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L’Intervista Valentina e il suo primo pulcino
a cura delle “Vegan Sisters”
Valentina e il suo primo pulcino
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In questo numero siamo contente di farvi conoscere una persona che per noi è fonte di grande ispirazione. Valentina è un’insegnante di inglese e attivista vegana che trasmette il suo amore per gli animali, sia nella sua vita quotidiana sia nel suo lavoro. L’abbiamo conosciuta a Caltanissetta dove vive, siamo diventate amiche e rimaste in contatto.
K: Ciao Val, perché sei diventata vegana? V: A dieci anni avevo un pulcino. Non potendo tenerlo in casa fui costretta a lasciarlo da un contadino, ma quando tornai tempo dopo, lui non c’era più. Sentii un colpo al cuore e smisi subito di mangiare il pollo. Poi a 17 anni diventai vegetariana e infine vegana.
BJ: Abbiamo ancora dei bellissimi ricordi di quando ci hai invitato a parlare nella tua scuola. Come proponi l’argomento del veganismo ai tuoi alunni? V: I libri scolastici includono spesso storie ed esercizi sugli animali domestici, in fattoria, allo zoo, al circo... Quasi mai sono visti come esseri senzienti, con il loro diritto alla vita. Ecco, io uso il testo di questi libri come spunto di riflessione.
Il messaggio di Valentina è molto chiaro, non credete? K: Quando spieghi ai bambini il veganismo, capiscono facilmente? V: Essere vegani vuol dire semplicemente rispettare tutti gli esseri senzienti, quindi più che spiegare è sufficiente dare il buon esempio. I bambini non solo lo capiscono, ma sono orgogliosi del mio attivismo: spesso si uniscono a me in qualche manifestazione! BJ: Come reagiscono i tuoi colleghi e i genitori (non vegani) al tuo modo di insegnare? V: I miei colleghi affrontano di rado temi animalisti. Invece i genitori sono perlopiù contenti di me, come educatrice e come attivista.
K: Da vegana cosa pensi del futuro? V: A volte provo sconforto. Quando vedo i miei alunni bere dalla bottiglia di plastica usa e getta, mangiare merendine, abusare della tecnologia, mi sento profondamente triste. Poi però trasformo questo dolore in forza: sento una grande responsabilità nei loro confronti e per il loro avvenire!
BJ: Rimanendo sul futuro, pensi sia importante che questa generazione faccia qualcosa per gli animali? V: I bambini sono il nostro domani ma stiamo lasciando loro un mondo pieno di problemi. Quando ero piccola non si parlava ancora di ecologia e di rispetto per gli animali. Oggi è fondamentale stimolare i bambini, ancora non condizionati dall’egoismo della società, alla sensibilità verso i nostri amici.
K: C’è qualche esperienza che vorresti condividere con noi? V: In un libro gli animali sono rappresentati nelle gabbie strette di uno zoo e in una canzone una zebra mangia le salsicce. Con i miei alunni abbiamo parlato degli habitat naturali e dell’alimentazione di ciascun animale, abbiamo fatto un cartellone con tutti gli animali liberati, riscrivendo correttamente la canzone: “La zebra non mangia le salsicce, ma l’erba del prato”. Un’altra bella esperienza è stata quando ho invitato voi due a parlare in classe dell’agnellino salvato dal mattatoio: la vostra storia ha commosso tutti.
BJ: Hai consigli per altri educatori che vorrebbero seguire il tuo esempio? V: Parlate ai vostri alunni usando il metodo socratico, ovvero ponendo domande che portano a capire che gli animali sono nostri amici e che dobbiamo proteggerli. Poi è importante appuntare tutti i libri in cui gli animali vengono rappresentati come cibo, veicoli, schiavi al servizio dell’uomo. E scrivere alle case editrici perché li aggiornino.
K: Grazie Val per tutto quello che fai per i bambini e gli animali! Il tuo lavoro ci dà speranza per un mondo migliore!
BJ: E grazie a tutti i nostri lettori. Ricordate di seguirci sui social: ci trovate come vegan sisters su Facebook, Instagram e TikTok. Potete anche mandarci domande e commenti a: vegan.sisters.4kw@gmail.com
Valentina al lavoro con i suoi alunni e, qui sopra, in posa per una foto ricordo con le Vegan Sisters. Qui sotto, Valentina con alcune "flashcard" tanto amate dai bambini.