Riviera n°31 del 02/08/2015

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Mi ha sorpreso la gigantesca scritta che campeggiava a Milano - e riportata dai principali quotidiani nazionali con la frase “abolite il 41 bis”. Sono parzialmente d’accordo con coloro che l’hanno scritto.D’accordo anche a costo di ricevere altri insulti personali come è già successo nei giorni scorsi. continua a pagina 4



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EVENTI

Agosto

Bianco: sul Lungomare continua la “Festa del Mare” con il concerto di Daria Biancardi & The Soul Caravan Gioiosa Jonica: Festa di Maria S. Antonio a Prisdarello Locri: Festa della Beata Vergine Immacolata; Locri: alle ore 21.30 “Gennaro Calabrese” in Piazza dei Martiri Roccella Jonica: alle ore 18.00, alla Villetta dei Caduti, inizia il Mercatino dell’usato a scopo benefico; Roccella Jonica: alle ore 19.00, il Quartiere Croce ospita i festeggiamenti in onore di San Giuseppe; Roccella Jonica: alle 19.00, all’ex Convento dei Minimi il Concerto del tenore roccellese Vincenzo Varano San Giovanni di Gerace: Festa di Maria SS. del Carmelo Siderno: Festa di Maria SS. di Lourdes a Mirto; Siderno: 1° Torneo città di Siderno, gruppo Burraco Ymca in Piazza Vittorio Veneto; Siderno: alle ore 19.00, in Piazza Portosalvo, la 6ª edizione del Concorso di Pittura Estemporanea; Siderno: alle ore 21.00, sul Lungomare, SubJonica Festival; Siderno: alle ore 21.30, alla Villa Comunale, presentazione del libro “Non salutare papà” Stilo:“Palio di Ribusa” al Centro Storico Portigliola: Concerto inaugurale Teatro Greco Romano parco Archeologico Locri Epizefiri, Orchesta Filarmonica giovanile F. Cilea

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Agosto

Benestare: Alle ore 18.30, al Comune, convegno “Ambiente e Lavoro” Locri: alle 21.30 Concerto Pino Daniele a modo nostro in Piazza dei Martiri Mammola: Festa del pane Siderno: alle ore 21.30, alla Villa Comunale, presentazione del libro “Antichi giochi, giocattoli e strumenti musicali della Locride”, di Orlando Sculli; Siderno: dal 3 al 9 agosto torneo nazionale di Tennis Femminile

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Agosto Ardore: alle ore 17.00, in via Lungomare, Artigianato, antiquariato e prodotti tipici Locri: in Piazza dei Martiri, alle 21.30, Sogni di Rock’n’roll, tributo a Ligabue Siderno: alle 21.00, in Piazza Portosalvo, rappresentazione teatrale “A Finestra”; Siderno:alle ore 21.30, alla Villa Comunale, presentazione del libro “L’emigrazione vista da vicino”, di Vito Pirruccio Stilo: in Piazza Vittorio Emanuele, presentazione del libro “Polvere di mare” di Anna Maria Sarica Roccella Jonica: alle 22.15 running e14° memorial Mimmo Lombardo

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Agosto

Agnana: alle ore 18.30, al Centro Polifunzionale, convegno “La memoria del meridionalismo per un futuro consapevole” Locri : in Piazza dei Martiri, alle 21.30, Concerto Faber Quartet – Fabrizio De Andrè tribute band Mammola: Sagra della Ricotta Roccella Jonica: Mostra di pittura, grafica e scultura all’ex Convento dei Minimi Siderno: a Vennarello, alle ore 20.30, Festa di paese Cabaret, Akusma in concerto; Siderno: alla Villa Comunale, alle ore 20.30, Incontro Siderno Libera; Siderno: in Piazza Portosalvo, alle ore 21.00, Rappresentazione teatrale: “Civitoti in Pretura”

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Agosto Locri: alle ore 22.00, in Piazza dei Martiri, Spettacolo di danza; Locri: a mezzanotte, a conclusione dello spettacolo di Piazza Martiri, Fuochi di Luce Roccella Jonica: alle ore 19.00, all’ex Convento dei Minimi, “Anime Salve”, fotolibro di Elio Carrozza e Luca Daniele; Roccella Jonica: notte rosa Siderno: in Piazza Portosalvo, alle ore 21.00, Teatro in vernacolo, “Guai allu poveru fattu riccu”; Siderno: dal 6 all’8 agosto L’Ymcastreetball Vice City

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Agosto Locri: in Piazza dei Martiri, alle ore 21.00, Notte magica dei bambini Mammola: alle ore 6.00, raduno in Largo Magenta per il Pellegrinaggio al Santuario di S. Nicodemo Roccella Jonica: all’Anfiteatro al Castello, alle ore 21.00, Concerto di Lodovica Comello Siderno: in Piazza Portosalvo, alle ore 21.00, rappresentazione teatrale “Pe curpa du Caputrenu”; Siderno: alle ore 22.30, concerto M60 all’Hotel Zefiro

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Agosto Bovalino: alle ore 21.30, Concerto di Paolo Sofia & friends Roccella Jonica: in Villetta Dei Caduti, alle ore 18.00, Mercatino dell’usato a scopo benefico; Roccella Jonica: in Via Umberto I, alle ore 21.00, Sagra della capra Siderno: sul Lungomare, alle ore 17.00, Street Ball Ymca; in Piazza Vittorio Veneto, Siderno: alle ore 20.30, Premio Letterario “Giomo Trichilo” Stignano: a Favaco, alle ore 22.00, Concerto Etnosound


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ATTUALITÀ GIUDIZIARIA

Il processo dei“Sessanta”

I

n data 4 gennaio ‘79 veniva pronunciata dal Tribunale di Reggio Calabria una sentenza contro 60 imputati, tra i quali gli esponenti di vertice delle cosche operanti nella città di Reggio Calabria, e delle cosche della fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria. A tutti gli imputati veniva contestata la partecipazione alla medesima associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di estorsione, favoreggiamento, omicidio ed altro. Sul punto il Tribunale in motivazione rilevava l’esistenza di una “ferrea solidarietà che accomuna le cosche dell’intera provincia, nel rispetto del più assoluto principio di giustizia distributiva a fronte di un noto utile finanziario, che bene avrebbe potuto costituire accaparramento della sola cosca della piana”. In particolare veniva sottolineato che vi erano delle ’ndrine dei tre mandamenti, ionico, tirrenico e centro, che “si erano riunite ed avevano deliberato la comunione nella gestione di un affare, con la prospettiva della conseguente comune partecipazione agli utili. Si riteneva, quindi, dimostrata la sussistenza di un’entità istituzionale nuova, ‘il consorzio delle cosche’, idoneo a gestire, nell’interesse dei consorziati, vicende di particolari dimensioni (come lo sfruttamento della cava di Limbadi), progetti illeciti la cui dinamica attuazione coinvolgeva l’intervento di più cosche localizzate in vari centri della provincia”. Si giungeva, pertanto, ad affermare “l’esistenza di una superassociazione per delinquere (società delle società) che si occupava della programmazione delittuosa ogni volta che l’intervento congiunto fosse imposto dalla complessità dell’operazione delittuosa, dall’estendersi della medesima in territori appartenenti a più cosche (sequestro di persona), dalla previsione di una notevole locupletazione (Limbadi) al cui godimento appare giusto - per deliberazione dei capi rendere partecipi le altre cosche, attraverso le proprie rappresentanze”. Quindi, già alla fine degli anni settanta, con la sentenza sopra richiamata, il Tribunale di Reggio Calabria affermò l’esistenza di una stabile “super-associazione per delinquere”, di una “entità istituzionale nuova”, di un “consorzio delle cosche”, anche se si trattava di una federazione tra alcune famiglie mafiose, che stabiliva patti e scambio reciproco di favori per affari comuni particolarmente lucrosi, ma che, tuttavia, non si traduceva in una struttura organizzativa dotata di un centro di comando permanente e da tutti riconosciuto.

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Dentro il disumano c’è anche l’umano

Il 26 luglio scorso, a sole 24 ore dall’anniversario della strage di Via Palestro, che fa il paio con la strage dei Georgofili a Firenze, sono apparse scritte sui muri nella città di Milano contro il 41bis.

«Sono d’accordo con quelle scritte. Non mi convince che un padre detenuto al 41 bis non possa avere contatti fisici con il proprio bambino preadolescente per più di dieci minuti»

ILARIO AMMENDOLIA Mi ha sorpreso la gigantesca scritta che campeggiava a Milano - e riportata dai principali quotidiani nazionali - con la frase “abolite il 41 bis”. Sono parzialmente d’accordo con coloro che l’hanno scritto. D’accordo anche a costo di ricevere altri insulti personali come è già successo nei giorni scorsi. In vita mia mi sono spesso trovato a criticare fatti ed eventi senza, per questo, ricorrere all’insulto personale. Ovviamente la cosa non ci tocca ma ci rafforza nelle nostre posizioni. Quando sono state approvate le leggi “antiterrorismo” molti di noi li criticavano apertamente ma non siamo mai stati terroristi. Magari custodi della libertà dei cittadini e della Costituzione anche rispetto allo Stato. Nessuno dovrebbe dimenticare che lo “Stato” è tutt’altro che infallibile. Le guerre con milioni di morti sono state dichiarate dagli “statisti” tra gli applausi degli aderenti al partito del pensiero unico dominante. Per questo rivendichiamo la nostra autonomia di pensiero, innanzitutto rispetto agli imbecilli. Quindi critichiamo ciò che non ci convince nella presunta (molto presunta) lotta contro la 'ndrangheta, ma non per questo, siamo mafiosi. Siamo e restiamo uomini liberi convinti che ci debba essere umanità anche nei confronti di coloro che sono stati disumani. Non ci convince, per esempio, che un padre detenuto al 41 bis non possa avere contatti fisici con il proprio bambino preadolescente per più di dieci minuti. Non ci convince che il detenuto al 41 bis debba vedere i propri familiari solo per un’ora al mese. Dubitiamo che si possano destinare al 41 bis persone ancora non condannate da alcun tribunale. Non siamo d’accordo sul fatto che ci siano incomprensibili limiti per tenere in cella libri o nel godimento delle “ore di aria” rispetto agli altri detenuti. Sono misure inutili, spesso afflittive, concepite più per tacitare l’opinione pubblica piuttosto che per combattere i criminali. Vado oltre. Partendo da un episodio che ho letto giorni fa sulla stampa locale. È stato arrestato un disoccupato mentre, armato e a bordo di una vecchia vespa, aveva appena commesso un furto.

Scomponiamo il fatto: il furto consisteva in tre galline. Non è una esagerazione. La refurtiva recuperata era costituita letteralmente da tre galline: due vive e una morta uccisa da una carabina. Il “reo” di cotanto delitto credo sia stato portato in carcere. Nelle patrie galere troverà qualcuno in grado spiegargli che queste cose non si fanno! Se vuoi armarti, procurati un mitra o una parabellum. Se vuoi rubare, assalta quantomeno una banca. Non ha senso rubare galline. Non ha senso camminare su una vecchia vespa. Procurati almeno una Mercedes. Così il disoccupato, entrato in carcere come ladro di galline, potrebbe uscire come un “serio” rapinatore a mano armata di banche. Non ho dubbi: abolite il carcere. Subito! È molto più urgente l’abolizione del carcere che la modifica della legge elettorale, approvata per poter ancora continuare a nominare i parlamentari rubando - in questo caso la parola è appropriata - agli elettori il diritto di scegliere (si fa per dire) i propri rappresentanti. Il carcere riservatelo solo come "extrema ratio" ossia per quei soggetti socialmente pericolosi. Riservate il carcere solo agli assassini, agli stupratori, ai violenti e destinate le ingenti somme utilizzate per mantenere in piedi un'istituzione vecchia di trecento anni, inutile e dannosa, a bonificare le zone di emarginazione e di devianza. I benpensanti, gli uomini d’ordine, gran parte dei PM vi diranno che si tratterebbe di una misura folle e che, se fosse approvata, ci troveremmo i ladri sotto il letto e i tagliagole dietro la porta. Queste stesse cose dicevano a noi quando (ero allora un giovane consigliere provincia-

le), combattevamo una lotta di avanguardia come quella per la chiusura dei manicomi. Pochi ricordano che a Reggio c’era un grande lager in cui erano rinchiusi gli ammalati di mente che non avevano commesso alcun reato. Uomini e donne che dormivano tra le sporcizie, spesso legati in letti di costrizione, qualche volta torturati. Io li ho visti e mi sono battuto per la chiusura dei manicomi. La soppressione dei lager non ha portato, come allora andavano dicendo i reazionari e i conservatori, i “pazzi” a sparare e accoltellare i pacifici cittadini nelle strade. In questo momento in Calabria vi sono circa 2700 detenuti. Una spesa giornaliera di ben oltre tre milioni di euro. Le persone ritenute socialmente pericolose rappresentano il 10% comunque non più di trecento. Destinando a misure alternative al carcere, 2300 dei 2700 detenuti potremmo risparmiare giornalmente due milioni e mezzo di euro da destinare subito alla prevenzione del crimine e alla spesa sociale. Stiamo parlando di due milioni e mezzo di euro ogni giorno. Quasi un reddito minimo per tutti gli indigenti. Inoltre, in Calabria, oltre il 70% delle persone che escono dal carcere vi rientrano commettendo reati ancora più gravi. Coloro che invece scontano la pena beneficiando di misure alternative al carcere, vi rientrano solo nella misura del 20%. Cosa significa? Non ci sono dubbi: il carcere è una università del crimine. Il carcere è un grave pericolo per la nostra sicurezza e la nostra incolumità anche se ci fanno credere il contrario. Se ci fosse ancora la “Sinistra”, se il messaggio di Papa Francesco fosse capace di scalfire le nostre coscienze, questa battaglia sarebbe già ingaggiata e, forse, vinta. Comunque è un dovere combatterla!



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Copertina La Locride attira iVip

Il porto dei miracoli si t JACOPO GIUCA inizio settimana ha fatto notizia l’avvistamento di un grande yacht appena fuori dalle acque del porto di Roccella Jonica. Nell’arco di pochissime ore, la barca, battente bandiera delle Bahamas e dall’evocativo nome “Callisto”, è stata collegata alla figura del celebre frontman dei Dire Straits Mark Knopfler, che ha evidentemente scelto le acque dello Jonio e la Locride per trascorrere almeno una parte delle sue vacanze estive. Ma come è giunto fino a qui un personaggio così celebre del mondo dello spettacolo? Per cercare di saperne qualcosa in più abbiamo contattato Ivan Lombardo,

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della società che gestisce il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, che ci ha spiegato le dinamiche che si trovano dietro alla presenza di un ospite così importante nel nostro comprensorio. «Una barca del genere - ha risposto alle nostre domande - non arriva fino a qui per caso, ma a seguito di una pianificazione frutto di trattative e accordi che il suo equipaggio ha condotto per tutto l’inverno. Barche così grandi, nella maggior parte dei casi, non sono di proprietà dei VIP che vi si trovano a bordo, ma fanno capo a società che le noleggiano a queste persone e che si preoccupano al contempo di pianificare il viaggio facendo accordi con i più grandi porti della zona verso la quale desiderano fare rotta. «Nel caso specifico, come molto spesso

C’è stata una candidatura da parte del Porto, che sapeva che in questo periodo sarebbe arrivato lo yacht e aveva preparato i servizi da offrire al cliente aspettando conferma.

accade, c’è stata una vera e propria candidatura da parte del Porto di Roccella, che sapeva bene che in questo periodo sarebbe arrivato lo yacht in questione già mesi fa e aveva preparato i servizi da offrire al cliente aspettando solo la conferma dei giorni precisi di approdo, che abbiamo ricevuto con cinque giorni di anticipo. «Ovviamente, una barca così grossa non può permettersi di entrare in nessun porto turistico, motivo per il quale rimane ancorata al largo, ciò non toglie che i rapporti con la terra ferma, intermediati dai nostri dipendenti, siano mirati e costanti». Infatti la Società Porto delle Grazie, che gestisce le banchine di attracco di Roccella Jonica, ci spiega Lombardo, non si limita a offrire un mare cristallino ai

suoi clienti. «Dove ci sono porti, c’è sempre stato e sempre ci sarà benessere e, anche nel nostro caso, non solo economia relativa ai rifornimenti delle barche, alla manutenzione o alla ristorazione, ma servizi di accoglienza completi, come le visite guidate al Museo di Locri, agli scavi archeologici e al borgo di Gerace compresi nel prezzo di chi, fino al 7 agosto, rimane attraccato alle nostre banchine. Offriamo servizi di noleggio auto, abbiamo accordi con taxi, van, aeroporti e persino lavanderie, garantendo introiti importanti al tutto il territorio, indipendentemente dalle richieste eccentriche che giungono dalle imbarcazioni di lusso, relative a casse di champagne da 250 euro a bottiglia piuttosto che a scatole intere di sigari pregiati.


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Nove anni di commissariamenti e di ricorsi al TAR hanno tarpato le ali al punto di ingresso privilegiato della Locride e a un’occasione enorme di fare economia nel territorio.E l’arrivo di Mark Knopfler nelle nostre acque lo dimostra.

trova a Roccella Jonica «Ma la cosa più importante - continua Lombardo - non è tanto chi di famoso possa arrivare nelle nostre acque, quanto il fatto che il Porto delle Grazie abbia accolto nell’ultimo anno più di 5000 turisti stranieri, tanto che sono moltissimi i periodi a ridosso dell’estate in cui il nostro tassista non riesce a soddisfare le richieste dei clienti o quelli in cui abbiamo quasi tutti i posti esauriti». Secondo Lombardo, insomma, è sbagliatissimo elevare il Porto delle Grazie agli onori della cronaca solo per il contenzioso relativo all’aggiudicazione delle quote di gestione, ma bisognerebbe concentrarsi maggiormente su che risorsa magnifica costituisca per l’intera Locride. Il ritiro dello Stato, nella figura di Invitalia, dalla partecipazione azionaria

all’interno delle società che gestiscono i porti di tutto il Paese sulla base di un decreto del premier Renzi atto a far risparmiare alla Nazione denaro che sarebbe così possibile reinvestire per altri scopi, ha creato un buco che si sarebbe dovuto chiudere con la semplice sottoscrizione di un nuovo accordo. L’entrata del Comune di Roccella nell’equazione, tuttavia, ha scombinato un po’ le carte. La messa in evidenza che il canone d’affitto pagato dalla società non fosse equo se rapportato all’area occupata, ha finito con il creare dissidi non solo tra la Porto delle Grazie srl e l’amministrazione, ma anche tra alcuni deputati che hanno avanzato un’interrogazione parlamentare che sottolineava come la normativa atta a regolamentare la distribuzione delle

quote rendesse illecita qualsivoglia pretesa del Comune. È naturale che il botta e risposta a suon di comunicati stampa sottoscritto dal sindaco, dal segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, dall’aggregazione civica “Roccella Bene Comune”, la conferenza stampa del sindaco Certomà del 28 luglio e, da ultimo, dal titolare della Nautic Service, società interessata a rilevare la quota contesa dalle parti in causa, il cui titolare legge nel comportamento dell’Amministrazione addirittura un accordo segreto tra il Comune e Invitalia, abbiano intorbidito le acque facendo focalizzare l’attenzione dei giornalisti e dei cittadini interessati alla questione su vicende burocratiche ben distanti da quanto il porto effettivamente produca. Per Lombardo, invece, a cui piace essere

molto più concreto, «questo porto è un preziosissimo volano di sviluppo per tutto il territorio e, senza perderci in questioni tecnico/burocratiche, garantisce ad esempio il noleggio di due auto al giorno e introiti stagionali che permetterebbero di vivere di rendita per tutto l’inverno. «Le potenzialità - continua con passione Ivan - ce le ha date madre natura: un mare cristallino, un territorio meraviglioso e unico, in grado di amalgamare mare e montagna come se fossero una cosa sola, senza parlare dei nostri paesi incantevoli, dei prodotti tipici e delle potenzialità che tutti questi elementi messi assieme possono sviluppare. «Non resta che dare più fiducia, al porto, creare delle politiche di sviluppo che gli diano l’importanza che merita e, perché

no, creare un programma come quello avviato a Ragusa, il cui porto, oggi, garantisce a 500 stranieri di “svernare” con la propria barca dinanzi alle sue banchine creando posti di lavoro nelle strutture ricettive e innescando un’economia costante. «Le barche già le attiriamo. Adesso sta alla politica cercare di capire come farle fruttare». Lombardo chiude pregandoci di non distorcere le sue parole, perché il porto è una nostra risorsa e costituisce una di quelle eccellenze di cui il territorio ha bisogno di sentire parlare positivamente. Ma come potremmo disattendere le sue aspettative? Mark Knopfler non sarebbe stato qui se quanto detto non fosse vero.


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ATTUALITÀ

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Rifiuti, la Regione volta pagina: no alle discariche, sì a differenziata ed Ecodistretto L’AMMODERNAMENTO E IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DI RIFIUTI IN CALABRIA RICHIEDE UNA CIFRA A MOLTI ZERI. CHIVIGILERÀ SULL’ANDAMENTO DEL PROGETTO? ELEONORA ARAGONA nno nuovo vita nuova per il sistema di rifiuti in Calabria. Dopo i 16 anni di commissariamento, costati un miliardo di euro, senza riuscire neanche ad avvicinare l’obiettivo del 35% (anche se l’Ue richiedeva il 65%) di raccolta differenziata, nella Regione si volta pagina. Bene, adesso si traccia un bel segno su tutto ciò che è stato fatto. I soldi spesi in ampliamenti di discariche, in progetti pilota mai partiti o che non hanno prodotto risultati, in interventi straordinari sono solo un ricordo del passato. Si riparte dall’attuale percentuale di differenziata registrata dall’Ispra in Calabria, il 14,75%. E si riparte con una nuova parola d’ordine nei palazzi regionali e nell’ufficio dell’Assessore all’ambiente: discarica zero. Secondo il nuovo progetto in studio la frontiera da abbattere, il nemico da sconfiggere sono le tradizionali discariche. Sul sito della Regione si può consultare un illuminante documento dal titolo Linee Guida per la rimodulazione del nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti. Obiettivo “Zero Discariche”. Il documento presenta in sette punti come l’attuale, disastroso, sistema di smaltimento dei rifiuti dovrebbe trasformarsi in una perfetta ed efficiente macchina per la gestione della raccolta. Una macchina che, secondo le previsioni, porterebbe la Calabria a raggiungere il fatidico 65% che avremo dovuto ottenere nel 2012, e che dovrebbe produrre nuovi posti di lavoro. Nel prospetto si raffronta infatti la forza lavoro necessaria allo smaltimento di 100.000 tonnellate di spazzatura in discarica e del numero di addetti da impiegare utilizzando un inceneritore e facendo la differenziata. I sette punti del miracolo sarebbero: attivazione di concrete politiche di prevenzione nella produzione dei rifiuti; organizzazione capillare della raccolta differenziata delle frazioni non biodegradabili; organizzazione capillare della raccolta

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Spiagge e mare, help: l’urlo dei bagnanti KATIA CANDIDO ogni redenzione corrisponde un’espiazione. È un concetto cristiano che i nostri avi latini sintetizzarono laicamente nel detto “per aspera ad astra” e che deve piacere molto ai sindaci della Locride, visto che non perdono mai l’occasione di vantare il proprio territorio ma, come dice un famoso detto dialettale “ma vantu e ma vant’eu…”. Acqua torbida, a tratti maleodorante, buste e scie marroni lunghe un paio di metri: questo è quanto si aggira dalle nostre parti ultimamente. La risposta dei sindaci? È sempre la stessa naturalmente e, poiché nessuno ammette un possibile mal funzionamento dei depuratori, se questo episodio spiacevole accade a Marina di Gioiosa Ionica, diremo che la sporcizia proviene da Siderno, se invece succede a Siderno, diremo che è colpa di Locri e così via… “Non ci faccia caso, noi ci carichiamo e ci scarichiamo a vicenda”, diceva il grande Totò in un suo celebre film. A Marina di Gioiosa Ionica per tre giorni consecutivi si è verificato lo stesso episodio e il proprietario di un lido si è attivato per segnalare al sindaco, alla guardia costiera e alle forze dell’ordine, l’accaduto affinché venissero presi i necessari provvedimenti per la tutela dell’ambiente e la salute dei bagnanti. Non si può star fermi di fronte a questo fenomeno d’inquinamento che, verificandosi con maggiore intensità nel

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periodo estivo e durante la fascia oraria di maggiore affluenza, è causa di un irreparabile danno, non solo all’immagine della Calabria, ma anche a quella parte del sistema produttivo locale che proprio dalla stagione estiva e quindi, turistica, trae, o meglio dovrebbe trarre, seppur in un particolare momento di congiuntura economica, un qualche beneficio. A Locri, ad esempio, sul versante sud si trova legna per il camino, a Siderno ferro; per non parlare di Roccella Ionica: le zone adiacenti il porto sono di un’atmosfera travolgente, ma attenzione a dove mettete i piedi… altro che bandiera blu! C’è poco da riflettere, sarebbe ora di agire. L’inquinamento del mare può dipendere da diversi fattori: dai rifiuti solidi che possono essere depositati sulle spiagge e sono dannosi per la flora marina; da sostanze tossiche e di scarico prodotte dalle fabbriche che, rilasciate nelle fiumare, raggiungono il mare scatenando malattie sia negli organismi marini che nei bagnanti; da petrolio che essendo più leggero dell’acqua galleggia. A questo va aggiunto il fenomeno dell’eutrofizzazione dovuta alla presenza di fertilizzanti e tensioattivi prodotti dalle fabbriche che provocano le cosiddette fioriture di fitoplancton che, abbassando il tasso di ossigeno, rendono l’ambiente inadatto alle specie fino a determinarne la morte. Il nostro mare e le nostre spiagge erano un tempo invidiati da tutti, oggi attraggono sempre meno.

differenziata delle frazioni biodegradabili; recupero delle materie prime seconde (scarti di lavorazione) ancora contenute nei rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata; previsione di una adeguata impiantistica di supporto e valorizzazione della raccolta differenziata e dei rifiuti urbani; l’eventuale recupero energetico, che nella gerarchia della gestione del ciclo dei rifiuti fissata dalla Direttiva precede lo smaltimento in discarica, deve essere eventualmente limitato esclusivamente alle frazioni non riciclabili quale alternativa al loro smaltimento in discarica; lo smaltimento in discarica dovrà essere un’attività sempre più residuale nel ciclo dei rifiuti, con l’obiettivo di contenerla in un range compreso tra il 10% e il 15%, contro l’attuale 69%. Nel proseguire la lettura si trovano le immagini di un ecodistretto di ultima generazione che dovrebbe essere la punta di diamante, un fiore all’occhiello da mostrare con orgoglio. La domanda sorge spontanea. Tutto questo quanto costerà? Ecco, di numeri, di soldi, nella presentazione non si parla. Però nel precedente rapporto sulla ripianificazione del sistema di gestione dei rifiuti, Linee guida per la rimodulazione del Piano Regionale di Gestione di Rifiuti della Regione Calabria approvate con delibera di Giunta Regionale n° 49 dell’11/2/2013, erano previsti lavori di ammodernamento e potenziamento dell’impiantistica regionale per un valore complessivo di 101,2 milioni di euro. Ma l’ecodistretto non era menzionato, quindi a questa cifra immaginiamo si aggiungeranno molti zeri. Visto come sono finora andate le cose in Regione in materia di rifiuti è legittimo chiedersi come andrà stavolta. Chi vigilerà sull’andamento del progetto? La delicatezza del tema rifiuti e criminalità in Calabria è nota, allora chi sorveglierà i costi e come saranno effettivamente spesi i soldi?



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RAPPORTO SVIMEZ, CALABRIA LA REGIONE PIÙ POVERA D'ITALIA Ancora una volta il Rapporto Svimez inchioda il Sud sempre più distante dal Nord. Al Sud una persona su tre è a rischio povertà, l’occupazione è ai livelli del 1977, e il Pil delle regioni del mezzogiorno ancora una volta negativo, -1,3%, con il divario di Pil pro capite tra Centro-Nord e Sud che è tornato ai livelli di 15 anni. Inoltre i consumi delle famiglie del Sud sono crollati quasi del 13% e gli investimenti nell’industria del 59%. Nel periodo 2001-2014 il Sud fa peggio della Grecia per quanto riguarda il tasso di crescita cumulato: -9,4% contro il -1,7% della Grecia. La regione più povera è la Calabria, con 15.807 euro. Il divario tra la regione più ricca, il Trentino Alto Adige e la Calabria è stato nel 2014 pari a quasi 22mila euro.

IN COPERTINA

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Il Polo Sanitariodi Siderno obbliga i pazienti al giro dell’oca per pagare il ticket I pazienti del Polo Sanitario Territoriale di Siderno avrebbero recentemente visto comparire un avviso che lascia perplessi. Stando a quanto si legge, per il pagamento del ticket sanitario, l’utente deve obbligatoriamente rivolgersi a un “polo sanitario limitrofo”, come quello di Gioiosa Jonica o di Roccella, che sono quelli più prossimi a Siderno. Secondo noi questo implica che il paziente, recatosi nella struttura sanitaria, scopra dal cartello affisso sul banco dell’accettazione di dover pagare il ticket per la prestazione richiesta a Gioiosa o Roccella e quindi tornare per essere sottoposto a visita medica. La nostra speranza è che si tratti di un provvedimento provvisorio o che la nostra interpretazione sia frutto di una conoscenza lacunosa della burocrazia sanitaria e, pertanto, che la soluzione sia diversa da quella supposta. Resta il fatto che servono chiarimenti da parte dei dirigenti della struttura, irraggiungibili, per impegni lavorativi, al momento della stesura dell'articolo.

SIDERNO OSPITA IL TORNEO NAZIONALE DITENNIS FEMMINILE Il Tennis Club di Siderno presenta il Torneo Nazionale Open Femminile Coppa Città di Siderno, che si svolgerà dal 3 al 9 agosto. L’evento, che consentirà la partecipazione di atlete di tutte le categorie, non sarebbe stato possibile senza il supporto degli sponsor e il patrocinio del Comune di Siderno. Per la prima volta, dunque, il territorio ospiterà una manifestazione di alto livello agonistico curata dal direttore Stefano Cataldo e arbitrato dal professionista designato dalla FIT Pasquale Antico.

Locri, il Lungomare si rinnova: installate nuove panchine e bidoni della spazzatura Qualche settimana fa erano state ritinteggiate le aiuole che separano il marciapiede dalla spiaggia. Nella tarda mattinata di mercoledì, invece, sono state installate nuove panchine e bidoni della spazzatura nel tratto centrale del lungomare. Stiamo parlando di Locri, dove l’Amministrazione Comunale, come sempre abituata a fare molto e a comunicare lo stretto indispensabile attraverso il profilo Facebook del sindaco, ha deciso di dare in questo modo nuova linfa vitale alla piazzetta antistante al Monumento a Nosside. Grande soddisfazione da parte di Giovanni Calabrese che, anzi, si è scusato con i suoi cittadini delle lungaggini tecnico/burocratiche che hanno allungato i tempi di messa in atto di questo provvedimento e anche da parte della cittadinanza (se si escludono le sterili proteste di chi ha definito le panchine brutte o, peggio, simili a lettini d’ospedale) che ha compreso quanto questa iniziativa, pur non essendo eclatante, dà comunque un nuovo volto al lungomare proprio nel suo punto di accesso, ormai pronto ad accogliere, speriamo (perché Locri se lo merita), le migliaia di turisti agostani…

IRTO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE AL POSTO DI SCALZO Nicola Irto alla presidenza del Consiglio Regionale al posto di Scalzo Nicola Irto è stato eletto nuovo presidente del Consiglio Regionale al posto di Tonino Scalzo. Il suo nome era stato fatto a seguito di una riunione del Partito Democratico svoltasi a Lamezia Terme alla presenza del segretario regionale del presidente Mario Oliverio, prima ancora che venisse proposta dai gruppi di maggioranza. "Riteniamo - ha dichiarato il capogruppo del Pd Seby Romeo - che Nicola Irto, un giovane che ha già qualche esperienza di amministratore, visto che ha fatto il consigliere comunale a Reggio ed è stato vice segretario regionale del Pd, racchiuda nella sua figura la forte richiesta di rinnovamento e di una conduzione autorevole del Consiglio regionale".

IN BREVE

AL VIA LA 13ª EDIZIONE DELLO YMCASTREETBALL L’Ymcastreetball è pronto a ripartire con la carica di sempre e con tanto entusiasmo. L’associazione “Meet on the street”, con la collaborazione dell’associazione Ymca, realizzerà per il 13° anno un evento che è sinonimo di spettacolo. Una manifestazione nata come un momento d’incontro e di svago tra amici, oggi raccoglie atleti da tutta la Calabria. Tante le novità in programma anche quest’anno, tanti i giochi nuovi che saranno proposti per divertire ed entusiasmare tutti, dai più piccoli, ai giocatori di basket più affermati. Sarà, quindi, impossibile perdersi gli appuntamenti del 6, 7 e 8 Agosto. La manifestazione è stata realizzata grazie al contributo di Arancia Elettronica, Santa Croce e Better.

Il bis di Siderno Superiore, su volontà del neo sindaco Fuda e dell'assessore alla cultura Ercole Macrì, è alle porte. Domenica 9 Agosto alle 19,30 palazzo Falletti e palazzo De Mojà saranno aperti per dare il via alla quarta biennale d'arte internazionale della Calabria: dall'Expo a "La Ruota della Memoria”- la Calabria incontra il mondo nell’arte - personale di Sara Parlongo.



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LA SETTIMANA

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1. La bellissima Katia pronta per godersi il mare di Gioiosa immortalata in una posa che stuzzica per il suo raffinato fascino mediterraneo. 2. Frisby si gode spaparanzato il suo posto all’ombra nel fresco giardino estivo di Sonia. 3. Peppe ricorderà l’estate 2015 per le sue irrinunciabili immersioni dal sapore frizzantino di libertà e dal profumo inebriante di grigliate di pesce fresco. Ad maiora! 4. Per Jacopo e Luisa estate vuol dire mare! Baciati da un sole sfavillante e accoccolati nella spiaggia rovente di Locri si godono un’estate nel segno dell’amore! 5. Il povero Snoopy sente davvero l’estate addosso! Sfinito si addormenta mostrando la lingua della fiacca. 6. Maria ha scelto come meta delle sue vacanze l’insuperabile Tropea e fiera mostra al suo fotografo questo paradiso terrestre. 7. Maria con i suoi irresistibili riccioli d’oro è pronta per tuffarsi nell’estate di Locri 2015. 8. La sirenetta Anna adora le foto sott’acqua! Lei non si accontenta dell’estate addosso vuole sentirsi avvolta! 9. Nicola da Locri prosegue la sua estate all’insegna della cultura facendo da cicerone in escursioni indimenticabili nella bianca Matera, capitale europea della cultura 2019! 10. Antonio e Amalia, Ermete e Caterina, da paesi lontani, sono arrivati a Locri per ballare tutta la notte sulle note della musica italiana. Fabio e Sara li ringraziano per aver ammirato insieme a loro il cielo schiarirsi e assumere i colori dell’alba. 11. Si dichiarano “affezionatissimi lettori”. Zia Bia per l’estate 2015 non chiede altro che la piccola Lucia da spupazzarsi e riempire di baci. 12. Per Amalia “l’estate è addosso quando in Calabria la prova costume non la vuoi superare”!

L’#estateaddosso dei nostri lettori

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Estate. Punzecchiati dal sole, cullati dal mare, mentre Zefiro ci alita addosso e le cicale amoreggiano con noi in lunghe notti di luna bugiarda. Questa settimana abbiamo deciso di riservare a voi lettori un ulteriore spazio per farci raccontare attraverso uno scatto la vostra #estateaddosso che vi porterete dietro almeno fino all’arrivo della prossima.

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Manca poco al Roccella Dance Festival C'è grande attesa per la seconda edizione del Roccella Dance Festival che si terrà il 9 Agosto 2015 presso il teatro al castello di Roccella Jonica. Il Roccella Dance Festival vuole diventare modello di sociabilità con la sua grande capacità di aggregare, come via di riconoscimento, di consapevolezza, di relazione e di comunicazione. L'approccio che ogni anno noi proponiamo intende porsi come una possibilità di integrazione tra vie differenti nell'universo immenso della danza. L'obiettivo è di presentare spettacolo e performance che promuovono la multidisciplinarietà, l'innovazione, l'apertura di stili e tecniche diverse. Alle 13 scuole partecipanti che si alterneranno dal classico al moderno, dall'hip hop alla danza orientale, dal contemporaneo ai latini va un caloroso grazie per aver creduto in questa iniziativa, sicuri che non deluderanno le aspettative del pubblico. Grazie a Tersicore di Roccella Jonica diretta da Lidia Strangio; ASD Danza in Movimento di Stefano Infusini, Siderno; Dionysos Siderno diretta da Ivana Sanci; A.Jo.D. di Natale Nucera, Bianco; Note Danzanti di Marianna Agostino, Gioiosa jonica; Dance Time di Sergio Frangipane, Reggio Calabria; Body Center di Sissi Calautti, Marina di Gioiosa Jonica; Kines Sporting club di Mary Varacalli, Ardore; Asd Free Life di Rossella Barillaro, Gioiosa Jonica; ASD Gioiosa Dance di Francesca Riggitano, Gioiosa Jonica; ASD Oriental Ballet di Valentina Montoro, Roccella Jonica e alla partecipazione della compagnia di Enrica Candela di Vibo Valencia. Ospiti d'onore della serata Nicola Iervasi, direttore della compagnia newyorkese Mare Nostrum Elements e l'ormai conosciuta Annarosa Petri, Partner di Raffaele Paganini per la WellDance, che terrà nel pomeriggio una lezione di Hip Hop Dance Modern e una di WellDance. Sarà bello vedere giovani che attraverso la musica esprimono all'unisono un concetto comune: la passione per la Danza!



GERENZA

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Ci ha lasciati il professore LuigiVento Insigne uomo di cultura, scrittore, ricercatore di storia e di letteratura calabrese, fine intellettuale. Laureatosi in lettere classiche all'Università di Messina, allievo di De Franciscis, Petrocchi e Cingari, ha insegnato, da ordinario, letteratura italiana e storia negli Istituti superiori. Si è sempre interessato delle vicende storiche, letterarie e culturali del Mezzogiorno e della Calabria. Interessanti sono stati i saggi pubblicati su Strati, La Cava e Alvaro, nonché quelli su Mario Giobbe, Mico Cundari e Gerhard Rohlfs. Con una certosina e scientifica ricerca ha fatto rinascere gli studi su le vicende storiche del suo amato paese Siderno, con tre pubblicazioni: Iscrizioni Sidernesi e due volumi Siderno – Cicli amministrativi vicende, personaggi 1861-1918 e 1918-1945. Ha altresì curato biografie di “Eccellenti sidernesi”, tra cui quella sul suo caro amico di una vita, il compianto scultore Giuseppe Correale, vanto di Siderno e dell'intera Calabria. Comunque, i frontespizi dei suoi volumi che qui di seguito si pubblicano, testimoniano la grande attività culturale di un grande e illustre personaggio di Siderno e della Calabria, qual è stato Luigi Vento, Berardo per gli amici. Mimmo Romeo

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LUIGI VENTO (16/8/1934 - 29/7/2015) Con Luigi "Berardo" Vento Siderno perde uno dei suoi cittadini più pensosi delle vicende della comunità e più dotati di quel senso civico di cui tutti lamentiamo frequentemente la carenza, ma perde soprattutto un intellettuale tra i più illustri, uno di quelli che le hanno conferito prestigio nel campo delle humanae litterae, sia come docente che come ricercatore e proficuo produttore di opere storiche e letterarie. Nato in una famiglia di umili condizioni economiche, accompagnando alle fatiche scolastiche quelle del lavoro, Luigi Vento seppe portare a termine gli studi brillantemente e svolse una carriera professionale generosa, rigorosa, unanimemente apprezzata nel mondo della scuola, da lui frequentato nella Scuola Media "Pedullà" e nell'Istituto Tecnico "Marconi". Con la stessa generosità e il medesimo rigore si impegnò al servizio della comunità e ricoprì la carica di Assessore Comunale. Mi piace, però, soffermarmi di più sulla sua attività di studioso e di ricercatore. Si occupò di letteratura, prediligendo l'indagine sull'opera di Corrado Alvaro; si interessò della storia della nostra comunità, producendo volumi di importanza fondamentale per comprendere il passato del nostro paese e additando alla nostra attenzione alcuni degli spiriti magni che ne hanno ingentilito le vicende; si dedicò a un'opera di rac-colta artistica e bibliografica ben mirata e selezionata, ordinata certosinamente nella sua casa trasformata in museo, nella quale è raccolto un patrimonio di cultura che la sua scomparsa c'è da augurarsi non disperda. Nel cielo, tra i grandi e gli umili che l'hanno preceduto davanti al Padre di tutti, Luigi Vento certamente si starà già riposando delle fatiche durate sulla terra, ma dal Cielo certamente egli non smetterà di vigilare perché quanto ha creato non vada disperso. Non deve e non può rimanere solo in questo impegno gravoso. Queste piccole righe di saluto, oltre a essere un ringraziamento per quanto ha dato alla Comunità e a tutti noi in termini di servizio, di amicizia e di scienza sono un impegno a fare quanto sarà possibile perché l'eredità culturale che ha lasciato non vada dispersa. Enzo D'Agostino


ATTUALITÀ

ATU PERTU CON ITURISTI

Perché trascorrere le vacanze in Calabria? SARA LEONE

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ente che va, gente che viene. È sempre così, ed è sempre per quella solita politica: "l'erba del vicino è sempre più verde". Calabresi che per le vacanze se ne vanno e italiani che, invece, vengono. E sono anche felici di venire, altrimenti non ci tornerebbero tutte le estati. Ormai noi sidernesi abbiamo sviluppato un fiuto particolare tanto da riconoscerli subito i turisti. Indossano cappellini di paglia, hanno il naso arrossato dal sole cocente e un'aria estremamente soddisfatta e rilassata. È diventata una routine: la famiglia di napoletani che ogni anno, è sempre sotto lo stesso numero di ombrellone, quello vicino al nostro; i romani che affittano l'appartamento vicino al mare e la sera fanno il giro della costa in cerca di qualcosa di innovativo, distinguendosi con il loro "che se fà? Dove annamo?". E la cosa più bella è che si accontentano pure. In quel locale che per noi era il solito punto di ritrovo, tranquillo e decennale, loro riescono a scorgere particolari che a noi, in anni e

anni di frequentazione, erano passati inosservati. Si affezionano a quei posti e ci tornano tutti gli anni. Talvolta, sono davanti a noi al bancone dei salumi, e quando lo storico banconista li vede, è tutto "baci e abbracci". "Siete arrivati? Come è andato il viaggio? Questa estate è proprio calda." Vedersi tutti gli anni diventa un piacere. È bello conoscere le loro storie, sapere che il bisnonno del fratello del marito era calabrese e quindi loro, magari residenti in Trentino da due generazioni, sentono uno stretto legame sentimentale con la Calabria. Oppure, è bello anche solo sapere che tra tutte le mete proposte dalle agenzie più fornite, i turisti abbiamo scelto consapevolmente la nostra terra. Le bellezze naturali hanno il sopravvento sui servizi. È Capo Vaticano che li lascia a bocca aperta. È a Pizzo che mangeranno un gustosissimo tartufo. È Gerace a regalare un panorama mozzafiato. Ed è l'ingegno di alcuni trasformare una cascata in un posto altamente turistico, fare delle Cascate di San Nicola a Caulonia una delle mete privilegiate.

Le bellezze naturali hanno il sopravvento sui servizi. È Capo Vaticano che lascia a bocca aperta. È Pizzo che delizia con un gustosissimo tartufo. È Gerace a regalare un panorama mozzafiato.

I turisti sono felici di aver gustato la dolcezza della cipolla di Tropea e il piccante del peperoncino, nonché il profumo della ricotta calda e gli odori mediterranei.

Perché i turisti vengono da noi? Glielo chiediamo direttamente. Mena ed Egidio, lei napoletana, lui di Caserta, vengono in vacanza a Siderno da trent'anni. Hanno acquistato casa e ogni ricorrenza è una buona scusa per rifugiarsi in un posto che li rilassa e li distoglie dalla quotidianità. Anche i loro figli, ormai sposati, hanno seguito le loro orme. È come se l'estate per loro fosse Calabria, con appoggio a Siderno ma con una macchina a disposizione per vagare nei posti vicini. I turisti apprezzano la cucina tipica, vanno negli agriturismi e tornano a casa con quei sapori calabresi che hanno tanto apprezzato. Sono felici di aver gustato la dolcezza della cipolla di Tropea e il piccante del peperoncino, nonché il profumo della ricotta calda e gli odori mediterranei. C'è poi Ileana che, invece, per seguire suo marito, uno chef, durante la stagione estiva, si trasferisce un mese a Riccione. Mi confida che anche se Riccione è meta del divertimento estivo, e luogo conosciutissimo per la sua efficienza, di non essere mai andata a mare. "Non c'è paragone - mi dice - quell'acqua è piena di alghe e non è limpida".

Aspetta di scendere in Calabria per godere di un mare cristallino e abbronzarsi un po'. Addirittura so che il martedì sera, Antonio e Amalia, della zona di Cosenza, ed Ermete e Caterina, di un paese vicino Gioia Tauro, sono venuti a Locri per andare a ballare a Le club. Sono rimasti estasiati dalla serata e da quell'alba che ha colorato il cielo di arancione e ha reso visibile la costa. Spesso siamo noi stessi a non essere consapevoli delle ricchezze. Spesso sono gli stessi turisti a dare spunto a noi residenti sulle località da visitare. Insomma o per sentimenti di appartenenza affettiva o perché è l'anno della Calabria o perché è un'abitudine o perché ci sono i parenti, tutte le estati sulle nostre costa approdano tantissimi turisti che amano sentirsi coccolati dalle nostre specialità e sono affascinati dalla nostra cultura. Altri la criticano però alla fine tornano sempre qui. Per un motivo o per un altro. Criticata, bistrattata, arretrata, ma bella, talmente bella, e calorosa, tanto calorosa, da essere una delle regioni italiane in cui si contano le spiagge più belle d'Italia.


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Il Borgo Insaccato MARIA GIOVANNA COGLIANDRO una mamma luna cariata da suffumigi di salsiccia quella che ha irradiato la superba Gerace durante le notti più attese dell'estate della Locride, quelle del Borgo Incantato. Effluvi di carne insaccata e arrostita sul fuoco misti a odore di nulla. L'appuntamento estivo che da sempre ridesta il borgo da un sonnolente sbadiglio letargico è stato trasformato quest'anno in una dozzinale sagra della salsiccia. L'attenzione è stata concentrata quasi esclusivamente al solo pensiero di

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bere e mangiare. Addio effetti speciali. Addio frenesia onirica. Qualcuno ha deciso sfacciatamente di reinventarlo quel Borgo, che non incanta più, ma stanca, annoia. Le casette che lo avvolgono sembrano lanciare tra le pieghe svolazzanti delle loro tendine alla Hansel e Gretel un disperato e ansimante grido d'aiuto. Reclamano il loro originale certificato di esistenza, reclamano l'incanto col suo tremore, la sua fiamma archetipica. Gerace nella sua festa di compleanno rimane una meraviglia ma senz'aria. Decine di bancarelle di bigiotteria hanno strangolato l'evento

rischiando di assimilarlo a un comune mercato settimanale. Che fine ha fatto la tradizione? Che fine ha fatto l’arte di strada che negli anni scorsi ha fatto strabuzzare gli occhi? Che fine ha fatto lo stupore bambino? Il Borgo Incantato rivuole i suoi funamboli, non funambolici espedienti che mal celano messe in scena propagandistiche. Il Borgo Incantato rivuole i suoi mangiafuoco non trovate assurde di una politica egoista che lo inceneriscono. Non sa che farsene di quelle viuzze quasi spoglie che gli sono state riservate quest’anno, senza il brulichio di visi incalzati da altri visi. Un magro divertimento balbuziente.

Gigante e Gigantessa vagano spauriti mentre grappoli sgranati di uomini li fissano da lontano. Una mascherata festività di commedia in cui il presente di un borgo punge con le sue "sterzate" inspiegabili. Per fortuna è tutto finito. Gerace non vedeva l'ora di tornare ostaggio del silenzio, rimanendo fieramente incrostata nella patina gialla del tempo e continuando a somigliare, nelle sue spettacolari notti, a uno di quei quadri di Rembrandt in cui in un angolo brilla una sfolgorante intensa luce che rischiara in un lampo perfetto.

INTERVISTA IMMAGINARIA DI LIDIA ZITARA

Il maiale, una“livella”alimentare gregio dottor maiale, grazie del suo tempo per questa intervista. Saremmo interessati ad avere la sua opinione riguardo all’essere diventato l’icona delle sagre di paese, della devozione italiana al detto “panza e presenza”, allo slittamento della sua stagione d’oro, che non è più l’inverno, ma l’estate delle feste dei piccoli centri. Cosa ne pensa? - Primo d’ogni cosa mi corre l’obbligo di spiegare che mi chiamo “maiale” perché nasco a maggio, “maius” in Latino… - Lei parla latino? - Conosco molte lingue, e molte lingue conoscono me. - Su questo non ho dubbi. - Ma rimanendo nel tema da lei così cortesemente proposto, le delizie del mio corpo attraggono tutto l’anno, il contadino come l’allevatore, il professore, l’uomo di chiesa. Tutti si rivolgono a me per cercare pace e conforto, godimento ed estasi. - Insomma vale il detto “Se il maiale avesse le ali somiglierebbe all’Arcangelo Gabriele”? - …be’, non dovrei essere io a dirlo di me stesso (ridacchia e si schernisce), ma ti ringrazio! - Lei è una specie di “livella” alimentare, non c’è nessuno che le sfugga! - In effetti sì… tranne i vegetariani, ovviamente! Per loro la livella sono le patate, che

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personalmente stimo e amo moltissimo, sono delle grandi amiche e fide colleghe. - Ma non si sente sminuito da questo uso massiccio che di lei si fa durante le sagre? - Vede, la cultura consumista corrompe anche la santità, e purtroppo anche la mia prelibatezza non è più appannaggio dei mesi invernali, quando la mia vita salvava quella di intere famiglie. Il mio sacrificio aveva un che di mistico, mentre ora le mie carni sono date in pasto al commercio bieco e senza le belle regole del mondo antico, fatte di attenzione e rispetto. Mi azzannano disattenti, confondono il mio ineguagliabile sapore e mi accompagnano con verdure dall’opinabile gusto. - Tipo peperoni fritti? - Sì, li odio. - Anche io dottò. Ma senta, e lei una soluzione non la vede? - Certo che la vedo! - E quale sarebbe? - Se la gente vuol venire a me per sfamarsi, che si impegni singolarmente nella cura! - Cioè ognuno dovrebbe allevarsi il suo maiale? - Vedo che ci capiamo. - Dottò, se così fosse diventerebbero tutti vegetariani entro 12 mesi. Forse non le conviene. Lei si estinguerebbe. - Meglio estinguersi che essere confuso con un bovino adulto senza l’attrezzatura!


RIVIERA

L’ANGOLO DI PARRELLO

UN BIMBO CADE

Pochi giorni fa, un bimbo e la sua mamma rimangono bloccati, a Roma, nell'ascensore della metropolitana. Arrivano degli operai che si adoperano subito per tirarli fuori da quella delicata situazione. Ci sono quasi riusciti, quando all'improvviso il bimbo si divincola dalla mamma e precipita nella tromba dell'ascensore. Tutti i tentativi per salvarlo si rivelano inutili; un uomo, insieme ad altre due persone accorse subito in aiuto, vengono indagate per omicidio colposo, poiché, secondo l'accusa della Procura della Repubblica di Roma, avrebbero dovuto attendere l'arrivo di tecnici specializzati per quel compito. La mamma del bimbo ha invece già perdonato quell'uomo ritenuto colpevole, poiché era andato ad aiutare lei e il suo bambino, cercando in tutti i modi di farli uscire da quell'ascensore; ma il destino ha voluto, purtroppo, un risvolto diverso... Franco Parrello

CULTURA E SOCIETA’

Pathfinder: verso il miglioramento di Dungeons&Dragons Le opzioni sono due: o non sapete neanche cosa siano le parole che compongono il titolo di quest’articolo, oppure siete increduli del fatto che si parli della vostra oscura passione su un giornale. Per i primi chiariamo subito: “Pathfinder” e “Dungeons&Dragons” sono due giochi di ruolo, cioè quei giochi che hanno una base di interpretazione dei personaggi, basati su ambientazioni molto specifiche (fantascienza, horror, giallo, spada e magia, ecc.). “Dungeons&Dragons”, detto affettuosamente “D&D” è in assoluto il gioco di ruolo più famoso della storia, quello più giocato e più venduto di tutti i tempi. Dapprima le regole di “D&D” erano piuttosto semplici, forse fin troppo, e nel tempo si rese necessario migliorarle e definirle con più cura e meticolosità. Se pensiamo che la prima versione di “D&D” è del 1974, il tempo c’è stato. Come tutte le cose legate all’interpretazione e ai regolamenti, “D&D” ha perso freschezza e spontaneità nel corso dei decenni, tanto che molte case editrici specializzate nei giochi di ruolo tentavano di divincolarsi da problemi di copyright, pur vendendo gadget per “D&D”. C’è riuscita la Paizo nel 2009, lanciando sul mercato “Pathfinder”, basato sulla migliore versione di “D&D” (3.5), snellendola sulle regole del combattimento in modo da rendere il gioco più fluido e spontaneo, e facilitare così l’immedesimazione teatrale nel personaggio. La semplificazione delle regole, unita a un approccio meno confusionario e meno ostile, ha fatto sì che gli appassionati soprannominassero il nuovo gioco come “D&D 3.75”. Passare da “D&D” a “Pathfinder” è un percorso naturale, dice Antonio Strangio, membro dell’Associazione Dungeons Players (e nei ritagli di pensiero anche frontman degli E.V.A.), nata con la finalità di unire i giocatori di ruolo della nostra zona. È la continua voglia di sperimentare nuove avventure, nuove dinamiche, ambientazioni del tutto innovative, come il Far West, rispetto al classico del fantasy. Cofondatore dell’Associazione è Andrea Grollino, speaker radiofonico e operatore presso “Fimmina TV”, che assieme a Strangio si è reso conto che i giocatori erano tanti, ma avevano bisogno di riunirsi per poter giocare. Una delle prossime attività sarà un torneo di “Pathfinder” aperto a tutti (per informazioni leggere la pagina Facebook dell’Associazione) e una iniziativa che certamente contribuirà alla diffusione di giochi così complessi e ricchi di carica emotiva: il “master in prestito”. Di volta in volta i neo-giocatori potranno avvalersi di un giocatore esperto come master (cioè colui che concepisce l’avventura e controlla che le regole di gioco vengano rispettate), in modo da potersi concentrare unicamente sugli aspetti del gioco senza essere oberati dal peso dell’ “arbitraggio”. Non c’è altro modo per imparare che giocare, e da giocatrice poco esperta, vi posso dire che soprattutto al neofita il divertimento e le risate sono garantite. Lidia Zitara

La poesia è ricerca dito da Laruffa, esce “Poesie dal Cuore” di Silvana Cuzzola, Roccella Ionica, scomparsa il 31 luglio di due anni fa dopo una lunga lotta contro il cancro. Persona poliedrica e dalla sensibilità unica ha affrontato la vita e il cancro con coraggio e umiltà, donando speranza e amore a chi come lei ha sofferto. Già premiata in passato con medaglia di bronzo e la pubblicazione di tre delle sue poesie all’XI Premio Letterario Casentino, Poppi (Ar), questa raccolta di ventisei poesie inedite è una volontà della famiglia Naso che nel mantenere vivo il suo ricordo, vuole anche sostenere la ricerca contro il cancro (così come ha fatto Silvana Cuzzola quando era in vita) donando interamente i proventi della vendita all’Airc: Associazione Italiana per la ricerca sul cancro. Le sue poesie, come scritto nella recensione sono fotogrammi, o per meglio dire “dagherrotipi”, che l’attuale civiltà cosiddetta consumistica, ha sbiadito, ma Silvana Cuzzola li rievoca per l’appunto, squarciando il velame dell’oblio onde erano questi “momenti” avvolti e celati; li propone con dolcezza, con viva commozione certamente intesa anche dal lettore meno incline alla memoria o dal giovane che la civiltà “moderna” tenta di distruggere. Poetessa vigile che sa trasmettere messaggi di sapore domestico, umili, ma difficilmente dimenticabili dall’uomo di ogni età. Il libro si trova disponibile da oggi presso la libreria Mondadori, La gru, Siderno & la cartolibreria BelcastroRoccella Ionica. Ciao Silvana non ti dimenticheremo mai. (Simona Ansani, ufficio stampa)

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Un debutto promettente per“Sette libri per sette sere” Una partenza solida e rassicurante quella della manifestazione “Sette libri per sette sere” promossa dall’ALB di Siderno. Con ottima affluenza di pubblico di tutte le fasce d’età per le cinque serate finora trascorse (Donne di mare, biodiversità, geopolitica, la presentazione del volume di Enzo D’Agostino), e un forte accento sui dibattiti a fine serata, l’ALB centra anche quest’anno il suo obiettivo di portare a nuova vita uno spazio trascurato e sottoutilizzato come la Villa Comunale, di offrire una cultura aperta e inclusiva, non elitaria, non dogmatica, non cattedratica. Le presentazioni si sono svolte tutte in modo fluido e senza pretenziosità, con la massima elasticità da parte di autori e relatori. Importante la presenza delle istituzioni, dell’assessore alla Cultura, Ercole Macrì, della vicesindaca, Anna Romeo, e di molti membri della giunta. Questa sera la presentazione del libro di Poggiamorella “Non salutare papà”, lunedì una serata dedicata agli antichi giochi popolari con dimostrazioni e attività ludiche, mentre la serata conclusiva sarà dedicata al tema dell’emigrazione.

L’incanto della serenità: “Bombilari”di Paolo Landrelli Sono versi, dolci, tenui, lievi come le onde di un lago al tramonto. E la loro musica ha il sommesso suono del mormorio della risacca e come questo è destinato a riecheggiare... ono foglie ingiallite di antichi autunni i versi di Paolo Landrelli, e nessun vento potrà portarle via. E si accartocciano nelle nostre memorie occupandone il posto più bello: quello dei dolci rimpianti per un Eden perduto ma del quale percepiremo sempre gli echi che con l’avanzare dell’età, invece di affievolirsi, diventano sempre più forti e penetranti. Son versi, dolci, tenui, lievi come le onde di un lago al tramonto. E la loro musica ha il sommesso suono del mormorio della risacca e come questo è destinato a riecheggiare per sempre nell’animo di chi quel “Mundu anticu”, che se non è già morto sicuramente sta agonizzando, l’ha vissuto e lo ricorda come una favola, talora la sola della propria esistenza. È un inno, un monumento a una civiltà e a un millenario modo di vivere, il libro “Bombilari” di Paolo Landrelli, edito, con la risaputa sobrietà di stile, dalle Arti Grafiche GS di Mimmo Garreffa. Ed è un commovente omaggio al suo borgo, Bombile d’Ardore, che dislocato da madre natura lassù su una splendida collina, è noto anche per essere la sede del Santuario della Madonna della Grotta. È bella Bombile con le sue luci. E a guardarla di notte e da lontano sembra una meraviglia dell’altro mondo, sospesa com’è lassù tra cielo e terra. È di una bellezza struggente e antica Bombile così come lo è la nostra terra che, per quanto disprezzata e derelitta, o forse proprio per questo, quasi per redimersi, ogni tanto, ti regala le sorprese più belle. E una di queste piacevoli sorprese è Paolo. È un dono eccezionale Paolo, che senza nemmeno lontanamente sognarsi di disturbare le mitiche muse dell’arcaicità, s’ispira al piccolo mondo che gli sta intorno e alla sua grande interiorità per regalarci dei versi che ci prendono, ci avvolgono, ci coinvolgono, ci trasportano in un’altra dimensione e ci regalano il riverbero di una perduta serenità, dandoci quel conforto che solo le ali della poesia sanno soffiare. E nei suoi versi echeggia, sin quasi a impadronirsi di tutto il contesto, la dolce e benefica fata del passato E la poesia si sublima in fiaba. E un limpido ruscello sgorgato da monti di cristallo ci narra di un mondo nel quale l’uomo valeva per quel che era e salutava persino le porte chiuse delle case come se lì ci fosse qualcuno. Perché, a differen-

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za di oggi, che non si rispettano nemmeno le persone, allora si rispettavano persino le cose. E ascoltiamo con dolce e nostalgica malinconia quella fiaba nella quale magari non crediamo più, ma alla quale ci aggrappiamo ugualmente, così come un naufrago all’ultimo relitto, per rivivere, pur se solo nella memoria, quel tempo meraviglioso durante il quale fummo felici, e che ben sappiamo non ritornerà più. Ed è un capitale immenso, una inesauribile riserva di cultura, quella che i nostri nipoti rischiano di non conoscere mai. Per questo va conservata come una reliquia, va protetta come una reliquia e riverita come una reliquia. Con la mente immersa nel placido lago delle memorie e con versi musicali, Paolo narra di un Eden in cui la vita scorreva a misura d’uomo, senza fretta, con ritmi naturali che poi, una tecnologia imposta e totalmente estranea alla nostra civiltà agro-pastorale, ha violentato. Questo e non solo questo è Paolo Landrelli. Un poeta che ci presenta un mondo reale che per quanto tale, pare perennemente circonfuso in alone di magia e ci popone, insieme a tante altre, anche una delle immagini più tenere: la schiusa delle uova con la chioccia che orgogliosa della sua nidiata la portava a spasso per tutta la casa. Ci sarebbero tante altre cose da dire su quest’opera che ci narra di un angolo di terra che, però, come le antiche bolle di sapone, riflette tutto un mondo. Un mondo che sta morendo, così come sono morti chigli cunti ‘o focularu, tutt’ ‘i cosi bell’assai/ che ‘a sorti prestu ndi’ scippau di’ mani. E infine, quasi un atto di ribellione del poeta che non vuole arrendersi alla scomparsa di questo mondo, sta morendo pure “na ruga, queta, queta/ ma campa nte ricord’ ‘i ccocchj vicu/ fin’a chi nc’esti l’urtimu poeta. Ed è consolante sapere che finché ci saranno poeti della sensibilità di Paolo, ci sarà sempre anche “l’urtimu poeta” a ricordarci quel vecchio, nostro caro mondo, che non scambieremmo mai per nessun altro. Grazie Paolo, per questi tuoi versi che somigliano a quelle antiche nenie, tanto più struggenti perché sappiamo che nessuno ce le canterà più. Grazie Paolo perché grazie ai tuoi versi possiamo dire con orgoglio “Anche noi siamo Bombilari!”. Mario Nirta


RIVIERA

LA ROSA DEIVENTI

GLI INIZI DEL TEMPO

L’inizio dell’anno non è uguale è per tutti i popoli così come l’inizio del giorno .Ciascun popolo si è scelto un avvenimento di fondamentale importanza per la propria storia e da qui ha inizio anche un’era . Per i Cristiani si conta un prima e un dopo con la nascita di Gesù Cristo , per i Greci con la prima Olimpiade avvenuta nel 776 a.C., per i Romani dalla fondazione di Roma a. C., per i Cinesi ad ogni era corrisponde l’ascesa al trono di un imperatore ,per i Musulmani dalla fuga di Maometto dalla Mecca a Medina , per gli Ebrei si conta dalla fondazione del mondo , quasi 6000 anni fa .Stesso traffico per il nuovo giorno . Per noi inizia con la mezzanotte , per altri popoli all’alba , per altri ancora , come per gli Ebrei , al tramonto . In Italia , a partire dal Medioevo fino alla fine del 700 , il principio del giorno iniziava con l’Avemaria della sera ed era annunciato dal suono delle campane. Dobbiamo dire che questa “ conta ,, si è sparsa in Europa , tento è vero che veniva chiamata “ all’italiana “ . E vai, consoliamoci !! Una volta tanto abbiamo dettato legge !

Maria Verdiglione

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Orti urbani dal 14 al 22 agosto

NUOVAVITA PER LAVILLA COMUNALE

ORTI URBANI,L’EVENTO SIDERNESE Ecole Macrì: “Serve andare oltre la manifestazioni e i circuiti degli uomini delle stelle. Uno degli obiettivi dell’amministr azione Fuda è la Green City”.

n luogo trascurato viene in genere preso a carico dalla comunità per essere mantenuto e abbellito. Esistono nel mondo numerosi esempi, a partire dai GuerrillaGardens di Losaida a Manhattan. Oggi quei giardini nati attraverso la riappropriazione delle comunità sono classificati come protetti e bene turistico. Con il progetto “Orti Urbani”, il Comune di Siderno intende proprio questo, restituire dignità ai luoghi prima trascurati e che nel tempo si sono impoveriti di bellezza. La Villa Comunale è la sede individuata per un progetto nato dalla ferma volontà dell’Assessore alla Cultura Ercole Macrì, cioè quello di trasformare Siderno in una “green city”, in cui non solo ci sia una maggiore qualità della vita e una maggiore attenzione al verde urbano, ma soprattutto la spinta auna socializzazione più energica e vitale, ancorché non forzata. Il progetto “Orti Urbani” nasce quindi con l’intento di fare comunità, imparare a gestire insieme le risorse comuni e a mantenerle nel tempo, facendole fruttare sia da un punto di vista materiale che culturale. “Orti urbani” è un episodio dimostrativo che si inserisce in una programmazione più ampia e di durata pluriennale, cioè quella di far rientrare tutti gli spazi verdi della città in un PSC (Piano Strutturale Comunale) che non sia finalizzato solo a

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creare mercato fine a se stesso, ma soprattutto a mantenere la bellezza e la pulizia della città, oltre che la flora autoctona. Si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana. La Villa Comunale pertanto si rinnoverà, accogliendo, oltre alle piante già presenti, una sorta di museo agroalimentare permanente, in cui scolaresche e adulti possano non solo trovare quiete e ristoro, ma anche ispirazione per le coltivazioni domestiche. Un evento che è l’apripista per un bando comunale che individuerà in zone adeguate di Siderno, dei lotti (circa 20-25) da destinare a frange di cittadini in difficoltà, e che abbisognino di un orto per provvedere al fabbisogno annuale di verdura. La manifestazione si terrà alla Villa Comunale su Lungomare di Siderno, dal 14 al 22 agosto, con inizio alle ore 21. Il 14 apertura con concerto dei JedBalak (dal Paleriza) Il 15 spettacolo “Il mondo dei Cantastorie” di e con Nino Racco. Il 16 concertodella Indo-Kalabristan Band. (dal Paleriza) 17 e 18 concerti jazz a cura dell’Associazione Culturale Jonica Roccella Jazz Festival. 19-20-21 e 22 Giornate dimostrative e tecnico didattiche per adulti e ragazzi.

Il Burraco torna ad animare la Locride Dopo l’inaspettato successo della prima edizione, il torneo nazionale di Burraco torna all’Hotel Kennedy con un programma ancora più ricco e, per il 2° torneo più importante d’Italia per numero di partecipanti, la storia non poteva concludersi qui…

Un successo immenso. La prima edizione del torneo nazionale di Burraco, lo scorso anno, era nata dall’idea semplice quanto geniale di offrire agli appassionati non solo un avvincente torneo del popolare gioco di carte, ma anche una settimana di vacanza in un luogo meraviglioso come la Locride. Il successo riscosso dall’ASD Burraco Siderno, che ha organizzato l’evento, non poteva prescindere dall’organizzazione di una seconda edizione che, differentemente dalla prima, è stata organizzata in un periodo di maggiore affluenza turistica nella speranza di poter accogliere anche un maggior numero di non giocatori. Ecco spiegato, allora, un programma fitto di eventi che, accanto al torneo che ha coinvolto 712 giocatori su 117 tavoli allestiti magistralmente dallo staff dell’Hotel Kennedy, ha previsto anche interessanti escursioni nei luoghi più significativi della Locride: Gerace, Mammola, Pentadattilo. Ecco spiegati anche i 7 Hotel riempiti da ospiti affascinati dalla nostra accoglienza e il riconoscimento di 2° torneo più importante del Paese per numero di iscritti. L’Oscar per la migliore manifestazione di settore, consegnato dai vertici dell'organizzazione nazionale Gioco del Burraco è solo la ciliegina su una torta

squisita, candita di ospiti illustri come la Consigliere Nazionale Anna Marina Etergineoso, il consigliere Stanislao Sgambato, l’industriale di Torino Copis e il prefetto di Potenza Paola Galeone, presente in qualità di giudice unico, tutti allietati dal cocktail di benvenuto in piscina, che avuto come colonna sonora la voce di Marisa Racco, come dallo spettacolo conclusivo di Mario Diano e dai fuochi d’artificio. Ma il torneo non avrebbe avuto tanto successo senza l’apporto degli arbitri Antimo Mazza, Lorenzo Scaraggi, Enzo Sammito, Salvo Capello e Lucia Canotta, né senza gli sponsor coinvolti che hanno aiutato l’ASD Kampus Siderno, a cui va il ringraziamento di tutti gli organizzatori. Vengono ringraziati anche Sonia Tapasso, Donatella Catalano, Marcella Mittiga e Anna Battaglia che hanno messo a disposizione i premi per i vincitori e Angelica Fuda, Salvatore Fragomeni e Anna Romani, gli stand enogastronomici che hanno offerto degustazione di prodotti locali.La partecipazione di società provenienti da tutta Italia è stata solo un incentivo in più per cominciare a pensare alla prossima edizione che, in accordo con la Federazione, si terrà il 17 e 18 giugno 2016 sempre all’Hotel Kennedy, il cui telefono già continua a squillare per richieste di prenotazione. Jacopo Giuca

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RIVIERA

RICORDANDO... EMILIA CREMONA Si dice che i nonni siano le persone che amano di più i nipoti, sicuramente tu l'hai fatto dal primo istante in cui siamo venuti al mondo. Ma era logico perchè tutta la tua vita è stato un atto d'amore. Tutto quello che ci hai insegnato lo porteremo sempre dentro. Sappiamo che anche da lì tu ci darai ogni giorno un segno di questo amore, perchè non può bastare una solo vita per amare chi ti sta accanto. Grazie per ogni istante passato insieme a noi, per ogni sorriso che ci hai saputo regalare e per la gioia che ci hai lasciato. Ti vogliamo bene, i tuoi nipoti Francesca, Daria, Maura, Lorenza, Pasquale e Domenico.

CULTURA

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INTERVISTA AL DIRETTORE ARTISTICO VINCENZO STAIANO

I ritardi nelle sovvenzioni non fermano il Roccella Jazz Festival È pronto a ripartire il più importante festival musicale del nostro territorio. Purtroppo, come spesso accade, i fondi messi a disposizione dalle istituzioni scarseggiano, ma questo non ferma gli organizzatori, pronti a stupire con grandi novità.

Il conto alla rovescia è iniziato. Il Roccella Jazz Festival, con le sue note avvolgenti, è ai nastri di partenza per animare di nuovo le giornate della Locride. Nonostante l’inizio imminente, fissato per l’11 agosto, tuttavia, Vincenzo Staiano ci riferisce che la formula comprovata e di successo del più importante festival di genere del nostro territorio non si è rivelata sufficiente a ricevere le attenzioni che merita da parte delle istituzioni, tanto che la conferma del finanziamento regionale è arrivata solo il 30 luglio e ancora non si hanno notizie dell’esito della partecipazione al bando del Ministero del Beni Culturali. Questa incertezza sta generando qualche ritardo nella presentazione del programma, ma, fortunatamente, non c’è alcun dubbio sull’effettiva realizzazione dell’evento, che è pronto a unire tradizio-

ne e innovazione. Il successo di Jazzy Christmas, sessione invernale del Roccella Jazz Festival, ha convinto gli organizzatori a sacrificare un po’ il programma estivo con l’obiettivo di scaldare anche il Natale 2015 con i concerti dei grandi artisti internazionali e la divisione del lavoro tra Comune, che finanzierà i concerti con i fondi concessi dalla Regione, e Associazione Culturale Jonica, che utilizzerà i fondi del MiBACT, ha limitato a Siderno e Monasterace le location che ospiteranno i concerti all’infuori di Roccella. Chi sta già pensando a una festival scarno e privo di presenze di primo piano, tuttavia, si ricreda. Oltre alla sessione tradizionale di concerti all’auditorium, infatti, il castello ospiterà la parte più sostanziosa e, soprattutto, più innovativa del programma: un ciclo di concerti di jazz afroeuropeo, genere presentato per la prima volta in Italia. Il mix melodico di musica etnica e jazz della più amata tradizione europea si uniranno per generare una musica di confine inedita per le nostre orecchie, eseguita con maestria da artisti di caratura internazionale conosciuti e meno conosciuti nel nostro Paese. Accanto alle fusioni delle note africane con quelle francesi, spagnole, belga, continuerà a essere presente lo spazio dedicato agli artisti afroamericani e agli artisti italiani che accompagneranno la propria musica ad immagini. Tra una nota e l’altra, l’attore Paolo Hendel leggerà brani di Tommaso Campanella in volgare fiorentino con la collaborazione del vignettista Staino e non mancherà certo la sessione di Jammin’around, serie di concerti ospitati dall’ex Convento dei Minimi che darà spazio agli artisti italiani emergenti. Jacopo Giuca

INTERVISTA AL SINDACO DI AGNANA CATERINA FURFARO

Ad Agnana furoreggia indomito il meridionalismo

Da un anno e due mesi Caterina Furfaro è sindaco di Agnana. Dalla sua proclamazione a oggi ha operato con competenza e instancabile determinazione meritandosi la fiducia dei suoi cittadini. Appena insediata ha fatto una scelta: rinunciare alla sua indennità di primo cittadino per destinarla alla costituzione di un fondo sul quale è stato pubblicato un bando per l’erogazione di voucher da impiegare in servizi di assistenza in favore di disabili e anziani. L’ultima sua iniziativa che fa grande onore ad Agnana risale al mese scorso: la sua amministrazione ha deliberato due borse di studio per le scuole secondarie di Primo e Secondo Grado, intitolate a Nicola Zitara e Domenico Gullaci. Sindaco, perché questa scelta? Nicola Zitara l’ho conosciuto, oltre che personalmente, anche attraverso i suoi scritti. Fu un rigoroso intellettuale senza pretese di terrena grandezza che portò alta la bandiera del meridionalismo, dal quale avrebbe dovuto furoreggiare indomito il riscatto della Calabria e dell’intero Mezzogiormo. Mimmo Gullaci, invece, riuscì con la sua impresa di famiglia a dare lustro sia al territorio di Agnana che di Canolo, contribuendo ad accrescere la fiducia nelle potenzialità della nostra terra. Cosa i più grandi meridionalisti possono insegnare alle generazioni future? La storia ufficiale ci ha sempre tenuto nascosto ciò che è avvenuto durante l’Unità d’Italia. Non è stata un’annessione ma un’invasione con veri e propri saccheggi. Garibaldi, Nino Bixio, i Mille non sono quelle figure mitiche che abbiamo studiato sui banchi di scuola. Leggendo autori come Nicola Zitara ti accorgi che la verità non è quella che da bambino ti hanno inculcato. Ma purtroppo da sempre la Storia la scrive chi vince. Oltre ad aver riscritto la Storia quale altro messaggio importante lanciano? Attraverso la conoscenza della vera storia i meridionalisti ci illuminano su quanto abbiamo perduto e ci spronano a valorizzare e far risorgere il nostro territorio. Dopo un anno di amministrazione di cosa va fiera di aver realiz-

zato? L’amministrazione ha lavorato su più fronti. È stato messo a nuovo l’impianto di depurazione, sono state analizzate le acque. Abbiamo ottenuto un finanziamento da parte della Regione Calabria per quanto riguarda il centro storico, un altro per la ristrutturazione della sede C.O.C. Abbiamo dato avvio ai lavori non portati a termine dalla precedente amministrazione, ovvero la sistemazione dell’arco di piazza San Basilio, i lavori di consolidamento sotto la caserma, le botteghe artigiane. E poi ancora la valorizzazione delle miniere di Lignite attraverso la realizzazione di Pisl, anche se in questo caso abbiamo un problema di acquisizione di pareri: i lavori sono stati affidati ma non consegnati perché mancano alcune autorizzazioni, previste dalla normativa, che andavano richieste prima di effettuare la gara d’appalto. Per quanto riguarda la mia scelta di rinunciare all’indennità, abbiamo proceduto con l’erogazione dei voucher nel sociale. Attualmente aspettiamo la pubblicazione dei bandi regionali per quanto riguarda la programmazione 2014-2020. Stiamo poi procedendo per realizzare la raccolta porta a porta senza affidare il servizio a soggetti esterni ma conferendo incarichi ai dipendenti interni all’Ente. Stiamo lavorando alla progettazione preliminare delle strade rurali quali Dimilio, Scolaro per ottenere dei finanziamenti dalla Regione. Stiamo valutando di effettuare uno studio di fattibilità per un collegamento veloce dall’uscita della nuova 106 che percorra per circa 4,5 km il Novito fino alle Terme di Agnana. Quanto a queste ultime, c’è l’intenzione di valorizzarle e ci stiamo attivando per verificare attraverso sondaggi la potenzialità della falda acquifera. Stiamo, inoltre, procedendo alla verifica dei beni demaniali del comune al fine di procedere eventualmente alla vendita e abbiamo l’intenzione di creare cooperative sociali. Ultimamente abbiamo ottenuto un finanziamento per la contrattualizzazione degli otto dipendenti lsu-lpu. Insomma un’attività che a breve dovrebbe portare i risultati sperati. M.G.C.

Il cardiologo e medico dello sport Dr Michele Iannopollo

Nutrizione, alimenti e rischio a malattia cardiovascolare ha un incidenza di circa il 36% sulla mortalità totale della popolazione occidentale. Tra il 1980 ed il 2000, la riduzione della quota di mortalità per coronaropatia è stata superiore del 40%. È stato stimato che tale riduzione sia da attribuire per metà alla riduzione dei maggiori fattori di rischio cardiovascolari e per l’altra metà alle terapie mediche basate sull’evidenza. Terapie mediche di prevenzione secondaria, terapia riabilitativa e terapie della fase acuta dell’infarto miocardico. Tra i nove principali fattori di rischio in grado di spiegare più del 90 % del rischio di popolazione di sviluppare un infarto miocardico acuto, il ruolo giocato dalla componente nutrizionale nel determinismo diretto (obesità viscerale e scarso consumo di vegetali ) e indiretto (diabete mellito, ipertensione arteriosa, sindrome metabolica) è rilevante. Questo si verifica in tutte le etnie nelle nazioni sviluppate e con recente aumento in quelle in via di sviluppo. È noto come errori alimentari perpetuati nel tempo, inducano un aumento dell’incidenza delle malattie cardiovascolari in tutte le fasce di età. Pertanto una corretta alimentazione svolge un ruolo importante dal punto di vista preventivo e terapeutico per le malattie cardiovascolari. Vi sono ormai elementi di prova verso un’azione benefica di determinati fattori dietetici. Molti studi su fattori di rischio cardiometabolici forniscono solide prove concordanti per gli effetti cardiovascolari di alcuni alimenti specifici. Infatti, gli alimenti rappresentano la sinergia degli effetti compositi e le interazioni di molteplici fattori tra cui la qualità dei carboidrati, il contenuto in fibre, specifici acidi grassi e proteine, metodi di preparazione, la struttura degli alimenti e la biodisponibilità dei micronutrienti. Le diete che enfatizzano il consumo di frutta e verdura hanno prodotto sostanziali miglioramenti in diversi fattori di rischio compresa la pressione arteriosa, i livelli dei lipidi del sangue, il diabete mellito, i livelli di biomarkers infiammatori, la funzione endoteliale e il controllo del peso corporeo. In studi osservazionali di lungo periodo, maggior consumo di frutta e verduè associato a una minore incidenza di malattia coronaIA ERCHIETTO ra rica e ictus e il solo maggior consumo di frutta è associato IDERNO a una minor incidenza di ictus. consumo di cereali integrali migliora l’equilibrio del DIETRO Ilsistema glucosio-insulina, la funzione endoteliale e la perLOSPEDALE dita del peso corporeo. Effetti benefici per la salute , vengono anche da altre caratteristiche dei cereali integrali, tra SCALA cui una più lenta digestione con una risposta glicemica più NFO bassa, più alto contenuto di minerali, sostante fitochimiche e acidi grassi. Il consumo di pesce può ridurre l’infiammazione, migliorare la funzione endoteliale, normalizzare la variabilità della frequenza cardiaca, il rilasciamento del miocardio con miglioramento della sua efficienza contrattile e l’aggregazione delle piastrine. Coerentemente con questi benefici fisiologici, l’abituale consumo di pesce è associato a una minore incidenza di malattia coronarica, ictus cerebrale e morte cardiaca. Le noci e altra frutta secca contengono diversi componenti bioattivi che possono migliorare la salute cardiometabolica, tra cui acidi grassi insaturi, proteine vegetali, fibre, acido folico, minerali, antiossidanti e fitonutrienti. Il consumo di noci riduce il colesterolo totale, il colesterolo LDL, l’iperglicemia postprandiale dall’alto contenuto di carboidrati ai pasti e i biomarcatori dello stress ossidativo. Inoltre il consumo di noci è anche associato a una ridotta adiposità. Per quanto riguarda la carne, diversi costituenti delle carni rosse, potrebbero aumentare il rischio cardiometabolico, tra cui colesterolo e ferro eme e in carni trasformate, alti livelli di sale e altri conservanti (carne in scatola). Un minor consumo di carni rosse fa parte dei modelli alimentari associati a un basso rischio cardiovascolare. Quando sono stati valutati sistematicamente alcuni tipi di carne, il consumo di carni trasformate è risultato associato a una maggior incidenza di malattia coronarica e diabete. Questi risultati suggeriscono che gli effetti negativi dei conservanti (sodio,nitriti e fosfati) e metodi di preparazione (alta temperatura nelle cotture commerciale/ frittura) possono influenzare gli effetti sulla salute del consumo di carne. In realtà gli effetti degli alimenti sulla salute possono derivare da effetti sinergici di più costituenti, così come dimostrato per la dieta mediterranea. Tali dati sottolineano il ruolo della prevenzione sia a livello di popolazione che del singolo individuo. La prevenzione a livello di popolazione generale può essere effettuata con idonee strategie socio sanitarie che sono soprattutto di competenza strutturale delle istituzione sociopolitiche. La prevenzione individuale, invece, deve essere un imperativo nell’agire quotidiano di ogni operatore sanitario come abituale routine nell’interazione medico-pazient . Se per questo aspetto, la teoria è ampiamente condivisa, la pratica risulta però problematica per una serie di fattori: insufficiente preparazione medica nella gestione della patologia cronica (inadeguatezza della prescrizioni di esami spesso inutili), approccio terapeutico con esclusiva attenzione alla farmacoterapia, trascuratezza dell’importanza pratica delle abitudini alimentari e dello stile di vita del paziente, sia per immediatezza pratica (poco tempo a disposizione), sia per mancata competenza specifica. Lo stesso medico spesso non dà un buon esempio al paziente in tema di consigli di prevenzione in quanto egli stesso non li osserva, con consequenziale ridotta capacità di convincimento e di trasmissione nella giusta proposizione delle modifiche dello stile di vita. Dr Michele Iannopollo Cardiologo e medico dello sport

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RIVIERA

Il torneo internazionale di scacchi Città di Locri, che ha ospitato giocatori di 7 diversi Paesi europei, ha incoronato vincitori il maestro internazionale Gojko Laketic e il giovane locrese Ruggero Mollace.

Giornalisti da Regione Romano Pitaro e Bruno Gemelli si prendono una pausa dalla cronaca riposandosi sulle poltrone della nuova sala della Regione.

Già si lavora per Portosalvo! Il comitato per la festa di Portosalvo ha già fatto la prima riunione per organizzare l’importante festa di Siderno. La prima settimana di settembre si avvicina!

politana! Alla Città Metrorovinciale di Forza Italia Roy Il coordinatore pelo Vitale e il Presidente della Biasi, Michelang rridono dopo l’impegnatiana Provincia Raffa, so Città Metropolit lla su to n o fr n vo co mia. trasmesso da Tele

Si lavora al portale Francesco D’Agostino e il suo assistente, sono parte del team Fastweb che sta lavorando, con qualche grattacapo, si direbbe, all’ideazione del portale www.turismolocride.it

La faccia giovane del PD Federica Roccisano, Seby Romeo e il consigliere Arturo Bova siedono ai tavoli della giunta regionale e si rilassano dopo l’ultimo consiglio mostrando la faccia giovane del PD.

Congratulazioni alla neo dottoressa! Maria Teresa Cefalì termina il suo percorso universitario e la sua famiglia le augura che il grande successo ottenuto possa essere solo l’inizio di una brillante carriera.

Un parrucchiere naif Enzo Barranca: paziente e accurato, tra le forbici e le spazzole del suo salon de coiffeur, nasconde l'animo di un pittore naif. Si vede dai nuovi sgargianti colori delle sue clienti! Serata indimenticabile! Andrea Roberto è probabilmente il migliore DJ della Locride. Qui è ritratto mentre suona al Kukumerla alla Villa comunale di Siderno. Quando suona lui la serata è assicurata!

Cultura e tarantella Assessorato alla cultura fatto di fatica per Ercole Macrì ritratto con due personaggi che, da Martone, allietano con la tarantella i pomeriggi sidernesi.

Un luminosissimo futuro! Katia Costanzo ha concluso brillantemente il percorso di odontoiatria all’Università di Messina! A lei vivissime congratulazioni.


SETTIMANALE

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Attenti a quei tre! Nicola Fiorenza e Nicodemo Vitetta, da Gioiosa Jonica, sono solo due, ma quando si muovono occupano spazio per tre persone!

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Giorgio Imperitura accompagna i due consiglieri comunali di Siderno Gianluca Leonardo e Vincenzo Meleca nello scambio culturale promosso dall’UE “L’Europa per i cittadini”.

Compagni si nasce Enzo Infantino, Serena Minicucci e Omar Minniti mostrano chiaramente la propria idea politica. Un pugno chiuso: roba d’altri tempi!

rari, dimost he c o L a , b c scatto de Le Clu I giovani uesto semplice nostro terno con qfa la forza e che il agonista di l’unione ò diventare prot splendide ritorio pu di aggregazione ! iniziative dissimo successo e di gran

C’era una volta a Siderno… Questa bella foto d’epoca ritrae il postino Gino Panetta, “Tarrunchjo” Cremona, Virgilio Condarcuri, Nino De Girolamo, Bongiorno e, seduti, Mimmo Bruzzese e Mimmo Macrì.

Le Théatre de la plàge Turisti e animatori dall’Hotel President si riversano travestiti in spiaggia per rendere ancora più indimenticabile il proprio soggiorno.



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