Salute p. 41 Salute
SETTEMBRE 2021
Periodico d’informazione locale - Anno XXVIII n.171
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di Treviso Ovest
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Concorsi a Premi
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Il Terraglio Slow diventa sempre più vicino Continua l’impegno del Comune di Preganziol per potenziare la mobilità servizio a pag 10 lenta e garantire spostamenti in sicurezza
MOGLIANO VENETO
60mila euro di contributi per aiutare le famiglie ZERO BRANCO
“In autunno grande attenzione ai giovani” QUINTO DI TREVISO
Inaugurate due nuove rotte per Ryanair SANITÀ
Riorganizzati sedi e orari dei centri vaccinali CULTURA
Torna la rassegna teatrale in prosa “Oltre la maschera” SPORT
Trionfo di Bebe Vio alle Paralimpiadi di Tokyo
Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
A
d un primo sguardo potrebbe sembrare un appuntamento elettorale di secondo piano, di carattere squisitamente locale. Invece le ormai imminenti elezioni amministrative di inizio ottobre, per quanto circoscritte, almeno in Veneto, saranno pur sempre un piccolo test in itinere per la politica di casa nostra e quella nazionale, in vista delle consultazioni che ci attendono nel prossimo biennio, fino a chiudere il cerchio con le elezioni politiche. segue a pag 5
ALL’INTERNO DEL GIORNALE LO SPECIALE DI 4 PAGINE
Padova Urbs picta
IMMAGINI, COMMENTI E INFORMAZIONI UTILI
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Facciamo il punto
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5 Test d’autunno per sindaci e partiti Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Servizio mensa: azzerato l’aumento per le famiglie L
’emergenza Covid fa lievitare il costo della mensa delle scuole. Ma l’aumento è coperto direttamente dal Comune. Le famiglie degli alunni pagheranno 4,35 euro per ogni singolo pasto. E il municipio ci aggiungerà 0,87 euro, compresa l’Iva. La decisione è stata presa. Almeno a livello diretto, quindi, per i genitori degli alunni l’aumento è stato azzerato. La società Falsinea Ristorazione, l’azienda che gestisce il servizio mensa nelle scuole, si è rivolta al Comune di Quinto all’inizio di settembre chiarendo che era necessario adeguare il prezzo per ogni pasto alla luce delle misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus. “Con le diverse modalità di effettuazione del servizio, previste dalle vigenti disposizioni di sicurezza in questo periodo di emergenza sanitaria – è in sintesi quanto riportato nella comunicazione – si è passati dai pasti veicolati in multiporzione con distribuzione a quelli veicolati in monoporzione con distribuzione”. E questo comporta un aumento di 0,84 euro. Che con l’Iva arriva a 0,87 euro, appunto. Il Comune ha il margine per far fronte al rincaro. Il contratto triennale sottoscritto con la Felsinea per l’istituto comprensivo vale complessivamente quasi 430mila euro: circa 305mila euro per Quinto e quasi 120mila euro per Morgano. Al netto dei futuri aggiornamenti Istat, ad oggi già assorbiti dalla revisione del costo, in origine il prezzo per ogni pasto era stato fissato a 4,35 euro (5,56 euro con l’eventuale servizio di vigilanza). Adesso le cose sono cambiate. La società di ristorazione ha chiesto di salire a oltre 5 euro a pasto per riuscire a coprire le operazioni aggiuntive necessarie per rispettare le misure contro la diffusione del Covid. Così sarà. Grazie all’intervento del Comune, comunque, per le famiglie non cambierà nulla.
Il Covid fa lievitare le spese, ma a Quinto interviene il Comune
In questo clima di perenne campagna elettorale la prossima chiamata alle urne riguarda nella nostra regione appena una decina di Comuni sopra i 15 mila abitanti e altri 74 municipi minori, ma l’attenzione e le manovre dei partiti lasciano intendere che, nel loro piccolo, queste elezioni amministrative saranno pur sempre un test di cui tenere conto. I protagonisti sono i sindaci, a partire da quelli uscenti in corsa per il secondo mandato e da chi aspira a diventarlo. Accanto a loro le liste civiche che il più delle volte, specie nelle realtà più piccole, hanno preso il posto delle classiche coalizioni composte dai partiti nazionali. Nelle schede gli elettori vedranno pochi simboli di partito e molti nomi, perche per le amministrative in particolare sono importanti i volti e le parole. Ma ciò non significa che i partiti siano estranei o indifferenti alla competizione elettorale. Anzi, in queste settimane l’attenzione della politica regionale e dei parlamentari si sta concentrando proprio sulla campagna elettorale, a partire dai centri maggiori, come Chioggia, Albignasego, Este, Cittadella, Montebelluna. Anche nelle realtà più piccole si avverte comunque una maggiore attenzione da parte dei “big” e dei rappresentanti dei maggiori partiti perché le possibili alleanze ma anche i cambi di rotta possono rappresentare un banco di prova in vista delle elezioni amministrative del 2022 che, Covid permettendo, potrebbero essere celebrate nella tarda primavera e coinvolgeranno importanti città, a partire da Padova. In Veneto la Lega cerca conferme e testa l’alleanza con Forza Italia mentre Fratelli d’Italia si aspetta un buon risultato. Il Partito Democratico insegue la rivincita e dialoga con il resto del centrosinistra mentre il Movimento 5 Stelle naviga ancora in acque agitate. Perciò il responso delle urne avrà la sua valenza anche sullo scenario nazionale e di conseguenza si rifletterà pure sulle scelte e le strategie dei partiti in casa nostra.
Mauro Favaro
di Treviso Ovest
è un marchio proprietà di
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È un periodico formato da 21 edizioni locali mensilmente recapitato a 408.187 famiglie del Veneto. Questa edizione raggiunge le zona di Istrana, Morgano, Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie.Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Ornella Jovane >redazione@givemotions.it<
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 15 settembre 2021
Mogliano Veneto
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Politiche sociali. Dal Comune un nuovo sostegno ai cittadini per il pagamento del canone d’affitto abitativo
60mila euro di contributi per aiutare le famiglie più in difficoltà I
l Comune mette sul piatto 60mila euro per le famiglie con difficoltà abitative. I contributi vogliono aiutare i cittadini nel pagamento del canone d’affitto e delle spese legate alla conduzione ordinaria dell’alloggio sostenute nel corso di quest’anno come le spese condominiali. Per ricevere i contributi i cittadini dovevano presentare una domanda al Comune entro metà agosto ed ora, in base alla graduatoria riceveranno il finanziamento con assegnazione a cominciare dall’Isee corrente più bassa basata sui redditi del 2020. “È una misura storica sia per l’importo sia per la tipologia di intervento – spiega il sindaco Davide Bortolato - normalmente venivano semplicemente girati i contributi regionali. Questa volta il Comune scende in prima linea con
“Una misura storica per l’importo e anche per la tipologia di intervento: di solito venivano girati i contributi regionali” un importo corposo a difesa dei suoi cittadini messi in ginocchio dal Covid. Sarà l’amministrazione comunale a farsi carico direttamente delle morosità dei cittadini. Anche questa volta non ci facciamo cogliere impreparati: in previsione dello sblocco degli sfratti previsto a fine settembre, con la variazione di bilancio di giugno sono certo che siamo riusciti ad assicurare serenità e sostegno alle famiglie in difficoltà. Non lasciamo indietro nessuno, questa è la prova lampante”.
Durante il primo biennio amministrativo, la giunta comunale si è sempre dimostrata attenta alle esigenze delle famiglie moglianesi più in difficoltà anche per coloro che hanno fortemente risentito della pandemia. Il Covid 19 ha infatti innescato nuove problematiche economiche nelle famiglie numerose, tante persone si sono trovate senza lavoro e questo contributo dell’amministrazione vuole ridurre il disagio che stanno vivendo e arginare le emergenze abitative. Per andare incontro sempre a chi è in difficoltà abitativa, sono state assegnati 15 appartamenti di proprietà dell’Ater. “Contrastare l’emergenza abitativa è fondamentale - spiega l’assessore alle Politiche abitative Marco Donadel -, anche se stiamo lentamente uscendo dal periodo di emergenza sanitaria ci potremmo affacciare a una crisi sociale, ecco che queste economie assumono un valore importante sia per il sostegno sia per l’azione preventiva di contrasto alle difficoltà familiari. La scelta di partire dagli Isee corrente va proprio in questa direzione. Non riuscire a ottenere un’agevolazione perché due anni fa si viveva in una situazione economica migliore dell’attuale è una spiacevole circostanza, che purtroppo non è rara in questo periodo. Per l’Isee ordinario si guarda a due anni prima. Questo adesso non aiuta le famiglie moglianesi. Per questo l’amministrazione Comunale ha scelto di dare la priorità alle famiglie che hanno subito variazioni economiche importanti nei sei mesi che precedono la richiesta di Isee corrente”. Lucia Russo
Nuove tariffe per i nidi dell’infanzia del territorio È stata rinnovata la gara per la concessione del servizio socioeducativo dei nidi dell’infanzia del territorio comunale e, con l’occasione, la giunta ha anche rinnovato il sistema tariffario fermo da ormai 11 anni, ossia dal 2010. Un intervento doveroso senza il quale ci sarebbero stati dei costi in aumento inevitabili a causa del generale incremento dei prezzi del mercato. La giunta ha quindi deciso di riparametrare il sistema tariffario utilizzando una funzione che adegua la tariffa nuova del nido alla reale situazione reddituale della famiglia. Un modello questo che tiene quindi conto del quadro economico delle famiglie e di eventuali difficoltà. In questo modo, il 52% delle famiglie usufruirà di un prezzo del servizio inferiore rispetto ai 380 euro mensili dati fino allo scorso anno scolastico. Andando incontro alle famiglie però, il Comune ha una spesa maggiore da sostenere con 25mila euro
al mese in più. “Il Comune è ben lieto di sostenere tale incremento perché riteniamo che il servizio vada sostenuto e implementato rendendolo quindi possibile e più economico a tutte le famiglie moglianesi”, sottolineano dal Comune. La giunta ha deciso quindi di erogare contributi alla famiglia dai 114 ai 584 euro mensili in quattro scaglioni. Confermata in questa nuova riorganizzazione anche l’agevolazione per i fratelli che consiste nello sconto del 20% dal secondo figlio in poi e rimane anche l’orario prolungato che sarà attivato in base alle richieste arrivate. “Un grande risultato raggiunto, non solo garantiamo un servizio efficiente ma addirittura riusciamo a renderlo più economico per il 52% delle famiglie nonostante il costo del servizio sia aumentato, mantenendo la parola data ai genitori preoccupati”, commenta Martina Cocito, Assessore alle Politiche educative. (l.r.)
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Mogliano Veneto
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Sicurezza stradale. Finanziamento di 160mila euro destinato alla sicurezza stradale
In arrivo fondi dalla Provincia per l’ampliamento di via Sambughè D
alla Provincia 160mila euro per i lavori di manutenzione straordinaria e l’allargamento di via Sambughè. Il finanziamento rientra nei fondi che la Provincia di Treviso ha destinato all’ambito sicurezza dei Comuni per combattere gli incidenti mortali sulle strade. Sono tre i filoni d’azione sui quali l’amministrazione provinciale si è concentrata a partire dai contributi ai Comuni per agevolare le opere di viabilità fino ad una campagna insieme agli autobus Mom contro l’uso del telefonino in auto e la ripresa delle iniziative di sensibilizzazione delle scuole. Tra il gennaio e l’agosto del 2019 gli incidenti mortali sulle strade della Marca sono stati 41, mentre nel 2021 sono stati 43. “Un trend in ascesa che ci preoccu-
di sensibilizzazione nelle scuole che in passato, prima che tagliassero i fondi alla Provincia, ci avevano permesso insieme alle altre azioni di ridurre i decessi stradali del 50% - aggiunge il presidente Marcon – Inizieremo con la nuova campagna dalle scuole superiori”.
Lucia Russo
Nasce “Sport per tutti”, il nuovo voucher per le famiglie moglianesi Al via una nuova progettualità nel Comune di Mogliano Veneto. Il progetto “Sport per tutti” nasce con l’obiettivo di favorire la partecipazione dei giovani dai 6 ai 18 anni alla vita sportiva moglianese. Quest’azione permette all’amministrazione comunale di ampliare la platea del precedente “Bonus Sport”: se prima si riusciva a intervenire in aiuto a 110 famiglie, questa nuova modalità permette di arrivare a 355 famiglie beneficiarie. In questi giorni è in fase di pubblicazione il bando.
Tra gennaio e agosto 2019 gli incidenti mortali sulle strade della Marca sono stati 41, mentre nel 2021 sono stati 43 pa – ammette il presidente della Provincia, Stefano Marcon – Ci preoccupa soprattutto se pensiamo che buona parte degli incidenti è avvenuta dopo maggio e quindi in un momento di grande concentrazione, probabilmente dopo l’allentamento delle restrizioni. Ecco perché è stato necessario individuare più piani d’azione e siamo chiamati a costituire gli stati generali su questa emergenza”. Il co finanziamento per le opere di viabilità assegnato dalla Provincia ai Comuni che hanno partecipato tramite bando alla richiesta di fondi è in totale di 2,5 milioni di euro dei quali 160mila sono destinati al territorio di Mogliano Veneto che aveva partecipato con l’obiettivo di sistemare via Sambughè e di allargarla per rendere più sicuro e agevole il passaggio. Agli interventi però, per aumentare la sicurezza stradale, la Provincia ha anche pensato a una campagna di sensibilizzazione. “Stiamo ancora predisponendo la ripartenza delle iniziative
L’assessore Enrico Maria Pavan con i voucher
“Abbiamo risolto le criticità della vecchia modalità di sostegno alle famiglie – commenta l’assessore allo Sport Enrico Maria Pavan -. Abbiamo sempre sostenuto che lo sport sia fondamentale per i valori che trasmette e perché plasma e educa i giovani moglianesi secondo principi sani come la collaborazione, il rispetto dei compagni e la disciplina. Sostenere le famiglie è fondamentale. Insieme con loro questo progetto andrà a sostenere anche le associazioni del territorio in difficoltà a causa delle poche iscrizioni causate dal periodo post pandemico”.
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Mogliano Veneto
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Politica. Matteo Salvini nelle vesti di un talebano: la vignetta sul profilo Facebook che ha creato sgomento
Preside condivide un meme: è polemica M
eme di Matteo Salvini condiviso dal preside del liceo Giuseppe Berto di Mogliano Veneto. Il fatto, anche a distanza di diverse settimane, continua a creare sgomento in città. La dirigente scolastica aveva condiviso l’immagine modificata dove il premier Matteo Salvini in versione talebana ed era in guisa di mullah talebano. Il meme è stato condiviso dalla preside del Berto sul proprio profilo Facebook personale e il fatto ha immediatamente scatenato le reazioni dei cittadini. E anche quella del primo cittadino di Mogliano Veneto Davide Bortolato non si è fatta attendere. “Oramai tutti quanti utilizzano i social network per manifestare e rendere pubblica la propria idea e le proprie preferenze – spiega il sindaco -. Talvolta lo si fa anche in modo superficiale e spesso senza ragionare sul ruolo che si rappresenta in una comunità. In questo caso non possiamo parlare solo di superficialità ma di volgarità e mancanza di rispetto, ciò però non prescin- una scuola prestigiosa per tutto il territorio de dal doversi prendere tutte le responsabili- e preziosa per la nostra città come il Liceo tà del caso. La preside probabilmente non ha Giuseppe Berto. Ci auguriamo che fatti del genere non si ripetano mai ancora chiaro il suo ruoIl sindaco: “Il post più soprattutto per chi lo e l’esempio che dà agli studenti che educa; ognudella dirigente scolastica? rappresenta le istituzioni no ha diritto ad esprimeUn segno di superficialità scolastiche”. Dura quindi la reazione re le proprie idee ma un e mancanza di rispetto del sindaco al post delPreside lo deve fare in mache non ci si aspettava” la dirigente ma qualcuniera corretta e non sicuno sempre dalle file della ramente intervenendo in modo così volgare e inappropriato, che oltre Lega trevigiana ha sottolineato come, più a mancare di rispetto a un politico nazionale, che mancanza di rispetto nei confronti del strumentalizza il periodo difficilissimo del premier Salvini sembra si tratti di una deripopolo afghano squassato dai deliri talebani. sione nei confronti del popolo afgano e delParadossale quindi che proprio un dirigente la difficile situazione che stanno vivendo. scolastico possa condividere un post offensi- Il post non compare più sulla pagina della vo e volgare sebbene sia la persona preposta dirigente scolastica. a difendere il modello educativo e sociale di Lucia Russo
A scuola in sicurezza: conclusi in estate interventi agli edifici per 650mila euro La ripresa della scuola è stata all’insegna della sicurezza per alunni e personale. Anche quest’anno, nei tre mesi di chiusura estiva, molti plessi scolastici sono stati oggetto di interventi di manutenzione straordinaria, “per dare a tutti i ragazzi moglianesi spazi sempre più sicuri, moderni e gradevoli” come fa sapere l’amministrazione comunale. L’impegno di spesa totale è stato di quasi 650 mila euro. Soddisfatto il Sindaco Davide Bortolato: “Anche quest’anno abbiamo utilizzato la pausa estiva per eseguire importanti lavori in molti plessi scolastici, con l’obiettivo di dare ai nostri ragazzi degli spazi sempre più funzionali e sicuri, dotati di moderne tecnologie”. Piena soddisfazione anche per l’assessore alle Politiche educative Martina Cocito: “Gli interventi vanno incontro alle richieste e alle esigenze di dirigenti scolastici, insegnanti e studenti che potranno così prepararsi ad affrontare un nuovo anno
scolastico in ambienti più accoglienti e confortevoli. Continua, infatti, la collaborazione e il grande lavoro di squadra tra amministrazione comunale e i due istituti comprensivi statali di Mogliano, con l’obiettivo primario di assicurare tutti i servizi alle famiglie e una ripartenza delle attività scolastiche quanto più serena per tutti”.
L’immagine incriminata è stata condivisa dalla preside del liceo Giuseppe Berto sul proprio profilo Facebook personale e il fatto ha immediatamente scatenato le reazioni dei cittadini e del sindaco: “Non ha chiaro il suo ruolo e l’esempio che dà agli studenti”
Matteo Salvini
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Preganziol
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Opere pubbliche. L’intervento mira a favorire la mobilità lenta e la sicurezza pedonale
Continuano i lavori per la pista ciclopedonale del Terraglio I
l Terraglio Slow sempre più vicino. Riprendono i lavori per rendere Preganziol una cittadina ancora più collegata da un’unica pista ciclopedonale in tutte le zone del territorio per favorire la mobilità dolce e gli spostamenti in sicurezza degli amanti dei pedali o delle lunghe camminate. Ora il percorso ciclopedonale collegherà anche la zona nord. “In giunta abbiamo approvato il progetto per la prosecuzione verso nord del percorso ciclopedonale che collega già San Trovato e Le Grazie – spiega il sindaco Paolo Galeano –. Tale intervento ha lo scopo di aggiungere un altro importante tassello per realizzare un collegamento ciclopedonale unico alternativo al Terraglio lungo l’asse nord sud del territorio”. La pista ciclopedonale nel percorso verso nord collegherà in futuro non solo la zona di San Trovaso e Le Grazie ma anche la zona del supermercato Lando. Prosecuzione questa già inserita nel piano triennale delle opere del Comune e prevista per l’anno 2022. Sarà inoltre riasfaltata tutta via Sauro e sarà realizzato sul suo lato est un nuovo percorso ciclopedonale che andrà ad unirsi a quello già esistente a nord di via don Minzoni. Alla fine di questo gruppo di lavori mancherà solamente un tratto di pista ciclopedonale che collega la zona residenziale di Frescada dal lato ovest. Una volta completato anche quest’ultimo, la pista ciclopedonale collegherà senza interruzioni la zona nord del Comune fino all’area del supermercato Lando. “Un altro passo importante”, afferma il sindaco. Interventi che costeranno complessivamente e unitamente anche a quelli di sistemazione dei marciapiedi, 200mila euro, 180mila dei quali provenienti da un fondo statale destinato proprio alla messa in sicurezza ed all’efficientamento energetico del territorio. “Cogliamo l’importante opportunità data dallo stanziamento di questi fondi statali per proseguire sul alcuni importanti obiettivi che ci siamo dati già dallo scorso mandato - spiegano il primo cittadino e l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Bovo -. L’approvazione di questi due nuovi
progetti e i lavori che partiranno nelle prossime settimane confermano la sensibilità dell’amministrazione tanto sul tema della ciclabilità che su quello dell’eliminazione delle barriere architettoniche, fondamentali per dare risposte in termini di una migliore vivibilità del territorio”. La consegna dei lavori è avvenuta entro il 15 settembre scorso e a breve inizierà il cantiere. Lucia Russo
Approvata la messa in sicurezza dei marciapiedi per i percorsi del servizio pedibus Dallo Stato un finanziamento di 180mila euro, parte dei quali saranno utilizzati per mettere in sicurezza i percorsi fatti dai bimbi delle elementari con il pedibus. Il servizio di accompagnamento a piedi degli studenti alla propria scuola ha preso piede nel territorio comunale coinvolgendo centinaia di bambini che ogni mattina preferiscono un mezzo green, ecologico e che aumenta la socialità per raggiungere la propria scuola. Un servizio che vede i bambini mano nella mano o attaccati a una corda che, guidati da due o più genitori di riferimento, raggiungono il proprio istituto. Un servizio che insegna ai bimbi anche le regole della sicurezza stradale direttamente sul campo e che aumenta la loro responsa-
bilità nonché il contatto con gli altri. E così il Comune ha deciso di mettere in sicurezza i marciapiedi che percorrono. “La giunta ha approvato un progetto consistente nel rifacimento e nella messa in sicurezza di tutti i marciapiedi lungo via Vecellio dalla scuola elementare Giovanni XXIII fino a via Schiavonia – spiegano dal Municipio –. Proseguiremo così un iter già intrapreso negli anni precedenti con il quale stiamo man mano intervenendo per mettere in sicurezza i percorsi utilizzati dalle linee del pedibus. I lavori di quest’anno si concentreranno per il rifacimento e l’eliminazione delle barriere architettoniche lungo questi marciapiedi”. (l.r.)
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Preganziol
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Politiche sociali. Il servizio si insedierà nei locali dell’ex biblioteca nella scuola secondaria di primo grado U. Foscolo
Nasce un nuovo centro sollievo Alzheimer: “Servizio che mancava” È
stato inaugurato lo scorso 21 settembre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il nuovo centro sollievo Alzheimer “L’incontro”. “Si tratta di un progetto molto importante per la comunità di Preganziol e in particolare per le famiglie del nostro territorio che vivono le difficoltà legate al decadimento cognitivo – fa sapere l’assessore alle Politiche sociali Elena Stocco -. Con l’attivazione di questo servizio, curato dai volontari dell’associazione Auser “Prato Ganzolo”, la Città di Preganziol si arricchisce di una nuova progettualità, in grado di offrire sostegno alle persone colpite dalla malattia all’interno di una rete sociale più consapevole e partecipata”. L’inaugurazione è stata l’occasione per “salutare l’avvio di un lavoro di squadra che, fin dalla sua ideazione, ha visto la sinergia tra volontariato ed
istituzione pubblica – aggiunge l’assessore -: desideriamo quindi che la solidarietà e la partecipazione continuino a caratterizzare fortemente anche il percorso presente e futuro di questa nuova realtà”. Il servizio si insedierà nei locali dell’ex biblioteca nella scuola secondaria di primo grado U. Foscolo, che ha visto un investimento di 20mila euro per la risistemazione degli spazi ed il loro arredamento. “In questi anni i nostri cittadini interessati si sono sempre appoggiati ai centri dei comuni limitrofi che distano davvero pochi chilometri (Dosson, Mogliano,...) e hanno dato sempre un ottimo servizio – afferma Stocco -. Era però giunto il tempo di dare una risposta direttamente sul nostro territorio, e così ci siamo fissati l’importante obiettivo di realizzare questa proposta anche a Preganziol.
L’assessore Elena Stocco
“Avvio di un lavoro di squadra che, fin dalla sua ideazione, ha visto la sinergia tra volontariato e istituzione pubblica” Ringraziamo tantissimo Auser e la foltissima squadra di volontari che ha dato la disponibilità e sta lavorando al progetto”. Lucia Russo
Aperte le domande per accedere al “Buono libri e contenuti didattici alternativi 2020-2021”
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ono aperte dallo scorso giovedì 16 settembre le domande per aderire al contributo regionale “Buono libri e contenuti didattici alternativi anno scolastico 2020-2021”. La domanda potrà essere presentata fino alle ore 12:00 del prossimo venerdì 22 ottobre 2021 esclusivamente in modalità on-line tramite il portale della Regione Veneto al link https:// buonolibri.regione.veneto.it/ secondo i criteri indicati nelle istruzioni per la compilazione. Si ricorda che per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione i richiedenti devono essere in possesso dell’identi-
tà digitale SPID, della Carta d’identità elettronica o della Carta nazionale dei servizi. Il bonus libri e contenuti didattici alternativi può essere richiesto dalle famiglie degli studenti residenti nella Regione del Veneto, che frequentano, nell’anno 2021-2022: Istituzioni scolastiche: secondarie di I e II grado, statali, paritarie, non paritarie (incluse nell’Albo regionale delle “Scuole non paritarie”); Istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto che erogano percorsi triennali o i percorsi quadriennali di istruzione e formazione professionale di cui al D.Lgs.
n. 226/2005, compresi i percorsi del sistema duale attivati in attuazione dell’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 24/09/2015. Le famiglie richiedenti devono inoltre avere il seguente Isee 2021: Fascia 1 - da 0 a 10.632,94 contributo massimo 200,00; Fascia 2 - da 10.632,95 a 18.000,00 contributo massimo 150,00. L’importo effettivo del contributo sarà determinato sulla scorta degli importi massimi concedibili, in relazione al numero delle domande validamente presentate e in rapporto proporzionale alle risorse disponibili. (g.z.)
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Preganziol
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Contributi. L’amministrazione va incontro alle esigenze dei cittadini
Centri estivi: arriva il rimborso del Comune I
l Comune di Preganziol si mostra vicino alle famiglie del territorio. L’amministrazione comunale di Preganziol, infatti, a partire dallo scorso mercoledì 1 settembre fino a domenica 3 ottobre 2021, per garantire la massima accessibilità e fruibilità alle famiglie del territorio delle attività estive per bambini e ragazzi offerte quest’anno in tutto il territorio comunale, comprese le frazioni, ha deciso di sostenere finanziariamente i progetti, prevedendo i seguenti rimborsi alle famiglie dei bambini e dei ragazzi che hanno aderito a centri estivi, sportivi e attività ludiche comunali e parrocchiali: rimborso del 40% della quota per servizi da 0 a 5 anni (infanzia); rimborso del 30 % della quota per servizi da 6 a 11 anni (primaria); rimborso del 20% della quota per servizi da 12 a 17 anni (secondaria); rimborso del 30% per le progettualità in cui la quota non è legata alla fascia di età. Potranno richiedere il rimborso tutte le famiglie residenti del Comune di Preganziol con Isee inferiore a
30mila euro, compilando l’apposito modulo on-line al link https://sol. comune.preganziol.tv.it/l/index. php/137759?lang=it. Il periodo entro cui è necessario compilare il modulo per poter aderire e accedere al rimborso spese per le attività estive va dallo scorso mercoledì 1 settembre fino a
domenica 3 ottobre 2021. Le attività estive per cui è valido il rimborso spese voluto dal Comune di Preganziol sono: Centri estivi Fattoria Rio Selva “Il pianeta che vorrei”, Campo di teatro in fattoria con Zelda Teatro, Centro estivo Brum brum “Tutti dentro, tutti fuori”, Laboratorio di graffiti e attività per ragazzi Itaca, Centro estivo Centro infanzia Pollicino “Tempo per crescere”, Campus sportivi Stilelibero, Centri estivi sportivi Asd Frescada, Sport summer camp #NoParking Polisportiva Preganziol, “Giocare con la musica” Associazione Musica d’arte, Summer gym camp G.S. Sambughè, Centri estivi Eureka! Coop. Sociale Comunica, Parrocchia di Sant’Urbano, Circolo Noi Frescada, Circolo Noi San Trovaso “È ora di ritrovarsi”. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Preganziol al link https://www.comune. preganziol.tv.it/news/attivita-estivepreganziol-estate-2021/. Gaia Zuccolotto
Teatro Zelda e Carraro Spa uniti per il “Teatro d’impresa” Il teatro di Preganziol sbarca nel padovano. Zelda Teatro è infatti protagonista del progetto “Teatro d’impresa”, nato dalla volontà innovativa di Camera di Commercio e Teatro Stabile del Veneto di portare il teatro in azienda. E così la compagnia teatrale di Filippo Tognazzo ha dato il via a una collaborazione con la Antonio Carraro Spa, storica azienda di Campodarsego. All’interno del progetto europeo InduCCI, si stanno infatti svolgendo dei laboratori, che si concluderanno nei prossimi mesi con la messa in scena di ben 5 performance, nate dai sodalizi tra varie aziende e compagnie teatrali, tra cui anche quello tra Zelda e Carraro. Nell’ambito del progetto “Teatro d’impresa” sono state individuate nei mesi scorsi alcune aziende, attraverso una selezione pubblica, a cui è seguita una prima fase di incontro tra le imprese e le compagnie teatrali, insieme alle quali è partito un percorso di impegno teatrale da parte dei dipendenti delle aziende, pronti a mettersi in gioco su un palcoscenico vicino agli attori professionisti. (g.z.)
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Zero Branco
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Ripartenza. Sport, scuola e famiglia: sindaco e assessore fanno il punto sui progetti in programma per l’autunno
“Grande attenzione alla gestione familiare e ai ragazzi” I
l Comune di Zero Branco riparte da sport, giovani e famiglia. A fare il punto, il sindaco Luca Durighetto e l’assessore Andrea Favaretto. “Le iniziative estive sono state di carattere culturale – afferma il sindaco – e stiamo ancora dando il massimo con gli spettacoli in Villa Guidini, con la partenza della nuova rassegna teatrale autunnale; inoltre si è da poco svolta la Sagra del peperone, che ha visto la partecipazione di un’ospite d’eccezione, l’onorevole Sara Moretto, e che è stata possibile solo grazie all’impegno di moltissime persone, tra cui in particolare di Simona Bianchi. Per questo autunno però vogliamo dare maggiore spazio allo sport e ai più piccoli, creando spazi e momenti di svago e divertimento: ecco perché abbiamo ampliato la festa dello sport coinvolgendo anche le frazioni”. “L’iniziativa ‘Settembre a tutto sport’ mira proprio a questo ed è stata ben accolta, - spiega l’assessore Favaretto -. Anche alcune associazioni sportive di altri Comuni hanno chiesto di partecipare, per portare ai bambini la possibilità di provare attività diverse e ripartire insieme. Per questo abbiamo anche inaugurato quest’estate, nel parco di Villa Guidini, in collaborazione con la Polisportiva Zero Branco, due campi da volley e un campo da calcetto, che ad oggi sono molto utilizzati dai ragazzi”. “Questa attenzione ai giovani e
“È in aumento l’abbandono di sport e scuola tra i giovani, ma va limitato: al via numerosi interventi ai parchi e agli impianti sportivi, anche con l’inaugurazione della palestra, che permetterà di unire sport e scuola grazie all’avvio di un servizio doposcuola”
Il sindaco Luca Durighetto e l’assessore Andrea Favaretto
al mondo sportivo è dovuta anche all’aumento del fenomeno dell’abbandono dello sport e della scuola da parte dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni - continua Durighetto –, fenomeno effetto dei lockdown e che vogliamo cercare di limitare in tutti i modi”. “A questo si ricollega l’ultimazione della palestra a settembre – prosegue -. Contiamo di organizzare un’inaugurazione a fine mese per dare risalto non all’opera in sé, quanto al fatto di avere un nuovo spazio che possa servire ai ragazzi per crescere in un ambiente sereno e anche di praticare lo sport che vogliono. E abbiamo cercato anche di trovare una connessione tra sport e scuola: vorremmo organizzare un doposcuola che permetta ai bambini di fare i compiti e poi andare in palestra, così da venire incontro anche alle esigenze dei genitori: l’attenzione è volta alla gestione famiglia-
re e a permettere di incentivare momenti di incontro tra i ragazzi. Stiamo inoltre intensificando gli interventi nei campetti e nei parchi, sostituendo alcuni giochi, manutentando la parte arborea e installando anche 11 attrezzi per fare sport all’aperto nel parchetto di via degli Alpini, anche con l’intenzione di organizzare presto dei momenti formativi su queste strutture con la collaborazione di alcuni personal trainer”. Ma gli impegni del Comune non finiscono qui: a partire dalle prossime settimane fino alla fine dell’anno sono previste nuove asfaltature per 150mila euro, interventi agli spogliatoi dello stadio, la creazione della green way ciclabile e “arriverà in Consiglio il progetto di sistemazione della Noalese, che necessita di miglioramenti urbanistici e messe in sicurezza delle zone pedonali”. Gaia Zuccolotto
Tutto pronto per l’apertura della nuova pediatria Una nuova pediatra per Zero Branco. Il 4 ottobre entrerà in servizio Laura Balao, dottoressa di 42 anni. Prenderà il posto di Aleksandra Strojna, pediatra 41enne, originaria della Polonia, che giusto un anno fa aveva accettato l’incarico provvisorio a Zero Branco evitando che il comune si ritrovasse senza nemmeno un pediatra con ambulatorio nel proprio territorio. La staffetta coinvolgerà quasi 700 bambini. L’Usl della Marca ha già timbrato la nuova nomina. Le tappe sono segnate. La dottoressa Strojna terminerà il proprio servizio il 3 ottobre. E il giorno dopo nell’ambulatorio di Zero Branco entrerà la dottoressa Balao, stavolta con un incarico da titolare.
Termina così il domino dei pediatri iniziato un anno fa. Dopo il trasferimento della dottoressa Paola Ruzza a Casier, infatti, gli altri dottori attivi nell’ambito territoriale non avrebbero potuto accogliere tutti i suoi piccoli pazienti. Da qui la decisione dell’azienda sanitaria di cercare un sostituto. Le prime ricerche,
però, erano andate a vouto. Fino a quando non è arrivata la nomina temporanea della Strojna. Questa ultima non era inserita nella graduatoria regionale. L’Usl, però, aveva messo in cima alle priorità quella di garantire l’assistenza ai quasi 700 bambini. Almeno fino all’arrivo di un pediatra titolare. “È stato conferito un incarico provvisorio fino al conferimento dell’incarico al titolare della zona carente straordinaria di pediatria di libera scelta”, spiegano dall’azienda sanitaria. Aadesso il cerchio si è chiuso con l’assegnazione del posto da titolare alla dottoressa Balao, con vincolo di apertura dell’ambulatorio proprio a Zero Branco. (m.f.)
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Zero Branco
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Politiche giovanili. Una nuova realtà dedicata ai ragazzi che promuove creatività e attività formative
Associazione Millenials: ora i giovani fanno “un passo avanti” F
ormazione, creatività e collaborazione. Sono queste le parole chiave che rappresentano i fondamenti e i propositi che animano l’associazione di volontariato “Millenials – Un passo avanti Aps”, costituitasi lo scorso giugno nella sala consigliare del Comune di Zero Branco e nata dalla collaborazione dei 21 giovani fondatori con l’amministrazione comunale zerotina. A presenziare alla costituzione dell’associazione, infatti, erano presenti a rappresentanza dell’amministrazione l’assessore alle politiche sociali, Lucia Scattolin, e il consigliere con delega alle politiche giovanili, Michelle Masiero. “L’associazione nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani la possibilità di fare esperienze e acquisire skills utili per affrontare il mondo del lavoro e non solo – spiega il presidente, Marcello Criveller, già presidente della Cooperativa Toniolo Conscio e della Rsa Casa del Clero di Treviso -. È un’associazione pensata, voluta e creata dai giovani per i giovani, ci teniamo a sottolinearlo: noi adulti in questo primo momento abbiamo assunto ruoli amministrativi temporanei, col solo scopo di guidare e suppor-
te tra scuola e lavoro, la volontà di Millenials è anche quella di fornire insegnamenti di educazione civica e di prepararli alle prove della vita”. “Siamo in partenza, ma siamo già molto carichi – conclude -. Da parte dei giovani, infatti, notiamo grande volontà e impegno e questa partenza sembra essere interessante e molto promettente”. Gaia Zuccolotto
“Siamo al lavoro per ispirare e rendere protagoniste del futuro le nuove generazioni” All’associazione “Millenials – Un passo avanti Aps”, che ha sede legale a Mogliano Veneto (presso il Coordinamento Volontariato Treviso Sud - Odv) e sede operativa presso Villa Guidini a Zero Branco, già si sono uniti esperti e professionisti provenienti da numerose realtà quali quelle della contabilità, dei colloqui di lavoro, del giornalismo, della sanità, ma anche della musica, del videomaking, della danza, della street art e del teatro. “L’associazione si prefigge di ispirare le nuove generazioni, facendole diventare le vere protagoniste”, spiega il presidente. “Lo scorso 22 luglio abbiamo svolto il primo consiglio di amministrazione, stiamo muovendo i primi passi e contiamo di riuscire a partire con le prime attività già da settembre, sfruttando al meglio le opportunità che la nostra sede
“Siamo in partenza, ma siamo già molto carichi: contiamo di partire con le prime attività a settembre” tare i ragazzi nei complessi passaggi burocratici costitutivi e di trasmettere loro le nostre competenze, ma l’intenzione è quella di lasciare in mano a loro le redini dell’associazione, dando lo spazio a chiunque di loro voglia fare esperienza dal punto di vista amministrativo, e c’è molta voglia da parte dei nostri giovani di andare avanti da soli”. “L’associazione, infatti, - continua Criveller – si propone di partire da attività scelte e selezionate dai giovani, in base alle loro esigenze e alle loro idee, dalle quali si possano progettare e realizzare iniziative di condivisione e interesse per tutti gli associati del territorio. Al di là dell’atto costitutivo dello statuto che prevede una serie di attività di formazione, fornendo un pon-
operativa ci offre. Al momento, inoltre, alcuni dei ragazzi stanno creando il sito e i profili social dell’associazione, così da poter essere presenti anche online e avvicinare anche altri giovani del territorio di Zero Branco e dei comuni limitrofi. Contiamo anche di avviare alcune cooperazioni con altre associazioni locali e altre realtà comunali, consapevoli del fatto che dentro ad ogni associazione siano presenti personalità e competenze inespresse che possono dare il loro contributo e condividere la loro esperienza. Il successo di questo nostro progetto comunque dipenderà molto anche dalla risposta della popolazione, che speriamo essere positiva”. (g.z.)
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Quinto di Treviso
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Aeroporto Canova. Al via un progetto che unisce Comune di Treviso, Ryanair e Consorzio Prosecco
Due nuove rotte per Ryanair, Comitato no aeroporto: “Si pensi ai cittadini” C
omune di Treviso, Ryanair e Consorzio di Tutela del Prosecco Doc insieme in una campagna per il rilancio economico, turistico e commerciale del territorio. Il progetto, presentato lo scorso 26 agosto nella Sala degli Affreschi di Palazzo Rinaldi, della durata di 4 mesi, interessa 11 Paesi e intende sostenere la fase di ripresa dei flussi turistici e della riapertura dopo le restrizioni determinate dalla fase acuta della pandemia attraverso un piano di comunicazione e marketing capace di attirare in Città visitatori provenienti da tutta Europa. L’aeroporto “Canova” di Treviso, prima destinazione di un volo Ryanair nel 1998 e dal 2021 quindicesima base italiana della compagnia irlandese, rappresenta infatti uno scalo strategico e dall’enorme potenziale per valorizzare dal punto di vista turistico e commerciale il territorio trevigiano e le sue eccellenze. Grazie ai canali di Ryanair, tra cui il sito web e un importante database, sarà possibile stimolare la domanda e le prenotazioni promuovendo la destinazione e le esperienze fruibili a Treviso e provincia ad un pubblico ampio ed estremamente propenso al viaggio. Attraverso l’investimento si vuole dare impulso al settore produttivo, con particolare riguardo alle categorie più colpite dalla pandemia. “Questa campagna rappresenta un valore aggiunto per la città e il coronamento del legame fra Treviso e Ryanair”, le parole del sindaco di Treviso Mario Conte. “Nel 1998, all’Aeroporto Canova, arrivò il primo volo da Londra Stansted e sempre nello scalo trevigiano, nel 2021, la compagnia irlandese ha stabilito la sua nuova base con nuove destinazioni internazionali”. “Treviso, ancora prima della pandemia, stava conoscendo una forte crescita dal punto di vista degli arrivi turistici con una crescita a doppia cifra percentuale ma anche negli ultimi mesi stiamo riscontrando una ripresa incoraggiante. Ecco perché questa partnership porterà nuove opportunità, facendo conoscere al mondo Treviso, la sua identità e i suoi aspetti più unici, anche grazie al lavoro portato avanti dal vicesindaco De Checchi con le attività produttive e dall’assessore Colonna Preti in chiave culturale e turistica”. Non sono invece altrettanto positive le parole del Comitato no aeroporto, che
commenta il progetto riportando l’attenzione sulla questione ampliamento: “Nessuna autorità prende in considerazione le dannose e pericolose conseguenze ricadenti sulla qualità di vita, sulla salute e sulla sicurezza dei residenti nell’intorno dell’inadeguato sedime aeroportuale. Nessuna motivazione può avallare la modalità di gestione aeroportuale trevigiana, che condanna migliaia di residenti ad essere succubi di una condizione di vita penalizzante ed insopportabile”.
Sicurezza stradale: incontro tra i Comuni di Quinto e Zero Branco e il presidente Andrea Dan dell’Associazione Manuela A inizi settembre il sindaco del Comune di Quinto di Treviso, Stefania Sartori, e l’assessore alle Politiche sociali, Nadia Soligo, hanno incontrato insieme alll’amministrazione comunale di Zero Branco Andrea Dan, presidente dell’associazione “Manuela” per la sicurezza stradale. Il presidente Dan, infatti, era partito nella mattina di martedì 31 agosto dal centro della città di Treviso per il suo viaggio a piedi, che aveva come destinazione finale la capitale, Roma. L’obiettivo del suo lunghissimo viaggio a piedi era quello di sensibilizzare lungo il proprio percorso, comune per comune, cittadini e amministratori comunali sui temi legati alla sicurezza stradale, in particolare in un’ottica di prevenzione degli incidenti.
Un tema caldo, questo, che purtroppo anche nei territori della Marca trevigiana di recente ha causato gravissime perdite e numerosi lutti e che al presidente dell’associazione Manuela sta particolarmente a cuore: nel 1998, infatti, Dan perse la figlia (da cui prende il nome l’associazione) di soli 5 anni in un drammatico incidente stradale. Da qui la volontà di portare a tutta l’Italia la sua esperienza, fondando un’associazione che si occupa proprio di sensibilizzare i cittadini dell’intera nazione. “È un evento che unisce un fondamentale messaggio sociale di sensibilizzazione sulla sicurezza e attenzione alla guida – ha sottolineato il sindaco di Quinto di Treviso, Stefania Sartori -. Una consapevolezza che tutti dobbiamo impegnarci a diffondere e a condividere”. (g.z.)
Quinto di Treviso
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Pro loco. Dopo gli ultimi eventi estivi in programma, ora l’associazione quintina guarda all’anno nuovo
“Per noi collaborazioni e sinergie sono fondamentali per crescere” L
e piogge estive non hanno certo frenato l’impegno della Pro loco di Quinto di Treviso, che nonostante ciò è riuscita a regalare alla cittadinanza alcuni momenti di svago e divertimento in compagnia. Ora il direttivo di Quinto traccia un bilancio. “L’estate non è stata facile – ammette il presidente dell’associazione, Mauro Belloni -. Nei giorni degli eventi, organizzati da Quinto Spazio Giovani, Comune e biblioteca comunale, ha sempre piovuto, ma siamo comunque riusciti a organizzare Sile Jazz e due spettacoli cinematografici. Inoltre abbiamo organizzato uno spettacolo per i bambini l’11 luglio, per celebrare la Festa nazionale delle Pro loco. Purtroppo è saltato lo spettacolo teatrale in programma per lo scorso 28 agosto, ma contiamo di recuperarlo. Nel corso dell’estate abbiamo cercato di coinvolgere tutti, dai più grandi ai più piccoli e, tutto sommato, possiamo dire di aver raggiunto il nostro scopo”. Ma gli impegni della Pro loco non si sono limitati a questo. “Di recente abbiamo collaborato con la Pro loco di Zero Branco nella tradizionale Sagra del peperone di Zero Branco, del cartello Delizie d’autunno – continuano dal direttivo -. Ci era stato chiesto un supporto da parte dell’associazione zerotina e aderire è stato per noi un’esperienza molto positiva, siamo stati ben accolti, ci siamo sentiti parte del gruppo e le persone sono sta-
“Vogliamo rendere il più partecipe possibile la popolazione, ma anche i nostri soci: per questo vorremmo farli sentire più vivi all’interno dell’associazione e liberi di partecipare, secondo le loro disponibilità”
La Pro loco di Quinto e la Pro loco di Zero Branco alla Sagra del peperone di Zero Branco.
te soddisfatte: queste sono le basi per collaborare ancora insieme. Da quando ci siamo insediati, uno dei nostri obiettivi fondamentali è creare proprio nuove collaborazioni e sinergie con altre realtà associative; questo infatti ci permette di crescere e migliorarci”. Ora però è già tempo di guardare ai prossimi impegni. “Il prossimo grande evento in programma sta nei mercatini di Natale, che si terranno da fine novembre – spiegano dal direttivo -. Prossimamente dovremo lavorare per la loro organizzazione, così come per la progettazione della prossima Festa sul Sile, nel 2022, a cui parteciperà anche il gruppo degli alpini, che all’interno della festa estiva troveranno spazio per festeggiare il loro anniversario”.
Per chi volesse restare aggiornato sui prossimi eventi in programma e sulle ultime novità sulla vita dell’associazione è ora possibile iscriversi anche al nuovo canale Telegram della Pro loco. “Vogliamo rendere il più partecipe possibile la popolazione, – affermano – ma anche i nostri soci: per questo vorremmo farli sentire più vivi all’interno dell’associazione e liberi di partecipare, secondo le loro disponibilità, anche nell’organizzazione dei prossimi eventi. Del resto, si sa, l’unione fa la forza”. Si prospetta dunque un ricco periodo di progetti e collaborazioni per la Pro loco quintina che, come sempre, si getterà con entusiasmo in queste prossime avventure. Gaia Zuccolotto
Buoni spesa: requisiti e modalità per aderire e beneficiare del nuovo bando indetto dal Comune La giunta del Comune di Quinto di Treviso ha recentemente stabilito nuovi criteri e nuove modalità per la richiesta dei buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, destinati ai nuclei familiari in difficoltà economica a causa dall’emergenza sanitaria da Covid-19. I requisiti necessari per avere accesso al beneficio del bando inerente i buoni spesa sono consultabili e scaricabili dal sito del Comune di Quinto di Treviso. Le richieste di adesione al bando dei buoni spesa potranno essere presentate entro sabato 20 novembre 2021, esclusivamente in via telematica, attraverso il por-
tale Solidali WelfarEx, seguendo il link https://solidali.welfarex. it/treviso_solidali_quinto2, inserendo i dati obbligatori negli appositi spazi compilabili e allegando foto o scansione della documentazione richiesta dalla dichiarazione sostitutiva per
l’accesso al fondo di solidarietà alimentare. Sarà inoltre possibile presentare nuove domande di contributo, anche per tutti quei cittadini che in passato avevano già usufruito di altri bandi per i buoni spesa. I cittadini sprovvisti di competenze informatiche o degli opportuni dispositivi (pc, smartphone, ecc.) potranno comunque presentare la propria domanda, chiedendo assistenza all’Ufficio Servizi sociali del Comune di Quinto di Treviso, tramite telefono al numero 0422 472346 o via email all’indirizzo di posta elettronica assistenza_sociale@comune.quintoditreviso.tv.it. (g.z.)
Sanità
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La campagna anti-Covid. Tutto invariato all’Hub di Villorba e a Monastier
Riorganizzati sedi e orari dei centri vaccinali L’Ulss 2 è partita con la terza dose
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a somministrazione della terza dose alle persone fragili è iniziata. L’Ulss 2 Marca trevigiana ha già provveduto nei giorni scorsi a riorganizzare i punti vaccinali, con alcune novità sia per le sedi che per gli orari. . Con 22 nuovi medici in attesa di accedere alla specializzazione pronti a supportare operativamente la campagna vaccinale. In accordo con la Conferenza dei sindaci, dall’11 settembre scorso non è più in funzione la sede al centro polifunzionale di Vidor, dal 17 settembre quella allestita al centro culturale di Riese Pio X e dal 21 settembre verrà chiusa anche il punto al palazzetto dello sport di Ponte di Piave. Una scelta dettata dalla riduzione delle prenotazioni. Per contro vengono aperte due nuove sedi: la prima (già attiva dal 17 settembre) al nido integrato “La Tartaruga” di via Fogazzaro 8 di Vedelago – ora in funzione dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 20,
Al Ca’ Foncello ambulatorio di consulenza per le vaccinazioni pediatriche I genitori che hanno dubbi sulla vaccinazione contro il Covid-19 nei bambini e nei ragazzi possono rivolgersi per un parere all’ambulatorio dedicato che l’azienda sanitaria della Marca trevigiana ha attivato nella Pediatria dell’ospedale Ca’ Foncello. A disposizione dei genitori c’è il primario Stefano Maratelossi. “L’ambulatorio – spiega il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi – è uno strumento utile per le famiglie che hanno qualche dubbio circa l’importanza della vaccinazione dei propri figli. Va ad affiancarsi all’importante lavoro che sul tema stanno già facendo i pediatri di libera scelta sul territorio”. L’accesso all’ambulatorio è su prenotazione, telefonando alla segreteria della Pediatria dalle 8.30 alle 15 allo 0422 322263.
Professioni Sanitarie, attesi a Treviso 750 nuovi studenti ma dal primo ottobre aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 – e la seconda al centro servizi per anziani di Roncadelle di Ormelle – in funzione dal 22 settembre tutti i mercoledì dalle 8 alle 20. Al PalaFiera di Godega di Sant’Urbano dal primo ottobre il centro resterà chiuso il sabato e la domenica, mentre giorni e orari rimangono
Hub vaccinale di Villorba (foto Ulss2 Marca trevigiana)
invariati sia per il Centro Hub di Villorba (tutti i giorni dalle 8 alle 20 compresi i festivi) sia per quello allestito alla Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier, aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13.
Sono ben 750 gli studenti delle Professioni Sanitarie che saranno accolti dall’Ulss 2 nel prossimo anno accademico. Le graduatorie di ammissione sono in pubblicazione proprio in questi giorni da parte dell’Università di Padova. Di certo si tratta di un numero di studenti che non ha precedenti, grazie al potenziamento deciso della Regione. Sei i corsi di laurea attivi: assistenti sanitari, infermieri, igienisti dentali, audioprotesisti, tecnici di radiologia e ostetriche, a cui si aggiungono i corsi per fisioterapisti e per terapisti occupazionali all’Ircs “Nostra Famiglia” di Conegliano. Oggi gli iscritti sono 601 e la nuova ondata di studenti in arrivo porterà al coinvolgimento, nell’arco dei tre anni, di 1.075 futuri professionisti della sanità. Un aumento di studenti che sta già facendo programmare all’Ulss 2 il potenziamento della sede e l’incremento del personale docente.
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Cultura
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Appuntamenti. La bilioteca comunale di Zero Branco presenta i prossimi eventi culturali in programma
Al Teatro Comisso la rassegna teatrale in prosa “Oltre la maschera” L
’estate è ormai giunta alla sua fine, ma non per questo finiscono anche gli eventi e gli appuntamenti culturali del Comune di Zero Branco, che per la stagione autunnale ha in programma un ricco programma di spettacoli teatrali per rallegrare i sabati dei mesi di settembre e di ottobre e trascorrerli in buona compagnia, seduti all’interno del Teatro Comisso. L’Associazione Streben Teatro, con il patrocinio del Comune di Zero Branco e della Biblioteca comunale di Zero Branco, ha infatti organizzato presso il Teatro Comisso, la rassegna teatrale di prosa a Zero Branco “Oltre la maschera”, che ha preso il via lo scorso sabato 11 settembre alle ore 21, con “Due unici!!!” della Compagnia La Ringhiera di Vicenza, che ha messo in scena la commedia “Il casino di campagna” di August von Kotzebue e la commedia “Domanda di matrimonio” di Anton Cechov. A seguire questo spettacolo, sabato 18 settembre alle ore 21, andrà in scena presso il palcoscenico del Teatro Comisso “I due gemelli veneziani”, una commedia di Carlo Goldoni interpretata dalla Compagnia Stabile del Leonardo di Treviso. Per sabato 2 ottobre, ore 21, è prevista invece la commedia di Luigi Lunari “Tre sull’altalena”, che verrà messa in scena dalla
Per questo autunno, l’Associazione Streben Teatro di Treviso, con il patrocinio del Comune di Zero Branco e della biblioteca, ha organizzato quattro imperdibili appuntamenti teatrali nei mesi di settembre e ottobre
Compagnia Streben Teatro di Treviso. La rassegna di prosa teatrale si chiuderà poi sabato 23 ottobre alle ore 21 con un
Quattro appuntamenti all’insegna del grande teatro in prosa: in scena Cechov, Goldoni, Fo e molti altri doppio appuntamento, sempre targato Compagnia Streben Teatro di Treviso, che questa volta porterà sul palco “Coppia aperta, quasi spalancata”, una commedia di Dario Fo e Franca Rame, e “I danni del tabacco”,
un monologo agrodolce di Anton Cechov. Il prezzo del biglietto (per serata) è di 10 euro intero e 5 euro ridotto (valido per bambini fino ai 12 anni e senior over65). Per maggiori informazioni e prenotazioni, sarà possibile contattare l’Associazione Streben Teatro All’indirizzo email info@strebenteatro.it o al numero di telefono 3921953869. L’accesso sarà garantito solo ai possessori di green pass o di tampone negativo valido (ai sensi del Decreto Legge 23 luglio 2021, n.105). Gaia Zuccolotto
La mostra su Martino Zanetti riporta l’[e]Design Festival a Treviso: visite e incontri fino al prossimo 3 ottobre Torna [e]Design Festival con la mostra ‘Martino Zanetti. Colore e Prospettiva’, a cura di Paola Bellin e Luciano Setten, che dal 9 settembre al 3 ottobre 2021è visitabile presso la Sala Foffano e il Chiostro maggiore del Museo Santa Caterina. La kermesse è frutto del connubio tra arte e conoscenza e vede protagonista la figura di Martino Zanetti, imprenditore illuminato, artista, studioso, appassionato di cultura umanistica. Anni di ricerca e sperimentazione sul colore e sull’impatto emotivo che questo crea allo sguardo lo hanno condotto ad approfondire nuove tecniche e materiali. Le intuizioni originali date dai suoi studi sulla prospettiva, declinata in ambito teatrale e musicale, dialogano con il fare artistico in una
continua ricerca di conoscenza ed esplorazione del pensiero. Inoltre, giovedì 16 settembre alle ore 18:00, presso l’Auditorium di Santa Caterina, si terrà “Daniele Barbaro e Martino Zanetti. Un enigma di 400 anni”, un incontro che vedrà la partecipazione di Martino Zanetti, Donatella Bertelli e Barbara Codogno e che sarà incentrato sul tema di come si concilia la pittura astratta con la cultura del Rinascimento veneta e veneziana. Maggiori informazioni sulla mostra e sul festival sono disponibili al sito ufficiale www.edesignfestival.it. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18. L’ingresso è con biglietto museale, alternativamente al costo di 3 (solo mostra). (g.z.)
Sport
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Bebe Vio. Trionfo alle Paralimpiadi di Tokyo per l’atleta di Mogliano Veneto
“Sembrava impossibile, allora si può fare due volte”
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bravi al mondo. eatrice “Bebe” Vio ha trionfa“Se sembra impossibile allora si to a Tokyo. La portabandiera degli azzurri alle Paralimpiadi di può fare due volte - ha detto Bebe quest’anno ha conquistato il suo se- sul suo profilo Instagram e poi ai condo oro paralimpico nel fioretto media presenti ha aggiunto –. Ad femminile, categoria B. La 24enne aprile ho avuto un’infezione da originaria di Mogliano Veneto ha stafilococco molto grave tanto che battuto la cinese Jingijng Zhou che si prospettava l’amputazione del aveva già sconfitto nella finale di Rio braccio sinistro e anche la morte. È stato un minel 2016 quando racolo che io Bebe aveva conDopo l’ultima stoccata, sia riuscita ad quistato l’oro. ha anche infranto andare a TokA Tokyo, yo e questo oro dopo l’ultima il protocollo ed è andata pesa ancora stoccata, Bebe a salutare con un “pugno molto di più ha anche incontro pugno” il presidente di questo di franto il protodel comitato italiano Rio. Devo rincollo ed è andata a salutare paralimpico Luca Pancalli graziare l’ortopedico che con un “pugno mi ha operato contro pugno” il presidente del comitato italiano e tutto lo staff che mi ha aiutata paralimpico Luca Pancalli. Uno a prepararmi. È stata un’impresa strappo alla regola doveroso per che sembrava davvero impossibile. Ed è per questo che ho pianto chi, come lei, ha toccato ben due così tanto”. volte il gradino più alto del podio conquistando l’oro battendo i più Lucia Russo
Run for Children da record: grande successo per la maratona di beneficienza a Treviso Una serata da record, oltre ogni previsione. Run for Children è stata una festa lunga 7 chilometri, che ha invaso e coinvolto il cuore di Treviso. L’obiettivo era raccogliere fondi per “Giocare in corsia”, l’iniziativa della Lilt che dal 1994 porta sorrisi e spensieratezza ai piccoli ospiti dei reparti di pediatria di Treviso e Conegliano. Le cifre ufficiali saranno comunicate nei prossimi giorni, ma i numeri sono più che significativi: 1700 iscritti rappresentano il nuovo record di partecipazione per l’evento podistico organizzato da Gianluca
Sacilotto, Fabio Simionato e Norma Pezzutto. E la donazione a “Giocare in corsia”, dopo i quasi 40 mila euro raccolti nelle prime tre edizioni, andrà di pari passo. L’entusiasmo della ripartenza, dopo l’annullamento dell’edizione 2020, ha generato un piccolo miracolo: mai la Run for Children aveva raggiunto un tale picco di adesioni. Applaudito alla partenza il sindaco di Treviso, Conte: “Run for Children è beneficenza totale. Finalmente ci siamo: avevamo bisogno di rivederci, di riappropriarci dei nostri spazi. Fatelo con prudenza: il green pass
dev’essere dentro la nostra testa”, ha detto il “primo cittadino”, questa volta senza vestire i panni di atleta. Al suo fianco, oltre agli assessori Alessandro Manera e Andrea De Checchi, il sindaco di Ponte di Piave, Paola Roma, lei sì in veste di podista. E poi l’assessore regionale Federico Caner e il presidente provinciale della Lilt Alessandro Gava, che ha sottolineato la disponibilità dei volontari di “Giocare in Corsia”, ma anche il costante impegno degli organizzatori della Run for Children (“Creare un evento di successo è possibile, confermarsi è più difficile”).
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Padova
Urbs picta
NUMERI DA RECORD PER IL PATRIMONIO UNESCO I CICLI AFFRESCATI ATTRAGGONO IL TURISMO
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i sono grande entusiasmo e altrettanto fermento attorno all’eccezionale valore artistico e storico dei capolavori della “Padova Urbs picta”, sui quali il 24 luglio scorso l’UNESCO ha posto il proprio sigillo, riconoscendoli alla fine di un percorso lunghissimo e corale, durato venticinque anni, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Entusiasmo confermato dai numeri dei visitatori, mai così elevati in nessuno degli otto luoghi che compongono il “sito seriale”. Nei mesi di giugno, luglio e agosto la Cappella degli Scrovegni (dove nel periodo di Ferragosto c’era il tutto esaurito) ha registrato circa 27.000 ingressi, una media di novemila al mese. Quattromila visite al mese per il Palazzo della Ragione. Un successo, se si considera che gli ingressi sono sottoposti alle rigide regole dell’emergenza sanitaria. Moltissimi gli stranieri, tanti dei quali soggiornano in città. “Ma il nostro grande obiettivo è di rafforzare l’offerta e di arrivare a 35mila ingressi all’anno per ogni luogo”, dichiara l’assessore alle Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio. Piani di implementazione che, subito dopo l’iscrizione, sono diventati il nuovo obiettivo del Comitato di Candidatura, tramutato in Comitato di Pilotaggio del sito. Alla fine di agosto la giunta del Comune di Padova ha approvato un articolato progetto del valore di un milione di euro per il Museo degli Eremitani, che sarà presentato al Ministero dei Beni Culturali per concorrere all’assegnazione dei Fondi Cultura stanziati per la tutela, la conservazione, il restauro, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. L’obiettivo è valorizzare il complesso artistico, raggiungendo un’offerta culturale e complessiva, con strumenti sempre aggiornati ed efficaci di monitoraggio, finalizzati alla conservazione preventiva. Ma anche con nuovi strumenti di comunicazione e valorizzazione tecnologicamente avanzati. Proprio a questo scopo è in preparazione il bando di gara per l’assegnazione della campagna
di comunicazione e promozione turistica di “Padova Urbs picta”, i cui costi saranno coperti con una tranche del finanziamento da due milioni di euro concesso dal Ministero dei Beni Culturali al Comune di Padova. Il Comitato di Pilotaggio, inoltre, ha aperto dei tavoli di lavoro con l’Orto Botanico – sito UNESCO dal 1997 – per avviare, così come richiesto dal Ministero e dal Centro del Patrimonio Mondiale, una stretta collaborazione per la costruzione di azioni sinergiche di promozione e comunicazione a livello locale e non solo. Altro obiettivo è la creazione di un dialogo con la cittadinanza sul tema della cultura e dell’arte padovana che possa essere declinato nelle diverse forme di benessere della comunità. Una delle prime attività – legate ai tavoli delle Idee, costituiti durante l’iter di candidatura e fulcro del dialogo fra Comitato, associazioni del territorio e cittadini – è “Padova Urbs picta – ROADMAP nei Quartieri”: un ciclo di incontri dedicati al racconto del sito UNESCO nelle varie sale civiche della città. Essere Patrimonio Mondiale significa anche saper creare nuove connessioni con enti e luoghi omologhi, che comunque abbiano una simile vocazione culturale e turistica. Ecco allora che il Comune di Padova è pronto alla firma di un protocollo di intesa fra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e gli enti che rappresentano i siti e gli elementi UNESCO, allo scopo di favorire la diffusione della conoscenza e la valorizzazione del Patrimonio presente nel territorio in tutte le scuole. Anche l’attività di conservazione prosegue, con i lavori di restauro in corso alla Cappella di Santa Caterina – conosciuta anche come Cappella delle Benedizioni – nella Basilica del Santo. I lavori, voluti dalla Pontificia Basilica Antoniana, sono diretti dalla professoressa Giovanna Valenzano, prorettore al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università degli Studi di Padova e sono resi possibili da un co-finanziamento di CariPaRo e Comune di Padova.
Padova Urbs picta
UN RISULTATO STORICO FRUTTO DI UN’ALLEANZA VIRTUOSA FRA ENTI PUBBLICI, PRIVATI E RELIGIOSI A SOSTEGNO DI UN PROGETTO PER LA CITTÁ IL VESCOVO "CAPOLAVORI DI VITA E DI FEDE"
F U I L C O M I TAT O PER LA C A N D I D AT U R A A DECIDERE CHE GLI OTTO SITI DOVESSERO ESSERE C O N S I D E R AT I UN UNICUM INSCINDIBILE
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ulla nasce per caso. L’inserimento della “Padova Urbs picta” nella World Heritage List ha avuto nel Comitato per la Candidatura UNESCO un sostegno fondamentale e prezioso. Costituito formalmente nel 2016, il Comitato ha alle spalle una collaborazione fra i partner già avviata da alcuni anni. Capofila, il Comune di Padova. Membri, gli enti proprietari degli edifici e dei complessi monumentali che conservano i cicli affrescati: l’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio, la Delegazione Pontificia e Veneranda Arca del Santo, la Diocesi di Padova. A cui vanno aggiunte la Regione del Veneto e la consulenza scientifica del Ministero della Cultura attraverso l’Ufficio UNESCO, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, le province di Belluno Padova e Treviso, oltre naturalmente all’Università degli Studi di Padova. Il 19 aprile 2018 nel corso di una cerimonia a Palazzo della Ragione gli enti pubblici, privati e religiosi protagonisti di questa
alleanza virtuosa sottoscrissero un protocollo di intesa per la definizione del piano di gestione degli otto luoghi. Proprio perché sono considerati un unicum inscindibile per la stretta relazione che c’è fra le opere realizzate, la decisione fu che i siti dovessero essere gestiti unitariamente e in modo coordinato e sinergico fra i vari attori. Dopo anni di collaborazione con il Comune di Padova – che è proprietario della Cappella degli Scrovegni, di Palazzo della Ragione e dell’Oratorio di San Michele – e con il Ministero della Cultura per definire nel modo migliore il documento di candidatura, la soddisfazione del risultato storico raggiunto è stata immensa da parte di tutti.
IL SUPPORTO SCIENTIFICO DELL’UNIVERSITÁ Nella lunga fase di messa a punto della candidatura, il Comitato è stato affiancato per la parte scientifica dall’Università di Padova. “Gioisco come cittadino”, ha dichiarato il rettore Rosario Rizzuto quando ha appreso la notizia della proclamazione UNESCO, lo scorso 24 luglio. “Vedere inserita la Padova Urbs picta nella World Heritage List è una soddisfazione anche per l’ateneo e per tutto il mondo accademico che con entusiasmo ha dato il suo contributo al successo della proposta. L’idea, innovativa nel suo campo, di proporre un sito seriale per la candidatura si è rivelata vincente e – spiega il rettore – restituisce al meglio l’idea di una città, qual è Padova, nella quale arte e cultura sono diffuse capillarmente, capaci di innervare tutto il territorio”. Per Rizzuto “l’Urbs Picta si affianca, nei patrimoni UNESCO della città, all’Orto Botanico dell’Università di Padova, in un’efficace sinergia con l’obiettivo di valorizzare sempre più la nostra splendida città”. L’Orto Botanico di Padova, il più antico orto botanico del mondo, venne istituito nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, che allora costituivano la grande maggioranza dei “semplici”, medicamenti che provenivano direttamente dalla natura. Nei secoli è stato al centro di una fitta rete di relazioni internazionali, esercitando una profonda influenza nell’ambiente della ricerca e svolgendo un ruolo preminente nello scambio di idee, di conoscenze, di piante e di materiale scientifico. Per questo nel 1997 è diventato Patrimonio Mondiale UNESCO come bene culturale, testimoniando uno scambio di influenze considerevoli nelle scienze botaniche e costituendo una testimonianza eccezionale di tradizione culturale.
“Siamo molto felici di questo importante riconoscimento che porta la città e una parte significativa del suo patrimonio artistico, culturale ma anche religioso a un’appartenenza mondiale dell’umanità, riconoscendone il valore universale. Essere patrimonio – dichiara monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova – indica non solo la preziosità del bene ma anche il suo grande essere generativo di altri beni per l’oggi e per il futuro, qualcosa da tutelare, custodire e tramandare”. La Diocesi di Padova è proprietaria di due dei complessi monumentali del “sito seriale”: lo splendido Battistero del Duomo, capolavoro di Giusto de’ Menabuoi, e la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, a due passi dalla Cappella degli Scrovegni. “Beni che danno lustro alla città, ma che rendono merito anche alla sua storia e alla sua cultura, così pregne di testimonianze di fede. Tutti i siti del circuito – afferma il vescovo – raccontano una Padova del Trecento in cui vita e fede, concretezza e spiritualità, ambito civile e religioso si intrecciano fortemente. Se pensiamo al Battistero, siamo di fronte all’intera storia della salvezza, un gioiello artistico che ancora oggi è aperto al culto per vivere in particolare il sacramento del battesimo, punto d’inizio della vita cristiana. Altro luogo di culto è la Chiesa degli Eremitani, che porta il segno e la memoria di ulteriori storie: la ferita dei bombardamenti e l’impegno del recupero. Chi visiterà questi ambienti potrà ammirare la bellezza artistica nel contesto di una vita religiosa tutt’ora presente e praticata. C’è l’augurio che queste realtà siano colte dal visitatore anche nel loro valore di testimonianza di fede”.
Padova Urbs picta
I LUOGHI DELLA PADOVA DEL TRECENTO DALLA BASILICA E DAL CONVENTO DEL SANTO AGLI SPLENDORI DELLA REGGIA CARRARESE LA PROCLAMAZIONE A PAT R I M O N I O U N E S C O È U N R I N N O VAT O IMPEGNO A CUSTODIRE E DIFFONDERE U N PAT R I M O N I O D ’A RT E UN I C O A L M O N D O
U
no degli straordinari complessi monumentali del sito seriale dei cicli affrescati del Trecento patavino è rappresentato dalla Basilica e dal Convento di Sant’Antonio, con il limitrofo Oratorio di San Giorgio. Per padre Oliviero Svanera, da pochi giorni ex rettore della Basilica, essere in prima fila con i propri tre siti nella proclamazione UNESCO “diventa motivo non solo di un rinnovato impegno nel custodire e diffondere un patrimonio d’arte unico al mondo”. È di più. “Per noi Chiesa – spiega – diventa un’opportunità per rinnovare una proposta di incontro con la fede che ha originato queste opere”. Attraverso gli affreschi presenti nella Basilica, infatti, “va ricordato anche l’immenso patrimonio d’arte rappresentato dalle sculture della tomba del Santo, piuttosto che del Donatello del presbiterio. Vogliamo far emergere – afferma padre Svanera – oltre agli aspetti turistici o tecnici o culturali di sguardo sulla bellezza di queste opere, la possibilità di incontro con colui che in queste opere è significato, Cristo Salvatore. È la via del Vangelo, della evangelizzazione attraverso la via pulchritudinis di cui parla papa Francesco in ‘Evangelii gaudium’. La via della bellezza che, a partire dall’esperienza dell’incontro con l’arte che suscita stupore, può aprire la strada della ricerca di Dio e disporre il cuore e la mente all’incontro col Cristo, bellezza incarnata offerta da Dio agli uomini per la loro salvezza”. Altro luogo straordinario, la Reggia Carrarese
con la splendida Cappella affrescata da Guariento. Reggia che è di proprietà dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti e che, come spiega il suo presidente Antonio Daniele, ha condiviso attivamente il progetto di candidatura e sviluppato la collaborazione con gli altri soggetti coinvolti. “Ci auguriamo – afferma Daniele – che ci siano nuove simpatie e solidarietà, interesse dei pubblici poteri e mecenatismo attivo tali da metterci nella condizione di rafforzare l’opera di conservazione, tutela e valorizzazione del complesso monumentale della Reggia Carrarese. L’Accademia, grazie al contributo e alla competenza dei suoi soci, non mancherà di offrire il suo apporto costante in termini di approfondimenti scientifici e ampie occasioni divulgative, tali da far progredire la consapevolezza collettiva e specialistica rispetto a un bene architettonico e pittorico che merita senz’altro la definizione di patrimonio universale dell’umanità”.
APP E BIGLIETTO UNICO PER I VISITATORI “Padova Urbs picta” è l’applicazione ufficiale per smartphone per immergersi nella città del Trecento: interazione di immagini, testi, mappe, racconti e musica, uno strumento di arricchimento e guida, con la possibilità di visualizzare e ascoltare la narrazione dei contenuti di approfondimento sui vari siti. La app è stata creata per il Comune di Padova dalla startup Meeple dell’ateneo patavino con il contributo della Regione del Veneto e di DoIT Viaggi. Con la “Padova Urbs picta Card” i visitatori avranno a disposizione un biglietto unico per tutti i luoghi del sito. Per i turisti la card potrà avere validità 48 o 72 ore – al costo rispettivamente di 28 e 35 euro – e include nel prezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici. Per i residenti della provincia di Padova è disponibile una card della durata di 6 mesi al costo di 25 euro (l’utilizzo dei mezzi pubblici non è compreso). Questo biglietto unico può essere acquistato sia in formato fisico che digitale e viene venduto alla biglietteria dei Musei Civici, attraverso il sito web della Cappella degli Scrovegni www.cappelladegliscrovegni.it, tramite il Contact Center +39 049 2010020 e ai punti IAT della città.
Padova Urbs picta
CURIOSITÁ DEL “SITO SERIALE” UNESCO IL SITO IN CIFRE 4 componenti – Scrovegni ed Eremitani; Cittadella antoniana; Palazzo della Ragione, Reggia, Battistero e le loro piazze; San Michele. 8 luoghi – Cappella degli Scrovegni; Chiesa dei santi Filippo e Giacomo agli Eremitani; Palazzo della Ragione; Battistero della Cattedrale; Cappella della Reggia Carrarese; Basilica e Convento del Santo; Oratorio di San Giorgio; Oratorio di San Michele. 19,96 – sono gli ettari di zona dei siti. 530 – sono gli ettari di zona di protezione dei siti. 3.694 – sono i metri quadrati di pareti affrescate. 6 artisti – Giotto, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi, Jacopo da Verona. 9 partner del progetto – Comune di Padova, Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, Basilica e Convento di Sant’Antonio – Delegazione Pontificia, Veneranda Arca del Santo, Diocesi di Padova, Università degli Studi di Padova, Soprintendenza, Ministero della Cultura, Regione del Veneto. 100 – le associazioni e i privati cittadini coinvolti nel percorso di partecipazione “Tavoli delle idee”. 95 – gli anni di storia dell’arte condensati in un unico percorso.
IL REALISMO E LA SCIENZA C’è un’immagine che stride con l’immaginario iconografico del Medioevo nella narrazione dell’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni. È la stella cometa che accompagna i tre saggi verso la capanna in cui è nato Gesù, rappresentata da Giotto come una palla infuocata che illumina il cielo notturno. Contravvenendo alla tradizione della stella a più punte, secondo gli storici Giotto avrebbe infatti rappresentato la stella cometa di Halley, che nel 1301 aveva solcato i cieli di Padova. L’artista avrebbe assistito a quel passaggio e deciso di rappresentare la cometa in maniera realistica, proprio così come l’aveva vista.
Giotto, "Adorazione dei Magi" Cappella degli Scrovegni
GIOTTO, LA RESA DELLE EMOZIONI
Giotto, "Le madri" Cappella degli Scrovegni
La ricerca dell’espressività dei personaggi rappresentati costituisce uno degli elementi della “rivoluzione giottesca”, proseguita dai suoi seguaci. Sono tante le figure della vita laica e della tradizione religiosa nella narrativa di Giotto che nel sito dei cicli affrescati della Padova del Trecento esprimono emozioni, sofferenze, gioie e paure attraverso espressioni dei volti, posizioni dei corpi, gestualità rappresentate. C’è un particolare venuto alla luce nella Cappella degli Scrovegni solo nel corso della campagna di restauri del 2000: nella scena che rappresenta la Strage degli Innocenti, caratterizzata da un’atmosfera di grande dolore, si vedono le lacrime delle madri disperate per l’uccisione dei loro piccoli.
LA PROSPETTIVA PRIMA DELLA PROSPETTIVA A rendere unici al mondo gli affreschi inseriti nella World Heritage List dell’UNESCO c’è l’uso della prospettiva prima della prospettiva. Nella storia dell’arte questa tecnica di rappresentazione dello spazio viene teorizzata da Leon Battista Alberti nel Quattrocento, ma si riscontra in tutta la pittura giottesca. La ricerca innovativa e all’avanguardia intuita da Giotto trova la sua massima espressione nei due affreschi ai lati dell’arco trionfale della Cappella degli Scrovegni: due finti spazi architettonici che costituiscono una novità assoluta, mai dipinta in precedenza. Sono i cosiddetti “coretti”, due stanze vuote e senza figure che consentono al maestro toscano di dimostrare la propria abilità nella resa dello spazio, con una prospettiva ancora empirica e intuitiva, che Giotto concepisce pienamente solo a Padova.
Giotto, "Coretto" Cappella degli Scrovegni
IL PRIMO BACIO DELLA STORIA DELL’ARTE Giotto, "Incontro di Gioacchino ed Anna alla Por ta Aurea" Cappella degli Scrovegni
Fra le scene della Vita di Maria e della Vita di Cristo dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni c’è un episodio che meraviglia e illanguidisce l’occhio attento: è la rappresentazione del bacio tra Anna e Gioacchino, genitori di Maria e nonni di Gesù. In un Vangelo apocrifo si racconta che Gioacchino fosse stato mandato in esilio perché incapace di generare figli. Lontano dalla sua amata sposa, vive un’esistenza di solitudine ma, grazie all’intervento divino, giunge un angelo a dargli la lieta novella: Anna aspetta un figlio e lui può essere riammesso alla vita della comunità. Giotto dipinge la scena del ricongiungimento dei sue sposi, che suggellano la ritrovata unione con un bacio di vero amore.
LA COMMITTENZA FEMMINILE Una delle caratteristiche peculiari del sito è che una buona parte delle committenze agli artisti erano fornite da cittadini e personaggi laici della comunità patavina. Spiccano i nomi di due personaggi femminili, potenti e noti all’epoca. Agli Eremitani si distingue la committenza femminile della nobildonna Traversina Cortellieri a Giusto de’ Menabuoi per la decorazione della cappella dedicata al figlio Tebaldo. Nel Battistero della Cattedrale è palese quella di Fina Buzzaccarini, che incaricò lo stesso de’ Menabuoi, che rese sentimenti ed espressività secondo una sensibilità femminile pur mantenendo sempre vivo l’intento celebrativo delle pitture. Nella “Storia della Salvezza” risalta il nuovo interesse rivolto alle donne: oltre a Fina, presente in diverse scene nel suo abito rosso, sono raffigurate le sue tre figlie e la sorella suor Anna accanto a personalità della corte dei Carraresi, come il Petrarca.
Giusto de' Menabuoi, "La rinascita di san Giovanni Battista" Battistero del Duomo
#Regione
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Innovazione. Nasce Tech4Life, la rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali
La tecnologia robotica a servizio della medicina P
assa attraverso il grande tema della salute una delle sfide oggi più alte per il mondo dell’innovazione e, pure, delle amministrazioni pubbliche. A esserne convinto Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Innovazione, anima e motore di Tech4Life, la rete innovativa del biomedicale, la ventunesima istituita in Veneto, interamente dedicata alla realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici che abbiano come obiettivo il miglioramento di salute e benessere delle persone. Un progetto fortemente voluto dalla Regione, in prima linea proprio Marcato, che ha chiamato a raccolta Università venete e imprese attraverso Confindustria. “Sono 58 i protagonisti della nuova rete che mette a sistema le maggiori realtà regionali attive nell’innovazione tecnologica legata al benessere e alla salute – spiega l’assessore –: 38 piccole e medie aziende e 10 grandi imprese dell’industria biotecnologica, 7 Dipartimenti universitari degli atenei di Verona, Padova, Venezia (Ca’ Foscari), una Digital Innovation Hub e un’ associazione di categoria, Confindustria. La Regione ci mette le risorse, la rete d’imprese svilupperà gli strumenti. Abbiamo messo in campo il meglio per affrontare una sfida che nessuno si
sarebbe mai aspettato e alla quale non potevamo certo sottrarci. In tre anni abbiamo investito 97 milioni di euro per reti innovative, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità con l’avvio di un nuovo network. Tech4Life è la risposta tutto questo, vale a dire all’imperativo di dare riposte immediate e di assoluta eccellenza a un cambiamento che chiede di essere, piaccia o no, governato”. Di cosa si occuperà, nel concreto, la nuova rete nata su iniziativa di Confindustria Verona, Veneto Centro e regionale? “Promuoverà la realizzazione di progetti nel campo della ricerca industriale di nuove tecnologie
Sono 58 i protagonisti tra imprese e dipartimenti universitari. Marcato: “In tre anni abbiamo investito 97 milioni, la pandemia ci ha imposto un salto di qualità” robotiche in ambito sanitario e per lo sviluppo di dispositivi medici rivolti al miglioramento del benessere della persona – illustra Marcato –. Entrando nel dettaglio, particolare attenzione sarà rivolta agli ambienti di cura pubblici e privati con riferimento al monitoraggio da remoto di casi cronici e ai temi legati alla telemedicina, la valutazione rapida delle condizioni del paziente, l’accesso semplificato
alle prestazioni sanitarie oltre all’efficientamento delle piattaforme per l’identità digitale del paziente come chiave di accesso alla digitalizzazione delle interfacce di comunicazione degli istituti ospedalieri pubblici e privati con gli utenti. Svilupperà i temi dell’assistenza, per una vita indipendente e migliorata, sfruttando le potenzialità tecniche della medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata”. La Regione sta lavorando già dalla precedente programmazione 20142020 per supportare il tessuto imprenditoriale nell’affrontare le sfide che l’Europa aveva fatto proprie in epoca pre Covid. Tra queste: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologi-
L’intervento Giacomo Possamai chiede un cambio di rotta
“Consumo di suolo, mettiamo un freno al cemento” “Nonostante la Regione Veneto nel 2017 abbia approvato la legge n.14 per il “contenimento del consumo di suolo”, continuiamo ad essere tra le regioni peggiori d’Italia”. Così Giacomo Possamai, consigliere regionale del Partito Democratico, di fronte ai dati del recente rapporto Ispra. Con 217.744 ettari totali sottratti alla campagna, di cui 682 solo nel 2020, il Veneto si piazza subito dopo la Lombardia, un dato che sta facendo discutere. “Segno che quella legge davvero non funziona - aggiunge Possamai - e che non basta. E segno, soprattutto, che è necessario un cambio di mentalità prima e di rotta poi, che dimostri una volta per tutte che la Regione ha a cuore
il tema e non si volta dall’altra parte di fronte ad un problema enorme”. Il consigliere ricorda che la lotta alla cementificazione è fra le priorità e si inserisce nel più ampio contesto della tutela dell’ambiente e del contrasto ai cambiamenti climatici, le vere sfide del presente e futuro. Ricorda anche le proteste degli agricoltori, visto che nel conto del terreno consumato c’è anche tanto suolo agricolo, compreso quello occupato per impianti fotovoltaici a terra. E ancora: i sempre più frequenti fenomeni di grave maltempo che colpiscono il territorio trovano gioco facile nel provocare danni se la terra è oggetto di una cementificazione senza freni. Non da ultimo,
le opportunità legate alla rigenerazione degli edifici, dagli ingenti contributi statali rivolti agli enti locali ai bonus nel settore dell’edilizia destinati ai privati, offrono un’occasione straordinaria per restituire vita alle tantissime costruzioni vetuste. “Sorge spontaneo chiedersi come mai in Veneto si continui a divorare suolo ogni anno continua Possamai - quando vi sono sparsi sul territorio migliaia di capannoni abbandonati ed intere aree industriali dismesse che potrebbero essere tranquillamente riqualificati e resi nuovamente utilizzabili, anche per accogliere, quei pannelli fotovoltaici che si moltiplicano inspiegabilmente su suolo coltivato”.
co e l’innovazione. Oggi il supporto continua attraverso una nuova programmazione 2021-2027 che punta a guidare il mondo produttivo verso un’ economia innovativa, intelligente e verde. “Nel triennio, per le 20 reti riconosciute dalla giunta regionale tra 2016 e 2020, abbiamo messo in campo 56 milioni di euro, quindi 8,5 milioni di euro dalle Università e 32,4 dalle imprese. Ciò significa che, in totale – conclude l’assessore Marcato –, il Veneto ha investito 97 milioni di euro in tre anni per sostenere ricerca e innovazione delle nostre aziende che, come sappiamo bene, sono in prevalenza piccole e medie imprese”. Nicoletta Masetto
Regione
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Turismo. Confortanti i primi dati su arrivi e presenze in Veneto, il punto al G20 delle spiagge a Jesolo
“Ad agosto tutto esaurito al mare, milioni di presenze sulle coste”
L’assessore Caner: “fondi raddoppiati con la nuova programmazione”. Calzavara fa il punto sulle concessioni demaniali e coinvolge le destinazioni turistiche
E
ra nazionale, in ambito turistico, dopo il blocco della pandemia, che ci consente di fare delle riflessioni importanti sul mondo del turismo – continua Caner -. Il Covid ha evidenziato alcune criticità nel modello di sviluppo delle destinazioni balneari e, di conseguenza, ha accelerato alcune riflessioni. Ragionamenti che saranno al centro del nuovo piano strategico del turismo regionale”. L’innovazione di prodotto, tema che continua ad essere centrale per superare determinati paradigmi di maturazione delle destinazioni, ma anche la valorizzazione dell’accoglienza e del capitale umano e una spinta dell’offerta sul digitale, diventano oggi le chiavi di lettura per ritornare a essere competitivi a livello internazionale. “Grazie alla comunicazione e alla promozione dobbiamo essere capaci di trasferire questi valori nell’offerta turistica regionale per rigenerare l’incoming nelle nostre destinazioni”, conclude l’assessore al turismo. Altro tema toccato dal G20 è quello, delicatissimo e controverso, della gestione delle spiagge, patrimonio demaniale, al centro
’ il turismo balneare a trascinare la ripresa del settore in buona parte del Veneto. La conferma arriva dalla quarta edizione del G20 delle spiagge, il summit delle destinazioni balneari italiane con almeno 1 milione di presenze turistiche annue, ospitato quest’anno a Jesolo. “Oggi, nella seconda estate ai tempi del Covid, gli arrivi e le presenze ci lasciano ben sperare. – afferma l’assessore al Turismo Federico Caner - Sulla costa veneta, in montagna ma anche al lago abbiamo raggiunto percentuali importanti (con tassi di occupazione che hanno sfiorato il 97% nel periodo di ferragosto) che segnano la ripresa del comparto. Oggi le presenze domestiche rappresentano una percentuale importante nella bilancia turistica Veneta, con un livello di soddisfazione percepita che supera l’88% rispetto ai dati del 2020. Il primo semestre 2021, periodo che non tiene dunque conto del boom dei mesi clou dell’estate e con un giugno ancora in parte interessato dalle limitazioni imposte dalla pandemia, si chiude con 2,8 milioni di arrivi
e più di 10,5 milioni di presenze. Flussi che garantiscono una boccata di ossigeno a tutti i comprensori turistici. Fino a giugno, nei 120 km di costa Veneta abbiamo raggiunto i 4 milioni di presenze e credo che, grazie anche a questo momento di confronto con le altre destinazioni balneari, oggi più che mai, sia necessario guardare con ottimismo a questa ripartenza, puntando anche sul tema della sicurezza. Dobbiamo essere bravi a reagire e, insieme, cercare di andare il più lontano possibile per gettare le basi del futuro delle nostre realtà turistiche”. L’assessore ha anche indicato le linee strategiche che il Veneto intende perseguire per definire il futuro della politica turistica regionale: “Blu economy, utilizzo dei fondi Next Generation EU e nuova programmazione comunitaria, con fondi raddoppiati rispetto al passato per un importo complessivo pari al miliardo di euro da utilizzare anche nel comparto turistico, per investimenti nel ricettivo e valorizzare il capitale umano”. “Questo summit rappresenta di fatto il primo evento di caratu-
“Otto infermieri che si turnano ogni 100 ospiti, la cui età media è di 85 anni, attrezzature sanitarie spesso inadeguate. Sono solo la punta dell’iceberg di una miriade di criticità riscontrate nelle 355 Rsa venete e che la pandemia non ha fatto altro che acuire”. Il Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, chiede “senza spirito polemico, ma in maniera costruttiva” la ripresa di un confronto in Regione sulla riforma delle Ipab, ferma addi-
Autonomia. La richiesta di Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale
Francesco Calzavara e Federico Caner
della discussa direttiva europea Bolkestein. Il demanio, nella prima regione italiana per numero di arrivi e presenze, rappresenta una leva strategica all’interno dell’offerta turistica Veneta. “Gli elementi di incertezza che stiamo vivendo da 17 anni, -sottolinea l’asessore regionale al Demanio Francesco Calzavara - e che interessano direttamente le concessioni balneari della costa Veneta, devono suggerire alle pubbliche amministrazioni e agli imprenditori dei percorsi per ripensare alla spiaggia non più solo come luogo di balneazione ma come prodotto turistico integrato nel territorio”. Nella speranza che la normativa italiana abbia forza rispetto alle richieste di chiarimento da parte della Comunità Europea, è comunque auspicabi-
“Riprendiamo il confronto sulla riforma delle Ipab” rittura dal 2000. “È prevista da una legge dello Stato di due decenni fa – commenta – il ritardo dell’amministrazione regionale al riguardo è incommensurabile”. Peraltro, aggiunge lo stesso Lorenzoni, non basta il mero accreditamento, “ma delle iniziative finalizzate a controlli costanti all’interno di queste
strutture, cui i famigliari degli assistiti ripongono massima fiducia”. Oggi, di fatto, le Rsa ospitano quasi esclusivamente anziani non autosufficienti e con patologie invalidanti; ragion per cui sono sensibilmente aumentate le attività e le prestazioni di carattere sanitario. “Tale evoluzione non è sempre
stata accompagnata da interventi concreti ed efficaci finalizzati a migliorare le procedure, le normative e i servizi”. Ecco perché è urgentissima la ripresa di un confronto: “L’attuale contesto ci impone di avere uno sguardo lungimirante. A questo riguardo le Ipab sono destinate a venire trasformate in Centri
le intraprendere percorsi virtuosi, che non siano solo a macchia di leopardo. Calzavara ritiene che “le sedici Organizzazioni di Gestione della Destinazione previste dalla nostra legge turistica, possano in futuro giocare un ruolo chiave nella definizione dell’evoluzione corretta della destinazione balneare come realtà turistica e molti progetti che stiamo portando avanti cvanno proprio in questa direzione-. Come il concetto allargato di destinazione, che si potrà estendere all’insieme delle località balneari venete, ma anche a quelle del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna. Un’idea di modello di sviluppo turistico sostenibile dell’Alto Adriatico (Obere Adria) che sta già evolvendo rispetto ai decenni precedenti”.
servizi organicamente inseriti nella filiera dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali a livello territoriale. Fra le misure concrete, ad esempio, dovrebbe essere presente un medico h24”. Nell’ambito della riforma, infine, “potrebbero rientrare una serie di interventi relativi all’assistenza domiciliare, reale alternativa alle medesime strutture residenziali. Noi, come gruppi di opposizione, ci stiamo ad un dialogo senza pregiudizi”.
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Regione
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Politica. Parla Alberto Stefani, coordinatore regionale in Veneto
“La Lega continua a crescere sul territorio e a raccogliere consensi fra gli amministratori”
“I
n Veneto ben quattordici sindaci, una media di due al mese, e quaranta amministratori locali hanno deciso di iscriversi alla Lega nel 2021. Il nostro è un partito in salute, cresciamo giorno per giorno ovunque, dalle grandi città fino alle realtà periferiche che ci stanno regalando soddisfazioni inaspettate in termini di risultati”. È un bilancio positivo quello tracciato da Alberto Stefani, coordinatore regionale della Lega del Veneto (la nomina a Natale 2020, l’insediamento effettivo a gennaio di quest’anno). Parlamentare e sindaco di Borgoricco, Stefani è partito, giovanissimo militante, dalla base per arrivare ai vertici. “Non è un caso che dal territorio sia iniziato anche il mio lavoro di coordinatore regionale della Lega in Veneto – spiega –. La base è la nostra “anima” autentica, quella più vera. Il territorio è il nostro primo, prezioso e insostituibile interlocutore. Tutte le settimane incontro militanti, sindaci, amministratori e tanti cittadini che sempre più si riconoscono nel nostro partito, nei nostri ideali, nel nostro modo di operare. La prima uscita? In Polesine. L’ultima, solo qualche giorno fa, nel Bellunese”. Un “viaggio” nelle sezioni, poco meno di
quattrocento, che ha portato Stefani in tutte le province del Veneto. “Il contatto con le persone, le relazioni, il confronto, la conoscenza dei territori e delle problematiche che i nostri sindaci e amministratori si trovano ad affrontare sono la “cifra” del nostro partito, il tratto distintivo, quello per il quale le persone ci scelgono e ci danno fiducia – aggiunge il coordinatore –. L’altro marchio, riconosciuto sul campo, è la buona amministrazione. Quando siamo al governo, di realtà importanti come di piccole realtà, non ci batte nessuno. La Lega è il contenitore naturale della buona amministrazione”. Il coordinatore ha visitato più della metà delle quasi quattrocento sezioni della Lega in Veneto, le rimanenti nei prossimi mesi. “La politica non si fa nelle stanze dei bottoni, bensì fuori, in mezzo alla gente – prosegue –. Se vuoi capire come e cosa sta cambiando devi uscire, ascoltare e dare riposte. È quello che stiamo facendo, ad esempio, con i nostri gazebo presenti in maniera capillare sul territorio grazie ai nostri militanti e, in queste settimane, nelle sfide elettorali”. In Veneto sono oltre 140 i sindaci leghisti e numerose le amministrazioni in cui la Lega
è in maggioranza. La prossima sfida si giocherà ora nei circa 80 Comuni (una decina sopra i 15 mila abitanti) in cui si andrà al voto a ottobre. “Una presenza che, a partire dalle prossime amministrative, vorremmo incrementare – auspica Stefani –. Dalla nostra, un trend che ci fa guardare al futuro con entusiasmo e sempre maggiore energia e passione: in questi mesi, in Veneto, è in vertiginosa crescita il numero di giovani che hanno aderito alla Lega o che comunque partecipano alle nostre iniziative. E se il buongiorno si vede dal mattino …”. Nel 2022 in calendario alcune tra le sfide elettorali più importanti: Padova, Verona, Belluno. “Siamo al lavoro per mettere insieme squadre che siano il volto migliore della città che rappresentano. Nomi, storie, esperienze di spessore e di valore, dal volontariato alle professioni, nelle quali la gente possa riconoscersi e alle quali affidare la buona amministrazione non del domani o del dopodomani, ma dei prossimi cinquant’anni. Prima dei nomi vengono i progetti, sia chiaro. È questo il senso del nostro impegno per Padova, città che merita di sognare in grande. Una visione capace finalmente di andare
oltre l’ordinaria amministrazione, pure questa spesso mancata”. Una battuta finale sulle divisioni interne al partito. “La Lega è sempre stata una, lo è anche ora. Noi guardiamo avanti, non abbiamo tempo per le chiacchiere o per chi vorrebbe dividere”. Nicoletta Masetto
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SETTEMBRE 2021
Salute Vaccini anti Covid
Un vademecum dell’Istituto superiore di sanità contro le fake news
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“Bufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza
ufale” e vaccini, le risposte che fanno chiarezza. I vaccini anti Covid causano il contagio, sono sperimentali, non si conoscono ancora gli effetti a breve e lungo termine, modificano il nostro Dna… Sono molte le fake news che circolano sul tema, per questo motivo il Gruppo Vaccini dell’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato sul proprio sito web un vademecum con le risposte alle “bufale” più diffuse che si sentono in giro e si trovano in rete, allo scopo di fare un po’ di chiarezza. “Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende”. Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi, se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing). Prosegue alla pag. seguente
Salute
42 Vaccinazioni anti Covid e giovanissimi
A Treviso un ambulatorio per rassicurare i genitori
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accinare i più giovani, quelli dai 12 ai 18 anni, quelli che rientrano a scuola, che tornano a praticare sport e che vogliono continuare ad incontrare gli amici. Sono molti i ragazzi che sono propensi a vaccinarsi ma che talvolta incontrano le resistenze dei genitori, timorosi sui possibili rischi della vaccinazione anti Covid. E spesso capita che siano gli stessi ragazzi a ricorrere all’aiuto dei sanitari per rassicurare genitori titubanti o addirittura contrari per timore degli effetti collaterali. Per fugare dunque i dubbi dei genitori sulla vaccinazione contro il Covid-19 nei bambini e nei ragazzi, l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha deciso di attivare presso l’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un nuovo Ambulatorio dedicato. “L’Ambulatorio – spiega il primario del reparto, Stefano Martelossi – avrà l’obiettivo di fornire informazioni e consulenze riguardo alle vaccinazioni anti-Covid nell’età 12-18 anni. E’ attivo a partire dallo scorso 24 agosto
e sarà operativo tutti i martedì dalle 16 alle 18”. A disposizione dei genitori, per rispondere ai quesiti, fugare possibili dubbi, valutare eventuali casi particolari, ci sarà il primario Martelossi: l’accesso all’Ambulatorio sarà subordinato alla prenotazione che potrà essere richiesta alla segreteria della Pediatria, telefono 0422-322263, dalle 8.30-15.00. “L’ambulatorio che è stato attivato al Ca’ Foncello dal primario Martelossi – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi - sarà un utile strumento a disposizione delle famiglie che hanno qualche dubbio circa l’importanza della vaccinazione dei propri figli. Andrà ad affiancarsi all’importante lavoro che, sul tema, stanno già facendo i pediatri di libera scelta sul territorio. Colgo l’occasione per ricordare ai ragazzi e alle loro famiglie il ruolo della vaccinazione, sia in termini di prevenzione della malattia e del contagio, sia per permettere ai nostri ragazzi il ritorno a scuola in presenza senza correre rischi”.
L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha attivato un servizio a disposizione per rispondere a quesiti, fugare dubbi, valutare casi particolari
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Vaccini anti Covid
Un vademecum dell’Iss contro le fake news “I vaccini anti Covid sono sperimentali” Con il termine vaccini (o in generale farmaci) sperimentali ci si riferisce a farmaci non ancora autorizzati all’immissione in commercio. Questo non è il caso dei vaccini per Covid-19, il cui uso clinico è stato regolarmente autorizzato dall’Ema. Nel caso dei vaccini anti Covid-19 il processo di sviluppo ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale, tuttavia come riporta la stessa Ema sul proprio sito “un’autorizzazione condizionata garantisce che il vaccino approvato soddisfi i rigorosi criteri Ue di sicurezza, efficacia e qualità e che sia prodotto e controllato in stabilimenti approvati e certificati in linea con gli standard farmaceutici compatibili con una commercializzazione su larga scala”. “I vaccini provocano l’infezione” I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le “istruzioni” per produrre frammenti della proteina che il virus usa per “agganciare” la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. “I vaccinati sono contagiosi” Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti “fallimenti vaccinali”. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati. “Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino” I dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) pubblica periodicamente il resoconto
e le segnalazioni di sospetti eventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanzavaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema. “Il vaccino causa infertilità e aborti” Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati. “Il vaccino modifica il nostro DNA” I vaccini anti Covid-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il Dna. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2. “Il vaccino causa trombosi e miocarditi” Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto beneficirischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali. “Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi” Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus e permettere quindi di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili. “Più vacciniamo più escono nuove varianti” Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento inoltre, compresa la “Delta”, sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi.
Salute Epidemiologia e sorveglianza sanitaria
Covid 19, possibile la diagnosi dai campioni di saliva lasciata sui rifiuti Il risultato di un recente studio condotto dalle Università di Perugia, Padova e Venezia insieme all’ISS su una popolazione di 650mila abitanti in un’area del Nord Italia durante il secondo picco della pandemia
Covid-19 e salute mentale. Sono aumentate le richieste di sostegno
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ltre alle diagnosi dirette (tamponi faringei, tamponi nasali, test sierologici), quelle ricavate dai campioni di saliva lasciati sui rifiuti. Secondo uno studio recentemente pubblicato nella prestigiosa rivista “Science of the Total Environment”, dal titolo “An innovative approach for the non-invasive surveillance of communities and early detection of SARS-CoV-2 via solid waste analysis”, condotto da ricercatori e tecnici delle Università di Perugia, Padova, Venezia e dell’Istituto Superiore di Sanità, è infatti possibile eseguire la sorveglianza sanitaria mediante campionamento indiretto di saliva lasciata sui rifiuti. La ricerca ha indagato la potenziale presenza di Rna di Sars-CoV-2 in 20 diversi siti in un’area del Nord Italia caratterizzata da una superficie di 570 kmq ed una popolazione di 650.000 abitanti durante il secondo picco di Covid-19 (in un periodo compresto tra il 9 gennaio e il 20 febbraio di quest’anno). In ciascun sito è stato campionato un numero da 50 a 100 unità di rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana (tazze da caffè in plastica, bicchieri di plastica, lattine per bevande e bottiglie di plastica) e trasportati in un laboratorio dove sono stati opportunatamente trattati per essere sottoposti ad analisi tramite tampone. Infine, tutti e venti i tamponi (uno per sito) sono stati analizzati presso i laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità; in tre tamponi è stata rilevata la presenza di Rna di Sars-CoV-2. Con l’impatto che il Sars-CoV-2 ha avuto e che sta ancora avendo nella società, si stanno sempre più affermando nell’epidemiologia nuovi approcci multidisciplinari per il monitoraggio e contenimento della diffusione del virus. Fra questi risulta essere di particolare interesse la sorveglianza ambientale di matrici rappresentati dagli scarti urbani e definiti dal gruppo di ricerca “urban waste products”, quali i reflui urbani, i rifiuti solidi, gli aerosol, il particolato atmosferico Essa è caratterizzata da analisi e monitoraggi di tipo non intrusivo, a complemento della sorveglianza clinica, basata invece sulle diagnosi dirette. “I risultati della nostra ricerca – spiega il profes-
sor Alberto Pivato del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Padova, uno degli autori dello studio – aprono nuovi orizzonti per l’applicazione di un approccio per la sorveglianza sanitaria-ambientale basato sul rilevamento di Rna di Sars-CoV-2 su rifiuti che sono stati a contatto con la saliva umana. Il vantaggio principale è quello di poter potenzialmente restituire in tempi rapidi informazioni utili a determinare la presenza del Sars-CoV-2 e/o di altri virus simili non nel singolo soggetto, ma in piccole comunità (come ad esempio scuole, mense, fabbriche, etc.) senza l’ausilio di personale medico specializzato. Tale approccio consentirebbe di rilevare con continuità ed in maniera economica e tempestiva la presenza di virus, consentendo interventi di contenimento più rapidi ed efficaci”.
I Sotto il professor Alberto Pivato
servizi di Salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima segnalano, tra il 2020 e il 2021, un significativo aumwento degli accessi di persone che subiscono le conseguenze dell’epidemia “C’è tutta un’area molto importante dal punto di vista qualitativo e quantitativo – ha spiegato il Direttore del Dipartimento di Psichiatria dell’azienda sanitaria veneziana, il dottor Moreno De Rossi – che ha a che fare con il disagio psicologico prodotto dall’epidemia. Abbiamo voluto fare un’indagine presso i nostri Centri di Salute mentale, otto distribuiti in tutto il territorio, che sono i punti a cui principalmente si rivolgono le persone bisognose d’aiuto. Ebbene, abbiamo notato un incremento significativo di accessi: soprattutto alla fine del 2020 e nei primi mesi di questo 2021 abbiamo avuto circa un 25% di aumento delle richieste di aiuto e di cura”. L’Ulss 3 Serenissima ha verificato la diretta correlazione tra questo impennarsi degli accessi e il Covid-19. “Buona parte delle persone che ci hanno chiesto aiuto – ha sottolineato il Primario De Rossi – si rivolgevano a noi per la prima volta, tanto che questi “primi accessi” sono aumentati addirittura del 30%; si è trattato di persone che prevalentemente presentavano problemi d’ansia, stati depressivi, reazioni di adattamento difficile alla situazione determinata dall’epidemia; tra questi soggetti, numerosi sono quelli colpiti direttamente dalla pandemia: persone contagiate, o ricoverate, o che hanno subìto dei lutti in famiglia. Numerose anche le persone che hanno avuto un effetto diretto della pandemia sulla loro vita personale, soprattutto dal punto di vista economico e lavorativo, e che quindi pagano a livello psicologico i danni notevoli provocati dal Covid-19 nella loro situazione complessiva di vita”.
Salute
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La salute negli ambienti di lavoro
La sfida del millennio contro lo stress Un disagio psicologico e di conseguenza fisico che è legato alla sensazione di inadeguatezza, di non corrispondere alle aspettative degli altri
“Elemento Anima”, per il proprio benessere psicofisico
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l benessere psicofisico in tutte le sue declinazioni, quello che porta ad ascoltare se stessi con passione per conoscersi meglio, rispettarsi e migliorarsi nel modo di porsi e affrontare la quotidianità. E’ questo l’obiettivo di Genny Giambrone e Augusta Basile, due amiche di lunga data prima che colleghe e socie che, già direttrici della scuola di danza di Dance4fun Ssd, hanno deciso ora di dare il via ad una nuova proposta, “Elemento Anima”, uno spazio dedicato alla pratica yoga, in tutte le sue sfaccettature, e alla meditazione. Genny, ballerina professionista ed insegnante oltre che istruttrice di yoga, e Augusta, ballerina professionista laureata in farmacia e in scienze motorie, hanno voluto mettere in comune le loro esperienze e sensibilità. Ne è nato un felice connubio in cui i percorsi di medicina e benessere della cultura occidentale si fondono con le discipline olistiche e spirituali dell’oriente. Dopo un periodo d’inevitabile disagio legato alla pandemia che tuttavia non ha impedito, grazie anche alla comunità in cui sono inserite, alle due donne di continuare a proporsi ai propri iscritti (ne contavano 500 prima della diffusione del Covid) in questi due anni con attività all’aperto della scuola di danza Dance4fun Ssd, Genny e Augusta sono ripartite con questa nuova avventura. Hanno aperto il loro studio “Elemento Anima”, in via Europa 4 ad Albignasego (Pd), dove dal 13 settembre i clienti troveranno un orario composto da diverse tipologie di yoga e meditazione (come Vinyasa, Yin, Yoga in gravidanza e per bambini, Animal Flow, Mindfulness) oltre che al fitness, personal training, pilates, kickboxing, ginnastica dolce e workout in modalità classe o privata, arti miste di combattimento. Ci sono anche i collaboratori olistici che operano sia privatamente che durante i workshops e incontri a proposito di Ayurveda, Reiki, Cristalloterapia, Mindfulness, Massaggi di vario genere, riequilibrio energetico, medicina cinese, i sette chakra e molto altro, come ad esempio i corsi di cura della pelle e di make up con prodotti naturali. Uno spazio creato da un team giovane che vuole rivolgersi a tutti con una particolare attenzione per i giovani e l’invito a prendersi cura, anche solo per un paio d’ore a settimana, dell’ “Elemento anima” per aprire un varco da cui far passare la propria luce personale grazie ad una gestione più consapevole delle emozioni, della mente, dello spirito e delle energie. Un percorso, completo, di conoscenza di sé che parte dal fitness per addentrarsi nei meandri della propria interiorità e che può essere particolarmente efficace non solo negli adulti ma anche, e questo è il messaggio, e soprattutto nei giovani e giovanissimi. Bastano poche ore per ottenere un miglioramento globale della qualità della propria vita nella gestione degli impegni e della quotidianità. Un team d’insegnanti giovani, entusiasti e motivati, oltre che molto qualificati, contribuisce al raggiungimento del buon risultato.
articolo da mettere in piu edizioni: padsud e padova citta (DA GUARDARE BENE)
e si potesse stilare una classifica delle pa- termina se la mansione opera in un contesto role più utilizzate in ambito lavorativo ne- lavorativo a rischio Basso, Medio o Alto segli ultimi venti anni, c’è da scommettere che condo una scala di valori predefinita. Giusto tra le prime posizioni figurerebbe certamen- per fare qualche esempio, tra i quesiti viene te il termine STRESS. Dare una definizione richiesto di specificare il livello di turn-over di questo termine, indagare le ragioni psico per la specifica mansione, piuttosto che l’efsociali che determinano questa spiacevole fettiva fruizione di un congruo periodo di fecondizione e comprenderne possibili rimedi rie; oppure ancora la chiara identificazione di è certamente una delle sfide del millennio. Il ruoli e responsabilità. Sono inoltre tema riguarda anche e soprattutto la Salute e valutati aspetti legati alle vere e L’Inail ha messo Sicurezza negli ambienti di lavoro. In partico- proprie condizioni di lavoro, come a punto una lare, si parla di stress lavoro correlato quando la presenza persistente di elevato esiste un soggetto in un contesto lavorativo rumore di fondo negli ambienti o metodologia (datore di lavoro, collaboratore, lavoratore lo svolgimento di attività in orario di valutazione ecc..) che non si sente in grado di corrispon- notturno. In aggiunta, considerata dere alle aspettative che su di lui vengono la estrema dinamicità e impreveche è in grado riposte. Questo senso di “impotenza” crea un dibilità delle condizioni sociali (e di identificare disagio principalmente psicologico (ansia, su- quindi aziendali) in cui viviamo al scettibilità, tristezza, irritabilità); che se pro- giorno d’oggi, il legislatore richiela “temperatura tratto nel tempo potrebbe determinare ma- de che questo stesso approccio di stress” presente lessere fisico (emicrania, stanchezza, disturbi venga ripetuto ogni due/tre anni; digestivi) o addirittura inabilità psicologica sostanzialmente aggiornando la in azienda permanente. Un problema dunque che deve valutazione e “rimisurando la temessere affrontato con attenzione e precisione peratura” all’azienda. dai Datori di lavoro delle aziende; che peraltro Lo stress da lavoro correlato è una patolosono obbligati a valutare in maniera formale gia subdola, ma contrastarla è possibile. Serquesto aspetto ai sensi dell’ art. 28 del D.Lgs ve certamente un buono sforzo organizzativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza). Ma e la volontà di tutti i soggetti (datore di lavoInaugurato ad Albignasego uno spazio in cui si può trovare un orario come riuscire a quantificare importate e lavoratori) di investire compostoquesto da diverse tipologie diroyoga e meditazione oltre che alparte fitnessdel e proprio fattore di rischio? Come riuscire a determitempopilates per laesalute. Non è giusto che questa workout, arti miste di combattimento, molto altro nare se la “sensazione di inadeguatezza” è condizione possa rovinare il lavoro e la vita di causata veramente da criticità aziendali o da chi ne è esposto. una condizione di fragilità del soggetto dovuta a fattori personali (Es. problemi di salute, instabilità nella sfera affettiva e in generale psicosociale)? Per rispondere a questi quesiti e soprattutto fornire ai professionisti della sicurezza uno strumento di lavoro facile e standardizzato, l’INAIL ha messo a punto una metodologia di valutazione che è in grado di identificare in maniera diretta e imparziale la “temperatura di stress” presente in azienda. Si tratta di una check list organizzata in 3 macro-aree (Eventi Sentinella, Indicatori di Contenuto, Indicatori di Contesto) per un totale di poco più di 70 domande. Essa viene somministrata a soggetti rappresentanti di ciascuna mansione aziendale e deve essere compilata, per ovvi motivi, mantenendo l’anonimato. La risposta a ciascun quesito assegna dei punteggi standardizzati, la somma dei quali de-
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SETTEMBRE 2021
Garden
Le bulbose da piantare a settembre Il periodo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno è ideale per piantare bulbi di numerose piante stagionali che si svilupperanno in concomitanza con l’arrivo della primavera
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arcisi, Giacinti, Gigli, Crocchi o Tulipani. Sono le Bulbose, piante dotate di un organo ipogeo, che rappresenta una riserva di energia dalla quale si svilupperanno la parte aerea e l’infiorescenza della pianta. Sono piante fiorite che durante questo arco di tempo svilupperanno le loro radici, fondamentale per nutrire la piantina che nascerà. La caratteristica principale delle bulbose è che, una volta seminate, cresceranno e fioriranno sempre nello stesso periodo. Sono facili da coltivare, non richiedono troppa fatica e sanno regalare grandi soddisfazioni. Per un davanzale, un giardino ricco di colori vivaci e di profumi rilassanti ecco alcuni consigli utili per scegliere i bulbi da piantare in questa stagione. Ma come scegliere i bulbi? Tutto dipende dalla stagione. Infatti, esistono i bulbi autunnali che si piantano tra settembre e ottobre e fioriscono in primavera, e quelli primaverili che, invece, vengono piantati tra l’inverno e l’inizio della stagione calda e fioriscono in tarda primavera o inizio estate. Per quanto riguarda la coltivazione, queste piante vanno interrate prima dell’arrivo delle gelate; inoltre, è consigliabile preparare il terreno aggiungendo del compost in modo da renderlo più fertile. Per la pianificazione delle piantagioni in giardino, si possono suddividere in due grandi gruppi. Il primo comprende le
specie che si piantano nel prato o sotto i cespugli come anemoni, crochi, muscari, scilla, bucaneve, erantis, puschkinia, agli, tulipani botanici, tazzette e giunchiglie, e dente di cane. Il secondo gruppo annovera le specie che perdono con il tempo il loro splendore: vanno piantate in aiuole lavorate e, dopo la fioritura, vanno tolte dal terreno. È il caso di tulipani ibridi, narcisi ibridi e giacinti. Entrambi i gruppi si possono piantare anche in contenitore per davanzali, balconi e terrazzi. Se utilizziamo vasi o cassette bisogna tenere a mente che ogni bulbo deve avere a disposizione intorno a sé un diametro pari a una volta e mezzo il diametro del bulbo stesso. Interriamo i bulbi con la punta o la gemma rivolta verso l’alto, a una profondità pari a quella del bulbo stesso, che deve quindi essere coperto da appena un velo di terra, ben pressato. Annaffiamo senza eccedere e, dopo dieci minuti, svuotiamo e togliamo il sottovaso. Poniamo il contenitore in un punto soleggiato anche in inverno, o a mezz’ombra. Basterà annaffiare leggermente ogni 1520 giorni se non piove. Nonostante vi siano diverse tipologie in base alla stagione, ecco le tre migliori e più diffuse. Il tulipano, caratterizzato da un fogliame verde intenso con i fiori a forma di coppa grandi e colorati, dal rosso al viola, fino al giallo e bianco. È un bulbo
autunnale e si presta sia alla coltivazione nel terreno sia in vaso. Necessita di luce, ma predilige anche zone d’ombra. Come il tulipano, anche il narciso fiorisce in primavera. Si distingue per i fiori chiamati trombette dal colore giallo o bianco e per il profumo leggero e delicato. Amano la luce e le zone semi ombreggiate ma riparate dal vento. L’iris è il bulbo da fiore più comune della stagione primaverile. Cresce bene sia in zone con clima mite che in zone più fredde. Per avere delle belle fioriture i bulbi vanno piantati a gruppo oppure in file a poca distanza l’uno dall’altro, 8-10 cm circa. Si tratta di un bocciolo elegante, perfetto per decorare il giardino o il balcone.
Oroscopo
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Ariete Si ricomincia con nuovi propositi e buone abitudini da riprendere dopo la pausa estiva, per ritrovare gradualmente il ritmo e l’efficienza nel tran tran quotidiano
Settembre
Toro Siete di fronte ad una scelta impegnativa che vi impone di prendere posizione, meglio la strada conosciuta o una nuova? Se volete voltare pagina dovete mettere in conto anche il rischio dell’incerto
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Bilancia La vostra pazienza sarà messa alla prova ma potete superare ogni difficoltà con un po’ di umorismo e tanta comprensione. Come sempre saprete ritrovare il vostro sano equilibrio
Scorpione
Si avvicina l’autunno tra buoni propositi e qualche incertezza. Dopo il riposo, è tempo di ripartire con convinzione ed entusiasmo
La vostra indecisione a volte vi condiziona e vi fa sembrare pigri. Cercate nuovi stimoli per tornare in azione e inseguire nuovi obiettivi
Gemelli
Sagittario
Siete in armonia con gli altri, il periodo è buono per riequilibrare vecchie situazioni rimaste in sospeso e iniziare nuove frequentazioni. In questo periodo siete particolarmente socievoli
Avete ripreso in salita la vostra vita quotidiana ma, dopo un iniziale disorientamento, riuscirete a ritrovare il filo conduttore del cammino
Cancro
Capricorno
Vi apprestate ad iniziare un periodo in cui vi sentite particolarmente sicuri e determinati. Il riposo estivo ha prodotto i suoi risultati. Ora si tratta di progetti
Vi muovete fra alti e bassi, tra grandi soddisfazioni e inaspettate preoccupazioni. Siate più fiduciosi, potreste vedere le cose in modo più equilibrato e armonioso
Leone
Acquario
Dopo un’estate di riflessione tornate ad essere sereni e comunicativi, l’entusiasmo vi porterà a scrutare nuovi orizzonti. Si riparte con energia e rinnovate motivazioni
E’ difficile coniugare il sogno con la realtà, soprattutto ora che, dopo un’estate di evasione, si torna alle cose della quotidianità
Vergine
Pesci
Le preoccupazioni legate a situazioni irrisolte condizioneranno il vostro umore e le vostre azioni. Guardate avanti con razionalità senza farvi condizionare dalle emozioni
Nutrite tante aspettative e qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare che ad ogni nuovo inizio torna a recriminare un suo spazio. Se ci credete vi rimetterete in gioco
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