LUIGI ZOBELE
VOLTI DEL MONDO 50 ANNI DI VAGABONDAGGI
Nato nel 1921 a Trento, si è laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano nel 1946, dopo aver trascorso quasi tre anni di guerra, districandosi in situazioni spesso drammatiche con il suo incrollabile ottimismo e spirito d’iniziativa. Nel 1950 si è sposato felicemente con Adriana Stabile (santa donna, che gli ha sempre lasciato le briglie sciolte, e tuttora lo guarda compiaciuta quando fa le valigie, meno quando le riporta piene di sabbia di un qualche deserto‌). Le due grandi passioni della sua vita sono state la montagna (oltre 30 vette oltre i 4000, e vari trekking sull’Everest e sull’Annapurna) ed i viaggi. Facciamo rientrare nella “passione per la montagnaâ€? anche il suo pluriennale impegno per la montagna, sia come presidente della commissione nazionale ed internazionale per lo sci-alpinismo rispettivamente della FISI e dell’UIAA, poi come membro del Consiglio Centrale del CAI, in seguito Vicepresidente dell’UIAA, e LQÂżQH 3UHVLGHQWH GHOOD 6$7 &HQWUDOH Nel corso della sua vita ha visitato oltre 130 paesi: FRPH YLDJJLDWRUH VL DFFHWWDQR VÂżGH Gli altri interessi, coltivati da sempre, sono la musica, OÂśDUFKHRORJLD OÂśDUWH H OD IRWRJUDÂżD
LUIGI ZOBELE
VOLTI DEL MONDO 50 ANNI DI VAGABONDAGGI
Grazie Osvaldo!
Senza di te non si sarebbe fatto nulla!
Lineagrafica Bertelli Editori snc, Trento Š Foto di Luigi Zobele ISBN: 978-88-95841-00-7
PerchĂŠ questo libro...
Gino Zobele è il nostro babbo, quindi già di per se una persona molto speciale. La sua carta d’identità rivela un’età di tutto rispetto (86 anni, per la precisione), ma è piÚ che evidente che si tratti di un falso, uno spiacevole e banale errore di interpretazione. La vivacità intellettuale, la curiosità mai sazia, la voglia di cimentarsi sempre in nuove imprese fanno di lui un eterno ragazzo, mai adagiato nel presente e sempre aperto alla possibilità di nuovi LQFRQWUL /D SLJUL]LD ¿VLFD HG LQWHOOHWWXDOH q TXDOFRVD FKH QRQ OR riguarda, e forse questo è il segreto del suo essere al di fuori di ogni schema temporale ed in fondo anche spaziale. PerchÊ papà , ne siamo convinti, si impadronisce dell’anima dei luoghi che temporaneamente lo ospitano, cogliendone l’essenza e la bellezza, FRQVWDWDQGRQH OH GLI¿FROWj R OH DVSUH]]H PD VHQ]D PDL SURYDUH un sentimento di estraneità . Empatia, una parola molto congeniale al suo modo di essere, empatia con i luoghi e con le persone, HPSDWLD GL VJXDUGL FKH FROJRQR VJXDUGL H OL ¿VVDQR SULPD GL WXWWR nella mente, poi su una pellicola, per poterli raccontare meglio alla mamma e a noi; a distanza di decenni ancora ricordiamo il tono della sua voce mentre ci commentava l’ultima frontiera varcata. Abbiamo viaggiato attraverso le sue parole ed attraverso le sue immagini, abbiamo vissuto atmosfere lontane in tempi in cui viaggiare era prerogativa di pochi, e siamo cresciuti con l’idea privilegiata che il mondo è grande, ma non poi cosÏ tanto,
e comunque accogliente, ed ogni luogo vale la pena di essere visitato. Ed il fascino, e le vibrazioni nella voce, erano piÚ intense quando la meta era lontana piÚ nel tempo che nello spazio, quando i luoghi percorsi erano pervasi da civiltà basate sullo scambio invece che sulle trattative commerciali di tipo occidentale, oppure permeate da una sacralità che condizionava e guidava ogni gesto della vita quotidiana. Con una preferenza, nettissima, per i luoghi PRQWDJQRVL SHU OH DJULFROWXUH GLI¿FLOL SHU OH YDOOL GRPLQDWH GDL giganti della terra, ai quali papà ha dedicato molti ritorni, con speranze mai disattese. Appassionato tanto d’arte quanto di QDWXUD PDL LQWLPRULWR GDL GLVDJL H GDOOH GLI¿FROWj KD ³FXOODWR´ ogni viaggio documentandosi prima di partire nella speranza di far tesoro dell’esperienza di chi avesse visitato prima di lui i paesi che si accingeva a percorrere; la conclusione, poi, era tutta sua, e ce la comprovava con le sue foto, mai convenzionali, mai retoriche, sempre tese a cogliere ciò che maggiormente lo aveva sorpreso. Non c’erano i telefonini, ovviamente, spesso nemmeno i telefoni convenzionali. Capitava di non avere sue notizie per settimane; questo accresceva il fascino della lontananza, e ci faceva attendere con crescente curiosità il suo ritorno. Potremmo elencare, a distanza di 40 anni, i regali che sceglieva per ognuno di noi, e OD JUDWL¿FD]LRQH FKH QH GHULYDYD /œDSHUWXUD GHOOD YDOLJLD DWWRUQR alla quale ronzavamo come le mosche, era meglio della notte di Natale: un Natale proiettato in un presepe grande come il mondo. Ed è proprio rievocando le emozioni che queste sue esperienze KDQQR VXVFLWDWR LQ QRL FKH DEELDPR YROXWR ¿VVDUQH TXDOFKH WUDFFLD VX TXHVWR SDU]LDOH H VLQWHWLFR GRFXPHQWR IRWRJUD¿FR OLPLWDQGRPL all’aspetto secondo noi piÚ personale della sua interpretazione dei luoghi: l’uomo, eternamente uguale a se stesso, per ogni dove.
E questo perchÊ nell’attenzione verso l’altro si coglie la grande umanità di questa persona tutt’altro che banale che, per destino e per mestiere, può essere apparsa frettolosa o astratta nell’incontro occasionale, ma che in realtà , complice forse anche questo suo eterno viaggiare, è sempre stata ben consapevole delle differenze, quelle ingiuste, quelle che generano morti innocenti per fame e malattia. Da qui, la sua esigenza di compenetrare le realtà piÚ disagiate dando il suo aiuto, tramite persone che agli altri hanno dedicato la loro vita. In tempi in cui la parola globalizzazione (ma DQFKH OD SDUROD 21/86 QRQ DYHYDQR VLJQL¿FDWR H JOL XQLFL DWWL GL carità umana gravavano sulle spalle di generosi quanto sconosciuti missionari, lui cercava di supportarli, sia in termini economici che con la sua grande esperienza organizzativa. Poi, in tempi piÚ recenti, l’incontro con Carlo Spagnolli ha calamitato la sua attenzione, orientando il suo contributo sull’Ospedale di Mutoko (Zimbawe) destinato alla cura ed al recupero dei malati di AIDS, che Carlo gestisce con competenza e abnegazione da oltre un decennio. Banale per noi, di conseguenza, l’associazione tra le due cose: abbiamo voluto ricostruire un diario di viaggio, di un viaggio principalmente attorno all’uomo, non solo come omaggio al nostro viaggiatore preferito ma, certi di interpretare il suo desiderio, inteso anche come un’affettuosa mano tesa verso chi, come Carlo, sa aiutare nel modo giusto.
Enrico e Giovanna
Ăˆ stato creato, pensandolo con amore, un libro di splendide foto che valgono di piĂš perchè sono anche presenze e memorie di una vita. &KL OÂśKD ÂłFRVWUXLWR´ FRQGLYLGH OD VHQVLELOLWj GL *LQR =REHOH YHUVR JOL ultimi della terra. Perciò, dal dono per uno speciale anniversario e GD XQÂśRFFDVLRQH FKH SRWHYD OLPLWDUVL DG XQD VHPSOLFH ÂłIHVWD LQ IDPLJOLD´ q VFDWXULWD XQD LQL]LDWLYD D IDYRUH GHOOÂś$VVRFLD]LRQH Âł$PLFL GHO 6HQDWRU *LRYDQQL 6SDJQROOL´ HG LQ SDUWLFRODUH SHU OH DWWLYLWj GHO ÂżJOLR GRWWRU &DUOR 6SDJQROOL GD ROWUH DQQL LPSHJQDWR LQ $IULFD da 12 in Zimbabwe come chirurgo ed organizzatore di attivitĂ di cura per i malati di AIDS e di promozione della donna. Affetti domestici ed amicizie che si aprono ad una dimensione di solidarietĂ , per facilitare l’azione promozionale dell’Associazione. Essa concretizza il suo impegno a favore di situazioni di grande bisogno in varie parti del mondo, attraverso il coinvolgimento, sul nostro territorio trentino e altrove, delle piĂš varie persone per lo sviluppo di una rete di solidarietĂ in cui ciascuno mette a GLVSRVL]LRQH FDSDFLWj RUJDQL]]DWLYH ULVRUVH HFRQRPLFKH ÂłWHPSR OLEHUR´ FRQWDWWL H UHOD]LRQL LGHH FUHDWLYHÂŤ FRPH LQ TXHVWD IHOLFH occasione! A nome dell’Associazione e del suo Presidente Giuliano Tasini, grazie! Paolo Spagnolli
AMERICA
Huaraz – Perù, 1970
/D ³5HJLQD´ 0HUFDWR GL +XDUD] ± Perù, 1970
Huaraz – Perù, 1970
Genitori dei fratelli minori. Huaraz – PerÚ, 1970
Mercato di Pisac – Perù, 1970
Neve inattesa sul Lago Titicaca. Copacabana – Bolivia, 1970
Lago Titicaca – Bolivia, 1970
Isola galleggiante di canne, bambini di etnia Huros. Lago Titicaca – Bolivia, 1970
In chiesa. Chichicastenango – Guatemala, 1970
A colloquio con i defunti. Chichicastenango – Guatemala, 1970
Chichicastenango – Guatemala, 1988
Chichicastenango – Guatemala, 1988
Mercato di Huaraz – Perù, 1970
Chichicastenango – Guatemala, 1988
Antigua – Guatemala, 1988
Venditori di legna sacra.
Chichicastenango – Guatemala, 1988
Mercato di Chichicastenango – Guatemala, 1988
Otavalo – Ecuador, 1989
Otavalo – Ecuador, 1989
Nei pressi del Lago Atitlan – Guatemala, 1988
9LOODJJLR GHOOD JLXQJOD DPD]]RQLFD VHSDUDWR GD NP GL IRUHVWD ULVSHWWR al piÚ vicino nodo di collegamento. Iquitos – PerÚ, 1970
Nella hall di un hotel. Pont Eveque – Australia del nord, 1999
In un saloon. Gran Canyon – USA, 1994
AFRICA
Tamanrasset – Algeria, 1988
Tamanrasset – Algeria, 1988
Ghardaia – Algeria, 1988
Akakus – Libia, 2002
Colloquio nel deserto. Akakus – Libia, 2002
Guida Tuareg con vipera ceraste. Akakus – Libia, 2002
Ghat – Libia, 2002
³0RWRFLFOHWWD´ %XMXQEXUD ± Burundi, 1982
Signora con marabÚ. Bukavu – Zaire, 1992
&RPSOLFLWj WUD GRQQH +LPED 2WMLYHURQJR ± Namibia, 1993
2WMLYHURQJR ± Namibia, 1993
Pastore Himba (sopra) e donne Herero con abiti di foggia boera (sotto) – Namibia, 1993
In miniera. Witbank – Sudafrica, 1993
ASIA
&RQWDGLQR GL XQD FRPXQH UXUDOH FRQ ¿RUL GL JHOVRPLQR SHU LL WKH Wusih (South Jiangsu) – Cina, 1963
Operaia in una tessoria di seta. Wusih (South Jiangsu) – Cina, 1963
L’asilo. Wusih (South Jiangsu ) – Cina, 1963
Tiratore di rickshaw. Alto Yang-Tze (Yunnan) – Cina, 2003
Yunnan – Cina, 2003
Antichi strumenti, per caso sfuggiti alla distruzione perpetrata durante la rivoluzione culturale.
Yunnan – Cina, 2003
A pesca con il cormorano. Yunnan – Cina, 2003
Tagliatore di bamboo (foto sopra) e mercato del pesce (foto sotto). Yunnan – Cina, 2003
9HUVR LO FRQ¿QH FRO 7LEHW ± Cina, 2003
³)DU ZHVW´ LQ <XQQDQ ± Cina, 2003
'LI¿FLOH DWWULEXLUH XQ¶LGHQWLWj HWQLFD H FXOWXUDOH QHOOH UHJLRQL GL FRQ¿QH
<XQQDQ VHWWHQWULRQDOH ± Cina, 2003
In attesa della mamma. Yunnan â&#x20AC;&#x201C; Cina, 2003
Ospedale a 4800 metri dâ&#x20AC;&#x2122;altitudine, costruito a favore dei pastori abitanti in queste lande desolate. Tsomè â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1999
Un nomade a Tsomè, a 5000 metri di quota – Tibet, 1999
Lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con il ciclo-turista giapponese non sembra stupire troppo il Panchet Lama nel tempio di Shigatse. Shigatse â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1999
Pellegrino vicino alla meta, dopo un itinerario percorso alternando passi e prostrazioni (da ciò gli spessi guanti, ausilio a questo faticoso modo di procedere).
Tempio di Jonkhang, Lhasa â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1999
Lungo una strada di Shigatse â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1999
Lhasa â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1990
Sugli altipiani sovrastanti il Brahmaputra, a 4500 metri di altezza. Lhasa â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1990
Tra Lhasa e Gyantse â&#x20AC;&#x201C; Tibet, 1990
Un eremita indietreggia davanti ai viaggiatori occidentali. Campo base dellâ&#x20AC;&#x2122;Everest, Periche â&#x20AC;&#x201C; Nepal, 1972
Per le strade di Kathmandu â&#x20AC;&#x201C; Nepal, 1972
Sulla strada di Namche-Bazaar â&#x20AC;&#x201C; Nepal, 1973
Tenda riccamente decorata di un giovane principe nomade. Tenggpoche â&#x20AC;&#x201C; Nepal, 1972
Stupa presso lâ&#x20AC;&#x2122;aeroporto di Kathmandu â&#x20AC;&#x201C; Nepal, 1999
,Q TXHVWD ORFDOLWj YLFLQD DOOÂś,QGR VL QDUUD FKH $OHVVDQGUR 0DJQR DWWRUQR DO D F si rese conto che non avrebbe potuto proseguire nella sua spedizione, alla conquista dellâ&#x20AC;&#x2122;Asia meridionale, e pianse davanti ai suoi uomini. Ladakh, 1991
,PPDJLQH ³ELEOLFD´ WUD OH ULVDLH GHO EDFLQR GHOO¶,QGR 6ULQDJDU ± Kashmir, 1991
Sacerdote indĂš nel tempio di Shalimar. Srinagar â&#x20AC;&#x201C; Kashmir, 1983
La bottega del sarto. Srinagar â&#x20AC;&#x201C; Kashmir, 1983
1HL SUHVVL GL XQ VDQWXDULR D PHWUL GL DOWH]]D DL FRQ¿QL FRO .DVKPLU Lamayuru â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Tibetane a Lamayuru â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Tibetano in preghiera. Lamayuru â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Pastore sulla strada in quota (4500 m) che collega il Kashmir alla cittĂ di Leh â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Orgoglio di autista Sikh. Leh â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Pellegrina ad Hemis â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Hemis â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Poliziotti indiani al festival di Hemis â&#x20AC;&#x201C; Ladakh, 1988
Monaci al festival religioso di Thimphu. Bhutan, 2003
Giovane monaco ripone i libri sacri. Bhutan, 2003
Maschere allegoriche al festival di Thimphu â&#x20AC;&#x201C; Bhutan, 2003
Donne al festival di Bumthang â&#x20AC;&#x201C; Bhutan, 2003
In preghiera davanti alla tomba reale. Thimphu â&#x20AC;&#x201C; Bhutan, 2003
Davanti al Tempio dâ&#x20AC;&#x2122;Oro. $PULWVDU 3XQMDE ± India, 1989
Davanti al Tempio dâ&#x20AC;&#x2122;Oro. $PULWVDU 3XQMDE ± India, 1989
-DLVDOPHU 5DMDVWKDQ ± India, 1983
6SHWWDFROR GL PDULRQHWWH 5DMDVWKDQ ± India, 1983
1HO 7HPSLR GHL 7RSL 'HVKQRNH 5DMDVWKDQ ± India, 1983
3HU VWUDGD 5DMDVWKDQ ± India, 1983
2UD GL VFXROD 6KHNDYDWL 5DMDVWKDQ ± India, 1983
Per strada. Dacca â&#x20AC;&#x201C; Bangladesh, 1962
Per strada. Delhi, India 1983
2UJRJOLR -DLSXU 5DMDVWKDQ ± India 1983
Male Nord â&#x20AC;&#x201C; Maldive, 1979
OCEANIA
Sing-sing. Highlands â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1983
Scene da un matrimonio. Highlands â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
Invitati al matrimonio. Highlands â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
Sing-Sing. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 2002
Gruppo di famiglia al Sing-Sing. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 2002
Al mercato. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
³PXG PHQ´ XRPLQL GL IDQJR DO 6LQJ 6LQJ 0RXQW +DJHQ ± Papua-Nuova Guinea, 2002
Il poliziotto. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
Sing-Sing. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
Sing-Sing. Mount Hagen â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 2002
Sing-Sing in un piccolo centro, sugli Highlands â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 1980
Villaggio alle foci del Sepik â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 2002
$QGDQGR D VFXROD VXO ¿XPH 6HSLN Papua-Nuova Guinea, 2002
Giochi di bimbi. Madang â&#x20AC;&#x201C; Papua-Nuova Guinea, 2002
Chi è più strano, io o voi? Highland – Papua-Nuova Guinea, 1980
A colloquio. Nuova Zelanda, 1985
In attesa degli squali. Bora Bora â&#x20AC;&#x201C; Polinesia Francese, 1985
Lâ&#x20AC;&#x2122;Associazione La nostra Associazione è impegnata in progetti internazionali di aiuto e sostegno in aree particolarmente bisognose ubicate prioritariamente nei paesi africani. Ă&#x2C6; stata costituita nel dicembre 2000, fondata dalla famiglia, da alcuni amici GHO 6HQ *LRYDQQL 6SDJQROOL H GD DOWUL DPLFL FRPXQL DO ÂżQH GL PHWWHUQH in pratica lâ&#x20AC;&#x2122;esempio e gli insegnamenti nel mondo della solidarietĂ internazionale. Questo gruppo ha inteso trarre dalla testimonianza umana e cristiana del sen. Giovanni Spagnolli motivi ed incitamenti di amore e fratellanza fra uomini che guidino la mente ed il cuore al superamento dei limiti ristretti delle egoistiche abitudini quotidiane e allâ&#x20AC;&#x2122;impegno della risoluzione dei problemi che assillano la civiltĂ in cui viviamo, in una missione di servizio allâ&#x20AC;&#x2122;umanitĂ in cammino! In Zimbabwe dove da oltre dieci anni svolge la sua attivitĂ di medico il dr. Carlo Spagnolli, si è fatta carico della costruzione della Scuola Infermiere Professionali Giovanni Spagnoli e dellâ&#x20AC;&#x2122;Ostello-Sala Conferenze Matteo Leopardi; entrambe le strutture sono annesse al Luisa Guidotti Hospital a Mutoko. Ad Harare ha costruito il Villaggio del bambino San Marcellino. *UD]LH DO SURJHWWR Âł8Q DPLFR LQ SL SHU IHUPDUH OÂś$,'6 LQ =LPEDEZH´ promosso in collaborazione con il Gruppo POLI-REGINA sostiene lâ&#x20AC;&#x2122;acquisto di terapie antiretrovirali per circa 1000 pazienti (mamme e bambine) ammalate di AIDS conclamato. Inoltre invia costantemente via container e via aerea alimenti, farmaci, attrezzatura medico-ospedaliera. Attendendo allâ&#x20AC;&#x2122;appello del missionario trentino Padre Gabriele Ferrari sostiene alcune comunitĂ in Burundi. In particolare a Gasura ha costruito il Villaggio dei Batwa, i centri polifunzionali nelle frazioni di Gahè e Butsimba e sostiene lâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ delle Suore Polacche che si prendono FXUD GHO ORFDOH GLVSHQVDULR D %XMXPEXUD VRVWLHQH OÂśRUJDQL]]D]LRQH GHL Campi di lavoro estivi per i giovani del Centre Jeunes di Kamenge: a Ruyigi, provincia allâ&#x20AC;&#x2122;estremo sud del Burundi ha costruito lâ&#x20AC;&#x2122;acquedotto di Musongati; a Gatumba, rione periferico della capitale ha ristrutturato ed ampliato la locale Scuola Elementare e a Mudende (Diocesi di Buyengero) sta costruendo il Centro Sanitario dedicato a Catina Gubert ed ai suoi
amici Aldo e Ottorino. In Uganda, ad Arua sostiene la Scuola Professionale Ma-Ecora, in Tanzania invia farmaci a suor Magda Boscolo presso il Consolata Ikonda Hospital Organizza inoltre le adozioni a distanza del Villaggio San Marcellino (Harare-Zimbabwe), del Centro Giriteka (Ngozi-Burundi), della Scuola Soeira (Salvador Bahia – Brasile, opera proposta da don Guido Zendron) e del Collegio Le Balù (Lubumbashi-Congo). Con il suo impegno l’Associazione desidera affermare una solidarietà concreta, che coinvolge innanzitutto le risorse (tempo, capacità, soldi) e comincia cambiare la vita, il modo di vedere il mondo e di rapportarsi agli altri di chiunque in essa presti il proprio servizio. L’Associazione vive ed opera grazie al dono del tempo libero e della propria professionalità da parte dei Soci e Volontari. I Soci Fondatori ne sostengono le spese generali di funzionamento. Informazioni più complete sono disponibili sul nostro sito: www.assamicispagnolli.org
Questo volume è stato stampato nel mese di novembre 2007 da LINEAGRAFICA BERTELLI EDITORI snc 9LD 0DHVWUL GHO /DYRUR ± 7UHQWR
ISBN: 978-88-95841-00-7
Nato nel 1921 a Trento, si è laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano nel 1946, dopo aver trascorso quasi tre anni di guerra, districandosi in situazioni spesso drammatiche con il suo incrollabile ottimismo e spirito dâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa. Nel 1950 si è sposato felicemente con Adriana Stabile (santa donna, che gli ha sempre lasciato le briglie sciolte, e tuttora lo guarda compiaciuta quando fa le valigie, meno quando le riporta piene di sabbia di un qualche desertoâ&#x20AC;Ś). Le due grandi passioni della sua vita sono state la montagna (oltre 30 vette oltre i 4000, e vari trekking sullâ&#x20AC;&#x2122;Everest e sullâ&#x20AC;&#x2122;Annapurna) ed i viaggi. Facciamo rientrare nella â&#x20AC;&#x153;passione per la montagnaâ&#x20AC;? anche il suo pluriennale impegno per la montagna, sia come presidente della commissione nazionale ed internazionale per lo sci-alpinismo rispettivamente della FISI e dellâ&#x20AC;&#x2122;UIAA, poi come membro del Consiglio Centrale del CAI, in seguito Vicepresidente dellâ&#x20AC;&#x2122;UIAA, e LQÂżQH 3UHVLGHQWH GHOOD 6$7 &HQWUDOH Nel corso della sua vita ha visitato oltre 130 paesi: FRPH YLDJJLDWRUH VL DFFHWWDQR VÂżGH Gli altri interessi, coltivati da sempre, sono la musica, OÂśDUFKHRORJLD OÂśDUWH H OD IRWRJUDÂżD