NewsCinema Magazine - Luglio 2015

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NewsCinema.it

Testata Giornalistica di Cinema e Serie Tv Mensile Luglio 2015 ANNO II - N. 7 Registrazione Tribunale di Roma n.203/11 del 17 Giugno 2011 redazione@newscinema.it www.newscinema.it

Direttore Responsabile Giuseppe Rogolino

Capo Redattore/Capo Servizio Letizia Rogolino

Redattore/Responsabile Serie Tv Carlo Andriani

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Andriani Letizia Rogolino Francesca Coppola Francesca R. Gentile Danilo Belmonte Claudio Valeriani

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the gallows l’ esecuzione dai produttori di insidious e paranormal activity 4


NEWSCINEMA 28 luglio 2015 a cura di Alexia Altieri

Sicuramente gli amanti del genere horror ne tragiche conseguenze. Un liceo americano sullo saranno già al corrente: il 19 agosto debutta nei sfondo di un lugubre monito: non è raccomandabile cinema italiani The Gallows – L’esecuzione, il nuovo tirare fuori vecchi scheletri dall’armadio, perché un spaventoso film prodotto dalla Blumhouse innocente tentativo di onorare l’anniversario di una Productions che, già di per sé, rappresenta una recita scolastica terminata in tragedia vent’anni garanzia di successo. La casa di produzione prima, potrebbe dar luogo a qualcosa di ben cinematografica fondata nel 2000 da Jason Blum è peggiore. Alcune cose non si possono cambiare, stata negli ultimi anni responsabile del successo del ma che peggiorino è quasi certo. Dal trailer emerge franchise horror di Paranormal Activity e di una crescente tensione che si taglia con il coltello, Insidious, ma anche di Sinister, Le streghe di Salem, attraverso l’imprecisa lente della telecamera e La notte del giudizio. The Gallows – L’esecuzione, amatoriale. Il cast è composto da Reese Mishler,

diretto da Chris Lofing e Travis Cluff, è un film in Pfeifer Brown, Ryan Shoos, Cassidy Gifford e formato found footage, low budget che narra la Travis Cluff. Chiudere gli occhi non vi aiuterà

tragica vicenda di un gruppo di studenti alle prese questa volta: preparatevi a balzare sulla poltrona, con la messa in scena di una pièce teatrale dalle Jason Blum è tornato.

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015

JASONBLUM

Dopo Insidious e Paranormal Activity la Blumhouse punta ancora sull’horror a cura di Redazione

Paranormal Activity, Insidious, Sinister, The Bay,

Warner Bros e diretto da Travis Cluff e Chris

The Purge. Sono solo alcuni dei titoli prodotti da

Lofing. Chiacchierando del suo lavoro, Blum ci ha

Jason Blum, padre della Blumhouse Productions

svelato qualcosa sul suo metodo e dei suoi

e produttore di alcuni dei più significativi film horror

prossimi progetti.

degli ultimi dieci anni. Ma Blum, nonostante

Come fai a valutare un progetto?

preferisca il genere horror, è un produttore

La prima cosa che mi chiedo è se mi piace il

poliedrico e originale, infatti tra i suoi progetti c’è anche il dramma The Normal Heart di Ryan

progetto. Ho lavorato per i fratelli Weinstein e ho impiegato oltre venti anni per capire la giusta

Murphy con Julia Roberts e Mark Ruffalo e la

strategia. In linea di massima cerco di produrre

prossima commedia in live action Jem and the

qualcosa che piace a me, perché penso che i miei

Holograms di Jon M. Chu. Il 19 Agosto intanto

gusti siano simili a quelli della gente. Le persone

torna a raccontare la paura e l’inquietudine con The Gallows - L’Esecuzione, distribuito dalla

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amano i film di paura.


NEWSCINEMA 28 luglio 2015

Prevedi di produrre opere diverse dai film horror in futuro? Adoro i film horror e prevedo di produrne moltissimi nei prossimi anni. Ma non ho mai avuto problemi a lanciarmi in generi diversi come The Normal Heart, un dramma sull’Aids con Julia Roberts e Mark Ruffalo e Whiplash. C’è un film che non hai prodotto ma che ti sarebbe piaciuto produrre? Sicuramente The Conjuring, mi sarebbe piaciuto molto produrlo. Quali sono le difficoltà di produrre un film? Produrre film è difficile per ragioni sempre diverse. Una delle sfide più grandi è stata sicuramente realizzare Paranormal Activity 2 perché come per The Blair Witch Project non è mai facile fare sequel di film di genere mockumentary. Inoltre bisogna sempre cooperare con i registi e ce ne è uno con cui è molto difficile lavorare, ma non vi svelerò il suo nome. Quali sono le differenze tra prodotti a basso budget e prodotti ad alto budget? E’ un business completamente diverso. I film a basso budget permettono un lavoro veloce, fluido, libero. Le opere ad alto budget, tipo Transformers, implicano il lavoro di migliaia di persone. Un business che non mi interessa e a cui non mi piacerebbe lavorare. Quale è l’autore horror che ti ha ispirato di più? Sicuramente Alfred Hitchcock, adoro tutti i suoi film, Rebecca – La prima moglie in primis. E’ un maestro dello spavento ed ha una classe unica. Cosa pensi della mania di Hollywood di realizzare remake di classici dell’orrore e c’è un film di cui ti piacerebbe produrre un remake? Adorerei produrre il remake di un film australiano intitolato Lake Mungo. Non ho pregiudizi sul rifare film, non c’è nulla di sacrilego in tutto ciò. E’ un po’ come per i film tratti dai libri, alcuni sono fantastici come Harry Potter ed altri sono terribili. La stessa cosa vale per i remake.

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pixels i videogiochi anni ’80 invadono la terra di CA.

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Call of Duty, Uncharted e Assassin’s Creed sono i

sul grande schermo la mitica palla gialla

videogames che appassionano i teenager di oggi

mangiatutto creata da Tohru Iwatani. Ed è proprio

ma tanto tempo fa, nei primissimi anni ’80, i giochi che ipnotizzavano milioni di persone erano ben altri.

la scena che vede interagire Pac-Man con il suo

Pac-Man, Space Invaders e Donkey Kong erano

Chris Columbus, un’opera che diverte nonostante

infatti i titoli che monopolizzavano le sale giochi di

il taglio tipicamente sandleriano e a tratti trash della

tutto il mondo creando una videogames-mania che avrebbe preso poi direzioni (nell’epoca dei pochi

Happy Madison Production. Molte sono infatti le battute poco riuscite, le situazioni esageratamente

Bit) impensabili. E l’obiettivo di Pixels, il nuovo

prevedibili e la perenne indecisione tra il taglio

bizzarro e divertente film di Chris Columbus nato

demenziale alla Sandler e quello classico per

dal corto di Patrick Jean, è proprio quello di

famiglie alla Columbus. Ma parliamo di un film che

rispolverare le icone del mondo games. Ma come giustificare l’arrivo di Pac-Man nel mondo

mostra il mitico Pac-Man nelle vesti inedite di invasore alieno ed essere esageratamente critici

contemporaneo. La risposta è semplicissima: un’

non ha senso. Dopotutto Pixels intrattiene

invasione aliena. Sam Brenner (Adam Sandler), Will

regalando una storia (a suo modo) geniale, momenti

Cooper (Kevin James) e Ludlow Lamonsoff (Josh

di grande divertimento ed incredibili effetti speciali

Gad) sono infatti tre ex adolescenti appassionati di videogiochi costretti a salvare il pianeta dagli

videogames degli anni ’80. Probabilmente ci

attacchi di una razza aliena che, avendo scambiato

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creatore una delle sequenze più riuscite del film di

3D che portano fuori dallo schermo gli iconici saremmo aspettati un pizzico di classe in più dal

dei videogames lanciati nello spazio per una

regista di Mamma ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfire,

dichiarazione di guerra, prende le forme pixelate dei

L’uomo bicentenario ed i primi due storici Harry

vari Pac-Man, Donkey Kong, Galaga e Space Invaders. Un plot assurdo e decisamente simpatico

Potter ma visti il plot assurdo e la presenza

che conquista non solo i bambini di oggi ma anche

risultato è complessivamente vincente. Come è

gli ex adolescenti degli anni ’80, curiosi di vedere

vincente il taglio pop, l’elettrizzante colonna sonora

interpretativa e produttiva di Adam Sandler, il


NEWSCINEMA 28 luglio 2015

che spazia dai vecchi successi dei Queen sequel incentrato su videogames degli alle hit del momento ed il ritmo iper-veloce anni ’90 come Street Fighter 2, Mortal che ci porta in un lampo al Game-Over. Kombat e Tomb Raider. Ma prima di Un Game-Over che però, come i vecchi sognare in grande vi invitiamo a vedere giochi omaggiati nel film, dura ben poco Pixels, un divertente e nostalgico film che, perché la tentazione di mettere il gettone e come il mitico Pac-Man, invaderà tutte le premere Start Again prende il sopravvento sale italiane il prossimo 29 luglio. sullo spettatore facendolo sperare in un

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ant-man l’uomo formica debutta al cinema di Carlo Andriani

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Thor, Iron Man, Capitan America,

Rudd nell’omonimo ed attesissimo film

Spiderman, Wolverine e chi più ne ha più

diretto da Peyton Reed ed interpretato

ne metta. Di chi stiamo parlando?

tra gli altri da Evangeline Lilly, Judy

Ovviamente dei super-eroi Marvel:

Greer, Michael Pena e Michael

uomini, dei o semplicemente mutanti caratterizzati da super-poteri, super-

Douglas. La trama, in parte diversa dal

muscoli ed anche super-bellezza. Ma

Scott Lang, un ex-scassinatore deciso a

esiste un super-eroe che abbia delle

mettere la testa a posto per diventare il

dimensioni più ridotte rispetto ai nomi

padre ed il marito che la sua famiglia

appena citati? E per dimensioni ridotte intendiamo quelle di una formica. Ebbene

merita. Così compie un’ultima operazione

si: Ant-Man, il mitico eroe creato da Stan

da furfante e trova la tuta di Ant-Man, un “tesoro” in grado di garantirgli super-

Lee, Larry Lieber e Jack Kirby ed

velocità, super-forza e super-agilità. Ma il

apparso la prima volta nel fumetto Tales

tutto è un piano di Hank Pym (Michael

To Astonish del 1962. Un eroe di nome

Douglas), un brillante scienziato deciso a

Hank Pym, un geniale biofisico che,

trovare un erede per mettere in mani

dopo aver scoperto una sostanza chimica

sicure la sua geniale invenzione e

in grado di ridurre le sue dimensioni,

garantire così la sicurezza del mondo.

diventa Ant-Man, un super-eroe in grado

Scritto da Edgar Wright, il geniale autore

di insinuarsi dovunque e capace di controllare migliaia di formiche per

de La Trilogia del Cornetto (L’alba dei

portare a termine i suoi obiettivi. Un eroe

mondo) e diretto da Peyton Reed, la

inedito, più genio che dio, che sbarca sul grande schermo con le sembianze di Paul

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fumetto originale, racconta la storia di

morti dementi, Hot Fuzz e La fine del stessa mente dietro il delizioso Abbasso


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l’amore, il discreto Ti odio, ti lascio, ti… ed il

anche Iron Man prima di sbancare i botteghini

goliardico Yes Man, Ant-Man è probabilmente uno

mondiali presentava un Robert Downey Jr.

dei film Marvel più rischiosi degli ultimi anni. Primo

conosciuto ai più per problemi personali, un regista

perché Paul Rudd, nonostante sia un più che

poco amato ed un super-eroe secondario rispetto

discreto attore, ha avuto finora solo ruoli di spalla,

ai vari Spiderman e Wolverine. Riuscirà la Marvel a

secondo perché Ant-Man non è un super-eroe

ricreare la stessa magia del cult di Favreau ed a

particolarmente conosciuto e amato dal pubblico mondiale e terzo perché dirigere un film come

lanciare Rudd nell’olimpo delle star di Hollywood?

questo è decisamente più difficile che dirigere un

Man uscirà in tutte le sale italiane proiettandoci per

classico film tratto da un fumetto. Ma dopotutto

l’ennesima volta nell’incredibile universo Marvel.

La risposta è al cinema il 12 agosto quando Ant-


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Ant-Man, nonostante le più che solide possibilità di fallire sotto tutti i punti di vista, è un’opera leggera, divertente ed inaspettatamente divertente. Peyton Reed ed Edgar Wright sono infatti riusciti nella difficile impresa di portare sul grande schermo un super-eroe minore. Un supereroe interpretato più che discretamente dal sempre bravo ma sottovalutato Paul Rudd, qui alle prese con la sua prima (e forse ultima?) grande chance di diventare una star di Hollywood. Ma il vero punto di forza di Ant-Man è il taglio inedito ed incredibilmente lontano dai cinecomics visti finora. L’ironia domina infatti sull’azione e la vulnerabile umanità di Scott Lang rende Ant-Man un supereroe molto più vicino a noi rispetto agli inarrivabili Thor, Capitan America ed Iron Man. Un altro aspetto riuscito è poi il voice-over del personaggio interpretato da Michael Pena che strappa un sorriso anche allo spettatore più scettico. L’unica pecca di un film come Ant-Man è invece la parte action che, presentando un eccesso di cgi, risulta poco emozionante e coinvolgente. Ma è una debolezza su cui possiamo sorvolare perché AntMan diverte, emoziona ed intrattiene proiettandoci per l’ennesima volta nel colorato universo Marvel. Un universo che dopo Iron Man, Thor e Capitan America si arricchisce di un altro super-eroe che già non vediamo l’ora di rivedere sul grande schermo.

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ex machina

lo sceneggiatore di danny boyle debutta alla regia di C.A.

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Il prossimo 30 luglio la Universal regalarle la libertà che merita. Dopo aver Pictures distribuirà in tutti i cinema italiani il scritto capolavori del calibro di The Beach, primo film scritto e diretto da Alex 28 giorni dopo e Sunshine, Alex Garland, lo Garland: Ex Machina. Interpretato da sceneggiatore preferito di Danny Boyle, Domhnall Gleeson, Oscar Isaac e Alicia passa dietro la macchina da presa per Vikander, Ex Machina racconta la storia di realizzare Ex Machina, un film riuscito solo Caleb (Domhnall Gleeson), un giovane in parte. Se infatti le ambientazioni, i impiegato che, dopo aver vinto uno strano personaggi e le atmosfere affascinano ed concorso, viene coinvolto nel testing intrigano lo spettatore, lo svolgimento in sé dell’ultima invenzione di un programmatore non convince del tutto. Un po’ perché il miliardario (Oscar Isaac): Ava (Alicia tema uomo-macchina, dal Metropolis di Vikander), una donna-robot dotata di una Fritz Lang al Frankenstein di Mary Shelley, avanzatissima intelligenza artificiale. Il ha avuto già innumerevoli rappresentazioni ragazzo dovrà trascorrere una settimana a sul grande e sul piccolo schermo ed un po’ stretto contatto con la misteriosa creatura perché è difficile capire il senso generale di analizzandone le abilità e le fragilità ed un film come Ex Machina. Un film a tratti aiutando così il programmatore a sconnesso e ricco di silenzi che, dopo aver perfezionare la sua invenzione. Ma Ava si catapultato lo spettatore senza un minimo rivelerà molto più astuta e “umana” del suo di introduzione nella villa futuristica creatore portando Caleb a fare di tutto per dell’inventore interpretato da Oscar Isaac,

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 rallenta inesorabilmente portandolo più volte ad annoiarsi. Non bastano infatti delle musiche e delle scenografie futuristiche per fare un film di Danny Boyle. Il regista di Trainspotting con il suo spirito visionario e sopra le righe riesce sempre a confezionare un’opera convincente, mentre Garland con il suo stile piatto e freddo non arriva al cuore dello spettatore sviluppando un film che, nonostante sia interessante dal punto di vista visivo, non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico contemporaneo. Non ci resta quindi che sperare in un nuovo film che riporti Garland alla sceneggiatura e Boyle alla regia per vedere un prodotto emozionante e convincente come quello a cui i due autori ci hanno da sempre abituato.

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Chloe Moretz la grande piccola diva alla conquista di hollywood di Francesca Coppola

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 Chi non la conosce? Dagli esordi horror ai drama-thriller attuali, impossibile dimenticarsi del

nell’horror remake The Eye al fianco di Jessica

suo visetto dolce e angelico, dei suoi capelli

della spudorata Hit-Girl nel cult Kickass di

biondissimi e del suo sguardo vispo. La reginetta

Matthew Vaughn tratto dall’omonimo fumetto. Nel

teen degli schermi ha sempre interpretato ruoli che

2011 appare nel cast del pluripremiato Hugo Cabret

ne hanno ormai fatto un’icona alla pari delle sue colleghe più “anziane”. Nulla da invidiare alle star più in vista di Hollywood: con il suo sorriso sincero e la grande grinta che la caratterizza, Chloe è una degna erede del mondo cinematografico attuale. Fin dalla tenera età comincia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo: la sua famiglia si trasferisce a New York, dove compare come modella in numerosi spot sia televisivi sia da rivista. L’esordio come attrice la vede nel noto show The Guardian, seguito a ruota dalla sua prima apparizione cinematografica in Heart of Beholder. Tuttavia, il vero e proprio riconoscimento da parte della critica e dell’audience giunge con la pellicola dell’orrore Amityville Horror, ispirata alla vera storia della famiglia Lutz. La sua carriera è finalmente avviata, inerpicandosi abilmente nella scalata verso il successo assicurato. Un ruolo di particolare importanza è quello nelle vesti di Alicia Milstone

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Alba, prima di stupire il mondo con l’interpretazione

firmato Martin Scorsese, ruolo che vale all’adolescente numerosi apprezzamenti. E’ un susseguirsi di progetti che la vedono sempre più matura e impegnata, come quello di Dark Shadows, del maestro Tim Burton, in cui ha la grande opportunità di recitare al fianco di uno degli attori da lei più amati, Johnny Depp. Nel mentre, non si ferma alla sola recitazione, dilettandosi nel ruolo del doppiaggio in alcuni cartoni animati quali I miei amici Tigro e Pooh e Bolt - Un eroe a quattro zampe. Dopo aver raggiunto la città degli angeli in autostop nel drammatico Hick ed essersi divertita nel comic Diario di una schiappa, la vediamo all’opera in Comic Movie (Movie 43) e Kick-Ass 2, sequel che vede protagonista ancora una volta il supereroe fumettesco. Non si può non notare, tuttavia, quanto il genere horror le si addica in maniera alquanto particolare: lo dimostra interpretando alla perfezione il ruolo di Carrie


nell’omonima pellicola di Kimberly Pierce, terzo adattamento cinematografico del romanzo del grande Stephen King datato 2013. Da non dimenticare che soltanto tre anni prima aveva dato il volto alla protagonista del remake dello svedese Let me in, intitolato Blood Story e diretto da Matt Reeves. Il 2014 è l’anno di due pellicole drammatiche che la Moretz ormai avviata al mondo dello spettacolo contribuisce a rendere singolari ed apprezzate: si tratta di Resta anche domani, in cui interpreta Mia Hall, una ragazzina a cui capita una vicenda impressionante, e del metateatrale Sils Maria, in corso alla

67ª edizione del Festival di

Cannes, che la vede confrontarsi con pilastri del mondo attoriale quali Juliette Binoche e Kristen Stewart. In tempi più recenti, la si può trovare nel thriller Dark Places in compagnia di Charlize Theron e Nicholas Hoult (entrambi reduci dal successo del reboot di Max Max). Progetti futuri? La vedremo il prossimo anno nel giallo November Criminals, per la regia di Sacha Gervasi. Del resto, la piccola e angelica biondina si rivela sempre piuttosto schiva e poco si sa della sua vita privata, soprattutto dopo l’incidente che l’ha vista coinvolta cinque anni or sono, quando un giornalista è riuscito a sottrarle l’iPad curiosando nella sua casella mail personale e nei suoi account sui diversi social (come la stessa attrice ha dichiarato in un’intervista a Entertainment Weekly). Comprensibile dunque la sua riservatezza, che contribuisce in ogni caso ad aumentare considerevolmente l’aura di fascinoso mistero che sembra avvolgere la sua goticheggiante personalità. Nell’attesa di ritrovarla sugli schermi cinematografici di tutto il mondo, non resta che ammirare il suo giovanissimo talento e sperare che prosegua su questa strada fantastica.

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poltergeist il remake del cult horror di tobe hooper di C.A.

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Il 2 luglio è uscito in tutte le sale italiane Poltergeist, l’atteso remake del classico del cinema horror di Tobe Hooper del 1982. Ma, come la maggior parte dei remake, reboot e rivisitazioni di grandi film, anche il Poltergeist prodotto da Sam Raimi, diretto da Gil Kenan ed interpretato da Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Jared Harris, Nicholas Braun, Saxon Sharbino, Jane Adams, Kyle Catlett e Kennedi Clements si è rivelato un autentico fiasco. Vediamo insieme il perché. La trama è la stessa dell’originale: i Bowen si trasferiscono in una dimora infestata da forze malvagie che, dopo aver preso il sopravvento sui vari oggetti della casa, catturano Madison (Kennedi Clements), la piccola della famiglia. Supportati dall’esperto del paranormale Carrigan Burke (Jared Harris) i Bowen iniziano una terrificante lotta per salvare Madison e scampare così alle terribili presenze che infestano la dimora. Il ricordo di un mondo che sembrava scomparso e che adesso torna prepotentemente sul grande schermo grazie alla produzione del solito Spielberg, ingigantito dall’epica certezza delle nuove tecnologie. E allora, cosa comporta la novità? Nessuno, grande o piccino che sia, potrà mai dimenticare l’enorme portata innovativa di una trama – basata

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 sull’omonimo romanzo scritto da Michael

fallimentare. Il remake di Poltergeist infatti,

Crichton,

che vede protagonisti esseri quasi

nonostante presenti le stesse identiche situazioni

leggendari come i dinosauri. Premiato dal pubblico

del classico prodotto da Spielberg, ha un

con un incasso che si aggira intorno ai

principale grande difetto: non fa paura. Tornano le

cinquecento milioni di dollari, e da tre Oscar, preceduto e seguito da una lunga e proficua

sanguinose allucinazioni, gli alberi assassini, le televisioni ingloba-bambini e perfino i clown-killer

campagna di merchandising, Jurassic Park ha

ma niente è lontanamente inquietante. Ed è

davvero rotto gli schemi presentandosi come un

bizzarro perché i mezzi del cinema di oggi, 3D

pilastro cult nel genere fantastico-avventuroso che

compreso, avrebbero dovuto rendere gli orrori

da sempre esercita un particolare ascendente sul

mostrati nel film di Kenan ancora più vicini e tangibili. Eppure questo Poltergeist 2.0 annoia lo

pubblico. Il vecchio e sempreverde maestro gioca

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con la componente emotiva dello spettatore offrendogli un corposo, spettacolare, durevole

spettatore portandolo perfino a ridere quando

spavento, impegnandosi nel coinvolgerlo e

esempio di remake di cui nessuno sentiva il

favorendo l’immedesimazione con gli attori che si muovono sulla scena. Quando sentiamo la parola

bisogno. Mentre il classico di Hooper riesce ancora oggi a spaventare le generazioni più

Poltergeist la nostra immaginazione salta subito al

giovani di appassionati di cinema horror, il remake

capolavoro firmato da Tobe Hooper nel 1982. Un

firmato da Kenan è solo uno dei tanti prodotti estivi

vero e proprio cult del cinema horror che,

da vedere per chiudersi al fresco in una sala

nonostante i trent’ anni passati dalla release

cinematografica. Ragion per cui vi invitiamo a

originale, è rimasto a lungo immune dalla mania di Hollywood dei remake. Almeno fino ad ora. Il 2015

rivedere il solo ed unico Poltergeist, il capolavoro

infatti è l’anno del rilancio della saga di Poltergeist,

L’Esorcista e Nightmare, resta uno dei più

un rilancio che purtroppo si è rivelato a dir poco

importanti horror della storia del cinema.

proprio non dovrebbe. Ecco così l’ennesimo

firmato da Hooper che, insieme a cult come


Melissa McCarthy

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La regina della commedia dal piccolo al grande schermo di Francesca Coppola

Sookie St. James è il ruolo entro il quale Melissa McCarthy si è lanciata all’audience e con il quale a ogni fan che si rispetti piace identificarla. Che non abbiate mai prestato attenzione ad Una mamma per amica o che non vi siate persi un solo episodio, la riconoscerete di sicuro. Eppure il volto di questa donna forte e volitiva, seppur spesso celato oltre i riflettori, non può essere generalizzato. Cosa c’è di interessante da sapere, dunque? Melissa nasce a Plainfield, nell’Illinois, laureandosi alla Joliet Catholic Academy e divenendo ben presto comica teatrale. La sua primissima comparsa nello show business televisivo avviene grazie a sua cugina, Jenny McCarthy, anche lei attrice,

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 che la invita al suo The Jenny McCarthy Show nel Scott Patterson, Kelly Bishop e Jared Padalecki. 1997. E’ dunque soltanto l’inizio di una serie di Melissa interpreta una cuoca, migliore amica delle interpretazioni sì minori, ma di grande carica attoriale protagoniste – e diverrà ben presto importante ed emotiva, che la introducono via via nel panorama anche nella vita reale di Lauren. La serie tv riesce cinematografico negli ultimi anni del secolo scorso.Il così bene che, una volta ultimata, le garantisce un suo debutto sul grande schermo la vede al fianco di posto nel cast del nuovo Samantha chi?, celebrities del calibro di Katie Holmes, Sarah affiancando la protagonista Christina Applegate, Polley, Scott Wolf e William Fichtner nella pellicola una malvagia donna d’affari che dopo aver perso la di Doug Liman, Go – Una notte da dimenticare,

memoria in un incidente, tenta di rifarsi una vita

prima di giungere a lavori più significativi quali Chi ha

completamente nuova, in compagnia della sua goffa

ucciso la signora Dearly? con le icone Danny DeVito

e maldestra migliore amica, Deana. Sembra che il

e Jamie Lee Curtis, Charlie's Angels che vede ruolo di “seconda attrice” le calzi a pennello: numerose le pellicole in cui fa la sua comparsa, tra le protagonista la splendida Cameron Diaz, e Faccia a quali è impossibile non ricordare The Life of David faccia insieme al sempreverde Bruce Willis. Ed ecco che, dopo la partecipazione a qualche progetto Gale con Kevin Spacey, The Nines, Just Add Water disneyano – tra cui spicca il doppiaggio di tre episodi con DeVito, Piacere, sono un po' incinta e Tre del noto cartoon Kim Possible, al cui personaggio all'improvviso, tutti databili intorno ai primi dieci anni DNAmy presta la voce – le si presenta l’occasione del nuovo millennio. Ma è Paul Feig a consacrarla d’oro che cambierà le carte in tavola. Pronta dunque una volta per tutte nella comedy nunziale Le amiche a sostituire Alex Borstein in un regular role nel della sposa, interpretazione che le vale la telefilm dedicato alle Gilmore Girls (Una mamma per candidatura come miglior attrice non protagonista amica), accanto a Lauren Graham, Alexis Bledel, sia agli Oscar che ai BAFTA 2012. Si instaura un

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sodalizio con il regista che la vorrà nuovamente come protagonista insieme a Sandra Bullock nel suo Corpi da reato, e nei panni della sbadata Susan Cooper per il suo più recente Spy, a breve in uscita nelle sale italiane. Eppure Melissa McCarthy non è soltanto una maestra dell’arte recitativa: collaborando con il suo storico fidanzato Ben Falcone – divenuto suo marito nel 2005 – si ritrova finalmente dietro la telecamera e china sulle pagine di una nuova sceneggiatura. Parliamo di Tammy, lungometraggio datato 2014 che racconta la storia di una donna la quale decide di partire assieme alla nonna super sprint dopo aver ricevuto delusioni matrimoniali e lavorative. Una prova magistrale che ce la fa desiderare ancora una volta alle prese con la regia. Attualmente, tuttavia, è impegnata sul set della quinta stagione di Mike & Molly, una sitcom statunitense che la vede protagonista di una relazione scovata al gruppo degli Obesi Anonimi, e ancora una volta musa di Paul Feig nel chiacchierato reboot tutto al femminile del celebre Ghostbusters, il cui lancio è previsto per il prossimo anno. “Paul mi ha detto che lo vorrebbe rendere un po’ più spaventoso. Come tutti noi anche lui ama i film originali e non vuole provare a rifare la stessa cosa. Questo sarà molto moderno.” Parole della stessa Melissa (intervistata al The Howard Stern Show in occasione del promo di Spy), e a noi non resta che augurarci che sia esattamente come descritto.

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il ragazzo della porta accanto

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Il 23 luglio arriva in tutte le sale italiane il nuovo thriller diretto dal maestro del genere action Rob Cohen: Il ragazzo della porta accanto. Interpretato da Jennifer Lopez, Ryan Guzman, Kristin Chenoweth e John Corbett, Il ragazzo della porta accanto racconta la storia di Claire Peterson (Jennifer Lopez), una brillante professoressa alle prese con un marito (John Corbett) infedele ed un figlio vittima di bullismo. Ma le cose si complicano ulteriormente quando Claire cede alle avances del giovane vicino di casa, Noah Sandborn (Ryan Guzman), un ragazzo dal passato tormentato che renderà la vita di Claire un inferno. Quando infatti Claire, resasi conto dello sbaglio fatto, allontanerà Noah, quest’ultimo inizierà a perseguitarla mettendo a rischio la sua vita e quella di tutte le persone a lei vicine. Tanto tempo fa esisteva un autore di nome Rob Cohen. Uno dei maestri del genere action, un regista in grado di dirigere spettacolari film come Dragon – La storia di Bruce Lee, Dragonheart, The S k u l l s e p e r fi n o l o s t o r i c o e d

il thriller sensuale di rob cohen di C.A.

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 indimenticabile primo capitolo di Fast and Furious. Una lunga sequenza di successi

involontaria. E non è tutto. Perché anche i personaggi, abbozzati e stereotipati (non sia mai

interrotta nel 2002 da XXX, uno scult con Vin che la Lopez tradisca il marito volontariamente, Diesel ed Asia Argento che diede avvio alla deve essere una vittima tradita dal marito che discesa di Cohen nel cinema di serie B con film cede alla tentazione di passare una notte di follie col vicino di casa), agiscono in modi poco trash come Stealth, La mummia 3 ed il terribile sensati, come il temibile Noah che quando salva Alex Cross. Oggi, assoldati la Lopez e Guzman il figlio di Claire sembra veramente un ragazzo nel cast e il Re Mida di Hollywood Jason Blum in dal cuore d’oro o Claire che quando scopre di produzione, Rob Cohen ci riprova con Il ragazzo avere a che fare con un maniaco omicida è della porta accanto, un thriller che, sulla scia di immotivatamente tranquilla. E questo perché? Attrazione fatale, presenta un amore che diventa Perché Il ragazzo della porta accanto è un po’ ossessione, tormento e morte. Ma anche questa come Cinquanta sfumature di grigio, un guilty volta il risultato è poco più che sufficiente. Il pleasure che si vede con piacere. E non importa ragazzo della porta accanto presenta infatti una se il 90% di quello che vediamo sul grande serie di situazioni (come la scena della Lopez che schermo non ha senso. Perché Il ragazzo della cerca di togliere le tante foto compromettenti porta accanto nasce per intrattenere ed almeno lasciate da Noah nella sua classe) che, in questo Rob Cohen pare averne finalmente ricordando le commedie di Cameron Diaz e combinata una giusta… Katherine Heigl, regalano più di una risata

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entourage

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015

La serie tv targata HBO arriva al cinema con il folle gruppo del jet set di C.A.

Dopo lo straordinario successo dello show Vincent Chase. Un debutto che, tra problemi di televisivo targato HBO la War ner Bros. budget, follie da vip ed assurdità del mondo di Italia distribuirà il prossimo 15 luglio in tutti i Hollywood, riporterà Vincent a vivere un’altra cinema italiani il primo lungometraggio tratto incredibile avventura al fianco dei suoi storici dalla serie: Entourage. Scritto e diretto da Doug amici e colleghi Eric, Turtle, Johnny ed Ari. Dopo Ellin ed interpretato da Adrian Grenier, Kevin otto stagioni di successi anche Entourage sbarca Connolly, Jerry Ferrara, Kevin Dillon e Jeremy sul grande schermo, ma il risultato è ben diverso Piven, Entourage continua la storia di Vincent dalla trasposizione cinematografica di Sex and Chase (Adrian Grenier) che, dopo aver the City. Se il cult con Sarah Jessica Parker è bruscamente chiuso il suo matrimonio dopo soli riuscito nella difficile impresa di assumere una nove giorni, sente l’esigenza di fare qualcosa di vera e propria identità di film, Entourage sembra nuovo nella sua carriera. Chiama così il suo più un episodio speciale realizzato per sfruttare

amico ed agente di Hollywood Ari Gold (Jeremy ancora di più l’omonima serie televisiva HBO di cui è la continuazione. Ma andiamo più nel Piven) che gli offre il ruolo principale nella sua prima produzione cinematografica ma accetta di dettaglio. Anticipato da titoli di testa accattivanti recitare solo se sarà anche il regista della e d a m u s i c h e t a n t o a s s o rd a n t i q u a n t o pellicola. Inizia così, otto mesi dopo, la irresistibili, Entourage ci proietta ancora una volta produzione di Hyde, il debutto da regista di all’interno del “dorato” mondo di Hollywood tra

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mega-party in Piscina, mete esotiche (Ibiza, Positano ed ovviamente l’iconica California),

protagonisti del film non fanno altro che incontrare grandi divi al semaforo, al ristorante,

modelle da urlo e simpatici camei di grandi stelle

al supermercato ed in ogni dove. Ma non è tutto.

del settore cinematografico, televisivo, sportivo e

Perché Entourage svela anche i retroscena

musicale come Mike Tyson, Pharrell Williams,

inediti della produzione di un film, dai problemi di

Jon Favreau, Calvin Harris, Liam Neeson, Mark Wahlberg, Jessica Alba ed Armie

budget a quelli legati a scelte artistiche e creative differenti tra produttori e registi. Ed in questa sua

Hammer, “protagonisti” di alcuni dei momenti

realtà meta-cinematografica è sicuramente un

più riusciti di questa attesa trasposizione cinematografica firmata da Doug Ellin. Troviamo così Mark Wahlberg ironizzare sulla lista infinita di sequel di Ted che lo vedranno protagonista, Liam Neeson arrabbiarsi per le battutine pungenti su alcuni suoi film divenuti cult del cinema action come Io vi troverò, e Jessica Alba piroettare ancora una volta nei panni di una sensuale eroina pop per prendere parte ad un film impegnato. Dopotutto quando si vive ad Hollywood è normale avere come vicini di casa star di questo calibro…Ragion per cui i

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prodotto interessante. Il vero problema di Entourage è il ritmo, a tratti lento e ripetitivo, debole proprio per la natura della serie che in trenta minuti funziona ed in 120 no, portando più volte lo spettatore ad annoiarsi. Riuscirà Entourage a diventare una vera e propria saga cinematografica come Sex and the City? Probabilmente no. Ma sicuramente Entourage non sarà l’ultima avventura di Vincent, Eric,Turtle, Johnny ed Ari che, al cinema o in tv, torneranno prima o poi a combinarne di tutti i colori nel bizzarro mondo di Hollywood.


GIOVANISI DIVENTA

i sogni non hanno età di L.R.

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Il 9 Luglio torna sul grande schermo Noah Baumbach, il regista di Brooklyn che si è fatto notare da critica e pubblico per Il Calamaro e la Balena e l’omaggio alla nouvelle vague Frances Ha. Il nuovo film Giovani si Diventa con Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver e Amanda Seyfried è una commedia ironica e riflessiva sulla condizione dei quarantenni del 21° secolo, che inseguono il successo distratti dalle nuove tecnologie, facendo i conti con l’età che avanza e con un inevitabile bilancio. Josh e Cornelia Srebnick sono una coppia felicemente sposata ed innamorata. Dopo aver provato senza successo ad avere dei figli, hanno deciso di fermarsi ed accettare la situazione. Josh, che da diversi anni non riesce a terminare il laborioso montaggio del suo ultimo documentario, ed è ormai consapevole che la spinta artistica si è affievolita e sente di dover dare una svolta alla propria vita. Un giorno conosce Jamie e Darby, due hipsters liberi ed indipendenti, fantasiosi e pieni di iniziativa, appassionati di videogame vintage e di animali domestici decisamente fuori dal comune. Questo incontro smuove qualcosa e, per Josh,

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 riapre uno spiraglio sulla propria giovinezza, o meglio, che si rendono conto che le loro ambizioni e lo scopo su quella che avrebbe desiderato avere. Senza della vita sono cambiati all’improvviso ed è possibile troppe esitazioni Josh e Cornelia abbandonano gli re-inventarsi senza risultare ridicoli. Baumbach amici di sempre, per seguire i due hipsters che ai riesce a mantenere il suo stile originale e delicato, loro occhi appaiono irresistibilmente liberi, disinibiti e raccontando una storia cross-generazionale di pieni di vita. “Ogni generazione deve confrontarsi relazioni umane e quotidianità, con una particolare con la paura di invecchiare. Prima o poi arriviamo attenzione alle piccole sfumature dei vari personaggi tutti ad un certo punto della nostra vita in cui, che si muovono in una New York mitica e patinata guardando i più giovani, pensiamo: Eravamo meglio perfettamente in linea con la narrazione. L’ironia è noi, oppure, al contrario: Che bravi, sono meglio loro” ha dichiarato Baumbach spiegando l’idea alla base di questo film, ispirato al libro Il Costruttore Solness di Henrik Ibsen del 1873. Mentre in Frances

molto presente, nonostante la serietà di alcune situazioni e di alcuni dialoghi, e questo rende il ritmo del film molto fluido e dinamico fino ad un finale dal sapore più thriller. Il cast è pienamente convincente e

disegnato per i diversi ruoli richiesti, anche se la vera Ha il regista racconta le difficoltà di una forza è la sceneggiatura dello stesso Baumbach, giovane aspirante ballerina che deve affrontare la ricca e brillante, che dona il giusto carisma e una maturità, in Giovani si Diventa egli si impegna a buona solidità al film. rappresentare un ritratto sociale sugli adulti di oggi,

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babadook 44


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Suspendisse feugiat mi sed lectus aoreet nec interdum Per Trenz Pruca

L’horror australiano terrorizza con la favola del leggendario Uomo Nero di L.R.

L’uomo nero ha una lunga tradizione sul grande schermo e, a qualche anno dall’americano

Samuel, distrugge giorno dopo giorno l’equilibrio familiare, minando il rapporto madre-figlio, già

Boogeyman, tra i film in concorso al Torino Film

debole da molti anni, per l’ombra della tragedia

Festival è stato presentato l’australiano The

vissuta. La regia è fresca e dinamica, con una

Babadook, l’opera prima di Jennifer Kent, con

ripresa lineare che ripropone alcuni degli

Essie Davis, Noah Wiseman, Daniel Henshall e

ingredienti fondamentali dei film horror più classici, e l’atmosfera che si crea all’inizio del film sarebbe

Barbara West. Amelia vive da sola con il piccolo figlio di sei anni, dopo che il compagno è morto in

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pure all’altezza dell’idea di Jennifer Kent. Ma,

seguito ad un incidente lo stesso giorno della

quando lo stile thriller – horror si trasforma in una

nascita del piccolo Samuel. Quest’ultimo si comporta in modo strano, attirando l’attenzione, e

versione stereotipata de L’Esorcista, la storia vira

sembra ossessionato da una lotta immaginaria

descritte che prendono vita sullo schermo,

contro un mostro che vive nella sua camera,

riescono a strappare soltanto qualche risata,

nell’armadio o sotto il letto. Se all’inizio questa sua

piuttosto che far tremare lo spettatore in poltrona.

fissazione sembra la sopravvalutazione di un capriccio, l’apparizione misteriosa del libro che

Nonostante il cast molto bravo, soprattutto nella persona della madre e del piccolo Samuel che

illustra la storia di “Babadook” a casa di Amelia e

vivono il tormento emotivo e personale, manovrato

bruscamente verso la banalità, e alcune scene


da un’entità indefinita, il film non ha una sua solidità e si sfalda piano piano, perdendo anche la base di una sceneggiatura che aveva del potenziale nella prima parte Come il recente Hugo Cabret di Martin Scorsese, anche The Babadook è ricco di citazioni della storia del cinema, da ricordi di Melies, ai film celebri degli anni ’50, ma la scelta di Jennifer Kent appare solo uno stratagemma forzato, che non si lega molto alla natura e al carattere del suo film. The Babadook è un horror anticonvenzionale, ma poco riuscito. La paura lascia il posto al ridicolo, e l’effetto finale non è proprio quello che ci si aspetterebbe da un film del genere.

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Giffoni Experience 2015


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MARKRUFFALO

L’attore ospite al Giffoni Film Festival: “Non mi sono mai sentito un supereroe!” a cura di C.A.

Mark Ruffalo incanta la 45° edizione del Giffoni: vedere sul grande schermo. Se infatti il Bruce “Non mi sono mai sentito un super-eroe ma il mio Banner della saga di The Avengers non perde mai motto è non mollare mai”. In occasione della

occasione di trasformarsi in Hulk, Mark Ruffalo non

45°edizione del Giffoni Film Festival è arrivata una si nega di certo ai fan ed agli addetti del settore. delle star più amate ed apprezzate del panorama Così, dopo centinaia di autografi e selfie regalati sul cinematografico contemporaneo: Mark Ruffalo.

blue carpet di questa edizione del Giffoni, racconta

Protagonista di capolavori del calibro di Se mi lasci ti alla stampa italiana i suoi sogni, le sue difficoltà, il cancello, Collateral e Shutter Island ed interprete al suo amore per l’Italia ed anche i suoi prossimi fianco dei vari Chris Hemsworth, Chris Evans, progetti. Robert Downey Jr., Scarlett Johansson e Jeremy Che cosa pensa del Giffoni Film Festival? Renner della saga campione di incassi di The Sono rimasto sorpreso dall’amore innocente che Avengers, Mark Ruffalo è in assoluto uno degli attori più quotati del momento. Un attore che, visto da vicino, è molto più disponibile (e decisamente meno irascibile) del super-eroe che siamo abituati a

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questi ragazzi provano per il cinema. Quello che ha

detto Truffaut è giusto, il Giffoni è veramente il Festival più necessario. Quando era un bambino quale super-eroe desiderava essere?


Hulk! Scherzo, mi sarebbe piaciuto molto essere ed interpretare Wolverine ma qualcun altro ha ottenuto la parte ed alla fine è stato meglio così. Che cosa ha provato quando ha scoperto di interpretare Hulk e come si è preparato a rappresentare questo personaggio? Mi hanno detto che se avessi visto una limousine nera parcheggiata davanti casa mia avrei avuto la parte e così è stato. Mi è stato molto utile il lavoro nel teatro perché mi ha abituato a recitare senza avere niente intorno. Che cosa pensa del tema di questa edizione: Carpe Diem? Carpe Diem è un tema molto importante. Quando ho deciso di diventare un attore credo di aver colto l’attimo. Ho incontrato molte difficoltà e tante persone hanno cercato di scoraggiarmi. Sembravo un italiano e non parlavo neanche la lingua italiana. Eppure mi sono buttato ed alla fine è andata bene. Che cosa pensa della ufficializzazione dei matrimoni gay in America? Sono stato molto felice di questa decisione. Ovviamente è una felicità un po’ amara perché ci è voluto tanto tempo per fare una cosa così giusta. Quello che posso dire è che Larry Kramer, l’uomo da cui ho tratto ispirazione per interpretare Ned in The Normal Heart, anche se ha affermato che ancora molto deve essere fatto, in realtà ha pianto per la gioia. Che cosa conserva della cultura italiana? Anche se la mia famiglia ha sempre vissuto negli Stati Uniti sono cresciuto in un modo tipicamente italiano. Da mia nonna ho imparato a cucinare la parmigiana, le polpette, il ragù e tanto altro. Ma sono diventato consapevole della mia natura italiana quando sono venuto qui. Ho scoperto di essere molto più italiano di quello che credevo.

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Quali sono i suoi prossimi progetti? Ho un film in uscita molto interessante, Spotlight, un’opera diretta da Tom McCarthy che racconta la storia di un giornalista di Boston che accusa un prete di molestie. Spero abbia successo perché affronta un tema importante. Quali sono stati gli attori e i film che l’hanno portata a scegliere questo mestiere? Sicuramente Marlon Brando e Jerry Lewis. Quando avevo sette anni mia nonna mi faceva vedere dei film con lei. Una sera abbiamo visto Un tram che si chiama desiderio e mi sono detto “Voglio essere come Marlon Brando”. Ma anche Jerry Lewis e tutta la commedia slapstick americana mi ha ispirato fortemente. Per non parlare poi del cinema italiano, del grande Marcello Mastroianni, un attore che ha dato volto e voce a tutte le emozioni dell’essere umano. O i capolavori di Fellini, Lina Wertmuller e tutte quelle opere ricche di quella poesia tipica del cinema italiano. Che cosa pensa delle differenze tra i super-eroi Marvel dei fumetti ed i super-eroi rappresentati sul grande schermo? Da ragazzo leggevo molti fumetti. Ho ripreso a leggerli negli ultimi anni e quello che posso dire è che penso sia positivo che le due realtà prendano strade diverse innanzitutto perché parliamo di due mezzi molto diversi tra di loro ed in secondo luogo perché noi attori abbiamo bisogno di esplorare i nostri personaggi e di lasciarci andare all’immaginazione. Come è stata l’esperienza in Foxcatcher? Ho lavorato per sette mesi su quel set. E’ stata una esperienza molto dura. Ma con Channing Tatum e Steve Carell abbiamo creato un legame molto stretto e forte per rendere il film il più completo possibile. Si è sentito sempre un super-eroe e come affronta le difficoltà della vita? Non mi sono mai sentito un super-eroe. Sono ancora sorpreso di interpretarne uno sul grande schermo. Quello che posso dire è che dobbiamo affrontare le difficoltà con forza e non mollare mai. Come ha preso parte al film Tutto può cambiare e cosa pensa della musica? Avevo visto un film di questo regista ed ero rimasto piacevolmente colpito. Così quando mi ha proposto una parte nel suo secondo film ho accettato subito. La musica è una parte importante della nostra vita, è la colonna sonora dei momenti più importanti della nostra esistenza. Sono molto felice di aver preso parte ad un film in cui la musica non spezza la narrazione ma semplicemente accompagna il film.

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MARTINFREEMAN

L’attore inglese si racconta dalla saga Lo Hobbit alla serie tv Sherlock di C.A.

Dopo Mark Ruffalo un’altra grande star di Hollywood è arrivata al Giffoni Film Festival: Martin Freeman. Un attore poliedrico che abbiamo visto ultimamente al cinema nei panni di Bilbo Baggins nella trilogia di Peter Jackson Lo Hobbit, prequel de Il Signore degli Anelli, ed in tv nel ruolo di Watson nella celebre serie tv britannica Sherlock con Benedict Cumberbatch ed in quello di Lester Nygaard in Fargo. Ma nonostante il successo mondiale sia arrivato solo negli ultimi cinque anni, Martin Freeman ha preso parte anche a deliziosi film come Love Actually, L’alba dei morti dementi, Guida galattica per autostoppisti, Hot Fuzz e La fine del mondo. Arrivato al Giffoni in compagnia della moglie e dei figli Freeman, con il suo stile indubbiamente british, ha raccontato alla stampa italiana le sue passioni, i suoi segreti ed i suoi prossimi progetti. Che cosa pensa del Giffoni? Adoro l’Italia e qui c’è il miglior cibo del mondo. Nonostante il caldo sto vivendo un bellissimo momento al Giffoni. Sono molto felice di essere qui. Che cosa può rivelarci dell’imminente Fun House? Questo progetto doveva chiamarsi originariamente The Taliban Shuffle ma ora ha cambiato titolo per ovvi motivi. Quello che posso dirvi è che sarà una commedia ambientata in Afghanistan e Pakistan ma non

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“In Captain America: Civil War interpreto un uomo che lavora per il governo” Ho già girato alcune scene di questo incredibile film. La mia è una parte molto piccola. Interpreto un uomo che lavora per il governo. E’ un ruolo un po’ ambiguo perché non si capisce se sia buono o cattivo. Probabilmente però sarà un personaggio che avrà degli sviluppi in futuro. La notizia dell’imminente live-action girato da Steven Spielberg de Il Grande Gigante Gentile con lei protagonista è solo un rumour o qualcosa di più? Mi piacerebbe molto lavorare con Steven Spielberg, è uno dei miei registi preferiti. Ma per ora si tratta solo di un rumour. Come si è preparato per interpretare il suo racconterà una storia di guerra. Parlerà di persone personaggio in Fargo? Per interpretare un provenienti da diversi paesi e del loro modo di vivere personaggio solitamente studio la parte 4-5 mesi ma per Fargo la sfida è stata particolarmente difficile una situazione bellica. Quale è il suo prossimo obiettivo come artista? C’è sempre qualcosa di nuovo da fare. Adoro le

perché io sono inglese mentre Lester è americano. Ho dovuto studiare a lungo l’accento del Minnesota.

belle storie e mi piacciono le sfide. La cosa che mi Come ha preso parte allo show Sherlock? rende più felice come artista è ricevere uno script e Quando ho letto lo script sono rimasto subito colpito. leggere qualcosa di inaspettato come un film o un Mark Gatiss e Steven Moffat hanno scritto un personaggio che non ho mai fatto prima. Questa è la capolavoro e, con tutto il rispetto per Arthur Conan Doyle, sono riusciti a sviluppare dei personaggi molto cosa che mi auguro di più. Che cosa pensa del tema di questa edizione: interessanti da interpretare. Che cosa pensa del cinema italiano? Carpe Diem? Ovviamente è una filosofia che mi piace molto. Devo essere sincero, non conosco molto il cinema italiano contemporaneo. Sono rimasto fermo agli Purtroppo non riesco sempre ad applicarla, spesso anni ’50. Adoro i costumi, la vespa e l’estetica del infatti non faccio tutte le cose che vorrei. Quello che cinema italiano di quegli anni. Penso sia un punto di posso dire però è che è importante non fare quello riferimento fondamentale per la cinematografia che non ci sentiamo di fare. mondiale. Che cosa può svelarci del suo personaggio nell’imminente Captain America: Civil War?

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TOMFELTON

Draco Malfoy è cresciuto: “Fate solo ciò che amate!” di C.A.

La 45° edizione del Giffoni Film Festival si seguito ottiene il ruolo di Draco Malfoy arricchisce di un pizzico di magia in più con nella saga di Harry Potter che lo impegna l’arrivo di Tom Felton, il celebre attore dal 2001 al 2011. Ma smessi i panni del inglese che tutti ricordiamo per il ruolo del maghetto Serpeverde Felton appare ne Serpeverde Draco Malfoy nella saga di L’alba del pianeta delle scimmie di Rupert Harry Potter. Ma la carriera di Felton inizia Wyatt, in The Apparition di Todd Lincoln e ben quattro anni prima dello storico ne La ragazza del Dipinto di Amma capitolo di Chris Columbus tratto dal libro Asante. Nel frattempo avvia una brillante di J. K. Rowling. Prima di divenire il villain carriera musicale pubblicando 4 EP e due di Harry Potter, Felton esordisce nel film singoli ufficiali ed appare in serie televisive per ragazzi I rubacchiotti di Peter Hewitt e come Labyrinth e Murder in the First. E non nel classico Anna and the King di Andy è tutto. Perché Tom Felton sarà con Tennant, dove recita al fianco di grandi star Joseph Fiennes tra i protagonisti del come Jodie Foster e Chow Yun-Fat. In nuovo film di Kevin Reynolds, Risen, che

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affronterà il difficile tema della Resurrezione di Che cosa può rivelarci del suo prossimo Cristo. progetto? Come è stato prendere parte ad una saga come Non sono molto esperto del tema trattato nel film. Harry Potter? Quello che posso dire è che il regista ha fatto di Ho iniziato a girare i film di Harry Potter all’età di 13 tutto per rendere il film il più realistico possibile. anni. Quello che posso dire è che se qualcuno mi Quando ho iniziato a girare ero un ateo convinto ma avesse detto che un giorno sarei stato qui non ci questo film mi ha fatto cambiare idea su molte avrei creduto. Ho avuto la fortuna di interpretare un cose. È una storia che tocca e colpisce. personaggio molto diverso da me, l’unica cosa che Quale è il suo rapporto con la religione? abbiamo in comune io e Draco sono gli occhi Devo stare attento a quello che dico. Scherzo. azzurri. Negli anni mi sono divertito a cercare di Sono nato cristiano. Mia madre crede molto negli capire perché fosse così cattivo e penso che la insegnamenti di Cristo e da piccolo andavo in causa principale sia la sua famiglia. chiesa. Ma nell’adolescenza la religione non ha Quale è il suo rapporto con la musica?

avuto un ruolo nella mia vita. Sono sempre stato un

Continuo a scrivere canzoni ma non penso di tipo più scientifico. trasformare questa passione in una professione. Il Quale è il suo consiglio per i ragazzi di oggi? mio obiettivo è solo divertirmi con gli amici. La Tanti ragazzi mi chiedono come diventare ricchi e musica è qualcosa che mi aiuta tantissimo a famosi. È una domanda a cui non mi piace rilassarmi, meditare ed affrontare i problemi di tutti i rispondere perché penso sia molto più importante giorni. Le canzoni sono un po’ come uno script. Ad fare ciò che si ama. Ad esempio quando ero esempio I Beatles hanno scritto tantissime canzoni piccolo passavo ore e ore davanti lo specchio ad con tre accordi suonati in sequenza diversa ed imitare Jim Carrey. La motivazione che ci spinge ad anche la recitazione è così. Puoi dire la stessa intraprendere una carriera deve essere sempre la battuta in tanti modi diversi e creare così passione. sensazioni diverse.

La fama ha influenzato il suo modo di crescere?

J.K. Rowling ha dichiarato che le sarebbe Avevo tredici anni quando ho iniziato le riprese del piaciuto concludere diversamente la saga di primo Harry Potter e a differenza di Daniel, Rupert Harry Potter. Che cosa pensa al riguardo?

ed Emma facevo avanti e indietro tra set e vita

Penso che J.K. Rowling abbia fatto le cose in reale. Quando tornavo a scuola molti mi modo perfetto. Certo, mi sarebbe piaciuto se fosse prendevano in giro per i capelli e le sopracciglia stato Draco Malfoy ad uccidere Voldemort. biondissime. Non ci rendevamo neanche conto di Scherzo, la saga è perfetta così. Non cambierei essere popolari. Una volta ad esempio siamo nulla. Cambiare Harry Potter sarebbe come cambiare la fiaba di Cenerentola.

andati in Giappone per la promozione di un Harry Potter e la gente è come impazzita. Ma anche qui a Giffoni l’accoglienza è stata incredibile. Mi sento molto fortunato…

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BESTMOMENTS

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TERMINATOR 60


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Arnold Schwarzenegger torna nei panni del potente T-800, tra CGI e realtà di C.A.

Il prossimo 9 luglio la Universal Pictures distribuirà in Terminator alleato si troveranno così a combattere il tutti i cinema italiani l’atteso quinto capitolo della T-800, il T-1000 ed un nuovo terribile nemico: lo saga iniziata da James Cameron nel 1984: stesso John Connor, trasformato da Skynet nel Terminator Genisys. Scritto da Laeta Kalogridis e T-3000, un ibrido umano-cyborg nanotecnologico Patrick Lussier, diretto da Alan Taylor ed che renderà difficile impedire il Giorno del Giudizio. interpretato da Arnold Schwarzenegger, Emilia Sono passati più di trent’ anni dal debutto di Clarke, Jason Clarke, Matt Smith, Jai Courtney e Terminator nelle sale cinematografiche. Era il 1984 e J.K. Simmons, Terminator Genisys racconta la

prima di diventare il Re del Mondo con film del

calibro di Aliens – Scontro finale, The Abyss ed storia del luogotenente Kyle Reese (Jai Courtney), inviato da John Connor (Jason Clarke) nel passato ovviamente Titanic ed Avatar, James Cameron per impedire alla crudele Skynet di compiere i suoi riuscì nella difficile impresa di creare uno dei crudeli piani di distruzione del mondo. Ma, giunto nel franchise di genere action più belli della storia del 1984, Reese si accorge che la storia originale è cinema e di lanciare al contempo Arnold cambiata: in questa nuova versione del passato Schwarzenegger tra gli attori più amati del cinema infatti un Terminator (Arnold Schwarzenegger) è anni ’80 e ’90. Nel 1991 poi Cameron sviluppò stato inviato indietro nel tempo per proteggere Sarah Terminator 2 – Il giorno del giudizio, un’opera talmente

Connor (Emilia Clarke) da Skynet ed addestrarla così innovativa dal punto di vista visivo da divenire un ad affrontare il suo difficile destino. Kyle, Sarah ed il vero e proprio cult del cinema di genere. Dimenticati

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“La celebre saga di James Cameron torna al cinema con Arnold Schwarzenegger”

Terminator Genisys un capolavoro del cinema action entusiasmante ed allo stesso tempo imperdibile. Ma non tutto oro è quel che luccica… I secondi sessanta minuti sono infatti ricchi di molti i successivi e poco entusiasmanti Terminator 3 di aspetti poco riusciti: partendo da un intreccio Jonathan Mostow e Terminator Salvation di McG narrativo che lega passato, presente e futuro in arriviamo così a Terminator Genisys, un film che vuole modo poco lineare ed a tratti confusionario e essere allo stesso tempo un remake, un reboot ma continuando con una sceneggiatura ed un villain anche un continuo della saga originale. Vediamo i talmente deboli da suscitare più di una volta sbadigli punti di forza e di debolezza di questo quinto in sala, Terminator Genisys perde gran parte del capitolo firmato da Alan Taylor. Quando Terminator fascino iniziale, risultando un capitolo riuscito solo a Genisys inizia lo spettatore non può fare altro che metà. Riusciranno prima o poi ad Hollywood a emozionarsi di fronte ad un film talmente fedele ai realizzare un Terminator perfetto come i due storici primi due storici capitoli da catalizzare la sua cult con Arnold Schwarzenegger e Linda attenzione per oltre sessanta minuti di proiezione. Lo Hamilton? Probabilmente no. Ma resta sempre un humour, il ritorno del T-800 con le sembianze digitali piacere rivedere il vecchio ma mai obsoleto del giovane Schwarzenegger e del T-1000 con quelle Schwarzy impugnare il fucile a pompa e far saltare in non più di Robert Patrick ma di Byung-hun Lee, le aria il T-1000. Ragion per cui ci sentiamo di straordinarie scene di azione ricche di spettacolari consigliarvi di correre al cinema e di vedere effetti speciali e le sempre incredibili musiche di Terminator Genisys, un film che, pur se con qualche Hans Zimmer sono tutti elementi che rendono debolezza, regala due ore di grande intrattenimento.

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DURI SI DIVENTA

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Esce oggi in tutti i cinema italiani distribuita dalla Warner Bros. Italia una delle commedie più

che spinge l’acceleratore sul fattore demenzialità naufragando più volte nella volgarità gratuita. Il film

scorrette dell’anno: Duri si Diventa. Diretta da Etan

di Cohen infatti, regista esordiente da non

Cohen ed interpretata da Will Ferrell, Kevin Hart,

confondere con i bravissimi autori di Fargo e Non è

Alison Brie e T.I., Duri si Diventa racconta la storia

un paese per vecchi, riesce nella “difficile” impresa

di James King (Will Ferrell), un manager milionario

di offendere un po’ tutte le categorie di esseri

che ha tutto dalla vita: una villa immensa, una

umani: dai “neri” visti nell’ottica dei gangster da

moglie stupenda e tanti soldi da spendere in vizi

strada agli omosessuali, descritti come persone

inutili. Dall’altra parte della città vive invece il ben

affamate di sesso incapaci di dire “no” anche alla

più povero Darnell Lewis (Kevin Hart), un ragazzo che ha estremo bisogno di 30.000 dollari per

più esplicita e gratuita delle richieste sessuali. E non contento di rimanere “astratto” in queste perle di

avviare l’attività dei suoi sogni e permettere così alla sua famiglia di vivere in modo più privilegiato. Le

sceneggiatura Cohen arriva addirittura a mostrarle esplicitamente in una scena che vede Ferrell alle

vite di King e Lewis, decisamente agli antipodi, si

prese con la mission impossible di fare del sesso

intrecceranno quando il manager milionario si trasformerà (a causa di un imbroglio) in un futuro

orale ad un uomo ed abituarsi così alla sua futura vita carceraria. Una scelta registica e soprattutto

carcerato della temibile prigione di San Quentin. E chi meglio di un “nero” può insegnare a King a

contenutistica che fa “sfiorare” a Duri si Diventa quel cattivo gusto che le ultime brillanti commedie

sopravvivere all’interno di una prigione evitando

americane (Come ammazzare il capo e Come ti

così le future sevizie dei compagni di cella? Questo

spaccio la famiglia ad esempio), per quanto

è il plot di Duri si Diventa, una commedia irriverente

esplicite ed irriverenti, non hanno mai neanche


NEWSCINEMA 28 luglio 2015 lontanamente toccato. Ma il pubblico americano, come ben sappiamo, è tanto sofisticato quanto

106 milioni di dollari worldwide contro i 40 di budget. Un risultato che apre le porte ad un sequel

spesso disposto ad apprezzare un umorismo

che, sfruttando il talento comico dei bravi Will

tutt’altro che elegante. Come dimenticare lo

Ferrell e Kevin Hart e giocando su una comicità più

humour trash dei fratelli Wayans nei primi due

raffinata, potrebbe seguire la scia di quelle

Scary Movie? Il trash come anche il politicamente

commedie americane che sanno divertire senza sfiorare mai il cattivo gusto.

scorretto piace al pubblico statunitense e così Duri si Diventa è riuscito nella impresa di incassare oltre

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il fidanzato di mia sorella il triangolo tra america e inghilterra di Letizia Rogolino

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 trasferisce a Los Angeles e cerca di mettere la testa di Mia Sorella, la nuova commedia diretta da Tom a posto, ma questa storia d’amore comincia a Vaughan. Il regista di Misure Straordinarie e Notte vacillare e l’entrata in scena della sensuale ed Il 22 Luglio arriva nelle sale italiane, Il Fidanzato

brava a Las Vegas non ha mai conquistato del

eccentrica sorella di Kate, non facilita la situazione.

tutto critica e pubblico confezionando film sempre Abbandonati ormai da tempo i panni dell’attraente alquanto mediocri. Anche questa volta, nonostante James Bond, Pierce Brosnan colleziona un cast notevole che comprende Pierce Brosnan, commedie una dietro l’altra, interpretando Salma Hayek e Jessica Alba, il risultato è una personaggi interessanti con una discreta carica di commedia poco originale penalizzata soprattutto ironia e goliardia. Ne Il Fidanzato di mia Sorella, egli dalla debole sceneggiatura di Matthew Newman. è un uomo maturo allergico ai legami e con un debole per il sesso femminile, che in seguito agli Richard Haig è un brillante professore di Cambridge eventi che lo travolgono, comincia a cambiare con una passione per la poesia romantica e le belle direzione verso una sorta di redenzione esistenziale. donne. Seguendo l’esempio del padre, inguaribile Vicino a lui due donne bellissime, Salma Hayek e playboy con diversi matrimoni alle spalle, Richard è un uomo adulto che non ha mai avuto una relazione Jessica Alba, che completano un cast brillante e carismatico, imbrigliato tuttavia da una seria e solida con una donna. La storia con la sceneggiatura ricca di punti deboli e chiaramente giovane studentessa americana, Kate, tuttavia, confusa. Vaughan non sembra avere le idee chiare sembra durare più della media fino a quando la sul registro stilistico da adottare e sul genere del suo ragazza non rimane incinta e Richard si trova davanti ad una decisione che cambierà la sua vita film. Se per una buona prima parte siamo immersi in una commedia leggera, scontata e spensierata, per sempre. Dalla umida e uggiosa Inghilterra si

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nella seconda si introducono elementi drammatici che restano slegati dal resto della trama e fanno piombare lo spettatore in un caos superfluo che trascina l’intero film nell’oblio. Non mancano alcune situazioni esilaranti e il confronto tra Pierce Brosnan e Malcolm McDowell regala ritmo al film, laddove la narrazione affoga nella banalità e nel facile moralismo. Il continuo gioco delle differenze tra inglesi e americani funziona e dona un carattere comico delicato e brillante alla struttura narrativa, ma non basta per rendere Il Fidanzato di mia Sorella una commedia riuscita e ben costruita.

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shining un film fantasma senza risposte di Francesca R. Gentile

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015

CINEMAHORROR

Ci sono alcuni film che hanno fatto la storia del cult del genere horror. Un sacco di storie sono state cinema e perciò non moriranno mai. Il Mago di Oz, raccontate anche per screditare il capolavoro, ad Casablanca, sono solo alcuni dei titoli così solidi esempio quella che sosteneva un significato nell’immaginario collettivo. Ormai quasi nascosto nell’opera di Kubrick, quando, invece, lo dimentichiamo la loro natura fittizia, non importa se stesso Harlan ha dichiarato che Shining è siano verità o finzione, quello che conta è che una esattamente come lo vediamo. “La gente tende a volta entrate nelle nostre vite, queste pellicole non credere a quello che vuole. Tutti cercavano un senso sono mai finite nel dimenticatoio. Ciò che capita, nel film di Stanley, ma non c’era. Si tratta di un film però, e che attorno a questi prodotti filmici si creino fantasma. Fine della storia. Tutto si basa su un inevitabilmente dei pettegolezzi, delle teorie, grande mistero. Quando, alla fine della pellicola, menzogne che finiscono per essere spacciate per vediamo Jack Nicholson nella fotografia del 1923, vere. A dare esempio di questa riflessione c’è il film non ci si può chiedere il motivo, perché nessuno pilastro della settima arte: Shining. Il film di Kubrick possiede una risposta. Kubrick sosteneva che non si è pieno di teorie che il pubblico riconosce come può spiegare qualcosa che non si capisce da veritiere, anche se, in realtà, sono tutte assolutamente fasulle. Come facciamo a saperlo? soli.” Così ha spiegato il produttore esecutivo di L’ho ha detto il produttore esecutivo Jan Harlan, in Shining, che ha disilluso tutti coloro che da anni un’intervista alla rivista The Hollywood Reporter in

cercavano un senso a tante scene del film, quando,

occasione del trentacinquesimo anniversario del invece, si trattava solo di una storia horror molto efficace.

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Tra le teorie che hanno galleggiato per anni attorno alla pellicola, ce ne sono alcune che hanno avuto più adito di altre. Una parte della tradizione popolare, vede Shining come il mezzo utilizzato dal regista per accusare l’America di aver falsificato l’atterraggio sulla luna del 1969. Altri pensano ad una denuncia sul maltrattamento dei nativi americani, c’è anche chi parla del controllo mentale che la CIA avrebbe su alcuni soggetti. Tutti elementi che per molti sono simboleggiati in continuazione nel film. Tutte teorie che si sono create per la stessa mancanza di teorie. D’altronde, come lo stesso Kubrick aveva fatto notare a Jan Harlan, le vicende del Overlook Hotel sono così assurdi che l’unica spiegazione è che non c’è una spiegazione. Ciò che rende così spaventoso Shining è anche avere la consapevolezza che non sapremo il risultato logico della pellicola, ed è proprio questo che la rende divertente. Vi abbiamo fatto venire voglia di Kubrick? Allora vi segnaliamo che Shining è disponibile in Blu Ray e DVD, così da poter avere a portata di mano qualcosa che riesca a ispirare i vostri incubi. Se invece siete quasi ossessionati dalla camera 237, è in lavorazione un documentario che esplorerà tutte le teorie che abbiamo menzionato qui sopra.

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the loved ones 73


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THELOVEDONES

Un terrificante horror a metà strada tra Prom Night e Wolf Creek di C.A.

Avete nostalgia del ballo di fine anno? padre. Un giorno la dolce e impacciata NewsCinema vi propone un film horror da Lola (Robin McLeavy) gli chiede di brivido che vi farà passare la voglia di portarla al ballo di fine anno ma lui, già danzare al fianco del vostro re o della fidanzato con la bella Mia (Jessica vostra reginetta. Non stiamo parlando del McNamee), rifiuta. Inizia così per Brent un Carrie di Brian De Palma o del remake terribile incubo che lo vede ospite d’onore firmato da Kimberly Peirce, ma di The del ballo privato a tinte horror organizzato Loved Ones, brillante horror australiano da Lola e suo padre. Dopo lo straordinario scritto e diretto da Sean Byrne ed successo dei due Wolf Creek l’Australia interpretato da Xavier Samuel, Robin continua a sfornare film horror di grande McLeavy, John Brumpton e Jessica livello ed efficacia. Questa volta è il turno di McNamee. La trama è molto semplice: The Loved Ones, un prodotto low-budget Brent (Xavier Samuel) è un ragazzo che, partendo con un incipit da semplice tormentato da un terribile incidente commedia americana, si trasforma in un automobilistico che gli ha portato via il torture-horror che toglie il fiato. Sean Byrne

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infatti confeziona un’opera brillante e patinata ricca di personaggi che rispettano i cliché imposti dal cult Scream (l’innocente, la dark, il buffone ed ovviamente il serial killer); ma se il capolavoro di Wes Craven ha l’obiettivo di spaventare lo spettatore non rinunciando mai alla consueta dose di ironia ed auto-ironia, The Loved Ones nasce per inquietare chi lo vede con una serie infinita di scene degne dei vari Martyrs o L’interieur. Così il cinema horror americano si fonde finalmente con quello europeo regalando un’opera a metà strada tra il semi-serio Scream ed il fin troppo realistico e disturbante Martyrs. Come nel film di Pascal Laugier infatti, anche se mai a quei livelli, molte delle scene di The Loved Ones costituiscono una vera e propria sfida da guardare fino in fondo. Ragion per cui vi suggeriamo di recuperare questo intenso e disturbante horror australiano, una piccola perla che vi terrà col fiato sospeso dal primo all’ultimo minuto di proiezione.

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SERIE TV

scream

la serie

il cult di wes craven approda sul piccolo schermo di Carlo Andriani

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NEWSCINEMA 28 luglio 2015 serie televisiva”. Così esordisce Noah Foster

questa nuova serie targata Mtv e, spaventati ed allo stesso tempo incuriositi, abbiamo visto la

(John Karna), uno dei protagonisti della serie tv

puntata pilota del telefilm che, secondo alcune

Scream tratta dal cult di Wes Craven del 1996. E

indiscrezioni, avrebbe dovuto addirittura ripetere

la risposta può essere solamente: come dargli

l’iconica scena del primo film con protagonista

torto? La serie Scream targata Mtv è infatti una

Drew Barrymore. A visione avvenuta ci siamo

copia più che sbiadita ed inconsistente della

invece resi conto che non solo la scena iniziale di

splendida saga creata da Kevin Williamson con

Scream – La serie è tanto inutile quanto priva di

Neve Campbell, Courtney Cox e David

ritmo e tensione, ma anche il resto della puntata è

“Non si può trasformare un film slasher in una

Arquette. Ma facciamo un passo indietro. Quando Mtv ha annunciato di riportare in vita la saga di Scream sul piccolo schermo una schiera

di Wes Craven. Il problema principale di Scream – La serie è proprio che, fatta eccezione per

infinita di fan del film originale ha storto il naso.

il titolo, non ha nulla a che vedere con i film

Poi sono usciti i primi trailers e la foto della orribile

originali. La maschera non ricorda minimamente

nuova versione della maschera di Ghostface e la

l’urlo di Munch (a cui la maschera originale è ispirata e che dà senso al titolo), il telefono non

paura di vedere rovinato uno dei pochi cult del cinema horror è divenuta sempre più reale. La speranza è l’ultima a morire così noi di NewsCinema abbiamo dato una possibilità a

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lontana anni luce da qualsiasi capitolo della saga

ha un ruolo nella storia, i protagonisti non sono appassionati di cinema, le citazioni “colte” sono forzatissime (l’assenza della penna di Williamson


si sente e qualsiasi riferimento meta-cinematografico è strutturato male), le dinamiche da teen drama sono fuori luogo e l’assassino è tutto fuorché spaventoso. E, come se rifare Scream sul piccolo schermo non fosse già abbastanza, gli autori hanno cercato anche di riprendere il filone del mockumentary e di citare altri slasher cult come Venerdì 13 (il lago è molto simile a quello di Crystal Lake) e So cosa hai fatto con il risultato finale di distruggere più saghe in soli 40 minuti di pilota. Sapevamo perfettamente che sarebbe stato impossibile vedere un prodotto all’altezza anche solo di un fotogramma della quadrilogia di Scream ma di certo non ci aspettavamo un disastro di questo genere. Un disastro che quasi sicuramente non vedrà mai una seconda stagione. Quindi, invece di vedere una copia sbiadita dell’originale, vi invitiamo a rifarvi gli occhi con la iconica ed indimenticabile scena iniziale del primo Scream. Un film che, nonostante sia uscito quasi venti anni fa, continua a regalare brividi ed emozioni impossibili da ripetere sia sul piccolo che sul grande schermo.

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the vampire diaries & The Originals

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A Roma la convention Fantasy Events: The Vampire Diaries e The Originals di Francesca Gentile

Dopo lo straordinario successo della rivelato gli aspetti più segreti dei loro Nemeton ItaCon la Fantasy Events ha personaggi ed anche alcune curiosità sulle regalato ai fan ed alla stampa italiana la loro passioni e sui loro prossimi progetti: terza edizione della Love & Blood, una “Mi rivedo in Oliver perché è fedele al suo straordinaria convention dedicata a due dei branco – spiega Chase Coleman, telefilm più amati degli ultimi dieci anni: The interprete di The Originals e anche Vampire Diaries e The Originals. Situata cantautore in grado di regalare splendide nella bellissima cornice dell’Ergife Palace performance live – anche se spesso fa cose Hotel la Convention ha ospitato protagonisti in modo sbagliato le sue intenzioni sono del calibro di Ian Somerhalder, Paul buone; adoro lavorare con Joseph Wesley, Michael Trevino, Daniel Gillies, Morgan, nonostante The Originals sia uno Claire Holt, Michael Malarkey, Chase show dedicato interamente a Klaus cerca Coleman e Rick Cosnett. Ospiti incredibili sempre di collaborare con tutti. E poi fare che hanno chiacchierato, giocato, firmato l‘attore è sempre stato il mio sogno. Ho autografi e fatto splendide foto ricordo con sempre voluto esibirmi. Ho iniziato con la centinaia di ragazzi accorsi da tutta Italia musica alle superiori. Ora come ora non per incontrare i loro eroi. Eroi che hanno

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entrambe le cose”. Ma il più atteso di tutti

anche un’ incredibile occasione per venire a sapere alcuni bizzarri retroscena dei telefilm creati

ovviamente è stato proprio lui, Ian Somerhalder,

da Julie Plec, svelati dal lupo mannaro Tyler,

interprete del bello e dannato Damon Salvatore,

conosciuto ad Hollywood come Michael Trevino:

che ha svelato i suoi prossimi progetti come

“Quando ho scoperto di interpretare un lupo

produttore ed il suo costante impegno nella

mannaro ho gridato dalla gioia, anche perché il

protezione degli animali: “Ho fatto tanti film brutti

mio personaggio era un vero idiota da umano. Da

ma ogni esperienza a suo modo è importante – ha

piccolo volevo fare il biologo ma ora penso sia

raccontato Somerhalder alla folla in delirio

molto più noioso del fantastico mestiere che ho la

accorsa alla Convention per conoscerlo –

fortuna di avere. La mia avventura in The Vampire

ultimamente ho creato una compagnia con mia

Diaries è iniziata sull’aereo per Vancouver dove ho

moglie Nikki, ho intenzione di fare tante opere

conosciuto uno strano tipo con lo snowboard. Era

meravigliose tra cui un documentario in Africa

Zach Roerig, Matt nel telefilm, e mi sono

sulla protezione degli animali. Il mio obiettivo deve

preoccupato perché non volevo lavorare con un

essere l’obiettivo di tutti. Dobbiamo smettere di

tipo così. Eppure, strano ma vero, poi siamo

uccidere animali ed amarci l’uno con l’altro.

diventati grandi amici”. Sul versante The Originals

Dobbiamo educarci per andare verso un futuro

invece le vere star sono state i fratelli

migliore”. Ma la Love & Blood ItaCon 3D è stata

Rebekah Mikaelsson ed Elijah Mikaelson,

saprei scegliere tra recitazione e musica, amo


interpretati da Claire Holt e Daniel Gillies: “Stare con Daniel è come stare a casa – svela la Holt – sicuramente Rebekah tornerà nello show anche se non so con quale corpo. In ogni caso tornare in The Originals sarebbe bellissimo”. Ed a spalleggiare la bella e graziosa Holt ci ha pensato Daniel Gillies, l’attore più simpatico e divertente di questa incredibile Convention: “L’atmosfera sul set è seria ed ogni volta ho l’ansia perché mi viene da ridere. Mi sento come un bambino in chiesa. E poi più la scena è seria e più non riesco a smettere di ridere. La fortuna è che siamo tutti molto scherzosi sul set. Ad esempio io e Joseph Morgan facciamo sempre a gara per chi deve parcheggiare nel posto più vicino al set. Una volta Joseph ha messo una gigantografia di se stesso per occupare il posto mentre un’altra volta ho messo io la macchina di traverso per impedirgli di parcheggiare”. Ma ve lo immaginate il crudele Klaus fare scherzi al fratello Elijah? Il bello delle convention è proprio questo, vedere il lato umano degli eroi che da sempre accompagnano le nostre vite. Quindi complimenti alla Fantasy Events per averci regalato tre splendidi giorni al fianco degli storici protagonisti di The Vampire Diaries e The Originals. Noi di NewsCinema non vediamo già l’ora di seguire la seconda edizione della Convention di Teen Wolf, intitolata Nemeton ItaCon Returns e prevista dal 18 al 20 dicembre 2015 ed ovviamente la quarta edizione della Love & Blood, che si svolgerà probabilmente nel giugno 2016.

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TRUE DETECTIVE 2 un treno impazzito senza alcuna direzione di C.A.

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Dopo lo straordinario successo della prima stagione il 22 giugno tornerà su Sky Atlantic una delle serie più apprezzate dal pubblico e dalla critica mondiale: True Detective. Scritta ancora una volta dal bravissimo Nic Pizzolatto ed interpretata da un cast stellare composto da Vince Vaughn, Colin Farrell, Taylor Kitsch e Rachel McAdams, chiamati a sostituire i bravissimi Matthew McConaughey, Woody Harrelson e Michelle Monaghan della prima stagione, True Detective 2 racconta una storia nuova, probabilmente più dark e densa di colpi di scena, che porta ancora una volta lo spettatore al centro di una serie che definire rivoluzionaria è poco. Abbandonata la Louisiana per la calda e corrotta Los Angeles True Detective 2 è praticamente un giallo vecchio stile che ruota intorno all’improvvisa morte di un consigliere comunale. Il caso cattura l’attenzione dell’ex criminale Frank Semyon (Vince Vaughn) e dei poliziotti Ray Velcoro (Colin Farrell), Paul Woodrugh (Taylor Kitsch) e Ani Bezzerides (Rachel McAdams), personaggi dotati di caratteristiche fisiche e caratteriali che tolgono il fiato. Se Velcoro infatti è un tenente che nasconde un passato burrascoso caratterizzato da violenza e alcool e Paul Woodrugh è un poliziotto ex contractor in Iraq con sindrome traumatica, la Bezzerides è una detective che ha perso fiducia nel mondo che la circonda. Ma non è tutto. Perché dietro la macchina da presa questa volta non ci sarà Cary Fukunaga ma Justin Lin, regista della saga di Fast and Furious e autore dell’imminente terzo capitolo di Star Trek; un autore che, secondo le prime indiscrezioni, darà a questa intensa seconda stagione un taglio psichedelico ed a tratti cupo vicino allo stile di Michael Mann: “Sarò sempre grato alla saga di Fast and Furious, ma dopo aver diretto il sesto capitolo ho capito di voler crescere come regista. Sentivo il bisogno di fare qualcosa di creativo e così sono capitato sul set di True Detective, un telefilm che ha uno script talmente

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bello da sembrare un romanzo”. Ma riuscirà True Detective 2 ad eguagliare i toni, lo stile, la classe e le interpretazioni della prima spettacolare stagione vincitrice lo scorso anno di ben 5 premi Emmy? A rispondere è Vince Vaughn: “Il tono e la qualità sono gli stessi della prima serie. La differenza più grande è che qui si parla di 4 persone che condividono una ferita nel passato ed un senso di perdita. Gente con l’acqua alla gola, che prova a sopravvivere cercando un approdo in cui sentirsi finalmente felice”. Ma è possibile essere felici nel mondo di True Detective? “Le mie storie si svolgono in luoghi dove la Rivelazione, in senso biblico è già avvenuta – spiega l’autore Nic Pizzolatto – il mondo è già finito e nessuno si è preso la briga di accorgersene. Ed ora eccoci qui con la sensazione angosciante di stare su un treno impazzito e di non sapere dove siamo diretti”. Dopotutto è la stessa Ani Bezzerides ad esordire con la frase: Abbiamo il mondo che meritiamo. Uno sguardo dark e sicuramente negativo sulla società quello regalato da True Detective, ennesimo show targato HBO che, dopo Six Feet Under e tanti altri capolavori, fa dell’approccio realistico il suo maggiore punto di forza. E, visto il successo riscosso lo scorso anno, uno sguardo attesissimo da non perdere per nulla al mondo il 22 giugno su Sky Atlantic dove sarà possibile vedere in contemporanea con l’America la seconda attesissima stagione di True Detective.

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FUORISCENA una nuova visione del cinema

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Bats on the Road, l’illustrazione ispirata a Paura e Delirio a Las Vegas La rubrica FuoriScena questa settimana fa un viaggio on the road. Giovanni Manna e Laura Manaresi rendono omaggio al tema del viaggio, che da anni invade il grande schermo, abbracciando diversi generi di film, dal thriller alla commedia, dal film drammatico all’horror, poichè ‘l’uomo ha sempre avvertito una voglia incontenibile di sapere e conoscere il mondo e, in particolare, il cinema ha raccontato e racconta, ancora oggi, viaggi avvincenti che si svolgono sulle strade perse nell’immensità del territorio americano, fatto di infinite highway che fanno da sfondo ad incontri, confronti ed emozioni‘, come afferma l’autrice. Questa nuova straordinaria illustrazione di Manna parla da sola. Per i cinefili e non solo, è difficile dimenticare la mitica scena di Paura e Delirio a Las Vegas, film del 1999 diretto da Terry Gilliam, in cui pipistrelli immaginari assaltano il personaggio di Johnny Depp a bordo della sua automobile, in preda all’effetto allucinatorio di un pesante cocktail di sostanze stupefacenti. Tratto dal romanzo Paura e Disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson, questo film denuncia la distruzione del sogno americano e i due protagonisti sono degli outsiders, ovvero degli emarginati dalla società, che cercano qualcosa in cui credere, ma vengono risucchiati in un delirio psichedelico, sullo sfondo di un America degli anni ’70 imbottita di droga e allucinogeni, al punto di perdere la concezione di spazio e tempo. La china acquerellata dell’artista dona una nuova visione ad una scena amata e contestata da molti, mostrando l’inedito assalto delle piccole creature nere e minacciose, alla vettura rossa fiammante con a bordo l’eccentrico giornalista Roul Duke e lo stravagante avvocato Dr. Gonzo. Stupisce la cura dei dettagli e il suggestivo effetto delle sequenze ben coordinate tra loro, che trasmettono l’incredibile effetto del susseguirsi dell’azione. Lo spettatore percepisce il movimento, anche se le immagini sono in realtà catturate dalla carta da disegno.

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GAMES

tomb raider 88


NEWSCINEMA 28 luglio 2015

Giochi da ripescare: Il reboot di Lara Croft di Claudio Valeriani

Dedichiamo il mese di Luglio alla versione moderna e decisamente più femminile di Indiana

Sviluppato da Crystal Dynamics e pubblicato da Square Enix, il reboot di Tomb Raider è un

Jones, ovvero la sexy Lara Croft, che dopo

action adventure a giocatore singolo caratterizzato

l'acquisizione della Eidos Interactive da parte della

da una piccola modalità multigiocatore online,

Square Enix, è tornata in azione nel reboot della

nuova al franchise di Tomb Raider. Viene

famosa serie Tomb Raider nata nel 1996 per

classificato per la prima volta con il Rating M

Playstation. Uscito per la prima volta il 5 marzo

(Mature), ovvero vietato ai minori a causa dei

2013 per Microsoft Windows, Playstation3 e

contenuti violenti (come il sangue) e il linguaggio forte. In questo capitolo poi scordiamoci la super

Xbox360, Tom Raider raccoglie numerosi

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feedback positivi dagli specialisti internazionali del settore raggiungendo le 6.500.000 copie vendute

archeologa sex symbol. Con il restart si torna alle

nel 2014. Visto l'enorme successo esce Tomb

inesperta. La britannica neo-laureata ventunenne

Raider: Definitive Edition, versione ottimizzata

Lara si imbarca sulla nave Endurance capitanata

(1080p, 60 frame al secondo per Ps4 e 30 frame

da Conrad Roth, un vecchio amico di famiglia ed

su XboxOne) per le console di next generation Playstation4 e XboxOne e contenente tutti i Dlc.

una sorta di mentore per la formazione della protagonista (si instaurerà un rapporto molto simile

Ma andiamo più nel dettaglio.

a quello tra Nathan Drake e Victor Sullivan della

origini con una protagonista ancora giovane e


serie Uncharted, che non sarà l'unico aspetto in comune tra i due videogiochi). L'obiettivo della spedizione è ritrovare tracce riguardanti l'impero perduto di Yamatai. La nave si dirige così verso il Triangolo del Drago ma una terribile tempesta porta Lara a cadere in acqua. Sospinta dalle onde la giovane protagonista viene catapultata sull'isola misteriosa e ricca di insidie, la quale si rivelerà il vero nemico da combattere. Lara dovrà riuscire a sopravvivere ai nemici assetati di sangue, alle numerose trappole, alle alte barriere naturali da superare e a spaventosi riti sacrificali. Il giocatore inizia così la sua avventura sull'isola sprovvisto di armi, strumenti, cibo e acqua che deve trovare per sopravvivere (aspetto che ricorda The Last of Us). Tutta la storia si sviluppa sulla caratterizzazione della nuova Lara (o meglio della giovane Lara) e sull’obiettivo di far conoscere al giocatore i vari motivi (traumi fisici e psicologici) che l'hanno trasformata prima in una sopravvissuta e poi nella dura archeologa senza paura degli altri capitoli. Questo capitolo di Tomb Raider presenta un'ambientazione molto più dark rispetto ai capitoli precedenti, caratterizzata dal giusto equilibrio tra sparatorie, sequenze di arrampicate ed esplorazione e da ottimi spezzoni cinematografici, sviluppati dalla Crystal Dynamic prendendo spunto da Uncharted, serie di successo della Naughty Dog in esclusiva Ps3 che a sua volta nasce da una costola dei primi Tomb Raider. Il gioco mostra però un'evoluzione per quanto riguarda il gameplay rispetto agli ultimi due capitoli delle avventure di Nathan Drake

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regalando una varietà maggiore nelle sequenze di combattimento e arrampicate sicuramente

passato ma sicuramente più dinamiche. Lara non si appende più automaticamente al

più dinamiche. Poi alcune parti dell'isola non

cornicione ma il giocatore deve spingere il

sono esplorabili fino a che Lara non apprende

tasto al momento giusto poiché alcuni punti

alcune abilità fisiche (o ottiene un determinato

dell'ambiente potrebbero crollare se ci si

equipaggiamento), che possono esser ricevute attraverso un classico Skill System. Tramite il

sofferma troppo. Si può anche cambiare direzione durante i salti dicendo così addio ai

ritrovamento dei Materiali il giocatore può nei

vecchi salti rigidi della nostra eroina. Ed è

campi-base migliorare le proprie abilità o

proprio nelle scalate dove l'eredità di

combinare gli oggetti trovati per crearne di

Uncharted si percepisce di più, esse infatti

nuovi e potenziare quelli che già ha (sistema

sono interrotte spesso da brevi filmati e cambi di visuale caratterizzati da un classico stile

simile a quello di The Last Of Us). Per esempio si può potenziare la piccozza per rompere bauli più massicci o produrre frecce con corda per

cinematografico. Ovviamente tutto ciò limita di

creare ponti improvvisati per esplorare.

restare sui binari tracciati dagli sviluppatori, che

Sempre nei campi-base è possibile sbloccare i

non lasciano punti morti ma continui eventi con ritmo crescente. Dopotutto nessun gioco è

viaggi rapidi tra i vari campi già trovati o accedere a missioni già scoperte. Il sistema di mira è poi diverso, dal puntamento automatico

perfetto e anche questo capitolo delle

dei capitoli precedenti troviamo ora un

l'intelligenza artificiale dei nemici è molto

puntamento libero ed anche un nuovo

carente, specialmente nelle sparatorie dove spesso lasciano testa o spalle libere a cui

elemento chiamato Istinto di sopravvivenza,

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molto l'esplorazione spingendo il giocatore a

avventure di Lara ha i suoi difetti, primo tra tutti

utilizzabile soltanto quando Lara è in piedi come aiuto al giocatore quando si trova in

mirare. Sono sicuramente più divertenti le fasi

difficoltà nella risoluzione dei puzzle e che

vari titoli di Assassin's Creed, può eliminare

illumina tutti gli oggetti utili nelle vicinanze. Le arrampicate che la giovane archeologa deve

diversi gruppi di avversari silenziosamente con l'arco o con una mossa letale istantanea (che

affrontare non sono più complesse rispetto al

ci sia Ezio Auditore tra gli antenati di Lara?). La

Stealth in cui Lara, ispirata probabilmente dai


presenza di più livelli di difficoltà lascia inoltre sperare in una maggiore intelligenza da parte dei

negli anni qualcuno aveva abbandonato a causa della ripetitività del gameplay. Ma questo reboot

nemici, ma si va solo ad influenzare i danni di

presenta una decina di ore di gioco perfette per il

quest'ultimi. Altra pecca è la linearità dell'azione, che

periodo estivo, un buon gameplay, un level design

scorre sempre in avanti, portando il giocatore

ben curato e ampio (con il giusto equilibrio di

raramente a tornare agli accampamenti precedenti se non per raccogliere gli oggetti collezionabili.

ambienti interni e esterni) e la storia della giovane Lara, che continuerà nell’atteso Rise of Tomb

Oggetti (es. reliquie e coordinate Gps) che non

Raider, annunciato per la prima volta alla conferenza

aggiungono nulla in più al gioco rivelandosi

Microsoft dell'E3 2014, mostrato al pubblico alla

interessanti solo per i fanatici dei trofei. Giusto i diari

conferenza del 2015 ed in uscita alla fine del 2015

possono risultare più interessanti da raccogliere poiché rivelano al giocatore qualche informazione e

su Xbox360 e XboxOne in esclusiva temporanea Microsoft per circa un anno. E non è tutto. Perché

qualche retroscena sull'isola e gli abitanti che la

Lara Croft si prepara anche ad un ritorno

popolano. Piccole varianti alla storia e al gameplay

cinematografico con un reboot simile a quello

sono sicuramente le Tombe, ambienti sotterranei

accaduto nel mondo videoludico distribuito da

facilmente scovabili sulla mappa, all'interno delle quali risolvendo alcuni puzzle è possibile esser

Warner Bros e finanziato da GK Films e MGM, la cui

ricompensati con casse di materiali, purtroppo non indispensabili per la completa crescita del

(Biancaneve e il Cacciatore, Tartarughe Ninja e Divergent). Ed anche se non si hanno ancora notizie

personaggio. E divertente risulta anche la modalità

su chi prenderà il posto di Angelina Jolie nel ruolo

multiplayer del gioco che presenta la Caccia al Tesoro o quella di Salvataggio, in cui una squadra

della sexy archeologa noi vi invitiamo a giocare a

deve portare dei medikit in un punto e l'altra impedirlo. Tirando le somme Tomb Raider con 8,5

gioco che vi farà indossare ancora una volte le vesti della avventuriera più iconica della storia dei

milioni di copie vendute risulta un ottimo titolo con

videogames.

cui riavvicinarsi alla serie. Una serie cult che magari

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sceneggiatura è curata da Evan Daugherty

questo spettacolare Tomb Raider, un divertente


NEWSCINEMA 28 luglio 2015

NEWSGAMES Le uscite di Luglio 2015

Playstation, XBox, Nintendo e Wii a cura di D.B.

Luglio è il mese delle vacanze, del caldo e del relax. E, dalle uscite games di questo mese, sembrerebbe che anche il nostro meraviglioso mondo videoludico si sia preso un po’ di ferie. Vediamo insieme cosa ci attende nel mese in corso:

10 Luglio: Formula 1 2015 (PS4, Xbox One, PC): In questa edizione la simulazione automobilistica del campionato di Formula 1 si arricchisce di una caratteristica quasi fondamentale per i titoli di guida della current-gen: le condizioni atmosferiche variabili in tempo reale! La modalità carriera è stata rivista, così come la fisica delle vetture, ed inoltre può vantare le licenze ufficiali di tutti i circuiti, delle auto, dei piloti e delle scuderie. 15 Luglio: - God of War III Remastered (PS4): Versione rimasterizzata in 1080p del terzo capitolo della serie uscito originariamente su PS3. 16 Luglio: - Rory McIlroy PGA Tour (PS4, Xbox One, PC): Nuovo titolo di simulazione sportiva di Golf che prenderà il posto di Tiger Woods PGA Tour. La versione finale comprenderà solamente 8 campi, ma la presenza dei tornei più famosi e l'utilizzo del Frostbite Engine compenseranno questa "mancanza" anche per gli appassionati del precedente titolo.

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17 Luglio: - Godzilla (PS3, PS4): Action game di Namco Bandai dedicato al reboot dell'omonimo film. Il gioco offre semplicemente dei combattimenti tra grattacieli nel mezzo di una città con la possibilità di giocare anche in multiplayer.

- Deception IV: The Nightmare Princess (PS3, PS4): Versione rivista del titolo uscito nel 2014 caratterizzata da alcune piccole migliorie come ad esempio un nuovo livello di difficoltà, un nuovo protagonista giocabile e nuove sfide nella modalità Quest. 28 Luglio: - World of Tanks (Xbox One): Riedizione su Xbox One della simulazione sviluppata da Wargaming.

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www.newscinema.it

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