Energie Rinnovabili in Alto Adige

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WHAT IF... | SE2011 Progetto di Comunicazione Visiva Cultura Visuale prof. Emanuela De Cecco ---

ENERGIE RINNOVABILI IN ALTO ADIGE ANDREAS TRENKER E LIVIANA OSTI --In una doppia pagina di una rivista (ipotetico FF) viene analizzata la situazione attuale delle Energie Rinnovabili nella provincia altoatesina. Tramite un'infografica vengono messi in risalto i punti salienti della situazione attuale, spiegate le diverse tipologie di energia "verde", inclusi i lati negativi, e posta un'ipotetica situazione futura di sviluppo delle energie più appropriate e sostenibili nel territorio. In aggiunta vengono messi a confronto alcuni stati (principalmente dell'Unione Europea) e alcune informazioni a livello mondiale con l'Alto Adige, riguardanti le possibilità o l'usufrutto di energie. L'attenzione è stata posta sulla provincia autonoma dell'Alto Adige, in quanto non solo noi studiamo e viviamo in essa, ma soprattutto per sviluppare tematiche importanti nella regione italiana più sviluppata a livello tecnologico, energetico ed economico, portandola non solo come esempio e punto di confronto in Italia e in Europa, ma mostrando i lati negativi (ad esempio la sovrapproduzione di energia elettrica o la tensione verso un'autarchia in realtà infattibile) e cercando in tal modo di convogliare l'attenzione sul comportamento del singolo cittadino, fornendo informazioni utili e comprensibili, non solamente infinite liste di numeri e cifre, ma concentrandosi su informazioni mirate ad accendere la partecipazione dei singoli nel funzionamento del rinnovabile. Esempio di tale obiettivo è il soffermarsi sul fattore risparmio dell'energia nel quotidiano, senza il quale il consumo futuro non è garantito e un'autonomia dalle energie di origine fossile non può avvenire, e il sottolineare a livello regionale dove c'è possibilità di ulteriore sviluppo di tali energie, dove vale la pena di investire in futuro (svelando l'inutilità attuale degli impianti fotovoltaici) e dove invece si potrebbe risparmiare in fatto di costruzione di impianti o ENERGIE RINNOVABILI


smantellamento di alcuni già esistenti. Offrendo quindi non una visione positiva e naive, ma oggettiva e positivamente critica. Tutto ciò è stato provocato da alcuni episodi accorsi a inizio semestre: la catastrofe in Giappone, dove tra maremoto e terremoti si annunciava giornalmente la dilagazione della radioattività; le conseguenze sul clima dell'effetto serra, via via sempre più sottolineate ed evidenti nel passaggio delle stagioni; i costi impazziti del petrolio e della benzina, e la nostra totale dipendenza da essi; il referendum e il precedente tentativo di aggirarlo, e il conseguente risveglio degli italiani; il poco interesse verso i disastri naturali successi negli ultimi mesi (uragani e tsunami, siccità, inondazioni, terremoti, disastri ambientali). Dopo il disastro in Giappone, non si è fatto che parlare di fermare il nucleare (come è successo in Germania) e cercare di puntare sulle energie rinnovabili. Lo stesso governo giapponese diceva (ora non più) basta nucleare, adesso solo energia eolica e solare. Di conseguenza ovunque sono spuntate notizie, spiegazioni, dibattiti e via dicendo sul nucleare, sulle energie fossili e la loro (breve) durata, la dipendenza mondiale dal petrolio e i conflitti e lotte politiche ad esso collegate. Nello stesso Alto Adige hanno sviluppato nuove leggi per le energie rinnovabili, ma una proposta chiara e possibile, oggettiva ma positivista al tempo stesso, di un futuro possibile cambiamento di rotta e sensibilizzazione maggiore da parte di chi, alla fine, consuma tutta quest'energia, indipendentemente da dove e da cosa venga prodotta, non si è vista. Per questi motivi abbiamo deciso di strutturare le nostre opinioni, speranze e disappunto in un formato facilmente raggiungibile dagli utenti (presumibilmente interessati al loro territorio) e quindi deciso in primo luogo la struttura dell'infografica in quanto traduzione (il più possibile oggettiva) facilmente comprensibile e leggibile di dati e argomenti difficili da spiegare senza un aiuto visivo e come supporto di informazione e di istruzione, e in secondo luogo il mezzo della rivista, nel particolare FF - Südtirol Wochenmagazin, in quanto rivista semi specializzata, alto atesina, molto diffusa nella regione, e con saltuari approfondimenti su tematiche energetiche.

ENERGIE RINNOVABILI


Nonostante un'infinita quantità di fotografie ad alto impatto visivo forniteci dalla stampa e dalla televisione, nella nostra infografica non ci sono foto o illustrazioni, ma solo segni grafici "puliti" per far sì che il messaggio che vogliamo comunicare tramite essi, non venga interpretato come voluta manipolazione, come spesso accade o viene percepito, ma come traduzione il più possibile oggettiva di dati tecnici, resa più comprensibile da determinati colori (associati per convenzione a determinati significati: il verde corrisponde quindi alle energie rinnovabili pulite, l'antracite alle energie fossili, l'arancio trasmette un messaggio di allerta, blu, azzurro, rosso e giallo sono stati scelti per rappresentare le diverse fonti di energie rinnovabili all'interno della categoria generica verde), da segni iconici quali cartine del territorio e i pittogrammi, segni riconoscibili, utili e leggibili, e da diverse tipologie di resa grafica e impaginazione. Il tutto può così sperare di trasmettere un messaggio più chiaro, senza discorsi aggiuntivi, mettendo a confronto diretto tramite quantità misurabili le realtà dei dati, cosicché il lettore possa rendersi conto da solo delle varie quantità, trarne le sue conclusioni soggettive, e tenere a mente più facilmente non i dati e le cifre, quanto il confronto visivo posto nell'infografica, più facilmente memorizzabile di meri numeri. Il font stesso (Akzidenz Grotesk Condensed) è stato scelto per la sua presenza importante e "onesta", in quanto rende un'idea di verità scientifica dei dati e delle analisi effettuate, mentre essendo "condensato" non mette a risalto le considerazioni al posto delle grafiche e occupa lo spazio necessario per la "giusta quantità" di informazione proposta ad una corretta comprensione dell'insieme. La riflessione dell'utente avviene quindi tramite la lettura gerarchica della Gestaltung: in alto e in basso, agli estremi, si trovano due strisce (isolate dal resto della pagina) con dati generici per poter comprendere l'argomento trattato: al di sopra una breve introduzione alle diverse energie rinnovabili (eolico, idroelettrico, geotermia, biomassa, solare) con gli aspetti negativi e postitivi più rilevanti per ognuna, oltre ad ulteriori precisazioni dettagliate (quanta energia prodotta, da quale fonte, con quale tecnologia, e così via); mentre al di sotto della pagina l'Alto Adige viene messo a confronto con i vari stati dell'Unione Europea (27) e i dati globali: a sinistra quindi il consumo pro capite annuo di energia per ogni stato dell'Unione Europea e a destra la produzione di energie rinnovabili globale per l'Alto Adige, l'Italia, l'Europa, il mondo e alcuni Paesi rilevanti per vicinanza e per tematica, come l'Austria, la Germania e la Svezia. Al centro della pagina invece la struttura è stata così sviluppata: all'inizio della pagina di sinistra vi è il testo introduttivo, il quale ha la pretesa di introdurre e al contempo spiegare ENERGIE RINNOVABILI


l'argomento, i punti salienti e le conclusioni del progetto. Dopodiché sottostante è una breve delineazione del costo dell'energia prodotta dalle fonti energetiche rinnovabili e vi si trova il primo accenno al fattore principale (per poter attuare il vero cambiamento di rotta), ovvero il risparmio energetico. Tramite le riproduzioni della valuta, il lettore può cogliere immediatamente il valore dell'azione e crea quindi un impatto tale da non solo far continuare il lettore nell'analisi dell'infografica, ma da lasciare una “pulce nell'orecchio”. La restante parte della struttura è semplicemente suddivisa in due parti, fabbisogno e produzione, in ciascuna delle quali viene ulteriormente analizzato il consumo, la produzione, il fabbisogno, l'uso, il potenziale delle varie energie, dei loro vari utilizzi e della diversa distribuzione sul territorio. Andando poi oltre il livello denotativo di prima lettura dell'infografica, il progetto contiene un ulteriore lettura connotativa, definito dal contesto dell'utente riguardo alle catastrofi ambientali, alla faccenda giapponese, al referendum e alla personale esperienza e/o interessamento verso l'argomento e alla sua posizione territoriale (non è detto che il lettore di suddetta infografica sia infatti obbligatoriamente alto atesino, ma possa bensì essere austriaco, tedesco, svizzero, italiano o di qualunque altra nazionalità, sia esso residente o meno in Alto Adige). Questo progetto è quindi il nostro mezzo per trasmettere nuove conoscenze sull'argomento e le future possibilità / ostacoli / falsi investimenti a riguardo. Per quanto riguarda la situazione globale attuale, quest'infografica non vuole persuadere nessuno, ma vorrebbe, come affermato in precedenza, almeno spingere questa pulce nell'orecchio, in modo tale da cambiare o apportare qualcosa di nuovo al modo di pensare e/o di agire dell'individuo, rendendo l'utente più consapevole e risvegliando, così come è successo con il referendum, la capacità del singolo di cambiare il corso delle cose, perché se solo lo si vuole si può fare qualsiasi cosa, e forse anche sperare in un futuro senza energie fossili, senza dipendenza da altri paesi, senza lotte di potere per l'appropriazione di taluni territori, ed instaurando una “collaborazione” con l'ambiente circostante. Bibliografia: Martine Joly, Introduzione all’Analisi dell’Immagine Malcolm Barnard, Graphic Design as Communication Hermann Scheer, Autonomia energetica Hermann Scheer, Il Solare e l'Economia Globale Hermann Scheer, Der energethische Imperativ

ENERGIE RINNOVABILI


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