Guida Alassio

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SOMMARIO &

CONTENTS

MAGAZINE Arrivare e muoversi Introduzione

MAGAZINE 06 TRA ARTE E STORIA Città degli Innamorati Il Burgum Alaxi e gli Edifici storici Chiesa Parrocchiale S.Ambrogio Gli Inglesi Il Muretto di Alassio Miss Muretto

10 ART AND HISTORY CITTA’ DI CULTURA Biblioteca Civica “R.Deaglio” Premi Letterari Pinacoteca Levi Ex Chiesa Anglicana La Pinacoteca Carlo Levi Memorial Gallery Richard West

CULTURE 24

CITTA’ DEI BAMBINI Bimbi d’aMare

32 KIDS TOWN ITINERARI Passeggiate Storico-Naturalistiche Alassio e dintorni

ITINERARIES 36


Escursioni via mare Immersioni Il Porto Barca a vela •Surf Parapendio •Equitazione

SPORTS

62 ENOGASTRONOMIA Città del cioccolato Cucina Locale Feste e Sagre

68 FOOD & WINE DOVE E COSA Abbigliamento e Consigli Ristoranti Cocktail Bar, Pubs Discoteche Hotels

TIPS 77 SERVIZI Numeri Utili Stradario Cartografia

95 UTILITIES

“Vele in regata” di Mario Berrino (part.)

SPORT


MAGAZINE MAGAZINE

Arrivare e muoversi n ARRIVARE

Al porto in barca a vela Sailboats at the port

Alassio si trova, a pochi chilometri dal confine francese, sulla famosa strada Aurelia, oggi SS1, costruita in epoca romana per congiungere Roma alla Gallia. Per lungo tempo questa è stata l'unica via percorribile per raggiungere la città e, ancora oggi, è utilizzata per gli spostamenti locali. Dal 1971 Alassio è raggiungibile con l’Autostrada dei Fiori (A10), venendo da nord, con direzione Genova-Ventimiglia, uscendo all’altezza del casello di Albenga. Per chi arriva da sud, provenienza Francia, si dovrà imboccare la A10 con direzione Genova, uscendo ad Andora. Alassio è dotata di una comodissima stazione, situata in pieno centro cittadino, che si colloca sul tragitto ferroviario Genova Ventimiglia. In caso di trasporto aereo, gli aeroporti più vicini sono quelli di Genova e di Nizza. Parlando in numeri Alassio dista da Genova esattamente 100 km, da Torino 187, da Milano 223, mentre per raggiungere la frontiera francese, località Ventimiglia,si percorrono 74 km e altri 28 per arrivare Nizza.

n SPOSTARSI AD ALASSIO Senza dubbio, anche per godersi al meglio la vacanza, il modo miglior per muoversi ad Alassio è a piedi, sfruttando le due zone pedonali più importanti: la passeggiata a mare e il budello. Non è male anche la bicicletta, purché ci si muova unicamente all’interno della città, evitando se possibile l’Aurelia in quanto ricca di traffico automobilistico. E’ comunque possibile utilizzare il servizio di autobus, gestito dalla società TPL Linea, che collega le diverse località della provincia di Savona (tragitto Varazze-Savona, più entroterra savonese) con diverse fermate lungo l’Aurelia. Il costo del biglietto, che si acquista presso le rivendite TPL Linea (bar, edicole, stazione) per muoversi in Alassio fino a Laigueglia è di 1, 30 Euro. Per ulteriori informazioni www.tpllinea.it

CLIMA Uno dei gioielli di famiglia di Alassio è sicuramente il clima, grazie all’esposizione della fascia costiera e collinare a mezzogiorno, protetta dai venti del nord dall’arco montuoso. Da qui inverni miti con punte minime di soli 8/10 gradi ed estati sui 25/28, ma rinfrescate dalla brezza marina. 6 MAGAZINE.

CLIMATE One of the joys of Alassio is its climate. Being close to the coast and with hills to the south, it is protected from the mountains’ northern winds.Winter is fantastic with minimum temperatures of 8-10°C and summer temperatures reach 25-28°C which are accompanied by a refreshing sea breeze.


MAGAZINE

How to reach and move along n GETTING THERE Not far from the French border, Alassio is located on the famous Aurelia Way. Alassio can be reached by motorway (A10), coming from the north, direction Genoa-Ventimiglia, and exiting near the Albenga toll gate. From the south of France, you will need to get onto the A10 going towards Genoa, and exit at Andora. Alassio also has a fantastically located station right in the centre of the city. To come by air, the closest airports are Genoa and Nice.

n GETTING AROUND ALASSIO The easiest way to get around Alassio is on foot, and travelling by bike isn’t bad either if you stay in the city centre. There is also a bus service, managed by TPL Linea, which links various cities of the Savona province. A ticket costs ₏1.30, getting you from Alassio to as far as Laigueglia.Tickets can be bought in bars, paper shops and at the station. For further information www.tpllinea.it

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Introduzione

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Perla della Riviera Ligure di Ponente, oltre ad essere conosciuta come terra del sole, del mare, del divertimento, dello sport e dei “Baci” al cioccolato, Alassio è nota per le bellezze naturali che la circondano e che ne fanno la meta ideale del golfo ligure. Da fiorente borgo di pescatori quale era un tempo, con la nascita del turismo internazionale d’élite, Alassio è diventato uno dei più eleganti centri della Riviera, circondato dal verde, dai fiori dei suoi giardini, dalle splendide ville nella prima collina e caratterizzato dai suoi quasi quattro chilometri di spiaggia di quarzo e calcare finissimo, che scende in mare dolcemente, quasi senza pendenza. La Città propone alberghi, residence e oltre 100 stabilimenti balneari di ottimo livello, in grado di offrire servizi di alta qualità e soddisfare le più svariate esigenze anche durante il periodo invernale durante il quale è possibile godere momenti di relax e benessere sulla spiaggia grazie alle Strandkorb , “ceste” di vimini molto usate nel nord Europa che consentono tonificanti sedute di elioterapia.

18 kmq con / 18 sq KM with: Negozi / Shops.................................473 Alberghi e Residence Hotels and Residences.....................80 Spiagge / Beaches..........................160 Eventi estivi / Summer events...100

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Strandkorb al molo A strandkorb by the pier

Introduction A pearl set in the Western Riviera Ligure, besides being known as the land of sun, of sea, of entertainment, of sport, and the famous chocolate “Baci”, a real speciality, Alassio is particularly noted for being encircled by natural beauty which makes it an ideal resort on the ligurian gulf. From the flourishing fishing village that it was, with the birth of international tourism d’elite, Alassio has become one of the most elegant resorts on the Riviera, surrounded by trees and plants, by the flowers of its gardens, by splendid villas on the lower hillside and characterized by its almost four kilometers of the finest quarz and calcareous sand, sloping gently into the sea with hardly any incline. The town proposes hotels, residences, and over 100 beach establishments able to offer high quality service and to satisfy the most varied needs even in the winter season during which it’s possible to enjoy moments of relax and well - being on the beach protected by hooded basket chairs, Strandkorb, used widely in the north of Europe.

Vista del porto e della Cappelletta View of the port and the “Cappelletta” chapel MAGAZINE. 9


TRA ARTE E STORIA

Un romantico tramonto (in alto a sinistra) Cassetta del concorso “La più bella lettera d’amore” (in alto a destra) A romantic sunset (above left) Post-box for the “Most romantic love letter” competition (above right)

Città degli Innamorati Alassio è città degli innamorati fin dalle sue origini. Una antica leggenda narra , infatti, che qualche secolo prima dell’anno Mille, Adelasia, figlia di Ottone I di Sassonia, Imperatore del Sacro Romano Impero, amasse Aleramo un giovane coppiere di corte e che l’imperatore non fosse contento di questo amore così poco regale. I due innamorati, fuggiti insieme dalle regioni della Germania dopo essersi uniti in matrimonio, posero la loro dimora alle falde del monte Tirasso. La loro misera esistenza di carbonai si concluse quando l’imperatore scese in Italia a combattere contro i Saraceni, e Aleramo, insieme ai suoi figli, combatté da valoroso nell’esercito imperiale. Per i buoni uffici di S.E. il Vescovo di Albenga, Ottone si riconciliò con la figlia e col genero e con generosità, investì Aleramo dei marchesati di Acqui, del Monferrato, di Savoia. Nel luogo dove Adelasia e Aleramo si erano stabiliti sorse poi una città, che in onore della principessa fu chiamata Alaxia, in seguito Alassio. Oggi Alassio è l’unica città italiana che può fregiarsi del marchio Città degli Innamorati. La città del muretto più famoso del mondo ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del marchio il 4 ottobre 2007. A ricordare che Alassio è la città degli innamorati c’è il Muretto con la celebre opera “Les amoureux” di Raymond Peynet, la statua in bronzo degli “Innamorati” di Eros Pellini, le Cicogne di acciaio di Mastroianni e la cassetta della posta del concorso La più bella lettera d’amore, che per il 14 febbraio si riempie di lettere e di poesie d’amore provenienti da tutta Europa.

ALASSIO LOVE CARD

ALASSIO LOVE CARD

Alassio offre una speciale Love Card che darà diritto a sconti e offerte speciali negli esercizi commerciale della città. La tessera si può richiedere all’Ufficio Turismo del Comune di Alassio in Piazza Paccini, 28 Tel. 0182.648142 – Fax 0182.602265 turismo@comune.alassio.sv.it

In Alassio you can get a special Love Card which gives you the right to discounts and special offers in many of the city’s shops. You can get the card at the Alassio Tourist Office in Piazza Paccini, 28 Tel. +39 0182.648142 – Fax +39 0182.602265 turismo@comune.alassio.sv.it

10 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

La più bella lettera d’amore

San Valentine best love letter

Alassio festeggia San Valentino con il concorso “Le più belle lettere d’amore”. L’iniziativa è nata da un’idea del pittore alassino Mario Berrino, il papà del Muretto. Erano gli anni in cui il Muretto, di fronte al Caffè Roma, era il luogo d’incontro dei giovani: qui si trovavano e s’innamoravano. Ad esso venivano affidate scritte e messaggi d’amore. Ed è così che è nata l’idea di collocare una cassetta della posta per raccogliere tutti i messaggi e le lettere. Le belle parole raccolte hanno, poi, ispirato la nascita del concorso, che è un omaggio a coloro che si rivolgono alla persona amata prendendo carta e penna. Ogni anno, le missive d’amore, che giungono da tutta Europa, vengono giudicate da una prestigiosa giuria e le venti lettere più belle vengono premiate il 14 febbraio.

Alassio celebrates Saint Valentie with the best love letter competition, conceived by the “Father of the Muretto” the painter Mario Berrino 33 yars ago. At the time the young people used to meet at yhe famous “Caffè Roma” opposite the Muretto and they fell in love. To collect all the messages and notes left there, the love-letters post box was ideated and to do homage to all those whoused per and paper to portray their love a competition was created. Since the every year on the 14th february letters coming from all over Europe are assessed by an eminent jury that awards the best 20.

The Town of Sweet Hearts Since it’s beginning Alassio was well-known as the sweetheart’s town. An ancient legend tells that a few centuries bifore the year 1000, Adelasia, daughter of Otto 1st, emperor of the holy Roman Empire, fell in love with Aleramo a young cup-beare at court. Her father disfavoured this relationship so the sweet-heatrs eloped, left the german territori and once married went to live on the slopes of nount Tirasso. Their poor life as charcoal burners ended when the emperoro came to Italy ti fight against the Arab invaders and Aleramo, with his don fought valiantly in the Imperial Army. The bishop of Alberga pleaded to obtain forgiveness for the emperor’s daughter and finally Aleramo was encharged of the marquisade of Acqui, Monferrato and Savona by the generous king. Where Adelasia and Aleramo lived atown was born, named in honour of the princess, Alaxia from which the modern name Alassio. On the 4th October 2007 Alassio, famous world wide for it’s “Muretto”was the only italian town to get the official registrated trade-mark of “Sweetheart’s town”. There are already many works of art that remid us that Alassio is indeed the Sweetheatr’s town. The famous painting “Les Amourex” by Raymond Peynet, and the bronze statue “Innamorati” by Pellini on the “Muretto” Mastroianni’s steel “storks” and the post box that every 14th February welcomes love letters and poems coming from all over Europe.

"Les Amoureux" di Raymond Peynet

ART AND HISTORY. 11


TRA ARTE E STORIA

Caratteristico portale nobile (in alto a sinistra) Palazzo Ferrero (in alto a destra) A picturesque, stately portal (above left) Palazzo Ferrero (above right)

Oltre all’offerta mare-sole Alassio vanta anche un ricco patrimonio storico che risale già all’epoca romana, come testimonia il tratto dell’antica Via Iulia Augusta, tra le passeggiate più suggestive della Liguria, che raggiunge l’arco di pietra di capo di Santa Croce da cui si gode uno degli scorci più suggestivi della città e che il visitatore inglese Cecil Roberts definì “Portal to Paradise”. Il “Burgum Alaxi” nacque intorno all’anno Mille quando i primi abitanti scesero dalla collina e si insediarono presso la spiaggia nella zona tra il Molo e piazzetta Beniscelli. A quel tempo gran parte del territorio cittadino era già entrato a far parte dei possedimenti del potente monastero benedettino dell’isola Gallinara. Nel 1303 i monaci cedettero gran parte dei loro possessi al comune di Albenga ma questo non impedì al piccolo borgo una costante crescita per diversi secoli sia sotto l’aspetto demografico che economico. L’economia del tempo ruotava naturalmente attorno al mare e numerosi erano i “marinai” di professione come quel Luca Ferrari, ammiraglio al servizio dell’imperatore Carlo V, che condusse una spedizione nelle Americhe. La tipicità ligure di quel tempo si respira ancora oggi nel centro storico di Alassio, passeggiando in via XX Settembre, più nota come “il budello”, il lungo caruggio parallelo al mare che corre stretto fra edifici cinque e seicenteschi, come il Palazzo Scofferi col suo Crocifisso cinquecentesco, testimonianza di un periodo di prosperità in cui imbarcazioni di ogni tipo stazionavano nella baia ben riparata per commerciare merci di ogni genere - formaggio, olio, vino, grano e tessuti, che venivano stivati nei numerosi magazzini del carruggio e degli “esci” che portano al mare. Le testimonianze di questo periodo si ritrovano ancora oggi soprattutto nel ricco patrimonio di chiese tra queste la parrocchiale di Sant’Ambrogio, sull’omonima piazza, oggetto di un accurato restauro in occasione del cinquecentenario.

Il Burgum Alaxii

e gli Edifici Storici

Budello, uno scorcio A glimpse of the Budello

12 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

The Burgum Alaxii and its historical buildings Apart from the sea-sun offer Alassio also boasts a rich historical patrimony which reaches back in time to the roman era, testimony of which is the still remaining section of the ancient roman Via Julia Augusta, one of the most fetching view of the town and which the English author Cecil Roberts defined “Portal to Paradise”. The “Burgum Alaxi” saw its natals around the year 1000 A.D. when its first inhabitants came down from the hills and established themselves near the beach in the area between the pier and Beniscelli square. At that time most of the town territory was already part of the possessions of the powerful Benedictine monastery on the Gallinara Island. In the year 1303 the monks resigned most of their possessions to the community of Albenga but this in no way stopped the little village from growing constantly for several centuries both demographically and economically. The economy at the time revolved naturally around the sea and numerous indeed were the professional “sailors” such as Luca Ferrari, admiral at the service of the emperor Carlo V, who led an expedition to the Americas. The particular atmosphere ligure of those times can still be felt today in the historical center of Alassio, ambling in via XX Settembre, better know as “The Drain” the long lane parallel to the sea that winds between 16th and 17th century crucifix, testimony of a period of prosperity in which vessels of every kind were moored in the bay, well protected to commerce in merchandise of all types, cheese, oil, wine, grain and woven cloth materials which were stored in the numerous warehouses in the lanes and alleyways that led to the sea. Evidence of this period can be found still today above all in the rich in heritance of churches, one of which is the parish church of Sant’Ambrogio, in the square of the same name, object of a very accurate restoration to celebrate it’s 500 years anniversary. It is dated 15th century but was erected on a much older, 10th century church. The portal in black stone, dated 1507 and the bell tower of the 12th century are masterpieces of local architecture. The baroque interior is enriched by the works of great ligurian painters.

Stemma della Città The town’s coat of arms

Il prestigioso Grand Hotel The famous Grand Hotel

ART AND HISTORY. 13


TRA ARTE E STORIA

Facciata barocca della Chiesa di Sant'Ambrogio The baroque façade of the Sant’Ambrogio church

Torre Campanaria del sec XIV The 14th Century Campanaria Tower

Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio Innalzata nella seconda metà del XV secolo sopra l’area già occupata da una chiesetta del X secolo, Sant’Ambrogio è Parrocchia dal 1507. Lo stile romanico che la caratterizzò fin dal principio fu convertito in barocco agli inizi del Settecento; al contrario, la torre campanaria risale al XIV secolo, mentre la facciata rinascimentale, con i tetti a spiovente, fu sovrapposta nel 1896. L’interno della chiesa è sfondo di significative opere: la volta centrale è affrescata con scene della vita di Sant’Ambrogio, opera del pittore Virgilio Grana di Albenga; vi sono inoltre opere di noti esponenti del ‘600 genovese come Bernardo Castello, Giovanni Andrea De Ferrari e Giulio Benso. Nella navata destra si trova, sormontata dallo stemma di Alassio, l’opera del pittore locale Giovanni Maria Brusco, dal titolo “Morte di San Giuseppe”, risalente al 1738; vicino, l’altare di Sant’Anna ad opera del pittore Francesco Carrega di Porto Maurizio. L’abside di sinistra accoglie la cappella della Madonna della Misericordia, detta anche Madonna di Savona per una miracolosa apparizione del 1536. Nella navata sinistra spicca il Martirio di Santa Lucia, pregevole opera del secentista Giulio Benso. Il tabernacolo è in pietra nera, finemente lavorato, ed è datato 1470. Sono custodite, inoltre, le famose reliquie dei “Corpi Santi”. All’esterno un portale in pietra scura dei Maestri lapicidi della Valle di Rezzo (Imperia), datato 1511, dove spicca quello centrale raffigurante il Padreterno Cristo in mezzo agli apostoli e in un riquadro, Sant’Ambrogio con le insegne vescovili. Caratteristico il sagrato del 1638 in ciottoli bianchi e grigi raffigurante soggetti marinareschi.

14 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY Altare Maggiore The high altar

Sant’Ambrogio Parish Church Erected during the 15th century in place of a small 10th century church, Sant’Ambrogio has been a Parish since 1507. Its Romanesque style was changed to Baroque at the beginning of the 1700s with its renaissance façade being added in 1896. The insides of the church are a setting for many important art works: the central vault is covered with frescos showing scenes from Sant’Ambrogio’s life by Virgilio Grana from Albenga; there are also many pieces of art from well-known 17th century artists like Bernardo Castello, Giovanni Andrea De Ferrari and Giulio Benso. In the aisle on the right hand-side, there is a painting by Giovanni Maria Brusco called “Death of Saint Joseph”;The apse on the left houses the Madonna della Misericordia chapel, also called the Madonna of Savona chapel due to a miraculous appearance in 1536. In the aisle on the left hand-side there is the Martyrdom of Saint Lucy by Giulio Benso. The tabernacle is made from black stone and dates back to 1470.The famous relics of the “Sacred Bodies” are also kept here. Outside there is a portal made from black stone by the stonemason Masters from Valle di Rezzo (Imperia), where there’s a central depiction of the Eternal Father, Christ in the middle of the apostles and, in a panel, Sant’Ambrogio with his episcopal insignia. Sant'Ambrogio, Patrono di Alassio Sant'Ambrogio, the Patron Saint of Alassio

ART AND HISTORY. 15


TRA ARTE E STORIA

Gli Inglesi

Hanbury Tennis Club

La Tea Room, immutata nel tempo The Tea Room, unchanged over time

La storia degli Inglesi ad Alassio è quasi una favola. La favola della nascita del turismo e con esso della ricchezza e dell’eleganza di un umile villaggio di pescatori, isolato da colli e mare rispetto al tessuto cittadino della nazione. La fine di tale isolamento, e l’avvio della città verso le più alte sfere del turismo internazionale, è segnato dalla costruzione della ferrovia costiera che nel 1872 collegò Londra con Genova. Voluta dal “conquistatore” inglese sir Thomas Hanbury, che proprio in quegli anni è tra i primissimi ad acquistare terre alassine, la ferrovia permette di raggiungere la Baia del Sole, comodamente e senza i pericoli presentati dalle sconnesse strade costiere, ancora non asfaltate, strette e a picco sul mare. Gradualmente, ma con velocità crescente, le lande poco popolose ed inospitali della Riviera diventano meta della nobiltà e del funzionariato della regina Vittoria. E’ un vero incontro tra culture, costumi e religioni diverse. Un incontro pacifico di reciproco arricchimento. Gli Inglesi aumentano la conoscenza del territorio attraverso studi approfonditi di ogni genere. Gli alassini aiutano la trasformazione della loro città in una accogliente ed ospitale cittadina balneare. Sono loro che decidono la fortuna nel mondo di una costa che presentava bellezze naturalistiche e climatiche di raro pregio. Tutto colpisce il profondo interesse dei ricchi, colti e raffinati turisti inglesi, i quali ben presto diventano a tutti gli effetti cittadini anglo-alassini. Vengono prodotti erbari personali, intere gallerie di acquerelli, novelle pittoresche che giungono sino in Sudafrica, studi sui costumi e gli usi degli alassini. Lo svago consiste in gite in barca, passeggiate sulle colline, tennis, bridge, Casinò, teatro, pesche di beneficenza, shopping, ritrovi nei primi caffè o al British Club. Alassio News è il quindicinale più letto. Non mancano quindi le occupazioni e gli svaghi alla vita sociale degli inglesi del primo periodo, quello fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Non ultima la libreria inglese, sorta su invito del primo reverendo anglicano, il Rev. John Hayes, che fu anche il primo cappellano inglese ad Alassio. Egli sistemò un grande scaffale fuori dalla porta della “Church-room” affinché gli Inglesi potessero lasciarvi i libri che non desideravano portare con sé in Gran Bretagna.

16 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

The English The history of the English in Alassio is almost a fairy tale. A fairy tale about the arrival of tourism and with it, the wealth and elegance of a humble fishing village, isolated by hills and the sea. The end of this isolation was signalled by the construction of the coastal railway which in 1872 connected London to Genoa. English “conqueror” Sir Thomas Hanbury, was amongst the very first people to buy Alassino land.The railway meant that people could get to Baia del Sole comfortably and without the dangers posed by coastal roads full of holes which still hadn’t been tarmacked, and which were narrow and a sheer drop down to the sea. Gradually, the lowly populated barren and inhospitable lands of the Riviera became a popular destination for the nobility and Queen Victoria’s civil servants. It was a real clash of different cultures, customs and religions. But it was a peaceful encounter of reciprocal enrichment. The English improved their knowledge of the territory and the Alassini helped to transform their city into a welcoming and hospitable seaside town. This coastal area is rich in rare natural beauty and has a fantastic climate. It captured the interest of the rich, cultured and sophisticated English tourists, who very soon became AngloAlassini citizens. Personal herbariums and entire watercolour galleries were constructed, and studies were written about the habits and customs of the Alassini. There was constant entertainment including boat rides, walks in the hills, tennis, bridge, Casinos, theatre, charity fishing events, shopping, and meeting up in the cafés or British Club. Alassio News was the most read fortnightly newspaper. Until the First World War broke out, there was therefore an abundance of jobs and entertainment geared towards the social life of the English that first arrived here. With the English bookshop incomplete, the first Anglican reverend, Rev. John Hayes, who was also the first English chaplain in Alassio, put up a large bookcase outside the door of the “Church room” so that the English could leave any books there they didn’t want to take back with them to Great Britain.

Parco Fuor del Vento, giardino e villa The Fuor del Vento Park with a villa and garden

ART AND HISTORY. 17


TRA ARTE E STORIA Oggi la Memorial Gallery Richard West custodisce il fondo librario inglese più importante in Italia dopo quello di Firenze con i suoi 15.000 volumi. Con il passare degli anni, dopo il rientro degli Inglesi a fine guerra giungono le prime automobili. Alcuni di loro cominciano a fare “bagni tonificanti di mare”. Nasce il turismo nella forma che conosciamo. Le pecore e le galline, un tempo libere di pascolare sulle spiagge vicino alle barche arenate dei pescatori, lasciano posto alle comitive di bagnanti ed ai bambini che giocano, alle prime cabine ed alle barche Castello Raggi a vela con cui gli Inglesi sbarcano alla Gallinara. Sorgono i grano Castel Geloso di alberghi come il Mediterranee, il Grand Hotel o l’Hotel Suisse sull’esempio dei “palace” della Costa Azzurra, ma anche The Raggi or alberghi più piccoli e molto raffinati. Dopo la Grande Guerra, Geloso Castle 2000 Inglesi tornano a vivere in città, una vera e propria colonia con importazione di prodotti tipici, usi e costumi. Nel 1923 Daniel Hanbury fondò l’ “Hanbury Tennis Club” con una storica Club House, inaugurato dal grande tennista Henry Lacoste. Anche la Chiesa Anglicana fa parte di questa vita alla quale partecipano gli Inglesi di differenti religioni, protestanti, quaccheri, presbiteriani. Le ville rimaste, come Villa della Pergola, tantissime e bellissime a causa del loro stile eclettico copiato dalle ville dell’aristocrazia inglese attorno a Firenze, hanno per decenni offerto tesori agli alassini, sotto forma soprattutto di opere d’arte. Il 1936 segna l’anno del declino della presenza inglese ad Alassio. Le sanzioni all’Italia da parte del governo inglese HANBURY TENNIS CLUB contrario alla guerra in EtioUno dei gioielli di Alassio è l’Hanbury Tennis Club, pia ingaggiata da Mussolini, dal 1923 uno dei più belli d’Italia dove “godersi” il rompono le simpatie iniziali tennis. Gli Skordis, anch’essi inglesi, subentrando tra gli anglo-alassini e i fascinel ’77 a Mrs. Hanbury, “accudiscono” i 12.000 mq sti. Finita la guerra qualcuno di verde con 7 campi in terra, a breve 10, la club house, il ristorante e il lodge con 18 camere e tornerà, ma nel 1948 muore prezzi “sportivissimi” per una vacanil figlio del padre fondatore za alternativa. Dal ‘69 il Torneo della “colonia inglese” ad Alasinternazionale dei Veterani. Tennis sio, sir Daniel Hanbury. Con memorabilia unica al mondo nella lui, finisce la storia della fonclub house. dazione di Alassio paradiso www.hanburytennisclub.it turistico. Ma ne inizia un’altra, quella della costante creOne of the city’s jewel is Hanbury Tennis Club, since 1923 one of the best club in Italy were scita economica, turistica e “enjoy” tennis. After Mrs. Hanbury, since’77, the sociale della città, che oggi e Skordis, always English family, take care of the non soltanto riscopre e valo12.000 sqm with 7 red courts, next 10, the club rizza le sue radici e l’antica house, restaurant and 18 rooms lodge with presenza di una cultura, quel“fairplay” nice prices. Since ’69 the International la inglese, da tanti ancora Veterans Race. ricordata con gratitudine. 18 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY Today, the Richard West Memorial Gallery holds the biggest English book collection in Italy after the one in Florence with about 15,000 books. As time passed by, when the English came back after the end of the war, the first cars started to appear. Some English started taking “invigorating swims in the sea”. From here tourism was born as we have come to know it today. The sheep and hens which used to roam freely on the beaches close to the fishing boats, were replaced by hoards of bathers and playing children, the first beach huts and sailing boats which the English would set off in to Gallinara island. Large hotels began to be built such as the Méditerranée, the Grand Hotel or the Hotel Suisse based on the “palaces” of the French Riviera, as well as smaller and very sophisticated hotels. After the Great War, 2000 English people came back to live in the city, a fully-fledged colony which imported typical produce, habits and customs. In 1923 Daniel Hanbury founded the “Hanbury Tennis Club” with a historic Club House, opened by the great tennis player Henry Lacoste. The Anglican Church also played a part in this lifestyle, which English followers of different religions, such as Protestants, Quakers and Presbyterians, all went to. The remaining villas, such as Villa della Pergola, numerous in number and extremely beautiful thanks to their eclectic style copied from the villas of the English aristocracy around Florence, provided many treasures to the Alassini for decades, especially in the form of works of art. 1936 signalled the beginning of the decline of the English presence in Alassio. The sanctions imposed on Italy by the English government which was against the war in Ethiopia started by Mussolini, broke the initial good relations between the Anglo-Alassini and the fascists. After the war some people did come back, but in 1948 the son of the founding father of the “English colony” in Alassio died, Sir Daniel Hanbury. With him finishes the story of how Alassio became a touristic paradise. But another did begin; a story about the constant economical, touristic and social growth of the city. Today it is rediscovering and appreciating its routes and a past presence of English culture, which is still remembered by many with gratitude.

Villa della Pergola

DANIEL HANBURY

DANIEL HANBURY

Avvalendosi della sua vasta conoscenza nel mondo della botanica, affiancò il fratello Thomas (dal 1870 fino a circa il 1912) nella selezione dei campioni che costituiscono i Giardini Botanici Hanbury presso l’Università degli Studi di Genova. www.giardinihanbury.com

Daniel Hanbury and his brother Thomas, both scientists, with a wide botanic specialisation, from 1870 to 1912, selected the plants located in the Botanic Hanbury Gardens, for the Genoa Public University. www.giardinihanbury.com

ART AND HISTORY. 19


TRA ARTE E STORIA

Il Muretto di Alassio

Ernest Hemimgway e Pedrito

La vocazione turistica della Città dunque non si esaurisce con gli inglesi ma riprende nel secondo dopoguerra all’epoca della “dolce vita”. Nei primissimi anni cinquanta Alassio rappresentava una delle capitali della vita mondana internazionale: grandi nomi del cinema e della cultura, spettacoli ed eventi ad ogni ora del giorno, bel mondo. Motivo principale di tutto questo il Caffè Roma, storico locale gestito dalla Famiglia Berrino, vero e proprio punto di incontro in cui era doveroso essere di casa se si apparteneva al jet set e si era in vacaza ad Alassio o in Riviera. Davanti al Caffè Roma sfilavano automobili da sogno, dive e divette, scrittori, pittori curiosi, musicisti. Ma davanti al Caffè Roma si trovava anche, come argine al terriccio del giardino pubblico, un anonimo muricciolo, talmente spoglio da tormentare Mario Berrino:“Così spoglio era indegno della vivacità dei passanti e della sensibilità degli ospiti seduti ai tavolini…Mi tormentava l’idea di dargli un pò di grazia e togliergli con qualche ornamento quella miseria”. E difatti nel 1953 dall’incontro con Ernest Hemingway, abituale frequentatore del Caffè, l’idea prese forma e si realizzò. Mario Berrino amava mostrare ai suoi ospiti un album con gli autografi dei personaggi più illustri passati nel suo locale; con gli anni le pagine aumentarono e le dediche e gli autografi diventavano delle chicche talmente preziose che era un peccato tenerle quasi nascoste. Ecco perché al momento della firma di Hemingway, Berrino gli espose la sua idea. Riportare le firme su piastrelle in ceramica colorata e decorare con queste il muretto: “Okay, Mario – esclamò lo scrittore – Okay, devi farlo”. Bisognava mettersi all’opera al più presto così, per evitare qualsiasi ostacolo burocratico, all’alba, clandestinamente, il gruppo di Mario Berrino colloca le prime tre piastrelle (realizzate con l’aiuto del ceramista Pacetti): Hemingway, Quartetto Cetra, Cosimo di Ceglie. L’indomani nessuna protesta. Nei giorni seguenti vennero aggiunte, sempre come se niente fosse, altre piastrelle. Il sindaco Torre e tutta la città avevano certamente pensato che stava nascendo qualcosa di geniale, e che era meglio far finta di ignorare in modo da intralciare il meno possibile. E così è stato. Oggi sul muretto si possono contare circa 550 piastrelle.

20 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

Alassio’s Muretto

Piastrelle firmate da famosi sportivi

The City’s vocation as a tourist destination didn’t end with the English, taking off once again after the Second World War – the “dolce vita” era. In the early 1950s Alassio was a capital of the international highlife: with big names linked to cinema and culture, shows and events at every hour of the day - what a place. The main reason for all of this was the Berrino family’s Caffè Roma. It was a meeting point for the jet set on holiday in Alassio or on the Riviera, with dream cars, divas and artists passing by every day. But in front of Caffè Roma there was a low wall (a “muretto”) so bare it annoyed Mario Berrino:“So bare it wasn’t worthy of the liveliness of passers-by… I couldn’t stop thinking of maybe giving it some joy and decoration, the poor thing”. And so in 1953 after an encounter with Ernest Hemingway, an idea took shape. Mario Berrino loved showing his customers his album of autographs of the famous people who had come into his bar; as the years passed the pages filled up with dedications and autographs, it was a shame to keep them hidden away. That’s why when Hemingway was signing his album, Berrino told him about his idea. He wanted to put the signatures onto coloured ceramic tiles and decorate the wall with them: “Okay, Mario – the writer exclaimed – Okay, you have to do it”. He had to start work as soon as possible, so as to avoid any bureaucratic obstacles; at dawn Mario and a group of helpers secretly put up the first few tiles: Hemingway, Quartetto Cetra and Cosimo di Ceglie. The next day nobody complained, and in the following days more tiles were added.The mayor Torre and everybody else in the city obviously thought that something genius was under way and that it was better just to turn a blind eye. So that’s how it all started. Today around 550 tiles can be found on the wall.

Tiles with signatures of famous sportspeople

Il Muretto negli anni ‘60, ancora oggi famoso ritrovo The Muretto in the 1960s – still a famous destination

ART AND HISTORY. 21


TRA ARTE E STORIA

Le Miss finaliste davanti al Muretto The Miss Muretto finalists in front of the Muretto

Oltre alla bella vita attorno al Muretto si trovavano anche belle donne, giovani, eleganti, fresche, sofisticate, corteggiate. Se si chiede a Mario Berrino quale fosse la donna più affascinante che sia mai passata dal Caffè Roma, soltanto dopo aver pensato a lungo, dopo aver spulciato tra le numerose bellezze frequentatrici del locale, farà un nome, quello di Farah Dibah, che, nel massimo del suo splendore, visitò il Muretto accompagnata da Nico de Nora. Risulta quindi logico che il nome del Muretto sia legato ad uno dei più famosi concorsi di bellezza, Miss Muretto, ideato da Lucio Flauto nel 1953. Le ragazze più carine, più spigliate e magari con velleità nel campo dello spettacolo si iscrivevano o venivano iscritte dagli amici al concorso che ancora oggi si tiene con successo. Il Muretto in questo caso diventa una passerella per tutte le concorrenti che, solitamente intorno a Ferragosto, vi sfilano sopra in costume da bagno per una prima selezione pomeridiana, mentre in serata avviene la proclamazione ufficiale della vincitrice. La giuria logicamente è sempre stata composta da grandi nomi, una delle prime presidenti di giuria fu niente di meno che Wanda Osiris, regina dell’eleganza e del savoir-faire. Il clima in cui si svolge la manifestazione è quello di ogni concorso di bellezza che si rispetti: tensione, emozione, lacrime, un po’ di invidia per la vincitrice, mamme preoccupate, fidanzati gelosi, amici chiassosi. Infatti molte volte le ragazze, iscritte di nascosto dagli amici, non sanno neppure di essere in gara e vengono chiamate a sorpresa per la sfilata sul Muretto. Così accadde nel 1982 quando Isabella Nasuti, spettatrice del concorso a cui partecipavano due amiche, si sentì convocare a sorpresa e spiritosamente sfilò aggiudicandosi il titolo. Miss Muretto non rappresenta soltanto un vivace concorso di bellezza estivo, è soprattutto una rampa di lancio verso il mondo dello spettacolo, e prova ne sono i nomi di alcune Miss Muretto del passato: Marisa Allasio, Maria Teresa Ruta, Simona Ventura.

Miss Muretto

Miss storica A past Miss Muretto

22 TRA ARTE E STORIA.


ART AND HISTORY

Miss Muretto As well as the high-life around the Muretto wall there were also many beautiful, elegant, fresh, sophisticated and admired young girls. If you ask Mario Berrino who was the most fascinating woman to have walked into the Caffè Roma, only after having thought about it for a while, going through all the many beautiful women who go to his bar, will he say one name: Farah Dibah, who, at the height of her splendour, visited the Muretto with Nico de Nora. It’s therefore quite logical that the name Muretto became linked to one of the most famous beauty contests, Miss Muretto, conceived by Lucio Flauto in 1953.The prettiest and most confident girls, perhaps with aspirations of getting into show business enrolled themselves or were enrolled by their friends in a competition which is still held today to great success.The Muretto therefore becomes a catwalk for all competitors where, usually around the August holidays, they parade up and down in swimming costumes for an initial afternoon selection, with the winner being officially declared in the evening. The judges have obviously always been big names; one of the first presidents of the jury was none other than Wanda Osiris, queen of elegance and savoir-faire. The atmosphere of the show is like any other beauty contest: tension, emotion, tears, a little bit of envy towards the winner, worried mothers, jealous boyfriends and rowdy friends. In fact a lot of the time, girls are secretly enrolled by their friends, and therefore don’t know they’re in the competition until their names are surprisingly called out for the Muretto contest. This is what happened in 1982 to Isabella Nasuti: she was watching the competition which two of her friends were in when, quite out of the blue, her name was called out. She jokingly got up onto the catwalk and ended up winning. Miss Muretto isn’t only a lively summer beauty competition, it’s also often a spring board towards the world of show business, and as proof, here are some of the names of past Miss Murettos: Marisa Allasio, Maria Teresa Ruta, Simona Ventura.

Le Miss e il traffico The Miss Murettos and traffic

In basso "Miss Muretto" 2010 e le Miss in sfilata Below: “Miss Muretto” 2010 and the Miss Murettos on the catwalk

ART AND HISTORY. 23


CITTA’ DI CULTURA Centro nevralgico della attività culturale della Città è la splendida “Biblioteca sul Mare” realizzata su più piani all’interno di Palazzo Durante per un totale area di mille metri quadrati. Al suo interno dispone di sale per bambini e ragazzi, di una saletta internet-multimediale con possibilità di ascolto della musica in cuffia, di un locale destinato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio locale, di diverse sale di consultazione e di una zona emeroteca. Al quarto piano dell’edificio si trova l’Auditorium “Roberto Baldassarre”, idoneo ad ospitare convegni, incontri culturali, ecc.; la sala dispone di 100 posti, ed ha annessa una caffetteria regolarmente funzionante nei giorni di apertura della biblioteca; qui gli utenti hanno a disposizione ulteriori quotidiani e riviste, in consultazione gratuita.

Biblioteca Civica “R.Deaglio” “R.Deaglio” Civic Gallery Nerve centre of the city’s cultural activities is the magnificent “Library by the Sea” on various floors inside the Palazzo Durante with a total area of a thousand metres squared. Inside it has rooms for babies and children, a multimedia-internet room where you can listen to music through earphones, an area dedicated to the conservation and appreciation of local heritage, various consultation rooms and a newspaper and periodical library. On the building’s fourth floor there’s the “Roberto Baldassarre” Auditorium, perfect for hosting conventions, cultural meetings, etc.; the hall has 100 seats, with an annexed cafeteria which is usually open during library opening hours and where users can find more newspapers and magazines available to read for free. Biblioteca, sala lettura (in alto) L’"Angolo morbido" (in basso) The library: the reading room (above) The “Comfy Corner” (below)

BIBLIOTECA CIVICA “RENZO DEAGLIO” Piazza Airaldi e Durante, 7 - Alassio Tel. 0182.648078 biblioteca@comune.alassio.sv.it Orario invernale: dal 15 ottobre al 31 marzo, dal martedì al sabato, orario continuato 10.00-18.00 Orario estivo: dal 01 aprile al 30 settembre, dal martedì al sabato orario continuato 10.00-19.00 24 CITTA’ DI CULTURA.

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Winter opening hours: From 15 October to 31 March, Open Tuesday to Saturday, 10.00-18.00 Summer opening hours: From 01 April to 30 September, Open Tuesday to Saturday 10.00-19.00


CULTURE. 25


CITTA’ DI CULTURA

Premi Letterari Tra gli eventi culturali di maggior rilievo da ricordare i Premi Letterari un “Autore per l’Europa”, “Un Editore per l’Europa”, il Premio “Alassio per l’Informazione Culturale” e il Premio “Alassio Internazionale”. Il Premio Letterario “Un Autore per l’Europa” è il punto d'arrivo di una serie di iniziative di promozione culturale a cui la Città di Alassio, per il tramite del suo Servizio Bibliotecario, ha cominciato a dare vita nel 1974 con gli “Incontri con l’Autore”. Per venti anni i maggiori scrittori italiani si sono avvicendati ad Alassio a presentare le loro opere, diffondendo nella città la conoscenza della letteratura contemporanea e il gusto per la lettura. Nel 1994 una manifestazione articolata in due fittissimi cicli di incontri e dibattiti denominata “Alassio 100 libri - 20 Anni di Incontri con l'Autore”, ha celebrato questo significativo traguardo e al tempo stesso ha suggerito l’opportunità di dare a questa ormai consolidata consuetudine di contatto tra scrittori e lettori una cornice più dinamica ed un respiro europeo. È nata così in un gruppo di intellettuali e di operatori culturali che gravitano attorno alla Biblioteca l’idea di un premio letterario che sottoponesse la nostra narrativa al vaglio di una giuria di Italianisti stranieri che operano sul piano dell’informazione culturale o dell’insegnamento nelle principali Università d’Europa.

IL PREMIO "ALASSIO 100 LIBRI UN EDITORE PER L'EUROPA" La città di Alassio - Assessorato alla Cultura, ha istituito, con decorrenza dal 1999, un premio riservato al mondo dell'Editoria italiana, destinato ad un editore che, per impegno culturale e capacità imprenditoriale, abbia dato un contributo significativo allo sviluppo dell'editoria italiana in una prospettiva europea. Il premio, consistente in una targa di particolare pregio, riproduce l'acquerello dipinto ad Alassio nel 1864 da Edward Lear.

PREMIO “ALASSIO PER L'INFORMAZIONE CULTURALE” La Città di Alassio, Assessorato alla Cultura, per completare il panorama delle tematiche collegate al libro , con decorrenza 2006, organizza, il Premio “Alassio per l'informazione culturale”, destinato a una figura del mondo dell'informazione (quotidiani, periodici, radio, televisione) che si sia distinta per innovatività di contenuti e linguaggi nel lavoro di diffusione della cultura, ed in particolare del libro e della lettura. Nelle passate edizioni il premio è stato assegnato a: Marino Sinibaldi, Vittorio Sermonti, Corrado Augias, Philippe Daverio e Piero Angela.

PREMIO ALASSIO INTERNAZIONALE Questo Premio, con decorrenza 2007, viene assegnato ad una personalità del mondo letterario, riconosciuta a livello europeo e viene consegnato, ogni anno, a Torino in collaborazione con il Salone Internazionale del libro. I vincitori degli anni scorsi sono stati: Marc Fumaroli, Javier Marias, Donald Sassoon e Yves Bonnefoy. 26 CITTA’ DI CULTURA.


CULTURE

The Literary Prizes Important cultural events to remember are the Literary Prizes “An Author for Europe” and “An Editor for Europe” awarded in September and the “Alassio for Cultural Information” Prize. The Literary Prize “An Author for Europe” is the result of a series of cultural promotions which, through its Library Service, the City of Alassio began in 1974 with “Meetings with the Author”. For twenty years some of the best Italian writers have come to Alassio to present their work, promoting the study of contemporary literature and a passion for reading throughout the city. In 1994 a show presented in two cram-packed cycles of meetings and debates called “Alassio 100 books - 20 Years of Meetings with the Author”, celebrated this important milestone and at the same time hinted at the chance to give a more dynamic framework and European flare to this now familiar encounter between writers and their readers. And it was through this that a group of intellectuals and cultural workers which gravitated around the Library came up with the idea of a literary prize which would subject our narrative literature to the ridicule of a panel of Italianist foreign judges who either worked within the field of cultural information or taught in one of Europe’s main Universities.

THE "ALASSIO 100 BOOKS AN EDITOR FOR EUROPE" PRIZE The city of Alassio – Councillorship for Culture, established a prize in 1999 reserved for the world of the Italian publishing industry, assigned to an editor who, due to their cultural commitment and entrepreneurial ability, has significantly contributed to the development of Italian publishing from a European perspective. The prize, a particularly impressive plaque, is a reproduction of a water-painting by Edward Lear, painted in Alassio in 1864.

THE “ALASSIO FOR CULTURAL INFORMATION” PRIZE Completing the book-based theme, the city of Alassio, Councillorship for Culture, has organised the “Alassio for Cultural Information” Prize since 2006, in collaboration with the Turin International Book Fair.The prize is awarded to someone who works in the media (daily newspapers, magazines, radio or television) who stands out for their innovative content and language, working to promote the spread of culture, especially books and reading. In the last editions the winners have been Marino Sinibaldi,Vittorio Sermonti, Corrado Augias, Philippo Daverio and Piero Angela.

ALASSIO INTERNATIONAL PRIZE Every year in Turin this is awarded to someone within the literary world who is recognised on a European level, in collaboration with the International Book Exhibition. The winners, in the last years, were Marc Fumaroli, Javier Marias, Donald Sassoon and Yves Bonnefoy. CULTURE. 27


CITTA’ DI CULTURA

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Via Adelasia,10 INFO Ufficio Turismo 0182.602253

Ex Chiesa Anglicana, esposizione Exhibition at the former Anglican church

i PALAZZO MORTEO Via Gramsci, 58 Orario 15 settembre/sept 30 maggio/may Venerdì , sabato e domenica/ fry, sat, sun 15.00 - 18.00 Orario 01 giugno/june 14 settembre/sept. Venerdì, sabato e domenica fry, sat, sun 18.00 - 22.30

Ex Chiesa Anglicana La prima versione della Chiesa Anglicana è del 1882. La sua costruzione avviene sotto la supervisione del canonico della Chiesa di S. Paul a Londra; viene edificata in stile neogotico vicino alla linea ferroviaria. Dopo alcuni anni, nel 1905, è necessario costruire una nuova ala poiché la comunità è aumentata, mentre nel 1927 si decide di costruire una nuova Chiesa più grande, quella che noi oggi vediamo, con le sue viste magnifiche, il suo albero di pepe centenario, il suo giardino con la via di fuga, il suo ingresso di ciottoli, colonne e glicini lungo venti metri ed il suo spiazzo di ghiaia, che ha già accolto concerti all’aperto e rinfreschi. L’edificio ha un perfetto stile Neo-gotico, che privilegia il ritorno alla pietra ed al ferro, con forme semplici e volumetrie in grado di dare un senso di grandezza (come accadeva nelle antiche cattedrali). Anche per questo oggi la Chiesa Anglicana è amata dai tanti musicisti che già vi hanno suonato, come luogo dall’acustica eccellente. Alassio ha saputo valorizzare al meglio questo prezioso patrimonio lasciato dagli inglesi trasformando la Chiesa Anglicana in uno spazio polifunzionale con un calendario di iniziative che si susseguono nell’intero arco dell’anno: dalle mostre degli artisti più affermati ed interessanti del panorama dell’arte contemporanea, a concerti di classica, lirica pop e jazz dove la musica è esaltata dalla acustica eccellente; a spettacoli teatrali, laboratori, conferenze, festival dedicati ad adulti e bambini.

La Pinacoteca Carlo Levi La Pinacoteca Carlo Levi è ubicata nel ristrutturato Palazzo Morteo, stabile del 1600 e vi sono ospitate, in mostra permanente, alcune opere dello scrittore, concesse in comodato gratuito dalla Fondazione Carlo Levi di Roma. La Pinacoteca, dotata dei più sofisticati sistemi di climatizzazione per la conservazione delle opere, offre al visitatore 22 tele, di paesaggi ritratti dall’artista nei lunghi mesi di permanenza nella località ligure, dal 1929 al 1975, tra cui un famoso autoritratto di Italo Calvino, lo scrittore sanremese che ogni anno si recava in visita all’amico nella Villa Levi sulla collina di Alassio. In apposite bacheche sarà esposta una parte del Fondo storico di Carlo Levi, donato alla Città di Alassio da Antonio e Silvia Ricci, tra cui agende, lettere, appunti e bozzetti e il famoso manoscritto del “Quaderno a cancelli”.

28 CITTA’ DI CULTURA.


CULTURE

The former Anglican Church The first version of the Anglican Church dates back to 1882, leading the works completely from London, with the supervision of the St. Paul's Church. In 1905, the local community expanding, it is necessary to built a new wing, and, once and for all, in 1927 a new bigger Church was erected with magnificent views, its legendary pepper tree, garden, a 20 meters cobbled entrance way enriched by luxuriant wisterias, as well as a gravelled open space used for outdoor concerts. In a Neo-gothic style, the building¹s simple shapes and open spaces give it a sense of greatness, as well as in the old cathedral. This is also why the Anglican Church is loved by so many musicians, as it provides excellent acoustics. Using the valuable heritage left by the English, Alassio has transformed the Church into a multi-functional space with a calendar of events running throughout the year: ranging from contemporary art displays and concerts to theatre shows, workshops, conferences, festivals and kids events.

Il portale (in basso a sinistra) Un concerto (in basso a destra) The portal (below left) A concert (below right)

The Carlo Levi Gallery Palazzo Morteo holds a permanent display of 22 works by the writer-painter from Turin (1902-1975) who chose the town of Alassio as his summer residence. Fitted with the most sophisticated air-conditioning systems to conserve his work, the Gallery offers its visitors a series of landscape paintings which the artist painted while he was in Liguria. All the paintings on display were painted in Alassio, except for his self-portrait. There’s one on the Méditerranée seafront, others of the hillside, as well as a famous painting of Italo Calvino, a writer from San Remo who would come to visit his friend every year at his Villa Levi in the hills. Part of the Carlo Levi Historic Fund as letters, notes, drafts and the famous manuscript "Quaderno a cancelli", donated by Antonio and Silvia Ricci, will showed in special showcases.

“Autoritratto con la pipa” Carlo Levi, 1940 “Self-portrait with pipe”, Carlo Levi, 1940

CULTURE. 29


CITTA’ DI CULTURA

Fondo librario (in alto) Giardino della Pinacoteca e esposizione interna (pagina a lato)

Memorial Gallery Richard West

The book collection (above) The Gallery’s garden and an exhibition in the Gallery (page opposite)

Merita una visita la Richard Whateley West Gallery, in cui sono raccolti 76 dipinti di questo artista irlandese che si stabilì ad Alasso dal 1890 e dedicò la sua arte a riprendere in poetici scorci Alassio e le zone circostanti. Alla sua morte, avvenuta nel 1905, gli amici a lui vicini decisero di creare un locale per esporre la sua intera produzione; così su progetto di W.D.Caroe, nel 1907 fu aperta al pubblico la Pinacoteca, allestita nella Memorial Gallery, lasciando una straordinaria documentazione del paesaggio incontaminato che caratterizzava Alassio alla fine dell’Ottocento. Contemporaneamente la Pinacoteca è sede della Biblioteca Inglese per il Fondo librario anglosassone, vantando un patrimonio di circa 15.000 volumi (1850-1930)

Ritratto di Richard Whateley West (Dublino 1848-Fiesole 1905)

“Ulivi sulla spiaggia” (Alassio,1888 ca) 30 CITTA’ DI CULTURA.


CULTURE

Richard West Memorial Gallery The Richard Whateley West Gallery is worth a visit, with 76 paintings by the Irish artist who moved to Alassio in 1890 and dedicated his art to capturing poetic glimpses of Alassio and the surrounding areas. When he died in 1905, his close friends decided to create a venue to display his work; initiated by W.D.Caroe, in 1907 the Gallery was opened to the public, set up in the Memorial Gallery, leaving an extraordinary documentation of the pristine landscapes which Alassio was famous for at the end of the 19th century. With an almost 15.000 volumes collection, the Gallery is also the English Library for the Anglo-Saxon Books Fund seat.

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PINACOTECA RICHARD WHATELEY WEST Viale Hanbury,17 Alassio Tel. 0182.643029 da ottobre a maggio: mercoledì, venerdì, sabato e domenica ore 15.00 -18.00 da giugno a settembre mercoledì, venerdì, sabato e domenica ore 16.00 - 19.00 Ingresso gratuito oct-may: wed, fry, sat, sun 15.00 -18.00 pm june-sept wed, fry, sat, sun 16.00 - 19.00 pm free entry

“Pescatori alla Casa Bianca”(Alassio,1888 ca)

CULTURE. 31


CITTA’ DEI BAMBINI

Grande Festa di Halloween Halloween Party

Alassio è famosa per essere una località vacanze a misura di bambino: la spiaggia che degrada dolcemente verso il mare è ideale per i più piccoli, ai quali da sempre viene rivolta una particolare attenzione. La Città ha voluto dedicare ai più piccoli la propria mascotte: “Alessio di Alassio”, un pupazzone di oltre due metri vestito alla marinaretta, con il classico cappellino blu e pon pon rosso, del “vecchio marinaio” ligure. Alessio accompagnerà tutti i bambini nel mondo del gioco e del divertimento che ad Alassio non conosce stagioni!!! Infatti la programmazione dedicata ai più piccoli prevede iniziative in ogni periodo dell’anno. Si inizia con Il Capodanno dei bambini, una grande festa dedicata esclusivamente ai più piccoli che potranno trascorrere una serata memorabile all’insegna di giochi, musica e magia che culminerà allo scoccare della mezzanotte per salutare il nuovo anno. Con il mese di Gennaio arriveranno i Re Magi con la Stella Cometa, e naturalmente non potrà mancare La Befana! E tutti i bambini potranno realizzare la calza da attaccare al camino nei laboratori che verranno organizzati in questo periodo.A Febbraio arriva il Carnevale con i coriandoli, le stelle filanti, le maschere, il truccabimbi e simpatiche mascotte con cui farsi fotografare. A Marzo si rinnova l’appuntamento con il teatro per bambini e ragazzi: la rassegna intitolata “La Bottega del Racconto” prevede una serie di appuntamenti per tutto il periodo invernale che culmina in primavera con spettacoli e mostre a tema.Ad Aprile in occasione della Pasqua viene organizzata una grande festa di piazza in cui non mancheranno strabilianti gonfiabili e laboratori a tema per il divertimento di tutti. Il mese di Maggio si apre all’insegna della mobilità sostenibile con il Bimbimbici, una piacevole passeggiata in bicicletta per le vie cittadine con la possibilità di cimentarsi in una gimkana e godersi un finale mozzafiato con i campioni di trial bike! A Giugno l’estate ormai è vicina e cosa c’è di meglio del Circo in Città. Giocolieri, funamboli, mangiafuoco, simpatici clown…e una vera scuola di circo… A Luglio arriva l’appuntamento più atteso: Il Baby Summer Carnival Tutti per strada, dipinti, colorati, travestiti, armati di musica e coriandoli per la più pazza festa dell’estate. Agosto è il momento dei grandi artisti della spiaggia: ecco che arrivano I Castelli di Sabbia.

Bimbi d’aMare

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KIDS TOWN Alassio is famous for being a child-friendly holiday resort: children here even have their own mascot, “Alessio of Alassio”, a puppet dressed as a traditional Ligurian sailor. The year begins with Kids’ New Year, a party just for children full of games, music, magic, ending in the bringing in of the New Year at the stroke of midnight. In January, it’s time to celebrate the 3 Magi and the Star of Bethlehem, and, of course, the Epiphany! At this time of year, workshops are organised where every child can create their own stocking to hang by the fireplace. In February, it’s Carnival time, with confetti, streamers, masks, face painting and comical mascots. In March, it’s once again time for children to take part in drama: “The Story Workshop” is a series of drama sessions scheduled throughout the winter period, ending in the spring with plays and seasonal shows. In April, a big party in the piazza is organised to celebrate Easter. As May begins, the activities are in the spirit of sustainable mobility: Bimbimbici is a bike-ride around the centre of the town, where participants have the chance to try their hand at Gymkhana or to enjoy a breath-taking final starring Mountain bike trial champions! In June, summer’s not far away and what could be better than enjoying the resort’s circus with jugglers, tightrope walkers, fireeaters, funny clowns… July brings one of the most eagerly anticipated events: the Baby Summer Carnival. People flock the streets with painted faces, dressed colourfully, in costumes, playing music and carrying confetti for this, the wildest party of the summer. In August, it’s time for the amazing beach artists: the Sand Castles. The entire coast turns into a building-site of ornate and witty sand constructions for this great competition. In September, “Read me a story?” at the Children’s library in the Public Library brings the most popular fairy tales alive. In October the most anticipated event is the Halloween Party, full of potions, magic wands, pumpkins, music, dancing and, of course, terrifying disguises. In November, there’s the Science Festival: a week dedicated entirely to the world of science and to the discovery of stars, planets, air and lots more besides. And December brings us finally to the most exciting time of year for children: Christmas. It’s a month packed with events, a different one every day, making the Christmas holidays truly unforgettable!

La mascotte “Alessio di Alassio” The mascot “Alessio of Alassio”

KIDS TOWN. 33


CITTA’ DEI BAMBINI Il castello di sabbia The sand castle

Baby Summer Carnival

Tutto il litorale diventa un cantiere di elaborate e spiritose costruzioni di sabbia in una grande competizione che culmina con la serata di premiazione, con premi e divertimento per tutti. A Settembre con la ripresa della scuola riprende a pieno ritmo l’attività dell’angolo morbido della Biblioteca Civica dove ci saranno appuntamenti indimenticabili con la lettura animata delle fiabe più belle: “Mi Racconti una storia?” Ottobre è un mese ricco di appuntamenti: cinema, laboratori ma soprattutto il momento più atteso: la Grande Festa di Halloween con pozioni, bacchette magiche, zucche, musica, balli e non può mancare un trucco da paura. Novembre ci porta nel mondo di Scienza in Festival: una settimana interamente dedicata al mondo scientifico per conoscere stelle, pianeti, aria, acqua, terra, fuoco e tanto altro ancora. Ed ecco, infine, a dicembre arrivare la festa più bella per tutti i bambini: Natale con le sue luci, la musica che invade le strade, Babbo Natale e tutti suoi aiutanti per le vie cittadine. Un mese ricco di eventi, ogni giorno un appuntamento diverso per trascorrere delle vacanze indimenticabili! Ma le sorprese non finiscono qui. Tutti i bambini ospiti della Città di Alassio riceveranno in omaggio una copia del Libro Giocattolo realizzato dall’Assessorato al Turismo. Sfogliando le pagine di questo originale depliant sarà possibile conoscere il territorio, le manifestazioni e le tante opportunità offerte dalla città. Tra le sue pagine colorate tanti giochi che potranno essere colorati e ritagliati. Oltre al divertimento la Città offre moltissime agevolazioni rivolte al turismo familiare, con i suoi “Family Hotel” e offerte e sconti per acquisti, sport e divertimento. Da non perdere infine una visita al “Muretto dei Bambini” una prosecuzione del più famoso “Muretto”che raccoglie le firme dei personaggi più amati dai bambini!

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Passeggiate Storico-Naturalistiche Historical and natural walks



ITINERARI LA VIA IULIA AUGUSTA

L’antico priorato benedettino The ancient Benedictine priory

Costruita nel 13 a.C. per volere dell’Imperatore Augusto per collegare Roma alla Gallia meridionale, la via Julia Augusta nello splendido tratto tra Alassio e Albenga costituisce un percorso storico, naturalistico e archeologico tra i più suggestivi della Liguria, di facile percorribilità e dai colori e dagli odori tipici della macchia mediterranea. Partendo da Alassio il percorso inizia dalla chiesa di Santa Croce, antico priorato benedettino risalente al secolo XI, da cui si gode uno straordinario panorama. Oltrepassato un arco in pietra, che Cecil Roberts nel suo romanzo ambientato ad Alassio definì “The Portal to Paradise”, appaiono subito le immagini che accompagneranno per l’intero percorso: il mare e l’isola Gallinara.

L’isola Gallinara, di proprietà privata e parte del territorio comunale di Albenga, dista circa 1,5 km. dalla costa. Ha forma quasi triangolare e una superficie di circa 11 ettari; nel punto più alto raggiunge 87 m. s.l.m. E’ area protetta per via dell’ambiente naturale intatto, con specie botaniche e zoologiche endemiche. I fondali circostanti, di grande interesse naturalistico, hanno restituito numerosissimi reperti archeologici di epoca romana e medievale. Il nome Gallinara o Gallinaria, L’etimologia del nome, Gallinara o Gallinaria, secondo una notizia riportata da Varrone Reatino (116 – 27 a.C.), ricondurrebbe alla cospicua presenza di galline selvatiche.Tra il 356 e il 360 vi trovò rifugio San Martino di Tours e in seguito probabilmente a questa mistica presenza, vi si stabilirono degli eremiti. Successivamente divenne sede di una comunità di monaci, forse di osservanza orientale o legati ai monasteri della Provenza, per poi passare, probailmente già nell’VIII secolo, alla regola dei Benedettini. Danneggiato e forse abbandonato nel IX/X secolo per via delle incursioni dei Saraceni, il monastero ebbe una forte ripresa dopo l’anno Mille: grazie soprattutto a donazioni signorili ottiene vasti possedimenti non soltanto lungo la costa ligure (tra questi anche il territorio di Alassio), ma anche nelle zone interne, in Provenza e in Catalogna. Nel 1163 papa Alessandro III, durante la sua fuga di fronte a Federico Barbarossa, dopo essere salpato da Genova, faceva tappa all’isola Gallinaria, secondo la tradizione a causa di un fortunale che aveva colpito la sua nave. In segno di gratitudine il pontefice, con una bolla emessa da Benevento, prendeva il monastero della Gallinaria e le sue dipendenze sotto la protezione apostolica. Sul finire del sec.XIII inizia la decadenza e nel 1473 l’abbazia viene data in commenda. Nel 1842 il papa concesse il titolo e i diritti al vescovo di Albenga. Questi, temendo anche un possibile incameramento da parte dello Stato, nel 1866 cedeva l’isola e suoi beni ad un banchiere di Porto Maurizio e da allora è rimasta in mani private. Durante la Seconda guerra mondiale la Gallinara fu uno dei perni del sistema difensivo tedesco approntato in vista del possibile sbarco alleato nella zona. Non sono molte le testimonianze antiche rimaste sull’isola. Tra queste spicca la torre di difesa cinquecentesca fatta costruire dalla Repubblica di Genova con funzione difensiva contro le flotte corsare turche o barbaresche, parte di un complesso sistema che comprendeva anche fortificazioni sulla costa (come i torrioni di Alassio e Laigueglia) e sulle alture. 38 ITINERARI.


ITINERARIES LA VIA JULIA AUGUSTA Via Julia Augusta was built in 13 BC, under Emperor Augustus’s orders, so as to connect Rome to Southern Gaul.The magnificent stretch of Via Julia Augusta between Alassio and Albenga is a historical, naturalistic and archaeological trail. It is easily covered on foot and is rich in colours and smells typical of Mediterranean vegetation. From Alassio, the trail starts from the Santa Croce church, dating back to the 11th Century, from which you can enjoy an extraordinary view. Once you have passed a stone archway, you will see straight away the sights that will accompany you all the way along the trail: the sea and the island of Gallinara.

The island of Gallinara is located approx. 1.5 km from the coast. It is a protected area, due to its undamaged natural environment. Between 356 and 360AD San Martino di Tours took refuge on the island and probably as a consequence of this mystical presence, hermits began to settle there. Afterwards it became the base for a community of monks, before becoming a Benedictine order, probably as early as the 8th Century. Damaged and abandoned in the 9th and 10th centuries due to the Saracenic raids, the monastery underwent a full recovery after the year one thousand thanks mainly to aristocratic donations, it obtained extensive property not just along the Ligurian coast but also in inland areas. During his flight from Frederick I Barbarossa in 1163, Pope Alexander III, after sailing from Genoa, stopped off on the island, due to a storm which hit his boat. As a sign of his gratitude, the Pope declared the monastery and all its property under Papal protection.Towards the end of the 13th Century, the monastery went into decline and in 1473 the abbey was given in commendam. In 1842 the Pope bestowed the title and rights to the Bishop of Albenga. Fearing another potential confiscation by the State, the Bishop gave the island and its wealth to a banker from Porto Maurizio and from then on it remained in private hands.

Isola Gallinara

Segnavia/Trail marker lunghezza/length 4.000 m tempo/time 1h 10’ dislivello/gap 100 m í˘• difficoltĂ /difficulty Strada Romana (Santa Croce - Albenga)

ITINERARIES. 39


ITINERARI

NECROPOLI ALBINGAUNUM Il pezzo più importante della collezione: un piatto che presenta, lavorata al centro, una scena di ambito dionisiaco, con due putti facenti parte del corteo del dio che avanzano colti dall'ebbrezza.

Chiesa di Sant’Anna ai Monti (a sinistra) Via Julia Augusta (a destra) Sant’Anna ai Monti church (on the left) Via Julia Augusta (on the right-hand side)

40 ITINERARI.

The most important piece in the collection: a plate representing, in the central image, a Dionysian scene, with two putti from the court of god, who are advancing the harvest.

Nel primo tratto si domina il porto di Alassio, ricavato negli anni Cinquanta da una insenatura naturale, con la caratteristica Cappelletta eretta nel 1929 in memoria dei caduti in mare. Poche centinaia di metri e, tra la vegetazione di cipressi ed eucalipti, si raggiunge la chiesa di Sant’Anna ai Monti, secondo una tradizione la più antica chiesa di Alassio, edificata prima dell’Anno Mille. Dopo secoli di abbandono è stata restaurata nel 1968. Conserva tracce di affreschi di fine Quattrocento. La strada prosegue in mezzo a una vegetazione sempre più fitta, tra olivi e pini marittimi, carrubi secolari e qualche altissimo fiore dell’agave, regalando splendide viste sulla costa giù in basso. Dopo circa 3 km, superato un campeggio, in alcuni brevi tratti si apprezza ancora l’originale lastricato romano. Poco oltre i ruderi di un edificio funerario segnalano l’inizio della necropoli della romana Albingaunum, risalente al I-II sec. d.C., i cui resti accompagneranno fino al termine del tragitto. Superato un ponticello, si entra nel territorio del Comune di Albenga; in basso si scorge la “Colombera”, bella dimora cinquecentesca, ora in stato di abbandono. Lasciati alle spalle altri monumenti funerari, si raggiunge punta S.Martino, nei pressi del “Pilone”, tomba risalente al II sec. d.C., e dell’anfiteatro romano (in proprietà privata, raggiungibili con una deviazione). Dopo una breve discesa, oltrepassato il ponte moderno sul fiume Centa, si raggiunge Albenga con il suo centro storico e le torri medievali. Da qui è poi possibile rientrare ad Alassio con l’autobus della TPL. In alternativa: una breve discesa conduce alla strada provinciale, attraversata la quale si trova la fermata dell’autobus della TPL per tornare ad Alassio.


ITINERARIES

Cappelletta, in memoria dei caduti in mare The Chapel erected in memory of those lost at sea

In the first stretch of road, the Alassio harbour dominates the view. The harbour was established in the 1950s where there was a small natural bay, featuring a picturesque Chapel erected in 1929 in memory of those lost at sea. Only a few hundred metres away, amongst cypress and eucalyptus trees, is the Sant’Anna ai Monti church, which is, according to legend Alassio’s oldest church, built before the year one thousand. After centuries of neglect, it was restored in 1968. It contains traces of frescos from the end of the 15th Century. As the road goes on – surrounded by increasingly thick vegetation – it provides wonderful, high views of the coast below. 3 km on, having passed a campsite, you can, in certain small stretches of the road, still appreciate the original Roman paving. Slightly further along, the ruins of a burial site mark the start of the Roman necropolis of Albingaunum, dating back to the 1st-2nd Centuries AD. Its remains span the remaining length of the route. Once you have passed a small bridge, you enter into the town of Albenga; below, you can catch a glimpse of the “Colombera”, a beautiful sixteenth-century residence, which is now neglected.When you have passed the other funerary monuments, you reach the tip of San Martino, near to the “Pilone”, a tomb dating back to the 2nd Century AD, and to the Roman amphitheatre (both privately owned and accessible by taking a diversion). After a slight descent, and once you have passed the new bridge over the river Centa, you reach Albenga’s town centre and its medieval towers. Albenga, e le sue torri medievali Albenga’s medieval towers

ITINERARIES. 41


ITINERARI ALASSIO - SAN BERNARDO PERCORSO VERDE

Segnavia/Trail marker lunghezza/length 1.150 m tempo/time 1h dislivello/gap 283 m í˘” difficoltĂ /difficulty (Via Solferino-Villa Salada-San Bernardo)

Ruderi della Chiesa di San Bernardo (sopra) Ruins of the Church of San Bernardo (above)

42 ITINERARI.

Percorso interamente campestre: il sentiero inizia sulla destra di via Solferino, in Regione Fenarina, immediatamente dopo il n. civico 61. In salita accentuata il selciato dei primi 200 metri; si fiancheggi poi, tenendolo a sinistra, il muro di cinta di Villa Salada. Il percorso incrocia e attraversa due volte una strada asfaltata privata. Il sentiero, che sale con pendenza leggera, si restringe per circa 200 metri; giunge ai margini di un suggestivo boschetto di noccioli selvatici, lecci e qualche isolato castagno, che circonda e sovrasta un largo acciottolato posto ancora in leggera pendenza (piĂš marcata però del tratto precedente). Dopo alcuni piccoli tornanti, al termine dell’acciottolato, si incrocia una stradina in terra battuta, proprio sotto i ruderi della Chiesa di San Bernardo. Si procede verso sinistra, raggiungendo in breve la strada asfalta, attraversata la quale inizia il Percorso Verde (Percorso Vita).

PERCORSO VITA Il Percorso Verde (Percorso Vita) si inoltra in una boscaglia formata da macchia mediterranea, lecci e pini, su Poggio Brea, di fronte ai ruderi della Chiesa di San Bernardo. Il sentiero è stato preparato anche per consentire una attivitĂ sportiva: si incontrano, a intervalli regolari, 15 piazzole che ospitano semplici attrezzi con cui compiere esercizi fisici (illustrati da cartelli) e panchine per la sosta. Il percorso verde ha un andamento pressochè circolare: all’altezza di Poggio Brea il sentiero svolta e torna indietro, con altro itinerario fino a raggiungere il punto di partenza. Dalla piazzola di Poggio Brea si dirama inoltre un interessante sentiero che, transitando sul crinale, consente di raggiungere velocemente la Sella di Laigueglia (Poggio Balaie e Monte Marchiano), il piccolo borgo abitato di Colla Micheri (su strada carrozzabile, in parte asfaltata) e Capo Mele (nuovamente su sentiero).


ITINERARIES ALASSIO – SAN BERNARDO NATURE TRAIL A completely rural route: the trail begins to the right of Via Solferino, on the Regione Fenarina, immediately after house number 61. The paved section of the first 200 metres is a sharp climb. After this, proceed with the walled perimeter of Villa Salada to your left.Twice, the trail intersects and crosses a private, tarmac road. The path, which rises in a gentle slope, narrows for approximately 200 metres, reaching the edges of a picturesque thicket made up of wild hazelnut trees, oak trees and the odd chestnut tree. The thicket encloses and towers above a cobbled square, which is also on a gentle slope (this time steeper than before). After a few small hairpin bends, at the end of the cobbled square, a small clay road intersects the route, right by the ruins of the San Bernardo church. If you keep going left, you will soon get to the tarmac road, which you need to cross to arrive at the start of the Nature Trail.

Panorama da San Bernardo View from San Bernardo

FITNESS TRAIL The Nature Trail (Fitness Trail) enters an undergrowth made up of Mediterranean scrub, oak and pine trees atop Poggio Brea, in front of the ruins of the San Bernardo Church.The trail has also been set up for physical activity: there are 15 sites, which have basic exercise equipment and benches. The route of the nature trail is basically a circle: from the top of Poggio Brea, the path changes direction and turns back on itself, with a route which leads back to the start. From the fitness trail at Poggio Brea, another path branches off, which goes over the ridge and allows quick access to the Laigueglia area (Poggio Balaie and Mount Marchiano), the small, inhabited hamlet of Colla Micheri (on the tarmac-surfaced road) and Capo mele (back on the trail).

lunghezza/length 1.800m

tempo/time ‘40 dislivello/gap 89 m difficoltĂ /difficulty í˘”

Piazzola lungo il Percorso verde A site along the Fitness Trail

ITINERARIES. 43


ITINERARI ALASSIO – MADONNA DELLA GUARDIA Alla destra del piazzale antistante il cimitero di Alassio (confluenza di via Gastaldi con via Michelangelo), tra due muri a secco inizia il percorso che sale (pendenza medio-alta) tenendo sulla destra alcune ville e serre e sulla sinistra muri di cinta e fasce di olivi. Dopo un tratto semipianeggiante, al termine del quale si trova la costruzione del Molino Ibiza, il sentiero sbocca sulla strada privata Valbona. Seguendo l’asfalto, dopo un centinaio di metri, mentre la strada prosegue verso destra, il sentiero piega a sinistra e sale leggermente per un altro centinaio di metri. Attraversata una sterrata, la stradina fiancheggia il cimitero della frazione Moglio e giunge alla strada provinciale Alassio-Testico, in corrispondenza della chiesa di S.Sebastiano, di antiche origini, rifatta nel Seicento (fermata autobus). Dal sagrato si prosegue a destra della chiesa, risalendo la via Tonnarotti fino a sbucare sulla piazza di Moglio (fermata autobus). Superata la rivendita bar-tabacchi, sempre a destra, una mulattiera selciata (a tratti in forte pendenza) attraversa tutto il paese fino al piazzale della “Cima” di Moglio (fermata autobus). A sinistra della trattoria, dietro al posteggio dell’autobus, il sentiero sale ancora, selciato per un breve tratto, e sempre con pendenza accentuata giunge ad incrociare nuovamente la provinciale per Testico. Il percorso, ora in terra battuta, raggiunge il sovrastante “Colletto di Moglio”, presso il bivio della carrozzabile per la frazione Caso. A destra del bivio, il sentiero prende a salire con grandi tornanti fino alla cima del Monte Tirasso (587 m.s.l.) su cui sorge il santuario della Madonna della Guardia. Dal piazzale grandioso panorama su tutta la Baia del Sole, da Capo Mele alla Cappelletta, con l’abitato collinare di Moglio e il piccolo nucleo di Vegliasco, nei cui pressi sorge laTorre di Adelasia, leggendaria fondatrice di Alassio. Dall’altro versante si domina la valle del Lerrone, con i paesi di Villanova e Garlenda, l’ippodromo, il golf e il campo d’aviazione. 44 ITINERARI.


ITINERARIES Sentiero madonna della Guardia The Madonna della Guardia trail

ALASSIO – MADONNA DELLA GUARDIA The start of the trail begins between two dry-stone walls, to the right of the square opposite Alassio’s cemetery (where Via Gastaldi and Via Michelangelo meet). The trail climbs uphill, passing several villas and greenhouses on the right and walls and olive branches on the left. After a moderately level stretch of road, at the end of which you come across the Molino Ibiza building, the path leads into the private Valbona road. 100 metres down the tarmac road, there is a point where the road continues to the right, and the path bends to the left, climbing gently for another hundred metres. After intersecting a dirt road, the hamlet of Moglio’s cemetery lines the route, which then arrives at the Alassio-Testico country road, next to the San Sebastiano church. From the churchyard, you take a right away from the church, going back up Via Tonnarotti until you come out onto Piazza di Moglio. Once you have passed the bar-tabacchi shop, a paved mule track crosses the whole village up until the square marking the “top� of Moglio. To the left of the restaurant, the trail climbs again, paved for a brief stretch and sloping steeply as before. It then once again intersects the country road towards Testico. The trail, now a clay road, arrives at the over-looking “Colletto di Moglio�. To the right of the crossroads, the trail starts to climb with sharp hairpin bends to the top of Mount Tirasso (587 MASL). From the square, there is a magnificent view over the Baia del Sole, from Capo Mele up to the Cappelletta (chapel), of the inhabited hilltop of Moglio and the tiny hamlet of Vegliasco, near to which stands the Tower of Adelasia, the legendary founding stone of Alassio. From the other side, the Lerrone valley dominates the view, including the villages of Villanova and Garlenda.

Moglio

Segnavia/Trail marker lunghezza/length 4.300 mt 1h 55 ’ tempo/time dislivello/gap 585 m í˘“ difficoltĂ /difficulty (Via Gastaldi - Moglio - Bivio di Caso Madonna della Guardia)

ITINERARIES. 45


ITINERARI IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GUARDIA

Santuario Nostra Signora della Guardia Sanctuary of Nostra Signora della Guardia

Interno del Santuario Nostra Signora della Guardia Interior of the Sanctuary of Nostra Signora della Guardia

46 ITINERARI.

Il santuario di Nostra Signora della Guardia è un antico santuario mariano. L'edificio religioso è situato sulla vetta più alta del crinale del Monte Tirasso a 586 metri s.l.m. in posizione dominante sulla cittadina alassina e sul suo golfo. Il santuario fa parte della diocesi di Albenga-Imperia. Sul sito esisteva fin dal Medioevo una fortificazione, il castrum Tiraculi, appartenente al comune di Albenga controllata da un custode. Divenuto proprietà dei Benedettini, nel XII/XIII sec. al suo interno fu edificato un sacello dedicato, secondo la tradizione, alla Stella Maris, invocata dalla gente di mare. Il castello fu demolito nel 1427. Nel ‘600 i ruderi furono sterrati per far posto al nuovo santuario, ad aula unica, innalzato sul primitivo, di cui resta la parte inferiore dell’abside semicircolare. Nell’occasione venne arricchito di un pregevole altare di marmo bianco ornato delle statue dell’Assunta, di due grandi angeli e di Cristo che ascende al cielo, poi smembrato nell’Ottocento. Accanto furono costruite piccole celle per gli eremiti cui era affidato il santuario, i famosi “romiti” della Guardia, l’ultimo dei quali è ricordato intorno al 1830. Nel 1865 venne eretta l’abside semicircolare, illuminata da due finestre laterali, e aggiunto il portico d’ingresso. Nuovi importanti lavori ebbero luogo negli anni ’50 -’70 del secolo scorso, per volontà di mons. Innocente De Ferrari, allora prevosto della parrocchia di S.Ambrogio di Alassio, da cui dipende la chiesa, che considerava il santuario come il "polmone spirituale" della Chiesa locale. Venne innalzato il campanile, alto 21 metri, e la chiesa fu trasformata in tre navate, con la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica sul lato sinistro e il riutilizzo della vecchia foresteria come navata destra. La decorazione delle volte è stata realizzata in occasione del Giubileo del 2000. Il titolo originale è quello dell’Assunta, cui era dedicata la chiesa di Notre-Dame de la Garde di Marsiglia; solo nel Novecento si identifica con quello del monte Figogna, presso Genova, dove la Madonna apparve al beato Benedetto Pareto il 29 e 30 agosto 1490, episodio ricordato da un gruppo ligneo conservato nell’abside della navata sinistra. Il santuario è ancor oggi meta di pellegrinaggi da parte degli abitanti di Alassio e dei centri delle circostanti vallate del Merula, del Lerrone e dell’Arroscia.


ITINERARIES THE SANCTUARY OF THE MADONNA DELLA GUARDIA The sanctuary of Nostra Signora della Guardia is an ancient Marian sanctuary.The building is located on the very summit of the ridge of Mount Tirasso, at 586 MASL, towering over the town of Alassio and its gulf. The sanctuary is part of the Albenga-Imperia diocese. Since Medieval times, it had been home to a castle, the castrum Tiraculi, belonging to the town of Albenga who kept a look-out there. In the 12th and 13th centuries, it became Benedictine property and a chapel was built within it, consecrated, according to legend, to the Stella Maris, invoked by seafarers. The castle was demolished in 1427. In the 17th Century, the ruins were excavated to make way for the new sanctuary, to be made up of just one room and to be erected on the original site, of which the lower part of the semicircular apsis remained. For the occasion, it was adorned with a valuable altar in white marble and embellished with statues depicting the Assumption, two large angels and Christ ascending to heaven, a statue that was subsequently destroyed in the 19th Century. Small cells were constructed next to this, for the hermits who the sanctuary was entrusted to. Known as the “romiti” of the Guardia, the last known of these was recorded in around 1830. In 1865, the semicircular apsis was erected, lit by two side windows and with the addition of an entrance. More important work took place from the 1950s to the 1970s, at the wishes of Mgr. Innocente De Ferrari, who at the time was provost of the San Ambrogio parish in Alassio, which the church falls under the control of. He considered the sanctuary as the “spiritual heart” of the local Church. The bell tower, 21 metres tall, was then erected and the church was transformed into three naves, as a new main section was created on the left side and the old guest room became the right nave.The vaults were decorated for the occasion of the Great Jubilee in 2000. The original name was Nostra Signora of the Assumption, which the Notre-Dame de la Garde church in Marseille was consecrated to; it was only in the 20th Century that the church was named Nostra Signora della Guardia after the Marian apparition to Benedetto Pareto on 29 and 30 August 1490 on Mount Figogna, near to Genoa (Mount Figogna being a look-out point or guardia in Italian). The event is depicted in a wooden group found in the apsis of the left nave. To this day, the sanctuary is a pilgrimage site for the residents of Alassio and of towns in the surrounding valleys of Merula, Lerrone and Arroscia.

Il campanile alto 21 metri The bell tower 21 metres tall

Apparizione della Madonna a Benedetto Pareto (sopra e sotto) The Marian apparition to Benedetto Pareto (above and below)

ITINERARIES. 47


ITINERARI ALASSIO – TORRE DI VEGLIASCO

Segnavia Trail marker

L’inizio del percorso si trova in Via Michelangelo e lo si raggiunge in breve da Piazza S.Ambrogio, dirigendosi verso monte costeggiando sulla sinistra il complesso dell’Istituto Salesiano. Oltrepassata la ferrovia su un ponte pedonale, si prosegue in leggera salita su strada asfaltata e a metĂ della curva, sulla destra inizia un selciato a gran(Via Michelangelo - Madonna di gradini che sale abbastanza rapidamente tra muri di cinGrazie - Due Vie- Vegliasco Torre di Vegliasco) ta di ville e giardini. Dopo circa 300 metri raggiunge ed attraversa la provinciale Alassio – Testico e continua a salire per altri 200 metri, fino al caratteristico nucleo abitato di Castè (Castello), che nel toponimo ricorda la probabile presenza in loco di un antichissimo insediamento feudale. La strada diventa asfaltata nei pressi della chiesa della Madonna delle Grazie e prosegue ancora per circa 50 metri in piano, quindi torna a salire. Al centro, in fila, sono piantati quattro carrubi; dopo averli superati, poco prima di un traliccio ENEL, la strada si biforca.

lunghezza/length tempo/time dislivello/gap difficoltĂ /difficulty

3.000 mt 2h 390 m í˘”

LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE La chiesa della Madonna delle Grazie, in realtĂ dedicata alla NativitĂ di Maria, fu innalzata nel 1266 nel luogo dove anticamente si trovava sil castello di Alassio, come ci ricorda un’iscrizione sull’architrave del portale laterale. La chiesa, che tra i benefattori ebbe alcune delle piĂš importanti famiglie alassine, fu riedificata ed ampliata nel 1488, e subĂŹ numerosi rimaneggiamenti e restauri nel corso dei secoli fino a quelli per il Giubileo del 2000. La semplice facciata ha il portale in pietra nera, sormontato dall’affresco della Madonna della Pace, eseguito nel 1946 dal pittore alassino Alberto Beniscelli. All’interno conserva uno splendido pavimento, tipicamente ligure, in piastrelle sagomate di marmo e ardesia. Sul settecentesco altare principale si trova la pala con la NativitĂ della Vergine, opera tra le migliori della maturitĂ di Giovanni Carlone, uno dei piĂš importanti esponenti del “seicento genoveseâ€?. Sulla tribuna dell’organo è una curiosa decorazione a guazzo, con angeli musicanti tra decorazioni floreali, con al centro lo stemma di Alassio e un’iscrizione che ricorda le vicende della chiesa. The Church of Madonna delle Grazie was erected in 1266. It was rebuilt and extended in 1488, and has undergone numerous modifications and restoration works over the years. Its simple façade contains a black stone portal, which is surmounted by the fresco of the Madonna della Pace by the Alassian painter Alberto Beniscelli. Inside, there is a magnificent, typically Ligurian tiled floor, made up of marble and slate tiles. The altarpiece above the eighteenth-century main altar is Giovanni Carlone’s Nativity of the Virgin Mary. 50 ITINERARI.


ITINERARIES ALASSIO – TOWER OF VEGLIASCO The trail begins in Via Michelangelo and you can get to it in little time from Piazza Sant’Ambrogio, by heading towards the mountain, alongside the Istituto Salesiano school on your left. Once you have crossed the railway by footbridge, continue to climb the gentle slope up the tarmac road, and halfway up the slope, you will find a set of large, paved steps on your right, which rises fairly quickly amongst perimeter walls surrounding villas and gardens. After approximately 300 metres, the trail reaches and crosses the Alassio-Testico country road. It then continues to climb for approximately 200 metres, up until reaching the picturesque, inhabited hamlet of Castè (Castle), its name indicating the likelihood of an ancient feudal settlement having been located on the site.The road becomes a tarmac road near to the church of Madonna delle Grazie and continues level for approximately another 50 metres, then climbs once more. In the centre, four Carob trees are planted in a line; after you have passed them, the road branches off, just before an ENEL pylon.

ITINERARIES. 51


ITINERARI

Torre di Vegliasco

Si procede in salita alla sinistra del palo e poco dopo all’asfalto si sostituisce il cemento. A circa 30 metri dalla conclusione del tratto in cemento, sulla destra, uno stretto sentiero in terra battuta inizia a salire verso Regione Due Vie. Dopo pochi metri lo sterrato diventa acciottolato (media pendenza) e con una salita di circa 400 metri raggiunge la piccola sella di regione Due Vie ai piedi di Vegliasco. L’acciottolato si fa più largo e sempre con discreta pendenza, passa accanto ad oliveti incolti e case abbandonate fino a raggiungere, dopo un grande albero di fico, le abitazioni di Vegliasco, transitando (il percorso è ora asfaltato) davanti alla villa “La Palazzina” e sotto il castello di Vegliasco, fatto costruire intorno al 1920 dal barone Celesia, senatore del Regno. Si raggiunge così la strada che collega Moglio (a sinistra) con Vegliasco (a destra): a pochi metri, sulla destra, si apre il grande piazzale di Vegliasco. Per raggiungere la Torre di Vegliasco (o Torre di Adelasia) occorre superare il piazzale, costeggiare la proprietà su cui sorge il castello e proseguire a sinistra, salendo su un piccolo poggio. Dopo 300 metri l’asfalto termina. Di fronte sorge un nucleo di abitazioni mentre a destra si erge una collinetta, collegata alla strada da un sentierino che si inoltra in una macchia di pini fino a giungere, dopo circa 200 metri, alla Torre di Vegliasco in cui la leggenda vuole abbia trovato rifugio Adelasia, figlia dell’imperatore Ottone, da cui Alassio prende il nome. La torre risale in relatà al XV/XVI secolo e fa parte del sistema di avvistamento e difesa fatto erigere dalla Repubblica di Genova.

ALASSIO – DUE VIE

Segnavia/Trail marker lunghezza/length

800 mt

tempo/time

40’

Si tratta di un percorso molto ripido in acciottolato, che viene utilizzato da chi vuole evitare la più lunga salita di Madonna delle Grazie per raggiungere regiodislivello/gap 230 m ne Vegliasco. Da Piazza S.Ambrogio, ci si dirige a monte, costeggian(Via Michelangelo do sulla sinistra il complesso dell’Istituto Salesiano, fino ad Regione Brevè - Ospedale Due Vie- Torre di Vegliasco) oltrepassare la ferrovia su un ponte pedonale. Da qui sulla destra inizia una scalinata. Dopo un breve tratto quasi pianeggiante si prende a destra una ripida salita a gradoni che porta in breve alla provinciale per Moglio nei pressi dell’Ospedale. Di fronte a quest’ultimo si trova l’inizio del percorso. Una mulattiera in acciottolato sale con pendenza molto accentuata tra fasce di uliveti e i muri di cinta delle ville di Regione Rangè, tra le quali spicca il Castello Raggi o Castel Geloso, dimora del noto imprenditore che diffuse in Italia il registratore. Moglio Si raggiunge in breve Regione Due Vie, che è posta sotto Vegliasco: un tratto finale pianeggiante, lungo circa 150 metri, costituito sempre da un largo acciottolato fiancheggiato da muretti di confine a secco e costeggiato da oliveti, conduce all’incrocio con il percorso che sale dalla Madonna delle Grazie.

52 ITINERARI.


ITINERARIES At the marker post, take the path heading left. About 30 metres on, the cement path ends and on the right a narrow dirt track climbs towards Regione Due Vie. After a few metres, the path changes to cobblestones (average incline), climbing for approx. 400 metres to the Due Vie “saddle” or ridge below Vegliasco. The cobblestone path opens out and, still climbing, passes by olive groves and derelict houses before coming to a large fig tree and the houses of Vegliasco. The road, asphalt here, passes by villa “La Palazzina” and below Vegliasco castle, built around 1920 by baron Celesia. Carry on until you reach the road that links Moglio (left) with Vegliasco (right): after a few metres, on your right, is the large square of Vegliasco. To reach Torre di Vegliasco (or Torre di Adelasia) cross the square, go past the castle and keep left, climbing a small hillock. After 300 metres the asphalt path ends. Ahead is a cluster of houses, on the right a little hill, with a path leading from the road into a clump of pine trees and, after approx.200 metres, to Torre di Vegliasco where, legend has it, Adelasia, daughter of Emperor Ottone and after whom Alassio is named, took refuge. The tower dates back to the 15th/16th century and was part of the defence system built by the Republic of Genoa.

Viso di “Adelasia” (simbolo di Alassio) scolpito dall’attore Giuliano Gemma Face of “Adelasia” (the symbol of Alassio), sculpted by the actor Guiliano Gemma

ALASSIO – DUE VIE This is a very steep cobblestone path used by those who wish to avoid the longer Madonna delle Grazie climb to Vegliasco. From Piazza S.Ambrogio, head up past the Salesiano Institute on the left, crossing over the railway using the footbridge. From here, take the set of steps on your right. After a short, almost flat stretch, on your right you find a steep climb with big steps that takes you to the provincial road for Moglio near the hospital. Opposite the hospital is the starting point of the route. A cobblestone mule track climbs very sharply between olive groves and the boundary walls of the villas of Regione Rangè, including Castello Raggi and Castel Geloso, home of the well-known entrepreneur who made tape recorders so popular in Italy. You soon come to regione Due Vie, which lies below Vegliasco: a final flat stretch of about 150 metres, comprising a wide cobblestone path flanked by dry stone boundary walls and olive groves, leads you to the crossroads with the route that climbs up from Madonna delle Grazie. ITINERARIES. 53


ITINERARI ALASSIO – REGIONE PALAZZO

Segnavia Trail marker lunghezza/length tempo/time dislivello/gap difficoltĂ /difficulty

1700 mt 1h 324 m í˘”

Dal semaforo dinanzi alla stazione ferroviaria si segue il tratto iniziale della provinciale per Moglio-Testico che, sottopassata la ferrovia, la segue per un tratto in salita. All’incrocio con Parco Fuor del Vento si svolta a sinistra in via Cardellino (si può raggiungere lo stesso punto utilizzando il sot(Via Galliano - Villa della topasso ferroviario che si imbocca in viale Gibb, dietro la Pergola - Regione Boccheri sede della Polizia e della West Memorial Gallery). Regione Palazzo) La strada asfaltata sale fiancheggiando sulla sinistra l’edificio ottagonale della Ex Chiesa Anglicana (1912) e l’abside della ex-chiesa anglicana di St.John the Evangelist (1928), mentre di fronte si susseguono ville e giardini. Poco dopo si raggiunge un incrocio dove sulla destra ha inizio la mulattiera che si inerpica tra giardini e dimore realizzati dagli inglesi tra Otto e Novecento, tra cui la Villa Molino di sopra (1875), residenza del Gen. McMurdo, uno dei fondatori della colonia britannica di Alassio. Dopo circa 200 metri, dove si stacca sulla destra un sentiero pianeggiante che conduce alla chiesina della Madonna del Vento, ci si trova di fronte all’ingresso della Villa della Pergola, costruita in stile eclettico a fine ‘800. Negli Anni Venti la Villa (oggi uno Chateaux di charme) divenne proprietĂ e dimora di Sir Daniel Hanbury che trasformò l’ampio parco circostante in un magnifico giardino, sul modello di quello creato alla Mortola presso Ventimiglia dal padreThomas e dallo zio Daniel. Svoltando a sinistra sotto un magnifico esemplare di pino, il percorso prosegue in salita sempre piĂš accentuata tra i muri di cinta, alternando tratti in acciottolato a tratti in terra battuta. Si attraversa Regione Boccheri, tra oliveti e fasce un tempo coltivate, fino a raggiungere una villa semiabbandonata da cui si gode un bel panorama di Alassio e del golfo, dalla Cappelletta a Capo Mele. Il sentiero sale ancora fino a costeggiare il muro di cinta di una villa bianca a piĂš piani (Il “Palazzoâ€?): infine un tratto in terra battuta, lungo circa 200 metri, porta alla carrozzabile Cavia-Vegliasco dove si conclude l’itinerario. Villa della Pergola (oggi un Chateaux di charme) Villa della Pergola (today a charming Chateaux)

54 ITINERARI.


ITINERARIES ALASSIO REGIONE PALAZZO From the railway station, take the provincial road for Moglio-Testico. At the crossroads with Parco Fuor del Vento turn left into via Cardellino. As the road climbs, you pass the English Library (1912) and the church of St.John the Evangelist (1928). At the crossroads, a mule track on the right winds between gardens and residences built by the British in the 18th and 19th centuries, like Villa Molino (1875). 200 m. on, where the path on the right heads towards the church of Madonna del Vento, is the entrance of Villa della Pergola. In the 1920s the Villa was home to Sir Daniel Hanbury who transformed its vast grounds into stunning gardens, drawing on the botanic gardens created at La Mortola in Ventimiglia by his father Thomas.The path climbs left, between boundary walls, alternating between cobblestones and dirt track. Crossing Regione Boccheri, amid olive groves and once cultivated terraces, you reach a semi-derelict villa with stunning views over Alassio and the gulf. The path skirts a large white villa before a 200 m. stretch of dirt track leading to the Cavia-Vegliasco road, the end of the route.

Villa all’interno del Parco Fuor del Vento The villa within the Parco Fuor del Vento

ITINERARIES. 55


ITINERARI ALASSIO MONTE BIGNONE

Allevamento di cavalli a Solva Alta Horse rearing at Solva Alta

Solva

56 ITINERARI.

L’imbocco del percorso è presso Piazza Stalla, dove la Via Aurelia incrocia Via Milano (in fondo alla quale si scorge il “Torrione” sul mare). Superato uno stretto sottopasso ferroviario (regione Ciazze) si sale a destra in discreta pendenza per una scalinata a larghi gradini, fino a raggiungere la strada asfaltata per Solva e S.Croce. Attraversata la carrozzabile, la mulattiera (via Modigliani) sale dapprima ripidamente a gradini e quindi, lungo un tratto in terra battuta, in modo più dolce, costeggiando i muri di cinta di giardini e orti. Un breve tratto selciato conduce con alcuni tornanti alla piccola piazza antistante la chiesa parrocchiale di Solva. La chiesa, di origine medievale ma più volte rimaneggiata, conserva all’interno, sulla parete sinistra affreschi di fine Quattrocento, raffiguranti i vizi capitali. Sulla sinistra dell’edificio sacro un selciato (via Fugassa) taglia l’interno della parte inferiore dell’abitato della frazione Solva (citata già nel 1326) fino alla strada asfaltata. Il percorso prosegue lungo la carrozzabile a sinistra fino al nucleo di case di Solva Alta, dove, nuovamente su selciato, aggira il ristorante La Vigna, quindi transita dapprima davanti alle porte e ai cancelli delle case e poi, acciottolato, tra oliveti e fasce (in alcune si allevano cavalli). Sale fino ad attraversare la strada asfaltata e prosegue tra le fasce fino in Regione Cavia. Qui si innesta per circa 200 metri sulla carrozzabile Cavia-Vegliasco che passa accanto ad alcune costruzioni e ville. Ad una biforcazione, preceduta da una grata di scolo dell’acqua che attraversa la strada, il percorso continua a destra in salita. Abbandonata la strada asfaltata prima dell’ultima abitazione, verso sinistra si incontra un sentiero tra fasce molto larghe, con vegetazione erbosa. La pendenza della salita è medio-leggera, con pochi strappi più marcati, e porta al termine del percorso fissato sulla sella, caratterizzata dalla presenza di tralicci, tra i Monti Bignone (m. 520 s.l.m.) a destra e Castellaro a sinistra, entrambi raggiungibili per sentiero. La sella costituisce uno snodo importante: infatti, oltre al sentiero che sulla destra sale alla cima del Bignone (difficile in un breve tratto), a sinistra un altro percorso, all’inizio pianeggiante, si dirige in quota verso Vegliasco e la Madonna della Guardia. Dal versante opposto è possibile scendere al Borgo di S.Fedele o raggiungere Albenga nella zona di Punta S.Martino.


ALASSIO – MOUNT BIGNONE Start from Piazza Stalla, where the via Aurelia meets Via Milano (note the seafront “Torrione�). After the railway underpass (regione Ciazze) climb the steep flight of steps on the right, leading to the road for Solva and S.Croce. Crossing a cart track, the mule track initially climbs steeply in steps, the incline then becoming gentler as it skirts boundary walls of gardens. A paved section with hairpin bends leads to the square in front of Solva parish church. Medieval in origin, the church has undergone alterations over the ages, but still has frescoes from the 15th century. To the left of the Church a paved road (via Fugassa) runs through the lower part of the hamlet of Solva to the asphalt road. The route continues along the cart track on the left to a cluster of houses at Solva Alta, where, becoming paved road again, it runs past the restaurant La Vigna and some houses. Reverting to cobblestones, it proceeds through olive groves and terraces. Still climbing, the route crosses an asphalt road and proceeds between terraces to Regione Cavia. Here it coincides for around 200 metres with the Cavia-Vegliasco cart track. At a fork in the road, preceded by a water drainage grate across the road, the route continues on up to the right. Leaving the asphalt road before the last house, on the left you find a path between wide terraces. The climb presents a generally medium-gentle incline and leads, at the end of the route, to a “saddle� or ridge, characterised by masts, with Mount Bignone (520m. a.s.l.) to the right and Castellaro to the left. The saddle is an important crossroads: a path on the right leads to the summit of Bignone (a short, demanding hike), another on the left, initially gentle, leads to Vegliasco and the Madonna della Guardia.You can descend the opposite side to the Hamlet of S.Fedele or reach Punta S.Martino in Albenga.

Segnavia Trail marker lunghezza/length tempo/time dislivello/gap difficoltĂ /difficulty

2800 mt 2h 510 m í˘“

(Alassio regione Ciazze Chiesa di Solva - Solva La Vigna-Monte Bignone)

Il Torrione sul mare The seafront Torrione

ITINERARIES. 57


ITINERARI

Baia del Sole

Alassio e dintorni La bellezza di Alassio è dovuta soprattutto alla sua posizione geografica, così avvolta dalla Baia del Sole che offre panorami e scorci marini bellissimi e ricchi di aria purificata dal mare che portarono il grande Enzo Bearzot, allenatore dell’Italia vincitrice dei Mondiali di Calcio del 1982, a far trascorrere qui il pre ritiro spagnolo alla squadra azzurra. Ma, nonostante la grande vocazione balneare, ad Alassio, è possibile trascorrere intere giornate dedicandole ai suoi dintorni, alla scoperta di luoghi ricchi di natura, bellezza paesaggistica e storia. La cornice di colline che contorna la città accoglie piccoli paesini dove la vita si svolge con ritmi degni di altri tempi e tra i profumi di antiche ricette di cucina. Tra questi gioiellini, Moglio, antico borgo rurale, immerso tra gli ulivi, insieme a Caso, Solva, Vegliasco, borgo legato alla leggenda di Adelasia e Aleramo. Si dice che Moglio, citata per la prima volta in un documento del 1232, abbia avuto origine da uno sparuto numero di superstiti di un antico aggregato del territorio alassino detto Lamiun, distrutto dalla peste, che però, nella breve vita della Repubblica ligure istituita da Napoleone I, arrivò a essere municipio autonomo. Qui, nelle prime domeniche di agosto si organizzano la sagra degli gnocchi, ancora impastati a mano, e quella della "ventre di tonno", prodotto della pesca del Tonno. Nella frazione di Solva, distante un paio di chilometri da Alassio, suo Comune di appartenenza, si trova la Chiesa della Santissima Annunziata, che vide la luce nel 1382 per poi essere riedificata nel 1480, mentre per il campanile si attese il 1840. Ha una facciata in ardesia, stesso materiale del bassorilievo al di sopra della loggia. Nel suo interno sono conservati affreschi tardo medievali che raffigurano i Sette vizi capitali e dell'Inferno, nonché tele e sculture del XVII secolo. In estate protagonista di Solva diventa la Biscetta, frittella con semi di finocchietto, tipico prodotto locale, alla quale è dedicata una sagra annuale.

58 ITINERARI.


ITINERARIES

Around Alassio La The beauty of Alassio is mainly its geographic seat, so completely enshrouded by the Baia del Sole, to gift wonderful marine patches and landscapes. The purified air of this zone convinced Mr. Enzo Bearzot, the Italian team soccer 1982’s World Cup winner trainer, to come here for the training camp, before the victorious Spanish adventure. Despite the marine vocation, in Alassio is possible to spend entire days in its neightbourhoods, discovering places full of nature and history. In the little villages, hung on the hills all around, the life goes on following ancient rhythms, pervaded by the old recipes perfumes. Among these jewels, Moglio, old rural village full of olives, with Caso, Solva,Vegliasco, whose name is in the Adelasia and Aleramo legend. Moglio, the old Lamiun, has been built by survivors of an other village destroyed by the plague. During the Ligurian Republic, founded by Napoleon I, became an independent municipality. Here, the first August Sundays, is organized the “gnocchi”, kind of pasta already handmade and the underbelly tuna festivals. In Solva, a pair kilometers far from Alassio, there is the “Santissima Annunziata” Church, built in 1382, renovated in 1480. The tower rang the first time in 1840. With the slate front it hosts high medieval frescos of the “Seven deadly sins” and of the “Hell”. Here in the summer, the “biscetta”, the local fennel seeds fritter, has its annual festival. In Vegliasco, Aleramo and Adelasia summer mansion, there is the famous Castle, also said Tower, which shape is in the Alassio crest. An other promenade outside the city is the one dedicated to the Gallinara Island, 10 minute, on the sea, far from the cost. Absolutely to visit the beautiful Toirano caves, a group of three hundred carsic origin holes, so famous for its incredible stalactites and stalagmites collection.

Tramonto sull’isola Gallinara Sunset on the Island of Gallinara

Una meravigliosa Panoramica da Solva A wonderful view from Solva

ITINERARIES. 59


ITINERARI

Solva Alta

Laigueglia, veduta aerea Aerial view of Laigueglia 60 ITINERARI.

A Vegliasco, che una leggenda dell’anno 1000 chiama dimora estiva di Alerano e della principessa Adelasia, colei che diede il nome alla città di Alassio, si trova il famoso Castello o Torre la cui figura è presente nello stemma della ridente città del Muretto. Un’altra passeggiata fuori porta, o meglio “fuori mare”, per cui è necessario l’ausilio di un mezzo natante, è la visita via mare all’Isola Gallinara, a 10 minuti di fronte al porto di Alassio. Assolutamente da fare la visita alle grotte di Toirano, un complesso di oltre 300 cavità di origine carsiche, di una bellezza particolare, famose per l’incredibile e vasta collezione di stalattiti e stalagmiti, visitate ogni anno da circa 100.000 visitatori. Qui, le più che esperte guide locali, illustrano un percorso turistico lungo oltre un chilometro, mostrando le zone del ritrovamento delle tracce dell'homo sapiens di oltre 12.000 anni fa e resti di ursus spelaeus con 25.000 anni di età. Tra le cavità più interessanti, la grotta del Colombo, la grotta di Santa Lucia, abitata anche in epoca romana, della Bàsura, anche detta della Strega, scoperta nel 1950 proprio da alcuni ragazzi di Toirano. A completamento del divertimento extraterritoriale di Alassio, si possono passare giornate al parco acquatico Le Caravelle di Ceriale e, perché no, al bellissimo Acquario di Genova a solo un’ora di macchina di distanza. Per i più grandi serate all’Ippodromo di Albenga, che però offre spazi equestri anche ai bambini, e, con moderazione e sano divertimento, agli storici Casinò di Sanremo e Montecarlo. Merita una visita Laigueglia, così vicina, ma così diversa. Un tempo paese di pescatori, Laigueglia conserva ancora oggi la tipica architettura del borgo marinaro nel suo centro storico fatto di caratteristiche piazzette e carrugi, che d’estate ospitano molteplici manifestazioni. Sulla Colla Micheri, antistante Laigueglia e quasi a picco sul mare, sono possibili camminate lungo sentieri verdi. Lungo il percorso si incontra la dimora di Thor Heyerdahl, il famoso antropologo norvegese il cui nome è legato alle vicende del Kon Tiki.


ENVIRONMENT Una grotta di Toirano (Fotografie di Rinina25/Twice25 tratte dal sito Wikipedia, l'enciclopedia libera http://it.wikipedia.org) A Toirano cave

Every year more than 100.000 visitors enter in this magic places, also to appreciate the internal skilled guides to show the home sapiens, ursus spelaus (old bear) signs and some of the best interesting caves. Some of the most interesting are the caves of Colombo, Santa Lucia and Basura (whitch). This one has been discovered by some local guys in 1950. More far from Alassio the Caravella aqua park of Ceriale, the huge Genoa Aquarium, one hour drive only; for the adult the Albenga hippodrome, with kids play zone, and, moderately and with intelligence amusement, the Sanremo and Monaco Casinos. An other visit has to be Laigueglia, little marine village full of little squares and “carrugi”, where, every summer, the local Municipality organizes a lot of events for adults and kids. On Colla Micheri, really sheer on the sea, there is the Thor Heyerdahl mansion, the Norwegian anthropologist involved on Kon Tiki story.

i GROTTE DI TOIRANO Tel. 0182 98062 www.toiranogrotte.it Orario/Opening 9.30 - 12.30 14.00 - 17.00 luglio/agosto July/August 14.00 - 17.30 Escursione notturna al giovedì sera, ore 21 (solo periodo estivo, su prenotazione) Night visits: 9 pm thurdays summer. Only with reservation.

Il "Torrione del Cavallo" e un gozzo a Laigueglia The “Torrione del Cavallo” and an idle fishing boat on the beach at Laigueglia

ITINERARIES. 61


SPORT

Vista aerea del Porto Aerial view of the port

Escursioni via mare Ad Alassio il mare si vive sopra e sotto, sia grazie ai bellissimi scorci azzurri, sia per i ricchi fondali. Una delle avventure più belle ed emozionanti è sicuramente l’avvistamento dei cetacei che permette al pubblico di ogni età di seguire il passaggio delle otto specie di cetacei e delfini che popolano il “Santuario Internazionale del Mar Ligure”. Sulle imbarcazioni è sempre presente un biologo dell’Acquario di Genova che, mentre illustra gli avvistamenti, raccoglie dati necessari ai fini della ricerca scientifica. Durante la stagione estiva, queste escursioni sono organizzate settimanalmente con partenza dal Molo di Alassio, da Alimar. Con loro è sempre piacevole scoprire scorci di costa, magari noleggiando un’imbarcazione per feste di matrimonio e compleanno, gustandosi il litorale da lontano

Immersioni Sotto il mare alassino corre lungo tutta la costa un fondale praticamente privo di correnti pericolose. Ricco di vegetazione e fauna marina offre interessantissimi spot di immersioni, dai più facili ai più impegnativi. A cinquecento metri dalla Gallinara, i cui fondali profondi fino ai trentotto/quaranta metri, da poco riaperti, si trova il relitto Umberto I, un mercantile adagiato sulla sabbia a circa cinquanta metri di profondità, affondato da un siluro britannico nel 1917. I suoi fondali ospitano anche franate di grossi massi, riparo di cernie e grossi saraghi pizzuti, anfratti con aragoste e in primavera colonie di calamari che arrivano in zona a deporre le uova. Per i subacquei più esperti, a causa della scarsa visibilità, ma di grande effetto, la visita ai relitti dell’Oued Tiflet, meglio noto come Tifly’s, della marina tedesca e il relitto della Bettolina di Cervo, entrambi vittime di un siluro britannico. Da non dimenticare, forse una delle zone archeologiche italiane sottomarine più interessanti in assoluto, giusto davanti ad Albenga, dove protagonista assoluta è la Nave Oneraria, sulla quale però, vista la delicatezza del relitto, le visite sono contingentate. 62 SPORT.


SPORTS

Going on the sea In Alassio we can live the sea up and down, as for the beautiful blue spots as well for its rich bottoms. One of the best thing to do on the sea is the whale watching, observing the passage of the inhabitants of the Ligurian Sea Internatonal Sanctuary. On the boats,that Alimar organises in the summer twice per week, there is always a marine biolog, that, while shows the watchings to the audience, collects data for the scientific research. With Alimar is also possible to rent boats for organizing birthday and wedding parties, enjoying the wonderful natural show of the cost.

I fondali. Abitanti e ospiti (sopra e sotto) The bottoms. The inhabitants and the visitors (above and below)

Diving The Alassio sea bottoms, without submarine drifts, have different interesting diving spots. 500 mt. far from the Gallinara, 38/40 mt. deep, recently reopened, there is the Umberto I’s wreck, merchant ship sunk, in 1917, by a British torpedo. For the skilled divers, cause for the poor visibility, the very impressive visit to two wrecks : the German Oued Tifles, wellknown as Tifly’s, and the Bettolina di Cervo, both torpedoed by British Navy. One of the most interesting marine archeological bottom is just in front of Albenga, where the guest star is the old Nave Oneraria, only visiting on demand to preserve it. SPORTS. 63


Il Porto

Punta Murena, uno scorcio suggestivo A charming glimpse of Punta Murena

Ospita la Capitaneria di Porto, La Marina di Alassio e Il Centro Nautico al Mare. Fondato nel lontano 1925 da un gruppo di alassini appassionati del mare e delle attività sportive ad esso collegate, il Centro nel corso di tutti questi anni si è naturalmente evoluto così come le infrastrutture nelle quali esso opera; tuttavia, i soci ne hanno sempre mantenuto le prerogative e le ambizioni che animarono i pionieri di quest'avventura. Oltre la Marina si estende un ampia spiaggia libera si sabbia e ciottoli che termina a ridosso di “Punta Murena” uno degli scorci naturalistici più suggestivi della zona, con la magnifica Villa e il parco circostante che arriva a lambire il mare.

The harbour It hosts the Port Authority, the Merchant Marine and the “Al mare” Yacht Club. It has been founded in 1925 by a group of sea sport lovers. Even if the Centre developed, adding new modern structures, the inspiring soul of the current share-holders remains the same of the pioneers one. Beyond the Marine there is a free wide beach with sand and little stones, that arrives till Punta Murena, one of the most suggestive natural places, with the magnificent Villa and the surrounding park, that arrives till the sea.

64 SPORT.



SPORT

Barca a Vela

Come tutte le più belle località di mare, anche Alassio propone una variegata offerta di percorsi nautici, per scoprire le baie più nascoste o avvicinarsi rispettosi all’Isola Gallinara, da fare con diversi tipi di imbarcazione.Tra questi la migliore e più consona al ritmo vacanziero della città del Muretto è sicuramente la vela, altamente indicata per il mare solcato da diversi venti che rendono il campo di regata, certo molto impegnativo, ma comunque particolarmente divertente per chi ama questo sport. E’ inoltre possibile noleggiare, da qualche ora a intere giornate, imbarcazioni di tutti i tipi per escursioni o gruppi di immersione, organizzate privatamente. Il Circolo Nautico al Mare di Alassio, uno dei più antichi in Italia, fondato nel 1925 da un gruppo di appassionati degli sport di mare, ha una scuola di vela che ha portato diversi allievi alle competizioni olimpiche e mondiali. Ogni anno organizza regate di grande risonanza pubblica come la Volvo Cup e gli Internazionali di Altura.

Surf

Quasi proprio di fronte ad Alassio, soprattutto in inverno e in autunno, il mare si gonfia formando onde alte e cariche di energia, dando luogo ad uno spettacolo affascinante che attira in acqua ragazzi e ragazze appassionati ecoraggiosi surfisti, con una tavola da surf, trasformando la costa in un pezzo di California. Naturalmente in questa porzione di mare ci sono onde per tutti i gusti e per tutte le difficoltà. Tra le onde più conosciute, anche tra i surfisti del web, quella che si forma proprio davanti al molo. Citato anche il vento di tramontana che quando si alza sul mare alassino, porta in acqua windsurf e kitesurf, la nuova eccitante tavola che si utilizza in un ibrido tra aquilonismo da trazione e surf, rendendo la zona una delle più appetibili a livello nazionale. Tantissime le scuole e gli amanti del surf che raggiungono la spiaggia alassina per volare e scivolare sul mare.

Parapendio

Veleggiare in parapendio o in deltaplano nel cielo di Alassio, godendosi, dall’alto, il mare e le coste rigogliose di verde è assolutamente possibile, soprattutto in primavera e autunno, quando arrivano i venti migliori, sfruttando due notissimi punti di lancio, citati nel web “dal Monte Pisciavino, con un decollo a 580 metri su livello del mare, poco distante dalla Madonna della Guardia. Si sale su una strada sterrata molto accidentata che porta ai ripetitori della vetta. Le coordinate GPS sono nord 44°0’40,2” - Est 8°9’44,9“. Oppure dalla Puerta del Sol dove c’è un decollo angusto, ma molto panoramico, appena sopra la ferrovia. Attenzione da qui però non c’è possibilità di errore perché, essendo molto basso, serve un buon vento per veleggiare in dinamica, altrimenti si atterra in spiaggia in pochi secondi. Le coordinate sono GPS Nord 43°99’71” – Est 8°16’47”.

Equitazione

Alassio ha una lunga tradizione legata all’equitazione che ha dato allievi capaci di affrontare importanti competizioni di livello internazionale. Fuori Alassio sono molti i maneggi che offrono la possibilità di avvicinarsi a uno sport che mai come alcuno lega uomo e animale. Presso questi vi sono scuole di equitazione per i cavalieri più esperti per salto e dressage e di avvio all’equitazione con lezioni studiate per i piccoli. E’ inoltre possibile ricoverare il proprio cavallo tutto l’anno. Andando oltre il dintorno alassino, si trovano centri ippici presso i quali sono organizzati gruppi seguiti da un maestro per passeggiate a cavallo nel cuore della natura e lezioni di monta americana. Bello l’Ippodromo dei Fiori, a Villanova di Albenga, una manciata di minuti da Alassio, per assistere a belle gare di trotto e galoppo. Anche qui i bimbi possono godere di spazi dedicati a loro, dove interagire con i cavalli tramite il gioco, sempre accompagnati da istruttori professionisti. 66 SPORT.


SPORTS

Sailboat

Alassio as usual for all of the best cities on the sea, has a lot of sea promenades to discover either hidden baies or to reach the Gallinara with different kind of boats. Among them, the right one is the sail boat.The winds, blowing on the Alassio sea, create a very difficult regatta course, but anyway very fascinating for the sailing fans. It is also possible to rent any kind of boats, for private tours and diving trips.The Yacht Club "Al mare", one of the Italian oldest, founded in 1925, has a sailing school, whom a lot of its athletes have raced in the olympic games and in the world championships. Every years organizes important regattas as the Volvo Cup ad the Internazionali di Altura.

Surf

Almost in front of Alassio, mostly in winter and in autumn, the sea becomes so big that makes high and energic waves, creating an amazing show that captures brave and skilled surfers, transforming Alassio in a California spot. Among the well known waves, also for the web surfer, is the one forming just in front of the dock (molo) and the western wind, Tramontana, makes Alassio one of the best Italian places for surfers and kitesurfers, that play with the board pulled by a wing, blow by the wind. Many the schools and surf lovers that come here to fly and slide on the sea.

Paragliding

It is possible to sail in the blue sky of the Alassio with hang and para-gliding, enjoying, from on high, the sea and the green coasts, mainly in autumn and in spring, when the best winds arrive.We can take off from two well known points, also quoted in the web “from the Pisciavino mount, with a lift-off on 580 meters below the sea level. We go up a dirt road, very bumpy, that brings to the repeaters on the top. An other is in Puerta del Sol, with a little take off, with an incredible killer view, just lit bit on railway above. From here there is no possibility to make error because, being very low, a good wind is necessary to sail “in dynamic”, otherwise we take risk to fall in the beach.

Riding

Alassio has a long horse riding story, with athletes that played in the very important international contests. Around Alassio there are a lot of rings, where to learn a sport, just this, joining together man and horse. Ride schools for professional riders, with jump and dressage, and special lessons for kids. Here it is possible to recover our own horse all along the year. Moving little bit far from the city we find other rings that organize groups, lead by instructors, for promenades on the nature and american riding lessons. In the Ippodromo dei Fiori, in Villanova d’Albenga, some minutes far from Alassio, where to attend to sport trot and gallop races. Places dedicated for the kids, where to know the horse world, also with the instructors assistance. SPORTS. 67


ENOGASTRONOMIA

Dolci e romantici Baci di Alassio

Città del Cioccolato

The sweet and romantic ‘Baci’ of Alassio

Alassio deve la sua notorietà anche grazie a una specialità, I Baci di Alassio, un prodotto tipico molto particolare a base di cioccolato che le ha permesso di entrare a far parte del Club “Città del Cioccolato” e dell’Itinerario del Bacio, un percorso all’insegna non solo della bontà, ma anche della dolcezza e del romanticismo. I Baci di Alassio sono tipici dolci locali dal cuore di cioccolata che ricordano la dolcezza già nel nome. Nascono intorno al 1910, circa quindici anni dopo i progenitori assoluti del genere, i piemontesi “baci di dama”. Il bacio di Alassio è di forma ovale, colore nocciola/cioccolato, con un gusto esaltato dalla presenza di nocciole e cioccolato non troppo dolce. E’ formato da due semisfere, la cui composizione è data da nocciole Piemonte, zucchero, cacao, miele, albume d'uovo, farina, burro, vanillina e aromi naturali, farciBACI DI ALASSIO to da un spesso dischetto, morbido ed omogeneo, in grado di fare da “collante” ai due 750 g nocciole gusci, realizzato con, panna, latte, cacao magro, 600 g zucchero 5 albumi zucchero, cioccolato e panna bollita. I gusci 75 g cacao amaro vengono uniti rigorosamente a mano l'uno 75 g miele all'altro, a due a due, attraverso la farcitura. 200 g panna liquida La tradizione fa risalire la creazione del pri200 g cioccolato fondente mo Bacio di Alassio a Rinaldo Balzola, pasticTostare le nocciole e macinarle cere della Real Casa Savoia. Ed è proprio grainsieme allo zucchero. Montare a zie al Caffè Pasticceria Balzola, locale stoneve gli albumi e unirvi con rico d’Italia, che questo prodotto, sin dai temdelicatezza le nocciole, il cacao ed pi di D’Annunzio e della Duse, si è inserito infine il miele. Riempire un sacco a poche con nella gloriosa tradizione dolciaria italiana. punta rigata. Formare sulla teglia delle La produzione si diffonde nelle più importanti roselline di impasto di circa 4 cm di pasticcerie di Alassio alla fine degli anni '50 e diametro, infornare e cuocere a 200° dal secondo dopoguerra il Bacio di Alassio lo per circa 10 minuti. Far raffreddare troviamo citato in tutte le pubblicazioni che prima di staccare dalla teglia. Bollire riguardano la città. la panna ed aggiungere il cioccolato fondente già sciolto a bagnomaria Oggi i Baci di Alassio, sono diventati un brand amalgamando bene con una frusta. di riferimento della splendida cittadina balCon una discreta quantità di crema neare e dal 2006 si possono fregiare dell’imdi cioccolato unire a due a due le portante marchio della D.O.P. (denominaroselline di biscotto. zione di origine protetta). Le differenze del Incartare i biscotti in stagnola. In un contenitore di latta hanno una buona prodotto derivano soprattutto dalla quantità conservazione. e modo in cui i diversi elementi vengono amalgamati, che continua a rimanere segreto.

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City of Chocolate Alassio also owes its fame to a speciality, the Baci di Alassio, a very particular, typical chocolateBACI DI ALASSIO based product that has earned the town a place among Italy’s “Cities of Chocolate” and on the 750 g hazelnuts “Bacio” route, an itinerary characterised not only 600 g sugar by tastiness, but also by tenderness and roman5 egg whites 75 g unsweetened cocoa powder ce. “Baci di Alassio”, or chocolate-hazelnut kisses, 75 g honey are a typical local confectionary with a chocola200 g liquid cream te centre, whose very name has amorous asso200 g dark chocolate ciations. They were first created in 1910, about Toast the hazelnuts and grind fifteen years after their original ancestors, the them with the sugar. Beat the egg Piedmontese “baci di dama”. whites until they form stiff peaks The bacio di Alassio is oval in shape, with a and gently fold them into the nutty/chocolate colour and a flavour heightened hazelnuts, cocoa and finally the by the presence of hazelnuts and not-so-sweet honey. Fill a piping bag with star tip. Pipe rosettes of chocolate. It is formed by two hemispheres made approximately 4 cm in diameter from Piedmont hazelnuts, sugar, cocoa, honey, egg onto a baking sheet and bake in whites, flour, butter, vanilla and natural spices, the oven at 200° C for about ten sandwiched together by a thick yet soft and creamy minutes. Leave to cool before disk made from cream, milk, unsweetened cocoa removing them from the baking sheet. Bring the cream to the boil powder, sugar, chocolate and boiled cream. The and add the dark chocolate, biscuits are strictly hand-joined, two by two, using which has already been melted the filling.This tradition dates back to the creation using a bain marie, mixing well of the first Bacio di Alassio by Rinaldo Balzola, with a whisk. Using a moderate confectioner to the Royal House of Savoy. Moreoamount of chocolate cream, ver, it is thanks to the Caffè Pasticceria Balsandwich the biscuit rosettes together, two by two. zola, one of Italy’s historic cafés, that this product Wrap the biscuits in tinfoil. They has taken its place in the glorious Italian confecwill keep well in a tin container. tionary tradition since the time of D’Annunzio and Duse. Production had spread to include Alassio’s main confectioners by the end of the 1950s, and after the Second World War, the Bacio di Alassio began to be mentioned in all publications about the town.Today, Baci di Alassio have become a signature brand for the splendid seaside town and in 2006 received the prestigious D.O.P. status (protected denomination of origin). The product is set apart mainly by the quantities and the way the various ingredients are mixed, something that remains a secret to this day.

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ENOGASTRONOMIA

Piatti tipici della cucina ligure

Cucina Locale

Some traditional specialities in Ligurian cooking

Anfiteatro naturale stretto tra mari e monti, la Liguria è l'unica regione italiana ad avere Alpi, Appennini e mare, ed il solo territorio del nord del Paese a godere del temperato clima del mar Tirreno, traendo beneficio dalla vicinanza al mare e dalla protezione al nord di considerevoli catene montuose. Questo, insieme alla tradizione commerciale e storica di Genova, ha creato una cucina ed una gastronomia che armonizza i profumi e i sapori dei prodotti della collina, dell'orto e del mare: una cucina mediterranea legata ai prodotti della natura che consente di abbinare una alimentazione sana e dietetica alla buona tavola. Esempio evidente di quanto con la creatività si possa fare in cucina è il pesto. Basilico, pinoli, olio extravergine, formaggio stagionato e sale sono i semplici ingredienti del condimento principe della Liguria particolarmente adatto per trofie, trenette e lasagne. Quella del pesto e' una storia antica quanto il bacino del Mediterraneo anche se le sue origini hanno forse una matrice africana e asiatica. Del basilico parlano già autori classici come Plinio e Alessandro Petronio, tutti diligentemente elencati nell'opera "Dell'insalata e dell'uso di essa" di Salvatore Massonio (1627). Nel 1800, codificando la cucina genovese si nomina il pesto come "battuto al sapore dell'aglio" e così ne definiscono la composizione: uno spicchio d'aglio, basilico, formaggio sardo e parmigiano, grattugiati e mescolati insieme, olio d'oliva extravergine.

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FOOD & WINE

Tipical Cuisine A natural amphitheatre surrounded on all sides by the sea and the mountains, Liguria is the only Italian region that is home to the Alps, the Apennines and the sea and the only northern area in Italy that enjoys a temperate climate mitigated by the Tyrrhenian sea. It has all the benefits of its closeness to the sea plus the protection afforded by the nearby very high mountain chains.These factors, together with Genoa’s trade and historical tradition, have made this the home of cuisine and gastronomy that blend the flavours and aromas of products from the hills, produce out of the vegetable garden and fruits of the sea.This is an example of Mediterranean cookery that makes the most of all that nature has to offer to create a combination of a healthy diet and tasty food. The most wonderful local example of creativity in the kitchen is Pesto. Basil, pine nuts, extra virgin olive oil, mature cheese and salt are the simple ingredients used to prepare Liguria’s most famous sauce, which is ideal for trofie, trenette and lasagne. Pesto is as old as the Mediterranean itself, but may originally have come from Africa or even Asia. Classical authors such as Pliny, Alessandro Petronius and others wrote about pesto and their names are all diligently listed in the book “Dell’insalata e dell’uso di essa” (About salad leaves and how to use them) by Salvatore Massonio (1627). In 1800, codification of Genoa cooking refers to pesto as “garlicflavoured sauce” made from a clove of garlic, basil, grated Sardinian and Parmigiano cheese and extra virgin olive oil.

Il Basilico: l’erba dei re Basilico, nome scientifico Ocimum Basilicum, proviene dal greco Basilikos e significa tra altre cose “degno di re”. Gli egizi lo utilizzavano per i sacrifici agli dei, i Greci per simboleggiare il lutto, i Romani l’amore, i Cristiani per ricordare la Crocifissione e per gli Alchimisti medievali per distillare pozioni contro il Basilisco, orribile mostro che immobilizzava chi incrociava il suo sguardo. Circa le origini si sa per certo che quattromila anni fa il basilico era coltivato in tutta l’india e apprezzato come antistress dalla medicina Ayurvedica. Fin dall’antichità le virtù terapeutiche attribuite ala basilico sono moltissime : in particolare , viene considerato un tonico molto efficace, capace di rafforzare le difese immunitarie e possiede una riconosciuta azione tonico-sedativa sul sistema nervoso. Il medico fiammingo Van Helmont sosteneva che dal basilico, trattato senza le dovute cautele, potessero nascere gli scorpioni. Bastava per esempio lasciarlo a macerare tra due mattonelle per veder proliferare, dopo qualche giorno, i velenosi animaletti. Van Helmont era fiammingo ma riprendeva una leggenda del sud, dove in effetti è sempre stato relativamente facile (per chi li ha cercati) trovare piccoli scorpioni sotto le pietre o i mattoni abbandonati. Morale:... il basilico va trattato con delicatezza.

Basil: king of herbs Basil comes from the Greek Basilikos and means, among other things, “worthy of a king”. Egyptians used it for sacrifices to the gods, the Greeks to symbolise mourning, the Romans love, the Christians for the Crucifixion and medieval alchemists used it for distilling potions to protect against the basilisk. It was definitely grown throughout India four thousand years ago and is used as an anti-stress remedy in Ayurvedic medicine. Since ancient times basil has been attributed with many therapeutic properties, in particular it was thought to be a very effective tonic, capable of strengthening the immune system and with a toning-sedative effect on the nervous system.The Flemish doctor Van Helmont said that basil could create scorpions, when left to macerate between two bricks. Moral: basil must be handled with care. FOOD & WINE. 71


ENOGASTRONOMIA

Ingredienti per un buon pesto Ingredients needed to make good pesto

Molti tentativi in Italia ed all'estero di far crescere il basilico sono miseramente naufragati perché il vero basilico è esclusivamente Ligure. Nulla può sostituire quell'unico microclima di sole, sale e mare che unito alla particolarità della terra consente la crescita di una varietà di basilico dal profumo e dal gusto inconfondibile e particolarmente equilibrato. Nel passato non c'era famiglia che non avesse sul balcone almeno una piantina di basilico e altrettanto facevano i comandanti genovesi sulle loro navi. A tutt’oggi non è affatto raro imbattersi in piantine che fanno capolino dai balconi e dai terrazzi affacciati sul mare o sparsi sulle colline. Il nome Pesto deriva essenzialmente dall'antico metodo di preparazione di questa salsa, cioè attraverso la pestatura (battitura) nel famoso mortaio rigorosamente di marmo con l'utilizzo del pestello, quest'ultimo di legno. Questo lento ma efficace metodo consente infatti alle foglie di sprigionare tutto il loro sapore. Il vecchio pestello di legno schiaccia le foglie sfibrandole, grazie al movimento rotatorio impresso dal polso di chi batte. Così "stracciato" il basilico cede e concede tutto il suo sapore. Un altro piccolo segreto è quello di utilizzare piante "giovani" con non più di 2 mesi di vita. L'immagine della Liguria e' strettamente legata al basilico come al suo mare: un'armonia tra verde ed azzurro fatta di delicati equilibri tra cui spiccano prodotti d'eccezione quali il dolcissimo olio d'oliva, i gustosi ortaggi ed i vini delicati e profumati. Insieme al basilico l’olio extra vergine di oliva costituisce uno degli elementi più caratterizzanti della gastronomia ligure per la delicatezza e la fragranza che lo rende adatto all’elaborazione dei piatti più saporiti, soprattutto a crudo. I nutrizionisti lo considerano un componente prezioso per una dieta particolarmente equilibrata, povera di grassi saturi, la dieta mediterranea e le sue doti di antiossidante lo classificano quale “alimento funzionale” in quanto contiene sostanze benefiche per il funzionamento dell’organismo umano. La coltivazione dell'ulivo garantisce una qualificata produzione di olio tra cui alcune punte di diamante per l'Italia come quello ricavato dall'oliva taggiasca, di gusto tenue, raffinato e mai aggressivo. Ha un lieve retrogusto di pinolo e mandorla, ed in grado non solo di rispettare ma anche di esaltare i profumi delle erbe, la freschezza degli ortaggi, e sapori di mare. La cucina ligure, dunque, prevalentemente di "magro", quasi vegetariana, nasce dall'esigenza di sfruttare al meglio qualsiasi ingrediente disponibile e oltre al basilico un altro elemento di verde sono i ripieni, sia per le paste fresche come i pansotti ed i ravioli, sia per le torte come la leggendaria Pasqualina o la torta di carciofi sia per la conosciuta "pancia di vitello ripiena" chiamata Cima alla Genovese. Ma si tratta anche di una cucina “azzurra” poiche' marinara, con pesci e crostacei da scoglio e profondita' del Golfo Ligure, e pesci azzurri come le acciughe, le orate e gli splendidi bianchetti, oppure altri quali i pesci luna, i saraghi ed i branzini.

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FOOD & WINE Basil is difficult to grow outside Liguria as nothing can replace its unique micro-climate of sun, salt and sea or the local soil where a kind of basil grows with unmistakable, particularly well-balanced aroma and flavour. Families all used to grow at least one basil plant as did Genoan captains on their ships. Even today, plants can be seen on balconies or terraces overlooking the sea or in the hills. In the ancient slow yet effective method of making pesto, an old wooden pestle rotates in a marble mortar and breaks the leaf fibres, releasing all the flavour of the basil, which must be no older than two months. Liguria cuisine is delicately balanced and includes sweet olive oil, tasty vegetables and delicately fragrant wines. Extra virgin olive oil is another of the most characteristic ingredients in Ligurian cooking, its delicacy and fragrance making it ideal for the tastiest of dishes. It is low in saturate fats and valuable in a well-balanced diet.The Mediterranean diet and its anti-oxidant properties make it beneficial to the human organism. Some top Italian products are Ligurian, such as Taggiasco olive oil, with its mild, refined, never aggressive flavour. Its light aftertaste of pine nuts and almonds is ideal on herbs, fresh vegetables and seafood. Fillings in Liguria are often meatless, used for fresh pasta, such as pansotti and ravioli, and pies, such as the famous Pasqualina or artichoke pie, and also for Cima alla Genovese (stuffed veal). It also includes fish and seafood, such as anchovies, bream and wonderful whitebait or others such as sunfish, sea bream and seabass.

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ENOGASTRONOMIA

La gustosa zuppa ligure detta Buridda Buridda, a delicious Ligurian soup

Nel corso dei secoli la gastronomia ligure è stata anche molto arricchita da apporti esterni poiché i commerci attivati dalla Repubblica Marinara di Genova, hanno introdotto l’uso di alimenti come lo stoccafisso ed il baccalà, prodotti in paesi lontani, ma che hanno dato vita ad una molteplicità di piatti dal gusto forte come per esempio la zuppa detta Buridda. Tra le particolarità troviamo la farinata, una sorta di sottilissima focaccina di farina di ceci o di grano che viene consumata calda, anche per la strada, in qualsiasi momento della giornata, un'abitudine diffusissima, una sorta di fast-food all'italiana con pochi e sani ingredienti: farina, olio d’oliva, sale ed acqua. I vini della Riviera Ligure di Ponente, conosciuti ed apprezzati in tutta Europa, sono caratterizzati da una particolare delicatezza che si accompagna armoniosamente con le varie specialità gastronomiche. Il Pigato è un bianco dal colore giallo paglierino e dal sapore secco, asciutto lievemente amarognolo. Esprime una personalità intensa e una media alcolicità (11°), capace di sostenere il rapporto oltre che con le portate locali più tipiche anche con cibi dal sapore impegnativo. Il Vermentino sempre bianco di colore giallo paglia ma più fine a naso e di sapore fresco, asciutto e sapido, particolarmente adatto per la cucina di pesce o per i primi piatti a base di verdure. Leggero e vinoso è il profumo del Rossese, di colore rosso rubino brillante, anch’esso caratterizzato da un sapore delicato, ma asciutto con retrogusto tendente all’amarognolo che si abbina benissimo anche ai piatti di pesce oltre che a tutto il pasto. Il tipo Ormeasco di colorazione rosso rubino vivo, di sapore asciutto e gradevole, con fondo piacevolmente amarognolo, è adattissimo ai primi piatti con ripieni di carne, piatti di carne oppure arrosti di pesce. In conclusione la gastronomia ligure, frutto di intelligenza non comune, cucina essenziale, scevra da spezie o sapori aggressivi, rivela il pensiero che la sostiene, dimostrandosi una cucina tra le più attuali della penisola.

LA FOCACCIA Un capitolo a parte merita la tanto conosciuta ed apprezzata focaccia (in dialetto fugassa): per i Liguri un mito, un simbolo, un rito quotidiano dal sapore inconfondibile, un modo per sentirsi un tutt'uno con le bellezze della Liguria: una sorta di pane piatto dello spessore di alcuni centimetri impastata con olio d'oliva, meglio se extravergine. Viene salata con sale grosso che si scioglie, anche se spesso non completamente, durante la cottura. E' per questo motivo che i veri intenditori mangiano la focaccia con la parte piu' scura (quella piu' cotta) al contrario per metterla direttamente a contatto con le papille gustative... una delizia!

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FOOD & WINE Over the centuries foreign foods have arrived in Liguria thanks to trade that brought ingredients such as stockfish and dried cod from distant countries, giving rise to lots of tasty dishes like Buridda soup. Specialities include farinata, hot salted thin chickpea or wheat bread eaten at any time of day, fast-food Italian style, made from just a few healthy ingredients: flour, olive oil, salt and water. Delicate west coast wines are popular LA FOCACCIA throughout Europe and all are perfect The famous focaccia from Liguria is made with with the various local dishes. Pigato is a olive oil, preferably extra virgin and coarse salt, dry white, straw yellow in colour and sli- real connoisseurs eat it upside down so that any ghtly bitter. It has a lively body and remaining grains of salt immediately hit the medium alcohol content (11%). Ver- taste buds – delicious! mentino is another straw yellow white, but has a finer bouquet and fresh dry taste. Rossese has a light winey aroma, a brilliant ruby red and delicate but dry flavour with a slightly bitter aftertaste. Ormeasco is lively ruby red, with a dry pleasant flavour and pleasantly bitter aftertaste.The fruit of rare intelligence, Liguria’s simple cuisine proves to be one of the most modern in Italy.

LA LEGGENDA DELLE ACCIUGHE Leggenda tratta dal libro “L’Alice delle Meraviglie” di Mitì Vigliero (Editore Marsilio, 1998) Tanti anni fa splendeva nel firmamento una famigliola di stelle, le Engrauline, molto piccole ma molto luminose e, purtroppo anche molto vanitose. Ogni notte si specchiavano nell’acqua del mare e rivolgendosi alle Pleiadi strepitavano: “guardate che bella la nostra luce, è come argento puro !” E alla Via Lattea: “guardate i nostri riflessi come palpitano sulla superficie del mare”. E ai pianeti: “guardate quanto ci ammirano gli uomini”. Stelle e pianeti le sopportavano educatamente sperando che il loro continuo vocìo ogni tanto si interrompesse. Ma le stelline continuavano a ciarlare anche durante il giorno perché non amavano la luce del Sole che le oscurava. Una notte la luna piena si rifletteva sul mare e sembrava una distesa di platino. Le stelline, invidiose, presero ad insultarla:”E’ più grande di noi e per questo si crede più bella; ma non vedi quanto è grassa e che facciona larga e tonda che ha ?”. La Luna, sentendo quelle frasi maligne cominciò a piangere. Il buon Dio allora perse la pazienza: “Ho ascoltato per anni le vostre voci superbe” disse severamente “e sono sempre stato paziente con voi. Ora basta. Vi toglierò dal Cielo e vi manderò nel luogo che vi piace usare come specchio, levandovi anche la voce.” Con un gesto imperioso della mano strappò dal firmamento le petulanti Engrauline gettandole nel mare. “Ecco” disse loro “ora gli uomini potranno godere sempre del vostro splendido color argenteo, che però non sarà più fisso nel cielo ma fuggevole come un sospiro. Da oggi sarete costrette a correre, a stancarvi, a patir la fame e la paura. Gli uomini vi apprezzeranno non solo per i vostri riflessi ma anche come cibo. Infine, come pesci, finalmente starete per sempre zitte !”. Fu così che i Mari del mondo si popolarono delle acciughe.

THE LEGEND OF THE ANCHOVIES Taken from “L’Alice delle Meraviglie” by Mitì Vigliero (Editore Marsilio, 1998) Once upon a time there was a family of stars, very small and bright but very vain. Every night they admired themselves in the sea and boasted to the Pleiades, the Milky Way and the planets about their beauty. During the day the stars complained about the sun. One night, the envious stars started to insult the Moon about her size and made her cry. God lost his temper at this and with a majestic swipe of his hand ripped the stars out of the sky and threw them into the sea. “Now men will always admire your splendid silvery colour. From today you will be forced to swim, feel hunger, fatigue and fear as you are hunted for food. And no more boasting!” And this was how anchovies came to populate seas around the world. FOOD & WINE. 75


Feste & Sagre

n LA SAGRA DELLE “BISCETTE” DI SOLVA La Società del Mutuo Soccorso di Solva, col patrocinio del Comune di Alassio, organizza tutti gli anni, alla fine del mese di marzo, questa deliziosa sagra. Le biscette sono una gustosa specialità: impastata la farina con poca acqua, viene aggiunto un poco di zucchero e semi di finocchio silvestre che cresce sulle nostre balze; con la pasta fatta lievitare, vengono fatti tanti pezzetti lavorati in modo da assumere la forma di piccole bisce o vipere, che fritti nell’olio bollente, vengono immediatamente consumati con indicibile soddisfazione dai bambini e dagli adulti, non solo Solvesi ma anche dai numerosissimi Alassini e dagli ospiti della località della Baia del Sole che partecipano alla sagra annuale, salendo al “Belvedere” ed alla chiesa parrocchiale della S.S.Annunziata di Solva. Si ricorda tuttora che un tempo dalla casa dei Freghei, maggiorenti della frazione di Solva, il 25 marzo si muovevano muli carichi di “biscette” che scendevano nel capoluogo per essere recate in omaggio a parenti, amici e conoscenti.

n LA SAGRA DELLA “VENTRE” DI MOGLIO

Folklore

La ventre di tonno è un piatto ligure tradizionale, inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. La "ventre" è lo stomaco essiccato del tonno, che tradizionalmente (XIX e prima metà del XX secolo) veniva dato come aggiunta alla paga ai cosiddetti "tonnarotti", i lavoranti che dalla Liguria si trasferivano nelle tonnare della Sardegna, tra questi c’erano anche gli ormai leggendari tonnarotti di Moglio, grandi professionisti del taglio e della cottura del tonno rosso considerato il più ricercato e pregiato tra tutte le qualità di tonno. Oltre alla "ventre" ricevevano altri sottoprodotti della lavorazione, come il "musciamme" (filetto di tonno), la "biella" (budello), il "coeu" (cuore), il "figatallo" e la "bottarga" (uova). La "ventre" viene tuttora preparata come "ventre in umido", con patate, polpa di pomodoro, prezzemolo, pinoli, alloro, noci, aglio, vino bianco ed olio. Nella frazione di Moglio si tiene la prima domenica di agosto una sagra dedicata a questa specialità da amatori organizzata dalla Società di Mutuo Soccorso Mogliese.

n THE FEAST OF THE “BISCETTE” IN SOLVA Every year this delicious feast is organised in Solva at the end of March by the local first aid team, with patronage by the Alassio Local Council. Biscette are a tasty speciality made with flour and water, a little sugar and fennel seeds grown locally. Once proven, the dough is rolled into little snake shapes, fried in boiling oil and eaten immediately. The event attracts visitors not only from Solva, but also from Alassio and guests in the town of Baia del Sole and is held up at the “Belvedere” and the parish church of the Santissima Annunziata di Solva. Mules used to bring the biscette down to the town on 25 March to give as gifts to family and friends.

n TUNA UNDERBELLY This is a traditional dish in Liguria and it is also included on the list of traditional Italian agro-foods. It is the dried underbelly of the tuna fish, in past times given in lieu of part of the tuna fishermen’s wages.They then moved to Sardinia and included the by now legendary tuna workers from Moglio, experts at cutting and cooking the red tuna considered to be the finest of all the different kinds of this fish. In addition to the “belly” they also received other parts of the fish, such as the fillet (musciamme in dialect), intestines (biella), heart (coeu), liver (figatallo) and eggs (bottarga). The dish is still prepared in the same way today, with potatoes, tomato pulp, parsley, pine nuts, bay leaves, walnuts, garlic, white wine and oil. On the first Sunday in August a feast is held in Moglio, dedicated to lovers of this speciality and organised by the Moglio First Aid team. 76 FESTE & SAGRE.


Ringraziamenti per le immagini - Picture Credits Emerson Fortunato (1° imm. in copertina; sommario 5° imm. a sinistra; pag 12 in basso; pag 56 in alto a sinistra; pag 58; pag 76; pag 87) Pierluigi Quarone (pag 63) Fotografie di Davide Papalini tratte dal sito Wikipedia, l'enciclopedia libera http://it.wikipedia.org (imm. pag 15 in alto; pag 45 in alto e in basso; pag 46 in basso; pag 47; pag 53; pag 57) Pasticceria Oliva (3° imm. in copertina) AquaRosa Benessere SPA (sommario 3° imm. a destra) foto storiche tratte da “Quel Muretto lungo cinquant’anni” (imm. pag 4 seconda a sinistra; pag 21 in basso; pag 22 in basso)

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