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IL NUOVO GOVERNO DELLA CITTÁ: IL MARIO CONTE 2 SI È INSEDIATO A CA’ SUGANA
Il sindaco riconfermato ha scelto una squadra di vecchie conoscenze, con Manera vicesindaco. A Fdi commercio, scuola e giovani. Il leghista Dotto presidente del Consiglio comunale
MOSTRA DI MARTINI PROROGATA FINO AL 24 SETTEMBRE E NUOVI PROGETTI PER BAILO E S. CATERINA
Il Comune cerca operatori per gestire occasioni per ampliare la fruizione dei Musei Civici, aprendoli ai giovani e a contesti sempre più dinamici
Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Come previsto il risultato più deludente delle elezioni amministrative 2023 è l’affluenza. Persino in Veneto, che un tempo si distingueva per la massiccia partecipazione al voto, gli elettori ormai disertano le urne anche quando si tratta di scegliere il proprio sindaco, di decidere chi guiderà la città in cui si vive. Un segnale preoccupante, da non sottovalutare in questi tempi in cui il virtuale sembra prevalere sul reale. segue a pag 5
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GIUGNO 2023 Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 125 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
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di Treviso
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Pedonalizzazione
del centro storico. Sarà la volta buona?
Meno macchine, più biciclette e pedoni. Il secondo mandato di Mario Conte inizia sotto il segno della pedonalizzazione del centro storico, che partirà da piazza Duomo e dintorni, pronte a essere trasformate in zone a traffico limitato e soprattutto con l’eliminazione del parcheggio davanti alla cattedrale. Il bosco che non c’è, messo in scena dal Festival biblico in collaborazione con Fondazione Benetton ai primi di maggio a dimostrazione pratica di come un luogo storico e simbolico di Treviso potrebbe essere restituito ai cittadini eliminando gli stalli, è destinato a diventare presto realtà. A breve è in programma un incontro fra amministrazione comunale, Curia e famiglia Benetton, proprietaria dell’ex tribunale e dell’ex intendenza di finanza in via Canova. Se ne discuterà, perché l’idea piace. A tutti, anche a chi oggi siede fra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale. Prima però c’è da lavorare sulle alternative e sui servizi, esattamente come chiede a gran voce Ascom con il suo presidente Capraro. Nuovi parcheggi in via Dandolo e all’ex Foro Boario, quindi. E soprattutto l’avvio dell’iter tecnico per la realizzazione del park interrato in piazza Vittoria. Ancora: il rinnovo della flotta dei mezzi pubblici (quelli attuali, diciamocelo, sono totalmente inadatti a muoversi all’interno delle Mura), più rastrelliere e la creazione di bike station videosorvegliate, considerato non solo il previsto incremento della rete di piste ciclabili ma anche il progetto “Bike to work” che incentiva e premia chi preferisce le due ruote per recarsi al lavoro. Un’operazione per step che Treviso attende da molti anni, ma che finora nessuno ha avuto veramente il coraggio di concretizzare. Sarà la volta buona? Restiamo in vigile attesa. Nel frattempo Treviso è di nuovo in finale all’European Green Leaf Award, per il 2025. Si è piazzata fra le prime quattro, unica città italiana assieme a tre spagnole, per i risultati ambientali raggiunti.
Sara Salin
Cosa ci dicono Treviso e Vicenza
di Treviso
è una testata giornalistica di proprietà di Srl
Un’operazione che Treviso attende da anni ma che finora nessuno ha avuto il coraggio di concretizzare
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< É pure questo un segnale della progressiva disaffezione alla politica, certamente anche per colpa di chi la politica la fa tutti i giorni e sempre più spesso non riesce a raggiungere i cittadini, con i quali fatica o non vuole entrare in sintonia, costruire un dialogo concreto e comprensibile. E’ sempre più difficile andare al di là dello slogan, della parola d’ordine, della battuta concepita per i social che difficilmente scende in profondità. Una politica di superficie, di copertina, sempre meno avvertita dai cittadini come qualcosa che invece li riguarda e dovrebbe coinvolgerli per un tempo leggermente maggiore di quello impiegato a scorrere i post sul cellulare. É anche alla luce di questo scenario che possiamo leggere invece il risultato ottenuto a Treviso e a Vicenza, dove chi è andato a votare ha premiato, su fronti contrapposti, proprio i candidati che hanno dimostrato maggiore concretezza e vicinanza al sentire dei propri concittadini. Mario Conte e Giacomo Possamai sono due sindaci giovani, e questo è un altro aspetto positivo, e dalla loro hanno anche una robusta esperienza politica. Entrambi sono espressione del partito a cui appartengono, non sono degli “alieni”, quindi, ma al tempo stesso hanno saputo mantenere la propria identità e autonomia dall’apparato che li sostiene. Se hanno vinto è perché hanno convinto chi li ha premiati con il proprio voto. Conte ha ottenuto una solida conferma e può continuare a governare Treviso con tranquillità e buon margine di manovra, forte dell’appoggio di tutto il centrodestra. Vicenza ha scelto di cambiare rotta affidandosi a Possamai, che ha saputo far presa con i temi più sentiti dai cittadini, tenendo fuori dalla campagna elettorale gli aspetti più estranei e controversi che non hanno presa sull’elettorato. I rispettivi partiti di riferimento ovviamente cantano vittoria ma anche a livello locale hanno le loro grane da affrontare: la Lega una impegnativa stagione congressuale, il Pd la difficile sfida della rimonta in un territorio saldamente in mano al centrodestra. In ogni caso sia Conte che Possamai, forti del loro risultato, del loro ruolo e dell’appeal sull’elettorato, avranno un ruolo nel percorso che porterà alle Regionali del 2025.
Questa edizione raggiunge i quartieri di Treviso per un numero complessivo di 32.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
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in redazione il 9 giugno 2023
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Ca’ Sugana. Quattro uomini e tre donne, Manera vicesindaco, la cultura resta
Ecco chi guiderà la città nei prossimi cinque anni
Conte: “La politica rimanga fuori dal palazzo”
Confermati Tessarolo, Zampese e De Checchi entra in squadra l’ex capogruppo Barbisan (Bilancio)
A Fratelli d’Italia la scuola e i giovani con Sernagiotto e lo sviluppo economico con Rosanna Vettoretti
Dopo aver incassato il via libera al secondo mandato con il 64,75 per cento dei voti senza dover passare per il ballottaggio, Mario Conte ha scelto le donne e gli uomini che per i prossimi cinque anni governeranno la città al suo fianco. Dopo aver lavorato per due settimane con il manuale Cencelli in una mano e la mediazione politica con le liste nell’altra, l’ultimo giorno di maggio il sindaco ha presentato un Conte-due con pochissime novità, qualche mescolamento e un paio di sorprese. Ma soprattutto, ora che i giochi sono fatti e che il lavoro incombe, ha messo bene in chiaro quale sarà da qui in avanti il refrain di via Municipio: “Siamo qui a rispondere alle esigenze della comunità trevigiana, che è l’unico partito di riferimento all’interno di questo palazzo”. Quella messa in campo è una squadra con più uomini che donne. All’appello però manca ancora un nome: “La figura che manca è una novità dal punto di vista istituzionale”, ha anticipato il sindaco, che ha detto di avere un ventaglio di almeno cinque persone diverse per competenza, “perché sarà un assessorato specifico su temi che andrò a valutare da qui a dicembre e
che necessitano di un supporto maggiore da parte dell’amministrazione”. Una figura (una donna?) slegata dalle dinamiche di lista e dai risultati elettorali, che arriverà dal mondo civico e che, ascoltate le parole di Conte, non necessariamente (o forse sì) avrà la delega a cultura e grandi eventi, che il sindaco per il momento ha scelto di mantenere per sé, assieme a Polizia locale e sicurezza, protezione civile, città universitaria, comunicazione, marketing territoriale e turismo.
Alla destra del sindaco a Ca’ Sugana in questo secondo mandato siederà Alessandro Manera, l’amico fidato di sempre oltre che il più votato in assoluto con 761 preferenze (lista Conte sindaco). Il nuovo vicesindaco manterrà le deleghe della passata consiliatura (ambiente e verde pubblico, tutela degli animali, digitalizzazione, sistemi informatici e telecomunicazioni, Next Generation Eu) e in più si occuperà di sport e politiche per la salute della persona, prima in capo al suo predecessore Andrea De Checchi. Il quale (Forza Italia) mantiene le deleghe all’avvocatura, ad appalti e contratti, affari generali e istituzionali, mobilità e viabilità, eredita il personale,
le politiche per l’urbanistica e la coesione territoriale, oltre all’edilizia privata. Nulla di invariato per Gloria Tessarolo (lista Conte sindaco), che rimane assessora ai servizi alla persona, alle pari opportunità, alla casa, sostenibilità e inclusione sociale, al contrasto alla povertà e all’integrazione. Stessa cosa per Sandro Zampese (Lega), che mantiene lavori pubblici, infrastrutture, manutenzione degli immobili comunali, rigenerazione urbana, servizi cimiteriali e rapporti con i quartieri.
La prima novità riguarda l’assessorato alle risorse finanziarie, i tributi, il bilancio e il patrimonio, che passa di mano da un leghista all’altro: fuori Christian Schiavon e dentro Riccardo Barbisan, il capolista (ed ex capogruppo in consiglio comunale) che ha raccolto 458 preferenze, risultando il più votato nel Carroccio. A rappresentate in giunta Fratelli d’Italia sono due donne: Gloria Sernagiotto, il cui nome veniva dato per scontato fino dal giorno successivo alle elezioni, e Rosanna Vettoretti,
che rappresenta la seconda vera novità delle scelte di Conte. Sernagiotto avrà le deleghe a scuola, Progetto Giovani, sviluppo e gestione dei centri civici, servizi demografici, elettorali e statistici, riorganizzazione dei plessi scolastici. Vettoretti, imprenditrice e giornalista (ha lavorato per molti alla ormai ex Eden TV), avrà un assessorato da sempre molto sensibile in città: sviluppo economico, commercio e artigianato, valorizzazione dei mercati cittadini.
Sara Salin
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(per ora) al primo cittadino
La nuova Giunta
La nuova Giunta comunale 2023
Equilibri. L’exploit della civica del sindaco ha frenato le ambizioni di una nuova egemonia targata Fratelli d’Italia
Il fortino è costruito ed è a trazione leghista Ma l’incognita “regionali” incombe sul futuro
Acontare di più nell’esito delle urne del 14 e 15 maggio scorso non era tanto il nome di chi sarebbe stato eletto sindaco. Quello era quasi scontato già prima che aprissero i seggi e non servivano certo i sondaggi a dare forza al fatto che a Treviso Mario Conte avrebbe vinto al primo turno. E che avrebbe vinto facile, con ampio distacco dal suo principale avversario. Quel che contava davvero nelle stanze della politica trevigiana – nel centrodestra in primis – erano i voti di lista. Quelli sì che hanno agitato il sottobosco non sempre silenzioso della campagna elettorale. Perché era lì che si sarebbero giocati tutti gli equilibri del nuovo governo cittadino. Non solo: dopo che le politiche di settembre avevano schiacciato con prepotenza la Lega all’11,78% (dieci punti percentuali in meno del Partito Democratico e addirittura
un punto sotto Azione-Italia
Viva) con il quasi 26% di Fratelli d’Italia, il partito di Zaia-Gobbo-Conte nella città che fu (e che almeno simbolicamente resterà) di Gentilini temeva non poco l’insidia anche localistica dei meloniani.
C’era da riscattare l’orgoglio e la storia dell’essere roccaforte leghista incontrastata, ma c’era soprattutto da evitare che i piani di Conte per il secondo mandato venissero messi in discussione da un’inedita egemonia a Ca’ Sugana.
La spinta per frenare la rivoluzione è arrivata non tanto dalla Lega, che ha comunque rialzato decisamente la testa riposizionandosi al 17,53%, quanto dalla performance eccezionale ottenuta dalla civica del sindaco, che con oltre il 30% dei consensi ha quasi triplicato Fratelli d’Italia. E ha consentito a Conte da un lato di portarsi a Palazzo dei Trecento la bellezza di 17 fe-
delissimi fra civici e leghisti, dall’altro di avere tutta la forza per agire con mano libera nella composizione della giunta. Cosa questa che è forse la più importante e fino alla vigilia per nulla scontata, con i vertici locali e nazionali della destra pronti a mettere sul tavolo la carta del vicesindaco prima ancora de pronti via.
Certo, qualche parapiglia dietro le quinte è possibile più che supporlo. Con i Fratelli d’Italia decisi a far valere sulle nomine il numero di preferenze ottenute dagli eletti e il sindaco fermo sulla volontà di avere una squadra con pari rappresentazione di genere. Tant’è, alla fine il peso delle urne ha vinto, dando vita a un Conte-due a immagine e somiglianza del Conte-uno, con il recordman di preferenze Manera che assume anche formalmente il ruolo di fido scudiero-vicesindaco, con la scelta di mantenere in
sella i perni Tessarolo e De Checchi nonostante i risultati non buoni alle urne (ma, ne va dato merito, hanno fatto entrambi bene da assessori), con l’esclusione dell’ottimo Schiavon per premiare il più votato fra i leghisti, Barbisan. Morale della favola, Fratelli d’Italia ha parzialmente perso il braccio di ferro: a Ca’ Sugana oggi siedono due donne, la seconda per numero di preferenze (Sernagiotto, comunque indicata dal partito) e la quinta, Vettoretti. Una media-
zione che ha anche contribuito a chiudere sul nascere ogni attacco da parte dell’opposizione sull’eventualità che in via del Municipio per la prima volta si accomodassero nomi con una storia in Forza Nuova. Insomma, il fortino è fatto e c’è chi giura che resterà tale almeno fino alle elezioni regionali. Sulle quali Mario Conte – notizia che l’interessato non conferma né nega – è a oggi il candidato in pole position. (s.s.)
www.lapiazzaweb.it 8 L’analisi
Il sindaco Mario Conte con l’ex sindaco Giancarlo Gentilini festeggiano la vittoria sotto la Loggia dei Trecento
Il nuovo consiglio comunale
“Mai infangare il nome di Treviso”
Prima seduta, il sindaco striglia le opposizioni
Il 6 giugno il nuovo consiglio comunale si è insediato a Palazzo dei Trecento. Tanto pubblico, tanti abbracci, tanti sorrisi, molti volti nuovi, qualcuno spaesato, qualcun altro pronto con disinvoltura a tornare su uno scranno di cui ormai è un habitué. Un tardo pomeriggio di consuete formalità, perché la prima seduta ha visto l’espletare di incombenze di routine ma certo di non poco conto, con l’elezione del leghista Antonio Dotto alla presidenza del massimo consesso cittadino e di due vice, Claudia Tronchin (Lega) e Antonella Tocchetto (Partito Democratico): due donne, per un consiglio con una presenza femminile finalmente elevata ma che a capo dei gruppi politici non ha saputo esprimere che uomini. Giuseppe Basso è il capogruppo della civica del sindaco, Christian Schiavon della Lega, Guido Bertolazzi di Fratelli d’Italia, Davide Acampora di Forza Italia-Coraggio Italia, Stefano Pelloni del Partito Democratico, Franco Rosi di Treviso Civica, Giorgio De Nardi della civica De Nardi sindaco e Nicolò Rocco del Terzo Polo.
Consuete formalità, si diceva. Non senza un’ora buona di interventi con il totale monopolio delle opposizioni. Hanno parlato tutti, tutti tranne Giorgio
De Nardi. Chi si aspettava un qualunque discorso di apertura di consiliatura da parte dello sfidante di Conte in campagna elettorale è rimasto deluso. Si-
lenzio. Se non qualche parola non ufficiale, a margine, riservata unicamente ai giornalisti. Al contrario, gli altri non hanno certo lesinato in propositi, riflessioni, temi. Con la new entry Caterina Dozzo (De Nardi sindaco) che ha sciorinato tutte le cattive posizioni di Treviso sulle classifiche del Sole24Ore. Con Nicolò Rocco che ha citato don Primo Mazzolari e i tanti “adesso” di cui urge prendersi cura, proponendo la creazione della consulta dei quartieri e la pianificazione delle prossime elezioni con seggi fuori dalle scuole. Marco Zabai, il più votato fra i dem, ha ammonito la maggioranza: “Non ci si potrà più nascondere dietro le responsabilità precedenti e noi non resteremo in silenzio, non sussurreremo, ma faremo opposizione a voce alta”. Opposizione attenta e senza sconti è stata annunciata anche da Carlotta Bazza (Pd), che ha auspicato che il consiglio comunale sia un ponte fra amministrazione e comunità: amministratori di prossimità, capaci di far sentire la politica vicina, di valorizzare le persone e le differenze. “In questi anni – ha detto la neo-consigliera – è mancato uno sguardo a 360 gradi sulla città. Non c’è stata volontà di dare identità ai quartieri e di ascoltare. Non bastano interventi spot, un albero di Natale, il rifacimento dei marciapiedi e un cineforum ogni tanto”. An-
Marco Zabai: “Non ci si potrà più nascondere dietro le responsabilità precedenti e noi non resteremo in silenzio, non sussurreremo, ma faremo opposizione a voce alta”
tonella Tocchetto ha chiesto di rafforzare la voce di bilancio riservata al sociale, Maria Buoso ha ricordato che la politica non è un ufficio di collocamento e che “non siamo qui per dare voce ai nostri personalismi”.
E Franco Rosi ha messo il dito nella piaga dell’astensionismo: “Oggi noi qui rappresentiamo solo mezza città. Che questo sia il mandato della riconciliazione della politica con i cittadini”.
L’unica risposta è arrivata direttamente dal sindaco, immediatamente dopo il giuramento sulla Costituzione. Ed è stata una risposta dura: “Possiamo partire da punti di vista diversi, ma con obiettivi comuni. Chiedo grande rispetto nei confronti dei nostri cittadini. Per motivi politici, per scalzare il sindaco, non possiamo mai infangare il nome di una città e di una comunità. Lo dico a chi, analizzando dati, voti, classifiche, perde di vista questo. Siamo qui per servire chi ci ha dato la fiducia, a chi non ce l’ha data e a chi ha deciso di non darla a nessuno”. (s.s.)
IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE
Maggioranza
Conte sindaco:
Antonio Dotto, Luigi Caldato, Giancarlo Iannicelli, Mirco Visentin, Giuseppe Basso, Sergio Marton, Giampiero Aloisi, Nadia Bottos, Wally Grada, Beatrice Ciruzzi e Stefania Franceschini
Lega:
Christian Schiavon, Nicola Torresan, Riccardo Scottà, Claudia Tronchin, Roberto Borsato e Margherita Conte
Fratelli d’Italia:
Alberto Ciamini, Jennipher Gola, Guido Bertolazzi e Carlo Alberto Correale
Con te-Forza Italia-Coraggio Italia: Davide Acampora
Opposizione
Partito Democratico:
Marco Zabai, Carlotta Bazza, Stefano Pelloni, Antonella Tocchetto, Roberto Pizzolato e Sara Visentin
Treviso Civica: Franco Rosi e Maria Buoso
De Nardi sindaco: Giorgio De Nardi e Caterina Dozzo
Futura-Rocco sindaco-Azione Italia
Viva: Nicolò Rocco
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Palazzo dei Trecento. Dotto eletto presidente, Tronchin e Tocchetto indicate come vicepresidenti
Antonio Dotto, Presidente del Consiglio Comunale
Parlano i capigruppo. Minoranza schierata per dare battaglia e incalzare il sindaco sui grandi temi
Ora facciano quel che hanno promesso”
Terzo Polo pronto a collaborare sulle proposte
“Il mandato del sindaco è ampissimo, la maggioranza è forte e adesso non ci sono più scuse”. Stefano Pelloni, capogruppo del Partito Democratico, lo dice senza mezzi termini: “Adesso devono fare tutto quello che hanno promesso. La nostra sarà un’opposizione dura, quando dovrà essere dura. E lo sarà sui temi. Daremo battaglia, porteremo le nostre proposte e incalzeremo. Dai giovani e dal futuro delle nuove generazioni che troppo spesso se ne vanno da Treviso, alla città universitaria, dalla famiglia al diritto alla casa, che oggi è un privilegio e non un diritto. E ancora – spiega l’esponente del gruppo di opposizione più numeroso – l’ambiente, la salute pubblica, la mobilità, la pedonalizzazione”.
Per Giorgio De Nardi, capogruppo della civica che porta il suo nome, fondamentale sarà l’attività di controllo.
“Faremo di tutto – annuncia – per vigilare, nell’ambito di una collaborazione fattiva, su quanto proposto dall’amministrazione, per far sì che i provvedimenti siano i migliori possibili per il bene della cittadinanza”. Il principale sfidante di Conte alle elezioni afferma di aver avuto la sensazione che in questi mesi nella proposta politica del sindaco ci sia stata un’evoluzione: “Si è avvicinata alla nostra, per esempio nel tema ambientale. Ne sono contento, perché dimostra che abbiamo dato un contributo alla definizione dei futuri provvedimenti.
Adesso però – dice De Nardi –aspettiamo il passaggio dagli annunci alla realizzazione”.
Franco Rosi è all’ottavo mandato in consiglio comunale. Sui banchi dei Trecento dal 1990, il capogruppo di Treviso Civica annuncia “un’opposizione ricca di contributi, ma starà alla maggioranza ascoltare oppure no, ma spero un arricchimento nei provvedimenti, prendendo il meglio di tutte le parti”. Riguardo a possibili convergenze con la maggioranza, la speranza di Rosi è che le parti possano lavorare sulla stessa lunghezza
d’onda su un tema di grande urgenza come quello sociale, in particolare sul problema abitativo. “Tutti dicono che Treviso è una città ricca, che vive nel benessere. Ma – sostiene il veterano dell’opposizione – ci sono oggi molte frange purtroppo nascoste che hanno bisogno. Per questo credo che nell’aiutare gli ultimi ci possa essere il campo in cui ci si possa trovare tutti uniti”.
Unico a essere entrato in consiglio per il Terzo Polo è il candidato sindaco e oggi capogruppo Nicolò Rocco, che conferma quanto detto sia in campagna elettorale che negli ultimi mesi della scorsa consiliatura: la sua sarà un’opposizione costruttiva.
“Anche se opposizione – afferma – è un termine che mi dispiace, perché significa opporsi, mentre noi vogliamo costruire, perché ci siamo proposti agli elettori con la capacità di prendere i provvedimenti, analizzarli e fare proposte. Ed è quello che cercheremo di fare. Sono sicuro – dice – che ci si saranno situazioni in cui voteremo con il sindaco e situazioni in cui voteremo con gli altri gruppi di minoranza. Cercheremo di esserci nella quotidianità, ma abbiamo anche alcuni obiettivi di lungo periodo da porre nell’agenda politica, come l’auditorium per la cultura, il bilancio di genere, l’attrattività della città per gli studenti e sono sicuro che riusciremo ad aggregare a destra e a sinistra”. Rocco anticipa già che sul progetto di pedonalizzazione annunciato dal sindaco è pienamente d’accordo. “Però vorrei che venisse inserito anche un rammendo con la prima periferia, a cominciare a via Zenson di Piave, dove a mio avviso ci starebbe bene una Ztl. Aggiungo che mi ha colpito la progettualità sull’università: noi ci siamo. Visto che si parla di Scienze motorie, perché non fare la sede allo stadio Tenni e iniziare da lì a costruire la nostra cittadella dello sport?”.
Sara Salin
www.lapiazzaweb.it 10 Le opposizioni
Franco Rosi (Treviso Civica) Giorgio De Nardi (De Nardi sindaco)
Nicolò Rocco (Terzo Polo)
Stefano Pelloni (Partito Democratico)
Nozze d’argento. La compagnia irlandese ha celebrato la sua storia in Italia, iniziata nel 1998 con un volo dalla città
Venticinque anni di Ryanair al Canova
E il volo per Londra diventa una promessa
Il Ceo Eddie Wilson pronto a spostare la rotta su Stansted se Venezia non abolirà la tassa aggiuntiva di imbarco
Monica Scarpa, ad del Gruppo Save: “Dopo le grandi sofferenze per la lunga chiusura durante la pandemia, quest’anno Treviso tornerà ai numeri del 2019”
Il volo per Londra potrebbe tornare a partire dall’aeroporto Canova. La notizia è arrivata a margine delle celebrazioni per i 25 anni di Ryanair in Italia, avventura iniziata proprio da Treviso nel maggio 1998. E, non a caso, proprio con un volo Treviso-Londra Stansted. Ma non è solo una questione d’amore da parte della compagnia irlandese per lo scalo trevigiano ad aver impegnato il Ceo Eddie Wilson in una sorta di promessa. Certo, il sindaco Mario Conte ha chiesto senza mezze parole un regalo alla città, “perché dopo venticinque anni gli amori vanno alimentati”. Le dichiarazioni di Wilson – che ha comunque garantito il massimo impegno per riuscire a esaudire il desiderio del primo cittadino – sono state però innescate dalla questione Venezia. O meglio dalla tassa aggiuntiva di imbarco su ogni biglietto di 2,50 euro al Marco Polo. “Se resterà – ha dichiarato l’amministratore della compagnia aerea – porteremo il volo per Londra da Venezia a Treviso”.
Tutto il resto è storia, presente e futuro. Storia, con l’arrivo in Italia di un brand che in pochi conoscevano, che ha cambiato il modo di viaggiare e che all’inizio trasportava poco più di 200mila passeggeri. In un quarto di secolo di investimenti nel
nostro Paese, Ryanair ne ha trasportati quasi 500 milioni e solo quest’anno ne conterà 56 milioni sulle sue rotte nazionali e internazionali. Oggi il traffico aereo italiano è per il 70 per cento low-cost e Ryanair ne copre il 40 per cento. “Il 1998 è stato uno spartiacque per Treviso e per il Veneto. Un atto rivoluzionario a prezzi accessibili, che ha portato il turismo anche verso città meno note come appunto Treviso”, ha detto la consigliera regionale Silvia Rizzotto durante la conferenza stampa che si è tenuta nell’area partenze dell’aeroporto Canova. “Il successo di Ryanair in questo aeroporto – ha affermato il consigliere provinciale Claudio Sartor – non è un caso. Siamo una provincia ricca e lo eravamo anche nel 1998. Il matrimonio con Save è stata una grande opportunità e il risultato non è solo un dato economico ma anche sociale. Basti pensare a quanto questi voli siano stati e continuino a essere fondamentali per i giovani e per quegli immigrati che sono nella Marca per lavoro”.
Il presente sembra avere il sole in faccia, ma non può dimenticare – come ha voluto ricordare
Monica Scarpa, ad del Gruppo Save – che Treviso è un aeroporto che ha durante la pandemia ha sofferto molto: è rimasto chiuso 18 mesi e ha riaperto solo
nel giugno del 2021. “Quest’anno raggiungeremo i numeri del 2019”, ha annunciato l’amministratrice delegata, che ha ringraziato la città per una collaborazione che ha garantito sviluppo e lavoro. Un tema, quello della chiusura dell’aeroporto durante il Covid, ripreso anche da Mario Conte, che ha voluto ricordare le lacrime degli imprenditori. Guardando al futuro, il sindaco ha sottolineato il desiderio della città di continuare a crescere dal punto di vista del turismo. Una crescita che però deve essere “nel rispetto della comunità e del
territorio”. E infatti le prossime sfide che attendono l’aeroporto Canova sono la sostenibilità e il masterplan. Con Ryanair, da una parte, che ha già annunciato di essere pronta a rinnovare la propria flotta con aeromobili (300 nuovi Boeing per un investimento di 40 miliardi) capaci di contribuire al processo di decarbonizzazione grazie all’utilizzo di carburante sostenibile per la riduzione di emissioni di CO2, ma anche di ridurre della metà la rumorosità. E con l’attesa dell’approvazione da parte del Ministero delle infrastrutture
Prezzi speciali e nuove rotte
Per celebrare i suoi 25 anni in Italia, Ryanair offre un operativo estivo con oltre 730 rotte, settanta delle quali nuove, e oltre 7mila voli settimanali da 29 aeroporti. E per festeggiare il rapporto speciale
con Treviso – oltre alle dieci nuove rotte e alle frequenze aumentate su Alicante, Bucarest, Malta, Praga e Siviglia – per tutta l’estate baserà al Canova due aeromobili, con un investimento di 200 milioni
e dei trasporti del masterplan al 2030 di Aertre-Save, inviato da Enac ancora a inizio febbraio. Un piano che vale 53,2 milioni di euro e che prevede il ridisegno dell’intera area dello scalo alla luce dello scenario di traffico aereo e il miglioramento della qualità dei servizi. Più parcheggi quindi, oltre alla razionalizzazione della viabilità di accesso, l’adeguamento normativo delle superfici di sicurezza delle infrastrutture di volo e l’ampliamento del terminal passeggeri.
Sara Salin
di sterline, supportando oltre 1 .800 posti di lavoro nel settore dell’aviazione, inclusi 60 posti di lavoro diretti. Inoltre si potrà viaggiare fino al prossimo ottobre con tariffe che partono da 25 euro.
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L’aeroporto di Treviso
Ryanair festeggia 25 anni di operazioni in Italia
Iniziano finalmente i lavori di ristrutturazione di Palazzo Foscarini, in Piazza Eremitani a Padova con l’obiettivo di creare spazi per uffici del gruppo bancario e nuove aule per il Conservatorio Cesare Pollini.
L’accordo raggiunto tra Intesa Sanpaolo, Conservatorio e Comune prevede che un’intera ala del palazzo sia messa a disposizione del Pollini per fornire locali adeguati a docenti e studenti per svolgere le lezioni, oltre ad ampliarli ed avere la possibilità di accogliere un maggior numero di potenziali studenti.
I lavori interesseranno una superficie complessiva di 2.399 metri quadrati e dureranno circa due anni. La consegna è prevista per l’inizio dell’anno accademico 2024/2025.
La trasformazione di Palazzo Foscarini passerà per interventi di consolidamento strutturale e antisismico, oltre
ad azioni che permettano massima accessibilità a persone con disabilità e agli spostamenti di diversi strumenti musicali.
Verrà posta l’attenzione al risanamento dei locali e all’isolamento acustico degli stessi, sostituendo infissi e pavimentazioni. Inoltre, anche l’esterno e il cortile dell’edificio saranno oggetto di interventi per l’efficientamento energetico e il recupero di spazi all’aperto per manifestazioni o eventi di rappresentanza.
A dare il La, per rimanere in tema musicale, ai lavori è stata Tecno Crane, azienda specializzata in vendita, noleggio e assistenza gru edili di Campodarsego (PD) che con la sua squadra di montatori esperti si è occupata del montaggio e messa in opera della gru utilizzata in cantiere tra il 29 e il 30 maggio scorso, permettendo così l’inizio delle operazioni. Per Tecno Crane è sempre un
orgoglio poter intervenire in progetti ambiziosi e importanti come questo, di grande valore per il territorio e che puntano a restituire alla città un gioiello storico e prestigioso come il Pollini.
Il Conservatorio, infatti, è nato nel 1 878 come una “Scuola Musicale”, diventata poi un’istituzione a Padova, che ha reso possibile la formazione di tanti musicisti che hanno calcato palchi internazionali. Da anni gli studenti segnalavano le situazioni inadeguate in cui dovevano svolgere le lezioni e ora, finalmente, i locali verranno ristrutturati e ammodernati. Piazza Eremitani tornerà a ripopolarsi di ragazzi, musica e arte. Durante i lavori, il Conservatorio sposterà i corsi e le lezioni presso Palazzo Ca’ Folco Zambelli, a Tencarola. Il Comune ha affittato l’edificio dall’Istituto Clair, mettendo a disposizione di studenti e docenti 1.500 metri quadrati.
www.lapiazzaweb.it 13 1 www.lapiazzaweb.it
Imprese & imprenditori
Foscarini, ospiterà
Intesa
PROTAGONISTI A NORD EST Storie di imprese ed imprenditori di successo - a cura di TECNO CRANE SRL Via Antoniana, 242-244 - 35011 Campodarsego (PD) - Tel. 049 8803197 - info@tecnocrane.it ASSISTENZA, MONTAGGIO E NOLEGGIO GRU Imprese & Imprenditori Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Al via il restauro di Palazzo
una sede di
Sanpaolo e il Conservatorio Pollini
L’aeroporto di Treviso
La partnership. Comune, Ryanair e Consorzio del Prosecco Doc ancora insieme dopo il successo del 2021
“Land of Prosecco”, alleanza per il turismo con la promozione di cantine e tenute vitivinicole
Nuova partnership per il turismo fra Comune, Ryanair e Consorzio di Tutela del Prosecco Doc. Dopo la prima campagna di promozione, avviata nell’estate del 2021, anche quest’anno la collaborazione è stata rinnovata con l’obiettivo di promuovere il territorio e le sue eccellenze. Il claim scelto è quasi scontato: “Land of Prosecco”.
In un’estate nella quale la compagnia aerea di stanza al Canova avrà su Treviso 310 voli settimanali su 44 destinazioni – dieci delle quali nuove (Cork, Crotone, Gdansk, Katowice, Marsiglia, Minorca, Santander, Saragozza, Tallin e Tolosa) – l’alleanza fra Ryanair e Prosecco diventa strategica in un settore molto particolare e di grande sviluppo qual è quello esperienziale, con la promozione di cantine e tenute vitivinicole della Marca come luoghi di vacanza.
“La prima campagna congiunta ha portato ottimi risultati, con
un aumento medio delle prenotazioni del 14 per cento nella prima fase e del 16 per cento nella seconda fase, in particolare per Regno Unito, Francia, Belgio, Danimarca e Israele, supportando il posizionamento di Treviso come destinazione domestica e internazionale tutto l’anno grazie alla sua multiforme e molteplice offerta turistica, culturale ed enogastronomica”, ha dichiarato Mauro Bolla, country manager di Ryanair. Per il sindaco Mario Conte si tratta di un’operazione che porta benefici all’intero territorio: “Una nuova campa-
gna che andrà a rinforzare la presenza di Treviso nei mercati internazionali, con la possibilità di raggiungere potenzialmente quindici milioni di utenti”. Per i vertici del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc si tratta di un’operazione che gli esperti considerano una “best practice” in tema di promozione enoturistica. “Riteniamo –ha affermato il vicepresidente Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi – che l’efficacia dell’azione sia sotto gli occhi di tutti coloro che hanno avuto modo di vivere la città di Treviso in questi ultimi mesi”.
Iniziati i lavori della passerella sulla Noalese Opera da 2 milioni di euro che sarà ultimata entro l’anno
Un’opera da oltre due milioni di euro totalmente a carico di AerTre per collegare il terminal del Canova ai parcheggi. Entro la fine dell’anno i lavori, iniziati a maggio, saranno ultimati e sopra la Noalese svetterà una passerella pedonale che dovrebbe risolvere il problema di congestionamento del traffico in prossimità dello scalo aeroportuale trevigiano, oltre che migliorare le condizioni di sicurezza dell’attraversamento della strada. Addio quindi agli attraversamenti pedonali a raso, che una volta ultimata la realizzazione della passerella saranno impediti dal posizionamento di dissuasori lungo la carreggiata. Il sovrappasso sopraelevato sarà coperto e aperto sui
fianchi laterali. Avrà uno sviluppo verticale di 11 metri, 52 metri di percorso orizzontale, un ascensore in entrambe le testate con una portata di 13 passeggeri e un tempo di percorrenza di poco più di due minuti. La struttura, che resterà chiusa nelle ore notturne e che sarà in continuità cromatica con quella dell’aerostazione (mattoni faccia a vista), sarà permeabile all’aria e alla luce, riparando al contempo dalla pioggia.
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“Da manager a imprenditore, profondamente convinto dell’importanza del risparmio energetico”
La storia di Nicola Gennari, dal 2009 titolare dell’azienda adriese che opera prevalentemente nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili
Un passato da dipendente e manager d’azienda, poi la svolta imprenditoriale. A 38 anni, nel 2009, Nicola Gennari ha deciso di investire in un’azienda propria e di dare vita a Soladria. Come recita la presentazione ufficiale, si tratta di un’azienda dinamica, specializzata in risparmio energetico, che opera prevalentemente nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Formata da un team di professionisti che progetta e realizza impianti residenziali e industriali , Soladria è una realtà consolidata che collabora con partner d’avanguardia nel panorama internazionale della green economy. Ma per arrivare qui, è servita una buona dose di coraggio e dedizione, come racconta Gennari.
La sua esperienza imprenditoriale da dove parte?
“Io sono stato dipendente fino a 38 anni. Ho avuto la fortuna di diventare dirigente di un’azienda di Padova impegnata nella costruzione e installazione di apparecchi elettromedicali, tavoli operatori, sterilizzatrici. Questo mi ha consentito
di fare esperienza a livello manageriale. Poi nel 2009 ho deciso di tentare la strada imprenditoriale e sono ritornato ad Adria”.
Come è maturata in lei questa scelta e come mai ha voluto investire proprio ad Adria?
“Ho intravisto nel mercato del fotovoltaico il mercato del futuro.
Mi è sempre piaciuto l’aspetto del risparmio energetico: anche nell’azienda in cui lavoravo prima cercavo sempre di attuare dei risparmi, di ottimizzare e mi accorgevo che l’energia è sempre tra le prime
tre voci di costo. E lo stesso vale a casa. Ho deciso di aprire ad Adria perché mi sembrava di poter costruire meglio partendo dalla mia zona. E poi sicuramente c’è stato un po’ di campanilismo”.
Secondo lei cosa ci vuole oggi per essere imprenditori? Quali sono le qualità indispensabili?
“Direi la voglia di lavorare. A me piace tantissimo lavorare e anche nelle esperienze precedenti lavoravo tantissimo perché ero innamorato delle mie aziende. Mi sembrava quasi logico, quindi, farlo in un’impresa che fosse mia. Le responsabilità aumentano da imprenditore, quindi bisogna essere consapevoli che di fatto non si stacca mai”.
E il coraggio?
“Credevo fortemente nel progetto quindi non mi sembra di aver avuto così tanto coraggio. Sono anche cosciente di essere in una condizione di potermi rialzare se dovessi cadere. Ma sono tuttora fortemente convito del progetto che stiamo portando avanti”.
Nicola Gennari
Titolare di Soladria
Il mercato delle colonnine di ricarica è il futuro
Essere imprenditore vuol dire saper cogliere le opportunità e adattarsi ai cambiamenti. Ecco perché Nicola Gennari, titolare di Soladria, ha deciso negli ultimi anni di puntare sul mercato delle colonnine di ricarica delle auto elettriche. “Sono anni ormai che possiedo un’auto elettrica - spiega -. Nel 2018 mi sono innamorato delle colonnine, le ho installate in azienda da ormai 5 anni e solo in seguito ho acquistato per me la macchina elettrica. È un mercato in forte espansione in cui credo fortemente e ora, superata la pandemia, sto investendo e cercando il servizio giusto da offrire così da garantire vantaggi sia alle aziende che intendono installare le colonnine sia agli utilizzatori”.
“Questa svolta interesserà inevitabilmente anche la natura di Soladria - continua Gennari -. A differenza del fotovoltaico, infatti, nel mondo delle colonnine di ricarica il lavoro non finisce con l’installazione: è un percorso, che richiede fidelizzazione. Da impiantisti diventiamo infatti veri e propri gestori. Se ci crediamo, se riuscirò a trasmettere il mio entusiasmo ai miei colleghi, potremo davvero divertirci facendo qualcosa di nuovo”.
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PROTAGONISTI A NORD EST
Storie di imprese ed imprenditori di
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DATI DELLE INSTALLAZIONI EFFETTUATE DA SOLADRIA FINO AL 2022 E PROSPETTIVE PER IL 2030 Circuito di Soladria…e ricarica: 5000 stazioni di ricarica in Triveneto entro il 2030 Soladria s.r.l. Viale Risorgimento, n°40E/F - Adria (RO) - Tel. 0426 22784 - info@soladria.it - soladriaericarica.it Imprese & Imprenditori Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
successo
a cura di
Il piano. Iannella: “Nuove misure per sostenere lo sviluppo e far fronte all’inflazione”
UniCredit sostiene famiglie e imprese italiane con un nuovo pacchetto da 10 miliardi di euro
La banca lancia una nuova tranche dell’iniziativa “UniCredit per l’Italia”, mettendo a disposizione 4 miliardi di euro per sostenere la spesa di privati e famiglie e 6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per le imprese del turismo, le eccellenze del Made in Italy e le aziende operanti nelle Zone Economiche Speciali (“ZES”)
UniCredit ha lanciato la nuova tranche del suo piano d’azione “UniCredit per l’Italia”, con l’obiettivo di sostenere le comunità in cui opera attraverso iniziative per un valore potenziale complessivo di 10 miliardi di euro.
Questo intervento fa seguito al primo pacchetto di interventi elaborato nell’estate del 2022 per consentire a famiglie e imprese di far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.
Le nuove misure forniranno un sostegno concreto a individui e famiglie alle prese con l’inflazione, oltre a risorse concrete per sostenere lo sviluppo di settori chiave e la crescita di specifiche aree in Italia.
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, commenta: “Famiglie e imprese hanno dimostrato una straordinaria resilienza e capacità di adattamento di fronte all’aumento dei tassi e all’alta inflazione, tanto che la situazione economica è migliore di quanto si potesse temere. Con questo piano intendiamo ribadire il nostro sostegno alle comunità in cui operiamo, consentendo ai clienti di adottare un approccio più flessibile nella gestione dei loro impegni finanziari e rendendo disponibili nuove risorse per gli investimenti, utili a supportare le imprese nei loro percorsi di crescita.”
La nuova tranche di “UniCredit per l’Italia” è rivolta a privati e famiglie, con iniziative che com-
prendono: flessibili tà nel rimborso dei mutui, con la sospensione del rimborso della quota capitale per 12 mesi o la riduzione della rata; pagamenti rateali a costo zero sugli acquisti per i titolari di carta Flexia con un ISEE inferiore a 25 mila euro; bonus di 500 euro sui prestiti personali per i clienti con nuovi nati cui viene erogato un nuovo prestito di almeno 10.000 euro.
Le azioni rivolte alle imprese prevedono un plafond di 6 miliardi di euro per nuovi finanziamenti a sostegno del settore turistico, delle eccellenze del Made in Italy e delle imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali italiane. UniCredit offrirà inoltre una moratoria fino alla fine dell’anno sulla quota capitale dei finanziamenti a medio e lungo termine
in essere per le imprese che non abbiano già usufruito di garanzie pubbliche. Inoltre, potranno godere dell’eliminazione delle commissioni POS gli esercenti con fatturato inferiore a 1 milione di euro per le transazioni di importo fino a 10 euro presso i punti vendita fisici.
Le misure adottate con questa nuova edizione di “UniCredit per l’Italia” si
aggiungono alla recente ripresa dell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Questi acquisti consentono ai clienti di UniCredit che hanno maturato crediti d’imposta a fronte di sconti su fatture per spese precedenti di mobilitare questi crediti e ottenere liquidità utile per continuare le loro attività.
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Economia
Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit
Ambiente&Salute. Il progetto, partito il 1° giugno,
dei 18 comuni della Grande Treviso
Al lavoro a piedi, in bicicletta o in monopattino “Bike to work” premia lo stile di vita sano
Conviene all’ambiente. Conviene alla salute, sia fisica che mentale. Conviene al traffico e alla qualità della vita. In più è anche un incentivo al risparmio economico. La frase che racchiude il totale della convenienza è spostarsi dalla propria abitazione alla sede di lavoro in modo sostenibile. È partito infatti ufficialmente il primo giugno il progetto “Bike to work”, promosso dall’Intesa Programmatica di Area Marca Trevigiana con il supporto delle associazioni di categoria: chi utilizza la bicicletta per andare a lavorare oppure ci va a piedi o altri mezzi di mobilità “slow” riceve degli incentivi.
L’OBIETTIVO
L’obiettivo dei diciotto comuni che hanno aderito all’iniziativa e che fanno parte della Grande Treviso-Next Generation City –oltre al capoluogo, ci sono Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Monastier, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto, Roncade, san Biagio di Callalta, Silea, Spresiano e Villorba – è diffondere sempre di più le buone pratiche per condurre una vita sana e allo stesso tempo sostenere le attività produttive locali grazie a incentivi economici e favore dei lavoratori residenti nei territori che partecipano alla promozione.
BUONI SPESA
I diciotto comuni hanno costitu-
ito un fondo per erogare ai cittadini che aderiscono all’iniziativa dei buoni spesa, i quali saranno calcolati secondo un meccanismo di maturazione di punti in proporzione agli spostamenti sostenibili effettuati. I buoni potranno essere utilizzati nel circuito delle realtà commerciali che hanno sposato il progetto e verranno rimborsati integralmente. La lista degli esercizi commerciali è pubblicata sul sito marcatrevigiana.ecoattivi.it e sulla app.
LA APP ECO ATTIVI
Le modalità per partecipare a “Bike to work” sono semplici e le uniche condizioni sono essere maggiorenni e risiedere in uno dei comuni aderenti. La sede della realtà nella quale si lavora, invece, può essere situata anche fuori dai comuni promotori. Fondamentale è scaricare la app “Eco Attivi”, inserire i dati richiesti (che potranno essere verificati a campione dalla società che gestisce il servizio), accettare condizioni e regolamento, quindi
Il progetto è promosso dall’Intesa Programmatica di Area Marca Trevigiana con il supporto delle associazioni di categoria: per chi utilizza la bicicletta per andare a lavorare o ci va a piedi, riceve degli incentivi
registrarsi. Dopodiché non resta che iniziare a muoversi da casa al lavoro a piedi, in bicicletta o in monopattino (anche le versioni elettriche sono consentite) e, volendo, aderire al concorso. In palio c’è una mini car elettrica.
I PUNTEGGI
Ogni chilometro di percorso in auto risparmiato (e calcolato da Google Maps) prevede l’assegnazione di 20 punti, equivalenti a 0,25 euro. Al massimo ogni giorno possono essere accumulati 200 punti, corrispondenti a 10 chilometri. Il massimale annuo è di 40mila. Il calcolo dei punti maturati sarà effettuato ogni quattro mesi e ogni 800 punti conquistati sarà emesso un buono spesa da 10 euro. La app tiene conto anche dei punti maturati in eccesso, nel caso si facciano più chilometri di quelli stabiliti: si tratta di un meccanismo che consente di verificare l’effettivo risparmio di emissioni di CO2 e di accumulare punti per il concorso a premi.
Oscar italiano del cicloturismo alla Treviso-Ostiglia
La ciclabile Treviso-Ostiglia si è aggiudicata il terzo posto sul podio dell’ottava edizione dell’Oscar italiano del cicloturismo, assegnato il 3 giugno, Giornata Mondiale della Bicicletta, nella cerimonia che si è tenuta a Cesena “Capitale del cicloturismo 2023”. Al primo posto è arrivata la toscana ciclopedonale Puccini e al secondo la Sicily Divide.
Ricavata dal recupero di una ex ferrovia realizzata negli anni Trenta per ragioni militari e commerciali, la ciclovia green Treviso-Ostiglia unisce il capoluogo della Marca alla cittadina manto-
vana in un percorso di settanta chilometri che si estende lungo una fascia boschiva attraversando campi, paese di campagna, oasi naturalistiche, corsi d’acqua e ville venete. Tre le province venete coinvolte nella ciclovia: Treviso, Padova e Vicenza. Il tracciato, che va dal Sile al Po, è stato realizzato a partire dal 2009 e si collega facilmente con altri circuiti regionali, come la ciclovia Gira Sile, quella della Riviera Berica, l’anello dei Colli Euganei e la ciclovia del Brenta. Ma intercetta anche grandi itinerari come la Venezia-Dolomiti, la Venezia-Lago di Garda e
il grande circuito nazionale dell’Alta Italia da Attraversare, lungo 900 chilometri.
A Cesena è stato anche presentato il report di Banca Ifis sull’ecosistema della biciletta: nel 2022 le due ruote sono state utilizzate da 6,3 milioni di turisti in Italia. L’impatto economico è stato di 7,4 miliardi di euro di spesa. La durata media della vacanza di un cicloturista lo scorso anno è stata di undici giorni.
www.lapiazzaweb.it 17 La Marca sostenibile Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
vede l’adesione
Musica in città. Dal 15 al 29 luglio ritorna la grande kermesse trevigiana, arrivata alla 33esima edizione
Tutto è pronto per “Suoni di Marca”
L’estate sulle Mura fra concerti e gusto
Sul
palco di Bastione San Marco arrivano Alfa e Tony Hadley
Sarà la storica band prog Le Orme, nel suo ultimo tour ufficiale, a tenere a battesimo l’edizione 2023 del festival “Suoni di Marca”, in programma dal 15 al 29 luglio sulle Mura di Treviso e arrivato alla 33esima edizione. La band italiana di “Gioco di bimba” sceglie il Bastione San Marco per una grande festa che celebra i suoi oltre cinquant’anni di carriera (nel 1973 usciva infatti “Felona a Sonora”) e anticipa l’uscita del nuovo album. Un’occasione speciale che vedrà sul palco anche il chitarrista trevigiano Tolo Marton e il tastierista Tony Pagliuca. Per la serata di inaugurazione anche i Calibro 35, che accompagneranno il pubblico alla scoperta del loro nuovo album, “Nouvelles Aventures”.
Un cartellone quasi tutto completo, quello già annunciato dagli organizzatori, capitanati dal presidente Paolo Gatto. Anche quest’anno, come da tradizione, il festival sarà un mix di musica, sapori e mostra-mercato per trascorrere le ore serali all’aperto, in uno dei luoghi simbolo più amati del capoluogo della Marca. Si potrà accedere con un contributo responsabile di euro, che consentirà di partecipare ai concerti e alle diverse aree.
La manifestazione estiva ha il patrocinio del Comune di Treviso, della Regione del Veneto, della Provincia e della Camera di Commercio.
Solo in due occasioni sarà previsto un biglietto d’ingresso per il concerto sul palco principale, acquistabile su Ticketone: per Alfa, in programma lunedì 17 luglio, e per Tony Hadley, la sera successiva. Il primo, cantautore genovese classe 2000 con un club tour primaverile alle spalle da
tutto esaurito, è uno dei giovani artisti pop più ascoltati e apprezzati. Sul secondo le parole probabilmente non sono sufficienti: Hadley, storico leader e front man degli Spandau Ballet, è amato in tutto il mondo. Sul palco trevigiano il cantante britannico pop, soul e swing ripercorrerà il suo storico repertorio.
www.lapiazzaweb.it 18 Eventi
Ad
saranno
nell’ultimo
ufficiale Con loro anche
La seconda serata del festival, quella di domenica 16 luglio, sarà italiana: sul main stage si esibiranno infatti i Marlene Kuntz, storica band piemontese che proporrà dal vivo il suo ultimo lavoro intitolato “Karma Clima”, che il gruppo stesso definisce “un’esperienza in cui musica e arte sostengono la scienza nel suo grido di allarme, per provare a ridisegnare un futuro inevitabile”. Per gli appassionati di space disco, giovedì 20 luglio saranno di scena i Rockets. Mentre sabato 22 l’appuntamento è con la storia della musica napoletana: Tullio De Piscopo e i 24 GRANA immergeranno le Mura trevigiane nelle calde atmosfere dei suoni del Mediterraneo e dei vicoli di Napoli, con i brani tratti dai pionieri del blues, in primis l’indimenticabile e indimenticato Pino Daniele. Ancora musica italiana giovedì 27, perché Paolo Belli e la sua Big Band coinvolgeranno il pubblico, oltre che con i loro grandi successi, con omaggi Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e Ron. L’ultima serata è targata folk rock, con l’unica data nordestina dei Nobraino. chitarrista trevigiano Tolo Marton
aprire la manifestazione
Le Orme
tour
il
In alto: Tony Hadley e sotto Alfa. A lato: Orme
Musei civici. Conte vuole sperimentare nuove forme per coinvolgere un pubblico sempre più ampio
Martini, mostra prorogata fino al 24 settembre Bailo e Santa Caterina sempre più luoghi da vivere
Aperitivi, intrattenimento teatrale e musicale Il sindaco: “Ci sarà un avviso pubblico per cercare operatori per gestire occasioni pensate per target diversi e ampliare le modalità di fruizione aprendo ai giovani e a contesti sempre più dinamici”
La mostra sui capolavori di Arturo Martini sarà prorogata fino al 24 settembre. La decisione è stata presa qualche giorno fa dopo che Fabrizio Malachin, direttore dei Musei Civici di Treviso e curatore della mostra assieme a Nico Stringa, è riuscito a ottenere un via libera dai tanti prestatori delle opere esposte al Bailo.
La personale dedicata al grande scultore trevigiano, inaugurata a fine marzo, avrebbe dovuto chiudere i battenti il 30 luglio: ma i 30mila visitatori già entrati al Museo, un trend turistico sempre più felice per la città e l’estate ormai alle porte hanno suggerito all’amministrazione comunale e in primis a Mario Conte – che in questo secondo mandato ha per ora tenuto per sé la delega alla cultura – di optare per un allungamento. Che è anche un’occasione per continuare a utilizzare al meglio un museo, il Bailo appunto, che in questi mesi ha dimostrato di essere un luogo deputato non solo all’allestimento di mostre di grande livello artistico, ma anche all’organizzazione di eventi capaci di attrarre varie sensibilità culturali e sociali della città.
“La nostra idea di fruizione dell’arte e dei luoghi della cultura contempla anche l’organizzazione di eventi collaterali alle grandi mostre come quella dedicata ad Arturo Martini, come aperitivi e intrattenimento musicale e teatrale”, spiega Conte, che anticipa di voler “sperimen-
tare nuove forme per vivere veramente il museo, anche per coinvolgere quel pubblico che non frequenta abitualmente gli istituti della cultura”.
I primi eventi, per sperimentare la formula mostra-aperitivo-musica, sono stati accolti in modo positivo. “Occasioni che hanno incantato ed emozionato il pubblico, facendo registrare il tutto esaurito. Un successo – afferma il sindaco – che deve farci cogliere ulteriori opportunità”. In cantiere c’è l’organizzazione di un calendario fisso per i gruppi e per le realtà territoriali che lo richiederanno: serate da offrire ai propri clienti o per lo staff aziendale, momenti di team building. “Inoltre –anticipa il primo cittadino e titolare della cultura – stiamo studiando un avviso pubblico per la ricerca di operatori che vogliano offrire, pensare o gestire occasioni pensate per diversi target di pubblico, anche per far conoscere il nostro patrimonio culturale, che può diventare veramente di tendenza. Insomma, dobbiamo
avere il coraggio di ampliare le modalità di fruizione dei musei, aprendoli ai giovani e a contesti sempre più dinamici. E noi – aggiunge Conte – questa strada l’abbiamo intrapresa”.
Gli aperitivi culturali, avviati nello scorso mandato, proseguiranno. L’obiettivo sarà offrire un’esperienza totale per il coinvolgimento di tutti i sensi, unendo il patrimonio artistico alle eccellenze trevigiane dall’ambito enogastronomico ai talenti della musica. Idee che non coinvolgeranno unicamente il Museo Bailo. Perché anche le porte di Santa Caterina e del suo Chiostro saranno aperte per essere luogo culturale da vivere oltre che museo civico permanente: “Aperitivi, ma anche cene, concerti, presentazioni. Santa Caterina e il suo Chiostro sono uno dei luoghi più suggestivi della città e come è già stato fatto recentemente, con ottimi risultati, continueremo a proporre serate tematiche per valorizzarlo e farlo conoscere”.
Sara Salin
www.lapiazzaweb.it 19 Cultura Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
#Regione
Dopo il voto. Il senatore Antonio De Poli sul risultato delle amministrative in Veneto
Il centrodestra in Veneto conferma la sua leadership e conquista quasi tutti i municipi al voto. A partire da Treviso, saldamente in mano al sindaco della Lega Mario Conte sostenuto da tutte le forze di centrodestra, eletto al primo turno. Vanno al centrodestra anche comuni chiave come Adria, Martellago e San Donà di Piave. Il centrosinistra non sfonda in provincia ma ottiene un un risultato significativo e interessante a Vicenza, strappata al centrodestra dal giovane Giacomo Possamai, uomo del Partito Democratico che ha saputo scalzare il sindaco uscente Rucco, sulla carta dato per favorito, e raccogliere consensi anzitutto intorno alla sua persona, alla squadra che lo sosteneva e al suo programma fortemente orientato alla città. Importante per il centrosinistra anche la vittoria a Piove di Sacco, nel padovano,
Spiccano il risultato di Treviso con la netta affermazione di Mario Conte al primo turno e l’esito del ballottaggio a Vicenza che ha consegnato la città a Giacomo Possamai
in questo caso nel segno della continuità. Il centrodestra dunque vince quasi ovunque, anche con gli schieramenti civici, ma il centrosinistra si fa senz’altro notare per il risultato di Vicenza che si somma a quelli dello scorso anno a Padova e Verona. Abbiamo chiesto un parere al senatore padovano Antonio De Poli, Udc, che di campagne elettorali ne ha seguite molte, sia a livello locale che nazionale. Senatore, proviamo a tracciare un bilancio di queste elezioni amministrative, che hanno coinvolto anche alcuni importanti Comuni
veneti: l’alleanza di centrodestra nella nostra regione vice, dunque ne esce rafforzata? Su quali aspetti lavorare per il prossimo futuro e in vista degli appuntamenti elettorali dei prossimi anni?
Assolutamente sì, il centrodestra quando si presenta unito e compatto fa la differenza, vince e soprattutto convince i nostri elettori.
Oggi più che mai i cittadini, infatti, ci chiedono presenza nel territorio e ascolto. Quando la politica fa questo, riesce
ad intercettare i bisogni delle comunità nei territori. Lo abbiamo visto, ad esempio, a Treviso, dove ha vinto il candidato condiviso del Centrodestra, Mario Conte ma anche in altri Comuni come nel padovano (a Codevigo, Maserà di Padova, Mestrino, Solesino, Casalserugo, …), oppure con Adria in Polesi-
Centrosinistra. Andrea Martella, senatore e segretario Pd Veneto
ne, come nelle altre province del Veneto dove abbiamo visto il centrodestra affermarsi nettamente e ottenere delle significative vittorie. Oggi è il tempo della concretezza, come ci insegnano queste elezioni comunali.
Il centrodestra vince anche in Veneto con Treviso ma con Vicenza si rafforza l’asse dei sindaci di centrosinistra che amministrano le grandi città venete. Qual è la sua analisi, senatore?
Utilizzo una metafora: come nel calcio, quando sei in campo, anche se hai un fuoriclasse, se la squadra è sfilacciata, fai fatica a finalizzare il risultato e a fare goal. Credo che al di là del candidato sindaco sia mancato proprio questo aspetto. Quando succede questo, gli elettori, purtroppo, non capiscono e condividono altri progetti puntando su altre personalità, al di là dei colori politici.
Il centrosinistra veneto parte da Vicenza e dalla vittoria di Giacomo Possamai per rilanciare un nuovo patto di coalizione, l’unica ricetta per misurarsi con i futuri appuntamenti elettorali, fino alle regionali del 2025.
Andrea Martella, senatore e segretario del Pd veneto, lancia un messaggio chiaro: “Basta veti, lavoriamo alle alleanze, superiamo le divisioni e lavoriamo sui valori comuni e condivisi, solo così potremo costruire una gran-
de rete e aggregare le forze politiche intorno ad un progetto di stampo civico e sociale”. È un invito rivolto a tutti, compreso il terzo polo e il Movimento 5 Stelle.
La vittoria di Vicenza, sottolinea il segretario dem veneto, insegna che l’approccio civico ha premiato: “Privilegiare i temi sentiti dai cittadini, approfondire gli aspetti legati alla città, al territorio, questo il principio che ha condotto Possamai alla vittoria dopo una campagna elettorale con una forte presenza fra la gente e un programma concreto e credibile”. La ricetta vicentina che ha premiato il centrosinistra ricorda i suc-
cessi di Sergio Giordani a Padova e di Damiano Tommasi a Verona. A differenza di questi ultimi Possamai è un uomo di partito che però ha saputo dare una precisa identità alla sua candidatura, concentrandosi sui bisogni e le richieste che arrivavano dalla città. “È da qui, da questa credibilità e da questo approccio concreto che dobbiamo partire per costruire un’alternativa seria e vincente nei confronti del centrodestra. È un lungo cammino che il Pd ha intrapreso da tempo in Veneto e che darà i suoi frutti, a maggior ragione se verrà condiviso e appoggiato da un ampio schiera-
mento. Dobbiamo lavorare ad alleanze ampie, sulla base di programmi condivisi. Ma prima di tutto vanno coinvolti i cittadini, come è stato fatto a Vicenza e, in precedenza, a Padova e Verona. Dove arrivano a parlare alla gente e ad entrare nei temi che stanno a cuore alle persone riusciamo a surclassare gli slogan e le parole d’ordine del centrodestra. Ovviamente servono le persone giuste, candidati credibili, che sappiano costruire, nomi intorno ai quali creare consenso”. Tutto questo, però, aggiunge Martella, mettendo da parte vecchie tentazioni: “Il centrosinistra se vuole vincere
non deve mai più presentarsi diviso ma deve allargare la propria rete di alleanze. In questo il ruolo del Partito Democratico è cruciale: il nostro partito ha messo al centro i bisogni reali dei cittadini, ha favorito un serio dibattuto sui temi come il lavoro, la sicurezza, la sanità. La grande scommessa ma anche l’obiettivo che possiamo raggiungere è quello di affermare l’idea che un Veneto diverso è possibile e realizzabile, che la gente è pronta e aperta al cambiamento, ma ci vuole coraggio e determinazione, oltre ad una ampia condivisione con tutte le forze politiche di centrosinistra. Uniti si può vincere ma sopratutto si può dare un’alternativa che i veneti stanno aspettando da lungo tempo”, conclude Martella.
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Antonio De Poli
“Il centrodestra conferma la leadership e convince, i cittadini ci chiedono presenza sul territorio”
“Superiamo le divisioni perché uniti si vince”
Andrea Martella
Il dibattito. La Cgil esprime la netta contrarietà sul disegno di legge Calderoli
Autonomia, confronto acceso tra Regione e sindacato
Autonomia, il clima si surriscalda e non tanto perché ormai siamo in estate. Il confronto si fa acceso, in Veneto e non solo, subito dopo l’audizione in Senato alla Commissione affari istituzionali sul disegno di legge Calderoli e la dura presa di posizione della Cgil contro l’autonomia differenziata. Agli inizi di giugno i dirigenti del sindacato di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si sono trovati a verona per ribadire che l’autonomia differenziata è “un progetto da fermare”. “La soluzione non è un nuovo centralismo regionale ma un vero federalismo che valorizzi il ruolo degli enti locali”, è stato il tenore degli interventi dal palco. Maurizio Landini ha sottolineato di essere pronto anche a un referendum abrogativo. “Per aver crescita c’è bisogno di unire il Paese e non dividerlo – ha dichiarato a Verona – l’idea dell’autonomia non può essere quella della separazione e della secessione. Abbiamo un’idea della valorizzazione del territorio fondata sulla solidarietà. È il momento di fare sistema, non dividere. È una follia nel momento
in cui è di fronte al mondo intero quello che sta succedendo. Penso che la maggioranza dei cittadini non sia d’accordo. Bisogna fermare questo processo. Se fanno una legge sbagliata non escludiamo nulla, anche il referendum abrogativo”.
Critiche del resto già espresse dal segretario Confederale della Cgil Christian Ferrari durante l’audizione in Senato: “In un Paese che soffre di un livello drammatico e crescente di disuguaglianze sociali e di divari territoriali, l’ultima cosa che serve è allargare ulteriormente questi squilibri. La nostra preoccupazione è che se, come richiesto da Lombardia e Veneto, anche le altre Regioni pretendessero il trasferimento in via esclusiva
di tutte le ventitré materie, dell’unità nazionale rimarrebbe ben poco. Da queste materie andrebbe innanzitutto esclusa l’Istruzione. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi forma di regionalizzazione della scuola, che infliggerebbe un colpo mortale alla stessa identità culturale del Paese. Così come riteniamo insuscettibili di qualsiasi differenziazione i diritti alla salute e al lavoro, a partire dall’unitarietà della contrattazione collettiva nazionale”.
È il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti a rispondere alle contestazioni della Cgil ricordando da dove è partito il percorso per l’autonomia. “I sindacati protestano contro la Costituzione, visto
che il cammino intrapreso dal Veneto è quello previsto dalla Carta costituzionale italiana: noi, nel solco della Costituzione, diamo esecuzione a quanto deciso dai cittadini in un regolare referendum celebrato il 22 ottobre 2017 con il risultato di oltre 2 milioni 273 mila favorevoli all’autonomia, pari a più del 98% dei votanti in Veneto – prosegue Ciambetti –. Di certo contestando quanto previsto dalla Costituzione vogliono delegittimare un percorso democratico. In realtà così si mettono al servizio di un progetto che esautora completamente la democrazia rappresentativa lasciando il potere decisionale nelle mani delle multinazionali, delle agenzie di rating, del mondo della
finanza. Questo atteggiamento conferma quanto scrisse con estrema lucidità di analisi Sergio Romano per il quale ‘la verità è che la classe politica nazionale sa perfettamente che l’autentica autonomia di alcune importanti regioni la priverebbe di gran parte della sua autorità. Esiste una nomenklatura politica, amministrativa, economica, sindacale, per cui l’Italia deve restare ‘una e indivisibile’. Per coloro che ne fanno parte non è soltanto una patria: è anche un grande collegio elettorale, un serbatoio di voti, un datore di lavoro, la ragione sociale del loro mestiere’. Parole che spiegano perfettamente - conclude Ciambetti - il perché dell’ostilità al progetto autonomista, contestato proprio perché processo democratico che riporta i cittadini ad essere protagonisti della democrazia.” “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto di avere un Paese migliore e più moderno”, chiosano infine i consiglieri della Lega Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
“Lo riconosciamo senza pregiudizi. L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, perché l’importante contributo che viene da identità locali, vocazioni e potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello svilup-
po economico e sociale”. A dichiararlo il segretario generale regionale Gianfranco Refosco, per ribadire la posizione di Cisl e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. “Quella che vogliamo è però un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la
cooperazione tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali” rimarca, evidenziando come l’autonomia sia di fatto già prevista e disciplinata dalla Costituzione, all’articolo 5, e come sia necessario “puntare a conciliare l’unità e la solidarietà nazionale con il
principio di sussidiarietà e di prossimità ai cittadini”. “Chiediamo di rafforzare, e non indebolire, - conclude il leader della Cisl - il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve tenere accomunati”.
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Regione
Il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e a lato Roberto Ciambetti durante l’audizione in Senato
Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto: “Senza pregiudizi, diciamo “sì” all’autonomia, ma che sia partecipata e solidale”
Gianfranco Refosco
Enti locali. I Comuni soci sono 499, intensa
Pnrr e autonomia le sfide di Anci Veneto da mezzo secolo a fianco dei sindaci
Mezzo secolo dalla parte dei sindaci, al fianco degli amministratori di piccoli e grandi Comuni che si trovano a rispondere direttamente ai cittadini ma anche a misurarsi con gli enti superiori e le istituzioni: le sfide di oggi si chiamano autonomia e Pnrr. Anchi Veneto, compie 50 anni: l’ente rappresentativo fondato nel 1973 che da mezzo secolo ormai supporta i Comuni nell’attività amministrativa, conta per la precisione 499 Comuni soci, comprese le Unioni. Sono 13 i presidenti che si sono succeduti in questi anni, due i segretari generali, oltre 50.000 gli iscritti ai corsi di formazione per oltre 2.000 ore erogate. Pochi numeri che rendono l’idea del lavoro a servizio dei Comuni, anche se non sono mancate le tensioni e le difficoltà.
“Dobbiamo fronteggiare le sfide del futuro – sottolinea il presidente di Anci Veneto,
Mario Conte, sindaco di Treviso – e possiamo vincerle assieme, il tutto per la qualità della vita delle nostre comunità e delle future generazioni. Anci Veneto c’era nel passato, c’è nel presente e ci sarà nel futuro. Siamo dunque pronti a supportare i sindaci in tutti gli ambiti, dal Pnrr alla gestione delle emergenze alla carenza di personale. A settembre ci saranno poi gli Stati Generali dei Comuni Veneto dove, oltre a celebrare i 50 anni di Anci Veneto come si deve, faremo il punto su tutte le questioni”.
Per i sindaci dell’Anci l’autonomia è la madre di tutte le battaglie, perché sta nel concetto stesso di ente locale. L’altro ambito d’azione è il fronte legislativo, dalla Legge 142/90 sull’ordinamento degli enti locali agli interventi sul reclutamento dei segretari comunali, dalla costituzione di una Consulta per l’interfaccia tra Enti locali e Regione del Veneto all’introduzione di un Patto di Stabilità Regionale. E, ancora, il sostegno all’elezione diretta del sindaco nonché a una finanza locale, fatta di risorse anche tratte-
nute direttamente dal territorio, a sostegno di amministratori e cittadini. L’associazione ha promosso l’unione di intenti al di là delle logiche di partito, risultato ottenuto in alcune grandi manifestazioni come quella a Roma il 1° ottobre 2008 per il 20% delle entrate, o in quelle successive a marzo 2013 e gennaio 2014. Non ultimo l’impegno per la formazione, da dieci anni riunita in un vero e proprio pacchetto, l’“Offerta formativa” appunto, che da allora ha erogato oltre 2.000 ore in almeno 560 giornate, seguite da oltre 50.000 iscritti. La grande sfida dell’attualità è il supporto costante per l’applicazione del Pnrr, non sempre facilmente gestibile, soprattutto dai piccoli Comuni. Anci Veneto collabora con la Regione per una formazione ad hoc, sempre aggiornata e specifica sui singoli bandi.
“Noi ci siamo per dare pareri, – aggiunge Maria Rosa
Pavanello, vicepresidente vicaria di Anci Veneto – aiutare nell’interfaccia con le istituzioni superiori e per le battaglie che negli anni abbiamo portato avanti, ricordo quella del patto di stabilità che bloccava soldi in cassa. Siamo in tutti i tavoli regionali, nazionali, per discutere leggi di riforma come quella del sociale, delle Ipab e il riordino territoriale”.
“Diventa fondamentale l’apporto di Anci Veneto soprattutto in chiave formazione – conclude Elisa Venturini, vicepresidente di Anci Veneto –. Penso anche a quello che sta succedendo in Emilia Romagna, coi sindaci che devono fronteggiare l’emergenza in prima persona. In questi anni abbiamo formato i nostri amministratori per renderli pronti ad affrontare le calamità, perché la responsabilità in capo ai sindaci è importante. Ecco perché è fondamentale avere tutti gli strumenti”.
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l’attività formativa verso gli amministratori
Da sinistra: Maria Rosa Pavanello, Mario Conte, Elisa Venturini
Le iniziative. Via libera allo schema di acccordo di collaborazione tra Regione e province
Spicca il volo “RetEventi Cultura Veneto 2023”
“Dopo le conseguenze nefaste della pandemia sul settore culturale, in Veneto si torna a generare occupazione, contribuendo anche alla promozione della cultura veneta a livello nazionale e internazionale. La cultura ha un valore significativo in Veneto, poiché contribuisce in diversi modi allo sviluppo sociale, economico e identitario della regione”. Così l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari nel commentare il via libera allo schema di Accordo di collaborazione per la definizione e la realizzazione, in sinergia con le Province del Veneto e con la Città Metropolitana di Venezia, del progetto “RetEventi Cultura Veneto 2023”, in attuazione del Piano annuale degli interventi per la cultura 2023. “Il Veneto ospita una vivace industria culturale e creativa, - aggiunge Corazzari - che comprende le arti visive, il teatro, la musica, il cinema, la letteratura e molto altro ancora. Lo strumento dell’Accordo con le amministrazioni provinciali e con la Città Metropolitana di Venezia si è rive-
lato negli anni estremamente efficace: proprio facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità capace di indirizzare e governare i processi di trasformazione in atto nel nostro territorio”.
Le azioni prevedono un’azione concertata a regia regionale, nell’ambito della quale la funzione di indirizzo e coordinamento generale dell’iniziativa è attribuita alla Regione, mentre alle Province e alla Città Metropolitana di Venezia è affidata la funzione di realizzazione secondo le proprie competenze e quanto indicato nelle proposte presentate. La spesa prevista per la Regione è di 140.000 euro, suddivisi in 20.000 per ciascuna Provincia e per la Città Metropolitana di Venezia.
Ecco le iniziative tra Padova,
Rovigo, Treviso, Vicenza e Venezia.
Provincia di Padova: Progettualità dal titolo “Cultura in…”. Cartellone di iniziative su due piani, il primo basato sulla promozione degli eventi presentati da Comuni, il secondo sul sostegno economico di proposte culturali che i soggetti interessati presentano. Viene assicurata un’offerta culturale diffusa in maniera capillare sull’intero territorio provinciale, mettendo in scena una pluralità di espressioni artistiche, espressione di un “teatro diffuso”.
Provincia di Rovigo: Cinque rassegne: “Deltablues Polesine” (XXXVI edizione); “Il teatro siete voi”, rivolta a bambini, ragazzi, scuole e famiglie; “Tra Ville e Giardini” di carattere multidisciplinare (musi-
ca, teatro, reading musicali, circo di strada), attraverso ville, corti rurali, giardini, parchi, che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del territorio.
“Bandoera”, dedicata ai giovani che intendono intraprendere la carriera artistica o misurarsi con essa. “Teatro x casa”, che vuole raccontare la storia delle Ville Venete.
Provincia di Treviso: Pluralità di rassegne organizzate da Comuni, Associazioni ed Istituzioni di rilevanza provinciale, al fine di promuovere il territorio e offrire al grande pubblico eventi di qualità in sedi di interesse storico, architettonico ed ambientale.
“Un Parco di Note”, ospitato nel parco di Sant’Artemio. Eventi di carattere etnogra-
fico organizzati dal Gruppo Folcloristico Trevigiano. Città metropolitana di Venezia: Progettualità “Paesaggi culturali fra terra e mare”, combinazioni della performance artistica con la suggestione sia del paesaggio naturale che del paesaggio antropico.
Provincia di Vicenza: Programmazione finalizzata a valorizzare l’attività musicale, teatrale e cinematografica del territorio. In programma un omaggio speciale a Maria Callas nel centenario della sua nascita. Spettacoli teatrali rappresentati nei teatri, nelle ville venete, nei castelli, nei palazzi, nelle corti parrocchiali e nelle dimore storiche di particolare pregio. Rassegna cinematografica di pellicole all’aperto.
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Corazzari: “Facendo rete si può garantire un’offerta culturale di qualità diffusa capillarmente su tutto il territorio”
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
Un decalogo per proteggersi dai rischi del melanoma
Salute Le regole per un’abbronzatura in tutta sicurezza
“Ilsole, con i suoi raggi UV, può essere pericoloso.Affrontiamo quindi l’estate ricordando che occorre fare molta attenzione: l’eccessiva esposizione e le scottature possono portare patologie importanti, come il melanoma e gli altri carcinomi cutanei”.
Lo spiega la dottoressa Barbara Silvestri, coordinatrice del Gruppo Oncologico Multidisciplinare Melanoma del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3, nonché referente regionale della comunicazione in materia di danni da raggi ultravioletti.
Le raccomandazioni arrivano mentre si apre la stagione balneare e torna la voglia di prendere il sole.
“Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, senza protezione – spiega la dottoressa Silvestri – aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle come il melanoma. Il melanoma, va ricordato, copre il 4.5% di tutti i tumori maligni; e un’attenta protezione e prevenzione vanno messe in atto anche con i bambini piccoli: sono le scottature, in età infantile, a provocare l’80% dei melanomi. E il melanoma è il tumore più aggressivo della pelle: esso rappresenta il 9% dei tumori giovanili nei maschi e il 7% nelle femmine”.
Prosegue alla pag. seguente
GIUGNO 2023 on-line: /category/salute/
Salute
Pfas, ecco come provocano l’ipertensione arteriosa
Un team di ricercatori spiega il meccanismo che innesca l’aumento della pressione
Quando il sole diventa nemico della salute della pelle
Il rischio di sviluppare il melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (1 su 66) sia nelle donne (1 su 84). Solo in Veneto si registrano ogni anno tra i 1000 e i 1500 nuovi casi di melanoma ogni anno, secondo il Registro Tumori. In Italia, invece, si contano all’anno circa 7000 nuovi casi. “Occorre quindi proteggersi con attenzione da questa che è una patologia molto aggressiva, che tende a metastatizzare velocemente. E occorre prestare molta attenzione – dice ancora la dottoressa – alle tracce che possono segnalarne l’insorgenza, poiché il melanoma si può combattere con efficacia fino alla guarigione completa, se diagnosticato in fase iniziale”. Quando il melanoma è sottile, cioè inferiore al millimetro, senza mitosi e senza ulcerazioni, ci si avvicina al 100% della guarigione. Nell’80% dei casi si riscontrano melanomi sottili, pertanto potenzialmente guaribili chirurgicamente, mentre un 20% si tratta di casi avanzati che richiedono interventi complessi in collaborazione con l’Ospedale hub di Mestre e lo Iov di Padova.
La pesante contaminazione da PFAS, che ha interessato l’Area Rossa della provincia di Vicenza, ha determinato un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. Tuttavia, i meccanismi alla base di tale aspetto erano completamente sconosciuti. Una ricerca dell’Università di Padova ha permesso di trovare una spiegazione. Il gruppo di ricerca guidato dal Professor Gian Paolo Rossi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Brasilina Caroccia, vincitrice di un progetto Stars, attraverso una lunga serie di studi in vitro ha dimostrato che i due PFASPFOA e PFOS - rilevati nel sangue dei soggetti che vivono nell’Area Rossa determinano un aumento marcato della sintesi e produzione di aldosterone, il principale ormone che aumenta la pressione arteriosa.
La ricerca “Aldosterone Biosynthesis Is Potently Stimulated by Perfluoroalkyl Acids: A Link between Common Environmental Pollutants and Arterial
Hypertension” pubblicata su “International Journal of Molecular Science”, cui hanno contribuito anche la dr.ssa Giorgia Pallafacchina e il laboratorio del Professor Rosario Rizzuto, ha destato ampia eco internazionale. Essa ha fornito la prima prova che un contaminante ambientale può causare ipertensione arteriosa.
“I nostri studi hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti che determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico – surrene umano – spiega il professor Gian Paolo Rossi -. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, siamo anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone”.
I PFAS sono ampiamente diffusi per cui siamo quotidianamente esposti ai loro effetti nocivi. La loro produzione è stata bandita negli USA, ma è tuttora ammessa in Europa.
La prevenzione va attuata anche rispetto ai bambini, soprattutto facendo riferimento a modelli corretti di stili di vita promossi dagli adulti. L’Azienda sanitaria veneziana è particolarmente impegnata su questo fronte. L’Ulss 3 Serenissima ha tra l’altro realizzato, con il supporto tecnico de “Gli Alcuni della Rai Fiction” i cartoni animati “I Minicuccioli sotto il sole”, per sensibilizzare i più giovani, quindi anche i bambini in età prescolare, alla corretta esposizione solare durante il periodo estivo, sfatando anche dei falsi miti.
I cartoni animati sono a disposizione su YouTube, dove è possibile vedere “L’armatura”, un buffo coniglietto pensa di proteggersi dai raggi solari mettendosi addirittura un’armatura (il video: https://youtu.be/HC1iTTkdaZ0); “Non solo al mare!”, un pulcino vuole giocare a pallone e pensa di poterlo fare sotto il sole senza crema protettiva perché non si trova in spiaggia. (https://youtu.be/yRjSeqRTh1w); “Anche in acqua?”, un ranocchio pensa di poter fare il bagno al mare senza essersi prima cosparso di crema solare. L’acqua non protegge dai raggi UV. (https://youtu.be/vkOFFZJ-iss).
L’Ulss 3 Serenissima ha dedicato alla prevenzione contro il melanoma anche uno dei suoi Minivideo della Salute. Nel filmato, si evidenziano anche le modalità con cui “autocontrollarsi”, cioè monitorare i nei della propria pelle seguendo la “regola dell’ABCDE”. Osservando i nei, a preoccupare devono essere A=Assimetria della forma del neo; B=Bordi irregolari o indistinti; C=Colore variabile con più sfumature;
D=Dimensioni; E=Evoluzione, cioè le modifiche rapide di forma, colore, dimensione del neo, improvviso sanguinamento.
Si ricordano anche le 10 regole per proteggersi dal sole, abbronzandosi in piena sicurezza:
1) Evita di esporti al sole estivo fra le 11.00 e le 16.00;
2) Applica una crema solare ad elevato indice di protezione;
3) Rinnova l’applicazione della crema ogni due ore;
4) Proteggiti dai raggi UV con cappello, maglietta, occhiali da sole;
5) Proteggi la pelle dei bambini e investirai sulla loro salute;
6) Evita l’esposizione solare durante la gravidanza per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti;
7) Bevi molta acqua durante l’esposizione solare;
8) Evita l’esposizione solare se stai assumendo farmaci;
9) Riduci l’uso delle lampade abbronzanti;
10) Vai sul sito dell’Arpav per sapere quando esporti al sole in maniera sicura.
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Università di Padova
Il professor Gian Paolo Rossi
Sottomarina
di Chioggia. L’impegno dell’Ulss 3 Serenissima per la popolazione e i turisti
“Vacanze sicure”, la rivoluzione dei soccorsi sulla sabbia
Attività di emergenza-urgenza e, più in generale, i servizi sanitari per la popolazione e per i turisti. Le “vacanze sicure” sono una priorità che da tempo l’Ulss 3 Serenissima insieme con il Comune di Chioggia vuole garantire ai turisti che questa estate soggiorneranno a Sottomarina. E quest’anno sono state introdotte ulteriori novità per il potenziamento dei servizi sanitari che rivoluzionano i soccorsi sulla sabbia. Novità di cui si è fatto portavoce lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, sottolineandone l’importanza.
Ogni anno a ridosso dell’estate è necessario riequilibrare il sistema dei servizi sanitari e la rete dell’emergenza-urgenza per renderla più performante e garantire un’estate scura e meglio vivibile alle centinaia di visitatori che scelgono di soggiornare a Sottomarina.
“Lo possiamo fare - spiega il direttore generale Edgardo Contato - attraverso il potenziamento del Pronto soccorso, dei mezzi di soccorso, dei servizi ospedalieri e con ambulatori nel cuore delle aree balneari. Ma ancora, è fondamentale l’impegno diffuso delle attività di comunicazione e di prevenzione, che permettono appunto di prevenire i casi sanitari gravi, e di far sì che quando si verificano siano gestiti al meglio”.
Tra le novità presentate nel progetto “Vacanze sicure 2023” c’è il volo notturno dell’elisoccorso: l’elicottero del Suem118 da quest’anno potrà utilizzare anche dopo il tramonto l’elisuperficie dell’ospedale di Chioggia, garantendo un presidio sanitario fon-
damentale. Insieme ad ambulanze, automediche, moto e quad di soccorso, viene introdotta quest’anno, l’Ambubike: si tratta di una bicicletta a pedalata assistita attrezzata per il soccorso, di cui saranno dotati per la prima volta gli operatori e che permetterà loro interventi più puntuali e rapidi, in particolare in area balneare, sulla spiaggia, sulla battigia.
Tra le novità tecnologiche c’è l’adozione di speciali visori per la realtà aumentata: indossati dai sanitari, permettono all’operatore che interviene su un soccorso o su un malore di trasmettere in tempo reale le immagini di ciò che vede allo specialista e di dialogare in modalità biunivoca con l’Ospedale. Attraverso questi speciali visori, il luogo del soccorso e il paziente infortunato vengono quindi collegati in tempo reale con l’assistenza medica necessaria.
Altrettanto importante l’introduzione di un nuovo protocollo per la gestione del paziente che è vittima di un problema cardiologico: “Abbiamo costruito intorno al paziente - ha sottolineato il primario del Pronto soccorso di Chioggia Andrea Tiozzo - una vera e propria rete, con un programma di monitoraggio anche successivo al malore, dentro il quale gli esami necessari vengono programmati e garantiti in via automatica”.
Il progetto “Vacanze sicure 2023”
ripropone ai Bagni Ascot, Astoria, Stella Maris e Smeraldo i punti infermieristici con personale addestrato; a questi si aggiungono i due ambulatori di medicina turistica all’Ascott e di Isola Verde.
La numerazione delle torrette, collegata alla mappatura corretta degli accessi alla spiaggia, permetterà anche quest’anno di accelerare l’intervento dei soccorsi: “Al riguardo chiediamo a tutti i cittadini di Chioggia, ai gestori dei bagni, ai villeggianti - fa un appello il primario Tiozzo - di aiutarci utilizzando con precisione questi riferimenti nei momenti di difficoltà. È proprio grazie al sistema di coordinate utili ai soccorritori che possiamo agire ancor più tempestivamente: abbiamo avuto lo scorso anno parecchie persone che hanno avuto bisogno di soccorsi per annegamento, alcuni anche gravi, ma nessuno di questi è esitato in un decesso”.
Tra i potenziamenti ospedalieri, per il secondo anno si incrementa il punto di Pronto soccorso odontoiatrico, utile in un territorio e in un periodo in cui è frequente che traumi e cadute portino problemi alla bocca, specie per i bambini.
Dal buio alla luce, due “occhi nuovi” per praticare il suo sport preferito
Una storia eccezionale, che ha colpito tutti e che il governatore del Veneto Luca Zaia racconta direttamente sulla sua pagina Facebook, è quella di una quattordicenne che è riuscita a recuperare parzialmente la vista grazie ad un’operazione effettuata dall’ospedale di Camposampiero (nel Padovano).
La ragazzina con suo fratello è passata dal buio alla luce nel giro di qualche ora grazie ad una straordinaria terapia genica innovativa. Entrambi, infatti, avevano una rara malattia retinica ereditaria che avrebbe potuto determinarne la cecità assoluta.
Ambubike e visori iperconnessi, percorsi dedicati agli infartuati, volo notturno dell’elisoccorso: sono le novità per potenziare i servizi sanitari durante la stagione estiva, apprezzate e sottolineate anche dal governatore del Veneto Luca Zaia
Bullismo e cyberbullismo,
come difendersi?
Alcuni consigli dell’Ulss 5 Polesana
Grazie all’équipe oculistica diretta dal dr. Marco Tavolato, la ragazzina ha ottenuto una nuova visione della vita fatta di immagini, colori, sfumature e forme che le ha consentito di dedicarsi alla sua grande passione: il basket.
Tutto questo è stato possibile grazie ad un meticoloso lavoro sup-
portato dalla forza di squadra e dalla collaborazione, la stessa che serve quando si gioca a basket. Hanno lavorato in stretta collaborazione in un approccio multidisciplinare comprendente esperti nel settore oculistico, farmacologico, pediatrico e anestetico.
L’intervento, infatti, è stato molto complesso e ha richiesto complesse procedure di terapia genica intraoculare con tecniche di microchirurgia particolari che hanno consentito la mirata e precisa somministrazione di un farmaco bioingegnerizzato e che sono andate a buon fine per entrambi i fratelli senza complicazioni.
Bullismo e cyberbullismo, un tema che continua ad essere di grande attualità a scuola. Secondo un recente studio – i dati sono dell’Ulss 5 Polesanaun adolescente su 5 negli ultimi mesi ha subito episodi di bullismo in ambito scolastico.
Per questo motivo l’azienda sanitaria polesana ha preparato sulla sua pagina Facebook una serie di consigli per difendersi da bulli e cyberbulli.
innanzitutto non bisogna fare finta che vada tutto bene, o che sia tutto solamente un gioco o uno scherzo. Bisogna ammettere che c’è un problema. È molto importante non isolarsi: questa reazione – si spiega - può aumentare il senso di solitudine e rendere ancora più fragili. Inve-
ce, è l’unione che fa la forza.
A nche se è difficile è opportuno non cedere alle provocazioni. Farsi giustizia da soli può peggiorare la situazione. La migliore soluzione è comunicare e mediare, con l’aiuto di un esperto o di un adulto
L a violenza psicologica sui social non è meno grave. Se si è vittime di cyberbullismo il consiglio è di parlarne con i genitori o se necessario, valutare una denuncia o segnalazione alle Forze dell’Ordine.
L a raccomandazione ai ragazzi è sempre la stessa: attenzione a cosa pubblicate online e tenete per voi
e i vostri amici le foto private, i pensieri più intimi, le situazioni imbarazzanti.
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Salute
La Giornata Mondiale senza tabacco. I danni provocati dal fumo, i dati dell’Ulss 2 Marca Trevigiana
Il fumo è causa di 416 morti premature ogni anno, sigarette in aumento tra i giovani
In gran parte sono uomini (350 a fronte di 66 donne) e la percentuale di fumatori, il 23%, da molti anni non diminuisce.
Tra i ragazzi prevale l’utilizzo della sigaretta elettronica: in Veneto fuma il 27,3% dei giovani, mentre il 3% fa uso solo di tabacco
L o slogan proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si è celebrata lo scorso 31 maggio, è stato “Grow food, not tobacco” (coltiva cibo, non tabacco) con il quale si è voluto sottolineare il danno all’ambiente e alla salute che provoca la coltivazione del tabacco al posto di altre colture. Molti Paesi a basso e medio reddito utilizzano, infatti, vaste aree di terra fertile per coltivare tabacco piuttosto che cibo sano, nonostante circa 350 milioni dei loro abitanti vivano una situazione di acuta insicurezza alimentare. Un tema di grande attualità che of-
fre tuttavia l’occasione per ribadire quanto dannoso sia per la salute il consumo di tabacco.
I dati della Marca Trevigiana. In provincia di Treviso - sono i dati diffusi dall’Ulss 2 Marca Trevigianail fumo è responsabile di quasi il 30% delle morti premature (prima degli 80 anni) pari a circa 416 decessi l’anno, in gran parte tra gli uomini (350 a fronte di 66 donne), circa metà per tumore al polmone. Nonostante si conoscano bene questi effetti nocivi, la percentuale di fumatori nella popolazione adulta non diminuisce e, come rileva la sorveglianza PASSI, da ormai da parec-
chi anni è attorno al 23% (29% tra gli uomini, 17% tra le donne): circa 135.000 fumatori che ogni giorno bruciano più di 1.200.000 sigarette. Come spesso succede con le abitudini di vita più rischiose per la salute, anche il fumo è più diffuso tra chi ha un reddito e un titolo di studio più basso, inoltre spesso si accompagna a un consumo elevato di alcol. Circa metà dei fumatori tenta di
smettere di fumare, quasi sempre senza alcun supporto, riuscendovi anche per un breve periodo, ma a smettere definitivamente ce la fa solo 1 su 5 di quelli che provano.
Il divieto di fumo - sono le note positive - nei luoghi di lavoro è praticamente sempre rispettato e in casa sono pochissimi quelli che ancora fumano. Tra le persone con più di 65 anni (dati della sorveglianza PASSI d’Argento) la percentuale di fumatori scende al 7%. Tra questi non si vedono le differenze di sesso e caratteristiche sociali che si vedono tra gli adulti più giovani.
Nei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, il 24% ha fumato almeno una volta nella vita (dati della sorveglianza
HBSC (Health Behaviour in School-aged Children 2022 riferiti all’Ulss 2); questa percentuale sale a più del 50% tra i 17enni ed è maggiore tra le ragazze (25% contro il 22% dei ragazzi). Il 15% ha fumato nell’ultimo mese ma solo il 4% fuma tutti o quasi tutti i giorni.
In questa fascia di popolazione è significativo l’utilizzo delle sigarette elettroniche: i dati relativi ai 13-15enni a livello nazionale (indagine Global Youth Tobacco Survey - GYTS) mostrano che se nel 2010 tutti fumavano solo sigarette di tabacco e in questa fascia di età il 21% aveva fumato nell’ultimo mese, ora questa percentuale sale al 25%, ma solo il 2% fa uso di sole sigarette di tabacco.
Questi ultimi sono i dati italiani. In Veneto circa il 3% fa uso solo di sigarette di tabacco a fronte di una percentuale di fumatori del 27,3%. Un dato preoccupante, tanto da far pensare di dover spostare l’attenzione dal fumo di tabacco in sé alla dipendenza da nicotina.
La Fisioterapia Neurologica: una guida verso il recupero e l’indipendenza
Di cosa si tratta:
La fisioterapia neurologica è una branca specializzata della fisioterapia che si occupa del trattamento di pazienti affetti da disturbi neurologici. Attraverso l’applicazione di specifiche tecniche e metodologie, mira a migliorare la funzionalità e la qualità di vita di coloro che soffrono di condizioni neurologiche debilitanti.
La fisioterapia neurologica offre una speranza di recupero e di autonomia per molte persone, consentendo loro di affrontare le sfide quotidiane con maggiore indipendenza.
Si concentra principalmente sulla riabilitazione e il recupero di pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale e periferico. Questi disturbi possono includere malattie come bo di Parkinson, Sclerosi multipla, Lesioni midollari e Lesioni cerebrali traumatiche. Il trattamento si basa sull’individuo e sulle sue specifiche esigenze, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità motoria, la forza, l’equilibrio, la coordinazione e la mobilità generale.
Attraverso l’uso di esercizi terapeutici, terapie manuali, resi stenza nervosa e altre tecniche, il fisioterapista aiuta i pazienti
a migliorare la loro capacità di movimento, a ridurre la spastici tà muscolare, a recuperare la funzione motoria compromessa e a gestire il dolore associato alle condizioni neurologiche. La terapia mira anche a fornire supporto emotivo e motivazionale, incoraggiando i pazienti a raggiungere il massimo potenziale di recupero e ad adattarsi alle nuove sfide che si presentano.
Quali sono i suoi incredibili benefici?
Miglioramento della mobilità e dell’equilibrio: esercizi specifici e terapie mirate, la fisioterapia neurologica aiu ta a migliorare la mobilità, l’equilibrio e la coordinazione, permet tendo ai pazienti di muoversi in modo più indipendente e sicuro; La spasticità mu scolare, comune in molte malattie neurologiche, può essere ridotta grazie a tecniche di stretching, mobilizzazioni articolari
La Fisioterapia Neurologica si concentra sull’aumento della forza muscolare e della resisten za, che può essere compromessa da condizioni neurologiche.
Dispositivo Medico stimolazione luminosa di determinanti punti nevralgici del sistema posturale, aiuta a ridurre i sintomi di queste malattie. Questo dispositivo è in grado di stimolare il si stema nervoso attraverso la pelle, aiutando a migliorare l’equilibrio, la coordinazione dei movimenti e la rigidità
Queste tecniche e terapie possono aiutare a prevenire il deterioramento muscolare ed il progresso della malattia.
Il Nostro Metodo Terapeutico garantisce ai nostri pazienti un recupero sicuro, rapido ed efficace ed un miglioramento della loro vita quotidiana.
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giche. I nostri pazienti possono contare su un Team altamente specializzato e professionale di Fisioterapisti Neurologici, costantemente attenti alla ricerca e all’aggiornamento professionale, che utilizzano strumentazioni e metodi innovativi.
Grazie a specifici esercizi fisici e terapie manuali, la fisiotera-
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Sedi: Dolo (VE) e Ponte San Nicolò (PD) Segreteria: 353 4092533 Mail: info@studiodioli.it - Sito: www.studiodioli.it Centro Dioli: Medicina e Salute • ABBATTI I TEMPI DI ATTESA E PRENOTA ON LINE! • Inquadra con la fotocamera del cellulare il QR CODE Non vuoi aspettare
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Idee in cucina per una dolce estate
Con l’arrivo di giugno, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato
INSALATA DI FRAGOLE E RUCOLA
Un delizioso contorno estivo, perfetto per i veri gourmet. Un’idea originale per accompagnare piatti di ogni tipo. La sua particolarità la rende adatta a diverse occasioni, sia quelle quotidiane che quelle speciali.
Ingredienti: fragole fresche; rucola; formaggio di capra; mandorle tostate; olio d’oliva; succo di limone; sale e pepe
Preparazione: Per preparare l’insalata di fragole e rucola lavare la rucola, preferibilmente mista a valeriana, o songino, misticanza o altro a scelta e le fragole. Tagliare le fragole a fette e disporle, togliendo il picciolo, su un letto di rucola. Sbriciolare il formaggio di capra sopra le fragole. Cospargere il tutto con mandorle tostate. Preparare una semplice vinaigrette mescolando olio d’oliva, succo di limone, sale e pepe. Condire l’insalata con la vinaigrette e servila fresca. D’estate non c’è nulla di meglio che un’insalata rinfrescante.
GNOCCHI DI ZUCCHINE
Una ricetta per gli gnocchi estivi, leggeri e deliziosi, da preparare facilmente e personalizzare secondo i propri gusti. Ideali per un pranzo in famiglia.
Ingredienti: 250gr zucchine; 250 gr farina 00; 250 gr ricotta; 1 uovo; olio extravergine d’oliva e sale
Preparazione: Grattugiare le zucchine e metterle in una ciotola e aggiungendo sale per insaporirle e farle perdere l’acqua. Preparare l’impasto mescolando ricotta, uovo, formaggio grattugiato, un pizzico di sale e un po’ di noce moscata (non obbligatoria). Dopo aver amalgamato bene con una forchetta, aggiungere le zucchine, strizzandole bene in modo che il liquido che hanno rilasciato non finisca nell’impasto. Una volta aggiunte le zucchine, aggiungere la farina, che metteremo un po’ alla volta sempre mescolando con la forchetta. Se necessario, aggiungere un po’ di farina in più. Quando l’impasto prende consistenza, è continuare a lavorarlo sul piano, facendo assorbire tutta la farina. Portare a ebollizione una pentola di acqua salata e cuocere gli gnocchi in piccole porzioni. Quando salgono a galla, sono pronti. Scolarli con una schiumarola e disporli su un piatto. Condire gli gnocchi con il condimento a piacere: si possono gustare con un delizioso pesto, con pomodori freschi, basilico e olio d’oliva o con un generoso pizzico di formaggio grattugiato.
BISCOTTI CAROTE E MANDORLE
L’abbinamento mandorle e carote è un grande classico, sempre vincente. Dolcetti rustici, profumati e morbidi all’interno perfetti per una merenda o un brunch.
Ingredienti: 150 g di farina; 100 g di mandorle tritate; 100 g di carote grattugiate; 100 g di zucchero di canna; 50 g di burro morbido;
1 uovo; 1 cucchiaino di lievito in polvere; 1/2 cucchiaino di cannella in polvere; 1/4 cucchiaino di noce moscata; pizzico di sale
Preparazione: In una ciotola, mescolare la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere, la cannella, la noce moscata e il sale. Mettere da parte. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere l’uovo e mescolare bene. Aggiungere le carote grattugiate alla miscela di burro e zucchero mescolando fino a incorporarle uniformemente. Aggiungere gradualmente la miscela di ingredienti secchi alla miscela di carote e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Prendere l’impasto dal frigorifero e formare delle piccole palline. Disporre le palline su una teglia foderata con carta da forno, lasciando spazio tra loro. Schiacciare leggermente le palline con il palmo della mano o con il fondo di un bicchiere leggermente unto. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180°C per circa 12-15 minuti, o fino a quando sono dorati intorno ai bordi. Sfornare i biscotti e lasciali raffreddare completamente sulla teglia.
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Rubrica a cura di Sara Busato
Eventi. Dal 5 luglio al via la nuova edizione di Operaestate Festival
Grandi artisti di richiamo internazionale e giovani compagnie a Bassano del Grappa
Mancano poche settimane all’inizio della nuova edizione di Operaestate Festival, l’articolato festival estivo che porta a Bassano affermati artisti e giovani compagnie, nelle discipline del teatro, danza, musica e circo contemporaneo. Si inizia con la danza e la compagnia francese Remua Menage, che già qualche anno fa aveva trasformato il centro storico in un’enorme festa sul tema dell’acqua e ritorna quest’anno (5 luglio) con Le Bal, una spettacolare parata lungo le vie del centro ispirata alla Bell’époque. Tra i grandi nomi della danza internazionale si segnalano: Christos Papadopoulos, coreografo greco considerato uno degli artisti più innovatori della danza contemporanea (25 luglio); gli straordinari danzatori di MM Contemporary Dance Company in scena in due creazioni, rispettivamente di Mauro Bigonzetti e di Adriano Bolognino (2 agosto, prima nazionale); la nuova creazione di Simona Bertozzi (16 agosto) e la danza che incontra la musica elettronica con il lavoro di Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei (4 settembre). Il Festival ospiterà anche la prima nazionale (8 agosto) dell’Hamburger Kammerballet, l’eccellenza del balletto contemporaneo, fondata dal principal dancer Edvin Revazov per i colleghi ucraini in fuga dal conflitto, e torna ad abitare l’architettura delle Bolle Nardini – disegnate da Fuksas, con il lavoro di Alessandro Sciarroni (5 e 6 settembre). Sarà invece a Villa Bolasco a Castelfranco Veneto la nuova creazione dell’artista italo-giapponese
Masako Matsushita per i Dance
Well, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con parkinson (15 luglio).
Riflettori puntati anche sul Teatro d’autore, che mette in luce riflessioni del tempo presente, attraverso i lavori di alcuni tra gli artisti più significativi della scena italiana: il pluripremiato Romeo Castellucci (28 luglio), la coppia Leone d’oro Rezza-Mastrella (21 luglio), la prima nazionale di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari (29 luglio) con un lavoro accessibile anche alle persone non vedenti, gli amatissimi dal pubblico Lino
Guanciale (31 luglio) e Vinicio Marchioni (13 luglio); il musicista Mario Brunello insieme alla poetessa Mariangela Gualtieri (11 agosto), il maestro Gabriele Vacis (28 e 29 settembre) solo per citarne alcuni.
Variegato il programma dedicato alla musica, che spazia tra classico e contemporaneo, invitando a Bassano il violinista Giovanni Andrea Zanon (7 luglio), Makaya McCraven, batterista e compositore jazz di fama internazionale (23 luglio); Lubomyr Melnyk, compositore e pianista di origine ucraina che incrocia la sua strada con la danza, (17 luglio, prima nazionale), il musicista sardo Paolo Angeli, candidato ai Grammy Awards 2023 (3 agosto).
E ancora l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius con una nuova produzione dei Carmina Burana di Carl Orff, (4 agosto). Tornano anche i Giovani Talenti nella sezione dedicata ai musicisti emergenti e già pluripremiati, con concerti ambientati nell’affascinante Chiostro dei Musei Civici. Non mancano poi gli spettacoli per i più piccoli e le loro famiglie, con 24 proposte di importanti compagnie di Teatro Ragazzi, e il cinema ai Giardini Parolini con un film ogni sera dal 3 luglio al 27 agosto e la consueta apertura, nei Giardini di Villa Ca’ Erizzo con 4 film dal 29 giugno al 2 luglio, dedicati al tema dell’acqua. Da fine agosto, poi la parola passa Bmotion, festival nel festival dedicato ai linguaggi del contemporaneo.
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danza teatro musica circo cinema
informazioni e biglietteria:
Cultura
www.operaestate.it
0424.524214 biglietteria.festival@comune.bassano.vi.it - www. vivaticket.it
Città di Bassano del Grappa
Scopri tutto il programma
Da sinistra a destra: “Le Bal” (5 luglio) - “Hamburger Kammerballett” (8 agosto) - “Antonio Rezza” (21 luglio)