Piccole Impronte - Novembre 2013

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Supplemento al n. 8 [141] di “Impronte� - Rivista Animalista - Poste Italiane Spa sped. in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb roma

W il circo

SENZA ANIMALI

i Ragazzi dalla parte degli Animali


Disegno di Elena Bellu, 12 anni, Corio (Torino)

PICCOLE IMPRONTE

Per un circo davvero umano

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE n. 8 (141) novembre 2013 AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001

DIRETTORE RESPONSABILE

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MARIA FALVO

DIRETTORE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma

redazione

MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, GANDALF, giulio

GRAFICA E Impaginazione

Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale

HANNO COLLABORATO

Davide Ceccon, Stefano Intini, Andrea Musso, Fabio Redaelli, Alessandro Telve, Daniela Tordi, Sergio Trama

DISEGNO DI COPERTINA Davide Ceccon

STAMPA

Cyclus Print 100% carta riciclata

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chiuso in tipografia 20 NOVEMBRE 2013

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CARTA Dalum

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Arti Grafiche “LA MODERNA” VIA DI TOR CERVARA 171 ROMA

100 %

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO ALLA LAV ONLUS GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

c\c bancario n. 501112 Banca Popolare Etica Filiale di Roma - Via Rasella 14 00187 Roma ABI 05018 CAB 03200 CIN E

Dal 1999 la LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con lo scopo di “promuovere la diffusione e l’approfondimento dei temi dell’educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi nelle scuole di ogni ordine e grado”

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it

Lilo & Bilbo

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iamo nel 2013 e ancora si vedono animali sfruttati nei circhi per far divertire la gente, vi rendete conto? Ormai lo sanno anche i sassi che al circo gli animali non si divertono. E come potrebbero? Vivono rinchiusi in gabbie strette, costretti a imparare i loro numeri con la frusta e le botte; eseguono esercizi stupidi e qualche volta pericolosi solo per la paura di essere picchiati. Ma la bella notizia è che sono già venti i Paesi che hanno vietato l’impiego degli animali nei circhi e sempre più i circhi che non li utilizzano! Anche voi potete aiutarci ad aiutare gli animali: ad esempio, basta convincere un amico a non andare al circo se sono presenti animali, scegliendo invece spettacoli senza crudeltà. Sì, perché nel circo lavora tanta gente meravigliosa... chissà quante risate avrete fatto anche voi con i pagliacci e come avrete spalancato gli occhi di fronte alla bravura di acrobati e giocolieri! Insomma vogliamo un circo più umano, in tutti i sensi... A proposito, è buffo che di una persona buona si dica che è “umana”, quando Indovina se ti riesce: l’uomo è l’unico animale che sa essela balena non è un pesce, re crudele. Sarebbe più corretto dire il pipistrello non è un uccello; che una persona sensibile è “canina” e certa gente, chissà perché, o “delfina” o “pappagallina”... siete pare umana e non lo è. d’accordo? Gianni Rodari


W il circo senza animali! Lo scrivevamo già vent’anni fa, fin dal primo numero di Piccole Impronte, che al circo gli animali non si divertono! Oggi che gli spettacoli senza crudeltà hanno grande successo e di animali sfruttati ce ne sono molti meno... continuiamo a gridare, anche in questo numero: viva il circo senza animali! 2

Quanti animali sono reclusi nei circhi italiani? A Circa duemila di tante specie diverse B Circa diecimila, la maggior parte grandi felini C Ne sono rimasti 155 in tutto

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illustrazione di

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I circhi italiani sono finanziati dallo Stato? A No, perché sono imprese private B Sì, riscuotono diversi milioni di euro l’anno C No, perché sfruttano gli animali

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Gli animali come imparano i loro esercizi? A Con la frusta e le botte B Guardando i video C Alla scuola del circo

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Quali nazioni europee hanno vietato lo sfruttamento degli animali sia domestici che selvatici nei circhi? A La Spagna e il Portogallo B La Gran Bretagna C La Grecia, Cipro e la Croazia

Soluzione: 1C, 2A, 3B, 4A, 5C

Alessandro Telve

Quanto spazio ha a disposizione una tigre del circo? A Come un campo di pallavolo B Come una grande camera da letto C Come un ripostiglio

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Un passo avanti

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na vergogna come l’allevamento Green Hill non potrà più esistere in Italia! Secondo l’articolo 14 di una legge appena approvata, è proibito l’allevamento di cani, gatti e primati per la vivisezione. Vietati anche i test per droghe, alcol, tabacco e armi e gli esperimenti più dolorosi senza anestesia. Un piccolo passo avanti, considerato che ogni anno novecentomila animali subiscono ancora esperimenti nei laboratori italiani, ma una grande speranza per una ricerca etica senza crudeltà.

Hollywood senza pellicce

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nche il cinema dice basta alle pellicce! In tutti i negozi di West Hollywood sarà vietato vendere, anche online, qualsiasi prodotto contenente pelliccia animale: abiti, scarpe, cappelli, guanti, borse e accessori. Un segnale importante per una moda dalla parte dei nostri amici pelosi e che altre città nel mondo potrebbero presto imitare. Infatti: com’è possibile vestirsi ancora con la pelle degli animali? Siamo nel 2013, mica dentro un episodio dei Flinstones!

Abbiamo salvato gli animali

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a ASL veterinaria li aveva condannati a morte perché, rinchiusi in un luogo inquinato, erano considerati pericolosi per la salute umana. Questo il crudele destino – già scritto – per un gruppo di maiali di San Gregorio da Sassola (Roma). Grazie all'intervento della LAV, di due associazioni locali e di tanta gente che si è appassionata alla sorte di questi animali, la sentenza è stata cancellata e i suini sono stati trasferiti in alcuni Centri di recupero dove si godranno la vita fino alla meritata vecchiaia.

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Una balena tra le mani La balena, uno degli animali più grandi del mondo, per una volta può stare nella tua mano! Prendi un foglio di carta, piegalo seguendo i disegni nel giusto ordine e il gioco è fatto. Che aspetti... non è difficile!

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illustrazione di

Sergio Trama

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Nell’ultimo decennio il circo con gli animali ha avuto meno spettatori, grazie anche alle campagne e ai volantinaggi degli animalisti. Ma questo antico spettacolo ha ancora parecchi sostenitori, che ne apprezzano la tradizione

Che triste il mondo senza circo

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rendo in prestito una strofa al mio cantante preferito per dirvi che il più grande spettacolo dopo il big-bang è il circo! Quello vero, classico, fatto dall’odore pungente e dal respiro degli animali, dalla fierezza del leone e dalla maestosità dell’elefante, dalla corsa circolare dei cavalli. Il circo senza animali non è un circo: è arte ginnica, è giocoleria, è comicità, è magia... ma tutto questo si ritrova facilmente anche a teatro. Solo gli animali definiscono il circo e lo rendono uno spettacolo unico al mondo nella sua originale bellezza e imprevedibilità. Lo dico perché ne sono arciconvinto e non perché il circo sia, nello stesso momento, la mia passione e la mia professione. Oggi ci sono insistenti (e per me assurde) polemiche sullo sfruttamento degli animali che rendono il nostro amato carrozzone sempre più povero e detestato. Quante bugie! Gli animali sono i nostri compagni di viaggio, di lavoro e di vita e noi li trattiamo al meglio, come amici e fratelli. La nostra rovina è anche la loro rovina. Quando avrete distrutto questo spettacolo, a forza di proteste e volantini e offese, una meravigliosa tradizione che ha divertito milioni di bambini sparirà per sempre. I difensori degli animali esulteranno, ma il mondo sarà più triste e povero, senza la poesia, l’allegria e l’affascinante magia del circo. Pensateci!

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e non vogliono che sotto il tendone entri la nuova etica animalista. Di questo parlano i nostri due personaggi, entrambi artisti del circo, come sempre da punti di vista completamente opposti. E tu, che cosa ne pensi?

Animali al circo? Fuori dal tempo!

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iao a tutti! La poesia e la fantasia sono il sale della vita e non voglio certo toglierle a nessuno, tantomeno a voi che siete ragazzi e dovreste tenere sempre in mano una valigia piena di sogni e creatività! Ma nello sfruttamento degli animali non c’è nessuna bellezza, nessun fascino, nessuna allegria: solo la tristezza infinita di esseri sensibili imprigionati. Perché un leone o un elefante dovrebbero vivere tra gabbie e carrozzoni, fruste e bastoni, ordini e costrizioni? Dietro la facciata luccicante dello show c’è la vita di tutti i giorni fatta di reclusione, sofferenza, ripetitività e mancanza di libertà. E perché tutto questo? Perché il pubblico possa ammirare un elefante che si inginocchia? Il circo con gli animali non ha più nessuna ragione di esistere e mi sembra inutile essere ancora qui a parlarne... noi facciamo uno spettacolo molto più bello, perché siamo bravi ma soprattutto perché lo sfruttamento di esseri viventi non è mai affascinante. Basta guardare le cose in maniera imparziale, valutando con obiettività le ragioni di uomini e animali. È maggiore l’interesse di un leone a vivere libero, senza restare tutta la vita in una piccola gabbia, tra faticosi addestramenti ed estenuanti viaggi, o quello di un umano a trascorrere due ore l’anno, sotto un tendone, a osservare quello stesso leone che sale su uno sgabello? Ognuno trovi da sé la sua risposta. Piccole Impronte

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a cura di Andrea Musso, illustratore

Come ti disegno il cane Il foglio bianco a volte fa paura e blocca la creatività. E se poi il disegno prende forma ma non viene come lo avevamo immaginato, è veramente demoralizzante. Succede a tutti, anche quando il mestiere di disegnare diventa un lavoro, quindi nessuno sconforto: bisogna solo fare pratica. La volta scorsa abbiamo provato a disegnare il gatto (se ti sei perso quel corso, guarda il video su youtu.be/ruuWooAz6fc), e adesso A proviamo con il cane! Le proporzioni del muso in bozza

La prima forma ci dirà se il nostro cane sarà magro, grasso, lungo o tozzo. Tieni la matita leggera e... butta la gomma! Sì, hai capito bene, non c’è bisogno di cancellare perché B non si sbaglia mai: segui l’istinto e non usare la matita come una zappa! Come prima cosa fai un cerchio per la testa: schiacciato per un cane grassottello, rotondo se lo vuoi slanciato. Poi dividi in quattro il cerchio, in orizzontale e verticale, così sapremo se il cane guarda di fronte (come nell’esempio di sinistra) o di lato (come nell’esempio di destra). Infatti, occhi, naso e bocca saranno in asse con la linea verticale che determina la “direzione” del muso. All’incrocio delle linee posizioniamo subito il naso, così da decidere se lo sguardo va un po’ verso il basso (A) o verso l’alto (B). Con piccoli tocchi troviamo anche l’espressione, disegnando la bocca come una doppia linea curva rivolta in su (felice) o una curva in giù (triste). Un tratto per le sopracciglia farà il resto, e per le orecchie si possono aggiungere due morbidi triangoli ai lati della testa. Per il muso sporgente del cane magro la cosa è solo un po’ più complessa: due curve che partono dalla base della testa e che hanno in cima un naso a goccia.

Lo studio delle espressioni

Qui, alla base dello stesso disegno ho aggiunto ciuffi di pelo e sopracciglia più espressive. Copialo e scopri come la posizione di occhi e sopracciglia, insieme alla bocca, regala l’espressione al tuo cane. Poi libera la fantasia e creane di nuove. Un trucco è guardarsi allo specchio per riprodurre le espressioni che facciamo: una semplice tecnica usata da chi disegna fumetti e cartoni animati. Senza cancellare nulla, alla fine, basterà passare sul disegno con un tratto più deciso per evidenziare le linee “giuste”, evitando di ripassare quelle che servivano da guida e costruzione.

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Le proporzioni del corpo

Per disegnare il corpo intero, una volta imparato a fare il muso, le regole sono le stesse e si usa sempre la matita leggerissima. Qui si vede come due palle schiacciate di ugual misura formano testa e corpo, sovrapponendosi nel collo, per il cane tozzo e grassottello. Due linee curve veloci fanno capire dove saranno le zampe anteriori; aggiungiamo poi altri due tratti per quelle posteriori e un’ultima linea curva per la coda. Per il cane magro, partiamo dalla testa rotonda e moltiplichiamone per quattro o cinque volte la dimensione in modo da definire l’altezza dell’animale. A questo punto disegniamo un secondo cerchio, grande come la testa, appoggiato in terra e da qui facciamo spuntare le zampe posteriori; poi uniamo la testa a questo secondo cerchio con due lunghi tratti curvi che formeranno il collo e il corpo. Anche per il nostro amico spilungone disegniamo poi le zampe davanti seguendo l’istinto e facendo alcune prove; la coda ovviamente spunterà invece sempre nello stesso modo. Con queste forme, che sembrano fatte di fil di ferro, metà del lavoro è già finito.

Il tratto, i dettagli e le espressioni nel disegno finito

Ed ecco qui i disegni finiti, ripassati a pennarello sopra la traccia di costruzione a matita. I dettagli, i ciuffi di pelo, lo spessore delle zampe e la coda, pelosa o meno, le orecchie a punta o lunghe saranno solo frutto della tua fantasia e della voglia di sperimentare ogni volta per creare un cane diverso. È divertente osservare bene i cani per la strada o al parco, cercare di notare dei particolari e dopo, a casa, provare a ridisegnarli chiedendosi per prima cosa se la forma del corpo era rotonda o a banana, la testa piccola o grossa rispetto al corpo, le zampe corte o lunghe. In ultimo, con l’espressione e i tocchi finali ecco un cane che sarà molto, molto somigliante!

Il video-corso

Per imparare di più, usa il computer: basta collegarsi a internet per vedere il video di questo corso di disegno. Scrivi esattamente questo indirizzo e guarda:

www.andreamusso.it/video Piccole Impronte

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Daniela Tordi Una piccola isola della Norvegia, migliaia di uccelli di specie diverse e una coppia di sposi che raccoglie le piume cadute... Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare dello sfruttamento degli animali? L’enorme (e colpevole) ignoranza dell’uomo nel non capire la sofferenza degli animali, in quanto sono esseri dotati di grande intelligenza e sensibilità, molto più vicini a noi di quanto ancora tanti credono. Qual è il più buffo episodio animalesco che ti è capitato? Credo sia stato l’incontro con un passero mattugio (a quanto ne so, la più piccola specie di passero presente in Italia), caduto dal nido e miracolosamente sopravvissuto. Era intelligentissimo: lo lasciavo libero per casa e quando lo chiamavo veniva subito e faceva davanti a me le prove di volo per farsi guardare... Mi sembrava incredibile che un animale così piccolo potesse avere un’intelligenza tanto viva e capace di interagire a un livello così alto con l’uomo. Vivi con degli animali? In famiglia abbiamo sempre avuto cani, poi quando sono andata a vivere per conto mio ho avuto per molti anni quattro gatti, ciascuno con il suo carattere e le sue abitudini. In questo momento ne ho uno solo, ma so già che a breve “inciamperò” in un altro gatto o forse in un piccolo cane; naturalmente in entrambi i casi si tratterebbe di animali che cercano famiglia, non importa se già adulti. Che cosa ti affascina degli animali? Senz’altro la loro naturale simpatia: gli animali

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sono molto fiduciosi in genere, soprattutto quelli che noi chiamiamo domestici, dunque sono generalmente socievoli ed espansivi, se solo li avviciniamo con dolcezza. Mi piace molto anche il contatto fisico con loro, perché gli animali sono anche affettuosissimi. Un giorno vorrei riuscire ad avvicinare un grande felino e uno scimpanzé o un orango… Se avessi la bacchetta magica in quale animale vorresti trasformarti? Forse proprio in un gatto, perché mi sembra che rappresenti un giusto equilibrio tra forte spirito d’indipendenza e grande socievolezza. Come è nata la tua LAV story? È una piccola storia di fantasia nata leggendo una descrizione dell’isola norvegese di Runde, conosciuta dagli appassionati di ornitologia in quanto abitata da molte specie di uccelli. Ho immaginato la bellezza di quei luoghi e la possibilità di vivere in pace e felicemente a contatto con animali e natura.

Daniela Tordi: «Vivo a Roma, ma passo quanto più tempo possibile nella mia cara Maremma. Dopo molti anni di lavoro nella segreteria di redazione di un telegiornale nazionale, ho deciso di dedicarmi solo all’illustrazione, alla quale sono arrivata da autodidatta ormai una quindicina di anni fa. Fino ad oggi ho pubblicato cinque libri. Mi piacerebbe molto poter aprire una piccola casa editrice di libri per l’infanzia, perché adoro i libri illustrati e mi piace scoprire nuovi talenti.»


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Penne e piume scritta e illustrata da Daniela Tordi

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olti anni fa, in una piccola isola a sud della Norvegia, viveva una coppia di sposi senza figli. Fabbricavano una cosa che nell’isola nessuno possedeva e tantomeno avrebbe mai usato, cappelli da signora decorati di penne e di piume e destinati ad alcuni tra i più eleganti negozi di Parigi. Mitigata dalla corrente del golfo, l’isola era prescelta da tante specie di uccelli, che vi nidificavano a migliaia. La composizione delle rocce e la loro conformazione si prestavano ad accogliere colonie popolose e il cielo al tramonto crepitava come un’enorme vela increspata, mosso dalle ali di stormi giganteschi.


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Ogni settimana, nel corso di lunghe passeggiate sulla scogliera, la coppia di sposi raccoglieva le piume cadute a migliaia di sule, pulcinelle di mare, marangoni dal ciuffo, fulmari, gabbiani, gazze e stercorari maggiori. Zampettando a qualche distanza l’uno dall’altro, gli sposi si davano una voce ogni tanto esclamando: «Che bella!», «Oh che meraviglia!», «Guarda questa, guarda questa!», felici come due cercatori d’oro che soppesano pepite. Vi erano giorni d’inverno in cui l’aria cristallina lasciava intravvedere sul fondo del mare ogni singolo ciottolo. La coppia lavorava tutta la mattina a cucire e modellare cappelli piumati, poi i due si coprivano ben bene, riempivano il cesto del pranzo ed uscivano per un pic nic nella baia. Si sedevano su un cumulo di alghe secche, al riparo dalle rocce, e sbocconcellando panini osservavano il tuffo veloce dei gabbiani intenti alla pesca. E se faceva troppo freddo per parlare, pensavano: «Che bellezza, che spettacolo straordinario!».


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Gli uccelli erano per loro la fonte del più prezioso dei bottini: bisacce e bisacce ricolme di lucide penne e di morbide piume, che una volta a casa tingevano a montavano creando splendidi decori. A volte, in quelle stesse bisacce, avevano portato a casa qualche uccello ferito, che curavano amorevolmente sotto gli occhi sornioni del loro gatto Pomelo (che tuttavia non gli dava la caccia, abituato com’era ad annusare piume in ogni angolo della casa). Quando gli uccelli guarivano, li riportavano nel punto esatto della scogliera dove li avevano trovati e gli ridavano la libertà con una cerimonia che li emozionava sempre e gli faceva dire: «Che miracolo il volo, che cosa eccezionale, quanta bellezza!».


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Una volta furono convocati a Parigi per ricevere un premio prestigioso, i loro cappelli erano venduti a caro prezzo e li avevano resi famosi. Ma non vedevano l’ora di tornare sull’isola, ebbero subito nostalgia, soprattutto degli uccelli.

Ringraziarono della festicciola che fu organizzata in loro onore proprio sotto la Tour Eiffel, poi però dissero all’unisono: «Noi ora dovremmo tornare…». Vissero una lunga vita felice e qualcuno racconta che da vecchi andarono sempre più somigliando ad una coppia di Pulcinelle di mare.

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con i ragazzi della Scuola media “Lucia Schiavinato” di San Donà di Piave (Venezia)

Un diario tutto nostro Ogni anno si ha sempre cura nello scegliere il proprio diario, che ci accompagnerà a scuola tutti i giorni. Ebbene, i ragazzi della scuola “Lucia Schiavinato” se lo sono fatto da sé, con tutta la cura del mondo! Ci hanno messo dentro i loro pensieri e i loro disegni dedicati agli amici animali. Complimenti!

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Una nuova vita per tanti animali In Toscana, in provincia di Grosseto, c’è un posto meraviglioso che dovresti conoscere. Si chiama Crasm/Crase ed è il più grande Centro di recupero di animali in Italia! Oltre diecimila tra animali selvatici in difficoltà e animali esotici sequestrati hanno trovato accoglienza, cure, riabilitazione e l’affetto degli operatori. Ora il Centro ha cominciato

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tutte le foto sono di alessia cerqua

una bella collaborazione con la LAV, che ha sempre bisogno di luoghi adatti per ospitare tutti gli animali maltrattati che riesce a salvare. Per cominciare, il Centro ha messo a disposizione della nostra associazione un grande pezzo di bosco, che da poco piĂš di un mese ospita Jerry, Nutella e Lenticchia. E finalmente questi sfortunati bovini, strappati alla sofferenza di un terribile allevamento fuori legge, hanno trovato una nuova e bellissima vita. Presto il Centro sarĂ aperto al pubblico, tieniti aggiornato su Piccole Impronte!

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Spedite le vostre lettere all’indirizzo: Viale Regina Margherita 177 00198 Roma

oppure inviate una email a: piccoleimpronte@lav.it

Il vero circo

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aro Piccole Impronte, volevo raccontarti cosa ha fatto (e fa ancora adesso) la mia gatta Sakura. L’altro giorno mi è passata davanti e io l’ho presa in braccio. Poi l’ho posata sul mio mobile con lo specchio e lì è incominciata la scena: prima andava avanti e indietro lungo lo specchio, poi è andata al bordo e ha guardato dietro lo specchio se c’era un altro gatto! I gatti rendono la casa una specie di circo con piccoli momenti comici o acrobatici. Ciao! Elisa Cerullo, 9 anni, Gamalero (Alessandria)

Caterina Impera, Pachino (Siracusa)

Il mio sogno

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aro Piccole Impronte, vorrei fare qualcosa, vorrei aprire un sito web, un’associazione per la protezione degli animali in Italia e se possibile anche in altri Paesi! Data la mia giovane età potrei creare questo tipo di associazione a nome e insieme a uno dei miei genitori. Probabilmente è una cosa stupida da chiedere a voi, ma come potrei fare? Posso incamminarmi in questo percorso che sogno da quando ero piccolina? Ho sempre desiderato di aiutare i cani, in generale gli animali, e oltre a sostenere voi, vorrei farlo direttamente anche io, e non essendo maggiorenne so che non potrei, ma a nome di un mio genitore che è a conoscenza di questo, potrei intraprendere questa strada? Rispondete presto, ho bisogno del vostro consiglio! Chiara Rossi, 13 anni, Busto Arsizio (Milano) arese) riggio (V

rtabia, O Elisa Ca

Beatrice Badioli, 14 anni, Cattolica (Rimini)

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Una storiella per capire

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n piccolo cammello chiede a suo padre: «perché abbiamo le gobbe sulla schiena?» «Servono ad immagazzinare il cibo quando si parte per il deserto». Più tardi il pargolo chiede: «Perché abbiamo le ciglia lunghe?» «Per evitare che ci vada la sabbia negli occhi». Alla fine il giovane cammello chiede: «Perché tra le dita dei piedi abbiamo dei cuscinetti?» «Per evitare di affondare nella sabbia del deserto!» «E allora papà – ribatte il cammello – cosa ci facciamo allo zoo di Londra?».

Marco Crescentini, 7 anni, Perugia

Aurora Torsello, Settimo Torinese (Torino)

Grazie Elisa per averci presentato la tua Sakura: per divertirsi con gli animali non c’è bisogno di andare al circo (dove fanno solo tristezza), basta osservarli o giocarci insieme! E grazie a Marco per la sua storia divertente, perfetta in questo numero che parla di animali nelle gabbie dei circhi. Mille grazie a Beatrice per gli apprezzamenti e le sue appassionate parole contro la vivisezione.

Emanuele Rovera, Torino

Cosa penso della vivisezione

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aro Piccole Impronte, io penso che la vivisezione sia inutile e che debba essere eliminata in tutto il mondo. Siamo nel 21° secolo e ancora accadono certe malvagità sugli animali, perché? È la domanda che mi faccio ogni giorno. Mi chiedo anche come facciano quelle persone a dormire la notte, senza nessun risentimento né senso di colpa per quello che hanno commesso!! Per tutti coloro che fan parte della LAV: vi ammiro per quello che fate, siete i miei eroi e le mie eroine, vi seguo sempre sul vostro sito e spero che un giorno possa anch'io darvi una mano concreta per tutto quello che fate. Un caro saluto. Beatrice Badioli, 14 anni, Cattolica (Rimini)

E tanti complimenti a Chiara per la sua intraprendenza e i suoi progetti. Il nostro consiglio? Tieniti informata su tutto quello che riguarda gli animali, coinvolgi il maggior numero possibile di amici e compagni, fatti tanta esperienza animalista e mettiti in contatto con la sede più vicina della LAV: prima di fondare un’associazione è bene conoscerne da vicino almeno una. Intanto tieni la tua idea al calduccio per il futuro e... buona fortuna! Piccole Impronte

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Cammy e il Tempio del Sole

di

Alessandra Tomassini Marco D’Amico

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illustrazioni di Serena Pieri

illustrazioni di

Sabina Vittoria Ficara Taphros Editrice I pipistrelli sono creature timide e inoffensive, gli unici mammiferi che volano e vivono da 52 milioni di anni sulla Terra, in tutti i continenti tranne che ai Poli. Sono una specie protetta, ma ancora troppo minacciata a causa di false credenze difficili da sfatare. Non è vero che si attaccano ai capelli, che appartengono all’ordine dei roditori, che succhiano il sangue... In questa favola, il pipistrello Divo ci racconta simpaticamente i suoi primi tre mesi di vita, con tutti i dubbi e le incertezze legate alla giovane età, da quando è caduto dal rifugio, fino al momento in cui assapora la libertà. Con la naturalista ed esperta Alessandra, la “mamma umana”che gli insegnerà a mangiare, volare e sopravvivere in natura!

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Chiara Taormina

Edizioni Il Ciliegio Dai 9 ai 99 anni In un deserto sperduto una tribù di beduini custodisce i “cammelli rari”, animali intelligenti che parlano e sanno leggere e tradurre qualsiasi lingua. Due di loro, Cammy e Arsùra, accompagnano l’archeologo Görge Adam alla ricerca del Libro dei Misteri, in grado di assicurare prosperità al genere umano, anche se lo studioso vorrebbe farne strumento di conquista del mondo intero. Sarà proprio il “piccolo” Cammy, maltrattato e deriso, a sventare i suoi malvagi progetti, con l’aiuto di Arsùra e dell’amico Àsuf, un ragazzino che li segue segretamente.

La guerra degli scoiattoli di

Carla Ciccoli

illustrazioni di

Desideria Guicciardini Edizioni Piemme (Collana Il Battello a vapore) dai 7 ai 10 anni Il piccolo scoiattolo Lenny non capisce perché i suoi genitori lo hanno affidato, appena nato, a una coppia di piccioni viaggiatori prima di scomparire nel nulla; non capisce neppure perché gli scoiattoli grigi e quelli rossi continuano a combattere da anni una guerra senza senso. Ma quando farà chiarezza sulle sue origini, Lenny capirà che lui, e soltanto lui, potrà far ritornare la pace tra i due popoli.

PIER PAOLO PUXEDDU+FRANCESCA VITALE STUDIO ASSOCIATO

Il pipistrello Divo e la ‘mamma’ umana


Elefante

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© Duncan Noakes | Dreamstime.com

il mammifero terrestre più grande del mondo. Ha occhi piccoli, grandi orecchie mobili, due zanne, quattro enormi denti e la caratteristica proboscide (con cui beve, respira, afferra cibo e oggetti e comunica) che deriva dalla fusione del naso con il labbro superiore. Vive in branco, che ha una struttura sociale complessa ed è guidato da una femmina anziana. Questi pachidermi comunicano anche da un branco all’altro, per decine di chilometri nella savana, grazie agli infrasuoni e alle vibrazioni prodotte dalle loro zampe. La gestazione dura 21 mesi, alla fine dei quali nasce un cucciolo di oltre un quintale! Gli elefanti dimostrano grande amore per i loro piccoli, sfidando qualsiasi pericolo per difenderli. I maschi adolescenti diventano spesso delle vere pesti, nervosi e aggressivi e quando esagerano, disturbando troppo gli altri elefanti, vengono allontanati dal branco. L’elefante mangia grandi quantità di vegetali, soprattutto fogliame degli alberi e, per trovare sempre nuovo cibo, il branco deve spostarsi in continuazione. Ha una vista piuttosto debole, ma l’udito e l’olfatto sono eccezionali. Anche la memoria è ottima, soprattutto per gli eventi negativi. Adora dormire su un cuscino di cespugli che si costruisce con i rami degli alberi. Russa e sogna, proprio come noi, ma dorme solo due-tre ore per notte.

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© Jukuraesamurai | Dreamstime.com

I numeri dell’elefante 70 anni la durata della vita 200 kg i vegetali che mangia ogni giorno 50 km/h la velocità alla quale corre 2-3 m la lunghezza delle zanne 37 m la lunghezza dell’intestino


i Manifesti di Piccole Impronte

VIVA IL CIRCO SENZA ANIMALI

Per informazioni, per richiedere volantini o per partecipare alle nostre campagne puoi telefonare allo 064461325 o alla sede LAV della tua città . Se preferisci, mandaci una email all’indirizzo piccoleimpronte@lav.it oppure naviga con il sito della LAV www.lav.it


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