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Anno LVI - N. 4
Domenica, 14 aprile 2013
LA Jonio VOCE 1,00
Spedizione in a.p. 45% Autorizz. Dir. Prov. P.T. CT.
Con Papa Francesco
www.vdj.it - redazione@vdj.it
Periodico cattolico fondato da Orazio Vecchio
ACIREALE
Una nuova primavera spira da Roma sul mondo Tra gli stralci di un inverno gelido ed un cielo triste di nuvole grigie che sembrano non voler lasciar il posto al luminoso sole, una nuova Primavera fa il suo timido ingresso nella nostra storia… Una nuova primavera che ha esordito spalancando le finestre, sulla piazza San Pietro di Roma, della Loggia delle
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ACIREALE
Belfiore - Di Paola propone come rilanciare “Il più bel Carnevale” e il Comune rilancia Dario Liotta
ACICATENA
Barbagallo, Sciuto Sciacca e Pulvirenti presentano alla Fidapa i “mascheroni”
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Chiara Principato
Serata per ricordare Michele Pricoco fotografo-letterario catenoto-acese
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Angela Pirronello
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Acireale, far turismo si deve Domenica 21 convegno della Confcommercio potenzialità e progetti
Benedizioni il 13 marzo scorso, assumendo un volto, una voce… Una voce tanto attesa e desiderata, capace di riscaldare i freddi cuori, capace di ridonare la speranza celata dietro le sontuose erbacce della tristezza che l’inverno porta con sé… Una voce che ha squarciato il cielo chiuso dell’indifferenza, che ha illuminato sin da subito i volti degli uomini che quella sera guardavano in quel preciso punto… Una voce che ci ricorda che esiste la Speranza, la Verità, che ci esorta alla responsabilità di custodire l’Amore dentro di noi, di essere custodi gli uni degli altri, di essere custodi della belleza del Creato… Una voce che ci grida di non avere paura della bontà e della tenerezza… di credere con tutte le forze che Dio ci perdona …sempre… e che siamo noi a stancarci di chiedergli perdono… Una nuova Primavera è apparsa in questa nostra storia così sfiduciata e quasi a pezzi…, ed è apparsa tra noi indossando non le vesti
della potenza ma le vesti della semplicità e della debolezza della umiltà che diventa forza in Dio, è apparsa non con gli abiti della retorica umana, ma è venuta con la sobrietà del dire che è propria di quella Sapienza capace di confondere i sapienti di questo mondo… A noi spetta adesso il saper respirare a pieni polmoni la sua frizzante aria decisi a vivere pienamente ciò che le primi luci di questa nuova aurora ci ha ricordato… affinché questo mattino diventi … Giorno! Letizia Franzone
Acireale ha tanto da dare in quanto a offerta turistica, anche e soprattutto di carattere religioso. E’ quanto si propone di analizzare e lanciare con il convegno, che si terrà domenica 21 prossima, per iniziativa della nuova dirigenza della Confcommercio della città. L’evento si terrà, con inizio alle 10,30, nel convento di San Biagio, in parte ora adibito a resort, avente come tema il futuro di Acireale, le sue risorse, le prospettive di sviluppo di un’economia in gravissima crisi. I relatori sono figure di primo piano nel panorama nazionale: Maria Pia Bertolucci, il prof. Francesco Russo e il dott. Pietro Agen. Orazio Maltese (continua a pag. 2)
DIOCESI In occasione del 270° anniversario del voto cittadino per lo scampato pericolo della peste. Il 3 maggio digiuno cittadino
Ri-affidamento alla Madonna del Rosario Il prossimo 5 maggio 2013 si compiranno 270 anni da quando la città di Acireale fece voto nella chiesa di S. Domenico alla Madonna del Rosario, per essere risparmiata dalla peste. Nell’occasione si rinnoverà il ringraziamento dei fedeli con il ri-affidamento della diocesi alla Madonna del Rosario. Secondo il programma predisposto dal Rettore, can. Venerando Licciardello e dalla commissione della festa, in coincidenza con l’Anno della Fede, sabato 13 aprile, nella Basilica di S. Sebastiano,è stata inaugurata, con una conferenza del prof. Maurizio Vitella, la mostra dei gioielli della Vergine. La mostra, simbolo di un concorso di devozione della gente comune, ma anche della borghesia locale e dei nobili, resterà aperta fino al 3 maggio. In questa data, con la solenne esposizione del Ss. Sacramento e la Veglia serale di preghiera, presieduta dal can. Andrea Cutuli, Vicario Foraneo della Città, è indetto dal vescovo, mons. Raspanti, il ‘digiuno cittadino’,con frutti tradotti in una ‘Colletta’,di generi alimentari e diversi, organizzata nei due giorni successivi dal Consiglio Centrale di Acireale della Società San Vincenzo de’ Paoli.
DIOCESI
Per tutto il periodo della festa, inoltre, sarà attiva a S. Domenico la mostra fotografica ‘Gli atareddi d’a Madonna’,sulle edicole votive dedicate in città alla Vergine e curata da Tony Pavone, con inaugurazione lunedì 15 aprile. Domenica 5 maggio, dopo un ventennio, il venerato Simulacro della Vergine sarà portato in processione sull’artistico fercolo; ogni sera, dal 17 aprile al 2 maggio, una comunità ecclesiale cittadina sarà ai piedi della Vergine, con raduno presso l’edicola votiva in piazza Marconi, preghiera del Santo Rosario e processione verso la chiesa di S. Domenico, con la messa ed un momento di meditazione spirituale. Tra le altre iniziative, un concerto per pianoforte e violino, pianisti Cristina Spina e Damiano Licciardello, violinista Francesco Tusa, la rassegna polifonica A ‘ ll’Augusta Regina delle Vittorie’,la presentazione del libro ‘Il martirio del bagolaro’ di Rosario Russo, l’iniziativa ‘Pedalando in città’ ed il torneo calcistico di beneficenza ‘Un gol per la solidarietà’ dell’Associazione ‘Città Domani’ e due conferenze: ‘I Domenicani e il culto alla Madonna del Rosario in Acireale’, relatori lo storico Saro Bella e P. Giovanni Calcara O.P. presso la Basilica S. Sebastiano, e ‘Maria nel Mistero di Cristo’,organizzata dall’Istituto Siciliano di Bioetica, relatrice la teologa dott.ssa Anna Rosaria Gioieni. NandoCostarelli
LIBRI
Rosario, Andrea e Raffaele confermano la scelta vocazionale Ammessi all’Ordine sacro GRQ $O¿R 3ULYLWHUD
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ACIREALE
Presentato in Cattedrale ”L’ infinito nel cuore” Dialoghi sulla spiritualità del vescovo Raspanti Nando Costarelli
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DIOCESI Venerdì 26 aprile riecco l’iniziativa voluta da Seminario, Csi e Caritas e patrocinata dal Comune di Acireale
Una “Rete per la Caritas” (e per le famiglie in estrema povertà) Il Seminario Vescovile diocesano, in collaborazione con il comitato di Acireale del Centro Sportivo Italiano, la Caritas diocesana e con il patrocinio del Città di Acireale, ha organizzato per venerdì 26 Aprile 2013 la II edizione dell’iniziativa “Una Rete per la Caritas”, volta al sostegno del fondo di solidarietà per famiglie in estrema povertà. Salvo Raffa, presidente del CSI di Acireale, ha affermato che si tratta di un’iniziativa per sensibilizzare i giovani ai temi della solidarietà per aiutare concretamente chi vive in situazioni di difficoltà, non solo con donazioni, ma riscoprendo una partecipazione attiva che significa anche mettere a disposizione il proprio tempo a servizio dei più bisognosi. La manifestazione si articolerà in diversi momenti. Un incontro con Don Alessio Albertini, sacerdote impegnato nel mondo dello sport e consulente spirituale nazionale del Centro Sportivo Italiano, nonché fratello dell’ex centrocampista del Milan Demetrio Alberini che attualmente è vice presidente della FIGC. che si terrà alle ore 11.30 presso il Salone del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. Nel pomeriggio dalle ore 14.30 alle 18.00 avrà luogo un convegno per i consulenti ecclesiastici delle diocesi di Sicilia presso il Seminario Vescovile di Acireale dal titolo “Il ruolo del Consulente ecclesiastico nel CSI tra passato e
presente:quali prospettive per la pastorale del domani?”, nel quale interverranno Vito Corrado Di Lorenzo e Salvatore Maria Russo, Presidenti regionali del CSI, don Alessio Albertini, don Tony Adragna, Consulente ecclesiastico per la regione siciliana e il Vicario Generale di Acireale Mons. Guglielmo Giombanco. Alle ore 18.30, presso il Palazzetto dello Sport “Arturo Volcan” di Corso Italia, con ingresso gratuito, si disputerà il triangolare di calcio a 5 tra una squadra di alunni e docenti del Liceo Classico, una squadra di giovani Seminaristi e una rappresentativa dell’equipe della Pastorale giovanile della Diocesi. “L’intento dell’iniziativa è quello di creare una sinergia, una “rete” di collaborazione tra soggetti istituzionali e non, al fine di promuovere la cultura della solidarietà e di educare i giovani a significativi gesti di sostegno riscoprendo l’aiuto al prossimo come un valore imprescindibile, uno stile di vita su cui si deve basare la nostra società moderna”, ha sottolineato Salvo Raffa. Durante la manifestazione saranno raccolte donazioni per incrementare il fondo di solidarietà della Caritas e sarà premiata la classe che ha realizzato lo spot vincitore del concorso “Lo sport fa bene, fai il bene con lo sport” che nei prossimi giorni verrà trasmesso nelle reti televisive locali. Laura Pugliatti
“Botteghe di primavera” Gli scout ricreano un piccolo borgo nel cortile d’una chiesa Nino De Maria
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In Seconda
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RADICI E TRADIZIONI - 5 Rubrica di preghiere, feste e storia ...
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Jonio
ACIREALE - “Belfiore - Di Paola” propone, la Fondazione risponde
Resurrezione ad Acireale Carnevale da rilanciare Questa immagine esprime il messaggio che si vuole trasmettere con tale pagina: i resti di un
tempio greco con accanto l’albero di mandorlo in fiore rappresentano l’antico che fiorisce nella novità del presente…Così è della tradizione e della cultura di ogni popolo…tradizione e cultura che ne rappresentano le radici e come tali meritano di essere rivalutate e conosciute. E’bellissimo andare in giro alla ricerca di anziani che ti raccontano il passato…come si pregava…cucinava…giocava… lavorava…i loro volti s’illuminano nel ricordo…mentre il loro dire in siciliano…diventa una dolce melodia per chi li ascolta… Letizia Franzone
Proverbio del mese : Quannu u picciulu, ccu ‘ranni si metti a mala banna i vertuli appenni. Morale : Quando una persona più debole si mette con una persona più forte è prevedibile che perde. Preghiera del S. Rosario: 1° Mistero Glorioso N’tri jorna risuscitò da la morti triunfò comu regi triunfanti scarzarò li patri santi. O gran Virgini Maria, mi cunsolu assà cu Tia; 2° Mistero Glorioso Doppu poi quaranta jorna Gesù Cristu ‘ncelu torna e Maria cu li so amici si l’abbrazza e binidici. O gran Virgini Maria…; 3° Mistero Glorioso Deci jorna po’ passaru e l’Apostoli prigaru. Maria ‘nsemi li mantinni e lu Spritu Santu vinni. O gran Virgini Maria…; 4° Mistero Glorioso Vinni l’ura di partiri Maria
‘ncelu ja gudiri. Oh chi bella sorti fu morir ‘mbrazza di Gesù. O gran Virgini Maria…; 5° Mistero Glorioso Maria ‘ncielu triunfau, corpu ed arma in cielu intrau. Curunata fu Rigina di la Trinità divina. O gran Virgini Maria… Ricetta del mese: Viscotta cca ciciulena Ingredienti: 1 kg. di farina, 400 gr. di zucchero, 400 gr.di burro, 4 uova, 2 bustine di lievito per dolci, Sesamo. Disporre a fontana la farina e aggiungervi tutti gli ingredienti a temperatura ambiente. Impastare bene e quando il tutto è bene amalgamato, formare dei bastoncini di circa 1 cm. Di spessore e 2 cm. Di lunghezza e posarli nel sesamo. Mettere in una teglia, foderata con carta forno i biscotti e infornare per circa 20 minuti a 180° in forno preriscaldato.
DOMENICA 21 APRILE GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI
Una voce che chiama e dà gioia
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Nella Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra domenica 21 aprile 2013 cerchiamo prima di tutto di entrare nelle parole, di carpirne il significato più vero e autentico. Quindi domandiamoci cos’è e cosa significa la parola vocazione. Vocazione significa semplicemente - nel senso più generale - una voce che chiama, che invita, che si fa udire da coloro che sono in ascolto. La chiamata è rivolta naturalmente a chi c’è, a chi è vivo. È per questo che la vocazione crea di per sé un collegamento tra chi chiama e chi ascolta. Di una cosa del genere abbiamo bisogno tutti. Ognuno di noi infatti avverte la necessità di un rapporto; la solitudine, il deserto silenzioso e arido, l’anonimato indistinto sono come un annullamento del proprio essere, come una vera e propria morte. Sentire allora una voce che chiama è stabilire una relazione e dunque questo ci dà la possibilità di renderci conto diesistere,diesserci.Unavoce chechiama,chesiindirizza a te e pronuncia il tuo nome, porta gioia perché ti fa scoprire una conoscenza che può essere, nell’aspettativa sognata e presagita, addirittura amore, o almeno amicizia. Comprendi - alla chiamata - di essere già conosciuto. Se nessuno ti chiama per nome è come se non ci fossi; sei niente e nessuno è in rapporto con te. La vocazione così come la si definisce a livello nazionale per questa giornata, ha il pregio di far conoscere un’esperienza che molti hanno fatto: quella di sentirsi chiamati e quindi di esserci e di prendere coscienza della propria identità. Ancor di più la giornata rivela e fa intendere – “Progetta con Dio… Abita il futuro” – che chi chiama ci conosce e lo fa perché ci ama ed ha qualcosa da proporre: un progetto e un futuro. Questo qualcuno è nostro Padre e il nome – il nostro
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Direttore responsabile Giuseppe Vecchio Editore Associazione La Voce dell’Jonio Via Mons. Genuardi, 14 95024 Acireale Iscrizione Tribunale Catania n. 220 del 5/4/1958 Iscrizione al ROC (Registro operatori della comunicazione) n° 22076 Redazione Via Mons. Genuardi 16, 95024 Acireale - Ct (casella post. 174) tel 095601992 - fax 095606182 www.vdj.it - redazione@vdj.it lavocedelljonio@hotmail.it Stampato da Eurografica srl Strada Statale 114 Orientale Sicula Riposto 95018 Riposto - tel 095931661 Abbonamento annuo Ordinario euro 20,00 Extra 35,00 - Speciale 50,00 Sostenitore 100,00 Conto Corrente Postale 7313800 intestato a Associazione La Voce dell’Jonio Via Genuardi, 14 95024 Acireale Membro FISC - Federazione Italiana Settimanali Cattolici
– che lui pronuncia è il segno evidente di un rapporto di conoscenza, di amore; il segno di un legame profondo. Un Padre che chiama per nome già di per sé indica l’aspetto affettivo di un rapporto che apre a dolcezze d’amore, a consolazione e a gioia. Chi ha sperimentato questa chiamata paterna ha provato tutto questo. La vocazione diventa un incontro che apre alla conoscenza profonda di se stessi e aiuta ad avvertire, anche se in forme da sviluppare e da approfondire, il senso del cammino che si ha davanti. È la fede che ci dà la possibilità di questa esperienza perchélafedeèincontro,èrapportoequindinoi-seriusciamo a tener desta la fiammella del credere - arriviamo a udire la voce paterna che chiama e propone, nel rispetto della libertà di ognuno ma nello stesso tempo nel bene della persona, un progetto da esplorare. La testimonianza di chi ha fatto questo incontro, di chi ha udito la chiamata, è accompagnata dal sorriso perché quando si sa dove andare e il perché, allora il viaggio della vita diventa più gioioso e ricco di valore. La fede che in questo anno abbiamo cercato e cerchiamo di guardare con un’attenzione tutta particolare per meglio comprendere, vivere e sperimentare è il terreno, lo spazio privilegiato nel quale risuona la vocazione, la chiamata. Nella straordinaria e ricchissima diversità delle esperienze, dalla vita dono totale di sé, nella consacrazione o nella costruzione di un’avventura umana particolare e aperta alla vita, il dato ricorrente è comunque sempre e solo quello dell’amore. Bruno Cappato
Sono passati due mesi dalla fine dell’edizione 2013 del Carnevale di Acireale, ma ancora in città se ne parla e fioriscono proposte fresche e giovani per poter rilanciare al meglio la manifestazione. In tal senso, l’associazione culturale Belfiore – Di Paola, classificatasi seconda nella categoria B con l’opera “Carnevale con l’ossigeno”, ha avanzato delle proposte alla Fondazione del carnevale di Acireale. Incuriositi, abbiamo incontrato membri dell’associazione per capire le loro proposte ed è nata una discussione molto interessante e costruttiva. “Premettiamo a scanso di equivoci- hanno esordito- che la nostra lettera non è rapportabile alla classifica finale della kermesse ma piuttosto sono dei suggerimenti dettati dall’amore verso il carnevale”. L’associazione è composta da giovanissimi e tutti con esperienze pluriennali nel mondo della cartapesta; sono giovani, pieni di talento e di idee, che hanno percepito una certa flessione verso il basso di una delle manifestazioni più belle del panorama nazionale. Il loro appunto inizia con l’evidenziare l’illuminazione principale di piazza Duomo ed il tracciato luminoso di corso Savoia come uniche note rilevanti dell’ultimo carnevale, accusando, rispetto alle precedenti edizioni, una qualità non di alto livello dovuta forse al disinnamoramento dei giovani artigiani della cartapesta. “I capannoni, soprattutto quest’anno, hanno patito l’assenza dei giovani, il così detto ricambio generazionale , ci dice Rosario Di Paola. I ragazzi non si avvicinano più alle varie associazioni perché nessuno in questi anni ha lavorato in tal senso; manca un coinvolgimento della città e soprattutto delle giovani leve”. Proprio per colmare questa lacuna viene data voce alla proposta di questi giorni, cioè l’istituzione di una sezione sperimentale all’interno del locale liceo artistico, permettendo così agli alunni di poter usufruire di un laboratorio d’eccellenza per tutto l’anno scolastico; ma questa è solo una di tante idee.
“Mostra dei bozzetti con annessa presentazione dei carri; l’istituzione di un museo permanente dedicato al carnevale acese; revoca dell’attuale giuria a scapito di una più “tecnica” che sappia valorizzare e capire il lavoro degli artisti valutandoli secondo canoni professionali; incentivazione alla formazione di attività commerciali incentrate sulla cartapesta; recupero ed adeguamento dell’attuale “cittadella” del carnevale. Tutte proposte che abbiamo rigirato alla Fondazione del Carnevale, nella fattispecie alla delegata del Presidente, professoressa Nives Leonardi, che riveste anche il ruolo di assessore alle Politiche scolastiche, culturali, turistiche e della gioventù, Pari opportunità, Comunicazione istituzionale e Rapporti con il volontariato del comune di Acireale”.
“Abbiamo chiare quale siano le difficoltà dei nostri maestri della cartapesta a cominciare dalle condizioni in cui versa la cittadella- ha sottolineato l’ass. Leonardi.- Mi preme ricordare che i componenti della Fondazione non percepiscono alcun compenso e il budget che ci troviamo a gestire è esiguo. Stesso discorso per i giurati che comunque ci garantiscono imparzialità e professionalità”. “Il fatto che gli stessi artigiani riconoscano un calo qualitativo delle opere mi rattrista- continua ancora l‘assessore Leonardi- Il pubblico che accorre al carnevale vuole rimanere a bocca aperta davanti ai giganti di cartapesta, questo ci consente di poter progettare il futuro. Ma è ovvio che la qualità delle opere e l’impegno dei maestri dev’essere sempre di alto livello; il carnevale sono principalmente loro”. “Riguardo al coinvolgimento
del liceo artistico di Acireale, l’idea è valida- commenta l’assessore- ma va confrontata con le esigenze del dirigente scolastico ed alla disponibilità di docenti in grado di costituire tale sezione sperimentale; coinvolgere quanti più giovani nel mondo del carnevale è utile e necessario, per questo mi attiverò in tal senso cercando di spingere affinchè si possano realizzare dei progetti. Auspichiamo di poter riorganizzare la Giornata della Creatività proprio all’interno della cittadella, in modo da riavvicinare i cittadini ad un luogo fondamentale nella tradizione della nostra Acireale”. A breve nascerà ad Acireale il Palazzo del turismo “questo ci consentirà di allestire mostre sul carnevale, intendendo questi spazi come un primo passo verso la nascita di un reale museo tematico, progetto esistente ma che aspetta da anni un finanziamento pubblico”. Tema fondamentale e sempre in primo piano è quello riservato alle condizioni strutturali della cittadella; la delegata del Presidente ci tiene a sottolineare che “siamo a conoscenza delle condizioni in cui versa la cittadella e, nonostante tutto, stiamo cercando di recuperare le somme necessarie alla riqualifica dell’area, consegnando così ai maestri un luogo ottimale nel quale concretizzare in tutta sicurezza la loro creatività. Ma non è cosa facile visti i tempi ed i tagli perpetrati dai vari enti, la mancanza di fondi ci costringe infatti a barcamenarci nell’organizzazione dell’evento facendo affidamento solo alle risorse pubbliche e degli sponsor”. E’ nota l’intenzione della Regione Siciliana di diminuire costantemente i finanziamenti alla fondazione e proprio per questo motivo si sta iniziando concretamente a pensare che il “bigliettamento” della kermesse acese, possa essere di fondamentale importanza al fine della sopravvivenza stessa. Il carnevale di Acireale è una delle poche speranze di rilancio economico culturale che restano al nostro comprensorio, speriamo nella sua salvaguardia ed al suo rilancio. Dario Liotta
dalla prima Turismo ad Acireale proposte Confcommercio La prima è presidente nazionale del Centro Turistico Giovanile, Russo è docente all’Università di Reggio Calabria in pianificazione dei trasporti, Agen è vicepresidente nazionale della Confcommercio. Lo scopo dell’incontro è proporre al Governo comunale e alla comunità acese un modello di sviluppo che generi possibilità di crescita economica compatibile, diffusa e duratura puntando sulle grandi risorse presenti nel territorio, tutelandole e valorizzandole: la storia, i monumenti, il paesaggio, l’arte, la cultura, l’artigianato, le Terme, l’agricoltura di qualità, il mare, l’Opera dei pupi, il Carnevale, etc. E’ incredibile che la nostra città possa essere in uno stato di profonda crisi, mentre vanta risorse di grande bellezza e di forte attrazione turistica : il mare ai nostri piedi, il vulcano più grande d’Europa poco distante, una biblioteca-pinacoteca ed un archivio storico ricchissimi di opere e documenti di grande valore storico-culturale, la bellezza delle nostre chiese, l’armonia estetica del nostro centro storico, un paesaggio ancora incantevole, malgrado le ferite inferte da uno sviluppo urbanistico selvaggio, il clima mite e generoso per gran parte dell’anno , la centralità geografica rispetto alle vie di comunica-
zione che ci vede vicini alle città più importanti e note della Sicilia orientale, come Catania e Siracusa, o alla località tra le più amate dai turisti come la bellissima Taormina. Sono evidenti le conseguenze delle scelte politiche sbagliate dei vari governi cittadini che si sono succeduti, delle associazioni di categoria che hanno guardato più agli interessi di una parte che a quelli collettivi, dei cittadini che non hanno chiesto servizi per tutti ma, spesso, favori personali. Tuttavia occorre cambiare strada, perché quella che stiamo percorrendo è evidentemente sbagliata, considerata anche la difficile realtà che viviamo. La beatificazione di un figlio del nostro territorio, padre Gabriele Allegra, le cui spoglie riposano nel convento San Biagio, sono un’opportunità in più per la nostra città per scoprire e ammirare la figura di questo umile e dotto frate, a noi contemporaneo, traduttore della Bibbia in lingua cinese, apprezzato in Oriente per le sue qualità umane e per la sua sapienza, che ha già costruito un ponte con i fratelli orientali ed ha guardato con rispetto la ricchezza di quella civiltà ora meno lontana. Ma non solo. La Cina, ora vista come un competitor spietato per le nostre aziende, potrebbe già essere una grande opportunità di sviluppo per tutta la
nazione, in particolare per la Sicilia e per Acireale, visto appunto il legame tra questo grande Paese e la nostra città, tramite il beato Allegra. Secondo uno studio recente, infatti, il 10% della popolazione cinese vorrebbe recarsi in Italia ad ammirare le bellezze storico-artistiche e monumentali. In termini numerici equivale ad una popolazione di circa 100.000.000 di turisti, ovvero un cinese e mezzo per ogni italiano. Questo può darci l’idea di cosa significa puntare sul turismo, quanta ricchezza entrerebbe nelle casse dello Stato, delle aziende e delle famiglie italiane. La Confcommercio di Acireale propone, appunto, di puntare sul turismo, che valorizza e preserva le nostre straordinarie risorse, aumenta la qualità dei servizi e quindi la qualità della vita dei cittadini che fruiscono per primi di un ambiente pulito, ordinato, decoroso, bello, vivibile. Dunque turismo, riapertura e rilancio delle Terme di Acireale, valorizzazione della Gazzena come polmone verde della città e luogo di particolare pregio naturalistico per un turismo sostenibile ed alternativo, insediamento di sedi universitarie per promuovere cultura ed avere la presenza costante di migliaia di studenti che creano un indotto economico, fondamentale per l’economia della città (vedi Enna, Siracusa ), ritorno della stazione ferroviaria nelle vecchia ubicazione in città e non in una anonima periferia, ed altro ancora sono le proposte che il presidente della Confcommercio di Acireale, dott. Mario Russo, presenterà in occasione del convegno alle autorità ed ai cittadini presenti, per il rilancio dell’economia della città. Orazio Maltese
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Cultura & Spettacoli
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ACICATENA Ricordato nella cittadina di origine dalla famiglia e da un gruppo di amici catenoti e acesi
Michele Pricoco “fotografo letterario” A vent’anni dalla morte il prof. Michele Pricoco è sempre vivo nei cuori, negli affetti di quanti lo hanno conosciuto. Questo affetto il motore che ha spinto la famiglia e un cospicuo gruppo di amici con la collaborazione del Kiwanis International Club di Acireale – divisione 2, e il patrocinio dei comuni di Acireale e Aci Catena ad organizzare un incontro per ricordare l’amore per Aci Catena la sua città di origine e Acireale sua città d’elezione. Non casuale la scelta della sede della serata, Palazzo Riggio destinato a divenire sempre più il cuore pulsante , artistico - letterario di Aci Catena e nella lungimirante volontà del sindaco Ascenzio Maesano “Cuore delle Aci”. I relatori professori Giuseppe Savoca, docente ordinario di letteratura moderna e contemporanea presso l’Università di Catania, Ignazio Leone docente emerito del liceo classico “Gulli e Pennisi” Acireale, Giovanni Vecchio dirigente emerito del liceo scientifico “Archimede” di Acireale, Alfonso Sciacca dirigente emerito del liceo classico “Gulli e Pennisi” Acireale, moderati dalla giornalista e scrittrice dottoressa Rita Caramma hanno tracciato il profilo di un personaggio passato alla storia culturale non solo locale. La vocazione poetica di Michele Pricoco, evidente fin dal-
l’infanzia, si è sviluppata nel tempo passando dalle poesie d’occasione alle poesie e alla prosa di genere. “Fotografo letterario” e fine interprete della società del suo tempo, capace di scavare nelle quotidianità e con sottile ironia trattarne le caratteristiche denunciarne gusti, mode, eccessi, Pricoco identifica e racchiude in sé tutte le peculiarità del catenoto doc.. Spirito libero, attinge in origine alla letteratura italiana (Verga e Pirandello) e alla grande letteratura europea, si discosta gradualmente dai modelli per affermare uno stile proprio, oggi degno oggetto di studi e di ispirazione. Gli interventi degli attori del “Officina D’Arte” del prof. Alfio Vecchio, Gianni Costa, Tina Leotta, e Antonio Spoto, hanno sottolineato la figura poliedrica del Pricoco. La capacità di sfruttare i media per ampliare il proprio campo di azione grazie all’esperienza presso emittenti private locali è emersa grazie ai video dell’archivio personale del prof. Giovanni Vecchio. La serata è stata allietata dal gruppo “I Beddi –musicanti di Sicilia” composto da Davide Urso, Gian Paolo Nunzio, Pierpaolo Alberghini, Santino e Daniele Merrino. Presenti altre al già citato sindaco di Acicatena, l’avv. Nino Garozzo, sindaco di Acireale, autorità civili e religiose. Angela Pirronello
ACIREALE Serata culturale Fidapa con Rosa Barbagallo, Gaetana Sciuto, Gesuele Sciacca e Franco Pulvirenti
Ecco i “mascheroni di Acireale” FIUMEFREDDO Un concorso
L’architettura e il barocco di Acireale, “museo a cielo aperto, fonte inesauribile di sorprese”, sono state L’associazione “Squadra per la solidarietà” celebrate durante l’incontro, “I madi Fiumefreddo di Sicilia bandisce la prima scheroni di Acireale” organizzato edizione del concorso di poesia inedita “Pri- dalla sezione acese Fidapa. L’evento mavera” avente come tema “La Fede”. Sono è nato grazie alla curiosità e all’intepreviste quattro categorie: 1^ Bambini della resse di quattro amici medici, Rosa prima e seconda classe della scuola prima- Barbagallo, Gaetana Sciuto, Gesuele ria (soltanto per questa categoria la poesia Sciacca e Franco Pulvirenti, che, pasè a tema libero), 2^ Bambini dalla terza alla seggiando per la città, “si sono senquinta classe della scuola primaria; 3^ dal- titi osservati dai profondi occhi dei la prima alla terza media; 4^ Adulti. I testi mascheroni” e hanno voluto approdovranno essere tassativamente inediti e fondire e condividere i loro studi sul non premiati in altri concorsi letterari, pena barocco siciliano ed acese. L’intensa l’esclusione. Ogni autore potrà inviare una esposizione sola poesia della lunghezza massima di 20 è stata acrighe, scritte a macchina o al computer in compagnata cinque copie, recanti i propri dati personali da fotogracompresa l’e-mail. I partecipanti dovranno fie scattate consegnare nella sede dell’Associazione in via per le vie, della Chiesa n. 68 in Fiumefreddo di Sicilia il talvolta di15 maggio 2013 dalle ore 16,00 alle 19,00 la menticate, propria poesia, la scheda di adesione e il re- della nostra golamento, sottoscritti e compilati con i dati città. Deriva richiesti. La data di proclamazione dei vinci- dai prototori è fissata per il 25 maggio 2013 durante mi, le antiche maschere tragiche del la serata denominata “Festa di primavera” in teatro greco, il termine mascherone, piazza A. D’Arrigo a Liberto in Fiumefreddo elemento decorativo posto a prodi Sicilia. Per ricevere il bando e la scheda tezione dei palazzi con significato di adesione e altre informazioni, inviare una apotropaico. La decorazione diviene, poi, un fattore competitivo fra le famail a: leleprincipato@tiscali.it . G.V. miglie, come emblema di ricchezza.
Poesie sulla Fede
Tra la bellezza dei mascheroni, di forme antropomorfe e zoomorfe, scolpiti nella pietra siracusana bianca o in pietra lavica, posizionate sulle mensole a sostegno dei balconi, sono state evidenziate le lacune nella conservazione degli stessi, e si è anche menzionato lo stato di degrado in cui versa l’Archivio Storico Comunale, dal quale sono stati recuperati alcuni documenti sugli artigiani che si occuparono del recupero e della decorazione dei palazzi dopo il disastroso terremoto del 1693. Del risanamento della Loggia Giuratoria, oggi Palazzo di Città, si occupò Costantino Arcidiacono, mentre tra gli intagliatori, a cui venivano assegnati gli appalti tramite votazione, troviamo nomi illustri come Flavetta, Vasta, Recupero. L’attrice Cettina Ardita, il compositore Gesuele Sciacca ed il coro della Fidapa hanno allietato i numerosi presenti con interpretazioni di canti popolari e brani sul terremoto, tramandati dallo storico Gaetano Gravagno, e poesie dell’autrice Rosa Barbagallo. Chiara Principato
LIBRI Presentata l’opera autobiografica. L’autrice: “Un romanzo che è anche occasione di riflessione sociale“
“Luci su ombre” di Annamaria Gigante “Luci su ombre”, romanzo redatto da Annamaria Gigante, scrittrice nata a Roma ma residente nella nostra città, è stato presentato, presso il Collegio Buon Pastore di Acireale, dal Centro Culturale ‘Don Francesco D’Urso’. Coordinati dal diacono Giacomo Trovato alla presenza della scrittrice, si alternavano il commento al testo da parte del socio del Centro Culturale dott. Mario Vecchio e momenti di lettura di brani, curati dalla poetessa Maria Rita Celestino; inoltre, allietavano la platea, con applauditi intermezzi musicali, due giovanissime musiciste, Laura ed Annalisa. Nessuna pretesa letteraria ha animato la scrittrice, già autrice di un romanzo dal titolo ‘Il dono più grande’; ella insegue semplicemente l’umile obiettivo di offrire ai lettori un sia pur modesto contributo di riflessione su argomenti sociali. Il romanzo, frutto della fervida fantasia dell’autrice, è ambientato nella vita ogni giorno, vissuta da gente comune. Non tutto il contenuto del testo è, comunque commentato dal dott. Vecchio per non togliere al pubblico il gusto della lettura; luci ed ombre si alternano nella vita della giovane protagonista, Anna; tra peripezie di ogni genere, le luci (momenti lieti) hanno la prevalenza sulle ombre (momenti tristi), anche quando queste sembrano prendere il sopravvento. Solo il carattere forte di Anna riuscirà ad invertire questa tendenza. Costei, sedicenne, ingenua, pura, altruista, ma con un carattere presuntuoso e ribelle, alle prese con i problemi, le ansie e le inquietudini
della sua età, vive con i protettivi genitori. Il suo carattere si scontra con quello ben più docile ed accomodante della sorella maggiore, Giada. Ancora adolescente, Anna s’innamora di un giovane ben 12 anni più grande di lei (Stefano), per un rapporto che segnerà tutta la sua vita. Ansie, inquietudini ed il matrimonio con Armando, reso difficile da problemi psichiatrici scoperti a seguito di un incidente d’auto a questi occorso temprano il carattere di Anna, frattanto adulta e laureata in Giurisprudenza, dopo un periodo travagliato a causa di problemi con il docente relatore, con lei duro e pedante, a causa di un vecchio amore a lui non corrisposto da parte di una giovane allieva. Sulla spinta delle interessanti argomentazioni proposte, ecco di seguito alcune dichiarazioni rilasciateci anticipatamente dalla stessa autrice: -Signora Gigante, che cosa l’ha ispirata alla redazione del testo? Non c’è stata alcuna ispirazione precisa: si tratta di un testo che avevo iniziato a redigere circa 30 anni fa (ne avevo redatto il primo capitolo) e poi avevo rinunciato all’idea di continuare, salvo poi riprendere il tutto spronata da mia figlia. -In breve, può anticiparci quale sia l’argomentazione del testo? Si tratta di un romanzo, che può essere anche occasione di riflessione sociale: è una storia d’amore, frutto semplicemente di fantasia di chi scrive, senza nessun approccio concreto alla realtà, se non il semplice riferimento alla vita quotidiana della gente comune. Nando Costarelli
Teatro e musica “Unni arriva ‘a pulitica” torna in scena domenica 21 al San Paolo di Acireale “Unni arriva ‘a pulitica” è il titolo della commedia brillante in due atti, scritta dal giornalista Giuseppe Vecchio nel lontano 1970 e rivista adesso con Mario Pappalardo, attore e regista di comprovata esperienza, che viene riproposta a distanza di un anno dalla sua prima ripresentazione. Sebbene siano trascorsi 43 anni da quando l’autore la scrisse, la commedia ancora oggi è attuale in quanto mette in evidenza come nulla sia cambiato nel comportamento di certi politici che, pur di raggiungere i loro scopi, non certo per gli interessi della collettività, tentano di tutto per arricchirsi. Ci riusciranno in “Unni arriva ‘a pulitica”? Il regista Mario Pappalardo ci dice che “la trama della commedia è scorrevole con dei risvolti coinvolgenti” e ci spiega che “il parroco di una piccola periferia, che con saggezza e serenità si prende cura dei propri fedeli, inaspettatamente riceve la visita di un senatore, per l’occasione affiancato da altri politici e non solo, che vorrebbe acquistare delle terre di proprietà della chiesa. Nell’opera la funzione del parroco - sottolinea il regista - è proprio quella di mediare l’arroganza del senatore e la buonafede dei cittadini”. I personaggi e gli interpreti, in ordine di apparizione, sono: il parroco donn’Affiu, interpretato da Salvo Leone; donna Carmela, la perpetua, Anna Ardito; Tana, popolana, Eleonora Di Mauro; Matilde, moglie del senatore, Sara Mascali; Innitta, popolana, Nerina Coco; Santa, popolana, Nerina Sciacca; il senatore Caracollo, Andrea Musmeci; Nunzia, popolana, Georgiana Mihaela Chiriac; il sindaco, Mario Pappalardo; ragioniere Contacinque, capo dell’opposizione, Michele Cannavò. Scenografie di Manuela Pappalardo, sartoria a cura degli stessi attori, servizi tecnici luci e suoni della parrocchia “San Paolo”. La rappresentazione di “Unni arriva ‘a pulitica”, che ha per sottotitolo “Parrucu e sinaturi di paisi”, è prevista per domenica 21 aprile prossima, alle 20, nella sala teatro della parrocchia “San Paolo” di Acireale, via Lombardia 14. L’incasso (il costo del biglietto è di 5 euro) sarà interamente devoluto per le opere di carità della parrocchia. Salvo Cifalinò
Serata di beneficenza per la Cri a Loreto con “I Lauretani” in “Lu mastri di li mastri” Piacevole serata al Teatro “Don Francesco D’Urso”, nella parrocchia Maria SS. di Loreto, con la Compagnia “I Lauretani”, che hanno rappresentato la vivace commedia dialettale in tre atti “Lu Mastru di li Mastri” dell’abruzzese Giuseppe Romualdi, tradotta in siciliano negli anni Cinquanta dalla Compagnia di Umberto Spadaro a Catania. Il protagonista, don Liborio, prete molto generoso con i poveri, è per certi versi una controfigura del famoso “Don Camillo” di Guareschi: con le sue trovate e la sua devozione a san Francesco, di cui possiede un quadro che lo raffigura con un poderoso bastone, regola la vita della parrocchia, dove bazzicano anche personaggi di malavita, ridotti con metodi drastici a pentirsi. Brillanti le interpretazioni di Gaetano Aleppo, il parroco; gna Rosa, Laura Fichera; Luciedda, Vera Castro; zu Roccu Stampacchia, malandrino, Turi Leone. Comunque , anche gli altri attori, impegnati nei loro ruoli, hanno dato prove di bravura. Il parroco, don Gianpaolo Bonanno, nel suo intervento conclusivo, sottolinea come il fare teatro sia un modo per stare insieme divertendosi e contemporaneamente facendo del bene: il ricavato dei biglietti d’ingresso è stato donato alla Croce Rossa di Acireale, presente con alcuni suoi soci. La regia è stata dell’esperto prof. Nino Terranova. L’ingegnoso allestimento scenico di Orazio Calì, Angelo Sanfilippo, Josellina Leotta, Stefano Presti; suoni e luci di Filippo Scandura e Gianni Russo. Anna Bella
Concerto dibeneficenza del Lions al “Ferraris”
La beneficenza, nell’anno della fede, ha il volto nuovo della condivisione, del camminare insieme in un’epoca di crisi con chi soffre per la perdita del lavoro, camminare assieme alle famiglie che hanno cancellato qualche pasto dal loro vitto. Nei locali dell’Istituto “Galileo Ferraris”, ha avuto luogo il Concerto di beneficenza in favore della comunità parrocchiale acese SS. Cosma e Damiano, organizzato dal Lions Club Acireale, sotto la presidenza del prof. Rosario Musmeci; coordinatrice del Comitato per le iniziative sociali, la prof. Marinella Sciuto, coadiuvata dalla prof. Ivana Marchese. E’ stato nel nostro piccolo mondo sociale un momento di vibrante partecipazione alla vita artistica di giovani eccellenti, capaci di coinvolgere il numeroso e qualificato pubblico in un’atmosfera rarefatta, attraverso la sublimità di Chopin, interpretato dal pianista Alfredo Andronaco; attraverso le mirabili musiche di Mozart e dell’ Ottocento romantico, con Tchaikovsky e Debussy, giungendo ai famosi tanghi di Piazzolla, Gade e Matos Rodriguez del Novecento, con la superba interpretazione di Ars Trio, ovvero della violinista Samantha Fidanza, del violoncellista Pier Paolo Maccarrone, della pianista Annalisa Mangano. Brillanti artisti diplomati nell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, con una carriera promettente. La sintetica presentazione, a cura di Margherita Currò. A. B.
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SEMINARIO Rosario, Andrea e Raffaele hanno manifestato in Cattedrale il loro orientamento vocazionale
«Il Rito di ammissione tra i candidati al diaconato e al presbi- del sacramento dell’Ordine” e i tre seminaristi hanno risposto terato manifesta pubblicamente l’orientamento vocazionale di con generosità il loro “eccomi”. Ad esprimere “l’accettazione coloro che aspirano al diaconato e al presbiterato, esprime l’ac- della loro offerta da parte della Chiesa particolare”, c’era natucettazione della loro offerta da parte della Chiesa particolare, ralmente la presenza del Vescovo che ha presieduto la celebrarichiede ai nuovi candidati di apzione eucaristica nella Solennità plicarsi con rinnovato impegno dell’Annunciazione del Signore. nel portare a termine la prepaAi nuovi candidati al sacerdozio, razione». Così gli Orientamenti il Vescovo ha ricordato che in nazionali per la formazione dei virtù dell’incarnazione del Figlio futuri presbiteri definiscono il di Dio, la loro vita e il loro futuro Rito che si è svolto lunedì 8 aprile ministero si svolgono “in Cristo”, nella Cattedrale di Acireale. Hanl’unico ed eterno Sacerdote, che no “manifestato pubblicamente il continua ad offrire la sua medialoro orientamento vocazionale” zione salvifica attraverso l’opera tre giovani del Seminario diocedei ministri della Chiesa. Ai tre sano: Rosario Pappalardo, della Rosario Ivano Pappalardo, Andrea Sciacca, Raffaele Stagnitta seminaristi ammessi il dovere, parrocchia S. Antonio di Padova ora, di “applicarsi con rinnovato in Monterosso Etneo, Andrea Sciacca, della parrocchia Maria impegno” nel cammino verso il sacerdozio; ai parenti, agli amiSS. della Catena in Aci Catena e Raffaele Stagnitta, della par- ci, a tutti i membri della Chiesa (che hanno partecipato in gran rocchia S. Maria delle Grazie in Linguaglossa. Durante il Rito, numero alla celebrazione), il dovere di accompagnarli con la infatti, è stato loro chiesto se intendevano “portare a termine gratitudine, l’affetto e il grande sostegno della preghiera e della la loro preparazione per essere pronti ad assumere nella Chie- carità fraterna. sa il ministero che a suo tempo sarà loro conferito per mezzo Don Alfio Privitera
Tre incontri sul ruolo degli educatori e i nuovi media L’Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di Acireale, insieme all’AIMC, al MEIC, all’UCIIM, all’Ufficio IRC in collaborazione con il Centro di cultura per lo sviluppo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha organizzato un ciclo di seminari dal titolo “La Relazione educativa oggi. Ruolo degli educatori e nuovi media” che si svolgeranno in tre giorni alle ore 18.00 presso la sala delle conferenze del liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale secondo il seguente calendario. - Martedì 9 aprile si è svolto il seminario su: “Il rapporto docenti-studenti a fondamento del processo educativo: difficoltà e sfide” Presentazione e com-
mento di film sul tema e commento di Cettina Scavo, già dirigente scolastico dell’Istituto “G.Verga” di Riposto. Ha coordinato gli interventi e il dibattito Sergio Collura, docente di Filosofia Estetica nell’Accademia di Belle Arti “Abadir” in Sant’Agata Li Battiati. - Martedì 16 aprile 2013. “Nella società liquida è possibile un nuovo “patto” tra scuola e famiglia per la crescita dei ragazzi d’oggi”, tavola rotonda con Irene Patanè, dirigente scolastico del 2°Circolo didattico “Giovanni Paolo II” in Aci Catena, Chiara Carastro, studentessa del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, Claudio Castorina, docente di Scienze Motorie nelle scuole
secondarie di 1°grado, Sergio Collura, docente di Filosofia Estetica. Cordinerà gli interventi Rosario Musmeci, già dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Paolo Vasta” in Acireale. - Mercoledì 8 maggio 2013. “L’educazione al tempo della rete”. Relatore Pier Cesare Rivoltella, professore ordinario di Pedagogia e di tecnologia dell’istruzione e dell’apprendimento nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttore del CREMIT( Centro di ricerca per l’educazione ai Media all’informazione e alla tecnologia). Introdurrà Barbara Condorelli, docente di Religione cattolica nel Liceo Classico “Gulli e Pennisi” in Acireale e segretaria dell’Ufficio IRC della diocesi di Acireale. A. D.
EDIZIONI DEHONIANE
In tre verso il diaconato e il presbiterato La Bibbia per la formazione cristiana
Le Edizioni Dehoniane di Bologna hanno pubblicato una nuova edizione della “ Bibbia per la formazione cristiana”. Dopo il successo della prima pubblicazione del 1993 che ha visto tanta accoglienza ed apprezzamento dai lettori, il Centro editoriale dehoniano la ripropone con alcune novità. Cogliendo la disponibilità della nuova traduzione CEI ( Conferenza episcopale italiana ), la Bibbia per la formazione cristiana riporta adesso la più recente traduzione fatta dalla CEI; inoltre rispetto alla precedente edizione sono stati introdotti gli accorgimenti e aggiornamenti necessari al testo - commento, e infine sono stati riportate innovazioni riguardo la grafica arricchita dall’originale iconografia dell’artista Giuseppe Cordiano. Quest’opera non riporta il testo integrale dell’Antico Testamento; alcuni passi “ difficili” sono stati omessi allo scopo di rendere più scorrevole e meno faticosa la lettura. Tale scelta è stata voluta dalla Commissione episcopale per l’insegnamento e la catechesi della Conferenza episcopale spagnola e condivisa dal gruppo di esegeti e catecheti che hanno curato questa Bibbia. In realtà non manca di una parte della Bibbia, ma alcuni testi sono stati sostituiti da una loro sintesi, al fine di rispettare il contenuto e la continuità tematica ed allo stesso tempo, agevolarne la lettura. In apertura dell’Antico come del Nuovo Testamento sono presenti: introduzioni ai vari libri e a ciascun libro sono affiancati dei riquadri, note, spiegazioni di parole e passi paralleli, tutto questo favorisce la lettura e la comprensione del testo. Il Nuovo Testamento è arricchito dal commento continuo in prospettiva spirituale e pastorale di ciascun capitolo e pericope. La Bibbia per la formazione cristiana è un libro per tutti: per lo studio, per la scoperta della Bibbia, per la riflessione e la preghiera personale. Lo scopo di questa nuova edizione, come scrive lo stesso Direttore delle Edizioni Dehoniane, p. Pier Luigi Capri, nella sua presentazione dell’Opera, è quella di “ essere uno strumento per la catechesi cristiana, impegnata a far risuonare oggi la Parola di Dio…affinchè si avveri quel sogno che espresse il card. Martini durante il secondo sinodo dei Vescovi europei: che attraverso una frequentazione sempre più assifua degli uomini e delle donne europee con la sacra Scrittura…si ravvivi quella esperienza del fuoco nel cuore che fecero i due discepoli sulla strada di Emmaus”. Letizia Franzone
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INTERVISTA Il diacono Sebastiano Genco parla della ricca esperienza dell’associazione “Amici delle missioni”
“Più gioia a dare che a ricevere” ESERCIZI SPIRITUALI
Dai Passionisti di Mascalucia
I Missionari Passionisti informano che nel Santuario dell’Addolorata a Mascalucia, si svolgeranno corsi di esercizi spirituali secondo il seguente calendario: dall’ 1 – 6 Luglio 2013: Tema: “La Fede nel Catechismo della Chiesa Cattolica” ,(Per sacerdoti/religiosi e laici), Predicatore: mons. Raffaello Martinelli, vescovo di Frascati. Dal 29 Luglio al 3 Agosto 2013: Tema: La Fede è l’esperienza di un incontro. “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me…” ( Gv. 14,1) (Per sacerdoti, religiosi e laici), Predicatore: P. Livio Pagani - Passionista Dal 19 al 24 Agosto 2013: Tema: Il desiderio di Dio: pregare con i Salmi (Per Religiose e laici). Predicatore: P. Matteo Piccioni - Passionista. Dal 4 al 9 Novembre 2013: Tema da definire (Per sacerdoti/religiosi/e) Predicatore: mons. Giancarlo Brigantini, Arcivescovo di Campobasso Bojano Per informazioni e prenotazioni: Direttore P. Gaetano Costa CP. Tel. 095.7274309 – cell. 389.1117932; E-mail: casaesercizipassio@ libero.it Sito: www.casaesercizimascalucia.com
“C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Con questo spirito, da quindici anni, i volontari dell’associazione “Amici delle missioni” di Acireale si recano in Guinea-Bissau, dove sono impegnati nella realizzazione di una serie di progetti, in collaborazione con le due diocesi del paese africano. Nata dall’esperienza del diacono Sebastiano Genco come una “sezione” dell’Ufficio missionario diocesano, nei primi tempi si è dedicata alle adozioni a distanza, per dare una mano ai sacerdoti missionari acesi nel mondo (Camerun, Filippine, Albania, Guatemala). “Da sempre sostenuta nella preghiera dal vescovo di Acireale, l’associazione quest’anno ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte della diocesi”, ci racconta Genco. Qual è il significato del vostro impegno?
“Donare agli altri un po’ del nostro tempo e della nostra professionalità a favore dei fratelli meno fortunati. Quella dei volontari è, infatti, la testimonianza di persone, impegnate nel lavoro, che intendono spendere il loro tempo libero per un ideale. Ognuno dà il suo apporto a seconda della professione.”. Ci racconti dell’ultima esperienza. “In Guinea-Bissau la nostra associazione si occupa principalmente di costruire pozzi, scuole e centri sanitari. Quest’anno, a causa della turbolenta situazione politica locale, siamo partiti solo in dieci: quattro medici, un infermiere, un elettricista, un falegname, un militare e due educatori. I volontari provengono da diverse realtà locali, per cui, qualche anno fa, è nato lo slogan “tre diocesi (Acireale, Catania e Caltagirone) per
una missione”. Cosa fate durante l’anno, quando non siete in missione? Ci rechiamo nelle parrocchie e nelle scuole per far conoscere le attività dell’associazione, per portare un messaggio di solidarietà e di amore, per rendere i ragazzi consapevoli di questa realtà e, quindi, della fortuna che hanno avuto nell’essere nati e cresciuti nella società del benessere, mentre non è così per moltissimi altri loro coetanei. È un’opera di sensibilizzazione: facendo conoscere le attività dei nostri volontari, sproniamo i ragazzi a farsi partecipi dei progetti dell’associazione, facciamo capire loro come possono spendere al meglio la propria vita, agendo in prima persona. Ognuno di loro, quindi, può pensare: “se voglio, lo posso fare anch’io!”. Quest’anno, poi, nel periodo autunnale, torneremo in Guinea-Bissau per verificare lo stato di avanzamento dei nostri progetti”. Guido Leonardi
Corso su “L’ora di religione nella scuola del web 2.0” Si sta svolgendo in Acireale un corso di aggiornamento per insegnanti di religione cattolica di ogni ordine e grado, denominato “L’ora di religione nella scuola del Web 2.0”, organizzato dal Centro di Cultura per lo Sviluppo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Ente Attività Sociali di Acireale, diretto dalla dott.ssa Grazia Brex. Al corso partecipano 42 docenti di religione in servizio negli istituti scolastici della Diocesi di Acireale, alcuni molto competenti con i nuovi media, altri alle prime armi. Il corso, inaugurato dal prof. Rivoltella, dal responsabile regionale IRC mons. Lanzafame e dalla dott.ssa Brex, intende sviluppare competenze al fine di partecipare pienamente al processo educativo in una scuola sempre più complessa e innovativa e venire incontro alle esigenze educative delle nuove generazioni. La direzione scientifica è
stata affidata ad uno dei docenti più qualificati nel settore ovvero Pier Cesare Rivoltella, docente di Pedagogia e di tecnologia dell’istruzione e dell’apprendimento dell’Università Cattolica di Milano e direttore del Centro di Ricerca per l’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia (CREMIT), il quale ha auspicato che l’IRC “nel rispetto dello statuto epistemologico della disciplina, sia in grado, in stretta collaborazione con gli altri insegnamenti, di apportare un contributo significativo alla costruzione del curriculum scolastico, tenendo conto dei nuovi processi di apprendimento e dell’innovazione dei saperi attraverso le nuove tecnologie multimediali”. Gli obiettivi descritti nel pieghevole di pubblicizzazione, si possono così sinteticamente indicare: a) analizzare i nuovi processi di apprendimento mediati dalle tecnologie digitali; b)
potenziare l’efficacia della didattica al fine di incrementare la motivazione degli studenti; c) integrare i linguaggi consolidati della didattica con l’apprendimento attivo consentito dalle nuove tecnologie promuovendo l’unità dei saperi; d) progettare percorsi di IRC nell’ottica di una mediazione interculturale; e) esercitare attraverso attività pratiche con gli studenti la riflessione sulle potenzialità positive e sui rischi indotti dall’uso improprio delle nuove tecnologie; f) sviluppare capacità di valutazione e auto-valutazione; g) attivare nel tempo una Comunità di Pratica dei docenti IRC supportandoli a livello professionale nell’innovazione delle metodologie didattiche alla luce delle possibilità offerte dal Web 2.0. Oltre al prof. Rivoltella, si alterneranno nella conduzione la prof.ssa Simona Ferrari e la dott.ssa Serena Triaca ambedue del CREMIT,
mentre i docenti coach sono la prof.ssa Barbara Condorelli e la dott.ssa Maria Pia Fontana. Il riscontro da parte dei partecipanti è stato ottimo e sono giunte al Centro richieste per l’attivazione del corso in altre diocesi. Il Centro di Cultura si muove, infatti, all’interno delle istanze della società in movimento e fornisce risposte innovative e puntuali per la professionalizzazione degli operatori impegnati nell’ambito educativo e sociale. Giovanni Vecchio
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LIBRI Presentato il libro-intervista di mons. Raspanti che ha per sottotiolo “Dialoghi sulla spiritualità”
“L’infinito nel cuore” del Vescovo ORATORIO La vestizione di Tino Maida
La solennità della ‘Divina Misericordia’, coincidente con la seconda domenica del Tempo Liturgico di Pasqua, un tempo domenica ‘In albis’, costituisce un appuntamento ormai fisso per la comunità ecclesiale di San Nicolò. La giornata di festa, celebrata presso la chiesa omonima, ha assunto quest’anno un tono ancor più solenne, per la voluta concomitanza con un lieto evento che ha coinvolto la Congregazione dei Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri di Aci Catena (nell’anno in cui ricorre anche il decennale della vestizione di Fratel Carmelo) e le comunità parrocchiali di San Nicolò e Ficarazzi. Concelebrava il rito don Enzo Di Mura, Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Messina. Alla presenza del Vicario foraneo, don Giovanni Mammino, che ne ha seguito l’itinerario spirituale, iniziava il periodo del noviziato canonico del giovane Agatino (per tutti ‘Tino) Maida, della comunità parrocchiale ‘San Nicola’ di San Nicolò; condividevano il momento di gioia familiari e parenti, una rappresentanza dei laici dell’Oratorio Secolare, nonché numerosi fedeli delle due parrocchie e parecchi amici dell’Oratorio filippino. Già dallo scorso anno il giovane sannicolese era stato ammesso alla Congregazione oratoriana ma, con la vestizione dell’abito e l’inizio del periodo di noviziato canonico, egli ha chiaramente manifestato la propria volontà di aderire senza riserve al progetto di Dio su di lui, in tal modo intraprendendo, sulle orme del Santo Padre fondatore Filippo Neri, un percorso di discernimento e studio verso la meta del sacerdozio ministeriale. Raggiante di gioia, Tino riferiva nel proprio me s s ag g io di saluto di essere stato un ragazzo dal carattere particolarmente testardo; tuttavia, egli non ha potuto in alcun modo opporsi alla volontà del Signore che, dimostrandosi assai più pervicace di lui, gli rivolgeva l’imperioso, ma dolce, ’Seguimi!’, cui egli aderiva con entusiasmo, nonostante qualche inevitabile disorientamento iniziale. Dinanzi al Preposito, sac. Mario Corrado Magnano d.O., egli pronunciava il proprio gioioso ‘Eccomi!’; poi, tra scroscianti applausi, era rivestito con l’abito e la cotta, rispettivamente ricevuti dai Padri Oratoriani e dai propri genitori. Nando Costarelli
‘L’Infinito nel cuore’, con il sottotitolo Dialoghi sulla spiritualità’, è il testo che mons. Antonino Raspanti, Vescovo della nostra Diocesi, ha recentemente pubblicato e che si presenta sotto forma di dialogo, di racconto autobiografico che, su questioni di spiritualità, è stato sapientemente curato dal giornalista Baldo Carollo. Il testo è stato presentato nel corso di una conferenza nella nostra chiesa Cattedrale lo scorso 25 marzo, relatori la prof.ssa Marinella Sciuto (Presidente diocesana MEIC), il prof. Pietro Barcellona ed il curatore, alla presenza dell’autore. Introducendo la tematica della conferenza, alla presenza di un pubblico numeroso e particolarmente interessato, la prof. ssa Sciuto sottolineava l’importanza che nella vita di mons. Raspanti ha avuto il silenzio, in cui, infatti, egli scoprì la prima impronta di Dio Padre nel suo animo. Nel silenzio, mons. Raspanti ha riconosciuto la strada che, fatta di necessità, di umiltà e di dolcezza, egli si è proposto di percorrere, secondo il divino volere; nelle sue varie articolazioni, il testo offre un percorso complessivo di riflessione, di dialogo, di condivisione, per riconoscerci debitori gli uni verso gli altri. Nel proprio intervento, il
prof. Barcellona evidenziava come scrivere non sia da considerarsi atto di superbia e, nel caso in questione, esprima un sentire, un pensare personale. Riguardo al rapporto tra lo scrivere e la teologia, la scelta di fare teologia attraverso il rac-
conto deve farci riflettere, soprattutto considerando come, al giorno d’oggi, ci si debba rivolgere particolarmente ai giovani. Se scrivere significa ovviamente fare uso di parole, la parola può costituire un’arma a doppio taglio; le parole, infatti, sono uno dei passaggi decisivi della crescita di ciascun uomo. La parola è vera se introduce ad una
sensazione effettiva; la ‘Parola’ per eccellenza è il Verbo divino che in Gesù Cristo si incarna nella storia dell’umanità, creando una evidente discontinuità. Ma come si fa a farsi penetrare dalla Parola di Dio se l’animo è disturbato da altre realtà? Ecco, dunque, il ruolo fondamentale del silenzio, che mette da parte il soggetto, l’io, il protagonismo; esso non è un niente privo di significato, ma è predisporsi attentamente, nella comunione dei sensi, all’ascolto di chi parla al nostro cuore. Il curatore evidenziava come il testo raccolga la testimonianza autobiografica del teologo mons. Raspanti, con un percorso che, attraverso la tradizione culturale teologica, si rivolge a ciascun essere umano, con tutti i problemi della vita di ogni giorno. In tal senso, assume un’importanza fondamentale il rapporto tra parola e silenzio. Nel silenzio, talvolta, può sembrare che la presunta assenza di Dio esponga inevitabilmente l’uomo a diverse tentazioni, con le quali anche Gesù, nel silenzio del deserto, si è misurato, superandole proprio attraverso la piena fiducia nella presenza del Padre Celeste. Nel silenzio, Dio ci invita a metterci all’ascolto della sua Parola. Nando Costarelli
“Dobbiamo imporci un atteggiamento di ascolto” Saranno certamente non pochi gli interrogativi che il testo ‘L’Infinito nel cuore’ di mons. Antonino Raspanti avrà suscitato nell’attento e numeroso pubblico convenuto alla conferenza di presentazione. A conclusione della serata, abbiamo voluto sentire dalla viva voce dell’autore alcune brevi riflessioni su temi affrontati nel testo. - Eccellenza, i tempi moderni distolgono in maniera particolare i giovani dall’esigenza di ‘Fidarsi di Dio’. Ritiene che per costoro sia ancora possibile ‘Fidarsi di Dio’? ‘Certamente credo che ci sia necessariamente spazio perché il giovane possa ‘Fidarsi di Dio’, in quanto sperimentando le gioie del mondo, inevitabilmente finisce per accorgersi di quanto queste siano effimere e, dunque, la delusione lo stimola ad alzare gli occhi verso qualcosa o qualcuno che sta in alto e di cui egli possa avvertire pienamente fiducia’. - Il suo libro si presenta sotto forma di racconto dialogato; un dialogo ricorrente è, a tal proposito, quello ‘interreligioso’. Quali sono, a suo parere, i
passi cui il Cristianesimo non può rinunciare, al fine di favorire il dialogo interreligioso? ‘Il dialogo è indispensabile. Non possiamo non dialogare, in quanto, a dispetto delle evidenti differenze culturali religiose, ci troviamo ad affrontare sfide comuni che, come tali, necessitano di una piena condivisione’. Nei vorticosi ritmi della vita quotidiana, di solito non si riserva il necessario spazio al silenzio. A suo parere, la Chiesa Universale quali passi deve fare per favorire spazi al silenzio? ‘Dobbiamo tutti imparare ad imporre a noi stessi una maggiore disciplina e ad assumere un atteggiamento di ascolto’. N. C.
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La solenne processione del Cristo Morto Anche quest’anno il venerato simulacro del Cristo morto ha attraversato le strade di Acireale, tra due ali di folla silente, per ricevere l’omaggio dei fedeli, chiamati a meditare sul mistero della Morte e Risurrezione di Gesù. In un’atmosfera di silenzio e preghiera, la processione ha preso le mosse dalla chiesa del SS.Salvatore alle ore 20,30 per dirigersi verso piazza Duomo. La statua settecentesca del Cristo è stata accompagnata dalla Pia Unione della Guardia d’Onore al S.Sepolcro, preceduta dal clero, dai religiosi, dalle associazioni e seguita, rispettivamente, dalla nostra Arciconfraternita (con in capo il rettore Gaetano Arcidiacono e il cappellano don Salvatore Scalia) e dalle autorità civili e militari. Sul sagrato della Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, ha tenuto la sua toccante meditazione sul significato del sacrificio di Gesù, cui sono seguiti il messaggio augurale di Pasqua e la solenne benedizione. Mons. Raspanti, al suo secondo anno tra noi come vescovo, ha dimostrato di essersi già compenetrato nell’animo e nei sentimenti degi acesi verso Gesù Crocifisso. Su un noto “social network”, la sera del Giovedì Santo, pensando ai riti dell’indomani, ha voluto lasciare questo commento: “Ci attende l’azione liturgica del Venerdì e la magnifica processione serale. So che fra poche ore tanta gente accompagnerà il Cristo morto al SS. Salvatore. La fede acese in certi momenti è commovente. mons. Raspanti” Riuscitissima la cerimonia, sotto un profilo organizzativo. Tutto si è svolto con ordine e decoro. Musiche sacre hanno accompagnato il corteo, mentre l’animazione liturgica, dei canti e delle letture, è stata curata quest’anno dalla parrocchia S.Giovanni Evangelista con don Andrea Cutuli, e dalla corale “N. Dame de Lourdes” della parrocchia di S.Giuseppe, guidata dal M° Clotilde Fiorini. Molto opportuna la delimitazione degli spazi sulla piazza Duomo, con in prima fila i fratelli ammalati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi. Al termine della processione, la nostra Arciconfraternita ha, quindi, ripreso in consegna il simulacro del Cristo morto, che è rimasto solennemente esposto nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo nel corso dell’intera giornata del Sabato Santo, fino alla cerimonia della reposizione della statua, che si è svolta, come tradizione, alle ore 22. Guido Leonardi
Emoglobina glicata
Il dott. Roberto Samperi: “Come far fronte alle ‘febbri da fieno’”
Il Decreto Assessoriale 3 ottobre 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 48 dell’11 novembre 2005 ha stabilito le linee guida per il trattamento diagnostico-clinico-terapeutico del diabete cui i medici devono attenersi nel trattare il diabete. Il predetto decreto non prevede più il profilo glicemico orario in quanto ormai superato dalla valutazione dell’emoglobina glicata. Quando la glicemia è elevata, come si verifica nel diabete, alcune molecole di glucosio si legano all’emoglobina, trasformandola in forma glicata. Questa emoglobina trasporta meno ossigeno rispetto all’emoglobina non glicata e quindi non ossigena sufficientemente i tessuti dell’organismo danneggiando vari organi e tessuti. Molti studi hanno dimostrato che la glicazione interessa anche proteine dei vasi, degli occhi, dei nervi e dei reni che pertanto vengono danneggiati. La sola glicemia non dà alcuna informazione sulla glicazione e sulla media glicemica giornaliera per cui essa oggi rappresenta un esame non molto appropriato per un corretto controllo del diabete. Allo stesso modo le 4 glicemie orarie (ore 8, 12, 16, 19) forniscono un valore glicemico relativo ad un solo giorno che potrebbe essere fuorviante dato che la glicemia è influenzata dal contenuto glucidico della cena precedente, dalle ore di digiuno, dall’assunzione di farmaci, da particolari condizioni di stress momentaneo (ad esempio innervosirsi per non trovare il parcheggio), e soprattutto dalla tendenza da parte dei pazienti diabetici a ridurre il carico glicidico il giorno precedente l’esame. Il dosaggio dell’emoglobina glicata consente invece di valutare la media glicemica degli ultimi due mesi precedenti il prelievo (8-9 settimane) senza alcuna interferenza dei fattori che possono falsare la glicemia, tant’è che
Con l’arrivo della primavera, tra i mali più frequenti della stagione, si ripresentano le allergie, patologie un tempo chiamate “febbri da fieno” perché causate dai pollini che circolano nell’aria. Tra le allergie più frequenti ricordiamo quella alla parietaria (comunemente chiamata erba di vento), alle graminacee, al polline dell’ulivo, ai pollini della fioritura della zagara. Questi pollini colpiscono i soggetti sensibili, i quali cominciano ad accusare sintomi come starnuti, rinorrea, prurito nasale, lacrimazione e congiuntivite. Si verificano anche casi più gravi che compromettono le medie e basse vie respiratorie con episodi di asma bronchiale. Allo specialista cardiologo dottore Roberto Samperi, che opera nel distretto delle Aci, abbiamo chiesto: - Chi sono i soggetti allergici? “Coloro i quali rispondono agli stimoli naturali con una iperattività del sistema immunitario, facendo scatenare all’interno dell’organismo una reazione abnorme antigene-anticorpo. Tale reazione permette la liberazione di istamina da parte dei mastociti del nostro sistema immunitario e di altre sostanze quali le prostaglandine, il “Paf” (mediatore della flogosi allergi-
SALUTE Per un controllo più corretto e preciso del diabete
per effettuarla non occorre essere a digiuno. Quando ci si basa sulla sola glicemia non ci si può rendere conto del danno agli organi che sta causando il diabete. Infatti si possono avere bassi valori a digiuno con picchi glicemici giornalieri molto elevati e quindi pericolosi. La curva glicemica oraria (o profilo glicemico orario) non consente quindi di valutare se vi è uno scompenso glicemico. I diabetici dovrebbero quindi controllare l’emoglobina glicata almeno ogni tre mesi per sapere se il diabete viene tenuto sotto controllo evitando o ritardando i danni da esso causati. Vi sono alcuni laboratori che oltre al valore dell’emoglobina glicata, forniscono anche il valore glicemico medio e quindi è questo il riferimento da tenere presente per monitorare correttamente la patologia diabetica. Infine, i soggetti diabetici dovrebbero essere in grado di effettuare l’autocontrollo glicemico nel proprio domicilio con appositi strumenti molto economici e semplici da usare, da acquistare in farmacia in modo da evitare di rivolgersi in laboratorio per effettuare la sola glicemia. Tra l’altro l’autocontrollo glicemico è anche previsto nelle linee guida assessoriali. Basta quindi giornate di lavoro perdute per effettuare esami del tutto inutili con conseguente spreco di risorse economiche. Giovanni Tringali Direttore scientifico dell’I.R.M.A. di Acireale
ca che viene liberato nelle allergie al pari della istamina) e altre sostanze che creano fenomeni di vasodilatazione, broncospasmo che a loro volta provocano asma e orticaria”. - Si possono prevenire le allergie? “Sì, mediante la somministrazione di vaccini desensibilizzanti che contengono gli allergeni in soluzione acquosa verso i quali il paziente è sensibile. Questa terapia viene somministrata in epoche precedenti l’inizio della sintomatologia allergica (nel periodo che va dall’autunno alla primavera). Bisogna dire che negli ultimi 30-40 anni i pazienti affetti da fenomeni allergici sono in aumento a causa di molte sostanze che inquinano l’ambiente, come i gas di scarico delle autovetture, i fertilizzanti utilizzati nell’agricoltura, i conservanti che vengono introdotti negli alimenti, non ultimo l’uso dei vaccini somministrati in età pediatrica. “ - Per i pazienti non vaccinati quali farmaci consiglia? “In questi casi i farmaci da utilizzare sono gli anti-istaminici e gli anti-leucotrienici. Altri trattamenti sono possibili con broncodilatatori e corticosteroidi in caso di complicanze broncopolmonari”. Salvatore Cifalinò
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Cronaca
14 aprile 2013
dell’
Jonio
ACIREALE Nuova edizione della manifestazione che ha trasformato il cortile di una chiesa in un piccolo borgo
SANTA VENERINA Pari opportunitĂ
Col ritorno della bella stagione, tornano anche le “botteghe di primaveraâ€?. Anche stavolta l’iniziativa è partita dagli scout del gruppo Acireale 4, che nel cortile della chiesa di Santa Maria Odigitria, in via Ardita, a un passo da piazza Marconi (la pescheria), hanno organizzato la “Festa di Primaveraâ€? nei giorni di sabato 6 e domenica 7 aprile. Trasformando il cortile della chiesa in un piccolo borgo, ci si poteva trovare di tutto: bancarelle di marmellate, liquori, oggetti in cuoio e in legno, giochi per bambini e tanto altro ancora. Il tutto, naturalmente, rigorosamente preparato dagli stessi ragazzi del gruppo, dai piĂš piccoli (castorini
Da circa vent’anni i comitati pari opportunitĂ sono stati introdotti nella Pubblica Amministrazione dietro indicazioni dell’Unione Europea, ma solo di recente assistiamo all’ampliamento delle garanzie: per la prima volta la questione della paritĂ e delle pari opportunitĂ entra a pieno titolo in una normativa di carattere generale tra i fattori che condizionano il funzionamento organizzativo della pubblica amministrazione. In osservanza a quanto previsto dall’art. 21 della Legge n. 183 del 4 novembre 2010 il comune di Santa Venerina ha costituito, senza nuovi o maggiori oneri per la ďŹ nanza pubblica, con determina dirigenziale del segretario comunale n. 9 del 01/02/2013, il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunitĂ , la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.). Si tratta di un organismo che sostituisce, uniďŹ candone le competenze, il Comitato per le pari opportunitĂ e il Comitato paritetico per il contrasto del fenomeno del mobbing, giĂ previsti dalla contrattazione collettiva, assumendone le funzioni secondo quanto previsto dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale della pubblica amministrazione o da altre disposizioni ( art.57 del D. Lgs 30 marzo n.165) ed esplica le proprie attivitĂ nei confronti di tutto il personale dirigente e non dirigente. Il Comitato Unico di Garanzia esercita compiti propositivi, consultivi e di veriďŹ ca e persegue i seguenti obiettivi: Assicurare, nell’ambito del lavoro pubblico, paritĂ e pari opportunitĂ di genere, raorzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici; Garantire l’assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica o di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’etĂ , all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilitĂ , alla religione e alla lingua; Favorire l’ottimizzazione della produttivitĂ del lavoro pubblico, migliorando l’eďŹƒcienza delle prestazioni lavorative, anche attraverso la realizzazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunitĂ , di benessere organizzativo e di contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici; Razionalizzare e rendere eďŹƒciente ed eďŹƒcace l’organizzazione della Pubblica Amministrazione anche in materia di pari opportunitĂ , contrasto alle discriminazioni e benessere dei lavoratori e delle lavorat Il C.U.G. è formato dai seguenti componenti eettivi: Rosa Antonella Colavecchio (presidente) Rosalba Mazza, Maria Concetta Sardo, Nunzio Torrisi e dai componenti supplenti: Laura Rocca e Roberta Di Natale .I componenti restano in carica quattro anni. Giovanni Vecchio
Botteghe di primavera secondo gli scout Il CUG in Comune e lupetti), ai piĂš grandicelli (scout e guide), ďŹ no agli “anzianiâ€? (rover e scolte), guidati e aiutati dai loro capi. Una giornata e mezza per approďŹ ttare dei primi tepori primaverili, per godere del piacere di stare insieme, piccoli e grandi, ďŹ gli e genitori all’insegna dell’unitĂ familiare, per approďŹ ttare anche della possibilitĂ di gustare di una ambientazione tipica a metĂ strada tra l’antico borgo medievale e il casale rustico siciliano, con le mura della chiesa dell’Odigitria da una parte (con la sottostante cripta adibita a saloncino) e la vecchia canonica dall’altra, tra scale, sottoscala, ambienti tipici con volte basse,
terrazze e percorsi caratteristici tutti da scoprire. Ma non è ďŹ nita qui! PerchĂŠ c’era anche l’angolo dedicato alla ristorazione, con “arrusti e mangiaâ€? la sera e colazione casalinga al mattino. E poi “sbarattiamociâ€?, un’occasione per barattare oggetti che non servono e mercato dell’usato scout, e la possibilitĂ di scambiare pure le sorprese delle uova di Pasqua ripetute o non gradite. E poi ancora attivitĂ di intrattenimento per bambini e laboratorio di giocoleria, in un clima da festa paesana o da riunione familiare in campagna. E inďŹ ne, anche una mostra videofotograďŹ ca e “Storie d’Africaâ€?, ďŹ lmati sull’Africa in italiano e in lingua originale “swahiliâ€?. In conclusione, un’occasione da non perdere per cominciare bene la primavera! Nino De Maria
GUARDIA COSTIERA Catania è una delle 28 sedi per i 198 prossimi corsi
Campo giovani per mare C’è anche Catania tra le ventotto sedi della Guardia Costiera, prescelte dal Corpo delle Capitanerie di Porto – informa una nota dell’uďŹƒcio stampa - per l’eettuazione del “Campo Giovani 2013â€?. L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della GioventĂš e del Servizio Civile Nazionale e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Si tratta di una settimana da trascorrere con il personale militare della Guardia Costiera, con il chiaro intento di avvicinare i giovani alla
cultura del mare, attraverso la partecipazione alle attività istituzionali : dalla salvaguardia della vita umana in mare alla protezione dell’ambiente marino; dalla tutela delle risorse ittiche alla conoscenza delle regole fondamentali per una balneazione e navigazione sicura. I posti complessivamente disponibili sono 1.237, suddivisi in 198 corsi, a favore di giovani di età compresa tra i 15 e i 22 anni. Il programma della settimana, oltre a momenti di formazione teorica, prevede anche lo svolgimento di manovre, simulazioni, esercitazioni, visite guidate e
l’illustrazione dei principali mezzi ed attrezzature in dotazione alla Guardia Costiera. Al termine del “Campo Giovaniâ€? e dopo una veriďŹ ca ďŹ nale, verrĂ rilasciato un attestato di partecipazione. Oltre che nelle sedi della Guardia Costiera di Catania e Messina, il Campo Giovani sarĂ eettuato nelle Capitanerie di Porto di Ancona, Genova, Imperia, La Spezia, Cagliari, Gallipoli, Livorno, Marina di Carrara, Mazara del Vallo, Monfalcone, Ortona, Pescara, Portoferraio, Porto Torres, Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Salerno, San Benedetto del Tronto,
Savona, Taranto, Trapani, Trieste, Venezia e Viareggio. Alcuni corsi saranno eettuati anche nella sede del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara. La domanda di partecipazione scade il prossimo 24 maggio 2013. Ulteriori informazioni ed il bando completo sono reperibili sul sito web del progetto “Campogiovaniâ€?: www.campogiovani.it. Al. Di.
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