NewsCinema Magazine - Novembre 2014

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INTERSTELLAR Un film di fantascienza con un cuore pulsante di umanitĂ


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Il terzo film di Christopher Nolan esplora l’Universo ed emoziona di Letizia Rogolino

Uno dei film più attesi del 2014 è Interstellar di viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove Christopher Nolan, nelle sale italiane dal 6 dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione Novembre distribuito dalla Warner Bros. ancora in grado di crescere e loro sono Quando pensi di aver visto tutto sul grande intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a schermo, questo regista visionario e moderno coltivarlo per il bene dell’umanità. Cooper sembra che ha firmato pellicole come Inception e Il essere l’uomo giusto, ma deve prendere una Cavaliere Oscuro, sorprende ancora una volta dura decisione: abbandonare i due figli per una con una storia di fantascienza dal cuore umano.

missione nello spazio sconfinato, senza sapere

Matthew McConaughey interpreta Cooper, un quando e se potrà tornare ad abbracciarli. ex ingegnere che vive come agricoltore nella “Per me l’esplorazione dello spazio rappresenta campagna americana, fino a quando il mondo l’estremo assoluto dell’esperienza umana” ha richiede il suo aiuto per essere salvato. In un detto il regista, confermando la ricchezza della futuro imprecisato, un drastico cambiamento struttura narrativa di questo film, aperto ad climatico colpisce duramente l’agricoltura e un infinite esperienze, sia fisiche che emotive. Dalla gruppo di scienziati, sfruttando un “whormhole” prima all’ultima scena il ritmo è sostenuto e la per superare le limitazioni fisiche del viaggio tensione si percepisce vivamente, fino ad spaziale e coprire le immense distanze del un’esplosione di sensazioni nel finale epico ed

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emozionante, anche grazie alla suggestiva colonna sonora del mitico Hans Zimmer. Lo spazio non è solo uno scenario magico e avvolgente in cui i personaggi si muovono e cercano di portare a termine la loro missione, ma diventa uno strumento per fare i conti con i propri fantasmi e la propria natura inguaribilmente umana. Come Gravity o il precedente Moon, il film parla di un’avventura nell’universo, ma il motore della storia è il cuore pulsante di umanità, il concetto di famiglia, avvolto da una fantascienza nuova tra poesia e misticismo. McConaughey regala un’altra sua ottima interpretazione, commovente e dirompente nello stesso momento, lasciando dietro Jessica Chastain e Anne Hathaway, convincenti ma abbastanza ordinarie. Nolan sceglie il registro di una potenza visiva delle immagini, che donano al film un fascino estetico senza precedenti, e permette allo spettatore di esplorare insieme a lui quell’universo silenzioso, esteso ed enigmatico, che nasconde sorprese e prove dietro l’angolo.

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“Una fantascienza nuova tra misticismo e poesia”


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MATTHEWMCCONAUGHEY

L’attore premio Oscar parla di Interstellar: “La sfida più grande? Girare in Islanda!” a cura di Redazione

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Il premio Oscar® Matthew McConaughey è sbarcato a

raccontato di alcune intense scene che ha dovuto girare

sorpresa a Roma per presentare Interstellar, l’atteso

sul set, molto emotive ed emozionanti. “Spesso ero in

nuovo film del visionario Christopher Nolan (Il Cavaliere

ansia prima di girare, ma un attore deve anche rilassarsi

Oscuro, Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno,Inception), di cui

al massimo per entrare al meglio in rapporto con il

è protagonista insieme ad Anne Hathaway, Jessica

personaggio e la scena, quindi non potevo permettermi

Chastain, Mackenzie Foy e Michael Caine.

di essere teso. Mi sono buttato in quelle scene senza

Dopo aver presentato il film a Londra nella conferenza

pensarci eccessivamente.”

stampa ufficiale della première europea, l’attore ha

In particolare vi è stata una sequenza chiave

parlato con alcuni giornalisti rispondendo ad alcune

dove: “Christopher Nolan mi disse che la prima ripresa

domande sul kolossal in arrivo nelle sale italiane il 6

doveva essere quella definitiva, in quanto le emozioni

novembre. Interstellar racconta la storia di un gruppo di

sarebbero state irripetibili. Così aggiunse un paio di

scienziati che sfrutta la potenza dei misteriosi

telecamere e alla fine andò bene proprio quella prima

“wormhole” per compiere viaggi interstellari alla ricerca di

ripresa, che catturò la mia vera e autentica reazione, che

una speranza per l’umanità. Matthew McConaughey ha

poi è rimasta nel film.” Un ruolo impegnativo quello di


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“Vestivo una tuta pesante quasi 20 kg, scarpe con rampini, un forte vento e molto freddo. Ero esausto...”

decisione che prende, che sono coraggiose, molto difficili, ma sono scelte ponderate, e le compie per un bene superiore. [...] Avrei potuto Cooper non solo dal punto di vista emotivo, ma anche da quello fisico, tra ingombranti tute da astronauta e set con condizioni climatiche avverse: “La sfida più grande è stata girare in Islanda. Vestivo una tuta pesante quasi 20 kilogrammi, scarpe con rampini, un forte vento e molto freddo. Ero esausto, e tutto doveva svolgersi in condizioni di sicurezza: ogni nostro passo sul ghiacciaio doveva essere completamente sicuro, perché era molto pericoloso. Anche le scene a gravità sono state impegnative, dove ero sospeso a molti metri di altezza dal suolo sospeso, e ci siamo preparati per ben tre settimane prima di girarle.” Interstellar è pregno di teorie fantascientifiche e scienza applicata, un po’ come da tradizione per molte pellicole dirette da Nolan. McConaughey ha spiegato di aver compreso tutto durante le riprese anche grazie all’aiuto dell’astrofisico teorico Kip Thorne, autore di alcune celebri teorie e produttore esecutivo del film: “Comprendere le varie nozioni è stato uno dei miei primi compiti dopo aver letto per lo script per la prima volta. Avevo molti dubbi, così ho chiamato Kip Thorne, e lui mi ha spiegato tutto nel miglior modo possibile. Anche Christopher Nolan mi ha aiutato molto, e quotidianamente rispondeva ad ogni mio quesito, sulla gravità, sullo spaziotempo.” L’attore ha poi parlato del suo Cooper, padre di famiglia che si trova di fronte a scelte importanti come dover abbandonare i suoi figli per salvare il mondo e dare speranza all’umanità: “Sono d’accordo con tutte le scelte che fa Cooper. Non so cosa avrei fatto al suo posto, ma so perché l’ha fatto. Ci sono enormi conseguenze per ogni

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girare questo film anche prima di diventare padre, ma essendolo già ho inevitabilmente e instintivamente messo dentro il film e il rapporto con il personaggio di mia figlia molte delle mie esperienze personali, ed è stata una cosa molto importante.” Christopher Nolan ha scelto personalmente l’attore ancor prima che lo script fosse completo. McConaughey ha parlato del primo incontro con il regista: “Ero sicuro che mi aveva chiamato perché aveva qualcosa da propormi e sapevo che era un incontro importante. Voleva vedermi lui, non lo studio o i produttori. A sorpresa non mi ha parlato subito del film o del personaggio, come si fa abitualmente. Abbiamo parlato del fatto di diventare padri, di essere uomini, abbiamo anche scherzato insieme. Probabilmente voleva capire se ero l’uomo giusto per la parte, se ero un attore con cui era pronto a passare sei mesi insieme sul set.” Qual è il tema più importante del film? “Il messaggio più importante è che le nostre aspettative, le aspettative del genere umano, i nostri sogni devono essere anche più grandi di noi stessi. Dobbiamo sempre pensare in grande. Il mio personaggio è più consapevole di chi è e da dove proviene, perché ha lasciato quello che conosceva, per comprendere meglio quello che non conosceva. Impari qualcosa su te stesso quando ti abbandoni e ti perdi, impari qualcosa sulla tua casa e su quanto conta per te solo quando la lasci.” Il nostro pianeta merita di essere salvato, proprio come Cooper e l’equipaggio dell’Endurance cercano di fare? “Lo spero! È un gran pianeta!” ha concluso con un sorriso il premio Oscar®.


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HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA - PARTE 1

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Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e Liam Hemsworth raccontano i segreti dei loro personaggi di Carlo Andriani

Il 20 novembre uscirà in tutti i cinema italiani contro Snow e Capitol City sia finita. la prima parte del terzo e ultimo capitolo di Supportata in questa incredibile battaglia Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte 1.

finale da amici di sempre (Gale e Haymitch,

Scritto da Danny Strong e Peter Craig, interpretati ancora una volta da Liam diretto da Francis Lawrence e interpretato Hemsworth e Woody Harrelson) e da nuovi ancora una volta dal premio Oscar Jennifer alleati (la Presidente Coin, interpretata dalla Lawrence e da Josh Hutcherson, Liam new entry del cast Julianne Moore) Katniss Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth vendicherà la distruzione del distretto 12 Banks, Julianne Moore, Philip Seymour cercando di porre fine una volta e per tutte Hoffman e tanti altri, Il Canto della Rivolta all’impero di Snow. La Katniss che vedremo vede la bella e agguerrita Katniss Everdeen sarà quindi un personaggio molto diverso da (Jennifer Lawrence) alle prese con la difficile quello dei precedenti film, una eroina missione di salvare Peeta (Josh Hutcherson) indomabile ma anche una giovane donna alle e l’intero Paese dalle grinfie del crudele prese con una missione più grande di lei: Presidente Snow (Donald Sutherland).

“E’ molto difficile interpretare qualcuno così

Come abbiamo visto nel precedente capitolo provato emozionalmente - racconta Jennifer Katniss è riuscita nell’intento di colpire il campo Lawrence - Katniss ne ha passate di tutti i di forza che circonda l’arena ponendo fine colori e sta provando a capire da che parte una volta e per tutte agli Hunger Games. Ma stare, se ha fiducia o meno nelle persone del questo non vuol dire che anche la guerra distretto 13 e se vuole responsabilità nel

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NEWSCINEMA 15 novembre 2014 diventare parte della rivolta. Il rapporto con Gale ora è più abbastanza degli abusi di Capitol e non ha paura a complesso perché dopo gli Hunger Games lei e Peeta schierarsi in prima persona. Si sente pronto a scendere in hanno vissuto una esperienza che nessun altro, nemmeno campo, non importa quali saranno i costi. Crede che il Gale, potrà mai capire”. Se Katniss Everdeen presenterà suo compito principale sia dare supporto e coraggio a dei lati inediti Peeta Mellark sarà un personaggio Katniss. Ma nonostante questo c’è una certa distanza tra totalmente diverso rispetto ai precedenti capitoli: “Peeta lui e Katniss, si conoscono da una vita e si vogliono bene, in questo nuovo film è un personaggio oscuro

ma per Gale chiunque sia legato a Capitol City è un

particolarmente intenso, è proprio quello che da attore colpevole, per Katniss non è così”. cercavo in un ruolo” - spiega Josh Hutcherson -

Da queste interessanti dichiarazioni sembra proprio che

“Katniss sa che è vivo, ma non sa più se è un suo amico o Hunger Games - Il Canto della Rivolta sia una miscela qualcosa di completamente diverso”.

perfetta di azione, emozioni e drammaticità. Non resta

Così Katniss sarà costretta a doversi fidare ciecamente che attendere il 20 novembre 2014 per vedere la prima del suo primo amore, Gale Hawthorne, interpretato parte dell’epica battaglia finale di Katniss Everdeen e dei ancora una volta da Liam Hemsworth: “Gale ha raggiunto il culmine” - spiega l’attore australiano - “ne ha

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suoi amici contro il crudele impero di Capitol City.


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Jennifer Lawrence, la star del futuro: dagli esordi ad Hunger Games di Ghita Stefania Montalto


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taglialegna, dà la caccia ai serpenti a sonagli e salva addirittura la vita ad un uomo in mezzo alla natura selvaggia. Forti e consapevoli dell’ascendente e del carisma che entrambi esercitano sugli altri, i Pemberton non permettono a nessuno di ostacolare il loro folle amore e le loro forti ambizioni, ma quando Serena scopre il passato segreto del marito George, la loro unione passionale incomincia a cambiare trasformandosi in altro, facendo presagire così un epilogo decisamente drammatico. A soli 22 anni Jennifer è, al momento, l’attrice più richiesta e famosa di Hollywood, con un Oscar appena vinto e numerosi ruoli da protagonista alle spalle, interpretati con grande successo, come quello in Hunger Games e X-Men. La Lawrence è diventata così, a tutti gli effetti e in breve tempo, l’attrice giusta nel film giusto, ma soprattutto al momento giusto. Sono numerosi infatti i registi che pare vogliano lavorare con lei almeno una volta nella vita e lo stesso David Glasser, COO della Weinstein Company, ha recentemente affermato: “…che si parli di un attore o di un’attrice o di un regista o di uno studio, penso che chiunque, in questo momento, voglia trovare il nuovo grande progetto adatto a Jennifer Lawrence.“ La sua prima audizione cinematografica fu quella per il ruolo di Bella in Twilight, andato poi a Kristen Stewart, Nuovamente al cinema con il suo nuovo progetto dal

mentre il suo primo, grande, vero progetto

cinematografico realizzato fu invece Winter’s Bone, il titolo Una folle passione, diretto dalla regista Susanne Bier, coraggioso film indipendente del 2010, nel quale Jennifer Jennifer Lawrence è considerata da molti l’attrice del interpretò un’adolescente tosta e forte, che si prendeva futuro, “Una giovane, bella regina dei film indipendenti, che può anche essere, senza alcun problema, protagonista di un action franchise dalle vendite stellari.”

cura dei suoi fratelli minori, abbandonati dal padre, e di una madre affetta da una grave malattia mentale. In questo film

la Lawrence recitò praticamente in ogni scena, In questo nuovo film la Lawrence recita al fianco di entusiasmando all’epoca i critici che videro la pellicola, Bradley Cooper, che qui ne interpreta il consorte. Tratto ottenendo così, già al suo primo lavoro cinematografico, la dall’omonimo romanzo, scritto da Ron Rashed edito in

Italia da Salani, Una folle Passione racconta la storia di un amore talmente forte da trasformarsi in follia, di un

sua prima nomination all’Oscar. “C’era qualcosa nella sua audizione e nel modo in cui era capace di trasmettere il

peso dell’avere la famiglia sulle sue spalle. Non è neanche sentimento esagerato che ben presto si trasforma in una qualcosa che puoi davvero interpretare.” affermò in vera e propria ossessione. Ambientato alla fine degli anni quell’occasione Paul Schneeche, insieme a Kerry Barden, ’20, sullo sfondo delle montagne del North Carolina, la pellicola ha come protagonisti George e Serena Pemberton, due giovani neosposi, bellissimi ed innamorati.

era stato il responsabile del cast proprio per quel film. Quando Lionsgateannunciò invece la realizzazione del

nuovo progetto legato all’adattamento cinamatografico Qui la Lawrence interpreta Serena, una giovane donna della trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games, Jennifer forte, passionale e senza alcuna paura: supervisiona i Lawrence fu sin da subito la favorita per interpretare il ruolo

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NEWSCINEMA 15 novembre 2014 della protagonista. Ma Gary Ross, che aveva l’arduo

Fino a vent’anni fa era praticamente impossibile ed

compito di scrivere la sceneggiatura e dirigere Hunger

impensabile che una donna, un’attrice, pur quanto brava e

Games, sembra che in un primo momento non l’avesse

di talento, bellissima e richiesta dal grande cinema

ancora notata nè vista mai recitare. La decisione finale

internazionale, potesse mai girare una pellicola d’azione o

infatti arrivò solo nei tre giorni in cui Ross fu costretto a

un franchise da centinaia di milioni di dollari, facendo

riscrivere alcune battute legate alla sceneggiatura del film di

ruotare qualsi tutto l’interro film su una protagonista di

Jodie Foster, The Beaver, nel quale Jennifer interpretava la

sesso femminile, perchè le donne al cinema sono sempre

fidanzata di Anton Yelchin.

state pensate e considerate più adatte per girare film

“Solo guardando quel film più e più volte continuavo a

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delicati, pieni di passione e sentimento romantico.

dire Chi è quell’attrice? e non potevo credere a quanto

Da qualche anno però le cose sono decisamente

talento avesse.” dice lo stesso Gary Ross che definisce la

cambiate e molte case di distribuzione e registi, visti anche

sua decisione finale di prendereJennifer Lawrence per il

i talenti che ci sono in giro, tra i quali anche quello della

ruolo di Katniss “…la più facile che avessi mai dovuto fare.”

Lawrence, hanno deciso di cambare decisamente rotta e

“Non c’era praticamente neanche da fare una scelta. Mi

affidare ruoli prettamente maschili, di forza e d’azione,

sentivo soltanto fortunato che esistesse un’attrice con quel

anche ad attrici femminili, molte delle quali diventano

talento in quel momento, per quel film. È così che mi

anche protagoniste di un intero film. Ecco che nel 2010

sentivo. Ricordo di aver detto a quelli di Lionsgate, quando

Angelina Jolie, che aveva già interpretato Lara Croft e Mrs.

stavamo decidendo il cast, Guardate, una così arriva solo

Smith, porta al successo anche Salt, un thriller d’azione

ogni 10 anni. Quando qualcuno entra nella stanza con quel

inizialmente pensato e scritto per Tom Cruise. Cambia

tipo di talento, ti lascia KO sulla sedia.” I film d’azione sono

quindi totalmente il panorama dei film d’azione e il modo di

da sempre stati un genere cinematografico particolarmente

rappresentarlo, oggi infatti le eroine di questo genere di film

adatto per essere girato dagli uomini, mentre le donne

non sono più donzelle deboli e in evidente difficoltà, ma

hanno sempre avuto il dominio del genere più remunerativo

sono toste, coraggiose, forti, combattive e non si

e disponibile per loro, ovvero le commedie romantiche.

arrendono, basti pensare ad alcuni titoli famosi come:


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La Ragazza Con Il Tatuaggio del Drago, Brave – Ribelle regista di X-Men: L’Inizio, l’aveva già scelta per interpretare o Biancaneve e il Cacciatore. Così quando Jennifer la versione giovane di Mystique, la mutante dalla pelle blu Lawrence ottenne il ruolo di Katniss nel 2011, divenne interpretata poi da Rebecca Romijn nella trilogia originale. improvvisamente non solo il volto della nuova Giovanna

Nonostante in questo film Jennifer non fosse la

D’Arco del romanzo di Suzanne Collins, ma una vera e

protagonista e il suo personaggio fosse secondario, fece

propria testimonial, in quanto rappresentò, da quel

immediatamente ed ugualmente un’ottima impressione sul

momento in poi, il volto di colei che stava riportando al produttore Bryan Singer, che in quell’occasione la scelse botteghino il potere delle donne. Tra i numerosi film da lei per un suo film, dichiarando: “C’era una scena che stava interpretati in questi primi anni di carriera ricordiamo anche girando e ho subito notato che non aveva nessun i ruoli in: My Super Sweet 16, del 2007, Monk, la sua problema a dire quello che pensava, ed era divertente. Non partecipazione alla serie tv Cold Case, del 2007, The Poker penso che Jennifer sia spaventata da qualcosa o da House, del 2008, la serie tv Medium, del 2007 e Like qualcuno. Sarei sorpreso di sapere che lo sia mai stata. È Crazy. Gary Ross non è stato però il primo a scoprire il una delle persone con più fiducia in se stessa che io abbia talento di Jennifer Lawrence sul set e ad adattarlo poi alla mai incontrato in vita mia, ma ha ragione. Ha il talento dalla realizzazione di un blockbuster, Matthew Vaughn infatti, sua.“

“Una giovane e bella regina dei film indipendenti, che può essere protagonista di un action franchise dalle vendite stellari”

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NIGHTCRAWLER LOSCIACALLO Fusce ac leo Purus, in consectetuer Proin in sapien. Fusce urna magna,neque eget lacus. Maecenas felis nunc, aliquam ac, consequat vitae, feugiat at, blandit vitae, euismod vel.

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di Letizia Rogolino

Dan Gilroy, sceneggiatore di Bourne Legacy e Real Steel, debutta alla regia con Nightcrawler – Lo Sciacallo, il film presentato al Festival Internazionale del Film di Roma in anteprima, che sarà nelle sale italiane dal 13 Novembre 2014. Si è parlato molto della condizione fisica del giovane attore Jake Gyllenhaal, che, per interpretare il protagonista Lou Bloom, è visibilmente dimagrito e ha lavorato sulle espressioni e il look per diventare più inquietante ed ambiguo. La possibilità di trovare lavoro in questo particolare momento storico sembra essere una sfida impossibile, così Lou ha un’idea, sicuramente discutibile sul piano morale, ma che gli permette di guadagnare ingenti quantità di denaro in breve tempo. Comincia a girare di notte per i vasti meandri della città di Los Angeles, armato della sua telecamera, cercando di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Corre sui luoghi delle emergenze per riprendere le scene più cruente, che poi vende bene ai network dei notiziari locali. La sua scalata al successo lo rende però sempre più insensibile e spietato, fino ad uno scoop sensazionale che lo porta al centro di un crimine sanguinoso e pericoloso, che lo mette davanti ad una scelta. Sullo sfondo di una città dispersiva, distaccata e invasa dalla luce artificiale che ricorda il recente Locke, il protagonista è un cacciatore di notizie particolare, pronto a tutto per uno scoop, poichè il suo unico amico e compagno di vita è il dio denaro. Gilroy riesce a rendere Lou Bloom uno specchio della società attuale alienata e della sottocultura degli abitanti di Los Angeles,

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“Lou Bloom è lo specchio della società attuale alienata e della sottocultura degli abitanti di Los Angeles”

accecati dall’ambizione, dalla ricchezza e dal degrado Lo Sciacallo è un thriller riflessivo e maniacale che pone al etico, senza provare il minimo risentimento nel mettere centro la nuova pratica del giornalismo partecipativo, in totalmente da parte il rispetto e l’affetto per gli altri esseri cui gli utenti privati offrono notizie, video e foto ai media umani, pur di raggiungere il proprio benessere.

internazionali, ‘giocando’ a fare i giornalisti.

“Lou è una persona che non cambia e piuttosto manipola il Ma Cimarosti, Co-Fondatore della prima piattaforma mondo intorno a sè” ha dichiarato il regista, e italiana di videogiornalismo partecipativo YouReporter ha l’interpretazione di Gyllenhaal è sicuramente il punto di precisato: “L’utente non sostituisce il giornalista, ma forza che dona al film il pathos e il coinvolgimento propri contribuisce ad allargare l’orizzonte dei possibili punti di di un thriller ben fatto. Lo sguardo e l’enigmatico appeal di vista”. Tenendo fede ai suoi precedenti script di successo, Lou Bloom ipnotizzano lo spettatore, che non lo giudica Gilroy porta sul grande schermo una storia in cui l’azione da subito, ma lo segue nelle sue macabre avventure e la tensione viaggiano insieme all’emozione e alla come una sorta di anti-eroe della strada. La sua umanità riflessione, nella mente di un protagonista forte, viene messa in evidenza dall’inizio alla fine del film, determinato, ma anche follemente imprevedibile. mantenendo il ritmo calzante e dinamico sul filo di una tensione nascosta, ma costantemente percettibile.

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“Gli oneri di una professione che ha a che fare ogni giorno con la vita e la morte”

Quali film hanno ispirato Dan Gilroy per Nightcrawler - Lo Sciacallo? di Letizia Rogolino

In attesa di vedere Nightcrawler – Lo Sciacallo nelle sale 1. TAXI DRIVERS e AL DI LA’ DELLA VITA italiane il 13 Novembre, vi proponiamo dieci film da Considerando due dei film più acclamati del regista italovedere o rivedere prima di andare al cinema.

americano, il confronto con Taxi Driver e Al di Là della Vita

Questo film diretto da Dan Gilroy ritrova Jake Gyllenhaal è giusto per quanto riguarda i protagonisti, anti-eroi come nei panni del protagonista, il solitario ed inquietante Lou Lou Bloom. A volte cupamente divertente, Nightcrawler – Bloom, un giornalista troppo ambizioso che vaga di notte Lo Sciacallo prende in prestito anche qualcosa da Re per per le strade di Los Angeles per riprendere scene cruente una Notte (un film che Gilroy ha studiato mentre scriveva di incidenti, omicidi e le più diverse barbarie, per poi la sceneggiatura), umanizzando ugualmente il suo rivendere il materiale ai telegiornali. Abbiamo selezionato protagonista. Al di Là della Vita come Nightcrawler, mostra dei film che potrebbero aver influenzato fortemente gli oneri di una professione che a che fare con situazioni di Nightcrawler – Lo Sciacallo, sia per coloro che vi sono vita o di morte, anche se sui lati diversi della stessa coinvolti, sia per una connessione esplicita.

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moneta.


NEWSCINEMA 15 novembre 2014 2. DENTRO LA NOTIZIA di James L. Brooks Nightcrawler – Lo Sciacallo si concentra principalmente

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luce disponibile, quindi hanno poi continuato con la pellicola per le scene in interni.

sul personaggio di Lou Bloom, interpretato da Jake

Per quanto riguarda Nightcrawler, Gilroy ha detto a

Gyllenhaal, ma poichè Dan Gilroy ha scelto di mettere

Indiewire: “C’è stato qualcosa in cui ho seguito l’esperto di

sotto i riflettori Rene Russo nel ruolo di Nina Romina,

effetti visivi Robert [Elswit]. Ho avuto molte conversazioni a

potrebbe sembrare simile al film di James L. Brooks,

tarda notte con lui, riflettendo sul fatto che è un crimine

Dentro la Notizia. Una sorta di triangolo amoroso

molte volte che la pellicola non venga utilizzata di più,

che costituisce il nocciolo del dramma del personaggio

perché permette un’immagine complessivamente migliore

di Holly Hunter, che appare più oscuro invece nel film

rispetto a qualsiasi immagine digitale che si vuole ottenere.

di Gilroy, anche se l’esperienza elettrizzante di avere

Naturalmente, sul versante finanziario, il cinema costa molti

l’ultima notizia è la stessa.

più soldi di illuminazione ed elaborazione. E poichè

3. COLLATERAL di Michael Mann

parliamo di un film da 8 milioni di dollari, abbiamo dovuto

Nightcrawler cattura Los Angeles in un modo molto

fare affidamento sul digitale il più possibile, e Robert ha

diverso dagli altri film, come Collateral, il thriller di Michael

scelto il digitale per la notte perché assorbe tanta della luce

Mann con cui questo film condivide anche un approccio

a disposizione. Ma Robert, come cinefilo, ha voluto

tecnico. Per il film del 2004, i direttori della fotografia Paul

utilizzare la pellicola, per quanto possibile, che aveva un

Cameron e Dion Beebe hanno usato ampiamente

senso per i nostri scatti diurni. La qualità delle immagini era

il digitale per le sequenze di notte, per catturare meglio la

bellissima“.


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4. DRIVE di Nicolas Winding Refn

il classico di Billy Wilder potrebbe essere la

Oltre all’ambientazione nella città di Los prima ispirazione per Nightcrawler. Jake Angeles, Nicolas Winding Refn certamente si è Gyllenhaal nei panni di Lou Bloom non può ispirato un po’ allo stile di Mann. Il neo-noir scrivere articoli, ma ha molto in comune con il potrebbe condividere lo stesso fascino per la Chuck Tatum di Kirk Douglas, perché cattura i violenza di Nightcrawler, molte sequenze di “fatti” attraverso le sue lenti depravate. guida e la costante caccia culminante verso il

6. MAGNOLIA di Paul Thomas Anderson

finale del film. Le somiglianze finiscono, tuttavia,

La struttura e i temi del tentacolare film di

considerando che il personaggio di Ryan Paul Thomas Anderson, il suo ambizioso terzo Gosling è una figura di poche parole, mentre film, potrebbero non essere direttamente legati a Lou Bloom utilizza la lingua inglese proprio come Nightcrawler, ma hanno in comune almeno un strumento di manipolazione e suo unico paio di punti. Trattano di una intensa caccia propellente. 5. L’ASSO NELLA MANICA di Billy Wilder

notturna a Los Angeles, ed entrambi hanno avuto come direttore della fotografia Robert

“L’asso nella manica è un film fenomenale. Elswit. Il Frank T.J. Mackey di Tom Cruise, una Uno dei film più dark di tutti i tempi, su un persona chiassosa, potrebbe facilmente essere giornalista che si imbatte in un minatore un cugino lontano del Bloom di Gyllenhaal, intrappolato e fa una storia su di lui prima che poichè entrambi hanno visioni del mondo uccida il ragazzo. E’ un bellissimo, orribile film” ha estremamente convincenti e secondo i propri dichiarato Dan Gilroy alla rivista CHUD. In effetti, ideali.

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8. L’OCCHIO CHE UCCIDE di Michael Powell Le competenze voyeuristiche senza precedenti di Lou Bloom sono impeccabilmente acquisite in una serie di scene a Nightcrawler, e mentre i personaggi di Scorsese di cui sopra, sono certamente i punti di riferimento, si possono legare più strettamente con il vantaggio di questo capolavoro di Powell. 8.

7. NETWORK di Sidney Loumet Se Network predisse dove era diretto il giornalismo televisivo, Nightcrawler si occupa in modo esplicito del presente. Nightcrawler prende in esame gli aspetti economici di un sistema in cui la più grottesca e invasiva “informazione” è la valuta più desiderata del settore. Immagino che molti si interrogheranno sulla morale del Lou Bloom di Gyllenhaal dopo questo film, ma l’inchiesta potrebbe essere migliore se diretta al sistema che lo ha lasciato prosperare.

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MODAMENSILMENTE 05 novembre 2014

F R A N K

di Letizia Rogolino

Il film manifesto di questa decima edizione del Biografilm festival che si conclude oggi 16 giugno, è Frank, la commedia agrodolce del regista irlandese Lenny Abrahamson. Abituato a raccontare personaggi emarginati ed unici nella loro natura, Abrahamson porta sul grande schermo una storia ispirata all’artista Chris Sievey, alias Frank Sidebottom, un cantante inglese che si esibiva tempo fa in pubblico, indossando una grande maschera di plastica. Sotto la maschera c’è Michael Fassbender,attore americano di origine tedesca, che in questi ultimi anni è diventato uno dei più amati protagonisti di Hollywood, mentre Domhnall Gleeson, volto noto della saga di Harry Potter, interpreta Jon, un ragazzo che si guadagna da vivere facendo l’impiegato in un ufficio, ma sogna di diventare un tastierista di una importante band musicale. Per una improvvisa coincidenza, incontra Frank e i suoi bizzarri colleghi musicisti, e viene trascinato in una

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MODAMENSILMENTE 05 novembre 2014

avventura irlandese surreale e folle. “Abbiamo mandato a Michael la sceneggiatura e lui ci ha risposto che era un progetto molto diverso da quello che aveva fatto di solito, che aveva riso molto e così ci siamo incontrati e abbiamo scoperto di avere la stessa visione. Per il personaggio abbiamo visto qualche cartone animato strano e abbiamo parlato molto della sua voce, di come avrebbe dovuto risuonare e Michael in questo è stato molto bravo“. Indossando questa colorata maschera di dimensioni importanti, Fassbender conquista ugualmente il pubblico, dando vita ad un personaggio estremamente carismatico ed originale, come nessun altro. L’umorismo è la nota fondamentale per l’intera durata del film, anche se mille sottotesti rimandano a spunti riflessivi molto attuali e rilevanti, come la diversità, l’emarginazione, e l’essenza dell’artista, spesso incomprensibile o piuttosto incompresa dal resto del mondo che non respirala stessa visione della realtà. “Sono molto interessato dalla commedia amara come genere. E allo stile antico dei film musicali. Mi piace il personaggio un po’ outsider al centro di una storia, poichè i personaggi estremi, insicuri, cercano sempre qualcosa. E quando sono sotto pressione, danno vita a situazioni interessanti. Si crea un’alchimia particolare” ha spiegato Abrahamson. La forza di Frank è la sceneggiatura acuta, fresca ed elettrizzante, che non lascia nessuna inquadratura o dialogo al caso o alla sufficienza, e la regia accompagna i personaggi nei vari ambienti, con disinvoltura e gentilezza. Jon affronta una crescita personale e si spinge alla scoperta di una nuova consapevolezza della creatività e di se stesso, mentre Frank e gli altri compongono un quadro eccentrico e artificioso di una forma di arte incontrollata e aperta alla sperimentazione, tanto da essere completamente imprevedibile. Questa imprevedibilità risulta divertente e spassosa per lo spettatore, che ride, si stupisce e si emoziona a seguire questo prezioso film di natura indipendente, ma degno di un successo di alto livello.

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COME AMMAZZARE IL CAPO...

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E VIVERE FELICI 2

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ANTEPRIMA

Il sequel del successo del 2011 di Seth Gordon ha il sapore di reboot di Carlo Andriani

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Il 6 gennaio 2015 uscirà in tutti i cinema italiani Come

un’altra volta con Julia Harris (Jennifer Aniston) e Dave

ammazzare il capo... E vivere felici 2, sequel del grande

Harken (Kevin Spacey), i terribili boss che avevano

successo del 2011 di Seth Gordon.

cercato di eliminare nel primo capitolo.

Diretto da Sean Anders e interpretato ancora una volta

Come ammazzare il capo... e vivere felici, o più

dall’esilarante trio composto da Jason Sudeikis, Charlie

semplicemente Horrible Bosses, fu uno dei più grandi

Day e Jason Bateman, Come ammazzare il capo...E

successi dell’estate del 2011 con oltre 209 milioni di

vivere felici 2 vede questa volta Nick (Jason Bateman),

dollari incassati a fronte di una spesa di “soli” 35 milioni.

Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis) abbandonare

Ma nonostante l’enorme successo di pubblico e critica

i rispettivi lavori per lanciare una attività sotto la direzione

nessuno si sarebbe aspettato un sequel, perché in un

di un imprenditore (Christopher Waltz) di grande

modo o in un altro il primo capitolo, eliminati i boss,

successo. Ma anche questa volta i tre verranno truffati

metteva fine alle vicende di Nick, Dale e Kurt. Eppure ad

dall’Horrible Boss di turno e finiranno con l’inscenare un

Hollywood c’è sempre spazio per un sequel, soprattutto

finto rapimento del viziato figlio (Chris Pine) del capo per

di un successo milionario, e così ecco arrivare a distanza

riottenere il controllo della loro attività. Inutile dire che il

di tre anni nelle sale di tutto il mondo Come ammazzare il

piano, perfetto su carta, avrà delle conseguenze

capo... E vivere felici 2. Un sequel che in realtà sa più di

disastrose che porterà i tre protagonisti a scontrarsi

reboot, perché del primo capitolo oltre ai vecchi


NEWSCINEMA 15 novembre 2014

Ma il fatto che il film in qualche modo funzioni non lo pone allo stesso livello del primo esilarante capitolo: i nuovi boss, interpretati dai bravi ma un po’ anonimi Christoph Waltz e Chris Pine non sono minimamente allo stesso livello dei vecchi boss di Jennifer Aniston e Kevin Spacey, tornati solo per pochissime scene di questo sequel. E la sceneggiatura di Sean Anders e John Morris, a tratti efficace, non è brillante e irriverente come quella di Michael Markowitz, John Francis Daley e Johathan M. Goldstein. Aspetti negativi che possiamo trovare però in quasi tutti i sequel. personaggi non è rimasto praticamente nulla. E questo Quindi nonostante le inevitabili pecche Come ammazzare il può essere sia un bene, perché in qualche modo dà al film capo... e vivere felici 2 diverte e intrattiene mettendo le una impostazione diversa e più accattivante rispetto al basi per un terzo capitolo che sicuramente nel giro di un limitarsi ad un mero rifacimento del primo capitolo con paio di anni invaderà le sale di tutto il mondo. boss diversi, sia un male, perché un sequel non può dichiararsi tale solo sulla base del riutilizzo di determinati personaggi di una storia. Ma d’altronde era inevitabile, come anticipato ad inizio articolo un sequel vero e proprio di Come ammazzare il capo... e vivere felici era pressoché impossibile e la scelta di Sean Anders di concentrare l’attenzione più sugli elementi action che su quelli goliardici (presenti anche in questo sequel ma in forma molto più ridotta) è vincente, soprattutto perché dà al film la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio e di trasformare le vicende di Nick, Dale e Kurt in una saga sul genere di Una Notte da Leoni.

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ANTEPRIMA

STILL ALICE di Carlo Andriani

La nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma ha presentato l’ultima impeccabile prova di Julianne Moore: Still Alice. Scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, Still Alice racconta la storia di Alice (Julianne Moore), una professoressa della Columbia University, che trascorre la sua vita tra un lavoro che la appassiona, un marito che la ama e tre splendidi figli che le regalano ogni giorno grandissime soddisfazioni. Ma quando si reca a Los Angeles per tenere una lezione presso l’UCLA succede improvvisamente qualcosa di inaspettato: dimentica un termine fondamentale della sua lezione. Tornata a New York vive un secondo episodio inquietante, perdendosi durante il suo solito jogging attorno al campus. I due fatti la portano a consultare un neurologo e la diagnosi è terribile: ha una forma precoce di Alzheimer. La malattia ovviamente devasterà la sua vita perfetta, portandola a lottare con tutte le sue forze per rimanere la donna intelligente, forte e determinata che è sempre stata. Uno dei più grandi misteri di Hollywood è sicuramente perché l’Academy non si sia ancora decisa a dare un premio Oscar ad una delle attrici più brave di

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“Un’interpretazione da Oscar per Julianne Moore”

sempre: Julianne Moore. E Still Alice, un ottimo film tratto Alice stessa. Eppure una piccola parte di noi non smette di dall’omonimo libro di Lisa Genova, è l’occasione perfetta credere in questa fantastica donna disposta ad attaccarsi per darle la tanto ambita, ma sempre sfiorata statuetta ad ogni singolo stratagemma per rimanere “ancora Alice”. grazie a quello che potrebbe essere il ruolo della sua vita.

Ed è proprio Alice il punto di forza fondamentale di questo

La determinata e a tratti calcolatrice donna in carriera Alice film. Un film ben fatto e ben interpretato (bravissima Kate Howland, che nella sua vita ha collezionato un successo Bosworth e come al solito monoespressiva Kirsten dietro l’altro, improvvisamente si trasforma in una donna Stewart) che, a tratti, perde la bussola per tornare fragile costretta ad utilizzare l’iphone per non dimenticare il perfettamente a fuoco in alcune sequenze toccanti, prima giorno in cui è nata o il nome dei figli. La spaesatezza, il tra tutte il discorso finale della protagonista. senso di solitudine, il disagio di Alice sono rappresentati Un discorso che commuove ed emoziona proprio perché alla perfezione in un film che, in altre mani, avrebbe potuto incentrato sulle generazioni future di malati di Alzheimer a facilmente sfiorare il ridicolo o per lo meno il patetico. cui Alice augura una vita e una situazione migliori della sua. Eppure la regia di Glatzer e Westmoreland rimane sempre Una situazione drammatica su cui il film apre finalmente solida, composta, lineare, concentrata sulla malattia della una porta da sempre socchiusa ad Hollywood, regalando protagonista, ma allo stesso tempo poco aperta a qualsiasi uno dei film più toccanti e dolorosi della nona edizione del forma di speranza. Perché, sin dall’inizio del film, noi Festival Internazionale del Film di Roma. sappiamo perfettamente che fine farà Alice così come lo sa

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FICARRA E PICONE

Andiamo a quel Paese, la nuova commedia del duo comico siciliano di Carlo Andriani

Ficarra e Picone hanno ufficialmente chiuso la moglie di Salvo. Ma nessuna pensione è per nona edizione del Festival Internazionale del Film sempre. E l’unica soluzione a tutti i problemi può di Roma con Andiamo a quel paese, brillante essere solo far sposare Zia Lucia a Valentino. commedia che vede due amici, Valentino Ma un impensabile imprevisto sconvolgerà i loro (Valentino Picone) e Salvo (Salvo Ficarra), piani e quelli dell’intero paese. costretti a trasferirsi dalla città al piccolo comune Ficarra e Picone, giunti al loro quinto film, siciliano di Monteforte per limitare le spese. costruiscono una commedia alla Franco Superato l’impatto traumatico con la vita di Franchi e Ciccio Ingrassia su un’ idea vincente paese, i due decidono di trasformare la piccola ma sviluppata solo in parte. Le gag e gli sketch casa che condividono in un ospizio prendono il sopravvento sulla storia e Andiamo a improvvisato, in modo da riscattare le pensioni quel paese da black comedy che era, diventa dei vari zii e nonni che ospitano. Gli affari una sorta di commedia romantica di cui tutti inizialmente fioriscono ma una serie sfortunata e conosciamo l’epilogo. L’umorismo, a tratti improbabile di incidenti mortali convince gli irresistibile e mai volgare di Ficarra e Picone, “ospiti” a credere la casa stregata e così rimane eleva Andiamo a quel paese rispetto alle altre solo Lucia (Lily Tirrinnanzi) l’anziana zia della commedie italiane, ma alcune situazioni,

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veramente troppo forzate, riportano il film in basso tra proprio. Ma la simpatia dei protagonisti, ancora una volta critiche un tantino fuori luogo alla chiesa e le solite sceneggiatori e registi, conferisce ad Andiamo a quel stilettate alla politica, i raccomandati e i laureati paese qualcosa in più rispetto ad altre commedie di disoccupati. Il problema principale di Andiamo a quel stampo simile grazie anche al supporto di eccezionali paese è proprio l’eccesso di tematiche e gag viste e comprimari del calibro di Lilly Tirrinnanzi, Fatima riviste, forse più adatte ad un prodotto teatrale o Trotta e Francesco Paolantoni. televisivo, piuttosto che ad un lungometraggio vero e

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CLOWN

L’horror prodotto da Eli Roth, da Youtube al cinema di Carlo Andriani

Il clown altro non è che un semplice uomo mascherato nato sui banchi di scuola quando il regista Jon Watts e per far divertire i più piccini. Eppure quel genio di lo sceneggiatore Chris Ford volevano realizzare per Stephen King che nel 1986 scrisse il terrorizzante It, è semplice diletto un film interamente basato su un riuscito nell’impossibile intento di trasformare il clown clown assassino. Finiti gli studi i due decisero di in un vero e proprio babau del cinema horror.

pubblicare un finto trailer di un finto film intitolato

Ora Eli Roth, creatore della saga di Hostel, ha deciso Clown sul loro canale Youtube, trailer che divenne di seguire in parte le gesta del massimo esponente subito virale grazie anche al brillante stratagemma di della letteratura horror producendo Clown, un horror inserire Eli Roth nei credits dell’opera. Eli Roth psicologico che racconta la storia di Kent (Andy ovviamente non sapeva niente del progetto di Watts e Powers), un padre che per rimediare al forfait del Ford, ma vista la popolarità del trailer in rete, decise di clown alla festa del figlio decide di indossare un contattare i due per trasformare quel piccolo trailer vecchio costume chiuso da tempo in cantina. Esausto amatoriale in un vero e proprio film. E così Watts e dopo i festeggiamenti si addormenta vestito da clown, Ford iniziarono ad elaborare lo script per adattarlo ad ma il giorno dopo ogni tentativo di togliere trucco, un lungometraggio che avesse lo stile degli horror di parrucca e costume si rivela inutile. Il costume si è fuso una volta: “Clown doveva essere un film ispirato ai con la sua stessa pelle e una fame violenta e classici della Universal degli anni Trenta - spiega Eli insaziabile comincia sempre più a prendere il Roth - e ai body horror contemporanei come La sopravvento sulle sue azioni. Lentamente Kent si sta Mosca di Cronenberg”. trasformando in Cloyne, un crudele demone affamato Così, scartata l’idea poco originale del clown killer di giovani e innocenti bambini. Il progetto di Clown è l’inedito terzetto Roth, Watts, Ford decise di

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“La leggenda nordica di Cloyne, un antico demone dal volto bianco che aveva l’insolita abitudine di divorare bambini nella sua caverna”

concentrare l’attenzione sulla leggenda nordica di Cloyne, Sicuramente internet e i social networks avranno milioni di un antico demone dal volto bianco che aveva l’insolita aspetti negativi ma è anche grazie all’era moderna che due abitudine di divorare bambini nella sua caverna.

semplici appassionati di cinema di genere come Watts e

E così sviluppato lo script e ingaggiato un cast di volti noti Ford hanno avuto la possibilità di catturare l’attenzione di Eli del calibro di Peter Stormare, Laura Allen, Elizabeth Roth e di realizzare un vero e proprio horror che invaderà le Whitmere e perfino Eli Roth (che interpreta Frowny il sale cinematografiche italiane il 13 novembre 2014. Clown) il finto trailer di un tempo è diventato il film horror più atteso dell’anno.

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MAGICIN THE MOONLIGHIT

La nuova commedia romantica e paranormale di Woody Allen di Ghita Stefania Montalto

Dopo il successo di Midnight in Paris, Woody truffa messa in atto da una giovane sedicente Allen torna dietro la macchina da presa per sensitiva di nome Sophie, sospettata di essere dirigere una nuova commedia francese, in una ladra e di commettere dei furti ai danni di costume, ambientata nel Sud della Francia tra ricchi personaggi residenti in Costa Azzurra. In gli anni Venti e Trenta, dal titolo Magic in the un primo momento Stanley rimane molto Moonlight, un film che racconta le vicende di colpito da Sophie e dalle sue potenzialità di una romantica storia d'amore. Scritto e diretto sensitiva, così tanto che le sue certezze razionali dal grande Woody Allen, Magic in the Moonlight iniziano addirittuta a vacillare. ha come protagonisti Emma Stone e Colin Col tempo però, dopo numerose peripezie e Firth ed uscirà nelle sale cinematografiche il colpi di scena, splendide ville e tanto jazz, prossimo 4 Dicembre, distribuito dalla Warner Stanley ha finalmente la certezza che la bella Bros. La storia si svolge nel 1928 in un paesino chiaroveggente è in realtà una truffatrice, ma del Sud della Francia. Il protagonista è un sarà ormai troppo tardi per starle lontano, perchè illusionista, un gentlemen inglese di nome l'amore tra i due è già scoccato. Allen ha dato Stanley, il cui nome d'arte è Wei Ling Soo, inizio alle riprese di questo film nel Luglio del ingaggiato con lo scopo di smascherare una 2013, il primo trailer ufficiale è arrivato invece in

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dove sembra che vadano a finire tutti i futuri progetti del regista, in attesa che questi si trasformino poi in una vera e propria sceneggiatura. A tale proposito ha affermato: "E' una vita che tengo da parte gli appunti su Magic in The Moonlight. Sapevo che era una bella storia, ma la sua iniziale ambientazione contemporanea mi lasciava perplesso. Poi mi è venuto in mente di collocarla negli anni Venti e allora ha cominciato improvvisamente a funzionare." Il film ha inizio con la splendida You Do Something To Me di Cole Porter, scelta dal regista come colonna sonora d'apertura, per poi dare spazio alla scena iniziale ambientata in un teatro, all'interno del quale si sta eseguendo un numero di magia, ed ecco apparire il protagonista, quel Wei Ling Soo interpretato da un cinico e razionale Colin Firth. Magic in the Moonlight è stato definito un film ben fatto dal punto di vista estetico, con una particolare e straordinaria cura per la scelta dei luoghi e per l'eleganza delle immagini, con un ritmo serrato nella narrazione, che viene tenuto insieme dall'interpretazione brillante dei due protagonisti, Firth e Stone. Di partilcolare effetto e bellezza è soprattutto la splendida fotografia che fa da cornice alla storia, affidata nuovamente alla bravura di Darius Khondji, che ha curato ancheg gli ultimi film romani e parigini del regista. Una pellicola surreale, nella quale si mescolano continuamente fiaba e trucchi, verità e Italia solo lo scorso 21 Maggio, mentre la distribuzione nelle sale cinematografiche statunitensi è avvenuta a partire dal 15 Agosto 2014. Da alcune indiscrezioni rilasciate dai quotidiani americani, sembra però che la visione del film proprio in America sia stata addirittura vietata ai minori di 13 anni, per la presenza nel film di "..Fumo eccessivo e commenti inappropriati." Magic in the Moonlight, la nuova commedia sentimentale realizzata da Allen, arriva al cinema dopo il film drammatico Blue Jasmine, da lui realizzato invece nel 2013 ed interpretato da Cate Blanchett, che ha ricevuto per quest'interpretazione il Premio Oscar come miglior attrice protagonista. Nel cast di Magic in the Moonlight, oltre ad Emma Stone e Colin Firth, anche Marcia Gay Harden, Eileen Atkins e Jacki Weaver. In una recente intervista Allen ha dichiarato che l'idea del soggetto di questo film non è in realtà del tutto nuova, sembra infatti che Woody abbia pensato al contenuto della storia già molto tempo fa, annotandola, sotto forma di appunti, su un foglietto di carta finito poi in un cassetto,

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finzione, in un susseguirsi di giochi ed illusioni. Una commedia d'altri tempi, che rappresenta in qualche modo anche una fuga dalla realta' e dalla normale quotidianità, avvicinado lo spettatore al sogno grazie ad un'attenta regia, alla cura dei dettagli, all'atmosfera romantica che aleggia durante tutto il film, ai luoghi di ambientazioni e ai panorami incantevoli della Costa Azzurra.


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WOODYALLEN L’uomo, il regista, il genio


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dei personaggi dei suoi film, che ha interpretato in questi

Da Io & Annie a Magic in the Moonlight

lunghi anni di carriera cinematografica e nega di essere un

di Ghita Stefania Montalto

Dotato di una straordinaria ed innata ironia e di un sarcasmo pungente, che lo ha sempre caratterizzato, Woody Allen è considerato da molti un genio del nostro cinema e del nostro tempo, anche se, in realtà, lui non ha mai amato i complimenti nè essere considerato un genio o un intellettuale. Ogni regista, così come ogni attore ed ogni scrittore, tende quasi sempre a mettere molto di se stesso all'interno dei progetti che realizza, ma Allen sostiene invece di non aver nulla a che fare con il carattere

intellettuale. Senza alcun dubbio però Woody Allen è un regista, ma soprattutto un uomo, dalla personalità

rappresenta invece non solo la città in cui è nato e alla

complessa, riservata ed affascinante e il suo modo di

quale è particolarmente legato, ma soprattutto il luogo in

essere lo rende sicuramente un uomo, un attore ed un

cui ha origine e prende vita la sua creatività.

regista molto intelligente.

Con la sua solita ironia afferma: "Il lavoro è una grande

E' stato regista di nuemrosi film di successo, ben 46, molti

distrazione. Se non stessi girando, me ne starei seduto a

dei quali sono ambientati in Europa, tra questi il cinico e

casa ossessionato dall’idea di quanto sia terribile la vita.

spietato Match Point, girato a Londra nel 2005, il

Sono sempre in procinto di scrivere una nuova

sensuale Vicki Cristina Barcelona del 2008, il romantico To

sceneggiatura, di promuovere un film o di realizzarne un

Rome with love del 2012, fino ad arrivare a Midnight in

altro. Sono stato fortunato nel riuscire a mantenere questo

Paris del 2013, la pellicola di maggior successo, che gli ha

ritmo per la maggior parte della mia vita e non saprei

permesso di incassare oltre 150 milioni di dollari al

come vivere in altro modo. Girare film in Europa permette

botteghino, regalandogli anche il suo quarto Oscar per la

inoltre, a me e alla mia famiglia, di trascorrere estati in posti

miglior sceneggiatura originale. Fatta eccezione per Blue

molto belli ed interessanti. Ho potuto facilmente trasferirmi

Jasmine, girato a San Francisco nel 2013, ben otto dei

a Londra o a Parigi quando non ero a mio agio a New

suoi ultimi nove film sono quindi ambientati e realizzati in

York."

Europa e non nella sua amata New York, che

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Sposato con Soon-Yi Previn, la figlia adottiva della sua ex

che volevo ottenere quando ho scritto la sceneggiatura.

compagna Mia Farrow, vive attualmente in una casa

Ma di solito non è così. Anche i miei film considerati

costruita in mattoni rossi, in stile tipicamente newyorkese,

migliori, come Io e Annie e Manhattan, sono molto diversi

insieme alle due figlie adottive: Bechet di 14 anni e

da quello che avevo in mente. Io e Annie doveva essere un

Manzie di 13.

collage di ricordi, ma alla fine è diventato un racconto più

Confessa di amare moltissimo lavorare in Europa, ecco il

tradizionale. Manhattan invece l’ho odiato a tal punto che

motivo per cui, in più occasioni, ha scelto città

ho cercato di ricomprarlo dalla casa di produzione per un

meravigliose per l'ambientazione dei suoi film, come ha

milione di dollari. Settembre l’ho rigirato completamente e

fatto per Match Point, ambientato a Londra. "Quando ho

la seconda versione non era molto meglio della prima."

scritto la sceneggiatura di Match Point avevo pensato in un

Critico di se stesso in prima persona, pignolo e

primo momento di ambientare la storia a New York, ma

perfezionista, esige molto da sè e dagli attori che hanno la

sarebbe stato troppo costoso, così l’ho riscritta

fortuna di lavorare con lui alla realizzazione di un suo film.

adattandola a Londra e la cosa ha funzionato molto bene."

Un uomo fortunato, come lui stesso si definisce, che ha

Nonostante l'indiscussa grandezza e la bravura che lo

avuto l'abilità e la bravura di divertire il pubblico sin dai

caratterizza, Woody Allen ha sempre mostrato una grande

primi film girati, raccontando una serie di storie nelle quali

umiltà, riconoscendo i propri limiti ed i propri errori.

gran parte della gente si rivede, si ritrova, rivivendole

Durante un'intervista, a riguardo, ha infatti affermato: "Io

attraverso i personaggi. Ecco perché uno dei temi

continuo a fare film nella vana speranza di realizzare un

principali presenti in molti dei suoi film, forse addirittura il

giorno un vero capolavoro, anche se mi rendo conto che la

suo preferito, è l’elemento fortuna. "La maggior parte delle

maggior parte dei miei film sono dei fallimenti."

persone rifiuta di ammettere che tanta parte della vita

Ha sempre sperato di vedere uno dei suoi film proiettato

dipende dalla sorte, perché questo metterebbe in crisi la

ad un Festival cinematografico, ma sembra che da tempo

loro identità e la convinzione di essere padroni del destino.

abbia già abbandonato questo sogno, perchè forse

Io invece sono sempre stato consapevole di essere stato

eccessivamente critico con se stesso: "Sono

molto fortunato nella mia vita."

costantemente deluso dal mio lavoro anche se mi piace

Oltre alla fortuna, un altro tema ricorrente nei suoi film è la

Match Point, perché il risultato finale è molto vicino a quello

fuga dalla realtà e Midnight in Paris, così come lo stesso


NEWSCINEMA 15 novembre 2014

“Sono costantemente deluso dal mio lavoro, anche se mi è piaciuto Match Point, perchè il risultato finale è molto visino a quello che volevo ottenere quando ho scritto la sceneggiatura”

Magic In The Moonlight, che debutterà in Italia il prossimo 4 film, divenendone, in modo quasi del tutto naturale, un Dicembre, ne sono la prova. Per lui infatti la vita reale si tema dominante e lo descrive e rappresenta in ogni sua rivela spesso particolarmente noiosa e triste e grazie ad un forma e sfumatura, passando dalla passione all'ossessione, film è possibile invece evadere dalla quotidianità e dalla dal bene all'amore romantico, guardandolo sempre con realtà, entrando in una dimensione completamente nuova, tenerezza e nostalgia. E proprio parlando dell'amore lui surreale, sognata, che rende liberi e felici, fino ad entrare in dice: "L’amore è fuori dal nostro controllo e nessun grado di perfetta sintonia con i luoghi, le situazioni e i sentimenti saggezza o di coscienza storica e sociale potrà mai romantici narrati nelle storie. L'amore per lui è quindi al cambiare questo aspetto della natura umana." centro non solo della vita dell'uomo, ma soprattutto dei suoi

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GONE GIRL

L’intrigante ed avvincente nuovo film di David Fincher 44


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Era dai tempi di Seven che non si vedeva sul grande

che scandisce le varie scene. Il pubblico utilizza

schermo un thriller così ben costruito, intrigante ed quest’ultime come tessere di un puzzle per scoprire piano avvincente come Gone Girl, presentato in anteprima alla piano qualcosa in più e arrivare al finale del film, nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. completamente in linea con il resto della storia. Mentre Ben David Fincher realizza un nuovo capolavoro, ispirato al libro Affleck è convincente ma si conferma ancora una volta di Gillian Flynn ed interpretato da Ben Affleck e

migliore come regista che come attore, l’interpretazione di

Rosamund Pike nei ruoli della coppia protagonista.

Rosamund Pike lascia senza parole.

Nick Dunne è sposato con Amy. All’inizio della loro

La sua Amy è ipnotica, inquietante ed enigmatica

relazione, sono tremendamente innamorati e affettuosi, ma come richiede la sceneggiatura, sull’impronta dei dopo alcuni anni di matrimonio quell’ equilibrio si trasforma personaggi femminili di Attrazione Fatale o La Guerra dei e la loro casa diventa un terreno segnato da conflitti e Roses. Tuttavia Fincher è attento a dare il giusto risalto discussioni sempre più accese. Il giorno del loro quinto anche ai personaggi secondari come la sorella di Nick, il anniversario, Amy scompare nel nulla, la polizia ritrova detective che indaga sulla scomparsa della donna, alcuni indizi seminati nei luoghi frequentati normalmente l’avvocato Tunner e altri. I dialoghi sono intensi e audaci, dalla coppia, e Nick si ritrova al centro di una tempesta di ma anche estremamente sarcastici e ironici, confezionando accuse, sospetti e timore per il proprio futuro da uomo un film brillante e coinvolgente, difficile da paragonare con libero. Fincher si muove su sentieri a lui noti, ritrovando lo altri precedentemente realizzati. Gli sguardi, i sospetti e i stile impeccabile e intrigante del thriller contaminato segreti della coppia e degli avvenimenti, si intrecciano sulle dall’umorismo e dal noir. La sua capacità di viaggiare su note originali e suggestive della colonna sonora realizzata una linea narrativa che coinvolge generi diversi, ci ha già da Trent Retnor. Si respira un’aria moderna e un’audacia conquistato con i passati successi Fight Club e Seven, ma stilistica, ma anche legata ai film più caratteristici di Gone Girl si potrebbe definire una black comedy, costruita Hitchcock e nulla è lasciato al caso. Da vedere su una sceneggiatura puntuale e perfetta, che non perde di assolutamente, distribuito nelle sale italiane a partire dal 18 vista nemmeno il più piccolo dettaglio. Il film ha un ritmo Dicembre 2014 dalla 20th Century Fox.

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costante e sembra un orologio con una meccanica perfetta


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INTERVISTA Rosemund Pike parla di Gone Girl: “Sono stata ricoperta di sangue per quasi tutto il film” a cura di Redazione

Nel mese di settembre, Rosamund Pike è stata

di Desi. “Ci ha ricoperto” ha detto l’attrice. “Poi siamo

intervistata da Variety per circa due ore e mezza e ha

arrivati ad un certo punto, ci si è bloccato, ed è stato

parlato apertamente del suo ruolo in Gone Girl, il nuovo

aggiunto più sangue. Alcuni di questi sono anche

film di David Fincher. L’attrice ha raccontato di come si

dolorosi, come si asciugano… è come colla super”.

è preparata per interpretare Amy Dunne, con un

3. Il reparto trucco ha sperimentato con esami del

allenatore della dizione e una formazione come pugile

sangue.

professionista, e ha rivelato alcuni segreti sul finale del

“C’erano così tante persone che cercavano di arrivare

film. Ci sono molti spoiler di seguito, quindi smettete di

alla versione perfetta di sangue nel film” dice la Pike.

leggere ora se non avete ancora visto il film.

“Diverse tonalità, consistenze diverse. Ha schizzato nel

1. Pike ha girato le scene “evil Amy”, dove riemerge

modo giusto? Si deve diffondere nel modo giusto, deve

viva nel bosco, il primo giorno di riprese.

penetrare nel tessuto nel modo giusto. Se è troppo

“Abbiamo iniziato un giorno con le riprese di lei in fuga, e

appiccicoso, farà linee come lo sciroppo e non è buono.

quando interpreta un’altra persona. Questo è stato molto

Ho passato così tanto tempo coperta di sangue nel film.

difficile. Non hai interpretato una persona che si sta

E bisogna resettare tutto mille volte e pulire”.

trasformando in qualcun altro“.

4. Non è stata considerata la possibilità di un sequel

2. La scena di sesso raccapricciante.

di “Gone Girl”.

Dopo che viene derubata, Amy chiama il suo ragazzo

“No, no, no” dice su suggerimento la Pike, anche se

Desi (Neil Patrick Harris) e finisce per ucciderlo

lascia una piccola porta aperta. “Solo se Gillian [Flynn] lo

durante una scena d’amore molto grafica. La Pike dice

ha scritto. Non mi piace l’idea che qualcuno da fuori

che è stata una delle parti più difficili del film da girare,

entri nel progetto e metta mano su questi personaggi. I

perché ha coinvolto un impianto nascosto attaccato alla

realizzatori non vogliono nemmeno che la gente sappia

pelle che schizzava sangue quandoAmy taglia la gola

che Amy è ancora viva alla fine“.


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TRASH

Stephen Daldry racconta il degrado tra i rifiuti delle favelas di Rio di Carlo Andriani

Alla nona edizione del Festival Internazionale del scoprire i segreti che nasconde. Aiutati da Rato Film di Roma è stata presentata la nuova opera (Luis Eduardo) Rafael e Gardo iniziano una di Stephen Daldry, Trash, al cinema il 27 straordinaria avventura piena di terribili ostacoli, Novembre 2014.

tra cui il pericoloso Frederico (Selton Mello), un

Il film racconta la storia di Rafael (Gabriel uomo disposto ad uccidere chiunque si metta Weinstein) e Gardo (Rickson Tevez), due sulla sua strada. Saranno Padre Julliard (Martin ragazzi che smistano rifiuti nelle favelas di Rio. Sheen) e la sua giovane assistente Olivia Durante una delle loro giornate tipo trovano un (Rooney Mara) gli unici ad aiutarli nell’impresa. portafoglio contenente la foto di una bambina, Un’impresa iniziata solo per un unico motivo, un nome e alcuni numeri che sembrano essere perché era giusto farlo. un codice. Quando la polizia locale si fa avanti Dopo due capolavori del calibro di The Hours e offrendo una grande ricompensa a chiunque The Reader non era sicuramente facile per avesse trovato il portafoglio i ragazzi capiscono Stephen Daldry ripetere la magia. Così, l’importanza dell’oggetto e iniziano a cercare di assoldato quel genio di Richard Curtis per

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scrivere la sceneggiatura Stephen Daldry ha deciso di

protagonisti senza sbavature, incoerenze, muovendosi

cambiare totalmente genere adattando per il grande

perfettamente in archi temporali differenti e concludendo

schermo il fantastico libro di Andy Mulligan. E la scelta si

la storyline di tutti i personaggi della storia. Il ritmo poi è un

è rivelata vincente. Sviluppato con uno stile che ricorda a

altro punto a favore di Trash, un film che nonostante i

tratti il The Millionaire che trionfò ai premi Oscar 2009 (e

quasi 120 minuti di durata non annoia mai grazie ad una

anche qui possiamo scommettere su almeno un paio di

miscela perfetta di azione, dramma e realismo. Realismo

nomination) Trash è un film che funziona per tanti motivi.

che però lascia spazio anche a quel pizzico di magia che

Primo tra tutti tre giovani protagonisti di una bravura

da sempre accompagna gli script di Curtis e che rende

sorprendente e un coprotagonista, Martin Sheen, capace

Trash una fantastica odissea che lancia un velo di

di regalare grandissime emozioni.

speranza su una situazione difficile come quella delle

In secondo luogo una sceneggiatura perfetta (ma

favelas brasiliane.

parliamo di Richard Curtis, uno degli sceneggiatori più bravi di sempre) che racconta le avventure dei tre

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Intervista a Stephen Daldry, Rooney Mara e Richard Curtis: “Sul set eravamo gli unici stranieri, è praticamente un film brasiliano” di Carlo Andriani

Come è nato questo progetto?

protagonisti, senza la loro incredibile energia il film non

Kris Thykier: Ho letto il libro prima che venisse pubblicato. sarebbe venuto così bene. E’ un romanzo d’avventura per ragazzi che mi ha Quale è stata la sfida maggiore del suo ruolo? interessato subito molto. Così ho inviato il copione a Rooney Mara: La sfida più dura è stata comunicare con i Richard Curtis per verificare se fosse veramente un buon ragazzi perché non parlavamo la stessa lingua. Così libro e poi a Stephen Daldry. E’ piaciuto anche a loro, così abbiamo dovuto costruire un modo per comunicare tra di è nato il progetto.

noi. E’ stata la cosa più difficile ma anche la più bella di

Richard Curtis: Il libro è bellissimo, è scritto in prima questa esperienza. persona, un aspetto che ho cercato di mantenere facendo Come è stato lavorare con questi giovanissimi parlare i ragazzi davanti la macchina di presa. E’ una storia protagonisti? di amicizia, quindi non è così lontano dai miei lavori soliti. Stephen Daldry: Sono dei ragazzi straordinari, hanno un Sono molto felice di aver lavorato con Stephen Daldry.

incredibile ottimismo. Hanno un forte senso della giustizia e

Stephen Daldry: Il libro è interessante per molti motivi. E’ credono nella trasformazione del Brasile. Io vengo allo stesso tempo un’avventura e una fiaba. Siamo andati in dall’Inghilterra che è un luogo molto più cinico e triste. Mi Brasile quattro anni fa per studiare il contesto ottimale per hanno regalato una enorme dose di ottimismo e hanno ambientare il film. Gran parte del merito va ai giovani portato qualcosa di loro nei personaggi.

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Come è stato rivedervi sul grande schermo e cosa avete imparato da questa esperienza? Gabriel Weinstein: La prima volta che mi sono visto sul grande schermo mi sono sento felice e orgoglioso, ma anche molto sorpreso. I miei amici non volevano credermi all’inizio. E’ stata sicuramente una esperienza bellissima che mi ha permesso di vedere posti incredibili. E’ assurdo che

Come sarà accolto questo film in Brasile?

Stephen Daldry: I temi affrontati in questo film sono stati tutto questo sia capitato proprio a me, non trovo parole per già trattati in opere brasiliane molto celebri. Il film è una esprimere tutta la mia felicità. storia di avventura che affronta anche aspetti reali e per Luis Eduardo: Non mi sarei mai aspettato di vivere una questo andava raccontato anche in un modo reale. Non è esperienza di questo genere. Nel film sono sempre sporco un’opera che ha il fine di cambiare il mondo o incidere sulle e molti dei miei amici mi hanno preso in giro per questo. La elezioni in Brasile. Il nostro punto di partenza era creare una mia famiglia ha amato il film. E’ stata una esperienza bella fiaba. Inoltre il pubblico brasiliano vede il nostro film incredibile. come una specie di commedia non come un’opera cupa e Rickson Tevez: La mia famiglia mi ha supportato molto e pesante, ma come una celebrazione della vita.

anche i miei amici, nonostante pensassero fossi buffo nel

Kris Thykier: Sul set eravamo gli unici stranieri, la troupe e film. E’ stato bellissimo girare questo film e poi ho avuto tutti gli attori erano brasiliani quindi il film è praticamente l’occasione di vedere luoghi incredibili come Roma e il un’opera brasiliana. Non avevo mai lavorato con una Colosseo. squadra così creativa. Ci siamo sentiti una piccola comunità cinematografica. Dove è stato girato il film? Stephen Daldry: Siamo andati in Brasile e abbiamo studiato a fondo Gramacho, una delle discariche più grandi della zona. Così abbiamo ricostruito una discarica ispirandoci a Gramacho per evitare il problema dei rifiuti tossici che avrebbero reso il nostro lavoro molto pericoloso.

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SILS MARIA

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Juliette Binoche e Kristen Stewart nel nuovo film di Olivier Assayas di Letizia Rogolino

Il regista francese Olivier Assayas dirige un cast prevalentemente femminile nel film drammatico ed introspettivo Sils Maria, che esce nelle sale italiane il 6 Novembre distribuito dalla Good Films. Juliette Binoche interpreta Maria

“Un’attrice sprofonda nell’abisso del tempo, per ragioni professionali e morali”

Enders, un’attrice di successo che si reca in Svizzera con la sua giovane assistente suo ruolo è quello della matura e sofferente Valentine (Kristen Stewart) per celebrare il imprenditrice, alle prese con il tempo che passa lavoro di Wilhelm Melchior, un celebre e le sue debolezze. Al centro del film la figura di drammaturgo di Amburgo che aveva segnato il un’attrice che sprofonda nell’abisso del tempo, suo debutto sulla scena.

sia per ragioni professionali sia per ragioni

Quando quest’ultimo muore all’improvviso, il suo morali, ma il personaggio di Maria Enders ed viaggio in quel remoto paese delle Alpi, Helena iniziano a procedere in modo parallelo, chiamato Sils Maria, si rivela un’occasione per fino a confondersi l’una con l’altra, in un turbinio riscoprire se stessa e mettersi alla prova come di sentimenti ed emozioni che portano ad una attrice, per un revival della commedia che certa instabilità. Preparando il nuovo spettacolo l’aveva resa famosa venti anni prima, Maloja ed esercitandosi insieme ripetendo il copione , Snake. Mentre ai suoi esordi Maria interpretava Valentine e Mariaesplorano quei personaggi la giovane intriganteSigrid, che seduce il suo così affascinanti ed inquietanti, limando il confine capo Helena fino a spingerla al suicidio, ora il sottile tra realtà e finzione, che le divora, sullo

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sfondo di un paesaggio nebbioso, etereo e e logorroica che scava nei personaggi, ma suggestivo dell’ Engadina. Il titolo dell’opera ipnotizza il pubblico, vittima della bravura di un Maloja Snake infatti fa riferimento ad un cast adatto ai vari ruoli. affascinante fenomeno naturale che si incontra Persino la Stewart presenta nuove espressioni, quando arriva il brutto tempo verso il passo del che in altri film non abbiamo avuto la fortuna di Maloja, quando l’aria umida sale trasformandosi notare, forse per la vicinanza con un’artista di un in una nuvola che viene poi trasportata come certo livello come Juliette Binoche, o forse per una strisca tra le montagne, che ha la forma di la scrittura di un personaggio interessante e un serpente. Juliette Binoche e Kristen ricco di sfaccettature. Una storia e una relazione Stewart sono legate da un’alchimia che tra due donne vista da diverse prospettive, con il funziona e coinvolge lo spettatore. I loro dialoghi passato che diventa uno strumento per svelare hanno il tono e il contenuto di monologhi la propria identità, Sils Maria è un film che interiori, ma sono attraversati anche da una convince e trasporta in una strana dimensione, leggerezza e una dose di umorismo che li anche se la colonna sonora a volte sembra fuori arricchisce ancora di più. Assayas sceglie una luogo e il regista sembra avere il vizio di lasciare regia poetica e metaforica, che avvolge ed troppe porte aperte. accompagna lungo la storia, sulle alte montagne della Svizzera e all’interno dell’animo umano, semplice e nudo, nonchè tormentato. Sils Maria è un film teatrale che racconta la vita e si regge fondamentalmente sulla sceneggiatura capillare

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TORNERANNOI PRATI

Ermanno Olmi racconta la Prima Guerra Mondiale di Carlo Andriani

Il 6 novembre 2014 uscirà in tutti i cinema

A distanza di quattro anni da Il villaggio di

italiani il nuovo film di Ermanno Olmi: cartone Ermanno Olmi torna dietro la macchina Torneranno i prati. Interpretato da Claudio da presa, questa volta su commissione, per Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco celebrare i 100 anni dall’Armistizio firmato a Villa Formichetti, Andrea di Maria, Camillo Grassi Giusti che pose fine alle ostilità della Prima e Niccolò Senni, Torneranno i prati racconta la Guerra Mondiale. storia di un gruppo di soldati italiani sul fronte

E il risultato finale è un film molto teatrale,

Nord-Est. E’ il 1917 e dopo gli ultimi sanguinosi privo di qualsiasi tipo di dinamicità, realizzato scontri avvenuti i soldati si trovano a dover con l’intento didascalico di istruire le generazioni sopravvivere ai bombardamenti e agli ordini più giovani agli orrori della guerra. Intento nobile criminali che vengono dall’alto. Intorno a loro il ma che probabilmente non avrà sviluppi nulla, ma dentro di loro la paura della vicina concreti. PerchéTorneranno i prati non è trincea austriaca, che rende ogni minuto della assolutamente un film per tutti. Interpretato notte di luna piena narrata tanto lungo quanto magistralmente da un cast di attori esordienti (il terribilmente insopportabile.

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bravo Claudio Santamaria ha solo un ruolo


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“Una guerra che ha ucciso milioni di giovani che non hanno capito nemmeno il perchè della loro morte” minore) Torneranno i prati racconta in modo Torneranno i prati perché mi hanno chiesto di evocativo e molto personale le frustrazioni, le farlo. E subito ho pensato ai racconti di mio sofferenze e la solitudine di un gruppo di soldati padre quando ero bambino, racconti di guerra italiani mandati al macello senza una ragione che non potevo capire allora ma che ho ben precisa. La staticità che domina la riscoperto adesso tornando col pensiero alla narrazione rende difficile seguire il film ai più guerra mondiale. Una guerra che ha ucciso grandi e impossibile ai più giovani, abituati alla milioni di giovani, giovani che non hanno velocità dei video musicali e a film da popcorn nemmeno capito il perché della loro morte. come Fast & Furious e tanti altri. Tralasciando Adesso celebriamo il centenario dalla prima l’intento didascalico del film e tornando all’opera guerra mondiale ma dobbiamo prima di tutto in sé Torneranno i prati è sicuramente un film trovare un modo per chiedere scusa. Se vuoi che raffinato, interessante, personale, caratterizzato un pensiero cambi il mondo prima devi cambiare da una fotografia di Fabio Olmi che rende te stesso. E se vogliamo che le nuove perfettamente la solitudine dei personaggi e da generazioni cambino il mondo dobbiamo prima una scenografia di Giuseppe Pirrotta che di tutto cambiare noi stessi. L’idea di patria è una ricostruisce con esattezza l’essenzialità della vita idea che si è disciolta nel corso della storia, di trincea rimandando al teatro di cui il film in ormai non esiste più l’amor patrio, eppure quei parte è figlio. Aspetti che rendono Torneranno i ragazzi ci avevano creduto constatando prati un film colto per palati raffinati; un prodotto amaramente e tragicamente la grande truffa in che rimane dedicato ad una ristrettissima fascia cui erano finiti. I nemici non erano quelli della di pubblico di cui sicuramente non fanno parte i trincea di fronte ma quelli che li avevano mandati più giovani.

ad uccidere altri come loro. Spero che questo

“Quando dirigi un film non sai esattamente film mostri un indizio per uscire dalla trappola perché lo fai. E’ un po’ come quando ti innamori, vergognosa in cui siamo finiti tutti” ha raccontato lasci che il sentimento prenda il sopravvento. Ma Ermanno Olmi. non è il caso di questo film. Ho realizzato

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NEWSRETRO

L’impronta di Joe Dante e Mario Bava nel cinema horror di Carlo Andriani

Abbiamo incontrato in occasione della nona edizione del All’epoca i film della Hammer erano basati sulle opere di Festival Internazionale del Film di Roma due delle Edgar Allan Poe e l’impressione generale era che gli personalità più interessanti del cinema dell’orrore: Joe americani non volessero vedere film di altri paesi. Ma il Dante e Lamberto Bava. Approdati al Festival per successo di I tre volti della paura cambiò tutto creando presentare una proiezione speciale di Operazione Paura i una connessione tra Mario Bava e gli studios americani due registi hanno parlato del cinema di Mario Bava, vero

che iniziarono a finanziargli le opere. Mentre per il film La

e proprio precursore del cinema di genere e padre di ragazza che sapeva troppo, Mario decise di realizzare due alcune delle pellicole più rappresentative dell’horror versioni differenti, una italiana e una inglese. La versione mondiale come La maschera del demonio, La ragazza che inglese purtroppo andò persa lasciando quella italiana che sapeva troppo e I tre volti della paura.

è ottima ma non altrettanto divertente.

Come venivano visti in America questi film horror Chi era Mario Bava? italiani?

Lamberto Bava: E’ sempre emozionante parlare di mio

Joe Dante: In America questi film non venivano diffusi padre. Quando ero piccolo il cinema era la forma di come italiani e molti avevano l’impressione fossero inglesi. spettacolo più vista in tutto il mondo; i film in Italia non

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erano solo prodotti di intrattenimento ma una possibilità di

riprese del mio primo film come aiuto regista, Terrore nello

sviluppo industriale. Quando si è cominciato ad andare

spazio, tutti i maggiori esponenti del cinema tra cui anche

oltre i film artistici e le commedie e a vedere anche il

De Sica, venivano a visitare il set di mio padre perché

mercato estero come possibilità di vendere e guadagnare

incuriositi dalla sua abilità nel creare incredibili scene con

con film realizzati anche a costi contenuti come quelli

pochissimi mezzi. Fu proprio allora che capii l’importanza

horror le cose sono cambiate. Mio padre era un grande

della sua figura.

lettore, leggeva di tutto, anche i fumetti che all’epoca

Quale è l’importanza di Mario Bava nel cinema horror

venivano visti come qualcosa di perverso. Quando iniziò a

italiano?

raccogliere idee per realizzare i suoi film utilizzò tutto il suo

Joe Dante: Non ci sarebbe Dario Argento senza Mario

incredibile bagaglio di conoscenze della letteratura

Bava. Molti film in America venivano pubblicati

europea e mondiale.

direttamente in tv e non avevamo la possibilità di

Avete entrambi lavorato con una delle attrici più

conoscere i registi di quelle opere se non molti anni

celebri del cinema horror: Barbara Steele. Che ricordo

dopo.Bava fu sicuramente un regista cruciale anche per

avete di lei?

me. Purtroppo adesso è difficile trovare molti di quei

Joe Dante: Barbara ha lavorato nel mio secondo film,

fantastici film. Quando io e Tarantino abbiamo fatto una

Piranha. Interpretava la scienziata della storia, un ruolo

retrospettiva a Venezia sul cinema B ci è stato detto che le

originariamente scritto per un uomo. Ultimamente ho

strutture di restauro in Italia sono un po’ indietro nel tempo

girato un cameo nel suo ultimo film The Butterfly Room, è

e molte di queste opere non sono state conservate. Per

una attrice che stimo molto.

questo abbiamo realizzato la retrospettiva per permettere

Lamberto Bava: Mio padre andò a Londra per fare un

a tutti i giovani di vedere questi

casting e scelse subito questa grande attrice. Una attrice

film. Sono capisaldi del cinema italiano e hanno influenzato

che ho avuto la possibilità di conoscere meglio negli anni,

registi come Tarantino, Scorsese e molti altri.

come quando la incontrai negli Stati Uniti durante una

Perché il cinema horror è così popolare?

convention in onore di mio padre. Lei non è mai stata una

Joe Dante: L’horror è un genere famoso in tutto il mondo.

grande amante del cinema horror. E’ ancora una donna

Molti iniziano con gli horror perché non richiedono molte

molto bella, intelligentissima, amante del nostro paese

spese e se mostri un po’ di sangue va già bene. Ormai è

come pochi e una grande esperta di cinema.

irrilevante la qualità dei film, i produttori cercano di fare

Che rapporto aveva Mario Bava con Federico Fellini?

soldi. Artisti come Bava però avevano il dono di elevare il

E come veniva considerato dagli altri autori

genere. Lo stile e la classe di un film sono aspetti di

dell’epoca? Lamberto Bava: Mio padre era molto amico di Federico Fellini, si conoscevano addirittura da prima della guerra mondiale. Il loro rapporto era un continuo scherzo e gioco, erano due persone molto vicine. Nel cinema d’autore Mario Bava era riconosciuto come un grande tecnico ed esperto di effetti speciali. Ad esempio durante le

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“Molti iniziano con gli horror, ma artisti come Bava avevano il dono di elevare il genere” Joe Dante

un’opera che non hanno costi ma che sono sempre

dipende da chi lo comprerà. La società di produzione sta

fondamentali. Adesso è sicuramente più facile realizzare un

già facendo alcuni accordi, bisogna trovare un distributore.

film rispetto a prima, c’è una sottocultura che cresce, ma il

Quale è la vostra sequenza preferita dei film di Mario

problema resta sempre la distribuzione. A volte non è

Bava?

sufficiente realizzare un buon film. Lamberto Bava: Oggi il

Lamberto Bava: Una volta Joe Dante disse una cosa

cinema non è più lo spettacolo di cinquanta anni fa.

molto intelligente in una intervista: per giudicare un regista

Andando a convention negli Stati Uniti e in Germania ho

non è sufficiente vedere solo un suo film. Ma se devo

potuto constatare che tantissimi fan vanno a chiedere

restringere il campo a solo una sequenza sicuramente

autografi agli autori dei videogiochi, non agli autori del

quella della goccia di acqua de I tre volti della paura è

cinema.

incredibile; soprattutto la parte della donna morta durante la

Per quale motivo i tempi sono così lunghi tra i suoi film?

seduta spiritica e della infermiera che va a vestirla.

E quando vedremo in Italia Burying the Ex?

Joe Dante: Sono d’accordo con Lamberto, quella

Joe Dante: I tempi sono lunghi per vari motivi. Ci vuole

sequenza è la sintesi più perfetta del cinema di Bavaed è

tanto tempo per mettere su un progetto, ormai l’epoca

meravigliosa da guardare. Un’altra scena che amo molto è

d’oro è finita. Tutti ci muoviamo per trovare soldi per girare

quella in cui il protagonista sembra cacciare qualcosa ma

un film, questo vale per molti registi di oggi. Per quanto

capisce solo alla fine che sta cacciando se stesso. E’ una

riguarda Burying the Ex non so quando uscirà in Italia,

sequenza che ancora oggi mi regala sempre un brivido.


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FESTIVALPREVIEW

32° Torino Film Festival: film di ogni genere da Woody Allen al cinema horror di Letizia Rogolino

“Nel corso di questi anni i vari Direttori del Torino Film Oscar come Miglior Film Straniero, così la Martini in veste Festival hanno donato qualcosa di personale. Nanni di nuovo Direttore del festival, ha illustrato il programma Moretti il suo rigore, insistendo nel mantenere la specificità che prevede ben 197 titoli, che toccano tutti i generi del TFF come scoperta e ricerca di nuovi talenti.

cinematografici, dall’horror alla commedia, dal thriller al

Mantenere quindi una sua identità. Gianni Amelio la melò, dal film biografico al documentario. passione per il cinema, non solo rivolta al cinema del Il Torino Film Festival si svolgerà dal 21 al 29 Novembre, passato ma anche verso il futuro. L’intelligenza di Paolo aprendo con Anna Mazzamauro che, in qualità Virzì nel sottolineare invece la natura pop del festival. Se di Madrina della serata, introdurrà il filmGemma Bovery di dovessi pensare ad una mia caratteristica è la curiosità, Anne Fontaine, con Gemma Arterton e Fabrique verso il nuovo e vecchio” ha dichiarato Emanuela Martini Luchini protagonisti di una commedia francese frizzante e alla conferenza stampa di presentazione del Torino Film divertente ambientata in un piccolo villaggio della Festival. Per questa 32° edizione Paolo Virzì sarà Guest

Normandia. Un fornaio appassionato di letteratura

Director poichè impegnato nella promozione del suo film Il comincia a fantasticare quando i suoi nuovi vicini di casa, Capitale Umano che potrebbe rientrare nella cinquina degli per assonanza dei nomi ricordano i personaggi del celebre

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“Michal C. Hall nel thriller Cold in July e l’avventuroso The Rover con Robert Pattinson e Guy Pierce”


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libro Madame Bovary. Come lo scorso anno in cui ha Tanti titoli interessanti anche nelle sezioni Festa Mobile e aperto le danze l’esilarante Last Vegas, anche questa After Hours che raccolgono thriller, horror e film per cinefili nuova edizione sceglie di iniziare all’insegna del sorriso, e non, con la commedia italiana Ogni Maledetto Natale, mentre il film di chiusura è Wild, il nuovo film di Jean Marc Could in July conMichael C. Hall, il film doppio The Vallèe, in cui Reese Whiterspoon lascia tutto per un Disappearance of Eleonor Rigby, una storia d’amore tra viaggio estremo dal Messico al Canada, a contatto con la Jessica Chastain e James McAvoy raccontata da due natura e non solo.

nuovo Tokyo Tribe del visionario e folle Sion Sono e tanti IN CONCORSO:

altri che potete leggere nell’elenco completo sul sito

Anuncian Sismos di Rocio Caliri e Melina Marcow

www.torinofilmfest.org.

As You Were di Jiekai Liao

Grande attesa poi per il nuovo film di Woody Allen Magic

The Babadook di Jennifer Kent

in The Moonlight, con Emma Stone e Colin Firth, mentre i

Big Significat Things di Bryan Reisberg

nostalgici potranno gustarsi sul grande schermo le versioni

The Duke of Burgundy di Peter Strickland

restaurate di Profondo Rosso e Via col Vento, due classici

Felix & Meira di Maxime Giroux

da rivedere. Se non potete fare un salto a Torino, seguite

For Some Inexplicable Reason di Gabor Reisz

qui su NewsCinema.it il festival con news, recensioni,

Frastuono di Davide Maldi

interviste e tante curiosità.

Gentlemen di Mikael Marcimain Mange Tes Morts di Jean Charles Hue Mercuriales di Virgil Vernier N-Capace di Eleonora Danco Violet di Bas Devos What We Do in the Shadows di Jemaine Clement e Taika Waititi The Kings Surrender di Philipp Leinemann

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punti di vista e già applaudito al Festival di Cannes, il


SERIE TV

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THEKNICK

La serie tv di Steven Soderbergh dall’11 Novembre su Sky Atlantic di Carlo Andriani

E’ stata presentata in occasione della nona William Stewart Halsted), un geniale e edizione del Festival Internazionale del Film di ambizioso medico dipendente da alcol e droghe Roma la serie tv The Knick.

costretto a prendere il timone dell’ospedale in

Scritta da Jack Amiel, Michael Begler e Steven seguito al suicidio del suo precedente capo. Ma i Katz, prodotta e diretta da Steven Soderbergh e veri problemi nascono quando viene assunto interpretata da Clive Owen, André Holland, come suo dipendente il dottor Algernon J e r e m y B o b b , J u l i e t R y l a n c e , E v e Edwards (André Holland), un chirurgo di colore Hewson,Michael Angarano, Cara Seymoured laureato ad Harvard che deve lottare per ottenere Eric Johnson, The Knick racconta le vicende ai il rispetto del suo capo e di tutto l’ospedale, primi del Novecento del Knickerbocker Hospital, chiaramente impostato secondo le logiche un ospedale dove si sperimentano procedure razziste del tempo. chirurgiche all’avanguardia per superare i limiti Solitamente quando grandi registi producono o della medicina di quei tempi. Capo dello staff dirigono delle serie tv lo fanno per un numero chirurgico è il dottor John Thackery (interpretato limitatissimo di episodi, spesso addirittura solo da Clive Owen e parzialmente ispirato al dottore per il pilot, in modo da lanciare nel migliore dei

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modi quello che potrebbe poi divenire un giorno uno show di successo. In questo caso le cose sono andate in modo ben diverso: innanzitutto Steven Soderbergh ha diretto tutti e dieci gli episodi della prima stagione di The Knick, caratteristica che garantisce ad una serie tv forse per la prima volta nella storia di avere l’impronta di un solo regista, un regista che non dimentichiamo ha vinto un premio Oscar nel 2001 per Traffic. In secondo luogo The Knick offre un quadro dettagliatissimo delle luci e delle ombre della vita medica di un tempo. Un tempo caratterizzato certamente da alcune delle più grandi scoperte scientifiche di sempre ma anche ricco di corruzione, disagi, scarsa igiene e poca etica del lavoro. Protagonista è il dottor John W. Thackery, interpretato dignitosamente da Clive Owen sulla scia di un suo “collega” contemporaneo, il dottor Housedi Hugh Laurie, di cui Thackery riprende il caratteraccio, le dipendenze da sostanze stupefacenti, la misoginia e ovviamente il razzismo, seppur qui logicamente più accentuato in nome dell’abbondante secolo che separa le due storie e i due ospedali. Ma protagonista è anche la medicina stessa, realizzata secondo le cure del dottor Stanley Burns, fondatore e CEO del The Burns Archive che ha lavorato a stretto contatto con la produzione per rendere le scene chirurgiche del telefilm il più strettamente vicine a quella che era la vita ospedaliera dei primi del Novecento. Ma non è tutto. Premesso che chi scrive non è un amante della filmografia di Soderbergh The Knick è un prodotto trovare un difetto a The Knick è il ritmo, talmente lento da interessante proprio perché si distanzia dalle logiche rendere lo show a tratti noioso e poco godibile. Ma è un patinate e commerciali dei numerosi telefilm d’oltreoceano dettaglio su cui possiamo sorvolare in nome di un prodotto per offrire uno show diverso, attento alle scenografie, ai che porta di un ulteriore passo in avanti le serie tv, oramai costumi e alla fotografia, che Peter Andrews ha reso approdate senza sfigurare a questa interessante nona magnificamente alternando i colori dominanti sulla base edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. delle ambientazioni delle scene. Se proprio dobbiamo

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CLIVEOWEN - INTERVISTA “All’epoca si pensava che la cocaina fose un anestetico” di Carlo Andriani

loro punti deboli. Sono proprio questi aspetti che li rendono interessanti. Perché spesso i medici televisivi più sono arroganti e più piacciono? Quando si sviluppa una serie ambientata in un ospedale la posta in gioco è sempre molto alta. Noi parliamo in The Knick di un’epoca straordinaria per la medicina, un’epoca in cui ci sono stati progressi incredibili in tempi brevi. Il mio personaggio piace perché non è convenzionale, sarebbe stato molto meno interessante se fosse stato un uomo perfetto. Quando ho iniziato a fare l’attore volevo solo lavorare nel teatro, poi mi sono imbattuto in progetti cinematografici interessanti e ora in The Knick. La mia preparazione è sempre la stessa indipendentemente si tratti di cinema, tv o teatro. Come è stato lavorare in un set così realistico? Meraviglioso e gran parte del merito va a Steven Come le è stato proposto di partecipare a questo progetto? E’ stato impegnativo affrontare un ruolo di questo genere? Conoscevo Steven solo di vista ma non ci avevo mai lavorato prima. Un giorno mi ha contattato dicendomi di leggere la sceneggiatura di The Knick. Inizialmente non volevo impegnarmi in una serie tv ma dopo aver letto lo script ho capito subito di voler prendere parte al progetto. Avevo già fatto film d’epoca ma mai interpretando un personaggio come John, un genio brillante che è allo stesso tempo un uomo arrogante, razzista e tossico. Tutta la serie è stata sviluppata con una grande attenzione ai dettagli, se fosse stata un film o uno spettacolo teatrale l’avrei fatta comunque. E’ stato difficile rendere il personaggio piacevole per il grande pubblico? Beh si, c’è un sottile equilibrio tra antipatia e simpatia in John. I personaggi vanno capiti, va capita la loro storia, i

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Soderbergh perché lui faceva praticamente tutto, manovrava le luci, gestiva le riprese, si occupava del montaggio. Quando ho visto il prodotto finito sono rimasto sconcertato dal risultato finale. C’era una attenzione ai dettagli che toglieva il fiato. Sul set tutto sembrava reale, se aprivi un cassetto trovavi veramente oggetti antichi. Una esperienza veramente bellissima. Come è stato interpretare un personaggio dipendente da alcol e droghe? Il telefilm si basa su un personaggio realmente esistito. All’epoca si pensava che la cocaina fosse una sorta di anestetico, ci sono voluti anni per capire che era una droga. E’ stata una grande sfida interpretare John, una sfida tanto impegnativa quanto affascinante. Con quale regista italiano le piacerebbe lavorare? Ho amato moltissimo La grande bellezza quindi la risposta può essere solo Paolo Sorrentino.


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Per quale motivo le serie tv stanno diventando sempre più interessanti dei film? Dobbiamo innanzitutto ricordare che ormai lavorano nelle serie tv grandissimi registi del calibro di Steven Soderbergh. Poi in una serie tv c’è sicuramente più tempo per esplorare i personaggi, entrare a fondo nella storia, sperimentare di più. Non c’è il vincolo dei 90 minuti dei film. Per quale motivo The Knick è così cruento? Il telefilm è stato realizzato con una grande attenzione alla realtà di quei tempi. Volevamo ricreare fedelmente le operazioni chirurgiche che avvenivano ai primi del ‘900 e venivamo seguiti da un esperto in materia che ci suggeriva dettagli medici. Il nostro obiettivo era il realismo non la violenza gratuita. Cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione di The Knick? Steven tornerà a dirigere tutti e dieci gli episodi della serie. Cominceremo a gennaio e avremo modo di sviluppare la serie in modi veramente folli e stimolanti.

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“Ho amato moltissimo La Grande Bellezza. Tra i registi italiani vorrei lavorare con Paolo Sorrentino”


THE VAMPIRE DIARIES

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Anticipazioni sesta stagione:

inattesi ritorni, new entries e triangoli amorosi di Carlo Andriani

E’ ufficialmente iniziata la sesta attesissima stagione di The andando a letto con tutte le ragazze che incontra; Stefan Vampire Diaries. Sono passati ormai quattro mesi dagli (Paul Wesley) lavora in un’officina fingendosi un comune eventi narrati nel season finale shock della precedente serie essere umano e Caroline (Candice Accola) fa di tutto per che vede Damon (Ian Somerhalder) e Bonnie (Kat annullare la magia dei Viaggiatori. Graham) tenersi per mano mentre l’Altro Lato collassa e Nel frattempo Damon e Bonnie sono intrappolati in una svanire con esso. L’incantesimo che i Viaggiatori hanno dimensione parallela che ripete all’infinito una giornata del lanciato su Mystic Falls grava ancora sulla città e gli storici 1994. Per fortuna ad aiutare tutti tornerà un personaggio eroi dello show sono tutti alle prese con i demoni di una particolarmente amato dello show, Alaric Saltzman nuova realtà che non hanno ancora accettato: Elena (Nina (Matthew Davis), scampato alla distruzione dell’Altro Lato Dobrev) abusa di erbe magiche che le danno l’illusione di durante il season finale della precedente serie. Ma la sesta vedere il suo amato Damon; Jeremy (Steven R. stagione di The Vampire Diaries vedrà l’arrivo anche di McQueen) vive con Matt (Zach Roerig) e Tyler (Michael alcune interessantissime new entries: Gabrielle Walsh Trevino) e trascorre le sue giornate ubriacandosi e vestirà i panni di Sarah, una donna disposta a tutto per

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portare a termine un piano oscuro, Colin con annessa chiusura dello show. Ma la Ferguson sarà Tripp, il capo di una milizia che creatrice Julie Plec non sembra minimamente ha come obiettivo principale la distruzione di intenzionata a porre fine alle avventure dei tutti i vampiri che incontra sul suo cammino ed sensuali vampiri di Mystic Falls: La chiusura Emily Chang sarà Ivy una dolce ragazza dotata dello show non è ancora in programma. di un lato selvaggio inaspettato.

Puoi chiedere a dieci persone diverse questa

E non è tutto. Nella prima parte della serie cosa e avrai dieci risposte diverse, riguardo a Carolineed Enzo (Michael Malarkey) quanto tempo andrà ancora avanti lo show la cercheranno in tutti i modi di convincere Stefan Warner Bros direbbe “17 stagioni!” Io credo che a tornare a Mystic Falls. L’impresa sarà ardua direi “Sette!”. Presumibilmente faremo qualcosa ma darà modo ai tre protagonisti di conoscersi che si avvicini ai miei desideri o ai loro, meglio e chissà, forse anche di innamorarsi: dipenderà dalle circostanze. Quindi per ora “L’inizio della stagione si incentra proprio sul possiamo tirare un sospiro di sollievo e tentativo di questi amici di ritrovarsi – spiega la avventurarci per l’ennesima volta a Mystic Falls, produttrice e creatrice Julie Plec – se dovesse sperando in un ritorno alle origini dello show. succedere qualcosa questo li allontanerebbe brevemente gli uni dagli altri. Parte del viaggio, durante la prima parte della stagione, si basa sull’importanza di esserci l’uno per l’altro”. Iniziata ben cinque anni fa, il 10 settembre 2009,The Vampire Diaries rimane una delle serie più seguite e amate degli ultimi anni. Da un paio di anni circolano voci su una probabile ma mai confermata uscita di scena di Ian Somerhalder

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ESCLUSIVA Intervista a Claudio Cupellini regista di Gomorra La Serie di Letizia Rogolino

La serie evento dell’anno, ispirata all’omonimo Dopo aver portato sul grande schermo Una libro di Roberto Saviano, continua a Vita Tranquilla e Lezioni di Cioccolato, Claudio conquistare pubblico e critica, raccontando nel Cupellini ha accettato la sfida del prodotto corso degli episodi, la guerra tra due clan rivali seriale, mettendo il suo talento al servizio di una della camorra. Prodotta da Sky Atlantic, storia avvincente, complessa, che affronta Cattleya e Fandango, in collaborazione con La7 tematiche sociali imponenti e studia da vicino il e Beta Film, la serie italiana ha riscosso un problema della criminalità nelle zone più difficili notevole successo in ben 70 paesi e risulta di Napoli e dintorni. attualmente un prodotto in grado di competere Abbiamo avuto il piacere di incontrare il regista, con il mercato internazionale.

che ci ha raccontato questa esperienza e ci ha

Nel cast Marco D’Amore che interpreta Ciro svelato alcune curiosità. L’Immortale, Fortunato Cerlino nel ruolo del 1) Come sei stato coinvolto nel progetto di capo clan Don Pietro, Maria Pia Calzone e Gomorra - La Serie? Salvatore Esposito, moglie e figlio del boss, e Sono stato cercato da Cattleya e da Stefano Marco Palvetti nei panni di Salvatore Conte, Sollima. Credo avessero amato Una vita l’antagonista principale. Come spesso avviene tranquilla e le sue atmosfere. Nonostante non per le serie americane più seguite, anche fosse, in primo luogo, un film di genere, Gomorra - La serie vanta una regia corale, che conteneva delle atmosfere che avrebbero comprende Stefano Sollima, Comencini e Claudio Cupellini.

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Francesca potuto sposarsi bene con la serie di Gomorra.


NEWSCINEMA 15 novembre 2014 2) Avevi già pensato al mondo delle serie tv prima di sull’andamento quotidiano di quel mondo e quelle questo?

zone?

Precedentemente avevo ricevuto delle offerte, ma in alcuni Non credo, anche perchè non ho mai pensato che un film, casi non mi sembravano di grande qualità artistica, in altri una serie o un romanzo debbano avere scopi pedagogici. c'era un problema di sovrapposizione con i miei progetti 6) Cosa rispondi a coloro che accusano Gomorra - La per il cinema.

serie di mostrare i personaggi sbagliati come eroi e

3) Conoscevi il mondo descritto in Gomorra prima di dare il cattivo esempio? affrontare questo progetto?

Credo sia una polemica vecchia e piuttosto usurata. Come

Sì, anche se l'esperienza di Gomorra ha rappresentato tutti sanno, ogni forma d'arte ha sempre raccontato il un'immersione totale nel mondo già raccontato da Saviano mondo anche nei suoi aspetti più crudi e dolorosi. La storia e Garrone. Ho vissuto un anno a Napoli, e buona parte di del cinema e, prima ancora, la storia della letteratura, sono questo tempo l'ho speso documentandomi e studiando il permeati di personaggi negativi. Si racconta l'animo mondo e la materia di Gomorra.

umano, e l'animo delle persone racchiude anche aspetti e

4) Avevi letto il libro di Roberto Saviano? Cosa hai risvolti che affondano le loro ragioni nell'oscurità. pensato la prima volta?

7) Pensi che le serie tv italiane possano essere sullo

Avevo letto il libro e avevo conosciuto Roberto a Capua, stesso piano di quelle internazionali, di alto livello e proprio ai tempi dell'uscita del romanzo. Ne ero rimasto molto competitive anche con il cinema? rapito e ammirato per la forza del contenuto e la ricchezza Ne sono sicuro. L'importante è dare spazio a progetti della sua penna. Ai tempi io giravo con la sceneggiatura di coraggiosi, nuovi e non consolatori. Nel mercato televisivo Una vita tranquilla sotto il braccio. Sembrano passati dei lo spazio per una pluralità di racconti c'è, basterebbe avere secoli.

il coraggio liberatorio per mettere in atto dei buoni propositi.

5) Pensi che trasportare questa storia sia al cinema che 8) Qualcosa di interessante accaduto sul set di Gomorra in televisione possa avere qualche conseguenza - La serie?

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È stata un'avventura difficile e affascinante. Credo 11) Quali sono i tuoi progetti futuri? che la cosa più interessante sia stata la Sto finendo di montare il mio nuovo film, Alaska, quotidiana conoscenza di un mondo e dei suoi con Elio Germano e Astrid Bergès Frisbey, una abitanti.

giovane e talentuosa attrice francese. È una

9) Hai avuto il controllo del cast? Hai scelto tu storia d'amore che si dipana nell'arco di cinque i protagonisti principali e come?

anni.

I ruoli principali erano stati scelti da Stefano 12) Quali sono le difficoltà maggiori nel Sollima, che aveva reclutato anche il mio amico realizzare una serie tv piuttosto che un fraterno Marco D'Amore, col quale avevo lungometraggio? lavorato in Una vita tranquilla. Nei miei episodi ho Non ci sono molte differenze. Ogni volta che curato la scelta del cast insieme al prezioso vado sul set sento la responsabilità di raccontare lavoro di Laura Muccino.

bene e in maniera originale e toccante una storia.

10) Hai dei modelli internazionali di regia?

A volte hai più tempo, a volte meno. Tutto qui.

Quando studiavo cinema ne avevo molti, oggi Diciamo che, in una serie, fai parte di una continuo ad amare i miei numi tutelari con lo squadra di regia e devi saperti relazionare e stesso ardore, Truffaut, Malick, Scorsese, fondere con i tuoi colleghi pur mantenendo una cercando di usare però la mia voce.

tua propria cifra.

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HOMEVIDEO Le uscite di Novembre 2014 in dvd e blu-ray a cura di Ghita Stefania Montalto

TRASCENDENCE Il Dr. Will Caster è uno dei più importanti studiosi dell'intelligenza artificiale, specializzato nello studio di PINN, un sistema altamente avanzato di computer, dotato di autocoscienza e basato sul cervello delle scimmie, che vengono utilizzate come cavie. Ma nel momento in cui un attentato, eseguito da una frangia terroristica, che ha l'obiettivo di bloccare lo sviluppo di queste nuove tecnologie, lo condanna a morte, la moglie decide di sottoporre la mente del marito allo stesso trattamento al quale viene sottoposto il cervello delle scimmie e caricarla quindi dentro PINN, sperando che così continui a vivere, utilizzando i computer al posto della materia grigia. L'esperimento ha un grande successo e la mente di Will Caster non solo riesce a vivere, ma acquista anche una rapidità e una potenza di calcolo straordinaria.

NYMPHOMANIAC - VOL 2 Joe continua il racconto della sua vita legata alla sessualità, mentre l'anziano Seligman sta ad ascoltarla. Dal suo racconto emerge così che il blocco dell'orgasmo con cui si chiudeva il primo volume continua e Jerome è costretto ad accettare che Joe cerchi altri uomini per provare piacere. Tutto questo però non le impedisce di avere un figlio, la cui presenza comunque non servirà affatto ad unire la coppia. Tra esperienze con africani ed esplorazioni del proprio versante masochistico, Joe scoprirà anche l'interesse per un rapporto lesbico.

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JERSEY BOYS Prodotto dalla GK Films e dalla Sony P i c t u re s , i l f i l m è l ' a d a t t a m e n t o cinematografico del musical di Broadway Jersey Boys, vincitore nel 2005 dei Tony Awards. Il film racconta la storia di Frankie Valli e dei Four Seasons, un gruppo di ragazzi provenienti da un quartiere povero, che in breve tempo diventano uno dei più grandi gruppi pop americani di tutti i tempi. Il gruppo ha venduto più di 175 milioni di dischi in tutto il mondo prima di raggiungere i trent'anni di carrierà. Sono presenti nel film le stesse canzoni utilizzate in teatro, ovvero Sherry, Big Girls Don't Cry, Oh What a Night e and Can't Take My Eyes Off of You.

PANE E BURLESQUE Un paese del Sud Italia naviga in cattive acque: da quando la fabbrica di ceramiche Bontempi ha chiuso, i suoi ex operai giocano al fantacalcio nella storica sezione del centro gestita da Frida, una rappresentante sindacale impegnata nelle giuste cause, mentre la piccola merceria di Vincenzo e di sua moglie Matilde non è più in grado di andare avanti. Tutto sembra andare a rotoli quando, improvvisamente, un ciclone vero e proprio investe la vita tranquilla del paesino: Mimì La Petite, ovvero Giuliana, figlia della buonanima del Cavalier Bontempi, che torna in paese dopo piu` di vent'anni d'assenza, insieme alle Dyvettes, il suo gruppo di Burlesque, per vendere le proprietà di famiglia. Ma Le Dyvettes organizzano una truffa contro di lei e Giuliana, con il conto ormai in rosso, decide di mettere su un nuovo gruppo di Burlesque, reclutando tre paesane.

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GABRIELLE UN AMORE FUORI DAL CORO Gabrielle ha 20 anni, un deficit intellettivo e un grande amore, Martin. Vivace e dotata di un grande talento musicale, Gabrielle canta nel coro de Les Muses de Montréal e vive in un centro per ragazzi, che hanno il suo stesso deficit. Amata e legata a Sophie, la sorella maggiore, che sogna di raggiungere il fidanzato in India, Gabrielle ama ed è riamata da Martin. Contrastati dalla madre di Martin, Gabrielle e Martin vengono ingiustamente separati. Ma Gabrielle è decisa ugualmente a vivere una vita normale. Un concerto d'estate e una canzone di Robert Charlebois realizzeranno i suoi desideri e la sua voglia di indipendenza.

TUTTE CONTRO LUI Bella, bionda e innamorata, Carly è un avvocato di successo che ama Mark. Parchi, terrazze, ristoranti, salotti, non c'è un luogo di New York in cui Carly e Mark non si siano incontrati e amati. Ma un giorno Mark annulla, con una scusa, la cena col padre di Carly e la ragazza scopre così che il suo fidanzato è in realtà già sposato con Kate, una casalinga semplice e credulona, che vive solo per il marito. Scosse dalla sconvolgente scoperta e dalle promesse tradite dall'uomo che diceva di amarle, le due donne decidono di confidarsi le rispettive pene, affogandole nell'alcol. Sorpreso con una terza donna, Carly, Kate e Amber, la nuova arrivata, decidono così di vendicarsi dell'uomo che amavano, progettando per lui un piano praticamente perfetto, che porterà il pluri-fedifrago nella totale disperazione.

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NEWSCINEMA 15 novembre 2014 05 novembre 2014

E ancora...


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