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QUINTO DI TREVISO

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CULTURA

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Ambiente. L’amministrazione si schiera a fianco di Zero Branco, Istrana e Morgano Stop a ecovandali, plastica e pesticidi: accordo tra Comuni

Un protocollo unico per salvaguardare l’ambiente. È quello messo a punto e condiviso dai Comuni di Quinto e Zero Branco assieme a quelli di Istrana e Morgano. I fulcri sono tre: lotta contro gli eco-vandali, contrasto all’abuso di pesticidi e iniziative plastic-free.

Il primo obiettivo è garantire la sostenibilità in una fetta della provincia di Treviso attraversata dal Sile e caratterizzata da un’agricoltura di qualità che vanta la coltivazione di prodotti tipici come asparagi, fragole e radicchio. Il protocollo rappresenta un primo passo.

A breve prenderà forma anche un regolamento intercomunale per rendere l’agricoltura sempre più green. “L’intento

è ragionare su un’area vasta per agire consapevolmente ed efficacemente sulla salvaguardia del territorio e sulla qualità della vita della nostra splendida campagna veneta”, spiega Stefania Sartori, sindaco di Quinto.

Gli altri primi cittadini sono sulla medesima linea: “Abbiamo scelto di focalizzare l’azione sul tema ambientale per promuovere azioni condivise e, di conseguenza, di maggiore impatto”, sottolinea Maria Grazia Gasparini, sindaco di Istrana.

I quattro Comuni hanno aderito al protocollo Plastic free e al progetto di Contarina per la raccolta di rifiuti abbandonati. “Smaltire i rifiuti è un costo per la comunità: nei comuni rurali non è possibile mettere ovunque foto-trappole e telecamere – evidenzia Luca Durighetto, sindaco di Zero Branco – con questo progetto cerchiamo di stabilire un’alleanza con i cittadini. L’iniziativa va anche nella direzione della sensibilizzazione: chiediamo ai cittadini un supporto sul tema ambientale”.

Nel solco della salvaguardia dell’ambiente si inserirà anche il regolamento per regolare l’uso di fitofarmaci. “Lo presenteremo ai consigli come regolamento intercomunale”, annuncia Daniele Rostirolla, sindaco di Morgano.

L’accordo tra i Comuni, inoltre, vede la partecipazione del gruppo Plastic Free di Treviso, impegnato in particolare sul fronte del contrasto all’abbandono di rifiuti. “Siamo felici di poter contribuire con il nostro lavoro a migliorare la qualità dell’ambiente nelle nostre aree – tira le fila la referente, Sara Simionato –. Il nostro scopo non è soltanto quello di ripulire il territorio, ma anche di sensibilizzare le persone su questo problema”.

“L’intento è ragionare su un’area vasta per agire consapevolmente ed efficacemente sulla salvaguardia del territorio e sulla qualità della vita della nostra splendida campagna veneta”

Mauro Favaro Il municipio e, sopra, il sindaco di Quinto di Treviso Stefania Sartori

Anche a Quinto di Treviso centri estivi al via da giugno

Tutto pronto per i centri estivi 2021, organizzati dal Comune di Quinto di Treviso. A occuparsi della gestione del servizio “Il giro del mondo in 11 settimane. Fantasia in viaggio” sarà la società Mondo Delfino, che dal 14 giugno fino al 27 agosto organizzerà numerose iniziative per i bambini e i ragazzi delle scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Quinto.

Il progetto però non si limita a stare vicino ai più piccoli: la società Mondo Delfino è infatti alla ricerca di animatori e volontari del Comune di Quinto di Treviso da coinvolgere nelle varie attività previste.

I requisiti per partecipare ai centri estivi sono: età non inferiore ai 18 anni, diploma di maturità di scuola superiore, precedente esperienza di almeno 2 anni in servizi analoghi, predisposizione e passione per il lavoro con bambini e ragazzi e capacità di lavorare in squadra.

L’animatore volontario lavorerà a contatto con bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, per un minimo di 2 settimane consecutive, fino ad un massimo di 11 settimane (periodo variabile in base all’affluenza) organizzando e gestendo attività ludicoricreative sulla base di un progetto condiviso.

I requisiti per diventare volontario, invece, sono: studenti di scuola superiore di II grado con età non inferiore ai 16 anni e predisposizione e passione per il lavoro a contatto con bambini e ragazzi. Al termine del centro estivo verrà rilasciata certificazione per crediti scolastici.

Per aderire all’iniziativa, sarà necessario inviare il proprio curriculum all’indirizzo serviziludicoricreativi@mondodelfino.it. (g.z.)

Lotta al Covid. La struttura è stata inaugurata dal presidente del Veneto Luca Zaia Inaugurato il nuovo hub vaccinale della Marca a Villorba

Èstato inaugurato lo scorso 10 maggio dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, il nuovo hub vaccinale della Marca, situato in via Cartiera a Castrette di Villorba. A presenziare assieme al governatore, numerose altre autorità civili e militari.

La nuova struttura vaccinale è diventata operativa mercoledì 12 maggio e sorge nel“Polo Faery”, il complesso dell’ex Maber, rinnovato in tempi record nella sua caratteristica architettura per trasformarlo nell’hub vaccinale dell’Ulss 2.

Lo stabile, di proprietà di Progest Spa, è stato concesso gratuitamente dal presidente Bruno Zago all’Azienda sanitaria trevigiana. Ha una superficie di 5.700 mq, raddoppiabile in caso di necessità. Notevole anche lo spazio adibito a parcheggio, con possibilità di ospitare fino a circa 350 auto.

Particolare attenzione, nel restyling degli spazi, è stata dedicata sia al comfort degli utenti (sedute confortevoli e distanziate, climatizzazione, distributori automatici di bevande), sia alla tutela dell’ambiente: tutte le postazioni operative sono state create e realizzate con cartone riciclato. Ad abbellire la sede una serie di grandi poster con alcuni dei migliori scorci del Veneto. All’ingresso un messaggio di benvenuto fornisce tutte le necessarie indicazioni agli utenti in italiano e inglese.

L’hub di Villorba ha accorpato l’attività attualmente svolta nei tre centri vaccinali collocati rispettivamente a Villorba, all’Ex Dogana di Treviso e a Lughignano di Casale sul Sile, che sono stati disattivati. Oltre a Villorba restano invece operativi i Vax Point di Ponte di Piave, Godega di Sant’Urbano, Vidor e Riese Pio X.

La struttura accoglie poicirca un centinaio di operatori per turno, tra medici, infermieri, assistenti sanitari, personale amministrativo, personale dell’Esercito, volontari della Protezione Civile e del Rotary Club.

L’avvio dell’attività nell’ex Maberè stato progressivo, in modo da permettere la messa a regime dell’hub in cui è prevista la somministrazione di circa 4mila dosi al giorno, estendibili fino a un massimo di 8-10mila.

Le aree del percorso vaccinale sono distinte in: sala di accesso e di attesa con 250 posti a sedere e totem di regolamentazione dell’accesso, accettazione: 14 postazioni, anamnesi con 25 postazioni, 15 box vaccinali, sala osservazione post vaccinale con 250 posti a sedere e ambulatorio di Primo Soccorso per la gestione di eventuali emergenze.

Gaia Zuccolotto

Accorpata l’attività attualmente svolta nei tre centri vaccinali collocati rispettivamente a Villorba, all’Ex Dogana di Treviso e a Lughignano di Casale sul Sile, che sono stati disattivati. Oltre a Villorba restano invece operativi i Vax Point di Ponte di Piave, Godega di Sant’Urbano, Vidor e Riese Pio X

Maltempo nel trevigiano, chiesto lo stato di crisi

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha avviato le procedure in vista dell’emanazione di un decreto per la dichiarazione dello stato di crisi per i danni causati dal violento maltempo, dai nubifragi e dalle grandinate che si sono abbattuti su varie zone del Veneto.

Il governatore ha chiesto alla direzione regionale della Protezione civile che tecnici e volontari vengono immediatamente inviati nelle zone colpite per valutare la situazione, intervenire per i primi soccorsi, in costante rapporto con i Sindaci dei Comuni interessati i quali dovranno effettuare i censimenti dei danni a opere pubbliche e privati. Il presidente Zaia firmerà il decreto quanto prima.

Il provvedimento resterà comunque “aperto” fino a quando le amministrazioni comunali non avranno completato il censimento dei danni, la valutazione della loro entità economica e inviato le segnalazioni formali. Il decreto sarà successivamente inviato al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile con richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza.

Al momento le aree più colpite risultano essere quelle di Castelfranco e quella di Col San Martino (incluse le zone di Farra di Soligo, Colbertaldo, e Vidor) in provincia di Treviso e il portogruarese in provincia di Venezia.

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