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LAV Story

Il pesce e la Luna

di Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di marcella Pera

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La fata Betulla e la strega Brunella erano due creature del bosco. Vivevano nelle foreste che circondavano Rocca Sganghera e non erano così giovani come sembravano; tuttavia, avevano l’aspetto di due ragazze graziose e allegre e il fatto che una fosse fata e l’altra strega non dipendeva dalla bontà d’animo, ma da un altro tipo di classificazione che sarebbe complicato spiegare. Eppure, nonostante tutti gli anni passati e tutte le magie compiute, nessuna delle due aveva mai visto una delle creature che per i maghi era tra le più famose: il celebre Pesce Luna. Non dovete immaginarlo come il pesce luna che viene descritto nei manuali di biologia o nei documentari e che tra l’altro in certe lingue si chiama – guarda un po’ – Pesce Sole. Il Pesce Luna cui pensavano Betulla e Brunella aveva la forma non della luna piena, ma della falce di luna. Questa era la sua caratteristica più incredibile e portentosa. Mentre i primi fiori di primavera sbocciavano nelle radure della foresta, Betulla si avvicinò un giorno a Brunella e le disse: «Andiamo a cercarlo! Voglio vederlo assolutamente!».

Salutarono i loro amici animali e si imbarcarono sul Fogliamarino di Betulla, una magica barca che poteva scendere nelle profondità degli abissi, lasciandosi trasportare dalla corrente del ruscello fino al fiume e poi al mare. «Come pensi di trovarlo?» chiese Brunella quando la costa si fece distante. «Si dice che in questo periodo il Pesce Luna cerchi il compagno o la compagna per riprodursi» rispose Betulla. «Le coppie si separano per dodici mesi per poi incontrarsi di nuovo nello stesso punto tutti gli anni». Il Fogliamarino si era immerso e stava navigando sott’acqua sempre più in profondità. «Concentrati, Brunella! Se cerchiamo di immaginarlo più forte che possiamo, vedrai che il Fogliamarino ci guiderà da lui o da lei». E infatti, pochi minuti dopo, il Fogliamarino fece una brusca virata e si diresse giù dove il buio sembrava inghiottire tutto. All’improvviso una luce si fece spazio nelle tenebre. E un attimo dopo li videro: due Pesci Luna, un maschio e una femmina, dalla forma inconfondibile di falce, splendenti come la vera luna d’agosto, che si toccavano per le punte a un palmo dal fondale fangoso. «Ci siamo!» disse Betulla. «Sono loro!» esclamò Brunella. Ma una voce roca e sgraziata tuonò nelle loro menti: «Corpo di mille folletti! Non mi impedirete di catturarli!».

Il delfino

* Il delfino è un mammifero molto intelligente e socievole: vive in gruppi che possono arrivare fino a mille esemplari! Attenti e sensibili alla sofferenza degli altri, se un delfino è in pericolo i compagni gli prestano soccorso, cercando di aiutarlo in ogni modo. In alcuni casi i delfini hanno aiutato esseri umani in difficoltà, proteggendoli dagli squali o salvandoli dall’annegamento. * Il delfino sa comunicare in maniera complessa, utilizzando suoni diversi per trasmettere informazioni e insegnamenti. Ogni esemplare produce inoltre un verso personale che gli altri riconoscono come il suo nome. I suoni non rappresentano solo un linguaggio, sono anche un vero e proprio strumento di orientamento e di ricerca del cibo. In pratica, il delfino percepisce quando le onde sonore dei propri versi, incontrando un pesce o un ostacolo, tornano indietro. Una specie di radar naturale! * Nuotatore forte e veloce, salta fuori dall’acqua facendo i caratteristici balzi a parecchi metri d’altezza. Riesce a seguire la scia delle navi anche per centinaia di chilometri: il segreto della sua velocità risiede nella pinna caudale, forte e possente, che muove velocemente dal basso verso l’alto.

I numeri del delfino

2 le specie di delfino comune 40 le sottospecie 50-200 kg il suo peso 12 mesi la durata della gravidanza 2 anni la durata dell’allattamento 50 anni la durata della vita in libertà 20 anni la durata della vita in cattività

* Non ha le branchie ma i polmoni e la sua respirazione è volontaria, non automatica come la nostra. Per prendere fiato deve risalire in superficie, poi si immerge di nuovo e resiste sott’acqua anche 15-30 minuti. Per riposarsi dorme con un occhio solo, addormentando un emisfero cerebrale alla volta come la balena, così da ricordarsi di uscire dall’acqua per respirare. Per questo motivo non può essere operato sotto anestesia: morirebbe soffocato!

I RAGAZZI DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Delfino comune a becco lungo

Uno sguardo ad acquari e delfinari

Lo sapevi che

* Negli acquari i delfini non si divertono! Quello che sembra un sorriso è solo la forma naturale della loro mandibola. Negli oceani questi meravigliosi cetacei possono nuotare fino a 100 km al giorno, arrivando alla velocità di 45 km orari. Come possono stare bene in una vasca di cemento? Spesso, nonostante nei delfinari siano riempiti di farmaci, si ammalano e diventano aggressivi.

* I pesci, come tutti gli altri animali, sono esseri sensibili. Provano dolore e piacere, hanno memoria e relazioni sociali, comunicano tra di loro. Osservandoli nel loro ambiente, si scopre che i pesci sanno apprendere, risolvere problemi, fare ragionamenti complessi, utilizzare strumenti, mettere in atto inganni...

* Si calcola che ogni anno, nel mondo, vengano pescati un miliardo di miliardi di pesci! Ammassati all’interno di enormi reti, terrorizzati, schiacciati gli uni sugli altri, subiscono gravi lesioni e ferite, prima di morire dolorosamente per soffocamento.

* Più della metà del pesce consumato dal mercato proviene dagli allevamenti industriali, luoghi di reclusione e sofferenza. I pesci sopravvivono in spazi sovraffollati, soggetti alle malattie e allo stress, presentando comportamenti aggressivi, lesioni e ferite alle pinne. Le vasche e le gabbie non sono adatte ai bisogni dei pesci, in quanto ne limitano i comportamenti naturali, primo tra tutti il poter nuotare liberamente.

«È Tetra Tramaglia, la Tremenda Pescatrice!» gridò Betulla. La strega marina si avvicinava su un sommergibile simile al Fogliamarino, ma con un arpione a prua che non lasciava presagire nulla di buono. «Sapete a quanto vendo un Pesce Luna in certe grotte sulle coste?» esclamò la voce sgraziata. I Pesci Luna si erano accorti della presenza di Tetra Tramaglia. Betulla e Brunella puntarono le bacchette contemporaneamente contro la Tremenda Pescatrice, ma lo scudo del sommergibile stregato respinse il loro attacco. L’arpione stava per scattare, dai lati del sommergibile spuntarono i terribili demoni della pesca che cominciarono a cantare una canzone spaventosa e lugubre. Betulla conosceva bene quei nemici, ma quel giorno, nelle profondità marine, sembrava che fossero più forti di lei. E l’arpione scattò, dritto verso i due Pesci Luna. Ma a quel punto accadde qualcosa che lasciò tutti a bocca aperta: una mano fermò l’asta dell’arpione a mezz’acqua, come se fosse un dardo di carta. Tetra Tramaglia impallidì. Una figura luminosa si fece avanti.

Aveva il volto di pesce e grosse branchie ai lati della faccia, ma il suo corpo era simile a quello umano e un candido vestito le ondeggiava sui fianchi. «La Regina del Mare!» esultò Brunella. La Regina spezzò l’arpione senza nessuno sforzo. Tetra Tramaglia fece virare il suo sommergibile e scomparve nel buio delle profondità. Lì, invece, insieme a Betulla e Brunella, la luce dei Pesci Luna e della Regina del Mare rendeva dorate le acque. Che dire? Se ci fossero più parole, più battute da usare, vi parlerei anche di come festeggiarono e di come i Pesci Luna si unirono per le punte e anche delle correnti che sembravano danzare intorno a loro… Ma il mio spazio è finito… e dovrete accontentarvi di quanto vi ho raccontato finora.

Giacomo Bottinelli, 49 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Marcella Pera vive a Marcellina, in provincia di Roma, e adora prendersi cura dei suoi cani e dei vicini. Lavora come illustratrice di libri per bambini per Abrabooks editore e nel tempo libero si dedica allo studio di animazione 2D. Insieme al suo bambino Giancarlo crea quadri astratti con gli acquerelli!

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