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NEWSCINEMA 19 aprile 2015
NewsCinema.it
Testata Giornalistica di Cinema e Serie Tv Mensile Aprile 2015 ANNO II - N. 4 Registrazione Tribunale di Roma n.203/11 del 17 Giugno 2011 redazione@newscinema.it www.newscinema.it
Direttore Responsabile Giuseppe Rogolino
Capo Redattore/Capo Servizio Letizia Rogolino
Redattore/Responsabile Serie Tv Carlo Andriani
Hanno collaborato a questo numero: Carlo Andriani Letizia Rogolino Alexia Altieri Laura Manaresi Francesca Coppola Eros Bosi Flavia Niscola Danilo Belmonte Claudio Valeriani
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AVENGERS
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age of ultron 5
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I supereoi Marvel alle prese con l’intelligenza artificiale di L.R.
A soli tre anni dal primo film, i supereroi eliminare gli Avengers per rigenerare il Marvel si riuniscono in Avengers: Age Of mondo e renderlo migliore. La squadra Ultron, nelle sale italiane dal 22 Aprile deve riunirsi per sconfiggere James 2015. Scritto e diretto da Joss Whedon e Spader nei panni di Ultron, deciso ad prodotto da Kevin Feige, anche il nuovo annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno film è basato sulla popolare serie a fumetti Marvel pubblicata per la prima volta nel anche due misteriosi nuovi arrivati, Wanda 1963. Tony Stark cerca di avviare un Maximoff, interpretata da Elizabeth programma che possa mantenere pace nel Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da mondo, ma le cose degenerano e i Aaron Taylor-Johnson, incontrando Vendicatori devono scendere in campo per anche un vecchio amico in vesti nuove, salvare il destino del pianeta. Iron Man, quando Paul Bettany diventerà Visione. La Captain America, Thor, l’Incredibile nuova avventura degli Avengers si Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco si preannuncia sicuramente ricca di effetti trovano di fronte ad Ultron, una creatura speciali coinvolgenti e di scene di azione dotata di intelligenza artificiale che vuole ricche di adrenalina sulla scia del primo
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Una nuova avventura corale dei supereroi Marvel, con interessanti ed irresistibili nuovi personaggi
film. Ma la componente originale che rende queste Avengers: Age Of Ultron tornano Robert Downey Jr. avventure corali dei supereroi divertenti e piacevoli come Iron Man, Chris Hemsworth come Thor, da seguire, è l’umorismo utilizzato dagli Scarlett Johansson come la Vedova Nera, Jeremy sceneggiatori per dare vita ai dialoghi esilaranti e Renner nei panni di Occhio di Falco, Mark Ruffalo moderni dei vari personaggi. In questa nuova come Hulk e Chris Evans in quelli di Captain avventura c’è spazio anche per delle new entry, in America. Al loro fianco Samuel L. Jackson come particolare Elizabeth Olsen nei panni di Wanda Nick Fury e Don Cheadle come War Machine. Maximoff/Scarlet con poteri ipnotici e telepatici, e Questa seconda avventura dei supereroi Marvel Aaron Taylor - Johnson come Pietro Maximoff/ tuttavia, sarà seguita da un terzo film, Avengers: Quicksilver, estremamente veloce. Questi due fratelli Infinity War, che come altre famose trilogie, verrà frutto di un esperimento tedesco, sono carismatici diviso in due parti attese al cinema tra Maggio 2018 ed interessanti, anche per il loro confuso equilibrio e Maggio 2019. Christopher Markus e Stephen tra bene e male. Inoltre un fascino particolare McFeely cureranno lo script di questo prossimo riguarda il personaggio di Paul Bettany, Visione, progetto, dopo aver già lasciato la loro impronta sui una forma di vita artificiale, “gentile ed irresistibile, le primi due film di Captain America. Alla regia cui intenzioni risultano difficili da decifrare” come penseranno invece i fratelli Anthony e Joe Russo. afferma il regista Joss Whedon. Nel cast di
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ULTRON il figlio cattivo di iron man 8
CHI È IL NUOVO VILLAIN? Il 22 Aprile 2015 arriva nelle sale l’atteso Avengers: Age of Ultron diretto da Josh Whedon. Questa volta i supereroi dovranno vedersela con l’antagonista robotico di James Spader. “Spesso quando Ultron comincia a parlare, è bellissimo“ ha detto Chris Evans. “E’ davvero intelligente. Fà le cose che vuole fare perché è disgustato da tutto. Probabilmente ci si potrebbe sedere con Ultron e avere una conversazione davvero intelligente“. Un nemico insolito in fondo, perchè Ultron in realtà vuole portare la pace nel mondo. Vuole semplicemente eliminare quelli che lo turbano di più, ovvero la razza umana. La rivista EW ha rivelato una parte del dialogo tra Ultron e i Vendicatori: “So che siete buoni, ma c’è solo una strada per la pace,il vostro sterminio“. Il personaggio di Ultron inizia ad esistere come uno degli “Iron Legion”, un team di Tony Stark tipo Iron Man versione robot, che Stark utilizza per continuare la sua lotta contro la criminalità in sua assenza. Il personaggio serve anche come un figlio surrogato metaforico di Tony e ha alcuni elementi della sua personalità. “Non è la versione buona che potrebbe nascere dall’ intelletto e dalla personalità di Stark“ dice Chris Hemsworth. “E’ il figlio cattivo”.
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Robert DOWNEY JR iron man era un cattivo ragazzo
di F.C. 10
“Nei 34 anni che sono trascorsi dalla nascita di MTV sono cresciuto, ho sofferto, ho fallito, ho festeggiato un po’ troppo. Ho pregato per una seconda possibilità e ho letteralmente ghermito il mio cammino verso la cima.” Un nuovo e significativo premio si è aggiunto alla collezione di statuette di Iron Man: il Generation Award, una sorta di Oscar alla carriera in formato popcorn finisce nelle mani del sempreverde Robert Downey Jr, a poco più di una settimana dall’uscita nelle sale della new reunion con i più grandi supereroi targati Marvel. Notte di soddisfazioni, episodi divertenti come l’inchino del cast in onore del loro compagno di vecchia data, ma anche di parole sincere che il celebre attore ha voluto spendere durante il suo discorso agli MTV Movie Awards. Forse non tutti ne saranno a conoscenza, ma gli esordi di Robert non sono stati dei più rosei: ben presto baciato dalla fortuna e dal successo, di contro i problemi precoci con alcool e droga hanno influenzato non poco la sua vita. “Sognate in grande, lavorate sodo, tenete il naso pulito, siate d’aiuto agli altri, perché avete il potere di rappresentare la vostra generazione.” Ecco perché queste parole più che come un monito ai posteri, suonano più come un resoconto esistenziale, ora che si è finalmente riscattato agli occhi del mondo. Tutto comincia agli inizi degli anni Novanta, quando arriva la prima nomination in casa Dolby come migliore attore con Charlot, in cui interpreta il ruolo dell’immortale Charlie Chaplin nella biografia cinematografica curata da Richard Attenborough. Dopo il debutto al Saturday Night Show, giunge dunque la consacrazione da parte del grande pubblico nel momento in cui il nome
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dell’attore si lega a quello della più grande icona del cinema a stelle e strisce. Poi si rende
serie televisiva Ally McBeal, nella quale riuscirà a
partecipe della fantomatica coralità di Robert Altman in America Oggi e l’anno successivo
accaparrandosi il Golden Globe come migliore attore non protagonista. Ma la produzione del
affianca Woody Harrelson in Assassini nati di
telefilm lo allontana agli inizi degli anni duemila dal
Oliver Stone, dedicandosi nello stesso tempo
momento che è tornato a fare una capatina in
anche alla carriera di musicista. E’ esattamente
prigione per uso e possesso di cocaina.
farsi apprezzare da pubblico e critica
nel 1996 che cominciano i primi guai: viene
Bisogna attendere il 2003 per il suo ritorno sul
arrestato per guida in stato di ebrezza, possesso
grande schermo. Sul set di Gothika per la regia di
di droghe pesanti e detenzione illecita di una pistola 357 Magnum mentre sfrecciava lungo
Mathieu Kassovitz l’attore recupera la sua
Sunset Boulevard. Inviato in un rehab per la prima
moglie, la produttrice Susan Levin. Il 2008 è un
volta nella sua vita e messo in libertà vigilata, è
anno importante per Robert, che si ritrova a
costretto a sottoporsi periodicamente a test
vestire i panni dell’investigatore più famoso del
tossicologici che evita volontariamente, complicandosi ulteriormente la vita. Pertanto, nel
pianeta, affiancato da un affascinante Jude Law
1999 viene condannato a tre anni di reclusione che
capolavoro cinematografico di Guy Ritchie.
gli impediscono di portare a termine i suoi
Giunge anche la seconda nomination all’Academy
numerosi progetti lavorativi ad eccezione di In
con Tropic Thunder insieme a Ben Stiller, in cui
Dreams (gli viene concesso di concludere le
tuttavia viene battuto dal Joker di Heath Ledger.
riprese). Eppure tenta nuovamente di rimettersi in
La dipendenza è ormai un problema superato e,
careggiata, dopo essere stato rilasciato con due
secondo le sue dichiarazioni c’è da ringraziare
anni di anticipo su cauzione, grazie alla fortunata
soprattutto il Wing Chun (arte marziale cinese) e
credibilità artistica ed incontra la sua futura
che interpreta Watson in Sherlock Holmes,
il ruolo di Tony Stark nella fortunata serie dedicata a Iron Man, uno dei supereroi più amati dal pubblico di più e meno appassionati ai ben noti fumetti. E’ infatti per merito del progetto Marvel che ha potuto dimenticare i suoi alti e bassi ed instradare la sua carriera artistica verso un futuro sidereo e prosperoso dal punto di vista lavorativo. Se l’armatura in rosso-oro gli calza a pennello tanto da permettergli di girare due sequel, Iron Man 2 nel 2010 e Iron Man 3 nel 2013, lo si deve anche al fortunato campione d’incassi The Avengers datato 2012, la straconosciuta opera di Joss Whedon basata sul gruppo dei Vendicatori impegnati a salvare il mondo dalla minaccia dell’asgardiano dio Loki e del suo esercito di alieni robotizzati. Tre anni più tardi, è proprio l’uomo d’acciaio a rivelarsi protagonista della nuova avventura che attende la super-company: Avengers – Age of Ultron spoglia Tony Stark della sua celeberrima corazza metallica grazie un’invenzione scientifica. Si tratta di Ultron, un’intelligenza artificiale autocosciente progettata per aiutare a sventare le minacce e controllare la Iron Legion, un plotone di pseudo cloni costruiti da Stark per combattere in sua vece. Tuttavia, come succede per i migliori grid computers, l’intelletto sovraumano di Ultron non ci mette molto a ribellarsi al suo guardiano e a tutta la sua specie. Nel terso cielo hollywoodiano in cui splendono luminosi i principali esponenti dello star system si può certamente collocare una personalità ironica che a cinquant’anni suonati – nei quali ha collezionato con la stessa naturalezza interpretazioni brillanti e arresti memorabili – sembra ormai avviarsi ad una nuova fase della sua carriera, certamente più matura e quieta. All’indomani del lungo viaggio da scheggia impazzita nel cuore degli studi di Los Angeles durante il quale ha superato la sorte sfortunata di tanti ribelli ragazzi prodigio di Hollywood, la sua esistenza sembra essersi finalmente assestata: tre figli, un posto consolidato nell’Olimpo delle celebrities, un ruolo iconico da supereroe e ancora tanto da offrire dopo aver altrettanto dimostrato.
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paul walker quella lunga corsa che è stata la sua vita A cura di C.A.
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Occhi azzurri, sorriso a 32 denti e fisico statuario. Di chi stiamo parlando? Ovviamente del grande ed indimenticabile Paul Walker, protagonista accanto a Vin Diesel del settimo capitolo della saga a quattro ruote Fast and Furious. Uno spettacolare film che purtroppo Paul non è riuscito a completare in seguito alla sua tragica scomparsa nel novembre 2013. Ma la Universal Pictures per commemorare degnamente lo storico protagonista della saga ha deciso di ricreare Walker in Cg assicurando la presenza di Brian O’Conner per tutta la durata del film. Quello che faremo noi in questo piccolo approfondimento è seguire le orme della Universal Pictures ricordando i momenti fondamentali della carriera di questo meraviglioso attore scomparso troppo presto. Nato il 12 settembre 1973 Paul Walker debutta a soli tredici anni nel film Non aprite quell’armadio ma è Pleasantville, il capolavoro di Gary Ross, il film che lo lancia nello star system hollywoodiano; infatti viene subito chiamato per due teen movie di successo come Kiss Me e Varsity Blues e per il cult
di Rob Cohen The Skulls - I teschi. Ma,
colpito dalla bellezza e dal carisma di Walker, Rob Cohen decide di ingaggiarlo anche per il suo film successivo, Fast and Furious, che sbancando i botteghini mondiali rende il giovane attore una star di Hollywood. Non a caso arrivano subito le chiamate per thriller come Radio Killer e Trappola in fondo al mare, per fantasy come Timeline - Ai confini del tempo, per film storici come Flags of Our Fathers e per commedie romantiche come Un amore sotto l’albero. Ma è la saga di Fast and Furious che continua a renderlo uno degli attori più amati della sua generazione. Infatti Walker dopo 2 Fast 2 Furious torna ad interpretare Brian O’Conner in Fast & Furious - Solo parti originali, Fast & Furious 5 e Fast & Furious 6, riportando a sbancare i botteghini mondiali una saga che pareva essersi arenata col terzo debole capitolo Tokyo Drift. Ma mentre interpreta Brian O’Conner continua anche a prendere parte ad altri interessanti film come lo spettacolare Running e gli adrenalinici Vehicle 19 e Brick Mansions. Se le cose fossero andate diversamente lo
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 avremmo visto recitare proprio quest’anno in Hitman: Agent 47 e in The Best of Me; ma per una triste ironia della sorte quel mondo ad alta velocità che gli aveva portato tanto successo al cinema ce lo ha portato via per sempre durante una corsa in Porsche nel novembre 2013. Ora, a distanza di un anno e mezzo, non resta che ricordarlo per come era. Un attore che oltre alla bellezza aveva anche una simpatia ed un animo fuori dal comune. Una persona che non appena poteva si prodigava in azioni di beneficenza. Un uomo il cui aspetto esteriore era semplicemente lo specchio della sua interiorità. Un ragazzo la cui vita e la cui carriera sono state una corsa in cui il Finish è arrivato troppo presto. Un grande attore, ma soprattutto un grande uomo che ricorderemo sempre nel modo che gli sarebbe più piaciuto: pronto a dare gas e a vivere la vita a 200 km/h.
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FAST AND
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Furious 7
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Emozione, poesia e divertimento ad alta velocità A cura di Carlo Andriani
Il 2 aprile la Universal Pictures distribuirà in tutti
Ma la missione sarà più impossibile del i cinema italiani Fast and Furious 7. Diretto da previsto e li porterà a volare fino ad Abu Dhabi James Wan ed interpretato da Vin Diesel, Paul dove Dom ed il suo team dimostreranno ancora Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, una volta di essere oltreché fast anche terribilmente Tyrese Gibson, Jason Statham e Jordana furious. Dopo i quasi ottocento milioni di dollari Brewster, Fast and Furious 7 è il settimo capitolo incassati da Fast and Furious 6 la Universal Pictures torna all’universo di macchine, esplosioni della saga a quattro ruote più amata nella storia del cinema mondiale. Dopo aver ucciso il terribile e pupe di Dom Toretto con un settimo capitolo che è un vero guilty pleasure. Eliminati infatti i pochi Owen Shaw (Luke Evans) Dom (Vin Diesel) e Brian attaccamenti alla realtà del primo indimenticabile (Paul Walker) cercano di riprendere in mano le redini della loro vita. Mentre il primo tenta in tutti i modi di capitolo di Rob Cohen, Fast and Furious è oramai riavvicinarsi a Letty (Michelle Rodriguez), il secondo una sorta di 007/Mission Impossible in cui la sfida cerca con fatica di adattarsi alla sua nuova più grande è quella di far compiere ai suoi eroi condizione di marito e padre. Ma i guai sono dietro azioni sempre più assurde. Ed in Fast and Furious l’angolo. Il crudele killer Deckard Shaw (Jason 7 c’è l’imbarazzo della scelta. Perché tra voli di Statham) infatti decide di vendicare la morte del grattacielo in grattacielo, frontali a centinaia di km fratello minore distruggendo una volta e per tutte il orari, lanci di macchine da aereo e vere e proprie team di Dom. Team che stringe un accordo con guerre con droni, l’elemento action è decisamente l’agente Nobody (Kurt Russell) per trovare un soddisfatto. Come anche il fattore ironia, qui dispositivo di tracciamento ed eliminare una volta e esasperato in personaggi sopra le righe (il detective per tutte la minaccia dei fratelli Shaw.
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Hobbs di Dwayne Johnson arriva a distruggere il
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gesso gonfiando semplicemente il bicipite e abbatte un drone con una ambulanza) ed in situazioni ai limiti dell’assurdo. Situazioni
dall’ottima produzione di Vin Diesel, ha
perfettamente padroneggiate dal maestro
deciso di dedicare questo intero capitolo proprio a Paul Walker, sviluppando un epilogo
dell’orrore James Wan, qui alle prese con un
- addio tra finzione e realtà che non può non
genere a lui sconosciuto, ma di cui pare
commuovere. Il risultato finale è la fine dell’era
conoscere le carte. Infatti a differenza del
Fast and Furious che amiamo da quasi
precedente e più mediocre Justin Lin, James Wan spinge l’acceleratore come nessun
quindici anni e l’inizio di qualcosa di nuovo che
regista aveva mai fatto prima, regalando grandi momenti action, riprese da videoclip
Dom Toretto e la sua crew torneranno a sfrecciare con le loro super automobili. Ma
musicale e sequenze di corsa da brivido. Ma il
purtroppo Brian O’Conner non sarà al loro
settimo capitolo di Fast and Furious segna
fianco. E pensarlo in qualche modo al fianco
anche la fine di un’era, l’era di Brian O’Conner,
di Dom e della sua “famiglia” è una dolce
il cui epilogo era scontato dopo la tragica morte del suo interprete Paul Walker nel
scusa per continuare ad amare questa
novembre 2013. Una tragedia che ha
uno dei suoi storici protagonisti.
costretto Wan a cambiare la sceneggiatura del film e a sviluppare una serie infinita di riprese strategiche in CG (purtroppo non sempre naturalissime) per portare fino alla fine del capitolo il personaggio di Brian O’Conner. Una scelta rispettosa e azzeccata perché chi vedrà Fast and Furious 7 si accorgerà che di occasioni per far morire il personaggio di Brian ce ne erano in abbondanza.
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Ma l’Universal Pictures, supportata
ancora non conosciamo. Perché sicuramente
divertente ed incredibile saga anche senza
Into The Woods il nuovo musical disney di Letizia Rogolino
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Dopo Chicago, il regista Rob Marshall porta sul grande schermo un nuovo musical targato Disney. Le più celebri fiabe dei fratelli Grimm si intrecciano nel magico bosco di Into The Woods dal 2 Aprile, per raccontare le storie che tutti conosciamo in un modo diverso e originale. Dai teatri di Broadway e del West End londinese, l’opera di Stephen Spondheim arriva nelle sale italiane, dopo aver incassato ben 125 milioni di dollari negli Stati Uniti e aver conquistato ben tre nomination agli Oscar 2015. Un fornaio (James Corden) e sua moglie (Emily Blunt) desiderano molto un bambino, ma la natura sembra non essere d’accordo. Un giorno irrompe nel loro negozio la Strega interpretata da Meryl Streep, che li costringe ad aiutarla nella sua missione, promettendogli in cambio la realizzazione del loro desiderio. Nel Bosco fitto e minaccioso, i due incontrano vari personaggi delle favole, da Cappuccetto Rosso a Cenerentola, da Rapunzel a Jack di Jack e il Fagiolo Magico. Ognuno di loro possiede degli oggetti di cui la Strega ha bisogno per rompere un incantesimo che l’ha resa brutta e perfida. “La storia è una rivisitazione di diverse fiabe amatissime, ed è divertente nonostante esamini temi complessi come le conseguenze dei propri desideri, il rapporto tra genitori e figli, l’avidità, l’ambizione
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 e l’amore incondizionato e il potere dell’animo
Come resistere al principe che esclama: “Mi
umano” ha dichiarato Marshall descrivendo il
hanno educato per essere affascinante e non
film che si costruisce su una serie di storie
sincero”? Divertente, ironico e attento ad alcune
diverse che si intrecciano tra gli alberi e i sentieri
tematiche moderne importanti, tuttavia, Into the
di un bosco magico, pieno di imprevisti e
Woods intrattiene con performance piacevoli ma
sorprese, non tutte piacevoli. La Disney ha abbracciato questo progetto dopo qualche
non indimenticabili. Regina della scena Meryl
anno, sulla scia del successo di Les Miserabiles. Infatti la formula di Into The Woods è senza dubbio quella del musical più classico, in cui la sceneggiatura si accompagna alla musica composta da Steven Sondheim, che ha seguito anche lo spettacolo teatrale originale. Una commedia avventurosa e divertente con un taglio familiare, che procede però con un ritmo alternato. Le parti cantate e i dialoghi si fondono in un’unica via di espressione, rendendo a tratti rallentata la narrazione. Tuttavia l’idea di riunire tante favole diverse in un’ unica avventura si conferma un successo, come avvenuto per la serie tv C’era una Volta, e i personaggi acquistano maggiore interesse e spessore.
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Streep, sempre all’altezza della situazione, sostenuta dall’ottimo lavoro di Emily Blunt, Chris Pine e gli altri membri del cast che non nascondono il divertimento nel cimentarsi in questa prova canora e attoriale, scanzonata e leggera. Marshall utilizza i personaggi come pedine di un gioco studiato nei minimi particolari, attivando dinamiche coinvolgenti soprattutto per i più piccoli. La fotografia e i magnifici costumi donano inoltre un’estetica irresistibile al film, che si conferma comunque una creatura plasmata da un team creativo di alto livello, cullata dalla magia e dal romanticismo di cui solo la Disney è capace.
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Le favole ispirano con successo il cinema e le serie tv di Alexia Altieri
Jacob Ludwig Karl Grimm e Wihelm Karl Grimm – tenuto dal presidente Barack Obama, in occasione meglio noti come i Fratelli Grimm, erano dei filologi e dell'anniversario della tragedia terroristica dell’ 11 linguisti tedeschi, padri fondatori della germanistica, Settembre – Obama, pronuncia la seguente frase: celebri nell'immaginario collettivo per le loro
“Non siete soli, nessuno è solo”. No One is Alone è
rielaborazioni in chiave dark di fiabe appartenenti alla anche il titolo della canzone più famosa dello tradizione popolare tedesca. Le loro favole non erano spettacolo teatrale originale; pertanto Marshall coglie adatte ai bambini – scenari cupi, fitte foreste popolate in queste parole la rilevanza che il musical di da creature sinistre, come streghe, goblin e lupi Sondheim avrebbe potuto avere nell'epoca famelici, ed avvenimenti cruenti. Into the Woods (Rob contemporanea, per la generazione post 11 Marshall, 2014) nasce come adattamento Settembre. In questa pellicola, Marshall rivisita in cinematografico dell'omonimo musical di Stephen chiave moderna, alcune tra le fiabe più celebri e Sondheim, ed intreccia – ambientato in un mondo tradizionali – Cappuccetto Rosso, Jack e il fagiolo fittizio al confine tra le favole che, da sempre, magico, Cenerentola e Raperonzolo – sfruttando promettono il lieto fine, e la realtà, in cui la felicità l'atmosfera dolceamara di una foresta ricca di fascino deriva dal sacrificio e nessuno vive “per sempre felice e di insidie, che sembra nascere dalla penna dei e contento”. Il regista trae l'ispirazione, che lo porterà Grimm. Se fra le mura dei castelli della Disney, l'aria è a decidere di girare questo film, da un discorso profumata, ed “i sogni son desideri di felicità”,
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Marshall ci mostra l'altra faccia della medaglia – la conseguenza dei nostri desideri, quello che accade quando cala il sipario e tutto ciò che “C'era una volta” cessa di essere utopia e si traspone in
deprecabile
realtà. Il regista sostiene: “Ho sempre amato questo spettacolo, sin da quando lo vidi inscenato dalla compagnia originale nel 1987. È una combinazione unica di personaggi classici che s'incontrano e creano un affresco incredibilmente profondo, che esplora ciò che accade dopo il “tutti felici e contenti”. Il fulcro di questa antologia è il viaggio di una coppia di popolani, il fornaio (James Corden) e sua moglie (Emily Blunt), impossibilitata ad avere figli a seguito di un maleficio inflittole – che s'inoltrano nel bosco alla ricerca di tutto l'occorrente necessario a guadagnarsi l'aiuto della strega (Meryl Streep) nel rompere l'incantesimo, in modo da permettergli finalmente di creare una famiglia. Paradossalmente, l'attrice Emily Blunt, invece, era realmente incinta durante le riprese. Tra le altre querce scure e austere di questa immensa foresta incantata, sul confine tra sogno e disillusione, dove ci si perde per ritrovarsi, i due protagonisti incontrano i volti che ci hanno tenuto compagnia, persi nelle nostre favole della buona notte, ingialliti tra le pagine di vecchi libri per bambini – Cappuccetto Rosso (Lilla Crawford) ed il suo colorato Lupo Cattivo (Johnny Depp), Rapunzel (Mackenzie Mauzy), segregata nella sua torre, Cenerentola (Anna Kendrick) intrappolata nella frenesia della sua fuga da palazzo, e Jack (Daniel Huttlestone) che venderà l'amata mucca Biancolatte, in cambio di cinque fagioli magici da cui nasceranno piante altissime, dimora di giganti minacciosi. Ma, a dispetto delle difficoltà, quando tutto sembrava essersi concluso per il meglio – come in ogni fiaba che si rispetti, la trama subisce un ribaltamento inatteso e totale. Vengono introdotti temi contemporanei come il tradimento di un principe mascalzone, la reclusione, l'avidità di una madre che martoria le sue figlie pur di
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“Volevamo scrivere qualcosa che parlasse di speranza, che potesse farci sentire che ogni sogno potrebbe diventare realtà” Edward Kitsis - Adam Horowitz
fargli calzare la scarpetta che le renderebbe altolocate, l'abbandono di un padre e la
Morrison) è protagonista indiscussa – figlia di
disobbedienza del piccolo Jack. Uno scenario,
Goodwin) e del Principe Azzurro (Josh Dallas), e
insomma, tutt'altro che auspicabile, nonostante
madre di Henry (Jared S. Gilmore), un ragazzino
nasca da una matrice favolistica.
sveglio e promettente che aiuterà gli abitanti della
Questo è motivo di liaison tra Into the Woods e la
dormiente città di Storybrooke, bloccata alle 8:15
recente e fortunata serie televisiva degli ABC
di un passato da ritrovare, a riscoprire le loro vere
Studios, Once Upon A Time (2011). Anch'essa si
identità.
basa sul ricontestualizzare nel presente, un ricco cocktail di grandi classici fantasy. Ideata da
Trasportati in un viaggio irreale, tra le fronde della foresta incantata, gli oscuri ed insidiosi sentieri di
Edward Kitsis e Adam Horowitz, nasce per
un'Isola che non c'è decisamente dark, e tutti i
essere una storia sulla speranza - “Per noi,
luoghi fiabeschi che ci sono familiari, ritroviamo,
questo vuol dire fiaba. L'abilità di pensare che la
uno dopo l'altro, tutti i protagonisti delle più belle
vita andrà meglio. […] Adam ed io volevamo
fiabe, nei panni di uomini e donne reali. Entità astratte ridimensionate in corpi di carne ed ossa,
scrivere semplicemente qualcosa che parlasse di speranza, che – per un'ora a settimana – potesse trasportarci e farci sentire che ogni nostro sogno potrebbe divenire realtà”. Emma Swan (Jennifer
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una coppia da favola, Biancaneve (Ginnifer
alle prese con tutte le soddisfazioni e le delusioni che comporta l'essere umani. La perfezione, la vita tutta canzonette e principi azzurri, lascia spazio a qualcosa di più concreto, familiare e
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reale. Ed ecco che i personaggi dei nostri sogni acquistano spessore – diventano imperfetti e, proporzionalmente, più interessanti. Le principesse dai lunghi capelli biondi, con un sorriso indelebile e gli occhi sinceri, nelle quali milioni di bambine si sono immedesimate, si trasformano in eroine di tutti i giorni, alle prese anche con i sacrifici e le sconfitte che la vita comporta, nelle quali è facile riconoscersi una volta diventati adulti. Testimonianza della nostalgia di sogni e fiabe, di infanzia e leggerezza, Into the Woods e Once Upon A Time, si classificano come una sorta di favola per adulti, che sa di disillusione ed, allo stesso tempo, di speranza – sottendendo la nostra incapacità di smettere di credere che i sogni possano davvero realizzarsi, incatenati per sempre nella nostra condizione di eterni Peter Pan.
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I mille volti di una Diva da Oscar di Alexia Altieri
Il 22 giugno 1949 viene al mondo Mary Louise, cui 3 vittorie – e, tra gli altri riconoscimenti, 29 che dalla mamma eredita il tenero appellativo di candidature ai Golden Globes, di cui 8 vittorie. Meryl ed una deliziosa voce da soprano, che affina Meryl è una star, un'icona del cinema moderno, la prendendo lezioni di canto. Tuttavia, fin da cui luce splendente nel firmamento hollywoodiano giovanissima è attratta dalla recitazione – non accenna ad affievolirsi neanche oggi, all'età di inizialmente per quanto riguarda il mondo del sessantacinque anni. L'attrice conquista tre musical, finchè prende coscienza di un'innata statuette: nel 1980, per l'interpretazione di una propensione alla recitazione drammatica e vince il madre che, al rapporto con suo figlio, sceglie la premio Bachelor of Arts alla Vassar College. La sua propria autoaffermazione in Kramer contro Kramer, nomina di “attrice più premiata nel mondo della e nel 1983 in La Scelta di Sophie, nel ruolo di una celluloide”, ha origine fin da allora. Debutta sul madre costretta a compiere una scelta difficile che grande schermo con Giulia (Fred Zinnemann, le lascerà un segno indelebile nell'anima per tutto il 1977), un dramma femminile ambientato durante la resto della sua vita. La terza statuetta la vince con seconda guerra mondiale, e, da quel giorno, inizia l'interpretazione di Margaret Thatcher, unica una brillante e multi-sfaccettata carriera che la donna ad essere stata Primo Ministro britannico – condurranno al raggiungimento di numeri da record una donna ambiziosa e determinata, dal – ad oggi, un totale di 19 nomination agli Oscar, di temperamento di ferro: The Iron Lady. Dalla sublime
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 raffinatezza e manierismo interpretativo, la Streep di The Iron Lady – che si auto-configura come una ha saputo reinventarsi in una galleria di volti riflessione, compiuta a ritroso, sulla vita di una femminili – dalla complessità di eroine avvolte nel donna che ha guidato con tenacia e fermezza un melodramma di scenari di guerra ed Olocausto, centinaio di menti, prima di essere costretta dalla alle brillanti reginette dai picchi ironici, nei cui panni demenza senile ed un principio di Alzheimer, a l'attrice, commediante nata, letteralmente brancolare nel buio della propria mente, scompare. La morte ti fa bella è un ottimo esempio confondendo continuamente presente e passato in di satira, kitsch ed irriverente, in cui Meryl Streep un vortice di emozioni senza né tempo nè risplende e dona credibilità ad un personaggio orientamento. “Per me è stato un privilegio essere estremamente grottesco che insegue l'illusione di Margaret – sostiene l'attrice – frugare dentro un un'eterna giovinezza, anche a costo di andare in personaggio così complesso e decisivo nella storia pezzi – letteralmente. Film virulento, che critica mondiale, ma i cui risvolti emotivi ed interiori mi ferocemente una società che celebra e si fonda sono sempre stati oscuri ed hanno suscitato, non unicamente sui principi di bellezza e giovinezza – solo in me, ma in tutti, molta curiosità”. È una storia da cui risultano tante indistinguibili macchiette a suo modo universale, che può essere quella di senza un'identità, senza un'anima. Questo aspetto tutti noi – amplificata dai tratti epici che hanno viene esasperato dal personaggio di Meryl Streep e caratterizzato la vita di una vera leader – che, ad un dalla sua amica/nemica interpretata da Goldie certo punto, si trova ad un capolinea imposto dal Hawn, che finiscono per diventare due morti viventi tempo; e ci si ritrova a vagare tra i sentieri tortuosi – è doveroso citare la scena in cui la Streep appare della propria mente, senza più punti di riferimento con la faccia girata a 180° sul collo, o quella in cui od indicazioni. Meryl Streep parla del personaggio la Hawn ha un enorme buco in mezzo allo stomaco in questi termini: “Questo, però, non è stato facile e gli occhi di ghiaccio. Tutt'altro che ironico è il tono
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da interpretare. È una sfida; ma quando arrivi alla
NEWSCINEMA 19 aprile 2015 mia età, ti sembra di avere ancora vent'anni, quindi realizzazione personale come donna. L'attrice, a suo non è stato un grande problema. Una parte di me si modo, giustifica la scelta di questa donna che è sente ancora la stessa persona di quando avevo 16 emblema di un sistema sociale che sta cambiando: anni, o 26, o 56. Hai accesso a tutte le persone e a “Quando facevamo il film, nessuno capiva una donna tutte le età che hai già vissuto. Credo sia questo il che voleva lasciare marito e figlio perché sentiva che grande vantaggio, se ne esiste uno, di diventare la mente la stava abbandonando. Ora ne sappiamo vecchi”. Il film è straordinariamente apolitico,
di più di queste cose, e la capiamo – ma all'epoca
nonostante parli della vita di una donna che è nessuno la perdonava”. Dai panni di donne che si riuscita ad imporsi sullo scenario istituzionale fanno testimonianza e sigillo di una società che sta britannico di un'epoca in cui la sua presenza non cambiando, agli abiti griffati di una contemporanea era che una chiazza rosa all'interno di un mondo donna in carriera che ha piena coscienza della monocromatico, fatto di uniformi scure e colletti propria autorità, nel 2006, Meryl diventa Miranda bianchi, ben stirati da mogli che – a quel tempo – Priestley – personaggio ricalcato sulla personalità di non erano nulla più che una sintesi di faccende Anna Wintour, la spietata direttrice di Vogue domestiche, doveri genitoriali e coniugali e fornelli. America. In un tripudio di ironia velenosa, dialoghi Johanna, la protagonista di Kramer contro Kramer,
brillanti, scarpe Manolo Blanik, foulard Hermès e
interpretata da Meryl, è esattamente quel genere di completi Prada, l'attrice si distingue ancora una donna stanca di essere costretta e ridotta alla volta per un'interpretazione riuscitissima – anche definizione di madre o moglie, tipica degli anni quando si “traveste da cattiva”, la Streep riesce a Ottanta, e decide di reagire alla sua profonda conquistare il cuore del pubblico ed i favori della infelicità ed insoddisfazione lasciando la propria critica. Da un surrogato di Crudelia DeMon, famiglia per andare alla ricerca di sé stessa – della
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l'attrice, nel recente Into the Woods, indossa la maschera sdentata, con i capelli arruffati e turchini di una perfida e perfetta strega da fiaba. Non sarà la più bella del reame, ma senz'altro è la diva da Oscar per antonomasia della Hollywood di ieri, e di oggi. Ci ha emozionato in ruoli ad alto valore empatico, commosso attraverso gli occhi vuoti di realtà e pieni di ricordi di una donna di ferro, affascinato dietro gli occhiali spessi e costosi dell'intransigente Diavolo di un Inferno che ha i colori fluo delle riviste di moda e le luci delle passerelle, sorpresi e convinti nei panni di grottesche signore alla ricerca spasmodica di un fantomatico elisir di eterna giovinezza. Una cosa è certa, Meryl Streep la formula per l'immortalità l'ha trovata, quantomeno nel cuore di chi ama il cinema e apprezzerà i suoi mille volti filmici senza tempo e senza data di scadenza. Lunga vita a Meryl!
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l’intreccio amoroso di paul haggis di C.A.
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Il 2 aprile la M2 Pictures distribuirà in tutti i cameriera a New York, inizia una dura battaglia cinema italiani il nuovo film scritto e diretto da Paul legale contro l’ex marito Rick (James Franco) per Haggis: Third Person. Interpretato da Liam ottenere la custodia del figlio. Dopo la parentesi Neeson, Mila Kunis, Olivia Wilde, James Franco, action di The Next Three Days Paul Haggis torna a Adrien Brody, Kim Basinger,Casey Affleck e
parlare di sentimenti in Third Person, un film che,
Moran Atias, Third Person racconta storie di vite pur avendo tutte le carte in regola per essere una che si intrecciano seguendo la scia del versione aggiornata e corretta di quel Crash che gli capolavoro di Paul Haggis, Crash. Parigi, Roma, valse due premi Oscar nel 2006, si rivela un New York. Tre città, tre persone diverse, tre storie prodotto riuscito solo in parte. Vediamo il perché. d’amore che si intrecciano. Michael (Liam Neeson) Partendo dal presupposto che ripetere un è uno scrittore vincitore del premio Pulitzer rifugiatosi capolavoro non è cosa facile Haggis in questo suo in una camera d’albergo a Parigi per concludere il ultimo film sviluppa una tela di situazioni, luoghi e suo ultimo libro. A supportarlo nella stesura del libro personaggi talmente complessa da rimanerne ci pensa la bella e ambiziosa scrittrice Anna (Olivia imbrigliato lui stesso. Il tema portante è l’amore o meglio, il senso di colpa conseguente agli sbagli Wilde) per cui Michael ha lasciato la moglie (Kim che si fanno in una relazione d’amore. E per rendere Basinger). Nel frattempo Scott (Adrien Brody), un concreto questo tema Haggis decide di uomo d’affari americano trovatosi a Roma per rappresentare tre vite diverse in tre città diverse, lavoro, si imbatte in una bellissima gitana (Moran aspetto che tolti i bei panorami della nostra Italia Atias) che lo catapulta in un viaggio on the road per non aggiunge granché alla storia. Ma anzi. É proprio recuperare dei soldi perduti. E Julia (Mila Kunis), ex la parte italiana, come sempre, quella meno riuscita. attrice di soap opera costretta a lavorare come Canzoni napoletane, personaggi sopra le righe
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 grandi qualità di autore e regista. Qualità che caratterizzano infatti la storia di Adrien Brody e emergono in una regia indubbiamente di classe ed Moran Atias, la più debole delle tre, di cui salviamo in una selezione di attori capaci di regalare delle (Riccardo Scamarcio in primis) e luoghi comuni
solo il bravo Vinicio Marchioni che non sfigura al splendide interpretazioni. Ed anche se il taglio melò fianco dei grandi talenti che ha intorno. Ma tolta la di alcune parti si rivela essere poi non così scelta stilistica di ambientare Third Person in tre città diverse il vero problema del nuovo film di Haggis è la prima parte, talmente dilatata e ridondante nel
azzeccato ed il finale a sorpresa rischia di non essere così a sorpresa il risultato finale è indubbiamente un film elegante caratterizzato da
una incredibile attenzione cromatica, da alcune presentare i vari personaggi da causare un calo dell’interesse dello spettatore. Interesse che sequenze (le due con protagonista Mila Kunis) fortunatamente risale nella seconda parte del film particolarmente riuscite e da musiche di Dario
che, seppur con qualche forzatura, cerca di Marianelli che sono una gioia per le orecchie. Il sbrogliare l’intricata matassa creata dallo risultato finale quindi, pur non essendo Crash 2.0, è comunque un film da vedere, soprattutto per tutti sceneggiatore di Million Dollar Baby. E nel compiere coloro che amano le reti di passioni, amori e questa difficile missione Haggis sfoggia le sue sofferenze sviluppate da quel genio di Paul Haggis.
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Adaline la vita eterna è un dono o una condanna? di Carlo Andriani
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Blake Lively protagonista di un viaggio nel tempo tra realtà ed immaginazione di C.A.
Il 23 aprile Eagle Pictures distribuirà in tutti i cinema condizione di non scappare più e di affrontare una italiani Adaline: L’eterna giovinezza. Diretto da Lee volta e per tutte la sua misteriosa e magica realtà. Toland Krieger ed interpretato da Blake Lively,
Dopo The Fountain, Il curioso caso di Benjamin
Harrison Ford, Michiel Huisman ed Ellen Burstyn Button e Tuck Everlasting, Hollywood torna a parlare Adaline: L’eterna giovinezza è una spettacolare di eterna giovinezza nel nuovo film con protagonista storia che racconta di come l’amore possa
la star di Gossip Girl Blake Lively. Un film che, pur
trascendere il tempo. Adaline (Blake Lively) nasce avendo delle premesse a dir poco ottime, si rivela nel 1908 e smette di invecchiare a 29 anni. Un un prodotto riuscito solo in parte. Ma andiamo più misterioso incidente d’auto la paralizza in una nel dettaglio. Il vero problema dell’esordio dietro la eterna giovinezza che è un dono ed allo stesso macchina da presa di Lee Toland Krieger è la tempo una condanna perché la costringe a vedere sceneggiatura di Salvador Paskowitz e J. Mills amici, parenti e perfino la sua stessa figlia (Ellen Goodloe che risulta forzata in molti aspetti del film. Burstyn) invecchiare prima di lei. Giunta però nel In primis nell’uso della voce fuori campo. Infatti se la ventunesimo secolo Adaline incontra Ellis Jones tanto amata/odiata voce narrante è perfetta per un (Michiel Huisman) e riscopre l’amore tornando a trailer, il discorso per i film è decisamente diverso e vivere pienamente la propria vita. Ma una serie di Adaline: L’eterna giovinezza utilizza con poca strani imprevisti la metteranno nella difficile
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parsimonia e poco ingegno questo particolare
espediente cinematografico. Poi c’è la delusione nel vedere il film ambientato tutto ai giorni nostri quando con una storia di questo genere si sarebbe potuto osare molto di più e non ridurre i 107 anni di vita diAdaline a meri e veloci flashback sparsi qui e li. Altro punto a sfavore del film è l’eccessiva mescolanza tra l’aspetto fantastico della storia e teorie astrali/astrologiche/scientifiche buttate a caso nel tentativo di dare una spiegazione logica al “dono” di Adaline. Ma passiamo ora agli aspetti positivi. La regia di Lee Toland Krieger è ottima. Krieger infatti nonostante dovesse fare i conti con una sceneggiatura debole è riuscito nella difficile impresa di confezionare un film discreto e caratterizzato da grande ritmo. Altro aspetto vincente è lo spettacolare cast del film: la bellissima bionda di Gossip Girl Blake Lively regala la migliore delle sue performances incarnando con grande classe e fascino la giovane ed allo stesso tempo secolare Adaline Bowman; Michiel Huisman, protagonista de Il Trono di Spade e volto di Chanel Nº 5 nello spot di Baz Luhrmann con Gisele Bundchen, è una bella rivelazione con il suo mix di sensualità e ironia. E la bravissima Ellen Burstyn è la perla del film con il suo personaggio divertente e a tratti toccante. Il risultato finale quindi, tirando le somme, è abbastanza positivo perché Adaline: L’eterna giovinezza rimane comunque un film ottimamente confezionato. Fa solo un po’ rabbia che con una regia ed un cast di questo genere sarebbe potuto uscire un prodotto capace di fare la differenza e non solo l’ennesimo film piacevole da guardare.
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BLACK SEA il thriller claustrofobico con jude law di C.A.
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Il 16 aprile la Notorious Pictures distribuirà in tutti i cinema italiani Black Sea. Diretto da Kevin Macdonald ed interpretato da Jude Law, Scoot McNairy, Tobias Menzies e Jodie Whittaker, Black Sea è un action thriller claustrofobico che analizza con lucidità la corruttibilità della natura umana e la lotta tra differenti paesi e classi sociali. Robinson (Jude Law) è un capitano di sommergibili che, dopo aver sacrificato tutta la vita per il lavoro, viene licenziato in tronco dalla sua società di recupero relitti. Trovatosi disoccupato e abbandonato dalla moglie, Robinson decide così di tentare un’ impresa straordinaria: recuperare l’immenso carico d’oro contenuto in un sommergibile tedesco che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. Radunato un gruppo di uomini, Robinson parte per la missione; ma più il team si avvicina al tesoro sommerso più l’avidità dei vari membri dell’equipaggio prende il sopravvento trasformando la missione in una terribile caccia all’uomo, alla fine della quale potrà restarne solo uno… Dopo i grandiosi L’ultimo re di Scozia, State of Play e The Eagle, Kevin Macdonald torna dietro la macchina da presa per confezionare un altro avvincente thriller, Black Sea. Un thriller claustrofobico che, unendo finzione e realtà, racconta la storia di un gruppo di uomini disposti a rischiare la vita per affrontare la dura realtà del licenziamento. Una realtà
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“Rumori improvvisi alternati a misteriosi silenzi nelle profondità del Mar Nero”
rappresentata dal sempre impeccabile Macdonald di Black Sea. Un asse che trova nella sceneggiatura con un action thriller adrenalinico che crea nello di Dennis Kelly il suo punto di forza e nell’ spettatore un forte senso di ansia che più volte nel interpretazione un po’ fiacca di Jude Law e nel finale corso del film gli dà l’impressione di stare nelle “eroico/patriottico” (in contrasto con il forte senso di profondità del Mar Nero insieme ai protagonisti della realismo costruito da Macdonald per quasi tutto il pellicola. Rumori improvvisi alternati ai misteriosi film) la sua più grande debolezza. Ma sono pecche silenzi delle profondità degli abissi sono infatti il su cui possiamo sorvolare. In fin dei conti Black sottofondo costante di Black Sea, un film che Sea rimane un film di 120 minuti sviluppato e coinvolge proprio per l’inquietante contesto in cui è costruito in quelle quattro mura anguste che sono il ambientato. Ma Black Sea non è solo un film di sottomarino di Robinson; e nonostante questo il azione, ma anche un’opera intelligente che mostra la risultato finale è un action-thriller che appassiona, corruttibilità dei vari protagonisti, disposti a sbranarsi incuriosisce ed emoziona dal primo all’ultimo minuto l’un l’altro come lupi in nome del Dio denaro. di proiezione. Dopotutto proprio i protagonisti sono l’asse portante
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Dal regista di District 9 ed Elysium la storia di un robot dal cuore di titanio di C.A.
Il 9 aprile la Warner Bros. Entertainment Italia soldato Vincent Moore (Hugh Jackman), contrario distribuirà in tutti i cinema italiani Humandroid. alle sentinelle-robot, farà di tutto per distruggere il Diretto da Neill Blomkamp ed interpretato da progetto di Deon e con esso Chappie. A distanza di Sharlto Copley, Dev Patel, NINJA e ¥O-LANDI VI$ sei anni da quel capolavoro chiamato District 9, $ER, Jose Pablo Cantillo,Sigourney Weaver e Neill Blomkamp torna a confezionare un film ricco Hugh Jackman, Humandroid è una spettacolare di azione, ritmo ed emozioni, raccontando la storia storia che unendo azione, ritmo e coscienza sociale del robot-bambino Chappie. Una storia che, pur racconta l’importanza di essere diversi. In un partendo da un incipit fantascientifico, si rivela molto prossimo futuro i poliziotti sono stati sostituiti da una più umana di tanti film ambientati in scenari ben più polizia oppressiva meccanizzata, sviluppata realistici. Il tema portante di Humandroid infatti è dall’ingegnere Deon Wilson (Dev Patel). Ma per l’importanza di essere diversi e di accettarsi per Wilson un robot senza coscienza è incompleto. Così quello che si è. Chappie è un robot che nasconde sviluppa la prima intelligenza artificiale completa e sotto la scocca di titanio una coscienza umana. Ma nasce Chappie (Sharlto Copley), un droide capace dopotutto a chi interessa nella società cosa ci sia di pensare autonomamente. Ma quando una band dentro di noi quando tutta l’attenzione è sempre di malviventi si impadronisce di Chappie per concentrata sulla nostra esteriorità? É questa la compiere una rapina, Deon viene tagliato fuori dalla domanda che Blomkamp pone agli spettatori formazione del robot-bambino. Nel frattempo l’ex sviluppando scene forti che non possono non
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ricordare fatti di bullismo e omofobia che accadono tutti i giorni. Ma passando oltre l’aspetto impegnato, Humandroid è un grande film di intrattenimento che furbescamente riprende gli aspetti vincenti di District 9; tornano infatti il futuro caratterizzato da povertà e malavita, gli esseri umani disposti a tutto per avere il controllo del pianeta e perfino quell’attenzione alle emozioni che rende unici i film di questo grande regista. E non è tutto. Perché la vera perla di Humandroid sono i due co-protagonisti: NINJA e ¥O-LANDI VI$$ER. Infatti se Hugh Jackman, Sigourney Weaver e Dev Patel si limitano ad interpretare personaggi visti e rivisti che non aggiungono granché all’opera, i celebri Die Antwoord, qui responsabili insieme ad Hans Zimmer anche della spettacolare colonna sonora, rendono il film ancora più divertente. L’aspetto visivo poi è un altro punto a favore di Humandroid. I comportamenti, i gesti e la goffaggine di Chappie (doppiato nella versione originale dall’attore feticcio di Blomkamp Sharlto Copley) vengono utilizzati con intelligenza dando vita sia a scene divertenti (i tentativi di NINJA di renderlo un gangster sono esilaranti) che a sequenze in grado di toccare le corde del cuore. E l’epilogo, decisamente sui generis, è una gioia per gli occhi che rende Humandroid un film ricco di emozioni che è impossibile non amare e che riporta una volta e per tutte Blomkamp ai fasti dell’opera che lo ha lanciato.
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Intelligenza
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artificiale
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L’intelligenza artificiale al cinema da Steven Spielberg a Neill Blomkamp di Francesca Coppola
“Molte persone oggi sostengono che l’intelligenza delude le aspettative. E’ un robot bambino capace di artificiale ci spazzerà via, ma io sono ottimista, non pensare autonomamente e provare sentimenti in una credo che questo avverrà. L’idea era di trovare schiera di automi telecomandati, il sogno di tanti qualcosa di inumano come un robot e dotarlo di scienziati che si realizza, una fiduciosa realtà caratteristiche umane. Quello è il punto nevralgico dell’ironia del film: un droide poliziotto che diventa senziente e inizia a mostrare caratteristiche che sono più morali, etiche e coscienziose rispetto a quanto
romanzata di molti autori di fantascienza, la minaccia
per buona parte dell’umanità che teme di essere rimpiazzata. Non è certo la prima volta che ci troviamo di fronte ad una situazione del genere: tanti
sono i film dedicati a cyborg più o meno emotivi tendano a fare gli esseri umani.” Chappie: questo è il costretti a fronteggiare l’umanità. Del resto, quello nome del nuovo androide che dal 9 aprile dell’intelligenza artificiale è un sogno antico, che campeggia sugli schermi dei cinema italiani. Nato da viaggia dal mostro di Frankenstein al burattino di un’idea di Neill Blomkamp – già autore di Elysium e
Carlo Collodi fino ai replicanti di Philip K. Dick, in del geniale District 9 – il cortometraggio si trasforma un futuro fantasticato da letteratura e cinema che in pellicola per dare vita ad uno dei personaggi che insistono da sempre sull’opportunità di generare ha già conquistato il mezzo mondo. Humandroid nuovi esseri senza aver necessariamente bisogno di potrebbe sembrare la solita solfa robotica intrisa di una madre. Ed è impossibile non partire dal elementi fin troppo mainstream, eppure Chappie non celeberrimo A.I. – Intelligenza artificiale, in cui il
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Film dedicati a cyborg più o meno emotivi costretti a fronteggiare l’umanità
bimbo prodigio Haley Joel Osment interpreta – Atto di Forza con Arnold Schwarzenegger aveva l’altrettanto giovane David, un androide appartenente posto dubbi sull’autenticità di una realtà che poteva alla famiglia dei Mecha costretto ad affrontare la essere soppiantata da un’illusione virtuale ottenuta perdita della persona a lui più cara. Già agli inizi del attraverso la manipolazione della mente e dei ricordi, nuovo millennio, Spielberg ci mostra una realtà la quale tuttavia non riesce ad inibire i sentimenti, futuristica immaginaria eppure profondamente mentre in tempi più recenti è Her l’emblema verosimile. E l’elenco continua sulla scia dei racconti dell’amore robotico per eccellenza, Sull’altro versante, di un pilastro della letteratura fantascientifica qual è troviamo invece film come Matrix e Terminator in cui le Isaac Asimov, prolifico autore di una vastissima e macchine risultano esseri artificiali inumani e spietati, variegata produzione. Io, robot presenta un Alan pronti a tutto per sottomettere o addirittura sterminare Tudyk – che interpreta l’androide Sonny – capace di la nostra specie: ultratecnologici supercomputer provare sentimenti al di là delle famose tre leggi della senza scrupoli che aspirano a conquistare il mondo. E robotica, e anche lo straordinario Robin Williams anche sull’anima classica di Ex Machina – debutto alla fornisce ne L’uomo bicentenario una grande prova di regia per Alex Garland – ci sarebbe da spendere umanità interpretando Andrew Martin, il robot fiumi di parole: la morale è che è il tecnologico a innamorato che dopo duecento anni di vita riesce a dimostrarsi più affidabile dell’analogico, insufficiente a realizzare il sogno di essere riconosciuto come reggere la pressione del confronto con l’inumano. Come reagire di fronte a seppur fantomatiche membro del genere umano. Già nel 1990 Total Recall
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 previsioni del genere? Non è un caso se il filone La sottile linea di demarcazione che la separa cinematografico sci-fi si sia orientato sin dagli ultimi dall’umanità diviene sempre più labile, ed è questo anni del secolo scorso entro queste due direzioni che l’androide-bambino e la futuristica diametralmente opposte: il timore di ritrovarsi Johannesburg nella pellicola di Blomkamp vogliono schiavi di un sistema creato dalle mani dell’uomo rivelare: fino a che punto è lecito spingersi nell'uso stesso viene stemperato dalla possibilità che i dell'intelligenza artificiale? Finiremo per essere cyborg artificiali riescano a sentire il vuoto, il freddo, sopraffatti da un’orda di calcolatori divenuti il calore e tutto ciò che di empirico esiste, ri- imprevedibili o il progresso andrà rallentandosi fino umanizzando fili elettrici e meccanismi complessi. ad arrestarsi definitivamente? A quali rischi si va L’atteggiamento antitetico potrebbe dunque fare incontro? Questioni su cui c’è da riflettere, mentre al dell’intelligenza artificiale un argomento sempre più cinema si conclude l’ennesima storia di una attuale, facilmente trasportabile dal grande schermo macchina così potente da mettere in difficoltà i suoi al futuro prossimo.
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stessi inventori.
la scelta
michele placido racconta l’ universo femminile ferito di L.R.
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Il 2 Aprile arriva nelle sale italiane il nuovo film
Le origini infatti risalgono ai primi anni del ‘900, diretto da Michele Placido, La Scelta, ispirato ad un periodo in cui Pirandello scrisse questa storia di testo teatrale poco conosciuto di Luigi Pirandello, amore e dolore, che pone al centro una figura L’Innesto. Dopo successi come Vallanzasca – Gli femminile coraggiosa e in conflitto con se stessa e Angeli del male e Un Viaggio chiamato Amore, con gli altri. Ambra Angiolini appare qui molto l’attore siciliano sceglie di tornare dietro la macchina diversa rispetto ai suoi film precedenti, alle prese da presa per adattare per il cinema un’opera con un ruolo emotivamente in bilico, tra gioia, letteraria complessa ed in linea con l’epoca delusione e una paura concreta per il futuro della sua relazione e della sua femminilità. La colonna moderna, nonostante sia stata scritta nel 1919.
Raoul Bova e Ambra Angiolini sono Laura e sonora accompagna la sua trasformazione, partendo da note allegre e avvolgenti nelle prime Giorgio, una giovane coppia sposata e innamorata scene, per poi assumere un tratto inquietante e che desidera un figlio che non arriva. Laura è un’insegnante di canto che dirige il coro di bambini malinconico, dal momento in cui un incidente rompe l’armonia della sua vita, mettendola di fronte ad una di una piccola città pugliese, mentre Giorgio ha una dura e scomoda realtà. Prova interessante per lei sua attività di ristorazione che adora. La loro storia sembra felice e romantica, fino a quando non come attrice, come per Roul Bova che convince
succede qualcosa di violento e triste, che con la sua interpretazione di un uomo affascinante e destabilizza il loro rapporto e mette a dura prova la innamorato, posto all’improvviso di fronte al demone loro vita insieme. Quale scelta fare per tornare ad dell’impotenza e dell’incapacità di sistemare la essere felici? Scritto da Giulia Calenda e Michele situazione e aiutare la sua compagna. Al timone di questo dramma familiare e personale, Placido non Placido, La Scelta è un film drammatico che respira riesce a confezionare un film senza punti deboli. un’aria di altri tempi.
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mancato raccordo delle situazioni di Giorgio e Laura cinematografici con i protagonisti descritti nelle pagine di Pirandello. Forse era meglio mantenere l’epoca della storia originale o realizzare un film in costume, piuttosto che mantenere la medesima trama, trasportandola ai giorni nostri. Questo ha portato alla costruzione di scene banali ed incomplete, con dialoghi deboli e avvenimenti non giustificati. Lo spettatore non riesce a sentirsi coinvolto dai problemi e sentimenti dei personaggi, perchè troppo impegnato ad interrogarsi sulle scelte bizzarre di questi ultimi, che sembrano vivere in un mondo loro, senza i mezzi e le utilità La sceneggiatura è sconnessa e a tratti banale, e della società attuale. Una storia d’amore sofferta, porta avanti una ripetitività che rende il ritmo del film all’ombra della violenza e di un intenso desiderio di pesante e rallentato. La storia risente della maternità. trasposizione alla modernità, rendendo esplicito il
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CHANCE
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La star de Il Trono di Spade nel film
drammatico ed intenso di Susanne Bier di C.A.
Il prossimo 2 aprile Teodora Film distribuirà in tutti i sconvolgente catena di eventi. Un momento di cinema italiani il nuovo film di Susanne Bier: silenzio. Un attimo per comprendere quello che è Second Chance. Scritto da Anders Thomas successo. Un urlo che squarcia la notte. Questa è Jensen ed interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, sicuramente una delle sequenze più forti di Second Maria Bonnevie, Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie Chance, dramma danese diretto dal premio Oscar Kaas e Lykke May Andersen, Second Chance è Susanne Bier che racconta una storia costellata da
sofferenza e tragicità nella fredda ed un intenso dramma sulle difficoltà di due famiglie inquietantemente calma Danimarca. Un paese ricco tanto diverse tra loro quanto unite nella tragedia. in cui la gente vive tranquilla e sta bene. Come Andreas (Nikolaj Coster-Waldau) è un poliziotto stanno bene Andreas e sua moglie che hanno tutto dalla vita apparentemente perfetta. Ha un lavoro che dalla vita: bellezza, sicurezza economica ed uno ama, una bella moglie e un figlio appena nato. Un splendido bambino appena nato. Ma la sicurezza giorno durante una perquisizione incontra Tristan esteriore non riflette mai la felicità interiore. E questa (Nikolaj Lie Kaas), un criminale allo sbando è la situazione della moglie nel film delLannister di incapace di prendersi cura della compagna e del Game of Thrones, un Nikolaj Coster-Waldau che figlio, anche lui di pochi mesi. Ma quando una dimostra grazie al più che discreto film di Susanne tragica fatalità distrugge il mondo di Andreas i Bier di essere bravo oltre che affascinante. Ed è destini delle due famiglie si trovano uniti in una
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 proprio il personaggio di Andreas il centro del film più riuscito della Bier; ma che nonostante questo nella sua scelta eticamente e moralmente scorretta rimane un’opera intensa e tragica che più di una ma assolutamente comprensibile. Perché il destino volta tira pugni nello stomaco allo spettatore nel suo togliere a chi deve dare e nel suo dare a chi attraverso immagini tanto forti quanto strazianti. Il deve togliere è irritante. Ma nessuno può divenire risultato è un dramma complesso, a tratti lento giudice di sé e degli altri. Da questa prima veloce nella narrazione e non sempre a fuoco ma analisi notiamo subito quanti siano i temi lanciati da complessivamente riuscito. Ennesima conferma Susanne Bier in Second Chance. Temi affrontati in che Susanne Bier è sicuramente tra le autrici più alcuni casi divinamente (la scelta di Andreas) ed in interessanti del panorama cinematografico altri forzatamente (il colpo di scena finale dopo contemporaneo. l’autopsia) in quello che sicuramente non è il film
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NIKOLAJCOSTER-WALDAU
Incontro con la star danese a Roma:
“Giudicare gli altri può essere pericoloso” di C.A.
É stato presentato questa mattina alla Casa del Come è stato lavorare con Susanne Bier? Cinema il nuovo film di Susanne Bier: Second Sono fan di Susanne Bier da sempre e quando Chance. Scritto da Anders Thomas Jensen ed mi ha chiamato proponendomi questa interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, Maria sceneggiatura mi sono sentito eccitato e molto Bonnevie, Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie Kaas e fortunato. Come esseri umani abbiamo una Lykke May Andersen, Second Chance racconta morale, un credo, un pensiero ma dobbiamo la storia di Andreas (Nikolaj Coster-Waldau), un poliziotto alle prese con un figlio appena nato e
stare attenti nel giudicare gli altri perché a volte
possiamo trovarci nella situazione di fare cose che non avremmo mai creduto di fare. Amo
con un difficile caso di un criminale pericoloso come Susanne ha impostato questo grande nei confronti della sua famiglia. Ma quando una dilemma. Una delle scene più forti è sicuramente tragica fatalità investe la vita di Andreas i destini quella di apertura in cui vogliamo salvare a tutti i delle due famiglie si intrecceranno dando vita ad costi quel bambino. una inaspettata e sconvolgente catena di eventi. Come si prepara ad interpretare i suoi Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate alla stampa italiana dal protagonista Nikolaj personaggi? Come attore uso tutto quello conosco. Ad esempio ho due figli e questo l’ho Coster-Waldau:
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potuto utilizzare per interpretare questo personaggio. É diventato famoso grazie a Game of Thrones. É Ma credo anche che un attore debba recitare senza difficile alternare quel tipo di produzione ad un esperienza diretta. Ad esempio ho interpretato un progetto intimo e delicato come questo? serial killer ma non ho mai ucciso nessuno.
Interpreto un essere umano ed io sono un essere
Il film presenta due condizioni opposte di umano. Sono un padre quindi capisco il mio maternità. Cosa pensa al riguardo? Uno dei temi personaggio. Sicuramente un film di questo genere fondamentali di questo film è non giudicare un libro è molto più intenso da girare, quasi ogni scena era dalla copertina. Nel film abbiamo due mondi estremi stressante. Ma credo sia il sogno di ogni attore rappresentati da una donna che vive una vita di trovare tanto materiale emotivo in cui scavare ed inferno con un compagno che è un criminale ed una indagare. Susanne poi ha uno stile unico di regia, donna, mia moglie nel film, che vive in un mondo riesce sempre a creare un contesto che sorprende perfetto. Ma alla fine entrambe vivono una situazione tutti. terribile. Questo significa che è pericoloso giudicare Cosa pensa del rapporto padre-figlio di Second perché spesso abbiamo troppo poche informazioni Chance? É molto raro vedere un film in cui un uomo per farlo.
ha un rapporto così forte con il proprio figlio. Come Le scene più forti del film sono quelle con i padre non mi sento da meno della madre nel bambini. Come è stato girarle? É stata dura. Un rapporto con i miei figli. E questa è una caratteristica bambino è la quintessenza della innocenza ed che rende questo film unico. Inoltre le parti finali che ognuno di noi sente la voglia di proteggerli dai mali vedono Andreas ed il bambino interagire sono molto di questo mondo. Poi sul set c’erano tanti bambini commoventi. ed alcune scene erano veramente forti; come quella in cui ci svegliamo nel cuore della notte e scopriamo che nostro figlio è morto.
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SARÀIL MIO TIPO?
Una storia d’amore alla francese tra quotidianità e filosofia di Letizia Rogolino
Il 23 Aprile arriva al cinema il film ad abituarsi poichè troppo tranquilla e francese Sarà il Mio Tipo? diretto da “familiare”. Qui incontra l’esuberante Lucas Belvaux e tratto dal romanzo Non Jennifer, interpretata da Emilie Dequenne, il suo tipo di Phillipe Vilain. “Durante la una parrucchiera con la passione del mia vita io ho amato e amerò più volte” karaoke e innamorata del suo lavoro e scriveva Roland Barthes, autore al quale il della vita. Clement e Jennifer sono molto diversi e non hanno nulla in comune, ma regista si è ispirato per raccontare questa storia tra amore e filosofia, ambientata in tra i due inizia e si sviluppa una storia d’amore originale, a suo modo romantica e epoca moderna. Clement è un giovane conflittuale. Belvaux realizza una professore di filosofia, interpretato da Loic commedia amara che respira il cinema Corbery, che vive e lavora a Parigi, città francese del passato, con una storia che ama. Un giorno però viene trasferito d’amore che emoziona e coinvolge tra per lavoro ad Arras, una piccola cittadina lacrime e sorrisi. Due personaggi tanto nel Nord della Francia, alla quale fa fatica
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“Un rapporto intimo e romantico, che piano piano risente delle diversità”
diversi si incontrano casualmente sullo sfondo di una Per Clement l’amore è come una prigione, Francia semplice e quotidiana, e riescono ad mentre Jennifer è una ragazza solare e sognatrice instaurare un rapporto intimo e romantico, che piano che fantastica sull’ incontro con la persona giusta piano risente delle diversità, ma non in modo con la quale condividere la sua vita. La scelta scontato. Come i testi di Kant e Proust stonano vincente di questo film è la sceneggiatura che unisce accanto ai romanzi rosa, Clement e Jennifer stanno la letteratura e la filosofia con situazioni colloquiali, bene insieme all’inizio della loro storia, ma poi le loro creando l’illusione di essere di fronte alla storia di un diverse visioni della vita e dell’amore costruiscono romanzo antico adattata al presente. Il ritmo è un muro invisibile che li mette alla prova. Sarà il mio frizzante e dinamico, nonostante faccia affidamento Tipo? si traveste da commedia per poi essere quasi esclusivamente sui dialoghi e gli sguardi dei smascherato dagli stessi personaggi, che portano la due protagonisti, oltre a parentesi musicali pop storia verso un’ atmosfera più drammatica, divertenti. Un dramma comedy romantico brillante e seguendo una struttura narrativa lontana, tuttavia, ben confezionato, che emoziona e propone un dagli altri film del genere. All’inizio il corpo e il cuore nuovo stile di film romantico, in cui si avverte più dei personaggi sono liberi di assecondare gli istinti e intenso il profumo della realtà, rispetto al sogno la passione, ma il contrasto dovuto all’appartenenza della realtà. a mondi diversi è dietro l’angolo.
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cobain montage of heck il documentario sul mito del rock di67 F.N.
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Ben otti anni per giungere al termine del
rispetto per lui. Ho ascoltato tutte le interviste e
documentario Cobain – Montage of Heck, il primo
devo dire che quasi tutte erano condotte in modo
autorizzato su Kurt Kobain. L’icona della musica
disonesto. Erano fatte da gente che voleva uscire
rock e leader dei Nirvana si è suicidato l’8 Aprile
con lui, diventare suo amico. Nell’intervista di
1994, a soli 27 anni. Prodotto dal regista
David, invece, racconta le cose come stanno. In un
americano Brett Morgen, il film è uno spaccato
certo modo rappresenta la mia voce all’interno del
della vita del cantante condotta in costante bilico
film”, così il regista racconta i suoi albori nel
tra follia e genio. A seguito della sua presentazione
cimentarsi in questo lavoro. E prosegue: “Ci sono
al Festival di Berlino, sarà proiettato al cinema come evento speciale il 28 e 29 Aprile. “In realtà non è che Kurt abbia registrato così tante cose. Quando ho messo tutto il materiale insieme ho visto subito che c’erano dei grossi buchi. Da quando aveva 7 anni a quando la band è diventata famosa non ci sono molti filmati che non fossero di concerti. Ho iniziato a capire che ti senti più vicino a Kurt quando non è davanti a una telecamera. È attraverso i giornali e le registrazioni audio che senti di avere trovato un portale per entrare nella sua psiche. Non eccelleva nelle interviste video, non erano il suo – a parte l’intervista con David Fricke di Rolling Stone. Abbiamo usato l’intervista con David come spina dorsale del film perché Kurt aveva un incredibile
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parti del film che, forse, ho scelto di non inserire. Voglio dire, la ripetitività non è una bella cosa, in generale. Kim mi ha detto: “Mio fratello era molto imbarazzato a parlare del suo rapporto con l’eroina. Pensi che l’avrebbe inserito in questo film?”. Le ho risposto: “Guarda, come mi hai detto tu una delle peggiori paure di tuo fratello era che avesse spinto altri verso l’eroina”. Io non sono un regista di documentari sociali, non sto cercando di dare un messaggio attraverso il film. Ma ho pensato che quella scena potesse servire da deterrente”. È stato molto doloroso per Morgen mostrare alcune scene del terzo atto, anche la relazione intima tra Kurt e Courtney. Probabilmente lui non avrebbe mai voluto farsi vedere così, soprattutto da sua madre. Ma
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l’intento non era quello di umiliarlo, ma di poter in grado di gestire e modellare la propria guardare Kurt negli occhi e iniziarlo a conoscere immagine, pur comprendendo le innumerevoli sinceramente. “È Kurt Cobain, deve essere trappole della notorietà. Morgen fa cadere, in onesto”. Il film è così uno splendido cameo questo modo, il velo a materiale che permette dell’archivio di Cobain, che si alterna fra arte, l’iter tra alti e bassi del musicista, innalzando il musica, testi e riprese prodotte in casa. Il tutto suo carattere creativo e mai volto a supportato da animazioni e interviste di familiari compromessi. Un valido tributo alla genialità del e amici. L’occhio del pubblico viene a prendere leader dei Nirvana, un’icona ancora idolatrata da familiarità con la forte e intensa vita di un artista milioni di fans.
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Se Dio
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Vuole
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Alessandro Gassman e Marco Giallini
tra fede, famiglia e simpatia di Carlo Andriani
Il prossimo 9 aprile la 01 Distribution decisione sono i sermoni sui generis di distribuirà in tutti i cinema italiani Se Dio Don Pietro (Alessandro Gassmann), un Vuole, una commedia diretta da Edoardo prete dal passato misterioso. Sconvolto Falcone ed interpretata da Marco Giallini, dalla notizia Tommaso inizia a pedinare Alessandro Gassmann, Ilaria Spada, Don Pietro per scoprire il suo segreto e Edoardo Pesce, Enrico Oetiker e Laura convincere una volta e per tutte Andrea a cambiare idea. Dopo aver scritto divertenti Morante che offre uno sguardo lucido e commedie come Nessuno mi può divertente sull’amore, sulla fede e sulla difficoltà di comunicare con le persone che giudicare, Viva l’Italia e Ti ricordi di me? abbiamo accanto. Tommaso (Marco Edoardo Falcone passa dietro la macchina Giallini) è uno stimato cardiochirurgo dalla da presa per dirigere Se Dio Vuole, un film vita apparentemente perfetta. Ha una bella ironico e brillante che affronta con moglie (Laura Morante), due figli in gamba intelligenza tematiche importanti come ed una professione che lo gratifica. Ma un l’incomunicabilità familiare, la fede in Dio giorno Andrea (Enrico Oetiker), suo figlio (con i suoi pro e contro) e perfino minore, gli confida di voler abbandonare l’omosessualità. Ma a differenza di quel gli studi in medicina per diventare simpatico pasticcio di Una piccola impresa sacerdote. Il motivo di questa improvvisa meridionale, Se Dio Vuole rimane un
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 prodotto centrato sui due simpatici protagonisti ed egoista (le scene con Edoardo Pesce rimangono (interpretati dai bravissimi Marco Giallini e le più divertenti). Il tutto è arricchito da un ritmo Alessandro Gassmann) e proprio per questo non veloce e scandito dalle ritmate musiche di Carlo naufraga nel non-sense come il film di Rocco Virzì che contribuiscono a rendere Se Dio Vuole un Papaleo. Il cast poi è il punto di forza assoluto di Se prodotto tanto divertente quanto accattivante. E Dio Vuole, una commedia che pur avendo lo scopo non è tutto. Perché un altro punto a favore di Se Dio primario di divertire, non si fa problemi a regalare Vuole è un’ironia lontana dalla classica commedia interessanti sfaccettature di tutti i protagonisti della italiana e più vicina allo stile dei vari Smetto quando storia. Abbiamo infatti la moglie borghese voglio e Noi e la Giulia. Il risultato finale è quindi più insoddisfatta e repressa, la figlia superficiale e che positivo e va a classificare Se Dio Vuole nel frustrata ma buona nell’animo (Ilaria Spada regala sempre più ampio panorama di commedie brillanti qui la sua migliore performance) ed il genero tonto del 2015.
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Se Dio Vuole presentato a Roma
“La spiritualità mi ha sempre affascinato!” di C.A.
Si é tenuta questa mattina al cinema Enrico Oetiker e Laura Morante: Come Adriano la conferenza stampa di Se Dio è nata la sceneggiatura di Se Dio Vuole? Vuole. Diretto da Edoardo Falcone ed
Edoardo Falcone: Abbiamo tentato di
i n t e r p r e t a t o d a M a r c o G i a l l i n i , dare un approccio diverso alla commedia Alessandro Gassmann, Ilaria Spada, italiana. Anche se per avere questo risultato Enrico Oetiker, Edoardo Pesce e Laura abbiamo lavorato tantissimo sulla Morante, Se Dio Vuole racconta la storia sceneggiatura. Marco Martani: Quando Edoardo mi di Tommaso (Marco Giallini), uno stimato cardiochirurgo alle prese con un figlio ha raccontato l’idea del film ho pensato deciso a diventare sacerdote. Disorientato subito fosse un progetto convincente. É dal fatto e disposto a tutto per cambiare le stato divertente sviluppare una commedia cose Tommaso scopre che l’origine di con un tono diverso e non banale. Perché avete deciso di parlare di questa scelta é Don Pietro (Alessandro Gassmann), un sacerdote sui generis. Ma fede in questo film? Don Pietro pare nascondere qualcosa e Edoardo Falcone: É un tema che mi Tommaso farà di tutto per scoprire cosa ha sempre affascinato. Parlo della sia per far cambiare una volta e per tutte spiritualità in generale. Ringrazio di cuore i idea a suo figlio. Potete trovare qui sotto le bravissimi attori di questo film per aver dichiarazioni rilasciate dal regista Edoardo creduto in questo progetto. E colgo Falcone, dallo sceneggiatore Marco l’occasione per dire che Don Pietro è il Martani e dagli interpreti Marco Giallini, nome di Aldo Fabrizi in Roma città aperta, Alessandro Gassmann, Ilaria Spada,
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 un piccolo omaggio che mi sono sentito di fare. Che personaggi interpretate in Se Dio Vuole?
il contraltare del personaggio di Ilaria. E poi è la causa scatenante degli eventi.
Marco Giallini: Il mio personaggio può essere
Nel film si gioca sul fatto che è meglio un
definito con una frase: molta scienza poca figlio gay di uno prete. É un modo per alleggerire coscienza. Scherzo. Tommaso è un uomo molto l’approccio alla tematica gay? attaccato alla realtà, non crede nei miracoli. Ma è Marco Giallini: Ognuno fa le proprie scelte. Per anche un personaggio che cambia quando capisce me non sarebbe un dramma se mio figlio volesse che le cose vanno male.
fare il prete o fosse gay. Ma perché no. Mi
Alessandro Gassman: É un prete terreno. É un dispiacerebbe solo perché in questa società se la uomo che ha una grande fede e cerca di aiutare chi passerebbe male. ha bisogno. Mi piace molto Don Pietro e poi è la Alessandro Gassman: Concordo con Marco, miccia che fa scattare qualcosa nella famiglia di mi andrebbero bene entrambi i casi. Anche se nella Tommaso. società italiana non sarebbe facile la vita per lui. Ma Laura Morante: Io interpreto la moglie di speriamo in un cambiamento. Tommaso, una donna che è stata piena di passioni
Come sarebbe stato il film con Giallini nei e ideali ma che negli ultimi anni ha deposto le armi panni di Don Pietro e Gassmann in quelli di per una vita borghese. É innamorata di suo marito Tommaso? ma è anche infelice. E la confessione del figlio
Edoardo Falcone: Sarebbe stato più scontato. scatena un processo di rinnovamento che le fa É molto più giusto così. E poi questo è il primo recuperare gli ideali perduti. personaggio diAlessandro che parla in dialetto Ilaria Spada: Il mio personaggio è comico ma romano. Siamo molto soddisfatti. ha anche delle sfaccettature drammatiche. É una Marco Giallini: Ho interpretato spesso persona superficiale che coglie l’occasione per personaggi di periferia. Ma fondamentalmente sono ricercare se stessa. Nel suo piccolo è un un borghese e ho adorato interpretare Tommaso. personaggio molto positivo. Alessandro Gassman: Questa è la mia prima Enrico Oetiker: Andrea è il figlio di Tommaso e volta in dialetto. Personalmente nella vita di tutti i Carla. É un ragazzo molto sensibile e incarna un po’
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giorni parlo sia l’italiano che il romano. Ma ortopedico che mi ha curato più volte. Questo per recitare in romano è decisamente divertente. dire che esistono veramente tipi come Tommaso. Cosa pensa di Don Pietro?
Quali sono i suoi prossimi progetti?
Alessandro Gassman: Mi piacerebbe tanto
Edoardo Falcone: Sto scrivendo con Marco
ci fossero più sacerdoti come lui. Recentemente il nuovo film di Fausto Brizzi. sono andato in un campo profughi in Giordania e Il film parla anche di incomunicabilità. ho trovato molti preti come lui che invece di Pensate di conoscere le persone che avete predicare agiscono. Li ammiro molto. Quale è l’interpretazione della musica di Gigi D’Alessio in questo film?
accanto? Marco Giallini: A me in casa non mi conosce nessuno. Ho un figlio adolescente che cerco di
Edoardo Falcone: Personalmente adoro De tenere a freno. Ma fondamentalmente non Gregori e De Andrè. Abbiamo inserito la musica conosco nessuno. É impossibile conoscere una di D’Alessio in una chiave buffa e ironica. Il tema persona fino in fondo. Ma è importante tentare del film è accettare il diverso. Ed è in parte sempre di conoscere chi abbiamo vicino. Alessandro Gassman: Anche io ho un diverso anche chi ascolta Gigi D’Alessio. Marco Martani: Il personaggio di Ilaria sedicenne che gira per casa e convivo con mia Spada ama veramente Gigi D’Alessio. Ed il suo moglie da oltre venti anni. Ci sopportiamo perché sfogo fa ridere perché tutti ci saremmo aspettati forse non abbiamo ancora capito con chi una dichiarazione ben più forte di quella di amare abbiamo a che fare. Mio figlio poi l’altra sera stava in giro con gli amici e si è arrabbiato con la musica di D’Alessio. Per interpretare Tommaso si è ispirato ad me perché si è trovato sommerso dai cartelloni di questo film. Io gli ho chiesto scusa. Questo Alberto Sordi ne Il medico della mutua? perché dobbiamo cercare di conoscere meglio i Marco Giallini: No, non ho pensato a nostri figli. nessuno. Quando interpreto un personaggio Se Dio Vuole verrà distribuito da 01 vado a braccio. Solo in seguito mi sono reso Distribution in tutti i cinema italiani il 9 aprile 2015. conto di essermi involontariamente ispirato ad un
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MIAMADRE
Margherita Buy e Nanni Moretti di nuovo insieme al cinema di Flavia Niscola
01 Distribution ha diffuso un video che stessa: “Ma perché continuo a ripetere le contiene due minuti di scene tagliate da Mia stesse cose da anni? Tutti pensano che sia madre, il nuovo film di Nanni Moretti, che capace di capire quello che succede, di torna a cimentarsi con la macchina da interpretare la realtà, ma io non capisco più presa a quattro anni da Habemus Papam, niente”. A far da cornice le problematiche vincitore di 7 Nastri d’Argento e 3 David di esistenziali, legate all'adolescenza della Donatello. Il cast è composto da John figlia Livia e la decisione del fratello Turturro, Giulia Lazzarini e Beatrice Giovanni (Nanni Moretti) di licenziarsi per Mancini. Il film, uno dei più attesi di prendersi cura della loro mamma. Il tutto stagione nonché uno dei più misteriosi, accompagnato dalle magnifiche e ipnotiche uscirà il 16 aprile 2015. La trama vede note di Baby’s Coming Back to Me di Margherita (Margherita Buy), una regista Jarvis Cocker, perché Moretti è un quarantenne politicamente impegnata sul maestro nello scovare la canzone giusta per punto di separarsi dal compagno, l'attore la situazione concernente. Un film, per certi Vittorio. Nel trailer la si sente parlare con se versi, auto-biografico, quello del regista a
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cui è venuta a mancare la mamma, professoressa di lettere nel ginnasio, nel 2010. A distanza di 14 anni da La stanza del Figlio, riemerge l'elaborazione del lutto. Se la Buy sarà una regista in crisi d'identità e sul precipizio del divorzio, Turturro interpreterà uno dei suoi attori feticci, con Moretti negli abiti del fratello che lascia il lavoro per la madre malata. Interessante notare come qui gli attori hanno i loro veri nomi e portano in scena dialoghi plausibili. Per Margherita Buy rappresenta un ritorno sul sut con Moretti, ben 9 anni dopo Il Caimano, film che la consacrò con uno dei 6 Nastri D’Argento. Tra gli svariati riconoscimenti attribuiti al regista, invece, si ricordano un Premio per la miglior regia al Festival di Cannes con Caro diario, una Palma d’Oro con La stanza del Figlio, un Leone d’argento – Gran premio della giuria a Venezia per Sogni d’oro, un Orso d’argento a Berlino per La messa è finita, 6 David, 11 Nastri, 3 Globi d’Oro e 13 Ciak d’Oro.
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Il nuovo film di Nanni Moretti sulla perdita e il senso di inadeguatezza di L.R.
A quattro anni da Habemus Papam, Nanni Margherita deve affrontare le sue paure e il suo Moretti torna al cinema il 16 Aprile con Mia Madre, dolore, cercando anche un nuovo modo di una storia toccante e commovente, di cui egli relazionarsi con le persone che la stimano e le stesso è protagonista insieme a Margherita Buy, vogliono bene. Nanni Moretti è un regista che ha Giulia Lazzarini e John Turturro. Il regista e attore bisogno del suo spazio e dei suoi tempi per romano torna ad elaborare il tema del lutto dopo La realizzare un progetto che spesso però si rivela Stanza del Figlio e Caos Calmo, ma lo fa con una
solido ed interessante, emotivamente impegnativo.
La sceneggiatura di Mia Madre è nata dalla nuova maturità e l’ombra di un’esperienza diretta che arricchisce ulteriormente la sceneggiatura e la collaborazione del regista con Francesco Piccolo e messa in scena del film. Margherita è una regista di Valia Santella, ed è costituita da dialoghi e situazioni che presentano una storia drammatica, attraversata successo che sta lavorando ad un film, in cui un da sentimenti, reazioni ed effetti intensi e ruolo è affidato ad una star americana interpretata coinvolgenti. Quello che sorprende è l’accordo da Turturro. Mentre le riprese vanno avanti tra alti e bassi, la vita di Margherita risente dei problemi con equilibrato tra pathos e gravitas che diventa la la figlia adolescente, con il compagno e con la chiave per aprire il cuore dello spettatore e raggiungere la sua intimità. L’amore, il dolore, il madre gravemente malata che va a trovare tutti i distacco, sono i temi principali che scuotono il giorni in ospedale. Il fratello, interpretato da Nanni percorso personale e privato dei vari personaggi, Moretti, la aiuta a sostenere questa situazione, ma
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soprattutto di Margherita. La Buy regala un’interpretazione costellata di mille volti, con una parte più ironica, e una parte riflessiva e malinconica, che deve fare i conti con la perdita di una persona cara e le difficoltà nel relazionarsi con la figlia adolescente e i colleghi di lavoro. Il suo sentire e i suoi pensieri alternano momenti di realtà al sogno e all’immaginazione, con cui il regista si diverte ad illudere il pubblico, trasportandolo in una dimensione particolare, che ha bisogno di essere decifrata e compresa. Oltre alla bravissima Giulia Lazzarini, grande attrice di teatro prestata al cinema in questa occasione, che interpreta l’anziana madre della protagonista gravemente malata, una presenza fondamentale è John Turturro. Il suo personaggio eccentrico, stravagante e spesso sopra le righe, riesce a creare delle scene
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esilaranti con Margherita Buy, scuotendo il ritmo del film con energia e donando qualcosa in piÚ alla figura della protagonista, che, grazie a lui può sfogarsi e lasciar andare le sue ansie e lo stress che la circondano. Come un alter ego di Nanni Moretti, la Buy convince pienamente nei panni di una regista determinata ed esigente, con un costante senso di inadeguatezza che la accompagna sia nelle relazioni sentimentali che in quelle professionali e familiari. Mia Madre è un film emozionante e commovente, a tratti ironico e brillante, che ritrova un Nanni Moretti piÚ simile ai suoi esordi sul grande schermo. Un film da vedere.
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Le vacanze
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del piccolo Nicolas
di Laura Manaresi
In anteprima fuori concorso al Giffoni Film Festival 2014 è stato presentato Le vacanze del piccolo Nicolas, atteso nuovo episodio dopo l’applaudito Il piccolo Nicolas e i suoi genitori del 2009. Al cinema dal 16 Aprile, il film è tratto dalla fortunata serie di romanzi di René Goscinny, illustrati da Sempé, il celebre disegnatore del prestigioso New Yorker, con il tocco ironico e brillante del regista Laurent Tirard autore anche, nel 2012, di Asterix e Obelix al servizio di sua maestà. Il film è ambientato in una Francia degli anni ’60 ricostruita nei più piccoli e irresistibili dettagli, dalle tappezzerie arancioni alle vecchie auto Simca, che rievocano indelebili sensazioni visive in chi è stato bambino negli anni di Nicolas, e suscitano irresistibile ilarità in tutti coloro che sono nati dopo. Il cast, oltre alla conferma dei protagonisti, i sempre bravissimi Kad Merad e Valérie Lemercier nella parte dei genitori e l’irresistibile Dominique Lavanant, la nonnina dispensatrice di bonbon nonché suocera insopportabile, comprende uno scatenato Luca Zingaretti, che anima il personaggio di un esaltato e vanitoso regista italiano, che porterà scompiglio nella famiglia del protagonista. Perfetto e bravissimo Mathéo Boisselier nei panni del piccolo Nicolas, bambino dalla fantasia sfrenata che interpreta a suo modo, come sempre, le parole spesso usate con troppa noncuranza dagli adulti, e bravi anche tutti gli altri piccoli attori, che con consumati tempi comici animano una trama tanto semplice quanto efficace. Allo scoccare delle agognate ferie, al termine di estenuanti discussioni sulla destinazione, per la prima volta la famiglia diNicholas trascorre le vacanze al mare, non certo in Costa Azzurra ma in una pensione senza pretese della località di Bains le Mer.
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 L’assurda convinzione di essere destinato dai dell’avventura, in una dimensione di libertà spaziale e genitori a sposare Isabelle, una bambina con le psicologica che le ultime iperprotette e trecce dalla sinistra somiglianza con la stralunata iperconnesse generazioni purtroppo non hanno Mercoledì della famiglia Addams, porterà Nicolas e i conosciuto. La storia di Nicolas è ambientata in un suoi piccoli amici ad inscenare una commedia degli mondo dove la possibilità di annoiarsi e di muoversi equivoci dalle imprevedibili conseguenze. Sullo da soli generava esperienze, divertimento e anche sfondo una spiaggia animata da bagnanti in insegnamenti nati dallo sperimentare direttamente le costume di maglia con le cuffie a fiori di plastica e conseguenze delle proprie azioni: cercare di da personaggi che, pur appartenendo allo catturare un serpente, perdersi nel bosco, stereotipo, sono felicissimi, dal bagnino proprietario architettare scherzi esilaranti. del chiosco alla disinvolta turista tedesca che Con un ritmo avvincente, interpreti raffinati e sempre risveglia l’immaginario del padre di Nicolas, mite misurati che caratterizzano personaggi riuscitissimi travet in perenne ricerca dell’approvazione del suo senza mai scadere nella macchietta, ambientazioni capo. Nel frattempo, il vanaglorioso regista italiano curatissime, Le vacanze del piccolo Nicolas interpretato da Zingaretti scatenerà il lato più
conferma l’importanza imprescindibile di una
imprevedibile e nascosto della mamma di Nicolas, sceneggiatura dalla perfetta meccanica, efficace nei innescando la gelosia del marito, mentre i bambini
dialoghi e concretizzata da una regia che costruisce
incustoditi si tufferanno in nuove avventure e sempre immagini dalla composizione perfetta, forti combineranno molti guai. In un’atmosfera dalla della loro semplicità, come insegnava il grande fotografia giallognola come le vecchie foto degli anni Sempé. Per gli spettatori di tutte le età, moltissime Sessanta, il film segue le vicende del gruppo dei risate e per qualcuno di loro anche un pizzico di bambini, lasciati liberi di trascorrere lunghe giornate nostalgia per quegli anni in cui tutto sembrava autogestite all’insegna dell’immaginazione e
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possibile.
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SHORTSKIN
La brillante commedia sul sesso opera prima di Duccio Chiarini di C.A.
Il 23 aprile la Good Films distribuirà in si dichiari alla bella Bianca (Francesca tutti i cinema italiani il primo lungometraggio Agostini). Sarà l‘incontro con una giovane di Duccio Chiarini: Short Skin. Interpretato ragazza a rompere il guscio di Edoardo e a da Matteo Creatini, Francesca Agostini, portarlo a cercare di risolvere una volta e Nicola Nocchi, Miriana Raschillà e per tutte il suo fastidioso problema. Bianca Ceravolo, Short Skin è l’interessante Romantico, delicato e grazioso. Con queste tre parole possiamo definire storia di un ragazzo alle prese con una l’esordio dietro la macchina da presa di “prima volta” un po’ più complicata del previsto. Edoardo (Matteo Creatini) è un Duccio Chiarini. Un prodotto arrivato al diciassettenne che, a causa di una cinema grazie al progetto Biennale College malformazione al prepuzio è timido ed che ha dato al regista fiorentino un budget insicuro con le ragazze. Chiuso nel suo di 150.000 euro per portare sul grande
microcosmo asessuato reagisce infastidito schermo la storia, in parte autobiografica, alle pressioni del migliore amico fissato col del giovane ed impacciato Edoardo. Un sesso e dei genitori che premono affinché protagonista perfettamente interpretato dal
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bravo Matteo Creatini che agli amanti di Virzì ricorderà sicuramente il divertente Edoardo Gabriellini di Ovosodo. Ma andiamo più a fondo. Il punto di forza di Short Skin è proprio la delicatezza con cui è stato sviluppato. Parliamo di sesso, un argomento che affrontato con superficialità può creare innumerevoli problemi. Eppure Short Skin non è mai gratuito o volgare, anche laddove mostra nudità o scene “alla American Pie”. E questo è un aspetto tanto interessante quanto raro, soprattutto nel cinema italiano dove il sesso da sempre è una scusa per far spogliare le belle di turno. Ma andiamo avanti. Perché Short Skin non parla solo di sesso, ma di sessualità maschile. Da sempre siamo abituati a vedere sul dell’ansia di affrontare qualcosa che non grande schermo lo stereotipo del “mandrillone” conosciamo. Il sesso è solo un pretesto per parlare italiano, l’uomo sicuro di sé che si porta a letto tutte. di molto più ma senza mai strafare perché Chiarini Eppure Short Skin azzarda capovolgendo questa mantiene sempre il tono da commedia leggera. E realtà e rappresentando un ragazzo profondamente questa è l’intelligenza principale di Short Skin, un film insicuro di sé stesso. Come è insicuro Arturo, il che nella sua non pretenziosità risulta diretto ed
migliore amico di Edoardo, che sotto l’apparente efficace. Come sono efficaci le splendide musiche spavalderia è in realtà un ragazzo spaventato dalla dei Woodpidgeon che arricchiscono Short Skin di una atmosfera interessante che ricorda il cinema sua verginità; una analisi che possiamo definire decisamente interessante perché mostra senza svedese. Il risultato finale è un piccolo gioiello, un stereotipi quella che è la realtà, molto spesso ben prodotto delicato ed interessante che arricchisce il lontana dal classico cliché dell’uomo di ferro. Ma cinema di un autore da tenere d’occhio e che mostra, una volta e per tutte, che noi italiani Short Skin parla anche delle difficoltà di buttarci, possiamo sviluppare (anche con micro-budget) film della paura di saltare quando non vediamo il fondo, competitivi sul mercato internazionale.
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captain america dettagli e curiositĂ sul prossimo civil war di A.A.
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 La battaglia tra il chiacchieratissimo Soldato Tony Stark è il più fedele tra i supporter di questa d’Inverno e Iron Man, l’alter-ego super-eroico e nuova legge, Steve Rogers vi si oppone filantropo del playboy milionario Tony Stark, a cui categoricamente. Per il milionario questo decreto assisteremo in Avengers: Age of Ultron, porterà dei rappresenta l’occasione per mettere definitivamente profondi cambiamenti nell’Universo Marvel. Per la parola fine ad eventuali successivi conflitti tra eroi questo film, i fratelli Anthony e Joe Russo saranno e criminali, per l’eroe di guerra, invece, è un vero e nuovamente alla regia, dopo il successo del proprio abuso di potere. Questa, la scintilla che farà precedente stand-alone dedicato a Captain scattare una vera e propria guerra civile tra i due
America, in cui l’eroe ha dovuto fronteggiare il Vendicatori, entrambi fermamente convinti a sostenere le rispettive posizioni a qualsiasi costo, Soldato d’Inverno, allo stesso tempo vecchio amico e nuova minaccia. Di seguito, un elenco delle Iron Man sembra addirittura diventare un villain. principali cose che dovete sapere sul nuovo film Tuttavia, il film non segue fedelmente il plot del fumetto, dove Cap diventa un vero fuggitivo, Captain America: Civil War. costretto a perseguire clandestinamente i suoi sforzi 1) DI COSA PARLA? di resistenza contro i sostenitori del decreto. Innanzitutto, come nel fumetto, il focus del film sarà 2) CHI CI SARA’ IN QUESTO FILM? sull’Atto di Registrazione dei Supereroi, a seguito Innanzitutto, farà la sua prima apparizione Pantera degli sconvolgenti cambiamenti che avranno luogo Nera (Chadwick Boseman), che rivedremo in sulla Terra, e a cui assisteremo in Age of Ultron. Tale seguito in uno stand-alone tutto suo. Ci sarà, decreto prevede che chiunque abbia dei supernuovamente, Vedova Nera (Scarlett Johansson), poteri dev’essere “catalogato” per essere nel secondo capitolo dedicato al super soldato a maggiormente tracciabile in caso di minaccia – diventare, in sostanza, un agente del governo. Se stelle e strisce, i momenti più intensi sono stati quelli
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d’interazione tra Natasha e Steve, pertanto la sua presenza in questo crossover era quasi scontata.
parteciperà alla Civil War. L’ultima volta che l’abbiamo visto sembrava una pizza bruciata,
La questione, in questo caso, è: da che parte si
pieno di cicatrici e bruciature – pertanto Grillo non
schiererà la Vendicatrice russa, Cap o Stark? La
vede l’ora di vedere il suo personaggio riscattato!
risposta dovrebbe esserci più chiara una volta
Si dice che Crossbones sarà il nemico numero
visto l’epilogo di Age of Ultron. Tornerà anche Occhio di Falco (Jeremy Renner). Non è ancora
uno, pertanto ci si chiede che ruolo spetterà ad un altro cattivissimo dell’Universo Marvel – Barone
chiaro quanto predominante sarà il suo ruolo in
Zemo (Daniel Bruhl). L’ironia del destino vuole che,
questo film, tuttavia i suoi fan si aspettano
dopo Rush (Ron Howard, 2013) Chris Hemsworth
qualcosa in più di un semplice cameo. Come per Vedova Nera, anche la sua posizione rispetto al
e Daniel Bruhl si ritrovino ancora faccia a faccia, o
decreto per superuomini è ambigua. Sicuramente
meglio “muso a muso” – ancora una volta in contrasto.
il più neutrale tra i Vendicatori, questa guerra civile
3) CHI DOVREBBE APPARIRE?
potrebbe scuoterlo e spingerlo finalmente a
Stiamo parlando di Spider Man. Dopo aver avuto
prendere una posizione precisa. Simile il nome, ma del tutto opposto il personaggio, torna anche
notizia dell’accordo stretto Sony e Marvel,
Falcon (Anthony Mackie) con un nuovo costume
del Tessi Ragnatele nell’Universo Cinematografico
e si schiererà nettamente al fianco di Cap. Ovviamente, ci sarà anche Bucky Barnes alias. Il
Marvel. Alcuni rumors lasciano intendere che Spidey farà una prima apparizione in Doctor
Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). L’ultima volta
Strange, in uscita per Novembre 2016, per poi ri-
che l’abbiamo visto, aveva subito un lavaggio del
apparire nel terzo capitolo della saga dedicata
cervello, oltre che varie ferite ed un braccio rotto, e non ricordava più assolutamente nulla sul suo
all’eroe e veterano americano. Questa storia è
possiamo ben sperare nel tanto atteso ingresso
passato. Cap farà sicuramente quanto è in suo
troppo importante per Spidey, per pensare che possa seguirla solo da dietro le quinte, pertanto si
potere per riscattare il suo vecchio amico –
presume che l’eroe sia destinato ad avere un ruolo
diventato nemico. Tanti i punti interrogativi sul suo
centrale nella vicenda. Inotre, è impensabile che la
conto – cosa farà Bucky ora che sa chi è davvero? C’è un ulteriore tarlo che ci attanaglia:
Disney e la Marvel resistano alla tentazione di
Bucky ha partecipato all’assassinio dei genitori di
sbancare il botteghino con Captain America, Spider Man e Iron Man tutti nello stesso film.
Tony Stark? Insomma questo personaggio sarà
Civil War uscirà nelle sale il 6 maggio 2016, fino ad
ulteriore motivo di scontro tra i due
allora ricordate solo che “Da un grande potere
Avengers. Anche Crossbones (Frank Grillo)
derivano grandi responsabilità”.
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JAMESGUNN
Il regista svela alcune novità su I Guardiani della Galassia 2 di F.N.
“È stata consegnata. Venerdì mi incontrerò con loro (Kevin Feige, Louis D’Esposito, Jonathan Schwartz e Victoria Alonso) e cominceremo a lavorare alla sceneggiatura la prossima settimana” ecco come ha risposto James Gunn su Guardiani della Galassia 2. La bozza è stata completata ed è lunga 70 pagine. Ha poi aggiunto, durante un Q&A: “[La sessione di Guardiani 2] è stata la miglior esperienza che abbia mai avuto per la proposta di un film”. In uscita nelle sale il 5 Maggio 2017 con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel e Bradley Cooper più che confermati, il film regalerà stuzzicanti novità ai più curiosi affezionati del primo capitolo: scopriremo, infatti, l’identità del padre di Star Lord, che ci mostrerà come i Guardiani siano peggiori più di quel che pensiamo ed altri, invece, migliori di quel che crediamo. Non ci saranno, però, Nova e Captain Marvel. Tutto questo con il Blu-ray e DVD del primo capitolo in uscita anche in Italia il prossimo 4 febbraio, dopo aver incassato poco meno di 6 milioni di euro sul territorio nazionale. “Il nuovo film non si basa in realtà su nulla. Quella dei Guardiani 2 è una storia che mi è venuta in mente
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“La storia dei Guardiani 2 mi è venuta in mente mentre stavo ancora lavorando al primo film” James Gunn
mentre stavo ancora lavorando sul primo film, e risponderà ad alcuni quesiti che sono stati già posti. Ad esempio il padre di Peter Quill: chi è, cosa gli sta accadendo. Conosceremo alcuni personaggi un po’ meglio, e ne incontreremo di nuovi che saranno molto importanti per i film dei Guardiani, probabilmente per l’Universo Marvel, in generale. È tutto diverso rispetto ai fumetti, il padre di Star Lord non è quello che i fan si aspettano. Quando è uscito il film, abbiamo avuto subito il via libera per il sequel: così mi sono recato da loro e sedendomi ho spiegato la mia idea per la storia. “Okay, ecco come penso che dovrebbe essere il sequel” e loro mi hanno risposto “Oh, wow. È rischioso, ma va bene”. Vedremo se tutto funzionerà, ci lavorerò nelle prossime settimane”.
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CINEMAHORROR
I film demoniaci del cinema italiano anni ’70 sulle orme de L’Esorcista di Eros Bosi
In Italia abbiamo sempre avuto una cultura incredibilmente più belle di L’esorcista. Perché parla cinematografica di genere comico / commedia. A semplicemente di una bambina posseduta da uno dimostrarlo è anche il fatto che nel 1974 in Italia è spirito sprigionato in oriente. L’anticristo e Chi sei? uscito, l’anno dopo della prima, L’esorcista ed ha hanno trame che sono diverse da tutti gli altri film avuto un successo di massa. Anche il cinema sulla possessione. Il primo parla di Ippolita Oderisi italiano ha cavalcato l’onda del successo della (Carla Gravina) una ragazza benestante che non pellicola di William Fredklin, ma di massa ha avuto può più camminare dopo un incidente automobilistico successo la parodia L’esorciccio (1975) di Ciccio quando aveva 12 anni, in cui la madre perse la vita. Ingrassia, quando meritavano anche di averlo agli Rimasta sconvolta dalla visita di un santuario dove stessi pari due horror purissimi : Chi sei? di Ovidio vide persone indemoniate sente anche lei la G. De assonitis e L’anticristo di Alberto De presenza del demonio attorno a lei. La seguirà il Martino, entrambi usciti nelle sale nell’autunno del dottor Sinibaldi (Umberto Orsini) facendole 1974. Il risultato de L’esorcista a livello tecnico, l’ipnosi, scoprirà di essere la discendente di una registico, di effetti speciali, di budget è ovviamente strega morta sotto l’inquisizione. Ippolita verrà superiore a questi due film, ma le storie sono posseduta da un entità maligna in cerca di dare al
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“Il film che cancella il ricordo dell’ Esorcista” vede che ha un budget superiore e di conseguenza sono venuti migliori. Purtroppo L’anticristo il meglio che potevano fare per renderli più reali possibili lo hanno fatto, alcuni sono fatti anche bene e stanno bene cosi, ma nonostante alcuni effetti speciali sono scarsi il film merita comunque un 30 e lode. Di Chi sei? le parti che non sono horror si allontanano un po’ dal genere, è stato girato apposta cosi per renderlo diverso dagli altri horror. Tanto le scene che fanno paura sazieranno ogni appassionato del genere. Chi sei? uscì negli Usa con il titolo Beyond the door ed ha avuto talmente tanto successo che 3 anni dopo l’uscita per sfruttare il successo Shock mondo l’anticristo. In Chi sei? C’è la vicenda di di Mario Bava usci con il titolo Beyond the door 2. Ha Jessica (Juliet Mills) una donna sposata con il infatti la nomina che è l’horror demoniaco che ha produttore discografico Robert Barrett (Gabriele conquistato l’America. Per la Nocturno Cinema è L a v i a ) , g i à m a d r e d i d u e f i g l i , r i m a s t a considerato “Il film che cancella il ricordo misteriosamente incinta. Durante la gravidanza viene dell’Esorcista”. Entrambi superano il lavoro del posseduta dal diavolo spaventando i bambini e chi grande maestro Mario Bava che ha seguito il ha attorno. Un misterioso individuo compare a successo di L’esorcista La casa dell’esorcismo Robert, scoprirà che è l’ex marito di Jessica, Dimitri (1975). Nel 1977 Alberto De Martino ha girato un altro (Richard Johnson). Chi sei? e L’anticristo hanno due horror demoniaco Holocaust 2000 anche quello ambientazioni diverse. L’anticristo è ambientato in considerato un culto. Di Chi sei? e L’anticristo hanno una tetra Roma, con un colore dell’immagine in comune anche le firme di grandi musicisti : quelle abbastanza opaco nonostante ci fosse Joe D’amato di Chi sei? sono state firmate da Franco Micalizzi e come direttore della fotografia, e Chi sei? in quelle dell’Anticristo da Ennio Morricone e Bruno un’assolata San Francisco. Per un horrorifilo è più Nicolai. Non resta che aspettare che quest’ultimo affascinante L’anticristo per questo, che anche le esca in dvd ed avrà sicuramente un grande scene girate in esterno al sole sono sempre cupe, successo di vendite. ma per gli effetti speciali preferisce Chi sei? perché si
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THE LAZARUS EFFECT 94
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OLIVIAWILDE
Il nuovo horror prodotto da Jason Blum di C.A.
Il 27 febbraio uscirà in tutte le sale giovane Zoe (Olivia Wilde) il team decide di americane un nuovo inquietante horror riportarla in vita con la stessa tecnica. Ma prodotto da Jason Blum: The Lazarus Zoe non sarà più la stessa. Tornando dal Effect. Scritto da Luke Dawson e Jeremy mondo dei morti Zoe porterà con sé una Slater, diretto da David Gelb ed presenza inquietante che distruggerà tutto interpretato da Olivia Wilde, Mark quello che incontrerà sul suo cammino. Duplass, Evan Peters, Sarah Bolger e Dopo la saga di Paranormal Activity, Dark Donald Glover, The Lazarus Effect Skies, La notte del giudizio, Insidious ed racconta la storia di un gruppo di scienziati Oculus, Jason Blum produce The Lazarus che, attraverso una serie di esperimenti a Effect, un horror low budget che si dir poco pericolosi, cercano di riportare in preannuncia un interessante mix tra Linea vita alcuni tessuti morti. L’esperimento Mortale di Joel Schumacher ed un sembra andare a buon fine con i cani, ma classico film di genere paranormale: Il quando un incidente in laboratorio uccide la motivo per cui amo fare film low budget è
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 perché si possono provare cose diverse ed avere il Legacy, In Time, Rush e Lei, qui per la prima volta controllo creativo e la possibilità di sperimentare con alle prese con un horror ed un ruolo da cattiva. Tra gli i personaggi – spiega Blum – per fare un film altri protagonisti spiccano invece Evan Peters, un pauroso serve che ci si dimentichi di aver a che fare volto noto agli amanti della saga di American Horror con attori, lo spettatore deve pensare di trovarsi di Story e Mark Duplass, già visto nelle serie tv The fronte a persone vere. E la persona in questione è la Mindy Project e The League. Il film, in caso di bellissima protagonista del film, Olivia Wilde, successo al box office, avrà un sequel. protagonista di grandi successi del calibro di Tron
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SERIE TV
X-FILES IL RITORNO gli agenti speciali mulder e scully tornano in tv di Francesca Coppola
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Indimenticabile la sigla, una musichetta momento perfetto per raccontare queste sei emblematica che ha accompagnato gli storie.” Così parla Carter in un’intervista appassionati sin dal lontano 1993. rilasciata a The Daily Beast, in cui tuttavia Indimenticabili i protagonisti, personaggi non viene svelato alcun dettaglio sulla dalla psicologia complessa impegnati in trama: assenti infatti gli script delle puntate, casi molto spesso senza apparente non ancora messi per iscritto, ma il geniale risoluzione. E indimenticabile è l’atmosfera ideatore rassicura i fan. “Nella mia testa è sci-fi che da sempre si accompagna al già tutto scritto. So cosa voglio fare, come titolo della serie: X-Files, made in Fox deve svilupparsi, l'equilibrio tra mitologia e nell’ultimo decennio del secolo scorso. Il storie autoconclusive. Anche se i contratti grande impatto di nove stagioni va ricercato sono stati firmati pochi giorni fa, le persone innanzitutto nei temi trattati, quali teorie del coinvolte ci stanno lavorando dall'inizio complotto, mutazioni genetiche, UFO ed alieni. Stando alle dichiarazioni di Chris dell'anno, per cui abbiamo un'idea chiara di Carter, creatore, produttore nonché
come dovrebbe essere, o almeno quella
sceneggiatore di molti dei 202 episodi, la che noi pensiamo sia il modo migliore di nuova miniserie andrà a far compagnia ai scrivere questa stagione.” Dopo la pesante già attesissimi ritorni del lynchiano Twin doccia fredda giunta dal canale Amazon Prime – che ha cancellato la produzione del Peaks e (forse) di Prison Break nel corso del distopico The After pur avendo già prossimo anno. “Mi piace pensare che sia accettato la realizzazione del pilot – Carter stata una pausa pubblicitaria lunga tredici ha dunque riallacciato i rapporti con Dana anni. La buona notizia è che il mondo nel Walden e Gary Newman, storici boss della frattempo è diventato ancora più strano, un Fox Television, impegnandosi nel progetto
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“Mi piace pensare che sia stata una pausa lunga tredici anni” Chris Carter
Davis, membro di spicco dell'organizzazione clandestina interna al governo americano tutta impegnata a nascondere la verità sulla colonizzazione aliena. Si vocifera che le riprese inizieranno la prossima estate, nella speranza che i due attori protagonisti riescano a trovare un buco libero nella loro agenda. Duchovny, fresco del successo della sua Californication e prossimamente protagonista di Aquarius sulla NBC, si è tuttavia dichiarato entusiasticamente interessato a rindossare i panni di Mulder, così come la
del revival e sancendo così un evento epocale e definitivo nella storia dei telefilm. Tredici anni separano il mondo odierno e la messa in onda dell’ultimo season finale, eppure i nuovi episodi segnano un vero e proprio ritorno a casa per David Duchovny e Gillian Anderson, gli iconici volti che
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Anderson, la quale – interprete fissa in Hannibal – ha espresso su Twitter il desiderio di tornare alla ribalta riaprendo i vecchi files, per così dire. Una sorta di test che potrebbe rivelarsi un ottimo sistema per tastare il terreno, valutando le possibilità di riportare in attività la serie negli anni a venire, sebbene non si conoscano ancora gli eventuali risvolti: il nostro Carter deciderà di
hanno reso celebri le avventure thriller dal sapore
ripartire dal finale della nona stagione, o proseguirà
fantascientifico dell’agente speciale Fox Mulder e
la rotta iniziata con X-Files – Voglio crederci (il
della dottoressa/scienziata Dana Scully, sua
secondo lungometraggio ispirato al telefilm datato
partner nelle indagini riguardanti un vastissimo
settembre 2008), proponendo episodi disgiunti
apparato della mitologia legata al mondo extrasensoriale. A giudicare da quanto è trapelato
dalla storyline principale. Certo è che il nuovo capitolo sarà onesto con i personaggi e con ciò
dalle diverse testate e talk show, sembra che a
che è loro accaduto dopo la fine e della serie e del
tornare sul set sarà l’intero cast originale della
movie. E dunque, la verità è là fuori, da qualche
serie, compresi Mitch Pileggi nella parte di Walter
parte: non ci resta che attendere i futuri sviluppi e
Skinner, scettico vice-direttore dell’FBI e il ben
tenerci aggiornati sulle novità più recenti che un
noto Uomo che Fuma, interpretato da William B.
pilastro come X-Files ci riserverà nei prossimi mesi.
SATISFACTION 100
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Una serie tv che porta in superficie
le fragilità di una perfetta famiglia americana di C.A.
americano ha sempre sognato. Ho un televisore
ormai senza lavoro e con a disposizione i contatti di Simon, decide di buttarsi nel settore escort
enorme, una moglie, una figlia ed un bel lavoro.
riscuotendo anche un discreto successo con le
Sono un uomo fortunato. Eppure qualcosa non va.
varie clienti. Assurdamente la doppia vita di Neal
“Sono Neil Truman e ho tutto quello che un uomo
Ma cosa?” Con queste parole si apre Satisfaction, nuovo spettacolare drama creato da Sean Jablonski ed interpretato da Matt Passmore, Stephanie Szostak, Michelle DeShon, Katherine LaNasa, Blair Redford e Deanna Russo. Un telefilm che
riporterà un po’ di ordine nella caotica famiglia Truman. Una famiglia che, dietro l’apparente perfezione, nasconde delle terribili fragilità. Posto sulla stessa tragicomica strada di quel capolavoro chiamato American Beauty Satisfaction è una serie decisamente interessante. Ritmo, ironia ed intelligenza sono gli aspetti fondamentali del
racconta la storia di Neil Truman (Matt Passmore),
telefilm di Sean Jablonski. Un’opera che riflette
un brillante manager che, dopo aver deciso di
con acutezza sulla incompletezza dell’essere
licenziarsi, trova Grace (Stephanie Szostak), sua
umano. Un essere fragile che ricerca in
moglie, intenta a tradirlo con Simon (Blair Redford), un giovane ragazzo. Ma Simon non è un
quell’affetto e quell’amore che potrebbe trovare nelle persone che ha accanto. E il motivo è quella
ragazzo qualsiasi ma un escort. E Neil, trovatosi
insicurezza di fondo che domina la nostra fragile
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altro
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natura; non bastano la villa, il televisore maxi e le nostra natura, mantiene sempre un ritmo vivace macchine di lusso per renderci completi. Nate e arricchito da idee di regia decisamente efficaci. La Grace infatti, pur essendo una coppia che potrebbe colonna sonora poi regala quella giusta dose di darsi tutto l’amore di cui ha bisogno, preferisce dinamismo che rende la serie ancora più andare con perfetti sconosciuti per risentire quella accattivante. Come accattivante è il risultato finale. voglia di vivere oramai perduta. Una riflessione Satisfaction infatti è un prodotto vincente trainato amara, come è amaro il finale del pilot di da un pilot efficace che introduce con intelligenza le Satisfaction, che mostra come dietro l’apparente tematiche e gli aspetti portanti del telefilm. Per perfezione della famiglia Truman si nasconda in questi motivi vi consigliamo di sintonizzarvi il realtà una fragilità che è tipica dell’essere umano. prossimo 22 aprile su Mya e di non perdervi per Questo è il vero centro di Satisfaction, una serie che, nulla al mondo questa incredibile nuova serie di pur affrontando tematiche importanti come Sean Jablonski. l’incompletezza, la solitudine e le fragilità insite nella
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Il futuro della serie tv secondo il finale della quinta stagione di Francesca Coppola
takeaway dall’ultimo shot che ha teso i nervi di tutti, malconcia banda di umani superstiti sono scampati roso migliaia di unghie e masticato un bel po’ di ad un accampamento di cannibali, imparato che la cervelli. Sin dallo scorso ottobre, Rick Grimes e la sua
loro speranza di una cura per gli zombie era basata
1. Le cose si complicheranno molto per i
su una bugia, e hanno cominciato non senza nostri eroi: Nella seconda metà della stagione, esitazione a trasferirsi in una nuova apparentemente Rick ha condotto la sua gente nell’esclusivo idilliaca comunità chiamata “Alexandria Safe sobborgo fortificato di Alexandria, in Virginia, dove Zone”. Il finale di stagione di The Walking Dead
ha assunto il ruolo di capo della polizia locale.
trasmesso lo scorso lunedì, ha concluso una partita Quasi nel momento in cui giungono nell’hinterland di 16 episodi che ha colpito sia l’audience – che ha della zona, il gruppo comincia a notare molte raggiunto come ormai d’abitudine più di 14 milioni stranezze nei dintorni, compresi alcuni zombie con di spettatori a episodio – sia i critici, molti dei quali la lettera “W” incisa sulla fronte, e luci in lontananza non potevano considerarsi fan della serie prima che potrebbero stare a indicare una banda rivale di d’ora. Dunque, cos’è accaduto esattamente
sopravvissuti. Nell’episodio finale, “Conquistare”,
durante l’ultima metà della quinta stagione? E di un piccolo contingente di raider umani che cosa parleranno gli appassionati per i prossimi potrebbero provenire dall’altro gruppo – tipi molto mesi, prima che il sesto capitolo della saga zombie aggressivi, con lo stesso marchio indicativo della esordisca quest’autunno? Ecco a voi cinque
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“W” – esce allo scoperto e attirano Aaron e Daryl in
un conservificio abbandonato, dove rilasciano letteralmente carichi di non-morti. Tutti i segni
Nell’incontro finale in città, i compagni di Rick lo accettano come leader dicendo ai loro nuovi vicini
mirano a un serio confronto il prossimo anno tra che “quello che lui è, è ciò che voi diventerete… se questa banda di “Wolves” con il proprio stile e i siete fortunati”. pericolosamente miti abitanti della Safe Zone. La
3. E’ dura essere un leader in un mondo post-
speranza migliore per Alexandria sembra essere apocalittico: Sembrerebbe ovvio, no? Ma questa proprio Rick, che alla fine dell’episodio abbandona i stagione ha davvero dato del filo da torcere al nostro suoi piani segreti da golpe prima dell’udienza che Rick. The Walking Dead inizialmente si è avrebbe dibattuto sulla sua colpevolezza, nella concentrato sul sottile filo che separa una razza quale annuncia l’intenzione di schierare tutti contro umana sempre più disperata da orde di zombie quei letali guerrieri a sangue freddo. Ed è una senza scrupoli che vagano nelle campagne. Ma a necessità, perché a giudicare da quel poco che partire dall’introduzione del Governatore nella terza abbiamo visto di questi barbari che ben presto stagione, la serie si è focalizzata maggiormente giungeranno letteralmente ai loro cancelli, sembra sull’integrazione di gruppi differenti di sopravvissuti che i nuovi nemici possano mettere in ridicolo i in nuove comunità, e sulla loro vita/morte a seconda Terminus e i Woodbury zombie in quanto a brutalità.
della loro scelta sul percorso da seguire. La 2. I sopravvissuti sono più forti insieme che paranoia e l’innegabile crudeltà del Governatore ha da soli: Uno dei migliori punti dello show si riscontra colpito Woodbury, conducendola infine alla rovina. nella seconda metà della quarta stagione, quando In seguito, la squadra di Rick si è messa in guardia Rick e i suoi compagni vengono separati e costretti contro il folle capo dei Terminus, Gareth, che ha a soffrirne. Questi episodi, terribili nel loro piccolo, insegnato alla sua gente una lezione letteralmente sono stati molto più cupi e sconfortanti del solito, sia riassumibile in “manga-o-sei-mangiato”: essi per i personaggi sia per coloro che si sono devono diventare “cacciatori” oppure finiranno per sintonizzati sul canale ogni settimana sperando di essere divorati dal nemico. La maggior parte della vedere i loro umani preferiti ritagliarsi un proprio seconda metà della quinta stagione ha zoomato piccolo angolo di pace. La quinta stagione sembra sulla vita nella Safe Zone, che può vantare uno dei essere stata realizzata su misura per i personaggi leader apparentemente più equilibrati mai incontrati più amati dai fan: Rick, Daryl, Michonne, Carol, finora nella serie: Deanna Monroe, un ex membro Glenn, Maggie, and Carl. Eccetto alcune brevi del Congresso degli States che controlla missioni, il gruppo dei superstiti è sempre stato attentamente i nuovi arrivati con l’intenzione di unito di episodio in episodio, e ha reso più creare una società civile e sicura. Eppure il suo raggiungibili alcuni obiettivi che da soli non comportamento si rivela un po’ troppo ingenuo, sarebbero stati capaci di condurre a termine. tanto da condurla a lasciare impunito un uomo L’ultimo capitolo della serie comincia con i nostri colpevole di violenza domestica (costringendo Rick eroi che combattono per difendere il loro campo da a prendere provvedimenti con le sue mani, e di coloro che si cibano di carne umana, e nel finale di conseguenza a svelare il suo intento di presa del metà stagione, Rick & co. sono stati sul punto di potere prima del previsto), e da impedirle di salvare Beth, la sorella di Maggie, da un ospedale di comprendere che suo figlio Aiden, ora defunto, era Atlanta dove era stata costretta a lavorare in troppo spavaldo e superficiale per essere a capo schiavitù. E’ stato grazie alla loro ingegnosità e al della polizia. In passato, Rick aveva tentato di loro spirito di squadra che il gruppo è stato il primo sottrarsi ai suoi doveri di leader, cosa che è ad essere stato scelto per vivere nella Safe Zone. comprensibile, da quel che aveva visto dei suoi
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MODAMENSILMENTE 12 gennaio 2015
predecessori fin dall’inizio dell’epidemia. Ma in Alexandria, egli ha trovato una comunità solida e numerosa che ha potuto conquistare. Il grande quesito sulla sesta stagione non è tanto se il protagonista riuscirà a rafforzare la Safe Zone (se c’è qualcuno che può farlo, quello è lo Sceriffo), ma se sarà capace di evitare di diventare un altro Governatore o un altro Gareth – o, forse anche peggio, qualcosa sulla stessa lunghezza d’onda di questi nuovi, misteriorsi Wolves. 4. I produttori non sembrano prestare
attenzione alle lamentele riguardanti la tendenza all’omicidio di afroamericani nella serie: Sin dalla terza stagione – quando uno dei personaggi meno considerati nello show, T-Dog, è stato ucciso quasi simultaneamente con l’ingresso in scena di un altro personaggio maschile di origini afroamericane, Tyreese – la serie ha attirato molte critiche sull’introduzione troppo rapida di un nuovo interprete di colore. Il grido di protesta non ha fermato i produttori dall’uccidere il personaggio di Chad L. Coleman quest’anno, insieme ad un altro superstite di lunga data dalla pelle scura, Bob Stookey; né ha salvato Noah, un giovane e comprensivo compagno introdotto durante la prima metà di questa stagione soltanto per essere divorato a morte dopo dieci episodi. In difesa di The Walking Dead, Michonne continua ad essere uno dei personaggi più importante della serie, e nelle ultime due stagioni è passata dall’essere chiusa ed eccessivamente violenta al divenire un’eroina molto più sincera (nella prima metà della stagione, è stata l’unica a fronteggiare continuamente Rick e a sostenere fermamente il trasferimento). Nel frattempo Sasha, la sorella di Tyreese, rimane un caso affascinante di disturbo da stress post-traumatico sviluppato in un’era apocalittica – una giovane donna depressa che ha visto morire tutti i suoi cari e sembra determinata a seguirli. E poi c’è il reverendo Gabriel Strokes, un uomo mentalmente instabile che è emerso come uno degli antagonisti meno probabile del telefilm, determinato ad impedire ad ogni membro della compagnia di Rick di godere di una
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felicità che “non si merita”. Ancora meglio, l’ultimo episodio ha visto il ritorno tanto atteso di Morgan Jones, che ha aiutato Rick sin dal pilot, e successivamente sembrava essere impazzito. Da allora, sembrava aver preso la strada verso sud, alla ricerca dello sceriffo, ed è giunto ad Alexandria nell’episodio finale, dimostrando una nuova visione ottimistica della vita e alcune abilità di combattimento con il bastone veramente straordinarie. Ma mentre la serie tende a rendere sia i personaggi preferiti dagli spettatori che quelli secondari potenziale cibo per zombie, il fatto che questa tendenza a sacrificare i suoi eroi afroamericani a livelli sproporzionati non sia diminuita resta un tantino preoccupante. 5. Carol è ufficialmente una dura: Dopo una quarta stagione in cui il pragmatismo nichilista di Carol l’ha condotta ad uccidere due membri della sua famiglia prima che potessero “trasformarsi” – e per questo essere cacciata dal gruppo – la donna torna più forte e capace di prima. Giunge come un’eroina al Terminus per liberare i suoi compagni, e si unisce a Daryl nella missione di salvataggio di Beth, culmine sensazionale di questa stagione. Sin dal momento in cui si reca ad Alexandria, ha finto di essere una mite e contenta casalinga che inforna biscotti e cucina stufati cosicché nessuno potesse notare le sue incursione nell’armeria cittadina (ha persino minacciato di uccidere un ragazzino che aveva Malesuada quis, egestas quis, wisi. Donec ac sapien. Ut orci. Duis ultricies, metus a feugiat porttitor, dolor mauris convallis est, quis mattis lacus ligula eu augue. Sed facilisis. Morbi lorem mi, tristique vitae, sodales eget, hendrerit sed, erat lorem ipsum dolor. Vestibulum eget purus vitae eros ornare adipiscing. Vivamus nec quam. Integer vestibulum malesuada libero. Sed vehicula fermentum leo. In condimentum. Nullam wisi arcu, suscipit consectetuer. Vestibulum imperdiet nonummy sem. Vivamus sit amet erat nec turpis tempus consequat. Praesent malesuada. Donec vitae dolor. Donec at lacus ac mi vehicula bibendum. Donec feugiat tempor libero. Nam uut, massa.
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GAMES
premio drago d’oro 2014 110
NEWSCINEMA 19 aprile 2015
Gli Oscar italiani del videogioco: vince Destiny di Claudio Valeriani
d'oro organizzato dalla Aesvi, l'associazione di
abita la Torre, ultimo avamposto della Terra in uno scenario post apocalittico. Il giocatore può
categoria per l'industria videoludica. La serata di
scegliere due modalità differenti: le missioni
premiazione, sponsorizzata da Radio Deejay,
contro varie razze aliene mosse dal sistema (Npc:
Unieuro, AMD e EIZO e presentata dal Trio Medusa, si è svolta anche quest'anno presso il
Not Player Character) o la competizione negli
Si è tenuta la terza edizione del Premio Drago
museo Maxxi. Nessun titolo in gara è però riuscito
scontri contro con altri giocatori (PvP: Player versus Player). Il gioco FPS a mondo condiviso si
ad eguagliare il risultato ottenuto da The Last Of
guadagna anche i premi per Miglior Gameplay e
Us nella scorsa edizione che si portò a casa ben 4
Miglior Videogioco Sparatutto, battendo la
premi, tra cui quello di “Miglior Gioco dell'Anno”
concorrenza del classico Call of Duty, che torna
battendo GTA5 della Rockstar Games che ne
invece a casa a bocca asciutta. La votazione
guadagnò soltanto tre. Ma andiamo più nel
online decreta poi Dragon Age: Inquisition
dettaglio e conosciamo meglio i vincitori della
vincitore come Migliore Videogioco scelto dal
quarta edizione. Il Drago d'oro per il Miglior
pubblico. L'action RPG (Role-playing game) della
videogame dell'anno 2014 lo vince Destiny,
BioWare pubblicato dalla Electronic Arts arriva al terzo capitolo della saga. Uscito a novembre 2014
sparatutto online di casa Bungie pubblicato da Activision nel settembre 2014 su console Sony e
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su PC e sulle console Sony e Xbox Dragon Age:
Microsoft, in cui il giocatore è chiamato a vestire i
Inquisition ha scalato velocemente le classifiche di
panni di un Guardiano, uno dei tanti soldati che
vendite, conquistando il cuore degli appassionati
e aggiudicandosi il favore del pubblico. Obiettivo fallito invece dalla Ubisoft con l'uscita di Assassin's Creed: Unity che riesce comunque a non tornare a casa a mani vuote. Con quasi 10 GB di Patch per correggere quei bug (non completamente risolti) che scatenarono le polemiche dei fan della saga (oltre ad un calo in borsa della società Ubisoft) Unity vince il premio per Miglior Grafica lasciando perplessi i videogiocatori e si aggiudica anche quello per Miglior Ambientazione. Una perfetta Parigi del periodo rivoluzionario è stata scelta come scenario per il nuovo capitolo, riprodotta nei minimi dettagli in scala 1:1, grazie alla potenza delle console di nuova generazione. Le avventure di Arno e Elise possono quindi festeggiare per il risultato inaspettato di fronte alle numerose critiche che hanno oscurato il primo periodo di uscita del gioco. Non sono bastati poi i quattro premi vinti nella scorsa edizione con The Last Of Us. La software-house Naughty Dog si aggiudica in questa edizione il premio di Miglior Sceneggiatura con il suo DLC Left Behind. Un breve prequel sulla storia della giovane Ellie che lascia i giocatori sempre più affezionati al titolo, caratterizzato probabilmente dalla più bella sceneggiatura scritta degli ultimi anni. L'eterna lotta tra PES e FIFA finisce in pareggio in questa terza edizione dei premi. Con Pro Evolution Soccer 2015 la Konami si aggiudica il premio per Miglior Gioco Sportivo dell'anno battendo FIFA 2015 dell'Electronic Arts che si consola con il premio Gioco più venduto dell'anno. La casa Nintendo invece festeggia per i due risultati ottenuti da Mario Kart 8 e Super Smash Bross Wii U, rispettivamente Miglior videogioco di corse e Miglior videogioco casual. Il Miglior Personaggio poi è ancora una donna. Lara Croft infatti, vincitrice della scorsa edizione lascia il testimone a Bayonetta, protagonista dell'omonima serie, ritornata con un nuovo look nell'ottobre 2014 con il secondo capitolo in esclusiva per Nintendo Wii U. Pure l'Italia festeggia grazie all'ottimo risultato ottenuto da Murasaki Baby, gioco sviluppato per la Playstation Vita dalla casa Ovosonico di Varese guidata da Massimo Guarini. Una produzione tutta italiana che è riuscita a strappare il premio Miglior Videogioco Platform a grossi titoli come Little Big Planet 3 riconfermandosi poi anche nella Sezione Made in Italy come Miglior videogioco indipendente e Miglior realizzazione artistica. Questi risultati lasciano pensare che la produzione italiana possa davvero, con i giusti investimenti, iniziare a competere con quella americana e asiatica.
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015
VINCITORI Miglior Videogioco dell'Anno : Destiny Miglior Videogioco votato dal pubblico: Dragon Age: Inquisition Gioco pi첫 venduto dell'anno: Fifa 15 Premio speciale della Giuria: Valiant Hearts: The Great War Miglior Gameplay: Destiny Miglior Ambientazione: Assassin's Creed: Unity Miglior Grafica: Assassin's Creed: Unity Miglior Personaggio: Bayonetta (Bayonetta 2) Miglior Sceneggiatura: The Last of us: Left Behind Miglior Colonna Sonora: Transistor Miglior Videogioco Casual: Super Smash Bros Wii U Miglior Videogioco Sparatutto: Destiny Miglior Videogioco di Ruolo: Dark Souls II Miglior Videogioco Sportivo: Pro Evolution Soccer 2015 Miglior Videogioco di Strategia: Hearthstone: Heroes of Warcraft Miglior Videogioco Platform: Murasaki Baby Miglior Videogioco di Azione/Avventura: La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor. Miglior Videogioco di Corse: Mario Kart 8 Miglior Videogioco Indipendente: The Vanishing of Ethan Carter Miglior DLC/Espansione: World of Warcraft: Warlords of Draenor Miglior App: Monument Valley Sezione Made in Italy: Miglior Videogioco Indipendente: Murakasi Baby Miglior Realizzazione Artistica: Murasaki Baby Miglior Realizzazione Tecnica: Sbk14 Official Mobile Game Miglior Game Design: In Space We Brawl
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MORTAL KOMBAT X
torna il picchiaduro pi첫 sanguinolento della storia di Claudio Valeriani
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NEWSCINEMA 19 aprile 2015 Mortal Kombat fece la sua prima apparizione nel molto più fluidi, gli schizzi di sangue coerenti con i lontano 1992 come principale rivale di Street Fighter, colpi effettuati e le arene tridimensionali curate nei grande successo della Capcom. I due giochi, minimi dettagli. Ma non è tutto. Un altro aspetto assieme al successivo Tekken, si sono combattuti interessante di Mortal Kombat X è sicuramente il per anni il titolo di miglior picchiaduro. Ma la saga sistema a Faction dove ogni singolo giocatore prodotta dalla Midway Games si distinse subito per decide una tra cinque fazioni – Lin Kuei, Special la violenza presente al suo interno, scatenando la Forces, Brother of Shadow, Black Dragon e censura su molte console e risultando uno dei White Lotus – e combatte per aumentarne il giochi più vietati dalle madri ai propri figli. Sono punteggio (un sistema molto simile a quello già passati ormai 4 anni dall’uscita di Mortal Kombat 9,
provato in Driveclub). Le celebri Challenger Tower
sviluppato dalla NetherRealm Studios sulle console invece, presenteranno aspetti inediti in questa Ps3 e Xbox 360; non poteva quindi mancare un nuova versione: innanzitutto si chiameranno Living nuovo titolo della saga sulle console di nuova Towers e saranno di tre tipi con missioni e difficoltà generazione. Sbarcherà quindi nei negozi il 14 aprile differenti, poi potranno esser giocate con qualsiasi il decimo Mortal Kombat, un titolo che si personaggio e, dulcis in fundo, verranno aggiornate preannuncia già ricco di quella dettagliata violenza d i r e t t a m e n t e d a l l a c a s a d i p r o d u z i o n e che è da sempre un marchio di fabbrica del gioco. periodicamente. Infatti ci sarà una torre che verrà Ma passiamo agli aspetti pratici di questo nuovo cambiata ogni tot ore, mentre le restanti due saranno le tradizionali Daily e Monthly che simile a quello delle versioni precedenti è a livello richiederanno sicuramente più tempo per esser grafico che si nota il passaggio alle console di nuova completate. Questi due nuovi inserimenti Mortal Kombat. Se il gameplay rimane piuttosto
generazione. Infatti i movimenti dei personaggi sono renderanno sicuramente la vita del gioco più
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duratura rispetto ai classici picchiaduro che non proprio con Jason Voorhees. Ma se i possessori di superano mai più di una settimana scarsa in Xbox 360 e Ps3 dovranno attendere ancora Singleplayer. La trama (perchè sì, anche i quest’estate per poter mettere le mani sul titolo, picchiaduro ne hanno una) poi è il grosso punto quelli delle console di next generation e i fedeli del interrogativo che aleggia sul titolo. Piacerà o non PC dovranno attendere ancora solo un mese per piacerà ai fan della saga? Infatti non sempre Mortal giocare al cruento picchiaduro con i vecchi e tanto Kombat è stato apprezzato dalla critica; basti amati personaggi e con le new entries della serie. ricordare le due trasposizioni cinematografiche che, Per chi se lo stesse poi chiedendo vi assicuriamo nonostante il successo di pubblico, lasciarono gli che non mancheranno le tanto amate Fatality, appassionati un po’ delusi. C’è da dire che la sempre più violente e fantasiose e affiancate alle NetherRealm e la Warner Bros stanno sicuramente tanto attese scene in X-ray, che a primo impatto alimentando bene l’attesa per il titolo con l’uscita di ricordano le sequenze in slow motion dei film di numerosi trailers riguardanti la storia e i vari
Sherlock Holmes di Guy Ritchie. Scene esplicite
personaggi (vedi il trailer dello Story Mode e quello e cruente che sicuramente faranno scricchiolare le riguardante la famiglia Cage) e con azzeccate ossa un po’ anche a voi. Nel frattempo, in attesa scelte di marketing come la notizia rilasciata del tanto desiderato “Finish Him”, potete trovare “casualmente di Venerdì 13” che all’interno del qui sotto gli spettacolari trailer di Mortal Kombat X. Kombat Pack vi sarà la possibilità di giocare
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NEWSGAMES Le uscite di Aprile 2015
Playstation, XBox, Nintendo e Wii a cura di Danilo Belmonte
“Aprile dolce dormire”, e a quanto pare questo detto vale anche per le nostre uscite videoludiche (salvo alcune eccezioni). Mese dedicato sostanzialmente alle espansioni, DLC e download digitali, ma non mancano grandi titoli come l’atteso remake di Xenoblade Chronicles per New 3DS e il ritorno di Mortal Kombat.
1 Aprile: MLB 15: The Show (PS4, PS3, PSVITA), Sunset Overdrive: Dawn of the Rise of the Fallen Machines (Xbox One) [DLC] 2 Aprile: Dark Souls II: Scholar of the First Sin (PS3, PS4, Xbox360, Xbox One, PC) Questa nuova versione rimasterizzata di Dark Souls II comprende, oltre al gioco base, anche i 3 DLC e nuovi contenuti esclusivi. Xenoblade Chronicles 3D (New 3DS): Remake del primo episodio, uscito nel 2011 in esclusiva per Nintendo Wii, e compatibile esclusivamente con il Nintendo New 3DS. The Sims 4: Al lavoro! (PC): Prima espansione del quarto capitolo della serie The Sims. In questo primissimo Expansion Pack avremo la possibilità di seguire la vita dei nostri Sim anche durante l’attività lavorativa e, seguendo lo stesso concetto di emozioni e aspirazioni (che sono alla base di The Sims 4), quest’ultima cambierà in base allo stato emotivo del nostro alterego. Non tutti i mestieri ci daranno questa possibilità, infatti potremo seguire i nostri soltanto i nostri Sim medici, poliziotti e scienziati. Altra
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interessante aggiunta riguarda la possibilità di aprire una propria attività commerciale che potrà quindi sfruttare due nuove abilità che sono state inserite per l’occasione: l’abilità con la macchina fotografica e l’abilità per il forno da cucina.
Tomb Raider I (Android)Menzione particolare per questo titolo, disponibile solo per dispositivi Android aggiornati alla versione 4.0 o successiva del Sistema Operativo di Google. Il titolo porta con sé tutti i pregi (e i difetti) dell’originale versione uscita nel lontano 1996, eccezione fatta per i comandi che sono stati adattati per l’utilizzo su dispositivi touch screen. 3 Aprile: Hyperdimension Neptunia Hypercollection (PS3) 8 Aprile: Bastion (PS4): A 4 anni di distanza dal suo debutto su PC sbarca su PS4 il gioco d’azione indie sviluppato da Supergiant Games. La particolarità di questo titolo è la voce narrante che, oltre a raccontare ovviamente la storia, descriverà in tempo reale quello che sta accadendo sullo schermo. Il protagonista di questa storia è Kid, un “ragazzo” (così definito dalla voce narrante) che per scoprire qual è il segreto della “Calamità” che ha distrutto il mondo si ritroverà a esplorare numerose
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zone che vedrà letteralmente materializzarsi sotto i suoi piedi man mano che procederà nel suo percorso. Menzione particolare per la colonna sonora, estremamente curata, degna di un titolo tripla A. Pokémon Rumble World (3DS) [Nintendo eShop]: I nostri Pokémon giocattoli sono tornati in versione free-to-play scaricabile dal Nintendo eShop con supporto per le microtransazioni. In questo nuovo titolo spin-off avremo la possibilità di girare il mondo e combattere contro oltre 700 Pokémon differenti.
14 Aprile: Mortal Kombat X (PS4, Xbox One, PC): Dopo 4 anni di assenza torna in grande stile sulle console di nuova generazione una delle serie di picchiaduro più famose degli ultimi 20 anni. Le aggiunte e i miglioramenti del 9° capitolo uscito nel 2011 sono stati mantenuti (Raggi X, barra di energia per mosse speciali, giusto per citarne alcuni) e sono stati introdotti nuovi elementi, come ad esempio la possibilità di interagire con l’ambiente circostante utilizzando elementi dello scenario come armi e la possibilità di scegliere alcune abilità del personaggio prima dell’inizio del “Combattimento mortale” (possiamo ad esempio scegliere di creare armi piuttosto che scudi o combo alternative). Se volete saperne di più e in modo più approfondito vi consigliamo di fare un salto nella recensione presente nella sezione “Games” del sito. Grand Theft Auto V (PC) 22 Aprile: Assassin’s Creed Chronicles: China (PS4, Xbox One, PC) [DLC] The Evil Within: The Consequence (PS4, PS3, Xbox One, PC) [DLC] 24 Aprile: Tropico 5 (PS4)
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www.newscinema.it
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