NewsCinema Magazine N. 3 - Dicembre 2014

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NEWSCINEMA 10 dicembre 2014

NewsCinema.it Testata Giornalistica di Cinema e Serie Tv Mensile Dicembre 2014 ANNO 1 - N. 3 Registrazione Tribunale di Roma n. 203/11 del 17 Giugno 2011 redazione@newscinema.it www.newscinema.it

Direttore Responsabile Giuseppe Rogolino

Capo Redattore/Capo Servizio Letizia Rogolino

Redattore/Responsabile Serie Tv Carlo Andriani

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Andriani Ghita Stefania Montalto Letizia Rogolino Laura Manaresi

PubblicitĂ marketing@newscinema.it

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MODAMENSILMENTE 10 dicembre 2014

L’Ultimo Viaggio nella

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Terra di Mezzo

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La trilogia di Peter Jackson si conclude con un finale epico di Letizia Rogolino

Il 17 Dicembre è un giorno atteso e temuto dai fans della coppia creativa Peter Jackson – JRR Tolkien, poichè arriva nelle sale Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, l’ultimo capitolo della trilogia prequel del Signore degli Anelli. L’avventura di Bilbo Baggins volge al termine, ma lo fa con i fuochi d’artificio. Infatti, se il primo capitolo è stato impegnato in gran parte con la presentazione della storia, degli equilibri tra le parti e dei personaggi mantenendo un ritmo sostenuto, da Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug abbiamo vissuto un crescendo di pathos, emozioni e azione, fino ad arrivare a questo nuovo film che è una vera e propria esplosione

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di effetti speciali, combattimenti, sentimenti e acrobazie

Peter Jackson e gli sceneggiatori Fran Walsh e Philippa

visive. Schiavi dell’ira del temibile drago Smaug,

Boyens hanno realizzato un finale epico al di sopra di

Pontelagolungo subisce un duro colpo e i pochi abitanti

ogni aspettativa, senza risparmiare le scene d’azione, i

rimasti devono cercare di costruirsi una nuova vita

dialoghi fondamentali ed emozionanti, e le dinamiche

altrove. La Montagna piena d’oro e pietre preziose

intriganti tra i vari personaggi del racconto.

diventa il luogo centrale, intorno alla quale si alimenta una

Senza cadere banalmente nel confronto con il romanzo

guerra che coinvolge le cinque armate della Terra di

da cui è tratto il film, possiamo dire che Lo Hobbit: La

Mezzo. I Nani di Erebor, gli Elfi e gli Umani devono

Battaglia delle Cinque Armate è un film che funziona. Fin

coalizzarsi per sconfiggere i due eserciti di orchi che

dalla prima scena prologo con l’attacco di Smaug alla

avanzano velocemente da Nord, ma sceglieranno la

città di Pontelagolungo lo spettatore viene catapultato nel

strada più semplice? Bilbo Baggins intanto si ritrova

pieno dell’azione, godendo anche della tecnica del 3D di

all’interno della Montagna, in ostaggio di un Thorin

alta qualità, che produce l’effetto di puro divertimento.

Scudodiquercia diverso, sotto il giogo della malattia del

Nessun particolare è lasciato al caso e la regia si sposa

drago che lo sta portando alla pazzia.

perfettamente con la sceneggiatura, la scenografia ed

Non ragiona più lucidamente, per il bene del suo popolo,

effetti visivi coinvolgenti ed emozionanti. Non manca una

ma pensa solo a proteggere il tesoro e a trovare la tanto

vena di romanticismo nella graduale caduta del Re Thorin

ambita Arkengemma. La sua ossessione e la sua mente

e nella relazione tra l’elfo Tauriel e il Nano Kili.

offuscata lo rendono ottuso e privo di buonsenso verso le

Ne sono passati di anni dal 1937, anno in cui il romanzo

ragionevoli richieste degli Elfi e degli Umani che

Lo Hobbit venne pubblicato per la prima volta, dando vita

vorrebbero solo la loro parte di tesoro come accordato.

a questo mondo fantastico e affascinante, nato dalla

Tutto ciò scatena una guerra inevitabile, che prende una

fervida immaginazione di un autore di favole per bambini.

brutta piega, con l’arrivo degli orrendi e spietati orchi.

Martin Freeman nel ruolo del giovane Bilbo Baggins,



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BIG HERO 6


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“Mi piacerebbe vivere in un mondo con tanti Baymax per tutti noi...ma purtroppo abbiamo votato male!” Flavio Insinna

Flavio Insinna, Virginia Raffaele e Moreno presentano il nuovo film Disney di Letizia Rogolino

Il 18 Dicembre arriva nelle sale italiane Big Hero 6, il rapper che ha firmato anche una canzone della colonna nuovo film Disney diretto da Don Hall e Chris Williams, i sonora del film. “Personalmente se non avessi fatto Don creatori del magico Frozen – Il Regno di Ghiaccio e del Matteo, non avrei mai conosciuto Luca Ward che poi mi divertente Ralph Spaccatutto. La storia avventurosa, ricca ha presentato Roberto Morvillo della Disney che mi ha di azione e gag esilaranti, è quella di Tadashi, un contattato per questo progetto.

Io ho sempre recitato

ragazzino che costruisce un robot ultra moderno di fisicamente in presa diretta e non ho mai cercato di fare il nomeBaymax, per prendersi cura delle persone. Tra i due doppiatore. Però un giorno Morvillo mi chiama dicendo si forma un legame speciale sullo sfondo di un futuro non che per questo film serve un talent, così faccio il provino troppo lontano e, quando la città di San Fransokyo viene ed è andata. E’ una testimonianza che nella vita contano coinvolta da un evento devastante, il fratello maggiore di gli incontri e anche un mestiere che non è il tuo, se incontri Tadashi, Hiro, chiede l’aiuto di Baymax e i suoi amici.

le persone giuste, può portare a qualcosa di buono. Loro

Hanno presentato Big Hero 6 a Roma, i doppiatori hanno tirato fuori il meglio di me e mi hanno seguito italiani Flavio Insinna, Virginia Raffaele e Moreno, il molto, con tante prove lì dietro il vetro. Io sono Baymax

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che non è solo un robot ma un operatore fare una canzone per un cartone animato è sanitario…e in un paese calpestato ogni giorno un’esperienza nuova, mi sono documentato e come il nostro, con i tagli alla sanità chi non immedesimato nella storia per scrivere. Sono vorrebbe a casa un operatore sanitario molto felice di aver partecipato, è fantastico, la personale che ti chiede come stai? e ti cura Disney è una cosa bellissima” ha aggiunto il senza dover fare impegnative, ticket etc…E’ un giovane cantante Moreno. personaggio rassicurante e coccoloso, mi

Come spesso accade con i talent che si

piacerebbe vivere in un paese con tanti Baymax cimentano nel doppiaggio di un cartone per tutti noi ma non è colpa mia se abbiamo animato, la stampa ha chiesto ai protagonisti votato male” ha dichiarato ironicamente quali film d’animazione ricordano con più affetto Insinna. Virginia Raffaele invece è la voce di e considerano i loro preferiti. Insinna ha fatto il Zia Cass, del quale ha raccontato: “Il mio nome de Il Libro della Giungla e Gli Aristogatti, personaggio è frizzante, lunatico. Roberto ricordando poi la voce di Gigi Proietti come il Morvillo mi è stato molto vicino, perchè anche mitico Genio di Aladdin e ha sottolineato: per me è la prima volta come doppiaggio. “Vorrei chiudere comunque la mia carriera Quando un personaggio in video corre, tu sei doppiando Baloo, del quale condivido la filosofia fermo, e così a volta qualcuno mi scuoteva di vita del ‘Basta lo stretto indispensabile”. all’improvviso. Ho sempre sognato di doppiare Virginia Raffaele invece ha un debole per Gli o essere in un cartone animato, ma far parte Incredibili con il personaggio di Edna Mode della famiglia Disney fa sempre effetto”. “E’ un cartone per tutti, diverte ma fa anche

con la voce di Amanda Lear. Parlando del suo approccio con il

commuovere. Io sono rimasto anche nel mio personaggio di Baymax, Flavio Insinna ha settore, perché ho fatto una canzone. Tuttavia raccontato poi il lavoro fatto, grazie alla

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supervisione di Morvillo e tante prove: “Ci siamo

in aiuto anche se non tutte le intenzioni o le intuizioni che

avventurati con in piedi di piombo. La sfida è stata

abbiamo possono essere giuste. Alcune, tanto per

quella di non essere robotico nella voce, ma allo stesso

usare un termine tecnico, possono non incollarsi al viso

tempo non sei un essere umano, quindi di trovare una

del nostro personaggio. In questo senso si comprende

giusta via di mezzo. Tutte le battute erano pronunciate

come il doppiaggio è un lavoro di voce profondamente

con un sorriso rassicurante e coccoloso, solo nel finale

legato alla parte visiva.”

c’è un piccolo scarto, ci siamo abbandonati ad un

Big Hero 6, ispirato all’omonimo fumetto Marvel, è

sentimento autentico e umano. Poi i personaggi hanno

anche una storia di amicizia e riesce a trattare anche

sempre un arco narrativo, e anche Baymax cambia. Per

temi importanti e riflessivi, come l’elaborazione del lutto

tutto il viaggio ho seguito la leggerezza di Massimiliano

e le difficoltà dell’età adolenscienziale. “Adoro le

Manfredi che ha una voce incredibile, che io ho dovuto

amicizie improbabili, e quindi l’approccio di Baymax con

cercare in ogni parola. Ci vuole sempre un grande

questo bambino che sembra non volerlo, e poi il viaggio

rispetto, bisogna sempre amare quello che fai senza per

che fanno insieme; se ti accorgi che il tuo compagno di

forza amare quello che sei. Ho cercato di amare alla

viaggio è speciale ti commuovi. Mi ha colpito molto il

follia Baymax senza mai compiacermene. Sono animato

rapporto tra Hiro e Baymax” ha sottolineato Flavio

da una grandissima auto disistima, come diceva Fellini

Insinna, mentre Moreno ha concluso aggiungendo

per questo per me questo lavoro è un inferno perchè

qualche parola sulla canzone realizzata per il film: “Con

non mi piaccio quasi mai”.

questa canzone ho provato a mandare un messaggio

Anche se tutti e tre lavorano con la voce, tra

positivo, quello di credere nei propri sogni, nella propria

televisione e radio, l’esperienza del doppiaggio è

creatività. La determinazione del personaggio è positiva,

qualcosa di diverso, come ha sottolineato la Raffaele:

importante, è una cosa che davvero può accadere ed è

“Quando sei in radio, non essendoci la parte visiva, devi

stimolante per chi guarda la storia. Se Hiro, con le sue

comunicare tutto con la voce, utilizzando i tempi comici

qualità speciali, non avesse avuto un amico come

che sono fondamentali. Con il doppiaggio, però, si

Baymax, non sarebbe riuscito a superarsi”.

passa ad un livello successivo perché davanti a noi abbiamo dei personaggi, che sembrano dei veri e propri attori in carne ed ossa. Qui il mestiere di attore ci viene

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The Imitation Game


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Enigma di un Genio


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Benedict Cumberbatch è il genio matematico Alan Turing di Letizia Rogolino

Il regista norvegese Morten Tyldum ci regala, Noto leader di un gruppo eterogeneo di per il nuovo anno, il suo The Imitation Game, studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti film che racconta la storia di Alan Turing, il dei servizi segreti, ha avuto il merito di aver celebre matematico che riuscì a decriptare il decifrato i codici indecifrabili della macchina codice nazista Enigma, durante la Seconda tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale. Guerra Mondiale.

Benedict Cumberbatch si cala perfettamente

Durante l’inverno del 1952, le autorità nei panni di questa figura fragile ed eccentrica, britanniche entrano nella casa del matematico, un uomo dedito al lavoro, che deve fare i conti criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing per con la sua omosessualità, in quegli anni indagare su una segnalazione di furto con considerata illegale. Al suo fianco Keira scasso. Finiscono invece per arrestare lo Knightley, Matthew Good e Mark Strong nei stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, ruoli più rilevanti che lasciano un segno nella incriminazione che lo avrebbe portato alla storia. Sullo sfondo di una scenografia attenta devastante condanna per il reato di e fedele al periodo storico trattato, The omosessualità. Le autorità non sanno che Imitation Game non è prettamente un film stanno arrestando il pioniere della moderna storico, ma un melò disturbato da una buona informatica.

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5 possibili biopic per Benedict Cumberbatch a cura di Letizia Rogolino

Tra le sue tante interpretazioni ci sono anche quelle di personaggi realmente esistiti, tra i quali: Stephen Hawking, in un film della BBC del 2004, William Pitt il Giovane, nel film indipendente del 2006 dal titolo Amazing Grace, William Carey nel film The Other Boleyn Girl, Julian Assange in Il Quinto Potere e il matematico Alan Turing nel film The Imitation Game, che è l’adattamento cinematografico della biografia di Alan Turing, scritta da Andrew Hodges. Vista la straordinaria bravura dell’attore, in molti hanno pensato a lui per interpretare la parte da protagonista in alcuni biopic ancora in fase di lavorazione.

JRR TOLKIEN

dose di humour, come la maggior parte dei film inglesi.

CHARLES LINDBERG

Tyldum, grazie ad una sceneggiatura brillante e lineare, e ad un cast convincente e adatto ai vari personaggi, riesce a confezionare un film piacevole da guardare, con un buon ritmo e un suggestivo effetto finale. Cumberbatchtira i fili della narrazione, regalando una

EDGAR ALLAN POE

performance verosimile e dinamica, lontano dalla caricatura del personaggio realmente esistito, anche perché il film risulta comunque una versione romanzata della realtà, anche grazie alla colonna sonora suggestiva e

JOHNNY CARSON

avvolgente di Alexandre Desplat.

MR. ROGERS

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La teoria


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del tutto


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La straordinaria vita di Stephen Hawking tra genio, amore e forza d’animo di Laura Manaresi

In anteprima la Festival di Torino The Theory of rotelle, privandolo lentamente dei movimenti, ma Everything – La teoria del tutto, di James Marsh. La senza riuscire a strapparlo alla vita: negli anni Ottanta vita del grande scienziato Stephen Hawking, l’autore una tracheotomia lo priverà della parola, e sarà un delle teorie sul tempo, i buchi neri e l’origine tecnico di Cambridge ad inventare per lui un dell’universo, è qualcosa di così straordinario che sintetizzatore vocale. oltrepassa ogni definizione, e questo bellissimo film,

La relazione con Jane, incrollabile e coraggiosa

basato sulle memorie di Jane, prima moglie di

nell’affrontare per anni da sola la fatica fisica ed

Stephen, coinvolge gli spettatori catturandoli fino emotiva della vita con il marito, subirà inevitabilmente all’ultimo fotogramma. Hawking (Eddie Redmayne) delle trasformazioni, ma è con lei che Hawking si è un giovane, brillante, goffo studente del prestigioso presenterà alla regina d’Inghilterra per ricevere la sua college di Cambridge nel 1963, quando conosce prima onorificenza. L’interpretazione di Eddie Jane Wilde (Felicity Jones), studentessa di lingue Redmayne è straordinaria, una performance che dall’intelligenza acuta e dalla fede incrollabile.

inizia con le prime impercettibili difficoltà del corpo di

Il loro amore nasce mentre Stephen riceve la Hawking, e lo segue nella sua trasformazione fino alla terribile sentenza sulla sua malattia, che stravolge la contrazione sulla sedia a rotelle di un corpo che non sua esistenza: soffre di una malattia degenerativa dei risponde più, alla smorfia di un viso trasfigurato che motoneuroni, e nell’Inghilterra degli anni ’60 gli affida agli occhi ed alla minima mimica facciale (che lo comunicano un’aspettativa di vita di due anni

scienziato ha straordinariamente conservato) una

soltanto. L’ostinato amore di Jane lo strappa alla grandissima forza di comunicazione: ironia, dolore, depressione in cui era precipitato, si sposano, intelligenza che non conosce confine, traspaiono Stephen ottiene il dottorato ed inizia a stupire il intatti attraverso il volto contratto di questo giovane mondo scientifico con le sue teorie. Nascono tre figli, attore che certamente otterrà molti riconoscimenti per mentre la malattia costringe Stephen sulla sedia a questo ruolo. Bravissima anche Felicity Jones, che

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“Per le espressioni facciali, mi esercitavo davanti allo specchio con l’Ipad in mano, provando ad imitare alcune fotografie di Stephen” Eddie Redmayne

trasforma il suo personaggio negli anni, da ragazzina che nell’impresa di rendere appassionante, ironica, piena di coltiva il suo sogno impossibile a donna sofferta, piena di speranza questa vicenda più vera e più straordinaria di sfumature, sorretta da una grande forza interiore. Intorno a qualunque fiction, dove la ricerca della meravigliosa, loro, un cast di attori di alto livello, dal sensibile Charlie Cox perfetta, semplice equazione che dia una ragione del tutto, che interpreta Jonathan, che entrerà con delicata passione sembra infine attuarsi nello svolgersi di esistenze umane nella vita della coppia, all’ottimo Simon McBurney, il padre straordinarie, dove un elemento misterioso pare piegare e di Hawking.

risolvere ogni dolorosa contraddizione.

James Marsh, regista britannico noto soprattutto per i suoi film documentari (ricordiamo Man of Wire, Un uomo fra le Torri, sull’impresa del funambolo Philippe Petit) intreccia indissolubilmente la vicenda personale di Hawking con le sue teorie astrofisiche: l’esistenza di Dio, la ragione dell’uomo, la nascita dell’universo, la natura del tempo. Teorie che sfidano la ragione umana, e che Stephen e Jane

DA NON PERDERE: Sul canale youtube di NewsCinema.it, al seguente

sembrano incarnare con le loro vite, creando un tempo che link: http://youtu.be/AXZUZ7VlNhs potete vedere la si arrotola su stesso (bellissima e significativa la sequenza VIDEO INTERVISTA a Eddie Redmayne, che racconta la finale) e mantiene intatto nel presente l’amore del passato, sua esperienza sul set, dalla trasformazione fisica anche quando le esistenze si separano. Marsh riesce all’incontro con il vero Stephen Hawking!

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MONICA BELLUCCI la nuova Bond Girl


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Confermato il cast del nuovo film di James Bond, SPECTRE di Ghita Stefania Montalto

Da pochi giorni sono stati ufficializzati tutti i dettagli

passato di Bond, portando l’agente 007 a seguire così

del nuovo film dedicato a James Bond, che sarà il 24°

una pista al fine di smascherare una minacciosa

della serie. Le novità sono state annunciate durante la

organizzazione. Mentre M lotta contro le forze politiche

presentazione ufficiale del film tenutasi a Londra, nel

per tenere in vita i servizi segreti, Bond tenterà invece di

corso della quale è stato svelato anche il titolo, che sarà

aggirare numerosi ostacoli e smascherare inganni, per

Spectre e verrà diretto da Sam Mendes. Per questo

svelare la terribile verità che si cela dietro Spectre. Il film

nuovo progetto cinematografico sono state scelte due

uscirà nelle sale cinematografiche ad Ottobre 2015, le

Bond Girl davvero eccezionali: Monica Bellucci, che

riprese invece sembra che inizieranno a Londra già nei

interpreterà la Bond Girl Lucia Sciarra e Léa Seydoux,

prossimi giorni. Tra Febbraio e Marzo inoltre il cast del

che invece sarà Madelaine Swann.

film si sposterà anche in Italia, a Roma, per poi passare

Questa volta però oltre a vestire i panni delle sensuali

alla Reggia di Caserta, dove verranno effettuate le

Bond Girl, le due attrici saranno anche le co-protagoniste

riprese. Nel cast, oltre a Ben Whishaw, Dave Bautista e

insieme al già noto Daniel Craig, che per la quarta volta

Naomie Harris, ci saranno anche delle new entry: il due

vestirà i panni dell'agente segreto più famoso e

volte Premio Oscar Christoph Waltz ed Andrew Scott,

seducente del grande schermo. Non si sa ancora nulla di

mentre Ralph Fiennes tornerà invece ad interpretare il

ufficiale invece sulla trama del film, che però si

ruolo di M. Non si sa ancora quale ruolo verrà però

preannuncia come uno dei più avventurosi della serie,

affidato a Waltz, l'unica cosa certa è che sarà un cattivo,

targata 007. Da alcune indiscrezioni però sembra che

di Andrew Scott si sa invece che il nome del suo

tutto parta da un messaggio criptico, che arriva dal

personaggio sarà quello di Denbigh.


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THE ROVER Il western apocalittico di David Michod di Ghita Stefania Montalto

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Dopo il successo del suo film d'esordio, dal titolo Animal Kingdom, David Michôd torna dietro la macchina da presa per dirigere The Rover, in questi giorni nelle sale cinematografiche italiane, un film la cui sceneggiatura si basa su una storia realizzata grazie alla collaborazione di Joel Edgerton, uno dei protagonisti del suo film precedente. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2014, The Rover è stato realizzato in sei settimane di riprese, tra Gennaio e Marzo del 2013, impiegando un budget complessivo di circa 12 milioni di dollari. Tra gli interpreti: Guy Pearce, Robert Pattinson e Scoot McNairy. The Rover è la storia di Eric, un ex contadino, che vive una vita da vagabondo, viaggiando solo, completamente svuotato, annoiato e pieno di rabbia. Non gli rimane ormai più nulla, eccetto la sua auto e la strada sulla quale viaggia e il film ce lo fa conoscere, sin dalle prime scene, proprio mentre è in viaggio, forse il suo ultimo viaggio. Fermatosi per una breve sosta in un ristorante cambogiano, sperduto nel nulla, dove ad attenderlo c'è solo il degrado e un’assordante musica pop, Eric si siede ad un tavolo, si versa da bere e proprio in quel momento una banda di piccoli criminali, fuggiti maldestramente da una rapina finita male, si schianta a velocià col proprio furgone fuori dal ristorante cambogiano. Riusciti a liberarsi dalle lamiere e a rubare l’auto di Eric i malviventi continuano così la loro fuga, ed è da quel momento in poi che ha inizio la vera storia del film. Eric infatti farà qualsiasi cosa pur di riappropriarsi nuovamente della sua inseparabile auto.

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The Rover potremmo quindi definirlo un film on the road, ambientato in un deserto, quello australiano, che sembra davvero uscir fuori da un altro mondo, un deserto in cui la strada però non porta mai da nessuna parte, perchè non ha alcuna meta stabilita, assomigliando più ad un cerchio, molto simile ad un circuito chiuso, percorso sempre allo stesso modo, senza una reale ed evidente razionalità, esattamente come accade con le vite di chi la percorre. E' un film che, se non stupisce particolarmente per l'originalità delle vicende narrate, mostra comunque un suo caratteristico stile, distinguendosi così da qualunque altro film di genere per il modo in cui è stato realizzato e girato. Il vagabondo a cui fa riferimento il titolo è lo straordinario Guy Pearce, che interpreta Eric, un uomo solitario e silenzioso, totalmente indifferente a tutto ciò che accade intorno a lui, almeno fino a quando non gli rubano l'auto, da quel momento in poi infatti sembra svegliarsi e diventare un altro uomo, spendendosi fino all'ultimo per dare la caccia ai malviventi che lo hanno derubato. Al suo fianco un insolito Robert Pattinson, che interpreta un ragazzo ferito e con problemi mentali, che Eric incontra lungo la strada,

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diventando così un improbabile compagno di viaggio.

stato d'ansia generalizzata, che ritroviamo in tutto il

Con questa sua interpretazione Pattinson esce

film. Lungo il cammino del protagonista ci sono solo

finalmente fuori dallo schema recitativo e dall'immagine

desolazione e violenza, chiunque osi soltanto pensare

di icona giovanile alla quale era rimasto legato ed

di mettersi in mezzo, impedendogli di ritrovare la sua

incastrato per molto tempo, interpretando bene un ruolo

auto, pagherà con la propria vita. Sono tutti in pericolo,

da adulto, che lo rende convincente.

tutti tranne uno, il fratello di uno dei tre banditi,

L'inizio di The Rover è visivamente folgorante, con la

interpretato da Robert Pattinson, abbandonato dalla

vista di uno sterminato deserto australiano ed un'afa

gang in mezzo alla strada perché ferito. Sarà proprio

polverosa, che viene interrotta da suggestive sonorità

Eric a salvarlo e a portarlo con sé durante il viaggio,

asiatiche. Il regista ci catapulta immediatamente nel

quel ragazzo infatti è l'unico modo che ha per trovare il

deserto australiano, che diventa subito lo scenario

covo della banda e raggiungere così il suo obiettivo,

perfetto di un western post-apocalittico, suggestivo ed

perchè Eric deve assolutamente ritrovare la sua auto...

iperviolento, riuscendo persino a rappresentare uno

e alla fine ne capirete il perché.


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Magic in the Moonlight di Laura Manaresi


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La nuova commedia di Woody Allen tra amore e magia di Laura Manaresi

perfetto, tra cui spiccano l’anziana ed eccentrica zia

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Woody Allen torna in sala in stato di grazia, con

Vanessa (Eileen Atkins), che ha cresciuto Stanley

un’incantevole commedia dalla sceneggiatura perfetta,

dall’infanzia e vive in una splendida tenuta in Provenza,

Magic in the Moonlight. Ambientata in quel magico

e il vecchio amico e collega illusionista Howard Burke

mondo degli illusionisti tanto caro al regista, dove realtà

(Simon McBurney), che rintraccia il protagonista in una

ed illusione si intrecciano smarrendo ogni confine, la

Berlino che apre una lunga serie di citazioni. La

vicenda si snoda tra ville e paesaggi della Costa

questione ovviamente non si rivelerà semplice, e tra

Azzurra, nei ruggenti Anni Venti. Colin Firth interpreta

dialoghi dal ritmo perfetto e colpi di scena il film scorre

Stanley Crawford, mago britannico di grande

rapidamente verso un finale brillante, anche se

successo che coltiva l’ossessione di smascherare falsi

prevedibile.

medium. Viene interpellato per verificare la sincerità di

Firth presta corpo e voce ad un irresistibile

Sophie Backer (Emma Stone), una giovane spiritista

misantropo, inguaribilmente malinconico e disilluso,

americana che ha sedotto un’intera famiglia di

cinico ed egocentrico ma in realtà autoironico e perfino

ricchissimi inglesi, ansiosi di comunicare con il patriarca

sentimentale, che si scontrerà con la grazia, il sorriso e

defunto. Intorno a loro ruota una riuscita compagnia di

la verve della giovane medium, una bravissima Emma

personaggi, interpretata da un cast assolutamente

Stone dai grandi occhi e dalle gambe sottili, destinata a


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“Allen intreccia Nietzsche con il buonsenso domestico” portare scompiglio nella vita di rigide certezze cameo di Ute Lemper, completano la cornice di del mago Crawford. Religione e scienza, fede e questa commedia sofisticata che si presta ad ragione, pienezza della vita e certezza della essere letta su più livelli, come tutti i migliori film morte sono i grandi temi sui quali Allen danza di Woody Allen: dietro le battute serrate ed il con ironica levità, intrecciando Nietzsche e ritmo degli eventi si scontrano le opposte buonsenso domestico, tra giochi di prestigio ed tentazioni dell’essere umano, credere oltre autocitazioni: il grande mistero dell’universo, l’incredibile per trovare conforto al dolore, o con le sue immense galassie, non fa più tanta negare ogni illusione nel timore della disillusione. paura se il cuore si apre così come il tetto del

Allen suggerisce la sua terza via, un occhio

planetario dal quale Sophie e Stanley disincantato e leggero, ma pronto a farsi contemplano la notte infinita dopo essersi rovesciare dalla forza dell’intelligenza e del rifugiati da un temporale improvviso (e qui non sentimento. Il prolifico Woody questa volta ci ha si può non ricordare la scena del planetario nel regalato una commedia sofisticata, romantica, film Manhattan).

godibilissima e recitata con grazia, che si fa

Le ambientazioni ricercate, i bellissimi perdonare gli snodi a volte prevedibili con costumi, con gli abiti di seta leggera ed i l’ironia ed il ritmo di dialoghi di grande scuola. cappellini a cloche, la preziosa colonna sonora Assolutamente da vedere, in sala dal 4 che spazia da Stravinsky a Cole Porter, con un dicembre.

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IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

Il nuovo film del trio comico al cinema dall’11 Dicembre di Letizia Rogolino

“Alla base del nostro lavoro c’è fondamentalmente la

imbarazzanti, con il sogno di aprire un giorno una

nostra grande amicizia” dichiarano Aldo, Giovanni e

bancarella vera e propria per dare avvio alla sua attività

Giacomo, il trio comico italiano che l’11 Dicembre porta

nell’abbigliamento. Giacomo Porettiinvece è un ricco e

al cinema il nuovo film Il Ricco, il Povero e il

insensibile broker di successo, con una villa enorme, una

Maggiordomo, distribuito da Medusa. Sono passati

moglie che sperpera il suo denaro in piaceri e interventi di

quattro anni dal loro ultimo film, ma la comicità e la

chirurgia estetica, e un figlio costretto al golf ma con la

semplicità di Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo

passione per il calcio. Giovanni è il maggiordomo di

Poretti torna sul grande schermo con una storia curiosa

Giacomo, con un particolare interesse per le arti marziali

e frizzante, che diverte un pubblico di varie generazioni.

e la cultura giapponese, innamorato della collegaDolores,

“Un film per tutte le stagioni” come lo definisce

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che sogna di sposare.

l’attrice Giuliana Lojodice che interpreta nel film la

Quando un affare di Giacomo va male, le vite di

madre di Aldo, la Signora Calcedonia, una donna forte e

questi tre uomini si incrociano bruscamente e,

umile, che accetta il figlio così com’è nonostante la sua

ritrovandosi tutti nella stessa barca, cercano una

incapacità di trovarsi un lavoro stabile e una donna. Aldo

soluzione e un modo per ritrovare un equilibrio. “In

infatti, in questa occasione, è un venditore ambulante

questo film c’è anche un fattore politico molto

che va avanti ogni giorno tra imprevisti e situazioni

interessante: i poveri devono assistere i ricchi! E io penso


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che la ricerca della qualità deve esserci anche nel commerciale e nel comico” aggiunge la Lojodice in conferenza stampa. Questo nuovo film, diretto da Morgan Bertacca, che lavora con Aldo, Giovanni e Giacomo da quasi venti anni, mantiene infatti l’impronta artistico ludica che ha sempre contraddistinto i film e gli spettacoli teatrali dei tre comici, ma la sceneggiatura lascia più spazio alle riflessioni e ai momenti personali, togliendo un po’ di respiro al puro divertimento a cui eravamo abituati fino ad oggi. Non mancano le scene esilaranti che strappano sincere risate, ma sono in parte frenate e racchiuse all’interno di dialoghi articolati, che toccano temi come la crisi e la precarietà, non solo della vita ma anche delle relazioni, tra marito e moglie, tra padre e figlio, e tra amici. I personaggi sono irresistibili e ben scritti, ognuno con i suoi punti deboli e punti di forza, e con un sogno nel cassetto. Dapprima incredibilmente diversi, nel corso del film, cominciano a diventare complementari e a darsi una mano l’uno con l’altro, contro un mondo spietato e insensibile. I battibecchi tra i tre, tuttavia, animano le scene come sempre, regalando momenti divertenti e di puro intrattenimento, senza mai scadere nella comicità volgare o demenziale. Un pregio che pochi artisti della risata in Italia riescono a mantenere dopo molti anni di successo. Se non andate al cinema siete della tribù dei Vacaputanga, come cantava Walter Valdi nella canzone che fa parte della colonna sonora del film dal sapore vintage.

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KEANU REEVES IN

JOHN WICK


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Keanu Reeves torna in azione nei panni di uno spietato killer in cerca di vendetta di Carlo Andriani

Il 22 gennaio torna in tutti i cinema italiani

Dopo Man of Tai Chi e 47 Ronin Keanu

Keanu Reeves nell’adrenalinico action movie Reeves torna con John Wick al genere che l’ha John Wick. Diretto da Chad Stahelski e David lanciato, l’action thriller. E lo fa con grande stile. Leitch e interpretato da Willem Dafoe, Alfie Infatti John Wick è un brillante film di azione come Allen e Michael Nyqvist, John Wick racconta la i vecchi cult di Sylvester Stallone e Arnold storia di un uomo che dopo la tragica scomparsa Schwarzenegger in cui il protagonista, irato per della moglie, riceve dalla donna un ultimo regalo, qualche motivo, si vendica uccidendo tutti nel un tenero cucciolo di beagle. Ma un giorno durante un giro in città la sua

peggiore dei modi. E quando diciamo tutti intendiamo veramente

Boss Mustang del 1969 attira l’attenzione del tutti, perché come nello spettacolare The criminale Ioses Tirasof (Alfie Allen), che irrompe Equalizer di Fuqua anche John Wick vede il con la sua banda in casa, gli ruba l’auto e gli protagonista capace di sterminare centinaia di uccide il cucciolo. La banda non sa però di aver avversari contemporaneamente come neanche il risvegliato uno dei più crudeli assassini che la Neo di Matrix riusciva a fare. Esagerazione che malavita abbia mai conosciuto. E la vendetta sarà trova in un attore del calibro di Reeves e nella terribilmente violenta e toccherà chiunque si regia da videoclip di Stahelski e Leitch, al loro imbatterà in John Wick.

esordio dopo un passato da stuntman in successi come Matrix Revolutions, 300, Hunger Games e

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tanti altri, il mix perfetto per regalare uno dei migliori film di azione dell’anno. Ma se John Wick sarà l’ultimo film dell’anno di Keanu Reeves il 2015 porterà tante altre sorprese per i fan dell’attore di Speed tra cui il thriller drammatico con Reene Zellweger The Whole Truth, il nuovo horror diretto da Eli Roth Knock Knock ed il drammatico Daughter of God con Mira Sorvino.


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STORIE PAZZESCHE Perdere il controllo nella commedia nera prodotta da Pedro Almodovar di Ghita Stefania Montalto

E' uscito nelle sale cinematografiche Storie pazzesche (Relatos salvajes), il thriller, che alcuni hanno anche definito una "commedia nera", diretta dal regista argentino Damian Szifron e prodotta dal grande Pedro Almodóvar. Szifron è un noto autore e regista sia televisivo che cinematografico. Nel 1998 dirige il suo primo film, mentre nel 2002 esordisce come autore televisivo con la serie Los Simuladores. Nel 2003 scrive e dirige il thriller intitolato El fondo del mare, nel 2005 invece Tiempo de valientes, che riceve importanti consensi di pubblico e critica, vincendo addirittura numerosi premi. Nel 2006 scrive diversi episodi della serie tv Hermanos & Detectives, occupandosi anche della regia, mentre nel 2014 partecipa, in concorso, al Festival di Cannes proprio con Storie pazzesche, un film a episodi, caratterizzati ognuno da particolari sfumature, che vanno dal grottesco all'esagerazione, sfiorando i limiti del paradosso, per poi svelare e mettere a nudo tutto ciò che di negativo esiste nel genere umano: meschinità, sopraffazioni, menzogne e violenze di ogni tipo, generate dalla società in cui viviamo.

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Damian Szifron racconta in questa pellicola una che determinano i comportamenti e gli atteggiamenti verità nascosta e mai trattata prima, mostrandoci una umani e tutti i meccanismi inconsci ed inconsapevoli serie di dinamiche umane, che senza alcun dubbio ben che li generano. conosciamo. Siamo continuamente sottoposti a

Una storia complessa quella narrata da Szifron,

pressioni quotidiane, trovandoci spesso nelle situazioni che passa da una storia all'altra con molta naturalezza, più improbabili, ma cosa accadrebbe davvero se

dando al pubblico la possibilità di immedesimarsi

ognuno di noi decidesse all'improvviso di perdere lentamente in situazioni familiari spesso conosciute ma totalmente il controllo di sè? E' questo quello che

forse mai vissute fino in fondo, nelle quali il libero sfogo

Szifron intende fare con questo film e con i personaggi non viene mai utilizzato veramente fino alla fine, se non che ne fanno parte: far perdere loro il controllo della nella nostra immaginazione. situazione e di se stessi, per mostrarceli nei momenti

Il regista invece osa, va avanti, si spinge oltre nelle

più assurdi e con il loro vero volto. Storie pazzesche è

situazioni narrate, rendendo reale quel libero sfogo,

un film al quale il regista ha lavorato molto, impiegando messo terribilmente e tragicamente in atto dai suoi addirittuta anni prima di realizzarlo, anni che ha personaggi. Storie pazzesche si apre con un prologo dedicato alla lettura di capolavori della nostra

definito "scoppiettante ed esplosivo", per poi dar vita

letteratura, guardando film e serie tv ed osservando ad una serie di episodi accomunati tra loro da soprattutto i comportamenti umani in determinate

tematiche simili: sopraffazioni e voglia di riscatto,

situazioni, ovviamente senza mai esserne coscienti.

arroganza, violenza reciproca e ribellione nei confronti

Ciò che ne viene fuori è sicuramente una

di un sistema socio-economico ormai corrotto, fatto di

commedia grottesca, amara e surreale, caratterizzata egoismi e avidità, menzogne e ricatti. Ne vengono fuori da uno humor macabro, che in alcuni momenti sembra

delle storie davvero grottesche e a volte anche assurde

anche far ridere, ma è senza dubbio una risata che che, se pur dettate dalla fantasia, centrano l'obiettivo, lascia dell'amaro in bocca, se ci si sofferma per un mettendo in luce situazioni facilmente riconoscibili nel momento a riflettere sulle tante dinamiche nascoste, quotidiano. Qualcuno però ha definito Storie pazzesche

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"un film ambizioso", che metterebbe in evidenza più le capacità registiche e l'inventiva di Szifron piuttosto che attirare l'attenzione del pubblico e farlo interagire con le tematiche proposte dal film. Relatos salvajes porta inoltre la

“Un film ambizioso, scoppiettante ed esplosivo”

firma di Pedro Almodòvar per quanto riguarda la produzione e sembra proprio che l'influenza stilistica del grande Almodòvar sia molto evidente nel film. Da sempre il regista spagnolo più celebre e stimato al mondo ha mostrato una grande predilezione per l'universo femminile, che ha sempre messo al centro di molti suoi film, tra i quali: Carne Tremula, del 1997, Tutto su mia

volte al centro dei suoi film, basti pensare a capolavori madre, del 1999, Parla con lei, del 2002, che è uscito come Tacchi a spillo, del 1991 e a Matador, del 1986, con anche in America, vincendo l'Oscar come miglior un Antonio Banderas ancora agli esordi. Il suo unico sceneggiatura orginale e Volver, del 2006, con il quale ha dispiacere, in una carriera costellata da numerose vinto a Cannes il premio per la migliore sceneggiatura e soddisfazioni e riconoscimenti, è stato sempre quello di quello per il cast tutto al femminile. Come lui stesso ha non aver mai vinto, almeno fino ad ora, il Festival di dichiarato durante un'intervista: "Per me l'origine della Cannes, al quale ha partecipato solo in veste di Presidente finzione, del teatro, dello spettacolo è vedere più di due di Giuria o per presentare i suoi nuovi film. donne che stanno parlando. Questo è per me lo spettacolo." Ma anche l'universo maschile è stato più

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SCEMO &

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PIU’ SCEMO 2

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LASTRANACOPPIA

Il sequel tra follia e divertimento con Jim Carrey e Jeff Daniels di Carlo Andriani

Il 3 dicembre uscirà nei cinema italiani I due tra mille peripezie attraverseranno il distribuito da 01 Distribution uno dei sequel più mondo e finiranno ad un summit in cui attesi degli ultimi venti anni: Scemo & più partecipano alcune delle persone più intelligenti Scemo 2. Diretto da Peter e Bobby Farrelly e del mondo. Almeno fino a quando non arrivano interpretato da Jim Carrey, Jeff Daniels, Rob loro…Venti anni esatti dopo l’uscita del primo Riggle, Laurie Holden, Rachel Melvin e film, record al box office mondiale con oltre 247 Kathleen Turner Scemo & più Scemo 2 parte milioni di dollari incassati, tornano i scemi più esattamente venti anni dopo la fine del primo scemi della storia cinematografica. film: quando Harry (Jeff Daniels), che ha E ancora si ride, e molto. Non era facile dirigere bisogno di un trapianto di rene, scopre di avere e interpretare un sequel come Scemo e più una figlia di cui ignorava l’esistenza, scuote Scemo 2, soprattutto visto il successo e Lloyd (Jim Carrey) dallo stato di apatia totale in l’iconicità raggiunti dal primo indimenticabile cui è precipitato e si mette in viaggio insieme a capitolo. Eppure i Farrelly, da sempre altalenanti lui per riuscire a ritrovare la ragazza.

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tra capolavori di genere (Scemo e più


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Scemo, Tutti pazzi per Mary, Amore a prima svista) e colpi nostalgico fatto, più che per incassare, per regalare ai tanti mancati (Osmosis Jones, Fratelli per la pelle, L’amore in fan della pellicola originale, oramai grandicelli, un’ora e gioco e I tre marmittoni) sono riusciti, riunendo gran parte mezza di puro divertimento in compagnia dei più scemi di del cast originale capitanato dagli insostituibili Daniels e tutti i tempi. E alla fine durante la visione si stacca il Carrey, a costruire un ottimo sequel caratterizzato da cervello e si ride. E il cinema comico o demenziale serve alcune gag all’altezza dell’originale.

proprio a questo. Quindi ben venga Scemo e più Scemo

Tornano i sogni ad occhi aperti e le pomiciate nel vuoto di 2. E se mai ci sarà occasione tra venti anni anche Scemo e Lloyd, il povero ragazzo cieco amante dei pappagallini e più Scemo 3 (a tal proposito restate dopo i titoli di coda e perfino il pullman a forma di cane. E ovviamente tornano non ve ne pentirete). Perché di pellicole che fanno ridere Harry e Lloyd, due personaggi che hanno consacrato c’è e ci sarà sempre bisogno. Carrey e Daniels re del genere slapstick della commedia. I tempi ovviamente sono cambiati e il senso stesso del film oggi appare un tantino superato. Ma probabilmente è proprio questo il fascino di Scemo & più Scemo 2, un film

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HUNGRYHEARTS

Il commovente ed intenso film di Saverio Costanzo di Letizia Rogolino

Anche se il titolo a qualcuno potrebbe creatura speciale e lo cresce secondo ricordare un film muto del 1922 di E. Mason un’ossessione di purezza e una dieta vegana Hopper, Hungry Hearts, presentato alla Mostra eccessiva che blocca lo sviluppo del bambino, Internazionale del Cinema di Venezia, è il nuovo accendendo un’intensa preoccupazione in film di Saverio Costanzo con Adam Driver ed Jude che non sa cosa fare. Tratto dal romanzo Alba Rohrwacher protagonisti di una storia di Il Bambino Indaco di Marco Franzoso, Hungry amore e genitorialità in una New York ruvida e Hearts ha commosso ed emozionato il periferica. Mina è una ragazza italiana che vive pubblico e la critica del Festival del Cinema di e lavora a New York e, un giorno come tanti un Venezia, per l’interpretazione della coppia simpatico imprevisto le fa incontrare Jude, un protagonista in perfetta sintonia sullo schermo, giovane ingegnere rimasto intrappolato con lei e per la storia coinvolgente narrata con nel bagno di un ristorante cinese. Da quel momento nasce un amore sincero

semplicità e una poetica sospesa. “Mi ha attratto la drammaturgia e la

e tenero che li porta ad avere un bambino fuori morbosità della storia. Un anno dopo aver letto programma.Mina si convince che si tratti di una il libro mi sono messo a scrivere ed è venuto

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fuori questo film. Essendo padre è stato con cui io stesso ho avuto un rapporto in catartico dirigerlo. Parla della difficoltà di passato. Il personaggio di Adam è un padre che diventare genitori e lo fa senza esprimere collabora, ormai non ci sono più ruoli separati giudizi” ha dichiarato Costanzo in conferenza nelle famiglie dove l’uomo lavora e la donna stampa. Al centro la difficoltà di diventare resta a casa. Gli uomini partecipano attivamente genitori per la prima volta, quando la vita viene alla vita familiare. Lavorare con Adam è stato scossa dalla responsabilità e dalla confusione fantastico. Lo avevo visto in Girls e volevo di dover fare la cosa giusta per qualcuno che proprio lui. Ha una recitazione molto autentica dipende esclusivamente da te. Il film procede ed è stata una grande fortuna averlo per le con un ritmo che ipnotizza ed emoziona, tra le quattro settimane di riprese” ha detto il regista. immagini che si susseguono in colori ed

“Il mio personaggio si trova a confrontarsi

inquadrature deformate che respirano un con la nascita del primo figlio. E nonostante cinema del passato e nello stesso tempo agisca con le migliori intenzioni, perché è spinta portano originalità. La New York che protegge dall’amore, arriva a sbagliare. E’ interessante la piccola storia di Jude e Mina, li accoglie che agendo nel bene arrivi a fare male” ha all’inizio con caldi tramonti e una dolce ironia di spiegato Alba Rohrwacher, aggiungendo due situazioni, per poi diventare fredda sotto la neve parole sulla sua collaborazione con Driver che che gela l’ambiente e il loro rapporto, che si prossimamente vedremo nell’attesissimo Star trasforma sotto l’ombra della follia di Mina e la Wars: Il Risveglio della Forza: “Con Adam il frustrazione di Jude che non riesce a capire lavoro è stato facile, abbiamo fatto due letture e cosa fare per aiutare suo figlio. “Ho ambientato ci siamo buttati in questa avventura, breve ma il film a New York per rendere il senso di intensa. Difficile ovviamente, ma tutte le isolamento di Mina. New York è una città difficoltà le superavamo e ci rendevano più forti. complicata, una città che non si dimentica e Inoltre con Adam c’è stata subito una grande

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sintonia che nonostante le poche prove ci ha malattia e dalla consapevolezza di non permesso di lavorare bene e sperimentare”. potercela fare senza un aiuto. Hungry Hearts è un film autentico, fortemente

Un film che ti scalda il cuore, unendo

legato al mondo reale, ma contaminato da una un’anima romantica ad uno stile di ripresa e poesia e una malinconia che lo rendono una suspance noir e thriller, che conquistano e speciale. E’ difficile per lo spettatore dubitare raggiungono l’equilibrio artistico perfetto. del rapporto tra Mina e Jude, anche quando le cose prendono una piega sbagliata, perché il regista lo accompagna, mostrando la progressione di un sentimento intaccato dalla

“Con Adam c’è stata subito una grande sintonia che, nonostante le poche prove, ci ha permesso di lavorare bene e sperimentare” Alba Rohrwacher

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SERIE TV

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SCREAMLASERIE

La serie tv ispirata al cult horror di Wes Craven di Carlo Andriani

Dopo il discreto ma non esaltante successo di terribile serial killer chiamato Ghostface. Ovviamente i fan Scream 4 Wes Craven e Kevin Williamson decisero di della quadrilogia di Wes Craven conoscono bene non sviluppare più la nuova trilogia originariamente l’iconico aspetto di Ghostface col suo mantello scuro e la programmata, chiudendo così per sempre una delle sua maschera ispirata al celebre Urlo di Munch. Eppure saghe più iconiche del cinema horror.

Mina Lefvre, vice presidente di Mtv, ha dichiarato che la

Ma i fan di Ghostface possono tirare un sospiro di maschera avrà delle caratteristiche completamente sollievo, perché il celebre assassino armato di cellulare e diverse da quelle a cui siamo stati abituati dal 1996 ad coltello tornerà a mietere vittime in tv nella nuova serie oggi: “É una versione più dark ed evoluta della maschera Mtv Scream. Interpretata da Willa Fitzgerald, Bex – ha sostenuto la Lefevre – ci siamo chiesti, come ha Taylor-Klaus, John Karna, Connor Weil, Carlson fatto quella maschera a diventare LA maschera? Se la Young e Amadeus Serafini, Scream racconterà una

maschera di Scream era una versione più plastica, questa

storia diversa da quella di Sidney Prescott (Neve

avrà un look più organico e francamente più dark”.

Campbell) concentrando l’attenzione su un gruppo di studenti che si troveranno loro malgrado ad affrontare le tragiche conseguenze di un video virale firmato da un

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TEEN WOLF LA QUARTA STAGIONE SU FOX di Carlo Andriani

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NEWSCINEMA 10 dicembre 2014 Il 25 novembre è iniziata su Fox la quarta attesissima Avventure caratterizzate da emozioni, divertimento ed stagione di Teen Wolf.

anche un pizzico di terrore. Perché come abbiamo visto

Ambientata due mesi dopo il tragico finale della terza nella inquietante e dark terza stagione, con Teen Wolf ci si stagione questa nuova serie vede Scott (Tyler diverte ma ci si spaventa anche. E sono stati proprio il Posey), Stiles (Dylan O’Brien) e Lydia (Holland Roden) terrore e l’ironia ad aver portato un semplice prodotto partire per il Messico per salvare Derek (Tyler Hoechlin), commerciale di Mtv ad essere una delle serie tv più amate vittima di un incantesimo che lo ha trasformato in un dal pubblico mondiale. Una impostazione a dir poco adolescente. Nel frattempo Kate (Jill Wagner) è tornata vincente decisa da quel genio di Russell Mulcahy, dalla morte ed un misterioso benefattore ha messo una produttore e regista di serie tv come Queer as Folk e Skin taglia su tutte le creature mostruose di Beacon Hills. Ma e di film come Highlander e Resident Evil: Extinction. E non è tutto. A complicare la vita del povero licantropo ovviamente la qualità è stata premiata. Infatti la quarta protagonista della serie arriverà anche un nuovo stagione, trasmessa negli Stati Uniti dal 23 giugno all’8 personaggio, Liam Dunbar (Dylan Sprayberry), studente settembre 2014, ha ottenuto un tale share da portare Mtv del primo anno di liceo alle prese con le difficoltà a confermare lo show per una quinta stagione di ben venti dell’essere un lupo mannaro. La quarta stagione di Teen episodi. Non resta quindi che addentrarci per l’ennesima Wolf, composta da dodici episodi, continua le avventure volta nella mitica Beacon Hills e vedere che destino dei licantropi più amati della televisione mondiale. toccherà i mitici Scott, Stiles, Derek e Lydia.

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GLEESTAGIONE 6

Tante anticipazioni sulla sesta e ultima stagione della serie tv di Carlo Andriani

la crudele Sue Sylvester (Jane Lynch), che farà Ryan Murphy e la Fox hanno finalmente di tutto per distruggere una volta e per tutte il rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sulla tanto odiato Glee Club. sesta ed ultima stagione di Glee che vedrà la

La sesta stagione di Glee, composta da

giovane e talentuosa Rachel Berry (Lea tredici episodi, chiuderà una volta e per tutte Michele) accantonare momentaneamente la l’incredibile avventura dei ragazzi del McKinley, sua carriera di attrice a Broadway per tornare iniziata ormai ben sei anni fa: “Rivisiteremo al McKinley e riavviare così il Glee Club. Ad alcuni personaggi principali dello show aiutarla nella missione ci saranno ovviamente i afferma Ryan Murphy - ci soffermeremo su di suoi amici di sempre: Kurt (Chris Colfer), Sam loro, sarà una bella esperienza e questa sarà (Chord Overstreet), Blaine (Darren Criss), il Sig. davvero l’ultima stagione”. Purtroppo la visione Schuester (Matthew Morrison), Artie (Kevin originale che vedeva Finn e Rachel coronare il McHale), Mercedes (Amber Riley) e Shannon loro sogno d’amore non potrà essere realizzata Beiste (Dot-Marie Jones). Mentre il villain della in seguito alla scomparsa dell’attore Cory stagione tornerà ad essere quello di un tempo, Monteith nel luglio 2013: “I due amanti

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“Rivisiteremo alcuni personaggi principali dello show, sarà una bella esperienza e questa sarà davvero l’ultima stagione” Ryan Murphy

sfortunati avrebbero avuto un lieto fine ed entrambi avrebbero raggiunto i loro obiettivi - continua Murphy - il fatto che questo non possa realizzarsi rappresenta un grande dolore in tutti i nostri cuori”. Ma oltre ad un pizzico di malinconia ed al quasi certo tributo a Cory la sesta stagione dello show vedrà anche probabilmente coronare il sogno d’amore di due delle coppie più amate della tv mondiale: Brittany e Santana e ovviamente Kurt e Blaine. Il tutto tra cover di alcuni dei brani più amati dell’anno, tra cui la Let It Go di Frozen (Premio Oscar 2014 come miglior canzone originale), di cui la Michele ha già confermato la sua interpretazione nel corso dello show. Uno show che si preannuncia divertente ed emozionante, ma anche un pizzico malinconico, perché ci porterà per l’ultima volta a ballare e divertirci con gli incredibili Losers del Glee Club. La sesta stagione di Glee debutterà a Gennaio 2015.

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HOMEVIDEO I titoli più attesi di Dicembre 2014 in dvd e blu-ray a cura di Ghita Stefania Montalto

SYNECDOCHE, NEW YORK Caden Cotard, regista teatrale, sta per montare un nuovo spettacolo ma si sente frustrato. La moglie Adele lo lascia per proseguire la carriera di pittrice a Berlino, portando con sé la figlioletta Olive. Madeleine, la sua analista, è più attenta alle sorti del suo nuovo libro che a quelle del suo paziente. La sua relazione con la bella Hazel è durata poco. Per di più è afflitto da una misteriosa malattia. Ossessionato dal timore di una morte imminente decide di riunire un gruppo di attori, che dovranno mettere in scena la sua vita in un enorme spazio al coperto, che riproduce i luoghi da lui frequentati.

INTO THE STORM Gary è un vedovo che vive con i figli adolescenti Donnie e Trey a Silverton, cittadina dell'Oklahoma. Allison è una meteorologa, che insegue i tornado e fa da supporto scientifico a Pete, storm chaser e cineasta, che sogna di filmare il twister perfetto. Donk è invece un amante del rischio, il cui obiettivo è quello di ottenere il record di visualizzazioni delle sue i m p r e s e f o l l i s u Yo u t u b e , r i p r e s e dall'altrettanto svalvolato amico Reevis. Questi ed altri personaggi dovranno confrontarsi con il vortice più grande della storia, che andrà a colpire proprio Silverton e dintorni.

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HERCULES - IL GUERRIERO Dwayne Johnson, dopo aver interpretato ruoli divertenti in commedie per famiglie, che sdrammatizzavano la sua possente stazza, impersona ora l'uomo più forte della mitologia greca. La storia è ambientata anni dopo il completamento delle dodici fatiche, quando Ercole decide di voltare le spalle agli dei. Adesso ha sei amici mercenari ed è stato assunto dal Re dei Traci per allenare i suoi uomini e trasformarli in una brutale macchina da guerra. In questa storia, dai toni cupi, Ercole è un'anima tormentata, che cerca la propria redenzione.

CATTIVI VICINI Mac Radner si è sposato con Kelly e ora sono genitori anche se, soprattutto per lui, la maturità è ancora una conquista da raggiungere, nonostante la considerazione di cui gode nel suo ambiente. Nel momento in cui la famigliola decide di andare a vivere in un quartiere residenziale, sembra essersi avvicinata alla più tradizionale delle vite borghesi. Quando però una confraternita di giovani, privi di qualsiasi inibizione, gli si va a installare a pochi passi di distanza le cose cambiano.

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APES REVOLUTION IL PIANETA DELLE SCIMMIE Sono passati dieci anni da quando alcune scimmie, rese più evolute da un virus confezionato dagli uomini, sono evase ed hanno combattuto gli esseri umani sul ponte di San Francisco. In questo periodo la razza umana è stata quasi annichilita da quello stesso virus, che si è rivelato per loro davvero letale, ed è rimasta in vita solo una piccola percentuale di persone, naturalmente immuni. Dall'altra parte le scimmie, sempre capitanate da Cesare, si sono ritirate nella foresta, hanno creato una loro città, vivono in pace, cacciano e procreano nella convinzione che ormai gli uomini non esistano più. L'incontro tra le due razze porterà ad una spaccatura tra chi vuole la guerra e chi invece pensa si possa vivere in pace.

MAPS TO THE STARS Benjamin è un bambino prodigio, star di una serie di film comici per tutta la famiglia, che si atteggia ad adulto e possiede tutte le nevrosi e l'arroganza del navigato performer. La sua famiglia è formata da un padre psicologo, dai metodi poco ortodossi, e da una madre che ne asseconda le manie. Contemporaneamente una delle clienti del padre è un'attrice di poca fortuna, figlia a sua volta di una nota stella del cinema, che forse potrà interpretare il ruolo di sua madre. Dietro richiesta di Carrie Fisher, nella sua vita arriva una ragazza con il volto sfregiato da un'ustione, innamorata di un autista, che sogna di fare l'attore. La ragazza vorrebbe lavorare come assistente, ma da quando si presenta a lavoro comincia ad avere strane visioni.

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LE ORIGINI DEL MALE Università di Oxford, 1974. Il professor Joseph Coupland inizia un esperimento molto particolare. Lo aiutano due suoi studenti, oltre al giovane Brian, che, patito di riprese cinematografiche, è incaricato di filmare tutto. Oggetto dell'esperimento è Jane, una ragazza con manie suicide cui è stata diagnosticata la schizofrenia, ma che crede di essere posseduta da una presenza che chiama Evey. Coupland, che non crede al soprannaturale, mira a far sì che l'energia telecinetica prodotta da Jane si manifesti così da riuscire a rimuoverla, guarendo la ragazza. Coupland ci aveva provato anni prima con un bambino, ma la mamma gli aveva impedito di proseguire l'esperimento. Il professore mostra agli studenti i filmati realizzati nel corso di quell'esperimento, evidenziando come il bambino attribuisse i suoi episodi telecinetici a un fantomatico signor Gregor. L'Università taglia però i fondi a Coupland per la scarsa ortodossia del suo esperimento. Il professore decide però di continuare ugualmente e gli studenti sono con lui, ma le cose si complicano, perché tra Brian e Jane si sviluppa una particolare relazione.

I MERCENARI 3 Barney, Christmas e il resto della squadra si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks, che anni fa aveva co-fondato i Mercenari con Barney. Stonebanks in seguito è diventato uno spietato commerciante d'armi. Stonebanks, che ha eluso la morte una volta, ora ha intenzione di mettere fine ai Mercenari, ma Barney ha altri piani. Decide infatti che deve combattere il vecchio sangue con del nuovo sangue e portare una nuova era di Mercenari tra i membri della squadra, reclutando individui più giovani, più veloci e più tecnologici. L'ultima missione diventa così uno scontro tra lo stile classico della vecchia scuola e la perizia tecnologica dei nuovi arrivati, in quella che rappresenta la battaglia più personale dei Mercenari.

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BIG WEDDING Alejandro è innamorato di Missy e sta per sposarla. Figlio adottivo di Don ed Ellie Griffin, separati da vent'anni, non sa come dire alla madre biologica e profondamente cattolica che suo padre convive con un'altra donna e sua madre è un'ebrea-buddista, che pratica il sesso tantrico e vanta un orgasmo di nove minuti. Ma i suoi problemi non finiscono qui e nemmeno la sua famiglia, che è formata da un fratello medico di trent'anni, deciso finalmente a perdere la verginità, e da una sorella sull'orlo di una crisi matrimoniale. Missy, da parte sua, non è messa meglio, il padre infatti ha problemi col fisco e la madre col proprio corpo, che "restaura" a suon di dollari. Nonostante tutto, nonostante tutti e nonostante un prete dogmatico col vizio della bottiglia, Alejandro e Missy arriveranno al giorno delle nozze, che coi fiori d'arancio riserva sorprese, rivelazioni, chiarimenti e scioglimenti felici.

LE MERAVIGLIE Gelsomina è un'adolescente introversa, che vive nella campagna umbra con i genitori e le sorelline. Primogenita tutelare e solerte nelle faccende familiari, Gelsomina è inquieta e vorrebbe andare via, scoprire il mondo, che comincia dopo il suo casale. A trattenerla è un padre esclusivo e operaio, alla maniera delle sue api, che guarda a lei ancora come ad una bambina. La loro routine, scandita dalle stagioni e dall'impollinazione delle api mellifere, viene interrotta dalla presenza di una troupe televisiva e dall'arrivo di Martin, un ragazzino con precedenti penali, che deve seguire un programma di reinserimento.

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