NewsCinema Magazine - Maggio 2015

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NEWSCINEMA.IT - MAGAZINE DI CINEMA E SERIE TV - MAGGIO 2015 ANNO II N.05

future film festival

ANTEPRIME

animazione e non solo a boogna

the gunman calvario tomorrowland survivor

san andreas doraemon cake

youth - la giovinezza

il nuovo film di paolo sorrentino

il racconto dei racconti

il nuovo film di matteo garrone

PITCH PERFECT 2 1

il ritorno delle Barden Bellas


NewsCinema.it

Testata Giornalistica di Cinema e Serie Tv Mensile Maggio 2015 ANNO II - N. 5 Registrazione Tribunale di Roma n.203/11 del 17 Giugno 2011 redazione@newscinema.it www.newscinema.it

Direttore Responsabile Giuseppe Rogolino

Capo Redattore/Capo Servizio Letizia Rogolino

Redattore/Responsabile Serie Tv Carlo Andriani

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Andriani Letizia Rogolino Alexia Altieri Laura Manaresi Francesca Coppola Eros Bosi Flavia Niscola Danilo Belmonte Claudio Valeriani

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pitch perfect 2

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le barden bellas sono tornate

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015

Il 28 Maggio arriva al cinema Pitch Perfect 2, il secondo capitolo della commedia musicale diretta e prodotta dall’attrice Elizabeth Banks. Tornano quindi le irresistibili Barden Bellas: Beca, Ciccia Amy, Chloe e le altre, pronte a ballare, cantare e divertire il pubblico. Le abbiamo viste scatenarsi sul palco in una competizione all’ultima hit per cercare la propria voce e la propria identità. Ma la loro sfida non è finita, e le ragazze sono pronte a mettere nuovamente alla prova la loro intesa musicale e a raggiungere nuovi traguardi. Preparatevi a ridere, ballare e soprattutto cantare insieme a loro.

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Nel cast tornano Anna Kendrick, Brittany Snow, Anna Camp, Rebel Wilson, Adam DeVine e Alexis Knapp per un film di intrattenimento, sulla scia dei numerosi reality intorno al mondo della musica. La Banks è riuscita a mettere insieme una squadra esilarante e di talento, che riesce ad investire una storia semplice con una carica di umorismo tutto al femminile.

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Elizabeth BANKS

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l’esuberante attrice con tanti assi nella manica di C.A.

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Quando pensiamo ad Elizabeth Banks subito

DiCaprio. Il personaggio ironico e un po’ sopra le

salta alla nostra mente la colorata e divertente Effie

righe le fa catturare l’attenzione degli studios

Trinket della saga di Hunger Games. Ma prima di

americani che la ingaggiano subito per il

indossare le vesti più che bizzarre del personaggio

drammatico Seabiscuit di Gary Ross e per il

di una delle saghe più amate degli ultimi dieci anni,

divertente 40 anni vergine, il film che darà una

la bella e brava Elizabeth Banks ne ha fatta di

svolta alla sua carriera.

gavetta. Andiamo a rivedere insieme le tappe della

La divertente commedia di Judd Apatow la

sua carriera. Dopo una serie di piccoli ruoli in serie

lancia infatti tra le attrici comiche più promettenti

tv di successo come Sex and the City e Law &

della sua generazione, permettendole di passare

Order: Unità Speciale ed una parte nella trilogia di

da semplice guest star a protagonista femminile in

Spider-Man diretta dal regista Sam Raimi che

film come Fred Claus, Piacere Dave e Zack & Miri -

sfortunatamente nessuno ricorda, Elizabeth Banks

Amore a...primo sesso. Ma Elizabeth Banks,

ha la sua prima grande occasione nello splendido

nonostante sfrutti l’onda del successo della

Prova a prendermi di Steven Spielberg in cui interpreta Lucy, una delle tante conquiste del

commedia americana, decide anche di sperimentare generi inediti come l’horror negli

Frank Abagnale interpretato da Leonardo

interessanti Slither e The Uninvited, il dramma


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storico in W. di Oliver Stone (dove interpreta un’ intensa Laura Bush) e l’action in The Next Three Days di Paul Haggis. Dal 2006 al 2009 è impegnata nella serie tv Scrubs, dove interpreta l’interesse amoroso del protagonista (Zach Braff), una serie che conferma il suo appeal comico proiettandola verso ruoli brillanti come quelli che vestirà successivamente in film come Quell’idiota di nostro fratello, Che cosa aspettarsi quando si aspetta e Comic Movie. La popolarità mondiale raggiunta grazie al ruolo di Effie in Hunger Games le permette poi di cimentarsi come produttore della commedia musicale Pitch Perfect; una commedia che, calcando l’onda di fenomeni televisivi-musicali come Glee e Smash, ottiene un successo internazionale tale da portarla a debuttare dietro la macchina da presa del sequel, interpretato da star come Anna Kendrick e Rebel Wilson e da popstar internazionali come Christina Aguilera. Ma la Banks non ha nessuna intenzione di fermarsi. Ha infatti in uscita l’ultimo attesissimo capitolo della saga di Hunger Games, Magic Mike XXL, la serie tv Wet Hot American Summer: First Day of Camp e il tv-movie The Greater Good di cui curerà anche la regia. Prodotti attesissimi che rendono Elizabeth Banks non solo la bionda più simpatica di America ma anche una delle registe, produttrici ed interpreti più talentuose del cinema contemporaneo.

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MAD MAX

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LA LEGGENDA 13


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La leggeda di Max Rockatansky tra il cinema di ieri e di oggi di Alexia Altieri

Quest’anno appartiene ai folli: pochi desertico ambientato nei meandri più giorni ancora, e la leggenda di Max remoti del nostro pianeta, popolato ormai Rockatansky tornerà sui grandi schermi da un’umanità spezzata e condotta alla internazionali. Il riavvio della trilogia follia dalla strenua ed incessante lotta per cinematografica di Interceptor (Mad Max) la sopravvivenza. In questo mondo arriva a distanza di oltre trent’anni dalla permeato di fuoco e sangue si muovono ed interagiscono due ribelli, forse gli unici pellicola che ha lanciato il giovane Mel in grado di porre fine al caos che regna Gibson nel 1979. Autore del reboot è il sovrano: Max, uomo di poche parole in solito George Miller, regista originale ed cerca di pace ed equilibrio dopo aver impeccabile come sempre nelle scelte perso moglie e figlio, all’indomani dello relative alla produzione della saga, tanto scoppio di questa guerra apparentemente che le aspettative propinate dal teaser indomabile; e Furiosa, donna d’azione trailer e dalle foto di scena lasciano prevedere la nascita di un nuovo cult, convinta che la strada per la salvezza sia pronto ad inculcarsi nell’immaginario legata al completamento del suo viaggio a ritroso verso la sua terra natia. Nuova collettivo, non soltanto per il sapore storyline, nuove vicende che si intrecciano futuristico della trama, ma anche per i in mezzo a fughe rocambolesche ed clamorosi effetti speciali. Un action thriller

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Dopo trent’anni le auto diventano le vere protagoniste!

esplosioni di monster trucks, tra immagini inquietanti gomme. Risulterebbe quasi superfluo discutere e intense scene intrise di violenza. E’ certamente riguardo al cast, dal momento che i nomi figuranti tra indimenticabile il Mad Max assetato di vendetta in gli interpreti parlano da sé: un potente e mirabile cerca degli aguzzini della sua famiglia a bordo della Tom Hardy nel ruolo di protagonista, affiancato da famigerata V8 Interceptor: la crisi energetica e lo una splendida Charlize Theron con tanto di spettro della carestia petrolifera alla metà del secolo acconciatura da marines, che appare perfetta nei scorso ha dunque ispirato Miller alla creazione di panni della volitiva Imperatrice. Hugh Keays-Byrne un’odissea apocalittica in cui l’auto e la benzina in veste del cattivo di turno Immortan Joe, Josh rappresentavano più che altro la differenza tra vita e Helman e il giovane Nicholas Hoult che danno il morte, e il personaggio di Max assurse ad ultimo volto rispettivamente a Slit e Nux completano il tutto. emblema di una civiltà decaduta in una landa arida Nient’altro da aggiungere, se non che, anche a percorsa da criminali motorizzati. Con Fury Road il distanza di tre decenni, sono le auto ad essere nuovo inferno a motore rinasce sull’onta di vividi trasformate in veri e propri personaggi, in grado di riflessi steampunk e nuove tecnologie che superano rubare talvolta la scena agli attori. Un campionario i limiti dell’umano, e l’immancabile Ford Falcon praticamente infinito, che vede hot rod e blindati di dotata di compressore volumetrico, ritorna più svariate forme e dimensioni solcare i sentieri cattiva che mai a sbrindellare i nemici sotto le sabbiosi, incendiarsi e combattere cruentemente.

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Basti citare la terrificante Plymouth Rock, la cui carrozzeria originale è stata brutalmente modificata in modo da dare spazio ad aculei e lame affilate, una Merlin V8 trasmutata in carro armato grazie ai cingoli applicati, o anche soltanto il diabolico coupé guidato da Nux, sovralimentato ed equipaggiato con bombole di nitrometano per garantire impressionanti accelerazioni. E inoltre bardata da giocattoli ed oggetti della più svariata natura, dal bulbo oculare della leva del cambio al viso di bambola del volante. Una conturbante moltitudine di modelli che faranno la gioia degli appassionati di tuning sull’onda cavalcata dal recente settimo e ultimo capitolo di Fast & Furious. Una certa dose di allegria aleggia dunque tra le varie folli sequenze, lasciando spirare nella pellicola una nuova ventata di epicità forse unica nel suo genere; e in effetti non è difficile immaginarne i risultati al botteghino, a dimostrazione che il binomio tra auto e cinema è ancora perfettamente funzionante. Non resta che accomodarsi sulla propria poltrona dinanzi allo schermo il 14 maggio.

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Mad Max: Fury road il folle action di george miller di C.A.

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Il 14 maggio la Warner Bros. Pictures distribuirà A distanza di quasi quaranta anni dall’originale in tutti i cinema italiani uno dei film più attesi del torna al cinema la saga di Mad Max in una versione 2015, Mad Max: Fury Road. Diretto da George Miller super patinata, super pop e, ovviamente, super ed interpretato da Tom Hardy, Charlize Theron, cool. Il successo di questo inatteso riavvio di saga è Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Rosie Huntington- dovuto proprio al fatto che in cabina di regia siede la Whiteley e Megan Gale, Mad Max: Fury Road stessa persona che urlò il primo ciak nel 1979 ad un riporta al cinema il Guerriero della Strada Max

giovanissimo Mel Gibson. Stiamo parlando

Rockatanski in una miscela esplosiva di azione, ovviamente di George Miller, pietra miliare del cinema mondiale e regista di capolavori indiscussi ironia ed incredibili effetti speciali. Ossessionato dal suo passato turbolento Max Rockatanski, come Le streghe di Eastwick, L’olio di Lorenzo e ribattezzato Mad Max, crede che il modo migliore per sopravvivere ad un mondo dominato dai folli in

Happy Feet. Un regista che in quaranta anni di cinema ha diretto poco più di 11 film e che ha

deciso nel 2015 di rimettersi in gioco riportando in cui non esiste più legge, energia elettrica, acqua e pietà, sia muoversi da solo. Ma per via di una serie auge uno dei film più celebri della sua carriera. E il risultato è più che vincente. Archiviato infatti l’ormai di incredibili circostanze si ritrova coinvolto nella stagionato Mel Gibson e assoldato il bello e bravo fuga del gruppo guidato dall’Imperatrice Furiosa; il Hardy, George Miller compie quel miracolo gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, riuscito solo in parte a Ridley Scott con cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Prometheus, ovvero rimettere le mani su un Furibondo, Immortan Joe riverserà su Max e sui suoi capolavoro della propria carriera senza fare disastri. compagni di viaggio una caccia tanto terribile Un’operazione che è sempre un grande rischio e quanto spietata, che renderà la Terra Desolata un che (guarda caso) vede raramente i registi originali luogo ancora più devastante di quanto sia mai stato. cimentarsi con i remake delle opere più significative

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della loro carriera. E i motivi sono più che tecniche di regia e giochi di colore che validi perché i tempi cambiano, gli effetti oscillano sempre tra il caldo giallo delle speciali si evolvono ed anche le tecniche di scene diurne e il gelido blu di quelle ripresa come le stesse telecamere sono notturne. Ma a colorare Mad Max: Fury ben diverse da quelle usate un tempo. Road non sono solo i colori scelti da Miller Eppure Miller, dall’alto dei suoi settanta ma anche una schiera di mostri divertente anni, dimostra di avere il cuore e la mente nella sua eterogeneità, un gruppo di di un giovane nerd, dando a Mad Max: Fury fanciulle splendide nella loro eterea Road quella patina super pop perfetta per bellezza e due co-protagonisti (Theron e un film action dei nostri tempi. Sin dalla Hoult) in grado di rubare più volte la scena primissima scena il reboot di Miller ad un Hardy che avrebbe avuto bisogno di catapulta con violenza lo spettatore in un personaggio sviluppato più a fondo per quella folle corsa che dà il titolo all’opera; regalare l’ennesima delle sue grandi non è Max, né l’Imperatrice Furiosa il performances. Il risultato è, montaggio a centro del film, ma l’azione, esasperata e parte, un film riuscito quasi al cento per portata a livelli sconosciuti perfino ai vari cento che mantiene le altissime aspettative Fast and Furious e Transformers, che tra lanciate nelle spettacolari presentazioni del una esplosione e l’altra qualche momento film. Mad Max: Fury Road infatti è un di pausa lo presentano. Mad Max: Fury concentrato di pura e folle adrenalina che è Road invece non si ferma mai, regalando impossibile non amare e che conferma una due ore di pura adrenalinica azione che volta e per tutte George Miller come il toglie il fiato attraverso sbalorditive padre del genere post-apocalittico.

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matteo garrone “con questo fantasy mi gioco tutto!” A cura di C.A.

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Interpretato da Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini, Il Racconto dei Racconti, nuovo film di Matteo Garrone, è uno spettacolare affresco fiabesco liberamente tratto da Lo Cunto de li Cunti di Giambattista Basile che racconta tre diversi episodi che vedono come protagonisti re e regine, regni senza tempo, orchi, draghi, creature straordinarie e artisti di circo. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate dal regista Matteo Garrone durante la conferenza stampa di presentazione del film a Roma. Perché ha deciso di portare sul grande schermo i racconti di Basile? Basile é un autore che ho sentito subito familiare. Quando ho letto i suoi racconti sono rimasto colpito dalla ricchezza visiva, dalla bellezza dei personaggi e dalla originalità delle storie. Avventurarmi nel genere fantasy é sicuramente una scelta incosciente e fatta per mettermi nei guai. Solitamente nei miei precedenti film partivo dalla realtà contemporanea ed arrivavo al genere fantastico. Qui é stato il contrario. Poi vengo da una formazione pittorica

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 ed il fantasy è un genere che sentivo vicino ad alcune mie caratteristiche dell’essere artista. Inoltre

girarlo nel nostro paese mi ha consentito di mantenere le radici italiane più solide.

mi piacerebbe far raggiungere a Basile un pubblico

Come avete scelto le locations del film?

più ampio perché anche se in pochi lo sanno

Ci sono voluti otto mesi per trovare le

Basile ha ispirato i Fratelli Grimm. Quale è il rischio di fare un film dal respiro così internazionale? I rischi sono molti. Questo film ha attraversato tantissime difficoltà sin dalla fase produttiva.

sembrassero però costruiti in studio. Il film si muove tra realismo e fantasia come quei classici film dove anche se senti l’artificio ti accorgi che hanno una loro verità. Il mio obiettivo era proprio

Sicuramente ci sono state grandi difficoltà tecniche. In un fantasy gli effetti speciali sono

fare un film artificiale ponendo però una grande

fondamentali. Avevamo sempre il green screen

Quale è il tema portante di questo film?

intorno a noi e talvolta mi risultava difficile capire

Sicuramente il desiderio muove i personaggi

quale sarebbe stata l’immagine finale. Ma è stata

del mio film. Ma anche le trasformazioni del corpo

comunque una bella avventura. Mi auguro che il pubblico si emozioni in sala.

sono sempre state una mia ossessione. Poi è sorprendente la modernità dei racconti di Basile

Quale è il ruolo della cultura italiana in

che già nel 1600 affrontava temi come la chirurgia

questo film? La cultura italiana ha un ruolo molto forte. Uno dei rischi più grandi di un film come questo era

attenzione alla verità.

plastica ed il lifting. Come ha scelto gli attori? Sicuramente la fisicità ha avuto un ruolo di

fare una imitazione dei fantasy americani. Il mio

primo piano. Ad esempio Salma Hayek mi è

obiettivo invece era sviluppare un film spettacolare

sembrata subito l’attrice perfetta per interpretare una regina del seicento spagnola. E Cassel nel suo

ma dotato di una sua autenticità. Ed il fatto di

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locations. La linea guida era trovare luoghi reali che


NEWSCINEMA 12 maggio 2015 passare con tranquillità da una parte comica ad una in concorso con altri registi italiani è un grande più drammatica è perfetto per incarnare il suo orgoglio per il nostro cinema. Siamo registi molto personaggio. Il lavoro che ho fatto con gli attori è diversi e facciamo film che non si somigliano molto. stato molto simile a quello di sempre. Abbiamo É un segnale importante perché vuol dire che il parlato molto dei personaggi. Li ho lasciati liberi di cinema italiano sta raggiungendo sempre di più un costruire il loro personaggio come meglio livello internazionale. Il Racconto dei Racconti verrà credevano. Nei miei film spesso personaggio e distribuito da O1 Distribution in tutti i cinema italiani il persona finiscono con il diventare una cosa sola. 14 maggio 2015. Come ha scelto i racconti da rappresentare? C’erano tantissimi racconti molto belli ed alcuni avevamo anche iniziato a sceneggiarli. La scelta è stata difficile. Abbiamo deciso di mettere insieme queste tre storie semplicemente per una scelta tematica. Quale è la sua sensazione sull’essere in concorso a Cannes con altri due registi italiani? Questo film nasce più per il pubblico che per i Festival. Il premio migliore è se va bene in sala. Il fatto di essere

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Il racconto 26


dei racconti 27


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Matteo Garrone, regista di Gomorra e Reality, si mette alla prova con il fantasy di Carlo Andriani

Il 14 maggio la 01 Distribution distribuirà in tutti frattempo a Roccaforte il Re (Vincent Cassel) i cinema italiani Il Racconto dei Racconti. Diretto da sente una voce deliziosa provenire da una misera Matteo Garrone ed interpretato da Salma Hayek, casetta sotto le mura del castello. Immaginando Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Alba sia una bella giovane il re inizia a corteggiarla ma in Rohrwacher e Massimo Ceccherini, Il Racconto realtà quella voce appartiene a due anziane donne dei Racconti è un’intensa trasposizione dal disposte a tutto per approfittarsi dell’ infatuazione profumo fantasy di tre racconti di Giambattista del sovrano. E ad Altomonte il Re (Toby Jones), dopo aver catturato e cresciuto una pulce come un Basile, uno dei più grandi scrittori della letteratura maiale, decide di usarne la pelle come indovinello italiana. La Regina di Selvascura (Salma Hayek) è per dare in moglie sua figlia. Ma anche in questo disperata perché non riesce ad avere un figlio. Una caso un destino beffardo è dietro l’angolo… notte un negromante le suggerisce una soluzione Matteo Garrone, un cast internazionale ed un assai rischiosa: mangiare il cuore di un drago genere, quello fantasy, inedito nel cinema italiano. cucinato da una vergine. Mangiato il cuore del Così può essere sintetizzato brevemente Il drago la Regina dà così alla luce Elias, ma nello stesso momento la vergine partorisce Jonah. I due, Racconto dei Racconti, un film che è un vero e identici come fratelli gemelli e uniti da un legame proprio esperimento per il regista di Gomorra e profondo, si scontreranno con la Regina. Nel Reality, finora impegnato a raccontare storie di tutti

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i giorni con un approccio fiabesco. Con Il Racconto dei Racconti avviene pressappoco il contrario. Si parte da una storia, dei personaggi ed un contesto fantasy e si finisce con il parlare di passioni, egoismi e fragilità umane. Un esperimento rischioso che però Garrone riesce a gestire con grande eleganza, dosando con intelligenza gli effetti speciali e dando ad attori internazionali ed italiani parti in grado di esaltare le loro qualità. Si parte infatti con Salma Hayek, splendida regina alle prese con le difficili conseguenze dei suoi desideri e si finisce con Toby Jones, ironico Re protagonista degli aspetti più comici e riusciti dell’intero film. Ma Il Racconto dei Racconti non è solo il frutto di belle interpretazioni, ma anche di un’ ottima sceneggiatura e di una regia tanto interessante

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quanto brillante. Nel film tratto dai racconti di Basile emerge infatti il Garrone pittore che dà ad

si dimostra un autore in grado di gestire un’operazione di questo genere. Un’operazione

ogni storia un colore dominante e che sviluppa

che, a dispetto del sostanzioso ma non enorme

alcune sequenze che sono un vero e proprio

budget di 12 milioni di euro, regala un film fantasy

dipinto vivente, in primis quelle della storia del Re

a tutti gli effetti. Troviamo infatti bellissimi effetti

di Roccaforte, dominata dal colore rosso e centro di sbalorditive immagini che ricordano i dipinti di

speciali, location (reali e non ricostruite in studio) magiche e splendidi interpreti in grado di ricreare

Goya. Ma anche il ritmo non manca.

su grande schermo le splendide fiabe di Basile. E

Nonostante il tema difficile e gli oltre 120

non importa se non è facile trovare un filo comune

minuti di proiezione, Il Racconto dei Racconti non

in grado di legare tutte e tre le storie. Quel che

annoia mai grazie al perfetto equilibrio tra fiaba e realtà. Un equilibrio che in altre mani sarebbe

importa è vedere su grande schermo una fiaba emozionante ed ancorata alla realtà che conferma

potuto essere facilmente rotto vista la difficoltà

Matteo Garrone come uno dei pochi registi in

dell’esperimento. Eppure Garrone, dopo il

grado di eccellere in tutti i generi del cinema

successo de L’imbalsamatore, Gomorra e Reality,

contemporaneo.


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Survivor, il nuovo thriller metropolitano con Pierce Brosnan e Milla Jovovich di Flavia Niscola

Survivor, nuovo thriller metropolitano diretto da statunitense sarà affiancata da Pierce Brosnan nelle James McTeigue e scritto dall’esordiente Phil vesti de “l’Orologiaio”, un killer spietato e senza Shelby, segue le vicende di una giovane donna scrupoli ricercato a livello internazionale. Conosciuto (Jovovich), dipendente del Dipartimento di Stato come l’attore che ha dato il volto a James Bond in Americano a Londra che, uscita indenne da un svariati film della serie 007, l’attore irlandese in violento attentato agli uffici in cui lavora, diventerà Survivor passa dalla parte dei “cattivi”, calzando per involontariamente fuggitiva e bersaglio mobile e sarà, la prima volta gli abiti di un cattivo. così, catapultata nella rete di un vero e proprio Survivor, per volontà del regista McTeigue, trae complotto cospirativo. ispirazione dai thriller politici degli anni ’70 pur Assistiamo ad una rottura con la tradizione che pone avendo l’impronta di un thriller contemporaneo il più delle volte un protagonista maschile al centro caratterizzato da ritmo incalzante ed action pura. dell’azione. La scelta del regista e dei produttori ha Il film uscirà nelle sale italiane il 21 maggio e in quelle trovato in Milla Jovovich una degna attrice, capace americane il 29, in formato VOD e comprenderà nel di guadagnarsi la fama di eroina action per cast anche Dylan McDermott, Angela Bassett e eccellenza. Nei panni di Kate Abbot, l’attrice

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Robert Forster.


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“Ispirato dai thriller politici anni ’70 con l’impronta del thriller contemporaneo”


CALVARIO 33


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Il dramma noir con Brendan Gleeson tra le scogliere d’Irlanda di Letizia Rogolino

Il 14 Maggio John Micheal McDonagh, regista una storia coinvolgente ed intimista che analizza di Ned Kelly e Un Poliziotto da Happy Hour, torna a l’evoluzione emotiva e personale del prete lavorare con l’attore Brendan Gleeson per protagonista e della rosa di personaggi che Calvario, un film drammatico a tinte noir con brevi compongono una comunità di una piccola cittadina accenni alla commedia.

profondamente in conflitto. Padre James è un

L’attore irlandese interpreta Padre James, un uomo di fede che crede nella sua missione e nella prete che deve affrontare un’inquietante settimana forza della religione, ma è anche un essere all’ombra di una misteriosa minaccia ricevuta nel umano e un padre che non ha paura di affrontare le proprie debolezze e una serie di dubbi invadenti. confessionale da un fedele della sua parrocchia. Tra lunghe passeggiate sulle avvolgenti e ventose Sebbene continui a sostenere la sua fragile figlia, scogliere e confronti diretti con i vari abitanti della interpretata da Kelly Reilly, e ad aiutare i suoi zona, la sceneggiatura si arricchisce di tante storie parrocchiani con i loro problemi, ha il presentimento di vita, che si intrecciano creando il ritmo dinamico di qualcosa di brutto sia dietro l’angolo, e comincia del film. Lo spettatore viene coinvolto in prima a chiedersi se avrà il coraggio di affrontare il proprio persona ed è incuriosito dalle esperienze così personale calvario. Sullo sfondo di un’Irlanda diverse ed enigmatiche dei vari personaggi, suggestiva ed impetuosa, McDonagh costruisce

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 interpretati da un cast di buon livello, anche se su linee guida di un thriller e di un giallo, strizzando tutti spicca Gleeson, che regala una performance l’occhio ad alcune serie tv come Don Brown, profonda, violenta e commovente. E’ difficile seppure in una versione meno edulcorata. etichettare Calvario e racchiuderlo in un genere L’alchimia tra Gleeson e l’attrice Kelly Reilly è cinematografico preciso, poichè la sua forza è delicata e verosimile e, nonostante la mancanza di proprio l’originalità che presenta sul grande

scene action o colpi di scena, il film riesce a vivere

schermo un dramma intenso che assume poi le di dialogo.

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SAN ANDREAS THIRD PERSON 36


In seguito ad un terremoto di magnitudo 9, provocato dal risveglio dell’arcinota e famigerata faglia di Sant’Andrea, un pilota e la sua ex moglie intraprendono un viaggio da Los Angeles a San Francisco per tentare di portare in salvo la loro unica figlia. Ma sarà proprio quando crederanno di essersi lasciati il peggio alle spalle, che capiranno che sarà solo l’inizio delle loro più tremende sciagure. Questo è ciò che ci attende con San Andreas, il nuovo film della Warner Bros, che può essere etichettato come earthquake-movie. Diretto da Brad Peyton e con protagonista Dwayne Johnson si assisterà, così, all’immensa forza devastatrice della natura. Nel film fanno parte del cast anche Carla Gugino (Una notte al museo, la serie TV, Entourage), Alexandra Daddario (Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo, la serie Tv, True Detective) ed Archie Panjabi (La serie Tv, The Good Wife), oltre a Hugo Johnstone-Burt ed Art Parkinson.

La pellicola, le cui riprese sono

avvenute tra l’Australia e gli Stati Uniti con un budget di 100 milioni di dollari, verrà distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 29 maggio 2015 ed in quelle italiane dal 28 maggio. Ebbene, sarà dunque proprio la California a crollare nelle prime spettacolari immagini del film, accompagnate da una versione lenta del classico Mamas and Papas. Come anticipato dal titolo, la pellicola ci porterà infatti sulla leggendaria faglia di Sant’Andrea, faglia che si estende per 1300 Km attraverso la Califor nia, tra la placca nordamericana e la placca pacifica. Da tempo si parla del mitologico Big One, ovvero del terremoto di enormi proporzioni che farebbe staccare la California dal continente americano.

dwayne johnson sfida il terremoto di37 F.N.


NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Il regista porterà in sala proprio questo parte al film che hanno incassato 789 milioni disastroso scenario, ridando fiato al filone dei (Fast & Furios 6), 376 milioni (G.I. Joe: disaster movie che da sempre è fonte di cospicui Retaliation), 87 milioni (Pain and Gain) e 43 guadagni ai produttori hollywoodiani. Brad

milioni (Snitch). E per concludere in bellezza nel

in sala Peyton si riunisce così con Dwayne Johnson e 2014, non contento, è stato il produttore Beau Flynn dopo il campione con Hercules, mentre nel 2015 farà tripletta d’incassi Viaggio nell’isola misteriosa. Per grazie a Fast & Furious 7, Journey 3: From the Johnson sono anni d’oro. Solo nel 2013 ha preso Earth to the Moon e soprattutto San Andreas.

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Tomorrowland un luogo dove tutto è possibile di Alexia Altieri

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C’era una volta un posto segreto, un luogo dove tutto è possibile, dove accadono miracoli e dal quale si può sperare di rivoluzionare il pianeta. C’era una volta il Mondo di Domani, destinato a sconvolgere per sempre gli animi dei fan più e meno datati della Disney Pictures. Arriva nei cinema italiani e non il nuovo capolavoro firmato Brad Bird e Damon Lindelof. Nomi che non suonano nuovi agli appassionati di animazione: Bird ha diretto capolavori come Ratatouille e Gli Incredibili che gli sono valsi ben due Academy Awards, mentre Lindelof lo ricordiamo per le sceneggiature di Lost, Prometheus e del novello The Leftovers. Il film narra la storia di Frank Walker, un ex promessa della scienza ormai disilluso, e Casey Newton, un’ adolescente sveglia e intelligente, che si ritrovano a condividere le avventure nel fantastico mondo parallelo e ipertecnologico di Tomorrowland. Le loro avventure sono destinate a cambiare per sempre, non soltanto il mondo conosciuto ma anche la propria vita. Ad aprire i portali per l’altra dimensione è una spilla, una di quelle ‘old school’ che si indosserebbero tranquillamente sul bavero della camicia: un oggetto comune che tuttavia è capace di catapultare i protagonisti tra sogno e realtà, attraverso il tempo e lo spazio. A rendere il

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 tutto avvincente e perfettamente funzionante, un cast davvero eccezionale con scarse possibilità di

metà del secolo scorso gli americani avevano piena fiducia nel futuro e questo è lo spirito che

deludere le aspettative del pubblico: spiccano la

i creatori del lungometraggio hanno cercato di

bionda Brittany Robertson nei panni della

cogliere, lasciando assurgere Tomorrowland a

giovane Casey e il veterano George Clooney che

copertura e ingresso di un universo ulteriore

si trasforma in geniale scienziato, seguiti a ruota

creato dalle menti più brillanti (tra cui lo stesso

dall’indimenticabile Hugh Laurie che interpreta

Walt Disney). Una speranza dunque, uno

l’antagonista di turno, Nix, governatore di

spiraglio di luce da cui guardare al domani nel

Tomorrowland, e da altri volti ben noti come

tentativo di realizzare centotrenta minuti o poco

Raffey Cassidy, Tim McGraw e il piccolo

più su cui riflettere e di cui parlare anche in seguito, giungendo persino ad immaginare un

Thomas Robinson nel ruolo di Frank da bambino. "Ho iniziato ad immaginare una storia su un posto di nome Tomorrowland, un luogo reale e non l’attrazione di un parco a tema" parola di Lindelof, e ad essa bisogna affidarsi perché lo zampino del vecchio Walt c’è e si può facilmente riconoscere. Dal 1955 a Disneyland, infatti, è presente l’omonima attrazione che ha ispirato la trama del film, un gioiello dal sapore sci-fi dal caratteristico marchio di fabbrica

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futuro diverso, come afferma il regista Bird, il quale ha riunito dietro le quinte un team di prim’ordine, formato dal direttore della fotografia premio Oscar Claudio Miranda (Vita di Pi, Il Curioso Caso di Benjamin Button), dallo scenografo Scott Chambliss (Star Trek, Star Trek Into The Darkness), dal costumista candidato agli Oscar Jeffrey Kurland (Inception, Ocean’s Eleven) e dal montatore

grazie ad immagini spettacolari, il plot

premio Oscar Walter Murch (Il Paziente

innovativo e straordinari effetti speciali. Alla

Inglese, Ritorno a Cold Mountain). Non vi è


pertanto da stupirsi se ogni prodotto, dai teaser ai character posters fino a giungere ai trailer veri e propri, rispecchia in tutto e per tutto l’idea di una realtà ulteriore potenzialmente utopica in cui è consentito manipolare il destino dell’umanità. Innegabile l’attualizzazione della visione proposta dai pensatori del progetto, dal momento che l’insieme sembra alludere in maniera neanche troppo velata ad un’ipotesi di cambiamento forse non eccessivamente distante da ciò che potrebbe accadere per davvero. Preceduto dalla prefigurazione di un’avventura mozzafiato seppur irta di pericoli, l’enigma di Tomorrowland verrà ben presto a disciogliersi sui grandi schermi dell’intero globo, e come si evince dalle ultime anticipazioni rilasciate sul web dalla Disney Movie Trailers, il futuro dell’altra dimensione può essere salvato soltanto da colei che sembra essere la prescelta per condurre a termine l’ardua impresa. Ce la faranno i nostri eroi? Non resta che attendere e prenotare il proprio posto al cinema.

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DORAEMON

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015

Doraemon, il simpatico gattone robot torna al cinema con Nobita e i suoi amici di A.A.

Doraemon è il simpatico gattone robot Doraemon è tornato nel passato; Shizuka, amata proveniente dal futuro, tutto blu e con una buffa e sospirata da Nobi Nobita, il bulletto Gian ed il elica sulla testa, che ha fatto innamorare milioni viziato Suneo. Questa volta, però, gli avventurosi di bambini negli anni Ottanta, e continua a ragazzini saranno affiancati in questo viaggio riscuotere successo nel cuore dei grandi, picaresco nel bel mezzo di una giungla, da una nostalgici e dei piccini di oggi. È tornato nelle deliziosa new entry: un tenero cucciolo di cane, sale italiane il 7 maggio 2015, con una nuova Peko. Ancora una volta, Doraemon dovrà appassionante avventura che, seppure si ricorrere ai suoi magici ciuski, contenuti nella sua configura come remake del lungometraggio gattopone, straordinaria tasca quadrimensionale, animato del 1982, Doraemon nel paese delle che gli fiorisce sul panciotto, come fosse la meraviglie di Hideo Nishimaki, ha un tono sacca di un marsupiale, per aiutare i suoi amici a sempre attuale, che non pecca di ripetitività o superare le insidie che incontreranno tra le fronde ridondanza. Doraemon – Le avventure di Nobita e della loro rocambolesca esplorazione, nel cuore dei cinque esploratori di Shinnosuke Yakuwa, di una misteriosa foresta africana. Doraemon vede ancora una volta protagonisti del grande nasce dalla penna di Fujiko F. Fujio, disegnatore schermo Nobita, il ragazzino maldestro, giapponese, autore anche di Carletto il principe estremamente pigro ed inetto, la cui felicità ed dei mostri, e fa il suo debutto nel 1969 come auto-realizzazione sono il leit motiv per cui manga. Il fare grottesco, una sfrenata passione

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per i Dorayaki, le bolle dal naso e gli straordinari marchingegni tecnologici che risolvono ogni

ha tenuto fede alla promessa, cambiando quello di Nobita ed, in qualche modo, anche quello di

problema, hanno fatto del buffo e divertentissimo

noi, fedeli spettatori della serie animata che è

gatto un vero e proprio personaggio simbolo,

stata simbolo degli anni Ottanta.

trasfigurato, in seguito, in videogames, serie

Come ogni cartone che si rispetti, le allegre

animate, merchandising, lungometraggi d'animazione. Nel 2008 è stato addirittura nominato

scorribande che riempivano i nostri pomeriggi, di ritorno dalla scuola, oltre ad intrattenerci e farci

“ambasciatore degli anime nel mondo” dal

provare il profondo desiderio di aprire un cassetto

Ministro degli Esteri giapponese!

e ritrovarci un simpatico automa felino tutto per

L'eroe più tenero dell'Asia è ormai parte

noi, hanno saputo trasmetterci anche qualche

integrante dell'immaginario collettivo nipponico: il termine doraemon è diventato un vero e proprio

insegnamento. Il più importante è senz'altro quello relativo all'esigenza di credere in sé stessi,

neologismo con il quale i giapponesi indicano

in quanto unici fautori del proprio destino. Infatti,

“qualcosa che ha il potere di realizzare sogni”. E

se in un primo momento i super tecnologici ciuski

se Doraemon è un felino magico in grado di

appaiono come la scorciatoia per uscire da ogni

esaudire ogni desiderio, la caratterizzazione dell'amico Nobita è diametralmente opposta, ed è

tipo di guaio, farne un uso smodato potrebbe portare fastidiosi effetti collaterali, tanto da

esplicitato fin dal nome – che letteralmente

peggiorare, talvolta, le questioni alle quali si

significa “uno che se la prende comoda”. Il

cercava una soluzione “magica”. Quello che salta

piccolo perdigiorno è colui che Doraemon,

all'occhio, ed indubbiamente fa riflettere, è come

oltrepassando lo spazio-tempo, è venuto a salvare dalla propria indolenza. Il gattone blu

la tecnologia fosse associata alla magia – ma,

viene spedito nel presente, da un discendente di Nobita che, nel XXII secolo paga ancora le

qualche modo, un monito per le generazioni, figlie del progresso tecnologico. Il cartone animato

conseguenze degli sbagli del suo avo

Doraemon arriva in Italia nel 1982 – una versione

inconcludente. Dietro alla preghiera di riuscire cambiare, in qualche modo, il futuro, Doraemon

leggermente snaturata, dall'italianizzazione dei

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soprattutto, come Doraemon rappresentasse in

nomi dei personaggi principali: Nobita diventava


NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Guglia (Guglielmo), Shizuka era Susi, Gian e pellicola è intrisa in quell'atmosfera e riesce – S u n e o m u t a v a n o i n G i a n g i e Z i p p o . quindi – a toccare le corde dell'anima dei più Fortunatamente, nella seconda edizione italiana nostalgici. Questo film si proponeva come “opera della serie animata – del 2003, i nomi originali definitiva” - sunto del percorso di maturazione di giapponesi vennero ripristinati. Fin dal 1980, in Nobita, grazie all'aiuto del fedele Doraemon al Giappone esce a cadenza annuale, un film per il suo fianco. cinema dedicato alle epiche ed esotiche imprese Tuttavia, probabilmente non si potrà mai del micione robotico, con tanto di sonaglio. davvero apporre la parola fine alla leggenda di Tuttavia, anche per quanto riguarda l'Italia, Doraemon e delle sue avventure. C'è chi Doraemon – Le avventure di Nobita e dei cinque s'immagina che i due amici rimarranno esploratori non sarà il primo lungometraggio – eternamente insieme, in uno spazio temporale poiché, nel 2014 abbiamo assistito alla prima che ha del bivalente; chi s'immagina il gatto reincarnazione in computer grafica 3D del robot, come figlio dell'immaginazione di un personaggio animato, in Doraemon – Il Film bambino, molto introverso e frustrato. Chi, (Takashi Yamazaki, Ryuichi Yagi). Un film che, addirittura, s'immagina un finale ultraterreno – e al di là di paradossi temporali e concetti che han vede il giovane umano in viaggio verso dell'assurdo (ad esempio, l'insolita ossessione un'ulteriore dimensione. Qualsiasi sia l'epilogo che Nobita – ancora scolaro elementare – ha per che ognuno di noi desidera dare a questa, che è il matrimonio con Shizuka), si è contraddistinto soprattutto la storia di una fantastica amicizia –

per attenzione ai dettagli e coerenza tematica e una cosa è certa, il mito del gattone goloso, che sintattica con la serie animata. A partire dal fatto esaudisce desideri, rimarrà immortale, per molte che i doppiatori dei personaggi principali sono gli generazioni a venire. stessi che hanno prestato la voce nei cartoons, la

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Lo straordinario viaggio di TS Spivet

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Dal regista de Il Favoloso Mondo di Amelie una delicata e poetica storia on the road di L.R.

“Come possono gli esseri umani costruire così tanti unico, ma ha una sorella adolescente che sogna di angoli retti quando i loro comportamenti sono fare l’attrice e un fratello gemello che mostra di avere contorti ed irrazionali” si interroga il piccolo T.S. la stessa natura avventuriera ed impavida del padre. Spivet, interpretato da Kyle Catlett nel film Lo Un giorno il telefono suona in casa Spivet e si tratta Straordinario Viaggio di T.S. Spivet ispirato al romanzo Le Mappe dei miei Sogni di Reif Larsen. Diretto dal francese Jean-Pierre Jeunet, regista del celebre Il Favoloso Mondo di Amelie e Una Lunga Domenica di Passioni, il film sarà nelle sale italiane

dell’Istituto Smithsonian di Washington che vorrebbe premiarlo con il Baird Award per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo, senza sapere che si tratta di un bambino. Così inizia un avventuroso ed emozionante viaggio attraverso l’America. Sono

passati molti anni dal magico e poetico Il Favoloso dal 28 Maggio distribuito da MicroCinema. In un Mondo di Amelie, ma Jeunet sembra aver ranch rosso sperduto tra le valli sconfinate del recuperato quello stile di narrazione e quella resa Montana vive il piccolo T.S. Spivet, un bambino di estetica che trasporta lo spettatore in una dieci anni con la passione per la scienza e le dimensione originale ed unica. “Ho sempre la invenzioni. La mamma, interpretata da Helena sensazione di essere atterrato sul pianeta sbagliato e, Bonham Carter, studia gli insetti nel suo bizarro quando guardo il telegiornale, penso sempre: “Ma studio, mentre il padre è un vero e proprio cowboy che ci faccio qui? E’ un errore, deve essere stato un nato nel periodo storico sbagliato. T.S. non è figlio

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“Ho sempre la sensazione di essere atterrato sul pianeta sbagliato” Jean - Pierre Jeunet

errore fin dall’inizio” ha dichiarato il regista in dallo stesso Jeunet in collaborazione con Guillaume un’intervista. Questo nuovo film è una commedia on Laurant. I dialoghi brillanti mantengono frizzante la the road che riunisce elementi compositivi e visivi di narrazione e le varie inquadrature sono una festa per un cinema alla Wes Anderson e di natura gli occhi. Un film delicato, delizioso e poetico, che indipendente come Little Miss Sunshine, di cui la emoziona, commuove e strappa qualche sorriso piccola protagonista sembra muoversi all’interno di sincero, di riflessione. Oltre alla bravissima Bonham uno schema simile a quello del piccolo T.S. Spivet. Carter che conferma il suo talento versatile nel ruolo L’avventura, l’imprevisto e il sogno di poter realizzare il di questa mamma affettuosa e stravagante con la proprio desiderio, spinge il protagonista a sfidare il testa fra le nuvole e un gran cuore, la vera rivelazione destino non solo per il suo bene ma anche per il bene è il piccolo Kyle Catlett, carismatico e naturale nei della sua famiglia. Infatti il suo viaggio si rivela panni di un bambino determinato e geniale, che crede un’opportunità di crescita e di formazione non solo fermamente di poter dare il suo contributo per lui, ma anche per gli altri personaggi, ognuno dei per migliorare il mondo. Si percepisce il divertimento e quali trattenuto in una bolla di incomunicabilità e l’ottimismo di Jeunet nella regia fresca e desiderosa di solitudine. Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet sperimentare, per arricchire la quotidianità con un mantiene un ritmo dinamico e coinvolgente, pizzico di sogno, testimoniando che le piccole cose e costruendo una storia ricca di momenti geniali ed la semplicità sono indispensabili per andare avanti. intensi, anche grazie alla sceneggiatura realizzata

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Fury

Il dramma bellico di david ayer di C.A.

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Il 2 giugno la Lucky Red distribuirà in tutti i cinema della guerra quanto lontana dallo spirito patriottico italiani il dramma bellico Fury. Scritto e diretto da dei film a stelle e strisce sull’argomento. Se opere David Ayer e interpretato da Brad Pitt, Shia come Pearl Harbor o Salvate il soldato Ryan offrono LaBeouf, Logan Lerman, Michael Pena e Jon una versione a tratti romanzata (e di parte) della Bernthal, Fury è un’intensa opera che offre uno storia, Fury mostra un’immagine più onesta e non sguardo lucido e disincantato sugli orrori della sempre idilliaca dei soldati americani, spesso Seconda Guerra Mondiale.

irrispettosi e violenti anche nei confronti dei civili

Nell’aprile del 1945 mentre gli alleati sferrano tedeschi che nulla avevano a che fare con il conflitto l’attacco decisivo in Europa l’agguerrito sergente bellico. L’aspetto crudo e realistico funziona perché Wardaddy (Brad Pitt) comanda un carro armato e il Fury non risparmia lo spettatore da immagini suo equipaggio di cinque uomini in una missione raccapriccianti che mostrano soldati, spesso mortale dietro le linee nemiche. Ma al di là degli giovanissimi, alle prese con situazioni al di là di ogni orrori della guerra Wardaddy deve anche addestrare comprensione umana, come pulire il carro armato l’ultimo arrivato del gruppo, Norman (Logan da frattaglie e resti dei nemici/alleati e schiacciare Lerman), un giovane ragazzo che ha difficoltà ad esseri umani come mosche. integrarsi nella terribile realtà in cui è capitato. I Routine a cui si deve abituare Norman, il giovane ed cinque si troveranno alle prese con una missione innocente soldato imbeccato ed allo stesso tempo tanto tragica quanto pericolosa che li porterà a accudito dal sergente Wardaddy, un padre / sferrare un attacco finale nel cuore della Germania padrone che nel suo cinismo e nella sua durezza nazista. A distanza di sei anni da Bastardi senza rimane indubbiamente un personaggio positivo. Gloria Brad Pitt torna a recitare in un war-movie in Fury, un film che regala un’immagine tanto veritiera

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Come sono fondamentalmente positivi tutti gli altri personaggi di Fury, anche quelli più odiosi, che


NEWSCINEMA 12 maggio 2015 risultano toccanti nella loro aggressiva voglia di funzionano bene come i bravissimi Brad Pitt e sopravvivere. Ed è proprio lo spirito di Logan Lerman e la fotografia di Roman sopravvivenza unito a scene di azione spettacolari Vasyanov, che incornicia alla perfezione la il punto di forza di Fury, un film che funziona meglio desolazione scaturita dalla Seconda Guerra nelle parti action che in quelle riflessive, spesso Mondiale. A mancare di consistenza nel film di caratterizzate da tempi lenti e da qualche non Ayer è lo sviluppo dei personaggi e l’assenza di un indifferente buco di sceneggiatura. Se la prima senso finale dell’opera; aspetti che rendono Fury parte del film infatti scorre veloce, la seconda un film tanto elegante quanto incompleto, che con rallenta drasticamente, rendendo Fury un film un pizzico di attenzione in più sarebbe potuto purtroppo a tratti incompleto. Ed è un peccato essere uno dei migliori film di guerra degli ultimi perché molti aspetti di questo intenso film di Ayer anni.

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hayao miyazaki il documentario sul maestro dell’animazione di Carlo Andriani

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Abbiamo visto in occasione della 17 edizione del Far East Film Festival The Kingdom of Dreams

per sviluppare i suoi lavori. Nonostante sia il “capo” non si sottrae dall’impiegare ore e ore di lavoro per

and Madness, un incredibile documentario che

colorare i vari bozzetti delle sue opere, scherzando

apre una volta e per tutte le porte dell’inespugnabile

sul fatto di essere “troppo vecchio per colorare”

Studio Ghibli. Diretto da Sunada Mami The

davanti alle telecamere della Mami, una regista in

Kingdom of Dreams and Madness é il frutto di un

grado di offrire allo spettatore una visione a 360 gradi del lavoro di questi geni dell’animazione.

lungo anno di lavoro al fianco dei leggendari Hayao Miyazaki, Suzuki Toshio e Takahata Isao durante la realizzazione di due incredibili film: Si alza il vento e La storia della principessa splendente. Ma il punto fondamentale del documentario della Mami non sono questi due film ma capire il processo creativo dietro tutti capolavori dello Studio Ghibli, da Il mio vicino Totoro fino a La città incantata e Kiki – Consegne a domicilio, film che hanno reso Miyazaki uno dei maggiori esponenti del cinema d’animazione mondiale. Ma se Miyazaki é diventato la leggenda che tutti conoscono un motivo c’è. Dietro all’aspetto del signore anziano sognatore e gentile si nasconde un lavoratore diligente che ogni mattina si reca allo Studio Ghibli

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Vediamo infatti le numerose sfaccettature del lavoro di Miyazaki, dalla preparazione degli storyboards ed il merchandising dei vari film, fino alla paura delle scadenze. Ed é proprio questo l’aspetto vincente di The Kingdom of Dreams and Madness, lo sguardo inedito al Miyazaki uomo più che artista con tutti pregi e difetti dell’essere tale; la Mami infatti riprende il premio Oscar per La città incantata nei suoi colpi di genio ma anche nei suoi dubbi e nelle sue fragilità. E questo arricchisce The Kingdom of Dreams and Madness di quella sfaccettatura in più rispetto al classico documentario che lo rende un prodotto da non perdere per vedere una volta e per tutte dietro le quinte del maggior studio di animazione del cinema orientale.


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Il mondo incantato di Miyazaki

nel libro di Valeria Arnaldi di L.R.

La giornalista Valeria Arnaldi ha presentato animazione sotto una luce differente, al Future Film Festival il suo libro Hayao guardando il cinema come forma di Miyazaki – Un Mondo Incantato, linguaggio del nostro tempo. Una forma di pubblicato da EdizioniUltra in occasione espressione e un modo per comprendere dell’uscita al cinema del film Si Alza il chi siamo” ha spiegato l’autrice alla Vento, con cui il maestro dell’animazione presentazione nel cortile del cinema giapponese aveva annunciato di ritirarsi Lumiere di Bologna. La figura di Miyazaki d a l l e s c e n e . U n l u n g o r a c c o n t o come artista e come uomo ha ispirato dall’infanzia al suo lavoro, passando per le diversi personaggi in vari ambiti, come i esperienze con i manga, le serie tv fino ad re g i s t i S t e v e n S p i e l b e rg , A k i r a approdare ai lungometraggi che lo hanno Kurosawa fino al colosso Disney, proprio fatto amare in tutto il mondo. “Sono per la sua creatività originale e pura, che arrivata a Miyazaki dalla via dell’arte offre diversi piani di lettura per vari temi contemporanea. Sono una giornalista e familiari e sociali. La Arnaldi ha accettato la l’animazione mi ha appassionato fin da sfida di raccontare un personaggio piccola, come tecnica ed esecuzione. simbolo di un’animazione nuova e L’idea era di parlare di cinema e di rivoluzionaria, che ha raccolto consenso in tutto il mondo e che conta milioni di

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appassionati cresciuti con quei personaggi poetici, onirici ma anche legati molto alla realtà. Il suo libro cerca di costruire un ritratto completo di Miyazaki genio e Miyazaki uomo, padre e marito, attraverso interviste, episodi della sua vita e della sua carriera presso lo Studio Ghibli. “L’editore non si occupa solitamente di cinema, ma vista questa passione ho provato a proporgli una cosa nuova. Miyazaki è un nome che apre le porte e quindi abbiamo fatto questo esperimento. Ho fatto un grande lavoro di ricerca con il vantaggio che questa mia passione mi aveva portato già ad accumulare informazioni negli anni. Poi Miyazaki è stato generoso di appunti quindi ci sono molti video e interviste in inglese e giapponese da vedere. Questo per la parte biografica, poi c’è una parte di costruzione del contesto. Lui ha rivoluzionato il discorso dell’animazione. E’ partito poi il discorso interpretativo, uno sguardo che si basa sull’ arte, la sociologia, e quello che succedeva in Giappone e sulla scena internazionale” ha raccontato la Arnaldi. Hayao Miyazaki – Un Mondo Incantato si presenta come un volume realizzato in carta patinata e ricco di fotografie a colori, che oltre ai testi interessanti ed esaustivi, diventa anche un oggetto perfetto da regalare e conservare per un appassionato di questo immaginario emozionante, tra cielo, nuvole e colori vividi. “Miyazaki ha una passione per le macchine volanti, e fa volare i suoi protagonisti in tanti modi. Spesso ci sono persone che guardano le nuvole, Heidi che corre con i capelli al vento…lui intende il vento come l’unione tra fisico e metafisico”. “Miyazaki vive la guerra fin da piccolo anche se il lavoro del padre lo mette in una situazione privilegiata. Nelle sue opere lui

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 ti deve far vedere e far sentire la guerra. Lascia la sostrato. La fantasia è costruita per coinvolgere una poesia ma ti fa vedere il crudo di quello che ti persona. Lui sostiene: ‘Posso regalarti una poesia racconta” ha sottolineato l’autrice. Infatti la dello sguardo, ma non posso cancellare la guerra, il ricchezza dei film d’animazione dell’artista

dolore e la malattia…tutto va spiegato ai bambini.

giapponese è proprio il suo approccio a tematiche Con lui l’ animazione non è più un discorso da importanti e difficili, portate avanti con una bambini, ma anche per gli adulti”. delicatezza e una magia che permettono sia agli Valeria Arnaldi ha concluso poi spiegando il adulti che ai più piccoli di fruire di una serie di successo internazionale di Miyazaki: “Anime e messaggi fondamentali di vita. Dai celebri Anna dai Manga sono state di ispirazione per diversi correnti capelli Rossi, Heidi, fino ai recenti Totoro, Il Castello pop. Ci sono molti artisti che hanno lavorato errante di Howl e altre avventure indimenticabili, ispirandosi al mondo di Miyazaki, dal Vietnam alla Miyazaki ha costruito un mondo personale come Russia, fino alla Disney…Si tratta di una fonte d’ un grande sogno in cui è nascosto un vero e ispirazione internazionale che coinvolge fasce di età proprio universo di sentimenti, idee, convinzioni, diverse, percorsi culturali diversi. Miyazaki ha paure e desideri. “La realtà è fondamentale come costruito un Immaginario, diventato poi un codice

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cake


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Jennifer Aniston in un’inedita interpretazione di un dramma esistenziale di A.A.

Cake è un film che, a dispetto della sua traduzione italiana letterale “torta”, non si propone come pellicola rosa, dal sentimentalismo zuccheroso e dai toni delicati. Piuttosto ci induce a compiere un

o più semplicemente, non esiste. La diegesi non è

viaggio tra le ombre dell'amara vita di Claire

attimi, senza tempo, senza punti di riferimento –

Simmons (Jennifer Aniston), impregnata dal

senza vita. Jennifer Aniston è una protagonista

dolore profondo e lugubre, di un tragico incidente che riemerge continuamente dal passato e finisce

del tutto inedita, con questa interpretazione

che il risultato di un estemporaneo avvicendarsi di

per attanagliare la vita della triste sopravvissuta, e

l'attrice compie un salto di qualità, che la vede liberarsi dal peso di una notorietà inchiodata allo

bruciare cronicamente nelle sue cicatrici.

storico personaggio di Rachel Green della celebre

Il regista Daniel Barnz ci introduce tra le pagine di

sitcom Friends, a cui la Aniston ha prestato corpo

una vita devastata, di una tragedia che ha già

e anima, e a quei ruoli minori privi di qualsivoglia spessore psicologico. La Aniston spicca il volo

avuto inizio, scegliendo volontariamente di lasciare

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drammaticamente introspettivo, bloccato in un universo in cui il continuum temporale perde senso

l'incidente fuori campo, e quindi di consegnare lo snodo principale dell'intera vicenda ad un

verso una nuova dimensione, e diventa la vera

nebuloso e misterioso passato, che rimane

con i toni frivoli ed ambigui di commedie stile

aggrappato al presente della protagonista, e

Come ammazzare il capo e vivere felici (Seth

conferisce alle sue giornate il retrogusto amaro di

Gordon, 2011). L'attrice traina letteralmente il film,

una vita da sopravvissuta. Cake è un film

facendosi carico di tutto il suo potenziale

mattatrice di un film che non ha nulla a che vedere


NEWSCINEMA 12 maggio 2015

drammatico, che riesce a restituire allo spettatore Claire come un pugno allo stomaco e la costringe a attraverso gli occhi tristi, solcati da profonde guardarsi allo specchio, la ossessiona. occhiaie ed attraversati da un'indicibile sofferenza, Il fantasma di Nina diventa per Claire un alter ego di Claire. La donna è un ex avvocato di successo reale: le appare nelle oniriche allucinazioni che, a seguito di quel maledetto incidente che le è causategli da antidepressivi e narcotici, e la esorta a costato più delle dolorose cicatrici che solcano il farla finita, mentre la macchina da presa segue con suo corpo, poiché le hanno strappato via suo figlio, precisione chirurgica, i moti dell'anima della si è persa al centro di un tunnel in cui non riesce a protagonista, sempre in bilico tra vita e morte. Il scorgere via d'uscita e, allo stesso tempo, si è regista non intende fornirci la chiave risolutiva per inoltrata a tal punto da non poter più tornare superare tragedie, ma piuttosto vuole mostrarci indietro. Claire è trascurata nell'aspetto, cinica, quanto sia necessario imparare a conviverci. scorbutica, in preda ad una dipendenza da Quando la protagonista sceglie di incontrare il sostanze psicotrope, attraversata da pulsioni marito di Nina (interpretato da Sam Worthington), autodistruttive, ossessionata da un dolore duro e si ritrova di fronte ad un'altra anima afflitta e persa, tangibile al quale reagisce con rabbia. Sola e vittima dello straziante e lugubre abbandono della tormentata dai demoni del suo passato, madre di suo figlio. Claire troverà proprio in intrappolata negli abissi di un inarrestabile declino quell'uomo il perno d'appoggio tramite il quale psicologico, non riesce a perdonarsi ed allo stesso risollevarsi. Cake si qualifica come road movie in tempo, è incapace di compiere quel gesto estremo senso lato, poiché una parte del film, quella e definitivo, che metterebbe a tacere la sua anima dominata dalle ombre, è attraversata dalle lunghe disperata. Allontana il marito, gli amici e si fa strade di Los Angeles che la protagonista percorre cacciare dal gruppo di supporto al femminile per in auto, guidata dall'unica persona che non l'ha mai persone affette da dolore cronico, a seguito di abbandonata, la sua domestica Silvana, interpretata un'aspra sfuriata ai danni di Nina (Anna Kendrick), da Adriana Barraza, l'attrice candidata agli Oscar un ragazza morta suicida che faceva parte dello con Babel di Alejandro Inarritu. stesso gruppo. La notizia del suicidio giunge a

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Silvana prende in mano le redini della vita di Claire, compresso nello spazio di 92 minuti di pellicola, è non solo tenendo in ordine la sua casa, ma metafisico, spirituale. Un viaggio che la porterà ad soprattutto guidando la donna: questo si traduce in attraversare quel tunnel in cui si era persa, dove lunghi viaggi oltre frontiera, per procurarle brancolava nel buio, trascinando il proprio corpo antidolorifici illegali, al fine di ingannare il dolore ed senza coordinate da seguire, senza una meta. Un alleviare il tormento dello spirito del suo datore di viaggio che, giorno dopo giorno, ridonerà luce al lavoro. Durante questi viaggi in auto, Claire rimane suo futuro, insegnandole che, quella della rabbia e distesa sul sedile posteriore, impartisce ordini,

dell'auto-distruzione, non è la strada giusta da

alternati a lamenti, e si rifiuta di osservare fuori dal intraprendere per elaborare un lutto terribile, come finestrino, negandosi un'altra volta un qualsiasi la perdita di un figlio. Scavare in ogni incavo di contatto con il mondo esterno. Intrappolata nel suo disperazione e ritrovare l'amore dentro sé stessi è mondo interiore abitato letteralmente da fantasmi, il l'unica via. E l'unico modo per sconfiggere la morte viaggio che la protagonista compierà davvero, è arrendersi alla vita.

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FUTURE FILM FESTIVAL 2015 il festival dell’animazione a bologna

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SONG OF THE SEA

la magica irlanda apre il future film festival di Laura Manaresi

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 animato candidato agli Oscar 2015 del

Nonna dei piccoli è contraria al loro modo di vivere, e decide di portarli in città con sé, lontani dai

pluripremiato regista irlandese Tomm Moore, ha

pericoli del mare. Nella notte del sesto compleanno

ufficialmente inaugurato Il Future Film Festival di

di Saoirse, accadono eventi inaspettati: il mare

Bologna. Moore, già candidato agli Oscar per il

attrae irresistibilmente la piccola, magiche luci la

bellissimo Secret of Kells nel 2010, e autore del

seguono, una morbida pelliccia bianca è nascosta in un baule. Saoirse può viaggiare negli abissi, è

Il suggestivo Song of the Sea, lungometraggio

recente Kahlil Gibran’s The Prophet, realizza un’opera poetica e commovente, che trasporta le leggende della tradizione irlandese nel mondo contemporaneo, offrendo una storia dai molteplici

irlandese, foca sott’acqua e fanciulla sulla terra. Antichi dolori hanno imprigionato il mondo degli

piani di lettura, con una colonna sonora piena di

esseri fatati, e la strega civetta Mocha sta dando la

suggestione ed uno stile profondamente evocativo.

caccia all’ultima Selkie: vuole rinchiudere le

Saoirse, una bambina che vive in un faro irlandese

emozioni di tutte le creature, e pietrificarle per preservarle dal dolore. Il gigante Mac Lir, il grande

con il padre Conor, il fratello maggiore Ben e il grande cane Cu, ancora non ha mai parlato, come fosse muta. La mamma Bronagh, dalla voce melodiosa, narratrice di antiche storie incantate, non c’è più dal giorno della nascita della piccola: Conor è un uomo ostinatamente chiuso nel suo dolore e Ben (che ha un’indicativa somiglianza fisica con il regista) è arrabbiato con la sorellina, che immagina causa della scomparsa della madre. La

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una Selkie, la magica creatura della tradizione

Seanachaì dai chilometrici capelli che raccontano storie, le perfide civette di Mocha, gli esseri magici dei boschi, le luci fatate che popolano i mille racconti della tradizione irlandese, sono tra noi, e permeano senza essere riconosciuti il paesaggio marino e terrestre. Solo Saoirse potrà salvare il mondo fatato, e riportare una luce di gioia anche tra gli umani. Il verde paesaggio d’Irlanda, la profondità


NEWSCINEMA 12 maggio 2015 degli abissi, i cieli densi di nuvole e luci vibrano nei fondali ad acquerello, in contrasto con le figure

emozioni vissute. Così, in un costante parallelo tra leggenda e realtà, Moore costruisce un film che,

delineate con semplicità di tratto, in un’atmosfera

dietro la trama fantastica, racconta come le

vagamente anni Cinquanta che rende la vicenda

emozioni, dall’amore al dolore, dalla rabbia alla

senza tempo: ogni inquadratura ha una sua

compassione, siano preziose per ogni creatura, e

suggestione, con un gusto compositivo che deve molto all’illustrazione ed a tutta la tradizione

fonte della vita stessa. Il lungometraggio non ha ancora un distributore italiano, e ci auguriamo che il

simbolica e grafica irlandese. Bellissima la colonna

passaggio al FFF lo aiuti ad arrivare nelle nostre

sonora di Bruno Coulais (Coraline, Secret of Kells),

sale. Nel frattempo, l’edizione originale ci regala

che accompagna la vicenda ricordando come la

splendide canzoni e voci, tra cui ritroviamo una

musica, il suo ritmo e la sua vibrazione si intreccino

vecchia conoscenza, quella Fionnula Flanaghan,

con la natura stessa dell’uomo. Nel gigante

grande attrice dublinese, che in Italia ha tenuto

pietrificato ritroviamo il giovane padre annientato dal dolore per la perdita della moglie, nella strega

compagnia a una generazione nelle vesti di Molly

Mocha la stessa folle volontà di proteggere chi ama

Lisa Hannigan, che presta la voce a Bronach, la

dalla furia della vita che ha la Nonna, e nella rabbia

fatata madre di Saoirse.

triste e disperata del piccolo Ben ciascuno ritroverà

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nella serie Alla conquista del West, e la struggente


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Una storia tra realtà e fantasia sullo sfondo della guerra di L.R.

Diretto da un collaboratore di lunga Junpei e Kanta, due fratellini che vivono in data di Mamoru Oshii, Mizuho Nishikubo, Giappone con il padre, fino a quando non con una sceneggiatura di Shigemichi scoppia la Seconda Guerra Mondiale e Sugita e Yoshiki Sakurai, Giovanni’s Island l’Unione Sovietica occupa l’ isola di è uscito nei cinema giapponesi il 22 Shikotan, portando tristezza e dolore nelle Febbraio 2014 ed è stato premiato in alcuni loro giovani vite. dei principali festival internazionali

Due culture molto diverse tra loro, si

specializzati, come il Japan Media Arts ritrovano a convivere e le difficoltà non sono Festival, il Chicago Int’l Children’s Film poche. Il piccolo Junpei, tuttavia, instaura Festival, il canadese Fantasia Film Festival e un rapporto con la giovane figlia del il Festival International du Film d’Animation comandante delle truppe russe, Tanya, d’Annecy. A Bologna era in concorso per il dimostrando che il confronto può arricchire Platinum Gran Prize della 17° edizione del e non necessariamente distruggere. Future Film Festival, insieme ad altri prodotti Realizzato dallo studio Production I.G., di animazione giapponese degni di nota. questo film di Nishikubo utilizza un disegno Ispirato a fatti realmente accaduti, elegante e delicato per dare vita ad un film Giovanni’s Island racconta la storia di poetico e coinvolgente, con tracce storiche

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unite ad una componente surreale e fantastica. L’animazione aiuta a raccontare un periodo difficile di un popolo, analizzando gli equilibri di una piccola famiglia umile, in cui la capacità dei più piccoli di sognare permette un’evasione dalla pesantezza della situazione. Il tema dell’amicizia e della famiglia sono al centro della narrazione, che procede con un’evoluzione emotiva dei vari personaggi, e sequenze paesaggistiche suggestive e magiche, che portano lo spettatore come in una dimensione altra, onirica e familiare. A tratti si dimentica di essere di fronte ad un film d’animazione, poiché per la storia e per la resa cinematografica, Giovanni’s Island non ha nulla da invidiare ad un bel kolossal drammatico con attori in carne ed ossa. Tuttavia l’animazione gli dona qualcosa in più e la libertà di spaziare tra sogno e realtà con estrema facilità e convinzione, ottenendo il risultato sperato di emozionare il pubblico e fargli vivere un’avventura unica e commovente, dal sapore indubbiamente legato alla tradizione orientale.


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POSSESSED

Un omaggio stop motion ai film cult del cinema horror di Letizia Rogolino

Dopo il successo di Vicenta nel 2012, il regista sola e abbandonata la scena, come potrà aiutare il spagnolo Sam torna al Future Film Festival con figlio a guarire e tornare il tenero bambino di prima? Possessed, un nuovo lungometraggio comedy Partendo da un inizio alla Indiana Jones, che segue horror realizzato con l’affascinante tecnica dello stop un prete alla ricerca di una preziosa reliquia tra motion. Trini è la più famosa danzatrice di flamenco sotterranei e fortezze antiche, Possessed si del mondo e suo marito Gregorio è un grande costruisce piano piano come una commedia dark, toreador. Insieme hanno un figlio bello e promettente ricca di azione, umorismo, e di citazioni di nome Damien che, in seguito alla morte cinematografiche che invitano lo spettatore più misteriosa ed improvvisa di Gregorio, si trasforma cinefilo in una sorte di gioco a quiz. Dai forti richiami improvvisamente in un bambino ribelle e inquietante, al mitico L’Esorcista di Willem Friedkin, alla famosa nonché pericoloso. Non sembra esserci una scena della doccia di Psycho di Alfred Hitchcock, spiegazione razionale a quello che gli sta fino a Poltergeist, The Ring, Taxidriver, Carrie, succedendo, ma tutti i sintomi suggeriscono che Shining, il film di Sam è quasi un omaggio ai film cult Damien sia posseduto dal demonio. Trini, rimasta del genere horror con venature thriller e paranormali.

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 La storia procede con un ritmo dinamico ed brillante e originale, arricchito da idee geniali per anarchico che diverte ed intrattiene lo spettatore, omaggiare il cinema nella sua natura più coinvolgendolo in una sfrenata avventura tra popolare. L’ambientazione ricca di dettagli verosimili possessioni, esorcismi, delitti efferati e situazioni e realizzati da professionisti, è il contenitore di una stravaganti, strizzando l’occhio al pulp e allo splatter serie di personaggi irresistibili e ben caratterizzati. con un’eco tarantiniano esplicito. Memorabili la L’animatrice italiana Anna Ciammitti che ha scena in cui il frullino da cucina fa le veci del pugnale collaborato al film, ospite del Future Film Festival, ha di Norman Bates nella scena dell’ omicidio nella detto che ci sono voluti ben quattro anni per doccia, o quella del prete che impugna un crocifisso terminare questo film. L’attenzione e la cura di ogni in ferro che si trasforma in una mitragliatrice nel scena denunciano il fatto che sono stati anni ben momento del bisogno, come il personaggio che spesi, per ottenere un prodotto ricco di creatività e affianca il temibile Machete nell’omonimo film di sentimento, che in questi giorni è in programma nelle Robert Rodriguez. Sam riesce a realizzare un film sale cinematografiche spagnole e speriamo arrivi presto anche in Italia.

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LASTHIJIAK

Il mondo dei pirati somali tra realtà e animazione di Laura Manaresi

bande di pirati che hanno maneggiato un fortissimo innovativo docufilm di Tommy Pallotta e Femke flusso di denaro grazie al business dei ricatti Wolting che intreccia riprese tradizionali ed internazionali. Negli ultimi tempi, il vento è Il FFF 2015 ha presentato in Italia Last Hijiak, un

animazione per raccontare la realtà della pirateria cambiato, con una forte opposizione anche della somala da un punto di vista interno. Già vincitore società civile, che non trova più così naturale dell’International Emmy Award 2015 e del Prix questo tipo di attività criminale. Pallotta segue Europa 2014, il documentario segue la vicenda di Mohamed mentre raduna una piccola banda

Mohamed, pirata della Somalia che, caduto in personale per l’ultimo colpo grosso che dovrebbe sistemarlo per la vita: un gruppo raccogliticcio di disgrazia economica, decide di tentare un ultimo attacco nonostante l’opposizione della famiglia uomini di tutte le età ed estrazioni, compreso un d’origine e della nuova giovane fidanzata, che poi pescatore di mezza età a cui viene anche promessa una nuova dentiera, dando la misura di quale sia la sposa. La pirateria è stata per anni una voce in realtà di base da cui scaturisce il fenomeno. straordinario attivo dell’economia somala, che ha Contemporaneamente, il regista intervista il visto trasformare un popolo di pescatori e contadini, stremati e rovinati dalla guerra civile, in coraggioso direttore di radio Daljir, Abdifatah Omar

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Gedi, un attivista antipirateria che ha visto i suoi colleghi e il fratello morire a causa del loro impegno civile, e gli anziani genitori di Mohamed, che vivono in una baracca accudendo i numerosi nipoti, bambini di cui il figlio non si è mai curato. Nel frattempo, segue le vicende del fidanzamento e del matrimonio del pirata, proponendo una figura consapevole delle proprie contraddizioni, e contemporaneamente quasi incredibile nella sua apparente normalità. Le riprese si intrecciano in maniera fortemente evocativa con le parti in animazione, che talora ricostruiscono i flashback del doloroso passato di Mohamed, (la perdita dei campi e della casa, gli orrori della guerra civile, l’attività criminale del padre che rapina le auto di passaggio per mantenere la famiglia), e altre volte rievocano i primi attacchi intrapresi come pirata. Le parti più notevoli ed efficaci realizzate ad animazione sono quelle che incarnano i sogni, le aspirazioni e le paure di Mohamed, che si alza in cielo come un immenso rapace

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 per ghermire lo scafo della nave, e che però delle interviste e le parti ricostruite ad animazione affronterà anche i rischi e le terribili conseguenze del rendono una profondità dei personaggi e delle loro suo ultimo attacco.

emozioni che non sempre si riesce a rintracciare

Il regista ci offre così più piani di lettura. nella non-fiction. Pallotta, importante regista Innanzitutto troviamo uno spaccato estremamente indipendente, è uno dei maggiori sperimentatori al interessante della società somala, nelle sue mondo nell’uso del rotoscopio, la tecnica che manifestazioni più diverse per cultura e genere, dal sfrutta la sovrapposizione con immagini reali per matrimonio combinato alla povertà dei villaggi,

costruire la scena animata, e sfrutta le

dall’attivismo civile all’arrabattarsi quotidiano, tra caratteristiche di questo metodo per rendere con persone che rischiano la vita qualunque sia la parte vibrante efficacia scene di fortissima suggestione, da cui decidono di stare, conservando una forma di creando un’opera che ha certamente meritato i sorridente fatalismo che è sconosciuta a noi premi e i passaggi a Berlino, Annecy e Sheffield. occidentali; contemporaneamente, certi passaggi

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INDEX0

La fantascienza made in Italy di Lorenzo Sportiello di L.R.

Dopo aver presentato il trailer in anteprima cercano di entrare illegalmente negli Stati Uniti alla scorsa edizione del Festival Internazionale del d’Europa per dare un futuro al figlio che Film di Roma, la 17° edizione del Future Film a s p e t t a n o . V a g a n o i n u n p a e s a g g i o Festival di Bologna offre l’occasione di vedere la tremendamente desertico alla ricerca di un modo versione completa di Index 0, il primo film di per sopravvivere, in un mondo in cui conta ormai fantascienza italiano dopo quindici anni, solo la carne come bene di scambio e la realizzato grazie a Mix Studio, Grande Mela Film “sostenibilità” di un essere umano. Infatti negli e Apulia Film. Il regista barese Lorenzo USE a ogni cittadino viene affidato un “indice di Sportiello, dopo una serie di cortometraggi come sostenibilità” basato sul benessere e sulla Col sangue agli occhi, Io non esisto e Languore, produttività personale. Una donna incinta non è si è impegnato per realizzare un film dal sapore sostenibile e deve essere espulsa. Index 0 è un internazionale che ricorda le atmosfere e i colori racconto distopico e umanista molto cupo, con del successo di Neill Blomkamp District 9 e I Ana Ularu, Antonia Liskova, Bashar Rahak e Figli degli Uomini di Alfonso Cuaròn. Nel 2035, Simon Merrels nei ruoli dei personaggi principali. in un futuro distopico, un uomo e una donna Fin dalla prima scena, il filtro utilizzato e

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 l’ambientazione rendono facile il paragone dello confezionato senza molto al suo interno. Il stile di Sportello con il cinema oltreoceano, e la contenuto consiste in una storia originale e scelta di coinvolgere attori stranieri e girare il film intrigante, che però non prevede uno sviluppo dei in inglese porta ancora di più verso la convinzione personaggi e trattiene il film, senza permettergli di che Index 0 sia un film confezionato molto bene diventare qualcosa di davvero interessante. Girato per il mercato. Tuttavia, nonostante la fotografia in Bulgaria, Index 0 presenta un contesto accattivante ed un’estetica moderna ricercata, il credibile, in cui gli uomini sono ridotti in schiavi e film procede con un ritmo piuttosto piatto, la vita non è più quella di una volta. I sentimenti coinvolgendo lo spettatore in una sensazione sono superflui, mentre l’indice di “sostenibilità” è claustrofobica e monocorde, senza grandi colpi di l’unico dato che conta per sperare di avere una scena o svolte nella narrazione. Sicuramente è da vita, o meglio un diverso tipo di sopravvivenza. Il apprezzare la resa degli effetti digitali, invisibili ma grigio e il nero padroneggiano dalla prima funzionali, che fanno sperare che il cinema italiano all’ultima scena, senza un accenno ad una possa offrire anche qualcosa di più in futuro, oltre speranza di cambiare quel futuro che profuma di al dramma e alla commedia che da anni presente, ma appare tremendamente desolato e possiedono il monopolio della produzione. Ma consumato. Index 0 risulta più che altro un prodotto ben

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joker

pro e contro del nuovo personaggio di jared leto di A.A.

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Il nuovo look del Joker di Jared Leto in Suicide Batman e Joker. Questo look da biker, nasconde il Squad divide l’opinione pubblica. Qualcuno vede già volto dell’attore sotto svariati strati di make up, il ché in lui un personaggio psicotico ed interessante, lo rende quasi irriconoscibile. scorgendo un palese richiamo all’iconica immagine I tatoos: I tatuaggi sono sicuramente la parte più della versione comics di Joker, nel fumetto The innovativa e che più fa discutere del look del nuovo Killing Joke. Qualcun altro, invece, vede solo Joker. Da una parte essi rappresentano il marchio un’esagerata somiglianza con Marilyn Manson. In sulla pelle lasciato dai precedenti attori che hanno realtà, nessuno, ad oggi, può dare giudizi definitivi. interpretato il personaggio. Il teschio, la morte con il Non prima di vedere in che modo l’attore darà copricapo da clown, che ha sul petto, rimanda al effettivamente corpo al clown Re del crimine. primo attore che ha vestito il sorriso perverso ed i

Tuttavia, sarà interessante fare un’analisi delle due panni colorati dell’animo psicotico di Joker, Cesar facce della medaglia di questa nuova versione del Romero; l’enorme sorriso sinistro tatuato sul più celebre tra i villain dei fumetti, e quindi guardare braccio, invece, ricorda la paresi facciale assunta al bello ed al brutto che già possiamo intuire da dalla versione burtoniana con Jack Nicholson. Allo questa prima immagine del carismatico personaggio.

stesso modo, il font della scritta AHAHAH, impressa

CONTRO

ad inchiostro sull’altro braccio, rimanda al geniale

Joker Manson: Dov’è finito il sorriso stampato in ritratto cinematografico di Heath Ledger. faccia a Joker, quel ghigno accattivante? Questa D’altra parte, probabilmente, sono semplicemente versione del personaggio assomiglia più ad un modo per mostrarci quanto sarà folle e fuori dagli un’anarchica icona punk rock, ad una sorta di schemi, il Joker di Leto. In ogni caso, questi tatuaggi versione più colorata di Marilyn Manson, e non se dovessero essere effettivamente il “marchio di entusiasma i fan fedeli da decenni alla diade fabbrica” del nuovo Joker, sarebbero del tutto fuori

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luogo. Sarebbe come avere Bane con un tatuaggio sul petto che dice “Spaccaschiene”, o l’enigmista ricoperto di punti interrogativi tatuati sulla pelle. Dental Grillz: Denti d’argento (e la scomparsa del sorriso cicatrizzato sul volto, e del Make up). Anche Joker è rimasto vittima della mania che spopola tra le celebrities americane, che sfoggiano sorrisi a 24 carati. Il cosiddetto “apparecchio di lusso” è ben lontano da quel ghigno malefico familiare, che rappresentava la caratteristica principale del carismatico nemico di Batman. L’immagine di questo Joker (troppo) moderno, più che uscita dal celebre comics, sembra essere la copertina dell’album di un rapper, ed ecco che il personaggio diventa qualcosa di simile ad una commistione tra Marilyn Manson ed Eminem. PRO Il Fattore Pshyco: dando uno sguardo al look dell’immagine che recentemente i fumetti danno di Joker, è facile potervi cogliere l’ombra del villain psicopatico di Leto. È pelle e ossa, sembra psicotico, crudele, rasato ai lati della testa, con delle bretelle che gli danno quasi un aspetto neonazista. Se è questa l’immagine del Joker che intendono usare, o che Leto intende canalizzare e farci arrivare attraverso la sua interpretazione, siamo a cavallo! Il Joker di Nicholson era folle ma demenziale, mentre quello di Ledger era tossicodipendente e psicotico. Perciò, che male c’è se avremo un Joker che somiglierà più al personaggio di Alex di Arancia Meccanica? I presupposti sono tali da pensare che assisteremo all’evolversi di una personalità totalmente dissennata, folle, squilibrata, disturbata e, qualsiasi altra declinazione del termine possa renderne l’idea in maniera altrettanto calzante. Questo Joker è molto simile alla versione del clown omicida che appare attualmente nei fumetti: Come già accennato, questo Joker è davvero molto simile alla versione che, in questo momento, possiamo trovare tra le pagine degli ultimi comics

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sulla saga di Batman. Il che è assolutamente positivo e promettente, per il futuro di questo nuovo Joker tatuato, minuto, con un delirante sorriso d’argento. Jared Leto può davvero fare un buon lavoro: L’attore sembra davvero in grado di convincere il pubblico, nonostante l’ultima versione del personaggio (Ledger) è parsa impareggiabile. L’indimenticabile interpretazione di Heat era assolutamente reale, ci è arrivata dritta allo stomaco e ci ha conquistato – questo, perchè l’attore attingeva dal buio che, effettivamente, riempiva la sua vita. Jared Leto riuscirà a ricreare questa sensazione negli spettatori? Guardando ad alcune sue interpretazioni precedenti, tra cui spiccano titoli come Fight Club, American Psycho, Ragazze interrotte, Mr. Nobody, Dallas Buyers Club, risulta abbastanza chiaro che la star dei 30 Seconds to Mars abbia effettivamente “tutte le carte in regola” per stupirci e conquistarci. ndo la repressione sporca di sangue.


frankenstein il cult intramontabile del 1931 di E.B.

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CINEMAHORROR

Se si parla di sempre verdi dell’orrore non si può Frankestein (1944) e numerose citazioni e parodie, non citare l’originale Frankestein datato 1931 e tra cui la celebre commedia Frankestein Junior prodotto dalla Universal Studios. A renderlo ancora (1974) di Mel Brooks dove unisce le storie dei primi di più un capolavoro è per forza la presenza di Boris due capitoli. Boris Karloff interpreta la creatura nei Karloff, tutt’ora insuperato per quel ruolo con tutto il primi tre della saga. Ne Il fantasma di Frankestein, rispetto per Robert De Niro che lo ha interpretato noto in Italia anche come Il terrore di Frankestein, è nel 1994 nell’adattamento diretto da Kenneth

interpretato da Lon Chaney Jr e in La casa di

Branagh. Paolo Mereghetti ha detto “Karloff è la Frankestein, noto in Italia anche come Al di là del personificazione più autentica e definitiva della

mistero, è impersonato da Glenn Strange. Karloff

creatura Frankestein che il grande schermo abbia amava profondamente la creatura di Frankestein, mai prodotto”. La regia è del britannicoJames nonostante quando gli proposero il ruolo ci rimase Whale, affermato nel genere horror, che due anni

male che avevano pensato a lui per fare il mostro. Il

dopo firmò un altro grande classico L’uomo

grande effettista speciale di tutti i tempi Jack

invisibile. Il successo di Frankestein uscito in tutto il Pierce impiegava oltre 3 ore per truccare Karloff mondo tra la fine del 1931 e la metà del 1933 fu tutti i giorni, usando cotone, mastice e collodio. Gli straordinario, incassò attorno ai 13 milioni di dollari. tolse anche la dentiera per far apparire la tipica Negli anni successivi uscirono quattro seguiti : La fossa nella guancia del mostro. Il film è abbastanza moglie di Frankestein (1935), Il figlio di Frankestein (1939), Il fantasma di Frankestein (1942) e La casa di

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fedele al racconto di Mery Shelley, scritto dopo un suo incubo notturno, come è stato anche per Bram Stocker per Dracula. Tra le differenze con il


romanzo : lo scienziato si chiama Henry Frankestein e non tipicamente Victor, ad interpretarlo è Colin Clive, e il personaggio Fritz, impersonato dall’attore Dwight Frye già apparso in Dracula, lo hanno inventato per il film. Quando usci il libro in seguito portarono Frankestein a teatro e l’idea di realizzare il film del 1931 venne in particolare grazie alla versione teatrale del 1927 di Peggy Webling. Inizialmente il film doveva essere diretto da Robert Florey e il mostro doveva essere interpretato da Bela Lugosi. Nonostante quest’ultimo rifiutò la parte perché si considerava troppo belloccio, fece lo stesso il provino. Come si può notare i film della Universal da allora devono molto all’espressionismo tedesco, per Frankestein le influenze sono maggiormente di Il golem (1915) e Il gabinetto del dottor Caligari (1920). Le riprese si svolsero ad agosto del 1931 e il film usci nei cinema negli Usa il 21 novembre dello stesso anno, dopo un anteprima sempre americana il 29 ottobre. Nonostante è considerato il primo film su Frankestein, ne esistono almeno due pellicole realizzate precedentemente : il cortometraggio intitolato sempre Frankestein del 1910 J. Searle Dawley e prodotto da Thomas Edison e l’altro è addirittura italiano Il mostro di Frankestein (1921) di Eugenio Testa.

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FREAKS

L’horror dei fenomeni da baraccone che traumatizzò l’America di E.B.

Molti film non hanno avuto al tempo il Browning (1880-1962), lo stesso anno che successo sperato, ma dopo anni sono presentò il celebre Dracula con Bela diventati famosissimi e considerati Lugosi, girò Freaks, precisamente tra il 15 capolavori. Di questa categoria uno dei ottobre e il 25 dicembre 1931. Ebbe la titoli per eccellenza è Freaks di Tod premiere il mese dopo, nel gennaio 1932 Browning, famoso anche per essere il suo ma sfortunatamente non ha bissato il film maledetto. Un film che per il pubblico successo di Dracula. Fu un flop clamoroso, di allora fu un trauma, perché sono state considerando il budget di 316.000 dollari. usate persone veramente affette da Per trent’anni fu proibito. Nel 1962 è stato deformazioni fisiche, chiamati appunto presentato al Festival di Cannes. La trama freaks (mostriciattoli). Si dice che una di Freaks, che a raccontarla fa pensare ad donna incinta che allora vide al cinema una fiaba, parla di un circo dove i fenomeni Freaks per lo shock della visione, subì un da baraccone sono persone deformi, nani, aborto spontaneo. Il regista americano Tod privi di arti, donne barbute e altri. Il nanetto

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 Hans (Harry Earles) nonostante sia fidanzato con la senz’altro più horror, nonostante Freaks abbia una nanetta Frieda (Daisy Earles), si innamora della bellezza unica, si accetta cosi com’è, anche perché bellissima trapezista Cleopatra (Olga Baclanova) non è neanche definibile come horror, però tutti i fan detta La dea dell’aria, amante del muscoloso hanno la curiosità di poterlo vedere in versione Hercules (Henry Victor). Quando Cleopatra viene a integrale, purtroppo non disponibile. I nani Harry Earles e Daisy Earles nella vita reale erano fratelli di sapere che Hans ha ricevuto una ricca eredità, decide di sposarlo per poi ucciderlo in virtù della sua origini tedesche ed avevano una compagnia teatrale eredità. Escogita un piano insieme ad Hercules, insieme alle altre due sorelle Tiny e Gracie : La Doll

ignari che il codice dei freaks è “Ne hai offeso uno? li Family. Harry continuò a lavorare per il cinema e nel 1939 lo troviamo nel cast de Il mago di Oz. E’ morto hai offesi tutti”. La durata della versione originale durava 103 minuti, quella attuale dura un’ ora. Più di ad 83 anni nel 1985. Olga Baclanova (1896-1974), mezz’ora della pellicola è stata distrutta per sempre, pseudonimo di Olga Vladimirovna Baklanova, è si sarebbero viste delle scene di mutilazioni da parte stata un’ attrice russa maggiormente attiva tra gli dei Freaks agli antagonisti. Lo avrebbero reso anni ’20 e i ‘40.

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SERIE TV

penny dreadful

streghe, lupi mannari e demoni nella seconda stagione dello show di Carlo Andriani

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Tremate tremate, le streghe sono tornate. Con queste parole può essere sintetizzato il ritorno di una delle serie più attese del 2015: Penny Dreadful. Creata da John Logan ed interpretata da Eva Green, Josh Hartnett, Timothy Dalton e Harry Treadaway, Penny Dreadful è una brillante serie televisiva ispirata ai Penny Dreadful, racconti dell’orrore che a fine Ottocento regalavano grandi brividi al costo di un solo penny. I racconti parlavano ovviamente dei mostri più celebri della storia letteraria (Dracula, Frankenstein, L’uomo lupo e Dorian Gray solo per citarne alcuni); mostri che John Logan in collaborazione con Sam Mendes ha deciso di riunire in una sola storia nella brillante serie televisiva Penny Dreadful, di cui è appena andato in onda il pilot della seconda stagione sulla storica emittente Showtime. Ed è proprio di questo pilot che parleremo in questo articolo. Avevamo lasciato Sir Malcom Murray (Timothy Dalton) e la sua squadra composta dalla medium Vanessa Ives (Eva Green), dal pistolero Ethan Chandler (Josh Hartnett) e dal Dottor Frankenstein (Harry Treadaway) alle prese con il caso della bella Mina Harker, rapita da un gruppo di feroci vampiri. Ma risolto quel caso i quattro non sembrano trovare la tanto agognata pace. Come

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 abbiamo visto infatti nel corso della prima stagione Miss Ives è tormentata da uno spirito maligno e

piccolo dei dettagli è il succo del successo della

Mr. Chandler ed il Dottor Frankenstein devono

della più commerciale American Horror Story,

fare i conti con i demoni del loro passato. Demoni

regala veri brividi ma anche grandi emozioni.

che torneranno prepotentemente a infestare le loro vite. Specialmente la creatura di Frankenstein che,

Perché con Penny Dreadful si urla dal terrore ma si piange anche di fronte alla natura a tratti umana

oltre a volere una donna fatta della sua stessa

dei mostri più popolari della storia del cinema e

“pasta” (La moglie di Frankenstein vi dice qualcosa?), trova lavoro in un inquietante negozio

della letteratura mondiale. Mostri che, a partire dal

di statue di cera che lo vuole sfruttare per battere

dieci spettacolari episodi della seconda

la concorrenza del più celebre Madame Tussauds.

attesissima stagione di Penny Dreadful. Una

Nel frattempo la Madame Kali (Helen McCrory) della precedente stagione assume il ruolo di villain

stagione che, se mantiene le alte premesse lanciate nella prima, confermerà Penny Dreadful

di turno di questi nuovi episodi. Kali infatti è la

come una delle migliori serie televisive di tutti i

leader di un crudele gruppo di streghe disposto a

tempi.

serie di John Logan, una serie che, a dispetto

3 maggio, infesteranno la rete di Showtime nei

tutto per dare la povera Miss Ives in moglie a Satana. A proteggere la Ives ci sarà ancora una volta Mr. Chandler che però nasconde una natura sanguinaria che non sempre riesce a controllare. Questo è l’incipit della seconda stagione di Penny Dreadful, una stagione che, proiettandoci un’altra volta nella inquietante Londra Vittoriana, non delude le aspettative. Tornano infatti le atmosfere gotiche, le spettacolari musiche di Abel Korzeniowski e le interpretazioni impeccabili di Eva Green e Helen McCrory. L’attenzione al più

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“Veri brividi e grandi emozioni rispetto ad American Horror Story”


wayward pines la nuova serie tv del regista M. Night Shyamalan di L.R.

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Il 14 Maggio 2015 è iniziata su Fox la nuova da Carla Cugino. Durante la ricerca si imbatte nella serie tv Wayward Pines, diretta a M. Night cittadina di Wayward Pines nell’Idaho e, anche se Shyamalan, il regista di E Venne il Giorno e Il Sesto all’apparenza sembra una piccola e tranquilla Senso. Non è la prima volta che un regista del cittadina americana, in realtà gli abitanti grande schermo viene prestato alla televisione ed è nascondono dei segreti e Burke non riesce più ad difficile pensare ad un professionista più adatto per andarsene. In seguito ad un incidente stradale, mettere in scena questa storia ispirata ai romanzi infatti, viene ricoverato nell’ospedale della città, omonimi di Blake Crouch, che a sua volta ha preso dove viene messa in discussione la sua sanità mentale, e inizia per lui un’avventura sinistra e spunto dalla serie tv degli anni ’90 Twin Peaks. intrigante che lo mette a dura prova. Accanto a Infatti già dall’ambientazione, dalla fotografia e dall’atmosfera inquietante ed enigmatica del primo Dillon, nel cast troviamo anche Melissa Leo, Toby episodio, si avverte l’eco stilistico di David Lynch, anche se l’approccio di Shyamalan appare più moderno e personale.

Jones e Juliette Lewis nei ruoli principali.

Chad Hodge ha curato questo adattamento televisivo, poiché fu proprio lui a decidere di

Matt Dillon interpreta Ethan Burke, un agente trasformare il libro I Misteri di Wayward Pines in una segreto alla ricerca di due agenti federali scomparsi serie tv e di proporla a Shyamalan. Gran parte della misteriosamente, tra cui Kate Hewson, interpretata critica internazionale ha paragonato Wayward Pines

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a serie tv di successo come Twin Peaks, Lost e The Twilight Zone e tra i suoi punti di forza sembra esserci il ritmo della narrazione e la descrizione dei personaggi che acquistano maggiore profondità e connotazione, mano a mano che si va avanti con gli episodi. Trasmessa in ben 125 paesi, Wayward Pines potrebbe essere una nuova serie tv destinata a diventare cult, ma forse è presto per dirlo.

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GAMES

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Il Ritorno dello Strigo Geralt di Rivia di Claudio Valeriani

Finalmente è giunto il mese che gli appassionati degli Action RPG Fantasy aspettavano da tempo.

tutta l'utenza videoludica con una versione sia per PC che per le console di next gen. XboxOne e

Esce infatti il 19 maggio nei negozi il nuovo

Ps4. Ed è proprio quando si va ad analizzare il

capitolo della saga di The Witcher, The Witcher 3:

livello grafico che non si può che invocare

Wild Hunt, il terzo capitolo delle avventure dello

finalmente la next generation. Il team di sviluppo

strigo Geralt di Rivia, prodotto sempre dalla CD Projekt RED e diffuso qui in Europa da Bandai

ha dato il massimo nella creazione di un'ambientazione curata nei minimi particolari con

Namco. La storia di The Witcher è tratta dai libri

una mappa 40 volte più grande di quella del

fantasy dello scrittore polacco Andrzej

precedente capitolo. Gli stessi orizzonti

Sapkowski e in questo capitolo si arriverà all'epilogo della ricerca di Geralt della sua memoria perduta; maggiori dettagli sulla trama non sono stati rivelati come non è stato neanche comunicato se la storia di The Witcher avrà un seguito dopo Geralt. Il primo capitolo della serie uscì nel 2007 esclusivamente per PC, mentre il secondo vide anche una versione per Xbox 360. Il capitolo finale invece mira ad accontentare quasi

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lasceranno il giocatore senza fiato dando la sensazione di essere completamente immersi all'interno del gioco per quanto si abbia un gameplay in terza persona. Con lo stesso ambiente circostante si potrà interagire poi anche in combattimento avendo degli effetti unici. Saranno tre le regioni disponibili all'interno del gioco, Skellige, Novigrad e No Mans Land, per la massima esperienza free-roaming (non vi saranno


muri invisibili a limitare il giocatore nel viaggio ma potrà esplorare liberamente tutta la mappa di gioco), percorribili a cavallo o tramite navigazione. Attenzione però, il livello dei mostri in cui Geralt si può imbattere è indipendente da quello del nostro eroe e avventurarsi in zone sconosciute senza il giusto livello ed equipaggiamento potrebbe risultare letale al nostro strigo. Grossa novità di questo capitolo, sempre riguardante la mappa, è la quasi totale mancanza delle schermate di caricamento. Il gioco sarà completamente in streaming, anche quando si passerà dagli ambienti esterni a quelli interni, limitando la schermata di caricamento solo durante i viaggi rapidi, utilizzabili unicamente nei pressi di determinati cartelli collocati nei principali punti di interesse e solo verso punti già noti al nostro Giralt, sistema noto a molti in Assassin's Creed, dove però l'uso è libero in qualsiasi punto della mappa. Per quanto non si abbiano dettagli sulla storia del gioco è stato rivelato che non vi sarà la classica struttura a capitoli tipica dei due videogiochi precedenti. Il giocatore poiché libero di esplorare a sua scelta potrà decidere anche

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di abbandonare temporaneamente la storia principale per dedicarsi alle numerose quest secondarie presenti. Ma attenzione, trascurare per troppo tempo la storia principale potrebbe causare degli imprevisti poiché ogni azione del nostro Geralt avrà delle conseguenze (possibili finali diversi? Lo si potrà scoprire solo dopo l'uscita del gioco) sulla storia. Un ruolo importante lo svolgerà anche il ciclo giorno/notte e il sistema meteorologico variabile poiché le creature potranno avere un comportamento diverso in base all'ora del giorno in cui le si affronta, ma il nostro cacciatore potrà scoprire tramite libri posti all'interno del gioco informazioni per affrontarle al meglio. Altre quest invece si potranno completare solo in determinate ore della giornata perché il demone che dobbiamo ricercare magari appare solo di notte. Il sistema di combattimento sembra poi esser molto più dinamico rispetto ai precedenti capitoli. La rigidità di Gerald è stata superata, egli appare molto più agile sia negli attacchi che nelle schivate. L'uso dei segni (i poteri del nostro strigo) è stato revisionato dandogli anche doppi effetti in alcuni casi; li si potrà far crescere nel gioco potenziandoli con il classico sistema ad albero (già noto agli appassionati degli action Rpg). La ricarica dei segni in combattimento è stata velocizzata per battaglie più varie e fluide. Modificato l'istinto dello strigo che si potrà utilizzare per un tempo indeterminato (come l'occhio dell'aquila di Assassin's Creed) i movimenti di Geralt saranno limitati durante l'utilizzo poiché non potrà correre ma potrà raccogliere indizi sul mostro che sta inseguendo e anche il suo udito verrà potenziato. Il sistema di crafting di pozioni ed equipaggiamento avrà un ruolo importantissimo per il nostro protagonista che dovrà procurarsi i giusti intrugli contro una determinata creatura prima di partire alla caccia. Projekt Red ha promesso più di 200 ore di gioco per completare il gioco in ogni elemento più segreto, inoltre i DLC saranno completamente gratuiti. Una scelta che sicuramente sarà più che gradita dagli utenti. Mancano quindi pochi giorni e l'hype è alle stelle, come anche l'invidia nei confronti dei giocatori degli Emirati Arabi Uniti dove è stato rotto il Day-One e che hanno già messo le mani sulle copie del gioco. Appuntamento quindi il 19 Maggio per l'uscita ufficiale di The Witcher 3: Wild Hunt su PC, PS4 e XboxOne, un titolo che non ci si può far scappare.

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il simulatore di guida per gli appassionati dell’alta velocità di Claudio Valeriani

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NEWSCINEMA 12 maggio 2015 quello più alto per coloro che vogliono un approccio arrivato il 7 Maggio in pole position nei negozi dopo al massimo del realismo, consigliabile a chi è già una produzione molto travagliata e continui rinvii di esperto di questa tipologia di gioco. Ovviamente Project Cars è uscito finalmente dai box ed è

uscita. Il gioco, sviluppato dai britannici Slightly qualsiasi settaggio è modificabile a propria Mad Studios e distribuito da Bandai Namco, è il discrezione in qualsiasi momento. La collaborazione primo ad esser prodotto con il sistema World of tra utenti e sviluppatori si nota sin da subito dalla Mass Development, ovvero un sistema in cui gli struttura del gioco che presenta ben quattro

utenti possono contribuire economicamente con modalità. La modalità Carriera è sicuramente una di degli speciali pacchetti alla produzione del gioco quelle più interessanti. Il giocatore infatti una volta avendo così la possibilità di accedere ai test, fornire i stipulato un contratto con uno sponsor potrà iniziare propri feedback agli sviluppatori tramite dialogo a gareggiare nella categoria automobilistica che diretto ed ottenere così in cambio il 30% dei ricavi di preferisce senza esser legato ad una scalata forzata

Project Cars, ridistribuiti tra tutti gli utenti che hanno dalla categoria più bassa, come quella dei Kart, a quella più alta del campionato del mondo, come partecipato. Project Cars è un simulatore di guida quella LMP1 (Le mans prototype). Si potrà scegliere sviluppato secondo le esigenze e le direttive degli se giocare ogni evento (ciascuno con le proprie utenti stessi, in cui si vede comunque la firma degli caratteristiche) segnato sull'agenda previsto dal stessi autori di Need for Speed: Shift. Avviato campionato (prove, qualificazioni, ecc…) o simularle Project Cars il giocatore dovrà compilare il proprio direttamente. L'obiettivo principale nella modalità profilo contenente nome, soprannome, nazionalità carriera è guadagnare tre diversi Tier (imprese). La ed il numero con cui si vuole gareggiare; inoltre prima “Dalle Stalle alle Stelle” si otterrà vincendo dovrà stabilire il livello di difficoltà, che va dal più proprio il massimo campionato entro dieci stagioni. basso per i neofiti con tutti gli aiuti alla guida attivi a L'impresa “Campione in carica” richiederà invece di

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difendere il titolo per tre anni consecutivi in una magari gratuiti. Ma anche se non sono tantissime le categoria e invece nell'ultima “Tre Corone” si dovrà autovetture di Project Cars sono tutte curate nei vincere il titolo in tre categorie differenti. Ovviamente minimi particolari sia per quanto riguarda la sono presenti anche numerosissimi altri premi in carrozzeria esterna sia per gli interni. Ed anche la bronzo, oro e argento per ciascuna categoria. Anche modalità Online risulta ben studiata con partite che la modalità Solo è strutturata benissimo lasciando il comprendono fino ad un massimo di 16 giocatori con giocatore libero di personalizzarsi le gare secondo il un annesso sistema reputazionale visibile tramite un proprio gusto personale. Il giocatore potrà decidere il profilo dettagliato con informazioni sul numero di livello degli avversari in una scala da 1 a 100, il disconnessioni, le vittorie, le penalità e le squalifiche numero dei giri, il tipo di avversari, le penalità, i danni, (mancano solo i punti della patente). L’ultima modalità l’usura dei pneumatici ed infine due possibilità di cui i riguarda il network piloti dove vengono invece britannici Slightly Mad Studios vanno fieri: il ciclo organizzati degli eventi pubblici sponsorizzati sullo giorno-notte e il meteo variabile. Sarà possibile così stesso sito del gioco. Ricapitolando Project Cars ha iniziare la gara al tramonto con un cielo sereno ed il tutte le carte in regola per esser definito un ottimo sole negli occhi e finirla magari di notte con la nebbia simulatore di guida, specialmente per gli utenti Ps4 che si alza e magari un forte acquazzone. Effetti non che dopo la delusione di Driveclub soffrono ancora la solo belli da vedere sullo schermo ma che hanno mancanza di un titolo come Gran Turismo. anche un impatto sulla guida. Lo stesso audio poi è Il gioco è talmente personalizzabile e stato curato nei minimi particolari, dal rombo dei approfondito a livello di modifiche al sistema di guida motori differente in base alla cilindrata delle macchine da poter entrare definitivamente nel cuore degli all'effetto delle gocce sul parabrezza durante un appassionati come il migliore del suo genere. Il temporale. risultato visivo degli effetti meteo e delle Curatissime e dettagliate anche le 28 locations ambientazioni fanno sicuramente chiudere un occhio che comprendono una settantina di tracciati possibili, su qualche piccolo bug all'interno del gioco (es. i come le storiche Imola e Silverstone, ma anche danni da urti che non sono troppo coerenti) che non locations di cui il gioco non ha ottenuto la licenza e si esclude vengano sistemati con successive patch. Il che ritroviamo riprodotte con un nome differente gioco è disponibile dal 7 maggio su PC, Playstation4 come ad esempio Montecarlo che è presente sotto le e XboxOne. mentite spoglie di Azure Circuit. Le auto, divise in categorie e disponibili in una settantina di modelli, compongono un parco macchine un po' carente rispetto ad altri titoli come Gran Turismo e Forza Motorsport, di cui si sente inoltre la mancanza di marchi storici come Ferrari, Lamborghini e Maserati che si spera magari vengano aggiunti con DLC successivi e

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NEWSGAMES Le uscite di Maggio 2015

Playstation, XBox, Nintendo e Wii a cura di C.V.

E' giunto Maggio, uno dei mesi più attesi di questo 2015 per quanto riguarda le uscite games. Altro che il primo caldo, il primo mare, la prima tintarella ed i weekend fuori in campagna. I veri appassionati di videogiochi non stavano aspettando che l'uscita di due grossi titoli: Project Cars e The Witcher 3: Wild Hunt, due titoli a cui non si poteva non dedicare due speciali.

7 Maggio: Project Cars (PC, PS4, Xbox One) il simulatore di guida prodotto dalla britannica Slightly Mad Studios con modalità singleplayer, multiplayer e online tanto atteso dagli appassionati di motori. 8 Maggio: Kirby e il pennello arcobaleno (WiiU) - nuovo action platform della nintendo con il simpaticissimo protagonista rotondo rosa Kirby, il cui stile riprende molto le versioni che avevamo sulla console portatile sfruttando però appieno le potenzialità del touch screen della WiiU. Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons: Super Mario Bros Edition (3DS) - un edizione speciale che racchiude i due videogiochi puzzle di Gungho Online Entertainment per il Nintendo 3DS, un ottimo affare per gli appassionati di rompicapi. 15 Maggio: Code Name: S.T.E.A.M (3DS) - nuovo gioco strategico sviluppato da Intelligent System (Metroid e Fire Emblem) per la console portatile della Nintendo.

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Final Fantasy X | X-2 HD Remastered (PS4) - una nuova versione rimasterizzata per Playstation4 del gioco di ruolo giapponese della Square Enix tanto amato dai fan, uscito per la prima volta nel 2002 e che aveva già subito un primo restauro su

PS3. Questa nuova versione presenta ulteriori miglioramenti per la console di nuova generazione con texture ad alta definizione, sequenze cinematografiche più pulite e contenuti esclusivi. Wolfenstein: The Old Blood (PC, PS4, XboxOne) - lo sparatutto in prima persona sviluppato da MachineGames ritorna con il prequel di Wolfenstein: The New Order. Otto capitoli di gioco in cui si tornerà a vestire i panni dell'agente B.J. Blazkowic con nuove armi nel tentativo di fermare i nazisti. 19 Maggio: Farming Simulator (PC, PS4, XboxOne) l'edizione 2015 della serie di successo di simulazione agricola; perché la vita contadina affascina quasi tutti.

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The Witcher 3: Wild Hunt (PC, PS4, XboxOne): uno dei giochi più attesi del 2015, l'Action RPG con protagonista lo strigo Geralt di Rivia giunge al terzo capitolo in un epilogo da non perdere. Destiny: Il Casato dei Lupi (PS4, DLC) - secondo DLC dello sparatutto-RPG online prodotto da Bungie e Activision Destiny: il Casato dei Lupi è un'espansione più corposa rispetto alla precedente che prevede: nuove aggiunte all'equipaggiamento (armi e armature inedite), un potenziamento delle armature e delle armi leggendarie già esistenti, un nuovo livello massimo di Luce per il Guardiano, un proseguimento della storia con nuove missioni, un nuovo evento multigiocatore (Le Prove di Osiride), un nuovo assalto (Il Ladro di Ombre), tre nuove mappe multigiocatore e una nuova arena chiamata La Prigione degli Anziani. Il DLC, scaricabile dal Playstation Store, è incluso nel Season-Pass del gioco. 20 Maggio: Looney Tunes: Galactic Sports (Psvita) - la banda di Bugs Bunny e Daffy Duck sbarca su Psvita con un nuovo simpaticissimo gioco dedicato allo sport in versione galattica adatto ai più piccoli.

29 Maggio: Fossil Fighters Frontier (3DS) - un gioco di ruolo per la console portatile della Nintendo dove il giocatore vestirà i panni di un giovane Guardiano di fossili che dovrà fermare il cattivo di turno, il Dottor Baron von Blackraven, per salvare i Vivisauri (vari dinosauri tutti colorati). Una specie di gioco della serie Pokemon in chiave preistorica. Splatoon (WiiU) – un simpatico sparatutto multiplayer per la WiiU dove si sfidano esseri umani e seppie a colpi di inchiostro giocabile per tutta la famiglia. Uscite Amiibo: Greninja, Jigglypuff (Serie Smash Bros) Ragazzo Inkling, Ragazza Inkling (Serie Splatoon)

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FUORISCENA una nuova visione del cinema

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Alfred Hitchcock illustrato da Giovanni Manna e Laura Manaresi a cura di Redazione

Facendosi nuovo interprete di un universo di suggestioni personali che il cinema segna nell’immaginazione di ognuno di noi, Giovanni Manna, abilissimo e apprezzato illustratore, con la collaborazione della scrittrice Laura Manaresi, rievoca nello spazio di una tavola acquarellata, alcuni dei frammenti più conosciuti o inediti dei grandi classici e nuove proposte del cinema. La rubrica Fuoriscena vi propone ogni mese una nuova illustrazione per un connubio tra arte e cinema, in grado di regalare una prospettiva estremamente poetica, ironica e fantasiosa, attraverso la quale guardare ad alcuni dei film che ci hanno emozionato e appassionato con nuovo sguard. Risale al 1963 l’unico film fantastico di Alfred Hitchcock, Gli Uccelli. Il Maestro del brivido porta sul grande schermo l’omonimo racconto di Daphne Du Maurier, adattato da Evan Hunter. Botega Bay, una piccola cittadina californiana viene improvvisamente invasa da gabbiani e corvi che cominciano a raggrupparsi in ogni angolo. Da un’ apparente commedia mondana si passa ad un’ allegoria apocalittica vibrante e dinamica, ricca di pathos ed estremamente coinvolgente. Questa fantasia, questo Hitchcock pervaso dall’immaginazione però non viene compreso dalla critica internazionale che lo sottovaluta, come sottolinea Laura Manaresi nelle parole che accompagnano la tavola di Giovanni Manna: “Il potere dell’immaginazione è spesso sottovalutato”. L’artista riprende con humour questo film, partendo da una provocatoria e simpatica gabbia il cui cancello è rimasto aperto…gli uccelli dapprima percepiti come una vaga minaccia, comodamente allineati nei vari angoli di Botega Bay in attesa, cominciano gradualmente ad organizzare i loro attacchi, in un crescendo di pericolo ed imprevedibilità. Nella parte finale dell’illustrazione svolazzano intorno al loro creatore che, rapito dal potere dell’immaginazione, li contempla fiero della sua idea e del suo film che, comunque è apprezzato ancora oggi ed è considerato uno dei capolavori indelebili nella storia del cinema.

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