Consiglio Direttivo Roberto Bennati (vicepresidente), Carmen Caballero, Alessandro Fazzi, Gianluca Felicetti (presidente), Roberto Callegaro Collegio di Garanzia Annalisa Lancellotti (presidente), Emma Piga, Roberto Sormani
Revisori dei Conti Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA - tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it
La LAV in Italia la nostra ricchezza PIEMONTE
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Impronte aprile 2018
Legenda
STP: Sede Territoriale Provinciale STIC: Sede Territoriale Intercomunale STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento
www.lav.it
“Vi occupate
Impronte n°3 (163) Aprile 2018
solo di animali!”
È
quello che ci sentiamo dire, da parte di chi vorrebbe irridere le nostre attività, sminuirle, “ma voi vi occupate solo di animali”. Quel “solo”, invece, per noi non è mai stato così. Perchè occupandoci “solo” di vivisezione richiamiamo tutti sui problemi legati (anche) alla gestione del nostro sistema sanitario e della sperimentazione su esseri umani, quella chiamata “clinica”; lottando “solo” contro gli allevamenti operiamo a favore (anche) dell’ambiente, della salute, dell’equa distribuzione delle risorse anche per il Sud del mondo. E così via. Ma le nostre iniziative, proprio perché si occupano “solo di animali”, sono un grande impegno di giustizia sociale. Basti pensare a #IPIU’TASSATI, la campagna in corso
Le nostre attività per gli animali sono un grande impegno di giustizia sociale
per ottenere un fisco più equo per chi vive con un animale familiare, che ha adottato sollevando di una ingente spesa il proprio Comune, che per pronta risposta vede lo Stato irrogare un’IVA al 22% su cibo e prestazioni veterinarie alla pari dei prodotti considerati di lusso…. Grazie a questa nostra battaglia, indirizzata ai nuovi Parlamento e Governo, vogliamo ottenere un cambiamento concreto che, fra l’altro, permetterà di spendere meno e di dare contemporaneamente un’occasione in più per cani e gatti abbandonati di trovare un nuovo e sicuro tetto. Un risparmio di sofferenze, di vite, di soldi. Per tutti.
HANNO COLLABORATO: Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Paola Segurini, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: Dreamstime AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM)
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CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 21 marzo 2018 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Dal 1° gennaio, con il Codice del Terzo Settore (Legge 171-2017), sono in vigore le nuove agevolazionai fiscali per le detrazioni e deduzioni delle donazioni a favore degli Enti del Terzo Settore (la nuova forma giuridica che sostituisce quella di Onlus). Queste agevolazioni sono valide per le tue donazioni liberali e per le adozioni a distanza. Rimangono non deducibili e non detraibili le iscrizioni e i rinnovi.
Ecco i dettagli
• Deducibilità dal reddito complessivo netto delle liberalità in denaro o in natura nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.
DIRETTORE RESPONSABILE: Gianluca Felicetti DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo
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Dal 2018 donare per LAV è più vantaggioso!
Per le persone fisiche (art.83 commi 1 e 2 DLgs n.117/2017) • Detraibilità dall’imposta lorda pari al 30% delle erogazioni liberali in denaro o in natura per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro;
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• riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 - Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • firmataria dal 2017 di un Protocollo d’Intesa con l’Arma dei Carabinieri per la prevenzione e il contrasto dei reati contro gli animali • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity
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Impronte aprile 2018
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Firma anche tu su www.lav.it la petizione per chiedere un Fisco equo per gli animali
Cani e gatti sono
#IPIÙTASSATI
T
di Ilaria Innocenti
i sei mai chiesto chi sono i più tassati in famiglia? Sono i cani e i gatti, e quindi le famiglie che li ospitano, costrette a pagare il 22% di IVA su tutte le scatolette, crocchette e per le cure dei quattrozampe. E come se non bastasse, la detrazione fiscale delle spese veterinarie è davvero molto limitata; elevato, invece, il costo dei farmaci veterinari che è in media cinque volte maggiore rispetto al farmaco umano con lo stesso principio attivo. Vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso: è questo il messaggio che da marzo abbiamo iniziato a portare in tante città per chiedere adesioni alla nostra petizione popolare che ora puoi firmare, e far firmare a conoscenti e parenti, su www.lav.it Per un Fisco non più nemico dei quattro zampe, per i diritti degli animali e delle loro famiglie, è possibile sostenere questa campagna con una firma per aiutarci a ottenere: • la cancellazione dell’aliquota Iva su prestazioni veterinarie per animali adottati e la riduzione di quella
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Impronte aprile 2018
su prestazioni veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro; • l’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari, con il riconoscimento del farmaco generico anche in veterinaria e dell’uso del farmaco-equivalente; • l’aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto. Sostenendo questa campagna è possibile anche finanziare progetti a favore dei randagi al Sud Italia, come il progetto nato per aiutare i tanti cani del canile di Palermo, di cui vi parliamo a pagina 8-9. L’attuale sistema fiscale colpisce almeno 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti che vivono in famiglia, ai quali vanno ad aggiungersi i tanti pet in canili, rifugi o randagi. Secondo l’indagine Eurispes 2018, il 32,4% degli italiani vive con almeno un animale domestico, ma la percentuale è in diminuzione di oltre il 10% rispetto al 2016. Secondo le stime LAV, inoltre, in Italia si è passati da 36.214 cani adottati nel 2015 a 33.166 cani nel
2016, con una flessione pari all’8,4% in un solo anno. “Il costo della vita per le famiglie rende sempre più difficile anche accudire un animale – spiega Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali Familiari - è un dato di fatto, in particolare per tanti nuclei con figli, a basso reddito o con un reddito da pensione, per questo chiediamo al nuovo Governo e Parlamento, alcune misure indispensabili per rendere più facile la vita con gli animali familiari, come i cani e i gatti: riduzione dell’IVA su cibo e cure; più detrazioni su spese veterinarie e farmaci meno costosi per gli animali familiari: tanti buoni motivi per firmare la nostra petizione su www.lav.it”.
L’importanza dell’adozione
L’adozione di un cane o un gatto oltre a essere l’unica scelta coerente con la loro natura di esseri senzienti, è uno strumento fondamentale per combattere il randagismo e assicurare un risparmio a tutta la collettività. Un cane in canile, infatti, costa mediamente 1.277,50 euro all’anno; se moltiplichiamo questa cifra per i cani presenti nel 2016 nei canili rifugio (a ec-
www.lav.it
cezione di quelli presenti in Calabria e Campania che non hanno fornito alcun dato), 78.983 soggetti, raggiungiamo la cifra di 100.900.782,50 euro che moltiplicata per sette anni (tempo medio della permanenza in canile di un cane in assenza di adozione) raggiunge la cifra di euro 706.305.477,50 €. Nelle Regioni nelle quali si è regi-
nessere e la buona qualità della vita di coloro che lo accudiscono e fa bene alla società garantendo un risparmio economico alle casse dei Comuni alimentate dai cittadini. Su tutto ciò però pesa una pressione fiscale molto alta, cui si aggiungono detrazioni irrisorie per prestazioni medico veterinarie e farmaci dall’elevato prezzo.
Vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso: è questo il messaggio che da marzo abbiamo iniziato a portare in tante città
L’aliquota IVA
strato un aumento del numero di cani adottati si sono complessivamente risparmiati 1.149.750,00 €, mentre per tutte le altre regioni nel 2016 si sono spesi 5.043.570,00 euro in più rispetto all’anno precedente. Adottare fa bene all’animale che dopo tante sofferenze trova il calore e le cure di una famiglia, favorisce il be-
Se carni e pesce, prodotti di origine vegetale e cereali godono di IVA agevolata, gli alimenti per gli animali familiari sopportano l’IVA di lusso al 22% così come le prestazioni veterinarie. E già a partire dal 1 gennaio 2019 prendersi cura di un animale costerà più caro... La Legge di Bilancio 2018 ha, infatti, bloccato l’aumento delle aliquote, ridotta e ordinaria, per l’anno in corso. Per quelli successivi, invece, resta confermato l’aumento graduale di 3 punti percentuali a partire dal 1 gennaio 2019 data in cui quella ordinaria farà già sentire gli effetti più pesanti, passando dal 22% al 24,2%. In particolare gli aumenti dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio 2021 saranno i seguenti:
• l’aliquota IVA ridotta del 10% salirà:
– all’11,5% a decorrere dal 1 gennaio 2019 – al 13% dal 2020 • l’aliquota IVA ordinaria (quella al 22%) salirà: – al 24,2% dal 2019 – al 24,9% dal 2020 – al 25% dal 2021 Qualora cani e gatti fossero ancora soggetti a IVA ordinaria, nel 2021 su prestazioni veterinarie e cibo salirà al 25%. Ciò significa che un quarto di quanto spenderemo per portarli dal veterinario e per nutrirli saranno tasse. Spenderemo di più anche per le loro medicine: l’IVA sul farmaco veterinario attualmente al 10% passerà al 13% a partire dal 1 gennaio 2021. La questione del prezzo dei farmaci e delle prestazioni veterinarie è largamente sentita da chiunque viva con animale, in quanto può causare una difficoltà di accesso alla terapia, in particolare per le patologie croniche, fino anche a rendere di fatto impossibile il diritto del paziente animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli le dovute terapie. L’elevato prezzo delle prestazioni Impronte aprile 2018
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veterinarie e dei farmaci costituisce un problema anche per i Comuni, il Servizio Veterinario pubblico, le Associazioni animaliste, i volontari e conseguentemente per gli animali ricoverati nei rifugi, per le colonie feline e per i gatti liberi e ha come effetto un peggioramento complessivo della tutela degli animali che, come riconosciuto dal Trattato di Lisbona, dal Codice deontologico dei medici veterinari e da consolidata giurisprudenza, sono esseri senzienti. Occorre, inoltre, sottolineare come le cure veterinarie debbano considerarsi prestazioni di pubblica utilità basti pensare all’importanza della prevenzione e della cura di patologie come la leishmaniosi, un’antropo-zoonosi, cioè una malattia trasmissibile, in alcune particolari condizioni, anche all’uomo. Eppure non è così: mentre le prestazioni sanitarie sugli umani, anche a seguito dell’istituzione dell’imposta comunitaria, hanno mantenuto la “qualità” di pubblica utilità e come tali si è sancita l’esenzione dell’IVA, quelle veterinarie sono considerate tra quelle a utilità “privata” e quindi tassabili.
Si detrae poco
Un altro aspetto estremamente penalizzante per chi vive con un animale è rappresentato dalle detrazioni Irpef. Rientrano in questa accezione i costi sostenuti per le prestazioni medico veterinarie e per l’acquisto dei farmaci
Tabella 1
Il farmaco veterinario
Ci sono dei casi in cui il farmaco veterinario è molto simile, se non addirittura identico a quello umano la cui confezione costa in media 5 volte meno, ma il veterinario non può prescriverlo, pena una sanzione da 1.549,00 euro a 9.296,00 euro. Il Diuren, un diuretico per animali, nella confezione da 30 compresse da 20 mg, costa 8,20 euro contro i 1,72 euro, cioè quasi 5 volte di più, dell’analogo umano, il Lasix (30 compresse da 25 mg) in entrambi i casi il principio attivo
Tabella 2
SPESA ATTUALE (IVA 22%)
RISPARMIO (IVA 0%)
SPESA ATTUALE (IVA 22%)
100,00 * 200,00 300,00 400,00 500,00 600,00 700,00 800,00 900,00 1.000,00 10.000,00 15.000,00 20.000,00
18,03 * 36,07 54,10 72,13 90,16 108,20 126,23 144,26 162,30 180,33 1.803,28 2.704,92 3.606,56
100,00 * 200,00 300,00 400,00 500,00 600,00 700,00 800,00 900,00 1.000,00 10.000,00 15.000,00 20.000,00
* Valori espressi in euro
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prescritti per animali detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Nelle suddette spese rientrano anche gli esami di laboratorio eseguiti presso strutture veterinarie, mentre sono esclusi i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, i mangimi e gli antiparassitari. Il rimborso massimo ottenibile, indipendentemente dal numero di animali che vivono con il contribuente, è pari a 49,06 euro, ovvero il 19% della differenza tra il tetto massimo (387,40 euro) e la franchigia (129,11 euro). Vediamo qualche esempio: • chi spende fino a 129,11 euro non recupera alcun costo • chi spende 130 €, recupera 0,17 € • chi spende 150 €, recupera 3,97 € • chi spende 300 €, recupera 32,47 € • chi spende oltre 387,34 € recupera 49 € (importo massimo detraibile)
Impronte aprile 2018
RISPARMIO (IVA 4%)
14,75 * 29,51 44,26 59,02 73,77 88,52 103,28 118,03 132,79 147,54 1.475,41 2.213,11 2.950,82
è il furosemide. A parità di compresse e di principio attivo, la doxiciclina, il Ronaxan un antibiotico a uso veterinario costa quasi 4 volte di più rispetto al Bassado per uso umano. Anche una confezione di Fortekor da 14 compresse da 5 mg costa quasi 4 volte di più del Benexepril (28 compresse da 5mg), il farmaco registrato per gli umani, entrambi sono degli antipertensivi con lo stesso principio attivo il benazepil cloridato. Costa ben 26 volte di più una confezione di Vitamina K1, un antiemmoragico per uso anima-
Chiediamo un Fisco equo con chi si prende cura di cani e gatti le, rispetto al Konakion a uso umano, in entrambi i casi il principio attivo è il fitomenadione. Anche sul costo dello stesso principio attivo si registrano differenze di prezzo notevoli: se impiegato per produrre un farmaco veterinario costa in media quattro volte in più rispetto alla stessa molecola utilizzata per produrre un farmaco a uso umano. Prendendo in considerazione il costo del solo principio attivo, infatti, si viene ad esempio a evidenziare come la Rani-
www.lav.it tidina arrivi a costare quasi 10 volte di più di quando destinata a farmaci a uso umano. Allo stesso modo il Benazepril Cloridrato (Fortekor) costa sette volte e mezzo se utilizzato per produrre un farmaco veterinario. Infine, a parità di quantità, il Furosemide contenuto nel Diuren ha un costo sei volte superiore rispetto allo stesso principio attivo utilizzato per il Lasix. Ma perché il medico veterinario non può prescrivere l’equivalente umano? Perché la normativa che regola l’uso e la prescrizione dei farmaci veterinari, il Decreto Legislativo 193/2006, prevede un cosiddetto “meccanismo a cascata”: il farmaco che il veterinario può usare e prescrivere è quello registrato per quella specie animale per curare una determinata patologia. Qualora non vi sia, ne può prescrivere un altro previsto per un’altra specie animale o per un’altra affezione della stessa specie animale. Solo in mancanza di entrambi il veterinario può ricorrere a un medicinale autorizzato per l’uso umano.
Il possibile risparmio
Di seguito quanto si andrebbe a risparmiare per prestazioni medico veterinarie per animali adottati (tabella 1) e con aliquota IVA agevolata al 4% per prestazioni veterinarie, farmaci veterinari e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro (tabella 2). Dalle due tabelle risulta evidente
come anche per i Comuni che devono sostenere le spese per la cura e il mantenimento dei randagi il risparmio sarebbe tangibile. L’auspicato aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, tramite l’eliminazione della franchigia e del tetto massimo, rendendola totale per chi adotta un cane o un gatto, comporterebbe indubbi vantaggi. La Tabella 3 confronta la situazione attuale con quella che si avrebbe senza tetto massimo e franchigia. La tabella 4 confronta la situazione attuale con quella che si avrebbe senza tetto massimo e franchigia e senza aliquota Iva su prestazioni veterinarie. È evidente come anche chi oggi non ha diritto ad alcuna detrazione, ne trarrebbe vantaggio. Chi altresì supera il tetto massimo, riuscirebbe a recuperare parte delle spese in proporzione delle stesse. Una simile situazione rappresenterebbe un grande vantaggio per chi vive con animali e costituirebbe un incentivo alle adozioni.
Puoi firmare la petizione #IPIÙTASSATI su www.lav.it
• Oggi
si applica un’aliquota IVA del 22%, la stessa di alcuni beni di lusso, cifra ai massimi storici in Italia, come quella di Champagne e automobili, su prestazioni veterinarie e cibo per animali: ma adottare un animale non
Tabella 3 SPESA
100,00 * 130,00 150,00 300,00 390,00 500,00 750,00 1.000,00 1.500,00 3.000,00
è un lusso! Chiediamo l’abbattimento dell’IVA sulle spese per i pet. • Il prezzo del farmaco veterinario è spesso ingiustificatamente alto rispetto gli equivalenti a uso umano e quello delle prestazioni veterinarie: questo può rappresentare un ostacolo alle terapie, fino a pregiudicare, in alcuni casi, il diritto dell’animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli la dovuta assistenza. Oltre che per i cittadini, questi costi rappresentano un problema per il Servizio Veterinario pubblico, per i Comuni e per le Onlus e hanno come effetto l’aumento della spesa pubblica e un peggioramento complessivo della tutela degli animali. • La quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi è assai limitata, chiediamo che tale quota sia totale per chi adotta un cane o un gatto. Oggi infatti queste spese sono detraibili entro il limite esiguo di 387,34 euro, con uno sconto massimo irrisorio di 49,06 euro, applicabile solo a chi spende più di 129,11 euro! Si tratta di misure urgenti per una migliore convivenza, ma anche per favorire le adozioni e contenere di conseguenza il costo sociale, sulla collettività, di cani/gatti abbandonati. Prendersi cura dei Pet ha un valore sociale ed etico e per questo impegno andrebbe previsto un sistema premiante... non penalizzante!
Tabella 4
DETRAZIONE DETRAZIONE ATTUALE SENZA FRANCHIGIA E TETTO MASSIMO
0,17 * 3,97 32,47 49,06 49,06 49,06 49,06 49,06 49,06
19,00 * 24,70 28,50 57,00 74,10 95,00 142,50 190,00 285,00 570,00
SPESA ATTUALE (IVA 22%)
100,00 * 130,00 150,00 300,00 390,00 500,00 750,00 1.000,00 1.500,00 3.000,00
DETRAZIONE SPESA (CON IVA 0%) (SENZA FRANCHIGIA E TETTO MASSIMO)
81,97 * 106,56 122,95 245,90 319,67 409,84 614,75 819,67 1.229,51 2.459,02
15,57 * 20,25 23,36 46,72 60,74 77,87 116,80 155,74 233,61 467,21
RISPARMIO TOTALE**
33,61 * 43,52 46,44 68,35 82,00 118,97 202,99 287,00 455,03 959,13
* Valori espressi in euro **Al netto dell'eventuale detrazione attuale Impronte aprile 2018
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DIAMOCI UNA ZAMPA
L’impegno per assicurare loro un futuro sereno in famiglia e fuori dalle gabbie, è la nostra missione!
Il progetto adozioni LAV per i cani randagi del Comune di Palermo Cani in attesa di adozione Ha 4 anni, è stata abbandonata e ha trascorso gran parte della propria vita in canile. È davvero una cagnolina dolce e affabile, si è lasciata avvicinare e coccolare; è stato difficile doverla riportare nel box e lasciarla in canile. Va d’accordo con gli altri cani presenti nel suo stesso box e pensiamo non avrà problemi di interazione con altri cani.
E
di Federica Faiella
sattamente un anno fa, all’esterno del Canile comunale di Palermo un gruppo di volontari protestava e si batteva per la tutela del diritto all’adozione consapevole e responsabile dei cani ospitati nella struttura. Con lo stesso intento, l’area adozioni LAV e il Comune di Palermo hanno lavorato nel corso degli ultimi quattro mesi per realizzare un progetto a favore dei cani randagi di Palermo, siano essi ospitati in canile o liberi sul territorio. Sono in totale 540 cani i cani ospitati nel Canile comunale e nei canili privati convenzionati, tra loro circa 80 cuccioli: tutti hanno bisogno del nostro
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Impronte aprile 2018
Ha circa 8 anni. Il suo sguardo parla da solo e narra di una vita di solitudine in canile. Nonostante ciò, Tigrina non ha perso fiducia nei confronti dell’uomo e dopo un primo momento di diffidenza, si è spanciata a terra per ricevere le coccole. Speriamo davvero che la sua vita possa cambiare e che, per la prima volta, non passi inosservata.
Ha circa 3 anni. Ha imparato da cucciola che la vita è dura e tanti anni di prepotenze subite in canile da parte di altri cani l’hanno resa molto diffidente. È molto affettuosa con le persone ed è pronta a fidarsi e ad affidarsi ad una famiglia speciale e provare l’emozione di essere una “figlia unica”.
aiuto. L’impegno per assicurare loro un futuro sereno in famiglia e fuori dalle gabbie, è la nostra missione! L’impegno per assicurare loro un futuro sereno in famiglia e fuori dalle gabbie, è la nostra missione! Dare vita ad un sistema efficace ed efficiente intervenendo non solo con riferimento alla realtà “canile” ma anche sul territorio! Per fare questo, insieme al presidente LAV Gianluca Felicetti, al vice presidente LAV Roberto Bennati e con l’educatore cinofilo LAV Mirko Zuccari abbiamo effettuato diverse trasferte a Palermo, per analizzare il contesto e dare vita a un “piano di interventi da realizzare nel medio-lungo periodo e di azioni da porre in essere nell’immediato per fronteg-
giare la situazione di emergenza”. LAV è scesa in campo e opera in sinergia con le istituzioni e con i volontari per i cani del Comune di Palermo, con gli obiettivi di favorire le adozioni, e alleggerire la struttura anche al fine di rendere possibili, quanto prima, gli indispensabili lavori di risanamento della struttura che è un ex mattatoio trasformato in canile. Questo progetto ha visto la luce anche grazie al coinvolgimento dei responsabili di alcuni dei canili maggiormente impegnati a favorire il virtuoso circolo delle adozioni: il Parco canile di Milano, il Parco Canile di Firenze, il Canile di Modena, il Canile intercomunale di Magreta, La Fattoria di Tobia, il Canile sanitario di Bari, e dei
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Emergenza adozioni
Gli ambiti di intervento previsti dal progetto
Le tappe del progetto
L
a priorità è garantire le adozioni dei cani ospitati nel Canile comunale di Palermo, ormai al collasso. Non vi sono più box disponibili e i cani rischiano di non poter usufruire di un adeguato riparo. Vi sono tanti cani adulti e cuccioli a rischio di infezione che hanno bisogno di una famiglia e che vanno trasferiti immediatamente in ambienti accoglienti e sani. Si prendono in considerazione richieste di adozione da tutta Italia; saranno effettuati controlli pre e post adozione. Agli adottanti sarà consegnata la cartella sanitaria del cane adottato. Per accogliere uno dei cani ospitati nel canile comunale di Palermo scrivi a: adozioni@lav.it
• La gestione dei cani randagi liberi sul terri-
24 novembre 2017: il Comune di Palermo approva il progetto adozioni LAV con Delibera di Giunta.
Ha circa due anni. Un cane così giovane di solito ha tanta voglia di vivere e di fare. Johanna, invece, soffre tantissimo la detenzione in box e siamo davvero preoccupati per lei. Aspettiamo con ansia una richiesta di adozione per donarle finalmente la vita che merita.
Ha circa quattro anni e una storia di abbandono alle spalle. È stato legato al cancello del canile da chi gli aveva promesso che lo avrebbe amato e protetto. Da quel giorno Roy aspetta che una persona speciale vada a prenderlo per assaporare il calore che solo una famiglia sa dare.
referenti degli Uffici tutela animali dei Comuni di Milano, Firenze, Bologna e Formigine (Modena). L’esperienza di coloro che operano in queste strutture e che hanno studiato il contesto palermitano, viene messo a disposizione con la
540 cani tra i quali circa 80 cuccioli hanno bisogno del nostro aiuto propria professionalità, le conoscenze e le competenze maturate sul campo, a favore dei cani del Comune di Palermo. Non solo, questo progetto e i risulta-
torio; • La tutela della salute pubblica ad opera del Comune di Palermo e della ASP di Palermo: il controllo delle nascite, il controllo della leishmaniosi canina e delle zoonosi, la movimentazione legittima dei cani fuori regione; • La gestione delle segnalazioni degli animali rinvenuti sul territorio e il pronto soccorso h 24; • Interventi di miglioramento del canile comunale; • Le adozioni responsabili e consapevoli e le agevolazioni a favore degli adottanti.
ti che riusciremo a raggiungere sono il frutto del confronto con coloro i quali operano a Palermo anche a titolo volontario, individualmente o come componenti di associazioni di volontariato, a supporto dei cani randagi e si prodigano per garantire loro una vita migliore. LAV è intervenuta per offrire una prospettiva diversa, l’approccio progettuale come strumento di soluzione alle criticità del territorio e di tutela degli animali coinvolti. La speranza è che questo progetto possa costituire un precedente e che altre Amministrazioni comunali del Sud Italia possano replicare quanto realizzato dal Comune di Palermo per tentare di sconfiggere la piaga del randagismo.
14 e 15 dicembre 2017: la Delegazione LAV incontra il Vicesindaco di Palermo ing. Sergio Marino, il dirigente dell’ “Area dell’innovazione tecnologica comunicazione sport e ambiente” del Comune di Palermo dott. Gabriele Marchese, il responsabile del Canile comunale Claudio Tedesco e una rappresentanza dei volontari palermitani impegnati in canile e sul territorio. 17 gennaio 2018: 11 professionisti vengono coinvolti dall’Area Adozioni LAV. Tutti con comprovata esperienza nella gestione di cani randagi, siano essi ospitati in canile e liberi sul territorio, si recano a Palermo per studiare la situazione. 18 gennaio 2018: si tiene la prima riunione del tavolo di lavoro al quale hanno preso parte i referenti dell’area adozioni LAV, i referenti del Comune di Palermo, i medici veterinari ASP Palermo, i medici veterinari IZS Palermo, il comandante della Polizia Municipale, i volontari palermitani e gli 11 professionisti coinvolti da LAV. 21, 22, 23 febbraio 2018: i referenti dell’area adozioni LAV si recano con un fotografo professionista nel Canile comunale di Palermo per scattare fotografie ai cani in attesa di adozione e incontrano nuovamente i referenti del Comune di Palermo, i medici veterinari ASP Palermo, i medici veterinari IZS Palermo, il Presidente e il Vicepresidente dell’Ordine dei medici veterinari della Provincia di Palermo. 5,6 marzo 2018: la Responsabile nazionale dell’Area adozioni LAV si reca a Palermo per incontrare il Presidente della società partecipata che accudisce i cani nel canile comunale di Palermo e alcuni dei Presidenti delle circoscrizioni del Comune di Palermo. 12 marzo 2018: LAV formalizza al Comune di Palermo il “piano di interventi da realizzare nel medio lungo periodo e di azioni da porre in essere per fronteggiare la situazione di emergenza”. 13 marzo 2018: si tiene la seconda riunione del tavolo di lavoro presso il Parco Canile degli animali – Ugnano (FI) Impronte aprile 2018
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CONGRESSO NAZIONALE LAV
“Come meglio di così”
SABATO 2 E DOMENICA 3 GIUGNO 2018 Roma - Auditorium di Via Rieti 13 (Piazza Fiume)
Ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto è convocato il Congresso nazionale della LAV nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 giugno 2018, a Roma, presso l’Auditorium di Via Rieti 13 con il seguente Ordine Del Giorno
ORDINE DEL GIORNO Sabato 2 giugno 2018 ore 8:00 prima convocazione, ore 9:30 seconda convocazione 9.30 Apertura e Votazione Presidenza Congresso 9:40 Votazione Regolamento Congresso 9:50 Votazione Ordine dei Lavori 10:00 Relazione Consiglio Direttivo uscente 10:30 Relazione Collegio di Garanzia uscente 11:00 Illustrazione Bilancio consuntivo 2017 11:30 Relazione dei Revisori dei Conti 11:45 Votazione Bilancio consuntivo 2017 12:00 Dibattito generale 13:00 Pausa pranzo 14:30 Relazione del Presidente 15:00 Presentazione dei candidati al Consiglio Direttivo nazionale e al Collegio di Garanzia; apertura del seggio elettorale 16:00 Presentazione del Documento di Programmazione delle Attività 2019 17:30 Pausa 17:45 Dibattito generale 19:00 Chiusura lavori della giornata e del seggio elettorale Il Congresso è aperto a tutti i soci. Il diritto di voto, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto, è per i soci in regola con il pagamento della quota associativa, sempre che risultino iscritti da almeno dieci mesi. Il termine per la presentazione delle candidature per il rinnovo degli organi statutari (Consiglio Direttivo, Collegio di Garanzia) è fissato al 2 maggio p.v. (30 giorni prima della data del Congresso). Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre tale data alla Segreteria del Consiglio direttivo all’indirizzo e-mail cd@lav.it o via posta cartacea a Segreteria CD LAV – Viale Regina Margherita 177 00198 Roma.
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Domenica 3 giugno 2018 9:00 Riapertura seggio elettorale 9:00 Votazione rinnovo di due membri del Consiglio Direttivo del Comitato LAV (diritto di un voto per ogni Sede Territoriale e PdR LAV) 9:30 Ripresa Dibattito generale 11:15 Pausa 11:30 Votazioni della Relazione del Presidente uscente, del Documento di Programmazione delle Attività 2019, delle Mozioni generali e particolari 12:00 Chiusura del seggio elettorale 12:30 Proclamazione degli eletti al Consiglio Direttivo nazionale e al Collegio di Garanzia 12:45 Varie ed eventuali 13:00 Chiusura dei lavori Il Consiglio Direttivo nazionale LAV
Per eventuali informazioni su come arrivare e dove alloggiare telefonare allo 06.4461325 o scrivere a info@lav.it
Come raggiungere il Congresso L’Auditorium è a ridosso di Piazza Fiume (posteggio taxi), a 10 minuti dalla Stazione Termini (bus 86 per quattro fermate, oppure 217, 38, 92) e a 20 minuti dalla Stazione Tiburtina (bus 490). Non è in Ztl e ha nei pressi i parcheggi pubblici di Via Mantova e Via Sicilia. Si può calcolare il percorso bus da-per qualsiasi zona di Roma su www.atac.roma.it
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La strage di cani a Sciacca: orrore ancora senza colpevoli Decine di cani avvelenati in provincia di Agrigento
I
di Barbara Paladini
mmagini difficili da dimenticare, che rimbalzavano tra i media e i social, quelle che tutti noi ci siamo trovati davanti a metà febbraio: decine di cani avvelenati (al momento in cui scriviamo siamo arrivati a circa quaranta animali) a Sciacca (Agrigento). Una strage i cui responsabili - per i quali il Codice penale prevede una pena fino a due anni - non sono stati ancora identificati, sebbene le indagini abbiano portato, nei giorni successivi, all’ascolto di dodici persone “informate dei fatti” e due sospettati.
La Regione Sicilia attui il programma LAV di prevenzione del randagismo Già all’indomani delle drammatiche notizie, il nostro Ufficio Legale ha predisposto una denuncia contro ignoti e sollecitato indagini per identificare gli autori della spietata uccisione. Abbiamo chiesto anche ai Carabinieri l’invio dei servizi specializzati come il Soarda (nato dalla fusione dei nuclei del Corpo Forestale dello Stato “NOA”, antibracconaggio, con il “NIRDA”, reati in danno agli animali, oggi confluiti nell’Arma dei Carabinieri), in considerazione dell’estrema gravità dell’accaduto, sia in termini di animali uccisi che di tutela della salute pubblica. È fondamentale però, e lo abbiamo ribadito a gran voce da subito con una lettera al Presidente Nello Musumeci, che la Regione Sicilia attui il programma LAV di prevenzione del randagismo, da lui sottoscritto in campagna elettorale nel novembre scorso, anche in vista delle modifiche normative annunciate dal Presidente della Regione, sulle quali, a marzo, abbiamo presentato le nostre osservazioni. Affrontare quella che è da tempo immemore un’emergenza, è il primo imprescindibile passo verso una con-
vivenza pacifica tra animali e persone sul territorio. Per questo riteniamo un primo positivo passo lo stanziamento di due milioni di euro, annunciato dal Presidente della Regione Sicilia a marzo, per sterilizzare oltre trentamila cani e gatti in Sicilia: un’occasione per applicare in maniera efficace e rigorosa gli strumenti previsti dalla normativa per il contrasto al randagismo, tra cui anche la sterilizzazione degli animali di proprietà le cui cucciolate sono una delle fonti che alimentano il fenomeno. Sono inoltre necessarie campagne per implementare l’identificazione dei cani e l’iscrizione nell’anagrafe degli animali d’affezione. Per stroncare il drammatico ricorso alle esche avvelenate è indispensabile, infine, una legge che faccia propri i contenuti dell’Ordinanza “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati (in scadenza il prossimo luglio), che vieta a chiunque di utilizzare, preparare, miscelare e abbandonare esche o bocconi avvelenati o contenenti sostanze in grado di causare intossicazioni, lesioni (come vetri, metalli o materiale esplodente): un atto di responsabilità verso tutti, perché la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonate nell’ambiente rappresenta un serio rischio, oltre che per gli animali, anche per le persone, in particolare per i bambini, e causa contaminazione ambientale.
Elisabetta Franchi aderisce al nostro appello al Presidente Musumeci
“
Sono indignata e profondamente addolorata per quello che sta accadendo ai cani randagi in alcune regioni di Italia, in Sardegna, Calabria, Campania, Puglia ed in particolare modo in Sicilia”, e degli avvenimenti che “parlano di strage di massa di queste povere creature senza parola”. Se loro potessero parlare, questo il titolo della lettera pubblica, diffusa il 22 febbraio scorso grazie all’acquisto di intere pagine di quotidiani nazionali e locali, con cui la stilista Elisabetta Franchi affida il dolore e lo sgomento per la strage di cani avvelenati a Sciacca (Agrigento) ma anche per le quotidiane morti di cani vaganti, per avvelenamento, in tutta Italia, in particolar modo nelle Regioni del Sud Italia, dove l’emergenza randagismo è bel lontana dall’essere non solo risolta, ma in molti casi addirittura affrontata. La stilista, da anni al nostro fianco nelle battaglie contro lo sfruttamento animale, ha annunciato di unirsi alla nostra denuncia contro ignoti per la morte degli oltre quaranta cani di Sciacca, alla richiesta di indagini accurate affinché i responsabili siano individuati e puniti, ed ha rinnovato l’appello al Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, a “voler adottare degli strumenti legislativi e amministrativi necessari per rendere più efficace la lotta al randagismo, così da mettere fine una volta per tutte a questa carneficina”.
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DIAMOCI UNA ZAMPA
L’adozione junior è un pensiero speciale dedicato ai più piccoli
Un’adozione a misura di bambino! Quanto è importante ed educativo dare modo anche ai bambini di prendersi cura di un animale, per offrire loro l’opportunità di farli avvicinare al rispetto e all’amore per gli animali. Il toro Jerry, il cavallo Karim, il pappagallo Rodrigo o il gatto Pam: il tuo bambino può scegliere il suo nuovo amico e prendersi cura di lui!
Come attivare un’Adozione a distanza CON IL CONTO CORRENTE POSTALE CHE TROVI IN ALLEGATO Ricordati di specificare la tipologia di Adozione scelta e l’animale che desideri adottare.
12 Impronte aprile 2018
“Jerry è troppo simpatico e io non ho mai visto un toro perciò l’ho adottato!” Luciano,10 anni
BONIFICO BANCARIO O POSTALE INTESTATO A LAV LEGA ANTI VIVISEZIONE; Codice Iban: IT 59 F 05018 03200 000015011125 presso Banca Popolare Etica. Specificando la tipologia di Adozione scelta e l’animale che desideri adottare.
CON CARTA DI CREDITO Collegandoti al sito www.adozioneadistanza.lav.it oppure chiamando lo 064461325
“Quando ho visto Arturo mi ha fatto tanta tenerezza. Così l’ho adottato” la piccola Livia
Adotta a distanza un nuovo amico! Riceverà il certificato di adozione insieme alla foto e alla storia dell’animale adottato e, durante l’anno, sarà aggiornato sul suo amico a distanza. Riceverà anche la nostra rivista Piccole Impronte, dedicata ai bambini e ai ragazzi, con tanti racconti, disegni e attività pensati per i più piccoli.
Visita il sito www.adozioneadistanza.lav.it e scopri gli animali da adottare!
Scegli la tua Adozione a distanza Junior!
“Ieri ho adottato a distanza Grugno perché un maialino in casa non ci sta e appena ho saputo di Grugno l’ho adottato” Silvia, 9 anni
L’adozione a distanza Junior è dedicata a chi ha meno di 18 anni. Con una donazione di 30 € contribuirai al mantenimento di un animale per un anno. Impronte aprile 2018
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5xmille: il futuro di migliaia di animali è nelle tue mani (e nella tua firma) Tempo di dichiarazione dei redditi, tempo di una firma di grande valore, quella con cui scegliamo la destinazione del nostro 5xmille. Cos’è il 5xmille? Cosa rappresenta per gli animali? È un piccolo gesto che può cambiare la vita degli animali, che anno dopo anno ci permette di scrivere tante storie a lieto fine. Come quella di Rudy, che abbiamo liberato da Green Hill. Oggi vive felice con la sua famiglia e la foto che lo ritrae sul retro della rivista vale più di tante parole. Pochi mesi fa la nostra battaglia legale si è conclusa con la condanna definitiva di Green Hill. Un risultato storico, reso possibile anche grazie ai fondi del 5xmille.
Perché ogni firma può diventare un animale liberato da una gabbia, sottratto alla sofferenza e alla crudeltà, un nuovo traguardo raggiunto
Ecco come i fondi del 5xmille si sono trasformati in risultati concreti Green Hill Finalmente sconfitto per sempre fuori dal circo
Tutta la verità sugli allevamenti
Abbiamo vinto la nostra più dura, lunga e importante battaglia legale che ha visto la condanna definitiva dei vertici di Green Hill. Un risultato epocale, una condanna contro il maltrattamento di animali considerati solo merce e profitto.
Siamo entrati sotto copertura negli allevamenti di conigli e di maiali per svelare le atroci sofferenze e le privazioni a cui sono costretti ogni giorno milioni di animali.
14 Impronte aprile 2018
Dopo anni di lavoro con le Istituzioni, di manifestazioni e mobilitazioni, abbiamo ottenuto un primo grande risultato per gli animali costretti nei circhi: la Legge che gradualmente porterà alla loro dismissione.
www.lav.it
Ecco cosa il tuo 5xmille ci permetterà di fare
Vuoi aiutarci a moltiplicare le firme per gli animali?
• Lavoreremo per contrastare
Aiutaci a raccontare la storia di Rudy e quella di tanti altri animali a quante più persone possibili.
• ci batteremo affinché la Legge
Perché più persone sceglieranno di destinarci il proprio 5xmille, più animali potremo salvare! Come puoi darci una mano? Richiedi la nostra locandina e le cartoline: diffondili in un luogo di passaggio dove possano vederli quante più persone possibili. Nel tuo negozio, o nel tuo studio, per esempio. Oppure chiedi a un amico, al tuo veterinario, a chi è vicino a te e anche agli animali di ospitare i nostri materiali informativi.
il randagismo nelle regioni del Sud Italia;
per la dismissione degli animali dai circhi diventi realtà;
• daremo vita a un’Unità specializzata per gli interventi nelle emergenze, come i terremoti;
• chiederemo con più mezzi e a gran voce che almeno il 50% dei fondi dedicati alla ricerca siano per quella senza animali.
Come chiedere i nostri materiali scrivi un’email a: serviziosoci@lav.it telefonaci: 06 4461325
Aree di intervento e fondi 5xmille dedicati Battaglie legali
268.586,39 € Spese veterinarie e di mantenimento degli animali
197.112,87 € Centro di recupero di Semproniano
96.056,45 €
per gli animali: Una vita diversa è possibile
Una nuova vita fuori dai laboratori
Lenticchia, Jerry, Sorriso. Sono solo alcuni degli animali che abbiamo strappato a un destino di solitudine, abbandono e privazioni e a cui ogni giorno possiamo regalare affetto, cure, cibo e una cuccia accogliente.
Abbiamo liberato 27 macachi destinati ai test di laboratorio e abbiamo offerto loro una nuova vita nel Centro di Recupero di Semproniano, dove vivono insieme ai 16 macachi salvati dallo stesso destino l’anno precedente.
Campagna contro l’uso di animali in circhi e spettacoli
107.122,46 € Investigazioni
18.600 € Attività di sensibilizzazione e eventi
95.209,03 € Impronte aprile 2018
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Sperimentazioni ferme al secolo scorso
Gas di scarico testato su scimmie
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di Michela Kuan
a sperimentazione animale è una pratica che non conosce limiti, e alcune volte scandalizza anche chi in altri casi la giustifica come necessaria. È il caso dei test sui gas di scarico della auto che, stando a un’inchiesta del New York Times, rilanciata da Bild, sarebbero stati condotti su 10 scimmie, in un Centro di ricerche nel New Mexico. Secondo l’inchiesta, nel 2015 quattro grandi case automobilistiche (Gruppo Bmw-Mini, Gruppo Daimler-Benz, Gruppo Volkswagen) avrebbero utilizzato dei Primati rinchiusi in una sala per 4 ore, durante le quali sarebbero stati sotto costretti a inalare gas di scarico, per verificare la fondatezza dell’allarme lanciato nel 2012 dall’Organizzazione mondiale della Sanità che ne classificò i fumi come cancerogeni. Che i gas di scarico delle auto fossero nocivi certo non era un mistero nel 2012, ma gli animali non possono essere un espediente per giustificarsi e giustificare gli interessi in giorco. Studiare la tossicità sui Primati è un approccio sperimentale a dir poco arcaico, che ricorda le immagini degli anni ’70 con i crash test eseguiti su animali, protocolli ampiamente superati sia dal punto di vista tecnico-scientifico che etico.
16 Impronte aprile 2018
Qui sopra un esperimento spaziale in Russia.
Dai test per le auto, agli esperimenti aereospaziali: animali vittime di ricerche crudeli La valutazione della tossicità delle sostanze chimiche inalate avviene per esposizione forzata, con conseguenze terribili, come dolore, agonia, angoscia e morte. Inoltre, i risultati di questi test sono inaffidabili, in quanto correlano i dati della cavia con la concentrazione della sostanza a cui è esposta, senza prendere in considerazione la complessità dei meccanismi che portano a tale effetto, che possono variare significativamente dall’animale all’uomo, con la difficoltà di estrapolare i dati e mettere in relazione il modello animale con la
risposta umana. A nulla valgono le scuse, tardive, dei vertici delle case automobilistiche coinvolte che, comunque non sono le uniche responsabili, perché se da un lato le compagnie tedesche hanno effettuato questi inaccettabili test, dall’altro qualcuno li ha autorizzati! Né è utile la loro “indignazione” postuma, se non si traduce nel finanziamento e sostegno a tecniche di investigazioni tossicologiche innovative e affidabili, basate su metodi alternativi all’uso di animali che rappresentano l’unico modo per garantire realmente la sicurezza per l’uomo. Ed proprio in quest’area d’investigazione che si colloca il progetto dell’Università di Pisa (http://www.lav.it/news/ borsa-di-studio-pisa) che abbiamo finanziato lo scorso anno: perché i metodi sostitutivi esistono ed è nostro dovere scientifico e morale sostenerli.
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Beagle sottoposti a comportamenti insopportabili per la loro etologia
Green Hill storiche motivazioni della sentenza di Cassazione
“U
na sentenza di grande spessore giuridico e innovativa perché conferma in pieno le due precedenti sentenze di condanna subite dai vertici di Green Hill”: così commentiamo le motivazioni (depositate il 6 marzo 2018) della storica sentenza della Corte di Cassazione che il 3 ottobre 2017 ha definitivamente respinto il ricorso presentato dagli Avvocati di Green Hill. Si tratta della vicenda giudiziaria in cui noi della LAV siamo stati ente denunciante, parte civile e affidatari dei cani tutti sottoposti a sequestro giudiziario nel 2012. Le motivazioni della Suprema Corte ribadiscono che non esistono “zone franche”, senza limiti di legge. Dunque non tutto è lecito in allevamento e a fini sperimentali: per la prima volta in Italia è stato sancito che questi ambiti di attività hanno dei limiti e se operano oltre la norma speciale commettono reato! Una sentenza che fa giurisprudenza e che dimostra come le caratteristiche etologiche degli animali, anche se oggetto di sperimentazione animale, devono essere pienamente tenute in considerazione, così come per gli animali destinati a questa pratica non è possibile prevedere sistematicamente la loro uccisione o la mancanza di cure adeguate, solo perché “inservibili”. Le motivazioni della Cassazione ribadiscono il superamento del concetto di animale come mero oggetto sperimentale sottolineando come dentro a Green Hill siano stati protratti sui cani “comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche”. Il rispetto delle necessità comportamentali delle cavie è un passo fondamentale che deve essere, ora, ben chiaro a chi si occupa di ricerca con animali; la legge si esprime chiaramente in merito, ma nonostante questo per molti gli animali sono ancora solo “cose” e le condizioni di stabulazione nei laboratori sono obsolete, con gabbie dalle dimensioni minime accumulate in spazi sotterranei talvolta privi di luce naturale. Nella sentenza si ribadisce anche il maltrattamento fisico con ta-
Foto: Filippo Venezia
L’inadeguatezza dei controlli come si concilia con l’assoluzione dei veterinari del processo Green Hill bis? glio delle unghie tale da provocare dissanguamento, alta mortalità perinatale dovuta a ingestione di segatura, inadeguata alimentazione, deprivazione sensoriale e morte, soppressioni ingiustificate come, ad esempio, per rogna. La sentenza deve essere, quindi, un campanello di allarme per chi è incaricato a volgere ispezioni in questo campo. La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso di Green Hill perché, dice la sentenza, Green Hill ha cercato
di avere in terzo grado una rivalutazione del merito del ricorso, rivalutazione preclusa alla Corte, come Green Hill avrebbe ben dovuto sapere. La Cassazione ancora una volta chiarisce che, in base al rapporto tra legge penale e norma sulla sperimentazione animale, le attività poste in violazione della norma sulla sperimentazione animale sono non necessarie e dunque reato. La motivazione del Giudice di primo grado è stata ritenuta adeguata e coerente, quindi insindacabile. Di clamoroso rilievo giuridico l’indicazione delle violazioni riscontrate nelle ispezioni, anche alla luce della sentenza di assoluzione emessa il 7 febbraio 2018 nei confronti dei veterinari ASL di Brescia (processo Green Hill Bis) che avrebbero dovuto controllare: • le ispezioni precedentemente svolte da parte della Asl, che non avevano fatto risultare anomalie nell’allevamento, sono definite del tutto inadeguate perché “si svolgevano attraverso il mero disbrigo di pratiche burocratico-amministrative, senza un vero controllo sulle condizioni dei cani’’. Una ragione in più, secondo noi, per chiedere l’impugnazione della sentenza che il 7 febbraio ha assolto tutti gli imputati del processo Green Hill Bis, tra i quali i Medici Veterinari Asl che avevano il dovere professionale e morale di controllare: “come è stato possibile non accorgersi dei reati commessi a danno di animali in quell’allevamento?” • La Corte di Cassazione sottolinea come si è trattato di “precise e consapevoli scelte decisionali di violazione delle corrette regole di tenuta dell’allevamento”. • Il dolo emerge dalla corrispondenza degli imputati, importante elemento di prova in fase processuale. Infine, Green Hill è stata condannata a pagare 2000 euro alla Cassa delle ammende perché “non sussistono elementi per ritenere che la parte abbia proposto ricorso senza versare, in colpa, nella determinazione della causa di inammissibilità”. Impronte aprile 2018
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Mario Villani 4A Scuola primaria Allende Garbagnate
Sconfiggi la caccia con la fantasia
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di Ilaria Marucelli e Giacomo Bottinelli
ltre mille disegni da tutta Italia hanno espresso l’appello dei bambini per l’abolizione della caccia. Il nostro concorso “Sconfiggi la caccia con la fantasia”, che abbiamo lanciato lo scorso settembre, per le scuole elementari e medie, ha avuto un grande successo e ha fatto rimanere male persino Federcaccia che, su uno dei suoi siti, ci ha accusati di aver organizzato una “oscenità e una provocazione indegna di un paese civile”. Evidentemente di parere diverso i mille bambini che hanno inviato con
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entusiasmo le loro opere; e qui soprattutto un grazie va all’ampia partecipazione degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Futura” di Garbagnate Milanese (Milano) che hanno lavorato sotto
La nostra speranza è che i bambini di oggi non siano i cacciatori di domani, ma anzi si muovano per riconoscere a tutti gli animali dignità, libertà e vita
la guida della nostra sede LAV di Rho e degli alunni dell’Istituto Comprensivo “B. Gigli” di Recanati (Macerata). La richiesta del bando era semplice: “Il tema degli elaborati è l’abolizione della caccia, nel cui ambito si concede la massima libertà di espressione sia artistica che tecnica”. I ragazzi si sono dati da fare proponendoci le loro molteplici interpretazioni: ci sono i classici fucili che sparano fiori, cuori o note musicali, conigli vestiti da mago che disarmano i cacciatori, lo slogan (come nella nostra campagna su Decathlon) che spiega che la caccia non è uno sport, un cacciatore
www.lav.it
Scoprite tutti i disegni vincitori andando su www.piccoleimpronte.lav.it
Anna Moriconi 2B scuola media Patrizi di Recanati
spedito nello spazio su di un razzo da animali festanti, l’invito a dare la caccia ai propri sogni piuttosto che agli animali, una sorta di rivisitazione dei corvi sul campo di grano di Van Gogh con un appello a non sparare, un leprotto che parlando con un cacciatore lo convince ad abbandonare le armi. Questo e molto altro nelle riflessioni in forma grafica dei ragazzi. Insomma, con questa nostra iniziativa - secondo Federcaccia - abbiamo “superato il limite consentito, anche perché come al solito si è dimenticato che la caccia è consentita e regolamentata dalla legge”. Infatti è proprio la legge che vogliamo cambiare, arrivando a
proibire una barbarie che mette in pericolo tutti, umani e animali. E la nostra speranza è che i bambini di oggi non siano i cacciatori di domani, ma anzi si muovano per riconoscere a
Le nostre Sedi locali sono pronte a intervenire nelle scuole di ogni ordine e grado, sulla caccia o su qualunque altra tematica. Se volete ospitarci ne saremo felici! Scriveteci a educazione@lav.it
tutti gli animali dignità, libertà e vita, come chiede LAV. Intanto vi mostriamo in queste pagine alcuni dei disegni che ci sono arrivati. E se volete una carrellata dei venti che abbiamo considerato migliori, potete andare sul nostro sito www.piccoleimpronte.lav.it, dove troverete anche notizie, proposte didattiche e altri materiali da usare per portare i diritti animali in classe. Ma non solo: ricordate che le nostre Sedi locali sono pronte a intervenire direttamente nelle scuole di ogni ordine e grado, sulla caccia o su qualunque altra tematica. Ogni anno facciamo ben cinquecento interventi in classe. Se volete ospitarci ne saremo felici! Impronte aprile 2018
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SCELTI PER VOI
Il Manifesto animalista di Corine Pelluchon
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di Maria Falvo
he cosa serve davvero per sviluppare un programma politico che possa tenere conto anche delle istanze animaliste? Si tratta di una domanda quanto mai attuale anche per il nostro Paese che, stando all’esito delle recenti elezioni politiche, si affaccia alla terza Repubblica con tante speranze. Con uno stile persuasivo e ispiratore, la celebre filosofa Corine Pelluchon propone un percorso possibile per portare la causa animalista nella sfera politica con la massima chiarezza e urgenza possibile. La causa animalista è inseparabile dalla lotta contro le forme di sfruttamento e ingiustizia, e per questo motivo rappresenta una questione politica di più largo respiro, che riguarda tutti, al di là di ideologie o conflitti di interesse. L’idea dell’autrice è quella di offrire ai cittadini, ai rappresentanti politici e ai diversi attori economici gli strumenti per compiere una vera transizione verso una società più giusta che tenga conto degli interessi degli uomini e degli animali. Un saggio ricco di spunti di riflessione e di proposte concrete, che mostra come la rivoluzione sia possibile. E come possiamo (e dobbiamo) prenderne parte. Nel corso delle ultime elezioni presidenziali in Francia, “Manifesto animalista” è stato un caso editoriale che ha saputo influenzare la sfera politica, almeno nelle intenzioni: ogni candidato si è infatti trovato a confrontarsi con questo testo e con le istanze che pone, impegnandosi o meno a rispettarle all’interno del proprio programma politico. Il 16 marzo Corine Pelluchon - specializzata in bioetica, ecologia e filosofia politica, è docente di filosofia all’Università di Marne la Vallée di Parigi - ha partecipato a Roma al festival “Libri Come”, in un incontro moderato da Gianluca Felicetti, Presidente LAV e coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare Animali, nel quale ha offerto un punto di vista davvero stimolante: “La causa animale è universale, appartiene a tutti. Rendendo giustizia agli animali, salviamo la nostra anima e il nostro avvenire”, ha detto
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Corine Pelluchon in Italia con la LAV a “Libri come”
Un percorso possibile per portare la causa animalista nella sfera politica Pelluchon. E come far diventare universale l’impegno per garantire diritti agli animali? Prima di tutto occorre evidenziare il legame della causa animale con la salute, l’ambiente, le condizioni di lavoro e la dignità delle persone: allevamenti e mattattoi, ad esempio, oltre a mandare a morte gli animali hanno conseguenze sulla salute dei consumatori, sull’ambiente e sulle condizioni di vita dei lavoratori. Dunque essere attenti a ciò che accade negli allevamenti significa occuparsi della collettività.
Altro aspetto importante è l’innovazione economica: basti pensare alle innovazioni nel campo dell’abbigliamento. Per molto tempo chi si è occupato della questione animale ha trascurato le importanti implicazioni economiche legate a scelte che fanno bene agli animali e alla collettività. E ancora, secondo Corine Pelluchon, occorre fare della causa animale una occasione di riscatto: prendere in considerazione la vulnerabilità degli animali significa prendere in considerazione l’era del vivente. È importante, dunque, che le persone prendano in considerazione come vivere “con” gli altri, animali inclusi: l’evoluzione storica ci spinge a questo impegno inclusivo. Altro aspetto primario da far maturare è la generosità, la costruzione e la co-costruzione. Occorre passare dall’indignazione alla strategia. Siamo nati in un mondo specista, quindi cambiarlo è complicato: dobbiamo essere comprensivi e tolleranti, apprezzare anche i piccoli passi in avanti, ed essere capaci di far crescere il movimento animalista per farlo diventare “indispensabile”. Passare dalla collera all’impegno animalista è la strategia suggerita dalla filosofa Pelluchon. Una lettura utile, moderna e davvero stimolante, adatta anche ai più giovani cittadini di domani.
Francesca Petrucci BIANCONERO MdS Editore (pagg. 318)
Bianconero, l’intreccio del bene e del male
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di Ciro Troiano
eggere questo libro ha suscitato in me emozioni forti e vive. Sensazioni, immagini, colori, profumi e voci sono emersi intensamente dalla roccaforte dei ricordi. Scrivendone l’introduzione, ho rivissuto momenti e percorsi emotivi che hanno caratterizzato la mia esperienza di Consulente della Procura per le indagini in merito al fatto di cronaca di cui si parla in questo volume, che mi ha segnato umanamente e professionalmente. È nel contesto di allevamenti e combattimenti che si inserisce questa storia. Il gagliardo maresciallo Pulvirenti, già protagonista di Puro Sangue, il noir sulle corse clandestine di cavalli, si scontrerà, suo malgrado, con i fantasmi di questo mondo che ghermiscono tra le loro grinfie il piccolo Nino e Bianca. Un mondo oscuro, nero, che agguanta il bianco candore di un bambino e della sua amica a quattro zampe. Un buco nero che divora ogni luce, ogni colore, ogni candore, ma non la speranza. Il male è quello che si consuma senza un perché e in silenzio, la giustizia, invece, parla, urla e ha mille perché… Nino, il giovane protagonista vive, prima con prudenza e timore, poi con familiarità e fiducia, la vita dei suoi amici pelosi. Si sdraia a terra con loro,
Questo nuovo romanzo di Francesca Petrucci, sentitamente militante, educa emozionando e traduce in immagini la filosofia del rispetto, della tolleranza e dei diritti animali
forse perché inconsciamente sa che la posizione eretta ci allontana, crea una sorta di divario ontologico. Lui, vuole guardare il mondo dalla stessa prospettiva dei suoi amici, vuole guardare le stelle con loro e con loro perdersi in questa immensità. Il piccolo Nino non conosce Rosa Luxemburg e il suo “Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene”, eppure, nella sua semplicità, ha partecipato spontaneamente alla condizione di cattività in cui erano costretti Bianca, Tizzone, Pippo e Pizzo, tutti segregati in quel luogo, facendo sue le loro catene e condividendo con loro la sua libertà, vivendo, così, una condizione di particolare umanità, intesa come luogo dello spirito, che solo la diversità animale può donarci. Ogni libro che passa nella nostra esistenza è unico. Ci lascia sempre qualcosa e ci cambia, a volte in modo impercettibile, altre volte come evento sconvolgente. Questo nuovo romanzo di Francesca Petrucci, sentitamente militante, educa emozionando e traduce in immagini la filosofia del rispetto, della tolleranza e dei diritti animali. Ci immerge in una dimensione dove sogni, diritti, speranze, desideri si intrecciano senza confini di specie, perché senza confini di specie sono i battiti del cuore e le ragioni della legalità e della giustizia. Impronte aprile 2018
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L’impegno per l’ambiente Anche i supermercati possono favorire stili di vita virtuosi
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nche i supermercati possono diventare dei luoghi in cui grandi e piccini possono riflettere sul proprio comportamento di acquisto e sul loro impatto sull’ambiente. Unicoop Firenze, che da sempre è impegnata nella sostenibilità ambientale, in collaborazione con Novamont, promuove nei suoi punti vendita delle attività educative sulle tematiche dell’ambiente e sul mondo delle bioplastiche. Per Elisabetta Bruni di Unicoop Firenze: “l’obiettivo che ci poniamo è quello di sostenere le nuove generazioni nella produzione di nuove mappe della realtà, mettendo a disposizione dei contesti di apprendimento per consentire ai bambini e ai ragazzi di partecipare attivamente alla costruzione delle proprie conoscenze, dei propri saperi attraverso il confronto, l’ascolto e il dialogo”. Nasce così “B COME NATURA”, una mostra itinerante, interattiva e multi-
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Anche i supermercati possono diventare dei luoghi in cui grandi e piccini possono riflettere sul proprio comportamento di acquisto e sul loro impatto sull’ambiente
mediale per parlare di ambiente e conoscere le buone pratiche per rendere le nostre azioni più sostenibili. Insieme a Bia de Compostabilis, l’eroina a fumetti nata dalla matita di Paolo Mottura, è possibile imparare quanto impiega un sacchetto di plastica a decomporsi, che cosa è il Mater-Bi, ma anche approfondire temi come la biodegradabilità e la compostabilità, i cambiamenti climatici, l’economia circolare e l’inquinamento dei nostri mari. Per Andrea Di Stefano di Novamont: “Unicoop Firenze è stata la prima cooperativa a interpretare al meglio gli obiettivi della legislazione italiana sull’uso dei sacchetti monouso per trasporto merci e per l’imballaggio di alimenti sfusi, anticipando la sostituzione integrale con shopper compostabili anche nel reparto ortofrutta. Si tratta di scelte innovative che insieme alla costante azione di comunicazione ed educazione ambientale permettono di ingaggiare i cittadini in stili di vita virtuosi”.