Impronte - Luglio 2016

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La nostra ricchezza:

La LAV in Italia www.lav.it

Sommario

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Stati Generali del recupero di animali Fabbriche di maiali #coraggioconiglio Non siamo topi! L’adozione di cani e gatti adulti Una vita felice… grazie a te! Allevamenti di animali da pelliccia Armani: mai più pellicce Conferme e novità per i vertici LAV Concorso per i nostri 40 anni Scelti per voi Vegan Chef Contest Con la LAV per i diritti degli animali

EMILIA ROMAGNA

TORINO: (STIC) tel./fax 011/746392 lav.torino@lav.it www.lav.it/sedi/torino CARMAGNOLA (TO): (STIC) tel. 340/0062741 lav.carmagnola@lav.it ARONA (NO): (PDR) tel. 335/6471031 lav.arona@lav.it LANGHE ROERO E MONREGALESE: (CN) (PDR) 320/4729967 lav.langhe-roero-monregalese@lav.it CUNEO E VALLATE: (PDR) 333/8347714 lav.cuneo-vallate@lav.it ALESSANDRIA: (PDR) tel. 320/4795564 lav.alessandria@lav.it www.lav.it/sedi/alessandria ASTI: (PDR) tel. 320/2219586 lav.asti@lav.it

BOLOGNA: (STP) tel. 333/8175258 - 320/4788779 lav.bologna@lav.it www.lav.it/sedi/bologna REGGIO EMILIA: (STIC) tel. 333/7749145 lav.reggioemilia@lav.it www.lav.it/sedi/reggio-emilia CORREGGIO (RE): (STIC) tel. 331/1284428 lav.correggio@lav.it MODENA: (STP) tel. 320/4795021 lav.modena@lav.it www.lav.it/sedi/modena PIACENZA (PDR) tel 392/8372885 lav.piacenza@lav.it Ferrara (PDR) tel 347/4246427 lav.ferrara@lav.it

LIGURIA GENOVA: (STP) tel. 347/2330272 lav.genova@lav.it SANREMO-IMPERIA: (PDR) tel. 348/3238928 lav.sanremo-imperia@lav.it LA SPEZIA: (PDR) tel. 345/7001452 lav.laspezia@lav.it

LOMBARDIA RHO (MI) (STIC): tel. 349/3769750 (ore 16-19) lav.rho@lav.it www.lav.it/sedi/rho-mi MANTOVA (STP): tel. 320/4795557 (ore 18-23) lav.mantova@lav.it www.lav.it/sedi/mantova LECCO (PDR) tel. 339/4590709- 348/5837044 (lun.-ven. 17.30/22; sab.-dom. 12/17) lav.lecco@lav.it OLTREPÒ PAVESE (PDR): tel. 366/3904482 lav.oltrepopavese@lav.it www.lav.it/sedi/oltrepo-pavese-pv VARESE-BUSTO ARSIZIO (STIC): tel. 328/6456255 lav.varese-busto@lav.it SARONNO (VA) (STIC): tel. 338/4305289 lav.saronno@lav.it www.lav.it/sedi/saronno-va BERGAMO (STP): tel. 388/4618300 lav.bergamo@lav.it - www.lav.it/sedi/bergamo MONZA E BRIANZA (STP): tel. 329/4234827 lav.monza@lav.it www.lav.it/sedi/monza-e-brianza SONDRIO: (PDR) tel. 388/4725000 lav.sondrio@lav.it CREMONA: (PDR) tel. 338/7841668 lav.cremona@lav.it

Questa è una vecchia amicizia

CONSIGLIO DIRETTIVO Roberto Bennati (vicepresidente), Carmen Caballero, Alessandro Fazzi, Gianluca Felicetti (presidente), Simone Pavesi COLLEGIO DI GARANZIA Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti, Roberto Sormani REVISORI DEI CONTI Susanna Russo (presidente); Alessio Rastelli, Mauro Vantaggio (sindaci) Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal ‘codice di regolamentazione sulla privacy’ (Dlgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dlgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, Viale Regina Margherita 177 - 00198 ROMA tel. 064461325, fax 064461326, email: info@lav.it

Impronte • luglio 2016

TOSCANA FIRENZE: (STP) lav.firenze@lav.it tel. 327/1273417 www.lav.it/sedi/firenze PONTEDERA (PI): (PDR) tel. 328/1470263 lav.pontedera@lav.it MASSA: (PDR) tel. 347/9015015 lav.massacarrara@libero.it LUCCA: (PDR) tel. 339/7017135 lav.lucca@lav.it

UMBRIA PERUGIA: (PDR) tel/fax 075/690225 - 338/2256714 lav.perugia@lav.it www.lav.it/sedi/perugia TERNI: (PDR) tel. 340/6233297 lav.terni@lav.it

MARCHE MACERATA: (PDR) tel. 339/4734051 - 347/0518265 lav.macerata@lav.it

LAZIO ROMA: (STP) tel. 320/4795553 (ore 9.30-13.30) lav.roma@lav.it www.lav.it/sedi/roma

ABRUZZO PESCARA: (STP) tel. 327/3837173 lav.pescara@lav.it www.lav.it/sedi/pescara

CAMPANIA NAPOLI: (STP) tel. 328/2313365 lav.napoli@lav.it www.lav.it/sedi/napoli

PUGLIA BARI: (STP) tel. 348/0618270 fax 080/5583828 lav.bari@lav.it www.lav.it/sedi/bari LECCE: (PDR) tel. 328/4713416 lav.lecce@lav.it TARANTO: (PDR) tel. 320/8763198 lav.taranto@lav.it

TRENTINO ALTO ADIGE

CALABRIA

BOLZANO (PDR) tel. 349/0744252 lav.bolzano@lav.it www.lav.it/sedi/bolzano TRENTINO (STP): tel. 331/1507169 lav.trentino@lav.it www.lav.it/sedi/trentino

VIBO VALENTIA: (PDR) tel. 333/4544326 lav.vibovalentia@lav.it

SICILIA

TRIESTE: (STP) tel. 320/6378852 lav.trieste@lav.it www.lav.it/sedi/trieste PORDENONE: (PdR) tel. 320/4795023 lav.pordenone@lav.it

CATANIA: (PDR) tel. 349/6184467 lav.catania@lav.it RAGUSA: (PDR) tel. 340/0031368 lav.ragusa@lav.it CALTANISSETTA: (PDR) tel. 347/5800934 fax 0934/1936166 lav.caltanissetta@lav.it MESSINA: (PDR) tel. 328/9546860 lav.messina@lav.it

VENETO

SARDEGNA

FRIULI - VENEZIA GIULIA

LAV

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PIEMONTE

CAGLIARI: (PDR) tel. 338/3924715 VENEZIA: (STP): tel. 348/0407952 lav.cagliari@lav.it lav.venezia@lav.it www.lav.it/sedi/venezia PADOVA: (STP) tel. 320/7598238 lav.padova@lav.it - www.lav.it/sedi/padova VERONA: (STP): tel. 339/1108543 lav.verona@lav.it www.lav.it/sedi/verona VICENZA: (STIC) tel. 348/0408396 lav.vicenza@lav.it www.lav.it/sedi/vicenza BASSANO DEL GRAPPA (VI): (STIC) tel. 348/0407684 lav.bassanodelgrappa@lav.it ROVIGO: (PDR) tel. 329/7934814 lav.rovigo@lav.it - www.lav.it/sedi/rovigo LEGENDA BELLUNO: (PDR) tel 329/0439861 STP: Sede Territoriale Provinciale lav.belluno@lav.it STIC: Sede Territoriale Intercomunale TREVISO: (PDR) tel. 346/7465558 (ore serali) lav. STC: Sede Territoriale Comunale PDR: Punto di Riferimento treviso@lav.it - www.lav.it/sedi/treviso


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La forza della solidarietà

Impronte Anno XXXIII n°5 (154) luglio 2016

e del cambiamento

L’

Europa si sta sbriciolando, si nutre delle nuove povertà, materiali oltre che morali, fino a srotolare filo spinato alle frontiere contro l’immigrazione umana. Quel filo spinato inventato da un nordamericano, nella seconda metà dell’ottocento, come primo passo per il confinamento degli animali “da produzione” verso gli allevamenti prima intensivi e poi industriali. Sperimentato con successo su tori e vacche, venne poi impiegato in maniera massiva in una guerra umana, la prima di carattere mondiale, anni dopo. Filo spinato come quello che, non a caso, cingeva il fortino-lager di Green Hill. Ci siamo dimenticati che siamo stati, fra

Il sistema che sfrutta gli animali è in chiara difficoltà, in difesa, dopo anni di campagne di sensibilizzazione. Mal tollera le nostre proposte istituzionali, le nostre proteste, le liste di voto pubblicate, il fatto che applaudiamo chi fa bene e fischiamo chi fa male. Dobbiamo impegnarci sempre di più a sostenere la rivoluzione quotidiana dei comportamenti personali, a formare persone capaci di gestire il cambiamento, a mettere assieme le forze più diverse per la battaglia di Liberazione. Dobbiamo essere capaci di unire più persone, e mondi, a essere protagoniste e partecipi della nostra visione del mondo: “Dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita”.

Dobbiamo impegnarci sempre di più a sostenere la rivoluzione quotidiana dei comportamenti personali, a formare persone capaci di gestire il cambiamento, a mettere assieme le forze più diverse per la battaglia di Liberazione “Dove ogni singolo animale abbia libertà, dignità, vita” l‘800 e il ‘900, uno dei maggiori Paesi di emigrazione e ora, di fronte a numeri infinitamente più piccoli, nel momento in cui siamo terra d’arrivo, non sappiamo gestire in maniera umana, appunto, questa emergenza, causata in buona parte - è bene sottolinearlo - dalle rapine effettuate dai Paesi ricchi, da cambiamenti climatici dovuti anche alla carne e al latte nei piatti del Nord del mondo, da guerre ufficiali e non, alimentate anche dalle nostre fabbriche d’armi, le stesse che producono i fucili da caccia per un’altra guerra, perenne, quella contro gli animali selvatici. Altri animali invece, quelli esotici, nel momento in cui sono sul nostro suolo, vengono classificati dai razzisti della zoologia, e ora purtroppo anche dai legislatori, come “specie invasive aliene” che decretano la eradicazione, termine più elegante per dire uccisione.

Ma per questo, dobbiamo sviluppare una grande caratteristica: la resilienza. Cioè la capacità di assorbire un urto senza rompersi e la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Ne abbiamo avuti, ne avremo. Chi può e chi deve fare la differenza? Chi si alza la mattina e pensa come prima cosa a come salvare un animale, un altro essere vivente, ad affermare la giustizia sociale. E lo farà anche domattina. Le tante persone che la pensano come noi, ma ancora non lo sanno.

@glfelicetti

“L’uomo è il solo animale che può restare in termini amichevoli con le vittime che intende mangiare, fino a quando le mangia”

DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV Onlus VIALE REGINA MARGHERITA 177 - 00198 ROMA TEL. 064461325 r.a.; FAX 064461326 Email: info@lav.it • Internet: www.lav.it DIRETTORE RESPONSABILE: Giacomo Bottinelli DIRETTORE EDITORIALE: Maria Falvo HANNO COLLABORATO Gaia Angelini, Roberto Bennati, Giacomo Bottinelli, Antonella Buceti, Carmen Caballero, Carla Campanaro, Gianluca Felicetti, Silvia Felicetti, Francesca Gramazio, Ilaria Innocenti, Michela Kuan, Barbara Paladini, Simone Pavesi, Maurizio Santoloci, Paola Segurini, Claudia Squadroni, Ilaria Tordone, Ciro Troiano PROGETTO GRAFICO: Michele Leone FOTO COPERTINA: LAV AUT. TRIB. ROMA 50/84 - dell’11.2.1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 - dell’1.3.1993 ISCR. ROC 2263 - anno 2001 DTP-STAMPA Arti Grafiche “La Moderna” Via Enrico Fermi 13-17 Guidonia Montecelio (RM) CARTA Dalum Cyclus Print (100% carta riciclata) CHIUSO IN TIPOGRAFIA il 4 luglio 2016 RIPRODUZIONI degli articoli sono auspicate ma consentite solamente con l’autorizzazione della Direzione

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Packaging in Mater-Bi: biodegradabile e compostabile

Nata nel 1977, la LAV ha per fine la Liberazione animale, l’affermazione dei diritti degli animali non umani e la loro protezione, la lotta alla zoomafia e la difesa dell’ambiente. Si batte per l’abolizione della vivisezione, della pesca, della caccia, delle produzioni animali, dell’allevamento, del commercio, degli spettacoli con animali e dell’utilizzo di qualsiasi essere vivente. Difende la Terra e i suoi ecosistemi. La LAV combatte lo specismo lottando contro ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento, per il rispetto del diritto alla vita, alla dignità e alla libertà di ogni individuo umano e non umano. LA LAV È • cofondatrice della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente • riconosciuta Ente Morale con Decreto Ministeriale 19.5.1998 e Onlus Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; • riconosciuta associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (Decreto 2/2009 EN.AS. - D.M.Salute 2.11.06 Legge 189/04) • riconosciuta associazione di protezione ambientale con Decreto Ministeriale 15.2.2007 (legge 349/86); • dal 1995 componente della Commissione Nazionale Allevamenti e Macelli del Ministero della Salute (legge 623/85); • dal 1999 firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero della Pubblica  Istruzione allo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado” • dal 2007 Ente abilitato al rilascio di crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) presso il Ministero della Salute • membro di Eurogroup for Animals, della European Coalition to End Animal Experiments, della Fur Free Alliance, di ENDCAPtivity QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO (OGNI DODICI MESI) ALLA LAV • ORDINARIO 30 euro • GIOVANILE (fino a18 anni) 18 euro • FAMIGLIA 45 euro • SOSTENITORE 46 euro • BENEMERITO 150 euro • STRAORDINARIO 500 euro • PER SEMPRE (chiama 06 4461325) VERSAMENTI INTESTATI A LAV • CC POSTALE 24860009 • CC BANCARIO n. 501112 Banca Popolare Etica - Filiale di Roma - Via Rasella 14 - 00187 Roma (cordinate IBAN) IT16 E050 1803 2000 0000 0501 112 Conservate le ricevute postali e bancarie delle donazioni alla LAV: potete dedurle dalla prossima dichiarazione dei redditi, ai sensi della legge 460/97 nel limite di 2.065,00 euro all’anno; per le aziende fino al 2% del reddito d’impresa.

Samuel Butler (1835-1902) Impronte • luglio 2016 Impronte • luglio 2016

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“Stati Generali del recupero degli animali salvati non a fine di lucro” © Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia

di Claudia Squadroni

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i è svolto a Roma il 10 giugno scorso il Convegno “Stati Generali del recupero degli animali salvati non a fine di lucro”: un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte, confrontare buone pratiche e debolezze del sistema, mettere a fuoco i problemi relativi alla legislazione in materia, immaginare possibili scenari condivisi. La LAV è da sempre impegnata in importanti azioni, sia nelle aule di Tribunale, che nei luoghi - strutture specializzate e rifugi - dove per gli animali tratti in salvo può iniziare una nuova vita. Per questo, insieme ad altre Associazioni e ad attori istituzionali, abbiamo scelto di dedicare un fondamentale momento di riflessione e dibattito al tema del recupero degli animali salvati, consapevoli che l’affermazione dei loro diritti non può prescindere dalla disponibilità di strumenti legislativi e di strutture che rendano possibili azioni concrete per la loro liberazione. Il tema è quanto mai vasto e articolato, riguarda infatti sia i maltrattamenti degli

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animali - talvolta sottoposti a differenti regimi normativi in base alla specie di appartenenza - sia le operazioni di salvataggio, o sequestro, necessarie ad assicurarne la tutela, sia il problema della loro destinazione finale in Centri idonei per ospitarli, sia la questione delle risorse pubbliche, attualmente insufficienti, necessarie ad assicurarne il mantenimento, una volta sottratti allo sfruttamento. Codice Penale, Trattati internazionali e Leggi in materia di traffico di animali esotici, fauna selvatica, sperimentazione, animali d’affezione, prevedono infatti il sequestro e la confisca degli animali oggetto di violazioni così come il recupero degli animali non utilizzati e il loro affido. Con la ratifica e la promulgazione di alcune di queste norme lo Stato si è assunto l’impegno, anche culturale, di dedicare la debita attenzione agli animali prendendosi così, non solo formalmente, l’obbligo materiale di averne cura direttamente o indirettamente, garantendogli quelle aspettative di vita che l’illegalità e la criminalità gli stavano negando. Eppure non vi sono riconoscimenti ufficiali univoci né delle strutture

© Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia

Esperienze e proposte

né delle procedure di accoglimento, mantenimento e adozione degli animali ricoverati, né finanziamenti adeguati. I Santuari per animali, inoltre - a differenza di quanto accade all’estero - in Italia incredibilmente non hanno ancora riconoscimento giuridico e sono purtroppo tutti considerati degli allevamenti. Non esistono infatti norme specifiche per gli animali “da reddito” ospitati in maniera rispettosa e senza finalità commerciali. Sono comunque definiti come animali da produzione. Tutto questo deve cambiare. Negli anni le associazioni e i cittadini hanno sopperito a un generale disimpegno di Stato ed Enti locali, alla mancanza di fondi delle Procure della Repubblica e Forze di Polizia, a una quasi inestricabile sovrapposizione di normative in alcuni casi anche in conflitto fra di loro. L’esperienza della LAV è un caso emblematico: la nostra Associazione, infatti, non nasce con la specifica mission di accogliere animali abbandonati o sottratti ai proprietari dopo riconosciuti maltrattamenti, eppure questo è diventato uno dei nostri impegni più significativi; a seguito dei suc-


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© Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia

cessi delle nostre azioni legali e delle leggi che abbiamo contribuito a cambiare, ci accade sempre più spesso di essere nominati custodi giudiziari degli animali di cui abbiamo preso le difese in sede legale. Solo nel 2014 siamo diventati affidatari di 25 animali esotici salvati da un circo, oltre a continuare a gestire 38 tra capre e pecore, 3 bovini, 3 scimmie Uistitì tratte in salvo dalla vivisezione o dal traffico di cuccioli, 8 cavalli, 1 cinghiale e 1 suino. Sono tantissimi gli animali, tra cui anche specie esotiche e selvatiche o classificate come “pericolose”, per i quali tuttavia non sono disponibili sistemazioni adeguate, sia in termini di capienza, sia di strutture e competenze. Per far fronte a questa situazione, così come la LAV, tante altre associazioni operano in tutta Italia per il recupero e il mantenimento degli animali salvati. Nel corso del Convegno sono intervenuti a raccontare la propria esperienza i Centri di recupero per animali selvatici ed esotici di Semproniano (Grosseto), Monte Adone (Bologna), Piano dell’Abatino (Rieti), il Centro di recupero per animali selvatici “Il Pettirosso” (Mo-

Il Convegno ha rappresentato anche l’opportunità di avanzare proposte e soluzioni affinché queste esperienze siano finalmente riconosciute e valorizzate dena), le Associazioni facenti parte della “Rete dei Santuari di Animali Liberi”, oltre alle Associazioni LAV, ENPA e LIPU, tra le organizzazioni promotrici dell’evento. Il ruolo delle Istituzioni è stato rappresentato dagli interventi del Ministero dell’Ambiente – Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare - e del Ministero della Salute – Direzione Generale Sanità Animale e Farmaci Veterinari, mentre hanno portato il proprio contributo in rappresentanza delle Forze di Polizia il Generale Antonio Ricciardi, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, l’Ingegner Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato e il Generale Claudio Vincelli, Comandante dei Nuclei Anti Sofisticazioni e Sanità (N.A.S.) dell’Arma dei

Carabinieri. Il Convegno, oltre ad offrire una importante panoramica sulle belle e costruttive realtà di custodia degli animali maltrattati, i loro problemi, e a mettere a confronto tutte le figure interessate, ha rappresentato anche l’opportunità di avanzare proposte e soluzioni affinché queste esperienze siano finalmente riconosciute e valorizzate. La proposta di una “Carta di Roma” per il recupero di animali salvati non a fini di lucro, avanzata nel corso degli Stati Generali, rappresenta infatti un primo importante passo nella direzione di un nuovo quadro normativo per il riconoscimento e la promozione dei centri di recupero, dei santuari e di una effettiva tutela giuridica degli animali. Impronte • luglio 2016

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Fabbriche di maiali tra mutilazioni e sofferenze:

di Barbara Paladini

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iccole e indifese vittime di mutilazioni e sofferenza. È il destino dei cuccioli maschi dei suini allevati per l’alimentazione umana, svelato da una video-investigazione LAV negli allevamenti italiani - presentata lo scorso marzo presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, dal Vice Presidente LAV, Roberto Bennati, nel corso di un incontro dell’Intergruppo per il benessere e la protezione degli animali - che ha portato alla luce la consuetudine della castrazione chirurgica effettuata nelle “fabbriche di maiali”. Piccoli di appena una settimana di vita brutalmente strappati alle madri e mutilati senza anestesia, tra grida atroci di dolore e spavento, sotto lo sguardo impotente e disperato delle madri. È questa la drammatica realtà testimoniata dall’inchiesta “Le cruente abitudini negli allevamenti di maiali” condotta sotto copertura dalla squadra investigativa LAV, tra giugno 2015 e gennaio 2016, in alcuni allevamenti nelle province di Brescia, Cremona, Lodi e Mantova. Una pratica cruenta, invasiva e gene-

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FOTO LAV

è ora di dire basta! ralizzata, incredibilmente consentita dalla legge - così come il taglio della coda o la troncatura dei denti da latte – che se operata entro il settimo giorno di vita dei cuccioli non richiede il ricorso all’anestesia né la presenza di un medico veterinario, e quindi viene effettuata da semplici operatori dell’allevamento in una sorta di catena di montaggio: si prende il piccolo, si tagliano i testicoli, e si ributta l’animale nel recinto. Si stima che non vengano dedicati più di 30 secondi a maialino: nessuna sutura, nessuna medicazione delle ferite o steriliz-

zazione del bisturi, lo stesso usato per tutti. Stessa procedura per il taglio dei denti e della coda, spesso praticata con una tenaglia, o per le ripetute iniezioni di ferro, di cui i piccoli sono carenti a causa dell’assenza di fonti naturali dalle quali assorbirlo. In alcuni casi gli operatori gettano addirittura testicoli, e altri residui di tessuti mutilati, negli stessi box dove sono presenti le scrofe e gli altri suinetti, che li mangiano. La castrazione viene effettuata perché evita lo sviluppo, nei suini maschi, di un ormone odoroso, definito “odore di verro”, colpevole di dare un sapore acre alla carne una volta cotta. Nonostante questo odore abbia una bassissima probabilità di svilupparsi (il 3,31%), e nonostante la percentuale possa essere ulteriormente ridotta migliorando le condizioni degli allevamenti e l’alimentazione degli animali, la castrazione è la pratica più diffusa negli allevamenti di maiali in Europa, strenuamente difesa dalle lobby zootecniche e industriali, sorde alle alternative rappresentate dalla vaccinazione e dall’allevamento di maschi non castrati. Una pratica contro la quale già dal 2009


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In Italia 7 milioni di suini in 1.187 stabilimenti

84 %

FOTO LAV

dell’intera popolazione suina si concentra in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto

si è espressa ufficialmente la FVE, Federazione Europea dei Veterinari, promuovendo il ricorso all’immunovaccino e presentando una richiesta ufficiale per fermare prima possibile il ricorso alla castrazione dei suinetti. Purtroppo la mozione della FVE non è stata votata dalla delegazione italiana dei Veterinari, che si è astenuta. Nel 2010 la Commissione Europea ha presentato la Dichiarazione Europea “Boars 2018”, sottoscritta da numerosi Stati Membri, tra cui l’Italia, con l’obiettivo di mettere fine alla castrazione chirurgica dei suini nel territorio dell’UE entro il 1 gennaio 2018. A quattro anni di distanza un primo rapporto ha rilevato che la castrazione chirurgica era ancora predominante: 250 milioni di suini allevati 2010 in UE, 125 milioni erano maschi, e il 79% di questi sono stati castrati chirurgicamente. La percentuale è scesa al 71% nel 2012, e al 67% nel 2014, quando hanno subìto la castrazione chirurgica 83 milioni dei 124 milioni di suini maschi allevati in UE. E l’Italia? Purtroppo nel nostro Paese il 100% dei suini maschi viene castrato: produzioni “tipiche” come il Prosciutto di

La drammatica realtà testimoniata dall’inchiesta “Le cruente “abitudini” negli allevamenti di maiali”, condotta sotto copertura dalla squadra investigativa LAV Parma, il San Daniele, o le produzioni del Consorzio Gran Suino Padano, infatti, prevedono la macellazione dei maiali in età e peso più avanzati (9 mesi per 160 kg) rispetto alla media europea, una condizione collegata a una maggiore probabilità che nelle carni si sviluppi l’odore di verro. Milioni di animali che subiscono dolorose mutilazioni, che si aggiungono alle già drammatiche condizioni in cui vengono allevati. Secondo il Censimento Agricoltura ISTAT nel 2010 in Italia il 77% dei suini era allevato in stabilimenti con più di

2000 animali: oltre 7 milioni di suini in 1.187 stabilimenti, più della metà dei quali in Lombardia, mentre oltre l’84% dell’intera popolazione suina si concentra in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Un sistema industriale sordo alle implicazioni etiche, ai gravissimi danni ambientali provocati da questi allevamenti, e all’impatto sulla salute dei consumatori. È ora di superare questi sistemi di sfruttamento di esseri viventi e di abolire per sempre prassi inaccettabili come le mutilazioni. L’attuazione della Dichiarazione di Bruxelles (“Boars 2018”) deve essere la priorità assoluta per i Governi, per le Istituzioni nazionali ed europee e per tutte le parti interessate, nel rispetto dello status di esseri senzienti riconosciuto agli animali dal Trattato di Lisbona. L’unica soluzione capace di cancellare le vergogne di questo sistema di sfruttamento di decine di milioni di essere viventi, nutrendo al tempo stesso il Pianeta, però, è il modello alimentare vegetale. Spetta alla politica e alle Istituzioni capire in quale direzione guardare e indirizzare le proprie scelte per un futuro migliore, per tutti.

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FOTO LAV

#coraggioconiglio C

onstatare “in prima persona” le condizioni in cui i conigli allevati a scopo alimentare trascorrono la loro breve vita, e come vengono trasportati verso il mattatoio. È il viaggio semi-virtuale nella drammatica realtà di un sistema di produzione “ultraintensivo” tra i più agghiaccianti, privo di specifica regolamentazione, che il tour #coraggioconiglio sta portando in molte città italiane. Organizzato dalla LAV, il tour ha già fatto tappa a Modena, Mantova, Padova e Treviso con uno stand informativo dotato di tre postazioni multimediali con altret-

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Viaggio semi-virtuale nella drammatica realtà degli allevamenti di conigli: un’esperienza che supera l’immaginazione tanti tablet. Sui primi due sono riprodotti i video sull’allevamento e sul trasporto dei conigli, entrambi frutto di una videoinvestigazione realizzata grazie a una

squadra investigativa che si è infiltrata sotto copertura (in alcuni casi con l’ausilio di telecamere nascoste) all’interno di diversi allevamenti e macelli di conigli situati nelle zone di maggior produzione sul territorio italiano. Il terzo tablet è collegato al sito www. coraggioconiglio.it e offre la possibilità ad ogni persona di impegnarsi per contribuire concretamente a salvare i conigli. Presso lo stand i cittadini, possono firmare la petizione LAV-Animal Equality per chiedere a Governo e Istituzioni il riconoscimento del coniglio come animale familiare, tramite una nuova legge.


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Test su sviluppo prenatale

Non siamo topi! FOTO DREAMSTIME

Sperimentare su animali è inutile, crudele e fuorviante: un dato noto da decenni con evidenze concrete e tangibili

di Michela Kuan

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perimentare su animali è inutile, crudele e fuorviante: un dato noto da decenni analizzando le prime fasi della vita, con evidenze concrete e tangibili. L’ennesima conferma arriva dal Karolinska Institutet e dal Ludwig Cancer Research di Stoccolma, che hanno scoperto come lo sviluppo embrionale dei roditori nella prima settimana sia molto diverso da quello dell’uomo: una differenza evidente dimostrata scientificamente già nelle prime fasi della vita. Molte sperimentazioni effettuate per studiare lo sviluppo prenatale continuano a utilizzare animali, compromettendo la ricerca utile all’uomo. Proprio la fase dell’impianto nell’utero, infatti, e quelle dei primi sviluppi embrionali, rappresentano momenti particolarmente delicati, legati alle difficoltà nel portare a termine la gravidanza, problema diffuso e in aumento. Lo studio svedese svela proprio come questo processo, finora studiato nei topi, sia diverso per la nostra specie. La sperimentazione è stata realizzata esaminando due embrioni umani donati alla ricerca e analizzando i geni “accesi” nei primi 7 giorni dello sviluppo, una

fase cruciale durante la quale le cellule si differenziano formando tre strutture che devono maturare correttamente per garantire l’impianto in utero. Lo studio ha evidenziato che questa fase avviene in maniera più coordinata nell’uomo rispetto al topo. Inoltre, il test ha messo in luce anche un’altra differenza tra specie: uomo e topo, infatti, presentano significative divergenze nel processo di inattivazione dei geni del cromosoma X, che nei topi avviene “spegnendo” un intero cromosoma, mentre nell’uomo avviene gradualmente, interessando i geni di entrambi i cromosomi X. Evidenze scientifiche che rimarcano,

ancora una volta, la cristallina differenza tra uomini e topi già dalle prime fasi di sviluppo e che apre nuove frontiere per la ricerca e diagnosi dell’infertilità: Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello sviluppo dell’Università di Pavia, infatti, ha commentato ‘’si tratta di un lavoro molto importante, perché ancora nel 2016 manchiamo di informazioni centrali sullo sviluppo embrionale precoce”. Persino comparando lo sviluppo dell’embrione tra uomo e scimpanzé, le differenze sono significative, dalla permeabilità della placenta (dato fondamentale nello studio dei farmaci durante la gestazione) al prodotto del DNA, le proteine, dove la differenza arriva all’80%! Percentuale più che comprensibile all’occhio visto che chiunque sarebbe in grado di distinguere una scimmia da un uomo. Nonostante queste considerazioni, lo studio di molecole o meccanismi di sviluppo in animali gravidi è ancora molto diffuso; investigazioni dolorose dove le madri sono costrette a ingerire o inalare sostanze a concentrazioni elevate e subire test invasivi con tubi inseriti chirurgicamente nel cranio, con eviscerazione del feto che viene ucciso e analizzato, come avviene per i test su fumo e tabacco. Impronte • luglio 2016

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L’adozione di un cane o gatto adulto… fa bene a tutti!

P

er cercare di arginare il randagismo e incentivare le adozioni di cani e gatti adulti, per la prima volta insieme, con i Sindacati dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL abbiamo lanciato la nuova campagna di sensibilizzazione qui pubblicata. “Questa è una vecchia amicizia” è un’iniziativa inedita, volta a promuovere le adozioni dei tanti animali adulti che affollano i canili e i gattili di tutta Italia, per i quali la possibilità di essere accolti in famiglia è spesso remota. Una iniziativa tre volte virtuosa perché, oltre a dare una nuova casa a tanti animali, farà bene a chi adotta e anche alla società, contribuendo ad alleggerire i costi pubblici del randagismo.

La campagna intende sensibilizzare la collettività ad adottare un animale adulto, con il quale convivere è semplice, perché generalmente un cane o gatto di età matura: • ha già imparato le regole della convivenza domestica • è meno vivace di un cucciolo • se ha già conosciuto l’abbandono o la vita in un canile/gattile, saprà apprezzare ogni gesto di accoglienza e d’amicizia! Secondo noi, adottare un cane o un gatto migliora la vita ovviamente dell’animale, della persona che lo accoglie e aiuta la società a fronteggiare il costoso fenomeno del randagismo; si pensi, infatti, che per ogni cane in canile i Comuni spendono circa 1.000 euro l’anno. Sono migliaia in Italia i cani e i gatti attualmente detenuti presso

Cercano casa

Stella

Dal box buio e triste faceva capolino il suo dolcissimo musetto: Stella simil husky, obesa a causa del mancato movimento e della pessima alimentazione. In questi mesi si è totalmente ripresa anche dal punto di vista fisico. È dolce e predisposta alla vita in famiglia: si affeziona subito ed è socievole. Accoglierla sarà semplice e un dono meraviglioso!

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Fiocco

Per un solo anno ha potuto assaporare il bello di una vita in famiglia, poi si sono aperte le porte del canile e Fiocco ha trascorso gli ultimi sei anni in uno stato di degrado e abbandono. Adesso si sta piano piano tranquillizzando: è vivace, giocoso ed esuberante, pronto per rallegrare le tue giornate.


www.lav.it

Per le adozioni chiama la LAV o contatta direttamente i canili e i gattili della tua zona. Informazioni: tel. 06 446.13.25 - info@lav.it canili e gattili, quasi sempre sono adulti e nella maggior parte dei casi una volta entrati in una struttura, ci trascorreranno il resto della loro vita. A loro spesso vengono preferiti i cuccioli, che si crede essere più gestibili, ma al contrario gli animali adulti imparano velocemente, sono adattabili e meno impegnativi dei cuccioli. Un animale adulto può essere più semplice da gestire. La LAV può offrire la sua vasta esperienza e supportare coloro che desiderano accogliere in casa un quattro zampe, attraverso l’assistenza di un educatore cinofilo e favorendo l’inserimento in famiglia di uno dei tanti cani e gatti in cerca di casa, che puoi conoscere in queste pagine e nella sezione Adozioni del nostro sito lav.it. Molti studi hanno dimostrato i tanti benefici che la compagnia di un animale apporta al benessere fisico e psicologico di una persona: vivere con cani e gatti allevia la solitudine, scandisce le giornate, impone ritmi e impegni. Ciò è particolarmente importante nel caso di persone anziane, per migliorare la qualità relazionale della loro vita. Questa

Wolf e Luna

Wolf e Luna hanno undici e dodici anni, sono arrivati al “Rifugio” Parrelli nel 2008 e sono usciti da lì solo di recente, grazie al nostro intervento. Hanno convissuto nello stesso box per sette lunghi anni, sono stati spettatori diretti di gravi maltrattamenti di cui si può trovare traccia nel loro sguardo. Cerchiamo per loro una famiglia speciale, senza altri cani, per offrirgli serenità e affetto.

campagna ha dunque anche una valenza sociale perché le adozioni fatte in modo consapevole e responsabile, possono contribuire in modo concreto a contrastare e ridurre il fenomeno del randagismo e i suoi costi per i contribuenti. Il randagismo è ancora sensibilmente diffuso nel nostro Paese: le stime indicano in circa 80.000 i gatti e 50.000 i cani vittime di questo fenomeno, con alte probabilità di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Circa 130.000 i quattro zampe nei canili italiani, che rischiano di trascorrere tutta la vita “da reclusi”: l’adozione di un cane o gatto, anche adulto, può finalmente regalare a questi animali il calore e la serenità di una famiglia e di una casa sicura. La campagna “Questa è una vecchia amicizia”, può dunque essere uno strumento utile nell’ambito delle indispensabili politiche di prevenzione del randagismo e per garantire una migliore convivenza.

Bianchina

Faceva capolino dalle tegole di legno usurate e si rintanava in un angolo appena qualcuno le si avvicinava. Poi sulla sua strada due volontari, Assunta e Flavio, sono riusciti a farle superare parte dei traumi. Chi la accoglierà avrà la fortuna di vivere con un cane davvero dolce. Suggeriamo l’inserimento in una famiglia che non abbia gatti, mentre è abituata a convivere con cani di sesso maschile.

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Una vita felice è possibile, grazie a te!

N

egli ultimi anni abbiamo liberato e salvato migliaia di animali: molti erano oggetto di test e sperimentazione; molti altri erano vittime del traffico illegale e dei combattimenti clandestini; altri ancora erano utilizzati nei circhi o vivevano gravi situazioni di maltrattamento. I cani Artù, Stella e Nero, il coniglio Aldo, i maiali vietnamiti Smilla e Cesare, il cavallo Gertrude sono solo alcuni degli animali che hanno oggi una nuova casa o una nuova famiglia e la possibilità di vivere una seconda vita. Molti altri però

non hanno ancora trovato una nuova sistemazione oppure non sono in grado di essere inseriti in famiglia perché sono malati o perché hanno disturbi comportamentali o per motivazioni relative alla loro specie, ma anche per loro una vita felice è possibile, grazie a te e alle Adozioni a distanza. Nutella, Rodrigo, Evelina, Surprise ti aspettano…insieme gli garantiremo cure, protezione e tutte le attenzioni necessarie e condivideremo con te piccoli istanti della loro nuova vita! Adotta a distanza un nuovo amico!

Che amico sei? Amico di Zampa è l’Adozione a distanza che dura un anno. Con un’unica donazione nel corso dell’anno puoi contribuire al mantenimento di un animale Amico di Zampa Con 50 e contribuirai alle spese per il mantenimento e i pasti

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Impronte • luglio 2016

Amico di Zampa Super Con 90 e contribuirai alle spese per l’assistenza e il riparo

Amico di Zampa Speciale Con 200 e contribuirai alle spese medicoveterinarie


www.lav.it

Visita il sito

www.adozioneadistanza.lav.it e scoprirai tutte le novità per essere sempre a fianco degli animali! L’Adozione Junior per tutti i bambini; l’Adozione Regalo Cucciolo Amico per un dono Nome speciale; l’Adozione Amico Fedele, con modalità Provenienza ....lib er.... ........ at....o....da ........ un ci.... ........ rc.... o ........ ogni giorno a fianco Dove vive ....To continuativa, rimanere sc.... ........ an....a....per .... .... .... .... .... .... .... ......... i paanimale rticolari .... gr.... an diSegnun cu....ri.... ........ os....on ....e.............. Arturo è una ze bra È stato sequestra curiosa e simpatica. to ad un circo pe maltra r Nome l’abb ttamenti e nell’inverno del 2014 iamo liberato e trasferito in un di recupero pe ............ centro cir....co un ........ roan ....da at.... er.... im al ........ i....es.... ....lib zai Ar otici. In qu. esti mes Provenien turo ha ........ .... .... .... po ........ ....to provare la an....a........tu sc .... To ....rs.... gioia di Dove vivunea....co a sull'erba, orrio .... ne .... so .... a .... cu........galoppa ...... an ........ gr .... i .... carti vallo co,lar la su a dolcezza e il su come un Segni pa o en sono sempre m olto contagiosi. tusiasmo curiosa e simpatica. Arturo è una zebra ad un circo per È stato sequestrato ll’inverno del 2014 maltrattamenti e ne ro trasferito in un cent e to era l’abbiamo lib i est qu In i. tic eso ali di recupero per anim to provare la gioia di mesi Arturo ha potu galoppa come un ora una corsa sull'erba, smo zza e il suo entusia cavallo, la sua dolce i. ios ag nt co sono sempre molto

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Abbiamo restit uito ad Arturo la libertà che gli ap partiene e la vi ta che merita, fagl i spazio nella tu a vita, adottalo a di ....za ........e....pr....enditi ....i....................st....an ........ ....ra di....lu Firmacu insieme a noi! ad Arturo la Abbiamo restituito rtiene e la vita libertà che gli appa azio nella tua che merita, fagli sp anza e prenditi vita, adottalo a dist a noi! cura di lui insieme

Nome Provenienza ....ca ....ni ....le ........ Pa....rr....el....li............ ............ Dove vive ....R....om a ........................ ........ .... .... .... ......... Segni particolar i ....go ....lo ....so ........e....so ....sp ....et to.... ........ so..

George è un cane dallo sguardo te spaventato. Non ne è più giovanissim ro ma trascorso gran pa o rte della sua vita e ha in un box. L’abb relegato Firma .................... iamo liberat ................................ accuNo ditom : èe stato sottop o, accolto e ............ os to ad un delicatissimo in tervento chirurgrrel....li........................ .... e ora sta Pa....ico meglio. E’ anco ni ........ Anche tu puoi ....le ca ....ne raza un....ca ovenien entrare a far pa diffide ............. .... nt restio Pr .... e, .... m .... .... ol al contatto rte .... to .... a .... m de .... lla grande famig ....ia....m lavora eRo st ve vive .... so .. to nd possa Do .... et lia di George, .... o sp .... pe .... so pian piano vive io.... rc .... e hé .... so .... lo .... .... go .... con l’Adozione particorelarcon serenità il gnni l’u rapporto Seco a dist omo così da esse ad accudirlo e po anza ci aiuterai re accolto ero ma in famiglia. ten trai am ....lo rdo ua llo sg ....,............................ proprioFircommae....no ........................ar George è un cane da o e ha sim nis va gio i! più è spaventato. Non della sua vita relegato trascorso gran parte erato, accolto e lib re a far parte o in un box. L’abbiam Anche tu puoi entra sto ad un po tto so to sta di George, è o: lia accudit sta della grande famig ento chirurgico e ora delicatissimo interv lto stanza ci aiuterai cane diffidente, mo con l’Adozione a di é meglio. E’ ancora un rch pe o nd i amarlo, stiamo lavora atto ecorrente al co ad accudirlo e potra res il • tio Con il nt conto postale che trovi in allegato; ità en ser n co pian piano vivere me noi!che desideri adottare; po oprioeco ere accoltodi Adozionepr ssa ricordati di specificare la tipologia scelta l’animale o così da ess rapporto con l’uom •in Con bancario o postale intestato a LAV - Lega Anti Vivisezione; ia. famiglBonifico

Come attivare un’Adozione a distanza? Codice Iban: IT16E 05018 03200 000000501112 presso Banca Popolare Etica; specificando la tipologia di Adozione scelta e l’animale che desideri adottare. • Con carta di credito, collegandoti al sito www.adozioneadistanza.lav.it oppure chiamando lo 064461325

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#salvavisoni

Allevamenti di pellicce:

ultima chiamata per il Parlamento C

on il flashmob organizzato di fronte a Montecitorio lo scorso 4 maggio, LAV ed Essere Animali hanno inscenato una seduta di Commissione con all’ordine del giorno la proposta di legge per l’abolizione degli allevamenti di animali per la produzione di pellicce. Al finto appello non ha risposto, così come purtroppo avviene nella realtà, alcun Deputato e Senatore membri delle Commissioni Sanità (al Senato) e Agricoltura (alla Camera) a cui sono assegnate le proposte di legge S62, C288 e C2148 in materia di “Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce”. Ormai sono trascorsi 3 anni dal deposito delle proposte di legge, ma l’iter di discussione (e approvazione) non è mai iniziato. Nonostante siano quasi il 90% gli

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italiani favorevoli a questo divieto, 67 parlamentari che siedono in queste due Commissioni non hanno ancora trovato il tempo per avviare il processo legislativo. Mediamente, una proposta di legge impiega circa un anno per essere approvata, per questo motivo abbiamo organizzato una ultima chiamata al Parlamento (con varie azioni anche sui social network e

con una massiccia campagna stampa) per chiedere l’approvazione della manovra #salvavisoni entro lo scioglimento delle Camere, in vista delle prossime elezioni politiche del 2018. Oggi in Italia sono ancora attivi circa 20 allevamenti che comportano la morte di 200.000 visoni l’anno. Il ciclo di allevamento comincia a fine aprile con le prime


nascite e si conclude a dicembre-gennaio con l’uccisione per soffocamento in camere a gas. Oltre ai fattori etici, sociali, ambientali, politici ed economici in favore del divieto, abbiamo presentato un nuovo corposo dossier scientifico che raccoglie tutte le critiche all’attuale sistema di allevamento in termini di impossibilità ad assicurare il benessere animale, a differenza di quanto sostiene l’industria della pellicceria. È documentato infatti che i visoni, anche se nati in cattività, restano animali selvatici che non hanno perso l’esigenza di espletare comportamenti per loro naturali come nuotare ed immergersi, cacciare, correre, vivere isolati. Il visone è un predatore che non vive a diretto contatto con i propri simili. Le condizioni di stabulazione negli allevamenti intensivi sono pertanto causa

Oltre ai fattori etici, sociali, ambientali, politici ed economici in favore del divieto, abbiamo presentato un nuovo corposo dossier scientifico che raccoglie tutte le critiche all’attuale sistema di allevamento degli animali per il mercato delle pellicce di gravi privazioni e tanta sofferenza. Ancora una volta chiediamo quindi alla Senatrice Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità ed all’Onorevole Luca Sani, Presidente Commissione Agricoltura, di mettere in agenda dei lavori le proposte di legge. Proprio durante le azioni di pressione al Parlamento, il governo del Lussembur-

go annunciava il consenso all’introduzione nel proprio ordinamento del divieto di allevare animali per la produzione di pellicce, unendosi così a molti altri Stati Membri. L’Italia ormai rischia di essere fanalino di coda nell’assunzione di questa decisione responsabile. Quale sarà la risposta del Parlamento italiano e del Governo Renzi? Impronte • luglio 2016

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Nel settore dell’abbigliamento le aziende sono sempre più orientate verso soluzioni etiche che non prevedono l’uso di materiali animali

Anche Armani dice “mai più pellicce” di Claudia Squadroni

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ono lieto di annunciare il concreto impegno del Gruppo Armani alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie collezioni. Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali. Proseguendo il processo virtuoso intrapreso da tempo, la mia azienda compie quindi oggi un passo importante a testimonianza della particolare attenzione verso le delicate problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale”: lo ha dichiarato Giorgio Armani nel comunicato stampa ufficiale diffuso lo scorso 20 marzo. E così, a partire dalla stagione autunno-inverno

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2016/2017, in nessun prodotto moda Armani sarà presente pelliccia animale. Certo, noi sappiamo bene che non è necessario attendere il progresso tecnologico per abbandonare le pratiche crudeli, e che un’alternativa allo sfruttamento animale è sempre possibile, oltre che moralmente doverosa, in qualsiasi ambito. Ma la decisione della Maison Giorgio Armani, tanto attesa e richiesta da anni, è una tappa storica per il mondo della moda, e la sua notizia ha subito fatto il giro del mondo. Cosa importante è stata la scelta dello stilista di non limitarsi a dotarsi di una politica commerciale fur-free, ma di sottoscrivere con LAV - e con il network internazionale Fur Free Alliance di cui la nostra associazione fa parte - uno specifico impegno pubblico contro questa forma di sfruttamento degli animali.

Con la sua scelta, Armani ha messo in pratica quanto già avevamo sostenuto anche presso la Camera Nazionale della Moda (Impronte, novembre 2012) evidenziando la fondamentale contraddizione per cui, nel Manifesto della Sostenibilità finalizzato a “tracciare una via nazionale alla moda responsabile e sostenibile e favorire l’adozione di modelli di gestione responsabile lungo tutta la catena del valore”, veniva definito “sostenibile” l’impiego di materie prime che rispettassero il benessere animale, pur comportando l’uccisione degli animali, come i pellami. È evidente che nessun sistema di produzione di queste materie prime può assicurare un reale livello di “benessere animale”, così come scientificamente definito, perché gli animali allevati sono inevitabilmente soggetti a fattori di stress, causa di patologie comportamen-


www.lav.it

“Sono lieto di annunciare il concreto impegno del Gruppo Armani alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie collezioni” tali e organiche. A maggior ragione non può in alcun modo essere considerata “sostenibile” una produzione di materie prime basata sull’inevitabile uccisione di animali, indipendentemente dalle modalità di allevamento impiegate. Nel settore dell’abbigliamento è ormai consolidato il fatto che oltre ai consuma-

tori, anche le aziende sono sempre più orientate verso soluzioni etiche che non prevedono l’uso di materiali animali, a cominciare dalle pellicce. La posizione pubblica di Armani rappresenta dunque il riconoscimento di queste istanze, qualcosa di più significativo della mera scelta commerciale di un’azienda: l’inte-

ro Sistema Moda dovrà prendere atto che nella società odierna non c’è più spazio per la sofferenza degli animali. È possibile e doveroso produrre abbigliamento senza ricorrere alla pelliccia animale, così come alle piume, alla pelle, alla seta e alla lana. Per questo, con il progetto Animal Free Fashion (www. animalfree.info), la LAV intende premiare le politiche di responsabilità sociale delle imprese moda che decidono di impegnarsi concretamente in un graduale percorso di dismissione di qualsiasi materiale animale. La scelta di Armani, da sempre riferimento mondiale per l’industria della moda, è un segnale che va nella direzione di questa nuova sensibilità, e siamo certi che il suo esempio sarà seguito da moltissime piccole e grandi griffe, con un significativo impatto sulla vita di milioni di animali. Impronte • luglio 2016

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Conferme e novità per i vertici della LAV Il Congresso ha scelto i nuovi organi statutari e approvato i tanti impegni in vista dei 40 anni dell’associazione di Claudia Squadroni

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onferme e novitĂ arrivano dal nostro Congresso nazionale (Roma 11-12 giugno) che quest’anno è stato dedicato al tema “L’impegno LAV per il recupero degli animali salvatiâ€? e ha visto il rinnovo degli Organi elettivi dell’Associazione: l’Assemblea ha confermato quali membri del Consiglio Direttivo LAV, Gianluca Felicetti, Roberto Bennati e Simone Pavesi, eleggendo invece per la prima volta Carmen Caballero e Alessandro Fazzi. Rinnovato anche il Collegio di Garanzia dell’Associazione, con l’elezione di Roberto Callegaro, Annalisa Lancellotti e Roberto Sormani. Un riconoscimento speciale è stato dedicato dalla LAV al Dott. Maurizio Santoloci, Direttore dell’Ufficio Legale LAV, con la consegna della tessera onoraria di socio e una targa che sottolinea l’importanza delle tante battaglie legali condotte con grande competenza e il rin-

graziamento dell’Associazione per il suo decennale impegno: “Come può uno scoglio arginare il mare – Grazie per il tuo oceano di battaglie per la tutela ed i diritti degli animali...â€?. Un momento emozionante, che ha abbracciato anni di attivismo nato in giovanissima etĂ e consolidato negli anni con professionalitĂ , risultati e lungimiranza. Durante i due giorni di lavori l’Assemblea ha approvato all’unanimitĂ il Bilancio consuntivo 2015, e la Mozione Ge-

nerale che approva la Relazione del Presidente Gianluca Felicetti e in particolare ci impegna a “compiere ogni sforzo per incentivare le attivitĂ finalizzate all’ottenimento e all’applicazione delle leggi, lo sviluppo dell’informazione e dell’educazione al rispetto dei diritti degli animaliâ€? e a “favorire lo sviluppo delle sedi locali anche attraverso programmi di formazione dei volontariâ€?. Approvato anche il Documento di Programmazione delle AttivitĂ 2017: le

,!6 s ,EGA !NTI 6IVISEZIONE 3EDE VIALE 2EGINA -ARGHERITA s 2OMA s # &

"ILANCIO AL DICEMBRE )MPORTI IN EURO 34!4/ 0!42)-/.)!,% !44)6/ ! #REDITI VERSO SOCI O ASSOCIATI PER VERSAMENTI O QUOTE ANCORA DOVUTI

!TT )STIT LE ANNO

!TT )STIT LE ANNO

" )MMOBILIZZAZIONI ) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI )) )MMOBILIZZAZIONI MATERIALI )) )MMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

# !TTIVO CIRCOLANTE ) 2IMANENZE )) #REDITI III - !TTIVITĂŒ FINANZ CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONE )6 $ISPONIBILITĂŒ LIQUIDE

$EPOSITI BANCARI E POSTALI $ENARO E VALORI IN CASSA $ISPONIBILITĂŒ LIQUIDE SEDI LOCALI

$ 2ATEI E RISCONTI ATTIVI 4/4!,% !44)6/

2E

34!4/ 0!42)-/.)!,% 0!33)6/

!TT )STIT LE ANNO

! 0ATRIMONIO NETTO ) 0ATRIMONIO LIBERO Risultato (avanzo/disavanzo) dell’esercizio naz.le di cui risultato (avanzo/disavanzo) Sedi locali )) &ONDO DI DOTAZIONE DELL ENTE ))) 0ATRIMONIO VINCOLATO " &ONDI PER RISCHI E ONERI # &ONDO TRATT DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO $ $EBITI $EBITI VERSO BANCHE E ALTRI ISTITUTI $EBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI !CCONTI $EBITI VERSO FORNITORI E PER FATTURE DA RICEVERE $EBITI V DIPENDENTI E PERSONALE ASSIMILATO !LTRI DEBITI DIVERSI $EBITI TRIBUTARI $EBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E DI SIC SOC % 2ATEI E RISCONTI PASSIVI 4/4!,% 0!33)6/ #ONTI D ORDINE

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2) )M 2)


www.lav.it Il Consiglio Direttivo LAV: da sinistra Roberto Bennati, Carmen Caballero, Alessandro Fazzi e Gianluca Felicetti. Assente al momento della foto Simone Pavesi, riconfermato nella carica. Il Dott. Santoloci direttore dell’Ufficio Legale della LAV

linee guida delle nostre azioni e le relative risorse economiche ad esse destinate. Tra le attività principali che ci vedranno impegnati nel 2017, le iniziative per i 40 anni della LAV che, oltre a rafforzare la qualità e l’efficacia delle campagne nelle specifiche aree d’intervento, mireranno a farne conoscere la storia, i volti, le motivazioni, le conquiste, e apriranno la strada a nuove idee, obiettivi e strumenti per le azioni dell’associazione nei prossimi anni. In ogni settore saremo impegnati a far

nuâ€? nell’alimentazione, e “Animal Freeâ€? nell’abbigliamento, ai “Centri di Recuperoâ€? e le campagne “Adozioniâ€? per gli animali sequestrati e confiscati, al sostegno ai metodi sostitutivi di ricerca scientifica, fino alle iniziative miranti alla convivenza pacifica e solidale con gli animali selvatici in natura e alle tante altre attivitĂ in favore dei diritti di tutti gli animali, con le quali vogliamo dimostrare che un altro modello di convivenza con tutti gli esseri viventi non è soltanto necessario, ma anche possibile.

2ENDICONTO GESTIONALE AL

LE

conoscere e valorizzare la visione di “un mondo dove ogni singolo animale abbia libertĂ , dignitĂ , vitaâ€? e porteremo avanti le esperienze giĂ avviate e le migliori prassi d’intervento per gli animali: a partire dagli sforzi per la dismissione degli animali dai circhi, proseguendo con il contrasto ai reati contro gli animali per mezzo di iniziative volte a indirizzare il delicato passaggio del Corpo Forestale all’Arma dei Carabinieri, mantenendo saldo l’impegno nei tanti altri ambiti d’azione dell’Associazione. Dai Programmi “Cambiame-

ANNO

ANNO

#OSTI E ONERI TOTALI

1) Oneri da attivitĂ tipica 0ER ATTIVITĂŒ ISTITUZIONALI NELLE AREE TEMATICHE 0ER ATTIVITĂŒ ISTITUZIONALE A SOCI E NON SOCI $A SEDI LOCALI

/NERI DA RACCOLTA FONDI /NERI FINANZIARI E PATRIMONIALI /NERI STRAORDINARI /NERI DI SUPPORTO GENERALE

2)35,4 '%34)/.% !.4% )-0/34% )MPOSTE )RES )RAP 2)35,4!4/ '%34)/.!,% .%44/

ANNO

ANNO

6ALORE DELLE RISORSE TOTALI 1) Proventi da attivitĂ tipica $A ATTIVITĂŒ PER CAMPAGNE ISTITUZIONALI $A SOCI E NON SOCI $A SEDI LOCALI !LTRI PROVENTI

Proventi da raccolta fondi Proventi finanziari e patrimoniali Proventi straordinari

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Per il rispetto e la libertà degli animali Premio Alberto Pontillo

Bando di concorso

Per i nostri 40 anni N el 2017 la LAV compirà 40 anni. Di battaglie, vittorie, sconfitte, leggi e diffusione della cultura di rispetto degli animali. Di tenacia e buone ragioni per dare ad ogni animale libertà, dignità, vita. Non vogliamo però festeggiare i 40 anni della LAV con una cerimonia. Intendiamo farlo, invece, come nostro stile, sul campo. Per questo lanciamo il concorso “4 nuove idee per i 40 anni di LAV”, Premio intitolato ad Alberto Pontillo, cofondatore della LAV nel 1977 e Segretario Generale fino al 1990. Chiediamo ai sostenitori, agli attivisti, alle sedi locali, così come ai laureati e a tutte e tutti coloro che fino ad oggi ci hanno osservati ma ancora non si sono impegnati per un mondo più giusto per tutti, senza distinzione di specie, di inviarci un’idea per i 40 anni di LAV. Un progetto d’azione, una campagna, un obiettivo da realizzare. Oppure, un obiettivo già conseguito in una città o all’estero che andrebbe esteso a tutta Italia. In ambito universitario, per chi abbia presentato nell’ultimo anno accademico o in quello in corso una tesi di laurea che delinei passi in avanti in campo giuridico, economico, culturale, scientifico o per chi abbia realizzato negli ultimi due anni studi, opere o qualsivoglia altra attività in favore dei diritti degli animali, in linea con i principi dello Statuto della LAV www.lav.it/chi-siamo/statuto. I 4 migliori lavori saranno premiati da una Commissione e realizzati dalla LAV. Non vi sono vincoli o restrizioni. Tutto è

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Concorso con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane

possibile quando l’obiettivo è la liberazione degli animali dalla schiavitù umana.

Regolamento Art.1 È indetto un Concorso per il conferimento di 4 premi di cui 2 di Laurea in tema di rispetto e libertà degli animali. In particolare, il premio ha lo scopo di promuovere la conoscenza dell’uso e dello sfruttamento degli animali e la realizzazione di progetti innovativi per la tutela, i diritti, lo stop alla violenza sugli animali. Art.2 Possono concorrere all’assegnazione dei premi, cittadini italiani e non che abbiano compiuto il 18esimo anno di età e per le/i laureate/i delle Università italiane che hanno conseguito il diploma di Laurea nel 2015 o nel 2016. Art.3 I candidati dovranno inviare a mezzo posta raccomandata indirizzata a “4 nuove idee per i 40 anni di LAV” Viale Regina Margherita 177 – 00198 Roma entro il 31 dicembre 2016 (farà fede la data del timbro postale di spedizione); a) domanda di partecipazione indirizzata al Consiglio Direttivo nazionale della LAV in cui siano chiaramente indicati: nome e cognome, indirizzo, codice fiscale, telefono,

indirizzo email, eventuale curriculum vitae; b) sintesi illustrativa dei contenuti del progetto o della tesi (max 5000 battute) contenente anche le motivazioni che hanno indotto a trattare il tema, struttura dell’elaborato, conclusioni; c) copia del progetto o della tesi su supporto elettronico da inviare a info@lav.it. Art.4 La Commissione giudicatrice è composta dal Consiglio Direttivo nazionale della LAV e da altre 4 persone fra attiviste/i ed esperte/i nominati dallo stesso Consiglio Direttivo nazionale. La Commissione stilerà una graduatoria e saranno premiate 4 nuove idee per i 40 anni di LAV: 1° classificata/o 2000 euro; 2°-3-°4° classificata/o 500 euro. Art.5 È facoltà della Commissione giudicatrice di assegnare premi ex-aequo con divisione in parti eguali del premio medesimo. Potranno essere assegnate “attestazioni di merito” a idee non premiate ma comunque meritevoli. Art.6 Ai premi sarà operata, come previsto dalla Legge, una ritenuta alla fonte a titolo di imposta nella misura del 25%. Il premio è quindi da intendersi al lordo della ritenuta del 25%. Art.7 Il premio dovrà essere ritirato personalmente durante il successivo Congresso nazionale LAV che si svolgerà in date da definirsi nel giugno 2017 che saranno pubblicate su www.lav.it. Art.8 La partecipazione al Concorso è gratuita e implica la piena accettazione di tutte le norme del presente bando nonché l’espresso consenso al trattamento dei dati personali (Legge sulla privacy).


a cura di Valentina Sonzogni Safarà Editore

Il recente Convegno “Stati Generali del recupero degli animali salvati non a fine di lucro” ha ospitato la presentazione di “Salvi! Animali, rifugi e libertà”, a cura di Valentina Sonzogni. Il volume racconta l’inedito mondo dei rifugi e santuari di animali presenti sul territorio italiano, luoghi privilegiati in cui è possibile sperimentare l’empatia profonda che lega ogni essere vivente, e che qui si svelano, nella passione che anima i loro fondatori e nella pratica quotidiana volta a costruire un futuro di pace, cura e sostenibilità per tutte le creature viventi. In appendice, il Contributo su animali “da reddito”a cura di Roberto Bennati, Vicepresidente LAV, e Alessandro Fazzi, dell’Ufficio Legale della LAV. Claudia Squadroni

abolizionista ma si dichiara come del tutto liberazionista: non richiede modifiche di leggi, norme e regolamenti ma una totale e ben più ampia liberazione di tutti gli Animali. Ripercorre così la storia dello specismo, che afferma essere nato da un altro e ben più radicato pregiudizio: l’antropocentrismo, con il quale l’uomo ha imposto la propria superiorità ontologica e assiologica, di essere e di valori, sulla realtà in generale e sugli altri viventi in particolar modo. Per fronteggiare questi pregiudizi sarà necessario un armamentario nuovo, a partire da un diverso utilizzo del linguaggio fino a una nuova declinazione di etica. La proposta di Fragano pecca di ingenuità laddove crede utopisticamente in un rinnovamento della società che non passa per le strutture della società stessa e per le sue leggi. Tutti vorremmo gabbie vuote e non solo più grandi, ma per aprirle bisogna fare i conti con chi queste gabbie le ha costruite. Non bisogna rischiare di abbarbicarsi in una strategia di opposizione allo status quo che non intenda dialogare in alcun modo con la controparte, perché il rischio è di inciampare nella situazione gattopardesca di chi, a voler così radicalmente cambiare le cose, non riesce poi a cambiare nulla. Beatrice Scutari

Proposte per un manifesto antispecista Sulla cattiva strada Teoria, strategia, etica e utopia per una nuova societa’ libera di Andrea Fragano NFC Edizioni, Rimini 2015

Questo libro è pubblicato in rete ed è scaricabile integralmente e gratuitamente da chiunque, a sottolineare il respiro di libertà e partecipazione di cui è infuso e che intende trasmettere ai lettori. A partire dalla definizione aperta di antispecismo come di un movimento filosofico, politico e culturale che lotta contro lo specismo, l’antropocentrismo e l’ideologia di dominio veicolata dalla società umana. L’attivista antispecista si adopera attivamente nella società, promuovendone un cambiamento radicale, rivendicando così l’importanza del proprio ruolo politico. Richiamandosi ai principi di equità, giustizia, nonviolenza e solidarietà nei riguardi degli altri Animali, si considera un movimento che evolve naturalmente dal pensiero antirazzista, antisessista e antimilitarista e che si pone in totale antitesi con ogni forma di autoritarismo e totalitarismo. Non si considera

Il legame tra la violenza sugli animali e quella umana di Anna Maria Manzoni Edizioni Sonda Che cos’è il male? E’ questa la domanda alla base dell’ultimo lavoro della psicologa Annamaria Manzoni, “Sulla cattiva strada” (Ed. Sonda), dedicato al “legame tra la violenza sugli animali e quella sugli umani”. Un legame strettissimo, per dire che la violenza è una sola, contro chiunque la si compia. Con una prosa limpida e argomentazioni chiare e profonde, la Manzoni ci offre un quadro che parte da un excursus sul “male” da Freud ad Hannah Arendt per arrivare alla violenza istituzionalizzata, ad esempio, dei circhi, della caccia e della macellazione. Il male – sembra dirci la Manzoni – spesso è “banale”: non servono mostri per compierlo, ma il semplice avallo della società o della famiglia. Se però non poniamo un freno educativo, ecco che la deriva è dietro l’angolo; e così il rischio è che si passi dal disturbo della condotta nell’infanzia al più complesso disturbo antisociale nell’età adul-

ta. E spesso i segnali (sottovalutati da genitori ed educatori) sono quelli della violenza sugli animali non umani, come indicava già McDonald negli anni ’60 nella sua teoria della “triade omicida”. Giacomo Bottinelli

Il bambino e l’animale di Roberto Marchesini

Edizioni Anicia Il recente nuovo libro di Roberto Marchesini “Il bambino e l’animale” (Edizioni Anicia) è dedicato al tema del rapporto tra i bambini e gli animali. Una relazione speciale da molti punti di vista e insostituibile per diversi ordini di fattori. Si tratta di una relazione che permette lo sviluppo di importanti qualità nel bambino, che altrimenti non troverebbero altre opportunità per germogliare e per crescere. La prima è quella del prendersi cura. Un bambino vicino ad un animale sperimenta l’importanza dell’epimelesi, ovvero della cura. Questo crea tutti i presupporti per evitare l’egocentrismo, per sviluppare l’empatia, la diligenza, e per assumere un’organizzazione nel fare le cose, nel prendersi delle responsabilità, quindi autonomia e auto-efficacia. Elementi fondamentali per la vita di un bambino, ma anche dell’adulto che sarà. La seconda opportunità è legata all’immaginario. Un bambino nella relazione con l’alterità animale si abitua a vedere il mondo da altre prospettive e a capire che la comunicazione, la percezione del mondo può essere differente. Il bambino comprende che la diversità apre orizzonti nuovi: un valore da rispettare e non una minaccia da temere. Parallelamente la diversità del mondo animale diviene abbecedario per la sua fantasia che si arricchisce di forme, colori, suoni nuovi. Terzo aspetto, la relazione con gli animali promuove un miglior rapporto con il proprio corpo e tutto ciò che in generale coinvolge la corporeità: dalle funzioni organiche, alla sessualità, alla comunicazione corporale, e alla relazione con il mondo naturale. Infine, questa relazione sviluppa delle occasioni di apprendimento legate al gioco. Molto spesso l’apprendimento viene visto come un compito da “dover svolgere” e quindi il bambino è scoraggiato a intraprendere queste esperienze. Viceversa, con gli animali si apprende giocando e attraverso le proprie motivazioni. Il bambino diviene protagonista dell’apprendimento e non più un contenitore da riempire con informazioni, ma un creatore vivo e partecipe della sua educazione. Ilaria Marucelli Impronte • luglio 2016

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Scelti per voi

Salvi! Animali, rifugi e libertà


Vegan Chef Contest Vince l’Alberghiero di Messina

di Giacomo Bottinelli Wild”, raviolone allo zafferano con ricotta di soia, creato dalla classe 2^L Alberghiero dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonello” di Messina è il vincitore dell’edizione 2015-2016 del Vegan Chef Contest, il concorso di ricette 100% vegetali lanciato da LAV tra gli istituti alberghieri ed enogastronomici italiani. E tra i ventiquattro istituti che hanno partecipato alla sfida, al secondo posto si è piazzata la classe 5^D Enogastronomia dell’IPSSAR “De Cecco” di Pescara con la ricetta “Respiriamo l’aria della primavera” e al terzo la classe 5^E Enogastronomia dell’Istituto Apicella dell’IPSSAR Alberghiero di Molfetta con la ricetta “Risotto al Viola di Polignano su crema di piselli gialli, cipolla rossa in agrodolce e chips di carota viola essiccate”. Il Vegan Chef Contest, ideato dall’Area A Scuola con LAV e sviluppato in collaborazione con l’Area Scelta Vegan, ha avuto come membro d’eccezione della giuria lo chef Martino Beria, autore del libro Vegano Gourmand, edito da Gribaudo, e le sue ricette e articoli sono disponibili su

La ricetta che si è conquistata il primo premio: “Wild”, il raviolo allo zafferano con ricotta di soia www.veganogourmand.it con lo scopo di diffondere un tipo di cucina vegan facile e accessibile a tutti. L’editore Sonda, come sponsor del concorso, ha messo a disposizione un’ampia selezione di ricettari vegan e volumi sul tema che sono andati alle prime tre classi. La classe vincitrice ha ottenuto in premio una sessione teorico pratica dello chef Martino Beria direttamente nella propria scuola il 9 maggio scorso. Un momento in cui LAV e mondo della scuola si sono incontrati all’insegna di una cucina vegan che mostra un crescente apprezzamento da parte del pubblico e degli specialisti. Tra i criteri presi in considerazione per la valutazione ci sono stati originalità, appartenenza al territorio, abbinamenti, qualità nutrizio-

nale, impiattamento. La qualità delle ricette presentate testimoniano un impegno degli insegnanti e delle classi che hanno perfettamente colto lo spirito formativo del Vegan Chef Contest che mira a diffondere la cultura vegan, ma anche a offrire uno spunto per la crescita professionale dei futuri cuochi. In un’Italia dove il Rapporto Eurispes 2016 conta l’8% della popolazione vegetariana o vegana è fondamentale per chi si avvicina al mondo della ristorazione conoscere questo tipo di scelta alimentare che tutela gli animali, l’ambiente e la salute e garantisce una più equa distribuzione delle risorse per il genere umano. La prossima edizione del Vegan Chef Contest sarà lanciata da LAV nell’autunno 2016. E fin da ora tutti gli istituti alberghieri ed enogastronomici italiani sono invitati a partecipare.

La ricetta vincitrice: Wild

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ANTONELLO” · MESSINA · CLASSE 2^ L ALBERGHIERO Raviolone allo Zafferano ripieno di Ricotta ed Erbe Alimurgiche dei monti Peloritani, “Schizzi” di Vellutata di Piselli e Salsa allo Zafferano, Gelee di Aceto Balsamico, Fiori di Borragine selvatica

tuberoso – “Lattughedda” • 20 % Urtica dioica L Ortica, 10 % Borago officinalis, L. Borragine – “Burraina” • 10% Foeniculum vulgare Mill. Finocchietto selvatico

Per la vellutata di piselli

Primo piatto - tempo di preparazione 2 ore (escluso riposo ricotta)

400 gr piselli • 100 gr cipollotto • Q.b. panna di soia senza grassi idrogenati • Q.b. sale Q.b. olio evo

Ingredienti (per 8 persone)

Per la salsa allo zafferano

Per la pasta

300 gr semola rimacinata di grano duro siciliano - 140 gr acqua - 0,1 gr zafferano in polvere Q.b. sale - Q.b. salvia

Per il ripieno

400 gr ricotta • 300 gr erbe selvatiche miste dei monti peloritani (salice) • 100 gr datterini di pachino • Q.b. aglio • Q.b. sale e pepe nero

Per la ricotta

2 lt di latte di soia naturale e biologico • 100 gr acqua • 50 gr aceto di mele • 15 gr sale

Per le erbe

(rispettare questa proporzione per un sapore armonico) • 20 % Sonchus oleraceus L. “Cardedda” • 20 % Hyoseris radiata L. - “Attalebbra” • 20 % Leontodon tuberosus L. Dente di leone

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Impronte • luglio 2016

200 gr cipollotto • 0,2 gr zafferano in polvere • Q.b. panna di soia senza grassi idrogenati • Q.b. acqua • Q.b. sale • Q.b. olio

Per la gelee

500 ml aceto balsamico di Modena • 300 gr zucchero di canna dulcita • 25 gr gelatina per confettura(pectina)

Preparazione Ricotta

Scaldare a 85° c l’acqua e aceto e far raffreddare. Portare il latte a 85°c, scolarlo in una bowl di vetro(da ora in poi non usare piu’ metalli) e inserire dentro la miscela acqua-aceto ormai fredda. Aspettare qualche secondo, miscelare delicatamente con una marisa o comunque con un utensile che non sia di metallo. Dopo 10 minuti inserire il sale e miscelare ancora delicatamente.

Lasciar riposare 30 minuti. Prelevare i fiocchi di ricotta e versarli in una vaschetta da ricotta in modo da far fuoriuscire il liquido in eccesso. Riponete in frigo. N.b.1 con 2 litri di latte riusciamo a produrre circa 600-700 gr di ricotta. N.b.2 la ricotta va preparata almeno 1-2 giorni prima

Erbe

Lavare la verdura e prelevarne le cime più morbide. Sbianchirla in acqua bollente per 2 minuti, scolare e ripassare in padella con fondo di olio evo, aglio, datterini di pachino(privati della buccia), sale e pepe. Far raffreddare, eliminare aglio e datterini e sminuzzare al coltello. Miscelare ricotta ed erbe per creare il ripieno aggiustando eventualmente di sale.

Pasta

Impastare gli ingredienti sino a formare un panetto liscio ed elastico Segno di una maglia glutinica ben sviluppata. Far riposare 1-2 ore in frigo e tirare alla sfogliatrice.

Vellutata di piselli

Lessare piselli e cipollotto in acqua salata per circa 7-8 minuti. Scolare, raffreddare rapidamente cosi da mantenere il colore e tenere da parte un po’ d’acqua di cottura. Frullare con minipimer ad immersione

regolando la densità con panna di soia, acqua di cottura ed olio evo. Setacciare finemente più volte.

Salsa allo zafferano

Far sudare il cipollotto, tagliato spesso, con poco olio evo, bagnando di volta in volta con acqua calda e brasare per circa 20-30 minuti. Mettere il composto in un bicchiere, aggiungere lo zafferano, frullare e regolare la densità con la panna di soia e l’acqua.

Gelee

Portare a bollore aceto e gelatina, aggiungere lo zucchero e far bollire e ridurre per almeno 15-20 minuti a fuoco basso. A fine cottura miscelare per eliminare la schiuma superficiale e versare immediatamente negli appositi contenitori capovolgendoli subito dopo oppure colare in un quadro se gelatina da taglio.

Composizione finale Mantenere in caldo le salse. Formare i ravioli, lessarli per circa 3-4 minuti e passarli in padella con olio evo e salvia. Dressare al centro del piatto la vellutata di piselli e la salsa allo zafferano e comporre come da foto, posizionare la gelee e poggiare sopra il raviolo. Decorare con i fiori eduli. Servire.


Gigino

Con la LAV per i diritti degli animali

www.lav.it

Ecco tanti modi per essere al nostro fianco

Una firma che fa la differenza Li abbiamo salvati da condizioni di maltrattamento, dalle gabbie di un canile, da quelle del circo. Abbiamo restituito loro la libertà. Migliaia di altri animali hanno bisogno di noi. E del tuo aiuto! Come? Dedica agli animali il tuo 5xmille! Nella dichiarazione dei redditi inserisci la tua firma e il nostro codice fiscale: 80426840585. Scopri i nostri progetti per gli animali su www.5xmille.lav.it

Lucky Day

L’amore a distanza esiste Hanno un passato fatto di violenze, incuria, abbandono. Ora però c’è chi si prende cura di loro: una cuccia, il cibo giusto, tanto spazio dove correre. E le immancabili coccole quotidiane! Sono Gigino, Lucky Day e gli altri. Il tuo amore può aiutarci a regalargli tutto questo. Come? Scegli l’Adozione a distanza: www.adozioneadistanza.lav.it

Con il cuore e con le mani Il tuo tempo e le tue energie possono essere un aiuto davvero prezioso per noi. Perché le nostre battaglie, i nostri risultati sarebbero impossibili senza il supporto dei volontari che di città in città diffondono i nostri messaggi tra le persone, difendono gli animali, segnalano casi di maltrattamento. Anche tu puoi essere parte di tutto questo, entra nel mondo LAV! Come? Visita la sezione dedicata: www.lav.it/cosa-puoi-fare-tu/diventa-volontario Oppure scopri dove trovarci nella tua città: www.lav.it/le-nostre-sedi

Regali che lasciano il segno Quanto è difficile a volte trovare un regalo speciale per una persona speciale? Quanto è bello invece regalare qualcosa che parla al cuore, qualcosa di prezioso per noi e per gli altri? La LAV ha quello che fa per te: scegli uno dei bracciali della collezione “Love me” firmata da Dexter e dedicati alla LAV. Ci aiuterai in modo nuovo nel nostro impegno per i diritti degli animali.

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Donare è condividere Fare una donazione alla LAV significa condividere i nostri risultati, con la certezza che proprio tu con la tua generosità ci ha permesso di raggiungerli. Un gesto che si trasforma in animali salvati dai maltrattamenti, nella giustizia che otteniamo nei Tribunali. In risultati che la LAV potrà donarti, giorno dopo giorno. Come? Utilizza il modulo che trovi insieme alla rivista, nella modalità che preferisci Dona o diventa socio on line su www. lav.it/sostienici Se vuoi dare un contributo determinante al nostro lavoro, scegli la formula regolare: il tuo supporto costante ci consentirà di andare ancora più lontano. Vuoi avere qualche altra informazione? Chiamaci allo 06 4461325, saremo lieti di rispondere a tutte le domande! Impronte • luglio 2016

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