03 Collana Alleli / Research Comitato scientifico Edoardo Dotto Nicola Flora Bruno Messina Stefano Munarin Giorgio Peghin
I volumi pubblicati in questa collana vengono sottoposti a procedura di peer-review
ISBN 978-88-6242-219-2 Prima edizione italiana, Dicembre 2016 © 2016, LetteraVentidue Edizioni © 2016, Olivia Longo Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e Matematica (D.I.C.A.T.A.M.) Volume stampato con fondi di ricerca ex 60% 2015 e 2016 e con fondi conto terzi - Università degli Studi di Brescia Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyright delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa.
Progetto grafico: Giuseppe Scirè Banchitta In copertina: rielaborazione grafica del concept del progetto di Davide Borgognoni, Stefano Folido, Marco Irrgang, Alessandro Lo Bianco, Carlotta Parenti, Giulia Rossetti. LetteraVentidue Edizioni S.r.l. Corso Umberto I, 106 96100 Siracusa Web: www.letteraventidue.com Facebook: LetteraVentidue Edizioni Twitter: @letteraventidue Instagram: letteraventidue_edizioni
INDICE
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INTRODUZIONE 14
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.Workshop Architettura e archeologia in Sicilia. Progettare nel parco della Valle dei Templi di Agrigento .Luoghi e programmi .Temi
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.Stazione Vulcano .Parcheggio giardino .Piastra periscopio
CONNESSIONI 34
RIEMPIMENTI
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.Viadotto Morandi multimediale .Teatro mobile .Connessioni di rete
INCISIONI 48
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.VelocitĂ del Giardino Kolymbetra .Filo rosso ipogeo .Strada museo .Spazio Giunone
EPILOGO 72
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.Una valle altra
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CONNESSIONI
VIADOTTO MORANDI MULTIMEDIALE «Project Obus» perché esso è destinato a «spezzare una volta per tutte le routine amministrative e ad instaurare nell’urbanistica le nuove scale dimensionali richieste dalle realtà contemporanee» (Oeuvre complète, 1929-34, p. 140) […] il commento del sindaco di fronte alle tavole del piano Obus: «Le vostre idee sono in anticipo di cent’anni!»4. Il progetto per il viadotto Morandi5 eredita quella tradizione di sperimentazioni che, a partire dai disegni visionari di Le Corbusier, ha accolto l’allora innovativo connubio tra infrastruttura e spazio abitativo. Nell’ultimo secolo, dal Plan Obus per Algeri in poi l’idea che l’uomo potesse attraversare ed abitare una infrastruttura a più livelli e a diverse scale di rapporto uomo-architettura, è piano piano entrata a far parte di un immaginario collettivo diffuso. Va però sottolineata la constatazione che mentre Le Corbusier progettava e desiderava la costruzione di queste megastrutture, noi oggi ci troviamo a fare i conti con l’uso e il riuso di opere infrastrutturali, spesso di alta qualità estetica, concepite per rendere gli spostamenti meccanizzati più rapidi ma che nella maggior parte dei casi più che collegare parti di città creano gravi soluzioni di continuità, generando, tra l’altro, spazi anomali e abbandonati come le aree tra i piloni di un viadotto. Quando un «ponte si lancia leggero e possente […]» e non «porta il fiume e le rive e la terra circostante in una reciproca vicinanza […]» e non «riunisce la terra come regione intorno al fiume» questo ponte non risponde
all’antica legge che associa il costruire (bauen) all’abitare. Bauen significa rimanere, trattenersi, come il gotico wunian che significa anche esser contento, avere la pace, rimanere in essa6. Così negli anni Cinquanta Heidegger arriva alla conclusione che costruire è abitare e che se non sappiamo abitare non siamo in grado di costruire. Nel caso di Agrigento, la possibilità di rendere monumento e, allo stesso tempo, opera innovativa e segno territoriale multimediale il viadotto Morandi appare un sogno futurista di improbabile realizzazione. Eppure, da altri punti di vista, il viadotto sembra messo lì per offrire un sistema multiplo di servizi utilizzando proprio la sua grande dimensione, perfettamente proporzionata a quella della Valle dei templi, diventando così l’elemento preesistente perfetto per segnare una porta di ingresso del parco archeologico da una delle parti più antiche della città attuale di Agrigento, quella più prossima al quartiere Rabato. Sulla base di una griglia, avente per modulo la distanza tra i piloni, sono stati composti parallelepipedi di diverse dimensioni collegati da rampe e raccordi pedonali e ciclabili, dove potrebbero essere ospitati mercatini dell’artigianato, esposizioni temporanee, negozi, ecc., mentre ogni parallelepipedo è costituito da una parete schermo, posta sul lato sud del viadotto, quello verso la Valle naturalmente, da cui verrebbero proiettate informazioni riguardo alle attività ludiche e ricreative organizzate all’interno del parco archeologico. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di fermarci, osservare, riflettere, anziché correre veloci cogliendo di
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INCISIONI
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81. Ortofoto con i lucernari e il ponte pedonale del nuovo percorso ipogeo. 82. Schizzo della sezione degli spazi ipogei. 83. Schizzo di studio del ponte pedonale.
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84. Schemi delle ipotesi per la copertura del ponte pedonale. 85. Sezione degli spazi ipogei. 86. Pianta degli spazi ipogei. 87-89. Schizzi di studio dell’allestimento.
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RIEMPIMENTI
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108. Schizzi di studio del progetto Stazione Vulcano. 109. Planimetria del progetto Stazione Vulcano. 110. Modello del progetto Stazione Vulcano.
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111. Sezione trasversale della pensilina. 112. Genesi dello scheletro della struttura lignea. 113. Schemi della copertura e della sezione della pensilina. 113
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114. Vista di uno scorcio sul tempio di Vulcano.
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115. Vista della pensilina. 116. Pianta del parcheggio. 117. Pianta della piazza. 118. Schizzo della sezione del parcheggio.
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121. Ortofoto con la Piastra periscopio. 122. Schema dei coni ottici. 123. Pianta alla quota della piazza. 124. Sezione longitudinale. 125. Sezione trasversale. 126-127. Viste dall’interno della piastra verso l’esterno.
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128. Modello del progetto Piastra periscopio.
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