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di Treviso
LUGLIO 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.133
Regione p. 31 Regione
CIAO TREVISO! La Piazza sbarca in una città che si sta trasformando e con tanta voglia di crescere
MARIO CONTE
Il sindaco traccia la rotta STEFANO PELLONI
“Questa giunta manca di visione” LUTTO
La città piange Zanini FRANCESCO BENAZZI
“Usciamo da questo incubo” CULTURA
La mostra colossal su Casaro SUONI DI MARCA
La musica ritorna sulle Mura
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Foto di @Nicola Fossella
L’informazione locale nel segno della rinascita Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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’estate della ripresa, la stagione della rinascita e dei grandi progetti: mentre continua la battaglia per sconfiggere il virus e l’attenzione resta alta, cresce intanto la voglia di costruire qualcosa di nuovo, di guardare al domani, di mettere in campo le migliori energie per voltare pagina e scommettere sul futuro. E’ quanto raccontiamo in queste pagine, dando voce ai protagonisti dei nostri territori.
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Facciamo il punto
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5 L’informazione locale nel segno della rinascita Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Una città giovane a cui dare del tu Foto di @Nicola Fossella
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uardando da lontano Treviso rischi di non comprenderla. Treviso la devi vivere, attraversare, respirare. Troppa letteratura, qualche luogo comune, una certa superficiale tendenza a derubricarla semplicemente come un “centro storico – bomboniera” circondato da aree industriali. Pregiudizi sterili a volte determinati da una certa invidia di fondo. Passeggiando tra le piazze, i quartieri, le periferie, i vicoli del centro storico si scopre, invece, che la vera essenza di Treviso sono i trevigiani: un popolo fortemente ancorato all’interno della tradizione veneta, ma decisamente diverso da tutti gli altri. Perché i trevigiani sono forse gli unici veneti che racchiudono nel proprio DNA un naturale equilibrio tra il culto della memoria e la tensione al futuro. Non è un caso che questa sia la città nella quale nascono molte tendenze, dove convivono le osterie di un tempo e la cucina stellata e, a tratti sperimentale, dove si allestiscono le grandi mostre e contemporaneamente c’è il Treviso Comics meta di tutti gli appassionati di fumetto. La città di Mario Del Monaco e dei grandi concerti capaci di attirare migliaia di giovanissimi. Se altrove questi elementi possono apparire, almeno in parte, in contraddizione, a Treviso si fondono a creare quella inimitabile “trevigianità”. Allora se a fare Treviso quella che è sono i suoi cittadini, è evidente che questa, più di altre, sia la città veneta capace di cambiare forse con maggiore rapidità, di essere resiliente, di adattarsi al mutare del tempo senza mai smarrirsi. Una città in movimento, dunque, in crescita, in continua trasformazione tanto più, oggi, quando dopo quello che è si è passato, tutti abbiamo il dovere di ripensarci un po’. “Ciao Treviso” perché è una città alla quale, con il giusto rispetto, è possibile dare del tu perché, pur forte della propria storia, risulta sempre giovane.
di Treviso
è un marchio proprietà di
Perché Treviso è più forte della propria storia, in equilibrio tra memoria e futuro Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi. Carta, Web, Mobile. Dentro il territorio nel cuore della gente! 21 Edizioni Locali. Oltre 400.000 famiglie raggiunte.
È un locali mensilmente un periodico periodicoformato formatodada2121edizioni edizioni locali mensilmente recapitato recapitatoaa408.187 408.187famiglie famigliedel delVeneto. Veneto. Questa edizione raggiunge la città di Treviso per un numero complessivo di 32.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Srl
Chiuso in redazione il 16 luglio 2021
In questo anno e mezzo incredibile e fuori dal comune “La Piazza” vi ha fatto compagnia, puntualmente ogni mese con l’edizione cartacea e quotidianamente sul web e sui social, portando l’informazione locale direttamente a casa vostra e, on line, in palmo di mano. Abbiamo scelto di essere vicini a chi stava affrontando le difficoltà delle chiusure e delle limitazioni, a chi era in prima linea, alle associazioni e ai volontari che non si sono certo risparmiati. Abbiamo raccontato storie, raccolto testimonianze, opinioni e voci diverse, direttamente dai nostri paesi e dalle nostre città, grandi e piccole. Del resto è quel che facciamo ormai da 27 anni perché crediamo nell’informazione locale vicina al cittadino, nell’informazione di qualità che favorisce il dialogo con le istituzioni sul territorio, esalta il ruolo civico di ciascun lettore che è anche cittadino, apre una finestra sulle realtà locali, fa circolare idee e proposte. Con la sua rete di edizioni locali e la presenza costante sul web “La Piazza” dà voce al territorio e ai suoi protagonisti e continua a farlo con entusiasmo, grazie ovviamente al sostegno concreto di chi sceglie di investire sull’informazione libera, alla portata di tutti e aperta a tutti. Una presenza che si rafforza di anno in anno e che continua a crescere nel nostro Veneto. Da questo mese “facciamo 21”, con il debutto, per l’appunto, dell’edizione numero 21 di Treviso. Nella Marca siamo già presenti da anni con Treviso Ovest, che da questo mese si arricchisce anche con le notizie da Preganziol, e ora diamo spazio anche alle notizie che arriva dal capoluogo, da una delle città più vivaci e dinamiche del Nordest, dai mille volti e dalle grandi potenzialità. Diamo dunque il benvenuto alle migliaia di nuovi lettori trevigiani, invitandoli sin d’ora a seguirci, anche on line, e ad inviarci suggerimenti e indicazioni utili per continuare ad informare con efficacia e precisione. Rivolgiamo quindi un sentito ringraziamento ai clienti e a tutti coloro che credono e investono nel nostro progetto, a favore della pluralità e della capillarità dell’informazione. Buona lettura e buona estate!
CENTRO STAMPA QUOTIDIANI S.p.A. Direzione, Amministrazione Direzione, Amministrazione e Redazione: e Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Redazione: Centro Stampa: Concessionaria Concessionaria di Pubblicità di Locale: Pubblicità Locale: Direttore responsabile Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (BS) Rotopress International Direttore responsabile via Brecce · Loreto (An) via Lisbona,via 10 ·Lisbona, 35127 Padova 10 · 35127 Padova Nicola Stievano Tel: +39.030.7725594 Nicola Stievano tel. 049 8704884 tel. 049 · fax8704884 049 6988054 · fax 049 6988054 >direttore@givemotions.it< >direttore@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< >redazione@givemotions.it< Ornella Jovane Chiuso in redazione Periodico fondato nel 1994 da il 16 luglio 2021 Giuseppe Bergantin >www.lapiazzaweb.it< >www.lapiazzaweb.it< >redazione@givemotions.it< >redazione@givemotions.it<
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L’intervista
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Il primo cittadino di Treviso saluta l’uscita de La Piazza e traccia la rotta
Il sindaco Conte: “Per andare a meta si gioca in squadra passando la palla a chi sta dietro”
U
sa una metafora sportiva Mario Conte, sindaco dal 2018, per raccontare quello che sempre più spesso viene definito dagli osservatori esterni il “modello Treviso”. Un modello decisamente nuovo rispetto al passato. Non è più, e da tempo, la città della rimozione delle panchine, dell’attenzione solo al lavoro tradizionale e neppure quella di “Signore e Signori”. La transazione sociale e culturale, dentro la quale trova “spiegazione” anche l’amministrazione di centrosinistra guidata da Giovanni Manildo dal 2013 al 2018, con Conte sta assumendo contorni molto più definiti e sopratutto un’accelerazione impressionante. “Durante il primo lockdown ho detto a tutta la mia squadra di non fermarsi, ma anzi di pensare alla città come a un grande cantiere e oggi già i primi risultati si vedono. 120 eventi culturali, l’elezione a Capitale Europea per lo Sport 2022, i tanti cantieri, ma sopratutto la sensazione che qui, nonostante tutti noi abbiamo attraversato l’anno più difficile della nostra storia, si viva bene”. E a dire che i trevigiani promuovano la qualità della vita ci ha pensato di recente anche un sondaggio del Sole24Ore che pone Treviso ai vertici della classifica delle città italiane. “Ho sempre amato stare in mezzo alla mia gente. Ora che sono sindaco cerco di farlo anche con maggiore frequenza e più che delle classifiche, che pure sono importanti e ci danno una pacca sulla spalla per continuare su questa strada, mi affido a quello che dicono i miei concittadini. Asili, scuole, case di riposo, ospedali, occasioni di lavoro: qui tutto questo non solo funziona, ma raggiunge risultati eccellenti. Un dato trovo particolarmente significativo: Treviso, insieme a Bolzano, è l’unica città del nordest che segna un trend positivo in termini di natalità. Un fenomeno, questo, in assoluta controtendenza”.
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Il PNRR potrebbe, inoltre, dare un’ulteriore spinta. “Siamo stati la prima città europea a istituire l’assessorato alla Next Generation proprio per essere pronti, anche prima del PNRR, a ricercare fondi europei e a varare progetti di grande respiro che potessero innescare un volano virtuoso anche per l’imprenditoria privata. Ed è attraverso questa mentalità che nell’arco dei prossimi due o tre anni a Treviso pubblico e privato investiranno tra i 700 e gli 800 milioni di euro ai quali poi si aggiungeranno quelli del PNRR. Dalla cittadella sanitaria, al completamento del Piano Periferie sino al Masterplan del nostro Aeroporto”. Proprio l’aeroporto potrebbe rappresentare un asset fondamentale. “Fino a pochi mesi addietro il nostro aeroporto è stato l’unico in tutta Italia a rimanere chiuso. Io non ho mai chiesto la riapertura dalla sera alla mattina, ma garanzie per il futuro. Oggi siamo la base del vettore Ryanair, ci sono 18 nuove rotte internazionali in più, da settembre partirà una campagna di comunicazione turistica, proprio in partnership con la compagnia aerea, per promuovere Treviso in tutto il mondo: noi non vogliamo che i turisti vengano perché a Venezia c’è troppa gente, li vogliamo perché scelgono la nostra città. E del resto in pre-pandemia Treviso ha segnato un incremento del 9 per cento della presenza turistica, il doppio rispetto alla media della Regione del Veneto che, in ogni caso, è la prima in Italia”. L’altro asset fondamentale è certamente l’ambiente. “La Commissione Europea ha inserito Treviso tra le cinque città europee per la progettualità in materia ambientale. La nostra mission è quella di rispondere alle domande dei bambini: più alberi, aria più pulita, parchi rinnovati e piste ciclabili. Questo non è un obiettivo soltanto dell’amministrazione, ma di tutti
“Più che alle classifiche mi affido a quello che dicono i miei concittadini. Asili, scuole, case di riposo e ospedali: qui tutto questo non solo funziona ma ha risultati eccellenti” i trevigiani. Siamo i primi in Italia per percentuali e qualità della raccolta differenziata, siamo un comune plastic free e amico delle api. Anche dal punto di vista della mobilità, che è sempre stato un tallone d’Achille della nostra città, siamo gli unici, insieme a Padova, ad aver adottato il PUMS – piano urbano della mobilità sostenibile – che rappresenta un’analisi attenta e la definizione di risposte strutturali e non semplicemente di pancia che, poi, rischiano di non risolvere alcun
problema”. Il “modello Treviso” passa anche attraverso una certa trasversalità … “A me non interessa essere trasversale per vocazione personale o politica. Sono convinto che ci si debba confrontare con tutti e che la voglia di farlo rappresenti concretamente l’interesse per la città. Io mi rifaccio al rugby e non dimentico mai che per andare in meta sia necessario giocare di squadra e passarla anche a chi sta indietro”. (rt)
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La città
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Parola all’opposizione. Il capogruppo dem ai Trecento a ruota libera sulle politiche cittadine
Pelloni: “Questa giunta manca di visione” Dito puntato su pedonalizzazione e cultura M
ica facile fare opposizione in tempo di pandemia. Lo sa bene Stefano Pelloni, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, che di fronte a un’amministrazione straordinaria di diciotto mesi allarga le braccia: “Non me la sento di esprimere un giudizio grave, si sono limitati a gestire i fondi statali”. Ma guai a credere che il Covid abbia ammorbidito il giudizio dell’ala sinistra di palazzo dei Trecento sulla giunta guidata dal sindaco Mario Conte. “Altra cosa è il post-pandemia”, mette infatti subito in chiaro. Pelloni va diritto al punto. “Credo che questa giunta manchi di visione. Le città mediopiccole come Treviso in questo momento hanno l’opportunità storica di tornare a essere competitive. Penso ai tanti giovani, alle famiglie, ai lavoratori che negli anni si sono trasferiti nelle grandi città e che con le chiusure e lo smart working si trovano ad avere nuove prospettive di vita e magari hanno voglia di tornare. Ma per tornare devono essere incentivati e invece qui si trovano penalizzati”. Una competitività che per il dem significa qualità della vita, ambiente, aria pulita, città pedonalizzata e misura d’uomo, connessione veloce, offerta culturale. “Dobbiamo fare di Treviso un posto in cui si vive bene”, afferma. Guarda indietro, Pelloni. Con lo sguardo scavalca l’oltre anno e mezzo di emergenza. “Parliamo per esempio di offerta culturale? Meno male c’è stato il Covid che ci ha risparmiato brutte figure. Non dimentico la scelta di perdere le grandi mostre, mandandole a una nostra diretta competitor. Ci aggiungo il progressivo indebolimento della rete dei festival, che non hanno valorizzato. Se la sono trovata fatta, dovevano solo puntare a rinforzarla”. Non tutto è da buttare, però. Stefano Pelloni salva il lavoro fatto su Ca’ Robegan e Ca’ da Noal. Salva pure i lavori di restauro all’ex chiesa di Santa Margherita (“ma con i fondi del Ministero”, precisa) e la mostra di Casaro, “che abbiamo in casa, giusto organizzarla”. Un salvare che rischia di avere il sapore poco battagliero di un appiattimento. “Ah, ma a Treviso non sono appiattite solo le opposizioni. Tutto è tarato sulla giun-
“Il sindaco ha capitalizzato la gestione della pandemia ma in questi anni ha solo realizzato opere già avviate dalla precedente amministrazione”
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ta, a partire dalle scelte urbanistiche, fatte con la discrezionalità e il potere di sindaco e assessori, svuotando il ruolo del consiglio comunale e delle commissioni”. C’è un tema in particolare che agita Pelloni. Anzi, che lo sconforta. “Mi dispiace che si sia arrivati a pensare alla pedonalizzazione solo per necessità. La politica sui plateatici è giusta, ma è arrivata tardi e solo per la pandemia. L’idea che abbiamo noi per il futuro è svuotare il centro dalle auto e realizzare parcheggi all’esterno. Si è perso tempo”, ripete scuotendo la testa. “Dopo tre anni si annuncia un protocollo con Benetton e il Vescovado per eliminare il parcheggio al Duomo. Ma come? È un progetto che gli avevamo lasciato pronto, ma bisognava marcare la differenza rispetto a noi, lo hanno chiuso nel cassetto e adesso improvvisamente ci si accorge che il salotto della città è un parcheggio a cielo aperto che nessuna città europea ormai ha. E cosa fanno? Tornano indietro dopo aver abbandonato il progetto del multipiano al Cantarane e tenendo solo quello al pattinodromo”. Classe 1991, Pelloni si è sentito dare del “moccioso” dal presidente del consiglio Giancarlo Iannicelli. “In consiglio c’è vivacità, è una vicenda chiusa”, taglia corto, ricordando però i pericoli corsi dalla politica in questi mesi gestiti “a distanza”: “Su Zoom le scivolate non te le perdonano”, ride il capogruppo del Pd. Mancano due anni alle elezioni. “È presto per parlarne. Prima del dibattito sui nomi, serve presentare un’idea alternativa di città. Però di personalità ce ne sono. E di valore. Ma io – sottolinea – sono sempre a favore delle primarie”. Certo, c’è un sindaco in carica che ha un secondo mandato in canna. “Conte ha capitalizzato al massimo la gestione della pandemia dal punto di vista comunicativo, ma per il resto – chiude Pelloni – ha solo realizzato opere già avviate, in primis il parco Eolo”. (s.s.)
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Cosa succede in città
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Il premio. La città è finalista al Green Leaf Award 2022
Sostenibilità ambientale Treviso sul tetto d’Europa
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er la prima volta nella storia una città italiana entra nella classifica delle prime sei città europee come meno di 100mila abitanti per i suoi traguardi ambientali. Lo ha deciso la direzione generale della Commissione europea, che ha inserito Treviso in questa ambitissima “top 6” nell’ambito dell’European Green Leaf Award 2022, premio per la sostenibilità ambientale che arriverà alla sua corsa finale l’8 settembre, quando a Lahti in Finlandia le politiche ambientali delle finaliste saranno presentate ufficialmente a una giuria indipendente e il giorno successivo sarà decretata la vincitrice. E nella rosa delle finaliste Treviso c’è. Un riconoscimento prestigioso che valuta i risultati raggiunti dai comuni fra i 20mila e i 100mila abitanti basandosi su una serie di dodici indicatori ambientali e sulle progettualità che vengono messe in campo dalle amministrazioni locali. Per scalare la classifica è necessario dimostrare che si sta lavorando nella direzione giusta in quanto a sostenibilità urbana ed eco-sostenibilità, tanto da poter essere assurti a modello di ispirazione per il proprio territorio. Soddisfatto l’assessore trevigiano all’ambiente Alessandro Manera, che ha accolto la notizia esprimendo grande orgoglio. “La città avrà una spinta divisibilità enorme da questo premio, anche dal punto
di vista turistico”, afferma Manera, che spiega come l’iniziativa “va a riconoscere le azioni svolte negli ultimi due anni per migliorare i coefficienti ambientali di Treviso, con progetti importanti che stanno dando risultati non solo nel territorio, ma che stanno permettendo alla città di accedere a fondi europei e a gruppi di lavoro internazionali per la condivisione delle best practices”. La giuria ha valutato positivamente le azioni in campo per la tutela della natura, della biodiversità e della sostenibilità, il miglioramento della qualità dell’aria, la raccolta differenziata, la tutela della qualità dell’acqua, la mobilità alternativa e il coinvolgimento dei cittadini nelle iniziative. A contendersi il premio con Treviso – in palio ci sono 200mila euro per le due città vincitrici – ci sono la rumena Bistrita, la danese Elsinore, la spagnola Gavà, la portoghese Valongo la città dei Paesi Bassi Winterswijk. Chi vince avrà il compito di motivare e ispirare le altre città europee, promuovendo la condivisione di conoscenze e competenze. Ma di dovrà anche impegnare a guidare l’innovazione e la cooperazione con i cittadini e le imprese con l’obiettivo di diffondere il messaggio che una città che punta alle buone pratiche ambientali ha anche un ritorno in termini economici e sociali.
Manera: “La città avrà una spinta di visibilità enorme da questo premio, anche dal punto di vista turistico”
Oltre il Labirinto tra i finalisti di “Impavidi Award” La fondazione onlus per l’autismo Oltre il Labirinto è tra i dieci finalisti del concorso nazionale “Impavidi Award”, dedicato agli imprenditori che hanno saputo risollevarsi e reinventarsi dalla crisi causata dalla pandemia, affrontandola a testa alta e uscendone vincitori. L’iniziativa, lanciata da Innovation Future School e ideata da Gianpaolo Pezzato in occasione della quinta edizione della Treviso Creativity Week, ha visto arrivare centinaia di candidature da tutta Italia. E fra i veri e propri impavidi della crisi spicca la fondazione presieduta dal fondatore Mario Paganessi, che da poco ha ricevuto l’onorificenza al merito della
Repubblica italiana per il suo aiuto e i servizi ai ragazzi autistici. L’emergenza sanitaria ha improvvisamente costretto gli adulti con autismo a rimanere a casa, senza poter svolgere il loro lavoro quotidiano di etichettatura di una crema alle nocciole. Ma nel giugno del 2020, grazie all’aiuto degli educatori che hanno insegnato a usare i dispositivi di protezione individuale, a mantenere le distanze di sicurezza e a lavarsi divisi per turni, sono ripartiti. E in poco tempo hanno ricominciato a confezionare i vasetti di “Cuore fondente”, una nocciolata che per loro significa inclusione, lavoro e vita. La cerimonia di premiazione si terrà il 17 luglio al teatro comunale Mario Del Monaco.
Dossier Legambiente 2021 Treviso Comune più riciclone La spinta ambientalista di Treviso è confermata ancora una volta dalla leadership italiana nella raccolta differenziata. Legambiente con il suo dossier 2021 presentato all’Ecoforum ha nuovamente incoronato il capoluogo della Marca come più riciclone d’Italia. Una conferma che nasce dai risultati eccellenti del porta a porta: 86,7 per cento di raccolta differenziata (contro l’86,1 per cento del 2020) e una produzione di secco residuo annuo pari a 60,1 chilogrammi per abitante (lo scorso anno era di 65 chilogrammi).
Una performance che ancora una volta porta la città sul gradino più alto del podio, seguita – per i capoluoghi di provincia – da Pordenone (86,4 per cento) e Trento (83,1 per cento). La provincia di Treviso continua la sua tradizione di territorio riciclone: fra i comuni sopra i 15mila abitanti è stato infatti premiato Vedelago con l’87,2 per cento di rifiuti differenziati, fra quelli tra i cinque e i 15mila abitanti Maser con il 90,5 per cento e fra quelli sotto i 5mila abitanti Monfumo con il 90,6 per cento.
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Il ricordo
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Il lutto. Consigliere, ex assessore, ginecologo e sportivo, innamorato della sua città
L’addio a Vittorio Zanini Trevigiano di grande passione civile U
n trevigiano innamorato della città e della trevigianità. La morte di Vittorio Zanini lascia un vuoto immenso e altrettanto dolore. Un cordoglio senza colori politici, a trecentosessanta gradi. Perché non è retorica affermare che Zanini ha dedicato tutta la vita alla sua Treviso e tutti, nessuno escluso, ne hanno sempre ammirato profondamente l’impegno. Se n’è andato il 7 luglio, a 72 anni, portato via in poco tempo da una malattia senza scampo. Medico ginecologo al Ca’ Foncello dal 1975 al 2007, ha fatto nascere intere generazioni, compreso il sindaco Mario Conte. Grande appassionato di sport, nel 1968 è stato campione d’Italia Juniores con la maglia del Treviso Calcio, di cui è stato anche presidente. Era il presidente anche quando la Pagnossin vinse lo scudetto di basket femminile. L’associazionismo a San Giuseppe – dove se ti intravvedeva al bar non mancava mai di farti trovare il caffè pagato – e sopra ogni altra cosa la politica. Anzi, la Politica. Con quasi cinquant’anni di vita amministrativa, dalla Dc della Pri-
ma Repubblica a Forza Italia e al Pdl, dal sostegno nel 2013 alla corsa a Ca’ Sugana di Massimo Zanetti fino all’approdo finale alla Lega nella lista Gentilini-Zaia. Entrato a palazzo dei Trecento nel 1975, Vittorio Zanini è stato assessore ma prima di tutto uomo di tantissime battaglie. Impossibile dimenticare quando si incantenò alla statua di Mario Del Monaco in piazza Borsa per non farla abbattere, impossibile non ricordare che fu lui a trovare i fondi per il restauro del Museo Bailo e a opporsi al trasloco a Ca’ Tron della Collezione Salce. Treviso gli ha reso onore salutandolo per l’ultima volta nei “suoi” luoghi simbolo. Il feretro di Vittorio Zanini – la cui bara è stata avvolta dal biancoceleste della fascia civica di consigliere e della maglia del Treviso, ma anche dallo scudo crociato della bandiera della Democrazia Cristiana – ha toccato la stazione, il teatro comunale, piazza Borsa, piazza dei Signori, piazza San Vito e Ca’ Sugana dove, bandiere a mezz’asta, ad attenderlo c’era il sindaco, che per primo attraverso i social ne aveva comunicato
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la notizia della morte: “Treviso perde un uomo di cultura, appassionato, presente”. “Alla comunità trevigiana mancherà la sua presenza sempre attenta, partecipe e guidata da una grande passione civile”, ha dichiarato il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. “L’incontro con Vittorio Zanini non poteva lasciarti indifferente. Appassionato, puro, generoso, innamorato pazzo di Treviso, combattivo e leale. Lascia un vuoto in tutti noi che lo abbiamo conosciuto e lascia un segno di appassionato impegno civico e amore per la nostra città”, è il ricordo lasciato sulla sua pagina Facebook dall’ex sindaco Giovanni Manildo, che lo volle presente e lo ringraziò davanti al ministro Dario Franceschini all’inaugurazione del nuovo Bailo. Un saluto bipartisan a “Zorro spada e cuore”, con Antonella Tocchetto (Pd) che lo definisce “sindaco di fatto, lo dimostravi in ogni tuo gesto, spesso mi punzecchiavi con garbo e signorilità, con il gusto della contrapposizione costruttiva” e Nicolò Rocco (Pd), per il quale Zanini
“rappresentava quella trevigianità difficile da spiegare a chi osserva la nostra città da fuori: un sentire comune, un litigare furiosamente e berci sopra subito dopo, un essere orgoglioso di ogni pietra e sentire la responsabilità di custodire ogni storia”.
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Sanità
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Ulss 2. Il direttore generale fa il punto dopo oltre un anno e mezzo di pandemia
Benazzi: “Vaccini, mascherine, distanziamento e tamponi per uscire da questo incubo”
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l direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi fa il punto della situazione dopo tutti questi mesi difficili, ma sopratutto guarda al futuro con assoluta determinazione. “La situazione era più felice qualche settimana fa quando si registravano 3 contagi ogni 100mila abitanti mentre oggi siamo a quota 16. Non sono numeri allarmanti, ma che indicano una tendenza da monitorare e contrastare. Siamo sulla buona strada, ma non è tutto finito. L’incremento che abbiamo registrato a Treviso è stato determinato da due focolai specifici legati a delle feste. Questa è la dimostrazione che distanziamenti e mascherine non sono elementi del passato”. La campagna vaccinale sta andando molto bene, ma potrebbe non essere un’azione sufficiente. “I vaccini sono determinanti. Bisogna vaccinarsi tutti. Noi, come tutte le Ulss venete, stiamo compiendo uno sforzo senza precedenti per garantire a tutti pieno accesso ai vaccini. Accanto ai vaccini sono essenziali le misure di tracciamento come i tamponi, sopratutto per coloro i quali non hanno completato il ciclo vaccinale. Anche da questo punto di vista su indicazione del presidente Zaia abbiamo messo in campo una task force che ci sta permettendo di raggiungere i 5.000 tamponi al giorno: in piena pandemia ne eseguivamo 4.500. Vax point, fiere, feste: tutti luoghi nei quali già oggi è possibile eseguire il tampone per tracciare l’andamento del virus, un modo per rispettare i nostri cari, chi ci sta attorno e per intervenire subito senza rischiare di farci cogliere impreparati. La vittoria dell’Italia è stata certamente un momento di straordinaria felicità che meritava, magari con qualche cautela in più, di essere festeggiato. Ecco, chi lo ha fatto sa-
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rebbe giusto si facesse velocemente un tampone”. Un anno duro, un anno di Covid, ma gli ospedali non si sono fermati. “Il Covid ci ha messi tutti a dura prova, siamo riusciti però a garantire urgenze “Abbiamo messo e servizi essenziali. Oggi in campo una task abbiamo 14mila visite force per tracciare specialistiche e 12mila inl’andamento del virus terventi chirurgici minori Vax point, fiere e feste da recuperare: siamo certi di farcela entro dicemsono tutti luoghi bre. Chiediamo a tutti in cui è possibile un po’ di comprensione. È stato un anno durissifare il tampone” mo nel quale tutti i miei collaboratori non hanno avuto un attimo di pausa. Purtroppo mancano specialisti, quindi a doversi occupare di tutto sono sempre gli
stessi. Non vuole essere una scusa, ma proprio nei giorni scorsi ho avuto modo di incontrare dei cittadini italiani che, purtroppo, si trovavano negli Stati Uniti e lì hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Bene: per una settimana di ricovero hanno sborsato 50mila dollari. La nostra sanità, che invece è universale e completamente gratuita, dovrebbe ogni tanto essere apprezzata anche per questo motivo oltre che per la sua grande qualità”. Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro? “Dobbiamo mantenere e rinforzare il cosiddetto Modello Veneto: un sistema sociosanitario d’eccellenza al quale contribuiscono a pieno titolo il mondo del volontariato, le amministrazioni locali, le cooperative. Contestualmente va trovata una so-
luzione, in tempi molto rapidi, alla mancanza di medici di famiglia, specialisti e infermieri. Dobbiamo garantire ai laureati abilitati la possibilità di mettersi al lavoro negli ospedali o come medici di base anche se non ancora in possesso della specializzazione. Da questo punto di vista sembra che il Ministero lo abbia capito”. Anche la facoltà di Medicina a Treviso nel medio periodo può rappresentare una soluzione. “Certamente. La facoltà a Treviso risponde a una precisa strategia del presidente Zaia e del reettore e può rappresentare chiaramente una risposta anche in termini di fidelizzazione territoriale: chi studia qui poi, con grande probabilità, eserciterà la professione proprio nelle province, per esempio, di Treviso e Belluno”. (rp)
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Sanità. Il luminare chiamato a proseguire la tradizione di eccellenza trevigiana
Minniti nuovo primario di cardiochirurgia
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n nuovo direttore per la cardiochirurgia dell’ospedale Ca’ Foncello con il compito di proseguire la tradizione di eccellenza avviata nel 1985. È Giuseppe Minniti, 49 anni, originario di Perugia e un curriculum di tutto rispetto che vanta oltre tremila interventi al cuore di cui quasi duemila come primo operatore, 900 dei quali effettuati in regime di urgenza o emergenza. In servizio nel nuovo ruolo dal primo luglio, Minniti grazie a una borsa di studio nel 2005 è arrivato a Treviso, dove è stato allievo di quello che per 25 anni è stato il re della cardiochirurgia trevigiana, Carlo Valfrè. Dal 2013 è diventato braccio destro di Elvio Polesel e dal 2017 ha diretto l’unità operativa semplice di cardiochirurgia miniinvasiva. Nello stesso anno è stato nominato direttore facente funzione dell’unità operativa complessa di cardiochirurgia, dopo il grave malore che ha colpito il primario Polesel. Laureato con 110 e lode in medicina e chirurgia all’università di Perugia, il nuovo primario di Ca’ Foncello si è spe-
Sulla Restera le due ruote si possono noleggiare. Nasce Treviso.bike
Allievo di Carlo Valfrè il 49enne originario di Perugia ha alle spalle oltre 3.000 interventi al cuore cializzato alla Cattolica del Sacro Cuore di Roma con il massimo dei voti e nel 2018 ha conseguito un master in economia e management della sanità a Ca’ Foscari. Alla vasta esperienza in cardiopa-
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tie di interesse chirurgico dell’adulto, Minniti eccelle nella riparazione con tessuto autologo della valvola mitrale, nel trattamento chirurgico delle endocarditi batteriche e nella chirurgia complessa dell’aorta toracica. “In questi anni abbiamo avuto modo di apprezzare le sue capacità cliniche, relazionali e gestionali, anche durante il difficile periodo della pandemia”, ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi.
Un servizio che era atteso da molti anni, da molto prima che il luogo probabilmente più amato da tutti i trevigiani, la Restera, con passerelle ponti e piste ciclopedonali arrivasse ad accompagnare tutto il corso del fiume e arrivasse fino al mare. Trasformandosi da qualche anno in Greenway del Sile. Insomma, se c’era una cosa che mancava in questo luogo incantevole era la possibilità di affittare una bici e andare. Ci hanno pensato Andrea Lenzini e Giovanni Dal Poz, il primo da oltre vent’anni conosciuto da tutti come il biciclettaio della città e il secondo specializzato in cicloturismo e sviluppo territoriale. A maggio di quest’anno hanno deciso di diventare un punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote, sia locali che “foresti”. Nella Stradella interna che collega il Prato della Fiera alla Restera, al piano terra di una delle abitazioni rivierasche, hanno aperto “Treviso.bike”: un parco mezzi di 80 biciclette tradizionali e 40 e-bike, tutto a noleggio, tutto facilmente prenotabile su un sito di facile accesso. Turisti e appassionati della vita all’aria aperta possono andare alla scoperta della Greenway, da Treviso a Jesolo ma anche per addentrarsi più semplicemente fino al Sile Morto o per una gitarella di famiglia con tappe enogastronomiche. Dopo la messa in sella, viene installata una app che guida il ciclista lungo tutto il percorso che si sceglie di fare. L’ospite più temeraria che hanno avuto? La signora Nilla, anni 82, arrivata fino a qui da San Vito al Tagliamento assieme alla nipotina di nove anni: ha noleggiato le due ruote e ha percorso i 62 chilometri che separano Treviso dalla foce del Sile.
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Cosa succede in città
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Il progetto. I venti Comuni dell’Ipa Marca trevigiana uniti con un unico obiettivo
Un Masterplan per la “mobilità lenta” Dalle vie Romane alla Treviso-Torcello C
oordinare e indirizzare a livello sovracomunale la pianificazione e lo sviluppo della mobilità ciclabile e di itinerari turistici capaci di integrare storia, natura e viabilità. Questo l’obiettivo del Masterplan presentato nei giorni scorsi all’auditorium di Santa Caterina dal Comune di Treviso, capofila del progetto, a diciannove comuni dell’Ipa Marca Trevigiana, per un totale di 315mila abitanti: Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Maserada sul Piave, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, San Biagio di Callalta, Silea, Villorba, Arcade, Breda di Piave, Monastier e Spresiano. Il masterplan, finalizzato all’ottimizzazione dei futuri interventi pubblici, da un lato punta all’analisi degli aspetti della messa in sicurezza dei ciclisti e dei cittadini nei tratti ciclabili e negli itinerari turistici già esistenti e dall’altro pianifica una messa in relazione delle rete delle ciclabili e degli itinerari con i luoghi turistici, anche fra quelli individuati dalla Regione del Veneto, per aumentare la sicurezza sia per i visitatori che per quei cittadini che tutti i giorni utilizzano i circuiti per i collegamenti urbani, periurbani e intercomunali. Dieci gli itinerari che vengono individuati nel progetto, che pone al proprio centro la mobilità lenta: si parte dalla strada napoleonica che connette le ville venete fra Treviso e Venezia, il Terraglio; si prosegue con la Treviso-Ostiglia, itinerario lungo l’ex ferrovia che unisce Treviso a Grisignano di Zocco; c’è poi la Treviso-Montello, itinerario che congiunge il capoluogo della Marca con il Montello e con le colline del Prosecco, patrimonio dell’Unesco; e ancora, la Monaco-Venezia, la Piave e la Grande Guerra, la Piave e i luoghi di Ernest Hemingway e Goffredo Parise; non può mancare naturalmente il Girasile, che dal Parco regionale del fiume Sile consente di raggiungere le località balneari di Jesolo e del Cavallino; le vie
Il vicesindaco De Checchi: “Puntare sulla mobilità ciclabile comporta un vero e proprio cambio di mentalità, che deve essere pensata e vissuta proprio come i collegamenti stradali, con aree di sosta attrezzate”
Romane, con la via Claudia Augusta-Altinate, la via Annia e la via Postumia; infine l’affascinante itinerario nautico sul Sile, che dal porto di Treviso e Silea arriva fino a Torcello. Il ruolo fondamentale dell’Ipa Marca Trevigiana sarà sia quello di creare nuovi servizi sia di intercettare fondi per lo sviluppo. “Il masterplan – spiega il vicesindaco di Treviso Andrea De Checchi – mette al centro la mobilità lenta che, allo stato attuale, rappresenta il percorso principale che enti locali devono intraprendere per abbattere i grandi volumi di traffico. Puntare sulla mobilità ciclabile – aggiunge – comporta un vero e proprio cambio di mentalità e deve essere pensata e vissuta proprio come i collegamenti stradali, con servizi collegati, dalla sosta alle aree attrezzate”. Per Alessandro Manera, assessore alla politiche ambientale e ai fondi Ue e Next Generation, quello del masterplan “è un progetto che evidenzia una strategia mirata e capace di mettere a sistema le varie componenti della realtà trevigiana”, con lo scopo di intercettare finanziamenti regionali ma soprattutto quelli della nuova programmazione europea.
Centro storico, parcheggi gratuiti fino al 31 dicembre Mercoledì, giovedì e venerdì. Sono i giorni della settimana da tenere a mente quando si va in centro. Fino alla fine dell’anno infatti sarà possibile parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu dalle 17 alle 20. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, prorogando l’iniziativa di sosta gratuita avviata durante la
pandemia per rilanciare le attività del centro storico e per facilitare la mobilità dei trevigiani e dei visitatori. Una scelta messa in atto per la prima volta il 22 dicembre scorso e che nel corso dei mesi ha dato ottimi risultati, con la possibilità di modulazione degli orari e delle giornate a seconda delle necessità.
Camera di Commercio Treviso-Belluno, Mario Pozza presidente e Nadia Zampol vice Mario Pozza è stato riconfermato per acclamazione presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno. Resterà in carica per i prossimi cinque anni. Al suo fianco ci sarà Nadia Zampol. Il nuovo consiglio dell’ente, che si è insediato il 22 giugno, eredita dal passato il ruolo di soggetto promotore dello sviluppo economico locale, in un’ottica di particolare attenzione verso la rivoluzione digitale, la transizione ecologica, la semplificazione, l’affermazione della vocazione turistica del territorio, il rafforzamento della competitività delle imprese trevigiane e bellunesi in Italia e nel mondo, un più facile reperimento dei lavoratori, la tutela della concorrenza e lo sviluppo delle infrastrutture. Il 7 luglio
nella prima riunione di giunta è stata riconfermata, sempre per acclamazione, anche la vicepresidente dell’ente camerale Nadia Zampol, bellunese.
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L’evento
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300 le opere esposte. Tre sedi cittadine per riscoprire un’arte scomparsa
Mostra colossal su Renato Casaro L’omaggio all’ultimo cartellonista di cinema È
un viaggio senza tempo e senza confini, la grande mostra con cui Treviso rende omaggio a uno dei suoi cittadini artisticamente più importanti e famosi. Renato Casaro, l’ultimo dei grandi cartellonisti di cinema, viene celebrato con tutto il rispetto riservato alle star: tre diverse sedi cittadine – la chiesa di Santa Margherita e il complesso di San Gaetano, entrambi sede del Museo Nazionale Collezione Salce, e i Musei Civici di Santa Caterina – e la sinergia fra ministero della Cultura, Comune di Treviso e Regione del Veneto. Chi ama il cinema si inchina, chi non è esperto rimane a bocca aperta scoprendo che i capolavori del grande schermo, da Cinecittà a Hollywood, sono tutti qui, pronti per essere ammirati. Fino al 31 dicembre una selezione di circa 300 opere (selezionate in una collezione di oltre mille manifesti e locandine) per una mostra colossal in tutti i sensi, curata da Roberto Festi e Eugenio Manzato con la collaborazione di Maurizio Baroni. “Renato Casaro, L’ultimo cartellonista del cinema. Treviso, Roma, Hollywood” mette in fila i titoli di
San Gaetano, Santa Margherita e Santa Caterina ospitano fino al 31 dicembre la selezione di manifesti dei più famosi film del ‘900 successo del secolo scorso, dai capolavori di Sergio Leone ad “Amadeus”, dall’”Ultimo Imperatore” a “Il tè nel deserto”, da “Papillon” a “Rambo”. Ultimo protagonista di un’arte ormai scomparsa, Casaro ha saputo trasporre l’anima di un film in un manifesto. Disegnandola mentre il tutto era ancora in lavorazione, contando il più delle volte solo su qualche fotografia di scena e su un formidabile intuito comunicativo. In mostra c’è il simbolo della scuola italiana di cartellonisti del cinema, fatta di perizia tecnica, creatività, genio e istinto. Un’arte che Casaro ha iniziato a coltivare da ragazzo, realizzando grandi sagome dipinte a mano che venivano collocate all’ingresso del Garibaldi e dell’Esperia, i cinema della città. Nel ’54, a diciannove anni, lasciò Treviso per Roma,
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dove con il suo stile non ci mette a conquistare i grandi registi. Nomi altisonanti: Jean-Jacques Annaud, Dario Argento, Marco Bellocchio, Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Luc Besson, John Boorman, Tinto Brass, Liliana Cavani, Francis Ford Coppola, Milos Forman, Costa-Gavras, Pietro Germi, Claude Lelouch, Ugo Liberatore, Sergio Leone, Sidney Lumet, Anthony Mann, Mario Monicelli, Francesco Rosi, Alberto Sordi, John Sturges, Giuseppe Tornatore, François Truffaut, Carlo Vanzina, Carlo Verdone… Per questo artigiano del genio e per i 170 film che vengono documentati attraverso i manifesti Treviso ha scelto cornici uniche e accostamenti inediti. Il noir che si accompagna allo storico e la commedia all’allora dirompente fenomeno del western all’italiana. Tutto esposto in luoghi e sale che sono di per sé opere d’arte. Come dire, una mostra nella mostra. Con le tre sedi espositive che si suddividono il percorso. Nei Musei Civici di Santa Caterina la sezione Treviso, Roma, Hollywood, con una carrellata di opere che vanno a completare quelle presentate a Santa Margherita, dove è stata allestita anche una sezione didattica per i più giovani, che hanno la possibilità di creare un proprio manifesto di cinema, e una sezione dedicata agli ipovedenti con la riproduzione tridimensionale del celebre “Il tè nel deserto”. A San Gaetano invece la mostra prosegue con la sezione “Dall’idea al manifesto”, con tutto il percorso della filiera della creazione, dai contatti con le case di produzione e distribuzione ai primi schizzi a matita, dal bozzetto di prova allo studio per l’inserimento, una volta manuale, del lettering, fino alla stampa. Informazioni su orari e prezzi dei biglietti: www. museicivicitreviso.it. (s.s.)
Eventi
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La Piazza di Treviso è media partner della kermesse
Suoni di Marca, si va in scena! La musica dal vivo torna sulle mura H
anno fatto trenta e non vogliono perdersi l’edizione numero trentuno. “Suoni di Marca” torna anche quest’anno e lo fa ancora una volta nel “suo” luogo del cuore: le Mura di Treviso. La tradizionale kermesse estiva – che ha regalato un sostanzioso assaggio il 10 luglio con un prefestival di cinque concerti gratuiti dislocati in cinque piazze diverse del centro storico – è pronta ad alzare il sipario. Dal 29 luglio al 7 agosto, con il nostro giornale media partner, le serate trevigiane si accenderanno di esibizioni live, proponendo una serie di nomi fra i più noti nel panorama musicale, cercando come sempre di accontentare tutti i gusti del pubblico. L’apertura sarà affidata a due protagonisti d’eccezione: il 29 luglio alle 20 sul palco del Bastione San Marco saliranno l’ex frontman dei Pitura Freska Sir Oliver Skardy e i Selton. Per questa serata di inaugurazione l’ingresso sarà libero, fatto salvo il contributo responsabile di due euro all’ingresso (con registrazione) previsto comunque tutte le sere per accedere al percorso del gusto
Dal 29 luglio al 7 agosto sul palco del Bastione San Marco Da Skardy ai Rumatera da Gazzè allo Stato Sociale E poi Radiofiera, Marton I Ministri e Gualazzi e alla mostra-mercato. Il 30 luglio tocca a Punkreas e Omar Pedrini, il 31 a Fast Animals and Slow Kids. Domenica primo agosto torna un gruppo sempre molto atteso: il quartetto veneziano dei Rumatera, composto da Bullo, Gosso, Sciukka e Rocky Giò, che si esibirà in un live acustico da seduti, proprio per stare vicini al pubblico. Il 2 agosto il protagonista assoluto sarà Max Gazzè, il 3 agosto spazio a Raphael Gualazzi e Simona Molinari, il 4 agosto a Lo Stato Sociale, il 5 agosto Fulminacci, il 6 agosto serata tutta trevigiana con i Radiofiera (che presenteranno il nuovo disco “De chi situ ti?”) e Tolo Marton, per chiudere il 7 agosto con I Ministri e The Bastard Son of Dioniso. Tutti i biglietti dei concerti sono disponibili su Ticketone. Si va in scena, quindi. Nonostante le incertezze iniziali e le
preoccupazioni di ritrovarsi a creare degli eventi in un periodo non facile. “Ma con l’idea, oggi più che mai, che ci sia una profonda necessità di riattivazione graduale della condivisione sociale e della fruizione della musica dal vivo”, spiegano gli organizzatori. L’obiettivo è esserci, per sostenere la ripartenza di alcune fra le categorie più colpite dalla pandemia e contribuire alla creazione di nuove opportunità di lavoro per
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il mondo dello spettacolo. Forti dell’esperienza dello scorso anno a Villa Margherita e considerato che la location è all’aperto, l’edizione 2021 è stata pensata secondo il rispetto di tutti i protocolli e le disposizioni ministeriali in vigore a livello nazionale, che attualmente consentono l’accesso senza obbligo di tamponi o Green Pass, con l’uso della mascherina e solo posti a sedere distanziati. (s.s.)
Arena della Marca Nek e Pucci per le ultime due serate live
Buona musica e comicità sono il mix vincente proposto da “Veneto Oltre 202” all’Arena di Marca, con l’Ippodromo di Sant’Artemio trasformato fino al primo agosto in luogo serale di incontro e divertimento. Organizzata da Zenit e New Age Club – in collaborazione con i Comuni di Treviso e Villorba – la rassegna ha visto salire sul palco i Subsonica, Antonello Venditti, Umberto Tozzi e Massimo Ranieri. Gli ultimi due appuntamenti sono in programma venerdì 30 luglio e domenica primo agosto rispettivamente con il concerto di Nek e lo spettacolo comico di Andrea Pucci. Il primo proporrà dal vivo le grandi canzoni che hanno segnato la sua carriera, dal debutto a oggi, mentre il secondo sarà un work in progress che ripercorrerà, fuori dagli schemi teatrali, gli schetch che lo hanno reso celebre in questi anni. “L’Arena della Marca è un progetto che ci permette di scoprire la nuova vocazione dell’ippodromo cittadino e che intendiamo continuare a sostenere in stretta sinergia con il Comune di Villorba. Contribuisce – spiega il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi – non solo ad aumentare l’attrattività della città e del territorio ma ci consegna una vera e propria arena per la musica e gli spettacoli dal vivo”. I biglietti degli spettacoli possono essere acquistati sul circuito Ticketone.
Territorio
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Trasporti. Prossimo obiettivo è la realizzazione di un deposito di 21mila mq a Castelfranco
Inaugurato il nuovo polo logistico di Mobilità di Marca
I
lavori sono stati avviati nel 2020 e in poco più di un anno sono stati completati. Il nuovo polo logistico è infatti divenuto operativo raggiungendo il principale obiettivo strategico del complessivo programma di investimenti nell’area di quasi 80mila metri quadrati, destinata a diventare la nuova principale sede MOM. “Questo è un momento importante per la nostra azienda – ha esordito Giacomo Colladon, presidente di Mobilità di Marca – perché segna una svolta importante anche per la città e la provincia. Il nuovo polo logistico è solo un tassello degli investimenti che abbiamo intenzione di fare. Punteremo anche sull’intermodalità: per questo abbiamo presentato un piano guida per realizzare l’autostazione a fianco della stazione dei treni a Treviso. Altro obiettivo è la realizzazione di un deposito di 21mila mq a Castelfranco, che diventerebbe la seconda area più importante della provincia”. “Come provincia – ha proseguito Stefano Marcon, presidente della provincia di Treviso – abbiamo dato un contributo di 500 mila euro e devo dire che sono stati tutti meritati: MOM è un’azienda innovatrice e sostenibile e questo nuovo polo logistico ne è la dimostrazione”. Gli investimenti per la creazione del Polo Logistico hanno preso avvio già nel 2017, quando
Elisa De Berti: “L’ultimo anno e mezzo è stato difficile ma MOM si è confermata un’eccellenza che va oltre i confini regionali”
MOM ha perfezionato l’acquisto dell’immobile officina (per 2,3 milioni di euro). Nel corso del 2019 si sono concluse le procedure per l’affidamento dei lavori relativi al nuovo deposito tramite contratto di disponibilità. L’intervento ha comportato un investimento di 7 milioni di euro, interessando una superficie di circa 33mila metri quadri così suddivisi: 23mila mq dedicati a sostabus (230), sosta vetture del personale (80), viabilità e impianti di servizio. La restante area (10mila mq) è dedicata a opere di mitigazione ambientale. La società ha recentemente aggiunto un altro tassello alla realizzazione del nuovo quartier generale di via Castellana con l’acquisizione dell’area ex IVA. Si tratta di una superficie di 7.365 mq che consentirà la realizzazione della nuova sede amministrativa. Il progetto sarà
messo in gara tramite contratto di disponibilità, con accordo pubblico-privato analogo a quello sottoscritto per l’area di deposito, al fine di consentire la realizzazione delle opere in tempi rapidi, comunque entro il 2023. Complessivamente la nuova sede MOM andrà ad occupare un’area di quasi 80mila mq per un investimento patrimoniale stimabile in oltre 14 milioni di euro in un quinquennio. Risorse reperite in totale autofinanziamento, a dimostrazione della solidità finanziaria dell’azienda. MOM ha così dato attuazione al programma di patrimonializzazione della società. Il piano industriale prevede inoltre la realizzazione del nuovo deposito di Castelfranco Veneto (lavori in corso) e della nuova autostazione a Treviso funzionale all’integrazione treno/bus.
Partiti i vaccini nelle farmacie del territorio Sono ben 16 le farmacie che nel territorio della Marca trevigiana hanno iniziato a procedere con le somministrazioni dei vaccini anti-Covid 19 dallo scorso 12 luglio, aderendo così all’iniziativa dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana. È solo l’inizio però, poiché ulteriori farmacie si aggiungeranno successivamente e aderiranno all’iniziativa: l’elenco aggiornato sarà sempre disponibile sul sito dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana. Le prenotazioni vengono gestite direttamente dagli esercizi farmaceutici. Le farmacie attualmente in cui il servizio è attualmente attivo sono: Farmacia di Castelcucco,
Farmacia Tavian Dr. Gianantonio (Godega di S. Urbano), Farmacia Eredi Agostini Giovanna (San Zenone Degli Ezzelini), Farmacia Tezze Di Piave, Farmacia Fides di Chiaradia Donatella (Villorba), Farmacia Zamperlini (Vittorio Veneto), Farmacia del
Montello (Volpago del Montello), Farmacia Scandolara (Zero Branco), Farmacia Callegari Dr. Paolo (Farra Di Soligo), Farmacia Bertin (Istrana), Farmacia alla Madonna della Salute Snc (Cavaso Del Tomba), Farmacia Savio Snc (Casale Sul Sile), Farmacia Davanzo S.A.S. (Cordignano), Farmacia S.Antonio Sas (Altivole), Farmacia alla Fonte della Salute (Castelfranco Veneto), Farmacia Schiratti (Pieve di Soligo). Dal mese di agosto il servizio sarà attivato in altre 8 farmacie del territorio trevigiano. Per verificare le farmacie aderenti: https://www.aulss2.veneto.it/ vaccinazione-in-farmacia.
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Sostenibilità. Treviso.bike, eBike e Atvo presentano il progetto: andata in bici lungo il Sile e ritorno in bus
Da Jesolo a Treviso in bici e in bus con “Bus&Bike” O
rmai in tanti la conoscono e lo sanno. La Greenway è un percorso ciclo-pedonale lungo 62 km che collega la città di Treviso alla località balneare di Jesolo seguendo il corso del fiume Sile. Adesso, grazie a Treviso.bike e Ebike, con la collaborazione di Atvo, è possibile realizzare questo percorso e poi fare rientro in bus, potendo contare su un servizio navetta specifico e attrezzato per il trasporto delle biciclette. Quindi, si può prendere la bici, fare tutta la splendida Greenway e rientrare in modo tranquillo e… pacifico, con il bus, perché il ritorno in autobus da Treviso te lo offre GreenEnergy. Naturalmente il servizio vale anche per il senso inverso di marcia. Il progetto è stato presentato lo scorso 9 luglio, al terminal dei bus di Jesolo, alla presenza di Francesco Calzavara, assessore al demanio regione Veneto; Va-
lerio Zoggia, sindaco di Jesolo; Alessandro Manera, assessore politiche ambientali Treviso; Fabio Turchetto, presidente Atvo; Barbara Donadello, eBike for me; Giovanni Dal Poz, Treviso. bike; Luca Bolis, GreenEnergy. Il servizio ha fatto il suo esordio il 15 maggio e da allora ne hanno già usufruito circa 200 persone. L’ospite più temeraria è stata la signora Nilla di 82 anni di San Vito al Tagliamento che ha percorso i 62 km che separano Treviso dalla foce del Sile a Jesolo, insieme alla nipote di 9 anni. Da aprile a metà giugno l’autobus è partito da piazza Nember alle 15.30 e da Treviso (prato Fiera) alle 17; mentre la formula si arricchisce nei mesi estivi. Per venire incontro alla voglia di mare che caratterizza i mesi più caldi, il rientro da Jesolo è stato posticipato alle 20 aggiungendo la possibilità di prenotare lettino
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La presentazione del progetto
Si prenota una bicicletta o una e-bike, viene installata una app che guiderà i ciclisti lungo tutto il percorso e il gioco è fatto
ed ombrellone in spiaggia o addirittura un intero weekend con anche l’ingresso al “Caribe Bay”. Il funzionamento è piuttosto semplice: si prenota una bicicletta o una e-bike da Treviso.bike o eBikeForMe; la mattina della partenza, dopo la messa in sella, viene installata una app che gui-
derà i ciclisti lungo tutto il percorso ed il gioco è fatto. All’arrivo a Jesolo (o a Treviso) è possibile parcheggiare la bicicletta presso uno dei due store e rilassarsi godendosi la destinazione. L’assessore alle politiche ambientali di Treviso, Alessandro Manera, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale su questo tema, evidenziando come il Comune sia in corsa per diventare il Comune più sostenibile d’Italia. “Noi crediamo molto nelle piste ciclabili e dell’utilizzo della bici, in termini di sostenibilità e di salute. Siamo quindi pronti ad appoggiare altre iniziative analoghe che avranno luogo nel territorio”. Gaia Ferrarese
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Food
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Affidata ai fratelli Alajmo tutta l’offerta food di H-FARM Campus a Roncade
Il Gruppo Alajmo sbarca nella Marca con J-Farm
Il ristorante Le Cementine ha riaperto al pubblico a febbraio con una nuova proposta gastronomica curata da Max Alajmo valorizzando le eccellenze del territorio
“L
a cura dei dettagli, la passione, il senso di responsabilità verso la sostenibilità, la ricerca, la volontà di crescere sempre, il loro essere tradizionali ma anche globali, il loro essere una grande famiglia”. Riccardo Donadon, fondatore di H-Farm, sintetizza in poche parole il senso della partnership del campus con base a Roncade con l’eccellenza della cucina Veneta. È infatti a partire dai valori comuni - attenzione al territorio, ricerca, sperimentazione e innovazione che nasce J-Farm, la nuova joint venture tra H-Farm e i fratelli Alajmo che hanno rilevato tutta l’offerta food del polo dell’innovazione nel Trevigiano e alle porte di Venezia. Dall’iconica Serra, da sempre punto di riferimento di “farmers” e visitatori, fino a Le Cementine, il primo ristorante aperto al pubblico di H-Farm, passando alla Pizzeria Al 4, fino al nuovissimo Amor in Farm: Alajmo si occupa della valorizzazione dei locali presenti all’interno del Campus, contribuendo al loro riconoscimento nazionale e alla generazione di valore per tutto il territorio. UNA SFIDA INNOVATIVA La sfida di aprire in un contesto così diverso da quello consueto al gruppo nasce dal desiderio dei fratelli Alajmo di investire una parte della società nei giovani, nel futuro e nell’innovazione. “Da tanto tempo con Massimiliano (Max) volevamo poter intervenire nella cultura alimentare dei ragazzi che un domani saranno i clienti e la società del futuroW, rimarca Raffaele Alajmo. E la complicità è nata con naturalezza. “È stato impossibile non pensare a loro quando abbiamo deciso di esternalizzare i servizi di ristorazione del Campus – spiega Donadon - Ero cosciente di chiedere la luna, il sogno si è avverato. Max è un artista e sono certo che il suo influsso si sentirà tanto, aggiungendo magia all’esperienza dei nostri clienti e di tutti visitatori che vengono da noi per trovare delle soluzioni, per formarsi o per inventare qualcosa. Il campus, finita la
pandemia, diventerà un luogo aperto a tutti. Un luogo dove passeggiare, fare sport, studiare e oggi anche degustare cose straordinarie parlando di futuro, del futuro dei giovani che in questi mesi è stato sacrificato troppo e che deve essere rimesso violentemente al centro di tutti i nostri pensieri perché non c’è nulla di più importante di loro”. FOOD A 360 GRADI J-Farm gestisce a 360 gradi l’offerta gastronomica presente nel Campus di H-Farm. Il ristorante Le Cementine ha riaperto al pubblico a febbraio con una nuova proposta gastronomica curata da Max Alajmo che prosegue la filosofia intrapresa di valorizzazione delle eccellenze del territorio e porta in menù il suo stile di cucina fondato su principi di leggerezza, profondità dei sapori e rispetto degli ingredienti. Max, insieme allo chef Mattia Ercolino, propone una declinazione di “cucina di campagna” che faccia sempre più affidamento sull’approvvigionamento dall’orto del Campus. Anche la laguna, con la sua ricca biodiversità, è protagonista di molti piatti sia con elementi vegetali sia ittici. Amor Milano si è trasferito a giugno all’interno di HFarm in una struttura molto grande. L’offerta gastronomica è stata ampliata, pur rimanendo incentrata sulla pizza al vapore brevettata da Max Alajmo, sulla semplicità e genuinità degli ingredienti, sulla leggerezza e l’importanza del gusto. Il design del locale è firmato da Philippe Starck. Una sorta di mensa aziendale iconica La Serra è la grande sfida perché è il cuore di H-Farm, punto di incontro per chi ci lavora e per gli ospiti esterni. La pizzeria AL4 nella campagna di Ca’ Tron a Roncade, a pochi minuti da H-Farm, ha ampi spazi interni e una grande terrazza. L’attenzione è sulla pizza “classica”. Max e il pizzaiolo Mattia Pivetta hanno spinto sulla ricerca di ingredienti, lievitazioni, fermentazioni e preparazioni. Giambattista Marchetto
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Sport
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Rugby. Il 36enne irlandese dirigerà l’area “Strength&Conditioning” dei leoni biancoverdi
Jim Molony: “Approdo al Benetton per aiutare a creare qualcosa di speciale” C
’è una nuova figura all’interno del rinnovato staff del Benetton Rugby. É Jim Molony, nuovo capo della preparazione fisica. Il 36enne irlandese dirigerà l’area “Strength&Conditioning” e gestirà pertanto il lavoro dello staff per quanto riguarda la completa, specializzata e programmata preparazione fisica degli atleti biancoverdi in ogni suo aspetto. Cosa si aspetta da questa nuova avventura? “Sarà stimolante, è uno dei motivi per cui ho accettato questo ruolo, amo le sfide, creando un ambiente di lavoro coeso dove tutto è puntato all’arrivare preparati ad ogni partita. Questo è il motivo per cui sono qui, per puntare al massimo, voglio far parte di un nuovo gruppo e creare qualcosa di speciale. Il Benetton ha conquistato qualcosa di storico con la Rainbow Cup, parlando con tutto lo staff vogliamo continuare a plasmare un qualcosa di unico. Per far sì che ciò accada ognuno dovrà affrontare sfide di tipo quotidiano, in modo corretto per il bene e per il futuro del Benetton”. Come avete organizzato la preseason? “Per la programmazione della preseason ci sono stati dei meeting fra lo staff atletico e lo staff tecnico. In base a dove vogliamo essere
col lavoro fisico per la prima gara, da quel giorno abbiamo programmato le settimane a ritroso. Sono uno che crede nel raggiungimento della migliore forma fisica nel momento in cui si è pronti anche tecnicamente, perché se perdi il controllo della palla ogni giorno, significa che non sei al top della forma fisica. Abbiamo prestabilito un dettagliato programma della preseason, inizialmente ci saranno diversi test fisici per valutare la forma del gruppo, faremo dei test di forza e useremo i GPS ogni giorno per arrivare ad un’intensità pari a quella necessaria per la partita. Perché abbiamo analizzato i dati delle gare dello scorso anno e abbiamo stabilito un target mirato per tutti i giocatori, una base quotidiana per arrivare a dove vogliamo, vale a dire ad essere più in forma, più forti e più veloci degli avversari con il pallone in mano”. Quanto è affascinante entrare nello staff dei Leoni che vengono dalla vittoria in Rainbow Cup? “É affascinante unirmi al Benetton Rugby dopo la vittoria in Rainbow Cup, perché è stato un grande risultato, ma sono state solamente toccate le forti potenzialità della squadra. Credo che il Benetton e il rugby italiano
Treviso Calcio
possano diventare ancora più di successo. Per farlo serve un duro lavoro quotidiano. Non si vince ogni competizione per diritto divino, ma ogni membro della squadra deve lavorare costantemente, in maniera intelligente per far sì che ciò accada. Sto notando il potenziale di questo club, delle sue strutture, il lavoro di Marco Bortolami, Enrico Ceccato e Antonio Pavanello per facilitare i giocatori fuori dal campo, per l’inizio della preseason e per la nuova stagione. È un periodo che si preannuncia entusiasmante e sono felice di fare parte di questo sistema”.
Promossi in Eccellenza, riconquistata la denominazione della società calcistica Treviso Football Club 1993 e un logo che hanno scritto pagine di storia del calcio cittadino, i biancocelesti del presidente Luigi Sandri sono pronti ad affrontare la prossima stagione alla guida di mister Gianni Migliorini, arrivato dal San Donà. La squadra, dopo i test con il preparatore atletico in programma a Nervesa dal 21 luglio, inizierà gli allenamenti nei prossimi giorni in vista dell’esordio ufficiale il 5 settembre con la coppa dilettanti e subito dopo, il 19 settembre, con il campionato. La rosa è stata completata con l’acquisto del bomber venezuelano Pierre Alexander Pluchino, classe 1989, un passato professionistico nella sua nazione e l’ultima stagione giocata in Eccellenza al San Donà, dove ha realizzato 9 reti in 13 gare ufficiali.
Run for Children
De’ Longhi TVB, primo storico turno preliminare in Europa con i London Lions Saranno gli inglesi dei London Lions l’avversario della De’ Longhi TVB al primo turno del girone di qualificazione all’edizione 2021/2022 della BasketBall Champions League della FIBA. Il torneo – in quattro gironi, con il coinvolgimento di 24 squadre, da cui uscirà il poker delle qualificate alla Regular Season – si terrà dal 13 al 17 settembre con un tabellone a partite secche in una sede ancora da definire. Nell’altra sfida dei quarti si affronteranno gli olandesi dello ZZ Leiden con i belgi del Belfius Mons-Hainaut. In caso di vittoria, il 15 settembre la squadra trevigiana affronterà in semifinale i campioni di Danimarca del Bakken Bears, mentre dall’altra parte la vincente tra olandesi e belgi incrocerà i bielorussi dello Tsmoki
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Minsk. Il 17 settembre è in programma la sfida che decreterà quale squadra parteciperà alla Regular Season nel girone D con i greci dell’AEK Atene, i lituani del Riga e gli ungheresi del Falco Szombathely, già qualificate di diritto. “Un’emozione forte partecipare al primo sorteggio europeo dopo tutto il lavoro fatto in questi anni. L’accoglienza che ci ha riservato la FIBA è stata gratificante e sono tutti entusiasti del ritorno di Treviso nel basket europeo. L’auspicio – si augura il direttore sportivo Andrea Gracis – è che sia solo l’inizio e che il nome di una città storica per il basket continentale possa da oggi stabilmente inserirsi nel contesto delle coppe, per rinverdire i fasti del passato”. Orgoglio-
Paolo Vazzoler e Andrea Gracis
so anche il presidente Paolo Vazzoler, che non lo considera un punto di arrivo “ma una nuova partenza, per un club che entra in una dimensione nuova per il club ma non per la città, che nel basket ha scritto pagine importanti ai più alti livelli”.
Nella serata di venerdì 3 settembre tornerà a Treviso la Run for Children, manifestazione podistica aperta a tutti, nata nel 2017 per sostenere il progetto della LILT “Giocare in corsia”. Giunta alla quarta edizione, si snoderà su un percorso cittadino di 7 chilometri con partenza e arrivo sulle Mura. Le iscrizioni sono già aperte. Dal 24 luglio per nove giorni gli organizzatori, partendo da Piazza dei Signori, pedaleranno sulle strade del Veneto per promuovere l’evento, che lo scorso anno è mancato a causa della pandemia. Tra i sostenitori, oltre a un affezionato pool di sponsor, anche la Regione del Veneto e il Comune di Treviso, che hanno dato il patrocinio ufficiale all’iniziativa.
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#Regione
Sviluppo economico. Operativo a breve il team di “saggi” voluto dalla Regione
Comitato per la ripresa e il dopo Covid Marcato: “Lavoriamo al Veneto che verrà” U
n gruppo di lavoro chiamato a progettare il Veneto che verrà. Sarà operativo nelle prossime settimane il think tank, vale a dire il team di professionisti voluto dalla Regione per gestire e organizzare la rinascita e la ripresa economica dopo il Covid. “Il Veneto è una grande regione, piena di risorse, talenti, eccellenze – afferma l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto, Roberto Marcato –. Un territorio dall’identità ben precisa e dalle peculiarità, anche in termini di tessuto produttivo ed economico, che la rendono unica. Per questa ragione il Veneto va interpretato e capito. Il modello di sviluppo che risulta valido ed efficace per regioni che ci possono in qualche modo assomigliare, non è detto che funzioni per la nostra regione dove, solo per citare un dato, oltre il 95 per cento del tessuto produttivo è fatto da imprese con meno di dieci dipendenti. Abbiamo, proprio per questo, più che mai bisogno di strumenti che ci aiutino a capire dove andare, a pensare in grande, ma soprattutto più in là. Occorrono una prospettiva, uno sguardo che ci aiuti a immaginare e a costruire il Veneto che verrà almeno per i prossimi 10-15 anni”. Il senso di questo Comitato, composto da docenti universitari e scienziati, tutti cervelli veneti, presieduti e coordinati dal professor Paolo Villoresi, è proprio quello di individuare le nuove linee di sviluppo della regione dopo la pandemia che ha messo in ginocchio se non azzerato interi settori produttivi. In parole povere, i vecchi modelli di sviluppo non vanno più bene, ancora non si sa quali saranno quelli
Costituito all’interno della finanziaria Veneto Sviluppo. L’assessore: “occorrono una prospettiva, uno sguardo che ci aiuti a immaginare e a progettare almeno per i prossimi 10-15 anni”
nuovi su cui puntare. Di sicuro c’è il fatto che la Regione Veneto non vuole stare a guardare. “Il Comitato non dovrà fornire soluzioni per l’immediato, ma visioni e prospettive su ciò che il Veneto vorrà fare da grande – prosegue l’assessore Marcato –. Il tavolo di pensiero strategico servirà a guidarci in un percorso su misura verso un nuovo modello di sviluppo. Negli ultimi vent’anni abbiamo avuto almeno tre diverse “fratture” storiche: l’11 settembre, la crisi dei mutui subprime e il Covid, tutte diverse tra loro sia nelle cause che nelle conseguenze. Abbiamo, allora, fortemente voluto un board di altissimo profilo tecnico-scientifico proprio perché si tratta di un luogo di pensiero che dovrà restare lontano dalla politica. L’auspicio è che si riesca a dare delle direttrici per capire dove andare e come muoverci nei prossimi anni. L’anno scorso sono venuti a mancarci export e turismo a causa del Covid, ma il Pil della Regione è rimasto
in linea con la media nazionale e i primi dati di quest’anno ci stanno già indicando i primi segnali di ripartenza. Ecco perché questo nuovo Comitato tecnico strategico rappresenta un ulteriore sostegno alle imprese del territorio. Alla politica, dunque, il compito di ascoltare questi “saggi” per prendere provvedimenti concreti in grado di aiutare la nostra economia”. Il think tank prende vita all’interno della finanziaria regionale Veneto Sviluppo. La Regione è pronta a investire, confrontandosi con le imprese del territorio: fondamentali per la buona riuscita del progetto saranno anche i 222 miliardi del Recovery Plan. Il tavolo di pensiero, presentato dal presidente della Regione Luca Zaia, dal presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna, dallo stesso Marcato e da alcuni componenti del nuovo Comitato, è già al lavoro per fornire a breve un primo report. Nicoletta Masetto
Lavoro La proposta del consigliere Dem Vanessa Camani
“Sblocco licenziamenti, necessario un Tavolo per sostenere imprese e occupazione” “Istituire un Tavolo permanente tra Regione, sindacati e associazioni datoriali per monitorare in modo costante l’andamento del mercato del lavoro, capire in tempo reale come e dove intervenire per sostenere imprese e occupazione”. Lo propone Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, che propone di “lavorare per agevolare la ripartenza e tornare a crescere dopo un anno e mezzo terribile. L’accordo raggiunto a palazzo Chigi, – ricorda l’esponente Dem - con cui sono stati messi dei paletti allo sblocco dei licenziamenti ed estesi gli ammortizzatori sociali senza oneri a carico delle imprese, rappresenta un passo in avanti, che conferma l’importanza del dialogo nel trovare gli strumenti più efficaci per affrontare
le situazioni di difficoltà. Crediamo che il messaggio nazionale debba essere poi calato anche su scala territoriale, non possiamo farci trovare impreparati di fronte agli scenari dei prossimi mesi”. Camani snocciola i numeri Inps, secondo i quali nel 2020 in Veneto la Cassa integrazione a zero ore rappresentava meno del 10 per cento del totale, dato che si è ulteriormente ridotto nei mesi successivi. In base all’ultimo report mensile, a maggio 2021 sono state autorizzate 1,1 milioni di ore di Cig, -95 percento rispetto agli oltre 26 milioni del 2020, mentre la cassa in deroga è scesa da 17 a 7 milioni, -60 percento e l’accesso ai fondi di solidarietà da 47,7 milioni di ore nel 2020 a 13,7 milioni (-71 percento), comunque al secondo posto in Italia dietro la Lombardia. “Per questo, sarebbe importante
attivare il Tavolo quanto prima – osserva la consigliera del Pd - Tra i suoi compiti, anzitutto, quello di monitorare in maniera costante e puntuale l’andamento delle necessità occupazionali, così come delle situazioni di crisi aziendali, per poterle gestire al meglio, non solo dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, augurandoci di arrivare a breve a una riforma nazionale che allarghi le tutele e sia in grado di rispondere in maniera migliore ai cambiamenti del mondo del lavoro”. “Al tempo stesso, occorre ripensare e rilanciare le politiche di sostegno alle imprese e le politiche attive per la formazione continua e permanente del personale – conclude Vanessa Camani - È una sfida ineludibile che richiede un impegno propositivo di tutte parti in causa, Regione Veneto inclusa”.
Regione
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L’intervista. Luigi Pasqualinotto, presidente del Consorzio JesoloVenice
“Tanta voglia di vacanza, all’insegna della sicurezza. Sarà una buona stagione”
“C
’è tanta voglia di vacanza e le spiagge di Jesolo si sono preparate per garantire tranquillità e sicurezza”. Parola di Luigi Pasqualinotto, presidente del Consorzio di Imprese Turistiche “JesoloVenice”, con cui abbiamo fatto il punto su una stagione che sta registrando punte di tutto esaurito sulle spiagge jesolane. Presidente, un primo bilancio, ovviamente parziale, della stagione è possibile? “La stagione è iniziata bene e sta dando buoni risultati con prenotazioni anche per i primi 15 giorni di settembre. Siamo in anticipo sia rispetto all’anno scorso sia ad alcune previsioni. In sostanza sta andando meglio di come ci aspettassimo. Ci sono periodi in cui siamo quasi full e in media siamo ben oltre il 65% di già prenotato. Sarà dunque una buona stagione, anche se non chiaramente sui livelli del 2019. Ma la voglia di vacanza è tanta e noi abbiamo lavorato bene riuscendo quindi a partire prima di
altre spiagge”. Come vi siete approcciati a questa stagione? “Abbiamo ovviamente in questo momento fatto riferimento ai target che possono viaggiare su gomma, dato che il viaggio in aereo è in difficoltà. Abbiamo poi adeguato gli standard sulle spiagge, negli alberghi, ampliando ad esempio i plateatici. Il nostro impegno è quello di dare il più possibile sicurezza e stabilità a un ospite che è ancora molto scosso, forse più dello scorso anno. C’è più attenzione sul fronte della sicurezza, a partire dall’aspetto della sanificazione. Abbiamo quindi lavorato molto per dare una sensazione di tranquillità senza invadere troppo. Una sicurezza discreta ma efficace, diciamo così”. Avete quindi percepito più voglia di tranquillità che di divertimento? E i giovani cosa chiedono? “I giovani li abbiamo anche quest’anno. Certo, le discoteche chiuse ci obbligano a ripensare il
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“Abbiamo picchi di tutto esaurito”. Ai clienti affezionati, italiani, tedeschi e austriaci, si aggiungono nuovi target che promettono bene per il futuro divertimento ed è un momento in cui ci stiamo ritarando, ma i parchi all’aperto ci sono e i locali di Jesolo hanno preso tutte le dovute cautele. Siamo ancora visti come una meta del divertimento”. E gli stranieri?
“Austria e Germania sono nostri target naturali e non vedevano l’ora di tornare. In più abbiamo cominciato campagne di promozione mirata, a seguito di una ricerca di mercato complessa su 7 destinazione diverse per avere dati chiari su cosa cerca la gente. In base a questo siamo ora in grado di fare una promozione specifica e abbiamo aperto al mercato dell’Est, in particolare Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Polonia. Quest’ultima in particolare sta diventando un target importante su cui fare riferimento in futuro. Quindi da un lato puntiamo alla fidelizzazione del nostro cliente tipo italiano (il Nord Italia soprattutto), austriaco e tedesco, che viene da noi perché ci conosce e sa come lavoriamo. Dall’altro lato, apriamo alla fascia dei clienti dell’Est che ci darà molte soddisfazioni”. Quindi avete puntato sulla comunicazione? “Abbiamo deciso di farlo in maniera intelligente. Ci sono aspetti
come quello della sostenibilità o dell’outdoor che sono diventati criteri di scelta e che vanno avvalorati. Penso ad esempio alla ciclabilità: la bici elettrica ha aperto una nuova frontiera di turismo per tutti, anche per i non sportivi che ora possono fare chilometri senza troppa fatica e apprezzare le bellezze del nostro territorio. Siamo in sostanza in grado di offrire pacchetti personalizzati, sartoriali”. Sul fronte degli eventi Jesolo si distingue da sempre, quest’anno cosa prevedete? “Ora partiamo con il Suonika festival, che rappresenta per noi la rinascita della musica dal vivo con 9 date ed è anche un modo per rispondere alla chiusura delle discoteche. Sul fronte sportivo, a fine stagione abbiamo l’Iron man. Ospitiamo anche i mondiali taekwondo e karate. È chiaro che puntiamo molto sull’eventistica: il turismo sportivo è per noi un settore importante”. Giorgia Gay
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on-line:
LUGLIO 2021
Salute La campagna estiva di sensibilizzazione
Per la salute… Ogni passo conta!
E
Estate, è tempo di tornare a muoversi per stare bene 12/7/2021
’ arrivato il momento di ricominciare a muoversi, perché da oggi “Per la salute… Ogni passo conta”! Il movimento cui si fa riferimento è quello buono, che crea benessere, che è presupposto di una vita sana, occasione di nuove amicizie, momento di socializzazione e di divertimento. L’esercizio fisico proposto come un farmaco per la salute, da prendere ad ogni età e indicato soprattutto per la prevenzione di molte malattie croniche, dal diabete all’ipertensione, ma anche di tipo psicologico, oltre ad essere utile a rinforzare il sistema immunitario. E’ questo il messaggio del video divulgato nelle scorse settimane per veicolare l’invito, rivolto a tutte le fasce d’età, a tornare ad essere attivi e a praticare sano esercizio fisico. Un video che, in concomitanza con l’arrivo della bella stagione, è parte di una più corposa campagna estiva di sensibilizzazione che la Regione del Veneto insieme a Uisp Comitato regionale Veneto hanno realizzato con l’obiettivo di rimettere in movimento la popolazione, incoraggiando la ripresa dell’esercizio fisico, dopo mesi di restrizioni, con attività gratuite all’aperto nei parchi di tutte le province della regione. Prosegue alla pag. seguente
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Pandemia, la fascia d’età più colpita è quella degli adolescenti
Le regole per una sana e graduale ripresa dell’attività motoria a pag 36
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a pag 37
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Un’estate sicura sulle spiagge di Sottomarina e Isola Verde a pag 38
12/7/2021
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Salute
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Consulenza scientifica
Le regole per una sana e graduale ripresa dell’attività motoria
La campagna estiva di sensibilizzazione
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12/7/2021
Per la salute… Ogni passo conta! Dopo un lungo periodo di “assopimento”fisico e di isolamento psicologico, dovuto anche alla chiusura per ben 8 mesi delle palestre e la sospensione delle normali attività sportive a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia, la ripresa graduale dell’attività fisica dunque rappresenta un tema importante sul piano del benessere e della salute. “Ogni passo conta - spiega Massimo Gasparetto, presidente Uisp Veneto e responsabile delle politiche per la promozione della salute Uisp - è il nome di una campagna dell’Oms, che evidenzia come anche piccole dosi di movimento quotidiano sono utili e portano benefici. L’Uisp si riconosce molto in questa filosofia, che va nella direzione di facilitare la pratica motoria e sportiva di tutti i cittadini”. La campagna è realizzata insieme alla Regione Veneto e alle Unità sanitarie locali: i dipartimenti di prevenzione in questo periodo sono impegnati in via prioritaria nella campagna vaccinale, quindi l’Uisp scende in campo in un ruolo sussidiario per coinvolgere e sviluppare insieme ai Comuni veneti una strategia di ripresa del movimento finalizzata al benessere dei cittadini. Alla campagna hanno aderito tutti i comitati Uisp e le Ulss del Veneto: in programma ci sono tre mesi di sport per tutti, con circa 2500 opportunità di incontro. Le attività sono organizzate all’aperto, in piena sicurezza e nel Regione Veneto rispetto delle regole di prevenzione e Uisp insieme per e contrasto del Covid. “L’obiettivo della campagna sviluppare strategie prosegue Gasparetto - è quello di di ripresa essere d’aiuto alle aziende sanitarie per la ripresa dell’attività fisidel movimento ca, per questo stiamo costruendo fisico finalizzata proposte per i cittadini di varie fasce d’età, con attività gratuite per al benessere tornare a muoversi in sicurezza e dei cittadini in situazioni di socialità e fiducia. Infatti, ci sono gruppi della popolazione che si sono fermati durante la pandemia, bambini e anziani in particolare: un aspetto che va intercettato è la ripresa della fiducia verso l’altro, che per lungo tempo è stato visto invece come soggetto potenzialmente pericoloso. Molti nostri gruppi si sono sfaldati perché le persone avevano paura di stare insieme agli altri, ora dobbiamo invertire questa tendenza. Vogliamo ricreare condizioni di fiducia, benessere, socialità: la Regione ha colto questa esigenza e insieme stiamo costruendo opportunità diverse, varie, semplici, da realizzare nei parchi e all’aria aperta, sempre nell’ottica della ricerca del benessere”. L’iniziativa verrà promossa anche attraverso i social con la finalità di raggiungere più persone possibili.
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Le regole per una sana e graduale ripresa dell’attività motoria 12/7/2021
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icominciare a praticare sport dopo il lungo e forzato stop, dovuto alle restrizioni imposte dalla pandemia e anche Riccardo Lando alla relativa chiusura per ben 8 mesi delicominciare a praticare sport le palestre, fa decisamente benedopo e nonil lungo e forzato stop, lungamento muscolare, lo stretching, sempre guidati da un alledirestrizioni imposte dalla solodovuto dal punto vista strettamente fisi- pandemia e anche professionista”. allamarelativa chiusura per ben 8 mesi Altro passaggio da compiere è quello di sottoporsi ad un co anche da quello psicologico, emo-delle palestre, fa decisamente non solo dal punto di vista strettamente controllo medico per valutare, dopo mesi di pausa, il proprio zionale e sulbene pianoe della socializzazione. fisico ma anche dachinesiologo quello psicologico, Riccardo Lando, e perso-emozionale e sul pia- stato di salute generale e verificare l’idoneità alla ripresa no della socializzazione. nal trainer della palestraRiccardo Invictus, Lando, riba- chinesiologo e per- dell’attività sportiva. sonal l’importanza trainer dellaepalestra Invictus, La sicurezza degli ambienti e l’osservanza di tutte le nordisce le ricadute positiveribadisce l’importanza e le ricadute dellafisica ripresa fisica nel più mative per contenere la diffusione della pandemia rappredella ripresa positive dell’attività nel dell’attività più complesso percorso percorso di ritorno complesso ritorno alla alla vita vita“normale”, con i suoi sentano un altro fattore da tenere in considerazione. Riccardo Lando ritmi, le abitudini, i tempi riti che scandivano le giornate “Accessi protetti e sicuri – osserva – ambienti arieggiati “normale”, con i suoi ritmi, ele iabitudini, i prima edell’arrivo del Covid. Tuttavia, se freschi, degli attrezzi e tempi i riti che scandivano le giornate “Occorre – prosegue il personal trai- efasce d’etàigienizzazione sono più indicate? è sanodell’arrivo dopo mesi maggior sedentadegli spazi di lavoro sono elementi da “E’ importante porsi degli obiettivi prima deldiCovid. Tuttavia, se è Riprendere ner – lavorare sulla a mobilità di tutto il praticare rietà dopo pensare muoversi, è corpo in modo armonico e graduare l’in- non trascurare la palestra in graadeguati – è lacherisposta del èpersonal sano mesididitornare maggiora sedentarietà lodeisport assolutamente indispensabile con cremento di garantire”. trainer - che sono la premessa per una pensare di tornare a muoversi, èfarlo assolucarichi dinon lavoro.èE’ bene do criterio. indispensabile farlo con criterio. lavorare Ma quali attività da prediliripresasono deglileallenamenti: innantamente anche sull’allungamento importante solo amu- buona “Non si può pensare pensare –– spiega spiega Lando Lando scolare, lo stretching, sempre guidati da gere una pausa prolungata e per zituttodopo l’allungamento muscolare affinlivello fisico ma dove ci ci si si era era interrotinterrot- un professionista”. quali d’etàmuscolari sono più riprendano indicate? a ché lefasce catene – di ripartire da dove chiusura delle delle palestre. palestre. “E’ importante degliesercizi obiettivi bene, con porsi opportuni di ti, prima della chiusura Altro passaggio da compiere è quello lavorare produce benessere anche per per ii più più allenati, allenati, di sottoporsi ad un controllo medico per adeguati la risposta delprocedere personal stretching;– èè poi necessario E’ necessario, necessario, anche sul piano psicologico, alla tonificazione riprendere con con gradualità gradualità ee metodo metodo per per valutare, - che sonodei la premessa per una nostri muscoli con riprendere dopo mesi di pausa, il proprio trainer checiòciòcheche dovrebbe portare seduteripresa di totaldegli body.allenamenti: Flessibilità einnantonievitare che dovrebbe portare be- stato di salute generaleee anche verificare l’i- buona emozionale beneficio e benessere diventi invece oc- doneità alla ripresa dell’attività sportiva. zitutto l’allungamento affinsono i primi risultatimuscolare da raggiungere neficio e benessere diventi invece occadella socializzazione cità casione rischio infortuni muscolari le catene muscolari per poi concentrarsi nelleriprendano attività piùa sione di di rischio di di infortuni muscolari o La sicurezza degli ambienti e l’osser- ché o lesioni di strutture articolari. Bastano bene, opportuni esercizi di specifiche con con obiettivi circoscritti. lesioni di strutture articolari. Bastano po- vanza di tutte le normative per contenere lavorare poche regole riprendere efficacia. In primo luogo stretching; è poi necessario procedere alla tonificazione dei Questo tipo di approccio è indicato che regole per per riprendere con con efficacia. la diffusione della pandemia rappresenconsiglierei di consiglierei affidarsi ad di unaffidarsi professionista, evitando in fattore tutti da nostri muscoli con sedute di total body.leFlessibilità e tonicità un po’ per tutte fasce di età e conIn primo luogo ad tano un altro tenere in consii casi soluzioni faievitando da te, per programmare gradualmente il sono i primi risultati da raggiungere per poi concentrarsi nelsente di prevenire i traumi e di stare un professionista, in tutti i casi derazione. lavoro di fai ripresa”. attività più specifiche con ma obiettivi circoscritti. ciò che è ancora più imporsoluzioni da te, per programmare gra“Accessi protetti e le sicuri – osserva – meglio Il fisico infatti, una lunga sedentarietà, non èarieggiati pronto e freschi, Questoigienizzatipo di approccio è indicato un per tutte le anfatante, soprattutto perpo’ i giovani e gli dualmente il lavorodopo di ripresa”. ambienti a sostenere i carichi un lunga allenamento dalattrezzi punto e degli sce di etàdie lavoro consenteziani, di prevenire e di stare meglio è tornarei traumi a muoversi e riprendere Il fisico infatti, dopodiuna seden- pre-Covid, zione degli spazi di vista non scheletrico anche cardio-vascolare. ciò che èche ancora importante, i giovani a praticare unasoprattutto vita sociale.per Dopo mesi tarietà, è prontoeamuscolare sostenere ima carichi sono elementi da nonma trascurare la più – prosegue il personal trainerpalestra – lavorare sulla di garantire”. e gli anziani, è tornare muoversi e solitudine, riprendere torniamo a praticarea di aisolamento di “Occorre un allenamento pre-Covid, dal punto è in grado mobilità di tutto il corpo in modo eMa graduare l’in-le attività una vita sociale. Dopo mesi di isolamento e solitudine, torfare le cose “normali” che ci fanno stare di vista scheletrico e muscolare maarmonico anquali sono da prediligecremento dei carichi di lavoro. E’ bene lavorare anche niamo aefare le cose “normali” bene”. che ci fanno stare bene”. che cardio-vascolare. re dopo unasull’alpausa prolungata per quali
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Salute
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Condizione psico-fisica. La dottoressa Bommassar dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza
Pandemia, la fascia d’età più colpita è quella degli adolescenti Limitazioni, paura, ansia, incertezza, rabbia e frustrazione hanno comportato delle fatiche emotive con conseguenti disturbi del sonno, dell’alimentazione e relativi comportamenti autolesivi o abusi di vario tipo
L’Officina del Benessere e i tanti progetti di Save the Children
Bambini e adolescenti, un’estate per tornare a vivere
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ue anni di pandemia, un’esperienza e di concentrazione, i comportamenti che ha segnato tutta la popolazione degli abusi di vario tipo, di sostanze o in modo significativo ma che ha lasciadi strumenti tecnologici”. to evidenti segni di disagio nei giovani Una situazione che ha riguardato un e giovanissimi. Come stanno oggi bampo’ tutti i giovani e giovanissimi ma, ovbini e adolescenti? La dottoressa Roviamente, le diverse fasce d’età hanno berta Bommassar, Psicoterapeuta, Prepresentato caratteristiche diverse. sidente dell’Ordine Psicologi di Trento “Per quanto riguarda il bambino più e Rappresentante Cnop nell’Osservapiccolo, - prosegue - si fa riferimento ad torio Nazionale per l’Infanzia e Adoleun principio in base al quale il suo bescenza, si è soffermata ad analizzare nessere dipende strettamente da quella condizione psico-fisica nelle diverse lo dell’adulto. Un bambino della scuola fasce di età, nell’ambito del progetto l’ materna o elementare ha sofferto meno “Officina del benessere” che Save the le restrizioni della pandemia perché le Children ha promosso per l’estate, per ha compensate con una vicinanza magcondividere con genitori, insegnanti e giore delle figure di attaccamento, i adolescenti, informazioni, consigli e propri genitori. Però ha assorbito molto contenuti formativi a sostegno del bedi più le tensioni dei genitori, preoccunessere psicologico e fisico dei ragazzi pati per il lavoro e sottoposti a grandi e delle ragazze dopo che la pandemia stress. I bambini piccoli hanno dovuto ha fatto emergere gravi e diffuse forme sopportare maggiormente il contraccoldi disagio. po dell’adulto”. “Questa è stata un’esperienza che ha “Il bambini di una fascia intermedia toccato tutta la popolazione – afferma (fino a 10-11 anni) – osserva ancola dottoressa Bommassar -. Noi abbiara - hanno sofferto le restrizioni delle mo colto un aumenattività motorie. I to della sintomatocompagni di scuola Il fatto di dover logia di tipo ansioso e gli amici sono cere sentimenti di pau- sacrificare le amicizie cati e anche amati ra, incertezza, rabe la socializzazione è per giocare insieme bia e frustrazione, piuttosto che per stato forse il prezzo avere con loro un perché i ragazzi, ma anche gli adulrapporto privilegiapiù alto che gli ti, hanno dovuto to. Il tema dell’amiadolescenti hanno sopportare delle cizia, in questa fase, limitazioni, quindi è meno importante. dovuto pagare in hanno dovuto fare E’ importante, invequesti due anni delle rinunce che ce, fare dei giochi hanno comportaall’aperto con gli to delle fatiche emotive. Questi sono altri bambini. E rinunciare a questo ha sentimenti che poi esitano in determicomportato senz’altro una fatica, che si nati sintomi che riguardano il sonno e è andata ad aggiungere alla fatica della i comportamenti autolesivi, i disturbi didattica a distanza”. dell’alimentazione, quelli di attenzione “Credo che gli adolescenti siano stati
La dottoressa Roberta Bommassar quelli che hanno sofferto di più – conclude la dottoressa Bommassar - per via delle amicizie. Il gruppo dei pari rappresenta per loro ciò che in qualche modo va a sostituire i genitori nel loro percorso di crescita. Il pediatra e psicanalista David Winnicot diceva che il compito degli adolescenti è quello di “uccidere” simbolicamente i genitori, cioè di sostituirli con gli amici, con i quali ci si confronta sulle tematiche legate alle relazioni anche sentimentali, agli innamoramenti, alla sessualità che sono molto importanti in questa fase evolutiva. L’assenza o la distanza di queste amicizie ha influito pesantemente sugli adolescenti che sono quelli che hanno pagato il prezzo più caro sul piano psicologico di questi due anni di pandemia”.
a profondità delle conseguenze sulla vita dei minori che si sono prodotte sin dall’inizio della pandemia deve essere considerata con molta attenzione, perché i dati relativi alla loro salute psicofisica segnalano un grave disagio diffuso, in molti casi a rischio di acutizzazione. In un’indagine condotta in Italia tra i genitori di figli minori per verificare l’impatto della prima ondata di Covid e da poco pubblicata dall’Italian Journal of Pediatrics, il 73% dei genitori segnala figli più nervosi, preoccupati o tristi, o che si sentono soli (78%). Il 69% constata le loro difficoltà nel prender sonno, con un aumento degli incubi (19%) e per il 30% i propri figli faticano a stare svegli durante il giorno. In virtù del quadro emerso molti studi sottolineano la necessità di rafforzare la conoscenza e la preparazione degli adulti di riferimento per prevenire, riconoscere tempestivamente e affrontare adeguatamente queste e altre forme di disagio. Per contribuire ad una azione concreta in questo senso, Save the Children ha lanciato l’Officina del Benessere, una piattaforma multimediale online disponibile per tutti e di facile consultazione, che raccoglie ricerche, analisi e approfondimenti sul fenomeno, ma anche e soprattutto consigli utili, pillole video di esperti su aspetti specifici, schede per attività educative e psicosociali, webinar, contenuti formativi e altri strumenti multi-disciplinari. Il progetto nasce dall’esperienza sul campo dell’Organizzazione e dalla collaborazione con gli esperti e membri del Comitato Scientifico che sovrintende l’iniziativa - Loredana Barra (Uisp Nazionale politiche educative), Adriana Bizzarri (Cittadinanzattiva), Roberta Bommassar (Ordine Psicologi di Trento e Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e Adolescenza), Mariella De Santis (Ministero della Salute), Angela Giusti (Istituto Superiore di Sanità), Marcello Lanari (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Michele Marchetti (CSI), Riccardo Morri (Università degli studi di Roma “La Sapienza”), Enrica Pedrelli (Sipem Emilia Romagna), Alessandra Simonelli (Università degli studi di Padova), Alessandro Vaccarelli (Università degli studi dell’Aquila) - e con il contributo di altri professionisti che operano in quest’ambito. L’Officina del Benessere è uno spazio di sostegno e conoscenza condiviso e in continuo aggiornamento, rivolto a genitori, insegnanti, educatori, operatori del terzo settore e adolescenti, concepito per rispondere in maniera diretta alle necessità e ai bisogni dei più giovani in questo periodo di pandemia. “Con la piattaforma abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti esperienze e competenze utili per attivarsi come adulti, in modo semplice e diretto ma informato e competente, per prevenire i disagi più gravi e sostenere la resilienza dei ragazzi. Siamo consapevoli tuttavia, che la portata e la gravità della situazione di disagio che i bambini e gli adolescenti stanno vivendo richieda una risposta di sistema, con l’investimento di risorse e professionalità specifiche per offrire servizi di prevenzione di prossimità - attraverso un rafforzamento della medicina territoriale, a partire dalla rete dei pediatri di base e da servizi dedicati agli adolescenti nei consultori – fino ad una rete adeguata e distribuita sul territorio nazionale di servizi specialistici che siano in grado di rispondere in particolare ai bisogni nei contesti maggiormente vulnerabili” ha sottolineato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children. Info https://benessere.savethechildren.it
Salute
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Chioggia. Assistenza nelle località balneari
Un’estate sicura sulle spiagge di Sottomarina e Isola Verde Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima illustra i servizi sanitari messi in campo per la tutela della salute dei cittadini e dei turisti
Le regole per i giorni più caldi dell’anno
C
on l’arrivo del grande caldo estivo le Ulss venete si sono attrezzate con un protocollo di intervento che coinvolge una diffusa rete di servizi ospedalieri e territoriali per la prevenzione delle problematiche di salute connesse alle elevate temperature. Va ricordato che tra i soggetti maggiormente a rischio vi sono le persone in età avanzata, i bambini, le persone in situazioni di disidratazione o che devono produrre un eccessivo sforzo fisico, i soggetti obesi, con problemi di alcolismo, che usano stupefacenti, in terapie prolungate con svariati tipi di farmaci (diuretici, beta-bloccanti e simili), con malattie respiratorie croniche, malattie cardio-vascolari croniche, diabete, infezioni. Per facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportu-
C nità territoriali, la Regione Veneto ha attivato il Numero Verde 800462340 in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo. Per sapere cosa fare in caso di colpo di calore e per avere maggiori informazioni sui servizi disponibili nell’ambito del piano d’intervento emergenza caldo, consulta il nostro sito internet al link >>>https://bit. ly/3gIyGFd
DIECI SEMPLICI REGOLE 1. Evita l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde 2. Migliora il clima dell’ambiente domestico e di lavoro 3. Bevi molto e mangia molta frutta 4. Adotta un’alimentazione leggera e conserva correttamente gli alimenti 5. Indossa un abbigliamento leggero e proteggiti dai raggi solari 6. Adotta alcune precauzioni se esci in macchina 7. Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in modo brusco 8. Attenzione ai farmaci che si assumono in caso di malattie cardiovascolari 9. Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della persona anziana 10. Conserva correttamente i farmaci
Primo soccorso in caso di colpo di calore, in attesa dell’intervento medico: • Porre il paziente in ambiente fresco disteso con gambe sollevate rispetto al corpo • Togliere abiti stretti e/o pesanti, scarpe, ecc.; coprirlo con qualcosa di leggero • Raffreddare il paziente non in modo brusco, ma progressivamente con panni bagnati, borse di ghiaccio, ecc. in vari punti (fronte, ascelle, inguine) • Non somministrare alcolici né altre bevande soprattutto se ghiacciate, ma idratare progressivamente con acqua non gasata a temperatura ambiente • Chiedere assistenza medica. In caso di perdita di coscienza non somministrare nulla, seguire le indicazioni del 118 che va chiamato in caso di emergenza (perdita di coscienza, problemi respiratori, peggioramento progressivo delle condizioni).
hioggia: per un’estate che sia piena di sole e allo stesso tempo sicura, l’Ulss 3 Serenissima mette in campo anche quest’anno ogni possibile azione di tutela della salute dei cittadini e degli ospiti. “Tra le località balneari - spiega il Direttore Generale Edgardo Contato - Chioggia è forse tra le meglio presidiate quanto al tema della tutela del soccorso, della cura, dell’assistenza. I servizi sanitari dell’area hanno come perno l’Ospedale, raggiungibile dalle spiagge in soli cinque minuti, dotato di un Pronto Soccorso di livello, attrezzato in questi anni con le ultime tecnologie e con tutte le specialità, in ambito ginecologico-pediatrico, in ambito oncologico, ortopedico, nefrologico, radiologico. Ma d’estate altri servizi sanitari più prettamente balneari sono collocati in area balneare: il nostro progetto ‘Vacanze Sicure’, attivato ogni anno con la collaborazione piena ed efficace delle associazioni del territorio e con l’Amministrazione civica, potenzia i servizi di emergenza urgenza, dotandoli di personale e mezzi, ma anche di servizi ambulatoriali con infermieri e medici”. “Vacanze Sicure” è un progetto che l’Ulss 3 Serenissima mette in campo con il sostegno della Regione Veneto, e anche quest’anno, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria da Covid-19, prevede anche la presenza di un team per la verifica, la valutazione e la gestione di possibili situazioni di sospetta infezione da Covid-19 secondo uno specifico protocollo aziendale. IL POTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE. Nell’Ospedale clodiense vengono potenziati diversi servizi con l’assegnazione di personale in più e con l’apertura di appositi ambulatori. Si potenzia il Pronto Soccorso, il servizio di Emergenza-Urgenza e anche la Dialisi, la Diabetologia, la Ortopedia, la Radiologia, la Medicina di Laboratorio. Potenziata anche l’attività delle Sale operatorie. POTENZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE. E’ previsto anche il potenziamento dei servizi territoriali rappresentati
dal Ser.D e dal Dipartimento di Prevenzione: quest’ultimo è operativo sia per supportare gli operatori turistici nelle modifiche organizzative e strutturali per prevenire la diffusione del Covid 19, sia per altre iniziative come il controllo delle attività di somministrazione degli alimenti, la verifica della sicurezza nell’ambito del lavoro, ma anche l’organizzazione di incontri con la popolazione sui corretti stili di vita. Una attenzione particolare viene data alla prevenzione delle patologie da elevata temperatura nella popolazione anziana. GLI AMBULATORI INFERMIERISTICI. Anche per l’estate 2021 sono stati attivati quattro ambulatori infermieristici. 1. Ambulatorio infermieristico Granso Stanco, con orario di apertura dalle 14.30 alle 19.30. L’ambulatorio dal 1 luglio è attivo tutti i giorni fino ad agosto. A settembre sarà aperto tutti i sabati e domeniche fino al 12. 2. Ambulatorio infermieristico Ascot, posizionato in una nuova palazzina, situata in zona diga facilmente raggiungibile sia dalla spiaggia, sia dal Lungomare. L’orario di apertura va dalle 14.30 alle 19.30 fino ad agosto tutti i sabati e domeniche. A settembre tutti i sabati e le domeniche fino al 12. Nelle immediate vicinanze di questo servizio, è stata posizionata una motomedica con la quale è possibile portare soccorso nella zona Forte S. Felice-Diga e raggiungere il Quad posizionato nello Stabilimento “InDiga”. 3. Ambulatorio infermieristico Astoria, presso lo Stabilimento “Astoria” con orario di apertura dalle 14.30 alle 19.30. Tutti i sabati e domeniche fino al giorno 12 settembre. 4. Ambulatorio infermieristico Smeraldo, presso la diga nord dell’Isola Verde. La sede del servizio si trova presso lo Stabilimento “Smeraldo” con orario di apertura dalle 14.00 alle 19.00. Aperto nei week end, sia a luglio che ad agosto. A settembre i sabati e le domeniche fino al 13. Questo ambulatorio è dotato di Quad per intervenire rapidamen-
te su un tratto di spiaggia libera lungo circa 700 metri, non raggiungibile con l’ambulanza per la presenza delle “dune”. E’ stato anche organizzato un servizio di telemedicina per permettere all’infermiere di richiedere, qualora lo reputasse necessario, un consulto a un medico del Pronto Soccorso. GLI AMBULATORI MEDICI. Il Progetto prevede l’attivazione di due ambulatori medici: uno presso il Pronto Soccorso, un altro a Isola Verde. 1. Presso l’Ambulatorio medico per il turista, situato nella sede del Servizio Continuità Assistenziale, attiguo al Pronto Soccorso si eseguono visite, tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 (fino al 13 settembre). 2. Un medico sarà presenta anche nella sede di Isola Verde (via della Nazioni Unite 22 c/o I.S.A. Residence), fino al 31 agosto, tutti i giorni, dalle 14.00 alle 18.00. Questo ambulatorio viene dotato di un punto di raccolta per i seguenti esami: troponina, emocromo, tempo di Quick (INR). VISITE DOMICILIARI. Per le visite domiciliari, invece, i turisti possono rivolgersi, oltre che ai Medici di Medicina Generale, alla Guardia Medica Turistica, previa prenotazione telefonica all’800186010 (dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 8.00; sabato e prefestivi 10.00-20.00; festivi 8.00-20.00). INTERPRETARIATO E APP. All’interno del progetto “Vacanze Sicure” va inoltre segnalato il servizio di interpretariato e traduzione telefonica multilingue, ufficiale e continuativo 24 ore su 24: l’obiettivo è quello di assicurare un intervento sanitario corretto, immediato, eliminando le barriere linguistiche e culturali, dedicato non solo all’Emergenza-Urgenza (Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia, Sale Operatorie, Sala Parto, Dialisi), ma anche all’Area Amministrativa (CUP, Cassa) e al Distretto (sportelli, Consultorio, etc.). E’ sempre possibile, infine, scaricare gratuitamente la App “Vacanze Sicure” che, annualmente, viene aggiornata per rispondere al meglio alle richieste dei turisti.
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LUGLIO 2021
Garden
Sotto il sole di luglio è tempo di raccolto, semine e lavori nell’orto La varietà di frutta e ortaggi estivi sarà garantita anche ad agosto: ecco come valorizzare al meglio le coltivazioni domestiche
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uglio è un mese di raccolta e di abbondanza, in cui si possono gustare i frutti delle piante seminate in maggio se ce ne siamo presi cura con amore ed attenzione adeguate. Possiamo gustare numerosi ortaggi estivi: pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, cetrioli, insalate varie, pomodori, fagiolini, fagioli, piselli. E la raccolta continuerà fino al mese di agosto. Periodo molto florido anche per la frutta. Il caldo e la luce fanno maturare diverse varietà precoci di pere e mele e tutta la frutta estiva per eccellenza: albicocche, pesche, ciliegie, susine, limoni, tutti i tipi di frutti di bosco (lamponi, mirtilli neri e rossi, ribes, more). Questo è il momento giusto per raccogliere le erbe aromatiche e officinali come basilico, erba cipollina, prezzemolo, origano e menta e fare una bella scorta per l’inverno. La tarda mattinata è il momento ideale per tagliare le erbe. Un semplice metodo per conservare il nostro raccolto. Posare le erbe raccolte su dei tovaglioli di carta e metterle ad essiccare in un luogo cal-
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do oppure, semplicemente appendere al soffitto erbe in mazzi come la lavanda. In dieci giorni le nostre erbe sono completamente secche, solo allora è possibile conservarle! Ma attenzione alcune erbe come il prezzemolo, erba cipollina, aglio selvatico, aneto, basilico, sono più adatte per il congelamento poiché con l’essicazione perderebbero il loro sapore. Basta tagliare il raccolto fresco e conservarlo in un sacchetto sigillato nel congelatore. Anche se l’attività principale è apparentemente la raccolta, non dobbiamo dimenticare le altre operazioni indispensabili per garantire continuità di produzione alle piante del nostro orto. La parola del mese è “organizzazione”. Se sarete in grado di pianificare le vostre semine, anche in autunno il raccolto sarà abbondante. E’ possibile la semina di ortaggi autunnali come il radicchio, i porri, i finocchi, i cavoli ed il cavolo cappuccio; ortaggi a ciclo colturale veloce come i rapanelli, le biete, le lattughe e la rucola. Un’accortezza importante è quella di assicurarsi sempre che il terreno dove si è
seminato resti umido, quindi occorre irrigare con buona frequenza e che il terreno sia ben drenato. Per chi ha l’orto è consigliabile recarsi nelle prime ore della mattina o poco prima del tramonto, per far sì che rimanga un’esperienza piacevole, nonostante le temperature. Se si sceglie di lavorare nell’orto nel tardo pomeriggio è utile indossare pantaloni leggeri, ma lunghi e ugualmente magliette leggere, ma a maniche lunghe. In questo mese è possibile seminare anche diverse varietà di cavolo - cavolfiore, broccoli, cavolo cappuccio, cavolo verza - e preparare le piantine
di cipolle invernali mettendole ora in vivaio. Le piantine che cominciamo a far nascere in luglio saranno poi protagoniste dell’orto durante l’autunno.
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Il verde in casa. Gli accorgimenti e le soluzioni per affrontare il periodo più caldo
Come curare le piante quando si è in vacanza: consigli e idee da adottare prima della partenza E’ necessario programmare gli interventi durante la propria assenza e adottare le soluzioni ideali affinché le piante non soffrano
L
’estate è il periodo dell’anno più difficile per conservare rigoglioso il proprio angolo verde. Le temperature elevate, il sole che picchia e l’assenza da casa, può infatti vanificare tutte le attenzioni avute nei mesi precedenti. Oggi esistono moltissimi accorgimenti e soluzioni per prendervi cura del giardino casalingo anche a distanza. Ecco alcuni trucchi più interessanti e metodi più efficaci e alla portata di tutti, per far sì che il verde cresca rigoglioso. Per scegliere la soluzione migliore per innaffiare le piante quando non ci siamo, teniamo sempre di vista le diverse esigenze idriche delle piante. Alcune, infatti, resistono alla siccità, altre necessitano di molta acqua o temono i ristagni e gli eccessi idrici. Le piante grasse o affini, come l’aloe e la cactacee, per esempio, non soffriranno particolarmente la carenza d’acqua. Questi esemplari hanno infatti la capacità di resistere a siccità e caldo torrido, tollerando in maniera ottimale lunghi periodi senza innaffiature. Che si tratti di una vacanza di pochi giorni o di settimane è importante avere piccole accortezze necessarie affinché le piante non soffrano, prevedendo una zona più ombreggiata, lontane dai raggi diretti dal sole e dal caldo torrido, evitando di collocare le piante in un ambiente non adatto o non corrispondente alle loro esigenze e fornendo alle
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piante esposte in terrazza o in balcone ombra maggiore. A seconda dei giorni di assenza e delle possibilità idriche ed elettriche, bisognerà adottare sistemi d’irrigazione via via più complessi. Tra i metodi per brevi periodi di assenza, l’auto irrigazione, il sistema del filo e la bottiglia bucata capovolta sono rimedi semplici che si possono utilizzare. Il metodo di irrigazione con filo o corda, consiste nel posizionare tutti i vasi vicini tra loro e predisporre intorno ciotole con acqua e fili da cucire. Se ogni filo che parte da una ciotola atterra nella terra, questa sarà in grado di bere poco a poco in nostra assenza. Un ulteriore sistema per innaffiare le piante consiste nell’utilizzare una bottiglia di plastica e praticare dei fori sul tappo e sulla base della bottiglia, riempirla di acqua e inserirla nel terreno con il tappo bucherellato piantato nella terra. In questo modo il terreno verrà bagnato lentamente. Per chi si assenta per lunghi periodi, esistono dei flaconi di acqua complessata. È una speciale acqua in gel costituita da fibre naturali e acqua demineralizzata. I microorganismi del terreno scompongono la cellulosa e liberano l’acqua per un tempo che varia dai 15 ai 20 giorni a seconda del terreno e della temperatura. Il flacone si inserisce capo-
volto nel terreno più vicino possibile al fusto. In alternativa possiamo realizzare una serra fai da te. In un foglio di plastica trasparente che lasci passare la luce avvolgiamo ogni pianta e mettiamo un panno umido sotto il vaso. Tutta l’umidità rimarrà nel
sacco e ricadrà nel vaso. Oppure posizioniamo i vasi nella vasca da bagno, tutte insieme, con un telo di plastica e dei giornali. Annaffiamo abbondantemente in modo che i giornali possano assorbire l’acqua e appoggiamo i vasi, tirando la tenda della doccia.
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Il reportage/1. Quindici chilometri di spiaggia dorata e oltre duecento appuntamenti durante tutto l’anno
QUESTA E’ JESOLO, VACANZA A 360 GRADI
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esolo, una città evoluta per servizi, comfort, organizzazione della viabilità, sicurezza, qualità, offerta di strutture ricettive e occasioni per il tempo libero. In grado di guardare alle esigenze di oggi, pensando già al domani. Questa è Jesolo. Il mare cristallino, premiato con la Bandiera Blu, la spiaggia dorata, ben gestita dagli stabilimenti balneari sempre attenti a investire in servizi, l’arenile ideale per praticare sport come beach volley, windsurf, vela e fitness all’aperto, per giocare con i bambini nei parchi giochi, oppure semplicemente per rilassarsi sotto il sole o per fare una passeggiata. Una spiaggia all’avanguardia per la sicurezza dei bagnanti, che offre opportunità di vacanza a tutto relax. E gli oltre duecento appuntamenti durante l’anno fanno di Jesolo una meta turistica attiva d’inverno e d’estate. Una spiaggia che ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Verde, assegnata dai Pediatri italiani come località particolarmente adatta ai bambini.
Jesolo da vivere Alberghi, appartamenti, case vacanza, residence, camping, villaggi turistici. Un ventaglio di proposte tra le più varie, adatte per ogni esigenza, tutte proiettate a regalare all’ospite la sensazione di sentirsi a casa. Strutture che si affiancano a strutture: nell’idea di città moderna, disposta e ridisegnata grazie allo studio giapponese Kenzo Tange, nuove realizzazioni sono distribuite lungo la città e sono tutte firmate da grandi professionisti di fama internazionale, tanto da fare di Jesolo la città delle “archi star”. In un territorio dotato di parcheggi con servizi moderni ed adeguati alle esigenze. E con uno sguardo sempre attento alla sostenibilità: Jesolo International Club Camping, campeggio a 5 stelle gestito da Jesolo Turismo, è stato il primo campeggio d’Europa a zero emissioni di Co2 e da anni viene premiato come il migliore d’Europa. Se quindici sono i chilometri di spiaggia dorata, dodici sono quelli che fanno dell’isola pedonale di Jesolo, la più lunga d’Europa. Si accende come d’incanto alle sette di sera. La tentazione è di non fermarsi mai, girovagando e curiosando tra gli oltre duemila negozi ed esercizi pubblici del centro, aperti fino a tarda sera. Una vera e propria oasi per gli amanti dello shopping, tra piccole e caratteristiche botte-
ghe artigianali e boutique di grandi firme. Una lunga passeggiata che sta riflettendo l’evoluzione di una città sempre vicina ai suoi ospiti, in tutte le sue esigenze e necessità. Una Jesolo a 360 gradi, da vivere intensamente di giorno, ma anche di notte quando la città si trasforma ancora una volta lasciando spazio al divertimento nelle sue variegate sfaccettature, tra gli immancabili momenti dell’aperitivo, la musica, il ballo, i giochi al luna park o lo shopping lungo l’isola pedonale. Un divertimento che si amplifica grazie ad attrazioni che solo a Jesolo hanno trovato il loro habitat naturale: come Caribe Bay, il parco acquatico a tema numero uno in Italia e tra i migliori al mondo, Tropicarium Park, Lido di Jesolo Sea Life Aquarium, l’imponente ruota panoramica, il circuito internazionale di go-kart Pista Azzurra, il PalaInvent, sede di concerti e produzioni di musical anche internazionali, il galeone Jolly Roger... solo per citarne alcune! In vacanza più che mai c’è il bisogno di rilassarsi e farsi coccolare. Cosa c’è di meglio di un centro benessere poco distante dal mare dove farsi coccolare fra massaggi, saune e piscine? Per chi è di passaggio o per chi si trattiene più di qualche giorno i centri Beauty & Wellness di Jesolo permetteranno di tornare a casa rilassati ed in ottima forma.
Una città a due passi dalle città d’arte e dalla storia, a cominciare da Venezia Ed è, infatti, proprio la laguna, patrimonio dell’Unesco, con la propria appendice settentrionale, ad insinuarsi nel territorio jesolano tra il fiume e le campagne coltivate. Le grandi valli da pesca della laguna nord vegliano sui silenzi di un territorio che oggi si può anche percorrere in mountain bike, grazie ad un itinerario strutturato appositamente per scoprire i rapporti tra le diverse acque che solcano la zona: quelle del fiume (il Sile, già Piave Vecchia) e quelle della laguna. Un entroterra ed una natura da scoprire e riscoprire anche grazie agli oltre 500 chilometri di percorsi attrezzati. Due progetti permettono di vivere tutto questo.
Una città, tante città. Jesolo è una città dai tanti volti, tutti da scoprire. Tutti disegnati pensando ai suoi ospiti. Anche a quattro zampe. Spiaggia di Nemo, la spiaggia di tutti, è una spiaggia perfettamente accessibile a chiunque. Sorge davanti all’ospedale di via Levantina ed è dotato di ol-
tre 400 piazzole suddivise in tre zone: l’area con la proposta classica (piazzola con ombrellone e due lettini), è affiancata da un’area con gazebo e da una terza, una sorta di zona Vip, con servizi al top (lettini di design, ombrelloni con telecomando) per garantire massimo relax. Ogni settore è munito di posti riservati agli ospiti diversamente abili con ben 90 piazzole usufruibili in modo del tutto gratuito grazie alla convenzione con l’azienda sanitaria Ulss4. Nuovi i bagni e le docce, anche in questo caso accessibili da tutti. Info: Nemobeach.it. Bau Bau Beach, per gli amici a 4 zampe, è la spiaggia appositamente attrezzata per chi non vuole rinunciare alla vacanza al mare con il proprio Fido ed è situata nel tratto antistante a Via Vittorio Veneto. Numerosi i servizi predisposti: utilizzo delle ciotole, lettini personalizzati, doccette di risciacquo dedicato, percorso agility con giochi, area d’ombra, spazio di movimento sulla battigia, uno specchio acqueo dedicato, per una vacanza di relax e divertimento per tutti i “componenti” della famiglia. Info: baubaubeachjesolo.it.
Il Lungomare delle Stelle Ogni anno viene invitato in città un grande personaggio del mondo della musica, dello spettacolo, dello sport, della scienza, del cinema. E gli viene dedicato un tratto di passeggiata. Un po’ come la Hollywood Walk of Fame, con la differenza che a Jesolo la passeggiata dedicata al personaggio prende ufficialmente il suo nome. Il calco delle mani fatto durante la cerimonia di intitolazione fa invece parte di una esposizione. Dal 2001, data di inizio di questo evento, sono stati dedicati tratti di Lungomare delle Stelle a personaggi del calibro di Alberto Sordi, Mike Bongiorno, Sophia Loren, Carla Fracci, Katia Ricciarelli, Andrea Bocelli, Gina Lollobrigida, Alessandro Del Piero, Federica Pellegrini, Bebe Vio, i Pooh, fino all’ultima edizione, dedicata al personale della sanità italiana, che tanto ha fatto per affrontare la pandemia.
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laPiazza
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Il reportage/2. Alla scoperta delle tipicità e delle proposte per una vacanza attiva e dinamica
QUESTA E’ JESOLO, VACANZA A 360 GRADI Le grandi attrazioni A Jesolo c’è un mare di divertimento con le sue grandi e uniche attrazioni! Dal parco numero uno in Italia, il Caribe Bay, ai colori, le forme, l’armoniosità del mondo animale da scoprire e riscoprire grazie a Sea Life, Tropicarium Park e La Fabbrica della Scienza. Ci si può scatenare nei gonfiabili, veleggiare come pirati nel Jolly Roger, passare da una giostra all’altra al luna park o diventare dei piloti nella Pista Azzurra. E se è una giornata in mezzo alla natura ad attirarvi, non c’è niente di meglio che un’escursione con Moby Dick o una partita a golf sul green del Golf Club Jesolo.
per i due campi da calcio a 5 in sintetico di recente costruzione, nei quali è possibile registrare la partita e rivedere gli highlights e dove ormai i tornei sono diventati appuntamenti immancabili.
Caribe Bay E’ una vera e propria isola Caraibica nel cuore di Jesolo. Con i suoi 80mila mq di sabbia bianca dei caraibi, le oltre 2.000 palme e la sua offerta esclusiva di intrattenimento, adrenalina e relax, è stato 12 volte, su 18 edizioni, vincitore dei ParksMania Awards come miglior Parco d’Italia ed è stato eletto fra i migliori parchi acquatici tematizzati del mondo. Vere protagoniste le sue 27 attrazioni, tra cui Shark Bay, l’unica piscina ad onde al mondo con sabbia sia fuori che dentro l’acqua, e due guinness europei: lo scivolo, Captain Spacemaker, e la torre fissa del Bungee Jumping, entrambi i più alti in Europa. L’offerta per i piú adrenalinici è ampia, ma non trascura assolutamente chi preferisce il relax. Numerose sono, infatti, le aree dove potersi rilassare all’ombra di una palma, sorseggiando latte di cocco. Per i più piccoli, da quest’anno, è presente una nuovissima e vasta area: Pirate’s Bay. I bambini potranno solcare le onde a bordo di Octopus, destreggiarsi alla guida di minicar in un avventuroso percorso nella giungla, setacciare pepite d’oro nella miniera e andare alla scoperta di reperti tra la sabbia di Isla Dorada. Novità 2021 anche la Nursery: un’area dedicata agli ospiti più piccoli e ai loro genitori. Un confortevole spazio per cambiare il pannolino, allattare e scaldare pappe e biberon.
La cucina e i sapori della sua terra La cucina come arte. E motivo per condividere emozioni. Jesolo è un ottimo punto di riferimento sia per l’aperitivo con gli amici che per una cena dai sapori familiari
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Pista Azzurra o all’insegna della novità e dell’alternativa al tradizionale. Cucina che si sviluppa in quattro aree che si possono ben delineare, ognuna delle quali esprime delle caratteristiche, con delle specifiche peculiarità che esaltano la tradizione culinaria della cittadina balneare. A cominciare dal porto di Cortellazzo, che rappresenta un importante punto di riferimento per la cucina marinara di Jesolo e il suo entroterra. C’è, quindi, la zona che si individua tra il Sile e il Piave, i due fiumi che avvolgono la città e che ospitano molte varietà di pesci, come anguille, tinche, carpe, lucci e pescitrota. C’è un’area che è uno spettacolo naturale, ma anche una fonte straordinaria per la cucina, quella delle valli: le Valli degli Orcoli, delle Fosse, Paluda e Dragojesolo, la Valle del Cavallino. Oggi, come allora, la laguna Nord è un piccolo paradiso: i molti uccelli d’acqua, i germani reali, le alzavole, le marzaiole, i fischioni e tanti altri uccelli che qui trovano ospitalità. Dalle valli arrivano anche gli ‘spunti’ culinari. Tra i pesci le orate, i branzini, le anguille, i cefali e così via. Senza dimenticare la terraferma, ovvero la vita di campagna, che si esprime anche attraverso i vari agriturismo che si sono sviluppati negli ultimi anni Ed ad ogni piatto il giusto abbinamento con i vini che appartengono alla cultura, la tradizione e l’economia di questo territorio, uniti alle proposte che giungono da ogni parte d’Italia e non solo.
Sport per tutti L’offerta sportiva a Jesolo è molteplice per chi decide di trascorrere le proprie vacanze all’insegna oltre che del relax anche dello sport, un sano divertimento insieme a persone che condividono il piacere di cimentarsi in ogni tipo di disciplina. Jesolo conta su strutture e impianti ben attrezzati che consentono di praticare diverse attività: dallo Stadio Comunale “Armando Picchi”, dotato di una pista di atletica che può ospitare gare internazionali, al Palazzetto dello Sport “Cornaro”, il Centro Ippico, lo Stadio Comunale “Antiche Mura”, la piscina.
Republic Sport Village Per gli amanti dello sport è un imprescindibile punto di riferimento. E’ il Republic Sport Village (via Silvio Piola, 2), struttura che vanta ampi campi e per varie discipline. A partire dal tennis: sette i campi a disposizione, tutti di nuova costruzione con un ottavo in fase di realizzazione. Quelli già utilizzabili sono: 5 in terra rossa e 2 in Play-Flex, tutti noleggiabili a qualsiasi ora del giorno. Inoltre, due dei campi in terra rossa sono coperti tutto l’anno con struttura fissa, con doppia membrana aperta sui lati per permettere il continuo passaggio dell’aria, mentre i campi in Play-Flex sono coperti solo durante l’inverno. Sempre per il tennis vengono organizzate delle lezioni personalizzate. Utilizzabili tutto l’anno anche i quattro campi da padel. Uguale il concetto
Golf Club Il Golf Club Jesolo è immerso nella natura verdeggiante: green e fairway fanno da cornice ad un ambiente elegante e curato, un vero paradiso naturale, ideale anche per chi non è golfista. Un luogo consigliato per prendersi una pausa nella tranquillità del verde, a due passi dal mare, lontano dal rumore cittadino. Un progetto di alta classe che valorizza un’intera area di 900 mila mq, ponendosi come obiettivo la perfetta sincronia tra Golf e Benessere.
Sport acquatici!
Nel corso di questi cinquanta anni la Pista Azzurra ha visto correre nel suo tracciato i migliori piloti del karting internazionale, molti dei quali arrivati all’apice dell’automobilismo nella F1. È questo il motivo per cui ancora oggi, grazie al suo tracciato molto tecnico, Pista Azzurra viene considerata un banco di prova per misurare le qualità di velocità e messa punto del mezzo da parte dei nuovi piloti. Pista Azzurra ha inoltre ospitato manifestazioni di vario genere: dal Festivalbar, al Ferrarissimo, a vari raduni motociclistici, ultimo dei quali il Bike Week, dimostrando di avere una polifunzionalità capace di rispondere alle esigenze di eventi tra i più diversi tra loro. Due piste danno la possibilità di soddisfare la voglia di provare l’ebbrezza della velocità che si prova con un kart. Anche le Minimoto trovano spazio alla Pista Azzurra, attraverso un tracciato di 715 metri che viene considerato estremamente tecnico dai piloti.
Il mare di Jesolo è adatto ed organizzato anche per praticare molti sport acquatici. Il Bridgeman Water Sport Center e il centro velico Sun&Sea sono il miglior ritrovo per chi ama il mare e i tanti sport che vi si possono praticare: Wake Board, Kite Surf, Canoa, Sup, Surf, Skimboard, Catamarano, Windsurf, Tube o Banana Boat. E anche corsi di vela, di Windsurf e di Sup.
Tiro a Volo Questa moderna struttura è dotata di 5 campi di tiro polivalenti (fossa olimpica, fossa universale, elica, percorso di caccia, double-trap e trap americano), ampio parcheggio asfaltato, e marciapiedi piastrellati. E’ inoltre presente un’ampia Club-House con armeria, segreteria, bar attrezzato con enoteca e cicchetteria oltre ad un grande salone ed un ampio porticato ottimo per l’organizzazione di cene e feste. La struttura dispone di una qualificata e professionale Scuola di tiro, rivolta non solo a coloro che sono alle prime armi, ma anche a tiratori già esperti che intendono migliorare e perfezionare le proprie qualità e prestazioni.
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Film e serie tv visti da vicino
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a cura di Paolo Di Lorenzo
Le serie Vent’anni dopo il successo del film Ferzan Özpetek ripropone la medesima storia in chiave contemporanea
Le Fate Ignoranti, arriva la serie targata Disney S
ono iniziate a Roma le riprese de Le Fate Ignoranti, la serie televisiva che il cineasta Ferzan Özpetek realizza per la piattaforma Disney+. Ambientata ai giorni nostri, la fiction tratta dall’omonimo film campione d’incassi e fenomeno culturale uscito vent’anni fa nelle sale cinematografiche racconterà la medesima storia rendendola contemporanea. Quando Massimo (Luca Argentero nel ruolo che fu di Andrea Renzi), il marito di Antonia (Cristiana Capotondi, Margherita Buy nel film), viene ucciso in un incidente d’auto, la donna scopre che suo marito aveva una relazione sentimentale con un uomo di nome Michele (Eduardo Scarpetta, che succede a Stefano Accorsi). Antonia, distrutta dalla notizia, si ritroverà a stringere un’amicizia inaspettata e commovente con Michele, entrando a far parte della sua cerchia di amici eccentrici. Il cast della serie include Serra Yilmaz, l’immancabile musa di Özpetek che apparve anche nel film originale, assieme a Paola Minaccioni, Ambra Angiolini e Anna Ferzetti. “In questa serie ci sarà molta italianità e molti di quegli elementi che hanno reso affascinante l’Italia nel mondo, dalla luce, alle opere e tanto altro. Sono sicuro che sarà anche un’occasione di rinnovamento per me e per il mio lavoro”, ha dichiarato Ferzan Özpetek presentando il progetto che sarà composto da otto episodi. L’autore turco è coinvolto nella scrittura delle sceneggiature insieme a Gianni Romoli, Carlotta Corradi e Massimo Bacchini, e si avvicenderà dietro alla cinepresa con Gianluca Mazzella, suo collaboratore da oltre vent’anni. La serie televisiva tratta da Le Fate Ignoranti esordirà prossimamente nella sezione Star, all’interno di Disney+. La piattaforma streaming lanciata dalla Casa di Topolino nel marzo dell’anno scorso ad oggi conta più di 103 milioni di abbonati nel mondo sfidando i colossi Netflix (207 milioni di abbonati globali nel primo trimestre di quest’anno) e Prime Video (Jeff Bezos fa sapere che Prime ha superato quota 200 milioni di iscritti in tutto il mondo, ma l’attrattiva maggiore del servizio resta la spedizione gratuita in due giorni). Un risultato notevole, quello conseguito da Disney, se si considera che la piattaforma ha esordito soltanto a fine 2019 negli Stati Uniti. Al successo del servizio streaming Disney ha senz’altro contribuito il distanziamento sociale che nell’ultimo anno, causa pandemia, ha spinto centinaia di milioni di persone in tutto il mondo a conoscere le sempre più competitive offerte dell’intrattenimento on demand. Negli Stati Uniti le chiamano “Streaming Wars”, le guerre dello streaming: chi non viene disdetto, vince.
Maradona, il mito rivive con “Sogno Benedetto” Amazon Prime Video si appresta ad uscire nel corso dell’anno in tutto il mondo, pronti dieci episodi
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rodotto dallo studio messicano BTF Media, in coproduzione con Dhana Media e Latin We, la produzione della serie biografica ha coinvolto set aperti in Argentina, Spagna, Italia, Uruguay e Messico. Nell’arco di dieci episodi da un’ora ciascuno, Maradona - Sogno Benedetto ripercorrerà i momenti chiave della vita e della carriera del leggendario calciatore raccontandolo in diversi momenti della sua vita, dalla gioventù all’età adulta. A portare sullo schermo El Pibe de Oro, scomparso lo scorso 25 novembre a 60 anni, gli attori argentini Nazareno Casero, Juan Palomino e Nicolas Goldschmidt. Quest’ultimo è stato scelto per il Diego adolescente, quando era soprannominato “Cebollita”, mentre Casero sarà il Maradona detto “Mano de Dios”, mentre Palomino lo interpreterà nella fase matura della sua carriera. La fiction su Maradona, la cui lavorazione è stata rallentata dalla pandemia globale, seguirà l’evoluzione del Numero 10 a partire dalle sue umili origini nella cittadina di Fiorito, in Argentina, suo paese natio, fino alla rivoluzionaria carriera, al Barcellona e poi al Napoli. La serie, fanno sapere dalla produzione, racconterà il ruolo chiave di Maradona nel portare la sua nazionale a vincere la Coppa del Mondo in Messico nell’86. Completano il cast della serie Julieta Cardinali, Laura Esquivel (l’indimenticabile protagonista della serie per ragazzi Il Mondo di Patty), Mercedes Morán, Pepe Monje e Peter Lanzani. Al timone di Maradona - Sogno Benedetto c’è Alejandro Aimetta, showrunner e regista degli episodi girati in Argentina, Messico e Uruguay, nonché sceneggiatore insieme con Guillermo Salmerón e Silvina Olschansky. Roger Gual ed il “nostro” Edoardo De Angelis (il film “Il vizio della speranza”) hanno diretto rispettivamente gli episodi ambientati in Spagna e Italia. Sono produttori esecutivi del progetto Francisco Cordero, Liliana Moyano, Mari Urdaneta, Ricardo Coeto e Luis Balaguer.
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