PISA 14 dicembre 2013
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UNA STORIA AMERICANA
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Pop art è il nome di una corrente artistica della seconda metà del XX secolo che deriva dalla parola inglese "popular art" ovvero arte popolare ed è una delle piÚ importanti correnti artistiche del dopoguerra.
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Nasce in Gran Bretagna alla fine degli anni cinquanta, ma si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni sessanta, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale.
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Questa nuova forma d'arte popolare rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi. L'appellativo "popolare" deve essere inteso però in modo corretto. Non come arte del popolo o per il popolo ma, più puntualmente, come arte di massa, cioè prodotta in serie e, poiché la massa non ha volto, l'arte che la esprime deve essere il più possibile anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.
In un mondo dominato dal consumo, la Pop art guarda, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l'uomo contemporaneo come le forme più popolari di comunicazione quali i fumetti e la pubblicità.
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Gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la musica dalla quale gli stessi Beatles, per alcune canzoni, hanno trovato ispirazione.
I temi raffigurati sono estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune, personaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni pubblicitari, insegne, foto di giornali, fumetti.
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I maggiori rappresentanti di questa tendenza sono tutti artisti americani: Andy Warhol, Claes Oldenburg, Tom Wesselmann, James Rosenquist, Roy Lichtenstein ed altri. Ed in ciò si definisce anche una componente fondamentale di questo stile: essa appare decisamente il frutto della società e della cultura americana. Cultura largamente dominata dall’immagine, ma immagine che proveniva dal cinema, dalla televisione, dalla pubblicità, dai rotocalchi, dal paesaggio urbano largamente dominato dai grandi cartelloni pubblicitari.
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da destra: Andy Warhol, James Rosenquist, modella Jean Shrimpton, Roy Lichtenstein, Tom Wesselmann, Claes Oldenburg Foto Ken Heyman
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Spesso la sua ricerca artistica si concentra sul consumismo nella societĂ americana contemporanea soprattutto per quanto riguarda quello legato al cibo. Realizza enormi sculture in gesso dipinto raffiguranti gelati, hot-dog e quant'altro l'ipernutrita popolazione americana consuma negli anni sessanta.
La tecnica adottata è sommaria e approssimativa: gli oggetti che egli riproduce sono modellati senza troppa attenzione alla resa naturalistica e dipinti alla svelta lasciando spesso evidenti colature di colore.
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Claes Oldenburg, Gelati da passeggio di morbido pelo, 1963. Pelliccia sintetica, cotone e legno dipinto, 4 pezzi di 48x24x5 cm. Collezione privata. Questi “gelati� molli e grossi sono curiosi e attraenti per la vista ma non per il gusto..
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Roy Lichtenstein, uno dei pi첫 importanti esponenti della Pop art la cui immagine si lega indissolubilmente ai fumetti ma realizzati con una visione propria.
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Egli, sempre realizzando immagini come fossero fumetti, rivisita tutti gli artisti principali e gli stili sorti nel corso del Novecento, dal cubismo al futurismo all’’espressionismo.
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I N Egli, sempre realizzando immagini come fossero fumetti, rivisita tutti gli artisti principali e gli stili sorti nel corso del Novecento, dal cubismo al futurismo all’’espressionismo .
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Nacque a Pittsburgh, in Pennsylvania, il 6 agosto del 1928 da una famiglia che proveniva dalla Slovacchia nord-orientale. Warhol mostrò subito il suo talento artistico, e studiò arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology'. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York dove ebbe subito molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come Vogue e Glamour.
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Il 3 giugno 1968, una femminista radicale nonché artista frequentatrice della 'The Factory', Valerie Solanas sparò a Warhol che sopravvisse all'accaduto riportando però gravi ferite ma questa vicenda passò in secondo ordine per via dell'assassinio di Bob Kennedy avvenuto due giorni dopo.
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Andy morĂŹ a New York il 22 febbraio 1987, dopo aver realizzato 'Last Supper', ispirato all''Ultima Cena' di Leonardo da Vinci.
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La sua attivitĂ artistica conta tantissime opere, che produceva in serie con l'ausilio dell'impianto serigrafico. Le sue opere piĂš famose sono diventate delle icone: Marilyn Monroe, Mao TzeTung, Che Guevara e e tante altre.
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La ripetizione era il suo metodo di successo: su grosse tele riproduceva moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori (prevalentemente vivaci e forti).
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Utilizzò anche immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali (famose le sue bottiglie di Coca Cola) o immagini d'impatto come incidenti stradali o sedie elettriche, riusciva a svuotare di ogni significato le immagini che rappresentava proprio con la ripetizione dell'immagine stessa su vasta scala.
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La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra d'arte, era una provocazione nemmeno troppo velata: secondo uno dei piÚ grandi esponenti della Pop Art l'arte doveva essere "consumata" come un qualsiasi altro prodotto commerciale. Ha spesso ribadito che i prodotti di massa rappresentano la democrazia sociale e come tali devono essere riconosciuti: anche il piÚ povero può bere la stessa Coca Cola che beve Jimmy Carter o Liz Taylor.
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I La SERIGRAFIA è un procedimento di stampa a colori in cui si fa passare l'inchiostro attraverso un tessuto di seta a trama rada fissato a un telaio di legno e reso impermeabile nelle parti che non devono essere stampate; consente di operare anche su materiali diversi dalla carta come tessuti di seta,, ceramica, vetro, polipropilene, polietilene, carta, metalli , e legno e DVD.
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DALLAS, 22 novembre 1963
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Poche ore dopo l'assassinio di JFK, il vicepresidente Lyndon Baines Johnson prestò giuramento come presidente a bordo dell'Air Force One, con Jacqueline Kennedy al suo fianco, nell'areoporto Love Field, a Dallas. Ad accogliere il giuramento del neopresidente (un compito che normalmente tocca al Presidente della Corte Suprema), per la prima e finora ultima volta nella storia degli Stati Uniti, fu una donna, il giudice federale Sarah T Hughes. Fotografia di Cecil Stoughton, John F. Kennedy Presidential Library and Museum, Boston
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