La Voce dell'Jonio (29 luglio 2018) anno LXI numero 7

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LA Jonio VOCE Anno LXI - N. 7

Domenica, 29 luglio 2018

€ 1,00

Spedizione in a.p. 45% Autorizz. Dir. Prov. P.T. CT.

Agosto 1945

Apocalisse atomica che non si ripeta più

dell’

www.vdj.it lavocedelljonio@hotmail.it

Periodico cattolico fondato da Orazio Vecchio

CULTURA

INTERVISTA

Ecco “L’Inferno di Dante” alle Gole dell’Alcantara poesia, musica, danza e fuoco affascinante messinscena Rita Messina

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ACIREALE

Giusi Brischetto reduce dal raduno di Pontida “Non è facile fare Lega qui” Ma aprirà sede ad Acireale Gabriella Puleo

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Con “Arte migrante” accoglienza e condivisione Tre intense serate nella Casa camilliana Eugenia Castorina

Acireale Il seminario Fisc dal 21 al 23 settembre per i 60 anni del nostro giornale

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Buone pratiche ambientali Il sei di Agosto del 1945 la “rivelazione” all’apostolo Giovanni (si legga: Apocalisse 8, 6-12) entra nella realtà della storia umana: gli Stati Uniti d’America decidono di sganciare sulla città giapponese di Hiroshima (ora locale 08:15’) la prima bomba nucleare all’Uranio (Little Boy), dalla potenza distruttiva equivalente a milioni di tonnellate di tritolo (con effetti diretti e indiretti di radiazione nucleare che però il tritolo non ha), per mettere fine – è questa la tesi “ufficiale” prevalente – alla Seconda guerra mondiale, ed ottenere la resa incondizionata del Giappone. La città venne spazzata via in pochi minuti. Si stima che circa 80.000 civili siano stati disintegrati: rimasero ombre, larve umane e macerie. I morti accertati nel lungo periodo, direttamente collegabili all’evento, ammonteranno a circa 200.000 unità. I danni genetici subiti dai superstiti si trasmetteranno di generazione in generazione e provocheranno migliaia e migliaia di nascite deformi. Lo stesso effetto si è riscontrato in piante e animali, in un vasto territorio equivalente ad un quadrato di 100 Km di lato. Tre giorni dopo, il nove di Agosto, un altro ordigno nucleare al Plutonio (Fat Man) venne sganciato su Nagasaki con effetti micidiali praticamente identici. Si stima che gli effetti delle radiazioni nucleari dei due eventi si siano diffusi praticamente in tutto il globo terrestre. Scarsa (se non top secret) è l’informazione in proposito. L’era nucleare era iniziata, bagnata dal sangue degli innocenti. I giapponesi si arresero senza condizioni. Paradossalmente, la corsa agli armamenti nucleari non si è più arrestata (sia all’est che all’ovest) e armi nucleari sempre più sofisticate hanno riempito gli arsenali di molti stati (democratici e non) con potere distruttivo decine di volte superiore a Little Boy, malgrado la ferma opposizione di uomini di scienza, statisti, associazioni e milioni di semplici cittadini. Lo spauracchio dell’arma nucleare è diventato merce di scambio nelle dispute internazionali, come l’esperienza recente e gli anni della “guerra fredda” ci insegnano. Alcuni (abusando della pazienza degli uomini di buona volontà) arrivano a giustificare la corsa agli armamenti (nucleari e non) come deterrente contro le guerre. È lo stesso luogo comune che troppo spesso (anche da parte di politici) si ostenta per sostenere la tesi secondo la quale il possesso dell’arma facile per tutti sarebbe un deterrente contro furti, stupri e atti vandalici. Per dimostrare la falsità di queste tesi basterebbe consultare le statistiche più elementari. Non è certo questo lo spazio idoneo per affrontare questo delicato argomento. Oggi abbiamo voluto semplicemente ricordare – ed espressamente in questo giornale dedicato a credenti – eventi atroci della storia umana, affinché quegli eventi non possano più ripetersi. Angelo Pagano dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisica Nucleare di Catania

Tre giorni intensi di eventi formativi L’evento intitolato “Etica, verità e buone notizie al servizio dell’ambiente”, che avrà luogo al Teatro “Turi Ferro” e coinvolgerà la nostra diocesi tra il 21 ed il 23 settembre prossimo, può avere una portata storica che il nostro territorio, con le sue associazioni e le sue sensibilità, non deve lasciarsi sfuggire, valorizzando i molteplici spunti di speranza concreta che potranno scaturirne. La Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) ha accolto la proposta della Voce dell’Jonio e del sottoscritto, per conto dell’Ufficio per la pastorale della cultura della diocesi, di dedicare il seminario nazionale 2018, organizzato in collaborazione con l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e l’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) della Sicilia, offrendo un’occasione di formazione professionale (accreditata per giornalisti e docenti) e al contempo di informazione aperta a tutti, per conoscere e approfondire buone pratiche imprenditoriali, economico-sociali e amministrative relative alla valorizzazione ecosostenibile e alla difesa dell’ambiente, nonché allo smaltimento dei rifiuti. Dopo trent’anni dall’ultimo convegno FISC svoltosi nella nostra diocesi, e in occasione del 60esimo anniversario della fondazione, per iniziativa di un grande testimone di fede come Orazio Vecchio, della

Voce dell’Jonio, nata proprio con l’intento di “informare per formare”, l’iniziativa costituirà non una mera occasione celebrativa, bensì una ragione concreta e culturale di speranza fondata sull’illustrazione e la testimonianza di molteplici buone pratiche, nonché un’occasione di esposizione di bellezze e tipicità che caratterizzano la nostra diocesi, rappresentandole e promuovendole presso i

ACIREALE La festa della Patrona con l’esordio del sindaco Stefano Alì

Santa Venera, modello per i giovani Nell’anno in cui sarà celebrato il Sinodo dei giovani, “Vogliamo fare della festa della Santa Patrona un’occasione propizia per offrire ai nostri giovani un opportuno modello a cui guardare e da imitare”, ha detto il vescovo, mons. Antonino Raspanti, nel suo messaggio per la festa di Santa Venera, principale patrona della città e della diocesi di Acireale. E, ha aggiunto il vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri nella sua omelia durante il solenne pontificale del 26 luglio, “il martirio che ha subito Santa Venera non è stata una sconfitta ma una vittoria, così come lo è stato il martirio di Cristo che ha vinto la morte ed ha riscattato gli uomini dal peccato”. Due (o tre) sono stati i momenti principali della festa: il solenne pontificale del 26 mattina, presieduto dal vescovo francescano di Caltagirone mons. Ca-

logero Peri; e le due trionfali uscite del 26 luglio per il giro d’onore nel centro storico e della vigilia con il giro lungo che ha raggiunto quest’anno il colle Sacro Cuore (l’ex piano Pizzone), dove la Santa Patrona è stata accolta trionfalmente dalle comunità parrocchiali del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria. Nino De Maria (continua a pag. 2)

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giornalisti che converranno da tutta Italia. Troppe volte è stato e continua a essere denunciato come l’incuria e la sporcizia, nonostante le meraviglie naturali e culturali e l’inestimabile patrimonio storico siciliano, siano un fattore che per certo non incentiva imprenditori e turisti a scegliere la Sicilia quale meta dei propri interessi, pur offrendo una congiuntura unica di opportunità sul piano mondiale. Le indicazioni e le sollecitazioni dei nostri vescovi, a partire da Papa Francesco in primis, non possono peraltro lasciarci indifferenti rispetto alla gravità di ogni atto perpetrato per ignoranza o incuria ai danni di noi stessi e di quanto verranno dopo di noi. L’iniziativa offerta, sia per le tematiche, le storie e le buone pratiche che verranno affrontate, sia per i luoghi toccati, sia per le specifiche professioni dei partecipanti, costituirà un’occasione storica per promuovere, presso operatori delle comunicazioni e docenti, un quadro di notizie e contesti di speranza concreta fondata su efficienza e bellezza a servizio dell’ambiente. Mario Agostino direttore per la Pastorale della cultura della diocesi di Acireale (continua a pag. 2)

INTERVISTA Il can. Pappalardo da 75 anni prete

“La mia vita con Gesù”

Lo 0.5 ‰ della tua imposta sul reddito può essere destinato all’associazione di volontariato

“Orazio Vecchio”

La legge Finanziaria prevede la possibilità di destinare il 5 per mille della propria imposta sul reddito ad associazioni di volontariato, onlus, ricerca etc. Il 5‰, altra cosa dal già sperimentato 8 ‰, non determina nessuna variazione nell’ammontare dell’imposta. Anche l’Associazione Orazio Vecchio,nata soprattutto per curare La Voce dell’Jonio, è tra i soggetti beneficiari. Per destinare a noi il contributo basta compilare l’apposita scheda del 5‰ sul modello 730 o Unico: 1) Inserire i propri dati anagrafici e il codice fiscale; 2) Firmare nel riquadro indicato come Sostegno del Volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.... (il primo a sinistra della scheda); 3) Indicare in quel riquadro il codice fiscale 90034160870 (come nell’esempio sopra)

Domenico Strano (a pag. 5)


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In Seconda

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dalla prima La festa di Santa Venera, modello per i giovani Dopo gli eventi dell’anno scorso che portarono a ridurre alcuni momenti esterni, quest’anno la festa della Santa Patrona ha ripreso il suo normale ritmo, in cui una delle occasioni più importanti è proprio il legame tra il centro e la periferia, tra il cuore della città e i quartieri periferici, a rappresentare che Santa Venera è la patrona di tutta la città e della diocesi; questo viene già realizzato con l’esposizione, nei giorni precedenti la festa, delle reliquie della Santa nelle varie parrocchie, nelle frazioni ed anche in alcuni centri vicini. Ma ciò si realizza ancor più con la presenza del busto argenteo che viene portato in processione ogni anno in un quartiere diverso: l’anno scorso si effettuò addirittura la discesa a Santa Maria La Scala a piedi attraverso il percorso naturalistico delle Chiazzette, e quest’anno è toccato al quartiere a nord-ovest della città, ma nel corso degli anni un po’ tutti i quartieri sono stati toccati. È un percorso di fede e di devozione che unisce ancor più Santa Venera al suo territorio d’origine e di elezione. Le storiche candelore (purtroppo solo tre delle cinque esistenti) hanno accompagnato e fatto da corona alla “vara” che trasportava il busto reliquiario. Il legame con la città e la diocesi si realizza ancora durante il solenne pontificale del giorno della festa, che vede la partecipazione dei sindaci dei 18 comuni della diocesi; in tale occasione il nuovo Sindaco di Acireale, ing. Michele Alì, ha fatto il suo esordio consegnando idealmente a Santa Venera, al momento dell’offertorio, le chiavi della città. Altro momento importante di comunione ecclesiale si è avuto il 23 luglio, quando la comunità della parrocchia greco-ortodossa San Leone di Catania, presieduta da padre Antonio Gjonej, ha celebrato i vespri in cattedrale, dal momento che Santa Venera è venerata anche dai cristiani ortodossi con il nome di Santa Paraskevì ed il suo culto è molto diffuso in Grecia; il nome greco significa infatti venerdì, poiché la nostra Santa Patrona – com’è noto – è nata nel giorno del venerdì santo dell’anno 100 (si veda a tal proposito il libro di mons. Ignazio Cannavò intitolato “Venera, Veneranda, Parasceve”). I festeggiamenti si sono conclusi con lo spettacolo piromusicale in piazza Duomo e la reposizione del busto reliquiario nella sua cappella, e poiché quella di Santa Venera è una festa senza ottava, i prossimi festeggiamenti in onore della nostra Patrona saranno celebrati il prossimo 14 novembre, per la ricorrenza della traslazione delle spoglie. Nino De Maria

I 60 anni de “La Voce dell’Jonio” e a settembre il seminario su buone notizie e ambiente L’organizzazione stessa del seminario dimostra il modello virtuoso che può offrire la stessa città di Acireale nella sua capacità di “fare sistema” in termini di offerta di formativa, accoglienza nei tipici B&B del centro storico, scelta dei prodotti tipici per i pasti previsti e indirizzamento ai luoghi turistici più caratteristici della nostra “città dei cento campanili”: tutto il centro storico sarà interessato così a contribuire alla migliore promozione sociale del territorio e dell’evento stesso. L’iniziativa trova il convinto appoggio del nostro vescovo, vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, mons. Antonino Raspanti, e delle altre realtà della diocesi, che interessa, ricordiamolo, un bacino di circa 230 mila persone e si articola su un territorio comprensivo di celebri eccellenze riconosciute in tutto il mondo, dall’Etna, patrimonio Unesco dell’umanità, al mare Jonio. Per riflettere su tematiche inerenti l’economia sostenibile, il rispetto dell’ambiente e la finanza etica, illustrandone sul piano pratico alcuni tra i migliori modelli economico-finanziari in circolazione per uno sviluppo sostenibile radicato nel rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente, si alterneranno numerose figure di estrazione culturale e professionale diversa. Fra gli ospiti che ci raggiungeranno per un’occasione, mi ripeto, storica, vi saranno il Presidente di Banca Popolare Etica, Ugo

Biggeri, Federica Loconsolo, Responsabile Institutional and International Business Development di Etica Sgr, leader dei fondi d’investimento etici in Italia, l’imprenditore casertano Antonio Diana, che gestisce il più grande impianto italiano per la differenziazione dei rifiuti, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’economista Sebastiano Patti, docente di economia dell’ambiente, Rosario Faraci, docente di economia aziendale, entrambi presso l’Università degli Studi di Catania, ma anche il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, la teologa Letizia Franzone, lo storico e vicario della diocesi don Giovanni Mammino, oltre ovviamente al direttore della Voce dell’Jonio, Giuseppe Vecchio, a Marina Ciurcina, presidente dell’Aimc Sicilia, Giuseppe Lombardo, delegato regionale della Fisc, Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia, e Stefano Alì, Sindaco di Acireale. Parteciperanno inoltre, portando il proprio contributo, oltre all’assessore alla energia e pubblica utilità della Regione Sicilia, Alberto Pierobon, i tre sindaci dei comuni più virtuosi in materia di dell’ smaltimento dei rifiuti nell’area etnea superiori agli 8mila abitanti, Direttore responsabile Zafferana, Aci Castello e Santa Venerina, che saranno moderati da Giuseppe Vecchio Orazio Vecchio, per la delegazione regionale Sicilia dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, nonché organizzazioni ecologiste e della cultura locale, come l’assoEditore ciazione Costarelli, quella dei Cento campanili e l’Opera dei pupi Associazione La Voce dell’Jonio Turi Grasso. Via Mons. Genuardi, 14 Ognuno di noi può scegliere ogni giorno, con la sua parteci95024 Acireale pazione a iniziative benemerite, con ogni acquisto ragionato che Iscrizione Tribunale Catania fa, ogni scarto che produce e sa smaltire correttamente ed ogni n. 220 del 5/4/1958 azione che ricade sulla collettività, se contribuire a costruire Iscrizione al ROC qualcosa che aiuti il presente e ponga basi migliori per il futu(Registro operatori della ro dei nostri territori, oppure restare nell’apatia di una colpevocomunicazione) n° 22076 le rassegnazione o, peggio, permettersi il lusso ingiustificato di pensare che la cura di quanto abbiamo attorno non ci riguardi sempre e comunque personalmente. Purtroppo, come ci ricorRedazione da Papa Francesco nella “Laudato si’”, documento fondante per Via Mons. Genuardi 16, 95024 l’ispirazione del nostro convegno, “molti sforzi per cercare soAcireale - Ct (casella post. 174) luzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non tel. 095601992 solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri. www.vdj.it Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra lavocedelljonio@hotmail.it i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche’”. Il programma completo di orari, sessioni e specifiche Abbonamento annuo modalità di partecipazione per i giornalisti iscritti, sarà visualizOrdinario euro 12,00 zabile sia sul sito della Voce dell’Jonio, www.vdj.it, sia sui portali Extra 20,00 - Speciale 50,00 della Diocesi di Acireale che della Fisc. L’invito alla cittadinanza, Sostenitore 100,00 da parte delle associazioni proponenti, è allora quello di partecipare e fare tesoro di un’occasione tanto originale e arricchente per la nostra realtà, ancora spesso troppo pigra e male preparata Conto Corrente Postale a leggere i segni di questi tempi, che richiedono buona informa7313800 intestato a zione e, soprattutto, replica di buone pratiche a tutti i livelli, per abbattere la pericolosa cultura dell’alibi e dello sterile rimpianto Associazione La Voce dell’Jonio che tenta troppo spesso il nostro territorio. Via Genuardi, 14

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Mario Agostino* Direttore per la pastorale della cultura della diocesi di Acireale

95024 Acireale Membro FISC - Federazione Italiana Settimanali Cattolici

Grazie ai sacerdoti Ogni persona, ogni storia è importante

Don Diego Conforzi, parroco di Sant’Ugo a Roma

35 mila sacerdoti diocesani, nelle parrocchie italiane, hanno scelto di donare la loro vita al Vangelo e agli altri. Per vivere hanno bisogno anche di noi. Doniamo a chi si dona.

Sostieni il loro impegno con la tua Offerta OFFRI IL TUO CONTRIBUTO AI SACERDOTI CON: Q versamento sul conto corrente postale n. 57803009 Q carta

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CHIESA CATTOLICA C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana


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Cultura e Spettacolo

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INFERNO DI DANTE Rivivono i personaggi più famosi nello scenario delle Gole dell’Alcantara

Terzine, musica, danza e fuoco L’impressione è stata davvero di scendere giù, nelle profondità dell’Inferno localizzato sulle rive dell’Alcantara dove, per poco meno di un’ora, il passato si è imposto sul presente e ha condotto lo spettatore a ripercorre il cammino letterario più famoso del panorama italiano. È lì, in prossimità dell’acqua cheta del fiume, con il suo scorrere lento ma costante e quasi ritmico, che i personaggi più famosi dell’ “Inferno” di Dante Alighieri e della sua “Comedìa” (Canto XVI, verso 128), hanno preso vita ed hanno rivissuto le loro pene, quelle stesse che, a dir vero, non hanno mai terminato di tormentarne le anime. Nella cornice naturale delle Gole, resa da anni più agevole al turista ed a chi ne voglia godere delle bellezze, si sta svolgendo, infatti, per il secondo anno, l’evento culturale, organizzato da Vision Sicily, con il sostegno di Gole Alcantara Parco Botanico e Geologico e dell’Associazione Albergatori di Taormina che, venerdì 27 luglio, ha visto il suo debutto. L’idea della discesa infernale si forma grazie al fatto che lo spettatore dapprima giunge sulla terrazza prospiciente il fiume, ne osserva dall’alto la sua singolare bellezza, custodita proprio dalle Gole e, poi, intraprende la discesa per congiungersi con l’acqua che risuona leggera. Nel momento in cui si arriva nei pressi dell’Alcantara il buio fa la sua parte e apre il sipario della rappresentazione. Gli attori, Liliana Randi, Davide Sbrogiò, Angelo D’Agosta, Camillo Sanguedolce,

Giovanna Mangiù, Giovanni Santangelo, Luciano Fioretto, guidati del regista Giovanni Anfuso, ex direttore del Teatro Stabile di Catania, hanno coinvolto i presenti nel viaggio a ritroso tra le anime dannate. Una Beatrice in chiave moderna, con cappellino di paglia e vestito leggero, lo rende possibile, mediante il suo sogno, che, forse, come lei stessa comprenderà, tale non è. I famosi versi dell’opera poetica del 1300, risuonano chiari: “Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente” (canto III, versi 1-3). Quasi subito “la perduta gente” fa la sua comparsa, in atteggiamento sofferente e disperato, tra fuochi e lamenti, tra Dante stesso, che si erge su un’altura, Virgilio e Caronte, che cammina nell’acqua e con il suo bastone la percuote e la sparge con furia sui presenti. “Lasciate ogni speranza, o voi ch’intrate” (Inferno, canto III) si sente risuonare ed il contesto conferma la sentenza. L’incedere lento e triste di Francesca da Rimini, che

pare camminare sull’acqua e racconta la sua storia, ne scandisce l’eterno tormento, mentre il suo amato, Paolo Malatesta, le sta dietro. Ulisse guarda dall’alto di una roccia tutto l’ambiente mentre una scena forte attrae l’attenzione dei presenti: il conte Ugolino della Gherardesca è chino sulla testa dell’arcivescovo Ruggieri, suo compagno di pena, a martoriarla perennemente. Ad un certo punto si alza, racconta la sua triste storia e la terribile fine dei suoi figli. Lucifero, tutto oscuro nell’aspetto, spiega le sue ali verso il regno di cui è signore. Uno spettacolo realizzato grazie, oltre che a all’impegno degli attori, a quello di Riccardo Cappello, autore dei costumi e delle scenografie, Nello Toscano per le musiche originali, Patrizia Perrone Maimone per le coreografie, Agnese Failla, aiuto regista e Davide Pandolfo assistente alla regia. Tanti gli arricchimenti della rappresentazione: l’esibizione degli artisti del fuoco, dei suonatori di timpani e tamburi del Gruppo Sbandieratori di Motta Sant’Anastasia, dei danzatori dell’Arte Balletto Academy, nonché gli effetti pirotecnici di Alfredo Vaccalluzzo. La rappresentazione di ieri sera, sabato 28, e quella di oggi, domenica 29, chiuderanno il primo appuntamento. A seguire gli spettacoli del 3-4-5 e poi del 10-11-12 agosto, alle ore 21, 22 e 23 daranno possibilità a quanti siano interessati di prendere parte all’originale evento, calandosi nell’Inferno dantesco

Parrocchie Proiezioni a “San Paolo” di Acireale 4 film per riflettere e stare insieme

Soddisfatto del primo incontro di “CineComunità-Le domeniche al campetto”, tenutosi nel campo sportivo della chiesa di “San Paolo”, Acireale,il parroco monsignor Sebastiano Raciti è molto ottimista per gli appuntamenti che si terranno nelle prossime settimane. “CineComunità” è una novità per i parrocchiani della chiesa di “San Paolo”, nasce quest’anno ed è un appuntamento domenicale gratuito, che consiste nella proiezione di alcune pellicole a noleggio, il cui scopo principale è di coinvolgere le persone sole, gli anziani, o semplicemente chi vuole passare un po’ di tempo costruttivo in compagnia: il loro slogan, infatti, è “Racconti, immagini ed emozioni per riflettere e stare insieme”. La prima pellicola ad essere proiettata, alle 20,30, come tutte le seguenti, è stata “Andiamo a quel paese”, un film non troppo impegnativo che ha contribuito a mantenere un’atmosfera serena e spensierata nel primo incontro. Nel secondo è stato proiettato “Perfetti sconosciuti” il 29 luglio; seguirà, il 5 agosto, “La musica nel cuore” ed infine la sta.Rita Messina gione si concluderà il 12 agosto con “Il diritto di contare”.

SANTA VENERINA Riecco la rassegna all’aperto dello storico “Re d’Argento”

Tre serate di teatro a Dagala Sarà un “Re d’Argento” come sempre all’insegna del buon teatro. A dirlo sono i promotori della storica rassegna teatrale che ha affascinato il pubblico accorso sin degli anni ’90 a Dagala del Re e che quest’anno prevede tre rappresentazioni teatrali ad agosto più una serata conclusiva a settembre. Dopo una lunga pausa il Re d’Argento è tornato alla ribalta del panorama locale grazie agli sforzi dell’associazione Mondo Aperto onlus e di alcuni benefattori: “Lavoriamo durante tutto l’anno per riproporre un elogio alla sicilianità – ha detto Venera Contarino, presidente della Mondo Aperto onlus -. Ogni anno proponiamo degli spettacoli che toccano sfere artistiche sempre più ampie del nostro territorio: partendo col valorizzare l’arte teatrale e spingendoci al canto dialettale, alla poesia, al ca-

baret”. Quest’anno la rassegna teatrale si svolgerà nelle calde serate estive del 24-25-26 agosto. Ad aprire il sipario venerdì 24 saranno i patroni di casa “I nati per Caso”, compagnia nata all’interno dell’associazione e che raggruppa interpreti provenienti da Dagala del Re e dintorni, con la commedia dialettale in due atti “Pani, amuri e... tumpulati!” di Pietro Barbaro

con la regia e gli adattamenti di Venera Contarino. Sabato 25 agosto sarà la volta della compagnia “Ars Theatri” di Zafferana Etnea che porterà in scena la commedia dialettale in tre atti “Amara a cu ci capita!” di Rocco Chinnici, con la regia di Andrea Fichera e Mario Scandurra. Chiuderà, infine, la compagnia “La Collina d’Aci” di Pennisi con la comme-

dia dialettale in due atti “Tutto cominciò stamattina alle 8” di Saro Cristaudo, con la regia di Saro Cristaudo. Gli interventi musicali dei giovani musicisti emergenti locali Alfio Calì e Michele Licciardi faranno da cornice alle serate del cartellone teatrale. È ancora presto per conoscere i dettagli della serata conclusiva durante la quale verrà consegnato il premio Re d’Argento: “Sul palco ci saranno vari ospiti e testimoni. Punteremo come sempre a parlare bene della nostra amata Sicilia”, ci confida infine Venera Contarino, forza motrice del rinato premio. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Per maggiori informazioni si possono consultare le pagine Facebook della Mondo Aperto onlus e del Comune di Santa Venerina.

Ognuno di questi film non ha il solo scopo di riunire la comunità in un posto sano, come appunto, la parrocchia, ma anche di smuovere le menti e di far riflettere sull’importanza della vita, delle cose e delle persone. Un ringraziamento speciale da parte di padre Raciti va ai giovani adulti, come lui stesso li definisce, che lo hanno aiutato a concretizzare questa idea; senza il loro aiuto, nulla sarebbe stato possibile. “L’evento è gratuito perché è importante far capire alla gente che esistono luoghi dove ciò che hai in tasca non conta! Qui non ci sono porte chiuse”, sostiene padre Raciti e si augura che i prossimi appuntamenti domenicali coinvolgano sempre più persone, e che queste siano spronate ad aiutare la parrocchia a creare e sostenere diverse attività coinvolgenti ed utili alla comunità..

Domenico Strano

Daniela Selmi

ACICATENA Cinque film proposti dai gruppi giovanissini di San Giacono e Santa Maria della Consolazione alle comunità

Cineforum per due parrocchie nato dall’esigenza di comunicare Comunicare. Comprendere il vero significato di questa parola non è molto semplice e oggi ne sottovalutiamo il significato. La parola deriva dal latino “communicàre” e significa render comune ovvero far altri partecipi di una cosa. E’ bene chiedersi a questo punto: sappiamo noi usare i mezzi di comunicazione con responsabilità? La risposta a questa domanda è arrivata attraverso la visione dei film che abbiamo promosso mediante un “Cineforum” all’aperto nella parrocchia S. Maria della Consolazione di Acicatena, destinato ai giovani e agli adulti del nostro quartiere con l’obiettivo di sensibilizzarli ad un uso più consapevole dei social, essendo questi i mezzi maggiormente utilizzati per comunicare nel 21esimo secolo. Prima della visione di ogni pellicola, si stimolava il pubblico sul tema trattato dal film attraverso la proiezione di un video-clip accompagnato da domande, nell’intento di conoscere il punto di vista dei presenti. Il film che ha aperto la nostra rassegna cinematografica è stato “Disconnect” che affronta il tema del “Cybercrime”: l’obiettivo era quello di far conoscere le parti più oscure del web evidenziandone i rischi. E’ segueito il film “Che vuoi che sia”, una commedia italiana che ha invitato gli spettatori a riflettere sulla pubblicazione in rete di dati sensibil, quali possono essere immagini di vita privata.

Nel terzo film “Nerve” abbiamo avuto modo di comprendere come l’uso - abuso dei videogiochi possa avere conseguenze letali qualora sia esasperata la realtà virtuale. Per sensibilizzare il pubblico sul tema della fiducia all’interno di una coppia, abbiamo proposto la visione del film “Perfetti sconosciuti” , che ha messo in evidenza come il cellulare possa essere il ripostiglio di una vita pubblica, privata e segreta.

Infine, l’ultimo film della rassegna “Cyberbully”, ha affrontato il tema del “Cyberbullismo”, tema molto vicino alla vita di noi adolescenti, spesso colpiti nei social da forme di diffamazioni aggressive. Con questa rassegna cinematografica abbiamo dunque voluto sottolineare come un uso distorto dei social possa compromettere anziché agevolare le relazioni umane, specie qualora la comunicazione virtuale e reale perda i valori di riferimento essenziali. Alla fine della rassegna i partecipanti hanno compreso che essere cittadini del web comporta il rispetto di regole comportamentali che non offendano la dignità umana. Francesca D’Anna e Giorgia Tropea Gruppo giovanissimi delle parrocchie Santa Maria della Consolazione e San Giacomo Apostolo


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SARÀ UN SUCCESSO PER TUTTI. A grande richiesta torna TuttixTutti, il concorso che premia le migliori idee per aiutare chi ne ha più bisogno. Iscrivi la tua parrocchia e presenta il tuo progetto di solidarietà: potresti vincere i fondi* per realizzarlo. Per partecipare basta organizzare un incontro formativo sul sostegno economico alla Chiesa cattolica e presentare un progetto di utilità sociale a favore della tua comunità. Parlane subito col parroco e informati su tuttixtutti.it

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2018 Il concorso è organizzato dal Servizio C.E.I. per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

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Interviste

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CANONICO PAPPALARDO Ordinato sotto un bombardamento a S. Maria Ammalati, parla dei 75 anni di sacerdozio

”Vivo, soffro, muoio e risorgo con Gesù” Lui non è un prete come gli altri. È un “secolare” perché, oltre ad avvicinarsi ai cento anni, appartiene a quella fetta di presbiterio nata dopo la prima guerra mondiale e “forgiatasi” durante la seconda. Di quest’ultima ne ha vissuto i drammi sin dal giorno della sua ordinazione. Stiamo parlando del canonico Salvatore Pappalardo (Aci Catena, 8 novembre 1920), 75anni di sacerdozio sulle spalle, dalla dialettica spigliata e dalla memoria per nulla sbiadita. Lo abbiamo incontrato e intervistato a casa della sorella a S. Maria Ammalati, dove trascorre le sue giornate immerso nell’aria di campagna. Partiamo dalla sua infanzia. “Io sono nato in un mondo di ecclesiastici, un mondo di persone devote, mio zio era parroco e amico intimo di altri sacerdoti che frequentavano casa mia. Non potevo non aspirare a diventare anche io sacerdote. Frequentavo la Matrice di Aci Catena, la chiesa della Consolazione dove era parroco mio zio e San Filippo dove c’era il mio confessore. Superate le scuole elementari diventai un alunno esterno del seminario di Acireale. All’età di 15 anni sono entrato in seminario ma trovai un ambiente che non era consono alle mie abitudini. Per il vitto, per l’arredamento e via dicendo. Basti pensare che c’era una sola grande vasca da bagno…” Ci parli del giorno della sua ordinazione. “Il giorno della mia ordinazione sacerdotale era stato concordato per il 10 luglio 1943. Senonché quel giorno le coste siciliane furono scenario dello sbarco degli alleati. Dalla cronistoria del parroco di allora di S. Maria Ammalati si apprende che quel giorno ci furono continue incursioni aeree e notti agitate segnate dal frastuono delle bombe e delle artiglierie. Altro che ordinazione sacerdotale! Fu tutto sospeso” E come andò a finire? “Otto giorni dopo il parroco di allora Mariano Vasta scriverà sul proprio taccuino: ‘causa emergenza, il vescovo monsignor Salvatore Russo tiene ordinazione in questa parrocchia e impone le sue mani sui novelli Pappalardo Salvatore da Aci Catena, Urso Salvatore da Aci S. Antonio, Urso Francesco da Aci Catena, Girone Francesco da Aci Castello, Belfiore Francesco da Aci Castello’. Ricordo il giorno della mia ordinazione come se fosse ieri. Fuori lo sparo dell’artiglieria e sui cieli il rumore degli aerei che passavano sopra la chiesa di Santa Maria Ammalati. Oggi gli unici superstiti di quel giorno siamo io e mia sorella, attori e testimoni al tempo stesso”. Lungo il suo cammino non ha incontrato solo le chiese. Non è così? “Una volta ordinato il vescovo mi mandò a studiare all’Università Cattolica di Milano dove mi laureai in Teologia romanza e moderna. Avevo già avuto alcuni incarichi parrocchiali ma ben presto la mia missione fu quella di insegnare nelle scuole. Rientrato in Sicilia fui chiamato a insegnare lettere al Collegio San Michele di Acireale. Ebbi sin da subito la sensazione che i ragazzi fossero più grandi di me e provai uno stato d’animo strano”. Quale è stata l’esperienza scolastica più

Giusi Brischetto, candidata sindaco: “Non è facile fare Lega in Sicilia” E annuncia l’apertura di sede ad Acireale

onerosa e che le ha riservato le maggiori soddisfazioni? “Sicuramente quella al “Carlo Gemellaro” di Catania, il più grande istituto del capoluogo etneo. All’epoca contava oltre duecento insegnati e 3mila alunni. Iniziai il mio servizio di preside nel 1972 all’età di 52 anni. Quella scuola al mio arrivo era un disastro perché ognuno lì comandava. Dopo diverse denunce alla procura e dopo aver adottato alcune decisioni difficili ma urgenti la scuola cominciò a funzionare”. Cosa si prova ad avere sulle spalle 75 anni di sacerdozio? “Ho voluto celebrare il mio 75esimo anniversario di ordinazione sacerdotale qui a Santa Maria degli Ammalati dove ho celebrato la mia prima Santa Messa. Non ho voluto la presenza di autorità e vescovi. Solo io, il parroco don Marcello e la Madonna. Solo così ho provato quelle stesse emozioni di gioia, di felicità, di soddisfazione che provai quel 18 luglio 1943”. Il giorno dell’anniversario a cosa ha pensato? “Ai miei confratelli e a tutti quelli che erano con me quel giorno. Si è trattato di una commemorazione e non solo della mia ordinazione sacerdotale. Ho pregato e ho ricordato tutti coloro che sono morti durante la guerra”. C’è la figura di un santo che la colpisce o un passo del Vangelo che la rappresenta? “Sono stato creato a immagine e somiglianza di Gesù Cristo e forse indegnamente percorro la sua stessa via. Vorrei far mie le parole di Paolo per poter affermare anche io che nasco, vivo, soffro, muoio e risorgo assieme a Nostro Signore” Stiamo vivendo la preparazione al Sinodo dei giovani. Cosa direbbe ai ragazzi di oggi? “L’altra sera mi sono commosso perché alla televisione, durante la recita del santo rosario di Lourdes ho visto un giovane pregare. Non avevo mai visto ciò. Ho visto i bambini, le donne pregare ma i giovani no. A loro dico di pregare e di fare della preghiera un aspetto centrale della loro vita. Vera preghiera non formalità, pregare per comunicare sinceramente con il Signore. Un’ultima domanda. cosa vorrebbe raccomandare ai giovani seminaristi? “Una volta diventati sacerdoti, educate i vostri fedeli alla carità. Impegnatevi perché la carità sia al centro di tutto”.

Giusi Brischetto che nelle recenti elezioni amministrative, svoltesi ad Acireale il 10 giugno 2018, si è presentata come candidato sindaco con la sua lista “Salvini premier”, ha preso parte al recente raduno di Pontida. L’annuale raduno della Lega nello storico scenario della città che fu la sede del giuramento di Pontida del 7 aprile 1167. Molte le presenze siciliane a Pontida tra cui il presidente della regione onorevole Nello Musumeci e, appunto, Giusi Brischetto. Dunque, chi meglio di lei può raccontare cosa sia successo nel raduno appena concluso ed esprimere il proprio pensiero su alcuni temi fondamentali del partito che, con la presenza nel nuovo governo, ha un ruolo di primo piano nella politica nazionale. Vuole raccontarci la sua personale esperienza al raduno 2018 della Lega, sia da privato cittadino che da politico? Intanto con Pontida 2018 non è più Lega Nord ma solo Lega Salvini premier, per il tesseramento stiamo aspettando il nuovo statuto ed il simbolo. E’ stata una esperienza interessante, la sera prima del’evento il clima fra i partecipanti e i leader era informale, Salvini rideva, scherzava con tutti noi, onorato del fatto che abbiamo fatto tanti chilometri per esserci a questo importante appuntamento. Siamo arrivati con un camper portando tanti prodotti della nostra terra per lo stend della Sicilia. Lo hanno visitato in tanti, lombardi, piemontesi. Quello che sta facendo Salvini nella Lega nessuno lo aveva fatto prima. Salvini vuole una Italia unita, con gli italiani che devono essere al primo posto. Il 19 dicembre 2014 Salvini fonda il movimento “Noi con Salvini” come soggetto politico a sostegno del segretario del centro e sud Italia. Nelle regionali del novembre 2017 la Lega si presenta in una lista unica con Fratelli d’Italia ottenendo il 5,65% dei voti, 4 seggi di cui 1 a “noi con Salvini” Che pensa di questo risultato? Non è facile essere in Lega in Sicilia oggi, sarà più facile in futuro. Salvini sta facendo molto. Non voglio dire che al sud è facile votare Lega ma oggi è possibile votare Lega anche da parte nostra, gente del sud. Lo statuto approvato il 20 giugno del 2015 all’articolo 1 recita: “movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana. Cosa ne pensa e che novità ci sono a tal proposito? Si deve rifare lo statuto, siamo una nazione, siamo tutti insieme, siamo tutti uguali, anche in Sicilia abbiamo sempre voluto l’autonomia della Sicilia, abbiamo un governo, i parlamentari, di cosa ci scandalizziamo! La Lega si è sempre schierata contro i matrimoni e le adozioni gay. Il politico leghista Sergio Divina ha dichiarato: “un figlio gay è una disgrazia”. La Lega è vicina a questo pensiero o è stata solo l’esternazione personale di un esponente del partito? La Lega è per la famiglia tradizionale, come la Chiesa è per la famiglia tradizionale, nessun senso di omofobia però, nessun senso di discriminazione, noi siamo uno stato cattolico, noi siamo per il crocifisso in chiesa, quando andiamo in una moschea noi rispettiamo il loro credo perché bisogna rispettare le regole di quel popolo. Salvini da ministro dell’Interno ha proposto il censimento dei Rom, il ministro della salute Giulia Grillo ha dichiarato: “ ogni politico e ogni leader ha il suo modo di esprimersi”. Cosa pensa a tal proposito? Gli italiani vengono censiti. Dunque di cosa stiamo parlando? E’ giusto avere all’interno dello Stato italiano persone non censite e non sapere cosa fanno? Non può funzionare così. I Rom sono un popolo all’interno dello Stato italiano ma non sono censiti, non sappiamo dove sono e se i loro bambini vanno a scuola. Se io vado in America o Francia o Belgio io devo dare un documento entrando in questi paesi come ovviamente in tutti gli altri, se vado a dormire in un albergo devo dare un documento prima di prendere possesso di una stanza e l’albergatore ha il dovere di comunicarlo agli organi di polizia. E’ solo una scusa. L’Italia fino ad oggi è stata la terra di tutti e di nessuno, ma così non può funzionare, bisogna rispettare le regole. E sul tema dell’immigrazione? Qualcuno quando si parla di immigrazione travisa le parole di Salvini. Il mio bisnonno è andato in America come immigrato, prima di andare lì doveva sapere dove alloggiare, cercare lavoro, è stato 40 giorni in quarantena prima di poter ufficialmente entrare, con rispetto della terra che lo stava accogliendo. La Lega è contro l’immigrazione clandestina, senza regole. Le regole sono fondamentali. Ed infine che progetti ci sono per la Lega di Acireale? Presto apriremo la sede, stiamo già lavorando ad alcuni progetti di riqualificazione per la città, purtroppo non siamo in consiglio comunale, ma siamo ad Acireale un movimento molto giovane. Secondo me siamo stati anche premiati, anche se qualcuno sostiene il contrario. Io personalmente ho avuto il 4,4% di consensi in 30 giorni di campagna elettorale e in una città in cui quasi non esisteva la Lega. Noi siamo vigili sull’operato dell’amministrazione. Saremo presenti per le cose positive, proporremo e daremo le risposte che la città vuole per le cose che non siano di crescita per la città. Concludo dicendo che a Pontida uno dei rappresentanti di partito più anziani (è tesserato da ben 30 anni) ci ha regalato una bandiera di 6 metri della Lega che noi esporremo nella nostra futura sede. Gabriella Puleo

Domenico Strano

ANTONIO BORZÌ Il nuovo presidente del Rotary Club, succeduto a Giuseppe Di Prima, illustra le linee guida del suo programma

“Un anno dedicato al sociale”. E intanto un orto “Ciò che ci guida è il principio della collaborazione, del dare il proprio contributo, del creare insieme e diffondere agli altri i propri progetti, con il fine della crescita sociale e culturale”. Con queste parole, il neo-presidente, l’arch. Antonio Borzì (nella foto), definisce il principio ispiratore del Rotary Club di Acireale, presente sul territorio dal 1961, che oggi annovera 43 iscritti e ha sede all’Hotel Orizzonte. Ai primi di luglio si è svolto il “Passaggio della campana” dall’avv. Giuseppe Di Prima a lui, appunto, che terrà la carica di presidente fino al 30 giugno 2019. - Come è nata in lei la consapevolezza che poteva assumersi la responsabilità del ruolo di presidente? “Alle spalle ho un’esperienza precedente, maturata nel corso degli anni. Sono stato segretario del Rotary, per due volte di seguito, rispettivamente cinque e quattro anni addietro. È stato un passaggio graduale. Si conosce la vita del club, le sue condizioni interne e ci si appassiona. Ti lasci coinvolgere. In passato avevo già rinunciato alla carica di presidente ma, se vivi dentro il club, è una cosa che poi scatta naturalmente e senti di doverla fare. - Qual è l’aspetto che l’attrae maggiormente? “Quello del coinvolgimento in un impegno sociale a tutto tondo, volto ad iniziative culturali, che sviluppa i rapporti con i soci e con la città”. - Ci saranno, dunque, per quest’anno di attività, progetti volti al bene comune che il club proporrà, riguardanti la cittadina acese? Certamente. Ogni anno, con il cambio del presidente, diverse sono state le iniziative. A settembre partirà il progetto ex novo “Semi di integrazione”, finanziato dal distretto Rotary 2110, Sicilia e Malta, e con i fondi di Rotary Fondation. Si tratta di realizzare nel concreto un orto, insieme ai ragazzi minori migranti della cooperativa “Il nodo”, quella presente ad Acireale, del presidente Fabrizio Sigona. Con loro abbiamo condiviso il progetto e faremo una sorta di orto sociale, con la partecipazione di neo-laureati agronomi. È previsto anche l’intervento della scuola “Galileo Galilei”. Faremo vari incontri con i ragazzi e varie attività. Utilizzeremo l’umido per poi fare il compostaggio,

realizzeremo alcune lezioni didattiche proprio sul luogo. Cureremo un orto vero e proprio, i cui prodotti finali verranno distribuiti alle associazioni che ne hanno bisogno o potranno essere messi in vendita nell’ambito del territorio. È un momento di istruzione per i ragazzi, di cooperazione e di integrazione. - Un’iniziativa che coniuga il rispetto dell’ambiente con l’educazione all’altro, a chi viene da un altro paese e che coinvolge i ragazzi delle scuole… Questo progetto dai risvolti sociali è legato ad un altro dal carattere distrettuale, intitolato “Contro lo spreco alimentare”. È realizzato a livello nazionale e prevede incontri con gli studenti della Paolo Vasta. In particolare interesserà le ultime due classi elementari e la prima e la seconda classe delle medie, ha la finalità di formazione, di educazione ad una sana alimentazione e un giusto approccio al cibo. - Le iniziative fin qui descritte mostrano l’attenzione rivolta ai giovani… Ci sono ancora altri progetti in tal senso. Siamo in contatto con il Liceo Classico di Acireale, per degli incontri con i ragazzi delle superiori. Le tematiche da affrontare riguarderanno due aspetti attinenti a questa fascia d’età: il disagio giovanile e le malattie sessualmente trasmettibili. Verranno degli esperti, per dire la loro, poter colloquiare con gli studenti e rispondere ad eventuali quesiti. Il tutto anche grazie al l’aiuto del Rotaract, i cui componenti sono giovani dai 18 ai 32 anni. Con loro stiamo portando avanti un ulteriore ed importante progetto dal titolo “Se bevo non guido”, che li vede presenti all’uscita delle discoteche con i palloncini alcolimetrici per fare i test ai ragazzi. Il nostro impegno è tutto volto al sociale, con l’attenzione distribuita ai diversi settori, fra cui quello della salute. Per questo in particolare, ci siamo attivati con il camper posteggiato in piazza Duomo per fare i test cardiologici contro ictus e infarti, alla presenza di specialisti a servizio della gente. Importante è, inoltre, per noi mantenere la collaborazione con gli altri club service e con l’Accademia degli Zelanti. Le nostre iniziative, infatti, mirano alla crescita della città ed anche al suo rilancio culturale. Rita Messina


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PIEMONTE ACQUI TERME L’Ancora ALBA Gazzetta d’Alba ALESSANDRIA La Voce Alessandrina ARONA L’Informatore - Il Sempione ASTI Gazzetta d’Asti BELLINZAGO NOVARESE L’Informatore - Il Ricreo BIELLA Il Biellese BORGOMANERO/OMEGNA L’Informatore CANELLI/ACQUI TERME www.vallibbt.it CASALE MONFERRATO La Vita Casalese CASALE MONFERRATO La Grande Famiglia CUNEO La Guida DOMODOSSOLA L’Informatore - Il Popolo Dell’Ossola FOSSANO La Fedeltà GALLIATE L’Informatore - L’Eco di Galliate

IVREA Il Risveglio Popolare MONDOVI’ L’Unione Monregalese NOVARA L’Informatore - L’Azione OLEGGIO L’Informatore - Il Cittadino Oleggese PINEROLO L’Eco del Chisone PINEROLO Vita Diocesana Pinerolese SALUZZO Corriere di Saluzzo SUSA La Valsusa TORINO www.agdnotizie.it TORINO La Voce e il Tempo TORTONA Il Popolo VARALLO SESIA L’Informatore - Il Monte Rosa VERBANIA INTRA L’Informatore - Il Verbano VERCELLI Corriere Eusebiano

LOMBARDIA BERGAMO www.santalessandro.org BRESCIA La Voce del Popolo BRUGHERIO Noi Brugherio COMO Il Settimanale della Diocesi di Como CREMA Il Nuovo Torrazzo CREMONA La Vita Cattolica LODI Il Cittadino

MANTOVA La Cittadella MILANO www.chiesadimilano.it MONZA Il Cittadino PAVIA Il Ticino TREVIGLIO Il Popolo Cattolico VIGEVANO L’Araldo Lomellino

TRIVENETO BELLUNO L’Amico del Popolo BOLZANO Il Segno BOLZANO Sonntagsblatt CHIOGGIA Nuova Scintilla GORIZIA Novi Glas GORIZIA Voce Isontina PADOVA La Difesa del Popolo PORDENONE Il Popolo ROVIGO La Settimana

VALLE D’AOSTA AOSTA Corriere della Valle D’Aosta

TRENTO Vita Trentina TREVISO La Vita del Popolo TRIESTE Vita Nuova UDINE La Vita Cattolica VENEZIA Gente Veneta VERONA Verona Fedele VICENZA La Voce dei Berici VITTORIO VENETO L’Azione

EMILIA ROMAGNA BOBBIO La Trebbia BOLOGNA Bologna Sette CARPI Notizie CESENA Corriere Cesenate

FAENZA Il Piccolo FERRARA La Voce di Ferrara FIDENZA Il Risveglio FORLI’ Il Momento

LIGURIA GENOVA Il Cittadino

RAVENNA Risveglio Duemila REGGIO EMILIA La Libertà RIMINI Il Ponte SAN MARINO/MONTEFELTRO Montefeltro

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SAVONA Il Letimbro

ANCONA Presenza ANCONA www.chiesamarche.org ASCOLI PICENO La Vita Picena CAMERINO L’Appennino Camerte FABRIANO L’Azione FERMO www.lavocedellemarche.it

TOSCANA AREZZO/CORTONA/SANSEPOLCRO Toscana Oggi - La Voce di Arezzo FIESOLE Toscana Oggi - La Parola FIRENZE Toscana Oggi - L’Osservatore Toscano GROSSETO Toscana Oggi - Rinnovamento LIVORNO www.lasettimanalivorno.it LUCCA Toscana Oggi -Lucca 7 MASSA CARRARA/PONTREMOLI Toscana Oggi - Vita Apuana MASSA MARITTIMA/PIOMBINO Toscana Oggi - Dalla Maremma all’Elba MONTEPULCIANO/CHIUSI/PIENZA Toscana Oggi - L’Araldo Poliziano

IMOLA Il Nuovo Diario Messaggero MODENA Nostro Tempo PARMA Vita Nuova PIACENZA Il Nuovo Giornale

PESCIA Toscana Oggi - La Voce di Valdinievole PISA Toscana Oggi - Vita Nova PISTOIA La Vita PITIGLIANO/SOVANA/ORBETELLO Toscana Oggi - Confronto PONTREMOLI Il Corriere Apuano PRATO Toscana Oggi - La Voce di Prato SAN MINIATO Toscana Oggi - La Domenica SIENA/COLLE VAL D’ELSA/MONTALCINO Toscana Oggi - Siena-Colle Val D’Elsa-Montalcino VOLTERRA Toscana Oggi - L’Araldo

JESI Voce della Vallesina MACERATA www.emmausonline.it PESARO/FANO/URBINO Il Nuovo Amico SAN BENEDETTO DEL TRONTO L’Ancora SENIGALLIA La Voce Misena

UMBRIA FOLIGNO Gazzetta di Foligno PERUGIA/ASSISI/NOCERA UMBRA/GUALDO TADINO/CITTÀ DI CASTELLO/GUBBIO/ ORVIETO/TODI/TERNI/NARNI/AMELIA La Voce SPELLO La Squilla

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PESCARA/PENNE www.laporzione.it SULMONA Sulmona-Valva Diocesi

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MOLFETTA Luce e Vita OSTUNI Lo Scudo TARANTO Nuovo Dialogo TRANI In Comunione

CAMPANIA ACERRA La Roccia AVELLINO Il Ponte - Settimanale Cattolico dell’Irpinia AVELLINO www.ilpontenews.it CAPUA Kairos News CASERTA www.ecodicaserta.it CASERTA Il Poliedro

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NUORO L’Ortobene ORISTANO L’Arborense OZIERI Voce del Logudoro SASSARI Libertà TEMPIO/AMPURIAS Gallura e Anglona

CAVA DE’ TIRRENI Fermento ISCHIA Kaire LIONI Altirpinia NAPOLI Nuova Stagione NOCERA INFERIORE/ SARNO Insieme nell’Agro NOLA In Dialogo

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LOCRI Pandocheion - Casa che Accoglie MILETO/NICOTERA/TROPEA Comunità in Cammino REGGIO CALABRIA L’Avvenire di Calabria ROSSANO/CARIATI Camminare Insieme

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ACIREALE “Arte migrante”, una coinvolgente iniziativa di rispetto e amore per il prossimo a “San Camillo”

Accoglienza e condivisione OTIUM ET NEGOTIUM - 18

Sorella Luna che si nasconde Siamo in periodo estivo e – si spera – di ferie, di riposo, di “otium” per l’appunto, e il nostro Nino Ortolani riprende la sua rubrica proponendoci in termini chiari e concisi uno degli eventi astronomici più importanti dell’anno: l’eclisse totale di luna che abbiamo potuto osservare la sera del 27 luglio scorso.

Carissimo lettore, “L’eclisse più lunga del secolo”, “Vedremo la Luna tingersi di rosso-sangue”. Con titoli del genere i giornali degli ultimi giorni hanno preannunciato l’evento astronomico eccezionale che è stato visibile stavolta anche dall’Italia. Venerdì 27 luglio scorso, infatti, verso le 20,30, un quarto d’ora dopo il tramonto, ha avuto inizio l’eclisse di Luna: istante della “Luna piena” in cui il nostro satellite passa dalla parte opposta al Sole rispetto alla Terra. Il nostro pianeta, nel suo moto attorno al Sole, proietta due coni aventi come unico asse la retta che congiunge il centro della Terra col centro del Sole. Lo spettacolo ha avuto inizio con l’ingresso della Luna nella zona della penombra, quindi, penetrando nel cono dell’ombra, ha assunto un colore decisamente rosso; questa fase ha avuto la durata di circa 103 minuti! E il cielo sgombro di nuvole ha agevolato l’osservazione. L’eccezionalità del fenomeno è stata data dal fatto che ha interessato principalmente i ragazzini perché solo loro lo rivedranno quando avranno oltre settanta anni (la prossima eclisse come questa è prevista infatti nel 2100). Il giorno 13 luglio scorso si è avuta pure l’eclisse di Sole, ma non è stata visibile dal nostro Paese. È evidente il terrore degli antichi nel vedere “sorella Luna” tingersi di rosso. Ciò spiega il rispetto e la soggezione nei confronti di chi annunciava l’evento in anticipo. Sicuramente assistendo ad una eclisse di Luna, Aristarco ha potuto fare le sue scoperte in campo astronomico anticipando di circa quindici secoli la teoria Copernicana. Con l’augurio di potere trascorrere una buona estate, anche guardando ogni tanto il cielo, ricevi cordiali saluti da Nino Ortolani

Il centro d’accoglienza San Camillo di Acireale ha ospitato, sabato 21 luglio scorso, la terza serata di “Arte Migrante”. “Arte Migrante” è un’organizzazione di inclusione che, come altre di questo tipo, ha come obbiettivo principale quello di riunire persone di ogni genere, di dare valore alla diversità, di non fare distinzioni come accade nella società dei nostri giorni poiché, come sulle confezioni dei prodotti, si usa etichettare ormai anche le persone. La serata ha visto la partecipazione di migranti, bambini, persone senza fissa dimora, persone diversamente abili, studenti. E proprio in questo mix l’atmosfera d’accoglienza e condivisione si respirava a pieni polmoni. In una società votata al consumismo dove ognuno pensa al proprio ego, una realtà così diventa sempre più difficile da realizzarsi, eppure, questo ci dimostra che il sentimento di umanità resiste ancora. Ancora è presente, anche se sempre più in meno persone. L’evento si è svolto in tre momenti come prevede il progetto. Nel primo momento di presentazione, tutti i presenti, seduti a cerchio, hanno pronunciato il loro nome e una parola per loro significativa; alcune di queste sono state: pace, accoglienza, rispetto, famiglia, gioia. Nel secondo momento è stata consumata la cena, per la quale hanno contribuito i partecipanti preparando prelibatezze di vario tipo: primi, secondi, dolci. Infine il terzo momento, quello delle performances, è stato il cuore della serata. È proprio l’arte, in

tutte le sue forme, lo strumento attraverso il quale si realizza questa inclusione, in cui persone sconosciute tra loro diventano parte di un’unica bellissima realtà: momenti di canto, poesia ed esibizioni. La serata si è conclusa dopo l’arrivo di una comunità di migranti che ha eseguito della musica con diversi strumenti: tamburo, chitarra, kajòn e altri. Di nuovo si è formato un cerchio e questa volta per salutarsi augurandosi “buonanotte” in tutte le lingue presenti. Da mettere in evidenza è la presenza di giovani studenti che hanno saputo dimostrare vivo interesse per iniziative come questa e sono stati i primi a tenere le redini della serata, proponendo esibizioni che oltre all’ascolto sapevano creare anche

coinvolgimento. È stato un divertimento spontaneo e sano quello che ha animato i presenti. Sano – perché sì – per divertirsi non è necessario usare alcool o sostanze stupefacenti, come spesso si usa oggi, specie tra i giovani, ma basta poco: un posto accogliente, un po’ di musica, la voglia di condivisione e la compagnia giusta. “Arte Migrante”, che ha preso l’avvio nel 2015 in diverse città d’Italia, è un esempio di rispetto e amore per il prossimo, per ricordare che diverso non significa sbagliato, che le distinzioni non esistono, ma sono una nostra creazione perché in fondo siamo tutti uguali di fronte alla madre natura. Eugenia Castorina

CSVE La terza edizione a Catania dell’evento di solidarietà e partecipazione

“D’Estate Librino” coinvolge 300 bambini Un momento di aggregazione e socializzazione pensato per circa trecento bambini provenienti dai quartieri di Librino e San Giorgio. Una giornata diversa e di svago educativo – si legge in una nota stampa del Csve -, la manifestazione intitolata “D’estate Librino” svoltasi lo scorso 24 luglio e organizzata, con il supporto del Coordinamento catanese del volontariato, dalla Rete Sociale Librino, composta da associazioni di volontariato, sportive, culturali, di promozione sociale ed enti Religiosi che hanno deciso già da diversi anni di lavorare insieme per spendersi al servizio di un recupero sociale di questi territori, particolarmente bisognosi di attenzione istituzionale, mediatica e culturale. Una manifestazione, arrivata alla terza edizione, nata dalla volontà di rilanciare i valori della solidarietà, della partecipazione attiva dei cittadini e della cultura del bene comune, attraverso la creazione di un clima festoso e di animazione socioculturale rivolto ai bambini e alle famiglie del quartiere, che hanno beneficiato di momenti ludici finalizzati alla riflessione sulle caratteristiche della condivisione e

dello stare insieme. Presenti, oltre a una corposa rete di volontari delle reti sopra menzionate, a testimonianza di un’organizzazione articolata delle associazioni del volontariato interessate, il presidente della sesta municipalità che coinvolge i quartieri interessati dall’iniziativa, Alfio Allegra, l’assessore alle politiche sociali, Giuseppe Lombardo, e Santo Carnazzo, presidente del Vol.Si – Volontariato Siciliano. Se nei primi due anni la manifestazione è stata organizzata davanti alla sede

della Casa del Volontariato di Librino, quest’anno la rete sociale ha optato per i locali dell’oratorio Giovanni Paolo II di viale Grimaldi, volendo spostare l’attenzione anche nell’altra parte del quartiere, vicino San Giorgio. Tema scelto per quest’anno, “la magia dell’incontro”, per sottolineare l’importanza di aggregarsi in quartieri che tendono a vivere i rapporti stessi in verticale, come da urbanistica che li contraddistingue, con pochi spazi d’incontro se non quelli creati dalle realtà sociali e parrocchie presente a Librino.

LIBRI Presentata l’ultima pubblicazione del prof don novantottenne che si cela nei panni del protagonista Salvino Tornabene

La maestra Michelina nei ricordi più cari del can. Pappalardo Michelina Di Stefano, una maestra che è rimasta nel cuore dei suoi alunni e che ha continuato, anche dopo la fine del normale percorso scolastico a frequentare e a “seguire” molti dei suoi cari scolari, è la protagonista di una interessante opera del canonico professore Salvatore Pappalardo. E’ vero che il libro ha per titolo “Michelina Di Stefano”, è anche vero che la cara maestra è parte fondamentale delle pagine di questo volume, ma il protagonista che si cela sotto il nome di Salvino Tornabene è proprio il professore Pappalardo, unico e vero personaggio principale di questo affresco di ricordi. Pagina dopo pagina, scorre una lunga vita fatta di incontri, momenti di gioia e di ansia, scelte importanti e grandi successi nel mondo del lavoro, ricordando la prima insegnante, conosciuta nell’antico convento dei Frati Minori di Aci Catena, oggi sede del palazzo di città. La cara insegnante aveva un cognato sacerdote che sarà una presenza affettuosa e costante della vita di Salvino Tornabene: Giuseppe Barbagallo, canonico della Collegiata Santa Maria la Catena che tanti anni dopo, vedendo approssimarsi la fine della cara cognata Michelina, chiese all’amico Salvino di potersi trasferire nella sua abitazione a Santa Maria degli Ammalati, dove il canonico si era trasferito tempo prima, condividendo la bella casa con la proprietaria, la sua cara sorella. Nei ricordi dell’autore si fanno strada tanti nomi di sacerdoti che hanno contrassegnato un’epoca in cui le istituzioni religiose erano tante e non mancavano le vocazioni religiose. Don Gian-

luca Evaristo Coco di Santa Maria la Stella, lo zio Rosario Tornabene, parroco di Santa Maria della Consolazione, don Masino Leonardi, parroco di Giarre, insegnante di storia della chiesa in seminario e poi il vescovo monsignor Salvatore Russo, il nobile canonico Mariano Fiorini, insegnante di disegno e maestro di arte sacra in seminario, don Michele Cosentino, padre spirituale dei seminaristi e fondatore della Casa del Clero interdiocesana ad Aci Sant’Antonio. E l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Toccante il racconto dell’atteso giorno della Sacra Ordinazione che si sarebbe dovuta tenere il 10 luglio 1943. Quel giorno ben altri avvenimenti avrebbero sconvolto la vita di molte persone:

lo sbarco degli alleati in Sicilia poco dopo la mezzanotte. Soldati americani, canadesi e inglesi iniziarono da lì la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Il grande giorno per Salvino Tornabene venne posticipato al 18 luglio. Quello che emerge prepotentemente, pagina dopo pagina, è la vita intensa e piena di sinceri affetti del protagonista, gli episodi si susseguono e citarli tutti sarebbe impossibile, la sua grande capacità di insegnante e dirigente scolastico e la sua vita sacerdotale sono stati sempre accompagnati dalla presenza di figure solide e importanti. E poi si arriva all’ultimo toccante capitolo che racconta l’ultimo saluto tra Salvino e la maestra Michelina, ma è l’ultimo saluto? Egli dice: “Ma io non ero venuto per l’ultimo addio! Non dicevo addio, no, un addio! Ancora volevo starle vicino, ancora volevo sentire la presenza del suo giudizio, della sua parola, del suo affetto. Ancora! Ma io sento che lei mi parla ancora! Ancora, nel più intimo di me stesso”. La cerimonia di presentazione del volume si è svolta nella basilica di San Sebastiano in Acireale. Relatore il professore Giuseppe Speciale ordinario di Storia del diritto medievale e moderno dell’università di Catania. Il professore Speciale nella sua relazione ha sapientemente intrattenuto il pubblico presente portandolo pian piano, pagina dopo pagina, nella vita del protagonista. Presente oltre all’autore anche don Vittorio Rocca, decano dal 2015 della Basilica. Gabriella Puleo


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29 luglio 2018

dell’

Teatro Turi Ferro - Istituto San Luigi Via Galatea 92 - Centro storico di Acireale • ORGANIZZATO DA •

Ufficio per la Pastorale della Cultura

• IN COLLABORAZIONE CON •

Etica, verità e buone notizie al servizio dell’ambiente FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Seminario nazionale 2018 – Acireale (CT), 21-22-23 settembre

Venerdì 21 settembre 2018

Sabato 22 settembre 2018

16.00 - La Voce dell’Jonio: ieri, oggi… e domani di un’informazione da 60 anni al servizio della verità, dell’etica e delle buone notizie

- La sfida possibile dei comuni siciliani, tra raccolta differenziata ed economia circolare;

* Mario Agostino, Direttore Ufficio pastorale cultura Diocesi Acireale

Modera Orazio Vecchio - Delegazione Sicilia Comunicazione Pubblica e Istituzionale.

* Stefano Alì, Sindaco di Acireale;

16.00 - Etica, lavoro e finanza al servizio dell’ambiente: investimenti e pratiche di successo e responsabilità;

* Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana;

(Seconda sessione Scuola di Economia Civile Diocesi di Acireale):

* Giovanni Mammino, Vicario diocesi di Acireale - Il contributo storico all’etica e alla verità: la storia della Voce dell’Jonio;

* Federica Loconsolo, Responsabile Institutional and Int. Business Development di Etica Sgr Finanza etica: storia possibile e redditizia per tutti;

* Giuseppe Vecchio, Direttore della Voce dell’Jonio- La Voce dell’Jonio oggi;

* Paola Riccioli, fondi d’investimento Azimut, e delegati SGR Vontobel – Proposte di finanza al servizio di progetti ambientali.

18.30 - Inizio Scuola di Economia Civile diocesana: ospite Ugo Biggeri, Presidente di Banca Popolare Etica - Buone notizie: esiste una “Banca etica”?

* Antonio Diana, Presidente D&D HOLDING Fare impresa al sud, tra etica e ambiente.

Sabato 22 settembre 2018

• ED IL CONTRIBUTO DI •

Jonio

9.00– 13.00 - Governare la cura della casa comune * Alberto Pierobon, Assessore Regione Sicilia Un piano per la Regione Sicilia: limiti, opportunità e richieste; * Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale Custodia e valorizzazione del creato a partire dalla Laudato si’; * Biagio Bisignani, Presidente SRS gestione rifiuti Area metropolitana Catania Modera Sebastiano Patti, economia ambientale – Univ. di Catania. * Tavolo dei Sindaci dei comuni più virtuosi dell’area etnea per politiche ambientali: Salvo Greco (S.Venerina), Filippo Drago (Acicastello), Alfio Russo (Zafferana)

Domenica 23 settembre 2018 9.00 – 11.30 - Fare sistema per l’ambiente: dalla Laudato si’ ai progetti di valorizzazione del territorio con associazioni e università * Letizia Franzone, teologa – La responsabilità diffusa nella cura della casa comune, a partire dall’enciclica Laudato si’; * Rosario Faraci, dipartimento Economia Univ. di Catania-Valorizzazione del patrimonio ambientale in Sicilia orientale, esperienze e prospettive; * Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia- Progetto Ecoforum in Sicilia. Conclude Adriano Bianchi, presidente nazionale Fisc

Maggiori Informazioni su www.vdj.it


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