Impronte Dicembre 2022

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Consiglio Direttivo

Danilo Bacci (Firenze), Carmen Caballero (Padova), Gianluca Felicetti, presidente (Roma), Simone Stefani, vicepresidente (Trento), Lorenza Zanaboni (Verona)

Direttore Generale Roberto Bennati

Collegio di Garanzia Annalisa Lancellotti, presidente (Modena), Tommaso Petrucciani (Roma), Emma Piga (Cagliari)

Organo di Controllo Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci)

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

La LAV in Italia la nostra ricchezza

PIEMONTE

TORINO: (STIC) 388/8082707 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino NOVARA: PDR 349/5818232 lav.novara@lav.it

CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it

CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it

VERBANO-CUSIO-OSSOLA: (PDR) tel. 379/1602611 lav.verbano-cusio-ossola@lav.it

LIGURIA

GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it

LA SPEZIA: (PDR) 3401354732 lav.laspezia@lav.it

LOMBARDIA

MILANO: (STP) tel. 379/1574806 www.lav.it/sedi/milano

MANTOVA: (STP) tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova

OLTREPÒ PAVESE: (PDR) tel. 342/3532690 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv

VARESE-BUSTO ARSIZIO: (STIC) tel. 328/6456255

lav.varese-busto@lav.it

BERGAMO: (STP) tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo BRESCIA: (PDR) tel. 345/7485261 lav.brescia@lav.it

MONZA E BRIANZA: (STP) tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza

CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it TRENTINO ALTO ADIGE TRENTINO: (STP) tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino BOLZANO: (PDR) tel. 340/2726207 Lav.bolzano@lav.it

FRIULI - VENEZIA GIULIA TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (PDR) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it

VENETO

VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238

lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 379/1954111 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684

lav.bassanodelgrappa@lav.it www.lav.it/sedi/bassano-del-grappa ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814

lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo BELLUNO: (STP) tel 329/0439861

lav.belluno@lav.it TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav.treviso@lav.it - www.lav.it/sedi/treviso EMILIA ROMAGNA BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio-emilia

MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA: (PDR) tel. 379/1034868 lav.piacenza@lav.it TOSCANA FIRENZE: (STP) tel. 327/1273417 lav.firenze@lav.it www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA: (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it LUCCA: (PDR): tel. 379/1783053 lav.lucca@lav.it UMBRIA

PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 377 093 6959 lav.terni@lav.it ORVIETO: (PDR) 345/1188776 lav.orvieto@lav.it MARCHE

MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051347/0518265 lav.macerata@lav.it ANCONA: (PDR) tel. 379/1032384 lav.ancona@lav.it LAZIO

ROMA: (STP) tel. 320/4795552 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma VITERBO: (PDR) tel. 379/1065752 lav.viterbo@lav.it CAMPANIA

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PUGLIA

BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828

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CALABRIA

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REGGIO CALABRIA: (PDR) tel.379/1274813

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SICILIA

CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it

RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it

MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it

SIRACUSA: (PDR) tel. 377/0936227 lav.siracusa@lav.it

SCIACCA: (PDR) 348/3988601

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SARDEGNA

CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715

lav.cagliari@lav.it

SASSARI: (PDR) tel. 379/1574857 lav.sassari@lav.it

Legenda

STP:

STIC: Sede Territoriale Intercomunale

STC: Sede Territoriale Comunale

PDR: Punto di Riferimento

Sede Territoriale Provinciale

L’agnello Mido è salvo

Lieto fine per Mido, l’agnello ritratto in copertina: lo abbiamo salvato da un sacrificio rituale islamico, grazie alla mobilitazione di un’attivista musul mana vegana, l’influencer Sveva Basirah Balzini, in collaborazione con LAV, con il prezioso supporto dei Carabinieri Fo restali di Lanciano (Chieti) e del rifugio Hope (Viterbo) che su nostra richiesta si è subito reso disponibile ad accoglierlo. L’agnellino è stato trovato nel cortile di una abitazione, a Lanciano, durante la

Chiediamo al nuovo Parlamento e Governo italiano di introdurre lo stordimento preventivo obbligatorio per tutte le macellazioni: da quelle rituali a quelle domestiche

festa musulmana del sacrificio, aveva le zampe legate, probabilmente pronto per essere ucciso, senza stordimento e per sgozzamento. Una macellazione illegale, in quanto la macellazione rituale per Leg ge non può avvenire fuori da un macel lo appositamente autorizzato nè senza il controllo dell’autorità veterinaria.  E così è scattato il sequestro e Mido è stato af fidato a noi della LAV in custodia giudi ziaria dalla Procura della Repubblica: ora potrà vivere la sua nuova vita al sicuro, insieme ad altri animali liberi, al riparo da crudeltà e sfruttamento.

“Mido è l’abbreviazione di Mohammed o di Ahmad, un nome scelto nel ricordo della Fede e anche perché nella mia vita privata è una parola che mi ricorda libe razione e catarsi”, spiega Sveva che spera si possa diffondere un Islam ‘cruelty free’. E noi chiediamo al nuovo Parlamento e Governo italiano di introdurre lo stordi mento preventivo obbligatorio per tutte le macellazioni: da quelle rituali a quelle domestiche.

Impronte n°9 dicembre 2022 (186)

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV Onlus

VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Felicetti

DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo

HANNO COLLABORATO:

Manuela Anello, Andrea Casini, Paola Castaldo Tuccillo, Gianluca Felicetti, Francesca Gramazio, Simone Pavesi, Ilaria Tordone, Ciro Troiano

PROGETTO GRAFICO: Michele Leone

FOTO COPERTINA: Andrea Morabito

AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001

DTP-STAMPA

Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)

CARTA Burgo Respecta 100 (100% carta riciclata)

CHIUSO IN TIPOGRAFIA 3 novembre 2022

RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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La LAV è:

• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale;

• riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 - Legge 189/04)

• riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86);

• firmataria dal 2017 di un Protocollo d’Intesa con l’Arma dei Carabinieri per la prevenzione e il contrasto dei reati contro gli animali

• componente del Comitato Sanità Animale del Ministero della Salute;

• membro del Tavolo di partenariato del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il Piano Strategico Nazionale di programmazione della Politica agricola comune 2023-2027

• dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado”

• dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute

• cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente

• membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO

(OGNI DODICI MESI) ALLA LAV

• ORDINARIO 30 euro

• GIOVANILE (fino a 18 anni) 18 euro

• FAMIGLIA 45 euro

• SOSTENITORE 46 euro

• BENEMERITO 150 euro

• STRAORDINARIO 500 euro

• PER SEMPRE (chiama 06 4461325)

VERSAMENTI INTESTATI A LAV

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• 5x1000 a LAV C.F. 80 426 840 585

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FOTO ALESSIO MORABITO

Anche gli animali votano

Ipunti programmatici delle tredici asso ciazioni animaliste promotrici del mani festo “Anche gli Animali Votano” (www. ancheglianimalivotano.it) - sottoscritti interamente da cinque forze politiche fra le quali M5S e Alleanza Verdi-Sinistra e ripresi in parte e per singoli obiettivi dagli altri partiti –sono entrati nel Parlamento eletto lo scorso settembre, con un gruppo di nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personal mente (Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambil la-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, ZanPd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi), al quale si aggiungeranno almeno altri otto parlamen tari sensibili ai temi animalisti (BiancofioreNoi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp).

A loro sono andati i complimenti e vanno le speranze di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society Internatio nal/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali - come quelle che si registrano nel Paese fra i citta dini sulla tutela degli animali – a partire dai

temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’IVA su cibo e prestazioni vete rinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante naziona le dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambien tale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che questi temi si concretizzino al più

presto in nuove ed efficaci Leggi.

Sono invece fortemente preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia - tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i prin cipi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli ani mali - nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento

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di Gianluca Felicetti Bilancio dell’iniziativa LAV con altre 12 Associazioni per le elezioni politiche FOTO ANIMAL PROSPEKT

Governo e Parlamento neoeletti devono affrontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica: dagli allevamenti, ai circhi, agli animali esotici

degli animali.

Già in queste prossime settimane e mesi, Governo e Parlamento devono comunque af frontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica, sulle quali le associazioni richiamano l’attenzione della politica. Dalla scadenza per l’emana zione del Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti ai Decreti ministeriali attuativi sulla Legge per la tutela degli animali esotici, dal divieto di triturazione dei pulcini maschi negli allevamenti avicoli al sostegno in sede euro pea alla prossima proposta della Commissio

ne di Bruxelles per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti zootecnici, così come la sorte dei quasi 6000 visoni ri produttori chiusi negli aboliti allevamenti per pellicce.

Le associazioni firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano e la LAV come fa da anni, monitoreranno l’attività politica per rappresentare richieste legislative alle Istitu zioni, verificare il rispetto degli impegni presi, contrastare eventuali minacce alla fauna sel vatica e al benessere degli animali e conti nueranno con sempre più forza nelle attività che coinvolgono tutta la cittadinanza, per gli animali.

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FOTO ANDREA MORABITO

Dignità e giustizia per gli animali: le nostre battaglie legali

L’anno che sta per concludersi ci ha visto protagonisti, in prima linea, di tante battaglie legali in difesa degli animali: dagli orsi ai cinghiali, ai delfini, agli animali prigionieri di circhi e laboratori. Una varietà di privazioni e sofferenze molto diverse tra loro ma con un drammatico filo conduttore comune: la negazione del diritto alla vita naturale e libera

Ecosì ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione del procedimento penale nato dalla nostra denuncia contro il Presidente della Provincia di Trento, Fugatti, e alcuni funzionari provin ciali, per il maltrattamento degli orsi detenuti nel recinto del Casteller, una vera prigione!

Una battaglia difficilissima perché condot ta nei confronti di una Provincia Autonoma. Nella richiesta di archiviazione la Procura so stiene che la detenzione in quelle condizioni può essere considerata del tutto legittima, sulla base dell’Accordo Provincia-Governo “Pacobace”  che fornisce precise indicazioni sulle azioni che devono essere adottate nel caso di orsi considerati pericolosi. Anche ri spetto alle condizioni di detenzione degli orsi la Procura nega vi sia una compromissione del benessere degli animali perché seguiti costantemente da un veterinario che verifica lo stato di salute e il comportamento degli animali detenuti. Parole che ci amareggiano ma allo stesso tempo siamo ancora più con vinti che non possiamo lasciare gli orsi al loro destino: ci siamo opposti all’archiviazione della denuncia, convinti che debba maturare una reale cultura del rispetto verso gli orsi e gli animali selvatici.

Felice epilogo, invece, per un caso davvero unico: salvi per sempre i delfini del delfinario di Rimini. È divenuta defi nitiva la confisca degli animali, richiesta da LAV (costituitasi parte civile nel processo)

e dalla Procura, affidati ai Ministeri di Am biente, Salute e Politiche Agricole presso l’Acquario di Genova; i delfini non potranno quindi essere messi in vendita. Una novità assoluta per l’Italia e l’Europa, che apre un nuovo importante e positivo capitolo nella tutela giuridica di questi animali.

La Corte di Cassazione ha  dichiarato inam missibile il ricorso dell’ex direttore del Delfi nario di Rimini, che vi ha poi rinunciato, con fermando così la sentenza d’Appello (febbraio 2021) rendendo definitiva sia la condanna del Direttore del Delfinario per maltrattamento di animali (articolo 544 ter del Codice Penale) sia la confisca dei delfini, affidati allo Stato come da noi richiesto, senza derubricazione del re ato all’articolo 727 del Codice Penale, ovvero detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

La conclusione di questo processo e la conferma della sentenza della Corte d’Appel lo per l’ex direttore del Delfinario, rappresen ta un capitolo unico e positivo nella difesa dei diritti degli animali: finalmente è stata fatta giustizia per i delfini coinvolti in maltratta menti, condizioni ambientali proibitive e tota le indifferenza alle loro necessità etologiche.

Le emergenze sanitarie continuano ad essere di stretta attualità: dopo aver ottenuto lo storico risultato della chiusura definitiva degli allevamenti di visione in Ita lia, a causa del ruolo attivo di questi animali nella diffusione del virus Sars-Cov2, siamo

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intervenuti per fare chiarezza sull’emergenza Peste suina africana (PSA) ed evitare crudeli abbattimenti. E così sono salvi i maiali di ogni genere e i cinghiali tenuti non a scopo di lu cro, messi al sicuro dalla produzione e dalla macellazione nei mesi e negli anni scorsi da cittadini e rifugi, che erano stati colpiti dalle ordinanze del Ministero della Salute e delle Regioni Liguria e Piemonte, in chiave di con trasto alla diffusione della Peste suina africa na. Una vittoria ottenuta grazie alle attività di consulenza e supporto legale LAV offerte alle persone e al dialogo con le Istituzioni che por tato all’emanazione di una nota di chiarimen to da parte del Ministero della Salute, fino alla preparazione di un nostro ricorso al TAR per l’annullamento dei provvedimenti di abbatti mento e macellazione di questi animali.

In tema di circhi con animali, il Tribu nale di Tempio Pausania ci ha dato ragione e ha condannato a quattro mesi di reclusione per maltrattamento di animali, entrambi i ti tolari del Circo Martin, che fu al centro del più grande sequestro di animali in una struttura di spettacolo mai effettuato nel nostro Pae se. Condannati anche al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del dan no in nostro favore da definire in sede civile. Una vicenda che risale al 2014 e riguardò tutti gli animali del circo: ippopotamo, cammelli, dromedari, leonessa, zebre, cavalli, bovini e pappagallo, tutti animali che da allora abbia mo difeso, curato e accudito restituendogli la loro dignità e giustizia. Contro il Circo Martin

abbiamo ottenuto anche una condanna per diffamazione: in un post pubblicato su Fa cebook, uno dei titolari del Circo Martin, so steneva come LAV avesse maltrattato i ‘suoi’ animali durante le operazioni di trasferimento degli stessi, avvenute in esecuzione del prov vedimento di sequestro, asserendo che LAV lucrasse solitamente sugli animali. Il Tribu nale di Velletri ha quindi condannato per dif famazione il titolare di questo Circo. Un caso esemplare, anche perché gli animali furono interamente affidati alla LAV (a parte l’elefan tessa Baby, oggi nelle cronache nazionali per aver gravemente ferito la sua domatrice). Al cuni di questi animali ancora oggi sono ospiti presso il centro di recupero di Semproniano. Dal 2014 garantiamo loro una vita lontano dallo sfruttamento, grazie alla generosa soli darietà dei sostenitori, non percependo alcun contributo pubblico. Infine, importante fat to inedito, il titolare del Circo ha dovuto fare abiura e chiederci pubbliche scuse.

Nella complessa battaglia per mette re fine ai test sui macachi dell’Università di Parma, destinati ad invasivi esperimenti sulla capacità visiva, una sentenza del TAR ha con fermato di nuovo il diritto della LAV a conosce re i dati sullo stress degli animali impiegati nel progetto Light-up. La mancanza di informazio ni che aveva caratterizzato l’operato del Mini stero della Salute, che ha sempre negato dopo la sentenza del Consiglio di Stato la visione dei documenti relativi al benessere degli animali utilizzati dall’Università, contraddiceva non solo la stessa sentenza che ci dava ragione proprio su quel punto ma anche un principio cardine della ricerca, ovvero la condivisione dei dati, dei risultati e la trasparenza.  Princi pio che rappresenta una condizione indispen sabile anche nell’ottica delle cosiddette 3R: condividere le tecniche di stabulazione e di utilizzo degli animali, infatti, è premessa indi spensabile per realizzare il Refinement, ovvero la riduzione del livello di sofferenza e miglio rare le pessime condizioni degli animali usati a fine sperimentale, purtroppo immutate dagli anni ‘60.  La battaglia per salvare i macachi del progetto Light-up è una delle più difficili da noi intraprese, ma ci incoraggia l’aver salvato dai laboratori molte altre decine di macachi, da noi curati e accuditi presso il Centro di recu pero di Semproniano.

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Sostenere LAV, anche con una piccola donazione, significa essere parte attiva di queste complesse battaglie che ogni giorno portiamo avanti nei Tribunali di tutta Italia, perché tanti animali hanno sete di giustizia
FOTO LAV

TESTIMONIANZE DAI SOSTENITORI

“Il mio incontro con Bruno”

Amelia, l’educatrice cinofi la di LAV che segue Bruno, mi aveva avvisato che non è un cane molto socievole, ma in realtà si è avvicinato diverse volte ed è rimasto vicino a noi per quasi tutto il tempo (complici degli snack gustosi molto apprezzati!). Si capisce che Bruno è un cane che ha sofferto, che ha perso la fiducia negli uo mini e che non sarà mai un cane giocherellone e affabi le come gli altri. Però ora è un cane amato, si vede da come guarda Amelia. E l’a more cura tutte le ferite. Grazie a LAV per quello che fa per Bruno e per tutti i cani che sono stati meno fortu nati di altri, che ora hanno una casa e una famiglia, seppur non canonica, ma fatta di tutti coloro che cre dono nel vostro lavoro.

Martina

Bruno è un cane che porta sul suo corpo i segni del passato: le sue ci catrici parlano da sole. Fin da cuc ciolo è stato addestrato per com battere. È stato preparato e temprato alla brutalità da chi, invece, avrebbe dovuto pro teggerlo. Il suo destino sembrava già scritto.

L’incontro con i volontari della sede LAV di Verona però gli ha cambiato la vita: lo abbia mo liberato e portato in un rifugio di nostra fiducia, dove ha iniziato un percorso di recu pero specifico con i nostri educatori cinofili.

È un cane meraviglioso e, insieme ad Amelia, sta facendo tanti progressi nel relazionarsi alle persone e al mondo esterno.

Per Bruno, e per tanti altri animali con un passato difficile alle spalle, adozione a di stanza significa poter avere una seconda possibilità di vita, sentirsi amati e rispettati, avere tutte le attenzioni e le cure necessarie per stare bene. Perché l’amore a distanza esiste, basta solo crederci: proprio come ha fatto Martina con Bruno.

E quale regalo migliore questo Natale se non donare a un animale tutto quello che per tanto tempo gli è stato negato? Attiva ora la tua adozione a distanza e cambia per sempre la sua vita! Lui riceverà cure, attenzioni, un riparo sicuro, cibo ade guato, e tu la gioia di partecipare ai suoi pro gressi. E potrai anche andarlo a trovare per conoscerlo di persona!

• Inquadra il codice con la fotocamera del tuo telefono

• Segui il link che apparirà sullo schermo

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• scrivici a adozioneadistanza@lav.it.

I T

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a ogni singolo addebito. Il codice CID LAV è 11460010000080426840585

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SU
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Animali esotici, in Italia norme piu severe

Già in vigore i nuovi divieti contro le catture in natura: 1,2 milioni di animali l’anno non potranno più essere commerciati!

Lo abbiamo chiesto a gran voce e ottenuto: l’Italia è pronta ad appli care nuove norme, più rigorose, per arginare il traffico e la detenzione di animali esotici e selvatici. Sono stati infatti pubblicati in Gazzetta Ufficiale i tre Decreti Legislativi che rappresentano per la LAV un importante cambiamento per quasi 5 milio ni di animali ogni anno secondo i dati uffi ciali, attualmente commerciati e detenuti in cattività in gabbie, teche, vaschette, garage e sgabuzzini delle case degli italiani.

Una riforma che offrirà più tutela degli animali, più tutela della salute pubblica e prevenzione di epidemie e pandemie E così finalmente è Legge lo stop all’impor tazione di pipistrelli, alla detenzione di ragni velenosi e alle riproduzioni di tigri e leoni e altri animali esotici, nella nostra Penisola.

Ecco i principali contenuti a favore dei diritti degli animali e della tutela della salute, dei Decreti legislativi 134, 135 e 136 del 5 agosto 2022 pubblicati il 12 set tembre sulla Gazzetta Ufficiale:

1) Dei 5 milioni di esotici che ogni anno entrano nelle case degli italiani, con l’applicazione di questa Legge possiamo stimare in almeno 1.200.000 gli anima li selvatici ed esotici che ogni anno non verranno più prelevati in natura nei loro Paesi di origine.

2) Il Decreto Legislativo n.135 prevede all’ar ticolo 4 e 5, l’emanazione di due Decre ti Ministeriali attuativi che porteranno alla salvezza di tanti altri animali (anche se nati o allevati in cattività) di specie di verse, circa 3.000.000 l’anno, che non saranno più costretti all’ergastolo in te che, acquari, gabbie. Il Decreto ministe riale previsto dall’articolo 5, è in capo al Ministero della Salute che il 27 ottobre ha redatto la cosiddetta “lista positiva”, come già adottata o in via d’adozione in altri sei Paesi UE, stilata “in base al rischio sanitario, per la biodiversità o alla com patibilità con la detenzione in cattività

per ragioni comportamentali, fisiche, bio logiche, etologiche”. La Lista Positiva, con trariamente all’attuale situazione, include solo le poche specie animali che potranno ancora essere commerciate e detenute in Italia; l’altro Decreto Ministeriale, dispo sto con l’articolo 4, dovrà invece vedere la luce entro il 27 marzo 2023 a firma del Ministero della Transizione Ecologica, e stilerà la cosiddetta “lista negativa” che amplierà il numero di specie già vie tate con il Decreto 19.4.1996 (una decina

nonché gli ibridi tra esemplari delle pre dette specie e di altre specie selvatiche o forme domestiche e le loro successive ge nerazioni”.

Chi detiene uno degli animali delle specie vietate, non potrà farlo riprodurre ma po trà tenerlo fino alla fine della sua vita na turale. I possessori dovranno denunciar ne la presenza in Prefettura entro il 27 dicembre 2022 I negozi hanno tempo fino al 27 settembre 2023 per la messa in regola, con identificazione degli animali e formazione degli operatori.

di ordini, varie decine di famiglie e cen tinaia di specie che, che vanno da molti primati, ai grandi felini come tigri e leoni, a altri grandi mammiferi come gli elefan ti, a specie di insetti, rettili e anfibi vele nosi, urticanti, tossici) “tutte specie che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica o per la biodiversità

4) I circhi e le mostre faunistiche viag gianti per i quali un’altra Legge delega, approvata due mesi fa dalla Camera dei Deputati, ha previsto lo stop all’uso di tutti gli animali, non solo selvatici ed esotici già dal 27 settembre 2022 non possono far riprodurre gli animali delle specie vietate dalla lista negativa e non po tranno acquisirne altri L’applicazione di queste norme di protezio ne è finalmente prevista anche agli ibridi, individui risultanti dall’incrocio di genitori di specie o sottospecie diverse, a pre scindere dalle generazioni di incrocio. Saranno quindi vietate le “chimere” come i ligre (incrocio tra leone e tigre), i savannah (incroci tra gatti domestici e gattopardi-

10 Impronte dicembre 2022
Un passo in avanti importante per gli animali, un grande traguardo per la LAV
#ACASALORO

serval), o tra diverse sottospecie di tigri, oggi i più presenti nei circhi italiani.

5) In caso di violazioni è sempre dispo sta la confisca degli animali, e quindi potranno essere sempre salvati, “anche se non è pronunciata condanna penale o non è stata applicata una sanzione am ministrativa pecuniaria”, nonché è previ sto l’arresto fino a sei mesi o ammenda da 20mila a 150mila euro. Chi commercerà illegalmente specie protette sarà san zionato “salvo che il fatto costituisca più grave reato” grazie all’integrazione dell’ar ticolo 727-bis del Codice penale con “l’ar resto da due a otto mesi e con l’ammenda fino a 10mila euro”.

6) Viene realizzata finalmente un’unica ana grafe nazionale di cani e gatti nonché delle strutture e degli operatori che li detengono a qualsiasi titolo e tutti gli al tri animali – anche quelli ex “da reddito” - dovranno essere identificati e registrati nella Banca Dati Nazionale anche per realizzare maggiori e più efficaci controlli sulle loro condizioni e le strutture che li ospitano. Prevista identificazione ob bligatoria e certificazione veterinaria degli animali in vendita anche via internet.  Questo Decreto rappresenta, anche in applicazione della recente riforma della Co

Il 27 ottobre, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato l’atteso Decreto dei Ministri Speranza e Cingolani che ha previsto una stringatissima “lista po sitiva” delle specie: si tratta solo di sei pesci a fronte delle oltre 250mila esi stenti, che potranno continuare a es sere commerciate anche se “wild”, vi ste le indicazioni scientifiche dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale. Questo provvedimento ha evitato così, come previsto dal Con siglio dei Ministri nel luglio scorso, un infinito elenco di eccezioni per il divie to che avrebbe compreso, fra le altre, tutte le specie di pesci, anfibi e rettili, ovvero del 95% delle specie fino a ieri ingabbiate in natura per negozi e com mercianti italiani.

stituzione in tema di difesa degli animali e della biodiversità, una stretta nei confronti di un anacronistico commercio, pericoloso per tutti, e una positiva campagna educativa a lungo termine. Quanto approvato scoraggerà man mano le manie di collezionisti di animali e bloccherà mode pericolose che hanno por tato, secondo Euromonitor, a una popolazio ne di oltre 50 milioni di mammiferi, uccelli, pesci e rettili di ogni tipo tenuti in stanze, garage e giardini, con un ritmo di milioni di nuovi animali all’anno detenuti. Un fenome no non di poco conto visto anche l’annoso problema delle cosiddette specie invasive aliene per le quali poi si invoca l’odioso uso dei fucili.

Abbiamo sconfitto chi, prospettando ab bandoni di animali o addirittura impossessa menti di criceti e canarini da parte dello Sta to, ha fatto di tutto per bloccare questa nuo va norma, su specie come serpenti, grandi felini, scorpioni e ragni velenosi che di certo non sono animali familiari. Troppo tempo è passato, speriamo non inutilmente, dalle im magini nei TG dei wet market cinesi, dalle ri petute interviste al saggista David Quammen per il suo profetico libro “Spillover” con il sal to di specie dei virus, dall’idea dell’urgenza di evitare morti e lockdown fermando i mercati di animali e la distruzione dei loro habitat.

11 Impronte dicembre 2022
In vigore il Decreto “lista positiva”: solo 6 le eccezioni, pesci, su migliaia di specie
In Gazzetta Ufficiale i Decreti legislativi con limiti più severi alla detenzione di animali esotici e selvatici.  Ora il Governo emani la lista delle specie vietate anche se nate in cattività!
FOTO ANIMAL PROSPEKT

Nebbia quando lo abbiamo conosciuto

Nebbia non sarà mai più un cane

invisibile

Non possiamo abbandonarli, siamo la loro unica speranza: attiva oggi la tua donazione regolare per gli animali!

Una mattina di una calda estate romana abbia mo ricevuto la chiamata di Anna, volontaria della sede di LAV Roma, per segnalarci la de licata situazione di Nebbia. Nebbia ha circa 12 anni e dal 2019 viveva al canile Mu ratella, a Roma. Le volontarie della struttura hanno scel to questo nome perché lì dentro era un cane invisibile, anche se era difficile non accorgersi di lui. È cieco, con una alopecia diffusa sulla schiena e gravi difficoltà di deambulazione. Eppure, nonostante questo, non aveva mai ricevuto una terapia specifica per la sua condizione, e quelle poche somministrate sono state ge neriche e insufficienti.

Abbiamo deciso immediatamente di prenderlo in carico e curarlo: non poteva più rimanere lì. Duran te il trasferimento Nebbia era davvero dolorante, ma è

Con la tua donazione regolare possiamo essere più forti e arrivare prima dove c’è bisogno di noi

stato molto collaborativo e ha risposto bene alla terapia contro il dolore che gli è stata somministrata. Ora sta meglio: l’alopecia è quasi scomparsa ed è di nuovo ricoperto da un bel manto bianco. Mangia con appe tito, cammina con maggiore sicurezza e velocità e, anche se non vede bene, risponde ai richiami. Si è adattato alla sua nuova vita con grande capacità e fiducia, come se volesse recuperare tutto il tempo passato in gabbia nel canile. E noi vogliamo aiutarlo a farlo.

Purtroppo, Nebbia non è l’unico e non sarà nemmeno l’ultimo cane ignorato, trascurato e abbando nato a causa del degrado di molti canili pubblici e privati dove la noncuranza delle Istituzioni, le scarsissi me norme igieniche, i fondi pubblici insufficienti e l’as senza di veterinari fissi nelle strutture hanno, ogni giorno, ripercussioni indelebili sulla pelle degli animali “detenuti” da innocenti.

Non possiamo abbandonarli, siamo la loro unica speranza: attiva oggi la tua donazione regolare per gli animali! Con te al nostro fianco possiamo salvare i tanti Nebbia, cani e gatti sul territorio, invisibili agli occhi lontani delle Istituzioni e donare loro la vita che gli è stata negata.

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12 Impronte dicembre 2022
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Il giallo dei cinghiali di La Spezia

Scomparsi dopo il trasferimento nel recinto imposto dalla Regione Liguria.

La nostra denuncia per furto venatorio del patrimonio indisponibile dello Stato

di Massimo Vitturi

Si tinge di giallo la vicenda che vede coinvolti i cinghiali del parco della Maggiolina, a La Spezia, un proble ma irrisolto e con gravi ricadute per gli animali.

Per quindici giorni sono rimasti rinchiusi nel parco La Maggiolina e il 26 agosto scorso – due femmine adulte e sette cuccioli, uno dei quali morì durante le operazioni di tra sferimento – sono stati catturati dalla vigi lanza regionale e trasferiti in un recinto sulle colline di La Spezia, imposto dalla Regione Liguria nonostante la nostra richiesta di af fidare gli animali a un rifugio in provincia di Imperia.

Per garantire la sicurezza degli animali, nonostante il luogo imposto d’autorità, ab biamo subito installato un impianto di video sorveglianza e numerose fototrappole per monitorarli con regolarità. Sono proprio le

Spezia

terno e all’esterno della stessa, senza però rilevare segni di effrazione, nessuna traccia di sangue né di trascinamento, insomma nulla che possa far pensare al destino di quegli animali.

Dopo tante ricerche, svolte da più per sone e in giornate differenti, quello che però è certo è che le due femmine sono sparite. Di conseguenza, abbiamo sporto denuncia contro ignoti per furto del patrimonio indi sponibile dello Stato, chiedendo l’attivazione di indagini accurate per individuare i respon sabili di questo ignobile atto di bracconaggio

immagini raccolte con questi strumenti che ci hanno messo in allarme: da alcuni gior ni, infatti, non viene più registrata la pre senza delle due femmine adulte. I volontari si sono recati sul posto, hanno controllato palmo a palmo la recinzione e l’area all’in

Abbiamo chiesto che la Procura di La Spe zia disponga subito indagini accurate per in dividuare i responsabili della sparizione delle due femmine di cinghiale. Non è mai tolle rabile che qualcuno giochi con la vita degli animali, ma ancor di più in questo caso che è diventato un simbolo per aver sottratto al cuni cinghiali al destino, che qualcuno aveva deciso per loro, di finire in un macello.

14 Impronte dicembre 2022
Abbiamo chiesto che la Procura di La
disponga subito indagini accurate per individuare i responsabili della sparizione delle due femmine di cinghiale
FOTO ANDREA MORABITO

Messi in sicurezza 43 Mufloni dell’Isola del Giglio

Prosegue la collaborazione per i mufloni, tra l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, LAV e il WWF Italia. Ora avanti con la seconda parte del trasferimento non cruento per salvaguardare biodiversità e animali. E si estenda la protezione del Parco Nazionale all’intera Isola!

Sono 43, ad oggi, i mufloni dell’Isola del Giglio messi in sicurezza grazie alla collaborazione tra l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, la LAV e il WWF Italia. Un risultato frutto del la cooperazione sottoscritta nel novembre scorso tra le parti che ha consentito di con temperare gli obiettivi di gestione dell’Ente Parco per la biodiversità dell’isola, attraverso il Life LETSGO Giglio, e la vita dei mufloni og getto del prelievo e del trasferimento in aree sicure, come previsto dal progetto.

Originariamente il progetto del Parco, ap provato e finanziato in parte dalla Commis sione Europea, prevedeva la rimozione della popolazione di mufloni dall’isola del Giglio, anche attraverso l’abbattimento degli anima li. Le conseguenti forti proteste di cittadini e associazioni hanno però contribuito a rive dere questa parte del progetto, giungendo ad una intesa sottoscritta tra il Parco e le As sociazioni. I tre promotori dell’accordo, pur

mantenendo il proprio posizionamento sul tema e nel rispetto delle diverse sensibilità, hanno condiviso l’obiettivo di salvaguardare la vita degli animali mantenendo le finalità del progetto del Parco che prevede la rimo zione della popolazione di questo ungulato, in quanto estraneo alla biodiversità del luogo e quindi impattante sui fragili equilibri eco logici dell’isola. Considerando che il muflone è una specie cacciabile, il cuore dell’accordo del novembre 2021 si realizza nella disponi bilità dell’Ente Parco a sospendere gli ab battimenti come metodo di rimozione per dedicarsi alla cattura degli animali e a farsi carico del loro trasferimento fuori dall’isola in luoghi protetti. 43 mufloni sono stati infatti traferiti nel Centro Recupero Animali Selvatici di Semproniano (GR), nelle aree del Reparto dei Carabinieri Forestali della Marsiliana (GR) e presso l’Oasi Dynamo, affiliata WWF Italia, di San Marcello Piteglio (PT) e in altre aree adeguate sulla terraferma.

Un grande successo dell’accordo che proseguirà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di sistemare nelle condizioni migliori tutti i mufloni presenti nell’area parco. Con il man tenimento degli impegni presi, i promotori dell’iniziativa si augurano che d’ora in poi tut to possa procedere nel massimo ordine e che vengano meno tutte quelle azioni di disturbo che fino ad oggi hanno reso più complicate le operazioni di cattura, mettendo a rischio la stessa incolumità degli animali.

Il WWF Italia e la LAV, proprio in queste settimane, si stanno inoltre attivando per chiedere l’ampliamento del Parco naziona le al restante territorio dell’isola. Non è più sostenibile il mantenimento di alcune attività come quella venatoria, che possono nuocere alle finalità stesse del parco e agli equilibri ambientali del territorio, già fragile in quan to insulare. Con la nuova stagione venatoria si manterrebbe così il paradosso che mentre nel Parco si sta effettuando ogni sforzo possi bile per tutelare la biodiversità unica dell’ar cipelago e contrastare la presenza di fauna alloctona anche ricorrendo a metodi non cruenti - evitandone l’abbattimento come nel caso del muflone - al suo margine questa può essere abbattuta dai fucili dei cacciato ri. L’allargamento del Parco, oltre ad avere una ragione ecologica in quanto tutelerebbe l’isola nella sua integrità, darebbe anche un contributo al nostro Paese per raggiungere l’obiettivo comunitario di tutelare il 30% del la superficie nazionale a terra e a mare entro il 2030.

Nel caso in cui la proposta di allargamen to del Parco dovesse prendere tempi più lun ghi di quelli ragionevoli, anche per i mufloni, si potrebbe sospendere con apposito decre to l’attività venatoria, riconoscendo al terri torio fuori del Parco Nazionale una preziosa funzione di area tampone o di fascia di salva guardia esterna, così come del resto avviene anche per molti altri Parchi naturali.

15 www.lav.it Impronte dicembre 2022
FOTO ANDREA MORABITO

Piccole Impronte termina

la sua pubblicazione

Per 28 anni Piccole Impronte ha do cumentato le campagne e le attività di LAV a favore degli animali sollecitando i giovani lettori a “fare la differenza” e a impegnarsi per gli ideali che per noi con tano. È stata l’unica rivista animalista e antispecista rivolta ai ragazzi in Italia (e non solo) e, dal punto di vista didattico, un utilissimo strumento a supporto del lavoro nelle classi. Un ‘luogo’ dove si af fermavano temi e valori intorno ai quali un ragazzo poteva spendersi e dare un senso alla propria vita. Con i suoi fumet ti, racconti, giochi, quiz e tanto altro, ha offerto ai più giovani spunti di riflessione sul rispetto degli animali e la nostra re sponsabilità verso di loro.

In 28 anni i lettori di Piccole Impron te sono cambiati ed è giunto il momento di evolvere il nostro strumento per rag giungerli al meglio. Naturalmente con tinueremo a informare i più piccoli e gli insegnanti attraverso le nostre proposte didattiche disponibili on line su picco leimpronte.lav.it/proposte-didattiche

Il primo numero di Piccole Impronte è stato pubblicato nel dicembre del 1994 e negli anni ha visto contributi di disegna tori importanti, ma un ringraziamento particolare va a Davide Ceccon, Andrea Musso, Fabio Redaelli e Alessandro Tel ve... che ci hanno sempre supportato con inventiva e originalità. Ma chiudiamo con soddisfazione: il Premio Nazionale “Cit tà di Chiavari” 2022 al miglior giornalino per ragazzi, promosso congiuntamente dall’Associazione Ligure Letteratura Gio vanile e dal Comune di Chiavari, ha asse gnato a Piccole Impronte una menzione speciale “per l’impegno animalistico e ambientalistico e per l’empatica intera zione con i lettori nel perseguimento di un obiettivo comune di alto significato umano e civile”.

Ilaria Marucelli

Gli stati generali dell’acqua A cura di Daniela Padoan Prefazione di Pedro Arrojo-Agudo. Introduzione di Emilio Molinari Castelvecchi Editore - collana “Lupicattivi”

Tutti ne facciamo uso, ma la conosciamo realmente? L’acqua è una sostanza vitale ma spesso la diamo per scontata almeno finché non viene a mancare, o finché la sua ecce denza non si trasforma in catastrofe. Guar diamo ai grandi fiumi in secca attendendo che piova, temia mo la violenza dei nubifragi, consu miamo miliardi di bottiglie d’acqua ma ignoriamo la sua fonte, i tra gitti sotterranei attraversati, la inquiniamo, la sprechiamo sen za averne ab bastanza cura e senza pensare che in alcune parti del mondo, non tutti han no facile accesso all’acqua.

Affrontare la crisi idrica significa parlare di discriminazione, di crimini contro la natura e il vivente, ma anche di vita, relazioni, lavoro, economia, dignità, politica, bellezza, perché l’acqua è nodo centrale di ogni politica che voglia coniugare giustizia ambientale e giu stizia sociale.

Un libro istruttivo che offre molti punti di vista di esperti: acqua bene comune, l’impat to della crisi climatica sugli oceani, l’acqua inquinata, contaminata da usi militari. L’ac qua sequestrata dall’allevamento intensivo è la riflessione proposta dal presidente LAV Gianluca Felicetti: “15mila litri, quindicimi la (!), per 1 chilo di carne bovina, uno. Ba sterebbe questo dato del Water Footprint Network a far capire l’insostenibilità di una trasformazione così poco produttiva e iper fagocitante, come quella che avviene nell’al levamento, con punte verso l’alto per quello realizzato nei sistemi intensivi. (…)”.

Terra degli orsi

Gli orsi nel 1977 erano biologicamente estinti in tutte le Alpi Centrali: in Trentino ri manevano infatti solo tre orsi maschi anziani. Fu così che nel 1996 venne avviato il progetto Life Ursus che, grazie anche a un finanzia mento europeo per la tutela della biodiver sità, consentì il trasferimento in Trentino di 10 orsi dalla Slovenia. Il progetto è stato un successo dal punto di vista scientifico: oggi in Trentino ci sono infatti circa 100 orsi.

Con il crescere della popolazione degli orsi, sono anche iniziati i problemi legati alla convivenza con l’essere umano.

LAV si batte perché gli orsi possano vi vere liberi, senza correre il rischio di essere impri gionati o uccisi per essersi com portati in modo naturale, da orsi. E lo fa cercando di sensibilizzare le istituzioni, la cittadinanza e di fendendo gli ani mali selvatici nel le aule giudiziarie.

Le reazioni de gli orsi dipendono sempre ed esclusivamente dai comportamenti di noi umani, per questo la LAV ha chiesto che la Provincia di Trento, insieme al Ministero per la Transizione Ecolo gica, istituisca un nuovo “patto per la convi venza con gli orsi”: un progetto che preveda una serie di azioni concrete volte a favorire la convivenza pacifica tra orsi e umani. Favorire la conoscenza e la cultura del rispetto degli animali selvatici è un’azione indispensabile, preziosa, e anche lo strumento di un roman zo, come “ La terra degli orsi” di Alessandra Favilli – al quale LAV ha concesso il suo pa trocinio - può contribuire ad accrescerla.

Emancipazione dell’animalità

Roberto Marchesini ebook ReWriters

Siamo animali umani: riconoscere le no stre origini “diversamente animali, tra tanti animali” è necessario per costruire una socie tà consapevole, inclusiva e solidale con tutti i viventi. Il nuovo ebook (edito da ReWriters) di Roberto Marchesini, filosofo, etologo e au tore di numerosi saggi, insegna che essere animali è il nostro status per eccellenza: ani mali specializzati. Una ragione in più per riscoprire con consapevolezza la fratellanza con gli altri anima li, rispettarli, e smettere di sfrut tarli e abusarli. Un punto di vista che rappresenta un chiaro avanza mento culturale: porre l’uomo al centro dell’uni verso è un grossolano errore prospettico, con tutte le conseguenze che ne derivano.

16 Impronte dicembre 2022
SCELTI PER VOI

L’era delle pellicce verso il tramonto ECI FUR FREE EUROPE

Lo scorso 18 maggio abbiamo av viato l’Iniziativa dei Cittadini Eu ropei “Fur Free Europe” per ottenere lo stop, definitivo e in tutta l’Unione Europea, all’allevamento di ani mali per la produzione di pellicce ed al commercio (quindi anche import) di pro dotti di pellicceria.

Nel corso degli anni abbiamo raggiunto traguardi significativi:

· nel 2002 il  divieto di commercio di pel licce di cani e gatti in Italia (divenuto di vieto europeo nel 2009);

· nel 2006 il divieto di import di pellicce di foca in Italia (nel 2010 anche in Europa); nel 2022 il divieto in Italia di allevamento di animali di qualsiasi specie per la pro duzione di pellicce

Nel 2013 e 2014, con le indagini Toxic Fur, abbiamo ottenuto il  ritiro dal mercato di prodotti moda classificati dal Ministe ro della Salute come prodotti “pericolosi” dopo avere documentato la presenza di so stanze tossiche (impiegate nella concia delle pellicce) e in quantità potenzialmente danno se per la salute, nelle componenti in pelliccia animale di capi di abbigliamento per bambini.

Grazie anche al nostro impegno, numerose aziende hanno scelto di rinunciare definitiva

mente all’uso di pellicce animali, tra queste: Elisabetta Franchi (2011), Geox (2013), Ar mani (2016), OVS (2016), O bag (2016), Ynap Group (2017), Gucci (2017), Versace (2018), Prada (2019), Furla (2019), Valentino (2021), Moncler (2022), D&G (2022), Zegna (2022).

Tuttavia,  ci sono ancora molti (troppi) brand che continuano ad usare pellicce animali!

In Europa sono almeno  18 milioni gli animali  che continuano ad essere allevati e uccisi, ogni anno, per la produzione di pellicce

In Europa sono almeno 18 milioni gli animali (tra visoni, volpi, cani-procione, cincillà) che continuano ad essere  allevati e uccisi, ogni anno, per la produzione di pellicce.

Una pratica crudele, violenta e anacro nistica che è già stata messa al bando da ben 14 Stati Membri!

I divieti nazionali purtroppo da soli non ba stano ed occorrono molti anni di mobilitazioni per raggiungerli, così come non è possibile convincere ogni singola azienda della neces sità di dismettere le produzioni in pelliccia in favore di materiali più etici e sostenibili.

Per questo il 20 settembre, in occasione della prima giornata della Milano Fashion Week, insieme alle associazioni Essere Anima li, Humane Society International/Europe, Ani mal Law Italia, abbiamo proiettato sull’edificio dove ha sede la Camera Nazionale della Moda Italiana un messaggio importante e urgente: Act now for a Fur Free Europe.

Bisogna agire ora, firmando l’Iniziativa dei Cittadini Europei “Fur Free Europe” affinché la Commissione UE dia avvio ad una specifica iniziativa legislativa per vietare l’allevamento e il commercio di pellicce in Europa.

I cittadini europei hanno già risposto positivamente: nei soli primi 4 mesi di campagna, Fur Free Europe ha raccolto ben 350.000 firme!

Un inizio straordinario, significativo della sensibilità e del rispetto verso gli animali or mai consolidato nella nostra società e che ci incoraggia a proseguire verso il traguardo di 1 milione di firme che, necessariamente, devo no essere raccolte entro il 18 maggio del 2023. Un anno di tempo per fare la storia, e salvare milioni di animali, per sempre.

FIRMA ANCHE TU

Puoi essere parte attiva nel mettere fine all’era delle pellicce, decisamente non etica e non sostenibile

Aiutaci a raggiungere 1 milione di firme convalidate: la Commissione Europea sarà obbligata a dare seguito alla nostra istanza, Firma ora su lav.t/pellicce e condividi questo appello con altre persone, facciamo sentire la nostra voce!

17 Impronte dicembre 2022 www.lav.it
FOTO ALESSIO MORABITO

Clima pazzo. Oppure pazzi noi?

Possiamo sostenere uno sviluppo senza limiti su un Pianeta limitato per definizione? Le condizioni cli matiche e ambientali sono cambia te radicalmente negli ultimi decenni e diven teranno incompatibili con la vita se non cam biamo gli stili di vita e le politiche quotidiane prevedendo una maggiore cura degli animali e dell’ambiente naturale.

L’Italia si trova nel Mediterraneo, defini to dai climatologi una delle aree hot-spot dei cambiamenti climatici. Quindi la nostra penisola è esposta a un rischio climatico elevato, tra cui una maggiore frequenza e/o intensità degli eventi estremi, come inonda zioni, ondate di calore e siccità. Ne abbiamo parlato con Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e autore di numerosi saggi. Con lui, nei primi mesi della Pandemia, abbiamo realizzato un dettagliato approfondimento per la trasmissione Sapiens su zoonosi e al levamenti intensivi e in particolare, sul ruo lo attivo dei visoni nella diffusione del virus Sars Covd-2 (puoi rivedere la trasmissione Sapiens su Raiplay) prologo di uno storico divieto d’allevamento di questi animali, che siamo riusciti ad ottenere quest’anno, in Ita lia, dopo anni di campagne antipellicce.

Siamo un paese fragile dal punto di vista idrogeologico ma anche soggetti

a choc climatici: sono almeno 1300 gli eventi avversi da fronteggiare in un anno in Italia. Siamo preparati a gestire queste emergenze? Quali sono gli interventi che non possono più essere rimandati?

Prima di tutto occorre evitare le opere inutili legate all’antropizzazione e che spes so deturpano l’ambiente: da questo punto di vista fare il meno possibile è ormai indispen sabile. La realtà è che occorre fare un radi cale passo indietro nelle opere di urbanizza zione e avere cura e rispetto dell’ambiente naturale.

Siamo una sola specie, quella umana, contro il resto dei viventi. Le prove delle re sponsabilità dei Sapiens verso lo stato del pianeta Terra sono ormai acclarate, e tutti i più autorevoli scienziati del mondo sono concordi nel riconoscerle, anche se i mec canismi di comunicazione spesso tendono ad accreditare posizioni “scettiche” che non sono presenti negli studi specialistici.

C’è la volontà, individuale ma anche politica, di risalire al nesso di “causa ed effetto” di emergenze come la Pandemia che da due anni ha colpito il mondo intero, o causate da disastri climatici?

Dal punto di vista scientifico c’è una pre parazione ancora molto scarsa e dunque una volontà davvero esigua di comprendere il nesso di “causa-effetto” degli eventi idro

18 Impronte dicembre 2022
Intervista di Maria Falvo
Il nuovo libro di Mario Tozzi è dedicato alla storia più antica del Mediterraneo (Mondadori editore)
parliamo con Mario Tozzi, divulgatore scientifico
L’INTERVISTA Ne

“Purtroppo spesso siamo in balia dei negazionisti a oltranza. Sul cambiamento climatico gli scienziati sono ormai allineati nell’affermare che è accelerato e dipende nettamente dai comportamenti umani, eppure c’è chi ancora nega questa realtà”

geologici e climatici avversi. Troppo spesso poi entrano in gioco la malafede e le logiche speculative… e così il danno è fatto!

Sostenibilità: perché è importante favorire le conoscenze e la cultura della sostenibilità? Cosa non è piu sostenibile?

Siamo nel vortice di una “orgia costrutti va” che va fermata. Siamo il Paese con mag giore cementificazione, anche selvaggia: 1mq di territorio ogni secondo viene letteral mente mangiato dal cemento, da infrastrut ture e opere di urbanizzazione, perfino inutili oltre che invadenti e dannose per l’ambien te. Opere che spesso deturpano l’ambiente, fino a sottrarre spazio all’alveo naturale dei fiumi, letteralmente deturpato e bruciato dal cemento. E con le conseguenze disastrose, in termini di vite umane e animali compromes se, che ripetutamente riempiono la cronaca del nostro Paese. Non è accettabile limitarsi alla conta dei danni, occorre radicare una solida cultura della prevenzione.

Il quadro normativo è adeguato per fronteggiare emergenze climatiche e pan demie?

Non è assolutamente preparato né ade guato. Ad esempio. in Italia non esiste un Piano di adattamento climatico nazionale e aggiornato (mi risulta una bozza in via d’ap provazione dal 2018) come invece in altri Pa esi: in Europa la Germania ne ha uno. Eppu re, l’Italia è tra i paesi europei più sottoposti al rischio climatico, trovandosi nel bacino del Mediterraneo… ma ancora non siamo al passo nel processo di adattamento ai cam biamenti climatici.

La scuola è preparata a formare le nuove generazioni sui temi della prevenzione e della sostenibilità? E il settore dell’informazione?

Purtroppo, non sono temi presenti nei programmi scolastici, non è materia di stu dio né vengono forniti libri specifici agli

studenti. Sono argomenti che, al massimo, vengono trattati in qualche saltuaria ora di approfondimento attraverso interventi spot e del tutto insufficienti a informare e a forma re: una goccia nell’oceano.

Rispetto al mondo dell’informazione, se parliamo di dissesto idrogeologico oggi c’è una maggiore consapevolezza, probabil mente anche a causa degli eventi avversi che hanno colpito molte aree della nostra Penisola negli ultimi decenni. Purtroppo, però, spesso siamo in balia dei negazionisti a oltranza. Sul cambiamento climatico gli scienziati sono ormai allineati nell’affermare che è accelerato e dipende nettamente dai comportamenti umani, eppure c’è chi anco ra nega questa realtà. E talvolta, per dina miche davvero poco comprensibili, anche di fronte a tali evidenze scientifiche, alcuni mezzi d’informazione sentono il bisogno di interpellare chi la pensa diversamente, chi è pronto a negare l’evidenza: mi chiedo, ma perché? Il cambiamento climatico, infatti, è un fenomeno fisico e si affronta solo con il metodo scientifico, non con le opinioni.

Quali progetti hai in corso?

Su Raitre il sabato sera sono in onda con la nuova edizione della trasmissione “Sa piens – Un solo Pianeta” e dal 25 ottobre è in libreria il mio un mio nuovo libro, edito da Mondadori, che si intitola “Mediterra neo inaspettato” sui segreti di questa vasta area: viviamo sulle sue coste, lo navighiamo ma in pochi conoscono la sua storia più an tica e le straordinarie trasformazioni che ha subito in milioni di anni, quando nessuno di noi c’era. Il racconto da voce alle specie che lo abitano e ai loro antenati - pesci, cetacei, scimmie e mammuth - che vi hanno vissuto quando ancora era il grande oceano Tetide e si sono dovuti adattare ai cambiamenti che ne hanno mutato il volto. E soprattutto esprimono la preoccupazione davanti allo scempio di cui è quotidianamente vittima per mano dell’uomo, l’unica specie che, cre dendo di poter dominare i sistemi naturali, è stata in grado di dilapidare un autentico pa trimonio, rubandolo alle generazioni future.

19 Impronte dicembre 2022 www.lav.it
“Non è accettabile limitarsi alla conta dei danni, occorre radicare una solida cultura della prevenzione”

Congresso nazionale di Criminologia: due relazioni sui crimini contro gli animali

Al XXXV Congresso nazionale della Società Italiana di Criminologia “Relazioni virtuali, vittime reali” che si è svolto dal 6 all’8 ottobre presso la Scuo la Ufficiali Carabinieri di Roma, sono stati presentati due contributi sui crimini contro gli animali.

Ciro Troiano, Criminologo e responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, infatti, ha presentato due ricer che scientifiche, una “Preso dal nervoso, gli ho sparato”, su vittime e offender nel maltrattamento di animali, l’al tra “Traffici virtuali, pericoli reali” sulla fenomenologia dei crimini contro gli animali in Rete.

La Società Italiana di Criminologia (SIC) è un’associa zione scientifica costituita in Roma il 18 febbraio 1957, for mata da ricercatori, docenti universitari e professionisti del settore. Obiettivi della Società sono la promozione e il coordinamento degli studi sulle cause e sulla prevenzione del crimine, sul trattamento del delinquente, sul soste gno alle vittime, sulla reazione sociale ai comportamenti devianti.

Al XXXV Congresso della Società Italiana di Criminologia abbiamo presentato due contributi LAV: “Preso dal nervoso gli ho sparato” e uno studio sui traffici di animai in Rete

Novamont nominata B Corp Best for the World ™ 2022

Anche in questo 2022 che si sta per concludere, Novamont è stata nominata B Corp Best for the World ™: un ricono scimento dell’esemplarità delle sue performance ambientali, economiche e sociali.

Un risultato che gratifica il Gruppo e certifica come si sia distinto per il proprio impatto positivo sull’ambiente e per aver raggiunto, grazie al suo modello di bioeconomia circolare e alle sue buone pratiche, i più alti standard di sostenibilità

Per ottenere la certificazione B Corp, infatti, una società deve soddisfare determinati requisiti, verificati dal network certificatore B Lab, dimostrando la propria trasparenza e la propria responsabilità per bilanciare profitto e finalità. La certificazione B Corp, dunque, non si limita a valutare un prodotto o un servizio, ma verifica l’impatto po sitivo complessivo dell’azienda esaminata.

Attraverso B Impact Assessment, B Lab valuta in che modo le ope razioni e il modello di business di un’azienda influiscono sui lavoratori, sulla comunità, sull’ambiente e sui clienti.

Terminata la valutazione, viene dato un punteggio che, se superio re agli 80 punti, consente alla realtà analizzata di ottenere la certifi cazione B Corp. Avendo raggiunto il punteggio di 132, Novamont ha

confermato l’ottimo lavoro svolto, fregiandosi del titolo di B Corp Best For The World ™.

“Siamo fieri – ha commentato l’AD di Novamont, Catia Bastioli – di essere una Best for the World ™ 2022 e di far parte della B Corp com munity: per Novamont essere una Società Benefit e una B Corp signifi ca fare impresa come forza di rigenerazione, andando oltre il profitto dell’oggi e garantendo trasparenza e valore diffuso per i territori”.

20 Impronte dicembre 2022

Ho la casa con il giardino: finalmente posso prendere un cane!

Tante persone realizzano il sogno di avere con sé un cane nel momento in cui dispongono di una casa con uno spazio ester no. Pensiamo sia davvero un’ottima idea quella di voler dare a un cane una casa con spazi e possibilità di potersi muovere; tuttavia, avere giardino non è l’unico elemento discriminante per accogliere un cane.

Quando si sceglie di farsi accompagnare nella vita da un animale familiare, occorre riflettere su quali siano le proprie esigenze, le pro prie abitudini e anche le proprie attitudini. Occorre fare delle valuta

zioni profonde sul tempo che si ha a disposizione, sulle dinamiche familiari e sulla necessità di mettere in discussione, a volte, la propria quotidianità.

Relegare un cane in uno spazio esterno (giardino o terrazzo), per quanto grande, ben recintato e ben attrezzato, senza consentirgli di socializzare con altri cani, senza le passeggiate quotidiane che lo por tino ad esplorare e conoscere il mondo esterno, equivale a un mal trattamento vero e proprio. Il cane è un animale sociale, ha bisogno di vivere momenti e spazi con altri cani, altre persone e di provare nuove esperienze.

Spesso il cane isolato in giardino è un animale deluso, depresso e terribilmente solo. Non fate l’errore di credere che un giardino sia sufficiente.

Occorre impegno, presenza e dedizione.

Se decidete di allargare la vostra famiglia con un cane, andate nei rifugi/canili e fatevi guidare nella scelta dal personale che saprà rea lizzare il giusto connubio cane /persona. Anche i cani LAV vi aspetta no. Ve ne presentiamo alcuni e, per ogni approfondimento, scriveteci a adozioni@lav.it

ALFA

Salvata dai terribili incendi in Sar degna nel 2021. Non sappiamo molto del suo passato né perché sia più introversa rispetto ai suoi compagni. Grazie alla nostra edu catrice che la segue, Alfa ha fatto molti progressi, ha imparato anche ad andare al guinzaglio, ma ha an cora bisogno di tempo e attenzioni per mettere da parte le paure. Cerchiamo una famiglia che sappia rispettare i suoi tempi con pazienza e metta in conto che forse alcune incertezze potranno non essere superate, che scelga di adottarla semplicemente per offrirle la possibi lità di vivere serena e amata. È preferibile un giardino e che ci siano altri cani per aiutare Alfa a socializzare. Vuoi essere tu la persona che saprà scaldarle il cuore?

ELFY

Giovane, socievole, anche con gli altri cani. Abbiamo incontrato Elfy in un canile in Sicilia: probabilmen te è entrato molto presto in canile e lì ha passato gran parte della sua vita. L’abbiamo portato via per aiu tarlo a essere più sereno e trovare una famiglia che lo accolga con amore.

All’inizio aveva diversi timori ma, con il tempo, ha fatto grandi progressi e si è aperto alla vita con grandi capacità di adatta mento. Cosa aspetti a conoscerlo?

DIEGO

Fedele e docile con chi conosce e di cui si fida, spesso diffidente con gli estranei. Diego presenta molte caratteristiche proprie del Dogue de Bordeaux. L’abbiamo portato via da un difficile canile del Sud Italia e speriamo che qualcuno lo scelga come compagno di vita.

Cerchiamo una persona che abbia esperienza, che sappia entrare nella sua vita in punta di pie di per aiutarlo a superare la diffidenza. Compatibile con altri cani ma consigliamo un inserimento seguito: i nostri educa tori cinofili sapranno darvi ogni supporto. Diego si trova vici no Ferrara, un’adozione nelle vicinanze sarebbe preferibile. Scrivici per conoscerlo!

POLDINO

Il suo presente oggi è sereno ma ha un passato difficile: l’abbiamo portato via anni fa da una struttura poi chiusa per maltrattamenti e da allora vive in un rifugio. I suoi oc chi scuri e vispi fanno capire subito che, nonostante sia anziano, è un cane vivace e attivo. Si relaziona bene con altri cani non invadenti. Abbiamo il sogno e la speranza di regalare a Poldino l’affetto e la compagnia di una famiglia. Magari sei proprio tu la per sona giusta.

21 www.lav.it Impronte dicembre 2022
Spesso il cane isolato in giardino è un animale deluso, depresso e terribilmente solo. Non fate l’errore di credere che un giardino sia sufficiente
DIAMOCI UNA ZAMPA

Anna Maria e Gordon

La storia di un amore senza fine

Oggi condividiamo con te la storia di Anna Maria, nostra Socia per Sempre, che ha deciso di fare un lascito a LAV per garanti re “Una cuccia per sempre” al suo amato Gordon:

“Sono stata per diversi anni socia sostenitri ce di LAV e, anche grazie alle loro indagini sugli allevamenti, sono diventata vegana. Ho sempre rispettato la Natura, ritengo che ogni creatura abbia il diritto di vivere secon do le proprie esigenze di specie in mondo li bero e senza sofferenze.

Vivo con Gordon, un griffone fulvo di Bre tagna adottato dieci anni fa.

Dal momento in cui sono entrata nel cani le e i nostri sguardi si sono incrociati, Gordon è sempre stato al mio fianco con determi nazione e tenerezza, consolandomi nei mo menti difficili e rallegrandomi nelle giornate tristi. Insieme abbiamo riso, pianto, fatto

tante nuove esperienze: so di poter contare sulla sua Amicizia.

Per questo durante il lockdown ho pen sato fosse mio dovere tutelarlo ed ho quindi deciso di fare un lascito ad una associazione che lo potesse prendere in carico per trovar gli una sistemazione in caso mancassi prima di lui. Cercando una associazione seria ed affidabile, è stato naturale rivolgermi a LAV. Ho chiesto il loro aiuto per redigere il docu mento, aiuto che mi è stato immediatamente e generosamente dato, con ineccepibile pro fessionalità e disponibilità.

Da allora ricevo continui aggiornamenti sulle battaglie, vittorie conseguite, come la famigliola di cinghiali liguri salvata da morte certa, grandi progetti come Terra LAV, il nuo vo “paradiso” per i primati, e sugli interventi nelle emergenze. Mi fanno sentire parte di una meravigliosa realtà e ho la sensazione di fare qualcosa di positivo ed utile.”

Insieme al nostro ufficio legale sarò lieta di offrirti tutto il supporto necessario e di accompagnarti con serenità e riservatezza verso una scelta preziosa per te e per gli animali.

Ilaria Tordone lasciti@lav.it 06 4461325

22 Impronte dicembre 2022
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“Gordon è sempre stato al mio fianco con determinazione e tenerezza, consolandomi nei momenti difficili e rallegrandomi nelle giornate tristi. Insieme abbiamo riso, pianto, fatto tante nuove esperienze”

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