Blob Magazine - Marzo 2020

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magazine®

GIRO DI VITA. 081 064 00 63

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SOMMARIO L’editoriale Il Punto Notizie Fuori dal Comune Persone oltre il Marchio Sociale Amici a 4 zampe Cultura POP Mondo Bimbi Cinema e TV Musica Arte e Cultura

SPECIALE:

Un’Associazione a Beninquere

04/05 06/07 08/09 11 12/15 16/17 19 20/21 22 27 28/29

23/26 Libri Home Living Gusto Salute e Benessere Lifestyle Sicurezza Lavoro e Società Politica in pillole Sport Motori Dillo con BLOB Oroscopo

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l’editoriale

Il “giro di vite” a cui dobbiamo sottoporci in questo momento, non toglie la vita, anzi, è una misura necessaria per salvarla. UN GIRO DI VITA

P

er “giro di vite” si intende l’inasprimento di una pena nei confronti di un determinato reato. Il suo utilizzo è ormai di uso comune in ogni ambito umano quando si parla di qualsiasi irrigidimento di una norma o di un modo di comportarsi. La sua etimologia deriva da un tipo di condanna a morte praticata in Spagna: la garrota. In questo tipo di condanna, appunto, ad ogni giro di vite un cerchio di ferro si stringeva alla gola del condannato fino a causarne la morte per strangolamento. Il giro di vite, invece, a cui dobbiamo sottoporci in questo momento, non toglie la vita, anzi, è una misura necessaria per salvarla. Un giro di Vita, appunto, come lo

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definisco in copertina. Il problema delle piccole attività e dei liberi professionisti è quello di garantire servizi ai nostri clienti, eliminando i rischi di contagio e, soprattutto, ci viene richiesto un sacrificio economico non indifferente. Nessuna banca fermerà i nostri mutui o i nostri finanziamenti. Nessuno ci dirà “mi paghi il mese prossimo”. Chi potrebbe farlo non si preoccupa e chi non può farlo, lo fa senza lamentarsi e annaspando in una difficoltà enorme che, in questo momento, viene definita secondaria, ma non lo è. Ci salveremo la vita, okay. Ma ci risveglieremo pieni di ansia e di problematiche accumulate a cui nessuno sembra pensare. Il vero sostegno deve essere dato a chi non viene tutelato in nessun modo.


BLOB MAGAZINE - n° 3 • MARZO 2020 periodico realizzato da

LOGOS COMPAGNIA DI COMUNICAZIONE Direttore responsabile editoriale: Franco Boccia Relationship Management: Ciro Esposito Progetto grafico e Impaginazione: Roberta Attardi Grafica pubblicitaria: Giovanni D’Alessandro Coordinamento Editoriale: Maria Elefante Segreteria di redazione: Valeria Della Sala Scrivici su: commerciale@logoscomunicazione.it Telefonaci allo: 081 064 0063 La redazione non è responsabile delle inserzioni gratuite. Tutti gli estratti promozionali sono a cura del cliente, pertanto la redazione esula dalla responsabilità di eventuali errori riscontrati dopo la conferma della bozza di stampa. I collaboratori sono autonomi e non percepiscono compenso. Qualsiasi collaborazione è da considerarsi a titolo gratuito.

Alle Partite Iva, ai liberi professionisti, a tutti i lavoratori autonomi che da sempre sono la struttura portante del Pease, ma anche quella meno tutelata. Un appello ai grandi fornitori, alle banche, ai proprietari di immobili. Tenetevi stretti i vostri produttori di reddito che, da sempre, benedicono ogni giorno quello che gli avete fornito. Appena ieri, eravate voi a dovere vendere o fittare qualcosa, oggi siamo noi tutti a chiedere uno sforzo ai nostri fornitori di beni e servizi. Noi lo facciamo ai nostri clienti, continuando a servirli con regolarità e attendendo momenti migliori per le spettanze. Tutto ci tornerà raddoppiato e benedetto. Facciamoci tutti questo GIRO DI VITA.

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il punto

Era un ragazzo bello e biondo Omicidio Vannini: un applauso in aula accoglie la sentenza della cassazione per una delle pagine più cupe della cronaca nera italiana.

L a cura di: Maria Elefante

Una famiglia che piange per un figlio a cui è stata rubata la vita. Chi oltraggia chi?

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a scritta che campeggia sontuosa nelle aule di tribunale è spesso contraddetta dai fatti: la legge non è uguale per tutti. Potrebbe sembrare una provocazione, un’affermazione quasi sovversiva. E invece, a conti fatti, la giustizia agli occhi di noi cittadini non funziona poi così bene e perde il suo valore. Parliamo del “caso Vannini”. Tutti ne abbiamo sentito parlare in questi anni, anche solo facendo zapping dal telegiornale ai talk show, come “Le iene”. Ma chi è stato più attento, non è rimasto indifferente al grido di una madre, straziata dal dolore, che urla “vergogna” durante la lettura della sentenza d’appello che uccide nuovamente suo figlio. Chi è stato più attento non ha potuto non indignarsi nell’udire le parole di un giudice che quasi vorrebbe condannare per oltraggio alla corte un’intera famiglia. Una famiglia che piange per un figlio e un fratello a cui è stata rubata la vita. Allora mi chiedo, l’oltraggio dov’è? Chi oltraggia chi? Ma rivediamo i fatti. Nella notte del 17 maggio 2015 un giovane di appena venti anni, Marco Vannini, muore, dopo 4 ore di agonia a Ladispoli, vicino Roma. È stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco mentre si trova a casa della fidanzata Martina; gli avrebbe sparato il padre di lei, Antonio Ciontoli. In casa, quella sera, è presente tutta la famiglia. La prima chiamata al 118 arriva con colpevole ritardo, dopo mezz’ora. Dopo altri 24


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La Cassazione ha restituito a mio figlio il rispetto che merita Marina Conte la mamma di Marco

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minuti una seconda chiamata, dicendo che Marco è caduto su un pettine appuntito. Solo al pronto soccorso esce fuori la verità, troppo tardi però. Marco muore durante il disperato tentativo di trasferirlo a Roma. Da cinque anni i genitori sono alla ricerca di una verità, in una vicenda fatta di omissioni, racconti parziali, versioni mutate. La sentenza di primo grado del 18 aprile 2018 aveva condannato a 14 anni Antonio Ciontoli per omicidio volontario, mentre i familiari a 3 anni per omicidio colposo. Il 29 gennaio 2019, in appello, la condanna per Ciontoli è stata ridotta a 5 anni. Non più omicidio volontario, ma omicidio colposo anche per lui.

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Il 7 febbraio 2020 la svolta: la Cassazione ha chiesto di annullare la sentenza della Corte d’Appello, definendo “gravissima e quasi disumana” la vicenda. Il procuratore ha spiegato che Marco non è morto per il colpo d’arma da fuoco subito, ma «per un ritardo di 110 minuti nei soccorsi» da parte della famiglia Ciontoli. Io da madre, urlo con la mamma di Marco, che stringe nelle mani e mostra a tutti la foto di un figlio bello e biondo che adesso non c’è più. La vita di un ragazzo non può valere 5 anni, questo sì che è oltraggioso. La sentenza della Cassazione ci fa nuovamente tornare a credere in una giustizia finalmente giusta e anche più umana. Una giustizia che sia uguale per tutti e per la quale siamo davvero tutti uguali.

LUN./VEN. 9.30/13


notizie “Fuori dal Comune”

Capitale Italiana della Cultura 2021 Presentata la candidatura di

Stabiae

di Maria Elefante

F

ra le città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2021 c’è anche Castellammare di Stabia. Noi ci crediamo. «La cultura è una risorsa per la nostra città, l’elemento cardine per il rilancio dell’economia e del turismo a Castellammare. Una sfida affascinante e suggestiva, che abbiamo deciso di affrontare con la consapevolezza di dover competere con grandi realtà italiane ma anche di non essere secondi a nessuno.» Così si esprime Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia, pronto a

Nazionale Cantanti allo stadio Romeo Menti, Sabato 28 Marzo alle ore 11 la manifestazione a scopo benefico “Quando i bambini fanno... Goal!” per il reparto pediatrico.

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«mettere in rete le risorse culturali della città , promuovere le arti figurative, diffondere la pratica teatrale e musicale, valorizzare i beni archeologici e le opere d’arte, rendere i giovani, ed in particolar modo la scuola, protagonisti della rinascita culturale, stimolare l’associazionismo, incentivare l’imprenditoria nel settore dei beni culturali, instaurare un confronto permanente con gli intellettuali e gli artisti e realizzare un vasto programma di marketing territoriale. Siamo pronti a competere ad armi pari con tutti, sognare non costa nulla». Resta solo aspettare giugno per sapere se il sogno si avvererà.

Trasporto scolastico. Il Comune di S. Maria la Carità intende garantire per l’anno scolastico 2020\2021 il servizio di trasporto scolastico a pagamento.

Punti igiene nelle scuole di S. Antonio Abate. Studenti e personale scolastico potranno disinfettare le proprie mani presso i dispenser donati dal Sindaco a ogni scuola del territorio.


S. Antonio Abate: giostra inclusiva in memoria di Maria Rosaria Mercurio. Esiste un amore che non conosce confini, che Maria Rosaria Mercurio ha voluto manifestare prima di spegnersi. Il desiderio di dispensare dai fiori e di devolvere i soldi in”opere di bene”, come donare al Comune di Sant’Antonio Abate una GIOSTRA INCLUSIVA. La famiglia Mercurio ha relizzato il suo sogno: il 18 febbraio ha disposto il trasferimento della somma di 9.600,00 euro in favore del comune di Sant’Antonio Abate. La donazione andrà a cofinanziare le risorse già trasferite dalla Regione Campania all’Ente pari a 5.000,00, e con la somma complessiva si 14.600,00,acquistando una giostra inclusiva per l’attività ludica di bambini con disabilità. VDS

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Gragnano dedica un murale a Sofia Loren, il suo volto adornato da orecchini di pasta. Un grande murale con un bellissimo volto di Sophia Loren è stato realizzato a Gragnano dall’artista internazionale Leticia Mandragola per celebrare la capitale della pasta attraverso la bellezza di Sophia. Realizzato sulla facciata di un palazzo in via Quarantola dove di lato si vede una grande scritta che cita testualmente la diva: “Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti”. VDS

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zare anche il taglio e la forma delle pietre, soddisfacendo qualsiasi richiesta. Fedi di design, solitari e preziosi di ogni genere per una clientela esigente che non si accontenta di indossare o di regalare un gioiello qualsiasi, ma che si vuole distinguere per originalità ed esclusività. I gioielli Vincas si distinguono per il design ricercato, forme, proporzioni e linee sinuose, si combinano per idealizzare un gioiello contemporaneo, garantendone nella realizzazione la massima cura dei particolari, di raffinate tecniche della gioielleria, che spaziano tra le antiche lavorazioni dell’artigianato orafo napoletano alle moderne tecniche di lavorazione. Un ottimo connubio tra passato e presente che dona un particolare fascino ai gioielli di fine manifattura e di altissima qualità, rendendoli unici e ancor più preziosi.


sociale

I vip scendono in campo per arginare il virus

di Ciro Esposito

U

na vera e propria gara di solidarietà quella messa in atto dai personaggi dello “showbiz” per aiutare le strutture sanitarie per far fronte a questa emergenza del Covid-19, attraverso donazioni e raccolte fondi. I “Ferragnez”, i primi ad avviare iniziative in tal senso, hanno raccolto raccogliendo ben 3,5 milioni di euro con “Coronavirus, rafforziamo la terapia intensiva”. Tra i tanti: Salvo Sottile ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma “Gofundme” per aiutare l’ospedale Sacco di Milano e gli ospedali di Bergamo e di Brescia, lì dove questa emergenza sta

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diventando di proporzioni enormi. Giorgia Palmas e Filippo Magnini sostengono la raccolta per sostenere l’attività medica degli ospedali del Gruppo San Donato. Francesco Facchinetti e il suo gruppo sostiene la campagna “Non lasciamo indietro nessuno”, fondi devoluti alle strutture ospedaliere in maggiore difficoltà, per dare un’adeguata risposta al contenimento dell’epidemia e al mondo della ricerca. La Littizzetto ha avviato la campagna “Coronavirus. Riprendiamo fiato!”, per tutti gli ospedali della Regione Piemonte. In Puglia, invece, dove il presidente Emiliano sta chiedendo un aiuto con-

sistente a tutte le forze in campo, in quanto il sistema sanitario regionale non è in grado di arginare il virus, la campagna di solidarietà è partita dal “basso”: i cittadini, infatti, hanno attivato sempre sulla piattaforma Gofundme il progetto ‘Restiamo a casa, ma non restiamo fermi’ i cui proventi saranno destinato al reparto di Terapia intensiva del Policlinico di Bari. Tutti gli italiani si stanno rimboccando le maniche per dare una mano concreta alle strutture sanitarie che rischiano il collasso, sperando che questa quarantena indotta finisca e presto potremo ritornare ad essere sereni nelle nostre città, all’aperto, con i nostri cari.


flash In Liguria la prima fattoria terapeutica italiana. Nasce a Diano Marina, vicino ad Imperia,” Villa Danilo”, la prima Fattoria Terapeutica italiana. Qui asini, pecore, capre, cani e galline saranno un valido aiuto per gli adolescenti con disturbi della personalità ospiti della struttura. Il Centro, operativo da marzo, è stato ideato dallo psichiatra e psicoterapeuta ligure Giovanni Giusto, che lo ha dedicato al collega e amico Danilo Ravera, recentemente scomparso. Lo scopo della fattoria è intraprendere una relazione con il paziente attraverso la sensibilità di animali come gli asini e i cani. Convenzionato con la Regione Liguria, accoglierà i giovani provenienti anche dalle altre regioni d’Italia. M.E. Rivoluzione in Lussemburgo: mezzi pubblici gratis per tutti. Il Lussemburgo è da sempre noto per i problemi di traffico, così il governo ha messo in atto “un’importante misura sociale”: trasporti pubblici gratis per tutti dal primo marzo. È il primo Paese al mondo ad adottare un provvedimento del genere per ridurre l’inquinamento dovuto alla circolazione delle auto nell’ambito della lotta ai cambiamenti climatici. Solo il biglietto ferroviario di prima classe resterà a pagamento. Il costo totale del mantenimento della rete pubblica sarà a totale carico dello Stato. “Salta su e fai un giro con noi”, ha annunciato il ministro Bausch, auspicando che la gente preferisca il trasporto pubblico e contribuisca alla riduzione del traffico. M.E.

Dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo. (Anonimo)

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sociale

Storia di

un

adozione ’ a distanza

A cura di: Angela Cirone Assistente sociale in pensione Responsabile e coordinatrice del Centro Ascolto Koinonia in Castellammare di Stabia (NA)

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Ci sono in Italia associazioni internazionali che si dedicano al sostegno dei bambini più poveri, grazie a programmi di adozione a distanza. Sento spesso persone che mi chiedono perché adottare un bambino a distanza. A volte sono ad un passo per decidersi, ma poi vengono prese da dubbi, incertezze, per mancanza di conoscenza dei validi motivi per cui un gesto del genere si può e si deve concretizzare. Prima di indicare alcuni di questi motivi, desidero condividere la mia esperienza quando per la prima volta decisi di fare una adozione a distanza. Avevo da poco tempo perso il mio bambino di appena un mese, quando una mattina incontrai un’amica che mi parlò delle adozioni a distanza e mi propose di farla. Mi lasciai convincere e accettai. Venne a casa con una foto di un piccolo bambino indonesiano,

dolcissimo con degli occhi neri e luminosi come due stelle. Girai la foto, sul retro c’era una data, era la data di nascita di quel bambino e con mia somma meraviglia mi accorsi che era la data in cui era morto il mio bambino. Il rapido collegamento mi portò a pensare che non era un caso. Provai una gioia immensa; adottando quel bambino stavo ridando vita, nella memoria, al mio angelo che non c’era più. Ecco ora alcuni motivi per cui è importante fare questo passo: 1 • adottare un bambino a distanza significa aiutare un bambino povero; 2 • adottare un bambino a distanza significa garantirgli un’istruzione e questo perché, vivendo in paesi molto poveri dove non ci sono scuole o non ci sono insegnanti qualificati, col nostro aiuto possiamo far sì che si costruiscano scuole e dare quindi la possibili-


tà ai bambini di istruirsi; 3 • adottare un bambino a distanza significa fermare la gravità di malattie cosiddette della “povertà”, tubercolosi, malaria, AIDS e malattie dell’infanzia che non possono essere curate perché occorrono ospedali, farmaci, vaccinazioni e personale medico; 4 • spesso un bambino che vive in uno di questi paesi poveri ha una mamma che non ha gli stessi diritti dell’uomo e per la sua condizione femminile subisce violenze, mutilazioni e tutta la famiglia vive in uno stato di sofferenza. Adottando un bambino a distanza diamo un aiuto a queste donne coraggiose. 5 • adottare un bambino a distanza significa dar loro un futuro, non solo a lui ma a tutta la comunità in cui vive. Significa regalare un futuro a chi sarebbe condannato alla fame e alla miseria. Significa dargli una speranza e tanto altro ancora. La povertà distrugge la speranza, il sogno e il futuro dei bambini più vulnerabili, ma più forte della povertà è la cura e l’amore, anche se a distanza, di una persona come te: un sostenitore pieno d’amore. Se volete saperne di più, appena sarà possibile ci sarà un incontro al centro d’ascolto Koinonia, in via Fosso Luna 19 sul tema. Seguite BLOB magazine, vi terremo aggiornati!

Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a se stessi. (Wim Wenders)

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amici a 4 zampe

parassiti

Arriva la stagione dei come proteggere i tuoi animali

I

di Mario Tramparulo Titolare di QUALAZAMPA, Pet Shop di mangimi e accessori per cani e gatti e servizio di toelettatura. Rivenditore autorizzato

nostri amici amano stare all’aria aperta, ma la natura, soprattutto con il caldo, nasconde dei piccoli fastidi: zecche, pulci, acari, flebotomi (simili a zanzare)! È la stagione dei parassiti, quei piccoli odiosi organismi che attaccano gli animali domestici e che si nutrono delle sostanze presenti sul corpo, rovinando i bei momenti di svago e infastidendoli. Come proteggersi? Quali antiparassitari esistono per cani e gatti? Ne esistono diverse tipologie:

Nella nostra azienda troverai questi prodotti scelti da me, che considero i migliori dopo anni di ricerche e test: 1) Collare antiparassitario, come Scalibor e Seresto: è l’accessorio più usato per la prevenzione e protezione da zecche e pulci, essendo stabile sull’animale. Si applica al collo di cane o gatto e rilascia gradatamente un principio attivo, che varia a seconda del prodotto. Bisogna però sempre scegliere con cura il collare antipulci, tenendo conto dell’età e della taglia dell’animale.

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collari, fialette, ultrasuoni, ecc., che aiutano a prevenire le eventuali punture e a proteggere anche per lungo periodo il quattrozampe da pulci e zecche, oppure colpire e distruggere i fastidiosi parassiti. Una vera barriera di sicurezza che garantisce al pet e all’umano di interagire senza rischi e di convivere in salute. Ovviamente, quando si usano per la prima volta, bisogna accertarsi che non diano allergie e leggere attentamente le istruzioni.

2) Gocce e lozioni, come Frontline e Camon: servono per combattere le uova e le larve, anche già presenti sull’animale, in modo da allontanare il problema a lungo. Fiale di Frontline Combo e Tri-Act, oppure la linea naturale (ottima per l’animale con problemi di allergia o pelle delicata) della Camon a base di Olio di Neem, sono le più efficaci.


Parassiti esterni o ectoparassiti: tra i peggiori nemici del tuo animale

a cura di: Dott. Oreste Diletto

Direttore Sanitario della Clinica Veterinaria D.O.G. Piazza Giovanni XXIII, 29 081 870 34 26

Con l’arrivo della bella stagione, quando si moltiplicano le occasioni per correre e giocare all’aria aperta, ci sono parassiti che, oltre a essere fastidiosi, possono causare problemi molto seri al tuo amico a 4 zampe, tra cui le pulci e le zecche. Le prime sono piccoli insetti lunghi 1-4 mm e dotatI di un paio di zampe estremamente forti con le quali possono effettuare dei lunghi salti. Le zecche hanno dimensioni variabili da 1 a 3-6 mm, ma possono raggiungere anche il centimetro dopo il pasto. Oltre a rappresentare un fastidio per i cani e per i loro proprietari, in caso di infestazioni massive, questi parassiti possono essere all’origine di problemi seri: Dermatite allergica, Teniasi, Malattie infettive del cane e del gatto quali Bartonellosi, Emobartonellosi e rickettsiosi. La tecnica migliore per evitare infestazioni da parassiti esterni è la prevenzione. In commercio esistono numerosi prodotti. Fialette e collari sono i metodi più diffusi per fornire copertura antiparassitaria per il nostro pet, ma ci si può avvalere di prodotti farmaceutici su consiglio medico. Concludendo possiamo dire che fornire un’adeguata copertura contro i parassiti esterni ai nostri animali è molto importante per la loro igiene, per quella della casa, ma soprattutto per salvaguardare la loro salute.

Vuoi essere simile alla natura degli dei? Sii misericordioso con gli animali: la dolce misericordia è il vero segno della nobiltà. (William Shakespeare)

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eSport

quando la passione diventa lavoro

a cura di: Giovanni D’Alessandro

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li eSport, o sport elettronici, sono l’attività che riguarda il giocare ai videogiochi a livello competitivo, organizzato come un torneo, con scontri diretti tra singoli o squadre. I generi di videogiochi utilizzati appartengono a varie categorie, come RTS (strategici in tempo reale), picchiaduro, FPS ( sparatutto in prima persona), simulazione di guida, sportivi e molti altri. I tornei e i campionati vengono organizzati sin dagli anni ’80 e sono sia di natura amatoriale sia professionale. Questi ultimi hanno raggiunto all’estero un’importanza tale che sono visti come veri e propri eventi sportivi. Tutte le fasi preliminari dei tornei di eSport vengono seguite in streaming, mentre le finali anche dal vivo con tanto di arbitri e commentatori specializzati. Nella loro evoluzione, si è arrivati oggi a montepremi globali che sfiorano i 500 milioni di dollari (le previsioni per il 2018 indicano quasi 2 miliardi di

dollari) con un pubblico che si aggira sui 150 milioni di persone, tra finali ed eventi di qualifica. Anche in Italia l’avvio di questo settore si è visto negli anni ’80 ma, causa burocrazia, mancanza di sponsorizzazioni importanti, linee internet inadeguate e una cultura non adatta, gli eSport non hanno ancora raggiunto i livelli che troviamo all’estero. Nel 2014, finalmente, qualcosa è accaduto, in quanto “Giochi Elettronici Competitivi”, settore sportivo di ASI ed ente riconosciuto dal CONI, ha iniziato ad occuparsi di creare una regolamentazione nel settore, supportando le nascenti ASD, Associazioni Sportive Dilettantistiche. Di recente, sono anche nate addirittura delle scuole di formazione per i ruoli di arbitri, allenatori, analisti e commentatori di eSport. Quindi adesso passare il tempo davanti ai videogiochi, potrebbe diventare un lavoro, ditelo alla mamma!


mondo bimbi a cura di: Cira D’Elia Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Laurea Magistrale in Teorie e Metodologia dell’E-learning Laurea Triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione

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Bambini

n tanti anni di insegnamento ho avuto la possibilità di osservare centinaia di bambini durante gli anni più importanti e formativi della loro vita. Nulla di nuovo se dico che i bambini di oggi hanno uno stile di vita completamente diverso da quello dei bambini di venti o addirittura di cinquant’anni fa. Le nuove tecnologie a disposizione dei piccoli catturano la loro attenzione e se non affiancati da un adulto, durante l’utilizzo, il rischio di alienazione è dietro l’angolo. Molti genitori si trovano spesso ad utilizzare apparecchi elettronici per intrattenere i bambini e ritagliarsi il tempo necessario per svolgere faccende domestiche, cucinare o anche solo per rilassarsi dopo una estenuante giornata di lavoro.

3.0

La mia esperienza personale mi porta a suggerirvi di coinvolgere il vostro bimbo nelle attività quotidiane, come quelle di preparare il pranzo, impastare dei biscotti o semplicemente pasticciare con un po’ di pasta di sale, lasciarlo colorare, fargli ascoltare ogni genere di musica affinché possa affinare il suo orecchio a diversi tipi di musica ed esprimere liberamente i movimenti che ne derivano. Nei primi anni di vita l’utilizzo di apparecchi tecnologici, quali TV, Smartphone, videogiochi può davvero essere molto pericoloso. Certamente non voglio demonizzare le tecnologie ma solo incitare i genitori a preservare la creatività, la fantasia e a stimolare le infinite capacità intellettive del bambino.


Il Giocodanza®: Un gioco da bambini? “Fino a che età la mia bambina farà Giocodanza® e cosa fa durante la lezione?” Chiede la mamma di Chicca, sei anni, 2° Ciclo. È una domanda lecita e sta alla competenza e alla professionalità dell’insegnante illustrare ai genitori il programma Giocodanza®. Questo metodo prevede 2 cicli, il 1° di approccio alla danza, rivolto ai bimbi tra i tre e i cinque anni e il 2° di tecnica propedeutica ai bimbi tra i sei e i sette. Questo metodo prevede anche un approfondito programma didattico proposto con l’ausilio di giochi, strumenti musicali, semplici oggetti che fanno parte della vita quotidiana e tanta fantasia. Il programma di Tecnica Propedeutica del 2°ciclo, grazie agli elementi di Fisiotecnica, prevede esercizi di sbarra a terra per un corretto e completo lavoro anatomico-muscolare; esercizi di propriocezione, semplici tecniche di automassaggio dei muscoli e dei piedini, esercizi in piedi e a terra per la conoscenza dello spazio. I bimbi imparano sempre il nome dell’esercizio, a cosa serve, come si svolge e come si può evolvere. L’impegno e lo studio di questi bimbi è molto serio, preciso ed è fondamentale per una sana crescita. Vi assicuro che il Giocodanza® non è proprio “un gioco da bambini” ma da “super super ballerini”. Provare per credere! C.D.E.

Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore. (Dr. Johnson

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di Giovanni D’Alessandro

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nnunciate le candidature per il David di Donatello, il premio cinematografico più prestigioso a livello nazionale. Valanga di nomination per “Il traditore” di Marco Bellocchio: incentrato sull’ambigua figura del primo pentito di mafia Tommaso Buscetta ha ottenuto ben 18 candidature. Dietro di lui, ci sono “Il Primo Re”, film sulle origini dell’antica Roma con la magistrale interpretazione di Alessio Lapice (di cui abbiamo parlato nel numero di BLOB di dicembre, ndr), e il “Pinocchio” di Matteo Garrone, con ben quindici nomination; a seguire, con undici, il “Martin Eden” di Pietro Marcello, con Luca Marinelli, recentemente premiato con la Coppa Volpi a Venezia, e “Suspiria” di Luca Guadagnino, con sei. Notevole anche il successo del cinefumetto “5 è il numero perfetto”, ispirato alla graphic novel di Igort, che ottiene nove candidature. Il premio come miglior film straniero è stato già assegnato a “Parasite” di Bong Joon-Ho, il film coreano recente trionfatore agli Oscar. “Questa 65esima edizione cade in un anno speciale – ha commentato la presidente Detassis – Abbiamo festeggiato il centenario di Fellini, di Alberto Sordi e di Franca Valeri. Non solo, ma proprio l’anno scorso lanciavamo l’iniziativa “Movement” e i Cinema Days che hanno portato il 22% di presenze in più nelle sale italiane”. Non ci resta che attendere il prossimo 3 aprile, quando i premi saranno consegnati in una cerimonia trasmessa su Rai1 e condotta da Carlo Conti.

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info@associazioneartiemestieri.it

speciale

Un’Associazione a “Beninquere” nel cuore di Napoli


speciale

Arti e mestieri

per ritrovare i valori di un tempo a cura di: Maria Elefante

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ell’incantevole cornice di Palazzo Marigliano, in via San Biagio dei Librai, nel cuore del centro storico di Napoli, ha sede da dicembre 2017 l’Associazione “Arti e Mestieri”, nata dall’idea dell’imprenditore Rosario Bianco, patron di Rogiosi Editore e del magistrato Catello Maresca, noto nella lotta al clan dei casalesi e oggi nuovo sostituto Procuratore Generale di Napoli. La mission dell’Associazione, con cui Bianco e Maresca si impegnano concretamente e

quotidianamente sul territorio, è promuovere e valorizzare arti e mestieri della tradizione napoletana, attraverso lo sviluppo di due direttrici principali: il recupero delle tradizioni manifatturiere partenopee e la formazione e l’avviamento al lavoro di giovani provenienti da famiglie in difficoltà e in condizioni di disagio socio-economico. L’Associazione si muove in collaborazione con Imprese, Enti, Professionisti, Artisti e altri esponenti della società civile e offre ai giovani la possibilità di formar-

si e di trovare quindi uno sbocco occupazionale che valorizzi le loro capacità e inclinazioni, salvaguardando nello stesso tempo l’immenso patrimonio culturale della città di Napoli. A dare una mano al progetto di Rosario Bianco e Catello Maresca la fondazione F.I.R.S.T. (Frontiere Internazionali Ricerca Scientifica e Tecnologica) di Danilo Iervolino, e tanti “uomini del fare”, come Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, il magistrato Nicola Graziano e tanti altri.


Rosario Bianco e Catello Maresca hanno ricevuto il Premio Testimonianza 2019, ideato da Pasquale Riccio, presidente dell’associazione Progetto Alfa, alla II edizione: un riconoscimento per l’impegno civile, per il volontariato, per aver contribuito al miglioramento della nostra società con la loro condotta quotidiana.

Parlano i fondatori

Rosario Bianco

Io e Catello siamo grandi amici, condividiamo la passione per la città, per il Napoli, per il presepe, e soprattutto siamo accomunati dalla volontà di fare qualcosa di bello per i giovani. Ci siamo confrontati su qualcosa da fare di concreto, e abbiamo pensato a questo progetto. Io da tempo sono legato agli antichi mestieri, ho una mia collana dedicata ad essi che è costituita da quattordici volumi, e mi rendo conto che per un progetto come questo c’è ancora spazio. Mio

padre faceva il ciabattino, io stesso con lui ho vissuto la bottega, so cosa significa, è un mondo di valori che ancora oggi possono essere forieri di successo per un ragazzo, che in una bottega può imparare l’importanza del sacrificio e il rapporto con i clienti, la cortesia, il modo di porsi. Ecco, se anche solo dieci o venti dei ragazzi che frequenteranno qui i nostri laboratori riusciranno ad entrare in una bottega e a trovare lì il loro spazio, per noi sarà una vittoria”.

Catello Maresca

Napoli è diventata una grande periferia: non si capisce più dove sono i buoni e dove i cattivi. Il cambiamento avviene se decidiamo tutti di fare rete. Possiamo avere grandi risorse umane ma se non siamo ben organizzati non riusciremo a vincere la partita della sopravvivenza della società civile. Al momento stanno vincendo i valori dell’inciviltà. Noi ci proponiamo come associazione a “beninquere” perché la delinquenza ci sta rosicando una parte della nostra vita. I problemi non si risolvono da casa, bensì rimboccandosi le mani. Oggi abbiamo dimenticato cosa significa essere cit-

tadini tanto che siamo arrivati al punto di utilizzare termini come “cittadinanza attiva” o “consapevole”, come se questi non fossero già attributi insiti nel concetto di cittadinanza. La parte sana della città deve diventare contagiosa. Dobbiamo entrare nelle teste dei ragazzi e far capire loro che la strada dell’illegalità è un piacere effimero, un vicolo cieco, una vita brutta, schifosa e senza sbocchi. Nonostante tutto, io ho molta fiducia perché ci sono molti ragazzi che hanno voglia di uscire da questa mentalità criminale e questo sforzo possiamo farlo e questa sfida dobbiamo vincerla”.


Dal 2018 ad oggi:

cosa è stato fatto di Maria Elefante

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el 2018 sono stati organizzati il corso di Arte Presepiale, sotto la guida del maestro Mario Iaione e il corso per Pizzaioli, in collaborazione con la Pizzeria “O’ Zi Aniello” di Vincenzo Staiano, il “pizzaiolo del Papa” e con la Pizzeria “Trianon da Ciro” di Angelo Greco e Giuseppe Furfaro. È stato attivato con successo anche il corso per Giornalisti, in collaborazione con Angelo Morlando e la testata “Informare”. A questi corsi si è unito nel 2019 quello di

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Teatro, visto l’entusiasmo dei ragazzi che avevano già lavorato, con l’Associazione Arti e Mestieri, come cantanti, attori, danzatori e comparse per “Via Crucis Opera Musical”, spettacolo che racconta il percorso doloroso del Cristo verso il Calvario, gravato dal peso della croce, simbolo del dolore di ogni uomo. Il musical è stato rappresentato al Teatro Politeama di Napoli a marzo 2018 con una recita mattutina per i ragazzi delle scuole di Napoli e provincia e due serali per il pubblico adulto.

Nell’aprile del 2019 è seguito lo spettacolo “Il mare di Napoli”, con la partecipazione di Gigi e Ross, che ha portato sul palco del Trianon Viviani un alternarsi di canzoni sul tema il mare e momenti di prosa incentrati sul tema della criminalità organizzata, molto caro all’associazione, da sempre in prima linea per diffondere la legalità e strappare i ragazzi alla strada, proprio insegnando loro un mestiere, che possa consentire indipendenza e dignità in un percorso di vita onesto.


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A cura di: Roberta Attardi

a Musica: da sempre rifugio di ogni anima turbata, annoiata, innamorata, persa o ritrovata. L’essere umano ha sempre trovato in lei un consiglio, un’evasione, la sola amica che potesse comprendere i sentimenti più profondi di ogni momento vissuto. È proprio di lei, in questo periodo di isolamento forzato, che non possiamo fare a meno per evadere un po’ dalla noia. E ci hanno pensato proprio gli artisti, anche loro promotori dello #stiamoacasa, ad alleggerire i nostri pomeriggi noiosi, sfruttando, manco a dirlo, i tanto chiacchierati social. Sì, perché se fino ad oggi niente poteva battere l’emozione di un bel concerto live, l’euforia di vedere il nostro cantante o musicista preferito all’opera, adesso le dirette Instagram e Facebook ci sembrano una manna dal cielo. Così gli artisti nostrani hanno cominciato a condividere da casa loro la propria musica: Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, chitarra e voce ci dedica “Restiamo a casa”, un messaggio di speranza per tutti, nato di getto dopo aver visto le immagini della fuga dalla stazione di Milano. Non solo, dopo le iniziative autonome nei primi giorni di Coronavirus a cui si sono aggiunti Francesco Gabbani, Vasco Rossi e Tiziano Ferro, è stata allestita una piccola stagione di musica domestica: Gianna Nannini ha annunciato un concerto virtuale, in streaming dalla sua dimora, per combattere la “solitudine” imposta dalle misure di sicurezza. Seguono poi Gigi D’Alessio, Enrico Nigiotti e Marco Masini a trasformare la propria casa in un’arena. Ma la promessa è di avere un calendario in costante aggiornamento. È proprio vero il detto: “Canta, che ti passa”!

La musica può rendere gli uomini liberi (Bob Marley)

musica

Musica da in camera così si “esce” dall’isolamento


arte e cultura

Arte e cultura a portata di APP

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A cura di: Maria Elefante

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hi ha detto che l’appassionato di arte e cultura è antiquato, oppure è una persona che vive nel suo mondo fra vecchi libri e musei noiosi, si sbaglia di grosso! Chi ama la cultura la ama in tutte le sue forme, anche quelle più evolute, come la tecnologia e in questo caso le app. Certo, libri antichi e quadri di grandi artisti del passato hanno un fascino senza paragoni, ma è pur vero che non puoi portarli con te o vederli con i tuoi occhi ogni volta che vuoi. Per questo entriamo nel mondo delle app. Tutto ciò che non puoi fare fisicamente e in qualsiasi momento diventa possibile con questi escamotage tecnologici che ti permettono di avere la cultura sempre a portata di mano.

E puoi provare davvero delle cose incredibili. Con il tuo smartphone puoi fare tour virtuali nei musei di tutto il mondo; pochi avranno la fortuna di visitarli tutti di persona, ma tanti altri potranno ammirarli comunque. Puoi ingrandire le immagini di opere e manoscritti al punto da vederne ogni minimo particolare, con storia, spiegazione e informazioni sull’artista e puoi creare addirittura la tua personale collezione di opere e vederle virtualmente appese al muro di casa tua! Basta un click e sei al MoMa di New York incantato davanti alla Notte stellata di van Gogh, oppure una guida virtuale ti porta in giro per Roma. E la tecnologia diventa un’ottima alleata per gli amanti di arte e cultura!


Scavi di Pompei, riapre “la casa degli amanti Portata alla luce nel 1933 e fortemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia, riapre finalmente al pubblico e per la prima volta dopo 40 anni a Pompei la Casa degli Amanti, che prende il nome da un verso inciso in un quadretto che recita: “Gli amanti conducono, come le api, una vita dolce come il miele”. Gioiello unico del sito archeologico, la splendida dimora, ricca di affreschi e decorazioni, è la sola di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano. Oltre alla Casa degli amanti, tornano visitabili la Casa del frutteto, così nota per le stanze decorate con dipinti di alberi e piante da frutto e la Casa della nave Europa che prende il nome da un graffito che riproduce una nave romana che riporta il nome “Europa”. Tre meraviglie di Pompei che rivedono finalmente la luce! M.E. IN FOTO | Casa degli amanti e casa del frutteto

La cultura è l’unica droga che crea indipendenza. (Anonimo)

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libri

Le nuove uscite di Maria Elefante

a cura di Catello Varone

Nella consueta tappa dal nostro libraio di fiducia, stavolta ci siamo confrontati con lui sulle nuove uscite. Molti i titoli interessanti, sicuramente da considerare per una buona lettura. Eccone quattro selezionati per voi!

Il treno dei bambini

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Inventario di un Cuore in Allarme

di Viola Ardone

di Lorenzo Marone

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno insieme a migliaia di altri bambini meridionali per iniziativa del Partito comunista, che li vuole strappare alla miseria del dopoguerra. Trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord. Col suo piglio furbo, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come non l’abbiamo mai vista.

Per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo è vitale. Ma come si affronta la paura da soli? Forse raccontandosi. Così Lorenzo Marone fa l’inventario delle sue fobie dove ognuno può incontrare un pezzo di sé e partecipare all’affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga.

Educazione Americana

La legge del sognatore

di Fabrizio Gatti

di Daniel Pennac

La vera storia di una squadra clandestina della CIA, al servizio del governo degli Stati Uniti per condizionare le democrazie in Europa: sbirri in borghese dalla doppia e tripla vita, fanatici del crimine o semplici mercenari in cerca di emozioni. Hanno ucciso, finanziato partiti, favorito stragi. Gatti ricostruisce la storia segreta che i documenti non possono raccontare.

Lo scrittore francese immagina di finire in coma nel bel mezzo di “Amarcord” di Fellini e di veder scorrere la propria vita davanti ai suoi occhi, come in un film. Eppure, nel sogno, i ricordi non rispecchiano la realtà dei fatti. Una visione dopo l’altra, un ricordo dopo l’altro, il confine tra il ricordo e il sogno, tra ciò che è vero e ciò che è immaginato, si fa sempre più labile.


Ricordami di me di Aneta Gjikoka

È

albanese di nascita, ma si definisce napoletana. Aneta Gjikoka, scrittrice ventottenne, in Italia da quando aveva otto anni, fin da piccola scrive diari segreti e ministorie, rigorosamente a matita -perché dice “doveva poter cancellare quando voleva” - in cui parla con sé stessa, sentendo da sempre l’esigenza di mettere su carta i suoi pensieri e rileggerli da sola. Crescendo, la curiosità di chi la circonda la porta a pubblicare su Instagram qualche sua poesia e i primi like l’hanno spinta a mettersi a nudo e provare finalmente con i concorsi letterari, arrivando finalista con Aletti Editore. Non ha vinto, ma ha avuto l’opportunità di pubblicare un libro e così il 30 gennaio 2020 è uscito “Ricordami di me”, accompagnato da un progetto di Videopoesia su youtube. In un linguaggio semplice e diretto, le sue poesie esplorano i temi del vivere, perché come dice Aneta “non ti basta una vita per parlare della vita”. È il diario intimo di una donna che si offre a chi vorrà leggerla dentro e che ti dice: “Ricordati chi sei, e ricordati di non dimenticarlo mai”.

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home living

Cucina sempre profumata

ambiente

senza danneggiare l’

La cucina è il cuore della casa, ma anche la stanza dove lo sporco e i cattivi odori sono sempre in agguato: rendiamo l’ambiente gradevole con prodotti profumati, detergenti naturali innocui per l’ambiente.

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a cura di: Valeria Della Sala

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Il detersivo multiuso

Per creare il tuo detersivo bio, macera delle bucce di limone e arance in aceto di alcol. Prendi un barattolo di vetro con chiusura ermetica, abbastanza capiente, e riempilo con l’aceto. Aggiungi la buccia dei limoni e delle arance alle quali avrai tolto ogni residuo di polpa aiutandoti con un coltello. Chiudi il barattolo, mettilo in frigo e lascialo riposare per due settimane. Al termine dei 15 giorni non dovrai far altro che filtrare l’aceto e mettere il liquido così ottenuto in uno spruzzino. Sgrassa e deterge ogni tipo di superficie.

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Il lavello

Per togliere residui e incrostazioni puoi utilizzare semplicemente il detersivo per i piatti, oppure strofinare la spugnetta su un blocco di sapone di Marsiglia. In alternativa puoi cospargere la superficie del lavello con un po’ di bicarbonato e strofinare con mezzo limone. Prendersi cura del lavello vuol dire anche disinfettare e pulire i tubi di scarico: fai bollire due litri di acqua. Sul filtro del lavello metti tre cucchiai abbondanti di bicarbonato e tre di aceto di alcol. Versa lentamente l’acqua bollente, evitando di respirare il tutto. Lascia così per un’ora e poi fai scorrere abbondante acqua fresca!


Mai senza:

alcol: un • L’aceto bianco di che sgrassa, so ltiu mu tto do pro qualsiasi ora od de e a igienizz superficie. dio; • Bicarbonato di so arance; e e on lim di e cc • Bu ffe e asciuga sto di li ag rit • Vecchi mani; particolare: • Olii essenziali, in piperita e nta me l, Oi e Tr a Te limone; tti ecologico; • Detersivo per pia per le • Alcol denaturato ; ze en erg em glia. • Sapone di Marsi

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La pattumiera

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La pattumiera dell’umido deve essere svuotata e pulita regolarmente, pena la proliferazione del cattivo odore non solo in cucina, ma in tutta la casa. Spruzza sul fondo e sulle pareti il detergente multiuso agli agrumi (o uno di tuo gradimento), cospargi il fondo della pattumiera con un po’ di bicarbonato di sodio al quale avrai aggiunto qualche goccia di Tea Tree Oil. In questo modo profumerai l’ambiente e terrai lontano gli insetti, soprattutto le formiche.

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Il pavimento

Un pavimento pulito e deterso è l’ultimo tassello per una cucina profumata. Dopo averlo spazzato, lavalo con un mop ottenuto dal riciclo di vecchi asciugamani e con acqua calda (5 litri) nella quale avrai messo: 5 gocce di detersivo per piatti, 10 di olio essenziale a tua scelta e due o tre spruzzate del detergente agli agrumi del quale ti abbiamo parlato all’inizio. E per finire, lava a fondo il piano cottura e il piano di lavoro una volta al giorno. Non dimenticare di pulire la porta del frigorifero, l’interno del forno a microonde e le prese elettriche. Cambia regolarmente i canovacci della cucina e chiudi sempre la pattumiera con il coperchio. Con questi consigli avrai una cucina bella e profumata ogni giorno con prodotti naturali e con la minima spesa!

Gran parte del carattere di ogni uomo può essere letto nella sua casa. (John Ruskin)

Via Alvino, 25 C/mare di Stabia (NA)


gusto

Zeppole di San Giuseppe e l’amore per il papà

L’angolo di

T

a cura di: Rosanna Fienga Chef per il noto Ristorante FRANCESCO & CO. che gestisce insieme alla sua famiglia.

www.chefmania.it

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Ideatrice dei KIT CHEFMANIA, con i quali anche il più inesperto può cimentarsi nella preparazione di un gustoso piatto gourmet. Autrice del libro “Il Cibo della Vita”.

empo di quaresima, un impegno per i cristiani che sarà addolcito da una importante festività “LA FESTA DEL PAPÀ”. Si sta arrivando al festival delle zeppole di San Giuseppe e come per magia riscopriremo il piacere di cimentarci nella loro realizzazione, una ricetta semplice per realizzare un impasto soffice come una nuvola, che racconta una storia fatta di uova, farina e segreti tramandati, bisbigliati in cucina, attraverso il candore di nonne canute che svelano con gesti semplici un sapere culinario familiare. Una fiaba da raccontare ad ogni ricetta che lascia un segno, la nostra ci vedeva sognanti, ad occhi sgranati e nasini infarinati, ad immaginare una famiglia che scappava nel deserto su un asinello per sfuggire da un orco cattivo, e lì nasceva l’ammirazione per un uomo, santo, che teneramente e silenzioso

si prendeva cura della sua famiglia e che, forse solo nella nostra fiaba, vendeva zeppole ai viandanti. E la magia si ripeteva con le cadenze del calendario, ma la festa del papà era sacra per noi bimbe legate alla figura dell’eroe biblico che salvava la famiglia e creava un’alone di mistero nei silenzi paterni, gli uomini di una volta di poche parole. Così baldanzose e fiere noi portavamo a tavola le nostre zeppole ornate da polvere di zucchero e amarene succose nascoste dalla nonna nello “stipo” in un angolo visibile solo a lei per salvarle dalle razzie di bocche golose, ed era la nostra festa con la letterina da leggere al papà, il lavoretto sghembo fatto con le nostre mani, sotto la supervisione di maestre intransigenti, e le mitiche ZEPPOLE della nonna che profumavano d’amore.

Buona festa papà. Ovunque tu sei.


Intervista al papà... del

Babà re!

Un liquore dal gusto partenopeo per eccellenza: quello del babà. Abbiamo intervistato il suo ideatore.

Intervista a: Vincenzo Avitabile

A cura di: Maria Elefante

Come nasce l’idea del BABÀ RE? Dobbiamo tornare indietro di nove anni. Mi trovavo a Napoli, in via dei Tribunali e mangiavo un babà. All’improvviso mi cadde un pezzetto di babà sui pantaloni che ovviamente si macchiarono. In quel momento cominciai a riflettere sul fatto che il babà senza liquore fosse un semplice Pan di Spagna biscottato insapore. E poi pensai che il liquore al babà non era mai stato creato da nessuno. Quindi per 9 anni hai tenuto questa idea nel cassetto? Sì, l’idea non era ancora matura, le innovazioni hanno bisogno di tempo e adesso è il momento giusto. Quali sono gli ingredienti magici? Il Babà re è una combinazione di latte, rhum, alcool e pezzettini di babà. L’effetto che ha chi lo assaggia è di mangiare il babà e invece lo sta bevendo. Una particolarità non da poco, direi E insieme a questa ce n’è un’altra da non sottovalutare, la completa artigianalità del prodotto. Tutti i passaggi, dalla produzione del liquore all’imbottigliamento, sono fatti esclusivamente a mano. Da acquistare! Ma dove lo troviamo? Proprio per la sua artigianalità, curiamo molto la distribuzione in point qualificati. È un prodotto che non ti tradisce, è bello da vedere e buono da gustare. Se volete saperne di più, contattatemi!

Una

dolce storia

A cura di: Maria Marvetti Nessuno, si sa, è immune al gusto e alla fragranza della graffa, dai più piccoli ai grandi. Dieci anni fa io e la mia famiglia avevamo un ristorante e fra gli attrezzi della cucina c’era una piccola impastatrice. Decidemmo di fare un regalo a chi sceglieva di venire da noi, un dolce che completasse il loro pranzo o la loro cena. Così cominciammo a fare le prime graffe e, tentativo dopo tentativo, ci rendemmo conto che piacevano molto. In quel momento capimmo di volerci dedicare a questo dolce straordinario e nacque “Il re delle graffe”. Dalla produzione alla lievitazione e alla cottura, le nostre graffe sono fatte con pura passione, quella stessa passione che guida la mia famiglia da sempre. La graffa per noi non è solo un ottimo dolce, che realizziamo con materie prime di qualità, ma rappresenta l’unione, la perseveranza, l’amore che lega i miei genitori, valori che hanno tramandato a me e a mio fratello. Nelle nostre graffe morbide, leggerissime, farcite calde al momento trovate un ingrediente unico: il calore della famiglia.

®

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Se vogliamo bene a qualcuno, preparare una buona cena è un modo splendido per dirglielo. (Antonino Cannavacciuolo)

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“Acqua chiara” salute e benessere

Avere una fonte direttamente a casa

di Valeria Della Sala

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ere acqua dal rubinetto invece che in bottiglia è una scelta ecologica, indirizzata a ridurre gli

sprechi. Le famiglie italiane spendono in media 20 euro per acquistare acqua in bottiglia considerata più sicura di quella del rubinetto. Non sempre però, l’acqua che scorre dalle tubature della nostra abitazione ha il giusto grado di purezza e può essere bevuta senza preoccupazioni. Molto spesso può essere clorata e contiene al suo interno residui derivati dallo stato di manutenzione dell’impianto idraulico cittadino. Purtroppo la produzione di bottiglie di plastica determina un consumo di 350 tonnellate di pet e l’emissione di migliaia di tonnellate di anidride carbonica nell’atmo-

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sfera, per questo è importante installare nei nostri impianti idraulici, dei filtri per acqua del rubinetto di casa che rendano possibile depurare e purificare l’acqua. I filtri per il trattamento di acqua potabile collocati all’ingresso dell’impianto idraulico, trattengono materiali come sabbia, detriti o ferro, rendendo l’acqua depurata preservando l’impianto idraulico e gli elettrodomestici. Tutto questo ci permette di utilizzare un’acqua migliore per cucinare, per preparare il caffè, tè e tisane eliminando il cloro e altre sostanze indesiderate. In un anno ognuno di noi può diminuire di 150 kg le emissioni di co2 eliminando le bottiglie di plastica e il loro trasporto. Tuteliamo la nostra salute e rispettiamo l’ambiente.


Prevenzione: l’importanza del Pap test Secondo i dati Airtum, sono circa mille al giorno i nuovi casi di tumore in Italia. Di questi il 40% può essere prevenuto adottando uno stile di vita corretto e diagnosticato il più precocemente possibile, prima, quindi, che si manifesti a livello clinico. Per garantire a tutti l’accesso a una diagnosi precoce, il Servizio sanitario nazionale effettua vari programmi di screening per la prevenzione dei tumori, come il Pap test.

Che cos’é il pap test? È un esame eseguito dal ginecologo che consiste nel prelievo di alcune cellule dal collo dell’utero, al fine di identificare le alterazioni cellulari, dette displasie, che possono nel tempo trasformarsi in tumore. Il pap test viene effettuato durante una visita ginecologica di routine. Una volta eseguito il prelievo, le cellule vengono messe su un vetrino che viene esaminato in laboratorio.

A cosa serve l’esame? Il pap test è oggi l’esame classico di screening per il tumore al collo dell’utero e viene consigliato a tutte le donne dai 25 anni. Il pap test è un esame importante per diagnosticare eventuali processi infiammatori e/o infettivi, patologie displastiche o neoplastiche.

Norme di preparazione ai fini dell’esecuzione dell’esame: Evitare dalla sera precedente l’esame, lavande vaginali e l’introduzione in vagina di prodotti per l’igiene intima, l’esame non può essere effettuato nel periodo mestruale, per una buona riuscita dell’esame, è consigliabile astenersi dai rapporti sessuali nelle 24h precedenti l’esame. Durata dell’esame: 10 minuti

Se dipendesse da me renderei contagiosa la salute invece che la malattia. (Robert Ingersoll)

Lavori Edili Stradali Demolizioni Movimento Terra


lifestyle

Gli effetti benefici del

Make up di Valeria Della Sala

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ruccarsi è un gesto quotidiano di molte donne che desiderano essere curate e ordinate, a posto con se stesse, anche prima di uscire di casa per le attività di studio e di lavoro. Basta un velo di cipria o di rossetto, una linea di matita sugli occhi, e il viso si valorizza. Oltre allo stile leggero, c’è chi ama dedicare molte ore, inventando nuovi outfit personalizzati per feste, cerimonie, occasioni. Basta navigare su internet o You tube, per renderci conto quante siano le

persone appassionate di trucco che cercano di trasmettere il proprio gusto. Ognuna di noi, come tutte le nostre amiche, ha iniziato a truccarsi nei primi anni di adolescenza, cambiando il proprio stile di vita negli anni, personalizzandolo con i colori con cui ci troviamo meglio, truccarsi quindi, è un vero e proprio rito quotidiano.

Dobbiamo avere cura quindi della nostra persona e divertirci il più possibile con questi giochi di colori che stimolano non solo il senso della vista ma anche il tatto e l’olfatto. Secondo alcuni studi, oltre ad aumentare autostima e consapevolezza di se stessi, truccarsi serve anche a riservarci un angolo fuori dal tempo e dalla realtà.

Il trucco ti aiuta non solo a valorizzarti e farti sentire più sicura di te, facendoti sentire affascinante ma solletica la tua intelligenza e il carattere.

Perché è bello scappare per un giorno dalle preoccupazioni quotidiane, e raccogliersi in un proprio universo fatto di mille colori ed ispirazioni magiche!

CURIOSITÀ Il rossetto, diversamente da altri prodotti di make up, ha un intrinseco potere taumaturgico. Aiuta a risollevare lo spirito affranto, a dare fiducia in se stesse. Sarà la luce che dona al viso, sarà il colore che funziona da cromoterapia, qualunque sia il suo segreto, funziona! Una passata di rossetto, et voilà, ci si sente meglio.

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Detergere e struccare: i 2 comandamenti per una pelle TOP Per combattere i danni causati dallo stress quotidiano e ambientale, ogni donna dovrebbe seguire quotidianamente una precisa routine di bellezza. Una corretta detersione del viso è fondamentale, un gesto che permette di regalare alla pelle il giusto equilibrio, illuminando il volto e prevenendo i segni dell’invecchiamento. STOP alla pigrizia: il viso andrebbe pulito al mattino, prima del make up, e la sera dopo una lunga giornata eliminando impurità, trucco, sudore e far respirare la pelle. Non basta solo l’acqua per pulire la pelle del viso, ma sono necessari detergenti specifici per allontanare i residui impuri dalla pelle.La detersione è anche un momento per praticare l’automassaggio e regalarci qualche coccola. Scegliete il detergente in base al vostro tipo di pelle e, alla fine, è sempre importante completare il trattamento utilizzando prodotti per una corretta idratazione. Spazio, dunque, a un tonico, un siero e una crema viso! Un bel viso è la chiave di molte porte chiuse. VDS

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C/mare di Stabia (NA) Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate. (Coco Chanel)

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a cura di

La rete che fa paura

Cos’ è il cyberbullismo

Il cyberbullismo (ossia ‘bullismo online’) è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete”... è una molestia ma con la differenza che essa viene perpetrata attraverso la rete. Le nuove generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte a una difficoltà oggettiva: distinguere ciò che reale da ciò che è virtuale. È palese che ciò che avviene online non è reale; ma è pur vero che ciò che è virtuale troppo spesso influenza e condiziona fortemente la vita reale. Di seguito in sintesi come si propaga il cyberbullismo: • i cyberbulli sono ragazzi o adulti che potenzialmente possono operare da ogni parte del mondo. • il cyberbullismo ha la possibilità di agire su un ‘territorio’ sconfinato, la rete. Ad esempio

le minacce esercitate attraverso materiale fotografico possono essere diffuse in maniera capillare attraverso gli strumenti messi a disposizione dal web. • il cyberbullo può agire in qualunque momento della giornata. • l’identità del cyberbullo è nella maggior parte dei casi sconosciuta. • il cyberbullo agisce in piena libertà. L’oggetto del disturbo, a seconda dei casi, può riguardare pettegolezzi, foto e video imbarazzanti, immagini spiacevoli realizzate ad arte, furti di identità e di profili social, insulti e minacce fisiche; le vittime preferite del cyberbullismo sono le ragazze poiché le molestie possono essere a sfondo sessuale. L’intimidazione può avvenire tramite telefonate, sms, mail, chat, social network, forum online, siti di giochi.



lavoro e società

a cura di

Pasquale Balì Personal Financial Advisor tel 392 7417069 mail pasquale.bali@solyda.it

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l piano di accumulo è la soluzione di risparmio con la quale puoi mettere da parte un capitale nel tempo, avvalendoti della solidità e della professionalità di un consulente, ricercando le migliori opportunità globali d’investimento e proteggendo i propri risparmi. Un innovativo sistema di gestione, un portafoglio internazionale con un elevato grado di diversificazione e la possibilità di adattare il piano alle esigenze e garanzie per-

sonali, sono un mix di strumenti capaci di valorizzare nel tempo e proteggere il tuo capitale. “Un importo minimo per un grande risultato”. Il piano permette: - Libertà di suddividere l’investimento in base alle tue capacità di risparmio (mensile, trimestrale, semestrale, annuale); - Accumulare un capitale nel tempo in maniera automatica - Diminuire il rischio: investire una grande somma di de-

naro in una sola volta, magari in un momento sbagliato. E se cambiano le tue esigenze? Il piano cambia con te, una soluzione flessibile per andare sempre incontro alle tue esigenze. Noi siamo i primi a credere nel tuo progetto e premiamo la tua costanza con un bonus fedeltà. Affronta con serenità gli anni a venire, fissa una consulenza su misura.


Coronavirus e la necessità lavoro e società 44

del Made

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A cura di: Ciro Esposito

in Italy

opo la crisi della ristorazione a causa del Coronavirus e il video satirico di cattivo gusto francese (video che riprende una “pizza Corona” come prodotto di punta italiano, poi rimosso da Canal Plus), parte la campagna #MangiaItaliano, in difesa appunto dei prodotti made in Italy e soprattutto per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale degli altri Paesi. A promuovere questa iniziativa è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che ne ha parlato in occasione dell’incontro delle parti sociali con il premier Conte. L’obiettivo principale della campagna è proprio quello di salvaguardare la reputazione dei prodotti enogastronomici nostrani, difendere il territorio, l’eco-

nomia e il lavoro, messi a dura prova dal propagarsi di questo virus. Un modo per sconfiggere la richiesta avanzata da diversi Paesi di avere certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, come anche per arginare una diffidenza spesso alimentata ad arte. Bisogna quindi far conoscere, attraverso tutti i mezzi di informazione a partire dai canali social, i primati dei prodotti italiani: l’agricoltura italiana, ad esempio, è oggi la più green d’Europa, con 297 specialità DOP/IGP riconosciute a livello comunitario e 415 vini DOC/DOCG, più di 5 mila prodotti tradizionali regionali sono censiti lungo la Penisola, la leadership nel campo bio con oltre 60 mila aziende agricole,


la custodia di semi o piante a rischio estinzione con 40 mila aziende che si occupano di tale comparto e “last but not least” (ultimo, ma non di meno importanza) il primato mondiale della sicurezza mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari. Questa emergenza sta mettendo a dura prova l’intera filiera agroalimentare, rischiando di metterla seriamente in ginocchio. Dai campi agli scaffali, e quindi dalle difficoltà produttive, logistiche, commerciali, aggiungendo poi i danni di immagine che ne derivano, si rischia di perdere così una cifra di 538 miliardi di euro, pari al 25% del nostro PIL e che offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Un problema piuttosto serio.

La guerra è in vista della pace, il lavoro è in vista del riposo, le cose utili sono in vista delle cose belle. (Aristotele)

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politica in pillole

Finlandia: quando la politica veste

donna S A cura di: Ciro Esposito

anna Marin, 34 anni, già ministra dei trasporti socialdemocratica, lo scorso Dicembre è diventata la più giovane premier nella storia del mondo, riuscendo ad aggiudicarsi la vittoria grazie ad una coalizione di larghe intese, formata da 5 partiti, con a capo tutte donne: l’Alleanza di sinistra guidata da Li Anderson, 32 anni; la Lega verde guidata da Maria Ohisalo, 34 anni; il Partito centrale guidato da Katri Kulmuni, 32 anni; e Anna-Maja Henriksson, 55 anni, a capo del partito popolare svedese. Non è un caso che in Finlandia le cariche politiche si tingano di

rosa: nel 1907, infatti, è stata il primo Paese ad eleggere una deputata donna. L’idea messa in campo dalla premier è quella di lavorare in ufficio per quattro giorni alla settimana, scorrendo il resto in famiglia. Che nei paesi del Nord Europa, le politiche di welfare e lavoro siano più avanzate rispetto alle altre nazioni, non è una grande novità. Al momento, nel paese, si lavora in media per 30 ore settimanali. La Marin, quindi, pensa all’introduzione di flessibilità nell’orario di lavoro: quattro giorni di lavoro settimanali per sei ore al giorno. 24 ore di lavoro, quindi. L’idea di fondo è che, riducendo il tempo

passato in ufficio o in fabbrica, aumenti la produttività dei dipendenti e attraverso la tecnologia si potrebbero aiutare le aziende a recuperare le ore lavorate. Tutto ciò con lo stesso stipendio: «Credo che le persone si meritino di passare più tempo con le loro famiglie, con quelli a cui vogliono bene, e di coltivare i loro hobby e altri aspetti della vita, come la cultura». Queste le parole della premier. In altri paesi del Nord Europa, una misura simile è già in atto: da due anni, in Svezia, le ore di lavoro giornaliere sono sei. I risultati? Manco a dirlo, lavoratori più felici. E produttivi.


sport

Serie A e virus:

la situazione futura Diverse ipotesi di conclusione per il campionato, tra le varie anche i Play Off di Ciro Esposito

“La Serie A sfrutti tutte le date a disposizione fino al 31 maggio, con lo scivolamento del calendario”, chiede il presidente Figc Gravina. L’emergenza “Coronavirus” e l’obbligo di stop dei campionati almeno fino al 3 Aprile, come previsto dall’ultimo dpcm emanato dal premier Conte, hanno buttato nel caos la gestione non solo del campionato di serie A, ma anche di tutte le leghe minori con la conseguenza di lasciare nel baratro la gestione dei campionati futuri. Per ora, nel consiglio straordinario della

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FIGC sono state messe sul tavolo varie ipotesi di conclusione del campionato di Serie A, ma “ogni decisione sarà presa dalle singole leghe (A, B e C) non prima del 23 Marzo, data del prossimo consiglio federale”.

Le ipotesi in campo per la Serie A 1) Se si tornasse a giocare dopo il 3 aprile: far scivolare le giornate, sfruttando tutte le date a disposizione fino al 31 maggio


2) Qualora l’emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, queste le 3 ipotesi (al momento senza alcun ordine di preferenza): • Non assegnazione del titolo di Campione d’Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee • Far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione • Far disputare solo i playoff per il titolo di Campione d’Italia e i playout per la retrocessione in Serie B Tutte eventualità che, come scritto in precedenza, verranno discusse al prossimo Consiglio Federale del prossimo 23 Marzo, in cui il presidente federale dovrà allineare le disposizioni della FIGC in materia anche per valutare ed eventualmente emanare il differimento delle scadenze per l’iscrizione ai campionati della stagione sportiva 2020/2021 dal 22 al 30 giugno.

Il calcio è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti. (George Bernard Shaw)

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motori

Auto sbiadita o graffiata? Verniciala!

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ai bisogno di riverniciare la tua auto perché il colore si è sbiadito nel tempo oppure hai qualche graffio sulla carrozzeria? Ti spiego come funziona, con semplicità, la verniciatura dell’auto: Innanzitutto, prima di procedere alla verniciatura vera e propria, si effettua una diagnosi sulle componenti di telaio e carrozzeria che sono danneggiate, valutando l’entità del danno e definendo un preventivo sui tempi e i costi di intervento. Per quanto riguarda la riparazione di graffi o ammaccature alla carrozzeria, si effettuano interventi di martellatura, bombatura, stuccatura oppure si procede alla sostituzione dei pezzi danneggiati, alla raddrizzatura e al livellamento del telaio e della scocca.

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Prima di procedere alla riverniciatura finale, bisogna controllare la tonalità del colore scelto e applicarlo su lamiere di prova, in modo che più si può avere contezza del colore che verrà. Si utilizzano vernici poliuretaniche, acriliche, idrosolubili con una funzione propriamente estetica, ma prima dell’applicazione sulla carrozzeria vengono svolti vari trattamenti, al fine di evitare un deterioramento ed una corrosione del supporto. Il veicolo viene così rimesso in condizioni di sicura ed efficiente tenuta di strada. Per qualsiasi dubbio o domanda, o se hai intenzione di verniciare il tuo veicolo, non esitare a contattarci, oppure scrivi una mail a BLOB magazine: commerciale@logoscomunicazione.it


Passaggio di proprietà: cosa serve? P LU RI M A RC H E

S a cura di: Raffaele Castelli Titolare Gruppo Castelli

CONSULENZA • Via Rajola, 73 C/mare di Stabia (NA) • Via Casa Rosa, 59 Piano di Sorrento (NA) • Via Adriana, 25 Angri (SA) REV.VEICOLI • C.so De Gasperi, 287 C/mare di Stabia (NA)

e vuoi acquistare un’auto usata, la prima pratica da sbrigare è il passaggio di proprietà, che permette di diventare i legittimi proprietari del bene. Ci sono sicuramente più procedure per rendere possibile questa pratica, ma la più utile e sicura è sicuramente il rivolgersi ad un’agenzia che si occupa di ciò. Per procedere alla parte fattiva della pratica, bisogna presentare i seguenti documenti: • Certificato di proprietà (CdP); • Documenti di identità e codice fiscale di venditore ed acquirente (due copie per ogni documento); • Carta di circolazione del veicolo (in originale e in copia); Da noi, potrai richiedere informazioni più approfondite sul passaggio di proprietà o su qualsiasi altra pratica.

L’automobilismo fa parte di me, del mio corpo. Quattro ruote, un sedile, un volante. È questa la mia vita. (Ayrton Senna)

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motori

La convenienza dell’auto aziendale

T A cura di: Mario Cirillo Manager Studio 81 studio8uno.com

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utte le aziende, i professionisti e anche gli agenti di commercio hanno diverse spese da sostenere. Alcune però, come l’auto aziendale, possono essere dedotte andando così a ridurre la pressione fiscale. Ovviamente, non tutti i costi dell’auto sono detraibili. Innanzitutto, bisogna ben specificare se l’uso è propriamente aziendale, definito “in pool”, e quindi appartiene alla cosiddetta “flotta aziendale” (il parco mezzi) usata dal dipendente solo per attività lavorative negli orari di competenza e lasciata poi in azienda al termine dell’orario, oppure “ad uso promiscuo”, ovvero se il dipendente usa l’auto anche per fini personali, oltre l’orario di lavoro. Ma andiamo sul particolare caso

di “uso promiscuo”. Mentre per l’uso “in pool” l’azienda può detrarre l’IVA al 100%, l’articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) sancisce infatti il principio di onnicomprensività secondo cui ogni bene, servizio o somma di denaro attribuito al dipendente deve passare nella busta paga ed essere tassato di conseguenza: “tutte le somme di servizi e beni dati al dipendente in ragione del rapporto di lavoro sono tassati”. Lo stesso articolo art.51 prevede però delle eccezioni. Nello specifico, si legge che quando al dipendente è data un’auto ad uso promiscuo come fringe benefit, cioè come retribuzione che ne deriva dalla concessione ai dipendenti dei veicoli aziendali con destinazione ad uso per esigenze lavorative e/o private, lo


stesso dipendente deve pagare le tasse. Ma quante precisamente? La risposta è presto data: le tasse per auto ad uso promiscuo ammontano al 30% dei km annui percorsi, ovvero 4,5 mila km sui 15 mila stimati dall’Agenzia delle Entrate, moltiplicati per il costo stimato per un km così come fissato dalle tabelle ACI aggiornate annualmente, pubblicata a Dicembre sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiano. Ma la domanda che tutti si pongono è: come si fa a capire se il mezzo è usato per scopi professionali oppure privati? La risposta è: in base al principio di inerenza. Il contribuente che deve dimostrare che ogni utilizzo del mezzo sia legato alla propria attività professionale: se risulta coerente, allora, potrà richiedere una deducibilità maggiore dei costi dell’auto. Per le aziende risulta conveniente detrarre i costi dell’auto, soprattutto per le start up risulta un ottimo modo per abbattere gli iniziali costi di investimento.

La pista è la mia tela. La mia auto è il mio pennello. (Graham Hill)


DILLO CON BLOB! dillo con BLOB

Ecco le dediche e le foto più belle tra quelle che ci avete mandato su Facebook e Instagram! Ciao BLOB!

Questo nostro amore é come musica. L.T.

sima s i l l e b i r "e i miei a i t n a v da cchi” o

volevo solo scriv ere che in ques ta emergenza nazio nale è sempre bello poter cont are su riviste co me la vostra! Stiam o a casa, ma appr ofittiamo di ques to periodo per st are con la nostra fa miglia un po’ di più. Uniti ce la farem o!

Giovanni B.

I n ogni nuvola un pensiero e un messagg io d'amore. A.M.

Vuoi scrivere una dedica o mandarci una foto? Scrivici in privato su Facebook o inviaci un direct su Instagram, pubblicheremo le più belle sul numero di marzo di BLOB magazine

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OROSCOPO ARIETE

TORO

GEMELLI

21 MARZO -19 APRILE

20 APRILE - 20 MAGGIO

21 MAGGIO - 20 GIUGNO

Amore: Venere ti sarà amica e alleata solo nei primi giorni del mese. Lavoro: ritrovi la giusta e necessaria energia, un po’ di entusiasmo. Vita sociale: non sempre Marte ti aiuterà a dare il massimo in pubblico.

Amore: Venere ti fa puntare al massimo, al meglio, a nient’altro. Lavoro: fai subito ordine, perché poi Saturno vorrà vederci chiaro. Vita sociale: seduzione e simpatia vanno al massimo, non nasconderti.

Amore: Sembri avere priorità diverse, ma tutto andrà bene. Lavoro: stai rimettendo al loro posto le idee, ti serve del tempo. Vita sociale: non sempre Mercurio ti aiuta a apprezzare lo stare insieme.

CANCRO

LEONE

VERGINE

21 GIUGNO - 22 LUGLIO

23 LUGLIO - 23 AGOSTO

24 AGOSTO - 22 SETTEMBRE

Amore: tutto ti sembrerà facile, migliore, nuovamente luminoso. Lavoro: Buona soprattutto l’ultima parte del mese, dal 20 in avanti. Vita sociale: senza Saturno a intralciare tutto ti viene bene, facile, fluido.

Amore: Saturno mette tutto in discussione, muoviti con prudenza. Lavoro: Venere porta colore e fortuna al tuo modo di vivere in ufficio. Vita sociale: vero che Saturno rallenta, complica, appesantisce un po’.

Amore: la tua leggerezza sembra fare bene anche al cuore. Lavoro: il momento davvero magico? tra il 10 e il 16, sicuramente. Vita sociale: bene ma solo nella prima parte del mese.

BILANCIA

SCORPIONE SAGITTARIO

23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE

23 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE

22 NOVEMBRE AL 21 DICEMBRE

Amore: dovrai provare a dimostragli maggiore attenzione. Lavoro: usa il novilunio di fine mese per cambiare alcune regole. Vita sociale: Marte ti frena, nonostante un Sole che vorrebbe farsi notare.

Amore: non mancheranno le sfide, l’impegno per stare bene. Lavoro: il Sole ti aiuterà a rendere tutto apprezzabile fino al 20. Vita sociale: Marte gioca sempre e ancora a tuo favore. Ottima la seduzione.

Amore: in gran rispolvero, di nuovo importanti, speciali. Lavoro: decisamente buono e interessante, ma solo dal 16 in poi. Vita sociale: piuttosto altalenante, mai davvero costante o convincente.

CAPRICORNO ACQUARIO

PESCI

22 DICEMBRE - 19 GENNAIO

20 GENNAIO - 19 FEBBRAIO

20 FEBBRAIO - 20 MARZO

Amore: sentirti più leggera/o, e meno logica/o, ti farà bene. Lavoro: hai meno voglia di responsabilità, di dare il meglio e il massimo. Vita sociale: ti verrà molto più facile apriti a cose e persone.

Amore: Sei concentrata/o più su te stessa/o, ma va bene così. Lavoro: la presenza di Saturno ti aiuta a concentrarti. Vita sociale: sembri avere altre priorità, altre precedenze da rispettare.

Amore: tutto va bene, va al massimo, divertiti. Lavoro: non mancheranno le piccole iniziative per non sbagliare. Vita sociale: insieme a Venere diventa davvero difficile non essere notata.

Non esiste una magia come quella delle parole. (Anatole France)

https://www.cosmopolitan.com/it/oroscopo/mensile

oroscopo

DEL MESE DI MARZO

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La qualità non è solo una bella parola. I nostri clienti ci confermano ogni giorno, scegliendoci in sicurezza. servizio qualità 081 871 5585 | globalmilksrl1@gmail.com

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