La nostra visione
Un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita.
La nostra missione
Praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli animali, che porti a stili di vita e a scelte politiche fondate sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie. Fermare ogni forma di sfruttamento e di sofferenza con l’affermazione dei diritti, la promozione di nuove Leggi e la loro applicazione. Consiglio Direttivo Roberto Bennati (vicepresidente), Carmen Caballero, Alessandro Fazzi, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi Collegio di Garanzia Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti (presidente), Roberto Sormani
Revisori dei Conti Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it
La LAV in Italia la nostra ricchezza PIEMONTE TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 338/8082707 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria ASTI: (PDR) tel. 320/2219586 lav.asti@lav.it
tel. 328/6456255 lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (STP): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it
BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 lav.belluno@lav.it TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav.treviso@lav.it - www.lav.it/sedi/treviso
EMILIA ROMAGNA
(ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma
ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara
CAMPANIA
BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it www.lav.it/sedi/bolzano TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino
BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio-emilia CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it FERRARA (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@lav.it
LIGURIA
FRIULI - VENEZIA GIULIA
TOSCANA
SICILIA
GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it
TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (PdR) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it
FIRENZE: (STP) tel. 327/1273417 lav.firenze@lav.it www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@lav.it LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135 lav.lucca@lav.it
CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 347/5800934 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it
LOMBARDIA RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709 (lun.-ven. 17.30/22; sab.-dom. 12/17) lav.lecco@lav.it OLTREPÒ PAVESE (PDR): tel. 342/3532690 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC):
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Impronte febbraio 2017
TRENTINO ALTO ADIGE
VENETO VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo
UMBRIA
NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli
PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it TARANTO: (PDR) tel. 320/8763198 lav.taranto@lav.it
CALABRIA VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326 lav.vibovalentia@lav.it
PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 340/6233297 lav.terni@lav.it
SARDEGNA
MARCHE
Legenda
MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 347/0518265 lav.macerata@lav.it
LAZIO ROMA: (STP) tel. 320/4795553
CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 lav.cagliari@lav.it
STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento
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Un compleanno fra tanti impegni
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l quarantesimo anno di campagne e lotte della LAV, di tutte e tutti coloro che fanno ogni giorno la vita dell’associazione - compleanno per il quale siete tutti invitati al Meeting-evento che si terrà a Roma dal 9 all’11 giugno prossimo, fissate già le date nella vostra agenda! - si è aperto, come succede anche negli anni non speciali, con vittorie e sconfitte. Una battuta d’arresto, seppure parziale, è stata la decisione del Governo di posticipare di dodici mesi lo stop alle autorizzazioni alle sperimentazioni su animali di
Il quarantesimo anno di campagne e lotte della LAV, di tutte e tutti coloro che fanno ogni giorno la vita dell’associazione alcol, droghe e tabacco nonché per trapianti d’organi animali. I nostri avversari chiedevano cinque anni di proroga. Avevamo portato al Ministero della Salute ben 57.600 firme raccolte in pochi mesi per la campagna “Aiutali a uscirne”. A perdere è comunque l’Italia che continua a non voler prendere il treno della ricerca sostitutiva e davvero scientifica oltre che eticamente compatibile. Come al solito dovremo quindi noi supplire alle mancanze dello Stato e anche quest’anno, come leggerete più avanti, raccoglieremo fondi nelle Giornate nazionali prima della Pasqua, che devolviamo a progetti delle Università pubbliche del nostro Paese e, nel nostro piccolo, a creare lavoro e speranza concreta di un futuro migliore.
Una realtà realizzata grazie alla nostra costanza e preparazione, grazie ai vostri contributi, per la quale abbiamo operato per mesi dopo i terribili terremoti in Centro Italia di agosto e ottobre scorso, è il Campo, con una clinica mobile per la sterilizzazione e microchippatura di gatti, che a fine febbraio sarà realizzato sull’Appennino a Cittareale (Rieti) non appena le temperature invernali ce lo consentiranno, tenendo unite associazioni, Istituzioni pubbliche e veterinarie. Lo avevamo come obiettivo, siamo riusciti a farlo e continueremo ad aiutare quelle zone dove già prima del sisma, essere un quattrozampe era difficilissimo. In questo anno speciale per la LAV continueranno a succedere tante cose straordinarie e che vorremmo sempre più normali. Con la tua iscrizione, il tuo rinnovo, il tuo far iscrivere alla LAV un’amica o un conoscente, il tuo manifestare attivamente una scelta per gli animali: assieme potremo fare di più e meglio. Come aveva in testa il Magistrato Maurizio Santoloci, scomparso a inizio gennaio, protagonista di tante battaglie dagli anni ’70 in difesa di ambiente, animali, legalità, fondatore del nostro Ufficio Legale, così come quelle nove persone che fra il maggio e il giugno 1977 fondarono la LAV. Capaci, e ce lo hanno trasmesso, di grandi sogni e, insieme, non in alternativa, di realizzazioni concrete quotidiane.
@glfelicetti
Impronte n° 1 (157) febbraio 2017 DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Felicetti DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO: Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Paola Segurini, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: LAV AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)
CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata)
CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 27 gennaio 2017 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile
La LAV è:
• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.
Impronte febbraio 2017
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1977/2017
40 anni dalla parte degli animali
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di Gianluca Felicetti Presidente LAV
a oggi, e per tutto il 2017, avremo un logo che celebra uno speciale compleanno della LAV. 40 anni. Di storia e di azioni dalla parte degli animali. Un logo che racchiude i nostri valori. L’Equità, in primis: per noi tutti gli animali, anche quelli umani, sono uguali. Dai topi utilizzati nei laboratori ai delfini irrisi negli spettacoli. Per questo non c’è nel logo un animale piuttosto che un altro. Ci sono tutti gli animali delle nostre battaglie. E i quattro angoli della forma soli-
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Impronte febbraio 2017
da e tagliente del rombo, rappresentano altri quattro valori fondanti. La Passione. Per i diritti degli animali e per la giustizia che guida ogni nostra azione. Senza non potremmo avere la forza e la determinazione per le nostre battaglie; la Competenza: la nostra conoscenza tecnico-scientifica, legale e istituzionale che ci caratterizza; la Concretezza: non ci accontentiamo mai delle parole, le promesse non ci bastano. E il Rigore, unito all’impegno costante nel mantenere standard di conoscenza e competenza eccellenti, per essere più efficaci. Un logo, con l’acronimo dell’associazione LAV diventato, con tre
lettere per tante e tanti in 40 anni, sinonimo di lotte per gli animali, che racchiude i risultati e il sostegno delle persone, ottenuti fino a oggi. 13 Leggi nazionali e direttive europee in difesa degli animali approvate grazie alla LAV dal 1977 a oggi; 450 azioni legali condotte ogni anno dal nostro team di legali; 58 le sedi locali LAV presenti in tutta Italia; 200 avvocati, di cui 80 collaborano attivamente, affiancano ogni giorno il nostro Ufficio Legale; 16mila i follower del nostro profilo twitter; 4 milioni i cittadini che hanno firmato a oggi le nostre petizioni; 52.705 i cittadini che nel 2014 hanno scelto di destinar-
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1986
La nostra partecipazione alla manifestazione antivivisezionista a Basilea
1998
Manifestazione contro il Palio davanti la Rai (Roma)
ci il 5x1000 (18ma associazione su decine di migliaia); 48mila i sostenitori che hanno scelto di essere aggiornati iscrivendosi alla nostra newsletter; 302mila i fan della nostra pagina facebook. La LAV nel 2017 compie 40 anni di storia e azioni dalla parte degli animali. Fondata a Roma da nove donne e uomini in una stanza in Via dei Portoghesi 18, prestata da uno dei soci e trasformata subito in una sede, grazie a un ciclostile di seconda mano i volontari iniziarono a fare volantinaggi, a mostrare foto della violenza sugli animali e con dei tavolini “da pittore” a raccogliere firme, sull’on-
Da oggi, e per tutto il 2017, avremo un logo che celebra uno speciale compleanno della LAV. 40 anni. Di storia e di azioni dalla parte degli animali da dell’uscita nel 1976 del libro dello scrittore svizzero e storico della medicina Hans Ruesch “Imperatrice Nuda”, per una proposta di Legge di iniziativa popolare per l’abolizione della vivisezione. Da piccolo gruppo, l’associazione man mano inizia a raccogliere soci in tutta Italia, ad avere sedi locali, a occuparsi di tutti gli usi e gli sfruttamenti degli animali con le prime manifestazioni davanti agli zoo e ai circhi con animali, contro le pellicce e la caccia. Nel 1987, dopo il rifiuto di diversi editori, la LAV stampa in proprio e distribuisce la prima edizione italia-
na di “Liberazione animale” dell’australiano Peter Singer, già da undici anni diffuso in tutto il mondo, e nel 1990 sostiene la divulgazione del libro “Diritti animali” dello statunitense Tom Regan, edito già dal 1983 nei Paesi di lingua inglese, testi-pietre miliari della filosofia per i diritti degli animali. Nel 1990 l’associazione, mantenendo ben saldi i suoi fini statutari, decide fra accesi dibattiti interni di fare finalmente un salto organizzativo che la porta in una vera e propria sede in affitto di pochi metri quadri, in Via Santamaura 72, a rinnovare il suo periodico che da “Liberiamo la Impronte febbraio 2017
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Cavia” prende il nome di “Impronte”, a prendere contatti stabili e di collaborazione con analoghe associazioni di altri Paesi europei, a far nascere il giornalino per i più giovani “Piccole Impronte” e specifiche iniziative nelle scuole; a realizzare la prima occupazione di un allevamento di animali “da pelliccia”, a concorrere in maniera importante alla stagione delle raccolta firme dei referendum contro la caccia, a riuscire a mostrare in tv per la prima volta la realtà dei lunghi trasporti degli animali destinati alla macellazione, a diffondere la scelta vegetariana prima e poi quella vegana sconosciuta fino ad allora nel nostro Paese, a organizzare nel 1998 le prime “Giornate nazionali” dedicate alla Campagna europea “Stop ai test cosmetici sugli animali”. Lo stesso salto l’associazione lo fa nell’ambito della comunicazione con la prima Campagna di sostegno “All
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Impronte febbraio 2017
Azione dopo azione, siamo arrivati al traguardo dei 40 anni di attività alla quale dedicheremo il Meeting, aperto a tutti, dal 9 all’11 giugno 2017 a Roma we need is LAV”, nel 1992, e nell’ambito istituzionale con azioni nei confronti di Ministeri, Parlamento, Sindaci, Unione Europea. La LAV negli anni ha ottenuto i riconoscimenti come Onlus-Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, Ente Morale (dal Ministero dell’Interno), come associazionepartner per la diffusione del rispetto
degli animali nelle scuole (dal Ministero della Pubblica Istruzione, 1999), associazione di protezione ambientale (dal Ministero dell’Ambiente, 2007), associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Ministero della Salute, 2007). Azione dopo azione, siamo arrivati al traguardo dei 40 anni di attività
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1996
In migliaia alla marcia per i diritti degli animali a Roma
alla quale dedicheremo il Meeting, aperto a tutti, organizzato a Roma dal 9 all’11 giugno 2017, presso il Palazzo Santa Chiara (a pochi passi dal luogo di nascita dell’associazione): 40 anni dalla parte degli animali, raccontati con 40 simboli che hanno cambiato, stanno cambiando e cambieranno l’Italia. Vogliamo rafforzare l’associazione accreditandola sempre di più come “adulta”, 40enne appunto, nell’organizzazione, nel lavoro, nell’esperienze, nel saper conseguire risultati concreti. Nel praticare e promuovere il cambiamento culturale nel rapporto con gli animali - come indica la missione LAV – che porti a stili di vita e a scelte politiche fondate sul rispetto e la solidarietà verso gli esseri viventi, senza distinzione di specie; per fermare ogni forma di sfruttamento e di sofferenza con l’affermazione dei diritti, la promozione di nuove Leg-
Tante le storiche manifestazioni antivivisezioniste: a Genova nel 2000 (a sinistra) contro gli xenotrapianti, a Roma per mettere fine ai test cosmetici su animali e a Milano (foto in alto) per fermare le fabbriche di animali come Green Hill gi e la loro applicazione. Rimanendo però un’associazione “bambina” nel voler cambiare il mondo e immaginare i cambiamenti, capace sempre di arrabbiarsi di fronte alla violenze sugli animali, così come di commuoversi per le azioni messe in atto per evitarle. Nella nostra visione del Pianeta: un mondo dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita.
Vogliamo così far conoscere la storia, i volti, le motivazioni, le azioni dell’associazione nei primi 40 anni. E raccogliere idee, obiettivi, nuove energie e strumenti per le azioni dell’associazione nei prossimi 40 anni. Perché non si parte più da zero, come fatto dai fondatori della LAV 40 anni fa. Ma c’è ancora tanto da fare. Per tutti gli animali. Impronte febbraio 2017
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di Michela Kuan Responsabile area Ricerca senza animali
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utti ricordiamo l’imponente mobilitazione #STOPVIVISECTION, che raccolse 1.173.130 firme per chiedere di abrogare o modificare la Direttiva europea 2010/63 sulla vivisezione. La Commissione Europa pur non accettando di mettere mano alla legge, ha organizzato il convegno “Scientific Conference: Non-Animal Approaches - The Way Forward”, dove sul palco dei relatori si sono alternati politici e scienziati per discutere su un fine comune, la sostituzione degli animali nella ricerca. Ovviamente non sono mancati dibattiti e posizioni in favore del ricorso al modello sperimentale animale, ma sono sempre stati bilanciati e sono stati dati spazi uguali a tutti gli interventi indipendentemente dalla loro posizione, fatto non scontato in Italia dove in situazioni accademiche o istituzionali la voce di chi difende gli animali o ne promuove la sostituzione è sempre decisamente in minoranza. Illuminanti le parole di Maurice Whelan del JRC, servizio scientifico interno della Commissione Europea che ha l’obiettivo di fornire un supporto
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Impronte febbraio 2017
Non bisogna più parlare di alternativa all’animale ma di un’altra una nuova era scientifica tecnico indipendente e basato sull’evidenza scientifica, il quale ha evidenziato come si debba trovare un’alternativa agli animali di laboratorio, perché è chiaro come finora si sia fallito nel tutelare uomo e ambiente. Infatti, non bisogna più parlare di alternativa all’animale ma di un’altra ricerca, una nuova era scientifica. Concetto lampante quando si assiste a presentazioni su micro-organoidi e chip, che riproducono l’uomo nella sua complessità mettendo in un sistema in grado di comunicare pelle, cervello, fegato, reni, occhi, ossa e sangue in vitro umano. O, ancora, quando si parla di metabolica, una branca scientifica relativamente nuova (20 anni) che investiga l’effetto delle sostanze e il meccanismo con cui esse agiscono nell’organismo, mentre nell’animale noi vediamo solo gli effetti – non il meccanismo – e per di più non attendibili, per l’uomo! Ad esempio come il semplice glucosio può
portare allo sviluppo di una malattia terribile e in espansione come il diabete. Infine, importanti sono state le argomentazioni, portate avanti da alcuni relatori, sulla trasparenza delle pubblicazioni scientifiche, protagoniste secondo alcuni di un circolo vizioso in cui chi le fa ha bisogno di pubblicare studi con esito positivo (Janelle Weaver: Animal studies paint misleading picture; Unpublished negative results may explain limited translation of promising treatments to the clinic), nuovi e spettacolari per andare avanti; e, sempre secondo alcuni interventi è emerso che, a loro volta, i giornali hanno bisogno di pubblicare nuove scoperte promettenti e le stesse istituzioni e raccolte fondi sostengono solo chi pubblica dati positivi e spettacolari. Processo aggravato dalla mancanza di condivisione di dati (il 90% dei dati che provengono da ricerche rimane secretato secondo alcuni relatori) e dalla pubblicazione dei soli esiti positivi, con una ripetizione assurda di sperimentazioni e “spreco” di vite di animali. Le parole ascoltate certo non bastano, ma rafforzano le nostre richieste di fondi e impegno concreto per le alternative ai test su animali, che non siano solo riduzione del numero di animali
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(oltretutto non in atto visto che sale tragicamente a 13 milioni il numero annuale di animali usati a fini sperimentali nell’Unione Europea) o l’aggiungere qualche centimetro di lunghezza alla gabbia, ma una rivoluzione totale nel nome della scienza che non usa gli animali.
L’uovo che fa bene alla ricerca senza animali
Proprio in questa ottica la LAV ha deciso di finanziare concretamente la ricerca sostitutiva e da anni sta collaborando a progetti in Università come Genova e Pisa per istituire borse di studio per giovani ricercatori che lavorano per mettere a punto nuove tecniche e scoperte nel campo della medicina umana, senza ricorrere in alcun modo a cavie. Progetti resi possibili grazie al 5x1000 alla LAV e alla tradizionale campagna di raccolta fondi legata alle uova di Pasqua. Anche quest’anno, il 25 e 26 marzo e sabato 1 e domenica 2 aprile saremo presenti in tante città d’Italia per sostenere importanti progetti di ricerca che non utilizzano animali: su www.lav.it puoi trovare il tavolo LAV più vicino e/o puoi
Sostieni anche tu questo progetto: scegli l’Uovo di Pasqua della LAV, l’Uovo che fa bene alla ricerca! partecipare al nostro fianco come volontario (per info: info@lav.it – tel. 064461325). Nello specifico a Genova, grazie al nostro contributo, è stato possibile recuperare 10 cordoni ombelicali da cui sono state estratte 100 milioni di cellule staminali umane che creano un’importantissima banca di cellule oltretutto ottimizzando il protocollo con terreni di coltura che non ricorrono a siero fetale, infatti di prassi nei test in vitro si ricorre a siero estratto da feti bovini o suini, prelievo che comporta l’eviscerazione della madre gravida e una puntura intracardiaca al feto vivo, l’ennesimo orrore della ricerca che spesso viene taciuto. All’Università di Pisa, invece, stanno mettendo a punto un bioreattore dove le cellule polmonari sono in grado di svilupparsi in un sistema tridimensionale in grado di espandersi come avviene durante la respirazione, pro-
totipo che potrà sostituire il ricorso ad animali nei test per l’inalazione di sostanze con azione tossica acuta o dovute a lunghe esposizioni, test nei quali muoiono migliaia di animali in tutta Europa. Anche nel 2017 abbiamo deciso di investire sul futuro della scienza attraverso un progetto del dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna, con sede presso l’Ospedale S.Orsola (dove collaborano anche con la NASA!), per sviluppare modelli alternativi all’uso di animali per i test di farmaci e nuove molecole. Al momento il processo di ricerca e sviluppo di un farmaco richiede oltre 10 anni e soltanto 1 su 10000 molecole testate in modelli animali arriva sul mercato dimostrando come la mancanza di modelli attendibili contribuisca all’elevato tasso di insuccesso. Grazie al nostro sostegno saranno sviluppati “organon-a-chip” e sistemi multi-organoide sfruttando co-colture cellulari 3D per simulare le interazioni tra i diversi tipi di cellule: un progetto ambizioso, con ricadute in vari ambiti, tra cui lo studio delle malattie metaboliche. Sostieni anche tu questo progetto: scegli l’Uovo di Pasqua della LAV, l’Uovo che fa bene alla ricerca! Il ricavato contribuirà a sostenere questo studio. Impronte febbraio 2017
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Via per sempre dal laboratorio! Per loro la rinascita, finalmente al sicuro nel Centro di Recupero di Semproniano. Un percorso studiato con scrupolosità e che ben presto ha dato buoni risultati
Missione... Rinascita! S
e foste stati divisi per due anni, dai vostri amici o dai parenti come reagireste al vostro primo incontro? Sareste diffidenti, paurosi, o stareste già organizzando un party sfrenato? E godere per la prima volta della luce del sole o correre sull’erba, sarebbe indubbiamente una gioia. Gioia e spensieratezza che abbiamo visto negli occhi e nel comportamento dei magnifici 16 macachi, finalmente a contatto con una libertà e con un ambiente che li ha riavvicinati alla natura. Per due lunghi anni, infatti, i magnifici 16 macachi sono stati divisi, tra maschi e femmine. Fino al 2014 infatti, questi 16 macachi presenti nel laboratorio dell’Università di Modena, vivevano insieme, venivano fatti riprodurre tra di loro, e i cuccioli venivano allevati per essere usati a fini di sperimentazione. Nel 2014 però la grande svolta: dopo una lunga campagna che ci ha visto in prima fila nel difendere la
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vera ricerca scientifica, quella antivivisezionista, finalmente il nostro Parlamento ha reso definitivo per Legge il divieto di allevamento e riproduzione nei laboratori. La rinascita dei 16 macachi inizia anche da qui, dal Decreto Legislativo n. 26/2014 sulla sperimentazione animale che ha introdotto numerosi punti migliorativi rispetto alla Direttiva UE, tra cui il divieto di allevare cani, gatti e primati da laboratorio e, quindi, le fabbriche di cuccioli come “Green Hill” non sono più legali nel nostro Paese! Una svolta legislativa che ha reso possibile, il 21 Luglio 2016, la liberazione dei 16 macachi: via per sempre dal laboratorio! Per loro la rinascita, finalmente al sicuro nel Centro di Recupero di Semproniano. Qui giorno dopo giorno abbiamo assistito a miglioramenti evidenti del loro stato psicofisico. La colonia si è integrata perfettamente recuperando giovialità e socialità, tanto che le discussioni tra
loro sono molto rare e si concludono in breve tempo, senza ripercussioni. Insieme a Valeria Albanese, la primatologa che fin dal primi giorni assiste i macachi nella loro nuova condizione di semilibertà nel Centro, ci siamo impegnati per garantire il processo di “recupero comportamentale” dei 16 macachi. Un percorso studiato con scrupolosità e che ben presto ha dato buoni risultati: gli animali interagiscono tra loro senza particolari contrasti, sono più robusti grazie al movimento quotidiano, come le velocissime arrampicate di cui sono abilissimi e che ora possono finalmente compiere, e grazie ad un’alimentazione studiata per garantirgli i necessari elementi nutritivi, tanto che il loro pelo è evidentemente più folto e luminoso. Ogni volta che possono amano stare al sole, ma li abbiamo visti gioire di curiosità anche all’arrivo della pioggia, a conferma che il contatto diretto con la natura è un elemento primordiale di
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Ogni volta che possono amano stare al sole, ma li abbiamo visti gioire di curiosità anche all’arrivo della pioggia, a conferma che il contatto diretto con la natura è un elemento primordiale di vitale importanza
vitale importanza. Tanti altri i miglioramenti riscontrati: Alfa, il maschio dominante del gruppo, non mostra più la grave stereotipia iniziale, come il camminare ripetutamente avanti e indietro (comportamento denominato “pacing”); appena ha avuto la possibilità di accedere all’area esterna, questo comportamento è completamente sparito! Probabilmente aveva sviluppato quella stereotipia a causa della detenzione in uno spazio ristretto. Agata, la più anziana delle femmine, è arrivata con una grave alopecia sulla schiena: da quando ha potuto spendere del tempo all’aperto, beneficiare della luce diretta del sole e di una dieta varia ed equilibrata, il pelo è completamente ricresciuto, segno di un notevole benessere fisico e psichico. Occhiolino, il giovane maschio con un problema alla palpebra di un occhio, al suo arrivo era timido e insicuro, tanto che spesso era capro espiatorio nei
piccoli conflitti all’interno del gruppo; ma da quando è potuto uscire e avere più spazio in cui muoversi e nascondersi, ha acquistato molta sicurezza, tanto che ora è tra i primi a prendere il cibo, mentre all’inizio non era così. Stiamo dedicando molta attenzione anche all’aspetto cognitivo: i primati, infatti, sono molto sviluppati, e per questo motivo hanno sempre bisogno di stimoli nuovi per non annoiarsi e finire in un circolo vizioso che può sfo-
ciare nella stereotipia. Per questo motivo cerchiamo di fornirgli ogni giorno oggetti nuovi da manipolare (giochi, tessuto, elementi naturali come bastoncini, rami e pigne): tanto che a Natale e per l’Epifania abbiamo stimolato la loro curiosità con doni ghiotti e nuovi giochi da scartare. Aprire dei pacchi può essere molto stimolante perché li induce a trovare delle soluzioni per arrivare a un obbiettivo (rompere la carta, sfilare il nastro, arrivare al cibo), al pari di ciò che dovrebbero fare in natura per cercare del cibo, ad esempio. Uno dei momenti più emozionanti è stato quando il piccolo Macchia e la sorellina Sbuccia si sono avvicinati per scambiarsi un abbraccio: evidentemente la lontananza forzata non ha potuto nulla contro il richiamo del sangue. Il gruppo è unito e sereno e, nonostante qualche scaramuccia, la sera tornano tutti a dormire insieme, l’uno abbracciato all’altra! Impronte febbraio 2017
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DIAMOCI UNA ZAMPA
Magnifici Macachi! I
magnifici 16 sono dei meravigliosi macachi che in questo momento si stanno godendo la libertà nel centro di recupero di Semproniano. Fino a luglio dello scorso anno non erano i magnifici 16, erano solo dei numeri identificativi, delle cavie chiuse nei laboratori che attendevano il loro triste destino. Ora corrono, si arrampicano, si godono il sole e l’aria fresca.
Sono salvi, liberi e soprattutto magnifici! Ti presentiamo Occhiolino, uno dei piccoli del gruppo, e la strepitosa coppia formata da Alfa & Buddha… Adottali a distanza, entra a far parte anche tu della grande famiglia dei Magnifici 16!
Scegli la tua Adozione a distanza! Amico di Zampa è l’Adozione a distanza che dura un anno. Con un’unica donazione nel corso dell’anno puoi contribuire al mantenimento di un animale Amico di Zampa Con 50€ contribuirai alle spese per il mantenimento e i pasti
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Impronte febbraio 2017
Amico di Zampa Super Con 90€ contribuirai alle spese per l’assistenza e il riparo
Amico di Zampa Speciale Con 200€ contribuirai alle spese medicoveterinarie
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Per tutte le informazioni sulle adozioni a distanza visita il sito www.adozioneadistanza.lav.it Segni particolari:
Occhiolino è un giovane ma schio olari: rtsiictre Segnidipa qua anni. De vescilhio suo nome ma ne va gio tica che è un alla inocar atteris Occhiol lonome o su il ve De ni. an con traddistingue da tutti gli altr di quasi tre i: e lo chsim icaicis simist ratter pat alla cauna a esp res sione! altri: gli tti tu da e gu La tin dis vita, seppur breve non contradsua espressione! è stata iss,im faciliss patic ima neia pri una sim mie me tartà libe nonsièdista ev br ur pp se nel a, Centro di Recupe La sua vit rodiven tà er iva lib pre so si me i im i pra dai ma nemir spe a, di sso sim facilis sch o ndi presgra ai più niv ve ro pe cu Re di e for nel Centtirodi lui, i quali pur ndi vano graave piùppo i maschitro daglio sem di milarame so pre spes . rtroppo avevano pu aliha , i qu Qutiand di lui o inv ece e for avuto la possibilità o. gli di me usc la ire re all’a mp per se to ut litàno ibiteg o larepoilsssos av e ave e hamin inveecfem do lch Qudianqua ucc o nte ia, ilhasofina gn ste lme ere av e to ’aper allagg soecor uscir io, diventand dipre te en o alm un fin for te ha ccia, minu gioalc hee fem van masch diequ io, fan tas te tico for sal un tat do ore tan en divizza sca corag o lato regio di ,pal prees te. tico saltatore tas fan , hio sc ma e giovane te. e scalatore di palizza
No:me: Nome
OOccchhioiolilinnoo
chiusa lpebra destra semi tivi:vi:papal tininti gninidis dist SeSeg peb rio ra cu des tra le, sem vo ichso iusa ntile, socie , ge lce Indole ole: :do Ind dol ce, gentile, soc iev ole , cur a ios at o Ag di lio fig : gia aloogia: figlio di Agata Gen neeal Ge
Segni particolari:
Alfa e Buddha sono i boss olari: del gruppo, rtic pasch gn lui Se orm aiima io di mebo l gruppo, delei sstà, i zz’e so ha ha Alf ddgiuntonoi 10 app e Burag a ena ann lei o i. à, Si ’et son zz me hio di riunlui i ma iti or il 4ma set temscbre entda allo Si sono rani. non an 10 i o giu rag si son na arati: dove va pesep più haoap non a uno or c’è all da e re sette anche il 4Lei l’alti ra! riunit ammb a me le eveban uno, c’è ane va do i: rat pa se lui pre iscepiù sono si fer il cavolo verza e banane, le me i ama me(co a! Le si dican e “ichgus e l’atiltr son gusti”)lo , ma ent ramme bi cavo verza (co ce eil ore adoran efererisore luioprsta NomeNo al : me: sol entrambi e, ma ”), sti gu n so sti prefersiibil gu e “i me dic nte su una palizzaaltasole, e e ore di legno starerelaorcor anocca a sta ador tecacia palizzata un su te en dal tropr ilm nco efe. rib Nonostante Bud dha ccia rtesia co la are cc sta madredidileg divno ersai piccoli del gruBu ppo dd , ha sia e nt nosta Nodel è lui il più tronc dal pro teto. tivo la cop uppo, pia gr l , de li co pic i ers divporta mo mentrema e disop lei dr non lto pp l’en co erg lla iaia, de ettivo prot e le scoèrrib il più luiand e dei i: adulti e leader giovan tintiv l’energia Segni dist i,orpre i dis lto gnvi: fere mo Seinti ndo ta pp adu so lti e leader n no veri la compag leile “vecchiett ntredel menia do i e serafici a volte se e”vani, preferen calm Indole: cal olee: ser gio i Ind de mi de an del gruppo afic rib or i a sc vol le te e . severi giali: fratelli “vecchiette” alotel GenealogiGe a:nefra la compagnia delle del gruppo.
Alf Aalfa e e BuB duddhd aha
Come attivare un’Adozione a distanza? • Con il Conto corrente postale che trovi in allegato; ricordati di specificare la tipologia di Adozione scelta e l’animale che desideri adottare; • Con Bonifico bancario o postale intestato a LAV - Lega Anti Vivisezione; Codice Iban: IT16E 05018 03200 000000501112 presso Banca Popolare Etica; specificando la tipologia di Adozione scelta e l’animale che desideri adottare. • Con Carta di credito, collegandoti al sito www.adozioneadistanza.lav.it oppure chiamando lo 064461325 Impronte febbraio 2017
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Il nostro primo Bilancio Sociale
Abbiamo misurato l’impatto delle nostre attività per raggiungere l’obiettivo di un mondo in cui ogni singolo animale abbia libertà, dignità e vita concrete abbiamo svolto per tutti gli animali durante il 2015 e l’impatto sociale complessivo che queste attività hanno prodotto. Crediamo che fornire un quadro complessivo delle nostre attività, ma anche dell’impiego delle risorse a favore degli animali, sia doveroso per tutti coloro che ci sostengono e collaborano con noi. Per una questione di completezza ma anche di trasparenza. Siamo molto orgogliosi di rendere noto il nostro impegno: per noi il Bilancio Sociale è e sarà uno strumento indispensabile, che ci consentirà di comunicare in modo comprensivo l’impatto del nostro operato, rivolgendoci non solo agli addetti ai lavori, ma anche a tutti coloro che sono interessati agli interventi che realizziamo: i nostri soci e sostenito-
Q
di Beatrice Scutari e Gianfranco Marino
uale occasione migliore dei nostri primi 40 anni per fare un bilancio? Un passaggio obbligato per capire quali risultati sono stati ottenuti e in che cosa si può ancora migliorare. È con questo spirito propositivo che ha preso forma il nostro primo Bilancio Sociale. Abbiamo misurato e valutato le tante azioni svolte nel 2015 dalla nostra Associazione e le abbiamo raccolte in un unico, prezioso strumento. Pubblicare il Bilancio Sociale non è obbligatorio per le associazioni come la nostra ma abbiamo ritenuto fondamentale illustrare i risultati del nostro operato in maniera completa e chiara, descrivendo quali attività
LA REALIZZAZIONE DEI DIRITTI PER GLI ANIMALI 1978
1993
2004
Depositiamo in Parlamento la prima Proposta di Legge d’iniziativa popolare per l’abolizione delle vivisezione.
1980
Otteniamo la prima Legge al mondo che consente l’obiezione di coscienza alla vivisezione per studenti universitari e ricercatori (Legge 413/93). L’Italia sanziona per Legge le violazioni della Convenzione di Washington sulle specie in via d’estinzione.
Facciamo approvare la Legge 189 che, modificando il Codice Penale, promuove i reati contro gli animali da semplice contravvenzione a delitti e prevede per la prima volta il carcere per maltrattamento, l’uccisione e l’impiego di animali nei combattimenti. Si tratta di una Legge fondamentale per i Diritti degli animali, un cambiamento epocale nel modo di considerare gli animali, non più “cose” ma esseri viventi degni di tutto il rispetto possibile.
1991
2002
2006
Con una Legge si determina lo stop all’uccisione dei cani randagi.
Grazie alla nostra Associazione l’Italia è il primo Paese in Europa (il secondo al mondo) a bandire l’importazione e la commercializzazione delle pellicce di cani e gatti. Dal 2008 il bando si estende a tutta Europa
Presentiamo in Parlamento la prima Proposta di Legge complessiva a tutela della fauna e per i diritti degli animali.
1992
Grazie al nostro impegno, viene abolito per Legge il tiro al piccione.
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• In Italia, grazie alla nostra campagna contro le pellicce di foca, è approvato il Decreto che bandisce l’importazione di pelli e derivati di foca • Prima esemplare condanna alla reclusione (3 anni e 8 mesi) a Torino per maltramento di animali, grazie alla più severa normativa contro i maltrattamenti (Legge 189/04), cui si aggiunge la confisca degli animali affidati all’Associazione.
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I NUMERI CONTRO CUI COMBATTIAMO OGNI GIORNO
Se il mondo amasse e rispettasse gli animali non ci sarebbe bisogno della LAV
900.000
Gli animali usati nei test ogni anno in italia (soprattutto topi, ratti, uccelli, conigli e pesci)
OGNI 90 MINUTI
Una persona viene indagata per reati a danno degli animali
QUASI 4 MILIARDI
di euro ogni anno il valore del traffico di animali esotici (quarto traffico al mondo dopo armi, droga, rifiuti)
2.000
Gli animali prigionieri dei circhi in Italia
OLTRE 600 MILIONI
154 MILIONI
Gli animali allevati in Italia (solo delle specie galline ovaiole, polli, bovini, suini, conigli)
200.000
I visoni allevati e uccisi in Italia ogni anno per la produzione di pellicce
Gli animali vittime della caccia ogni anno solo nelle regioni Veneto, Lombardia, Toscana e Sicilia
130.000
I cani e gatti abbandonati ogni anno in Italia
ri, i volontari, le Istituzioni e le Forze dell’Ordine con cui collaboriamo, le aziende che ci sostengono e tanti altri ancora… Il Bilancio Sociale ci permetterà, anno dopo anno, di calibrare meglio le tante attività che svolgiamo e di spendere più efficacemente non solo tempo e sforzi umani, ma anche la fiducia che ci viene data da sempre più persone. In questa prima edizione abbiamo descritto il 2015 della nostra Associazione raccontando chi siamo, cosa facciamo e cosa abbiamo fatto nello specifico durante l’anno. Tra i risultati più rilevanti ricordiamo la clamorosa condanna in primo grado di Green Hill, l’allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione, le due borse di studio finanziate per la ricerca sen-
za animali e il sequestro e la messa in sicurezza di 357 cani e 118 gatti del rifugio Parrelli di Roma. Ma anche l’indagine Toxic Fur 2, conclusa con la conferma da parte del Ministero della Salute della presenza di sostanze potenzialmente pericolose e facendo ritirare dal commercio alcuni capi segnalati; e la campagna #Coraggioconiglio con la quale abbiamo informato l’opinione pubblica, anche grazie a materiale investigativo inedito, sulle tremende condizioni di vita dei conigli d’allevamento. Da 40 anni ogni giorno denunciamo e combattiamo ogni forma di violenza nei confronti degli animali: credere in LAV significa portare avanti questo impegno, informando i cittadini e sensibilizzando le Isti-
tuzioni, avanzando proposte e cambiamenti per un nuovo modello di relazione tra persone e animali basato su rispetto e responsabilità. Il Bilancio Sociale LAV racconta quali passi avanti sono stati fatti per raggiungere il nostro obiettivo: un mondo in cui ogni singolo animale abbia libertà, dignità e vita. Anno dopo anno continueremo a pubblicare il Bilancio Sociale LAV: uno strumento che si rivelerà utile solo se attraverso il racconto delle nostre attività passate potremo determinare l’impatto di quelle future, riuscendo così a fare di grandi sogni dei “passi possibili”.
2007
2011
2014
• Entra in vigore lo stop all’ingozzamento forzato di anatre e oche per produrre il foie gras, che coinvolge circa 25.000 animali ogni anno in Italia • Una Legge Regionale in Lombardia vieta la cessione di animali come premi di vincite in lotterie e feste
Entra in vigore la Legge che introduce il reato di traffico di animali da compagnia. I colpevoli sono puniti con la reclusione da 3 mesi a 1 anno, più contestuale multa da 3.000 a 15.000 euro.
Il 28 febbraio è approvata la nuova Legge sulla vivisezione (n. 26/2014) che sancisce la chiusura definitiva di tutti gli allevamenti di cani e gatti e primati “da sperimentazione” e quindi anche di Green Hill. Stop all’uso di grandi scimmie e all’uso di animali per test bellici e didattici. Confermato il No ai test su randagi.
2010
2013
2015
• Approvato il Decreto Legislativo che introduce un nuovo sistema sanzionatorio per combattere il commercio di pellicce di cani e gatti. • Nuovo Codice della strada: anche gli animali hanno diritto al soccorso in caso di incidenti stradali grazie agli emendamenti proposti dalla nostra Associazione.
• In vigore dal 18 giugno la riforma del condominio: non è più possibile vietare di possedere o detenere animali domestici. • Il 31 luglio è approvato l’Articolo 13 della Legge di Delegazione Europea che limita la vivisezione e incentiva il ricorso ai metodi sostitutivi della ricerca. • Entra in vigore l’ultima tappa dello stop europeo ai test cosmetici sugli animali.
• 3 nuove Leggi approvate grazie alla Lav. Sull’impignorabilità degli animali, sul divieto di cattura di uccelli con reti e un’integrazione della normativa a tutela delle specie in via di estinzione. • 2 le Proposte di Legge depositate sia alla Camera sia al Senato: una per il riconoscimento dei conigli come animali familiari e una per il contrasto ai reati contro gli animali.
2009
Il Bilancio Sociale è consultabile sul sito LAV www.lav.it/chi-siamo/bilancio-sociale-lav
Il Parlamento Europeo approva il divieto di tutti gli scambi commerciali di prodotti derivati da foche, all’interno del territorio UE.
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Via gli animali dai circhi! Firma anche tu su www.lav.it la petizione
La tigre nel fuoco: se questo è spettacolo... I
di Barbara Paladini
l salto di una tigre in un cerchio infuocato: un’immagine che pensavamo relegata al passato remoto, almeno in Italia. Invece è proprio ciò che mostra il videochoc che abbiamo diffuso lo scorso novembre. Un’esibizione documentata dalla LAV in un circo italiano, palesemente contraria ai “Criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti”, del Ministero dell’Ambiente, che specificano che “Gli spettacoli combinati insieme a prede potenziali non sono assolutamente accettabili, così come l’uso dei cerchi infuocati”. Le riprese furono effettuate da un volontario LAV nel 2015, ma su alcuni siti web dedicati al mondo circense nel 2016 sono state pubblicate foto che ritraevano una tigre costretta ad esibirsi nello stesso esercizio: uno spettacolo che non può più essere tollerato, al pari degli altri che coinvol-
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A piazza Monte Citorio la nostra mobilitazione per un circo umano
gono animali. La soluzione all’utilizzo degli animali in tutti i circhi italiani è rappresentata dal Disegno di Legge del Governo (DdL 2287-bis) sulla disciplina
dello spettacolo dal vivo, che ne prevede la graduale dismissione, a sostegno del quale a dicembre siamo scesi in piazza con la campagna “Un bel passo avanti”. Attualmente in esame al Senato della Repubblica, il DdL 2287-bis del Governo rappresenta una grande opportunità sul tema dei circhi con animali: formalizzato il 6 ottobre scorso al Senato, prevede infatti, anche al fine di “incentivare e migliorare la qualità artistico-culturale delle attività, nonché la fruizione da parte della collettività”, la “revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificatamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”. Sono sempre di più i Paesi, in Europa e nel mondo, che hanno già vietato o posto serie limitazioni all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli: 18 gli Stati Membri dell’UE che lo hanno proibito, in modo totale o parziale (vedi tabella pubblicata su
www.lav.it
Impronte di dicembre 2016). Anche in Italia il vento sta cambiando: il numero di chi vorrebbe abolire la pratica di utilizzare animali nei circhi è aumentato dal 68,3% al 71,4% in un solo anno (Rapporto Eurispes 2016), segno della crescente sensibilità del pubblico e della maggiore informazione riguardo le condizioni degli animali nei circhi. Tutto questo è senza dubbio il risultato di molte inchieste e campagne di sensibilizzazione condotte dalle associazioni animaliste, LAV in primis, supportate anche dalla recente posizione assunta dalla Federazione dei Veterinari Europei (FVE) - che attraverso oggettive e qualificate argomentazioni scientifiche, ha chiesto “di proibire l’utilizzo di mammiferi esotici nei circhi in quanto non vi è affatto la possibilità che le loro esigenze fisiologiche, mentali e sociali, possano essere adeguatamente soddisfatte” nonché dalle numerose condanne a carico di circhi, disposte dai Tribunali nel corso degli ultimi anni.
Soltanto nel 2016 sono stati ben 6 i circhi condannati in vari gradi di giudizio, per reati che vanno alla detenzione di animali incompatibile con le loro naturali necessità, al maltrattamento (vedi Tabella, che offre una sintetica descrizione delle violazioni, con il dato degli animali coinvolti). Queste
La fine del circo con animali, un obiettivo perseguito da tempo, che oggi può finalmente realizzarsi condanne, insieme ai recenti orientamenti dell’opinione pubblica, rappresentano segnali inequivocabili di un nuovo corso nella giurisprudenza e di una mutata condizione culturale, cui le Istituzioni stanno mostrando di voler attribuire significato, introdu-
cendo proposte di modifica delle leggi vigenti. Su www.lav.it è possibile firmare la petizione a sostegno della campagna “Un bel passo avanti”, con la quale chiediamo: 1. che venga adottata una nuova norma nazionale che preveda la graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nei circhi; 2. la garanzia che gli animali attualmente utilizzati nei circhi siano ricollocati in strutture autorizzate con finalità di Centri di recupero, in grado di garantirne il miglior mantenimento, senza alcun utilizzo in spettacoli; 3. il sostegno alle attività circensi realizzate senza l’uso di animali. Lo scenario nazionale e quello internazionale sono decisamente favorevoli alla fine del circo con animali, un obiettivo perseguito da tempo, che oggi può finalmente realizzarsi. Impronte febbraio 2017
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A sinistra il Safari park D’Abruzzo (2015). Nel corso della “sessione didattica” agli elefanti venivano fatti svolgere anche esercizi senza alcun valore educativo ma con i soli fini di spettacolo
Negli zoo gli animali non possono esibirsi!
Lo ribadisce il Ministero dell’Ambiente
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li animali negli zoo non possono essere usati negli spettacoli: questo il principio confermato dal Ministero dell’Ambiente con una Nota inviata alla LAV lo scorso ottobre, che riafferma, inoltre, che sarà negata la licenza di giardino zoologico alle strutture che non rispettano i requisiti minimi richiesti dalla normativa italiana ed europea. La Nota del Ministero – in risposta alle richieste formulate in una lettera inviata insieme a Born Free Foundation e diretta ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute – conferma quanto segnalato da anni e ribadisce chiaramente il divieto, troppo spesso violato, di usare gli animali detenuti in strutture zoologiche, per esibizioni: animali selvatici ed esotici costretti a comportamenti innaturali in ambienti artificiali, quali zoo e delfinari, in un uso strumentale al divertimento del pubblico. LAV e Born Free Foundation han-
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no inviato ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute anche il Rapporto su rilievi e criticità di alcune strutture di detenzione ed esposizione di animali selvatici ed esotici aperte al pubblico – frutto di sopralluoghi condotti nell’estate del 2015 presso alcune strutture italiane che detengono animali selvatici ed esotici, terrestri ed acquatici. Il terzo rapporto, sottoposto ai Ministeri di Ambiente e Salute e al Corpo Forestale dello Stato, dopo quelli inviati nel 2015 e all’inizio del 2016 che, con foto e video, evidenzia numerose criticità, rispetto alla conformità con la legislazione vigente, sia a livello di infrastrutture che in relazione alla salute e al soddisfacimento dei bisogni specie – specifici di alcuni animali. Le attività di spettacolarizzazione degli animali, tipiche dei circhi e contrarie alla filosofia e normativa sui giardini zoologici, sembrano essere una costante nella maggior parte delle strutture visitate, anche in strutture che hanno già da tempo ottenuto la
licenza di giardino zoologico. In alcuni casi gli animali venivano tenuti in recinti o aree limitrofe a quelle dove si svolgeva lo spettacolo, in condizioni che in nulla riflettevano i loro bisogni etologici. Per queste situazioni LAV e Born Free hanno raccomandato la chiusura di alcune aree e il trasferimento di alcuni degli animali in strutture adeguate almeno ai criteri previsti dalle norme in vigore. Il Ministero dell’Ambiente, che a seguito di regolari controlli ha confermato la presenza di diverse criticità, alcune delle quali dovrebbero essere superate da nuovi piani di riqualificazione in itinere, ha annunciato anche di aver chiesto, ad alcune delle strutture visitate, l’adozione di azioni per la salute di alcuni animali. Fondamentale inoltre che il Ministero dell’Ambiente sviluppi un Piano Nazionale di azione su zoo e delfinari, che consenta di applicare verificare il rispetto della normativa zoo nelle strutture zoo (con o senza licenza) sul
www.lav.it Un orso bruno che batte ripetutamente sulla porta della zona coperta del recinto (2015)
territorio nazionale, al fine di rettificare in breve periodo le situazioni critiche e garantire che i criteri minimi di gestione delle specie siano assicurati, chiudendo le strutture non in regola. L’Italia, infatti, rimane purtroppo uno degli Stati dell’Unione Europea con scarsa e tardiva applicazione della normativa sui giardini zoologici (Direttiva UE 1999/22/CE e Decreto Legislativo n. 73 del 2005), recepita solo nel 2005 dopo una sentenza della Corte di Giustizia Europea, e la sua lenta applicazione risente di un ritardo decennale che ha causato anche una procedura di pre-infrazione (EU Pilot) aperta contro l’Italia dalla Commissione Europea nel 2013. Questo ritardo ha favorito il mantenimento di decine di strutture che espongono animali selvatici al pubblico senza però aver ancora ottenuto licenza di giardino zoologico o autorizzazione alla deroga da tale licenza. Inoltre la mancanza di regolari ed efficaci controlli ha potuto permettere
il perpetuarsi dell’utilizzo di animali a fini di spettacolo in alcune strutture, con e senza licenza, e la gestione inadeguata di diverse specie, questo perché, nonostante gli Stati Membri dell’UE siano responsabili dell’appli-
LAV e Born Free hanno raccomandato la chiusura di alcune aree, il trasferimento di alcuni animali e la riconversione in strutture di recupero cazione della normativa sugli Zoo, spesso non hanno a disposizione personale formato sulle specie selvatiche ed esotiche, sui bisogni etologici e sul benessere animale di quelle specie. LAV e Born Free Foundation auspicano che gli animali non debbano
In basso Safari park D’Abruzzo (2015). Nel corso dello spettacolo, privo di alcun valore educativo, gli animali venivano manipolati ed esposti al di fuori delle teche, esposti a repentini cambiamenti di clima e ai forti rumori dello show
più essere detenuti in strutture confinate, in Paesi lontani dai loro habitat naturali e che le strutture zoologiche vengano convertite in strutture di recupero. Contemporaneamente le Associazioni vigilano sulla corretta applicazione della normativa sui giardini zoologici in Italia affinché mai più si debba assistere alla detenzione di animali in cattività in condizioni simili a quelle osservate nel corso di alcune visite. In relazione alle licenze relative ai giardini zoologici, dalle informazioni avute a seguito di un accesso agli atti richiesto dalla LAV, ad ottobre 2015 la situazione era la seguente: • n. 23 strutture con licenza; • n. 32 strutture in varie fasi del percorso di licenza (dalla presa in esame della licenza alle ultime fasi prima del rilascio della stessa); • n. 2 strutture sotto sequestro; • n. 8 strutture chiuse per diniego di licenza; • n. 33 strutture escluse. Impronte febbraio 2017
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Combattimenti: arrivano le condanne
Condannati a Palermo tre dei sei imputati
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di Ciro Troiano
l 20 dicembre scorso sono stati condannati a Palermo tre dei sei imputati in un processo per organizzazione di combattimenti tra cani. I tre avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, mentre per gli altri tre imputati è pendente il rito ordinario. In particolare M.N. è stato condannato ad 1 anno di reclusione e a € 50.000 di multa; pena sospesa subordinata al risarcimento del danno in favore delle parti civili LAV, LIDA e UGDA entro il termine di 90 giorni dal passato in giudicato della sentenza. Due imputati, G.G. e M.G., invece, hanno subito la condanna ad 1 anno, 1 mese e 10 giorni di reclusione e al pagamento di € 52.000 di multa. Tutti gli imputati sono stati condannati al risarcimento dei danni in favore delle parti civili più al pagamento delle spese processuali. Il reato contestato a tutti, inclusi gli imputati per i quali il processo è ancora in corso, è il concorso nel delitto previsto dall’art. 544-quinquies del Codice Penale: “perché in concorso tra loro, materiale e morale, promuovevano o comunque organizzavano un combattimento di cani di razza pit bull che poteva metterne in pericolo l’integrità fisica, utilizzando videoriproduzioni contenenti scene e immagini dei combattimenti e delle competizioni e curan-
Ogni anno migliaia di animali in Italia sono vittime dei combattimenti clandestini 20 Impronte febbraio 2017
done la registrazione delle immagini attraverso una macchina digitale”. A due di essi è stato contestato anche il reato di maltrattamento di animali perché in concorso tra loro, nel corso dei combattimenti, cagionarono lesioni a un pit bull, che successivamente morì. Gli imputati furono denunciati il 12 novembre del 2013, quando i Carabinieri eseguirono diverse misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito di un’indagine sui combattimenti tra cani. Le indagini scaturirono da un controllo stradale effettuato nel mese di marzo del 2013, nell’ambito del quale i militari sorprendevano, a bordo di una BMW, quattro persone intente a visionare un video su una fotocamera digitale. Uno di essi aveva anche abiti sporchi di sangue.
Da un’attenta visione dei filmati, i Carabinieri riuscirono ad identificare cinque degli individui ritratti nelle immagini sequestrate. A seguito di ulteriori indagini, la notte dell’11 giugno 2013, i militari individuarono su un terreno incolto del quartiere “ZEN 2”, un’area recintata con reti di materassi e bancali, ove era stato attrezzato un “ring”, simile a quello filmato nei video sequestrati. Nel corso dell’operazione diversi soggetti scapparono, ma i Carabinieri riuscirono a bloccare tre persone, tra cui un minorenne. Furono trovati e sequestrati 6 pit bull, di cui uno ancora presente all’interno del ring, visibilmente sanguinante e con diverse ferite alla testa, al collo e alle orecchie.
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In ricordo di Maurizio Santoloci Ricordiamo con profonda stima il Giudice Maurizio Santoloci, prematuramente scomparso a gennaio. Fin da giovanissimo impegnato a difesa dell’ambiente, dei diritti degli animali e della legalità, fondatore dell’Ufficio Legale LAV. Autore di numerose pubblicazioni su questi temi. Sarà per sempre un modello indimenticabile di impegno e integrità. Ciao Maurizio.
Ogni anno migliaia di animali in Italia sono vittime dei combattimenti clandestini. I combattimenti tra cani, dopo un periodo in cui sembravano essere diminuiti, sono ripresi a un ritmo allarmante. Quello dei combattimenti è un vero affare per la criminalità. Grande e piccola. Si tratta di un fenomeno complesso che coinvolge soggetti diversi: i casi più diffusi fanno capo a delinquenti locali, teppisti di periferia, sbandati, allevatori abusivi e trafficanti di cani cosiddetti “da presa”. Non mancano però casi riconducibili a sodalizi criminali come la camorra, la ‘ndrangheta, la sacra corona unita e la mafia. Da sempre la LAV si batte per contrastare i combattimenti tra animali con azioni concrete: denunciando i casi di sua conoscenza e costituendosi parte civile nei processi. Ma anche producendo materiali tecnici per la formazione degli operatori specializzati, tra cui gli organi di polizia giudiziaria, la magistratura e le guardie volontarie. Per contrastare il fenomeno dei combattimenti tra cani, è tornato attivo il numero della LAV “SOS
Combattimenti”: tel. 064461206. Si tratta di un servizio unico nel suo genere nel panorama nazionale, istituito per dare un aiuto concreto a tutti coloro che vogliono intervenire, nella massima discrezione, contro i soprusi delle lotte clandestine. SOS Combattimenti non è un numero di emergenza né di pronto intervento ma è un servizio che permette di: • Raccogliere segnalazioni di combattimenti tra animali. • Tracciare una mappa dettagliata del fenomeno. • Favorire l’attivazione di inchieste giudiziarie e sequestri di animali come prevede la legge. Il numero SOS Combattimenti 06.4461206 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00 email: soscombattimenti@lav.it Scopo del servizio è quello di raccogliere le segnalazioni sui combattimenti, anche in forma anonima, per mappare il fenomeno e, laddove ci sono presupposti, dare impulso alle attività giudiziarie. Non è un numero di emergenza né di pronto intervento poiché non si tratta di un organo di polizia, pertanto non raccoglie denunce né organizza controlli. L’obiettivo è quello di svolgere una preziosa attività di raccordo tra i cittadini e le Forze dell’Ordine favorendo così l’avvio di inchieste e di sequestri degli animali coinvolti.
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L’INTERVISTA
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James Myers una vita per gli animali di Ilaria Innocenti e Stefano Bettini
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o scorso ottobre abbiamo avuto il piacere e la fortuna di ospitare a Roma James Myers, fondatore - assieme alla moglie Erika e alla figlia Claire - di Animal Aid Unlimited a Udaipur, in India, e di ascoltare dalla sua voce il racconto di una straordinaria esperienza in favore degli animali e dei loro diritti, un racconto che vogliamo condividere con tutti voi. Già vegano, nel 2002 James Myers si trasferisce nello Stato indiano del Rajasthan con la sua famiglia, iniziando ad aiutare gli animali feriti sulle strade, col solo aiuto di un collaboratore parttime e di un risciò, e creando in seguito un piccolo rifugio per animali con annesso ospedale veterinario. Grazie al costante impegno di Ja-
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mes e della sua famiglia, Animal Aid Unlimited è cresciuta rapidamente e si è spostata dal sito originario, che è presto diventato troppo piccolo per le attività dell’associazione, che adesso ha tre ambulanze e, su un terreno di 4 ettari, gestisce un rifugio e un ospedale veterinario in cui lavorano 47 persone, tra cui medici veterinari, infermieri veterinari e autisti. James, cosa ti ha spinto a voler aiutare gli animali e, in particolare, quelli abbandonati in strada? Volevamo contribuire a ridurre i problemi sociali di Udaipur, abbiamo valutato diverse opzioni e ci siamo resi conto che non c’era alcuna assistenza per gli animali vaganti feriti. Quando mucche e asini feriti venivano abbandonati, per loro non c’erano soccorsi né cure e neppure un rifugio per quelli che non avrebbero potuto tornare in strada.
Qual è la missione Animal Aid Unlimited? Animal Aid Unlimited aspira a una radicale liberazione animale, ma in questo contesto la nostra missione principale è salvare, curare e liberare gli animali di strada; quelli che non possono essere rilasciati sul territorio diventano residenti del nostro rifugio. Al momento ne ospitiamo 450, soprattutto cani, mucche e asini e altri in numero minore: gatti, tartarughe, maiali, uccelli, capre e una scimmia. Attraverso il nostro servizio di segnalazione e soccorso, vogliamo inoltre dare alle persone la possibilità di contribuire ad aiutare gli animali in difficoltà. Quanti animali avete salvato? Sessantacinquemila nel corso degli ultimi sedici anni. Sono orgoglioso della nostra squadra di soccorso: riceviamo 25 chiamate al giorno e abbiamo 3
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ambulanze in servizio ogni notte. Sappiamo che, oltre al rifugio e all’ospedale, avete anche un programma educativo: ci racconti qualcosa al riguardo? Abbiamo un programma educativo scolastico. Realizziamo incontri con gli studenti e chiediamo loro di riflettere sul problema degli animali che hanno bisogno di aiuto, contattiamo gruppi religiosi e gruppi civici, organizziamo visite guidate dell’ospedale per visitatori locali e stranieri. Abbiamo parlato a 30.000 bambini in 100 diverse scuole e abbiamo organizzato centinaia di visite per gruppi scolastici e gruppi religiosi presso il nostro rifugio. Quali sono i vostri progetti per il futuro? Vorremmo portare maggiore informazione e consapevolezza sui di-
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Non sono ebreo, non sono indiano, non sono un cane, un gatto, un maiale o un asino ma sono unito a loro e a tutte le creature, piccole e grandi che devono soffrire a causa di un volere esterno
ritti degli animali nelle scuole e nella comunità e sviluppare più presenzesentinella nei quartieri della città, in modo da poter individuare e curare gli animali prima che le ferite diventino estreme. Altri nostri obiettivi sono gestire al meglio il perseguimento dei casi penali di crudeltà verso gli animali nelle corti di Udaipur e offrire maggiori indicazioni per aiutare le città del
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Rajasthan e dell’India ad avviare programmi di salvataggio e la costruzione di rifugi per la cura degli animali di strada.
James, grazie per il tempo dedicato. Speriamo di averti nuovamente nostro ospite in Italia, o magari di venire “sul campo” in India per aiutarvi nel vostro preziosissimo lavoro. Impronte febbraio 2017
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