La Piazza di Rovigo dic2020

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Ecobonus p.31

Salute p.37

DICEMBRE 2020

Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.179

Regione p.20

on-line: Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà

di Rovigo

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Turismo p.43

AMMINISTRAZIONE

Buoni spesa, utenze e alloggi Ater dal Comune

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo DAL del lavoro a quello della2020 famiglia e del4 AL 13 DICEMBRE la socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariaa pag 8 mente più sobrie, un sincero augurioservizio con la speranza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.

Sarà un Natale diverso, ma sempre luccicante

Non potranno esserci iniziative e mercatini, ma la tradizione sarà tutelata grazie alle luminarie e all’albero di Natale

DEGRADO

Non si ferma il decadimento di piazza d’Armi FRAZIONI

“Un anno di attenzione con le manutenzioni” TRIBUNALE

“Vinceremo anche questa partita” L’OPPOSIZION

“Bene i lavori, ma insistere sulla sicurezza”

Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

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i ricorderemo a lungo questo 2020 che ci apprestiamo ad archiviare dopo mesi sulle montagne russe, vissuti in continua fibrillazione nella speranza di poter scorgere un segnale di miglioramento, un punto di svolta, la luce in fondo al tunnel. L’anno del Covid passerà alla storia anche per aver scardinato la nostra routine e messo in discussione molto di ciò che davamo per scontato. È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: segue recapitato a 316.016 famiglie del Veneto.

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Facciamo. il punto

DICEMBRE 2020

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La nostra proposta per sostenere le attività cittadine

La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo del lavoro a quello della famiglia e della socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariamente più sobrie, un sincero augurio con la speranza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.

e nostre città ci hanno abituati in questi anni ad un Natale ricco. Di gente, di intrattenimento, di socialità, di addobbi. Tutto normale per le città venete. Tutto normale per noi cittadini. Tutto normale, fino a questo 2020. Improvvisamente molte città si sono risvegliate dal torpore della pandemia e dall’assuefazione del “tanto” che hanno sempre avuto. E tutti ci siamo meravigliati delle tante luci e del calore che gli addobbi di Natale in città ci hanno regalato. Sì, perché in questo 2020 nessuno di noi pensava alle luminarie, all’Albero di Natale, alle nostre piazze illuminate a festa. E invece ecco che il Natale sta diventando un regalo per tutti noi, pur nella sua essenzialità. Lo riscontriamo dalle tantissime reazioni entusiaste nei nostri social e nel web, dagli sguardi rapiti ed emozionati dei cittadini, dall’orgoglio delle amministrazioni comunali. Un significato profondo questo, degno di riflessione. Tutti noi da settimane sosteniamo che questo sarà un Natale diverso. Noi ora pensiamo che questo sarà il vero Natale. Quello trascorso con gli affetti più cari ed intimi, con il calore delle luci, dell’Albero, del Presepe a compensare gli abbracci con pseudo sconosciuti. E Babbo Natale? Lui non mancherà, assolutamente non deve mancare. Che arrivino dalla Lapponia per i più piccini o dalle attività dei nostri Comuni vestiti a festa, i regali saranno una presenza irrinunciabile nelle nostre case. Quest’anno i regali non saranno solo un segno di affetto nei di Ferro Rosanna confronti delle persone care, ma soprattutto un importante valore per il L AVAG G I O A S EC C O commercio e per le moltissime famiglie del settore, un segnale di rispetIGENI Z Z ANTE AD ACQUA to per l’economia delle nostre città e per i nostri negozi di prossimità. SERVIZIO SARTORIA Ci crediamo tantissimo tutti noi de La Piazza. Per questo abbiamo lanciato una campagna che ricordi ai cittadini ed DETERSIVI ALLA SPINA ai veneti quanto sia importante acquistare nei propri luoghi. “A Natale Consegne a domicilio acquista locale” non è per noi solo uno slogan, ma è il nostro modo 4 5 011 B ot t ri g h e di Adri a ( R o) per festeggiare il Natale con i nostri affetti più cari: i nostri lettori ed iNicola Stievano >direttore@givemotions.it< V i a A . B i z z a rr o, 2 0 nostri clienti. Nelle nostre pagine Facebook trovate le immagini della Tel. 0426 4 3 530 i ricorderemo a lungo questo 2020 che ci apprecampagna, invitiamo tutti voi a condividerle e a pubblicarle nei propri stiamo ad archiviare dopo mesi sulle montagne profili. E’ il nostro modo per regalare concretezza, in questo momento 4 5 014 Por to V ir o ( R o) russe, di distrazione, preoccupazione e confusione. È il nostro pensiero divissuti in continua fibrillazione nella speranza C or so R i sor g im e nto, 132 poter scorgere un segnale di miglioramento, un riconoscenza per il 26esimo Natale de La Piazza che, anche in di questa Tel. 0426 025170 punto di svolta, la luce in fondo al tunnel. L’anno del occasione, vogliamo condividere con tutti voi! Buone Feste! Cell. 347 1243407 Covid passerà alla storia anche per aver scardinato Valeria Marcato la nostra routine e messo in discussione molto di ciò che davamo per scontato. È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin segue

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Questa edizione raggiunge le zona di Rovigo per un numero complessivo di 11.681 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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Rovigo

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Assessore Zambello Gli interventi dell’amministrazione durante l’emergenza

Buoni spesa, utenze e alloggi Ater: Comune vicino alle famiglie I

l Comune di Rovigo è più vicino alle famiglie, in un momento di grandissima difficoltà economica e sanitaria. Bonus spesa, pagamento delle utenze e graduatoria per gli alloggi Ater: sono questi gli interventi immediati, ma non gli unici, che il settore dei servizi sociali ha messo a punto fino a Natale, per venire incontro alle famiglie con più bisogni, soprattutto in questa fase di emergenza prolungata, causata dal Covid-19. “L’amministrazione comunale ha messo a disposizione, grazie a un bando della Fondazione Cariparo, 90mila euro dei 100mila iniziali, per il pagamento delle utenze telefoniche e delle varie bollette che le famiglie hanno pagato andando in sofferenza, o che devono ancora pagare. Con uno schema sottolinea l’assessore comunale ai Servizi sociali, Mirella Zambello - si arriverà a contribuire anche con 400 euro. I moduli sono pubblicati nel sito del Comune o disponibili nella sede preposta di viale Trieste”. Un’altra misura, che grazie ai fondi statali il Comune ha approntato, sono i buoni spesa, ma con una formula diversa. Saranno infatti disponibili 220mila euro. Le famiglie con Isee pari a 15mila euro, potranno accedere al bando. “Il Comune verserà da 80 a 200 euro a seconda del nucleo familiaSaranno versati re, direttamente nel conto corrente. Non saranno dunque bonus cartadirettamente cei da spendere nei negozi convennel conto zionati, com’è invece accaduto nel primo lockdown della scorsa pricorrente dagli 80 mavera - conclude Zambello -. Per ai 200 euro quello invece che riguarda l’emergenza abitativa, saranno presto rida spendere aperte le graduatorie per gli alloggi nei negozi Ater. Si prevedono 500 domande, mentre saranno assegnati 150 nuoconvenzionati vi alloggi, dopo un’operazione di manutenzione da parte di Ater e del Comune, per quello che attiene i cosiddetti alloggi parcheggio. La graduatoria rimarrà valida per un anno. Si tratta di un’operazione importante, anche per quello che riguarda il turn over delle case, che si liberano per vari motivi”. Dunque per il periodo delle festività natalizie, Rovigo sarà più che mai vicina a tutte quelle persone che stanno attraversando un durissimo momento, causato dalla pandemia e dalla situazione di instabilità economica. Un aiuto concreto su più fronti, che è stato messo a punto in pochissimo tempo.

A fianco Mirella Zambello

Aretusini: “Bonus spesa? Iter troppo lungo, serve più collaborazione con opposizione”

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’ iter per l’erogazione dei buoni spesa messo in campo dal Comune è troppo lungo. Gente che dovrà aspettare un mese per ottenere un aiuto da 80 euro. Io lo trovo una follia”. Sono le parole del capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rovigo, Michele Aretusini, che alza la voce contro l’amministrazione in merito alla distribuzione dei bonus spesa, a suo dire, mal organizzata. “Basti pensare che le prime domande sono state inviate il 14 novembre e devono ancora ricevere risposta -, spiega Aretusini. - Il Comune attende di racimolare le domande prima di elargire le risorse, creando un fortissimo disagio a chi è già in difficoltà. Chi ha bisogno di pochi euro per poter fare la spesa dovrà attendere, se tutto va bene, la prima settimana di dicembre”. “L’amministrazione non poteva mettere in piedi un meccanismo più rapido per rispon-

dere alle esigenze dei cittadini? -, continua il consigliere. - Durante la prima ondata avevamo dato il nostro contributo, come opposizione, lavorando tutti insieme e, di fatto, i buoni spesa erano stati erogati in un massimo di due giorni dalla richiesta. Ma per questa nuova operazione, nonostante ci fossimo dichiarati ancora una volta disponibili a collaborare, non siamo stati coinvolti. Abbiamo saputo tutto a decisioni già prese”. “Non riesco a comprendere il motivo di questa scelta, soprattutto in un momento in cui da tutte le parti si invoca l’unità per il uscire il prima possibile da questa crisi portata dal virus”. E conclude: “Sono stati stanziati dal Governo nuovi contributi per i buoni alimentari. Ribadisco la nostra disponibilità a collaborare per trovare il modo migliore per la loro erogazione. Sperando, questa volta, di essere ascoltati”. (ga.fe.)

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Rovigo

La città si prepara a un Natale diverso

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Le decorazioni che fanno del bene

Per evitare gli assembramenti quest’anno niente mercatini, ma una pioggia di luci

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Rovigo, così come del resto in tutti i Comuni polesani e veneti, sarà un Natale fatto di luci e basta. Sono infatti state annullate tutte le iniziative in voga fino allo scorso anno: su tutte le Strenne di Natale al Censer e il mercatino in piazza Vittorio Emanuele II. Questo per evitare gli assembramenti. L’unica iniziativa che sarà garantita per questo Natale sarà l’atmosfera. L’amministrazione comunale ha infatti annunciato che tutto verrà concentrato nell’installazione delle luminarie. Quindi sarà un Natale tanto scintillante quanto austero. Niente mercatini di Natale in piazza Vittorio Emanuele II, niente pista di pattinaggio sul ghiaccio e niente trenino in piazza Cavour, nessun evento che spinga i cittadini a ritrovarsi sul liston. “Stiamo cercando di fare tutto il possibile - spiega l’assessore comunale al Commercio, Patrizio Bernardinello - Al fine di preservare la salute di tutti. Come nel caso del mercato del martedì, cerchiamo che si svolga proteggendo la salute di tutti, dai cittadini agli operatori commerciali stessi. Ci sarà, comunque, l’albero di Natale, che è compreso nelle luminarie”. Il Dpcm del 3 novembre scorso, stabilisce che i mercatini di Natale siano vietati anche in zona gialla, e a

C maggior ragione nelle altre zone, dove i mercatini natalizi sono da assimilare a delle fiere e, dunque, sono vietati. Per questo tutti i Comuni, dai capoluoghi di provincia a quelli più piccoli ma che, comunque, per le festività natalizie di solito prevedono eventi nelle piazze, dovranno concentrarsi solo sull’addobbo delle loro vie. “Non sono previste né qui a Rovigo né negli altri capoluoghi del Veneto - conclude il sindaco Edoardo Gaffeo -, iniziative di alcun genere. Con i sindaci degli altri Comuni capoluogo siamo d’accordo nel non organizzare eventi che favoriscano assembramenti. L’idea è di creare un’atmosfera di festa solo con le luminarie. Tutto quello che sarà in grado di dare una parvenza di festa verrà fatto, ma ciò che potrebbe creare qualsiasi momento di assembramento, no”. Marco Scarazzatti

ome da qualche anno a questa parte, in tutto il Polesine, è possibile trovare le strenne e le sfere natalizie di Faedesfa, associazionebenefica, da quasi dieci anni al fianco dei bambini e delle persone indifficoltà. Sono 18 i negozi di tutta la provincia, che hanno decisodi aderire e promuovere l’iniziativa “Natale con noi 2020”. In questiesercizi pubblici sipossono trovare le ormai celebri Xmas Ball, sfere di Natale cheracchiudono golosi cioccolatini. A Rovigo centro, così come in altrinegozi della provincia, entrare nei locali che hanno sposato ilprogetto della “banda” delle magliette verdi, è come fare ingressonella seconda casa di Faedesfa. Si possono infatti trovare sfererosse e verdi, che pendono dal soffitto e si fanno notare tra tazze ecaffè (nel caso dei bar), incuriosendo non poco i clienti. Lo stessoavviene anche a Villanova del Ghebbo, dove c’è chi ha scelto dispendersi per i progetti che Faedesfa potrà realizzare con il ricavatodelle donazioni. Le sfere di Natale sono in mostra, tra calici ebottiglie. Tutte le informazioni utili si possono avere telefonando alnumero verde gratuito 800411444, oppure visitando il sito internetwww.bottegasolidale.faedesfa.org. (ma.sc.)

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Rovigo

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Degrado La mancanza di illuminazione preoccupa i cittadini che temono per la loro sicurezza

La nuova Questura non ferma il decadimento di piazza d’Armi

Buche, allagamenti e sporcizia in uno dei luoghi che dovrebbe essere tra i più sicuri della città

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ontinua il degrado in piazza d’Armi, anche se il Comune ha investito nei lavori pubblici, relativi ai marciapiedi, per garantire anche un accesso più comodo e sicuro alla Questura. L’opera è stata affidata alla ditta Freguglia di Porto Viro. Ma su viale Tre Martiri, bisogna sempre fare i conti anche con le buche e le strade ormai ridotte a un colabrodo. Specie nel grande parcheggio, che un tempo ospitava il luna park e il circo. Se è vero che l’arrivo della nuova Questura ha contribuito a rimettere a posto almeno parte di piazza d’Armi, è altrettanto vero che almeno la metà, quella cioè affacciata direttamente su viale Tre Martiri, è rimasta così com’era. Buche comprese. Che, dopo ogni acquazzone, in breve tempo si riempiono d’acqua, diventando veri e propri rigagnoli. Queste buche profonde costituiscono un bel problema. Per la sicurezza, innanzitutto, perché cadere in uno dei crepacci, che si aprono sull’asfalto, o scivolare sul pietrisco del manto stradale ormai andato in frantumi, per i troppi anni passati dall’ultima sistemazione, è davvero un rischio vivo. Insomma viale Tre Martiri, da svariati anni è oramai alle prese con un costante degrado. Basti pensare allo stato in cui versano i marciapiedi che portano allo stadio di calcio Gabrielli, o al muro degli impianti sportivi (hockey su prato ma non solo), o ancora ai numerosi mucchi di fogliame e rami sparso ovunque. Questo, abbinato al fatto che vi sono alcune abitazioni disabitate, che non si presentano come una bella visuale, rende questa parte della città a dir poco trascurata. Se a questo

I marciapiedi sono utilizzati come discarica a cielo aperto

aggiungiamo che si è vicini alla nuova Questura e che la gente, anziché gettare i rifiuti di ogni tipo (bucce di frutta, bombolette spray, fazzoletti di carta, contenitori di detersivi), pensa che il viale sia meglio utilizzarlo come immondezzaio, ecco che il quadro della situazione peggiora. E nel frattempo aumentano le proteste di chi, una volta parcheggiata la propria auto in piazzale d’Armi, alla sera, non solo fatica a trovarla, ma ha pure il timore di essere scippato, visto che manca del tutto l’illuminazione. In quello che appunto dovrebbe essere un luogo super sicuro, vista la presenza della Questura. Invece ci si trova al buio più completo. Marco Scarazzatti

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Attivo dal lunedì al sabato il nuovo Covid Point in modalità “Drive-in”

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attivo il nuovo Covid Point in modalità “Drive-In” alla Cittadella sociosanitaria di Rovigo. E attivo dal lunedì al sabato con le seguenti modalità e orari: 8-14 Accesso libero con impegnativa del medico, tampone antigenico rapido; utenti Sorveglianza Sisp, tampone antigenico rapido. 14-18 – Monitorati Sisp, tampone molecolare; inviati da ambulatorio del medico con tampone rapido positivo per effettuare il tampone molecolare. Il Covid Point dell’Ospedale di Rovigo (pensilina rossa di lato alla hall dell’ospedale) rimane attivo 24 ore su 24 con le seguenti modalità e orari: giorni feriali ore 8-9 – Pre-operatori Ulssed ExtraUlss, tampone molecolare. 9-14 – Accesso libero senza prescrizione medica, tampone antigenico rapido. Priorità per minori di 14 anni, donne in gravidanza e portatori di handicap.

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Lavori pubblici Tempo di bilancio per l’assessore Erika Alberghini

Terminati i lavori alla centrale di Boara Polesine

“Manutenzioni e verde: attenzione alle frazioni” G

rande attenzione alle frazioni, da parte dell’amministrazione comunale. L’assessore ai Quartieri e alle frazioni Erika Alberghini, traccia un primo bilancio dell’attività svolta in collaborazione con gli assessorati ai Lavori pubblici e all’Ambiente. Asfaltature, sistemazione marciapiedi, strade e verde. Sono tra i principali interventi che, grazie all’ascolto di associazioni e cittadini, realizzati in circa un anno di attività.

Sono stati organizzati numerosi incontri con le rappresentanze territoriali e sopralluoghi per verificare di persona le situazioni critiche Tante le segnalazioni ricevute e le problematiche da risolvere, come spiega Alberghini, evidenziando diverse emergenze, alle quali è stata data risposta grazie ad un lavoro di ascolto delle associazioni, di incontro dei comitati, di sopralluoghi e di presenza sul territorio. “Da questo importante intervento di ascolto – afferma l’assessore -, sono emerse delle priorità molto sentite dai cittadini, che si stanno realizzando per step condivisi con l’assessore ai Lavori pubblici Favaretto”. Sono stati fatti numerosi incontri con le rappresentanze territoriali e sopralluoghi per verificare di persona le situazioni critiche di strade, marciapiedi, viabilità e incuria. Sono stati fatti vari incontri con i comitati di Mardimago per affrontare le tematiche della viabilità critica della zona e delle emissioni odorose delle aziende collocate sul territorio. A Grignano è stata sistemata la pesa pubblica dopo anni che era chiusa, pur essendo un servizio molto richiesto. Nelle frazioni di Sarzano e Sant’Apollinare sono stati fatti alcuni sopralluoghi che hanno permesso di individuare alcune pri-

orità che potranno essere risolte nei prossimi mesi. Verrà a breve anche realizzata l’area parco giochi del quartiere Città Giardino, richiesta all’assessore da alcuni abitanti della zona, anche come punto di ritrovo per le famiglie, che attualmente risentono di questa assenza. Oltre a questi, tanti altri progetti sono ancora in cantiere per soddisfare le varie necessità della cittadinanza. Gaia Ferrarese

Piergiorgio Cortellazzo

S Tra i lavori effettuati anche la sistemazione delle asfaltature

ono trascorsi oltre due anni dalla tempesta Vaia, l’emergenza che, per il Polesine, comportò una ondata di piena dell’Adige caratterizzata da eccezionale torbidità e causò, fra il 30 e il 31 ottobre 2018, l’interruzione dell’erogazione per nove Comuni, tra cui Rovigo. Per Acquevenete è stata l’occasione per fare il punto sul masterplan relativo alle centrali sull’Adige, messo a punto a seguito dell’emergenza, con una serie di importanti investimenti, circa 16,5 milioni di euro, per scongiurare episodi simili nel futuro. Alla centrale di Boara Polesine, che attinge dal fiume Adige e alimenta Rovigo e altri otto comuni, sono terminati i lavori del cantiere da 1.550.000 euro, avviato lo scorso anno. Tra gli interventi realizzati, la rimessa in funzione dei decantatori, il rinnovo dell’impiantistica idraulica ed elettrica della filiera dei carboni attivi, l’adeguamento dell’opera di presa dal fiume e un nuovo impianto di trattamento delle acque di risulta. Scopo di questi lavori, aumentare la ridondanza di trattamento dell’impianto, per dare alla centrale un maggior margine di manovra, anche nel caso di eventi estremi. Sempre a Boara Polesine è stato accantierato, l’intervento di sistemazione strutturale del serbatoio pensile, a cui seguiranno ulteriori lavori di adeguamento edile. In precedenza era stato completato il rifacimento dell’impianto di rilancio in rete, con il ripristino del serbatoio pensile, per un importo complessivo di 800.000 euro. (ru.pe.=


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“Vinceremo anche questa partita” II sindaco è ottimista, ma in città non ci sono spazi comunali che rispondono ai requisiti richiesti dal Ministero della Giustizia per la realizzazione del nuovo Tribunale

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l caso dello spostamento del tribunale di Rovigo continua a tenere in ansia sia l’amministrazione comunale sia gli avvocati, ma anche tutto il contorno di negozianti che gravitano attorno all’ultimo baluardo rimasto in centro città. Nella città capoluogo non ci sono spazi di proprietà del Comune che rispondano ai requisiti tecnici richiesti dal Ministero della Giustizia per la realizzazione del nuovo tribunale. “Sappiamo che questa scelta cambierà la vita urbanistica del capoluogo per i prossimi 50 anni - afferma deciso il sindaco Edoardo Gaffeo -. Sono certo che anche questa partita la porteremo a casa, ma va chiusa in maniera intelligente, ricordando che non siamo l’unico interlocutore e che la decisione finale spetterà al Ministero e la progettazione dovrà essere validata dall’Agenzia del demanio del Veneto. L’Ordine degli avvocati ha fatto delle proposte di recupero di aree, la cui fattibilità

tecnica presenta diverse problematiche”. Tra le ipotesi c’è quella di spostare il nuovo tribunale in area Sacro Cuore. Il Ministero ha stabilito dei parametri ben precisi per la realizzazione del tribunale: 10.500-11.000 metri quadrati tutti insieme. “Scartata l’area dell’ex ospedale Maddalena, ad oggi non ci sono di proprietà comunali delle dimensioni richieste. Ci sono vuoti urbani in città, ma nessuno da solo con le caratteristiche ottimali. La proposta della ex Questura, la preferita dagli avvocati, ha un vincolo di natura urbanistica che va valutato, un vincolo del 2008 relativo alla parte prospiciente di via Donatoni: l’altezza dell’edificio non può superare le altezze dei palazzi confinanti. È vero che i vincoli in alcuni casi possono essere modificati e altre volte no e lo studio Pipinato aveva riconosciuto che c’era bisogno della vicina area ex caserma dei vigili del fuoco, ma questo com-

Il sindaco Edoardo Gaffeo e, sotto, l’ex tribunale

porta due proprietà, problema superabile anche in questo caso, però è complicato avere due proprietari al posto di uno. Inoltre si tratterebbe di un luogo difficoltoso rispetto al resto della città”. L’area dell’ex Questura negli

Marco Scarazzatti

Il progetto fotografico del Circolo Arti Decorative di Rovigo

La prima edizione di CineCucina rimandata al 2021

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imandata al 2021 la prima edizione di CineCucina, festival internazionale del cinema. Il Covid-19 ha costretto gli organizzatori a rimandare tutto di un anno. Il concorso internazionale di cortometraggi, che ha come filo conduttore la gastronomia e il cibo, ideato da Maryam Amifarshi e organizzato da Il Circolo di Rovigo presieduto da Paolo Avezzù, era stato suddiviso in quattro diverse categorie: fiction, animazione, documentario, sperimentale. Tanti gli appuntamenti previsti nella tre giorni, tra proiezioni, incontri con attori, registi, critici, tourism experience in città, tra arte, cultura, gastronomia. Il programma, prevedeva infatti, oltre alla proiezione dei cortometraggi in finale, incontri e workshop con testimonial di cinema e gourmet con un unico fil rouge: la cucina. Il Festival aveva ottenuto patrocini in Canada, Francia e Iran, dando valore internazionale allo scambio tra culture. Il concorso era articolato in quattro categorie: Fiction direttore Matteo Tosi attore - autore; Animazione direttore Stefano Bertelli regista; Documentario direttrice Elena Cabria editor; Sperimentale - Video Art direttrice Alessandra Chiarini studiosa di cinema e media. I cortometraggi in finale avrebbero dovuto essere 12 (tre per ogni sezione). Prevista anche una mostra fotografica di Andrea Fusaro. (r.p.)

anni scorsi era stata in procinto di diventare la nuova caserma della Guardia di Finanza. Il Mef non ritenne però il progetto conveniente: arrivava a 4 piani, con 4.500 metri quadrati.

La vita ai tempi del Covid-19 U

n libro-ricordo su come è stato vissuto fin qui, il Coranavirus in Polesine. Questa la nuova pubblicazione a cura del Circolo Arti Decorative di Rovigo, curato per la gran parte, sia sotto l’aspetto grafico che fotografico, dalla socia e fotografa del circolo presieduto da Franco Montanari, Lorena Silvestrin che, ha partecipato, insieme

all’altro fotografo Nicola Finotelli, alla recente mostra-concorso Il Circolo in Fiera, in sala “Alberto Brigo”, della Pescheria Nuova. “L’idea di realizzare questo volume nasce la scorsa primavera, in piena emergenza Covid-19, quando abbiamo constatato che tutti ci eravamo messi al lavoro con tele, pennelli

e colori, per superare al meglio ed esorcizzare quei brutti momenti di vita, così particolari ed inusuali - spiega Franco Montanari -. Abbiamo così deciso di raccogliere, in gran parte, questo prezioso materiale artistico in un libro che testimoniasse il lavoro dei nostri artisti in quel difficile tormentato periodo di isolamento. Un ringraziamento speciale va a Lorena Silvestrin (socia-fotografa-componente del direttivo), insostituibile per competenza, professionalità e soprattutto tenacia, senza la quale questo libro non sarebbe mai andato in stampa”. “Insieme Nell’Arte”, raccoglie in 140 pagine a colori le immagini delle opere (in ordine alfabetico), di 55 pittori, 6 fotografi, 1 scultore, 1 origamista. Stampa a cura di Artestampa di Rovigo. Sono ancora disponibili copie del libro, con un contributo spese di 15 euro, nella galleria del Circolo Culturale Arti Decorative, con sede in piazzetta Annonaria a Rovigo, aperta dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 12.30. (r.p.)


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Rovigo

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Nuovi mezzi Installata una nuova colonnina di ricarica per ogni mezzo

Poste Italiane diventa sempre più green A

nche a Rovigo, Poste Italiane rafforza la flotta green e continua a viaggiare ad energia pulita. Sono infatti entrati in funzione sei nuovi motocicli elettrici a tre ruote, per rendere ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi e della corrispondenza. I nuovi tricicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kiloWatt, che garantisce una velocità massima di 45 chilometri orari, in linea con i limiti imposti dal Codice della strada nei centri abitati, e sono dotati di un’autonomia energetica di circa 60 chilometri, che consente ai portalettere di consegnare la corrispondenza con una sola ricarica. La particolare conformazione del veicolo a tre ruote, inoltre, ne aumenta la stabilità e la sicurezza per il conducente e permette l’installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili: fino a 270 litri, contro i 76 dei motocicli tradizionali, caratteristica ancora più importante visto il costante aumento dei pacchi da consegnare, grazie allo sviluppo importante dell’ecommerce, registrato a seguito del lockdown. Per ogni nuovo mezzo, inoltre, Poste Italiane metterà in funzione anche una nuova colonnina elettrica per la ricarica. Il rinnovo della flotta aziendale è uno degli obiettivi di Poste Italiane per ridurre in maniera significativa le emissioni inquinanti, coniugando la sostenibilità delle consegne allo sviluppo del mercato e-commerce che negli ultimi mesi sta facendo registrare incrementi importanti, in particolare proprio a Rovigo. Il Centro di distribuzione del capoluogo polesano è responsabile della consegna della corrispondenza, oltre che in città, anche ad Arquà, Badia, Bagnolo di Po, Bosaro, Castelguglielmo, Ceregnano, Costa, Crespino, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Lusia, Pettorazza Grimani, Polesella, Pontecchio, San Martino di Venezze, Villadose. In tutto, i due tricicli, percorrono giornalmente in media circa 15 chilometri e servono in media/ giorno 701 numeri civici. Il Centro di distribuzione serve complessivamente 30.258 numeri civici; la percorrenza totale è di 1.376 (525 chilometri quadrati). Per svolgere le attività, a Rovigo si utilizzano in tutto: 21 moto, 30

auto, 2 tricicli. La corrispondenza recapitata è di circa 891 chili di media al giorno, nei diciotto Comuni. Le raccomandate sono in media 2.120 al giorno; i pacchi, consegne mensili circa 11.800 (media 2.020). L’incremento dei pacchi e-commerce 2020 rispetto al 2019 è stato a dir poco notevole si è passati da 46.000 nel periodo gennaio - ottobre 2019, ai 117.650 nello stesso lasso di tempo del 2020, facendo registrare un più 152%. (m.s.)

Oltre il concetto di disabilità

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I nuovi veicoli

opo l’esperienza dello scorso anno, nell’itinerario verso Verona,seguendo il corso dell’Adige, la polisportiva Marzana Granzette, hapromosso un nuovo progetto, denominato “100 km con gli occhi delcuore”, attivo fino al 13 dicembre, che vuole coinvolgere cinquepersone con disabilità della vista, e i loro accompagnatori, inun’esperienza di cammino lungo vari itinerari della provincia, secondo un calendario di sette tappe che porterà a San Martino di Venezze,Rosolina, Polesine Camerini, Gavello, Adria, Arquà Polesine, FrattaPolesine, Villanova del Ghebbo e Lendinara. “Gli obiettivi di questaproposta sono molteplici - afferma Francesco Verza, responsabiletecnicoorganizzativo del progetto - Superare il concetto didisabilità come condizione che impedisce di esprimere le propriepotenzialità; incentivare a tutti i livelli la pratica sportiva el’attività fisica come momento di benessere individuale e relazionale;valorizzare i percorsi arginali, patrimonio storico e ambientale delnostro territorio;

promuovere la pratica del nordic walking, attivitàsportiva adatta a tutti”. Promotori dell’evento, oltre allapolisportiva rodigina, sono i distretti Lions del Polesine, ilcomitato provinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e ilcomitato provinciale Unione Italia Sport Per tutti. La Provincia haconcesso il patrocinio, condividendo le finalità del progetto e,inoltre, è stata inoltrata una richiesta di presenza formale aisindaci dei punti di arrivo, delle località interessate. Ipartecipanti svolgeranno il cammino nel pieno rispetto delle normestabilite per l’emergenza sanitaria in atto. (r.p.)


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Rovigo

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Antonio Rossini Il bilancio di fine anno del capogruppo dell’opposizione

“Bene le manutenzioni, ma bisogna lavorare sulla sicurezza” Ancora troppe strade ad alta velocità: “Va fatta una revisione del piano del traffico”

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ntonio Rossini, capogruppo di opposizione succeduto alla leghista Monica Gambardella, traccia un bilancio su quanto avvenuto nella vita amministrativa di Rovigo, nel 2020. “Grazie a una maggiore disponibilità di fondi, il Comune ha finalmente iniziato una manutenzione concreta su strade e marciapiedi. Si iniziano quindi a vedere i primi risultati. Anche la manutenzione del verde nei parchi è migliorata, ma parlo anche del verde pubblico in generale. Questo è stato possibile appunto perché le risorse economiche a disposizione del Comune sono aumentate. La manutenzione stradale era stata per troppi anni disattesa”. “È stato un anno molto particolare, in quanto la pandemia ha condizionato moltissimo altre azioni e ha distolto l’attenzione degli amministratori, creando un humus tra famiglie e imprenditori, che stavano cercando di risollevarsi negli ultimi anni - continua -. I fondi comunali dovranno quindi essere impiegati per aiutare le famiglie e le partite Iva. Quello che è rimasto in sospeso per il 2021 è la sicurezza della viabilità”. Rossini spiega che ci sono ancora delle strade molto insicure, vedasi il problema della frazione di Mardimago, attraversato da ca-

mion e mezzi pesanti che creano forti vibrazioni nelle abitazioni; Boara Polesine stessa situazione e via Forlanini che viene percorsa ad alta velocità e purtroppo l’alta velocità si registra pure nei viali della Pace, Tre Martiri e Oroboni. “Bisognerebbe intervenire con provvedimenti, affinché il traffico si svolga in maniera meno pericolosa. Va fatta una revisione del piano del traffico. Non è possibile che una piccola città abbia tutta questa confusione. Per uscire dalla città bisogna passare per tutte le parti principali del capoluogo. Nel parcheggio di via XX Settembre ho chiesto di far passare per via Bortoloni. Inoltre parcheggi scambiatori, che collegano con navette al centro storico.” E ancora: “Il prossimo anno bisognerà intervenire in maniera ancora più efficace nelle famiglie. Ci dovrà essere uno sforzo del Comune per dare dei ristori”. Inoltre, “va risolto il problema del tribunale. Bisogna farsi vedere a Roma. L’area ex ospedale vicino a via Badaloni è la mia proposta. Creando parcheggi per la cittadella giudiziaria e lo stabile che raggrupperebbe vari spazi in maniera pratica”. E di nuovo la sicurezza: “Basta con la micro criminalità in mano ai minorenni in piazza XX Settembre

Antonio Rossini

e chiesa di San Francesco, i quali tengono sotto scacco le famiglie, con schiamazzi, imbrattamenti e altro. A Rovigo non ci sono rapine o omicidi, quindi Comune e polizia municipale devono riportare ordine, visto anche il degrado che si ha pure in via IV Novembre”. Azione concreta per riportare decenza pubblica e maggiore sicurezza tra i residenti: “Ci vuole però un segnale forte a partire dal sindaco, che si deve fare da portavoce. Questi luoghi, tempio della Rotonda su tutti, devono essere rivitalizzati con eventi dedicati alle famiglie, spingendo fuori questi giovani teppisti”.

i d i r u g u A e l a t a N Buon

Marco Scarazzatti

Contributi comunali alle imprese maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria

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n arrivo i contributi per il commercio. Stabilito un contributo una tantum di 500 euro alle aziende rodigine sottoposte a chiusura tra marzo e maggio scorso o che, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus, abbiano perso almeno il 15% del fatturato rispetto allo stesso trimestre. “Riconosciamo il danno e utilizziamo fondi nostri per ulteriori ristori oltre a quelli del Governo. Questa è una promessa che avevamo fatto, a cui teniamo molto. Siamo contenti di aver chiuso questa prima operazione e nelle prossime settimane saremo in grado di liberare ulteriori risorse sul territorio, per riuscire a raggiungere quella cifra complessiva di circa un milione di euro destinato alle attività commerciali produttive, stimata già a fine metà di luglio” fa sapere il sindaco Edoardo Gaffeo. “Vuole essere un segnale di attenzione da parte dell’amministrazione alle categorie, perché è giusto che le istituzioni stiano a fianco dei cittadini.

Abbiamo pertanto pensato a questo bando che utilizza solo risorse comunali” ribadisce l’assessore al Commercio Patrizio Bernardinello. Il contributo di 500 euro è rivolto solo alle piccole imprese con meno di 10 dipendenti e con un volume d’affari non superiore ai due milioni di euro, imprese che riguardano il commercio, la ristorazione, i servizi alla persona, turismo, imprese che operano nello sport, nella cultura e nell’intrattenimento. Da una stima effettuata, come rende noto il sindaco, le aziende che possono accedervi sono circa 1.200, pertanto la delibera è stata formulata in modo tale da poter riaprire il bando in base alle domande che arriveranno. Chi non rientrerà in questa prima tornata potrà accedere in un secondo tempo in base alle risorse disponibili. “Stiamo facendo il massimo sforzo – conclude Gaffeo -, per andare incontro a chi è fortemente penalizzato da questa chiusura”.

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Rovigo

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Cuore animale e natura Amici a 4 zampe

“Accudiamo gli animali dei malati di Covid-19” È nata a Rovigo un’associazione benefica, che si occupa di cani e gatti, per aiutare le persone ricoverate a causa del Covid-19, o che sono in isolamento, per accudire i loro animali, facendo anche la spesa di cibo e medicinali “In considerazione di questo periodo difficile per tutti, compresi i nostri piccoli angeli domestici, l’associazione Cuore animale e natura Odv si rende disponibile ad aiutare gli animali di chi viene ricoverato per Covid o subisce la quarantena da contagio - spiega la presidente Cinzia Secchierollo -. Ci offriamo di consegnare cibo, medicinali, di accudire i gatti e di fare uscire i cani e, se è il caso, ospitalità. Chiediamo a tutte le associazioni di volontariato che operano sulle ambulanze, alla Protezione civile, ai servizi veterinari e alle Asl di riferirsi alla nostra associazione in questi casi. Il numero a cui chiamare è 3485196541”. Cuore Animale e Natura Odv è un’associazione fatta di volontariato, dedizione e grande impegno a favore di cani e felini abbandonati. Tutto nasce quasi per caso. Quattro amiche si incontrano e iniziano a parlare delle loro rispettive attività a sostegno degli animali. Una grande passione e un grande amore che ogni giorno le spinge, da volontarie, a impegnarsi per la richiesta di fondi. “L’obiettivo è sia quello di condividere i propri sforzi, per fronteggiare al meglio le diverse problematiche, sia il desiderio di avviare un percorso inclusivo e innovativo, capace di valorizzare al massimo la collaborazione e l’aiuto tra i volontari” conclude Secchierollo, che è riuscita a mettere insieme un bel gruppo, attivo e volenteroso e confida nell’aiuto della cittadinanza rodigina per far crescere le varie attività. Marco Scarazzatti

L’istituto Celio Roccati è diventato “positivo alla lettura”

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ome sempre l’istituto Celio Roccati ha partecipato al progetto nazionalE “Libriamoci”, attività, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, attraverso il Centro per il libro e la lettura, nel quale si sono susseguite giornate dedicate alla lettura, nel pieno rispetto delle distanze anti contagio. Titolo di quest’anno: “Positivi alla lettura”. Proprio nell’anno in cui l’aggettivo “positivo” ha purtroppo assunto connotati contrari al suo significato, l’incoraggiamento è stato di mettere l’accento sui grandi benefici che derivano da una prolungata e raccomandata “esposizione” ai libri e agli incredibili mondi che contengono. Tre i filoni tematici, cui i ragazzi si sono ispirati: Contagiati dalle storie: la lettura come contenitore di appassionanti storie a cui ispirarsi e da cui imparare; contagiati dalle idee: niente è più pervasivo di un’idea, per questo è importante che i presupposti che la animano e gli obiettivi a cui aspira contribuiscano alla crescita e al bene comune; contagiati dalla gentilezza: avere cura dell’altro come di se stessi. La passione degli studenti è diventata creatività, e le loro competenze informatiche hanno permesso la realizzazione di letture videoregistrate che sono disponibili nel canale Youtube della scuola.


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Rovigo

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Lutto L’incidente a New York

Il Polesine dice addio a Mirco Non è bastata la maxi raccolta fondi per le cure mediche a salvare la vita del giovane

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a tenuto con il fiato sospeso Rovigo e tutto il Polesine, la storia di Mirco Pasqualini, 45enne web designer, trasferitosi negli Stati Uniti da quasi vent’anni. Vittima di un tragico incidente stradale, avvenuto a New York il 3 novembre mentre si trovava in sella alla sua bici, il rodigino è morto il 20 novembre, quando i medici americani hanno staccato la spina del respiratore, su consenso dei famigliari. Pasqualini lascia la mamma Elisabetta, che con il marito Renzo ha un negozio di frutta e verdura nel

quartiere San Bortolo, il papà Sandro (dirigente in pensione dell’Irsap) con la moglie Caterina, oltre alla moglie Gina Jessica Smith, che aveva deciso di sposare proprio in Polesine, dove avrebbe tanto voluto tornare a vivere. Era infatti andato la scorsa estate a vedere qualche casale di campagna da ristrutturare, assieme al padre. Mirco era stato al centro di una commovente raccolta fondi, che aveva fatto registrare la somma di 113mila dollari, su un obiettivo di 200mila dollari. L’ingente cifra sarebbe servi-

Vicenza – Padova – Treviso – Venezia Asiago (VI) Arzignano, Chiampo, Recoaro (VI) Padova, Chioggia, Sottomarina, Rosolina Rovigo, Bassa Padovana Conegliano, Vittorio Veneto Treviso – Venezia – Padova Segusino , Quero (TV) Mestre (VE) Verona Est Verona Ovest, Lago di Garda, Mantova Belluno Cortina d’Ampezzo (BL Feltre (BL) Auronzo e Valli del Cadore (BL) Valdagno (VI) Schio (VI) Vicenza - Alto Vicentino

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ta per riuscire a tornare a una vita normale, dopo essere stato sottoposto ad un importante intervento chirurgico. Le procedure mediche e il percorso di riabilitazione avrebbero dovuto essere molto costosi, nonostante la copertura assicurativa sia di Pasqualini sia della moglie. Mirco si era diplomato all’I-

stituto tecnico commerciale “De Amicis” di Rovigo, diplomandosi ragioniere nel 1995. Dal 1998 al 2002 aveva lavorato a Castelfranco Veneto. Poi l’idea di volare negli Stati Uniti, per costruirsi una vita migliore, alla caccia di nuove sfide. Tutti i fondi raccolti tramite Gofundme.com avrebbero do-

vuto essere utilizzati per coprire costi e forniture mediche, oltre che per supportare la battaglia che Mirco Pasqualini doveva affrontare nel post ospedale. I respiratori hanno smesso di funzionare alle 9 di New York (le 15 in Italia), di venerdì 20 novembre. Marco Scarazzatti


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Cultura .

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Poesia Il parroco di Boara Polesine torna con una nuova opera per il periodo natalizio

Don Daniele Donegà, l’uomo di chiesa con l’anima da poeta L’originale iniziativa vuole essere di supporto ai lettori durante l’emergenza sanitaria

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on Daniele Donegà è da tutti conosciuto per essere il prete poeta, grazie ai suoi libri di poesia, spesso dedicati ai luoghi del Polesine, che ogni anno pubblica. Don Daniele è attualmente parroco dell’Unità Pastorale che raggruppa Granzette, Concadirame e Boara Polesine. Ha scelto il periodo natalizio per tornare con un nuovo libro di poesie, che è una raccolta tutta dedicata al periodo più magico dell’anno. “A inizio novembre ho deciso di ristampare altre 60 copie di “Bagliori: poesie dal lago di Garda”, edito ad aprile di quest’anno, che vede le mie poesie, scritte mentre mi trovavo in alcune località del Garda, nel periodo compreso tra il 7 aprile 2015, il 27-30 gennaio 2020, accompagnate dagli acquarelli dell’architetto Enrico Negri di Melara - racconta don Daniele - Come

sempre, tutte le copie sono numerate a mano”. In precedenza, il sacerdote aveva pubblicato altre raccolte di poesie. Tra queste, vanno citate “Nel silenzio della luce”, “Poesie e preghiere in Terra Santa”, “La luce del silenzio: nelle valli del delta del Po”, “Canda: poesie”. Nato a Canda il 20 aprile 1960, don Daniele ha conseguito la laurea in filosofia nel 1986 all’Università di Bologna. È stato poi ordinato sacerdote il 30 maggio 1992, dall’allora vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, Martino Gomiero. Nel 2007 ha conseguito a Roma, la licenza in teologia, al Pontificio istituto “Giovanni Paolo II”, seguita dal dottorato, sempre nello stesso istituto, nel 2010. Dal 2007 al 2011 è stato il segretario del vescovo Lucio Soravito De

Franceschi e consulente etico del Consultorio familiare. Dal 2 ottobre 2011 a fine agosto 2018, è stato parroco di Melara. Quindi dal mese di settembre 2018 è stato nominato nelle parrocchie di San Pietro, San Zenone, e arciprete della parrocchia della Beata Vergine Maria del Rosario, che fanno parte delle sopracitate frazioni di Rovigo. La sua passione per le poesie nasce da bambino. “Ho iniziato alcuni mesi fa a lavorare alla nuova raccolta di poesie, che sarà pronta per Natale, e che in copertina presenterà un acquaforte”. Non resta dunque che avere pazienza per poter leggere il suo nuovo libro. Sicuramente saprà suscitare come sempre tante emozioni in chi lo leggerà. Marco Scarazzatti

Don Daniele Donegà

Libri per asporto: la seconda ondata non ferma la voglia di cultura

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on più solo pizze o cibo da asporto, proposti da pizzerie e ristoranti, costretti a chiudere la sera con gli ultimi Dpcm. Ora, anche la cultura si propone come qualcosa da asportare, pur di non restare chiusa tra le mura di palazzi storici. E così, dopo l’idea di fare teatro tra le famiglie, avanzata ancora alla fine della scorsa estate, con attori che andavano direttamente a casa di chi ne faceva richiesta, a presentare una commedia davanti ad un piccolo gruppo di persone, questa volta tocca ai libri uscire dalle stanze delle biblioteche, per entrare nelle abitazioni di chi ne fa richiesta. Da Rovigo, tramite la prestigiosa Accademia dei Concordi, è partita questa originale iniziativa. Il comitato di gestione della storica biblioteca ha infatti lanciato l’idea del nuovo servizio di libri da asporto.“Le biblioteche sono chiuse, ma

il Covid-19 non fermerà la nostra voglia di leggere - affermano i responsabili dell’iniziativa -. Per questo motivo proponiamo l’iniziativa “Libri da asporto”, grazie alla quale è possibile prenotare il libro che si desidera leggere, telefonicamente o per mail”. Il libro verrà poi consegnato, in totale sicurezza, fuori dai locali della biblioteca rodigina, situata in piazza Vittorio Emanuele II. Un modo anche questo per essere più vicini alla gente, in questo periodo molto difficile, che ha finito per colpire in maniera importante anche il settore della cultura, oltre che quello degli spettacoli. È però significativo che a chi vuole continuare ad essere informato, sia offerta la possibilità di leggere, con un servizio del tutto innovativo e diverso dal solito, più simile a quello dei corrieri “pony express” degli speedy pizza. (r.p..)

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Sport Davide Pizzo Anche durante lo stop l’allenatore non smette di pensare ai suoi ragazzi

“In attesa di riprendere, con regole chiare e uguali per tutti” La squadra si mantiene in forma grazie alle schede tecniche preparate da Stefano Pilotto

“È

certamente strano stare fermi alla domenica. Non avere la partita, le tensioni e i pensieri, la responsabilità di allenare una squadra importante che rappresenta una città capoluogo, con una storia prestigiosa come quella del Rovigo, ma il momento non si può fare diversamente.” Davide Pizzo, 41 anni, di professione assicuratore, alla domenica, ora, si riposa godendosi la famiglia. “Ne approfitto per stare insieme ai miei cari, cercando un po’ di svago anche per mia figlia che, frequentando la prima superiore è in didattica a distanza e quindi davanti ad un pc”. La società presieduta da Monica Nale è stata una delle prime in Prima categoria a sospendere tutto, allenamenti di prima squadra e juniores, e a ruota l’intero settore giovanile. Prospettive future? “Vista la situazione è opportuno vivere alla giornata. Impossibile fare previsioni. La cosa importante, una volta che si è appiattita la linea di contagio, perché ovviamente il discorso sanitario viene al primo posto, è quello che si possa riprendere con disposizione chiare e regole uguali per tutti”. Intanto la squadra si mantiene in forma grazie

A fianco Davide Pizzo

alle schede tecniche preparate ad hoc da Stefano Pilotto, preparatore tecnico padovano al secondo anno a Rovigo. Il 25 ottobre, è stata l’ultima partita giocata dal Rovigo (vittoria 3-2 contro la Solesinese): arrivò la quarta vittoria di fila, su sei partite disputate: alle prime due arrivano altrettante sconfitte, con Loreo e Union Vis, rispettivamente prima e seconda. Un Rovigo che ha il secondo miglior attacco con 14 gol (prima è l’Union Vis con 17) mentre deve registrare qualcosa in difesa viste le 8 reti subite. “Ci stavamo lavorando - dice Pizzo - dopo il recupero totale di capitan Camalori. È vero che dobbiamo fare più attenzione in difesa e essere più cinici sotto porta: noi

per fare gol dobbiamo tirare tante volte, gli avversari, invece, in queste prime partite, ci hanno punito quasi sempre alla nostra prima disattenzione. Ma quello che mi piace sottolineare, però, è il fatto che siamo anche una squadra giovane e quindi qualche errore ci sta. C’è stato un rinnovamento quasi totale di giocatori rispetto allo scorso anno e di conseguenza un periodo di ambientamento è quasi fisiologico.” Il periodo di pausa forzata, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, serve a recuperare qualche infortunato eccellente. “Sì, è vero. Karapici, infatti, uno dei giocatori più importanti, è praticamente stato sempre fuori”. Cristiano Aggio

La Vecchia Guardia dona un contributo al settore giovanile

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n bel gesto da parte del club vecchia Guardia, scioltosi nel 2018, che ha voluto fare una donazione al settore giovanile del calcio Rovigo. La Vecchia guardia, che è sempre stato vicino alle vicende calcistiche del Rovigo calcio, aveva chiuso i battenti due anni or sono, prima del passaggio di proprietà da Calabria a Benasciutti. Dalla chiusura del conto corrente del club, Donà, assieme a Maurizio Gioso, (l’altro fondatore del club era Fabrizio Fredini), ha fatta una donazione economica alla società della neopresidente Monica Nale. “Abbiamo consegnato questo contributo come gesto di vicinanza al settore giovanile e quindi al futuro del calcio Rovigo. I colori biancoazzurri sono sempre nel nostro cuore - ha detto Donà - e auspichiamo che il percorso avviato dalla società riporti Rovigo nelle categorie che merita la nostra piazza, la nostra città.”

La Vecchia Guardia è sempre stata molto attiva e sensibile al mondo del volontariato non dimenticando lo spirito della beneficenza che negli anni scorsi li ha visti protagonisti con manifestazioni, allo stadio, come ad esempio l’organizzazione di raccolta di beni di prima necessità per le popolazioni colpite dal terremoto ad Amatrice, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, o alla visita nei reparti di pediatria all’ospedale cittadino. “Ogni contributo è ben accetto e verrà investito in formazione e crescita per i nostri ragazzi, pilastro della società del futuro - dice la presidente Nale -. Un grazie di cuore a Fabrizio e Maurizio, che a nome di tutti i componenti della Ex Vecchia Guardia hanno voluto darci un sostegno che è anche incentivo morale per continuare il nostro lavoro per il Rovigo Calcio”. (c.a.)

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L’intervista Francesco Calzavara debutta nella giunta Zaia

“In dirittura d’arrivo il bilancio tax free un miliardo di euro nelle tasche dei veneti” Le nuove risorse andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza Assessore Francesco Calzavara, come descrive il suo debutto nella nuova giunta Zaia? “Direi frenetico, visto che sono stato nominato solo qualche giorno dall’approvazione della manovra di bilancio e da lì sono partite tutte le procedure per poter arrivare in Consiglio regionale in tempo, scongiurando l’esercizio provvisorio che rallenterebbe la capacità di spesa della regione. Oggi questa è la mia priorità, assieme a tutta una serie di incontri per conoscere le singole direzioni a cui fanno riferimento le molte deleghe che il Presidente Zaia ha ritenuto di affidarmi”. Ci può fare qualche anticipazione? “Sarà un bilancio in continuità con la precedente legislatura e quindi, ancora una volta, tax-free. Ricordo che il Veneto è l’unica regione in Italia che non applica addizionale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini veneti ben oltre un miliardo di euro. Siamo riusciti a riconfermare tutte le poste di bilancio fino ad oggi finanziate, mentre si aumentano gli stanziamenti per i temi ambientali, con la messa in sicurezza di discariche, il finanziamento di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico ed iniziative atte a contrastare l’inquinamento dell’aria da PM10. Grazie a buoni dati di bilancio abbiamo la possibilità di assumere nuovi mutui, che andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza”. Quali le priorità della Regione in questo periodo di emergenza?

“Garantire le risorse agli assessorati più esposti alla crisi pandemica, in primis alla Sanità e al sociale. I contributi che continuano a pervenire da benefattori, sommati alle risorse proprie della Regione, garantiscono la tenuta del nostro sistema sanitario. Credo che nei prossimi mesi sarà necessario sostenere le famiglie in difficoltà che pagheranno il calo occupazionale in molti settori, primo fra tutti quello del turismo, che in Veneto è la prima “industria” per fatturato. Naturalmente la Regione farà la sua parte, nella speranza che le varie iniziative promesse dal Governo di Roma abbiano una reale ricaduta sui nostri territori”. Lei si occupa anche di rapporti con il credito, alle banche cosa chiedete in questo momento? “Gli istituti di credito hanno dimostrato in questa fase di essere al fianco delle imprese e delle famiglie. La sospensione del pagamento di mutui e finanziamenti è stato sicuramente un salvagente importante, ora si tratta di capire quale sarà il sostegno reale all’economia, nel momento della ripartenza”. Un’altra sua competenza riguarda gli enti locali, i quali spesso invocano più risorse e maggiore attenzione dalla Regione, quali risposte date? “Il ruolo della Regione in questa fase, dove lo smart working ha dimostrato tutte le sue potenzialità e criticità, potrà essere quello di promotore di una progressiva digitalizzazione della pubblica amministrazione sostenendo, e questo vale soprattutto per i piccoli comuni, l’approvvigionamento di dotazioni tecnologiche e piattaforme gestionali. Strumenti che possano favorire una sempre maggiore tra-

“La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021”

sparenza e rapidità nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i suoi cittadini”. Cosa servirà al Veneto una volta uscito dalla pandemia? “I Veneti hanno dimostrato anche nelle recenti crisi economiche di avere una straordinaria capacità reattiva, sapendosi riprendere prima e meglio di altri. Da persone pragmatiche, quali siamo, abbiamo bisogno di una cornice normativa chiara entro la quale muoversi. Vedo purtroppo ancora molta confusione, soprattutto sulle opportunità che i Recovery Fund potranno dare alle nostre future generazioni. La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021. L’auspicio è che il Governo ripartisca questi fondi con una logica e che premi quei

progetti che abbiano un immediato ritorno sul territorio. Contributi a pioggia di certo non cambierebbero in maniera sostanziale le sorti di imprese, cittadini e istituzioni pubbliche”. E’ chiamato ad occuparsi di anticorruzione in una Regione che si è trovata a fare i conti con l’illegalità e l’infiltrazione della criminalità, come agire? “Ricordo che la Regione del Veneto, nel precedente mandato, si è dotata di una normativa che prevede la costituzione di Parte civile in caso di delitti di stampo mafioso che si verificano nel territorio regionale. Infatti, a garanzia e tutela della legalità nel proprio territorio e nell’impegno al contrasto a fenomeni di criminalità organizzata, cito il maxi processo contro il clan dei Casalesi di Eraclea dove la Regione ha incaricato l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova per la Costituzione di Parte Civile dell’Ente”. (n.s.)










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Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, capogruppo in Consiglio Regionale

“A caccia di risorse per l’economia veneta”

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l veneziano Raffaele Speranzon guida il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale. E’ stato il più votato del suo partito e ora, dopo l’attività in consiglio comunale e in Provincia, insieme alla presidenza dell’Ater, affronta il nuovo incarico nel parlamentino veneto. In questo inizio di legislatura quale vuole essere il vostro apporto? “Non possiamo nascondere il fatto che siamo stati eletti in un periodo particolarmente critico e ci rendiamo conto della situazione che ci circonda, siamo tutti espressioni di territori che stanno subendo gli effetti devastanti della pandemia. Dal turismo al commercio, dalla produzione ai servizi, il nostro impegno dovrà essere orientato a queste realtà perché sappiamo che le misure messe in campo dal governo dal punto di vista dei ristori copriranno solo in parte le perdite subite. Si tratta di difendere i veneti che stanno combattendo con ogni mezzo per evitare di fallire, non possiamo tirarci indietro. La nostra azione perciò sarà volta a difendere gli interessi del nostro mondo produttivo, che altrimenti rischia davvero di crollare. Non possiamo sottrarci a questa responsabilità”. Cosa c’è da fare subito? “Buona parte del Pil veneto è generato dal turismo, ma in questo momento di difficoltà il nostro patrimonio rischia di diventare appetibile per la malavita organizzata o aziende straniere che possono piombare sui nostri asset e sulle nostre imprese. La nostra azione sarà quella di individuare all’interno del bilancio dei capitoli per finanziare gli interventi a favore delle imprese. L’indirizzo che avremo come consiglieri sarà quello di recuperare più risorse possibili da destinare al ristoro di aziende che rischiano di chiudere. Non possiamo permetterci di perdere aziende e innescare un effetto domino terribile, questo deve avere la priorità”. Oltre all’emergenza, quali altri progetti avete in serbo? “Riteniamo che la Regione debba svolgere un ruolo importante nella definizione delle strategie per il Porto di Venezia, che insieme a Marghera e Chioggia

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Regione

rappresenta il nostro sistema portuale, uno degli aspetti identitari del Veneto legato alla tradizione marinara, cantieristica e dei commerci. Questi ultimi in futuro si sposteranno ancora più ad oriente e vedranno pertanto Venezia in una posizione strategica. Dobbiamo promuovere una forte politica per rivendicare questo ruolo”. Un’altra proposta a cui tenere? “Sicuramente il sostegno alle famiglie è per noi una priorità, specie per quelle fragili e più esposte. Abbiamo la necessità di mettere sotto protezione i nuclei familiari, così importanti in termini di valori ed esperienza, dai genitori che lavorano ai figli, fino agli anziani. Anche per le attività extradidattiche svolte da gruppi e associazioni sportive è fondamentale il contributo e il sostegno della regione. Queste realtà associative in ambito sportivo, culturale e ricreativo sono alleati preziosi per le famiglie”. Come giudica il rapporto all’interno della compagine di maggioranza? “Con la maggioranza il rapporto è ottimo nei contenuti. Il nostro compito nel corso di questa legislatura sarà anche quello di garantire dignità ai veneti, quasi il 10 per cento, che hanno espresso la loro preferenza a Fratelli d’Italia. Su ogni ambito faremo valere il ruolo che ci è stato affidato”. Sarà la volta buona per centrare l’obiettivo dell’autonomia? “Con questo governo in carica ci sono ancora degli ostacoli da superare, auspico quindi un deciso cambio di colore con le prossime elezioni in modo da cambiare passo e realizzare l’obiettivo che la compagine di centrodestra si è posta sottoscrivendo il patto dell’estate scorsa fra Meloni, Salvini e Berlusconi. Un accordo chiaro che mette tra le priorità proprio la realizzazione dell’autonomia, la chiarezza su alleanze di governo che siano diretta espressione del voto e non di inciuci fra partiti e una riforma in senso presidenzialista dell’elezione del Capo dello Stato. Un deciso cambio di rotta che finalmente completerà anche il progetto dell’autonomia e imprimerà quella svolta che gli elettori invocano da tempo”.

L’intervento Giacomo Possamai (Pd)

“Sanità più vicina ai cittadini”

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uella che ci viene imposta dalla pandemia è una sfida storica, collettiva. Una prova molto dura che ci richiama alla responsabilità comune e all’impegno solidale per uscire al più presto da questa dolorosa emergenza. Lo sforzo straordinario che in questi mesi è stato messo in campo dagli operatori sanitari, dalle tante professionalità preziose e dalle istituzioni è stato indispensabile per mettere un argine al dilagare distruttivo del virus. Se dobbiamo confidare nel fatto che la nostra sfida collettiva alla fine verrà vinta, non possiamo però dimenticare che nei lunghi anni di ‘normalità’ sanitaria non sono stati compiuti quei passi essenziali che ci avrebbero consentito di essere oggi ben più forti di fronte alla pandemia. Nel tempo abbiamo infatti smarrito quell’impronta, quel modello di sanità pubblica che aveva come principio irrinunciabile l’accesso universale, diffuso, dei servizi a beneficio dei cittadini. E’ inutile soffermarsi sull’attribuzione delle responsabilità, perché la retromarcia rispetto a quanto di buono era stato impostato nel passato è stata fatta in modo trasversale e ad ogni livello istituzionale. Altrettanto fuorviante è la gara tra i primi della classe perché in gioco non c’è la salvezza di singoli territori bensì di un intero Paese. Il Veneto può andare orgoglioso di essere la terra di una grande politica, Tina Anselmi. Fu lei, da ministra, la madre del sistema sanitario nazionale istituito nel 1978. Una riforma epocale che garantì pieno diritto alla salute e coesione nazionale, eliminando disuguaglianze che vanno considerate ancor più inaccettabili quando si parla di sanità. Oggi, lo stesso Veneto, è chiamato a ripristinare, a ricollegarsi a queste radici del passato. Lo deve fare riportando il complessivo sistema sanitario regionale ad una dimensione più vicina ai cittadini, attraverso il ripristino ed il potenziamento dei servizi sul territorio così come attraverso il rafforzamento degli investimenti per la medicina di base e per le borse di studio, per le strutture di sostegno alle persone disabili e per gli anziani, il cui unico approdo non può essere quello delle case di riposo. L’altra emergenza da affrontare nel quotidiano è quella della carenza di assunzioni del personale sanitario, oggi insufficiente per colmare i pensionamenti notevolmente in crescita. Diventa insomma doveroso tornare ad investire e programmare la sanità pubblica con una visione collettiva. L’occasione dell’utilizzo delle risorse che l’Europa mette a disposizione con il Recovery Fund è irrinunciabile. Si tratta di una mole di stanziamenti che vanno utilizzati in primo luogo nell’ambito della sanità, con progetti mirati e con un lavoro istituzionale minuzioso, di cura e di attenzione profonda al bene comune. Il curarsi non può tornare ad essere un privilegio di chi ha più mezzi e possibilità. Ripristinare la ‘democrazia della salute’ è un orizzonte che il Veneto, attraverso il ridisegno socio-sanitario, deve riconquistare. Tornando al passato, facendo tesoro della dura lezione del presente, garantendo a tutti un futuro migliore. Giacomo Possamai

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Regione

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Forza Italia La padovana Elisa Venturini è capogruppo in Consiglio Regionale

“In Regione da portavoce delle necessità dei territori” E

ntrata in Consiglio Regionale con oltre 6.500 preferenze personali, la padovana Elisa Venturini, da oltre due decenni è in prima linea e protagonista sulla scena politica: sindaco di Casalserugo per due mandati, consigliere provinciale, nonché vice presidente di Anci Veneto, ora è alla guida del gruppo consigliare di Forza Italia, nella compagine di maggioranza. Come si è svolta in queste prime settimane l’attività del Consiglio? “Stiamo partecipando in presenza alle sedute del Consiglio e ai lavori delle commissioni, distribuiti nelle varie aule, con tutte le precauzioni del caso: la presenza è un rischio ma in questo ambito è una necessità per poter lavorare, discutere e confrontarci. Abbiamo partecipato all’insediamento delle commissioni di cui facciamo parte. Nel mio caso, nella prima commissione bilancio ho la possibilità di conoscere e approfondire nel dettaglio tutti i progetti di legge regionale e i documenti che prevedono impegno di spesa, quindi la quasi totalità dei provvedimenti regionali”. Ad esempio? “In questo periodo ovviamente l’attenzione è rivolta all’ambito sanitario: abbiamo

previsto l’assegnazione di un beneficio economico agli specializzandi del quarto e quinto anno, ai ricercatori e docenti universitari che stanno presentando servizio sul fronte Codiv e in questo periodo svolgono un’attività intensa. Si tratta di professionisti non sono inseriti nel servizio sanitario nazionale, ai quali non veniva riconosciuto alcun beneficio economico. Un altro provvedimento riguarda la copertura a livello legislativo della spesa per la piattaforma informatica regionale Zero Covid Veneto per il monitoraggio e sorveglianza della persona. Si tratta di un sistema che va ad implementare Immuni. Mentre l’applicazione nazionale è un alter che avvisa quando entriamo in contatto con persone che sono state positive, Zero Covid Veneto invece è un sistema di biosorveglianza dove la persona segnala se presenta sintomi sospetti o si trova in quarantena. In questi giorni stiamo prendendo in mano la legge di bilancio, con i relativi collegati alla finanziaria: i tempi sono abbastanza ristretti, l’approvazione prevista entro la fine dell’anno e comporterà una presenza costante a Venezia”. Quali le urgenze e le priorità? “Un po’ tutta l’attività è incentrata sulla

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gestione dell’emergenza Covid e le conseguenze economiche della pandemia, a partire dalle necessità in ambito sanitario, per individuare le adeguate strategie sul fronte economico per sostenere le attività produttive e l’occupazione. Il mondo dell’impresa e del lavoro non può vivere solo di sussidi, ma richiede ad esempio maggiore formazione. Il segnale positivo arrivato di recente dalle borse alla notizia del vaccino da’ l’idea di come il mercato è in grado di reagire e riprendersi anche di fronte a queste crisi. Altra questione sarà come lo Stato italiano userà i fondi che arrivano dall’Europa e che saranno destinati anche alla Regioni. Dovremo pianificare nuove progettualità e tutta la parte legata agli investimenti. La vera partita sarà questa. Sicuramente queste risorse hanno delle ricadute sull’economia locale, sta a noi orientarle al meglio”. Com’è il rapporto con la maggioranza e la Lega in particolare? “La Lega ha numeri importanti, noi ci poniamo come degli alleati leali, con la dignità di chi proviene dal territorio e può portare tutta la propria esperienza. Più che avanzare rivendicazioni legate a dei semplici numeri abbiamo dei territori da rappresentare, al di

Elisa Venturini

là della collocazione politica”. Da sindaco e consigliere provinciale al Consiglio Regionale, come sta vivendo questa nuova esperienza? “E’ una delle domande che mi viene rivolta più spesso. Ho lavorato per 17 anni in Comune, di cui 10 da sindaco, 15 in Anci, e 6 anni anni in Provincia. Da amministratore locale hai un ruolo operativo, pensi ad un progetto, ad un intervento e poi passi all’azione. Il ruolo del consigliere regionale prima di tutto è legislativo, intervieni a livello normativo, devi studiare i progetti di legge, i regolamenti, approfondire i temi. I risultati immediati di questo lavoro non si vedono subito, spesso ci vogliono anche degli anni. Affronto questo nuovo impegno con il mio bagaglio di esperienza sul campo e di conoscenza del territorio, mi faccio portavoce delle esigenze, delle necessità dei cittadini. Portiamo e discutiamo a livello regionale delle istanze del territorio, sapendo che ognuna delle sette provincie ha le sue esigenze e particolariNicola Stievano tà”.

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QUANTO VALE IL IN VENETO? Le stime a livello territoriale, effettuate sulla base delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio, consentono di dimensionare in quasi 1,7 MILIARDI DI EURO l’importo delle sole detrazioni fiscali in Veneto. A dirlo è la ricerca condotta da CNA Veneto con il supporto di Centro Studi Sintesi di Mestre. In cinque anni, dal 2021 al 2026, il Superbonus muoverebbe circa 1 miliardo 652milioni di euro così ripartiti: 148 nel 2021, 379 nel 2022, 337 nel 2023, 316 nel 2024 e nel 2025, 156 nel 2026. La stima a livello territoriale è stata effettuata sulla base della quota degli investimenti attivati dagli ecobonus negli ultimi cinque anni (fonte: ENEA); tale valore è stato poi parzialmente corretto tenendo conto della quota di edifici residenziali con almeno 15 anni (fonte: Istat). Il provvedimento dovrebbe consentire di innalzare il valore degli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica in media del 41%,

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riqualificazione energetica in media

con effetti positivi sugli investimenti del sistema casa fortemente provato nell’ultimo decennio. Con il Superbonus in Veneto gli incentivi fiscali passerebbero dai 665 milioni medi annui del periodo 2014-2019 a 941 milioni medi annui dei prossimi anni. Se al valore economico delle sole detrazioni fiscali (1,7 miliardi di euro) generate direttamente dalla misura sommiamo l’impatto dei bonus edilizi tradizionali, rinvigoriti dalla possibilità di cessione del credito e dal Superbonus stesso, arriviamo a un totale di circa 5,6 miliardi di incentivi fiscali per l’edilizia nei prossimi 6 anni, con un potenziale in termini di investimenti di almeno 14 miliardi di euro (per rimanere prudenti). “Il ricorso al meccanismo delle detrazioni fiscali, applicato agli interventi di efficienza energetica e agli interventi antisismici, va nella direzione auspicata da tempo da CNA Veneto, – dichiara il Presidente Alessandro Conte – ora però è necessario che il Governo si impegni ad inserire nella Legge di Bilancio il prolungamento del Superbonus 110% per il prossimo triennio. Consideriamo questa misura un volano straordinariamente importante per l’intera filiera delle costruzioni e ne sollecitiamo

l’estensione anche ai capannoni, per migliorarne le condizioni di sicurezza. Non si capisce infatti perché questa tipologia di immobili non sia ricompresa tra i possibili beneficiari. Peraltro, per le sue specifiche caratteristiche, il Superbonus 110% potrà beneficiare delle risorse destinate dal Recovery Fund alla transizione energetica. In prospettiva questo strumento potrebbe quindi essere finanziato perlomeno fino al 2026, favorendo l’accelerazione degli interventi di riqualificazione edilizia, con un’attenzione particolare alle questioni ambientali e alla necessità di lasciare in eredità alle prossime generazioni un mondo più sostenibile. Infine – chiude il Presidente – per rendere la misura davvero efficace è necessario prevedere un alleggerimento della burocrazia che risultando eccessiva rischia di scoraggiare molte attività”. “Da un’indagine condotta dal Centro Studi di CNA che ha coinvolto oltre 2mila imprese a livello nazionale e circa un centinaio a livello veneto – dichiara il Segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – il 70% ritiene che il provvedimento potrà dare nuovo impulso alla filiera dell’edilizia.”


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Il Ministro dello Sviluppo Economico il 24 novembre conferma la proroga del Superbonus 110% P

Il Ministro Stefano Patuanelli, in audizione alla Camera di fronte alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è molto chiaro a riguardo, anche se nel documento di Bilancio 2021 al vaglio non c’è traccia di questa misura. «È impensabile che il superbonus si fermi al 31 dicembre 2021. L’intenzione del Governo e del Parlamento è sicuramente di dare una prospettiva più ampia di quella prevista contemperando la proroga con le esigenze del bilancio e dell’utilizzo del Recovery fund. Cito tutti e due perché non è detto che la proroga debba essere finanziata solo con uno o con l’altro. Potrebbe essere finanziata in parte con fondi propri di bilancio e in parte con fondi del Recovery. Ma è impensabile che una misura così importante si fermi al 31 dicembre 2021».

Il ministro fornisce anche i primi dati sull’applicazione del beneficio. «In poco più di 20 giorni di monitoraggio dell’Enea sulle richieste per il Superbonus 110%, sono stati 193 gli interventi presentati e autorizzati, con un’ammissione a detrazione di circa 14 milioni e 700 mila euro e con crediti per 16 milioni e 200 mila circa. Sono numeri ancora molto piccoli perché stiamo parlando di 20 giorni, in un quadro che comunque è operativo e c’è attesa per eventuali elementi di proroga», ha concluso Patuanelli, ribadendo infine che la legge delega per il testo unico sugli incentivi per l’edilizia ci sarà, ma non nel collegato della legge di bilancio Sulla questione della proroga si concentrano anche gli agenti immobiliari professionali della Fiaip. «Riteniamo che il superbonus 110% sia una misura particolarmente strategica per il rilancio di tutto il settore immobiliare, ma in particolare dell’usato che racchiude il 75% delle transazioni immobiliari»,

di Tiengo Alessandro

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ha detto il presidente nazionale Gian Battista Baccarini, in audizione nella commissione Ambiente della Camera sulla legge di Bilancio 2021. La Fiaip propone di estendere la durata del superobonus «ad almeno tre anni, almeno fino a fine 2024 (riteniamo molto importante che sia fatto ora, nella legge di Bilancio proprio per dare un reale e fattivo contributo nel riuscire a porre in essere queste opere così importanti)». E chiede anche di «ampliare gli interventi che ricadono in questa misura a tutto il patrimonio immobiliare, non solo a una parte, seppur cospicua, del residenziale, ma all’intero patrimonio residenziale e anche al non residenziale (quindi negozi, uffici, capannoni, laboratori artigianali), con una particolare attenzione per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche (oltre il 50% dei palazzi nei centri storici non ha l’ascensore)».

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RISPOSTE

Per cercare di migliorare la comprensione e dunque l’adesione al SuperBonus 110%, cerchiamo di rispondere attraverso le domande più frequenti poste dai cittadini ad Enea, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, vigilato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per gli interventi che iniziati prima di tale data a quali condizioni sono ammissibili alle detrazioni del 110%? Quali documenti bisogna produrre in questi casi? Il primo periodo del comma 1 dell’art. 119 del “decreto rilancio” prevede che “La detrazione di cui all’articolo 14 del decretolegge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, si applica nella misura del 110 per cento per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, nei seguenti casi:” La norma, in sostanza, non fa riferimento alla data di inizio dei lavori ma pone soltanto la condizione che la detrazione del 110% si applica alle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020. Il comma 1 specifica, inoltre, gli interventi “trainanti” ammessi alla detrazione del 110% e pone alcuni vincoli e requisiti, cioè stabilisce: a) i limiti di spesa differenziandoli per edifici di tipo unifamiliari e condominiali e per questi ultimi tenendo conto del numero di unità immobiliari presenti;

ENEA RISPONDE AI QUESITI PIU’ FREQUENTI b) il requisito che i materiali isolanti rispettino i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017; c) quando è agevolabile l’allaccio alla rete di teleriscaldamento; d) quando è agevolabile installare le caldaie a biomassa. Il comma 3 aggiunge il requisito che, ai fini dell’applicazione della detrazione del 110%, bisogna conseguire il miglioramento di due classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Da quanto sopra si conclude che, per tutti gli interventi “trainanti” la fruizione dell’aliquota del 110% è subordinata al rispetto di quanto previsto ai commi 1 e 3, sia per i requisiti tecnici che per la spesa massima ammissibile, a prescindere dalla data di inizio dei lavori. Ciò comporta, inoltre, che la documentazione da produrre in questi casi sia quella richiesta per gli interventi con data di inizio lavori a partire dal 1° luglio 2020.

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È possibile realizzare più interventi trainanti contemporaneamente? Si. Come chiarito nella circolare dell’Agenzia delle entrate 8 agosto 2020, n. 24/E (cfr. paragrafo 4) “Nel caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi agevolabili, il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati.”

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FAQ DOMANDE E RISPOSTE

Per usufruire delle detrazioni fiscali previste dall’ecobonus (ex legge 296/2006 e D.L. 63/2013 e successive modificazioni) e dal Superbonus (detrazioni fiscali del 110% ex D.L. 34/2020 come convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77) è richiesta, tranne qualche eccezione, la presenza dell’impianto di climatizzazione invernale.

Cosa si intende per impianto di climatizzazione invernale? Per la fruizione dell’ecobonus, l’immobile oggetto dell’intervento deve essere già dotato di impianto di climatizzazione invernale (vedi circolare

ENEA RISPONDE AI QUESITI PIU’ FREQUENTI dell’Agenzia dell’entrate n. 36 del 31/05/2007). Si desume che, ai fini della verifica della condizione richiesta per l’ecobonus e il Superbonus, l’impianto di climatizzazione invernale deve essere fisso, può essere alimentato con qualsiasi vettore energetico e non ha limiti sulla potenza minima inferiore. Ai medesimi fini, inoltre, l’impianto deve essere funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria. Nella circolare 24/E del 2020 è stato precisato, al riguardo, che gli interventi sono agevolabili a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano dotati di impianti di riscaldamento presenti negli ambienti in cui si realizza l’intervento agevolabile. Ciò implica, pertanto, che anche ai fini del Superbonus è necessario che l’impianto di riscaldamento, funzionante o riattivabile, sia presente nell’immobile oggetto di intervento.

SuperEcobonus 110% e Asseverazioni Il decreto legge 34/2020 “Decreto Rilancio” convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020 n.77, prevede l’innalzamento al 110% dell’aliquota di detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di efficienza energetica che soddisfano i requisiti di cui al decreto 06/08/2020 e per gli interventi antisismici di cui ai commi da 1 -bis a 1 -septies dell’articolo 16 del decretolegge 4 giugno 2013, n. 63. Tramite il sito www.detrazionifiscali.enea.it è possibile creare e protocollare le asseverazioni obbligatorie alla fine dei lavori e quando si opta per la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli stati di avanzamento lavori al 30% e al 60%.


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PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA DOTT.SSA MARTINA BIGONI DOTT.SSA NELA JELCIC DOTT.SSA ANTONELLA TINTI

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RADIOLOGIA DIAGNOSTICA DOTT. PAOLO CARPEGGIANI DOTT. DINO GATTAZZO DOTT. SIMONE SALA

OSTETRICIA E GINECOLOGIA DOTT.SSA GABRIELLA CANDUSSI DOTT. VANNI VENTUROLI

SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE

OTORINOLARINGOIATRIA DOTT. GIORGIO BONDESAN

SENOLOGIA DOTT. DINO GATTAZZO

PEDIATRIA E PUERICULTURA DOTT.SSA SABRINA ARMARI

TERAPIA ANTALGICA DOTT. PIERLUIGI MANCHIARO

PNEUMOLOGIA DOTT. GIANFRANCO DALLA PIETRA

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Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

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Plasma iperimmune

La Banca del Plasma della Regione Veneto contro il Coronavirus

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L’appello a chi è guarito: “Donate il plasma” Curare il Covid da casa, indicazioni per i medici di famiglia a pag 38

Curare Sabi Work, Rovigo ilMedica: Covid da casa, indicazioni dal 2002 nuovo ambulatorio organizza per i medici di e accredita Oculistico famiglia congressi a pag 39

a sanità della Regione del Veneto ha sperimentato e confermato che i pazienti che hanno avuto la malattia sviluppano anticorpi che sono in grado di inibire l’infezione causata dal Coronavirus. L’efficacia del risultato dipende dal quadro clinico generale. La persona per donare il plasma deve aver contratto la malattia e avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Se ha avuto solo il tampone positivo ma senza sintomi oppure se ha avuto sintomi ma non è sicuro di aver avuto il coronavirus non è idonea a donare il plasma. Negli asintomatici la quantità di anticorpi non è sempre sufficiente per curare il malato. Per ogni Ulss sono stati individuati dei centri di riferimento dove il volontario può rivolgersi per la raccolta del plasma iperimmune. “La Regione del Veneto invita gli ex pazienti covid oggi guariti che desiderano dare il proprio contributo, donando il plasma, a contattare telefonicamente il centro trasfusionale più vicino e aiutare concretamente alla guarigione di altri malati”. Prosegue alla pag. seguente

Tumore alla prostata, Sabi Work, l’efficacia dei farmaci dal 2002 organizza esenolitici accredita congressi a pag 40

Tum l’ef sen


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Regione Veneto

La Banca del Plasma della Regione Veneto contro il Coronavirus e l’appello alla donazione a chi è guarito

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Rovigo Medica Spa Dott. Alfredo Recca Specialista in Oftalmologia Via L. Einaudi 80/82 - Area Tosi – Rovigo Tel. 0425.474769 - Cell. 327.0241874 info@rovigomedica.it www.rovigomedica.it

E

Curare il Covid da casa, indicazioni per i medici di famiglia

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urare le persone con infezione da Sars-CoV-2 non ospedalizzate, un vademecum è stato messo a punto dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Lombardia, con la partecipazione della Clinica di Malattie Infettive, Dipartimento di scienze Biomediche e Cliniche Sacco dell’Università di Milano, diretto dal professor Massimo Galli, indirizzato ai medici di famiglia. Un protocollo di cure domiciliari nei pazienti con sintomi per evitare o contenere l’evoluzione della malattia e quindi l’ospedalizzazione. Si distingue in primo luogo, nella classificazione dei pazienti, tra i casi accertati e quelli sospetti. Rappresenta un caso accertato – si legge – il soggetto con tampone nasofaringeo o antigenico positivo. Il caso sospetto invece è quello del paziente con sintomatologia compatibile con infezione da Sars-CoV-2, che non ha non ancora effettuato il tampone o chi ha un esito negativo ma con elevata probabilità pre-test di infezione (contatto di soggetto con infezione accertata). Nei sintomatici a domicilio è consigliato utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre; un’abbondante idratazione per via orale se non controindicata; sedativi per la tosse al bisogno; in caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con idratazione orale; si ribadisce l’importanza di una corretta alimentazione Per quanto riguarda i trattamenti specifici, nel documento si evidenzia che “al momento nessun trattamento ha dimostrato un chiaro beneficio in pazienti la cui severità imponga l’ospedalizzazione. Vi sono in ogni caso alcune terapie che sono controindicate poiché non hanno dimostrato nessun tipo di efficacia in nessun setting (né ospedaliero né territoriale) ed espongono il paziente a potenziali rischi ingiustificati se somministrate senza adeguato monitoraggio: tra questi sono da citare l’antiretrovirale lopinavir/ritonavir, l’antibiotico azitromicina e l’antimicrobico/immunomodulante idrossiclorochina”. “È in particolare fortemente sconsigliato – si precisa - l’utilizzo di azitromicina, fatti salvi quei casi in cui vi sia il fondato sospetto di contestuale infezione batterica”. Viene invece ribadita l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica che è fortemente raccoman-

Le linee guida della Federazione dei medici Lombardi e il documento dei colleghi dell’Istituto Mario Negri e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo data in tutti i soggetti di età superiore ai 60 anni o appartamenti a categorie inserite nel piano nazionale di vaccinazione antinfluenzale 2020/21. Le linee guida dei medici della Lombardia pubblicate sul sito della Omceo di Bergamo, anticipano quelle del ministero che dovrebbero uscire a breve. Nel frattempo i medici dell’Istituto Mario Negri e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Giuseppe Remuzzi, Norberto Perico, Monica Cortinovis e il professor Fredy Suter, hanno preparato un documento sulle cure domiciliari da somministrare non appena si manifestano i sintomi che possono essere riconducibili all’infezione da Sars-CoV-2, ancora prima di sottoporsi al tampone (a differenza del vademecum dei medici Lombardi da cui sembrerebbe discostarsi anche nelle indicazioni di alcuni trattamenti). Il protocollo al momento è stato sperimentato su circa 50 pazienti, con tampone positivo e lievi sintomi, che sono guariti senza la necessità di essere ricoverati in ospedale. Il documento sarà a breve pubblicato sulla rivista Clinical and Medical Investigation.

’ questo il contenuto del video che la Regione Veneto ha diffuso per sensibilizzare la popolazione alla donazione del plasma iperimmune. Un appello ai pazienti già guariti da Coronavirus per consentire gli studi clinici sperimentali per una terapia innovativa e che si è rivelata efficace in molti casi. La donazione “prevede il prelievo del plasma da persone guarite dal Covid-19, per poi somministrarlo a pazienti malati, affetti dallo stesso virus, per “rifornirli” degli anticorpi che erano già stati sviluppati, nel proprio sangue, dai pazienti guariti” spiega Giuseppe dal Ben, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima nella sua pagina Facebook, nell’introduzione al video diffuso dalla Regione Veneto. Appello alla donazione della Regione che l’Ulss 9 Scaligera ha fatto suo rilanciando la campagna “# dona il tuo plasma” anche attraverso volti noti del mondo dello sport, dello spettacolo, della vita economica, dell’informazione e del territorio, tra questi Red Canzian, Paola Pessot, Piero Fanna, Gian Antonio Stella, Giobbe Covatta, Marina Salamon, Jerry Calà, sara Simeoni … “Coloro che hanno avuto la fortuna di guarire dal Coronavirus, - sono le parole dei vip - se donano il sangue con il loro plasma posIl plasma iperimmune serve sono salvare molte vite per consentire gli studi clinici perché aiuterà a guarire quelli che a oggi sono in sperimentali per una terapia mezzo al guado. In queinnovativa e che si è rivelata sto momento difficile e particolare che stiamo efficace in molti casi vivendo facciamo squadra. Dobbiamo cercare di fare il possibile. La donazione del sangue è più che mai urgente e utile. Il nostro sangue è prezioso ma donare il plasma può salvare delle vite. Usciamo dal tunnel del Covid 19 per vedere la luce della vita, tutti insieme”. Chi può donare e come si fa L’appello alla donazione è rivolto a tutti i soggetti che sono expazienti Covid: il paziente che intende donare il proprio sangue deve possedere i seguenti requisiti, da valutare in via preliminare con contatto telefonico: - deve avere un’età compresa tra 18 e 60 anni - il soggetto di sesso maschile non deve essere mai stato trasfuso - il soggetto di sesso femminile non deve mai essere stato trasfuso e non deve aver avuto gravidanze - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata sintomatica - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente (tampone rino-faringeo positivo) - la guarigione da infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente mediante due tamponi negativi consecutivi - criteri di idoneità generale alla donazione (anamnesi fisiologica, patologica, farmacologica).

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Rovigo Medica:dal nuovo ambulatorio Oculistico Sabi Work, 2002 organizza

e accredita congressi

Dotazione di apparecchiature di ultima generazione per garantire visite ed esami diagnostici accurati

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ga tutelata nel miglior modo possibile. ’oftalmologia è una branca della mediciL’attuale strumentazione è ottimale na nella quale si è assistito negli ultimi anche per eseguire visite oculistiche anni ad un profondo cambiamento legato pediatriche in quanto consente di rilesostanzialmente all’innovazione ed al min’insegnante di lettere che, ad un certo punto del suo La storia di un’azienda tutta altempi femminile, vare in velocissimi la presenza di glioramento tecnologico e, quindi, strumenpercorso professionale, si rimette in gioco e tenta una eventuali difetti visivi anche in età pretale. Attualmente si possono garantire diaspecializzata nell’aggiornamento strada tutta nuova, l’organizzazione di corsi di formazione scolare e, di conseguenza, di prescrivegnosi di altissima precisione e meticolose del personale sanitario e di congressi soprattutto nell’amdel personale sanitario che nell’ultimo anno, re correzioni ottiche appropriate. valutazioni sull’andamento della patologia bito medico, settore che aveva conosciuto e per cui aveva Nella nostra struttura è già presente oculare grazie all’utilizzo di dispositivi che con la pandemia, ha saputo cogliere provato un significativo interresse per trascorsi universitari. una sala operatoria attrezzata per interavvicinano allo zero la possibilità di errore. E con un semplice fax e un computer, nel 2001, avvia la prola sfida della formazione aventi distanza di chirurga degli annessi palpeE’ comunque assolutamente indiscutibile pria attività. brali quali calazi, pterigi, neoformazioni che l’oculista debba avere profonde e soIl primo congresso va bene a tal punto che poi ne seguono “Endocrinologia per la Festa della Donna” è stato un Congresso e per interventi di malposizione palpelide conoscenze della materia non soltanto altri; soprattutto grazie al passaparola, l’azienda ha modo di organizzato per alcuni anni sempre a marzo in occasione della Festa brale come entropion ed ectropion. Atoculare, ma anche di medicina generale in farsi conoscere e crescere fino a diventare, da attività svolta della Donna, in cui si sono sviluppate tematiche specifiche tualmente Rovigo Medica è in grado quanto moltissime patologie e moltissimi con particolare riguardo alla tiroide e all’osso in casa, una strutturata realtà che oggi realizza decine di di garantire visite ed esami diagnostici principi farmacologici presentano complieventi l’anno, lavorando in diversi contesti nazionali – Paaffidabili e scrupolosi e rappresenta una canze ed effetti collaterali a livello delle dova, Trieste, Roma, Firenze, Trapani - ed internazionali, in validissima scelta in caso di valutazioni strutture oculari: basti pensare alle riperparticolar modo nell’ambito della congressistica medica e cussioni oculari che si possono avere nella strumenti di primissima fascia. La scel- in caso di maculopatie allo stadio inziale l’acquisto di attrezzature moderne che di deficit visivi di qualsiasi tipo. della formazione sanitaria. possono consentire l’eventuale inquaE’ una struttura con una dirigenza dimalattia diabetica, nelle patologie tiroidee, ta delle apparecchiature è ricaduta, in o già evolute. E’ la storia di Luciana Bilotti, titolare insieme alla figlia Sono stati acquistati inoltre strumenti dramento del paziente e quindi l’indiriz- namica ed efficiente con margini di crenelle malattie reumatiche, nell’utilizzo di larga misura, sulla marca Zeiss che, di Sabi Work, con sede in via Ospedale a Padova, un’imfarmaci per alcune cardiopatie e con i far- penso sia conosciuta anche dai neofiti laser per il trattamento delle alterazioni zo verso cui orientarsi per fare in modo scita in ambito chirurgico che potrebbepresa tutta al femminile che da quasi 20 anni è sul merdella materia. Tengo a precisare che la retiniche periferiche e per il trattamen- che la capacità visiva della persona ven- ro essere colmati in un prossimo futuro. maci chemioterapici. cato, specializzata nella gestione di congressi ed eventi, Partendo da queste basi è indispen- scelta è ricaduta su prodotti nuovissimi to delle vasculopatie qualora ce ne sia con particolare attenzione all’aggiornamento del personasabile avvalersi di dispositivi moderni e quindi di ultimissima generazione. l’indicazione. le sanitario attraverso corsi di formazione approvati da un Rovigo Medica Spa e precisi che, in tempi rapidi diano riPossiamo dunque garantire l’esecuAbbiamo inoltre a disposizione il laser Comitato scientifico secondo i dettami del Ministero della Dott. Alfredo Recca sposte meticolose, particolareggiate e zione di campi visivi per la diagnosi ed il per il trattamento delle cataratte seconSalute e grazie alla collaborazione con docenti altamente Specialista in Oftalmologia inappuntabili. Per questi motivi, dopo follow up della malattia glaucomatosa, darie per consentire al paziente operato qualificati, conosciuti a livello nazionale e internazionale. Via L. Einaudi 80/82 – Area Tosi – Rovigo quasi 25 anni di attività ospedaliera, ho per patologia vascolari retiniche e(XXVII per Congresso di cataratta di tornare a vedere nitidaEpatologia 2018 Internazionale attualità e prospettive Solo per citare alcuni dati: nel 2017 Sabi Work ha organizTel. 0425.474769 - Cell. 327.0241874 Epatologia) è un Congresso Internazionale si svolge due dopo accettato la proposta di Rovigo Medi- valutazioni cliniche inincaso di patologie mente così comeche nei primiintempi zato 88 eventi Ecm e formato 2832 partecipanti (sanitari), che viene organizzato da molti anni info@rovigomedica.it ca che, dandomi fiducia, mi ha affidato cerebrali e del nervogiornate ottico. eCon il nol’intervento. nel 2018 gli eventi sono stati 69 con la formazione di 2315 www.rovigomedica.it la gestione dell’attività oculistica ga- stro OCT possiamo offrire immagini detAnche l’ambulatorio oculistico è partecipanti, e lo scorso anno 74 con 2427 partecipanti. A rantendomi la possibilità di acquistare tagliate e particolareggiate della retina stato profondamente rivoluzionato con questi si aggiungono altri eventi organizzati per esempio per l’Università di Padova, per il Comune di Parma e la Regione Veneto. “La realizzazione di questi numeri è stata resa possibile soprattutto dall’impegno e dalla professionalità delle collaboratrici, la mia socia Mara e Sara”. Nell’ultimo anno, con l’emergenza sanitaria, Sabi Work ha saputo cogliere una nuova sfida, quella della formazione a distanza. “A seguito della situazione che si è venuta a creare con la pandemia – racconta Luciana Bilotti – tutti i Dpcm, a parte una breve finestra durante l’estate, hanno individuato la Fad come mezzo per la formazione del personale Simposio “Lymphocyte Migrating From The Lung To The Bone Marrow: Past, Present And Future” in onore del Prof. Gianpietro Semenzato, sanitario. Allora abbiamo deciso di dotarci, nel rispetto della Presso il Park Hotel è possibile effettuare visite specialistiche, quali: Responsabile del Reparto di Ematologia e immunologia clinica e normativa vigente sugli eventi, di una valida piattaforma DR.in quanto S. BORDIN - Otorinolaringoiatra DR. A. IACONA - Ginecologo Direttore Scientifico del VIMM. L’evento è stato organizzato multimediale, adottando lo stesso modello utilizzato dalle dal 1° ottobre il Professore è andato in pensione università, con l’obiettivo di avere un dispositivo all’altezza Audiometria; Otomicroscopia per asporta- Visita ginecologica completa di: colzione cerume; Laringoscopia con fibrosco- poscopia, pap test, ecodoppler, ecodei convegni che avevamo in programma di organizzare”. pio; Insufflazioni tubariche per la cura del- grafia tiroidea e addominale, visita Abbandonata quindi l’ipotesi di programmare in presenla sordità rinogena; Trattamento laser dei senologica completa di ecografia za, in autunno la Sabi Work ha già messo in cantiere 5 apturbinati; Asportazione semplice dei polipi mammaria, ecografia ginecologica ILpuntamenti CICLOa distanza, DI FANGOBALNEOIL CICLO DI CURE con sonda transvaginale con la modalità online, ai quali vanno nasali TERAPIA PREVEDE: INALATORIE PREVEDE: ad aggiungersi quelli di dicembre. E poi? “Il prossimo anno rappresenta anche per noi una FIBROMIALGIA - VENE VARICOSE - ARTRITE - PSORIASI - DETOX 12 fanghi 12 inalazioni grande incognita – osserva Luciana Bilotti – perché non sap12 bagni termali 12 aerosol SynthéXer è un sistema elettromagnetico di ultima generazione piamo quando potremo tornare ad organizzare congressi e visita medica per accedere visita medica per accedere per i trattamenti della Medicina Fisica e Riabilitativa, certificato attività formative in presenza. A settembre abbiamo lavorato dispositivo medico di classe IIa. alle cure alle cure alla realizzazione di due prestigiosi convegni che si sono teIl metodo SynthéXer, grazie ad effetti combinati di rilassamento Venezia 2019( 1st EF-CLIF VENICE MEETING - THE ACUTE-ONmuscolare, antinfiammatori, antidolorifici e sui gonfiori articolari, nuti all’Auditorium S. Gaetano a Padova. Poi, con il diffonCHRONIC LIVER FAILURE SYNDROME IN CIRRHOSIS) BASTA L’IMPEGNATIVA DELabbiamo PROPRIO DI BASE pone la persona al centro di un trattamento personalizzato che è stato unMEDICO Convegno Internazionale che si svolto in due giornate presso dersi del contagio e con le nuove misure restrittive, ne riequilibra le disfunzioni patologiche. Richiedici maggiori la Fondazione Cini nell’Isola di San Giorgio (Venezia). In quell’occasione ripreso a lavorare esclusivamente da remoto. C’è anche da Il ticket varia da € 3,10 ad € 55 ed in alcuni casisi è prevista totale: sono confrontatil’esenzione 130 esperti provenienti da tutto il mondo. 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n’insegnante di lettere che, ad un certo punto del suo percorso professionale, si rimette in gioco e tenta una strada tutta nuova, l’organizzazione di corsi di formazione del personale sanitario e di congressi soprattutto nell’ambito medico, settore che aveva conosciuto e per cui aveva provato un significativo interresse per trascorsi universitari. E con un semplice fax e un computer, nel 2001, avvia la propria attività. Il primo congresso va bene a tal punto che poi ne seguono altri; soprattutto grazie al passaparola, l’azienda ha modo di farsi conoscere e crescere fino a diventare, da attività svolta in casa, una strutturata realtà che oggi realizza decine di eventi l’anno, lavorando in diversi contesti nazionali – Padova, Trieste, Roma, Firenze, Trapani - ed internazionali, in particolar modo nell’ambito della congressistica medica e della formazione sanitaria. E’ la storia di Luciana Bilotti, titolare insieme alla figlia di Sabi Work, con sede in via Ospedale a Padova, un’impresa tutta al femminile che da quasi 20 anni è sul mercato, specializzata nella gestione di congressi ed eventi, con particolare attenzione all’aggiornamento del personale sanitario attraverso corsi di formazione approvati da un Comitato scientifico secondo i dettami del Ministero della Salute e grazie alla collaborazione con docenti altamente qualificati,

“Endocrinologia per la Festa della Donna” è stato un Congresso organizzato per alcuni anni sempre a Marzo in occasione della Festa della Donna, in cui si sono sviluppate tematiche specifiche con particolare riguardo alla Tiroide e all’Osso

conosciuti a livello nazionale e internazionale. Solo per citare alcuni dati: nel 2017 Sabi Work ha organizzato 88 eventi Ecm e formato 2832 partecipanti (sanitari), nel 2018 gli eventi sono stati 69 con la formazione di 2315 partecipanti, e lo scorso anno 74 con 2427 partecipanti. A questi si aggiungono altri eventi organizzati per esempio per l’Università di Padova, per il Comune di Parma e la Regione Veneto. “La realizzazione di questi numeri è stata resa possibile soprattutto dall’impegno e dalla professionalità delle collaboratrici, la mia socia Mara e Sara”. Nell’ultimo anno, con l’emergenza sanitaria, Sabi Work ha saputo cogliere una nuova sfida, quella della formazione a distanza.

“A seguito della situazione che si è venuta a creare con la pandemia – racconta Luciana Bilotti – tutti i Dpcm, a parte una breve finestra durante l’estate, hanno individuato la Fad come mezzo per la formazione del personale sanitario. Allora abbiamo deciso di dotarci, nel rispetto della normativa vigente sugli eventi, di una valida piattaforma multimediale, adottando lo stesso modello utilizzato dalle università, con l’obiettivo di avere un dispositivo all’altezza dei convegni che avevamo in programma di organizzare”. Abbandonata quindi l’ipotesi di programmare in presenza, in autunno la Sabi Work ha già messo in cantiere 5 appuntamenti a distanza, con la modalità online, ai quali van-

no ad aggiungersi quelli di dicembre. E poi? “Il prossimo anno rappresenta anche per noi una grande incognita – osserva Luciana Bilotti – perché non sappiamo quando potremo tornare ad organizzare congressi e attività formative in presenza. A settembre abbiamo lavorato alla realizzazione di due prestigiosi convegni che si sono tenuti all’Auditorium S. Gaetano a Padova. Poi, con il diffondersi del contagio e con le nuove misure restrittive, abbiamo ripreso a lavorare esclusivamente da remoto. C’è anche da dire che in questo periodo gli operatori sanitari, i medici di medicina generale e gli ospedalieri sono tutti talmente impegnati che sarebbe difficile pensare di organizzare

l’attività formativa in presenza. Questa soluzione della piattaforma è, decisamente, più snella e comoda, in questo contesto”. “Abbiamo cambiato strategia, modificato le modalità organizzative, l’approccio per valorizzare la piattaforma multimediale, - conclude - uno strumento che anche dopo questa fase di emergenza sanitaria sicuramente avrà sempre più ampio utilizzo, anche se gli eventi in presenza sono decisamente più efficaci, suggestivi e ricchi di spunti”. L’augurio dunque è di ritornare a lavorare in presenza, con strumenti e modalità di lavoro ancora più innovative e all’avanguardia per fornire un servizio sempre più qualificato.


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Tumore alla prostata

L’utilizzo dei farmaci senolitici può essere efficace contro le metastasi

Il team internazionale di ricerca guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nell’arrestare il processo nella progressione tumorale

S

e manca il gene TIMP1 nelle cellule senescenti il tumore alla prostata è più aggressivo, invasivo e metastatico. Il team internazionale di ricerca guidato da Andrea Alimonti scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nel bloccare la formazione delle metastasi. E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Cancer Cell” un articolo che svela il ruolo delle cellule senescenti nella formazione delle metastasi e individua un composto senolitico (che di preferenza distruggono le cellule senescenti) in grado di bloccarle. Lo studio è stato guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina -– Dimed - dell’Università di Padova e ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) e dell’Istituto Oncologico di Ricerca (Ior) di Bellinzona in Svizzera con il supporto di un gruppo di giovani ricercatori guidato da Ilaria Guccini ed Ajinkya Revandkar e di prestigiose collaborazioni professionali all’Eth di Zurigo e negli Usa.

Le cellule senescenti non sono solo responsabili dell’invecchiamento, ma possono in alcune condizioni avere un ruolo determinante nella progressione tumorale e nella formazione di metastasi. Lo studio ha individuato uno specifico gene -– TIMP1 che spinge le cellule senescenti tumorali ad aver un ruolo attivo nella formazione delle metastasi. Se questo gene è infatti perso o inattivato, avviene la riprogrammazione dei fattori rilasciati dalle cellule senescenti verso una composizione che rende il tumore più aggressivo ed invasivo e quindi metastatico. È infatti dimostrato che l’assenza o inattivazione di TIMP1 e di PTEN – un altro gene che ha un ruolo chiave in questo processo – si verificano frequentemente nel tumore alla prostata, correlandosi alla resistenza al trattamento del tumore e a esito clinico più grave. Alla luce di queste informazioni e rilevazioni si è ricercato di individuare una strada percorribile per l’utilizzo di nuovi farmaci che uccidano le cellule senescenti, i cosiddetti farmaci senolitici, partendo

dall’ipotesi che potessero avere un ruolo chiave nell’arrestare il processo. Il Professor Alimonti e il suo team hanno dimostrato come questo sia vero nei loro studi preclinici, effettuando una sperimentazione in vivo nella quale è stata soppressa l’espressione dei geni TIMP1 e PTEN: una volta sviluppate le metastasi causate dall’assenza dei due geni inibitori, si è potuta verificare l’efficacia di un potente composto senolitico nel bloccare le metastasi stesse. “I risultati di questa ricerca ci indirizzano ancora una volta verso la terapia personalizzata – dice il professor Andrea Alimonti -. I fattori genetici possono infatti determinare se la senescenza avrà nel paziente un effetto positivo di opposizione alla crescita del tumore o negativo di stimolazione della formazione di metastasi. In questo secondo caso risulta importante somministrare con cautela i farmaci chemioterapici che inducono senescenza, oltre ad utilizzare i farmaci senolitici per uccidere le cellule senescenti”.

Il professore Andrea Alimonti

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ltre 2.500.000 italiani soffrono di dolori cronici alle ginocchia. Le cause più comuni sono l’artrite infiammatoria, l’osteoporosi, la degenerazione cartilaginea e il sovrappeso. Purtroppo nella maggior parte dei casi, nonostante la presenza di questi sintomi, non facciamo nulla. Pigrizia, tendenza a minimizzare o mancanza di tempo e di denaro, ma questi sintomi se ignorati, possono portarci a rischiare DISABILITÀ PERMANENTI. Sai come sbarazzarti di questi dolori terribili senza spendere soldi in pseudo rimedi e prevenendo il sempre rischioso intervento chirurgico invasivo? Leggi quest’articolo.

Quali sono i criteri da seguire nella scelta del rimedio giusto? Molto spesso facciamo finta di non avere nulla fino a quando arriviamo ad un punto nel quale il dolore è talmente forte da non poter più quasi camminare, pertanto la disperazione e la fretta ci portano ad aggrapparci a rimedi miracolosi e non certificati, spesso tanto economici quanto inefficaci. Trovare un prodotto davvero in grado di aiutarci è più facile di quanto si possa immaginare se durante la ricerca le nostre scelte dipenderanno da 3 semplici regole: 1. Scegliere dispositivi medici perché sempre certificati; 2. Assicurarsi di poter avere un contatto diretto con il produttore; 3. Avere testimonianze comprovate di medici, organizzazioni sanitarie e/o società sportive che hanno testato il prodotto.

Qual è la chiave del successo delle fasce MET nella lotta al dolore? Il Prof. G. C. Melegati ci spiega che la straordinaria efficacia delle fasce a microcorrenti MET è dovuta al suo sistema innovativo di elettro-magnetoterapia in-

Dal mondo del calcio la soluzione al mio problema Sono un muratore, ho passato quasi tutta la mia vita a fare lavori molto pesanti in condicondi zioni estreme. Purtroppo come numerosi colleghi ho iniziato ad avere fastidi alle ginocchia che si sono trasformati in breve tempo in veri e propri dolori insopportabili. Dopo aver provato di tutto, compresse antidolorifiche, unguenti e gel di vario tipo, iniziai a perdere le speranze, fino al giorno in cui mio nipote Francesco, che gioca nelle giovanili di una squadra di calcio famosa, mi ha portato 2 speciali ginocchiere a microcorrenti MET. La società forniva queste ginocchiere ai giocatori per alleviare le infiammazioni derivanti dai colpi che si ricevono durante le partite per riuscire a recuperare velocemente gli infortunati. Non riuscivo a crederci ma il dolore effettivamente diminuiva man mano, sempre di più. A 67 anni suonati, ho ricevuto una lezione importante: se desideri trovare un rimedio realmente efficace e sicuro, basta informarsi sulle tecniche e i dispositivi medici utilizzati dalle grandi società sportive che per forza di cose, devono garantire una pronta guarigione a tutti i propri atleti con metodi scientifici, efficaci, veloci e sicuri. Gianni C. (67 anni)

tegrato in un tessuto elastico facilmente applicabile ai contorni corporei. In questo tessuto speciale, elasticizzato, sono inseriti filamenti di rame, zinco e silicio che generano, una volta indossato, una microcorrente di 300 micro Ampere e un campo elettromagnetico da 4/10 nano Tesla, in grado di interagire con i tessuti a contatto. Questi dispositivi terapeutici vanno indossati dal paziente per almeno otto ore consecutive per un periodo di almeno due settimane. È incredibile la semplicità d’impiego e come il tessuto composito si adatta perfettamente ad ogni superficie del corpo interessata da patologie traumatiche acute o da quadri dolorosi muscolo‐ tensivi. Abbiamo testato alcuni di questi

dispositivi elettromagnetici su diversi atleti della nostra nazionale di rugby con risultati importanti, in termini di controllo del dolore e dell’infiammazione. Gli atleti che hanno utilizzato la ginocchiera a microcorrenti MET ne sono stati molto soddisfatti, con un evidente anche se soggettivo effetto antalgico ed un effetto antinfiammatorio clinicamente osservabile.

Un recupero importante del tessuto cartilagineo

Una delle cause del dolore acuto e della rigidità dell’articolazione del ginocchio è la degenerazione della cartilagine. Questa può dipendere da diversi fattori: • Cattiva alimentazione • Avanzamento dell’età • Trauma • Diminuzione del liquido sinoviale • Sovrappeso/obesità • Patologie dell’articolazione Il Dr A. Gabriele, MEDICO CHIRURGO del C.T.O. di Roma, ha effettuato un test clinico facendo utilizzare la ginocchiera MET su 260 soggetti con artrosi di 1° e 2° grado. I risultati del test hanno evidenziato un miglioramento considerevole dello stato della cartilagine con recupero della mobilità articolare e una notevole riduzione del dolore.

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Ridurre gonfiore e infiammazione Ridurre il dolore progressivamente Migliorare la mobilità articolare Rigenerare i tessuti Rafforzare l’articolazione Accelerare il processo di guarigione

Un rimedio unico per tante problematiche Le terapie MET aiutano a migliorare molti disturbi del ginocchio indipendentemente dal trauma, dalla patologia o dall’età. I risultati verificati, dei test clinici e i riscontri dei sempre più numerosi uti-

In pendenza di autorizzazione alla pubblicità sanitaria da parte del Ministero della Salute in seguito al regolare deposito in data 24/06/2020 della relativa richiesta autorizzativa – DGDMF 0048995-P31/07/2020. È un dispositivo medico CE, leggere attentamente le istruzioni per l’uso. Il prezzo suggerito può subire variazioni. Gafitex: via Cavriana 14, Guidizzolo (MN) - Italy

lizzatori di questa innovativa ginocchiera, ne evidenziano l’efficacia nel contrastare il dolore cronico e i problemi di mobilità articolare. Grazie alla sua triplice azione con un utilizzo di 6-9 ore al giorno, per un periodo di 2-12 settimane permette di: Queste fasce sono sicure perché: • Sono dispositivi medici certificati approvati dal Ministero della Salute • La spedizione avviene direttamente dallo stabilimento di Mantova del produttore • Tutti test e gli studi presenti nell’articolo sono certificati e svolti dagli specialisti menzionati. Non devi per forza spendere migliaia di euro in improbabili rimedi palliativi. Provala e vedrai diminuire il dolore, il gonfiore e la rigidità, giorno dopo giorno, riacquistando la gioia di vivere.

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Piemonte

Le matite del Barbera, Land Art da bere Nel Monferrato Astigiano un originale fil rouge, legato al celebre vino cantato da Giorgio Gaber porta alla scoperta di borghi, cantine e audaci installazioni. L’idea a colori di Mombaruzzo indica la rotta di Renato Malaman

G

randi matite dai colori squillanti svettano fra le viti. Land Art che sfuma nella Pop Art. Giganti dallo spirito giocoso che, in una coreografia da favola lunga chilometri, fanno da maggiordomo ai filari dei generosi vigneti di Pico Maccario a Mombaruzzo, il paese dei campanari. Matite che fanno il verso ad altre installazioni scanzonate e dai colori vivaci: chiocciole e rane di dimensioni extra size. Un bel modo di presentare vini d’autore e il loro territorio. Poco lontano, sulle colline intorno a Vinchio, un’ immensa panchina rosso Barbera, firmata da Chris Bangle (visionario designer californiano che ha firmato anche alcuni fortunati modelli Bmw), troneggia ironica e fa da totem alla pregiata zona di produzione dei Viticoltori Associati di Vinchio Vaglio Serra, patrocinatori dell’installazione. L’opera d’arte, che fa parte del Big Bench Community Project, percorso ideato dallo stesso artista americano, offre uno sguardo privilegiato sulla riserva naturale speciale della Sarmassa e sulle distese di vigneti. Ancora pochi chilometri più in là (e siamo già nell’Alessandrino), sul punto più alto del pittoresco borgo di Alice Bel Colle (curioso: si pronuncia con l’accento sulla A), c’è un piccolo rifugio per accoliti di Bacco dove si stappano in compagnia (e si scoprono) i piacevoli vini dei cento produttori della Cantina Alice Bel Colle. Proiettando poi lo sguardo a 360 gradi su un paesaggio così bello, fatto di borghi e di orizzonti alpini, che sembra uscito dalla scenografia in cartapesta di un film. Ma la Cinecittà, il museo d’arte all’aperto e regno della fantasia, in questo caso, sono le ondulate terre astigiane del Barbera. Gioielli pittorici dalle linee geometriche. Luoghi dove l’immaginario annuncia il reale e fa pregustare in particolare il profumo di questo vino generoso e fiero, la

sua gioiosa esuberanza, la sua forza semplice, ‘educata’ in cantina ma dopo il decisivo apporto di luce e calore catturati dalle uve durante la maturazione nelle spalliere di collina. Il Monferrato astigiano, costola del patrimonio Unesco piemontese (con Langhe e Roero) e mosaico prezioso di terre che da secoli regalano buon vino e buonumore. Terre di cui si era perdutamente innamorato Gino Veronelli, poeta prima ancora che profeta del vino. E prima di lui Mario Soldati, che con i suoi racconti nel secondo dopoguerra portò a galla un’Italia di provincia fatta di gente umile che in paesi dimenticati ha salvato la tradizione. Fu proprio Veronelli a vaticinare un futuro da principessa alla ‘cenerentola’ Barbera, vino povero e legato al quotidiano dell’osteria che non ci ha messo poi molto - una volta sdoganate le sue virtù - a convincere gi increduli. ‘Barbera e Champagne, stasera beviam…’ cantava incrociando note e calici Giorgio Gaber e l’accostamento non era irriverente. Tutt’altro. I numerosi premi conquistati - dagli immancabili Tre Bicchieri a cui il vino piemontese è abbonato da anni - sono solo una conferma di quanto i produttori dell’Astigiano hanno saputo costruire negli anni, conferendo al Barbera la dignità e il valore che merita. In un calice di Superiore, la tipologia più celebrata che nasce da un lungo affinamento, c’è tutto il vigore di un vino fatto con uve che resistono al gelo, ai venti e alle nebbie. Ne sono stati versati fiumi di calici da quando, al tramonto del XVIII secolo, il conte Giuseppe Nuvolone ha codificato l’abc di questo vino per troppi anni considerato ingiustamente ‘da taglio’. La Barbera, fonte di freschezza e di acidità sempre viva, frutto di grappoli compatti e color notte, che in Pie-

Lungo le strade del Barbera d’Asti DOCG. Nella foto principale le maxi matite realizzate con legno di castagno tra i filari dell’azienda Pico Maccario di Mombaruzzo. A destra la grande panchina di Vinchio, firmata da Chris Bangle, che fa parte del percorso Big Bench Community Project. Più sotto: paesaggio sulle colline del Barbera, la cantina di Pico Maccario, il Barbera e altre installazioni. A sinistra: uno scorcio di Alice Bel Colle

monte è declinato in tante denominazioni, è l’anima del Consorzio del Barbera d’Asti e vini del Monferrato Docg. E in questo contesto è in buona compagnia: quella di altri 12 vini di spiccata identità come il Nizza Docg, vanto di Nizza Monferrato, o il Ruché di Castagnole Monferrato, nicchia enologica oggi pure Docg che nacque grazie alla passione di un parroco di paese. E poi si svelano anche varie Doc che danno spessore al concetto di biodiversità in questo riservato e discreto angolo di Piemonte: il Cortese dell’Alto Monferrato, il Grignolino d’Asti, la Freisa, l’Albugnano, il Dolcetto d’Asti, tutti capaci di narrare i propri territori - quelli compresi fra il Tanaro e il Belbo -

le storiche cantine, gli eclettici personaggi. Come in una canzone di Paolo Conte, lo chansonnier astigiano che ha dato nuova vita ai miti popolari, quelli ruvidi da osteria di cui la Barbera è uno dei simboli. Seguendo il fil rouge di questo vino, ormai nel cuore dei consumatori italiani, quanti borghi e quante feste si rivelano al visitatore a caccia di stupore. Quanti personaggi con storie da raccontare. Da Asti a Canelli, da Costigliole a Rocchetta Tanaro, da Castelnuovo Don Bosco a Roccaverano, patria della Robiola Dop. Un itinerario che si allarga a dismisura, seguendo le rotte dell’arte e del gusto. Con un soffio di poesia.


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www.lapiazzaweb.it Messaggio pubbliredazionale

HOTEL MILLEPINI, IL FANGO È SERVITO! L’unico prodotto termale protetto da brevetto europeo e da marchio D.O.C. è ad un passo da casa

FANGO: UN FARMACO NATURALE RICONOSCIUTO DAL SERVIZIO SANITARIO

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icordare un panificio, la scena che apre la giornata all’Hotel Terme Millepini 4* di Montegrotto Terme. Come all’alba il fornaio estrae il pane lievitato dal forno fumante, allo stesso orario il fangoterapista dell’hotel stende sul lettino il fango caldo, maturato per oltre due mesi nelle vasche ai piedi dei Colli Euganei consentendo la formazione di microalghe uniche al mondo per i loro princìpi antinfiammatori. Sono proprio questi ad essere stati riconosciuti ufficialmente per le loro qualità curative e preventive sulle patologie osteoarticolari, effigiando nel 2013 il Fango Termale Euganeo del 1° Brevetto Europeo ad

un prodotto termale, come già riconosciuto nel 2005 dall’Istituto Mario Negri di Milano, e del marchio di Denominazione di Origine Collettiva dalla Regione Veneto. E se il pane raggiunge ogni casa allietando i momenti di convivio, il fango accoglie l’ospite nella sua di casa, l’elegante camerino del centro termale che tra piscine e grotte scalda la mattinata grazie alle sapienti mani del fangoterapista. www.millepini.it Via Cataio 42, Montegrotto Terme (PD) +39 049 8911766 – info@millepini.it

La Fangobalneoterapia è un trattamento prescrivibile dal proprio medico e consigliato per artrosi, osteoporosi, reumatismi extra-articolari, distribuito in un ciclo di cura di 12 sedute composte da 12 fanghi e 12 bagni terapeutici. Con il solo pagamento del ticket, anche da esterni dell’hotel, si può accedere ogni giorno al trattamento a base di questo “farmaco” naturale dai risultati antinfiammatori paragonabili a quelli del cortisone, ma senza controindicazioni ed effetti collaterali, particolarmente indicato anche dal punto di vista preventivo a giovani e sportivi. L’hotel Terme Millepini nel suo stabilimento termale interno, con tre piscine coperte e scoperte e una SPA con ogni comfort è il luogo ideale in cui mettere a sistema un vero e proprio programma di rigenerazione del corpo e della mente. Un motivo in più per provare i benefici di un prodotto a chilometro zero, trasformando la cura in una vacanza!


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A tavola

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Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura Insalta di radicchio Ingredienti: 1 radicchio rosso - 1 radicchio screziato - 50 g di mandorle - 1 spruzzata di succo di limone e una di succo d’arancia - 1 c di scaglie di mandorle - olio e sale q. b.

Vellutata gialla Ingredienti: 1 zucca di media grandezza tagliata a dadini - 2 spicchi d’ aglio - 3 scalogne - 1 rametto di rosmarino - sale q. b. - olio q. b.- 2 C di panna di riso - 1 c di prezzemolo.

Mousse al melone Ingredienti: 300 g di farina - 2 uova - 3 c di zucchero di canna - latte di riso quanto serve - 1 pizzico di sale - 1 c di vanillina - 1 c di lievito naturale - 100 g di noci tritate - 1 c di zucchero a velo.oline di menta fresca.

Carmen Bellin Educatore Alimentare dell’Associazione Culturale La Biolca di Padova: tiene corsi e conferenze su alimentazione e cucina, collabora al mensile Biolcalenda, ha pubblicato Metti una sera a cena libro di ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi della natura. LA BIOLCA · www.labiolca.it info@labiolca.it · tel. 049 9101155

Preparazione: lavare il radicchio, asciugarlo e spezzettarlo sottile con le mani in una ciotola capiente. Condire con il sale, l’olio e il succo di arancia e di limone. Amalgamare, disporre il radicchio nei piatti e guarnire con scaglie di mandorle e qualche spicchio d’arancia.

Preparazione: stufare lo scalogno e l’aglio precedentemente tritati, con un po’ d’olio e poca acqua, unire la zucca, il rosmarino e il sale. Portare a termine la cottura a fuoco lento, unendo se necessario acqua o meglio brodo vegetale, calcolando 1 ciotolina a persona. Far bollire ancora 10 minuti. Quindi mettere a punto la vellutata con sale, un pizzico di curry e due cucchiai di panna di riso. Guarnire ogni ciotolina con un pizzico di prezzemolo

Preparazione: in una ciotola mettere la farina, i rossi d’uovo, lo zucchero di canna, la vanillina, il lievito, il latte di riso quanto serve per ottenere una consistenza cremosa e una parte delle noci tritate. Mescolare bene il tutto, unire i bianchi montati a neve, amalgamare delicatamente e passare in uno stampo infarinato. Mettere in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Lasciare intiepidire, cospargere con lo zucchero a velo. Per una miglior presentazione servire con un cucchiaio di composta di frutta a scelta e un pizzico di noci tritate.

Note

La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio · c = cucchiaino g = grammo · kg = chilogrammo L = litro · dl = decilitro olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva q.b. = quanto basta.

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Oroscopo

Ariete Vi capiterà di sentire il bisogno di sfogarvi. Concedetevi la libertà di lasciarvi andare, ogni tanto, per alleggerire le tensioni. Ripartirete di slancio

Dicembre

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Bilancia Siete sempre alla ricerca della pura bellezza. Il rischio è quello talvolta di perdere il contatto con la realtà, che non sempre è come ci piacerebbe che fosse

Scorpione

Toro

Dicembre, è tempo di bilanci e di programmazione

Non riuscite a dissimulare né a nascondere le vostre emozioni. Il vostro sguardo è eloquente e sincero. La vostra spontaneità risulterà comunque vincente

ai160493954724_2020.12_BM.pdf

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09/11/20

E’ tempo di smettere di sfuggire dai legami sentimentali. Abbiate fiducia nel vostro partner: saprà r endervi felice

17:32

Gemelli

Sagittario

Non fatevi affascinare da venditori di fumo ma condividete con chi lo merita davvero i vostri successi e le vostre aspirazioni

Siete tentati di creare nel vostro immaginario una realtà che spesso non è tale. Cercate di vedere il buono anche laddove non c’è. Il vostro ottimismo tuttavia vi aiuta sempre

Cancro

Capricorno

Dopo tanto impegno siete alla ricerca di un meritato riconoscimento per il lavoro svolto con passione e serietà, che arriverà. Abbiate fiducia: riceverete le giuste soddisfazioni C

M

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Sarete il punto di riferimento per le persone che vi stanno a cuore, qualcuno su cui poter contare in ogni momento. La vostra presenza è una certezza per chi vi ama.

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Leone

Acquario

Sarete messi alla prova ancora una volta e, ancora una volta, riuscirete ad uscirne vincitori. Superate lo stress e difendete la vostra serenità.

Non potete rinunciare alla vostra libertà e ai vostri spazi. Dovrà capirlo chi vi è vicino ma saprete essere molto chiari e schietti

Vergine

Pesci

Saprete distinguere tra l’essenziale e il superfluo per ottenere, comunque, il necessario. E questo è ciò che conta

Cercate negli affetti quelle certezze che vi mancano un po’ nella vita. Troverete dentro di voi la forza per affrontare e superare i vostri dubbi


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