ottobre 2018
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ic Lucca Cosm 8 & Game 201 www.piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n. 7 [165] di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 dcb - Roma
in questo numero 1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo 2 Ultime notizie 8 Curiosando Ci vediamo a scuola! 4 Pelo e Contropelo Possiamo usare gli animali, anche per le pellicce! Le pellicce sono una crudeltà ormai superata 6 Il Fumetto Bilbo e la soluzione più saggia che c’è! 8 Occhio alla privacy Mettiamo la massima attenzione quando ci scrivete
le centra Insertoanimali Amici procione Il cane
10 Attivamente La salute è un diritto anche per i nostri amici pelosi 11 Concorso SALVARANDAGI il tuo slogan per cani e gatti 12 Giochi Parole al posto giusto 13 LAV Story L’aranciata stregata 21 Amico a distanza Ricky il gatto 22 Il Fumetto La fuga magica 26 Diversi ma uguali L’uomo non è al centro dell’universo 28 L’Angolo della posta 29 Informativa privacy 30 Martina in cucina 32 Da non perdere 33 Quiz
SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXV n. 7 (165) ottobre 2018
DIRETTore RESPONSABILE Gianluca Felicetti
DIRETTRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI
DIREZIONE E REDAZIONE
SEDE NAZIONALE LAV ONLUS Viale Regina Margherita, 177 00198 Roma
redazione
giacomo bottinelli, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, Joy
PROGETTO GRAFICO E Impaginazione
Pier Paolo Puxeddu+francesca vitale studio associato
HANNO COLLABORATO
Paola Castaldo Tuccillo, Davide Ceccon, ROSSANA CUFFARO, ILARIA INNOCENTI, Roberto Marchesini, Simone Pavesi, Fabio Redaelli, Alessandro Telve, Letizia Uzun
DISEGNO DI COPERTINA fabio Redaelli
Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. La LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente alla LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: info@lav.it
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Arti Grafiche “LA MODERNA” Via Enrico Fermi, 13/17 ici 00012 Guidonia ar c Montecelio (RM)
CARTA Dalum
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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 Iscr. ROC 2263 - 2001
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PICCOLE IMPRONTE
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chiuso in tipografia 12 settembre 2018
QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS
GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro
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Banca Popolare Etica Iban IT59F0501803200000015011125 Filiale di Roma, Via Parigi n. 17 00185 Roma
LAV è firmataria di un Protocollo d’Intesa con il MIUR che sostiene e promuove l’educazione al rispetto per gli animali nelle scuole
Editoriale Vieni a Lucca Comics & Games! Quest’anno saremo a Lucca Comics & Games dal 31 ottobre al 4 novembre: venite a conoscere i disegnatori di Piccole Impronte e a giocare con noi. Vi aspettiamo a Lucca Junior. Un’occasione da non perdere!
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iccole Impronte è sempre qui ad aiutarvi ad aiutare gli animali, grazie soprattutto alle migliaia dei nostri fedelissimi lettori. Ognuno di voi (sì, anche tu che stai leggendo!) può riuscire a proteggere gli animali dalla sofferenza e dalla crudeltà. E tutti insieme potete fare la differenza! Magari a scuola, il posto dove, escludendo casa vostra, passate la maggior parte del tempo, incontrando gente della vostra età. Parlatene con i compagni, magari siete in tanti che la pensate allo stesso modo. E perché non creare un gruppo salvanimali? Chiedete agli insegnanti di contattare LAV e di usare il nostro materiale specifico per le scuole. Insieme potrete stimolare dibattiti, accendere idee ed escogitare soluzioni per i nostri amici. Anche in questo numero di Piccole Impronte gli spunti non mancano. Portatelo in classe e cominciate subito: se correte a pagina 10 troverete il modo più immediato di aiutare LAV nella sua nuova battaglia. E ricordatevi che (scuola a parte) vi aspettiamo tutti a Lucca Comics & Games!
Ilaria Marucelli
professione: giornalista cibo preferito: risotto alla zucca cosa non sopporta: l’arroganza del più forte cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie
BatBilbo
la direttrice
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Ultime notizie Mai più pellicce a San Francisco
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a città di San Francisco, in California, ha messo al bando la vendita di pellicce, diventando la più grande città americana a proteggere i nostri amici pelosi. Dal prossimo gennaio sarà vietato vendere qualunque capo di abbigliamento fatto con la pelliccia degli animali. Un altro passo avanti, piccolo ma significativo, per abolire questa crudeltà fuori moda e ormai fuori dal tempo.
Un meraviglioso acquario senza pesci
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i chiama Ocean Odyssey ed è un meraviglioso acquario senza pesci: una vera e propria immersione virtuale che fa vivere a pieno l’emozione degli abissi marini, senza imprigionare i nostri amici di pinna. Un’attrazione che mostra in alta definizione la vita in fondo al mare, facendoci scoprire e osservare i pesci nei minimi dettagli. Durante il percorso, anche una divertente esperienza di giochi con ologrammi e touchscreen, per divertirsi imparando a proteggere gli oceani. Dopo il grande successo di New York, Ocean Odyssey aprirà in dieci località del Medio Oriente entro il 2019: auguri!
Letti puliti per gli scimpanzé
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più pulito il letto di uno scimpanzé o il nostro? Questa domanda se l’è posta un team di ricercatori della North Carolina State University, che ha studiato i germi che popolano i giacigli di umani e altri primati. E la vittoria è andata agli scimpanzé! Sono loro che mantengono più in ordine i loro “letti” sugli alberi, pulendoli accuratamente ogni giorno. I giacigli degli scimpanzé hanno una biodiversità enormemente differente da quella umana, presentando una maggiore varietà di germi, ma hanno meno probabilità di ospitare batteri fecali, orali o cutanei… insomma sono più puliti e igienizzati!
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Curiosando Ci vediamo a scuola! La scuola ricomincia e noi siamo davvero entusiasti! Forse voi un po’ meno…visto che sono finite le vacanze. È sempre un’emozione grandissima incontrarvi in classe, per parlare e discutere di persona del rispetto per gli animali.
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er incontrarvi, le nostre sedi si sono date parecchio da fare a Bologna, Rho, Verona, Torino, Roma, Siracusa, Vibo Valentia, Monza, Padova, Cuneo, Bergamo, Mantova e in tante altre città. Siamo arrivati anche a Palermo, in un progetto di LAV e del Comune per i cani randagi, e tra poco sbarcheremo persino a Lampedusa, un’isoletta siciliana dove i randagi purtroppo sono davvero moltissimi. Andiamo a scuola e non solo: in estate abbiamo calcato le scene dei centri estivi di Vicenza e Bologna, ma ancor prima abbiamo partecipato a Milano alla fiera Fa’ la cosa giusta e a settembre siamo stati, con i nostri giochi e le nostre attività, alla Sagra del Seitan di Firenze. Insomma, l’elenco sarebbe lunghissimo e rischiamo di dimenticarci qualcosa. Possiamo dirvi che siamo andati centinaia di volte nelle classi, incontrando migliaia di bambini e ragazzi, dalle elementari alle superiori. Che aspettate allora a chiamarci? Verremo di corsa anche nella vostra scuola!
Scriveteci una email a: educazione@lav.it o usate il form sul web al link: www.piccoleimpronte.lav.it/scrivici
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Pelo Come dice il personaggio di pagina 5, è veramente difficile mettersi a discutere delle pellicce. Sono una crudeltà inutile e sorpassata e… non c’è molto altro da dire!
Possiamo usare gli animali, anche per le pellicce! Gli animali sono a nostra disposizione, chi decide se è più utile una bistecca o un collo di volpe?
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uongiorno ragazzi, sono sicura che non sarete d’accordo con me, ma provo lo stesso a esprimere il mio pensiero. Gli animali vi piacciono, sono carini e sensibili e non dovremmo ucciderli per farne pellicce: giusto? Ma pensateci un attimo. Noi usiamo gli animali per fare qualunque cosa: per mangiare, per farci scarpe e indumenti, per sperimentare medicine e vaccini, per cacciare, per il nostro divertimento. Mi direte: le pellicce sono inutili, possiamo farne a meno senza problemi. Mica tanto… il mondo della moda è seguito da milioni di persone, che la amano, ci lavorano e la prendono molto sul serio. E se a voi togliessero le vostre grandi passioni? Il calcio, i videogiochi, il telefonino e WhatsApp, le scarpe e le felpe preferite, le serie televisive… Eppure nessuna di queste cose è indispensabile. Bisogna capirsi: o diciamo che gli animali sono uguali a noi, ma allora bisogna rispettarli e non ucciderli per nessun motivo, topi e galline comprese. Ma se, come è normale, gli animali sono a nostra disposizione, chi decide se è più utile una bistecca o un collo di volpe? Una battuta di caccia o un paio di scarpe in pelle? Una pelliccia o un pollo arrosto? I visoni vanno protetti e i polli no? Insomma cerchiamo di essere meno ipocriti e facciamo funzionare il cervello. Se non vi piacciono le pellicce, liberissimi. Ma per favore, lasciateci la libertà di scelta!
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Contropelo Ma fino alla loro definitiva scomparsa continueremo a combatterle, ad esempio con le opinioni contrapposte che proponiamo in questa rubrica. Buona lettura.
Le pellicce sono una crudeltà ormai superata S
cusate, ma non so più cosa dire contro le pellicce! Uccidere decine di mammiferi intelligenti e sensibili, come visoni, volpi o ermellini, dopo la sofferenza dell’allevamento o la crudeltà delle trappole, solo per realizzare un cappotto di pelo… non so proprio cosa altro ci sia da aggiungere. Ma se vogliamo parlare di moda, come fa la mia interlocutrice della pagina accanto, ecco solo alcuni marchi che hanno rinunciato alle pellicce: Versace, Armani, Gucci, Hugo Boss, Ralph Lauren… Oggi gli indumenti davvero di tendenza sono quelli cruelty-free. Io realizzo tessuti bellissimi e resistenti, adorati da molti stilisti, e lo sapete come? Con gli scarti della vinificazione e della lavorazione delle mele! Produco una pelle vegetale al cento per cento, che non inquina (come invece fanno pelli e pellicce!), ma riutilizza risorse naturali. Anche questo aspetto metterà fine alle pellicce, che prestissimo saranno sostituite da materiali belli e sempre alla moda, perché prodotti senza crudeltà. Poi, sono d’accordo, ogni sfruttamento degli animali va combattuto e io, che non uso né mangio niente che derivi dagli animali, lo faccio in prima persona. Ma le pellicce sono una crudeltà così evidentemente fuori dal tempo e dalla crescente sensibilità animalista, che davvero non si può dire nulla, tranne una sola parola: addio!
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Le pellicce, prestissimo, saranno sostituite da materiali belli e sempre alla moda, perché prodotti senza crudeltà.
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Occhio alla privacy Mettiamo la massima attenzione quando ci scrivete Lo sai che dal maggio scorso è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sulla privacy? Forse hai già sentito questa parola, ma se non sai cosa significa te lo spieghiamo subito.
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a privacy è un insieme di regole che protegge i nostri dati personali, come il nostro nome o indirizzo, ma anche tante altre cose... infatti le informazioni che ci riguardano non possono essere date a chiunque, altrimenti rischiamo di venire sommersi di pubblicità indesiderata, tartassati dai disturbatori e anche di peggio. Per questo noi di LAV ci siamo subito messi al passo con il nuovo regolamento che però è più severo di prima, specialmente per i minorenni. Questo significa che d’ora in poi devi darci un permesso più completo per poterti scrivere, per pubblicare i tuoi disegni, le tue lettere e foto o anche solo il tuo nome (magari nell’elenco dei vincitori di un concorso!). O meglio, se sei minorenne, il permesso ce lo deve dare uno dei tuoi genitori perché – ahimè – secondo la legge il tuo consenso non basta. E a differenza di prima deve essere un consenso davvero esplicito! Ecco perché abbiamo creato uno spazio apposito sul nostro sito web. Puoi trovarlo all’indirizzo
www.piccoleimpronte.lav.it/scrivici
Qui puoi mandarci lettere e messaggi, allegare foto e disegni e soprattutto far compilare ai tuoi genitori (o a chi ne fa le veci) il modulo di autorizzazione, altrimenti non potremmo usare nulla di quello che ci avrai mandato e sarebbe davvero un peccato… Piccole Impronte perderebbe tutti i tuoi lavori, idee, riflessioni, proposte, foto e capolavori! 8 | P
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Ma vediamo adesso come fare. Dal link www.piccoleimpronte.lav.it/scrivici entra nella pagina e vedrai il messaggio Di cosa vuoi parlarci? Lì potrai scrivere tutto ciò che vuoi. Se lo desideri c’è anche un pulsante per cercare e allegare un file (che può essere un disegno o una foto, ma anche altro). A questo punto devi selezionare la tua età (niente bugie, per favore!). I maggiorenni dovranno semplicemente inserire i propri dati (e se sono insegnanti selezionare la loro scuola) e dare l’approvazione al trattamento dati. I minorenni dovranno invece chiamare un genitore (o chi ne fa le veci) per compilare un modulo più dettagliato e dare l’approvazione al trattamento dei loro dati. Ci vuole un po’ di tempo in più, ma serve a tutelarti. Capito tutto? Per ogni dubbio chiamaci pure al numero
329 5477921
o mandaci una email a
educazione@lav.it
e saremo felici di aiutarti.
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Attivamente La salute è un diritto anche per i nostri amici pelosi G
li amici pelosi riempiono le nostre vite e… le nostre case: quasi un italiano su tre vive con un animale domestico e tra questi ci sono soprattutto cani e gatti. Ma come succede a noi umani, anche a loro capita di ammalarsi e di dover prendere dei farmaci. Il problema è che le medicine per gli animali costano moltissimo, in media cinque volte di più di quelle per noi, quando i principi attivi sono gli stessi. Se in famiglia vive un animale anziano o con malattie croniche, curarlo diventa molto costoso e spesso difficile. Tutto questo non è giusto! E per cambiare le cose abbiamo bisogno anche del tuo aiuto. Da sabato 8 a domenica 16 dicembre, ai tavoli LAV, oltre alla tua firma (e tutte quelle di amici e conoscenti!) raccoglieremo farmaci per gli animali che ne hanno bisogno. Puoi contribuire con medicine che i tuoi amici di zampa hanno usato solo in parte, rimanendo inutilizzati in un cassetto o con farmaci da banco (senza ricetta) comprati appositamente in farmacia. Oppure puoi fare una piccola offerta che verrà utilizzata per lo stesso motivo. Perché la salute è un diritto, anche per i nostri amici!
Da sabato 8 a domenica 16 dicembre, venite ai tavoli LAV in piazze, centri commerciali, davanti o all’interno di farmacie e parafarmacie. Scoprite dove su www.lav.it e vi aspettiamo!
LAV sarà presente a Lucca Comics & Games 2018 nell'area Junior insieme agli “illustratori amici degli animali”. Vi aspettiamo dal 31 ottobre al 4 novembre. 10 | P
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Concorso SALVARANDAGI il tuo slogan per cani e gatti P
er difendere i nostri amici pelosi abbiamo bisogno anche del vostro aiuto! Se frequentate la scuola primaria, coinvolgete compagni e insegnanti e partecipate a Salvarandagi, il tuo slogan per cani e gatti un concorso organizzato da LAV con il Ministero dell’Istruzione. È semplice e coinvolgente. Dovete inventarvi uno slogan contro il randagismo: poche parole che arrivino al cuore e al cervello, per convincere tutti che è sbagliato abbandonare gli animali. Potete parlare, ad esempio, di come sia difficile la vita nei canili, di come sia meraviglioso adottare un trovatello… e di tutto quello che vi viene in mente a proposito di questi sfortunati quattrozampe. Per affrontare meglio l’argomento, i vostri insegnanti possono registrarsi sul sito di Piccole Impronte e scaricare il progetto multimediale “Cani e Gatti, cittadini come noi”, una guida interattiva che vi darà un milione di idee. Il vincitore del concorso riceverà una targa, consegnata direttamente in classe dai rappresentanti di LAV, ma ci saranno premi e targhe anche per i primi dieci classificati. Inoltre le cento frasi migliori saranno raccolte in una pubblicazione distribuita nelle scuole. Che altro dire? Il vostro testo non deve superare i 150 caratteri (spazi inclusi) e va inserito in un form sul sito di Piccole Impronte. E naturalmente, buon lavoro e in bocca al lupo a tutti voi!
Avete tempo fino al 31 dicembre 2018!
Il bando e il form sono su www.piccoleimpronte.lav.it/salvarandagi
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Giochi Parole al posto giusto Dal grande pannello con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale sono cadute alcune parole. Puoi aiutare BatBilbo a rimetterle correttamente?
DICHI�RAZIONE UNIVERS�LE DEI DIRITTI DELL’ �NIM�LE (proclamata il 15 Ottobre 1978 a Parigi, presso l’U.N.E.S.C.O., l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura)
�rt. 1 Tutti gli �nimali n�scono — —— —— — d�v�nti �ll� — — — — e h�nno gli stessi diritti �ll’esistenz�. �rt. 2 �) Ogni �nim�le h� diritto �l — —— —— — — — ; b) l’uomo, in qu�nto specie �nim�le, non può �ttribuirsi il diritto di stermin�re gli altri �nimali o di sfrutt�rli viol�ndo questo diritto. Egli h� il — —— — — — di mettere le sue conoscenze �l — —— —— —— — degli �nim�li; c) ogni �nim�le h� diritto �ll� —— —— — — — — — — — — — — , �lle ——— — e �ll� — —— —— —— —— — dell’uomo. vit� dovere CONSID ER�ZIO NE cure Ugu�li rispet to protezion e servizio
SOLUZIONE: a pagina 32
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L’aranciata stregata di
Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Letizia Uzun
«L’ al tasso Carlo.
estate che finisce è sempre un po’ triste», disse la fata Betulla
In effetti intorno a loro le foglie cominciavano a ingiallirsi e a cadere lente sul terreno. «Ma si trovano ottimi porcini», rispose Carlo annusando nel sottobosco con un rumore frusciante. Betulla sorrise e si sollevò a un palmo da terra sbattendo le ali leggere. In quel mentre, sulla strada che portava al paese di Rocca Sganghera, arrivò rombando un’auto sportiva. Doveva essere una Porsche o forse persino una Lamborghini, pensò il tasso Carlo che però di auto non se ne intendeva tanto. In realtà era solo una BMW, ma di rumore ne faceva parecchio. Passò alzando una enorme nuvola di polvere che fece tossire sia Betulla che Carlo. «Chi sarà mai?» pensarono. L’auto si fermò davanti al Bar Babietola, dove Giorgio il barista sollevò la tesa del cappello per guardare meglio. Lo sportello si aprì e scese una lunga gamba seguita da una signora alta e avvenente con una enorme pelliccia viola.
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Giorgio spalancò la bocca e si fece avanti per servire la bellissima cliente. «Una pelliccia?» esclamò Betulla che svolazzando aveva seguito l’auto fino in paese. Come fata poteva rendersi invisibile e così vedeva tutto senza che nessuno vedesse lei. Il barista intanto stava versando un’aranciata alla signora che si era seduta con le gambe accavallate ad uno dei tavolini sulla strada. «Credevo che ormai si fosse capito che è un modo barbaro di vestirsi», disse tra sé Betulla. Ma la signora sembrava non preoccuparsene ed anzi appariva soddisfatta di quel cappotto fin troppo caldo che le avvolgeva i fianchi. Caso volle che la maestra Ludmilla, una donna piuttosto robusta che frequenta spesso queste storie e che insegna ai bambini di Rocca Sganghera, facesse la sua comparsa proprio in quel momento al Bar Babietola. «Se è viola non vuol dire che è finta», disse a voce alta. «Sta parlando con me?» chiese la signora impellicciata. «Certo che non è finta. Ci mancherebbe!» Ludmilla, che portava un cappotto di cotone biologico, la guardò con un’espressione divertita.
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Il cane procione * Il cane procione è un mammifero di origini asiatiche, diffuso soprattutto in Cina e Giappone; il suo nome giapponese è tanuki. Anche se per l’aspetto ricorda più un procione o una grossa volpe, è un canide, il più antico della Terra e l’unico che va in letargo. * Ha un bellissimo pelo lungo e folto, con varie tonalità di colori. Per questo, intorno al 1940, iniziò a essere esportato in Europa dal Giappone e rinchiuso negli allevamenti da pelliccia. Negli anni molti cani procioni riuscirono a scappare e ancora oggi vivono liberi in alcuni paesi europei. Da ora in avanti in Europa non si potranno più aprire nuovi allevamenti, ma purtroppo non in Cina. * È un animale tranquillo e pacifico che vive in piccoli gruppi nei boschi, rifugiandosi in tane profonde. Si sceglie un compagno per tutta la vita. A primavera le femmine danno alla luce i cuccioli, con gli occhi chiusi e il pelo tutto nero. Vengono accuditi anche dal padre, che procura il cibo prima per la madre e poi successivamente anche per loro una volta svezzati. * Durante il giorno il cane procione si riposa nella tana ed esce a caccia di cibo solo dopo il tramonto. Mangia di tutto: uccelli, roditori, rettili, frutta, piante e anche quello che trova nella spazzatura. È piuttosto pauroso e rimane impietrito quando viene illuminato dalle luci dei veicoli. Per questo, in Giappone, molti cani procioni sono purtroppo investiti sulle strade.
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Š Stanislav Duben | Shutterstock
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Cane procione
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Amici animali Le pellicce
Lo sapevi
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* Settanta milioni di animali sono allevati nel mondo per la loro pelliccia. Visoni e cani procione, conigli, ermellini e volpi, ma anche agnellini, scoiattoli, cani e gatti. Se in Europa diversi Paesi stanno vietando l’allevamento di animali per le pellicce, la situazione peggiora nei paesi extracomunitari, come la Cina, dove non esiste neppure una minima regolamentazione in difesa degli animali. * Negli allevamenti italiani sono rinchiusi oltre 200 mila visoni. Anche se nati in allevamento, sono animali selvatici e soffrono moltissimo a stare in gabbia. Saltano per ore, graffiano, mordono e scavano la gabbia, inseguono la propria coda in circolo. In natura la loro vita è ben diversa: sono abili corridori, coprono lunghe distanze e non vivono in branco, ma sono abituati a stare da soli. Hanno un musetto curioso e uno splendido mantello. * Produrre un chilo di pelliccia di visone ha un impatto ambientale molto maggiore rispetto a un chilo di cotone, acrilico, pile o poliestere. Sono necessarie undici pelli di visone e mezza tonnellata di cibo per produrre un solo chilo di pelliccia. * Il destino degli animali da pelliccia catturati in natura (almeno 10 milioni ogni anno) non è migliore di quello d’allevamento. Spesso la caccia sfugge a ogni controllo, colpendo anche le specie protette. Gli animali rimangono immobilizzati e feriti nelle trappole, per ore o anche per giorni. * Ogni anno, solo in Cina, due milioni di cani e gatti sono detenuti e maltrattati per produrre pellicce. Alcuni sono randagi, altri vengono appositamente allevati per il loro pelo. Per fortuna in Europa abbiamo ottenuto il divieto di comprare pelli di cani e gatti.
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«Ci vogliono almeno una ventina di visoni per fare una pelliccia come la sua», disse. «Ce ne volessero anche quaranta non ci rinuncerei mai!» ribatté la donna; e così dicendo afferrò il bicchiere di aranciata che Giorgio le aveva servito e lanciò il contenuto in faccia a Ludmilla. L’aranciata però non arrivò al suo bersaglio. Rimase invece sospesa per aria come se un’improvvisa ondata di gelo l’avesse cristallizzata a un metro e mezzo da terra. La signora con la pelliccia impallidì. Guardò incredula lo spettacolo dell’aranciata sospesa e non sapeva se dubitare o meno dei propri occhi. Ludmilla, che gli occhi invece li aveva speciali e vedeva anche le cose invisibili, aveva scorto la fata Betulla nascosta dietro al vaso di salvia del Bar Babietola e subito aveva capito a chi era dovuto quello strano fenomeno aranciatesco. «Ma lo sa» riprese Ludmilla, «che nelle pellicce, oltre ai poveri animali, ci sono tantissime sostanze chimiche pericolose? A volte fanno male alla vista, altre anche al cervello. E se per caso le capita di vedere un’aranciata che se ne sta lì a mezz’aria, può darsi che sia dovuto proprio alla pelliccia che indossa. Non pensa?» P
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La signora era ammutolita. Quell’aranciata sospesa che non andava né avanti né indietro, né su né giù, la stava proprio turbando. Barcollò per un istante e sembrò quasi che stesse per svenire; poi si appoggiò alla sedia e con le ginocchia che cedevano si sfilò la pelliccia, lasciandola cadere sul marciapiede davanti al Bar Babietola. «Meglio così, non crede?» disse Ludmilla aggiustandosi il bavero del cappotto di cotone. «La prossima volta stia più attenta a cosa indossa». La BMW (che il tasso Carlo credeva una Porsche o una Lamborghini) scattò via un minuto dopo con la signora a bordo e sbandando si allontanò da Rocca Sganghera. La pelliccia era rimasta ai piedi di Ludmilla. Il barista Giorgio rise: «Chi mi paga l’aranciata, adesso?» «La pago volentieri io» disse Ludmilla; e girandosi verso la salvia strizzò l’occhio alla fata Betulla.
Giacomo Bottinelli, 46 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Area “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia e
da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.
Letizia Uzun vive a Carpi (Modena) con il figlio Sirio, che cresce nel rispetto e l'amore per tutte le creature. Sogna sempre il mare e ci torna appena possibile, soprattutto in quello della sua amata Sardegna. Ha un debole per megattere, cefalopodi e maiali. Ha studiato fumetto e ora lavora come Web designer. Il suo sogno è nuotare con le balene, ammirare la schiusa delle uova di tartaruga e… avere un maiale come animale da compagnia.
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Amico a distanza Ricky il gatto Ecco un altro bellissimo animale salvato dai maltrattamenti: un felino intelligente e simpatico che di certo vi conquisterà.
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icky è un gatto davvero curioso e molto sveglio. Ti si avvicina, ti scruta e capisce subito le tue intenzioni. Solo dopo averti conosciuto, ti ronza intorno in cerca di coccole e carezze. Più spesso, in modo guardingo Ricky fa capolino dalla sua cuccia e corre all’esterno all’inseguimento di farfalle. Ama gli spazi nascosti ma non riesce a resistere ai mille stimoli che il giardino dove abita può offrirgli: allora si lancia in salti, giochi, arrampicate e corse sfrenate. Ricky oggi è un gatto sereno e ha superato i maltrattamenti ai quali la cattiveria umana lo aveva sottoposto. Sta vivendo una nuova vita, fatta di benessere, amici, dignità, amore. Aiutaci ad aiutarlo: adottalo a distanza.
Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su
adozioneadistanza.lav.it
la pagina dedicata alle adozioni junior! P
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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA
L’uomo non è al centro dell’universo
Forse non ci hai mai pensato, ma anche noi umani siamo animali! Proprio come le zebre, le rane, i rinoceronti, gli squali…
D Gli altri animali, a differenza di noi umani, hanno mantenuto forte l’ascolto della natura e il rispetto per l’ambiente in cui vivono.
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opo tante ricerche etologiche, ormai sappiamo che i nostri amici animali hanno una vita di relazione e un linguaggio, dimostrano intelligenza e sensibilità, sviluppano gusti e preferenze. Esattamente come noi. Per questo non ha più senso considerarci i comandanti del mondo, come se noi umani fossimo in cima a una piramide a dominare la natura e gli altri esseri viventi. Questa visione antropocentrica (che mette cioè l’essere umano al centro) è superata, oggi sappiamo che noi siamo solo un elemento nel regno dei viventi, non il più importante! Ciascuna specie ha la sua prospettiva sul mondo, cioè sente, vive, è interessata e comunica in modo differente; solo sapendo questo possiamo incontrare e costruire vere relazioni con gli altri animali. Altrimenti il rischio è di restare chiusi all’interno di noi stessi, interpretando l’altro come se fosse una nostra proiezione: questo è un errore, perché non potremo mai incontrare, ad esempio, un cane, se non lo accettiamo per il suo essere cane, cioè per le sue caratteristiche.
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Osserviamo il mondo attorno a noi Come si può realizzare questo cambiamento? Partiamo dagli animali domestici, che sono più vicini a noi. Proviamo a pensare che siamo tutti mammiferi e che quindi abbiamo molte caratteristiche simili. Da questa base comune proviamo a instaurare una vera relazione, imparando che un mammifero, qualunque mammifero, ama i suoi cuccioli, si diverte a giocare, vuole bene, si costruisce delle amicizie. Poi iniziamo a osservare, per esempio, come i cani comunicano fra di loro, l’importanza che essi assegnano al gioco, quali sono le loro preferenze: se un bambino ama raccogliere i fiori o le conchiglie, noteremo come invece un gattino ami rincorrere le farfalle o le foglie che si muovono al vento. Se l’essere umano si diverte ad annusare il profumo dei fiori, noteremo che il cane preferisce invece annusare cose che a noi risultano ripugnanti, come una cacca o un uccellino morto. Da questi piccoli dettagli si inizia a capire che l’altro, simile a noi nelle caratteristiche fondamentali, ha una prospettiva diversa dalla nostra.
Una bambina “parla” con una capretta.
La diversità è ricchezza Purtroppo l’uomo si è profondamente distaccato dalla natura, considerandola come uno sfondo insignificante della sua vita. Pensiamo al disboscamento selvaggio, come se le risorse del suolo fossero infinite, scacciando gli animali selvatici dai loro habitat, per poi perseguitarli etichettandoli come nocivi, pericolosi o disturbatori! Questo è problematico parlando di rispetto degli animali e dell’ambiente, ma anche da un punto di vista educativo, perché si rimette l’uomo al centro dell’universo. Invece un bambino che conosce a fondo la natura e cresce con la consapevolezza che la diversità è un’enorme ricchezza, diventerà un adulto sensibile, capace di prendere in considerazione le esigenze degli animali e il loro insostituibile ruolo nell’ecosistema. P
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L’Angolo della posta Pietruccio
Caro Piccole Impronte, vi voglio raccontare la storia del mio cane. Una mattina, mentre andava a lavorare, mio padre vide dei ragazzi che picchiavano un cane. Questo cucciolo aveva solo tre zampe e non era in grado di difendersi, quindi mio padre sgridò quei ragazzi, prese il cane e lo portò a casa e gli diede da mangiare. Quando, dopo qualche ora, scesi per andare a scuola lo trovai in giardino e ne fui molto contenta. Chiamammo il cane Pietruccio come Gambadilegno della Walt Disney. Pietruccio da quel giorno è sempre stato con noi. Io ho voluto tanto bene a quel cane sfortunato, con lui mi divertivo a giocare e a lui piaceva tanto essere coccolato, forse perché nessuno lo aveva mai fatto prima. Adesso che non c’è più mi manca tanto.
Paola Schiavulli, 9 anni, Roma
Si può e non si può. Ce lo dice in questo doppio disegno Aurora Frignani, 7 anni, Cerese di Borgo Virgilio (Mantova).
Denunciate!
Caro Piccole Impronte, la storia che ti racconto è triste. Un giorno mentre stavo con una mia amica ho visto una persona con un cagnetto dolcissimo con un guinzaglio attorno al collo. Mi sono avvicinata al cane e ho visto che aveva lo sguardo impaurito e per questo ho chiesto al signore se il cane aveva qualcosa di strano. Lui non mi ha risposto e, dopo qualche secondo, ha strattonato forte il guinzaglio e portato via il cane. Da lontano ho visto che gli sferrava due calci nella pancia. Questo non potevo sopportarlo! E ho urlato a quel signore che i cani vanno rispettati e non maltrattati in quel modo. Poco più avanti c’era un vigile e gli ho raccontato l’episodio di cui ero stata testimone e gli ho chiesto di fare qualcosa. Quel giorno sono stata molto contenta perché chi maltratta gli animali va denunciato. Eleonora Romano, 9 anni, Galatina (Lecce)
Grazie mille per le vostre storie vere di salvataggi. Quando vediamo un animale maltrattato, ferito, in difficoltà, bisogna intervenire. Sempre! Cara Paola, sei stata fortunata a vivere un pezzetto della tua vita insieme a Pietruccio: i ricordi, insieme a tutto quello che lui ti ha insegnato, te li porterai dietro per sempre, come una coperta calda nelle giornate fredde. E brava Eleonora! Sei intervenuta molto coraggiosamente e, raccontando l’accaduto a un vigile, hai fatto la scelta giusta. Un bacio a entrambe e… continuate così! 28 | P
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Informativa privacy i R a g a z z i dalla parte de g li A nimali
Cara lettrice e caro lettore, quest'anno è entrato in vigore un regolamento europeo dei dati personali dei minori. Da ora in poi, se vuoi inviarci un disegno, una storia, una lettera o una tua foto per la pubblicazione su Piccole Impronte, devi allegare questo modulo compilato dai tuoi genitori o da chi ne fa le veci. In sintesi: 1. Fai compilare il modulo dai tuoi genitori 2. Ritaglia, fotocopia oppure scansiona la pagina 3. Ora, insieme a questa pagina, inviaci pure tutto quello che vuoi! Cosa aspetti? Non ti resta che prendere la penna o i colori e cominciare a LAVorare per gli animali! Noi restiamo in fiduciosa attesa dei tuoi capolavori. Informativa privacy (art. 13 regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679) LAV Onlus con sede legale in viale Regina Margherita, 177 - 00198 Roma è la titolare del trattamento di dati. I trattamenti dei dati personali di un minore possono essere autorizzati solo da chi è titolare della responsabilità genitoriale. LAV, in assenza di tale autorizzazione, non potrà esercitare alcun trattamento. I dati saranno trattati con modalità cartacee e telematiche nel rispetto di principi di correttezza, liceità, trasparenza e per finalità strettamente connesse e strumentali agli scopi istituzionali della associazione. La durata del trattamento è funzionale al rapporto con l’associazione. All’interessato sono garantiti tutti i diritti specificati dagli articoli da 15 a 22 del RGPD 2016/679 che potrà esercitare attraverso il titolare della responsabilità genitoriale. Tra questi ricordiamo la revoca del consenso al trattamento, il diritto di chiedere e ottenere l’aggiornamento, la rettificazione o l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, e il diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati personali. Le richieste andranno rivolte senza formalità a info@lav.it o con posta tradizionale presso l’indirizzo LAV Viale Margherita 177 - 00198 Roma e saranno evase nei tempi previsti dalla normativa. La informativa sul trattamento è anche pubblicata sul sito www.lav.it e www.piccoleimpronte.it. Disegni, foto o altro materiale didattico inviati per la pubblicazione su Piccole Impronte non verranno restituiti. Ai sensi della legge 22.4.1941 n. 633 (Legge sul diritto d’autore), oltre al loro trattamento, si autorizza LAV alla loro conservazione in archivi cartacei ed elettronici, all’utilizzo senza scopo di lucro e alla diffusione a titolo gratuito per fini educativi e promozionali. Riconoscendo anche, se del caso, ogni più estesa facoltà di elaborazione, riproduzione e adattamento totale e/o parziale.
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“Giovedì gnocchi” si dice a Roma, ma questo delizioso piatto va bene sempre! Prepararli è facile e divertente e i golosi non rimarranno di certo delusi… parola di Martina. E per la festa di Halloween, una crema di noccioline squisita per uno snack magico e tenebroso!
Gnocchi al pomodoro [chef Maurino Veg]
ti Ingredieen one per 6 p rs
1 Lava le patate e cuocile in acqua abbondante, intere e con
ate • 1 kg di pat • farina
la buccia.
ori maturi
mod • 3 kg di po lla • 1/4 di cipo
• olio evo hero • sale e zucc
2 Intanto, in un tegame capiente e con il fondo spesso met-
ti la cipolla tritata e falla appassire in poco olio a fiamma bassa. Poi aggiungi pomodori tagliati in quattro, privati del picciolo, ma tenendo la buccia.
3 Aggiungi poco sale e zucchero e fai cuocere, sempre a fiam-
ma bassa per circa un’ora, con un coperchio socchiuso, mescolando ogni tanto. A fine cottura frulla tutto nel frullatore.
Viva il basilico!
Se vuoi, puoi spezzettare del basilico sul piatto prima di servire, per aggiungere una nota di freschezza.
4 Scola le patate dall’acqua quando sono completamente cotte. Sbucciale e passale una ad una con lo schiacciapatate, facendole cadere in una ciotola capiente. Salale abbondantemente e aggiungi la farina. Impasta molto rapidamente e con forza. Una volta formato il panetto, taglia delle fette, fai dei rotoli regolari e piuttosto piccoli, dunque taglia gli gnocchi. Segreto: quando si formano i rotoli (sempre velocemente, affinché l’impasto rimanga tiepido), pressa e piega il rotolo su se stesso in modo che prenda consistenza senza dover aggiungere molta farina.
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Cuoci gli gnocchi in acqua bollente, abbondante e salata. Quando vengono a galla scolali e uniscili alla salsa di pomodoro. Infine, salta tutto in padella per un minuto e... buon appetito!
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Crema di noccioline [chef Simona Malerba] 1 Sguscia e spella le arachidi, quindi falle tostare leggermente in forno a 160 °C per 10 minuti, o in padella finché saranno leggermente dorate e cominceranno a sprigionare il tipico profumo (se ti piace un sapore più intenso, tostale un po’ di più). Lasciale intiepidire.
2 Ponile in un mixer e comincia ad azionare a intermittenza. Si creerà prima una granella, poi una farina più sottile e sempre più umida. Continua ad azionare il mixer sempre a intermittenza, lasciando riposare la pasta per qualche minuto tra i vari passaggi. Otterrai una crema liscia e morbida senza dover aggiungere olio o altro: l’importante è avere un mixer potente, non serve altro.
3 Alla fine aggiungi un pizzico di sale, una presa di vaniglia e se vuoi il malto, aziona pochi secondi ancora il mixer e il burro di noccioline sarà pronto per essere chiuso in un barattolino e conservato in frigorifero. Si mantiene per una settimana.
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Ingredien per un barti da 200 g attolo • 250 g di ar achidi al natu rale (non tostate e non salate ) • 3 cucchiaini di malto di ri so (facoltativo) • vaniglia in polvere • sale
Troverai tante altre gustose ricette su
www.cambiamenu.it
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Da non perdere La coda del leopardo di Nicola Davies Editoriale Scienza da 9 anni
M tempo libero esplorando alik trascorre tutto il
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di Lucia Scuderi Editoriale Scienza Collana Bello da sapere da 6 anni
U imparare a conoscere n albo illustrato per
gli abitanti del mare. Tante tavole colorate, corredate di informazioni rigorose e curiosità su scaglie, branchie, pinne, ma anche mimetismo, simbiosi, movimento, comunicazione, riproduzione...
SOLUZIONE del gioco di pagina 12
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ue giovani uomini adottano una maialina, convinti che si tratti di un porcellino d’India e la portano a casa, a vivere insieme a due cani e due gatti. Ma Esther cresce molto e in fretta e la convivenza si rivela piuttosto complicata. Quando raggiunge i tre quintali di peso non sanno più dove farla dormire! Serve una soluzione che possa andare bene a tutti ed ecco che i due papà si trasferiscono in una casa molto grande dove finalmente c’è spazio per tutti… Un albo illustrato per conoscere, attraverso un grande esempio di vita vera, che cosa sono i «rifugi per animali» (presenti anche in Italia).
I pesci
Art. 1 Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.
di Steve Jenkins, Derek Walter e Caprice Crane Illustrato da Cori Doerrfeld Edizioni Sonda dai 5 anni
le montagne intorno al suo villaggio in Armenia. Armato di quaderno e binocolo annota ogni suo emozionante avvistamento, mentre sogna di incontrare il leopardo persiano che tutti credono estinto. Ma quando una notte sente lo sparo di un bracconiere, il ragazzo capisce che le sue amate montagne e tutti gli animali che le abitano sono in grave pericolo...
Art. 2 a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.
La vera storia di Esther la super maialina
Il Quiz Ben arrivati alla fine di questo numero! Sperando che vi sia piaciuto e che abbiate trovato informazioni utili per salvare i nostri amici… vi lasciamo al consueto quiz. Provate se le sapete tutte e… a presto con il prossimo Piccole Impronte!
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Quanti animali sono allevati nel mondo per la loro pelliccia? A 70 milioni B 17 milioni C 7 milioni
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Si possono fare pellicce di cane e di gatto? A No, sono severamente vietate in tutto il mondo B Sì, in Cina e in altri paesi asiatici C Sì, ma solo in Scozia, Slovenia, Croazia e Bosnia
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3
In Italia ci sono ancora allevamenti di visoni? A Sì, sono una ventina e vi sono rinchiusi 200 mila animali B No, sono stati vietati per legge nel 2013 C No, i visoni sono considerati una specie protetta
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Qual è la percentuale di Italiani contrari alle pellicce? A Il 90,7 % B Il 79,2 % C Il 63, 8 %
SOLUZIONE: 1B, 2A, 3A, 4A, 5A
Chi è il cane procione? A Un canide asiatico a pelo lungo chiamato in giapponese tanuki B Un incrocio di laboratorio tra un cane e un procione C Un procione che abbaia come un cane
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