scambi ed esportare le eccellenze G.P. del territorio nei mercati esteri”.


Personaggio 17 La riscoperta delle tradizioni Un trentenne innamorato di un’arte che ha radici antichissime

Alessandro Dolcetta, il falconiere “Ho imparato i segreti di quest’arte dal maestro falconiere Francesco Lanzieri di Padova” di Roberta Pasqualetto

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lessandro Dolcetta ha 30 anni e ha un’insolita passione: la falconeria. Il suo amore per gli animali lo lega ai falchi, ma anche ai cani e ai cavalli. Dopo il liceo scientifico Alessandro frequenta l’università di Padova, seguendo il corso di zoo tecnologie. In seguito collabora con l’associazione Top Dogs Asd di Camponogara, occupandosi di addestramento ed educazione dei cani; già in questa associazione c’era l’impronta di falconeria. “Non ho conseguito la laurea, ma ho seguito molti corsi, la mia passione per gli animali nasce da quando ero piccolo. Ero molto giovane quando ho conosciuto il maestro falconiere Francesco Lanzieri di Padova, ho avuto la fortuna di collaborare con dei professionisti e lavorato per Bird Control che si occupa del controllo della bio fauna nociva. Ho lavorato in diverse aziende della Riviera del Brenta, dove ho le mie origini, e nel veneziano”.  Quando comincia la tua avventura? “Avevo 17 anni, inizialmente avevo un interesse personale, poi è nato il pensiero di trasformarlo in un lavoro. In quegli anni non c’erano molti corsi, comunque, in ogni caso, questo mestiere richiede un maestro falconiere, perché è una cosa che si tramanda oralmente fin dai tempi più antichi”.  Quali sono le caratteristiche del falco?

“Questo animale può essere ammansito ma non addomesticato, lui mantiene il suo status libero e decide di collaborare. Non esistono padroni, si deve creare un rapporto di fiducia con il falconiere; ci vuole allenamento e non sudditanze. Si deve leggere nell’animale quello che prova: sapere quando ha piacere di volare o no, capire se sta bene o male. La questione è molto articolata, ma possiamo dire che il cane è un animale prettamente sociale, mentre il falco è un predatore, ed è prettamente individualista”.  Quali sono le caratteristiche peculiari e ufficiali che deve avere un falconiere? “Caratterialmente deve avere empatia, determinazione, capacità di adattamento e di lettura dell’animale. Per quanto riguarda il mestiere, non ci sono riconoscimenti ufficiali: ci si deve iscrivere all’Albo Regionale Veneto e avere la licenza di caccia, e quindi il porto d’armi, ma a livello lavorativo non c’è un albo professionale”.  Quale può essere l’impiego di questo animale? “Si possono fare molte cose con il falco, Bird Control, lo impiega per simulare una predazione e allontanare animali nocivi come i piccioni, gli storni, i gabbiani e i cormorani. Alcuni di questi uccelli provocano problemi sanitari e di eccessiva invasione”.

Alessandro Dolcetta con uno dei suoi falchi Si può parlare di rapporto di amicizia con l’animale? “Direi di sì. E’ un rapporto difficile da definire: il falco trova interesse a collaborare con me ed io gli dò una mano se lui è in difficoltà. Entrambi abbiamo la coscienza della presenza dell’altro. E’ un rapporto di mutuo ausilio”.  Soddisfazioni e delusioni? “Il rapporto con gli animali mi ha fatto crescere molto a livello personale, mi piace conquistare la fiducia del falco, lasciandogli la sua fierezza e libertà. C’è da dire che non è sempre semplice collaborare con altri falconieri e, a volte, è difficile mettere d’accordo tutti. Per fare questo mestiere ci vuole esperienze e sapere che ci sono alcune difficoltà per far volare i propri falchi. Farlo volare è fondamentale per la salute dell’animale, che deve volare più possibile in base alle variabili dell’età e 

il progetto La Terra del Tiepolo

LE OCCASIONI DEL MESE

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iranese Terra del Tiepolo, a maggior ragione in questo 2015 che sarà l’anno dell’Expo. Se l’Italia, da maggio a ottobre, sarà in vetrina, l’entroterra veneziano si prepara ad accogliere turismo e visitatori, il Miranese a fare da traino. Si punta sull’arte, il paesaggio e l’enogastronomia tipica, “petrolio” di quest’area, che istituzionalmente da quest’anno è anche Unione di comuni. Enti, associazioni e categorie hanno elaborato un piano per consentire all’economia miranese di trarre vantaggio da quest’ evento epocale, sfruttando la vicinanza di Venezia, ma cercando di brillare di luce propria. Mirano, Spinea, Salzano, Noale, Scorzè, Martellago e Santa Maria di Sala, attraverso Pro Loco, comuni, associazioni, punteranno tutto su ristorazione, prodotti agroalimentari, beni culturali, ambientali e storici. L’obiettivo è costruire un’offerta turistica rivolta a un pubblico di prima conoscenza, con lo scopo però di promuovere la successiva frequentazione dei luoghi e degli appuntamenti del Miranese. “I colori del gusto nella Terra dei Tiepolo. Itinerari tra corsi d’acqua, mulini e risorgive” è il titolo del pacchetto, già approvato dal Comitato Expo Venezia e inserito nel masterplan delle iniziative del Veneto, per cui potrà utilizzare anche il marchio “Venice to Expo 2015”. In concreto il progetto prevede la realizzazione di un cofanetto di opuscoli su storia, arte e bellezza del territorio, eventi e appuntamenti, natura e ambiente, mappa dei luoghi con i percorsi cicloturistici, ricettività, ristorazione e altre opportunità.

del periodo”.  Da dove provengono i falchi? “I falchi sono tutti presi in cattività e da due generazioni, non sono mai presi in natura”.  Progetti? “Per il momento vivo a Ravenna e sto strutturando un progetto rivolto alla cinofilia, ma poi vedremo. Sicuramente voglio approfondire le conoscenze in questo mondo con tanta esperienza di addestramento e di etologia. Ci tengo a sensibilizzare la gente verso la falconeria e a sfatare i luoghi comuni. Il falconiere è riuscito a salvare alcune specie e le ha rintrodotte nella natura, abituando l’animale e preparandolo. Ci sono centri che si occupano di questo, alcune specie stanno rifiorendo grazie ai falconieri: in Mongolia sono stati reintrodotti i falchi sacri, negli Stati Uniti il Condor californiano e in Europa il falco pellegrino”.

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Gli stessi contenuti saranno anche scaricabili da un’apposita “app” per smartphone e tablet. Quanto ad eventi, è pronta a partire una grande kermesse culinaria, con tanto di competizione tra i migliori chef delle piazze per esaltare i prodotti locali. I cuochi si sfideranno in una serie di appuntamenti nei diversi comuni, votati da una giuria popolare, fino alla sfida conclusiva in piazza a Mirano. In ambito culturale invece, verrà offerto ai visitatori un itinerario per conoscere la vita, le opere e i luoghi in cui abitò Giandomenico Tiepolo, con visite guidate sul territorio, mentre nella settecentesca Villa Giustinian-Morosini di Mirano sarà realizzato un percorso virtuale audiovisivo sul Tiepolo. In questo percorso risalteranno le manifestazioni tipiche di ogni comune: dalle feste del radicchio di Scorzè. Mirano, Martellago e Santa Maria di Sala, la fragola, l’asparago, i piselli e il pomodoro delle frazioni scorzetane, la zucca di Salzano, la Fiera degli uccelli di Maerne. Immancabili le Notti bianche del Miranese, l’Infiorata di Noale e i palii, da quello delle contrade di Noale al Zogo de l’Oca di Mirano. F.D.G.

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18 2 Cultura provinciale La premiazione Leone D’Argento per la creatività dei ragazzi-Biennale di Venezia”

I ragazzi di Olmo campioni di creatività Menzione speciale per gli studenti della G. Matteotti al concorso che premia la creatività applicata al campo delle arti di Ornella Jovane

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rescere insieme, esprimendo al massimo la propria creatività e ottenere persino lusinghieri riconoscimenti da prestigiosi enti culturali, quali la Biennale di Venezia. E’ in sintesi la bella storia di un gruppo di ragazzi di seconda, terza ed ex terza della scuola secondaria di primo grado di Olmo, dell’Istituto Comprensivo “G. Matteotti”. Lo scorso 7 febbraio sono stati premiati con una menzione speciale al concorso on line “Leone D’Argento per la creatività dei ragazziBiennale di Venezia” per le scenografie che hanno allestito in occasione dello spettacolo “Vado via con i gatti”, scritto dal professor Alessandro Voltolina, che è andato in scena a dicembre 2014. Il concorso, giunto alla quinta edizione, riguarda progetti che sono finalizzati allo sviluppo nelle scuole italiane della creatività applicata nel campo delle arti. Le scuole sono state invitate a elaborare progetti creativi finalizzati a sperimentazioni laboratoriali di natura materico/artistica, coreutica, teatrale, musicale e

EVENTI

digitale. I ragazzi di Olmo si sono recati all’Arsenale di Venezia, dove in occasione dell’apertura del Sesto Carnevale internazionale dei ragazzi, organizzato dalla Biennale di Venezia, si è svolta anche la cerimonia di premiazione. L’Istituto “G. Matteotti” di Maerne e Olmo da anni porta avanti con egregi risultati una intensa, magica e coinvolgente attività teatrale, fiore all’occhiello della scuola, che culmina nell’allestimento di uno o più spettacoli, organizzati, ideati e diretti proprio dal professor Voltolina, una istituzione per la scuola. All’interno di questa attività si svolge il laboratorio di scenografia che, in parallelo con quello degli “attori”, lavora alla messa in scena dello spettacolo di turno. Nel progetto “Vado via con i gatti”, relativo all’anno scolastico 2013-14, il laboratorio di scenografia è stato curato dalla professoressa Annunziatina Vitetta. “Il tema trattato nella drammatizzazione proposta quest’anno - spiega la professoressa Vitetta - , con tratti autobiografici, invogliava a cura di Ornella Jovane

LA MOSTRA “LA DIVINA MARCHESA” Si conclude il prossimo 8 marzo la mostra “La divina marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli” a Palazzo Fortuny a Venezia. Oltre un centinaio tra dipinti , sculture, gioielli, abiti, fotografie di grandi artisti del tempo in esposizione rievocano la figura e il mito della donna che affascinò D’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo.

FOTOGRAFIA. PRINCESS OF WATERLAND Sarà inaugurata al Centro culturale Candiani di Mestre il prossimo 5 marzo alle ore 18 la mostra fotografica di Beatrice Mancini dal titolo “Princess of waterland”. La mostra racconta delle “principesse di terra e di mare” che vivono la loro difficile condizione di donne in un paese difficile, il Bangldesh, “terra - come racconta l’autrice della mostra - che sprofonda nell’acqua per il 30 per cento del suo territorio”, dove “le condizioni sanitarie sono precarie” e talvolta tragiche per la “paradossale scarsità di acqua potabile”. Una Onlus tutta al femminile, Il filo di juta, ha portato assistenza nel Sud del Paese avvicinando soprattutto le donne del posto, spesso lasciate ai margini della società. Durante il periodo di assistenza sono emerse le loro storie raccontate attraverso le immagini della mostra. “Queste donne, bambine, ragazze, anziane… Queste principesse dagli abiti sgargianti e dagli sguardi antichi, - conclude l’autrice della mostra - hanno un lungo cammino da fare: devono prendere coscienza che questo mondo di terra e di acqua può iniziare a essere migliore anche per loro”. La mostra è aperta al pubblico fino al prossimo 19 aprile, da mercoledì a domenica, dalle 16 alle 20 presso la sala espositiva del secondo piano. L’ingresso è libero.

In alto il gruppo dei ragazzi premiati, l’allestimento e la lavorazione del fondale alla riflessione sul viaggio del vivere e sulla metamorfosi, il cambiamento come segreto per vivere intensamente questo dono che è la vita”. Nel testo si fa riferimento a “Le trasformazioni di Pictor-Favola d’amore” scritta da Hermann Hesse, un afiaba d’amore per adulti che narra l’arrivo di Pictor in paradiso alla ricerca della felicità attraverso una serie di trasformazioni. L’individuo dev’essere sempre in grado di evolversi - come il continuo divenire, la legge che governa questo mondo - di “trasformarsi” affinché creatività , vivacità, pienezza di idee possano trovare conreta realizzazione. “Da questa lettura e da queste considerazioni - prosegue la professoressa Vitetta - abbiamo

scelto di realizzare il nostro fondale, partendo dalle illustrazioni fatte dallo stesso autore”. Una esperienza di cooperative learnirg, come prevedono i moderni indirizzi di didattica, che ha motivato i ragazzi coinvolgendoli da protagonisti in una attività estremamente creativa ed espressiva . “Il mio ruolo - spiega l’insegnante referente del progetto - è stato innanzitutto quello di far sì che il gruppo si costituisse nella realtà “dell’essere in situazione” e non come entità astratta e che operasse nell’ottica del fare per divenire e crescere insieme, attivando la propria creatività ed originalità”. “Quest’anno - prosegue - il clima era così sereno che è stato come se la scuola si

Enogastronomia Scuola Grande di San Giovanni Evangelista

spogliasse del suo “scolasticismo” e si aprisse finalmente al “fare attivo”, vissuto, pensato, discusso e con-diviso, in cui ciascuno è parte integrante e necessaria. Infine il gruppo si è creato, maturando il giusto modo di agire nel liberare le immense potenzialità espressive in un percorso di crescita artistica, individuale e relazionale; questo, dal mio punto di vista, è stato il punto di forza dell’esperienza”. Un punto di forza colto e riconosciuto anche dalla giuria del concorso che ha voluto premiare la scuola di Olmo - su 150 scuole partecipanti - con una bellissima Menzione Speciale.

Pittura

Torna Gusto in Scena T A orna a Venezia l’appuntamento culturale per eccellenza legato al mondo dell’enogastronomia. Lucia e Marcello Coronini presentano la settima edizione di Gusto in Scena, che si terrà domenica 1 e lunedì 2 marzo prossimi, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Quattro eventi in uno per un approfondimento che vede protagonisti grandi vini ed eccellenze gastronomiche, accuratamente selezionate dagli stessi ideatori e curatori dell’evento, 18 ristoranti e 6 grandi alberghi della laguna e un congresso di alta cucina dove chef stellati si confrontano, studiano ed eseguono piatti secondo il tema scelto dagli stessi curatori. Gusto in Scena, unica manifestazione nel suo genere a ottenere per due volte il patrocinio del Ministero della Salute oltre a quello di Expo Milano 2015, si prepara a coinvolgere esperti e appassionati su temi nuovi, con l’obbiettivo di realizzare una nuova grande Cucina Italiana, in grado di coniugare gusto e salute. La Cucina del Senza® “cucinare senza sale o senza grassi e dessert senza zucchero aggiunti” è nata da un’intuizione di Coronini che ha aperto nuovi orizzonti nel mondo dell’alimentazione, dando spazio in questa nuova edizione a un nuovo progetto legato a uno dei piatti più famosi del Made in Italy: la Pizza del Senza. In programma “I magnifici vini – Vini

di Mare, Montagna, Pianura e Collina” che prevede l’allestimento di un banco d’assaggio composto da una selezione di aziende vinicole italiane ed estere, per un totale di oltre 150 vini. Le cantine sono caratterizzate dalla distinzione tutelata da un brevetto europeo di Marcello Coronini in: Vini di Mare, Montagna, Pianura e Collina. Il congresso di alta cucina “Gusto in scena 2015” si terrà il 1° marzo dalle ore 10,30. Gli appassionati gourmet troveranno la sezione Seduzioni di gola – le eccellenze della gastronomia, una selezione di eccellenze gastronomiche basata su criteri qualitativi e storico-culturali, una ricerca all’insegna di prodotti di grande qualità e della valorizzazione del territorio, con possibilità di degustazioni nel corso della due giorni.

A OCCHI SPALANCATI. CAPOLAVORI DAL MUSEO DELL’IMPRESSIONISMO RUSSO

occhi spalancati. Capolavori dal Museo dell’Impressionismo russo di Mosca. Eccezionalmente a Venezia, i 50 capolavori assoluti del futuro Museo dell’Impressionismo Russo di Mosca. Unica “anteprima” internazionale del Museo che aprirà i battenti il prossimo autunno. La rassegna veneziana è curata da Yulia Petrova, direttore del Museo dell’Impressionismo Russo, e da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, responsabili del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari e di una serie di prestigiose e apprezzate attività espositive che dal 2010 hanno diffuso in Italia alcuni essenziali aspetti dell’arte russa degli ultimi due secoli. Le 50 opere sono esposte in un percorso che accosta tra loro soggetti tematicamente contigui (il paesaggio, la scena urbana, la figura in un interno), con una dovuta ma non sempre vincolante attenzione alla cronologia. Il momento di maggior fioritura dell’Impressionismo in Russia è di qualche lustro successivo alla svolta dell’arte francese intervenuta tra settimo e ottavo decennio dell’Ottocento, e comprende soprattutto l’ultimo decennio del secolo e l’inizio di quello successivo. La mostra è allestita a Palazzo Franchetti e rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 aprile.


Sport 19 3 Basket femminile Speranze da un vivaio che coinvolge 22 società sportive

Umana Reyer punta sulle under 19 di Roberta Pasqualetto

NEWS

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l settore giovanile del Progetto Reyer coinvolge 22 società sportive con oltre 4.500 giovani atleti che gravitano nell’orbita orogranata. Le squadre Under 19 maschili e femminili si sono fatti valere e hanno dimostrato stoffa da campioni. L’U19 femminile, domenica 21 gennaio ha concluso il girone regolare senza perdere neppure una partita. L’ultima competizione disputata, nelle mura di casa del Taliercio, avevano come avversari il Cadelfa Casa del Fanciullo, la vittoria è stata 71 – 38. Con questa ultima partita di girone, le ragazze veneziane hanno chiuso imbattute tutte le partite. Delle dodici partite, di cui sei in casa, disputate da ottobre 2014 e fino a gennaio 2015, le atlete sono state sempre imbattute e con ottimi punteggi. Questa prima fase sarà seguita da quella ad orologio, e successivamente delle finali nazionali nel mese di maggio a Battipaglia (Campania). La fase ad orologio prevede sei partite, le gare interne ora si terranno: martedì 3 febbraio Reyer contro Schio, ore 18,45; martedì 24 febbraio Reyer contro Giants, ore 18,45 e martedì 17 marzo, Reyer contro Cadelfa Casa del Fanciullo. Le due partite in casa si giocheranno nella palestra dell’Istituto Gritti a Mestre. La strada di crescita da percorrere è ancora lunga, ma la

A Marghera

IL CRICKET CERCA NUOVE LEVE PER CRESCERE

voglia e la determinazione, accompagnate dal duro lavoro in palestra, come sempre ripaga. Le ragazze che compongono questo gruppo molto interessante, in ordine di annate, sono: Pan Francesca, Gianolla Carlotta, Porcu Rachele, (tre atlete classe 97); Boccardo Alessandra, Castello Elena, Colombo Giada, Muffato Giulia, Togliani Anna, Togliani Giulia, Destro Federica (sette atlete classe 98); Cubaj Lorela, Coffau Emma, Dal Mas Emma, Fassina Martina, Destro Martina, Pinzan Elisa, Smorto Giovanna, Tridello Benedetta, Gamba Irene e Galazzo Aurora (dieci atlete classe 99). Le finali nazionali non sono concentramenti ad interzona, ma si andrà direttamente a Batti-

paglia, dove competeranno 16 squadre con passaggi diretti e spareggi, nei primi 3 giorni 8 andranno a casa, c’è un passaggio in meno. In base agli altri anni, il Veneto va direttamente alle finali regionali, mentre gli altri possono spareggiare. “Abbiamo vinto tutte le partite – dice Franco Conchetto, responsabile del settore giovanile femminile dell’Umana Reyer Venezia – non abbiamo mai perso. Pensiamo che la squadra che può metterci in difficoltà è l’A.S.D. Pallacanestro Schio A, con la quale abbiamo vinto con poco scarto. La formazione della squadra è giovane ma sono forti, in questa prima fase non abbiamo avuto difficoltà, ma si può sempre migliorare”.

E

’ partita da Marghera la stagione del cricket, questa volta non guardando solo ai campionati, ma cercando di coinvolgere e far crescere una nuova leva di giovani appassionati a questo sport. Ma vediamo di che si tratta. La Società Venezia Cricket è nata soprattutto dalla passione per questo sport di molti immigrati bengalesi e pakistani residenti a Marghera. Ai loro paesi di origine, infatti, questo è lo sport nazionale. La società che ha sede in via Rinascita a Ca’ Emiliani nel quartiere del comune di Venezia, ha una cinquantina di iscritti, tra i quali alcuni italiani. I promotori della nuova leva ci spiegano come si provvederà. “Per diffondere questo sport fra i giovani - spiega l’allenatore Simone Bolgan -, abbiamo dato il via all’iniziativa “Il cricket ricomincia da te”, destinata ai bambini e alle bambine delle scuole elementaria partire dagli 8 anni. Gli allenamenti si terranno nella palestra della scuola media Visintini. Per i ragazzi delle medie e del biennio delle classi superiori la palestra dedicata agli allenamenti è invece quella dell’Einaudi”. Gli allenamenti dei bambini si tengono ogni sabato alle 15,30. Info: info@veneziacricket.eu, 041-5384358, 3467262517 A.A.

A Mestre

AL PALASPORT TALIERCIO TORNA GIOCAGIN

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abato 21 febbraio, il Palasport Taliercio di Mestre ospiterà Giocagin, una kermesse di ginnastica e danza per ogni età che vede la partecipazione di 17 società sportive. Durante la giornata di sabato si esibiranno migliaia di bambini, insieme ad atleti di tutte le età con esibizioni di ginnastica, danza, pattinaggio, arti marziali e tante altre discipline, classiche o di nuova invenzione. Giocagin porta ogni anno sport, musica e gioco nei palazzetti dello sport e in spazi all’aperto di oltre 60 città lungo tutta la penisola. Da febbraio 2015 all’estate, migliaia di partecipanti, insieme agli spettatori, saranno coinvolti in giornate di sport per tutti all’insegna de “Il divertimento in movimento”. Il Comitato Provinciale di Venezia ha aderito, assieme al Coordinamento Provinciale Ginnastica e all’area Anziani in Movimento, a questo importante appuntamento in occasione del quale le società affiliate che aderiscono, si esibiscono presentando dei numeri con musica, preparati durante l’anno sportivo. Bambini, giovani, adulti ed anziani; ognuno darà il meglio di se stesso per rappresentare al meglio la propria società, ma soprattutto per divertire.

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Questo appuntamento si impegna anche a livello sociale con una raccolta fondi che ogni anno è devoluta per progetti diversi. Nel 2014 la manifestazione ha raccolto fondi per sviluppare, a cura di Uisp e Peace Games, le attività del centro educativo Al Zuhur, nel campo profughi palestinese di Shu’fat (Gerusalemme Est). Le attività sportive inizieranno alle ore 15.30, per maggiori informazioni si può visitare il sito giocagin.uisp.it. Insomma, una bella iniziativa che riuscirà a coinvolgere una fascia di persone come gli anziani, che in questi ultimi decenni sono sempre più fascia di popolazione attiva e interessata allo svago e al tempo libero. Un mix intergenerazionale insomma ,che si prospetta di sicuro successo. Accanto al divertimento e all’aspetto sportivo legato ai più giovani. Poi non mancherà appunto l’aspetto sociale con raccolte di R.P. fondi per chi ne ha bisogno.

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IL VENETO

in PRIMO PIANO

Economia e territorio “Oltre il Pil” i dati aggiornati del progetto delle Camere di Commercio e l’Università Ca’ Foscari di Venezia

Il Veneto seconda regione in Italia nella classificaa del benessere, tante luci ma qualche ombra Buono nel complesso il livello di qualità della vita ma alcuni parametri denunciano criticità e disagio. In particolare il livello di inquinamento dell’aria, e sul fronte della salute l’aumento del tasso di mortalità per suicidio e per tumore FOCUS

di Ornella Jovane

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uovi parametri per misurare il benessere delle persone e, più in generale, della società, andando oltre il concetto di Pil, prodotto interno lordo, che rimane un fattore d’analisi e di valutazione importante ma non esaustivo. Avviato nel 2009, procede con nuovi aggiornamenti, classifiche rivisitate e fotografie più complesse ma più puntuali e ampie della società, il progetto “Oltre il Pil” di Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Venezia, realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Gli ultimi dati e le più recenti analisi sono state divulgate a fine gennaio scorso e confermano il Veneto sul podio della classifica del benessere per regioni, Venezia in seconda posizione tra le città metropolitane e Bolzano al top tra le province trivenete. In definitiva nel 2014 il Veneto si conferma una regione in cui si continua a vivere ad un buon livello di qualità della vita, anche se risulta perdere qualcosa in termini di benessere materiale e salute, ma che in compenso recupera in alcuni indicatori che rappresentavano delle criticità, quali istruzione e sicurezza. Nello specifico Venezia migliora sensibilmente nel confronto con le altre città metropolitane, soprattutto nell’ambito della salute, dell’ambiente e della società, pur evidenziando performan-

ce modeste nel campo della sicurezza e dell’istruzione. Sempre Venezia scivola però decisamente indietro nella classifica delle province trivenete, nella quale Verona, al terzo posto, rappresenta la migliore delle venete. Se l’analisi si addentra nel dettaglio, di fronte ad un quadro nel complesso buono, si possono cogliere anche alcune ombre e qualche contraddizione. Per quanto riguarda il benessere materiale il Veneto risulta la seconda regione per minore diseguaglianza nella distribuzione del reddito e per livello del reddito equivalente. Sul tema del lavoro il Veneto risulta la seconda regione con minore disoccupazione generale ma undicesima per occupazione femminile. Si registrano in aumento i cosiddetti Neet, coloro che non studiano né lavorano, anche se il numero medio è inferiore al dato nazionale. Il tasso di scolarizzazione è molto alto e quello di abbandono degli studi è inferiore alla media nazionale eppure il numero di laureati è lontano dai target nazionali ed europei. Sul fronte della sicurezza, si registra un basso tasso di omicidi e rapine, ma fra i più elevati tassi di micro-criminalità oltre ad un alto numero di incidenti stradali. Si riduce il tempo dedicato alla lettura e

Il nostro ristorante è un bel locale per festeggiare: • anniversari • compleanni • feste aziendali

alla pratica sportiva, anche se il dato risulta tra i più alti d’Italia, mentre rimane buona la partecipazione agli spettacoli. Altrettanto buono è l’attivismo in generale nella “partecipazione sociale” eppure risulta basso il numero di cooperative sociali B. Si caratterizza in chiaroscuro anche il parametro relativo all’ambiente nel quale il Veneto primeggia nella raccolta differenziata dei rifiuti ma evidenzia palesi criticità sulla qualità dell’aria. Risultiamo la peggiore regione nel superamento del limite previsto per Pm10 e la media più alta a livello nazionale nelle tonnellate di CO2. La salute è un indicatore che ci pone livello di eccellenza nella graduatoria nazionale ma vi sono alcuni segnali di disagio. E’ infatti in aumento il tasso di mortalità per suicidio e autolesione, superiore alla media nazionale, di depressi e quello di mortalità per tumori, anche se si tratta di valori che rimangono abbastanza buoni e comunque nella media. In conclusione, tuttavia, aggregando insieme i tre pilastri che contengono tutte le voci - economia, società e ambiente - che formano l’indice di benessere sostenibile, si desume un ottimo secondo posto nella classifica italiana del Veneto, dietro a Trentino Alto-Adige, e un altrettanto ottimo terzo posto nel benessere della salute.

Oltre il Pil per rivedere i criteri di misurazione tradizionali

UNA NUOVA CONCEZIONE DI BENESSERE PER CREARE NUOVE STRATEGIE DI SVILUPPO

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soldi non fanno la felicità anche se aiutano molto, recita un vecchio adagio che può essere appropriato anche per esemplificare il principio ispiratore del progetto “Oltre il Pil”. “Si può dire - spiega il presidente di Unioncamere Veneto, Fernando Zilio - che il Pil è un fattore importante di benessere, ma non lo definisce completamente. L’idea dunque di andare “Oltre il Pil” per cercare di capire una società in grande quanto tumultuoso cambiamento non solo diventa obbligatorio per cercare di anticipare le questioni di fondo dei prossimi anni, ma anche per cercare di offrire una chiave di lettura meno angosciosa ad un’opinione pubblica che,, in questi anni di crisi, ha dovuto misurarsi con “l’ansia da Pil”, ansia che ha finito per condizionare non solo l’economia, ma anche la vita spicciola di tutti i giorni. L’aumento dei depositi bancari, in questo senso, è una cartina di tornasole di una società ingessata dalla paura e che rinuncia a vivere perché teme, purtroppo a ragione, di dover fare i conti con un futuro incerto dove l’unica certezza è l’aumento delle tasse centrali e periferiche”. Ma l’importanza di questo tipo di approccio che consiste nel revisionare la misurazione tradizionale del benessere individuando nuovi indicatori non sta solo nelle classifiche sul tema ma si pone un obiettivo ben più sottile che è quello di stimolare una nuova modalità di ripensare il territorio per favorire nuovi fattori di competitività e di rilancio del sistema economico. L’obiettivo è quello di fornire un supporto analitico alle scelte strategiche degli attori economici e delle istituzioni per formulare politiche sostenibili in tema sociale, economico, fisico e ambientale. “L’intuizione di ampliare i parametri di misurazione del benessere delle persone e della società - spiega il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Roberto Crosta - si conferma necessaria. La rilevanza di questo progetto è legata soprattutto al fatto che esso ci consente di ripensare questo territorio e il suo modello di sviluppo. In tal senso, il lavoro partito con un gruppo di imprenditori che si sono resi disponibili a ragionare e dare il loro contributo si sta rivelando particolarmente interessante per individuare nuovi fattori di competitività e di rilancio del nostro sistema economico”. O.J.

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Il Veneto in primo piano 21 1 Consumi I dati della ventunesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca

Nel 2014 i veneti ricominciano a comprare Beni durevoli, si torna ad acquistare auto e moto, ma anche mobili e elettrodomestici. Cresce il reddito medio pro capite, pari a 19.945 euro di Ornella Jovane

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veneti nel 2014 tornano ad acquistare soprattutto auto e moto, ma anche mobili ed elettrodomestici. Male invece l’elettronica di consumo, unica categoria in flessione rispetto al 2013. E questa la foto che l’Osservatorio Findomestic Banca scatta nella sua ventunesima edizione, sull’andamento dei consumi nella nostra regione. Aumenta nel 2014 il reddito medio pro capite in Veneto dello 0,6 per cento rispetto all’anno precedente, si calcola sia stato di 19.945 euro, superiore alla media nazionale pari a 17.875 mila euro.

NEWS

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Le province più ricche si confermano Padova e Belluno, rispettivamente con un reddito medio pro capite di 20.643 euro e 20.686 euro. Rovigo, con 17.579, invece risulta sotto la media nazionale. E cresce pure la spesa per i beni durevoli nella regione che è stata pari a 4.831 milioni di euro, il 3,2 per cento in più rispetto all’anno precedente. I settori che rivelano un maggior incremento nei consumi sono quelli dell’auto. La spesa più rilevante è relativa all’acquisto di auto usate: 1.397 milioni di euro

con una crescita del 4,2 per cento sul 2013 rispetto ad un +3,8 per cento nazionale. Hanno optato per l’auto nuova il 4,9 per cento in più di veneti rispetto allo scorso anno, per una spesa complessiva di 1.310 milioni di euro. E’ in crescita anche il settore dei motoveicoli con un +2,9 per cento e 91 milioni di spesa totale. I veneti nel 2014 hanno deciso di spendere anche per l’acquisto di mobili nuovi, complessivamente 1.267 milioni di euro (+2,5 per cento), e di elettrodomestici grandi e piccoli - 373 milioni di euro (+ 1,8 per cento).

Anni Ottanta e ventesimo secolo. Trentenni a confronto sui consumi

I GIOVANI DI OGGI FLUTTUANTI E INSTABILI NEGLI ACQUISTI, SPENDONO SOPRATTUTTO PER I TRASPORTI. TRENT’ANNI FA PER LE RATE DEL MUTUO

copro dunque esisto”, “solidi e sicuri”. Si potrebbero sintetizzare con due battute i comportamenti d’acquisto dei trentenni veneti di oggi e quelle dei coetanei di trent’anni fa. Un confronto che è stato proposto dall’azienda Findomestic in occasione del suo trentesimo compleanno. I giovani di oggi, che vivono con poche certezze e scarse prospettive di sviluppo, sono cresciuti a pane e “scetticismo”, spesso costretti a fenomeni di continuo adattamento. Di conseguenza le loro scelte sono per lo più fluttuanti e instabili, alle tappe pianificate e cadenzate preferiscono o, sono obbligati, percorsi esplorativi che consentono di acquisire esperienze. Il possesso di un

bene non conta perlomeno non quanto l’esperienza che questo fornisce. Uno stile di vita che inevitabilmente ha le sue vistose ricadute anche nelle scelte degli acquisti e dunque i trentenni del XX riservano la maggior voce delle spese, all’interno del loro budget, ai trasporti. I coetanei di trent’anni fa s’impegnavano con le spese di mutuo per l’acquisto della casa. Per quanto riguarda invece le priorità, i giovani di oggi considerano di primaria importanza la stabilità del posto di lavoro, al secondo posto collocano la famiglia e la salute al terzo. L’acquisto della casa rappresenta più che altro un desiderio difficile da realizzare che quindi

nella graduatoria delle priorità scende al 4° posto. I trentenni degli anni Ottanta, invece, privilegiavano la famiglia alla stabilità lavorativa e al terzo posto collocavano la casa di proprietà. Nonostante le difficoltà incontrate dai giovani di oggi nel costruirsi una indipendenza economica, in Veneto il 19 per cento di essi continua a vivere con la famiglia a fronte del 26 per cento della media nazionale. Gli attuali trentenni, dunque, cercano acquisti facili da fare, leggeri da mantenere e semplici da restituire, compatibilmente con le nuove formule di acquisto e di consumo spesso legate alle nuove tecnologie: il low cost, dell’e-commerce, della sharing economy e del cloud shopping. O.J.

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4 Il Veneto in primo piano 22 Donne e lavoro La storia di una giovane donna di Chioggia che ha deciso di inventarsi un mestiere partendo dalle proprie passioni

Chiara Schiavon e l’hand made: una impresa da realizzare Con grande coraggio e spirito di inziativa ha deciso di rimanere nella propria città e qui puntare sulla propria idea imprenditoriale partendo dalla sua passione per il “fatto a mano” di Miriam Vianello

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onne e lavoro. In occasione della ricorrenza dell’8 marzo abbiamo pensato a questo connubio: le donne nel mondo occupazionale. Sono infatti proprio loro che anche nel 2014, secondo i dati economici diffusi dai vari osservatori regionali, risultano assienme ai giovani fra le più penalizzate dal mercato del lavoro. “Eppure molte di loro non si sono arrese e dal nulla si sono inventate nuove professioni, spesso puntando sui propri talenti e sulle proprie passioni. Fra le tante storie, abbiamo scelto quella di Chiara Schiavon, una giovane di Chioggia, che della passione per l’handmade, il fatto a mano, ha deciso di farne la propria professione e, piuttosto che indirizzarsi verso nuove mete in cerca di maggior fortuna, ha scelto di scommettere sulla propria attività nella sua città. “Grazie a te, donna, per il fatto stes-

so che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani”. Ho scelto queste brevi righe vista la ricorrenza dell’8 marzo tratte dalla Lettera del Papa S. Giovanni Paolo II alle donne per introdurre l’intervista a una donna, Chiara Schiavon, che con grande coraggio ha deciso di rischiare in un momento storico drammatico. Molti coetanei infatti scelgono di partire per l’estero con il desiderio di realizzare i propri sogni e aspirazioni. Chiara dal carattere deciso, grazie anche alla sua esperienza di rappresentante degli studenti negli anni di ragioneria, ha preso sul serio questa sfida poiché ha deciso di rimanere nella sua città affermandosi nel campo dell’hand made”. Chiara, guardando indietro c’è qualcosa che cambieresti della tua vita? Sei soddisfatta del tuo cammino? Ti senti una donna realizzata?

“Guardando indietro non cambierei nulla della mia vita, compresi errori e scelte che ho fatto. Tutto mi è servito ad arrivare dove sono ora, a volte si rimpiange di alcune decisioni prese, ma credo che alla fine sia inutile pensarci, piuttosto cerco di cogliere il positivo anche dagli errori. Per questo sono soddisfatta del mio cammino fatto, a volte penso così giovane ho scelto di avviare un’attività mia, in un periodo così difficile, ma bisogna buttarsi in quello in cui crediamo e mettersi in gioco. Ho ancora molte cose da realizzare, questo è solo l’inizio e direi un ottimo inizio!” Chi è stato decisivo nel tuo percorso? Quali persone ti hanno accompagnato finora? “La persona che mi ha convinto e dato la spinta ad aprire la mia attività è stato il mio fidanzato e che tutt’ora continua a supportarmi nel lavoro e nelle nuove idee che

Chiara Schiavon ogni tanto mi frullano in testa. Ovviamente anche la mia famiglia è stata molto importante e mi ha sostenuto in questa mia nuova avventura, soprattutto credono in me le donne della famiglia, zie e cugine, che spesso sono fonte d’ispirazione alle mie idee creative”. Da cosa è nata la tua passione per l’hand made? “La mia passione per l’handmade credo di averla sempre avuta dentro, mi ha sempre incantato ciò che una persona può realizzare con le sue mani. Ho sempre avuto molta manualità, le ore creative a scuola erano le mie preferite. Per me è una grande

soddisfazione quando una persona sceglie di comprare ciò che io ho creato, ma non è nemmeno così facile far capire a tutti il valore del fatto a mano. Ecco che cerco di sensibilizzare le persone e a far comprendere loro che dietro quella creazione c’è una storia, tempo, passione e attenzione al dettaglio”. Hai qualche desiderio per il futuro? “Il mio desiderio per il futuro sarebbe quello di realizzare qualcosa che mi identifichi, un marchio, e trovare dei rivenditori. Chissà magari una linea di borse… che tra donne diciamocela, non bastano mai!”

UN TRISTE PRIMATO DONNE DISOCCUPATE: IL DOPPIO DEGLI UOMINI

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nche la disoccupazione colpisce di più il sesso debole. In regione Veneto le donne senza lavoro sono il doppio degli uomini nella stessa condizione. Le cause sono molteplici e molto spesso, anche culturali. La figura femminile è ancora, talvolta, legata a stereotipi che non consentono una piena realizzazione professionale. Accade in Italia ma un po’ anche nel resto d’Europa. L’Unione europea, infatti, presenta oggi il tasso di disoccupazione giovanile più elevato rispetto a qualsiasi altra area al mondo, se si escludono il Nord Africa e il Medio Oriente, e lo studio rileva come tra le ragazze l’incidenza della quota di inattive in Italia è più alta rispetto all’Europa ed è pari al 49%, in pratica una su due, con punte del 65-70% nel sud Italia. Quel che preoccupa davvero, però, è la distanza del dato del nostro Paese rispetto alle altre nazioni europee sviluppate: +22/23 punti percentuali rispetto alle giovani tedesche, inglesi e spagnole, +17% rispetto alle francesi. Dati che secondo gli analisti sono imputabili sia alla cultura prevalente che alla famiglia per l’influenza esercitata sui comportamenti e le attitudini delle ragazze fin dai primi anni di vita. Anche il percorso di studi delle ragazze appare più accidentato: le ragazze appaiono fortemente penalizzate soprattutto laddove la famiglia di origine ha difficoltà finanziarie o le spese per la frequenza scolastica siano

elevate. Solo il 12% dei maschi abbandona la scuola per queste ragioni, a fronte del 25-27% delle ragazze. E l’incidenza tra le ragazze sale addirittura al 67% durante il corso degli studi universitari, rispetto al 58% dei ragazzi. Grandi difficoltà per le ragazze anche quando cercano un lavoro coerente con il proprio percorso di studi: a fronte di un 18% dei maschi che non ha trovato un impiego coerente con il proprio ambito di studi, la percentuale sale di oltre dieci punti percentuali nel caso delle femmine. Colpa degli indirizzi scolastici universitari privilegiati dalle ragazze che, secondo gli studiosi del fenomeno, risultano essere spesso disallineati rispetto alle opportunità offerte dal mondo del lavoro. Se poi si analizzano gli stipendi si nota come sin dalla prima esperienza di stage e tirocinio, le femmine vengono retribuite meno della metà rispetto ai colleghi maschi e soffrono di una maggiore instabilità lavorativa (l’incidenza dei contratti precari tra le donne di 15-24 anni è del 51% rispetto al 40% degli uomini).


Voci da palazzo 23

1 Voci da palazzo

L’opinione

Manovre di fine mandato Una proposta di legge per alleggerire il bilancio

Oltre un milione di euro da risparmiare, basta volerlo “E

Clodovaldo Ruffato, Ncd

“SERVONO BANCHE PIÙ SOLIDE” ’ urgente che il sistema bancario regionale si doti di gestioni trasparenti, di programmi di sviluppo sostenibili e di vertici in grado di ragionare su uno scenario molto differente rispetto ad alcuni decenni fa. Non vorremmo scoprire che l’economia regionale debba puntare su banche e finanze lontane dal territorio e dalle sue esigenze. Il tutto proprio nel momento in cui c’è bisogno di fare affidamento su istituti solidi e capaci di comprendere le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei risparmiatori della regione”

Veneto Nanotech incassa un milione di euro l’anno e Veneto Innovazione 200mila euro l’anno. Eliminando queste società,i soldi restano in bilancio alla Regione di Maria Pavan

P

eccato che proposte come queste arrivino solo a scadenza di mandato. Ma per fortuna qualcuno comunque ci pensa e mette nero su bianco una proposta di legge per eliminare i famosi carrozzoni delle partecipate tanto odiati a parole dal Zaia che a quanto pare, però, si è scordato di eliminare. “C’è una società consortile che si chiama Veneto Nanotec, partecipata dalla Regione al 76,6% che perde 100mila euro al mese da diverso tempo! Che facciamo? direi che viste le ristrettezze del bilancio della Regione, bisogna tagliare, nonostante la finalità positiva del consorzio. Un buon padre di famiglia farebbe così”. Con queste parole decise, il presidente della Commissione Bilancio Costantino Toniolo, NCD, spiega come mai, quasi in chiusura di mandato ha presentato una nuova proposta di legge dal titolo “Abrogazione della legge regionale 20/11/2003, n. 32 “Partecipazione della Regione alla società Veneto Nanotech società consortile per azioni (SCPA)” e della Legge Regionale 6/09/1988, n. 45 “Costituzione di una società a partecipazione regionale per lo sviluppo dell’innovazione e collaborazione con il Cnr per studi e ricerche in materia di interesse regionale”.

“L’intento è quello di uscire dalle partecipazioni in Veneto Nanotech e di Veneto Innovazione (al 100% della Regione). - spiega Toniolo - Ritengo inoltre che le funzioni di analisi e promozione economica svolte da queste società possano essere prese in carico direttamente dagli uffici regionali o da Veneto Sviluppo. Tutto ciò porterebbe a risparmi rilevantissimi – ribadisce – e solo su Veneto Nanotech la Regione verrebbe a risparmiare almeno un milione di euro l’anno e per Veneto Innovazione 200mila euro l’anno. Mi sono deciso a presentare questa proposta – spiega Toniolo - per il fatto che la Giunta non ha adempiuto agli obblighi della legge regionale del 24 dicembre 2013 (n. 39) che prevede di presentare, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della stessa, una valutazione di carattere economico relativa alle funzioni amministrative attualmente esercitate dalle società controllate. Inoltre Palazzo Balbi non ha fatto alcuna proposta, entro i 180 giorni previsti, circa il mantenimento o meno in capo alle società delle funzioni conferite. Per quanto riguarda la norma finanziaria, prosegue Toniolo, “non essendo a conoscenza di un bilancio dettagliato e approfondito, i tecnici mi hanno consigliato di quantificare le minori spese in

Luca Coletto e Arianna Lazzarini, Lega

“NO A RICETTA MEDICA NEI SUPERMERCATI”

“U Costantino Toniolo 350mila euro l’anno. Queste risorse vanno girate immediatamente per incrementare il capitolo di bilancio finalizzato agli interventi a favore della ricerca e dello sviluppo. In questo capitolo anche tutti gli ulteriori risparmi che deriveranno dall’abrogazione delle due leggi regionali. Quindi - conclude Toniolo - le risorse andranno comunque impiegate per incentivare la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo economico locale e regionale, ma si evita il costo di funzionamento di una struttura ulteriore”.

DIFENDIAMO LE PRODUZIONI VENETE DALLE COPIE TAROCCATE

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“E’ importante sostenere i titolari del marchio territoriale, ossia i Consorzi di Tutela – aggiunge Manzato. Non spetta certo alle singole aziende produttrici difendere le denominazioni e le indicazioni geografiche protette che rappresentano in quanto i titolari dei marchi sono i rispettivi Consorzi, che la pubblica amministrazione sostiene e aiuta nel salvaguardare e promuovere il “made in” del territorio che rappresentano”. Il valore della produzione lorda agricola veneta nel 2014 è stimato in 5,6 miliardi di euro, in continuo aumento. “Nel solo settore vitivinicolo – ha ricordato Manzato – il Veneto ha una produzione di circa 8 milioni di ettolitri l’anno, con 28 DOC, 14 DOCG, 10 IGT”.

Antonio Pipitone e Gennaro Marotta, IDV

“AMIANTO: CENTINAIA DI SCUOLE DA BONIFICARE”

Agroalimentare

tanziati altri 500 mila euro per la tutela internazionale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche del settore agroalimentare veneto, che si aggiungono alla prima trance messa a disposizione nel 2014. Una somma che è stata affidata ad Uvive (Unione Consorzi vini veneti DOC) al fine di intervenire in modo sinergico e capillare nella difesa legale delle denominazioni sul mercato UE e nei paesi extra-UE”. L’assessore all’agricoltura Franco Manzato esprime la propria soddisfazione per la realizzazione di questo progetto, che definisce “di primaria importanza, in quanto il “made in Veneto” nel comparto agroalimentare e soprattutto nel settore vitivinicolo, è vittima di numerose contraffazioni e imitazioni”.

n ‘no’ deciso alla ricetta medica nei supermercati, perché i farmaci non sono beni di consumo ma presìdi fondamentali per la salute del malato per i quali è necessaria la professionalità di un farmacista. E soprattutto ‘no’ perché la liberalizzazione per concorrenza causerebbe la chiusura di decine di piccole farmacie sul territorio che oggi garantiscono anche nei piccoli centri il servizio per cui il Veneto eccelle. Appoggiamo le obiezioni di Federfarma, si rischierebbe di privare i cittadini di un servizio sanitario efficiente e capillare sul territorio, visto che l’ulteriore liberalizzazione metterebbe in pericolo le farmacie nei piccoli centri, che non riuscirebbero a reggere alla concorrenza della grande distribuzione”.

“I

Franco Manzato

n Veneto ci sono più di cinquanta nidi e scuole private per l’infanzia con presenza di amianto. E in oltre un centinaio le scuole primarie e secondarie è stata rilevata fibra d’amianto nei tetti, nei pavimenti, nelle caldaie e nelle pareti. Ma un monitoraggio completo sulla presenza del pericoloso minerale, in Veneto non c’è. Una fibra di amianto è di 1300 volte più sottile di un capello umano e che l’amianto è un materiale friabile che rilascia queste fibre spontaneamente per semplici vibrazioni, corrente d’aria, urti o usura, è facile intuire a quale rischio siano sottoposti alunni, insegnanti e operatori scolastici. Chiediamo alla Giunta che cosa intenda fare per mappare l’intero territorio regionale e vogliamo sapere quali sono le singole scuole, nome per nome”.

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24 Voci da palazzo

Voci da palazzo 1

Campagna elettorale Il megafono di Zaia è tutto puntato sull’allarme sicurezza

COMMENTI

Moretti in ascolto del territorio: sondaggi in crescita “T Province

DISABILI PENALIZZATI DAL VUOTO LEGISLATIVO

Centro destra ancora incerto sulla coalizione ma la competizione elettorale è iniziata. Stili e parole d’ordine molto diversi per i due attori finora in campo

di Maria Pavan

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l lavoro capillare e attento della Moretti sul territorio e tra la gente sembra raccogliere i primi frutti che, seppur ancora timidi, cominciano a far ben sperare il popolo del centrosinistra. Certo è che la campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo. I vari attori che potrebbero coalizzarsi nello schieramento di centrodestra non sembrano trovare l’accordo giusto per stare davvero insieme. Quel che è certo è che Zaia correrà e che ha iniziato a gridare dal suo megafono di propaganda la parola d’ordine della sua campagna elettorale: sicurezza. L’appello ha le solite caratteristiche che contraddistinguono la lega in tutte le sue campagne elettorali e che fanno appello alla pancia del popolo veneto. Cosa può più della paura? Forse i soldi facili. Ma di soldi, lo sappiamo tutti, non ce ne sono più, e allora pronti gli slogan contro gli immigrati, pronti i riflettori su ogni minimo fatto di criminalità che lo amplifica e lo stampa in fronte a tutti coloro che hanno paura e che così,

Alessandra Moretti e Luca Zaia continuano ad averla. Dal canto suo, invece, Alessandra Moretti continua a pedalare e ad incontrare la gente che volentieri si ferma con lei a chiacchierare e che soprattutto le spiega cosa non va, cosa vorrebbero cambiare davvero del Veneto, di che cosa hanno timore: paura di perdere il lavoro, paura che i figli non ne trovino mai uno e che non riescano a farsi una famiglia; di non avere più i soldi per pagarsi le visite mediche o gli esami clinici; di non riuscire più da soli a sostenere il peso dell’anziano che hanno in casa. Paura che la corruzione continui a dilagare e a dilapidare i soldi dei cittadini. Anche paura dei ladri, ma quella viene dopo molte altre cose. Ogni territorio che Alessandra visita è ricco di un tessuto economico e sociale molto diverso di zona in zona e bisogna vederli certi paesi per capire se hanno più bisogno di capannoni o di treni per mandare i figli a studiare e lavora in città. E lei ci va, ascolta e si impegna. Intanto in Regione Veneto si susseguono i casi

giudiziari. Da ultima la notizia delle indagini sui sei dirigenti accusati di turbativa d’asta per l’aggiudicazione del project financing della Treviso-mare contro la quale il Pd locale e regionale hanno portato avanti una fiera opposizione. “La domanda che mi viene posta da tanti cittadini durante questo tour – afferma Alessandra Moretti - è sempre la stessa: ma dov’è Luca Zaia”?Luca Zaia è lì, governa da Governatore, certo è che da quel 30 novembre 2012 in cui fu arrestato il dirigente dell’ufficio Tributi e Bilancio della Regione Lucio Fadelli ne sono accadute di cose un po’ inquietanti in seno alla Regione. Nel dicembre 2012 l’arresto di Alessio Sturaro, del Genio civile di Padova; nell’aprile del 2013 sono iniziate le indagini che hanno portato la Procura a formulare l’accusa di malversazione, peculato e abuso d’ufficio nei confronti di Fabio Fior, a lungo capo dell’ufficio Tutela Ambiente; poi l’enorme caso Mose con l’arresto di Giancarlo Galan e Renato Chisso. Messaggio

ra le conseguenze nefaste del mancato riordino delle competenze da parte della Giunta regionale – sostiene Lucio Tiozzo - c’è quella del rischio di smantellamento di alcuni servizi fondamentali, come quello per gli studenti con disabilità visive ed uditive. Si tratta infatti di servizi che fino ad oggi erano svolti dalle Province: ma in assenza di un riordino delle funzioni, come la legge Delrio impone, tutto questo patrimonio di professionalità e di assistenza è destinato ad essere disperso”. Gli interventi integrati di supporto alla comunicazione e all’apprendimento dei bambini e ragazzi con disabilità sensoriali (che frequentano la scuola per l’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado) sono necessari per l’integrazione scolastica, sociale e lavorativa e il raggiungimento del livello più alto di autonomia personale possibile. A beneficiare in Veneto di questo tipo di servizio sono circa mille studenti, con un costo stimato per il corretto e regolare svolgimento dei servizi di circa 9 milioni di euro l’anno. “La Giunta regionale proceda con urgenza a decidere chi deve farsi carico di questo servizio, evitando così disagi pesanti a questa delicata fascia di utenza e alle loro famiglie. E’ evidente che ogni ulteriore rinvio non potrà che aggravare la situazione e penalizzare nella quotidianità le persone che hanno maggiori necessità di sostegni”. S.B.M.

politico a pagamento a cura del

Gruppo Consiliare Regionale Partito Democratico Veneto

Intervista a Bruno Pigozzo PD, vicepresidente Commissione Regionali Trasporti

Trasporto pubblico: “Un diritto che non va tradito” Molti i problemi dei pendolari del Veneto. Un servizio maltrattato che va riorganizzato perché funzioni meglio In questi anni, per conto del Gruppo Consigliare PD, lei si è occupato di Trasporti. Come valuta la situazione di questo settore? “Dall’analisi dei dati risultati è evidente in Veneto un netto incremento della domanda di mobilità da parte cittadini. Un fenomeno sociale dovuto non solo alla crisi, ma anche ad un cambio culturale della popolazione, convinta che il trasporto pubblico sia più conveniente sotto l’aspetto economico ed ambientale per una migliore qualità della vita. Ma mentre i cittadini vorrebbero essere più avanti, le politiche dei trasporti della Regione sono pesantemente in ritardo, ancorate a criteri sorpassati”. Ci può fornire qualche numero? “In un periodo di crisi economica, con l’aumento del costo dei carburanti e le difficoltà crescenti per le famiglie nell’utilizzare il mezzo privato, la Regione Veneto ha saputo fare solo tagli al trasporto pubblico. Nel 2010 il trasporto su gomma e navigazione poteva contare su un finanziamento annuo di 283 milioni di euro. Oggi quelle risorse sono scese a 256 milioni riducendo così i servizi. I 150 milioni destinati annualmente al trasporto ferroviario risultano palesemente insufficienti a rispondere alle esigenze dei pendolari. Eppure, l’orario cadenzato doveva inaugurare una

nuova stagione della mobilità in grado di connettere “a rete” territori densamente abitati e di garantire i servizi essenziali anche alle popolazioni più periferiche. Ma non è andata così, e i presupposti c’erano già tutti”. Quali sono stati gli errori e le responsabilità? “Come si dice di solito, “il problema sta nel manico”. A nostro avviso le cause vanno ricercate in questi tre fattori: strategia, gestione coordinata, organizzazione”. Che cosa è mancato? “Partiamo dalla strategia. Il primo Piano Regionale Trasporti risale al 1990. Il secondo, adottato dalla Giunta nel 2005, non è arrivato al voto del consiglio regionale, cioè non è mai diventato legge. La regione in questi anni ha navigato a vista, privilegiando interventi stradali ed autostradali a scapito della ferrovia. L’unico obiettivo “raggiunto” è il Passante di Mestre, ma mancano molte opere complementari. Le statistiche parlano di un Veneto con due primati opposti: fanalino di coda per investimenti sul trasporto ferroviario, primo per aumento dei pedaggi autostradali. I veneti sono cornuti e mazziati: costretti ad usare l’auto, devono anche sobbarcarsi i costi aggiuntivi di una gestione inefficiente”. E l’orario cadenzato dei treni? “Questo è un problema di organizzazione. Il cadenzamento, in teoria, è un sistema ottimale per programmare

i propri spostamenti in città, da una città all’altra, dalla periferia ai centri urbani e viceversa, potendo usare un unico biglietto per salire su mezzi diversi come l’autobus, il treno, il tram, il vaporetto, grazie ad un “orologio” che li fa muovere in modo coordinato. Ma in pratica ciò non è possibile”. Perché non funziona? “Perché il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, priorità infrastrutturale del Veneto, è ancora un miraggio: è da completare la Fase 1 e mancano completamente le altre tre fasi, con tratte ancora a binario unico, non elettrificate e sottopassi stradali non realizzati. Il cadenzamento non potrà funzionare finché permangono queste condizioni. A differenza di altre regioni, il Veneto non aggiunge un euro in più al Fondo nazionale del trasporto: i tagli penalizzano le aree periferiche e le fasce orarie mattutine e notturne con impossibilità dei pendolari di raggiungere il posto di lavoro o di studio. Le restrizioni sulle manutenzioni causano guasti ai convogli, ritardi a catena, affollamenti insopportabili”. Lei accennava anche ad un problema di gestione… “Certo, senza strategia la gestione è caotica. Nel trasporto su gomma il Veneto ha 30 enti affidanti e 40 soggetti gestori. I bacini territoriali ottimali stabiliti dalla Giunta coincidono con i confini provinciali. Nel trasporto ferro-

viario, si mantiene un gestore come Sistemi Territoriali accanto a Trenitalia. Nelle autostrade ci sono ben 5 concessionari diversi. Ma dove vogliamo andare con questa visione miope? La frammentazione è di per sè un ostacolo all’integrazione efficiente dei servizi: aumentano i costi e le diseconomie. Nonostante la definizione dei servizi minimi e dei costi standard del trasporto su gomma del 2013, i vari sistemi camminano ancora ognuno per conto proprio, non integrati, in sovrapposizione o con scoperture di servizio, con evidenti disagi per gli utenti”. Che fare dunque? “Nonostante i nostri appelli continui, ora i nodi sono arrivati al pettine. I cittadini stanno pagando errori e negligenze programmatorie dai quali Zaia e la sua giunta non possono sfuggire. Se la mobilità è un diritto il Veneto lo ha interpretato in modo distorto. Per poter superare i problemi quotidiani del trasporto occorre un cambio di passo, rimuovendo le cause di queste anomalie”.


Cultura veneta 25 La mostra Una personale a Roncade

Piero Slongo e le sue Cromie Autodidatta, nel 2011 alla Biennale di Venezia, invitato da Sgarbi. Un autore Veneto che conduce lo spettatore in un viaggio dell’anima particolarmente caldo

di Alain Chivilò

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’artista, di Mogliano Veneto, Piero Slongo ritorna ad esporre nella provincia di Treviso con una mostra personale ricca di una trentina di opere. Nell’avveniristico wine creative lab e boutique di Roncade, l’Arte figurativa del pittore contamina a livello culturale la filosofia aziendale della cantina 47 Anno Domini progettata, a livello architettonico, da materiali quali legno, vetro e acciaio. Fino al 24 aprile, i lavori del Maestro dialogano con il design e il gioco di luce che la struttura crea durante le diverse fasi del giorno: “Cromie dell’Anima” è la mostra che individua la sua essenza artistica attraverso le tematiche del paesaggio, dei fiori, delle nature silenti e dei ritratti. Fin dalle biennali veneziane Slongo ha assimilato e successivamente sviluppato una figurazione originale di stampo impressionista ed espressionista, elaborando negli anni un percorso ricco di varianti cromatiche nate da una tradizione rinascimentale vene-

ta, che ha posto il colore come vero elemento di forza creativa. L’intensità pittorica è invece di caratura internazionale, perché in chiave personale propone nelle sue tele un potente vigore di cromie ampiamente solari, care a un’artista per lui di riferimento quale Vincent Van Gogh. Nei paesaggi, una tra le principali tematiche del Maestro, si coglie l’interiorità umana attraverso la manifestazione di emozioni e liricità. La sua tecnica è tendente a una sorta di

Aspettando la Biennale di Venezia

All the World’s Futures

L

’anno 2015 rappresenta per Venezia la 56° Esposizione della Biennale d’Arte. Dopo diversi anni l’appuntamento mondiale apre il 9 maggio per concludersi il 22 novembre. I luoghi centrali sono gli spazi dei Giardini, dell’Arsenale e d’infiniti siti divisi in tantissimi palazzi e altre sedi per eventi collaterali ufficiali e no. Il curatore per questa edizione è Okwui Enwezor (Nigeria 1963), studioso interessato ad un approccio artistico internazionale più che locale. Come da sue parole, il progetto esposto parte dal considerare “le fratture che oggi ci circondano e che abbondano in ogni angolo del panorama mondiale, rievocatrici di macerie evanescenti sorte dalle precedenti catastrofi accumulatesi ai piedi dell’angelo della storia. Come fare per afferrare appieno l’inquietudine del nostro tempo, renderla comprensibile, esaminarla e articolarla? I cambiamenti radicali verificatisi nel corso degli ultimi due secoli hanno prodotto nuovi e affascinanti spunti per artisti, scrittori, cineasti, performer, compositori e musicisti. Riconoscendo tale condizione, la 56° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia propone All the World’s Futures, un progetto dedicato a una nuova valutazione della relazione tra l’arte e gli artisti nell’attuale stato delle cose”. Dunque un’idea nozionistica che riprende la teatralità e il palcoscenico come elementi di esplorazione e analisi. Infatti tre concetti faranno da filtro alla kermesse: Vitalità, sulla durata epica - Il giardino del disordine - Il Capitale, una lettura dal vivo.

Parafrasando le titolazioni alle opere esistenti, gli artisti coinvolti dovranno produrre dei lavori e dei contributi esclusivi alla mostra, attraverso proposte che avranno come punto di partenza il concetto di giardino, realizzando nuove sculture, film, performance e installazioni. Ulteriore e conclusiva disamina, partendo dal libro “Das Kapital” di Marx, si svolgerà nella lettura attraverso un imponente progetto bibliografico elaborato dal curatore. Dunque, fra qualche mese avremo modo di verificare se le volontà di Enwezor di scavare a fondo lo stato delle cose, mettendo in discussione la loro apparenza, avrà A.C. avuto buon esito.

opacità all’interno di una pastosità che unisce vitalità e luminosità care a Chaim Soutine. Le opere sono dunque fonti di un calore passionale, vera risorsa vitale per un’incessante amore per l’Arte. A questa disamina, nel dipingere, l’artista pone un’attenta analisi psicologica atta ad indagare l’intimo della realtà come in Oscar Kokoschka. A livello biografico Piero Slongo fin dalla giovane età è stato naturalmente incline al disegno e alla pittura. Di formazione autodidatta, negli anni

passati fino a oggi partecipa alla vita artistica nazionale giungendo nel 2011 al Padiglione Italia della LVI Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia. Grazie al curatore Vittorio Sgarbi, che già lo segnalò all’edizione di Arte Padova del 2000 come uno tra i tre più interessanti artisti presenti fra quelli meno conosciuti al grande pubblico, il pittore Slongo coronò quel sogno di una vita, sorto durante la giovinezza dove da Mogliano Veneto, sua città natale, partiva per recarsi

in bicicletta ai Giardini de La Biennale. L’Arte di Piero Slongo s’inserisce all’interno di una ricerca pittorica italiana che trova in Carlo Carrà, Ottone Rosai e Giorgio Morandi l’utilizzo di arie tipicamente metafisiche nelle quali a livello interiore si crea un viaggio dell’anima con intensità personalizzabile, da ognuno di noi, che varia da opera a opera. Una mostra dove il “giovane” artista, grazie alla calibrata curatela, pone una figurazione a passo con i tempi in un ambiente sempre frizzante.


26 Sport La Corri per Padova tra costumi e mascherine

Sempre di corsa Runners e Walkers accolgono con entusiasmo le novità e continuano ad allenarsi seriamente nonostante le temperature siano un po’ rigide

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uro divertimento in maschera e di corsa. Questi i Runners e Walkers che hanno partecipato alla CXP del giovedì grasso. La partecipazione non è mancata in zona Padova Uno. Qua e là, qualche runner mascherato, soprattutto con parrucconi. Anche lo speaker Dario Bolognesi era mascherato tanto da sembrare invisibile ma sua voce sovrastava tutti e tutto. Fra gli ospiti della Corri per Padova una rappresentanza del comune di Stra e dell’Apt di Venezia: un gruppo di figuranti venuti a presentare il Carnevale in Villa Pisani a Stra di domenica 22 febbraio, evento che attira ogni anno decine di migliaia di visitatori. Dida sotto foto di quelli in costume veneziano: I figuranti Giovanna, Flavia, Giuseppina, Mirella, Giovanni (fotografie di Sofia Penazzato) Ma il freddo di inizio febbraio ha trattenu-

to qualcuno sul divano, specie nella serata in cui si partiva da Palazzo Moroni. “Mai un detto fu così veritiero: pochi ma buoni”. Così commentano anche gli organizzatori della CXP. “Al di la dei dati ufficiali – continuano – possiamo calcolare in circa 200 le persone che erano presenti alla partenza, più i sempre generosissimi volontari che non hanno mancato neanche questa volta di offrire la loro presenza; non finiremo mai di ringraziarli per la grande sportività e senso di responsabilità che settimana dopo settimana dimostrano a noi e a tutti i partecipanti: siamo certi che Runners e Walkers che non hanno partecipato il giovedì grasso per paura di soffrire troppo il vento e il freddo, la prossima volta che incontreranno un volontario con la bandierina lungo il percorso a “proteggere” il loro divertimento si fermeranno e gli daranno la mano ringraziandolo”.

I figuranti Giovanna, Flavia, Giuseppina, Mirella, Giovanni (fotografie di Sofia Penazzato)

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Sport 27 Karate A Selvazzano prima tappa al Trofeo Veneto

Asd Shotokan conquista un oro e un bronzo

Impegnati 800 atleti provenienti da molte regioni d’Italia. Degli atleti cavarzerani Flavio Mantovan si è aggiudicato un lusinghiero terzo posto e Desi Rubini che è tornata alla grande dopo un periodo di riposo forzato vincendo il torneo di Nicola Ruzza

D

Ha calcato per primo il tatami Flavio omenica 8 febbraio, presso gli impianti sportivi Ceron di Selvazzano Dentro Mantovan che si è aggiudicato un lusinghie(Pd), si è svolta la prima tappa del ro terzo posto a seguito di un buon torneo: Trofeo Veneto, torneo di karate (specialità il giovane karateka è un astro nascente, in kata e kumite) che ha visto impegnati 800 quanto è soltanto alla seconda esperienza atleti provenienti da molte regioni italiane agonistica ed in entrambe le gare è riuscito (oltre al Veneto, notevoli rappresentative a centrare il podio. In seguito ha del Piemonte, della fatto il suo ingresso Lombardia, dell’Emi- Sara Ametis nel tappeto di gara lia Romagna e della ha vinto l’incontro Giulia Angelini che ha Toscana) organizzato d’apertura prima vinto molto bene il dal comitato regionale dello scadere primo combattimento, Veneto settore karate del tempo tentando pregevoli della FIJLKAM. L’Asd Karate Shotokan Cavarzere si è tecniche di proiezione e riuscendo in tal presentata alla manifestazione con quattro modo ad avere la meglio di una forte avveratleti: Flavio Mantovan, che ha combattuto saria; in seguito è stata sconfitta di misura nella categoria Esordienti A classe -45 kg, (1-0) nel secondo incontro e purtroppo il Giulia Angelini che si è misurata nella cate- suo torneo si è fermato lì, in quanto l’atleta goria Cadetti classe -59 kg, Sara Ametis e che l’ha battuta non ha raggiunto la finaDesi Rubini che hanno gareggiato rispettiva- le e così Giulia non ha potuto beneficiare mente nella categoria Esordienti B e Cadetti del ripescaggio per il terzo posto: un vero peccato per la karateka dello Shotokan Canelle classi -47 kg e -66 kg.

La premiazione di Desi Rubini e in alto di Flavio Mantovan varzere che in ogni manifestazione riesce a ben figurare. Sara Ametis, poi, ha vinto l’incontro d’apertura prima del limite di tempo, in quanto la sua rivale ha preso 4 controlli ed è stata dunque squalificata, ha perso il secondo combattimento, ma è stata ripescata e ha disputato una finale per il terzo posto davvero intensa: un quinto posto onorevole per la giovane atleta allenata da Mantovan.

Infine si è registrato il grande ritorno alle gare di Desi Rubini, dopo un periodo di riposo forzato causato da problemi fisici: l’atleta cavarzerana ha sostenuto quattro combattimenti dando prova di grande carattere in più occasioni, in particolar modo nel secondo incontro quando è riuscita a ribaltare il risultato, che la vedeva sotto di 4-1, a tre secondi dalla fine grazie ad una splendida tecnica di calcio vincente e si è

aggiudicata meritatamente il torneo vincendo in finale contro Giulia Da Pra dell’A.S. T.S.K.S.Belluno. Grande la soddisfazione per il direttore tecnico M° Ettore Mantovan e per il tecnico Devis Braggion che, come sempre, seguono gli atleti durante le gare e per tutti gli atleti dello Shotokan Cavarzere.

karate Rudy bardella trionfa alle selezioni regionali del Campionato italiano assoluto

TI RIACCENDE IL SORRISO CON 3 OMAGGI Rudy Bardella, primo classificato alle selezioni regionali del Campionato italiano assoluto

L

a New Sporting Club di Cavarzere, storica associazione sportiva di Cavarzere guidata dal maestro di arti marziali Roberto Folli, aggiunge un altro importante riconoscimento al suo già nutrito palmares. Rudy Bardella, allievo del maestro cavarzerano, ha trionfato a gennaio in occasione delle selezioni regionali del Campionato italiano assoluto di kumite Fijlkam, titolo che permette l’accesso alla finale nazionale del Campionato italiano assoluto. Presso la palestra Balbi di Rosà, le selezioni regionali hanno visto, nella categoria sessanta chilogrammi, Bardella aggiudicarsi la medaglia d’oro. Dopo un periodo di inattività, l’atleta cavarzerano è ritornato più in forma che mai all’attività agonistica, ora si sta preparando per affrontare i più grandi atleti di karate. Oltre alla medaglia d’oro di Rudy Bar-

della, per la New Sporting Club di Cavarzere è arrivato anche un altro importante risultato nella giornata di combattimenti a Rosà, infatti Michela Lazzarin ha ottenuto il quinto posto nella categoria sessantasette kg. Si tratta di un risultato che fa ben sperare per il futuro di questa giovane atleta, che deve ancora maturare tecnicamente, nella quale l’intero staff tecnico della New Sporting Club ripone la massima fiducia. Molto la soddisfazione per maestro Folli e i suoi maestri collaboratori, felici per i risultati ottenuti da Bardella e Lazzarin. Ora gli sforzi di tutti si concentrano nella preparazione di Bardella per il Campionato nazionale ma anche degli altri promettenti atleti del gruppo sportivo cavarzerano per i prossimi importanti appuntamenti. Nicla Sguotti

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dei nostri amici

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L’ESPERTO

IL VETERINARIO

A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

A cura del Dottore Andrea Feliciati

Sterilizzazione: perché consigliarla

Anche regole, non solo coccole

Il progresso di una Nazione si manifesta anche da come tratta gli animali (Mahatma Gandhi, 1769-1948). L’esperienza che ho acquisito in tante case mi ha fatto capire che le problematiche con i cani dipendono all’80% dai proprietari che, per pigrizia, scarso impegno o mancanza di tempo non capiscono le esigenze del proprio animale permettendogli l’autogestione. Sicuramente c’è molta differenza tra adottare un cucciolo o un soggetto adulto, proveniente da un allevamento, da un’altra famiglia o da un canile, ma in ogni caso i primi giorni in famiglia sono i più faticosi e difficili: bisogna avere molta pazienza cercando di capire se eventuali disobbedienze siano dovute a un disagio psicologico o a capricci. Il maggior problema nella reciproca comunicazione sta nel fatto che noi umani ci comportiamo seguendo la ragione mentre i nostri cani conoscono soltanto le leggi della natura, dove ogni situazione

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Cani e gatti fanno sempre più parte integrante delle famiglie italiane per la gioia dei bambini e di chi un po’ bambino torna grazie a loro. La famiglia media non fa mancare niente al piccolo amico: cucce e brandine su cui riposare, cibo di qualità, giochini, visite dal veterinario e farmaci quando sono necessari. Un discorso a parte merita la sterilizzazione, pratica spesso maldigerita dai proprietari dei pet. “E’ contro natura”, “soffre se non fa i cuccioli”, “deve fare una cucciolata altrimenti vengono i tumori” sono espressioni con le quali ogni medico veterinario ha a che fare nella sua quotidianità. La realtà è diversa. Se è vero che la sterilizzazione è contro natura è altrettanto vero che se si vuole rispettare il normale svolgimento della loro vita dobbiamo lasciare che cani e gatti prolifichino liberamente e non quando si decide di fargli fare una cucciolata. I vantaggi della sterilizzazione di cani e gatti sono molteplici ed ogni medico veterinario potrà fornire spiegazioni esaurienti a riguardo. Volendo brevemente elencarli: - Prevenzione del randagismo: molto spesso dalla mancata sterilizzazione alla cucciolata imprevista il passo è breve. Il più delle volte il proprietario riesce

viene regolata dalle regole del branco: il più forte vince e viene considerato come “alfa” finché un altro soggetto più forte non ne prende il posto. Solitamente il cane appena entrato nelle nostre case è soggetto a mille coccole ed attenzioni da parte di tutti i familiari. Man mano però che passano i mesi spesso capita di perdere l’entusiasmo iniziale e di conseguenza ogni componente della famiglia finisce per delegare agli altri ogni forma di educazione, privilegiando altri interessi giustificandosi il più delle volte con la mancanza di tempo. Ed è a questo punto che sorgono problemi di gestione e convivenza e si presenta la necessità di rivolgersi ad un educatore cinofilo. E’ fondamentale ricordare sempre che quando accogliamo nella nostra casa un cane daremo inizio ad una convivenza che durerà mediamente tra i 10 e i 16 anni.

ad occuparsi dell’affido dei cuccioli ma capita anche che questi cuccioli, soprattutto gattini, vengano abbandonati aumentando così il randagismo; - Prevenzione di patologie uterine: cagne e gatte non sterilizzate possono andare incontro, specialmente in età avanzata, allo sviluppo di piometra una patologia caratterizzata da raccolta di materiale purulento all’interno dell’utero che richiede intervento chirurgico immediato e, spesso, non esente da rischi; - Prevenzione di tumori mammari: è dimostrato che sterilizzazioni precoci sia nella cagna che nella gatta prevengono i tumori mammari che statisticamente sono maligni nel 50% dei casi nella cagna e nell’80% dei casi nella gatta; - Prevenzione delle false gravidanze: fenomeno frequente nelle cagne non sterilizzate con produzione di latte. Le gravidanze isteriche a lungo termine possono portare a neoplasie mammarie. Ovviamente chi desidera una cucciolata del proprio pet perché si vuole tenere un cucciolo o per allargare le famiglie di amici e parenti è giusto e bello che lo faccia ma non sterilizzarli per un loro presunto benessere è puro egoismo.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

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ADOTTAMI Nuvola e Lady Due femmine di taglia media, sterilizzate. Nuvola, 2 anni circa, kg.15-20; Lady 9, anni circa, kg.20-25. Entrambe cercano casa, assolutamente assieme. Sono legatissime. La loro “mamma”non può più tenerle. Assolutamente devono trovare un’altra adozione assieme. Cerchiamo adozione in coppia. Ricky e Sasha Maschio e femmina di 5-6 anni, fratelli. Taglia medio-piccola, circa kg.6-8. Carattere vivace ed esuberante ma molto propensi alle coccole. Queste 2 creature hanno sempre vissuto assieme, condiviso gioie e dolori. Entrambi conoscevano il calore di una casa e di una famiglia. Adesso sono dentro una gabbia di un canile. Adozione in coppia ma si valuta anche separati.

Frida Femmina giovane, di circa 8 mesi, già sterilizzata, taglia medio-contenuta, di circa 18-20 kg. Un signore l’ha recuperata per strada. Frida non aveva chip, né collarino. Carattere esuberante, molto coccolona e socievole. Adatta per famiglie dinamiche, che vogliono un’amica di gioco instancabile.

Piccolo Maschio, circa 4-5 anni, taglia media, circa kg.18-20. Ha sempre vissuto in una fabbrica, libero con altri fratelli. La crisi che questo periodo sta investendo il nostro paese ha lasciato molte persone a casa e questa fabbrica ha dovuto chiudere. Due fratelli di piccolo sono stati adottati, mentre lui è arrivato all’A.p.a segregato dentro un box. Aiutiamo Piccolo a trovare una famiglia.

Cassiopea Femmina anziana, di circa 8 anni, taglia medio-piccola di circa kg.10. Questa creatura è stata gettata giù da una mezza scarpata in mezzo a rovi e spazzatura. Degli operai l’hanno recuperata. Cassipea è molto buona e remissiva. Purtroppo ha un tumore mammario grosso come un’arancia. Verrà operata appena possibile. Cerca una famiglia. Sabbia Maschio, taglia piccola, meno di kg.10. Circa 4.5 anni. Sabbia è stato recuperato da una signora in spiaggia a riva mare. Sabbia ha un carattere tranquillo e dentro la gabbia sembra un anima in pena. Cerchiamo per Sabbia una nuova famiglia.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

Turbo Maschio giovane, circa 1-2 anni, taglia medio-contenuta, circa kg.10-12. Turbo è dinamico. Ha un portamento fiero ed è un cane orgoglioso. Questo mix di caratteristiche sono rare e molto ricercate. Adora giocare con la pallina e aspetta una famiglia che gli insegni cosa vuol dire essere amato. Mango Cocker maschio di due anni circa. E’ stato adottato 8 mesi fa, ma per problemi di organizzazione familiare è ritornato al canile. Ha solo due anni, non facciamolo rimanere a lungo dentro al canile.

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danni da circolazione stradale

Diritto ereditario

Il Cd “Colpo di frusta” ed il suo risarcimento

Accettazione e rinuncia dell’eredità

Studio legale Furlanetto - Milani

A

seguito dell’entrata in vigore della Legge 27 del 2012, si è diffusa l’idea, fomentata dalle compagnie di assicurazione, per cui il danno da cd “colpo di frusta”, ossia la più frequente tra le microlesioni che si verificano a seguito di un sinistro stradale, non sarebbe stato più risarcibile. Nulla di più erroneo. Vero è che la modifica normativa sopra citata, improntata nell’ottica di prevenire la negligenza colposa nella liquidazione dei danni minori, ha stabilito un rigoroso metodo di accertamento e di prova in ordine alla sussistenza di detto danno e non ha certo voluto mettere in discussione l’ingiustizia del danno subito, nel caso di lesioni di lieve entità.

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Oggi, quella che clinicamente viene definita “distorsione del rachide cervicale” continua ad essere risarcibile e risarcita laddove si sia in presenza di un riscontro medico legale da cui risulti accertata l’esistenza della lesione. Sarà dunque compito del medico legale incaricato dalle parti – e del Giudice, in ultima istanza, ove, in mancanza di accordo con la compagnia assicuratrice, sia dato corso ad un procedimento giudiziale - quello di accertare la sussistenza della lesione, tenendo conto della valutazione critica delle specificità del caso concreto, dei riscontri documentali e delle allegazioni delle parti, con il necessario rigore e secondo i principi e i criteri propri della scienza medica.

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Avv. Marta Gasparini

N

el nostro ordinamento, salvi casi particolari, è erede solo il soggetto che voglia essere tale. Colui che è chiamato a succedere, infatti, può accettare l’eredità oppure può rinunciarvi. L’accettazione è la dichiarazione unilaterale di volontà diretta all’acquisto dell’eredità, e può essere espressa (in un atto pubblico o in una scrittura privata), oppure tacita (il chiamato all’eredità compie uno o più atti che presuppongono necessariamente la volontà di accettare e che egli non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede). Quanto alle modalità, l’accettazione può essere pura e semplice, oppure con beneficio d’inventario. In quest’ultimo caso, l’erede impedisce che il proprio patrimonio si unisca a quello ereditario, e ciò al fine di circoscrivere al solo patrimonio del defunto (de cuius), le conseguenze economiche negative di una successione in cui le passività superino le attività. Così facendo, l’erede risponde dei debiti trasmessigli dal de cuius solo nei limiti del valore del patrimonio ereditario. L’accettazione beneficiata è un atto solenne e deve dunque risultare da una dichiarazione resa dinanzi ad un notaio oppure al

cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione. Accettare l’eredità con beneficio d’inventario è una facoltà per tutti tranne che per gli incapaci assoluti e relativi (ad es. il minorenne), le persone giuridiche e gli enti non riconosciuti, per i quali invece è obbligatorio. Il diritto di accettazione si prescrive nel termine di 10 anni dall’apertura della successione, e cioè dalla data della morte del de cuius. La rinuncia, invece, è la dichiarazione di non voler accettare l’eredità. In questo modo, il chiamato rimane completamente estraneo alla successione, con la conseguenza che nessun creditore del de cuius potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari, né il chiamato potrà esercitare alcuna azione ereditaria o acquisire alcun bene dall’asse ereditario. Anche la rinuncia è un atto solenne e dunque anche in questo caso serve una dichiarazione ricevuta da un notaio oppure dal cancelliere del Tribunale. La rinuncia non può essere parziale, ed è altresì revocabile solo nell’ipotesi in cui non sia ancora decorso il termine di prescrizione di 10 anni e se nel frattempo non vi sia stata accettazione da parte di altri eredi.

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Diritto penale

Apologia di reato

I

recenti tragici fatti di Parigi e le successive deliranti frasi che A.M.H. un immigrato di origini marocchine da 12 anni residente in Polesine ha scritto sulla sua pagina di Facebook, offrono lo spunto per alcune considerazioni sull’apologia di reato, delitto previsto dal terzo e quarto comma dell’art. 414 del codice penale. Sotto il profilo soggettivo affinché sussista il reato è necessario che l’azione criminosa sia accompagnata dalla coscienza e volontà di fare apologia mentre sotto il profilo oggettivo l’interesse tutelato è l’ordine pubblico ossia il regolare andamento del vivere civile garantito dallo Stato attraverso norme spesso di rilevanza penale, che debbono essere inderogabilmente osservate da tutti i consociati. Inoltre, l’apologia deve avvenire in un luogo pubblico o aperto al pubblico ad esempio in una piazza, durante una trasmissione radiofonica o televisiva, mediante la stampa, attraverso internet ed i vari social networks. Il codice penale non fornisce una nozione di apologia di reato che è stata elaborata da dottrina e giurisprudenza per le quali essa consiste nel tenere pubblicamente un comportamento criminoso attraverso scritti o discorsi apparentemente leciti, diretti ad esaltare, giustificare un fatto o

Avv. Carmelo Sergi

il suo autore con l’intento di spronare altri all’imitazione o di eliminare la ripugnanza verso tale fatto o verso l’autore di delitti. Nel nostro ordinamento oltre alla norma generale dell’art. 414 c.p vi sono specifiche fattispecie di reato che sanzionano l’apologia quali, ad esempio, la propaganda che possa comportare il pericolo della ricostituzione del partito fascista sanzionata dalla legge 20.6.1952 n. 645; la legge 13 ottobre 1975, n. 654 che punisce la propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero l’istigazione a commettere atti di discriminazione o di violenza per motivi razziali etnici, nazionali o religiosi. Sulla base di una lettura superficiale dell’art. 414 c.p., si potrebbe concludere che costituisce reato la mera condotta di colui che si limita a manifestare ed esaltare pubblicamente la correttezza di atti ritenuti illeciti e gravemente sanzionati dall’ordinamento giuridico quali ad esempio l’omicidio o che contesti la legittimità di alcune leggi. Tale interpretazione, in linea con l’ideologia imperante nel 1930, anno al quale risale l’entrata in vigore del codice penale, è stata costantemente seguita dalla Corte di Cassazione fino all’intervento della Corte Costituzionale con

sentenza del 4.5.1970 n. 65. La Consulta, infatti, nel dichiarare infondata la questione di illegittimità costituzionale sollevata dal Giudice Istruttore del Tribunale di Rovigo per contrasto con l’art. 21 della Costituzione, che tutela il diritto alla libera manifestazione del pensiero, ha affermato che l’art. 414 terzo comma c.p., deve essere interpretato nel senso che esso punisce solo le condotte che per le loro modalità integrano comportamenti concretamente idonei a provocare la commissione di delitti. La giurisprudenza che ne è seguita si è allineata a tale orientamento per cui è stata ad esempio esclusa l’apologia di reato nel caso di un volantino sul quale, a commento dell’omicidio del commissario Calabresi, erano state scritte le seguenti parole “ognuno ha ciò che si merita”. Per concludere, l’accertamento del concreto pericolo della commissione di un reato in conseguenza di una condotta apologetica, deve essere di volta in volta valutato dal giudice attraverso elementi quali la personalità, la condotta dell’autore dell’apologia, la sua capacità di persuasione verso terzi e la propensione di questi ultimi a recepire le sue parole. Tali elementi sono stati considerati evidentemente insussistenti nei confronti di A.M.H. contro

il quale la Procura della Repubblica di Venezia risulta abbia deciso di non procedere nonostante le sue parole abbiano ricevuto messaggi di approvazione e condivisione nel web. Nel contempo, però, la notizia risale a qualche settimana fa, a Torino lo scrittore Erri De Luca è stato rinviato a giudizio per incitamento al sabotaggio avendo dichiarato nel corso di un’intervista: “La Tav va sabotata. Le cesoie sono utili perché servono a tagliare le reti”. Il rinvio a giudizio ha suscitato forti e vibrate proteste da parte di chi considera invece tale iniziativa una violazione della libera manifestazione del pensiero sancito dall’art. 21 della Carta Costituzionale. In Francia, invece, il comico francese Dieudonné è stato arrestato per apologia del terrorismo per il solo fatto di avere scritto su Facebook, con riferimento al terrorista islamico ucciso in un negozio kosher di Parigi, “mi sento come Charlie Coulibaly”. Tale frase è stata così commentata dal premier francese Manuel Valls con le seguenti condivisibili parole, “Il razzismo, l’antisemitismo, il negazionismo e l’apologia del terrorismo non sono opinioni, sono reati; bisogna essere implacabili nel battersi contro il terrorismo, certamente, ma anche contro la parola che uccide, la parola di odio”.

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La solidarietà che salva la vita

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L’Editoriale IL VOLONTARIATO, UNA RISORSA PER LA SANITA’ PUBBLICA di Francesco Noce*

H

o partecipato nei giorni scorsi, invitato quale rappresentante della Professione Medica dal dott. Cristiano Draghi, persona nota in città se non altro per esser stato Direttore del quotidiano “La Voce di Rovigo”, ad un incontro del gruppo auto-mutuo-aiuto per cardiopatici e loro familiari presso la “Cooperativa sociale Porto Alegre” in via della Tecnica 10 a Rovigo sopra la bottega equa e solidale “Fionda di Davide”. Il gruppo nasce, promosso dall’ Associazione “Amici del cuore” su iniziativa di Cristiano Draghi, nella primavera del 2014 e rappresenta una novità nello scenario del volontariato non solo nella nostra comunità ma nell’ intero territorio italiano e, proprio sull’ onda dell’ esperienza rodigina si ha notizia che si stiano organizzando gruppi simili in Trentino ed in Toscana,oltre ad un gruppo già esistente a Bari. In quell’ incontro ho potuto verificare e toccare con mano quanto mi era stato già illustrato e spiegato al momento dell’ invito, sullo spirito, sul significato,sulle iniziative e sulle prospettive del gruppo. Il gruppo nasce come primum movens innanzitutto per permettere a persone accomunate dalla stessa o da simili esperienze, esperienze che hanno messo un punto fermo nella loro esistenza,di incontrarsi e confrontarsi in un clima di scambio e reciproco sostegno che Cristiano Draghi così ci racconta:

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo Continua a pag.

Le problematiche gastrite

Mal di schiena e posizioni del sonno Continua a pag. 33

Cancro orale: l’importanza della prevenzione Continua a pag. 33

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L’Editoriale Segue da pag.

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IL VOLONTARIATO: UNA RISORSA PER LA SANITA’ PUBBLICA di Francesco Noce* “Nella nostra esperienza il gruppo ha permesso a una quindicina di persone-tanti i partecipanti totali, più alcune persone ospiti di un solo incontro di conoscere meglio se stessi e di aprire un dialogo con altri accomunati dallo stesso problema. La scoperta di avere problemi cardiocircolatori infatti, specie dopo un evento traumatico come l’ infarto,ma anche nel caso di angioplastica o comunque dopo la diagnosi, apre per ciascun cardiopatico un futuro sì normale,ma anche carico di ansia,di preoccupazione. Ci si sente persone a rischio,cresce l’ autoascolto,talvolta esagerato,alla ricerca di sintomi. Nuovi regimi di vita (in genere quelli che tutti dovrebbero seguire!) sono spesso difficili da adottare, accentuano il timore di una ricaduta. Poter confidare tutto questo ad altri e soprattutto scoprire di non essere soli a dover gestire uno stato d’ansia analogo è il primo beneficio dato dal gruppo di auto-mutuo-aiuto. Ma non è tutto, il gruppi organizza anche incontri con esperti (nel nostro caso medici ,infermieri, psicologi) in grado di fornire risposte ma soprattutto offre uno spazio di amicizia e di reciproco stimolo alla ricerca di una buona qualità della vita,che è poi obiettivo ma anche diritto di tutti noi tutti che sappiamo quanto,dopo magari un periodo di riabilitazione ci sia bisogno di qualcos’altro,che poi altro non è che un bisogno di parlare,per non rimanere soli nel nostro nuovo stato”. Mi risulta che questa sia stata l’ultima ad apparire, ma nel nostro territorio esistono e si sono sviluppate molteplici Associazioni di Volontariato, da quelle più antiche,strutturate e benemerite come l’ AVIS e l’ AIDO, donatori di sangue e di organi, che letteralmente hanno salvato la vita a moltissime persone, a tutte le Associazioni che costituiscono una realtà di grande spessore che interessa molteplici ambiti,dagli Amici del Cuore all’ Associazione diabetici, dall’ AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) alle Associazioni dei malati di Parkinson, alle Associazioni che rivolgono il proprio interesse alle persone con disagio psichico e handicap e ai loro familiari, ai problemi di disturbi alimentari,alla genitorialità. Alla lotta all’alcool,alla lotta al fumo e molte altre che sicuramente dimentico ma che svolgono una preziosa attività che nessuno Stato riuscirebbe a garantire direttamente. Tanto, secondo me, da costituire nella loro dimensione dei veri e propri LEA (livelli minimi di assistenza) sommersi. Per non disperdere un così grande patrimonio di solidarietà e di umanità sarebbe opportuno ricercare un coordinamento fra tutte le Associazioni di Volontariato per una organizzazione ed un intervento più efficace che veda coinvolte le Istituzioni sia pubbliche che private, volto anche ad una preparazione specifica per il volontario e il suo specifico ambito di intervento. Al fine di realizzare una capacità di agire finalizzata non solo a non lasciar soli gli altri e ad un conforto nella solitudine,già di per sé importante, ma all’esser preparati per un’ attività che sia veramente e validamente di sostegno. L’ Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri che ho l’onore di presiedere si rende disponibile ad una fattiva collaborazione ma anche ad un supporto logistico come sede di corsi di preparazione e di incontri, oltre che ovviamente ad offrire un supporto professionale, per tutte le Associazioni di Volontariato del nostro territorio che intendano avvalersene. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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L’intervento dentisti: come cambia la professione

di Dott. Bruno Noce*

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a professione del dentista e’ sempre stata considerata una dei pochi ascensori sociali rimasti nel nostro paese. Bisognerebbe capire pero’ se sale o se scende. Magari uno pensa al dentista dello stereotipo :bello, abbronzato, con la Porsche, con lo studio sempre pieno, con assistenti di poltrona, igieniste dentali, sale d’attesa con divani in pelle etc. etc. Bei tempi….Vallo a dire agli oltre 1000 neolaureati che ogni anno vengono sfornati dal nuovo corso in sei anni di odontoiatria.Gli unici che in questo momento offrono lavoro sono quelli delle cliniche low cost, 9 euro l’ora lordi ed attento a quello che fai perché qui comando io e tu devi solo eseguire! In Italia esercitano circa 56.000 dentisti, a questi si aggiungono i circa 15.000 abusivi e fanno 71.000 su una popolazione di circa e sto largo 60.000.000 di persone, quindi con un rapporto al di sotto di un dentista ogni 1.000 persone, quando l’ Oms ha indicato ottimale un rapporto di uno ogni 2.000. Quello che sembra essere entrato in una crisi irreversibile e’ lo studio monoprofessionale. Quello tradizionale insomma, con un dentista, una assistente uno o massimo due poltrone. Oltre ai laureati in Italia ci sono poi quegli studenti che si sono laureati all’estero e che rientrano in Italia e se non sono figli d’arte non sanno dove andare e finiscono nei centri low cost o nelle mani di odontotecnici che vogliono fare gli imprenditori del dente. In Italia ci sono già una ventina di catene low cost che operano spesso in franchising: un totale di circa 300 cliniche che sono raddoppiate nel 2013. La catena più presente è quella degli spagnoli Vitaldent (460 cliniche in Europa, solo 15 a Roma) che ha appena ricevuto un finanziamento di 100 milioni di euro dal gruppo inglese Icg per lo sviluppo internazionale del marchio. Ne vogliamo parlare? 500.00 nuovi pazienti nell’ultimo anno, grande successo dovuto alla crisi ed alle sontuose campagne pubblicitarie. Ma in tutto ciò ci sono molte ombre basti pensare che queste catene mettono a budget una voce per le cause legali e quando il fondo si esaurisce, il management toglie la licenza di franchising alla sede con l’alto numero di contenziosi e si trasferisce altrove. Le clinche low cost offrono prestazioni a basso costo per attirare il paziente ma non possono durare negli anni. Prima o poi sono costrette a chiudere. Due o tre anni e poi... chi si è visto si è visto. Sotto certi prezzi è impossibile ottenere prestazioni di qualità e di durata e quindi al povero paziente non resta altro che continuare a pagare il finanziamento senza avere avuto in cambio le prestazioni dovute. E poi, il turismo dentale con le offerte di alberghi, pasti, viaggi, casinò. Noi li chiamiamo i viaggi della speranza... ma di che? In due giorni ti fanno cose che in uno studio professionale richiedono normalmente mesi di trattamenti il tutto ad un prezzo stracciato. Ma non si dice che diversi pazienti, circa la metà non sono rimasti soddisfatti e sono dovuti ricorrere al loro dentista di fiducia che era stato abbandonato per una mera questione di soldi. Ma la salute dovrebbe essere al di sopra di tutto ciò, infatti come mai i figli non vengono portati all’estero? Ogni medico dovrebbe avere un codice etico che non è altro che la carta dei diritti e dei doveri che definisce la responsabilità di ogni iscritto all’albo degli odontoiatri. Norme comportamentali, di lealtà, di riservatezza, di correttezza, di rispetto sia verso i pazienti che verso i colleghi, di dignità della persona e della professione. La nostra mission è soddisfare il paziente che non paga solo l’ego dell’odontoiatra, gratificato per avere svolto in maniera eccellente ed adeguata le proprie prestazioni, ma, è il punto di partenza per il passaparola, strumento cardine per il successo del professionista. Costruire un rapporto tra medico odontoiatra e paziente, basato sul rispetto di principi etici fondamentali, quali l’autonomia del paziente, il fare bene, il non fare male; il fare la giusta cosa è quello che dobbiamo fare ed allora seguendo ciò che la nostra coscienza di medici ci dice di fare verremo ripagati dai nostri pazienti. *Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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Mal di schiena e le posizioni del sonno

Le problematiche gastrite

Come dormire evitando i dolori lombari e cervicali

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l riposo notturno è importante per il benessere della nostra schiena. Mentre si dorme, la muscolatura si rilassa e la pressione sulla colonna vertebrale si riduce, agevolando il passaggio del nutrimento dalle strutture vertebrali al disco intervertebrale, che ne risulta rigenerato. E’ vero che una delle prime cause del “mal di schiena” è legata al dormire male? “Dormire bene è essenziale per ridurre al minimo le condizioni che possono favorire la comparsa del dolore vertebrale. Il tratto cervicale e lombare della colonna vertebrale, assieme agli arti inferiori, sono i punti dove più spesso le persone accusano dolore”. Per evitare questo è fondamentale scegliere un “sistema letto” adatto alle nostre esigenze, dato cioè dalla giusta combinazione della rete ortopedica, un buon materasso ed un sano guanciale. In base alla posizione che si assume dormendo, possono derivare dolori diversi alla schiena? “Certo. Ad esempio per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche, è consigliato dormire sul fianco. Questa posizione diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, anche se al tempo stesso limita la circolazione nelle aree del corpo sui cui si concentra il peso. Problema superabile sce-

gliendo un materasso più morbido, che sia capace di ridurre i punti di pressione. La posizione prona può provocare pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. In tal caso è preferibile, invece, un materasso più duro, magari con un cuscino sotto l’addome. Infine la posizione supina è ottima per chi soffre di dolori alla parte inferiore della colonna. Per diminuire l’eventuale pressione del nervo sciatico, si provi a posizionare un cuscino sotto le ginocchia”. Per dormire Il dr. Alessandro bene quali scelte Giraldo si devono fare? osteopato “Con gli attuali e fisioterapista materiali a disposizione sia per quanto riguarda le reti, sia per i materassi, ognuno di noi ha un’ampia possibilità di personalizzare il proprio riposo notturno. La rete, in particolare, è importante che offra un giusto mix tra rigidità e flessibilità, così da adattarsi ergonomicamente al peso e alla conformazione fisica della persona. La stessa cura va posta nella scelta del materasso, del cuscino e del rivestimento. Dott. Alessandro Giraldo - osteopato e fisioterapista - Dormiflex Via Brunacci, 10/C Marghera (ve) tel 041 922692 Tel. 39 041.57.30.800 - www.dormiflex.it

Cancro orale: l’importanza della prevenzione Non vanno sottovalutate lesioni, anche piccole, se non regrediscono entro 15 giorni Dott. Betteto qual’è l’importanza della prevenzione per il cancro orale ? “E’assolutamente indispensabile. Il cancro orale (carcinoma della lingua, della faringe, del labbro e della cavità orale) rappresenta nel mondo circa il 6/10% delle patologie maligne, 10% nell’uomo 4% nella donna. In Italia l’incidenza media è di 8,44 casi l’anno ogni 100.000 individui maschi e di 2,22 tra le donne. I tassi di incidenza sono più elevati nelle regioni dell’Italia settentrionale soprattutto nel nord est. In Italia ogni anno muoiono circa 3000 persone a causa del tumore alla bocca e questo perché spesso viene diagnosticato in ritardo. Una percentuale di pazienti sottovaluta il problema, pensando si tratti di afte o di piccoli graffi, ritardando cosi il controllo dall’odontoiatra e di conseguenza a volte una diagnosi di lesione precancerosa. Bisogna ricordare che anche se non ci sono dolori e fastidi non vanno mai sottovalutate lesioni, anche piccole, del cavo orale che non regrediscono entro 15 giorni, altrettanto in caso di macchie rosse, bianche e rigonfiamenti non bisogna aver paura di farsi visitare dal proprio odontoiatra di fiducia. L’intercettazione in fase iniziale di un tumore del cavo orale è indispensabile e guardarci in bocca è un gesto semplice per la salute che ci salva la vita. Bisogna ricordare alcune delle norme per prevenire il tumore della bocca: non fumare, moderare o eliminare il consumo di bevande alcoliche, si devono

proteggere le labbra se ci si espone spesso al sole, avere un’alimentazione equilibrata con abbondante consumo di frutta e verdura fresca mantenendo un buon livello di igiene orale e visite periodiche di controllo dal dentista”.

Il dr. Andrea Betteto

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empre più persone, al giorno d’oggi, sono soggette a diverse problematiche gastriche che se vengono trascurate possono portare anche a conseguenze a lungo termine. I sintomi e le cause di tali disagi sono molti e varie. Il più frequente è lo stress che si collega ad uno stile di vita forsennato e ad un’alimentazione scorretta. Troviamo, poi, il batterio Helicobacter Pylori, uno dei maggiori responsabili dei disturbi gastrici e l’abuso di aspirina e antinfiammatori, a cui si associano bruciori, iperacidità con rischio di ulcere e gastriti. Vediamo alcuni dei disturbi gastrici più frequenti. DISPESIA O CATTIVA DIGESTIONE La dispepsia è un disturbo legato fortemente alle abitudini di vita e di alimentazione tipiche del mondo occidentale. I sintomi tipici cattiva digestione si individuano nella parte superiore dell’addome e possono essere bruciori di stomaco, rigurgito acido, eruttazioni, alitosi, dolore alla parte alta dell’addome, senso di digestione lunga e laboriosa. Sintomi meno comuni sono cefalea, tosse, difficoltà alla deglutizione e a volte vomito alimentare. Le cause di dispepsia possono essere ricercate in uso di medicinali (antinfiammatori non steroidei o FANS come l’aspirina, ferro, teofillina ecc.), helicobacter pylori, ulcera gastrica allo stomaco, gastriti, cattiva alimentazione, obesità e malattia da reflusso gastroesofageo. REFLUSSO E’ la risalita involontaria e ripetuta dei succhi gastrici e di parte del contenuto dello stomaco lungo l’esofago, talora fino alla gola. Se il disturbo si presenta più volte durante la giornata e insorgono altre complicazioni si può parlare di malattia da reflusso gastroesofageo. Il sintomo caratteristico è un senso di rigurgito acido nell’esofago, unito a bruciore al petto e nello stomaco. Questa sensazione diventa acuta durante la notte e quando si è distesi. Essendo molto acidi, i succhi gastrici che passano per l’esofago provocano irritazione, provocando a volta anche problemi alla gola e alle corde vocali. Il reflusso può dipendere dal rilassamento, della

valvola posta alla fine dell’esofago, la quale servirebbe ad impedire il ritorno del contenuto gastrico, e dal prolungato ristagno di cibo nello stomaco. INTERVENIRE AL NATURALE La natura ci può essere d’aiuto anche in caso di problematiche gastriche. L’Erboristeria consiglia gli integratori GSE REPAIR e STOMAC. Il primo è a base di estratto di semi di Pompelmo, i quali contribuiscono all’equilibrio microbico del nostro organismo, e Rutina, Allora, Salicaria, Boswellia, Passiflora e Centella che aiutano il sistema digerente a funzionare in modo corretto e favoriscono la cicatrizzazione. Il secondo oltre ai semi di Pompelmo, contiene estratto di Ananas, Coriandolo, Carvi, Cardamomo, Rabarbaro, Cardo mariano e Frutto-olisaccaridi, i quali compiono effetti benefici sulla funzione digestiva. I FARMACI, TANTI DANNI ALLO STOMACO Frequenti sono le problematiche gastriche che insorgono durante l’assunzione di farmaci, i quali hanno un’azione aggressiva a causa del loro principio attivo verso le mucose dello stomaco. Bruciore, dolore allo stomaco, gastriti, lesioni con ulcerazioni, fino ad arrivare a veri e propri sanguinamenti. Nei casi più semplici, il disturbo si placa attraverso la sospensione del farmaco implicato, ma nel momento in cui le terapie sono protratte per lunghi periodi o quando si è in condizioni di non poter arrestare l’utilizzo del farmaco, il danno gastrico può diventare cronico, arrivando ad avere un’altra malattia da curare. Importante, quindi, è associare le cure farmacologiche con una gastroprotezione, meglio ancora se fatta a livello naturale. La Finestra Naturale Via Pava, 17 - Galta di Vigonovo (Ve) - Tel: 049 9832493 www.erboristerialafinestranaturale.it

Che cos’è il bullismo Il trattamento psicologico aiuta le vittime a rielaborare l’impatto emotivo degli episodi

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l bullismo è un insieme di atteggiamenti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commesse da un soggetto “forte” (bullo) nei confronti di un soggetto percepito come “debole”. Le caratteristiche essenziali sono l’intenzionalità, la persistenza nel tempo e l’asimmetria di potere. Il bullismo, quindi, si configura come un comportamento sistematico e ripetuto in una situazione di disuguaglianza di forza e di potere. Il fenomeno riguarda sia i maschi che le femmine, dai 7-8 ai 14-18 anni e si manifesta soprattutto in ambito scolastico. Le vittime di bullismo possono manifestare il proprio malessere in diversi modi. Alcuni ragazzi cercheranno di evitare di andare a scuola per sottrarsi al ruolo di vittima designata dei bulli, lamentando sintomi da stress, mal di stomaco, mal di testa, incubi e attacchi di ansia. Gli episodi di bullismo possono generare nelle vittime effetti negativi anche sulla concentrazione e sull’apprendimento, o indurre tentativi di allontanamento dalla scuola, paura della scuola e/o di uscire di casa. Talvolta le vittime possono sviluppare fobie specifiche e comportamenti di evitamento. Bulli e vittime sembrano mancare della capacità di gestire correttamente le emozioni: le vittime non riescono a manifestare la rabbia e spesso non la riconoscono bene; i bulli mancano di empatia e di comprensione dei propri stessi sentimenti. Per le sue caratteristiche il bullismo può essere considerato alla pari di un evento traumatico, in quanto è presente l’elemento della minaccia fisica e psicologica della persona.

Il trattamento psicologico aiuta le vittime a rielaborare l’impatto emotivo degli episodi di bullismo, focalizzando l’attenzione sulle conseguenze psicologiche di questi eventi così stressanti a cui possono essere sottoposti bambini e ragazzi. E’ possibile lavorare anche con il “bullo”, rielaborando gli eventi e i modelli che possono averlo portato a sviluppare un comportamento aggressivo e traumatizzante, ma anche per fargli sviluppare delle modalità alternative di comportamento più sane per lui e per gli altri.

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A tavola 37 La rubrica di cucina

Risotto mimosa Un primo piatto che si rivela di certo perfetto l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna. Prendendo spunto dal fiore omaggio di questa giornata, abbiamo pensato ad un risotto che ne richiamasse i colori e la delicatezza. Ennesima versione del risotto alla zucca, meno dolce rispetto ai più comuni abbinamenti con amaretti e mandorle, invece più fresca e primaverile grazie ai verdi pisellini.

Ingredienti per 5 persone 375g riso Carnaroli

1/4 cipolla bianca

2 spicchi di zucca

3 foglie di salvia

mantovana (circa 360g)

olio evo

3 - 4 cucch. pisellini di

2 dadi da brodo vegetale

Baone

biologico

2 spicchi d’aglio

sale

27g formaggio a fette

Procedimento Mondare e lessare la zucca nella pentola a pressione, con il cestello per la cottura a vapore. Affettare e soffriggere la cipolla in una padella con l’olio, unire i pisellini e portarli a cottura bagnando con acqua; insaporire con il sale. Mondare l’aglio e farlo dorare in un tegame, aggiungere la zucca e schiacciarla con una forchetta, profumare con la salvia sminuzzata. Versare il riso nel tegame con la zucca, farlo tostare, quindi cuocerlo con acqua ed i dadi da brodo vegetale. Quando il riso sarà quasi pronto, unire i pisellini e regolare di sale. Mantecare con il formaggio e servire.

WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.com

Manuela e silvia bizzo


38 1 Oroscopo ARIETE

DAL 21/03 AL 20/04 LE FIAMMATE IMPROVVISE E VITALI CHE VI CONTRADDISTINGUONO TROVERANNO POCO SPAZIO QUESTO MESE CHE VI TROVA PIÙ SENTIMENTALI E INCLINI ALLA DOLCEZZA

Oroscopo PRIMAVERA IN ARRIVO: SI RISVEGLIANO

TORO DAL 21/04 AL 20/05 ARRIVO GRANDI SLANCI AFFETTIVI MA ANCHE FORTI PASSIONI E INTERESSI CONDIVISI, CHE RAVVIVERANNO I RAPPORTI DI LUNGA DATA O FORNIRANNO AI SINGLE NUOVE OCCASIONI

IN

I SENSI E SI COLGONO OPPORTUNITÀ IMPENSABILI MESI FA

BILANCIA DAL 2 3/09 AL 22/10 PIÙ CHE

POSSIBILI NUOVI INCONTRI PER I SINGLE. PER TUTTI GLI ALTRI DEDIZIONE E IMPEGNO CHE NON DEVE SCONFINARE NEL SACRIFICIO POI RECLAMERESTE QUALCHE RISARCIMENTO. MEGLIO EVITARE

SCORPIONE DAL 23/10 AL 22/11 E’ UN OTTIMO PERIODO: EROS E SENTIMENTI VIAGGIANO IN PARALLELO, ANCHE PER CHI NON HA UNA RELAZIONE STABILE. E SOPRATTUTTO PER LORO POTREBBERO ESSERCI GRANDI NOVITÀ

GEMELLI

DAL 21/05 AL 21/06 SARETE IPER-ROMANTICI QUASI PER TUTTO IL MESE ANCHE SE L’IRONIA RIMANE SEMPRE IL VOSTRO PUNTO FORTE. STRADE MISTERIOSE APRIRANNO ALLA VOSTRA SFERA SENTIMENTALE

SAGITTARIO DAL 23/11 AL 21/12 IL PARTNER NON

È SULLA VOSTRA LUNGHEZZA D’ONDA, E QUESTO VI CAUSERÀ UN TRANSITORIO CALO DI ENERGIE E MOTIVAZIONE, ANCHE IN CAMPO EROTICO. RESISTETE, PASSERÀ CON GLI INTERESSI

CANCRO DAL 22/06

22/07 LA FANTASIA ALL’AFFETTO

AL

METTE ALI PIÙ PROFONDO SENZA DISDEGNARE IL LATO EROTICO, STREPITOSO. VI ATTENDONO VIAGGI E SPOSTAMENTI IN CONTESTI DEL TUTTO DIVERSI DAI VOSTRI

LEONE 23/07 23/08 UN PO’

DAL AL

ALTALENANTI CON LA FORTUNA, IN AMORE RIUSCIRETE A SPOSARE LA VOSTRA NATURALE PASSIONALITÀ CON UN TOCCO PIÙ DELICATO E RICETTIVO VERSO LE ESIGENZE DI CHI VI STA ACCANTO

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