RCA Brand Book

Page 1

Italiana



INDICE HERITAGE

.2

PERCHÉ RILANCIARE RCA?

.14

VALORI E CARATTERISTICHE

.19

ECCELLENZA

.20

CORAGGIO

.30

ACCESSIBILITÀ

.40


HERITAGE



La RCA è stata una tra le più importanti case discografiche italiane. Per molti autori e molti cantanti è stata un santuario della musica; ha creato una maniera, un nuovo modo di esprimersi, una musica giovane, una musica moderna; in quegli anni sono state composte canzoni che fanno ancora parte della cultura musicale delle nuove e vecchie generazioni. Un’etichetta che ha fatto sognare, ballare e cantare milioni di italiani. é la fine del 1951 quando da una costola della casa madre americana nasce la RCA Italiana. A guidarla è un giovane ex segretario di Pio XII, Ennio Melis, un uomo destinato a cambiare il mercato della musica italiana. Messi da parte i successi di oltreoceano, Melis produce e lancia decine di talenti nostrani, a cominciare da Nilla Pizzi e da un giovanissimo Domenico Modugno. Negli anni ‘60 la RCA crea una vera e propria città della musica, e gli avvenieristici studi di registrazione sulla via Tiburtina fanno da trampolino all’epoca d’oro dei 45 giri. Gianni Morandi, Gino Paoli, Luigi Tenco, Sergio Endrigo, Lucio Dalla, Patty Pravo sono tutti clamorosi successi, tutti targati RCA. Dietro di loro il prezioso lavoro di due grandi maestri, Ennio Morricone e Luis Bacalov, e lo straordinario produttore musicale Lilli Greco: sarà lui a cavallo degli anni ‘70 a lanciare cantautori come Antonello Venditti e Francesco De Gregori, i protagonisti

4



dell’ultima stagione di successi prima della crisi irreversibile della discografia italiana e della fine della gloriosa RCA. Ennio Melis riuscì a convincere gli americani e il presidente italiano a fare un rifinanziamento finalizzato a far ripartire la società con alcune sostituzioni indovinate, in particolare quella del direttore artistico, che fu per un certo periodo Enzo Micocci, e quella del direttore generale, che fu Giuseppe Ornato dall’Olivetti, una persona che raddrizzò amministrativamente una situazione che sembrava compromessa. Melis era un uomo colto, un intellettuale, un manager spregiudicato, generoso; dialogava con gli artisti e li spronava. Morricone e Bacalov, provenienti dal conservatorio, vennero chiamati per comporre gli arrangiamenti delle canzonette. Negli studi di registrazione si erano create due “squadre”, una condotta da Luis Bacalov e una da Ennio Morricone, che avevano sotto di loro gli artisti per i quali creavano gli arrangiamenti. Alla RCA nei primi anni ‘60 si iniziarono a fare provini ad artisti provenienti da ogni parte d’Italia: ogni giorno venivano scoperte canzoni che piacevano ai giovani e la RCA divenne l’etichetta che aprì maggiormente la strada della musica italiana alle nuove generazioni.

6



Tutti alla RCA avevano un gusto e una preparazione artistica che hanno contribuito al successo di molti dischi. Era il momento del boom economico, dei 45 giri, si vendevano milioni di copie di dischi; in pochissimi anni la RCA diventò l’azienda leader numero uno in Italia. Alla RCA c’era anche un campo da calcio, dove, dopo aver mangiato, gli artisti andavano a giocare; Morandi e Lucio Dalla erano grandi affezionati a questo posto. La RCA era infatti un centro artistico, ma anche sociale. Al bar gli artisti si incontravano, c’era comunicazione, si scambiavano le idee, creavano una vera e propria comunità artistica. Chi non aveva niente da fare andava lì, dove sicuramente qualcosa nasceva: una collaborazione, un’idea. I due camerieri davano il loro parere quando sentivano il disco in produzione. Era un parere importante per i produttori: un parere popolare, non tecnico. La RCA italiana era anche un’azienda industriale: aveva una propria fabbrica, e nelle rivendicazioni sindacali gli artisti erano spesso dalla parte dei metalmeccanici, passando così per sovversivi, e anche lo stesso Ennio Melis si associava sentimentalmente alle rivendicazioni, risultando spesso il più attivo contestatore.

8



La programmazione di prima stampa dei dischi era amministrata dal reparto vendite ed era un processo molto delicato: essere troppo ottimisti poteva voler dire buttare al macero una serie di dischi inutili, mentre essere pessimisti poteva voler dire di avere un disco di grande successo ma poche stampe, perdendo così molte vendite. Appena prodotto, il disco veniva distribuito attraverso le quindici filiali sparse in tutta Italia e da lì immediatamente nei negozi; nel giro di pochissimo tempo era diffuso in tutta la nazione. Un campo che scoppiò all’improvviso fu quello delle sigle musicali: tutti oggi si ricordano di Heidi, Lady Oscar e Mazinga, Lupin e Gigrobot. La prima colonna sonora, invece, fu “Per un pugno di dollari”, che dette il coraggio alla RCA di investire in altre decine e decine di film; ne produssero quasi mille in quarant’anni. Il suono della RCA era superiore al suono delle altre case discografiche, perché registravano su attrezzature all’avanguardia fatte arrivare dagli Stati Uniti. Quando le registrazioni dell’RCA arrivavano alle radio e alle televisioni avevano sempre un tocco personale e particolare: erano considerate le migliori in circolazione.

10



C’era una proposta di aggregazione che ora non esiste più; gli artisti nascevano e venivano coltivati dalle case discografiche, c’era un lavoro costante con i cantanti, con gli autori, c’erano discussione e collaborazione, un maturare insieme. A partire dagli anni ‘80 incominciò il lento e definitivo declino del mercato discografico. Nacquero il compact disc, il nuovo format tecnologico che soppianta il vinile, e la pirateria informatica. Ennio Melis avrebbe dovuto licenziare più del doppio delle persone che aveva licenziato quando era arrivato e non se la sentì, preferendo lasciare. L’uscita di Ennio Melis fu veramente un duro colpo per la RCA; è stato forse l’unico che aveva capito che non ci sono solo ragioni economiche per creare un mercato all’avanguardia. Alla fine degli anni ‘80 la RCA vendette tutta l’attività musicale al gruppo tedesco Bertelsmann. Nacque quindi la BMG, Bertelsmann Music Group, e nel 2001 la sede della RCA di via Tiburtina fu venduta e smantellata.

12



PERCHÉ RILANCIARE RCA?

14


La RCA ha rappresentato negli anni un punto di riferimento nello scenario musicale italiano e internazionale. Ancora oggi nel retaggio culturale popolare la presenza di questa grande azienda provoca sentimenti nostalgici e di rispetto nella sensibilitĂ comune; inoltre, il forte senso di appartenenza che legava l’impiegato al datore di lavoro e in generale a tutto il sistema rappresenta un forte valore, ora spesso inesistente. Ăˆ facile concludere che, nonostante il mercato odierno sia vasto e variegato, il rilancio della RCA rappresenterebbe una svolta positiva.

15





VALORI E CARATTERISTICHE



ECCELLENZA



alta qualitĂ hi-tech competenza

23


alta qualità Grazie all’impegno di tutto il personale, agli standard di produzione elevati e alla passione per un progetto comune, l’azienda punta sempre a soddisfare le esigenze dei clienti e degli investitori.

24



hi-tech Le migliori tecnologie permettono all’azienda di essere all’avanguardia e competere con i piÚ grandi concorrenti.

26



competenza Il personale altamente qualificato e di grande esperienza è il vero motore che permette di raggiungere grandi traguardi.

28




CORAGGIO



nuovi format talent scouting colorato

33


nuovi format L’innovazione tecnica e formale è la prerogativa dell’azienda per permettere di coinvolgere al meglio le nuove generazioni.

34



talent scouting Capacità di selezionare dipendenti qualificati e competenti per innalzare il livello qualitativo dell’azienda.

36



colorato L’utilizzo di un grande numero di colori adoperati a tinta piatta rispecchia il coraggio con cui l’azienda vuole imporsi sul mercato.

38




ACCESSIBILITÀ



mainstream prezzi bassi ampia distribuzione

43


mainstream Conoscere i gusti e le abitudini delle persone per creare nuove tendenze.

44



prezzi bassi La modestia dei prezzi dei prodotti venduti dall’azienda ne consentono l’acquisto da parte di consumatori provenienti da qualsiasi fascia economica.

46



ampia distribuzione Far arrivare i propri prodotti in qualsiasi parte del mondo in tempi brevi e con costi contenuti permette all’azienda di essere competitiva a livello globale e di fornire un servizio piÚ ampio ai consumatori.

48





Linda Alderigi - Valentina Andreozzi - Valeria Bonetti Davide Calcagnile - Fabrizio Carricato Laboratorio di Metaprogetto - Corso di Design della Comunicazione Politecnico di Milano, 2013




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.