Riviera n° 21 del 23/05/2014

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Base per altezza diviso due, diceva un nostro conterraneo famoso e famigerato come Pitagora. Così scopriva l'area del triangolo. Il triangolo è una figura geometrica, ma è anche un concetto che evoca morbosi pensieri che nella notte accendono luci rosso fuoco. La base: a Siderno è Siderno, la sua popolazione, negozi che dal Corso della Repubblica si spostano sul Corso Garibaldi, giudici, avvocati e commercialisti. Siderno e la sua gente, operai specializzati, insegnanti e allevatori, ma anche tanta gioventù intraprendente, l'Ymca e i locali. Siderno ha una base solida, come pochi paesi nella Locride. Professionisti e mano d'opera, legati insieme senza puzza sotto il naso. (continua a pagina 4)



LA SETTIMANA

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Fate bene fratelli: Siderno, un altro specialista in municipio M

ERCOLE MACRÌ entre i Cinque Stelle vincono nettamente contro il Pd nel posticipo di domenica in Piazza Portosalvo e sul web, quasi contemporaneamente, i top player di Forza Italia e della Consulta cittadina fanno a botte, dio che botte, nel municipio si è insidiata, dopo il dissesto dichiarato dai commissari pro-tempore, la Commissione Straordinaria di Liquidazione. Un Tridente: Giovanni Barilà terminale d'attacco o presidente, Angela Teresa Sergi e Santo Marino a sostegno. E mentre Siderno, scriteriata città della Locride, con la diga senz'acqua, il lungomare senza mattoni, la spiaggia senza ombrelloni, la spazzatura senza cassonetti, le strade senza asfalto, il municipio senza sindaci, le casse comunali senza un centesimo, i cittadini senza attributi, il cervello piatto e il fegato pettegolo, l'Organo Straordinario di Liquidazione, l'otto maggio scorso ha segnalato al comune senza un centesimo la necessità di avere a propria disposizione un esperto capace di riscuotere l'enorme massa attiva a favore del comune stesso e maturata fino alla fine del 2012. E mentre lo spettacolo, massacrante, non si fermerà qui e continuerà spalmandosi sulle facce camuse dei sidernesi che si lamentano, senza andare da nessuna parte, come Sunniti a La Mecca in attesa della manna e tracotanti di corna più di una “ferrazza di vavalaci”, i Commissari pro-tempore hanno recepito la richiesta autorizzando la Commissione Straordinaria di Liquidazione a dotarsi di un ulteriore specialista, ovvero,

ESTATE 2014: TUTTI IN VASCA, SI AFFITTANO SDRAIO E OMBRELLONI

Perché Calabrese ha tolto dal comodino il santino di Scopelliti?

Il sindaco di Locri s’è fatto dal basso: hot dog e patatine al Torchio, gavetta e pugno alzato nella sede del Fronte della Gioventù. Poi a nanna con Dio (padre) Scopelliti (figlio) e Fini (Spirito Santo), sul comodino. Ed è appunto per questa formazione politica squadrata che ci lascia abbastanza perplessi, per non dire completamente frastornati, il suo post di mercoledì mattina su Facebook: «Offro il mio voto a chi garantisce finanziamenti per minimo 500 milioni di euro nei Comuni della Locride con ricadute certe per l’occupazione dei nostri giovani. Astenersi chiacchieroni». Noi non lo possiamo fare, non ci possiamo astenere, siamo qui apposta per registrare i fatti e, quando ci sono i presupposti, per commentarli. E, in questo caso, siamo felici della metamorfosi di un sindaco che rompe le fila rigide di un partito rigidissimo, finanche punitivo, per diventare un sindaco d’in-

dicazione geografica tipica, in breve, un IGT. Il territorio prima del partito, per uno che viene da dove viene e che in questi anni ha portato per le strade della Locride quintali di santini e fac-simile, con fedeltà e sano facchinaggio, rappresentrebbe un’inversione di tendenza Doc. Oppure, il disinteresse di Calabrese nei confronti di Scopelliti è dettata da altro. Tipo, dalla divisione interna di figure del centrodestra a Locri, dove tutti scalpitano per ruoli di primo piano e pretese per Palazzo Campanella. A partire dal barone Macrì, passando per Cappuccio, fors’anche per Sainato e soprattutto per quel Passafaro che dopo la sconfitta di Calabrese contro Lombardo gli offrì il suo appoggio in maniera “disinteressata”. Forse il primo cittadino di Locri avrebbe gradito una tutela diversa dai vertici politici di riferimento.

Il moralizzatore. Per una vita all’insegna del giusto Ognuno di noi ne conosce uno o, ancor peggio, ce l'ha in comitiva. Stiamo parlando del moralizzatore che vive la sua vita secondo un'unica grande regola: il dovere. Estremamente puntuale e preciso, fa sempre la cosa giusta. E te lo dimostra anche. Pur di non ammettere che in realtà è un egoista egocentrico, ti porta innumerevoli prove che possano attestare che la pizzeria che ha proposto è la migliore, che il regalo che state comprando insieme (in cui tu servi solo a mettere la tua parte di soldi, perché il regalo lo decide lui) è quel-

lo azzeccato, “perché vedi, questa maglia è 100% cotone made in Italy, ed è gialla, ovvero il colore dell'anno e…” “Ok, prendiamola!” (basta che ti rilassi). Il moralizzatore sa di sapere (povero Socrate) ed è colui che nascondendosi dietro l'importanza della salute alimentare, si sottopone a diete continue, camuffando in realtà la sua grande vanità di essere bello e in forma. Può capitare che rifiuti un invito a causa di qualcosa che ha da pulire, sterilizzare o disinfettare. Genericamente il moralizzatore è molto religioso, cosa che lo

rende ancor più puritano e giusto. Ha un fortissimo autocontrollo e si lascia poco andare: provate ad ubriacarlo, dovrebbe uscire fuori qualcosa da morir dal ridere. E mentre vi ritroverete a fare un picnic, nel momento tanto atteso di perdere la vostra dignità su un tavolo di dolci, lui sarà quello che dovrà inesorabilmente lavarsi le mani prima, e tutti lo dovranno aspettare. Il moralizzatore ha sempre un “ma” pronto: potreste trovarvi anche a Disneyland Paris, ma lui si lamenterà della cura dell'aiuole, spiegando invece “io avrei

fatto così”. D'estate gira con la protezione solare 50 dietro, cappello, occhiali, pomata contro l'eritema e numero telefonico del centro ustioni. La cosa più buffa del moralizzatore è che nonostante tutti i rituali che egli mette in atto per avere una vita all'insegna della perfezione, in realtà il destino lo sceglie come mira preferita di sgradevoli imprevisti. In vacanza gli verrà l'herpes, gli capiterà la camera d'albergo col condizionatore rotto ed un piccione defecherà sul suo cono gelato. Ovviamente, avreste voluto di gran lunga che tutto ciò

fosse capitato a voi pur di non sorbirvi le sue critiche che arriveranno presto a toccare il surreale: “Denuncerò tutti!”. Nonostante tutto, il moralizzatore ha i suoi lati ironici: grazie a questa carattere spigoloso, farà spesso ridere il suo gruppo di amici, benché lui non comprenda il senso di quelle risate. L'importante è che egli abbia un amico un po' cicala, vista la sua fedeltà al ruolo di formica. D'altronde, pensate quanto sarebbe curioso se un giorno lo ritrovaste con le mani nella marmellata. Sara Jacopetta

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del dottor Giuseppe Marino (solo omonimia col Marino sopra?), uno che nel comune di Bagnara sapeva far quadrare i conti come responsabile della macro area economicofinanziaria- commercio e soprattutto tributi. Questo specialista muscoloso e concreto avrà uno stipendio pari al 50% del compenso massimo spettante al componente della Commissione Straordinaria di Liquidazione, più rimborso spese, ma con un contratto di lavoro autonomo, occasionale e con l'obbligo di garantire la sua presenza presso la sede del comune minimo per un giorno alla settimana. Ma mentre, ahinoi, da cornuti ci godremo altri show della politica che ci meritiamo, che si basa sullo squallido mercato della composizione delle liste e che avrebbe in programma anche uno Sgarlato contro Barranca, dove il vincitore se la vedrà con chi vince tra Ritorto e Mario Diano, quest'ultimo più propenso a una carrozza fai da te che a una poltrona turismo mare&monti, ci chiediamo anche se il comune di Siderno, più importante di quello di Bagnara, non fosse dotato di un esperto paragonabile al nuovo specialista di ferro. E intanto, mentre azzardiamo anche un Mollica contro il duo tenace Catalano Brullo. Catalano, lapis e squadretta, Brullo, la grande bellezza incatenata nel ricordo della Dolce Vita nostrana, con lo sguardo innocente di un bambino e i capelli bianchi, solo Siderno Libera, Michele Vitale e Mimmo Panetta, aderendo al Patto Elettorale proposto dal nostro settimanale, hanno detto sì a una cosa seria. Ovvero, a uno strumento necessario nelle prossime elezioni per evitare ulteriori stagioni con specialisti-pendolari da un giorno a settimana. Quindi Patto elettorale: ogni candidato sindaco dovrà presentare solo sedici candidati, la squadra degli assessori e il programma elettorale. Solo così un popolo adoratore,commissariato, oppresso e addomesticato, come timido garzone di cucina, non si farà ammaliare per l'ennesima volta, e a cottimo, dall'adorato oppressore che gestisce la mensa e le liste.

I bambini di Grotteria dal Papa La parrocchia di San Nicola de protonotariis guidata dal parroco don Silvestro Menguesse si ? recata a Roma in udienza dal Papa Francesco.Nel giorno 21 Maggio un centinaio di fedeli tra cui il sindaco Salvatore Leoncini,si sono ritrovati a vivere una giornata indimenticabile e per l'evento e per la grande esperienza spirituale che si vive in momenti cos? importanti.


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PRIMO PIANO

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di Doroteo

M ORTACCI

Siderno e il triangolo, tra geometrie e pensieri scabrosi Base per altezza diviso due, diceva un nostro conterraneo famoso e famigerato come Pitagora. Così scopriva l'area del triangolo. Il triangolo è una figura geometrica, ma è anche un concetto che evoca morbosi pensieri che nella notte accendono luci rosso fuoco. La base: a Siderno è Siderno, la sua popolazione, negozi che dal Corso della Repubblica si spostano sul Corso Garibaldi, giudici, avvocati e commercialisti.

Siderno e la sua gente, operai specializzati, insegnanti e allevatori, ma anche tanta gioventù intraprendente, l'Ymca e i locali. Siderno ha una base solida, come pochi paesi nella Locride. Professionisti e mano d'opera, legati insieme senza puzza sotto il naso. E poi c'era, c'è, la 'ndrangheta di Siderno, élite mondiale, planetaria, di più intergalattica. Secondo qualcuno che opera nelle aule di giustizia la più poten-

te al mondo. Insomma Siderno ha una base solida, l'ha sempre avuta. E l'altezza? Siderno è alta, culturalmente, da Titta Foti, passando per Nicola Zitara, senza tralasciare Walter Pedullà piuttosto che altri illustrissimi uomini di mondo che da Roma a Milano sono conosciuti in tutto il mondo. Siderno è alta perché fino a pochi anni fa spesso si faceva notare più di Reggio Calabria, il suo lungomare, senatori e consiglieri regio-

nali, la diga, le serate d'estate, le pizzerie sempre piene. E naturalmente la 'ndrangheta, la più alta del globo, padrini di livello assoluto che guardavano, guardano, tutti dall'alto in basso. Per comprendere quanto vale Siderno, qual è la sua area d'azione, bisogna dividere per due, diviso due diceva Pitagora, la metà. Gli imprenditori, i negozianti sono in crisi, se prima guadagnavano 100, adesso diviso due 50, anche meno. I palazzinari sempre gentili e disponibili hanno perso il 50% della loro carineria e gli affitti lievitano. I professionisti sidernesi fuori regione sempre meno tornano nella loro amata città. Diviso due, la cultura sembra svanita, chi è l'erede di Zitara? Forse non c'è forse c'è qualcuno che vale Zitara a metà, forse neppure. I politici sembrano spariti, dimezzati, divisi in due nelle loro capacità intellettive.

Il lungomare spazzato via, a metà, spezzato in due. Infine la 'ndrangheta si è ammutolita dopo aver discusso anche troppo all'interno di una lavanderia. I compari sono solo compà. Divisi a metà come voleva Pitagora. Resta il concetto di libidine legata al triangolo, quella che si consuma nel vedere Centrodestra sidernese, Centrosinistra sidernese e Commissari riuscire a coricarsi nello stesso letto per demolire la metà che resta di Siderno. Si ammiccano, si accarezzano, a volte litigano ma poi si intrigano e tornano a toccarsi. Che non si offendano l'un l'altro. Qualche volta discutono, animatamente ma poi alla chiamata alle adunanze si riappacificano: “Per il bene di Siderno remiamo tutti dalla stessa parte”, dicono, e tornano a pensieri scabrosi. Il triangolo no, il triangolo no…

IN EDICOLA IL LIBRO DI ILARIO AMMENDOLIA

Lettere dalla Locride, la Costituzione tradita Il nostro editorialista racconta la Calabria, il libro si apre con la prefazione di Piero Sansonetti «Mi piacerebbe che questo libro riuscisse a superare la barriera del Pollino e arrivasse nelle librerie del Nord Italia. A Roma, a Milano, nella Firenze di Renzi. È un libro rabbioso, informato,colto,avvincente, molto bello…». Per la casa editrice Sensibili Alle foglie, «Sull'antindrangheta sono state costruite carriere, produzioni editoriali e televisive, in un parossismo di spettacolarizzazione che rasenta la diffamazione dei calabresi».

GIUDIZIARIA

La scelta del capo crimine come dentro un film La scelta del capo crimine individuato dalla procura distrettuale di Reggio Calabria nell’anziano Domenico Oppedisano di Rosarno sarebbe avvenuta, come dentro un film, al pranzo di nozze che si è festeggiato in due ristoranti della Locride. A cristallizzare l’evento c’è anche la sentenza del processo “Crimine” depositata nei giorni scorsi dal tribunale di Locri, presieduto dal giudice Alfredo Sicuro. Si legge nei motivi della sentenza: “Rimane indiscusso che gli eventi di maggior rilievo acclarati nel presente dibattimento rimangono il matrimonio celebrato in San Luca e festeggiato in due differenti ristoranti il 19.08.2009 nonché il summit di Polsi che, a distanza di solo due settimane, dava compimento

al predetto incontro e alle nuove cariche ivi conferite, destinate a soppiantare quelle precedenti, invero risalenti di oltre dieci anni. Era nel corso di tale ricorrenza che i vertici della ‘ndrangheta si riunivano per stabilire le nuove cariche del crimine e, in effetti, come rivelato dalle captazioni successive, in questa circostanza venivano designati il capo crimine, il capo società, il mastro generale, il mastro di giornata e il contabile. È sulla scorta delle intercettazioni - e, in particolare dei monitoraggi svolti presso il terreno di Domenico Oppedisano (cl. 1930), che gli investigatori avevano modo di cogliere l’importanza decisiva, nella prospettiva ‘ndranghetista del suindicato banchetto nuziale; del resto, i servizi dinamici nell’occasione approntati sul

territorio davano dimostrazione della convergenza dei vertici provinciali all’incontro, in piena corrispondenza, dunque, con le risultanze captative. Molteplici captazioni anticipavano l’organizzazione dell’evento mafioso, contestualmente denunciando il clima di attesa che si era venuto a creare presso i vari sodali e, soprattutto, fra quelli di più alto rango, direttamente coinvolti alle imminenti modifiche dello “scacchiere”; così, per esempio, vale rammentare una conversazione intercorsa pochi giorni prima della festa nuziale, nel corso della quale i presunti capi Domenico Oppedisano e l’imputato in Crimine Domenico Gangemi, condannato per associazione mafiosa quale presunto capo della locale di Genova, dopo aver parlato di situazioni

di palese spessore ‘ndranghetiste (così i riferimenti a trascuranze, comportamenti propri degli “uomini d’onore”, gestione dei locali e delle zone di propria competenza, etc.) concludevano il dialogo rinviando all'imminente incontro che, di lì a pochi giorni, avrebbero avuto tutti irappresentanti di vertice del sodalizio, compresi i reggenti delle sue componenti periferiche. Rimaneva chiaro agli interlocutori che detto summit avrebbe costituito la debita premessa Al successivo, formale riconoscimento che, di lì a poco tempo, si sarebbe tenuto in occasione dei festeggiamenti annuali presso il noto santuario aspromontano; di qui l'espressivo suggello dell'allora prossimo capo crimine: «In pratica si fa a Polsi».



RIVIERA

ELEZIONI

Toto-sindaci: i pronostici Al voto amministrativo andranno ben 151 comuni. 73 nel Cosentino, 28 nella Provincia di Reggio, 23 nel Catanzarese, 15 in quella di Vibo Valentie e, infine, 12 nel Crotonese. A Samo, dopo due anni di commissariamento, non è stata presentata alcuna lista. Una novità assoluta, dal gennaio 2012, da quando cioè l'allora Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri decretò l'inquinamento mafioso dell'amministrazione comunale, fino a quel momento guidata dal sindaco Giuseppe Bruzzaniti. A Samo, oggi, quasi nessuno vuol sentire parlare di politica. Uno dei comuni più importanti della zona chiamato al voto sarà quello di Roccella Jonica dove si contenderanno la poltrona di primo cittadino l'uscente Giuseppe Certomà, candidato della lista "Roccella Prima di Tutto” (sempre vicino al senatore e storico politico Sisinio Zito) e il suo avversario che sarà Domenico Circosta, candidato della lista "Roccella bene Comune”. Certomà ha impostato tutta la campagna elettorale cercando di evidenziare i meriti della sua amministrazione che negli anni si sono concentrati sulle politiche ambientali, sulla qualità della vita e sulla promozione dello sviluppo turistico eco-

Una panoramica completa dei paesi che voteranno domenica 25 Maggio nella Locride: tutti i favoriti alla poltrona di primo cittadino e paesi a rischio non raggiungimento quorum

sostenibile. Domenico Circosta, invece, ha ribadito la sua storica appartenenza al PD criticando alcuni autorevoli dirigenti che si sarebbero prestati a gravi strumentalizzazioni da parte della lista avversaria. Circosta ritiene che oggi a Roccella Jonica ci siano le condizioni per cambiare mettendo alla porta il principio dinastico che fino ad ora ha regnato. Ad Agnana Calabra, dopo la rinuncia alla candidatura di Natalino Cusato, le liste sono tre: “Avanti Giovani" con candidato a sindaco Antonio Moio, "Insieme per crescere” con Caterina Furfaro e "Patti chiari" con Giuseppe Lupis. Moio rappresenta un gruppo di giovani che hanno idee innovative ben lontane dai soliti schemi che hanno visto invece per protagonista indiscusso quel Giuseppe Lupis che ha finalmente deciso di candidarsi a Sindaco dopo la lunga esperienza maturata da amministratore. Occhio però a Caterina Furfaro, capogruppo di minoranza nella passata legislatura, che potrebbe trascinare al voto tanti cittadini confusi e che ha promesso che in caso di elezione farà il sindaco gratuitamente. Voi vediamo in vantaggio Giuseppe Lupis. Ed eccoci a Benestare, paese assurto agli onori della cronaca nazionale, per il nuovo attenta-

to intimidatorio subito dal sindaco uscente Rosario Rocca candidato della lista “Vivere Benestare” che si opporrà al candidato Vincenzo Rocca. “Nel paese di gesso” si rinnova la competizione “Rocca contro Rocca” tra due generazioni che propongono programmi ed idee differenti che hanno lo stesso obiettivo vincere per “Benestare”. Il Prefetto Claudio Sammartino ha stabilito che si voterà regolarmente. La nostra previsione vede un leggero vantaggio dell'uscente Rosario Rocca ma non escludiamo “colpi di scena”. A Brancaleone saranno in lizza tre liste. I candidati sono l'uscente Francesco Moio (Rinascita Civica), Antonella Ranieri (Uniti per Brancaleone) e Silvestro Garoffalo (Brancaleone Bene Comune). In leggero vantaggio appare Moio che ha deciso di candidarsi per dare continuità amministrativa. Siamo a Canolo dove si scontreranno due giovani donne. All'uscente Rosita Femia (Unione e Progresso) si contrapporrà la sfidante Raffaella Cortale (Insieme per Canolo). Per vincere saranno determinanti i voti di Canolo Vecchio, Prestarona e Mondarola. A Sant'Ilario dello Jonio, Platì e Careri, i candidati sono unici e sono rispettivamen-


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Chi ci porterà in Europa?

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ILARIO AMMENDOLIA

te Pasquale Brizzi, Francesco Mittiga e Giuseppe Rocco Giugno. Non si sono formate altre liste, a quanto pare, per la difficoltà a trovare candidati. Ma la vittoria non è scontata: per vincere serve comunque il quorum del 50 per cento dei votanti. C'è chi si lamenta della proliferazione delle liste e dei partiti. E chi invece non riesce a trovare candidati aspiranti alla poltrona di sindaco. Secondo l'articolo 71 del Testo unico sugli enti locali del 2000, infatti, «ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune». Se non venisse raggiunta questa percentuale “l'elezione è nulla”. A Palizzi, dopo la rinuncia dell'ultimo minuto a candidarsi dell'ex sindaco Giovanni Nocera, il duello sarà tra la lista civica di Mariella Bevilacqua (È Tempo) e la lista “Palizzi Città Futura”, con candidato a Sindaco Walter Scerbo. Quest'ultimo appare leggermente favorito anche in virtù dei suoi trascorsi politici. A Martone è pronto alla rielezione Giorgio Imperitura, attuale sindaco di Martone e presidente dell'assemblea dei comuni della Locride. A sfidarlo sarà il comunista Nicola Limoncino, dirigente nazionale di Rifondazione Comunista da sempre irriducibile avversario politico del primo cittadino. A Riace, ci prova per la terza volta anche Domenico Lucano (L'altra Riace-100 passi verso il futuro) che si è potuto

candidare grazie al cosiddetto “Decreto Delrio” che ha eliminato il vincolo che impediva di essere eletti sindaci dopo due mandati consecutivi. A sfidare Lucano, sarà Francesco Salerno (Voltare pagina per Riace). A San Giovanni di Gerace, la sfida sarà tra il candidato William Graziano Alì della lista “Insieme per San Giovanni di Gerace” che si pone come segno di continuità dell'amministrazione uscente di Giovanni Pittari essendo stato il suo vice nell'ultima legislatura e il candidato di “Mi impegno per i cambiamenti” Pino Vumbaca. A Monasterace, dopo le dimissioni dell'ex sindaco e attuale ministro Lanzetta e dopo il commissariamento con la dichiarazione del dissesto delle casse dell'ente con circa 10 milioni di debiti, si ritorna al voto. Due le liste presentate, entrambe vicine al partito democratico. Da un lato "Pd-Monasterace cambia verso" con a capo il candidato sindaco Teodoro Bucchino, segretario del partito democratico. A sfidare il segretario Pd sarà Cesare Deleo, già sindaco di Monasterace e deciso oppositore dell'ex primo cittadino Lanzetta. A sostenerlo vi è la lista "Scriviamo il futuro con Cesare Deleo". Infine, si voterà anche a Stignano, dove sono passati cinque anni ma tutto sarà come nel 2009, ossia Candia vs. Sasso. L'uscente Franco Candia guida la lista “TimoneNuovamente per Stignano al centro” mentre Pier Domenico Sasso che è stato già primo cittadino in passato è a capo della lista “Civitas”. Non ci resta allora che attendere i risultati, buon voto a tutti. Antonio Tassone

a campagna elettorale per le elezioni europee in Calabria mi sembra avvolta da una densa nebbia. Non c'è dibattito, non c'è confronto mentre si sviluppa la richiesta di voto individuale sganciata da una linea politica. Io sono per l'Europa Unita e mi piacerebbe “La Marsigliese”come futuro inno europeo. Non ho dubbi che coloro che sono stati capaci, di tempi difficili, di coltivare il “sogno europeo” meriterebbero di essere collocati nel grande Pantheon dell'Europa Unita. Cento anni fa il nostro Continente era un campo di battaglia in cui i giovani morivano come mosche nelle trincee, oggi siamo una terra di pace. Tanto resta da fare per costruire un'Europa migliore ma l'Unità dei popoli europei è la strada maestra. Un ritorno alle “piccole patrie”, sarebbe un regressione storica rispetto agli stessi stati nazionali per cui io calabrese - ancorato alla civiltà del Mediterraneo - sarò fiero di sentirmi parte di un unico popolo europeo. Non mi piacciono i movimenti populisti che sfruttano rabbia e malcontento per demolire quanto di positivo s'è conquistato. Ciò premesso dobbiamo porci, come elettori della Locride, una domanda: chi ci porterà in Europa? Con quale progetto i candidati al Parlamento europeo pensano di portare la Calabria in Europa e ancor più, un po' di identità europea in Calabria? Con rammarico dobbiamo prendere atto che non c'è alcun progetto. Si chiede il voto nel peggiore dei modi. La maggior parte i candidati, con possibilità di essere eletti, sono gli stessi che hanno pesanti responsabilità rispetto al “vallo” che s'è creato tra Calabria e l'Europa. Rappresentano la classe dirigente (per

modo di dire) che ha restituito e restituisce a Bruxelles più del 60% dei fondi europei perché non è stata capace neanche di spendere. Sono gli stessi che hanno aperto lussuose sedi di rappresentanza a Bruxelles, pagato fior di inutili funzionari, ma non sono in grado di avanzare una sola proposta a favore del Sud e men che mai a favore della Calabria. Rappresentano loro stessi non una linea politica. Il nostro dramma è la selezione di una classe dirigente che, da molto tempo, risulta inadeguata e contorta. Una selezione che avviene attraverso canali che nulla c'entrano con la politica. Ci si candida per conto di una ragnatela che è in grado di determinare una elezione ma non in condizione di mettere in campo un progetto politico. Solo per fare un esempio, Veraldi, Pirillo o Pirilli Nisticò e altri ancora sono stati eletti al Parlamento europeo ma la Calabria non è mai entrata in Europa. Non è l'Europa il nostro problema ma questa classe dirigente meridionale in generale e calabrese in particolare che continua ad essere composta da una miscela di notabilato locale con tanta furbizia tattica ma priva di orizzonti. Se non romperemo questo circolo vizioso non solo non andremo in Europa ma neanche a Roma e una “casta” di conformisti e incompetenti continuerà a bivaccare tra il consiglio regionale di Reggio e il palazzo della Regione a Catanzaro pur essendo privi di qualsiasi capacità progettuale e di qualsiasi slancio ideale. Questo è un nostro dramma antico, questo è il nostro problema. Si fa di tutto per trattare il popolo come un fanciullo sciocco ma sarebbe nostro dovere maturare una coscienza politica altrimenti continueremo a muoverci nella fitta nebbia che non ci consente di vedere alcun orizzonte e non avremo alcun futuro.


SETTIMANALE

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PROFILI

IL VIAGGIO

In giro per l’Italia a raccogliere sogni: Darinka Una grigia domenica di Maggio percorrendo la SS 106, distrattamente noto sul ciglio della strada una persona, non distinguo neanche se uomo o donna, che camminava tranquillamente con un grande zaino sulle spalle. Penso che non se ne vedono spesso di queste scene, e penso chi potesse essere e soprattutto a dove stesse andando. Quasi subito però le mie riflessioni su quella scena inconsueta vengono vinte da altri pensieri. Martedì mi arriva una chiamata, è Eleonora mi chiede di sentire una certa Darinka e farle un'intervista, pare che stia attraversando tutta l'Italia a piedi e che si sia fermata a Roccella. A Roccella? Si, scopro che quella persona

che io distrattamente avevo osservato per mezzo secondo, era una donna e si chiama Darinka. Incredibile! Ora avrei potuto farle tutte le domande e chiarire tutti i miei dubbi. Con un po' di imbarazzo la chiamo, mi sento di darle del tu, sembra molto giovane dalla voce. Le dico chi sono, e le domande che mi ero programmata e diligentemente appuntata di fare, vengono soppiantate da quelle più spontanee dettate dallo stupore e dalla meraviglia. Lei è Darinka Montico, ha soli 33 anni, nativa di Baseno (Piemonte). Sua madre è croata, suo padre italiano. Ha deciso di percorrere l'Italia a piedi partendo da

Palermo, per il suo compleanno vorrebbe essere a casa. Compirà gli anni ad Ottobre. È laureata in fotografia, ha studiato all'estero e il suo progetto di vita adesso è "fotografare, scrivere, sognare, viaggiare". Così mi ha detto. Ma soprattutto lo vuole fare senza un euro. Allibita le chiedo come faccia a vivere senza soldi. "Vivo alla giornata, mi affido alla gente che mi offre un posto per dormire e qualcosa da mangiare, ho incontrato persone molto gentili sino ad adesso, io annuncio sul mio profilo Facebook ciò di cui ho bisogno e chi ha intenzione di aiutarmi si fa avanti." Ha avuto l'attrezzatura da alcuni sponsor,

ha sentito chi aveva intrapreso precedentemente quest'avventura ed è partita. È stata all'estero per quindici anni, l'ultimo lavoro che ha fatto è stato quello di massaggiatrice dei giocatori di poker. Quando me lo dice, sorrido, è un lavoro così insolito. È come se lei volesse conoscere la gente, dal contatto diretto e non sui libri o attraverso documentari. Nel suo animo è insita una qualche eccezionale curiosità sul genere umano. Affascinata le chiedo il perché di questo viaggio. "Il mio progetto è quello di raccogliere i sogni della gente e poi scrivere un libro. Ho una scatola, su cui c'è un orecchio e la

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gente lì dentro inserisce i propri sogni." Vengo investita dalla curiosità e le chiedo che sogni la gente depositi nella sua magica scatola. "I più bizzarri come quelli più profondi. Una vincita alla lotteria, o sconfiggere le ingiustizie e le organizzazioni criminali". "Quale meta calabrese ti è piaciuta di più fino a questo momento?" -chiedo. "Gerace, si Gerace. È bellissima." Questa risposta mi rende orgogliosa, in fondo Gerace è la punta di diamante della Locride, e lei divoratrice di paesaggi e di luoghi ne è rimasta soddisfatta. Ha incontrato tante persone e tanti personaggi mi dice, c'è stato chi le ha chiesto cosa vendesse, e chi ha persorso un pezzo di strada insieme a lei, chi l'ha guardata in modo scettico e chi l'ha contattata spontaneamente per offrirle un tetto. In realtà non pensavo che i nostri conterranei fossero così disponibili, rammaricata avrei voluto fermarmi anche io quella grigia domenica, Darinka l'avrebbe sicuramente colorata di vitalità e fantasia. "Devo essere sincera- mi confida- ho notato uno stato di rassegnazione in Calabria, c'è stato chi quando ho chiesto di un sogno, mi ha fatto 'spallucce'". Quando si smette di sognare forse si smette anche di vivere, penso. E lei per opposizione è la persona più vitale e coraggiosa che io abbia mai conosciuto. Armata di sacco a pelo e lettino percorre a piedi l'Italia, ne cattura con un obiettivo le meraviglie e immagazzina ricordi. La ringrazio, ha animato la mia interminabile serata di studio, mi ha insegnato tanto, ha illuminato una parte di pensieri sepolti per i mille impegni quotidiani. La saluto a malincuore, è tardi, ho paura di averle rubato troppo tempo. Avrei tante altre cose da chiederle, ma lei con le sue risposte ha già detto tutto. Leggerò il suo libro. E se mai nei vostri viaggi, vi dovesse capitare di vedere una donna camminare sul ciglio della strada, fermatevi, sarà sicuramente Darinka disponibile a raccogliere i vostri sogni, e magari anche a raccontarvi qualcosa di affascinante ed inedito. Che tu possa continuare ad inseguire il tuo sogno con la stessa vitalità di oggi. Buon viaggio Darinka. Sara Leone


Grandi novità al Minuetto Il Ristorante Minuetto ed il suo staff sempre alla ricerca di nuove sfide Enograstronomiche , inaugura la sua stagione Estiva con delle Novità ! Il giardino ormai nel pieno della sua bellezza è pronto ad accogliere chi vuole degustare in serenità del buon cibo ed un ottimo vino , per una serata in compagnia , una cena romantica o un pranzo in famiglia …senza dimenticarci della Pausa Pranzo durante la settimana che vede sempre il nostro menù speciale! La novità principale di questi giorni è una nuova BIRRA la BIRRA MINUETTO! Una birra bionda ,dorata e leggermente velata con schiuma fine e abbondante , al palato equilibrata con un amaro

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moderato e un corpo presente ma non eccessivo . Si presenta fresca e profumata con delicate note floreali e un leggero sentore di agrumi. E’ prodotta in modo totalmente artigianale con le migliori materie prime e con acqua di sorgente purissima senza l'aggiunta di conservanti e coloranti. Il bilanciamento complessivo la rende una birra eclettica da bere sola o accompagnata con una vasta varietà di cibi dai formaggi freschi a quelli stagionati, alle fritture di pesce o alle carni grigliate. Potrete degustarla accompagnandola con una Fritturina di calamari, il nostro Tortino di polipo e patate o il Sashimi di tonno alla mediterranea o la nostra Selezione di Formaggi.


SETTIMANALE

LA BATTAGLIA PER L’OSPEDALE NEGLI ANNI ‘60 In quest'altra bella immagine sulla battaglia per l'ospedale negli anni '60, una delle più gloriose pagine politiche e sociali di Siderno, si riconoscono Da sx.: Nicola Gargano, Giovannino Riccio, Pinotto Romeo, Cosimo Iannopollo (sindaco), Benito Femia, Peppino Fragomeni, Virgilio Condarcuri, Francesco Archinà, Mimmo Baggetta, Paolo Lanzafame. Praticamente tutto l'arco costituzionale. www.rivieraweb.it

PRIMO PIANO

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eguo con attenzione il progressivo tragico degrado dell'ospedale di Locri e la conseguente protesta di alcuni sindaci che si sono incatenati. Apprezzo umanamente il gesto ma lo ritengo infruttuoso e disperato. Concordo con quanti dicono che sulla vicenda dell'ospedale ci sono pesanti responsabilità storiche e altre - non meno gravi - recenti. Responsabilità tanto del centro destra quanto del centro sinistra. L'accorpamento delle ASL voluta dal centrosinistra è stata una misura rovinosa, demagogica, antidemocratica. La gestione della fase successiva da parte del centrodestra è stata ancora peggiore. Chi aveva preso la polmonite con l'acqua ghiacciata è stato curato con secchi di acqua bollente. Nella sanità è emergenza. Se potessi sintetizzare la situazione della Locride direi che si tratta di una terra meravigliosa e con enormi potenzialità spogliata, umiliata e saccheggiata senza reagire. Oggi le emergenze sono mille, una più grave dell'altra. Ciò è stato possibile perché gli equilibri interni dello Stato sono stati e sono sfavorevoli ai territori e alle fasce sociali deboli. Un tempo, si indicava tutto ciò come “questione meridionale” parte di una grande “questione sociale”. Oggi non ha più nome. La politica sfugge alla complessità dei problemi e cerca scorciatoie che purtroppo non esistono. Cerca capri espiatori e insegue improbabili salvatori. Questi anni di decadenza senza reazione sono il frutto di una lunga egemonia di un pensiero piccolo borghese. Dominio assoluto di un ceto cortigia-

Il degrado dilaga e la politica rattoppa L’ospedale è solo l’ultima delle mille emergenze che la Locride sta vivendo. Ed è l’esempio dell’incapacità politica e della mancanza di progetti per il futuro no con tanta voglia di dominare servendo. Dominare in Calabria, servire in Italia. Dominare sui deboli per servire i forti. Comandare nei piccoli paesi, servire i “potenti” della stessa Calabria, poteri occulti compresi. In occasione della vicenda dell'“Ora di Calabria” abbiamo visto quale nido di vipere si nasconde dietro le quinte. Le stesse elezioni, da quella del più piccolo paese a quelle europee, più che un confronto di progetti alternativi capace di elevare il nostro livello morale politico e culturale, rappresentano un’iniezione di veleni all'interno della comunità. Oggi come tanti anni fa “ gli elettori sono pedine in mano ad un giocatore di scacchi”. In ogni elezione, il notabilato politico locale trova il referente senza chiede-

re nulla per la nostra Terra ma scegliendolo solo nella misura in cui si trasformerà in mediatore di piccoli interessi. Nasce la figura del “protettore”: con impieghi alle Regione e negli enti sottoposti, contributi, incarichi, a volte, solo un po' di confidenza. La boria dei dominatori, molto spesso, si salda con la rozza ignoranza dei dominati e insieme formano una miscela esplosiva che genera degrado. La storia insegna che con gli “ammanicamenti” col “potente” di turno oltre che a privarci della dignità sono sempre privi di effetti. Il “potente” è tale perché noi ci spogliamo della nostra forza. Molti di costoro sono passati senza lasciar traccia, altri passeranno ma la nostra Terra, senza una svolta, regredirà a velocità crescente.

La vicenda dell'ospedale di Locri si inquadra in questo contesto. Il lamento o la supplica non sono nel nostro dna, ma quel che è peggio sono inefficaci. La rabbia e la violenza non portano da nessuna parte anzi sono sintomi di impotenza. Senza una inversione ad “U” l'ospedale vivrà momenti ancora peggiori e la Locride, come la Calabria intera, scivoleranno verso il degrado. Questa terra soffre di mancanza assoluta di “politica”. Manca un progetto, uno slancio ideale, radici culturali, passione politica, una capacità di mettersi insieme per contare. Da qui bisogna partire per capire che le lotte personali non hanno senso. Da qui bisogna partire per una nuova stagione di impegno collettivo. (i.a.)

IN FUGA DALLA SANITÀ CALABRESE

Negli ultimi cinque anni sono stati 306 mila i calabresi che hanno deciso di curarsi fuori Regione

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al 2009 al 2013 i "viaggi della speranza" dalla Calabria sono stati 306 mila. è quanto emerge da uno studio di Demoskopika. Nel 2013, comunque, i ricoveri fuori regione sono stati il 12,4% in meno rispetto al 2009. Il giro d'affari è di 1,8 mld di euro. Le famiglie calabresi hanno speso 460 milioni per l'assistenza extra-regione.Le destinazioni più frequenti Lazio, Lombardia, Sicilia ed Emilia. La mobilità in entrata è di 40 mila persone, con un credito di 136 mln euro.



LOCRIDE AL VOTO

Ultimo appuntamento con i candidati a sindaco. Si voterà domenica 25 Maggio il rinnovo delle amministrazioni in 15comuni

Elezioni

Roccella, Riace, Stignano, Brancaleone

ROCCELLA

Giuseppe Certomà, Domenico Circosta, taglio sviluppo sostenibile dei costi e creazione posti lavoro e incentivi per il turismo Cosa rimproverate all’amministrazione uscente? Il livello di tassazione imposto alla comunità è esorbitante. Sono aumentati il canone dell'acqua e della depurazione, i diritti di segreteria, gli oneri costruttivi, l'ICI prima e l'IMU poi, l'occupazione dei suoli, i loculi cimiteriali, l'IRPEF, al massimo, la TARSU prima e la TARES che oggi i cittadini pagano, mediamente, il 70 % in più degli altri paesi. Molti sono i punti oscuri che hanno caratterizzato alcuni atti della vita amministrativa. Tra i più recenti la vicenda della cessione del credito dell'Associazione Culturale Ionica. Nel caso di specie, gli interessi di una associazione privata, presieduta dal vice sindaco sono stati anteposti agli interessi collettivi. Il Comune di Roccella Ionica è stato trasformato per l'occasione in un istituto di intermediazione finanziaria e ha erogato somme in favore di soggetti privati, costituendo un abnorme precedente, e cosa più grave è che il rappresentante legale della società privata in questione era anche presente al momento in cui si discuteva l'affare in Consiglio comunale, pur trovandosi in palese condizione di conflitto di interessi. Altra vicenda è quella relativa alla selezione per la copertura di un posto di tecnico preposto all'ufficio urbanistico dell'area tecnica. Come mai, proprio alla scadenza del quinquennio amministrativo è improvvisamente sorta la necessità di affidare questo incarico? La tempistica è senz'altro sospetta. Voi cosa proponete per sviluppare la vocazione del vostro paese? La nostra proposta è quella della lotta senza

quartiere a sprechi e privilegi per determinare l'abbattimento della spesa pubblica. Il tutto mediante un processo di definizione dei capitoli di bilancio in totale discontinuità con le precedenti amministrazioni. Come pensate di fare? Dovranno essere riviste tutte le spese: dal Piano di Gestione dei Rifiuti, le aliquote dell'IMU saranno ridotte dal 5 al 4 per mille per le prime abitazioni, e anche l'IMU per la seconda casa sarà abbattuto dal 10,60 al 7,60 per mille così come per i locali commerciali locati con regolare contratto registrato. Il nostro programma contiene, inoltre, una serie di proposte finalizzate ad incentivare l'impresa e l'immediata creazione di posti di lavoro. E poi l'autonomia idrica, ossia la possibilità, di rendersi completamente autonomi dalla Sorical. Infine, relativamente al porto, la nostra proposta si basa sulla esigenza di rendere questa struttura finalizzata alla generale crescita economica del nostro paese, prevedendo l'allargamento dell'offerta dei posti barca da 45 a 600, riservando il 30% di questi posti esclusivamente ai residenti. Per questa via le tariffe devono essere assolutamente riviste.Con le risorse provenienti sia dal bilancio comunale che dall'abolizione delle indennità di carica degli amministratori e dai risparmi ottenuti dalla razionalizzazione della spesa, proponiamo la costituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie che versano in condizioni economiche disagiate. Vorremmo anche riattivare le associazioni che hanno operato con successo a Roccella, collocandola al centro delle attività culturali nella Locride. Altro obiettivo è la realizzazione di una moderna biblioteca e di un museo delle arti e tradizioni popolari roccellesi. Domenico Circosta, Roccella bene comune

Quanto siete riusciti a realizzare del programma con cui vi siete presentati alle scorse elezioni? Il programma presentato dalla lista "Roccella prima di tutto" nelle elezioni del 2009 è stato nel complesso puntualmente realizzato. Certamente si sarebbe potuto fare di più, se non fossero intervenute situazioni non prevedibili, quali l'aggravamento del patto di stabilità interno, il forte taglio dei trasferimenti statali, la spending review la forte limitazione della possibilità di contrarre mutui con la Cassa DD. PP. Quali sono stati invece i progetti che non siete riusciti a concretizzare e perché? Tra le poche cose che non si sono potute fare ricordo il "Centro sociale per disabili" il cui progetto non ha ricevuto il relativo finanziamento ne si è potuto contrarre il mutuo della Cassa DD. PP. La stessa cosa vale per il Liceo Musicale che non si è potuto istituire a causa degli accorpamenti degli Istituti Scolastici e ai tagli della spesa nella scuola. Quali sono i punti del vostro nuovo progetto per il paese? L' azione Amministrativa per il prossimo quinquennio si svilupperà lungo le seguenti direttrici: sviluppo istitu-

STIGNANO

FrancoCandia, vaolorizzaregiovanieprodottitipici Quanto siete riusciti a realizzare del programma con cui vi siete presentati alle scorse elezioni? Abbiamo ben operato nel campo dell'ambiente con opere di miglioramento del servizio di depurazione. Sono stati avviati gli interventi di metanizzazione e di canalizzazione della fibra ottica a 48 fasce. È stata realizzata una stazione fotovoltaica di 20 kwh sull'edificio scolastico ed ammodernato l'impianto di pubblica illuminazione per il risparmio energetico. L'Amministrazione è riuscita a predisporre un parco progetti di n. 16 interventi, di diverso livello, le cui pratiche risultano tutte avviate ed alcune già andate in porto e divenute cantiere (Riqualificazione Centro Storico; Immobile

polifunzionale con il PISL di Contrasto allo spopolamento). Appaltata ed aggiudicata la strada Case Popolari S: Saba, attesa da decenni. Sono stati avviati alcuni servizi associati (anche quello di Polizia Municipale) con il Comune di Placanica e ben programmate alcune attività con primario risvolto sociale (Piano Locale per il Lavoro e Piani di Azione e Coesione - che hanno avuto successo e troveranno attuazione). Stabilizzate le condizioni finanziarie dell'Ente che sono oggi sane. Quali sono stati invece i progetti che non siete riusciti a concretizzare e perché? Dopo aver approvato un Piano straordinario e finanziato ed eseguito l'acquisto di tutte le attrezzature (automezzi e kit per le famiglie), senza finanziamenti esterni, non siamo riusciti a far partire, entro il termine del mandato, il servizio di Raccolta Differenziata “porta a porta” che, però, è in dirittura d'arrivo.

Sarà il primo atto concreto della prossima Amministrazione che auspichiamo di poter ancora guidare noi. Quali sono i punti del vostro nuovo progetto per il paese? La esecuzione delle opere progettate e finanziate che faranno cambiare volto al vecchio borgo. Poi concentrarsi allo sviluppo equilibrato della Zona Marina. Infine, puntare molto sulla formazione ai giovani, la valorizzazione delle tipicità e l'accompagnamento alla creazione di piccole iniziative imprenditoriali. Il tutto con un adeguato sforzo di valorizzare ciò che fa gusto e tradizione, focalizzando gli investimenti per lo sviluppo rurale e turistico. Sarà dato un ulteriore impulso all'ammodernamento della macchina amministrativa del Comune ed alla riorganizzazione dei servizi al territorio ed alla persona Francesco Candia

zionale per il buon governo, costruiremo un comune sempre più efficiente e a servizio dei cittadini nella convinzione che il rafforzamento dell'operatività istituzionale sia la base più solida per lo sviluppo di Roccella; sviluppo economico sostenibile: continueremo sulla strada già tracciata per lo sviluppo di Roccella. Un forte orientamento al turismo, vocazione naturale della cittadina, ma con grande attenzione allo sviluppo delle opportunità di crescita della green economy, dei servizi innovativi e della agricoltura eco-sostenibile. Sviluppo sociale includente: aumenteremo gli interventi per rafforzare la coesione sociale. La crescita armoniosa della collettività e la lotta alle condizioni dell' emarginazione sociale rappresentano il punto qualificante del nostro programma per il 2020. Una offerta scolastica libera, pubblica e di qualità ed il sostegno alle esigenze della famiglia sono le fondamenta sulle quali vogliamo costruire la comunità del domani. Sviluppo infrastrutturale e urbano sostenibile: la tutela ambientale è ancora al centro della nostra azione amministrativa. Gli anni trascorsi hanno costituito per tutti noi una lezione sull'importanza della tutela dell'ambiente. Nei prossimi anni la difesa del patrimonio naturale dovrà divenire vera e propria leva per lo sviluppo economico del paese. Giuseppe Certomà

Pier Domenico Sasso, taglio agli sprechi , presenza e per i cittadini Civitas è una lista che vuole impegnarsi per la collettività nella sua integrale e variegata composizione, senza distinzioni tra abitanti del centro storico e delle contrade, senza distinzione di ceto sociale, senza distinzione di censo, né tanto meno di sesso, di razza e di religione. Riteniamo che bisogna continuare a mantenere uno stato di equilibrio finanziario, iniziando ad apportare un drastico taglio agli sprechi, al fine di consentire l'impinguamento di altri capitoli di bilancio che sod-


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RIACE

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BRANCALEONE

DomenicoLucano,solidarietà, Moio, Garoffolo e Ranieri si tendono la guida del Comune legalitàeconcretezza Quanto siete riusciti a realizzare del programma con cui vi siete presentati alle scorse elezioni? Premetto che credo ci sia bisogno di continuità tra le amministrazioni, ciò che di buono è stato fatto in questi anni spero che sia mantenuto e portato avanti anche dalla nuova giunta. Mi riferisco alla raccolta differenziata e ai progetti di accoglienza con cui 60 persone hanno trovato un'occupazione. Anche il progetto dell'asilo per l'infanzia è stato concretizzato e spero possa crescere. Vorremmo inoltre realizzare una piscina comunale nel centro polifunzionale. Quali sono stati invece i progetti che non siete riusciti a concretizzare e perché? Il progetto di riqualificazione dell'area bronzi di Riace sta andando in appalto in questi giorni, quello era un lavoro che avevamo in programmazione ma che si concluderà nel corso della prossima amministrazione. E poi avremmo voluto aprire un canale di dialogo diretto tra comune e Conai in modo da poter vendere direttamente i rifiuti ai Consorzi di filiera senza dover passare dalle piat-

taforme autorizzate. Quello è un punto che mi sarebbe piaciuto riuscire a compiere. E poi manca la realizzazione del percorso faunistico nel Parco della Fonte. Quali sono i punti del vostro nuovo progetto per il paese e come pensate di realizzarli? Continuità e impegno per la legalità sono i due punti che credo la prossima amministrazione dovrà sviluppare. Il nome della nostra lista non a caso è 100 passi verso il futuro. E il modo per realizzarlo è la trasparenza, la partecipazione attiva dei cittadini unita all'impegno per il proprio paese. Per realizzare tutto ciò e per dare un paese ai cittadini non occorrono grandi opere o tanti finanziamenti. C'è bisogno però di concretezza e di disponibilità. Di volta in volta si troveranno mezzi e modi di fare e per ottenere risultati. Un'ultima cosa tengo a sottolineare. A Riace è stato piantato il seme di un albero proveniente da Nagasaki. E quell'albero è un simbolo e rappresenta la speranza che sopravvive ai drammi dell'umanità. Riace è un posto unico ed è un luogo in cui l'impegno sociale è reale e resiste. È il nostro un seme e speriamo che da questo seme possa germogliare una nuova Calabria. Domenico Lucano

FrancescoSalerno,connoi laMarinariacquisteràdignità Cosa rimproverate all'amministrazione uscente? L'amministrazione uscente in 10 anni di gestione ha amministrato per pochi e non per tutti, ha lasciato la marina di Riace in uno stato pietoso, senza alcun intervento strutturale ne tantomeno interventi di ordinaria amministrazione. La marina di Riace, luogo dove sono stati rinvenuti i famosi “Bronzi, che dovevano essere il volano per uno sviluppo non solo di Riace ma dell'intera Locride, è la più popolosa e la più importante per lo sviluppo economico del territorio che è legato soprattutto al turismo. Il comune di Riace è praticamente sull'orlo del dissesto finanziario figlio di una mala gestione che ha innalzato le tasse in maniera spropositata ma non è riuscita compensare i tantissimi sprechi di soldi pubblici. Voi cosa proponete per sviluppare le vocazioni del vostro paese? Noi componenti della lista VOLTARE PAGINA PER RIACE, vogliamo lavorare per determinare le condizioni affinché la comunità riacese valorizzi tutte le potenzialità e le specificità delle risorse umane, professionali, strumentali e del territorio. A tal fine, metteremo in atto ogni iniziativa utile ad armonizzare le aspettative legittime dei singoli con quella della collettività, per mettere in luce e privilegiare le tipicità della nostra realtà locale. Turismo e agricoltura sono i due temi fondamentali attorno ai quali articoleremo e attiveremo le iniziative per la creazione di

disfino le necessità primarie della cittadinanza. Un solo Tecnico è sufficiente a sovraintendere alle incombenze di un piccolo comune come il nostro. Così come un piccolo comune come il nostro non ha la necessità che soggetti esterni provvedano a curarne l'immagine: a ciò possono provvedere direttamente il Sindaco o altri amministratori. Per quanto concerne il servizio di segreteria si stipulerà una nuova convenzione con un comune limitrofo, tornando così ai parametri di spesa precedenti. Verranno curate con maggiore attenzione la stesura e la pubblicazione degli atti collegiali di Consiglio e di Giunta, al fine di rendere più armoniosa e collegata la lettura degli atti principali con gli atti consequenziali adottati dai responsabili dei servizi appartenenti alle aree tecnica, amministrativa e contabile, ma essenzialmente per rendere la funzione di controllo più agevole e diretta. Stignano non ha bisogno di un sindaco parcheggiato sul comune, ma, soprattutto, non ha bisogno di un sindaco che non c'è mai, o la cui presenza fisica

lavoro e occupazione, consci che la libertà della persona può essere conseguita soltanto quando si libera l'individuo dalla dipendenza economica e culturale. Gli ambiti nei quali profonderemo tante energie sono la valorizzazione delle tradizioni e della cultura, del ruolo delle donne, della tutela dell'ambiente, della legalità, della partecipazione attiva, della solidarietà, delle iniziative socio-assistenziali, dell'accoglienza e dell'ospitalità, della scuola e della promozione culturale, delle professioni, dell'artigianato, dell'agricoltura e, in definitiva, della riscoperta del senso di appartenenza al territorio. E come pensate di fare? Metteremo tutto il nostro impegno ad affrontare e risolvere nel modo migliore i problemi della comunità secondo principi di libertà, democrazia, imparzialità, giustizia, solidarietà, pari dignità sociale, pace, serenità e non violenza. Promuoveremo nel nostro paese un clima di tolleranza e di rispetto reciproco, di dialogo costruttivo, di partecipazione attiva, finalizzata a restituire dignità al popolo sovrano che ha il diritto di essere l'artefice del proprio destino. Noi garantiremo la nostra disponibilità al dialogo, alla comprensione, all'ascolto, alla moderazione, al rispetto di tutti i cittadini e delle loro opinioni, senza chiusura di sorta, senza pregiudizi, ma con la massima disponibilità al dialogo con un impegno serio e silenzioso, senza clamori, convinti come siamo che l'attività amministrativa deve caratterizzarsi quotidianamente nell'impegno praticato e non predicato. Francesco Salerno

divenga una costante, soltanto negli ultimi mesi del mandato. Civitas è dalla parte del cittadino al quale intende garantire quotidianamente la presenza di un amministratore con cui dialogare nella sede municipale Cercheremo di dare ai cittadini: pulizia delle vie e dei vicoli; funzionamento degli impianti di pubblica illuminazione; costante erogazione di acqua potabile, anche durante il periodo estivo; funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole; transitabilità delle strade, comprese quelle che portano nelle località a vocazione precipuamente agricola, e quelle che consentono di raggiungere la spiaggia, assicurando interventi manutentivi più attenti e costanti; un semplice sorriso quando viene a contatto con organi ed uffici della P.A.; e questo gruppo, pur nella rigida osservanza del principio della separazione funzionale, che vede demandata la gestione amministrativa a dirigenti e responsabili dei servizi, intende esercitare la funzione politica d'indirizzo e di controllo per assicurare il massimo rispetto delle norme che regolano i rapporti fra P. A. e cittadini. Pier Domenico Sasso

Si è alle battute finali della campagna elettorale per l'elezione del primo cittadino di Brancaleone che dovrà assumere la guida della cittadina per la prossima legislatura. Particolarmente interessante è, pertanto, dare voce ai diretti candidati per comprendere meglio quali siano le linee guida del loro progetto politico. Delle tre liste che si presentano agli elettori in cerca del consenso popolare, una, “RINASCITA CIVICA” fa capo all'amministrazione uscente guidata dall'avv. Franco Moio, che si ripresenta per il secondo mandato sostanzialmente con gli stessi volti della precedente tornata elettorale ma anche con qualche novità. Si dice abbastanza soddisfatto di quanto il suo gruppo è riuscito a realizzare, Moio: “Quando ci siamo insediati nel 2009, il Comune versava in una grave crisi finanziaria a causa degli ingenti debiti accumulati nel corso delle gestioni precedenti, dei mancati incassi dovuti alla inefficienza del servizio di accertamento ed in particolare di riscossione dei tributi comunali; in particolare, i debiti accertati erano pari a 1.800.000,00 euro mentre i tributi non riscossi erano pari a circa 2.200.000,00 euro. I margini di manovra, pertanto, erano piuttosto ristretti e siamo stati da più parti invitati a prendere in considerazione l'ipotesi di dichiarare il dissesto finanziario dell'ente con tutte le conseguenze disastrose che ciò avrebbe comportato. Nonostante tali premesse, abbiamo voluto credere fermamente nelle capacità di questa nostra cittadina e tale eventualità è stata scartata. Abbiamo, quindi formalizzato piani di rientro dal debito; abbiamo poi provveduto al taglio alla spesa corrente attraverso una razionalizzazione dei costi dei vari servizi comunali, abbiamo razionalizzato il carico tributario ed in generale non sono state aumentate le tasse; anzi abbiamo addirittura abolito l'IMU sulla prima casa,” rivendica con orgoglio Moio. Ma il lavoro dell'avvocato e dei suoi collaboratori vorrebbe continuare in un senso di continuità e per questo chiedono la riconferma ai loro concittadini domenica; “per poter proseguire ciò che è stato intrapreso in questa appena conclusa legislatura, attraverso un forte rigore nella utilizzazione delle risorse, tramite l'efficienza dei servizi, l'equità nella distribuzione del carico tributario e nuovi investimenti in lavori pubblici: sono state e saranno, qualora i cittadini nella tornata elettorale del prossimo 25 maggio ci confermeranno la loro fiducia, le regole che stanno alla base della nostra azione amministrativa” conclude Franco Moio. Non da meno sono le prospettive del dottore commercialista Silvestro Garoffolo (“BRANCALEONE BENE COMUNE”) e della sociologa Antonella Ranieri (“UNITI PER BRANCALEONE”), “avversari” di Moio in questa corsa per la guida di Brancaleone. In particolare, i due capolista sfidanti entrambi rimproverano all'amministrazione uscente una immobilità preoccupante che ha portato ad una paludosa situazione di stagnazione sotto tutti i punti di vista, soprattutto in termini di crescita sociale ed economica. La Ranieri si presenta con una lista formata prevalentemente da candidati giovani alla prima esperienza amministrativa che vogliono superare le eventuali diffidenze dovute, appunto, alla loro inesperienza amministrativa con l'entusiasmo e la forza della coesione e della voglia di aiutare la propria cittadina a compiere un passo in avanti. La dott.ssa Ranieri si è gettata in questa sfida elettorale con la sua lista civica perché è arrivato il momento di un contribuire concretamente ed in prima persona per dar vita ad azioni di contrasto verso la “lenta agonia sociale della comunità

di Brancaleone.” Il gruppo rivendica una notevole formazione nonché una matura competenza in ambito sociale accresciuta dal vivere in prima persona le problematiche del vivere quotidiano la relatà della cittadina ionica. Il giglio marino scelto come simbolo della lista della Ranieri, vuol simboleggiare una nuova fase. Ecco perché i progetti portati avanti dalla lista “UNITI PER BRANCALEONE” sono permeati dalla voglia e dalla esigenza di migliorare la qualità di vita della comunità locale tramite l'attivazione di servizi primari secondo gli standard europei quali come ad esempio l'introduzione progressiva della raccolta differenziata “porta a porta” attraverso la creazione di realtà di matrice cooperativistica affidate a giovani (ma non solo) disoccupati e inoccupati. Ma l'impegno della Ranieri è volto anche a rendere partecipata e condivisa l'amministrazione della cosa pubblica, che vorrebbe realizzare con l'introduzione del Bilancio Partecipato, del Piano Regolatore Generale ed il miglioramento degli istituti previsti nello Statuto Comunale riguardo gli strumenti di democrazia partecipativa. Garoffolo, dal canto suo, oltre che, appunto come la Ranieri, rimproverare all'amministrazione uscente una sostanziale immobilità di opere e proposte consistenti, pone d'altro canto come obiettivo primario del suo gruppo denominato, appunto, “BRANCALEONE BENE COMUNE” un totale cambiamento del concetto di politica nonchè dell'azione amministrativa di chi si pone alla guida di Brancaleone. Garoffolo ed il suo gruppo si presentano agli elettori con la convinzione di riuscire a far giungere il loro messaggio di voler porre al centro dell'attenzione il cittadino nonchè il rispetto delle necessità primarie di ogni brancaleonese

“perché il contesto locale in cui chiediamo di poter operare, grazie alle sue notevoli potenzialità, è in grado di sostenere un alto livello di sviluppo economico ma non solo; siamo fermamente convinti che la rinascita di Brancaleone debba fondarsi su un'azione amministrativa che abbia come fermo obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.” Ecco perché la svolta deve partire, secondo Garoffolo da temi cari a tutti, che sono alla base di una vera società civile: ambiente, lavoro, servizi sociali, cultura e sicurezza; per il dottore commercialista sono questi gli aspetti fondamentali sui quali fondare il processo di rinnovamento e di modernizzazione atti a restituire a Brancaleone quella fiducia nel futuro e quelle rinnovate prospettive di sviluppo che devono essere alla base della salvaguardia e della identità storica e culturale della cittadina di Brancaleone. In particolare, la lista “BRANCALEONE BENE COMUNE” attraverso le parole del suo candidato alla carica di primo cittadino, tiene a sottolineare che “ogni punto del nostro programma non rappresenta soltanto una precisa proposta progettuale ma un impegno concreto e vincolante che vogliamo assumere nei confronti degli elettori e dell'intera Città di Brancaleone”. Prospettive interessanti e vicine alle esigenze dei cittadini, quindi, nelle intenzioni dei tre candidati alla poltrona di primo cittadino di Brancaleone. Ora la parola passa a chi deve essere amministrato che dovrà riporre la propria fiducia solamente ad una delle liste candidate. Francesca Dieni


RIVIERA

POSTA

LA PRECISAZIONE

«Mi sono incatenato anch’io» Franco Mammoliti

Il presidente dell'Ascoa ( associazione regionale piccole e medie imprese) Franco Mammoliti era presente venerdi scorso davanti all'ingresso dell'ospedale civile di Locri e, cosi come promesso, si e' incatenato per protesta insieme ai pochi sindaci presenti.Franco Mammoliti nel prendere la parola ha evidenziato l' importanza di avere sul territorio un ospedale funzionante, dotato di servizi efficienti che sia in grado di garantire agli utenti una sanita' qualificata. Mammoliti, nel suo intervento, non ha lesinato

critiche verso la politica regionale, incapace a suo dire, di essere vicina ai bisogni della gente e dell'intera locride. Dopo le elezioni europee Mammoliti si attivera' assieme al Sindaco di Locri Giovanni Calabrese per continuare nelle attivita' di protesta sino a quando non si otterranno risultati importanti che vadano nella direzione di un rafforzamento e miglioramento dell'offerta sanitaria che sia in linea con quei servizi che un ospedale "spoke" deve fornire all'utenza .

Grandi successi in rosa per le atlete della Locride a i Giochi sportivi studenteschi Giovedì 22 maggio, allo stadio di atletica di Cosenza, le alunne della scuola media “Siderno-Agnana” (ex Pedullà) hanno vinto la finale regionale di atletica leggera nell'ambito dei Giochi sportivi studenteschi e rappresenteranno la Calabria, alle fasi nazionali che si disputeranno a l'Aquila dal 27 al 30 MAGGIO 2014. Per l'occasione sarà inaugurato il nuovo impianto di atletica leggera, ricostruito dopo il terremoto. Grande merito per questo risultato sportivo, va riconosciuto all'insegnante Fortunato Carpentieri. Un grazie particolare va a Francesco Tuccio per la collaborazione e la disponibilità. Le alunne che hanno vinto la manifestazione regionale sono: Crupi Chiara (80 ostacoli); Zakharova Alexandra (80 piani); Fimognari Jennifer (salto in lungo) Battaglini Gaia (lancio del peso); Gattuso Rebecca (1000 metri); Falvo Cristina (lancio del vortex); De Girolamo Fabiana (salto in alto). E poi ancora l'ottimo primo posto di Gulloni Mattia (salto in alto) e il terzo posto di Crupi Marco (lancio del peso).

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Siderno: vicina la bitumazione a Donisi

embrerebbe avvicinarsi la bitumazione, dichiarata urgente, delle strade di Donisi. Lo scorso 14 novembre “Riviera” pubblicava un articolo in cui l'amministrazione dava notizie sulla precaria situazione dell'asfalto, croce degli automobilisti sidernesi. La riparazione del manto stradale a Donisi era stata considerata con somma urgenza, a causa delle pessime condizioni, e data per finita in questo periodo. Con un po' di ritardo sulla tabella di marcia il Comune si sta avviando ai lavori.

Esistono tre progetti per la riparazione del fondo stradale del circuito viario di Siderno, differenziati per ordine di finanziamento. Quello di Donisi è già stato trasmesso

all'Ufficio comunale competente, che lo sta approvando e che dovrebbe trasmetterlo a breve alla Stazione Unica Appaltante (SUAP), dove speriamo permanga poco per essere avviato in tempi brevi. Più distanti invece appaiono gli altri due progetti (che comprendono via Lenzi, via Cesare Battisti, corso Garibaldi e traverse, e numerose altre strade), che devono ancora essere approvati dal Comune e comunicati alla SUAP. Redazione

LA LETTERA

«Ringrazio i dottori che mi hanno salvato la vita» Pregiatissimo direttore, seguo la Riviera da molto tempo e le faccio i complimenti per l'ottima informazione e il grande impegno civile che vi si promuove, nella ricerca del benessere per questo nostro bellissimo ma trascuratissimo territorio. Tanto non per carenze naturalistiche o storiche quanto per arretratezza culturale cui siamo condotti e costretti (la maggior parte di noi) da una minoranza arraffona che da molto, troppo, tempo detta l'unica cinica legge dell'arroganza e del sopruso, opprimendo e deprimendo l'intera popolazione

civile, non certo ignara di quello che accade anche se sempre più dimentica degli antichi fasti e inconscia delle proprie grandi potenzialità e tuttavia sicuramente impotente dinanzi a tanta impunita violenza a arroganza. Chiedo scusa per lo sfogo. Non le scrivo certo per descrivere e commentare fatti ovvi, evidenti a tutti, né per lanciare facili paternali, ma solo per chiederle di porre ancora di più il faro illuminante della Riviera sulla drammatica situazione in cui sta piombando l'ospedale di Locri (e quindi dell'intera comunità della Costa dei gel-

somini), per effetto delle recentissime chiusure di alcuni reparti. Questi “colpi di mano” si inseriscono, secondo me, in un più ampio disegno di disintegrazione del servizio pubblico che l'Asl dovrebbe da un punto amministrativo meglio proporre: disegno attuato mediante una campagna di denigrazione (anche interna) di reparti che mediamente funzionano ben a dispetto dei continui percorsi a ostacoli che personale medico e paramedico sono costretti a seguire giorno per giorno per la mancanza (voluta) di un'organizzazione e per disegni politco-


GERENZA

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14

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Direttore responsabile: ANTONIO TASSONE Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA

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ArnaldoVincitorio: è morto a 80 anni l’ultimo “paparazzo”storico della Locride Era nato a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 14 gennaio del 1934. Ma si sentiva un vecchio sidernese. I meno giovani ricorderanno il suo laboratorio di fotografia in un piccolo locale di Piazza Vittorio Veneto, e ricorderanno pure il suo ineguagliabile gusto e la sua prontezza. Due erano i “paparazzi” storici della Gazzetta del Sud nella Locride: a Siderno, appunto, Vincitorio; a Locri, Pepé Polifroni, scomparso molti anni addietro. Anche Arnaldo immortalava con la stessa perizia l'ufficialità, al pari della gente comune, della mondanità e della cronaca nera. Era un fotoreporter, e le sue immagini valevano quanto gli articoli e talvolta di più. Rimpiangiamo un collega, gentile, equilibrato, testimone della nostra piccola storia.

(Nella foto degli anni Sessanta, da destra: Arnaldo Vincitorio, Rita Pavone e Pepé Polifroni archivio Vincitorio)

Nei giorni scorsi è stato dato l'ultimo saluto a Domenico De Leo, residente a Cosenza ma originario di Siderno, località che aveva lasciato nei primi anni settanta, per dare un respiro più ampio alla sua attività di commerciante all'ingrosso di biancheria. Era appena quattordicenne quando, nel 1938, con appena 140 lire di merce

are in ospedale, il 7 dicembre dell'anno scorso. E le voglio raccontare dell'eccezionale dedizione e del commovente soccorso datomi da dottor Luigi Brugnano, il quale nonostante l'apparente miglioramento del mio stato di salute, ha voluto e saputo leggere in profondità nei miei occhi di ammalata oltre che nelle carte (radiografiche, analisi, contro analisi, scartoffie varie) ed ha deciso alle 3 di notte di portami in sala operatoria in modo deciso e così salvandomi la vita, letteralmente (avevo la milza spezzata in due con una gravissima emorragia interna, a causa della quale sarei morta forse quella notte stessa). Né però mai dimenticare le bellissime e commoventi parole di grande umanità da Lui pronunciate prima dell'operazione, che mi hanno fatta sentire amata, coccolata, protetta da un grande

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RESTASTI A MERICA

A menti n'ganna e u cori e' tradituri, quandu ogni sira ,n'te curvi a casa mia, senza na luci,cu tutti i cosi scuri, ieu non m'affidu u guidu ,e penzu a ttia. Simu vicini e chistu mi cunorta, cu nu zzumpuni si faci prestu prestu, ma tu si fermu,non si cchiu lestu lestu, n'ta casa tua e' chiusa sempi a porta. N'arcegliuzzegliu parivi all'occhi mei, l'urtimi jorni chi stavi cca cu nnui, ma poi cu sguardu parravi,a ricordari, ca tantu tantu restava ancora i fari.

L’ultimo saluto a Domenico De Leo

economici che sono di tutta evidenza. Io amo profondamente questa terra nella quale vivo da oltre 50 anni ed amo le tante persone per bene che costituiscono questa comunità. Per questo motivo ho voluto dare la mia personale testimonianza da “ammalato” da bisognoso di cure mediche e di attenzione (perché no, anche umana). Le voglio raccontare (approfitto della sua pazienza) di una caduta, apparentemente banale dalla quale è derivato uno stato di malessere sopportato per 5 giorni. E le voglio raccontare del mio medico di famiglia (ed amico, mi piace ricordarlo, che Locri ancora regge questo bel rapporto umano tre medico e paziente), il dottor Nicola Zannino, che con grande acume e capacità organizzativa ( anche molto lottando contro un'apparenza di non gravità del mio caso)riesce a farmi ricover-

SETTIMANALE

inizia la sua avventura nel mondo del lavoro, manifestando da subito la sua grande passione per quanto stava facendo. Una passione autentica, sempre in crescendo, sostenuta da un autentico spirito imprenditoriale e da uno spiccato senso pioneristico, che si è tradotta negli oltre 75 anni di storia della Ditta “De Leo Domenico”.

uomo. Voglio anche raccontarle di uno staff che, insieme al dottor Brugnano, mi ha assistita, voglio parlarle della dottoressa Capocasale, del dottor Freno, del caposala e di tutti gli infermieri che in quella mattinata mi hanno assistita con vera professionalità. Voglio anche raccontarle di un altro reparto che dopo tre mesi si è dovuto occupare della mia persona. La febbre alta è stata il campanello d'allarme di una broncopolmonite, forse esplosa per la mancanza di adeguate difese immunitarie (dopo l'asportazione della milza, infatti, il mio organismo è molto più delicato). Voglio raccontarle del fatto che per mancanza di posti letto sono stata ospitata in un affollatissimo, poco salubre (per le mie condizioni) e rumorosissimo pronto soccorso, attaccata all'ossigeno per gravi problemi respiratori. E voglio rac-

N'ta chiesa chigliu jornu ti cercai, ca nattu amicu,purtroppu, cchiu non c'era. N'ta cunpusioni per? non ti trovai ca n'daspettavi tu ,i natta manera. Mo a passijata non davi cchiu culuri, e u nespularu non duna u stessu jiuri. Mo n'te jornati i festa e n'te mangiati, tu non ci si ,non simu ricogghiuti. Volia mu fazzu tuttu mu ti sarvu.... Non vogghiu u cangiu vuci mo chi parru. Mi n'zonnu u torna tuttu com'a prima, Senza penzeri,ca stessa rrisatina.

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contarle di un ricovero dopo 2 giorni nel reparto di Medicina. Un reparto pulito e accogliente (sembra incredibile, vero?) nel quale la dottoressa Rita Bennici e i dottori Ceratti, Giorgi e Varacalli, gli infermieri sono stati molto presenti e hanno dimostrato una grande umanità, attenzione e gentilezza, a dispetto delle grandi difficoltà derivanti dalla gravissima carenza di posti letto e dai turni frenetici cui sono sottoposti per portare a termine un lavoro così difficile e delicato in maniera così altamente professionale. Sicuramente Le è chiaro che sono orgogliosa di vivere a Locri, circondata da persone amorevoli e solari. La mia paura, però, è che piano piano il disegno di annullamento di queste bellissime figure a vantaggio di una logica tristemente nota da tempo e contro la quale evidentemente la politica non

solo non fa niente ma neanche vuole fare, per evidente interesse del singolo o dell'amico, verrebbe da pensare, piuttosto che per cecità(altro che miopia!). E così la collettività calabrese e locrese in particolare continua a perdere, arretrando sempre di più, nella terra che fu di Zaleuco e di Pitagora, del diritto e della filosofia, dell'arte e dell'industria e che sempre più diventa terzo mondo. L'orgoglio calabrese e locrese deve rinascere e perché non partire proprio dalla sanità pubblica? Troppi di noi sono costretti a partire verso il nord Italia se non all'estero , per essere curati in strutture di eccellenza da medici calabresi, che sono costretti a emigrare per sviluppare le loro grandi qualità professionali! È o non è un paradosso. Direttore? Concettina Bonelli

Restasti a Merica pe chista ricurrenza, Glie vecchi amici,avundi solivi jiri Di certu rimandasti la partenza, ca prima o poi ti viju cumpariri. A Turi ,da suo nipote Martino

Il ricordo di Lello

Lello è passato un anno sei e rimarrai sempre nei pensieri e nei cuori di tutti i tuoi cari e dei tanti amici.


Cover L’errore della‘ndrangheta

Il limite è il crimine unito che ha portato la ‘ndrangheta a trasformarsi in un banco di sardine pescate a strascico dalle inchieste giudiziarie.

La sconfitta di Pignatonee la“m ERCOLE MACRI «Qui non c’è ‘ndrangheta di Mico Tripodo, non c’è ‘ndrangheta di ‘Ntoni Macrì e non c’è ‘ndrangheta di Peppe Nirta. Si deve essere tutti uniti, chi vuole stare sta e chi non vuole se ne va», affermò nel 1969 dal cassero del summit di Montalto, erto e solenne, il vecchio boss Peppe Zappia, in Calabria celebre quanto Tony Manero nel Bronx. Una scelta vincente per la maggior parte dei kamikaze calabresi imbottiti di galera e fame; una follia

stroboscopica, addirittura più epocale de “la Febbre del sabato sera” per quei pochi sapienti della “singa” che subirono quel censimento del crimine reggino che li ha resi reperibili e sotto schiaffo, in vita, maledetti e senza pace, dopo la morte. «Se ci facciamo trasformare in un banco di sardine, ci prendono con lo strascico come una volta» ha mandato a dire ai nuovi “pungiti” di Polsi, non uno qualunque, ma il più visibile dei mortali, un intimo dei grandi trafficanti internazionali di droga e armi. Questo talen-

to della’ndrangheta, intollerante al minimo contatto con quelli del Mandamento di Canale, utilizzava il rito in Calabria per il reato in America. Ma anche lui ha abbassato la testa – mi raccontò non uno qualunque, ma Nicola Zitara – al cospetto di una persona, un invisibile che masticava il plurale maiestatis, e che, insieme ad altri tre, quattro invisibili del crimine nostro, ha lasciato in eredità il tono diplomatico dei regnanti a quelli venuti bene. Quelli venuti male, invece, si sono dovuti accontentare dell’inchino della

servitù coi baffi brindisini e delle coppole vintage resuscitate, in età moderna, dal Crimine di Don Mico da Rosarno e dalla spocchia dei glossatori di Siderno. Il Crimine unito del chi vuole sta e chi non vuole ne va è difettoso di fabbrica. L’ultimo eccitamento collettivo, la fertilità dell’appartenenza, il sentirsi una cosa solo con l’intera tribù attraverso i riti di affiliazione sono stati debellati da Giuseppe Pignatone, oggi procuratore sovrano in Italia non per aver tolto dai paesi del reggino molte zecche fastidiose incantate da lune incinte e cerimo-

nie, ma per aver purificato il santuario della montagna e cancellato l’ultimo clichè del Cafè de Paris. Polsi e Via Veneto simboli vendibili dal merchandising di ogni procuratore. Pignatone, però, è rimasto lontano da quel male grosso che in Calabria sta immerso nelle acque dello Stretto, all’ombra di Marasà e nei pozzi della Piana. Perché scavare, quando la ‘ndrangheta unita gli ha fornito numeri mai visti e autogol da applausi? Perché rischiare di addentrarsi nella terrificante oscurità degli dei aristocratici, quan-


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Pignatone, però, è rimasto lontano da quel male grosso che in Calabria sta immerso nelle acque dello Stretto, all’ombra di Marasà e nei pozzi della Piana. Perché scavare, quando la ‘ndrangheta unita gli ha fornito numeri mai visti e autogol da applausi?

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Giuseppe Lombardo ha scalato due piani della torta nuziale con le condanne di Matacena, della sua lady Chiara Rizzo, del compare d’anello Scajola e di quei De Stefano fedeli e seri nei confronti di una trama che governa i livelli visibili della ‘ndrangheta in quella City sullo Stretto

meta”improbabile di Lombardo do sul piano sono facilmente arrestabili coloro che gli arano la terra? Giuseppe Lombardo ha seguito la cometa di cui parlano tutti. Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, originario di Monasterace come la Ministra, ha studiato legge nell’aula Magna della Sapienza di Roma, quella dedicata a Falcone. Seduto in quei banchi negli anni ‘90, dove l’odore ancora denso di Capaci e via D’Amelio gli ha affinato il fiuto per i reati, più che per i riti, è divenuto uno scalatore che ama le cime storiche, ma non le discese

impossibili. E oggi, con due colpi speciali, arriva dove Pignatone e i suoi non sono mai arrivati. Prima ottiene una condanna morale per il suicidio della Fallara, unendo le intercettazioni sparpagliate in precedenza. Poi scala due livelli di quella torta nuziale e mafiosa che ci hanno scodellato, forse anche la cima, secondo le risposte rilasciate in un’intervista successiva alle condanne di Matacena, della sua lady Chiara Rizzo, del compare d’anello Scajola e di quei De Stefano fedeli e seri nei confronti di

una trama che governa, alimentando tensione, i livelli visibili della ‘ndrangheta in quella City sullo Stretto, da quarant’anni capitale italiana di uomini mascherati e camerata deviati. Ma è proprio la scalata alla torta nuziale di Lombardo che mi fa sorgere dei dubbi per una questione di visibilità. Gli invisibili, non possono essere, per loro natura stessa, ciliegie sulla torta di nessuno. Neppure di quella squisita e montata del sostituto di Monasterace. Gli invisibili non salgono, discendono, all’uso Egizio, nelle tenebre e vivono

del sacrificio altrui, delle fughe di notizie, di plurale maiestatis e di protocolli criminali obbligatori e testati nel tempo e in più luoghi. Non lo ha affermato uno qualunque, ma chi, per maledizione, fu l’unico a scorgere un invisibile, a sondare la tenebre e poi avvertire tutti gli altri: «O agiamo da cani sciolti, in modo orizzontale e senza collo, o da cavie, in verticale, dagli sgarristi fino ai vangeli». A Polsi, come quarant’anni prima Tripodo, Macrì e Nirta a Montalto, hanno scelto la seconda opzione.

Quella sconsigliata da chi oggi si sarebbe anche chiesto per esclusività di certe visioni del terzo tipo: «Ma non è che quella bella ciliegia del Matacena è una mostarda che, esaltando la fine di quella Cosa Nuova che negli anni settanta spazzò via la Cosa Vecchia, è tecnicamente perfetta a coprire in modo altrettanto nuovo quelle muffe invisibili e sotterranee degli aristocratici del crimine calabrese e dei loro pari?» Qualcosa comunque sta andando a male. Fuga di notizie? Vedremo nei giorni a seguire.


RIVIERA

LA LIBRERIA CALLIOPE MONDADORI RINNOVA IL SUO LOOK Con la fine della primavera alle porte e l'estate che insiste a darci addosso con la voglia di mare e vacanze, la Libreria Calliope Mondadori rinnova il suo look...e non solo. La nuova sezione di libri per ragazzi, resa pi? grande ed accogliente, riprende la tranquillit? di uno spazio sano e sereno dove i bambini potranno sfogliare i loro libri proprio "come fanno i grandi", in un'atmosfera fresca, accattivante e stimolante. In pi?, le passioni per tutte le et? vengono approfondite, con una nuova sezione di fumetti (direttamente dal successo online di Shockdom Edizioni, BAO Publishing e Coconino tra gli altri), giochi di ruolo (con un'area dedicata e, presto, delle partite aperte a tutti, curiosi alle prime armi ed esperti) e giochi da tavolo per animare le serate pi? noiose. Non solo giochi, per?: per i fedelissimi del libro sotto l'ombrellone, giugno si riveler? pieno di sorprese, con gran parte dei libri tascabili scontati per tutto il mese. E queste sono solo alcune iniziative di un'estate piena di sorprese. www.rivieraweb.it

CULTURA E SOCIETÀ

L’ASCOA diventa “sportello MEPA”per le imprese della Locride L'Ascoa di Locri diventa Sportello MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Ammnistrazione), per le imprese del territorio. Si tratta di una grande opportunità per le aziende che vogliono vendere beni e servizi alla pubblica amministrazione attraverso la rete telematica. Le aziende della Locride potranno rispondere agli acquisti delle pubbliche amministrazioni di tutta Italia registrandosi alla piattaforma del MEPA, gestita da CONSIP per il Ministero dell'Economia e Finanze. Mercoledì 28 maggio all'Hotel President (dalle 14,00 alle 16,00 per la P.A. e dalle 16,00 alle 18,oo per le imprese) si svolgerà la presentazione dello sportello della Locride alla presenza delle responsabili i CONSIP dott.ssa Silvia Pibiri e dott.ssa Anna Maria Michienzi e del dott. Carmine Zoccali di IN.FOR.MA. Si tratta di una grande opportunità di sviluppo per le imprese del territorio che intendono allargare i confini del proprio mercato tradizionale partecipando alle gare, per acquisto di beni e servizi ,di tutte le amministrazioni pubbliche con sede nel territorio nazionale.

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LIBRI

Tra verità e finzione, la scrittura come strumento di ricerca GIANRICO CAROFIGLIO INCONTRA GLI ALLIEVI DEL LICEO CLASSICO DI LOCRI LIDIA ZITARA Nel percorso di incontri avviato mesi fa dal Liceo Classico “Ivo Oliveti” di Locri, ai quali hanno partecipato Odifreddi e Maraini, mercoledì scorso gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare Gianrico Carofiglio, autore del libro Il bordo vertiginoso delle cose , edito da Rizzoli. Una vera e propria lezione sulla scrittura che si è dipanata attraverso le domande degli studenti. Domande ben costruite, intelligenti, colte (ma eravamo così bravi, noi, alla loro età? Non credo). Forse un po’ troppo aggrappate ad una cultura umanistica, e a tratti di una ingenua complessità di disarmante tenerezza. Da Svevo a D’Annunzio, da Bersani a Berlusconi, da Aristotele a Kafka, i ragazzi e l’autore hanno ricostruito i momenti salienti della scrittura come atto di ricerca. “Scrivere è raccontare la verità”, dice Carofiglio “Ma quale verità? Non certo quella dei fatti, della realtà, quanto quella individuale, dell’inconscio che affiora in superficie. Scrivere non è divertente, scrivere è sgradevole, perché implica rovistare nell’umido e terrorizzante sottoscala dell’io, dove ci sono verità nascoste. Nella ricerca, al buio, si potrebbe mettere la mano su qualcosa di putrefatto, o di umido e muffito, potrebbero comparire ragni giganti, strane creature alate che vivono nell’oscurità (noi abbiamo pensato che potrebbe comparire Steven King en personne) . Il compito dello scrittore

–continua Carofiglio- è raccontare la propria verità con lo strumento della finzione, dell’immaginazione”. A questo punto l’Autore ha narrato in breve la trama delle Metamorfosi di Kafka, paragonando il racconto, dichiaratamente inverosimile, alla celebre Lettera al padre, verosimile, ma meno potente del racconto. Dov’è la falsità, la bugia, nella scrittura? Carofiglio non ha dubbi: nello scrivere

ciò che il lettore vuole leggere, nel costruire libri su misura per un certo target di lettori. “Leggere è un atto creativo quanto lo scrivere. Cosa succede dopo il libro? Sono fatti vostri. È il lettore a completare il libro, con chiavi di lettura diverse di volta in volta. Il rapporto che lega scrittura e lettura è misterioso e complesso. Ciò che viene omesso è importante quanto ciò che viene scritto, anzi,

Il gioiello di Persefone Sarà inaugurata il 31 Maggio la mostra "Il Gioiello di Persefone", che avrà luogo nel Museo Archeologico Nazionale di Locri. La cerimonia d'inaugurazione sarà anche annunciata da una conferenza stampa che si terrà giorno 28 Maggio alle 11.30, presso il

Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, nella Sala dei Dioscuri. La mostra, promossa ed organizzata dalla Sopraintendenza per i Beni Archeologici della CalabriaMinistero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e da ITA-

forse di più”. Chissà se tutti questi input, assodati nella testa di un lettore maturo, saranno arrivati ai ragazzi? Perché Carofiglio è stato bravo: chiaro ed esaustivo, molto diretto. Più interessante il suo incontro con i ragazzi che centro corsi di scrittura creativa. Ma ecco le note stonate: oltre a domande sul libro o ad altre domande di tono più squisitamente letterario, alcuni ragazzi hanno posto dei quesiti di natura sociale e politica, dati i trascorsi dell’Autore in seno alla Magistratura. L’Autore appariva schernirsi, mentre al contrario dava delle vere e proprie indicazioni da maître à penser, che sono assai pericolose rivolte a menti giovani e suggestionabili. I suoi accenni all’uso della comunicazione di Obama, Berlusconi e Bersani hanno lasciato di stucco per l’ingenuità politica dell’Autore. LIDE, in collaborazione con il Comune di Locri, la Provincia, l'Accademia di Belle Arti di Reggo Calabria, si propone di valorizzare il nostro patrimonio archeologico ed evidenziare le enormi potenzialità economiche e sociali ad esso collegate. Per concludere in armonia la serata, si terrà il concerto del maestro Adolfo Zagari, docente del Conservatorio "F. Cilea" di Reggio Calabria.

Questa bellezza salverà il mondo Roccella. La ballerina diversamente abile Simona Atzori incanta il pubblico calabrese ANNA LAURA TRINGALI “Siete tanto bella, che si ha paura a guardarvi” scriveva della protagonista del suo “Idiota” Dostoevskij e davanti a quello stesso riguardoso timore si è esibita lunedi all'auditorium comunale di Roccella Simona Atzori. Per cinquanta minuti ha volato senza ali e senza braccia quel corpicino esile di donna lasciando con il fiato sospeso un auditorium di cui erano occupate anche le gradinate. Quella roccellese è stata la prima tappa cala-

brese del tour organizzato dalla Mediolanum Corporate University e che si concluderà il prossimo 21 settembre proprio a Reggio Calabria. La danzatrice milanese, che è stata protagonista della cerimonia d'apertura delle Paraolimpiadi del 2006, ambasciatrice della danza nel Grande Giubileo del 2000 ed è una pittrice pluripremiata, è stata affiancata durante lo spettacolo da i due primi ballerini del Teatro alla “Scala” Salvatore Perdichizzi e Marco Messina e dalle due ballerine Giusy Sprovrieri e MariaCristina Paolini. Il grande

giornalista Candido Cannavò di lei ha scritto: “le sue braccia sono rimaste in cielo, ma nessuno ne ha fatto un dramma” e in effetti tutto c'era in quelle coreografie tranne che dolore e angoscia, erano degli inni alla vita fatti proprio da chi dalla vita aveva avuto qualcosa “in meno” avremmo detto. A torto. “Ringrazio Dio per avermi dato il dono della vita, per avermi fatta così. Non meglio o peggio, così. Per avermi fatta Simona” e a quelle parole pronunciate con grazia ti viene da pensare: lo avremmo ringraziato noi Dio

per essere nati senza braccia?senza retorica io onestamente no. E lì capisci che forse sei tu che hai qualcosa in meno. Dopo “l'effetto” iniziale quello a cui si è assistito è stato uno spettacolo di danza contemporanea, arte. E l'arte è oltre la normalità, il previsto; è stata musica,volteggi, respiri affannati e lunghi capelli chiari che brillavano sotto i riflettori. L'interminabile standing ovation che ha accompagnato la fine dello spettacolo ci ha ridestati da un sogno e mentre noi stavamo lì incerti su tutti i nostri arti lei volava.




RUBRICHE

CARTOLINE MERIDIONALI

di Antonio Calabrò

Castello di Amendolea a Maggio Castelli, mandorle e fichi d’india, e fiumare riarse e vallate scoscese ; ed il cielo di cristallo e il mare di cielo solidificato; sembra una canzone, ed in effetti lo è. La canzone di Calabria, come una celebrazione di glorie svanite e di bellezze sconsiderate. Una canzone d’amore, una canzone di storia, e un canto di libertà da conquistare, di possibilità da sfruttare e di speranze da covare. Amendolea, l’antico castello, rivolto al futuro.

Pillole

Naturopatiche

A ciascuno il suo personale centrifugato

Frutta e verdura sono alimenti primari per la salute e il benessere. Il consiglio è di mangiare tre porzioni di frutta e due di verdura, meglio se cruda. Frutta e verdura fresca di stagione apportano minerali, enzimi, vitamine e molecole nutrienti contro lo stress ossidativo, responsabile di decadenza fisica ed estetica. Oltre a queste preziose azioni nutrizionali, gli alimenti freschi e crudi di origine vegetale possono aiutarci a curare e a guarire varie patologie. Preparare un centrifugato in base alle proprie necessità e condizioni di salute è una scelta consapevole e terapeutica. Il cibo è la migliore medicina naturale per vivere a lungo e nel benessere psico-fisico. Il cibo non è solo Calorie! Occorre conoscere le molecole contenute nella frutta e verdura, combinate tra loro, per ottenere il massimo risultato terapeutico e preventivo. Ciascuno può prepararsi il suo personale centrifugato di

A cura di: Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapia Nutrizionale® Presidente Associazione Culturale Tone www.associazione-tone.it associazione.tone@gmail.com

frutta e verdura in base alle proprie necessità di salute e di benessere. I centrifugati di frutta e verdura sono succhi estratti da frutta e ortaggi freschi, crudi di stagione. Il centrifugato separa la polpa dalla fibra alimentare, concentrando i principi nutritivi contenuti negli alimenti vegetali. Ogni giorno il nostro organismo richiede minerali, vitamine idrosolubili, enzimi. molecole anti-ossidanti, principi nutritivi contenuti in prevalenza negli alimenti di origine vegetale. I colori sono pigmenti naturali essenziali per l'integrità e corretta funzionalità delle nostre cellule. Nel centrifugato non è contenuta la fibra alimentare. I minerali e le vitamine svolgono una azione migliore all'interno dell'intestino e vengono assorbite in maggiore quantità. Con il centrifugato si apporta acqua biologica. I centrifugati contengono dosi generose di potassio, magnesio, selenio, zinco, iodio, e vari minerali, vitamine idrosolubili come vitamina C, acido folico, vitamine del complesso B e tante altre molecole con azione contro i radicali liberi dell'ossigeno e contro la acidità intestinale e tessutale dell'intero organismo. Inoltre contengono enzimi, principi nutritivi attivi capaci di proteggere l'intestino, assicurare benessere e salute a tutto l'apparato gastro-enterico. E' davvero salutare bere un fresco centrifugato negli spuntini della mattina e del pomeriggio. Si introducono nutrienti essenziali con un limitato apporto energetico. La scelta della frutta e dei vari ortaggi, la loro combinazione è fondamentale. Ogni ortaggio, ogni frutto contiene diverse molecole nutrienti che possono aiutare a guarire patologie, condizioni di malessere intestinale e interessanti tutto il corpo. La diversa combinazione tra frutti e ortaggi permette di scegliere un “centrifugato personalizzato” da preparare in base alle proprie condizioni personali. La frutta e la verdura cruda di stagione vanno accuratamente lavate, con acqua e bicarbonato, risciacquate e asciugate prima dell'inizio, tagliare i vegetali in pezzi abbastanza piccoli, poi procedere con la centrifugazione fino a che non si interrompe la discesa del liquido nella centrifuga, immettere il liquido nel bicchiere-mixer. Il centrifugato va assunto appena fatto per conservare integro tutto il suo potere nutritivo.


RIVIERA

BLOB

Il Piccolo regalo Il nostro bravo e simpaticissimo collega Ferdinando Piccolo è sempre stato molto bravo a scoprire “pacchi”. Stavolta, però, nel corso di una festa di compleanno, è stato lui ad essere stato “scoperto”. Se si tratta di “Piccolo regalo” o di regalo Piccolo” lo scopriremo solo vivendo.

Infantino ai fornelli Un grande amico di “Riviera”per una ricetta facile facile da preparare in pochi minuti. “Spaghetti, aglio, olio ed Infantino”. Manca solo il pomodoro “rosso”, varietà “San Marzano”. Presente invece l’olio extra-vergine d’oliva di Palmi e l’aglio calabrese per dare sapore alla pietanza. Infantino queste cose le conosce bene visto che ormai ha acquisito la giusta esperienza anche in cucina, vero?

Siamo all’interno di uno dei tanti vicoli di Locri: “nta na ruga”. I nostri centri storici viaggiano di pari passo con l’era della tecnologia e di internet. Ed infatti, immancabile, spunta l’insegna “Barber Shop Unisex”

Visita in redazione Gli studenti del progetto "Il Piccolo Giornalista" della Scuola Secondaria di primo grado "C. Alvaro", sono stati martedì alla redazione del nostro giornale per una lezione guidata sull'impaginazione e la messa in stampa del loro giornalino.

Calcio Amarcord Stadio Comunale di Bianco. Maggio 1989. Campionato Nazionale Forense. Locri-Catanzaro 2-1.Avvocati Locri ai quarti di finale con il goal decisivo realizzato da Minniti. Sponsor del Calcio Forense Locri il mitico Affinity Club. Chi riconosce gli avvocati in foto?

Caffè sospeso Pietro Melia, giornalista ex Rai, da luglio 2013 in pensione. Ha lavorato 18 anni nella carta stampata e 26 nella televisione di Stato. E’ stato più volte candidato in politica. Si occupa di tutto ciò che può riguardare la società, i problemi dei cittadini in generale, del comprensorio e della comunità in particolare.

L’Oroscopone dello Spam Ariete: Striature di rosa contornano il vostro orizzonte: sarà un glaucoma precoce? Mercurio e Venere vi sponsorizzano alcuni momenti interessanti, ma la tariffa non rientra nel vostro budget.

Toro: La Luna e Venere promuovono inserimenti casuali, forse un po' troppo casuali. Migliorano le finanze, ma poco poco. Sul fronte lavorativo il vostro capo ha preparato un vasca con i coccodrilli, vi dice qualcosa? Gemelli: Giove e Plutone rendono instabile il vostro ancoraggio ai valori: comprate una nuova cassetta di sicurezza. Reset sul lavoro: sarete spinti così indietro da farvi sentire sui banchi di scuola.

A Gioiosa Jonica è arrivata la moda del “caffè sospeso”. Quando un cliente ordina un caffè sospeso, si trova a pagare due caffè pur ricevendone uno solo. Uno resta in “sospeso”

by Giuditta

Cancro: Poche calorie e pochi grassi in faccende amorose, che di calore ne han bisogno. Rimandate di una settimana l'accensione del condizionatore domestico, siete già troppo freddi. Irritanti presenze vi costringeranno all'assunzione di antiacidi biliari. Leone: Se le acque in superficie si agitano, accendete la tv per sapere se siete in zona terremoto o tsunami. Siete consapevoli dei vostri limiti: 50 orari in città, ma non li rispettate mai. In espansione le zone perintestinali.

Vergine: la vittoria della guerra è piuttosto lontana nonostante le numerose battaglie vinte. Un transito bimestrale comincia oggi e vi renderà dipendenti dalla citrosodina granulare la prendo per dimenticare il dispiacere…


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L’esperienza e la saggezza del nostro editorialista prof. Ilario Ammendolia e la verve giovanile unita alla bellezza mediterranea della cauloniese Federica Roccisano. Un mix politico di sinistra che garantisce un ricambio generazionale importante all’interno del partito democratico. Siamo sulla buona strada. Cauloniesi, continuate così.

Sorrisi “Riviera” Demetrio Naccari Carlizzi impegnato in un estenuante tour elettorale incontra amici e simpatizzanti locridei. Qui nella foto lo vediamo ritratto insieme a Francesca Barbuto. “Smiles, please...”

Italy for Africa Nella foto sopra, il Sindaco di Locri Giovanni Calabrese con la fascia tricolare e con catene a bordo, il presidente dell’assemblea dei Sindaci di Assocomuni Giuseppe Strangio, il dottor Rinaldo Nicita e dulcis in fundo l’ideatore del selfie, Rosario Condarcuri.

L’amico Michele Macrì, fratello di Ercole, impegnato in trasferta in Congo. Una volta, dalle nostre parti si diceva: “Ma i undi veni, du Congu?”

Ricciola e Ricciola Spina e Sansalone: “una coppia a spina di pesce”. Sansalone tiene in mano un tonno meraviglioso. Chissà che fine farà, avendo Spina vicino.....mah...

6 amici al bar FESTA MPS I componenti della Filiale del M.P.S. di Siderno. Un gruppo di lavoro eccellente, un modello virtuoso che segna strade nuove e che lavora per tutelare gli interessi dei clienti. Siate orgogliosi di quello che siete riusciti a fare.

Sei amici al Bar Iris. Gino Paoli ne aveva quattro, Sergio, invece, ne ha ben sei di amici con i quali si discute a volte su temi scottanti della politica nazionale e locale.

Bilancia: Chi si accontenta gode. O forse no.

toh, chi si rivede..

Capricorno: Lo sapete che abbiamo una parte di DNA in comune con lo squalo? Voi, sì, lo sapevate.

Giovanni Giovinazzo, la bella Calabria che ha conquistato l’Emilia Romagna, dove il vino buono diventa “balsamico”.

Auguri Enrica Enrica Giarmoleo, figlia del prof.Giuseppe, si è laureata nei giorni scorsi a Roma in ingegneria biomedica. Ha presentato una tesi sperimentale sui servizi di base del Policlinico Universitario con lode conclusiva. Auguri

Scorpione: Brodo caldo per l'anima vi occorre, possibilmente senza dado e senza polifosfati. Ristori economici e sentimentali lontanissimi, non vi fate illusioni e non fidatevi delle promesse delle stelle, che sono peggio dei marinai.

Acquario: Non reagite alle provocazioni, fatevi prendere a botte, rompere i denti, scassare le ossa. Anzi, porgete l'altra guancia, e se no l'altra natica.

Sagittario: Siete fuori orbita, vi hanno dato un analgesico forte e occorrerà una barella per portavi sull'astronave per il ritorno a casa. Se durante l'ipersonno non sarete attaccati dagli alieni, tra 57 anni potreste trovarvi nei sistemi premedi.

Pesci: Il lavoro tiene botta, l'amore regge, ma è tutto incollato con lo sputo. Un po' di Glassex e tutto cade in frantumi, non sperate nel sudiciume della vostra anima per tenere insieme tutto.



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