Educazione al Consumo Consapevole
A cura di Prof. Laura Giovanardi
Consumo sostenibile L’utilizzo di beni e servizi che rispondono alle esigenze fondamentali e determinano una migliore qualità della vita, minimizzando l'uso delle
risorse naturali, dei materiali tossici, della produzione di rifiuti e di sostanze inquinanti durante il ciclo di vita, in modo da non sconvolgere le esigenze delle generazioni future Ministro dell'ambiente Norvegese Tavola Rotonda di Oslo (1994) su Produzione e Consumo Sostenibili
CONSUMO CONSAPEVOLE/CRITICO E’ inteso come il consumo attento che tiene conto: • dell’impatto energetiche
sulle
risorse
ambientali
ed
• dell’impatto dei rifiuti
• della valutazione all’ambiente
dei
danni
prodotti
• degli aspetti etici
Il tutto si traduce nella pratica di organizzare le proprie abitudini di acquisto e di consumo in modo da preferire i prodotti che possiedono determinati requisiti di qualità differenti da quelli comunemente riconosciuti dal consumatore medio. E’ un modo di comprare che pone attenzione alla storia socio-ambientale dei prodotti e al comportamento delle imprese produttrici
Il Consumo consapevole/critico dovrebbe diventare uno stile di vita, un atteggiamento di scelta permanente che si attua su tutto ciò che compriamo ogni volta che andiamo a fare la spesa
Il consumo NON E’ un fatto privato da affrontare badando solo al prezzo e alla qualità ma consiste nella scelta dei prodotti in base alla storia dei prodotti stessi e al comportamento delle imprese che ce li offrono .
Ci poniamo delle domande prima dell’acquisto di un prodotto? “Avevo davvero bisogno di questo prodotto?” Durante l’acquisto possiamo essere accecati dalle pressioni della moda, della pubblicità, della competizione sociale oppure POSSIAMO DECIDERE di essere persone libere e consapevoli e comperare proprio ciò che ci serve davvero
“Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può fare a meno” Henry David Thoreau
“Quanto lo sto usando?”
“Possedevo già un altro oggetto con la stessa funzione?”
“Per quale motivo ho scelto proprio questo articolo?”
Osserviamo com’è fatto il prodotto da acquistare? Di quale materiale è fatto il prodotto?
tessuto
metallo
legno
carta
plastica
pelle
vetro
Quanta energia è stata consumata per produrlo? Per produrre qualsiasi oggetto c'è bisogno della materia prima e dell'energia Esempi
Nel
caso
di
una scatoletta di mais del peso di 0,455 kg , scopriamo che per la materia prima ci sono volute 1,89MJ mentre per l’imballaggio 4,22 MJ (senza contare l’energia per lo smaltimento!)
Nel caso di una bottiglia di plastica (1 bottiglia da 1,5 l pesa circa 0,035 kg) l’energia varia in base alle dimensioni e al peso e in media sono necessari circa 100 MJ/kg di energia per l’estrazione, il trasporto e la produzione.
Da dove viene il prodotto? E’ importante capire da quale paese arriva il prodotto acquistato. Alcuni prodotti che sei abituato a vedere sugli scaffali e in vetrina vengono spesso da paesi esotici e lontani... Ti sei mai chiesto come sono arrivati fino lÏ?
Hai mai provato a tracciare la filiera del prodotto? ALLA SCOPERTA DELLA FILIERA La filiera è il percorso con cui la merce arriva dai luoghi di produzione fino a dove puoi comprarla Pensiamo a tanti fili invisibili che uniscono posti lontanissimi
Esempio - Una piantagione di cotone in Africa, è legata con un lungo filo all’esportatore che porta il prodotto in Europa con navi e camion, all’importatore che riceve la merce e la trasforma in un paio di jeans, al negoziante che li vende a te che li indossi
Quanti km ha percorso il prodotto per arrivare nel negozio dove l’hai trovato?
Il trasporto di prodotti da una parte all'altra del pianeta comporta un costo in termini di inquinamento, di utilizzo delle strade, di impiego di energia fossile, di incidenti, di perdite di tempo dovute alla congestione del traffico Produzione di anidride carbonica (CO2) per mezzo di trasporto (g di CO2 per il trasporto di una t /km) Cargo aereo: 582 Camion: 92 Treno: 23 Container via nave: 13
Delle varie modalità di trasporto la più inquinante è l’aereo mentre il trasporto via mare produce meno anidride carbonica anche se bisogna aggiungere l’impatto dell’energia usata per la refrigerazione
Uno dei maggiori fattori d’inquinamento è
il trasporto dei prodotti alimentari
Pensate che si liberano: 16,2 kg di CO2 per trasportare a Roma un kg di ciliegie dall'Argentina in aereo per una distanza di 12mila chilometri 13,2 kg di CO2 per un kg di pesche dal Sudafrica nel viaggio di 8mila chilometri 17,4 kg di CO2 per gli arrivi di ogni kg di uva dal Cile
Spesso ci ostiniamo a scegliere al supermercato prodotti fuori stagione e provenienti da paesi lontani Perché non acquistiamo i prodotti di stagione che costano meno e sono più saporiti e genuini e i prodotti locali riducendo l'inquinamento, il consumo di energia ed il traffico, per il trasporto della merce?
Da che cosa ci lasciamo condizionare?
Soluzioni italiane che accorciano la distanza tra produttore e consumatore: FARMERS MARKETS (mercati dei contadini): Attivi grazie alla Coldiretti sono mercati gestiti direttamente dagli agricoltori che accorciano la filiera in quanto permettono l’incontro diretto tra produttore e consumatore e permettono la vendita di prodotti su scala locale (provinciale-regionale) L’idea è anche quella di evitare il trasporto su lunghe distanze e di riscoprire il rapporto con il proprio territorio.
GRUPPI GAS (gruppi di acquisto solidale); nascono per volontà di famiglie o persone che hanno scelto di fare acquisti in gruppo; si dichiarano solidali in quanto si riforniscono direttamente da piccoli produttori locali, aziende biologiche o a filiera corta (cioè vicino al luogo dove abitano).
Com’è fatta la confezione e/o l’etichetta?
La maggior parte dei prodotti acquistati hanno una confezione (packaging) oppure un’etichetta eccessiva
Nella scelta dei prodotti tieni in considerazione il volume dell'imballaggio e scegli quelli che ne hanno meno? Ricordiamoci che ogni volta che acquistiamo un oggetto rischiamo anche di comprare un rifiuto. Perciò, se nella scelta dei prodotti teniamo conto, oltre che della qualità e del prezzo, anche del loro impatto ambientale, possiamo diminuire la quantità di rifiuti che poi dovremo smaltire
E’ una confezione riciclabile? Quando gli imballaggi sono proprio inevitabili, scegli pensando al destino al quale andranno incontro. Esempi di riutilizzo
Una bottiglia in vetro a rendere che viene nuovamente riempita in media per 40 volte, è in grado di sostituire 27 bottiglie in plastica da 1,5 litri, e ben 120 lattine di alluminio
E’ una confezione riciclabile? Esempi riciclo ALLUMINIO: con 640 lattine si produce un cerchione per auto; con 800 una bicicletta; ACCIAIO: con 19.000 barattoli in acciaio si può produrre un’automobile; CARTA: il 95% delle scatole e scatoloni per imballaggio a cartone ondulato sono realizzati con cartone riciclato.
E’ una confezione riciclabile? Esempi riciclo
LEGNO: ogni anno la superficie dei pannelli di truciolato prodotti equivale alla superficie dell’area edificata della città di Roma; PLASTICA: per produrre una felpa di pile o una coperta occorrono circa 20 bottiglie di plastica; VETRO: il 60% delle bottiglie immesse al consumo in Italia sono fatte con vetro riciclato; il riciclo permette un risparmio del 25-30% di energia.
Che fine farà il prodotto una volta che non occorre più? DESTINI DEL PRODOTTO Riutilizzo Utilizzare di nuovo cose già usate invece di buttarle via
Ogni volta che gettiamo qualcosa, proviamo a porci la domanda: “Posso riutilizzarla in qualche modo?”. Riciclo Le raccolte differenziate reintroducono i materiali nel ciclo produttivo perché siano reinseriti nel mercato così si consumano meno materie prime e si risparmia energia per produrle. Termovalorizzatori e Discarica
Analizzando il rapporto qualità/prezzo ritieni adeguato il prezzo del prodotto acquistato? Prezzo troppo alto
MARCHIO QUALITA’ FILIERA TROPPO LUNGA PERSONE ANIMALI
Prezzo troppo basso può significare sfruttamento di
1€
2€
AMBIENTE
4€
PERSONE Persone che hanno fabbricato l’oggetto in un paese povero ( il piÚ delle volte il sud del mondo) o in Italia in un laboratorio clandestino spesso guadagnando pochissimo denaro per lunghe ore di lavoro, in condizioni difficili e a scapito della loro salute
Pakistan
Africa Occidentale
Cina
ANIMALI Dietro giacche, cappelli, guanti, borse, sciarpe, e accessori anche a basso costo ornati di pelo, si nascondono veri e propri intarsi di pellicce provenienti da animali appositamente scuoiati vivi (volpi, procioni, cani, gatti, foche)
Un uovo può essere il prodotto di una gallina che vive in condizioni dignitose oppure può essere il prodotto di una gallina completamente privata della sua natura di animale e ridotta a macchina per sfornare uova a ritmi forzati
AMBIENTE L’ambiente inquinato da pesticidi e concimi per proteggere e per far crescere piÚ in fretta legumi o cereali
Gli agricoltori talvolta sono vittime dei prodotti chimici che adoperano
Ogni anno nel mondo ci sono dai 3 ai 4 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi con la morte di 40 mila persone
SIMBOLI CHE CI AIUTANO NELLA SCELTA CONSAPEVOLE Simbolo di buona creanza: invita a non buttare i rifiuti per terra. Non è obbligatorio Simbolo che identifica i prodotti del commercio equo e solidale
Simbolo che identifica le produzioni ottenute nel rispetto della legislazione sull’agricoltura biologica Simbolo che identifica la certificazione Ecolabel rilasciata a quei prodotti che rispettano standard fissati dall’Unione Europea per ridurre l’impatto ambientale in ogni fase del ciclo, dalla produzione allo smaltimento
Simbolo di materiale riciclato. La x indica la quota di materiale riciclato Simbolo di materiale riciclabile In questo caso e’ usato sulla plastica, il 4 indica il tipo di plastica
Simbolo di materiale riciclabile. E’ usato principalmente sulla carta e cartone Indica il tipo di materiale utilizzato; in questo caso PE sta per polietilene. Altre sigle indicano altro materiale
Il simbolo indica che il produttore paga un contributo al consorzio Conai per la raccolta differenziata