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Associazioni sportive. L’impegno dell’amministrazione e del Governo Il ministro D’Incà incontra i giovani per parlare di sport

Si è concluso con un’incoraggiante videoconferenza con il ministro Federico D’Incà, lo scorso 17 maggio, il ciclo di oltre 30 incontri organizzato dal consigliere con delega allo Sport, Andrea Favaretto, e che ha visto protagonisti i giovani atleti delle varie associazioni sportive di Zero Branco. A partecipare agli incontri anche il sindaco Luca Durighetto, l’assessore alla Scuola, Nicole Cazzaro e il consigliere con delega alle Politiche giovanili, Michelle Masiero.

“Da metà aprile l’amministrazione ha incontrato 700 ragazzi impegnati nello sport con lo scopo di far sentire la nostra vicinanza e capire quali fossero le esigenze e i bisogni delle nostre associazioni sportive in questo momento così complicato – ha spiegato il consigliere – e l’incontro finale col ministro ha dato ai ragazzi le risposte alle domande emerse proprio nel corso di questo mese, dando loro informazioni preziose e maggiore fiducia nella ripartenza”.

“È stata un’occasione unica, - ha affermato il sindaco, Luca Durighetto – tanto per i ragazzi che hanno avuto la possibilità di interagire direttamente col ministro, quanto per l’amministrazione che ha potuto avere un confronto aperto con i ragazzi nel corso di questo mese”.

È stato un momento molto positivo anche per il ministro D’Incà, che ha fatto una promessa ai giovani atleti: “Con i giovani di Zero Branco ci siamo dati appuntamento per l’inaugurazione della nuova palestra del Comune alla quale spero di poter partecipare”, ha scritto sui social.

“L’inaugurazione della palestra, prevista a metà settembre, non è l’unica attenzione che il Comune sta riservando agli sportivi – ha commentato Favaretto –. La pandemia infatti ci ha insegnato che abbiamo bisogno anche di spazi all’aria aperta da dedicare allo sport, motivo per cui l’amministrazione si sta impegnando, lavorando sulla creazione di un nuovo campo di calcetto e due da green volley in Villa Guidini, che torneranno utili anche ai centri estivi, permettendo ai più piccoli di stare all’aria aperta e non chiusi in classe.”

Ma non solo. “Gli atleti, anche i più piccoli, hanno esposto l’esigenza della sistemazione degli spogliatoi e speriamo di riuscire presto tramite il Superbonus a riammodernare ed efficientare questi spazi – ha continuato il consigliere –. Infine la realizzazione della ciclopedonale che collegherà Zero Branco a Scandolara e poi all’Ostiglia soddisferà le esigenze dei nostri nordic walker, che avranno così nuovi spazi per passeggiare e allenarsi in mezzo alla natura”.

“I ragazzi hanno avuto modo di interagire direttamente col ministro e di trovare risposte alle loro domande: ora hanno ritrovato la fiducia”

Gaia Zuccolotto

I bambini diventano street artist: inaugurati i murales della scuola di Scandolara

È avvenuta nella giornata dello scorso martedì 18 maggio l’inaugurazione dei nuovi coloratissimi murales della scuola dell’infanzia “Pio X” della frazione di Scandolara. L’opera è stata realizzata dai bambini di cinque anni della scuola, all’interno dell’attività curricolare “La mia scuola si fa bella”, relativa all’area della legalità.

Seguendo le indicazioni delle loro insegnanti, infatti, i piccoli artisti della scuola hanno dimostrato le loro competenze grafico-pittoriche acquisite: pennelli alla mano, hanno così realizzato con la tecnica “prato fiorito alla Hervé Tullet” un meraviglioso giardino di colori per la loro scuola, con tanto di insetti, ranocchie e un motto davvero importante: “Non raccogli ciò che semini, raccogli ciò che curi”.

Protagonisti dell’evento, dunque, i bambini.

Ma a presenziare all’inaugurazione dei murales della scuola di Scandolara, anche il sindaco del Comune di Zero Branco, Luca Durighetto, l’assessore alla Scuola e Servizi per l’Infanzia, Nicole Cazzaro, e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Zero Branco, Maria Francesca Dileo. Nel corso dell’evento inoltre, il sindaco Durighetto ha firmato le Carte d’Identità dei piccoli alunni, da loro stessi realizzate. (g.z.)

Lavori stradali. Incrocio tra via Kennedy, via Primo maggio e via Campocroce Nuova rotatoria in cantiere: più sicurezza per i pedoni e i ciclisti

Una nuova rotatoria per sostituire l’incrocio tra via Kennedy, via Primo maggio e via Campocroce. È il nuovo intervento messo in cantiere dal Comune. Lo studio di fattibilità è già stato approvato. Adesso si continuerà con il progetto vero e proprio.

Il municipio ha deciso di intervenire per rivedere le immissioni sulla strada provinciale, via Kennedy, per ridurre la velocità delle auto in transito e per permettere ai pedoni di attraversare in sicurezza. “Nell’intersezione stradale sono avvenuti diversi incidenti nel corso degli anni – sottolineano dalla giunta del sindaco Luca Durighetto – alcuni anche gravi, legati principalmente all’elevata velocità dei veicoli che transitano lungo il rettilineo della provinciale 65”.

L’analisi della situazione ha evidenziato il passaggio medio di oltre 760 auto al giorno verso la provinciale e di altre 702 dalla stessa provinciale verso le strade comunali. Il rilevamento, in più, è stato eseguito nel periodo di chiusura delle scuole e dei ne-

gozi a causa dell’emergenza coronavirus. Il conto complessivo, quindi, è sicuramente fatto per difetto.

“Quell’intersezione è uno dei nodi da riqualificare – confermano dal Comune – per la conformazione non a norma delle immissioni sulla strada provinciale, oltre che per la velocità troppo elevata di percorrenza sulla stessa strada provinciale e, non ultimo, per la mancanza di un attraversamento pedonale per i residenti che da via Campocroce si devono dirigere verso il centro di Zero Branco”.

Con la nuova rotatoria si punta a rallentare i veicoli che percorrono la provinciale, aggiungere un nuovo attraversamento per pedoni e ciclisti e, infine, rivedere una volta per tutte i raggi di curvatura delle strade che si immettono su via Kennedy, seguendo quanto dettato dall’attuale Codice della strada.

Il costo previsto è pari a 500mila euro. E il municipio punta a coprire parte della spesa partecipando al bando della Provincia per l’assegnazione di contributi volti a mettere in sicurezza le strade che interessano la rete viaria provinciale.

L’analisi della situazione ha evidenziato il passaggio medio di oltre 760 auto al giorno verso la provinciale e di altre 702 dalla stessa provinciale verso le strade comunali

Mauro Favaro

Dal 1° giugno. Inizierà anche a prendere forma la nuova base Ryanair Dopo 15 mesi riapre l’aeroporto Canova: “Ripartenza graduale”

L’aeroporto riapre i battenti. Dopo 15 mesi di stop a causa dell’emergenza coronavirus, dal primo giugno riprenderanno i voli da e per il Canova.

“La ripartenza sarà graduale”, spiega Marco Pinzi, presidente di AerTre, la società che gestisce lo scalo. Ma la strada è segnata. Nella prima giornata ci saranno due decolli. Il primo aereo a muoversi sulla pista sarà il Ryanair diretto a Cagliari: il decollo è previsto per le 12.25. Poco dopo le 18, poi, ne partirà un altro, alla volta di Sibiu (Romania). Si riprende da qui. Già il 6 giugno, di seguito, i voli diventeranno venti, tra decolli e atterraggi. E così via.

La società sottolinea che il programma non è ancora garantito. Ad oggi, comunque, la scansione è questa. Dal primo giugno, inoltre, inizierà a prendere forma la nuova base Ryanair che si tradurrà nella presenza fissa di due aerei e di 120 persone tra piloti equipaggi, controllori di volo e addetti vari. Un investimento da 200 milioni di euro. Nella prossima estate Ryanair arriverà così a garantire dal Canova 45 rotte per l’Italia e per l’estero. Comprese 18 totalmente nuove.

Quanti lavoratori torneranno in servizio dal primo giugno all’interno dello scalo? Non ci sono ancora certezze. A fine aprile gli addetti del Canova sono scesi in strada davanti al terminal nel presidio organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per chiedere a Save/AerTre di condividere il percorso di riapertura, il piano industriale e, soprattutto, di rivedere l’ipotesi di un ridimensionamento di parte degli stipendi. “Save finanzierà il master plan per lo sviluppo del Canova con 54 milioni di euro – sottolinea Alberto Irone, segretario generale della Filcams Cgil di Treviso – ma contemporaneamente chiede indietro pezzi di salario ai lavoratori. Non si può pensare alla riapertura con condizioni di lavoro peggiori rispetto a quelle di prima della pandemia. I costi non possono essere scaricati sugli stipendi di chi lavora all’interno del Canova”.

L’attenzione è concentrata in particolare sugli addetti di Triveneto Sicurezza. Sono 75 i dipendenti diretti che garantiscono la security nell’aeroporto di Treviso. Ai quali si aggiungono 30 lavoratori stagionali. “L’azienda ha chiesto un taglio del 25% degli stipendi dei lavoratori della sicurezza, dicendo che altrimenti potrebbero ricorrere all’esternalizzazione – conclude Irone –. Diciamo no a questo tipo di atteggiamento. Siamo scesi in piazza per chiedere garanzie sul futuro dell’aeroporto e garanzie piene sui livelli occupazionali, sui posti di lavoro e sugli stipendi di tutti i lavoratori aeroportuali”.

L’aeroporto Canova di Quinto di Treviso

Mauro Favaro

Filcams Cgil di Treviso: “Non si può pensare alla riapertura con condizioni di lavoro peggiori rispetto a quelle di prima della pandemia. I costi non possono essere scaricati sugli stipendi di chi lavora all’interno del Canova”

Il Comitato aeroporto diffida i sindaci di Treviso e Quinto: “Troppo rumore, la salute e la sicurezza vanno difese”

Aerei e rumore: il comitato che si batte contro l’ampliamento del Canova mette le mani avanti e diffida i sindaci di Treviso e Quinto, più il direttore generale dell’Usl della Marca. “I monitoraggi del rumore provocato dalle movimentazioni aeronautiche del Canova nel periodo di attività hanno accertato il costante superamento dei limiti stabiliti dalla zonizzazione acustica comunale per le immissioni di rumore aeroportuale – mettono in chiaro dal comitato – i cittadini, ormai stanchi di chiedere di poter vivere dignitosamente, insistono affinché le autorità intervengano e impongano il rispetto dei limiti”. Il comitato ricorda che l’Arpav ha già effettuato una campagna di misurazione del rumore percepito tra le case sorvolate dagli aerei a bassa quota in fase di atterraggio. “E i valori rilevati sono risultati costantemente fuori norma, tranne nel periodo di inattività dell’aeroporto – tirano le fila dal gruppo – così, tramite il comitato, i cittadini coinvolti hanno presentato una diffida ai rispettivi sindaci di Treviso, Mario Conte, e di Quinto, Stefania Sartori, nonché al direttore generale dell’Usl della Marca, affinché come autorità preposte prendano tutte le misure necessarie perché i limiti previsti vengano rispettati”. Insomma, la battaglia è ripartita. Anzi, non si era mai fermata. “Il comitato ha sempre evidenziato le criticità dovute all’attività dell’aeroporto considerandolo inserito in un sedime assolutamente incompatibile con il territorio circostante e le cui attività insistenti sopra i centri abitati condannano i residenti esposti a una vita indegna – conclude il gruppo – siamo vicini a tutti questi cittadini e pronti a ogni iniziativa a difesa e tutela della salute, della sicurezza e della qualità della vita di ogni persona che non vede tali diritti garantiti dalle autorità”. (m.f.)

Bird-strike. Il Partito Democratico porta il caso in Parlamento con un’interrogazione “Lo scalo e la fauna aviaria del Parco sono incompatibili”

Ivolatili del parco del Sile potrebbero interferire con gli aerei. E viceversa. È questa la preoccupazione che ha spinto Andrea Romano, deputato del Pd, a portare la questione del Canova in Parlamento.

L’onorevole ha presentato un’interrogazione evidenziando la presenza di numerosi volatili nella zona, anche per la presenza di diverse peschiere lungo il corso del Sile, e sollevando di conseguenza delle perplessità sul lavoro fatto dalla commissione per la valutazione dell’impatto ambientale, che ha portato al via libera al master plan da 54 milioni di euro per lo sviluppo dello scalo.

“Tra le varie criticità riscontrate nel masterplan, si evidenzia come un aspetto di rilevante importanza non sembra essere stato sufficientemente valutato dalla commissione – si legge nell’interrogazione – cioè la compatibilità dell’incremento dei voli in relazione alle rilevanti “fonti attrattive” di avifauna, come le numerose itticolture presenti nel Parco naturale regionale del fiume Sile”.

In diverse occasioni si sono già visti impatti tra gli aerei e i volatili. Bird-strike, si chiama. “Nell’aeroporto di Treviso, l’analisi del rischio del 2018 rileva come siano stati registrati, con 22.911 movimenti, 24 impatti totali, di cui 22 con volatili e 2 con altra fauna selvatica – è la conclusione – a riguardo è opportuno segnalare come all’aeroporto Marconi di Bologna, a fronte di 71.503 movimenti, siano stati riscontrati 25 impatti con volatili e 1 con altra fauna selvatica. All’aeroporto di Olbia con 34.568 movimenti solo 5 casi. E nell’aeroporto di Brindisi Papola Casale con 20.922 movimenti sono stati rilevati 6 impatti con volatili”. Da qui la richiesta al ministro di valutare se il parere positivo espresso dalla commissione Via possa ritenersi compatibile con il contesto ambientale nel quale è inserito il Canova.

Andrea Romano

Ripartono i soggiorni climatici per anziani, al mare e inmontagna

Dallo scorso venerdì 14 maggio, nel Comune di Quinto di Treviso, per gli anziani interessati è possibile iscriversi ai “Soggiorni climatici”, organizzati quest’anno in collaborazione con i Comuni di Morgano e di Istrana.

I soggiorni previsti sono tre. Il primo, dal 13 al 27 giugno 2021, sarà a Fiera di Primiero (Trento), presso l’hotel a tre stelle Conca Verde. Il secondo soggiorno sarà dal 4 al 18 luglio 2021 a Jesolo (VE), all’Hotel a due stelle Britannia. Infine, il terzo e ultimo soggiorno si terrà dal 7 al 21 settembre 2021 presso l’Hotel a tre stelle Levico di Levico Terme (Trento).

La quota di partecipazione prevista (per un minimo di 25 partecipanti), per i due soggiorni nel Trentino, comprende: camera doppia con servizi privati, pensione completa, accompagnatore presente in hotel per tutta la

durata del soggiorno, trasporto in pullman, assicurazione bagaglio, medico, responsabilità civile e infortuni e polizza sanitaria e annullamento per Covid in caso di positività, quarantena o fermo sanitario (con certificazione). Per quanto riguarda invece il soggiorno mare a Jesolo, la quota si partecipazione comprende anche il servizio spiaggia (un ombrellone e due lettini ogni due persone).

Per maggiori informazioni e per effettuare l’iscrizione è necessario fissare un appuntamento, contattando l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Quinto di Treviso, alla mail assistenza_sociale@comune.quintoditreviso. tv.it o tramite il numero telefonico 0422 472346. (ga.zu.)

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