Riviera n°33 del 15/08/2015

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EVENTI

Agosto

Gioiosa Jonica: Piazza Vittorio Veneto, ore 15:00, VIII Trofeo di Automodellismo; Gioiosa Jonica: Area Verde di Via Rocco Gatto, ore 21:00, VIII Festa degli “Amici di San Rocco” Marina di Gioiosa Jonica: Festa in Onore di S.S. Maria del Carmine Monasterace: Agriturismo bio-ecologico ‘a Lanterna, dalle ore 20:00 e fino al 23 agosto, SUR al Sud, dipinti e collage di Rita Pedullà ispirati al Sud, Area Archeologica, Festival Jazz, ore 21:30, Doppio Sogno Live e Slanting Dots Trio Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, ore 19:00, Rassegna Cinematografica in ricordo di Ingrid Bergaman; Roccella Jonica: Manifestazione per il 50°Anniversario Dello Scoutismo Siderno: Lungomare, ore 18:00, XIII Expo Canina città di Siderno; Siderno: C/da Donisi, a partire dalle ore 19:00, Festa dell’Emigrante, Convegno Emigrazione, Concerto dei Suddanza; Siderno: Villa Comunale, ore 21.00, Orti Urbani e concerto “Indo Kalabristani Band” Stilo: Piazza San Francesco, ore 21.00, Concerto Folk dei Pizzica Pugliese e dei Taranta Calabra

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Agosto Bivongi: Mercato della Badia Casignana: Festa di S. Rocco, Nomadi in concerto Gerace: Chiesa di San Francesco d’Assisi, dalle ore 18:00 e fino al 22 agosto, Mostra di Giuseppe Correale “Forme Di Donna” Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 21:30, iniziativa in ricordo del Giudice Massimo Luciano Calvari Locri: Corte del Palazzo Comunale, ore 21:30, Rappresentazione Teatrale: “Lisistrata” Regia di Cristiano Roccamo Roccella Jonica: Manifestazione per il 50°Anniversario dello Scoutismo; Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, Festival Jazz, ore 18:00, Duo Scarcella Buonasorte Siderno: Villa Comunale, Festival Jazz, ore 21:00 “Biogroove”, ore 22:30 “Ettore Fioravanti 4tet”

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Agosto

Agnana: Festa della Madonna della Misericordia Ardore: Via Lungomare, dalle ore 17:00 e fino al 19 agosto, Artigianato & Dintorni Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Antonio Infabntino & Tarantati Rotanti Ciminà: Centro Storico, ore 20:30, Sagra del Caciocavallo Gambarie d’Aspromonte: Piazza Mageruca, ore 20:00, Gambarie Rock Festival 2015 Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, dalle ore 21:00 e fino al 19 agosto, Concerti di Musica da Camera dei partecipanti alla Masterclass “Borgo in Musica 2015” Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 18:00, Ensamble di Fisarmoniche Locri: Corte del Palazzo Comunale, ore 21.00, Spettacolo di burattini: “Pulcinella e Zampalesta nella Terra dei Fuochi” Marina di Gioiosa Jonica: Teatro Romano, ore 21:30, Mystia Festival: “L’altra Iliade” Monasterace: Piazza Portosalvo, ore 21:30, Convegno: “Donne e Uomini” Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, Festival Jazz, ore 18:00, Concerto: “Rosario di Rosa Trio” Siderno: Villa Comunale, Festival Jazz, ore 21:00 “Giulia Facco Trio”, ore 22:30 “Camera Soul”

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Agosto

Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Med Free Orkestra Gerace: Sagra dei Prodotti Tipici Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 18:00, Mostra “L’Armata di Mare del Regno delle Due Sicilie” Monasterace: Centro, ore 20:30, Manifestazione per le Vittime della Strada Roccella Jonica: Auditorium Comunale, Festival Jazz , ore 18:00, “Italian Short Stories”Tommaso Starace Quartet; Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00, Roscoe Mitchell Trio, Gansan & Tamount Ifassen San Nicola d’Ardore: Piazza della Chiesa, ore 21:00, “Favuriti… Poeti”, 8° incontro di poeti dialettali Siderno: Piazza Portosalvo, Shopping Night Siderno Superiore: Anfiteatro, dalle ore 21:30, “La Ruota della Memoria” e concerto “The Five Stones” Stilo: Teatro in Piazza, ore 21:30, Opera in vernacolo: “Don Nicola ‘U Jumbarusu”

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Agosto Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Peppe Voltarelli Marina di Gioiosa Jonica: Teatro Romano, ore 21:30 Mystia Festival, Teatro Famiglie: “Cuore”, dal Risorgimento alla Grande Guerra Monasterace: Piazza Portosalvo, ore 16:30, Criathlon a cura del Comitato Locale Croce Rossa Italiana di Monasterace Roccella Jonica: Auditorium Comunale, Festival Jazz, ore 18:00, Effetto Zy; Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00, Julius Orlando with the Heliocentrics e Gabacho Moroconnection Siderno: Lungomare Nord, Concerto “Fratelli Nizzardo”; Siderno: C/da Salvi, Chiesa M. S. Annunziata, ore 18:30, Presentazione del Cd: “Signore Solo Tu” di Giovanni Gardini Stilo: Piazza San Francesco, ore 21:30, “Stilo in Musica – Il Proscenio D’ Autore”

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Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Eugenio Bennato Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore 21:00, Concerto dell’Orchestra di Fiati “Città di Cinquefrondi” Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 21:30, Cocktail di moda, musica e cinema Monasterace: Piazza Portosalvo, ore 21:30, Presentazione del libro di Matilde Ciccia: “Una Madre Annullata” Roccella Jonica: Auditorium Comunale, Festival Jazz, ore 18:00, Tetes de Bois “l’Amore, la Rivolta e l’Utopia”; Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00, “Folclorica” Francesco Marcocci Quartet; Via Umberto I, ore 21:00, Sagra del Pesce

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Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Taranta Project e Reniliu Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore 19:30, Concerto dei partecipanti al corso di Alto perfezionamento pianistico tenuto dal M° Cristiano Burato; Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore 21:30, Concerto dell’Orchestra di Fiati “Città di Gerace” Gioiosa Jonica: Piazza V. Veneto, ore 21:30, Notte tra le stelle – manifestazione canora Monasterace: Campo di Calcetto lato Sud, ore 21:00, Torneo di Calcetto: “Cri Summer Cup” a cura della Croce Rossa Italiana di Monasterace Roccella Jonica: Auditorium, Festival Jazz, ore 18:00, Daniele Sepe e Totò Sketches; Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00, Wadada Leo Smith “Golden Quartet” e Marockin’Bass ft Byron Wallen Siderno: C/da Donisi, Festa dell’Emigrante; Siderno: Piazza Portosalvo Evento Evangelistico Siderno Superiore: Anfiteatro, dalle ore 21:30, “La Ruota della Memoria” e Teatro: “Sara Frida”

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ATTUALITÀ GIUDIZIARIA

La struttura della ’ndrangheta nell’evoluzione processuale

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a quanto emerso in una serie di sentenze passate in giudicato che hanno riguardato indagini relative al contrasto dell’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta emerge un’evoluzione che ha portato, negli anni, a individuare l’organismo denominato “Provincia”, che sarebbe la “cupola” dell’associazione calabrese. Secondo quanto affermato nella sentenza del processo “Primavera” la ‘ndrangheta ha una struttura “orizzontale”, a differenza della mafia siciliana, organizzata invece verticalmente. È costituita da “complesso di locali”, laddove per locale si intende quel territorio dove ci sono circa 50 affiliati. Ogni locale opera in posizione paritaria rispetto a tutti gli altri esistenti sul territorio, ma ciò non esclude che i rappresentanti dei singoli locali possano incontrarsi periodicamente o in occasione di eventi particolarmente rilevanti per pianificare comuni strategie; ciò avviene, ad esempio, in occasione della annuale riunione di Polsi, quando i vari capi-locale si incontrano “per stabilire influenze, ristabilire controlli territoria¬li, concordare nuove strategie, consolidare vecchie alleanze fra locali o famiglie, ma anche per appianare contrasti. Ogni locale manda a Polsi un proprio rappresentante che normalmente è il capo locale”. Nel processo “Olimpia 1”, a fronte della prospettata ipotesi accusatoria secondo cui la ‘ndrangheta, pur mantenendo la sua conformazione originaria basata sull’autonomia delle strutture territoriali, avrebbe aggiornato il suo modello associativo orientandosi verso una struttura federativa di tipo piramidale al cui vertice si colloca un organo decisionale di vertice (indicato come “Cosa Nuova ” - “ Cupola Provinciale”- “Provincia”), la Corte riteneva che tale ipotesi non appariva sorretta da una prova sufficiente e ciò in considerazione, oltre che della natura “de relato” delle dichiarazioni dei collaboratori. Nel processo “Armonia”, infine, mentre in primo grado si era affermato che le conversazioni acquisite consentivano di avallare l’ipotesi accusatoria, quanto all’esistenza di una struttura mafiosa allargata a più locali di ‘ndrangheta tutti sedenti nella zona del versante jonico della provincia reggina, il giudice di Appello, pur riconoscendo che dagli esiti processuali emergeva la prova di un “processo evolutivo di tipo piramidale”, affermava, però, che il quadro probatorio non dimostrava con la necessaria certezza l’esistenza di un organismo stabile sovraordinato alle cosche operanti nella provincia e, per l’effetto, di una “direzione collegiale e stabile del fenomeno mafioso”. Orbene, appare chiaro che il riferimento alla “Provincia” emergeva già dalle intercettazioni captate nell’ambito del procedimento denominato “Armonia”, ma lì, sulla base del materiale probatorio a disposizione in quel procedimento, non si era potuto affermare “con la necessaria certezza” che un tale ente esistesse né quali fossero, esattamente, i suoi poteri e, comunque, in quel processo si dibatteva in ogni caso di una presunta struttura di vertice operante solo nella fasce jonica della Provincia Reggina. Gli elementi acquisiti nel corso del procedimento “Crimine” hanno consentito di approfondire in modo proficuo la questione se la ‘ndrangheta sia un’organizzazione unitaria governata da un organismo di vertice e di pervenire alla positiva affermazione che tale organismo di vertice esiste, è denominato “Provincia” e ha compiti, funzioni e cariche proprie, che esplica nei confronti di locali di ‘ndrangheta che operano sia all’interno della provincia di Reggio Calabria che in altre regioni e perfino all’estero.

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La Locride si tinge di giallo nella serie“SenzaTraccia” Ancora una volta, la nostra amata Locride si rende celebre protagonista e porta alto il suo buon nome. Avete mai visto la serie televisiva “Senza Traccia”? Il telefilm ambientato a New York che si prodiga alla ricerca delle persone scomparse in onda su Raiuno. Jack Michael Malone, l’attore principale interpretato da Anthony La Paglia, ha origini calabresi. Il nonno paterno, infatti, era nientepopodimenoche di Bovalino, emigrato ad Adelaide, in Australia. Il nostro personaggio ha anche due fratelli: Jonathan, anche lui famoso attore, e Michael. Attualmente vive a Santa Monica, in California, e ha perso totalmente il suo tipico accento australiano in favore di quello americano. Ha ricevuto famosi awards per la sua professione tra cui il Golden Globe proprio per la serie in questione. È sposato con l'attrice australiana Gia Carides e ha una figlia di nome Bridget. La Paglia si impegna molto anche nel volontariato tenendo corsi di recitazione per il Young Storytellers Program, fondazione che sviluppa l'alfabetizzazione dei giovani abbienti attraverso l'arte della narrazione sulla base di esercitazioni di gruppo e one-to-one mentoring. Complimenti a questa figura poliedrica di origini locridee. K.C.

Zes come Zeus, per rilanciare l'Olimpo Italia ELEONORA ARAGONA

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atata bollente passata dalla Regione Calabria al Governo, l’approvazione della Zona Economica speciale per il porto di Gioia Tauro è stata deliberata dalla giunta Oliverio. Per chi non sapesse cosa sia la Zes è una zona in cui si applica una tassazione speciale, è uno strumento ideato per incentivare lo sviluppo delle aree prescelte aumentando la concorrenzialità agevolando fiscalmente le società che scelgano il porto di Gioia Tauro, nel caso specifico, per i loro affari. I toni enfatici con cui è stata presentata l’azione dell’amministrazione sono giustificati, una volta

Dopo anni di ritardi e inefficienze nella politica di sviluppo e sulla crescita del porto e della retroportualità finalmente un atto concreto da parte della Regione. La patata bollente passa adesso al Governo che dovrà dimostrare di voler concretizzare un impegno che Oliverio & co. hanno assunto con la popolazione calabrese, ma anche italiana.

tanto. Il passo è importante e merita rilievo. Dopo anni di ritardi e inefficienze nella politica di sviluppo e sulla crescita del porto e della retroportualità, era ora che giungesse un atto concreto. Un salto in avanti che arriva comunque dopo 8 mesi dall’elezione, ma meglio tardi che mai. Un passo che però non deve far credere che adesso la strada sia in discesa o che la Zes sia già realtà. La patata bollente come dicevamo è solo passata dalle mani calabresi a quelle dell’amministrazione centrale. Spetterà al Governo adesso dimostrare di voler concretizzare un impegno che Oliverio & co. hanno assunto con la popolazione calabrese, ma anche italiana. Se infatti a Gioia Tauro la Zes sarà realizzata e se il Governo attuerà tutte le politiche previste per la portualità in Italia nel Decreto Sblocca Italia e nel Piano strategico della portualità e della logistica. I punti individuati in questo piano per ridare slancio a questo snodo strategico della logistica e dei trasporti in Italia sono nove e la Zes non è che un elemento marginale di un processo molto più articolato. Quindi invece di esaltare un’azione che arriva come minimo con due anni e 8 mesi di ritardo è il caso di non farsi distrarre e entusiasmare da quello che tutto al più deve essere la prima di una serie di bandierine da piantare per scalare una montagna. Sulla collaborazione del Governo nazionale alla realizzazione dei nove punti indispensabili a recuperare competitività nei traffici marittimi da parte dell’Italia i dubbi restano e non sono pochi. Lo snellimento delle procedure burocratiche, incrementare la trasparenza dei servizi, migliorare i collegamenti marittimi e ferroviari, integrare il sistema logistico, le infrastrutture, incentivare l’utilizzo di innovazione nei porti italiani, rendere sostenibi-

le questo tipo di commercio, rendere programmabili le risorse finanziarie e infine formare un coordinamento nazionale che si impegni ad attuare le goverance europee per il sistema Autostrade del mare. Si può intuire che la Zes non sia che un granellino di sabbia in questo contesto. In particolare per Gioia Tauro c’è da tener ben presente che senza una seria implementazione del trasporto su rotaie, senza che si renda il porto efficiente per smaltire il più possibile le operazioni di dogana e i controlli sulle merci (ad esempio attualmente ogni analisi effettuata sulle merci del porto viene fatta la Zes sarà un’azione abbastanza inutile, almeno per lo sviluppo della Calabria. È un discorso già fatto, se i container continueranno solo a transitare sulle banchine del porto calabrese per essere reimbarcati su altre navi che li porteranno nei porti di mezza Europa. Solo in questi nuovi porti, spagnoli, olandesi, francesi ecc., saranno aperti i container e le merci saranno quindi riassemblate e preparate da operai specializzati per essere consegnate a rivenditori e magazzini. È questo il passaggio che si deve mirare a portare nei porti italiani, a Gioia Tauro, con la Zes e con altre decine di interventi che il Governo si deve sbrigare a mettere in atto prima che sia troppo tardi, sempre che il divario con la concorrenza non sia ormai incolmabile. Altrimenti i giovani calabresi, ma non solo, andranno a Brugges o Valencia a trovare il lavoro che manca in Italia. Oggi più che mai, con l’ampliamento del canale di Suez e quindi con l’incremento dei traffici nel Mediterraneo sarebbe un crimine contro le giovani generazioni di italiani disperate e pronte a emigrare, sarebbe un delitto contro di loro continuare a non agire.



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Attualità

Sud Italia, il paese dei "Dottore, dottore" e dei "Lei non sa chi sono io" Il 30 luglio 2015, il Premier Matteo Renzi, con l’uscita del Rapporto Svimez sull’Economia del Mezzogiorno, scopre il sottosviluppo del Meridione. Forse non ce n’eravamo accorti. Diciamo che è stato un po’ come scoprire l’acqua calda. Eppure, sono seguite urgenti convocazioni, dichiarazioni allarmanti, lettera dello scrittore Saviano, etc, etc. Insomma, una vera emergenza, in piena estate. Siamo un Paese curioso! Sono vent’anni e più che il Sud Italia è ridotto ai minimi termini, salvo alcune eccezioni, e solo ora ce ne accorgiamo? Comunque, ora che il Ferragosto si avvicina, il rapporto si allontana e tra breve, riposerà su uno scaffale. La solita tiritera è che è lo Stato ad essersi dimenticato del Sud, privandolo di investimenti. In realtà il Sud Italia ha ricevuto molti più finanziamenti del Nord. Semplicemente, i soldi non sono andati nella direzione giusta. Perché non si affronta il vero problema che attanaglia il meridione, quello culturale? “Dottore, dottore”, dice l’agente Catarella al Commissario Montalbano…! Ecco un esempio culturale tipico. La riverenza verso un laureato. A tutti, sarà capitato di sentirsi chiamare dottore, per il semplice fatto di essere laureati. Siamo l’unico Paese della Terra che chiama “dottore” quello che viene considerato nel mondo anglosassone e quindi ovunque, come colui che ha ottenuto un bachelor’s degree e non un doctorate. Non che questo cambi la situazione. Infatti in Italia, i laureati sono i più disoccupati. È un retaggio del nostro passato sottosviluppo. Lo stesso che ci fa chiamare onorevoli dei semplici deputati. Ma c’è un altro fatto curioso. Questo retaggio ci consegna in eredità due frasi celebri, molto in voga nel nostro Paese: “Ma lei non sa chi sono io” e “chi le ha dato il mio numero?". Provare per credere. La prima è in uso a chi si sente importante e noto e che vede intralciare la propria onnipotenza dalla semplice applicazione degli obblighi di legge, la seconda è la tipica affermazione del piccolo burocrate di provincia che vede esautorata la sua piccola ma ben affermata autorità. Questi due aspetti sono strettamente legati. Il primo è la conseguenza del secondo. Il piccolo burocrate di qualsiasi ufficio, tiene più alla propria considerazione che al rispetto per il lavoro ben svolto. La conseguenza è che lo può superare solo chi ha molta determinazione e mezzi. Ma non tutti possono permetterselo. Così tanta povera gente permane nella rassegnazione. Ecco, il sentimento che più contraddistingue il Sud, la rassegnazione. Quella per un sistema di trasporti inesistente, per una sanità pubblica inefficiente, per una burocrazia corrotta. Ma la voglia di lavorare non manca. È ancora possibile vedere operai anziani o giovani che lavorano di domenica. Quante gente del Sud è andata a lavorare all’estero. Sono tra le persone più apprezzate per la responsabilità che hanno nel proprio lavoro e per lo spiccato senso imprenditoriale. Non è la voglia di lavorare che manca, ma tutto il resto. Per questo è sbagliato paragonare il Sud Italia alla Grecia. Poi il Sud, ha un'economia di sussistenza inesistente nel nord Europa. Il sapere vivere di poco, dei prodotti della terra e, spesso, di molta solidarietà. La via d’uscita c’è. È cambiare la cultura sbagliata, non quella buona. Nel 2015, in un mondo globalizzato, con il web in grado di rivoluzionare le coscienze, è impensabile vedere la rassegnazione della gente comune. Bisogna sradicare questo sentimento di sudditanza ereditato dall’epoca borbonica. Dare coscienza che la svolta viene da una rivoluzione culturale dal basso, con la consapevolezza dei propri diritti. Non sono i soldi che mancano, ma il sapere che la propria determinazione assieme a quella degli altri può cambiare le cose. Friedrich Magnani Giornalista Svizzero

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Il Nominificiodella Regione Calabria:

ecco a voi l'albero della cuccagna Una caterva di domande presentate per essere designati come componenti all'interno di enti, consorzi, fondazioni, comitati, collegi sindacali e organismi vari concepiti per "rendere grazie" a chi è stato vicino alla politica nel momento del bisogno. o scorso febbraio al consensificionominificio della regione Calabria è scoppiata una corsa forsennata alle cariche last minute. Cento tondi tondi i posti in palio per designare i componenti di spettanza al consiglio regionale all'interno di enti, consorzi, fondazioni, comitati, collegi sindacali e organismi vari concepiti - ma è solo una supposizione avventata - per "rendere grazie" a chi è stato vicino alla politica nel momento del bisogno. Perchè mica puoi pretendere accomodamenti se alla mano tesa dell'altro non scatta pronta, come un coltellino svizzero, la tua! La scadenza per la presentazione delle domande, inizialmente fissata per il 9 aprile alle 14, viene prorogata: i botteghini rimangono aperti fino a maggio, pare per un problema di ordine tecnico alla casella di posta elettronica certificata a cui dovevano essere trasmesse le domande, che decide di fare i capricci proprio il giorno della scadenza. In tantissimi si sono lasciati trascinare da questa travolgente e vacua fiumana del consenso: 8.847 le istanze presentate, una caterva, tanto che è stato necessario costituire due gruppi di lavoro per esaminarle. Quaranta le figure ricercate, alcune di una certa importanza sociale, come il garante per l'infanzia, il garante della salute e quello per i rifugiati e i richiedenti asilo; altre inutili se non addirittura ridicole (vedi "Nomina di un rappresentante della Regione nella commissione per la metodologia di misura del rumore aeroportuale dell'aeroporto di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto" o "Nomina di un componente nel cda del consorzio per la tutela del cedro di Calabria"). Naturalmente si tratta di nomine previste dalla legge, quindi nulla di azzardato o trascendentale. È infatti la legge, ad esempio, che "impone" che i membri che faranno parte del comitato di esperti per la programmazione e lo sviluppo regionale dell'attività teatrale abbiano "acclarata competenza e prestigio nazionale e internazionale" (volete forse dirmi che

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scorrendo la lista dei candidati non saltano subito all'occhio queste stelle del

firmamento in grado di mettere su spettacoli da mandare in visibilio l'intera volta celeste?). Ed è sempre per legge e petulanti statuti che vengono nominati tre componenti alla Casa dell'olio extravergine di oliva, i cui membri non si sa esattemente come trascorrano le giornate dal momento che, sebbene la Calabria sia la seconda produttrice nazionale di olio con il suo 25%, non riesce a piazzarlo se non a un prezzo nano, mentre la Toscana che ne produce solo il 7%, ne commercializza il 37%, vendendolo anche a 18 euro a bottiglia. Ma non vogliamo mica metterci a sindacare sulla legge? Dicevamo, tante le domande inviate: una casella di posta rigurgitante che nemmeno la cassetta delle lettere di Babbo Natale. Molte le istanze che partono anche da personaggi abbastanza noti della Locride. Qualcuno ha presentato addirittura pluricandidature perchè la prudenza non è mai troppa! E così ti ritrovi sempre gli stessi nomi che

lampeggiano in più liste. Ma in fondo perchè stupirsi? Volete forse supporre che chi è in grado di occuparsi di regolarità amministrativa e contabile all'interno di un'azienda sanitaria, non si intenda anche di gestione del patrimonio forestale o dissesto idrologico e idrogeologico, e nel tempo libero non sappia stilare, seduta stante, un programma strategico per rilanciare la ripresa economica regionale? O volete forse presumere che chi ambisce da una vita a misurare il rumore aeroportuale non vanti anche un'acclarata competenza e prestigio nazionale e internazionale per organizzare un cartellone teatrale degno di Broadway? Beh forse è giunta l'ora di sfrondarlo una volta per tutte quest'albero della cuccagna. Di scioglierla questa crocchia della nonna, preparandoci al fracasso e alle vibrazioni che si propagheranno non appena tutte le forcine che concorrono a sostenerla, crolleranno di colpo. Maria Giovanna Cogliandro



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ATTUALITÀ

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La polemica della settimana

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Una domanda faziosa del conduttore radiofonico all’On. Fava fa scattare l’indignazione del sindaco di Locri e una polemica sterile quanto assurda. Davvero serve un cartello stradale per dichiararsi contro la‘ndrangheta?Noi crediamo proprio di no…

Iilqualunquismo cartellididella discordia: Klaus Davi fa imbestialire la Locride Il risultato elettorale bulgaro e l’atteggiamento di Calabrese sarebbero per Davi la prova di una collusione cui si fa un riferimento velato ma preciso.

Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia Claudio Fava viene intervistato a inizio settimana da Klaus Davi e nella Locride scoppia il caos. Durante la trasmissione radiofonica dell’opinionista e sondaggista italo-svizzero, l’onorevole Fava ha affermato che il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, non ha mai dato segnali concreti della sua opposizione alla criminalità organizzata. A onor del vero, lo scivolone del parlamentare è stato magistralmente pilotato dal conduttore di “Klauscondicio” che, a nostro parere troppo maliziosamente, avrebbe domandato al suo ospite cosa mai poteva aver spinto un sindaco eletto con il 70% delle preferenze («Abbiamo controllato!» ha affermato Davi) a non partecipare a manifestazioni di urlato rifiuto alla ‘ndrangheta come quelle promosse dall’ANCI cui hanno aderito diversi sindaci. Il risultato elettorale bulgaro con il quale è salito al comune, unitamente all’atteggiamento di Calabrese (che noi che lo conosciamo sappiamo attribuire al suo essere un uomo concreto, di poche parole e moltissimi fatti) sarebbe stato per Davi la prova inconfutabile di una collusione cui si faceva un riferimento velato ma al contempo preciso, facendo scattare una trappola nella quale Fava, che ha dimostrato tanta, troppa ingenuità, è cascato

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con tutte le scarpe. Giustamente irritato e profondamente indignato per le affermazioni avanzate nei suoi confronti da entrambi i protagonisti di questo capitolo della (dis)informazione, il sindaco di Locri ha risposto attraverso una lettera aperta indirizzata direttamente alla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, che dovrebbe invece sapere molto bene quali siano state in questi anni le battaglie condotte da Calabrese. Ultima in ordine di tempo è certamente quella dell’Ostello per la gioventù, una struttura ricavata dalla casa di un capomafia che è stata riconvertita, afferma Calabrese nella propria lettera, grazie a un finanziamento del Pon Sicurezza. E la nuova caserma della Guardia di Finanza, che sarà ricavata ricavata anch’essa da una tenuta confiscata alla ‘ndrangheta? L’attribuzione del titolo di Cavaliere della Repubblica ai Carabinieri di Locri che parteciparono all’operazione Sharks nel 2009? La decisione di estendere tutti i benefici di una “vittima di mafia” a un collaboratore di giustizia? Tutte queste iniziative davvero non si fregiano di essere prese di posizione concrete nei confronti della criminalità organizzata? È davvero necessario appuntarsi una spilla al petto e apporre un ridicolo cartello alle entrate del paese per dichiarare guerra alla ‘ndranghe-

ta? Per Fava e Davi, che dalla loro ben comoda posizione sono evidentemente convinti che la ‘ndrangheta sia quella che si vede nelle fiction televisive e che per intimorirla non servano le operazioni di polizia, ma basti dirle che “fa schifo”, evidentemente sì. Nel giro dei due minuti finali dell’intervista in questione, anni e anni di lotte (e successi) non solo dell’ultima amministrazione locrese, ma anche di quelle che l’hanno preceduta, sono stati buttati nel cesso senza che a nessuno venisse in mente che fosse opportuno pensarci due volte prima di tirare lo sciacquone. Con frasi di circostanza si è gettata una valanga di fango su un amministratore onesto, del quale sono state prese immediatamente le difese da parte di chi lo conosce bene. Ecco allora una sfilata di prese di posizione a favore di Calabrese cui ha espresso vicinanza persino il nemico di sempre, Pino Mammoliti, perfettamente d’accordo relativamente al fatto che i cartelli non solo non servono ma, spesso e volentieri, sono solo una facciata. Come se non bastasse, saputo della replica del sindaco, anziché fare un passo indietro o, perché no, chiedere scusa, il conduttore radiofonico, forte del suo capello unto e del potere mediatico a sua disposizione, in grado di far

giungere il suo starnazzo in ogni angolo del globo, ha aggiunto il carico da novanta. Secondo le ultime dichiarazioni, Calabrese, con il suo atteggiamento, dimostrerebbe quanto la sua amministrazione sia poco efficace e, sol perché in grado di urlare più forte, si sarebbe sentito legittimato ad affermare che il sindaco sarebbe un codardo. Vi sembra abbastanza? A lui no, perché la sua dichiarazione avrebbe poi abbracciato tutti i comuni della Locride, rei di non prendere posizione, a differenza dei “coraggiosissimi” comuni della Lombardia, che quel cartello l’hanno apposto. Ben venga, a questo punto, la denuncia che Calabrese ha intenzione di muovere nei confronti di Davi, con la promessa che il ricavato del risarcimento sarà versato direttamente nelle casse del Comune. Ben venga una presa di posizione che faccia capire a Davi che qui i sindaci sono in trincea davvero e non solo contro la mafia ma, spesso e volentieri anche contro lo Stato. Parlare da una poltrona imbottita è diverso da amministrare stando in contatto costante con i cittadini. E, se gli avanzasse buonsenso, ci piacerebbe che Davi riflettesse su questa affermazione. Jacopo Giuca

Calabria litigiosa: Locri e Lamezia capitali dell’arretrato giudiziario Gli italiani, si sa, sono un popolo litigioso. Sarà il corredo genetico latino, lo sfrenato desiderio di una sentenza che ha portato a un inevitabile accumularsi di processi, soprattutto in Calabria. Le stime ministeriali non sono delle più incoraggianti, in quanto ad arretrato. A Locri, ad esempio, ci sono più di 100 cause pendenti ogni mille abitanti: una ogni dieci persone, bambini inclusi. Poco meno di Lamezia Terme. Nonostante ciò la tendenza generale dimostra un calo discreto delle pendenze di fronte alle nostre corti, sebbene la situazione non sia ancora delle più incoraggianti. Sempre a Locri, ad esempio, c’è il record delle cause di lavoro e previdenza in rapporto alla popolazione; a Cagliari quello delle separazioni e dei divorzi giudiziali; a Vallo della Lucania, invece, va il primato per durata dei processi, in media lunghi oltre quattro anni e mezzo. I dati del Ministero della Giustizia, quindi, nel contesto di un lieve miglioramento, attestano una durata

media dei processi civili intorno ai 796 giorni. Un’eternità. Il 2014 ha però registrato un saldo positivo notevole e da non sottovalutare. I tribunali civili di primo grado hanno pronunciato 330mila sentenze in più rispetto alle liti che sono state iniziate da cittadini e imprese e ciò a causa di un significativo calo di nuovi contenziosi, ben -4,2% rispetto al 2013, e di un aumento delle decisioni dei giudici, +3,9%. Non esiste ancora un quadro certo sull’eziologia della diminuzione delle iscrizioni a ruolo nei nostri tribunali ma è plausibile che la crisi economica, il riservare cospicui investimenti per altre ragioni, costringa il cittadino a rivolgersi sempre meno ai tribunali, favorendo una tendenza deflattiva delle nostre corti e aumentando l’indice di efficacia, almeno burocratica, della nostra giustizia. Ma non solo la crisi. Nel 2014 sono stati introdotti strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, come arbitrato, negoziazione assistita e mediazione, che certa-

mente hanno favorito la diminuzione del peso dei fascicoli civili in Italia. Certo, non possiamo ancora definire “anglosassone” la tendenza alla risoluzione in mediazione in Italia, tuttavia certe cifre non possono che far sperare. Basterebbe un po’ di semplice informativa da parte delle pp.aa. Quello dell’anno scorso è comunque un gran risultato che ha portato ad avere un arretrato “solo” di tre milioni di cause. Un numero di fascicoli ancora imponente, certo, ma che procedendo di questo passo potrebbe essere azzerato in nove anni. Questa è una necessità di una certa urgenza e che riguarda, tra i tanti, i tribunali che ancora hanno un numero titanico di fascicoli pendenti: Roma (115mila) e Napoli (100mila), ai quali si aggiungono alcuni grandi tribunali del Sud - Foggia, Bari e Catania - e il palazzo di giustizia di Milano, con un indice di quasi 50mila cause arretrate. Antonio Cormaci



RIVIERA

IN COPERTINA

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SABATO 15 AGOSTO

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LaTestadelLeoneviaspettaalParcoarcheologicodiLocri Un ritrovamento fortuito di eccezionale importanza, più di due anni di studi e una vittoria per la Locride. Con questa frase si potrebbe riassumere in pillole la storia (dai noi conosciuta) della Testa del Leone, ritrovata nelle acque del mare di Bianco. A partire dalla scorsa settimana, la testa è esposta presso il Casino Macrì del Parco Archeologico di Locri, dove è fruibile al grande pubblico. Definito un rinvenimento di eccezionale importanza storica e per il territorio dalla

direttrice del Museo di Locri Rossella Agostino, la testa, quasi certamente di epoca romana, valorizza adesso il patrimonio culturale della Locride nell’area geografica del suo ritrovamento, elemento che si tradurrà sicuramente in importanti introiti per il polo museale. «È molto importante - ha affermato la Agostino - che il Museo riesca ad arricchire costantemente la propria esposizione con reperti provenienti da aree di scavo e, parallelamente, ritrovamenti fortuiti come questo,

tanto più che la notizia della scoperta e le successive conferenze di presentazione del reperto, ivi compresa quella svoltasi all’interno del museo lo scorso 7 agosto, hanno permesso una conoscenza del pezzo tale da attirare sicuramente pubblico nuovo e di ritorno». Sta a voi, adesso, trovare il tempo di recarvi a Locri per osservare il nuovo tassello della nostra storia lì esposto. Il reperto romano, infatti, vi aspetta all’interno del Casino, dove potrete ammirarlo in tutta la sua bellezza non appena ne avrete l’occasione.

Bovalino: le piante delle abitazioni private in pieno centro scambiate per una latrina L’ANGOLO DI PARRELLO

Sarah Scazzi E così è giunta la sentenza del Tribunale sull'omicidio di Sarah Scazzi: ergastolo! La platea televisiva, invece, si è divisa in tutti colpevoli o tutti innocenti, tutti hanno partecipato al delitto o nessuno ha partecipato al delitto. La condanna all'ergastolo, in un processo indiziario, lascia però molto perplessi. Certo le sentenze non si giudicano si rispettano, ma abbiamo anche il diritto di esprimere, come semplici cittadini, la nostra opinione. Franco Parrello

Volere abbellire la propria casa con qualche pianta è un diritto sacrosanto, tanto più che l’abitazione privata, della quale fa parte anche il cortile o giardino, dovrebbe essere considerata un porto sicuro, un luogo dove potersi rilassare, un vero e proprio tempio. Questo non dovrebbe valere esclusivamente per il proprietario dell’abitazione ma, a maggior ragione, per chi vi è ospitato e, persino, per chi vi passa vicino. Passare dinanzi a un uscio con un tono adeguato di voce e senza danneggiare o sporcare l’abitazione di nessuno è quanto viene richiesto a un qualunque passante al fine di rispettare le più basilari norme di civiltà, eppure questo non accade a Bovalino. La segnalazione disperata di una cittadina del centro ci ha fatto sgranare gli occhi. La signora in questione, al suo risveglio ogni mattina, infatti, trova porcherie di ogni tipo gettate nelle piante, spesso poi appassite, che abbelliscono l’ingresso della propria abitazione. Bicchieri di plastica, pacchetti di sigarette, vasetti e cucchiaini di

una vicina yogurteria e persino preservativi usati e feci (feci!). A nulla è servito il suo vigilare costante né il rimprovero che, qualche settimana fa, la donna avrebbe mosso nei confronti di una mamma che stava facendo urinare il proprio bambino nelle sue piante. Possibile che i commissari abbiano rimosso da Bovalino tutti i cesti della spazzatura costringendo la cittadinanza a usare le abitazioni private per liberarsi della propria spazzatura? E per quanto riguarda gli escrementi e i pannolini usati? Un dispetto nei confronti della povera proprietaria o un effettivo sintomo di inciviltà e degrado sociale che non ci sembra però descrivere correttamente la popolazione bovalinese? Resta il fatto che siano da prendere quanto prima tutti i provvedimenti necessari a una maggiore vigilanza della strade, che la città debba venire quanto prima ripulita e che si debbano applicare multe e reprimende alle persone sorprese a comportarsi in questo modo. Ci auguriamo sviluppi. Jacopo Giuca

L’INTERVISTA IMMAGINARIA DI LIDIA ZITARA

Si sta come a Locri gli alberi - Egregio dottor platano, grazie per averci concesso questa intervista. - Dammi del tu (singhiozza), chiamami col mio nome: Pino. - Ma come Pino? - E che c’è di strano? - Ma se lei è un platano, non può chiamarsi Pino! - Perché? Conoscevo un Pino che si chiamava Cocco. - ???!!! - Be’, insomma, fammi questa intervista, non ho molto tempo: qui a Locri è un attimo che non ci sei più (singhiozza). Tra un po’ verranno le motoseghe e ci faranno a fettine, a me e ai miei fratelli! Me lo dissero, quando ero un giovane astone, che a Locri facevo una brutta fine, ma non volevo crederci! Era meglio la vita di città, pure con lo smog, il traffico, i cani che ti pisciano. Ma vivere così, come d’autunno sugli alberi le foglie… - Più che d’autunno le foglie, dottor Pino, direi come a Locri gli alberi! Ma lo sa che se lei fosse stato un albero dal fusto basso, se la sarebbe cavata? - In che senso, scusa? - Lei è un albero ad alto fusto, no? - Sì, lo sanno tutti questo, ma cosa c’entra? - Ebbè, i suoi amici carrubi saranno rispar-

miati perché sono alberi più bassi. - Cioè, quindi? Fammi capire… - Se sei ad alto fusto, piantato più vicino di tre metri a un confine, e non hai vent’anni, ti possono fare la pelle, capito? - E se ero più basso? - Fino a un metro e mezzo di distanza. - Quindi dipende tutto dall’altezza del mio fusto? - Ha centrato il punto, dottò. - E quindi mi taglieranno? Anche se non do fastidio agli altri amici alberi piantati qui accanto? - Esatto. - Anche se faccio un po’ d’ombra in estate? Anche se do un po’ di riparo agli animaletti e faccio la fotosintesi per voi umani che respirate ossigeno (tira fuori un fazzoletto)? - Non per essere scortese, ma guardi che tante persone neanche sanno cos’è la fotosintesi. - Ciò vuol dire che se fossi stato una Lagerstroemia, ad esempio, non mi avrebbero tagliato? - Esatto, ma ci rifletta, avrebbe dovuto cambiare genere, famiglia, ordine… un vero casino. - Ma no, bastava cambiare città (pianto dirotto)!

Terme di Antonimina: cinque anni di stipendio non pervenuti per colpa di Equitalia Sono giunte in redazione diverse segnalazioni relative alla mancata percezione degli stipendi da parte dei dipendenti delle Terme di Antonimina. La situazione, oggettivamente non sostenibile, in cui verserebbero i dipendenti della società, li vedrebbe completamente a secco di mensilità da oltre cinque anni, se si escludono sporadici assegni emessi saltuariamente nell’ultimo periodo e relativi all’anno 2014. Da queste mensilità, come se non bastasse, sarebbero persino stati esclusi quattro dipendenti che, negli scorsi mesi, avrebbero fatto ingiunzione alla società per i motivi sopra citati. Il direttivo delle Terme, da noi contattato in merito alla questione, non ha fatto mistero di conoscere la situazione e comprendere il disagio di queste persone. I ritardi riscontrati sarebbero da attribuirsi, come spesso accade in questi anni, a un contenzioso con Equitalia, che pure non ha impedito di approntare un piano di rientro che starebbe progressivamente coprendo le mensilità mancanti ai dipendenti. E le quattro persone che hanno fatto causa? Il persistito mancato pagamento nei confronti di questi dipendenti non sarebbe da attribuirsi a una volgare ripicca, ci è stato assicurato, ma al fatto che, con l’ingiunzione, queste persone non avrebbero rispettato una clausola contrattuale che bloccherà ulteriormente i loro salari fino alla risoluzione della pratica legale. Non resta che attendere sviluppi e augurarsi che entrambe le parti in causa siano in buona fede come ci è sembrato. Vigileremo. Jacopo Giuca


DaSciancaVini

puoigustarelaCalabria

Marina di Gioiosa Ionica (RC) Via dei Giardini 72/76 Presente nella galleria del Centro Commerciale “La Gru”, Siderno

a voluto darle il soprannome della nonna, Marco Albanese alla sua Azienda vinicola, che oggi diventa un posto per veri buongustai, grazie all'idea di introdurre i migliori prodotti della nostra tradizione, tutti rigorosamente artigianali e "Made in Calabria". Scianca Vini nasce come una semplice cantina gestita con estrema passione dal padre di Marco, e passo dopo passo si è trasforma-

H

ta in un'importante realtà. Oggi, con altrettanta passione, Marco insieme al nipote, la guida nella sua crescita con grande competenza e professionalità. Qui potrai fare shopping per la gioia delle tue papille gustative, che ti saranno immensamente grate! Da Scianca puoi trovare vini esclusivamente di produzione propria ricavati dalle uve prodotte sugli altipiani martellati dal cocente sole del Sud. Potrai fare scorpacciate di conserve sott'olio genuine, senza additivi chimici o conservanti sintetici, da

consumare come antipasti, contorni e secondo piatto. E poi, ancora, confetture e marmellate realizzate con materie prime selezionate di origine locale; miele di altissima qualità, dorato e delicato; deliziosa frutta secca, preziosa fonte di benessere; irresistibili prodotti da forno, come taralli, mostaccioli, friselle, i cui punti forza sono ingredienti semplici, fantasia e genunità. Vieni da Scianca Vini a scoprire la bontà e il sapore prelibato dei salumi calabresi: il capocollo - il re dei salumi - la sopressata, la salsiccia dolce o

piccante e poi lei, la regina, la 'Nduja di Spilinga. E in un'azienda che parla calabrese non potevano di certo mancare i formaggi tipici come il Pecorino, il Vaccino, il Caprino, la Scamorza affumicata, che variano dal sapore delicato e dolce a quello intenso e aromatico. Se hai voglia di tuffarti a capofitto in un’enogastronomia di prima scelta, molto attenta a coniugare gusto e salute, non puoi non scegliere Scianca Vini.


GERENZA

Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14

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LA SETTIMANA

Direttore responsabile: MARIA GIOVANNA COGLIANDRO Editorialista: ILARIO AMMENDOLIA COLLABORATORI: Jacopo Giuca, Cristina Caminiti, Eleonora Aragona, Franco Parrello, Lidia Zitara, Domenico Spanò, Sara Leone, Sara Jacopetta.

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Il miracolo di Mimmo Lucano IL SINDACO DI RIACE È LA “SINISTRA” VISSUTA E NON DECLAMATA. È IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO CHE SI FA CARNE. È LA MIGLIORE CULTURA CALABRESE CHE RIFIORISCE BELLA E VIGOROSA IN UN PAESE DELLA CALABRIA. ILARIO AMMENDOLIA Io vorrei che tutti andassero a vedere ciò che è stato capace di realizzare il sindaco di Riace Mimmo Lucano nel suo Paese. La spiaggia è una opera d’arte. Non è solo una spiaggia pulita e ben conservata. È un libro di filosofia non scritto. È un'opera politica concepita con coerenza e con passione. È una porta di ingresso a un mondo più umano e più giusto. C’è all’ingresso della spiaggia un cartello che avverte: “spiaggia libera per chi entra e per chi arriva”. Su quella spiaggia diciotto anni fa è arrivato il primo battello di curdi. Mimmo Lucano era lì ad aspettarli e, dopo diciotto anni, è ancora lì ad accogliere. Mimmo è la “Sinistra” vissuta e non declamata. È il messaggio di Papa Francesco che si fa carne. È la migliore cultura calabrese che rifiorisce bella e vigorosa in un paese della Calabria. In un momento in cui la politica è muta - a volte squallida - quasi sempre schiacciata sul potere, Mimmo Lucano ha eretto un monumento di dignità e di buongoverno. Non basta tenere un paese pulito, anche se ciò non è poco! Riace, dopo Mimmo Lucano, è un altro Paese e non sono stati i soldi a farlo “grande”, nè un atteggiamento servile e ruffiano verso le “autorità” e verso i potenti di turno. Il “porta a porta” non è costato miliardi ma è frutto dell’intelligenza e della creatività dell’amministrazione comunale. Migranti e giovani del posto, riuniti in cooperative, raccolgono i rifiuti. I carretti trainati dagli asinelli portano una scritta: “siamo abituati a spingere, non a respingere”; sui raccoglitori di differenziata si legge: “noi raccogliamo non respingiamo”. Sul lungomare, senza cemento e senza asfalto, con le tamerice vigorose, cartelli avvertono che la spiaggia è di tutti, così come i bagni, gli spogliatoi, il posteggio gratuito. Poi le bandierine colorate segnano il percorso. Una bandierina per ogni gruppo di ospiti che è arrivato a Riace. Ci sono le bandiere dell’Eritrea senza pace, dell’Etiopia, della Nigeria, della Libia, dell’Afghanistan martoriato, dell’Iraq, della Somalia e di tanti altri paesi tormentati da guerre, da carestie, dalla siccità. Tutti convergono verso un mondo più giusto. In Italia c’è un acceso dibattito sull’accoglienza. Io comprendo le perplessità di molti, capisco chi ha

paura per gli effetti di un esodo che sembra senza fine. Non capisco però chi non comprende che un bambino che arriva su una barca non è né siriano, né eritreo, né libico. È un bambino! Una donna incinta è solo una donna incinta che sta per portare una nuova vita nel nostro mondo. Non commettiamo l’errore di generazioni passate che hanno assistito, senza muovere un dito, al dramma dell’Elocausto. Molti tra i nostri padri non hanno mai saputo delle camere a gas, non hanno mai preso coscienza del dram-

ma di Hiroshima. Noi lo sappiamo. Sappiamo che solo nei primi mesi di questo anno, duemila essere umani sono affogati nel Mediterraneo. Se non riconoscessimo alla persona umana un valore assoluto, la sua “sacralità” e “inviolabilità”, nessuno di noi sarebbe al sicuro. Oggi le vittime sono siriani, iracheni, curdi. Domani, potrebbe toccare agli italiani. Non è una profezia, è la storia. In un secolo, due milioni di calabresi hanno lasciato la Calabria. Molti sono stati i clandestini che sono partiti

sulle carrette del mare sfidando l’oceano. Si raccoglie quel che si semina e dinanzi a questo mondo così minaccioso e disordinato “solo che..il suo timor non erra..” Nessuno però può chiudere gli occhi e il cuore dinanzi a un dramma. Riace, come tanti paesi dell’accoglienza, dimostra che i migranti possano rappresentare una risorsa. Gli Stati Uniti di America, l’Australia sono grandi paesi ma a farli grandi sono stati gli immigrati, compresi i clandestini.

Ilpresidenteregnante on ha dato, fino ad oggi, elementi di novità il governo regionale di Mario Oliverio: conosciamo le difficoltà nel comporre la giunta, le polemiche anche nella maggioranza, le inchieste della magistratura. La ventata di novità che ci si attendeva non c'è stata: siamo nel solco della continuità: al di là dei proclami, il vertice politico della nostra Regione è segnato dall'inconcludenza. L'unica novità, ed è elemento negativo, è data dalla nuova figura del "Presidente regnante": si tratta di una figura istituzionale tipica delle monarchie tradizionali: "il re regna, ma non governa". Ovviamente, tale figura tipica del medioevo, periodo dalle molte luci, è stata poi superata dalla modernità, età meno luminosa, che ha prima voluto, invece, la monarchia assoluta e poi la repubblica democratica. Ora, in Calabria abbiamo riscoperto la tradizione, ma in forma rinnovata, in modo tale che si possa coniugare con i diritti e i valori del nostro mondo contemporaneo: potere regnante a termine, libere elezioni, pluralismo parlamentare, autonomia locale nel quadro della nazione e dell'Unione europea! Un capolavoro, insomma! Qualcosa di geniale che tutto il mondo, se solo sapesse, ci invidierebbe. Ma noi siamo modesti e ci teniamo per noi questa nuova acquisizione della Scienza politica, al punto che molti calabresi non si sono neanche accorti della innovativa creatura politicaistituzionale. Ma di cosa stiamo parlando? Ci riferiamo

N

alla decisione del governo nazionale, a guida PD come quello ragionale, di sottrarre al presidente Oliverio la gestione della Sanità: il settore più importante dell'Amministrazione regionale che impegna l'80% delle risorse del bilancio. Il commissario che avrà la gestione di buona parte del tesoro calabrese non solo non è stato scelto dai calabresi, ma neanche d'intesa tra Oliverio e Renzi: è stata una vera imposizione del governo nazionale che ha suscitato più volte le ire del presidente della Giunta regionale. Oliverio, evidentemente e giustamente, si era candidato per governare e non per "regnare", confinato a gestire le briciole con la libertà di fare tutte le chiacchiere che desidera. I calabresi che si sono recati alle urne, peraltro, speravano di eleggere i loro governanti e non figure quasi simboliche. Ma il tritacarne di Renzi non ha pietà: il tempo stringe e bisogna rottamare tutto ciò che non è omogeneo al nuovo PD: un partito vincente, moderno, che riceve l'applauso dall'Europa e il sostegno delle oligarchie, che guarda più all'élite del potere che alla gente comune. Il PD ha due anime: i reduci della tradizionale Sinistra, ex PCI innanzitutto, e i nuovi rampanti renziani: difficilmente potranno convivere. In questo periodo si sta realizzando la soluzione finale per i primi e una mutazione genetica del partito affinché possa risultare appetibile agli elettori di centro anche grazie ai nuovi arrivi: amici di Casini, di Monti, di Berlusconi: gli avversari di sempre non solo del

vecchio partito comunista, ma anche di buona parte della "Sinistra". Questa operazione di potere, spietata e troppo pragmatica, non solo sacrifica una proposta politica, e forse le condizioni medesime dell'agire democratico, ma, soprattutto, comporta un costo umano altissimo. Si compie in questo periodo, a Sinistra, qualcosa di simile a quanto già avvenuto a Destra: etnie politiche diverse, quelle della Sinistra e della Destra, ma impegnate in politica con sacrificio personale in nome di ideali e valori, che hanno subito o subiscono, una volta che la parte politica di appartenenza giunge al potere, una marginalizzazione che le costringe alla insignificanza o a chiudersi nel privato o in qualche ghetto politico senza speranza. Ieri è avvenuto per i militanti del vecchio MSI, oggi avviene per i militanti del vecchio PCI e di tutti coloro che non siano di stretta osservanza renziana. Per terre particolarmente difficili come la nostra, il venir meno di questa militanza ha effetti particolarmente negativi: la politica rischia di essere solo affari per pochi sulla pelle della maggioranza. I dati economici di questi giorni confermano, invece, che è necessario un governo capace di coinvolgere gli elettori, che è necessaria una nuova militanza politica che renda "democratici" tutti i partiti: l'ultima cosa che serve alla Calabria è un "presidente regnante", beato nel suo castello sito in alto sulla rupe! Giuseppe Giarmoleo


L’intervista

con Michele Iannopollo

Appropriatezza degli esami nella diagnostica cardiovascolare Passare al vaglio l’appropriatezza degli esami diagnostici cardiovascolari per porre un argine a uno “spreco” di tempo, denaro e salute. Questo il monito di Michele Iannopollo, cardiologo e medico dello sport, il quale aspira al ritorno di una medicina “a misura di paziente”. Perchè occuparci di appropriatezza nella prescrizione degli esami per valutare il profilo di rischio cardiovascolare? Sempre più spesso gli esami vengono prescritti per tutelarsi da un punto di vista medico-legale. Da una medicina di diagnostica clinica si è passati a una sorta di “medicina di difesa” con cui il medico si preserva per non essere perseguibile ILDOTTOR MICHELE penalmente. È più che mai necessaria IANNOPOLLO, CARDIOLOGO E una razionalizzazione delle prescrizioni; MEDICO DELLO SPORT questo è utile non solo ai fini della sostenibilità del sistema sanitario nazionale, che deve fare i conti con tagli continui, ma è soprattutto un toccasana per le tasche dei pazienti e per la loro salute. Se voglio studiare una patologia coronarica non prescrivo subito la coronarografia, prescrivo un test da sforzo. Se quest’ultimo non mi dà le risposte richieste posso passare alle indagini di imaging: angioTAC e coronarografia. È inutile sparare un uccellino con il cannone, basta la fionda! Quale “scaletta” di esami seguire nella diagnostica cardiovascolare? La clinica è la regina della diagnosi! Bisogna partire da un’indagine conoscitiva sui precedenti fisiologici e patologici, individuali e familiari del paziente, così da tracciarne la storia clinica. Dopodichè si procede con le diverse possibilità diagnostiche di cui oggi disponiamo: l’ecocardiogramma che ci informa sull’anatomia e le funzioni del cuore e che comporta costi irrisori dal punto di vista sia economico che biologico; l’elettrocardiogramma che ci permette di visualizzare graficamente l’attività elettrica del cuore, rendendo possibile l’eventuale individuazione di una malattia cardiaca o di un disturbo del ritmo (aritmia); la TAC coronarica, in grado di individuare la presenza di lesioni all’interno delle coronarie, e di fornire le stesse informazioni dell’esame coronarografico, che ancora rappresenta il gold standard per quanto riguarda la diagnostica della cardiopatia ischemica. Infine, si sta inserendo con la giusta

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applicazione la risonanza magnetica cardiaca, consorella dell’ecocardiografia, che permette di studiare in modo approfondito tutte le strutture cardiache, ed è consigliata lì dove l’ecocardiografia fallisce, come ad esempio nello studio del ventricolo destro in caso di cardiomiopatia aritmogena. Una ricca varietà di esami diagnostici dunque, ma per scegliere a colpo sicuro a quale sottoporsi non bastano le linee guida? No, le linee guida non sono sufficienti perchè il manifestarsi di una patologia può variare da soggetto a soggetto. Per questo l’ascolto iniziale del paziente è fondamentale. Serve un medico più paziente con i pazienti, quindi... Esattamente, il medico deve tornare a fare il clinico senza lasciarsi surclassare dai continui interventi legislativi in materia di sanità che mirano a ridurre la spesa pubblica. Il medico deve ricucire il suo rapporto con il paziente: bisogna puntare a quella che gli inglesi chiamano “tailor therapy”, ovvero terapia sartoriale, perchè tagliata su misura per ogni singolo paziente. Maria Giovanna Cogliandro

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Eventi in Riviera LOCRIDE

LOCRI

Roccella Jazz festeggia i suoi 35 anni con un cartellone che omaggia l’Africa Dopo la breve pausa ferragostana, il festival jazz di Roccella Jonica riprende la sua corsa il 16 dall’area archeologica Monasterace prima con il talentoso duetto Garritano-Laneve, quindi con lo Slantin dots trio. Il 17, a Roccella, in scena Scarcella-Bonasorte. Per la sessione serale ci si sposterà a Siderno Superiore con il Biogroove duo che aprirà la serata per il fantastico quartetto accreditato ad Ettore Fioravanti, batterista testimone di molte delle pagine più riuscite del jazz italiano, insieme a Riccardo Gola, Marcello Allulli e Francesco Poeti. Sarà il primo dei concerti che andranno ad aprire la parte saliente del programma, che proseguirà il 18 l’ottimo trio guidato dal pianista in ascesa Rosario Di Rosa. Ancora a Siderno, poi, l’estro di Giulia Facco, giovanissima pianista che ha in questo festival il primo importante momento della sua carriera e le atmosfere funky black dei Camera Soul. Dal 19, invece, il doppio turno giornaliero condiviso fra l’auditorium e il teatro al castello, aperto dal quartetto di Tommaso Starace nell’ambito del bel progetto condiviso con Armonied’arteFestival, sugli scatti fotografici del Maestro Gianni Berengo Gardin. Alla sera, il gran ritorno di Roscoe Mitchell, campione dell’avanguardia più stimolante, che torna a Roccella con un nuovo trio formato da una delle migliori ritmiche contemporanee a cui seguirà la première dell’ensamble Gansan Tamount Ifassen, sei fantastici musicisti che arrivano dal Marocco. Il 20 agosto la giornata sarà aperta dal concerto\reading intorno al project Zy di cui fanno parte Susanna Stivali e Angelo Olivieri. Alla sera, invece, due concerti imperdibili con Orlando Julius and Heliocentrics, in una scoppiettante serata condivisa assieme all’ensamble Gabacho Maroconnection. Il 21 tornano i Tete de Bois con il progetto “L’amore, la rivolta e l’utopia” che annovera la presenza di Paolo Hendel e Sergio Staino. Al teatro al Castello il quartetto del contrabbassista Francesco Marcocci in “Folklorica”. Nella seconda parte della serata, la magnetica vocalist e percussionista Dobet Gnahorè. Gran chiusura il 22 con Daniele Sepe e il suo Totòsketches N.2. Gli ultimi concerti presso l’incomprabile scenario del teatro al Castello riguarderanno invece l’immaginifico trombettista Wadada Leo Smith in una delle sue rare apparizioni italiane alla testa di un quartetto in cui spicca il portentoso batterista Pheeroan AkLaff e poi la Marockin Brass, piccola orchestra guidata dal trombettista inglese Byron Walden.

CAUL ONIA

IlTara n sopra tella Fes tival vvive alla bu rocraz ia Sembrava che il sogno fosse finito, invece anche quest’anno la tarantella di Caulonia abbatte la burocrazia e giunge alla sua XVII edizione di suoni e colori tipicamente meridionali. È giunto alla sua XVII edizione, il Kaulonia Tarantella Festival, che si svolgerà dal 18 al 22 agosto nel consueto e suggestivo scenario di Piazza Mese, nel cuore del borgo antico di Caulonia. Titolo e tema di questa edizione sarà: Il ballo magico. Alla conferenza stampa di presentazione del Festival, Giovanni Riccio ha espresso enrome sollievo per la sopreavvivenza della manifestazione alle enormi difficoltà che ne hanno minato fino all’ultimo la buona riuscita. Le difficoltà economico-organizzative di quest’anno, infatti, si sono risolte solo all’ultimo grazie al prezioso aiuto di Provincia e Regione, cui va il ringraziamento anche del direttore artistico Mimmo Cavallaro: «Il Kaulonia Tarantella Festival ha un valore immenso per l’Italia intera - ha affermato il noto musicista - perché emerge la cultura di un popolo. La politica si deve far carico della tutela culturale attraverso la preservazione di eventi come questo. Quest’anno, nonostante le difficoltà, abbiamo costruito un festival ricco, in cui ci si confronterà con realtà

non solo calabresi». Perfettamente d’accordo si è rivelata Federica Roccisano, che ha partecipato con entusiasmo alla conferenza di presentazione proprio per garantire a Caulonia che l’importanza del suo festival è perfettamente riconosciuta dal mondo politico, che vorrebbe impegnarsi affinché la manifestazione non rimanga circostritta ai cinque giorni di programma, ma avere un percorso culturale più ampio. Anche per Seby Romeo l’importanza del festival necessita di sforzi straordinari, che richiederanno una tutela mirata della manifestazione da parte della politica, che già si muove, assicura, in questa direzione. Indipendentemente dalle difficoltà comunque, si inizierà il 18 agosto con i ritmi della Basilicata e della Puglia, semplice inagurazione di un programma come sempre ricchissimo e pensato per soddisfare i gusti di tutti. Il Kaulonia Tarantella Festival è sopravvissuto alle mille difficoltà della burocrazia e vuole urlarlo al mondo più forte che può.

YvesV, il gigante di ferro dell'EDM, stasera a Le Club

Nella serata più calda dell'anno un pezzo del Tomorrowland, il festival di musica elettronica più grande al mondo, sbarcherà a Locri per far ballare una discoteca di primo livello come Le Club. Abbiamo raggiunto al telefono Davide Ruso una delle punte di diamante di #solocosebelle, una macchina organizzativa giovane ma roboante che considera il divertimento una cosa seria. "Dopo l'apertura del 1 agosto con un puledro di razza come Giovanni Bottai che il sabato successivo ha passato la palla ai Delayers, un trio d'eccellenza, stasera Le Club è pronto per far atterrare la perfezione del divertimento musicale, Yves V, gigante di ferro dell'EDM, otto volte al Tomorrowland, impresa riuscita a nessun altro dj. Yves V è ormai di casa non solo al Tomorrowland tenuto in Belgio ma oggi anche ad Atlanta negli Stati Uniti e in Brasile. È una certezza per i suoi 500 mila seguaci e il web lo da tra i primi trenta nella Dj Mag Top 100. E non può che essere una certezza per noi di #solocosebelle che per stasera ci aspettiamo a Le Club 4.000 presenze, dopo le 3.800 raggiunte l'anno scorso con Merk e Kremont. Quest'anno abbiamo dilazionato le date e senz'altro l'appuntamento di punta individuato dai disco addicted è quello di stasera, sebbene anche i precedenti ci abbiano dato grandi soddisfazioni. Yves V, abituato ad avere di fronte un pubblico di 200.000 persone, non affronterà il palco di Le Club con l'ansia di un esame: salirà in cattedra e farà la sua lezione magistrale di musica!". Avevate già preso appuntamenti per stasera? Cancellateli! Locri ospita un fenomeno dell'EDM, il falò di fine estate può aspettare.

A GIOIO SA JON ICA IL 2 4E

IL 25 AG Torna i OSTO l “Gusta festival ndo il b orgo”

Torna per la VII edizione “Gustando il borgo – Festival Internazionale di artisti di strada”, che si svolgerà a Gioiosa Ionica il 24 e il 25 agosto. L’evento, organizzato dall’associazione Carpe Diem con il patrocinio del Comune di Gioiosa Ionica, della Provincia di Reggio Calabria e del Comitato festa San Rocco, è ormai uno degli appuntamenti più attesi dell’estate locridea e dell’intera regione, coinvolgendo diverse migliaia di turisti che ogni anno affollano le caratteristiche vie del centro storico, affascinati dalla magia e dagli antichi balocchi. Il Festival si snoda per le vie del suggestivo borgo medievale e rappresenta una fusione tra la tradizione locale e le culture straniere più disparate per la riscoperta della Gioiosa nascosta, con spettacoli di strada di livello internazionale e percorsi per la valorizzazione dei prodotti tipici calabresi. Il notevole interesse storico ed artistico della città, le bellezze paesaggistiche e naturalistiche del territorio che la circonda, assieme alle tradizioni artigianali, costituiscono un importante fattore di attrattività turistica. Il percorso del Festival sarà arricchito dalla presenza di stand enogastronomici e artigianali dove sarà possibile riscoprire e degustare i prodotti tipici della tradizione calabrese e gioiosana. Peculiarità di “Gustando il Borgo” è la presenza di numerosi artisti di strada di rilievo internazionale che accompagneranno il pubblico nella scoperta dell’antico borgo. Per la VII edizione, “Gustando il Borgo” rinnova il gemellaggio con “Musicarte” di Ossi (SS) e vede tra i suoi partner Legambiente, Coldiretti e Slow Food.


RIVIERA

ATTUALITÀ

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Grande successo a Stignano Un palcoscenico internazionale di spettacoli mozzafiato ha animato Stignano nelle serate dell’11 e del 12 agosto, grazie alla Festa dei Vicoli dell’Antico Casale, giunta al 4° anno attirando sempre un pubblico numeroso ed entusiasta dell’iniziativa.

Premio pittura Papandrea Una serata a Careri all’insegna dell’arte

La 5° edizione del concorso di pittura dedicato a “Mario Papandrea" e organizzato dal giovane Lions Club di Roccella Jonica diretto dall’architetto Mimmo Futia, anche quest’anno ha avuto il suo epilogo. In una bella cornice festosa si è svolta la serata di premiazione degli artisti risultati vincitori. Il premio per la sezione pittura a olio è andato ad Alessandro Allegra di Reggio Calabria, mentre quello per la sezione pittura ad acquerello all’artista sidernese Alessio Cardenia. Infine la coppa “Giuseppe Ceravolo”, riservata a un’opera in pittura a olio che si è più distinta è stata assegnata ad un’altra artista di Siderno: Maria Teresa Figliomeni.

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In ricordo dei 6 A Sant’Agata il della libro della Calafati angeli locride su Saverio Strati È importante che una scrittrice di altri luoghi si interessi di Saverio Strati, e che con lei torniamo a interessarcene tutti quanti. È a partire da questa premessa che si è a svolta Sant'Agata del Bianco, presso Sala la del Consiliare Palazzo Municipale, la presentazione del libro “Saverio Strati. Non un meridionalista ma il Meridione in sé che parla” di Giusy Staropoli Calafati (Disoblio Edizioni), alla quale hanno partecipato il giornalista Domenico Stranieri, il sindaco di Sant'Agata del Bianco Giuseppe Strangio, lo storico Domenico Talia, la nipote dello scrittore Palma Comandè, l'editore Salvatore Bellantone e la scrittrice Giusy Staropoli Calafati, autrice del Saggio.

Calcio e solidarietà. A Siderno giovani calciatori e vecchie glorie protagonisti della manifestazione organizzata da Nino Piscioneri per onorare le 6 vittime del tragico incidente avvenuto il 16 novembre 2014 sulla Gioiosa-Rosarno, in territorio di Cinquefrondi. Scontro frontale tra una Mini Cooper e una Yaris, a bordo della quale c'erano padre e figlio, Pasquale e Francesco Barbaro, di 53 e 29 anni, originari di Platì ma residenti a Locri. Nella Mini Cooper c'erano quattro ragazzi di Siderno: Luigi Moro, di 26 anni, Giuseppe Figliomeni, 25 anni, e i fratelli Gabriele e Napoleone Luciano, di 23 e 31 anni. Alla cerimonia presenti i familiari delle vittime ai quali sono state consegnate targhe commemorative dei "Sei angeli della Locride".

Il libro di Giusy Staropoli Calafati propone di tenere alti i riflettori su Saverio Strati e di mantenerne la memoria…

Il PD di Siderno si confronta sullo Svimez con Oliverio Anche quest'anno grande successo della Festa dell'Unità organizzata dal Circolo PD di Siderno. Una grande folla è accorsa a seguire l'evento avente ad oggetto il tema politico "La Locride, la Regione ed il Mezzogiorno: un progetto per l'Italia", svoltosi nella Villa Comunale sul lungomare delle Palme di Siderno. Ai saluti introduttivi e alle anticipazioni del tema della serata di Mariateresa Fragomeni, Segretario del Circolo di Siderno, sono seguiti gli interventi del Sindaco di Siderno, Pietro Fuda, del Vice-segretario del Circolo sidernese, Alessandro Archinà, dell'Assessore Regionale, Federica Roccisano, del capogruppo al Consiglio Regionale del PD, Seby Romeo, e del Presidente della Regione Calabria, MARIO OLIVERIO.

Cosentino diventa Gaber Martedì scorso la Tenuta "Il Palazzo" in Contrada Moschetta di Locri, ha ospitato, grazie alla Presidenza FAI Calabria e alla Delegazione delle Locride e della Piana, lo spettacolo “Salvo Gaber”, di e con Salvatore Cosentino. L’adattamento di canzoni non

molto conosciute del maestro Giorgio Gaber, ha sorpreso il pubblico per l’originalità della rappresentazione, i cui ricavi sono stati devoluti a favore delle attività del FAI.



RIVIERA

CULTURA E SOCIETA’

Sette libri per sette sere

A Siderno torna la cultura Alla Ruota della Memoria vanno in scena le emozioni Nata dal desiderio di rivalsa culturale generata dalla scellerata decisione della terna commissariale di relegare a un sottoscala la Biblioteca Comunale di Siderno, la manifestazione voluta dall’ALB giunge alla sua seconda edizione con il patrocinio del Comune e rinnova un successo eccezionale ricominciando a valorizzare un luogo fino a oggi dimenticato. Conclusa brillantemente la seconda edizione di “Sette libri per sette sere”, un festival del libro e della cultura ideato in seno all’ALB (associazione Amici del Libro e della Biblioteca), allo scopo di promuovere la cultura e la socializzazione a Siderno. Nato nel 2014, in un momento buio per la cittadina, come reazione all’indifferenza della Triade Commissariale che aveva stabilito ed eseguito un’ordinanza che confinava la Biblioteca Comunale in un sottoscala di una scuola elementare fuori dal centro. I Commissari, sollecitati a rianimare la vita culturale della città, e riportare la Biblioteca ad una sede più consona, hanno fatto melina attendendo le elezioni. Data la loro scarsa considerazione nei confronti della vita culturale sidernese, l’ALB si è riproposta di contribuire a risollevare Siderno con un evento a cadenza annuale, che avesse come nuclei la valorizzazione di una sede (la Villa Comunale), un punto di vista antiaccademico e non irreggimentato, l’inclusione sociale e il focus di attenzione su dei temi importanti e i libri che ne trattano. La scelta della sede è caduta sulla Villa Comunale, molto trascurata negli anni, che in estate avrebbe modo di diventare polo attrattivo della città. I temi di quest’anno sono stati scelti con il coinvolgimento della cittadinanza che ha potuto proporre le sue idee attraverso una mail, durante il consueto scambio “te lo do io il libro” (ogni seconda domenica del mese) o attraverso una lettera a «Riviera». Quest’anno – dopo le elezioni - la nuova Giunta ha potuto accordare il patrocinio dell’evento, e la vicesindaca Anna Romeo e l’assessore alla Cultura Ercole Macrì hanno porto i saluti finali. Le serate si sono svolte in quest’ordine: 29 luglio: “Donne e mare, storie di pesca”. Presentazione del libro “Sulle onde della luna” di Assunta Scorpiniti –

Ferrari editore 2012. 30 luglio: “Il giardino delle Esperidi .Salvaguardia delle biodiversità erbacea e frutticola dal Pollino all’Aspromonte” di Pasquale Faenza. 31 luglio “Al Centro del Mediterraneo : La Calabria dall’anno mille ad oggi…..quale futuro?”. 1 agosto presentazione del volume di Enzo D’agostino “ La Cattedra sulla rupe. Storia della Diocesi di Gerace (Calabria) dalla soppressione del rito greco al trasferimento della sede (1480 – 1954)” Rubbettino Editore – 2015. 2 agosto “Bambini Contesi. Schizzi , letture , riflessioni , attività”. Presentazione del libro “Non salutare papà” ed. Caosfera 2013 di Poggiamorella. 3 agosto “Giochi popolari calabresi tradizionali”. 4 agosto “Emigrazione”. Presentazione del libro “Calabria Migrante . Un secolo di partenze verso altri mondi e nuovi destini” di Vittorio Cappelli, Giuseppe Masi, Pantaleone Sergi.

I Commissari hanno fatto melina attendendo le elezioni. L’ALB si è riproposta di contribuire a risollevare Siderno con un evento a cadenza annuale

Suggestiva, elegante, raffinata. Tutto questo è stata la IV Biennale d’Arte Internazionale della Calabria organizzata da Sara Parlongo che ha permesso un’interazione culturale della nostra regione con il resto del mondo. “La Ruota della Memoria”, questo il titolo della Biennale, ha portato in scena le opere di 60 artisti provenienti da 14 Paesi del mondo che sono state affiancate a quelle di artisti italiani come la stessa Sara e Adriano Fida, pittore presente a Expo 2015. Nel bellissimo borgo medievale di Siderno Superiore si sono incontrati artisti internazionali che hanno presentato al pubblico una galleria di arte moderna con quadri, sculture e istallazioni. Dunque una perfetta miscela di classico e contemporaneo. Ma all’arte figurativa è stata affiancata quella uditiva grazie alla partecipazione del maestro Giovanni Curinga, al violoncello e Rosamaria Caminiti al pianoforte che hanno accompagnato gli ospiti tra le stanze dei palazzi Falletti e De Mojà con incantevoli note che hanno dato maggiore fascino alla serata. Eccellenti ed emozionanti anche Martina e Quinto Italiano che si sono esibiti come preludio all’entrata di uno dei palazzi in rappresentanza di un padre e una figlia, di un rapporto legato per la vita da amore e rispetto, esponendo tramite la danza i pensieri di Sara. La serata è iniziata inoltre con la coreografia della Scuola di danza di Renata Galea: un piccolo gruppo di ballerine hanno deliziato il pubblico dimostrando delicatezza e grazia nei passi. Nella prima parte della serata, ai saluti del Presidente dell’Associazione Culturale “La Ruota della Memoria” Sara Parlongo, si è aggiunto l’entusiasmo dell’amministrazione comunale con il sindaco Pietro Fuda, che ha dato imme-

diatamente disponibilità dei palazzi del centro storico, e dell’assessore alla cultura Ercole Macrì. È seguita poi una breve premiazione ai personaggi di rilievo del mondo artistico, tra cui Giulio Cesare Papandrea, storico e ricercatore, Adriano Fida e Giusto Lo Piparo regista e attore. Il tutto moderato dalla giornalista Annamaria Implatini che ha diretto la prima parte della serata con grande professionalità. La serata si è conclusa con un piccolo buffet all’interno del Palazzo De Mojà. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 25 agosto. Nel corso di queste serate Sara Parlongo sarà anche la protagonista di una performance teatrale diretta da Giusto Lo Piparo: ispirata alla vita di Frida Kahlo, “Sara-Frida” tratta di una raccolta di pensieri di Sara sul padre. L’artista ha infatti più volte sottolineato il suo stretto rapporto col genitore tanto da dedicargli la meravigliosa mostra, una dimostrazione di profondo amore e stima nei confronti dell’uomo più importante della sua vita. M. Cristina Caminiti

Trionfa l’attore Antonio Tallura con“Vajiu llà”. La disastrosa entrata in scena tra un rovinio di pacchi e valigie che si riversano al suolo trascinando seco il viaggiatore mancato, lo smacco di un treno scappato sotto il naso…e il mondo sembra fermarsi là, sul marciapiede di una stazione non ben determinata così come la volontà di partire verso una destinazione “dovuta” quanto non voluta. E la storia si dipana attraverso l’ora accorato, ora sarcastico ora irabondo monologo del protagonista che, dall’uso del vernacolo locale, subito si identifica come calabrese, un uomo qualunque che, in un giorno qualunque, quasi novello personaggio

pirandelliano, si ritrova a ripercorrere brevemente la propria vita fino alla “catastrofe” finale maturandone una più compiuta quanto ironica coscienza. E’ il microcosmo culturale di “Cicia” ( solo di “Cicia”?) in cui l’affetto di familiari e parenti può diventare oppressivo e soffocante, quello degli amici avido di richieste e favori “dovuti”, l’Amore estremamente frettoloso quanto esigente all’interno di falsi pudori ed ipocrite maniere. Ma, a volte, perdere un treno può, inaspettatamente, condurti a ritrovare te stesso… Magistrale l’interpretazione del bravissimo attore calabrese Antonio Tallura che, dal palco della villa comunale di Siderno, domenica 9 agosto ci ha piacevolmente intrattenuti con il suo avvincente monologo conclusosi al suono di ben meritati applausi. Un nuovo suo omaggio, quindi, alla nostra terra in cui ( come dice il protagonista) “ ogni sogno si può realizzare” ma a patto che prima si riesca bonariamente ad accettare il più vicino, piccolo mondo che ci circonda anche all’interno dei suoi ben discutibili limiti e difetti. Ma come non perdonare ed amare per questo, forse ancora di più, la nostra Calabria? Daniela Ferraro


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LA ROSA DEIVENTI LA TARTARUGA DI DARWIN

Charles Darwin , il papà della teoria sull’evoluzionismo, portò in patria , Inghilterra , una tartaruga gigante scoperta nelle isole Galapagos . Correva l’anno 1836 e si pensava potesse avere cinque anni . Questo “ animaletto “ , da allora in poi è stato oggetto di studio da schiere di naturalisti . L’ultima notizia che

ho è che nel 1998 aveva 168 anni . Qualcuno mi sa dire se è ancora viva o se è morta ? Dovete sapere che, proprio a causa della sua infinita mania di scoprire , studiare , ricercare il perché e il per come della vita , Darwin , sin da piccolo , veniva rimproverato dal padre. Un giorno gli disse : “Non fai altro che andare a caccia , occuparti dei cani , catturare topi . Sarai una disgrazia per te stesso e per la famiglia! In effetti qualche preoccupazione ce la da , quando sostiene che l’uomo di oggi è quasi figlio delle scimmie . Permettetemi di dissentire . Che effetto vi fa sapere che i vostri bisbisbisnonni erano degli scimpanzè ? Ebbene , fra teorie e teorie io preferisco quella della bellezza divina senza peli e senza grugniti : l’uomo creato da Dio a Sua immagine e somiglianza .

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C’era una volta aTaormina... Giovanni Panarello (19112006), celebre antiquario e collezionista d’arte, ospitò nella sua villa di Letojanni personaggi della cultura e del jet set internazionale. Cucinava frittate per Greta Garbo e per Truman Capote. Il giornalista Caridi ci racconta curiosi episodi di quell’uomo leggendario da lui conosciuto

La celebre Anna Burda morta a novantasei anni nel 2005, fondatrice dell’omonimo colosso editoriale tedesco, amava trascorrere le vacanze a Taormina, dove aveva acquistato una villa. Burda si recava abitualmente a visitare un suo amico siciliano, l’antiquario e collezionista d’arte Giovanni Panarello (morto a 95 anni nel 2006), nella sua villa di Letojanni denominata “La Cupola”, mèta di grandi personaggi della cultura e del jet set internazionali. Burda era anche una eccellente disegnatrice di alta moda: organizzava sfilate nel suo vasto complesso tipografico. Panarello era ammirato dai forestieri per il suo straordinario negozio d’arte di Taormina e per la sua raffinata eleganza. Non solo Burda s’incantava ad osservare dal terrazzo della “Cupola” il rientro delle paranze nel mare di Letojanni, deviando con lo sguardo ogni conversazione. L’anziano Panarello soleva raccontare agli amici giornalisti di aver ospitato nella sua villa, tra numerosi altri personaggi, anche Somerset Maugham, Jean Cocteau, Bertrand Russell, Tennessee Williams e perfino Greta Garbo, sbarcata segretamente in Sicilia in compagnia del suo amico Hauser: la diva, che giungeva camuffata e senza preavviso, era golosa delle frittate cucinate personalmente dall’antiquario, il quale invece riservava

GIANNICARTERI

Ancora un lutto per il “mondo intellettuale” della Locride

È venuto a mancare, all'affetto dei suoi cari e dei suoi tanti amici ed estimatori, uno degli intellettuali più versatili, originali e moderni della nostra Regione, Giovanni Carteri: ricercatore saggista e scrittore di talento. Conoscitore come pochi della letteratura regionale, ha studiato con particolare impegno l'opera di Corrado Alvaro, Francesco Perri, Mario la Cava e Saverio Strati. Ma fu anche uno dei più impegnati studiosi dell'opera del grande scrittore piemontese Cesare Pavese, del quale fu il primo a notare “l'incidenza che i mesi di confino calabrese ebbero sullo svolgersi della poetica del poeta delle Langhe”, denunciando la scarsa attenzione che gli studiosi ebbero su questo particolare aspetto. Di Alvaro, oltre che interpretare la poetica in modo moderno ed originale, mise in evidenza aspetti poco noti e poco studiati dello scrittore come la “spiritualità” del sanluchese e i suoi rapporti con il prete e intellettuale lucano Don Giuseppe De Luca, suo ammiratore e mentore, studiando con impegno il vasto epistolario tra i due; nonché la vicenda umana negli ultimi giorni di vita del grande Corrado, messa in luce da Carteri con uno studio paziente su lettere e scritti inediti della poetessa toscana Cristina Campo, vicinissima alla famiglia e unica presente la notte del trapasso dcl dello scrittore. A Mario La Cava dedicò molti saggi, ma in particolare l'ultimo omaggio del 2011 Come nasce uno scrittore. Scrisse molto anche sullo scrittore di Careri Francesco Perri, confutando con argomenti critici lo stroncamento di Gramsci per il romazo Emigranti e mettendo in evidenza l'apprezzamento di Benedetto Croce per il suo poemetto La rapsodia di Caporetto. Molto ha dato, Gianni Carteri alla critica letteraria calabrese ed italiana. E molto ancora avrebbe sicuramente dato, se non fosse stato perseguitato, per più di un trentennio, dalla cattiva salute. Di lui ci restano i grandi insegnamenti di uomo buono onesto e devoto. Negli amici come me, resta il rammarico di non essergli stato vicino negli ultimi giorni di vita. Addio Gianni. Fortunato Nocera

al poeta Alfonso Gatto, conoscendone i gusti, spaghetti aglio e olio in gran quantità. Truman Capote scrisse sulla tavola di Panarello parti del suo romanzo Breakfast at Tiffany's (Colazione da Tiffany). Un giorno il pittore Henry Faulkner arrivò a Letojanni con la macchina occupata di cani e di un capretto, in compagnia del suo favorito di turno. I maggiori artisti italiani e stranieri che capitavano a Taormina, si sentivano obbligati a fare una tappa di conversazione e di aperitivo a “La Cupola”, dove ritrovavano esposte alcune loro opere. Corrado Cagli si trasferiva volentieri dal Caffè Wunderbar di Taormina, ai cui tavoli soleva giocare lunghe partite a scopone, per recarsi alla villa di Panarello, dove c’era sempre qualcosa di buono da bibere et manducare. Panarello era un devoto acquirente in particolare della sua grafica. Gran parte della collezione d’arte e d’antiquariato di Panarello è patrimonio pubblico, essendo stata donata per suo lascito al Museo Siciliano di Arti e Tradizioni del comune di Taormina. Di Panarello resta l’aura di anfitrione , che aveva avuto dimestichezza con gente mitica il cui centro di svago e di emozioni si trovava a Taormina e nella villa di Letojanni, dove l’arte e la letteratura si facevano vita. Francesco D. Caridi

Ospiti, non pazienti Gli avvocati, nelle loro arringhe, per distinguere il modo di apprendimento delle prove, usano le espressioni de visu e de relato per distinguere, rispettivamente, in maniera diretta o indiretta. Io, semplicemente, mi rifarò all’espressione che il Camilleri mette in bocca al Tatarella di Montalbano: di persona, personalmente. Ebbene, di persona, personalmente debbo dire che sono reduce da un non felice momento. Lunedi 3 venivo portato d’urgenza all’Ospedale di Locri perché non riuscivo a respirare. Il Dott. Cavaleri, medico del tanto vituperato pronto soccorso, intuiva subito la gravità e, in attesa dell’arrivo degli anestesisti rianimatori, mi iniettava, immediatamente, dell’adrenalina. Gli anestesisti, accorsi subito con il primario Dott. D’Adamo e due infermieri, quindi, mi trasportavano al centro. Qui, venivo intubato e trattato. Qualcuno, a questo punto, potrebbe chiedersi: vabbé, e allora? Lo invito a continuare a leggere. In un momento in cui non facciamo altro che leggere o ascoltare casi di malasanità e, quindi, di apprendere in maniera indiretta, io, di persona, personalmente, desidero essere testimone di casi di ottima sanità. Anzitutto, ho potuto constatare oltre alla preparazione di tutti quanti gli operatori sanitari che mi hanno avuto in cura, il modo di proporsi, l’umanità nei loro gesti e nelle loro espressioni. Si immedesimavano nell’ammalato tanto che, penso che il termine di pazienti sia più da attribuire a loro che non a noi. Ritengo che i giornalisti abbiano il diritto di evidenziare tutto ciò che di negativo viene a loro conoscenza ma, nel contempo, ritengo moralmente necessario che il silente, continuo, appassionato, professionale, tecnico, umano lavoro venga parimenti riportato a conoscenza, per evitare la deprecabile confusione. Ritengo che il lavoro svolto dal primario Dott. D’Adamo, dal Dott. Signati, dal Dott. Blefari e dalla Dott.ssa Lentini, insieme con tutti gli infermieri, venga attestato pubblicamente, per far sì che nella malaugurata situazione di essere costretti a ricorrere alla loro cure, ci si affidi con fiducia, in quanto la fiducia diventa una componente essenziale. Sono appena tornato a casa, dopo essere stato per alcuni giorni al reparto di Pneumologia del Dott. Calabrò, dove ho potuto constatare il medesimo, positivo, com-

Estate T'amo perchè tutto ciò che in natura di bello c'è è svelato in te l'azzurro e l'oro delle notti d'agosto... raggi di luna riflessi sul mare echi di risate e gioia di vita vissuta sapore di gelato alla fragola in bocca e te che scordi l'amaro di bui momenti vivendo sere d'estate! LAURA IMPELLIZZIERI

portamento. Sentivo dentro di me tale necessità di conoscenza e, se chi ha continuato nella lettura si è annoiato, gli chiedo scusa e, quando lo incontrerò, gli offrirò un caffè, tanto Sabrina Santacroce è un’amica. Tonino Carneri

Mio figlio era piegato in due dal dolore, il medico è arrivato dopo un'ora e mezza È successo martedì scorso. Mio figlio di 18 anni si contorceva per i dolori lancinanti all'addome. Siamo corsi al pronto soccorso a Locri e il suo caso è stato catalogato come codice verde. Non c'era nessuno per fargli un'ecografia; il medico reperibile, avvisato intorno alle 22, si è presentato dopo un'ora e mezza. La sua giustificazione? È solo un codice verde! Quindi le condizioni di mio figlio non richiedevano un'assistenza indifferibile o urgente. Nel frattempo avevo avvertito i carabinieri dell'estremo ritardo perchè mio figlio stava sempre peggio. Quello di cui non riesco a capacitarmi è che il medico, vedendomi agitato, in tutta tranquillità, sventolava l'accettazione facendomi intendere che avrei potuto lamentarmi quanto volevo ma sarebbe stato tutto inutile. Non è ammissibile attendere un'ora e mezza senza sapere perchè mio figlio stesse così male e senza potergli somministrare una cura specifica. Fosse stata una persona anziana avrebbe rischiato grosso. Purtroppo non c'è più alcun dubbio: siamo abbandonati a noi stessi. Frigo

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Tutta la Calabria alla corte di J-Ax

Le serate nella Locride fra cultura e discoteca Un tripudio di colori ed effetti. È tutto un "cin-cin" e un battito di mani. Ma ci sono anche spettacoli teatrali, dibattiti con esperti e spensierato intrattenimento per i più piccoli. SARA LEONE entre sul web impazza la polemica dovuta alla chiusura del Cocoricò, una delle discoteche più famose d'Italia, noi, relegati alla punta estrema dello stivale, viviamo le nostre serate estive in tutta calma e tranquillità. Per fortuna direi. Le due discoteche estive più famose della zona presentano grandi capacità organizzative, e cercano di stupire, con effetti speciali e ospiti prestigiosi, tutti quelli che desiderano ballare tutta la notte sotto le stelle. Se per esempio Locri, il martedì propone la Serata italiana per gli affezionati e per chi ancora si emoziona sulle note di quella musica che ha fatto la storia, Caulonia il giovedì è Fluo. Un tripudio di colori ed effetti. È tutto un "cin-cin" e un battito di mani. E ogni sera si può scegliere a quale delle serate offerte dalle discoteche della Locride, partecipare. Chiedo a chi è venuto in vacanza qui da noi come sta vivendo la permanenza estiva. Mi raccontano che si divertono, e che la differenza con le discoteche del Nord è la maggiore affluenza di gente. Io cerco di spiegargli il divario di residenti fra le loro città

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e le nostre cittadine affacciate sullo Ionio. E loro comprendono subito. Mi dicono che il pre-serata, da noi, lo trascorrono nelle trattorie tipiche, e che adorano le frittelle di zucca e la pasta con le polpette. Si rammaricano per la situazione del lungomare di Siderno, e per quel passeggio in cui l'unica attrazione è rappresentata dal mormorio della gente seduta nei locali, e dalle bancarelle di bigiotteria luccicante degli extracomunitari. Altri, invece, sono felici di alcune iniziative culturali. Sette libri per sette sere, spettacoli teatrali nella villetta comunale, dibattiti con gli esperti su tematiche prestabilite e teatrini delle marionette per i più piccoli. La cosa che lamentano è la scarsa partecipazione. Quasi come se i cittadini fossero indifferenti a qualsiasi iniziativa. Forse è questo il più grande neo della nostra terra: l'indifferenza. È una voce comune quella dei turisti: "la città è vostra"affermano. Qualche sera fa, sul lungomare di Siderno c'è stata l'esibizione di una band emergente: i The Flyers. Sono riusciti a organizzare la serata grazie all'appoggio e alla col-

Considerazioni, riflessioni, e meditazione sul romanzo di Fortunato Nocera

laborazione di Ercole Macrì, che mi dicono essere stato molto disponibile. Nonostante intoppi tecnici, hanno suonato e cantato, e il pubblico applaudiva soddisfatto. Sembra che dal tunnel degli scorsi anni si intraveda un miraggio di luce. Certo, questo agosto un po' ballerino sta facendo i dispetti agli organizzatori delle serate culturali e delle discoteche, lasciandoli fino all'ultimo secondo in bilico sul da farsi. Ma non solo! In questi giorni, quelli che al mare stavano curando la tintarella, all'improvviso, si sono trovati a dover adattare l'ombrellone, che dieci minuti prima li riparava dal sole, per ripararsi dalla pioggia. Altri sono rimasti in acqua, trovando intrigante l'idea di rimanere a fare il bagno mentre fuori scoppiava un temporale estivo. Va male per i turisti, per i ragazzi in vacanze scolastiche, va male per quelli che ad agosto non lavorano. Ma per gli studenti va bene. La pioggia, quella estiva in particolare, concilia straordinariamente lo studio!

Fotografa con il tuo smartphone il QR code per leggere la recensione integrale del Professore di Lettere e Filosofia dell’Università di Zurigo e Roma Olindo Martucci al libro “La maledizione della Cometa Rossa”

INDAGINE SOTTO L’OMBRELLONE

Spiaggia libera o lido? Libro o iPad? Prendono il sole, leggono, telefonano, dormono e qualcuno si diverte a scavare buche nella sabbia insieme ai bambini. Se sono donne l’accessorio che non dimenticano mai è la crema solare, gli occhiali e il cellulare. Se sono uomini non rinunciano a telefonino e giornale. Queste sono le caratteristiche di chi passa le vacanze sotto l'ombrellone secondo una nostra indagine. Un cliente a due facce: che da una parte dice di volersi disintossicare dalla tecnologia, ma non molla telefonini e iPad, e dall'altra riscopre libri e giornali. Gran parte dei turisti della Locride preferisce il mare. “Avete il mare più bello del mondo - ci dicono - e quei pochi giorni di ferie che abbiamo preferiamo trascorrerli qui!”. Molti prediligono la spiaggia libera al lido per una semplice ragione: non vogliono parlare! Dato che, a causa della crisi, la durata delle ferie si accorcia sempre di più e quasi nessuno può permettersi più di 20 giorni al mare, la priorità assoluta è il riposo. Per questo a infastidire di più sotto l'ombrellone sono i vicini troppo invadenti, chi parla continuamente al cellulare ad alta voce e i venditori ambulanti troppo insistenti; persino una semplice conversazione talvolta può diventare motivo di stress. La parte più interessante è senz'altro quella dei nuovi servizi che sarebbero più apprezzati nello stabilimento balneare perché anche qui ritorna la mania dell'essere iperconnessi: in molti sognano il wi-fi gratuito sotto l'ombrellone o la presa di corrente per ricaricare il cellulare. Per fortuna qualcuno pensa anche al suo amico a quattro zampe e vorrebbe il cane o il gatto al proprio fianco in spiaggia. Tipica la lista degli oggetti dimenticati: occhiali, chiavi, costume, crema solare e asciugamani. Libri e giornali, invece, non vengono quasi mai reclamati! C’è, poi, la restante parte dei nostri turisti che predilige un ritmo di vita più rilassato e a cui non piace molto scendere in spiaggia ma si accontenta di una passeggiata sul lungomare o meglio ancora in campagna, poiché l’unico scopo è stare con i propri cari: fratelli, sorelle, genitori con cui durante l’anno non hanno molte possibilità di ritrovarsi. Per questa settimana la nostra indagine termina qui. Arrivederci alla prossima con un altro interessante sondaggio! Katia Candido

È stato un autentico bagno di folla, quello che ha accolto a Cittanova, in concomitanza con la tradizionale Festa dello stocco la seconda delle due date calabresi di J-Ax, bissando di fatto il primo concerto, quello nella splendida cornice del Teatro dei Ruderi di Cirella, a Diamante. Il sold out di Diamante e la folla oceanica che ha riempito le strade di Cittanova – arrivando a congestionare il traffico fino allo svincolo dell’autostrada, in entrata – non possono che mettere un sigillo all’ennesimo successo della Esse Emme Musica. Merito di uno straordinario J-Ax, che ha voluto portare anche dalle nostre parti il suo tour “Il bello di essere brutti”. E gli spettatori non si sono fatti attendere: arrivati dalle vicine Sicilia, Campania, Puglia e Basilicata, tanti sono stati i pullman organizzati dagli stessi fan, e a Diamante, solo 750 erano i partecipanti giunti a Cirella direttamente dal capoluogo di regione, Catanzaro. E tutto questo nonostante le previsioni climatiche non lasciassero sperare qualcosa di buono. C’è da aggiungere che la data di Cittanova è stata l’unica a ingresso gratuito di tutto il tour di J-Ax: una scelta voluta anche per premiare i tanti fan che già si prevedeva sarebbero accorsi.

Il 18 agosto a Monasterace si parlerà di rapporto tra i sessi "Donne e uomini. Modelli antropologici e culturali in dialogo" è il titolo dell’incontro che si terrà a Monasterace il 18 agosto alle ore 21:0o in piazza Porto Salvo. Il rapporto tra i sessi in una società in velocissimo mutamento, tra squilibri, rivendicazioni di diritti e tragici casi di cronaca, è uno dei punti essenziali per lo sviluppo della società civile. E necessario avviare un confronto aperto e genuino affinché si porti alla luce lo stato dei fatti sulla condizione femminile in calabria. E allo stesso tempo mettere in moto una riflessione che permetta agli uomini di rapportarsi a un femminile cambiato rispetto ai parametri della società tradizionale, al fine di promuovere un dialogo continuo, nello spazio pubblico e istituzionale come in quello privato, familiare e personale, tra la dimensione del femminile e quella del maschile, al di là delle prese di posizioni e degli identitarismi ideologici e culturali. Il comune di Monasterace ha organizzato un incontro con la partecipazione di vari esperti, che si sono occupati dell’argomento a vari livelli. Interverranno l’avvocato Ilenia Alizzi, che collabora con il Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; l’onorevole Wanda Ferro, ex presidente della Provincia di Catanzaro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia; Annamaria Sarica, psicanalista, psicoterapeuta e autrice, tra l’altro del libro Polvere di mare, sui suoi ricordi d’infanzia calabresi; il giornalista de Il Giornale, Bruno Giurato; il sindaco di Monasterace, avvocato Cesare De Leo. Allieteranno la serata gli interventi canori di Eleonora Pisano, accompagnata dal pianista Amedeo Lo Bello.



RIVIERA

Mimmo Cimarosa, Dino Polverari, Antonio Caccamo, Fernando Fiorenza, Armando Commisso, Mimmo Gargano e Mario Cavallo: Da Santo Domingo a Roma ecco un bel gruppo di sidernesi nel mondo!

Sindaci di ieri e sindaci di oggi L’ex sindaco di Bianco, Ninì Scordino, guarda con adorazione il suo successore Aldo Canturi.

Quattro persone: un’unica passione Vittorio Zito, Nicola Irto, Vincenzo Bombardieri e Alessandra Cianflone si incontrano alla libreria Mondadori scoperndo di avere una passione comune: quella per la fotografia!

Rock’n’roll night La Cascina di Roccella Jonica ha avuto il grande piacere di ospitare Matthew Lee e la sua Band, per una serata all’insegna del Rock’n’roll in grado di attirare l’interesse del nostro Eugenio Minniti

Genova-Siderno coast to coast Due turisti di Genova negli Orti Urbani. Il clima sidernese li ha contagiati: da tirchi e tristi sono diventati allegri e spensierati.

I Letterati Mimmo Gangemi e Martino Ricupero durante la serata letteraria nella quale è stato conferito il premio “Giomo Trichilo”

Ironia senza eguali L'impareggiabile ironia del mitico Bruno Gambarotta, un regalo prezioso, con il noto conduttore TV Ugo Floro Gara di pesca a surici: i vincitori Pedullà-Sergi, Gulloni-Crupi, Futia-Riccio: ecco i nomi dei primi tre classificati alla grande“Gara di pesca a surici” dedicata alla memoria di Cosimo Verteramo, svoltasi domenica scorsa

Solo vincenti! Pietro Fuda presenzia insieme al presidente Agostino Antico alla premiazione degli open di Tennis Femminile svoltisi la scorsa settimana a Siderno.


SETTIMANALE

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I Fedelissimi Lavaggio e tosatura per i nostri amici a quattro zampe a Siderno, in corso Garibaldi 11, prima del centro commerciale I Portici.

Una piccola scultura bronzea a Locri Ed eccola finalmente esposta, anche la piccola scultura bronzea. In questo scatto attorniata dalle belle presenze di chi ha seguito il ritrovamento Rossella Agostino, Katia Aiello, Albarosa Romeo e

Una vita dolcissima Lo Staff de La Dulce Vida, a Siderno, è pronto ad accogliervi a braccia aperte con un menù accattivante e un meraviglioso sorriso sulle labbra!

Questioni di cuore… Michele Iannopollo con il figlio fanno una bella foto con Lino Errigo. Tre cardiologi stimati rappresentano il futuro della Locride. La nostra salute gli sta a cuore!

DOMENICA 19 LUGLIO 23

La consulta giovanile di Antonimina, nella foto insieme al gruppo musicale i metropilis, durante le festività dell'estate 2015 organizzate dal 6 al 9 Agosto, ringrazia gli antoniminesi per la calorosa partecipazione. Gioiosi 40! Maria Teresa Sansalone festeggia in grande stile i suoi primi quarant’anni. Non possiamo che augurarle perenne gioia e felicità per i prossimi quaranta!

Chi arriva ultimo paga da bere! Il campione di atletica Giuseppe Ruggero immortalato in mezzo ai giganti pochi istanti prima di sfidarli in una avvincente gara di corsa.

Scout di ieri e di oggi In settimana gli scout hanno festeggiato i 60 anni di attività a Siderno. Nel 1981, invece, si riunivano spensierati Giulio Archinà, Fortunato Lupis, Enzo Gregorini, Bruno Pelle, Michele Lizzi e, con la chitarra, Giorgio Castellacci.

Ma che bella tradizione! Massimo Diano dimostra il suo amore per la tradizione in compagnia di alcuni amici suonatori di strumenti e canzoni tipiche della nostra terra.

Giampiero, l’estate è bella Agronomo di professione, galantuomo di razza. Giampiero, autentica sorpresa dell’estate 2015, ha contribuito alla realizzazione di “Orti Urbani, con il suo silenzio, il sorriso accennato, l’umiltà di chi nella vita cerca il bello e il buono.



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